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Grafici 20 – 21 – Contrasto al caporalato – arresti e denunce (anni 2017-2020
8. Contrasto al caporalato
Durante le mirate campagne di controllo nel comparto forestale, ambientale e agroalimentare pianificate dall’Arma sin dal 2017, gli accertamenti hanno interessato anche gli aspetti di tutela dei lavoratori, con il coinvolgimento dei Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro, d’intesa con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, attesa la diffusione in tali settori dei fenomeni di lavoro nero e del caporalato.
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Nel 2020 i Reparti Carabinieri, per il reato di “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”, come rappresentato nei seguenti grafici 20 e 21, hanno deferito 427 persone (in linea con il 2019, quando erano state 425) e ne hanno tratte in arresto 88 (-58% rispetto al 2019, ma comunque in linea con i risultati conseguiti nel biennio 2017-2018).
Grafici 20 e 21 – Contrasto al caporalato – arresti e denunce (anni 2017-2020)
300
250
200
150
100
50
0
212
63 77 88
2017 2018 2019 2020
Fonte: dati Ministero della difesa – Arma dei Carabinieri
600
500
400
300
200
100
0
188 288 425 427
2017 2018 2019 2020
9. Attività CITES
Quanto alle azioni riguardanti il tema CITES, l’Arma ha soggiunto che l’attività certificativa, connessa con il trasferimento degli esemplari sottoposti a tale normativa in ambito comunitario e internazionale, nel periodo dal 2015 al 2018, è stata costante, con lievi variazioni percentuali determinate essenzialmente dall’andamento del mercato, poiché direttamente correlata al volume degli scambi economici intervenuti sul mercato.
In particolare, il calo maggiore, pari all’11,4%, lo si segnala nel 2016 rispetto al 2015.
La diminuzione prosegue, seppur lieve, nel 2017, con una ulteriore contrazione del 2% delle certificazioni CITES emesse, che nel 2018 hanno ripreso ad aumentare del 3% circa.
Quanto ai controlli il raffronto statistico tra il biennio precedente all’assorbimento e quello successivo evidenzia un andamento negativo, che risente principalmente del passaggio della competenza in ordine ai controlli in area doganale alla Guardia di Finanza. Il dato afferente agli anni 2015 e 2016, infatti, risulta indistinto tra controlli in area doganale - la maggioranza – e quelli sul territorio.
La spiegazione è analoga anche per il 2017, nella considerazione che il dato di 18.797 verifiche va comunque riferito in gran parte ai controlli in ambito doganale, poiché, soprattutto durante il 1°semestre, i Nuclei Carabinieri CITES hanno supportato la Guardia di finanza nel passaggio di consegna delle competenze e nell’indottrinamento in ordine alle procedure operative da seguire.
In breve, ad una contrazione del 24,4%, registrata nel 2017 con riferimento al 2016, è corrisposto, nel 2018, un incremento di quasi quattro volte del valore riferito al 2016.
L’andamento assolutamente positivo delle attività di controllo eseguite e la loro incidenza è riscontrato dalle sanzioni economiche comminate, aumentate del 2,5% nel
2017, rispetto al 2016 (passando da € 516.430,00 a € 529.613,00), e ulteriormente incrementate di oltre quattro volte nel 2018 (€ 2.957.467,00).
Nei primi dieci mesi del 2019, si registra, a paragone del medesimo periodo del 2018, una contrazione del 16,9% degli accertamenti eseguiti sul territorio nazionale, che hanno comunque consentito di incrementare del 14% gli illeciti penali perseguiti (passati da 440 a 493) e le violazioni amministrative accertate (passate da 439 a 510).
Quanto all’attività di polizia giudiziaria, questa è proseguita71 anche dopo l’assorbimento del Corpo nell’Arma dei carabinieri.
