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il Grimombrus di
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IL DIO E LA DEA Il concetto fondante dell’intero sistema “teologico” della Wicca è fondato sui due principi cosmici rappresentati dal Dio e dalla Dea. Questi due principi cosmici del Dio e della Dea rappresentano le due forze manifestanti di un unico principio universale, ovvero il Grande Spirito. Il Grande Spirito è la sorgente dalla quale viene emanata l’energia primordiale che costituisce tutte le cose che esistono e che va ad organizzarsi in processi armonici, concretizzandosi come materia, ovvero ciò che i cinque sensi umani riescono a percepire (che è un’infinitesima piccola parte del Tutto, della Divinità che è infinito). Il Dio e la Dea sono le forze che permettono la costituzione armonica e l’equilibrio del mondo. Ogni cosa è costituita dall’eterno incontro e rapporto di complementarità che sussiste tra le due Divinità. Fondamentalmente il Dio e la Dea sono anche una rappresentazione del dualismo del mondo materiale, per il quale ogni cosa esiste ed ha un proprio contrario, ma soprattutto esiste — ed è definibile — solo perché esiste anche la sua controparte speculare. Il dualismo che sta alla base delle cose del mondo è dunque un fattore intrinseco e fecondo. La frase che meglio esprime questo concetto è quella che afferma che tutti gli Dei sono un Dio e tutte le Dee sono una Dea.
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CONVOCARE LE DIVINITÀ Oltre a venerare gli Dei, in quanto esseri superiori, è possibile invocare il loro aiuto durante la realizzazione di determinati rituali. Esistono tante divinità legate a tanti pantheon e culture diverse. La scelta è personale, ognuno deve trovare l’archetipo, il simbolo, l’essenza più corrispondente. Per convocare le Divinità posizionatevi di fronte all’Altare, puntate l’Athame, la Bacchetta o il dito della mano dominante (con cui scrivete) e recitate un’apposita formula per convocarle. Recitate la formula con vero sentimento, abbiate rispetto ma non timore, visualizzate le loro caratteristiche, e quando avvertirete la loro presenza (un segno, delle sensazioni) proseguite con il Rito. Al termine del rituale congedatevi dalle Divinità e ringraziatele, per farlo basta rifare la stessa procedura di convocazione, ma ringraziandoli e auspicando che la loro energia continua a proteggervi e a guidarvi.
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GLI ELEMENTI Gli Elementali sono Spiriti che governano i 4 Elementi, originati dall’Unione del Dio e della Dea come emanazione della loro Energia Creativa. Gli Spiriti Elementali sono le regole fondamentali del mondo fisico, attraverso di Loro si può consentire un maggiore contatto mistico con le Due Divinità e di conseguenza con il Grande Spirito. Quattro di questi Elementi sono l’Acqua, l’Aria, il Fuoco e la Terra, oltre a questi (e su questi) vi è lo Spirito, chiamato anche Etere o Quinta Essenza. Lo Spirito è considerato come la regola organizzatrice dell’equilibrio dell’Universo, l’essenza della scintilla divina di ogni essere vivente, il teorema base su cui si regge l’evoluzione ciclica delle cose. Per invocare gli Elementi posizionatevi verso il punto cardinale corrispondente, puntate l’Athame, la Bacchetta o il dito della mano dominante (con cui scrivete) e recitate un’apposita formula per invocare l’Elemento, visualizzando la sua energia e le sue caratteristiche. Quando il rituale sarà terminato ringraziate gli Elementi e congedatevi da Essi, per farlo basta rifare la stessa procedura di invocazione ma questa volta ringraziandoli e invitandoli a ritornare alle loro “sorgenti” (al loro luogo di natura).
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ARIA L’Elemento Aria governa la potenza dell’intelletto e della creatività, è il soffio senza cui la vita non è possibile per più di pochi minuti. Rappresenta il movimento, la saggezza, la volubilità, la comunicazione efficace, la libertà dalle costrizioni, la forza delle idee e della testardaggine, dell’ispirazione e dell’immaginazione. Il suo punto cardinale è l’Est. La stagione corrispettiva è la Primavera. Il suo colore è il giallo. Il Guardiano dell’elemento Aria ha il nome di Paralda, Sovrano degli Spiriti di questo elemento, che prendono il nome di Silfidi.
