2009
Guida all’Ospitalità Italiana di Qualità
Avellino e provincia Alberghi, Ristoranti e Agriturismi
Istituto Nazionale Ricerche Turistiche ISNART
OSPITALITÀ ITALIANA QUALITY APPROVED
indice
introduzione
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informazioni
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da ammirare
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da scoprire
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da praticare
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da assaporare
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da portar via
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da vivere
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elenco strutture
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introduzione Con questa guida la Camera di Commercio di Avellino intende accompagnare il viaggiatore che vuole trascorrere le sue giornate in Irpinia, terra dalle mille sfaccettature ricca di bellezze naturalistiche, artistiche e culturali accanto a golose proposte enogastronomiche di qualità. Chiunque voglia visitare la nostra Verde provincia non ha che da scegliere: 119 Comuni ed un’offerta di itinerari ricca e variegata - che spaziano da percorsi artistici e culturali, naturalistici ed enogastronomici abbinata alla cordiale ospitalità di alberghi, agriturismi e strutture complementari di comprovata qualità. L’offerta culturale contempla i due itinerari regionali “Valle dell’Ofanto” in Alta Irpinia e “Regio Tratturo” in zona Ufita accanto ad una serie di siti archeologici e castelli, borghi e rocche medievali che ovunque sono disseminati sul nostro territorio a testimonianza di un passato ricco di storia e antiche dominazioni. Per chi necessita di un viaggio spirituale vi sono alcuni importanti Santuari di fede cattolica: S.S. Maria di Montevergine, Santa Filomena, San Gerardo, S.S. Salvatore, l’abbazia del Goleto – solo per citarne alcuni. La presenza di due Parchi Regionali - Partenio e Monti Picentini – e di svariati corsi di fiumi e ruscelli, laghi e sorgenti costituiscono davvero un’occasione ghiotta per tutti gli amanti della natura e dei percorsi naturalistici. E per chi non disdegna la buona cucina abbinata a vini prestigiosi si sottolinea che siamo nella terra dei grandi vini “Taurasi”, “Fiano di Avellino”, “Greco di Tufo” - tutti e tre a denominazione di origine controllata e garantita e nel top dei vini d’Italia e a livello internazionale. Accanto a questi abbiamo diverse eccellenze produttive: tartufi e castagne, nocciole e ciliegie, cipolla ramata e aglio, caciocavalli e formaggi stagionati in grotta, olio extravergine di oliva, torroni, etc. Come ricordo dell’Irpinia - oltre agli ottimi prodotti tipici - consiglio i manufatti dell’artigianato locale: ceramiche di qualità, oggetti in legno, ferro e rame battuti, pietra locale, cestini in paglia e vimini, merletti in finissime lavorazioni al tombolo, dolci e prodotti della tradizione pastaia locale. Si suggerisce, inoltre, di programmare una visita in occasione dei numerosi eventi a carattere provinciale o locale che ogni anno si tengono sul territorio - manifestazioni legate al folklore e alla valorizzazione di prodotti agricoli, ma anche a sfondo culturale. Una Terra che attende il viaggiatore per stupirlo con i suoi mille volti e da valorizzare sicuramente dal punto di vista turistico. La Camera di Commercio di Avellino è certa che il turismo costituisca una delle leve principali su cui puntare per lo sviluppo complessivo della Provincia; è per questo che ha da tempo intrapreso una serie di attività a sostegno del settore ricettivo per qualificare sempre più le strutture e le risorse umane che vi operano. Da qui l’adesione convinta al marchio Ospitalità Italiana ISNART per gli esercizi ricettivi della provincia. Oltre che ai viaggiatori di questa bellissima Terra, questa guida è dedicata anche all’operosità degli imprenditori del settore che hanno saputo meritare sul campo il marchio di qualità.
Costantino Capone Presidente della Camera di Commercio di Avellino
introduction With this guide the Chamber of Commerce of Avellino would like to accompany travellers who expect spending some time in Irpinia: a multi-faceted land rich with natural beauty, artistic and cultural gems combined with delicious quality food and wine. Our Green province offers a wide array of possibilities for anyone desiring to come for a visit: 119 Municipalities, each offering rich and varied itineraries ranging from art and culture, nature, and food and wine, combined with the proven quality and warm hospitality of hotels, agritourisms, and complementary facilities. The range of cultural offers also includes two regional itineraries, “Valle dell’Ofanto” in Alta Irpinia and “Regio Tratturo” in the Ufita area. There are numerous archaeological sites, castles, and medieval villages and fortresses scattered throughout our land, testimony to a past rich with history and ancient conquerors. For visitors who desire a spiritual journey, you are welcome to come and visit some of our important Catholic Sanctuaries: Saint Mary in Montevergine, Saint Philomena, Saint Gerard, Saint Salvatore, and the Goleto Abbey to name a few. There are two Regional Parks - Partenio and Mount Picentini - and loads of river ways and streams, lakes, and springs that form delectable opportunities for nature lovers to enjoy a wealth of nature trails. I would like to mention to those who adore excellent cuisine paired with prestigious wines that we are the land of great wines: “Taurasi”, “Fiano di Avellino”, and “Greco di Tufo”. All three of these are DOCG (controlled and warranted designations of origin) and some of the best wines in Italy and around the world. These can be accompanied with a wide selection of excellent products: truffles and chestnuts, hazelnuts and cherries, onion ramata and garlic, caciocavallo cheese and cave-aged cheeses, extra virgin olive oil, torrone (nougat), etc. As a souvenir from Irpinia - on top of our superb local products - I would like to suggest the handiwork of local artisans: quality ceramics, items made from wood, wrought iron and copper, local stone, straw and wicker baskets, fine bobbin lace, sweets and traditional products from local pasta makers. I also suggest that you plan a visit to one of the numerous folkloric or local events held every year in the area- events linked to culturally based folklore and the promotion of local agricultural products. This Land awaits visitors to astound them with its many faces and will certainly be appreciated from a tourist’s point of view. The Chamber of Commerce of Avellino is certain that setting its sight on tourism is one the key levers for the overall development of the Province; this is why, since some time now, we initiated a range of activities to support establishments in order to continuously improve the facilities and train the people involved. For this we fully support the ISNART seal of quality for establishments in the province. This guide is not only dedicated to people visiting this beautiful Land, but also to the hard working entrepreneurs who have succeeded in meriting the seal of quality.
Costantino Capone President of the Chamber of Commerce of Avellino
Comuni con strutture certificate OspitalitĂ Italiana
informazioni COME RAGGIUNGERCI In auto Avellino è facilmente raggiungibile percorrendo l’Autostrada A16 NapoliBari che dispone di due caselli per le uscite Avellino Ovest per chi viene da Napoli e Avellino Est per chi viene dall’Adriatico. Altre principali vie di comunicazione sono: il raccordo autostradale Avellino-Salerno; la statale Ofantina, che collega l’Alta Irpinia al capoluogo e proseguendo verso Est alla Salerno - Reggio Calabria all’altezza del comune di Contursi. La Statale 90, invece, unisce la provincia di Avellino ad Est con il territorio pugliese.
In treno I principali collegamenti vengono effettuati dalle Ferrovie dello Stato (Trenitalia) che collegano la città con le zone dell’Irpinia e con Benevento, Salerno e Napoli. Per info: www.trenitalia.it.
In aereo Per chi si sposta in aereo, l’aereoporto di Capodichino - Napoli è quello più vicino e dista circa 40 km dal capoluogo irpino. Anche gli aeroporti di Bari - Palese e di Roma Fiumicino consentono di raggiungere Avellino senza difficoltà.
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Torre dell’Orologio e Obelisco a Re Carlo
da ammirare MUSEI, PALAZZI NOBILIARI, CHIESE, TORRI E FONTANE Avellino e dintorni Capoluogo dell’Irpinia, la città di Avellino è situata lungo la sontuosa catena dell’Appennino campano in una verde conca circondata dai monti Picentini e dal massiccio del Partenio che le fa da corona. Avellino
L’antico borgo, fondato dai Longobardi a poca distanza dall’antica Abellinum, si presenta al visitatore assai ricco di testimonianze archeologiche e monumentali che ne rivelano le antiche origini e tradizioni. La torre dell’Orologio Uno dei simboli di Avellino, con i suoi 40 metri di altezza, svetta sulle abitazioni del centro storico in tutta la sua imponenza nel susseguirsi dei tre ordini architettonici che ripetono fantasiosi motivi barocchi. La fontana dei Tre Cannoli Posta nella parte antica di Avellino, lungo la trafficata strada delle Puglie, percorso obbligato nei secoli scorsi per rifornire la capitale del Regno di ogni sorta di derrate, è tra i monumenti più significativi della storia cittadina. La storica fontana, conosciuta anche con il nome di fontana di Bellerofonte in virtù della statua centrale che raffigura, nel marmo, Bellerofonte nell’atto di uccidere la Chimera, venne riportata agli antichi splendori nel 1669 dall’abile architetto bergamasco Cosimo Fanzago su commissione dei Caracciolo, signori della città.
