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5.2.2 Sospensione sedile con eventuale controllo attivo

5.2.2 Sospensione sedile con eventuale controllo attivo

Sui trattori agricoli, originariamente sprovvisti di sistemi di sospensione applicati alle ruote, la sospensione del sedile è stato il primo dispositivo introdotto per migliorare il comfort vibrazionale dell’operatore. È prassi comune oramai sospendere il sedile di guida mediante una sospensione in grado di limitare la trasmissione delle vibrazioni a bassa frequenza all’operatore. Negli anni si è osservata una notevole evoluzione tecnologica di questi dispositivi, che sono passati da configurazioni molto elementari (molla flessionale a U) a configurazioni molto più articolate, che sfruttano cinematismi più complessi (pantografo o parallelogramma articolato) il cui moto è regolato da elementi elastici e smorzanti nei sistemi passivi o da attuatori nel caso di sospensioni attive e semi-attive.

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Attualmente, le sospensioni dei sedili (vedi Figura 29) sono composte da un sistema articolato che permette anche una regolazione in altezza e da un dispositivo di ammortizzazione composto da un cilindretto idraulico, regolabile attraverso una piccola pompa manuale, o una molla ad aria a pressione regolabile tramite pulsanti. La regolazione della pressione nel caso delle molle ad aria modifica la rigidezza della sospensione, ed è necessaria per adattare la sospensione alla massa dell’operatore. Una errata regolazione vanifica l’efficacia della sospensione ed in alcuni casi può produrre effetti opposti a quelli desiderati, aumentando il livello vibrazionale a cui è sottoposto l’operatore. Questo aspetto ha spinto le case produttrici all’introduzione di sistemi di ausilio (indicatori, spie luminose) per una corretta regolazione, e alla messa in commercio di sedili a regolazione automatica dell’altezza e della rigidezza della sospensione in base alla massa del conducente.

Figura 29 Sospensioni del sedile

Sedile ammortizzato a sinistra e sistema articolato con dispositivo di ammortizzazione

(Università degli Studi di Roma La Sapienza - DIMA in collaborazione con Università degli Studi dell’Aquila - DIIIE)

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