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E S P O S I DI UNA
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VENEZIA, M De e LX X V l.
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CON LICENZA DE' SUPE RIORI.
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SUA
ECCELBENZA: 1L
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GlROLAMO ASCANIO GIUSTINiAN.
,lelt' EcCELLENZA: ebbero [empre i miei Maggiori
-mr-'~'~,.,.-~ .Agli llluftri .Antenttti
V OSTRA onore, e protez.i,me: e render Jeppero a ognuno di quelli le pr~ve coftanti della piu riconofcente venerazjone. Non e dunque fuor di propofito , cbe volendo io una p_iccola mia fatica efporre al Pubblico, penfi di doverne far omaggio a V OSTRA EcCELLENZA, cbe ficcome del• le celebrate vfrtu , e dei pregi /ingolari, che diftinfero gl' immortali .(uoi Avi, e degni/Jimo Erede; Cosl de' /fJ .. ro diritti fopra la devozjone dell' animo mio, e fopra i frutti mefchini ddle mie faticbe deve ufare ampia, mente.
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Eccole pertttnto in queja Operetta , che umilmente prefento a V OSTRA EccEL LENZA efpofta una mia idea non inutile Jorfe , · ne d-ifprege.v'ole , degna, fa non per altro , d' ej]er gradita · per il nobile oggetto, che ji propone ; ·e degna ptJi d' e./Jere dalla mordace indifcreta Criiica rifpettata pel nome chiariffimo , che Ít1 frJgia, :. nome illuftrato per Íw1Jga fat·ie tli fecoli da Perfon~ggi Ji f9mmo valore, di profondiffima dottrina, cbe eminenti dignitJ Joflenner11 [empre - c<Jn univerfale 11pplaufo .a fronte delf invidiofa Critica , che cercato ha di ofcu rare veri diflinti meriti pei quali foli giunfero ad ottenerle. Da s} rifpettabili aufpicj protetta t' imprefa mia, fa 110n incontrera Jode per iutrinfeco merito , godra l' onore d' un diftintif]imo fregio che dovunque le fara luogo. Degnifi l' E CCELLE ZA. V OSTRA di gradire il mio penfiere, e gli o/Jequio(i, fentimenti di devo'{jone , picno de' qua/; mi protefto
Voftra
UmilltJJ. Dev. O/;bllg. Serv. GIOVANNI lSEPPI.
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E s. POS I Z ·I -O· NE Di un.1 nuo'7,)(J Macchina per e/cavare il Fango di fatto .Acqua
'Aro e , che ·gli uon1ini inventori d' alcuna. novita tofto la porrino a quella perfezione di ufo , cui giu.ngon pofci"a col ten1po . piu facihnente quelli , che van meditando fulle altrui' i11venzioni .. Ma refl:a· fempre ai pritni il merito principale , che non puó eífere giüfl:amente contrafl:ato da fecondi .Incorraggito da cio, non efito a pubblicare alcune idee , che forfe non hanno altro di íingolare , fe non cf..' eífer nuove in un arg.omenro gia ve·c chio-: ben dífpoflo a rifpettare qualunq.ue ulteriore altrui ri:fteflione·, anzi augurandomi , che la fatica 1nia. ecciti gli. altri. ad efl:enderla , e perfezionarla . · Se giungera nuovo a qualcuno , che io íia1ni applicato a tal genere di ftudj , 1ni bafl:era di
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rif--.:
)( VI. )( :rifpondergli ., che un, acc-i.dentale occafione mi fe nafcere ·queíto genio in meru-e , che fecondai per pi acere d' appHcazione , fenza che 1nai fognafli .di fanni autore di cofa .a lcuna ; Ne lo farei mai flato di certo., fe perfona ., .cui non mi e permeff o di niente xicufare , non m' aveífe coftretto .a pubblicare , c·-o che tra le domeftiche pareti era r oggetto delle 1nie ricerche; e che lo fu t-al volta delle fue cw:iofe <l@ma11de. Per cavare il fango di fotta dall' acqua molte fono le Macchine, che :fino ad ora f0110 ftate in-venta te . Tre fe ne adoprano -in Venezia , delle quali {e ne fa ufo anche in Inghilterra , in Livorno , ed altrove. Avvene un'.) altra ritrovata da Moníieur Belidor : e ultiman1ente ne fu pubblicata un, a.lt.ra in Genova ~ol nome di : Compa/Jo per ifcavare j{ Fango , ed arena dt1 Porti • · Ancor 1' Olanda avra certa1nente le fue ; 1na io non ne ho veruna cognizione . Ben.che tutte quefte Macchine íiea buone , · e:vvi éio non oftante chi penfa , che fe ne potrebbero trovare delle tnigliori . Dietro la fcorta · di tal peníiero ho tentato di rinvenirne un, altra, la quale appu to fi e quella, che ora intendo di fottopporre alr efame degr iintelligenti . Protefto intanto , che della coftruzione , e del maneggio -~ He accenna t~ io non ne ho alcuna precifa idea . N~n potei efaminar le íh:aniere, nt volli efaminare
