03 – MASTERPLAN
03.1 Riflessione. Ai limiti della compensazione (253) 03.2 Intento. Processo di fruizione degli spazi aperti (256) 03.3 Manifesto dell’esplorazione. Forme e meccanismi esplorativi (260) Esplorazione. Forme x meccanismi (261) Meccanismi esplorativi (262) 03.4 Glossario dell’esplorazione. <movimento; percezione; interazione> (263) 03.5 Strategia (1+2+3) (268) Strategia/1. Implementazione della maglia infrastrutturale (279) Strategia/2. Rete nomade (282) Strategia/3. Interventi di ricucitura. Incremento diffuso (porosità ecologica) / stepping stones (continuità ecologica) (284) Strategia/4. Materiali della rete (285) 03.6 Zoom (SP 159). Progetto (287) Mappa (289) Legenda collegamenti vegetati, ingressi, microinfrastrutture (295, 296) Coordinate collegamenti vegetati (297) Coordinate ingressi, microinfrastrutture e infrastruttura ambientale (298) I materiali del progetto. Suoli (299)
I materiali del progetto. Componenti (301) Realizzazione e bandi regionali (302) Indice degli allegati
Maquette 1:40 000
03
MASTER
PLAN
1. Ai limiti della compensazione
RIFLESSIONE In una condizione forzatamente utopica, per annullare gli effetti dell’antropizzazione, servirebbero da una a quattro volte la superficie del territorio dell’Isola Bergamasca coperta interamente da una foresta. Ad ogni modo, riportando le pretese ad una compensazione più modesta e soprattutto nel campo del possibile, per esempio al trenta percento, servirebbe una così estesa porzione piantumata del suolo libero, che si produrrebbe l’effetto secondario assolutamente svantaggioso e dannoso di riduzione della ricchezza e della varietà ecologica.
kt (+CO2)
RIFLESSIONE
kt/km2 (+CO2)
max
km2 BOSCO
superficie Isola bergamasca
X4
100 Km2 (10 000 ha) quantità media di precursori dell’ozono 50-200 Kt/anno (CO2) (Arpa Lombardia) capacità di assorbimento della vegetazione campo incolto 0,5 Kg CO2/ 100 m2 annui area boscata 0,5 Kg CO2/ 1 m2 annui (Commissione Europea)
Isola
X1
kt (+CO2)
kt/km2 (+CO2)
km2 BOSCO
min
2. Processo di fruizione degli spazi aperti
INTENTO Il forte grado di presenza antropica rintracciato attraverso l’indice equivalente dei gas serra prodotti dalle attività umane, unitamente ai suoi effetti di destrutturazione del territorio, di frammentazione ed erosione dei suoli naturali e seminaturali, è tale che il significato stesso di “compensazione”, può assumere prima di tutto un valore etico, didattico, formativo e informativo. È necessario slegare il concetto di compensazione ad una logica quantitativa e puramente ecologica. Non sarebbe possibile compensare questo tipo di economia dei suoli e l’altissima concentrazione produttiva in termini quantitativi senza sovvertire le politiche di valorizzazione. Al contario è quanto mai possibile integrare alla forma di economia dominante, pratiche ecologiche che spingano i processi di crescita verso una economia “plastica e adattativa” sul modello del giardino. Un imput per la chiusura dei processi economici di crescita e di produzione attra
verso azioni strategiche di riappropriazione dei suoli “di scarto” delle politiche urbane. Questi suoli rappresentano l’occasione concreta per riappropriarsi del territorio sia attraverso una potenzialità fruitiva che economica. Forme di economia degli spazi abbandonati, simili all’economia dei boschi cedui fortemente praticata nella storia di questo territoro, che sappiano innestarsi in modo parassitario, e così anche riprodursi, sui luohi esistenti -condivisi e comunemente riconosciuti come tali- e, in modo simbiotico adattarsi in maniera complementare alle loro logiche. Questa proposta vuole ache essere un modo per uscire dalla logica riduttiva della compensazione come forma quantitativa di risarcimento di beni ambentali. L’ipotesi principale del progetto è quella di trovare occasioni nel paesaggio -o “utilizzare” il paesaggioper praticare il territorio. Attraversare gli spazi vuoti o praticarne i margini e fare economia delle risorse
ambientali disponibili in modo spontaneo, per inescare il riavvicinamento degli abitanti degli spazi aperti e la necessaria attribuzione di significati. Un bene è tale e insostituibile dal momento che porta in sè una stratificazione di significati soggettivi e una memoria genetica.
