GIOSTRA DEL SARACINO giugno 2009

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All’Armi, al Campo, alla Battaglia

GIOSTRA DEL SARACINO GIUGNO 2009



5 Introduzione

Sommario.

6 Le Istituzioni 7 I giostratori 15 La giornata della Giostra 17 La Lancia d’Oro 18 Quartiere di Porta Crucifera 19 Quartiere di Porta del Foro 20 Quartiere di Porta Sant’Andrea

Supplemento al numero odierno de LA NAZIONE a cura della SPE

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21 Quartiere di Porta Santo Spirito 23 Giostra e curiosità 25 Giostra e record 26 Albo d’Oro 29 Amarcord delle Giostre 31 I record dei Giostratori 32 I numeri della Giostra 33 Le estrazioni delle carriere 34 Le Autorità


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La magica notte di piazza Grande È una notte di Giostra tra conferme e novità. Con un clamoroso cambio di casacca e il ritorno in lizza di un protagonista troppo presto accantonato. Il tutto sull’asse di una rivalità antica destinata a riaccendersi sotto la luce dei riflettori di piazza Grande. Porta Crucifera e Porta Santo Spirito hanno cambiato le loro accoppiate, una rivoluzione non indolore dopo un inverno di trattative febbrili e polemiche per il passaggio del re della piazza Carlo Farsetti dalla Colombina a Colcitrone. Alla fine l’affare si è fatto con una liberatoria dei Bastioni che ha lasciato il cavaliere con un anno di anticipo. In rossoverde ora c’è una coppia da sogno, una corazzata da battere: quella formata dallo stesso Farsetti e da Alessandro Vannozzi, due cavalieri in grado di puntare al centro del tabellone sempre e comunque. Una svolta fortemente voluta dalla dirigenza di palazzo Alberti che nell’operazione ha investito diverse risorse economiche. Ma gli altri quartieri non stanno di certo a guardare sua maestà Colcitrone, mai come questa volta il quartiere che fa più paura. A partire dalla Colombina ferita ma orgogliosa. La partenza di Farsetti ha lasciato tossine nell’ambiente gialloblù, ma c’è un altro protagonista di ritorno sul quale Santo Spirito punta tutto: Daniele Gori. L’enfant prodige che con Porta Crucifera aveva vinto quattro lance d’oro in pochi anni ha vissuto un lungo periodo ai margini della manifestazione senza mai accantonare il sogno di tornare protagonista. Un’opportunità che gli hanno offerto i gialloblù. Prima come ulteriore freccia nell’arco, poi come titolare

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accanto a Luca Veneri, dopo la partenza di Farsetti. Un’accoppiata fatta di spregiudicatezza (Gori) e continuità (Veneri) che non può non entrare di diritto tra quelle in grado di fra girare a proprio favore la sfida al buratto. Il doppio incrocio tra cruciferini e santospiritini sarà sicuramente una delle sfide più roventi delle carriere sotto le stelle, ma guai a mettere da parte Porta Sant’Andrea e Porta del Foro. Il quartiere biancoverde è quello che a settembre ha vinto con un punteggio solo eguagliabile: il 5 più 5 di Stefano Cherici e Enrico Vedovini. Una coppia giovane e affidabile, quella che in lizza ha dimostrato più continuità e ha vinto tre delle ultime sei edizioni. E dalle parti di piazza San Giusto si è vissuto un inverno tranquillissimo, fatto solo di festeggiamenti e riconferme a lunga scadenza per dirigenti e giostratori. Un caso unico: negli altri tre quartieri le elezioni hanno portato al ricambio di due rettori e di un capitano. Confermata anche la coppia di Porta del Foro composta da Gabriele Veneri ed Enrico Giusti. Dopo la scorpacciata di 5 nella vittoria di settembre 2007 (tre consecutivi in tre turni di spareggio) i due cavalieri della Chimera non sono riusciti nell’impresa lo scorso anno, dovendosi accontentare di uscire sconfitti. Ma alla Giostra di stasera vorranno dimostrare di non voler giocare il ruolo di comprimari. Tra le novità c’è anche il «palcoscenico»: una piazza Grande rinnovata nel segno della tradizione. Uno spettacolo nello spettacolo di una notte indimenticabile. Una notte di Giostra.


La Nazione fra i padri della Giostra

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Giostra del Saracino: tra capolavori artistici e storia politico-giornalistica dell’Italia. Due omaggi, a giugno e settembre, impressi nelle lance d’oro da consegnare ai vincitori, che accrescono il prestigio di una manifestazione e permettono agli aretini, come ogni anno, di ricordare l’importanza del loro passato e dei tesori che custodiscono. Il Saracino di giugno, non poteva essere altrimenti, è “riservato” alla famiglia Della Robbia di cui è stata celebrata la grandezza con la mostra “Il dialogo tra le arti nel Rinascimento”. La memoria della terracotta invetriata, che muovendo da Firenze ha legato il suo nome a risultati incomparabili diffusi nel nostro territorio, “continua” adesso grazie alla rievocazione che affonda i suoi motivi nel medioevo cavalleresco. I Della Robbia hanno rappresentato l’evento dell’anno per la città e la provincia, attirando turisti da tutto il mondo. Non è escluso che alcuni tornino in corrispondenza di una delle due Giostre per viverne l’atmosfera, i colori e la passione. Il Saracino di settembre celebra invece a La Nazione nel centocinquantesimo anniversario della fondazione, il 13 luglio 1859. Il giornale veniva pubblicato nel Granducato di Toscana, a volerlo fu il Barone di ferro Bettino Ricasoli che ne fissò la linea editoriale: opposizione agli accordi di Villafranca, una Toscana nell’Italia indipendente, un’Italia finalmente… Nazione. Un sogno che si realizzò di lì a poco. E come per doveroso riconoscimento, il Re affidò a Ricasoli l’incarico di presiedere il Governo alla morte di Cavour, una circostanza che lo rende in pratica il primo presidente del consiglio italiano. Se il suo fondatore può essere annoverato tra i “padri della patria”, La Nazione può ascriversi a pieno diritto fra i “padri della Giostra”, almeno nella sua versione moderna, visto che tra la fine degli anni venti e l’inizio degli anni trenta, si deve al direttore dell’edizione locale Alfredo Bennati la riscoperta di alcuni documenti dai quali ha avuto origine la rinascita del Saracino.

Giuseppe Fanfani, Sindaco di Arezzo

Il Saracino merita di diventare patrimonio dell’UNESCO La Giostra del Saracino, rievocazione storica in continua crescita. Identità aretina e al tempo stesso spettacolo folkloristico per i turisti. Una festa di popolo capace di coinvolgere gli aretini e di far vivere emozioni. Una manifestazione che cattura l’attenzione del pubblico nazionale e internazionale e che l’amministrazione comunale intende promuovere. Di anno in anno aumentano le presenze in Piazza Grande, palcoscenico naturale per la Giostra. Le richieste per poter assistere alla manifestazione arrivano da ogni continente. E cresce la vita nei quartieri, i veri protagonisti della rievocazione. Per tutto l’anno si prolungano i momenti di vita associativa e le attività ricreative promosse dai quartieristi amanti dei loro colori, della loro città e delle sue tradizioni. Le sedi sono ormai punto di riferimento per le famiglie, poli di attrazione per giovani che partecipano attivamente alle iniziative culturali, sportive e di intrattenimento organizzate dalle dirigenze. Un lavoro encomiabile al pari di quello svolto da altre associazioni e realtà che vivono la Giostra per tutto l’anno contribuendo alla sua promozione. Mi riferisco agli sbandieratori, ai musici e ai fanti comunali. Gruppi costituiti da ambasciatori nel mondo di colori, suoni e tradizioni della nostra terra. È recente la visita degli alfieri aretini in Piazza San Pietro e l’esibizione di fronte a Sua Santità Benedetto XVI. La Giostra quindi è un patrimonio per Arezzo, e potrebbe diventarlo per l’umanità. L’auspicio infatti è quello che la Giostra del Saracino venga inserita tra i beni immateriali dell’Unesco. Per il momento intendiamo rafforzare la struttura organizzativa con la creazione di un’associazione che porterà alla Fondazione per la Giostra alla quale parteciperanno oltre al Comune, la Provincia, Banca Etruria e altre istituzioni cittadine. Rafforzare quindi la struttura, creando le basi solide su cui posare il futuro della nostra rievocazione storica, è l’obiettivo che mi sta a cuore da aretino e da amministratore.

