Circolo di Rossano
Non si possono risolvere i problemi dell'umanitĂ con la stessa mentalitĂ che ha portato alla loro nascita. A.E.
L’energia è quella risorsa di cui ogni organismo ha bisogno per vivere e per svolgere qualsiasi attività. Per muoverci, come per pensare, utilizziamo infatti l’energia immagazzinata nel nostro corpo. Anche gli oggetti che ci circondano, o di cui facciamo uso, hanno bisogno di energia per funzionare o ne hanno avuto bisogno per essere costruiti. L’energia illumina e riscalda le nostre case, ci permette di spostarci, rende possibile lo sviluppo economico e sociale: è un bene indispensabile. Fisicamente, l’energia è la capacità di compiere lavoro. Da sempre viene definita come qualcosa che non si crea né si distrugge ma si trasforma; infatti esistono diverse forme di energia (energia cinetica, energia potenziale, energia termica, energia meccanica, energia elettrica…), che hanno diversa natura ma che possono convertirsi una nell’altra utilizzando opportune tecnologie.
L'attuale sistema energetico è essenzialmente basato sulle fonti energetiche esauribili
Sono quelle che si sono formate nel corso di milioni di anni e che, con il passare degli anni e con il ritmo attuale di sfruttamento a cui sono sottoposte, spariranno dal nostro pianeta perchĂŠ non sono rigenerabili in brevi periodi di tempo. In questo gruppo troviamo: il carbon fossile, il petrolio, i gas naturali e i combustibili nucleari.
Circa il 90% del fabbisogno energetico globale è coperto da fonti esauribili. Mentre poco piÚ del 10% del fabbisogno energetico globale è coperto da fonti di energia rinnovabili, idroelettrico circa 6%, biomasse, geotermico ed eolico in assieme coprono il 5% circa
L’utilizzo dei combustibili fossili provoca un enorme immissione nell’ atmosfera di anidride carbonica. Un inquinamento cresciuto esponenzialmente con l'industrializzazione delle attività umane. La richiesta di energia nei prossimi anni sarà sempre crescente e le risorse energetiche non sono infinite o meglio la quantità che si fossilizza è minima rispetto al fabbisogno energetico dell’uomo. Questa caratteristica, alla luce dell’esauribilità (2025-2035), determina continui aumenti del loro prezzo.
Le risorse energetiche rinnovabili saranno molto importanti anche nell’aiutarci a utilizzare al meglio le nostre scorte petrolifere. L’UE ha posto l’obiettivo di avere il 20% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2020, il che significa che i governi dovranno trovare il modo per aumentare l’utilizzo di queste tecnologie quali l’energia eolica, idrica e solare…
Una risorsa è detta rinnovabile se, una volta utilizzata, è in grado di rigenerarsi attraverso un processo naturale in tempistiche paragonabili con le tempistiche di utilizzo da parte dell’uomo o di altri utilizzatori. Sono considerate quindi risorse rinnovabili: -il sole - il vento - l'acqua - le risorse geotermiche - le biomasse – gas di discarica non subiscono nessuna riduzione di disponibilità, tanto meno nel lungo periodo.
IL RUOLO FONDAMENTALE DELLE FONTI RINNOVABILI E’ FORNIRE ENERGIA ELETTRICA E TERMICA NECESSARIA AI NOSTRI CONSUMI SENZA PROSCIUGARE LE RISORSE AMBIENTALI
Cosa possiamo fare nella vita di tutti i giorni con le fonti energetiche rinnovabili? Tutti noi abbiamo un ruolo importante attraverso piccoli gesti quotidiani, ed applicare le fonti energetiche rinnovabili che consente una riduzione dei gas serra responsabili dell’aumento dell’effetto serra ed un risparmio in termini economici. Dunque, dall’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili si hanno benefici ambientali ed economici.
Per energia solare si intende l'energia prodotta sfruttando direttamente l'energia irraggiata dal Sole verso la Terra. Il 99% dell'energia presente sul nostro pianeta viene dall'esterno e soprattutto dal sole, sotto forma di radiazione. La radiazione solare è stata sfruttata dall'uomo fin dall'origine dei tempi per riscaldare l'ambiente e nell'agricoltura. Il primo passo per utilizzare il calore del sole è costituito dalla “raccolta”, che oggi avviene in due modi: • pannelli solari (per la produzione di energia termica ed elettrica), • pannelli fotovoltaici (per la produzione di energia elettrica)
Impianti solari termici Trasforma l'energia solare in energia termica scaldando quindi un fluido. Tale tipologia di impianti viene utilizzato per produrre acqua calda (fino a 70° in estate). Questo genere di impianti riescono a scaldare circa 100lt di acqua al giorno alla temperatura di 40° con un pannello di un metro quadrato di superficie. Quindi considerando che il consumo medio a persona è di 40lt dovrebbe essere sufficiente per due persone.