attraversabilitĂ
come forma cura e costruzione luoghi habitat
di di di e
+ si innesca un processo di ricostituzione dei collegamenti vegetati e di diversificazione dei suoli
contenimento e abbattimento
puntuale degli a g e n t i inquinanti a livelli accettabili +
arricchimento
ambientale, biologico e culturale
si innesca un processo di fruizione degli spazi a p e r t i
3. Forme e meccanismi esplorativi
MANIFESTO DELL’ESPLORAZIONE Il valore progettuale del manifesto dell’esplorazione sta nel fatto che nasce direttamente dall’esperienza praticata all’interno dei luoghi attraversati. Ne è una trascrizione teorica, attenta in particolare a descrivere le forme e i meccanismi.
ESPLORAZIONE. FORME X MECCANISMI forme di esplorazione degli spazi a p e r t i 1
2
spazi aperti 3
1
x
2
x
3
x
margini
1 - 2 - 3 tracciati percorsi (aperti/ chiusi perimetrali/interni continui/spezzati)
meccanismi percettivi dellâ&#x20AC;&#x2122;esplorazione ai margini
1
2
3
4
5
6
1-2-3-4-5-6 azioni esplorative (deviare allargare, espandere interrompere aggirare incanalare intrappolare)
MECCANISMI ESPLORATIVI Schema di attraversamento ricorrente. Percorso il primo tratto di una stanza agricola o di un prato incolto per esempio, si devia verso il margine più accessibile, quello immediatamente raggiungibile. Si tenta l’attraversamento del margine e se è impossibile lo si segue al perimetro. Quando il margine stesso diventa una stanza e viceversa o piuttosto quando un margine si evolve in un altro differente si asseconda un criterio di varietà e : si segue il margine successivo, assecondando dove è possibile un’alternanza di suoli e di condizioni di luce e di ombra, di fresco o di calura... La varietà emerge come meccanismo che regola la dinamica dell’esplorazione
4. <movimento; percezione; interazione>
GLOSSARIO DELL’ESPLORAZIONE Per costruire un percorso progettuale che sappia fornire ipotesi praticabili, si presuppone che per ogni concetto esista sempre un’azione, o meglio un’esperienza corrispondente a generarlo. In questo senso, per evitare concetti e ipotesi progettuali che si impongano, costruisco un glossario di parole, che sistetizzino tutte le azioni intenzionalmente esercitate o riscontrate a posteriori, all’interno dei luoghi esplorati e che possono essere trasformate in progetto. AaBbCcDdEeFfGgHhIiLlMmNnOoPpQqRrSsTtUuVvZz AaBbCcDdEeFfGgHhIiLlMmNnOoPpQqRrSsTtUuVvZz AaBbCcDdEeFfGgHhIiLlMmNnOoPpQqRrSsTtUuVvZz
Aa
accedere allontanarsi andare avanti arrivare approdare aspettare attraversare avvicinarsi
annusare ascoltare
abitare (permanere) accompagnare allontanare amplificare aprire assegnare attivare attribuire aumentare
Bb
-
-
-
Cc
calpestare camminare
captare concentrarsi confondere
comprendere condensare collegare convergere concentrare conquistare coprire costruire
Dd
deambulare diradare disegnare
Ee Ff Gg
entrare errare essere in cammino
-
fermarsi
fermare
-
girovagare girare girarsi
girare
Hh
-
-
-
Ii
immergersi inoltrarsi inseguire
insediare insediarsi incontrare interagire interferire inventare investigare
inidviduare intuire
Ll
lasciare
Mm Nn Oo Pp
muoversi
misurare
-
nascondersi
narrare nascondere
-
-
orientarsi osservare
ospitare
partire pedinare percorrere perdersi
percepire
permanere popolare prendere
-
-
-
Rr
rallentare ritornare rivolgere rivolgersi
riconoscere
raccontare rimanere
Ss
salire scavalcare scendere scomparire seguire spostarsi
scoprire sentire
scambiare scomparire segnare sostituire sovrapporre spiegare spiegarsi
Tt
-
-
tracciare trovare
Uu
-
-
-
Vv
-
-
-
Zz
-
-
vagare viaggiare visitare
5.
