Gazzetta Giugno 2011

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La Gazzetta

Mensile d’informazione delle Cooperative Itaca, L’Agorà e La Piazzetta - n°6 - Giugno 2011

CjargnAlive concorso festa comunità Tolmezzo 25 giugno

Impazzire si può Trieste 22–24 giugno

AMORI BOLIVIANI A FOLKEST Spilimbergo 2 luglio–1 agosto

Itaca a Folkest per la salute mentale Pordenone 21 giugno


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ARTICOLO DI FONDO

Cresce il fatturato (+20%) nel Residenziale anziani

Qualità dei servizi il fiore all’occhiello di Itaca Uno sguardo al presente: Trieste, Muggia e Brunico

Pordenone L’assemblea dei soci della Cooperativa Itaca, riunita in seduta plenaria lo scorso 7 maggio presso la Sala Zuliani dell’Ente Fiera di Pordenone, ha approvato all’unanimità il bilancio 2010 i cui dati principali erano peraltro stati anticipati nello scorso numero de La Gazzetta. Il valore della produzione, come si ricorderà, è cresciuto del 12% arrivando a sfiorare i 32 milioni di euro, un incremento cui hanno contribuito nuove aggiudicazioni, alcuni adeguamenti e implementazioni e certamente una gestione oltremodo oculata ed attenta dell’impresa sociale Itaca. Tra le nuove aggiudicazioni si possono segnalare i servizi domiciliari presso l’Ambito di Sacile (Pn), la gestione dei servizi socio assistenziali nella Casa di riposo di Puos d’Alpago (Bl)

e l’avvio a fine 2010 della Comunità residenziale per disabili a Begliano (Go). Fondamentali tasselli del puzzle “sistema Itaca” gli adeguamenti delle tariffe e alcune importanti implementazioni di servizi già esistenti o andati a regime nel corso del 2010 come i servizi assistenziali nella Casa di riposo di Tolmezzo (Ud), i servizi educativi presso l’area territoriale dell’Asl di San Dona di Piave (Tv) e il consistente incremento di servizi domiciliari a privati finanziati prevalentemente attraverso i Fap. Particolarmente significativi quei servizi svolti in aree innovative, tanto per citarne alcuni la formazione alle assistenti familiari, la progettazione e gestione di servizi rivolti alla conciliazione e alla costruzione di un’alleanza educativa di comunità. Se il 2010 era iniziato con la perdita, già segnalata lo scorso anno, dei servizi socio assistenziali presso la

SOMMARIO Qualità dei servizi il fiore all’occhiello di Itaca Se bene comune e crescita personale coincidono

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CjargnAlive concorso festa comunità | Tolmezzo 23 giugno

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Impazzire si può | Trieste 22–24 giugno

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Raduno delle Radio per la salute mentale

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AMORI BOLIVIANI A FOLKEST | Spilimbergo 2 luglio–2 agosto

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Itaca a Folkest per la salute mentale | Pordenone 21 giugno

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Inaugurato il Csre di Tavagnacco

21 - 22

Pavesiamo Portogruaro | 2–19 giugno

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Torneo di calcio a sette “Giorgio Molaro” | S. Osvaldo 1-3 luglio

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Regolamenti in bacheca

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Terzo settore in piazza | Roma 23 giugno

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Formazione news

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ARTICOLO DI FONDO

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guare il fondo oneri contrattuali a fronte del fatto che il Contratto collettivo nazionale di lavoro è scaduto il 3112-2009 e nel corso del 2010 le trattative sono rimaste ferme per riprendere solo recentemente. L’attività formativa con l’obiettivo di aumentare le competenze professionali ha visto l’organizzazione di 1326 ore di attività distribuita su 151 corsi, cui si aggiunge la Se il fatturato per macro aree non è sostanzialmente formazione specifica obbligatoria in materia di sicurezmodificato e ricopre in buona sostanza tutti i settori di za con l’organizzazione di 84 corsi partecipati da 906 intervento socio assistenziale ed educativo, un cenno a lavoratori. parte meritano i servizi residenziali anziani che denotaAlle tematiche della partecipazione e della rappresenno una rilevante modificazione quali-quantitativa e che tanza il nuovo consiglio di Amministrazione, insediatosi hanno avuto un incremento di attività superiore al 20% nel 2010 con la metà di componenti di prima nomina, riconducibile al nuovo territorio del Bellunese. ha dedicato molta attenComplessivamente l’attività zione, rafforzando la precommerciale resta molto imsenza dei consiglieri nelle pegnativa a causa della forriunioni che regolarmente (e a volte scorretta) conte si svolgono nelle varie correnza ma gli sforzi, che aree territoriali e approcontinuiamo a fare anche fondendo gli strumenti riper migliorare l’innovazione volti al benessere dei soci. progettuale e la rete dei sogIn quest’ottica si sono atgetti con cui lavoriamo, sono tivati due gruppi di lavoro, premianti. uno sulla comunicazione, Il rispetto della politica della l’altro sul regolamento qualità, che sintetizza i prininterno, che vedono sia cipi che ispirano le nostre la presenta di consiglieri azioni, può essere grossosia della tecno struttura. lanamente sintetizzato nelle Il benessere lavorativo quasi raddoppiate (da 21 a dei soci riveste, infatti, un I soci in assemblea 39) gare a cui abbiamo – reruolo fondamentale su cui sponsabilmente - deciso di si ritiene strategico continon partecipare perché, a nuare ad investire, perché nostro avviso, non garantisolo attraverso l’attività vano il rispetto di standard di dei soci la Cooperativa qualità e, soprattutto, delle Itaca persegue la propria corrette condizioni di lavoro mission. stabilite contrattualmente. Crescono i servizi a privaQuanto allo stato dell’arti - quasi il 3% del fatturate, il primo trimestre del to contro il 2% dello scorso 2011 registra segnali anno - con un +70%. Il proconfortanti con alcune blema riguarda però l’incernuove aggiudicazioni che tezza temporale degli stessi sul piano economico sole l’esiguità delle risorse che levano il morale rispetnon consentono progettualito ad alcune perdite di tà durature. Di conseguenza servizi dell’anno scorso. la precarietà degli operatori Sono così arrivati il reinsediamento nel territorio trieche vi sono impegnati diventa una costante: su 230 stino con l’acquisizione dei servizi assistenziali presso persone seguite nel corso dell’anno, solo 1/3 ha usula Casa di riposo di Muggia (Ts), un servizio gestito fruito del servizio per almeno 10 mesi e la media di ore da Itaca dal 1996 al 2001. L’incremento del fatturato mensili per ciascun intervento è stata inferiore a 20. in Veneto è un altro segnale positivo che arriva grazie all’aggiudicazione della Comunità terapeutica residenL’obiettivo relativo al recupero di marginalità è stato ziale per il disagio mentale a Fossalato di Portogruaro, raggiunto, l’utile del 2010 è pari infatti a 398 mila 332 dove peraltro eravamo già presenti con una Comunità euro (in aumento rispetto ai 261 mila 923 euro), al Alloggio. Ancora l’avvio di un nuovo servizio domicilianetto di due accantonamenti effettuati per complessivi re a Brunico in Alto Adige ed un ulteriore sviluppo del 190 mila euro: uno derivante dal procedimento deliberapporto con l’associazione di volontariato Aism con la rato dall’assemblea di un istituto contrattuale inerente gestione di un Centro per disabili a Trieste. Risultati l’erogazione dell’indennità festiva non sostituiva di altre possibili, oltre che grazie alla qualità progettuale, anindennità, peraltro sospeso in attesa di chiarimenti che che grazie alla capacità di leggere i bisogni dei territori non sono ancora pervenuti; l’altro effettuato per adeCasa di Riposo di Mortegliano (Ud), nel corso dell’anno altri tre servizi hanno seguito la medesima sorte, l’assistenza domiciliare del Comune di San Fior (Tv) la Casa anziani di Valvasone (Pn) e la struttura residenziale per disabili di Sacile (Pn).


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e di rispettare la dignità dei soggetti che vi operano con serietà e correttezza. I legami con la rete di cooperative stanno diventando più penetranti in particolare tra le cooperative sociali di tipo A del Friuli Venezia Giulia, che attraverso il Consorzio Welcoop (un consorzio interassociativo) mirano non solo al consolidamento delle attività esistenti ma alla condivisione delle problematiche del settore e quindi delle strategie di lungo periodo. Tra queste azioni di rete si segnala l’incontro di una delegazione friulana di cooperative di Legacoopsociali – tra cui Itaca - e le cooperative di LegacoopBund dell’Alto Adige per una lettura congiunta delle normative con particolare riferimento alla realizzazione e gestione di microstrutture e servizi domiciliari per la prima infanzia (tagesmutter). Itaca resta impegnata per ciò che concerne la mutualità interna, ovvero il benessere dei nostri soci, con interventi diversificati. Oltre alle gare, e al percorso verso una vera e propria certificazione di genere, la Cooperativa si è aggiudicata due progetti regionali per potenziare le azioni di conciliazione con l’allestimento di impianti di videoconferenza presso gli uffici territoriali e con l’attivazione di percorsi di accompagnamento alla ripresa del lavoro al rientro della maternità. Inoltre stiamo condividendo con tutta la base sociale nuovi investimenti per potenziare gli interventi a favore della conciliazione. Il ventennale della Legge 381, nata nel 1991 per allargare ed evidenziare una mutualità diffusa e rivolta ai settori deboli della società, è un’occasione importante di riflessione. Se infatti l’originaria esigenza normativa ha obbligato, nel suo pragmatismo, ad organizzare i protagonisti imponendo una netta e inevitabile separazione tra cooperative di Tipo A e di Tipo B, è assolutamente evidente che entrambe si muovono nel comune contesto sociale, e da questo trovano continuo nutrimento. E’ da qui che occorre ripartire, e la riflessione deve portare a riconoscere la necessità di ricondurre ad una maggiore unità ciò che è già nelle buone prassi condivise di chi opera quotidianamente in questo ambito. Occorre evitare che le cooperative sociali di inserimento lavorativo siano confinate nella palude della marginalità economico sociale o all’opposto ergersi al livello delle grandi cooperative multi-servizi; occorre che la cooperazione socio-sanitaria-educativa recuperi un ruolo maggiormente riconosciuto e riconoscibile, non limitato all’intercettazione di bisogni e alle relative risposte emergenziali, di co-progettazione e cocostruzione del welfare comunitario. Temi sui quali si innestano l’impegno e la responsabilità della Cooperativa Itaca nel perseguimento della propria mission, a partire da un convincimento: che i diritti delle persone sono un bene primario, fondamentale e costituzionale del nostro Stato. Proprio per questo i diritti non possono essere svenduti, devono essere invece potenziati e resi fruibili attraverso politiche di partecipazione attiva, consapevole e condivisa.

A sin. in alto: il presidente (riconfermato) del Collegio dei sindaci, Renato Cinelli


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Se bene comune e crescita personale coincidono Tolmezzo Sviluppare pratiche di programmazione partecipata a partire dalla conoscenza di sé e del gruppo, sviluppando le proprie potenzialità e cercando di perseguire il “bene comune” e la propria crescita personale. Fattori che non sempre vanno a braccetto. Non è il caso di EcoNoise, progetto che nasce nel 2008 dalla volontà dell’Azienda sanitaria n.3 “Alto Friuli”, Servizio sociale dei Comuni, di proporre ad un gruppo di adolescenti un percorso condiviso e per certi versi innovativo. Il punto di partenza ha un denominatore comune, tutti i ragazzi coinvolti avevano in precedenza seguito, nelle proprie scuole superiori di appartenenza, un altro progetto denominato VolontariaMente e/o erano attivi come animatori nei Centri estivi del territorio tolmezzino. E’ opportuno quindi un ulteriore passo indietro. VolontariaMente nasce nel 2004 dalla proposta di tre associazioni di volontariato - Anffas Alto Friuli, Dinsi Une Man e Comunità di Rinascita - attive sul territorio carnico in particolare nel campo della disabilità. L’idea è quella di promuovere nelle scuole superiori di Tolmezzo un percorso di promozione del volontariato sociale e culturale, in cui affrontare tematiche legate allo sviluppo di modalità relazionali proattive improntate all’accoglienza, alla presa di coscienza del ruolo dei giovani nelle comunità locali, alla cittadinanza attiva. Ai tre sodalizi si unisce così, su specifica richiesta, l’Unità funzionale Socio educativa del Servizio sociale dei Comuni della Carnia (una ‘cellula’ dell’Ass3). Nel corso degli anni a questo nucleo primigenio si legano molte altre Associazioni del territorio carnico ed alcune a matrice nazionale, in una sorta di effetto a ‘palla di neve’. A dimostrazione della validità dell’idea e della sua realizzazione, il progetto è diventato una costante e gode di ottima salute tanto che viene riproposto nelle scuole superiori di Tolmezzo in ogni annualità scolastica, anche grazie alla collaborazione di alcuni docenti sensibili e particolarmente motivati incontrati negli anni e che al progetto si sono legati ed hanno creduto. Forma e contenuti si aggiornano di anno in anno, anche in base ai feed-back ricevuti ed alle tematiche che i ragazzi portano in aula. Se da un lato le associazioni di volontariato hanno faticato ad accogliere i giovani al loro interno per garantire loro un accompagnamento

nel percorso di avvicinamento al volontariato, dall’altro il gruppo di lavoro ha ritenuto necessario, per poter lavorare efficacemente con gli adolescenti, puntare sulla dimensione gruppale e sul loro percepirsi gruppo. Così, anche al fine di non disperdere l’enorme potenzialità ottenuta in aula, si è attivato il gruppo di adolescenti seguiti da educatori della Cooperativa Itaca, che ha poi dato origine ad “EcoNoise”. Pedina importante quella degli educatori-facilitatori che sono divenuti presto un anello imprescindibile all’interno del gruppo, assumendo il compito non certo facile di agevolare l’incontro tra adolescenti del territorio. Favorendo, attraverso il rapporto con gli educatori stessi, lo sviluppo di un modello costruttivo di “adulto”, cui riferirsi anche nel loro approssimarsi alla maggiore età, in modo da diventare cittadini attivi, promotori di benessere nelle loro comunità di appartenenza. Peraltro, si è mirato a sviluppare nei ragazzi il senso di empowerment - ovvero il proprio saper essere, saper sapere e saper fare legati al proprio sapersi relazionare -, mirando allo sviluppo di propositività ed autonomia. Se nel primo anno di vita le attività di EcoNoise sono state finalizzate alla formazione di un gruppo equilibrato e coeso, cominciando anche ad interagire con altre realtà del territorio, negli anni successivi il progetto ha consolidato la sua valenza ed ha iniziato a proporsi nel “fare”. Scontato il prevedibile ricambio generazionale, il gruppo ha subìto delle modifiche in termini di numeri e partecipanti. L’arrivo di nuova linfa ha abbassato il target dei 17 anni e portato nuovi stimoli e nuove idee. Negli ultimi due anni, il gruppo ha cominciato ad interagire con altri gruppi di pari presenti su tutto l’arco alpino italiano, progettando iniziative e condividendo esperienze quali le Biennali Democrazia 2010 e 2011. Per questa occasione il gruppo EcoNoise si è recato due volte nella città di Torino ed ha realizzato un documentario sul problema della sostenibilità ambientale, concentrandosi sull’utilizzo delle acque a scopi di produzione energetica. E’ in questo tiepido clima e fertile humus di idee e proposte che è nata l’idea della realizzazione del concorso “CjargnAlive”, vera e propria festa di comunità e sintesi perfetta di tutti i contenuti affrontati ed incontrati nel percorso.


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IN PRIMO PIANO

Festa bianca il 25 giugno a Tolmezzo

“CjargnAlive”: il concorso, la festa, la comunità Territorio, giovani e diversità le parole chiave

Tolmezzo

si sono riunite assieme – prosegue Fasolino – per realizzare la manifestazione il cui programma sarà arricchito anche da laboratori manuali e creativi e giochi”.

