04 - SCENARI E PROGETTO
1.1 Collegamenti vegetati. (307) Carta dei boschi. Formazioni esistenti (308) Materiali del progetto (310) Sezioni – unione (313) Scenari – unione (314) Sezione #1 (315) Sezione #2 (318) Sezione #3 (327) Sezione #4 (336) Sezione #5 (342) Sezione #6 (346) Sezione #7 (350) Sezione #8 (355) Sezione #9 (358) Sezione #10 (361) Sezione #11 (363) 1.2 Ingressi (368) Ingressi e intersezione tra i sistemi (371) Classificazione (372) Confronto. Elementi puntuali del paesaggio dei margini (374) Scenari - unione (376) Scenari #1 (377) Scenari #2 (379)
Scenari #3 (380) Scenari #4 (382) 1.3 Microinfrastrutture dell’attraversamento (383) All’interno del bosco ceduo. Ecologia come economia (385) Utilità diffuse (388) Disegni per l’autocostruzione (389) Piani verticali. Ciglio pericoloso e protezione dalla vegetazione. Intervento dall’interno del bosco (390) Piani verticali. Ciglio pericoloso e protezione dalla vegetazione. Intervento dall’esterno del bosco (393) Dislivelli e versanti. Dislivello disagevole e terreno instabile (395) Piani orizzontali. Terreno instabile (400) Sezioni – unione (403) Sezione #1 (404) Sezione #2 (405) Sezione #3 (406) Sezione #4 (407) 1.4 Infrastruttura ambientale. Le vasche di cava. Ex cava di ghiaia. Architettura per costruire dispositivi. Living machine, dispositivo educativo ambientale. (408) La cava di ghiaia di Bottanuco e il territorio (418) Cava di ghiaia + Autostrada Pedemontana. Ampliamento e dismissione (424)
Scenario prospettato. Espansione a monte (425) Scenario ipotizzato. Contenimento della superficie di cava (426) Confronto. Distribuzioni della superficie cavata (2009- 2010) (427) Vasche di cava (428) Programma di allagamento. Quota 152 (432) Enzimi meccanici ed ecosistema. Costruzione dell’infrastruttura ambientale, Living Machine (433) Zoom. Fitodepurazione (434) Funzionamento. Plasticità e adattabilità (436) Le dimensioni dell’infrastruttura ambientale (438) Ingresso. Dispositivo informativo (443) Brochure (447) Inquadramento. (453) Sezioni orografiche (466) Vasca balneabile e pontile attrezzato. Pianta 1:200 (475) Vasca balneabile e pontile attrezzato. Sezione 1:200 (495) Pontile attrezzato 1:50 (502) Dettaglio #1 deposito oggetti personali (506) Dettaglio #2 doccia veloce (507) Dettaglio #3 corrimano (509) Dettaglio #4 scaletta e salvagenti (512) Dettaglio #5 illuminazione (514) Dettaglio #6 sede bagnino (516) Dettaglio #7 cabine (517)
Dettaglio #8 docce calde (521) Dettaglio #9 servizi e wc (524) Allegati
Maquette territoriale di inquadramento della cava 1:5000 Maquette dei profili orografici della cava con inserimento progettuale Tavola di inquadramento della cava Tavola progettuale della vasca balenabile. Pianta (1:200) Tavola progettuale della vasca balenabile. Sezione (1:200) Tavola progettuale del pontile attrezzato. Dettagli (1:50)
04
SCENARI E PRO
GETTO
1.
COLLEGAMENTI VEGETATI I collegamenti vegetati vengono realizzati attraverso una molteplicità di azioni forestali che si riferiscono a una duplice attitudine attrono al problema dell’impoverimento ambientale e della frammentazione delle stanze agricole: attraverso gli interventi si vuole trovare un equilibro tra il miglioramento della connessione ecologica e l’aumento della porosità vegetale, senza che queste due non si escludano a vicenda.
