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terzo modulo
STORIE E VOLTI DELLA LEGALITÀ
Sono molte le persone che, in diversi ambiti (cultura, spettacolo, sociale, istituzionale) si impegnano attivamente per contrastare l’illegalità e la mafia, creando percorsi e attività sul campo. Non solo persone, ma anche attività o esperienze. Elencarle tutte sarebbe faticoso (e questo è un buon segnale: significa che ce ne sono molte!), così ne abbiamo scelte solo alcune, che prenderemo come esempio cui poterci ispirare nella nostra vita quotidiana.
Commissione Parlamentare Antimafia La Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali anche straniere è un organo del Parlamento italiano, bicamerale, cioè composto da 25 deputati e da 25 senatori, e ha sede a Palazzo San Macuto a Roma. Si occupa di verificare il rispetto delle leggi relative a questi temi, affnché l’impegno dello Stato nel contrasto alla criminalità sia solido e incisivo. La Commissione analizza tutti i fenomeni mafiosi, studiando le caratteristiche e modalità con cui si presentano, si diffondono ed evolvono e mettendo in campo azioni di prevenzione e lotta alla criminalità organizzata, alla mafia, alle organizzazioni illecite che praticano corruzione, violenza, riciclaggio. Infine, non per importanza, la Commissione prende in esame le infiltrazioni mafiose nel tessuto sociale ed economico del Paese e i legami con la politica.
Associazione Libera contro le mafie Libera è una rete di associazioni, cooperative sociali, movimenti e gruppi, scuole, sindacati, diocesi e parrocchie, gruppi scout, coinvolti in un impegno contro le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità e chi li alimenta, e per la giustizia sociale, per la ricerca di verità, per la tutela dei diritti, per una politica trasparente, per una legalità democratica fondata sull’uguaglianza, per una memoria viva e condivisa, per una cittadinanza all’altezza dello spirito e delle speranze della Costituzione. Nata nel 1995, Libera è presente su tutto il territorio italiano con ben 278 presidi locali e collabora con organizzazioni internazionali in 35 Paesi d’Europa, Africa e America Latina. L’associazione coinvolge migliaia di giovani in percorsi di formazione sui beni confiscati, di tutela ambientale in collaborazione con Carabinieri Forestale. Le scuole e le facoltà universitarie collaborano insieme a Libera nella costruzione e realizzazione di percorsi di di educazione alla responsabilità e legalità democratica. Libera ha realizzato un primo censimento delle esperienze positive di uso sociale dei beni confiscati, frutto di una legge per la quale ha promosso nel 1995 una petizione che raccolse un milione di firme: sono oltre 650 sono le associazioni e le cooperative assegnatarie di beni in Italia, che si occupano di inclusione e servizi alle persone, di reinserimento lavorativo, di formazione e aggregazione giovanile, di rigenerazione urbana e culturale, di accompagnamento alle vittime e ai loro familiari. Per Libera è importante mantenere vivo il ricordo e la memoria delle vittime innocenti delle mafie. Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, in tanti luoghi del nostro Paese e all’estero, vengono letti tutti i nomi delle vittime innocenti delle
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mafie, perché solo facendo della memoria uno strumento d’impegno e di responsabilità, si pone il seme di una nuova speranza. Il presidente di Libera è don Luigi Ciotti, un sacerdote italiano che ha scelto di dedicare la sua vita alla lotta contro le mafie e contro i soprusi.
YOU POL You Pol è la nuova App della Polizia di Stato contro bullismo e droga. Permette agli utenti di segnalare alla Polizia episodi di bullismo o spaccio di sostanze stupefacenti, tramite l’invio di immagini o video, specificando il luogo e il momento in cui si verificano.
OLLY Olly è un’App inventata da due fratelli di 10 e 12 anni e sviluppata da loro padre. Nasce dall’esigenza di contrastare la cultura dell’odio e del bullismo tra i più giovani. Il meccanismo è semplice: ci si iscrive per porre domande anonime che siano positive. Si tratta, insomma, di una sorta di gioco che segue le dinamiche dei social network, poiché connette compagni di scuola e amici, ma diffonde solo commenti positivi e rispetta la privacy.
