Free MAGAZINE • Novembre - Dicembre 2010
! s a m st i r h C Merry
La guida per le tue VACANZE - Your HOLIDAY companion Eventi
Sp o r t
B e n e s s e re
Ristoranti
Cultura
Curiosità
Cari lettori, Dai baffi alle tradizioni natalizie di tutto il mondo, da eventi locali a tante curiositĂ . Come sempre sono tantissimi gli spunti per trarre il massimo dal vostro soggiorno in Alta Valtellina. Buona lettura e buone feste! Adriano Pedrana Direttore
Editoriale_Editorial_ Dear readers From moustaches to Christmas traditions, via local events and a few interesting facts; as ever you will find all sorts of inspiration in order to get the most out of your stay in the Alta Valtellina. Happy reading and Happy Christmas! Adriano Pedrana Editor
Sommario_Summary_
Rivista registrata presso il Tribunale di Milano Reg. N. 1 del 09.01.07 N. 15 - Novembre, Dicembre 2010 Redazione: Via della Posta, 4 - 6900 - Lugano Ch
Editoriale_Editorial_
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Focus on_
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Eventi_Events_
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Sport_Sports_
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Benessere_Wellness_
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Ristoranti_ Restaurant Guide_
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Habitat_Living_
47
Curiosità_Curiosities_
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Immobiliare_Housing_
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Per i piccoli_For kids_
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Numeri Utili_Useful numbers_
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Editore: Hot Spots LLC, Lugano Ch Direttore Responsabile: Adriano Pedrana In redazione: Maria Elena Morcelli Hanno collaborato: Ottavio Ongania Massimo Favaron Nonna Ada Nonno Gino Promozione e pubblicità: adv.wantedmagazine@gmail.com Tel. 345 3303935 Traduzioni: Kat Barnes Realizzazione grafica: Cristian Vitali - info@bormiositi.it Tel. 0342 902470 Fotografo: Piercarlo Ortalli - www.piercarloortalli.com Stampa: RDS WEBPRINTING Le pubblicità e gli articoli sono sotto l’esclusiva responsabilità dei rispettivi autori e inserzionisti - Ads and articles are under the sole responsibility of the respective authors and advertisers.
Focus on
Sua maestà dei cieli: l’aquila reale (testo e foto di Massimo Favaron - Parco Nazionale dello Stelvio)
Poco da dire, sulla regalità dell’aquila. Basta vederla in volo, mentre rotea maestosa sopra le pareti rocciose o durante i potenti voli rasoterra a caccia di marmotte, per farsi l’idea che sia la dominatrice dei cieli. Tanta nobiltà non è passata inosservata nemmeno nel passato, tanto che già nelle mitologie greca e latina era il simbolo di Zeus, il padre degli dei. E tantissimi sono gli stemmi di stati, città e famiglie nobiliari in cui l’aquila è presente. Ed è, il grande rapace, anche il logo del Parco Nazionale dello Stelvio. Simbolo ben scelto, per l’area protetta, visto che l’aquila è presente con un elevato numero di coppie: solo nel settore lombardo ve ne sono 14, numero molto elevato viste le ampie dimensioni dei loro territori, variabili dai 40 ai 110 km2 di superficie. Un numero così elevato è indice di condizioni ambientali ideali per questa esigente specie. Vista le ricchezza di fauna del Parco, non le manca certo il cibo. Tutti gli animali con peso compreso tra 500 gram-
mi e i 5 kg possono cadere sua preda, con una preferenza per le marmotte. Senza
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trascurare, soprattutto d’inverno, le carcasse di grandi animali; non sarà molto nobile mangiar carcasse, ma quando si ha fame… Rapace di grandi dimensioni, è superato in mole solo dal gipeto e, come in tutti i rapaci, ha femmine più grandi dei maschi: circa 5 kg di peso e 220 cm di apertura alare nelle femmine contro circa 3,7 kg e 200 cm di apertura alare nei maschi. Da efficiente predatore, è dotato di armi straordinarie: vista acuta per individuare da lontano le sue prede (vede almeno cinque volte meglio di un uomo, tanto che può individuare una lepre a più di un chilometro), lunghi artigli per catturarle (circa 4 cm nel pollice) e un grande becco per farle a pezzi. Caccia sulle praterie alpine e nidifica su pareti rocciose sottostanti le aree di caccia, così da poter trasportare le prede, talora pesanti quanto lei, volando “in discesa”. La colorazione è bruna scura
uniforme, con la testa dorata. I giovani si riconoscono facilmente perché hanno delle chiazze bianche sulle ali e alla base della coda. Ogni coppia ha, in genere, diversi nidi (fino a 13) che vengono utilizzati in anni diversi. Poiché ogni anno vengono aggiunti nuovi rami, alcuni di essi raggiungono dimensioni imponenti; fino a 3 metri di diametro e 1 metro di altezza. Qui, tra marzo e aprile, vengono deposte 2 uova. I piccoli schiudono dopo circa 45 giorni, ma di solito ne sopravvive solo uno. Ci vorranno più di due mesi prima che il superstite impari a volare e lasci il nido, e dovranno passare 4-5 anni prima che sia pronto a riprodursi. In compenso lo aspetta una lunga vita; con un po’ di fortuna, potrà arrivare a 35 anni d’età. Pur non essendo più rara come un tempo, non mancano certo le minacce all’incolumità dell’aquila: la possibilità di schiantarsi contro cavi sospesi o di
fulminarsi sulle linee elettriche, il bracconaggio, il disturbo ai nidi sono alcune delle cause che possono renderle la vita difficile. Nella relativa tranquillità del Parco l’incontro col rapace non è così infrequente. Guardate con attenzione, quella che vola lassù, tra le cime, potrebbe essere lei, la regina dei cieli. The queen of the skies: the royal eagle
(text and photos by Massimo Favaron - Stelvio National Park)
Just the sight of this eagle soaring through the skies or diving to catch its prey is enough to confirm its regal status. Throughout history it has been used as a symbol, by the Ancient Greeks and Romans to represent Zeus, father of the gods, and by many countries, cities and noble families on their crest. The predator is also the symbol of the Stelvio National Park, an apt choice given
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Focus on
that there are a number of eagle pairs in the protected area, in the Lombardy area of the park alone there are 14, a large number considering the fact that their territory can cover an area of 40-110 sq.km. Such a high population reflects the ideal conditions in the area for this demanding species. The plentiful fauna in the park means that they are not short of food; all animals weighing 500g – 5kg can fall prey, while they have a preference for
marmots. In winter they even eat the carcasses of the larger animals when the others are scarce. A large (like other types of eagle, the females are bigger than the males), yet efficient predator they have excellent eyesight (at least 5 times better than humans, they can spot a hare at more than a kilometres distance), long talons to catch prey, and a huge beak to rip it to pieces. They hunt up on the Alpine meadows and
nest on the rocky walls below, so that when they fly back with their prey, at times as heavy as they are, they fly down and not up. Each pair has a number of different nests (up to 13) which they use in different years. As every year new twigs are added, some of these nests can reach up to 3 metres in diameter and 1 metre in height. Here around March/ April, two eggs are laid, yet usually only one chick survives. After 2 months they
can leave the nest but it will be 4-5 years before they themselves can reproduce. They will however, with a bit of luck, enjoy a long life, living up to 35 years. Although they are not as rare a sight as they were, there are still threats to their safety, including electricity pylons (they risk flying into the wires and electrocuting themselves), theft of their eggs and their nests being disturbed. In the relative tranquillity of the National Park, sightings are not infrequent. If you look up you may well spot the queen of the skies up among the peaks.
Via De Simoni 42 23032, Bormio (SO) tel. 0342.900.811 fax 0342.900.898 info.lo@stelviopark.it www.stelviopark.it
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Focus on
Témp de Nadàl (testo e foto di Marcello Canclini)
De la fenèsc’tra l’é lì la Réit che la me vàrda e par che la g’àbies cóma resc’pèt: la g’à su un mus rós rosénto... Ma l’é l’altögn che l’à ciapà l’isc’tà per li treciòla. I làresc i én rós che i pàren flama e, pasà al témp di mòrt, i perderàn i cavéi e li sc’pìnola lengéira, li śg’goleràn portàda ìa del vént. Ma pö i varàn a posàs intórn a li radìsc, ma per pòch témp... Al léc’ per i vedeglìn l’é lì, giamó féit. Intànt sót bàita se sént ‘na gran śg’gnaulàda. Śg’lónghi l’uréglia e sénti i bòcia che i óśgen lì a prös de li butìga e sóta i portón di scióri: Carità per i pór mòrt, per i vif e per i mòrt. I én in giro a tarcotàr vergót de méter sóta i dént, quì dént che i én uśà nóma per al carcént. Sc’ti pór marc’... Ésa an s’é oramài in decémbri: l’é pròpi al lór més. I pàren tüc’ di decembrìn e i én ènca visc’tì malamént co li pèza al cul e li ciàta ch’i mósen la bóca. Ma pòch dì al rèsc’ta e ‘l sarà cè Santa Luzìa e magàri quàtro galéta e ‘na branca de casc’tégna séca li impleniràn un pit al véntro. Intànt al vegnirà tót blanch, la néf la placherà ìa i sc’còs de li fenèsc’tra e l’invèrn al farà al padrón. Ma ‘l fréit, al vént, la néf e patìr la sciùta i se sentiràn plu quàndo ne
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la nöc’ santa li campàna li soneràn a fèsc’ta. Al véntro al resc’terà sémpri un pit vöit, ma al còr al se implenirà del saór del Nadàl e ‘l basc’terà un badentìn sóta l’àlber a far deśg’mentigàr la magra vita che se fà. Sapore di Natale Dalla finestra, la Reit è lì che mi guarda quasi con vergogna: ha il viso tutto arrossato... Ma non è altro che l’autun-
Focus on
no che ha preso l’estate per le trecce. I larici rosseggiano e sembrano fiamme ardenti e, passato il periodo dei morti, perderanno i capelli e gli aghetti leggeri verranno trascinati via dal vento. Poi andranno a riposarsi attorno alle radici, ma per breve tempo... La lettiera per i vitellini è lì già pronta. Nel frattempo sotto casa si sente un gran brontolìo. Allungo l’orecchio e sento i ragazzi che gridano presso le botteghe e sotto i portali della gente benestante: Carità per i poveri morti, per i vivi e per i morti. Sono in giro a elemosinare qualcosa da mettere sotto i denti, quei denti che sono abituati a masticare solo pane duro plasmato con la farina più scarsa. Questi poveri fanciulli... Ora siamo ormai in dicembre: par che sia proprio il loro mese. Sono ragazzi gracili come quelli che nascono in questo periodo e per di più sono vestiti malamente con le pezze sul didietro e le scarpe che mostrano la bocca. Ma pochi giorni mancano all’arrivo di Santa Lucia e magari quattro spagnolette e una manciata di castagne secche riempiranno loro un poco la pancia. Nel frattempo il paesaggio s’imbiancherà completamente, la neve ricoprirà i davanzali delle finestre e l’inverno la farà da padrone. Ma il freddo, il vento, la neve e il patir la fame, non si sentiranno più quando nella Notte Santa le campane suoneranno a festa. Il ventre rimarrà un po’ vuoto, ma in compenso il cuore si riempirà del sapore del Natale e un piccolo regaluccio sotto l’albero basterà a far dimenticare la triste vita
che si conduce. A taste of Christmas (text and photos by Marcello Canclini)
Outside the window Mount Reit faces me with a look of almost embarrassment, it’s face red; but it’s nothing more than the autumn which has finally caught up with summer. The larch trees turn so red they look like burning flames and, once November comes, their leaves will drop and the twigs will be blown away by the wind before coming to rest at the roots. In the meantime outside the house I hear a ruckus, the children who cry outside the shops and at the doorways of the well to do: ‘Charity for the poor’; begging for something to line their stomachs, which have been fed on a diet of rock hard bread, made with the worst quality flour, poor little things... Now we have reached December, their month. They are scrawny children, as are many born around this period, to make it worse they are dressed poorly in patched up clothes and holey shoes. But there are just a few days left until St. Lucia’s day and perhaps they will come by a handful of dry roasted chestnuts to fill them up a little. Around this time the landscape will turn completely white, snow covering the windowsills and winter taking over. But the cold, the wind, the snow, the hunger will all be forgotten when the bells toll for Midnight Mass. Their bellies may be empty but their hearts will be full of the spirit of Christmas and a modest present under the tree will make them forget the hard life they lead.
