Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
3
4
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Il nostro portale Internet www.paestumchannel.it spopola sul web: 5000 visite in meno di un mese dalla pubblicazione online! In meno di un mese dalla pubblicazione ufficiale, il nostro por-
tale Internet, www.paestumchannel.it www.paestumchannel.it, ha già registrato ben 5000 visite! Un segno tangibile dell’apprezzamento, da parte degli utenti, dei servizi e dei contenuti offerti sul web. Nel ringraziare tutti coloro che ci hanno consentito di raggiungere questo simbolico ma significativo traguardo, invitiamo i nostri affezionati Lettori a consultare online anche il nostro magazine PaestumLife, che ha riscosso un notevole e gradito successo, ed a seguire, in diretta streaming, i lavori del Consiglio comunale. La redazione di PaestumChannel.it al lavoro: da sinistra, Angela De Rosa, Ivan De Rosa, Attilio Rizzo e Simona Cerbone. Il servizio di diretta streaming è realizzato in partnership con la Convergenze Spa. Supervisione editoriale a cura di Alfonso Stile e Carmine Caramante.
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
5
6
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
7
8
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
di Carmine Caramante direttore responsabile
Difendere la Costituzione, un atto di realismo La Costituzione della Repubblica Italiana è la leg-
ge fondamentale e fondativa del nostro Stato. Tutti, o quasi, conoscono il primo articolo della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. In queste ultime settimane, mentre l’Italia discuteva animatamente sulla sorte di Eluana Englaro, il premier Silvio Berlusconi ha usato cinicamente questa vicenda per un attacco contro la Costituzione e il suo garante, il Presidente della Repubblica. Così il Premier: “In una conversazione con i giornalisti qualcuno mi disse che io una volta ebbi a dire che la Costituzione italiana aveva guardato, per i partecipanti alla Costituente, alla Costituzione sovietica. Ebbene questa è la realtà storica continua - e poi i costituenti sapete chi fossero...”. Chi arriva a dire che la nostra Carta costituzionale è nata da una filosofia comunista, o lo fa perché in malafede oppure perché è ignorante. Non credo ci possano essere altre possibili spiegazioni. La dittatura sotto il cui influsso è nata la Costituzione e la Repubblica italiana è stata quella fascista, nella quale il Parlamento non contava nulla, non c’erano più i partiti, né la libertà di stampa. Dopo la seconda guerra mondiale e il ventennio mussoliniano, il 2 giugno 1946, si svolsero contemporaneamente il referendum istituzionale e l’elezione dell’Assemblea Costituente, con la partecipazione dell’89% degli aventi diritto al voto. Più di 12 milioni di uomini e donne italiane scelsero lo stato repubblicano, 2 milioni in più dei monarchici. L’Assemblea fu eletta con un sistema proporzionale e furono assegnati 556 seggi, distribuiti in 31 collegi elettorali. Dominarono le elezioni tre grandi formazioni: la Democrazia Cristiana, che ottenne il 35,2% dei voti e 207 seggi; il Partito socialista, 20,7% dei voti e 115 seggi; il Partito comunista, 18,9% e 104 seggi. La tradizione liberale (riunita nella coalizione Unione De-
mocratica Nazionale), protagonista della politica italiana nel periodo precedente la dittatura fascista, ottenne 41 deputati, con il 6,8% dei consensi; il Partito repubblicano, anch’esso d’ispirazione liberale ma con un approccio differente nei temi sociali, 23 seggi, pari al 4,4%. Il Partito d’Azione, nonostante un ruolo di primo piano nella Resistenza, ebbe solo l’1,5% corrispondente a 7 seggi. Fuori dal coro, in opposizione alla politica del CLN, i residuati del precedente regime, la formazione dell’Uomo Qualunque, che prese il 5,3%, con 30 seggi assegnati. Quindi, non ci fu alcun influsso di alcuna dittatura sovietica. Berlusconi se lo ricordi, lui che ha giurato sulla Costituzione. Non cerchi di cambiare la Storia. La Costituzione è la carta d’identità dell’Italia. La Carta è stata scritta dall’Assemblea Costituente per tutto il popolo italiano, è destinata a tutti, è stata scritta per tutti e per ciascuno. È nata per unire, non per dividere. Nessuno la usi per fare questo perché sarebbe come tradirla. Si può aggiornarla, ma non stravolgerla, soprattutto non si possono e non si devono assolutamente toccare le parti riguardanti i valori fondamentali di libertà, di giustizia e i diritti inviolabili della persona. Se la democrazia è governo del popolo, il popolo è la voce prima e più forte.
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
9
10
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
di Alfonso
Stile
direttore editoriale
Ciao, maestro Cannavò Lo ricordo come se fosse ieri. Fe-
lice, come un bimbo che va sulle giostre, varcai la soglia della redazione del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport in via Solferino, a Milano. Lavorare lì è il sogno di qualsiasi giovane giornalista che ritenga di sentirsi tale. Tra pc accesi da chissà quante ore, menabò riversati sulle scrivanie ed il via vai continuo di colleghi indaffarati, osservavo con attenzione la frenetica attività che caratterizza l’Olimpo del giornalismo italiano, in silenzio come se fossi in un luogo sacro. A prelevarmi sull’uscio, insieme ad un autentico Rinaldi è addirittura signore quale Gennaro Rinaldi, Nicola Cecere, Cecere prima firma della Gazzetta. Un grande. Con cordialità, ci fa da cicerone nel tempio della notizia. Quante emozioni e strette di mano da ricordare: Elio Trifari, Ruggiero Palombo, Franco Arturi, Alberto Cerruti. Cerruti Miti della Rosea che ti accolgono con la gentilezza di un praticante. Tutto, intorno a me, è fantastico. Calcio, basket, automobilismo: le passiamo in rassegna proprio tutte le aree di lavoro, tra dispacci d’agenzia e telefoni che squillano. Il momento che sognavo da quando ho iniziato a fare questo mestiere, si avvicina. L’allievo sta per incontrare il Mito. Il massimo termine di paragone. Il Direttore per antonomasia. Il suo ufficio, al primo piano, è la chiesa dove ricevere il battesimo professionale. Nicola bussa alla porta quasi sfiorandola. Il cuore batte forte. Lui sedeva lì, dietro alla sua scrivania, intento a scrivere la sua celeberrima rubrica Fatemi Capire Capire. “Candido scusami, ti voglio presentare un giovane collega, viene dal Sud”, gli annunzia Cecere. Un sorriso di benvenuto gli si dipinse sul volto. Lui, catanese doc, sapeva bene cosa significasse “venire dal Sud”. Un abbraccio. Io che mi strofino gli occhi, incredulo.
Il mio sogno era diventato finalmente realtà. Il gigante del giornalismo sportivo aveva il viso rigato dagli anni, ma l’entusiasmo di un ragazzo. Prese dall’armadietto una copia del suo libro “Una Vita in Rosa” Rosa”, che mi regalò apponendo tanto di autografo con dedica. Mi chiese di me, della mia famiglia, della mia carriera, delle mie esperienze lavorative, ascoltandomi con attenzione ed interesse. Non lesinò complimenti per il Corriere del Cilento che gli donai, prima di raccontarmi la sua storia, da semplice corrispondente in Sicilia a direttore, dal 1983 al 2002, del quotidiano sportivo più prestigioso al mondo. Lezioni di vita e di lavoro. Indimenticabili. Domenica 22 febbraio 2009, Candido Cannavò è spirato. Lo scrivo all’improvviso, così come se n’è andato. Sul lettino d’ospedale, al momento del ricovero, a suo figlio che gli chiedeva come si sentisse, ha risposto: “Ce la farò, ma avverti il giornale. La rubrica l’ho scritta, è nell’archivio DIR01”. Ci ha lasciati... così. Con lui, scompare l’ultimo esempio di giornalista vecchio stampo, icona di una generazione sfiancatasi sulle tastiere delle macchine da scrivere Olivetti. Di lui, ci resta un patrimonio di insegnamenti e di stile. Il suo ultimo punto ha lasciato un vuoto incolmabile. Ciao, Maestro.
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
11
12
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
di Alfonso Stile
In occasione del primo anniver-
sario della scomparsa dell’avvocato Antonio Vecchio Vecchio, il 20 febbraio scorso, presso la sede centrale della Banca di Credito Cooperativo di Capaccio, è stata celebrata una messa in suffragio dell’indimenticato Presidente, cui è seguita la cerimonia ufficiale d’intitolazione alla sua memoria della sala consiliare della Bcc. In un’atmosfera densa di commozione, sono state moltissime le persone che hanno voluto riservare il proprio affetto e ricordo al compianto avvocato Vecchio, affollando gli androni della Cassa Rurale che, per anni, è stata la sua vita e la sua ‘casa’, lasciando un’impronta innovativa intrisa di grande signorilità e vicinanza nei confronti di tutti i soci e clienti dell’istituto di credito capaccese, che, sotto la sua lun-
ga presidenza, ha rafforzato e consolidato il proprio ruolo di banca leader del territorio. Particolarmente sentito il discorso del Sindaco di Capaccio Paestum, Pasquale Marino Marino, che nell’abbracciare affettuosamente i familiari di Antonio Vecchio, ne ha voluto sottolineare i valori morali: “Antonio Vecchio è stato molto più di un Presidente, è stato l’anima vera di un’intera banca e del suo Consiglio d’Amministrazione. Aveva sempre una parola cara e di sostegno per tutti, alla Bcc. Con lui se n’è andato un caro amico, che oggi ci manca molto, ma il suo ricordo è sempre vivo tra tutti coloro che lo hanno stimato ed apprezzato. L’encomiabile pagella di vita di Antonio la porterò, per sempre, nel mio cuore”. “Il 20 febbraio di un anno fa - ha Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
aggiunto commosso il Presidente della Bcc, Enrico Di Lascio la notizia della sua improvvisa scomparsa lasciò in tutti noi un grande vuoto, difficile da colmare. Antonio, per me, era come un fratello maggiore. Da lui ho ricevuto tanti insegnamenti di vita e professionali che mai dimenticherò. Lo stile e l’amore che riversava in tutte le cose che faceva sarà sempre un esempio da onorare ed imitare. Per questo, abbiamo deciso d’intitolare alla sua memoria la sala consiliare della nostra banca, ‘il luogo del confronto e delle opportunità’, come amava sempre definirla Antonio”. La cerimonia d’intitolazione è stata ripresa, in esclusiva, dalle telecamere del portale Internet www.p aestum www.paestum aestumcc hannel.it hannel.it: la registrazione è disponibile nella sezione Tv. 13
14
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Nel Consiglio comunale di mer-
coledì 25 febbraio scorso, è stato approvato dall’assise civica di Capaccio Paestum il Regolamento comunale dei Procedimenti amministrativi. Il provvedimento è arrivato in Consiglio comunale dopo una lunga istruttoria cominciata all’inizio del 2008. Lo schema di regolamento è stato, infatti, prima sottoposto all’esame delle rappresentanze sindacali interne e poi a quello dei rappresentanti sindacali comprensoriali. I principi informatori del Regolamento si possono così sintetizzare: trasparenza e tempestività dei procedimenti amministrativi; semplificazione e riduzione degli oneri burocratici; certezza della conclusione dei procedimenti e, novità assoluta, risarcimento del danno ingiusto per ritardi e omissioni da corrispondere al cittadino da parte del funzionario ritardatario o omissivo. Per ogni procedimento, è individuata, attraverso l’allegata scheda, la durata complessiva del procedimento stesso che, quando è di esclusiva competenza dell’Amministrazione comunale, deve concludersi entro 30 giorni lavorativi, pena una sanzione pecuniaria, a titolo sanzionatorio del mero ritardo, della somma di almeno 100,00 euro per ogni istanza. Il direttore generale del Comune di Capaccio Paestum, Pasquale Silenzio Silenzio, spiega: “Abbiamo voluto, fin dall’insediamento della nuova Amministrazione, dare segnali riformatori in questo senso. Ho lavorato, di concerto con tutta la maggioranza e la Giunta, alla stesura di questo importantissimo strumento, che pone il nostro Comune all’avanguardia, come primo
L’approvazione del Consiglio 25 febbraio 2009: Caramante relaziona sul nuovo Regolamento. Capaccio Paestum è il primo Comune d’Italia a prevedere sanzioni pecuniarie per i dipendenti ritardatari
RISPOSTE CERTE IN TEMPI BREVI Un Regolamento per assicurare ai cittadini l’efficienza amministrativa di Alfonso Stile
ente pubblico in Italia che si va a dotare di un simile Regolamento, visto che il nuovo ddl dell’attuale Governo è ancora in fase di esame nelle commissioni parlamentari. Ci poniamo quindi come precursori in senso assoluto, al fine di dare ai cittadini risposte certe in sede amministrativa, con tempi e metodologie precise. In questo modo, assicureremo giustizia nell’ambito dei procedimenti amministrativi”. Il consigliere Carmine Caramante Caramante, portavoce dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco, Pasquale Marino, aggiunge: “I principi ispiratori di questo regolamento sono stati illustrati alla recente assemblea reAnno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
gionale dell’AICCRE, l’Associazione Italiana dei Consigli comunali d’Europa, tenutasi a Paestum. Il principio della sanzione, attraverso cui risarcire del danno il cittadino, è stato individuato da questa autorevole assemblea come una buona prassi da diffondere. L’AICCRE, plaudendo all’iniziativa, si è impegnata a raccomandare tale orientamento presso tutti i Comuni della nostra regione ed a livello nazionale. Questo Regolamento rappresenta un ulteriore tassello nel campo della Trasparenza, con riferimento particolare agli aspetti amministrativi e riguardanti il rapporto tra il cittadino richiedente e l’ente pubblico”. 15
16
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
BILANCIO SOCIALE, LA CASA DI VETRO Una nuova visione del rapporto tra l’Ente e i suoi amministrati di Alfonso Stile
Per la prima volta nella sua sto-
ria, il Comune di Capaccio Paestum si è dotato del Bilancio Sociale, strumento che costituisce il documento che rende effettivo il rapporto di trasparenza e di accessibilità agli atti ed alle azioni amministrative, capace di annullare le asimmetrie tra i cittadini e l’ente civico. Questo tipo di bilancio si definisce Sociale perché rivolto alla società ed ai diversi portatori d’interesse (stakeholders), ovvero cittadini, famiglie, aziende ed altre istituzioni, che hanno diritto ad essere informati non solo sui risultati conseguiti ma anche sul merito, sugli scopi e sui valori che hanno animato la condotta gestionale dell’ente. “Nell’ambito delle scelte programmatiche dell’attuale Amministrazione comunale spiega Carmine Caramante Caramante, portavoce dell’Amministrazione Marino - è stato deciso di intraprendere un percorso che ha portato alla redazione del primo Bilancio Sociale delle attività e dei servizi, un rendiconto chiaro e leggibile. Il cammino è stato lungo perché occorreva fare le cose per bene ed implementare un istituto completamente nuo-
vo per quanto concerne le pubbliche amministrazioni, entrato in vigore con la direttiva dell’allora Ministro della Funzione Pubblica, Luigi Nicolais, del 17 febbraio 2006. Siamo partiti con la delibera di Consiglio comunale n. 84 dell’11 dicembre 2007, con la quale si sono approvate le linee guida e gli elementi essenziali della struttura del nostro Bilancio Sociale. Cominceremo con l’approvazione e la pubblicazione del Bilancio Sociale 2007, poiché intendiamo rendicontare a partire dall’anno
in cui la nostra squadra di governo si è insediata. Del resto, il Bilancio Sociale si fonda su elementi e dati certi, e al momento solo quelli del 2007 sono definitivi, poiché l’approvazione del consuntivo 2008 vede la sua scadenza naturale a metà 2009. Pertanto, già a metà anno, presenteremo anche il Bilancio Sociale relativo all’annualità 2008. Questo semplicemente a riprova di quanto detto e per ribadire che i tempi e l’iter che ci eravamo prefissi sono stati rispettati in pieno”. “Questo ulteriore passo - conclude il consigliere comunale Raffaele Barlotti Barlotti, delegato alla Trasparenza - rappresenta un altro elemento completato per dare efficacia ai principi di trasparenza, insieme al Regolamento per la ripresa e trasmissione integrale del Consiglio comunale e al Regolamento sui procedimenti amministrativi. Per il portale Internet del Comune di Capaccio Paestum, infine, il lavoro è ultimato dal punto di vista interno, a breve saremo pronti anche per l’interfaccia online”. Il Bilancio Sociale 2007 sarà presto disponibile online sul nuovo portale del Comune di Capaccio.
