A Tortona c'è...

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A Tortona c’é...


SEDE I.A.T. Informazione e Accoglienza Turistica del Comune di Tortona Piazza Arzano (Palazzo Guidobono) - 15057 Tortona (AL) Tel. e Fax 0131.868940 - www.vivitortona.it iat@comune.tortona.al.it (per informazioni turistiche)

Quanto proposto in questa "brochure" non è che una estrema sintesi di quanto si poteva raccontare su Tortona e dintorni. Purtroppo, tanti argomenti non sono stati affrontati in maniera adeguata per motivi di spazio e di costi. Coloro che intendono approfondire la conoscenza del territorio possono consultare il sito www.vivitortona.it Si ringraziano tutte le aziende che, grazie alla sensibilità dimostrata verso la valorizzazione della città dove vivono e operano, hanno permesso con il loro contributo la realizzazione di questo opuscolo.


TORTONA .... e DINTORNI Il Municipio di Tortona

COME ARRIVARE Tortona è raggiungibile attraverso la rete stradale e autostradale percorrendo: S.S. n. 10 Padana Inferiore (TorinoTortona-Casteggio-Piacenza), S.S. n. 35 dei Giovi (Genova-Tortona-Casteggio-Milano), S.S. n. 211 della Lomellina (Pozzolo Formigaro-Tortona-Mortara-Novara), A7 Autostrada dei Fiori (Genova-Serravalle Scrivia-Milano), A21- Autostrada dei Vini (Torino-Piacenza-Brescia) e A 26 Autostrada dei Trafori (Genova Voltri-Ovada-Sempione). E' collegata alle principali vie ferroviarie: Milano - Genova, Torino – Piacenza – Brescia/Bologna LE ORIGINI Le origini di Tortona, che risalgono tra l’VIII e il V secolo a.C., si possono ricondurre alla presenza di popolazioni liguri. Interessanti ritrovamenti di materiale archeologico, ri-

salenti all’Età del Ferro, portano a confermare questa teoria. Anche l’antica denominazione “Derton” (castello) ricorda la possibile esistenza di un castelliere, o villaggio fortificato, sulla sommità del colle che domina la città e dal quale la vista spazia lontano. Un vero balcone dal quale si controlla la Pianura Padana fin oltre il fiume Po. Tra il III e II secolo a.C. i romani iniziarono la loro penetrazione in questa regione. La fondazione di Tortona si ricollega forse alla costruzione nel 148 a.C. della Via Postumia, fra Piacenza e Genova e tra il 123 e il 118 nasce Dertona. Ben presto si trasformò in importante punto strategico di snodo e congiunzione di molte strade consolari. Dopo la completa conquista della Cispadana fu fatto partire da Tortona, nel 109 a.C., un tronco di strada per Aquae Statiellae (Acqui Terme) e Vada Sabatia (Vado Ligure); più tardi un altro tronco per Hasta (Asti), Augusta Taurinorum (Torino) e le Alpi. Come si può

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facilmente dedurre la privilegiata posizione dell’attuale Tortona non è altro che l’eredità lasciata dalla sua progenitrice. Nel 43 a.C. vi si accampò Decimo Bruto. Dopo Azio, fu colonia Augusta e fece parte della IX Regione. Era ascritta alla tribù Pomptina e in età imperiale era retta da duumviri. Alla fine dell’Impero fece parte della provincia Liguria. Teodorico vi costruì grandi "horrea" (depositi di grano). La città divenne sede di depositi militari e centro di fiorenti commerci, sviluppando una florida economia, come dimostrano le tombe monumentali scoperte nella immediata periferia nord, le lapidi, i mosaici, le suppellettili e i diversi reperti che sono stati raccolti nei secoli e il sarcofago di Aelius Sabinus, fra i pezzi migliori del genere in Alta Italia.

Il Castello

Il benessere acquisito venne mantenuto a lungo, anche in epoca cristiana, tanto da imporsi come una delle Diocesi più ampie e più importanti del settentrione. Il cristianesimo fu introdotto abbastanza presto (metà del IV sec. d.C.) a Tortona e vi ebbe vita e sviluppo fiorente, documentato da numerosi titoli dei secoli V e VI. Il primo Vescovo storicamente attestato è Innocenzo, che secondo la tradizione avrebbe ritrovato il corpo del protomartire San Marziano (la tradizione locale, non provata storicamente, vuole in San

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Marziano il primo vescovo della città, martirizzato nel 122 d.C. sotto l’imperatore Adriano) che la Diocesi e la città riconoscono oggi come patrono. Altri vescovi invece hanno documentato la loro presenza con atti scritti già nel 381 dopo Cristo. Tortona decadde con l’Impero Romano, ma non perse la sua importanza strategica; il suo ruolo le fu riconosciuto dallo stesso Teodorico, re degli Ostrogoti, in una sua lettera nella prima metà del ‘500. In epoca Carolingia ospitò Imperatori, con consorti e seguiti, e le vicende del potere di Carlo il Grosso ebbero ripercussioni anche qui.Terdona (il nome medioevale della città) passò in epoca successiva al potere dei Vescovi per poi diventare un importante libero Comune, costituitosi in forma signorile, nel 1122. Strinse alleanze con gli altri liberi Comuni dell’Italia Settentrionale, in particolare con Milano; per questa amicizia attirò su di sé le ire dei pavesi che, con l’aiuto di Federico I Barbarossa, la distrussero per ben due volte nel 1155 e nel 1162. Dopo il tramonto del libero comune fu controllata, con periodi variabili, dai Marchesi del Monferrato, dai Pallavicino, dai Della Torre, dagli Scotto, dagli Angioini, e dagli Sforza. Ma con l’affermarsi del potere dei Visconti in Lombardia (fu uno degli oggetti delle loro ambizioni) e dopo varie vicende, per dedizione, venne definitivamente in loro possesso nel 1347. Per ultimo passò sotto gli Sforza: Francesco II, l’ultimo erede di questa grande dinastia milanese, morendo, lasciò la signoria di Tortona alla


cleo cittadino e il superbo forte, che sorgevano sulla collina, furono distrutti dalle armate di Napoleone nel 1801, dopo la battaglia di Marengo. Nonostante tutto, del glorioso passato della città, restano tuttora importanti vestigia.

Il Teatro Civico

moglie Cristierna di Danimarca. Sotto di lei la città conobbe anni di prosperità. Poi vennero i Francesi, gli Spagnoli e gli Austriaci. Nel 1734, a seguito della guerra si Successione Polacca, con i preliminari di Vienna del 1735 e con il trattato di Vienna del 1738 fu unita al Regno di Sardegna, con il quale visse gli eventi Risorgimentali. Nel 1773 Vittorio Amedeo III pensò di farne una fortezza poderosa, che fu occupata dai Francesi nel 1796 e dagli Austro-Russi nel 1799, finché ritornò alla Francia nel 1801. La parte dell’antico nu-

I GIORNI NOSTRI Città di grandi tradizioni conserva testimonianze della sua lunga e nobile storia. Il“Grosso”ne è una prova: Tortona ebbe il privilegio di aver una propria zecca concesso nel dicembre 1248 da Federico II e, la moneta con più valore, era il “denaro grosso”; oggi premio assegnato annualmente a tortonesi che hanno dato lustro alla città con la loro opera. Tortona è stata, considerando anche solo questi ultimi centocinquanta anni, la patria di illustri personaggi, quali il genio della musica Lorenzo Perosi che, nelle composizioni sacre, ha paragone solo con il Palestrina. Altri personaggi, che con il loro fertile genio hanno dato lustro alla città, sono da ricordare Angelo Barabino, Mario Patri, Cesare Saccaggi e Gigi Cuniolo, anche se meno famosi, sono gli altri artisti che con il loro fertile genio hanno dato lustro alla città. Grandi meriti, in campo sportivo, sono da attribuire a Giovanni Cuniolo, campione di ciclismo dell'inizio dl XX secolo (nel 1906 fu il primo Campione Italiano, ripetendosi nel 1907 e 1908. Nel 1906 stabilì il record italiano dell'ora, con la distanza di 39,650 km.), mentre altri vanno assegnati al maestro dell’intrattenimento con i burattini, Peppino Sarina.