Impianti fotovoltaici Gli impianti di questo tipo trasformano l'energia solare direttamente in energia elettrica utilizzando appunto l'effetto fotovoltaico. Il principale materiale con cui sono costruiti è il Silicio, che risulta fondamentale, quanto semiconduttore e permette la conversione dell'energia. Vengono utilizzati per produrre energia, e possono essere collegati al contatore Enel così grazie al conto Energia è possibile rivendere l'energia in avanzo permettendo così di ammortizzare i costi di installazione grazie agli incentivi sul fotovoltaico. Sono questi che vengono installati maggiormente sulle residenze.
Il primo pannello solare per scaldare l'acqua fu costruito nel 18째 secolo da uno scienziato svizzero. Si trattava di una semplice scatola di legno con un vetro nella parte esposta al sole e la base di colore nero, capace di assorbire la radiazione solare e di intrappolarla nella scatola stessa grazie a un locale "effetto serra" e alla scarsa dispersione, dovuta alle caratteristiche termiche isolanti del legno.
Sono gli impianti piÚ diffusi sui tetti degli edifici italiani. Utilizzando la radiazione solare, attraverso un collettore (pannello), per riscaldare acqua che può essere utilizzata per usi igienici e per il riscaldamento. La tecnologia solare termica è matura ed affidabile, con impianti che hanno una vita media di oltre 20 anni e tempi di ritorno dell’investimento molto brevi.
Per convertire il più possibile in calore l'energia solare, i pannelli devono essere scuri. Il pannello solare è composto da una superficie piana all’interno della quale è presente una “serpentina” in cui scorre un fluido (miscela di acqua e antigelo) che assorbe buona parte dell'energia solare e si riscalda. Il fluido trasferisce il calore all'acqua contenuta in un serbatoio isolato termicamente.
Una persona consuma dai 40 ai 70 litri di acqua calda al giorno e un pannello solare è in grado di riscaldare 80 litri di acqua. Una famiglia di 3 persone con 3 pannelli solari copre il suo fabbisogno nei mesi estivi. La superficie occupata dai 3 pannelli è circa 3 mq. Un metro quadrato di pannello solare può scaldare a 45-60°C tra i 40 ed i 300 litri d'acqua in un giorno. I sistemi solari per scaldare l'acqua sono, in genere, utilizzati per gli usi domestici di singole famiglie, per produrre acqua calda a temperature non elevate (55-65°C), tuttavia adatte agli usi di cucina, bagni, riscaldamento. Nei mesi invernali è necessaria l’integrazione di una caldaia per portare l’acqua parzialmente riscaldata alla temperatura desiderata.
Nel 1954 fu scoperta la prima cella fotovoltaica al silicio, che segnava la tappa decisiva nello sviluppo della tecnologia per convertire direttamente l'energia solare in energia elettrica. Questo avviene sfruttando l'effetto fotovoltaico e i dispositivi si chiamano appunto celle fotovoltaiche. Questo effetto si basa sulla proprietĂ che hanno alcuni materiali, detti semiconduttori, opportunamente trattati di generare direttamente energia elettrica quando vengono colpiti dalla luce
Il dispositivo più elementare capace di trasformare la luce in energia elettrica è la cella fotovoltaica, che praticamente si comportano come delle minuscole batterie in seguito all’irraggiamento solare. Il materiale usato è il SILICIO ad elevato grado di purezza. Questo rende i costi elevati, sebbene in costante diminuzione.
La conversione avviene per mezzo di celle assemblate e collegate tra di loro in una unica struttura formano il modulo fotovoltaico. Un modulo fotovoltaico tipo è costituito da 36 celle, ha una superficie di circa mezzo metro quadrato e produce una potenza di circa 50 W. Questi devono essere orientati verso sud, il piÚ possibile perpendicolari rispetto alla radiazione solare, per ottimizzare al massimo la loro resa.
I pannelli fotovoltaici vengono utilizzati soprattutto per alimentare dispositivi distanti dalle reti elettriche (ripetitori telefonici in alta montagna, abitazioni isolate, segnaletica stradale luminosa, parchimetri, ecc). Si sta diffondendo sempre di piÚ anche l’uso domestico ad integrazione dell’energia fornita dalla rete elettrica con il vantaggio di non produrre emissioni inquinanti.
