S T R E E T V I S I O N S F R O M I TA L I A N C I T I E S
Introduzione
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Cities reviews
Storie di altre strade Mentore: Francesco Faraci Bari, Partner Ass. Spaziotempo - Scuola di fotografia e filmaking
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L’incompiuta Mentore: Andrea Scirè Catania, Partner Associazione Sikanie - Centro di arti visive
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L’annacamento Mentore: Michele Di Donato Cefalù e Castelbuono, Partner Ass.culturale Enzo La Grua
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Litania infinita Mentore: Adriano Cascio Genova, Partner Collettivo ControLuce Boccadasse
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Monkey loves shopping Mentore: Salvatore Matarazzo Milano, Partner Officine Fotografiche Milano
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Cercando Pessoa Mentore: Graziano Perotti Novara, Partner Ass. Prospettive
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Vicino... molto vicino Mentore: Giuseppe Pons Roma, Partner Officine Fotografiche Roma
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Una, nessuna, centomila Mentore: Maurizio Targhetta Venezia, supporto di Bacaro22
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Portfolios on focus
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Antonio di Canito - Sei ciò che appari Francesco Fredella - Una goccia di tempo Marco Rappo - Venice melting pot Valentina Minutella - Eppur si muove
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T r i e s t e , Sp e c i a l e T P D 2 0 1 8
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Reportage Festival Porto e porta ad oriente Mentore: Graziano Perotti
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Sp e c i a l e U r b a n 2 0 1 8
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Ringraziamenti Elenco Autori
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S T R E E T V I S I O N S F R O M I TA L I A N C I T I E S NU M ERO IV
bari | C A T A N I A | cefal Ăš & C A S T E L B U O N O | G enova M I L A N O | N O VA R A | R O M a | trieste | V E N E Z I A
Cities Vol. IV Realizzato da Concept Copertina Produzione e pre-editing Photo editor Editing finale Testi Grafica
Gennaio 2019 ISP - Italian Street Photography Angelo Cucchetto Salvatore Matarazzo Autori ISP Graziano Perotti Angelo Cucchetto e Graziano Perotti Sonia Pampuri Studio grafico Stefano Ambroset Š Tutte le foto appartengono ai rispettivi autori
w w w. i t a l i a n s t r e e t p h o t o g r a p h y. c o m / c i t i e s
Suggerire è creare. Descrivere, è distruggere. Robert Doisneau
Intessuto di suggestioni. Costruito come una trama evocativa e cangiante in cui ogni lettore può trovare il suo personale senso. Il quarto numero di Cites guarda al futuro della fotografia di strada e del mondo in cui essa si immerge, e ci regala un racconto rutilante di emozioni e sensazioni. Un racconto che non descrive, non chiosa, non suggerisce una morale o un punto di vista ma si fa poesia. Le trame, costituite dai temi scelti dagli 8 mentori che hanno guidato i fotografi partecipanti in un’esperienza che ad ogni numero si fa più vicina alla condivisione di scampoli di vita, rappresentano il collante, il fil rouge su cui la fascinazione dell’emozione sperimentata dai fotografi durante la produzione si fa sostanza nella pagina e riverbera nell’emozione del lettore che quella stessa pagina osserva. Una comunione poetica che è il senso stesso, ontologicamente profondo, di ogni forma di espressione artistica. E dunque anche della fotografia di strada. Fotografia che, nell’interpretazione degli streeters che hanno partecipato al quarto numero del nostro magazine, si allontana sempre di più dalla volontà documentale per entrare nello spazio mutevole dell’evocazione poetica. Lasciatevi dunque accompagnare dolcemente, e a volte trascinare vorticosamente nell’esplorazione della vita pulsante nelle strade, nelle piazze, negli angoli nascosti e nei parchi assolati delle città rese protagoniste dallo sguardo intenso e mai banale dei fotografi che vi guideranno, novelli Virgili, attraverso l’emozione della visione! BUON VIAGGIO !
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Bari - produzione condivisa per Cities n. 4 Realizzata con il supporto di Associazione Spaziotempo - Scuola di Fotografia e Filmmaking a metà ottobre 2018 Mentore Francesco Faraci
Fotografi: Fabrizio Cillo, Francesca Angelini de Miccolis, Adrianella del Vescovo, Nico Di Maso, Fil Gal (Filippo Galentino), Gabriele Grillo, Fabio Manghisi, Giuseppe Pitino e Donato Scarano.
Francesco Faraci
Spaziotempo - Scuola di Fotografia e Filmmaking
studi in Sociologia e antropologia scopre la fotografia come
vogliano approcciarsi, apprendere e specializzarsi nell’utilizzo
Francesco Faraci nasce a Palermo, in Sicilia, nel 1983. Dopo principale mezzo di espressione e inizia a girare l’isola, in lungo e in largo, alla ricerca di storie da raccontare.
Ha pubblicato con “The Guardian”, “Time Magazine”, “The
Globe and Mail”, “La Repubblica”, “L’Espresso”, “Le Monde”, “Libération”, VICE, vari reportage incentrati sui temi della mafia e dei flussi migratori.
Nel 2013 smette di lavorare per i giornali e si dedica alla sua ricerca personale, che vede come caposaldo la ricerca di
empatia con i soggetti e le storie raccontate, che mettono in luce contrasti, contraddizioni e poesia del Mediterraneo interrogandosi spesso su temi quali la memoria e l’identità, messa in relazione con la modernità liquida e ciò che ne consegue.
Dopo tre anni di lavoro pubblica nel 2016 il suo primo libro “Malacarne”, che riceve il secondo premio nella sezione libri
fotografici al PX3 di Parigi e al MIFA di Mosca. Attualmente
è impegnato nel suo prossimo progetto a lungo termine, Atlante Umano Siciliano.
www.francescofaraci.com
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Spaziotempo è una scuola di formazione destinata a quanti della Fotografia e del Filmmaking quali forme e modi della comunicazione visiva contemporanea; è un’occasione per favorire l’incontro tra le competenze e le esperienze; è uno spazio
critico di ricerca e di condivisione in cui le persone, le idee e i
progetti si incontrano per promuovere e divulgare la cultura del Cinema e della Fotografia in un approccio di libera discussione e di partecipazione attiva.
www.associazionespaziotempo.com
s t o r i e d i a lt r e s t r a d e
“Il vostro lavoro deve cominciare fra gli uomini”. Bertold Brecht
Bari vecchia. Un teatro a cielo aperto, un labirinto pieni di mistero. Gente di Sud, gente che vive dando i fianchi al mare. Uomini e donne che sanno di venti e di correnti. Gente arcigna. In questa infinita commedia il segreto è non essere i registi ma attori insieme agli attori. Il focus del progetto condiviso proposto da Francesco Faraci è il “tatto”, il “contatto”. Andare il più vicino possibile alle persone, entrare di petto nelle situazioni. Mettere ordine nel caos, penetrare la scorza di un quartiere difficile, cogliendone l’umanità, la sua parte più vera, fuori dai facili luoghi comuni.
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Francesco Faraci
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Giuseppe Pitino
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Adrianella del Vescovo
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Donato Scarano
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Nico Di Maso
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Catania - produzione condivisa per Cities n. 4 Realizzata con il supporto di Sikanie - Centro di Arti Visive a fine settembre 2018 Mentore Andrea Scirè
Fotografi: Dario Bottaro, Sebastiano Ciancio, Elisa Distefano, Davide Di Termine, Domenico Fabiano, Deborah Fazio, Marco Galluccio, Marco Gileppo e Sergio Perez.