STRATEGIA L‘interesse è quello di individuare le strade a scorrimento veloce che costituiscono la maglia infrastrutturale di statali e provinciali urbane e extraurbane, da cui dipendono velocità, accessibilità e connettività del territorio e sui cui si manifesta la particolare condizione di intermittenza tra costruito e spazi aperti in uno sfrangiamento infinito. Allo stesso tempo è importante considerare questa maglia anche per i forti tagli di discontinuità che provoca. Inoltre, l’interesse per le reti della mobilità veloce deriva dal fatto che nel tracciato cambiano natura: le loro estremità verso i due fiumi si trasformano in strade minori, spesso anche non asfaltate, che si addentrano nel territorio con un significativo cambiamento di scala. Si individuano attraverso queste strade a scorrimento veloce, le stanze agricole. L’ipotesi è che le strade veloci possano fornire l’occasione per risolvere le discontinuità. In più queste strade rappresentano
un’occasione narrativa del territorio che attraversano, dovuta alla ricchezza descrittiva dell’intermittenza tra costruito e spazi aperti interclusi, e ai cambi di scala – e di velocità -, che affrontano man mano si avvicinano ai margini del territorio. In questo modo si cerca di svelare, a diverse velocità la natura del paesaggio della città infinita. Inoltre, segnalando gli incroci della maglia infrastrutturale nel territorio aperto, emerge come le strade secondarie di penetrazione del territorio seguano prevalentemente una direzione orizzontale. Si identifica questa giacitura come elemento progettuale. È da specificare che l’individuazione delle stanze agricole, come elemento di frammentazione del territorio deriva da un’ipotesi dell’ecologia del paesaggio, per cui l’agricoltura deve essere considerata come risorsa naturale vera e propria in un contesto di definitiva secondarizzazione come quello pedemontano. In
funzione dei tagli provocati dalla maglia infrastrutturale, si imposta un reticolo dei punti fondamentali con distanza di 2 Km, tenendo conto delle riserve primarie di naturalità, come i boschi permanenti e cedui, e dei piani di compensazione previsti dal PIF. (in particolare, i rimboschimenti del PIF sono stati previsti solo nella parte centale dell’isola sul torrente Grondone).La maglia si compone di differenti tipi di nodi. I nodi principali con caratteristiche di permanenza - un ciclo biologico minimo di 40 anni-, sono affidati a una gestione pubblica attraverso interventi puntuali di realizzazione e di manutenzione. Questa classe di nodi corrisponde all’insieme dei punti blu, che si addensano in corrispondenza dei torrenti e costituiscono una rete di elementi lineari sulla quale si è strutturata la presenza dei boschi, generando riserve di naturalità e di biodiversità primarie. In certi casi il passo del reticolo da 2 Km si riduce a 1
Km. Questo tipo di â&#x20AC;&#x153;accorciamentoâ&#x20AC;? succede in corrispondenza di condizioni in cui si richiede una particolare densificazione biologica, per ricostituirne un grado di porositĂ utile. Come per esempio nella parte di territorio compreso tra i due torrenti, oppure in aree ad alta densitĂ di infrastrutture come sul versante a ovest. Inoltre la maglia tende ad accorciarsi sulle direttrici orizzontali piuttosto che su quelle verticali. Per disegnare la maglia del masterplan si considerano questi gruppi di suoli e di materiali comlessi: 1 materiali esistenti: prati permanenti vegetati; prati permanenti non vegetati; cespuglieti in aree agricole abbandonate; fasce e filari; aree di rimboschimenti e imboschimenti previste dal PIF come compensazioni 2 materiali da potenziare: aree degradate; aree incolte e abbandonate; aree antropizzate nucleiformi, sparse e discontinue costruite al 10-30-50%
3 materiali da predisporre: fasce di rispetto agricole marginali, come previsto dai finanziamenti regionali Descrizione degli elementi. Il gruppo dei punti fondamentali (blu e neri). La rete è autosufficiente (maglia chiusa) verso la parte a sud. A nord, in corrispondenza delle incisioni boscate la maglia è aperta, ma riceve il supporto da parte dei boschi presenti. A sud si cerca di intensificare i punti della maglia per aumentare il grado di interdipendenza, in modo da renderla quanto più flessibile e modificabile nel tempo. Metamorfosi. Sul fronte del fiume Adda invece, per l’assenza di interdipendenza tra i punti fondamentali, si aggiungono nuovi punti chiave, non più in corrispondenza dei torrenti e delle fasce boscate, ma della strada provinciale, trattandola come una vero e proprio corridoio ecologico. La rete delle connessioni esistenti (rosso).