L’artefice
25 febbraio 2009: il direttore generale, Pasquale Silenzio, tra i banchi della maggioranza. Il Bilancio Sociale ed il Regolamento sui Procedimenti portano la sua firma Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
17
18
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
19
20
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
LAVORI IN CORSO
La strada intorno al plesso scolastico di Capaccio Scalo, risistemata in tempi record
Importanti interventi in tema di ecologia e difesa del territorio Via al recupero della casa natale di Costabile Carducci di Alfonso Stile
Sono iniziati da alcuni giorni i la-
vori per la rifunzionalizzazione dell’impianto di sollevamento delle acque reflue “Gromola”, sito in località Varolato di Capaccio Paestum, che risultava sottodimensionato a causa dell’immissione dei reflui provenienti dall’impianto di Ponte Barizzo. L’intervento si è reso necessario per recuperare la regolare funzionalità dell’impianto di Varolato: un suo malfunzionamento poteva, infatti, essere causa di ingenti danni ambientali, considerata la vicinanza al canale di bonifica ed alle abitazioni rurali. L’importo complessivo dell’intervento ammonta a 99mila euro. Stanno per essere ultimate, invece, le opere per la realizzazione della stazione ecologica in località Varolato, impianto di stoccaggio provvisorio di rifiuti non pericolosi. L’importo dell’intero intervento ammonta a 420mila euro. La realizzazione della stazione ecologica s’inserisce nella filiera produttiva della raccolta differenziata, accelerandone il
processo e la custodia temporanea finalizzata al riutilizzo e riciclaggio dei materiali a valenza di materia prima industriale. La piazzola per la sosta dei cassoni e l’area d’ingombro dei camion al momento dello scarico sono impermeabilizzate con geomembrana in HDPE (guaina gommata). Per il trattamento di eventuali minime fuoriuscite di percolato, in corrispondenza di tutte le postazioni di stazionamento, sono state realizzate vasche a tenuta di raccolta (fossa biologica) collegate tra loro con idonea tubazione. L’impianto consente il conferimento e la raccolta differenziata di carta e cartone, vetro, plastica, verde (potatura, sfalci), ferro e alluminio, inerti, legno, imballaggi, batterie auto ed oli esausti, pile, farmaci scaduti, rifiuti etichettati, prodotti chimici per l’agricoltura, elettrodomestici e mobili. Il tutto in completa sicurezza. “In queste settimane - spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici, Roberto Ciuccio - siamo stati e sareAnno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
mo particolarmente impegnati sul fronte degli interventi e delle opere pubbliche. La stazione ecologica di Varolato e i lavori all’impianto di sollevamento reflui ‘Gromola’ rappresentano azioni positive sotto vari punti di vista. Con il miglioramento delle condizioni atmosferiche, inoltre, contiamo di portare presto a termine i tanti interventi di pavimentazione stradale che stiamo effettuando sul territorio comunale. Infine, sono iniziati i lavori per il recupero storico della casa natale di Costabile Carducci, intervento che darà al Capoluogo un ulteriore punto di attrattiva”. 21
22
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
di Eugenio Guglielmotti
Assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura, Beni Culturali ed Edilizia Scolastica
Da alcuni giorni stavo pensando
di informare la cittadinanza sul reale stato degli edifici scolastici a Capaccio. Le necessità urgenti e l’impegno sul campo, però, mi hanno impedito di farlo prima. La tragedia di Rivoli dello scorso 21 novembre ci ha spinti a predisporre immediatamente una serie di controlli presso tutte le scuole presenti sul territorio, anche in considerazione della vetustà di gran parte delle strutture e delle recenti avversità meteorologiche. I controlli sono stati effettuati puntualmente tra dicembre e gennaio dai nostri tecnici, e le risultanze, per alcuni edifici, non sono state positive. Per fortuna, però, non sono emerse carenze strutturali tali da porre gli studenti in situazione di pericolo. Il plesso che ha palesato maggiori problematiche è stato quello di Borgonuovo che, dopo una serie di valutazioni, è stato chiuso. Anche in questo caso, tuttavia, è bene precisare che la chiusura non è stata dovuta ad un imminente rischio, ma piuttosto al grande numero di interventi di manutenzione straordinaria di cui l’edificio aveva bisogno. Ci siamo resi conto del grave disagio che avrebbero dovuto sopportare allievi, famiglie ed insegnanti, ed abbiamo sottoposto alla Direzione scolastica competente diverse soluzioni alternative. La scelta è ricaduta su due appartamenti posti nelle immediate vicinanze della scuola che sono stati fittati, ristrutturati e predisposti all’utilizzo scolastico a tempo di record. Adesso è necessario un ultimo sforzo di adattamento ad una situazione co-
munque di emergenza, con la rassicurazione da parte mia, e di tutta l’Amministrazione, che stiamo facendo l’impossibile per restituire una sede scolastica dignitosa entro il prossimo anno scolastico. La situazione è diversa a Capaccio Scalo, dove, già da qualche mese, abbiamo registrato i primi lievi problemi d’infiltrazione d’acqua nella scuola elementare. L’entità di tali problemi, tuttavia, non era tale da richiedere la chiusura della scuola, sicché si è provveduto ad effettuare piccoli interventi, quali la spicconatura di intonaci e cornicioni. Nulla di più era possibile fare: vento e pioggia insistenti hanno divelto alcune tegole e le grondaie, che a loro volta hanno strappato via il manto di bitume. Il persistere delle piogge ha portato ad un progressivo deterioramento della situazione, che ha reso impossibile l’attuazione di interventi risolutivi. Negli ultimi giorni, grazie ad un evidente miglioramento delle condizioni meteo, la ditta incaricata di eseguire i lavori è potuta intervenire, lavorando in orari pomeridiani e serali, al fine di ridurre al massimo i disagi (rumore, polvere, sicurezza e distrazioni) e per fare svolgere l’attività scolastica in maniera regolare. Va chiarito che, in questo edificio, al contrario di notizie che ho sentito e letto in giro, non si è mai verificato un distacco di intonaco, se non per nostra mano. Ad inizio settimana, ho incontrato l’ingegnere della Direzione Provinciale della Scuola di Salerno, addetto alla sicurezza di tutte le scuole della proAnno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
vincia, il quale, dopo aver ascoltato una relazione sul piano degli interventi in atto e quelli programmati per la stagione estiva, si è detto soddisfatto ed ha acconsentito alla prosecuzione dei lavori e delle lezioni. Sono state verificate nuovamente, nei giorni scorsi, le condizioni della struttura e delle controsoffittature, e si è accertato che non destano preoccupazione. Di ciò è stata data comunicazione scritta alla Direzione Didattica, a firma del responsabile del nostro Ufficio Lavori Pubblici. L’impegno dell’Amministrazione è provato, se mai ce ne fosse bisogno, dalle opere di bonifica del piazzale e della viabilità nei pressi della scuola, che ha consentito un normale deflusso delle acque. Altri interventi hanno riguardato le scuole di Gromola e di Capaccio Capoluogo, altri ancora sono in programma nell’immediato o sono in fase di progettazione. Va precisato, però, che tutto quello che si poteva fare la scorsa estate per la manutenzione dei nostri edifici scolastici è stato fatto. S’impone, però, un ripensamento generale di tutto il sistema scolastico del nostro comune. La crescita zero della nostra popolazione, unitamente al progressivo spopolamento delle zone periferiche, sta mettendo a rischio la sopravvivenza delle scuole nelle borgate. Su questo e su altri temi posso comunque assicurare, come sempre, il massimo impegno mio e di tutta l’Amministrazione comunale, tendente alla soluzione delle problematiche sociali e giovanili. 23
24
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Accordo di programma con il Comune di Capaccio Paestum
Interventi urgenti connessi ai fenomeni alluvionali ed ai movimenti franosi Manutenzione degli impianti e
delle reti irrigue, controlli scrupolosi e rilievi idrogeologici ad ampio raggio su tutto il territorio consortile, in particolare sui terreni più bassi lambiti da canali al limite d’invaso e nelle aree che si sono impermeabilizzate a causa delle numerose coltivazioni a serra. Si tratta di una vasta opera di verifica e monitoraggio pianificata, e già avviata, dal Consorzio di Bonifica Sinistra Sele di Paestum, allo scopo di prevenire eventi catastrofici e pericolosi quali esondazioni, frane, smottamenti e distacco isolato di massi causati dalle recenti, copiose precipitazioni atmosferiche, che hanno imbibito terreni e costoni. Il Presidente del Consorzio pestaQuaglia nell’elono, Pasquale Quaglia, giare l’operato dei tecnici dell’ente, che redigeranno opportune relazioni al riguardo, spiega: “Interventi preventivi di questo tipo si rendono necessari al fine di garantire all’intera comunità, ed ai consorziati stessi, un livello di guardia ed attenzione sempre costante. Dopo le piogge torrenziali di questi ultimi mesi, che hanno contraddistinto l’inverno in corso come uno dei più piovosi degli ultimi anni, approfittando della tregua meteorologica degli ultimi giorni, abbiamo messo a punto ed avviato un’opera di con-
trollo dello stato dei terreni, iniziando da quelli più a rischio, onde evitare conseguenze negative e disastri naturali. Vero è che molti canali, realizzati negli anni ’50, sono ormai obsoleti e quindi non più adeguati alle esigenze attuali. Ecco perché, nel Piano Triennale dei Lavori Pubblici 2009-2011 che abbiamo approvato di recente, ci siamo preoccupati di inserire opere inerenti la ristrutturazione della rete irrigua, l’adeguamento delle infrastrutture idrauliche, la ristrutturazione della rete idrica potabile e la manutenzione ordinaria e straordinaria di opere irrigue ed idrauliche. Nel Parco Progetti della Regione Campania, inoltre, abbiamo presentato, tra l’altro, interventi riguardanti la ristrutturazione dell’impianto di sollevamento Ponte Calore, la tutela e la valorizzazione delle riAnno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
sorse idriche del comune di Capaccio e gli adeguamenti dei collettori di bonifica degli impianti idrovori. Il nostro obiettivo è quello di adeguarci costantemente all’evoluzione raggiunta da aziende private all’avanguardia nelle tecniche irrigue”. Nella Deputazione Amministrativa consortile del 3 marzo, al punto 2 dell’ordine del giorno, è stata prevista anche la stipula di un accordo di programma con il Comune di Capaccio Paestum inerente gli eventuali interventi connessi ai fenomeni alluvionali e possibili movimenti franosi, al fine di concertare azioni congiunte al riguardo. Un argomento di notevole importanza che anche l’Amministrazione civica retta dal Sindaco, Pasquale Marino, ha posto in discussione al punto 8 dell’o.d.g. nel Consiglio comunale del 6 marzo. 25
26
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
27
Parla il leader dell’opposizione
PEPPE MAURO, POI... IL VUOTO di Alfonso Stile
Durante i primi Consigli comu-
nali dell’Amministrazione Sica, se ne stava tranquillo, al proprio posto, passando quasi inosservato come un allievo intento ad apprendere materie nuove e difficili. Oggi, Giuseppe Mauro, esponente di Forza Italia in seno al consesso civico di Capaccio Paestum, è l’autentico baluardo dell’opposizione, per coerenza e signorilità. Un ruolo che esercita con fermo puntiglio ma anche in maniera costruttiva e propositiva. Ne Nell Consiglio comunale del 25 febbraio scorso, il vice Sindaco ed Assessore alle Politiche Sociali, Tarallo, ha riconosciuto anche i suoi meriti riguardo i servizi sociali attuati dal Piano di Zona. “I cittadini capaccesi sono a conoscenza delle promesse che ho mantenuto e di ciò che ho apportato alla comunità del Piano di Zona. La strada che avevamo tracciato era quella giusta, e ne sono la testimonianza i risultati poi otte28
nuti, quali l’istituzione del Punto Informagiovani, della Porta Unitaria d’Accesso e del Centro diurno di Pazzano. Ricambio il plauso al vice Sindaco Tarallo e lo ringrazio per aver detto pubblicamente di aver trovato stabilità nel coordinamento dell’Assessorato e del Piano. Pertanto, desidero ringraziare anche i Sindaci dei ventuno comuni dell’Ambito S6, la responsabile Rosa Egidio Masullo e l’intera equipe del Piano Sociale, con cui, dal 2004 al 2007, vi è stata una stretta collaborazione per rafforzare l’immagine politico-sociale del nostro comune”. Che opinione si è fatto dell’Amministrazione Marino? “La mia può essere solo una semplice osservazione, perché alla fine è sempre l’opinione pubblica a giudicare. L’attuale maggioranza ha dimostrato capacità e competenza. Ma non potrei non dire lo stesso, però, anche per la precedente Amministrazione Sica, che ha dovuto lasciare per una mozione di Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
sfiducia, non perché fosse fallimentare. Mi sento di dire, poi, che questi anni, sia tra i banchi della maggioranza che della minoranza, hanno contribuito molto alla mia formazione politica”. Qualcuno la definisce il vero leader dell’opposizione. “La mia prima candidatura risale appena al 2004, ma ho sempre avuto un unico desiderio, ovvero quello di sostenere lo sviluppo della nostra cittadina e di contribuire ad una giusta redazione del Puc, prorogata poiché il professore Francesco Forte non ha rispettato le direttive e gli indirizzi approvati in Consiglio comunale. L’etichetta di leader forse è ancora prematura per il sottoscritto, ma l’esito delle prossime Provinciali potrebbe rafforzare il mio peso politico”. ‘ Vince il territorio territorio’’ è un gruppo consiliare più vicino alla maggioranza o all’opposizione sizione,, secondo lei lei?? “Io penso che bisogna sostenere il territorio, non il colore politico. Il
nuovo gruppo, costituitosi nell’ultimo Consiglio comunale del 2008, non ha ancora manifestato chiaramente la propria posizione anche se, il 27 dicembre scorso, il capogruppo Ragni professò pubblicamente vicinanza all’Amministrazione. Forse poi dopo qualcosa è cambiato, quindi mi riservo di esprimere un’opinione al riguardo tra qualche tempo”. Tanti consiglieri al debutto nella scorsa Amministrazione, molti e giovani anche in quella attuale. Chi ha ricevuto il trattamento migliore? “Pasquale Marino, oltre ad avere una grossa esperienza politica alle spalle, è capace anche di metterla a disposizione e di trasmetterla a chi gli sta vicino. Enzo Sica, probabilmente per la sua giovane età, ha seguito un percorso politico ben diverso, da non considerarsi, tuttavia, meno rilevante. Probabilmente, però, la mancanza della necessaria esperienza è stato un handicap che ci ha penalizzati”.
