Purple
Magazine N.02 Estate 2017 Trimestrale
24 Cover story Stefano Accorsi — 9 Chirurgia plastica Lipofilling — 12 People Intervista al Dott. Giulio Basoccu 22 Food A tu per tu con Chef Rubio — 39 Fashion La moda scende in spiaggia — 44 Oroscopo Dell’estate
Copia omaggio
Stefano Accorsi
OGNI RIVOLUZIONE HA UN PREZZO
Sede ROMA NORD Viale Giuseppe Mazzini, 114/A - Tel. 06 86761914 info@clinicroma.it Sede ROMA SUD Via Veio, 52 - Tel. 06 77250929 sangiovanni@clinicroma.it Sede CIVITAVECCHIA Via Annovazzi, 15 - Tel. 329 6681699 civitavecchia@clinicroma.it wwww.clinicroma.it Seguici su Facebook - Clinic Roma Clinic cosmetic surgery Salvator Mundi International Hospital
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IL IL CAFFÈ, CAFFE',COME COMEUNA UNAVOLTA. VOLTA.
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Purple
5 Editoriale 6
Lo specialista risponde Purple Post
8 Chirurgia plastica Rinoplastica 9 Chirurgia plastica Lipofilling 10 Chirurgia plastica Gluteoplastica 11
Medicina estetica Filler labbra
12 People Intervista al Dott. Giulio Basoccu 14 Sociale Basta violenza, basta femminicidi 18 Travel Filippine, che incanto! 18
20 Lifestyle I nasoni di Roma 22 Food A tu per tu con Chef Rubio 24
Cover Story Stefano Accorsi
27 Fitness Crossfit: perchĂŠ praticarlo 22
28 Make Up Sopracciglia perfette 29
Make Up Il trucco semipermanente
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Hair Style Capelli, tendenza estate
24 Purple Magazine
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31 Benessere Il potere dei massaggi 32
Beauty technology Più carbossiterapia per tutte
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Beauty technology Laser Diodo 808
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Odontoiatria estetica Apparecchio? No, Invisaligne
35 Show Volfango De Biasi 37 Show News in Pillole 38 Cultura Globe Theatre Roma 32
39 Fashion La moda scende in spiaggia 40
Secondo la legge La resposabilità del Medico Chirurgo
42 Eventi Cosa fare in città 37
44 Oroscopo L’estate 2017 secondo le stelle
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42 Estate 2017
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STABILIMENTO LA VELA Lungomare di Levante, Fregene
Editoriale
di Jessica Petrangeli - Direttrice responsabile
È la stagione in cui si alzano le mani al cielo e si ride emozionati di fronte a tramonti stupefacenti. Quella in cui si sogna di viaggiare lontano e tuffarsi nelle acque blu di un mare ancora sconosciuto. È l’estate, quella che sa immortalare con gioia la nostra quotidianità, anche quando gioiosa non è. Perché l’estate, la bellezza, ce l’ha dentro e non c’è bisogno di spiegarla. Per tutte queste ragioni abbiamo deciso di presentarvi la nuova veste grafica di Purple Magazine in questo numero d’inizio estate; spero vi accompagnerà nelle vostre passeggiate in spiaggia, sotto l’ombrellone e, per chi resta in città, nei momenti di relax in uno dei nostri meravigliosi parchi, o seduti al tavolino di un bar, tra un bacio ed un caffè. In questa seconda uscita vi racconteremo come prendervi cura di voi stesse: medicina e chirurgia estetica, make up, fitness ed un’imperdibile intervista al Dott. Giulio Basoccu, chirurgo delle star che si confiderà alle nostre lettrici. In copertina un affascinante Stefano Accorsi, con uno speciale sulla serie di successo “1993”, coinvolgerà tutti nella lettura di un pezzo che racconta uno degli anni più rivoluzionari che abbia mai vissuto il nostro Paese. Poi, ancora: un’intervista all’anticonvenzionale Chef Rubio, al regista vincitore del David Di Donatello, Volfango De Biasi, a Silvia Frasca dell’associazione “Differenza Donna”, con la quale affronteremo il delicato tema della violenza di genere, e tante altre rubriche con cui proveremo a raccontarvi, con sincerità, pezzi di vita e di un mondo che in estate sembra a tutti migliore. È il periodo che rappresenta per ognuno di noi un momento di stacco dalla routine, che ci permette di fermarci anche solo per un attimo. Proviamo allora, nei prossimi mesi, ad avere un occhio più attento del solito per capire cosa accade intorno a noi, alleniamoci a leggere lo sguardo degli altri, il volto degli amici. Impariamo, tutti, a sentire di più. Buona Estate!
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Contatta la redazione di Purple Magazine: purplemagazine@libero.it
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PURPLE POST
Lo specialista risponde della Dott.ssa Ilaria Maggi
Sono Alessia, ho 28 anni e sono particolarmente magra. Il mio viso sembra svuotato e non ho zigomi evidenti, anzi, li definirei appiattiti. Mi piacerebbe aumentare il loro volume per regalarmi un viso più sano e bello. È possibile ridefinirli mantenendo un aspetto naturale? Cara Alessia, le caratteristiche del tuo viso sono quelle giuste ed indicate per effettuare un trattamento di filler zigomi. Se ti affiderai ad un medico estetico professionista ti saprà consigliare nel migliore dei modi e, osservandoti da vicino, potrà spiegarti quale sarà il reale risultato finale. Il filler zigomi ha una durata di 12/18 mesi e viene impiantato in profondità. Non preoccuparti, i prodotti utilizzati e presenti in commercio sono tutti riassorbibili, assicurano morbidezza e soprattutto un aspetto naturale. I rischi cui puoi incorrere sono quelli relativi a tutti i filler e sono, quindi, temporanei. Gentile Dott.ssa, ogni estate torno ad avere un problema che non mi fa sentire a mio agio e che mi imbarazza: l’ ipersudorazione delle ascelle. Esiste un rimedio per limitare il più possibile questa problematica? Cara lettrice, il suo è un problema molto diffuso e può essere eliminato tramite iniezioni di botulino. Si può trattare la zona interessata già dal mese di Maggio, l’azione dura per circa sei mesi e non blocca la traspirazione ma solo la produzione di sudore, inoltre non ci sono controindicazioni. Questo tipo di trattamento cambia positivamente la qualità della vita con una sola fiala di botulino (50 unità) a zona e, già dopo circa cinque giorni, il paziente vede una riduzione drastica della sudorazione.
mandibolare. Per un risultato ottimale si possono unire fili lisci e fili di trazione e definire, li dove è necessario, con iniezioni di filler di acido ialuronico. Questo trattamento è la giusta soluzione per ridare freschezza al viso se si vuole evitare il lifting chirurgico. Il risultato finale è un miglioramento del tono e dello spessore cutaneo, è visibile dopo circa 3 settimane e la durata è di un anno. Cara Dottoressa, ho un seno molto piccolo e il mio desiderio da sempre è quello di aumentarne il volume. Mi spaventa molto l’intervento chirurgico, per questo vorrei chiederle se l’aumento del volume tramite il proprio grasso potrebbe essere una giusta alternativa e, soprattutto, se è una tecnica sicura. Quella del lipofilling è una tecnica ancora discussa, qualcuno pensa, infatti, che usata nell’additiva possa causare problemi e che le cellule totipotenti, presenti nel pannicolo adiposo, possano innescare qualche meccanismo fuori controllo a livello ghiandolare. È un trattamento che può essere fatto solo se c’è abbastanza grasso da prelevare e, solitamente, si usa per piccoli aumenti. Il grasso dopo essere stato iniettato viene riassorbito parzialmente dal nostro corpo, in una percentuale pari circa al 30 per cento. Rispetto alla mastoplastica additiva non ha controindicazioni perché non c’è il rischio di dislocazione dell’impianto o di rigetto, anche se non si ottengono gli stessi effetti. Il risultato è molto naturale ma può essere effettuato solo in alcune particolari condizioni.
Sono Loredana, ho 52 anni e da qualche tempo noto che il mio viso appare poco tonico e sono apparse rughe e segni che mi invecchiano. Ho sentito molto parlare di “fili” per ringiovanire l’aspetto del volto, cosa sono? Esistono molte tipologie differenti di fili. Grazie ad alcuni tipi in particolare riusciamo a dare un effetto lifting al viso, alleggerendo il terzo medio inferiore e ridefinendo la linea Purple Magazine
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CHIRURGIA PLASTICA - RINOPLASTICA
Il naso perfetto a portata di bisturi del Dott. Aldo Alessi
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a rinoplastica è un intervento chirurgico atto a modificare l’aspetto esterno del naso e/o risolvere problematiche di natura respiratoria. L’intervento chirurgico prevede necessariamente un’attenta valutazione pre operatoria da parte del chirurgo che dovrà analizzare attentamente le strutture osteo-cartilaginee, nonché lo spessore cutaneo, per poter valutare in maniera obiettiva i risultati estetici raggiungibili. È uno degli interventi estetici più richiesti in Italia perché in grado di migliorare nettamente l’aspetto del volto: un dorso eccessivamente pronunciato infatti, oppure una punta larga, possono alterare in modo determinante l’intera estetica facciale. Un piccolo ritocco delle imperfezioni del proprio naso può quindi ottimizzare l’armonia del viso. L’intervento chirurgico mira essenzialmente ad una ristrutturazione dell’impalcatura osteo-cartilaginea che sorregge il naso, senza andare a rimodellare la cute in superficie che successivamente si adatterà alla nuova struttura costruita; in poche parole è come se andassimo a lavorare sull’impalcatura di un tendone da circo e, successivamente, il tendone (che rappresenta la cute) si adagerà sulla nuova struttura. Le tecniche di rinoplastica possono essenzialmente essere suddivise in 2: open o aperta, e closed o chiusa. La tecnica chiusa è quella che prevede degli accessi chirurgici esclusivamente all’interno della mucosa nasale, che per tanto saranno assolutamente invisibili; la tecnica open prevede un taglio di pochi millimetri sulla columella (la struttura alla base del naso), il quale permetterà agevolmente di effettuare il cosiddetto “degloving” del naso, ovvero il naso viene spogliato del suo involucro cutaneo. La tecnica open apparentemente sembrerebbe più aggressiva, tuttavia è importante sottolineare che la visibilità chirurgica che conferisce questa tecnica permette all’operatore un trattamento chirurgico molto più estensivo. Questa tecnica si presta particolarmente al trattamento dei difetti del setto
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e della punta. Dalla sua invece, la tecnica chiusa, si presenta particolarmente utile e mini-invasiva nei casi in cui bisogna trattare esclusivamente il dorso e la punta del naso. L’intervento chirurgico va fatto in anestesia generale nel caso in cui si debba trattare contestualmente sia la porzione estetica che quella funzionale del naso, al contrario, quando bisogna trattare esclusivamente il dorso nasale e/o la punta, è possibile intervenire con una sedazione anestesiologica. In una percentuale del 40% circa, nei primi 3 giorni post operatori, il paziente sviluppa dei lividi attorno agli occhi che generalmente scompaiono a distanza di 7-10 giorni. Appena rimossi i cerotti nasali, a circa 2 settimane dall’intervento, il naso apparirà già ben conformato, tuttavia si presenterà gonfio e duro e questa condizione persisterà per alcuni mesi. Dopo una rinoplastica, ma in realtà dopo qualsiasi intervento di chirurgia plastica facciale, è possibile applicare un apparecchio, di dimensioni molto contenute, che crea un vero e proprio campo elettrico elettromagnetico. Questo piccolo apparecchio, che rimarrà in loco solo per i primi quattro giorni post operatori, grazie al campo magnetico generato, impedisce lo sviluppo del processo infiammatorio (l’infiammazione dopo un intervento si sviluppa totalmente in 56 ore, ecco perché i primi giorni post operatori il paziente tende a gonfiarsi progressivamente!) ed accelerando la risoluzione di quello già formatosi. In questo modo, grazie all’applicazione per soli 4 giorni di questo piccolo presidio elettromedicale, i pazienti potranno ottenere l’enorme beneficio di una degenza ridotta anche dopo interventi invasivi come la rinoplastica. ■
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CHIRURGIA PLASTICA - LIPOFILLING
Cresce il numero di pazienti che sceglie il lipofilling per un risultato duraturo e naturale della Dott.ssa Ludovica Valentini
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ono sempre di più le donne che si rivolgono al chirurgo plastico per un intervento di lipofilling, una tecnica che permette di utilizzare il proprio grasso come fosse un filler riempitivo, per dare volume dove volume si è perso. È un trattamento che può essere fatto ambulatorialmente con una piccola anestesia locale. Ma in cosa consiste? Con delle microscopiche canule si preleva il grasso che viene messo a decantare in apposite provette per poi essere reimpiantato dove serve. Frequentemente viene usato in volto dopo grossi dimagrimenti, oppure, quando non si vogliono usare sostanze estranee per ridonare tono e volume. È importante sottolineare che il grasso è più duraturo rispetto all’acido ialuronico e il suo effetto può essere visibile fino a qualche anno. È possibile impiantarlo in qualunque zona del volto, nel seno (anche se non è indicato per un aumento eccessivo) e nei glutei ma, in quest’ultimo caso, si può aumentare il loro volume solo se si ha una sufficiente disponibilità di grasso da prelevare. La consistenza, cosi come il risultato, sono molto naturali ma bisogna considerare che, se l’obiettivo è quello di riempire piccole zone, spesso non ne vale la pena e sarà il medico a consigliarvi una tecnica alternativa che sia per voi la soluzione migliore. Quando si parla di lipofilling la zona di prelievo del grasso è solitamente la zona dell’addome e, se la paziente vuole intervenire su zone ampie come il seno ed i glutei, servono, oltre alla sala operatoria e tutto ciò che comporta, dei punti di sutura, altrimenti non è quasi mai necessario. Prima di effettuare questo intervento bisogna calibrare bene la scelta, va infatti valutato caso per caso. È necessario assieme al medico decidere se è il trattamento più indicato per noi o se è meglio trovare un’alternativa, come l’utilizzo del filler, semplice da eseguire e dai costi contenuti. Il lipofilling è uno dei trattamenti di chirurgia estetica attualmente più in voga perché permette risultati duraturi e naturali e, la naturalezza, è la caratteristica più richiesta oggi dalle donne che si affidano alla medicina e chirurgia estetica per migliorarsi. ■
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CHIRURGIA PLASTICA - GLUTEOPLASTICA
Un intervento in grado di cambiare radicalmente la propria immagine del Dott. Marco Lo Iacono