FUOCO L’Elemento Fuoco è Energia pura, strettamente connesso alla luce solare. E’ calore ma anche incendio, è la potenza dell’istinto che dà l’impulso decisivo all’azione. E’ la passione, è il vigore sessuale ma anche il sesto senso, il rinnovamento ed il coraggio di affrontare gli ostacoli della vita. Bruciando si purifica e si disperdono le negatività. Il Fuoco è determinazione ma anche l’impulsività che troppo spesso manca di costanza. E’ legato al punto cardinale del Sud. La stagione corrispettiva è l’Estate. Il suo colore è il rosso. Il Guardiano dell’elemento Fuoco ha il nome di Djin, Sovrano degli Spiriti di questo elemento, che prendono il nome delle Salamandre. 9 15
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IL CERCHIO E IL RITO La pratica e i rituali andrebbero eseguiti all’interno di uno spazio consacrato. Questo spazio, nella Wicca, è di forma circolare e viene chiamato “cerchio sacro” o “magico”. Un cerchio magico ha tre funzioni, quella di separarvi dal mondo terreno, quello di trattenere l’energia e quello di protezione dalle energie negative. La procedura è pressoché la stessa per le varie tradizioni wiccan. Per creare o chiudere il cerchio all’inizio di un rituale, o di una pratica magica, posizionatevi a Est dell’Altare. Puntate l’Athame, la Bacchetta o il dito della mano (quella con cui scrivete) verso il terreno e davanti a voi. Camminate quindi in tondo, in senso orario, immaginando una sfera di energia che vi avvolge. Procedete fino a compiere un cerchio completo e ripetete questa operazione per tre volte. Sarebbe opportuno che in questa fase pronunciaste una formula di rafforzamento. Creato il Cerchio potete dar inizio al rituale, invocando gli elementi e le divinità. Alla fine del rituale il Cerchio va aperto o disciolto, ripetete quindi la stessa procedura ma girando in senso antiorario.
SVOLGERE UN RITUALE
Il rituale in genere si svolge rispettando le seguenti fasi: - creare lo spazio sacro (il cerchio); - invocare gli Elementi e le Divinità; - dichiarare le intenzioni del rito, o celebrare con apposite formule la festività (sabba o esbat); - benedizione delle libagioni, il banchetto rituale; - ringraziamento (congedo) delle Divinità e degli Elementi; - chiusura dello spazio sacro, del cerchio. 20 9
VOLONTA’ La volontà è il vero strumento della strega. E’ questo il vero potere della magia. Se vuoi che i tuoi desideri, i tuoi sogni si realizzino, sappi che dovrai impegnarti e desiderarli con tanta passione, devi volerlo.
PENTACOLO Il Pentacolo (stella a cinque punte con l’apice rivolto in alto), è il simbolo forse più sacro e ampiamente utilizzato tra i neopagani. Rappresenta il microcosmo e il macrocosmo; l’eterno ciclo; i 4 elementi (acqua, fuoco, terra e aria) e la quinta essenza, lo spirito o meglio la vita.
CALICE E’ uno strumento rituale, simbolo della Dea ed è associato all’elemento acqua. Il Calice rappresenta il ventre della Madre, la fertilità. Viene usato come contenitore di liquidi, quali succhi di frutta, birra o vino, nei rituali, che poi vengono consumati durante il banchetto rituale.
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SABBA ed ESBAT La pratica della Wicca è complessa, implica pratiche rituali legate alla magia (cerimoniale o simpatica), allo sciamanesimo e a riti più elaborati e complessi influenzati dalla tradizione ermetica ed esoterica occidentale. Ci sono molti rituali all’interno della Wicca, quelli principali sono chiamati Sabba ed Esbat. I Sabba sono rituali cerimoniali, in cui si adorano le divinità, si celebrano i cicli stagionali e della vita. Sono otto, due coincidono con gli equinozi e altri due con i solstizi, mentre quattro cadono all’incirca a metà stagione. Gli Esbat sono rituali che vengono svolti in genere durante il plenilunio (luna piena) o, in alcuni casi, in novilunio (luna nuova). Questi sono rituali legati ad operazioni magiche e alla contemplazione.
