Dopo i trattamenti
Il cancro stravolge l’esistenza. Per settimane l’agenda è stata piena di appuntamenti medici. Durante questo periodo Lei, come molti altri pazienti, avrà forse avuto difficoltà a dominare i Suoi sentimenti, in un continuo oscillare tra paura e speranza, sgomento, rabbia e tristezza. I trattamenti sono finiti, ma non è facile tornare alla vita di tutti i giorni. Ciascuno reagisce diversamente a un cancro e affronta la situazione a modo suo. Molte persone trovano il tempo per riflettere sulle emozioni che le pervadono dopo la conclusione delle terapie. Alcune subiscono una specie di passaggio a vuoto, che rende complicato il reinserimento nella vita di tutti i giorni. Il corpo ha bisogno di tempo per riprendersi dai trattamenti ed è del tutto plausibile che per un certo periodo le Sue prestazioni ne risentano. Lo stesso succede a livello psichico. Lo stress degli esami e delle terapie può causare stanchezza ed esaurimento. Con il cancro alcune persone scoprono per la prima volta i propri limiti, e non è facile. Negli opuscoli «Quando anche l’anima soffre», «Senza forze» e «Accompagnare un malato di cancro» (vedi p. 57) trova molte informazioni su questo momento delicato.
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I linfomi a cellule T
Cercare il dialogo Parlare di quello che si sta vivendo può recare sollievo. Non abbia paura di confidarsi con i Suoi amici e parenti. Anche le persone che La circondano sono disorientate e non sanno bene cosa fare per aiutarla. Discuterne Le permetterà di comunicare i Suoi desideri e bisogni in questo momento.
Controlli periodici Una volta conclusa la terapia, Lei dovrà sottoporsi a esami di controllo regolari, volti da un lato a individuare e trattare tempestivamente eventuali disturbi conseguenti alla malattia e alla terapia, dall’altro a riconoscere un’eventuale recidiva del tumore. Di solito i controlli si ripetono con cadenze da tre a sei mesi. La frequenza dipende dal tipo di linfoma a cellule T, dello stadio della malattia e dall’esito dei trattamenti. Nei linfomi a cellule T a crescita rapida che non danno più problemi, gli esami regolari possono essere interrotti dopo cinque anni. Invece i linfomi a cellule T che crescono lentamente devono essere controllati per tutta la vita. Gli esami eseguiti dipendono dal tipo di linfoma a cellule T e dal trattamento scelto.