71 Tra le principali operazioni di settore l’Arma ha segnalato, in particolare: • il 4 giugno 2019, l’esecuzione di un o.c.c., da parte del NOE di Milano, nei confronti di 20 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di traffico illecito di rifiuti, realizzazione di discariche abusive e intestazione fittizia di beni; • il 18 luglio 2019, il deferimento in stato di libertà, da parte del NOE di Reggio Calabria, di 20 titolari di altrettante ditte di trasporto e stoccaggio, ritenuti responsabili di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Contestualmente venivano sottoposti a sequestro preventivo un impianto di recupero di inerti e diversi mezzi d’opera per un ammontare di 3 milioni di euro.
Un panorama ancor più analitico dei risultati operativi per ciascuno degli anni dal 2012 al 2019 - capace di rappresentare quanto realizzato, nel periodo, in punto di tutela del territorio, della fauna , della flora, di incendi, aree protette, discariche e rifiuti, inquinamenti, tutela della salute, frodi in danno dell’Unione Europea, tutela del patrimonio storico- artistico, codice della strada, stupefacenti, telecomunicazioni, altre disposizioni di legge, delitti contro la pubblica amministrazione, il patrimonio, l’ordine pubblico, la fede pubblica, la persona, il contrasto all’immigrazione clandestina, contravvenzioni in particolare e delitti contro l’ambiente - è compendiato negli otto prospetti di cui all’allegato n. 4.
In definitiva, pur tenendo conto delle cautele precedentemente espresse circa l’ approccio alla valutazione dei risultati dell’attività operativa con riferimento alle aree di pregressa sovrapposizione funzionale, ed avuto riguardo alle carenze organiche che hanno connotato l’avvio dell’esercizio delle nuove competenze, sembra proprio potersi affermare che l’assunto della auspicata sinergia delle nuove forze forestali immesse nel dispositivo dell’Arma abbia trovato riscontro in un incremento non marginale dei risultati operativi, sia con riguardo a parametri generali, quali il controllo del territorio e delle persone, che a quelli di più diretto riferimento, anche a connotazione contravvenzionale, per la tutela del settore agro - forestale e montano. In particolare, convince la constatazione che il trend dei dati operativi risulta crescere considerevolmente anno per anno non solo rispetto al confronto con il 2016, ultimo anno di attività del Corpo Forestale, ma, ciò che più rileva, anche rispetto alle prestazioni rese, a decorrere dal 2017 e fino al 2020, dal dispositivo dell’ Arma integrato da quello forestale.
CAPITOLO IX QUADRO FINANZIARIO E RISPARMI DI SPESA
Sommario: 1.- Quadro generale degli stanziamenti. – 2. - Classificazione delle spese sul bilancio ex Corpo Forestale dello Stato. – 3. -Analisi dell’andamento della spesa e risparmi realizzati. - 3.1. Risparmi ottenuti per Categoria economica: Categoria economica 1). - Vestiario.- 3.1.2. Mense e buoni pasto. - 3.2. Risparmi ottenuti per categoria economica: Categoria economica 2).- 3.2.1. - Beni di consumo. - 3.2.2. Noleggi e fitto immobili e manutenzioni ordinarie. – 3.2.3. – Rete radio. - 3.2.4. Motorizzazione. - 3.2.5. Utenze, servizi e pulizie.- 3.2.6. Spese per espletamento concorsi.- 3.2.7. Formazione.- 3.2.8. Spese addestrative.- 3.2.9. – Poligoni. - 3.2.10. Sanità. - 3.2.11. Spese postali e telegrafiche, spese per funzionamento uffici, cancelleria, ecc.- 3.2.12. Reparti a cavallo e cinofili. - 3.2.13. Veterinaria.- 3.2.14. Reparti volo.- 3.2.15. Missioni. - 4. Risparmi ottenuti per Categoria economica: Categoria economica 12.4.1.Spese per assicurazione veicoli.