Rovine romaniche

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COSA VEDERE IN CITTA’ COSA VEDERE IN CITTÀ

convento dei padri Eremitani di Sant’Agostino; all’interno, a cornice del cortile, l’elegante portico dell’antica struttura del convento con ampie arcate a tutto sesto, gettate su colonnette di granito. Nel centro storico sono da segnalare importanti edifici religiosi. Il Duomo

I Portici Frascaroli in un momento di festa

Nella zona nord dell’abitato è visibile la Necropoli Monumentale (in località Fitteria) mentre, poco lontano, nei pressi del cimitero sono visibili alcune parti della cinta muraria della cittadella romana scoperte nel 1999. Altre opere murarie, di epoca romana e medioevale si trovano in via alle

La Cattedrale, dedicata a San Lorenzo e Maria Assunta,

Fonti e sul Castello. Nel cortile dell’oratorio della Chiesa di

venne iniziata nel 1574 e aperta al culto nel 1583. Al suo in-

San Matteo è parzialmente visibile il presunto sepolcro del-

terno, oltre al coro ligneo cinquecentesco e gli arredi inta-

l’imperatore Maggiorano, ucciso a Dertona nel 461. Di

gliati della sacrestia, si segnalano pitture di notevole pregio

epoca medioevale sono una casa in via Pinto, con bella fi-

realizzate da Aurelio Luini, Giuseppe Vermiglio, Giovan

nestra ad arco acuto, decorata con cornice in terracotta ed

Mauro della Rovere detto il Fiamminghino, Guglielmo Cac-

un edificio a due piani in corso Leoniero. Nel cortile dell'ex

cia detto il Moncalvo. Pregevoli pezzi di oreficeria e argen-

Municipio è visibile un elegante colonnato, lato superstite

teria fanno parte del cosiddetto “tesoro del Duomo”.

del chiostro del convento dell’Annunziata, con volte a cro-

La chiesa di Santa Maria dei Canali (XI sec.), la più vecchia

ciera ed archi a tutto sesto. In via San Marziano si incontra

della città, ha subito nei secoli diversi interventi che ne

il complesso chiamato “La Trinità”, ricordo della Chiesa e

hanno trasformato le linee romaniche originali. Tra le na-

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vate sono visibili una tavola di scuola leonardesca raffigu-

Il Santuario della Madonna della Guardia è il luogo di culto

rante la Natività e un dipinto del Fiamminghino dedicato

fermamente voluto dal beato don Luigi Orione. Fu costruito

all’Annunciazione. La chiesa di San Matteo ha origini risa-

nel 1931 sul sito dell’antica chiesa della Beata Vergine delle

lenti al XII secolo ma è stata rifatta interamente tra il XVII

Grazie, davanti alla quale predicò nel 1418, secondo una

e il XVIII secolo. In essa sono conservati una Madonna con

tradizione, San Bernardino da Siena. Il tempio è stato rea-

Bambino, attribuita a Barnaba da Modena, e un grande cro-

lizzato in stile neogotico su progetto dell’architetto Chiap-

cifisso ligneo di epoca trecentesca.

petta. Il 28 agosto 1959, Papa Giovanni XXIII illuminava,

San Giacomo era una chiesa, con annesso ospizio dei Tem-

mediante impulso radio, la monumentale torre alta 74 metri

plari, già esistente nel 1252. Venne abbattuta nel 1770 e

sovrastata dalla Madonna in bronzo dorato. Il Santuario,

ricostruita, con una rilevante architettura tardo-barocca su

che venne solennemente consacrato con il titolo di Basilica

progetto di Carlo Riccardi, per volere del cardinale Carlo Al-

nel 1991, contiene le spoglie mortali del fondatore della

berto Guidobono Cavalchini.

Piccola Opera della Divina Provvidenza e quelle dei suoi

Interessanti opere d’arte si trovano nella Chiesa dei Cap-

successori.

puccini che risale al 1664: un polittico con Madonna e Santi, una tavola del ‘400 di autore ignoto, due tele del Moncalvo

Piazza Malaspina

(una raffigura Madonna e Santi e l’altra San Giovanni da Capestrano). L’Oratorio di San Rocco è un altro esempio di barocco. Fu edificato nel 1630. All’interno vi sono opere pittoriche del XVII secolo. Poco rimane dell’antica chiesa di San Michele (documentata nel XIII secolo); quello che oggi si può vedere non è altro che il risultato di infelici restauri e rimaneggiamenti che ne hanno completamente stravolto l’originale struttura. Santuario della Madonna della Guardia

Lo splendore del passato di Tortona lo si può trovare non solo nei monumenti romani o nelle chiese, ma anche nei diversi palazzi, appartenuti a famiglie nobili, che abbelliscono la parte vecchia della città. Adiacente al Duomo si trova il Palazzo Vescovile. Fu costruito alla fine del XVI secolo, per merito del Vescovo Cesare Gambara, nel tipico stile della Controriforma; venne ristrutturato in epoche successive prendendo la forma attuale nel periodo barocco. Nel suo interno sono contenute importanti opere della pittura piemontese e lombarda: un trittico su tavola di Macrino d’Alba, una Madonna con Bambino, Sant’Anna e Santa Margherita del Moncalvo, una Pietà con i Santi Francesco e

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Carlo Borromeo del Fiamminghino. Palazzo Guidobono (sede del Museo) è una dimora signorile del XV secolo, sede anche dei governatori sabaudi di Tortona, conserva un soffitto ligneo quattrocentesco, con motivi decorativi ed araldici, e pitture di artisti tortonesi e non, già citati in altre parti di questo opuscolo. Edifici altrettanto importanti sono: Palazzo Malaspina, che sorge sull’omonima piazza, è una pregevole costruzione del XVIII secolo con ampi saloni affrescati al primo piano; Palazzo dei Marchesi Busseti, con un bel portale e balcone settecentesco, ospita una scuola; Palazzo Passalacqua, con cortile a colonnato, conserva al suo interno eleganti salotti ed un affresco di L. Vacca, “Il ratto di Europa”. Vi è poi Palazzo Guidobono Cavalchini Garofoli, rilevante esempio di edilizia nobiliare dichiarato monumento nazionale, con la facciata realizzata, su disegni di Carlo Riccardi, nel 1773. Nei suoi accoglienti e sontuosi ambienti, nobilitati da dipinti ed arazzi di grande livello artistico, venne ospitato

Il Parco del Castello offre al visitatore la suggestiva zona

Papa Pio VII nel 1814 e nel 1815. La terrazza che guarda

collinare che domina Tortona con stradine pedonali im-

verso via San Marziano è circondata da una balaustra in

merse nel verde. L'itinerario cittadino de “La Strada del Vino

ferro battuto e pietra di notevole pregio.

