I Siciliani giovani - foglio agosto 2013

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Il foglio de

“A che serve essere vivi, se non c’è il coraggio di lottare?” Giuseppe Fava

DA’ UNA MANO

AI SICILIANI GIOVANI

IT 28 B 05018 04600 000000148119 (Assoc.Culturale. I Siciliani Giovani/ Banca Etica)

oppure c/c postale 001008725614

(Ass..Cult I Siciliani Giovani, v.Cordai 47, Catania)

IS IC IL IA N I. IT . w w w

desso che Berlusconi non c’è più le forze - diciamo così progressiste si accorderanno in un modo o nell’altro per non lasciare nelle mani della destra l’Italia nel suo momento pià delicato? Sarebbe logico, certo: ma non è un paese logico quello in cui un malfattore riesce a restare a galla vent’anni con la complicità o la tolleranza di mezza Italia “perbene”; per cadere alla fine non per l’iniziativa politica di chicchessia ma per esclusivo merito della Magistratura. In Sicilia, un governo democratico avrebbe potuto esserci già da molto tempo. Sul piano della lotta antimafia - la questione più seria della Sicilia, quella da cui dipendono tutte le altre - più di una volta una minoranza consistente degli elettori ha dimostrato di essere pronta a seguire un’ idea conseguentemente antimafiosa. Ma non ha mai avuto un partito per raccogliersi; ha avuto solo dei leader, encomiabili certo, ma primedonne. La bandiera del rinnovamento è stata così raccolta, gattopardescamente, da qualcun altro. Col solito copione: due mesi di promesse, e poi anni di amministrazione “normale”. Così è ora. Ma i gattopardi non avrebbero mai potuto vincere se non avessero trovato - per l’individualismo dei progressisti - questo immenso spazio vuoto. Ora, tocca ai movimenti riempirlo. Se ne saranno capaci, e se siamo ancora in tempo.

agosto 2013

1 euro

CAVALLI L’artista libero nel mirino dei boss STRAGI “Il sangue del 2 agosto” ebook

Gano di Magonza

Il paladino

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giornalismo

La verità proibita

Da tempo la stampa libera (cioè i giornali poveri come questo) denunciava i contatti fra le autorità Usa e quelle italiane, Regione compresa, finalizzati a ingannare freddamente i cittadini e i movimenti che si opponevano al Muos: mentre i “grandi giornali” stavano zitti. E’ trent‘anni che I Siciliani denunciano i tentativi di fare della Sicilia una immensa portaerei, una base di droni e di missili nucleari. Vorremmo continuare a informarvi su questo, ma avremmo anche bisogno di essere un po’ meno soli.

Ma davvero Crocetta “ha tradito”? Se guardiamo la lista del suo governo, con tutti quegli Udc (o ex Udc), Mpa (o ex Mpa) e compagnia bella, non possiamo dire che non eravamo stati avvertiti. E’ la solita lista del solito governo Lombardo, o Drago, o Nicolosi, o Carollo, o La Loggia, o Restivo... un governo dc, o post-dc, fronzoli a parte. O anche Figueroa, o Albornoz, o Villafranca, o De Ribera y de Enriquez y de Alfàn - i governi dei vicerè. Sono la stessa cosa: è da secoli che la Sicilia è governata così, e nessuno di questi governi ha mai mancato di promesse, nè di appassionate dichiarazioni di amore eterno alla Sicilia, alla nostra bedda isola e a tutti i siciliani. Finché, dalla capitale dell’impero, arriva una vociata fuoricampo. “Come? Certo... Obbedisco... Non abbia tema, maestà...” è la risposta flebile, nei secoli sempre la stessa. I pupi tornano nella scatola, e il popolo deluso tace... Tace? Beh, non sempre.

I poteri mafiosi

politica

Non c’è solo Berlusconi. Gran parte dei principali poteri economici in Italia sono da tempo fuori della legalità. Senza cambiare questo, non può cambiare davvero niente. Bisogna perciò: ● Abolire il segreto bancario; ● Confiscare non solo i beni mafiosi ma anche quelli frutto di grande evasione fiscale o corruzione, e assegnarli a cooperative di giovani lavoratori; ● Sanzionare le delocalizzazioni, l’abuso di precariato e il mancato rispetto degli accordi di lavoro; ● Separare capitale finanziario e industriale; tetto alle partecipazioni nell’editoria; Tobin tax; ● Gestione pubblica dei servizi pubblici essenziali: scuola, università, acqua, energia, credito, tecnologie; ● Progetto nazionale di messa in sicurezza del territorio, come volano economico soprattutto al Sud. ● Controllo del territorio nelle zone ad alta intensità mafiosa. L’antimafia - sociale - è una politica. Forse è la sola vera politica, adesso.

Costituzione della Repubblica, art.41. “L'iniziativa economica privata non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”.

