SCHELETRI URBANI
gli immobili denominati scheletri sono eventi di degrado e “solitudine” all’interno della città contemporanea. oggetti inutilizzati del tessuto urbano che non trovano il loro spazio all’interno di una città in continua evoluzione. infatti, è solo il nuovo che interessa a quest’ultima, che quindi si espande e allarga all’esterno del già costruito. sono invisibili “monumenti” abbandonati che con il tempo non vengono più sentiti come problema ma subiti passivamente e così inseriti all’interno della vita comune. l’inquinamento visivo, infatti, viene attutito con anni di convivenza all’ombra degli scheletri capaci di occupare grandi suoli con la loro massa che si infrange irreparabilmente sul panorama di chi non ha ancora imparato ad ignorarli. oggetti “negativi” che portano con se volumi e spazi inutilizzati ma presenti. gli scheletri urbani arrivano da diversi tipi di avvenimenti che ne hanno interrotto il loro concretizzarsi, nessuno di essi ha una prorpia funzione e per tale motivo sono i primi portatori di degrado ambientale e sociale. luoghi più delle volte riconosciuti come pericolosi per i quali l’unica soluzione è l’intolleranza.
l’interesse di questa ricerca è di verificare la possibilità per poter “utilizzare” queste vuote matrici strutturali, non solo vedendole come materia immobile sul territorio ma cercando di capirle attraverso punti di vista oggettivi e altri più personali. bisogna infatti, capire e pensare agli scheletri urbani come condizioni di nuove possibilità, in attesa di una nuova attribuzione di ruoli entro un sistema cittadino. in questo modo gli spazi abbandonati e le loro architetture assumono il ruolo di scarti in attesa di essere riletti e possono essere le occasioni di trasformazione della città contemporanea.
“la tendenza delle città di oggi sta nell’abbandonare. ciò che ne consegue che in un altro luogo nel frattempo nuovi edifici più utili e più nuovi verranno costruiti, questo passaggio indica quindi l’abbandono di parti della città come uno dei motori della diffusione urbana”. rem koolhaas
gli scheletri quindi sono i nuovi frutti della natura urbana, già occupano, e già son conosciuti, con diversa fama, al pari di edifici storici o famosi. i due elementi che maggiormente li caratterizzano sono, quindi, la notorietà locale e il loro essere passivi. sono però inclusi che restano esclusi, posti fuori dalla società ma, comunque, abitanti della città,
ponte lambro via di vittorio, tang. est
perimetri di ricerca
la ricerca è stata svolta all’interno di due linee di confine; quella del comune di milano e quella della tangenziale + autostrada a4.
posizone degli scheletri trovati e selezionati. il processo di catalogazione, fatto attraverso l’assegnazione di numeri ad ogni scheletro incontrato, evidenzia la selezione man mano fatta durante il processo di ricerca sui quasi sessanta edifici abbandonati trovati.
S1
S8 S13
S3
1:10.000
S20
S26
S28
S
1
LO SCHELETRO è COLLOCATO IN UNA ZONA PRETTAMENTE INDUSTRIALE NELLA QUALE è PERò POSSIBILE RITROVARE RESIDENZE E ATTIVITà PRIVATE COME OFFICINE, IMPRESE EDILI, E RIPARAZIONI.LE RESIDENZE SONO SPESSO CONNESSE CON LE INDUSTRIE E USUFRUISCONO DEGLI STESSI GIARDINI E SPAZI COMUNI. IL LOTTO SI TROVA VICINO DUE SOTTOPASSAGGI CHE GLI PERMETTONO DI COMUNICARE A SINGHIOZZO CON LA CITTà UNIVERSITARIA DI BOVISA. IL POLITECNICO, INFATTI, DISTA SOLO DUECENTO METRI DALLO SCHELETRO MA è TAGLIATO FUORI DAL PASSAGGIO DELLE ROTAIE.
COLLOCAZIONE: VIA DON B.GRAZIOLI; ZONA: BOVISA ZONA INDUSTRIALE/UNIVERSITARIA INDIVIDUAZIONE: SEMI-PERIFERICA; METRATURA: 65x20x30 63.700MQ 273.000MC STRUTTURA: CALCESTRUZZO ARMATO; DATAZIONE: COSTRUZIONE RECENTE; TIPOLOGIA: STABILE PER UFFICI;
COLLOCAZIONE VIA DON B.GRAZIOLI
1:5.000
S1 S3
quartiere bovisa
quartiere bicocca
viale sarca
1:15.000
CARATTERISTICHE
7 piani 8.400 mq 36.000 mc geometria: edificio lineare dimenzioni: 60mx20mx30m altezza piani: 310cm dimensione colonne: 30cmx30 maglia colonne: 630cmx430 costruzione: buono stato costruttivo struttura: in cemento armato e solette prefabbricate complementi: scale centrali ninete parapetti e ascensori
S
3
L’IMMOBILE è COLLOCATO NELLA ZONA UNIVERSITARIA DI BOVISA. LA COSTRUZIONE NON è MAI STATA ULTIMATA E ORA SONO PRESENTI SOLO LA STRUTTURA E I RELATIVI COLLEGAMENTI PER ACCEDERVI. IL LOTTO NEL QUALE LO STABILE SI DISPONE è DISABITATO E LO SCHELETRO,QUINDI, è SOGGETTO A CICLICHE INVASIONI ABUSIVE. LA STRUTTURA è ANCORA IN BUONO STATO COSI COME LE SOLETTE CHE COMPONGONO I PIANI DELLO SCHELETRO.
COLLOCAZIONE: VIA DURANDO; ZONA: UNIVERSITà BOVISA; INDIVIDUAZIONE: ZONA UNIVERSITARIA; METRATURA: 6.276MQ 20.397MC; STRUTTURA: TRAVI IN FERRO; COSTRUZIONE: STRUTURA IN VISTA;
COLLOCAZIONE via durando
1:5.000
S 3
quartiere bovisa
S1
S 1
quartiere bovisa
1:15.000
CARATTERISTICHE
7 piani 8.400 mq 36.000 mc geometria: struttura ad L dimensioni: edificio composto da due blochi di 55mx15mx13.5m altezza piani: 315cm dimensione colonne: 15cmx15cm maglia colonne: 485cmx485cm costruzione: buono stato struttura: in acciaio e solette prefabbricate in c.a complementi: presenza di piu vani scala ma eassenza del parapetto e di ascensori
S
8
L’IMMOBILE VIENE EDIFICATO COME RESIDENCE ED è COMPOSTO DA DUE EDIFICI SPECULARI OGGI ENTRAMBI VUOTI.I PROPRIETARI DEGLI IMMOBILI HANNO DA POCO TEMPO CERCATO DI RIQUALIFICARE UNO DEI DUE EDIFICI LIBERANDOLO DAI VECCHI SETTI MURARI DI TAMPONAMENTO.L’IDEA ERA DI POTER RICOSTRUIRE IN SEGUITO RIPARTENDO DALLA STRUTTURA, MA LE DIFFICOLTà ECONOMICHE HANNO LASCIATO L’IMMMOBILE INCOMPIUTO.LA GRANDE MOLE, LA VICINANZA ALLA TANGENZIALE NORD E LA PRESENZA DI UN HOTELCONGRESSI NELLA MEDESIMA AREA L’ASCIANO L’IMMOBILE TUTT’ALTRIO CHE INNOSSERVATO.
COLLOCAZIONE: VIA privata SENIGALLIA; ZONA: BRUZZANO; INDIVIDUAZIONE: RESIDENZIALE; METRATURA: 19.082MQ 7.386MC; STRUTTURA: CEMENTO ARMATO COSTRUZIONE: TRAVI E PILASTRI; DATAZIONE: 1972 C.A; TIPOLOGIA: RECIDENCE
COLLOCAZIONE via privata senigallia
1:5.000
autostrada A4
1:15.000
superstrad milano meda
S8
parco nord milano
parco nord milano
CARATTERISTICHE
9 piani 16.048 mq 63.495 mc geometria: edificio lineare dimensioni: 124mx17mx34m altezza piani: 360cm dimensione colonne: 44cmx44cm maglia colonne: 456cmx280cm costruzione: in discreto stato alla quale sono state tolte le partizioni interne e gli infissi. struttura: cemento armato e solette in latero cemento complementi: parapetto pericolante, e fori in pavimentazione,scale in buono stato, ascensori presenti e da riattivare.
S
13
L’EDIFICIO ADIBITO IN PASSATO A SEDE DELLA 3MM OGGI SI PRESENTA, SOLO, ALL’INTERNO DI UNA NUOVA AREA IN COSTRUZIONE E PRESENTA EVIDENTI SEGNI DEL DEGRADO CHE LO HA ACCOMPAGANTO PER ANNI. INFISSI, PARETI DIVISORIE E TUTTI I SERVIZI SONO STATI TOLTI PER FAR SPAZIO AD UN PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DELLO STABILE CHE AL MOMENTO NON SEMBRA ANCORA ESSERE IN ATTO.
COLLOCAZIONE: VIA TOMMASO EDISON; INDIVIDUAZIONE: INDUSTRIALE RESIDENZIALE; METRATURA: 8.544MQ 29.136MC; STRUTTURA: CALCESTRUZZO ARMATO; COSTRUZIONE: STRUTTURA TRAVI PILASTRI; DATAZIONE: 1985; TIPOLOGIA: UFFICI
COLLOCAZIONE via tommaso edison
1:5.000
VIALE FULVI TESTI
PARCO NORD MILANO
VIALE MONZA
TANGENZIALE EST parco p pa arc rco nord nord no rd m mila mi ila lano no milano
S13
nuovo quartiere magneti marelli
1:15.000
CARATTERISTICHE
7 piani 8.544 mq 29.136 mc geometria: edificio lineare dimensioni: 73mx16mx26m altezza piani: 320cm dimensione colonne: colonne non ppresenti se non sul fronte esterno. costruzione: in discreto stato alla quale sono state tolte alcune partizioni interne e gli infissi. struttura: composta da elementi prefabbricati in c.a. sia per il prospetto che per le solette interne. elementi scale in c.a disposti agli estremi dell edificio. complementi: manutenzione scale e ascensori.