Lâ&#x20AC;&#x2122;interdipendenza della maglia si completa grazie ai materiali naturali secondari e terziari presenti, che vengono messi a sistema attraverso minimi interventi di riconnessione. Questi materiali sono: prati permanenti vegetati e non vegetati, cespuglieti in aree agricole abbandonate, filari e fasce boscate. Ancora differenziati livelli di climax per le aree incolte, degradate; e aree di compensazione previste dal PIF di imboschimento e rimboschimento; le aree antropiche a bassa densitĂ di costruito (10, 30, 50 %). Si nota che la distribuzione di questi materiali non è uniforme nel territorio. Per esempio, i filari e le sottili fasce boscate sui vicinali agricoli si incontrano nella parte a sud, mentre a nord prevalgono le masse boscate delle incisioni del Pianalto dellâ&#x20AC;&#x2122;Isola, costituito da corpi densi e profondi. Molte aree incolte e prati permanenti sono raggruppati prevalentemente lungo il corso dei fiumi, Adda e Brembo, piuttosto che nella
parte centrale del territorio. Gli ingressi al sistema sono costituiti dai punti principali permanenti, e sono generati dall’intersezione tra la rete ecologica e i vari tipi di suolo, (agricolo, residenziale, boscato esistente, infrastrutturale). Nella maggioranza dei casi, questi ingressi hanno la caratteristica di collocarsi ai margini tra due suoli differenti, per esempio sul ite tra campi e residenza o tra bosco e centri abitati. Gli ingressi si trovano anche sul perimetro del reticolo, sulle strade laterali a scorrimento veloce. Alla strategia generale segue l’individuazione di una fascia tipo, determinata dal tracciato orizzontale della Strada Provinciale 159, a nord del tracciato della futura autostrada pedemontana. prima di tutto si segnano i tracciati delle strade che entrano e si addentrano nel territorio aperto. Seguendo l’orizzontalità del tracciato infrastrutturale, all’interno della fascia sono presenti strade secondarie carrabili, strade su vicinali, e
carrabili in disuso, il cui tracciato incrocia o è generato dalle strade veloci. I tracciati orizzontali delle strade attraverso cui ci si addentra nel territorio, si interrom pono e proseguono come tracce delle parcelle agricole e di divisioni dei campi, sentieri dei vicinali agricoli, strade campestri spesso accompagnate da filari di alberi o di siepi campestri. Per ricostruire una continuità nell’attraversamento, il tracciato è disegnato in funzione degli elementi già presenti per non determinare un’ulteriore suddivisione del territorio. L’articolazione si sviluppa attorno ai suoli utili per la costruzione della connettività e della permeabilità ecologica. Ci si concentra prevalentemente sul completamento dei tracciati orizzontali, da fiume a fiume, perché considerati come più significativi per un racconto narrativo del territorio. Infatti le fasce di paesaggio presenti nel territorio dell’isola (le incisioni boscate del pianalto dell’Isola, fascia
pedemontana, valli moreniche dell’Adda, sistema alluvionale basso Brembo, come indicato nei rapporti della Regione Lombardia e della Provincia di Bergamo) si sviluppano con un andamento verticale. I segmenti che completano i tracciati esistenti seguono, si accostano, attraversano, si avvicinano alle fasce boscate, ai filari, ai prati stabili esistenti e a quelli previsti nelle aree incolte o degradate e nelle fasce agricole di rispetto. Il vantaggio di intervenire sui margini piuttosto che all’interno degli ambiti agricoli, rispondendo ai bandi regionali di finanziamento per la costruzione di fasce di rispetto verso le strade di grande collegamento, è quello di evitare una frammentazione del terreno agricolo svantaggiosa per la produzione. In particolare questa zona della regione è caratterizzata da una composizione meno frammentaria dei consorzi agricoli, il che facilita la contrattazione e l’acquisizione o