Andrea Scirè
Sikanie - Centro di Arti Visive
di università, si accosta alla fotografia che considera come il
tori e professionisti della comunicazione visiva di creare solu-
Andrea Scirè nasce a Catania nel 1978. Durante i primi anni jazz:”un’estemporanea improvvisazione sul tema della vita.”
Nel corso degli anni, sperimenta i vari generi fotografici, con-
centrandosi dal 2014 sulla fotografia di strada. Fonda foto-
street.it il noto blog italiano sulla fotografia di strada, tramite cui divulga le sue esperienze fotografiche, approfondimenti culturali sulla fotografia in genere e la sua personale e continua ricerca nell’ambito.
Nel 2017 la sua serie “White Souls” vince il primo premio
(Gold) nella sezione Press/General News al prestigioso PX3 de Paris.
Coinvolto fin dall’inizio nel progetto “Italian Street Photo-
graphy” e nella Chicago Street Photography Experience è attualmente attivo nella redazione di alcune iniziative editoriali e nella sua personale e continua ricerca fotografica. www.fotostreet.it
Sikanie nasce nel 1999 dall’esigenza di un gruppo di fotoama-
zioni didattiche innovative e alternative nell’ambito dell’arte fotografica.
Ricavato all’interno di uno dei palazzi storici di Catania, con una splendida veduta sul Porto di Catania e sugli storici Archi
della Marina, il centro Sikanie si articola su una superficie di circa 200 mq, ed è dotato di apparecchiature di alto livello, sia
tradizionali che digitali. Il corpo docente è composto da professionisti e appassionati che dividono il loro impegno tra atti-
vità di lavoro ed insegnamento, riversando nella didattica la propria esperienza professionale.
La scuola promuove i progetti dei propri allievi con concorsi, esposizioni e pubblicazioni. Offre inoltre a quanti abbiano voglia di affiancare la propria esperienza formativa ad una operativa in ambito
professionale di operare quali assistenti presso fotografi professionisti che ne facciano richiesta.
L’area espositiva, circa 150 mq, è uno spazio moderno e essen-
ziale, attrezzato con illuminazione adeguata, filodiffusione e impianti audiovisivi.
www.facebook.com/groups/sikanie
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L ’ IN C O M P IUTA
“incompiuta: Condizione di ciò che non è stato portato a termine. Forme e visioni incompiute dell’umano vivere; immagini, sensazioni, emozioni non finite che “pungono” l’osservatore inducendo riflessione”. Questo il tema portante del progetto sviluppato a Catania dal team di streepher guidati da Andrea Scirè, in una città ricca di contraddizioni urbane e umane, in cui si parla ancora per mezze parole, in cui lo sguardo conta quanto il gesto, in cui l’incuria e la meraviglia barocca danzano insieme in un turbinio di forme e colori. Tutto è apparentemente incompiuto, tutto sembra portare in se quella nota stonata che alla fine rende ancor più umana la città. Sono molti gli spunti offerti dal tema, affrontato in piena libertà autoriale dai vari fotografi partecipanti: ne esce una Catania colorata, armonica quanto irriverente, che attraverso la sua incompiutezza non smette mai di stupire.
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Andrea Scirè
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Andrea Scirè
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Dario Bottaro
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Dario Bottaro
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Sergio Perez
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Sebastiano Ciancio
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Domenico Fabiano
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Cefalù e Castelbuono - produzione condivisa per Cities n. 4 Realizzata con il supporto di Associazione Culturale Enzo La Grua a settembre 2018 Mentore Michele Di Donato
Fotografi: Giulia Capasso, Fabrizio Coccia, Giuseppe Cultrara, Vincenzo Di Stefano, Alice Fiore, Marco Gileppo, Salvo
Giuffrida, Robert Goodman, Cristiano La Mantia, Vincenzo Merendino, Valentina Minutella, Giovanni Polizzi, Natale Sottile e Tonino Trovato.
Michele Di Donato
Associazione Culturale Enzo La Grua
vent’anni. Dopo gli studi di economia aziendale lavora come
da anni si occupa della promozione di qualsiasi tipo di attività
Nasce a San Severo nel 1968 e vive in Sicilia da circa
formatore PNL e Analisi Transazionale e come consulente marketing e comunicazione per aziende vitivinicole.
Si
occupa di fotografia sin da piccolo; è un autodidatta e questo
gli ha permesso di approfondire, studiare ed apprendere senza l’assillo di “dover” imparare a tutti i costi. Svolge regolarmente
workshop, in diversi contesti formativi, sulla percezione visiva, sulla comunicazione e composizione fotografica e sulla lettura
delle immagini. Dal 2018 fa parte del progetto Italian Street
Photography (ISP). Michele fotografa per necessità, e questo
suo modo viscerale di scrivere con le immagini gli ha consentito di ricevere apprezzamenti a livello nazionale e internazio-
nale. Le sue immagini sono state pubblicate su magazines come Reflex, Foto CULT, Click Magazine, Die Angst, L’Oeil de la Photographie, e fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private.”
www.micheledidonato.net
L’Associazione Culturale Enzo La Grua, senza fini di lucro, che
culturale, ricreativa, sociale, delle arti e dello spettacolo tendente alla valorizzazione della cultura, promuove anche “Il Concorso
Nazionale di Fotografia Città di Castelbuono Premio giovani
Enzo La Grua” . L’idea di un concorso fotografico da svolgersi a Castelbuono nasce nell’estate del 1999, per iniziativa di Vin-
cenzo Cucco, membro della Segreteria Regionale dell’Association Europèènne des Cheminots. Nella primavera del 2000 al
progetto del concorso fotografico è affiancata l’attribuzione di
un premio, rivolto ai giovani, dedicato alla poliedrica figura di Enzo La Grua scomparso il 21 settembre.
Vincenzo Cucco, legato ad Enzo la Grua da un profondo rapporto di stima ed affetto, propone l’idea ai membri della pre-
detta Associazione, alla famiglia La Grua ed alle stesse istituzioni castelbuonesi che la condividono pienamente.
L’8 settembre del 2000 decolla la prima edizione del concorso
fotografico con la dizione: Concorso di fotografia Madonie
Città di Castelbuono Targa speciale “Enzo La Grua”. Dal 18 agosto 2004 parte la IV edizione, con diversa dicitura: “Con-
corso Nazionale di Fotografia Città di Castelbuono Premio giovani Enzo La Grua” con struttura organizzativa totalmente diversa dalle precedenti affidata a Vincenzo Cucco.
All’inizio del c.a., dalla collaborazione fra l’Associazione Cultu-
rale Enzo La Grua ed il Museo Civico di Castelbuono, su indi-
cazione del Sindaco, nasce la proposta di destinare, all’interno del Castello, uno spazio museale permanente dedicato alla foto-
grafia, legata al Concorso Nazionale di Fotografia Città di Castelbuono “Premio giovani Enzo La Grua. www.fotoconcorsolagrua.it
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l’ A n n a c a m e n t o
“annacare / annacarsi: affrettarsi e tergiversare, allo stesso tempo. Un verbo intraducibile che significa una cosa e il suo contrario. Il massimo del movimento col minimo di spostamento...” Roberto Alajmo - L’arte di annacarsi. Un viaggio in Sicilia Il tema del progetto sviluppato a Cefalù e Castelbuono con il mentore Michele Di Donato era “L’annacamento”, un termine siciliano di cui non esiste un corrispettivo in italiano. Proviene da “naca”, cioè “culla” e richiama il dondolio, appunto, della culla. Ma questo uso comprende solo una parte dell’ampio significato del termine; perché annacamento descrive una donna che ancheggia camminando, un uomo che si atteggia a qualcosa che non è, una persona che aspetta che il tempo passi. Questo termine va quindi ricondotto ad almeno due significati; il primo è quello del fingere, recitare, ostentare, rappresentare ciò che non si è; il secondo è il lasciare che il tempo passi, che la calura estiva passi, che i turisti vadano via. Muovendosi però il meno possibile per risparmiare energie.