S
20
LO SCHELETRO è COLLOCATO ALL’INTERNO DEL COMUNE DI PONTE LAMBRO A SUD-EST DI MILANO.LA COSTRUZIONE, IN CALCESTRUZZO E FERRO, RISALE AGLI ULTIMI ANNI OTTANTA E DOVEVA SERVIRE COME HOTEL PER I NUMEROSI TURISTI CHE AVREBBERO AFFOLLATO MILANO DURANTE I MONDIALI 90’. LO SCHELETRO, INFATTI, è FACILMENTE RAGGIUNGIBILE DAL RETROSTANTE AEREOPORTO DI LINATE E DALLA TANGENZIALE CHE LE CORRE DAVANTI. OGGI, DOPO PIù DI 20 ANNI, L’HOTEL RIMANE IMMOBILE, SPETTRALE,INCAPACE DI RIGENERARSI E TROPPO IMPONENTE PER ESSERE DISTRUTTO.L’UTILIZZO ODIERNO RIMANE LEGATO ALLA DELINQUENZA GIà BEN INTEGRATA NEL COMUNE DI PONTE LAMBRO.
COLLOCAZIONE: PONTE LAMBRO USCITA TANGENZIALE MECENATE; ZONA: AEREOPORTO DI LINATE/PARCO SUD MILANO; INDIVIDUAZIONE: PERIFERICA; METRATURA: 33.430MQ 118.625MC STRUTTURA: STRUTTURA IN ACCIAIO; COSTRUZIONE: STRUTURA IN VISTA; DATAZIONE: COSTRUZIONE DATATA 1988-89; TIPOLOGIA: HOTEL PER 350VISITATORI;
COLLOCAZIONE via tommaso edison
1:5.000
centro cittĂ
nuovo quartiere s. giulia
1:15.000
tangenziale est aereoporto di linate
S 20
nuovo quartiere s. giulia
ponte lambro
CARATTERISTICHE
5+5 piani 8.544 mq 29.136 mc geometria: struttura ad H composta da due blochi dimensioni: di un singolo blocco 116mx20mx23m elemento di connesione centrale di44mx16m altezza piani,tranne il piano terra: 325cm dimensione colonne: 20cmx20cm maglia colonne: 480cmx865cm costruzine: pessimo stato costruttivo della struttura in acciaio e solette prefabbricate in c.a per la presenza di cicliche invasioni dei senzatetto e a causa dcei lavori mai finiti. complementi: scale inutilizzabili e ascensori non presenti.
S
24
CONOSCIUTO PER ESSERE STATO PROGETTATO DA ALDO ROSSI E POI RIPRESO NELL’ULTIMA BIENNALE DALLO STUDIO ALBORI ATTRAVERSO UN NUOVO PROGETTO DI ABITAZIONI SOCIALI. LO SCHELETRO SI TROVA IN UN AMPIA AREA CHE DOVEVA OSPITARE UNA NUOVA STAZIONE FERROVIARIA. LA STRUTTURA SI PRESENTA A TUTT’OGGI IN BUONO STATO, QUASI SEMPRE SENZA PRESENTARE ABITAZIONI ABUSIVE.
COLLOCAZIONE: SAN CIRSTOFORO GIAMBELLINO; INDIVIDUAZIONE: PERIFERICA; METRATURA: 5.874MQ 18.659M; STRUTTURA: CALCESTRUZZO ARMATO; COSTRUZIONE: TRABEAZIONI; DATAZIONE: 1965; TIPOLOGIA: STAZIONE DI SCAMBIO.
S
26
L’AREA IN QUESTIONE COMPRENDE EDIFICI MAI FINITI ED ALTRI EDIFICI ULTIMATI MA MAI OCCUPATI.L’INTERO COMPLESSO SUPERA I 92.000MQ E CONVIVE A FIANCO AD UN’AREA ADIBITA A TERZIARIO E TUTTORA ATTIVA. LA ZONA, COMUNQUE PERIFERICA E LA MANCANZA DI CONTROLLI, PERMETTE L’UTILIZZZO ABUSIVO DI ALCUNI DI QUESTI STABILI.
COLLOCAZIONE: ZONOA RIPAMONTI; INDIVIDUAZIONE: PERIFERICA; METRATURA: 92.875MQ 313.800MC; STRUTTURA: CALCESTRUZZO ARMATO; COSTRUZIONE: N.D.; DATAZIONE: 1990; TIPOLOGIA: CENTRO SCOLASTICO ED UFFICI.
COLLOCAZIONE via tommaso edison
1:20.000
S 26 via ripamonmti
1:15.000
CARATTERISTICHE
3+3+3+3+3 piani 63.430 mq 210.500 mc geometria: edificio composto da 5 stabili di ugual dimensione dimensioni singolo edificio: 60mx60m altezza piani 300cm dimensione colonne 50cmx50cm maglia colonne diversificata struttura: buono stato costruttivo in cemento e solette prefabbricate in c.a complementi: presenza di parapetto e scale
S
28
QUASI ALL’INTERNO DELLA CIRCONVALLAZIONE ESTERNA DI MILANO, QUESTO SCHELETRO RIMANE IL PIù VICINO ALLA CITTà STORICA E FINANZIARA.PRESENTANDOSI SU UNA GRANDE ARTERIA DI TRAFFICO COME VIA RIPAMONTI. DURANTE GLI ULTIMI DIECI ANNI LA ZONA E’ STATA RIQUALIFICATA DA QUASI TUTTI GLI EDIFICI FATISCENTI PRESENTI IN ESSA. RISUILTA FACILE CAPIRE, COME, IN UN PROSSIMO FUTURO L’EDIFICIO VERRà RIMOSSO O RIVALUTATO.
COLLOCAZIONE: VIALE RIPAMONTI; INDIVIDUAZIONE: SEMI CENTRALE; METRATURA: 1.937MQ 13.559MC; STRUTTURA: CALCESTRUZZO ARMATO; COSTRUZIONE: N.D.; DATAZIONE: 1970 TIPOLOGIA: UFFICI.
COLLOCAZIONE via tommaso edison
1:5.000
via ripamonmti
nuovo quartiere spadolini
S 28 quartiere
1:15.000
CARATTERISTICHE
2 piani 1.743 mq 4.851 mc geometria: edificio composto da un unico volume lineare dimensioni principali: 17mx50mx64m altezza piani: 300cm dimensione colonne: 30cmx30cm maglia colonne: 780cmx396cm costruzione: in discreto stato alla quale sono state tolte le partizioni interne e gli infissi. struttura: cemento armato e solette in latero cemento complementi: scale
classificazine OGGETTIVA
si intendono scheletri urbani tutti quegli immobili abbandonati o mai finiti, caratterizzati da una regolaritĂ e ripetizione dei vari elementi che li compongono e nei quali non vengono trovate partizioni interne.
x7
altre caratteristiche tecniche vengono selezionate in base a dimensione, geometria, stato di comlpetezza...
7 piani 8.400 mq 36.000 mc geometria: edificio lineare dimenzioni: 60mx20mx30m altezza piani: 310cm dimensione colonne: 30cmx30 maglia colonne: 630cmx430 costruzione: buono stato costruttivo struttura: in cemento armato e solette prefabbricate complementi: scale centrali ninete parapetti e ascensori
7 piani 8.400 mq 36.000 mc geometria: struttura ad L dimensioni: edificio composto da due blochi di 55mx15mx13.5m altezza piani: 315cm dimensione colonne: 15cmx15cm maglia colonne: 485cmx485cm costruzione: buono stato struttura: in acciaio e solette prefabbricate in c.a complementi: presenza di piu vani scala ma eassenza del parapetto e di ascensori
S 1
S 3
via Grazioli
5+5 piani 8.544 mq 29.136 mc geometria: struttura ad H composta da due blochi dimensioni: di un singolo blocco 116mx20mx23m elemento di connesione centrale di44mx16m altezza piani,tranne il piano terra: 325cm dimensione colonne: 20cmx20cm maglia colonne: 480cmx865cm costruzine: pessimo stato costruttivo della struttura in acciaio e solette prefabbricate in c.a per la presenza di cicliche invasioni dei senzatetto e a causa dcei lavori mai finiti. complementi: scale inutilizzabili e ascensori non presenti.
S 20
via E.Vittorini
via Durando
9 piani 16.048 mq 63.495 mc geometria: edificio lineare dimensioni: 124mx17mx34m altezza piani: 360cm dimensione colonne: 44cmx44cm maglia colonne: 456cmx280cm costruzione: in discreto stato alla quale sono state tolte le partizioni interne e gli infissi. struttura: cemento armato e solette in latero cemento complementi: parapetto pericolante, e fori in pavimentazione,scale in buono stato, ascensori presenti e da riattivare.
S 8
via Senigallia
3+3+3+3+3 piani 63.430 mq 210.500 mc geometria: edificio composto da 5 stabili di ugual dimensione dimensioni singolo edificio: 60mx60m altezza piani: 300cm dimensione colonne: 50cmx50cm maglia colonne: diversificata struttura: buono stato costruttivo in cemento e solette prefabbricate in c.a complementi: presenza di parapetto e scale
2 piani 1.743 mq 4.851 mc geometria: edificio composto da un unico volume lineare dimensioni principali: 17mx50mx64m altezza piani: 300cm dimensione colonne: 30cmx30cm maglia colonne: 780cmx396cm costruzione: in discreto stato alla quale sono state tolte le partizioni interne e gli infissi. struttura: cemento armato e solette in latero cemento complementi: scale
S 26
S 28
via Antegnati
v.le Ripamonti
7 piani 8.544 mq 29.136 mc geometria: edificio lineare dimensioni: 73mx16mx26m altezza piani: 320cm dimensione colonne: colonne non ppresenti se non sul fronte esterno. costruzione: in discreto stato alla quale sono state tolte alcune partizioni interne e gli infissi. struttura: composta da elementi prefabbricati in c.a. sia per il prospetto che per le solette interne. elementi scale in c.a disposti agli estremi dell edificio. complementi: manutenzione scale e ascensori.
