Turismo ed Enogastronomia nelle Valli Curone, Grue e Colli Tortonesi
Il territorio Tortonese
Si ringraziano tutte le aziende che, grazie alla sensibilità dimostrata verso la valorizzazione del territorio dove vivono e operano, hanno permesso con il loro contributo la realizzazione di questo promoredazionale. a cura di Romeo Ferretti
Un ringraziamento particolare è rivolto a: Strada del Vino Colli Tortonesi, Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi, Comunità Montana “Terre del Giarolo”, Comuni e l'Associazione Albergatori e Ristoratori Insieme Valli Curone, Grue, Ossona e Borbera per la fattiva collaborazione. Un grazie particolare per le immagini messe a disposizione dal fotografo Nevio Doz.
Le Valli Curone e Grue INTRODUZIONE
www.vivitortona.it,
aspetti meno positivi della modernità,
www.stradacollitortonesi.com e www.terre-
consultare
i
siti:
Il territorio delle Valli Curone e Grue, ben conosciuto in Italia come zona di ot-
delgiarolo.it
l'artigianato tipico è il segno tangibile, l'espressione più elevata del legame tra
timi vini, è anche zona di grandi attrattive turistiche. In particolar modo, i visitatori
Accessibilità
l'uomo e la sua terra, della sua operosità applicata all'ambiente. E' un rapporto
alla ricerca di una meta in grado di offrire
Meno di un’ora da Milano o da Genova,
e dei modi, su una conoscenza profonda
un valido connubio tra bellezze ambientali, luoghi di interesse storico-culturale e offerta di prodotti enogastronomici tipici di grande livello qualitativo, possono trovare ampia soddisfazione durante la permanenza da queste parti. Poche infatti sono le zone in grado di offrire ospitalità, buona cucina, ottimi vini e grappe, deliziosi sapori in una cornice come quella costituita dalle bellezze delle colline e dei monti di quest'angolo della provincia di Alessandria. Questa "brochure" vuole essere un piccolo contributo per valorizzare le diverse realtà di questo territorio ricco di storia, arte e tradizioni con un clima favorevole che, con il Mar Ligure a pochi chilometri, consente numerose produzioni di qualità. Ma non è solo il clima o il terreno che permette di avere eccellenti prodotti: sono anche le persone. Donne e uomini che dedicano il loro tempo e la loro esperienza, spesso tramandata di generazione in generazione, a migliorare questi luoghi e produrre questi cibi, molte volte anche solo per passione, magari rinunciando ad altre attività più facili e redditizie. Il turismo enogastronomico può essere per quest'area una fonte di ricchezza diretta e indiretta e quindi di progresso. Quanto descritto in questa pubblicazione non è che un'estrema sintesi di quanto vi è da vedere e da vivere. Purtroppo per esigenze di spazio e costi, non si è potuto affrontare in modo esauriente tanti argomenti. Coloro che intendono approfondire la loro conoscenza del territorio possono
qualche decina di minuti in più da Torino: questo il tempo necessario per raggiungere il territorio dei “Colli Tortonesi” e le “Terre del Giarolo”, aree poco conosciute, ma dalle grandi potenzialità turistiche ed enogastronomiche. Il casello di uscita delle Autostrade A7 Genova-Milano e A21 Torino-Piacenza, che a Tortona si intersecano, può essere considerato una vera e propria porta che rende più facile e agevole l'ingresso in questa parte della provincia di Alessandria, da più parti considerata come la “Porta Est del Piemonte”. Il trafficato nodo autostradale è però l’ultimo punto di contatto con il mondo frenetico e caotico delle grandi città e delle grandi vie di comunicazione. Le colline tortonesi confinano con ben tre regioni e tre province: a nord e nord-est con la Lombardia e la provincia di Pavia; a est, anche se per un breve tratto, con l’Emilia Romagna e la provincia di Piacenza; a sud e sud-est con la Liguria e la provincia di Genova. Una terra di confine, una terra d'incontro di genti e di grandi interessi. Per l’egemonia di quest’area si sono confrontate in epoche diverse, scrivendo importanti pagine di storia, che ancora oggi qui si riscontrano, le grandi signorie del passato: gli Aleramici, gli Obertenghi, i Visconti, gli Sforza, i Fieschi, i Doria, gli Spagnoli e i Francesi.