Colli Tortonesi” è il massimo per chi vuole conoscere Tor-

Completa il quadro delle costruzioni importanti il Teatro Ci-

tona attraverso il gusto: avrà così la possibilità di assapo-

vico. Venne costruito su progetto di Pietro Pernigotti, inge-

rare gli ottimi vini, i fantastici baci di dama e baci dorati e

gnere tortonese, tra i 1836 e il 1838. Di linee sobriamente

l’insuperabile prosciutto, la fragola profumata di Tortona,

neoclassiche, è costituito da tre ordini di palchi finemente

la gazzosa rossa, il tartufo bianco e il tartufo nero, lista mi-

decorati da fregi pittorici e stucchi. Sul sipario, importante

nima delle prelibatezze tortonesi. I “I Baci di Dama” e la

opera di L. Vacca, è raffigurato il mito di Orfeo e Euridice.

“Fragola Profumata di Tortona” fanno parte dei PAT (elenco

Presso Palazzo Guidobono (ex Museo Civico) sono visibili il

dei Prodotti Agro-alimentari Tradizionali della Regione Pie-

sarcofago di Elio Sabino e, nel cortile, resti di mura, acque-

monte). Nella campagna oltre lo Scrivia, verso Pozzolo For-

dotto, tombe, colonne.

migaro, a 5 chilometri dal casello autostradale di Tortona, un lungo viale di platani porta all'antica Abbazia Cister-

COSA VEDERE NEI DINTORNI...

cense di Rivalta Scrivia le cui origini risalgono al XII sec. L'ampio territorio pianeggiante, compreso tra i torrenti Scri-

Il Parco del torrente Scrivia, regala la possibilità di effet-

via ed Orba, nel medioevo era impraticabile, selvatico e pa-

tuare passeggiate a piedi o in bicicletta. Gli itinerari se-

ludoso: perciò sul finire del sec. XII, i monaci seguaci di San

gnalati si snodano lungo l’alveo del torrente per sentieri

Bernardo, provenienti dall'abbazia di Lucedio, s'insediarono

pianeggianti con passaggi particolari rappresentati da al-

nella zona, edificarono il grande complesso cistercense e

cuni guadi. Nitticore, garzette, aironi cinerini, il rarissimo

bonificarono il terreno in funzione della produzione agri-

tarabuso ed il timido cavaliere d’Italia, germani sono alcuni

cola. Oltre lo scalo ferroviario, nei pressi del Parco Tecnolo-

esempi della fauna che si può incontrare.

gico e della Logistica Rivalta, si percorre una strada

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chiamata “Levata”, che porta nell'omonima cascina. Il

(Roggia Marencano, Roggia Cerca, Roggia Vero e Roggia

lungo rettifilo ricalca l'impianto originale della via Emilia

Terzo), roggia Laciazzolo e sue diramazioni (scaricatore

che "localmente ha perso il nome storico che la qualificava

Roggia Laciazzolo) e roggia Maghisello e sue diramazioni

per prendere quello di Levata, che tuttora conserva, datole

(Roggia Ronco, Roggia Cadè, Roggia San Sisto).

dagli ignari contadini perchè di molto si alzava sul livello delle campagne che attraversa". Si è anche rilevato che i

DOVE... A TORTONA

cortili delle abitazioni sono posti sugli allineamenti della centuriazione romana e le misure del recinto corrispondono a jugeri, sottomultipli della centiara. Lungo l'asse viario si osservano le semplici abitazioni rurali costruite con la terra battuta chiamate "trunere". La “trunera” è una casa di terra cruda tipica della zona della Fraschetta (Fraschèta in alessandrino) che si trova al centro del triangolo formato dalle città di Tortona, Alessandria e Novi Ligure. La trunera prende il nome da “tròuni” che in alessandrino significa mattone in terra cruda. In direzione di Alessandria, invece, si trova la frazione di Torre Garofoli, una vecchia cascina al cui interno venne posto il quartier generale di Napoleone,

Azienda Agricola “La Colombera” (S. C. per Vho 7

prima e durante la famosa battaglia di Marengo (14 giu-

Frazione Vho di Tortona - Tel. 0131867795

gno 1800). Cronache dell'epoca riferiscono che tra le sue

www.lacolomberavini.it).

mura vi morì il generale Desaix, vero artefice della vittoria

Si estende su una superficie di 22 ettari, quasi tutti accor-

di Marengo. Nell’attigua chiesetta di Santa Giustina sono

pati alle cantine. La passione per il mestiere del viticoltore

esposte opere di Camillo Procaccini, recuperate prima del-

e del vignaiolo, porta i titolari dell’azienda a volere uve di

l’abbattimento della chiesa di San Francesco in Tortona. Altri

massima qualità che si esprimeranno al meglio nei vini. Re-

luoghi da visitare: la frazione Passalacqua, tipica cascina

nato Semino, arrivato alla Cascina Colombera nel 1937, ini-

fortificata del seicento (si trova a poca distanza dal casello

zia a condurre queste terre piantando negli anni 50 i primi

autostradale di Tortona) il Santuario della Cavallosa.

vigneti. Piercarlo, il figlio, si appassiona al lavoro del padre

Durante l’itinerario, il visitatore avrà modo anche di vedere

e dagli anni ’70 la parte viticola dell’azienda assume sem-

le importanti e grandi cascine a “pianta milanese” (alcune

pre più importanza. Fu in quel momento che si decise di

ancora attive, altre completamente abbandonate e in preda

non vendere più l’uva ma di realizzare vino sfuso e ven-

al degrado) che, a partire dal 1600, diedero lustro a questo

derlo. Col tempo affina la tecnica di cantina, grazie al-

territorio. Di interessante potrà anche vedere il complesso

l’esperienza ed a preziosi consigli. Vende tutto il vino che

reticolo di rogge che, partendo dal torrente Scrivia, per-

produce sfuso direttamente ai privati, i quali arrivano alla

mettevano l’irrigazione dei campi e davano forza motrice a

Colombera grazie al passaparola di amici e conoscenti. Nel

decine di mulini. I canali, ancora oggi presenti, costituivano

1997 inizia a pensare di ingrandire un pochino l’azienda,

3 sistemi irrigui indipendenti, ognuno caratterizzato da

ormai ci sono 14 ettari di vigneto e un nuovo progetto…

un’opera di presa e.una rete irrigua contraddistinta a sua

Nel 1998 fa la prima selezione delle uve barbera del vigneto

volta da un reticolo principale ed uno secondario, i quali

più vecchio, Vigna Brusà, piantato ancora da Renato, dopo

prendono il nome dalla roggia principale di incanalamento

un accurato invecchiamento, ecco la prima bottiglia della

dell’acqua. Essi sono: roggia Fraschetta e sue diramazioni

Colombera…

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Una suggestiva ed elegante villa tardo ottocento e un parco curato che regala riservatezza e immagini da film accolgono gli ospiti di questa struttura. Una vera oasi di tranquillità e di comfort in grado di trovre adeguate soluzioni a qualsiasi problematica si desideri risolvere: dalla cerimonia, nozze o battesimo o altro, alle riunioni aziendali e ai congressi. Villa Viola, però, non è solo un luogo per grandi eventi. Le sale interne e il giardino sono stati studiati per offrire la possibilità di pranzare e cenare anche in perfetta intimità gustando al meglio la variegata cucina che non Az. Agr. Claudio Mariotto (Str. per Sarezzano 29,

manca di guardare al territorio. Le stesse attenzioni dedi-

Tel.

www.claudiomariotto.it).

cate alla ristorazione, a Villa Viola li si possono trovare nel-

L’Azienda vanta una superficie di circa 70 ettari, di cui 26

l'annesso Hotel le cui camere, ampie e luminose, sono

coltivati a vigneto, nei comuni di Tortona e Sarezzano. Nata

arredate in perfetta armonia con l'ambiente e le caratteri-

intorno al 1920 per merito del bisnonno Bepi, in seguito la

stiche della villa e nello stesso tempo dotate di tutte le più

continuità è stata assicurata dal nonno Salvatore e dal papà

moderne tecnologie per offrire al cliente quella rara possi-

Oreste. L’obiettivo della famiglia è sempre stato quello di

bilità di far convergere le necessità della vita moderna con

proporre un prodotto di qualità, che sia all'altezza della tra-

un riposo vero che spesso si ricerca ma diventa difficile da

dizione del territorio e dell’impegno profuso per la realiz-

ritrovare.