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BELTANE
30 Aprile / 1 Maggio Beltane è una festa della vita e della fertilità in cui si da il benvenuto alla bella stagione e al risveglio della natura. E’ il momento delle scampagnate, delle feste all’aperto. Siamo più estroversi, aperti all’ amore, a nuove amicizie, a rafforzare relazioni esistenti, a stimolare la nostra creatività e fertilità interiore. Anche fisicamente ci sentiamo meglio, siamo più predisposti a realizzare i progetti nati ad Antaesterie. È tradizione accendere dei falò rituali per festeggiare il Sole che inizia a scaldare sempre più le giornate. Celebriamo l’amore e la fertilità. E’ usanza festeggiare Beltane all’aperto. Accendiamo dei falò (servono a scacciare le negatività) e allestiamo il palo di
maggio, simbolo del Dio, orniamolo con dei nastri colorati e piantiamolo nella terra, simbolo della Dea. L’unione del Dio e della Dea porta vita per tutti. Concludiamo il rito con la danza e i canti intorno al palo intrecciando nastri colorati e augurandoci la buona sorte. Cantate, gioite perché Beltane è festa, è allegria ed energia. Questo porterà fertilità nella vostra vita.
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SOLSTIZIO D’ESTATE
Sol Invictus / Litha - 20/21 Giugno È il Solstizio d’Estate il giorno in cui si celebra l’inizio della stagione estiva ed è il più lungo dell’anno. È un momento di condivisione con gli altri, per prepararci poi al raccolto. Il Sole in tutta la sua gloria. Il mondo naturale e il soprannaturale si compenetrano e cose ritenute impossibili diventano possibili. E’ il periodo in cui il potere della Natura è al suo apogeo. Ci si riunisce per celebrare e svolgere attività magiche. Si accendono grandi falò in onore del Sole, è il momento magico da dedicare alle erbe alla loro raccolta e alla loro essiccazione per utilizzarle durante l’anno. Purificate una pietra di ametista ed indossatela per attirare l’amore. Accendete un falò all’aperto con legno di quercia e iperico, superatelo con un salto per garantirvi buona fortuna e buona salute per tutto il resto dell’anno. Prepariamo un sacchetto di stoffa e mettiamoci dentro della lavanda oppure dell’iperico o anche della verbena. Mentalmente riversiamo tutti i guai, i dolori, i problemi nel sacchetto. Chiudiamolo con del nastro rosso e gettiamolo nel fuoco.
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SAMHAIN
31 Ottobre / 1 Novembre Samhain segna la fine di una anno e l’inizio di un nuovo ciclo. Si comincia a sentire il profumo dell’autunno, le giornate diventano più corte, le ombre si allungano, il silenzio ci circonda, è il tempo dell’oscurità, della fine, dei completamenti. Ma è il buio da cui tutto inizia, è il silenzio dal quale nascerà nuova energia. Anticamente in questo giorno si concludevano le cose lasciate in sospeso affinchè il nuovo anno inizi senza ombre alcune. Tuttavia questo giorno, in cui il velo tra i mondi si assottiglia, era ed è soprattutto dedicato alla cura dei defunti, affinchè possano trovare tranquillità ed armonia nell’Altra parte per poter poi rinascere a nuova vita. Dedichiamo loro preghiere, meditiamo su ciò che abbiamo imparato da coloro che non ci sono più. In questo giorno è bene inoltre meditare sull’anno appena trascorso tirandone un bilancio, imparando dagli errori commessi e dalle esperienze che ci hanno arricchito. Durante la celebrazione di questa festività scrivete su un foglio di carta ciò che non ci soddisfa o una cattiva abitudine da allontanare, bruciate il foglio con una candela bianca,raccogliete le ceneri e soffiatele via all’aria aperta visualizzando ciò che non desiderate più allontanarsi.