Prodromo non completamente infausto dell’appuntamento estivo che andiamo ad annunciare era stato l’evento dello scorso 16 ottobre, invaso dalla pioggia. Promossa dal gruppo Un segnale molto EcoNoise, la giornata evidente, quello deldel 25 giugno sarà la festa annacquata, un evento oltremoche i ragazzi di Ecodo articolato. Doppio Noise non si sono concorso musicale e lasciati ripetere due grafico, festa bianvolte, segno che la ca rigorosamente “festa bianca” andaanalcolica che per la Foto di Klaudia Kolnrekaj vincitrice della selezione va ripetuta. Bianca Carnia sarà un con“Foto pre Cjargna Alive” aperta su Facebook in quanto completatro evento, festa di mente analcolica, nel comunità. Gli spazi senso che durante la manifestazione all’interno della fesaranno quelli gentilmente concessi dall’Amministrazio�sta non verranno servite bevande alcoliche, parimenti ne comunale di Tolmezzo, presso il Centro Studi del catutti i componenti delle band coinvolte sono stati caldapoluogo carnico, ma “CjargnAlive” sarà molto più di una mente invitati non solo a non farne uso ma a promuovegiornata di musica e festa insieme. re uno stile di divertimento e di stare insieme altro. Il primo elemento va contro l’abitudine e la ricerca dello Non solo. “Una festa analcolica in Carnia capita di rado sballo a tutti i costi, comune a molti giovani non solo ita– spiega Gigi Fasolino di EcoNoise -, abbiamo invitato liani, e i ragazzi carnici non fanno eccezione. “CjargnAtutti in ragazzi a partecipare anche per intavolare una live” nasce con la caratteristica precisa di essere una riflessione comune e dimostrare al mondo adulto, che “festa bianca”, ovvero priva di alcolici, che non verranno sovente ritiene i giovani di oggi capaci di divertirsi solo serviti durante la manifestazione e che i ragazzi, e tutte se sballati, che si può stare bene insieme anche senza le persone partecipanti all’evento, sono invitati a non alcol”. portare durante la giornata. Ecco che tutta quell’acqua caduta in ottobre ha acceso Il messaggio che EcoNoise vuole lanciare è chiaro, il diuna scintilla negli organizzatori, stimolandoli a connotavertimento è possibile anche senza l’ausilio di qualsivore la manifestazione anche con altre valenze. Esempio glia additivo chimico, ma parte anzi dal presupposto che concreto di ciò l’invito lanciato da EcoNoise a tutte le la verità dell’incontro tra persone è molto più eccitante. band musicali emergenti del Friuli Venezia Giulia (con Ma “CjargnAlive” ha anche una seconda caratteristica un’età media minore di 25 anni) a comporre una canche la distingue dal magma: è un concorso per il miglior zone legata ai temi che sono cari al gruppo: il territorio, testo originale di canzone che tratti un tema a scelta tra inteso non solo come carnia o come regione, ma anche l’universo giovanile, la diversità ed il territorio. Un concome sostenibilità ambientale, sfruttamento idrico; unicorso quindi non solo musicale ma che fa della consapeverso giovanile, che poi è origine e meta dell’iniziativa; volezza sociale la propria bandiera. Possono partecipare diversità, valore che arricchisce, sempre, interpretabile band emergenti del territorio regionale i cui componenti anche come multiculturalità. Dodici i gruppi ammessi rientrino in una media d’età di 25 anni. alla singolar tenzone musicale, un tredicesimo parteciIl 25 giugno dalle 16 alle 24 è previsto il concerto delperà fuori concorso, provenienti in particolar modo dalla le 12 band ammesse alla fase finale (una tredicesima carnia, ma anche dalle province di Udine e Pordenone. sarà fuori concorso), allo scoccare della mezzanotte la Appendice del concorso, non certo di secondo piano, la premiazione del gruppo vincitore che avrà la possibilità competizione per la realizzazione dell’immagine grafigratuita di registrare un proprio album in uno studio di ca/logo che costituirà la copertina della compilation poi registrazione professionale. ricavata dalla registrazione dei 12 brani in gara che di“CjargnAlive” è anche un concorso grafico-pittorico, ed venteranno un cd. Invitati tutti gli studenti delle medie è questo il terzo elemento, aperto a tutti gli studenti inferiori e superiori di Tolmezzo. delle scuole superiori di Tolmezzo e delle scuole medie A fare da cornice alla festa, “la realizzazione di una rete di tutto il territorio carnico: il disegno vincitore verrà di associazioni di volontariato, sportive e culturali che premiato durante il concerto e l’opera diventerà la co-


IN PRIMO PIANO pertina della compilation che raccoglierà i brani proposti dalle band per il concorso e presentati dal vivo a Tolmezzo. Quarto aspetto la comunità viva che si incontra: stimolante il prologo alle esibizioni live pensato nel pomeriggio da gruppo EcoNoise, in collaborazione con l’Unità funzionale Socio educativa del Servizio sociale dei Comuni della Carnia, Cooperativa Itaca, Anffas Alto Friuli, Dum, Comunità di Rinascita, Legambiente Alto Friuli, Bottega del Mondo, Centro di salute mentale, Centro don Onelio con l’associazione Peperoncino Carnia, Polisportiva Pallacanestro, Via dei Matti, Polisportiva Betania, associazione Caneva, Acat, Csv, con il sostegno esterno dell’associazione culturale Giorgio Ferigo ed il patrocinio del Comune di Tolmezzo. La proposta riguarda una grande “Caccia al Tesoro”, le cui tappe del percorso altro non sono che stand in cui le varie associazioni proporranno laboratori, giochi ed attività legate alla tematica che promuovono nella loro attività istituzionale. Un evento nell’evento che incarna, per il gruppo EcoNoise, una rappresentazione concreta del proprio modo di lavorare con la comunità locale, mettendo in relazione le sue risorse al fine di realizzare qualcosa che ciascuno da solo non sarebbe in grado di fare. Una ulteriore riflessione arriva facendo un passo indietro e ripartendo dal titolo che i ragazzi hanno scelto per la giornata. “CjargnAlive” può essere letto in modi diversi, la Carnia sopravvissuta ma anche la Carnia vive. Molte sono, per gli adulti che ruotano intorno a questo progetto, le valenze significative sul piano sociale, culturale e educativo che questa iniziativa ha. A partire dal fatto che il progetto nasce dai ragazzi e la conduzione dello stesso è rimasta in capo a loro, con oneri ed onori. In questo modo si è promossa la loro “agency”, il loro “poter fare” consentendo a loro stessi di sperimentare in prima persona. I ragazzi hanno voluto poi mettere attorno ad un tavolo le varie associazioni e sono stati promotori del “fare assieme”, in un tempo ed in un luogo sempre meno usi all’incontro, alla programmazione partecipata, al confronto costruttivo. Protagonisti, i ragazzi hanno potuto, possono e potranno dispiegare il loro sapere, il loro saper fare ed il loro saper essere nella relazione con molti altri pari età, coinvolti e/o coinvolgibili nel prossimo futuro. Sotto questo aspetto “CjargnAlive” si sta dimostrando una straordinaria palestra relazionale, e non solo. A loro spetta il coordinamento dell’iniziativa in tutta la sua complessità, e ciò ha consentito di sviluppare capacità organizzative e programmatorie ed alcune competenze tecniche. Senza dimenticare che hanno potuto e possono dire la loro sulla Carnia ed il suo futuro, rimodellando immagini precostituite e costruendosi una propria lettura del territorio in cui vivono e del suo futuro, e del loro, legato o meno alla loro terra. “Non un evento episodico, bensì il frutto di un percorso educativo, sociale e culturale incentrato sulla riappropriazione della propria identità carnica da parte dei

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ragazzi promotori – sottolinea Gaia Pecile per l’Unità funzionale Socio educativa del Servizio sociale dei Comuni della Carnia -. Il fruttodello sviluppo di un senso di appartenenza a questo territorio, contemperato con l’apertura e l’interesse per l’altro da sé, imprescindibile in questo tempo ‘globale’”. E’ quanto il succitato Servizio dell’Ass3, che si pone come facilitatore delle dinamiche relazionali della rete delle associazioni e come supporto organizzativo, nonché garante istituzionale dell’iniziativa patrocinata dal Comune di Tolmezzo, ha tenuto a voler sottolineare. “Sentiamo di dover e voler dare fiducia ai giovani, al di là della retorica – prosegue Pecile -, invitandoli a promuovere iniziative che “volino alto”, che credano ad un diverso modo di stare in relazione gli uni con gli altri, che li spingano ad un protagonismo non individualistico ma comunitario, che ritrovi le radici dello stare assieme per stare meglio”. Iniziative dunque ben lontane dal divertimento fine a se stesso o “alterato” da sostanze proposto da molta industria dell’intrattenimento e dai modelli correnti di “persona di successo”. “Crediamo alla dimensione multigenerazionale che l’iniziativa “CjargnAlive” propone, in assoluta controtendenza rispetto alle dinamiche culturali correnti che – conclude Pecile -, da un lato separano sempre più le generazioni negandone la comunicazione e la reciproca comunicabilità, dall’altro annullano pericolosamente le differenze tra giovani, adulti ed anziani, negando implicitamente il necessario e saggio dispiegarsi della vita che evolve”.


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IN PRIMO PIANO

Impazzire si può, Trieste 22 – 24 giugno 2011

Viaggio nelle possibilità delle guarigioni

Una assemblea in cui gli ospiti testimoniano e costruiscono il senso dell’incontro Trieste Tutto è pronto per la seconda edizione di “Impazzire si può”, manifestazione ampiamente dedicata alla salute mentale e prevista a Trieste nel Parco di San Giovanni (già sede dell’ospedale psichiatrico) il 22, 23 e 24 giugno prossimi. Le giornate vedranno come presenza dominante l’assemblea. L’intenzione è di ribaltare il consueto rapporto che si stabilisce nei convegni: i professionisti, i politici parlano e gli altri ascoltano. Qui l’intenzione è invece di capovolgere questo rapporto. “Vorremmo che gli ospiti che ci figuriamo come rappresentanti di ambiti vasti della nostra società ascoltassero l’assemblea, ne facessero parte, aiutassero a costruire il senso dell’incontro” – spiegano gli organizzatori che per questo chiedono a tutti i partecipanti di contribuire e di testimoniare. E agli ospiti esperti di esserci, di ascoltare, di interagire tutte le volte che lo riterranno. “E, alla fine di ogni assemblea, di aiutarci a tracciare una sintesi e disegnare una rotta”. Un confronto che si vuole richiamare idealmente all’assemblea goriziana dei primi anni di lavoro di Franco Basaglia nel manicomio di Gorizia che si apriva. Le assemblee hanno dato il primo forte impulso a quella rivoluzione copernicana che ha cambiato per sempre il mondo della salute mentale restituendo parola, dignità e diritti alle persone che vivono l’esperienza della sofferenza mentale.

Bozza di programma del 26 maggio

La versione finale e definitiva del programma sarà disponibile, come tradizione degli incontri del Forum, solo dopo la conclusione del convegno. L’assemblea di un forum, e di uno come il nostro in particolare, non può avere un programma definitivo a costo di limitare la partecipazione di quanti saranno presenti nella “piazza” che si organizzerà dal 22 al 24 giugno: l’unico programma definitivo possibile è quello del giorno dopo.

Mercoledì 22 giugno

Ore 10.30 Apertura della segreteria e accoglienza Condividere le immagini dei luoghi che ci troviamo ad attraversare Le associazioni e le persone triestine accompagnano gli ospiti interessati a visitare i servizi territoriali di salute mentale. Le visite partono dalla Direzione del Dsm (Parco Culturale di San Giovanni, via Weiss, 5) e devono essere prenotate anticipatamente Ore 10.30 Da Trieste e in diretta su Radio Popolare, Massimo Cirri e i dj delle radio presenti accoglieranno gli ospiti nella puntata conclusiva de La Terra è Blu

Raduno nazionale delle radio per la salute mentale Organizza Radio Fragola (Trieste) e sono state invitate: Psicoradio (Bologna), Radio Fuori Onda (Roma), Radio Stella 180 (Aquila), Radio Ondattiva (Bari), Interferenze (Bolzano), Rete 180 (Mantova), Radio Shock (Piacenza), Radio DNA (Senigallia), Radio Liberamente (Modena), Collegamenti (Pisa), Como Cheria (Sassari), Radio 180 l’altra musica (Cosenza), Vibra TV (Treviso), Radio Seconda Ombra (Udine), Radio Icaro (Cesena) ed inoltre la redazione di una nuova radio da Perugia Ore 13.00 pausa pranzo Ore 14.30 Assemblea nr. 1 Ognuno è la sua storia. Narrarsi è riappropriarsi, riprendersi, rivedere il proprio futuro. Ci racconti la tua storia? Spazio aperto alle esperienze individuali e collettive, riguardanti narrazione, racconto, scrittura. Parteciperanno narratori, scrittori, speakers e cantastorie. Sarà presente Lella Costa, Massimo Cirri, Pino Roveredo e altri che stiamo contattando Ore 17.00 Incontro parallelo tra le Radio della Salute mentale: ogni radio racconta la propria esperienza, soprattutto rispetto all’ultimo anno. L’appuntamento è aperto al pubblico. Dalle 18.30 Inaugurazione della sede dell’associazione Luna e L’altra in via Genova 6. In contemporanea e a seguire, da una barca in mezzo al Canale Grande, Alessandra Franco canta soul & blues. Al Caffè Verdi, gestito dalla cooperativa “Lavoratori Uniti Franco Basaglia”, buffet ed evento musicale organizzato da “Musica 55” Dalle 20.00 Una serata in riva al mare Radio Fragola organizza una serata con Dj set delle Radio della salute mentale e quattro particolari cantautori: Gappa & Cristian Grassilli in concerto per la presentazione del Nuovo progetto PSICANTRIA (Psicopatologia cantata) e, in apertura: Manto e Cecco Signa

Giovedì 23 giugno

Ore 9.00 Assemblea nr. 2 È economicamente vantaggioso per la società favorire l’inserimento lavorativo delle persone con l’esperienza del disagio mentale. Perché allora si continuano a mettere in atto scelte di assistenzialismo e di non inclusione sociale? Si discuterà di lavoro, di crisi del welfare, di formazione, di cooperazione sociale e della fatica di vedere garan-


IN PRIMO PIANO tito per le persone che vivono l’esperienza questo fondamentale diritto. Stiamo cercando di garantirci la presenza di esponenti della Confindustria nazionale e locale mentre hanno già aderito Vera Lamonica, Segretaria nazionale Cgil, Responsabile Welfare, Sergio D’Angelo (Presidente Consorzio Gesco), Gian Luigi Bettoli (Presidenza Legacoopsociali nazionale), Franco Rotelli (Presidente dell’associazione ConfBasaglia) Ore 13.00 pausa pranzo Ore 14.30 Assemblea nr. 3 Chi vive l’esperienza del disturbo mentale, anche la più difficile da dire, resta una persona, un individuo, un cittadino. Perché deve essere ancora tollerato il linguaggio stigmatizzante e perfino offensivo di tanti giornali e altri mezzi di comunicazione? Si presenterà la Carta di Trieste, codice etico per gli operatori dell’informazione, già discussa e approvata dall’Ordine Nazionale e dal Sindacato Nazionale dei Giornalisti. Saranno presenti Roberto Natale e Iva Testa del Sindacato Nazionale e un rappresentante dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Stiamo cercando di garantire la presenza di altri operatori dell’informazione locali e nazionali Dalle 18.30 – Parco di San Giovanni, nei pressi della chiesa La tradizionale festa della vigilia: I fuochi di San Giovanni/Sveto Ivanski Kresovi. Organizzata dalla Ass. “Franco Basaglia” in collaborazione con le cooperative sociali, accoglie gli ospiti del convegno con musica, stand enogastronomici dei prodotti tipici locali. Spazio musica e dj set con il concerto della Grande Orchestra del Club Zyp e alle 23.00 la Banda Berimbau accompagnerà in corteo l’accensione dei tradizionali “Fuochi di San Giovanni”.

Venerdì 24 giugno

Ore 9.00 Assemblea nr. 4 Dal disturbo mentale è possibile uscire. Le persone che vivono l’esperienza sono protagonisti e testimoni di questa possibilità. Occorre che i servizi non solo esistano ma che siano anche capaci di accogliere le diverse esigenze delle singole persone. Ma, se le leggi sono le stesse, perché i servizi sono così diversi da Regione a Regione? Si discuterà di servizi e di percorsi di guarigione. Le persone che vivono l’esperienza, ne abbiamo avuto certezza in ragione degli scambi e dei confronti avvenuti lo scorso anno, denunciano differenze non più tollerabili tra le diverse Regioni e, nell’ambito delle diverse Regioni, tra i diversi Dipartimenti. Saranno presenti i senatori Ignazio Marino e Michele Saccomanno, Presidente e Vice Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale e Stefano Cecconi, Responsabile Politiche della Salute Cgil nazionale

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Contatti: forumsegreteria@yahoo.it Tel. 040 3997353 (dalle 10 alle 13, lun – ven) Eventi collaterali (che possono essere più estesi e organizzati in corso del convegno): Campo “Soncini” (via Soncini 40) L’Ass. Polisportiva Fuoric’entro, dopo l’entusiasmante incontro di calcio Ass Fuoric’entro Trieste Vs Ass. Como Cheria Sassari dello scorso anno, intende proporre un Torneo calcistico tra quanti si proporranno di sfidare la Fuoric’entro e la Como Cheria. Si attendono adesioni! Dal 10 al 25 giugno 2011 – Spazio Villas, via de Pastrovich 5 Mostra fotografica: Obiettivo: un mondo di persone. 24 fotografi in azione Il mondo dell’arte fotografica contro l’esclusione sociale e per l’accesso ai servizi sociosanitari dei gruppi vulnerabili Evento organizzato da NADIRpro Dal mercoledì 22 a venerdì 24 – Parco di San Giovanni Il laboratorio multimediale HeadMadeLab “un pensiero digitale”, autore della sigla del convegno, riprenderà momenti significativi all’interno degli incontri e realizzerà brevi interviste tra i presenti che verranno raccolte, montate e presentate nella giornata conclusiva Per tutto il convegno – Spazio Rosa Spazio espositivo di libri, manufatti, prodotti autogestito dagli espositori (si prega, ai fini organizzativi, di prendere preventivo contatto con la Segreteria Organizzativa). Per tutto il convegno – Piazzale Canestrini 1, orario 16 – 19 Museo Multimediale “Oltre il Giardino” Tavoli interattivi per visitare documenti, foto e video storici. Aperto tutti i pomeriggi grazie al contributo della Coop. La Collina. Il convegno è organizzato dalle associazioni “Club Zyp”, Polisportiva “Fuoric’entro”, “Franco Basaglia”, “Luna e l’altra”, “L’Accademia della Follia”, Gruppo di protagonismo “Articolo 32”, Ass. NADIRpro, in collaborazione col Dipartimento di Salute Mentale di Trieste. Hanno aderito, ad oggi: Fondazione Franca e Franco Basaglia, Ass. Jenny è Tornata Salerno, Rete Spazi Siena, Ass. Il Filo d’Arianna Valle del Serchio (LU), Ass. Il Gabbiano Martina Franca, Ass. Como Cheria Sassari, Ass. Rosaspina Pistoia, Ass. Sentichiparla Pistoia, Ass. Mafalda Pistoia, Gruppo Donne San Marcello Pistoiese, LegaCoopSoc Nazionale, Cooperativa sociale Itaca PN, Coop. Confini TS, Coop. Lister TS, Coop. San Pantaleone TS, Coop. La Collina TS, Coop. La Piazzetta TS, Coop. Lavoratori Uniti Franco Basaglia TS, Coop. Posto delle Fragole TS, Coop. Duemilauno Agenzia Sociale TS, Coop. “L.Ri” TS


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IN PRIMO PIANO

22 giugno dalle 10.30 diretta dal Parco di San Giovanni

Raduno delle Radio per la salute mentale - Call for entries! Dalle 20.30 grand soirée all’Ausonia di Riva Traiana