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Focus on
Regalare un sorriso ad un bambino... non solo perché è Natale Quando donare è molto più bello che ricevere (testo di M.Elena Morcelli)
Il sorriso di un bimbo allarga il cuore, e ci commuove soprattuto se è il sorriso di un bimbo povero che non ha una casa piena di giocattoli e che forse non ha nemmeno qualcosa da mangiare. Poter far sorridere un bambino è bellissimo, far sorridere un bimbo dell’Africa che non ha nulla lo è ancora di più... Dal 2001 a Lusaka nello Zambia è nata “Tionge” una scuola gestita dalle “Suore di Carità” dette “Suore di Maria Bambina” e sostenuta da volontari, dove molti bambini hanno la possibilità frequentare le lezioni, ricevere un pasto (spesso anche l’unico della giornata) e anche cure mediche se necessario. In un paese molto povero come lo Zambia la possibilità di ricevere un’istruzione di base per molti bambini non esiste perché le famiglie non se lo possono permettere, ma è importantissimo perché questa garantisce loro l’opportunità di imparare un lavoro e di poterlo poi svolgere in futuro. “Tionge” dona ai bambini tutto questo grazie anche
all’aiuto di molte persone che sostengono questo progetto. Se volete fare un gesto speciale per questi bambini potete fare “un’adozione a distanza”. Il contributo che voi donerete annualmente serve per permettere loro frequentare la scuola. La somma necessaria non è molto diversa dal valore dei giocattoli che i nostri bambini chiedono a Babbo Natale... Un giocattolo in meno per noi che abbiamo tutto è nulla... un aiuto a questi bambini può voler dire regalargli non solo un sorriso ma anche un futuro migliore e loro ce ne saranno sicuramente riconoscenti. “Tionge” non è una realtà astratta!Il progetto è portato avanti da persone che curano da vicino la gestione della scuola. Coloro che adottano i bambini ricevono periodicamente notizie, foto e le pagelle per conoscere l’andamento scolastico. Sono loro a cui state regalando un’opportunità che in prima persona vi dicono il loro grazie. Se volete fare un dono speciale per questo Natale...o se lo volete fare a prescindere che sia Natale e volete tendere una mano ad uno di questi bambini il loro grazie sarà il loro sorriso che vale più di tante parole. Per qualsiasi informazioni potete rivolgervi a Renato e Renata Baroni,
Focus on collaboratori del progetto “Tionge” contattandoli al numero 333 43 17 760 oppure all’indirizzo mail renatibaroni@ email.it When giving is much better than receiving. Make a child smile... and not just because it’s Christmas (text by M.Elena Morcelli)
Since 2001 in Lusaka, Zambia, the ‘Tionge’ school, run by nuns and volunteers, has given many children the opportunity to attend school, eat a meal (often the only one they will eat that day) and even receive medical care when necessary. In a country as poor as Zambia, basic education is unavailable to many children, whose families cannot afford it; yet it is extremely important for them in order to
be able to learn a trade and work in the future. Tionge is able to provide all this thanks to the invaluable help of all those who support the project. If you would like to help, you could sign up for ‘distance adoption’, whereby your annual contribution helps these children to attend school. Those who adopt a child receive regular news, photos and school reports, and it is the children themselves who will thank you for this opportunity. For further information please contact Renato and Renata Baroni, tel: 333 43 17 760, e-mail: renatibaroni@email.it
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Neve ...Pace ...Pace e non solo qui, nel candido mantello, dove sogni inseguendo sogni.
...Quasi solo... flebili, laggiù, due fari d’auto smorzan lontani dentro il cupo cielo d’aureola dorata ... morenti nell’ignoto...
Dove sei mio supremo Mangiafuoco? Tu che muovi Bene e Male... e i tuoi fili che non tocco? ed i fiocchi sulla pelle?
Tutto nuovo in questa quiete per vecchietti e per bambini... fili d’oro di comete turbinio d’arlecchini!
Farfalline ... falenine ... dal giardino delle stelle marionette sbarazzine sulle mani ... sulla pelle ... Edy Romani Gennaio 2009
Agenda Dicembre DOM LUN MAR MER
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Art In Ice (Livigno)
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Santa Lucia
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La Sgambeda (Livigno)
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Livigno Snowsport Opening (Livigno)
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Fis Alpine Ski World Cup (Bormio)
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Eventi
Tutti gli eventi possono subire cambiamenti. Per informazioni, contattare gli uffici turistici (v. pag. 74). All events subject to change. For further information, please contact the tourist offices (see page 74).
Dal 01 al 30.11.10
Movember
Il mese... coi baffi! (pag. 19) The month of the moustache (see page 19)
Dal 21.11 al 19.12.10
Livigno Snowsport Opening
Livigno Divertirsi con lo sci di fondo e le racchette da neve, grazie al Sandoz Concept. Try out cross country skiing and snow shoeing, courtesy of Sandoz Concept.
25.11.10
8o Gourmet Festival: ‘Ricordi ai sapori d’Italia’
Livigno Una serata diversa da tutte le altre, a cura del Gruppo Cuochi e Pasticceri di Livigno, in collaborazione con l’Associazione Turismo e Commercio. Per chi sta in cucina sarà un’occasione
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di confronto e di scambio di esperienze con i propri colleghi. Chi sarà seduto a tavola avrà l’occasione di assaggiare un menù di altissima qualità, unico nel suo genere. Il tutto “condito” dal fatto che parte del ricavato andrà in beneficenza. Per informazioni e prenotazioni: info@hotelslivigno.com – Tel. 334 98 92 651 8th Gourmet Festival: ‘Talking about Italian flavours’ An evening event with a difference, run by the Chefs and Pastry Chefs of Livigno, in collaboration with the Tourism and Commerce Association. Thos in the kitchen will have the opportunity to compare notes with their colleagues, while those sat at the table will have the chance to savour some truly high quality cuisine. Part of the evenings proceeds will go to charity. For info and bookings: info@ hotelslivigno.com – Tel. 334 98 92 651.
Dal 01 al 31.12.10
Mercatini di Natale
Alta Valtellina Appuntamento irrinunciabile del periodo pre-natalizio, dove, tra luci, canti e profumi di spezie, sarà possibile acquistare i regali per le persone che più ci stanno a cuore. Christmas markets. Essential pre-Christmas event, where amongst the candles, singing and aromatic spices you can find gifts for your nearest and dearest.
Dal 03 al 07.12.10
Art In Ice – XV Edizione
Livigno La neve e il ghiaccio prendono forma, diventano opere da ammirare durante la stagione invernale. Dieci squadre di artisti da tutto il mondo si cimenteranno in questa materia così inusuale, creando capolavori effimeri ma mai banali. Art in Ice – XV edition. Ice and snow are transformed into works of art during the winter season. Ten artists from around the world create unique, ephemeral pieces.
Events
13.12.10
Santa Lucia
Alta Valtellina Un appuntamento per tutti i bambini, i quali aspettano i regali da parte della Santa, come sempre accompagnata dal fido asinello. Santa Lucia. Children in the local area receive presents from Santa Lucia, accompanied as ever by her faithful donkey.
the start!
Dal 27 al 29.12.10
Fis Alpine Ski World Cup
Bormio In Alta Valtellina torna il grande sci, con la Coppa del Mondo! I migliori atleti da tutto il mondo si ritrovano a Bormio per un appuntamento ormai classico! FIS Alpine World Cup. The World Cup returns to Bormio, with
the best athletes in the world competing in this classic fixture!
Dicembre
Concerti di Natale
Alta Valtellina Tanti gli appuntamenti un po’ in tutti i paesi. Per ulteriori informazioni, contattate gli uffici turistici locali. Christmas concerts. Numerous concerts throughout the area. For further information contact the local Tourist Information Office.
Foto di Piercarlo Ortalli
Dal 17 al 19.12.10
La Sgambeda – XXI edizione
Livigno Torna l’appuntamento con lo sci di fondo, con la Sgambeda, prima gara della stagione per questa disciplina. Si inizia il 17 dicembre con la “Classica”, 21 km da percorrere senza passo pattinato. Sabato 18 spazio ai più piccoli, con la Minisgambeda, per poi finire alla grande con la gara maestra di 42 km, (e con la versione “ridotta” per i meno allenati). La partenza è uno spettacolo da non perdere!! La Sgambeda – XXI edition. The first cross country ski race of the season; starting on the 17th with the ‘Classic’- 21 km with no skating. Saturday 18th sees the Minisgambeda children’s race and the 42 km main event (with a shorter version for the less athletic among us); don’t miss
Foto di Piercarlo Ortalli
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Eventi
Tradizione natalizia: il giro della stella In alcune località dell’Alta Valtellina, le festività natalizie sono contraddistinte dalla visita di casa in casa di un gruppo di cantori itineranti. Sono gli stellari che, travestiti da Magi o con mantelli e costumi tipici, rievocano il viaggio dei tre re verso Betlemme portando attraverso tutto il paese una grande stella colorata, resa luminosa
Photo: ‘Roby Trab - www.altavaltellina.eu’
da una candela o da una lampada. Un tempo costituito da soli uomini, il gruppo di cantori accetta ora anche qualche voce femminile. E’ possibile che questa usanza trovi origine nelle feste pagane che seguivano il solstizio d’inverno, come le Calende di Gennaio o le celebrazioni liturgiche dedicate al dio Dioniso nell’antica Grecia.
Eventi
Elemento caratteristico del tradizionale percorso è rappresentato dai canti, intonati innanzi alla famiglia di turno: tassativo prima del loro inizio è spegnere ogni luce della casa così da ascoltarli con la sola luce emanata dalla stella mantenuta in rotazione. I canti intonati dal corteo narrano il viaggio dei re Magi o la storia della Natività sin dal censimento di Augusto. Un tempo venivano scelti in funzione della famiglia e dei nomi dei suoi componenti: Maria è la prima ad adorare il Bambin era l’omaggio per le ragazze che si chiamavano Maria; la strofa di San Giuseppe vecchierello dava il via all’esibizione davanti alla casa abitata da un Giuseppe. Ancora oggi si contano undici canti della stella nel Bormiese; molti studiosi li fanno risalire alle Laudi Spirituali promosse dal Concilio di Trento allo scopo di arginare il favore popolare incontrato dalla Riforma nelle vicine aree dell’arco alpino. Al termine dell’esibizione ha luogo la raccolta delle offerte. La questua, trasformatasi nel tempo da beni in natura (uova, segale, farina, lino, panno) in denaro, conserva ancor oggi la sua destinazione benefica.
A Christmas tradition: The wandering star In some towns in the Alta Valtellina, tradition has it that carol singers go from door to door dressed as wise men and carrying a large star, lit by a candle or a lamp (once these singers were exclusively male, but now women also take part). When the singers call, those at home switch off all the lights so they can listen to the carols by the light of the star. At the end of the song, traditionally families donated goods like cloth, eggs or flour, whereas now they donate money which goes to a charitable cause.