E' una fonte energetica rinnovabile ossia che non si esaurisce in un arco di tempo paragonabile con la storia umana. Terminerà quando il sole diverrà una gigante rossa ed esploderà distruggendo il nostro pianeta. -E' una fonte energetica pulita: il suo utilizzo non immette nell'atmosfera né inquinanti né gas serra come i combustibili fossili né scorie radioattive come il nucleare. -E' abbondante. -E' a costo zero anche se gli impianti per il suo utilizzo sono costosi. Gli svantaggi, invece, sono: Necessità di grandi aree per i suoi impianti. Data la sua scarsa concentrazione necessita di grosse superfici captanti. -Elevato costo degli impianti e quindi costo per watt ora attualmente più alto di quello ottenuto bruciando combustibili fossili
Per biomasse si intende un insieme di materiali d'origine organica (sia vegetale che animale), scarti da attività agricole, allevamento o industria del legno riutilizzati in apposite centrali termiche per produrre energia elettrica.
Le principali materie prime energetiche da biomasse sono: •legname da ardere, • residui agricoli e forestali, • scarti dell'industria agroalimentare, • reflui degli allevamenti, • rifiuti organici urbani, •specie vegetali coltivate per lo scopo.
Le biomasse sono esclusivamente scarti di origine vegetale e non vanno confusi con i rifiuti delle attività umane. Per ridurre l'impatto ambientale è inoltre necessario che le centrali siano di piccole dimensioni ed utilizzino biomasse locali, evitando in questo modo il trasporto da luoghi lontani.
Trarre energia dalle biomasse consente d'eliminare gli scarti prodotti dalle attivitĂ agroforestali e contemporaneamente produrre energia elettrica, riducendo la dipendenza dalle fonti di natura fossile come il petrolio.
La biomassa costituisce una risorsa rinnovabile e inesauribile, a patto che essa venga sfruttata non oltrepassando il ritmo di rinnovamento biologico. Altri limiti sono rappresentati dall'estensione delle superfici coltivate e dai vincoli climatici che condizionano la crescita delle diverse specie. In Calabria troviamo due centrali localizzate nella provincia di Crotone. Hanno una capacitĂ di immissione complessiva di energia nella rete nazionale pari a 73 Megawatt che ne fanno una delle piĂš grandi realtĂ europee nel settore della produzione di energia elettrica da sola combustione di biomassa.
Le moderne centrali idroelettriche sono figlie dei vecchi mulini che ancora oggi troviamo lungo i nostri torrenti.
I mulini trasformavano la spinta dell’acqua in forza motrice per far muovere le macine o le seghe per tagliare i tronchi.
Anche la centrale idroelettrica trasforma l'energia di un corso d'acqua, naturale o artificiale, in energia elettrica. Per fare questo occorre: 1- una diga che interrompe il corso dell’acqua creando un serbatoio, o bacino, dove viene raccolta una grande quantità di acqua. 2 - Un serie di grandi tubi detti condotte forzate attraverso cui l’acqua cade verso valle acquistando velocità e spinta. 3 - Una o più turbine idrauliche (le vecchie pale del mulino) che vengono messe in rotazione dalla spinta dell’acqua. 4 - Direttamente collegato alla turbina è montato l'alternatore che finalmente trasforma l’energia meccanica ricevuta dalla turbina in energia elettrica.
Dal moto ondoso degli oceani e dai flussi di marea, teoricamente, si potrebbero recuperare grandi quantità di energia. Da una barriera costruita sulla foce di un fiume, l'acqua defluisce azionando la turbina accoppiata all'alternatore che genera l'elettricità. In linea di principio è possibile convertire almeno cinque tipi di energia presenti nel mare: • quella delle correnti, • quella delle onde, • quella delle maree, • quella delle correnti di marea • quella legata alla variazione di temperatura tra superficie e fondali. Il ciclo di produzione dell’elettricità è ovviamente discontinuo perché segue l’andamento della marea.
L’energia idroelettrica è una fonte di energia rinnovabile. Ciò avviene perché, diversamente delle fonti di energia non rinnovabili quale il petrolio greggio, non la esauriremo mai completamente. Essa può essere rinnovata dopo che e' stata usata per la generazione di energia. L’elemento a sfavore è rappresentato dal grave impatto ambientale che si crea con la costruzione di bacini artificiali.