Trieste Anche quest’anno, all’interno della seconda edizione di “Impazzire si può”, incontro nazionale di associazioni e persone con l’esperienza del disagio mentale, dal 22 al 24 giugno sarà ripetuta l’esperienza del Raduno delle Radio per la salute mentale invitando i colleghi della scorsa edizione e quante più realtà da allora sorte o allora non raggiunte per tempo. Come si ricorderà, nel giugno dello scorso anno il Parco di San Giovanni aveva ospitato la prima edizione di “Impazzire si può”, incontro che aveva visto la presenza di persone, di associazioni e di cooperative sociali provenienti dal Friuli Venezia Giulia, dal Veneto, dal Trentino Alto Adige, dalla Toscana, dal Lazio, dalla Liguria, dall’Emilia Romagna, dalle Marche, dalla Lombardia, dalla Sardegna, dalla Puglia e dal Molise. Molti i momenti di condivisione e di confronto di esperienze tra le persone come pure molti i momenti di discussione tra esperti “per professione” ed esperti “per esperienza”. Uno dei momenti più significativi era stato il Raduno nazionale delle Radio per la salute mentale, culminato con la realizzazione di una trasmissione de La Terra è Blu, andata in onda dal giardino antistante gli studi di Radio Fragola, gestita coralmente con l’interazione di tutti i colleghi delle radio presenti. Ospitavano Massimo Cirri, Agnese Ermacora e Antonello Dinapoli (Radio Fragola, Trieste) ed erano intervenuti Rete 180 (Mantova), Radio LiberaMente (Modena), PsicoRadio (Bologna), Radio Fuori Onda (Roma), Radio Seconda Ombra (UD), CollegaMenti (Pisa) e con l’adesione (assenti, ma solo per impedimenti dell’ultimo momento) Radio Shock (Piacenza), Radio DNA (Senigallia), Radio Ondattiva (Bari) e una nuova Radio, allora appena nata, di Perugia. Anche quest’anno l’intero evento sarà organizzato esclusivamente da associazioni e persone con l’esperienza. Gli organizzatori triestini confidano, per la preparazione di temi e programmi dell’incontro, nella collaborazione delle altre realtà nazionali. Il lavorare insieme alla costruzione del convegno diverrà la base concreta per il consolidamento di una rete per la diffusione e conoscenza di “buone pratiche” nella salute mentale. Quella prevista mercoledì 22 giugno – in apertura di convegno – sarà una intera giornata dedicata al Raduno delle radio per la salute mentale, che sarà coordina

da Radio Fragola della Cooperativa sociale La Piazzetta con la collaborazione del Dipartimento di salute mentale di Trieste. Ricco il programma. La diretta Si inizia alle 10.30 con l’appello nel Parco di San Giovanni di tutte le radio: Psicoradio (Bologna), Radio Fuori Onda (Roma), Radio Ondattiva (Bari), Rete 180 (Mantova), Radio Shock (Piacenza), Radio Liberamente (Modena), Collegamenti (Pisa), Radio Seconda Ombra (Udine)... Una folta comunità di redattori e speakers pronta a esser coinvolta dalle 11 alle 12 nella diretta del programma radio “La Terra è Blu - in onda solo matti” - Radio Popolare Milano, condotta da Trieste da Massimo Cirri. Tutto avverrà nei pressi degli studi di Radio Fragola. L’incontro Il Raduno riprenderà quindi alle 17 all’interno dello Spazio Villas, sempre nel Parco di San Giovanni: ogni radio parlerà della propria esperienza e dei progetti curati nell’ultimo anno. Alle spalle dei relatori curiose foto delle esperienze. L’appuntamento è aperto al pubblico. Il concerto Al termine ci si sposterà per una serata in riva al mare con i dj delle Radio per la salute mentale di tutta Italia e quattro grandi cantautori: Gappa & Cristian Grassilli in concerto - presentazione di Psichiantria, psicopatologia cantata. In apertura Manto e Cecco Signa. Dalle 20.30 avrà inizio una grande soirée per l’Ausonia di Riva Traiana: ad aprire la serata, ambientata sulla meravigliosa terrazza dello stabilimento, la musica dei migliori dj delle Radio per la salute mentale di tutta Italia: Radio Liberamente (Modena), Radio Fuori Onda (Roma), Psicoradio (Bologna)... e molte altre ancora. Dalle 21.30 sarà il turno della musica dal vivo con un poker di cantautori molto particolari: in apertura il debutto triestino di Manto, con il più celebre Cecco Signa; a seguire Gappa (Gaspare Palmieri), psichiatra e cantautore, e Cristian Grassilli, psicoterapeuta e cantautore, a presentare il recentissimo progetto Psichiantria: un libro-cd per far conoscere i disturbi psichici e lo “psicomondo” attraverso la canzone (www.psicantria.it/). Durante la serata le cucine dello Stabilimento rimarranno aperte con la loro ricca proposta culinaria. L’appuntamento è organizzato da Radio Fragola, Coop. La Piazzetta con la collaborazione del Dipartimento di salute mentale di Trieste. Manto Cantautore modenese al suo debutto triestino. Il 15 maggio è uscito il suo primo album “Tutto esaurito”, riflessione cantata sulle paure, sui pensieri e sulle paranoie. Info: http://socialpointmodena.wordpress.com/2011/ 05/10/il-cd-e-tutto-esaurito/


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Cecco Signa Cantautore, dj e attore. Nel 2007 pubblica per la Sugar e partecipa al Festivalbar con il singolo “La libertà remix”, apre alcuni concerti di Patti Smith in Italia. Collabora al film “Tutta colpa di Giuda” di Davide Ferrario. Info: http://www.ceccosigna.com/ Gappa (Gaspare Palmieri) Psichiatra, psicoterapeuta, dottore di ricerca in psicobiologia dell’uomo, cantautore. Svolge l’attività di psichiatra presso l’Ospedale privato Villa Igea di Modena. E’ autore di diciannove pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali di psichiatria e psicoterapia. Come cantautore ha autoprodotto nel 2008 il suo primo cd “Cervelli in fuga” ed è stato finalista al Musicacultura Festival (ed. 2009) con il brano “Mio fratello”. Info: http://www.myspace.com/inartegappa Cristian Grassilli Psicologo, psicoterapeuta, musicoterapeuta, cantautore. Svolge attività libero professionale a Bologna come psicoterapeuta e musicoterapeuta e collabora con diverse associazioni del territorio in progetti di prevenzione, formazione e integrazione scolastica con l’utilizzo della musica. E’ tra i vincitori del Musicacultura Festival (ed. 2008) con il brano “Sotto i portici di Bologna”, contenuta nel suo primo cd “Io Promo” (2007). Info: http://www.myspace.com/cristiangrassilli Info evento: Agnese Ermacora +39 3491619034 - ermacora@radiofragola.com

MOSTRA FOTOGRAFICA

Obiettivo: un mondo di persone 24 fotografi in azione

Si inaugura venerdì 10 giugno 2011 alle 19 allo Spazio Villas nella splendida cornice del Parco culturale di San Giovanni a Trieste, la mostra «Objective: people’s world. 24 photographers in action», promossa dall’Azienda per i Servizi sanitari n. 1 “Triestina” e organizzata da Nadir Pro, associazione culturale di promozione sociale. L’esposizione fotografica dal titolo “OBIETTIVO: UN MONDO DI PERSONE 24 fotografi in azione” comprende 60 fotografie di altissimo valore artistico che mostrano la povertà e l’opulenza, lo stridore del loro contrasto che diventa ancor più acuto grazie alla capacità del fotografo di saper cogliere con estrema sensibilità gli aspetti più umani e al tempo stesso quasi eroici nei soggetti ritratti. In un mondo globalizzato che vive di disuguaglianze è comunque sempre l’essere umano, sono le persone ad essere poste al centro dell’attenzione, con l’obiettivo di provocare la coscienza, di indurci a riflettere, a fermare il nostro sguardo e ad usare l’intelligenza per meglio comprendere l’ineguaglianza, l’ingiustizia, l’esclusione e l’indifferenza.

Le immagini dei fotografi, impegnati nella lotta per l’accesso ai diritti civili di tutti i cittadini del mondo, parlano un linguaggio universale e diretto. Zalmaï Ahad, Luc Chessex, Jean-Luc Cramatte, Mario del Curto, Armand Deriaz, Eric Deroze, Hugues de Wurstemberger, Jurg Donatsch, Nicolas Faure, Frank Fournier, Anne-Marie Grobet, Olivia Heussler, Magali Koenig, Alex Majoli, Romano Martinis, Simone Oppliger, Didier Ruef, Sebastião Salgado, Roland Tasho, Pierre-Michel Virot, Jean-Claude Wicky, Gilles Weber, hanno raccolto l’invito dell’OMS e hanno donato 60 fotografie per sostenere le iniziative a favore dell’inserimento sociale e per migliorare l’accesso a servizi sociosanitari adeguati ai bisogni dei gruppi vulnerabili. La potenza delle immagini supera ogni frontiera, reale e immaginaria, che nel mondo limita o impedisce la libera circolazione di uomini e donne, di idee e di conoscenze. La Mostra è stata prodotta dal Progetto International Debate Open Services del Centro Mediterraneo dell’OMS per la riduzione della vulnerabilità con il contributo della


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Cooperazione Italiana e l’adesione di altre agenzie della Nazioni Unite, quali il PNUD, l’UNOPS, l’OIT, l’UNICEF e l’UNESCO. Il curatore dell’esposizione è Charles Henri Favrod, storico della fotografia, vicepresidente della Fondazione Alinari e creatore dell’Istituto di Fotografia di Losanna. La Mostra è itinerante, dopo aver interessato diversi paesi e città, ora ritorna a Trieste, promossa dall’Azienda per i Servizi Sanitari n.1 “Triestina” e organizzata dall’associazione culturale di promozione sociale Nadir Pro.

«Objective: people’s world. 24 photographers in action» si inserisce nel percorso di comunicazione sociale visiva a favore del processo di riforma del welfare, dell’innovazione e l’integrazione dei servizi e delle politiche sanitarie e sociali. Riprende e rafforza l’impegno del ciclo di mostre sulle istituzioni manicomiali e totalizzanti del 2010, Nodi Appunti Domande Immagini Riflessi (NADIR). L’Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 Triestina, Centro Collaboratore dell’OMS per la Salute Mentale, sostiene la formulazione di politiche per assicurare l’accesso ai servizi sociosanitari, il diritto alle cure, la dignità e l’inserimento sociale delle persone in situazione di vulnerabilità. In molti paesi e regioni, l’assenza di servizi,

l’inaccessibilità alle cure ed il persistere di istituzioni obsolete provocano la perdita di diritti e di dignità. Le fotografie d’autore ed i testi di presentazione che fanno parte del nucleo centrale dell’esposizione trattano brevemente differenti segmenti tematici che si inseriscono perfettamente nel contesto in cui l’esposizione avrà luogo, l’ex ospedale psichiatrico di Trieste, da cui Franco Basaglia fece partire la riforma che ha portato alla chiusura degli istituti manicomiali in Italia, simbolo della lotta per i diritti civili e in particolare della salute. La mostra, inoltre, accompagna arricchendoli anche due importanti appuntamenti durante i quali la mostra sarà visitabile: il Festival delle Diversità di Trieste, che riunisce oltre 60 associazioni di volontariato e del no profit, e “Impazzire si può”, incontro confronto nazionale di associazioni e persone sul tema Salute Mentale. La mostra è aperta sino al 25 giugno 2011 ad ingresso libero (domenica chiuso) e visitabile anche su appuntamento. E per l’inaugurazione puntata speciale dal vivo di DICA 33, programma di ascolto integrale su Radio Fragola, la radio comunitaria di Trieste (104,5 108,5 in streaming su www.radiofragola.com). Una leggera e festosa giostra che gira alla velocità di un 33 giri… Avanti, c’è posto…

MOSTRA FOTOGRAFICA

Dal 10 al 25 giugno 2011 OBIETTIVO: UN MONDO DI PERSONE 24 fotografi in azione Objective: people’s world. 24 photographers in action Zalmaï Ahad, Monika Bulaj, Gilles Caron, Luc Chessex, JeanLuc Cramatte, Mario del Curto, Armand Deriaz, Eric Deroze, Jurg Donatsch, Nicolas Faure, Frank Fournier, Anne-Marie Grobet, Olivia Heussler, Magali Koenig, Alex Majoli, Romano Martinis, Simone Oppliger, Didier Ruef, Sebastião Salgado, Roland Tasho, Pierre-Michel Virot, Gilles Weber, Jean-Claude Wicky, Hugues de Wurstemberger

Il mondo dell’arte fotografica contro l’esclusione sociale e per l’accesso ai servizi sociosanitari dei gruppi vulnerabili Inaugurazione: venerdì 10 giugno 2011 alle 19 Per l’inaugurazione puntata speciale dal vivo di DICA 33, programma di ascolto integrale su Radio Fragola, la radio comunitaria di Trieste (104,5 108,5 in streaming su www.radiofragola.com). Una leggera e festosa giostra che gira alla velocità di un 33 giri… Avanti, c’è posto…

Spazio Villas, via de Pastrovich 5 Parco di San Giovanni, Trieste ingresso libero domenica chiuso informazioni: 3294414521 associazionennadirpro@gmail.com http://nadirpro.wordpress.com


Amori Boliviani a folkest

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Un “Festival nel Festival” dal 2 luglio al 2 agosto

AMORI BOLIVIANI PROGETTO SPECIALE DI FOLKEST Il libro, la mostra, il teatro, la Festa dell’Indipendenza di Bolivia e Perù, il concerto

Braccia Aperte Onlus

Spilimbergo Raccogliere fondi per il “Progetto Monteagudo” volto a completare la costruzione di una scuola per bambini poveri, orfani e abbandonati nel sud-est della Bolivia, ma anche raccontare e far conoscere il cuore del Paese andino, la sua cultura traboccante di colori, suoni ed emozioni. “Amori boliviani” mette in comunicazione il continente europeo e quello sudamericano ed è, tra i progetti speciali di Folkest 2011, quello con maggior respiro internazionale. Ulteriormente impreziosito da due gemme straordinarie, ovvero il patrocinio concesso da parte dell’Università salesiana della Bolivia di La Paz e l’annunciata partecipazione il 30 luglio a Spilimbergo di un’alta carica istituzionale del Governo della Bolivia alla Festa dell’Indipendenza del Paese Andino. Dopo lo straordinario successo registrato a Pordenone, inatteso nei numeri e nell’entusiasmo ma raggiunto grazie ad una perfetta intesa con l’assessorato alla cultura del Comune di Pordenone retto da Giannantonio Collaoni e con tutti gli altri enti partners – 1000 visitatori in due settimane di manifestazione nella Città sul Noncello, quasi 2 mila i risultati su Google (che sono già diventati ora oltre 2300) -, gli “Amori boliviani” si trasferiscono a Spilimbergo all’interno del più importante Folk Festival d’Europa. Un partenariato d’eccezione guidato da Cooperativa sociale Itaca, associazione Braccia Aperte onlus e Folkest che ha prodotto un “Festival nel Festival” nella Città del Mosaico che si terrà dal 2 luglio al 2 agosto. Preludio letterario il 2 luglio alle 18 al Teatro Miotto con la presentazione dell’ultimo libro di Letterio Scopelliti “Amori boliviani”. Dodici gli enti coinvolti, oltre a Itaca, Braccia Aperte,

Folkest e Università salesiana della Bolivia, Casa dei Boliviani, Red Intercultural Madre Tierra, Due Mondi, Caseificio, della Bolivia Perù Hermanos, e Circolo della Stampa di Pordenone.

Libro e Mostra

Il 2 luglio alle 18 il Teatro Miotto di Spilimbergo ospita “Amori boliviani. Vola dove il cielo abbraccia la Madre Terra”, presente l’autore Letterio Scopelliti (il ricavato dalla vendita del libro sarà interamente devoluto al progetto Monteagudo). A seguire l’inaugurazione della mostra fotografica “La sonrisa de un niño”, 110 foto inedite della Bolivia di ieri e oggi scattate da Letterio Scopelliti e Antonio Ferronato. In esclusiva per Folkest, la mostra si arricchirà di un angolo speciale di 10 immagini - “La ventana del Che” – un ritratto da un’altra prospettiva di Ernesto “Che” Guevara, il medico e rivoluzionario argentino ucciso proprio in Bolivia.

Teatro

Il cuore degli “Amori boliviani” inizierà a battere più forte il 29 e 30 luglio quando Spilimbergo si tingerà con i colori delle Ande. Dai palchi della città “Carlo Pontesilli racconta gli Amori boliviani”, una fra le tante chicche di questo festival nel festival. La presenza a Spilimbergo dell’attore e regista pordenonese regalerà al pubblico l’opportunità di assistere a tre spettacoli esclusivi (e gratuiti) della durata di 30 minuti l’uno, previsti il 29 luglio alle 21.15 in piazza Duomo e alle 22.15 in piazza Garibaldi, il 30 luglio alle 22.15 in piazza Garibaldi.

Festa Bolivia e Perù

Attesa novità la “Festa dell’Indipendenza Andina”, prevista il 30 luglio in piazza Duomo a Spilimbergo dalle 18 alle 20, per celebrare contestualmente l’Indipendenza


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Amori Boliviani a folkest

della Bolivia e del Perù (le cui rispettive Feste cadono il 6 agosto e il 28 luglio). Colori, sapori e ritualità con “Sangre Andina”, gruppo folklorico che presenterà danze tradizionali Caporal e Tinku, mentre la musica del gruppo “Expresion” si concentrerà su Tarqueada andina e balli tradizionali Jalka. Spettacoli che diventeranno itineranti al mattino del 30 luglio dalle 11 alle 13 nelle vie del centro storico di Spilimbergo.

