Abitare Solidale

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un’aia solidale al Parco Lambro tesi di laurea di andrea pezzoli e giulia urciuoli


INDICE 1.0 Idea : I Municipi dell’Abitare 1.1 Il disagio abitativo a Milano 1.2 Proposta dei Municipi dell’Abitare: cosa sono? perchè e dove? 1.3 La Cascina San Gregorio : il programma LA RICHIESTA : Incontro con Maria Grazia Guida e Don Virginio Colmegna 2.0

CeAS Centro Ambrosiano di Solidarietà 2.0 Organigramma 2.1. La Storia 2.2. La struttura 2.3 Il villaggio solidale

3.0

L’intorno 3.1. I quartieri 3.2. Parco Lambro: La Storia 3.3. Gli Elementi 3.4. Le Attività

4.1 Le Cascine del Parco Lambro: Il sistema San Gregorio 5.0

Le esperienze nel territorio Milanese 4.1. La Cascina Baraggia 4.2. La Cordata

4.1 Casi studio 6.0

Il Mulino San Gregorio 6.1 Lo stato attuale

PROGRAMMA Obiettivi Occasioni + Implementazioni +Innovazioni 7.0 Progetto 7.1 Masterplan generale 7.2 Il progetto nel Mulino San Gregorio 7.3 Scenari


Il modello: I Municipi dell’abitare

I MUNICIPI DELL’ABITARE


Boeri-Bregani-Porcaro Multiplicity.Lab

E’ importante sottolinearare, che il problema dell’abitazione non interessa solamente i migranti di recente arrivo, ma tocca le fasce deboli della popolazione, italiani e non.

“Milano è città di soste temporanee e di continui spostamenti; temporaneità è sempre meno scelta consapevole ma è il risultato dell’impossibilità di incontro col mercato delle case” Boeri-Bregani-Porcaro Multiplicity.Lab

Milano è sempre stata una spugna, oggi le barriere dell’inclusione si sono fatte più alte,[...] è il ceto medio che vive direttamente il problema della relazione con lo straniero

Nelle strutture pubbliche e nelle strutture private convenzionate col Comune, non vengono accettati ospiti non in regola col permesso di soggiorno, mentre l’emergenza abitativa riguarda in buona parte immigrati extracomunitari senza permesso di soggiorno: stranieri appena arrivati in città, la mancanza del permesso di soggiorno costringe gli immigrati a vivere in un circolo

Boeri-Bregani-Porcaro Multiplicity.Lab

Boeri-Bregani-Porcaro Multiplicity.Lab

Aldo Bonomi Naga Medicina di Strada

Sono soprattutto le associazioni del terzo settore, laiche e – per la maggior parte - religiose, che si fanno carico dei bisogni che tale emergenza esprime, lavorando sul territorio in contatto diretto con i nuovi poveri, stranieri e italiani, e con le fasce più emarginate della popolazione. Boeri-Bregani-Porcaro Multiplicity.Lab

[...]dagli anni ‘70 si inizia a ritenere che più case non sia la soluzione almeno per i poveri [...] l’edilizia sociale non ha mai avuto come popolazione di riferimeto i più poveri o i più bisognosi di case, ma i lavoratori[...]

La maggior parte delle strutture di accoglienza, inoltre, sono pensate per dare ospitalità a singoli individui – maschi e femmine separati - e non a famiglie, mentre negli ultimi anni l’emergenza abitativa più grave è quella vissuta da moltissime famiglie con bambini. La condizione più drammatica e visibile oggi a Milano è quella delle famiglie degli immigrati dell”Europa dell’est di etnia rom che abitano QHOOH EDUDFFRSROL H QHJOL HGL¿FL occupati abusivamente soggetti agli sgomberi spesso senza che sia offerta un’alternativa residenziale d’emergenza in grado di accogliere l’intera famiglia.

Nel 2006 in Lombardia sono state presentate circa 44 mila domande di alloggi di edilizia regionale pubblica, 16mila delle quali da stranieri. E le proiezioni parlano GL XQ LQFUHPHQWR ¿QR D 45.700 domande nel 2009.

Caritas Ambrosiana

SUNIA nel DI¿WWL VRQR DXPHQWDWL del 17%, l’DI¿WWR PHGLR di un appartamento avrebbe ormai raggiunto la parità con lo stipendio percepito dalla maggiornaza dei lavoratori dipendenti. Il SICET, Sindacato Inquilini, ha calcolato che a Milano tra il 35% e il 50% del reddito annuo di una famiglia milanese di medio/basso reddito è XVDWR SHU O¶DI¿WWR

Antonio Tosi Case,quartieri, abitanti politiche Antonio Tosi

Il disagio abitativo a Milano

[...]“Il disagio abitativo a Milano ha diversi gradi di emergenza e riguarda diverse popolazioni. Tra di esse la componente immigrata ha sicuramente una parte importante. La politica degli sgomberi GHJOL HGL¿FL occupati abusivamente e delle baraccopoli, senza l’offerta di una sistemazione alternativa per i loro abitanti, ha reso ancora più drammatiche le loro condizioni di vita.


Norway

COTLAND Latvia Denmark Lithuania

+ 16%

ENGLAND

India Netherlands

LES Poland

+ 3%

Germany

filippini e cinesi

Czechoslovakia

Austria Hungary

Switzerland

_Nel 2004, secondo dati Caritas vi erano in Italia 2,6 milioni di immigrati regolari, un mezzo europei, Romania primo paese di provenienza, segue l’Africa. Risiede al nord circa il 60% degli immigrati, nel centro il 30%. La Lombardia da sola accoglie quasi un quarto del totale, dalle migrazioni per lavoro, ai processi di ricongiungimento familiare, al movimento postindustriale.

_1998 1.495.000 famiglie in situazione di disagio per onerosità del comune G¶DI¿WWR VLWXD]LRQL GL GLVDJLR SHU sovraffollamento dell’abitazione. _ OH IDPLJOLH FKH LQFRQWUDQR GLI¿FROWj a tenersi in regola sono il 40%; i senza dimora tra i 50.000 e le 80.000 persone. In Italia le famiglie che abitano in proprietà superano, secondo il censimento del 2001, il 71%. L’edilizia sociale nell’ultimo decennio ha coperto il 5/6% delle famiglie, 3,5 volte meno della media europea. I dati mostrano che l’area critica dal punto di vista sociale è TXHOOD GHOO¶DI¿WWR

France Romania

*Milano

+ 91%

Yugoslavia + 16% Macedonia

+ 25% Moldava

Antonio Tosi Case,quartieri, abitanti politiche

Antonio Tosi

Italia

+ 28% Bulgaria

Paesi stranieri

+5% Albania ain Greece

Malta

150.000 persone giungono ogni anno con un permesso di soggirono per lavoro e di questi 80.000 hanno permessi di lavoro temporanei di sei mesi. L’immigrazione è un fenomeno relativemente recente che riguarda gli ultimi 20 anni.

Istanze presentate Permessi rilasciati

1 Romania 141.674 2 Ucraina 105.669 3 Albania 54.683 4 Marocco 53.997 5 Ecuador 35.901 6 Cina Popolare 35.321 7 Polonia 32.988 8 Moldavia 30.658 9 Perù 17.005 10 Egitto 15.979

133.607 100.727 47.388 47.406 34.072 33.178 29.350 29.350 16.116 15.015

Algeria

8%

Don Virginio Colmegna Casa della Carità Tunisia

rocco Libya

+ 8%

ISMU Iniziative e studi sulla multietnicità

IlIl disagio modello: abitativo I Municipi a Milano: dell’abitare i numeri

Estonia

Sweden


Le misure attuate contro gli zingari sono ormai legalizzate e comunemente accettate e sembrano giuste e opportune, in realtà rappresentano una repressione disumana e vergognosa indegna di una società moderna. Gli zingari a questa repressione rispondono con l’autoesclusione, essi prendono le distanze da tutti gli estranei alla propria famiglia, da qui l’atteggiamento di ostilità e rivalsa manifestato da tutti i gruppi e le comunità zingare.

Santino Spinelli Zingari e non zingari stranieri, Urbanistica del disprezzo Antonio Tosi Case,quartieri, abitanti politiche

[...]gli zingari sono considerati in blocco come “quelli che vivono nei campiâ€? H VRQR LGHQWLÂżFDWL FRPH QRPDGL LQFDSDFL GL ÂżVVD GLPRUD GLYHUVL SHULFRORVL Una visione che considera i ROM un problema da lasciare alle forze dell’ordine e al volontariato, invece che una questione politica nazionale e internazionale [...] Nomade e Nomadismo sono termini ottocenteschi, di ambito positivista, nati per discrimanare i ROM come una delle “razze inferioriâ€?, vagabondi per natura, per discriminarla dalla razza superiore del non zingaro “amante della patria “.

Piero Calacicchi Discriminazioni, Urbanistica del disprezzo

2 sono i motivi per cui i rom vengono sgomberati: _Uno è sicuramente la concentrazione numerica, insieme alla “visibilitĂ â€? degli insediamenti abusivi. I cittadini si allarmano, e chiedono l’intervento delle forze dell’ordine se vedono un numero elevato di zingari e se gli stessi occupano un sito “disdicevoleâ€?. _L’altro motivo è collegato a problemi di igiene. Ma con gli sgomberi le medesime situazioni si ricreano costantemente a pochi metri o chilometri di distanza, nonostante le forze dell’ordine DFFRPSDJQLQR L URP ÂżQR DOOÂśLPERFFR GHOOH DXWRVWUDGH FKH VL dipartono da Milano. [...]un altro tasto dolente sono i rapporti con i cittadini che, soprattutto nei quartieri che vedono una piĂš alta concentrazione GL URP VSHVVR VRQR GLIÂżFLOL

Giovanna Lodolo e Paola Trevisan Zingari a Milano, Urbanistica del disprezzo

Gli “slums� di Milano

A Milano una rilevazione del Servizio Problemi del Territorio della polizia locale ha censito 162 insediamenti abusivi: 124 di immigrati stranieri, 3.000 persone e 25 da zingari, 1250 persone nelle “aree autorizzateâ€?, la maggiorparte degli abitanti sono preda del circolo vizioso della non regolaritĂ . Questi insediamenti denunciano falle delle politiche: dell’immigrazione, delle politiche abitative e di quelle sociali.


°

s.n.c. (ex Yugoslavia)

via Adriano n.81(Rumeni-Ucraini)

via Tremiti/Cherso via Stephenson

via Triboniano

(ex Yugoslavia)

via Cascia

n.210(Bosniaci)

****

via Triboniano via Porretta

via Barzaghi via Triboniano

via Silla

n.16(Rumeni)

(ex Yugoslavia)

n.212 Area 3(Rumeni)

*

via Bovisasca (Rumeni)

*

via Idro

via De Notaris

n.212 Area 1(Rumeni)

n.62

via Paradisi via Lucini

n.7

n.15

Don Virginio Colmegna Casa della CaritĂ

via Negrotto

° **

n.23

via Anghileri

via Novara

via Novara

n.523(Macedoni)

n.523(Kossovari)

La Casa della Carità si è trovata a dover dare una risposta ai gruppi di cittadini rom rumeni sgomberati dalle aree di via Capo Rizzuto,Via Ripamonti e via San Dionigi a Milano.

“Ogni individuo ha diritto ad un tenore GL YLWD VXIÂżFLHQWH D JDUDQWLUH OD salute ed il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo al vestiario, all’abitazione, alle cure mediche e ai servizi sociali necessari,e ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invaliditĂ , vedovanza, vecchiaia...â€?

via Ziegler

Dichiarazione dei diritti umani, 1948

via Caio Mario (Marocchini-Algerini)

via Bonfadini n.38

via Bonfadini Via degli Ulivi

n.38

via Cusago n.275

via Muggiano

via Martirano n.71

*

s.n.c.(ex Yugoslavia)

via Bonfadini

via Kuliscioff

via Bonfadini

(Ucraini-Moldavi-Bulgari)

n.39(ex Yugoslavia)

via Bonfadini

n.38

n.38

°* *

via Muggiano

via Bonfadini

strada campestre n.29

n.39

via Martirano Cascina Guascona (ex Yuogoslavia)

via S.Dionigi via Novara n.523(Macedoni) (Rumeni) via Virgilio via S.Dionigi Ferrari (Rumeni) via Dudovich (Rumeni)

via Campazzino (Rumeni)

°

via Vaiano Valle

via S.Dionigi n.78(Rumeni)

via Salvanesco n.57(ex Yugoslavia)

via Vaiano Valle n.41(Rumeni)

via Chiesa Rossa

* °

CAMPI NOMADI AUTORIZZATI CAMPI NOMADI NON AUTORIZZATI MA CONSOLIDATI

n.351

*

via Impastato n.7

n.41(ex Yugoslavia)

via S.Arialdo (Rumeni)

Casa della CaritĂ , oltre ad occuparsi dell’accoglienza di uomini e donne, italiani e stranieri a rischio di emarginazione sociale, si è mossa sul territorio milanese per andare verso i suoi FRQÂżQL DG incontrare coloro che abitano i non luoghi sorti alle periferie della nostra cittĂ . Attraverso il progetto “Instradiamociâ€? percorsi di rete e integrazione su tre livelli: quello legale, quello socio-sanitario e quello educativo. Dopo lo sgmobero si è trovata una sistemazione abitativa per tutto il gruppo: casette prefabbricate costruite sui terreni del centro Ce.A.S. (Parco Lambro) e quattro appartamenti di via Varanini. Si è avviato cosĂŹ un progetto che, restituendo ai rom accolti dignitĂ abitativa, intendeva investire, sostenere, rafforzare le capacitazioni (capability) di base di tutte le persone accolte (Sen, 1992), con lo scopo di sostenerle nel loro percorso di inserimento sociale.

GIOSTRAI INSEDIAMENTI NOMADI IN AREA PRIVATA/PUBBLICA BARACCOPOLI

Donatella DeVito Casa della CaritĂ

Gli “slumsâ€? di Milano: chi se n’è occupato

via Montebisbino


1. boa rifugio di emmergenza gratuito il grado zero dell’abitare 2. diversi modelli di residenza temporanea (ostelli,residence, appartamenti per famiglie) 3. erogatori di servizi assistenza sociale, legale, orientamento al lavoro: la messa in rete di servizi già esistenti sul territorio mettere 4. agenzia per la casa 5. spazi pubblici ( giardini, sport, biblioteche, sale prova musica)

cosa conterrebbero Cascina San Gregorio

1. sono nate come una struttura insediativa 2. sono ubicate all’interno della città consolidata 3. sono contigue con aree densamente abitate 4. vicine alle principali infrastrutture

Il progetto Municipi dell’abitare è rivolto al Comune di Milano, proprietario delle cascine, che è invitato a lanciare un bando pubblico SHU OD JHVWLRQH H LO ¿QDQ]LDPHQWR GL FLDVFXQ “municipio”; dovrebbe rivolgersi da un lato alle istituzioni e ai soggetti milanesi che si occupano dell’assistenza e del sostegno ai FLWWDGLQL LQ GLI¿FROWj DVVRFLD]LRQL GHO terzo settore, volontariato cattolico e laico) che dovrebbero gestire in regime di concessione le cascine-municipi, e dall’altro alle istituzioni e ai soggetti che potrebbero adottarle, trovando OH ULVRUVH R ¿QDQ]LDQGROH GLUHWWDPHQWH.

perchè? Multiplicity.Lab

Il modello: I Municipi dell’abitare

21 Cascine potrebbero tornare a nuova vita


“C’è bisogno di appartementi per famiglie che, dopo la seconda accoglienza, devono ancora essere seguite dagli operatori del CeAS, ma possano cominciare ad incontrare la dimensione dell normalitĂ e a cercare un lavoro.â€? [...] “Noi vorremmo che la cascina Mulino San Gregorio, che sta all’ingresso del Parco Lambro diventasse la sede della normalitĂ , con attivitĂ per il parco, spazi di fruibilitĂ per i giovaniâ€?