CARTA DEI BOSCHI. FORMAZIONI ESISTENTI 1
querco-carpineto dell’alta pianura (querceo-carpineti e carpineti)
4
composizione strato arboreo: robinia pseudoacacia 4 platanus hybrida 1 ulmus minor 1 fraxinus excelsior 1 celtis australis +
composizione strato arboreo: quercus petraea 2 fraxinus ornus 2 platanus hybrida 2 robinia pseudoacacia 2 ulmus minor 1
2
composizione strato arbustivo: querceto di roverella dai substrati carbonatici (querceto)
composizione strato arbustivo: sambucus nigra 2 corylus avellana 2 5
composizione strato arboreo: quercus pubescens 3 robinia pseudoacacia 3 ulmus minor 2 celtis australis 1 ostrya carpinifolia 1 fraxinus ornus 1 fraxinus excelsior 1 platanus hybrida 1
3
composizione strato arbustivo: 6 robinieto misto (formazioni antropogene) composizione strato arboreo: robinia pseudoacacia 4 platanus hybrida 2 celtis australis 2 populus nigra 2 fraxinus excelsior 2 ulmus minor 1 quercus pubrscens 1 alnus glutinosa 1 ailantus altissima 1 prunus avium + composizione strato arbustivo: sambucus nigra 2 corylus avellana 2
robinieto puro (formazioni antropogene) 3 5
3
3 3
2 4
3
1
4
4
composizione strato arbustivo: crategus monogyna 2 sambucus nigra 2 clematis vitalba 1 formazioni di pioppo ibrido (altre formazioni) composizione strato arboreo: populus hybrida 2 robinia pseudoacacia 1 ailantus altissima + (formazioni di maggior pregio)
1
1
3
4
5
3
3 3
neoformazioni (altre formazioni) composizione strato arboreo: robinia pseudoacacia 3 ailantus altissima 2 celtis australis 2
2 3
5 3
6
4
3
1 querco-carpineto dell’alta pianura composizione strato arboreo: quercus petraea 2 fraxinus ornus 2 platanus hybrida 2 robinia pseudoacacia 2 ulmus minor 1
2 querceto di roverella dai substrati carbonatici quercetoĂš composizione strato arboreo: quercus pubescens 3 robinia pseudoacacia 3 ulmus minor 2 celtis australis 1 ostrya carpinifolia 1 fraxinus ornus 1 fraxinus excelsior 1 platanus hybrida 1
3 robinieto misto formazioni antropogene
4 robinieto puro formazioni antropogene
5 neoformazioni altre formazioni
composizione strato arboreo: robinia pseudoacacia 4 platanus hybrida 2 celtis australis 2 populus nigra 2 fraxinus excelsior 2 ulmus minor 1 quercus pubescens 1 alnus glutinosa 1 ailantus altissima 1 prunus avium + composizione strato arbustivo:
composizione strato arboreo: robinia pseudoacacia 4 platanus hybrida 1 ulmus minor 1 fraxinus excelsior 1 celtis australis + composizione strato arbustivo: sambucus nigra 2 corylus avellana 2
composizione strato arboreo: robinia pseudoacacia 3 ailantus altissima 2 celtis australis 2 composizione strato arbustivo: (crategus monogyna 2) sambucus nigra 2 (clematis vitalba 1)
6 formazioni di pioppo ibrido altre formazioni composizione strato arboreo: populus hybrida 2 robinia pseudoacacia 1 ailantus altissima +
I MATERIALI DEL PROGETTO AI MARGINI DEI CORRIDOI bagolaro celtis australis salix caprea salicone robinia pseudoacacia falsa acacia robinia pseudoacacia falsa acacia sambucus nigra sambuco rubus ulmifolius rovo comune tamus communis tamaro cornus mas corniolo crataegus monogyna biancospino humulus lupulus luppolo cardamine hirsuta cardamine chenopodium album farinaccio daucus carota carota selvatica malva sylvestris malva selvatica papaver rhoeas papavero plantago major piantaggine maggiore urtica dioica ortica
A acer campestre acero campestre alisma plantago piantaggine d’acqua alnus glutinosa ontano nero B bagolaro celtis australis C carpinus betulus carpino bianco cardamine hirsuta cardamine chenopodium album farinaccio cornus mas corniolo crataegus monogyna biancospino D daucus carota carota selvatica ostrya carpinifolia carpino nero F fraxinus ornus orniello H humulus lupulus luppolo J junkus effusus giunco M malva sylvestris malva selvatica P papaver rhoeas papavero plantago major piantaggine maggiore Q quercus petraea rovere quescus pubescens roverella salix caprea salicone R robinia pseudoacacia falsa acacia rubus ulmifolius rovo comune (more) S salix alba salice bianco sambucus nigra sambuco T tamus communis tamaro (uva tamina) U ulmus minor olmo campestre urtica dioica ortica