Quale sarà il candidato che il PdL sosterrà alle prossime elezioni provinciali? “Dopo le dimissioni di Antonio Di Benedetto, segretario del nostro partito per un decennio, il centrodestra locale ha tentato di ricompattarsi coinvolgendo il direttivo e gli iscritti. Purtroppo, la risposta è stata negativa. Il coordinatore provinciale di FI, Alberico Gambino, è intervenuto in merito nominando l’avvocato Rosario Catarozzi commissario cittadino, proponendone, al contempo, la candidatura a Palazzo Sant’Agostino. Nel corso di un incontro privato, al quale parteciparono anche Sergio Butrico ed Enzo Sica, lo stesso Catarozzi esternò il proprio desiderio di risollevare le sorti del centrodestra capaccese per renderlo più autorevole e compatto alle prossime elezioni provinciali, alle quali intende candidarsi. Una volontà espressa anche da Sica. In questo modo, finiremo con l’avere due Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
candidati nelle liste del PdL. Il coordinamento di Forza Italia di Capaccio Paestum, però, non intende esporsi a sostegno di una candidatura che provenga dai vertici provinciali. Ritengo, infatti, che debba essere il direttivo stesso, insieme agli iscritti e ai propri rappresentanti, a dover scegliere le figure politiche del nostro comune. Puntiamo, dunque, a sostenere un unico candidato. Se poi dovessero presentarsi entrambi, ognuno farà la propria scelta nel segreto della cabina elettorale”. È un centrodestra capaccese più forte o più debole rispetto al passato? “A livello comunale, certamente più debole. Il partito di Forza Italia ormai non esiste più a Capaccio, è allo sfascio. Solo due consiglieri nell’assise civica a rappresentare il centrodestra possono fare ben poco. Oggi, l’unica entità politica forte, bisogna ammetterlo, è l’attuale Amministrazione Marino”. 29
30
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
31
SICUREZZA URBANA: GLI INVESTIMENTI DEL COMUNE DI CAPACCIO PAESTUM A breve, concorsi per l’assunzione di un agente di polizia locale e per altri 10 operatori motociclisti di Antonio Rinaldi
Comandante della Polizia Municipale di Capaccio Paestum
L’art. 208 del Codice della strada,
approvato con Decreto Legislativo 30.04.1992, n. 285, così come modificato dal Decreto Legislativo 10.09.1993, n. 360 e s.m.i, stabilisce che i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie derivanti da violazioni sono accertate dai propri funzionari e sono destinati, per almeno il 50%, alle seguenti finalità: - Educazione stradale; - Studi, ricerche, propaganda ai fini della sicurezza stradale (art. 208, comma 2, lettera a); - Potenziamento e miglioramento della segnaletica stradale (art. 208, comma 4); - Redazione dei piani urbani del traffico; - Mezzi tecnici per i servizi di Polizia Stradale; - Miglioramento della circolazione sulle strade; - Assistenza e previdenza del personale addetto ai servizi di polizia municipale; - Fornitura dei mezzi tecnici necessari per i servizi di polizia stradale e interventi in favore della mobilità ciclistica; - Potenziamento dei servizi di polizia stradale svolti dalla Polizia municipale; - Interventi di sicurezza stradale in particolare a tutela dei soggetti deboli: bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti (per almeno il 10 della suddetta quota). 32
Lo stesso art. 208, comma 4, prevede che i Comuni, con deliberazione della Giunta, determinino annualmente le quote da destinarsi alle suindicate finalità. Orbene, ai sensi dell’art. 393 del regolamento per l’esecuzione del Codice della Strada, approvato con DPR 16.12.1992, n. 495, che stabilisce testualmente: “Gli enti locali sono tenuti ad iscrivere nel proprio bilancio annuale appositi capitoli di entrate e uscita dei proventi ad essi spettanti a norma dell’art. 208 del Codice annualmente stabilisce la percentuale annua dei proventi da destinarsi alle suddette finalità nella misura del 50%, ai sensi dell’art.208 CdS”, l’Amministrazione comunale, già dall’anno 2001, delibera annualmente la quota da destinarsi alle suddette finalità. Inoltre, sempre in materia di sicurezza urbana, il Comune di Capaccio Paestum, dal 2003 ad oggi, ha investito circa 600.000 euro nella sicurezza compartecipata (300.000 euro a carico del Comune e 300.000 euro a carico della Regione Campania). Infatti, il Comando di Polizia Municipale di Capaccio, negli anni, ha presentato alla Regione Campania specifici progetti di sicurezza urbana che sono stati tutti approvati e finanziati per un ammontare totale di circa 600.000 euro. Con questi fondi compartecipati si è addivenuti all’acquisto di una moAnno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
derna centrale operativa interfacciata con la Protezione Civile comunale; si è realizzato un moderno sistema di video sorveglianza, con 7 telecamere di partenza poi arrivate alle 23 attuali e con il progetto sicurezza urbana in corso di presentazione alla Regione, si conta di arrivare a 36 telecamere per il 2009 e si sta studiando la possibilità di attingere agli stessi fondi per realizzare impianti di video sorveglianza a circuito chiuso nei principali plessi scolastici oggetto di atti vandalici. È giusto rammentare che, grazie alla video sorveglianza, si è potuto identificare gli autori dell’incendio appiccato nel luglio 2008 alla scuola media di capaccio Scalo. Sempre grazie ai fondi compartecipati, si è provveduto ad installare 4 info point nel periodo estivo sulla fascia costiera per vigilare le zone più a rischio degrado e prostituzione. Si è inoltre proceduto all’acquisto di due Quad per il pattugliamento degli arenili e l’interno della fascia pinetata; nel 2008, questo servizio ha consentito di ridurre drasticamente il fenomeno dei venditori abusivi sulla spiaggia e lo sbaraccamento di tendopoli di extracomunitari e rom nella pineta. Dopo la recente escalation di episodi di microcriminalità sul territorio, l’Amministrazione comunale ha deliberato la spesa occorrente per istituire il pattugliamen-
to fino alle due di notte, almeno per due/tre giorni a settimana, da parte della Polizia Municipale. Il servizio, che è iniziato alla fine del mese di gennaio, ha già portato ad elevare sanzioni ai pubblici esercizi irrispettosi dell’orario di chiusura. Infatti, sono già numerose le sanzioni elevate a carico di bar che rischiano, altresì, un periodo di chiusura dopo la terza sanzione. Anche in questo modo, si cerca di reprimere tutti quei fenomeni di disturbo della quiete pubblica e del riposo delle persone. La sicurezza è un problema che deve riguardare tutti e non deve essere solo il capro espiatorio per argomentazioni politiche, non si dovrebbero fare affermazioni senza avere contezza dei fatti, e mi riferisco ad un recente articolo apparso su un quotidiano locale. Le forze dell’ordine presenti sul territorio comunale, quali Carabinieri, Polizia locale, Forestale e Finanza, quotidianamente svolgono
il loro lavoro in modo eccellente se si considera la cronica carenza di organico, ma non si può pensare di risolvere tutto con la repressione. La prevenzione deve essere fatta da tutti i cittadini segnalando ogni situazione di degrado o che costituisca illecito e/o reato, ma principalmente deve essere fatta dai genitori nell’ambito familiare, dialogando con i figli”. Nelle scuole, la Polizia Municipale effettua già da anni corsi di educazione stradale, insegnando ai ragazzi ad indossare il casco, rispettare le regole del Codice della strada, fermarsi per far attraversare un pedone, soccorrere i feriti in caso di incidente, ecc.. Recentemente, nella sala Erica, sono stati svolti alcuni incontri tra esponenti delle forze dell’ordine e della magistratura con le scolaresche e si sono trattati argomenti attinenti alle droghe. L’Amministrazione comunale, nella persona del Sindaco, Pasquale Marino, ha accolAnno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
to la mia richiesta afferente al potenziamento dell’organico, sposando un progetto tecnico che è compatibile con le restrizione economiche imposte dalla finanza pubblica. A breve, infatti, sarà bandito un concorso per un posto di agente di polizia locale a tempo indeterminato con possibilità di scorrimento della graduatoria fino alla copertura dei quattro posti in pianta organica nel caso intervenga una modifica normativa che attualmente vieta assunzioni in numero maggiore. Inoltre, sarà bandito un altro concorso per la selezione di 10 operatori di polizia locale motociclisti a tempo determinato (10 mesi all’anno), in modo da impiegare appieno le 4 moto e i1 quad di cui il Comando è dotato. Per questo ultimo concorso vengono impiegati parte dei proventi contravvenzionali (Art.208/ comma 4 bis CdS). L’ultima battuta la voglio spendere rispondendo a ciò che ho avuto modo di leggere in un analogo articolo apparso di recente su un quotidiano dove si affermava che “…la sicurezza urbana va assicurata con la polizia e i Carabinieri mentre i vigili urbani sono un’altra cosa”. Fermo restando le competenze previste dai corpi di polizia elencati dalla Legge.121/81, all’autore di questa affermazione consiglio di documentarsi sull’importante ruolo e competenza della Polizia locale anche alla luce delle nuove norme in materia di sicurezza, Legge n.92/2008 (cd. Pacchetto sicurezza), Legge n.65/ 1986 (Legge quadro sulla Polizia Municipale) e Legge Regionale n.12/2003. 33
34
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
35
Un caffè con Tonino Santomauro
QUEL LUNGOMARE CHE NON C’È di Alfonso Stile
Al n. 40320 del proto-
collo del Comune di Capaccio Paestum risulta registrato un corposo fascicolo, redatto dall’Associazione Commercianti Capaccio Paestum, contenente un’articolata ipotesi progettuale inerente la sistemazione della fascia costiera e pinetata, con tanto di grafici e relazione tecnica. Fu posto all’attenzione del Sindaco, Enzo Sica, e dell’Assessore ai Lavori Pubblici, Sergio Butrico. Era il 6 dicembre del 2004. Tonino Santomauro Santomauro, tra i decani degli imprenditori di Capaccio, lo ricorda come se fosse ieri. Ma non con l’entusiasmo di allora. E il caffè che sorseggiamo nell’ufficio del suo stabilimento sulla S.S.18... diventa più amaro quando, da un cassetto della scrivania, tira fuori proprio la copia originale di quel progetto. Tonino, raccontaci tutto… “Quando s’insediò l’ex Sindaco 36
Sica, peraltro da me sostenuto e votato, presentammo un’idea-progetto relativa alla fascia costiera e pinetata di Paestum, una questione annosa che si trascina da tempo senza trovare mai soluzione, limitando, di fatto, il decollo turistico ed economico del nostro paese, al centro del Mediterraneo per il patrimonio storico, archeologico e culturale di cui gode, ma che purtroppo non riesce a sfruttare come dovrebbe”. Di cosa si trattava, esattamente? “Di una semplice quanto precisa ipotesi di sistemazione dell’area costiera. In un’ottica partecipativa e di sviluppo, l’Associazione Commercianti di Capaccio, di cui sono stato anche presidente, incaricò il professionista Daniele Venturiello di redigere un’ideaprogetto sul riassetto e rilancio urbanistico della zona”. Quali erano i particolari del progetto? Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
“Tanti. A partire dalla sistemazione di Via Sterpinia, che doveva diventare attrezzata affinché le auto non arrivassero direttamente sulla sabbia. Erano infatti previsti molti parcheggi a pedaggio, a monte della pineta, per favorire il corretto posizionamento delle vetture e l’incasso di introiti per il Comune attraverso il pagamento di un pedaggio. Inoltre, la rivisitazione del concetto stesso di pineta con chioschi, panchine, aree giochi e ristoro, percorsi ciclabili e pedonali. Ma, soprattutto, la dotazione lineare, ad ogni lido, di un accesso”. Un vero e proprio lungomare attrezzato, insomma. “Esattamente. Avevamo previsto anche l’illuminazione pubblica,
affinché di notte Paestum ed i suoi turisti potessero effettuare passeggiate sul litorale, con balere direttamente sul mare ed aree dove organizzare eventi musicali e spettacoli d’intrattenimento”. Interessante... un po’ come l’idea che illustrammo noi del “Corriere del Cilento”. “Sì, infatti lessi con molta attenzione quel numero del vostro giornale, compiacendomi del fatto che anche voi avevate sollevato l’esigenza di un lungomare attrezzato a Paestum”. Cosa vi rispose, all’epoca, l’Amministrazione Sica? “Eh... ancora oggi non ci è pervenuta alcuna risposta, né verbale né scritta”. Ti sei mai pentito di aver
“sostenuto e votato” il Sindaco di allora? “Tutti, nella vita, possiamo sbagliare. Anche io”. Basterà un lungomare attrezzato per rilanciare il turismo e l’economia di Paestum? “Sarebbe un ottimo punto di partenza. Inoltre, però, in riferimento alla vocazione turistica e commerciale della nostra comunità, bisognerebbe creare i presupposti affinché anche negli altri mesi dell’anno, e non solo nei pochissimi giorni estivi, si possano organizzare eventi importanti, veicolati attraverso l’istituzione di un ente fiera di Paestum e la realizzazione di un circuito automobilistico, con annesse strutture sportive quali stadio, piscina coperta e Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
campi da tennis. Il tutto, inquadrato in un riassetto urbanistico globale del territorio, valorizzando la collina, consentendo nuovi insediamenti per il turismo e puntando sul recupero della contrada Torre di Mare, che potrebbe diventare un nuovo polo attrattivo. Infine, per quanto concerne la realizzazione dell’ormai famoso campo da golf, nella quale si sono cimentati diversi imprenditori, non si riescono a capire le difficoltà che s’incontrano…”. Per concludere, un messaggio all’Amministrazione. “Se dovessero realizzare quanto ho detto, mi permetterò di invitare il Sindaco ad andare a piedi, insieme, a Pompei”. 37
38
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
39
40
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
XXXVII Edizione del Carnevale di Capaccio Paestum
Vince la contrada Gromola con il carro “Che tempo che fa” di Alfonso Stile
La XXXVII Edizione del Carne-
vale di Capaccio Paestum, durata ben dieci giorni, si è conclusa martedì 24 febbraio scorso con l’ultima sfilata dei carri allegorici lungo le vie cittadine e la parata finale tenutasi allo stadio “Mario Vecchio” di Capaccio Scalo, dove, alla presenza delle autorità e della giuria, presieduta dal noto giornalista Massimo Caputi, tutte le varie contrade partecipanti si sono esibite davanti ad oltre 2mila spettatori assiepati sulle gradinate. Al termine di un’avvincente sfida a colpi di balletti, esibizioni e coreografie carnevalesche, vincitrice assoluta dell’edizione 2009 è stata proclamata la contrada di Gromola Gromola, con il carro allegorico “Che tempo che fa” fa”.. L’allestimento dell’area-fiera in Piazza Mercato, a cura della “Fashion Eventi”, è stato molto gradito dagli spettatori, i quali, nonostante il freddo, hanno potuto assistere lo stesso ai vari balletti nella tendostruttura al coperto. L’estrazione dell’abbinata Lotteria, invece, è avvenuta domenica 1° marzo. Questi i tagliandi vincenti: 1° premio, biglietto n. 09048 09048, vince l’auto Dacia Santero; 2° premio, biglietto n. 10717 10717, vince un TVcolor LCD 32”; 3° premio, biglietto n. 06438 06438, vince un weekend a Mirabilandia; 4° premio, biglietto n. 14886 14886, vince un navigatore satellitare.