1. Quadro generale degli stanziamenti
Le risorse finanziarie stanziate per il comparto forestale in legge di bilancio, per gli esercizi 2015 e 2016 riferiti al Ministero delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali e per i successivi 2017, 2018, 2019 e 2020 a quello del Ministero Difesa, ammontano alle cifre indicate nella seguente tabella :
Tab. 12 - Stanziamenti iniziali e finali Mipaaf e Difesa relativi al settore forestale - anni 2015-2020
Mipaaf 2015* Mipaaf 2016* Difesa 2017 Difesa 2018 Difesa 2019
Stanziamenti di competenza**
Importi in euro
Difesa 2020
iniziali finali iniziali finali iniziali finali iniziali finali iniziali finali iniziali finali
496,57 526.70 508.75 541.47 491.95 485.53 450.10 547.36 467.24 511.73 469,70 532,74
Fonte: elaborazione C.d.c. su dati sistema informativo Sicr/Conos.Co
* Fino all’anno 2016 lo stanziamento dedicato all’ex Corpo forestale dello Stato era suddiviso nelle seguenti Missioni: Missione 7 “Ordine pubblico e sicurezza” - Programma 7.6 “Sicurezza pubblica in ambito rurale e montano”; Missione 8 “Soccorso civile” - Programma 8.1 “Interventi per soccorsi”; Missione 18 “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente” Programma 18.7 “Tutela e conservazione della fauna e della flora e salvaguardia della biodiversità”. A partire dal 2017 il Ministero della Difesa ha acquisito, nell'ambito della Missione 18 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", il nuovo Programma 18.17 "Approntamento e impiego Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare" appositamente istituito a seguito dell'assorbimento del Corpo forestale dello Stato (ex Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali), ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177.
** Con riguardo al leggero scostamento dei dati indicati in tabella rispetto a quelli comunicati dall’Arma, quest’ultima ha riferito quanto segue: - finale 2017: i dati forniti si discostano per 0,85 M€, pari alla differenza tra il valore dei residui (per 1,06 M€, non calcolati ma inseriti nella risposta dell'Arma) e i perenti da rendiconto (per 0,213 M€, a loro volta calcolati ma non compresi nella propria risposta ); - finale 2018: i dati si discostano per 1,36 M€, pari alla differenza tra il valore dei residui (per 1,58 M€, non calcolati ma inseriti nella risposta dell'Arma) e i perenti da rendiconto (per 0,23
M € a loro volta calcolati ma non compresi nella propria risposta); - finale 2019: i dati si discostano per 0,72 M€, pari alla differenza tra il valore dei residui (per 0,88 M€, non calcolati dall’UCB ma inseriti nella risposta Arma) e i perenti da rendiconto (per 0,17 M€, a loro volta calcolati dall'UCB ma non compresi nella risposta dell'Arma).
I rimanenti scostamenti per singolo anno, quando presenti (per 0,1 M€ nel massimo) sono effetto di arrotondamenti.
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 12/2021/G
Tali somme a bilancio, individuate nell’ambito dei Programmi riguardanti il “Centro di Responsabilità CFS” - con riferimento agli stanziamenti relativi alla legge n. 209 del 2015, come rideterminati dalla legge n. 232 del 2016 - tengono conto, tra l’altro, dei risparmi di spesa di cui all’art. 19 e connessa relazione tecnica del decreto legislativo n. 177 del 2016; inoltre, per l’esercizio finanziario 2017 sono al netto delle somme impegnate al 1° gennaio 2017 per contratti pluriennali già in essere.