0131868500

-

zazione del vino. Oggi Claudio, il fratello Mauro e la mamma Piera, continuano la tradizione e la passione tra-

Azienda Agricola del Cerabino "Cavo Valentino"

mandate a loro dai “vecchi”. La garanzia di una produzione

(Strada

di alto livello è data dalla vita di ogni giorno a contatto con

www.cavovalentino.it.

Cascinetta

8,

Tel.

0131.866395

il vigneto, dalle tecniche di cantina utilizzate e dalla cura con cui viene seguita ogni singola fase del processo produttivo, dalla maturazione delle uve, all'affinamento delle migliori partite di vino in botte. Albergo Ristorante Villa Viola (Strada Viola, 44 Tel. 0131811462 - www.albergovillaviola.com).

Le origini dell'azienda risalgono ai primi anni del '900. L'azienda è situata nel cuore dei colli Tortonesi, sulle prime propaggini della Valle Ossona: l'esposizione al sole e la natura del terreno favoriscono la produzione di pregiate uve, bianche o rosse. La vinificazione è effettuata in modo tradizionale ma di pari passo con l'evoluzione tecnologica

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come è testimoniato dalla presenza di moderni impianti per

usufruire del dehor estivo. Parcheggio nelle vicinanze.

la fermentazione controllata dei mosti e di piccoli fusti di rovere per l'affinamento dei vini. Oggi l'azienda, utilizzando

Pasticceria Casali (Via Emilia, 310 - Via Emilia, 52 -

solo sceltissime uve, garantisce con il proprio marchio vini

Tel. 0131 861456 – 0131 82248, Chiuso: lunedì).

e spumanti di alta qualità. L'azienda vende direttamente al pubblico ed è visitabile su appuntamento, con possibilità di degustazione. La conduzione tecnica è affidata all'enologo Marco Cavo, che, coadiuvato dai suoi familiari si occupa direttamente delle varie fasi della vinificazione, dalla vendemmia all'imbottigliamento. Nel corso degli anni, con l'acquisizione di nuovi terreni confinanti, si è estesa fino agli attuali 20 ettari, di cui 15 vitati. Ristorante Osteria della Corte (Via Zenone, 7/9 Tel. 0131.814911 - www.osteriadellacorte.info Chiuso: domenica).

E' una delle pasticcerie storiche della città. L'atto notarile di nascita dell'attività (redatto in nome di Carlo alberto di Savoia) risale al 1838. A fondarla furono i componenti della famiglia Oberti. L'azienda si trova ancora ai nostri giorni nello stesso luogo dove fu aperta. Nel 1971, dopo un apprendistato durato quarant'anni, è rilevata da Giuseppe Rolando, che l'acquista e la fa crescere con passione e serietà portandola ad affermarsi tra le migliori della città, soprattutto nella produzione dei Baci di Dama. Oggi la pasticceria è condotta da suo figlio Massimo, diplomato all'Istituto Professionale di Stato per l'Arte Bianca e l'Industria dolciaria, che cura con la massima attenzione la selezione delle

Occupa l’antico convitto dell’Abbazia di Santo Stefano,

materie prime. La vetrina dei prodotti è veramente molto

un'architettura medioevale con origini romaniche, ben evi-

ricca. Dai forni escono diversi tipi di paste e prodotti dol-

denti nella struttura sotteranea della cripta. La ricerca ga-

ciari,: dalle torte alle paste alla crema, dalle praline più

stronomica propone la genuinità e la tipicità della cucina

semplici a quelle a quelle più particolari. Ampio spazio è

"di una volta" sapientemente "rivisitata" e modernizzata.

dato al cioccolato. L'ambiente si presenta come un piccolo

Il locale propone atmosfere, momenti, gusto da dedicare al

gioiellino di bontà e profumi che invitano a viziarsi.

proprio tempo. Ogni Venerdì e Sabato sera dal menu alla carta si può scegliere tra piatti di carne o pesce per poi ter-

Cavalli

minare la serata al Cocktail Bar. Per una pausa pranzo ve-

Tel.: 0131863050 - Chiuso: Lunedì). Lo Studio Cavalli

Fotocine

(Piazza

Malaspina,

2

loce dal Lunedì al Venerdì la scelta è fra cinque primi e

Fotocine di Andrea Cavalli rappresenta da anni la fotogra-

cinque secondi sempre di terra e mare. La sala può ospitare

fia e il video professionale in città e dintorni. E' un punto di

circa 60 persone in una quindicina di tavoli comodamente

riferimento sicuro nel settore del reportage matrimoniale

disposti. Durante la bella stagione i commensali possono

per tutte le giovani coppie di sposi che desiderano affidare

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il ricordo del loro giorno più bello ad una persona esperta

nella lavorazione dei prodotti tutti creati nel laboratorio e

e divertente.

nella cucina del locale.

La passione per la fotografia Andrea l'ha ricevuta dal padre

Tra i primi in città il 2.0 offre a tutti i suoi clienti l'accesso

Gianni, che aprì l'attività nel lontano 1960 che gli ha tra-

gratuito a internet tramite wi-fi a sottolineare come l'ac-

smesso un'esperienza pluriennale e una grande professio-

coglienza sia uno dei punti fondativi della filosofia dei ge-

nalità rendendolo attento osservatore delle esigenze e gusti

stori. Uno Shop in cui acquistare dolci e biscotti fatti in casa

dei clienti. Le soluzioni personalizzate e la consulenza in

e prodotti alimentari e non scelti accuratamente in tutta

ogni fase del lavoro, sono da sempre i principali fattori che

Italia completano l'offerta del locale.

questi apprezzano maggiormente. La sede di Piazza Malaspina ospita un ambiente accogliente dove operano foto-

Gelateria “Mare di Vho” (Largo Borgarelli 16,

grafi e tecnici che operano fianco a fianco ai clienti per

Tel. 0131895240, chiuso: mercoledì).

creare un servizio fotografico desiderato. Gli album, i fotolibri e i vari servizi prodotti da Cavalli Fotocine saranno esattamente quelli richiesti. 2.0

Coffee

&

Food

(Piazza

Malaspina, 9

Cell. 3466215353 - www.2puntozero.it Chiuso: domenica). Esaurita l'esperienza trentennale del Café Malaspina Elisabetta e Emilio riportano la Cucina in primo piano negli storici locali di piazza Malaspina al 9, arricchendo, nel contempo, questi spazi con nuove proposte e contenuti attinti da diverse esperienze fatte nelle più importanti città del mondo. Nasce così il 2.0 Coffee and Food uno spazio da vivere in modo sempre diverso durante i vari momenti del giorno. Colazione, pranzo con piccola cucina, merenda,