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LE LUNE LUNA DI GENNAIO È un Esbat di inizi, visto che con il Sabba del Solstizio d’Inverno la terra inizia a risvegliarsi, l’energia ed il potere quindi ricominciano a scorrere anche se pigramente. Si ritiene opportuno in questo periodo conservare l’energia lavorando in gruppo con scopi comuni, ed aiutare chi all’interno del proprio “gruppo” (familiare o di amicizie) si trovi in difficoltà. LUNA DI FEBBRAIO È un momento di guarigione, di ricarica interiore. Invita all’analisi della propria individualità per potersi migliorare in futuro. L’analisi va effettuata con grande attenzione ed onestà, poiché sarà fondamentale per prepararsi all’Esbat successivo. LUNA DI MARZO È un periodo di cambiamenti e di nuove opportunità, così come i semi che danno nuove piante. È un Esbat dedicato ai nuovi inizi e ai cambiamenti. Segna il passaggio che porta dalla letargia invernale al completo risveglio primaverile. Si chiude così il ciclo oscuro e ci si approssima a quello luminoso. LUNA DI APRILE Questo è il periodo che favorisce il fluire della linfa vitale nei tessuti vegetali, apportando vigore nelle piante e liberandole dagli involucri protettivi. In questo periodo i semi danno le prime gemme, così nella vita
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LA LUNAZIONE La luna nella Wicca ricopre vari significati. La sua influenza sul nostro pianeta è enorme, dal momento che governa le maree e i raccolti. La sua “energia” viene adoperata anche per determinati lavori durante i rituali, per questo è importante conoscere le fasi lunari e la loro “energia”. LUNA CRESCENTE In questa fase riconosciamo l’aspetto Vergine della Dea. Durante questa fase sono adatte operazioni volte a propiziare nuovi inizi, di qualsiasi genere siano, o per accrescere situazioni positive già nate. Immaginate che, come la luna crescendo aumenta la sua energia, anche i vostri progetti ed i vostri desideri crescono e germoglino in positivo. È anche un buon momento per curare le piante. LUNA PIENA Rappresenta la Madre, la Dea nella sua massima fertilità, e anche della coppia, Dio e Dea nella sua completezza. Durante la luna piena possiamo accingerci a qualsiasi attività e se viviamo situazioni particolarmente difficili è il momento migliore per chiedere aiuto agli Dei, dal momento che in questa fase le energie sono al massimo. È adatta a qualsiasi tipo di lavoro energetico/ magico.
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I GIORNI Secondo la tradizione magico/esoterica, ogni giorno della settimana ha una sua influenza, qui analizzeremo i giorni. DOMENICA / Sole La domenica è il giorno simboleggiato dal Sole. Si eseguono riti dedicati alla ricchezza, al successo, al potere, alla vitalità e alla prosperità. E’ preferibile iniziare i riti della domenica in un’ora solare (alba o mezzogiorno) con Luna Crescente o Piena. Domenica in un’ora del Sole si fa pace con un amico, ci si riappacifica e si portano doni ai familiari. LUNEDI’ / Luna Il lunedì è il giorno simboleggiato dalla Luna. Si eseguono riti dedicati alla salute, alla cura, alla terapeutica magica, all’amore, ai viaggi, ai poteri occulti, alla veggenza allo sdoppiamento, al viaggio astrale, alla forza psichica. E’ preferibile iniziare i riti del lunedì in un’ora lunare (serali o notturne) con Luna Nuova, Crescente o Piena. Lunedì in un’ora della luna si medita, ci si sintonizza con il futuro o si inizia l’attività di chiaroveggente.