Mariagrazia Guida

Don Virginio Colmegna

Parlando in generale del Parco Lambro: “La proposta dei municipi dell’abitare è un sogno dell’abitare socialmenteâ€? “Noi abbiamo avuto l’esperienza del villaggio solidale, che è un’esperienza di mix abitativo che è stata fatta in una situazione di emergenzaâ€? “Il Parco Lambro è un polmone verde all’interno della cittĂ , che collega due quartieri storici periferici della cittĂ â€? “All’interno del parco coesistono differenti realtĂ , da quella sportiva (abbondanza di centri sportivi: Shuster,..), a quella sociale, a quella agricola...â€? “Ma la cultura del verde è sottostimata: il Lambro è straripato parecchie volte travolgendo DOEHUL URYLQDQGR HGLÂżFL H SURGXFHQGR FRQWLQXH GHYDVWD]LRQL´ “Ora è diventato un luogo sicuro, la polizia effettua controlli per spaccio e prostituzioneâ€? “Il parco è tagliato a metĂ dalla tangenziale est (ovest, quartiere feltre degli anni ‘50 e crescenzago-palmanova; est, cimitero di Lambrate e zona San raffaele), la popolazione che vive attorno sta un po’ invecchiando e questo è considerato il parco di nessuno (hanno cercato di colonizzare il parco con esperienze di tipo consumistico)â€? “Le cascine sono in comodato dal comuneâ€? Parlando del campo davanti al CeAS: “Quando c’è stata l’emergenza di Opera (sgombero del campo rom) il prefetto ha effettuato l’esproprio al contadino del campo davanti al CeAS, il campo è stato distrutto e non è piĂš agricolo (terreno riempito di pietre per trasformarla area di residenze leggere), però c’è stata una rivolta cittadina ed ora questo terreno è inutilizzabileâ€? “Idea di collegarlo con un ponte sulla tangenziale alla parte est del parco e attrezzarlo per lo sport per far sĂŹ che non venga letto come luogo dell’abbandonoâ€? “Potrebbe disporre di infrastrutture leggere come mininoleggio di biciclette con chiosco all’aperto per coinvolgere tutte le persone che passano, bocceâ€? “I problemi sono: che è uno poco frequentato ai margini, che c’è solo un baracchino come punto di ristoroâ€? “Il parco dispone di risorse di eccellenza per l’integrazione: percorso VITA, spazio per pic-nic (utilizzato alla domenica dai sudamericani)â€? “Noi vorremmo che la cascina Mulino San Gregorio, che sta all’ingresso del parco diventasse la sede della normalitĂ , con attivitĂ per il parco, spazi di fruibilitĂ per i giovani, una ludoteca, che raggruppa donne con bambini (le donne sono piĂš per l’integrazione, le donne sono piĂš indipendenti, lavorano e hanno in mente un processo di integrazione); attivitĂ solidali per gli anziani (integrazione tra anziani –bambini –donne –uomini), rendere lo spazio un incrocio tra abitanti, rianimarlo(MITO). Il parco Lambro è giĂ un polo sportivo, un polo sociale, quello che servirebbe sono appartamenti per famiglie di seconda accoglienza, piĂš autonoma, piccolo presidio di socialitĂ e una situazione di normalitĂ : studentato, che ridia benessere all’area. 'RYH D ÂżDQFR GL VLWXD]LRQL GLIÂżFLOL FL VLDQR VLWXD]LRQL QRUPDOL H FKH LQ FRQGLYLVLRQH FL VLDQR degli spazi. Sistemi di partecipazione attiva per chi vive nella cascina, coinvolgendo tutte le generazioniâ€? Âł(VHPSL &DVFLQD %DUDJJLD SXz DFFRJOLHUH GXH SHUVRQH LQ GLIÂżFROWj´ “0LODQR q XQD FLWWj GLIÂżFLOH DYHUH XQ SHULRGR GL DFFRJOLHQ]D LQ XQD IDPLJOLD QRUPDOH SXz DLXWDUH ad andare avantiâ€?

Presidente della Casa della CaritĂ

Presidentessa del CeAS, Centro Ambrosiano di SolidarietĂ

La richiesta: il CeAS

Incontro con Don Virginio Colmegna Maria Grazia Guida CeAS, MartedĂŹ 25 novembre 2008


Il CeAS

IL CeAS: Centro Ambrosiano di SolidarietĂ


Claudia Polli

Linda Donini

Benedetta Castelli

Cristina Vasile

RESPONSABILE AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE E RISORSE UMANE AREA DIPENDENZE RESPONSABILE AREA DONNE Don Massimo Mapelli

Il Ceas esplica i propri compiti attraverso una collaborazione multidisciplinare che privilegia la pedagogia come sintesi dei diversi saperi. L’organizzazione mira a costruire un sistema dinamico, capace di valorizzare al proprio interno esperienze, stili e professionalitĂ diverse: il risultato che vogliamo ottenere è quello di offrire ai singoli operatori ed ospiti l’opportunitĂ di mettersi in gioco, di sperimentare il nuovo, di esprimere le proprie doti e la propria creativitĂ , di esser propositivi ma anche critici in un’ottica costruttiva.

RESPONSABILE AREA MINORI

Donatella de Vito

/H ÂżQDOLWj SULQFLSDOL GHO &HDV VRQR OD SURPR]LRQH GHOOD VROLGDULHWj la prevenzione, la cura e la riabilitazione di persone dipendenti, affette da disagio psichiatrico e/o psicosociale, nonchĂŠ adolescenti e giovani italiani o stranieri a rischio di emarginazione.

MEDIATORE CULTUREALE AL CeAS

RESPONSABILE AREA PSICHIATRICA ComunitĂ San gregorio

Coordinatore Linea Verde Droga

Il CeAS: l’organigramma

Presidente CeAS vita casavola

Presidente della CASA DELLA CARITA’

Mariagrazia Guida

Don Virginio Colmegna

Il Ceas è un’organizzazione non lucrativa del privato sociale che dal 1986 si occupa di accogliere, accompagnare nella crescita, orientare e reintegrare nella societĂ persone con esperienze di disagio individuale, familiare e sociale, aiutandole a raggiungere il maggior grado possibile di benessere e autonomia.


La Cassinetta San Gregorio fa parte del sistema di cascine che operavano nella zona dell’attuale Parco Lambro. Il sistema più grande è appunto quello della San Gregorio il vecchio. Queste Cascine sono tracce importanti del passato rurale che l’area del parco aveva e che ancora lo caratterizza.

CeAS: la storia

Villa Padronale cappella

¿HQLOH Cassinetta San Gregorio

1999 Nel 1999 il CeAS è intervenuto su questa cascina, di proprietà del Comune di Milano

2000

2002

2005

CeAS Linea Verde Comunità San Gregorio Alisei

Campo da Calcio Villaggio solidale

2007

2008


Nel 2000 il CeAS trasforma le VWDOOH QHL VXRL XIÂżFL, con spazi organizzativi e di assemblea: il piano terra ospita infatti il servizio linea verde droga, JOL XIÂżFL DPPLQLVWUDWLYL H OD logistica, mentre al piano primo si pensa giĂ a uno spazio di residenza leggera. La Cassinetta vera e propria diventa uno spazio residenziale convenzionato con ASL, per la ComunitĂ San Gregorio, che ospita persone con disturbo psichico. Nella villetta padronale trova spazio la comunitĂ Alisei,per individui maschi, affetti da doppia diagnosi, di disturbo mentale e tossicodipendenza. La cappella diventa invece uno spazio per diverse attivitĂ ricreative, delle varie comunitĂ presenti.

CeAS: la storia

ComunitĂ Alisei spazio momenti ricreativi 8IÂżFL &H$6 spazi di residenza leggera campo da calcio ComunitĂ San Gregorio

1999

2000

2002

2005

CeAS Linea Verde ComunitĂ San Gregorio Alisei

Campo da Calcio Villaggio solidale

2007

2008


CeAS: la storia

Nel novembre del 2002 una violenta alluvione provoca l’uscita del Lambro dagli argini, tutto il parco e le strutture presenti sono investite dall’acqua. I piani terra si sono tutti quanti allagati. Il campo da calcetto risulta deteriorato e per un po’ verrà accantonato il suo utilizzo. La comunità San Gergorio cambia forma e responsabile, da quest’anno è Vita Casavola. Mentre la responsabile di linea verde droga è invece Claudia Polli.

1999

2000

2002

2005

CeAS Linea Verde Comunità San Gregorio Alisei

Campo da Calcio Villaggio solidale

2007

2008


Il campetto da calcio viene sistemato e completato, e dotato di spogliatoi per chi lo volesse DI¿WWDUH Diventa non solo un piccolo introito per il CeAS ma anche un mezzo per aprire il cortile all’esterno. Il 25 Giugno 2005 la polizia sgombera il campo di via Capo Rizzuto: 71 persone ROM si trovano senza casa e vengono accolte momentaneamente presso l’auditorium della Casa della Carità .

CeAS: la storia

ComunitĂ Alisei spazio momenti ricreativi 8IÂżFL &H$6 spazi di residenza leggera

campo da calcetto con atrezzature e spogliaoi

ComunitĂ San Gregorio

1999

2000

2002

2005

CeAS Linea Verde ComunitĂ San Gregorio Alisei

Campo da Calcio Villaggio solidale

2007

2008


Nel Settembre 2006, 15 famiglie Rom vanno ad abitare nelle casette dietro la villetta e dietro il campo da calcio al CeAS di via Marotta. La cappella viene riconvertita in una cucina per i Rom e uno degli spazi delle vecchie stalle diventa una lavanderia. Nel cortile vengono montati dei giochi per i bambini, la vita del cortile inizialmente piĂš tranquilla viene vivacizzata da questa presenza. Quasi subito si comuincia il progetto “Osopitare l’infanziaâ€? per inseriere nelle scuole i ragazzi rom ospiti del CeAS.

ComunitĂ Alisei

CeAS: la storia

prime casette Rom cucina dei Rom 8IÂżFL &H$6 spazi di residenza leggera

campo da calcetto con atrezzature e spogliaoi

ComunitĂ San Gregorio

1999

2000

2002

2005

CeAS Linea Verde ComunitĂ San Gregorio Alisei

Campo da Calcio Villaggio solidale

2007

2008


Dal 2006 al 2008 nasce e si sviluppa il “villaggio solidaleâ€?. Gli operatori delle altre comunitĂ del CeAS inizialmente perplessi e dubbiosi sulla effettiva possibilitĂ di coesistenza di tutte queste diversitĂ , apprezzano la nuova vita che il cortile ha oggi, anche alla sera, le famiglie rom che si sono rifugiate qui vivono in tutto e per tutto una dimensione di “normalitĂ â€? domestica che mancava al CeAS.

il villagio solidale

ComunitĂ Alisei

CeAS: la storia

casette Rom

cucina dei Rom 8IÂżFL &H$6 spazi di residenza leggera

campo da calcetto con atrezzature e spogliaoi

ComunitĂ San Gregorio

1999

2000

2002

2005

CeAS Linea Verde ComunitĂ San Gregorio Alisei

Campo da Calcio Villaggio solidale

2007

2008


a

HGL¿FLR Villetta San Gregorio: Ospita la comunità Alisei

c

CeAS: la struttura

HGL¿FLR Ex cappella: Ora adibita a cucina per i rom

d

HGL¿FLR Ex stalla: 2VSLWD JOL XI¿FL YHUL H propri del CeAS

b

HGL¿FLR Cassinetta San Gregorio: Ospita la comunità psichiatrica San Gregorio


Intervista a Claudia Polli responsabile area dipendenze.

Claudia Polli

camera da letto

(GLÂżFLR $ Villetta San Gregorio: Ospita la comunitĂ Alisei. (Âś OÂśXQLFR HGLÂżFLR GHO &H$6 FKH GHYH DYHUH XQ operatore anche di notte quindi funziona per 24 h al giorno. Gli ospiti sono pazienti affetti da doppia diagnosi e non hanno libero accesso al cortile o al parco.

D: Che cos’è Alisei? CP: E’ una comunitĂ residenziale di trattamento specialistico per tossicosipendenti in comorbilitĂ psichiatrica. D: Chi sono gli ospiti della comunitĂ Aliei?

camera da letto

CP: Persone tossicodipendenti in comorbilità psichiatrica provenienti o non provenienti dall’ambito carcerario. Sono stati presi in carico e accompagnati in un processo di inserimento in comunità circa 90 giovani a fronte di quasi il doppio di richieste e segnalazioni.

M2

operatori

D: Qual’ è lo scopo della comunitĂ Alisei? CP: Lo scopo principale della permanenza al Centro è l’osservazione residenziale, intesa sia dal punto di vista piĂš strettamente clinico sia da quello terapeutico ed HGXFDWLYR 9L q LQROWUH XQÂśDWWHQ]LRQH VSHFLÂżFD DOOÂśDVSHWWR SVLFKLDWULFR GRSSLD diagnosi), alla valutazione psicodiagnostica e alla progettazione pedagogica. Il nostro obiettivo è quello di favorire un miglioramento della qualitĂ della vita della persona, partendo talvolta dagli aspetti piĂš semplici. Sono molto importanti l’osservazione, il contenimento e il lavoro sulla motivazione.