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Cripta Romanica
da ammirare L’obelisco Molto interessante anche l’obelisco, straordinario monumento dedicato al re Carlo II d’Asburgo, sulla cui guglia si possono apprezzare la sontuosa statua del piccolo re all’età di sette anni e l’autoritratto su bronzo del Fanzago, autore dell’opera. Nonostante il terremoto del 1732 abbia distrutto quasi completamente l’opera e gli elementi seicenteschi rimasti sono pochissimi, oggi è ancora possibile vedere i due bellissimi rosoni bronzei, in cui è scolpito a rilievo un fiore con delle foglie, caratteristiche dell’estro creativo del Fanzago. Palazzo de Conciliis o “Casa della Cultura” Passeggiando per la città vale la pena di fare una sosta per ammirare questo antico palazzo gentilizio ove, fino al novembre del 1980, si ergeva il vecchio Ospedale. Questo palazzo, fortificato e ristrutturato con sapiente rifacimento, è legato alla breve permanenza nelle sue stanze del piccolo Victor Hugo in occasione del ricongiungimento col padre in Avellino, il colonnello Leopold Sigisbert Hugo. L’edificio, di proprietà della famiglia de Conciliis, fu costruito ad opera dell’architetto Maria Luigi de Conciliis nel corso del 1700 con l’impiego di tufo di buona qualità molto abbondante sulla collina circostante. La cattedrale Il maestoso edificio, simbolo della religiosità avellinese, si distingue per la grande facciata neoclassica risalente al XII secolo. All’interno, sotto il pesante rivestimento dei pilastri e della decorazione di gusto neoclassico, si evince l’ariosità e l’agilità della primitiva struttura romanica, come dimostra il coro ligneo del Cinquecento posto sotto la cripta di chiara origine romanica. Il Duomo, eretto in onore dell’Assunta nel XII sec., nonostante i restauri successivi al terremoto del 1980, conserva ancora un originale tabernacolo opera di Giovanni da Nola e le reliquie di S. Modestino, patrono della città, ritrovate in occasione degli scavi per la costruenda cattedrale. La Villa comunale e i suoi tesori Nei pressi dell’accogliente villa comunale, polmone verde della città, gli amanti dell’archeologia troveranno interessante il Museo Provinciale Irpino, che raccoglie gran parte dei reperti archeologici provinciali, dal Neolitico antico all’Età del Ferro e del Bronzo. Al primo piano del complesso sono sistemati il Museo del Risorgimento e la Pinacoteca d’Arte Moderna, con dipinti che vanno dal 1600 al 1800, nonché un meraviglioso Presèpe Napoletano del 1700 e un’ulteriore esposizione di circa 600 presèpi. Per info tel: 0825 - 38582.
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da ammirare Museo Provinciale di Avellino
Il Castello di Avellino Appena fuori dal centro abitato si trovano i resti di un antico castello, atipico nel suo genere quanto a posizione, perché situato in una valle piuttosto che su un’altura. Nonostante la sua collocazione inconsueta la fortezza è riuscita a sopravvivere miracolosamente per oltre settecento anni, sfidando guerre e saccheggi, attraversando indenne i periodi dei Longobardi, dei Normanni, degli Angioini e degli Aragonesi, dalla fine del IX secolo all’inizio del XVIII secolo. Nel corso dei secoli è stato trasformato in palazzo reale dal principe Camillo Caracciolo e dalla celebre Maria De Cadorna che vi strutturò intorno un magnifico parco con lago artificiale e riserva di caccia, che lo faceva a diritto annoverare fra le meraviglie del Regno di Napoli.
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da ammirare In provincia L’”Hirpinia”, che definisce la Provincia di Avellino, si estende nella vasta zona dell’ Appennino Campano con una vegetazione spontanea che ne fa una delle aree più verdi d’Italia, offrendo al visistatore la possibilità di scoprire percorsi di autentico “colore” e profonde tradizioni. I centri abitati della provincia, dove l’edilizia recente non è riuscita a ottundere i suggestivi caratteri dei borghi medievali e dei grandi centri della Fede, si presentano ricchi di testimonianze archeologiche e monumentali, di musei e castelli che recano indelebili le tracce di un passato ancora vivo nella tradizione popolare.
ARIANO IRPINO Il castello normanno Antico insediamento neolitico e successivamente principale roccaforte longobarda, Ariano conserva gelosamente le tracce delle numerose invasioni barbariche a cui fu sottoposta, in particolare quella normanna di cui è ancora oggi visibile il castello. Castello normanno
Edificato in una posizione strategica, circondato da barriere naturali e dirupi, il maniero domina le valli dell’Ufita, del Miscano e del Cervaro, rendendo in passato l’area cittadina impenetrabile.
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da ammirare Museo Acheologico All’interno del museo gli amanti dell’archeologia troveranno interessante una mostra permanente di reperti archeologici recuperati da scavi di vari siti, come le tazze carenate o con ansa a sopraelevazione “pennata” provenienti dal sito della Starza; o ancora i forni per la lavorazione del metallo dell’età del bronzo. Museo delle ceramiche
Oltre alle ceramiche locali di impasto e di argilla figulina vi sono oggetti di bronzo, bacini con orlo perlinato, coppe, brocche, fibule d’argento importate dall’Etruria. Di grande bellezza sono i corredi ritrovati nelle tombe a tumulo di un insediamento sannitico di Casalbore. Notevoli anche i reperti dell’età romana rinvenuti durante le prime campagne di scavo di Aequum Tuticum, “cardo viarum”, sull’appia Traiana. Per info e visite tel: 0825.824839 Orario: 9.00 - 13.00 Resta chiuso la domenica. La Cattedrale Primordiale centro della vita politica e sociale del paese, fu edificata sugli antichi ruderi del tempio di Apollo intorno alla metà del X secolo e svolse un ruolo preminente nella vita cittadina. Distrutta dai numerosi terremoti, dell’antico edificio, resta la facciata, in stile romanico a capanna, risalente al 1500 in pietra arenacea verde di Roseto. Fanno parte di questo periodo i portali, mentre i rosoni sono di fattura postuma. All’interno, fra le tante opere degne di nota, il dipinto della Madonna del Parto, il pulpito opera di marmorari beneventani, reliquiari di pregiata e raffinata fattura e nella curia il quadro dell’Annunciazione (1950) del pittore fiammingo Wensel Cobergher.
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da ammirare ATRIPALDA L’attuale nucleo urbano è in parte edificato sui resti dell’Abellinum vetus e del suo immediato suburbio, in una zona abitata sin dalla tarda età del bronzo (XIII-X sec. a.C.), come sembrano dimostrare alcuni reperti archeologici rinvenuti in località Civita. Quasi integro il circuito murario, che delimita l’intera collina per una lunghezza di circa due chilometri, le mura risalgono alla prima metà del I secolo a.C. e conservano ancora alte tombe cilindriche distribuite simmetricamente “lungo il perimetro difensivo”. Ancora visibili i resti di un complesso termale di età imperiale, di cui si notano l’ambiente ipocausto con le caratteristiche suspensurae ed il caldarium, e un’abitazione di età tardo-romana (III -V sec. dC.) con pavimentazione musiva. Nel settore orientale dell’antica città è la grande domus di tipo pompeiano del liberto imperiale M. Vespanio Primogenio, arricchito da numerosi dipinti. Castello medievale Del castello medievale di età longobarda, posto sulla cima della collina a dominare il vecchio nucleo urbano, restano purtroppo solo le poche tracce delle strutture murarie di base e di un ampio cortile interno. Palazzo Ducale Nel borgo antico della città, fu edificato nella seconda metà del ‘500 dalla nobile famiglia Caracciolo, che continuò a frequentarne gli ampi saloni e lo splendido parco alberato al suo interno fino al 1799, quando la fabbrica fu in parte devastata da un incendio provocato da schiere francesi. Antichi conventi Artisticamente interessanti anche il Convento di S. Giovanni, un vecchio complesso religioso, costruito nel 1589 sui ruderi di alcune abitazioni di età romana, che ospita al suo interno numerose opere d’arte, fra cui una tela del 1779 di Vincenzo De Mita raffigurante S. Giovanni Battista, un crocifisso ligneo settecentesco e una tela del 1659 di Paolo De Matteis con la SS. Vergine Immacolata, e il Convento di S. Maria della Purità del XVIII secolo, noto per un dipinto settecentesco di Paolo De Maio raffigurante la Madonna della Purità custodita nella annessa chiesetta.
AVELLA Necropoli La presenza umana nel territorio avellano è accertata sin dalla preistoria, come dimostra la scoperta avvenuta in località Selvapiana di un villaggio di età neolitica (III-II millennio a.C.).
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Rocca San Felice
da ammirare Al VII secolo a.C. si riferiscono le necropoli con tombe a fossa e cospicui corredi funerari, ascrivibili ad un periodo compreso fra il I secolo a.C. ed il I secolo d.C., rinvenute nelle contrade S.Paolino e S.Nazzaro, mentre una grande quantità di reperti vascolari provenienti dall’area capuana etruschizzata sono stati recuperati in località Bosco. Anfiteatro romano Risalente all’epoca romana, l’anfiteatro appare tuttora ben conservato nel suo impianto di età tardo-repubblicana ( I sec.a.C.) con strutture murarie in opera reticolata, I’arena di forma ellittica ed i due vomitari principali attraverso i quali il pubblico affluiva alle gradinate. Anfiteatro romano
Castello medievale Il maniero, secondo le fonti storiche, esisteva già nell’881 e venne ricostruito nel 1553 da Pietro Spinelli. Rimasto disabitato per lungo tempo, attualmente del castello avellano restano cospicui resti del mastio centrale, una torre cilindrica ed alte torri quadrangolari scendenti placidamente verso il declivio e cortine murarie molto alte, in cui sono ancora visibili parapetti e merlature guelfe. Palazzo Ducale Situato nel borgo antico della città, si tratta di un edificio cinquecentesco
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Laceno, Cascata Fiumara di Tammaro
da ammirare costruito per volere dei Colonna e ristrutturato da Carlo Spinelli nel 1555. Oltre ai due portali ad arco e ad una fila di nove ampie finestre, il palazzo si distingue per il parco retrostante realizzato nella seconda metà del XVIII secolo su disegno del noto Vanvitelli.