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Michele Di Donato
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Vincenzo Di Stefano
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Salvo Giuffrida
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Tonino Trovato
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Genova - produzione condivisa per Cities n. 4 Realizzata con il supporto di Controluce Boccadasse a fine settembre 2018 Mentore Adriano Cascio
Fotografi: Michela Biggi, Lory Catania, Francesco Forbino, Roby Novello, Ettore Umberto Chernetich, Daniele Bencio, Marco Nardini, Stefano Lanza, Elena Ghezzi e Beatrice Roncallo.
Adriano Cascio
Collettivo Fotografico Controluce
risco a Rapallo, dove adesso vivo. Inizio vent’anni fa come
come diretta evoluzione del collettivo Fuori Fuoco impegnato
Adriano scrive di sé: “Nasco a Catania nel 1967 e mi trasfeautodidatta e nel tempo frequento corsi e workshop di appro-
fondimento. Mi piace osservare la gente, ciò che traspare dai
loro sguardi e dai loro semplici gesti, mi piace trasformare, attraverso la fotografia, l’ordinario in straordinario. In questi anni dedicati alla fotografia, ho fatto esperienza spaziando tra
i vari generi, con particolare interesse nella fotografia di strada, il reportage e la fotografia concettuale con riferimenti introspettivi. Nel 2015, entro a far parte di ISP. Grazie a varie atti-
vità personali e in collaborazione con ISP, vengo inserito, da Street Hunters, nella short list dei 20 fotografi di strada più influenti dell’anno 2016. Nel 2017 sono selezionato e parte-
cipo alla 1^ Edizione della Triennale della Fotografia Italiana – Fondazione Arte Contemporanea, svoltasi a Venezia nella splendida location di Palazzo Cà Zenobio.”
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Il collettivo fotografico Controluce nasce sul finire del 2017
negli ultimi 4 anni nella realizzazione di corsi di educazione
all’immagine fotografica. Sede del collettivo è la A.S.D. Filippo Vignocchi di Boccadasse, storica associazione del borgo
genovese.
Controluce porta avanti presso la propria sede attività di promozione culturale e formazione artistica anche attraverso la
collaborazione con altre realtà. Si propone di sviluppare progetti collettivi e personali, senza preclusione per nessun tipo
di genere e forma di espressione. Partecipa ad iniziative
esterne quali mostre, proiezioni ed eventi culturali, organizza inoltre uscite pratiche a tema.
www.facebook.com/controluceboccadasse
l i ta n i a i n f i n i ta
“Genova verticale, vertigine, aria scale./ Genova da intravedere, mattoni, ghiaia, scogliere./ Genova che mi struggi. Intestini. Caruggi. / Genova di tramontana. Di tanfo. Sottana. / Genova di Porta Soprana, d’angelo e di puttana. /Genova di Sottoripa. Emporio. Sesso. Stipa. /Genova che non mi lascia. Mia fidanzata. Bagascia. / Genova ch’è tutto dire, sospiro da non finire.” Litanìa di Giorgio Caproni – da Il Passaggio di Enea, 1956 Ispirati dai versi di Giorgio Caproni ci siamo fatti guidare da Adriano Cascio in questo viaggio fotografico nella città della Litania Infinita. Dal mare di Boccadasse, tra salite e discese, attraverso carruggi e viuzze, approdiamo nel sontuoso centro storico e poi di nuovo su fino alla collina di Castelletto e di nuovo giù fino al mare di Nervi…. Salite e discese per la città che per il poeta (pur non essendo genovese di nascita) è stata non solo la città delle “radici”, ma il luogo dell’anima, il modello d’ispirazione, lo scenario mentale nel quale si è svolta tutta (o quasi) la vita poetica, artistica ed intellettuale.
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Adriano Cascio
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Marco Nardini
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Francesco Forbino
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Milano - produzione condivisa per Cities n. 4 Realizzata con il supporto di Officine Fotografiche Milano a inizi ottobre 2018 Mentore Salvatore Matarazzo
Fotografi: Gabriele Altin, Enrico Calamandrei, Antonio Di Canito, Francesco Fredella, Marco Gileppo, Roberto Manfredi, Fabio Moscatelli, Giuseppe Pitino e Isabella Vergara Caffarelli.
Salvatore Matarrazzo
Officine Fotografiche Milano
strada contemporaneo, la sua ricerca è caratterizzata da ritratti
riconosciuta nata per divulgare e sostenere la cultura dell’im-
Salvatore Matarazzo (Viareggio, 1980) è un fotografo di molto espressivi che simboleggiano le manie e le ossessioni del nostro tempo.
La fotografia di strada ha giocato un ruolo fondamentale nella
produzione di Salvatore: inizialmente come modo per documentare notizie, reportage ed eventi; poi, nel 2012, ha scelto di
lasciare il fotogiornalismo per dedicarsi ad una forma di espressione priva da qualsiasi condizionamento, il suo nuovo
punto di vista lo ha portato a varie pubblicazioni nelle migliori riviste fotografiche, tra queste, International Street Photo-
graphy, Photo Magazine, Street Photography Magazine e The Huffigton Post.
Nel 2017 entra a far parte del collettivo internazionale di Street Photography, Full Frontal Flash. www.salvatorematarazzo.com
Officine Fotografiche Milano è un’associazione non profit magine. Amatori e fotografi professionisti possono contare su
un ampio ventaglio di attività: mostre, concorsi, didattica, laboratori e numerose iniziative dedicate a tutte le fasce d’età.
Officine Fotografiche Milano è un luogo d’incontro e scambio tra professionisti e appassionati, un centro di formazione per
fotografi a tutti i livelli, un laboratorio progettuale continuo e aperto alla creatività individuale e di gruppo, uno spazio per l’organizzazione di mostre ed eventi.
Lo spazio di Milano è aperto alle diverse espressioni e decli-
nazioni della fotografia contemporanea attraverso una ricca
programmazione di mostre, proiezioni, seminari, workshop e appuntamenti gratuiti.
L’Associazione da sempre collabora con le istituzioni, con altre
Associazioni Culturali e con le principali realtà legate al mondo della fotografia italiana ed internazionale. www.officinefotografiche.org
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M o n k e y l o v e s s h o pp i n g
“Studio zoologico sull’animale uomo e le sue manie” La mania dell’ultima moda, la frenesia del last minute, l’acquistare non necessario: lungo le vie dello shopping di Milano, fra catene di abbigliamento “low budget” e prestigiose griffe del lusso, la troupe di Fotografi ha indagato l’anima del consumismo insieme al mentore Salvatore Matarazzo. E lo ha fatto osservando chi, da quell’anima, si fa guidare, anche ciecamente, per un attimo di piacere e gratificazione o per l’emozione del possedere qualcosa che si è tanto desiderato: una fuga dalla noia, una ricerca di unicità e diversità, un bisogno di qualcosa in più che si fa imperativo, fino a condizionare l’agire delle persone.