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MARTEDI’ / Marte Il martedì è il giorno simboleggiato da Marte. Si eseguono riti dedicati alla forza, all’azione al dinamismo, al coraggio, al vigore psicofisico, alla vittoria nelle imprese, all’abbattimento degli ostacoli, all’energia attiva nei progetti intrapresi, alla protezione e alla difesa occulta da ogni negatività e avversità. Iniziare i riti nell’ora di Marte con Luna Crescente. MERCOLEDI’ / Mercurio Il mercoledì è il giorno simboleggiato da Mercurio. Si eseguono riti dedicati alla creatività, alla riuscita in prove ed esami, allo studio, alla fortuna in ogni attività e progetto, alla vittoria nei processi, al commercio, alle attività letterarie, all’alchimia, alla magia e alle scienze occulte. Iniziare i riti nelle ore di Mercurio con Luna Nuova o Crescente. Mercoledì in un’ora di Mercurio si pratica la magia e si scrivono libri. GIOVEDI’ / Giove Il giovedì è il giorno simboleggiato da Giove. Si eseguono riti dedicati al denaro, alla ricchezza, alla salute, al benessere, alla carriera alla gloria, al potere, alla felicità, alle posizione d’onore e di potere, alle amicizie importanti e alla gioia. Iniziare i riti nelle ore di Giove con Luna Crescente o Piena. Giovedì in un’ora di Giove si può ottenere tutto ciò che si desidera.
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PIETRE E CRISTALLI Il nostro pianeta ci offre una grandissima varietà di Pietre e Cristalli, alcuni vengono usati come gioielli ma la Wicca riconosce in esse anche un certo “potere”. Ciascuna pietra possiede proprietà particolari, adatti a diversi tipi di utilizzo. Qui ne descriviamo alcuni.
IL LAPISLAZZULO
Un concentrato di energia in un piccolo cielo, questo è il Lapislazzulo. Chiamata anche la Pietra degli Dei, è una pietra dal colore blu intenso con qualche pagliuzza dorata. Il chakra di riferimento è il V° quindi lavora su tutte le parti corporee ad esso legate. Un elisir di lapislazzuli usato per i gargarismi è indicato per infiammazioni di gola e tonsille. Tenuto all’altezza della gola è utile per laringiti e tiroide, mentre al polso calma la pressione alta. A contatto con la pelle è un forte calmante e protegge dalle depressioni, infatti porta equilibrio alla nostra interiorità, facendoci esprimere al meglio delle nostre possibilità in ogni settore dalla vita. Utile in caso di colloqui importanti o a scuola durante le interrogazioni in quanto aiuta a superare le esitazioni dell’affrontare una platea. E’ la pietra della crescita spirituale, della protezione e del coraggio e della guarigione (del resto il blu è il colore della guarigione), quindi consigliabile anche in momenti di convalescenza. Molto indicata per la meditazione in quanto favorisce il dialogo interiore e ha il potere di favorire visioni, alla divinazione e alla telepatia. La piramide di lapislazzulo è un depuratore di luoghi e di alimenti. Se abbinato ad Ametista e Quarzo rosa ripulisce il corpo da tossine e negatività. Questa pietra ha un forte potere ed è consigliabile portarlo con noi in tasca durante la giornata in quanto lavora anche a livello inconscio e aiuta a affinare il nostro sesto senso. Si purifica con l’acqua e si ricarica alla luce del sole.
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L’ACQUAMARINA
L’acquamarina (berillio) è una pietra di colore verde azzurro e sin dai tempi antichi è stata considerata un simbolo di purezza con la capacità di discernere il vero dal falso e di saper donare buona memoria e benessere a chi la indossa. E’ consacrata al Dio Nettuno ed è quindi un portafortuna per i marinai e i viaggiatori per mare. Agisce sulla mente a livello di VI° chakra, con un effetto calmante e lavando via i pensieri negativi e l’ansia. Agisce a livello di espressione creativa e di dialettica sul V° chakra. Lavorando a livello interiore ed emotivo questa pietra è molto sensibile ed acuisce la sensitività favorendo i fenomeni psichici e paranormali. In passato era donata alle spose nel giorno delle nozze con l’augurio che incentivasse l’amore e la durata dell’amore. Infatti la sua simbologia è legata a emozioni quali la costante felicità, la tranquillità, la salute, la speranza e la giovinezza. Utile per: stomaco, fegato, gola, coraggio, sapienza. Si purifica sotto l’acqua corrente e si ricarica ai raggi della luna.