La XXXVII Edizione del Carnevale di Capaccio Paestum è stata interamente ripresa dalle telecamere del nostro portale Internet w w w . p a e s t u m c h a n n e l . i tt, che ha realizzato un apposito Dvd da collezionare: per info e prenotazioni, inviare un’email a info@mediacastedizioni.com info@mediacastedizioni.com,, oppure rivolgersi direttamente agli organizzatori, soddisfatti per l’ottimo seguito della kermesse pestana. Queste le tre classifiche finali della manifestazione:
Miglior coreografia 1° Gromola 2° Ponte Barizzo 3° Capo di Fiume Miglior allegoria 1° Capo di Fiume 2° Gromola 3° Borgonuovo Miglior carro 1° Gromola 2° Ponte Barizzo 3° Capo di Fiume
(Foto Luigi Scala)
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
41
42
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
43
44
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
ESTRATTO DEL BANDO DI CONCORSO ARTICOLO 1 POSTI A CONCORSO È indetto il concorso per l’ammissione al Master di secondo livello di durata annuale in “Politiche per il turismo sostenibile”, attivato per l’anno accademico 2008/2009, presso la Facoltà di Studi Politici e per l’Alta Formazione Europea e Mediterranea “Jean Monnet”. Il numero dei posti messi a concorso è ventidue (22). (Omissis) ARTICOLO 3 REQUISITI PER L’AMMISSIONE Sono ammessi a partecipare al concorso per l’accesso al Master tutti coloro che, alla data di scadenza del presente bando di concorso, siano in possesso del diploma di laurea (laurea vecchio ordinamento o laurea specialistica/magistrale). (Omissis) ARTICOLO 4 MODALITÀ DI ESPLETAMENTO DELLA SELEZIONE PER L’AMMISSIONE Il concorso di ammissione è per titoli e per esame. L’esame di ammissione si svolgerà in data 30 marzo 2009, ore 11:00, presso la sede della Fondazione “Giambattista Vico” in Capaccio Paestum (Sa), anche sede dell’Università Europea per il Turismo. Dei risultati dell’esame di ammissione saranno redatte graduatorie separate per ciascuna delle categorie di cui all’art. 1. (Omissis) ARTICOLO 5 MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere presentata allo sportello della Segreteria Studenti della Facoltà di Studi Politici e per l’Alta Formazione Europea e Mediterranea “Jean Monnet” in Via del Setificio, 15 - Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio (Ce) o presso la sede della Fondazione “Giambattista Vico” in Piazza V. Veneto a Capaccio Paestum (Sa) a partire dal giorno successivo a quello di pubblicazione del bando ed entro il 20 marzo 2009, in carta libera, compilata su apposito modello disponibile presso la Segreteria Studenti e sul sito web dell’Ateneo (www.unina2.it). (Omissis) ARTICOLO 8 TERMINI PER L’IMMATRICOLAZIONE Gli ammessi al Master dovranno provvedere al-
l’immatricolazione presentando, a far data dal giorno 6 aprile 2009 e non oltre le ore 15:30 del giorno 15 aprile 2009, esclusivamente presso gli sportelli della Segreteria Studenti della Facoltà di Studi Politici e per l’Alta Formazione Europea e Mediterranea “Jean Monnet”- Via del Setificio, 15 Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio in Caserta, i documenti di cui all’art. 9 del presente bando. La mancata immatricolazione nei predetti termini comporterà la decadenza dal posto di vincitore. (Omissis) ARTICOLO 9 CONTRIBUTO, ISCRIZIONE E DOCUMENTAZIONE PER L’IMMATRICOLAZIONE Per l’iscrizione al Master è richiesto per i candidati esterni un contributo di Euro 2.500, per i riservatari dipendenti della II Università degli Studi di Napoli e/o dell’Azienda Universitaria Policlinico della II Università degli Studi di Napoli, un contributo di Euro 1.250. Oltre al suddetto contributo sono dovuti, da parte di tutti i partecipanti, Euro 62 per il contributo Regionale ed Euro 14,62 per l’imposta di bollo virtuale da versarsi contestualmente all’immatricolazione. (Omissis) ARTICOLO 11 AVVIO DEL MASTER, DURATA DEL CORSO E DOVERI DEGLI ISCRITTI Il corso è articolato in 11 moduli secondo il calendario approvato dal Consiglio scientifico del Master. La frequenza è obbligatoria. Non potrà essere ammesso all’esame finale del Master chi non abbia effettivamente frequentato almeno l’80% del totale delle lezioni e delle altre attività. Il corso annuale del Master prevede 1.500 ore di impegno complessivo secondo le modalità fissate dal Consiglio scientifico, con il conseguimento di un numero di 60 crediti formativi universitari. A conclusione del Master sarà rilasciato, il titolo di Master di secondo livello in “Politiche per il Turismo Sostenibile” previo superamento di una verifica complessiva impostata sulla discussione di una tesi scritta concordata con il Direttore del Master. (Omissis) Il bando completo del Master è scaricabile dal portale web www.paestumchannel.it
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
45
46
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
47
48
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Redazionale
Alla presenza del Sindaco Marino e dell’Assessore provinciale Martinangelo
Presentato il IV Salone della Mozzarella La bontà del cosiddetto “oro
bianco” campano, per la IV Edizione del Salone della Mozzarella di Bufala, sarà in vetrina per la prima volta fra le bellezze antiche dell’area archeologica di Paestum. La manifestazione, in programma dal 30 aprile al 3 maggio prossimi, è stata presentata al Museo Archeologico Nazionale di Paestum. A fare gli onori di casa, Marina Cipriani Cipriani, direttrice del Parco Archeologico e del Museo Nazionale di Paestum, che ha evidenziato il grande successo registrato finora dal Salone ed il fatto che “l’allevamento bufalino è una delle attività privilegiate della Piana del Sele, e Paestum è un simbolo di questa produzione”. “La mozzarella di bufala campana DOP, e soprattutto quella di Paestum - ha detto il Sindaco di Capaccio Paestum, Pasquale Marino - ha varcato tutti i confini. Come Comune di Capaccio abbiamo sostenuto e continueremo a sostenere iniziative del genere”. Il consigliere comunale Raffaele Barlotti ha posto l’accento sulla volontà da parte dell’Amministrazione comunale “di puntare esclusivamente su grandi eventi per promuovere l’immagine di Paestum nel panorama turistico internazionale”. “Ci auguriamo che la manifestazione cresca ulteriormente nel corso dei prossimi anni per far conoscere il prodotto non solo in zona, ma anche fra i consumatori italiani ed esteri” , ha affermato
Domenico Raimondo Raimondo, vice Presidente del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP. Donato Ciociola Ciociola, direttore del Salone, si è soffermato sul valore della collocazione della manifestazione nei Templi per il raggiungimento della sinergia tra le varie parti coinvolte: “È la storia che ospita l’oro bianco. Anche grazie a questa straordinaria location, quest’anno abbiamo avuto la possibilità di aggregare tutti gli operatori, e così, alla BIT di Milano, abbiamo presentato una cartolina di tanti elementi di qualità”. Anche Bartolo Scandizzo Scandizzo, Presidente del locale Consorzio “Paestum in”, ha sottolineato il bisogno di fare sistema per offrire ai visitatori un’accoglienza turistica professionale e di qualità. L’Assessore all’Agricoltura della Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Provincia di Salerno, Corrado Martinangelo, ha messo infine Martinangelo in evidenza le due principali novità della IV Edizione del Salone della Mozzarella di Bufala campana. La prima consiste proprio nella splendida location: “Non c’è un altro posto nel Mezzogiorno e in Italia che possa abbinare la filiera agroalimentare a quella archeologica”. La seconda novità è rappresentata dal programma ‘Mozzarella Events’, organizzato dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP insieme agli Assessorati all’Agricoltura delle Province di Caserta, Salerno e Napoli. “La parola d’ordine - ha concluso l’Assessore Martinangelo - è consumare di più la nostra mozzarella di bufala sia sulle tavole locali che su quelle nazionali ed internazionali”. 49
50
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
51
Giornata Internazionale della Donna
8 MARZO, NON SOLO MIMOSE di
Angela De Rosa
8 marzo, Giornata Inter-
nazionale della Donna Donna, più comunemente conosciuta come la “Festa della Donna” Donna”. Punto di partenza del riscatto femminile, della volontà di partecipazione e di affermazione del valore della donna, capace di esprimersi nella edificazione di un modello di società migliore, purtroppo rappresenta anche le vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli. Pagine e pagine dei libri di storia sono state incise e dedicate alle numerose lotte portate avanti nell’ambito delle associazioni femministe. Inquantificabili i momenti che “le mamme” dell’attuale società hanno dovuto sostenere (aggiungerei con saggezza). Impossibile tracciarne un preciso excursus storico in sole due pagine. 8 marzo diviene, dunque, la L’8 giornata-simbolo di commemorazione di tutte le conquiste sto52
riche, sociali, politiche ed economiche della donna. Spesso, però, si ignora la vera motivazione per cui, nei paesi occidentali, vi è stata l’istituzione della Giornata Internazionale della Donna: in ricordo delle tumultuose lotte affrontate, l’origine della festività, seppur recente, è curiosamente controverso, e sono infatti diverse, contraddittorie ed ambigue le motivazioni fornite. Probabilmente, le radici risalgono al 23 febbraio 1917 (8 marzo per il calendario gregoriano), quando a San Pietroburgo un corteo di donne russe insorse contro il governo zarista di Nicola II rivendicando ed ottenendo il diritto di voto. Il mondo occidentale, però, pensò bene di eludere il richiamo alla Rivoluzione Russa: non piaceva l’idea di legare una giornata simbolo della rivendicazione della dignità femminile ai fatti sovietici. Si posò lo sguarAnno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
do ad un fatto verosimile, probabilmente non reale, del movimento operaio d’oltreoceano. Precisamente a New York York, negli Stati Uniti: le operaie dell’industria tessile Cotton misero in piedi una protesta contro le assurde ed irragionevoli condizioni in cui erano costrette a lavorare. Mr. Johnson, il proprietario della fabbrica, rispose alla mobilitazione delle operaie bloccando tutte le vie d’uscita dello stabilimento e appiccando il fuoco. Le 129 operaie prigioniere all’interno furono arse vive. Era 8 marzo 1908 l’8 1908. Fu la leader femminista Rosa Luxemburg che, nel corso della II Conferenza dell’Internazionale Socialista di Copenhagen, volle “riecheggiare” la cicatrice
NEW YORK, INDUSTRIA COTTON Le 129 operaie rinchiuse in fabbrica ed arse vive dal proprietario: era l’8 marzo del 1908
di quel martirio subito da tante giovani donne. In realtà, l’ipotesi non trova molto credito: non esiste alcuna documentazione storica inerente l’incendio della fabbrica newyorkese. Sembra una versione strumentalizzata di un gravissimo incidente realmente avvenuto: l’incendio accidentale che il 25 marzo 1911 coinvolse l’industria Triangle Shirtwaist Company di New York. Le scarse ed inammissibili condizioni di sicurezza del luogo di lavoro contribuirono, comunque, al disastro. Le vittime furono oltre 140, non tutte donne. Certamente l’incendio della Triangle rientra tra i principali fatti commemorati dalla Giornata Internazionale della Donna. U.D.I. (Unione ItaMa sarà l’U.D.I.
liana Donne), nell’immediato secondo Dopoguerra, a voler indire la giornata del riconoscimento dei diritti economici, sociali e politici delle donne, associando nel contempo, alla data dell’8 marzo, l’ormai tradizionale mimosa, colorandola così di un tocco floreale. Lontano dunque dalle interpretazioni secondo cui crescesse sul luogo del presunto incendio di New York, il fiore diventa simbolo di innocenza, libertà, vitalità, creatività e… forza. Nasconde però dolore, sofferenza e lotte di tante donne che si sono battute per un mondo più giusto. Per queste ragioni, l’8 marzo deve essere un momento di riflessione sugli sfruttamenti, le discriminazioni e le violenze che le donne hanno subito e tuttora Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
subiscono, specialmente nei paesi orientali, nonché in quelli dell’illuminato Occidente. Per non dimenticare tutte le donne che sono state minacciate, maltrattate, violentate, imprigionate, uccise… per aver difeso i propri diritti, spesso i più elementari e già insiti nella natura umana. Oggi, però, la Giornata della Donna ha lasciato il posto ad un giorno di festa a carattere meramente commerciale e politico, perdendo il vero significato della ricorrenza annuale. L’8 marzo, invece, vuole che non si spenga mai il ricordo delle tante lotte combattute dalle nostre antenate, che non si minimizzino i diritti ottenuti e le vittorie conquistate. Un invito a combattere i problemi e le ingiustizie che le donne di tutto il mondo sono costrette a subire, purtroppo, ancora oggi. Un invito perché c’è sempre qualcosa per cui lottare lottare. Mimose e celebrazioni nel ricordo dell’importanza dei diritti delle donne in una ricorrenza da riproporre ogni anno come segno profondo ed indelebile di quanto accaduto nei secoli scorsi. 53
54
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
A partire dal 23 marzo, all’agriturismo “Podere Rega” di Paestum
Master of Food: Vino 2° livello
Il corso rappresenta un’occasio-
ne unica di approfondimento di tutte le tematiche affrontate nel Master in Vino 1° livello: la viticoltura di qualità, le vinificazioni all’avanguardia e quelle tradizionali e l’affinamento della capacità di degustazione attraverso l’assaggio e il riconoscimento dei più importanti terroir del mondo. La particolarità di questo approfondimento sta tutta nel metodo: gli incontri prendono in considerazione il mondo del vino per grandi famiglie, insegnando a distinguere e a riconoscere gli stili, le filosofie produttive, il rapporto tra uva e territorio. Sei occasioni per avvicinarsi al complesso mondo dei grandi vini: due lezioni sui grandi bianchi, due lezioni sui grandi rossi, una lezione sui vini spumanti, una sui vini speciali. Il corso avrà luogo a Paestum presso l’agriturismo Podere Rega Rega, via Porta Giustizia, a partire da lunedì 23 marzo 2009, alle ore 20:00.
IL PROGRAMMA Prima Lezione Lunedì 23 marzo 2009 (ore 20) Il vino spumante Seconda Lezione Lunedì 30 marzo 2009 (ore 20) I vini bianchi “riduttivi” (fermentazione e affinamento in acciaio) Terza Lezione Lunedi 6 aprile 2009 (ore 20) I vini bianchi “ossidativi” (fermentazione e/o affinamento in barrique) Quarta Lezione Lunedì 20 aprile 2009 (ore 20) I vini rossi “del caldo”: dalla vigna all’affinamento Quinta Lezione Lunedì 27 aprile 2009 (ore 20) I vini rossi “del freddo”: affinamento e invecchiamento Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Sesta Lezione Lunedì 4 maggio 2009 (ore 20) I vini speciali: vini passiti e fortificati Materiale didattico: - Dispensa del corso; - Guida ai vitigni d’Italia, storia e caratteristiche di 580 varietà autoctone (Slow Food Editore); - Degustazione di 30 grandi vini rappresentativi, italiani e stranieri. Per l’attivazione del corso è necessario il raggiungimento del numero minimo di 20 partecipanti. Costo: Euro 210,00. Giovani fino a 30 anni: Euro 190,00. Il MoF è riservato ai soci. La quota di iscrizione è di Euro 58,00. Giovani fino a 30 anni: Euro 25,00. Presentazione, versamento quote e consegna materiale: lunedì 23 marzo dalle 18:30 c/o il Podere Rega. Info e prenotazioni (entro il 16 marzo 2009): c/o il fiduciario Giancarlo Capacchione 329.6330371; email g.capacchione@libero.it 55
56
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
MATTEO GALDI “Il Serraglio - Riflettori sull’ex Orfanotrofio Umberto I” Il 21 febbraio scorso, presso la
sala del gonfalone del Comune di Salerno (ente patrocinante), gremita per l’occasione, è stato presentato l’atteso libro dal titolo “Il Serraglio - Riflettori sull’ex Orfanotrofio Umberto I” (Boccia editore), scritto da Matteo Galdi Galdi, apprezzato collaboratore delle testate giornalistiche Corriere del Cilento e PaestumLife. Il volume è uno spaccato di vita vissuta da tramandare, soprattutto alle nuove generazioni, affinché ne conservino il ricordo in segno di buon esempio, in un’epoca in cui certi importanti valori si stanno perdendo del tutto. L’ex Orfanotrofio salernitano Umberto I, definito appunto come un “serraglio”, corrispondeva, in pieno, a tale appellativo coniato dalla collettività: era un luogo angusto e del tutto chiuso al mondo esterno, afflitto da una gestione tormentata da croniche carenze economiche e finanziarie, con riflessi negativi sulla crescita dei giovani ospiti del collegio, costretti alla fame e sovente vittime di stenti e maltrattamenti. Una storia semplice di gente povera che ha sofferto e che, con dignità, implorava aiuto per uscire dallo stato di atavica indigenza, in un orfanotrofio dove affluivano, sempre in numero maggiore, tanti ragazzini bisognosi provenienti da diversi am-
biti geografici, sociali e culturali del Mezzogiorno d’Italia. Per come si viveva all’interno dell’Istituto, il lettore ignaro rimarrà senza dubbio sconcertato, apprendendo i fatti, le ansie ed il pessimismo che si diffondevano nell’animo e nel cuore degli allievi come il serpeggiare di una malattia. Tutto ciò si protrasse fino all’ottobre del 1950, allorquando l’orfanotrofio vide assurgere a vita completamente nuova grazie all’opera encomiabile svolta del commendatore e benefattore Alfonso Menna, nominato commissario prefettizio del collegio, che divenne luogo di visite soventi da parte di molti politici importanti, finanche l’allora Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi. In poco tempo, l’antico Serraglio divenne un istituto di prim’ordine nella cura e nella formazione degli allievi, che, arrivati alla maggiore età, trovarono modo e spazio per inserirsi nella società civile. Il libro (110 pagine corredate da oltre 50 foto) rappresenta il diario di uno dei tantissimi ex allievi, Matteo Galdi, scritto in modo semplice e veritiero che fa sorgere, certamente, un sentimento di profonda commozione nell’animo del lettore. Alla manifestazione, presentata dal giornalista Peppe Iannicelli, sono intervenuti l’Assessore alle Politiche Sociali del Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Comune di Salerno, Ermanno Guerra; l’autore della postfazione del libro, Gerardo Marotta; l’editore Orazio Boccia (che ha editato il volume contribuendo alla poesia evocativa anche con un suo scritto) e, oltre all’autore, il noto scrittore salernitano Antonio De Roberto, insignito del prestigioso premio “Totò” per la narrativa nel 2008. Momenti di grossa commozione hanno coinvolto tutta la platea quando i ricordi sono tornati alla luce come in un film in bianco e nero. In sala erano presenti anche tanti musicisti di caratura nazionale, formatisi nella storica scuola di musica dell’Umberto I di Salerno, che ospita, oggi, in una logica di continuità di pensiero, il Conservatorio “Martucci”. Matteo Galdi, penna attenta e sopraffina, ha pubblicato in passato anche i seguenti volumi: “Le Stelle di Sarajevo” (2002); “Giungano - I Sindaci del Rinnovamento” (2003, E. Apicella Editore); “La Fantastica Storia del Calcio Agropolese” (2005, E. Apicella Editore). 57
58
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
59
Dimissioni a sorpresa del vice Sindaco, Giuseppe Orlotti
Palumbo: “Solo una pedina persa” Con un’istanza a sorpresa, data-
ta 23 gennaio 2009, si è dimesso il vice Sindaco ed Assessore all’Ambiente ed Ecologia, Giuseppe Orlotti (nella foto), esponente di Forza Italia, che ha creato, così, un’improvvisa crepa in seno all’Amministrazione comunale di Giungano retta dal Sindaco, Francesco Palumbo Palumbo. Una mossa inaspettata, che costringerà il primo cittadino giunganese ad effettuare una ricucitura per arrivare senza ulteriori scossoni alle prossime elezioni comunali del 6-7 giugno 2009. La notizia si è diffusa subito tra i cittadini, che, incuriositi, hanno cercato di capire i motivi dell’improvvisa decisione, un fulmine a ciel sereno che ha destato stupore nel quieto borgo cilentano. Le supposizioni sono tante, ma la diplomazia della politica impone discrezionalità attorno alla vicenda. Abbiamo così avvicinato il Sindaco chiedendo informazioni su come sia sorta la differenza di pareri sulla governabilità del palazzo municipale, che per oltre quattro anni ha lavorato, perlomeno da quello che si sa, di comune intesa. “La rinuncia formale alla carica di Assessore del signor Orlotti - afferma Palumbo - è giunta in un momento inaspettato, ma non mi meraviglia più di tanto. La missiva fa riferimento a delusioni sorte per mancanza di dialogo e su scelte diverse in merito alla pianificazione e, guarda caso, ciò accade proprio a pochi mesi dal termine del mio mandato”. 60
Su come risistemare la situazione, il primo cittadino giunganese ha le idee ben chiare: “Abbiamo perso semplicemente una pedina della scacchiera, ma la macchina amministrativa prosegue con normalità il suo cammino avendo già provveduto alla nomina di un nuovo Assessore al ramo, nella persona del consigliere Angelo Quaglia. Mi sono sempre prodi-
gato per tenere uniti la Giunta ed il Consiglio comunale, perciò non so proprio cos’altro dovrei fare nei confronti di chi, senza preavviso, decide di fare le proprie scelte”. Allo stesso tempo, abbiamo interpellato anche il diretto interessato, Giuseppe Orlotti, il quale, senza sbilanciarsi, si è limitato a dire: “Mi ritengo una persona ragionevole e molto aperta ad ogni sorta di discussione, però non mi va di sottostare a decisioni che, col passare del tempo, stanno perdendo quel dialogo di vero confronto sulle scelte programmatiche. Anche il tollerare ha sempre un limite nel tempo. Le mie dimissioni sono irrevocabili, ma resto ancora a far parte del Consiglio comunale per continuare a dare il mio contributo a beneficio della collettività fino alla prossima tornata elettorale, poi deciderò”. Sentite entrambe le parti in causa viene, almeno per il momento, scongiurato ogni agire inopportuno tale da arrecare una penalizzante frammentazione del consesso civico di Giungano.