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Eventi
Un mese coi baffi Novembre cambia nome. A fin di bene. (testo di Adriano Pedrana)
A breve, cartolerie e tipografie avranno un bel daffare a correggere calendari e agende; la causa di tutto ciò è l’arrivo di un nuovo mese. Questo almeno è quanto è accaduto nei paesi di lingua inglese, dove qualcuno ha cambiato nome a novembre, modificandone la la prima lettera e facendolo diventare Movember. Trovata goliardica? Errore di battitura? Nulla di tutto ciò. Si tratta di un’iniziativa nata con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza a proposito di diverse malattie che colpiscono gli uomini, come alcuni tipi di tumore o, ancora, la depressione.
A differenza di quelle femminili, queste patologie troppo spesso vengono ignorate o sottovalutate dalle potenziali vittime, anche a causa della mancanza di campagne di sensibilizzazione mirate, così diffuse ed efficaci, invece, tra il ‘gentil sesso’. Ed è proprio ispirandosi a tali eventi di successo che, nel 1999, è stato dato il via a Movember. Il nome deriva dall’accorpamento tra le parole November e moustache, termine inglese che indica i baffi, vero e proprio simbolo della campagna. Chi vuole aderire, infatti, viene invitato a farsi la barba il
Eventi
primo giorno del mese, per poi lasciar crescere un bel paio di mustacchi. Sottili, a manubrio, folti... La scelta è completamente libera, per cui il limite è dato solo dalla fantasia (oltre che dalla consistenza di peluria di chi li indossa). I baffi dovranno essere tenuti e curati per un mese intero, durante il quale tutte le domande sulle ragioni del cambio del proprio look saranno altrettante opportunità di spiegarne i motivi, per niente frivoli, magari spronando amici e compagni di lavoro a fare un colloquio preventivo col medico di famiglia. Questa iniziativa vuole anche salvare
dall’estinzione i baffi, tanto di moda in passato quanto malvisti e criticati oggi (soprattutto da certe fidanzate e mogli...). E chissà se, alla fine del mese, guardandovi allo specchio, i vostri nuovi ‘amici’ vi piaceranno talmente tanto da convincervi a tenerli tutto l’anno, permettendovi così di partecipare a festival dedicati, veri e propri concorsi di bellezza che si tengono un po’ in tutta Europa. Movember oggi è diffuso in diversi paesi del mondo, dove vengono anche organizzate delle iniziative per la raccolta di fondi a favore di associa-
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Eventi
zioni di ricerca specifiche. Per ulteriori informazioni potete visitare il sito: www.movember.com.
A month dedicated to the moustache. November changes it’s name - for a good cause (text by Adriano Pedrana)
A new addition to your calendar has arrived, a whole new month in fact, known as ‘Movember’; no it’s not a typing error, rather an initiative to highlight diseases that affect men, like certain types of cancer, or even depression. Often these conditions are either ignored or underestimated by their sufferers, in part due to a lack of the type of successful campaigning that has highlighted female health
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issues. It was this lack of general awareness that lead to the creation of Movember in 1999, the name deriving from ‘November’ and ‘moustache’, given that the challenge is to shave on the first day of November, then grow a moustache, be it pencil, handlebar or just big and bushy; the more inventive the better. The moustache has to be kept for one month, giving the wearer the opportunity to explain the reason for their new ‘face furniture’, hopefully encouraging greater awareness of the issue and some male friends and collegues to go to see their doctor. The second reason for this initiative is to save the much maligned moustache from extinction, given that they are no longer quite as fashionable as they once were. Perhaps those who take part will decide to keep theirs once the month is up; there are even ‘best moustache’ contests throughout Europe to take part in. Movember is now held in countries around the world, and collections are organised for certain charities. For further information see www.movember.com
Sports Associazione Impianti A Fune Alta Valtellina Sede Operativa: Via Btg. Morbegno 25 – 23032 - Bormio (SO) Sede Legale: Via Funivia, 30 - 23032 - Bormio (SO) - ITALY Tel. +39 0342 902770 - Fax +39 0342 918567 www.skipassaltavaltellina.it - skype: aiafav
Aperture stagione 2010/2011 Livigno - Info 0342/996915 - info@skipasslivigno.com Apertura ufficiale prevista per il 27/11/2010 – chiusura 01/05/2011. Official opening planned for 27/11/2010 – closure 01/05/2011
Bormio - Info 0342/901451 - info@bormioski.it Apertura ufficiale prevista per il 4/12/2010 - chiusura il 25/04/2011 Apertura impianti parziale in quota condizioni niveo – metereologiche permettendo il 6/11/2010. Official opening planned for 4/12/2010 - closure 25/04/2011 Partial opening at 3000m snow/weather conditions permitting 6/11/2010
Valdidentro - Info 0342/98.53.33 - info@cima-piazzi.com Apertura ufficiale 03 /12/2010 – chiusura 25/04/2010 Official opening 03 /12/2010 – closure 25/04/2010
Santa Caterina - Info 0342/925116 - scispa.commerciale@tin.it Apertura ufficiale 04 /12 /2010 – chiusura 26/04 /2011 Apertura impianti parziale e condizioni niveo – metereologiche permettendo 13 e 14 • 20 e 21 • 27 e 28 novembre 2010. Speciale riapertura ( condizioni niveo – metereologiche permettendo) domenica 1 maggio 2011. Official opening 04 /12 /2010 – closure 26/04/2011 Partial opening (snow/weather conditions permitting) 13 - 14 • 20 - 21 • 27 - 28 november 2010. Reopening (snow/weather conditions permitting) Sunday 1st May 2011
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Sports
Info noleggio - Rental info BORMIO SKI & BIKE Bormio – Via Stelvio, 19 – Tel. 0342 911142 Bormio – Via Btg. Morbegno, 7 – Tel. 0342 901698 Bormio 2000 – Tel. 0342 911420 - www.bormioskibike.it CELSO SPORT Bormio - Via Vallecetta, 5 - Tel. 0342/90.14.59 Bormio - Via Battaglion Morbegno, 16 - Tel. 0342/90.40.87 Bormio 2000 - Tel. 0342/90.40.87 Celsino Sport Bormio – Via Battaglion Morbegno, 1 – Tel. 348. 36.77.864 www.celsosport.it - info@celsosport.it CECCO Sport Bormio - Via Funivie, 55 - Tel. 0342/90.43.61 Bormio 2000 - Tel. 0342/91.03.86 - www.ceccosport.it ZINERMANN SPORTING Livigno - Via Plan, 21/h Tel. 0342. 99.66.85 www.zinermann.it
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Ogni Lunedì, Mercoledì e Venerdì (dalle 9.00 alle 12.30 ca.) Every Monday, Wednesday and Friday (from 9:00 till 12:30)
ESCURSIONE CON RACCHETTE DA NEVE Ogni Martedì e Giovedì (dalle 9.00 alle 12.30 ca.) Snowshoeing excursions Every Tuesday and Thursday (from 9:00 till 12:30)
ARRAMPICATA SU GHIACCIO Ogni Giorno (a richiesta) Ice climbing Everyday (upon request)
I nostri corsi: ARRAMPICATA SU GHIACCIO Ice climbing FREERIDE SICUREZZA Free ride safety NORDIC WALKING Nordic Walking SCIALPINISMO Ski touring
Per informazioni e prenotazioni:
Guide Alpine Livigno +39 3287095950 info@guidealpine.info Agenzia Interalpen - Via Ostaria 357 - Livigno - Tel. 0342. 99.62.62
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NOVITÀ!
Sports
NOLEGGIO STAGIONALE ATTREZZATURA PER LE FAMIGLIE Da Celso Sport negozio aperto da più di 48 anni, si dà continuazione ad un’attività creata per soddisfare ogni esigenza nel settore sportivo. Lo scorso anno ha aperto un nuovo punto vendita “CELSINO Sport” situato nei pressi della partenza della funivia Bormio-Bormio 2.000.
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Sports attività Maneggio Livigno Per chi ama gli animali , le passeggiate in maneggio o a contatto della natura sui sentieri di montagna, il maneggio Livigno, con la sua esperienza pluriennale, offre passeggiate a cavallo per tutti e servizio slitta. Per i più piccoli lezioni di equitazione base, corsi di avviamento dai 3 anni in poi. What better way to enjoy the beautiful countryside as on the back of a horse. Maneggno Livigo offers guided excursions through some of the most beautiful mountain landscapes Italy has to offer. Experience and well trained horses garentees fun and safety. Children as young as three can enjoy tailored lessons for their age
via Ponte Bondio, 433 - Tel. 329 8524844 - yuri.dellAgostino@yahoo.it
Museo mineralogico e naturalistico Il museo espone moltissimi minerali e cristalli provenienti dall’ Alta valtellina ma anche da molte altre zone di tutto il mondo. Potrete inoltre visitare una sala naturalistica nella quale in varie ambientazioni sono esposti animali impagliati tipici del Parco Nazionale dello Stelvio. Aperto tutti i giorni dalle 09.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00. Mineralogical and nature museum Many minerals and crystals from the Alta Valtellina, as well as from all over the world are on display here. You can also visit a nature room and see stuffed animals from the Stelvio National Park. Open every day 09.00-12.30 and 15.00-19.00.
Via Ortigara, 2 - Bormio - Tel. 0342. 927285
“HUSKY VILLAGE” Indimenticabili escursioni con le slitte trainate da mute di cani a stretto contatto con la natura. Lo sleddog è uno sport adatto ad ogni stagione, già perchè quando la neve se ne va le slitte vengono sostituite da un carello. Potrete provare le stesse emozioni, quello che cambia è solo il colore del paesaggio. For the experience of a lifetime, take a tour or drive your own dog team through pristine winter wilderness...(summer tours available)
Centro Italiano Sleddog “HUSKY VILLAGE” Strada Decauville, 9 - Località Arnoga - 23030 Valdidentro (SO) huskyvillage@libero.it Tel. 0342-927072 - 347.7960309
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Sports
Più sicurezza, più divertimento, più benessere. Con la ginnastica presciistica! Dopo mesi e mesi di attesa ecco che finalmente inizia la settimana bianca in montagna. È il momento di rispolverare e di preparare tutto il necessario, (sci, abbigliamento ecc.) senza però dimenticare l’attrezzatura più importante: il nostro corpo. Eh sì, perché la preparazione presciistica è tanto essenziale, quanto spesso trascurata. Nessuna disciplina sportiva può essere improvvisata, tantomeno gli sport invernali, i quali sono molto tecnici e si svolgono in condizioni ambientali ben poco favorevoli per il nostro organismo, con vento, neve e freddo. Anche se la parte più faticosa ci viene risparmiata dalle seggiovie e
dalle cabinovie, questo non significa che la discesa sia di tutto riposo. Infatti in questa fase il nostro corpo viene sottoposto a forti sollecitazioni (legate alla velocità, alla forza di gravità ecc.) che non devono essere sottovalutate: tenete conto che un atleta di Coppa del Mondo di 80-90 chilogrammi deve sopportare, in curva, un carico che può superare i tre quintali! Va da sé, quindi, che più ci si è preparati, minori saranno le probabilità di farsi male. Ma non solo. Aumenterà anche la nostra resistenza, e così potremo fare molte più sciate prima di doverci fermare a tirare il fiato. In altre parole, il divertimento è sicuramente maggiore!