Con il decreto interministeriale 21 luglio 2017, all’art.2, è stato altresì disposto - in virtù delle nuove attribuzioni stabilite dagli art. 9, 10 e 11 del decreto legislativo n. 177/2016 il trasferimento delle pertinenti risorse dal bilancio dell’ ex Corpo Forestale dello Stato al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, alla Polizia di Stato, al Corpo della Guardia di Finanza, nonché al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, nella misura complessiva di 5,56 M€, secondo il dettaglio di cui alla seguente tabella 13:
Tab. 13 - risorse trasferite ai sensi del d.m. 21 luglio 2017, art. 2
ENTI DESTINATARI IMPORTO
CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO 5.295.866,00
POLIZIA DI STATO 166.000,00
CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA 104.200,00
Fonte: dati Ministero difesa – Arma dei Carabinieri
TOTALE 5.566.066,00
* Delle somme previste per il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, le risorse finanziarie attestate sui capp. 3081/1 e 7930/5 (per complessivi € 2.144.134), sono trasferite a decorrere dal 2018, tenuto conto che per l’anno 2017 tali quote sono state rese disponibili per il pagamento - a cura dell’Arma dei Carabinieri - delle prestazioni relative ai seguenti contratti: - contr. n. 980 di rep., stipulato il 22.12.2014 (e successivo atto aggiuntivo), per manutenzione elicotteri AB 412 assegnati al Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco; - contr. n. 979 di rep., stipulato in data 19.12.2014, per l’erogazione di servizi relativi al simulatore di volo installato presso la base aerea di Rieti, per il quale ne viene assicurato l’utilizzo equivalente al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, secondo le modalità previste dall’art. 3, comma 4 del citato decreto interministeriale.
Inoltre, per far fronte ai costi iniziali (start-up) derivanti dall’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma, l’art. 7, comma 3 del d.lgs. n. 177/2016 ha autorizzato la spesa di 1,45 milioni di euro; tali risorse stanziate dal MEF (vestiario, attrezzature, etc.), sono state assegnate con le finalizzazioni evidenziate nella sottostante tabella 14:
Tab. 14 - Spese autorizzate ai sensi dell’art. 7, comma 3 del d.lgs. n.177/2016
SETTORE DI SPESA
FORMAZIONE
TELEMATICA
MOTORIZZAZIONE
CASERMAGGIO
TOTALE
Fonte: dati Ministero della difesa – Arma dei Carabinieri
ANNO 2017
750.000
350.000
300.000
50.000
1.450.000
2. Classificazione delle spese sul bilancio ex Corpo Forestale dello Stato.
Fino all’anno 2016, come accennato, lo stanziamento dedicato all’ex Corpo Forestale dello Stato era suddiviso nelle seguenti missioni/programmi di spesa dello stato di previsione del Ministero delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali: - Missione 7 “Ordine pubblico e sicurezza” - Programma 7.6 “Sicurezza
pubblica in ambito rurale e montano”; - Missione 8 “Soccorso civile” - Programma 8.1 “Interventi per soccorsi”;
- Missione 18 -
“Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente” Programma 18.7 “Tutela e conservazione della fauna e della flora e
salvaguardia della biodiversità”.
Dall’esercizio finanziario 2017, a seguito dell’assorbimento nell’Arma, lo stanziamento assegnato al Comparto forestale sul bilancio Difesa è stato suddiviso in missioni/programmi/azioni come segue:
Missione 18 –
“Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente” –Programma 18.17 “ – Approntamento e Impiego Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare”
Azione 18.17.1 – “Spese di personale per il programma”
Azione 18.17.2 –
“Gestione e assistenza del personale dei Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare”
Azione 18.17.3 -
“Prevenzione e repressione dei reati agro-ambientali e
sicurezza alimentare”
Azione 18.17.4 –
“Controllo del territorio per il contrasto ai reati in danno all'ambiente, alla fauna e alla flora”
Azione 18.17.5 - “Protezione del territorio e contrasto all' aggressione degli ecosistemi agro-forestali”
Azione 18.17.6 “Salvaguardia della biodiversità, anche in attuazione di convenzioni internazionali, tutela e gestione delle aree naturali protette, educazione e monitoraggio ambientale”.
Missione 5 Difesa e sicurezza del territorio72
Nelle seguenti tabelle 15 e 16 sono evidenziati gli stanziamenti, suddivisi per azioni e categorie economiche, rispettivamente negli esercizi finanziari 2017-2020 e 2015-2020.