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Salvatore Matarazzo
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Roberto Manfredi
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Novara - produzione condivisa per Cities n. 4 Realizzata con il supporto di Associazione Fotografica Camerese Prospettive a metà ottobre 2018 Mentore Graziano Perotti
Fotografi: Denis Marinello, Matteo Massacra, Alessandro Rosati, Giampaolo Scanu, Christine Schmidl, Ilenia Sirtori,
Massimiliano Sitta e Alessandra Visentin.
Graziano Perotti
Associazione Fotografica Camerese Prospettive
In veste di fotoreporter ha pubblicato oltre 200 reportage (di
poesia e la pittura hanno unito a Cameri (NO) un gruppo di
Graziano Perotti è nato a Pavia nel 1954 dove tuttora risiede.
viaggio, cultura e sociale) sui più importanti magazine, ottenendo 25 copertine e prodotto foto per importanti campagne pubblicitarie.
Di lui hanno scritto e pubblicato lavori su riviste specializzate
di fotografia e sui maggior quotidiani italiani i più noti critici. Numerose sono le sue mostre personali e partecipazioni a collettive con grandi fotografi in rassegne di livello internazio-
nale. Recentemente Pio Tarantini lo ha inserito nel suo libro
“Fotografia. Elementi fondamentali di linguaggio, storia, stile” tra fotografi contemporanei più significativi.
è il Photo Editor del Magazine CITIES, prodotto da ISP.
è uno dei cento volti della fotografia italiana nel libro di
Hermes Mereghetti editato dall’A.F.I. archivio fotografico Italiano.
www.italianstreetphotography.com/collaborators/grazianoperotti
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La passione per la fotografia, ma anche per la scrittura, la amici e fatto nascere nel 2014 l’Associazione Fotografica Prospettive.
Lo scopo di questa Associazione, che non ha fini di lucro, è quello
di
diffondere
l’interesse
per
la
fotografia.
L’Associazione partecipa a concorsi, organizza mostre, eventi, seminari, workshop e serate dedicate ai Soci oppure aperte a
tutti. è presente a manifestazioni civili, religiose, patriottiche, folcloristiche e sociali promosse anche dall’Associazione stessa
o da enti, pubblici o privati, che ne richiedano la presenza stessa.
https://prospettivecameri.wordpress.com
Cercando Pessoa
“In mezzo al caseggiato, in un alternarsi di luce e ombra (o meglio di luce e di minore luce) il mattino si scioglie sulla città.” Da Il libro dell’inquietudine, Fernando Pessoa. Piace l’ombra a Graziano Perotti, perché rappresenta nella scala delle luci, la tonalità in minore con cui accompagnare il silenzio del mistero … il Focus progettuale che Graziano ha condiviso con i partecipanti alla produzione del progetto “Cercando Pessoa” è questo, ambientato tra i vecchi palazzi e case del centro storico di Novara, nei portici e nelle viuzze di una città protettiva e chiusa nel suo riserbo, tipico dei piemontesi, acuito a Novara dalla vicinanza al (regno) Lombardo Veneto, terra di risaie ma anche di cruente e storiche battaglie.
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Graziano Perotti
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Denis Marinello
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Alessandro Rosati
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Ileana Sirtori
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Alessandra Visentin
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Massimiliano Sitta
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Gianpaolo Scanu
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Graziano Perotti
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Roma - produzione condivisa per Cities n. 4 Realizzata con il supporto di Officine Fotografiche Roma a metà ottobre 2018 Mentore Giuseppe Pons
Fotografi: Ilaria Bonamore, Mariano Francesco Ciaccio, Umberto Lucarelli, Sergio Perez, Laura Pierangeli, Giusi Spitale e Giovanni Firmani.
Giuseppe Pons
Officine Fotografiche Roma
dosi tra l’attività di responsabile commerciale e quella di foto-
nosciuta nata per divulgare e sostenere la cultura dell’imma-
Nasce nel 1971 a Milano, città dove attualmente vive, dividengrafo.
Nel corso degli anni il suo lavoro fotografico è stato segnalato e recensito su diversi giornali e riviste fotografiche. Nel 2015
ottiene l’importante menzione d’onore per la categoria Still Life nell’ambito del concorso International Exposure Award
con la serie sulla Grande Distribuzione Organizzata esposta presso il Musée du Louvre di Parigi. Nello stesso anno è stato finalista per il contest Travel Photographer of the Year.
Giuseppe Pons oè collaboratore del progetto Italian Street Photography e della comunity internazionale WSP (world
street photography) di cui vanta numerose “prime pagine”. Nel 2017 è vincitore di una Menzione D’Onore con la serie FASHION BACKSIDE al PX3 de Paris. www.lifephoto.it
Officine Fotografiche Roma è un’associazione non profit rico-
gine. Amatori e fotografi professionisti possono contare su un ampio ventaglio di attività: mostre, concorsi, didattica, laboratori e numerose iniziative dedicate a tutte le fasce d’età.
L’Associazione da sempre collabora con le istituzioni, con altre
Associazioni Culturali e con le principali realtà legate al
mondo della fotografia italiana ed internazionale. Offre la sua esperienza nella documentazione fotografica e nell’organizzazione e promozione di mostre.
Officine Fotografiche Roma condivide e diffonde l’arte fotografica anche grazie alla produzione di eventi annuali: Foto-
Leggendo e Obiettivo Donna. Entrambi, ogni anno, coinvolgono personalità di spicco, catturano l’interesse di numerosi
partner culturali e del mondo dei media e si distinguono
grazie ad una ricca programmazione di mostre, proiezioni, seminari e workshop.
www.officinefotografiche.org
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V i c i n o … m o lt o v i c i n o
“Se le vostre foto non sono abbastanza buone, non siete abbastanza vicino”. Robert Capa In questo aforisma del celebre fotografo ungherese si focalizza la Street Photography di Giuseppe Pons. Essere vicino, dentro l’azione vuole dire parteciparne e avere una soggettiva “da dentro” rende l’immagine personale, unica e quindi migliore. Ecco quindi lo sguardo del team di fotografi addentrarsi nella folla di turisti e curiosi che popola le strade della città eterna, alla ricerca del guizzo del momento. Nella Fotografia di Strada questo aiuta a trasformare l’ordinario in straordinario... e Roma essendo già di per sè straordinaria può essere fotograficamente ancor più interessante se ripresa da vicino... molto vicino.
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Giuseppe Pons
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Ilaria Bonamore
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Giusi Spitale
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Laura Pierangeli
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Sergio Perez
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Umberto Lucarelli
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Mariano Francesco Ciaccio
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Giuseppe Pons
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Venezia - produzione condivisa per Cities n. 4 Realizzata con il supporto logistico di Bacaro 22 Vintidò a metà ottobre 2018 Mentore Maurizio Targhetta
Fotografi: Massimo Bonutto, Daniele Dal Pozzolo, Gian Piero Deotto, Riccardo Moretti, Christian Pittoni, Marco Rappo, Barbara Ruella e Pachito Zignin.
Maurizio Targhetta
Maurizio Targhetta vive in provincia di Padova, e ha avuto le
sue prime esperienze come sceneggiatore e regista cinematografico con la realizzazione di alcuni cortometraggi.