l’affitto da parte pubblica delle fasce utili. Si praticano due differenti atteggiamenti nei confronti dei materiali biologici: nel paesaggio che si determina si notano in maniera intermittente elementi naturali più o meno addomesticati e famigliari, e più o meno incolti e autonomi. Da un lato si fissano per ciascun suolo agricolo incolto o suolo abbandonato dei livelli di climax utili da raggiungere, il che corrisponde alla determinazione di un tempo di vita evolutivo di trasformazione e quindi di mantenimento del livell raggiunto. Queste aree, che tenderanno a sfrangiarsi e a inglobare nuovo suolo circostante, saranno gli elementi meglio descrittivi del paesaggio culturale come realtà dinamica, all’interno dei quali crescono: saranno presenti tutte quelle specie, prevalentemente pioniere generaliste e di margine, che convergono da tempo sul territorio dell’erranza, in una mescolan
za biologica prima che culturale. Questa evoluzione è del tutto spontanea e fino al raggiungimento del livello deciso è escluso ogni tipo di intervento dell’uomo. Il progetto istituisce le condizioni per permettere uno sviluppo spontaneo, che determina un vantaggioso abbassamento dei costi di gestione: una forma semplificata di economia ecologica dei suoli. L’estrema densità permette la sovrapposizione libera di differente specie, sviluppare una difesa nei confronti dell’uomo: l’impenetrabilità garantisce a questa natura di svilupparsi in modo autonomo. In altri casi si procede ad una densificazione artificiale, attraverso l’ immediato intervento di piantumazione. È il caso dei suoli che rispondano in altro modo all’esigenza di determinare forme di economia ecologica, predisponendo sui sentieri che si addentrano nel territorio agricolo, frutteti e boschi cedui da legna per la libera fruizione degli abitanti.
STRATEGIA/1 Implementazione della maglia infrastrutturale
infrastruttura= corridoio condotto filtro + habitat sink source Autostrada Pedemontana, asse di collegamento territoriale est-ovest, puo essere considerata come tracciato generatore per lo sviluppo di un sistema integrato “orizzontale” di attraversamento del territorio locale, aperto a piu velocita e aperto a “cittadinanze”.
differenti velocita differenti cittadinanze
AP A4
1
2
3
4
5
Implementazione â&#x20AC;&#x153;infrastruttura-corridoioâ&#x20AC;? (+habitat)
Estensione trasversale tra una fascia e lâ&#x20AC;&#x2122;altra
Attivazione della rete dei percorsi campestri intermedi
Interferenze con il sistema dei boschi e delle aree naturali
Definizione degli ingressi (intersezione con gli altri sistemi)
2Km
greenway AP AP
STRATEGIA/2. RETE NOMADE L
E
G
E
N
D
progetto strategico
raggi di attraversabilità/ percorribilità
1
2
3
5
10 Km
A
STRATEGIA/2. RETE NOMADE Maglia di attraversabilità/ percorribilità, definita a partire dalla maglia infrastrutturale Attrattori del mutamento, aree e porzioni di territorio di maggior veriabilità nel tempo appartenenti ai margini dei principali sistemi (superfici di contatto o di intersezione tra i sistemi dei boschi, del costruito e dell’agricoltura e i margini della mobilità)
2Km
esempio di migrazione dei nodi attorno ai poli attrattori di ciascuna circorferenza
1 Segmenti di interdipendenza permanente. Seguono i tracciati esistenti dei fiumi o dei boschi. Formano una rete fisica tra i punti principali (punti generatori) da mantenere e potenziare 2 Segmenti esistenti tra i punti notevoli sul tracciato infrastrutturale punti notevoli di incremento diffuso (porosità ecologica) e di “stepping stones” (continuità ecologica) 3 Segmenti potenziali di completamento che collegano i punti notevoli aumentandone il grado di interdipendenza (Segmenti di percorribilità e di interdipendenza alternativa rispetto a ciascun punto generatore)
1
Maggiore è il grado di interdipendenza tra i punti e maggiore è la capacità della maglia di muoversi insieme algli abitanti diffusi della campagna urbanizzata. Viene rappresentata la maglia in tutte le sue relazioni potenziali, verificate sul territorio in base all’attuale configurazione degli spazi vuoti-nomadi. Per essere attivata solo parte di queste relazioni dovrebbero attivarsi con la possibilità di spostarsi nel tempo, definendo nuove relazioni e chiudendo quelle aperte precedentemente e determinando un paesaggio dinamico e mutevole.