BAGNOLI IRPINO Castello Aragonese Entrando nell’antico nucleo abitato, sono ancora visibili i ruderi del Castello Aragonese, edificio difensivo residenziale voluto nel 1560 da Troiano Cavaniglia e costruito con l’uso di materiali di spoglio provenienti da altri edifici antichi, quale il forte di età normanna e ville rustiche di età romana. La torre medievale Posta in posizione collinare, in località Terraturo, fu costruita forse nel XV secolo con funzioni di sorveglianza della vicina strada. A forma quadrilatera, della torre, alta circa dieci metri, restano gran parte delle murature in cui si aprono alcune finestre rettangolari. Acquedotto romano Nei dintorni di Bagnoli, inoltre, numerose sono le testimonianze archeologiche di epoca romana, come l’Acquedotto romano, sito in località Patierni, restaurato in età rinascimentale per l’approvvigionamento idrico di un mulino posto nelle vicinanze.
BISACCIA Castello Ducale La storia di Bisaccia è legata alle vicende di questa imponente fortezza risalente ad epoca medievale, mentre al periodo longobardo si riferiscono l’attuale torre a pianta quadrilatera (alt. m.12, largh. m 8), priva di coronamento, staccata dal corpo di fabbrica e gran parte della cortina muraria con basamento a scarpa che circoscrive l’intero complesso difensivo. Più volte distrutto, i sotterranei del forte vennero utilizzati dall’imperatore Federico II di Svevia, come carcere di sicurezza e luogo di custodia per prigionieri di una certa importanza. Una suggestiva tradizione locale vuole che nel 1588 nel castello fu ospitato dal marchese Giambattista Manso il poeta Torquato Tasso, in quel tempo già infermo di mente. Duomo Edificio religioso di grande fascino, originariamente di epoca normanna. L’attuale chiesa venne costruita ai margini del Castello Ducale utilizzando parte dei materiali dell’edificio precedente, e fu terminata nel 1747 dal mae-
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da ammirare stro Petrus de Pagano. La facciata è caratterizzata da un portale del 1515 sormontato da un rilievo di santo vescovo e da altri bassorilievi riferibili ad un periodo anteriore al XVI secolo. All’interno, a tre navate divise da pilastri, si trovano un pregevole coro ligneo intagliato del XVII secolo, due altari del 1622 e l’altare maggiore in marmi policromi chiuso da una balaustra.
CAPOSELE Il centro di Caposele sorge alle pendici del Paflagone, vicino alle sorgenti del fiume Sele da cui prende il nome. Castello medievale Costruito nel XI sec. e appartenuto, tra gli altri, a Jacopo Sannazaro, oggi conserva solo alcuni ruderi e il torrione cilindrico. Si narra che l’antico forte sia stato testimone di eventi storici molto importanti, come le nozze di Margherita d’Aragona e nel 1115 di un placito della domus dominicana tenuto da Folco d’Este. Santuario di San Gerardo Maiella Spostandosi nella vicina Materdomini, in località San Gerardo di Caposele, si resta affascinati dall’imponenza di questo Santuario, meta importante del turismo religioso. Il complesso risale al XVI secolo, anche se la Chiesa Nuova è stata edificata a fine ‘700 dall’architetto Giuseppe Rubino, con l’annesso chiostro dove sono custoditi i resti di S.Gerardo. Il Santuario è anche sede del Museo Gerardiano, dove sono custodite alcune opere d’arte di grande pregio, come un Cristo in bronzo, i pannelli dell’Annunciazione, la Cena in Emmaus, la Resurrezione e Maria Madre della Chiesa dello scultore Tommaso Gismondi. Nella vecchia Basilica a tre navate si trova, invece, il meraviglioso altare maggiore, mentre la Cappella di Transito risplende nel Convento. La visita al Santuario consente, tra l’altro, di ammirare il grande e suggestivo panorama che spazia sul Cervialto e sulla Valle del Sele.
CONZA DELLA CAMPANIA L’originario centro abitato, situato a circa 600 metri su un poggio affacciato su un’ansa del fiume Ofanto, è oggi del tutto sostituito, a valle, in località Piano delle Briglie, dai recenti edifici della ricostruzione, seguita al terremoto del 1980. Parco Archeologico di Conza Vecchia L’Antico centro, ormai disabitato, può essere considerato un grande Parco
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da ammirare Archeologico grazie ai lavori che si stanno eseguendo sia per sistemare i resti che vanno emergendo dell’antica Compsa e sia per salvaguardare le rovine di Conza Vecchia, che ha il pregio di costituire comunque un mirabile esempio di struttura medievale. Tra queste ultime si segnalavano le rovine del Castello Medievale e quelle della monumentale Cattedrale, dove erano conservate le reliquie di S.Erberto, Patrono di Conza.
FLUMERI Flumeri, a 625 metri, domina la vallata del torrente Fiumarella nei pressi della sua confluenza nell’Ufita. Centro Storico Cuore dell’antica cittadina, appare ricco di importanti testimonianze storico-artistiche, come il Palazzo della Bufala (in località Doganelle), edificio aragonese del 500 adoperato dai reali napoletani come residenza campestre e in seguito luogo di scambi commerciali (del quale è allo studio un progetto di recupero e restauro). La Chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al 600, a tre navate, ornata da pregevolissimi marmi, conserva interessanti opere d’arte, mentre la Chiesa di San Francesco, custodisce antiche statue, tele e il Sepolcro in marmo di Nicola Rubino. Area Archeologica di Flumeri Sita in contrada Fioccaglia, si tratta di una città della quale emergono una Domus di stile pompeiano, una casa con atrio centrale, impluvium e orto, alcune botteghe e tratti di strada lastricata. L’abitato databile intorno al III o II sec. a.C., fu probabilmente abbandonato di colpo durante i conflitti del I sec. a.C.
GESUALDO Gesualdo, legata al nome di un barone longobardo, si trova quasi sullo spartiacque tra il Fredane e l’Ufita, a circa 676 metri di altezza in una splendida posizione ambientalistica e naturalistica. Il borgo antico Il piccolo borgo, dai tipici caratteri medievali, conserva ancora il Castello di cui è ancora possibile ammirare le primitive torri di avvistamento e il suggestivo cortile. Nel centro storico si possono, inoltre, ammirare due Fontane del ‘600 e la Rotonda della Nevera, che serviva a conservare la neve per mantenere
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da ammirare gli alimenti per poi, all’occorrenza, assumere il ruolo di torre di guardia sul dirupo verso il Calore. Castello di Gesualdo
Chiese Meritano una visita anche la Chiesa di San Nicola della metà del VXIII secolo, dalla facciata barocca e il portale del 1760 in pietra scolpita, al suo interno abbellita da un monumentale organo e un’antica fonte battesimale, e la Chiesa di Santa Maria della Pietà, di epoca settecentesca, che custodisce un bel coro ligneo, una fonte battesimale in alabastro e alcuni dipinti del ‘700 e dell’800. Nella Chiesa di Santa Maria degli Afflitti si può invece ammirare un dipinto del celebre pittore Guarini di Solfora. E’ consigliata una visita anche al Cappellone, una costruzione architettonica di grande interesse monumentale, oggi luogo sacro, ma in passato adibito a “sedile” (luogo di ritrovo) della nobiltà e sede di Dogana.
LACEDONIA Centro montano di antiche origini, Lacedonia si trova a 732 metri di altezza sulla valle del torrente Osento, in una felice posizione naturale che ne fa un luogo ideale di villeggiatura. Castello Medievale Arrivando nel centro storico, dal caratteristico impianto urbano rinascimentale, si possono notare tratti delle vecchie mura cittadine e delle porte di ingresso con i portali in pietra, mentre dell’originario impianto del Castello Medievale, voluto nel 1500 da Baldassarre Pappacoda, restano soltanto una delle torri e parte del possente corpo di fabbrica.
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da ammirare Cattedrale Sorta su un piccolo luogo di culto dedicato a S.Antonio Abate, risale al ‘500 e custodisce all’interno numerose opere d’arte, tra le quali un trittico attribuito a Francesco da Tolentino. L’architettura religiosa comprende anche il Palazzo Vescovile (con annessi Museo Diocesano “S.Giovanni Maiella” e Biblioteca), le Chiese di S.Maria della Cancellata, S.Maria della Consolazione, Spirito Santo e SS.Trinità, oltre alle Cappelle della Madonna delle Grazie, di S.Filippo Neri, della SS.Trinità e di S.Maria della Consolazione, edifici nei quali si possono ammirare alcune interessanti opere d’arte. Bosco Origlio e Lago S.Pietro Dal punto di vista naturalistico, si segnalano il Bosco Origlio con le sorgenti minerali e il bacino artificiale noto come Lago S.Pietro.
LAURO Il comune di Lauro si trova in una splendida posizione, tra il monte Cresta e il Pizzo d’Alvano al centro del Vallo di Lauro, in una conca verde, ricca un tempo di boschi di lauro (da laurus deriva certamente il toponimo), ora di uliveti e di noccioleti. Arco di Fellino Per accedere a Lauro, si entra nel centro storico attraverso il maestoso Arco di Fellino, del XVII sec. dotato nel 1789 di torretta con l’orologio, punto questo dal quale si può scorgere la Chiesa dei Santi Patroni Sebastiano e Rocco, adagiata nell’immensa distesa di verde che circonda il borgo antico. Castello Lancellotti L’intero abitato gravita intorno alla maestosa mole del Castello Lancellotti: l’edificio, bruciato dai francesi nel 1799, appare ora come fu ricostruito dal principe Filippo Lancellotti nel 1872, con una architettura che fonde elementi gotici, rinascimentali e barocchi. Si tratta di un complesso monumentale a pianta trapezoidale con circuito di mura merlate, al quale si accede attraverso un portale ad arco che immette in un ampio cortile. Qui sono ancora visibili due torri quadrate, una delle quali caratterizzata da un’abbondanza di elementi architettonici particolari, come finestre barocche, feritoie, archi, merli e caditoie. Attraverso un altro portale si accede a un secondo cortile su cui si aprono vari ambienti privati; la sala della musica, la cappella, la sala d’armi, il salone rosso, la farmacia e la biblioteca. Ex Convento delle Rocchettine Poco distante dall’ampia cinta muraria del castello si trova un ex Convento,
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Abbazia di Loreto, Farmacia
da ammirare costruito nel corso del XVIII secolo sulle macerie di un vecchio palazzo seicentesco, che oggi ospita il Museo “Umberto Nobile” dedicato alla figura dell’illustre cittadino lauretano, che trasvolò il Polo Nord nel 1926 con Amundsen sul dirigibile Norge e nel 1928 col dirigibile Italia. Nelle sale al piano terra è situato il Museo di arte Naïf, in cui vi è un importante collezione dei più affermati artisti naive. Palazzo dei Tufi Storica dimora della famiglia Capellani, è tra gli edifici privati di impianto rinascimentale più degni di nota. L’edificio è un esempio forse unico di sintesi tra il gusto meridionale e le manifestazioni toscane del tardo Quattrocento. Villa Romana Appena fuori dall’abitato si trovano i resti di una villa edificata tra la fine del periodo Repubblicano e il primo secolo dell’Impero, di cui si possono ancora ammirare i fastosi ambienti della zona termale (il Frigidarium, il Laconicum, ed il Calidarium) e un Ninfeo di mosaici.
