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Rivedere il sistema dell’alberghiero per aiutare i giovani

Tra gli oneri più importanti per chi guida le associazioni di settore, certamente quello più impegnativo è formare i giovani alla professione e far crescere i nuovi talenti. Una prospettiva attuale, prima che futura. Per le nostre pasticcerie, per innovare e per proseguire impegni e lavori. Eppure, troppo spesso, ci troviamo di fronte alla difficoltà che le scuole alberghiere vivono quotidianamente.

La formazione giovanile nel settore, negli ultimi anni, ha sofferto e ha visto un notevole calo d’interesse da parte delle nuove generazioni. Con le scuole stiamo creando un protocollo con il Miur per indirizzare i docenti che potrebbero seguire i ragazzi. Il personale c’è, ma non ha la formazione giusta per far crescere un futuro professionista.

Non è purtroppo un grido d’allarme, ma la semplice constatazione di ciò che continua a verificarsi. Conpait cerca di accelerare su questo percorso, portando dottrina e saperi. Ma serve, al tempo stesso, anche l’impegno, oltre che la volontà, di chi guida le istituzioni scola- stiche a perseguire la stessa identica strada. Non si perda altro tempo; si creino ancora opportunità e condivisione. Se, ad esempio, i docenti degli alberghieri continuano a riscontrare difficoltà con i ragazzi si chieda aiuto alle associazioni di riferimento come la nostra. Siamo pronti, come sempre, aperti e disponibili a collaborare per supportare le nuove generazioni. Chi vuole diventare pasticcere, oltre la pratica nei laboratori e le esperienze direttamente nei luoghi di lavoro, deve avere l’istruzione giusta, le basi didattiche quantomeno, la conoscenza dei prodotti ed il loro utilizzo. Se non si parte da questo, il rischio concreto è una non voluta involuzione dell’intera categoria.

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