Giuseppe Marconi, Assessore alla Giostra del Saracino


Carlo Farsetti Nato e cresciuto a Santo Spirito, ha deciso alla fine di lasciare il quartiere per approdare a Porta Crucifera. Giostrerà in coppia con Alessandro Vannozzi, figlio d’arte. Carlo Farsetti, classe 1974 è aretino purosangue. In piazza ha corso 23 volte, con quattro successi al suo attivo. Ha esordito contro il biratto il 21 giugno del 1998. La prima vittoria risale, alla Giostra del 20 giugno 1999. Ha fatto coppia con Gabriele Gamberi, con il quale ha corso 11 giostre, Luca Veneri, 10 edizioni, Emanuele Buti e Piergiovanni Capacci una giostra. Cavalli con cui ha giostrato: Giusy (1998-2008): 16 giostre - Angel Son Jay (2001-2004): 7 giostre. Vittorie: 1999, 2002, 2004, 2006. Ha rotto e perso la lancia una volta. Nelle ultime edizioni dello scorso anno ha centrato due cinque. Il cavaliere considerato il migliore giostratore del Saracino, non senza problemi e polemiche, ha lasciato lo scorso mese il quartiere della Colombina, con il quale i rapporti si erano deteriorati da diverso tempo. Nonostante alla guida del quartiere nobile della città, sia arrivato Ezio Gori, amico di sempre, alla fine il cavaliere non ha resistito alla tentazione, di cimentarsi contro il buratto, come portacolori di Colcitrone. I rossoverdi lo aspettano in piazza: questa volta Carlo Farsetti, dovrà dimostrare veramente di essere il vero Re della piazza.

Alessandro Vannozzi detiene un record invidiabile. È il giostratore che nella storia della manifestazione ha colpito più volte il centro del tabellone: ben undici volte in trenta edizioni disputate, uno score difficile da eguagliare. Il giostratore trentatreenne originario di Tegoleto ha sempre giostrato per il quartiere di Porta Crucifera con cui ha esordito nell’agosto del 1994. E’ la terza generazione di una dinastia di giostratori: il nonno Arturo che ha vinto 14 lance d’oro e il babbo Eugenio ne ha conquistate 9. Alessandro per ora è fermo a 7 ma ha ancora tanti anni davanti per raggiungere e superare i suoi parenti con la lancia in resta. La sua prima vittoria è arrivata nel settembre del 1995, quando dopo due 4 ha colpito un modesto 2, ma il 5 dell’altro fantino Marco Filippetti basto per andare allo spareggio e vincere. Vannozzi ha corso un’edizione anche con il padre Eugenio nel 1996, senza riuscire a vincere. Per lui arrivò il primo 5 della lunga serie, ma il padre si fermò sul 2 annullando le speranze di vittoria rossoverde. Per tornare a trionfare in piazza Grande Vannozzi ha dovuto attendere fino al 2000, nonostante altri due 5 marcati e inutili. Per vincere il 3 settembre 2000 di centri ne ha dovuti infilare due, spuntandola insieme a Daniele Gori dopo uno spareggio interminabile con Porta Sant’Andrea. Sei giorni dopo un’altra vittoria nella straordinaria del centenario e magico tris a giugno 2001. Una Giostra di «pausa» a settembre e poi ancora una vittoria con un 5 a giugno 2002. Sono gli anni d’oro della coppia Gori-Vannozzi che poi si dissolverà. Per Vannozzi le altre due vittorie sono datate settembre 2005 e giugno 2008. In trenta edizioni ha giostrato con sei cavalli diversi e con cinque compagni d’avventura.

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Gabriele Veneri

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insieme al fratello Luca di Posta Santo Spirito è il giostratore che ha disputato più Giostre. Insieme hanno esordito ad agosto 1993 e hanno corso 31 edizioni. Insieme ne hanno corse 22 e vinte 6, poi le loro strade, ma solo in lizza, si sono divise. Il più vecchio dei Veneri è nato nel 1971 e ha sempre corso per Porta del Foro. Sfortunato l’esordio assoluto sulla lizza: Gabriele colpì il 3 ma perse la lancia. Altre due edizioni con il 3 e un 4, poi la prima affermazione in piazza. Vittoria datata 25 giugno 1995, da allora ha vinto altre 7 volte. La sua caratteristica è quella di essere uno dei grandi regolaristi del 4, ne ha colpiti 34 su 42 tiri, addirittura 16 consecutivi dal 13 settembre 1997 al 19 giugno 2004. Ha colpito un solo 5, allo spareggio, quello che è valso la vittoria a settembre dello scorso anno. Fortuna e sfortuna sono equamente divise nella sua carriera fino ad ora: ha perso due volte la lancia, nel 1993 e nel 2007 e l’ha spezzata altrettante volte nel 1998 e 1999. Dopo la vittoria del 1995, ha vinto ancora nel 1996, 1997 e 1998. Quattro anni consecutivi di vitttorie che hanno riportato in alto le quotazioni di Porta del Foro dopo un lungo digiuno. Un anno di stop e poi due vittorie nel 2000 e 2001. Nel 2002 aveva deciso di appendere la lancia al chiodo per dedicarsi al suo lavoro e alla famiglia. E’ rimasto fermo un anno e poi è tornato sui suoi passi dopo che il fratello Luca aveva preso la via dei Bastioni dopo una vittoria a settembre. Da allora ha corso in coppia con Enrico Giusti, 9 edizioni disputate con 2 vittorie, l’ultima nella Giostra dei record del 2 settembre 2007. Nella sua lunga carriera ha cambiato molti cavalli, addirittura otto: con Insulina ha corso 12 edizioni, con Stella 7.


Enrico Giusti ha iniziato la sua carriera con una lunga gavetta al quartiere di Porta del Foro. Dopo tanti anni da riserva alle spalle della coppia vincente composta dai fratelli Veneri ha avuto finalmente l’occasione di scendere in piazza e l’ha sfruttata al meglio. Il suo esordio, a 28 anni, è avvenuto il 21 giugno del 2003 per rimpiazzare Gabriele Veneri che aveva deciso di lasciare l’attività. Già nell’edizione successiva ha iscritto il suo nome nell’albo d’oro con un 5 allo spareggio che ha portato la lancia d’oro a San Lorentino. Giusti, 33 anni, fino ad oggi ha corso 11 edizioni conquistandone 3. Ha corso sia con Luca (2 giostre e 1 vittoria) che con Gabriele Veneri (9 giostre e 2 vittorie). Molto alta la sua media di 5 colpiti, su 15 tiri totali ne ha presi 4, oltre a quello del 2003, un altro a giugno 2005 quando ha vinto con Gabriele Veneri e addirittura due a settembre 2007 per un’altra vittoria, l’ultima fino ad ora. Molto vario il suo score nello scontro con il buratto. Oltre ai quattro 5 di cui si è detto, Giusti ha colpito otto volte il 4, due volte il 3 nel settembre 2005 e giugno 2008, una volta l’1 nel giugno 2006. Per vincere ha comunque sempre avuto bisogno di colpire il centro del tabellone. In otto edizioni ha corso con la sua cavalla storica Lady che ha dovuto abbandonare nel 2007 perché è morta. Nelle ultime tre edizioni ha corso con Luna con cui ha colpito due 4, due 5 e un 3. Ad agosto ha vinto anche la Giostra di Simone a Montisi, portando il palio nella contrada del castello che non vinceva da 12 anni dopo un emozionante spareggio con l’altro aretino Carlo Farsetti.