MERCOGLIANO Capocastello Il borgo medievale di Mercogliano appare molto ben conservato, con vicoli stretti che si aprono talvolta su spazi da cui si gode il fantastico panorama sottostante. Il centro antico, noto come Capocastello è ricco di presenze Abbazia di Loreto, Sala Rossa
architettoniche, tra cui il suggestivo castello medievale, distrutto da un tremendo incendio del 1656 e di cui oggi sono visibili i ruderi, recentemente restaurati.
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da ammirare All’entrata di Capocastello la Porta dei Santi che nella parte superiore mostra un affresco raffigurante S. Martino, S. Fiorentino e S. Flaviano, l’unica parte superstite delle mura che un tempo circondavano il borgo. Abbazia di Loreto Merita certamente una visita la storica Abbazia di Loreto, così chiamata perchè fu costruita sul luogo dove, nell’età pagana, fioriva un bosco di lauro, sacro ad Apollo. L’antico palazzo abbaziale fu edificato, dall’abate Federici nel 1733 come residenza abbaziale, su progetto di Domenicantonio Vaccaro, pittore, scultore e architetto di gran valore del sec. XVIII. Dell’originale architettura si conserva la farmacia, con una collezione di vasi di maiolica, l’archivio ricco di circa 7.000 pergamene ed altrettante filze di carte, la biblioteca con 150.000 volumi che negli ultimi anni è stata aperta al pubblico ed ha assunto il carattere di un aggiornato e funzionale istituto di cultura. Santuario di Montevergine Posta sul massiccio del Partenio, è ancora oggi meta di numerosi turisti provenienti dalle varie regioni d’Italia. Il monastero, posto a 1270 m s.l.m., caro a “Mamma Schiavona”, la Madonna dalla pelle scura, venerata da tutti gli avellinesi. Santuario, monastero, biblioteca, museo e foresteria sono racchiuse in un unico corpo architettonico. Il monastero, fondato dall’eremita San Guglielmo da Vercelli intorno all’anno 1119, fu realizzato da un artista ligure, Gualtiero che per esso scelse un’architettura sobria e pesante poggiante su robusti pilastri e con volte a crociera. Da visitare sono, inoltre, la sala degli ex voto, degna di interesse e di ammirazione e il museo dove si può ammirare il sarcofago di Beteraldo di Lautrec , il crocifisso ligneo, la sedia abbaziale, la madonna di San Guglielmo e tante altre sculture e pitture degne di nota. Infine il pellegrino non può non osservare con meraviglia, le otto sale dedicate alla mostra del “Presepe nel Mondo”. Per info info@montevergine.org, Tel. Santuario: 0825 72924, tel. Abbazia di Loreto: 0825 787150.
MIRABELLA ECLANO L’antico borgo Mirabella Eclano è tra i centri irpini più antichi, così come attestano i reperti dell’antico abitato di Aeclanum custoditi nel Parco Archeologico appena fuori il comune. La struttura urbana sembrerebbe risalire all’età repubblicana, anche se lo sviluppo del centro risale al periodo imperiale. Lungo il rilievo orografico dell’altopiano “Monte Grotte” per una lunghezza
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da ammirare di circa 1800 metri, si estende il recinto murario della città della prima metà del I sec. a. C., intervallato in più tratti da torri quadrate e semicircolari. Tuttavia la pianificazione urbanistica vera e propria è di età adrianea, come confermano alcuni monumenti pubblici, fra cui l’importante complesso termale degli inizi del I secolo d. C. con strutture murarie in opus mixtum, di cui si conservano il tepidarium e il calidarium con relativa vasca da bagno, alcune suspensurae, l’apodyterium e il frigidarium, una modesta piscina natatori. Area archeologica di Mirabella Eclano
Visibili anche i ruderi di una basilica paleocristiana risalente, con molta probabilità, nel suo impianto originario tra la fine del I e gli inizi del V secolo d. C. , mentre nell’area forense, particolarmente significativa è la presenza di un tholus macelli, di epoca post-adrianea. Chiesa di Santa Maria Maggiore Risalente al ‘700, è la più importante dal punto di vista monumentale. Al suo interno custodisce numerose opere, alcune del XII secolo come il Crocifisso in legno, la Fonte Battesimale e l’antico Rotolo di Quintodecimo della storia antica del paese.
MONTEFUSCO Montefusco, a 750 metri di altezza, si trova al centro di una zona di alte colline dominato dalla cinquecentesca Torre campanaria con parte terminale a pianta ottagonale. Montefusco è un importante punto di riferimento per la produzione artigianale di alto contenuto artistico; il comune è, infatti, noto per la lavorazione a tombolo di merletti, coperte e tovaglie, antico e prezioso artigianato femminile.
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Montella, San francesco a Folloni
da ammirare Castello Da non perdere la visita al Castello o Carcere Borbonico, oggi sede del Municipio. In origine era una possente fortezza, trasformata dagli aragonesi in Tribunale nel 1743 e dai Borbone in Carcere. Di grande interesse sono gli ambienti sotterranei, dove in passato erano ubicate le celle in cui furono rinchiusi i patrioti napoletani Poerio, Nisco, Castromediano. Chiesa di San Giovanni del Vaglio Tra gli edifici di culto maggiormente interessanti, fu realizzata tra il XII e il XIII secolo per servire i feudatari locali, fu officiata da Callisto II e Onofrio II durante la loro permanenza nel borgo. All’interno sono conservati dipinti parietali del ‘ 700, una tela dello stesso periodo raffigurante il Cristo e un notevole altare maggiore rivestito da marmi policromi decorati in stile tardo barocco.
MONTELLA Montella è tra i più popolosi centri dell’Irpinia, su una collina tra i 547 e i 691 metri nell’Alta Valle del Calore, dove da sempre, è stata privilegiata la castanicoltura. Rinomata infatti, è la “castagna di Montella”. La felice posizione consente escursioni di grande interesse sui monti Terminio, Sassetano, Cercetano, Felascosa e Acellica. Montella S.Salvatore
Il centro storico presenta caratteristiche abitazioni dai portali splendidamente decorati e raffinati palazzi nobiliari come Palazzi Abiosi, Bruni, Coscia e Capone, la Villa De Marco.
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da ammirare Castello Medievale Situato più in alto rispetto al centro abitato, è un’imponente fortificazione che conserva la cinta muraria e il bastione centrale (donjon) nel cortile, e che consente di ammirare uno splendido panorama sul comune di Montella. Santuario del Salvatore e Convento di S. Francesco D’interesse religioso e artistico, insieme al Convento di S. Francesco nella vicina Folloni, la Collegiata di S.Maria e le Chiese di S. Maria della Libera e di S. Maria al Monte, custodiscono numerose e splendide opere d’arte, alcune di noti autori dei secoli scorsi. Il Convento di San Francesco a Folloni di Montella, in particolare, ospita anche la Tomba di Diego Cavaniglia, il Museo dell’Alta Irpinia e una Mostra di Arte Sacra.
MONTEMARANO A ben 820 metri di altezza, Montemarano si trova in una splendida posizione panoramica sulla Valle del Calore. Notevoli sono le testimonianze che riportano alle origini arcaiche di questo comune della provincia avellinese. Castello o Palazzo Feudale Il castello, nucleo centrale dell’abitato, si presenta come un possente quadrilatero irregolare, ormai privo delle originarie mura di cinta e delle torri. L’edificio, ricostruito e trasformato in palazzo verso il 1700 sui resti dell’antica fortificazione, appare ben conservato nelle caratteristiche tardo-rinascimentali di cui si può ammirare lo splendido portale di ingresso e l’atrio, racchiuso da archi di pietra locale. Cattedrale dell’Assunta Costruita nel ‘700, è tra gli edifici religiosi degni di nota. L’edificio è caratterizzato da un’ampia facciata con ricche decorazioni e tre portali d’ingresso alle rispettive navate dove sono custoditi un reliquario del 1624, una tela di Guido Reni, una sedia pieghevole del ‘ 400 ed altre opere d’arte; nella cripta, in seguito a dei lavori di restauro, sono venuti alla luce colonne e capitelli medievali. Chiesa del Purgatorio Situata nei pressi della Chiesa dell’Immacolata, che conserva alcuni dipinti del ‘ 700, si tratta di un edificio di modeste dimensioni al cui interno è ospitato il Museo dei parati sacri, primo esempio di raccolta e di inventariazione di preziosi tessuti Italiani, realizzati per buona parte in Italia Meridionale, tra il XVI e l’inizio del XX. Tra i tessuti più significativi, il parato del vescovo Celestino Labonia (1670 - 1720), le donazioni del Papa Benedetto XIII in occasione dell’anno giubi-
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da ammirare lare 1725 e un vestito della Madonna del secolo XVII di manifattura siciliana. Per info tel: 0827.63012
MONTEMILETTO Il comune di origine normanna, posto su di un alto sperone roccioso della dorsale collinare che funge da spartiacque tra le valli del Calore e del Sabato, presenta un notevole patrimonio ambientale e storico-artistico. Castello Medievale In posizione suggestiva, nella parte più alta della piazza centrale, la fortezza di epoca tardo-rinascimentale costituisce una delle principali attrattive turistiche di Montemiletto. Il castrum Montis Militum, edificato presumibilmente in epoca longobarda sui resti di una preesistente costruzione romana (una parte delle mura di fondazione poggia, infatti, su un muro in laterizi di epoca romana), fu rifatto dai Normanni nel XII secolo. Le fondazioni si basano direttamente sul pianoro roccioso e sono realizzate con pietre calcaree informi di varie dimensioni, legate da compatta malta cementizia. La fortificazione, che, nel corso dei secoli, ha subito modifiche e ristrutturazioni, in epoca rinascimentale fu trasformato in palazzo baronale con larghe finestre e ampi balconi. Nell’attuale impianto planimetrico del castello sono riconoscibili due corpi principali ben distinti: uno (che ne costituiva probabilmente, nel settore occidentale, la struttura originaria con copertura a volte), di forma quadrangolare, con mura scarpate e mastio centrale, l’altro, di forma poligonale, con due torri a sezione circolare, più basse. Castello Medievale di Montaperto Nella vicina frazione di Montaperto, dalla struttura urbana ottocentesca, ci si può fermare a vedere il piccolo Castello Medievale e i Palazzi Baronale e Gualtieri.