342 m2 : pt 132 m2 + pI 132 m2 + PII 78 m2

orario

1 responsabile, 4 educatori, 3 24 h con psicologi, 1 medico, 1 infermiere, 1 libertĂ di arteterapeuta uscire Alcuni di loro devono restare anche per il turno di notte.

ospiti

24 h 9 ospiti affetti da doppia diagnosi (psicosi e tossicodipendenza)sesso machile. Non possono lasciare le strutture o usciere autonomamente dalla struttura.

infermieria+sala operatore

D: Chi sono gli operatori di Alisei? cucina comune

CP: Ci sono un responsabile , 4 educatori, 3 psicologi, 1 medico, 1 infermiere e un arteterapeuta.

p o s t i letto

accesso

sala psicanalisi

10 : 9 ospiti + 1 operatore notte

controllato

attrezzature

+ spazi

psicomotricitĂ

--------------------

--------------------

CeAS: la struttura

a

laboratorio arte-terapia


VC: E’ una comunità residenziale di trattamento specialistico per tossicosipendenti in comorbilità psichiatrica. D: Chi sono gli ospiti della comunità San Gregorio? VC: L’utenza della comunità presenta una sintomatologia riconducibile, nella quasi totalità dei casi, all’ambito delle psicosi: gli ospiti necessitano di interventi articolati sul piano sociale, psicoterapeutico e farmacologico. La Villetta San Gregorio può ospitare complessivamente 13 utenti maggiorenni di sesso maschile e femminile .

b

(GL¿FLR % Cassinetta San Gregorio: Ospita la comunità psichiatrica San Gregorio, di media protezione . Gli operatori lavorano nella struttura dalle 08.00 alle 21.00. I pazienti sono affetti da malattia mentale, possono accedere al cortile e al parco, e possono lasciare le strutture quando vogliono.

M2

operatori

D: Qual’ è lo scopo della comunità San Gregorio? VC: La comunità, a partire da una concezione bio-psico-sociale della salute mentale, promuove percorsi di cura per utenti che necessitano di un intervento riabilitativo basato sull’ DFTXLVL]LRQH GL VWUDWHJLH H GL FRPSHWHQ]H ¿QDOL]]DWH DO SHUFRUVR GL DXWRQRPLD SHUVRQDOH H reinserimento sociale. L’obiettivo è quindi quello di accompagnare gli utenti verso scelte e condizioni di vita che possono prevedere la permanenza presso un’abitazione autonoma oppure il rientro in famiglia, se questa rappresenta la soluzione adeguata ai bisogni dell’utente. Si propongono interventi terapeutici-riabilitativi integrati e multicontestuali, infatti l’attenzione è rivolta all’individuo ma anche al suo contesto familiare, al gruppo della comunità intesa come grande risorsa terapeutica, al territorio e alle istituzioni. La Villetta S. Gregorio nel tempo ha sperimentato un proprio modello di lavoro. Il focus, fatta salva la necessaria attenzione agli aspetti clinici, diagnostici e farmacologici, è posto soprattutto sul gruppo degli abitanti nella comunità. Importante è come gli ospiti tengono la propria camera perchè rappresenta il loro interno. Il primo obiettivo è la cura di se e del proprio spazio. Senza intromettersi troppo nel loro spazio. Vivere e pensare insieme crea un clima che stimola le capacità e le risorse di ciascun utente, favorisce la rielaborazione individuale e collettiva della propria storia, la capacità di gestire il proprio disagio e lo sviluppo di dinamiche di cambiamento che aiutano a vivere relazioni più adeguate con gli altri, con la famiglia e nella società.

ospiti

p o s t i letto

accesso

902 m2 : 380 pint + 272 pt + 250 pI Coordinatore-PsichiatraDirettore Sanitario-Educatore Professionale-Tecnico della Riabilitazione-Infermiere Professionale Ausiliario -addetto alle pulizie e guardaroba-Referente-Logistico Volontari 12 pesone con disturbo mentale prevalentemente psicosi di sesso machile e femminile. Restano per un periodo di max 3 anni, soggiornano al CeAS come inquilini, ma svolgono altre attività al di fuori.

orario

24 h con libertà d i uscire

8.00 21.00

12 : 1 doppia pt + 1 quadrupla + 1 da 3 + 1 doppia + 1 singola

controllato

attrezzature

D: Chi sono gli operatori San Gregorio?

+

VC: Ci sono un responsabile , 4 educatori, 3 psicologi, 1 medico, 1 infermiere e un arteterapeuta

-laboratorio ceramica -cortile -giardino

spazi

di

-aula computer Pint -area caladaia( problema tecnico -piaccionaia

CeAS: la struttura

D: Che cos’è “la Villetta San Gregorio”?

vita casavola

Intervista del 05/12/2008 a Vita Casavola Responsabile Villetta San Gregorio.


Âł,O QXPHUR GL ÂżJOL SHU RJQL IDPLJOLD URP q GL SHU OH IDPLJOLH GL YHFFKLD JHQHUD]LRQH e 1-2 per le famiglie piĂš giovani vissute in Italia; anche l’etĂ in cui i rom si sposano varia se hanno vissuto l’infanzia in Italia o no, se hanno vissuto in Italia si sposano a 25-26 anni altrimenti a 16-18 anni, le romene a 24-25 invece. Un rito per loro è lavare e stendere i tappeti, nel progetto sarebbe bello ricavare una piccola area per la pulizia dei tappeti. Il termine Rom vuol dire dal sanscrito uomo libero ed è stato usato da loro per denominarsi, in un convegno nel 1971 dato che il termine zingaro era diventato GLVSUHJLDWLYR /D PDJJLRU SDUWH GHL 5RP SURYLHQH GDOOÂśDUHD GHL %DOFDQL H OÂśLQĂ€XHQ]D q da romeni dal ‘700. Nel progetto sarebbe importante creare spazi di relazione anche per gli adolescenti dai 16-21 anni che non fanno parte di nessun programma e sono un po’ abbandonati a loro stessi, però amano molto la tecnologia e un internet point come luogo d’incontro può fungere sia da spazio per la socializzazione sia spazio per l’apprendimento. Lo spazio esterno progettato a verde dovrebbe avere forma circolare, infatti il cerchio per le popolazioni del medio oriente (che rappresenta la maggior parte GHJOL LPPLJUDWL LQ ,WDOLD q OD ÂżJXUD SHUIHWWD GHOOÂśDUPRQLD GHOOD SDFH H TXLQGL SHU JOL spazi comuni andrebbe bene. Altri arredi a loro cari sono le panche, apribili e salva spazio, la possibilitĂ di stendere i propri tappeti e mangiare per terra con i cuscini per sedersi e tavolini bassi, antenne paraboliche per prendere la tv del loro paese. 1HOOÂśRVWHULD ULVWRUDQWH SRVVLOLWj GL RUJDQL]]DUH IHVWH D WHPD FRQ FLER H PXVLFD H LQÂżQH che ci sia un piccolo luogo di preghiera (l’oasi del silenzio a metĂ tra la tenda e la casa, neve shalom villaggio che c’è in Israele Latrun, creato da un frate, no commistione, ognuno prega la sua religione), altri luoghi di socializzazione adolescenziale sono una sala musica bene isolata per ascoltare musica alta e per fare le prove se qualcuno suona uno strumento.â€?

(GLÂżFLR & Ex cappella. Poi spazio per attivitĂ ricrative delle comunitĂ del CeAS Attualmente adibita a cucina per i rom del villaggio solidale.

orario M2

69 m2

operatori 1 mediatore culturale

ospiti i rom del villaggio solidale

p o s t i letto

-----------

accesso

libero agli uteti del cortile

attrezzature

--------------------

s p a z i o +\--

09.00-21.00

CeAS: la struttura

Cristina Vasile

01 Aprile 2009 Intervista a Cristina Vasile, mediatrice culturale

c


Mariagrazia Guida

(GLÂżFLR ' ([ VWDOOD 2VSLWD JOL XIÂżFL YHUL H SURSUL GHO CeAS, la parte amministrativa, la logistica e JOL XIÂżFL GHOOH DWWLYLWj GHO FHQWUR Qui c’è OLQHD YHUGH GURJD XIÂżFLR VSRUWLYR H DIÂżWWR per il campo da calcetto ).Al piano terra c’è la sala conferenze anche sala delle assemblee e la lavanderia per i rom.

Linda Donini

M2

operatori

872 m2 : Pt 490 m2 + PI 382 m2

Operatori del CeAS: sono educatori, psichiatri, sociologi, antropologi e 9-00:21.00 volontari che partecipano alla vita dei vari progetti del centro.

Claudia Polli

ospiti

Benedetta Castelli

orario

8.00 21.00 2 ospiti del progetto di residenza leggera per donne maltrattate

posti letto

accesso

18

aperto al pubblico

Don Massimo Mapelli

attrezzature

+ spazi

-laboratorio ceramica -cortile -giardino

di

-aula computer Pint -area caladaia( problema tecnico -piaccionaia

CeAS: la struttura

d

Don Virginio Colmegna

Intervista del 04/11/2008 a Linda Donini, Responsabile Organizzazione e Sviluppo /H GXH ÂżJXUH FKLDYH SHU LO &H$6 VRQR 'RQ 9LUJLQLR &ROPHJQD H Maria Grazie Guida, entrambi giĂ impegnati prima nella Caritas Ambrosiana, e poi nella Fondazione Casa delle CaritĂ â€œAngelo Abrianiâ€? di Milano, attiva sulle tematiche delle emergenze sociali e dell’immigrazione. GiĂ dagli anni ottanta si era costituita un’associazione di assistenza per tossicodipendenti, sotto l’ala della Curia. In seguito si chiama il CeAS nella Cassinetta San Gregorio, nel Parco Lambro, accoglie tra le atre “Aliseiâ€? che ospita uomini adulti tossicodipendenti e “Linea Verde Drogaâ€?, in collaborazione con il SERT. Questa struttura di assistenza per persone con problemi di tossicodipendenza e psichiatrici continua ad esistere nella comunitĂ ALISEI. Il CeAS di via Marotta fornisce servizio di II accoglienza, e cioè per persone che hanno giĂ fatto un percorso e hanno raggiunto ormai una discreta autonomia. In accordo con il Comune di Milano, con i servizi sociali, è stato costituito un “VILLAGGIO SOLIDALEâ€? con la Casa della CaritĂ , per trovare alloggio ai Rom sfollati del campo di Capo Rizzuto,alloggiati temporaneamente presso l’auditorium della Casa della CaritĂ . Alcuni di questi Rom Rumeni sono ora alloggiati in container nel terreno della Cassinetta San Gregorio. Il CeAS ha ora bisogno di nuovi spazi per dare a queste famiglie di Rom una sistemazione piĂš appropriata, e per creare altri spazi di II accoglienza quindi decide di informarsi su un’altra cascina molto vicina a quella che occupa, che attualmente ospita le Guardie Ecologiche Volontarie, ma che non sembra essere molto sfruttata. L’idea che è poi la linea guida del villaggio di Lambrate, espressa da Don Colmegna, è quella di promuovere l’integrazione, con una situazione residenziale mista, in cui sia possibile pensare anche a un ostello/pensionato per studenti, o a un “bed and breakfastâ€?, favorendo comunque il carattere di cortile come punto di incontro. GiĂ dal CeAS è inoltre molto sentita l’importanza di includere la risorsa del Parco Lambro, e di tutte le attivitĂ che lo costellano, come la squadra di calcio femminile del Milan, o il centro sportivo Shuster, sempre in vista di una buona integrazione e inclusione dei diversi gruppi di utenti. -Nel primo piano del Ceas attualmente si trova una struttura di accoglienza residenziale leggera, ma dovrebbe essere convertita nel prossimo futuro in uno spazio di accoglienza per donne maltrattate. Linea Verde Droga è un servizio di ascolto telefonico gratuito che offre consulenza, informazione ed orientamento a tutti coloro che vivono in prima persona un problema di dipendenza o che si trovano a dover aiutare chi sperimenta questa condizione di disagio. Il servizio è in rete con i servizi sociosanitari del territorio e favorisce l’avvio di percorsi di cura e riabilitazione.


Destinatari 60 Rom tra singoli e famiglie.

Donatella de Vito

Intervista a Donatella De Vito Dopo lo sgombero del campo nomadi di via Capo Rizzuto, attraverso il progetto Instradiamoci, le 120 persone del campo rimaste senza casa sono state portate alla Casa della CaritĂ . Nel primo mese ci è occupati dell’emergenza, dopo si sono preparate delle soluzioni: 4/5 famiglie al CeAS, 8/9 famiglie alla Casa della CaritĂ . La prima parte del lavoro ha riguardato i bisogni primari legali e l’istruzione dei bambini rom, con un programma di reinserimento nel doposcuola. Il modello di intervento è l’osservazione ed è creato sulla base della partecipazione. All’inizio si facevano 2 assemblee a settimana per decidere un progetto adeguato per ognuno. Nel settembre 2006 sono state costruite le prime casette al CeAS, 9 famiglie vivevano qui. L’equipe multidisciplinare che se n’è occupata è composta da: Don Massimo Mapelli, leader, una sociologa(Donatella), la mediatrice culturale e un antropologa. Il secondo anno si è incominciato anche un lavoro con le donne, ogni settimana c’è l’incontro con il JUXSSR GRQQH SHU SDUODUH GHOOH ORUR HVLJHQ]H PDULWR FDVD H ÂżJOL per speigare loro i servizi sociosanitari, anche perchè molte donne non parlano l’italiano e sono analfabete, perciò è svolto un corso di italiano GD XQD YRORQWDULD URPHQD /H GRQQH WURYDQR SL GLIÂżFLOPHQWH ODYRUR degli uomini, per questo devono essere accompagnate nell’inserimento lavorativo con analisi del mercato del lavoro, spedizione di curriculum e primi colloqui. Con il progetto borsa lavoro si prendono accordi con il datore di lavoro e con 6-8 ore di lavoro al giorno si prendono 600 euro al mese. Sul fronte maschile invece si fanno corsi per manovali, magazzinieri e patenti professionalizzanti.

CeAS: il villaggio solidale

Progetto Rom e villaggio solidale 'RSR L UHFHQWL VJRPEHUL IRU]DWL GL DOFXQL FDPSL QRPDGL QRQ DXWRUL]]DWL LO &HDV KD VHJXLWR ÂżQ dall’inizio la situazione dell’insediamento, accompagnando alcune persone che vi risiedevano in percorsi di affermazione dei propri diritti e di inserimento lavorativo, scolastico e sociale. Obiettivo principale Il Progetto è nato in seguito all’emergenza ROM avutasi nella cittĂ di Milano nell’anno 2005. E’ QDWR JUD]LH DL ÂżQDQ]LDPHQWL GHO &RPXQH GL 0LODQR LQ JHVWLRQH DOOD &DVD GHOOD &DULWj ,O SURJHWWR operativo a Milano, all’interno del Parco Lambro prevede siti (casette mobili) di accoglienza. Parallelamente a questa prima fase è sorto un gruppo di Associazioni, guidate dalla Casa della caritĂ , e comprendente il Ceas che si sta adoperando per la costruzione e la futura gestione di un villaggio della solidarietĂ in area/e milanese/i.