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Ma come ci si può allenare? Non esiste una ricetta universale: molto dipende cosa si fa il resto dell’anno, anche se, a prescindere dagli sport invernali, un esercizio costante è sempre consigliabile per assicurarsi un buon livello di benessere. In generale, è meglio iniziare a prepararsi già tre mesi prima della settimana bianca, con due-quattro sessioni di allenamento la settimana. Prima di tutto bisogna assicurarsi di avere quella che i tecnici chiamano “buona base aerobica”: in altre parole, pochi minuti di corsa leggera non devono farci venire il fiatone... Quindi è necessario concentrarsi sul potenziamento della muscolatura, in modo da poter vivere le proprie vacanze invernali nel modo più intenso possibile. Tra gli esercizi possibili, ci sono quelli fatti con le macchine da palestra oppure l’uso della tavoletta propriocettiva, uno strumento composto da una superficie piana appoggiata su una semisfera che la rende instabile; esercizi con questo ausilio permettono anche di sviluppare e affinare il coordinamento. A chi invece ha poltrito per diversi mesi, viene consigliato di iniziare prima di tutto con attività prolungate all’aperto (come corsa, bicicletta o mountain bike) in modo da non restare “senza respiro”. In ogni caso è sempre meglio rivolgersi a palestre e professionisti, per evitare di fare errori e per ottimizzare tempistiche e risultati. Quando siamo sulle piste, poi, non dimentichiamoci di scaldare i muscoli, con qualche esercizio semplice (come
per esempio una corsetta da 10 minuti e 5 minuti di stretching) poco prima di metterci sugli sci. E i bambini? Pure loro devono prepararsi, ma con modalità diverse. L’obiettivo in questo caso è quello di uno sviluppo generale delle capacità motorie; non è necessario quindi concentrarsi solo sul potenziamento. Come? Giochi sportivi o percorsi strutturati, da affrontare in modo divertente, sempre in compagnia di amici e coetanei, proprio come fanno i ragazzi dell’Alta Valtellina, nelle settimane che precedono l’apertura degli impianti. Quindi fate come loro: la prossima volta preparatevi anche voi in tempo per la settimana bianca. Starete meglio, avrete meno possibilità di farvi del male e vi divertirete di più! Un ringraziamento a Omar Galli per la consulenza prestata. Safety, fun and fitness - pre season exercise After months of waiting the ski season is back; time to dust off the skis and get into shape. Pre ski preparation is essential but all too often overlooked. All sports require training and winter sports are no exception, being more technical in nature and practised in relatively extreme conditions. Even if the most difficult part is solved by hopping on a chairlift or cable car, this doesn’t mean that going downhill is an easy ride; our bodies are under all sorts of pressure due to forces like speed and
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Sports gravity. It goes without saying that the more prepared you are, the less likely you are to hurt yourself; but it will also increase stamina, meaning we can ski a lot more before having to stop for breath. In other words, skiing becomes even more fun! So, how to train? There is no one failsafe method, a lot depends on how much exercise you get during the rest of the year. In general it is best to start training 3
months before your ski holiday, with 2-4 training sessions per week. Firstly make sure you have what the professionals call a ‘good aerobic base’: in other words you shouldn’t be out of breath after a few minutes of gentle running. Then concentrate on building muscle so you can get the most out of your time on the snow. Try the machines in the gym or use a proprioceptive balance board - a flat surface on a half sphere which helps im-
Sports
prove coordination. For those who have spent the last few months on the sofa, it is advisable to start with some prolonged outdoor activity (like running, cycling or mountain biking) so you don’t end up out of breath. Make sure you ask the trainer
at your local gym or another professional for advice on how to get started and make the most of your training. When you make it to the slopes, don’t forget to warm up (e.g. a short 10 minute run and 5 minutes of stretching) before putting your skis on. Children too have to prepare themselves, but in different way. For them it is important to develop motor skills through activities and games in the most fun way possible, with their friends and other children of the same age; just as they do here in the Alta Valtellina in the weeks before the opening of the ski lifts. So follow their lead, next time get fit for your ski holiday, you’ll be less likely to hurt yourself and you’ll have much more fun! Many thanks to Omar Galli for his advice in writing this article.
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Benessere
Chili in più? Chi se li ricorda più! Perché stare bene con se stessi è davvero importante (testo di M.Elena Morcelli)
Usciamo dalla doccia e ci vediamo nello specchio, proviamo un abito prima di acquistarlo e ci guardiamo nello specchio, ci prepariamo per uscire e diamo un’occhiata nello specchio. Viviamo costantemente con la nostra immagine riflessa... e di cui spesso siamo tutt’altro che soddisfatti. Qualcuno forse lo sarà anche, ma a volte sentiamo di persone che invece vorrebbero cambiare qualcosa nel proprio aspetto fisico. Ci piacerebbe eliminare i segni della cellulite o quegli antipatici cuscinetti che ci ritroviamo. Abbiamo provato con le diete con la palestra con le creme e tut-
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to quello che ci hanno pubblicizzato in merito ma i risultati non si sono visti. Che ci resta? Forse il chirurgo estetico, ma l’idea di un intervento forse un po’ ci spaventa. Il ricovero, il post operatorio e, magari, anche il dolore... L’ideale sarebbe un metodo non doloroso e che garantisca risultati. La soluzione per voi potrebbe essere la cavitazione estetica. Non è una parolaccia e nemmeno una cosa tanto brutta; anzi è un trattamento completamente indolore e perfino piacevole cui potete sottoporvi certi di ottenere un risultato concreto e definitivo molto simile per altro a quello che si ottiene con la liposuzione. Il metodo utilizzato è in realtà semplice: si tratta di sciogliere letteralmente il grasso e i tessuti adiposi mediante l’impiego delle onde ultrasonore a bassa frequenza emesse da un manipolo. L’operatore fa scorrere con movimenti circolari il manipolo sulla zona da trattare e precedentemente individuata e spalmata con un gel che facilita il movimento. Al termine, poi, solitamente viene effettuato un massaggio linfodrenate. Ve ne starete comodamente distesi e avvertirete una sensazione molto piacevole, mentre le onde ultrasonore agiscono con un processo grazie al quale si formano aree di vapore che collassano e implodono. Così, passaggio dopo passaggio, le zone adipose si riducono e gli inestetismi
Wellness
Per maggiori informazioni Dott Montonati Tel. 0331 204244 How to lose the love handles (text by M.Elena Morcelli)
pure. Il numero di sedute è variabile e dipende dal tipo di zona da trattare, ma i primi risultati si possono notare già dopo poco tempo. Il trattamento non dà un risultato solo temporaneo ed è quindi adatto per chi vuole qualcosa di concreto, stabile e sopratutto definitivo. Quasi nessuna controindicazione e rischi zero, ma in aggiunta anche un ulteriore effetto benefico ovvero la pelle risulterà più tonica dopo le sedute. Se avete deciso che questo è il momento in cui volete iniziare ad apprezzare di più alcune parti del vostro corpo per sentirvi meglio “nei vostri panni”, il trattamento indolore e con risultati garantiti è alla vostra portata. Non vi resta che chiamare uno dei centri specializzati vicini a voi... per dimenticarvi di cuscinetti e chili di troppo.
We spend so much time looking in the mirror these days, whether getting ready to go out, or trying on clothes in a shop, that it’s no wonder so few of us are satisfied with our shape. Many of us would like to get rid of our cellulite or love handles, and have tried dieting, going to the gym and those creams that we keep seeing adverts for, but with little to show for it. So what’s left? For many the idea of surgery is daunting, especially with all the down time afterwards. The ideal solution would be painless yet effective, and ultrasonic cavitation is both; a pleasurable experience that guarantees results. The method is simple, dissolving fat deposits using low frequency ultrasound waves. The operator uses a roller, moving it in circular motions around the affected area. The treatment is usually followed by a lymph-drainage massage. Session after session fat deposits shrink and cellulite is reduced. The number of sittings varies according to the type of area to be treated, but results are noticeable from the beginning. If you have decided to do something about those areas that have been bothering you, this is an affordable, painless and effective treatment; just call one of the specialised centres near you.
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Benessere
Il trucco c’è ma non si vede (testo di Jlenia Maiolo)
Mai frase fu più azzeccata per descrivere il mio incontro con Steve, make-up artist. Steve ed io non ci eravamo mai visti prima, ma è stato feeling a prima vista. Dopo cinque minuti insieme, mi sembrava di conoscerlo da sempre, emanava un calore umano ed una passione per il suo lavoro ormai difficili da trovare al giorno d’oggi! “Il segreto del mio lavoro è un insieme di ingredienti”, così inizia la nostra chiacchierata; più parlava e mi raccontava e più questa frase mi risuonava in testa come verità. Steve nasce e cresce a Grosio, ma inizia a viaggiare da giovane per seguire la sua passione nonché il suo lavoro di make-up artist. Trucca innumerevoli modelle, tra cui un’Eva Herzigova agli esordi, e lavora per numerose aziende: Riccardo Gay, Estée Lauder, Soprani e
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Missoni. Ma la voglia di semplicità lo riporta alle sue origini, alle sue montagne, e decide di lasciare tutto per seguire non solo la sua passione, ma anche la sua filosofia di vita, cioè pace e serenità. Steve inizia a truccarmi, per spiegarmi meglio alcuni “trucchi” del mestiere; si muove tra i suoi mille prodotti come se mi truccasse tutti i giorni e conoscesse alla perfezione ogni mio poro. Infatti il suo segreto è saper dare alla persona che si trova davanti quello di cui ha bisogno. Molte volte entrano da lui in negozio persone che gli rivolgono una determinata richiesta, ma escono con un prodotto totalmente diverso; questo perché, una volta vista la persona, Steve la studia e dopo poco capisce di che cosa necessita e che cosa potrebbe valorizzarla al meglio. Ovviamente come ogni professionista, anche lui ha le sue marche predilette, ma Steve tiene a sottolineare che l’importante non è la marca ma le proprietà del prodotto. Esistono infatti cosmetici molto costosi che ovviamente non tutti possono permettersi; questo non deve però compromettere l’amore e la cura per sé stessi, ci si può voler bene anche senza spendere migliaia di euro. Il tempo vola ed è ora di terminare la nostra chiacchierata. Mi porto via tante emozioni e consigli che poco alla volta vi racconterò. Quindi la conclusione che mi viene da suggerire ad ognuno di voi è: voletevi un po’ più di bene, fermatevi cinque
Wellness
minuti in più per voi stessi e vedrete che ogni singola parte del vostro corpo, sia fisica che mentale, ne gioverà e magari, con un colpo di cipria in più, tutto sembrerà più rosa! Simple beauty secrets (text by Jlenia Maiolo)
Makeup artist Steve, born in nearby Grosio, worked all over the world from London to Paris and Los Angeles for companies like Riccardo Gay, Estè Lauder, Soprani and Missoni to name but a few; before deciding to return to his roots and open cosmetics store ‘La Viola’ in Livigno, dividing his time between there and Marakesh where he owns a Bed and Breakfast. When we meet to talk about makeup and beauty essentials, he highlights the importance of cleansing and moisturising as the basis of perfect makeup. He is able to recommend products to me as if he had been applying my makeup for years; in fact many who visit his shop with a clear idea of what they are looking for end up leaving with something completely different, such is his ability to evaluate
what it is our skin really needs. He explains the importance of protecting your skin from the elements as the best way to an even skin tone; and although he has his favourite brands, he underlines that it is not the brand that counts but the properties of the product. While not everyone can afford the expensive creams on the market, we shouldn’t forget a few simple rules for looking good. He maintains that makeup, the application of nutritive products, proper cleansing of the skin and nail care may seem trivial but they let us take some time for ourselves, something which is becoming all too rare these days. You don’t have to spend lots of time and money to look good, just a quick application of eye cream every day can make the difference. When you enter his shop you meet someone who is truly happy in what they do, and you won’t leave unsatisfied! I would like to leave you with this simple piece of advice: take just 5 minutes out of the day for yourself and you will certainly notice the difference!