)( Vlt )( '.€fa.re· fe noft.ue: .- Penfiai, da. 1ue·: f010 , 1ni íng,egnaf di: trova.te· nna nuova Miaé<i:hina:, che foífe quan-~o piii _, . puo· vantaggióÍa ,- ~1e fonnai il. ModelIo, ed eífendo· riaf~tto· conforme· a-lle mie. prim~ í·dee· f ho ridotto' al fuo co1npimento. Non prolnetto pero, che quefto, mio tdtrovato ~a ·per· effer ut~lt w ogni' occafi~ne , ne ín ogni Iuogo , come. forfe pvefumono- altri dei loro , con-· ciofiacche. ntl fembri: non poter effere: univerfale, rr~ l.' ufo·, 11.e íI an.taggio di tal forta d' iftrumen-· ti; .~Afo che pro1n~tto di qtueít~ nnta M·acchina._ lo fcavare con pairi ,.· o anche 1niagginre fafi <;íliti dehl.e altre di fotto· dall' acq:ua le materie· amn1aff'a1re dí S-abbfa. , o' Fango anche· nl Porti di Mare , onde quefti fieno tr~níitabili per <quaI~he breve· fpazio dí- ternpo .- Pei preferva-re poi cofta.u-· te1nente i Pord fuddctti da nuoví anima.íli, di materie· , ne queíla mia invenzione , ne altre· non baftano . Ad ottene:re. 1,u1 1:ale vantaggio folo puó giovare I' unione-, e la direzione deHe aeque con tal legge , che ufcendo quefte pei; le sbocca.ture de? Porti, fieno obbHgate a. ba-tt~r· fcmpre' la fteífa firada , cioe a. pa:ífar fempre su gli fteíli b.anchi , e' fcanni;. il che· 1uanterebbe· nelle foci una futftcie·n te' profundita per- la pof~~ de,i- Baftimeuti. Inutile e. ancora ogni Mar<;china per· 1nantenere coftat1.tl<!rnente purga~i i letti de' Fiumi , che fcortlonoYtor.bidi,. e coll~ 101¡0· depqfii~olil.i alzano i 1
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)( VITI. )( loro Alvei talmente, -che riducendoíi piu alti del piano delle fottopofte Ca1npagne, corro no co1ne fuol diríi, tenuti in aria tra Argini. lo non leífi 111olti Autori Idroíl:atici , pure que' pochi, e buoni che ho letto , ed anche quelli , a cui ho avuto l' onor di fervire; degni di fingolare onorata memoria, non 1nai fi cimentarono a proporre finü1i Macchine per tal oggetto . Potrebbe eífervi alcuno in avvenire, il qual penfaífe, e proponeífe una qualche fcoperta, onde manten ere i Letti de, Fiumi in una fufli. ciente profondita, che foífe utile alla Navigazione, e alla falvezza delle intere Provincie: Argo111ento invero, al quale dovrebbero applicarfi gl' Idroftatici : non parendotni vedere fino ad ora in 111olte.. delle loro operaz· oni alcuna utilita fe non che mo1nenr-anea , e accidental e. Ma e tempo, che io venga alla defcrizion della Macchina da 111e inventara. 11 principal pezzo di eífa e di ferro fatto a fonna di Chiocciola trivellata : cioe a dire , aJr in torno del fuo cfteriore vi fono due fpire taglienti , che .nafcono dalla Cufpide , e procedono egualmente diftan ti fino alr oppofta eftremita , una delle quali ferve foltanto a tagliare, r altra e taglia, ed e1npie il corpo del1a Chiocciola. Q!lefta aggirandofi, fi infinua nel fondo, e fvogliendoú fi fprigiona riempiuta di depofizioni; e perche volerulola fcaricare riufcirebbe angufta l' apertura 1
)( IX. ){ tura ·p er tui ft tie1npie ; pe-rcio e.vvi un_·Porte11o it-1 una parte di eífa, il quale ila chiufo ne11' atto che íi rietnpie, e s' apre nello fcaricarla . VL f0110 ancora tre, o qu~ttro ale per afficurada all' Afta . Queíl:' Afta deve eífere a diverfe diftanze perforata per poterla comodamente vo1ge.r.e , e fvolgere coll' ajuto di alcune ftanghe . Ma iiccon1e quefta fola defcrizione non puo indicare , fe non fe in -confufo" -le idee , .cosi dalla Tavola Prima .fara facile rikvarne la f ua coftruzione.