S 13
via T.Edison
SC TR HEL EI
S1
7 piani 8.400 mq 36.000 mc
S8
9 PIANI 19.048 mq 63.495 mc
S3
4 piani 6.276 mq 20.397 mc
S13
7 piani 8.544 mq 29.136 mc
S20
4+4 PIANI 33.430 mq 118.625 mc
S28 2 piani 1.743 mq 13.944 mc
S26 3+3+3+3+3 PIANI 63.430 mq 210.500 mc
S TOT
TOTALE 142.871 mq 302.647mc
S8
S3
S1
S13
S28
S26
S20
classificazione SOGGETTIVA
SOTTRAZIONE DI SPAZIO E VISTA.
CONOSCIUTI INGNORATI E DIMENTICATI.
PERSISTENZE ASSENTI: INCLUSI CHE RIMANGONO ERSCLUSI DALLA CITTà
LUOGHI PERTURBANTI DELLA VITA DI OGNI GIORNO
IMPREVISTI DEL PAESAGGIO PIANIFICATO E PROGETTATO
CONFINI DEL DEGRADO E DELLA DESOLAZIONE
CORPI NON CRESCIUTI E QUINDI NON ANCORA MORTI
lo scheletro deve essere in grado di trasformare ogni sua debolezza in una qualita’. ciò che si vuole quindi è utilizzare lo scheletro, senza aver bisogno di mascherarlo, ovvero riuscire a far cambiare il concetto di scheletro in sé, da negativo a positivo e la visione che si ha di questo. all’osservatore non verranno offerti elementi per orientarsi e ai suoi occhi lo stabile risulterà, ad una certa distanza, un immobile ancora inutilizzato. non mascherare lo scheletro ma riattivarlo andando a leggere le sue caratteristiche, costruendo con e non contro la sua desolazione, con e non contro il vuoto che li circonda.
MODI E MODALITà D’INTERVENTO
SPOSTARE CAMBIO DI SEGNO DA NEGATIVO A POSITIVO, OVVERO DARE NUOVO SIGNIFICATO ALLA PAROLA SCHELETRO.
+
SOTTOLINEARE UTILIZZARE LO SCHELETRO ATTRAVERSO OGNI SUA CARATTERISTICA E IMMAGINE.
FRAMMENTARE USO TOTALE DELLA STRUTTURA ATTRAVERSO PI첫 TEMPI, ELEMENTI E PERSONAGGI DIVERSI NEL CORSO DEGLI ANNI.
ATTIVARE INTERVENTO VELOCE ATTRAVERSO UN PROGETTO AGILE DA COSTRUIRE.
RIPETERE RIPETIZIONE DELL’INTERVENTO ATTRAVERSO UN’INVASIONE PROGRAMMATA NEL TEMPO.
SVUOTARE SOGGETTI SONO DI PASSAGGIO NELLO SCHELETRO MA LO SPOSTANO IN UN NUOVO UTILIZZO, “USARE ABBANDONARE E CAMBIARE”.
cosa milano desidera cosa gli scheletri possono offrire? possibilità e soluzioni che non devono venire meno alle modalità d’intervento prestabilite. questi riusi potenziali devono essere in grado di attivare tutti i sette scheletri scelti sviluppando da subito le peculiarità che li accomunano e per i quali sono stati scelti.
SC TR HEL E I
-
ARTIST CASE POPOLARI RESIDENCE CO OSTELLI HOUSING USI POTENZIALI DEGLI SCHELETRI CHE SODDISFANO LE MODALITà D’INTERVENTO DEGLI SCHELETRI E I DESIDERI DI MILANO.
DEMOLI- ALLOGGI ZIONE X EXPO
CASE SPAZI STUDENTI ESPOSITIVI TRA QUESTI E ALTRI SI DECIDE DI SCEGLIERE QUELLO CHE PIù DI TUTTI SEMBRA FLESSIBILE ALLE MODALITà STABILITE:ARTIST IN RESIDENCE
ARTIST RESIDENCE
ARTIST IN
RE-
SIDENCE
come funzionano chi li gestisce cosa offrono e cosa producono e dove vengono principalmente attivati
Artist-in-residence programs è una possibilità per gli artisti, sopratutto giovani artisti, per abitare, lavorare ed esporre all’interno di un’unica struttura. questo programma offre ad ogni artista condizioni per promuovere la creatività e procurare agevolazioni nella ricerca di un lavoro.
la storia degli artist in residence nasce nel 1900 con il laboratorio Byrdcliffe Arts Colony di woodstock, ma è solo oggi, attraverso le nuove opportunità, che è divento una realta conosciuta in tutto il globo. dall’estonia fino allo zambia l’unice diversità riguardano i residence models e i programmi che si impongono di seguire.
la partecipazione ad ogni singolo artistin-residence richiede costi. molte residenze coprono tutti i costi altre invece no, ma in generale i residential art center coprono solo una parte dei costi e l’altra parte delle spese viene garantita da un susssidio governativo. un’altra soluzione è data dai fondi in beneficenza dai da attività private come banche, scuole.. . il sostentamento economico varia a seconda dei casi di artist in residence. la selezione per ogni artista è data dalla visione di ogni singolo portfolio e a seconda delle attività fino ad ora svolte. alcuni programmi non prevedono nessuna selezione in base al portfolio per poter essere ospitati.
esistono molte tipologie di Artist-inresidence programs, ma tutti hanno il compito di portare l’artista ad essere esposto al giudizio del pubblico e degli stessi artisti che lavorano nella stessa struttura. alcune tipologie di artist in residence sono incentrate sullo sviluppo delle arti visive altri sulla letteratura, musica, design, danza... . anche il periodo di permanenza risulta essere diverso a seconda dei casi e varia da 2 settimane fino ad tempo indeterminato.
PANORAMA GIOVANI ARTISTI IN ITALIA
MAPPA DELLE ZONE CHIAVE PER L’ARTE GIOVANE IN ITALIANA (valori assoluti)
AO
PD
MI
1
FIRENZE, BIELLA
3
NAPOLI, TRENTO
8
ROMA, BOLOGNA
37
TORINO
64
MILANO
TO BO FI
Roma
NA
segnalazioni zone chiave
MAPPA DELLE ZONE EMERGENTI PER L’ARTE GIOVANE IN ITALIA (valori assoluti)
PD
MI
1
PADOVA, BOLOGNA, FIRENZE,
TO
FERRARA,
FE
PESCARA,
BO
PALERMO
FI
PE
4
MILANO
16
ROMA
28
TORINO
39
NAPOLI
Roma
NA
PA
segnalazioni zone emergenti
MAPPA DELLE ZONE DEPRESSE PER L’ARTE GIOVANE IN ITALIA (valori assoluti)
PD
MI TO
1
PADOVA, PESCARA, TORINO, GENOVA
2
FIRENZE, PALERMO, NAPOLI
6
ROMA
8
BOLOGNA
12
MILANO
FE
GE
BO FI
PE Roma
NA
PA
ME segnalazioni zone depresse
Vengono soprattutto da famiglie benestanti, quasi due terzi hanno un secondo lavoro, molti si fidanzano o si sposano all’interno del sistema dell’arte. L’espressione “giovane artista” però gli va stretta, e molti la considerano soltanto una moda o addirittura un espediente per dare meno valore al loro lavoro. Sono alcuni tratti dell’identikit economico e sociale degli artisti visivi tra 20 e 50 anni, come emergono da un’indagine con 150 questionari, 76 interviste e la collaborazione di circa 250 tra artisti ed altri esponenti del sistema dell’arte. Quasi il 70% ha studiato all’Accademia di belle arti, con una percentuale ancora maggiore nel gruppo dei più giovani. Oltre tre quarti degli intervistati hanno avuto esperienze di collaborazione con altri artisti e uno su quattro lavora stabilmente in gruppo o in coppia. Solo il 12% dichiara di dedicarsi a una sola disciplina artistica e si tratta soprattutto di pittori. La forma di espressione più diffusa è l’installazione, seguita da pittura e fotografia; poco più di metà degli artisti sperimenta anche la videoarte e il 43% la scultura. Due artisti su cinque si dedicano anche ad altre forme d’arte, soprattutto musica, teatro o scrittura. A vivere soltanto di arte è circa un quinto degli artisti, ma altrettanti sono quelli che dichiarano di non avere una galleria di riferimento. Il legame col mercato è ritenuto decisivo, la capitale dell’arte contemporanea italiana sembra essere Milano, ma è anche vista come come zona depressa.