Nel 1982 dirige con Gerardo Fontana Linea d’ombra , lungometraggio di fiction, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e ad alcuni festival internazionali tra cui il Festival du Cinéma Italien d’Annecy e il Rotterdam Film Festival.
Nel 1987, sempre con l’amico Gerardo Fontana, dirige il noir
Polar, presentato al Festival del Cinema di Sorrento e al Mon-
treal Film Festival. Per la RAI ha realizzato alcuni documen-
tari dedicti a importanti protagonisti del mondo culturale italiano.
Da molti anni si dedica alla fotografia con particolare interesse
per la street photography, l’esplorazione urbana e la fotografia artistica e creativa.
Collabora con Italian Street Photography dalla fondazione del progetto.
www.mauriziotarghetta.it
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Una, nessuna, centomila
“«Perché guardi così?» E nessuno pensa che tutti dovremmo guardare sempre così, ciascuno con gli occhi pieni dell’orrore della propria solitudine senza scampo.” Luigi Pirandello Non esiste una Venezia ma ne esistono molteplici, tante quanti sono gli sguardi che la osservano, la scrutano, la indagano. C’è la Venezia-Barbie del turismo mordi e fuggi, la Venezia magica e sognata di Corto Maltese, la Venezia che vive sull’acqua e all’acqua deve tutto, la Venezia con la sua popolazione di irriducibili vene-anziani, la Venezia delle maree di lavoratori pendolari etc. etc. L’unico modo di avvicinarsi al senso di una città è cercare di interpretarla attraverso una moltiplicazione di sguardi curiosi, sinceri, creativi. Maurizio Targhetta ha chiesto al suo team di Fotografi di rifletterne, attraverso la fotografia, l’immagine filtrata e interpretata da uno sguardo che è nostro e solo nostro.
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Maurizio Targhetta
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Daniele Dal Pozzolo
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Gian Piero Deotto
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Pachito Zignin
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Massimo Bonutto
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Barbara Ruella
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Christian Pittoni
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Riccardo Moretti
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Riccardo Moretti
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Marco Rappo
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Marco Rappo
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P ORTFOLIOS ON FO C US Come d’abitudine è un piacere pubblicare dei portfolio Autori, scelti tra la produzione effettuata dai Fotografi alle Tappe di Isp Experience. Essendo solo 6 le foto mostrate potrebbe essere difficile riconoscere la progettualità in background, ma a noi sembra palese l’impegno profuso e l’ottimo risultato ottenuto. Avrebbero potuto essere di più, ma lo spazio è quello che è, quindi abbiamo dovuto operare delle scelte. Ecco qui 4 serie di Fotografi che hanno realizzato, nel poco tempo a disposizione, un ottimo lavoro. Antonio di Canito Sei ciò che appari Francesco Fredella Una goccia di tempo Marco Rappo Venice melting pot Valentina Minutella Eppur si muove
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Antonio di Canito - Sei ciò che appari
Antonio di Canito - Sei ciò che appari
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Sei ciò che appari Antonio di Canito
Molti vedono quello che appari e pochi sentono quello che sei. Chi sono senza la maschera che indosso per mostrarmi all’esterno? Quanto vale questa maschera nella costruzione della mia identità? Particolari di vestiti stravaganti, abbinamenti pensati per stupire che attraggono più della persona che li indossa. C’è una donna con un sacchetto in testa ma non piove… C’è la frenesia di acquistare stritolando i soldi tra le mani e naturalmente non manca chi si celebra una volta in più …. attraverso un selfie. I vestiti divengono strumento di comunicazione, trasmettono messaggi, sostengono e ispirano comportamenti, svelano stati d’animo condizionando la percezione che gli altri hanno di noi.
Antonio Di Canito nasce a Monza nel 1980. Si avvicina alla fotografia grazie ad una piccola macchina fotografica giapponese ricevuta in dono dalla sua compagna. (2007) “Nel tempo attraverso le fotografie mi rendo conto di come un fiore possa sbocciare, crescere e morire senza mai perdere la propria bellezza.” Nel suo archivio troviamo innumerevoli fotografie dedicate alla Natura: boccioli, piante rigogliose e nature morte. Attraverso le piante e i fiori rappresenta le fasi della vita, la nascita, la crescita e la morte, tutte accomunate dalla stessa intensa bellezza. Nel 2011, in occasione di un concorso, Antonio inizia a esplorare nuovi soggetti, dirigendo il suo sguardo verso la figura umana. In particolare è attratto dalle situazioni intorno a lui, che succedono spontaneamente, senza il suo intervento. “…cerco e trovo la bellezza nelle persone, negli oggetti e nei luoghi sconosciuti, scoprendo una particolare relazione tra loro, spesso per puro caso. “ Grazie a quel concorso frequenta un corso di tecnica fotografica presso Forma, Centro Internazionale di Fotografia di Milano, dove oltre ad approfondire la tecnica fotografica apprende, attraverso gli esempi di grandi Maestri della fotografia, quanto è importante l’esperienza, la continua ricerca personale e la conoscenza per poter essere consapevoli di un proprio linguaggio, di una propria unica identità. “…. è sempre emozionante sfogliare un catalogo di fotografie dei grandi autori come Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Mimmo Jodice, Roberto Salitani, Luigi Ghirri, Richard Avedon, Eliott Erwitt, Vivian Maier, sono i fotografi che amo di più e che inevitabilmente hanno un influenza sul mio linguaggio fotografico.” Negli anni successivi collabora come assistente in diversi Studi di fotografia dove impara la pratica del lavoro di fotografo e sviluppa competenze specialmente in ambito commerciale. Contemporaneamente realizza progetti fotografici di carattere artistico esposti in diverse Gallerie. Nel 2014 espone il suo lavoro presso l’Arsenale di Venezia in occasione del premio Arte Laguna vincendo il secondo premio che gli ha permesso di ottenere una residenza in India con la finalità di creare un progetto artistico site-specific per la Galleria Sakshigallery di Mumbai. Durante questo soggiorno ha avuto la possibilità di realizzare diversi reportage. Attualmente vive e lavora a Sesto San Giovanni come fotografo professionista ed operatore video. “ …..attraverso la fotografia riesco ad esprimere le mie emozioni.” www.antoniodicanito.com
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Antonio di Canito - Sei ciò che appari
Antonio di Canito - Sei ciò che appari
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Antonio di Canito - Sei ciò che appari
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Francesco Fredella - Una goccia di tempo
Francesco Fredella - Una goccia di tempo
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Una goccia di tempo Francesco Fredella
Percorro universi di moltitudine alla ricerca di un’emozione racchiusa nei colori che il quotidiano mi offre; è nei singoli scatti a chi sfiora per un lampo la mia vita che ritrovo quel messaggio che desidero lasciare... Nelle mescolanze rumorose dei luoghi, il silenzio delle immagini s’insinua come melodia vibrante per l’anima e nel corpo. Attendo, tramo, tesso e poi disfo. Un solo momento, un bagliore, una goccia di tempo, una vita da raccontare.
Nasco nel ‘71 nella Puglia lontana dal mare e mi sposto a Milano vent’anni fa per occuparmi di finanza. Da sempre coltivo un grande interesse per la fotografia, contemporaneamente al piacere per la musica e i viaggi attraverso il mondo. Dopo un corso di Street Photography e alcuni altri workshop, dall’amico e mentore Giorgio Galimberti sono stato guidato all’immagine che nasce inaspettatamente in strada: luoghi circoscritti e ampi spazi affollati mi seducono assieme ai volti di chi incontro.