Nell'arco di pochi anni si è posta all'attenzione degli amanti

aperitivo, brunch del sabato e “dulcis in fundo” le cene del

del gelato. La gelateria è tipicamente artigianale. Giancarlo,

fine settimana, tante offerte con un fondamentale punto in

il titolare, utilizza ingradienti naturali, genuini e di alta qua-

comune, la qualità delle materie prime e una grande cura

lità. Insieme alla moglie Mariella, prepara con cura tutti i

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vari gusti di gelato, partendo dalla “pulizia” dei diversi tipi

panini, focacce, piadine, preparati dalla cuoca del bar.

di frutta fresca di stagione (gran parte di questa è tipica del territorio), selezionando il cioccolato migliore, miscelando

L'Albero

panna e latte freschi, e assolutamento senza l'utilizzo di

Tel. 0131894957 - Chiuso: domenica). E' un bar "pic-

della

Cuccagna

(Via

Emilia,

119

basi in polvere preparate. Si possono, inoltre, degustare pro-

colo ma intenso", ubicato nel centro storico della città. Il

dotti di caffetteria, tra cui l'ottima cioccolata calda con o

bar è un accogliente punto di ritrovo composto da due lo-

senza panna montata o gelato. Il locale si presenta arre-

cali arredati per assicurare funzionalità: una sala bar riser-

dato con gusto, confortevole, con un ampio dehor estivo.

vato al bancone per la mescita e un'altra più raccolta con tavoli per ospitare una ventina di persone. Qui tutti i giorni

Manhattan Caffè by Tubino (Via Emilia, 144

ci si ferma per la colazione.

Cell. 3348169189 - Chiuso: lunedì). Per tutti coloro che vogliano degustare o acquistare diverse qualità di caffè e poter personalizzare la propria miscela secondo i propri gusti, in grani o macinato per la moka, fino al caffè turco, fare una pausa relax, un coffee break, un aperitivo tra una chiacchiera e l'altra, il Manhattan, con quel quid in più, è il luogo ideale. Da circa 2 anni si avvale della nuova gestione di Caterina Caruso, coadiuvata dal figlio Dany che vanta una lunga esperienza nel settore.

Si può scegliere tra diversi tipi di croissants (di produzione propria) e paste per saziare la fame mattutina e se si dispone di qualche minuto in più, ecco che l’accoppiata caffèquotidiano può risultare un ottimo inizio di giornata. Per la tarda mattinata, le pause pomeridiane e l’aperitivo serale, Massimo dietro il banco oltre a caffè, succhi, spritz, vino e bollicine, è sempre pronto a servire qualche battuta per ricordare che l'Albero della Cuccagna è anche un luogo dove Situato sotto i portici di Via Emilia Sud, a pochi passi dalla

ci si rilassa. Durante l'estate viene allestito un angolo al-

centrale Piazza del Duomo si presenta come un locale

l'aperto nel dehor della via Emilia.

molto accogliente e giovanile offrendo un piacevole diversivo alle passeggiate nel centro storico. Dispone di una ven-

Pasticceria

tina di posti più una quindicina nel plateatico estivo. Oltre

Tel. 0131811397 - Chiuso: lunedì pomeriggio).

Zuccarelli

(Via

Emilia,

165

alle consumazioni del bar, potrete gustare una cucina ve-

La storia della Pasticceria Zuccarelli è iniziata nel 1969,

loce con primi piatti freschi, pizzette, tramezzini, insalatone,

quando l'allora ventenne Dante, appena terminato l'ap-

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prendistato presso un'importante pasticceria della città,

zio di gastronomia con annessa sala ristorazione nel centro

aprì il suo primo laboratorio, con tanto di gelateria, al nu-

storico di Tortona dove poter comprare o degustare i pro-

mero civico 356 della Via Emilia nord. Nel giro di pochi anni

dotti tipici del territorio. Il locale esiste ormai da venti anni,

diventa un punto di riferimento nel panorama dolciario tor-

gestito dai titolari Marco e Luciana i quali instancabilmente

tonese. Nel corso degli anni gli affari vanno bene. Le cre-

continuano nella ricerca di prodotti di alta qualità. Gli ec-

scenti richieste di spazi più ampi per la produzione e

cellenti prodotti offerti spaziano da un’invidiabile cantina

l'accoglienza dei clienti, spingono Dante Zuccarelli ad aprire

che comprende i migliori vini nazionali ed internazionali ai

nel 1975, nella centralissima Piazza Duomo, un nuovo lo-

salumi quali S.Daniele, Parma, Patanegra. Dal Granchio

cale. Qui inizia a produrre una prestigiosa e variatissima

Reale Russo al Tonno di Carlo Forte, dal Fois Gras al Sal-

pasticceria fresca e secca, la specialità tortonese dei "baci

mone Red King. Accanto a queste prelibatezze la Caserec-

di dama", le calde brioches unitamente ad altre varietà di

cia tiene uno sguardo attentissimo ai prodotti del territorio

dolci. In stagione produce anche colombe e panettoni arti-

promuovendo i presidi Slow Food locali e inimitabili sapori

gianali.

quali il formaggio Montèbore, il Salame Nobile del Giarolo, i vitigni autoctoni come il Timorasso.

Una caratteristica della sede di Via Emilia è il costante rin-

Nell’attigua ed accogliente Sala Ristorante (circa 20 coperti)

novo dell'allestimento delle vetrine, dove fanno bella mo-

si possono assaggiare grandi vini (circa 600 etichette) ac-

stra di sè le produzioni della pasticceria. Il servizio bar serve,

compagnati da agnolotti di stufato, pisarei e fasò, gnoc-

nella accogliente sala e nel caratteristico soppalco, ottimi

chetti al Montebore,e da incomparabili formaggi e salumi.

aperitivi accompagnati da stuzzicanti spuntini, sempre ap-

Una festa per il palato insomma. La Casereccia dispone

prezzati dalla variegata clientela che frequenta "Zucca-

anche di un servizio internet di e-commerce.

relli". La stessa qualità nel servizio vale anche per il negozio di Corso Romita 96, aperto nel 1995.

El Pescado (Piazza delle Erbe, 26 - Tel. 0131868802 Chiuso: lunedì).

La Casereccia (Via Emilia, 209 - Tel. 0131862323

Dal 1996 è la pescheria dei tortonesi per definizione. Piero

Chiuso: mercoledì pomeriggio e domenica

(il patron) con l'apertura di "El Pescado", infatti, ha dato la

www.lacasereccia.net). L'attività si colloca tra le piu’

possibilità agli amanti del pesce di pescare sui suoi banchi

importanti realtà del settore enogastronomico. E' un nego-

gli esemplari più pregiati di pesce fresco e crostacei. Il tito-

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lare vanta esperienza nel settore ittico: la filosofia di ven-

Si trova proprio accanto al Tribunale di Tortona. E' una piz-

dita è sempre stata improntata esclusivamente sulla soddi-

zeria storica della città, anche se nel tempo a cambiato di-

sfazione del cliente. Il suo marchio è una garanzia di serietà

verse proprietà. Oggi è condotta da Salvatore Usala,

commerciale.

approdato da queste parti dopo importanti gestioni di pizzerie nei paesi vicini. L'entrata non è per nulla appariscente: il bar, il forno e alcuni tavoli. Diversa accoglienza invece al piano superiore, suddiviso in tre sale, in grado di ospitare comodamente un centinaio di persone. Lo stile è quello classico delle pizzerie di gran parte d'Italia, con i tipici piatti da ristorante pizzeria (penne all'arrabiata, fritto misto di pesce, crostacei, ecc), ma anche e soprattutto di sfiziose pizze. Le pizze proposte vanno dalla pizza al pomodoro e mozzarella e attraverso una cinquantina di tipologie per arrivare alla “Squisita”, il pezzo forte della casa. Trattoria

del

Ciccio

(Corso

Romita,

83

Tel. 0131752446 - Cell. 3383357684 - Chiuso: La scelta dei fornitori ed un accurato controllo garantiscono

mercoledì). L'ambiente è quello del vecchio Cavallino, in-

una qualità elevata e costante che incontra il favore della

timo e un po' retrò, con arredi originali di inizio '900. Posi-

clientela, specialmente per quanto riguarda branzini, orate,

zione centro città.

gamberoni e tutti i pesci non allevati... ma anche per i prodotti finiti quali salmone affumicato, bottarga di tonno e muggine, baccalà e stoccafisso di prima qualità. Pizzeria Girasole (Piazza Erbe, 22 - Tel. 0131862714 Chiuso: mercoledi).