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Stefano Cherici

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È da sempre a Porta Sant’Andrea, prima come semplice quartierista poi come riserva, alla fine come cavaliere titolare. Nato nel 1978 è il più giovane tra i giostratori accreditati per questa Giostra. Ha esordito a giugno 2004, nove le edizioni che ha corso fin qui. Eccezionale la media delle vittorie, tre, che rappresentano un terzo del totale delle carriere disputate. La «prima» per Porta Sant’Andrea ha coinciso anche con la vittoria, conquistata con un inatteso 5 al debutto. La sua esperienza in piazza è sempre stata al fianco di Enrico Vedovini, così come la compagna d’avventura è sempre stata Lilli Mac Gray. Alla seconda esperienza, a settembre 2004, non ha saputo confermare quanto di buono fatto vedere al primo colpo, fermandosi sul 3. Ma è stato un fuoco di paglia, visto che già nella Giostra successiva Cherici è tornato a colpire nel cuore della targa di buratto, anche se poi allo spareggio il compagno Vedovini si è fatto superare da Porta del Foro. Ancora un 3 a settembre 2005, mentre il primo 4 a giugno 2006 ha coinciso con la seconda lancia d’oro di Stefano Cherici e con il classico quattro e quattr’otto che difficilmente tradisce. Ma il bis ha avuto un effetto inaspettatamente negativo, perché Cherici, a settembre dello stesso anno ha fermato sul 2 il gommino della sua lancia. Il punteggio più basso mai colpito e che per ora non ha replicato. L’ennesimo 3 a giugno dello scorso anno è invece stato sufficiente per portare il suo quartiere allo spareggio poi vinto da Vedovini. Belli e inutili i 4 marcati nelle ultime due edizioni del Saracino. Il suo quartiere è sempre uscito sconfitto. Un particolare differenzia Cherici da tutti gli altri giostratori di oggi: è l’unico a non aver mai disputato uno spareggio. Ultima vittoria 7 settembre 2008.


Enrico Vedovini è il giostratore in attività con la media più alta dei punteggi colpiti. In 22 tiri in piazza ha mantenuto la media del 4 con tre centri, sedici tiri sull’IV e tre sul 3. Nemmeno Farsetti, seppur di poco, è riuscito a mantenere la sua media. Nato ad Arezzo nel 1976 anche Vedovini è nato dal viviaio biancoverde. In piazza può far valere la sua esperienza come ostacolista che ne fa uno dei cavalieri più affidabili dal punto di vista strettamente equestre. Se la sua media di punteggio è quattro, la sua media di vittorie è altrettanto equilibrata: uno su quattro. Sedici le edizioni in cui ha affrontato il buratto, quattro le vittorie conseguite dal 2003 al 2007. L’esordio risale però al 1997, nella Giostra sospesa per incidenti. Oggi saranno undici anni precisi dalla sua prima volta. All’esordio colpì un 3, poi è tornato tra le riserve per quasi quattro anni ritornando in lizza nel giugno 2001. Il suo 4 non fu sufficiente per la vittoria. E’ con il primo centro dei suoi tre che è arrivata la prima lancia d’oro: a giugno 2003 ha affrontato tre volte il re delle Indie, dopo il 5 due 4 allo spareggio sufficienti a sbaragliare la concorrenza. Il suo compagno in biancoverde era Martino Gianni che quella sera conquistò l’ultima vittoria di una carriera stellare. Vedovini prese il 5 anche a settembre di quell’anno, ma la vittoria sfuggì per il modesto 2 del re della piazza che con quella edizione ammainò bandiera bianca. Gli altri tre trionfi di Vedovini sono arrivati con Stefano Cherici nel 2004, 2006 e 2007. Vittorie sempre sotto le luci dei riflettori, nella notturna di giugno. L’ultimo 5 a giugno 2007 coinciso con la vittoria. Ultimo successo 7 settembre 2008.

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Luca Veneri

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È il giostratore che ha corso più carriere in piazza Grande. In 33 edizioni ha giostrato contro il buratto ben 50 volte. Il suo punteggio preferito è naturalmente il 4 che ha marcato 40 volte, 7 volte è finito sul 3 e 3 sul 2. Ha trentaquattro anni il cavaliere di Badia al Pino e ha debutto giovanissimo in lizza, a nemmeno 19 anni in coppia con il fratello Gabriele per Porta del Foro. Con il costume giallocremisi ha giostrato per dieci anni, fino al 2003 vincendo sette lance d’oro, sei col fratello e una con Enrico Giusti. Impressionante la sua media iniziale: nelle prime undici carriere ha sempre colpito il 4, finendo sul 2 solo allo spareggio del settembre 1995. La prima vittoria era arrivata a giugno dello stesso anno. L’avvio di un poker di quattro successi in quattro anni (le altre nel 1996,1997 e 1998). Un pausa di un anno e poi ancora una doppietta (2000 e 2001). In questa prima fase della sua vita giostresca il suo fedele compagno di galoppate è stato Kid, il cavallo con cui ha corso 17 edizioni fino al 2004. L’ultima vittoria per il quartiere della Chimera è datata 2003 in coppia con il quasi esordiente Enrico Giusti. Alla lancia d’oro di settembre ha fatto seguito un divorzio inatteso che l’ha portato alla corte di Porta Santo Spirito. In galloblù Luca Veneri ha conquistato due volte la lancia d’oro nel 2004 e nel 2006. Alla Colombina ha anche conosciuto il gusto amaro di perdere una lancia, mentre a Porta del Foro una volta era stato colpito dal mazzafrusto. Il suo record di quattro in un unica edizione è di 5 nel Saracino sospeso il 7 settembre del 1997. È l’unico giostratore tra quelli in gara a non aver mai colpito il 5.


Daniele Gori Dopo alcuni anni di assenza torna in piazza Grande, come portacolori di Porta Santo Spirito. Aretino, è nato nel 1982 ha corso 13 giostre, vincendone 4. Ha esorditao contro il buratto il 20 giugno del 1999. La prima vittoria è data 3 settembre 2000. L’ultima volta che si è cimentato contro l’automa è stato il 18 giugno del 2005, sempre per i colori rossoverdi di Porta Crucifera. Giostratori con cui ha fatto coppia: Alessandro Vannozzi (13 giostre) e in piazza si è presentato in sella a Kid (1999-2004), 12 giostre, Black Pearl (2005), 1 giostra. Le vittorie: 2000, 2000, 2001, 2002. Non ha mai rotto e perso la lancia contro il burattol e non è mai stato colpito dal mazzafrusto. Dopo avere lasciato il popolare Colcitrone, non senza polemiche, il giostratore è approdato al quartiere dei bastioni, sotto il rettore dell’ex rettore Paolo Nocentini. Su di lui ora sono riposte le speranze della Colombina per tornare a vincere, dopo l’addio del Re della piazza Carlo farsetti, passato a palazzo Alberti. Daniele Gori è nipote dell’ex giostratore Mario Capacci, plurivittorioso in coppia con Paolo Parigi per Porta del Foro.

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La Giornata della Giostra 117° EDIZIONE dedicata ALLA FAMIGLIA DELLA ROBBIA

_ Ore 7,00 Primo colpo di mortaio _ Ore 10,30 Ritiro da parte dei Fanti del Comune e dei Valletti della Lancia d’oro dal Duomo _ Ore 11 Secondo colpo di mortaio annunciante l’uscita dell’Araldo e l’inizio della lettura del Bando della Giostra alla popolazione. Al suono del campano della torre civica, il corteo muove dal palazzo dei priori sostando nei seguenti punti: Piazza della Libertà (Palazzo Comunale), Basilica della Pieve, Piazza S.Michele, incrocio Corso Italia, Via Roma, Piazza S. Francesco. _ Ore 18,45 Terzo colpo di mortaio. Benedizione dei Giostratori e degli armati dei Quartieri: Porta Crucifera - Chiesa di Santa Croce, Porta del Foro - Chiesa di San Domenico; Porta S. Andrea - Chiesa di S. Agostino Porta S. Spirito - Chiesa di S. Antonio (Saione). _ Ore 19,15 Ritrovo di tutti i figuranti in Piazza S. Domenico. _ Ore 18,45 Quarto colpo di mortaio. Inizio del corteo per raggiungere il Duomo percorrendo Via Ricasoli. _ Ore 20,00 Benedizione. impartita dal Vescovo sul sagrato del Duomo, accompagnato dalle insegne guerriere trecentesche del vescovo Guido Tarlati. _ Ore 20,15 Sfilata del corteo storico per raggiungere Piazza Grande, percorrendo Via Ricasoli, Via dei Pileati, Corso Italia, Via Roma, Piazza G. Monaco, Via G. Monaco, Piazza S. Francesco, Via Cavour, Via Mazzini, Via Borgunto.

