7 minute read
Dolomiti Brenta
by ACI
Manuel Sossella sale subito in vetta
Il pilota di Torri di Quartesolo ha conquistato la prima edizione della gara scattata da Andalo, in Trentino, in coppia con il giovanissimo Matteo Zaramella. Aveva deciso di affrontare la competizione per compiere alcuni test con la Hyundai della Friulmotor e invece l'ha addirittura vinta
■ Si è presentato al via senza l'abituale navigatore, chiamando al suo fianco il giovanissimo Matteo Zaramella, poco più di 19 anni, che da qualche tempo lo affianca nei test. E un test sarebbe dovuto essere, il primo Dolomiti Brenta Rally organizzato dalla Power Stage dello scledense Enrico Tessaro, in preparazione del Rally del Taro, valido per l'Irc, torneo al quale punta. Invece per Manuel Sossella la gara con partenza ed arrivo ad Andalo, paese a due passi da Molveno dove nacque ed è sempre vivo il ricordo di Attilio Bettega, è andata ben oltre le aspettative tanto è vero che, tra una prova di assetto e l'altra, se l'è pure aggiudicata. Un inizio inaspettato per il driver di Torri di Quartesolo, una vera e propria “serendipità”, che nelle speciali
all'ombra delle Dolomiti del Brenta puntava a prendere confidenza con la Hyundai i20 R2 messagli a disposizione dalla Friulmotor, giusto per togliersi d'addosso la ruggine e ritrovare la sintonia coi cavalli del motore. Cammin facendo, però, si è accorto che avrebbe potuto lasciare il segno e non si è lasciato sfuggire l'occasione apponendo, già che c'era, la firma nell'albo d'oro del primo Dolomiti Brenta Rally. Il navigatore, per altro, ci ha messo del suo, assecondandolo con le note e rispettando la tabella di marcia, nonostante il timore revernziale nei confronti dell'illustre e medagliato compagno di corsa. Il vicentino ha dato la zampata giusta a partire dalla quarta delle sei prove in programma, incamerando così punti preziosissimi per il Trofeo Aci Vicenza che proprio ad Andalo ha preso le mosse. A monopolizzare la scena, fino alla quarta prova, era stato Matteo Daprà, affiancato da Fabio Andrian su Skoda Fabia Rally2 Evo, al comando, dopo il primo giorno di gara con quattro secondi di vantaggio su Alessandro Battaglin e Selena Pagliarini. Avversario ostico per tutti, il marosticense, anche lui al volante di una Hyundai i 20, che quando c'è da pestare sul gas non fa complimenti. A fermarlo, stavolta, non sono stati gli altri equipaggi ma una sciagurata uscita di strada nel corso del terzo tratto cronometrato denominato “Val Lomasona”. Gran botta e tanta paura per l'equipaggio che fa coppia anche nella vita. Fortunatamente gli accertamenti medici hanno escluso danni, a parte, s'intende, quelli subiti dal mezzo. E una toccata è costata anche a Matteo Daprà la leadership, costringendolo a lasciare “campo libero” a Manuel Sossella, nel corso del primo passaggio sulla “Sporminore”. Il botto ha compromesso l'affidabilità della vettura costringendo il pilota a fermarsi dopo essere retrocesso in terza posizione. Fuori due primi attori come Daprà e Battaglin, sul palcoscenico oltre all'indiscusso Sossella ha recitato da consumato artista Pietro De Tisi, ottima "spalla" Alessio Angeli che, pur essendo un "debuttante" sulla Skoda Fabia Rally 2 Evo, ha messo le mani sull'argento, senza lasciar spazio al resto della rombante compagnia. Sul gradino più basso del podio si sono piazzati gli aretini Roberto Cresci e Fabio Ciabatti (Skoda Fabia Rally2 Evo), attardati da un testacoda nel corso della terza prova speciale, costato quindici secondi. Quarta piazza, invece, per la Skoda Fabia Rally2 di Daniele Tabarelli, affiancato da Mattias Conci, pure lui incappato in una “toccata” nella seconda speciale e, successivamente, rallentato da un calo di potenza del motore nella fase centrale del rally. Grande la soddisfazione, tuttavia, per aver spiccato il miglior tempo nella quinta prova.