72 L’Arma dei Carabinieri ha comunicato che su appositi capitoli della Missione 5 viene imputata una quota parte di alcune spese di funzionamento e in particolare quelle relative a: manutenzione poligoni, reparti a cavallo e cinofili, manutenzione aeromobili. Quanto agli aeromobili sia le spese di manutenzione, sia quelle relative agli acquisti di materiali e di carburante, sono state imputate sui capitoli di entrambe le missioni (5.1 e 18.17), atteso l’impiego duale di tutti i velivoli in dotazione, a prescindere dal tipo di servizio svolto (ordine e sicurezza pubblica e attività di polizia ambientale). Tale situazione, però, non ha comportato, complessivamente, uno sbilanciamento di risorse in quanto i fondi allocati sui capitoli di una missione e impiegati per soddisfare le sigenze manutentive di mezzi e impianti dall’altra, risultano alla fine quasi equivalenti.
Tab. 15 - Missione 18 - programma 17 – riepilogo per azioni – ee.ff. 2017-2020
Mix 18 – Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente STANZIAMENTO FINALE
Progr. 18.17 – Approntamento e Impiego Carabinieri per la tutela Forestale, ambientale e agroalimentare
Azione 18.17.1 – Spese di personale per il programma
Azione 18.17.2 – Gestione e assistenza del personale dei Carabinieri per la tutela Forestale, ambientale e agroalimentare
Azione 18.17.3 – Prevenzione e repressione dei reati agro-ambientali e sicurezza alimentare
2015* 2016* 2017 2018 2019 2020
- - 439.130.336,00 505.985.138,00 464.231.742,00* 480.583.181,00
- - 10.503.536,00 10.692.819,00 10.306.312,00 5.941.671,00
- - 3.480.709,00 4.048.132,00 4.603.812,26
44.264.834,00
Azione 18.17.4 – Controllo del territorio per il contrasto ai reati in danno all'ambiente, alla fauna e alla flora
5.813.324,00 7.790.776,00 10.854.970,00 15.964.080,00
Azione 18.17.5 – Protezione del territorio e contrasto all'aggressione degli ecosistemi agro-forestali
Azione 18.17.6 – Salvaguardia della biodiversità anche in attuazione di convenzioni internazionali, tutela e gestione delle aree naturali protette, educazione e monitoraggio ambientale
TOTALE COMPLESSIVO - 14.103.349,00 8.370.408,00 8.956.626,00 11.880.726,00
12.499.646,00 10.473.156,00 * 12.784.301,74
14.107.846,00
485.530.900,00 547.360.429,00 511.737.764,00 532.742.338,00
Fonte: elaborazione C.d.c. su dati sistema informativo Sicr/Conos.Co
*Le azioni sono state introdotte per la prima volta con la Legge di Bilancio 2017/2019
Dal punto di vista della classificazione economica delle risorse, nonché della loro ripartizione in azioni, gli stanziamenti in esame, per gli anni 2016-2020 , risultano, in linea generale, così come suddivisi nella successiva tabella:
Tab. 16 – Missione 18 – programma 17 – riepilogo per categoria economica ee.ff.. 2015-2020
Mix 18 – Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente STANZIAMENTO FINALE
Progr. 18.17 – Approntamento e Impiego Carabinieri per la tutela Forestale, ambientale e agroalimentare 2015 2016 2017 2018 2019 2020
Categoria 1 – Redditi da lavoro dipendente 428.407.573,00 460.805.840,00 421.585.728,82 484.749.206,00 440.940.245,00 455.024.980,00
Categoria 2 – Consumi intermedi
Categoria 3 – Imposte pagate sulla produzione (esercizio)