CeAS: il villaggio solidale

6H VL ULĂ€HWWH VXOOH ORFDOL]]D]LRQL GHL FDPSL QRPDGL VH IRVVH SRVVLELOH DYHUOH presenti come una sequenza di istantanee, si potrebbero desumere con facilitĂ i parametri adottati. Le localizzazioni riguardano spesso spazi aggregati o JUDQGL LQIUDVWUXWWXUH YLDULH LQFHUWH DUHH GL FRQXUED]LRQH FRQÂżQL WUD FDPSDJQD H SHULIHULD LQ FXL DSSDUH GLIÂżFLOH DQFKH VROR SHQVDUH OÂśLQVHGLDPHQWR 3HU JOL ]LQJDUL OÂśXQLFD ULFFKH]]D HUD OR VSD]LR RJJL SHUz q VHPSUH SL GLIÂżFLOH per i rom trovare aree in cui fermarsi e trattenersi. Dal momento in cui si comincia a parlare di “campi nomadiâ€?, lo spazio dei rom si riduce swempre piĂš. Il “campo nomadiâ€? è un habitat estraneo alla storia dei rom, alla loro struttura sociale e familiare. E’ una invenzione del nostro tempo, un esempio paradigmatico di come lo spazio può diventare un elemento di violenza contro l’identitĂ di un popolo. Il campo non è pensato come spazio abitativo dei rom, ma come spazio “comunaleâ€?, in cui i rom sono considerati solo ospiti e in quanto tali devono essere assoggettati a regole. Una strategia insediativa fondata sui campi nomadi è destinata non solo a fallire ma ad acuire i problemi sia tra i rom e le popolazioni locali, che nella vita interna della comunitĂ . da “l’ Urbanistica del disprezzoâ€?


da “l’ Urbanistica del disprezzo”

CeAS: il villaggio solidale

RIPENSARE LA CITTA’ Una nuova gente urbana popola, insieme a noi, le nostre città, con le sue culture e i suoi problemi d’inserimento, con la richiesta di diritti e di cittadinanza. La presenza di nuove genti e nuove culture può essre un’ occasione per ripensare la città, i suoi modelli abitativi e le sue modalità di trasformazione. La città, anche urbanisticamente, può rendere interpretabili le differenze, assumerle invece che renderle indecifrabili. Se si mette in discussione il meccanismo della formazione dei ghetti come rappresentazione spaziale delle differenze e forma delle contraddizioni urbane, non ci sono soluzioni facili, ma si apre la strada di una cultura urbana più coraggiosa.


CeAS: il villaggio solidale

“Certamente è molto importante l’atteggiamento che scegliamo di fronte al problema. Se lo consideriamo solo un fastidio da cui liberarsi al più presto, non si riuscirà mai a risolvere niente. Se invece ci poniamo di fronte a loro con un atteggiamento, di interesse e di curiosità, se ci mettiamo nello stato d’animo di chi pensa che abbiano delle cose da insegnarci riguardo al rapporto con la natura, col tempo, con la proprietà, forse cambirebbe la prospettiva e i rapporti, non più nevrotici diventerebbero amichevoli e stimoleremmo una risposta più ricca e umana da parte loro.” Dacia Maraini


cascina gobba

L’INTORNO

a ov

CeAS

Parco Lambro

Feltre

Lambrate

Cimitero di Lambrate

l’intorno

an lm

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Cimiano

Milano 2

Rottole

tang e n z ial e e st

Dato che il progetto deve contenere spazi pubblici aperti al quartiere, abbiamo svolto un analisi del territorio. Ne abbiamo analizzato le principali attivitĂ e i movimenti, per capire cosa potesse essere una risorsa per il progetto di inclusione sociale. Il Mulino san Gregorio si trova nel Parco Lambro in zona 3 DSSHQD IXRUL GDOOD FHUFKLD IHUURYLDULD D /DPEUDWH FRQÂżQDQWH con il quartiere Crescenzago a nord, il quartiere Feltre a sud e Milano 2 a est. E’ attraversato dalla tangenziale est, che lo divide in due parti. Abbiamo mappato le attivitĂ pricipali del parco in relazione anche alle strutture, notando che sono molto numerosi i campi da calcio e le attivitĂ sportive, mentre mancano le attrezzature per il tempo libero ( bbq, chiosco/bar, punto di riferimento per il quartiere). Abbiamo notato però una grande quantitĂ di cascine quasi tutte sistemate e contenenti come il CeAS, associazioni del terzo settore. Il Parco Lambro anche se ormai è parco urbano presenta ancora numerosi tratti del suo passato agricolo, come le roggie che lo disegnano, la disposizione delle cascine e alcuni campi tuttora ad uso agricolo.

crescenzago


MM CASCINA GOBBA

Comunità Remar Italia Via Belluno, 33 Comunità alloggio per donne italiane e straniere con o senza bambini.

Orti Urbani Ospedale San Raffaele Via Olgettina, 60

Nuovi Uffici RCS

MM CRESCENZAGO

i servizi

Vecchi Uffici RCS

Intesa San Paolo Uffici Distribuzione

75

Parrocchia San Gerolamo Emiliani via Pusiano, 52 Centro d’ascolto. Centro Padre Piamarta Centro diurno per disabili.

BANCHE

Trattoria del drago

BAR/RISTORANTE

MM CIMIANO

Asilo nido comunale Via Pusiano, 22

RESIDENZE

CE.A.S. Centro Ambrosiano di Solidarietà Via G. Marotta, 8 Accoglienza, assistenza e orientamento a persone con esperienze di disagio individuale, familiare e sociale.

FARMACIA

Bar 3 rose Gnoccheria

Pizza e...basta Bar Lucia

75

COOPERATIVE

Parrocchia di San Giovanni Crisostomo Via Leonardo Cambini, 10 Centro d’ascolto. Guardaroba.

SCUOLA

ATTIVITA’ RELIGIOSE

925

Trattoria

€ €

Uffici Banca

Cariplo

ENASCO - CIPLA Via Sangro, 15 Patronato con servizio CAAF Centro assistenza finanziaria.

53

Scuola elementare statale e materna comunale Enrico Fermi Via Carnia, 32

Orsoline della Sacra Famiglia Via Monfalcone, 7 Pensionato per studentesse. 450 Euro al mese.

Parrocchia San Leone Magno via Carnia, 12 Centro d’ascolto. Casa d’accoglienza per parenti di ammalati. Unicredit

UFFICI Parrocchia Sant'Ignazio de Loyola

GIOCHI

Tonic Palestra

55

NU PURE

55

Banco Beer's Brescia Friend

MM UDINE

Banca Commerciale italiana

55

Centro Giovanile Cardinal Schuster Via Feltre, 100 Centro sportivo per giovani.

Chiosco

Farmacia

Asilo nido e Scuola materna comunale Feltre Via Feltre 68/3

Ludoteca comunale Arcobaleno via Feltre, 68/1 Spazio giochi per bambini. Tessera annuale 53 Euro a famiglia.

Cimitero di Lambrate

AGRICOLTURA Scuola media statale Dino Buzzati Via Maniago, 30

Parrocchia Sant'Ignazio de Loyola

East End Birreria

INFORMAZIONE 55

ATTIVITA’ COMMERCIALI

75

Scuola elementare statale Scuola materna comunale Elsa Morante Via Tommaso Pini, 3

53-54

MM LAMBRATE FS

Centro Universitario Fondazione Opere Sociali Cariplo Via Monneret de Villard Accoglienza a studenti universitari.

Galbiati Il Garden a Milano vivavio

l’intorno:

Scuola Materna pubblica Ipsia Settembrini

Casa famiglia Centro Assistenza Minori Associazione S.O.S Giovani Via Pusiano, 30 Servizio di bed and breakfast


* l’intorno


* l’intorno


* l’intorno


l’intorno

*

*


L’intorno


Data di costruzione: 1936 6XSHU¿FLH: 930.000 mq Accessi: via Passo Rolle, via Crescenzago, via Pusiano, via Orbetello, via Feltre, via Turchia, via Folli, via Casoria. Campi gioco: 2 Centri sportivi : 4 Sport alternativi : 1 skatepark Aree cani: 3 Carrabile : ha un percorso carrabile, con limite di 30 km/h Corsi d’acqua : ¿XPH /DPEUR H URJJH OD URJJLD ,VROD H OD URJJLD Molina Numero di alberi : 12.234 Principali specie arboree: il Parco Platanus x acerifolia, Tilia americana, Ulmus pumila, Quercus rubra, Robinia pseudoacacia

Parco Lambro : Elementi

IL PARCO LAMBRO


“il Parco Lambro costituisce la chiara dimostrazione di come si possa trasformare un luogo di degrado e paura in una realtà di vita”. Don Virginio Colmegna e Don Antonio Mazzi

*


“il Parco Lambro è l’unico che mantiene la testimonianza di un passato agricolo”. Marco Galimberti, Gev zona 3

*


*OL HGLÂżFL SUHVHQWL QHO SDUFR /DPEUR VRQR XQ ODVFLWR GHO VXR passato agricolo,esiste infatti un sistema di cascine che in passato regolavano il raccolto e la sua lavorazione attraverso i Mulini che utilizzavano le acque del Lambro e delle roggie da esso provenienti, per produrre energia meccanica . Maggior parte di esse è di proprietĂ del Comune di Milano. Le cascine oggi ospitano le attivitĂ piĂš svaraite, per la maggior parte sono sede di Onlus e di attivitiĂ sociali e hanno perso il loro carattere agricolo, l’unica di esse che si è mantenuta produttiva è la Cascina San Gregorio il vecchio.Il Molino Torrette ospita l’associazione Exodus, la Cassinetta San Gregorio è sede del CeAS, la Cascina Biblioteca ospita l’associazione il Fontanile, il Mulino San Gregorio è attualmente abitato in parte e in parte sede dei GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) della zona 3, mentre la Cascina San Pietro ospita un’ attivitĂ di commerci di piante e il locale East End. *OL DOWUL HGLÂżFL SUHVHQWL QHO SDUFR /DPEUR VRQR TXHOOL GHOOH DWWLYLWj VSRUWLYH H di alcune scuole verso il quartiere Cimiano.

Parco Lambro : il Costruito

Il parco Lambro ha 2 campi da calcio suoi,le altre attrezzature sportive sono abbastanza distribuite ai margini del parco e servono da collegamento tra questo e i quertieri vicini, sono concentrate in 4 principali centri sportivi che servono il quartiere Feltre e il quartiere di Ciminiano. Sono principalmente campi da calcio, campi da tennis e campi da pallacanestro, nel centro in via Feltre c’è anche una piscina all’aperto. Il centro Schuster in particolare offre una maggior varietĂ di sport e corsi tra cui atletica, avviamento sportivo, calcio, ginnastica ritmica, pallacanestro, tennis. C’è anche la presenza di sport alternativi nata per volontĂ degli stessi “localsâ€? del Parco Lambro: lo skate con il suo skatepark il “Lambrooklinâ€?, molto amato e che funzione bene.


La ricchezza di acque di Milano, cosa che tra l’altro gli ha dato il nome, è piĂš evidentie qui nel parco Lambro , che ha mantenuto numerosi tratti del passato agricolo. Il Lambro FKH VLJQLÂżFDYD FKLDUR ³¿XPH GDOOH DFTXH SXOLWH´ in passato molto inquinato, sembra dagli ultimi studi riacquistare caratteri adatti ad ospitare alcuni tipi di alghe sul fondo, cosa che lascia pensare ce possa ospitare anche altre specie vegetali e animali. Nel parco lambro vi sono due roggie principali : roggia Molina che corre quasi parallela alla tangenziale est e collega i due Mulini presenti nel parco, il Mulino Torrette e il Mulino San Gregorio e la roggia Isola. Inoltre ci sono numerosi fontanili impiegati per l’irrigazione dei campi,tra cui il fontanile nuovo che ha ispirato all’omonima associazione presente nella Cascina Biblioteca.

Parco Lambro : Connessioni

La mobilitĂ all’interno del parco è sia pedonale che carrabile, e naturalmente ciclabile. La presenza delle macchine sembra ben tollerata, dai pedoni e da i numerossimi runners,c’è il divieto di superare i 30 km/h. La zona percorribilie in macchine serve in realtĂ come accesso alle numerose associazioni presenti nelle cascine e alla manutenzione del parco stesso. Il parco non è uno snodo viario, si entra e si esce in macchina quasi dallo stesso punto. Dal punto di vista viabilistioco e tipologico la caratteristica fondamentale del parco è che tagliato in due dalla tangeziale est che separa completamente la parte a ovest piĂš legata al carattere urbano e sportivo dalla parte a est che contiene anche il cimitero di Lambrate.


Parco Lambro : Uso dei suoli

Nonostante le dimensioni relativamenti modeste il Parco Lambro, ospita una grande varietà di essenze diverse, per un totale di circa 12.234 alberi All’ interno del parco vi è la possibiltà di fare un percorso botanico, e di vedere: PLATANO - IPPOCASTANO - NOCE NERO - GINKGO BILOBA - PIOPPO CIPRESSINO - FAGGIO- PIOPPO NERO - ALBERO DEI TULIPANI - LIQUIDAMBAR - BAGOLARO - TIGLIO - QUERCIAROSSA .


I quartieri si stanno trasformando da quartieri residenziali/ domrmitorio costruiti negli anni ‘50 in quartieri che ospitano le sedi di attivitĂ creative( numerose sedi giornalistiche, come Rcs, Current..) e attivitĂ terziarie ( come banche e societĂ di consulenza ). Contemporaneamente si stanno sviluppano attivitĂ commerciali, e ricreative ( bar e ristoranti ) che però funzionano solo di giorno, OD VHUD FRO FHVVDUH GHOOH DWWLYLWj GÂśXIÂżFLR LO TXDUWLHUH VL VYXRWD Accanto ad alcune aree del Parco che sono rimaste coltivate , l’attivitĂ agricola sta ritornando sotto forma degli orti urbani LQ YLD 5L]]ROL LQ YLD 5RPERQ H LQ YLD 9DQ *RJK DOFXQL LQ DIÂżWWR e alcuni abusivi.