Concerto Alle 21.15 in piazza Duomo, Edoardo De Angelis presenterà il suo libro “Te la ricordi Lella” e poi con Andrea Del Favero, direttore artistico del Festival, introdurrà il concerto “Amori bolivariani” presentando in anteprima il cd live doppio registrato lo scorso 16 aprile a Pordenone da Alberto Chicayban e T.E.M.A. (il ricavato dalla vendita del cd sarà interamente devoluto al progetto Monteagudo). Da sin.: Alberto Chicayban e Taller Experimental de Musica Andina

Spilimbergo saluterà la Bolivia attraverso la metafora del progetto di Simón Bolívar, di unità di tutto il Sudamerica in un unico Paese. Saranno infatti gli “Amori bolìvariani. Musica e Unità nel Continente Sudamericano” a scandire il gran finale: Alberto Chicayban e Taller Experimental de Musica Andina sabato 30 luglio (ingresso libero) saliranno sul palco di piazza Duomo alle 22.15 per uno straordinario concerto di musica latino americana e andina.

Stand e Miti boliviani

Il 30 luglio in piazza Duomo stand solidali delle associazioni Braccia Aperte, Casa dei Boliviani e Amici della Bolivia con prodotti tipici d’artigianato e alimentari cui si uniranno gli amici dell’associazione Due Mondi con il mini progetto “Miti boliviani” che proporrà la visita, durante il mese di luglio, in alcuni Centri estivi gestiti da Itaca da parte di persone esperte in tradizioni, miti e leggende della Bolivia. Gli esperti realizzeranno attività ludiche e didattiche con i bambini per far conoscere loro questa realtà sudamericana così lontana da noi. Tutto ciò sarà raccolto in un libro che poi sarà distribuito gratuitamente a tutti i partecipanti che si recheranno sabato 30 luglio in piazza Duomo a Spilimbergo. L’associazione Due Mondi esporrà inoltre i lavori realizzati dai bambini friulani in una sorta di reinterpretazione delle favole tradizionali boliviane, specialmente di quelle inviate dall’Università salesiana della Bolivia di La Paz. Info: www.itaca.coopsoc.it - www.bracciaaperte.it www.folkest.com. Fabio DELLA PIETRA

Amori boliviani

Vola dove il cielo abbraccia la Madre Terra di Letterio Scopelliti

Presentazione libro Sabato 2 luglio alle 18 Teatro Miotto Viale Barbacane 15 Spilimbergo Intervengono Letterio Scopelliti, scrittore e giornalista Andrea Del Favero, direttore artistico di Folkest Antonio Ferronato, coordinatore del progetto Monteagudo Federica Dal Mas, pedagogista clinica Clara Carboncich, presidente Il Caseificio Modera Fabio Della Pietra, giornalista Cooperativa Itaca. Dalla prefazione di Vittorio Pierobon Vice Direttore del quotidiano Il Gazzettino «Questo libro, scritto con il cuore, rappresenta

un importante mattone nella costruzione della nuova Bolivia. Una testimonianza d’amore» Dalla presentazione di Ph.D. Thelìan Argeo Corona Cortès sdb Rettore dell’Università Salesiana della Bolivia «E’ la Bolivia dei nostri giorni, nella sua magia e bellezza. Pagine ricche di umanità, dove il lettore rimane senza fiato a 4mila metri di cultura» Edito da Braccia Aperte, 15 euro

L’intero ricavato del libro sarà devoluto al “Progetto Monteagudo” per il completamento della costruzione di una scuola destinata ai bambini poveri, abbandonati e orfani Il libro è un invito alla Bolivia. Un Paese senza fiato e


Amori Boliviani a folkest non solo per la sua altitudine. Un reportage a quattromila metri di cultura raccontato sul filo di amori boliviani. Come quello ambientato tra La Paz e la Rute del Che, nel dipartimento di Santa Cruz, dove il guerrigliero medico argentino venne ucciso. Un viaggio dentro un viaggio compiuto da Antonio, trevigiano oggi in pensione, alla ricerca delle origini della moglie Valeria, boliviana e sin da bambina orfana. E della sua Madre Terra, la Bolivia. Il desiderio nato dopo aver vinto il cancro lo porterà a ricostruire la sua storia d’amore in America Latina. Ci riuscirà e Antonio ritroverà una seconda vita. Si adopererà per la costruzione di una scuola di bambini abbandonati e orfani come Valeria: il “Progetto di Monteagudo”, di cui diventerà il coordinatore. Un filo rosso che continua con altri racconti di bambini incontrati negli orfanotrofi, nei villaggi, sulle strade di Monteagudo e nelle città di Santa Cruz e La Paz. Pagine che racchiudono storie vere e inedite piene di sorrisi e poesie. Il libro racconta la vita di oggi nelle strade, famiglie e scuole del Paese più povero dell’America Latina. Dai luoghi ricchi di storia di Tiwanacu e Copacabana alle miniere, dal narcotraffico allo sfruttamento dei bambini e al loro recupero in centri e case di accoglienza. Un Paese che offre anche bellezze e avventura, tra le sue contraddizioni, con i suoi magici colori della natura dalla Cordigliera ai laghi salati. Uno dei sei capitoli è dedicato a Ernesto Che Guevara diventato un santo e resuscitato dal presidente Evo Morales. A parlarne da La Higuera, dove venne ammazzato, e Vallegrande, dove fu trasportato all’ospedale e poi segretamente seppellito per trent’anni, chi lo conobbe da vivo e lo vide morto nella barella di tela e legno appoggiata sul marmo della lavanderia.

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Letterio Scopelliti

E’ nato a Maniago (Pn) nel 1958 e risiede a Pordenone. Giornalista professionista è vice capocronista del quotidiano Il Gazzettino. Ha lavorato per diverse testate giornalistiche italiane. E’ stato più volte inviato all’estero e in particolare America, Australia, Russia, Europa e Balcani. Ha viaggiato in Africa, Medio Oriente e America Latina. Scrittore e saggista, alcuni suoi libri sono stati pubblicati con il patrocinio dei ministeri della Solidarietà, Pubblica Istruzione e Sanità. Ha insegnato come libero docente “Laboratorio di giornalismo” all’Università degli Studi di Gorizia. Ha scritto e pubblicato: Droga/ La fatica di essere (1981); Droga/ Occuparsi e non preoccuparsi (1983); Droga / Tossicomanie e comunità di accoglienza (1985); Aids/ I ragazzi della panchina (1986); Scuola / Il diario della panchina (1996); Chiesa / Clausura, i segreti del monastero (1996); Giornalismo / La Stampa minore del Friuli occidentale (1997); Psichiatria / Manicomio addio. Storie di “matti”, chiude uno degli ospedali psichiatrici d’Italia (1997); Scuola & Disagi / Nei giardini che nessuno sa. Esperienze di promozione alla salute (1998 – libro edito dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e adottato in tutte le scuole medie superiori d’Italia); Salute / Alzheimer. La mente rubata (1999); Psichiatria / La salute intellettuale e la città. Quali percorsi psicosociali? (2000 – coautore); Guerra / Mai più Dachau, l’ultima bugia. Dal lager nazista alle deportazioni dei kosovari nel Duemila (Premio speciale Unicef 2000); Guerra / Bosnia dimenticata, crimine di pace (2003). Ha ricevuto diversi riconoscimenti e premi. Alcuni suoi libri sono diventati film o rappresentazioni teatrali. E-mail: letterio.s@virgilio.it

La sonrisa de un niño Mostra fotografica e filmati

Inaugurazione mostra Sabato 2 luglio alle 18 Teatro Miotto Viale Barbacane 15 Spilimbergo

Da sabato 2 luglio a lunedì 1 agosto dalle 9 alle 18 tutti i giorni feriali Ingresso libero La fotografia è l’immagine di un’idea. Fotografare non significa riprodurre la realtà, ma dare una propria interpretazione del mondo che ci circonda. Cogliere un istante. Lasciare agli altri la visione soggettiva di un frammento di vita. Cento fotografie a colori in formato 43x33 centimetri (stampate gratuitamente dalla Unicolor spa di Azzano Decimo) raccontano la Bolivia di oggi. Le immagini - tutte inedite – sono La sonrisa de un niño e saranno proposte in un percorso all’interno del Teatro Miotto in viale Barbacane a Spilimbergo. Due totem affiancheranno la mostra. Uno con mappamondo, bandiere e cartine geografiche orienterà facilmente i visitatori nel Paese, cuore dell’America Latina.

L’altro con un grande schermo televisivo “trasmetterà” ininterrottamente filmati inediti (a cura di “Braccia Aperte” con sottofondo di musica andina) della vita boliviana. Le fotografie sono state scattate a La Paz, Santa Cruz e Monteagudo tra settembre e ottobre del 2010 da Antonio Ferronato e Letterio Scopelliti, mentre i filmati sono a cura di Mauro Trapani. Molti i ritratti di bambine e bambini boliviani. Non mancano scene di vita (famiglia e lavoro) tra altopiano e foresta amazzonica. I colori della Bolivia emergono tra gli sguardi di bambini che sostengono la speranza di vita con i loro sorrisi. Molte le immagini di donne con i classici capelli acconciati in due lunghe trecce, legate con un fiocco di lana nera chiamato pocacha, in uno spettacolo ancora di colori a 4 mila metri di cultura. Un viaggio con gli occhi negli Amori boliviani. In esclusiva per Folkest, alle 100 foto della mostra si aggiungerà un angolo speciale di 10 immagini - “La ventana del Che” – un ritratto da un’altra prospettiva di Ernesto “Che” Guevara, il medico e rivoluzionario argentino ucciso proprio in Bolivia.


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Amori Boliviani a folkest Pordenone 21 luglio

Itaca a Folkest per la salute mentale Roberto Durkovic e i Fantasisti del Metrò (Italia/Romania)

Assessorato alla Cultura

Pordenone (FDP) Sono undici gli anni trascorsi da quel primo incontro tra Itaca e Folkest avvenuto forse un po’ per caso. Alle soglie dei vent’anni di età (“Venti di Itaca” saranno celebrati nel 2012), ben undici le stagioni che Itaca e Folkest hanno percorso insieme, condividendo un cammino ed un progetto comune per promuovere il lavoro di rete e di incontri. Anche quest’anno ci piace ricordare che Cooperativa sociale Itaca e Folkest vogliono promuovere e sostenere valori quanto mai attuali come la vicinanza, la fratellanza, l’aiuto reciproco al di là di ogni confine etnico, stigmatico, religioso, fisico o di qualsiasi altro genere. Prosegue a Pordenone il progetto “Itaca a Folkest per la salute mentale”, collaborazione storica tra Edit Eventi e Cooperativa Itaca giunta all’edizione numero 11 e diventata un punto fermo nel panorama del Festival, una sorta di finestra aperta sul sociale. Solida peraltro anche la sinergia con il Comune di Pordenone, giunta

al settimo anno, che il 21 luglio grazie all’Assessorato alla Cultura ospiterà in piazza XX Settembre il concerto (ingresso libero) di Roberto Durkovic e i Fantasisti del Metrò (/Romania). Il focus del progetto è rivolto all’attenzione alle persone con sofferenza mentale, all’accoglienza, al rispetto di tutte le individualità, ma anche alla salvaguardia del diritto di cittadinanza, al potenziamento dell’autonomia ed alla valorizzazione di tutte le abilità. Come ci ha insegnato Franco Basaglia, padre della Legge 180 che chiuse i manicomi tracciando la strada di un’esperienza poi esportata in tutto il mondo, crediamo che solo partendo da questi principi si possa migliorare la qualità della vita delle persone con sofferenza mentale e di chi sta loro attorno, a partire dalle famiglie, dalla società. Una strada che Itaca e Folkest percorrono insieme da undici anni: Concordia Sagittaria (2001 e 2002), Latisana (2003), Venzone (2004), Pordenone (2005), Maniago e Pordenone (2006), Pordenone e Portogruaro (2007), San Donà di Piave e Pordenone (2008). San Donà di Piave e Pordenone (2009), Pordenone, Udine e Maniago (2010). Sul palco naturale della centralissima e suggestiva piazza XX Settembre di Pordenone il 21 luglio alle 21.15 arriva il progetto artistico di Roberto Durkovic con la musica allegra dei Rom, dove le culture etniche hanno amalgamato


Amori Boliviani a folkest i colori della rumba e la magia del flamenco con il tango argentino in onore del grande maestro Piazzolla. Con una dedica particolare al maestro e ispiratore Guccini. Una delle più belle novità tra i cantautori italiani degli ultimi anni che Itaca, Folkest e Comune offrono alla città. DURKOVIC E I FANTASISTI DEL METRO’ (Italia/ Romania) Roberto Durkovic, italiano di nascita, figlio di un praghese è nato nella ex Cecoslovacchia in una città che risveglia l’amore più nascosto in chiunque ci trascorra anche solo un giorno. I musicisti tzigani, incontrati nei vagoni della metropolitana di Milano hanno fatto concretizzare il progetto artistico di Roberto Durkovic con la musica allegra dei Rom, ma in questo album c’è molto di più perché le culture etniche hanno amalgamato i colori della rumba e la magia del flamenco con il tango argentino in onore del grande maestro Astor Piazzolla, con una dedica particolare al maestro e ispiratore Francesco Guccini. Una delle più belle novità tra i cantautori italiani degli ultimi anni.

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FORMAZIONE: Roberto Durkovic (chitarra e voce); Ion Bosnea (clarinetto); Massimiliano Alloisio (chitarra); Florian Albert Mihai (fisarmonica); Davide Marzagalli (batteria e percussioni); George Bosnea (violoncello); Minel Lupu (contrabbasso); Ugo Begliomini (basso elettrico); Emilio Rossi (tastiere).

Presentata a Spilimbergo la 33^ edizione

Folkest 2011: sempre più internazionale e solidale Si svolgerà in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Slovenia dal 2 luglio all’1 agosto, con un’anteprima l’1 luglio a Udine

Spilimbergo Presso il cinema-teatro Miotto, nella città del mosaico, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di Folkest 2011. Nell’ampia sala, numerosi i rappresentanti della stampa locale e nazionale, artisti, operatori culturali e socio-politici del territorio. Ad aprire la successione degli interventi, l’assessore regionale alla cultura, Elio De Anna, che ha posto l’accento sulla necessità –in questo periodo di crisi economica - di programmare gli interventi culturali attraverso una serie di collaborazioni fra tutte le realtà territoriali per ottimizzare gli sforzi comuni. L’assessore non ha mancato di sottolineare come Folkest rappresenti una realtà fondamentale nel panorama regionale, degna della massima attenzione da parte delle istituzioni. Ha fatto seguito l’intervento del sindaco di Spilimbergo, Renzo Francesconi, che ha segnalato Folkest come una realtà capace di coinvolgere un’intera città con eventi di qualità all’insegna della musica per tutti, rinnovando di conseguenza la disponibilità dell’amministrazione comunale a supportare la manifestazione. Gli interventi successivi sono stati orientati a illustrare le collaborazioni di Folkest sul territorio, a cominciare da quella con la Cooperativa sociale Itaca, il cui presidente Leo Tomarchio ha ribadito l’importanza della sinergia tra l’universo della musica e quello del sociale – un rapporto quello tra Itaca e Folkest giunto all’edizione numero 11 -. Quest’anno la Coop friulana è capofila di un partenariato dedicato agli “Amori boliviani”, progetto speciale di Folkest che gode del

patrocinio dell’Università salesiana della Bolivia di La Paz e che il 30 luglio vedrà in piazza Duomo a Spilimbergo una straordinaria prima edizione della “Festa dell’Indipendenza Andina” di Perù e Bolivia e a seguire il concerto “Amori bolivariani”. Un progetto di solidarietà internazionale quello gestito dall’associazione Braccia Aperte onlus e teso a creare un ponte concreto tra i due continenti, i cui ricavi andranno per il completamento nella costruzione di una scuola per i bambini orfani, abbandonati e maltrattati di Monteagudo. Nel solco della tradizione anche la collaborazione con il Comune di Pordenone, giunta al sesto anno consecutivo, tutta dedicata alla sensibilizzazione sui temi della salute mentale. Non sono poi mancati riferimenti anche a Fondazione Crup e Bcc S. Giorgio e Meduno, entrambe impegnate con Generali a sostenere il festival. Il direttore artistico di Folkest, Andrea Del Favero, oltre a illustrare brevemente il programma, ha posto l’accento sulle numerose collaborazioni artistiche che caratterizzano questa edizione del festival: nel suo intervento particolare rilevanza è stata assegnata alla partecipazione di Folkest alle iniziative in partnership con Unesco e Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua per una serie di interventi programmati in Slovenia e a Fontanafredda. L’intervento di Emanuele Bertossi, autore dell’immagine di Folkest 2011, e un’applaudita esibizione del cantautore Edoardo De Angelis, che sarà uno dei protagonisti del festival, hanno concluso l’evento. www.folkest.com


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Amori Boliviani a folkest

Il bello della musica è che quando ti colpisce non senti dolore

(Bob Dylan)