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a gluteoplastica è un intervento di chirurgia estetica che consente di raggiungere risultati straordinari, potendo cambiare in modo significativo la silhouette delle pazienti e creando delle belle curve evidenti, sia con che senza abiti. Vestiti, jeans, gonne ed ogni altro indumento aderente non farà altro che evidenziare ancora di più le curve del gluteo. Diventerà motivo di orgoglio, e non di imbarazzo, anche la prova bikini. La gluteoplastica oggi è eseguita nel mondo da pochissimi chirurghi estetici. Infatti, tanto in Italia che in tutta Europa, si ha poca familiarità con questa procedura per cui moltissimi professionisti, sbagliando, creano una sorta di terrorismo psicologico verso i pazienti che invece vorrebbero approcciarsi con serenità a questo intervento. La gluteoplastica è sicura e non è in alcun modo più rischiosa di tutte le altre metodiche di chirurgia estetica, a patto che si adotti la tecnica più appropriata. L’intervento dura circa 1h e 30 min e lo si può eseguire sia in anestesia locale che in anestesia generale, a seconda delle preferenze della paziente. La cicatrice si trova nella piega interglutea, ovvero tra i due glutei, per cui risulta invisibile sia in piedi che sdraiati. Non è affatto una procedura dolorosa e ci si può sedere già il giorno stesso dell’intervento. Come unica raccomandazione, dopo una gluteoplastica si deve evitare attività sportiva per almeno 5 settimane ed è necessario dormire a pancia in su per sette giorni. Sono richiesti anche controlli post-operatori settimanali e si deve indossare una guaina specifica per un mese circa. Le protesi attualmente utilizzate non vanno mai sostituite ma nel tempo si consiglia di eseguire dei controlli ecografici. È importante ricordare che dopo l’intervento di gluteoplastica dovranno essere praticate nel braccio eventuali iniezioni. Molto spesso, si associa alla gluteoplastica una liposuzione dei fianchi ed un trasferimento del grasso prelevato in vari punti per ottimizzare ancora di più il risultato ottenuto. Il cambiamento che possiamo raggiungere con le protesi è straordinario ed è in grado di cambiare in modo significativo la propria immagine. ■
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MEDICINA ESTETICA - FILLER LABBRA
Mai più labbra “rifatte” ma una bocca carnosa dall’aspetto naturale della Dott.ssa Martina Ruggeri
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e labbra sono un’unità estetica del viso molto importante, in particolar modo nella donna perché considerate espressione di femminilità e sensualità. Avere delle belle labbra significa anche avere maggior sicurezza in se stessi e nel relazionarsi con gli altri. Per chi non ha naturalmente una bocca carnosa , o in armonia con il proprio viso, il filler è una soluzione ottimale, economica e sicura per ritoccare quelle imperfezioni che proprio non ci piacciono. Le richieste sono in continua crescita e arrivano da qualunque età e persona: dalla giovane ragazza che vuole un semplice aumento volumetrico, alla signora che cerca una maggiore definizione per ripristinare l’anatomia delle labbra persa negli anni. È possibile intervenire in molti modi, sempre calibrando il fattore età e tenendo in considerazione che il risultato estetico finale dovrà essere migliore della base di partenza. Non bisogna mai dimenticare di procedere al trattamento rispettando l’anatomia del viso di ognuno, per raggiungere un aspetto che sia il più possibile naturale. Ma cos’è un filler? L’unico prodotto attualmente sicuro al cento per cento quando si parla di filler labbra, è l’acido ialuronico: una molecola presente nel nostro corpo, biocompatibile e riassorbibile, la cui durata dipende dalla tipologia di ialuronico che il medico deciderà di utilizzare, a seconda del caso. La scelta del filler dipende anche dalle aspettative del paziente: se si è alla prima esperienza di filler labbra si procede con un acido ialuronico riassorbibile in breve tempo (minimo due, tre mesi) fino ad arrivare a filler della durata di un anno. Tutti possono sottoporsi a questo tipo di trattamento, non ci sono veri e propri effetti collaterali né controindicazioni, ma solo delle accortezze che vanno adottate, come nel caso di stati particolari quali la gravidanza e l’allattamento. Un fattore importante durante l’iniezione di acido ialuronico, è il dolore: si tratta di piccole punturine che possono però provocare un minimo di traumatismo. Per ovviare a questo problema si utilizza una crema anestetica qualche minuto prima di iniziare e, per rendere la procedura più piacevole, la maggioranza dei filler contengono lidocaina, un anestetico locale che contribuisce a rendere il trattamento ancor più confortevole. Le linee guida internazionali dettano delle regole basi su come
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iniettare gli impianti dermici (i filler sono impianti di acido ialuronico a livello del derma), ma non esiste una vera e propria tecnica. Tutto dipende dalla mano del medico che effettua il trattamento, dal suo gusto estetico e dal risultato che si vuole raggiungere. ■
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PEOPLE
“Donne, amatevi” Intervista al Dottor Giulio Basoccu di Jessica Petrangeli
Il Prof. Giulio Basoccu è uno dei più noti chirurghi plastici d’Italia e, nonostante la sua giovane età, vanta oltre 20 anni di esperienza in ambito nazionale ed internazionale. Nel suo studio si respira aria di bellezza ovunque: dall’arte, di cui è un cultore, al gusto per l’arredamento, altra sua grande passione. Da sempre un appassionato anche di lettura, il Prof. Giulio Basoccu fa sua la celebre frase di Chanel, che cita: “La natura ti da la faccia che hai a 20 anni, è compito tuo meritarti quella dopo gli anta”. Con questa filosofia, insieme alla sua equipe, ha eseguito oltre 4.000 interventi ad altrettanti pazienti. Grazie alle sue esperienze in campo medico-scientifico, la notorietà del Prof. Giulio Basoccu è stata messa in luce da interventi eseguiti ad importanti personaggi dello scenario politico e culturale. Il chirurgo plastico è infatti una figura di riferimento nel panorama mediatico: è spesso ospite di trasmissioni televisive di spessore e dibattiti su argomenti scientifici. Ho avuto il piacere di incontrarlo nel suo studio al centro di Roma, dove ci ha svelato alcuni segreti del mestiere. Lei è conosciuto per essere il chirurgo delle star. Qual è tra le donne dello spettacolo il ritocchino più richiesto? Le richieste delle donne dello spettacolo rispettano i numeri di tutte le altre donne: il seno in primis, senza dimenticare rinoplastica e liposuzione. Il dato interessante è quello degli uomini; quelli di spettacolo si stanno emancipando mentre, fino a pochi anni fa, avevano il timore di avvicinarsi alla chirurgia perché è difficile nascondere un intervento, specie se in viso. Oggi anche loro tendono a sottoporsi al ‘ritocchino’, come ad esempio la blefaroplastica, per migliorare il loro aspetto. Con il dilagare dei social le giovanissime sembrano rincorrere la perfezione estetica. Si sottopongono frequentemente ad interventi di mastoplastica additiva, filler labbra e aumento degli zigomi. Cosa ne pensa di quella che oggi sembra essere diventata “una moda”? Purple Magazine
I social comunicano con le immagini, il viso in particolare. I selfie stimolano la necessità di farsi trovare nelle migliori condizioni e le ragazze poco più che minorenni sono spesso vittime di questo meccanismo. Io ho una naturale reticenza ad effettuare trattamenti estetici su donne molto giovani perché ho due figlie adolescenti, o poco più. Non credo sia un bel vedere. Spesso si arriva dal medico estetico quando per troppi anni non ci si è prese cura di se stesse e ci si è trascurate. È vero che le donne in questi casi chiedono “il miracolo”, ovvero risolvere all’improvviso quelli che considerano in quel momenti i loro difetti estetici? È verissimo. Se vogliamo fare un’analisi socioculturale, parte delle mie pazienti vengono da momenti della vita particolarmente critici. È tipico il ricorso allo studio di un chirurgo plastico dopo una separazione, un amore perduto, un momento difficile della propria esistenza. C’è quindi un legame tra il rimettersi in gioco nella vita e farlo anche fisicamente, esteticamente. Trascurarsi per anni è una pessima abitudine. Una volta la chirurgia estetica era indirizzata alla settantenne che voleva tornare al viso dei cinquanta anni. Oggi in questo, fortunatamente, ci siamo evoluti: la medicina e chirurgia estetica servono ad aiutarci a non invecchiare, anzi, ad invecchiare meglio. Quello che dobbiamo fare noi professionisti è aiutare a rendere una cinquantenne una bella cinquantenne, non una ridicola trentenne. La medicina estetica sta per alcuni versi sostituendo la chirurgia? Negli ultimi anni c’è stato un fenomeno sociale particolare. Abbiamo attraversato il peggio dal punto di vista economico, molta di quella che era l’attenzione verso la medicina estetica è stato condizionata da scarse capacità in termini di soldi. È evidente che chi questa attenzione ce l’ha, si è rivolto a pratiche estetiche meno impegnative economicamente ma comunque di grande qualità, come la medicina estetica. Questo ha influito molto sulla crescita
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di quest’ultima ma, in ogni caso, quello che è di competenza chirurgica rimane chirurgica. L’estate è arrivata. La tecnologia può aiutarci molto per farci tornare in forma. Qual è in questo periodo il macchinario più richiesto per una perfetta prova costume? Le donne combattono la cellulite da sempre e lo fanno con ogni mezzo possibile. La tecnologia è sempre stata di grande aiuto in questo. Da 2/3 anni sono molto in voga macchinari che uniscono due tipi di tecnologie: la radiofrequenza e la pressione, che danno ottimi risultati. Anche la carbossi terapia è particolarmente efficace, io la considero un evergreen. Lei è un uomo di successo, lavora da sempre a contatto con le donne e ha anche 2 figlie femmine. Quanta influenza crede abbia l’uomo sulla sicurezza che una donna ha in se stessa, sul sentirsi bella e in pace con il proprio corpo? Ahimè, molta. Il nostro ruolo di uomini nei confronti delle figlie e delle donne in genere, sia nella vita privata che professionale, è importantissimo. Purtroppo sono tante le donne che danno molto peso ancora oggi al giudizio degli uomini, spesso determinante nel loro sentirsi sicure e amate. Ha scritto un libro: “Demiurgo plastico. Diaro semiserio di un chirurgo estetico”. L’ironia nella vita è l’arma vincente? Senza dubbio non pendersi troppo sul serio può rivelarsi un punto di forza. Spesso donne molto belle appaiono meno affascinanti di donne non bellissime. L’aspetto estetico è la prima fonte di insicurezza nel nostro tempo. Un po’ di humor e di autocritica aiutano certamente a vivere meglio. Con la sua innovativa idea di estetica oncologica è molto vicino a donne che affrontano il difficile percorso della malattia. Di cosa si tratta?
chirurgia della ricostruzione mammaria. L’idea più romantica che io ne ho, e che dovrebbe premiare questo mestiere che si occupa di ricostruire ad una donna parti del corpo mutilate dalla malattia, è che l’estetica oncologica è mirata ad estirpare l’ultima parte del tumore, l’idea di essere stata malata. È un passo che chiude il cerchio, compie l’ultimo atto, restituisce la femminilità alla donna, dandole definitivamente la certezza che la malattia non c’è più. È un passaggio psicologico dove la psicologia, però, non deve sembrare meno importante di altri aspetti. ■
Secondo Cuore Onlus
Secondo Cuore è una Onlus per le donne che portano sulla loro pelle segni causati da una violenza, da un incidente domestico o stradale, donne che sono nate con una malformazione, donne che presentano un importante inestetismo estetico che non permette loro di vivere una vita normale. Presidente dell’associazione è il Prof. Giulio Basoccu, Specialista in Chirurgia Plastica Estetica e Ricostruttiva. Secondo Cuore dà a queste donne un sostegno dal punto di vista chirurgico, psicologico e anche legale. “Vuole essere una casa aperta a tutti, anche ad altre associazioni che si occupano della tutela delle donne, affinché si lavori insieme per regalare un nuovo sorriso e quindi una nuova vita a chi è in difficoltà – racconta il Prof. Basoccu – Noi metteremo a disposizione il nostro lavoro di medici, i nostri mezzi, come abbiamo fatto cominciando qualche tempo fa, prima ancora che la Onlus nascesse, con la nostra testimonial, Alfonsina Amato”. Per il Prof. Basoccu è un sogno che si realizza. Facebook – Secondo Cuore Onlus Mail - info@secondocuoreonlus.it
L’estetica oncologica è una cultura non recente, parte dalla Estate 2017
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SOCIALE
Please, stop! Basta violenze, basta femminicidi “Insegniamo la libertà alle giovani donne”
Intervista a Sabrina Frasca, esperta di genere dell’Associazione Differenza Donna di Jessica Petrangeli Purple Magazine
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ifferenza Donna nasce nel 1989 per prevenire e superare la violenza di genere, sensibilizzare ed informare sul tema. Abbiamo incontrato Sabrina Frasca, esperta di genere del centro “Differenza Donna”, per conoscere tutte le sfumature della violenza contro le donne. Sia a livello nazionale che internazionale siete sostenute e finanziate da enti locali ed istituzioni. Cosa significa, da donna, lavorare all’interno di un’associazione che combatte una battaglia particolarmente dura come quella della violenza di genere? Alle donne che si avvicinano alla nostra associazione dico sempre che essere un’attivista di differenza donna significa innanzitutto lavorare per migliorare la propria condizione di donne e poi, ovviamente, lavorare affinché insieme ad altre donne si costruisca una società meno discriminatoria. Siamo in primis volontarie di noi stesse, non lo consideriamo solo un lavoro ma un modo per costruire una società più giusta, per noi e per le nostre eventuali figlie e/o figli. I centri antiviolenza sono luoghi di protezione per tutte quelle donne vittime che si rivolgono a voi. Quanto è difficile per loro fare il primo, indispensabile, passo che è quello di chiedere aiuto? Il cuore del problema è proprio questo. La violenza contro le donne ha delle caratteristiche molto specifiche perché viene agita dalla persona con cui hai costruito un progetto familiare, con cui hai avuto dei figli, a cui sei legata sentimentalmente. È quindi una persona importante per te quella che ti sta agendo violenza. Decidere di denunciare chi ti sta affianco è una scelta difficilissima, soprattutto perché le donne sono convinte di poter cambiare l’uomo che amano, o che quello che sta succedendo sia colpa loro, che forse è un momento e passerà. Esistono mille giustificazioni che la società intera, e quindi anche le donne stesse, danno alla violenza di genere. Questo è il motivo per cui ci si mette del tempo per compiere il primo passo e chiedere aiuto. Chiamare un centro antiviolenza significa dare un nome preciso a quello che si sta vivendo e prima di ammettere che tutto ciò non è amore ma è violenza, si impiega molto tempo. Nella vostra associazione ricorre spesso la parola solidarietà. In una società dove regna l’omertà, la solidarietà tra donne e per le donne può fare la differenza, può riuscire a salvarne e farne rinascere molte. La solidarietà è il nostro metodo di lavoro ed anche di tutti quegli organismi che si occupano di violenza contro le donne. Si chiama metodologia di genere, ovvero da donna a donna, e si basa sull’idea che quando si subisce violenza in quanto donna, e si è quindi piene di paure, di confusione e di sensi di colpa, si ha bisogno di qualcuna che ti capisca, che non ti giudichi e sia empatica con te. Utilizzare un’accoglienza di genere che abbia come parole d’ordine l’empatia e la solidarietà, è il modo migliore per costruire assieme alle donne percorsi di libertà.