MONTEVERDE Il comune di origine medievale, sorge a 740 metri di altezza sul crinale che segna il confine con la Basilicata, a dominio della valle dell’Osento in una felice posizione che rende Monteverde punto di riferimento per quanti amano le escursioni naturalistiche e paesaggistiche. Il centro storico Molto interessante l’urbanistica del centro storico, che si presenta a pianta triangolare, dalle caratteristiche strade strette e tortuose e le abitazioni disposte a gradoni che numerosi sismi hanno alterato nel tempo.
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Prata Principato Ultra, Basilica Paleocristiana
da ammirare Di particolare interesse i portali artistici scolpiti in pietra calcarea locale, il Parco della Rimembranza, costruito nel 1927 per ricordare i monteverdesi caduti nella prima Guerra Mondiale, e il caratteristico Ponte Pietra dell’Oglio, costruito anticamente per consentire il passaggio sul fiume Ofanto. Castello medievale Appena al di sopra del centro, a dominarne l’abitato, si trova il castello sorto in epoca longobarda, con la sua mole, le due grandi torri angolari cilindriche e le due quadrate. La struttura è quella tipica dell’architettura quattrocentesca del periodo aragonese, in quanto molti cambiamenti nel corso dei secoli, ne hanno trasformato la forma originaria. Adiacente al caratteristico castello, si trova maestosa la Chiesa parrocchiale dedicata a S. Maria di Nazareth, costruita nei primi secoli dopo l’anno mille. Nonostante le molte trasformazioni seguite a terremoti ed incendi, l’interno, a tre navate con archi a sesto acuto in stile semigotico, è ancora ben conservato. Di notevole interesse storico gli altari in marmi policromi di pregevole fattura, alcune tele a soggetto sacro di scuola napoletana del 1600, un crocifisso e la statua lignea della Madonna, che da un recente restauro sembra risalgano al XIII secolo.
PRATA PRINCIPATO ULTRA Prata Principato Ultra a soli 11 chilometri dal capoluogo, sorge su uno sperone roccioso che si protende su un’ansa del fiume Sabato, offrendo dunque occasioni per piacevoli passeggiate panoramiche e naturalistiche. Basilica Paleocristiana
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Rocca San Felice
da ammirare Gli elementi archeologici presenti sul territorio si sostanziano in elementi architettonici inglobati soprattutto nell’edilizia religiosa, sarcofagi romani e ruderi di Ville di epoca romana. Testimonianze del periodo paleocristiano Notevoli sono le testimonianze del periodo paleocristiano: il primitivo impianto della Basilica e, al fondo di un cortiletto di questa, una grotta naturale adibita a catacomba cristiana del III o IV sec. d.C., con nicchie ad arco, altari, tombe e affreschi, tra i quali spicca quello dell’Arcangelo Gabriele e l’Annunziata; tutti elementi che attestano storicamente l’affermazione del Cristianesimo nella vicina Abellinum dove probabilmente trovarono sede i primi vescovi dell’Irpinia. L’attuale Chiesa dell’Annunziata corrisponde sia alla basilica paleocristiana e sia a quella di epoca longobarda; essa risulta costruita e poi ristrutturata nel ‘ 700 con l’impiego di elementi precedenti e finanche di epoca romana. Sul fondo della navata e in una nicchia semicircolare in tufo si trova un affresco del XII secolo raffigurante la “vergine Orante”, con un’iconografia che si ispira a quella bizantineggiante, ricondando la scenografia dell’immagine venerata nel Santuario di Montevergine.
ROCCA SAN FELICE In una posizione meravigliosa, a 750 metri di altezza, tra i fiumi Fredane e Ufita e il verde dei boschi, il centro abitato si trova in una zona nota anticamente con il nome “Ampsanctus” e oggi con quello di Valle dell’Ansato, con grandi riRocca San Felice
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da ammirare chiami naturalistici e paesaggistici, dove spiccano il bosco di Migliano, il laghetto della Mefite con i numerosi sfiatatoi dai quali fuoriesce gas naturale. Le Mefite Aravina Nella Mefite, luogo di culto della dea Mefite, sono state ritrovate statue di terracotta e in legno, monete, oggetti d’oro, una collana di ambra con graffiti di volti umani e un frammento di terracotta con incisa la dedica a “Mefite Aravina”, attualmente conservati nel Museo Irpino di Avellino. Il centro storico Il centro storico, con le rampe, le case in pietra e i caratteristici “forni a paglia”, vanta tra gli altri, splendidi edifici del ‘ 600 e del ‘ 700, come i Palazzi Cozza, Santoli e Villani, oltre un imponente castello Medievale, con la torre principale (donjon) che ha una base di dieci metri e comprende, su quattro livelli, magazzino, cisterna, cucina, e vari ambienti residenziali.
SANT’ANGELO DEI LOMBARDI Il piccolo comune, a ridosso del torrente Fredane, si trova a 870 metri di altezza, su un territorio che si presta a escursioni di grande interesse, anche per la presenza di alcuni corsi d’acqua. Sant’Angelo dei Lombardi, Abbazia Goleto
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da ammirare Castello L’antico borgo ha conservato in parte l’aspetto medievale, come attesta la presenza del castello costruito nel X secolo e successivamente trasformato in palazzo residenziale, per poi essere restaurato dopo il terremoto del 1980, con lavori che hanno dato nuovo splendore alla torre e allo splendido loggiato del ‘ 600, riportando alla luce anche la pavimentazione di un cortile dell’ XI secolo e una antica chiesa. Abbazia del Goleto Uno dei più bei complessi religiosi dell’Italia Meridionale, sede anche di eventi musicali e culturali, oggi è retta dai Piccoli Fratelli della Comunità Jesus Caritas di Charles de Foucauld, che in passato ne hanno curato il restauro facendo costruire la grande chiesa settecentesca su progetto di Domenico Antonio Vaccaio. Fondata da San Guglielmo da Vercelli (10851142) per le monache Benedettine, dell’antico complesso medievale restano oggi la chiesa inferiore, di stile romanico-pugliese; la chiesa superiore (1255), dedicata a San Luca, di stile gotico e la Torre Febronia (1152), rivestita di bassorilievi provenienti dal mausoleo funerario di Macco Paccio Marcello e dalla quale si gode un meraviglioso panorama della Valle. Per info e visite tel: 0827 24432 Orario feriale: 08,00-13,00/18,0020,00 Orario festivo: 08,00-13,00/18,00-20,00.
SAN MARTINO VALLE CAUDINA San Martino appare completamente immerso nella vegetazione dei verdi boschi di faggi, dei castagni e pioppi della parte alta, dai vigneti, i frutteti e le ampie distese di grano della parte collinare che conferiscono al paese sfumature particolarmente colorate e suggestive. Il territorio comunale è ricco di sorgenti stagionali e perenni di cui la maggiore è in località Mafariello, meta turistica di migliaia di persone. Castello longobardo Pignatelli della Leonessa Con i suoi splendidi interni ed il suo fine giardino, si trova lungo il suggestivo camminamento del Murillo, fiancheggiando il torrente Caudino. Il maniero, edificato su di un colle di particolare importanza strategica, probabilmente nella prima metà del IX secolo, nonostante i numerosi rifacimenti del periodo di dominazione normanno-sveva, conserva ancora oggi l’originaria fisionomia con le mura merlate, le torrette di guardia, le prigioni e le garitte. All’interno la bellissima cappella gentilizia, riconsacrata il 18 ottobre 1706 dal Cardinale Orsini e un breve androne che conduce, attraverso una scala, alle stanze residenziali del piano superiore dove si trova il salone più grande del castello ricco di decorazioni e affreschi parietali dei
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da ammirare secoli XVII-XVIII raffiguranti scene relative ad episodi storici rilevanti per la casata della Leonessa. Attigua al cortile è infine la torre-mastio dell’antica fortezza, in parte demolita nella seconda metà del secolo scorso.
