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5.2 Le attività dell’Inail
•contrariamente a quanto indicato per le altre categorie, nella categoria 3 non vi sono indicazioni in merito alla presenza di cause che creano/favoriscono la dispersione di fibre e al coinvolgimento del sito in attività antropiche e di urbanizzazione.
Con l’obiettivo di una più accurata acquisizione, catalogazione e gestione dei dati, sarebbe opportuna l’integrazione del format con l’aggiunta di nuovi indicatori che, pur non concorrendo alla formazione del punteggio finale di priorità di intervento, costituirebbero un utile strumento di approfondimento. In particolare, per comprendere la natura delle singole situazioni correlata alle eventuali attività lavorative nel sito, sarebbe utile acquisire: •la descrizione dell’utilizzo passato ed attuale dell’area (cava attiva, cava dismessa, ex miniera, affioramento di origine naturale o antropica, tempistica, autorizzazioni), evidenziando l’eventuale presenza di impianti, linee produttive, attività varie; •estensione effettiva del sito e degli affioramenti contenenti amianto.
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Per una migliore caratterizzazione dell’area specifica e del territorio in cui esso insiste, sarebbero utili i parametri descrittivi di vincoli (presenza di vincoli ambientali, naturalistici, aree a rischio, etc.) e di eventuali opere di bonifica effettuate. Ulteriori dati di utilità sarebbero: •modalità di rinvenimento minerali di amianto (in affioramento, scavi stradali, galleria, etc.); •tipologia di rocce con presenza di amianto e tipo di minerale; •dati di campionamenti effettuati (matrici, metodiche di campionamento, metodiche analitiche).
Ad oggi, i dati trasmessi dalle Regioni si riferiscono a circa 200 siti a scala nazionale. Dall’analisi dei dati raccolti, emerge in particolare che: •gran parte dei dati è relativa a siti estrattivi, in attività o dismessi (miniere di amianto dismesse, cave di pietre ornamentali o di pietrisco); si rileva dunque una significativa insufficienza di dati sugli affioramenti; •nella maggior parte dei casi, non risultano indicate le varietà mineralogiche riscontrate.
5.2 Le attività dell’Inail
La problematica è emersa già da alcuni anni ed è stata affrontata dall’Inail dal punto di vista della tutela della salute dei lavoratori che svolgono la propria attività in aree in cui è presente amianto naturale e nelle quali si prevedano opere di sfruttamento del territorio o di urbanizzazione. Sono stati trattati temi inerenti la mappatura, la valutazione dei rischi da esposizione ad amianto aerodisperso, l’elaborazione di procedure di messa in sicurezza