Nato come stazione di cambio cavalli aperto dal 1876 è stato completamente ristrutturato nel 2001. I piatti sono preparati con cura. Il menù è attento alla tradizione locale,

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pane e focaccia fatti in casa; buona è anche possibilità di

I dolci sono tutti fatti dalla casa e sono in bella vista nello

scelta, classica senza essere banale e ottimo rapporto qua-

stesso frigo/vetrinetta a torre.

lità prezzo. La carta dei vini propone interessanti etichette dei migliori produttori della zona. Gentili e discrete la ra-

Trattoria

gazze in sala. La trattoria è composta di quattro sale: una

Tel. 0131868081 - Chiuso: domenica).

Campanella

(Via

Campanella,

24

per il bar e tre per il ristorante. Complessivamente è in

Il locale vanta una lunga tradizione. Per motivi di ristruttu-

grado accogliere una sessantina di coperti. Dispone di par-

razione è rimasto chiuso per alcuni mesi eoggi ha intrapreso

cheggio interno.

una nuova avventura. La nuova apertura è merito di Denis e della sua compagna Jessica (entrambi molto giovani).

Pizzeria Tam Tam (Via Franciolino dei Franciolini 8, Tel. 0131863094 - Chiuso: giovedì e domenica a pranzo). L'attività della conosciutissima pizzeria attraversa un arco di tempo che supera il mezzo secolo. Correva l'anno1958 quando in Via Fracchia, Remo Spezia inaugurò il locale. Un succeso quasi immediato che nel giro di poco tempo, era il 1965, lo portò a trasferirsi nei più ospitali ambienti di Corso Montebello. Fu l'ambiente “in” per diverse generazioni a cavallo degli anni 70/80. Nel 1990, la Pizzeria Tam Tam si trasferisce presso l'attuale sede di via Franciolino

de'

Franciolini

al

numero

civico

8.

Contemporaneamente Remo passa la mano ai figli Fabio e Roberto che, con lo stesso entusiamo e professionalità, ne continuano l'opera. Dai forni oggi vengono sfornate 30 tipi

Il locale si trova a poche decine di metri dalla centrale ex ca-

di pizze e la focaccia di Recco. Nel menu del ristorante si

serma Passalacqua, nuova sede da qualche anno del Muni-

trovano importanti portate a base di carne piemontese, ta-

cipio di Tortona.

gliata compresa, che vanno ad affiancare le grigliate e fritti

L'ambiente ricalca la semplicità di una accogliente trattoria.

misti a base di pesce fresco in arrivo quotidianamente.

Il menu è elencato a voce. L'atmosfera è tipicamentecasalinga come sono le portate ispirate alla cucina del territorio a prezzi onesti. Servizio veloce ed efficiente. I proprietari/gestori sono molto gentili e sempre sorridenti. La trattoria Campanella dispone di due piccole sale per complessivi quaranta coperti. Cantina Sociale di Tortona sca - Vignaioli del Tortonese (Via Muraglie Rosse, 5 - Tel. 0131861265 www.cantinatortona.it). Quella della Cantina è una lunga storia. Nasce nel 1931, quando una pattuglia di pionieri (trentotto viticoltori, proprietari di aziende di media e grande dimensione) diede vita alla Cantina e realizzò il primo fabbricato. Il loro principale obiettivo era quello di

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bloccare l'esodo dalle campagne, di porre rimedio alla di-

ciambelle chiamate “brasadé”.

minuzione delle superfici vitate e soprattutto di offrire sbocchi di vendita più redditizi ai produttori. Fu un atto di coraggio di cui la Cantina continua ad essere orgogliosa.

Il loro nome sembra derivare dal bracciale di ciambelle che Fu una scelta, a un tempo culturale ed economica, alla

le madri realizzavano per i propri figli, nascondendoli poi

quale ancora oggi i soci della Cantina si ispirano per af-

sotto la veste, per far fronte ai morsi delle fame durante le

frontare le sfide di un mercato sempre più selettivo e pre-

lunghe funzioni religiose di un tempo. Da provare anche il

tenzioso. A partire dagli anni sessanta, profuse la propria

pane, sempre fragrante, oltre ai grissini stirati, focaccia,

forza e mise in campo il proprio prestigio per vedere rico-

amaretti morbidi, canestrelli, biscotti al mais e pasticceria

nosciuta la qualità del vino locale attraverso il consegui-

fresca.

mento DOC. I primi vini a salire suglia altri furono il Barbera e il Cortese dei Colli Tortonesi, due delle perle dell'odierna

Il Ristorante Country Hotel “Il Carrettino”

produzione del territorio. Oggi può vantare l'adesione di

(Str. per Pozzolo 15 - Frazione Rivalta Scrivia,

circa 840 soci, può fruire di una struttura di grande esten-

Tel. 0131 860930, www.hotelilcarrettino.it) è un’ac-

sione, dotata di attrezzature di avanguardia e altamente

cogliente struttura ricettiva ricavata dalla ristrutturazione

sofisticate. Lo scopo di produrre vini di eccellente qualità,

di una vecchia cascina della pianura padana, della quale

una costante nella sua lunga storia, può essere perseguito

conserva lo stile classico; la vecchia stalla ed il fienile sono

con rigore ancora più consapevole e avvertito.

stati trasformati in ampie sale (da 10 a 300 posti) adatte per la ristorazione, le vecchie case coloniche sono diven-

Panetteria Barabino (Str per Pozzolo Formigaro,

tate camere d’albergo (44) ed arredate in armonia con l’am-

Fr. Rivalta Scrivia di Tortona, Tel. 0131817221,

biente agreste, piacevoli e rilassanti. Il complesso si adatta

Chiuso: mercoledì pomeriggio).

molto bene all’organizzazione di qualsiasi evento; nelle

Sulla strada che conduce a Novi Ligure, si trova questo pic-

ampie sale, infatti, si possono organizzare convegni, semi-

colo negozio, semplice e tradizionale, ma ricco di bontà ca-

nari, cerimonie e pranzi di lavoro. Oltre agli attrezzati in-

serecce. L'attività , come panetteria e alimentari, nasce

terni sono disponibili spazi immersi nel verde. Il prato con

intorno agli anni sessanta ad opera di Severino Barabino.

l’elegante gazebo fiorito, il giardino zen, la tranquilla e di-

Oggi e condotto dal figlio Marco che continua la strada del

stensiva campagna circostante, creano un clima di lavoro ri-

padre sfornando con passione e tanto amore.pane e dolci

lassato e piacevole.

caserecci. Tra questi ultimi vanno ricordati delle squisite

La cucina, caratterizzata da piatti tipici del territorio sa-

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pientemente rivisitati, a base di ingredienti semplici, ge-

propri vini, sia sul mercato italiano, che sul mercato estero.

nuini e controllati (per buona parte di produzione della fat-

Cortese, Barbera e Dolcetto nascono così da un'attenta ed

toria), fa da degna cornice sia ai momenti di festa sia a

appropriata vinificazione nella cantina di Viguzzolo, centro

quelli di pausa lavoro. La particolare collocazione, a ridosso

di raccolta e lavorazione delle uve da quasi cinquant'anni.

dell’importante nodo autostradale di Tortona (incrocio dell’A 7 Milano-Genova con l’A 21 Torino-Piacenza) e al centro di un’area di particolare interesse turistico e storico-culturale, fa del Ristorante – Country Hotel “Il Carrettino” il punto di partenza ideale per coloro che sono alla ricerca delle bellezze della natura.