INCHIESTE Ecco a voi la mafia a Roma MAFIA “Liberiamoci anche di Di Matteo”

storia

Noi (uniti) si può

D’accordo, la società civile per i politici è una barzelletta. “Chiacchiere, chiacchiere, ogni tanto qualche protesta. Poi se ne tornano tutti a casa, magari mugugnando”. Ogni tanto però le cose non vanno proprio così. La gente non torna a casa, e non protesta sottanto. Comincia a individuare cose precise, a far proposte; magari, a mettere in pratica qualcosa. Il NoMuos ne è un esempio. Militanti “seriosi” e mamme di famiglia sorridenti, senza pensarci troppo, si sono ritrovati insieme a “governare” - in un certo senso - una città. Non dibattiti astratti,non grandi ideologie, ma vita di gente comune, problemi pratici e concreti: la salute dei figli, la difesa degli alberi, la paura della guerra. “Qua i politici non ci pensano. E allora ci dobbiamo pensare direttamente noi”. A Messina, addirittura, gente così s’è azzardata a vincere le elezioni, senza famosi politici e senza Vip. E adesso sta cominciando a sistemare la città. Non c’è nulla di facile, si capisce. Ma si può fare. Si chiama “forza del popolo”: demo-crazia. Arriva all’improvviso, e tu non sai perché. Ti svegli e la senti lì, come una vecchia amica. E allora comincia tutto.

MODICA, 30 E 31 AGOSTO: FESTIVAL DEL GIORNALISMO DE “IL CLANDESTINO”


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2 MUOS/ LE CARTE SEGRETE

di Antonio Mazzeo

L’inchiesta che ha anticipato il voltafaccia

“Io faccio Ponzio e tu fai Pilato”. Ministri, governatori, generali e prefetti d’accordo per continuare i lavori alla base di Niscemi. Ecco come Un prefetto, un diplomatico degli Stati Uniti e una sfilza di ministri, generali e ammiragli, tutti insieme appassionatamente per individuare una strategia che consenta alle forze armate statunitensi di aggirare lo stop ai lavori d’installazione del terminale MUOS nella riserva naturale di Niscemi. A fine maggio gli hacker di Anonymus Italia hanno fatto incetta di e-mail e comunicazione riservate del Ministero degli Interni. Fra gli oltre 2.600 documenti messi online (comprese le informative sulle mobilitazioni studentesche per il diritto allo studio) ci sono i carteggi tra la Prefettura di Caltanissetta, la Farnesina, il Ministero della difesa e l’Ambasciata degli Stati Uniti a Roma. Oggetto il MUOS che deve sorgere in Sicilia. Il governo italiano è sotto il pressing delle autorità Usa. L’amministrazione Obama è indispettita per il provvedimento di revoca delle autorizzazioni ai lavori del terminale terrestre di Niscemi firmato il 29 marzo 2013 dalla Regione siciliana ma soprattutto invoca un’azione energica contro i presidi e le azioni dirette da parte del Movimento No MUOS. Il 12 aprile il colonnello B. Tucker, a capo dell’ufficio di cooperazione militare Usa in Italia, invia una e-mail al tenente colonnello Filippo Plini e per conoscenza al generale Luca Goretti (entrambi in forza al Capo gabinetto del Ministero della difesa), lamentando gli effetti del blocco dei cantieri del MUOS.

PUBBLICITA’

Le considerazioni delle forze armate Usa mettono in allarme il governo Monti. Le forze dell’ordine sono chiamate alla tolleranza zero contro i No MUOS, mentre vengono attivati tutti i canali per individuare una soluzione “condivisa” con la giunta del presidente Crocetta.