ESEMPI DI ARTIST IN RESIDENCE
gestione ndsm/stichting kinetisch noord attraver. type of structure: foundation tt neveritaweg 15 1033 wb amsterdam post : p.o. box 37688
E N . VER TRA O g T e A w ita 88 d I r r e Noo Nev 376 T sch ion TT . Box eti S Kin oundat : P.O E E F t ng e: Pos hti N PER G tic ructur rdam M/S NALE t e O NDS TUR ERIME Smst f s P CUL I B A e o PO O R Typ 033 W E S ENT UAL STICHE S 1 PER O N C L Q I 15 HE I S E U M.NE à ART O ANC SPAZ . R A E D ESS I TER TTIVIT OLGEND NUOVO SCIUTI O LE I AMS V M M VUO E A COIN TO.UN RICON D NDS CITTà LAVORO PAZIO I QUES NCORA A S D LA IONI NON ARE ORI I TAZ O TROVDI FU RTISTI SON E AL VANI A DI CI SON I GIO APA ARTE. G ’ I C D PER MI IST INE ù ART I L P LGO ANI DISCIPIIL SVO ARK. G OIV I EP A G ARIE CU L”S KAT V IO A TRA ESTIVA LO S PAZ ELLE F A S N E L, L O I IPAI NCH IVA M D E A R NDS RIMERS FEST ERHETI è A R L CHIUD E R ESP EROSI “OV TANTE A P.1984 RTISTI NUM TANTE .IMPOR O I RUI T LI ’A COSTDI NAVUPPO D STABI N UI Q POR E R W I VIEN NE RD,G ECCH DIA TO T NO ERF TRUZIO CH NOO DE I V E S S M W à M S _NDS E COKINETRI RIUSO SORGER L 1 9 4 6 OENE 99_ 010 E I RAZIDOCK.19PROPON UALI.2 I L N DESE, PORT ALI OLA STRI INDU
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N.D O N + I BIT TSI U EXI EIN TS+ TRE+O NT) ERR A A VEN E R E ENT ORS PENTH ESTAU BUIT O TDO R (OU IVAL+ TSIDE T FES FE+OU Q A 00M DEC 20.0 S T S RTI S+A K+PUP HOP R RKS ATEPA O N P A C ods +WO K I M-lo NDS RKS TER+S H I B I T MS) ROO TWO A (AR O+THE F E + E X AND A I T U D H O W + C STUDIO S P E T IVATE R 0MQ E+P 5.80MANCE R MA RFO CPE RTIES+ ) HAL USI R A M A P + Z NDS CE+ KLA AND BAZ DOC ER+ NFEREN KETS+ EAT R (TH PANYCO ON+MA M TI +CO IBI Q EXH JOR N.DMH O S ORK OS Y+WTUDI ) AMP S EN CE LING X+R ION+ NPLA W AMP IT +O (TR XPOS TE E SI P+ AX EL +R HEL
missione ndsm vuole essere un centro culturale per la città di amsterdam.nel quale sperimentazioni lavoro e attività artistiche possono trovare spazio coinvolgendo anche persone al di fuori di questo.un nuovo spazio per i giovani artisti non ancora riconosciuti
T), (SF da e éatr iato ca Th pogg ’anti na un che ap Fri ”, e i di perm nea me ne spaz rale mpora sica, io z stè ultu nte mu el Sy rea gli e di c nare rio c e co ale, bies d le. it ion iaz ori esti rato zion dig lob nzia soc rrit di d labo crea a e gi le side ’as i te re g iv e dell nuov decis i un alla e vis hi. O ento d rv to nc va art iati tare che ione edica ada, di fra o inte d str iniz nquis ura az rdi uov per i “co a cult la cre cerca ti di milia un n 2 ri d is i 9 ll 199 ello re a per di o, art tata 1 ore d u , v c s el so io IA to n ra q sses isuso spaz , cir è co a fa e OR na o ra a d o anza ifici area ST getto biettiv allo chi in è un tro, d chi ed olo l’ Pro cui o inato tabac che : tea vec al su i ri il illum ura la F forme e de dere ra in un nifatt ggi sue uraz di ma . O e le strutt ando ente o tutt La ri o cerc sott ema. stann cin ttoni ma
FRICHE
LA BELLE DE MAI M
Prin ISSI dall cipi ON e l’ ’altr ispir E svil artista o il pr atori u sec ppo che incip dell’o pre ondo urba tenta io di peraz nde cu no re io d la c i il p . Alt i inte siden ne so ultu ubb ro f rpre za d no, ra a lico ond tare ell’ da ttra no ame il m arte un la ver n pa nta on - la to le so r te la d cip pun do in creaz il tenta irett a all to r cui ion tiv a sp ’att igua vive e di o di erim o ar rda – c un’ rite enta tistic la so ome intim rritor zio o in ciali age a re ializ n la ne z z e in una lo zazio te ind zion azion tera gic ne isp e tra e, zio a di dell ensa la c ’ ne con consu opera bile d ittà gli mo arti ello arti ma stic sti. ap- a
GESTIONE
L’area dell’ex blici: per il 27%manifattura tabacchi si sostiene è finanziata dalla della Cultura Città di Marsigligrazie ad investimenti e puba, per il 20 resto da Enti della Comunicazione, per % dal il territ A questi si aggi oriali e regionali com 14 % dal Ministero del Lavo Ministero e zione e di mate unge un partenariato tecni il DRAC Provence-Alpes-C ro e per il co provengono da riali edili o per l’allestimentocostituito da banche, impr ote d’Azur. ese di costruFriche nel 2003 vendite e incassi delle asso di spettacoli. Solo il 15 % ciazi ha raggiunto un giro d’affari oni che partecipano alla dei ricavi Frich stimato intorno ai 10,6 milioni e. La di euro. tture stru .000 , 60 , 105 randi g voro no i la i an più sti zi d ti ogn o dei , a que e. a p n à u ch n en is q d pres lia, o e d Fri co 0 m ti rsig sit ella ano .00 0 artis i Ma a del nze d frutt i costi ti, 5 4 d s ri 0 e no, à, 1.0 e mai prieta resid ece li enso, siden a n a p l’ ivit e d pro te le inv om i i re i dell tt tt nti ll è c e eve na a e be lia amen i, ch . In da tu ann 500 otidia Frich Marsigorane uttor urali sunti degli u lt a s ro ali, d p ion ne in q ri dell ittà di tem e pro i o cu ono a nume che. z a NEintern perso nume . La c cupare rtisti rtistic …) s et, al tto Fri O I tc g i c a e a r ia NZ rtne 400 esti nc di o ad etti à, e bud rog FU 80 pa ionali, no: qu li di Fraibilità locali prog lettricital loro e nel p 1 ss o i s l’an ura os uo lor za, e no, zion fe pro atori lticult ti, la p ciò i s se dei glian eficia plica visit oli mu ni artis a per lla ba , sorve si ben ro im p va ffitt su zia i es lla lo gio on a pese (puli di cu a, e a n s i z c ie e T SF inim li edifi perfic siden m ag a su ro re ll lo ati leg base a in
FRANCIA GESTIONE L’area dell’ex manifattura tabacchi si sostiene grazie ad investimenti pubblici: per il 27% è finanziata dalla Città di Marsiglia, per il 20 % dal Ministero della Cultura e della Comunicazione, per il 14 % dal Ministero del Lavoro e per il resto da Enti territoriali e regionali come il DRAC Provence-Alpes-Cote d’Azur. A questi si aggiunge un partenariato tecnico costituito da banche, imprese di costruzione e di materiali edili o per l’allestimento di spettacoli. Solo il 15 % dei ricavi provengono da vendite e incassi delle associazioni che partecipano alla Friche. La Friche nel 2003 ha raggiunto un giro d’affari stimato intorno ai 10,6 milioni di euro. MISSIONE Principi ispiratori dell’operazione sono, da un lato il tentativo di riterritorializzazione, dall’altro il principio di residenza dell’arte - la creazione di un’intima relazione tra la città e l’artista che tenta di interpretare il mondo in cui vive – come agente indispensabile dello sviluppo urbano. Altro fondamentale punto riguarda la socializzazione dell’opera artistica secondo cui il pubblico non partecipa all’atto artistico in una logica di consumo ma apprende la cultura attraverso la diretta sperimentazione e interazione con gli artisti.
hong kong GESTIONE NZIATO GETTO FINA , ARTS NCIL IE LUI; PRO : MR. EDD DEVELOPMENT COU DIRECTOR ART EXECUTIVETIST UNIVERSITY, TNES: BAP T. G; JCCT. PAR EN KON G NM HON ER TI CRAFT DI ; HKSAR GOV EVEN A SUA E ART AND NSOR: JCCT DELL DA CREATIV TI AL CENTRE. SPO CORSO NTE IL I GLI EVEN PI DI DURA STAT ESEM I SONO CUNI HE I DIVERS IPARE. AL TORI A NC AZI ORIA EC TA SP ST SI RT E VI DI PA STOA NI NO BREV VITATO IVIDONO CO ALL’INTER AMENTALI IN A ER RIA FOND COND UONO SSEG BBLICO I ARTISTI RI LE SU 2008 COME TO PU TA SI IL GL NEL SETTEMBRE E LI VISI IL JCCAC NASCE QUAL DOVE SPETTACO ANO AI RICAVATO INTERA UDIO GN STATO è ST TO SE VE DO VE. IL PROGET STI IN 70’. ORA IL E OPEN ATRIUM CENTRO D’ARTI CREATI RIALE DEGLI ANNI I ARTI NO: TH O STABILE INDUST @THE CONTINUE ALE GL TI SO ERI ATTRAVERSO RMAZINE DI UN VECCHI QUES UNITY FEST IR NEL QU I LOCALI E STRANI MENTE DALLA TRASFO TS FA ITà DI GIOVANI ARTIST COMM IVATI; T AND CRAF A OSPITARE UNA COMUN DE PR PROVVE I JCCAC CENTER à CON ESSO. S AR SPAZ PUBBLICO E ATTIVIT LORO RISTMA RELAZIONI CON IL PRE-CHRE. RA NI E IL COMU L LORO LAVO DI HONG LE DE LI, GRUPPI REGO CENTER E I ARTISTI LOCA ALE è DEL JCCAC OSIZIONI AGL COMUNITà FONDAMENT ESP LA E STO, DIO TRO QUE E PER URA DEN SPAZIO/STU MISSIONE PERFEZIONE TE E LA CULT ERE OFFRIRE ARE ALLA VERE L’AR DEVE SAP E PROMUO ER FUNZION IL CENTRO IN VISITA DEVE SAP TO ISTI TUT ART N CENTRO D’ARTE, RI. U F INTERNO DEL I ARTISTI E I VISITATO ALL’ G. N T O KON VAR A M E NZA TRA I UZ I O N LA CONVIVE VE OPPORT OFFRIRE NUO ED è ANCHE CAPACE DI TE è L’AR TRO PO DEL IL CEN JCCAC è APRSI NEL CAM DI ESSO. IL ATO EVOLVE INTERNO NO ANCHE IMPARARE VIVONO ALL’ VI LAVORA NITà PER DUCONO E ARTISTI CHE ISTI CHE PRO O CON GLI QUEGLI ART E A CONTATT LA CASA PER SONA PUò ENTRAR OGNI PER E NO AL GIOR NI. ERTO 12 ORE E DIVERSE ESIBIZIO IL CAFE TRAVERSO
GESTIONE EXECUTIVE DIRECTOR : MR. EDDIE LUI; PROGETTO FINANZIATO DA CREATIVE ART AND CRAFT DI HONG KONG; JCCT. PARTNES: BAPTIST UNIVERSITY, ART DEVELOPMENT COUNCIL, ARTS CENTRE. SPONSOR: JCCT; HKSAR GOVERNMENT. MISSIONE IL CENTRO DEVE SAPERE OFFRIRE SPAZIO/STUDIO E ESPOSIZIONI AGLI ARTISTI LOCALI, GRUPPI D’ARTE, ARTISTI IN VISITA E PROMUOVERE L’ARTE E LA CULTURA DENTRO LA COMUNITà DEL JCCAC CENTER E DI HONG KONG. ALL’INTERNO DEL CENTRO TUTTO DEVE SAPER FUNZIONARE ALLA PERFEZIONE E PER QUESTO, FONDAMENTALE è LA CONVIVENZA TRA I VARI ARTISTI E I VISITATORI.