LA CORNIOLA
Ecco un prezioso talismano contro la cattiva sorte. La Corniola dona stabilità concretezza, razionalità. Questa pietra lavora sul 2° chakra, mettendoci in contatto con le nostre emozioni, e apporta felicità, gioia di vivere ed energia. Ci fa apprezzare i piaceri della vita e quanto il mondo fisico ha da offrire. Aumenta la fiducia in noi stessi, permettendoci di esprimere la nostra reale natura e guarisce da invidie e gelosie. La Corniola rafforza il legame con la madre terra, ci rende più concreti, ci protegge da paure e rabbie e attiva il coraggio e l’iniziativa. E’ una pietra che ha delle vibrazioni positive molto elevate ed è quindi il minerale legato alla guarigione, inoltre è molto utile per le persone troppo spirituali in quanto le aiuta ad apprezzare anche il mondo fisico e a trovare il lato migliore della vita. E’ molto usata in meditazione attiva in quanto aiuta la concentrazione e la veggenza. Utile per: il funzionamento dell’intestino, reni, polmoni, fegato e per una
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LE ERBE E LE PIANTE Come le pietre anche le Erbe sono dotate di una particolari “poteri”. Esse racchiudono l’energia della terra e ciascuna di esse ha proprietà che sono in grado di rafforzare alcuni rituali. Esistono in natura tantissimi specie vegetali che possono essere adottate sia nella medicina che nei rituali, qui ne elencheremo alcune. Se decidete di coltivare voi stessi le piante non ricorrete a sostanze chimiche. Per tradizione le Piante andrebbero raccolte al mattino, dopo che il sole ha asciugato la rugiada. Recidete le erbe con un coltello affilato in modo da non danneggiare troppo la pianta, raccogliete solo la quantità che vi serve. Non dimenticate di ringraziare sempre la pianta dopo che avete raccolto ciò che vi serve.
MAGGIORANA
è utilizzata nei riti d’amore per rafforzarlo, ma anche come protezione infatti messa una certa quantità in ogni stanza protegge tutta la casa. Farla crescere in giardino o nei vasi in balcone ha l’azione di uno scudo protettivo. È utilizzata anche come antidepressivo per chi si sente triste, e un sacchetto di essa ridona felicità. Utile anche per propiziare denaro.
BETULLA
è una pianta purificatrice, veniva utilizzata per gli esorcismi ma anche per proteggersi dal male. A scopo protettivo, spesso le culle dei bambini erano fatte di rami di betulla. Viene inoltre utilizzata anche per costruire la scopa delle streghe.
SALVIA
è sempre stata utilizzata per allungare la vita, mangiarne un po’ ogni giorno dona longevità. Dona saggezza per chi la por-
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ta indosso, ma è utilizzata spesso anche per rituali curativi e propiziatori di denaro. Un sacchetto di salvia portato sempre con sé garantisce protezione dal male. Essendo una pianta considerata molto potente, si dice che non vada piantata da noi stessi, ma preferibilmente da un’altra persona per evitare che influisca con le nostre energie. Allo stesso modo non deve essere piantata in un singolo cespuglio ma si dovrebbe collocare la piantina insieme ad altre diverse.
SORBO
il suo legno è utilizzato per creare bacchette magiche. Portato addosso aumenta i poteri psichici e le sue bacche vengono utilizzate per sacchetti curativi, per talismani di successo, fortuna, potere e protezione.
GINESTRA
è una pianta utilizzata nei riti di protezione e purificazione. Viene indossata per aumentare i poteri psichici. Può essere utilizzata per la magia elementare: lanciandola e invocando gli spiriti dell’aria, si favorisce l’incremento dei venti, mentre bruciarla e seppellendola ne favoriamo l’arresto.