La Rosa Spunta l’alba per la rosa, si rivede e si riposa. La rugiada l’ha innaffiata, è cresciuta profumata. Il buon Dio l’ha creata ed a voi donne l’ha donata. Con fraterna somiglianza riempitevene una stanza. È un dono del buon Dio, accoglila, l’accolgo anch’io, e per la donna mia... rose anch’io. Poesia di Benvenuto Palma - Giungano (Sa) Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
a cura di
Matteo Galdi
Corrispondente da Giungano
Giungano tra i comuni più ricicloni della Provincia
Differenziata oltre il 50% Con l’incremento della popola-
zione nei centri urbani e l’aumento dei consumi, il problema dello smaltimento dei rifiuti domestici è divenuto un fattore di primaria importanza nell’organizzazione di vita degli abitanti di una città. I rifiuti di ogni specie depositati lungo le strade, oltre a recare un impatto ambientale squallido e l’emissione di cattivi odori, sono la causa principale di malattie infettive. Quindi, normalizzare il ritiro della spazzatura dalle vie è un servizio pubblico che richiede grande impegno da parte delle civiche amministrazioni, e sarebbe, ovunque, oltremodo agevole se ci fosse una maggiore volontà del cittadino ad effettuare con scrupolosità la raccolta differenziata. Infatti, tale stra-
tegia consente anche il riciclo di molti materiali che rappresentano una risorsa importante per l’economia del Paese e del sistema industriale. In base al d.lgs. n. 4/ 2008, la differenziata deve stabilizzarsi sulla percentuale del 45% per l’anno di riferimento 2008 ed il 65% entro il 2012. Per i comuni che non riescono a centrare gli obiettivi fissati dall’Unione Europea, anche per poter abbassare il fenomeno dell’effetto serra, verrà applicata un’addizionale del 20% sui tributi di conferimento per inadempienze. Tutto ciò ricade nell’interesse generale, soprattutto dei cittadini, che beneficeranno di una riduzione sulla tassa sui rifiuti. In termini di nettezza urbana, il Comune di Giungano è tra quelli
meglio classificati nel recente dossier della Provincia di Salerno, in quanto il problema, senza mai emergenze, è stato affrontato seriamente, a priori, fin dal lontano 2004 con l’istituzione del servizio di raccolta differenziata porta a porta, eliminando i cassonetti dalle strade. Dall’esame di merito formulato dall’Osservatorio sui Rifiuti della Campania, come rendicontato dal consigliere Giuseppe Orlotti (ex Assessore all’Ecologia), il Comune di Giungano è riuscito a superare la soglia prevista dalla normativa vigente sulla differenziata raggiungendo, nel decorso anno, addirittura la quota del 50%. Un lavoro serio e meticoloso quello dell’Assessorato all’Ambiente ed Ecologia di Giungano, che ha fruttato all’Amministrazione comunale locale, alcuni mesi fa, il congruo premio di tre milioni di euro elargito da parte della Regione Campania.
Pro Loco: il presidente Pesce illustra gli eventi di punta I l signor Enrico Pesce (nella foto), presidente della Pro Loco di Giungano, è diventato in poco tempo un punto di riferimento per tutti i cittadini. Sposato con la signora Paola Guariglia, dalla quale ha avuto una bellissima bambina di nome Rosita, si è insediato al vertice dell’ente giunganese nel maggio del 2006. Quali sono i principali appuntamenti sul territorio curati dalla Pro Loco? “Gli eventi organizzati in questi anni sono i seguenti: Premio Internazionale di Poesia ‘Alfredo Di Marco’; Concorso Poeti e Scrittori in erba; Sagra dei piatti
tipici locali; Natale sotto l’Albero; Tombolata di beneficenza; Giochi rionali della gioventù; Carnevale giunganese. Inoltre, abbiamo adottato a distanza un bimbo extracomunitario e doAnno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
nato un computer alla scuola elementare ‘Stromilli’ di Giungano”. Ci parli dei progetti futuri. “Organizzare le annuali edizioni di tutte le manifestazioni elencare in precedenza sarebbe un ottimo risultato”. Il Comune è vicino alle vostre iniziative? “L’Amministrazione comunale è sempre molto sensibile, in particolare il Sindaco, Francesco Palumbo, che non lesina contributi per garantire la perfetta riuscita di ogni evento, così come l’Assessore Franco Russomando, sempre al nostro fianco”. F.U.Danielli 61
62
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
63
64
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Sviluppo e progresso a Capaccio Paestum tra ‘800 e ‘900
a cura di
Paolo Paolino
La piana di Paestum: il regime fondiario dal feudo al latifondo
- Parte VIII -
(segue dal numero precedente)
A
questi fenomeni di grande gravità, che mettevano a rischio la sopravvivenza stessa delle giovani aziende agricole formatesi fondiaria, non con la Riforma fondiaria corrispose una adeguata politica regionale mirata a promuovere iniziative agroindustriali per la trasformazione, commercializzazione e valorizzazione delle produzioni agricole locali. Tuttora, la Piana di Paestum è priva di attività agroindustriali capaci di assicurare la trasformazione delle produzioni agricole locali, ad eccezione di alcuni caseifici per la lavorazione del latte di bufala, il cui merito va ascritto esclusivamente agli impegni di avveduti agricoltori locali. In questo contesto di grande difficoltà, si richiede altresì una forte azione politica da parte del Governo nazionale, regionale e da parte delle rappresentanze organizzate delle imprese agricole, per la soluzione dei problemi che interessano il progressivo processo di parcellizzazione della proprietà fondiaria, che finirà con l’inficiare alla base stessa la funzione produttiva e sociale della terra. Non devono essere ulteriormente trascurati i problemi che interessano il regime fondiario. Così come negli anni ‘50 si pose il problema in termini produttivi e sociali della redistribuzione della terra, poi parzialmente risolto con le leggi di riforma fondiaria, oggi si pone,
al contrario, in termini generali, il problema di evitare, con una idonea legislazione, ogni ulteriore polverizzazione fondiaria, che porterebbe ineluttabilmente la maggioranza delle aziende agricole, comprese quelle dell’ex Riforma, fuori dalle dimensioni minime colturali e quindi fuori dalla competitività necessaria per garantirsi la sopravvivenza nel contesto dell’economia di mercato. La fondazione ABC e l’on. Avolio possono dare un grande contributo in questa direzione ed in particolare per sollecitare una nuova legislazione di riordino e di ricomposizione fondiaria. L’odierna iniziativa ne testimonia un primo importante impegno. Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Valutazioni politiche Le valutazioni sui risultati concreti conseguiti a seguito delle lotte per la terra che riuscirono a strappare al Governo la riforma stralcio sono, come abbiamo prima esaminato, tutte positive. Le questioni di natura politica che interessarono talune scelte da parte dei partiti della sinistra impongono, ancora oggi, serie riflessioni. In primo luogo, appaiono ancora oggi ingiustificati i ritardi della sinistra, di oltre un decennio, per creare un’associazione autonoma dei coltivatori. La nostra Alleanza dei Contadini venne costituita solo nel maggio 1955. (continua ne nell prossimo numero) 65
66
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
67
CARTOLINE DAL CILENTO
Laurino
di Domenico Volpe
Laurino è un caratteristico
borgo cilentano che, dall’alto di una collina a 531 metri s.l.m., domina l’intero paesaggio circostante. L’epoca della fondazione risale probabilmente al III secolo a.C. (278 a.C.). Infatti il suo passato è stato più glorioso del presente, se si riflette sul fatto che, nel sec. XII, la popolazione superava di gran lunga i 20mila abitanti, distribuiti sul capoluogo ed altre 5 frazioni da cui si sono poi sviluppati i paesi circostanti. Oggi, a causa dell’emigrazione, a stento ne conta 1.900. Trae il suo nome, molto probabilmente, dal fatto che nella vegetazione circostante è molto diffuso l’alloro: di conseguenza deriva dal latino (Laurus, Laurinus), Laurino. Ai piedi della collina scorre il fiume Calore Lucano, proveniente da una sorgente sul Monte Cervati, ricco di fauna molto particolare: basti pensare ad esempio alla presenza della lontra. Nel corso dei secoli, le antiche popolazioni hanno lasciato pregevoli testimonianze del loro passaggio, come ci ricordano i due stupendi ponti medievali a schiena d’asino, le rovine del castello Longobardo, gli affreschi e varie opere scolpi-
68
te in legno della Collegiata di Santa Maria Maggiore. Ricco di vegetazione e natura incontaminata, Laurino era conosciuta in passato come “La Perla del Calore”. Dal 1859 al 1927, è stato capoluogo dell’omonimo mandamento appartenente al Circondario di Vallo della Lucania. LE ORIGINI E LE PRIME NOTIZIE La raffigurazione, nello stemma municipale, di una pianta di alloro radicata sulla cima di una collina con ai due lati due leoni rampanti, indica le origini antichissime di Laurino, risalenti ai Sanniti Pentri in epoca pre-cristiana, che edificarono Laurino superiore ed inferiore (Piagge o Piaggine soprano e sottano), la Grancia di Fogna, Zadalampe e Santa Maria di Vito. L’epoca della fondazione è alquanto incerta, ma da quello che si sa sui Sanniti Pentri, avvenne probabilmente nel III secolo a.C. (278 a.C.) nell’epoca geologica Terziaria. Grazie alla sua posizione dominante sull’alta valle del Calore, alle pendici del Monte Cavallo, Laurino fu considerato da sempre un borgo fortezza, tanto
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
da subire, dopo la dominazione romana, la conquista e l’influenza dei barbari e dei popoli confinanti. Laurino, fin dalle origini, seguì le sorti di Roma, tanto nell’epoca repubblicana quanto in quella imperiale, e provò le vicissitudini dei vari popoli barbari che invasero la penisola. Con l’invasione dei barbari si introdusse nella società l’istituzione della feudalità. In seguito, fu resa fortezza ma di quegli anni restano pochi segnali, come resti di mura e torri; subì poi nel corso dei secoli varie trasformazioni, essendo stata terra di conquista da parte dei barbari prima e dei
popoli vicini poi. Distrutta da Federico II, per essersi schierato con la fazione guelfa, affiancandosi ai Sanseverino, Laurino passò proprio a quest’ultima famiglia, nel 1273. Fu difeso da re Carlo, nel 1296, che vi inviò uomini armati e, per ripagare i laurinesi della fedeltà, li esonerò dal pagamento delle tasse per 10 anni. Ritenuti ribelli e facenti parte della congiura dei baroni, i Sanseverino (Guglielmo, conte di Capaccio) furono spossessati della baronia, salvo essere reintegrati nei loro beni, nel 1496, da Federico d’Aragona e da Ferdinando il Cattolico, nel 1506. Ma risorse dalle rovine ritornando a nuovo splendore nel XVI secolo, quando fu riconosciuta Civitas Laurini con piena autonomia giuridico-amministrativa. Fu proprio in quel periodo che si arricchì di numerose chiese, monasteri, cenobi, edifici pub-
blici, molti dei quali ora trasformati. Conquistò, allora, un tale grado di civiltà da permettersi il predominio sulle numerose popolazioni dell’alta Valle del Calore. La piazza principale, per la sola presenza del “seggio” o foro, rammenta l’epoca gloriosa dei comuni. Durante questo periodo, raggiunsero Laurino molti artisti, letterati, giureconsulti; fu paese di artigiani di gran pregio e di illuminati cultori della terra. Nel corso dei secoli, gli abitanti di Laurino hanno sempre palesato grande senso civico e solidarietà, come dimostrano le opere di beneficenza e le costruzioni di alcune opere pubbliche come nosocomi ed orfanotrofi. Dopo alcuni anni di alterne vicende, Laurino fu dominata da vari duchi, dai Monteforte e i Sanseverino, ai Carafa e agli Spinelli. L’ultimo rappresentante fu il duca Giuseppe, che la goAnno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
vernò fino al 1806, anno in cui passò ai Borboni di Napoli. Anche Laurino fu coinvolta nella rivoluzione partenopea e nei moti cilentani, dove perse alcuni suoi figli. Dopo l’avvento dei francesi, fu capoluogo di mandamento con il privilegio della presenza in loco di uffici giudiziari e finanziari che, purtroppo, sono stati man mano soppressi per una legge dello Stato; all’epoca, la vecchia scuola di avviamento, unica nella zona, rappresentava un vanto per Laurino. Dal Dopoguerra ai giorni nostri, anche Laurino ha vissuto gli eventi socio-economicoculturali che hanno caratterizzato la maggior parte dei paesi del Mezzogiorno, tra tutti il decremento demografico. (Foto e reportage a cura di Domenico Volpe, www.fotovolpe.it) 69
70
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
71
Il
Centro per l’Impiego di Vallo della Lucania informa che, da una selezione nelle Gazzette Ufficiali, sono pubblicati, tra l’altro, anche i seguenti concorsi e selezioni: 50 posti per allievi ufficiali nel ruolo normale del 1° anno - 109° corso presso l’Accademia della Guardia di Finanza, anno accademico 2009/2010, scadenza 9 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 10 del 06.02.2009). 10 posti per allievi ufficiali nel ruolo aeronavale del 1° anno - 8° corso aeronavale dell’Accademia della Guardia di Finanza - anno accad. 2009/2010, presso il Comando Generale della Guardia di Finanza, scad. 19 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 13 del 17.02.2009). 2 posti presso l’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Roma, scadenza 19 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 13 del 17.02.2009), così suddivisi: - 1 posto con profilo tecnologo di III livello, per l’area scientifica “Sviluppo di nuove tecnologie per osservazioni dallo spazio”; - 1 posto con profilo tecnologo di III livello, per l’area scientifica “Sole e sistema solare - Origine ed evoluzione dei pianeti, satelliti e corpi minori”. 2 posti a tempo determinato per personale laureato, presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche-Istituto di Metodologie per l’analisi Ambientale, scad,9 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 10 del 06.02.2009). 1 posto di istruttore direttivo tecnico, cat.D1, presso il Comu72
ne di Monte Argentario, scadenza 10 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 10 del 06.02.2009). 1 posto di collaboratore professionale, cat. B3, presso il Comune di Porto Azzurro, scadenza 9 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 10 del 06.02.2009). 1 posto di agente di polizia municipale, cat.C1, presso il Comune di San Lorenzello, scadenza 9 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 10 del 06.02.2009). 2 posti presso il Comune di Firenze, scadenza 12 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 11 del 10.02.2009), così distinti: - 1 posto di curatore civici musei e chiese, cat. D3; - 1 posto di istruttore direttivo bibliotecario, cat. D1. 1 posto di autista/scuolabus, cat.B3, presso il Comune di Numana, scad. 12 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 11 del 10.02.2009). 4 posti di vigile urbano motociclista, cat. C1, presso il Comune di San Giuseppe Vesuviano, scadenza 12 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 11 del 10.02.2009). 6 posti di istruttore amministrativo, categoria C1, presso la Regione Liguria, scadenza 12 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 11 del 10.02.2009). 1 posto di dirigente comandante Polizia municipale, riapertura termini, presso il Comune di Acerra, scadenza 19 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 13 del 17.02.2009). Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