TORELLA DI LOMBARDI Torella dei Lombardi si inserisce nel paesaggio tipico delle zone sub-appenniniche che alterna ampie zone collinari alle dorsali rocciose dei Monti Picentini, con numerosi corsi d’acqua, su tutti l’Ofanto, il maggiore fiume dell’Alta Irpinia. Di grande bellezza è anche la Cascata Borgo Sano, le cui acque un tempo alimentavano un mulino a pale nel territorio di Lioni. Torella dei Lombardi
Castello Candriano Costruito nel XII-XIII secolo dalla famiglia dei Saraceno, su strutture preesistenti d’epoca longobarda, fu numerose volte modificato ed ampliato nei secoli successivi. Dopo il sisma del 1466, fu munito di due torri cilindriche tuttora visitabili: una con funzione difensiva che accoglieva le postazioni di tiro, l’altra con funzione di servizio. A metà del 1500, divenne proprietà dei Caracciolo e fu trasformato in casa
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da ammirare palaziata per poi divenire proprietà comunale nel 1959. All’interno del castello è possibile apprezzare i graffiti realizzati nel XIV secolo, le torri e i locali sotterranei che permettono l’accesso al museo dove 12 vetrine distribuite in cinque sale offrono un’esauriente campionatura dei circa 30.000 reperti rinvenuti nel corso degli scavi archeologici. Attualmente il castello oltre all’Associazione Sergio Leone e al museo, ospita il Municipio, l’Associazione Studi Storici F. De Sanctis, la Biblioteca Comunale “Giovanna Caracciolo” e l’ufficio per la promozione turistica “Informazione L.E.A.D.E.R”. Torre normanna di Girifalco Antica torre risalente al XI-XII secolo immersa nel verde e strutturata su tre livelli per rispondere ad esigenze di controllo e di difesa del territorio, con elementi architettonici di spoglio d’età romana. Abbandonata dalla fine del XV-inizi XVI secolo, nei secoli XIX-XX ha accolto la campana della vicina chiesa dei SS. Giovanni e Paolo che, realizzata nell’800 su strutture altomedievali, fu rinnovata nel secondo dopoguerra.
VOLTURARA IRPINA Situata ai piedi del Monte S. Angelo, nello splendido territorio al confine con la provincia di Salerno, Volturara Irpina si trova al margine della conca denominata Piano del Dragone, fra le pendici dei monti Faggeto e il Costa. Volturara Irpina
Museo Etnografico della Piana del Dragone Conserva mirabilmente il patrimonio culturale della civiltà contadina, facendone rivivere consuetudini, ideali e sentimenti. Ben 2500 oggetti, arnesi e arredi, raggruppati con precisa ricostruzione, raccontano la semplice e mirabile vita della popolazione del Sud attraverso un arco di tempo che va dall’ultimo decennio del 1800 sino agli anni ‘ 60 del 1900. Per info tel: 0825.980077 oppure: museovolturara@interfree.it
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da ammirare ZUNGOLI Il centro abitato di Zungoli sorge a 657 metri di altezza, su una collina tufacea ai confini con la Puglia. Il centro storico, interessante per le caratteristiche stradine e abitazioni dei borghi medievali, con le case arroccate intorno al castello, attraversate da vicoli strettissimi pavimentati con selciato di pietra locale. Castello longobardo di Zungoli
Castello longobardo La fortezza che si erge imponente sul borgo, presenta la tipica pianta quadrata e tre torri cilindriche agli angoli (la quarta andò distrutta nel terremoto del 1456). L’edificio risale al periodo longobardo ed è stato trasformato agli inizi dell’ 800 in residenza della famiglia Susanna.
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Solofra, Colleggiale San Michele
Laceno, Stazione Sciistica
da scoprire MONTI, BOSCHI, LAGHI, PARCHI E RISERVE NATURALISTICHE La rigogliosa provincia avellinese, con il suo continuo susseguirsi di monti, valli e siti naturalistici di notevole importanza anche comunitaria, è, a ragione, definita come “Verde Irpinia”. Nel territorio di Avellino, cuore verde della Campania, si concentrano due grandi Parchi Regionali: oltre a quello del Partenio, immerso tra boschi e castagni, vale la pena visitare il Parco dei Monti Picentini, il più grande serbatoio d’acqua del Meridione. L’area protetta è una tra le più floride d’Italia e comprende parchi, oasi, fiumi, laghi e grotte, tra le quali spicca l’Oasi del Lago di Conza, una delle zone umide più importanti del Mediterraneo, raggiungibile attraversando la Valle dell’Ofanto. Si tratta di una terra carica di profumi e colori che invitano a immergersi in itinerari di relax a contatto con la natura.
L’OASI “Valle della caccia” di Senerchia L’oasi naturalistica del WWF, a soli 3 chilometri dal centro di Senerchia, per la conformazione morfologica - geologica - idrogeologica, per le caratteristiche faunistiche e specialmente floristiche è l’area più interessante, da un punto di vista naturalistico, di tutto il massiccio dei Monti Picentini. L’area, assai impervia, è rimasta pressoché integra nei millenni, costituendo un vero scrigno di essenze floristiche rare. Sulle rupi e nella boscaglia da 600 a 1600 m vive il Pino Nero (Pinusi Nigra Arnold), con caratteristiche simili a quello di Villetta Barrea nel Parco Nazionale d’Abruzzo, mentre ai bordi superiori della valle, lungo le pendici erbose ed i pascoli sassosi, si può trovare la Stipa crassiculmis P. Smirnov subsp. picentina Martinovsky, Moraldo et Caputo, un’altra entità endemica floristica tipica della zona. Altrettanto interessante è la fauna, animata dalla presenza del lupo, del Gatto selvatico e di numerosi altri mammiferi. Gli amanti dell’ornitologia potranno ammirare esemplari di uccelli degli Ordini degli: Accipitriformi, Falconiformi, Galliformi, Piciformi (il raro Picchio Nero), Corvidi, ecc., molto numerosi in questa zona.
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da scoprire IL TERMINIO Il monte Terminio, uno dei massicci dei monti Picentini, offre un ambiente naturale tra i più spettacolari ed interessanti del Sud Italia. Dalla sua vetta più alta (1786 metri s.l.m.) la vista si spinge fino alle coste del Salernitano, offrendo un panorama di ineguagliabile bellezza. Nelle varie piane Campolasanpietro, Acqua degli Uccelli, Acquenere, Verteglia è possibile fare una gradevole sosta nel verde più folto, in un’oasi di pace e di tranquillità. Dal Terminio, inoltre, è possibile scendere fino alla cosiddetta “Bocca del Dragone” , un esempio di fenomeno carsico a 670 metri di altitudine, che costituisce uno degli inghiottitoi che convogliano, attraverso le falde del sottosuolo, le acque delle sorgenti di Serino.
ALTOPIANO DEL LACENO Ad oltre 1000 metri d’altitudine, il Piano Laceno con le sue bellezze naturali fatto di monti, valli e laghi, rappresenta un’irresistibile attrattiva per chi ricerca il fresco dei boschi, l’aria pura delle cime montuose, le limpide acque sorgive. D’inverno il Laceno è una delle mete preferite degli sciatori che vi trovano piste di vario tipo, moderni impianti di risalita. Una menzione particolare merita la meravigliosa “Grotta del Caliendo” dove, tra settembre e ottobre, sono ridotte le acque che vi affluiscono dal Lago Laceno. Procedendo per trecento metri lungo il “corridoio degli incanti”, tra cascate e cascatelle seguono poi tremila metri di percorso tra stalattiti e stalagmiti sulle quali si riflettono mille tonalità di colore e luci. Un’ascensione al Rajamagra (1676metri s.l.m.) o al Cervialto (1809 m s.l.m.) consente non soltanto di godere di panorami impareggiabili, di aria finissima, ma anche di trovare saporitissimi funghi e pregiati tartufi neri.
IL LAGO LACENO Sull’omonimo altopiano, a 1053 metri di altezza, si può fare una gradevole sosta presso il lago di Laceno, immerso in una vasta e pittoresca conca verde circondata da boschi di faggi, lecci e castagni, mentre nelle vicinanze si possono incontrare numerosi ruscelli e sorgenti. Numerosi i pesci, tra cui trote, carpe, tinche e anguille. La ricchezza dei boschi permette, poi, la vita di una discreta varietà di animali come cinghiali, lepri, rapaci, volpi, faine, puzzole, tassi e martore.
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da scoprire La vasta piana,circondata da ogni lato da monti verdeggianti sin sulle cime (Cervarolo,Cervialto,Calvello,Grande), può essere frequentata sia per escursioni alpine estive, sia per gli sport invernali.
IL LAGO DI CONZA Il lago di Conza, individuato come Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.), è un grande invaso nel quale si riversano le acque del torrente Sarda. La distesa d’acqua, che costituisce un habitat per numerose specie animali e presenta la caratteristica flora lacustre, ricopre gran parte di una pianura alluvionale racchiusa tra i monti Serrone e la Serra, rappresentando un punto di riferimento per quanti amano il contatto con la natura. Una passeggiata al lago consente, inoltre, escursioni al Piano di Rallo, dove si trovano antichi mulini, e alle numerose sorgenti naturali. Durante i periodi di migrazione si possono intravedere oltre 100 specie di uccelli, tra cui il falco pescatore, lo svasso piccolo, lo svasso maggiore, l’airone rosso e il falco pellegrino. Tra i mammiferi si segnalano volpe, tasso, faina, donnola, e lontra.
LE MEFITE Nei pressi di Rocca San Felice si trovano le famose mefite, antico luogo di culto dalle caratteristiche ambientali molto insolite. Il luogo risplende del biancore di una terra arida accentuata da chiazze gialle, dove non c’è segno di vegetazione se non lontano, ma solo il rumore dell’acqua che “ribolle” sotto la spinta di una colonna ascendente di gas sulfurei che soffia sotto il lago.