Spilimbergo Di palco in palco, di sala in sala, di osteria in osteria, ci siamo trovati a fare i conti con i capelli che imbiancano e a renderci conto che, dopo essere stati i primi a re-interpretare la musica di tradizione popolare in situazioni non di funzione (quindi non legate ai vecchi riti della civiltà contadina, all’interno della quale buona parte di questa musica era nata e sopravviveva fino agli anni Settanta del Novecento), abbiamo visto modificarsi anche l’atteggiamento del pubblico ai concerti, con ricambi generazionali e, in un certo senso, fisiologici. E, contrariamente a quanto tante Cassandre avrebbero voluto, il folk in generale e anche la musica friulana (e non semplicemente in friulano) ha dimostrato di saper sopravvivere mantenendo piuttosto alto il livello delle proposte da parte dei diversi soggetti che vi lavorano. Tutto questo senza alcun aiuto televisivo, perché in Italia nulla sembra esistere che non passi attraverso la Tv! Il rischio più grosso è sempre quello di prendersi troppo sul serio. Quando gli anni passano e ti ritrovi ancora su un palco con il tuo strumento musicale preferito tra le mani a suonare musica che alcune generazioni di gente della tua terra hanno tramandato prima di te, beh... se poi anche la gente ti applaude quel rischio può essere forte! Allora è importante rimettersi in gioco e in discussione, ritornare alla radice, all’origine, alla forma più semplice. E’ questo che da qualche anno ci proponiamo di fare con la Fieste da Sedon, in un magico luogo della memoria e denso di storia come il castello di Ragogna (grazie al Comune di Ragogna e alla Provincia di Udine che ce lo permettono e ci sostengono). Allora vi sembra giusto ragionare con termini da mercato anche rispetto alla musica popolare, che in qualche modo continua a dimostrare di essere vicina al cuore della gente, piaccia o non piaccia? E statisticamente non si può dire che il folk non venda, anzi... Certo è che se in Friuli non s’inizierà a pensare seriamente a un diverso approccio scolastico, il rischio di asfissia per mancanza di ricambio può essere in agguato. La musica folk è stata traghettata in nuove funzioni; nei prossimi vent’anni si tratterà di pensare con-

cretamente al futuro, così come è stato fatto in tutte le realtà musicalmente più all’avanguardia in Europa. Noi, intanto pensiamo alla nostra terra, che non vuol dire soltanto alla cultura o alle culture in essa presenti, ma anche alle future emergenze alle quale ci troveremo di fronte: in primo luogo quindi a una corretta cultura delle acque, nuova frontiera dell’umanità. Non solo nelle aree desertificate della terra, ma anche nel nostro piovoso Friuli e nell’Europa intera. Per questo stiamo lavorando a una serie di progetti insieme con partner prestigiosi come l’Unesco e il Centro internazionale Civiltà dell’Acqua per una serie d’interventi, già iniziati lo scorso anno con il fiume Drava, che proseguiranno con la produzione di una suite musicale dedicata alla Sava e a una minoranza di origine veneta presente a Plostina, nella Slavonia croata, che verrà presentata l’1 giugno alla conferenza internazionale sulla Sava a Brdo in Slovenia e poi nel corso della manifestazioni dedicate ai Sapori delle Acque a Fontanfredda, che ospiterà in una unica, eccezionale serata, questa speciale produzione il 27 agosto. Per questo abbiamo iniziato una serie di collaborazioni con altre manifestazioni che hanno una simile sensibilità, I Suoni della Montagna, un festival ideato dal sassofonista Daniele D’Agaro e radicato nella Val Degano, una delle più affascinanti valli alpine del Friuli, e il Guitar RendezVous di Pieve di Soligo e Conegliano. Visto che abbiamo parlato della Carnia, ci piace sottolineare come questa regione storica, che già fu la culla dell’innovativo progetto di decentramento culturale attuato nel 1980, veda di nuovo una forte presenza di spettacoli di Folkest, così come la Bassa Friulana: si tratta di due aree che soffrono un po’ di abbandono, vista la rinnovata tendenza all’urbanesimo culturale notata negli ultimi tempi in regione. In questo nostro toccare tutto il territorio e collaborare con il nostro territorio abbiamo dato vita da quest’anno a una serie di punti d’incontro, promozione e informazioni, che saranno delle vere e proprie aree-Folkest anche nel corso dell’anno, che si chiameranno Folkest Point. Andrea DEL FAVERO


Amori Boliviani a folkest

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Folkest 2011

Il Programma Anteprima Folkest

7 luglio – 1 agosto

Venerdì 1 Luglio, ore 21,15 Udine, piazzale del Castello

LA GIALLA COTOGNA D’ISTANBUL (concerto a pagamento)

Paolo Rumiz, Moni Ovadia, ALfredo Lacosegliaz

Fieste da Sedon

Mercoledì 13 Luglio, ore 21,15 San Giovanni al Natisone, Villa de’ Brandis Chiriké (Sudamerica / Italia) Mercoledì 13 Luglio, ore 21,15 Variano (Basiliano), collina di Variano

Tony Maude & The Knights of Friuli (Inghilterra / Friuli)

Sabato 2 Luglio, ore 21,15 - San Pietro di Ragogna (Ragogna), Castello

Giovedì 14 Luglio, ore 21,15 Capodistria, piazza Carpaccio At First Light (Irlanda)

Domenica 3 Luglio, ore 16,00 - San Pietro di Ragogna (Ragogna), corte e salone del Castello, LA FIESTE DA SEDON

Venerdì 15 Luglio, ore 21,15 Tolmezzo, piazza Mazzini Brown (Italia), Willie Nile (Usa)

Folkest, Programma

Capodistria, piazza Carpaccio Esma Rdzepova (Macedonia)

Giovedì 7 Luglio, ore 21,15 Cassacco, Castello corte Interna Marianne Green (Irlanda / Danimarca)

Sabato 16 Luglio, ore 21,15 Raveo, località campetti sportivi Harduo (Friuli), Nosisà (Friuli)

Venerdì 8 Luglio, ore 21,15 Rigolato, piazza Durigon Marianne Green (Irlanda / Danimarca)

Meduno, palazzo Colossis

LA FIESTE DA SEDON

Colloredo di Prato (Pasian di Prato), Polifunzionale Palmley - Holland (Inghilterra)

Compagnia Daltrocanto (Campania)

Domenica 17 Luglio, ore 21,15 Crevatini, Estivo Comunità degli Italiani Compagnia Daltrocanto (Campania)

Gemona, Castello

Girotondo d’Arpe (Italia)

Salars (Ravascletto), piazza G. B. Da Pozzo Cantodiscanto (Italia)

Sabato 9 Luglio, ore 21,15 Campeglio (Faedis), Villa Accordini Palmley - Holland (Inghilterra)

Martedì 19 Luglio, ore 21,15 Coseano, piazza Largo Municipio Sirventes (Italia)

Porcia, villa Correr - Dolfin Marianne Green (Irlanda / Danimarca)

Mercoledì 20 Luglio, ore 21,15 Ronchis di Latisana, osteria da Omero Alan Reid & Rob Van Sante (Scozia)

Domenica 10 Luglio, ore 21,15 Villa Santina, Parco Intercomunale

Tony Maude & The Knights of Friuli (Inghilterra / Friuli)

Sedegliano, Corte Perusini - Rinaldi

Lou Tapage (Piemonte)

Lunedì 11 Luglio, ore 21,15 Castions di Zoppola (Zoppola), cortile Casa Coi Palmley - Holland (Inghilterra) Martedì 12 Luglio, ore 21,15 Udine, piazzale del Castello John Mellencamp (Usa) - (concerto a pagamento) Aquileia, piazza Capitolo Tony Maude & The Knights of Friuli (Inghilterra / Friuli)

San Daniele del Friuli, chiesa di Santa Maria della Fratta - (concerto a pagamento) Vincenzo Zitello (Italia) Giovedì 21 Luglio, ore 21,15 Artegna, collina di San Martino

Alan Reid & Rob Van Sante (Scozia) Pordenone, Piazza XX Settembre

Durkovic e i Fantasisti del Metrò (Italia / Romania) Travesio, Piazza XX Settembre

Matching Ties & Tir na nog (Irlanda / Usa / Germania)

Venerdì 22 Luglio, ore 21,15 Papariano (Fiumicello), via Nazionale


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Amori Boliviani a folkest

Branco Selvaggio (Italia) Pontebba, Teatro Italia

Matching Ties & Tir na nog (Irlanda / Usa / Germania)

Piano d’Arta (Arta Terme), piazzale chiesa Santo Stefano Alan Reid & Rob Van Sante (Scozia) Sabato 23 Luglio, ore 21,15 San Giorgio di Nogaro, parco di Villa Dora Matching Ties & Tir na nog (Irlanda / Usa / Germania) Cercivento, campo di volo

Matteo Segrado (Friuli), Calicanto (Veneto) Spilimbergo, Il Caseificio, piazzetta Walterpertoldo

LE VIE DEL TE’

Ovaro, località Aplis Chiriké (Sudamerica / Italia) Domenica 24 Luglio, ore 21,15 Moggio Udinese, piazza Pertini Nosisà (Friuli) San Pietro al Natisone,

Matching Ties & Tir na nog (Irlanda / Usa / Germania)

Lunedì 25 Luglio, ore 21,15 Portogruaro, piazza della Repubblica - (concerto a pagamento) Mau Mau (Italia) Martedì 26 Luglio, ore 21,15 Ruda, cantine Rigonat Chiriké (Sudamerica / Italia) Udine, piazzale del Castello - (concerto a pagamento) Davide Van De Sfroos (Lombardia) Mercoledì 27 Luglio, ore 21,15 Goricizza , corte Bazàn Strepitz (Friuli)

Folkest in Festa a Spilimbergo

Giovedì 28 Luglio, ore 21,15 Spilimbergo, piazza Garibaldi Danças Ocultas (Portogallo) a seguire, musica nei locali storici del centro di

Spilimbergo

Venerdì 29 Luglio Spilimbergo, Piazza Duomo, ore 21,30

Edoardo De Angelis - Sale di Sicilia (Italia) Spilimbergo, Piazza Garibaldi ore 21,15 Paolo Tofani (Italia) ore 22,45 D’Agaro / Zanchini / Ottolini (Italia)

Spilimbergo, Torre Orientale ore 21,10 Rocco Burtone, Arno Barzan, Ludovica Burtone (Italia) ore 23,00 Cantsilena (Lazio) Sabato 30 Luglio Spilimbergo, Piazza Duomo ore 21,15 Edoardo De Angelis - Te la ricordi Lella (Italia) ore 22,15 Amori Bolivariani (Sudamerica) Taller Experimental de Musica Andina e Alberto Chicayban Spilimbergo, Piazza Garibaldi ore 21,15 Secondo a nessuno (Emilia Romagna) ore 22,45 Bandorkestra55 (Italia) Sabato 30 Luglio Spilimbergo, Torre orientale ore 19,00 Arnwill (Italia) ore 21,10 Koralira (Sicilia) ore 23,00 W.I.N.D. (Italia) Domenica 31 Luglio Spilimbergo, piazza Duomo ore 21,30 Dohl Foundation (India / Inghilterra) Spilimbergo, piazza Garibaldi ore 11,30 Filarmonica Città di Spilimbergo (Italia) ore 21,15 Mu-Roots / Special Folkest Edition (Italia) ore 22,45 Max Manfredi (Italia) Spilimbergo, Torre orientale ore 19,00 Young 8 Folk (Piemonte) ore 21,10 Jimi Barbiani Band (Italia) ore 23,00 Almoraima (Puglia) Lunedì 1 Agosto, ore 21,15 Spilimbergo, piazza Duomo - (concerto a pagamento) Harduo (Italia), Steve Hackett (Inghilterra) Il programma può subire variazioni. Eventuali modifiche saranno prontamente comunicate attraverso www.folkest.com Concerti a Pagamento Acquista i biglietti dei concerti di Folkest 2011 direttamente on-line su www.folkest.com oppure li puoi trovare nelle rivendite del circuito TicketOne (www.ticketone.it) e Azalea Promotion (www.azalea.it) Ufficio Informazioni Il servizio informazioni di Folkest è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,30 alle 13 e dalle 15 alle 19. Da giovedì 7 luglio anche il sabato e la domenica, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 17. Tel & fax +39 0427 51230 - info@folkest.com Segreteria Folkest, viale Barbacane 17, 33097 Spilimbergo (PN)


attualità

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Struttura socio riabilitativa modello

Inaugurato il Csre di Tavagnacco Una risposta ai bisogni delle persone più fragili

Tavagnacco Il Csre - Centro socio riabilitativo educativo - di Tavagnacco inaugurato lo scorso 21 maggio alla presenza dell’assessore regionale alla Salute e Politiche sociali, Vladimir Kosic. Trattasi di un Centro diurno che rientra nell’ambito dei servizi delegati per l’handicap che l’Azienda Sanitaria n. 4 “Medio Friuli” gestisce per conto dei Comuni. Il Centro accoglierà fino ad un massimo di 25 persone adulte con disabilità diversificata, attualmente sono 22 gli utenti che si sposteranno dal Centro diurno di via Carnia a Feletto. I lavori di ristrutturazione ed ampliamento dello storico edificio - l’ex asilo parrocchiale costruito nel 1913 e che ospitò scuola di disegno, cinema e anche un teatro - che sorge sulla collina più suggestiva dal punto di vista paesaggistico di tutto il comprensorio, sono stati possibili grazie ad una sinergia istituzionale modello tra Amministrazione comunale e Azienda sanitaria. Il Csre è stato realizzato infatti grazie al finanziamento regionale di 1 milione 300 mila euro che ha consentito di coprire per la gran parte i costi della ristrutturazione dell’edificio (iniziati nel 2008 a cura dell’Associazione temporanea di impresa formata dalle ditte Fabbro Vanni di Codroipo e Friulana Costruzioni di Sedegliano) costata complessivamente 2 milioni 400 mila euro. I restanti fondi sono stati investiti dal Comune di Tavagnacco che ha contribuito con 514 mila euro e dai comuni del Medio Friuli (altri 570 mila euro). Ulteriori 400 mila euro sono stati reperiti dai fondi di bilancio dei Servizi per l’handicap gestiti in delega dall’Ass 4. Il personale è composto da cinque educatori, dipendenti dell’Ass, e tre operatori socio-assistenziali della Cooperativa Itaca che garantiranno il servizio dalle 8 alle 16, dal lunedì al venerdì (trasporti, mensa ed attività di riabilitazione compresi). Il centro, ha spiegato nel corso dell’inaugurazione il direttore generale dell’Ass 4, Giorgio Ros, fa parte di una rete che comprende 26 strutture diurne che accolgono circa 350 utenti e 13 strutture residenziali (cioè di assistenza diurna e notturna) con circa 120 utenti. Il Centro gravi gravissimi di via Gervasutta a Udine ha iniziato ad operare proprio in questi giorni. Ros ha ricordato che nei dieci anni nei quali l’Azienda sanitaria ha gestito i servizi dell’handicap per conto dei Comuni appartenenti ai distretti di Udine, Cividale, Tarcento, San Daniele e Codroipo, gli assistiti sono passati da 282 a 455 e le strutture da 17 a 40.

Il Centro di Tavagnacco è comunque una struttura modello che consentirà di svolgere in forma integrata con la comunità locale servizi educativi e riabilitativi e di affidare alcuni spazi ai servizi sociali del Comune o all’associazionismo locale. Al piano terra sorge una grande sala polifunzionale che potrà essere utilizzata per conferenze pubbliche, feste o rappresentazioni. Al primo piano, invece, si trovano gli spazi per la lettura, per i computer e un ufficio. Nel piano interrato, invece, ci sarà spazio per la palestra, i laboratori e l’area delle emergenze. Nella struttura adiacente, di nuova costruzione, sono state realizzate unità abitative, dotate di sala e cucinino, camera e bagno, che avranno la funzione di alloggi protetti. Il nuovo Centro socio riabilitativo ed educativo è dimostrazione della capacità di un territorio di porre al centro dell’interesse di una comunità la risposta ai bisogni delle persone più fragili, permettendo loro una vita di dignità, partecipazione, presenza. Lo ha sottolineato l’assessore regionale Vladimir Kosic inaugurando assieme al sindaco Mario Pezzetta, al direttore generale dell’Ass 4 Giorgio Ros, alla coordinatrice socio sanitaria Federica Rolli, alla responsabile dei Servizi per l’handicap Annamaria Zuppello, e all’assessore provinciale Adriano Piuzzi, la struttura che ha riconvertito lo storico asilo sulle colline di Tavagnacco in un moderno centro per i servizi integrati in campo socio sanitario. Un centro moderno, ma rispettoso della storia e della destinazione sociale a cui era stato vincolato fin dagli inizi del secolo scorso, e che proprio per questo potrà diventare modello per l’assistenza territoriale che l’Amministrazione regionale sta cercando di rafforzare in tutto il Friuli Venezia Giulia. ‘’Avere al centro del paese, sulle colline più alte e luminose, in un giardino soleggiato, questo centro significa dare anche simbolicamente luce ai diritti e ai bisogni inevasi per molto tempo delle persone bisognose di maggiore cura’’, ha commentato Kosic che ha poi richiamato nel corso della cerimonia di inaugurazione le linee annunciate dalla Regione in merito alla riforma sanitaria. Una riforma di cui vi è necessità, ha ribadito Kosic, perché i bisogni di salute e assistenza cambiano nel tempo, e che non guarderà solo i numeri ma soprattutto interpreterà il distretto come ‘’casa della salute’’, luogo di regia per rispondere ai bisogni del territorio in un rapporto molto più stretto con i sindaci che potranno esprimere le loro competenze non solo sul settore sociale ma anche su quello sanitario. Fonte: Regione Fvg

Inaugurato il Csre di Tavagnacco (2) Tavagnacco I nostri ragazzi, in particolar modo Dario e Fabiola, aspettavano da molto l’evento, curiosi di conoscere la nuova struttura, di vedere la nuova collocazione e di

festeggiare l’evento. Pronti dal mattino presto ci siamo recati numerosi a Tavagnacco. Fin dai primi sguardi i ragazzi hanno apprezzato il nuovo centro. All’arrivo tutti hanno notato il bel giardino, e il panorama suggestivo. Entrati a “curiosare” l’interno ampio e confortevole,


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attualità

l’impressione è stata molto positiva. Fabiola si è subito interessata alla cucina, ha osservato il forno, i vari armadi, le vetrate. Dario era più interessato al numero di stanze, alla presenza di molte terrazze ampie e confortevoli. Al piano terra una grande sala polifunzionale che potrà essere utilizzata per conferenze pubbliche, feste o rappresentazioni. Al primo piano, invece, gli spazi per la lettura, per i computer e un ufficio. Nel piano interrato, invece, la palestra, i laboratori e l’area delle emergenze. La cerimonia di inaugurazione vera e propria ha visto gli interventi di molte autorità: l’assessore regionale a Salute e Politiche sociali, Vladimir Kosic, il sindaco

Mario Pezzetta, il direttore generale dell’Ass 4 Medio Friuli Giorgio Ros, la coordinatrice socio sanitaria, Federica Rolli, la responsabile dei Servizi per l’handicap, Annamaria Zuppello, e all’assessore provinciale Adriano Piuzzi. I ragazzi sono stati chiamati in prima persona a partecipare all’evento. Conclusa la cerimonia ci siamo spostati alla vicina sagra di Tavagnacco dove, per festeggiare l’evento, abbiamo pranzato tutti assieme. I ragazzi si sono divertiti, hanno mangiato a sazietà passando un pomeriggio in compagnia di amici e familiari. Villa Veroi

L’arte conquista il centro storico

Pavesiamo Portogruaro E ci parla dell’Italia

Portogruaro Dal 2 al 19 giugno l’arte conquisterà il centro storico di Portogruaro per parlarci dell’Italia. La mostra si svolge lungo corso Martiri della Libertà, la via principale di Portogruaro, e sfrutta gli innumerevoli cavi tesi tra le facciate dei palazzi. Coinvolti circa 30 artisti, locali e non, a ognuno dei quali viene “assegnato” un cavo. All’artista il compito di elaborare, creare, realizzare un’opera che si ispiri al tema della celebrazione dell’Unità d’Italia. Ogni lavoro sarà appeso ad uno dei sunnominati cavi, ottenendo così una via ricca di “bandiere”, cariche non solo di un alto valore estetico, ma anche capaci di raccontarci, da molteplici punti di vista, come oggi si viva la nostra Unità. Artisti coinvolti Christian Segatto - Daniela Rizzetto - Pierpaolo Febbo - Silvia Lepore - Fulvia Spizzo - Gianni Pasotti - Marisa Bidese - Laura Piovesan - Sabina Romanin - Guerrino Dirindin - Daniele Pinni - Graziano Negri - Leda Nas-

simbeni - Tizzi Da Gorizzo - Franca Battain - Nicola Artico - Toni Vianello - Renzo Cevro-Vukovic - Stefano Orsetti - Cipart – Astra - Fernando Garbellotto - Manuela Toselli - Mario Vignando - Catia Liani - Monica Ferro - Gianni Pignat - Silvia Pignat - Marco Tracanelli - Maba – Marakanda.