1 posto di autista, cat.B1, riservato interamente alle categorie protette disabili di cui alla legge n.68/99, presso il Comune di Ariano Irpino, scadenza 19 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 13 del 17.02.2009). 1 posto di istruttore direttivo tecnico con procedura di mobilità esterna, presso il Comune di Monforte San Giorgio, scadenza 19 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 13 del 17.02.2009). 1 posto di istruttore direttivo tecnico (architetti o ingegneri), cat. D1 - Servizio urbanistica, presso il Comune di Monte Argentario, scadenza 10 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 13 del 17.02.2009). 4 posti di agente di polizia municipale, cat. C1, presso il Comune di Pavullo nel Frignano in forma associata con i Comuni di Lama Mocogno, Polinago e Serramazzoni, scadenza19 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 13 del 17.02.2009). 12 posti di agente di polizia municipale, cat. C1, presso i Comuni di Pisa e Collesalvetti, scadenza 19 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 13 del 17.02.2009). 2 posti di istruttore tecnico-cat. C, di cui uno con riserva d. lgsl. 215/2001, presso la Provincia di Cremona, scadenza 11 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 13 del 17.02.2009). Diversi posti di varie qualifiche presso l’ Istituto Autonomo per le Case Popolari della Provincia di Foggia, scadenza 19 marzo
2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 13 del 17.02.2009). 7 posti presso l’Azienda Sanitaria provinciale di Catanzaro, scadenza 12 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 11 del 10.02.2009), così distinti: - 5 posti di dirigente farmacista; - 1 posto di ortottista, cat. D1; - 1 posto di tecnico sanitario di radiologia medica, cat.D1. 2 posti di operatore socio sanitario, cat. BS, presso l’Azienda Sanitaria Locale di Reggio Emilia, scadenza 12 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 11 del 10.02.2009). 2 posti l’azienda per i servizi sanitari n. 5 “Bassa Friulana”, scadenza 12 Marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 11 del 10.02.2009), così distinti: - 1 posto di dirigente farmacista; - 1 posto di tecnico delle prevenzione nei luoghi di lavoro. 3 posti di dirigente amministrativo, cat.D1, presso l’Ente per i Servizi Tecnico Amministrativi di Area Vasta Nord Ovest Regione Toscana, scadenza 16 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 12 del 13.02.2009).
1 posto di ingegnere biomedico, cat.D1, presso l’Azienda unità sanitaria locale di Reggio Emilia, scadenza 16 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 12 del 13.02.2009). 10 posti di infermiere professionale, cat. D1, presso l’Azienda sanitaria locale TO2 di Torino, scadenza 16 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 12 del 13.02.2009). 2 posti di assistente sanitario, categoria D1, presso l’ U.S.L. n. 4 di Terni, scadenza 16 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 12 del 13.02.2009). 6 posti di dirigente amministrativo, presso l’ASL n. 1 di Avezzano-Sulmona, scadenza 19 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 13 del 17.02.2009). 16 posti di collaboratore professionale sanitario, cat. D, presso l'Azienda Sanitaria Locale AL di Novi Ligure, scadenza 19 Marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 13 del 17.02.2009). 11 posti di collaboratore amministrativo professionale, presso l’ASL di Cagliari, scadenza 19 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 13 del 17.02.2009).
3 posti di assistente sociale, categoria D1, presso l’Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani V.E. II, scadenza 16 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 12 del 13.02.2009).
2 posti di operatore tecnico specializzato-autista autoambulanza, cat.BS, presso l’USL n. 1 di Città di Castello, scadenza 19 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 13 del 17.02.2009).
2 posti di avvocato, presso l’ASP di Reggio Calabria, scadenza 16 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 12 del 13.02.2009).
1 Borsa di studio per laureati, presso l’Istituto Superiore di Sanità, scadenza 12 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 11 del 10.02.2009). Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
1 Borsa di studio per diplomati, presso il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura - Centro di Ricerca per la Viticoltura, scadenza 12 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 11 del 10.02.2009). 1 Borsa di studio per laureati, presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto di Genetica Vegetale Sez. Portici, scadenza 25 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 12 del 13.02.2009). 1 Borsa di studio per laureati bandita dal CRA-FLC Centro di ricerca per le produzioni foraggere e lattiero-casearie di Lodi, scadenza 16 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 12 del 13.02.2009). 3 Borse di studio presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, scadenza 19 marzo 2009 (V. G.U. 4^ S.S. n. 13 del 17.02.2009), così suddivisi: - 2 borse di studio per laureati per ricerche nel campo delle scienze fisiche presso il Centro di ricerca e sviluppo NNL - National Nanotechnology Laboratory, unità operativa CNR-INFM di Lecce; - 1 borsa di studio per laureati presso il Laboratorio regionale Luxor Laboratory for Ultraviolet and XRay Optical Research - Unità operativa CNR-INFM di Padova. Per i concorsi riferiti alla: - cat cat.. B1, generalmente è richiesto il titolo di studio di Scuola Media Inferiore; - cat cat.. B3 e/o C1, è richiesto il titolo di studio di Scuola Media Superiore; - cat cat.. D1 e/o D3 è richiesta la laurea. 73
74
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
a cura di
Enza Maffia Responsabile Centro SoleLuna
L’attività del Centro Diurno di Pazzano Dopo anni di duro lavoro, ini-
ziati nel 2002, il Comune di Capaccio Paestum può vantare finalmente una realtà di servizi sociali realizzati dall’Amministrazione Marino: il Pua, l’Informagiovani, lo Sportello immigrati, il centro SoleLuna in località Pazzano. Il merito di questa rete va al Vice Sindaco ed Assessore alle Politiche Sociali del comune capofila di Capaccio Paestum, Lorenzo Tarallo (nella foto) , che già al suo primo incarico ha portato alla luce una vasta situazione di disagio, rimasta ai margini delle istituzioni. Una dicotomia territoriale depauperata da esigenze irrisolte. Un elevato numero di persone diversamente abili, anziani che necessitano di assistenza domiciliare, famiglie con gravi problematiche. Un assessorato nuovo per il Comune di Capaccio Paestum, forse anche poco ambito. L’Assessore, uomo semplice, umile, sempre vicino al popolo, inizia la sua sfida. Incontra tutte le associazioni sociali sul territorio, si documenta, esamina le leggi. Imperscrutabile, riservato, quasi distaccato, lavora a come incidere sulla collettività e non sul singolo caso. Oggi, la realtà dei
servizi sociali attivati sul territorio è innegabile ed intoccabile. Ultima realtà attivata nel mese di novembre è il Centro Socio-Educativo Diurno “Sole Luna” in località Pazzano di Capaccio, riservato ai diversamente abili. La struttura ospita attualmente 15 ragazzi che non necessitano di assistenza sanitaria continuativa, residenti nei comuni dell’ambito S6. Il centro è aperto tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, in seguito sarà operativo anche di pomeriggio con servizio mensa. Abbiamo lavorato a lungo sulla programmazione, le direttive e gli obiettivi del Centro. Avendo un’utenza giovanile, abbiamo ritenuto opportuno creare dei percorsi di laboratori formativi.
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
I laboratori attivi sono: - Ceramica, coordinato da Antonella Di Lascio e Paola Russo; - Teatro, coordinato da Paola Greco; - Musica, coordinato da Silvana Tedesco. Individuare e potenziare le capacità dei ragazzi, incidere sui canali di comunicazione e socializzazione, per favorire l’integrazione e l’autonomia, che risultano fondamentali per “migliorare la qualità di vita”, di ragazzi socialmente emarginati da una società in cui l’apparire sovrasta l’essere. Questi bambini sono “nati due volte”, dice G.Pontiggia nell’omonimo libro “i bambini disabili nascono due volte: la prima li vede impreparati al mondo, la seconda è una rinascita affidata all’amore e all’intelligenza degli altri. Ma questa rinascita esige anche negli altri un cambiamento integrale nei confronti dell’handicap; un limite fisico o mentale che, direttamente o indirettamente, prima o poi, ci coinvolge tutti. In un’epoca dove si esalta la sfida fine a sé stessa come superamento del limite impone la sfida più importante, che è la consapevolezza e l’accettazione del limite”.
75
76
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Per informazioni: P.zza Santini, Capaccio Scalo (Sa) - Tel./fax 0828.723509
NEWS
a cura della dott.ssa
(Lun-Ven 9:00-13:00, Mar-Gio 15:00-19:00)
È stato presentato lo scorso 19 novembre, presso la Camera dei Deputati, il Rapporto Isfol edizione 2008. Il lavoro è stato illustrato dal Presidente dell’Istituto, Sergio Trevisanato, il quale, nel suo intervento ha messo in evidenza luci ed ombre del mondo del lavoro, della formazione e delle politiche sociali tracciando un quadro degli eventi più significativi di questo ultimo anno. Dal quadro emerso dalla ricerca, si evince l’importanza crescente che la formazione riveste in alcuni ambiti della vita lavorativa. Il tema del capitale umano è ormai entrato stabilmente nel dibattito politico europeo e internazionale ponendo la formazione come uno dei principali fattori di sviluppo economico e sociale. In tale quadro, l’apprendimento sul posto di lavoro è diventata una priorità politica dell’Unione europea, in quanto rappresenta una delle dimen-
sioni fondamentali della formazione nell’arco della vita. L’apprendimento permanente viene, infatti, definito, negli orientamenti comunitari, quale elemento chiave per lo sviluppo e la promozione di una manodopera qualificata, formata ed adattabile. La formazione continua rappresenta inoltre un fattore di anticipazione del cambiamento. In periodi di crisi economica, come quello attualmente in corso, diventa fondamentale utilizzare la leva formativa in un’ottica di medio-lungo periodo, per salvaguardare il capitale umano presente nel sistema produttivo e avviare un nuovo corso di sviluppo, assicurando nel contempo la competitività delle imprese e l’occupabilità delle persone. I risultati della ricerca mettono in evidenza le principali caratteristiche assunte dal fenomeno, nella loro distribuzione per settore di attività econo-
(Mar-Gio 15:00-19:00)
I l “Progetto Informagiovani” per l’anno 2009 ha previsto un’importante attività di monitoraggio territoriale sul mondo giovanile. Esso rappresenterà, per noi e per la Regione Campania, un prezioso strumento di conoscenza e di lavoro che ci consentirà di prevedere ed attuare, in modo più puntuale, le future attività. Il progetto sarà così organizzato: FASE 1 Raccolta dei dati demografici divisi per fasce di età (14/18 anni, 19/25 anni, 26/32 anni) riguardanti le fa-
mica e per dimensione d’impresa, che possono contribuire a spiegare tali ritardi. Nel campo delle Politiche Sociali, l’importanza della formazione continua è stata sempre posta al centro dell’attenzione del tavolo di lavoro dell’Ambito Territoriale S6. Gli operatori sociali hanno avuto accesso nel corso degli anni a formazione specifica volta ad accrescere le competenze, ad arricchire il bagaglio della formazione e infine, ma non per ultimo, a stabilire un livello di confronto professionale reciproco, volto alla condivisione e alla diffusione di competenze e metodologie di intervento comune a tutto il territorio dell’Ambito Territoriale S6. La condivisione delle metodologie operative, la partecipazione alle scelte e la valutazione dei risultati, sono stati e sono il “filo conduttore” degli interventi fin qui proposti e realizzati per tutti gli operatori.
a cura di Elena Tolomeo e Sissi Avino
sce di utenza del punto Informagiovani. Censimento dei soggetti operanti a favore dei giovani (scuole, parrocchie, associazioni, servizi sociali e altri soggetti istituzionali) che ci aiuteranno nell’approccio ai giovani. FASE 2 Somministrazione di un questionario, attraverso il coinvolgimento dei soggetti operanti a favore dei giovani. Raccolta delle schede opportunamente compilate con conseguente invio al centro di raccolta e di elaborazione presso il Centro Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Annalisa Del Verme
Informagiovani del Distretto di appartenenza. Attraverso questo progetto, i punti Informagiovani s’impegneranno ad avvicinare i giovani ad un ufficio pubblico, ad informarli di tutti i servizi a loro disposizione ed a renderli partecipi delle iniziative attuate nel loro comune di appartenenza. Noi del punto Informagiovani di Capaccio Scalo Vi ricordiamo che potete venire nel nostro ufficio per avere informazioni su lavoro, vita sociale, tempo libero e corsi di formazione. Info: 0828.723509 77
78
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
a cura di
Mario Taddeo Capaccese in Argentina
Sprechi in Patria e sacrifici all’Estero? Con questa nota intendo sintetizzare i ragionevoli lamenti espressi, in questi momenti, dagli umili organi d’informazione dell’Associazionismo in Argentina. Indubbiamente, la crisi economica sta colpendo e colpirà tutti i Paesi, indistintamente. Da tutte le parti si prendono misure urgenti, ed il Governo italiano prende le proprie nella Finanziaria 2009. Le quali sono, in fondo, misure fiscali, di contenimento della spesa pubblica, con tagli in tutti i ministeri e su tutti i capitoli, tra cui (e molto pesantemente) sui fondi destinati agli italiani residenti all’Estero. È evidente, però, che i 4 milioni di cittadini italiani ed i 60 milioni di oriundi sparsi per tutto il mondo, contano poco al momento di risanare le cose, e si taglia dove... è più facile. La Direzione Generale Italiani all’Estero e quella delle Politiche Migratorie del MAE sono state investite da un taglio complessivo di 50 milioni di euro. In particolare, il cap. 3153, relativo ai contributi agli enti gestori per i corsi di lingua italiana nel mondo, che passa da 34 a 14,5 milioni di euro. Il contributo per l’assistenza diretta ai connazionali indigenti (cap.3121), passa da 28,5 a 10,7 milioni euro. Il capitolo per l’assistenza indiretta (cap. 3105), passa da 2 milioni e 274 mila a 1 milione di euro; quello per le attività culturali, gestito dalla rete diplomatico-consolare, passa da 3 milioni e 450 mila a 996 mila euro. Il contributo al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, passa da 2 ad 1,5 milioni di euro, mentre per i Comitati circoscrizionali di base (Com.it.Es.) il contributo passa da 3 a 2,5 milioni di euro. Il capitolo 3106 per le Riunioni dei Comitati dei Presidenti dei Com.it.Es.