bagolaro celtis australis ostrya carpinifolia carpino nero fraxinus ornus orniello quercus petraea rovere quescus pubescens roverella salix caprea salicone rubus ulmifolius rovo comune (more) tamus communis tamaro (uva tamina) cornus mas corniolo crataegus monogyna biancospino humulus lupulus luppolo sambucus nigra sambuco
acer campestre acero campestre carpinus betulus carpino bianco ulmus minor olmo campestre alnus glutinosa ontano nero salix alba salice bianco sambucus nigra sambuco rubus ulmifolius rovo comune (more) cornus mas corniolo crataegus monogyna biancospino sambucus nigra sambuco alisma plantago piantaggine d’acqua junkus effusus giunco
vegetazione arborea arbustiva erbacea
specie autoctone
specie generaliste 300 m
specie generaliste specie alloctone
300 m
specie alloctone
specie pioniere specie autoctone generaliste 120 m
specie pioniere
120 m
specie autoctone generaliste specie autoctone
specie alloctone specie generaliste
30 m
specie pioniere
strade specie pioniere
specie autoctone generaliste specie autoctone
30 m
fasce boscate
30 m
specie generaliste
specie autoctone
fiumi 30 m
specie autoctone generaliste
specie alloctone 120 m
specie pioniere
120 m
specie autoctone specie autoctone generaliste
specie autoctone generaliste specie pioniere 300 m
specie alloctone specie generaliste
specie autoctone
300 m specie alloctone specie generaliste
SP 159
SP 159
m.c. (AP)
N
SEZIONI - UNIONE (SX)
(DX)
margine tra bosco, agricoltura e abitato (ingresso al bosco)piantumazione diffusa in ambito privato
margine tra bosco, agricoltura e abitato (ingresso al bosco) incolto a perdere per la fauna
margine tra bosco e SP 159 e industria schermi vegetati
margine tra bosco e SP 159 e industria siepi complesse per il consolidamento dei margini
margine tra bosco e SP 159 e industria siepi complesse per il consolidamento dei margini margine tra bosco e SP 159 siepi complesse per il consolidamento dei margini
margine tra bosco e SP 159 e industria schermi vegetati SP 159
margine tra agricoltura e SP 159 fasce di incolto parallele e siepi complesse
margine tra bosco e SP 159 incolto per il consolidamento dei margini (climax) margine tra agricoltura e SP 159 e abitato fascia di incolto (climax) e piantumazione diffusa in ambito privato
margine tra agricoltura e SP 159 incolto (climax)
margine tra agricoltura e SP 159 incolto, colture a perdere per la fauna
margine tra agricoltura e SP 159 e industria. schermi vegetati e fascia di incolto (climax)
margine tra agricoltura e SP 159 e industria. fascia di incolto (climax), coltura a perdere per la fauna
margine tra industria, abitato e agricoltura. schermi vegetati
margine tra industria, abitato e agricoltura. fascia di incolto (climax), prato fruitivo (parcheggio intermodale)
orti urbani in prato fruitivo / ricreativo
SP 159
piantumazione diffusa in ambito privato margine tra ambito agricolo, abitato (ingresso al bosco.) frutteto
piantumazione diffusa in ambito privato piantumazione diffusa in ambito privato margine tra ambito agricolo, abitato fascia di incolto, colture a perdere per la fauna
SEZ 11
SEZ 10 SEZ 9 SEZ 8 SEZ 7 SEZ 6
SEZ 5
SEZ 4
SEZ 3 SEZ 2 SEZ 1
N
SCENARI - UNIONE 15 consolidamento dei margini dei boschi con filari a complessità e verticalità crescente verso l’interno di specie pioniere prevalentemente autoctone (castagno; biancospino, sambuco, rovo comune) segnalazione dei margini (ingresso al sistema)
13 schermi e volumi vegetati di protezione e filtro dai magini industriali. Specie infestanti erbacee e arbustive e microvegetazione infestante (cynodion dactilon). La rete che definisce il volume ha la capacità di rendere più immediate le minime pratiche manutentive da effettuarsi annualmente per il controllo della forza infestante degli arbusti.