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Differenza Donna ha portato in Italia il metodo SARA attraverso il progetto DAPHNE. Di cosa si tratta? Il programma DAPHNE è un progetto europeo di finanziamento alle associazioni di donne. SARA è uno strumento di valutazione del rischio di recidiva e di escalation della violenza, importato dal Canada. È una tabella con degli indicatori che ci aiutano a capire se una donna, che vive già una situazione di violenza fisica, è a rischio di subire una escalation di quest’ultima e di continuare a subirla. È utile soprattutto per fare una prima valutazione e capire se è il caso di prendere subito delle misure forti, come denunciare. È uno strumento molto utile e spesso utilizzato anche dalle forze dell’ordine. Le donne, in rari casi gli uomini, sono spesso vittime di atti persecutori. La vostra associazione è dotata di sportelli antistalking che, oltre ad accogliere la vittima dando sostegno psicologico, offrono anche assistenza legale, organizzano corsi di formazione e monitoraggio dei casi. Scendete in campo con la massima professionalità. Quanto incide la competenza nel dare aiuto e protezione a chi si rivolge a voi? La competenza ha molta importanza, la professionalità meno. Essere specializzati nella cultura della violenza di genere, capire quindi quali sono le responsabilità dell’autore del reato, è molto importante. Serve esperienza, formazione ma anche e soprattutto empatia. “Vorrei che le donne avessero potere non sugli uomini ma su loro stesse” (Mary Wollstorecroft). Essere padrone della propria vita, psicologicamente ed economicamente indipendenti, è un aspetto fondamentale per riconoscere il proprio valore sociale, per imparare ad essere apprezzate e non abusate, violentate, aggredite. Avere consapevolezza della propria forza, può fare la differenza ed aiutarci a far rispettare i nostri diritti e la nostra dignità? Tantissimo. Bisogna però sottolineare che la violenza colpisce tutte, indistintamente. Non sono le caratteristiche di chi la subisce che modificano la possibilità di subirla. Ci sono donne con una grande sicurezza in loro stesse e una forte autostima che si ritrovano ad essere vittime di uomini violenti. Quello che cambia è la tempistica di reazione, di uscita dalla situazione di violenza. Un uomo che ti discrimina, che limita la tua libertà piuttosto che aiutarti ad essere più libera, che è molto geloso, genera, in chi subisce, dei danni, creando insicurezza e dubbi anche alle personalità più forti. È però vero che se si vive e si è vissute, in un contesto sociale e culturale che ti ha insegnato fin da piccola che a certe cose non si deve rinunciare, come all’autonomia economica, alla vita sociale e privata, all’avere delle amiche con cui uscire da sola la sera e che nessuno deve e può impedirti di farlo, ti può aiutare a riconoscere che quella che vivi è una realtà sbagliata e, quindi, a chiedere aiuto prima. La migliore prevenzione è insegnare la libertà alle giovani donne.
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Che ruolo svolge la paura? La paura svolge un ruolo forte. Quando una donna si trova ad essere vittima di una situazione di violenza, nascono una serie di paure legate alla propria credibilità perché viviamo in una società in cui spesso non siamo credute, in cui in molti giustificano l’aggressore e vedono nella donne la causa stessa della violenza. Le donne hanno paura di essere lasciate sole dalle istituzioni, di perdere i propri figli, temono di non essere protette e che l’uomo che hanno denunciato rimanga impunito e possa tornare quindi a farle del male. Sono purtroppo paure molto fondate. La strada della denuncia è in salita, è faticosa, le donne decidono di percorrerla solo dopo molti altri tentativi. Ma è sicuramente una via per la libertà. Qual è il sentimento che accompagna le donne in questo percorso di “liberazione”? Purtroppo la giustizia italiana è molto lenta. Dal momento della denuncia potrebbero passare anni prima di avere giustizia, e non sempre è detto che giustizia si farà. Per questo il sentimento di esasperazione con cui si arriva a denunciare la violenza non si trasforma subito in un sentimento di liberazione, spesso si continua ad avere paura, a sentirsi vuote e sole. Ci sono casi rari in cui denunciare significa ottenere subito delle misure di protezione e altri casi, molto più frequenti, in cui non c’è una risposta adeguata nell’immediato. Per noi non è importante denunciare o non denunciare, per noi è importante aiutare le donne a trovare una loro strada. Le vogliamo renderle consapevoli delle difficoltà ma anche della giustizia, che è sempre bene perseguire. Prepotenze e soprusi, la violenza non è solo fisica. L’uomo sa essere crudele in molti modi e può sfogare la sua violenza in casa, a lavoro, a scuola. È proprio nelle scuole che va fatto il lavoro più intenso: bisogna educare i maschi fin da bambini al rispetto e all’amore. La lotta alla violenza di genere è, prima di tutto, una questione culturale? Assolutamente. Parlare ai bambini, alle bambine è fondamentale per costruire una società migliore di quella in cui viviamo oggi. Bisogna educare i maschietti al fatto che le bambine vadano rispettate, che siano viste come delle pari perché nell’amore non deve mai esserci un rapporto di potere ma di scambio, di consenso. È una questione culturale, di mentalità… non si parla mai, ad esempio, di quanto la violenza faccia parte della vita di tutte, di quei piccoli gesti che rafforzano una cultura sbagliata. La violenza fisica è solo la punta dell’iceberg, il problema alla radice è la violenza che tutte noi subiamo quotidianamente solo perché donne e a cui ingiustamente siamo tutte abituate. Cresciamo dando per certo che la violenza è purtroppo molto possibile. Le parole sono importantissime per andare al cuore del problema. Frequentemente i media parlano di femminicidio associandolo alle parole “troppo amore”, “eccessiva ge Purple Magazine
Vanessa Incontrada, testimonial per Differenza Donna
losia”. Parole che sembrano alleggerire la gravità di quella azione che altro non è che omicidio. Parte tutto dal linguaggi, ad esempio: come mai agli uomini rimane cosi difficile chiamarci ministre anziché ministro, o direttrice anziché direttore? Il linguaggio è lo specchio del pensiero di chi parla. È un problema, infatti, il fatto che il femminile sia usato pochissimo; non riesce ad entrare ancora nel linguaggio perché non è entrato nelle teste delle persone, nella cultura, nel pensiero. Quando i media parlano di violenza sulle donne viene usato un linguaggio che attinge purtroppo ad una cultura che è quella della società: l’idea che violenza e amore siano connessi è uno dei punti più forti da sradicare e combattere.
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Cambiare il linguaggio significa cambiare la cultura e, per questo, ci vuole del tempo. In Italia, nel concreto, si fa abbastanza per sostenere le donne e combattere la violenza? Cosa dicono i dati? Al momento la legge più recente sul femminicidio stanzia dei soldi in maniera costante ai centri antiviolenza. Questi soldi secondo il rapporto della corte dei conti sono stati trattenuti dalle regioni, solo il 20 per cento di quelle cifre è stato speso per risolvere il problema della violenza di genere. Questo ci racconta che in Italia abbiamo fatto un’ottima legge, abbiamo provato a finanziarla con dei fondi importanti, ma non siamo riusciti ad indirizzarli a quello per cui erano destinati. Per questo biennio ci saranno degli strumenti di monitoraggio per obbligare le regioni a spendere quei soldi solo per ciò per cui sono stati stanziati. Combattere il problema della violenza di genere non significa solo sostenere le associazioni, ma anche asili nido che permettano alle donne di andare a lavorare, creare delle opportunità per aiutarle ad entrare nel mondo del lavoro, fare delle leggi che facilitino la conciliazione della maternità con il lavoro. Dobbiamo imparare a sostenere la loro autonomia. In Italia a parole si dice molto, in pratica ancora non si fa abbastanza. Uomini che odiano le donne: l’aggressione psicologica e fisica colpisce mogli, mamme, sorelle, figlie, ex compagne. Esiste un identikit dell’uomo potenzialmente violento?
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Purtroppo no, ma esistono degli indicatori che devono mettere in allarme la donna quando li subisce. Sono tutti quei comportamenti che limitano la libertà ed è questo il modo migliore per capire se si ha accanto una persona che ti ama nel modo giusto o meno. Un amore fatto di possesso, di controllo, di gelosia, non è amore. Il primo indicatore è quindi sentire quello che si prova; il secondo è capire se l’uomo che ti sta accanto sta limitando le tue potenzialità o le sta invece rafforzando. In una relazione rispettosa una donna dovrebbe sentirsi valorizzata, arricchita da quell’amore, non svuotata, isolata o sminuita. ■
PER AVERE INFORMAZIONI SU DIFFERENZA DONNA E SULLE MODALITÀ DI DONAZIONE ALL’ASSOCIAZIONE: WWW.DIFFERENZADONNA.ORG
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TRAVEL
Filippine, che incanto! di Valeria Cira
Siete pronti ad un nuovo viaggio? Questa volta vi porto nelle Filippine! Una meta decisamente poco turistica se non per quelle due o tre isole forse più note a tutti come Palawan e Boracay. Il nostro viaggio inizia da Manila, che decidiamo di lasciarci alle spalle non appena scesi dall’aereo per dirigerci verso Tablas, una delle isole che forma la provincia di Romblon Island. In queste tre isole, Romblon, Tablas e Carabao, il turismo occidentale è praticamente nullo, in tutto il nostro periodo di permanenza abbiamo incontrato solo asiatici ed il popolo filippino si è dimostrato ogni giorno davvero curioso, ma anche molto disponibile nei nostri confronti. A Tablas decidiamo di soggiornare presso il By The Sea, un magnifico Resort situato nella parte sud occidentale dell’isola, nella zona di Santa Fe. Questo meraviglioso paradiso si raggiunge solo in barca (grazie ad un sevizio di transfer offerto dal resort) ed è davvero il luogo ideale per chi decide di visitare l’isola in modo autentico ma in relax e, soprattutto, senza rinunciare alla buone abitudini, dato che è gestito da una coppia di italiani trasferitisi nelle Filippine ormai da qualche anno.