2
3
STRATEGIA/3. INTERVENTI DI RICUCITURA incremento diffuso (porosità ecologica) / stepping stones (continuità ecologica) stanze agricole 1 granulometria e frammentazione (grado di presenza antropica)
ambito urbano
margini del costruito margini del costruito
spazio aperto
2 interventi di ricucitutra incremento-diffuso (porosità-ecologica)
stepping-stones (continuità-ecologica) 1
2
+
+
1 3 10 km
2 5
tessuto nucleiforme tessuto sparso tessuto discontinuo
incremento-diffuso (porositĂ -ecologica)
+ +
+ +
+
+ +
+ prati permanenti vegetati cespuglieti in aree agricole abbandonate prati permanenti non vegetati fasce e filairi aree incolte aree degradare aree di rimboschimenti (pif)
STRATEGIA/4. MATERIALI DELLA RETE
stepping-stones (continuitĂ -ecologica)
+
+
1 3
10 km
2 5
Progetto
ZOOM (SP 159) +
+
+
+
[collegamenti vegetati (spazi aperti)] + [collegamenti vegetati (sul tracciato di SP 159)] + [ingressi] + [microinfrastrutture] + [infrastrutture ambientali] + SP 159
sentieri campestri strade a scorrimento veloce urbane strade a scorrimento veloce extraurbane (SP 159)
ZOOM (SP 159). PROGETTO L
E
G
E
N
esistente 1-12
D
A
- costuito - maglia infrastrutturale
esistente 13-30
+
materiali 1-12
- boschi esistenti - aree incolte - aree degradate-dismesse-abbandonate - aree costruite discontinue
materiali 13-30
+
punti (rete) 1-12
punti (rete) 13-30
(
,
,
,
,
)
PROGETTO DI MASTERPLAN (SP 159)
0,1
0,2
0,4
1
1 km
P O N M L I H G F E D C B A 0,1
0,2
0,4
1
1
2
31 km
4
5
6
7
8
9
10
11
12
1
13
P O N M L I H G F E D C collegamenti vegetati (spazi aperti) collegamenti vegetati (sul tracciato di SP 159) ingressi microinfrastrutture infrastrutture ambientali
B
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
A
+ + +
+
+
+ +
+ +
+
+ +
+
+ +
fiumi boschi e rimboschimenti (+) aree degradate aree incolte tessuto discontinuo
strade carrabili sentieri campestri vicinali progetto Autostrada Pedemontana e mobilitaâ&#x20AC;&#x2122; complementare
L
E
G
E
COLLEGAMENTI VEGETATI
prato fruitivo ricreativo prato permanente non vegetato prato permanente vegetato cespuglieti in aree agricole
boschi incolto stabile
frutteti siepi e cespuglieti complessi fasce e filari
colture a perdere per la fauna fasce agricole
+ +
rimboschimenti PIF piantumazione pubblica
N
D
A
L
E
G
E
INGRESSI
orto urbanio / giardino urbano
palina informativa
deposito biciclette degustazione e scambio P
parcheggio intermodale
MICROINFRASTRUTTURE ciglio pericoloso
dislivello disagevole terreno instabile protezione dalla vegetazione ombreggiamento
N
D
A
COORDINATE COLLEGAMENTI VEGETATI
F2
H20
N
B2
F8
H21
O O24
B3
F9
H23
A
A4
B
F
B4
+
+
C/F
D2 D5
E
I25 +
I26
C/F
L
H5
M M8
H14 C/L
+
C/F
H4
H7
E2
E25
H3
+
L18 +
M9 M14 M15
+
C/F
H7-O18
M18
P23 P24
I18
H G25
H6
E1
E7
+
C/F
C9
D
I1 I8
G20
C4
C13
I
C/F
G G3
C3
C
+
F10
P
C/L
N22
+
COORDINATE INGRESSI E MICROINFRASTRUTTURE
A
A5
E
A6
B
C
E1
L
L1
E9
L5
B5
F
F10
L8
B8
G
G3
L18 P
M8
C9
G6
C10
G11
M14 M15
C16
H
H22
C18
I
I9
M
P
C23
D
N
I16
N16
N22
D14 I17
O
O18
D15 I19
O22
I24
O26
D18 D20 I25 D24
INFRASTRUTTURA AMBIENTALE : CAVA DI GHIAIA B
B1
P
P23
I MATERIALI DEL PROGETTO. SUOLI
1 materiali esistenti
1
2
-prati permanenti vegetati -prati permanenti non vegetati -cespuglieti in aree agricole abbandonate -fasce e filari -boschi
aree degradate prati permanenti vegetati
prati permanenti non vegetati
2 materiali da potenziare
aree incolte
-aree degradate -aree incolte -aree di rimboschimenti e imboschimenti previste dal PIF come compensazioni -piantumazione pubblica / privata / privata e/o pubblica in forma collettiva sulle aree antropizzate al 10-30-50% di copertura del suolo (polverizzazione dei bandi regione lombardia)
cespuglieti in aree agricole +
aree di rimboschimenti fasce e filari