14 prato permanente a funzione fruitiva (climax) con ispessimento dei bordi con siepi complesse per la fauna. estensione del serbatoio di naturalità del bosco fluviale vers il costruito. 12 consolidamento dei margini dei boschi con filari a complessità e verticalità crescente verso l’interno di specie pioniere prevalentemente autoctone (biancospino, sambuco, salicone) 11 fasce di 30 m praticabili a piedi di incolto stabile, siepi campestri complesse di specie prevalentemente autoctone e coltivazione a perdere per la fauna. consolidamento e filtro per il consolidamento del margine agricolo e filtro dal margine della strada provinciale (biancospino, salicone, spaccasassi)
9 fascia di 30 m praticabile a piedi di coltivazione a perdere per la fauna. filtro protettivo dei campi coltivati dai margini della strada provinciale: margine incolto verso il climax con l’instaurazione di arbusti pionieri dei margini. Manutenzione attenta a conservare le condizioni per lo sviluppo delle specie di supporto (alimentazione della fauna) e della biodiversità 8 schermi e volumi vegetati di protezione e filtro dai magini industriali. Specie infestanti erbacee e arbustive e microvegetazione infestante (cynodion dactilon). La rete che definisce il volume ha la capacità di rendere più immediate le minime pratiche manutentive da effettuarsi annualmente per il controllo della forza infestante degli arbusti. 6 volumi vegetati. Consolidamento dei margini degli spazi aperti residui in condizioni di forte antropizzazione. Specie infestanti erbacee e arbustive e microvegetazione infestante (cynodion dactilon) La struttura è praticabile e in una parte è possibile coltivare gli ortaggi (in inverno e autunno) ad uso privato degli abitanti più prossimi
14 13 12
12 11 10 9
10 fascia di 30 m praticabile a piedi di incolto stabile con siepi campestri complesse di specie prevalentemente autoctone per il consolidamento del margine agricolo e filtro dal margine della strada provinciale (biancospino, salicone, spaccasassi) segnalazione e collegamento tra la fascia di margine camminabile e il sistema dei sentieri campestri
5 lembi di prato ai margini dell’abitato. Coltura delle specie erbacee spontanee infestanti ad uso alimentare (cardamine (erbetta da minestra), farinaccio (spinacio selvatico), carota selvatica, malva selvatica, rosolaccio (papavero), piantaggine maggiore, ortica)
7 piazzale del parcheggio e del mercato. perforazione e rigatura regoralre dell’asfalto con inserimento spontaneo di vegetazione erbacea pioniera. Previsione di occupazione preferenziale di piantaggine maggiore e le altre specie spontanee che sopportano il calpestamento.
4 lembi di prato incolto ai margini della strada provinciale in climax controllato. Filtro di arbusti autoctoni / alloctoni pionieri (robinia pseudoacacia, rovo comune (more), tamaro (uva tamina), corniolo, biancospino, luppolo, sambuco)
6 5 4
1 frutteto pubblico. piantumazione delle essenze autoctone (caco) e coltura delle infestanti autoctone (fico, sambuco)
1
2 e 3 piantumazione pubblica su suolo privato. (bar acli e centro ricreativo per giovani e anziani; abitazione privata del centro di Bottanuco). piantumazione spontanea con prevalenza prevista di piante alloctone decorative (già presenti attorno all’abitato) e di alberi da frutto.
8 7
3 2
SEZ 1
1
1’
SEZ 2
3
4
4-zoom
SEZ 3
4
5
5’
6
7
SEZ 4
8
8-zoom
SEZ 5
9
9’
SEZ 6
10
SEZ 7
11
SEZ 8
12
12’
SEZ 9
13
SEZ 10
SEZ 11
14
15
2.
INGRESSI Gli ingressi normalmente segnano i punti stabili del sistema vegetato che devono essere mantenuti e preservati, ma anche i punti di maggiore interesse paesaggistico e fruitivo, trovandosi sui margini di differenti ambiti territoriali. Gli accessi inoltre, collocati per lo più lungo tracciati in condizioni di massima accessibilità per l’automobile (lungo i tracciati della maglia infrastrutturale) come per le forme di mobilità alternativa (lungo i vicinali a partire dalle zone abitate, e in generale a partire dai margini e dai retri del costruito che danno sui campi o sul bosco), sono l’occasione per costruire pratiche di quotidiana sostenibilità, legate alla gestione delle risorse energetiche autogestite, delle risorse alimentari , della mobilità condivisa e dell’incontro tra gruppi di interesse. L’interfaccia di ingresso al sistema vegetato può promuovere nuove pratiche capaci di interferire con il rapporto che l’abitante intrattiene con l’ambiente.