A Tortona si producono i vini frizzanti, gli spumanti dolci e si affinano i rossi nelle grandi botti di rovere francese o nelle barrique, dove prendono eleganza e rotondità mentre a Volpedo vi è "La Zerba", azienda agricola di 7 ettari di terreno caratterizzato da ordinati filari di viti. In un contesto davvero suggestivo, le Cantine Volpi hanno saputo e sanno investire tanto su peculiarità e carattere del vitigno quanto sulla sua passione e sensibilità, fortemente legate al lavoro e alle tradizioni. Oggi il connubio tra esperienza e Da qui, infatti, nel giro di pochi chilometri si possono rag-

tecnologia procede per continuare a proporre la più com-

giungere le dolci colline del tortonese, le incontaminate

pleta espressione della migliore qualità vinicola.

montagne delle Valli Curone, Borbera e Scrivia, la pianura delle grandi cascine “a corte lombarda”, ricche di storia e

Ristorante Montecarlo (Via Villaromagnano, 17

di fascino, dei mulini e delle rogge, dove la campagna è

Torre Calderai - Tel. 0131889114 - Chiuso: martedì

stata modellata dal lavoro dell’uomo. La quiete e la tran-

www.ristorantemontecarlo.it).

quillità del “Carrettino” renderanno il soggiorno piacevole

La storia del Ristorante Montecarlo ha inizio nel 1915, per

e rilassante.

merito del bisnonno dell'attuale proprietario, Pino Cuniolo. A quel tempo il locale si trovava in un edificio più vicino a

Cantine Volpi srl (SS 10, 72 - Tel. 0131861072

Villaromagnano, e li operò fino al 1943. Nel '62 l'attività fu

www.cantinevolpi.it). Fondata a Tortona, in provincia

trasferita a Milano dove vi resta per cinque anni.

di Alessandria nel lontano 1914, Cantine Volpi, oggi, rap-

Nel 1968, Egidio, il padre di Pino, riporta il ristorante a

presenta una realtà di primo piano nel panorama vinicolo

Mombisaggio, nella sede in cui ancora oggi si trova, e lo

nazionale. Con il succedersi delle generazioni, l'azienda ha

gestisce fino al 2007, passando al figlio la gestione e la re-

saputo costruirsi, passo dopo passo, un ruolo determinante

sponsabilità di continuarne la storia. Il ristorante è da sem-

nel proprio territorio ed un'immagine di elevata qualità dei

pre rinomato per i piatti della tradizione culinaria del

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tortonese. Molto apprezzate sono gli agnolotti allo stufato,

cazione fisica e giocatori di basket. E' stata la prima strut-

i malfatti e la polenta di mais otto file tortonese. I vini, ri-

tura del genere ad aprire in città. Si compone di due ampie

gorosamente locali e di piccoli produttori, spaziano dal Ti-

sale pavimentate in legno, una per body building e l'altra

morasso alla Barbera.

per fitness, in grado di ospitare ciscuna una ventina di persone.

Tra le tipicità sono da ricordare i salami crudi e cotti di propria produzione, funghi e tartufi Il Ristorante Montecarlo si

L'attività è gestita da istruttori specializzati nelle diverse di-

trova in una verdeggiante zona collinare a pochi chilome-

scipline. Nel corso della sua lunga attività ha ricevuto nu-

tri dal centro di Tortona.

merosi riconoscimenti, l'apprezzamento e la stima dei tortonesi. Il Ginniclub organizza corsi di cardiofitness, body

Palestra Ginniclub (Corso Cavour 16/A, Tortona

building, tonificazione, total body, ginnastica per ragazzi,

Tel. 0131.867028) La Palestra fu aperta intorno agli anni

corpo libero, judo e kick boxing. L'orario di apertura va dalle

settanta per merito di un gruppo di amici, professori di edu-

ore 9,00 alle 22,00. Sabato dalle 15,00 alle 19,00.

CORSO REPUBBLICA, 2C - 15057 TORTONA (AL) TEL. 0131861284 - 813097 / FAX: 0131813926 WWW.BOGGIOSOLA.COM - BOGGIOSOLA@INWIND.IT Pagina_19


I BACI DI DAMA

telli Zanotti” situata in via Emilia angolo via Montemerlo,

I Baci di Dama di Tortona sono l'espressione di un prodotto

consentì ai proprietari, nel 1890, di depositare presso la Ca-

artigianale di particolare affermazione, ormai più che seco-

mera di Commercio di Alessandria il marchio di fabbrica

lare. Dal 2002 sono inseriti nell’elenco dei PAT, Prodotti

“Baci di Dama Zanotti”. Dopo il trasferimento della pastic-

Agroalimentari Tradizionali, della Regione Piemonte, alla

ceria nel 1909, nel palazzo che diventerà la Cassa di Ri-

voce “Paste fresche e prodotti della panetteria, della bi-

sparmio di Tortona, la loro attività proseguì fino agli anni

scotteria, della pasticceria e della confetteria”. Regolamen-

‘30, quando cedettero la pasticceria a Domenico Dabormida.