e capillare dell'ambiente e delle sue naturali risorse, su una cultura che si tramanda inalterata perchè fondata su valori assoluti, quegli stessi valori di cui si sente sempre più la mancanza in altre zone del Paese. Le attività che occupano un posto di rilievo in questo settore interessano l'artigianato del mobile e del restauro, dell'oggettistica del legno e del gioiello. Inoltre, la peculiare posizione del territorio caratterizza e influenza la cucina locale, contraddistinta da curiose contaminazioni, ora milanesi, ora emiliane o liguri, che presenta prelibati prodotti locali in piatti elaborati secondo le antiche ricette tradizionali originarie del luogo, accompagnati dai pregiati vini locali. In tutti i Comuni sparsi lungo le vallate si incontrano, panetterie, macellerie, salumifici ristoranti e trattorie dove comprare o gustare le specialità del territorio, dai profumati e preziosi tartufi, ai pregevoli funghi, ai tradizionali salumi, prodotti della radicata cultura contadina, ai saporiti e illustri formaggi, sino ai gustosi ortaggi (peperoni, melanzane, pomodori, ecc) e alla deliziosa e dolcissima frutta (mele, pere, pesche, fragole, albicocche, susine, ecc.): un trionfo di sapori, profumi e colori, sempre all'insegna di una cordiale ospitalità. A far loro da prestigiosa cornice i vini “Colli Tortonesi doc”: timorasso, barbera, dolcetto, freisa, croatina, cortese, favorita e moscato. Negli ultimi anni si sono aggiunti altri sapori, profumi e colori. Quelli delle erbe aromatiche e officinali (salvia, origano, santoreggia, issopo, finocchio, rosmarino, lavanda, timo. ecc.).
fondato sul rispetto reciproco dei tempi
Artigianato, Agricoltura e Gastronomia In un territorio in cui le tradizioni e una dimensione del vivere a misura d'uomo non hanno ancora ceduto il passo agli pagina 3
Da Tortona a Caldirola Tortona, punto di partenza per chi vuol visitare queste colline e queste valli, è l’ultima città che s’incontra. Poi, aggirato l’ostacolo, solo dolci colline, verdi vallate e monti dalle cime arrotondate, con il loro fascino, con le loro atmosfere. E an-
facciata, decorata da archetti pensili divisi da sottili lesene, presenta una porta ad arco a tutto sesto ed un piccolo campanile a vela. All’interno le navate, divise in quattro campate, si presentano nude ed austere.
La Pieve di Viguzzolo
cora, l’aria pulita, la quiete, la sana e ricca cucina naturale. Un mondo che conserva
proprio per la collocazione del "Basso Piemonte", risente dell'influenza lombarda, ligure e piacentina. Tra le specialità di Emanuela, un merito particolare va assegnato agli agnolotti, pasta ripiena di stufato, piatto tipico delle grandi festività del passato. Su richiesta prepara anche “secondi” e piccola pasticceria secca.
il “modus vivendi” di una civiltà contadina
La Gelateria “Il Girotondo” (Via I° Mag-
che si è evoluta nel rispetto delle tradizioni; un mondo dove è ancora la natura a dettare i ritmi di vita dell’uomo. Qui le stagioni, con i loro colori e i loro profumi, nonostante il loro ripetersi, si riscoprono sempre diverse e nuove. La natura, a volte selvaggia, a volte plasmata dal lavoro millenario di generazioni contadine, regna sovrana. Il territorio è ricco di boschi, acque sorgive e forre, ma non mancano i tesori nascosti dell’arte e dell’architettura sotto forma di chiesette, nuclei plasmati da secoli di storia e capolavori dell’Arte povera che contraddistingue la storia dell’Appennino ligure-piemontese e delle sue genti.
gio 79c, - Cell. 347 4129562. Chiuso: martedì). E' nata nel 2010, per volontà di Flavio e la moglie Melania che, sempre pronti ad affrontare nuove esperienze, hanno deciso di aprire questa attività. Per la produzione dei propri gelati usano solo materie prime di qualità: latte, uova e zucchero sono alla base delle prelibate preparazioni che vanno dalla frutta alle creme. I gusti alla frutta variano a seconda delle stagioni e vanno dalle fragole alle pesche (da non dimenticare che quelle di viguzzolo sono produzioni di pregio), dai meloni ai lamponi, dai mirtilli alle more, dalle prugne alle susine.