“Tale richiesta diventerebbe oggetto di una Conferenza di servizi durante la quale la Regione accetterebbe il prosieguo di alcuni lavori in deroga”. Mercoledì 17 aprile, alle ore 22.36, il viceministro degli esteri a Douglas C. Hengel, vicecapo missione dell’ambasciata Usa a Roma, per concordare Il 16 aprile, con una e-mail l’iter da seguire per inviata alle ore 8.20 al ottenere dalla Presidenza viceministro degli esteri della Regione siciliana una Staffan de Mistura, il deroga al divieto di prefetto di Caltanissetta avanzamento dei lavori nel Carmine Valente risponde: sito di Niscemi. “Dopo la riunione di ieri a Palazzo Chigi sembra che “Dear Doug, per superare la situazione di empasse in le revoche avremmo cui ci si trova sul MUOS bisogno con urgenza da possa essere superata, parte delle autorità della anche alla luce di una base o del ministero della conversazione informale difesa italiano una lista che avuta oggi con il Presiindichi specificatamente dente Crocetta. Questi ha che sono necessari nel manifestato imbarazzo a posto lavori non relativi ritirare la revoca in quanto alle parabole MUOS”. non sarebbe sostenuta da Il 17 aprile il diplomatico alcuna motivazione Douglas C. Hengel aveva plausibile e perché, alla sollecitato al viceministro luce dell’accordo politico degli esteri una soluzione raggiunto lo scorso 11 per consentire l’ingresso marzo, è stata accettata delle imprese appaltatrici pubblicamente anche dal all’interno della base. Governo nazionale la tesi che le autorizzazioni “Voglio farti sapere rilasciate precedentemente conclude - che stiamo per dalla Regione Siciliana inviare al Ministero affari presentassero vistose esteri una nota con un lacune sotto il profilo documento per asserire il ambientale e sanitario”. nostro diritto di accesso secondo il NATO SOFA (lo Valente spiega tuttavia di Status of Forces Agreeaver percepito che a ments che stabilisce il Palermo “vi sarebbero quadro giuridico in cui poche remore a concedere opera il personale militare una deroga alla revoca per Usa in un paese ospite la prosecuzione di alcuni nda), compreso quello dei lavori ben definiti, nelle contractor accreditati come more della decisione della rappresentanti tecnici, alle Commissione istituita installazioni militari cedute presso l’Istituto Superiore in uso alle forze armate di Sanità”. USA". A tal fine, il prefetto suggerisce di far presentare Il 18 aprile alle 17.05 il alla Regione da parte del Capo di gabinetto del Ministero della difesa una Ministero della difesa, richiesta di autorizzazione ammiraglio Vanni Nozzoli, “di un numero limitato di invia un messaggio al lavori, indicati anche solo prefetto Valente per di massima, da portare a delineare le modalità termine entro il prossimo d’intervento presso la 31 maggio”, la data Regione siciliana per prevista originariamente definire le attività operaper la consegna degli studi tive da autorizzare I.S.S. sul rischio elettroall’interno della base. magnetico del MUOS.

“Concordiamo sul fatto che la Difesa è l’interfaccia con gli Usa per i lavori e intenderemmo informare la Regione per il Suo tramite”. In attachment c’è una bozza stilata d’accordo coll viceministro De Mistura e l’Ufficio di Cooperazione per la Difesa (ODC) dell’Ambasciata Usa che delinea le linee da seguire, la Proposta dell’attività presso il sito di Niscemi a fronte delle revoche emanate dalla Regione Siciliana. “Il personale militare US inizia - e quello militare nazionale devono sempre poter entrare/uscire dal sito in quanto oncessionari/ titolari dell’area”. Il protocollo esautora la Regione siciliana da qualsivoglia controllo e verifica degli interventi autorizzati. “Il Prefetto competente per territorio sarà preventivamente informato sullo svolgimento delle entrate/uscite, mentre il comandante dell’aeroporto di Sigonella, o suo delegato, assicurerà il rispetto di tutte le restanti attività previste alla NRTF e ai cantieri MUOS”. Nel tardo pomeriggio del 17 il prefetto di Caltanissetta si rivolge via iPhone al Capo di gabinetto del Ministero della difesa. “Il mio intervento con il Vice ministro De Mistura – scrive Valente - è servito a chiarire che il passaggio dei civili per la manutenzione ordinaria della base non si è mai interrotto se non quando non siamo riusciti a far passare il messaggio che si entrava davvero per fare quella, mentre lavori al MUOS oggi si potrebbero fare soltanto ottenendo una deroga dalla regione rispetto al provvedimento di revoca”. Il Prefetto si dice favorevole a che sia il Ministero della difesa a presentare direttamente alla regione una “richiesta per poche attività legate al MUOS senza che queste inficino lo spirito della revoca”. “Tengo a confermarle che l’Assessore Lo Bello la sta aspettando”.

X LIBERTA’ DI STAMPA

Siciliani giovani che cos’è I Siciliani giovani è un giornale, è un pezzo di storia, ma è anche venti testate di base da Milano a Modica, da Catania a Roma, da Napoli a Bologna, a Trapani, a Palermo che hanno deciso di lavorare insieme per costituire una rete. Non solo inchieste e denunce, ma anche il racconto quotidiano di un Paese giovane, ●fatto da giovani, vissuto in prima persona dai protagonisti dell'Italia di domani. Fuori dai palazzi. In rete, e per le strade.