Steve posa per noi nel negozio dove lavora
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Ricetta
Tronchetto natalizio Ingredienti per 4 persone
100 gr. farina 00 100 gr. zucchero n.3 uovo n.1 bustina vanillina Per la farcia 150 gr. marmellata di castagne 20 gr. zucchero a velo 2 cucchiaini cacao amaro in polvere 50 gr. castagne(sbucciate e lessate) profumo di vaniglia Per la decorazione 100 gr. cioccolato fondente 1\2 bicchiere di latte zucchero a velo cacao
PROCEDIMENTO: Montare le uova con lo zucchero, aggiungere la farina e la vaniglia, amalgamare bene e versare il composto su una placca imburrata di media grandezza. Cuocere in forno a 180 gradi per 15 minuti, una volta cotta, avvolgere la pasta su di un canovaccio e farla raffreddare. Nel frattempo preparate la farcia. In
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una terrina unite la marmellata con lo zucchero a velo e il cacao, lavorare il tutto con una frusta e unite le castagne precedentemente tagliate a pezzetti. Quando il tutto sarà freddo spalmare la farcia sulla pasta, arrotolarla su se stessa, avvolgerla con la pellicola dandogli una forma circolare e lasciare rafreddare. Liberare dalla pellicola, tagliate le due estremità obliquamente e disporle ai lati per dare la forma di un tronco. Fate sciogliere il cioccolato con il latte in bagnomaria, rivestire il tronchetto e con una forchetta create delle scanalature varie infine fatelo raffreddare. Servitelo con una decorazione di frutta a vostro piacimento e spolveratelo con il cacao. Buon appetito… Ringraziamo il cuoco Gianni Deidda dell’Hotel Lac Salin di Livigno per averci fornito la ricetta.
Peccati di gola
L’origine del tipico dolce di Natale (testo di M.Elena Morcelli)
Il tronchetto di Natale è uno dei dolci della tradizione natalizia italiana e soprattutto del Nord Europa originario della Francia dove viene chiamato bûche de Noël. Forse non popolare come il panettone, il tronchetto dovrebbe essere il protagonista della tavola proprio nel giorno di Natale; se il classico panettone rappresenta per tutti noi il periodo natalizio, il tronchetto è il simbolo del 25 dicembre. Questa distinzione forse riconosciuta solo in alcune zone trova la sua ragione nel racconto che svela perché il dolce di Natale debba avere la forma di un ceppo. Era usanza fino a qualche tempo fa, fin quando le case venivano riscaldate col fuoco del camino, serbare per la sera della Vigilia un grosso pezzo di legna. Questo ceppo veniva messo a bruciare dal capofamiglia, ma prima doveva essere benedetto con un segno di croce. La valenza di questo gesto ha in sé
origini pagane perché in questo modo si voleva assicurare fertilità agli alberi e quindi un buon raccolto. Il legno doveva infatti essere quello di piante da frutto. Le ceneri rimaste nel focolare venivano poi sparse a tale scopo e si pensava potessero scacciare topi o insetti che distruggono il raccolto. Il significato religioso attribuito successivamente a questo gesto era invece quello di far ardere un ceppo molto lentamente perché potesse riscaldare Gesù Bambino. La tradizione francese racconta che il dolce a forma di ceppo venne inventato da alcuni cuochi quando Napoleone proclamò la chiusura dei camini di Parigi durante l’inverno. Per non venir meno alle usanze, come si suol dire, provarono ad arrangiarsi in un altro modo e così nacque un dolce delizioso a forma di ceppo.
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Ristoranti Legenda Specialità carne - meat
Cucina tipica Typical cuisine
Specialità vino Wine specialties
Specialità pesce - fish
Cucina classica Classic cuisine
Sala fumatori Smoker’s room
Pizzeria
Cucina internazionale International cuisine
Area giochi Playground
Grand Chalet Restaurant Chiamato “Il Terrazzo di Livigno” per la vista mozzafiato. Il fascino del camino e il calore del legno lo rendono ideale per una cena romantica, o per occasioni “speciali” in compagnia. Sapori semplici e genuini accompagnati da una selezione di grandi vini e liquori. Aperto tutto l’anno mezzogiorno e sera. Gradita prenotazione.
Its breathtaking view has earned the name The Livigno Terrace. The warmth of the wood fireplace makes it the ideal place for a romantic dinner or for special occasions. Open year-round for lunch and dinner. Reservations recommended.
30/40 euro
LIVIGNO - Via Teola, 515 - Tel. 0342/970.176 - www.parkchaletvillage.com
La Locanda Un ambiente davvero unico interamente in stile western. All’interno del locale realizzato come una vera locanda del far-west potrete gustare ottimi piatti fatti in casa e pizze nell’atmosfera cortese tipica della conduzione familiare. La pizzeria rimane aperta fino a mezzanotte.
A truly unique environment, entirely in Western style. Inside, as in a true Far West restaurant, you can taste excellent homemade dishes and pizzas in a courteous, homey atmosphere. The pizzeria is open until Midnight.
25,00 euro
LIVIGNO - Via Canton, 71 Tel. 0342/970.308 - www.la-locanda.it - info@la-locanda.it
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Restaurants
Bagni Nuovi “...nella splendida cornice del Salone dei Balli, potrete apprezzare le specialità del nostro Chef, per una serata unica e indimenticabile...” Solo su prenotazione.
“...in the splendid setting of the “Salone dei Balli”, one may enjoy the gourmets delicacies of our Chef, for a unique and unforgettable evening...” Only upon reservation.
60,00 euro
VALDIDENTRO - Via Bagni Nuovi, 1 - Tel. 0342/901.890
Milio Restaurant Cucina d’autore: il gusto dell’eleganza, perfezione di sapori. Musica diffusa, menù pieni di suggestioni gourmand a lume di candele, 30 posti dedicati all’alta cucina. Ogni giorno nuovo menù. Sapori mediterranei, cucina leggera e creativa e vini prestigiosi.
The taste of elegance , the perfection of flavours Soft background music, flickering candlelight and a menu overflowing with tempting delicacies. with seating for 30 diners. The menu changes day by day. Light and creative Mediterranean dishes acompanied by an ample selection of prestigious wines. A partire da\ Starting price 35,00 euro
LIVIGNO - Via Saroch, 496/D - Tel.0342/996.166 - Hotel Lac Salin SPA&Mountain Resort
La Casera Un caratteristico camino nella splendida saletta rivestita in legno antico accoglie le forchette più esigenti per degustare piatti tipici valtellinesi, alla Fondue Party di ogni domenica a alla Cena del Marinaio di venerdì e sabato, il tutto accompagnato da pregiati vini italiani. Gradita prenotazione.
Enter into another realm, made of antique wood and wrought iron find a corner to delight your taste buds. Every Sunday Fondue Party. Every Friday and Saturday Fresh Fish Night.
30,00 euro
LOCALITÀ BORMIO 2000 - Tel. 0342/904.652 - 335/61.67.267
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Ristoranti
Li Arnoga Ristorante, pizzeria, taverna, music pub. A tavola con famigliari e amici gustando piatti tipici e vini valtellinesi in un caratteristico ambiente di montagna, riscaldato dal tepore di Una “pigna” e dall’allegria del personale. Gradita prenotazione.
Tavern, music pub, restaurant, pizzeria. Enjoy delicious local dishes accompanied with a good bottle of wine from valtellina with family or friends. Local wood-burning stoves “Pigna”, add a warm and authentic mountain atmosphere. Reservations appreciated.
25,00 euro VALDIDENTRO - S.S del Foscagno, 8 Tel. 0342./927.116
Stua Da Legn Atmosfera calda e avvolgente nella Stua da Legn, il ristorante tradizionale nella sala arredata in stile livignasco. Qui oltre a tutti i piatti tipici della cucina valtellinese, si possono ordinare la fondue bourguignonne o chinoise, piatti collettivi da gustare in compagnia degli amici.
The Stua da Legn is a traditional restaurant furnished in traditional local style, offering a warm and welcoming atmosphere. Other than local Valtellinese dishes, you can order both ‘bourguignonne’ and ‘chinoise’ fondue, a great dish to be shared among friends.
A partire da / Starting price: 25 ,00 euro LIVIGNO - Via Saroch, 496/D – Tel. 0342/996.166 - Hotel Lac Salin SPA&Mountain Resort
Sunny Valley Kelo Resort Un ambiente accogliente, i cui menù rispecchiano le caratteristiche tradizioni della Valtellina. Simpatico è l’ampio angolo predisposto per le grigliate dove carni selezionate vengono servite alle forchette più esigenti, vini tipici e pregiati accompagnano questi piatti dai gusti delicati.
SANTA CATERINA – Tel. 0342/902.222
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Sunny Valley invites you to relax and enjoy an unforgettable meal in the midst of nature. Come choose your own Juicy steak to be put on our flaming grill. Savour our wine in a truly special environment.
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Habitat
Il piacere di vivere gli ambienti interni Arredare con il legno: armonia e relax (testo di M.Elena Morcelli)
Con la stagione in arrivo un po’ come gli animali che vanno in letargo ci rintaniamo nelle nostre case o andiamo alla ricerca di un locale carino ed accogliente dove assaporare il calduccio. Non in tutti gli ambienti si respira però la stessa atmosfera! Già perchè a fare la differenza sono il modo in cui gli arredi vengono studiati e collocati, in relazioni alle esigenze pratiche ma anche cercando di rendere piacevole il luogo in cui viviamo. Questa esperienza la possiamo provare a casa nostra ma anche quando entriamo in un negozio per fare acquisti, oppure in un bar, in un ristorante o in un al-
bergo in cui ci rechiamo per trascorrere momenti piacevoli in compagnia. Trovarci ad esempio in un locale arredato per lo più con mobili in legno ci può far sentire avvolti da un’atmosfera calda ed accogliente, in armonia con l’ambiente in cui viviamo. Rientra nella tipologia dell’arredamento montano che utilizza il legno, lo stile engadinese, particolarmente utilizzato nelle abitazioni e nei locali pubblici di Livigno per via degli influssi che già anticamente provenivano dalla vicina Engadina. L’impiego del legno nella costruzione di mobili o nel rivestimento delle stanze
Habitat voi la soluzione migliore e “ su misura per voi” individuando lo stile che più si addice al tipo di locale che volete creare, offrendovi diverse alternative e prestando sempre un’ attenzione particolare a tutti i dettagli.
presenta anche dei vantaggi. Innanzittutto perchè si tratta di un materiale naturale che non produce effetti negativi sull’ambiente. Una recente ricerca ha evidenziato gli effetti benefici del legno, in particolare del pino cembro, sulla salute dell’uomo. L’odore emanato da questo legno (se non viene trattato con agenti chimici) oltre ad essere molto gradevole è in grado di generare una sensazione rilassante, dato certo molto interessante per chi vuole usare il legno di pino per l’arredamento delle camere da letto. Si tratta inoltre di un legno con proprietà antibatteriche e quindi in grado di contrastare le tarme. Tutti questi dati contribuiscono a dare ulteriore prestigio ad un legno già considerato nobile. Qualsiasi sia il vostro gusto e la vostra scelta, anche se opterete per un arredamento diverso da quello tipico di montagna, ricordate che per poterci vivere bene l’importante sarà aver creato un ambiente armonioso in cui starci sia davvero piacevole. Per garantirvi un buon risultato quando scegliete d’arredare un locale affidatevi a degli esperti in progettazione e realizzazione d’interni che sappiano studiare con
Arredamenti Fratelli Galli Progettazione e realizzazione arredamenti d’interni Via Ostaria 357 Tel/Fax 0342 996 161 Laboratorio: 0342 997 456 www.galliarredamenti.com
Indoor harmony (text by M.Elena Morcelli)
With the winter almost upon us, just as animals prepare to hibernate, we too spend much more time indoors. The atmosphere of any indoor space all depends on the furnishings and not only their practicality but also how they make that space a pleasant place to be; be it your home, local café, favourite restaurant or even a shop. Here in the Alps, wood has long been the material of choice, and it has numerous advantages; as it is a natural material it doesn’t harm the environment, and a recent study even revealed that it is beneficial to the health, in particular Swiss Pine. The smell of this particular type of wood (when untreated by chemicals) encourages relaxation, making it ideal for use in furnishing the bedroom; it also has antibacterial properties and therefore discourages moths. Whether your tastes lean to the traditional or the modern, the important thing is to create a harmonious atmosphere; so make sure you take expert advice to get the best out of any interior space.
