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ANDATECI PIANO

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COSA RESTERÀ…

COSA RESTERÀ…

Nella città di Roma, l’automobile non era solo legata all’immagine della libertà di movimento: se già negli anni Settanta il traffico costitutiva un problema, nel decennio successivo sarebbe diventato Il Problema, connesso a quello dei limiti di velocità. Gli anni Ottanta furono infatti anche gli anni della cosiddetta “legge lumaca”, che nel luglio del 1980 impose limiti di velocità di 110 km/h in autostrada e di 90 km/h sulle altre strade extra-urbane (nel 1988 il limite sulle autostrade sarà portato a 120 km/h).

Nel 1989, a Roma, circolavano più di due milioni di vetture: bisognava regolarne la circolazione, affrontare i temi della sicurezza e dell’educazione stradale, ma anche ampliare la viabilità, soprattutto in entrata e in uscita dalla Capitale: nel 1983 inizia- rono finalmente i lavori per la realizzazione della terza corsia del Grande Raccordo Anulare, mentre nel 1988, dopo quattro anni di lavori, vide finalmente luce la cosiddetta “Bretella”: quasi cinquanta chilometri di tratto autostradale per evitare agli automobilisti in viaggio dal Nord al Sud d’Italia (o viceversa) di passare per il casello di Roma Nord e affrontare il traffico del Raccordo.

La grande nevicata

Era il 6 gennaio del 1985 quando Roma si svegliò in una veste inedita: era completamente ricoperta di neve. Nel contesto di una gelata che non risparmiò nessuna parte d’Italia, anche la Capitale si trovò ammantata di bianco, dal Colosseo al Cupolone, da piazza Navona ai quartieri periferici.

Fu uno spettacolo memorabile, che non mancò però di creare anche notevoli disagi. Chiusi gli aeroporti di Ciampino e Fiumicino, bloccata quasi interamente la circolazione ferroviaria e bloccato anche il traffico… disagi ai quali forse ci sottoporremmo volentieri, oggi che la neve non cade più neanche sui monti vicino Roma.

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