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_ Ore 21,30 Quinto colpo di mortaio. Ingresso in Piazza Grande degli Sbandieratorì della Giostra e loro esibizione; - Ingresso del corteo storico, al suono di trombe e rullo di tamburi: - Ingresso dei gonfaloni con gli emblemi della Città, del Comune, del Popolo di Arezzo e di quelli di parte Guelfa e Ghibellina; - Ingresso degli armati dei Quartieri e degli otto giostratori; - Ingresso dei Cavalieri di Casata, rappresentanti l’antica nobiltà e loro schieramento sulla lizza; - Lettura della disfida di Buratto da parte dell’Araldo. - Saluto degli Armati al grido di “Arezzo”. -Esecuzione dell’Inno del Saracino da parte del Gruppo Musici. - Prima serie di carriere contro il Saracino secondo l’ordine delle carriere sorteggiato la settimana precedente; - Seconda serie ed eventuali carriere di spareggio. - Consegna della Lancia d’Oro al Quartiere vincitore da parte del Sindaco di Arezzo. - Te deum di ringraziamento del Quartiere vincitore in Cattedrale.



La Lancia d’ Oro

dedicata alla famiglia Della Robbia in occasione della mostra “Il dialogo tra le arti nel Rinascimento”

Alla famiglia Della Robbia è dedicata la ‘lancia d’oro’ della Giostra di San Donato 2009 (117a edizione), in occasione della mostra “I Della Robbia”, in svolgimento ad Arezzo dal 21 febbraio al 7 giugno.La famiglia Della Robbia, originaria di Firenze, ha legato indissolubilmente il suo nome nel Rinascimento alla terracotta invetriata, detta appunto “robbiana”, che ha conseguito risultati artistici incomparabili ed una straordinaria diffusione. Capostipite della famiglia è Luca (1400-1482), artista colto e curioso, capace di inventare la nuova tecnica della ceramica invetriata, che porta un’arte fino ad allora considerata minore ai risultati della migliore pittura e scultura. La formula che attraverso una miscela di stagno e di piombo rende l’argilla splendente come smalto viene trasmessa ai figli e poi tramandata nella famiglia di generazione in generazione. La produzione di Luca è caratterizzata dalle Madonne ancora legate alla spiritualità del gotico internazionale, dagli invetriati bianchi quasi fosforescenti, dai medaglioni, dai rilievi stiacciati. Grazie al nipote Andrea (1435-1528), gli ‘invetriati’ prodotti dalla bottega della famiglia si diffondono capillarmente e trovano un numero sempre maggiore di estimatori ed acquirenti. Con Andrea la suggestione dei colori (azzurro, verde, turchese, cobalto) diviene più forte e la narrazione più ricca di pathos, come nelle Pietà care alla predicazione savonaroliana. L’attività di Andrea è proseguita dai figli – Giovanni (1469-post 1529), Francesco, Marco e Luca il giovane – che ampliano la gamma degli oggetti prodotti per soddisfare le richieste di una committenza sempre più vasta, sia laica che religiosa. Infine Girolamo, sensibile al primo manierismo fiorentino, che si trasferirà a Fontainebleau e con il quale l’avventura robbiana volge al termine. La mostra sui Della Robbia, allestita nelle sale del Museo d’arte medievale e moderna di Arezzo, non soltanto offre una vasta ed accurata selezione della produzione robbiana (e di quella della famiglia concorrente dei Buglioni), ma documenta anche il serrato e fecondo dialogo che al loro tempo per la prima volta si instaura fra le diverse arti (scultura, pittura, architettura, eccetera), ricrea in questo modo il fervido clima della Toscana rinascimentale e ripercorre un secolo di storia dell’arte italiana. Il territorio aretino è ricco di pregevoli testimonianze della secolare attività dei Della Robbia, intorno alle quali sono stati costruiti, nell’occasione, cinque itinerari attraverso la città, il Casentino, il Valdarno, la Valdichiana e la Valtiberina.

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Quartiere di

Porta Crucifera

Territorio Comprende il settore nord-est della città; al quartiere sono inoltre associate le antiche Cortine di Porta Crucifera e la Visconteria della Verona. Sede Palazzo Alberti Via S. Niccolò 1, tel. 0575 352267 Emblema “Partito: nel primo di verde al monte di tre colli d’oro all’italiana cimato da una croce dello stesso; nel secondo di rosso al campanile della Pieve di Arezzo finestrato di nero ed affiancato da due torri pure d’oro, aperte e finestrate di nero.” Motto “Excelsior crux, maior gloria” Colori Rosso e verde

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Casate di città Bacci, Bostoli, Brandaglia, Pescioni. Casate del contado Conti di Montedoglio, Nobili della Faggiuola. Protettore San Martino Giornale periodico “Il Mazzafrusto”

CONSIGLIO DIRETTIVO E CARICHE SOCIALI Rettore: Marco Ercolini Vice Rettore: Francesco Sodi Capitano: Mario Francoia Vice Capitano: Niccolò Cherici Mascagni Cancelliere: Alberto Santini Vice Cancelliere: Alessio Pellegrini Camerlengo: Roberto Sestini Vice Camerlengo: Rodolfo Raffaelli Provveditore: Laura Turetti Vice Provveditore: Angiolo Cirenei Consiglieri: Roberto Bacci Emilio Daveri Maurizio Fazzuoli Alessandro Pommella Nicola Stocchi

GIOSTRATORI VITTORIOSI Arturo Vannozzi 12 Tripoli Torrini 9 Marco Filippetti 8 Eugenio Vannozzi 7 Alessandro Vannozzi 7 Daniele Gori 4 Gabriele Tabanelli 4 Donato Gallorini 3 Azelio Mugnai 2 Franco Ricci 2 Mario Capacci 1 Marco Cherici 2 Marcello Formica 1 Marino Gallorini 1 Bruno Gori 1 Ferdinando Leoni 1 Vittorio Zama 1


Quartiere di

Porta del Foro

Territorio Comprende il settore nord-ovest della città; al quartiere sono inoltre associate le antiche Cortine di Porta del Foro, la Visconteria di Montagna e la Visconteria della Valdambra oltre l’Arno. Sede Porta San Lorentino (via S. Lorentino) Emblema “Di cremisi alla Chimera di Arezzo rivoltata” Motto “Tria capita, una mens” Colori Giallo e cremisi Casate di città Grinti di Catenaia, Sassoli, Tarlati di Pietramala, Ubertini. Casate del contado Cattani della Chiassa, Conti Guidi di Romena. Protettore Santi Lorentino e Pergentino Giornale periodico “Lancia in resta”

CONSIGLIO DIRETTIVO E CARICHE SOCIALI Rettore: Paolo Ciarpaglini Rettore Vicario: Sandro Sganappa Capitano: Marco Rondinini Vice Capitano: Dario Tamarindi Maestro d’Arme: Roberto Cucchi Camerlengo: Fabio Degl’Innocenti Cancelliere: Maurizio Maggi Provveditore: Roberto Casini Aiuto Regista: Marco Minelli Consiglieri: David Bartolucci Francesco Fracassi Diego Giusti Sara Mafucci Marco Serrandrei Luca Tenti Cristiano Imparati Gianluca Papi