Cose da non perdere a Tablas • Snorklealing al Looc Bay Marine Refuge • Un bagno nelle cascate di Garing • Un giro nella capitale Odjongan Il nostro viaggio è proseguito poi per Boracay, una delle isole più note delle Visayas, ma anche la più turistica. Lunga solo 9 km, è contornata da una spiaggia così bianca da accecare. Se sognate il paradiso forse lungo la sua costa potrete trovare la sua raffigurazione terrena; ma non appena vi inoltrerete nelle vie interne tutto il fascino sarà sostituito dal caos e dal traffico dei tricycle intenti a scorrazzare turisti all’impazzata. Cose da non perdere a Boracay • La White Beach • Uno dei tanti sport acquatici o diving offerti • Una passeggiata al The Mall per qualche acquisto tipico o souvenir Transport & Relationship Purtroppo nelle Filippine è impossibile programmare molto, la maggior parte dei trasferimenti da isola ad isola vengono effettuati tramite barche e li a decidere tutto, ovviamente, sono le condizioni climatiche e del mare. Per visitarle tutte sarebbero necessari 2/3 mesi perché il rischio di rimanere incagliati per giorni su un’isola è elevato. Potrete anche decidere di partire in un determinato giorno, ma se il mare non sarà d’accordo, ci sarà poco da fare. Le barche ed i traghetti sono i transfer più economici, costano molto meno rispetto ai voli interni e sono molto efficaci, ed anche divertenti, se si vuole entrare in contatto con la vera vita di questo popolo ma chiaramente sono da evitare se non si è predisposti all’adattamento. Spesso vi capiterà di viaggiare stimati come merce o di affrontare viaggi di 2/3 ore seduti su una trave di legno portante della barca. Via terra ci si può spostare con i bus, con i jeepney, che
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sono gli “autobus” locali, con i tricycle (per un tratta più breve) o con i Van pubblici. Anche qui stesso discorso: da non prendere in considerazione se non si vuole rischiare di viaggiare seduti sul tetto o incastrati dentro ad uno di questi mezzi. Io lo considero molto divertente ed è il modo in cui personalmente amo viaggiare, ma per chi vuole intraprendere il viaggio in maniera più “soft” può farlo spostandosi in Van privati. Molto carino è anche affittare dei motorini e girare in autonomia! Perdersi sarà il rischio ma la meraviglia che incontrerete lungo la strada la ricompensa. Money & Change Ritirare non è così facile, sopratutto nelle isole Romblon che sono molto poco turistiche, ad esempio a Tablas le banche ed i bancomat si trovano solo nella capitale e non è detto che la vostra carta sia accettata. Nelle isole più turistiche
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come Boracay non avrete problemi di questi tipo, ma il mio personale consiglio per evitare problemi è quello di ritirare in moneta locale non appena scesi in aeroporto a Manila, o di portarvi soldi in contanti da cambiare appena possibile. Ricordatevi che state viaggiando in Asia e sicuramente i contati vi saranno molto utili dato che tutto si paga cash. Il cambio al momento del mio viaggio (aprile) stava a 53,47, quindi con 100€ sarete ricchi. I traghetti costano dai 100 ai 1300 pesos a seconda della destinazione e della tratta. Spero di avervi fatto sognare un po’ e per qualsiasi altra informazione vi ricordo i miei canali social: Blog – www.cirettawanderlust.it Facebook – Ciretta Wanderlust Instagram – cirettawanderlust Mail – valeriacira@hotmail.it ■
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LIFESTYLE
I nasoni di Roma
Tra fontane e nasoni si sonda uno dei percorsi più suggestivi per chi vuole conoscere Roma e perdersi nel cuore della città, tra piccoli segreti e il fruscio dell’acqua
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na città che non sarebbe la stessa senza le sue fontanelle con il becco ricurvo e abbellite con mosaici, numeri e scritte commemorative. Queste fonti sono la testimonianza dell’amore che da sempre i romani nutrono per le acque pubbliche e che li ha portati a costruire fontane, monumenti e opere architettoniche che ancora oggi creano spettacolari giochi d’acqua e che arricchiscono vie e piazze della capitale. Sono circa 2.500 le fontanelle dalla forma cilindrica che i cittadini chiamano affettuosamente nasoni: per lo più in ghisa, ma alcune anche in travertino, punteggiano il territorio di Roma da nord a sud e la loro origine risale all’epoca dell’espansione romana e della creazione degli acquedotti. Quelle più pregiate sono ornati con stemmi e simboli dei rioni romani. Una curiosità? Anche Barcaccia, storica e imponente fontana in Piazza di Spagna, viene classificata tra i nasoni più noti, insieme a quello incassato nel muro in via della Fontanella Borghese. Il nasone più antico ancora in funzione si trova invece in Piazza della Rotonda, mentre una ricostruzione più moderna, con le tre classiche bocchette, si trova in via delle Tre Cannelle. Il tema dei nasoni ha spesso suscitato polemiche, sia tra i cittadini che tra i politici di casa nostra, perché accusato di rappresentare uno spreco delle acque pubbliche. Ma i critici dei nasoni dovrebbero sapere che questo spreco equivale solo all’1 % contro quasi il 50 % delle tubature e che apporta benefici enormi alla città, sia per i turisti che per gli stessi cittadini. La città di Roma è infatti simbolo nel mondo di un accesso democratico alla risorsa acqua e potrebbe divenire un punto di riferimento su questo tema fondamentale per la vita umana. Dovremmo porre tutti più attenzione ad un tema delicato ed urgente come quello delle problematiche dell’acqua e sul suo possibile risparmio. L’acqua, più di ogni altra risorsa, incide
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infatti in modo determinante su tutti i temi dello sviluppo, dalla riduzione della povertà alla sostenibilità ambientale, dal servizio sanitario allo sviluppo partecipativo, dalle questioni di genere alla good governance. Bisogna educare e sensibilizzare i cittadini, non togliere loro quello che è ormai uno dei principali simboli della città: il nasone. Turisti e romani ne fanno uso soprattutto d’estate per una boccata di acqua fresca, quando il caldo diventa insopportabile! Spesso però, proprio quando si ha bisogno di dissetarsi, non si trova. Perciò sono nate diverse mappe e App che permettono di visualizzare la mappa delle fontanelle: una sorta di censimento idrico che, oltre a rappresentare un servizio utile ai romani on the road e ai turisti in visita nella Capitale, è anche uno strumento di risparmio e di tutela dell’ambiente. Perché, se vogliamo dirla tutta, si beve l’acqua gratis e non si sommerge il pianeta con montagne di bottiglie-rifiuti acquistate al supermercato. Le mappe sono tutte diverse tra loro, ma l’obiettivo è lo stesso: c’è Watermap che fa da cicerone fra le fontanelle che erogano acqua potabile, comprese le 220 dentro le mura del centro storico; sulla stessa onda anche Fontanelle.org, progetto di “design partecipativo” ideato dall’Associazione Culturale A8b.it a Roma e non solo; c’è la mappa di Acea, un opuscolo tascabile in italiano e in inglese con la cartina, dove sono segnalati gli oltre 200 nasoni del I Municipio, tante notizie utili e le caratteristiche di qualità dell’acqua potabile distribuita nella Capitale. C’è anche l’App dell’Acqua di Roma a portata di mano, ovvero la versione della mappa dei nasoni disponibile per iPhone, iPad e iPod Touch. Con queste comode guide si può dare il via anche ad un vero e proprio tour fra le sorgenti urbane capitoline che fanno da segnaletica a tanti luoghi delle meraviglie romane. ■
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CONSIGLI PER UN USO ATTENTO DELL’ACQUA
Aprire il rubinetto e veder scorrere l’acqua è una cosa normalissima per ognuno di noi, ma non tutti sanno quanto lavoro, quanta energia e quanta attenzione devono essere messe in campo perché un gesto cosi semplice avvenga. ACEA ha stilato alcuni semplici consigli per limitare il consumo d’acqua procapite che è di circa 200 lt al giorno! • Chiudi il rubinetto mentre ti lavi i denti, risparmierai 20 lt • Sai quanto consumi facendo il bagno? Ben 150 lt… l’equivaente di tre docce! • Se puoi, installa il sistema del doppio scarico per il wc • Usa la lavatrice solo a pieno carico, risparmierai 20.000 litri l’anno • Applica un frangigetto sui rubinetti. In questo modo l’acqua in uscita si mescolerà con l’aria ed i consumi si ridurranno del 40 % • Innaffia le piante verso sera quando il sole è calato, evaporerà molto più lentamente • Se vedi qualcuno che spreca acqua…faglielo notare!
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A tu per tu con Chef Rubio Purple Magazine
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FOOD
È lo chef più desiderato d’Italia. La cucina il suo mestiere, Unti e Bisunti la chiave del suo successo e si sa, come si cucina, così si fa l’amore. O lo si ama o lo si odia. Abbiamo avuto la possibilità di intervistare Chef Rubio e non ce la siamo fatta scappare. di Morena Mancinelli e Jessica Petrangeli
Trentenne di Frascati, con un passato da rugbista professionista, nel 2010 si diploma all’ALMA di Gualtiero Marchesi. Per i suoi modi spicci e il suo approccio fisico con il cibo, in poco tempo si afferma come l’antichef, rude, bello e tatuato che conquista tutti per competenza e originalità. Rubio è un cuoco non–convenzionale, indipendente ed è sempre in viaggio alla scoperta di saperi e sapori. È un personaggio eclettico che si muove con disinvoltura tra mercati rionali e venditori di street food, ma è a suo agio anche nelle cucine stellate. Curioso, estroverso, con il suo approccio unico si é fatto notare nel panorama della comunicazione grazie a programmi che celebrano la tradizione e gli incontri come momenti di scoperta e conoscenza del territorio e dei valori dei suoi abitanti. Si racconta a Purple Magazine, tra progetti futuri e iniziative benefiche. Hai partecipato quest’anno alla manifestazione Origami Italiani al Fuorisalone di Milano, iniziativa che unisce food e design e che consiste nel realizzare un packaging per della pasta fatta a mano. Avevo questa idea da 7 anni e non sapevo come farla respirare e allora ho chiesto aiuto al designer Filippo Protasoni e a Circus, società di sviluppo di progetti di comunicazione integrata. Si tratta di un nuovo sistema integrato di prodotto, packaging e comunicazione per la produzione, vendita e consumo di pasta fresca. Origami Italiani parte dall’antica tradizione del fatto a mano per creare una nuova visione economica e culturale che coinvolge i produttori tanto quanto i consumatori: una risma di fogli di carta diventano, con un gesto semplice, una confezione elegante e contemporanea progettata per la vendita, il trasporto e il consumo di pasta fresca. Potrebbe sembrare la realizzazione di un banalissimo packaging, in realtà abbiamo fatto vedere tutto ciò che succede in un pastificio invitando tutti a mettere le mani in pasta con una serie di laboratori pratici in cui realizzare da soli la propria confezione di Origami Italiani.
Metto a disposizione la mia visibilità per una causa in cui credo profondamente e per cui mi batto da sempre: ovvero diffondere la cultura dei diritti umani e delle libertà civili e difendere ogni violazione di queste. Senza andare troppo lontano anche nel nostro Paese ci sono ancora nodi da sciogliere, uno tra questi è l’approvazione di una legge che introduca il reato di tortura e di trattamenti degradanti, facendo seguito alla sentenza di condanna della Corte europea dei diritti umani all’Italia sul caso dell’irruzione alla scuola Diaz. Come me tutti possiamo fare qualcosa in questa direzione, ad esempio donare il 5×1000 ad organizzazioni che portano avanti queste battaglie, come Amnesty International appunto. Dopo Unti e Bisunti sei considerato il re dello street food e da poco ti sei cimentato in un nuovo programma sempre sul canale 52 del gruppo Discovery Italia, partito il 1° maggio scorso. Sì, si tratta di “È uno sporco lavoro”, sei puntate in cui ho viaggiato per l’Italia e mi sono messo nei panni delle persone che fanno lavori faticosi, difficili e pericolosi. Si tratta di professioni che pochi sono disposti a svolgere e che invece sono fondamentali per la vita della collettività. Solo per citarne alcuni, sono stato in Sardegna tra gli scaricatori del porto di Cagliari; a Milano a raccogliere spazzatura con i netturbini o a pulire i vetri dei grattacieli; a Napoli assieme agli operatori delle disinfestazioni e derattizzazioni. Mi sono rimboccato le maniche e cimentato in mestieri che non conoscono vacanza, imparando da coloro che esercitano il proprio lavoro con dignità e fatica, un mondo che non riusciamo neanche a immaginare. È stata un’occasione anche per soffermarsi su un tema importante come la sicurezza sul lavoro e la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. ■
Stai prestando il volto alla campagna benefica del 5x1000 ad Amnesty International, come mai questa scelta?