missione: LA LOGICA CHE GUIDA QUESTA COLONIZZAZIONE è DARE A CHI HA A BISOGNO DI UN POSTO NEL QUALE ESPRIMERSI ATTRAVESO OGNI TIPO FORMA D’ARTE O CHI NECESSITA DI UN LUOGO DI RITROVO PER INIZIATIVE SOCIALI LO SPAZIO CHE CERCA PER IL ETMPO DESIDERATO.
storia: INIZIATO NEL 1998 CON LA TRASFORMAZIONE DEL CINEMA “NOVA” , ORMAI DA DEMPO DISMESSO, IN “ART WORK SHOP” SI è EVOLUTO ALL’INTERNO DELLA CITTà FINO AD UN TOTALE RECUPERO DI 14 EDIFICI ABBANDONATI.
belgio gestione: LA GESTIONE è GUIDATA DALL’AGENZIA PRIVATA “City Mine” CHE OPERA IN TUTTA BRUXELLES INKSIEME AD ALTRI OPERATORI CHE HANNO LA STESSA VISIONE DI RECUPERO E DI RIUSO DI EDIFICI INUTILIZZATI. ORA IL PRECARE SI STA ESPANDENO ANCHE VERSO LONDARA, MILANO E BARCELLONA.
BRUXELLES
funzionamento: RIUTILIZZO STABILI DISABITATI MA ANCORA IN BUONO STATO, CON PRESENZA DI SERVIZZI , TUBAZIONI ED INFISSI. GLI EDIFICI POSSONO ESSERE OCCUPATI PER UN TEMPO DI MINIMO 6 MESI FINO AD UN MASSIMO DI 5 ANNI ATTRAVERSO PERMESSI TEMPORANEI.
gestione: LA GESTIONE è GUIDATA DALL’AGENZIA PRIVATA “City Mine” CHE OPERA IN TUTTA BRUXELLES INKSIEME AD ALTRI OPERATORI CHE HANNO LA STESSA VISIONE DI RECUPERO E DI RIUSO DI EDIFICI INUTILIZZATI. ORA IL PRECARE SI STA ESPANDENO ANCHE VERSO LONDARA, MILANO E BARCELLONA.
missione: LA LOGICA CHE GUIDA QUESTA COLONIZZAZIONE è DARE A CHI HA A BISOGNO DI UN POSTO NEL QUALE ESPRIMERSI ATTRAVESO OGNI TIPO FORMA D’ARTE O CHI NECESSITA DI UN LUOGO DI RITROVO PER INIZIATIVE SOCIALI LO SPAZIO CHE CERCA PER IL ETMPO DESIDERATO.
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austria NUO RE LI AVA APP AT C RIC RTI NEL LE A GETTO RTITA K O E MA IUGA PR CONV ARDAL E CON RA.IL ENE OVANI ATE. U VI R GI ZION TA CH POS SEO HITETT RRE E POSI MU ARC TO IO P ONE L’ ELLA /STUD LEI NZI è UN E T E E D TRO T DI N L’A NNA A T DAL I VIE ORANE PAR A CE E SU E O ITO TTUR P K D TEM END AND PER DIP Il MA CON , QU DEPOS STRU 5 O TO PER ETT STI. L’ARTE 199 NE DA NUOVE OSI G O DEP NTRO ERE PR IO E NEL RTI CE AV à A A IL ANI A CON ASCE FORMAZ ALL BIT NUOVO I DI V ICO N RAS LTRE I O ARR D I A G TOR er, E AL L RIM è A T E O S Tow COM LOC CAT ERE A AT PER O A L ORR IV SPAZI L C IZZATA ERI E IL ZI SENS Art K. OR LA T . I à I à V L SPA L A y TER à UTI STRAN ORICO POTR N GLI AMENVI E IN porar DEL M MQ DE I P T D S R S STA TE CO E FON UOGO. CAT Contem SITO 000 E O VE SA NOMI TTO I 4 H T C R N L A C O BRE RE à A IMP GNI A PORTA MATRI N IL DEP CUPA TOR RE A ETTER RTE O IM CO . NEL TI OC LA NT ERM AL FO ENTRE E PIù FICARE LOGO TIS ORA AK ME MO P M D I IA M TI IO ’ANNO ATORI A MOD NTE D DEL ST’UL DIFIC A L ISIT E T A S E E E E V CO RE TO QU NT AN GET POR ONE. DI UN DURA CON I ICERCA E UN PRO DI/ U TEM I CON RODUZ TERNO GIORNO TRI, I A R DUNQ IL A STU ATP U L, AL TT RE RTE IN . Q NREL ZIO D’A LORO ALL’ RE AL GLI OSTRE ESSE TUR SPA ORIUM PERPE CE C O RE N A A I E O T L L O S O P C L T 2 S N O U 1 BI AME AND UDI ANO ERI LE STI E SPONI ICO OSI SARAN T RIS E J SCE D UN A ERSEC SUGG ATTO, L I AND A ART MQ DI PUBB AZION E CHE DEL C N HI E, NT ZER ER 0 R L HOL ARRICC , CAF SI I .HOLZ NTO I 400 TO AL NO RE A TOR ENTO E J NY E ME M R JEN E SI TORANT RETT RAZZA. AMBIA APE INTER DELL ZIONA I H C S T R C I N I T TE IL DUE SUO SITIV IL FU EA ITE , R O RCH RAER IVATI ENTRE ER LAEGLIO ESP PER M P R I A ONT M E TRO E AGL R C ZI P RRI NO RA TAL O D E PE , SPA E TO DISEG ANCO RR PER R L MAT E I LA TO GLI FIR X TORIZIONE RIRE NUOVO NZIAR IST E POS ART CON DENDO PEROP UN DE C I A I V S L I O E E L A O RS CO ECI NE VAN à A PAZI ANNO ERAND PER GIO ZIONA E, D LA ESSIO . S N LIT M V QUA INA, NTI RO GE TA 90 PER RELA OPER ENZE. CONN TECIPE I C VE O L ME AR VAT ONE NDO NUOVE ESIG ANTE NUO , CU ELE I L A A T O P PRI E. ASI APE Dà KSHOP LICI TRA D MINOS OCC E, S ANNO LORO A COS BBLIC SPAZI L’ART U P R WO ARE URR CREER ALLE E L IL PU E GLI E CON SEM ENTE NE L ENT ROD TRO OLARM LAZIO DIV E P TISTI GUATI SPACE” CON MANCARAVORAR L R E L LE à GO DIC INSTA RE VUO RAGI GLI ALI AD IVING DIALO ON FAR ERE E UN’ “L UN CAT INTE A. VIV RIA PO N IL OTER STORI MATETA DA AD O TEM GO PER P UA I OLA TERà TESS LUO AND E S L DO AGEV POR LO S I UN O. QUA LA OVAN T .E. OFFICE AL ND NEL CON I, TR STI è C A COME à QUI ; C E MAK ESS I L IO Sì L IR NA ; PR PAZ PITA TANDO I ARTANO I UNI CO OSTRU N S E H I S I T E V O LIM VERS SIT COM SI C WIR VAR LI DI VI ORO DE DI I. NEA RLINES CHE ZI E RA I E CHE DI LAV TIRARS ORA SPA ONE T ERSON PAZI Rà RI EMP R, MA T S E ONT AZI LE P RIRà TA PO E C SELZ T F S R N F I A A CO AT O ART D’ TANJ EO IL CE OGNI MUS FICE: DOV OF OR: ECT OR’S DIR T VE DIREC I T CU ; EXE OUVEL N ER PET OR: N. ECT MERY R I D KA ONI IST ART PR: M AND
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GESTIONE: EXECUTIVE DIRECTOR: MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI VIENNA MAK; C.E.O. AND ARTIST DIRECTOR: PETER NOUVEL; DIRECTOR’S OFFICE: TANJA SELZER, MARLINES WIRTH; PRESS OFFICE AND PR: MONIKA MERYN. MISSIONE: IL CAT VUOLE DIVENTARE OCCASIONE PER GIOVANI ARTISTI PER TROVARE SPAZIO NEL QUALE POTER INTERAGIRE E PRODURRE, SAPENDO RELAZIONARSI CON LA TORRE CHE LI OSPITA E CON LA SUA STORIA. GLI ARTISTI CREERANNO NUOVE OPERE, DECIDENDO GLI SPAZI E DELIMITANDOLI, TROVANDO I MATERIALI ADEGUATI ALLE LORO ESIGENZE. LA COOPERAZIONE TRA I DIVERSI ARTISTI è AGEVOLATA DA “LIVING SPACE” E LA COSTANTE CONNESSIONE CON LE PERSONE CHE VISITANO IL C A T PORTERà AD UN DIALOGO CON IL PUBBLICO PARTECIPE. IL CAT OFFRIRà SPAZI DI LAVORO COMUNI COSì COME ALLO STESSO TEMPO NON FARà MANCARE GLI SPAZI PRIVATI DOVE OGNI ARTISTA POTRà RITIRARSI. SI COSTRUIRà QUINDI UN LUOGO PER VIVERE E LAVORARE CON L’ARTE.