N. 1. Chiocciola intiera afficurata .all' Afta. N. 2.. Spaccato della 111edeíi1na . N. 3. Piante per la fua teffitura. N. 4. Pirone, o fia .Affe con punta a ritorte , che pafia pel centro fino ndl' Afta .. N. 5. Pezzo che va itnn1ediatan1ente uni• to al Pirone nella parte infedore. N. 6L Corpo continente detta Chiocciola . N. 7. Portello che íi apre per fcaricar.la. N. 8. Chiavifle1li , che paífano dalle J-~le per n1ezzo all' .Afta , e vi fer111ano la ~1acchina. Scala di piedi Veneti , per rilevare le proporzioni d' ognuna di quefte parti.
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)( X. )(' E·eco· una. chiara cognizione. del lo ftr.u1nento· con l' Afta:., Rimane.' a~ vederne H maneggío , e·
fufó,. Con queíto fr puo cavare· il. Fango~ fi110 alla· profondita di' 20 .. piedi- al piu:. Se e neáífario efcavate fin.o a queífa 1uaggio1·e profóndha , la Chiacciola fa. d' uopo, che· fia tale quaJe·_ diífe-· gn-ata nella. Tavola efpofl:a: 1na riufcendo quefla pefante , e. p.e.r· la: propria· fua g_ravit2. , e per la q uantiti. di materia , di cui· e' ca pace' , pero de-· vefi coftruire una Barca appofta n1unita di" Arga-· ne ,. MOlinelli·, Carruccole , Bilancia , e Funi . Di' queíla-. ne· daró if diífégno- nelle· Tavole ficonda· ,,. e te.rza·. , con la fcala de' piedi. V ene ti. , per la. fua inte.lligenza . Supplira la efa:ttezza dé,I diífe.g no alfa. 1i1eceífaria ofcurita. con cuí- 1ni fpieghero defcrivendola . ·La· Bar_ca ha un incavo' triangolare dalla par-te della, Popa, nel quale incavo evvi inferha una Bila,ncia ptrr triangolare raccomandata. con. nll'. perno immobihnente fiífo ad' uno de' fnor angoli", . e ful qu.ale s' alza , e íi abbaffa fecondo il bifogno. Il lato fuperiore· oppofto all' angolo f~ddet- · to 1nu.nito· di la111ine 1 e rotoJi, , che fonnano · una 1nobile- incaífatur.a all'. Afta· dello ftro1nento, che vi íi iníinua . NeUa fteífa· bilancia ,. e. ai lati. dell' angp-lo vi- fono - due Carruccok , ed una ter- · za. ferma nelr incaífatura rilnpevto a que1la , che.
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)( XI. )( (e 11el lato della bilancia . N el fondo ,della .Barca .
in linea retta con l' aífe vi -, e 1a quarta .
.Sul bordo .interno ,della .P rora ·v' ha un Rotolo , e su 'la .Prora íreífa ·un Argano; Finahnente vi fi vedono due Mulinelli. fúl1a Popa poíli un d.i qua , l' altro di la in ·poca ·diftanza dalla -raccomanBilanda, -che foftien l' Afta , a cui •data la Chiocciola. La Barca di fondo piatto, ,perche faccia 1naggior refiftenza co1 piano .dell' a<;qua, e ton la Pro·ra angolata ·per tradurla con piu facilita da un 1uogo all'-altro , e coftruita cosl con1e :fi vede per riporvi gli ftromend, e atrezzi , e di ufo , e di riíferva, e per comodo de lle perfone, che devono travagliare .