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COVER STORY
STEFANO ACCORSI “QUANDO PENSI CHE TUTTO ANDRÀ BENE” Da una sua idea è nata la serie “1993”, l’anno del terrore che ha cambiato il nostro paese di Jessica Petrangeli
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onsiderato uno degli attori di maggior talento della nuova generazione di artisti italiani. La serie 1993 l’ha fortemente voluta e, poi, con coraggio realizzata. È Stefano Accorsi l’ideatore del progetto, nonché sviluppatore creativo, della serie originale Sky, prodotta da Wildside e presentata a Cannes in occasione del MipTV. Questo secondo capitolo della serie, che segue a 1992, racconta gli anni che hanno cambiato il Paese, attraverso gli occhi e le storie di persone comuni, la cui vita si intreccia con un enorme terremoto politico, civile e di costume. La prima stagione è stata venduta ad oggi in 83 paesi: in quel primo capitolo i protagonisti si muovevano in mezzo al caos innescato dalle indagini su Tangentopoli, incontrandosi e scontrandosi con i personaggi che quell’anno la cronaca portò alla ribalta, e lasciando numerosi interrogativi. 1993 riparte dal 30 aprile di quello stesso anno, con la celebre scena all’hotel Raphael, a Roma, dove la folla scaglia le monetine contro Bettino Craxi. Se il 1992 è il momento in cui tutto ha avuto inizio, quello che segue è l’anno del terrore. E mentre Craxi affronta il furore del popolo a testa alta, Berlusconi intuisce subito che da lì in avanti sarà un tutti contro tutti. Il vecchio potere è caduto, ma prima che se ne instauri uno nuovo bisogna correre a occupare i posti che si sono liberati. E alla fine ci saranno vincitori e vinti. Ecco perché i protagonisti della serie combattono per guadagnarsi un posto, nel 1993. “È stato un sequel difficile da girare dopo gli intrighi di tangentopoli” ha dichiarato Stefano Accorsi, che non si è tirato indietro nonostante il tema fosse cosi delicato da affrontare. Anche per gli sceneggiatori non deve esser stato facile far muovere i personaggi in un contesto cosi complesso: “È vero che i protagonisti del serial sono inventati, ma vivono avvenimenti reali accaduti in un anno, poi, così drammatico per l’Italia come il 1993. Al cui confronto il 1992 fu solo una miccia che diede fuoco alle polveri» , ha raccontato l’attore in una recente intervista. Sottolinea inoltre come sia coraggioso scomodare certi argomenti perché problemi etici o legali sono sempre dietro l’angolo: “Ma alla fine noi facciamo fiction, mica documentari. E sono convinto che la finzione a volte consente di dire cose più vere della realtà”. È infatti, sempre presente il racconto dell’attualità che ha marchiato quegli anni, come il tragico attentato organizzato ai danni del noto giornalista Maurizio Costanzo. “Qualcosa di mai fatto in una serie televisiva italiana” afferma fiero Andrea Scrosati, VP Programming di Sky Estate 2017
Italia, con riferimento proprio all’intreccio tra fatti reali, personaggi fittizi e realmente esistiti. Questo è uno di quei casi in cui la seconda stagione è migliore della prima e i personaggi sono più completi. Il 1993 – in un parallelismo con la rivoluzione francese – è stato considerato dagli autori come l’anno del terrore, seguito alla rivoluzione e antecedente alla restaurazione. Volendo tracciare un parallelismo, 1992 è stato l’anno della Rivoluzione. Il momento in cui abbiamo sognato la possibilità che il nostro Paese potesse cambiare, sulla spinta delle correnti ascensionali che hanno portato alla ribalta i personaggi della serie. E, tornando ad Accorsi, è curioso notare come la dicitura “da un’idea di Stefano Accorsi”, che campeggiava nella sigla di 1992, sia ora stata “ridimensionata”. Ma oltre al successo della serie, l’attore quest’anno festeggia anche la sua terza paternità (è nato ad Aprile il figlio Lorenzo), un altro atto di coraggio e di grande bellezza che Stefano si gode a fianco della moglie Bianca Vitali. Un anno di successo il 2017, coronato dalla vittoria del David Di Donatello come miglior attore per il film “Veloce come il Vento”, dove ha interpretato un ex pilota d’auto, un personaggio che ci ha fatto scoprire aspetti inediti e nascosti di Accorsi attore. Come se non bastasse, a proposito di fortuna, ma soprattutto di talento, è stato scelto da Sergio Castellitto per il film Fortunata, uscito lo scorso mese nelle sale italiane e che ha partecipato al Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard (la protagonista, Jasmine Trinca è stata premiata come migliore attrice). A riguardo Stefano, in una recente intervista a Vanity Fair, ha dichiarato: “È stata una sorpresa. L’abbiamo saputo all’una di notte, solo dieci ore prima della conferenza stampa di presentazione del festival, non ce lo aspettavamo più. Cannes è un grande evento, chi lo organizza ha creato una straordinaria continuità. Dispiace che da noi, penso a Venezia, non funzioni così”. Ed è proprio in Francia che l’attore ha vissuto molti anni con la sua storica compagna, l’attrice e modella Letizia Casta, dalla quale ha avuto due figli, Orlando e Athena. “La separazione – racconta l’attore – è sempre dolorosa, la cosa più dolorosa per una famiglia dopo le malattie. Ho lottato per evitarla ma, ad un certo punto, se non c’è più niente da fare devi prenderne atto. Io, però, penso sempre che tutto andrà bene, non mi perdo d’animo, nel privato come nel lavoro. E i miei figli oggi sono vivaci e positivi». Passata la tempesta di quel periodo Accorsi ha ritrovato un grande amore, la voglia di creare una nuova famiglia e il
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desiderio di una fase professionale tutta da scrivere e che parte con l’ideazione di 1992 la serie: “All’inizio avrei voluto fare un biopic su Berlusconi: la sua è una parabola vertiginosa, da illustre sconosciuto a uomo più ricco d’Italia, fino a diventare premier, si prestava a raccontare un pezzo importante del nostro Paese. Era il 2009, stavo girando Baciami ancora (sequel de L’Ultimo bacio di Gabriele Muccino, che nel 2001 gli diede grande popolarità, ndr), iniziai a lavorarci ma mi scontrai presto con le difficoltà di fare un film su una persona vivente. Questo format andava costruito ex novo, e poi, per ovviare ai problemi legali con i personaggi viventi, gli sceneggiatori hanno dovuto lavorare su una sottile linea d’ombra. Avere dei paletti, però, ci ha aiutati ad aguzzare la fantasia. (Vanity Fair, n°19/2017)”. ■
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FITNESS
Crossfit: tutti i motivi per iniziare a praticarlo di Valerio Santavenere – Peak29 Coach and Owner
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el primo articolo, insieme a coach Yuri, abbiamo analizzato cos’è il fitness e soprattutto cos’è il CrossFit. In questo secondo articolo proverò a rispondere ad una domanda ben precisa: PERCHÉ DOVREI INIZIARE A FARE CROSSFIT ? Se ci guardiamo attorno vediamo che la maggior parte degli utenti delle Globo Gym non è soddisfatta. La scarsa intensità degli esercizi non le permette di raggiungere risultati soddisfacenti, la routine degli allenamenti estremamente noiosa non riesce a farle scaricare lo stress e la tensione, il tempo perso ad aspettare che si liberi un macchinario le dà l’impressione di aver buttato l’intera sessione di allenamento. Già solo leggendo queste poche righe molti di voi avranno iniziato a scuotere il capo riconoscendocisi perfettamente. Non disperate, ho una buona notizia per voi: il CrossFit non è nulla di tutto ciò. Il nostro programma di allenamento è basato su movimenti funzionali. Lavorerete sulla ginnastica, imparando così a gestire il vostro corpo all’interno dello spazio dandovi consapevolezza delle vostre potenzialità. Lavorerete sulla pesistica olimpica, dagli esercizi più semplici ai più complessi, per sviluppare forza e velocità. Sarete più forti, potenti, coordinati, agili e veloci. Lavorerete sugli sport di endurance come la corsa o il canottaggio per migliorare la resistenza cardio-vascolare. La programmazione sarà costantemente variata e ad alta intensità, in oltre vi allenerete con altri compagni e, fino a che non sarete entrati nel box, non avrete idea di cosa dovrete fare, proprio come nella vita. Gli stimoli sempre nuovi, la sana competizione con i vostri compagni e la possibilità di confrontare i vostri risultati con atleti di tutto il mondo, attraverso una community che parla la vostra stessa lingua, terrà alta la vostra
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concentrazione; sarete sempre sorpresi, non avrete tempo per pensare, solo per agire. Il CrossFit è efficace, ovvero ha la capacità farvi raggiungere il risultato, di migliorare il vostro fitness, ed è efficiente, cioè vi permetterà di farlo in un tempo ragionevolmente breve. Se noi prendessimo in esame dei parametri come la pressione sanguigna, il grasso corporeo, il livello di trigliceridi e HDL/LDL colesterolo, potremmo notare come negli atleti tutti questi valori sono migliori di chi non pratica sport e conduce una vita sana. L’obiettivo è quello di migliorare tutti questi valori, il CrossFit vi fornirà un margine di protezione dai danni del tempo e delle malattie. Tutto questo è a portata di mano. Un’ora. 60 minuti del vostro tempo per sei giorni a settimana saranno sufficienti per ottenere la forza e la preparazione adatta. Come possiamo tradurre tutte queste informazioni in una motivazione per iniziare a fare CrossFit? Movimenti funzionali costantemente variati ad alta intensità miglioreranno la vostra salute; imprevisto e competizione non vi annoieranno mai; la concentrazione richiesta scaricheràlo stress immagazzinato durante la giornata; la breve durata dell’allenamento vi darà più tempo da dedicare alla vostra famiglia ed ai vostri interessi. Integrarsi nella community vi farà sentire a casa in ogni città che visiterete, troverete nuovi amici. PERCHÉ DOVREI INIZIARE A FARE CROSSFIT? Semplice: perché il CrossFit migliora la vostra vita sotto l’ aspetto fisiologico, psicologico e sociologico. ■
Via Giacinto de Vecchi Pieralice, 116 – 00165 Roma 06 8971 6544 – www.crossfitpeak29.com
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MAKE UP
Sopracciglia Perfette
Portare sopracciglia in ordine e ben curate è un espediente estremamente efficace per valorizzare lo sguardo e rendere il nostro aspetto più armonioso di Elisa Marcocci – Make Up Artist, Studio 13
Lo spessore è una questione di stile, gusto e moda. Negli anni abbiamo visto come lo spessore e la forma delle sopracciglia si siano trasformati: a partire dagli anni ’20, in cui la forma era sottilissima, tonda e cadente; significativa la forma degli anni ’50, la vera ala di gabbiano portata splendidamente da Marylin Monroe; le annullavano invece coprendole con il fondotinta, o rendendole sottilissime, negli anni ’60; selvagge e poco curate negli anni ’80. È possibile notare come queste forme fossero sempre in armonia con il look e il make-up delle epoche corrispondenti.
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ra i vari aspetti del make up la sopracciglia è uno dei fondamentali: quando una cliente si siede, prima di iniziare la prima cosa che faccio è analizzarne la forma e decidere, insieme a lei, quali modifiche apportare ai fini correttivi e di caratterizzazione ed improntare il trucco sulla base di questo. Perché la sopracciglia parla di noi, la sua forma può conferirci un’aria arrabbiata o rilassata, oppure donarci uno sguardo romantico, sensuale o deciso; quindi possiamo variare leggermente la forma anche in base ai periodi della nostra vita, per come ci sentiamo o come vogliamo apparire. Ma per arrivare a questo, abbiamo bisogno di avere prima una forma giusta in base a criteri tecnici. La sopracciglia si compone di un tratto ascendente ed uno discendente. Questi due tratti creano un angolo (angolo di inclinazione) il quale dovrà essere sempre più alto rispetto all’inizio del sopracciglio. Il tratto ascendente dovrà essere lungo circa il doppio di quello discendente e la sopracciglia dovrà avere uno spessore che, dall’attaccatura del naso, andrà a diminuire in maniera armoniosa, fino alla fine. Per definirne l’inizio, possiamo provare a prendere una matita e poggiarla al lato dell’aletta del naso, toccando anche l’angolo interno dell’occhio. Il prolungamento di quella retta ne definirà l’inizio. Allo stesso modo, poggiando la matita al lato dell’aletta del naso ed inclinandola fino a toccare l’angolo esterno dell’occhio, avremo individuato la fine.
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Oggi le sopracciglia sono vere protagoniste nel viso. Le vediamo sempre più grandi, lasciate quindi naturali per chi le ha già folte, o disegnate per chi non le ha; le forme sottili, precise e definite, hanno invece lasciato spazio a linee più morbide con l’angolo più sposato verso l’ esterno dell’occhio, più scure di un tono rispetto al colore dei capelli. Ma cosa succede quando cambiamo forma all’arcata sopraccigliare? È solo una questione di stile? Assolutamente no, la forma influisce sulla morfologia del viso in maniera importante: è visibile a tutti come un angolo sopraccigliare più centrale e alto, verticalizza non solo l’occhio ma tutto il viso ed è indicato quindi per visi più tondi o non più giovani . Attenzione perché questa forma, che sembrerebbe in apparenza la cosa migliore per tutte, può allungare il naso e il viso ed incattivire volti già spigolosi. Per chi ha questa tipologia di lineamenti, è preferibile spostare l’angolo verso l’esterno, la sopracciglia cosi si abbasserà aprendo la fascia alta del viso, accorciando la sua forma allungata e ammorbidendo i tratti interni. Abbiamo accennato che per chi non ha le sopracciglia folte, un valido aiuto può essere l’uso del trucco, sia per correggere che semplicemente riempire zone vuote. Per questo abbiamo vari tipi di prodotti, tra cui matite specifiche di facile utilizzo nelle varie tinte: taupe per le bionde , brown per le castane e dark brown per le more. Eye-liner per chi ha più manualità, utilizzati con un pennello molto fino, ci aiutano a ricreare il pelo e disegnare sopracciglia di effetto. Esistono anche nella formula ad acqua (eye-liner cake) simili agli acquerelli ed hanno una durata maggiore nel tempo in quanto dopo l’applicazione l’acqua evapora e rimane solo il pigmento.