Il primo centro abitato che s'incontra, a circa quattro chilometri da Tortona, è Viguzzolo. Il paese, rinomato per le gustose fragole e le deliziose pesche, ha origini antiche, anche se notizie certe si hanno solo a partire dal IX secolo; al centro del paese è posta la Parrocchiale dell’Assunta, risalente al 1603. Appena fuori dell’abitato, verso est, si incontra la piccola e suggestiva Pieve di Santa Maria, uno dei monumenti religiosi più importanti del tortonese. L’edificio fu costruito con ogni probabilità nel secolo XI. La presenza di elementi architettonici anteriori al Mille conferma la teoria che la sua costruzione sia avvenuta facendo uso di materiali provenienti da una chiesa più antica che sorgeva nelle vicinanze del torrente Grue. Dal punto di vista stilistico la Pieve di Viguzzolo appare di stile romanico, semplice e ben proporzionata, a tre navate absidate, con copertura a capriate e tetto a doppio spiovente. La
Dalla navata di destra si accede alla cripta, con volta a crociera sostenuta da sei colonnine, costruita posteriormente alla pieve. Dove... a Viguzzolo “La Cucina di Emanuela” (Via Vittorio Veneto 12, Cell. 338.6858430. Chiuso: domenica e lunedì). Il laboratorio con produzione di pasta fresca, in particolare i rinomati agnolotti tortonesi.
Tra le creme spiccano nocciola, fiordilatte, crema, gianduia. Ad allungare la lista ci sono anche le torte gelato, i semifreddi e, solo su prenotazione, panettoni e colombe farciti.
La preparazione delle paste è dei dolci è fedele ai sapori antichi dei "Colli Tortonesi" e del territorio circostante che, pagina 4
Da qui, il viaggio prosegue con l'attraversamento di Castellaro Guidobono, passando accanto all’ottocentesca Villa Montebruno, una volta immersa in un bel parco (oggi non agibile) e, tenendo la sinistra ci si dirige verso Casalnoceto.
Nel tratto di strada che conduce a questo paese, una deviazione è d’obbligo
pegnato nella guerra per conquistare Casale Monferrato (morì a Castelnuovo
per una visita a Rosano, piccolo borgo composto da cascina, villa patrizia incor-
Scrivia il 25 settembre 1630). Successivamente fu trasformata in luogo di
niciata da uno splendido parco ed edificio religioso: l’imponente Chiesa di Santa Maria (le forme attuali risalgono al 1630)
ristoro per i viandanti con il nome di "osteria spagnola".
(Carezzano), la bagna cauda, gli agnolotti, il risotto al Montebore, i bolliti misti, le tagliate e in estate le insalate e i carpacci di pesce. Concludono i grandi dolci della tradizione quali il tiramisù, la torta di pere con cioccolato bianco, i semifreddi e lo zabaione.
che ospita alcune tombe della famiglia degli Spinola.