L.A. The
STORIA IL MAK CENTER DI LOS ANGELES, VOLUTO NEL 1994, SI COLLOCA ALL’INTERNO DI TRE IMPORTANTI CASE PROGETTATE E COSTRUITE DALL’ARCHITETTO AUSTRIACO-AMERICANO R.M.SCHINDLER. QUEST’ULTIME SONO LA SCHINDLER HOUSE; LA PEARL M.MACKEY HOUSE E LA FITZPATRICK-LELAND HOUSE. IL PROGETTO DEL LOS ANGELES MAK, SI ATTUò A PARTIRE DAL 1991 QUANDO QUESTE CASE VENNERO VISTE COME UNA NUOVA POSSIBILITà PER OSPITARE E PER DAR SPAZIO A GIOVANI ARTISTI VIENNESI E NON. COSì,THE MAK SHINDLER PROGRAM FOR ARTIST AND ARCHITECT IN RESIDENCE PROGRAM PRESE IL VIA NEL 1994 SEGUENDO L’IDEA GUIDA DI SHINDLER CHE VEDEVA ARTE E ARCHITETTURA LAVORARE INSIEME PER UN COMUNE RISULTATO. FINO AD OGGI 124 SONO STATI GLI ARTISTI E ARCHITETTI CHE ANNO PRESO PARTE AL PROGRAMMA
Mackey
Apartments
The Mackey Apartments sono localizzati al 1137 South Cochran Avenue. gli appartamenti sono aperti al pubblico durante alcuni deli speciali eventi che si svolgono all’interno del centro artistico architettonico. L’abitazione risulta essere il primo residence/studio per artisti negli Stati Uniti e fulcro prieencipale del MAK di Los Angeles.
Fitzpatrick-Leland
House
Fitzpatrick-Leland House (1936) La casa è una prova di un plausibile appartamento moderno collocato in cima alla cresta del Laurel Canyon Boulevard and Mulholland Drive. Nel 2008 è diventato la sede del nuovo MAK UFI programUrban Future, il quale focalizza la sua attenzione sugli affari dell’urbanistica contemporanea e sulle sue sfide.
Schindler
GESTIONE IL MAK CENTER DI LOS ANGELES è STATO FONDATO DAL MINISTERO DELL’EDUCAZIONE AUSTRIACO ED è GESTITO IN GRAN PARTE DAGLI UFFICI CENTRALI DEL MAK DI VIENNA INSIEME CON “Friends of the Schindler House” ASSOCIAZIONE CHE GESTISCE E MANTIENE FUNZIONALI LE CASE NELLE QUALI GLI ARTISTI OPERANO. RESIDENCEENSE PROGRAM DIRECTOR Mary More; APLICATION FORM CONTACT Bärbel Vischer; GENERAL DIRECTOR Peter Noever.
House
MISSIONE IL MAK CENTER CERCA DI ESSERE E DI EVOLVERSI COME LUOGO NEL QUALE POTER SVILUPPARE LE DIVERSE OPPORTUNITà DATE AD ARTISTI ED ARCHITETTI ALL’INTERNO DEL PERCORSO SCOLASTICO FINO A QUEL MOMENTO COMPIUTO. SI INCARICA DI AGEVOLARE LE CONDIZIONI PER LE QUALI SIA POSSIBILE LA NASCITA DI NUOVE IDEE E PROGETTI, TRA VIENNA E LOS ANGELES. IL PUNTO PRINCIPALE DEL RESIDENCE PROGRAM STA NEL CREARE UNA NUOVA OPPORTUNITà INTERDISCIPLINARE E UN NUOVO CONFRONTO TRA GIOVANI ARTISTI E ARCHITETTI ATTRAVERSO IL VIVERE INSIEME “LIVELY EXCHANGE PROGRAM”. UNA DELLE PIù IMPORTANTI MISSIONI DEL MAK DI LOS ANGELES è CERCARE LE RELAZIONI TRA ARCHITETTURA E ARTE, COSì COME M.SHINDLER SUGGERIVA. SPERIMENTAZIONI E OPPORTUNITà NASCERANNO ATTRAVERSO UNA VISIONE GLOBALE CAPACE DI INTERAGIRE IN PIù CAMPI ARTISTICI E ATTRAVERSO DIVERSI MEZZI. LA SFIDA, SARà DUNQUE, DARE VITA A PROGRAMMI INNOVATIVI, DI COOPERAZIONE TRA I VARI ARTISTI.
FUNZIONAMENTO IL MAK WIEN SELEZIONA, GRAZIE AD UN’APOPPLICATION FORM, GLI ARTISTI CHE PRENDERANNO PARTE AL “RESIDENCE PROGRAM AT THE MACKEY APARTAMENT”. IL PROGRAMMA PREVEDE DUE GRUPPI D’ARTISTI E ARCHITETTI COMPOSTI DA UN MASSIMO DI 3 PERSONE , CHE RISIEDERANNO A LOS ANGELES PER SEI MESI CIASCUNO. QUEST’ULTIMI VIVRANNO LAVORERANNO ALL’INTERNO DEI TRE DIVERSI EDIFICI PROGETTATI DA SHINDLER PER POI, A FINE DEL SEMESTRE, ESSERE VALUTATI DA UNA GIURIA INTERNAZIONALE. L’APLICATINS FORM VA SPEDITA I PRIMI DI MARZO O DI SETTEMBRE E I SEMESTRI VANNO DA OTTOBRE A MARZO E DA APRILE A SETTEMBRE. QUESTO PROGRAMMA è RISPETTATO FINO AD ORA SENZA ALCUNA DISCONTINUITà RAGGIUNGENDO IL NUMERO DI 25 GRUPPI DI ARTISTI OSPITATI. A TUTTI I RESIDENTI VIENE DATO UN APPARTAMENTO /STUDIO ALL’INTERNO DELLA MACKEY HOUSE, UNO STIPENDIO MENSILE E L’AIUTO DEL MAK CENTER STAFF. GLI ARTISTI, CONVIVENDO E LAVORANDO ALL’INTERNO DEGLI STESSI SPAZI AVRANNO LA POSSIBILITà DI INTERAGIRE E LASCIARSI CONTAMINARE DAI DIFFERENTI RETAGGI CULTURALI. INOLTRE DURANTE EVENTI SPECIALI OGNI SPAZIO DEL MAK è APERTO AL PUBBLICO COSI ANCHE I DIVERSI APPARTAMENTI NEI QUALI GLI ARTISTI SOGGIORNANO. AD OGGI LA MACKEY HOUSE OSPITA: Group XXVII, October 2008 - March 2009 Simon Fujiwara Alan Cicmak, Stefan Rutzinger, Kristina Schinegger, Markus Hanakam and Roswitha Schuller.
Schindler House. L’abitazione viene composta da due appartamenti duplex con rispettivi studi. Il progetto risale al 22’. Con questo Shindler voleva garantire uno spazio sufficiente per poter lavorare insieme al suo collega Riciard Neutra. Ora la casa appartiene al MAK (Museum Angewandter Künste) Center ed è stata iscritta all’interno del registro nazionale “historic places”.In questa casa il MAK center incoraggia l’esplorazione e gli esperimenti, pratici e teorici in arte ed architettura attraverso esibizioni, letture, discussioni e performances.
LOS ANGELES
los angeles GESTIONE IL MAK CENTER DI LOS ANGELES è STATO FONDATO DAL MINISTERO DELL’EDUCAZIONE AUSTRIACO ED è GESTITO IN GRAN PARTE DAGLI UFFICI CENTRALI DEL MAK DI VIENNA INSIEME CON “Friends of the Schindler House” ASSOCIAZIONE CHE GESTISCE E MANTIENE FUNZIONALI LE CASE NELLE QUALI GLI ARTISTI OPERANO. MISSIONE IL MAK CENTER CERCA DI ESSERE E DI EVOLVERSI COME LUOGO NEL QUALE POTER SVILUPPARE LE DIVERSE OPPORTUNITà DATE AD ARTISTI ED ARCHITETTI ALL’INTERNO DEL PERCORSO SCOLASTICO FINO A QUEL MOMENTO COMPIUTO. IL PUNTO PRINCIPALE DEL RESIDENCE PROGRAM STA NEL CREARE UNA NUOVA OPPORTUNITà INTERDISCIPLINARE E UN NUOVO CONFRONTO TRA GIOVANI ARTISTI E ARCHITETTI ATTRAVERSO IL VIVERE INSIEME “LIVELY EXCHANGE PROGRAM”. UNA DELLE PIù IMPORTANTI MISSIONI DEL MAK DI LOS ANGELES è CERCARE LE RELAZIONI TRA ARCHITETTURA E ARTE. LA SFIDA, SARà DUNQUE, DARE VITA A PROGRAMMI INNOVATIVI, DI COOPERAZIONE TRA I VARI ARTISTI.