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Per chi poi non ama il fai da te, la definizione delle sopracciglia è un appuntamento mensile che se fatto da professionisti visagisti, può aiutarvi nella creazione della forma più giusta per voi, e in una depilazione curata. Per chi vuole intensificare ancor di più lo sguardo, esistono tinture specifiche delicate che daranno un tocco in più e renderanno le vostre sopracciglia perfette. ■
Il trucco semipermanente Più belle con la dermopigmentazione visagistica di Claudia Sara Danelutti – Dermopigmentista
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l trucco permanente, detto anche trucco semipermanente o dermopigmentazione visagistica, è una tecnica di tatuaggio applicata all’estetica ed è una disciplina adatta ad armonizzare il viso con l’obiettivo di renderlo più attraente, attraverso interventi eseguiti su sopracciglia, labbra e contorno occhi. Le differenze tra trucco permanente ed il classico tatuaggio artistico sono i macchinari utilizzati per lo stesso trattamento ed i colori. I pigmenti del trucco permanente sono bioriassorbibili, si attenuano nel tempo per permettere modifiche anche importanti del trattamento effettuato e poter al contempo mitigare i cambiamenti che il tempo ineluttabilmente marca sul viso. Tutte le donne sono le clienti ideali per il trucco permanente poiché a tutte piace perfezionare ciò che in natura è già bello, ed è proprio questo lo scopo di questa tecnica. I trattamenti più richiesti per le sopracciglia sono la ricostruzione dell’arcata sopraccigliare causata da diradamenti, alopecia o altre malattie che portano alla perdita dei peli, cicatrici o precedenti trattamenti effettuati male. Vengono richiesti sia effetti molto naturali, creati da una leggera sfumatura con dei piccoli tratti che vanno a simulare dei peletti, sia degli effetti make up più pesanti. Per gli occhi viene richiesto soprattutto l’eye liner con effetto sfumato, delineato o un leggero infracigliare per rendere lo sguardo più intenso e mantenere un effetto naturale. Per la bocca si lavora invece sul contorno per creare un effetto volume, oppure sul totale riempimento della mucosa interna. Il primo passo quando ci si avvicina al trucco permanente è quello di fare una consulenza iniziale in cui si conosce la cliente, si stabilisce il tipo di tecnica da utilizzare ed il prezzo. Questa è una fase fondamentale perché, oltre
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a capire la tipologia di trattamento adatto alla persona a livello visagistico, è importante capirne l’aspetto psicologico affinché il lavoro risulti perfetto per lei. Per tutti i trattamenti di dermopigmentazione si fanno due sedute a distanza di 40/50 giorni. Nella prima seduta si studia la forma, la si disegna e controlla a livello di simmetrie e colore; successivamente poi si inizia a tatuare la zona. Al termine del trattamento il colore risulterà più scuro e meno naturale, dopo circa una settimana sarà invece perfetto e la forma si sarà naturalizzata. Nella seconda seduta, detta “di rinforzo”, si va a rinforzare il lavoro fatto in prima seduta. La durata del trucco permanente varia dai 6 ai 12 mesi in base al tipo di pelle, al tipo di cura che le si rivolge e all’esposizione solare. ■
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HAIR STYLE
Capelli, tendenza estate Frangia, colori pastello e onde bon ton di Marco Fava – Hair Stylist
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a passione per il mio lavoro proviene da una lunga tradizione di famiglia, è da mio padre che ho imparato il rispetto e la cura del capello. Su queste basi ho creato una linea che è frutto di lunghi studi. Quello che più conta sono i prodotti utilizzati: devono essere sempre di ottima qualità e, soprattutto, a base acida, e non alcalina, come il Keratin Shine, un prodotto in grado di chiudere le squame dei capelli e regalare una chioma lucente. Capelli curati ma anche originali e sofisticati, quest’anno, infatti, da Londra, ho portato nei miei saloni romani i colori pastello rosa e celeste per le chiome delle più giovani, ma anche per chi ama osare, ma non troppo, e vuole ritornare al proprio colore dopo due giorni. In tema di tendenze per l’estate 2017, si segue invece la moda delle onde larghe create con la piastra, un vero e proprio ritorno al bonton anni ‘80, dimenticando il look selvaggio e spettinato. Piace ed è trendy anche la frangia, sia pesante che leggera, che mette in evidenza gli occhi della donna e le dona un fascino particolare. Tendenze a parte, la morfologia del viso, l’altezza ed il corpo devono essere sempre tenuti in considerazione per la scelta del look: la donna non alta è preferibile non abbia capelli troppo lunghi, mentre il capello cortissimo non si addice alla donna oltre un metro e settantacinque. Semplici regole affinché ognuna di voi si veda al meglio di fronte lo specchio. ■
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Hair sylist di fama internazionale, portatore dello stile italiano nel mondo, precursore di stile e fashion. Un artista che fa della moda italiana e passione per la bellezza, essenza di se stesso. www.marcofava.com Salone Castel Sant’Angelo Via Di Panico, 25 06 68136817 Salone Prati Via Ciro Menotti, 24/D 06 32650808 Il negozio di Prati a Roma è aperto dalle ore 17.00 alle ore 24.00 perché ogni donna, anche la più impegnata dal punto di vista professionale, abbia tempo da dedicare alla sua bellezza e a se stessa. 30
BENESSERE
Il potere dei massaggi
D’estate il massaggio linfodrenante è un vero toccasana per le gambe di Elisa Palombi
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l massaggio ha delle origini antichissime che risalgono a circa 7000 anni fa. L’istinto ha portato naturalmente qualsiasi uomo primitivo a utilizzare il massaggio come metodo terapeutico per la sua azione analgesica e lenitiva del dolore: esistono prove del suo utilizzo in tutti gli angoli del mondo, ma è probabilmente in Cina che si trovano i più antichi documenti e trattati sulle tecniche manipolative. Secondo la concezione olistica racchiusa nella filosofia ayurvedica, l’uomo è un tutt’uno fra mente, corpo e anima; il massaggio permette il contatto con le proprie emozioni, verso l’io più profondo. Proprio per questo per praticare il massaggio c’è bisogno di un professionista che, oltre ad una qualifica, abbia una spiccata predisposizione e caratteristiche innate, come la sensibilità e l’empatia. Quando si massaggia è infatti fondamentale farlo con amore perché si può arrivare a sfiorare l’anima di una persona, oltre che il corpo. Con l’operatore si può generare un livello di empatia tale che si è in grado di smuovere e liberare i blocchi emozionali più profondi e radicati, tanto che liberando alcuni canali l’energia emozionale e vitale riprende a scorrere generando diverse reazioni, tra cui il pianto, interpretato come forma di rinascita. Il massaggio è rivolto a tutti ma ad ognuno è consigliata una precisa tipologia. La massoterapia si è evoluta negli anni perfezionandosi ed elaborando diverse tecniche che sono spesso complementari anche nel campo medico, poiché introdotte nei trattamenti pre e post operatori. Esistono diverse tipologie di massaggi, i principali sono: il massaggio emolinfatico, linfodrenante, decontratturante, antistress, rilassante, ayurvedico, connettivale, shiatzu. La filosofia ayurvedica insegna che i massaggi agiscono a livello olistico considerando l’uomo nella sua totalità inscindibile; hanno per questo diversi effetti sia a livello mentale che emotivo e fisico: stimolano i tessuti connettivi, il sistema muscolare, scheletrico, circolatorio, linfatico ed il sistema nervoso. Sono anche molteplici gli effetti positivi di questa pratica così antica: ha una forte azione antistress, migliora la postura e la circolazione, abbassa la pressione, rilassa la muscolatura, migliora la flessibilità, promuove la respirazione, allevia il mal di testa, rafforza il sistema immunitario, ha un’azione anti age, rimuove le cellule morte, agisce sugli edemi, sulla
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la cellulite ed accelera la cicatrizzazione. Pochissime sono invece le controindicazioni. Non si può intervenire su processi infiammatori attivi, stati febbrili, malattie gravi, vene varicose, lesioni muscolari e nei primi tre mesi di gravidanza.
IL MASSAGGIO CONSIGLIATO PER L’ESTATE
Senza dubbio il linfodrenaggio Vodder è il massaggio più richiesto, in particolare dalle donne, nel periodo estivo. Con questa tecnica si va ad esercitare una pressione leggerissima che si aggira attorno ai 30 millimetri di mercurio, cosi da rispettare la fisiologia dei vasi linfatici che sono sottilissimi. Il linfodrenaggio si esegue sbloccando le stazioni linfatiche principali e lavorando dalla zona prossimale alla distale, promuovendo cosi il riempimento e lo svuotamento dei vasi e il deflusso dalle caviglie verso l’alto. Questo massaggio trova particolare importanza e applicazione nella stagione estiva perché oltre alla forza di gravità, che peggiora la circolazione, si aggiunge anche il calore. Di conseguenza, il liquido che fisiologicamente resta fuori dal circolo, aumenta, cosi da peggiorare la stasi linfatica e la ritenzione idrica. È fondamentale che il massaggio venga eseguito da operatori con patente. ■
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BEAUTY TECHNOLOGY
Più carbossiterapia per tutte!
Tante le azioni positive, dalla circolazione al miglioramento del metabolismo cellulare della Dott.ssa Ksenia Dedova
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on il termine carbossiterapia si intende la somministrazione sottocutanea di un gas, l’anidride carbonica, a scopo terapeutico. Non può essere considerato un nuovo trattamento, o comunque recente, perché si effettua fin dagli anni ’30: nasce, infatti, nel 1932 in Francia, nella stazione termale di Royat (ClermontFerrand), e viene eseguita per curare le malattie vascolari, vista l’efficacia di tale gas sulla circolazione. Chiaramente in quegli anni non esisteva tecnologia e il trattamento consisteva in bagni in acqua termale particolarmente ricca di anidride carbonica. Visto il grande successo delle terme francesi si cominciò a praticare la carbossiterapia anche in Italia alle terme di Rabbi (TN) le cui acque avevano le stesse caratteristiche di quelle d’oltralpe: l’elevata concentrazione di anidride carbonica. Oggi, grazie a tecnologie d’avanguardia, è possibile effettuare sedute di carbossiterapia anche in ambulatorio con un’apparecchiatura certificata dal Ministero della Salute e in grado di erogare anidride carbonica in modo controllato con dosaggi e tempi di erogazione ben definiti. Questa procedura trova applicazioni in diversi campi: vascolare, medico estetico, dermatologico e chirurgo plastico. È più recente l’applicazione di tale terapia contro l’invecchiamento cutaneo e per migliorare l’elasticità dei tessuti. La carbossiterapia si effettua tramite l’inserimento di piccolissimi aghi nella zona interessata e la conseguente introduzione di CO2, un gas inodore, incolore che rappresenta con l’acqua il prodotto
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finale del metabolismo degli esseri viventi; si diffonde rapidamente nel circolo dove è trasportata sotto forma di ione bicarbonato, in parte combinata chimicamente con l´emoglobina e le proteine plasmatiche e in parte in soluzione. Ma qual è l’azione del gas iniettato sottocute? Innanzitutto ha un’ azione positiva sulla circolazione e sul grasso, ma contribuisce anche alla riattivazione del metabolismo cellulare e ad un miglioramento dell’aspetto della cute, tonificandola e agendo sulla ritenzione idrica. L’efficacia della carbossiterapia è stata dimostrata da diversi studi scientifici che hanno registrato un effetto tonificante per la pelle e una reale e benefica azione vasodilatante. È un trattamento innocuo, perché l’anidride carbonica per uso medicale è identica a quella che produciamo normalmente con la respirazione e viene riassorbita in pochi minuti per via ematica, ed eliminata poi per via respiratoria. Tanti benefici, dunque, e nessun rischio per la salute: la CO2, infatti, è atossica, batteriologicamente pura e non provoca embolia. Non esistono effetti collaterali se non qualche piccolo livido creato dal microago. È controindicata solo in gravidanza, in caso di infarto acuto e di gravi malattie renali e polmonari. È bene sottolineare che il trattamento deve essere sempre eseguito da un medico. Una seduta dura all’incirca 15 minuti e il numero delle sedute e la scelta della sede di applicazione variano in base alla patologia da trattare (da 6 a 10 sedute per un primo ciclo). ■
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BEAUTY TECHNOLOGY
Laser Diodo 808 Epilazione definitiva
di Carina Veronica Del Rio
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l trattamento con il Laser Diodo 808, che si ottiene mediante l’uso di un manipolo passato sulla pelle, è il miglior sistema per l’epilazione progressivamente permanente, efficace, veloce e sicura. Con 6-10 sedute ci si potrà scordare dei peli superflui, da sempre nemici di ogni donna. Questa moderna tecnologia, che rappresenta la nuova frontiera dell’epilazione progressiva permanente, genera un raggio laser di una particolare lunghezza d’onda (808nm) in grado di attraversare la cute ed essere assorbita dai pigmenti dei peli all’interno dei bulbi piliferi. La conseguenza è un aumento della temperatura e la distruzione definitiva delle cellule germinative del bulbo stesso, ottenendo quindi l’effetto di una depilazione permanente tramite il principio della fototermolisi selettiva. Le zone possibili da trattare sono ampie: viso e decolleté, corpo e mani e le sedute possono essere effettuate ogni 30/60 giorni con una durata che varia dai 5 ai 30 minuti a zona. Il trattamento è assolutamente sicuro e piacevole, indolore e permette alla paziente di tornare subito alle normali attività, ad eccezione dell’esposizione dei raggi UV da cui dovrà
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stare lontana circa sette giorni prima e dopo la seduta. Già dalla prima seduta si potrà riscontrare una notevole riduzione della peluria in fase di ricrescita e, a differenza della luce pulsata, il laser Diodo 808 permette, con risultati di gran lunga migliori e con una maggiore rapidità, di trattare con la stessa intensità anche pelli scure o molto abbronzate. L’ incubo di ogni donna, quello dei peli superflui, può cosi essere cancellato e il pericolo di scoprire gambe non depilate, scongiurato! ■
CENTRO ESTETICO NEW OLTRE IL MARE Via Aurelia Sud, Porto Turistico Riva di Traiano Civitavecchia — Mobile 320 347 3376
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ODONTOIATRIA ESTETICA
Apparecchio? No, invisaligne
Un sorriso può cambiare tutto. La tua sicurezza, il tuo aspetto, la tua vita della Dott.ssa Daniela Leone
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omodo, trasparente, removibile. Trasformare il proprio sorriso oggi, se le condizioni cliniche lo consentono, è molto semplice. Si possono ottenere denti perfetti grazie all’ Invisalign con un impatto molto ridotto sulla vita quotidiana. Questa nuova tecnica allinea i denti avvalendosi di una serie di aligner (mascherine quasi invisibili) creati su misura per i denti del paziente. Man mano che i vecchi aligner vengono sostituiti dai nuovi, ogni due settimane circa, i denti si spostano gradualmente fino a raggiungere la posizione finale prevista. Prima di poter elaborare un piano di trattamento il dentista procede al rilievo delle impronte, per verificare se è possibile allineare i denti utilizzando questo innovativo il sistema. Una volta effettuata tale verifica, viene sviluppato un piano di trattamento dettagliato e, mediante un software, il paziente potrà vedere la proiezione del proprio futuro sorriso, l’aspetto previsto dei denti alla fine del trattamento, prima ancora di iniziarlo. Il tempo richiesto per completare il percorso di perfezionamento dell’arcata dentale varia da persona a persona, a seconda della complessità delle problematiche di ognuno. Ed è cosi che un sorriso può cambiare tutto. ■ CLINIC DENTAL BEAUTY Via Annovazzi 15, Civitavecchia — 0766 58 0027
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SHOW
Volfango De Biasi
“Anche nelle commedie bisogna mettere l’anima” Quattro chiacchiere con il regista neo vincitore del David di Donatello
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olfango De Biasi, 45 anni, due figlie e una lunga esperienza nel settore cinematografico. Da Come tu mi vuoi, con Nicolas Vaporidis e Cristiana Capotondi, a Iago, ancora Vaporidis questa volta con Laura Chiatti; sceneggiatore di Venti Sigarette (storia vera dello scrittore Aureliano Amadei coinvolto negli attentati di Nassiriya del 2003) e degli apprezzatissimi Colpi di Fulmine e Colpi di fortuna per Neri Parenti, oltre che regista degli ultimi tre film di Natale: Un Natale stupefacente, il pluripremiato Natale col boss ed il recente Natale a Londra. La sua grande passione, i documentari. È al quarto, due usciti e due censurati. Dice di amarlo come genere perché lo affascina l’idea di scomparire dietro la macchina da presa per ascoltare le persone. Ma per avere successo un documentario deve parlare di un tema che impatti, qualcosa che colpisca lo spettatore, come i suoi “Matti per il calcio” e “Crazy for Football”, ultimo lavoro di De Biasi, entrambi di successo; “Solo amore”, sulle coppie di fatto e “Hermanos de Italia”, sui brogli elettorali, sono invece stati censurati. Uscito nelle sale lo scorso 23 febbraio, Crazy for football vuole gettare uno sguardo insolito verso il mondo dello sport e dei suoi valori, visti attraverso gli occhi della prima squadra italiana di calcio a 5 che partecipa ad una competizione internazionale per giocatori affetti da disturbi mentali. Seguendo questa narrazione Volfango de Biasi vuole ribaltare il tema della malattia psichiatrica, affrontandola in modo originale ed inatteso. Un’idea che ha portato Crazy for football, patrocinato dalla Figc, alla vittoria del David di Donatello 2017 come miglior documentario. Volfango sei arrivato al successo mediatico grazie alle commedie, hai una predisposizione verso il genere di film che fa sorridere il pubblico? In realtà è successo per caso. Sono partito facendo noir ma al cinema sono arrivato con le commedie, dove provo comunque a parlare della società e a mettere del contenuto. Ho sempre cercato di fare film di box office ma anche film sociali.