Settima edizione per il tradizionale evento a Udine

Torneo di calcio a sette “Giorgio Molaro”

Dall’1 al 3 luglio le squadre della salute mentale si incontrano sul rettangolo del Nove Udine Da venerdì 1° luglio a domenica 3 luglio si svolgerà a Udine, presso la consueta sede del Parco di Sant’Osvaldo, la settima edizione del torneo di calcio a sette intitolato a “Giorgio Molaro”, manifestazione realizzata dalla Polisportiva E’ Vento Nuovo di Udine con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, il sostegno del Dipartimento salute mentale di Udine e della Cooperativa sociale Itaca.

Come sempre il torneo di calcio, che richiama da tutto il territorio nazionale realtà che utilizzano lo sport come mezzo principe nell’attività di superamento delle barriere sociali e di lotta allo stigma, si inserisce nel programma della “Festa D’Estate” al Parco di Sant’Osvaldo, iniziativa che si pone l’obiettivo di animare questo stupendo polmone verde situato in zona centrale a Udine attraverso proposte di spettacoli, iniziative culturali, animazione per bambini e visite guidate.


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La bacheca Regolamento per la fruizione dei servizi di conciliazione dei tempi di lavoro e dei tempi della famiglia a favore delle socie e dei soci della Cooperativa Itaca 7 MAGGIO 2011

Pordenone La Cooperativa Itaca, al fine di facilitare la conciliazione dei tempi della famiglia e dei tempi di lavoro, ha stanziato € 30.000 da destinarsi a servizi per le proprie socie ed ai propri soci, da fruirsi nel periodo maggio 2011 – aprile 2012. Il presente Regolamento disciplina le condizioni e le modalità di accesso a tali agevolazioni. Servizi in cui è possibile fruire delle agevolazioni e numero beneficiari Di seguito vengono riportate le tipologie di servizi in cui è possibile richiedere le agevolazioni ed il numero massimo di aventi diritto. Ogni socio avente diritto potrà esprimere in ordine decrescente le proprie priorità. Verrà data risposta alle domande dei richiedenti sulla base della graduatoria di cui ai punti successivi. Ogni socio potrà accedere ad una sola agevolazione. Servizi per la conciliazione Punti Doposcuola Nido Stiro e Centro Scuola Badante verdi centro gioco lavanderia diurno infanzia Buono singolo

100 € 100 €

500 € 100 €

250 €

250 €

250 €

Persone beneficiarie

20

10

10

14

20

Totale budget

2000 2000

2500

3500

5000

20

100

5000 10000

Modalità e tempi di presentazione della domanda Per poter concorrere alla assegnazione dei servizi di conciliazione è necessario far pervenire, entro e non oltre il 30 giugno dell’anno in corso, apposita domanda presso la sede centrale della Cooperativa Itaca (vicolo Selvatico 16, fax 0434 -253 266, oppure scrivendo a sportellosoci@itaca.coopsoc.it ). I moduli potranno essere ritirati anche nelle varie sedi

della Cooperativa Itaca o scaricate dal sito www.itaca. coopsoc.it nella sezione “sportello soci”. La graduatoria degli aventi diritto verrà stilata entro il 30 luglio 2011. Gli aventi diritto verranno avvisasti tramite comunicazione in busta paga. Destinatari delle agevolazioni Le agevolazioni sono riservate alle socie ed ai soci della Cooperativa Itaca, aventi: • almeno un anno di anzianità alla data di approvazione del presente Regolamento (07/05/11) • almeno una delle situazioni sotto riportate - Familiare a carico con invalidità/disabilità - Genitore anziano con invalidità (anche fuori nucleo familiare) - Figli a carico (fino a 14) Criteri di accesso alle agevolazioni L’accesso alla fruizione delle agevolazioni è basato sui seguenti criteri: A) Genitore unico affidatario del proprio figlio - 20 punti B) Socio con familiare a carico con invalidità certificata (anche genitore fuori il nucleo familiare) – 20 punti C) Anzianità di servizio - massimo 30 punti D) Situazione economica (ISEE = indicatore situazione economica equivalente) – massimo 30 punti La determinazione dei punteggi di cui alle lettere C e D avverrà nei seguenti modi: C) 40 : x = anzianità massima tra i richiedenti anzianità socio richiedente

:

D) 30 : x = ISEE minimo tra i richiedenti : ISEE socio richiedente


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bacheca

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Modalità di erogazione delle agevolazioni In riferimento ai servizi di conciliazione, la Cooperativa Itaca darà la priorità alla erogazione di servizi propri (Nido, punti verdi, doposcuola, ecc.). In subordine provvederà alla erogazione della agevolazione sottoforma di voucher. Lo sconto nei servizi gestiti dalla Cooperativa Itaca o l’eventuale voucher dovrà essere goduto entro e non oltre la fine di aprile 2012, previa presentazione di fatture o altri documenti giustificativi di spesa uguali o

superiori al voucher da erogare. Gli eventuali voucher verranno erogati dalla Cooperativa Itaca entro al fine di giugno 2012. Comitato di garanzia La graduatoria degli aventi diritto verrà stilata dalla Referente delle pari opportunità in collaborazione con l’Ufficio risorse umane e verrà approvata dal Consiglio di amministrazione della Cooperativa Itaca

Domanda per la fruizione dei servizi di conciliazione dei tempi di lavoro e tempi della famiglia a favore delle socie e dei soci della Cooperativa Itaca 7 MAGGIO 2011

La/il sottoscritta/o (nome e cognome) ____________________________________________ chiede di poter partecipare all’assegnazione dei servizi di conciliazione riservati ai soci e alle socie della Cooperativa Itaca per l’anno 2011-2012

Dichiara di aver letto e di accettare interamente il REGOLAMENTO PER LA FRUIZIONE DEI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI LAVORO E TEMPI DELLA FAMIGLIA A FAVORE DELLE SOCIE E DEI SOCI DELLA COOPERATIVA ITACA (condizione necessaria per partecipare) �SI �NO Di avere un o più figli di età inferiore a 14 anni �SI �NO di essere unico affidatario del proprio figlio (fino a 14 anni) �SI �NO di avere un parente nel nucleo familiare o un genitore (anche fuori nucleo) con invalidità/disabilità certificata �SI �NO

Richiede Di poter accedere alle agevolazioni di cui al regolamento per la fruizione dei servizi di conciliazione E’ possibile esprimere più di una preferenza mediante la numerazione delle opzioni da 1 – prima preferenza – a 7 – ultima preferenza.

Servizi

Ordine di preferenza (da 1 a 7)

Punti verdi Doposcuola centro gioco Nido Stiro e lavanderia Centro diurno Scuola infanzia Badante

Allega(1) Il modello ISEE inerente l’ultima dichiarazione dei redditi effettuata �SI �NO Il certificato “Stato di famiglia” �SI �NO Eventuale dichiarazione di invalidità di un genitore o di un familiare a carico �SI �NO Luogo e data ____________________ Firma ________________________ “Informativa ai sensi dell’art. 13 del Dlgs 196/2003”: autorizzo il trattamento dei dati riportati in questo modulo Luogo e data ____________________ Firma ________________________ Nel caso non venga allegata la certificazione ISEE, lo “Stato di famiglia” o l’eventuale dichiarazione di invalidità di uno dei genitori, non verranno attribuiti i punteggi relativi alle rispettive opzioni


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Regolamento per la fruizione dei servizi di cura ai minori a favore delle socie e dei soci della Cooperativa Itaca 26 MAGGIO 2011

Pordenone La Cooperativa Itaca, al fine di facilitare la conciliazione dei tempi delle famiglia e dei tempi di lavoro, riserva alle proprie socie ed ai propri soci, a condizioni economiche di favore, alcuni posti all’interno di alcuni nidi da essa gestiti. Il presente Regolamento disciplina le condizioni e le modalità di accesso a tali agevolazioni. Servizi in cui è possibile fruire delle agevolazioni ( ovvero i servizi “convenzionati”) Per l’anno scolastico 2011-2012, vengono riservati alle socie ed ai soci della Cooperativa Itaca n. 4 posti, di cui n. 2 all’interno del servizio “Farfabruco” di Pordenone (Viale Treviso, 4B e n. 2 presso il nido “Arca di Noè” di Gorgo di Latisana (via D. Manin, 33), di cui uno riservato ai residenti nel comune di Latisana. Modalità e tempi di presentazione della domanda Per poter concorrere alla assegnazione dei posti riservati alle soci e ai soci è necessario far pervenire, entro e non oltre il 15 giugno dell’anno in corso, apposita domanda presso la sede centrale della Cooperativa Itaca (vicolo Selvatico, 16, fax 0434 -253 266). I moduli potranno essere ritirati nelle varie sedi della Cooperativa Itaca o scaricate dal sito www.itaca.coopsoc.it nella sezione “sportello soci”. Criteri di accesso alle agevolazioni Le agevolazioni sono riservate ai figli ed alle figlie delle socie e dei soci della Cooperativa Itaca. Ogni socia/o può fare domanda in uno dei nidi in cui sono attive le agevolazioni per solo un figlio. L’accesso alla fruizione delle agevolazioni è basato sui seguenti criteri:

1. l’anzianità associativa con la Cooperativa Itaca (massimo 40 punti); 2. la condizione di unici affidatari del figlio per il quale si presenta domanda (massimo 30 punti); 3. la situazione economica (massimo 30 punti). La determinazione dei punteggi (x) per i 4 criteri avvierà nei seguenti modi: 1. 40 : x = anzianità massima : anzianità socio richiedente “Anzianità massima” tra i presentatari della domanda in un determinato nido 2. 30 punti se si è unici affidatari del proprio figlio 3. 30 : x = ISEE minimo : ISEE socio richiedente “ISEE minimo” tra i presentatari della domanda in un determinato nido le/i socie/i che otterranno i punteggi più altri avranno diritto ad usufruire, previa sottoscrizione di specifico contratto con la Cooperativa Itaca, della retta agevolata. La /il socia/o che dovesse dimettersi dalla Cooperativa Itaca durante l’anno scolastico, pur mentendo il diritto di lasciare la /il propria/o figlia/o all’interno del nido, dovrà pagare l’intera somma e non potrà, quindi, più godere della retta agevolata. Quantificazione sconto Lo sconto per le/i socie/i è quantificato, rispetto alla retta vigente nel corso dell’anno per il quale si fa domanda, nel seguente modo: 25% per il “Farfabruco” di Pordenone 40% per “L’Arca si Noè” di Gorgo. La differenza di percentuali è dovuta alla differente retta pagata nei due nidi. Per quanto non previsto nel presente regolamento di rimanda al Regolamento dei vari nidi ed alle normative vigenti.

Domanda per la fruizione dei servizi di cura ai minori a favore delle socie e dei soci della Cooperativa Itaca 26 MAGGIO 2011

La/il sottoscritta/o (Nome e Cognome) ____________________________________________ Chiede di poter partecipare all’assegnazione di un posto a retta agevolata presso (indicare solo una scelta): � Il “Farfabruco” di Pordenone � “L’Arca si Noè” di Gorgo � Residente in Latisana � Non residente in Latisana

Dichiara 1) di aver letto e di accettare interamente il REGOLAMENTO PER LA FRUIZIONE DEI SERVIZI DI CURA AI MINORI A FAVORE DELLE SOCIE E DEI SOCI DELLA COOPERATIVA ITACA (condizione necessaria per partecipare) � SI � NO 2) di essere unica/o affidataria/o della/del figlia/o per il quale si presenta domanda; �SI �NO


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Allega(1) Il modello ISEE, come certificazione della situazione economica �SI �NO

“Informativa ai sensi dell’art. 13 del Dlgs 196/2003”: autorizzo il trattamento dei dati riportati in questo modulo

Luogo e data ____________________

Luogo e data ____________________

Firma ________________________

Firma ________________________

(1) Nel caso non venga allegata la certificazione ISEE, non verranno attribuiti i punti relativi al parametro “situazione economica”.

Il Fundraising

Una doppia sfida per le Cooperative sociali A Roma un corso dal 22 al 24 giugno

Roma È una sfida doppia, perché non è basata solo sulla necessità di adottare – finalmente! – le tecniche e le strategie di fund raising che utilizza il resto del non profit. Ma è una sfida che riguarda anche il riposizionamento strategico della propria identità sociale e di quella dei servizi e delle attività che le cooperative realizzano. È una sfida da accettare perché l’incontro fra la cultura della donazione e la storia della cooperazione sociale è lo sbocco naturale di un percorso di anni, favorito dalla cultura della cooperazione sociale in continuo movimento e in continua ricerca, dalla crisi dello stato sociale per come è stato conosciuto in passato (con risorse economiche solo pubbliche a favore degli enti del non profit) e da un’offerta formativa di sempre più alto profilo, che sta delineando nuovi scenari e rappresentando un reale modello di welfare mix (risorse aggiuntive anche da aziende, individui e fondazioni). Cofinanziamento con il fund raising per le cooperative sociali La sfida per la cooperazione consiste nell’offrire, come in passato, servizi innovativi e sostenibili che rappresentano un valore aggiunto per la Comunità, prevedendo l’elemento del cofinanziamento attraverso il fund raising in aggiunta alle risorse pubbliche. È il momento di inventare una nuova politica sociale al di là di quanto il Pubblico investe nei servizi. Non un modello sostitutivo delle politiche pubbliche nei servizi, ma un modello in cui gli enti non profit siano coprotagonisti nella creazione di servizi in una posizione sempre meno sussidiaria rispetto all’Ente pubblico. I valori della cooperazione sociale nelle strategie di fund raising La Cooperazione sociale può riuscire in questa sfida

spendendo i propri valori: il rispetto di tutte le persone, della loro storia e della loro unicità nel mondo; il costante sostegno alla evoluzione di ogni essere umano anche e soprattutto di quelli con capacità fisiche e psichiche limitate; mostrando la propria mission che consiste nel creare benessere e coesione sociale, cioè le fondamenta della convivenza civile e della tenuta della Comunità, attraverso servizi diffusi e capillari alle persone. Senza i valori e la mission della cooperazione sociale non può esistere sviluppo sociale ma solo degrado e povertà, un vuoto in cui neanche lo Stato e le aziende possono sopravvivere. Ma senza questi valori e questa mission (che vanno oggi rafforzati) è impossibile anche guardare ad una vera e solida strategia di fund raising della cooperazione sociale. Fundraising per le coperative sociali: il corso Il corso “Fund raising: una sfida per le cooperative sociali” organizzato a Roma dal 22 al 24 giugno dalla Scuola di Roma Fund-raising.it indaga sull’identità sociale della cooperazione e sul posizionamento attuale in funzione delle strategie di fund raising. A differenza di quanto si vuole far credere il fund raising non è una tecnica di raccolta (almeno non è solo questo) ma pone al centro i valori e la mission delle organizzazioni non profit quali fattori determinanti per ottenere sostegno sociale da donatori e partner privati e pubblici. Oggi i donatori chiedono alle organizzazioni non profit di essere portatrici di valori in cui riconoscersi e di essere efficaci nei servizi per cui viene chiesto il sostegno. E a questa aspettativa devono rispondere anche le cooperative sociali. Giosuè PASQUA

“Fund raising: una sfida per le Cooperative sociali” Il corso Roma Al centro del corso non solo le tecniche di raccol-

ta di donazioni ma anche e soprattutto le strategie di sostenibilità delle cooperative in un contesto caratterizzato da forti sfide e cambiamenti. Il corso


eventi è specificatamente rivolto alle cooperative sociali e intende affrontare in modo innovativo il tema della sostenibilità economica-finanziaria di questo tipo di organizzazioni. La crisi della finanza pubblica, l’evoluzione dei sistemi di welfare sociale e di partnership tra pubblico, privato e non profit, la scarsa consuetudine dei mercati privati a finanziare i servizi erogati dalle cooperative insieme ad altri fenomeni sociali e culturali impongono alle cooperative di affrontare in modo più strategico il tema del fund raising. Il corso, proprio per la sua forte impronta “strategica” è rivolto principalmente ai dirigenti delle cooperative, ai quali è chiesto di svolgere un ruolo primario nelle politiche di fund raising delle proprie organizzazioni. Docenti del corso saranno Giosuè Pasqua, uno dei