La popolazione : La popolazione dei quartieri Feltre e Crescenzago sta un po’ invecchiando, mentre i nuovi abitanti sono quasi tutti immigrati con una maggioranza di sud americani

Contemporaneamente si stanno sviluppano attività commerciali, e ricreative ( bar e ristoranti ) che però funzionano solo di giorno, OD VHUD FRO FHVVDUH GHOOH DWWLYLWj GœXI¿FLR LO TXDUWLHUH VL VYXRWD

Parco Lambro : AttivitĂ

Le AttivitĂ :


skiroll

passeggiare

giocare a scacchi

leggere

giocare a boccie

mangiare/bere

navigare in internet

dormire

chiaccherare

fare la doccia

fare compere

cucinare

giocare a carte

griglia/BBQ

portare a spasso il cane

ascoltare la musica

fare rafting

giocare a calcio

nuotare

giocare a tennis

ippoterapia

giocare a pallacanestro

abbeverarsi

fare skateboard

parcheggiare

andare in bicicletta

giocare

fare un pic-nic

coltivare

angolo dell’amore

studiare

pattinare

fare bricolage

Parco Lambro : AttivitĂ

correre / jogging


Parco Lambro :DensitĂ corsa passeggio pattini bicicletta skate macchina autostrada


- è molto vitale - non è degradato - è frequentato tutto l’anno - all’interno del parco coesistono differenti realtà ,quella sportiva ,quella sociale, quella agricola - contiene numerose associazono sociali - è una valvola di sfogo per tutte quelle attività che non trovano spazio nei parchi pubblici più centrali ( feste, grigliate, biciclettate, rave controllati...etc.) -il controllo della polizia constante risulta moderato e non invadente

Rimangono dei problemi - la risorsa d’acqua del Lambro non è tutelata : c’è bisogno di risanare gli argini mentre l’acqua è già migliorata - manca un punto di ristoro e d’incontro da poter utilizzare anche nella stagione invernale - mancano microattrezzature per il tempo libero ( griglia e tavoli) - manca un punto di assistenza e noleggio di bicilette

Parco Lambro

Dall’analisi emerge che il Parco Lambro:


Mulino Torrette:

Cassinetta San Gregorio: Sede del CeAS, centro ambrosiano di solidarietà, parte della Casa della Carità Proprietario : Comune di Milano

Mulino San Gregorio: Sede dei Gev ( guardie ecologiche volontarie) della Zona 3. 8Q DSSDUWDPHQWR DELWDWR LQ DI¿WWR SUHVVR LO &RPXQH GL 0LODQR Proprietario : Comune di Milano

Cascina San Gregorio il vecchio:

Nel 1934, con l’acquisto della cascina San Gregorio Vecchio, dei mulini delle Torrette e dei relativi terreni da parte del Comune di Milano, nacque il Parco Lambro. Successivamente vennero acquistate cascina Biblioteca e cassinetta San Gregorio.

Storia di Milano

Crescenzago

Mulino Torrette

Milano 2

Unica Cascina ancora agricola, abitata da due famiglie di agricoltori che si occupano delle marcite presenti nel Parco Lambro. Proprietario : Comune di Milano

Cassinetta San Gregorio

Cascina Biblioteca: Sede de

IL FONTANILE Cooperativa Sociale di Solidarietà a r.l. ONLUS.

Attività_ Centro Polivalente Integrato Centro Diurno Disabili Ferraris Residenza Cascina Biblioteca Comunità Alloggio Disabili “LA COMBRICCOLA” Centro Equestre Cascina Biblioteca Tempo Libero in Cascina Proprietario : Comune di Milano

Cascina San Pietro: Una parte trasformata nel vivaio Galbiati e una altra parte nella birreria “East End”

Mulino San Gregorio

Cascine Biblioteca

Cascina San Gregorio

Cascina Melghera

Feltre Cascina San Prietro

Cascina Melghera: Attualmente opsita il Centro Sorriso : un centro ricreativo per anziani e alcuni appartamenti.

Il sistema delle cascine

Attualmente ospita Exodus, comunità di recupero per tossicodipendenti.


Stella Agostini

All’interno della corte tutto è ¿QDOL]]DWR DOOD PDVVLPD HI¿FLHQ]D, la disposizione dei fabbricati è governata soprattutto dalle stalle, che hanno la posizione migliore per permettere un abbondante e costante produzione di latte: la stalla delle bovine è posta sul lato nord o sud del quadrilatero, il suo orientamento, disposto sull’asse est-ovest è scelto in modo da procurare una ventilazione costante e di evitare il temperature troppo elevate all’interno.

Stella Agostini Il complesso cascinale milanese più diffuso aveva come attività prevalenti l’allevamento e la coltivazione di cereali; esso era costituito da una serie di fabbricati disposti attorno ad una corte centrale quadrangolare e scoperta, adibita in gran parte ad aia, di norma era realizzata in leggera pendenza ed era collocata nel punto più soleggiato della corte, in maniera tale che l’ombra di nessun fabbricato si proiettasse mai su di essa. La sua funzione, infatti, era quella di consentire l’essiccazione dei cereali

stalla abitazioni stoccaggio

aia

stoccaggio Cesare Saibene

Cascina San Gregorio: -residenza del fattore e dei braccianti -aia per la produzione “spicciola” e per la trebbiatura -depositi per lo stoccaggio della farina e dei cereali -stalla delle bovine per la produzione del latte

Cassinetta San Gregorio -residenza del padrone del podere San Gregorio -stalla H ¿HQLOL -cappella del podere

Mulino San Gregorio: -produzione di energia meccanica per frantumare i cereali e fare la farina. -spazio abitato dal mugnaio -depositi per lo stoccaggio della farina e dei cereali

Il sistema San Gregorio

La cascina è un insediamento agricolo caratteristico dell’Italia settentrionale, che ¿QR DOO¶LQL]LR del XIX secolo ha rappresentato la principale attività economica del territorio lombardo.


prima come Cascine

Nascono fuoti dalle mura cittadine, sono un esmepio di architettura rurale spontenea

Sono luogo di produzione, tutto q ¿QDOL]]DWR DOOD produzione

Hanno carattere introverso, nella corte avviene lo stoccaggio e la lavorazione dei prodotti dei campi,a volte presentano postazioni di vedetta e VRQR IRUWL¿FDWH

I prodotti sono destinati ai mercati cittadini e dalla cascine vengono venduti

Municipi

Mulino San Gregorio: semiabbandono

Cascina San Gregorio il Vecchio: ancora parzialmente produttiva

Sono ormani state inglobate dall’espansionde della città e ne generano un punto di discontinuità

Sono erogatrici di servizi

Hanno carattere estroverso, sono spazio pubblico

I prodotti restano nella cascina, gli utenti dello spazio vengono apposta nelle cascine per usufruire di suoi servizi

Il sistema San Gregorio

Cassinetta San Gregorio: Sede del Ceas


Inoltre abbiamo visitato la Cooperativa La Cordata, che si occupa di accoglienza per diversi disagi, e opera col sistema del “mix abitativo e sociale” DI¿DQFDQGR D VLWXD]LRQL GL GLDJLR VLWXD]LRQL GL normalità. (..)Di seguito intervista a Silvia.

Le esperienze nel territorio milanese

Le esperienze

Abbiamo visitato e parlato con gli operatori della Cascina Baraggia, un progetto di cohousing in una cascina recuperata a Sesto San Giovanni, abitata da quattro famiglie che accolgono un ospite ciascuno GD VHL PHVL ¿QR D GXH DQQL PDVLPR GL SHUPDQHQ]D La struttura della cascina è a corte, ogni famiglia ha un appartamento duplex e alcuni spazi in condivisione con gli abitanti del quartiere. (..)Di seguito intervista a Dora e ad Alfonso.


‡ DQQR GL DYYLR DWWLYLWj 1989 ‡ LQGLUL]]R via Petrarca 146, 20099, Sesto San Giovanni, Milano ‡ HGLÂżFLR ex Cascina Baraggia, recuperata dopo che era stata lasciata al degrado e abitata abusivamente. ‡ $VVRFLD]LRQL RVSLWDWH La Cooperativa “La Grande Casaâ€? ‡ &ROODERUD]LRQL Casa della CaritĂ , CeAS ‡ &RPSRVL]LRQH persone in relazione tra loro, che fanno insieme, che condividono, che si sostengono per il bene comune,non sono semplicemente una “cooperativa dei serviziâ€?. ‡ 6SD]L 4 appartementi duplex per 4 familiePT VDOH SROLYDOHQWL ODERUDWRUL GÂśDUWLJLDQDWR XIÂżFL GHOOÂśDVVRFLD]LRQH 2LNLRV RQOXV3, XIÂżFL GH /D Cooperativa “ La grande Casaâ€?. ‡ $WWLYLWj FR KRXVLQJ VRFLDOH &RRSHUDWLYH DIÂżWWR di locali per feste o manifestazioni, laboratori di tessitura, di ceramica, di computer. ‡ 0LVVLRQ costruire opportunitĂ reali per chi è debole, non per farne un “soggetto assistitoâ€? su cui intervenire, ma soggetto protagonista di trasformazione positiva dei rapporti sociali ‡ 7LSR GL DFFRJOLHQ]D II accoglienza gratuita ‡ $WWHJJLDPHQWR YHUVR OÂśDFFRJOLHQ]D creare accoglienza in ambienti estremamente curati e propositivi di atteggiamenti sereni. ‡ 0RGDOLWj GHOOÂśDFFRJOLHQ]D inserimento in uno dei 4 nuclei familiari che vivono nei 4 appartamenti e che mette a disposizine la “camera per gli ospitiâ€?;l’ospite condivide tutto della vita familiare. ‡ 3HU FKL persone single ,proposte dalla Casa della Carità ‡ 5DSSRUWL FRQ LO TXDUWLHUH riconsegnare la cascina al quartiere, spazi ad uso del quartiere, come il cortile o le sale polivalenti.

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Casi studio Le esperienze

*La Cascina Baraggia


*il cortile 4 appartamenti duplex Associazione Oikos, la Grande Casa spazi comuni 6SD]L LQ DI¿WWR DO TXDUWLHUH centro amministrativo di accoglienza Laboratorio di ceramica e tessile per attività ricreative

cortile è aperto quartoiere

casa 1

casa 5

Cooperativa “La Grande Casa” casa 2

Centro accoglienza + VSD]L LQ DI¿WWR DO quartiere

al

casa 4

Le esperienze

casa 3


Intervista ad Alfonso Redaelli Responsabile laboratorio d’arte:

“Prima era una cascina diroccata abitata abusivamente, la cooperativa la Grande Casa l’ha recuperata lasciando una parte di cascina per la sua sede amministrativa e per l’associazione Oikos e quattro appartamenti per famiglie con una stanza per l’ospitalità che è gratuita (si tratta di seconda accoglienza). Gli ospiti sono tutti adulti; si fanno dei programmi di accoglienza FKH YDQQR GDL PHVL ¿QR DG XQ DQQR Ogni appartamento ha la propria autonomia, ci sono spazi comuni: una cucina più grande, una sala da pranzo in comune anche a disposizione del quartiere (feste di compleanno, carnevale,..)e il CORTILE, spazio di scambio, di integrazione e di aiuto, è uno spazio di confronto tra le famiglie che ci abitano. Ciò che è comune è pubblico, aperto al quartiere” Alcuni esempi sono: “La cascina Colombo si trova a Sesto San Giovanni in via Pisa 439, è una vecchia cascina ristrutturata e contiene un appartamento per una famiglia e quattro trilocali per single, in più ha sede la cooperativa Lavoriamo” “La cascina Gatti, casa in comodato, case di ringhiera della parrocchia, ristrutturata e suddivisa in due appartamenti e altri spazi per gli ospiti” “In tutti i casi c’è un’assemblea una volta al mese sulla vita con gli ospiti, la cosa bella di questa esperienza è il mutuo aiuto”

³%LVRJQD DYHUH LQ PHQWH XQD ¿ORVR¿D GHOO¶DELWDUH SHU IDUH XQ buon progetto, prediligere lo spazio proprio più che lo spazio di socializzazione. I luoghi dell’accoglienza sono luoghi di transizione che comunque devono avere la caratterista dello stare anche se sono luoghi di passaggio, cosa deve avere un luogo di questo tipo nel suo DNA? Deve facilitare la vita, quindi semplicità, deve essere veloce l’ambientarsi, facile l’utilizzo. Penetrabilità è una delle caratteristiche che deve avere la casa, qualcosa di comune e qualcosa di riservato. Della proprietà, loro non dispongono. Nell’accoglienza gli ospiti dispongono di qualcosa di proprio per un periodo, sanno che per un po’ è loro, TXDQGR UDJJLXQJHUDQQR OD ¿QH GHOOD ORUR HVSHULHQ]D OD SDVVHUDQQR a qualcun altro la loro casa e se avranno capito il senso della proprietà sapranno che proprio vuol dire ordinato e potranno facilitare l’ambientarsi alla nuova famiglia che andrà a viverci.” “Non si possono buttare via i se, condizionano gli aspetti progettuali di ricerca. Si ha bisogno dei momenti di intimità, non deve solo funzionare ma va contestualizzata” “L’oggetto della vostra tesi non va mai tradito, non recuperate gli aspetti di convenienza” “Non si può rinunciare alla casa”

Le esperienze

Intervista a Dora Responsabile Oikos (Cascina Baraggia):


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cos’è: è un’â€?impresa socialeâ€? che ha l’obiettivo di offrire accoglienza e integrazione a diversi soggetti: turisti, studenti, lavoratori, famiglie, stranieri, minori, madri sole con bambini, persone con disabilitĂ . anno di avvio attivitĂ : 1989-2000 indirizzo : via via Zumbini 6, 20143 Milano HGLÂżFLR “villaggio Baronaâ€?. Associazioni ospitate: La Cordata, Collaborazioni : Fondazione I Care, UniversitĂ Bocconi, UniversitĂ IULM La Grande Casa,Alma Rosè Composizione : diversi soggetti: turisti, studenti, lavoratori, famiglie, stranieri, minori, madri sole con bambini, persone con disabilitĂ . Spazi : appartamenti per familie e per singoli,pensionato per studenti, residenza per donne maltrattate, SHQVLRQDWR VRFLDOH LQWHJUDWR XIÂżFL GH /D &RUGDWD mediateca, spazi per associazioni, Risto-Pub, parco, cortile per manifestazioni. Mission : L’offerta de La Cordata si articola principalmente in due aree fortemente integrate tra loro: * un’offerta educativa rivolta a persone che manifestano bisogni di accompagnamento e sostegno per il raggiungimento di una propria autonomia; * un’offerta prevalentemente abitativa a prezzi contenuti, rivolta a persone che necessitano di un alloggio a Milano per un periodo breve o medio-lungo. Tipo di accoglienza : II accoglienza a prezzi contenuti Atteggiamento verso l’accoglienza : La creazione di “luoghi e spazi di vitaâ€?,luoghi di senso che esprimono un’offerta abitativa, relazionale e culturale: motori di coesione e inclusione sociale ModalitĂ dell’accoglienza : diversi a seconda comune è il senso di mix sociale Per chi: --------------------------------------------------------------------Rapporti con il quartiere : totale apertura al quartiere in cerca di ulteriore sinergie, cortile e giardino disponibili gratuitamente al quartiere.

Le esperienze

*La Cordata


*il cortile Blocco appartementi 1 Varie tipologie di appartamenti OD ¿ORVR¿D GHO ³PL[ VRFLDOH´ GH La Cordata, permette il co-abitare degli abitanti più diversi .

Giardino Usato dalle mamme del quartiere quale luogo protetto per far giocare i bambini più piccoli

Mediateca Spazio polivalente usato dalla Cordata per riunioni, momenti ULFUHDWLYL R DI¿WWDWR DG DOWUH associazioni per incontrarsi o per convegni

Cavea Usato per le rappresentazioni WHDWUDOL R DI¿WDWWD GD DOWUH associazioni.