subisce un taglio di 56 mila euro e passa da 226 a 170 mila euro. La Direzione Generale per la promozione e cooperazione culturale, subisce una riduzione complessiva di 92mila euro. Sui tre filoni di spesa del Ministero (la propria struttura, Cooperazione allo Sviluppo e gli italiani all’Estero), si è deciso di non toccare la struttura, ma di tagliare pesantemente negli altri due casi, ovvero si è colpito il modo con cui l’Italia si presenta nel mondo. Certamente questo è più facile che decurtare i costi della politica... Gli autori di “La Casta” e “La Deriva” si sono riferiti (fonte Corriere della Sera del 12 novembre 2008) a come i palazzi del potere hanno persino aumentato le spese di sprechi e privilegi. Quando si penalizzano gli italiani nel mondo, si colpisce un patrimonio dell’Italia. Italiani che hanno risposto alla patria con generosità, che hanno inviato rimesse all’Italia ed ancora continuano a farlo; che hanno un ruolo strategico nel quadro dell’internazionalizzazione del nostro sistema Paese; che rappresentano un’opportunità d’investimento in questo periodo di crisi mondiale, dove le piccole e medie imprese italiane possono andare all’Estero, dove ci sono possibilità di investire e di esportare con il contributo delle comunità italiane sparse per il mondo che acquistano e promuovono i prodotti italiani. Le nostre comunità nel mondo sono cambiate radicalmente, non sono più quelle di 50 anni fa, giacché sono importanti espressioni delle società in cui si sono inseriti, portando ricchezza, sviluppo, cultura ed economia. Un chiaro esempio lo costituisce il flusso del turismo di ritorno verso l’Italia, che Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
non è dell’ordine dei 40 milioni decurtati ai fondi destinati per le politiche agli italiani all’estero, ma di miliardi di euro che fluiscono verso il nostro Paese. Allora, il Governo dovrebbe capire l’esigenza di progettare una politica per gli italiani all’Estero, per cui si è battuto e si batte l’associazionismo organizzato. L’Associazionismo tiene una lunga storia, che parte da quando non esisteva l’unitá d’Italia. Con il sacrificio volontario sono riusciti a creare migliori condizioni di vita per i connazionali ed a mantenere il legame, a diffondere la lingua e la cultura, persino quando lo Stato italiano non era in grado di contribuire. Perciò si è battuto per ottenere una rappresentanza politica impegnata a sensibilizzare l’opinione pubblica italiana. Nella precedente Legislatura, il rappresentante dell’Associazionismo al Senato riuscì ad ottenere attenzione verso le nostre comunità, soprattutto quelle dell’America meridionale. Ed arrivarono i finanziamenti. Purtroppo poi, la caduta prematura della Legislatura non ha consentito di approvare il ddl per permettere alle donne italiane di trasmettere la cittadinanza anche ai figli nati prima del 1948, o concretare gli altri obiettivi su cui si stava lavorando: l’assunzione di 500 impiegati per alleviare le code ai consolati; la riapertura dei termini per il riacquisto della cittadinanza persa per naturalizzazione; infine, il contributo di solidarietà per gli anziani nati in Italia e colpiti dalle crisi economiche dei Paesi latinoamericani. In questi momenti, di fronte a tali gravi tagli, ci chiediamo come hanno reagito gli eletti all’Estero... 79
80
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
a cura di
Francesca De Stefano Dottoressa in Scienze del Turismo (IULM Milano)
Milanodabere, uno stile di vita Milano è una stimolante terraz-
za che affaccia sull’Europa, imponendosi come metropoli molto dinamica, ricca di impulsi e stimoli di ogni genere. In questo scenario ricco denso di voglia di vivere e di confrontarsi, nasce la “Milano da bere” bere”, un’espressione giornalistica che definisce alcuni ambienti della città nel corso degli anni ‘80, in cui il capoluogo lombardo era un centro di potere governato dai socialisti del periodo craxiano e attraversato da benessere diffuso, fashion e rampantismo. La definizione è tratta da un celebre slogan pubblicitario dell’Amaro Ramazzotti del 1987, ideato da Marco Mignani Mignani, ed ha assunto un significato fortemente negativo allo scoppio delle vicende di Tangentopoli nei primi anni ’90. Ma, a 10anni di distanza, sempre più fortemente rivalutato. Oggi la Milano da bere è un momento di ritrovo, aggregazione e socializzazione nella cultura milanese, ma soprattutto un evento unico che solo Milano organizza nel mondo. Sto parlando del famoso aperitivo milanese, milanese un aperitivo vi assicuro con la A maiuscola. Si tratta di un vero e proprio rito per la vita milanese, uno status symbol per colleghi e amici dopo l’orario di lavoro. Nei diversi locali del capoluogo lombardo vengono offerti cocktail alcolici e analcolici,
stuzzichini, piatti caldi e freddi, dolci e salati, ma anche tanta frutta. Un aperitivo ricco e sostanzioso che può essere paragonato ad una piccola cena, in quanto la frenetica vita della metropoli lombarda molto spesso non ti concede neanche il tempo di cucinare. A Milano ci sono diversi locali che fanno un ottimo aperitivo. Tra i più gettonati quello del Just Cavalli valli, location prestigiosa creata dall’eclettico Roberto Cavalli sita tra le querce secolari del Parco Sempione. Altro aperitivo da non perdere è quello del Gioia 69 69, diventato un cult per raffinatezza e frequentazione, riservato ad un pubblico di età compresa tra i 25 e 35 anni in abbigliamento curato. In una delle vie più prestigiose di Como è possibiMilano, Corso Como, le invece gustare l’aperitivo al Loolapaloosa uno dei locali più divertenti del momento, un luogo di incontro ideale per ragazzi e ragazze di tutte le età alla ricerca del divertimento più sfrenato. Punto d’incontro fra mondi diversi, è il luogo ideale per gustare un ottimo
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
aperitivo e ballare tutta la notte. È possibile gustare ottimi aperitivi anche nel quartiere più antico di Milano, pervaso di storia, arte e cultura e oggi anche luogo di shopping esclusivo, di negozi particolari del fascino puro “milanese”, di bar, ristoranti e locali che non si dimenticano. Sto parlando della famosa Zona Brera Brera, quartiere antico e famoso di Milano, a un passo da tutte le bellezze milanesi quali: il Castello Sforzesco, il Teatro La Scala, il Duomo e tutti i più importanti teatri. Per poter ottenere maggiori informazioni sui numerosi locali della Milano da bere vi consiglio di visitare il sito www.milanodabere.it diventato punto di riferimento per conoscere tutti gli eventi dell’area milanese e, allo stesso tempo, una bussola di orientamento molto accreditata. All’interno del sito è possibile richiedere gratuitamente la Milanodabere C ard, che offre Card, numerose possibilità di partecipare ad eventi, serate, spettacoli, feste contando sempre su sconti e agevolazioni. Tra i partner che riconoscono sconti ai possessori della Milanodabere Card, ci sono anche nomi importanti legati all’entertainment milanese che sono destinati a crescere di volta in volta. Non mi resta che augurarvi buon divertimento nella metropoli più cool e affascinante d’Europa!
81
82
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
a cura di
Antonella Bavoso
Dottoressa in Scienze Politiche
Ortoterapia: curare le piante e... sé stessi “L’occuparsi della terra e delle
piante può conferire all’anima una liberazione e una quiete simili a quelle della meditazione”. Questa intuizione di Herman Hesse sta alla base di moderne cure antistress e per il miglioramento fisico e psicologico dell’uomo note come “ortoterapia”. Horticultural theraphy L’Horticultural theraphy, si basa sul presupposto che il semplice contatto, anche solo visivo, con la natura che abbiamo intorno abbassi il livello di stress delle persone, giovando a mente e corpo. Il primo a credere negli effetti benefici delle piante sulla psiche fu nel 1700 il padre della psichiatria umana: Benjamin Rush Rush. Lo scienziato, infatti, osservò come i suoi pazienti, dedicandosi al giardinaggio, riuscivano a superare alcuni tipi di handicap sui quali la medicina convenzionale non era riuscita ad ottenere apprezzabili risultati. Altre ricerche vennero pubblicate anche nel secolo successivo, ma è solo dalla seconda metà del 1900 che furono organizzati con criteri scientifici, programmi volti alla riabilitazione di persone afflitte da traumi fisici e psichici. Attualmente è l’American Horticultura Therapy Association che si occupa di promuovere a livello in-
ternazionale lo sviluppo di questa nuova scienza, con tutte le attività terapeutiche e riabilitative ad essa connesse. Stati Uniti, Canada, Australia, ed Inghilterra sono al momento i Paesi più sensibili alla nuova disciplina e si ha notizia addirittura di veri e propri paesaggi, giardini e aree verdi progettati con la collaborazione di architetti del settore. ortoteUna nuova figura, l’ortoterapista rapista, si occupa della progettazione dello spazio verde dove curare i pazienti. È lui a stabilire, ad esempio, le dimensioni ottimali e l’orientamento del parco, la scelta delle piante più adatte, nonché gli strumenti e gli arnesi più adeguati da offrire ai pazienti, in relazione al loro problema. Nella nostra Italia Italia, invece, si conoscono solo alcune timide iniziative, come quella della Scuola Agraria del Parco di Monza che dal 1992 utilizza tecniche di orticoltura e giardinaggio per la riabilitazione fisica e motoria di soggetti vittime di alcuni handicap o del disagio sociale. I pazienti che possono trarre benefici dall’ortoterapia, infatti, sono anziani, disabili, malati di mente, tossicodipendenti, detenuti e persino giovani disoccupati. Ma perché prendersi cura delle pian-
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
te aiuta a risolvere disturbi psichici e fisici così comuni? Numerosi studi hanno dimostrato che la sola vista di un paesaggio o una passeggiata tra la natura aiuta a sopportare meglio il dolore e addirittura stimola la ripresa dell’organismo in fase di convalescenza. Le piante consigliate in terapia sono in genere le piante da fiore e quelle aromatiche, perché stimolano rispettivamente la vista e l’olfatto. Gli esperti, inoltre, dicono che occuparsi di un giardino o di un orto favorisce il senso di responsabilità. Nei giardini terapeutici si trova o si ritrova la fiducia nelle proprie capacità di far vivere, crescere e curare un essere vivente. L’attività motoria, inoltre, aiuta a combattere l’isolamento e quella sensazione di inutilità che spesso si accompagna agli stati depressivi e al cosiddetto “mal di vivere”, mentre il lavoro di gruppo diventa un’occasione per socializzare. Anche chi è scettico sul valore scientifico di questi studi dovrà comunque riconoscere che prendersi cura delle piante non presenta controindicazioni né effetti collaterali. Al contrario, può solo aiutarci a riscoprire un sano rapporto con l’ambiente che ci circonda.
83
84
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
a cura di
Rosario Buccella Avvocato e Pubblico Ministero
Locazione “commerciale” e sua durata
Quando si parla di locazioni locazioni, il
pensiero corre immediatamente all’abitazione e, da un punto di vista giuridico, al contratto di locazione ad uso abitativo. Ed è ovvio che sia così. È una questione di priorità. Tuttavia, la necessità di avere una casa, o un “tetto”, come direbbero alcuni, non è l’unica necessità e non è svincolata da altre esigenze. I latini dicevano che pecunia non olet; i napoletani, tra sacro e profano, dicono che senza soldi non si cantano messe… In pratica, come pagare l’affitto senza un lavoro, senza un guadagno? Per tanti, la fonte di reddito deriva dall’esercizio di un’attività commerciale o artigianale o professionale… ma non tutti hanno la fortuna di possedere locali propri. E allora? Locazione. Locazione comunemente detta “commerciale” “commerciale”. Si tratta di una tipologia specifica di contratto, molto simile alla locazione abitativa, con qualche differenza. Innanzitutto, la durata. Que-
sta, infatti, non può essere inferiore a 6 anni se gli immobili sono adibiti ad attività commerciali, industriali ed artigianali oppure ad attività di interesse turistico (nei limiti della legge n. 326/ 68), nonché in caso di contratti relativi ad immobili adibiti all’esercizio abituale e professionale di qualsiasi attività di lavoro autonomo (in sostanza, i liberi professionisti). Nei casi in cui l’immobile sia, invece, adibito ad attività alberghiere o all’esercizio di attività teatrali, la durata della locazione non può essere inferiore a 9 anni. È comunque possibile stipulare un contratto per un periodo più breve qualora l’attività esercitata o da esercitare nell’immobile abbia, per sua natura, carattere transitorio. Quindi, al massimo 6 o 9 anni, potrebbe pensare il lettore avveduto. Invece, anche 12 o 18! Il contratto, infatti, si rinnova automaticamente laddove non venga comunicata disdetta all’altra parte almeno 12 mesi prima della scadenza (18 mesi per le attività alberghiere e per quelle teatrali). Tuttavia, il rinnovo può essere negato dal locatore, ma solo in determinati casi previsti dalla legge (es. demolire l’immobile per ricostruirlo) oppure se intende esercitare personalmente nell’immobile o farvi eser-
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
citare dal coniuge o da parenti entro il secondo grado in linea retta (es. nonno-nipote) la medesima attività del conduttore. Non può, viceversa, essere negata la c.d. indennità per la perdita dell’avviamento. Questa consiste nel diritto del conduttore a ricevere una somma di denaro da parte del locatore pari a 18 mensilità dell’ultimo canone corrisposto (cioè, 18 volte l’ultimo affitto) quando l’immobile sia adibito ad attività commerciali, industriali, artigianali o di interesse turistico (legge n. 326/68), mentre per le attività alberghiere l’indennità è pari a 21 mensilità. Addirittura, laddove nell’immobile si intenda esercitare la stessa attività o attività affini a quella esercitata dal conduttore uscente, quest’ultimo ha diritto ad una indennità doppia. Ciò, tuttavia, solo se la nuova attività abbia inizio entro un anno dalla cessazione della precedente. Attenzione! L’indennità non è dovuta qualora la cessazione del rapporto sia stata determinata da inadempimento, recesso o disdetta del locatore oppure da una delle procedure previste dalla c.d. legge fallimentare. Quindi, inadempimento… fallimento… non sarà che, tra sacro e profano, avevano ragione i latini e non sbagliano neanche i napoletani?
