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L’ELETTRICO ITALIANO
from Via! Marzo 2022
by ACI
La ricerca sulla plastica di soia al Greenfi led Village
Il telaio tubolare realizzato per l’autovettura di soia
soddisfacente con un carburante all’etanolo. Ancora una volta, potrebbe esserci un pizzico di verità: il Modello T poteva funzionare con una miscela benzinaetanolo dato che l’etanolo era usato come additivo di ottani prima che l’industria passasse al piombo nel 1920”, conclude Anderson. Gli ingredienti esatti dei pannelli di plastica sono sconosciuti perché oggi non esiste alcuna traccia della formula. Una nota del capo progettista Lowell E.Overly indica che si trattasse fi bra di soia in resina fenolica con formaldeide utilizzata come impregnante. Che la base della bioplastica fosse soia o canapa è di scarso rilievo. L’idea “green” di Henry Ford, che aveva sempre dimostrato grande interesse per un’ interazione tra agricoltura e industria, è comunque all’avanguardia per i suoi tempi. Anche la carenza di acciaio dell’epoca avrebbe convinto Ford ad avventurarsi sulla via della bioplastica. Secondo lo stesso Ford l’utilizzo della plastica avrebbe aumentato la resistenza all’urto del veicolo di 10 volte rispetto alle auto in acciaio, oltre ad un costo di produzione molto ridotto. Il telaio, realizzato in tubolare d’acciaio, aveva 14 pannelli di plastica attaccati ad esso. L’auto pesava poco piu’ di 900 chili, 450 chili in meno di un’auto in metallo. “Sarà un’auto dal design dannatamente migliore in ogni forma. E non dimenticate che il settore automobilistico è solo una delle industrie che possono trovare nuovi usi per la plastica, fatta da ciò che è cresciuto nella terra!” Queste le parole di Henry Ford in un’intervista rilasciata al mensile “Popular Science” nel 1941. Il progetto fu abbandonatto con l’arrivo della Seconda Guerra Mondiale ed il prototipo è andato distrutto e mai più ripreso.
LA CLASSE È TUTTA ITALIANA Elettrico? Sì, e non viene dall’Oriente!
Buona l’autonomia, comodo da ricaricare. Ecco l’elegante scooter tutto tricolore.
Testo di Maurizio Gussoni
Uno scooter elettrico, senza gli occhi a mandorla, addirittura prodotto in Italia? Eccolo: è NGS3, nato da una coproduzione tra Helmo di Milano, nota per i suoi eleganti caschi motociclistici ed Askoll, un’azienda vicentina specializzata in prodotti elettrici. Il risultato è un simpatico due ruote ricco di tecnologia. Infatti, dispone di due batterie estraibili da 2.820 Kw e ricaricabili (a casa!) in tre ore con una normale presa elettrica. Ha un’automia di circa 96 KM, l’impianto frenate a doppio disco, il collegamento bluetooth per il controllo del veicolo, ed un completo display di controllo. La trasmissione è a cinghia in gomma e la velocità massima è di circa 66 KM/h. Di listino costa 4.790 Euro, prezzo abbattibile fi no al 30% circa dai vari incentivi. Inoltre viene consegnato con un casco in omaggio, una polizza furto/incendio a prezzo speciale e, addirittura (per i primi 50 acquirenti) con un buono acquisto da 150 Euro da utilizzare da Peck, la storica e notissima gastronomia milanese! Per informazioni: www.ngshelmomilano.it