GIOSTRATORI VITTORIOSI Mario Capacci 7 Paolo Parigi 7 Gabriele Veneri 7 Luca Veneri 7 Antonio Chianese 4 Antonio Martini 4 Bruno Gori 3 Enrico Giusti 2 Maurizio Gori 2 Arturo Vannozzi 2 Eugenio Vannozzi 2 Giovanni Cordini 1 Priamo Ducci 1 Giorgio Giorgeschi 1

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Quartiere di

Porta Sant’Andrea

Territorio Comprende il settore sud-est della città; al quartiere sono inoltre associate le antiche Cortine di Porta Sant’Andrea, la Visconteria di Cegliolo. Sede Palazzo San Giusto Via delle Gagliarde 2, tel. 0575 295040 www.portasantandrea.com Emblema “Di verde alla croce di Sant’Andrea d’argento” Motto “Divus Andreas superior discedit” Colori Bianco e verde

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Casate di città Conti di Bivignano, Guillichini, Lambardi da Mammi, Testi. Casate del contado Barbolani Conti di Montauto, Marchesi del Monte Santa Maria. Protettore Sant’Andrea Guasconi Giornale periodico “Il Bando”

CONSIGLIO DIRETTIVO E CARICHE SOCIALI Rettore: Maurizio Carboni Rettore Vicario: Luca Bichi Capitano: Andrea Lanzi Cancelliere: Maria Chiara Gamurrini Camerlengo: Mauro Dionigi Provveditore: Luca Ceccherini Aiuto Regista: Gianni Sarrini Maestro d’Armi: Tiziano Poggini Consiglieri: Luca Banelli, Alessandro Mangani, Luca Bichi, Andrea Montini, Francesco Braconi, Marco Montini, Maurizio Carboni, Marco Nocentini Luca Ceccherini,Tiziano Poggini, Mauro Dionigi, Marcello Pucci, Marco Fardelli, Francesco Roselli, Federico Fiorucci, Michela Roselli, Maria Chiara Gamurrini, Gianni Sarrini, Silvano Guerri, Andrea Squarcialupi, Andrea Lanzi

GIOSTRATORI VITTORIOSI Martino Gianni 13 Franco Ricci 9 Maurizio Sepiacci 8 Vincenzo Verità 6 Enrico Vedovini 4 Ivo Bottacci 3 Massimo Montefiori 3 Stefano Cherici 3 Alessandro Ghinassi 2 Tripoli Torrini 2 Giuseppe Cangioloni 1 Assuero Favi 1 Marino Gallorini 1 Quinto Moroni 1 Vittorio Zama 1 Marcello Formica 1 Marino Gallorini 1 Bruno Gori 1 Ferdinando Leoni 1


Quartiere di

Porta Santo Spirito

Territorio Comprende il settore sud-ovest della città; al quartiere sono inoltre associate le antiche Cortine di Porta del Borgo, la Visconteria del Piano di Arezzo e la Visconteria della Valdambra fino all’Arno. Sede Bastione di Porta Santo Spirito via Niccolò Aretino 4 www.portasantospirito.com Emblema “D’azzurro al ponte di tre archi al naturale, caricato al di sopra di quello centrale, più alto, da una lettera M cimata da una croce di nero, e cimato da una cinta muraria con tre torri al naturale, sormontato dalla colomba dello Spirito Santo raggiante d’oro” Motto “Con antico ardore” Colori Giallo e azzurro Casate di città Albergotti, Azzi, Camaiani, Guasconi. Casate del contado Pazzi del Valdarno, Tolomei del Calcione. Protettore San Jacopo Giornale periodico “Il Bastione”

CONSIGLIO DIRETTIVO E CARICHE SOCIALI Rettore: Ezio Gori Rettore Vicario: Fabio Cittadini Capitano: Fabio Barberini Cancelliere: Giovanni Alicati Camerlengo: Paolo Bertini Provveditore: Simone Burzi Aiuto Regista: Giacomo Magi Maestro d’Armi: Fabio Niccolini GIOSTRATORI VITTORIOSI Donato Gallorini 11 Giuseppe Neri 9 Paolo Giusti 7 Carlo Farsetti 4 Silvano Gamberi 4 Tripoli Torrini 4 Marcello Formica 3 Gabriele Gamberi 2 Vittorio Marraghini 2 Luca Veneri 2 Fabio Albiani 1 Pier Giovanni Capacci 1 Duilio Gabrielli 1 Gianni Vignoli 1

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Giostra e curiosità 23

1953 - La lancia trafugata

In occasione della giostra del 6 Settembre 1953, il Comune aveva indetto una gara fra tutti i negozi del Centro per premiare la migliore vetrina, abbellita sul tema della Giostra del Saracino. Il signor Sensi, titolare del negozio “Singer” in Corso Italia si era fatto prestare da Porta Crucifera la lancia d’oro vinta il 7 Agosto 1949 e l’aveva sistemata in bella mostra. Proprio il 6 Settembre però, la Giostra ha un finale burrascoso. L’ultimo tiro tocca a Porta Crucifera ed è affidato ad Arturo Vannozzi, a cui basta un due per chiudere i conti. Conduce infatti Porta del Foro con quattro punti totali, mentre Tripolino, alla prima carriera per i rossoverdi, ha fatto tre. Il tiro di Vannozzi è pulito sul tre, ma la lancia sfugge di mano al giostratore rossoverde. I giallocremisi protestano, chiedendo l’azzeramento del punteggio, ma la lancia è finita oltre la linea di demarcazione e quindi, da regolamento, non è sanzionabile. Inutili le lamentele di Porta del Foro, che presenta ricorso sostenendo che la lancia è caduta al di qua della linea e solo dopo è rimbalzata oltre. Mentre in Porta Crucifera si festeggia la vittoria, alcuni quartieristi giallocremisi fanno irruzione nel negozio “Singer” e, nonostante le rimostranze della signora Sensi, si impadroniscono della lancia d’oro. In seguito fanno sapere che terranno la lancia in ostaggio fino a che i giudici non si pronunceranno sul ricorso. Il giorno successivo, 7 Settembre, un giornalista della Nazione chiede di poter verificare che la lancia trafugata sia in buono stato. Viene bendato, caricato in un’auto e dopo vari giri, con lo scopo di disorien-

tarlo, viene condotto nel nascondiglio e può constatare che la lancia è illesa.Il 10 Settembre il Comune assegna la “Bandiera”, premio per il miglior quartiere della 28esima edizione della Giostra, a Porta del Foro. Lo stesso giorno sulla Nazione appare un articolo sul caso della lancia trafugata, in cui i giallocremisi sfidano i rossoverdi ad andare a riprendersela. L’articolo è corredato di foto che ritrae la lancia nelle mani dei suoi sequestratori. I festeggiamenti per la vittoria rossoverde sono in programma per il 13 di Settembre e diventa obbligatorio, per i quartieristi di Colcitrone, recuperare la lancia rubata prima di quella data. I rossoverdi cominciano ad organizzarsi e in città si sparge la voce che andranno a riprendersi la lancia il 12 Settembre alle 18,30 in punto e i giallocremisi si preparano a riceverli. La spedizione, invece, parte a sorpresa alle 11,30 di mattina. Dalle cronache del tempo: “L’auto, prestata da un coraggioso che disperava di riaverla, era guidata da uno senza patente. A bordo uomini decisi a tutto e dietro moto di scorta. Guidati da un ragazzino che era stato preso in ostaggio nei giorni precedenti, il gruppo è penetrato nel Palazzo della Dogana, vero e proprio labirinto, recuperando la lancia. Come abbiano fatto a uscire con la lancia d’oro senza dare nell’occhio non è dato di saperlo ...” da La Nazione del 13 Settembre 1953 (Fonte: sito internet Archivio Storico Istituzione Giostra del Saracino)


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Giostra e record Giostra vinta con il punteggio più alto senza spareggi (senza bonus)

Il “doppio 5” è avvenuto due volte. Nel 2002 colpirono il centro Daniele Gori e Alessandro Vannozzi portando la lancia d’oro a Porta Crucifera.Nel 2008 fu la volta di Stefano Cherici ed Enrico Vedovini per i colori di Porta Sant’Andrea.