Area Polivalente $I¿WWDWD DG DVVRFLD]LRQL per incontrarsi o per convegni

pensionato e studentato sociale, residenza per donne maltrattate XI¿FL DPPLQLVWUDWLYL GH /D &RUGDWD spazi comuni all’aperto: giardino protetto e cortile risto-pub spazio pubblico: hall-accoglienza, mediateca, spazio polivalente

Le esperienze

Veranda del Risto-pub in gestione ad altri e che rappresenta l’”affaccio sul quartiere”

Blocco appartementi 2 Varie tipologie di appartamenti OD ¿ORVR¿D GHO ³PL[ VRFLDOH´ GH La Cordata, permette il co-abitare degli abitanti più diversi .


il 10/03/2009

“la Cordata nasce nell’89 da un gruppo di capi scout, agesci, è la progettazione di uno stabile in via Bungozzo, stabile rivolto a giovani. L’attivitĂ riguarda il tema dell’integrazione, guarda i bisogni dei giovani (con esperienze di vita diverse). Include un albergo e pensionato “TANDEMâ€? integrato studentesco con 24 ragazzi e ragazze che dividono la cucina e il soggiorno, inizialmente solo maschile, con ragazzi stranieri e con disagio sociale. Bisogna sempre evitare la ghettizzazione e che possa diventare un luogo d’incontro, comunitĂ disabili e tossicodipendenti. Accompagnare persone di diversi paesi con processi di integrazione. Nel 200 Gabriele Rabaiotti nel villaggio sociale la Barona, quartiere nato negli anni ’70’80 e abitato da famiglie malavitose, in un’area dismessa mal frequentata ha costruito la Fondazione Cassoni con la progettazione partecipata con ÂżQDQ]LDPHQWL SULYDWL ,O YLOODJJLR q FRVWLWXLWR GD SDOD]]LQH FRQ DSSDUWDPHQWL LQ DIÂżWWR VL DFFHGH DJOL DSSDUWDPHQWL DWWUDYHUVR OÂśDVVLVWHQWH sociale, non solo dal punto di vista economico, è un luogo di transizione con XQ DIÂżWWR PROWR EDVVR 3HU OÂśDFFHVVR YLHQH XVDWR LO FULWHULR GL PL[ VRFLDOH OH DVVHJQD]LRQL VRQR PLVWH H SL GLIÂżFROWRVH PD FL VRQR SL ULVRUVH SHU evitare che si concentrino solo i problemi. Nella piazzetta c’è una libreria gestita da persone del posto. Gli abitanti del villaggio sono misti, malati WHUPLQDOL GL DLGV PDPPH FRQ ÂżJOL VROH DQ]LDQL GLVDELOL GLVWULEXLWL SHU evitare la concentrazione. Il parco è fruibile a tutti, il progetto occupa TXDWWUR ORWWL DSSDUWDPHQWL SDUFR FDVFLQH HGLÂżFLR LQ FXL VLDPR FKH q quello delle attivitĂ comuni con lo studentato e l’albergo. Dal 1999 al 2009 Bando privato per i giovani, realizzazione che avesse a che fare con loro. Pensionato: 120 posti letto, mezzo piano a 70 posti letto singoli e doppi, per persone che stanno per periodi temporanei, da 1-2 giorni a 5/6 mesi. Accanto al vitto alloggio ci sono spazi comuni: due cucine per piano, che erano inizialmente semplici tisanerie che si sono trasformate in cucine, veri e propri luoghi d’incontro.

I prezzi dell’albergo sono 50â‚Ź per la singola e 70â‚Ź per la doppia. In TXHVWR HGLÂżFLR PD D SLDQR WHUUD H LQ XQD SDUWH SL YHUVR LO FRUWLOH FL VRQR JOL VSD]L FRPXQL VDOD ELEOLRWHFD HG DQÂżWHDWUR VRQR VSD]L FXVFLQHWWR SHU tra la comunitĂ e il quartiere, sono spazi aperti a tutti e possono anche HVVHUH DIÂżWWDWL VDOD SROLYDOHQWH DO SLDQR LQWHUUDWR DIÂżWWDWD RJQL OXQHGu e anche altri giorni per attivitĂ e associazioni di diverso tipo, molto Ă€HVVLELOH ,O JLDUGLQR DOOÂśHVWHUQR KD OD VWHVVD IXQ]LRQH q SURJHWWDWR D verde e aperto a tutti, dato che è protetto ha attirato le mamme coi bambini del quartiere che lo utilizzano abitualmente, c’è uno scivolo, non ci sono animali, un’altalena e il verde è curato. Quando ci sono delle risorse bisogna coglierle. Un altro progetto che nascerĂ a giugno di quest’anno è GIOBOX, creatore di lavori giovanili, sono ospitate in spazi temporanei 8 giovani imprese creative alle quali è offerto accompagnamento, partecipazione HFRQRPLFD ÂżQR DOOÂśLQGLSHQGHQ]D /D VWUXWWXUD FRPSUHQGH DQFKH XQ ULVWRUDQWH “Sunriseâ€? a gestione esterna, spazio Aurora pub ad uso bar. L’importante per il funzionamento di un progetto di livello sociale è il MIX abitativo che si crea, deve esserci una relazione dinamica con il resto del mondo. Spazi usufruibili, insieme al villaggio attivitĂ aggregative per far sĂŹ che altri YHQJDQR HV OHWWXUD ÂżDEH DL EDPELQL IHVWLYDO VXOOD OHWWHUDWXUD PDUJLQDOH spettacolo e altre attivitĂ culturali, siamo un po’ fuori ma al centro, la periferia può offrire delle risorse, la cultura può essere utilizzata come mezzo di unione). Per costruire LUOGHI ABITATIVI DI SENSO bisogna dar senso all’housing sociale, partire dalla necessitĂ dal diritto dell’abitare e che i luoghi abitativi siano circondati da attivitĂ da svolgere per vivere bene. Sono processi che vanno guidati perchĂŠ funzionino. Altro esempio di accoglienza sono due appartamenti in corso Lodi 10 che ospitano minori stranieri non accompagnati, è un’esperienza ragionata insieme al quartiere in cui è inserita, gli ospiti possono entrare in contatto con i cittadini del quartiere in un incontro alla pari. La solitudine se non è scelta è una condanna.â€? “Altro caso studio utile è la Casa alla Fontana condominio solidale, casa all’interno del quartiere Isola. Piccola casa di tre piani, al piano interrato ci sono i disabili, al secondo due famiglie e al terzo 8 studenti

Le esperienze

Intervista a Silvia Bartellini Responsabile Cooperativa La Cordata


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Casi Studio

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Il progetto di François Perrin di Air Architecture è una casa per gli ospiti annessa all’abitazione di un professore esperto di Buddhismo a Brentwood in California. Il progetto è interessante per la soluzione tecnica: sfrutta infatti il “baloon frame” un metodo costruttivo molto diffuso negli USA. Questo progetto inparticolare risolve la deteriorabilità del legno con la protezione mediante un pannello di policarbonato che costituisce tra l’altro un intercapedine d’aria, vantaggiosa per l’isolamento. Interessanti sono anche i sobri interni che sfruttano ancora una volta l’ambiguità del legno come parete o come libreria/contenitori per i numerosi volumi dello studioso.

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Casi Studio

Guest House for an Antropologist Brentwood, California Air Architecture


Arch Builds-in Wipkin Viaduct, Svizzera ETH Architekten

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Casi Studio

L’elegante e curvilineo viadotto è ormai inglobato nella città, l’intervanto tenta di inserire nello spazio residuale dell’infrastruttura alcuni spazi del loisir come ristoranti, negozi, parrucchieri e alcuni residenziali, posti sotto gli archi. Le strutture sono pendate come prefabbricate in legno massiccio, le casse tentano di ristabile un ritmo alternante in antitesi col ritmo prevedibile degli archi.


Il progetto è un intervento che fa parte di una strategia abitativa a basso consto per studenti, è una architettura degli interni che può adattarsi a varie presistenze spaziali. La distribuzione avviene in maniera non convenzionale gli spazi per abitare si snodano in maniera verticale anzichè orizzontale lungo la scala. La scala si deforma e non solo collga i livelli ma diventa essa stessa parte dello spazio da abitare diventando un disimpegno verticale, connettendo e separando gli spazi tipici dell’abitare. Il progetto è pensato in pannelli di legno d’acero.

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Casi Studio

Student Stairwell Dwelling London, UK H2O Architects


Densità : 162.5 viviendas/ha 6XSHU¿FL Vivienda iniziale: 36 m² Vivienda ampliata: 70 m² Committente : Chile Barrio Elemental House è un intervento di edilizia sociale voluto dal governo Chileno, che nell’ottica di Aravena, nasce già come un “progetto da completare nel tempo”, GHOHJDQGR DOO¶XWHQWH ¿QDOH VXFFHVVLYH fasi si personalizzazione mediante l’autocostruzione si alcune parti a secondo dell’esigenza e soprattutto della disponibilità economica. L’architetto fornisce una sorta di base/ piattaforma che contine l’indispensabile da cui partire per raddoppiare la casa.

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Casi Studio

Showroom Ramsen, Germania FNP Architkten


Le premesse di questo intervento nella periferia di Barcellona sono di costruite una palestra per una scuola elemenrtare nel minor tempo possibile e durante il funzionamento della scuola elementare, il tutto senza “dare fastidio” alle attività della stessa. La ricerca di un sistema industrializzatol leggero ha portato a scegliere il legno come materiale base per la struttura interna e di tamponamento. La soluzione tecnica è stata per il pannello laminato LVL Kerto-type, unito al “baloon frame” dal punto di vista costruttivo. Il pannello è modulare è largo 1,20 mt per un massimo di 10 mt di lunghezza.

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Casi Studio

School Gym 704 Barbera de Valles,Barcelona, Spagna H Architetcs


7KH SURJUDPPH RI WKH EXLOGLQJ LV GHÂżQHG by the Department of Education of the Generalitat de Catalunya in its “gymmultipurpose roomâ€? model for primary schools. The building is as narrow and long as possible, within the margins offered by WKH UHJXODWLRQV LQ RUGHU WR ÂżW WKH J\P and the outdoor track inside the esplanade which holds the existing multi-track. Its location avoids any kind of topographical adjustment. Kerto laminated timber panel LVL used as interior enclosure assumes three functions: LW VWHDGLHV WKH VWUXFWXUH HQVXUHV ÂżUH protection to the arcades and behaves as thermal insulation.

Casi Studio

School Gym 704 Barbera de Valles,Barcelona, Spagna H Architetcs


Edenbio ‘è una costruzione di un intero blocco di alloggi parigino, progettata dall architetto francese Edouard François. Il progetto è composto da un centinaio di nuovi appartamenti e sociale atelier per gli artisti, alcune nuove comunitĂ camere rinnovate e di un piccolo ristorante. il blocco è attraversata da vicoli stretti di un paio di metri di larghezza, che sono stati IUXWWR JLDUGLQL /ÂśHGLÂżFLR FHQWUDOH q DYYROWR con il verde e pali in legno da giardino. lungo la sua lunghezza, la sua altezza è LQWHQVLÂżFDWR DO ÂżQH GL PHJOLR FRPSUHQGHUH OD SHQGHQ]D WRSRJUDÂżD TXHVWD IXQ]LRQH FRPH pure come il sistema di scale, senza parti comuni, ha portato alla costruzione molto complessa gestione.

La facciata vegetale è piantato nel terreno. migliaia di wisterias sarĂ come salire su molti montati verticalmente pali. ogni due metri situato tra le scale e balconi, questo impalcature di legno pezzi saranno delicatamente colonizzata da piante. La pate densa del programma è situata in centro, lungo i vicoli originale GRYH PDLVRQHWWH H HGLÂżFL FRQ IDFFLDWH vegetali faccia l’un l’altro. i materiali utilizzati sono quelli del quartiere dei poveri, fatta di prefabbricati rosso scandole, pilastri in legno, ]LQFR YDVL GD ÂżRUL UDPH JHVVR ELDQFR e grossolani concreti.

Casi Studio

EdenBio Paris, Francia Eduard Francois

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Il progetto, che comprende la ristrutturazione integrale di una casa a cortina ottocentesca H OD UHDOL]]D]LRQH GL XQ QXRYR HGL¿FLR nel giardino interno, nasce dalla volontà di segnare in modo forte la presenza di un luogo non comune, all’interno di un contesto urbano disordinato e diviso tra permanenze della cittadina rurale e interventi di edilizia recente. Il programma funzionale prevede la realizzazione di spazi espositivi, commerciali, abitativi H LQIRUPDOL SHQVDWL LQ PRGR ÀHVVLELOH H adattabile alle diverse esigenze della gaia committenza. Il sistema di raffrescamento della vetrata è realizzato mediante un velo d’acqua corrente che trasforma l’intero IURQWH GHOO¶HGL¿FLR LQ XQD YHUD H SURSULD fontana monumentale: la strada diventa così piazza, spazio pubblico di riferimento per l’intero contesto urbano.

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Casi Studio

Atelier Fleuriste Chieri, Italia Elastico Spa


POSIZIONE / 349.50m altitudine, latitudine 40 ° 1,45’4’’, longitudine 24,18 ° 2 ‘72’’[nel recinto murato, tra la cattedrale e il monastero-palazzo-stop]. Contesto / Ex Seminario Minore: SXV e XIX del palazzo, il giardino e bene, che occupa un intero isolato. /$9252 ULDELOLWD]LRQH HGLÂżFLR 6;9 [1628m2], la costruzione di riabilitazione V;,; > P @ HGLÂżFLR 6;;, > P @ parcheggio [362m2], giardino [794m2], terrazzati [413m2]. Totale 5262m2. POPOLAZIONE / sacerdoti [alcuni di loro H[ DOXQQL GHO 6HPLQDULR -XQLRU@ ÂżQRUD legata a diverse parrocchie della diocesi di Plasencia [spostamento massimo di 210 km.]. Parenti, compagni, gli assistenti, i visitatori.

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Casi Studio

Casa Sacerdotal Plasencia, Spagna 2ÂżFLQD $QGUHV -DTXHV


COMPOSIZIONE / 21 appartamenti singoli, doppi 6 appartamenti, 4 bagni comuni, 3 tecnici camere, 2 sale per l’imbarco, 2 camere per le cure mediche, cure particolari 2 camere, 1 soggiorno religiosa, 1 cappella, 1 oratorio, Tanatorio 1, 1 auto, 1 sala da pranzo, 1 cucina, 1 sala, 1 camera, 1 palestra, 1 biblioteca, 1 Gurugu, 1 lavanderia.

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Casi Studio

Casa Sacerdotal Plasencia, Spagna 2ÂżFLQD $QGUHV -DTXHV


La casa è in una ex fabbrica di biscotti, che occupa tutta la 50x10 m trama. Il volume interno, quasi senza luce, non aveva alcuna vista di fuori. Parte del tetto è stato rimosso in modo da creare un intramurali giardino che permette di entrare la luce naturale della zona e di creare punti di vista. Nella zona centrale del tetto tegole sono sostituire da fogli LQ SROLFDUERQDWR WUDVSDUHQWH DO ÂżQH GL creare un giardino d’inverno che, a parte la sua agreeableness, fornisce la luce per OH FDPHUH H GHÂżQLVFH OD GLVWULEX]LRQH della casa. Questo giardino è soprattutto il tetto ventilato, pannelli di apertura. La facciata vetrata che si affaccia sul giardino interno ed esterno creare trasparenza, da un capo all’altro del terreno. La casa è una sequenza di contrastanti, generosi spazi. Si entra dalla strada attraversando un enorme garage scuro, quindi una successione di spazi, sia a sinistra come prima oppure riattato.