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Tiro con l’arco
da praticare GLI SPORT Il veriegato paesaggio montano della provincia irpina, offre la possibilità di dedicarsi a percorsi escursionistici di diversa difficoltà, alla scoperta delle bellezze naturali offerte dal territorio. Tra i Monti Picentini, l’altopiano del Lago Laceno rappresenta un vasto pianoro attrezzato per gite a cavallo e pesca sportiva. In inverno, la zona è un’apprezzata stazione sciistica con piste di vario tipo e moderni impianti di risalita, dove gli amanti degli sport invernali, possono trovare piste da sci lunghe 26 chilometri e collegate tra loro, capacità singolare per il Meridione. La Settevalli arriva a 1400 e la Rajamagra arriva a 1800 metri, con ben otto piste per lo sci alpino, tra cui la Nordica rossa e la Amatucci nera dedicate agli sciatori provetti. Le piste di fondo che percorrono la Valle del Sacrestano, inoltre, per diversi chilometri consentono una passeggiata a piedi in un ambiente naturale di rara bellezza.
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Cantina Mastroberardino
da assaporare I PRODOTTI TIPICI Il variopinto territorio dell’Irpinia si presenta ricco di prodotti genuini di rara bontà, offrendo percorsi eno-gastronomici unici attraverso i tanti prodotti tipici locali, tra i quali meritano particolare menzione i vini D.O.C.G di altissima classe, ormai famosi in tutto il mondo. Il Tauràsi, annoverato tra i “più grandi rossi”, in particolare, è stato il primo a meritare la prestigiosa DOCG, per la qualità del suo vitigno, l’aglianico, tra i più antichi introdotti dai coloni greci. Ma la tradizione enologica della zona comprende anche il Greco di Tufo, definito un vino “aristocratico” per il suo sapore asciutto, e il Fiano di Avellino, dal gradevole sapore secco ed aromatico da consentire di servirlo anche come aperitivo. La zona si distingue anche per la produzione degli ottimi olii D.O.P dei territori collinari dell’Irpinia, e del caciocavallo “Podolico” di Montella, una tipica varietà di formaggio ricavato da latte bovino dell’omonima razza, che spesso, nella cucina locale, si accompagna al tipico salame “Napoli”, prodotto con metodi tradizionali a Mugnano del Cardinale. Gastronomia
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da assaporare La cipolla ramata, tipica del territorio collinare di Montoro Inferiore e Superiore e di Solofra, con il suo gusto molto intenso, è uno dei prodotti ortofrutticoli di pregio, come pure il tartufo nero di Bagnoli Irpino e i funghi che crescono spontanei sul territorio incontaminato, spesso utilizzati nella preparazione di primi piatti, ma anche nella confezione di secondi piatti, come “tagliatelle ai funghi porcini” e “agnello ai funghi”, tipici della zona. Tra i prodotti irpini di qualità più noti, si trovano la castagna di Montella, molto utilizzata sia in cucina che in pasticceria, e la ciliegia, nelle sue diverse varietà: le “palermitane” (nel territorio di Montoro e Serino), “del monte” (nel Vallo di Lauro e Baianese), “tenta” (a Serino), “maiatica” (nel territorio di Tauràsi) e, le più diffuse, “signora”, “imperiale” e “pagliaccio”. Castagne di Serino
Il torrone, infine, trova in Irpinia il punto di eccellenza nella produzione, grazie anche all’uso di squisite nocciole nelle squisite varietà dell’”avellana” e “mortarella”, facendone una delle bontà più ricercate da golosi e buongustai.
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Raccolta del Tartufo
Prodotti tipici
da portar via ARTIGIANATO TIPICO Le passeggiate nei piccoli borghi rappresentano, senz’altro, l’occasione per avvicinarsi alle tradizioni artigiane locali ancora vive nelle tante botteghe di pelletteria, come a Solofra, uno dei maggiori poli conciari d’Europa, dove si possono aquistare raffinati capi lavorati a mano. Molto antica è anche la lavorazione di raffinati ed eleganti pizzi e merletti con punti di eccellenza a Chianche, Lapio, Luogosano, Montefusco, Sant’Andrea di Conza, Santa Paolina e Villamaina. Tartufi
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il carro di paglia
da vivere Nel mese di febbraio, il partecipato carnevale di Montemarano vede tutti i cittadini in maschera, lanciarsi in una irrefrenabile danza al ritmo frenetico della “tarantella Montemaranese”, girando come in una processione, per le strade principali del centro. Molto comune e diffusa nella zona è la tradizione del palio, come quello antico della Botte che si svolge ad Avellino, in cui i tinai e i bottai gareggiano per far rotolare una botte di circa 2 quintali, spingendola solo con un bastone di ferro ricurvo, per circa 600 metri in salita. Interessante anche lo storico palio dell’anguria, che si tiene ad Altavilla Irpina, consistente in una corsa di asini montati da fantini che portano sotto braccio un’anguria. Entrambe le manifestazioni si svolgeranno nel mese di agosto. In termini religiosi a Mugnano del Cardinale, il 13 agosto si assiste alla suggestiva processione dei Battenti di Santa Filomena, in cui i fedeli si recano al santuario scalzi, vestiti di bianco con una fascia rossa in vita e a tracolla e, battendo aritmicamente i piedi, portano mazzi di fiori, ceri e “Toselli” e poi in ginocchio I Battenti di Santa Filomena
o carponi salgono la scalinata di accesso al santuario, avanzando fino all’altare. Da non perdere anche la tradizionale festa del “Carro”, un obelisco alto 25 metri, rivestito di paglia lavorato e montato su un carro agricolo tirato dai buoi, in onore della Madonna della Misericordia, che si realizza a Fontanarosa il 14 agosto. In ambito culinario si distinguono la Sagra della Maccaronara, promossa a Castelvetere sul Calore il 12 e 13 agosto, per degustare la ‘Maccaronara’, un tipo di spaghetto molto grande e preparato con le ricette antiche e la Sagra della patata banzanese e del fungo porcino, a Montoro Superiore, dal 3 al 5 agosto, per assaporarvi delle prelibate e genuine pietanze, cotte in vari modi. Per maggiori info consultare il sito della Regione Campania www.in-campania.com alla voce “Seiviaggi”.
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Elenco Strutture Alberghi, Ristoranti e Agriturismi
alberghi ARIANO IRPINO
ATRIPALDA
Incontro !!!!
Hotel Civita !!!
Via Foresta Santa Barbara 83031 Ariano Irpino (AV) )0825/891929 - Fax 0825/891857 info@hriincontro.it www.hriincontro.it ;69 ?70.00 J .
Via Manfredi, 124 83042 Atripalda (AV) )0825/610471 - Fax 0825/622513 info@hotelcivita.it www.hotelcivita.it ;29 :2 ?85.00/95.00 4 . ĂŠ
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alberghi AVELLINO Hotel Malaga !!!
Hotel De La Ville !!!!
Via Appia, 95 83042 Atripalda (AV) )0825/67361-611501 Fax 0825/627335 info@hotelmalaga.it www.hotelmalaga.it ;28 <1 ?80.00 4 Y é Z [
Via Palatucci, 20 83100 Avellino (AV) )0825/780911 - Fax 0825/780921 info@hdv.av.it www.hdv.av.it ;63 :3 ?230.00 @400.00 J 4
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alberghi CALITRI Viva Hotel !!!
Ambasciatori !!!
Via Circumvallazione, 123 83100 Avellino (AV) )0825/25922 - Fax 0825/780029 info@vivahotel.it www.vivahotel.it ;72 710 ?80.00/100.00 4 Y
Via Toscana Parco Tozzoli 83045 Calitri (AV) )0827/34872 - Fax 0827/34779 ambhotel@tiscali.it www.ambasciatorihotel-av.it ;30 :1 <2 ?70.00 @110.00 4
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alberghi CAPOSELE
LAURO
Albergo 7 Bello !!!
Certosa di San Giacomo !!!!
Corso Sant’Alfonso, 46 - Materdomini San Gerardo - 83040 Caposele (AV) )0827/58113 - Fax 0827/58849 info@7bello.it www.7bello.it ;45 :1 ?60.00 J . Y 3 é
Via Nazionale, 1 83023 Lauro (AV) )081/8240932 - Fax 081/8249743 info@certosasangiacomo.it www.certosasangiacomo.it ;45 ?140.00/160.00 . Y é W
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alberghi MANOCALZATI
MERCOGLIANO
Bel Sito Hotel “Le Due Torri” !!!!
Green Park Hotel Titino !!!!
Statale 7, Via Appia 83030 Manocalzati (AV) )0825/670001 - Fax 0825/670268 info@belsitohotelduetorri.it www.belsitohotelduetorri.it ;32 :2 ?80.00/125.00 4 . X
Via Don Gennaro, 9 - Petruro 83013 Mercogliano (AV) )0825/788961 - Fax 0825/788965 info@hoteltitino.it www.hoteltitino.it ;54 :4 <6 ?80.00/103.00 @84.00/175.00 4 . ] X _ Y
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alberghi MIRABELLA ECLANO
OSPEDALETTO D’ALPINOLO
Unaway Hotel Mirabella Sud !!!!
Galassia Park Hotel !!!
Via Bosco - A16 Napoli-Bari 83036 Mirabella Eclano (AV) )0825/449724 - Fax 0825/449728 mirhotel@libero.it www.mirabellahotel.it ;40 :2 ?80.00/110.00 4 é T
Località Chiusa di Sopra 83014 Ospedaletto d’Alpinolo (AV) )0825/691183 - Fax 0825/691333 prenotazioni@galassiaparkhotel.it www.galassiaparkhotel.it ;17 :2 ?45.00/60.00 @70.00/90.00 4 . ] _ Y 3
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alberghi SERINO
SOLOFRA
Hotel Serino !!!!
Solofra Palace Hotel & Resort !!!!
Via Terminio, 119 83028 Serino (AV) )0825/594901 - Fax 0825/594166 hotelserino@hotelserino.it www.hotelserino.it ;50 :1 ?98.00 J .
Via Melito, 6 - Sant’Agata 83029 Solofra (AV) )0825/531466 - Fax 8025/531968 info@solofrapalacehotel.com www.solofrapalacehotel.com ;32 :1 ?90.00/140.00 4 X Y
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alberghi VENTICANO Hotel Ristorante Europa !!!