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Francesco Fredella - Una goccia di tempo
Francesco Fredella - Una goccia di tempo
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Francesco Fredella - Una goccia di tempo
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Marco Rappo - Venice Melting Pot
Marco Rappo - Venice Melting Pot
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Venice Melting Pot Marco Rappo
Parole che racchiudono una interpretazione diversa per ogni loro applicazione ed in ognuno di noi possono dar vita a varie immagini e ricordi. Applicando queste semplici parole ad un concetto di città come Venezia una, nessuna, centomila sono le persone che ogni giorno “sbarcano” in questa città unica nel suo genere. Viste dall’alto sembrano tante piccole formiche, intente nel loro percorso più o meno ordinato, ad immortalare ogni singolo dettaglio e a solcare con i loro passi ogni singola calle, creando un’immensa e vorticosa scia di volti e facce. Ogni faccia fa di tutto ciò una moltitudine; quei centomila volti sconosciuti che incontri come se fossero petali su un ramo umido e scuro. Tutti uniti creano una delle centinaia di visioni di questa città. Una visione non chiara che, affascina e spaventa allo stesso tempo. Questa è la mia visione di Venezia, un melting pot di culture, persone, volti, immagini che creano una unicità nel suo genere.
Marco Rappo nasce a Recife (Brasile) nel 1987. Fotografa con il cellulare, qualunque cosa lo circondi (piante, fiori, animali, persone, oggetti d’arredo). Per ogni viaggio che fa, porta a casa centinaia di foto di monumenti, quadri, paesaggi. Sente, però, che manca qualcosa: una reflex con la quale pensa che gli si possa aprire un nuovo mondo, nuove vedute ed esperienze. Decide pertanto, a Natale 2014, di regalarsi la prima reflex una Canon Eos 100d. In seguito al primo viaggio di piacere a Parigi, scopre che il suo focus è la street photography. Tutto ciò nasce dagli stimoli ricevuti da una grande metropoli. Nel 2015 manda alcune foto a Lensculture per la lettura del portfolio, e ciò che ne esce è un giudizio che lo rispecchia appieno ma gli fornisce anche
uno spunto di miglioramento. Nel frattempo incuriosito da un post su Facebook, decide di cimentarsi nella prima produzione di Cities ( poi parteciperà a tutti gli altri) e qui si dedica esclusivamente alla street; genere che perdura sino ad oggi. Nel 2017, viene menzionato tra i 112 fotografi migliori del concorso “Urban Life Photobook” di .raw per la categoria tema libero. Ad oggi, scatta completamente in manuale ed inizia nel 2018 delle collaborazioni fotografiche di moda. L’utilizzo del bianco e nero è quasi predominante nella sua fotografia ma, non disdegna il colore, se necessario. https://maskedphotographer.wixsite.com/home
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Marco Rappo - Venice Melting Pot
Marco Rappo - Venice Melting Pot
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Marco Rappo - Venice Melting Pot
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Valentina Minutella - Eppur si muove
Valentina Minutella - Eppur si muove
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Eppur si muove Valentina Minutella
Roberto Alajmo disse della Sicilia: “Pur restando immobile, l’Isola si muove. […] È un susseguirsi di scatti prolungati, pause per rifiatare e ancora fughe in avanti”. Questo lavoro punta a corroborare il concetto/segno di “annacamento” caricandolo di nuove accezioni, trascendendo i significati di movimento, spostamento, sforzo e resa, per ritornare al significante, alla forma visiva primordiale, all’immagine. Un viaggio che si rivela, a tratti, ironico e pungente, ma che testimonia l’amore per questa terra e per le genti che la abitano e che all’interno “vi si annacano”.
Valentina Minutella, fotografa, nata a Palermo nel 1984. Vive e lavora a Castelbuono. Il suo interesse per l’immagine, che nel tempo ha trovato espressione nella fotografia, si sviluppa sin da bambina. Ha sette anni quando inizia a seguire il padre fotografo in camera oscura, a fare domande e a interessarsi ai processi. A 15 anni, con una Nikkormat manuale analogica 35 mm, inizia la sua missione di ricercatrice instancabile di immagini e sperimentazione sul mezzo fotografico. A Milano frequenta lo IED, iniziando il suo percorso formativo e creativo. Si distacca della definizione “artista” e si proclama “artigiano della fotografia” rimanendo legata ad una dimensione analogica e primitiva, fa della sensibilità tecnica un dovere espressivo.
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Valentina Minutella - Eppur si muove
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Valentina Minutella - Eppur si muove
Valentina Minutella - Eppur si muove
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speciale trieste photo days 2018 t r i e s t e , p o r t o e p o r ta a d o r i e n t e
Trieste Photo Days è un festival internazionale dedicato alla fotografia urbana che dal 2014 esplora la contemporaneità attraverso tutte le forme di fotografia ambientate nel tessuto cittadino. Il festival si è affermato negli anni come contenitore creativo crossmediale che riunisce mostre di artisti italiani e stranieri, workshop, proiezioni, contest, presentazioni di libri, incontri e altri eventi collegati alla fotografia. La quinta edizione si è svolta dal 18 ottobre al 25 novembre 2018 in un circuito di oltre 30 sedi espositive del capoluogo giuliano, ed è stata un successo su ogni fronte, grazie soprattutto alla fruttuosa collaborazione tra dotART e i suoi partner istituzionali: il Comune di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia e la Fondazione Casali. 6 giorni ricchi di eventi nel weekend di apertura, 27 mostre fotografiche per oltre 700 foto in mostra e 246 fotografi esposti da tutto il mondo. Per l’occasione, dotART ha prodotto e presentato ben 5 libri fotografici inediti, tra cui i due libri vincitori del TPD Book Award 2018. Complessivamente, si stimano 5.500 visitatori nell’arco di tutto il periodo del festival (+35% rispetto al 2017). Un successo che va oltre ai numeri: pubblico entusiasta, ospiti innamorati di Trieste, fotografia di grande livello e diversi eventi sold-out. Ospiti principali dell’edizione 2018, due grandi fotografi giapponesi: Tatsuo Suzuki e Tadashi Onishi, membri del collettivo di street photographer “VoidTokyo”, le cui foto sono state protagoniste di una delle più importanti mostre del festival presso il Civico Museo d’Arte Orientale. Tra gli altri ospiti: Francesco Faraci, Martin Vegas, Giedo van der Zwan, Zisis Kardianos, Hiro Tanaka, Pygmalion Karatzas, Ivana Galli, Anna Chiara Moggia, Diego Bardone, Fulvio Merlak, Francesco Comello, Lorenzo Zoppolato, Andrea Rossato, Adriano Cascio e Mariagrazia Beruffi.