3
+
boschi
piantumazione pubblica
fasce di rispetto agricole
3 materiali da predisporre -fasce di rispetto agricole marginali (vedi bandi regione lombardia)
x
persone coinvolte nella costruzione
fase e durata
iniziativa
costruzione
singolo
nel tempo (rete flessibile e mobile)
spontanea e singola su terreno privato
autocostruzione
pubblica
in una volta (singolo progetto)
guidata dal piano (singola o collettiva)
specializzata
privata dietro finanziamento regionale
nel tempo (programmi di contributo collettivo)
richiersta dal piano (prevalentemente singola)
piĂš persone (cittadinanza)
gruppi di persone (scolastici, di quartiere, consorzi agricoli, ...)
realizzaizone
privata in forma collettiva (polerizzazione bandi di finanziamento regionale)
MATERIALI VIVI arboricoltura (legno/carta/CO2) bosco (ceduo / fustaia) bosco stabile C campi a riposo cespuglieti colture a perdere per la fauna F filari arborei filari arbustivi filari complessi floricoltura (polline e miele) frutteto G giardino urbano M macchia boscata O orto urbano P prato fruitivo prato ricreativo prato stabile (permanente) non vegetato prato stabile (permanente) vegetato S siepi complesse siepi campestri (ausiliari / miele / filtro invernale)
A B
I II III II II II II II III II I II II II I I III III III III
10 2 40 1 5 1 10 10 40 1 5 1 10 1 1 1 2 10 5 2
30 30 2 10 10 10 40 4 30 4 2 2
ingressimicro infrastrutture per l’attraversamento e la fruizioneinfrastrutture ambientali disponibilità sul luogo
rapporto durata / biodegradabilità
rapporto volume / superficie
profondità min (m)
<mascheramento dei fronti, stabilizzazione e vincolo dei margini antropici, consolidamentodei margini boscati, fascia di rispetto, riconnessione, protezione dai venti dominanti, produzione di ombra e mitigazione climatica>
ciclo biologico (anni)
collegamenti vegetati
ricchezza, complessità, copertura, densità
I MATERIALI DEL PROGETTO. COMPONENTI
i: <orti urbani parcheggi intermodali paline informative sullo stato dell’ambiente e sui probrammi di piantumazione pubblica frutteti giardini rampe di accesso per biciclette>; m: <ciglio pericoloso dislivello disagevole protezione dalla vegetazione terreno instabile attraversamento agricolo, ombra> i: <cava di ghiaia in dismissione>
I II III III II III III II III
III I II III II I III II III II
I III III III II III I III III III
MATERIALI INERTI cordame di canapa ghiaia giunzioni e collegamenti metallici paleria pannelli solari pietrame reti di di corda/ filato reti metalliche terra di riporto tubi metallici
C G P R T
REALIZZAZIONE E BANDI REGIONALI Bandi regionali per le zone di pianura. Misure del Piano di Settore Provinciale Misura 214 “pagamenti agroambientali”
Azione F – “Mantenimento di strutture vegetali lineari e fasce tampone boscate” - obiettivi: mantenimento siepi, filari, fasce boscate; - interventi finanziati: siepi e filari già oggetto di premio con la misura f ; - superficie minima: 0,25 ha per siepi e filari semplici, 0,3 ha per filari complessi e 0,5 ha per fasce boscate; - durata dell’impegno: 10 anni; - impegni principali: lavori di manutenzione, mantenere libera da coltivazioni una fascia di rispetto; - premio: 450 euro/ha. Misura 221 “imboschimento dei terreni agricoli” del Programma di Sviluppo Rurale2007-2013
- obiettivi: la misura finanzia la costruzione di boschi permanenti e di impianti di arboricoltura da legno su terreni agricoli; - interventi finanziati: A boschi permanenti, B arboricoltura da legno a ciclo medio lungo, C ceduo a turno breve per biomassa, D pioppeti; - durata dell’impegno: 15, 15, 8, 8 anni; - impegni principali: impianto e manutenzione; - premio: da 4 550 a 1 800,00 euro/ha per l’impianto; 150,00 euro per il mancato reddito