Giostra vinta con il minor punteggio (senza spareggi)

Nella giostra del Giugno 1951 Santo Spirito vinse con 4 punti totali senza spareggi (quattro di Neri e zero di Donatino). Porta Crucifera e Porta del Foro fecero zero e tre, Sant’Andrea doppio zero.

Maggior Numero di Vittorie Consecutive

La miglior serie di vittorie consecutive è di Porta Crucifera, che vinse 5 giostre di fila (dal 1951 al 1954) con Arturo Vannozzi, quattro volte in coppia con “Tripolino” e una volta con Bruno Gori.

Giostra con più spareggi

Porta Crucifera vinse la giostra, battendo Porta Sant’Andrea dopo 11 spareggi.

Maggior Numero di lance rotte in una giostra

Nella giostra di Giugno del ‘99 furono tre giostratori a rompere la lancia: Gabriele Veneri (Porta del Foro), Maurizio Sepiacci (Sant’Andrea) e Carlo Farsetti (Santo Spirito).

Maggior Numero di “cinque” in una giostra

Nella seconda edizione del 2007 il centro fu colpito sei volte: tre da Porta del Foro (due Enrico Giusti, una Gabriele Veneri), due da Porta Crucifera (una Alessandro Vannozzi e una Marco Cherici) e una da Porta Santo Spirito (Carlo Farsetti).

Digiuno più lungo (in anni)

In termini di anni il periodo più lungo di astinenza è quello di Sant’Andrea, complice anche la sospensione della Giostra dal 1940 al 1948 a causa della Guerra. In quell’occasione Sant’Andrea rimase a secco dall’ 11 Giugno 1939 (quando vinse con Alessandro Ghinassi e Ivo Bottacci) al 1° Settembre 1957 (quando tornò alla vittoria con lo stesso Bottacci e Tripoli Torrini).

Digiuno più lungo (in giostre)

Il periodo più lungo senza vittorie è quello di Porta Santo Spirito, che rimase “a secco” dal 2 Settembre 1984 (quando vinse con Silvano Gamberi e Fabio Albiani) al 1 Settembre 1996 (quando tornò alla vittoria con Gianni Vignoli e Pier Giovanni Capacci). (Fonte: sito internet Archivio Storico Istituzione Giostra del Saracino)

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L’Albo d’Oro TUTTI I VINCITORI DAL 1931 al 2009

26

1

07/08/1931 Porta Burgi (Casucci-Gabrielli)

37

03/09/1961 Porta del Foro (Chianese-A.Vannozzi)

2

07/08/1932 Porta Santo Spirito (Neri-Gabrielli)

38

02/09/1962 Porta Santo Spirito (Torrini-D.Gallorini)

3

18/09/1932 Porta Crucifera (Torrini-D. Gallorini)

39

01/09/1963 Porta Sant’Andrea (M.Gallorini-Favi)

4

06/08/1933 Porta del Foro (Martini-Giorgeschi)

40

13/09/1964 Porta del Foro (Cordini-Chianese)

5

24/09/1933 Porta Sant’Andrea (Moroni-Cangioloni)

41

05/09/1965 Porta Santo Spirito (Torrini-D.Gallorini)

6

10/06/1934 Porta Santo Spirito (Neri-Marraghini)

42

04/09/1966 Porta Crucifera (Leoni-Formica)

7

05/08/1934 Porta Santo Spirito (Neri-Marraghini)

43

03/09/1967 Porta Santo Spirito (Giusti-D.Gallorini)

8

09/06/1935 Porta Crucifera (D. Gallorini-Torrini)

44

01/09/1968 Porta Sant’Andrea (Ricci-Torrini)

9

07/08/1935 Porta del Foro (B. Gori-Martini)

45

07/09/1969 Porta Santo Spirito (Giusti-Formica)

10

14/06/1936 Porta del Foro (B. Gori-Martini)

46

06/09/1970 Porta Sant’Andrea (Ricci-Zama)

11

09/08/1936 Porta Sant’Andrea (Ghinassi-Bottacci)

47

05/09/1971 Porta Santo Spirito (Giusti-Formica)

12

13/06/1937 Porta Crucifera (Torrini-A. Vannozzi)

48

03/09/1972 Porta Santo Spirito (Giusti-Formica)

13

07/08/1937 Porta Santo Spirito (D.Gallorini-Neri)

49

02/09/1973 Porta Crucifera (Tabanelli-Zama)

14

12/06/1938 Porta Crucifera (A. Vannozzi-Mugnai)

50

01/09/1974 Porta del Foro (M.Gori - E.Vannozzi)

15

07/08/1938 Porta Santo Spirito (D. Gallorini-Neri)

51

07/09/1975 Porta Sant’Andrea (Ricci-Verità)

16

03/06/1939 Porta Crucifera (Mugnai-A. Vannozzi)

52

28/08/1976 Porta Crucifera (M.Capacci-Tabanelli)

17

11/06/1939 Porta Sant’Andrea (Ghinassi-Bottacci)

53

05/09/1976 Porta Sant’Andrea (Verità - Ricci)

18

09/06/1940 Porta Santo Spirito (D. Gallorini-Neri)

54

04/09/1977 Porta del Foro (E.Vannozzi - M.Gori)

19

12/09/1948 Porta Santo Spirito (Neri-D.Gallorini)

55

23/06/1978 Porta Sant’Andrea (Verità - Ricci)

20

07/08/1949 Porta Crucifera (A.Vannozzi-Torrini)

56

03/09/1978 Porta Santo Spirito (Giusti - S.Gamberi)

21

04/09/1949 Porta Crucifera (A.Vannozzi-Torrini)

57

15/09/1979 Porta Santo Spirito (Giusti - S.Gamberi)

22

04/06/1950 Porta Santo Spirito (D.Gallorini-Neri)

58

30/08/1980 Porta Crucifera (Tabanelli - Ricci)

23

02/09/1950 Porta del Foro (B.Gori-Martini)

24

03/06/1951 Porta Santo Spirito (Neri-D.Gallorini)

25

02/09/1951 Porta Crucifera (A. Vannozzi-Torrini)

26

08/06/1952 Porta Crucifera (A.Vannozzi-Torrini)

27

07/09/1952 Porta Crucifera (A.Vannozzi-Torrini)

28

06/09/1953 Porta Crucifera (A.Vannozzi-Torrini)

29

05/09/1954 Porta Crucifera (A.Vannozzi-B.Gori)

30

04/09/1955 Porta del Foro (Chianese-Ducci)

31

02/09/1956 Porta Crucifera (A.Vannozzi-D.Gallorini)

32

01/09/1957 Porta Sant’Andrea (Bottacci-Torrini)

33

07/09/1958 Porta Crucifera (M.Gallorini-A.Vannozzi)

34

13/09/1959 Porta Santo Spirito (Torrini-D.Gallorini)

35

28/08/1960 Porta del Foro (Chianese-A.Vannozzi)

36

04/09/1960 Porta Santo Spirito (Torrini-D.Gallorini)


91

01/09/1996 Porta Santo Spirito (Vignoli-P.Capacci)

92

22/06/1997 Porta del Foro (G.Veneri - L.Veneri)

93

13/09/1997 Porta Sant’Andrea (Gianni-Sepiacci)

94

21/06/1998 Porta Sant’Andrea (Gianni-Sepiacci)

95

06/09/1998 Porta del Foro (G.Veneri-L.Veneri)

96

20/06/2002 Porta Santo Spirito (G.Gamberi-Farsetti)

97

05/09/1999 Porta Sant’Andrea (Gianni-Sepiacci)

98

18/06/2000 Porta del Foro (G.Veneri-L.Veneri)

99

03/09/2000 Porta Crucifera (Al.Vannozzi-D.Gori)

100

09/09/2000 Porta Crucifera (Al.Vannozzi-D.Gori)

101

17/06/2001 Porta Crucifera (D.Gori-Al.Vannozzi)