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Habitat
Nonna Ada consiglia e risponde! Come difendersi dal freddo (Nonna Ada)
Passata l’estate, il caldo sole sulla pelle è solo un ricordo eccoci in autunno (secondo il calendario) e già alle porte del vero inverno, sempre secondo il calendario s’intende perché qui... fa già un freddo polare! “Frate Indovino” probabilmente aveva altri parametri quando l’ha messo insieme, perché da un po’ di tempo le stagioni non coincidono poi tanto con le date ufficiali; ma oramai, si sa, sarà che anche Frate Indovino è invecchiato pure lui ma è rimasto con le “vecchie stagioni” che come si dice sempre “non sono più quelle di una volta” e visto che il peggio deve ancora venire (niente pessimismo, semplice e risaputa verità) meglio correre ai ripari... e attrezzarsi per difendersi meglio. Cara Nonna Ada, tu che hai sempre una soluzione a tutto quanto, sapresti suggerirci qualche accorgimento non troppo scontato su come potersi difendere meglio dal
freddo pungente tipico dell’inverno delle nostre parti? Una tua affezionata lettrice, Orietta.
Cara Orietta, dici bene tu accorgimenti non troppo scontati... già mica ti posso semplicemente dire “metti un sacco di vestiti copriti più che puoi, non lasciar fuori neanche un centimetro di pelle ed ecco hai risolto tutto”. Perché se anche lo fai non hai risolto comunque il problema, o non completamente! Non è che più ti vesti meno senti il freddo. Innanzitutto dipende da come ti stai vestendo; non devi diventare alla fine come “l’omino Michelin”. Se vi coprite eccessivamente, correte il rischio di sudare e, a quel punto, il passaggio da caldo a freddo avrà un effetto ancor peggiore. I capi da preferire sono sicuramente quelli in lana (per cui naturalmente io faccio il tifo), ma sono ottimi anche i vestiti di nuova generazione, ad esempio quelli in Gore-tex, caldi e traspiranti. È bene che gli indumenti non siano stretti più del dovuto (soprattutto nelle estremità; quindi questo vale per scarpe, ma anche guanti ecc.) Se stringono rendono più difficoltosa la circolazione
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del sangue e quindi avrete l’effetto opposto, cioè ancor più freddo! Altro consiglio è quello di coprire sempre il capo e soprattutto il collo, in queste zone il corpo ha una maggior dispersione di calore. Una puntualizzazione, ancor prima di tutto questo discorso: il freddo in sé non fa male e non fa ammalare! Non vi sto prendendo in giro; certo che non è piacevole avere freddo ma non crediate di ammalarvi solo perché le temperature sono basse! Il freddo provoca un abbassamento delle difese immunitarie (lavorate quindi affinché non accada!) questo ovviamente vi rende più esposti ai malanni ma solo se siete in presenza dei famigerati virus e batteri. Sempre per rimanere in argomento, la signora Mirella scrive (ma cos’è siete amiche voi due? Vi siete messe d’accordo? Perché potevate almeno darmi due argomenti diversi di conversazione, però
se proprio insistete...) Cara Nonna Ada, Ci sono alimenti che aiutano a difendersi dal freddo? Cara la mia Mirella, per esserci ci sono, bisogna sapere quali ovviamente. Dunque gli alimenti migliori sono quelli proteici ed energetici ma anche digeribili (quindi suggerirei di non approfittarne e darci sotto con pizzoccheri e pasta al forno ogni giorno). Sicuramente vanno benissimo verdura e frutta di stagione che sono ricchi di vitamine, fibre e acqua (ci aiutano quindi con le famose difese immunitarie). Il riso, che spesso non consideriamo molto noi popolo dei maccheroni, è ricco di calcio, magnesio, ferro, zinco e rame, elementi davvero preziosi in questi mesi invernali. Non dimenticatevi nemmeno del miele ottimo antisettico per la gola da usare anche al posto dello zucchero date le moltissime proprietà... Bé poi non dimenticate di isolare bene gli spifferi di porte e finestre, di mettere nel letto un bel piumino e delle lenzuola di flanella (chi le prova più le abbandona) e ricordatevi che con la scusa del freddo potrete starvene al calduccio con una bella tisana davanti al caminetto (se avete la fortuna di averne uno), magari con un bel plaid caldo, in alternativa potete prepararvi anche un vin brulé o farvi un grappino... così poi di sicuro fate anche una bella dormita.
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Habitat Granny Ada’s advice column How to protect yourself from the cold (Nonna Ada)
What with the warm summer sun being just a memory and winter just around the corner, here are some questions from my readers on how to cope with the change in season.
Dear Granny Ada, you seem to have the answer to everything, so would you have some advice on how to protect yourself against the biting cold during winter around these parts? Many thanks, Orietta Dear Orietta It’s not the case that the more you wear the less cold you are, but rather what you wear. If you put on so much that you look like the Michelin man then you’ll just end up sweating and making yourself
colder. Wool clothes are preferable, but there are many good synthetic materials around like Gore-tex which are both warm and breathable. Try not to wear things that are too tight as they will slow circulation and make you colder! Also make sure that you cover your head and neck in order to keep warm. One more thing, remember that it is not the cold temperatures that make you ill, but they do weaken your immune system, making you more susceptible to any viruses and germs out there, so make sure this doesn’t happen!
Still on the subject, Mirella writes: Dear Granny Ada, Are there any particular foods that help protect you against the cold? Dear Mirella, The best foods are those rich in protein and energy but easily digestible (so I would suggest not surviving on Pizzocheri and Oven baked pasta alone). Seasonal fruit and vegetables are full of vitamins, fibre and water, and so help to boost your immune system; while rice is rich in calcium, magnesium, iron, zinc and copper, all very useful minerals during the winter. Don’t forget honey, amongst other things a very effective antiseptic for the throat, use it instead of sugar to sweeten things. Also don’t forget to insulate drafty doors and windows, use a warm duvet on your bed with flannel sheets, and use the cold as an excuse to stay in with a cup of tea in front of the fire (if you’re lucky enough to have one), with a nice blanket, or alternatively a mulled wine or a shot of grappa... you’re sure to sleep well then.
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La Sentenza di Nonno Gino Appello a nome di tutti i maschietti del mondo: care le mie donne, se avete i piedi gelati, non pensate neanche per un attimo di scaldarveli infilandovi sotto le coperte e strofinandoli contro i nostri. Piuttosto fatevi un pediluvio bollente, o addirittura mettetevi i calzettoni di lana; certo, forse non saranno sexy, ma sappiate che non c’è niente di meglio del freddo per placare i nostri “bollenti spiriti”; senza i quali pure le “coccole”, a voi tanto care, vanno a farsi benedire. An appeal on behalf of all the men of this world: my dear ladies, if you have cold feet don’t even think about sidling up to us and warming them against ours; make a nice warm foot bath or put some woolly socks on – they may not be sexy, but there is nothing worse than the cold to cool our ardour. Otherwise all that ‘snuggling’ that you’re so fond of will soon be but a fond memory.
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Una casa da sogno... in legno! Elogio di un naturalissimo materiale (testo di M.Elena Morcelli)
Assomigliano un po’ ad alcune baite o tee della nostra zona e vengono costruite con sapiente arte secondo un antichissimo metodo artigianale. Sono case uniche e irripetibili, interamente realizzate in legno mediante l’impiego di grossi tronchi che vengono tagliati con cura perché possano essere posati uno sull’altro, secondo un gioco di incastri. Tutta la lavorazione, a partire dal taglio degli alberi fino alla posa dell’abitazione finita, deve essere seguita con grande attenzione e nei minimi particolari, perché possa essere garantito un risultato da sogno...La casa in legno è personalizzata fin dal suo inizio. L’uso esclusivo di questa materia prima per la costruzione delle case da a chi le abita innumerevoli vantaggi: ecologici, economici e tecnici. Il legno ad esempio garantisce un ottimo isolamento termico (molto più alto di un muro in mattoni), cui consegue un notevole risparmio energetico; per le sue caratteristiche, esso regala benessere a chi vive nell’abitazione, perché
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traspirante senza fenomeni di condensa. A tutto ciò dobbiamo aggiungere la sicurezza di questo materiale: anche se la temperatura di autocombustione è bassa, la casa è più stabile di quelle in cemento in caso di incendio. Esso inoltre è elastico e quindi resistente in caso di sismi. L’elogio del legno potrebbe continuare ancora a lungo, ma uno dei motivi principali per cui scegliere una casa in legno è certamente l’atmosfera calda, tranquilla e armoniosa che respirerete al suo interno... Queste sensazioni uniche e quasi magiche non sono ricreabili con nessun altro materiale, e pertanto sono davvero ottime ragioni per scegliere di vivere un sogno: abitare una casa di legno! Your dream home...made entirely of wood (testo di M.Elena Morcelli)
The use of wood as the sole building material guarantees all sorts of ecological, economic and technical benefits. It provides more insulation that brick, and is breathable without producing condensation. It is also safer, being more stable than brick housing in case of fire, and elastic, making it more resistant to earthquakes. We could go on, but the most obvious advantage of a wooden home is the warm, cosy atmosphere it provides, more so than any other type of building material, and perhaps the best reason to choose a house built of wood.
Showroom presso: Segheria Camillo De Rossi Via Nazionale 7 Andalo Valtellino (SO) - ITALIA T +39 0342685410 info@uni-ca.com www.uni-ca.com
Nata nella foresta... Nata nella foresta, è il sogno di una armonia, da godere in solitudine o in famiglia. Con la sua impronta naturale, e l’insieme dei suoi particolari, è unica come la tua persona. E può vivere per sempre.