Il “contenzioso” con la Regione viene risolto positivamente in tempi record. Il 24 aprile, il prefetto Valente scrive al Capo di gabinetto del ministero della difesa: “Caro Ammiraglio. Ho avuto modo di parlare con l’Assessore Lo Bello, mi L’ammiraglio Nozzoli rigira al Prefetto la nota di ha assicurato che la scheda è condivisibile e che protesta ricevuta dal vicecapo missione Douglas rispecchia esattamente C. Hengel. “Caro Vanni, è quello che ci eravamo detti stato pubblicato che quella a Roma nell’ultima in corso è stata denominata riunione. Stava pertanto la Settimana di protesta da preparando una risposta in tal senso”. parte del gruppo No MUOS”, scrive il diploIl funzionario è però matico. amareggiato per la decisione dei giudici di “Dato quanto accaduto scarcerare i due pacifisti oggi, noi chiediamo che venga distaccata una forza arrestati a Niscemi dopo essersi introdotti militare di sicurezza all’interno della base USA. Il 22 aprile viene stilata dal italiana aggiuntiva per “Apprendo ora che gli ministero della difesa la assistere le nostre forze bozza finale da sottoporre alla NRTF per il resto della ultimi due che sono saliti alla Regione (Assessorato settimana. Alcune forze di sull’antenna sono stati scarcerati dal gip di Ambiente e territorio) per sicurezza del 41° Stormo consentire ingressi e uscite erano nel sito oggi e sono Caltagirone e portati in trionfo a Niscemi”, scrive ai cantieri MUOS. state molto apprezzate. L'ammiraglio Vanni Non vogliamo che si ripeta Valente. “Non è un buon segnale”. Nozzoli la invio al vicemi- quanto accaduto oggi nistro degli esteri, al siamo felici che nessuno si prefetto di Caltanissetta, sia ferito seriamente. Forze “Concordo sul brutto all’ambasciata USA in di sicurezza addizionali da segnale e speriamo che con una maggiore chiarezza si Italia e ai generali Paolo parte militare italiana Romano e Luca Goretti. possono aiutare a prevenire riduca la tensione”, risponde l’ammiraglio “L’intendimento è di darne che ciò avvenga ancora”. Vanni Nozzolo. “Grazie conoscenza anche alla comunque, caro Prefetto. Procura una volta Il successivo 23 aprile il Trovare la condivisione definita”, scrive Nozzoli. documento viene inviato della Regione è importante “Al riguardo chiedo dal Capo di gabinetto del per tutti”. cortesemente una vostra Ministero della difesa condivisione ovvero all’Assessore regionale (Ovviamente l’Assessorato eventuali osservazioni all’ambiente Marisa Lo all’ambiente e al territorio prima di procedere. Ciò Bello. anche alla luce dei fatti di “Illustre Assessore – scrive della regione siciliana, con nota del 3 maggio 2013 a oggi”. Nozzoli - le invio una firma del dirigente schedacon la quale In mattinata avevano fatto intendiamo formulare una generale Vincenzo Sansone emette il proprio nulla osta ingresso all’interno della proposta per condividere alla bozza di proposta base di Niscemi quattro un quadro chiaro della “demandando al Prefetto e attivisti No MUOS che si situazione/esigenze dei al Comandante di erano arrampicati in cima lavori/attività nel sito di Sigonella la vigilanza sulle alle antenne del sistema Niscemi. Siamo a dispoattività svolte all’interno NRTF. Due di essi, Turi sizione per chiarimenti e della base”). Vaccaro e Nicola Boscelli, approfondimenti, qualora vengono poi arrestati e condiviso propongo di condotti a Caltagirone per concordare un modo per comparire davanti ufficializzarlo congiuntaall’autorità giudiziaria. Il mente". blitz ha fatto infuriare i militari di Sigonella e l’intero corpo diplomatico statunitense in Italia. (I Siciliani giovani, Il 18 aprile alle 17.29 giunge l’Ok alla bozza da sottoporre alla Regione da parte del viceministro de Mistura; prima però si registra uno scambio di email sui suoi contenuti tra lo stesso viceministro degli esteri, l’ammiraglio Vanni Nozzoli, il ministro della difesa Giampaolo Di Paola e il diplomatico USA Doug G. Hendel. De Mistura suggerisce a Hendel di “estendere il valore e l’utilità” della lista dei contractor da sottomettere all’attenzione della Regione siciliana e della Prefettura di Caltanissetta “oltre che ai lavori di ordinaria manutenzione della base”, anche “ai lavori al cantiere MUOS”.

giugno 2013)


