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MINI PROVE
from Via! Marzo 2022
by ACI
MO N D O AU TO
QUATTRO MINITEST DELLE NOVITÀ PIÙ INTERESSANTI CHE HANNO MOVIMENTATO IL PANORAMA AUTOMOBILISTICO NELLE ULTIME SETTIMANE
DS9 E-TENSE 250
BATTERIA MAGGIORATA, PIÙ AUTONOMIA ELETTRICA
TUTTA NUOVA ED ELETTRICA NONOSTANTE IL NOME
Èstata presentata solo nel maggio del 2021, ma la DS9 si aggiorna già: e la versione ibrida plug-in d’ingresso ha un motore portato da 225 a 250 CV. E l’adozione di una batteria maggiorata da 11,9 a 15,6 kWh eleva l’autonomia con la sola propulsione elettrica da 48 a 61 km (che possono arrivare a 70 in città). Il livello prestazionale assoluto, comunque, non cambia e la vettura rimane decisamente brillante in rapporto alla cilindrata di 1,6 litri e, nonostante le dimensioni abbondanti, anche molto manovrabile, grazie alle sospensioni a controllo elettronico che fanno parte di un allestimento opulento. Il cambio automatico a 8 rapporti è morbido, confortevole e ben sintonizzato con le caratteristiche di erogazione del motore.
MAZDA CX-3
SEMPLICE, BRILLANTE E CONSUMA POCO
La versione aggiornata della B suv giapponese ha perso la possibilità di avere il diesel, quindi rimane in gamma solo il 2 litri aspirato da 121 CV. Il comportamento è molto composto grazie all’assetto piuttosto rigido e alla gommatura abbondante. Ciononostante la capacità di assorbire le irregolarità dell’asfalto resta buona. Beccheggio e rollio sono contenuti, quasi al livello di una sportiva, e danno una sensazione di fi ducia a chi guida. E all’agilità contribuisce il peso contenuto rispetto alla media della categoria. Il motore, pur senza turbo, permette un buono spunto e ha un’erogazione fl uida. Dispone anche della funzione che disattiva due dei quattro cilindri se la richiesta di potenza è bassa e questo permette di ridurre i consumi.
IN BREVE MOTORI
RENAULT MÉGANE E-TECH
Non ha nulla in comune con le altre Mégane perché è una crossover compatta che utilizza una piattaforma realizzata esplicitamente per la propulsione elettrica. Le forme richiamano un po’ quelle della VW ID.4. La meccanica occupa poco spazio e la batteria è sottile e sotto l’abitacolo, quindi l’abitabilità è davvero notevole rispetto alle dimensioni esterne. Due motori disponibili: da 131 o da 218 CV. Nel primo caso la batteria da 40 kWh promette 300 km di autonomia. Nel secondo caso i kWh sono 60 kWh e questo porta l’autonomia dichiarata a 470 km. Stupiscono l’agilità e il temperamento sportivo, grazie anche allo sterzo molto valido e al peso tutto sommato contenuto per un’elettrica. E con la versione più potente ci si può davvero divertire.
TOYOTA YARIS CROSS
RISPETTO ALLA SORELLINA PUÒ ANCHE ESSERE 4X4
La versione suv della Yaris ha poco in comunque con la berlina omonima, a parte il 1500 ibrido, perché è più alta e lunga e un po’ meno meno equilibrata nel design ma ovviamente aumentano abitabilità e versatilità. Il livello costruttivo invece è ugualmente elevato. Il motore da 116 CV ha un carattere tranquillo, anche per il cambio automatico a variazione continua. Che comunque mantiene il regime sempre piuttosto alto, anche un po’ a discapito del confort acustico. Neppure l’assetto, però, invita a prendersi licenze sportive. La trazione è anteriore ma con un supplemento di prezzo di 2.500 euro può diventare integrale grazie all’aggiunta di un motore elettrico posteriore che, comunque, non modifi ca il livello prestazionale dell’auto.