I principi a cui si ispira la promozione di nuovi scenari e di nuove pratiche legate all’uso del terriorio attraverso forme di economia plastiche e adattative e meno conflittuali nell’uso delle risorse e dell’energia, sono riassunti di seguito: economie di scala nell’utilizzo di attrezzature industriali ||| decentramento dell’organizzazione di vendita e avvicinamento all’utente ||| adozione di un’alimentazione appropriata e biologica ||| promozione di un regime alimentare stagionale e biologico ||| salvaguardia della biodiversità ||| organizzazione di una rete di produttori equa e solidale ||| condivisione delle attrezzature (di produzione locale) ||| potenziamento della capacità delle persone ||| produzione distribuita qualificata |||facilitazione delle relazioni tra gli utenti e i sistemi di servizi ||| organizzazione di unarete di pubblico aiuto |||aumento dello spazio per la natura ||| intensificazione dell’uso delle attrezzature ||| condivisione delle
automobili ||| ottimizzazione dell’uso degli impianti |||potenziamento delle competenze delle persone ||| climatizzazione passiva della casa ||| riduzione dell’uso delle risorse non rinnovabili ||| aumento della consapevolezza dei consumi ||| potenziamento edlla capacità di auto-gestione ||| formazione delle competenze per la gestione dell’energia ||| supporto alla rete pr la gestione locale dell’energia ||| avvicinamento delle persone al luogo di lavoro ||| intensificazione dell’uso dei prodotti ||| riduzione degli spostamenti ||| comunicazione a distanza ||| organizzazione di una rete fra gli attori della gestione locale
INGRESSI E INTERSEZIONE TRA I SISTEMI
=
U
sistemi
ingressi
bosco
=
box terzo paesaggio (caposaldo)
antropico
(bosco)
=
schermo interattivo informativo
antropico
agricoltura
=
frutteto
=
giardino urbano
=
orto urbano
=
parcheggio intermodale
=
punti di scambio e degustazione
U
antropico
agricoltura
inffrastruttura
bosco
agricoltura
U
agricoltura
U
antropico
agricoltura
rete vegetale
CLASSIFICAZIONE fornitura base
/
(energia)
e-
(acqua)
H2O H2O H2O ee-
<1 box terzo paesaggio (caposaldo)
+
2 schermo interattivo informativo
+
3 frutteto
+
giardino urbano
+
orto urbano
+
4 parcheggio intermodale
+
5 punti di scambio e degustazione>
+
H2O H2O
N
(orientamento) (illuminazione)
i
(informazioni sul sistema ecologico) (ricovero biciclette)
WC servizi accessori
(riparo servizi sosta)
1
2
3
4
5
CONFRONTO. ELEMENTI PUNTUALI DEL PAESAGGIO DEI MARGINI
6m
SP 159
SP 159
m.c. (AP)
N
SCENARI - UNIONE 5 schermo interattivo e informativo sul sistema vegetato e la partecipazione ai bandi dei programmi di piantumazione diffusa. Ingresso diretto alla fascia boscata fluviale (fiume Brembo)
4 parcheggio intermodale principale (incrocio con il nuovo asse di mobilitĂ complementare del progetto Autostrada Pedemontana) incontro tra mobilitĂ veloce (auto, trasporto pubblico), lenta (bicicletta) e minuta (a piedi). Ingresso al sistema vegetato attraverso i sentieri campestri arborati
3 punto di scambio e degustzione dei prodotti agricoli estensivi e biologici (consorzi agricoli). Ingresso al sistema vegetato atraverso un prato fruitivo permanente e vicinali dei campi 2 piattaforma intermodale minore di interscambio (ai margini del centro abitato) incontro tra velocitĂ lenta (bicicletta) e minuta (a piedi). Accesso ai sentieri pedonali (vicinali e sentieri campestri)
1 orto urbano. Ai margini tra lâ&#x20AC;&#x2122;abitato e il bosco. Orti in affitto ad uso degli abitanti del quartiere. Ingresso al sistema vegetato attraverso il sistema degli orti e delle colture delle piante alimentarispontanee
5
4
3
2
1
1
3
3
3’
3‘’
3’’’
3.