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PERCORSI

SCHEDA/ 1

Antimafia sociale da Comiso al NoMuos

Muos e NoMuos in quattro parole

Quei campi di Comiso erano pieni di un grano verde simbolo di lavoro e pace. I viottoli che tagliavano quei campi erano percorsi da migliaia di pacifisti che urlavano, in allegria, contro la guerra nucleare. Ad un tratto, tra quelle verdi spighe, vidi una famigliola, e il figlio teneva tra le mani un cartello, con su scritto:"NO AI CALENDARIO MISSILI!"", scattai quella foto che mi sembrò il simbolo di quel grande movimento per la pace. Era la primavera del 1982 e quella foto fu pubblicata sulle CATANIA pagine del "Giornale del sud", Niscemi 5-11 agosto: seconda settimana dell’estate di lotta diretto da Giuseppe Fava. contro la militarizzazione della Sicilia. In quello stesso anno la mafia 5 AGOSTO uccise Pio La Torre. Era la Accoglienza al presidio in contrada Ulmo e festa d’accoglienza. prova che mafia e Usa volevano Alle 19 incontro sulla lotta zapatista in Chiapas e proiezione del imporre quella base di guerra e video "Marcia dei 40.000". morte. 6 AGOSTO Al presidio, ore 10: Trentun anni sono passati e workshop con Nicola Teresi noi abbiamo continuato dai sulle azioni dirette nonviolente quartieri e dalle strade della e con Shapur sugli aquiloni. Sicilia a lottare per la pace e Ore 19: Festival NoMuos con contro le mafie attraverso gruppi musicali e cena sociale un'antimafia sociale. d’autofinanziamento. Non sappiamo se a Comiso 7 AGOSTO abbiamo vinto, ma sappiamo Al presidio, ore 11: prosecuziche le mafie, il potere politico one workshop di Shapur sugli italiano e gli Usa si tengono per aquiloni. mano, così come accade a Ore17: workshop sul moviNiscemi. mento contro gli euromissili a Sappiamo che la strada da Comiso nell’83 e sulla lotta al percorrere sono quei viottoli tra 10 AGOSTO Muos. il grano verde simbolo del CATANIA Al presidio, primo pomerig8 AGOSTO lavoro, della pace contro i gio: incontro fra le resistenze Al presidio: prosecuzione del soprusi delle mafie e dei territoriali in Italia: NoMuos, workshop sulla militarizzazimercanti di morte. NoPonte, NoTav, NoGrandi one della Sicilia. Questa lotta si può condurre Navi, NoDalMolin, forum Dopopranzo: presenza anche urlando la verità dell’acqua, NoTriv, NoDisNoMuos a Comiso, a trent'anni attraverso questo piccolo foglio cariche, comitato Taranto, dalle cariche poliziesche contro libero. Per un giornalismo di NoElettrodotto. l’Imac del 1983. verità! Niscemi, tardo pomeriggio Ore 19: assemblea in piazza Giovanni Caruso (18-21): assemblea con i Fonte Diana sui pericoli della rappresentanti delle resistenmilitarizzazione della Sicilia. ze territoriali e la cittadinanza In conclusione la cantautrice LIBERTA’ niscemese; prosecuzione Matilde Politi eseguirà dell’incontro al presidio. "Cantata NoMuos" (e proieziAlle 22: torneo di poesia one del film "NoMuos"). 11 AGOSTO 9 AGOSTO Al presidio, ore 17: Al presidio, ore 10: presentaziworkshop sulla one del libro "Piazza NoMuos" “comunicazione” con i I Siciliani giovani è in rete da con Antonio Mazzeo. giornalisti GuLisano e due anni, è presente in una 9 AGOSTO Luppichini. decina di città con una rete di Ore 16,30: corteo Alle 19 incontro con il giovani giornalisti che ha pochi NoMuos fino alla base. movimento NoTav. eguali in Italia. E allora, come Alle 22 proiezione di "Fratelli mai non siamo ancora in edicola? di Tav", spettacolo teatrale. Semplice: i soldi. La sottoscrizione è riuscita bene fra i Nel corso della lettori poveri, ma non fra gli settimana ci amici più titolati: la maggior saranno parte dei quali ci colma generovarie mobilit/azioni samente di auguri e lodi, che di disobbedienza civile. però tipografi e cartiere tendono a non accettare. Continuiamo con i nostri pochi mezzi, ffrontando i sacrifici necessari per portare avanti questa battaglia civile che serve a tutti. In Sicilia come in Lombardia i nostri redattori fanno il loro dovere, scrivono, fanno inchieste, subiscono avvertimenti” e querele. Vecchi colleghi e giornalisti nuovi lavorano a questo prodotto collettivo, che ha il suo baricentro nella rete ma che avrebbe bisogno anche dell’edicola come fatto simbolico e di “ritorno in campo” pieno e totale. Perciò abbiamo poco da aggiungere. Sostenete I Siciliani, in quest’ennesima incarnazione della sua lunga storia. E’ un giornale di giovani, è un giornale di profondissime radici. BANCA ETICA Ne ha bisogno la Sicilia, ne ha oppure: C/C 0010008725614 bisogno il Paese. Non tradite con Assoc.Culturale I Siciloiani Giovani via Cordai 47 Catania la vostra indifferenza coloro che stanno lottando anche per voi.