39.921.796,99 41.498.506,00 28.062.773,37 28.161.832,00 33.391.772,00 36.937.746,00
27.563.160,00 29.430.315,00 27.169.771,00 28.223.632,00 29.176.905,00 27.532.295,00
Categoria 4 – Trasferimenti correnti ad Amministrazioni Pubbliche
Categoria 5 – Trasferimenti correnti a famiglie e istituzioni sociali private
Categoria 9 – Interessi passivi e redditi da capitale
Categoria 12 – Altre uscite correnti
Categoria 21 – Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni
263.785,00 18.408,00 151.098,18 9.180,00 - -
2.348,00 2.266,00 - 2.223,00 2.259,00 2.259,00
557,00 3.818,00 - - -
2.514.931,01 2.122.857,00 100.000,00 1.100.000,00 275.000,00 400.000,00
27.331.826,00 7.505.664,00 8.461.528,63 5.114.356,00 7.951.583,00 12.845.058,00
Categoria 26 – Altri trasferimenti in conto capitale
687.111,00 80.840,00 - - -
TOTALE COMPLESSIVO 526.693.088,00 541.468.514,00 485.530.900,00 547.360.429,00 511.737.764,00 532.742.338,00
Fonte: elaborazione C.d.c. su dati sistema informativo Sicr/Conos.Co
3. Analisi dell’andamento della spesa e risparmi realizzati
Poiché i dati sin qui riportati sono di natura prettamente finanziaria e e disponibili solo in forma aggregata, al fine di verificare analiticamente i risparmi previsti dalla relazione tecnica al d.lgs. 177/201 è stato necessario interessare l’amministrazione della Difesa affinchè, nell’ambito del quadro finanziario tracciato, dettagliasse circa le minori spese indicate nella richiamata relazione. A tal riguardo, si rammenta che i risparmi da conseguire, come accennato, attengono esclusivamente ai costi di funzionamento di nove sotto-settori e risultano quantificati, per il 2017, in euro
7.180.000 (euro 5.730.000 al netto dei richiamati costi iniziali una tantum, pari a 1,45 M€ e necessari alle attività di formazione/amalgama e al cambio di uniformi, all'adeguamento telematica e alle immatricolazioni dei veicoli), e in euro 12.180.000, a decorrere dal 2018, pari a complessivi 31.500.000 euro circa nel triennio. Va ribadito, altresì, che tali risparmi sono stati recepiti nella legge di bilancio 2017-2019, con una corrispondente riduzione, a legislazione vigente nel medesimo triennio, degli stanziamenti attribuiti all’Arma per le esigenze conseguenti alla tutela forestale nell’istituendo programma di spesa 18.17.
Va ribadito, inoltre, che i più elevati risparmi nel complesso previsti del citato d.lgs. n.177 sono riferiti non al solo all’assorbimento del Corpo Forestale, ma anche, e sopratutto alla gestione associata dei servizi strumentali delle forze di polizia, e che questi sono stati già portati in riduzione sugli stanziamenti Arma della missione 18 con la legge di bilancio 2017-2019.
In via meramente incidentale va soggiunto che tale, ultima gestione associata interforze, per quanto a conoscenza, non è ancora approdata ad una concreta e completa attuazione.
La tabella n. 17 che segue rappresenta l’analisi complessiva delle spese sul programma 17 della missione 18, sul quale gravano tutti gli oneri della funzione forestale per la parte assorbita dall’Arma e l’evoluzione degli stanziamenti nel triennio 2016-2019, suddivisi per i settori personale, esercizio e investimento.
