Italo Montiglio, MusicaTeatro, Sagrado cstp 1974 1984

Nota: a scopo di documentazione mi limito a riproporre, senza alcuna modifica, le mie riflessioni su questa decennale esperienza umana e professionale, elaborate nell’immediata conclusione della stessa, e dunque a metà degli anni Ottanta, facendo seguire i “programmini di sala” degli spettacoli musicali realizzati, almeno quelli che si sono salvati nel corso dei decenni trascorsi.

Mi pare giusto alla fine ricordare, che tutti gli spettacoli messi in scena furono realizzati non soltanto grazie al mio lavoro, ai miei interessi ed alle mie capacità/attitudini (senza falsa modestia), ma anche grazie ai molti colleghi che hanno collaborato con appassionata convinzione. Per quanto consente la mia attuale memoria, vorrei ricordare almeno una parte di essi (senza dimenticare l’impareggiabile direttore didattico Biagio Busè): Luciano Alberton, Luigi Guadagnino, Alma Virgulin, Maggi Scafuri, Anna Maria Castelli, Marisa Lovrovich Tallandini, Candida Vittori, Dario Clemente, Rosa Carbone, Lucia, Bergamin, ed altri ancora al quali chiedo scusa se non riesco a ricordare il nome.

Anche molti genitori hanno appoggiato queste iniziative, attingendo, per scenari, costumi, attrezzature ed altro, alle disponibilità famigliari e casalinghe, vuotando soffitte ed armadi ... Per curiosità cito l’esempio del meccanico Scottà, che aveva adattato fari di automobili per l’impianto luci del “palcoscenico”. Un forte appoggio l’ho trovato anche nel personale di servizio (oggi mi pare denominato ATA) ed alle varie amministrazioni comunali che si sono succedute nel corso degli anni. Devo riconoscere, a distanza di decenni, che non ho mai ritrovato successivamente in altre situazioni scolastiche un clima umano e didattico così stimolante, positivo, creativo.

In data 23 gennaio 2004 sul quotidiano “Il Piccolo”, a firma di Roberto Visintin, compariva un articolo che ricordava sinteticamente la storia di questa scuola e di cui riporto qui di seguito il testo integrale, recuperato casualmente in internet. In esso, con mia sopresa, ma forse non a caso, tra i tanti nomi di docenti che poteva ricordare, cita soltanto il mio.... lo ringrazio ... e dunque i nomi da me sopra citati sono una doverosa piccola parziale integrazione.

Sagrado: una felice intuizione di trent'anni fa Il 30 giugno del 1973 dopo la chiusura del collegio gestito delle Suore rosarie di Udine veniva deciso dalla Giunta municipale di Sagrado, allora presieduta dal sindaco Enzo Furlani, di «tentare un esperimento di scuola a tempo che avrebbe interessato più di 170 alunni». L'esperimento, per quei tempi coraggioso perché prevedeva la chiusura delle tre scuole elementari normali, due delle quali ubicate nelle frazioni di Poggio e di San Martino del Carso e il trasferimento di tutti i ragazzi nel fabbricato dell'ex collegio delle Suore Rosarie, ebbe pieno successo grazie alla collaborazione tra maestri, amministratori e genitori. La qualità pedagogica-didattica si dimostrò sin da subito molto elevata con la novità di docenti specializzati nell'insegnamento di materie specifiche all'interno del programma scolastico, come ad esempio, l'insegnamento delle lingue straniere da parte di insegnanti di madrelingua, e le attività musicali curate dal maestro Italo Montiglio.

Di fondamentale importanza la creazione di un servizio mensa, che permetteva ai bambini del comune di pranzare insieme, e imparare a socializzare superando quelle difficoltà che da sempre si verificavano tra le frazioni e il capoluogo.

Nel 1981, considerando ormai superata la fase sperimentale e visto il successo dell'iniziativa, il Consiglio comunale sagradino, allora presieduto dal sindaco Marino Visintin, decise di acquistare il complesso immobiliare San Pio X al fine di razionalizzare la disposizione dei locali scolastici, che all'epoca erano sistemati in parte nel castello Alimonda e in parte nel fabbricato precedentemente adibito a dormitorio. La disponibilità di Antonio Comelli, presidente allora della Giunta regionale, che deliberò la somma ad hoc per l'acquisto, e l'interessamento dell'onorevole Loris Fortuna con Cassa depositi e prestiti per l'accensione di un mutuo, permisero di raggiungere l'obiettivo di adeguare e trasformare l'immobile nel giro di qualche anno.

Ormai sono trascorsi trent'anni dall'inizio di questa esperienza e la scuola «Carducci» è oggi punto d'incontro per i bambini non solo del Comune di Sagrado ma di tutta la provincia. Infatti oggi sono iscritti 120 bambini e si prevede che questo numero aumenterà nei prossimi anni. Il Comune di Sagrado continua, oggi come allora, ad essere fortemente impegnato sul piano economico per sostenere l'iniziativa del tempo pieno, nonostante le ridottissime entrate locali.

Sarebbe completamente sbagliato considerare il tempo pieno solo una facilitazione per i genitori che lavorano. Infatti l'istituto continua ad essere all'avanguardia per le molteplici iniziative che offre, quali i corsi di motricità tesi a sviluppare le abilità motorie, di informatica finalizzati alla realizzazione di articoli per il giornalino d'istituto e di testi per libri di fiabe e di educazione stradale. E ancora un laboratorio di musica e teatro e un corso integrativo di lingua inglese svolto da un insegnante di madrelingua.

La mensa scolastica, che offre un menu basato per il 70 per cento su cibi biologici, continua ancora oggi a svolgere un ruolo importante sia per la socializzazione degli alunni che per una corretta educazione ad un alimentazione sana ed equilibrata.

Non bisogna trascurare il fatto che è soprattutto nell'ambito della scuola a tempo pieno che i valori della pace e della tolleranza vengono insegnati alle nuove generazioni. Oltre a queste iniziative ogni anno l'amministrazione comunale e la scuola organizzano una Giornata della pace in cui i ragazzi, con le loro attività, diventano i protagonisti.