L'energia eolica è una fonte rinnovabile, in quanto non richiede alcun tipo di combustibile, ma utilizza l'energia cinetica del vento ed ha un impatto ambientale limitato. Un moderno generatore può erogare una potenza elettrica di 3 Megawatt, sufficiente per servire più 150.000 abitazioni. L'energia eolica, naturalmente, può essere sfruttata solo dove il vento c'è e soffia con intensità e regolarità sufficienti (velocità minima di 4 m/s e per almeno un centinaio di giorni all'anno)
Come le centrali idroelettriche anche le moderne centrali eoliche nascono da un’antica tradizione, quella dei mulini a vento che in molti paesi sono utilizzati da tempo per sfruttare la potente spinta del vento allo scopo di produrre energia meccanica
Il nome moderno del mulino a vento è AEROGENERATORE. E’ formato da: • Un rotore che è costituito da un mozzo su cui sono fissate le pale realizzate, in genere, in fibra di vetro. I rotori sono solitamente a 2 o 3 pale • Una navicella che è la cabina in cui sono alloggiati è posizionata sulla cima della torre e può ruotare di 180° sul proprio asse • Un moltiplicatore di giri che ha la funzione di trasformare la rotazione lenta delle pale in una rotazione più veloce in grado di far funzionare il generatore di elettricità •Una torre che sostiene la navicella e il rotore può essere a forma tubolare o a traliccio. Può essere costruita in legno, in cemento armato, in acciaio o con fibre sintetiche • Un generatore di elettricità che trasforma l’energia meccanica in energia elettrica.
Malgrado alcuni fattori di debolezza riconosciuti all’energia eolica, quali la sua naturale “intermittenza” dovuta a una scarsa ventosità media, i vincoli ambientali di inserimento urbanistico e di impatto paesaggistico, l’eolico è ad oggi la fonte di energia rinnovabile tecnologicamente più matura e più competitiva a livello economico. Le potenzialità dell’eolico sono elevate: ottimi rendimenti energetici, costi di produzione relativamente bassi, abbattimento di emissioni di CO2 o di altri gas serra, riduzione della dipendenza energetica e dell’importazione delle materie prime.
Tre elementi giocano, in particolare a favore di questo tipo di energia: 1. 2. 3.
è assolutamente pulita dal punto di vista ecologico, è rinnovabile è a costo zero.
Per contro non tutti i luoghi del pianeta risultano idonei all'installazione di impianti eolici: per l'irregolarità dei venti in certe regioni, oppure per la loro debolezza, visto che per essere sfruttabili devono soffiare a una velocità non inferiore ai 4 m/s e per almeno un centinaio di giorni all’anno.
L'energia geotermica è generata dal flusso di calore che scorre attraverso le rocce dall'interno della Terra verso la sua superficie. In alcune situazioni può essere vantaggiosamente sfruttata per generare energia elettrica o per il riscaldamento.
Per la generazione di energia elettrica vengono invece sfruttate sorgenti a temperature elevate. Una situazione tipica è la seguente: il vapore esce dalla sorgente ad una temperatura di 200°C e con una certa forza; questo viene convogliato su una turbina collegata ad un generatore che produce energia elettrica.
L’energia geotermica è una fonte a erogazione continua e indipendente da condizionamenti climatiche, ma essendo difficilmente trasportabile, è utilizzata per usi prevalentemente locali.
In Italia la produzione di energia elettrica dalla geotermia è fortemente concentrata in Toscana (Pisa, Siena e Grosseto)
L'idrogeno
è
l'elemento
più
abbondante dell'universo: è presente
principalmente nelle stelle e nei grandi pianeti gassosi; è molto raro nell'atmosfera terrestre e praticamente inesistente
allo
stato
puro
sulla
superficie e nel sottosuolo terrestre. Sulla Terra le fonti più comuni di questo
elemento
sono
carbone e gli idrocarburi
l'acqua,
il
L’idrogeno viene considerato un possibile combustibile per il futuro; i suoi impieghi prevedibili sono fondamentalmente due: • la generazione di energia elettrica • l’utilizzo per i mezzi di trasporto. Sono già stati realizzati dei prototipi di auto che usano come combustibile l’idrogeno al posto della benzina e che hanno il vantaggio di avere emissioni sensibilmente ridotte.