85
86
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
a cura di
Donatella Ferrara
Torna la Festa del Carciofo di Paestum Dopo un breve periodo di so-
sta, dovuto più che altro ad un momento di pausa e di riflessioAssociazione Eurosele è ne, l’Associazione pronta per il tradizionale appuntamento con la “Festa del carciofo” ciofo”, che inizia così il suo secondo decennio di svolgimento. Per il carciofo di Paestum Paestum, particolare ed impareggiabile prodotto di punta dell’agricoltura della Piana pestana, la manifestazione simboleggia un evento di notevole rilevanza, in quanto continua a rappresentare la produzione di carciofi a marchio IGP, avendo ormai da tempo ottenuto l’ambito riconoscimento del bollino blu blu. È certamente superfluo ricordare il suo ruolo predominante all’interno del comparto agricolo provinciale, l’importanza e la bontà del prodotto nonché le sue particolari e peculiari caratteristiche qualitative e doti salutistiche che pongono, senza ombra di dubbio, il Carciofo di Paestum fra il meglio della produzione nazionale, intorno al quale è andato sempre più crescendo l’interesse degli operatori, degli addetti e dei mercati di consumo, soprattutto in considerazione della sua enorme ricchezza di sali minerali, coadiuvanti nelle funzioni epatiche e renali, nonché nei di-
sturbi della circolazione e della digestione. La Festa si prefigge unicamente il fine di far conoscere sempre di più questo caratteristico prodotto della Piana del Sele e, in particolare, della pianura di Paestum, nella quale il carciofo ha ormai trovato l’habitat ideale e le condizioni privilegiate per poter esprimere tutto il proprio potenziale produttivo e di pregio, tanto da diventare un prodotto simbolo, un elemento ormai irrinunciabile nella gastronomia locale e non solo, rappresentando uno di quei componenti essenziali della Dieta Mediterranea Mediterranea, da più parti riconosciuta quale gastronomia tipica con marchio di salute e
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Studentessa in Giurisprudenza
benessere. Sono proprio queste considerazioni che hanno convinto i produttori locali e l’Associazione Eurosele a mantenere in vita ed intensificare la tradizionale Festa, proseguendo nell’azione svolta fino a poco tempo addietro ed alla quale ci si augura non faranno mancare il proprio contributo di partecipazione la Regione Campania, l’Amministrazione Provinciale, la Camera di Commercio di Salerno, l’Amministrazione comunale di Capaccio Paestum, la Comunità Montana Calore-Salernitano, l’Azienda di Soggiorno e Turismo, gli istituti di credito locali, eccetera. Dunque durante il periodo che va dal 23 al 26 aprile 2009, avranno luogo in località Gromola di Capaccio una serie di manifestazioni ed iniziative promozionali, tavole rotonde, convegni e dibattiti con la partecipazione di esperti, addetti al settore, tecnici e studiosi. Non mancheranno, naturalmente, le classiche e tradizionali degustazioni di piatti tipici, tutti scrupolosamente ed attentamente preparati a base di carciofo. Ed allora buon divertimento e buon appetito a tutti coloro che (ci auguriamo numerosi) affolleranno l’area della Festa, confidando ancora una volta nella clemenza del tempo!
87
88
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
a cura di
Oreste Garofalo
CD: LE NOVITÀ DEL MESE
DJ - SottoDisco
BRUCE SPRINGSTEEN Working on a dream
ENRICO RUGGERI All in
KANYE WEST 808S Heartbreak
Pensato e realizzato su linee pop-
Il sottotitolo “L’ultima follia di En-
È un nuovo modo di fare musica.
rock, l’album con la E Street Band, pubblicato anche in doppio LP, riesce a mettere in bella forma una struttura melodico-ritmica, soprattutto nei quasi 8’ di Outlaw Pete, Tra i brani più belli: Good Eye (irresistibili l’attacco chitarristico e l’aggressiva voce di Bruce), The Last Carnival e soprattutto The Wrestler (che ha vinto un Golden Globe come “migliore canzone originale”). L’edizione in Dvd contiene un brano in più e stupende immagini in studio.
rico Ruggeri” spiega tutto, è la definizione esatta per descrivere il triplo cofanetto del cantautore milanese. Nell’aprile del 2008 è uscito l’ultimo album di inediti Rock show, disco che ha qui reinserito con il titolo World show. Il secondo cd è una raccolta di canzoni live, tutte cover, riprese dal tour 2007/2008. Poi arriviamo alla vera sfida: la realizzazione della colonna sonora di Volata finale, un film diretto dal regista albanese Gjergj Xhuvani.
Un nuovo linguaggio quasi asettico, che parla a un mondo alienato dove l’amore romantico (se ancora esiste) e le sofferenze ad esso connesse hanno assunto forme diverse: nel modo di essere vissute ed espresse. Del resto la società si è trasformata. E la storica drum-machine TR-808 è oggi divenuta il perfetto strumento per riprodurre il suono del dolore sordo di una perdita. Vivo, eppure robotico. Proprio come la voce di Kanye West.
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
89
90
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
a cura di
Paolo Del Basso
Medico, umorista
La Divina Tragedia (Parte IV) Mi trovavo immerso a mezzo
busto in acqua e sale condita con medaglioni cangianti di gasolio, mozziconi di sigarette con filtro, tranci di buste di plastica multicolori; la pompa di sentina si era guastata mentre il mare, da calmo, si era repentinamente trasformato in molto mosso. Nel mio pantalone alla zuava si erano frullati e sfarinati i tarallucci di Castellammare e dalle caviglie usciva una poltiglia simile alla polenta e non molto dissimile da un’altra sostanza, per lo più puzzolente e sgradita. Fui guardato da tutti con sospetto e malcelato disgusto, per cui dovetti spiegare cha la mia provvista alimentare si era squagliata nei pantaloni e che mi trovavo con lo stesso disagio di quando, durante il terremoto, si aprirono gli sfinteri per la paura. L’approvvigionamento idrico funzionava bene, anche se le sacche di soluzione fisiologica, posizionate a cavallo delle scapole, mi davano l’aspetto del gobbo di Notre Dame. Dame Insieme a quello che mi sedeva accanto incominciammo a togliere l’acqua da poppa, usufruendo di una vecchia caffettiera napoletana e una mappina di origine e provenienza sconosciuta. Gli scafisti approvarono ma nel loro sguardo non c’era né benevolenza né una vrenzola di umanità. Il mio compagno, che inzuppava la mappina, mi confidò che in
un viaggio precedente andò peggio perché il barcone fu intercettato dalle motovedette libiche e tutti i clandestini condotti in un centro di accoglienza temporaneo ai margini del deserto. Rispedito in Italia ed espulso come clandestino, lo paracadutarono nella vicinanze dell’aeroporto di Pontecagnano, ma il vento lo fece atterrare a Paestum Paestum. In breve tempo ha dovuto ritentare in quanto, emigrare per fare qualsiasi lavoro, rappresentava una necessità assoluta sia per sopravvivere fisicamente sia per evitare il linciaggio da parte dei suoi clienti, essendo un noto promotore finanziario nel Salernitano. Tutti coloro che avevano investito i propri risparmi su suo consiglio erano diventati poveri; molti suicidi, impazziti o infartuati e una certa percentuale, per lo più di sesso femminile, trascorre ancora la serata sulla litoranea. Si distinguono dalle altre colleghe perché la crisi finanziaria le ha lasciate o solo in mutande o senza mutande. Avrebbe volentieri, lui che conosceva l’inglese, raggiunto l’Inghilterra, ma quando seppe che i Reali ave-
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
vano lasciato Londra e aperto un sexy-shop nell’Australia del nord fra gli aborigeni, cambiò idea. Oramai Buckingham Palace era di proprietà di un ricco petroliere russo e da questi affidato alla sua amante Tiana Seminowa Seminowa. Questo stesso petroliere, oltre alla reggia, aveva comprato tutte le squadre di calcio inglesi e scozzesi ed una anche italiana: il Napoli Napoli. Per direttore tecnico aveva assunto un certo Bassolino Bassolino, il più piccolo dei bassotti, e per preparatore atletico Simona Ventura. Ventura I pettegoli dicono che il direttore tecnico di calcio non ne capiva un c…. e la massaggiatrice che ne capisce è incompatibile con la funzione, perché, durante il massaggio, gli atleti si lamentano languidamente sussurrando Simona… Simona… (continua
nel
prossimo
numero numero))
91
92
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
“Controllo Mentale”: l’Armonia cerebrale Nella certezza che si sia capito che la mente è uno strumento che dovremmo e potremmo costruttivamente utilizzare a nostro piacere, è bene ricordare anche che, se non viene correttamente educata, se ne va per conto suo creando guai. Il problema maggiore consiste nel fatto che la mente ripensa sempre a cose del passato oppure immagina cose del futuro… e, intanto, non ci fa godere il presente, che è l’unico che ha valore. Disse Victor Hugo: “Se Dio voleva che ci guardassimo indietro, ci avrebbe messo un occhio nella nuca!”. Quando la mente rimugina il passato, continua a trovare le colpe negli altri e crea odi o rancori che durano per anni o tutta la vita, e così ci rovina l’esistenza! Ci presenta il nemico mentre mangiamo e ci rovina il pasto; quando andiamo a letto, e ci rovina il sonno! Tutti sappiamo che il cervello è composto da un emisfero destro e da un emisfero sinistro. Nell’emisfero destro, vi si svolgono le attività che riguardano la spazialità, la creatività, la poesia, la musica e il colore. Questo emisfero rappresenta l’istinto, ovvero “il ragionamento” che arriva alla conclusione immediatamente. Nell’emisfero sinistro, vi si svolgono le attività relative alla scrittura, alla parola. Questo emisfero ragiona logicamente e sequenzialmente. Nella normalità, gli emisferi lavorano contemporaneamente: questo rappresenta il massimo delle potenzialità mentali di una persona. Sotto stress, un emisfero tende a diventare predominante, questo crea dei problemi perché la
persona non riesce a valutare i fatti nella loro realtà. Essa può diventare troppo rigida (emisfero sinistro) o fantasiosa e poco realistica (emisfero destro). Vediamo quinArmonia cedi come ricreare l’Armonia rebrale con un semplice esercizio di riarmonizzazione, sviluppato dal dottor Callahan, che può essere utilizzato nei momenti in cui si sente il bisogno di aumentare la concentrazione e la chiarezza mentale. Per ottenere un effetto migliore è consigliato ripetere lentamente il seguente esercizio un paio di volte: occhi chiusi, occhi aperti, occhi che guardano in basso a destra, occhi che guardano in basso a sinistra, occhi che roteano in senso orario, occhi che roteano in senso antiorario, mormorare una canzoncina (esempio: buon compleanno...) per alcuni secondi, contare rapidamente ad alta voce da 1 a 5, rimormorare la canzoncina di prima per alcuni secondi. Se poi si vuole raggiungere un’ottima concentrazione mentale, bisogna allenarsi fino a quando il proprio subconscio fa sue le caratteristiche costruttive. Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Allenamento quotidiano Mattina e sera, sedetevi comodi, spegnete il telefonino e cercate di creare un ambiente mentale sereno e tranquillo. Quindi, impostate un contaminuti a 10 minuti e avvolgetelo in una coperta, in modo che quando suonerà lo faccia in modo molto ovattato. A questo punto chiudete gli occhi e rilassatevi, quindi ricreate l'armonia cerebrale con l’esercizio descritto in precedenza. Ora, fintanto che sentirete suonare il contaminuti, ritmate sul respiro le seguenti parole: PACE (inspira), AMORE (espira), SAGGEZZA (inspira), ALLEGRIA (espira). Se la mente scappa state calmi e ricominciate da capo. Questo esercizio sembra banale, ma non lo è. Ciò che manca alla nostra mente è la disciplina, e le manca perché nessuno si è mai preso la briga di educarla. Se avrete la costanza di fare questo esercizio per almeno un mese, scoprirete di poter pensare costruttivamente, solo a quello che realmente volete, e quando lo volete! 93
94
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
a cura di
Maria Rosaria De Mata
Gli inestetismi della cellulite Cellulite: si discute molto fre-
quentemente di questo problema femminile, ma non si finisce mai di conoscerlo abbastanza. Spesso se ne parla come una combinazione di grasso, residui d’acqua e metabolici che si accumulano nel tessuto sottocutaneo. Quello che sembra causare questo intestetismo è l’avvolgimento degli adipociti (cellule grasse) da tessuto connettivo ingrossato che forma dei compartimenti di grasso differenziati. Tali accumuli pro-
Istruttrice di Fitness
vocano l’irregolarità pelle dell’epidermide (pelle a buccia d’arancia o, addirittura, pelle a materasso materasso). Il fenomeno è attribuito ad alterazioni ormonali, fattori genetici, uso di contraccettivi, disturbi alimentari, sedentarietà. Ad ogni modo, la cellulite non associata ad obesità patologica, non sembra creare problemi di salute. L’interesse ad eliminarla è, dunque, pu-
ramente estetico. esercizio fisico L’esercizio aiuta a combatterla. Ovviamente, la combinazione tra la tipologia dell’esercizio stesso e alimentazione (conl’alimentazione sigliata con competenza), sembra essere la soluzione ideale per prevenire ed agevolare l’eliminazione, nel medio-lungo periodo, della cellulite. Ricordate: nulla è possibile senza la buona volontà volontà!
a cura di
iPhone: storia di un successo (segue dal numero precedente)
Nel maggio 2008, l’iPhone sbarcò in Italia registrando un discreto successo. Nei “6 cm e mezzo per 9” è possibile visualizzare fotografie e filmati, navigare in Internet da ogni rete wi-fi disponibile, leggere email, elaborare testi, utilizzare mappe con GPS GPS, divertirsi con giochi sempre più realistici e somiglianti a quelli della più comune PSP PSP. Il tutto con la potenza di OSX messo a dieta per l’occasione. L’iPhone, inoltre, reagisce ai movimenti umani grazie all’accelerometro integrato: il dispositivo, infatti, ruotato dalla modalità ritratto a quella panorama, adatta automaticamente il display. Ma la novità più interessante è il sistema multi-touch multi-touch, che permette di controllare tutto con le dita: scrivere con la tastiera predittiva, scorrere gli album, sfo-
Ivan De Rosa
(Parte II)
gliare le foto ed ingrandire una sezione di una pagina web. Un’attenzione particolare va all’interfaccia, davvero interessante ed unica. Ciò che ha reso da sempre differente i prodotti Apple è una maniacale attenzione al dettaglio grafico che, nella tradizione della casa americana, si è spesso tramutata in comodità d’uso. Insomma un “telefono perfetto”, direbbero in tanti. Ma, ben presto, si è scoperto che la tanto nominata ed osannata “creazione” non riusciva a soddisfare appieno le esigenze di chi sperava di trovare in essa il cellulare ideale. Infatti, la Apple manca proprio nella creazione della parte telefonica, installando solo le funzioni base del telefono. Un semplice cellulare presenta più funzioni dell’attuale iPhone iPhone. Ad esempio, non è possibile eliminare una singola chiamata o un sinAnno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Laureando in Informatica
golo sms; non sono previsti l’inoltro o l’invio multiplo degli sms, la possibilità di scambiare dati tramite bluetooth e tante altre funzioni base installate in qualsiasi altro cellulare. Chi possiede il “gioiello americano” potrebbe, però, sopperire alle mancanze delle funzioni base installando software messi a disposizione dai migliaia di sviluppatori sparsi in tutto il mondo. Ciò che rende l’iPhone inimitabile nel suo genere è la possibilità di integrare, aggiornare ed installare una moltitudine di Tools tale da renderlo originale e personale. Il “melafonino” non è, dunque, da considerarsi un vero e proprio telefono, bensì un mini computer in grado di soddisfare innumerevoli esigenze, tanto da poter diventare, in un futuro non lontano, uno strumento indispensabile alla quotidianità. 95
96
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Benvenuto ANTONIO
Il 31 gennaio 2009, ha spalancato il suo dolce sorriso sul mondo il piccolo Antonio Marino, per la felicità di papà Vincenzo e mamma Arianna, e dello zio Luigi Ricci! Auguri da familiari, amici e dalla nostra Redazione!
GIOVANNI compie 1 anno
18 anni ANNA
Il 9 gennaio 2009, con un mega-party organizzato dalla Fashion Eventi di Capaccio all’hotel Cerere, Anna Mollo ha festeggiato il suo 18° compleanno, in compagnia di parenti ed amici! Auguri speciali da mamma Sonia, da papà Gianfranco e dal fratello Tony, uniti a quelli della Redazione di PaestumLife!
FASHION BOYS
Acrobatica foto di gruppo per Alessandro, Tony, Antonio, Alessio e Peppe, mitici “boys” della Fashion Eventi di Nicola e Marianna Polito, che hanno montato la mastodontica area-fiera al coperto realizzata a Capaccio Scalo per il XXXVII Carnevale.
BENEDETTA compie 2 anni
Il 31 gennaio 2009, il piccolo Giovanni Pisani ha compiuto 1 anno! Che gioia per papà Antonio, mamma Monica, gli zii Carmine, Luigi e, in particolare, per nonno Giovanni! Augurissimi dalla nostra Redazione!
Il 25 febbraio 2009, la dolce e tenera Benedetta Paolillo ha compiuto 2 anni! Tanti auguri da papà Maurizio, mamma Rosanna e dalle sorelline Giuseppina e Francesca, uniti a quelli della Redazione di PaestumLife!
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
97
a cura di
Maurizio Di Spirito
Esperto Lotto
98
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009
Anno V - n. 6 - FEBBRAIO 2009