tato dall’Art.8 del Decreto Legislativo 173/98, l’elenco è

Frattanto Angelo Zanotti, a metà degli anni ‘90, aveva aperto

stato rivisto con l’inviduazione di 369 prodotti piemontesi

pasticceria a Novi Ligure, e contemporaneamente collabo-

con DGR 46 - 5823 del 15 aprile 2002 e D.D. 81 del 24 aprile

rava con Stefano Vercesi, presso la pasticceria Raina di Tor-

2002. I Baci di Dama nacquero a Tortona nel 1890. L’indica-

tona. Ed è questo un fatto che, un decennio dopo, all’inizio

zione della data è fornita da colui che, in Tortona, è il mas-

del ‘900, scatenò una diatriba di primogenitura a colpi di re-

simo esperto di storia riguardo ai Baci di Dama, Carlo

gistrazioni di marchi e brevetti presso la Camera di Com-

Sterpone. È lui ad aver ricostruito, tramite documenti, sia

mercio di Alessandria. Storia di uomini, di due famiglie e di

luogo, sia data, sia nome di chi “inventò” questa partico-

due pasticcerie, entrambe espressione, sia allora sia nei vari

lare espressione di pasticceria secca. Autori ne furono, come

passaggi di proprietà che hanno condotto ai nostri tempi, di

indicato dallo studioso, i fratelli Angelo e Secondo Zanotti,

grande maestria ed eccellenza nel settore. Nel 1898, la Pa-

originari del Pavese, già registrati come pasticceri operanti

sticceria Raina venne rilevata da Eufemia Manarelli, vedova

in Tortona nel 1885. L’attività di Angelo e Secondo Zanotti,

Sala, le cui figlie sposarono nei primi anni del ‘900 rispetti-

documentata quindi nel 1885 con

vamente Carlo e Stefano Vercesi. L’ex lavorante, collega di

la Pasticceria

Zanotti, diventava in questo modo proprietario. E la Pastic-

“Fra-

ceria Raina cambiò nome, diventando Pasticceria “Fratelli Vercesi”. Angelo Zanotti, però, intuendo tale epilogo, non aveva atteso il momento di prender ordini dall’ex collega: a metà degli anni ’90 se n’era andato dai Raina mantenendo la collaborazione con il fratello Secondo e gestendo la pasticceria di Novi Ligure lasciata poi nel 1912. Il terreno era quindi pronto e il clima abbastanza teso, in contrasto con la dolcezza del prodotto, perché si scatenasse la disfida del Bacio di Dama fra i due ex colleghi, entrambi abilissimi pasticceri. E accadde, infatti, nel 1903. Gli Zanotti rivendicarono la primogenitura dei Baci di dama e, fra litigi e azioni legali, si arrivò alla

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promulgazione di due documenti, uno della Camera di Com-

LA FRAGOLA PROFUMATA DI TORTONA

mercio di Alessandria e uno del Tribunale di Tortona. Così si

La Fragola Profumata di Tortona è un ecotipo locale appar-

espresse, in data 10 marzo 1903, la Camera di Commercio:

tenente alla specie Fragaria moscata. Il frutto ha una forma

“Marchio di fabbrica della Ditta Fratelli Zanotti, Novi Ligure

rotondeggiante ed una pezzature media, poco superiore alla

– Tortona. Ad opportuna norma di quanti potessero avervi

fragolina di bosco (Fragaria vesca), di colore rosso scuro e

interesse, si rende pubblica ragione, che presso gli Uffici

polpa tendente al bianco, leggermente venata di rosso. La

della Camera, venne depositato il marchio di fabbrica adot-

sua caratteristica di maggior pregio è però il profumo: in-

tato dalla Ditta ‘Fratelli Zanotti, corrente in Novi Ligure e

tenso con un penetrante aroma di moscato e dal sapore pia-

Tortona, per contraddistinguere i propri prodotti (confetture

cevolmente dolce. La coltivazione adotta schemi produttivi

‘Baci di Dama’) e ciò ai sensi degli articoli 8 della Legge 30

riconducibili alla produzione biologica e alla lotta inte-

agosto 1868, N. 4577, e 22 del Regolamento 7 febbraio

grata.Un impianto mantenuto in condizioni ottimali produce

1869, N. 4860”. L’annuncio fu pubblicato su alcune testate

mediamente 3-3,5 kg/m2 . La fase di raccolta è concentrata

locali. La risposta dei Vercesi non si fece attendere: ad aprile,

in 15-20 giorni tra la seconda decade di maggio e la prima

comparve sul giornale “La voce democratica” l’annuncio

di giugno. La raccolta dei frutti è eseguita manualmente in

della Ditta Vercesi che “avendo ricevuto diffida giudiziale

piena maturazione avendo cura di recidere il peduncolo flo-

da una ditta concorrente, allo scopo di voler inibire l’ulte-

reale. I frutti sono provvisti di calice nella fase di vendita,

riore uso del motto Baci di Dama per distinguere un genere

aumentando così i tempi di commercializzazione e ridu-

di pasticceria posto da anni ed anni in comune commercio,

cendo l'incidenza di alterazioni sui frutti. In ogni caso il con-

ci tiene a far presente alla spett. sua clientela, che con re-

sumo è ottimale nelle 48 ore dalla raccolta. La presenza

golare atto d’usciere ha respinto tale diffida e continuerà la

della Fragola nel Tortonese risale a tempi antichi. La prima

fabbricazione e smercio dei suoi soavissimi Baci di Dama”.

traccia scritta risale al 1411. In un registro della Pieve di Gar-

Poco tempo dopo, una improvvisa novità mise fine alla dia-

bagna si indicano tra i prodotti ortofrutticoli locali le"ma-

triba: i Vercesi, infatti, misero in commercio un prodotto

giostre o fravole" . Nel 1631 in un atto del Comune di

nuovo, con marchio registrato, che ancor oggi è uno dei più

Tortona si menziona una strada chiamata "Fragolaria" nei

pregevoli e ottimi dolci tortonesi, i “Baci Dorati”, variante

pressi della chiesa di San Rocco. Il termine "Profumata" ap-

del Bacio di Dama caratterizzati dall’aggiunta nell’impasto

pare per la prima volta a metà del XIX secolo sulla "Cro-

di una piccola quantità di cacao, dalla forma ovale (i Baci di

naca di Tortona".

Dama sono invece tondi) e, successivamente, dall’involucro, appunto, dorato. Il marchio di fabbrica “Baci di Dama Zanotti”, depositatonel 1890, rimase in vigore fino agli anni ‘30. Dopo di allora, la produzione e l’uso della denominazione divennero liberi. Resta invece titolato alla produzione e alla vendita in Tortona il Bacio Dorato dei Vercesi.

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Nei primi anni del '900 la Fragola Profumata di Tortona era

zano, e dalla locale condotta Slow Food guidata da Battista

venduta nei mercati di Alessandria, Novi Ligure e Genova,

Demattei. Si individuò l'azienda agricola di Patrizia Lodi

nonché in tutta la Valle Scrivia. Negli anni '30, periodo di

come luogo dove iniziare la sperimentazione per il recupero

massima espansione della coltivazione, che contava

e nel 2000 la Fragola Profumata tornò protagonista al Sa-

un'estensione di 280 pertiche milanesi (1 pertica è a pari a

lone del Gusto come presidio Slow Food. Nel 2002 i primi

654 metri quadrati), si istituì a Tortona il "Mercato delle

frutti iniziarono ad essere disponibili per il mercato e nel

Fragole".

2003 fu costituito il Consorzio di Valorizzazione e Tutela

La sua coltivazione andò perdendosi dopo la seconda

della Fragola Profumata di Tortona.

guerra mondiale, prima a causa della sua delicatezza e per

Oggi le aziende associate sono nove per una produzione

la facile deperibilità poi per lo sviluppo autostradale ed edi-

totale di circa quaranta quintali.

lizio della città di Tortona che ridussero via via la quantità

Gli estimatori della Fragola Profumata si rivolgono diretta-

dei campi coltivati e quindi la produzione che negli anni '50

mente alle aziende per ottenere questo raro frutto posto in

scese a 8 pertiche. Negli anni '90 si potevano contare solo

cestelli di cartone da 200 gr. che ricordano i recipienti in

4 pertiche coltivate a fragola.

legno utilizzati un tempo. La commercializzazione avviene

Solo verso la fine degli anni novanta del secolo scorso, gra-

prevalentemente sul mercato locale nell'area del Tortonese-

zie alla volontà di chi non si è arreso a perdere per sempre

Alessandrino e su quelli limitrofi di Genova e Milano.

questa eccellenza dell'agricoltura tortonese, è iniziato un

La Fragola Profumata di Tortona si trova nei migliori negozi

lento recupero promosso dall'allora sindaco di Tortona, Giu-

di frutta e verdura e nei ristoranti più attenti ai prodotti di

seppe Bonavoglia, da un tecnico agricolo, Lorenzo Lovaz-

nicchia di eccellente qualità.

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