ONTANO
legato al liquido mondo delle acque, l’ontano è sempre stato considerato un albero misterioso e magico, un naturale collegamento tra la dimensione della materia e quella dello spirito. Un’altra misteriosa caratteristica dell’ontano è quella di “sanguinare” quando viene inciso. La sua linfa assume infatti un colore rossastro appena viene a contatto con l’aria, e dà l’impressione che l’albero perda sangue. D’altra parte questa linfa vermiglia veniva anche prelevata ed utilizzata per tingere i tessuti di lana. In ambito magico l’ontano viene utilizzato per rafforzare qualcosa che è poco stabile o sta cedendo a causa di particolari eventi, per riemergere rinforzati e rinvigoriti da situazioni che hanno messo a durissima prova la propria resistenza o che hanno pro-
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INDICE Il Dio e la Dea Convocare le Divinità Gli Elementi Il cerchio e il rito Gli strumenti Sabba ed Esbat Il ciclo dell’anno Solstizio d’Inverno Sabba della Luce Equinozio di Primavera Beltane Solstizio d’Estate Sabba del Grano Equinozio d’Autunno Samhain Le Lune La lunazione I giorni I pianeti Pietre e cristalli Le erbe e le piante
pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag.
– pag. 9 – pag. 10 – pag. 14 – pag. 20 – pag. 21 – pag. 28 – pag. 29 – pag. 31 – pag. 37 – pag. 43 – pag. 49 – pag. 55 – pag. 61 – pag. 67 – pag. 73 – pag. 78 – pag. 94 – pag. 108 – pag. 111 – pag. 174 – pag. 182
– pag. 193 La Wicca – pag. 196 Chi siamo – pag. 197 La Italus Accademia Wicca Italiana pag. 198 – pag. 199 La Wicca Bag
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LA WICCA La Wicca è una religione che celebra la natura, la nascita, il fiorire della vita e la fertilità, in sostanza celebra la Vita in tutte le sue forme e sfaccettature. La Wicca non ha una figura di autorità centrale e tanto meno ha un libro sacro a cui rifarsi. L’unica legge che accomuna tutte le tradizioni wiccan, è il Rede. Il Rede è un canto dove sono raccolti i principi sui quali è fondata la religione Wicca, l’unica “legge/comandamento” che contraddistingue la Wicca, e non viene mai mutata dalle varie tradizioni/correnti, è: “Se male non fai, fa’ ciò che vuoi”. Il Rede è fondamentale perché rappresenta, con i suoi versi rimati, l’etica e la morale della Wicca. La visione teologica all’interno della Wicca è complessa, a una prima impressione risulta essere dualistica, si venera una sacra “polarità di genere”. Vi è quindi un Dio, spesso raffigurato “Cornuto” o “Solare”, e una Dea, spesso associata alla “Luna” o raffigurata come una “Grande Madre”. Le divinità della Wicca sono adorate come forme “archetipiche” di antiche divinità pre-cristiane, quindi a secondo della tradizione possono essere associate a divinità di pantheon pre-cristiani. A volte troviamo in alcune correnti la Dea associata a Diana, altre a Freia ecc.., stessa cosa per il Dio, a volte associato a Pan altre volte a Cernunnos ecc.. Un dualismo simile alla concezione dello Yin e dello Yang, ma più che opposti essi sono due energie complementari (si completano a vicenda). Dion Fortune affermò che “tutte le Dee sono una Dea, e tutti gli Dei sono un Dio unico”, oggi questo concetto è una caratteristica della Wicca. Allo stesso tempo però la Wicca è anche Enoteista. Gerald Gardner (fondatore della Wicca) affermò che al di là delle due divinità vi era una “Divinità Suprema” o “Primo Mover”, un’entità troppo complessa per essere compresa dagli umani. Una concezione che troviamo nel Neoplatonismo e in varie correnti filosofiche/esoteriche (“il Logos Cosmico”). Gardner immaginò questa Divinità Suprema come un’entità Deista che 193
Finito di stampare nel mese di Novembre 2019 da Press Up srl - Ladispoli (Roma)