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E ceo il 1nodo di ferv1rfene . Si patfa 1' Aíl:a dello ftro1nento per entro la -C alla · della Bilancia ( a ) fi lega un capo della Pune al punto { b) 1' altro capo della -ítdfa fi paífa ·per le due Canuccole . dei lati ( e) { d ) , e 1i l'lpaífa
Tav. I.
fotto a qriella che fta nel fondo della .Barca (e), indi fi produc~ períino alla Prora, e íi afficura all' Argano ( f) 'i vi pian- Tav. II. tato .
Affi-
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)'( XII. )C .A fficurata, cosi la I\1acchina fulla· Bi'-· land a : íi gira l' Argano , e ]a Macchina con la: Bílancia fte:ífa fi {ole.va,· e íi or.i- Tav. Uf. zonta , e riggirando all' incontrario l'iíl:eífo Argano , quefla s' inlina, e difcen..de con ta bilancia finche . quefta fi appoggia al ·piano d e.lla fua incaífatura , e· poi fegue effa Macchina a difcender da fe fino al fondo· portata da-1 fuo proprio pcfo ~Qu.ando fi vuol e.fcavare fi inferifcono nei fori dell' · Afta. 1~ fl:anghe ( g) , e a Tav. I\l:. q nefre u na Fun~ racco1nand.ata al Muline1lo f h )- gifando· i1 quale s'. infinua la. Chiocciola nel fondo,, e fi riempie. Per ifprigionare· la Chiocciola gia ripiena 6 racco1na11d·a no le Funi delle· Stanghe al Mulinello oppofto ( i ) il quale la fvoglie con 1' ajuto dell, Argano ( f} fi foleva dal' fóndo fin che ritorni ozizontale , e perche nel venire alla fnperficie del1' acqua porti feco - tutta la n1ateria r-accolt-a íi dovra avvertire, che 1' apertura fia dalla parte fuperiore , cosl aperto il Portello non s' invertera per ifcaricarla , fe non quando vi íia in pronto la Barca da trafporto deftinata a tal ufo. l o non so vera1nente, fe con quefta defcrizione 1ni íifi bafl:antemente fpiegato : A me pare , che si ; pure puó eífere ·c he n1' inganni . Alla perfetta intdligenza non folo di· quefta, 1na
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)f XIII. )( ina di ogni altra Macchi11a- fono ( io lo so ) pi"it opportuni i módelli, che le fpiegazioni, o dichiarazioni : 1na quelli ~011 íi poífono 1nettere fotto gl' occhj di tuttí con la fola fta1npa . A 1nio parere quefta 1v1accltina fe non la piu femplice, e altneno la 1nen compofta, la piu attiva, e la piu facile per l' ufo, e certamen te lamen difpen....:. djofa . lo l' ho ridotta tale, perche fia ognnno capace, e di coflruirla, e di tnaneggiarla . Piu facile ancora fara ottenere 1' intento, quando fi tratti di fea-vare Canali, Coudotti, Rivi, o altro ad una 1nediocre profondita , cioe dai 5. ai 15. piedi ; non eífendo neceífario in tal cafo , fe 11011 che minorare "la 1n0Ie d~lla dcfcritta Chiocciola , la qnale ridotta a n1aggior leggerezza potra 1naneggiarfi fenz' Arg ani, !v1oline1li , e Carruccole; e allora u a fola Barca deftinata a queft' ufo fo rnit a de' foliti attr zzi di Cariole, Ponti, Badili , e della fuddetta Chiocciola bafl:era , e per la efcavazione , e pel trafporto delle 1naterie efcavate . Son ben certo , che l' ufo dJ quefta Macchina rif.. parmierebbe 1nolte fpefe , che fono neceífarie, nell' ufo , o coftruzione di altre Macchine, e che fono ecceffive , e incotnode , ma indifpenfabili nelIe maniere con cui fi efcavano i Rivi riftretti, e che non an1mettono le Macchine. Non intendo io per altro, che quefto 11110 ritrovato debba far ceífare le maniere fino ad ora
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,e XIV. ){ praticate , per efcavare i Canali, le qnali ·per av• ventura fa:r.an migliori di quefta 1nia qualunque invenzione. Protefto folo d' aver ció efpofto, e~ 1ne da principio ho detto, per femplice mio efercizio nell' ore che mi reftav.aino v.uote dalle occupazioni del mio impie.go ~ ;e per _altrui 11:udio .. Vivete. ~ci ,
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