102

02/09/2001 Porta del Foro (L.Veneri - G. Veneri)

103

22/06/2002 Porta Crucifera (Al.Vannozzi-D.Gori)

104

01/09/2002 Porta S.Spirito (G.Gamberi-C.Farsetti)

59

07/09/1980 Porta Crucifera (Ricci - Tabanelli)

105

21/06/2003 Porta S. Andrea (M. Gianni-E. Vedovini)

60

06/09/1981 Porta Santo Spirito (Giusti - S.Gamberi)

106

07/09/2003 Porta del Foro (E. Giusti-L. Veneri)

61

05/09/1982 Porta del Foro (Parigi-M.Capacci)

107

19/06/2004 Porta Sant’Andrea (S.Cherici-E. Vedovini)

62

11/09/1982 Porta del Foro (Parigi-M.Capacci)

108

05/09/2004 Porta S.Spirito (C.Farsetti-L.Veneri)

63

04/09/1983 Porta Sant’Andrea (Verità-Montefiori)

109

18/06/2005 Porta del Foro (E.Giusti-G.Veneri)

64

10/09/1983 Porta del Foro (Parigi-M.Capacci)

110

04/09/2005 Porta Crucifera (M.Cherici-A.Vannozzi)

65

07/07/1984 Porta Sant’Andrea (Verità-Gianni)

111

17/06/2006 Porta S.Andrea (S.Cherici-E.Vedovini)

66

02/09/1984 Porta Santo Spirito (Albiani - S.Gamberi)

112

03/09/2006 Porta S. Spirito (C.Farsetti-L.Veneri)

67

29/09/1984 Porta Sant’Andrea (Verità - Gianni)

113

23/06/2007 Porta S. Andrea (S.Cherici-E.Vedovini)

68

29/06/1985 Porta del Foro (Parigi-M.Capacci)

114

02/09/2007 Porta del Foro (E.Giusti-G.Veneri)

69

01/09/1985 Porta del Foro (Parigi-M.Capacci)

115

22/06/2008 Porta Crucifera (A.Vannozzi-M.Cherici)

70

31/08/1986 Porta Crucifera (Filippetti-E.Vannozzi)

116

07/09/2008 Porta S. Andrea (E. Vedovini-S. Cherici)

71

07/09/1986 Porta Crucifera (Filippetti - E.Vannozzi)

72

30/08/1987 Porta Sant’Andrea (Ricci-Montefiori)

73

06/09/1987 Porta Sant’Andrea (Ricci-Montefiori)

74

28/08/1988 Porta Crucifera (Filippetti-E.Vannozzi)

75

04/09/1988 Porta del Foro (M.Capacci-Parigi)

76

27/08/1989 Porta Crucifera (Filippetti - E.Vannozzi)

77

03/09/1989 Porta Sant’Andrea (Ricci-Gianni)

78

26/08/1990 Porta del Foro (Parigi-M.Capacci)

79

02/09/1990 Porta Sant’Andrea (Ricci-Gianni)

80

08/09/1991 Porta Crucifera (E.Vannozzi-Filippetti)

81

01/09/1991 Porta Sant’Andrea (Sepiacci-Gianni)

82

30/08/1992 Porta Crucifera (E.Vannozzi-Filippetti)

83

06/09/1992 Porta Sant’Andrea (Sepiacci-Gianni)

84

29/08/1993 Porta Crucifera (Filippetti-E.Vannozzi)

85

05/09/1993 Porta Sant’Andrea (Sepiacci-Gianni)

86

28/08/1994 Porta Sant’Andrea (Sepiacci-Gianni)

87

04/09/1994 Porta Sant’Andrea (Sepiacci-Gianni)

88

25/06/1995 Porta del Foro (G.Veneri-L.Veneri)

89

03/09/1995 Porta Crucifera (AI.Vannozzi-Filippetti)

90

16/06/1996 Porta del Foro (G.Veneri-L.Veneri)

27


28


Amarcord delle Giostre L’EDIZIONE DEL 1971 PASSò ALLA STORIA COME “LA GIOSTRA DELLE BARUFFE” Il 1971 fu un anno particolare. A Porta Sant’Andrea, fino a quell’anno, tiravano Franco Ricci e Vittorio Zama, entrambi del Rione Rosso di Faenza. I due erano coppia fissa sia ad Arezzo che nella manifestazione cavalleresca corsa nella loro città. Fino all’estate del 1971, quando Zama litigò furiosamente con il capitano del Rione Rosso e ruppe tutti i rapporti. Giunto ad Arezzo, Zama fece sapere la cosa al capitano di Sant’Andrea, Enzo Piccoletti, dicendogli che con i biancoverdi non aveva problemi, ma del Rione Rosso non voleva più saperne e quindi non aveva nessuna intenzione di tirare con Ricci. “O lui o me” fu l’ultimatum del faentino. Sant’Andrea si trovò in grossa difficoltà, ma decise di non rinunciare a Ricci. Così, alla giostra del ‘71, i biancoverdi si presentarono con Franco Ricci e un altro giostratore proveniente da Faenza, Mario Giacomoni. Vittorio Zama passò a Porta Crucifera, formando una nuova coppia di faentini con Gabriele Tabanelli. Si arrivò così alla giostra in un clima di grande tensione, con i quartieristi biancoverdi che davano del “venduto” a Zama e quelli rossoverdi che inveivano contro Ricci. La giostra la persero entrambi. Sant’Andrea uscì per un clamoroso errore di Ricci, che scese da cavallo prima di presentarsi alla giuria. Porta Crucifera perse agli spareggi con Santo Spirito. Mentre i gialloblu andavano a prendere la lancia, gli altri quartieri andarono sotto le Logge Vasari a recuperare i cavalli. E lì partì la scintilla che scatenò il finimondo. Un giovane biancoverde, passando con il cavallo, incrociò Zama in sella, pronto ad andarsene. “Venduto” urlò il giovane e Zama in risposta gli mollò una scudisciata con le redini. Il giovane, con in mano una delle lance dei cavalieri di casata, fece il verso di dargliela addosso spaventando il cavallo. Zama scese di sella e si lanciò dietro il giovane, ma fu aggredito dal fratello di questo. Arrivarono uomini di entrambi i quartieri per sedare la rissa, tra cui il Piccoletti, capitano biancoverde. Pare che in mezzo alla baraonda Tabanelli lanciò il suo cavallo proprio contro il Piccoletti con l’intento d’investirlo, ma senza riuscirci. Questo scatenò la reazione di Ricci, che si aggrappò a Tabanelli. Nella colluttazione Ricci e Tabanelli (che qualche anno dopo si sarebbero ritrovati insieme in rossoverde) finirono giù da cavallo, rotolando sul lastricato in una furibonda lotta. L’intervento degli altri quartieristi riuscì a riportare la calma e Sant’Andrea riuscì a rincolonnarsi e ad imboccare Corso Italia per tornare in sede. Nel frattempo a Porta Crucifera arrivò la notizia: “Sant’Andrea ha picchiato Zama e Tabanelli !”. In un attimo venne formato il “commando” e partì la spedizione punitiva. I biancoverdi svoltarono da Corso Italia verso Piazza Sant’Agostino e imboccarono via Garibaldi, verso la sede. Qui, come era consuetudine, i cavalieri spronarono i cavalli al galoppo, avviandosi verso le stalle. All’altezza di via Fontanella li aspettava il “commando” rossoverde, che li aggredì. Ricci cercò la fuga fuori da Porta Trento Trieste, ma anche da via Sansovino arrivavano truppe rossoverdi. I giostratori furono tirati giù da cavallo con la forza e malmenati. In quel momento arrivò il resto delle truppe biancoverdi, che si lanciò in difesa dei fantini, spalleggiati dai Musici (arrivati nel frattempo) e capeggiati dal capitan Piccoletti, che sfoderò la spada impugnandola per la punta a mò di clava. Ne venne fuori una grossa baruffa, poi sedata. Finì così la tormentata giostra del ‘71, caratterizzata dalle rivalità tra i giostratori faentini, che passerà alla storia come “La Giostra delle baruffe”. (Fonte: sito internet Archivio Storico Istituzione Giostra del Saracino)