Daprà e Battaglin costretti al ritiro mentre lottavano per la leadership. Piazza d'onore per Pietro De Tisi - Alessio Angeli e bronzo per gli aretini Roberto Cresci e Fabio Ciabatti tutti su Skoda Fabia Rally2 Evo
A chiudere la “top five” ci hanno pensato Alessandro Zanolli e Denis Pozzo, su Skoda Fabia Rally2, costantemente nelle zone alte della classifica generale e davanti a tutti nell’ultimo tratto cronometrato. Roberto Daprà, invece, oltre ad aver conquistato il sesto posto, ha fatto sua anche la vittoria nel confronto riservato alle vetture a due ruote motrici. Ha corso in coppia con l'amico Daniel Pozzi, al volante della Ford Fiesta Rally4 con la quale sta affrontando il FIA European Rally Championship, il campionato europeo che lo vedrà coinvolto nelle prove speciali del Rally Islas Canarias. Alle spalle dell'emergente pilota trentino si è posizionato Fabio Farina. Un settimo posto di grandi contenuti, quello del driver, chiamato ad incrementare il feeling con la Peugeot 208 Rally 4, vettura condivisa con Gabriele Zanni al centro di una programmazione articolata sulle strade del Campionato Italiano assoluto Rally. Maurizio Pioner e Bruna Ugolini, pur rallentati nella prima fase di gara da un problema meccanico e da una errata scelta di gomme attuata nella fase centrale del confronto, hanno conquistato l'ottavo posto della generale, precedendo la Renault Clio S1600 di Christian Toscana e Fabio Turco, bravi a reagire ad una débacle meccanica lungo la terza speciale a seguito del contatto con un sasso. La Skoda Fabia Rally2 di Mirco Sellaro e Manuel Campagnolo su Skoda Fabia Rally si sono garantiti l'ingresso nella top ten all’ultima prova prima della bandierina a scacchi. Il primo Dolomiti Brenta Rally è entrato così con tutte le carte in regola nel panorama rallistico nazionale, proponendo tratti cronometrati mai percorsi fino ad oggi dai piloti. Grande la soddisfazione espressa a fine gara dai responsabili di Power Stage, - Enrico Tessaro su tutti - che hanno trovato ottima collaborazione e partner fidati nell'Automobile Club Trento e nelle amministrazioni comunali di Andalo, Cavedago, Campodenno, Comano Terme, Fai della Paganella, Fiavè, Spormaggiore e Sporminore.
Il vincitore ha parole di elogio per il coequipier che ha preso il posto di Gabriele Falzone all'ultimo momento: “galeotto” nell’incontro il dentista
■ "Invece dei soliti test ho preferito misurarmi in una gara vera, grazie all'invito rivoltomi da Enrico Tessaro che del Dolomiti Brenta Rally è l'organizzatore. È stata un'occasione importante per provare la Hyundai i20 R2 della Friulmotor, macchina con la quale affronterò l'International Rally Cup con l'obiettivo di lottare per la conquista del successo finale." Manuel Sossella torna da Andalo con la conferma che la Hyundai è un'ottima vettura e che le sue doti di guida non si sono appannate durante la lunga pausa invernale. "Ho disputato l'ultima gara lo scorso novembre, conquistando il secondo posto nel Città di Schio organizzato sempre da Pawer Stage. In vista del Rally del Taro, in calendario a fine maggio, avevo in programma una serie di prove. L'offerta di Tessaro è caduta a proposito. Mi sono iscritto, ho gareggiato contro avversari tosti e determinati e ho potuto mettere alla frusta una macchina che non conoscevo in quanto quella portata ad Andalo è l'ultima versione della Hyundai i20, identica a quella che guida Giandomenico Basso nelle prove del campionato italiano assoluto. Sono partito tranquillo, senza esagerare, per prendere confidenza col mezzo - aggiunge Sossella - proprio come se stessi affrontando un test. All'inizio ho provato due settaggi differenti, giusto per capire le reazioni. Trovato quello ottimale, ho cominciato a darci dentro, pungolato dai tempi degli avversari e dal fatto che pur correndo con attenzione non ero poi lontano dai vertici. Il percorso insidioso e veloce mi ha solleticato. Così ho mollato gli indugi, aumentando via via il ritmo sino a conquistare la leadership. Ho rischiato di mandare tutto all'aria nella penultima prova quando mi sono girato e la macchina s'è spenta. Ho perso una quindicina di secondi, ma non il comando. La macchina mi ha impressionato - aggiunge il driver vicentino - Telaio e sospensioni sono ottimi; migliorata è anche la coppia. Rispetto alla versione precedente forse il motore ha perso qualcosa in alto per via della coppia, ma i tecnici stanno già lavorando. I meccanici della Friulmotor sono precisi e puntuali. Mi sono trovato bene anche con le gomme Pirelli. Ad Andalo il test è andato oltre le aspettative..." Quanto al suo navigatore in "erba" ha solo parole di elogio: "Sono contento di aver vinto con Matteo al mio fianco. Sarebbe dovuto esserci Gabriele Falzone, ma all'ultimo momento è stato costretto a dare forfait. Ho chiesto a Matteo, che conosco perché mi segue durante i test, se se la sentiva di correre con me. Ha accettato con entusiasmo. Ha solo 19 anni e neanche venti gare alle spalle, però se l'è cavata bene. Alla prima esperienza con una vettura R5 ha trovato la vittoria. Una grande soddisfazione. Matteo vive a Due Carrare, nel Padovano, corre nelle gare per auto storiche al fianco di Alessandro Rampin, che è il mio dentista. È stato proprio Alessandro a farmelo conoscere. In gara è stato tranquillo e preciso. Diventerà un bravo navigatore, ne sono certo. Dal Taro tornerò a far coppia con Gabriele. Corriamo insieme da otto anni e, insieme, ci siamo tolti delle grosse soddisfazioni. Il mio programma prevede, oltre al Taro, anche il Casentino e il Città di Bassano, validi per l'Irc. Chiuderò la stagione quasi sicuramente con il Città di Schio dove lo scorso anno, pur vincendo quattro delle sei prove in programma, sono stato battuto da Efrem Bianco."