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più importanti fundraiser nel settore delle cooperative, promotore di molte iniziative nel campo della cooperazione sociale, quale la Rete Penelope di Roma e Massimo Coen Cagli, direttore scientifico della Scuola di Fundraising di Roma e fondatore di Fund-raising.it, network di professionisti che da alcuni anni è impegnato in una ricerca sui differenti modelli di fund raising in relazioni alle caratteristiche delle organizzazioni, tra le quali, per l’appunto, le cooperative sociali. Grazie alla collaborazione con Legacoop Lazio, le cooperative aderenti hanno il 20% di sconto (e quindi la quota invece che € 696 iva inclusa sarà € 580 iva inclusa). Per ottenere lo sconto basterà sulla scheda di iscrizione che trovate sul sito della scuola (www.scuolafundraising.it) inserire il codice offerta Legacoop

La Ctrp ospita il quinto festival internazionale

“Parola nel mondo” a Fossalato Porte aperte alle parole di Pace

Portogruaro Giornata di festa lo scorso venerdì 20 maggio presso la comunità terapeutico riabilitativa protetta di Fossalato ospitante il quinto festival internazionale di poesia “Parola nel mondo” che abbraccia con parole di pace ed eventi molte città del mondo tra le quali Portogruaro. La manifestazione ha visto partecipi gli ospiti della Ctrp e della Comunità Alloggio con rispettivi familiari, buona parte dello staff operante in comunità, ospiti dei gruppi appartamento, molti operatori del Csm di Portogruaro e ben tre assessori del Comune di Portogruaro: Anna Maria Foschi alla cultura, Andrea Costa all’associazionismo e Irina Drigo alle politiche giovanili. Alla festa hanno partecipato anche un buon numero di rappresentanti di associazioni del territorio. La serata, iniziata con un’ottima grigliata amorevolmente cucinata dagli operatori del Csm in collaborazione con il personale della Ctrp e il sostegno di alcuni ospiti, si è protratta con un reading poetico a sottofondo musicale con alla chitarra Marco Pasian ed al contrabbasso Paolo Mazzoleni. Un piccolo concerto dal vivo è stato offerto dalla band “Ulisse e i Ciclopi” che con il loro Furlan Rock hanno piacevolmen-

te rallegrato la cena, tra sorrisi di approvazione e divertimento degli ospiti. Una serata di condivisione che all’interno della comunità apre le porte alla realtà del mondo esterno proponendo un mix tra divertimento e cultura con l’obbiettivo di dare voce alla pace. Il festival, infatti, con partenza dal Sud America propone una serie di eventi ed iniziative a sfondo culturale al fine di sensibilizzare le persone circa il tema della pace, coinvolgendo un ampio spettro di popolazione. Negli sguardi degli utenti della Comunità di Fossalato sono emersi un vivace interesse ed un’avida curiosità: l’aria di festa aleggiava sin dalle prime ore del pomeriggio, quando sono iniziati i preparativi tra gli sguardi incuriositi e partecipi degli ospiti. L’augurio è che simili eventi possano ripresentarsi sia per la promozione del tema di fondo, la pace, che per la sensibilizzazione della popolazione nei confronti di realtà diverse dal comune affinché anche le persone che vi trascorrono tanto del loro tempo, affette da patologie psichiatriche, possano pian piano integrarsi con le realtà esterne alla comunità. Alessia


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eventi

La società dal punto di vista dei bambini

“Voglio un mondo… diritto”

La scuola dell’infanzia Sacro Cuore alla Settimana delle Scuole San Stino di Livenza Ogni anno il Comune di Santo Stino di Livenza promuove una settimana dedicata alle scuole durante la quale tutti gli istituti di ogni ordine e grado presentano delle attività aperte alla cittadinanza. Anche quest’anno la scuola dell’infanzia Sacro Cuore ha partecipato alla “Settimana delle Scuole” presentando uno spettacolo teatrale dal titolo “Voglio un mondo… diritto”, messo in scena dai bambini. Si è voluto, con questa rappresentazione, guardare la nostra società dal punto di vista dei bambini, una società dove tutto e tutti sono al proprio posto… ma forse non tutto è proprio “diritto”, rispettoso. Rispettoso soprattutto dei bambini e del loro diritto di essere bambini. L’invito a tutti i presenti è stato ad imparare ad ascoltarli, a capirli e a ricordare anche tutti quei bambini che non hanno diritto ad un sì: “sì puoi giocare”, “sì, non

preoccuparti, ci sono io”, “ sì ti voglio bene!”. Cercando di capire e cercando di far capire, sognando e volendo far sognare, cantando e cercando di rapire i presenti con i canti dei bambini, si sono enunciati i diritti precisi e innegabili dei bambini di tutto il mondo, che siano l’alfa e l’omega di una società civile e giusta. Lo spettacolo, che è stato una rassegna musicale sui diritti umani, si è concluso con un’enunciazione dei principali diritti all’infanzia che ha visto la partecipazione delle famiglie e dei professionisti che assieme ai bambini sono saliti sul palco a rappresentare i diversi diritti enunciati: il diritto alla famiglia, il diritto al gioco, il diritto alla sicurezza, il diritto alla salute, il diritto alla protezione, il diritto alla casa… Lo spettacolo è stato l’occasione per incontrare tutte le famiglie e per un reciproco scambio di auguri di una buona estate. Le insegnanti della scuola d’infanzia Sacro Cuore

Il teatro è strumento di pace e comprensione tra le genti

“I me(n)teoropatici” sul fronte del palco

Applaudito debutto con Emozioni confuse al teatro Antelao di Valle di Cadore Auronzo

C’era una volta, nel lontano Oriente, un uomo che dormiva con la bocca aperta. Una notte, un serpente s’infilò nella sua bocca e dopo essersi sistemato comodamente nello stomaco dell’uomo, ne divenne il padrone, imponendogli la sua volontà e privandolo così della sua libertà. Per molti anni, l’uomo si sottomise alla volontà del serpente, facendo e pensando tutto quello che il serpente voleva e pensava, senza mai

ribellarsi, senza mai desiderare la libertà, senza mai fare un tentativo per riconquistarla. Alla fine successe che persino il serpente si annoiò di un servo così ubbidiente e, stufo, una notte, semplicemente, se ne andò. Il mattino dopo, l’uomo si accorse che il serpente se n’era andato e che quindi poteva, nuovamente, pensare e agire con la sua testa. Era libero. Era libero e smarrito. Abituato a servire, a non pensare, a non decidere, a non agire, a non


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avere volontà propria, adesso non sapeva cosa farsene di questa libertà ritrovata. In fondo, pensava, non era così male evitare la fatica di pensare, di usare la propria mente. La libertà gli sembrava, ora, un luogo vuoto ed egli stesso si sentiva vuoto, poiché il serpente, andandosene, si era portato via il senso della sua misera esistenza che consisteva nell’essere servile e ubbidiente. Ora, davanti a lui, si stendeva una lunga strada gialla, non sarebbe stato facile percorrerla. Lungo essa lo attendevano prove, pericoli, incontri. Forse percorrendo quella strada avrebbe trovato o ritrovato la sua storia e la sua natura di essere libero e pensante. La storia comincia ora. Questa è un’antica favola orientale riportata a suo tempo da Franco Basaglia in un articolo. Noi l’abbiamo usata come introduzione al nostro lavoro teatrale e l’abbiamo interpretata come una metafora della malattia mentale che ci limita la capacità di “volere”, di decidere e di fare le scelte che ci competono. Abbiamo pensato che la malattia ci toglie, soprattutto, il piacere di pensare e di usare la nostra mente in libertà. E’ vero che, forse, non siamo mai del tutto liberi mentalmente, ma invece siamo condizionati da molti fattori ambientali. La malattia aggiunge al condizionamento esterno, un pesante limite interno. Finalmente lo scorso 26 marzo, la nostra compagnia “I me(n)teoropatici” ha debuttato con questo lavoro intitolato “Emozioni confuse”. Il testo è liberamente tratto e rielaborato dal “Mago di Oz” al quale abbiamo aggiunto qualcosa rubato a Shakespeare, oltre che storie ed emozioni nostre. Abbiamo scelto la data del 26 marzo in maniera tale che la stessa coincidesse con la Giornata mondiale del teatro. E’ stato un traguardo raggiunto dopo tre anni di lavoro, di prove, d’impegno nella costruzione delle scenografie

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- per le quali abbiamo creato un’officina di scenografia -, di laboratorio teatrale nel quale abbiamo cercato di apprendere le tecniche fondamentali del lavoro dell’attore. Il debutto è avvenuto al teatro “Antelao” a Valle di Cadore e con un certo stupore da parte nostra abbiamo apprezzato un notevole afflusso di spettatori. Per la messa in scena ci sono voluti ben 15 attori, una regista, il tecnico del suono, quattro aiutanti in quinta. Alla fine, grande girotondo finale e poi, finalmente, gli applausi entusiasti del pubblico, che noi abbiamo ripagato con altrettanti applausi e inchini e con un bel rinfresco finale. Proprio per sottolineare la concomitanza del nostro debutto con la Giornata mondiale del teatro, prima dell’apertura del sipario, Giorgia, un’attrice della compagnia “Lavori in corso”, che ci è stata sempre molto vicina, ha letto il messaggio che nello stesso giorno è stato letto in tutti i teatri del mondo. Esso affermava l’importanza del teatro e la possibilità di usarlo come strumento di pace e di comprensione tra le genti. Poi anche l’autorità locale, ossia il sindaco di Valle, ha preso la parola per ricordare l’impegno da parte dei Comuni nel sostenere l’attività di ogni tipo di compagnia teatrale, incoraggiandoci a continuare. Infine gentilmente invitato, ha parlato anche il dott. Candeago, primario del servizio Diagnosi e cura. Nel suo intervento ha rilevato l’importanza dello strumento teatro, la sua valenza nel combattere lo stigma e tutte le forme di travisamento della diversità, vista attraverso la lente di una normalità troppo spesso solo sbandierata. Durante la redazione del testo, un operatore ci ha regalato questa frase di W.S. (William Shakespeare, ndr) che è stata messa come frontespizio del copione: “Tutto il mondo è un palcoscenico e tutti gli esseri umani non sono che attori; hanno le loro entrate e le loro uscite e un solo uomo, durante la sua vita, recita molte parti”(“As you like it”).


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Noi l’abbiamo adottata perché ci sembra che la possibilità di “recitare” (leggi vivere) più ruoli sia uno dei “sintomi” della libertà. Mentre l’impossibilità di “recitare” ruoli diversi, sembra un sintomo di limitazione per tutti, a vol-

te esasperato dalla sofferenza della mente. Firmano gli attori (in ordine alfabetico): Alberto, Aldo, Annamaria, Arianna, Donatella, Primo, Stefania, Tiziana

Socializzazione e promozione dell’autonomia

Una giornata da… mus!

Altro che Laguna, al Riu di Sudri un piano B da sogno Sutrio Da diversi anni il Servizio sociale dei Comuni della Carnia ha attivato un percorso in collaborazione con l’Anffas Alto Friuli che prevede gite mensili con lo scopo di favorire la socializzazione tra i ragazzi disabili e promuovere la loro autonomia. Così gli educatori di Itaca, con i preziosissimi volontari, ogni mese si avventurano, insieme ai ragazzi, in destinazioni diverse alla scoperta del territorio. La fortuna però non è sempre dalla nostra parte. Infatti, dopo non essere riusciti a trovare un furgone in un’uscita precedente, nell’ultima impresa siamo riusciti a fare di meglio: non abbiamo trovato... il treno! Certo per uno sciopero e non per colpa nostra, ma il risultato non cambia. E così le potenti menti, con grande impegno, hanno organizzato un piano “b” degno di nota in poche ore. Grazie alla super-disponibilità di Chiara, la titolare dell’azienda agricola “Riu dal Mus” di Sutrio, è stato possibile sostituire egregiamente la meta prevista precedentemente, cioè Venezia. Tutto ciò ad ulteriore conferma che le risorse del territorio sono un potente alleato per tutti noi operatori. Ed eccoci così pronti alla partenza, tutti in tenuta sportiva e scarpe da ginnastica; qualche chilometro (non senza tappa pipì) ed arriviamo dai nostri nuovi amici,

che ci salutano con un caloroso “Iih-ooooh”! Non è un nuovo slang giovanile, bensì l’antico verso dei “mus”, cioè degli asini. Dopo un’iniziale attività di conoscenza con Camilla, Falco, Santina, Vladimiro ed Isabella, in cui Chiara ed i suoi collaboratori (tra cui la nostra collega Manuela ed il neo-marito) ci hanno spiegato come comportarci con gli asini, abbiamo iniziato a prendere confidenza con gli animali spazzolandoli e conducendoli all’interno del recinto. Ci siamo così guadagnati il pranzo, con l’accompagnamento musicale dal vivo della “Sburlino Band” ed i balli sotto al tavolo di due allegre galline (vere). Così, a pancia piena e con asini alla mano, siamo partiti per la passeggiata lungo le strade del paese, avendo l’onore di accompagnare per la prima fuori dall’azienda agricola l’asinello Falco. Il solleone ci ha tenuto compagnia per tutto il tempo, dandoci un’abbronzatura degna di una giornata a Lignano accompagnata all’immancabile arrossamento del “copino” di molti. Non finiremo mai di ringraziare per la disponibilità Chiara, Daniele, Manuela ed Andrea, che oltre ad averci organizzato questa bellissima giornata, hanno anche instaurato un bellissimo rapporto con i ragazzi. Alessandro, Ilaria e Matteo


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Percorso a prova di anziani

La Sarcinelli sul Canal Grande

E a pranzo ospiti del Circolo sottufficiali della Marina militare Cervignano del Friuli Beh, inutile dirlo, Venezia è un’incantevole città… va visitata per forza… con qualsiasi scusa… E’ con queste convinzioni che siamo riusciti ad accompagnare una ventina di anziani della Casa di riposo Sarcinelli in visita a questo storico e sempre affascinante centro. Seppur molto bella, è comunque una città vecchia e pertanto piena ahimè di barriere architettoniche… portare un disabile a Venezia è davvero difficile! Ma qui alla Sarcinelli non ci siamo demoralizzati e grazie all’aiuto di persone che Venezia la conoscevano bene, siamo riusciti a creare un percorso a prova di disabili (o quasi), anche perché la voglia dei nostri anziani di rivisitare una città che avevano visto in gioventù era tanta e noi abbiamo fatto di tutto per riuscire ad accontentarli. Sveglia presto, la partenza dalla struttura è prevista per le ore 8, con i nostri mezzi siamo arrivati fino al porto di Santa Marta dove, per gentile concessione della Capitaneria di porto di Venezia, abbiamo potuto parcheggiare proprio di fronte alla fermata dell’imbarcadero. Ore 10.30 imbarco

sul traghetto n 1 che, attraverso il Canal Grande, ci ha regalato l’opportunità di visitare Venezia dall’acqua…. ha tutt’altra prospettiva. Siamo scesi dopo circa 40 minuti di spettacolare panorama alla fermata dell’Arsenale, dove ad accoglierci c’era il responsabile del Museo storico navale (1° maresciallo Mangano), il quale con grande cordialità ci ha permesso di visitare il Museo, facendoci anche da guida e raccontandoci vita, morte e miracoli delle imbarcazioni storiche presenti. Terminata la visita, siamo stati ospiti per il pranzo al Circolo sottufficiali della Marina militare dove, nonostante il rigore che contraddistingue gli ambienti in divisa, siamo stati trattati con grande cordialità e affetto. Terminato il pranzo, abbiamo ripreso il vaporetto e abbiamo potuto rivedere il meraviglioso panorama che Venezia offre dal mare. E, un po’ a malincuore, siamo tornati a Cervignano. E’ stata la prima volta che io come animatrice ho organizzato una gita così lontana… credo che non ce l’avrei fatta se non avessi avuto il supporto morale della coordinatrice Itaca, Lenny, e l’aiuto fisico di tutti gli operatori e volontari che mi hanno accompagnato in questa idea. Vorrei ringraziare infatti Michele, Renzo, David, Alessandra, Loredana, Laura e Adriano. Inoltre non posso dimenticare la cortesia del personale della Marina militare, in particolare il luogotente Mastore, il 1° maresciallo Barbato, il 1° maresciallo Benvenuto ed il 1° maresciallo Mangano del Museo storico navale. Caren MONTE

Vuoi contribuire a La Gazzetta?

Invia il tuo articolo, meglio se corredato da immagini in allegato jpg, a: f.dellapietra@itaca.coopsoc.it oppure al fax 0434 253266. Per informazioni chiama il 348 8721497. Il termine ultimo per il numero di luglio è

lunedì 27 giugno alle ore 9.

Ricordo a tutti/e che le immagini a corredo dei vostri articoli NON vanno impaginate all’interno del file word, ma devono essere inviate in allegato jpg (via mail) o consegnate a mano.


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Basta tagli, ora diritti! Sussidiarietà, non scaricabarile! Il nostro Paese sta attraversando una grave crisi, che ha portato via posti di lavoro e risparmi, in molti casi spingendo persone e famiglie verso la povertà e l’insicurezza. Nonostante le difficoltà molti hanno continuato a lavorare per mantenere la coesione sociale e per garantire che i problemi comuni non producessero lacerazioni sociali né condannassero molte persone ad essere marginalizzate. A fronte di questo il Governo ha continuato ad operare tagli massicci alla spesa, riducendo e talvolta azzerando le risorse per il sociale. Nel 2008 i fondi nazionali per le politiche sociali erano oltre i 2,5 miliardi, nell’anno 2011 ammontano a soli 538 milioni di euro: un taglio dell’80%. Ciò significa riduzioni e chiusure di servizi, diritti negati ai cittadini, rischio di disoccupazione per molti lavoratori e per tante persone svantaggiate, e problemi che tornano a scaricarsi per intero sulle famiglie. Ora è venuto il momento di dire basta. Sosteniamo la centralità della persona e crediamo nella possibilità di dare voce a ciascuno dando opportunità e garantendo diritti. Affrontare la crisi solo “tenendo a posto i conti”, senza

affrontare riforme e investire in ciò che garantisce un autentico sviluppo è suicida e condanna l’Italia al declino. Il Terzo Settore non chiede per sé, ma per tutti i cittadini, a partire da quelli più in difficoltà esclusi dalla comunità oppure a rischio di esclusione. E, prima di chiedere, offre il suo contributo di azione volontaria, di professionalità sociale, di innovazione a fianco delle persone. Le politiche sociali sono un investimento nel futuro del Paese, tanto più preziose quanto più esso è in difficoltà. Eppure l’Italia investe in esse meno di quanto si investa nel resto d’Europa. Anzi le considera un costo e le taglia senza criterio. La nostra capacità di tirare la cinghia e di trovare soluzioni dignitose per assicurare diritti alle persone si sta esaurendo: senza un cambiamento si avvia la liquidazione del welfare italiano e si cancellano i tanti sforzi fatti per costruire sussidiarietà. Governo, Regioni ed Enti Locali debbono fare ciascuno la propria parte e decidere quale futuro vogliono per il nostro Paese. Noi abbiamo fatto e faremo la nostra parte, ma non vogliamo essere presi in giro.