29


30


I record dei Giostratori GLI SPECIALISTI DEL “CENTRO” i giostratori che hanno fatto più volte “cinque” (senza considerare premi e penalizzazioni) Giostratore

Cinque colpiti

Alessandro Vannozzi

11 9

Carlo Farsetti Donato Gallorini

7 4

Martino Gianni Enrico Giusti Enrico Vedovini

3

Ivo Bottacci Stefano Cherici

31

LE LANCE DA “ZERO”

i giostratori che hanno totalizzato più volte “zero” Giostratore

“ZERI”

Mario Capacci Giuseppe Neri

6

Alessandro Ghinassi Arturo Vannozzi

5

Bruno Gori Franco Ricci

4

Ivo Bottacci Donato Gallorini Antonio Martini Tripoli Torrini Eugenio Vannozzi

3

LA MIGLIOR “SERIE POSITIVA”

o 5 colpiti consecutivamente (senza considerare bonus e malus)

LE LANCE SPEZZATE

i giostratori che hanno rotto più volte la lancia Giostratore

LANCE ROTTE

Giuseppe Neri Franco Ricci Eugenio Vannozzi Gabriele Veneri

2

I PIU’ COLPITI

i giostratori colpiti più volte dal mazzafrusto

Giostratore

PERIODO

4o5 consecutivi

Gabriele Veneri

13/9/1997 - 19/6/2004

Alessandro Vannozzi

16/6/1996 - 20/6/1999

Martino Gianni

13/9/1997 - 3/9/2000

Marco Filippetti

31/8/1986 - 27/8/1989

Luca Veneri

29/8/1993 - 3/9/1995

Carlo Farsetti

2/9/2001 - 7/9/2003

Paolo Giusti

4/9/1966 - 2/9/1973

16 14 12 11 11 10 10 10 9 8 8 7

Giostratore

PRESE LE PALLE

Enrico Vedovini

4/9/2005 - 7/9/2008

Giuseppe Neri Franco Ricci

3

Enrico Vedovini

22/6/2002 - 18/6/2005

Carlo Farsetti

17/6/2006 - 7/9/2008

Alessandro Ghinassi Silvano Gamberi Tripoli Torrini

2

Daniele Gori

3/9/2000 - 22/6/2002

Enrico Giusti

21/6/2003 - 18/6/2005


iNumeri della Giostra LE COPPIE STORICHE

Le accoppiate che hanno corso più giostre insieme COPPIA

GIOSTRE CORSE

Mario Capacci & Paolo Parigi

22 21

Donato Gallorini & Giuseppe Neri Luca Veneri & Gabriele Veneri Martino Gianni & Maurizio Sepiacci

32

Marco Filippetti & Eugenio Vannozzi Donato Gallorini & Tripoli Torrini Arturo Vannozzi & Tripoli Torrini Antonio Martini & Bruno Gori Alessandro Vannozzi & Daniele Gori Ivo Bottacci e Alessandro Ghinassi Carlo Farsetti & Gabriele Gamberi

20 19 17 15 13 12 11

LE COPPIE VINCENTI

Le accoppiate che hanno vinto di più COPPIA

GIOSTRE VINTE

Martino Gianni & Maurizio Sepiacci

8

Arturo Vannozzi & Tripoli Torrini Marco Filippetti & Eugenio Vannozzi Mario Capacci & Paolo Parigi

7

Donato Gallorini & Tripoli Torrini Donato Gallorini & Giuseppe Neri Luca Veneri & Gabriele Veneri

6

Alessandro Vannozzi & Daniele Gori Enrico Vedovini & Stefano Cherici

4

Antonio Martini & Bruno Gori Paolo Giusti & Marcello Formica Franco Ricci & Vincenzo Verità Paolo Giusti & Silvano Gamberi

3

I CAPITANI PIU’ VITTORIOSI CAPITANO

QUARTIERE

GIOSTRE VINTE

Guido Raffaelli

Porta Crucifera

Vittorio Farsetti

Porta Crucifera

Gianni Cantaloni

Porta del Foro

Marcello Innocenti

Porta del Foro

Sergio Nasi

Porta S. Andrea

Andrea Lanzi

Porta S. Andrea

Fabio Barberini

Porta S. Spirito

Carlo Fardelli

Porta S. Andrea

Enzo Piccoletti

Porta S. Andrea

Assuero Pieraccini

Porta S. Spirito

Emilio Vecoli

Porta Crucifera

14 9 8 7 7 6 5 4 4 4 4

I RETTORI PIU’ VITTORIOSI RETTORE

QUARTIERE

GIOSTRE VINTE

Faliero Papini

Porta S. Andrea

Giancarlo Felici

Porta del Foro

Giuseppe Municchi

Porta S. Andrea

Aldo Brunetti

Porta Crucifera

Giulio Teoni

Porta S. Spirito

Gino Paci

Porta Crucifera

Giacinto Marcantoni Sarrini

Porta S. Andrea

G. Scortecci

Porta S. Spirito

Giorgio Marmorini

Porta Crucifera

Assuero Pieraccini

Porta S. Spirito

10 10 9 8 8 7 5 5 4 4


Le estrazioni delle carriere come sono stati sorteggiati i quartieri negli anni statistica effettuata su 114 giostre*

1° 2° 3° 4°

30 24 30 30

24 29 34 27

27 36 23 28

33 25 27 29

LE VITTORIE PER ESTRAZIONE 1° 2° 3°

* Restano escluse la I edizione del 7/8/1931 (partecipavano cinque rioni) e la XVI del 3/6/1939 (non esistono cronache storiche)

28 30 26 29

33


Le Autorità ISTITUZIONE GIOSTRA del SARACINO Presidente GIUSEPPE FANFANI sindaco di Arezzo Consiglio di amministrazione MARCO ERCOLINI Rettore del Quartiere di Porta Crucifera Paolo Ciarpaglini Rettore del Quartiere di Porta del Foro

34

MAURIZIO CARBONI Rettore del Quartiere di Porta S. Andrea Ezio Gori Rettore del Quartiere di Porta S Spirito

MAGISTRATURA Primo magistrato GIOVANNI FRUGANTI Magistrati GIANFRANCO BORGOGNI LUCIANA LOCCI MASSIMO MALATESTI ALBERTO MELIS MAURO MESSERI MASSIMO NOCENTINI PIER FERRUCCIO ROMUALDI ROBERTO VERDELLI Cancelliere LEONE PROVENZAL Sede Palazzo Lappoli (Piazza Grande, 35)

La GIURIA della GIOSTRA

Direttore Anna Guiducci Dirigente del Comune di Arezzo

MARCO SACCHETTI Primo Giudice GAMBASSI ELENA effettivo MAURIZIO BURRONI effettivo ROSSELLA RICCI effettivo ELISA NUCCI effettivo

Segretario Rossella Capocasale

Le AUTORITÀ in PIAZZA

Maestro di Campo ENZO GORI Vice maestro di campo DARIO BONINI Cancelliere MAURO VIROLI Araldo GIANFRANCESCO CHIERICONI

MAESTRO DI CAMPO

A comandare le schiere giostresche in piazza sarà in questa prima edizione di giugno, dedicata ai Della Robbia, l’ex comandante della polizia municipale Enzo Gori. Sarà lui ad avere in mano lo scettro, simbolo della massima autorità in campo. Ad Enzo Gori spetterà il compito di dare il via alle carriere dei giostratori, questa volta aiutato, oltre che dal vice, Dario Bonini, nel valutare quelle lente, anche dalle fotocellule, che registreranno i tempi di percorrenza dei cavalieri. Enzo Gori, dal 1997 comandante dei vigili urbani, ha lasciato nei mesi scorsi per raggiunti limiti di età. Ex maestro di tennis, abile cavaliere, possiede un regolare brevetto rilasciato dalla Federazione sport equestri, ha esordito in piazza Grande come vice maestro di campo.




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