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2.3.2 Irradiazione
Una sorgente acustica è caratterizzata dalla potenza sonora, che a differenza della pressione sonora non dipende dalla distanza del punto di misura dalla sorgente. La potenza sonora attraverso una superficie S è definita:
in cui il prodotto (pu barrato) rappresenta l’intensità media nella direzione dell’onda di propagazione data dalla media temporale della pressione sonora p per la velocità delle particelle di fluido u. La potenza sonora di una sorgente si ottiene estendendo tale integrale ad una superficie che circonda la sorgente stessa.
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2.3.2 Irradiazione
La capacità di un corpo vibrante di irradiare è valutata mediante l’efficienza di irradiazione, definita come:
dove: n W: potenza sonora irradiata dal corpo; n Wr: potenza di riferimento; n ρ0: densità dell’aria; n c: velocità del suono nell’aria; n S: superfice del corpo irradiante; n u2 : valore quadratico medio della velocità nel tempo e nello spazio.
L’efficienza di irradiazione indica quindi quanto diversamente irradia una sorgente rispetto a un piano rigido con la stessa area e velocità. Se σrad>1, irradia di più, se σrad<1 irradia meno. In Figura 13 sono riportate le curve di efficienza di irradiazione delle sorgenti monopolo e dipolo al variare della frequenza f e del raggio della sorgente a.
Figura 13
Efficienza di radiazione di un monopolo
Efficienza di radiazione di un dipolo Efficienza di radiazione
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(Università degli Studi di Roma La Sapienza - DIMA in collaborazione con Università degli Studi dell’Aquila - DIIIE)
Una sorgente sonora può essere considerata una sorgente sferica o monopolo quando le dimensioni della sorgente sono piccole in confronto alla lunghezza d’onda del suono che viene prodotto o la sorgente si trova a grande distanza dal ricevitore. Possibili esempi sono gli scarichi dei motori a combustione interna, i trapani, gli aspirapolvere o piccoli motori elettrici. Le sorgenti sonore dipolari descrivono sorgenti che pulsano senza variare il proprio volume, tipico delle oscillazioni di corpi rigidi, ad esempio vibrazioni di grossi magli o presse. I grafici in Figura 13 mostrano che il monopolo raggiunge all’aumentare della frequenza una efficienza di radiazione pari a 1, mentre la sorgente dipolare si attesta su un valore pari a 0.25 e risulta pertanto meno efficiente.