Il MUOS (Mobile User Objective System) è un moderno sistema di telecomunicazioni satellitare della marina militare statunitense, composto da cinque satelliti geostazionari e quattro stazioni di terra, di cui una a Niscemi, dotate di tre grandi parabole del diametro di 18,4 metri e due antenne alte 149 metri. Sarà utilizzato per il coordinamento capillare di tutti i SCHEDA/ 2 sistemi militari statunitensi dislocati nel globo, in particolare i droni, aerei senza pilota che saranno allocati anche a Sigonella. I cittadini siciliani e gli attivisti No MUOS esprimono Esposizione ai campi elettromagnetici fortissime preoccupazioni L'esposizione prolungata a campi elettrmagnetici di media riguardo le conseguenze intensità è ritenuta pericolosa per la salute (rischio di tumori, dell'istallazione di tale sistema leucemie, caterratte, ecc.). su: salute umana, ecosistema Inoltre, l'esposizione a campi della Sughereta di Niscemi, molto intensi può essere fatale. CATANIA qualità dei prodotti agricoli, SCHEDA/ 3 Se per un errore di puntadiritto alla mobilità e allo mento le parabole del MUOS sviluppo del territorio, diritto puntassero contro una persona alla pace e alla sicurezza del anche per pochi secondi, territorio e dei suoi abitanti. protrobbero provocare ustioni Il Movimento No MUOS gravissime, fino alla morte. nasce dall'adesione spontanea Interferenze di privati cittadini con lo scopo E' noto che campi elettroIl Presidente della di contrastare il progetto di magnetici intensi interferiscono Regione, che fino a poco installazione e messa in con apparecchiature elettriche, tempo fa appoggiava le funzione della stazione tra cui apparecchi elettromediragioni di chi si opponeva M.U.O.S. di Niscemi. cali (by-pass, pace-maker) e alla presenza di questa Il Movimento si batte per la apparecchiature ospedaliere. pericolosa base militare, ha revoca delle autorizzazioni Il campo elettromagnetico improvvisamente cambiato all'installazione e alla messa in indotto dal MUOS potrebbe idea giustificandosi con la funzione del sistema. essere sufficientemente intenso necessità di evitare penali da creare interferenze nel per miliardi di dollari Info: www.nomuos.org centro cittadino delle comunità incautamente firmate dal vicine. precedente Governo La stazione MUOS siciliana, regionale (sostenuto peraltro inizialmente prevista a dall’attuale Presidente). Sigonella, è stata spostata a Questo voltafaccia ha Niscemi proprio a causa del suscitato perplessità fra pericolo che il campo indotto molti cittadini, che lo facesse detonare i missili a ritengono frutto di pressioni bordo dei veivoli militari. esterne (vedi inchiesta a pag.2) non precisamente compatibili con la dignità della Sicilia.

I giorni di Niscemi: tutte le iniziative

Questo giornale

DA’ UNA MANO

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Perché ci fa paura

Perché si cambia idea

PALERMO

DUE PACIFISTI A destra, un giovanissimo pacifista a Comiso nell’estate del 1983. A sinistra, una sua compagna di Niscemi nel marzo 2013. (Foto di Alessandro Romeo e Giovanni Caruso)


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4 DISEGNI DI MAURO BIANI

1983-2013

TRENT’ANNI DI LOTTA PER LA PACE

“Ti lascio in eredità i missili di Comiso” Voglio fare un discorso corretto e sereno sui siciliani, premettendo naturalmente che io sono perfettamente siciliano. Un discorso cioè sulla stupidità dei siciliani. Noi affermiamo spesso d’essere straordinariamente intelligenti, quanto meno di avere più fantasia e piacere di vivere, rispetto a qualsiasi altro popolo sulla faccia della terra. Non è vero! La storia è là a dimostrarlo. Da migliaia di anni siamo semplicemente terra di conquista, gli altri arrivano, saccheggiano, stuprano, costruiscono qualche monumento, ci insegnano qualcosa, e se ne vanno. Noi ci appropriamo di una parte di quella civiltà, a volte diventiamo anche i custodi del tempio, in attesa che arrivi un’altra ondata saccheggiatrice. Siamo quasi sempre colonia per Tutti sanno questo. Da incapacità di essere veramente quarant’anni migliaia di popolo. scienziati, generali e politici Presi i siciliani ad uno ad lavorano a perfezionare questo uno, può anche accadere che progetto di distruzione contemtaluno riesca ad esprimere poranea e totale sicché è (nella poesia, nel delitto, nella assolutamente certo che in finanza, nell’arte) attimi di Russia e America hanno ineguagliabile talento. raggiunto in tal senso la Sono quelli che ci fottono, che perfezione: oramai sono in ci danno l’impressione, spesso condizione nei giro di due la certezza di essere i migliori. minuti di colpire gli obiettivi Nella realtà, presi tutti essenziali del nemico ed essere insieme, siamo quasi sempre annientati. un popolo imbecille. Il tutto completamente L’ultimo monumento civile computerizzato: all’ essere che gli altri stanno erigendo umano non resta nemmeno il nella colonia Sicilia, sotto lo compito di premere il fatidico sguardo inerte degli indigeni, pulsante. Per gli esseri viventi i sono le rampe per i missili cervelli elettronici hanno atomici. Discutiamone per un calcolato esattamente il tempo istante poiché si tratta della di farsi la croce. nostra vita e soprattutto di Ciò premesso, per capire quella dei nostri figli. esattamente la situazione La guerra nucleare è come siciliana, valutare cioè il un assassinio mafioso: non si significato dell’impianto di dichiara ma si esegue, cioè si missili nucleari in Sicilia, scatena senza preavviso e nel sarebbe opportuno immaginare momento più imprevedibile. (ma non ci vuole molta Accade che una delle due fantasia) la cronaca di quanto parti, nella disperazione di accaduto in un giorno impreciessere condannata alla sato dello scorso agosto, poco sconfitta, o nella illusione di prima del mezzogiorno a poter fulmineamente annienMosca, in uno dei misteriosi tare il nemico e vantare alla sotterranei del Cremlino (a fine una popolazione superprova di offesa atomica stite, decida l’aggressione naturalmente, poiché i capi atomica. La quale naturalpolitici ed i massimi strateghi, mente deve essere totale e siano essi duri capitalisti contemporanea, cercando reganiani, oppure cupi marxleanzitutto di colpire e distrugninisti, hanno provveduto per gere il maggior numero di tempo e perfettamente alla loro strutture belliche avversarie. incolumità e scamperebbero Anche questo è un perfetto certamente all’apocalisse principio mafioso: mai dare atomica, salvo poi essere uno schiaffo al rivale, né impiccati dai vincitori o, alla sparargli alle gambe, ma meglio, essere divorati da mirare direttamente al centro qualche affamata banda di degli occhi in modo da non superstiti). correre alcun rischio di Ebbene in quel mattino di reazione. quell’imprecisato giorno A sua volta la nazione d’estate, al Cremlino si è aggredita ha una sola possibil- riunito un vertice strategico al ità di sopravvivenza: quale hanno partecipato incurante cioè delle sue città ministri della guerra, maresannientate e dei suoi milioni cialli e scienziati. Dall’Italia era di morti, reagire quanto più arrivata notizia che erano stati fulmineamente e spaventosaconcessi i primi appalti per la mente possibile, cercando di costruzione della base di missili colpire subito gli obiettivi nucleari a Comiso. essenziali dell’avversario, La notizia precisava che gran anzitutto naturalmente le parte degli appalti erano stati strutture di offesa nucleare. concessi a cavalieri del lavoro, Anche questo rientra nella siciliani e settentrionali, e perfetta logica della lotta: tu questo particolare aveva fatto mi spari al centro degli occhi, una grande impressione perché prima di morire debbo anche al Cremlino è giunta disperatamente tentare di voce della straordinaria bravura spararti al cuore. L’ipotesi di e rapidità dei cavalieri guerra nucleare è questa nell’esecuzione delle opere soltanto: una reciproca, pubbliche. Su una parete del folgorante distruzione delle grande salone sotterraneo rispettive strutture atomiche e moscovita si stendeva la mappa delle grandi città, dopo di che dei due emisferi sulla quale gli eserciti tradizionali, in tute Comiso era indicata come un di amianto e piombo, puntolino rosso e luminoso in cominceranno lentamente ad mezzo all’azzurro del Mediteravanzare, eliminando pietosa- raneo. mente gli agonizzanti e imprigionando i superstiti.