Credo a tutte le forme di studio, di approfondimento e di protesta contro la mafia. La mafiosità si nutre di una cultura e la diffonde: la cultura dell’illegalità. Don Pino Puglisi - sacerdote siciliano ucciso da Cosa Nostra Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene. Paolo Borsellino - magistrato siciliano ucciso da Cosa Nostra
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Io credo che occorra rendersi conto che questa non è una lotta personale tra noi e la mafia. Se si capisse che questo deve essere un impegno - straordinario nell’ordinarietà di tutti nei confronti di un fenomeno che è indegno di un paese civile, certamente le cose andrebbero molto meglio. Giovanni Falcone - magistrato siciliano ucciso da Cosa Nostra Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente! Peppino Impastato - giornalista siciliano ucciso da Cosa Nostra Ma la tua vita adesso puoi cambiare solo se sei disposto a camminare, gridando forte senza aver paura contando cento passi lungo la tua strada. Allora 1,2,3,4,5,10,100 passi! Modena City Ramblers - I cento passi, canzone ispirata alla storia di Peppino Impastato I ragazzi hanno il tempo che li tiene in ostaggio, ma da oggi han deciso di farsi coraggio perchè non ci sia un’altra strage di maggio, per uscire ci vuole cultura e coraggio cultura di pace, coraggio di guerra, il coraggio di vivere su questa terra e di vincere qui questa nostra battaglia, perché quando nel mondo si parli d’Italia non si dica soltanto la mafia, i mafiosi, perché oggi è per questo che siamo famosi, ma l’Italia è anche un’altra, la gente lo grida: i ragazzi son pronti per vincere la sfida. Jovanotti - Cuore, canzone ispirata all’uccisione di Giovanni Falcone
1 Formarsi sulla mafia. 2 Informarsi. 3 Coltivare sensibilità civile (ovvero creare capitale sociale diffuso). 4 Diffondere l’informazione. 5 Organizzare e partecipare alle campagne d’opinione e denuncia. 6 Consumare in modo consapevole. 7 Controllare la legalità. 8 Usare al meglio il proprio voto. 9 Appoggiare chi lotta. 10 Non agire mai da soli.
Nando Dalla Chiesa, sociologo, “Decalogo dell’antimafioso” La tua classe è una piccola città di ventisette abitanti, guidata dalla maestra, che detta le regole, dice cosa bisogna fare, dà buoni voti a chi fa bene i compiti, punisce chi arriva in ritardo o non si comporta bene. (…) La maestra ha il compito di far rispettare la legge. 13 Mettiamo il caso che un giorno uno studente, chiamiamolo Tonio, si presenta e ti ordina ‘dammi i soldi che hai in tasca’. Non è giusto. Allora tu vai dalla maestra per farti difendere. Lei ne dice quattro a Tonio. Tonio ci riprova. Tu torni dalla maestra. La mae4
stra porta Tonio dal preside che lo sospende per una settimana dalla scuola. E’ stata applicata la legge e tu sei stato difeso giustamente. Mettiamo invece che tu non vada dalla maestra ma spaventato gli dia i tuoi cinque euro. E tutti i tuoi compagni di classe fanno lo stesso. E tutti tranne uno, che chiamiamo Simone. Lui non ha paura, non paga, ma un giorno Tonio, che è più grande e più forte, gli lega le stringhe delle scarpe e lo butta giù dalle scale. Tonio dovrebbe essere punito, ma la maestra non può farlo perché non ha visto la scena e chi l’ha vista sta zitto per paura. Così Tonio può continuare a mettersi in tasca soldi non suoi. Il risultato è che nella tua classe ora esistono due leggi: quella giusta, della maestra, l’unica che dovrebbe valere; e quella di Tonio, illegale, la legge del più forte. (…) Il trionfo della legge di Tonio è quello che è successo in Sicilia. Luigi Garlando, “Per questo mi chiamo Giovanni”, libro sulla vita di Giovanni Falcone Abbiamo raccolto alcune testimonianze importanti sui temi che abbiamo trattato fino a questo momento. Adesso tocca a voi! Vi proponiamo di creare un prodotto collettivo (a scelta tra una canzone, un rap, una poesia, un testo teatrale, un articolo di giornale, un racconto a fumetti) su uno degli argomenti di cui avete letto in questo toolkit.
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