Ipotesi di estensione della misura 223 “imboschimento di superfici non agricole” - obiettivi: la misura finanzia la costruzione di boschi permanenti su terreni non agricoli nella pianura lombarda e la costruzione di aree intermedie a porosità vegetale incrementata, per: - contribuire alla protezione dell’ambiente e alla prevenzione delle avversità ambientali, con particolare attenzione alla attenuazione del cambiamento climatico; - contribuire al miglioramento del paesaggio e della funzionalità degli ecosistemi attraverso la ricostituzione, soprattutto in pianura, di reti ecologiche essenziali per la conservazione della biodiversità; - evitare l’abbandono e il degrado del territorio a seguito dell’abbandono colturale; - incentivazione diversificazione delle produzioni legnose ecologicamente sostenibili e coerenti con la tutela e la conservazione dell’ambiente. - durata dell’impegno: 15 anni per i boschi permanenti con vincolo forestale permanente; 25 anni per incremento vegetativo; - impegni principali: impianto e manutenzione; - finanziamento: polverizzato residenti che aderiscono al programma spese di impianto e premio per la manutenzione. stabilito in funzione del numero di alberi piantumabili relativo al suolo (discontinuo 50%, sparso 30%, nucleiforme 10%)
Misura 122 “migliore valorizzazione economica delle foreste”
Misura 311 “diversificazione in attività non agricole sottomisura di agriturismo”
- obiettivi: la misura finanzia interventi atti ad incrementare la redditività ed il valore economico delle foreste sviluppando e potenziando le funzioni delle foreste dal punto di vista produttivo, ecologico, turistico-ricreativo, energetico e promuovere l’innovazione di attrezzature forestali; - beneficiari: privati, comuni o loro associazioni;
- beneficiari: impresa individuale, società agricola, società cooperativa, impresa associata; - obiettivi: A ristrutturazioni fabbricati rurali esistenti da destinare a uso agrituristico; adeguamento strutture trasformazione e condizionamento legate alla ristorazione; ampliamento e adeguamento servizi sanitari e tecnologici attraverso tecnologie innovative volte al risparmio energetico e allo sfruttamento di energia da fonti rinnovabili; creazione e arredamento di ambienti destinati alla ricettività, anche aree verdi attrezzate, x lo svolgimento di attività ricreative-sportive; predisposizione di aree x agricampeggio ecc…; creazione di percorsi aziendali ciclo-pedonali e ippoturistici; realizzazione ricoveri x strutture x alloggiamento animali; acquisto attrezzature x attività didattiche, sportive ; restauro e recupero di arredi e attrezzi agricoli tradizionalI; C la creazione di percorsi turistico- sportivi in azienda, piste ciclabili, percorsi vita, itinerari didattico-naturalistici; o attività di custodia, pensione e servizi per animali domestici e cavalli; o consentire l’ospitalità per attività didattica e divulgazione naturalistica e agroambientale, cura e custodia di bambini; - impegni principali: costruzione, acquisizione, miglioramento immobili; acquisto nuovi impianti e macchinari, ivi inclusi software per pc; - finanziamento: da 200 000,00 a 250 000,00 euro
Misura 123 “accrescimento valore aggiunto prodotti agricoli/forestali”
- beneficiari: micro, piccole medie imprese, grandi imprese; - obiettivi: investimenti relativi alla fase di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (all.1 del trattato U.E.); allo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie connessi ai prodotti di cui all’allegato 1 del trattato U.E.; - impegni principali: costruzione, acquisizione, miglioramento immobili; acquisto nuovi impianti e macchinari, ivi inclusi software per pc; - finanziamento: da 125 000,00 a 500 000,00 euro