La riunione è stata lunga e approfondita. Politici e militari sovietici hanno esaminato tutti gli aspetti della situazione, al fine di indicare esattamente quali obiettivi in terra russa i missili siciliani potrebbero eventualmente colpire e, viceversa, da quali basi sovietiche l’impianto di Comiso poteva essere raggiunto e distrutto nel più breve tempo possibile. Pare che dieci missili a testata atomica bastino. Si tratta di stabilire perfettamente traiettorie e rotte, roba che i sofisticatissimi congegni elettronici di punteria possono decifrare in pochissimo tempo. Comunque alla fine è stato deciso di affidare ad una équipe scientifico - militare il compito di mettere perfettamente a punto entro due anni (cioè prima della costruzione della base sia completata) una struttura offensiva che da basi di terra o dal fondo del mare, per mezzo di sommergibili atomici, o forse anche dallo spazio dagli imminenti satelliti nucleari, possa concentrare su Comiso (guerra offensiva o reattiva non importa) un uragano nucleare in meno di novanta secondi. Nei calcoli è prevista una approssimazione del dieci per cento, il che significa che, per avere la certezza di distruggere la base di Comiso nel raggio di dieci chilometri, viene prevista una distruzione dell’area circostante, per il raggio di cento chilometri. Vale a dire da Messina a Capo Passero. Circa trecento fra città e paesi e tre milioni di abitanti. L’équipe sovietica si è messa subito al lavoro. Scienziati e militari designati accoppiano la disciplina cieca del buon marxista alla paziente fantasia della gente russa. In questo momento dunque in un laboratorio misterioso del territorio russo, c’è un team di tecnici e strateghi che sta lavorando esclusivamente a questo progetto: un sistema di offesa nucleare che, in meno di cento secondi, possa infallibilmente uccidere tre milioni di siciliani in mezzo ai quali ci onoriamo di essere io che scrivo e voi che leggete, i nostri genitori, fratelli, figli, amici, ed anche le case dove nascemmo, le strade dove camminiamo, i nostri libri pazientemente raccolti, le fotografie di tre generazioni, il diploma di laurea, il libretto di risparmio, e tutte quelle altre infinite, minuscole, preziose cose che compongono la nostra vita.