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Presentazione della mostra dei vincitori di URBAN 2018 Photo Awards
Inaugurazione “Street Sans Frontiérs” a cura di Martin Vegas
“Yo soy Fidel” & “Il sottile riflesso” - Francesco Comello & Lorenzo Zoppolato
Inaugurazione “Atlante Umano Siciliano” di Francesco Faraci al Museo Sartorio
Inaugurazione “Atlante Umano Siciliano” di Francesco Faraci
Tatsuo Suzuki e Hiro Tanaka
Tatsuo Suzuki, Hiro Tanaka e Angelo Cucchetto presentano il magazine VoidTokyo
Il pubblico alla presentazione del magazine VoidTokyo
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Inaugurazione della mostra VoidTokyo al Museo d’Arte Orientale, alla presenza dell’art director Angelo Cucchetto, degli autori e delle autorità
Botta e risposta tra l’art director Angelo Cucchetto, gli autori e il pubblico
Inaugurazione sold-out per VoidTokyo
Tatsuo Suzuki davanti alle sue opere
Tadashi Onishi davanti alle sue opere
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L’art director Angelo Cucchetto e le autorità durante la presentazione ufficiale di Trieste Photo Days 2018 alla Sala “Bobi Bazlen” di Palazzo Gopcevich
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I libri prodotti da dotART in occasione del festival
Hiro Tanaka, Tadashi Onishi, Tatsuo Suzuki
Francesco Faraci con l’art director Angelo Cucchetto
Anna Chiara Moggia e Angelo Cucchetto presentano “Iran through a lens”
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Anna Chiara Moggia presenta “Iran through a lens”
Adriano Cascio presenta con Angelo Cucchetto “Imperfect Shadow”
Palazzo Gopcevich
Angelo Cucchetto introduce Pygmalion Karatzas
Giedo van der Zwan presenta con Angelo Cucchetto il libro “Pier to Pier”
Hiro Tanaka racconta “Around 42nd and 7th”
Il pubblico di sabato 27 ottobre 2018
Il bookshop del festival
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Angelo Cucchetto presenta “Cities”
La tv slovena intervista Tatsuo Suzuki
Lo scrittore Roberto Srelz presenta con Angelo Cucchetto “Flowing City”
Il terzo volume di “URBAN unveils the City and its Secrets”
Hiro Tanaka traduce
Il pubblico per le premiazioni di TPD Book Award e URBAN
Tatsuo Suzuki e Hiro Tanaka, appena premiato per il TPD Book Award
Giedo van der Zwan premiato tra i portfolio di URBAN 2018
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Vincitori e giurati di URBAN 2018 Photo Awards assieme all’art director del festival Angelo Cucchetto e al presidente della giuria Tatsuo Suzuki
Antonio Tartaglia, vincitore assoluto di URBAN 2018
Ivana Galli all’opera sui suoi “Ritratti scomposti”
Ivana Galli e Anna Chiara Moggia
Japanese Experience: il workshop di Tatsuo Suzuki e Tadashi Onishi
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Sold-out per il workshop di Tatsuo Suzuki e Tadashi Onishi
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I giapponesi a Trieste
Fulvio Merlak presenta con Angelo Cucchetto il TPD Porfolio
TPD Porfolio: letture
TPD Porfolio: letture
TPD Porfolio: letture
Angelo Cucchetto incontra Francesco Faraci
Mariagrazia Beruffi presenta con Angelo Cucchetto “Terra Rossa”
Andrea Rossato presenta con Angelo Cucchetto “Geometries”
Michele Smargiassi incontra Andrè Gunthert, autore de “L’Immagine condivisa”
Michele Smargiassi incontra Andrè Gunthert, autore de “L’Immagine condivisa”
Inaugurazione della mostra “Silenzi Urbani”, omaggio a Gabriele Basilico
Inaugurazione della mostra “Silenzi Urbani”, omaggio a Gabriele Basilico
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Trieste - produzione condivisa per lo speciale TPDCities n. 4 Realizzata con il supporto di a metà ottobre 2018 a Trieste col supporto di Studio Scaglia Mentore Graziano Perotti
Fotografi: Gabriele Altin, Michele Andreossi, Fabio Angioletti, Maicol Baiana, Michela Bin, Gian Piero Deotto, Lorenzo Feurra, Elisabetta Gatti, Marina Labagnara, Giulio Salusinszky, Alessandro Sarti, Lia Taddei, Luca Zimolo.
Graziano Perotti
Studio Scaglia
In veste di fotoreporter ha pubblicato oltre 200 reportage (di
Fotografiche si presentano in tutte le loro sfumature.
Graziano Perotti è nato a Pavia nel 1954 dove tuttora risiede.
viaggio, cultura e sociale) sui più importanti magazine, ottenendo 25 copertine e prodotto foto per importanti campagne pubblicitarie.
Di lui hanno scritto e pubblicato lavori su riviste specializzate
di fotografia e sui maggior quotidiani italiani i più noti critici. Numerose sono le sue mostre personali e partecipazioni a collettive con grandi fotografi in rassegne di livello internazio-
nale. Recentemente Pio Tarantini lo ha inserito nel suo libro
“Fotografia. Elementi fondamentali di linguaggio, storia, stile” tra fotografi contemporanei più significativi.
è il Photo Editor del Magazine CITIES, prodotto da ISP.
è uno dei cento volti della fotografia italiana nel libro di
Hermes Mereghetti editato dall’A.F.I. archivio fotografico Italiano.
www.italianstreetphotography.com/collaborators/grazianoperotti
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Studio Scaglia è una nuova realtà nata a Trieste dove le Arti Un luogo dove si impara, si cresce professionalmente, si incon-
trano fotografi professionisti, artisti della fotografia, dove si
fanno corsi, workshop, si gestiscono i nuovi talenti per aiutarli a crescere e a proporsi al mercato professionale e dove attraverso l’Academy, si lavora insieme.
Fortemente voluta da Enrico Scaglia e Tania Piccin, la Photoscaglia porta in dote le competenze fotografiche e comunica-
tive maturate sul campo in trent’anni di attività svolta ai massimi livelli nel mondo della pubblicità e della comunicazione. www.photoscaglia.com
T r i e s t e , P o r t o e P o r ta ad Oriente
Questa speciale produzione è stata realizzata in apertura del Festival TPD – Trieste Photo Days, nel weekend del 20 e 21 ottobre. È stato un omaggio alla città e al Festival, che ha visto per la terza volta Graziano Perotti guidare un team di intrepidi ed entusiasti Fotografi alla riscoperta di questa meravigliosa città. Città di confine, città di mare, ma anche città di incontri tra popoli ed etnie, Porta all’est in tutti i sensi. Un locus dove si mischiano i Palazzi del centro storico con il porto vecchio, enorme cantiere al bordo del centro, il molo audace con lo splendido lungomare con quartieri come il Quadrilatero di Melara, contrasti e grandezza, il tutto circonfuso dalla luce meravigliosa di ogni stagione, dalla bora, da un clima frizzante che induce la gente ad uscire, bere, mangiare, chiaccherare. Un luogo da visitare e da godere, da vivere al meglio.