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Nel 2016 al Festival del Cinema di Roma hai presentato il docu-film “Crazy for football”, un progetto di cui sei molto orgoglioso e che ti ha permesso di vincere un premio ambito come il David di Donatello. Come è nato l’idea di un film sul calcio come cura dell’anima? Avevo girato per Santo Rullo una pubblicità progresso sul disagio psichico che era stata presentata ad un convegno di psichiatria. Lì ho sentito parlare di medici che volevano curare attraverso il calcio. All’epoca eravamo del tutto improvvisati. Io e Francesco Trento lo abbiamo scritto insieme e io l’ho diretto. Il risultato sono state due puntate da 50 minuti, mandate in onda nell’ambito del programma “Sfide”. Fu subito un grande successo che in breve ha fatto il giro del mondo. È stato visto, infatti, anche in Giappone dove sono ancora aperti i manicomi. Una dottoressa giapponese ha deciso di venire in Italia a conoscere Santo Rullo per parlare con lui della calcioterapia. Nasce cosi il film documentario che parla di 12 pazienti psichiatrici che si allenano, vestono la maglia azzurra e vanno a giocare contro il Giappone. Più di dieci anni fa ho fatto il primo documentario che si chiamava matti per il calcio ed era completamente autoprodotto. Questo piccolo film invece è stato fortunatamente comprato da Rai 3. Quando abbiamo capito che il boomerang stava tornato indietro, il mio amico psichiatra a capodanno mi ha chiamato e mi ha detto: “Io devo fare una nazionale in 50 giorni”. Gli ho risposto: “Se tu riesci a fare la squadra, io faccio il film”. Una vera follia. E cosi è andata. Tra le varie esperienze nel corso della tua carriera hai anche insegnato sceneggiatura presso l’Università La Sapienza e l’Istituto Europeo di Design. Più paura del ruolo o più piacere nell’insegnare ai giovani? Più piacere. Quest’anno ho tenuto anche un corso sulla commedia a Torino. Mi piace molto insegnare, credo sia importante e fondamentale trasmettere agli altri quello che si sa. Se si conosce un percorso, comunicare la propria esperienza e scuotere gli studenti, può servire ad aiutarli a trovare la propria strada.
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Donne e set. Non c’è mai stato nessun flirt con le attrici che hai diretto?
C’è un film che vorresti fare, e che ancora non hai fatto, che rappresenterebbe davvero la tua persona?
Assolutamente no. Quando si gira bisogna rimanere sempre concentrati su quello che si fa con professionalità. Se si ha un flirt con qualcuno è importante che non ci sia mai nessun rapporto di potere; viceversa, credo sia una cosa indegna. Aldilà dei luoghi comuni, che purtroppo spesso hanno radici e fondamento, ognuno deve tenere le proprie cose all’interno della vita privata. Qualunque cosa debba succedere, credo non vada fatta mentre si sta lavorando, perché si rubano sogni e, appunto, lavoro e con il lavoro non bisogna mai far c’entrare nulla l’attrazione.
Certamente. In questo ho un rapporto di 1 a 5: tra le cose che ho scritto e fatto ne ho altre 4 nel cassetto da fare. Là fuori ce ne sono tantissimi di film che non ho ancora scritto e che vorrei girare. Senza dubbio quando si riesce nell’intento di fare dei film più attinenti alla profondità dell’anima, ci si avvicina più intensamente a se stessi, ma anche una commedia può riuscire a fare questo. ■
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SHOW
News in Pillole Fiocco Azzurro per Ariadna Romero Nascerà tra pochi giorni Leonardo, primo figlio di Ariadna Romero. La bella modella cubana trentenne è reduce dal successo del film “Ovunque tu sarai” del regista Roberto Capucci, dove ha interpretato il ruolo di Pilar. Ariadna e il suo compagno Pierpaolo Petrelli, ex velino moro di StrisciaLa Notizia, a luglio diventeranno genitori per la prima volta.
Ricky Memphis protagonista di “Sconnessi” L’attore romano Ricky Memphis sarà protagonista della commedia “Sconnessi” (nelle sale nel 2018), storia di una famiglia fortemente connessa che trovandosi a causa di un black out senza internet ritorna a “parlare”. Il film, molto divertente e con risvolti anche profondi e amari, ha alla base il messaggio che per ritrovarsi bisogna perdere qualcosa. Nel cast anche Fabrizio Bentivoglio, Stefano Fresi, Carolina Crescentini, Michela Andreozzi e Giulia Elettra Gorietti per la regia di Christian Marazziti.
La Fondazione Bambin Gesu’ presenta “I4children” La Fondazione Bambino Gesù ha presentato I4Children, un progetto sociale che mira a sostenere con modalità innovative i diversi obiettivi di crescita dell’Ospedale Pediatrico di Roma. I primi due progetti sono lo sviluppo della Biobanca finalizzata alla ricerca clinica e il potenziamento dei Servizi di Accoglienza destinati alle famiglie che vengono da fuori città per lunghe
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degenze. Il progetto è stato anticipato da una campagna di comunicazione teaser, caratterizzata da una semplice domanda, «Who is I? Tu lo sai?», che ha visto il sostegno di personaggi come Rosario e Beppe Fiorello, Ilaria Spada, Tiberio Timperi, Beppe Convertini, Nicoletta Romanoff, Michela Andreozzi, Al Bano, Rudi Zerbi, del vignettista Beppe Beppetti, e molti altri che hanno offerto sul web la loro video-testimonianza. All’evento di presentazione ha partecipato anche Gigi Proietti che ha sostenuto l’iniziativa ed intrattenuto il pubblico con uno dei suoi storici sketch.
Grazie Capitano Tra lacrime e infiniti applausi, lo scorso 28 maggio Francesco Totti ha dato l’addio alla sua Roma, ai suoi tifosi, a quella che è stata la sua curva per più di 25 anni. Nel giorno più difficile per il capitano, tutto il mondo gli ha reso omaggio: calciatori, ex compagni di squadra, personaggi del mondo dello spettacolo, politici e sportivi. In tanti hanno voluto ringraziarlo per le sue prodezze in campo, per il suo talento, per l’uomo che è e per l’amore immenso che ha dedicato ad una sola maglia fin dagli inizi, nel lontano 1993. Nella sua ultima partita di campionato con la squadra giallo rossa, Totti è stato abbracciato non solo dalla sua famiglia scesa in campo con lui, ma da un intero stadio colmo d’amore e di persone sinceramente commosse per l’addio al calcio dell’ottavo re di Roma.
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CULTURA
Globe Theatre Roma “Tutto il mondo è un palcoscenico” di Chiara Raimondi
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utto il mondo è un palcoscenico” è il motto del Shakespeare’s Globe Theatre di Londra, massima espressione del periodo elisabettiano dove il teatro viene concepito come una piazza ed il pubblico costruisce l’opera insieme agli attori, seguendo un copione che è solo una traccia a cui ispirarsi. Gigi Proietti ha voluto riprodurre a Roma un teatro che rispecchiasse la struttura e lo spirito del Globe Theatre di Londra. Nel 2003 questa sua idea diviene realtà ed in soli tre mesi, grazie al sostegno della fondazione in memoria di Silviano Toti, viene costruito nel cuore di Villa Borghese, a Roma, la quasi perfetta riproduzione in legno del Globe al quale viene dato il nome di “Silvano Toti Globe Theatre”, con 1.206 posti di capienza ed un spazio aperto al centro, sopra il parterre, che permette di sfruttare la luce naturale. Lo stesso Gigi Proietti, a pochi giorni dalla realizzazione del Globe Theatre, dichiarò come fosse un sogno che si realizzava la creazione di uno spazio per le persone, non per la massa, con un recupero del teatro di parola. Da spettatore colpisce l’idea di sedersi per terra nel parterre,
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cercando di accaparrarsi, letteralmente, un cuscino e di diventare parte stessa della scena. Una volta si è accanto a Mercuzio che narra di come “I sogni sian figli di una mente in ozio piena soltanto di vana fantasia”, inaspettatamente travolti dalla paura di essere scoperti dalla famiglia Capuleti, ed una volta si è nel bel mezzo del bosco con Oberon, re degli spiriti, che rimprovera Puck delle sue magagne. Altre volte, come lo scorso anno, è lo stesso Proietti che per rendere omaggio a Shakespeare a 400 anni dalla morte, sale sul palco ed interpreta Edmund Kean, ed in quel momento il pubblico si inchina al mito. In attesa di nuove ed emozionanti opere teatrali alle quali partecipare per la stagione 2017, si può visionare periodicamente il sito www.globetheatreroma.com o la pagina facebook Silvano Toti Globe Theatre Roma Villa Borghese. ■
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FASHION
La moda scende in spiaggia Un’estate romantica e chic carica di brio e colore, dal rosa acceso al giallo…in tutte le sue sfumature!
Espadrillas uomo nei toni del blu e del celeste
Bikini con culotte a vita alta CALZEDONIA
SOLOVIERE
Costume monospalla fucsia, collezione p/e 2017
Sandali con tacco stiletto in giallo fluo, il colore must dell’estate 2017
LA PERLA
JIMMY CHOO
Pantaloncino da bagno con logo
Cappello modello pamela a tesa larga, in paglia di vienna e nastro in gros-grain
LACOSTE
MAX MARA
Costume intero olimpionico della linea Poisson D’amour by Chiara Biasi
Espadrillas fucsia con laccio alla caviglia
PIN UP STARS
ZARA
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SECONDO LA LEGGE
Dalla parte dell’utente, la responsabilità medica dell’Avv. Pietro Madonia
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uando ad un intervento di chirurgia estetica consegue un inestetismo più grave di quello che si mirava ad eliminare, o ad attenuare, all’accertamento che di tale possibile esito il paziente non era stato compiutamente e scrupolosamente informato, consegue solitamente la responsabilità del medico per il danno derivatone, quand’anche l’intervento sia stato correttamente eseguito. C’è una legge recente in merito, la n.24/2017, che regola la responsabilità medica e porta con sé delle novità importantissime in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita e di responsabilità professionale dei medici. Entrata in vigore il 1° aprile 2017, avrà bisogno di diversi decreti di attuazione che la renderà effettivamente applicabile tra diversi mesi, dopo i quali potrà dispiegare appieno i suoi effetti. A cambiare è innanzitutto la responsabilità penale dei medici, esclusa, adesso, per imperizia laddove il sanitario riesca a dimostrare di essersi attenuto alle linee guida validate e pubblicate online dall’Istituto Superiore di Sanità. Anche la responsabilità civile viene ridefinita: da un lato ci sono tutti coloro che operano a qualsiasi titolo presso una struttura sanitaria, che risponderanno
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nei confronti dei pazienti solo ai sensi dell’articolo 2043 del codice civile; dall’altro ci sono le strutture sanitarie, private o pubbliche, che risponderanno per responsabilità contrattuale. Viene inoltre resa obbligatoria la polizza a carico degli operato sanitari. La chirurgia plastica sbagliata può portare gravi conseguenze estetiche e psicologiche a chi vi si sottopone, si parla per lo più di interventi invasivi al punto da cambiare completamente i connotati di una persona. Per questo bisogna sempre affidarsi alle mani di veri professionisti, a medici competenti e a serie strutture sanitarie. ■
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Eventi: cosa fare in città 8 aprile — 2 luglio MOSTRA REAL BODIES Guido Reni district Via Guido Reni, 7
14 aprile — 30 luglio DA CARAVAGGIO A BERNINI Scuderie del Quirinale Via XXIV Maggio, 16
28 aprile — 10 settembre ARTFUTURA - CREAUTURE DIGITALI Ex Dogana Via dello Scalo San Lorenzo, 10
5 maggio — 27 agosto FERNANDO BOTERO Vittoriano Via di San Pietro in Carcere
1 giugno — 31 agosto DIVO NERONE OPERA ROCK Area archeologica Foro Romano, Palatino
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da giugno a settembre Roma rinasce tra concerti e cultura 16 giugno — 3 settembre
RIVERSIDE MARKET
Ponte Pasa – Ponte Mazzini
23 giugno — 3 agosto ROCK IN ROMA POST PAY Ippodromo delle Capannelle Via Appia Nuova, 1245
11/12/13 Luglio ROBERTO BOLLE AND FRIENDS Terme di Caracalla – Viale delle Terme di Caracalla
15 luglio U2 IN CONCERTO Stadio Olimpico – Viale dei Gladiatori
20 luglio MAURIZIO BATTISTA In ‘Che Sarà’ Centrale Foro Italico Viale dello Stadio Olimpico
Estate 2017
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Estate sotto le stelle
a cura dell’astrologo Rino Jupiter
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ARIETE
Amore Una stagione molto favorevole alla vita sentimentale. Se avete una relazione felice in corso, indipendentemente dalla vostra età, vivrete un periodo di slanci appassionati e di sesso così energico, che resterete senza fiato e vi chiederete come mai questo sia possibile. Per i single ci sarà la possibilità che un nuovo amore si presenti alla vostra porta Lavoro Intuito e riflessi pronti si riveleranno preziosissimi nell’elaborare nuove idee e nuovi progetti. Tuttavia non fatevi prendere la mano dall’entusiasmo ed evitate di dire a tutti quello che avete in mente: vi sono sempre persone invadenti, che possono essere in ascolto, pronte a cogliere l’idea e magari a anticiparvi su tutto.