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Le nostre radici Ecco i libri per scoprire il passato delle nostre valli Per non dimenticare da dove veniamo e di conseguenza per capire meglio chi siamo, in questo numero autunnale dedichiamo la nostra rubrica ad alcuni dei tanti libri che raccontano la storia recente e lontana, le tradizioni da mantenere e quelle ormai scomparse, le ricchezze culturali ed artistiche della Valtellina e della vicina Engadina. Libri che sono in libreria da qualche mese o da diversi anni, ma che in ogni modo sono imperdibili per quei valtellinesi orgogliosi della propria terra e per quegli amanti della montagna affamati di vicende del passato. “C’era una volta…”, così iniziano le favole, ma è una storia vera che vogliamo raccontare attraverso i ricordi e le immagini di allora. È questo l’incipit del bellissimo volume edito nel 2005 dalla casa editrice Stefanoni per conto della Famiglia Cooperativa di Consumo ed Agricola di Livigno, curato da Giuseppe Longa e Luca Rendina e in vendita a 40 euro. L’opera, dal titolo C’era una volta…, attraverso le fotografie originali dell’epoca e l’intervista al professor Longa narra la vicenda della costruzione della diga nella valle del Gallo di Livigno. In particolare, raccoglie le immagini di tutto ciò che è andato per-
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duto per sempre, dalle case alle strade, sparite sotto l’acqua del lago. Sono passati più di quarant’anni dall’inizio dei lavori per l’invaso al Gallo, ma la memoria di quei giorni è ancora viva in molti livignaschi. Le nuove generazioni, invece, possono conoscere dalle tante fotografie zone del paese mai viste: come La Val, la riserva naturale di legna da ardere per il riscaldamento delle case, la via naturale di collegamento tra Livigno e la Svizzera e, ancora più indietro nel tempo, il Tirolo. Per i festeggiamenti dei cento anni della ferrovia del Bernina, è in libreria un volume di qualità che racconta la storia dei lavoratori impiegati nella costruzione della linea ferroviaria, tra il 1906 e il 1910. Si tratta di Gli operai del Bernina: storia sociale di un cantiere ferroviario (Desertina, 20 euro), curato dalla Società Storica Val Poschiavo e a cui è allegato un DVD con il film dedicato al lavoro invernale degli operai, prodotto dalla Televisiun Rumantscha. Muovendo dal racconto di episodi particolari della vita quotidiana nei cantieri e dalle oltre sessanta fotografie, il libro fornisce un ritratto inedito dei lavori alla ferrovia, come la descrizione delle condizioni di alloggio, dei problemi causati da neve,
Habitat pioggia e vento, degli stipendi, degli incidenti sul lavoro, degli scioperi, dell’integrazione e delle informazioni sul numero e sulla provenienza degli operai, quasi tutti italiani. Altrettanto bello e di qualità è L’antica valle. Immagini della Valtellina di metà Ottocento, un libro fotografico che racconta la provincia di Sondrio di quasi due secoli fa, curato dal giornalista e guida alpina Jacopo Merizzi insieme al giornalista storico Bruno Ciapponi Landi, pubblicato dalla casa editrice Stefanoni e in vendita a 50 euro. L’opera è basata sulle immagini di viaggio del giovane pittore milanese Angelo Vismara, che a metà Ottocento si trasferì in Valtellina, e sui testi di Fabio Vesta preparati per la Guida alla Valtellina, edita nel 1873 dopo che a Bormio si tenne uno dei primi congressi nazionali del Club Alpino Italiano. L’antica valle rappresenta dunque un riconoscimento alle due iniziative pioneristiche per la promozione turistica e storica della nostra provincia. Infine, segnaliamo due libri autobiografici scritti da due valtellinesi e che intendono dare un contributo per fissare su carta un’epoca che non c’è più, raccontando fatti storici vissuti in prima persona. Il primo è Le ali dell’Angelo di Ideale Cannella (Labos editrice, 15 euro), che narra l’infanzia a Bormio durante la prima guerra mondiale vissuta dai
due figli del comandante del Forte di Oga. Ideale Cannella, giornalista e scrittrice scomparsa nel ’77, fondatrice dell’Eco delle Valli e per anni corrispondente Rai da Sondrio, ha anche vissuto da protagonista la lotta partigiana in val Grosina e ha fatto parte del controspionaggio svizzero negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale. Il secondo libro è Gente di montagna. Ricordi di Starleggia dal 1930 al 1970 di Luciano Scaramella (Polaris, 18 euro), che racconta il paese della Valle Spluga prima dell’arrivo della tecnologia e che, attraverso aneddoti e foto in bianco e nero, parla di natura, di tradizioni, di religione, di usi e costumi, di guerra, di alpini, di sopravvivenza e, naturalmente, di gente di montagna.
Questi e tanti altri titoli sono disponibili presso la libreria: La Botia Noa Via Plan, 264 23032 - Livigno. La libreria è anche sul blog: www.labotianoa.it
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Curiosità
Una golosità, ma anche un rito d’altri tempi. (testo di Ottavio Ongania)
Braschèjr, Birol, Veròle, Pastiji tanti nomi dialettali, una sola prelibatezza autunnale, che accomuna l’Italia dal Nord valtellinese al Sud calabrese: le caldarroste. Oggi è facile trovare gli ambulanti che vendono questi “dolcetti” in cartocci; ma questo piatto, era un momento di ritrovo per amici, famiglie e interi paesi attorno al fuoco scoppiettante: si preparavano e gustavano queste delizie, accompagnate da un bicchiere di vino rosso, canti e tanta allegria. Ritrovare quest’atmosfera, è semplice: prendere delle castagne o marroni della stessa grandezza e inciderle sul dorso orizzontalmente fino alla polpa, per evitare che scoppino; cuocerle, nella classica pentola bucherellata, sul caminetto a legna o sulle braci per circa 20/30 minuti a fuoco basso; ma anche sul fornello a gas (usando lo spargifiamma) o in forno ( a 220 gradi per 20/25 minuti, scuotendole spesso) si possono ottenere buoni risultati. I contadini lombardi, una volta cotte, le
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coprivano con delle foglie di verza, per mantenere l’umidità e calore, oggi un panno umido supplisce degnamente; alcuni le bagnano con del vino rosso poco prima della fine della cottura ed altri invece le salano. Quali siano le preferenze, chiamate i vostri amici e il risultato finale vi ripagherà del breve sforzo fatto. Buona degustazione CURIOSITÀ Le castagne hanno proprietà antianemiche, antisettiche ed energetiche; sono ricche di potassio, fosforo, magnesio, calcio. fibre e vitamine del gruppo B. Aiutano per la stanchezza stagionale, per riprendersi da influenze e sono utili anche per gli anemici. La sua farina sostituisce quella comune nelle diete per i soggetti con intolleranze verso i cereali. Data la ricchezza di carboidrati complessi, sono sconsigliate ai diabetici e a chi ha problemi di sovrappeso. A treat bursting with tradition (text by Ottavio Ongania)
A seasonal treat throughout Italy, from the Valtellina in the North to Calabria in the South, roast chestnuts can be found on sale by street vendors wherever you turn. In times past it was a chance for friends, family and sometimes even entire villages to gather by an open fire and roast chestnuts, drink wine, sing and
Curiosities be merry. You can recreate the atmosphere by taking chestnuts and scoring down the side with a knife until you reach the pulp (this stops them from bursting in the heat). Either cook them over a slow fire/embers (or even over a gas hob) in a traditional holed saucepan for 20-30 minutes, or in the oven at 220° for 20-25 minutes, shaking them often. Local peasants kept them warm and moist by covering them with cabbage leaves; nowadays a damp cloth will do just as well. Some choose to add a splash of red wine just before they’re finished cooking, others add a little salt. Whatever your preference, invite your friends round and it will be well worth the little effort involved in
preparing them. Enjoy! CURIOSITIES Chestnuts have antiseptic properties, provide lots of energy and are rich in potassium, phosphorus, magnesium, calcium, fibre and B vitamins. They help overcome seasonal tiredness and to recover from the flu and are useful for anaemia sufferers. Chestnut flour is used to substitute traditional varieties for those who are gluten intolerant. As they are rich in complex carbohydrates they are to be avoided by diabetics and those with weight problems.
Curiosità
Ecco il nuovo oggetto misterioso, possiamo solo dirvi che veniva utilizzato per un’operazione che si può eseguire tranquillamente anche a mano, anche se è più comodo svolgerla con l’ausilio di questo arnese. Proprio perchè non indispensabile non ha avuto forse larga diffusione ma potreste averne visto lo stesso qualcuno. Sapete dirci a cosa serviva? Scriveteci a infowantedmagazine@gmail.com Here is this issue’s mysterious object, used for something which can actually be done by hand, although it is easier with the aid of this instrument. Due to the fact that it was not indispensable it did not catch on,however you may have seen one around. Do you know what it was used for? If so write to us at infowantedmagazine@gmail.com
Cus’el? (a cura di M.Elena Morcelli)
L’oggetto misterioso che vi abbiamo mostrato era un....raddrizza corna o volta corna per bovini realizzato in legno e metallo. Veniva usato dai contadini per far crescere le corna delle mucche o dei buoi diritte, cosa che a volte non avviene spontaneamente. I motivi erano più di uno, ma certamente quello principale era ridurre il pericolo per il contadino stesso, nel momento in cui si trovava vicino alla
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Curiosities mucca questa poteva facilmente ferirlo, se le corna giravanoa anzichè essere diritte. Altra motivazione poteva essere quella di incementare il valore e la bellezza dell’animale che spesso partecipava a fiere e manifestazioni in cui si premiavano gli esemplari migliori. Il contadino metteva dunque questo “apparecchio” alla mucca quando ancora le corna non erano cresciute per dar loro la forma corretta, un po’ quello cha avviene con gli apparecchi per i denti ancor oggi... Ringraziamo il Museo Vallivo di Valfurva “Mario Testorelli” per averci fornito questo oggetto e le relative informazioni. Presso il museo sono esposti numerosi attrezzi da lavoro dei contadini di una volta. Questo oggetto lo potete trovare anche in vendità presso il negozio El Corambrero di Livigno. This time the mysterious object was… a horn straightener for cows made from wood and metal. It was used by farmers to make the horns grow straight, or rather curve forwards (which doesn’t always happen). There were various reasons for this, the main one being to avoid the farmer being injured by the cow; but also to increase the cow’s worth – they were often entered into competitions at fairs, and the ‘best looking’ would be awarded a prize. The farmer would attach this device to the cow when the horns were not yet fully grown in order to make them grow ‘properly’ – a little like a dental brace today. We would like to thank the ‘Mario Testorelli’ Valfurva Museum for supplying us with this object and related information. Various farmers tools from the past are on display at the museum.
And the winner is.... Il vincitore dell’indovinello proposto sulla scorsa uscita di Wanted è il signor Enrico Rodigari che per primo ci ha fornito la risposta corretta. La seconda classificata è invece Cinzia Vitalini. Il vincitore di questo numero si aggiudicherà una bresaola offerta da Bice Passera a Trepalle.
Da Bice Passera Duty Free Strada Statale, 301 - Trepalle (So) - Tel. 0342/979.030
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Curiosità
Chi l’é?
Ci Ka l’é? (a cura di M.Elena Morcelli)
Questa è la nuova foto. Come sempre vi chiediamo di scriverci chi sono le persone in questione, dove e quando venne scattata la foto. Scriveteci a infowantedmagazine@gmail.com
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Curiosities I due signori della foto mostrata sulla scorsa uscita di Wanted sono Aristide Compagnoni (in primo piano, classe 1910) e Ottavio Compagnoni (sulla sinistra dietro il fratello, classe 1926). I due fratelli (rispettivamente il maggiore e il minore della famiglia) nella foto che vi abbiamo mostrato, scattata nel 1937, in Val Cedec sono stati ritratti mentre s’apprestavano a trasportare con il carro trainato dal cavallo generi alimentari vari al rifugio Casati di cui erano allora i gestori. Erano originari della Valfurva e furono campioni olimpici di sci nordico negli anni ’40 e ’50. Portarono in alto il nome della loro terra vincendo parecchie medaglie. Complessivamente i titoli vinti da Ottavio e Aristide insieme ad un terzo fratello Severino (non ritratto nella foto) fra staffette e individuali furono ben 31.
VINCITORE - WINNER Il vincitore del quiz proposto sulla scorsa usicta di Wanted Magazine è il signor Bruno dell’Hotel Cevedale di Santa Caterina che per primo ci ha inviato la risposta corretta. Complimenti! Grazie al signor Bruno e a tutti quelli che ci hanno scritto (numerosissimi!!!!) continuate a seguirci e a scriverci!
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Per i più piccoli
Una festa, tante tradizioni I diversi modi di celebrare il Natale nel mondo (testo di M.Elena Morcelli)
Natale è probabilmente la festa più sentita in tutto il mondo e sicuramente la più attesa e la più cara ai bambini. In nostro Natale è fatto di neve, alberi addobbati, presepi, panettoni, regali ma non ovunque gli ingredienti sono gli stessi. Attorno a questo giorno ruotano moltissime usanze e tradizioni, spesso assai differenti da un paese all’altro. Alcune di queste sono piuttosto curiose e per questo di seguito ve ne raccontiamo qualcuna.
organizzate processioni che ricordano la strada fatta da Maria e Giuseppe alla ricerca di un luogo dove far nascere Gesù. Al termine si organizzano dei pranzi molto abbondanti, durante i quali i bambini giocano
Nella vicina Svizzera e in Germania sono molto diffusi i calendari dell’Avvento. L’apertura delle finestrelle contenenti il cioccolatino e corrispondenti ognuna ad un giorno dell’Avvento, segnano l’avvicinarsi del Natale. Nei paesi nordici sono molto popolari biscotti e i dolci allo zenzero, così come gli abeti spesso addobbati con questi stessi biscotti, con pupazzetti in legno e candele. A portare i doni è Santa Klaus. In Messico, per esempio, vengono
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alla pentolaccia, ovvero cercano di rompere degli involucri di cartapesta contenenti
For kids
dolci. In Spagna, invece, a portare i doni non è Babbo Natale nella notte della Vigilia (non può arrivare ovunque!) ma i Re Magi che qui
Il pranzo di Natale viene consumato all’aperto, perché li è piena estate. Tutti si ritrovano in giardino mangiando carne alla griglia e bevendo spumante. Siccome fa molto caldo, i bambini preparano dell’acqua per i cammelli dei Magi. Nel Ghana in Africa il Natale è un momento per incontrare i parenti che vivono lontano e mangiare con loro agnello, riso e molta frutta. Anche qui si usa addobbare l’albero, che naturalmente non è un abete ma molto spesso si tratta di un...mango! Le decorazioni sono costituite da fiori molto colorati, come avviene anche in Kenya dove si è soliti mangiare carne di capra. In Egitto Natale si festeggia con molto ritardo, il 7 di gennaio; i quaranta giorni che lo precedono sono un po’ come la nostra Quaresima perché prevedono un digiuno di carne.
giungono con un po’ di anticipo, il 28 di dicembre. Anche in Argentina sono i Re Magi a portate i regali, ma qui arrivano ancor prima ovvero la notte della Vigilia.