Tab. 17 – Stanziamenti finali di competenza per settori missione 18 programma 17 - anni 2016-2019
SETTORI *
Personale ANNO 2016 ANNO 2017 ANNO 2018 ANNO 2019 Differenza 2017-2016 Differenza 2018-2016 Differenza 2019-2016 Differenza complessiva triennio 20172019
STANZIAMENTI Finale* Finale Finale Finale Finale Finale Finale Finale
481,45 440,32 507,15 464,89 -41,14 25,7 -16,56 -32,00
Esercizio 52,43 36,65 35,10 38,89 -15,78 -17,33 -13,54 -46,65
Investimento 7,58 9,41 6,47 8,67 1,83 -1,11 1,09 1,81
Totali 541,46 486,38 548,72 512,45 -55,09 7,26 -29,01 -76,84 Fonte: dati Ministero della difesa – Arma dei Carabinieri
* La ripartizione in settori di spesa, è adottata dal Ministero della Difesa in applicazione della circolare ministeriale “GAB 2013” recante “Procedure interne di formazione del bilancio della Difesa e suo esercizio”, in vigore dal 1° gennaio 2014. Tale suddivisione viene utilizzata al fine di rendere più comprensibile e facilmente rappresentabile all’esterno il bilancio della Difesa e consentire la comparazione storica della spesa del Dicastero. ** Quanto alla non esatta coincidenza dei singoli importi suddivisi per per categoria economica (vd. Tab. 16) con quelli aggregati per settore di spesa, l’Arma dei Carabinieri ha specificato, che del settore di spesa non vi è una mera confluenza di una o più categorie economiche, nella loro organicità. Si procede, invece, a una disaggregazione e riaggregazione dei capitoli e piani gestionali seguendo le indicazioni presenti nelle tabelle del “bilancino” della Difesa (per fare un esempio: il cap. 2867 “Provvidenze a favore del personale in servizio, di quello cessato dal servizio e delle loro famiglie” di categoria economica 1 “Redditi da lavoro dipendente” , viene ricompreso nel settore Esercizio, e pertanto è scorporato dalla categoria economica 1 e inserito nel settore Esercizio. Analoga procedura si adotta per gli altri capitoli. L’Arma ha fornito, altresì, delle tabelle analitiche e dimostrative sulla citata aggregazione contabile.
Con riguardo all’analisi degli stanziamenti finali appena presentati, può osservarsi che mentre si registra sulla missione 18, programma 17, dall’esercizio finanziario 2018 un trend in leggero aumento, tuttavia, da un confronto fra le risorse assegnate al CFS per il 2016 (ultimo anno prima dell’assorbimento) e quelle assegnate all’Arma nel successivo triennio (2017-2019) si osserva una riduzione di queste ultime, nel settore esercizio, pari a complessivi 46,65 M€ e un incremento nel settore investimento (per 1,81 M€), impiegato per potenziare la tutela ambientale.
Tali riduzioni, dal punto di vista quantitativo, sono stati definiti dai Carabinieri in linea con quanto previsto dalla norma di riferimento.
Ancora, l’Arma ha (condivisibilmente) soggiunto che una parte di questi minori oneri derivano dalla cessione di alcune funzioni ai Vigili del fuoco e che il costo delle funzioni cedute è stato quantificato nel decreto interministeriale del 21 luglio 2017 in 3,5 M per il 2017 e 5,57M per il 2018 e seguenti, per un totale di 14,45 M nel triennio. Ha sottolineato che, anche sottraendo le suindicate cifre dai citati 46,65 M, si registra
comunque un minor onere, nel medesimo periodo, pari a 32,2 M., ancora leggermente superiore a quello stabilito.
Ha poi concluso affermando che, se si considera come gli stanziamenti 2018 e 2019 comprendano fisiologici incrementi di bilancio derivanti dall’aumento dei prezzi, nonché la necessità di sopperire a discrasie preesistenti come la carenza di contratti di pulizia e di manutenzione dei mezzi aerei e terrestri, ed ancora l’ impellenza di regolare alcune risalenti situazioni debitorie, gli obiettivi di risparmio fissati in via legislativa possono dirsi conseguiti.
Al riguardo, in linea di massima, si conviene, pur con le osservazioni e con le rettifiche che sviluppate al termine di questo capitolo.
Per completezza si riporta, nella seguente tabella n. 18 l’andamento dei residui passivi nel triennio successivo all’assorbimento, precisando che, nell’analisi operata sui risparmi ottenuti, l’Arma ha comunicato di aver fatto riferimento agli stanziamenti impegnati, comprendenti quindi anche la parte dell’impegno che ha generato residui passivi.