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Dare luoghi per esprimersi ad artisti, attraverso l’uso temporaneo di spazi urbani e non, abitazioni private P o edifici pubblici. Ogni spazio libero può essere donato temporaneamente ad artisti che lo sfruttano lavorandoci e nel caso di abitazioni o locali chiusi, BI vivendoci. L
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The European Kunsthalle ha iniziato la sua attività nel 2005 grazie all’organizzazione Das Loch diventata ora European Society for comtemporary PUB art. Lo scopo è di riflettere il concept Be Lle potenziallità di “Kunsthalle Wien” attraverso diverso modo di lavorare IC un ed esporre degli artisti. I, le opere The European Kunsthalle cambia, quindi, la logica museo e si impone PR deluna come museo senza locazione fissa, I VA le capacità quindi capace di sfruttare spaziali ignorate dalla Tcittà.
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European Kunsthalle considera se stessa un campo di attività nel quale il pubblico sviluppa più relazioni nell’ambito artistico e si avvicina all’arte attraverso le sue attività. Il funzionamento dell’ European Kunsthalle si basa tutto sulla collaborazione di molteplici istituzioni, associazioni e attività locali o globali promuovendo nuove attività artistiche di ogni genere e sostenendo il programma artist-in-residence. European Kunsthalle è presente inoltre anche attraverso riviste, CI programmi universitari e festival. DIFI gestione:
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dal 2007 il programma dell’ European Kunsthalle è diretto da: European Programme Team with Astrid Wege (Cologne), Rike Frank (Berlin / Vienna) and Anders Kreuger (Lund / Vilnius). La direzione è affidata a Nicolaus Schafhausen and Vanessa Joan Müller.
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dal 2007 il programma dell’ European Kunsthalle è diretto da: European Programme Team with Astrid Wege (Cologne), Rike Frank (Berlin / Vienna) and Anders Kreuger (Lund / Vilnius). La direzione è affidata a Nicolaus Schafhausen and Vanessa Joan Müller. missione: Dare luoghi per esprimersi ad artisti, attraverso l’uso temporaneo di spazi urbani e non, abitazioni private o edifici pubblici. Ogni spazio libero può essere donato temporaneamente ad artisti che lo sfruttano lavorandoci e nel caso di abitazioni o locali chiusi, vivendoci.
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FUNZIONAMENTO/ occupazione temporanea spazi di lavoro-laboratorio e abitazione per artista. due anni di permanenza nello scheletro piu’ lo spazio espositivo che rimane anche dopo che l’artista ha abbandonato lo scheletro.
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INFRASTRUTTURE/ costruite tramite pannelli SIP andando a sfruttare la struttura dello scheletro, la sua regolarità e il suo essere ripetitivo. tempi d’invasione minimi e facilità nel montaggio e smontaggio.
GESTIONE/ artisti locali e stanieri che diventano lo strumento indispensabile per lo sviluppo di un “territorio” dimenticato e dei suoi scheletri. possibile gestione data a scuole d’arte di milano e università.
VISITATORI/ eventi saranno presenti all’interno di ogni scheletro urbano. per questo uno dei piani o parte di esso verrà adibito a zona ristoro e multifunzionale. sara’ inoltre possibile entrare in diretto contatto con gli artisti.
MISSIONE/ dare spazio a giovani artisti e riattivare gli scheletri.vivere e lavorare per poi abbandonare le opere nello scheletro dando modo ai visitatori di riattivare lo stabile.
KIT/ grazie all’utilizzo di pannelli SIP ogni artista disporra’ di un KIT di elementi che potra’ montare a suo piacimento nel corso della sua permanenza.gli stessi pannelli passeranno all’artista che gli succedera’.
PROGRAMMA ARTIST IN RESIDENCE
S 8 8 piani 2.100mq a piano
16.048 mq totali
63.495 mc totali altezza piani 3.60m
artisti: 28 durata totale: 186 mesi ciclo per artista: 2anni un nuovo artista ogni 6 mesi lavori in esposizione spazio visitatori: piano rialzato
artisti: 28 durata totale: 186 mesi ciclo per artista: 2anni un nuovo artista ogni 6 mesi
settimo piano
sesto piano
quinto piano
quarto piano
terzo piano
secondo piano
primo piano
piano rialzato
santiago sierra gilbert&george Pamela Lawton hael Bilsborough Lishan Chang richard serra Pia Lindman Sam Taylor-Wood Nam June Paik anish kapoor roberto floreani maurizio cattelan Zoè Gruni lucio salvatore Massimo Taccon raffi lavie nicola bolla valerio berruti matteo basilè David Cantera Ece Burgaz Giorgio Zucchetti Lilian Istrati Gianluca Codeghini davide nido claude leveque sandro chia esposizione marco lodola
ristoro, incontro, accoglienza, servizi
mesi
0
6
12 18 24 30 36 42 48 54 60 66 72 78 84 90 96 102 108 114 120 126 132 138144 150 156 162 168 174 180 186 192 198 204 210 216
S 8 S 1
S 13
S 3
S 20
S 28
S 26
S 1
S 3
S 8
S 13
7 piani
4 piani
8.400 mq
6.276 mq
8 PIANI 16.048 mq 63.495 mc
7 piani 8.544 mq 29.136 mc
36.000 mc
20.397 mc
2 nuovi artisti ogni 6 mesi spazio abitazione: 50mq lab:150mq durata totale: 84mesi spazio ristoro: 1200mq n° artisti: 28
1 nuovo artista ogni 6 mesi spazio abitazione: 50mq lab:200mq durata totale: 102 mesi spazio ristoro: 785mq n° artisti: 14
1 nuovo artista ogni 6 mesi spazio abitazione: 50mq lab:250mq durata totale: 186 mesi spazio ristoro: 2.100mq n° artisti: 28
2 nuovi artisti ogni 6 mesi spazio abitazione: 50mq lab:200mq durata totale: 81 mesi spazio ristoro: 1.220mq n° artisti: 24
S 20
S 26
S 28
4+4 PIANI 33.430 mq 118.625 mc
3+3+3+3+3 PIANI 63.430 mq 210.500 mc
2 piani 1.743 mq 871.75 mc
2 nuovi artisti ogni 6 mesi spazio abitazione: 50mq lab:300mq durata totale: 114 mesi spazio ristoro: 4.178mq n° artisti: 32
5 nuovi artisti ogni 6 mesi spazio abitazione: 50mq lab:400mq durata totale: 90 mesi spazio ristoro: 4.228mq n° artisti: 56
1 nuovo artista ogni 6 mesi spazio abitazione: 50mq lab:100mq durata totale: 54 mesi spazio ristoro: 435mq n° artisti: 6
progetto di riuso:
gli strumenti
1
SIP
2
2
STRUCTURAL INSULATED PANEL
2
1.5in
1
3
sezione pannello sip 1-strato poliestirene espanso ESP 5.1in
(13.04cm)
2-strato
esterno OSB
0.4in (1.1cm) TOT: 6in (15.24cm)
elementi di connesione a secco: 1-carrello superiore osb 2-spina tra pannelli osb 3-carrello inferiore osb
q
35
possibile smontaggio e rimontaggio.
m €/
costi minimi che variano a seconda del quantitativo. (23$/lb)w
veloce nel montaggio dei pannelli. 2/3 mesi per ultimare una casa da 1.500mq
q
m
4.5in
17
/ kg
agilità negli spostamenti grazie al peso ridotto. (17kg/mqpeso medio= 7.7lb) spessore 8.25’’=3.85lb/sqf spessore 6.5’’=3.70lb/sqf spessore 12.25’’=4.15lb/sqf
possibilità di stoccaggio.
I RE
misure a piacimento grazie al servizio di “pre-cut”. spessori variabili tra 2.75in e 10in.
pannelli pre-cablati per agevolare il passaggio dell’impianto elettrico.
60
resistenza al fuoco: classe 1 fire resistance 60 rei
(7cm fino a 25cm)
0
15
30
45
un edificio costruito con pannelli SIP dura di media 60anni prima di richiedere forti manutenzioni.
R
60 anni
il pannello SIP e le sue relative connessioni garantiscono una resistenza assiale simile a quella di una trave HE.
R=(t esterna-t interna) x areaxtempo / perdita di calore R per un pannello da 4.5’’ (11.4cm)=19.147 R per un pannello da 6’’ (15.24cm)=25.60
e
or
l
aa
r rie
p va
ba
la barriera al vapore non viene utilizzata inquanto il pannello SIP garantisce con l’OSB e ESP un’ottima protezone da umidità muffa inquanto l’aria non puù filtrare e circolare all’interno dell’isolante.
SIP green with zero energy home. grazie all’utlizzo dei pannelli SIP si può arrivare a risparmiare il 60% in meno di energia in 30 anni rispetto ad una casa in balon frame. inoltre si utilizza 80% di ESP riciclato per costitutire l’isolante dei pannelli.
carichi trasversali: 6’’ spessore luce media 18’ = 49psf
SIP STRUCTURAL INSULATED PANEL
dare ad ogni artista la possibilità di scegliere come costruirsi l’abitazione e il proprio laboratorio attraverso dei vincoli imposti da un limitato numero di pannelli e aperture capace di garantire velocità e agilità nel costruire. gli stessi pannelli verranno poi riutilizzati dai sucessivi altri in altri piani dello scheletro.
kit artisti
si ad ogni artista che risiede nello scheletro un KIT composto da pannelli opachi e trasparenti con le relative aperture. in questo modo potra’ andare a comporre a suo piacimento la propria abitazione e laboratorio, ovvero il prorio anbiente di lavoro.
il KIT viene costituito da pannelli
SIP STRUCTURAL INSULATED PANELS
SIP
KIT
60 pe zzi
lab
SIP per setti verticali opachi spessore 6'' (15.24cm)
l’artista può scegliere la disposizione dei volumi e delle aperture dell’abitazione/laboratorio, creando un ambiente lavorativo su misura.