In Asia il Natale è celebrato solo dove si trovano concentrazioni più elevate di cristiani. In Cina ad esempio è molto raro trovare il presepe. I festeggiamen-
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Per i più piccoli ti in questo periodo sono soprattutto per il Capodanno.
figurines and candles. Santa Klaus brings presents for the children.
One celebration, lots of traditions Christmas around the world
In Mexico processions take place, representing the journey by Mary and Joseph looking for a place to give birth to Jesus. At the end of the procession a big feast is held and the children hit a piñata – a large paper ball containing sweets for the one who manages to break it.
(text by M.Elena Morcelli)
Christmas is probably the most popular celebration around the world, certainly amongst children; ours is made up of snow, decorated trees, nativity scenes, cake and presents, but different places have different traditions, here are just some examples: In Switzerland and Germany advent calendars are popular. Every day of the advent you open a window on the calendar and find a chocolate. In the Nordic countries ginger biscuits and sweets are used to decorate trees, as well as wooden
In Spain, It is not Father Christmas who brings presents on Christmas Eve (he can’t be everywhere!), rather the wise men on the 28th December. In Argentina again the wise men bring gifts, but on the night before Christmas. The Christmas dinner is eaten outdoors as there it is the middle of summer.
Everyone eats grilled meat and drinks sparkling wine, and as it is so hot the children prepare water for the camels of the wise men.
around the New Year.
In Ghana, Christmas is when relatives get together and eat lamb, rice and fruit. Here too they decorate a tree, obviously not a fir tree but a mango tree, using coloured flowers. In Kenya the tradition is similar but they eat goat rather than lamb. In Egypt Christmas is celebrated rather late, on the 7th January; the 40 days beforehand are like our lent as nobody can eat meat. In Asia Christmas is celebrated only in places with a large Christian population. In China it is rare to see a nativity scene, as most celebrations are concentrated
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Per i più piccoli
A Natale sono tutti più buoni E anche il Presepe diventa... commestibile! (testo di M.Elena Morcelli)
In occasione del Natale molte persone preparano il presepe. Noi in questa uscita vorremmo mostrarvi come costruire una capanna davvero originale e anche molto golosa. L’occorrente è molto semplice da trovare, per una capanna di circa 11 x 17 cm vi serviranno: • Biscotti per le pareti e il tetto (vanno meglio biscotti a bastoncino quadrati tipo Loacker Sticks circa 200 gr. e per il tetto una dozina di Oro Saiwa) • Cioccolata calda fatta utilizzando il cioccolato fondente (circa 240 – 250 gr.) • Per chi lo desidera, una scatola di cartone o cartoncino (tipo una
scatola delle scarpe) • Statuine (quelle che più vi piacciono) Forse vi sembreranno più gli ingredienti per un dolce ma dovete invece sapere che vanno benissimo anche per costruire una capanna. Prendete la cioccolata, (vanno benissimo le tavolette che si acquistano nei negozi) e fatela sciogliere in un pentolino, a bagnomaria. Sarebbe meglio farvi aiutare in questa operazione da mamma e papà, così non correrete il rischio di scottarvi o di far attaccare la cioccolata al fondo della pentola. Nel frattempo preparate i biscotti. Prendete ora un vassoio o un cartoncino ricopritelo se volete con carta stagnola (sembrerà più carino). Cominciate a disporre i biscotti fatti a bastoncino utilizzandoli come fossero dei tronchetti di legno e poneteli uno sopra l’altro. Preparate con cura la base: stendete lungo tutto il perimetro il cioccolato cosi da creare le “fondamenta” e iniziate a disporre i biscotti. La cioccolata serve da “colla” per far rimanere i biscotti attaccati quando si raffredda.
For kids
Per avere un buon risultato il cioccolato deve rimanere liquido e quindi caldo, abbiate inoltre pazienza e siate delicati altrimenti... si sbriciola tutto. Dopo aver costruito così le pareti e aver lasciato riposare un po’ la capanna, potete realizzare il tetto con altri biscotti. Disponeteli leggermente sovrapposti come fossero tegole. Potete aiutarvi con un pezzo di cartoncino che fa da struttura su cui poggiano i biscotti (appoggiatelo ad un vasetto o qualcosa di simile finchè non si è raffreddato il cioccolato).Questo vale non solo per il tetto ma anche per le pareti se vi risulta difficile. In questo modo la costruzione sarà sicuramente più solida, mentre il risultato sarà lo stesso perché il cartone rimane all’interno. Per poter posizionare meglio le statuine lasciate poi la capanna aperta in corrispondenza di una parete (ne realizzerete quindi solo 3) come avviene per quelle in legno che si usano normalmente. La capanna così realizzata è pronta per accogliere le statuine di Maria, Giuseppe e naturalmente,Gesù Bambino. Non dimenticatevi poi che al termine delle festività potrete smontare la capanna... gustandovela con una bella tazza di latte!!! How to make...An edible nativity scene (text by M.Elena Morcelli)
Lots of people make their own nativity
scene around Christmas, here’s how to make a particularly original (and appetising) one. All you need are: • Biscuits of various shapes and sizes • Hot chocolate • A cardboard box (e.g shoe box) – entirely optional • Some figurines (whichever you prefer) Take some bars of (ideally plain) chocolate, and melt them slowly in a bain marie (put them in a heatproof bowl and place the bowl in a saucepan with a small amount of water at the bottom over a low heat), get Mum and Dad to help you with this so the chocolate doesn’t stick. In the meantime prepare some biscuits of different shapes and sizes. Try to use those that don’t crumble easily. Take a large tray that is not too deep, and arrange the biscuits like building bricks (or in the case of chocolate fingers, like logs) on top of each other, using the melted chocolate to stick them together. Be patient and above all delicate otherwise it could turn into a big mess! After building the walls, let the shape of the barn set and then use more biscuits for the roof, overlapping them slightly like roof tiles. If you find it tricky to make the walls, build the biscuits around a cardboard box, so the construction is more solid; by the time you have finished you won’t see the box. Remember to leave one side open, and put your miniature Mary, Joseph and baby Jesus inside the barn and your nativity scene is complete. After the festive period you can enjoy your creation with a big glass of milk.
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Pediatri / Pediatrician Bormio Livigno
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Alimentari Food Gastronomie / Delicatessen Gastronomia Pedrana Livigno
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Pasticcerie / Bakery Pasticceria Pozzi
0342/901.492
Servizi Services Bambini
Asilo Nido La Tata – Bormio - Tutti i giorni anche per turisti 339/67.59.283
Edicole - Cartolerie / Newspapers Cartoleria Sosio Bormio 0342/901.452 Fioristi / Florist Fiordelmondo Bormio Fiordelmondo Valdidentro
0342/903.288 0342/986.014
Imbianchini / Painters Zanoli Davide Rocco
0342/911.405
Idraulici / Plumbers Rodigari Alessandro
338/98.54.339
Lo spazzacamino/Chimney sweep Rocca Maurilio 349/61.10.257 Rodigari Alessandro 338/98.54.339 Ferramenta Ferramenta Livigno
Bombole gas / Gas Bertolina Fabiano per Bormio e valli; aperto la domenica.
0342/996.522
328/76.54.951 0342/945.713
Rifornimento Gasolio / Home Heating Fuel Valtellina Petroli s.r.l. 0342/770.049 Internet Point Assistenza e vendita PC L’angolo informatico Valdidentro 0342/052.192 Tuttocomputer Bormio 0342/911.502
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Riparazione e vendita moto e bici / Bike and Motocycle repair Bertolina Moto & Cicli 0342/945.713 Gommisti / Tyre Specialist Mazzucchi Gomme Livigno
0342/979.145
Treni e bus / Train & bus Tirano: Ferrovie dello Stato Tirano: Ferrovia Retica Bormio: Perego Automobilistica
0342/701.314 0342/701.353 0342/905.090
Immobiliari Real Estate Agencies Immobiliare Moretti Bormio
0342/902.672
Affittasi Apartment Rentals Seconda Casa Bormio Santa Barbara Bormio Baita La Broina Livigno
0342/902.104 0342/910.483 0342/970.218
Parrocchie Churches
Service Partners Cola S.r.l.
0342/903.056 335/62.34.467 info@colauto.it
Autonoleggio / Car Rental Carrozzeria Sosio
0342/901.433 335/22.95.98
Soccorso Stradale e meccanici Car SOS Mazzucchi Gomme - Livigno 0342/979.145 Carrozzeria Sosio per Bormio e valli 0342/901.433 - 335/57.15.025 Sosio Ilario per Bormio e valli 0342/929.576 - 339/56.02.262 Carrozzeria Livigno via Rin, 290-Livigno 0342/996.907 Carrozzeria Sosio per Bormio e valli 0342/901.433 - 335/57.15.025
Taxi Taxi Express Livigno Taxi Bormio
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Bormio Isolaccia Livigno Premadio Semogo S.Nicolテイ 窶天alfurva
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Da Bice Passera Duty Free Trepalle - Via S.S 301 Tel. 0342 979030
Cartolibreria Edicola Sosio Via Santa Barbara, 3 Tel. 0342 901452
Da Paolo Extradoganali Trepalle – Via S.S. 301 Tel. 0342 979176
Celso Sport Via Vallecetta, 5 Tel. 0342 901459
El Corambrero Via Plan, 361 Tel. 0342 996579
Immobiliare Moretti Via Roma, 48 Via MIlano, 24/A Tel 0342 902672
Mottolino Via Bondi, 473/A Tel. 0342 970025
Laboratorio Pasta Fresca Via Roma Tel 334 6655391
Ristorante Il Cenacolo Via Pedrana, 413/A Tel. 0342 996728
Oliver Bar Via Vanoni, 3 Tel. 335 8396044
Zinermann Via Plan, 21/H Tel. 0342 996685
Punto d’oro Via Peccedi, 16 Tel. 0342 905007
Valdidentro
Livigno Agenzia Interalpen Via Plan, 271 Tel. 0342 996262 Al Portico Via Dala Gesa, 24 Tel. 0342 973687 Bar Centro Sci Fondo Via Isola, 113 Tel. 0342 996010 Carosello Via Saroch, 1242/G Tel. 0342 996152
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Coop Famiglia Cooperativa di Consumo ed Agricola Tel. 0342 996028 Sede - Via Dala Gesa, 21 Latteria - Via San Antoni, 111 Paradisin - Via Borch, 804
Supermercato Gurini Isolaccia – Via Livigno, 15 Tel. 0342 985139
Valfurva Bar Centro La Fonte Santa Caterina Via Magliaga, 3 CRAI Cola Michelangelo via S.Nicolò - Valfurva Tel. 0342 945623
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