La finalità dell’etichettatura energetica degli elettrodomestici è quella di informare i consumatori finali circa il consumo di energia degli apparecchi, allo scopo di consentire un impiego più razionale dell’energia e di favorire il risparmio energetico e la riduzione dell’inquinamento atmosferico. In Italia l’obbligo dell’etichetta energetica è stato introdotto nel 1998 per frigoriferi e congelatori, da maggio 1999 per le lavatrici, da giugno 2000 per le lavastoviglie, da luglio 2002 per le lampade ad uso domestico, e da luglio 2003 per i forni elettrici e i condizionatori.
E’ formata da una serie di frecce di lunghezza crescente, ognuna di colore diverso. Ad ogni freccia è associata una lettera dell’alfabeto dalla A alla G. La lunghezza delle frecce è legata ai consumi:gli apparecchi con la freccia più corta hanno consumi più bassi, quelli con consumi più alti hanno la freccia più lunga.
L’uso degli elettrodomestici in Italia assorbe, insieme all’illuminazione, il 23% dei consumi energetici nazionali. Grazie al progresso tecnologico, molti elettrodomestici garantiscono valori di consumo minimi e riducono l’uso di detergenti e di materiali nocivi per l’ambiente.
Settore 1 Indica il marchio del costruttore e il nome del modello di frigorifero, frigocongelatore o congelatore. Settore 2 Indica l’efficienza energetica; è facoltativamente presente il simbolo Ecolabel.Come sapete, un frigorifero, frigocongelatore o congelatore di classe A consuma una quantità di energia elettrica di gran lunga minore rispetto a un frigorifero, frigocongelatore o congelatore di classe C. Le classi E, F e G sono ormai uscite di produzione. Settore 3 Indica il consumo di energia espresso in kilowattora (kWh) misurato sulle prove standard di laboratorio nell’arco di 24 ore. Settore 4 Indica il volume degli alimenti freschi e il volume degli alimenti congelati, ovvero la capacità netta totale del vano frigorifero e del vano congelatore misurate in litri.
Il frigorifero. Se il nostro è un frigorifero di nuova generazione, a basso consumo, stiamo già risparmiando il 50% di CO2 all’anno rispetto a un vecchio modello. Per utilizzare il frigorifero in maniera efficiente: • verifichiamo che la sua temperatura sia quella indicata sul manuale: la temperatura ideale è compresa tra i 4°C e i 10°C; • non posizioniamolo vicino a fonti di calore: consumerebbe più energia; • teniamolo ad almeno 10 cm dal muro per una buona aerazione; • riponiamo i cibi secondo le loro esigenze di conservazione (la zona più fredda è in basso, sopra il cassetto della verdura); • non introduciamo cibi caldi, per evitare la formazione di brina e il consumo di energia; • almeno una volta l’anno puliamo il condensatore; • apriamo la porta il meno possibile e per poco tempo.
E’ un documento che fornisce indicazioni sulle prestazioni energetiche di un immobile, cioè la stima annuale del consumo di energia primaria di un edificio per la sua climatizzazione. In base a questo indice verrà assegnata all’edificio una classe energetica - da A a G - che rappresenta la qualità costruttiva dell’immobile, in modo analogo a quanto avviene per gli elettrodomestici.
La legislazione italiana prevede che per tutti gli edifici nuovi e per quelli destinati alla compravendita è obbligatorio un certificato energetico che ne attesti la capacità di risparmio. La valutazione delle prestazioni energetiche si effettua mediante software dedicati in grado di calcolare le dispersioni energetiche in kWh/m2anno e di collocare pertanto l'edificio in una delle classi di consumo
La soluzione più vantaggiosa per il risparmio energetico del riscaldamento domestico è la casa passiva: essa è un'abitazione che assicura il benessere termico senza alcun impianto di riscaldamento "convenzionale", ossia caldaia e termosifoni o sistemi analoghi. La casa è detta passiva perché la somma degli apporti passivi dell'irraggiamento solare che entra dalle finestre e del calore generato internamente all'edificio da elettrodomestici e dagli occupanti stessi sono sufficienti a compensare le perdite dell'involucro durante la stagione fredda.
Consigli utili per risparmiare energia in casa... e non solo
Pulire regolarmente gli apparecchi di illuminazione: polvere e fumo si depositano riducendo fino al 20 % la quantità di luce normalmente emessa. Sostituendo le vecchie lampadine con lampade a basso consumo
Evitare luci accese nelle stanze non occupate. Negli ambienti dove questo rischio è maggiore (scale, cantine, autorimesse) conviene installare un interruttore a tempo.