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Casi Studio

House Bordeaux Bordeaux, Francia $QQH /DFDWRQ -HDQ 3KLOLSSH 9DVVDO


House Karema Karema, Francia $QQH /DFDWRQ -HDQ 3KLOLSSH 9DVVDO

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Il terreno si trova dietro una duna di alcune decine di metri dal mare a nord. Non si vede il mare, ma uno è consapevole di questo in modo permanente a causa del suono, il vento, le nuvole. La casa è inserita in parallelo a quelli del nord ed est bordi del terreno, tra una striscia di bosco e di una compensazione. 6L FRPSRQH GL WUH HGL¿FL VHSDUDWL GL FXL VX un arco di cerchio convesso fronte a nord, il maltempo, il vento; concavo fronte a sud, in tal modo una piÚ intima crating, protetto e ben esposti spazio esterno. I tre volumi hanno la stessa dimensione, VXSHU¿FLH IRUPD H DOWH]]D PD GLIIHULVFRQR nella loro interno, la natura della loro dotazione, il loro modo di essere chiusa. Quando sono aperti, le persiane scorrevoli chiusura collegare le facciate delle case LQVLHPH OD GH¿QL]LRQH GL XQ GLYHUVR rapporto tra dentro e fuori.

Casi Studio

posizione: Keremma, Francia anno: 2005 Tipo: alloggi status: costruito / rĂŠalisĂŠ dimensioni: 316 m2


anno: 1993 Tipo: alloggi dimensioni: 185 m2 costo: 55 275 â‚Ź netti (val. 1993) La casa poco costosa è il risultato di una commissione per la costruzione, su un basso budget, di una casa per una coppia con due bambini. Situato in una zona residenziale discontinuo, la casa si inserisce in strada SURÂżOR 6L WUDWWD GL XQ YROXPH VHPSOLFH su una base rettangolare che pone due piattaforme aperte. Su un telaio metallico, un mezzo, sulla strada laterale, è coperto FRQ RSDFR OHQ]XROD LQ ÂżEUD FHPHQWR H l’altra metĂ , sul lato giardino, con fogli in policarbonato trasparente, formando un FRQVHUYDWRULR 8Q YROXPH GL OHJQR ÂżVVDWD QHO WHODLR GLHWUR OÂśRSDFR OHQ]XROD GHÂżQLVFH uno isolato e riscaldato d’inverno spazio apertura sul conservatorio e la strada sul lato esterno. Il conservatorio di fronte ad est e riceve la domenica mattina. Si tratta di una parte abitabile della casa, dotata di ampi pannelli di ventilazione per il comfort in estate. La natura mobile del facciate est e ovest consente di passare da casa sua la maggior parte chiusi al suo stato piĂš aperto a seconda delle necessitĂ e il desiderio di luce, la trasparenza, l’intimitĂ , la protezione e la ventilazione. La parte abitabile della casa può variare a seconda delle stagioni, dal piĂš piccolo (soggiorno e camere da letto) per la piĂš grande area, integrando l’intero giardino in alta stagione estiva.

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Casi Studio

Latapie House Floirac, Francia $QQH /DFDWRQ -HDQ 3KLOLSSH 9DVVDO


Hudson River Valley Karema, Francia Teddy Cruz

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Casi Studio

Il progetto di Cruz per il rilancio di questo quartiere lugo l’Hudson River a New York prevede un mix funzionale di attività che riattiverebbero l’”economia sociale” del quartiere fondnendo inseieme spazi pubblici e spazio privati. Cruz fa tesoro dei sui studi sugli “slums” messicani.


Emerrgency Releif Australia Sean Godsel

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Rifugio di emmergenza creato in un container, con l’existenz minumu per una o massimo due persone. Il container che poco si addice ai climi caldi e che può raggiungere i 50 gradi all’interno e dotato du un tetto che lo mantieni in ombra e delimita lo spazio della casa.

Casi Studio

Il club più cool di Berlino, questo intervento a metà tra l’installazione e l’architettura si colloca a pieno titolo tra quei “temporary urban spaces” che sono strategia e sperimentazione della città contemporanea. Il materiale utilizzato è un comune ³ÀXER[´ di produzione industriale ( circa 100 euro l’uno) che in questo caso compone lo spazio “pubblico” del kubik .

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Casi Studio

Kubik Berlino, Germania Modulor Beat


Shaerbeek Social Housing Brussels, Belgio Mario Garzaniti

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Casi Studio

Presentazione di un violento contrasto con OÂśHGLÂżFLR WUDGL]LRQDOH D ÂżDQFR OD IDFFLDWD di questo blocco è costituito da alloggi di DOWHUDWR DFFLDLR /D VXD VXSHUÂżFLH q FRPSRVWR di una serie di pannelli separati, ciascuno con differenti toni di ruggine, per creare un effetto patchwork. Con la sua estetica industriale da cantiere , la struttura intaglia da un’unica identitĂ visiva.


Elemental House, Iquique Iquique, Chile Alejandro Aravena

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Elemental House è un intervento di edilizia sociale voluto dal governo Chileno, che nell’ottica di Aravena, nasce già come un “progetto da completare nel tempo”, GHOHJDQGR DOO¶XWHQWH ¿QDOH VXFFHVVLYH personalizzazione mediante fasi si l’autocostruzione si alcune parti a secondo dell’esigenza e soprattutto della disponibilità economica. L’architetto fornisce una sorta di base/ piattaforma che contine l’indispensabile da cui partire per raddoppiare la casa.

Casi Studio

Densità : 162.5 viviendas/ha 6XSHU¿FL Vivienda iniziale: 36 m² Vivienda ampliata: 70 m² Committente : Chile Barrio


Elemental House, Pudhauel Santiago, Chile Alejandro Aravena

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Elemental House è un intervento di edilizia sociale voluto dal governo Chileno, che nell’ottica di Aravena, nasce già come un “progetto da completare nel tempo”, GHOHJDQGR DOO¶XWHQWH ¿QDOH VXFFHVVLYH personalizzazione mediante fasi si l’autocostruzione si alcune parti a secondo dell’esigenza e soprattutto della disponibilità economica. L’architetto fornisce una sorta di base/ piattaforma che contine l’indispensabile da cui partire per raddoppiare la casa.

Casi Studio

Densità : 125 viviendas/ha 6XSHU¿FL Vivienda iniziale: 44.9 m² Vivienda ampliata: 70 m² Committente : Un Techo para Chile


Il lavoro presenta una nuova tipologia di casa monofamilare a basso costo ed altamente VRVWHQLELOH 1HOOR VSHFL¿FR LO SURJHWWR prende spunto dalla tradizione edilizia locale, basata sull’impiego di materiali di riciclo quali pallet e cassette di plastica per creare l’involuvro di dieci alloggi da posizionare nella shantytown (baraccolpoli) di Cape Town.

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Casi Studio

Sand Bag House DESIGN INDABA 08 Mark Dytham


&KHVWHUÂżHOG +RXVH DESIGN INDABA 08 Heatherwick Studio UK

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Casi Studio

Il lavoro presenta una nuova tipologia di casa monofamilare a basso costo ed DOWDPHQWH VRVWHQLELOH 1HOOR VSHFLÂżFR il progetto reinvanta la tecnologia del cemento gettato in sacchi piĂš facilmente reperibili dei casseri e dai risultatri imprevedibili.


Il lavoro presenta una nuova tipologia di casa monofamilare a basso costo ed DOWDPHQWH VRVWHQLELOH 1HOOR VSHFL¿FR LO progetto prende spunto dalla tradizione edilizia locale, basata sull’impiego di fango e argilla, e prevede la realizzazione di dieci alloggi da posizionare nella shantytown (baraccolpoli) di Cape Town.

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A rendere innovativo il progetto, la scelta di assemblare sacchi riempiti di sabbia, allocandoli all’interno di una struttura di travi in legno e acciaio, in sostituzione alla classica fondazione in muratura di mattoni. Per questa ragione, i lavori di costruzione delle residenze richiederanno pochissima energia elettrica e, non necessitando di manodopera specializzata, VDUDQQR FRPSOHWDWL HQWUR OD ¿QH GHO anche grazie al lavoro di volontari e donne della comunità locale. Ogni residenza comporterà un costo pari a 6,900 dollari.

Casi Studio

Sand Bag House DESIGN INDABA 08 David Adjane MMA Architects


Student Team. Mackenzie Stagg, Laurienne Uguen, Ryan Coleman

Matt

Mueller,

Nel progetto 20K casa, la casa Roundwood esamina la fattibilità di utilizzare diradamenti forestali di provenienza locale come materiale da costruzione. Il pino loblolly diradamenti, spesso tagliato e lasciato a marcire nella foresta, sono stati acquisiti per cinquanta centesimi per ogni albero da Talladega National Forest. I quattro membri del team sono stati responsabili per tirare il taglio di diradamento dei boschi e scortecciatura a mano. All’inizio le decisioni di progettazione ha portato alla creazione di un truss, come i log ‘a forza di tensione e compressione. Proteggere i tronchi da muffa e insetti è stata anche una delle

i tronchi forniscono la struttura della casa, mentre il legname dimensionale guscio, o cortina, copre e protegge la WUDYDWXUD 8QD GHOOH PDJJLRUL V¿GH GHO progetto è stato quello di utilizzare i registri mentre erano ancora verdi, il FKH VLJQL¿FD FKH L WURQFKL VRQR VWDWL sottoposti a riduzione e torsione nel corso del tempo. Regolabile jonts di circolare H EDUUD ¿OHWWDWD WXER GL DFFLDLR IRUQLWR una soluzione che ha permesso ai registri di torsione che essiccati e creato anche punti nodali da cui appendere la cortina esterna.

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20k House Texas,USA Rural Studio


* Göransson

Filipe e Sara sono stati invitati in India nel 2008 da Jockin Arputham Patel e Sheela da SPARC, India una delle più grandi ONG che si occupano di abitazioni e infrastrutture, per sviluppare una strategia per l’edilizia abitativa incrementale per centro città baraccopoli. Doveva essere in grado di essere applicate altrove ed essere abbastanza semplice da effettuare da parte della baraccopoli abitanti stessi.

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Incremental House Netaji Nagar Pilot Project Filipe Balestra and Sara URBANOVEAU


* GĂśransson

Il progetto è in contrasto con precedenti aggiornamenti baraccopoli in tutto il mondo che hanno comportato la demolizione di interi quartieri seguita dalla costruzione di alloggi sociali, blocchi ripetitivi o delocalizzazione delle comunità ai luoghi lontano dalla loro fonte di reddito e gli amici.La proposta è il risultato di un intenso lavoro con la comunità in cui le idee vengono presentate e discusse utilizzando strumenti come casa modelli e disegni.

Oltre a concentrarsi sulle singole case, la strategia è un approccio ROLVWLFR SHU PLJOLRUDUH LO WXWWR $ WDO ÂżQH RFFRUUH PRGLÂżFDUH OH GLPHQVLRQL dei cluster esistenti per consentire piĂš spazio aperto e per molto stretti YLFROL GL HVVHUH DPSOLDWR SHU PLJOLRUDUH LO Ă€XVVR ,PSDUDUH GDOOH WLSRORJLH esistenti, casa tre prototipi sono stati sviluppati per le famiglie a scegliere. Un importante obiettivo è quello di fornire strutture che possono essere adattati alle esigenze dei singoli pur consentendo l’espansione futura. Durante il periodo di costruzione di persone sarĂ trasferita LQ DOORJJL WHPSRUDQHL 'RSR LO FRPSOHWDPHQWR GHO SURJHWWR L EHQHÂżFLDUL ULFHYHUDQQR XQ FHUWLÂżFDWR GL RFFXSD]LRQH GDOOD FRUSRUD]LRQH PXQLFLSDOH

Casi Studio

Incremental House Netaji Nagar Pilot Project Filipe Balestra and Sara URBANOVEAU


Il progetto è parte di un privato, il cui cliente è uno espansione microimpresa. E ‘anche il primo piano d’azione per contribuire alla conservazione ambientale nella cittĂ di Cali, che mira a promuovere una rete di giardinieri ecologicamente responsabile cittadini. /ÂśHGLÂżFLR RVSLWD VSD]L SHU OÂśDOORJJLR OD produzione e le vendite sala visite e workshop per i disegni di progettazione un piccolo negozio nel centro di Cali. E ‘un giardino che attira le farfalle con le piante che li porto e li alimentano. Le farfalle sono in genere uno GHL SL HIÂżFDFL ELRLQGLFDWRUL GHOOD TXDOLWj e della biodiversitĂ dell’ecosistema, e sono particolarmente importanti in questa regione che la piĂš alta diversitĂ delle farfalle del mondo.

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Casi Studio

$6$ 7$//(5 &5248,6 (',),&,2 -$5'Ă‹1 +263('(52 < 1(&7$5Ă‹)(52 3$5$ 0$5,326$6 CALI, Colombia Husos

Come una nuova icona del Workshop, il giardino di casa sarà parte l’identità dei prodotti in Cali suo arcipelago delle vendite in tutto il mondo, alla ricerca di globalizzazione che mette in evidenza la differenza che la VSHFL¿FD ,O (-+10& q LQ JLRFR DOOR stesso tempo una nuova immagine del Workshop Croquis Cali e riscoprire un piÚ urbana e tropicale.


7<,1 WHJQHVWXH q XQD RUJDQL]]D]LRQH QRQ SUR¿W di lavoro umanitario attraverso l’architettura. TYIN è gestito da 5 studenti provenienti da 1718 L FXL SURJHWWL VRQR ¿QDQ]LDWL GD SL GL 60 società norvegesi, così come contributi privati.

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/¶DOWR VRI¿WWR QHOOD VWDQ]D SULQFLSDOH ha introdotto la costruzione di un soppalco che crea una situazione più intima sia sotto e sopra. La biblioteca è divisa in due zone lungo la sua lunghezza, da un lato vi permette di passare attraverso la costruzione lungo il muro di libri, mentre l’altra è per la lettura e altre attività di calma.

Casi Studio

Old market library Noh Bo, Tak, Thailand TYIN Tegnestue Costo Approx. 4.000 USD

Oltre la sala principale è un piccolo spazio, lo studio. Un vecchio wc in un angolo come un letto per un piccolo albero, che si spera avrà buone fecondazione negli anni a venire. Nel cortile un pergolato è costruita in modo da proteggere contro la sfolgorante domenica. Gelsomino e piante rampicanti sono collocati in alcuni grandi vasi di ceramica.


