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Valsugana
by ACI
Marsura non dà scampo e domina la gara dall'inizio alla fine
Il trevigiano con la Porsche 911 Rsr in coppia con Massimiliano Menin ha tagliato davanti a tutti il traguardo della prestigiosa competizione trentina ritornata a pieni giri dopo la pausa provocata dal Covid
■ Una corsa a senso unico. In testa dall'inizio alla fine, con decisione e coraggio, firmando le prime quattro prove speciali giusto per mettere tra sé e il primo degli avversari oltre un minuto abbondante per poi gestire l'enorme vantaggio sulle ultime due dando così modo prima a Filippo Zanin e poi ad Alessandro Nerobutto la soddisfazione di cogliere due successi parziali. Bernardino Marsura non ha dato scampo agli arrembanti equipaggi calati a Borgo Valsugana con l'intenzione di riportare agli antichi fasti il rally storico sospeso negli ultimi anni per via del Covid. Una gara molto amata dai piloti, quella trentina, allestita con la complicità del Team Bassano comandato da Mauro Valerio, ed anche in questa ripresa i partecipanti sono stati numerosi: ben 93 equipaggi alla partenza. Con la Porsche 911 Rsr Marsura ha fatto quello che ha voluto, ben coadiuvato dal navigatore Massimiliano Menin, già compagno di sfide quando i due correvano i rally moderni con uguale grinta. L'inizio è stato subito elettrizzante perché Andrea Smiderle, "sbarcato" negli storici in coppia con Alberto Bordin, gli è rimasto incollato
Qui: Lucia Zambiasi
e Giorgio Costenaro sul podio e la loro Stratos durante l'Assistenza tra una prova e l'altra;
Grande prestazione di Alessandro Nerobutto e Paolino Oriella con la Ford Escort Rs che hanno conquistato l'argento davanti alle Bmw M3 di Filippo e Massimiliano Zanin
ad appena tre decimi, sfruttando la potenza della Sierra Corsworth pazientemente costruita in due anni, partendo dalla base, con la bravura e l'intelligenza della Promotor di Rubano. I test, affrontati lungo la salita di Altissimo, avevano dato riscontri positivi allo scledense. La Ford, messa alla frusta, non aveva mai accusato problemi di gioventù. Invece in gara il motore s'è messo improvvisamente a "ratare" dopo appena quattro chilometri dalla partenza della seconda speciale, con la classifica in bilico. Per evitare guai maggiori Smiderle ha alzato bandiera bianca preferendo fermarsi. Marsura, liberatosi dell'incomodo avversario, ha così avuto la strada spalancata verso una clamorosa vittoria che né Massimo Zanin e Filippo Zanin, padre e figlio, entrambi su Bmw M3 sono riusciti a contrastare. I due hanno praticamente gareggiato fermando i cronometri su tempi simili ma pur viaggiando velocissimi non sono mai riusciti ad avvicinare la coppia di testa. Costretto alla resa anche il comasco Enrico Volpato, Sordelli il coequipier, tradito dal motore della sua Escort Rs. Dopo la terza prova, Trenca, Marsura aveva già un vantaggio che sfiorava il minuto su Massimo Zanin, coadiuvato alle note da Cristiano Rosina, mentre Andrea Biasiotto, pure lui su Bmw M3, accusava un distacco di 1'22", di poco davanti a Filippo Zanin in coppia con il bassanese Alberto Cerantola. Portato il margine di sicurezza a 1'09" dopo la quarta rilevazione (Spiado), Marsura toglieva quel tanto di gas da permettere a Filip-
Tradito dal motore della sua Ford Cosworth 4x4 lo scledense Andrea Smiderle al debutto nei rally storici
po Zanin di vincere la quinta prova con un decimo su Massimo e 1"7 sul leader. Il capolavoro, però, lo ha fatto Alessandro Nerobutto, nella prova finale, con un tempone che ha sorpreso tutti. Il pilota di casa ha sfruttato tutti i cavalli della sua Ford Escort Rs, rispettando le note dell'amico Paolino Oriella, nell'insolita veste di navigatore, tanto da relegare il secondo, Andrea Biasiotto, a 17"9 e Filippo Zanin, terzo, addirittura a 28"9. Distacchi abissali. Bernardino Marsura, sicuro del risultato messo in cassaforte, s'è preso addirittura il lusso di chiudere a 59"2. Con il successo parziale Nerobutto ha scalato la classifica passando dal quarto al secondo posto assoluto, conquistando così un meritaQui: Pietro Ometto festeggia la sua duecentesima gara
insieme al suo trentesimo compleanno
tissimo e soprendente argento. «Se ci fossero state altre due prove - ha commentato al traguardo il patron della Hawk Racing Club, Filippo Bordignon - il nostro portacolori avrebbe potuto rosicchiare altri secondi ai vincitori. È stato comunque fantastico perché è salito per la prima volta sulla Escort RS solamente al momento delle verifiche, senza avere il tempo di capirne le caratteristiche. Si è migliorato prova dopo prova e lo scratch finale ha confermato il suo potenziale.» Per restare in "Casa Nerobutto", anche Matteo con Cristian Stefani sul
Qui: La Lancia 037 di Scariot; a sinistra: La Bmw M3 di Biasiotto-Lizzi; sopra: Alvise Scremin del Team Bassano all'opera per "assistere" i piloti; sopra a destra: Un momento delle verifiche tecniche
sedile di destra, stava disputando un ottimo rally prima di essere tradito dal cavo dell'acceleratore. Sul podio Marsura ha festeggiato a... bollicine. E di prosecco se ne intende, essendo un produttore di ottimi vini e spumanti in quel di Guia, paese alle porte di Valdobbiadene dove vive. Sul gradino più basso del podio sono saliti Filippo Zanin ed Alberto Cerantola, vincitori nel 4° Raggruppamento. Papà Massimo Zanin ha chiuso al quarto posto, davanti a Biasiotto-Lizzi e a Voltolini-Morelli su Porsche 911 Sc. Settimi Giorgio Costenaro e Lucia Zambiasi con la bellissima Lancia Stratos mentre i fratelli Geronimo e Francesca Nerobutto hanno occupato l'ottava piazza con la Golf Gti. La top ten è stata completata da Tirone-Merendino su Porsche 911 e Iccolti-Ferrarelli finalmente al traguardo con la Ford Sierra Cosworth. Agostino ha guardato con un velo di nostalgia la Porsche 911 Rsr dei vincitori. Un paio di anni fa la vettura era sua. Lorenzo Delladio ha concluso solo al quindicesimo posto, compleci problemi vari, con la Porsche 911 SC ma ha festeggiato il suo navigatore, il bassanese Pietro Ometto che proprio al Valsugana ha tagliato il personale traguardo di 200 rally disputati.A Trent'anni è un record! La prova del Trofeo A112 Abarth Yohokama è stata vinta da Matteo Armellini e Marco Comunello. I due amici hanno preceduto Manuel Oriella e Luca Mengon e Marcogino Dall’Avo e Manuel Piras. Coppa delle scuderie al Team Bassano, argento alla Hawk Racing Club.