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Graziano Perotti
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Marina Labagnara
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Alessandro Sarti
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Vincitore assoluto - Antonio Tartaglia - Run Like Hell
SĂŠbastien Leban - Pourim Banquet In Jerusalem
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speciale u r b a n p h o t o awa r d s 2 0 1 8 URBAN 2018 Photo Awards è un concorso fotografico internazionale promosso dall’associazione culturale dotART di Trieste in collaborazione con Photographers.it. La nona edizione, cominciata il 14 febbraio e conclusa il 17 giugno 2018, ha confermato il trend in continua crescita del concorso e dimostrato che URBAN è ormai un evento importante e sentito per molti fotografi. In gara ben 4.460 foto e 272 portfolio per 1.103 partecipanti da tutto il mondo. La giuria del concorso, presieduta dal giapponese Tatsuo Suzuki, ha decretato la seguente classifica per ciascuna categoria: WINNER OVERALL
Antonio Tartaglia – Run Like Hell
Street Photography
1. Sébastien Leban – Pourim Banquet In Jerusalem 2. Giuliano Mazzanti – Red Tie 3. Viet Van Tran – Playing Honorable Mentions Ludovic Le Guyader – Water comes from below Mathias Wasik – Yellow Cape Viraj Bunnag – Last Rays Of Warmth
Architcture & Urban Geometries
People
1. Gianni Boradori – Posizioni Privilegiate 2. Mauro De Bettio – Chasing Spirits 3. Qui Thinh Tran – Back To Home Honorable Mentions Riccardo Pesaresi – Suorine Olgierd Kajak – Where Is The Truth? Samuel Dossi – Il Fumatore Incallito
Urban Animals
1. Md Enamul Kabir – Untitled 2. Nik Brezginov – Grindy 3. Andrea Zachrau – Wolf In The City
1. Pedro Luis Ajuriaguerra Saiz – Walking To The Future City 2. Angiolo Manetti – Columns 3. Daniele Stefanizzi – Ginza Crossino
Honorable Mention Sergio Redolfi – Desire For Freedom
Honorable Mentions Roberto Corinaldesi – Bakuman Dimitri Bourriau – Ufo Soviet Nicola Bertellotti – The Short 20th Century
Creative Photography
Transport
Projects & Portfolios
Honorable Mentions Massimo Alfano – Il Parcheggio delle Biciclette Rudolf Sulgan – Poetry In Motion
Honorable Mentions Sevil Alkan – Stray Dog Stefano Lista – On Board Sandro Di Camillo – Via Rupta
1. Roy Deba Prasad – Innovative Way Of Boarding 2. Christiaan Hart – Flyby 3. Tristan Lavender – The Red Bus
1. Giulio Fabbri – Hotel Paradise 2. Orlando Morici – Walking On Words 3. Marco Tagliarino – Red Dimension
1. Alain Schroeder – Brick Prison 2. Giedo Van Der Zwan – Pier To Pier 3. Sara Munari – Be The Bee Body Be Boom,
Urban Art
1. Lukasz Zietara – 3 Hearts 2. Sergio Aresi – Antibes Le Nomade 3. Guido Caltabiano – Faith vs Google Honorable Mentions Rebecca Wiltshire – Sculptures By The Sea Ranu Jain – A Moment Inside A Museum
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Pedro Luis Ajuriaguerra Saiz - Walking To The Future City
Giulio Fabbri - Hotel Paradise
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Gianni Boradori - Posizioni Privilegiate
Roy Deba Prasad - Innovative Way Of Boarding
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Md Enamul Kabir - Untitled
Alain Schroeder - Brick Prison
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Lukasz Zietara - 3 Hearts
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RIN G RA Z IA M ENTI
Il quarto numero di Cities rappresenta un salto di qualità importante per il Magazine, dopo il restyling e la definitiva impostazione stilistica raggiunta col numero 3. Da questo numero difatti il core del volume sono progetti condivisi, focus sviluppati dai mentori e condivisi in produzione con i partecipanti, sezioni dedicate alle selezioni delle immagini realizzate. Una sfida, con i mentori impegnati ad indirizzare ma anche a produrre con gli altri Fotografi. Un grande grazie quindi a Adriano Cascio, Michele Di Donato, Francesco Faraci, Salvatore Matarazzo, Graziano Perotti, Giuseppe Pons, Maurizio Targhetta e Andrea Scirè, che hanno guidato e coordinato la produzione nei weekend di settembre ed ottobre a Bari, Catania, Cefalù e Castelbuono, Genova, Milano, Novara, Roma, e Trieste. Poi grazie ai nostri partner, che ci hanno permesso di avere basi logistiche e supporto in produzione e comunicazione: Spaziotempo - Scuola di Fotografia e Filmmaking a Bari, Associazione Sikanie a Catania, Associazione Culturale Enzo La Grua a Cefalù e Castelbuono, Collettivo Fotografico ControLuce a Genova. Officine Fotografiche a Milano e Roma, Associazione Prospettive a Novara, Studio Scaglia a Trieste. Grazie a Graziano Perotti per il suo lavoro di Photo Editor, a Sonia Pampuri per testi e correzioni, al grande grafico professionista Giuliano di Studio Ambroset. Poi ovviamente grazie ai Nostri fotografi, e scrivo Nostri perché alcuni di loro sono diventati fondanti per questa avventura. A Loro, che compaiono in ordine alfabetico nella lista con indicate le pagine dove potete ammirare le loro foto, va il nostro ringraziamento più grande. Senza il loro supporto, anche economico, questa avventura sarebbe già finita. E invece, grazie a loro e ai mentori e ai partner, questa avventura prosegue con il prossimo numero, Cities 5, che andrà in produzione a marzo 2019. Stay tuned :-) Angelo Cucchetto
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Gabriele Altin Milano, Trieste Michele Andreossi Trieste Maicol Baiana Trieste Daniele Bencivenga Genova Michela Biggi Genova Michela Bin Trieste Ilaria Bonamore Roma Massimo Bonutto Venezia Dario Bottaro Catania Enrico Calamandrei Milano Giulia Capasso Cefalù Lory Catania Genova Ettore Umberto Chernetich Genova Mariano Francesco Ciaccio Roma Sebastiano Ciancio Catania Fabrizio Cillo Bari Fabrizio Coccia Cefalù Giuseppe Cultrara Cefalù Daniele Dal Pozzolo Venezia francesca De Miccolis Bari Adrianella Del Vescovo Bari Gian Piero Deotto Venezia, Trieste Antonio Di Canito Milano Nicola Di Maso Bari Vincenzo Di Stefano Cefalù Davide Di Termine Catania Elisa Distefano Catania Domenico Fabiano Catania Deborah Fazio Catania Lorenzo Feurra Trieste Alice Fiore Cefalù Giovanni Firmani Roma Francesco Forbino Genova Francesco Fredella Milano Filippo Galentino Bari Marco Galluccio Catania Elisabetta Gatti Trieste Elena Ghezzi Genova Marco Gileppo Catania, Cefalù, Milano Salvo Giuffrida Cefalù
Roberto Bonomo Gabriele Grillo Cristiano La Mantia Marina Labagnara Stefano Lanza Umberto Lucarelli Roberto Manfredi Fabio Manghisi Denis Marinello Matteo Massacra Vincenzo Merendino Valentina Minutella Riccardo Moretti Fabio Moscatelli Marco Nardini Roby Novello Sergio Perez Laura Pierangeli Giuseppe Pitino Christian Pittoni Giovanni Polizzi Marco Rappo Beatrice Roncallo Alessandro Rosati Barbara Ruella Giulio Salusinszky Alessandro Sarti Giampaolo Scanu Donato Scarano Christine Schmidl Ilenia Sirtori Massimiliano Sitta Natale Sottile Giusi Spitale Lia Taddei Tonino Trovato Isabella Vergara Caffarelli Alessandra Visentin Pachito Zignin Luca Zimolo
Cefalù Bari Cefalù Trieste Genova Roma Milano Bari Novara Novara Cefalù Cefalù Venezia Milano Genova Genova Catania, Roma Roma Bari, Milano Venezia Cefalù Venezia Genova Novara Venezia Trieste Trieste Novara Bari Novara Novara Novara Cefalù Roma Trieste Cefalù Milano Novara Venezia Trieste
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