La principale forza trainante dietro il progetto è stato quello di ricreare in qualche modo quello una situazione normale per questi bambini. Abbiamo voluto a tutti i bambini hanno il loro spazio privato, una casa e di vivere in un quartiere dove si poteva interagire e giocare. Queste sei unità letti sono la risposta.

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A causa della loro apparenze degli HGL¿FL VRQR VWDWL QRPLQDWL 6RH .HU 7LH +LDV GDL ODYRUDWRUL 7KH %XWWHUÀ\ Case. La tecnica utilizzata per tessere di bambù sul lato posteriore e facciate è lo stesso usato in case e artigianato locali.

Casi Studio

Soer ker tie house villaggio per bambini/rifugiati Min Buri, Bangkok, Thailand TYIN Tegnestue Costo Approx. 10.000 USD


Il Mulino San Gregorio


* Il Mulino San Gregorio


Il Mulino San Gregorio


Il Mulino San Gregorio


Il Mulino San Gregorio


Il Mulino San Gregorio


Il Mulino San Gregorio


Il Mulino San Gregorio


Il Mulino San Gregorio


Il Mulino San Gregorio


Mancano le occasioni di conoscenza, non bisogna creare un ghetto Mulino: -sede GEV -appartemento abitato

deposito macchine agricole

cortile 1

ex-deposito poi mensa della “Parchi e Giardini” cortile 2 cortile 3

deposito macchine DJULFROH H ¿HQLOH poi parcheggio per auto

animali da cortile

[..].e il CORTILE, spazio di scambio, di integrazione e di aiuto, è uno spazio di confronto tra le famiglie che ci abitano. Ciò che è comune è pubblico, aperto al quartiere”

Dora Responsabile Oikos alla Cascina Baraggia

Il Mulino San Gregorio

Maria Grazia Guida Presidente CeAS


INCLUSIONE SOCIALE attraverso il coinvolgimento

mettere a confronto culture ed esperienze differenti, facendo della diversitĂ un motivo di ricchezza e di crescita. Spunti di nuova conoscenza, intesa come processo di ricerca di se anche attraverso l’altro. Disponenza all’osservazione, all’ascolto, all’emozione, alla lettura di particolari. Conoscere per riconoscere, ciò che del diverso può essere nostro e metabolizzarlo, rivisitarlo, metterlo in scena secondo ciò che piĂš ci governa. Sperimentare la diversa appartenenza, la curiositĂ dell’altro e nell’altro. Sperimentare l’errore e persino il pregiudizio.

APERTURA ANZICHè CHISURA CONTAMINAZIONE Il concetto di integrazione sociale è spesso basato sul postulato che la societĂ ospite possiede: Integrarsi vuol dire acquisire i tratti che permettono di comportarsi adeguatamente nella societĂ ospite. La QR]LRQH GL 08/7,&8/$5,602 JXLGD RJJL OD ULĂ€HVVLRQH VXOOÂśLQVHULPDQWR degli immigrati. L’idea che nella relazione tra nuovi venuti e vecchi residenti vi sia una qualitĂ transazionale, un adattamento reciproco. L’elemento critico del passaggio al paradigma multiculturale è il “riconoscimentoâ€? della presenza immigrata, l’idea che le differenze debbano potersi esprimere, l’accento sull’immigrazione come risorsa FKH VLJQLÂżFD OD YDORUL]]D]LRQH GHJOL LPPLJUDWL LO ORUR FRLQYROJLPHQWR nelle situazioni che li riguardano, la valorizzazione della presenza immigrata come risorsa per la cittĂ . L’ipotesi multiculturale è anche una teoria della cittĂ , una interpretazione del suo ristrutturarsi con l’immigrazione, che produce nuove forme sociali e culturali. Il multiculturalismo è l’integrazione che viene colta tra le dinamiche culturali portate dall’immigrazione e le ristrutturazioni in corso, dal punto di vista culturale nelle societĂ di arrivo.

�INTEGRAZIONE�

SUPERAMENTO DELLE BARRIERE GENERAZIONALE

SVILUPPO DELLE RETI SOCIALI

“equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilitĂ delle future generazioni di sopperire alle proprieâ€? (Rapporto Brundtland del 1987).

CREAZIONE DI SPAZI DI RELAZIONE

SOSTENIBILITA’ E’

lo

cambio

tra

gruppi

culturali

differenti

all’interno di una societĂ o di un gruppo. L’interculturalismo, in una sua attestazione popolare, è quella disponibilitĂ ad ammettere una cultura diversa, a partire da cui si renderebbe possibile instaurare un dialogo per conoscere e comprendere l’altro, cercando di incoraggiare la socializzazione tra i cittadini di diversa provenienza.

AUTOSOSTENTAMENTO

Eliminare o ridurre le condizioni GL PLQRULWj FKH LQĂ€XLVFRQR VXOOD vita sociale garantire la qualitĂ della vita, le pari opportunitĂ , la non discriminazione pericolo dell’isolamento di chi a volte non è in grado neppure di esprimere le proprie esigenze primarie.

INTERCULTURALISMO

Se il progetto è di re-inclusione, il ricorso alla nozione di abitante dice che il problema non è solo di risorse in senso economico: ma di “rafforzamentoâ€? delle popolazioni escluse. Appare cosĂŹ la centralitĂ della nozione di empowerment come posta del coinvolgimento. il coinvolgimento è condizione per la reinclusione. Il coinvolgimento è condizione per la reinclusione.

INCLUSIONE SOCIALE EMPOWERMENT

Gli obiettivi

,O FRLQYROJLPHQWR q HIÂżFDFLH SHUFKq mobilita risorse e attiva possibilitĂ di appropriazione. Nel caso di popolazioni in situazione di esclusione consente una “ricostruzione GHOOD ÂżGXFLD´ D SDUWLUH GDOOÂśHODERUD]LRQH di un rapporto positivo con l’ambiente, “ricostruisce il legame socialeâ€? e “rompe il processo di esclusioneâ€?.


IMPLEMENTAZIONI

1. 0DQFD XQœRUJDQL]]D]LRQH JHQHUDOH GHO SDUFR ¿QR DG RUD tutte le attività sono frutto dell’AUTO-ORGANIZZAZIONE, CHE VA FAVORITA)

1. INFO POINT che accolga e aiuti a trovare gli spazi (all’interno del parco) per organizzare eventi.

2. Unico punto di RISTORO in un baracchino, mal segnalato, mal collegato e mal tenuto.

2. BAR/RISTORANTE come punto di incontro per restituire al parco uno spazio comune di aggregazione

INNOVAZIONI

3. AREE VUOTE PRIVE DI ATTIVITA’ RILEVANTI: -marcita di fronte al Mulino -campo a nord del CeAS. 4. est-ovest del parco scollegati perchè attraversati dalla tangenziale est. 5. PERICOLI: _pericoloso la notte, poco illuminato, e mal frequantato. _non ben collegato bene all’interno per anziani. 6. LAMBRO: -controllare argini per alluvioni -inquinamento -risorsa acqua del Lambro non viene usata. 7. SPAZIO ai MARGINI poco frequentato, pericolosi e poco attrezzati. Parco Lambro collega due quatireri storici della cittĂ di Milano Crescanzago/Palmanova e Feltre (quartieti anni 50) la popolazione invecchia. 8. Riqualifacare NORMALITA’

il

parco

restituendo

una

dimensione

di

5. SOLUZIONI AI PERICOLI: _Illuminazione notturna nelle strade DI PASSAGGIO del parco _eco-autobus(a gas naturale) che colleghi piÚ punti del parco ogni 30 minuti. 6. RISANAMENTO DEL LAMBRO: -PULIRE e SISTEMARE gli argini in modo che possano essere utilizzati (jogging, bicicletta,..) SXUL¿FDUH OœDFTXD FKH SRVVD HVVHUH XWLOL]]DWD FRPH XQD ULVRUVD -potenziare l’EDUCAZIONE AMBIENTALE, coinvolgere i G.E.V. mantenere un posto per loro nel MULINO 7. Sistemazione dello SPAZIO ai MARGINI: pavimentazione e segnaletica da implementare.

8. OSTELLO NEL MULINO SAN GREGORIO

4. CAVALCAPARK_ uno skatepark sotto il cavalcavia della tangenziale est vicino al centro Shuster favorirebbe il passaggio tra la parte est e ovest del parco e creerebbe un altro luogo di aggregazione anche per gli adolescenti

6. SPORT AQUATICI (CANOA, RAFTING,..) utilizzare la risorsa dell’acqua del Lambro che caratterizza il parco stesso

7. Mettere in RETE i margini con pannelli interattivi con la sede centrale del parco: l’INFOPOINT.

Occasioni-Implementazioni-Innovazioni

OCCASIONI


Il programma


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L’intervento è un progetto di conservazione, cioè quell’attivitĂ operativa tesa alla conservazione integrale e integrata di tutte le testimonianze materiali presenti nel manufatto architettonico, ma QRQ DOOD VXD PXVHLÂżFD]LRQH LQ TXDQWR QHO SURJHWWR GL FRQVHUYD]LRQH si sottende il progetto di riuso, nel quale il nuovo coesiste e interagisce con il vecchio. Quindi lo sforzo in fase di progettazione è stato indirizzato ad ottenere una progettazione che garantisca la conservazione dello VWDWR GHOOD FDVFLQD FRPH q DUULYDWD ÂżQR D QRL VHQ]D LPSRYHULUH OD IDEEULFD GHL VXRL VLJQLÂżFDWL PD VHPPDL DUULFFKHQGROD FRQ QXRYL manufatti e integrandola di tutti quei requisiti tecnologici (servizi, impianti, ecc) che garantiscono la sua ampia fruibilitĂ . Rispondendo a uno degli obiettivi che è lo sostenibilitĂ , abbiamo cercato di recuperare le logiche costruttive, soprattutto l’elio RULHQWDPHQWR H OD VSHFLÂżFLWj GHO VLWR $G HVHSLR OD YLFLQDQ]D con la roggia molina che alimentava le pale del Mulino.

Mulino San Gregorio: il progetto

,O SURJHWWR UXRWD LQWRUQR DOOD FRQÂżJXUD]LRQH GL ÂłFRUWLOL´ R ÂłDLH´ delimitati dai fabbricati del Mulino che si connotano di diverse funzioni e diventano spazio pubblico a tutti gli effetti. Il perimetro del Mulino infatti è aperto e ritorna a essere Parco Lambro. L’idea è di cogliere l’occasione per creare un modello abitativo e produttivo che si autosostenti sia economicamente che energeticamente. Nei terreni del Mulino abbiamo previsto di riattivare l’agricoltura e la frutticultura e l’allevamento degli animali nell’aia.

Mulino San Gregorio: il progetto

Il progetto cerca di rispondere alle richieste del CeAS secondo OD ÂżORVRÂżD GHL 0XQLFLSL H WHQWDQGR GL PHWWHUH LQ UHWH OD &DVFLQD col Parco Lambro e con il quartiere.

























_Agostini S., Pizzingrilli P., Rausa P., Beni culturali Agricoltura e Territorio, Politecnica Maggioli editore, Milano 2009. _Ambrosini M.,Tosi A., a cura di, Vivere ai margini. Un’indagine sugli insediamenti rom e sinti in Lombardia, - Fondazione Ismu (Osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità ), Milano 2007. B%RQRPL $ H $EUX]]HVH $ /D FLWWj LQ¿QLWD %UXQR 0RQGDGRUL /D Triennale di Milano 2004. _Bonomi A., a cura di, la vita nuda, Triennale Electa, Milano 2008. _Brunello P., L’urbanistica del disprezzo. Società italiana e campi rom, Manifestolibri, Roma 1996. _ Cibic A. e Cibic&Partners,Lucia Tozzi, a cura di, Microrealities, A project about places and people, Skira, Milano 2006. _Corbellini G., Ex Libris, Parole chiave dell’architettura contemporanea, 22 PUBLISHING SRL, Milano 2007. _Cossi M., Ravazzini M., a cura di, introduzione di Don Virginio Colmegna, I Rom in una metropoli e noi, Jaca Book, Casa della Carità , Milano 2008. _Fondazione Ismu, Rapporto 2008, Gli immigrati in Lombardia, Fondazione Ismu iniziative e studi sulla multietnicità , Milano 2008. _Garofalo F., a cura di, L’Italia cerca casa, mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, Padiglione Italiano, Electa, Milano 2008. _Guallart V., Sociopolis, Project for a City of the Future, Actar, Barcellona 2003. _Haydn F., Temel R., Temporary urban spaces : concepts for the use of city spaces, Birkhauser, Basel 2006. B,DDF VW $GYDQFHG $UFKLWHFWXUH &RQWHVW 6HOI 6XI¿FLHQW +RXVLQJ Actar, Barcellona 2006.

Riviste La Nuova Città , Rivista fondata da Giovanni Michelucci, n. 11/2006 - la città delle baracche La Nuova Città n. 11-12/VIII, 2006. I municipi dell’abitare, guida per gli utenti, Multiplicity. lab, Milano 2008. Verb, architecture boogazine, Actar, Barcellona 2006.

Ringraziamenti

%LEOLRJUDÂżD

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Ringraziamo il professor Gennaro Postiglione, per la sua pazienza, per il tempo dedicato a questo progetto e per l’appoggio costante, Salvatore Porcaro, Maddalena Bregani e il Multiplicity.lab per averci seguito e indirizzato, 'RQ 9LUJLQLR &ROPHJQD H 0DULD *UD]LD *XLGD SHU OD ¿GXFLD FKH FL KDQQR dato, Linda Donini per la disponibilità e l’allegria, Claudia Polli per la pazienza dimostrata verso gli architetti, Vita Casavola, per averci accompagnato nella Comunità San Gregorio e per la sincerità , Donatella De Vito per non essere mai stanca del suo lavoro, Cristina Vasile per l’intesa immediata e per gli spunti interessantissimi, Giovanni Maggioni per il suo aiuto al CeAS con le carte tecniche, Diambra Mariani per le foto e per essere sempre un’amica speciale, Dora per averci accolto con affetto alla Baraggia, Alfonso Redaelli per averci parlato col cuore e per i suoi consigli preziosi, il Centro Sorriso che ci accolto con entusiasmo, Marco Galimberti per averci aperto piÚ e piÚ volte il Mulino San Gregorio, Anastasia SHU HVVHUVL FRQ¿GDWD FRQ QRL 6LOYLD %DUWHOOLQL SHU DYHUFL GHGLFDWR un pomeriggio a La Cordata, Ugo del Laboratorio di Modellistica per averci parlato delle cascine e per i preziosi consigli, Andrea Vecchi e tutti quelli della Bastard per averci ascoltato e per il progetto del Cavalcapark sotto la tangenziale est, Marco Bonomi per averci levato qualche peso. Buon lavoro ad Alessandra,Claudio, Michela e Rossano. Un grazie speciale, A Daniela e ad Aldo per il loro conforto e il loro amore. A Tiziana e Paolo per la loro pazienza e il loro sostegno. A nonna Alda per aver subito creduto in noi.


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