Il passaggio definitivo alle lampade a risparmio energetico significherà 156 milioni di barili di petrolio in meno ogni anno. Oltre che un bel risparmio per i Paesi che producono elettricità soprattutto con centrali termiche, sarà anche discreto passo in avanti nel contenere l'inquinamento atmosferico, con 38 milioni di tonnellate di CO2 l'anno in meno. Risultati che nel nostro piccolo vedremo in bolletta, perché la resa delle nuove lampade va dal 40 al 70 per cento, a seconda del tipo e della qualità, e consentiranno di risparmiare fino a 15 euro l'anno per singolo punto luce.
Scegliere elettrodomestici di classe energetica elevata (A, A+, A++).
Mantenere pulite le serpentine del condensatore poste sul retro del frigorifero perchÊ la polvere,accumulandosi, costringe il motore a lavorare di piÚ perchÊ lo scambio termico con l’aria peggiora
Utilizzare la lavatrice e l’asciugabiancheria SOLO a pieno carico. In caso contrario selezionare la funzione “mezzo carico”.
Regolare la centrifuga su un numero di giri non troppo elevato
Lavare la biancheria a basse temperature (40-60 °C ) con detersivi già attivi a basse temperature. In un ciclo di lavaggio la fase di riscaldamento dell’acqua è quella dove si consuma più energia. Un lavaggio in lavatrice a 90°C, per esempio, consuma quasi il doppio di energia di uno a 60°C e non è ottimale per i tessuti perché li deteriora più rapidamente. Questo accorgimento permette di ottenere un risparmio del 3 % circa sui consumi annuali di elettricità
Utilizzare solo a pieno carico o impostare “mezzo carico�.
Tenere le finestre chiuse quando il riscaldamento è acceso
spegnere sempre il riscaldamento quando in casa non c’è nessuno
Pulire regolarmente i radiatori, assicurandosi che non siano ostruiti da mobili, tappeti o tende
Regolare il termostato dei condizionatori d’aria in modo da ottenere una differenza di temperatura tra l’esterno e l’interno di non più di 5 °C
Installare valvole termostatiche sui termosifoni per regolare in ogni stanza la temperatura ideale. Il risparmio di energia indotto da questa misura è del 10-20 %.
Abbassare il termostato di 1 °C permette di risparmiare il 10 % sulla bolletta.
Spurgare l’aria dai radiatori. Usare i paraspifferi e, quando è possibile, abbassare le tapparelle sono ottime idee per evitare la dispersione del calore.
Pulire o sostituire i filtri degli impianti di riscaldamento
Coprire le pentole e abbassare il fuoco
Durante la cottura in forno aprire lo sportello il meno possibile
Spegnere il forno poco prima della fine della cottura cosĂŹ da sfruttare il calore residuo
Utilizzare le pentole a pressione e il forno a microonde ( soprattutto per quantitĂ medie e piccole di alimenti) perchĂŠ abbreviano di molto i tempi di cottura.
Non lasciare televisore, videoregistratore, lettore DVD o lo stereo in stand-by. Le apparecchiature lasciate in stand-by possono arrivare a consumare la stessa quantitĂ di energia elettrica utilizzata per il periodo in cui rimangono accese
Staccare dalla presa il caricabatterie del cellulare dopo l’uso
Abilitare la modalità “risparmio” sui computer ove è consentito. Se questo non è possibile usare programmi che anneriscono lo schermo
Spegnere il computer e la stampante disinserendo, se possibile, la spina. I trasformatori continuano a consumare elettricità anche a computer spento
Per pause che superano i 10 min spegnere il monitor del computer. È falsa l’idea che l’accensione/spegnimento del computer lo danneggi.
L'11% dei consumi di elettricità di una famiglia media europea è dovuto agli stand by degli elettrodomestici. Uno spreco che ci costa anche 50-60 euro all'anno
Invece del bagno scegli la doccia, senza mai prolungarla inutilmente. Se utilizzi lo scaldabagno, sarebbe meglio accenderlo solo poco prima di usare l’acqua e regolarne la temperatura a non più di 60°.
Durante la pulizia dei denti, delle mani o durante la doccia, tenere il rubinetto aperto solamente quando necessario, evitando di far scorrere inutilmente l’acqua;
Lo sciacquone del water ha in genere un consumo idrico di alcuni litri (stimato in circa 10), spesso oltre l’effettivo utilizzo. Una soluzione comoda in questo senso è il doppio pulsante di scarico, così da poter far scorrere solo la necessaria quantità d’acqua
Circolo di Rossano
REALIZZATO CENTRO
DI
DA:
EDUCAZIONE AMBIENTALE DIOGENE
ANGELA CELESTINO