Da quel giorno di estate, mezza Sicilia, quelli che siamo vivi e quelli che nasceranno, sarà costretta a vivere con questa ipotesi di morte atomica sopra la testa, un’apocalisse che forse non si verificherà mai e tuttavia niente esclude che possa accadere (anche per errore) da un momento all’altro in meno di cento secondi. Si sono appropriati di una parte di noi ed anche di una parte dell’amore per i nostri figli. Un giorno accadrà che i nostri figli o i nipoti che ancora debbono nascere ci guarderanno negli occhi con un sorriso sprezzante, e ci chiederanno: voi dove eravate quando fu deciso di costruire la base di missili a Comiso e condannarci quindi a vivere una vita provvisoria.

di Giuseppe Fava

Come vi siete permessi di appropriarvi anche del nostro destino umano prima ancora che fossimo concepiti. Un essere umano afflitto da un’atroce inguaribile deformità, il quale apprende che il padre pur sapendo che sarebbe nato malato, deforme ed infelice, volle tuttavia egualmente farlo nascere, ha il diritto di sputare in faccia al padre. E mentre questa cosa terribile accade, la nostra massima reazione è stata una lamentosa protesta dell’assemblea regionale, i politici siciliani si sono intabarrati nel loro impaurito silenzio, i sindacati nazionali disposti a battersi furentemente per le “una tantum” sono rimasti in stato di ebetudine, migliaia di buoni ragusani

hanno espresso soprattutto la loro preoccupazione sull’equo prezzo degli espropri per gli impianti militari, altri stanno febbrilmente organizzando qualche buona iniziativa commerciale, alberghi, villaggi turistici, balere, ristoranti tipici (da quelle parti si fa la migliore salsiccia del mondo). Inutile indignarsi se da cento anni lo Stato italiano ci tratta da colonia. Per incapacità politica e per strafottenza popolare, troppo spesso meritiamo di esserlo. E invece sarebbe tempo che imparassimo ad essere finalmente padroni del nostro destino storico, specie quando esso coincide con una grande causa civile e umana. I Siciliani, gennaio 1983

CON I SICILIANI

Tanti giornali liberi in rete e per le strade I Siciliani giovani sono una rete di testate giovani di base, sia su carta che su web, che fanno insieme un sito, una rivista pdf, una serie di ebook e questo foglio. E sperano, prima o poi, di riportare in edicola i Siciliani. Le testate che aderiscono sono: I Cordai, La Periferica e Ucuntu (Catania), Il Clandestino (Modica), Telejato (Partinico), Stampo Antimafioso (Milano), Diecieventicinque (Bologna), CtZen (Catania), La Domenica Settimanale (Napoli), Generazione Zero (Ragusa), Radio Marsala.it, DaSud, Mamma!, ArciReport Sicilia, Antimafia Duemila, Liberainformazione, Agoravox, Reportage. Collaborano: Gian Carlo Caselli, Nando dalla Chiesa, Giovanni Caruso, Giovanni Abbagnato, Francesco Appari, Lorenzo Baldo, Antonella Beccaria, Valerio Berra, Nando Benigno, Mauro Biani, Lello Bonaccorso, Paolo Brogi, Luciano Bruno, Anna Bucca, Elio Camilleri, Giulio Cavalli, Arnaldo Capezzuto, Ester Castano, Salvo Catalano, Carmelo Catania, Giulio Cavalli, Antonio Cimino, Giancarla Codrignani, Dario Costantino, Irene Costantino, Tano D’Amico, Fabio D’Urso, Jack Daniel, Riccardo De Gennaro, Giacomo Di Girolamo, Tito Gandini, Rosa Maria Di Natale, Francesco Feola, Norma Ferrara, Pino Finocchiaro, Paolo Fior, Enrica Frasca, Renato Galasso, Rino Giacalone, Marcella Giamusso, Giuseppe Giustolisi, Valeria Grimaldi, Carlo Gubitosa, Sebastiano Gulisano, Bruna Iacopino, Massimiliano Nicosia, Max Guglielmino, Diego Gutkowski, Bruna Iacopino, Margherita Ingoglia, Kanjano, Gaetano Liardo, Sabina Longhitano, Luca Salici, Michela Mancini, Sara Manisera, Antonio Mazzeo, Martina Mazzeo, Emanuele Midoli, Luciano Mirone, Pino Maniaci, Attilio Occhipinti, Salvo Ognibene, Antonello Oliva, Riccardo Orioles, Pietro Orsatti, Maurizio Parisi, Salvo Perrotta, Giulio Petrelli, Aaron Pettinari, Giuseppe Pipitone, Domenico Pisciotta, Antonio Roccuzzo, Alessandro Romeo, Vincenzo Rosa, Luca Rossomando, Giorgio Ruta, Daniela Sammito, Vittoria Smaldone, Mario Spada, Sara Spartà, Giuseppe Spina, Miriana Squillaci, Giuseppe Teri, Marilena Teri, Fabio Vita, Salvo Vitale, Chiara Zappalà, Andrea Zolea e molti altri giornalisti e cittadini democratici e antimafiosi.

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Progetto grafico di Piergiorgio Maoloni (da un inedito del 1993)


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