Contrada Campoceraso 83030 Venticano (AV) )0825/965875 - Fax 0825/965750 info@parkhoteleuropa.com www.parkhoteleuropa.com ;30 :2 ?55.00 J 4 . Y ĂŠ
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ristoranti AVELLINO
MERCOGLIANO
Ristorante Barone
Pink Panther
Ristorante pizzeria
Ristorante tipico regionale
Corso Umberto I, 63/65 83100 Avellino (AV) )0825/756040 - Fax 0825/756040 ,Mercoledì/Wednesday /88 120.00/40.00 . -
Via Nazionale, 160 83013 Mercogliano (AV) )0825/682473 - Fax 0825/682364 ,Lunedì/Monday /192 116.00/40.00 . -
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ristoranti SANT’ANGELO DEI LOMBARDI Il Porcellino Ristorante tipico regionale
Via Campolungo 83054 Sant’Angelo dei Lombardi (AV) )0827/23694 - Fax 0827/215970 ristoranteporcellino@tiscali.it www.porcellino.it ,Lunedì/Monday /340 115.00/40.00 . ] Y
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agriturismo ARIANO IRPINO Antico Mulino
Tre Colli
Agriturismo ricettivo
Agriturismo ricettivo
Contrada Ficucelle, 13 83031 Ariano Irpino (AV) )0825/819368 - Fax 0825/819368 www.antico-milino.com ;6 /100 ?25.00/30.00 ] c
Via Turchiello, 19/a 83031 Ariano Irpino (AV) )0825/827130 - Fax 0825/827130 trecolli@email.it www.agriturismotrecolli.it ;4 ?40.00/44.00 c
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agriturismo CAPRIGLIA IRPINA
CONTRADA
La Serenella
Agriturismo Ricciardelli
Agriturismo ricettivo
Agriturismo ricettivo
Via San Sebastiano, 32 83010 Capriglia Irpina (AV) )0825/702044 - Fax 0825/702044 info@laserenella.it www.laserenella.it ,Domenica a cena/Sunday for dinner ; Lunedì/Monday ;6 <1 /90 ?60.00/70.00 @400.00/500.00 118.00/25.00 . Y é Z a ã
Via Pastenate, 3 83020 Contrada (AV) )0825/674371 - Fax 0825/674370 info@agriturismoricciardelli.it www.agriturismoricciardelli.it ;10 <1 ?70.00 @500.00/700.00
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agriturismo MONTELLA Il Nocciolo
Pericle
Agriturismo ricettivo
Agriturismo ricettivo
Via Schiti, 23 83020 Contrada (AV) )0825/768537 - Fax 0825/768537 info@ilnocciolo.biz www.ilnocciolo.biz ;2 ?60.00 .
Provinciale Cassano San Francesco, 21 83048 Montella (AV) )0827/609161 - Fax 0827/609161 rpizza@inwind.it www.agriturismopericle.it ;12 <2 /90 ?45.00/55.00 115.00/30.00 . ] [ c a d
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agriturismo NUSCO Terminio
Nonna Rosina
Agriturismo ricettivo
Agriturismo ricettivo
Via Nazionale 83048 Montella (AV) )0827/609256 - Fax 0827/609747 ;3 ?25.00 c
Contrada Marmore, 2 bis 83051 Nusco (AV) )0827/607098 - Fax 0827/607098 info@nonnarosina.it www.nonnarosina.it Specifiche: Turismo equestre ;6 :1 /60 118.00/25.00 ] c
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agriturismo PIETRASTORNINA
TORELLA DEI LOMBARDI
Carpineto
Bellofatto
Agriturismo ricettivo
Agriturismo ricettivo
Via Ciglio, 23 - Carpineto 83015 Pietrastornina (AV) )0825/902852 - Fax 0825/902852 info@carpinetoagriturismo.it www.carpinetoagriturismo.it Specifiche: Fattoria didattica, Turismo equestre ,Mercoledì/Wednesday ;6 :1 72 ?60.00 4 . ] Y é 5 ^ [
Via Pianomarotta, 16 83057 Torella dei Lombardi (AV) )0827/49083 - Fax 0827/49083 info@bellofatto.it www.bellofatto.it ;5 ?60.00 120.00/25.00 . ]
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agriturismo TORRE LE NOCELLE Il Casino Rosso Agriturismo ricettivo
LocalitĂ Bosco Faiano, 3 83030 Torre Le Nocelle (AV) )0825/969282 - Fax 0825/969282969900 info@ilcasinorosso.it www.ilcasinorosso.it ;5 ?70.00 .
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decalogo
descriptions
Alberghi
Hotels
1
L’albergo è ben segnalato, in ottime condizioni generali e corrisponde all’immagine proposta dal materiale promozionale.
1
The hotel should be well signposted, in excellent general condition and comply with the images used in the promotional material.
2
L’albergo è dotato di un adeguato parcheggio per i clienti.
2
The hotel should offer adequate parking for its clients.
3
La reception è ben visibile e offre un servizio di accoglienza attento e professionale.
3
The reception should be clearly visible and offer a welcoming, attentive and professional service.
4
La hall e le aree comuni hanno spazi e servizi adeguati.
4
The hall and communal areas should have adequate services in a suitable space.
Le camere sono perfettamente pulite e ordinate, con dotazioni efficienti e i servizi essenziali compresi nel prezzo.
5
The rooms should be completely clean and tidy, with essential facilities and services included in the price.
I bagni nelle camere sono perfettamente puliti e ordinati, hanno un ampio set cortesia e due tipi di biancheria.
6
The bathrooms should be completely clean and tidy, have an ample courtesy pack and two types of towels.
La prima colazione è organizzata a buffet, di ottima qualità e compresa nel prezzo della camera.
7
A top-quality buffet breakfast should be offered and included in the room price.
5
6
7
8
Le sale bar e ristorante sono accoglienti nell’arredamento e nel servizio.
8
The bar and restaurant areas should offer a welcoming service and ambience.
9
Le strutture dedicate alle attività congressuali o ricreative sono facilmente individuabili e ben tenute.
9
The congress and recreational areas should be clearly marked and well-kept.
10 10
La gestione dell’albergo è attenta alla tutela ambientale.
The management of the hotel should protect the environment.
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decalogo
descriptions
Ristoranti
Restaurants
1
Il ristorante è ben segnalato e in ottime condizioni generali.
1
The restaurant should be clearly signposted and in excellent overall condition.
2
Il menu, con i prezzi, è esposto all’esterno del locale, presenta prodotti di autenticità garantita ed è messo a disposizione dei clienti insieme alla carta dei vini.
2
The restaurant should offer genuine, authentic produce. The menu, with prices, should be displayed outside and given to customers with the wine list.
3
Il personale addetto al servizio è professionale, cordiale ed efficiente.
3
The service staff should be professional, friendly and efficient.
4
Le proposte enogastronomiche del ristorante sono coerenti con la categoria di appartenenza e garantiscono una varietà di portate.
4
The restaurant should feature eno-gastronomic produce consistent with its category and offer a variety of courses.
5 5
La sala ristorante è pulita, ordinata e ben illuminata.
The restaurant dining area should be clean, tidy and well-lit.
6
The toilets should be clean and well-maintained.
6
Le toilette sono pulite e in perfetto stato di manutenzione.
7
The kitchen must adhere to the rigorous hygiene and food safety rules in force.
Nella cucina sono rispettate le normative vigenti in materia di igiene e sicurezza alimentare.
8
The restaurant should be welcoming and comfortable, with good ventilation and acoustic quality.
Gli ambienti sono accoglienti e confortevoli sia in termini di qualità dell’aria che di acustica.
9
The bill must be itemised and easily understood and all major payment methods should be accepted.
Il conto è articolato in voci di spesa facilmente comprensibili e può essere saldato con i principali mezzi di pagamento.
10
The management of the Restaurant should protect the environment.
7
8
9
10
La gestione del ristorante è attenta alla tutela ambientale.
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descriptions
Agriturismi
Country Inns
1
L’agriturismo è ben segnalato, in ottime condizioni generali e corrisponde all’immagine proposta dal materiale promozionale.
1
The country inn should be well signposted, in excellent general condition and comply with the images used in the promotional material.
2
L’agriturismo ha un aspetto esterno curato e in linea con le tradizioni locali.
2
The country inns should have a well-kept exterior and fit in with the local environment.
3
L’accoglienza è attenta e cordiale.
3
The service should be attentive and welcoming.
4
Le aree comuni hanno spazi e servizi adeguati e sono coerenti con lo stile rurale.
4
The communal areas should have adequate space and services and be in keeping with rural style.
5
Colazione e ristorazione rispecchiano le tradizioni locali e hanno orari flessibili.
5
Breakfast and other meals should respect local traditions and all meals should be offered at flexible times.
6
Rooms and apartments should be completely clean and tidy. The furnishings should be in keeping with local style and essential facilities and services included in the room price.
6
Camere e appartamenti sono perfettamente puliti e ordinati. L’arredamento rispetta lo stile locale, le dotazioni sono efficienti e i servizi essenziali sono compresi nel prezzo.
7
I piatti presenti nel menù e i vini sono prodotti in proprio o forniti da produttori locali.
8
L’agriturismo offre i servizi necessari per rendere il soggiorno piacevole e le informazioni sulle attività sportive e ricreative disponibili.
7
The dishes and wines offered on the menu should be either produced on the premises, or by local producers.
9
L’agriturismo offre agli ospiti prodotti agroalimentari genuini che provengono dalla propria azienda o da altre aziende locali.
8
The country inns should offer the guests services to ensure them an enjoyable stay and provide information on local sporting and recreation facilities.
10
La gestione dell’agriturismo è attenta alla tutela ambientale.
9
The country inns should offer its guests genuine agro-alimentary products, either from its own establishment or from nearby producers.
10
The management of the country inns should protect the environment.
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appunti di viaggio
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appunti di viaggio
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appunti di viaggio
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appunti di viaggio
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