3 possibili abitazione/ laboratorio
la natra temporanea dell ospitare gli artisti (durata max 2anni) porta ad un riciclo del KIT negli anni. quest’ultimo, quindi, passa da artista uscente a nuovo artista arrivato e da piano a piano dello scheletro.
scheletro
3° piano 4-6anni
1° piano 0-2anni
2° piano 2-4anni
l’artista può personalizzare abitazione e laboratorio tramite interventi grafici su pannelli.
scambio tra artisti per i diversi tipi di pannelli tra opachi e trasparenti e tra le diverse aperture.
POSSIBILITà AGGREGATIVE PER ABITAZIONE E LABORATORIO
A
ABITAZIONE
L
LABORATORIO
FRAMMENTAZIONE
A A A
L
A
A
L
A
A
A
A L
A
A L
A
A A
A
A
A
A
L A
L
A
A A
A A L A L A
A
A L
A L
L A
L
A ESTERNO
UNIONE
INTERNO
A
diverse possibilitĂ di aperture per abitazione/lab
APERTURE
A A
A
A L
A
A
L
L
A L
A
A
A
L
L
L
L
A
A
A
A
A A L L
L
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A
A
A
A L A
A
L
A
A
A
A
L
A A
A
A
S S I OL
P I
UT
ON
kit: 5 esempi d’abitazione
JSA
Jensen & Skodvin Arkitektkontor as
Juvet Landscape Hotel
SI
SO
LU
P
TI
ON
soluzione ricavata all’interno di uno scheletro tipo
ARNE JACOBSEN KUBEFLEX
(1969)
SI
SO
LU
P
TI
ON
soluzione ricavata all’interno di uno scheletro tipo
Eric Bigot Design Company Specializing in Prefabricated structures.
Zenkaya prefabricate house
SI
SO
LU
P
TI
ON
soluzione ricavata all’interno di uno scheletro tipo
LOT-EK LOT-EK
MDU shipping container house
SI
SO
LU
P
TI
ON
soluzione ricavata all’interno di uno scheletro tipo
ARCHIFACTORY ARCHIFACTORY
house in Dortmund
SI
SO
LU
P
TI
ON
soluzione ricavata all’interno di uno scheletro tipo
il progetto esempio scheletro
S
8
piante e sezioni dei vari piani dimensioni: 124mx17mx34m 16.048 mq 63.495 mc
altezza piani: 360cm
dimensione colonne: 44cmx44cm maglia colonne: 456cmx280cm
piano sotteraneo
B
A
A
N
piano rialzato
B
piano primo
piano secondo
piano quinto
piano quarto
piano terzo
piano ottavo
piano settimo
piano sesto
prospetto est
prospetto ovest
sezione A-A
sezione B-B
kit
kit
abi t azione
laboratorio
45 pannelli SIP 140,5 x 42 x 6 (in) 6 aperture SIP 140,5 x 42 x 6 (in) 10 infisso posrta/ finestra 137.15 x 42 x 4 (in) 8 infisso finestra 137.15 x 42 x 4 (in) 30 infisso vetro 137.15 x 43.25 x 4 (in)
kit labo ratorio
6 IN osb+esp+osp 0.4+5.2+0.4 140.5 IN
42 IN
W1
W11
W27
W44
W12
W28
W45
W13
W14
W15
W29
W30
W31
W16
W32
W2
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W33
W18
W34
W19
W35
W3
W20
W36
W4
W21
W37
W5
W6
W7
W8
W9
W10
W22
W23
W24
W25
W26
W26
W38
W39
W40
W41
W42
W43
6 IN
140.5 IN
82.52 IN
31 IN
D1
42 IN
D3
D2
D5
D4
D6
4 IN 57.5 IN 137.15 IN
45.5 IN
42 IN
v1
v2
v3
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4 IN 127 IN
137.15 IN
42 IN
vl1
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vl3
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4 IN 137.15 IN
43.25 IN
vf1
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kit abi t azione
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45 pannelli SIP 140,5 x 42 x 6 (in) 10 aperture SIP 140,5 x 42 x 6 (in) 8 infisso posrta/ finestra 137.15 x 42 x 4 (in) 8 infisso finestra 137.15 x 42 x 4 (in) 15 infisso vetro 137.15 x 43.25 x 4 (in) 45 pannelli SIP x pavimento e soffitto 42 x 42 x 6 (in) 35 pannelli SIP x pavimento e soffitto 42 x 39 x 6 (in) 3 pannelliSIP plug-in 140,5 x 42 x 6 (in)
vf7
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W12
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W15
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6 IN osb+esp+osp 0.4+5.2+0.4 140.5 IN
42 IN
W1
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6 IN
140.5 IN
82.52 IN
31 IN
D1
42 IN
D2
4 IN 57.5 IN 137 IN
45.5 IN
42 IN
D3
D4
D5
D6
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W40
W41
W42
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W45
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v5
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v6
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4 IN 127 IN
137 IN
42 IN
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vl6
vl8
4 IN 137 IN
43.25 IN
vf1
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wt3
140.5 IN
D.2.5 IN D.2 IN D.3.5 IN
42 IN
wtf1
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42 IN
6 IN
F1
42 IN
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C2
C3
C4
C5
C6
C7
36 IN
6 IN
F41
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C30
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C32
C33
C34
C35
C1
42 IN
complementi
PARAPETTO DI SICUREZZA
RETE IN NYLON AD ALTA TENACITA’ CON MAGLIA DA MM. 100 X 100 E SPESSORE DA MM. 5 carico di rottura medio: 1461 dan materiale: nylon poliammide - colore disponibile: bianco - spessore filato: 5 mm. - rete: a maglia quadrata - maglia: mm. 100 x 100 - peso: g. 180/mq.
CONNESSIONI VERTICALI
PANNELLO IMPIANTI
RETE ELETTRICA RETE TUBAZIONI
colonna servizi, con posizione prestabilita. - diametro: 30cm - impianti: acque nere, chiare, grigie, eletricità, segnaleTV, telefono - N’per piano: 4 per 4 abitazioni - connessione a pannelli SIP pre-cut
PAVIMENTAZIONE
riparazione pavimentazione con cassaforme, ferri e calcestruzzo. - adattare la cassaforma alla soletta del piano inferiore - disporre i ferri di connesione con la vecchia soletta - gettare il cemento di diverse colorazioni nel foro in paviementazione
CONNESIONI VERTICALI: SCALE
collegamenti verticali applicati in prospetto utilizzando collegamenti tubolari RESABLOK. questa applicazione diventa necessaria solo nei casi nei quali gli scheletri risultano mancanti di collegamenti verticali praticabili.
CONNESIONI VERTICALI: MONTACARICHI/ASCENSORI
collegamenti verticali applicati in prospetto utilizzando collegamenti tubolari RESABLOK. questa applicazione diventa necessaria solo nei casi nei quali gli scheletri risultano mancanti di collegamenti verticali praticabili.
INTERVENTI NECESSARI SCHELETRO PER SCHELETRO
PROGETTO TIPO ABITAZIONE/LAB
51 in
124 in 35.25 in
31.5 in
51 in
35.25 in
124 in
31.5 in
124 in 35.25 in
124 in 35.25 in
1:100
31.5 in
51 in
124 in 35.25 in
S8 piano rialzato metaprogetto
ESPOSIZIONE
percorso interno dell’esposizione sui vari piani.
ESTERNO CAFè
TOILETTE
CAFé CAFè - BOOKSHOP
INFO
HALL
BIGLIETTERIA
ESPOSIZIONE
EVENTI GUARDAROBA
relazioni tra i diversi ambienti cHE compongono il piano d’ingresso.
elementi costruttivi con i quali suddividere gli spazi interni tra spazi comuni e zone private.
ESTERNO
SIP
VETRATE TUTTA ALTEZZA VETRATE TUTTA ALTEZZA
CAFè: SPAZIO DIVISO TRA INTERNO ED ESTERNO CON BUONA ILLUMINAZIONE E QUINDI DELIMITATO ATTRAVERO L’USO DI AMPIE VETRATE A TUTT’ALTEZZA
CAFè-BOOKSHOP: BUONA ILLUMINAZIONE DELIMITATO ATTRAVERO L’USO DI AMPIE VETRATE A TUTT’ALTEZZA. PARTE DEL CAFè SARà INTEGRATA CON LA CONSULTAZIONE DEL BOOKSHOP.
TOILETTE COSTITUITE DA PANNELLI SIP
APERTA ESTERNO
ESTERNO
APERTA ESTERNO
ESPOSIZIONE
DESK APERTI COSTITUITI DA PANNELLI SIP. ES: STAND PER ESPOSIZIONE.
SIP SIP
SALA PER EVENTI COMPOSTA DA PANNELLI SIP PER GARANTIRE UNA BUONA PROTEZIONE DALLA LUCE.
GUARDAROBA COSTITUITO DA PANNELLI SIP
AMBIENTAZIONI S8
LABORATORIO ARTISTA
NUOVI IMPIANTI> COMPLEMENTI
NUOVI IMPIANTI> ALLACCIAMENTI
DA NEGATIVO A POSITIVO
S
8
USARE ABBANDONARE E CAMBIARE
4째 piano S8
mese 72
N
1:500
4째 piano S8
mese 78
N
1:500
4째 piano S8
mese 84
N
1:500
4째 piano S8
mese 90
N
1:500
4째 piano S8
mese 90-96
N
1:500
4째 piano S8
mese 96
1째esposizione sul piano
N
1:500
4째 piano S8
2째esposizione sul piano
mese 102
N
1:500
4째 piano S8
mese 108
3째esposizione sul piano
N
1:500
4째 piano S8
mese 114
4 esposizioni sul piano 4째esposizione N
1:500