Rinnovare e rilanciare le politiche sociali per un nuovo patto sociale per il futuro del paese CHIEDIAMO • La definizione dei” livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali”, come previsto dalla nostra Costituzione (art. 117). • Un forte investimento nelle politiche sociali, attraverso un congruo aumento delle risorse destinate al sociale, all’educazione e alla scuola, da connettere alla reale esigibilità dei livelli essenziali. • Una reale e concreta applicazione del principio di sussidiarietà previsto dalla Costituzione (art. 118) e dalla legge 328/00 sul sistema dei servizi sociali, che dia un effettivo riconoscimento di pari dignità alle organizzazioni della società civile; • Una misura universalistica di sostegno al reddito contro la povertà e un concreto aiuto a ridurre i rischi di vulnerabilità sociale;

• La definizione del Piano Nazionale per la Famiglia e il suo adeguato finanziamento; • Il rilancio del Servizio Civile Nazionale, quale esemplare esperienza di cittadinanza attiva dei giovani, con investimenti coerenti. E OCCORRE • Scegliere le priorità nel gestire le risorse piuttosto che i tagli lineari, intervenendo sia sul fronte delle entrate (in particolare con la leva fiscale e la lotta all’evasione) sia sul fronte delle uscite (riduzione degli sprechi, riduzione delle spese militari…). • Declinare al meglio il percorso federalista, responsabilizzando tutti per ridurre le disparità nel Paese e per riqualificare la spesa pubblica.

• Il ripristino del fondo per le non autosufficienze e il suo potenziamento;

• Potenziare e innovare le politiche sociali orientandole al benessere e alla ricerca della felicità, dando protagonismo alle persone, alle famiglie, ai corpi sociali.

• Adeguato finanziamento del Piano Nazionale Infanzia e Adolescenza e un adeguato ripensamento delle Politiche Giovanili

• Ridefinire ruoli e compiti degli Enti Pubblici e il loro rapporto con i cittadini attivi e gli attori sociali secondo il principio di sussidiarietà.


formazione

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COOP Associazione Nazionale Cooperative Consumatori; ANCeSCAO Associazione Nazionale Centri Sociali Comitati Anziani e Orti; ANCOS Associazione Nazionale Cooperative Sociali; ANFFAS; ANOLF - Associazione Nazionale Oltre le Frontiere (da fascia A a C dal 9/12/08); ANPAS - Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze; ANSI Associazione Nazionale Scuola Italiana; ANTEAS - Associazione Nazionale Terza Età Attiva per la Solidarietà; APICI; ARCI ; ARCI Ragazzi; ARCI Servizio Civile; ASI CIAO; Associazione AMBIENTE E LAVORO; Associazione Santa Lucia; AUPTEL Associazione delle Università Popolari della Terza età e dell’Età Libera; AUSER – RisorsAnziani - Associazione per l’AUtogestione dei SERvizi; AVIS - Associazione Volontari Italiani del Sangue; CdO Opere Sociali; CIPSI Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale; CISP - Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli; CNCA - Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza; CNESC Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile; COCIS - Coordinamento Ong per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo; COMUNITA’ di CAPODARCO; COMUNITA’ EMMANUEL; Confederazione Nazionale MISERICORDIE D’ITALIA; CSI Centro Sportivo Italiano; CTG Centro Turistico Giovanile; CTS Centro Turistico Studentesco e giovanile ; EMMAUS Italia; ENPA Enta Nazionale Protezione Animali; ETSI Cisl Ente Turistico Sociale Italiano; EVAN Ente Volontariato Anspi Nazionale; FAIRTRADE ITALIA; Federazione SCS – CNOS (Servizi Civili Sociali – Centro Nazionale Opere Salesiane); FederConsumatori; FEDERSOLIDARIETA’ – CONFCOOPERATIVE; FENALC federazione Nazionale Liberi Circoli; FIDAS - Federazione Nazionale Associazioni Donatori Sangue; FIMIV; FISH Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicapp; FITeL Federazione Italiana Tempo Libero; FITUS - Federazione Italiana di Turismo Sociale; FOCSIV - Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario; Fondazione ANT Italia onlus; Fondazione EXODUS; INAS ; INTERSOS Organizzazione umanitaria per l’emergenza; LA GABBIANELLA; LEGACOOPSOCIALI ; LEGAMBIENTE; MCL Movimento Cristiano Lavoratori; Mo.VI Movimento di Volontariato Italiano; MODAVI Movimento delle associazioni di Volontariato Italiano; MOIGE Movimento italiano Genitori; Movimento Consumatori; PGS Polisportive Giovanili Salesiane; PROCIV ARCI - Protezione Civile Arci; TOURING CLUB ITALIANO; U.S.ACLI - Unione Sportiva ACLI; UICI - Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti; UISP - Unione Italiana Sport Per tutti; UNPLI Unione Nazionale Pro loco d’Italia

- Le organizzazioni aderenti alla Campagna I diritti alzano la voce Antigone, Arci, Arciragazzi, Associazione Città visibile, Associazione Familiari Alzheimer Pordenone Onlus, Associazione Welcome, Auser, Centro Iniziative e Ricerche Euromediterraneo (Cirem) - Napoli, Cittadinanzattiva, Comitato Diritti Civili delle Prostitute, Comunità Saman, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca), Emmaus Italia, Erit Italia, Eurocare Italia, Federazione Internazionale “Città sociale” - Campania, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish), Federazione Italiana Organismi per le Persone senza Dimora (fio.PSD), Federazione Scs/Cnos - Salesiani per il sociale, Forum Droghe, Ires Campania, Jesuit Social Network (Jsn) Italia, Lunaria, Movi, Movimento Rinnovamento democratico, Solidarietà e Cooperazione - Cipsi.

Aderiscono all’appello:

- Le organizzazioni aderenti al Forum nazionale del Terzo Settore A.GE. - Ass. It. Genitori; ACLI - Associazioni Cristiana Lavoratori Italiani; ACSI Associazione Centri Sportivi Italiani; ACTIONAID INTERNATIONAL; ADA Associazione per i Diritti degli Anziani; ADICONSUM; AGCI Solidarietà; AGESCI - Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani; Ai.Bi. - Associazione Amici dei Bambini; AICS - Associazione Italiana Cultura e Sport; AISM - Ass. Italiana Sclerosi Multipla; ANBIMA - Ass. Naz. Bande Italiane Musicali Autonome; ANCC

Per comunicare la propria adesione: - Invia una mail a segreteria@idirittialzanolavoce.org specificando il nome, cognome e/o l’organizzazione se l’adesione è titolo collettivo.

Formazione (1)

Aggiornamenti di primo soccorso e corsi per addetti e responsabili al settore alimentare

Pordenone

L’attività formativa di Itaca in tema di sicurezza e igiene alimentare prosegue nel mese di giugno con diverse iniziative programmate su più sedi. CORSI DI AGGIORNAMENTO DI PRIMO SOCCORSO L’attestato di primo soccorso ha validità di tre anni, trascorsi i quali va effettuato l’aggiornamento di 4 ore. Il corso di aggiornamento è riservato a personale con attestato di primo soccorso in scadenza (con 8 mesi di periodo “finestra” dalla data di scadenza), e si terrà in diverse edizioni: • Sede di Udine presso Lega Cooperative FVG via Cernazai 8 • martedì 21 giugno dalle ore 9.30 alle ore 13.30 • Sede di Pordenone presso Coop. Itaca vicolo Selvatico 16 • mercoledì 22 giugno dalle ore 14.00 alle ore

18.00 • Sede di Gorizia presso Residenza Protetta via Vittorio Veneto 72 • mercoledì 15 giugno dalle ore 9.00 alle ore 13.00 CORSO PER ADDETTI AL SETTORE ALIMENTARE - SISTEMA HACCP Gli operatori addetti alla preparazione, somministrazione, distribuzione degli alimenti devono ricevere adeguata preparazione igienico-sanitaria prima dell’inizio dello svolgimento dell’attività lavorativa ed essere aggiornati con la periodicità prevista. Il corso, della durata di 3 ore, si rivolge agli operatori che debbano conseguire o debbano aggiornare l’attestato di addetto al settore alimentare. Per le edizioni che coinvolgono operatori che lavorano in Veneto, segnalare i nominativi all’ufficio formazione almeno con un mese di anticipo, per permettere le comunicazioni previste agli organi di controllo. • Sede di Pordenone presso Coop. Itaca vicolo


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formazione

Selvatico 16: • lunedì 13 giugno dalle ore 15.00 alle ore 18.00 • Sede di Portogruaro presso Porto dei Benandanti piazzetta S. Andrea 2: • lunedì 20 giugno dalle ore 15.00 alle ore 18.00 • Sede di Auronzo di Cadore presso ufficio Itaca piazzale Osterra 7: • giovedì 7 luglio dalle 9.00 alle 12.00 CORSO PER RESPONSABILI DEL SETTORE ALIMENTARE - SISTEMA HACCP I responsabili dell’elaborazione e della gestione della procedura di autocontrollo e del funzionamento delle pertinenti guide devono ricevere un’adeguata formazione per l’applicazione dei principi del sistema Haccp. L’obbligo formativo ha cadenza quinquennale e il corso ha una durata di 8 ore. La figura di “responsabile” è

valida solo in Friuli Venezia Giulia. • Sede di Pordenone presso Coop. Itaca vicolo Selvatico 16 • giovedì 23 giugno e lunedì 27 giugno dalle 9.00 alle 13.00 Per segnalare nominativi o fare richieste contattare l’ufficio formazione in sede a Pordenone o inviare una mail a: formazione@itaca.coopsoc.it Gli attestati conseguiti sono registrati digitalmente nel programma anagrafica di Itaca, consentendo il monitoraggio della durata della validità della formazione, mentre la copia cartacea sarà archiviata nella cartellina nominativa del lavoratore presso la sede legale della Cooperativa. Ulteriore copia è conservata presso la sede di lavoro. L’originale viene consegnato al lavoratore. Ufficio formazione

Formazione (2)

Corsi in partenza per gli educatori di Pordenone Pordenone

ESSERE EDUCATORI: la relazione con le famiglie

ESSERE EDUCATORI: i disturbi dell’apprendimento PRIMO INCONTRO: 14/06/2011 - Analisi dei bisogni formativi dei corsisti, Inquadramento legislativo e teorico dei disturbi dell’apprendimento - Il ruolo dell’educatore professionale (relatrice Dott.ssa Vetrano Michela) SECONDO INCONTRO: 21/06/2011 - Prerequisiti, Dislessia, disortografia, disgrafia (relatrice Dott.ssa Marcuzzi Elena) TERZO INCONTRO: 22/06/2011 - Disturbo della comprensione, produzione del testo scritto, difficoltà o disturbo di apprendimento dei bambini stranieri (relatrice Dott.ssa Vetrano Michela) QUARTO INCONTRO 28/06/2011 - Discalculia e disturbo della risoluzione dei problemi (relatrice Dott.ssa Marcuzzi Elena) QUINTO INCONTRO: 29/06/2011 - ADHD e funzioni esecutive (relatrice Dott.ssa Vetrano Michela) SESTO INCONTRO: 5/07/2011 - Strumenti compensativi e misure dispensative (relatrice Dott.ssa Marcuzzi Elena) SETTIMO INCONTRO:12/07/2011 - La metacognizione. Le competenze e le modalità operative dell’educatore professionale alla luce della lex 170, 8 ottobre 2010 (relatrici Dott.ssa Marcuzzi Elena e Dott.ssa Vetrano Michela)

Il corso si pone l’obiettivo di dare utili strumenti agli educatori nell’approccio con le famiglie. Tali tecniche sono utili per lavorare con i genitori al fine di migliorare le relazioni con i figli e affrontare efficacemente i problemi educativi e per costruire nel bambino una maggiore tolleranza alla frustrazione. I contenuti del corso faranno riferimento alle modalità di interazione genitore-bambino e spiegazione dei principi di gestione comportamentale, alle tecniche specifiche per individuare i comportamenti negativi, mirando a correggerli, integrarli e sostituirli con altri più realistici ed adeguati, prevedere probabili e future difficoltà comportamentali, applicare i principi della modificabilità del comportamento, ponendosi sia dal punta di vista del bambino che dell’educatore-genitore. PRIMO INCONTRO: 06/06/2011 relatrice Dott.ssa Fornasier Laura SECONDO INCONTRO: 13/06/2011 relatrice Dott.ssa Fornasier Laura TERZO INCONTRO: 20/06/2011 relatrice Dott.ssa Fornasier Laura Chiara PIZZATO Ufficio Formazione

Formazione (3)

Competenze minime nei processi di assistenza alla persona Esami finali per edizioni di Pordenone e Udine

Pordenone Nei giorni 24 giugno e 27 giugno dalle 9.00 alle 18.00 si svolgeranno gli esami finali del corso Competenze minime nei processi di assistenza alla persona, rispettivamente per le edizioni di Pordenone e Udine. Ai colleghi che stanno frequentando con impegno e costan-

za il corso, della durata di 200 ore, iniziato a dicembre scorso, auguriamo il positivo superamento dell’esame e l’ottenimento del relativo attestato di frequenza, che ha valore di credito formativo per il successivo conseguimento della qualifica di operatore socio-sanitario (Oss). Cooperativa Itaca


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RICERCA PERSONALE AREA SALUTE MENTALE

Ricerchiamo per Comunità Psichiatrica Fossalta di Portogruaro (VE) Addetta/o all’Assistenza

• Si richiede: Qualifica Operatore Socio Sanitario; esperienza minima nei servizi di assistenza alla persona; possesso di patente B, auto propria. • Si offre: contratto a tempo determinato; part time su turni; applicazione completa del Contratto Nazionale delle Cooperative Sociali.

Ricerchiamo per Comunità Psichiatrica Concordia (VE) Addetta/o all’Assistenza

• Si richiede: Qualifica Operatore Socio Sanitario; esperienza minima nei servizi di assistenza alla persona; possesso di patente B, auto propria. • Si offre: contratto a tempo determinato; part time su turni; applicazione completa del Contratto Nazionale delle Cooperative Sociali.

AREA DOMICILIARE ANZIANI

Ricerchiamo per Servizio di Assistenza Domiciliare Sacile (PN) Addetta/o all’Assistenza • Si richiede: Qualifica settore socio assistenziale; esperienza nei servizi di assistenza alla persona; possesso di patente B, auto propria. • Si offre: contratto a tempo determinato; part time; applicazione completa del Contratto Nazionale delle Cooperative Sociali.

Ricerchiamo per Centro Diurno Romans D’Isonzo (GO) Addetta/o all’Assistenza • Si richiede: Qualifica Operatore Socio Sanitario; esperienza nei servizi di assistenza alla persona; possesso di patente B, auto propria. • Si offre: contratto a tempo indeterminato; part time; applicazione completa del Contratto Nazionale delle Cooperative Sociali, incentivi non contemplati nel Contratto Nazionale.

Sociali, incentivi non contemplati nel Contratto Nazionale.

AREA RESIDENZIALE ANZIANI Ricerchiamo per Casa di Riposo Muggia (TS)

Podologa/o • Si richiede: Laurea Podologia; esperienza minima; possesso di patente B, auto propria. • Si offre: contratto a tempo indeterminato; part time; applicazione completa del Contratto Nazionale delle Cooperative Sociali. Si valutano anche liberi professionisti.

AREA disabilità

Ricerchiamo per Area Disabilità Alto Friuli (UD) Infermiera/e professionale • Si richiede: Diploma o laurea scienze infermieristiche; iscrizione IPASVI; esperienza minima; possesso di patente B, auto propria. • Si offre: contratto a tempo determinato; part time; applicazione completa del Contratto Nazionale delle Cooperative Sociali. Si valutano liberi professionisti.

Ricerchiamo per Comunità per Disabili Gorizia Addetta/o all’Assistenza • Si richiede: Qualifica o diploma settore socio assistenziale; esperienza nei servizi di assistenza alla persona; possesso di patente B, auto propria. • Si offre: contratto a tempo determinato; part time su turni; applicazione completa del Contratto Nazionale delle Cooperative Sociali. Le domande di lavoro vanno inviate ad uno dei seguenti recapiti: Cooperativa Itaca - Ufficio Personale 1. 2. 3. 4.

Vicolo Selvatico n. 16 - 33170 Pordenone e-mail: ricerca.personale@itaca.coopsoc.it Telefono: 0434-366064; Fax: 0434-253266

Ricerchiamo per Centro Diurno Romans D’Isonzo (GO)

Redazione: Fabio Della Pietra - Cooperativa sociale Itaca

Educatrice/ore Anziani • Si richiede: Laurea scienze dell’educazione, educatore professionale, psicologia o diploma con esperienza nei servizi di animazione agli anziani; esperienza minima; possesso di patente B, auto propria. • Si offre: contratto a tempo indeterminato; part time; applicazione completa del Contratto Nazionale delle Cooperative

In copertina: Foto di Letterio Scopelliti Impaginazione / Grafica: La Piazzetta Cooperativa Sociale - Trieste Stampa: Rosso Grafica&Stampa - Gemona del Friuli (Ud) Numero chiuso l’8 giugno alle ore 13.30 e stampato in 1350 copie


“Al di sopra delle vallate, al di là delle differenze” CjargnAlive 25 giugno Tolmezzo


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