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TORO
Amore L’amore sarà un sogno perfetto, che finalmente si realizza. Il rapporto di coppia, per chi è felicemente coniugato, sarà illuminato da un’intesa mentale brillante e in grado di esplorare distanze infinite: sarete affettuosamente presenti nella vita dell’altro, curiosi di tutto, senza mai divenire invadenti. Incontri Karmici e stimolanti per i single. Lavoro Potrete realizzare i vostri sogni più profondi! Saprete prendere decisioni rapide e improvvise: vi basta un’occhiata per afferrare al volo l’insieme di una situazione e muovervi di conseguenza con tempismo eccezionale. Le attività amministrative e contabili potrebbero essere in primo piano per tutto il periodo e portarvi fortuna e denaro.
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GEMELLI
Amore Alcuni di Voi saranno colto da ansia, per via del partner, ma si tratterà solo di piccole preoccupazioni passeggere. Altri, avranno uno stato d’animo legato a un generale senso Purple Magazine
di scontentezza personale, che si riflette anche nella vita di coppia. Prendetevi una pausa e riflettete accuratamente. Lavoro È un momento straordinario, non sprecate tutte le belle opportunità che le stelle di questo periodo vi offrono: sarebbe veramente un peccato. Sole e Mercurio vi daranno una carica eccezionale e i piani più complessi usciranno dalla vostra mente a getto continuo. Qualunque sia la vostra attività professionale avrete un successo clamoroso.
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CANCRO
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LEONE
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VERGINE
Amore Un buon periodo bussa alla vostra porta, promettendovi ogni sorta di meraviglie. Una relazione affettiva gioiosa sarà la fonte principale di ogni vostra energia e di quel senso di grande soddisfazione per cui vale la pena di vivere. Per i più giovani potrà consolidarsi un legame per il quale sarete disposti a tutto. Lavoro Viaggiate con il vento in poppa verso grandi mete: Marte vi spinge a concentrarvi su quella parte del vostro lavoro che vi è più congeniale, vi perfezionerete anche a costo di qualche sacrificio in vista di un successo futuro. Svolgerete il vostro lavoro in un ambiente simpatico e i rapporti con i colleghi saranno stabili
Amore Tiratevi a lustro, in amore siete dei primi attori: avrete voglia di sognare e sentirete il desiderio inespresso di ricevere nuove emozioni e avvertite la necessità di essere guardati e apprezzati e non solo dal partner. La stagione sarà generosa per i più giovani; un incontro non programmato vi colpirà. Lavoro Il periodo risulta molto animato. Chi ha un’attività autonoma dovrà evitare reazioni istintive e atteggiamenti duri verso soci, fornitori o collaboratori. Lo spirito d’intraprendenza non mancherà in questo periodo ma, quello che potrà venirvi meno, sarà la pazienza di ascoltare gli altri e la tolleranza verso le mancanze del prossimo
Amore Se avete una vita affettiva serena e soddisfacente, date ascolto al partner e tenete nella dovuta considerazione le sue esigenze. Se siete Single il periodo promette molte novità. Dominerà la voglia di avventura; sentirete il bisogno di sussulti emotivi. Sia come sia, non direte certo di no all’opportunità di vivere una piccola grande storia d’amore. Lavoro Tenacia e determinazione saranno le vostre compagne di lot-
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ta e vi consentiranno di affermarvi sul piano professionale così come desiderate. Qualche volta vi sentirete insofferenti nei confronti di certe necessità burocratiche e di pratiche noiose che tuttavia bisogna osservare, ma sapete bene che è necessario armarsi di pazienza.
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BILANCIA
Amore Se il buon giorno si vede dal mattino, la maggior parte di voi potrà contare su un periodo davvero entusiasmante: i sentimenti saranno vigorosi e profondi e l’eros fluirà libero e forte. Tutti coloro che sono innamorati e ricambiati avranno la sensazione di vivere quasi sospesi da terra, su una sorta di Paradiso ! Bellissime novità per chi è a caccia. Lavoro Avvertite il desiderio di concretizzare tutto ciò che è nelle vostre possibilità. Giove transita nel Segno e per chi ha un’attività in proprio questo è un momento favorevole, specialmente per i guadagni e le realizzazioni concrete. Per chi lavora alle dipendenze altrui, avrà un buon momento in cui riuscirà, soprattutto, a trovare divertente il proprio lavoro.
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SCORPIONE
Amore Presi da un sogno e coinvolti dalla magia dell’amore allo stato puro, trascorrerete un periodo beatamente: veleggerete leggeri sopra il cielo della realtà senza toccare terra. Vi attendono dei bei momenti, sia se siate giovani e alla prese con la prima esperienze affettiva, sia se state vivendo un rapporto di coppia stabile e testato. Lavoro La situazione è molto positiva. Aspettatevi miglioramenti generali, ampliamenti del giro d’affari e preziosi consolidamenti di situazioni già favorevoli. L’intraprendenza e l’entusiasmo saranno certo spinte potenti per determinare risultati concreti, ma anche la preparazione e la progettazione si riveleranno colonne stabilissime.
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SAGITTARIO
Amore È un buon periodo sotto il profilo sentimentale. Se altri settori richiedono un certo impegno, almeno per quanto riguarda l’amore la maggior parte di voi potrà dormire sogni tranquilli e godersi un periodo felice. Venere i porterà tenerezza e gioia di vivere, elementi che riuscirete a comunicare alla persona amata con grande intensità. Il vostro fascino sarà alle Stelle. Lavoro La vostra originale abilità sarà guidata da una perspicace intuizione. È il momento di agire e di pensare a strategie di lavoro brillanti: preparate i vostri piani con attenzione. Saprete anche comprendere al volo ciò che gli altri vogliono Estate 2017
da voi o di cui hanno bisogno e questo vi darà una marcia in più, sia se avete un’attività commerciale, sia se lavorate per conto terzi
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CAPRICORNO
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ACQUARIO
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PESCI
Amore Se avete il cuore libero e sentite la voglia di lasciarvi andare; questo è il momento. Se siete legati affettivamente, ci sono due possibilità. La prima vi vede reagire a qualche dissapore di coppia con una grande voglia di rivalsa e magari anche di ripicca. La seconda, invece, vi vede concentrati con ancora maggiore energia sulla relazione con il partner. Lavoro Misurate attentamente le vostre azioni. Forse non avete le idee molto chiare, soprattutto per quanto riguarda le vostre reali capacità e quindi anche le possibilità di successo e vi state mettendo in un’impresa più grande di voi. Succede talvolta: l’ambizione spinge ad osare anche dove non ci sono speranze di riuscita. Prendetevela con calma.
Amore È un bellissimo periodo per la vostra sfera affettiva. Saprete come agire per consolidare sempre più il vostro rapporto di coppia: dimostrerete di essere compagni di vita su cui si può contare, un appoggio unico per il partner in qualunque circostanza. I singol, in vena di novità sentimentali, potranno contare del trigono di Venere. Lavoro La Stagione è importantissima e buonissima. Sprizzerete energie da tutti i pori e idee e progetti importanti prenderanno forma settimana dopo settimana. Il periodo sarà produttivo per tutti coloro che lavorano nel commercio e nel settore della comunicazione. Sicuramente viaggerete e cambierete ambienti, la cosa risulterà molto gradita.
Amore Venti emozionali vi lasceranno senza fiato: diventerete più espansivi alle esigenze del partner e vizierete il partner con mille nuove attenzioni. Anche se non lo credete i risultati saranno eccezionali! Se siete soli in attesa di un amore? La settimana darà ottime risposte alle vostre aspirazioni più rosee; guardate accuratamente chi vi circonda. Lavoro La Stagione sarà particolarmente adatta allo svolgimento di attività insieme ad altri e a prendere contatti che potranno risultare utili per il futuro. Eventuali faccende amministrative avranno ottime possibilità di soluzione a breve termine; contate pure sui consigli di persone esperte e affidabili per mettere a punto progetti di una certa importanza.
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Purple Testata Registrata Presso Il Tribunale Di Roma, N° 9/2017 Del 2/02/2017 Distribuzione Gratuita giugno 2017
Direttore Editoriale Gianluca Profili Direttrice Responsabile Jessica Petrangeli Hanno Collaborato Dott. Aldo Alessi Dott.ssa Daniela Leone Dott.ssa Ilaria Maggi Dott.ssa Ksenia Dedova Dott.ssa Ludovica Valentini Dott. Marco Lo Iacono Dott.ssa Martina Ruggeri Carina Veronica Del Rio Chiara Raimondi Claudia Sara Danelutti D’Alessandro Elisa Marcocci Elisa Palombi Morena Mancinelli Pietro Madonia Rino Jupiter Valeria Cira Valerio Santavenere Partner Clinic
Sponsor Antonini Roma Blanco - La Vela Caffè Profili Don Choc Gelateria cioccolateria Marco Fava hair stylist Impaginazione E Grafica Identità Digitali 3.0 Foto Uffici Stampa, Jessica Petrangeli, Antonello & Montesi Redazione Viale Mazzini 114/A 00195 Roma Tel – 06 86761914 Mail Purplemagazine@Libero.it Stampa Tipografia Tomassetti Di Claudio Tomassetti Via Mattia Battistini 228 D/E 00167 Roma
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Purple autunno — 2017
Clinic Italia Intervista a Gianluca Profili, fondatore di CLINIC ITALIA
alla visione di singolo atto “artistico” del professionista, la valutazione del professionista non solo sulla base di standard quali referenze professionali e curriculum, ma anche sulla base della soddisfazione del cliente. Quali ostacoli avete incontrato e come li avete superati?
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’azienda CLINIC, scontrandosi contro vecchie abitudini di casta medica, ha introdotto un nuovo modello nella chirurgia estetica, basato sulla centralità del paziente. Il suo successo è dovuto al rovesciamento del tradizionale rapporto sbilanciato, basato sull’asimmetria informativa, a favore del medico e a sfavore del paziente. L’azienda ha quindi cambiato le regole del mercato: maggiore scelta, garanzia e potere al consumatore sono le caratteristiche fondamentali di CLINIC Cosmetic Surgey, marchio nato nel 2012, oggi Leader di Mercato.
Il mercato domestico è iper-burocratizzato e inefficiente. Strutture sanitarie, medici e autorità difendono routine abitudinarie e spesso sorpassate, celandole dietro la presunta difesa della sicurezza del paziente, quando invece sono solo freni al cambiamento. Veniamo assorbiti in una serie di inefficienze del settore ed è facile capire perché nazioni “meno dotate” ci surclassino facilmente in termini di rapporto qualità/servizio della prestazione. Ogni innovazione è stata una lotta, ma, sino a ora, il consumatore italiano ha abbracciato la nostra filosofia e tutte le innovazioni da noi introdotte sono state rapidamente copiate e accettate come standard di settore. CLINIC è anche AFFILIAZIONE PARTNER, qual è la vostra proposta?
In questa nuova concezione, il medico è concentrato solo sul paziente e l’intera organizzazione è seguita da figure, ruoli e dipartimenti specializzati. Un modello che ha incontrato il favore dei pazienti, considerata la crescita costante, anche in questi periodi difficili (+35% nel 2013, +32% nel 2014, +26% nel 2015 e ben +45% nel 2016), che ora l’azienda è pronta a crescere in Italia ed in Europa.
Dal 2014, abbiamo scelto di sostenere importanti investimenti per portare a un livello ancora superiore le nostre unità locali flagship. Nello stesso tempo, per le aree non coperte, abbiamo lanciato un sistema di dealership, una sorta di franchising, chiamato CLINIC & Partners, rivolto a imprenditori che vogliano investire a lungo termine nelle prestazioni mediche specialistiche. Gli investimenti sono di circa 50.000/100.000 euro e gli oneri di gestione sono abbastanza contenuti, trattandosi di un vero rapporto di dealership, dove il punto affiliato viene integrato nell’operatività della nostra rete a tutti gli effetti.
Ne parliamo con Gianluca Profili, fondatore di CLINIC ITALIA
In questi anni è cambiato l’approccio alla chirurgia estetica da parte delle persone?
Da cosa nasce e quali sono i principi su cui è stata costruita CLINIC?
L’evoluzione socio-culturale e l’informazione diffusa tramite Internet hanno trasformato la chirurgia estetica, rendendola un fenomeno sociale di lifestyle, per migliorare come ci si sente. La connotazione psicologica è sicuramente più rilevante degli aspetti medici o funzionali. Chi chiede prestazioni di chirurgia estetica cerca punti di riferimento affidabili e coerenti. Non ci si fida più del nome del chirurgo plastico. Ecco perché sono nate le organizzazioni come la nostra, che possono investire negli ultimi ritrovati tecnologici per offrire prestazioni d’avanguardia, sia sul fronte della sicurezza sia dei risultati.
È stata l’insoddisfazione verso quello che si vedeva in Italia a spingerci al rischio di introdurre un modello nuovo in un settore così chiuso per chi non è medico. Io che non sono un medico, ho sempre visto che il rapporto con il chirurgo plastico non era soddisfacente. Limitato. Unidirezionale. I nostri capisaldi sono da sempre: la consultazione gratuita, la prestazione specialistica come processo di patient education e condivisione dello stesso paziente, rispetto
TRE PIANI DEDICATI ALLA TUA BELLEZZA Nutrizione Biologica e Intolleranze - Cosmetica Medica e Drenanti - Integratori Alimentari - Estetica di Base - Nail - Trattamenti Viso - Trattamenti Corpo - Massaggi Epilazione Definitiva - Laser Diodo 80
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