MICRO-INFRASTRUTTURE L‘insieme delle micro-infrastrutture per l’attraversamento delle stanze agricole percorrendo il sistema vegetato, vengono predisposte per risolvere i problemi principali che si sono presentati durante le esplorazioni in loco: “ciglio pericoloso, dislivello disagevole, terreno instabile, protezione dalla vegetazione, ombreggiamento”. La serie di interventi minimi che garantice l’agibilità alle forme di naturalità della pianura e agli spazi aperti, utilizza il materiale disponibile all’interno del contesto ambientale in cui viene di volta in volta realizzata. Ne è esempio la paleria che deriva da un tipico governo a ceduo dei boschi di pianura. Viceversa, il materiale che viene “importato” all’interno del sistema biologico, viene scelto in base alla sua malleabilità e alle sue caratteristiche organiche di aggredibilità e di reversibilità rispetto alla sua introduzione. La specificazione “micro” si riferice sia all’aspetto dimensionale che a quello temporale. Infatti, questi interventi volumetricamente ridotti, hanno una vita che può venire riscritta all’interno del
ciclo biologico di disfacimento del materiale organico di cui sono costituiti. La continua scrittura dei percorsi infatti è supportata dalla facilità con cui si presuppone la costruzione di queste micro presenze infrastrutturali, oltre che dal loro fisiologico deperimento. Schede divulgative di autosotruzione dislocate nei punti di ingresso al sistema vegetato, danno indicazione di come queste operazioni possano essere messe estemporaneamente in atto.
ALL’INTERNO DEL BOSCO CEDUO. ECOLOGIA COME ECONOMIA O2
suolo antropizzato ecosistemi artificiali: agricoli: p.n. positiva; p.l. trascurabile; urbani: p.n. negativa; p.l. trascurabile
CO2
O2
CO2
t0
t1=to+2anni
matricina
t2=t1+2anni
humus
bosco. governo a ceduo ecosistemi naturali: p.n.nulla; p.l. elevata (produttività netta: p.n.; produttività lorda: p.l.)
paleria / legna da ardere (fascine)
soprassuoli: terra e foglie in decomposizione
tx=t2+10anni
UTILITĂ&#x20AC; DIFFUSE fascina da bosco ceduo
}
autocostruzione bosco. governo a ceduo ecosistemi naturali: p.n.nulla; p.l. elevata
classificazione in base alle esigenze costruttive biforcazioni (rapporto tra le tre dimensioni direzioni di resistenza e collegamenti principali) curvatura (elasticitĂ )
frondositĂ o presenza di rami (volume)
DISEGNI PER Lâ&#x20AC;&#x2122;AUTOCOSTRUZIONE
ciglio pericoloso
PIANI VERTICALI DISLIVELLI
dislivello disagevole terreno instabile protezione dalla vegetazione ombreggiamento
PIANI ORIZZONTALI
PIANI INCLINATI
PIANI VERTICALI +
A
A 1
A 2
A 3
A 4
B
C ciglio pericoloso protezione dalla vegetazione (intervento dallâ&#x20AC;&#x2122;interno del bosco)
PIANI VERTICALI +
A
+
corda di canapa, 20 mm
B 1 B ciglio pericoloso protezione dalla vegetazione (intervento dallâ&#x20AC;&#x2122;esterno del bosco)
B 2
DISLIVELLI +
C 1
A
B
C 2
C
D dislivello disagevole terreno instabile (intervento dallâ&#x20AC;&#x2122;interno del bosco)
C 3
PIANI ORIZZONTALI +
A
B
B 1
C
C terreno instabile (intervento dallâ&#x20AC;&#x2122;interno del bosco)
SP 159
SP 159
m.c. (AP)
ZOOM-fascia boscata della piana agricola di Bottanuco
N
SEZIONI - UNIONE
ZOOM
terreno instabile disagevole
SP 159
SP 159
e
dislivello SEZ 4
dislivello disagevole
SEZ 3
ciglio pericoloso
SEZ 2
protezione dalla vegetazione e SEZ 1 dislivello disagevole
SEZ 1
SEZ 2
SEZ
3
SEZ
4