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2018 I rischi fisici nei luoghi di lavoro ATMOSFERE IPERBARBARICHE: L'ESPERIENZA DEL CANTIERE DELL'ISOLA DEL GIGLIO Alessandro Giomarelli (1) (1) Azienda USL Toscana sud est - Direttore U.O. Tecnici d.P. PISLL sede operativa Grosseto
INTRODUZIONE Il 13 gennaio 2012, nelle acque antistanti il porto di Isola del Giglio, è avvenuto il naufragio della nave da crociera “Costa Concordia” (figura 1). L’incidente ha comportato una parziale sommersione della nave. La Costa Concordia è la nave passeggeri di maggior tonnellaggio mai naufragata nella storia della navigazione (72.500 tonnellate). La decisione di portare via la nave tutta intera dal luogo del naufragio ha anch’essa rappresentato una novità senza precedenti a livello mondiale. ORGANIZZAZIONE ATTIVITÀ LAVORATIVE Nella rimozione del relitto della nave da crociera Costa Concordia sono state individuate quattro macro-fasi di lavoro. 1. Fase di emergenza iniziale Questa fase ha riguardato principalmente la ricerca dei dispersi (figura 2) e l’approfondimento sulle condizioni strutturali della nave. Le attività sono state condotte dai gruppi dei sommozzatori e palombari di Carabinieri, Marina Militare e Vigili del Fuoco, sotto il Coordinamento della Protezione Civile. 2. Messa in sicurezza ambientale denominata “DEBUNKERING”