Villa di Rosano L'intero complesso è di proprietà privata ed è visitabile su appuntamento. Il territorio di Casalnoceto è abitato dall’età preistorica, è tra i siti più importanti che documentano la cosiddetta Civiltà dei Vasi a Bocca Quadrata. Fino al 1200 Casalis e Nucetum appaiono nuclei distinti. Solo a partire dalla metà del XIII secolo si fa riferimento all’attuale denominazione. Nel caratteristico borgo di impianto medioevale, aspetti interessanti si trovano nell’oratorio di San Rocco (XV-XVI), ricavato da una torre delle antiche mura difensive della Rocca Viscontea, nella Parrocchiale di San Giovanni Battista (XVI sec.) e nel Museo “La memoria del Passato”. Dove... a Casalnoceto Locanda del Seicento (Piazza Martiri della Libertà 15, Tel. 0131 809614 - www.lalocandadelseicento.it – Chiuso: lunedì). Un tempo fu dimora del condottiero Ambrogio Spinola, marchese di Los Balbases, Grande di Spagna e Governatore dello Stato di Milano, duramente criticato dal Manzoni nei Promessi Sposi per non aver tenuto in considerazione il flagello della peste a Milano, perchè troppo im-
La prima data conosciuta di questa casa risale al 1620, quando Casalnoceto era dominio degli spagnoli. È rimasta integra nel corso dei secoli e grazie ad un sapiente restauro - le volte delle stanze e le travi in noce sono autentiche, come pure i pavimenti in cotto lavorato a mano - e dopo un periodo di abbandono è tornata al suo antico splendore. La cucina è tipica e nazionale con specialità locali, funghi e tartufi bianchi, formaggio Montebore, salumi della Val Curone. Dispone di circa 100 coperti suddivisi in cinque salettte e un salone. Ampio parcheggio antistante il locale. Vineria al Solito Posto (P.za Martiri della Libertà, 8 - Tel. 0131 809392 - Cell. 339 5096780 - www.vineriasolitoposto.com Chiuso: martedì). Ai confini della provincia di Alessandria con quella di Pavia nel Settembre del 2005 è nata la Vineria “Al Solito Posto”. In un ambiente caratteristico, posto su piu’ piani, la sig. Annita, coadiuvata dalle figlie Maria Paola e Francesca, prepara i piatti tipici della tradizione piemontese arricchiti dal naturale influsso dela vicina provincia di Pavia. Non mancano nel menu i Salumi di Ennio Mutti (Sarezzano), l’insalata russa della nonna, i formaggi di Luca Montaldo “discepulus” di Vincenzo De Maria pagina 5
Un’ampia lista di vini soddisfa ogni esigenza e palato. Durante la bella stagione è disponibile una veranda estiva con una trentina di posti. Da poco, vista la passione delle due figlie, è possibile trovare raffinate idee regalo per la casa in stile Provenzale. Da Casalnoceto a Volpedo, il paese natale di Giuseppe Pellizza; patria delle famose pesche e di altri prelibati frutti. Qui l’interesse si rivolge alla Pieve romanica di San Pietro, ai margini del centro abitato, importante testimone di epoche lontane, citata per la prima volta in una pergamena del 965, ricca di affreschi che vanno dal XI al XV secolo. Molti di questi furono opera di artisti della scuola dei fratelli Boxilio, molto attivi nel tortonese nel XV secolo. Meritano una citazione il “Cristo pantocratore” e i “Dodici Apostoli”. L’interno della pieve è a tre navate su pilastri con copertura a capriate. Nel centro dell'abitato, oltre ad alcuni resti della mura medioevali del XIV secolo, si trovano il Palazzo municipale, la Parrocchiale di San Pietro, il Palazzo MalaspinaPenati, costruito sul luogo di una precedente fortificazione della quale si hanno notizie già dal X secolo. Doverosa è una visita alla casa natale e studio-
museo del pittore Pellizza da Volpedo, dove vi sono conservati alcuni bozzetti delle sue opere più celebri e diversi ri-
nel 1907. E’ stato la più sincera gloria della sua terra d’origine alla quale ha voluto legare, e tramandare in maniera indissolu-
tratti (Via Rosano, 1 – Tel. 0131 80318 www.pellizza.it).
bile, il proprio nome. Fu un fervente assertore della tecnica divisionista, insieme a
Dove... a Volpedo
Segantini e Morbelli, come mezzo di maggiore approfondimento della realtà naturale.
colle sul quale sorge lo storico Castello Malaspina (sorto sul luogo di una torre di guardia di origini romane) dove sono conservati un bel pozzo medioevale, camini, soffitti a cassettoni e affreschi. Dove... a Pozzol Groppo Cascina I Carpini (Fr. San Lorenzo 1, Tel. 0131.800117 www.cascinaicarpini.i). Si distingue per aver fatto della migliore
L'Arte del Legno di Stefano Zambolli (Via degli Artigiani, 2 – Cell. 392 4422961). Dopo 15 anni passati ad “apprendere il mestiere”, Stefano nel 2000 ha deciso di mettersi in proprio. Ed è così che nel 2000 apre il laboratorio a Lunassi (Frazione di Fabbrica Curone) e nel 2008 si trasferisce a Volpedo. Da allora “L'arte del legno”offre ai propri clienti una pregiata e stimata qualità artigianale. Mobili spesso realizzati su disegno del committente, lavorati interamente a mano con legni pregiati (noce, radica di noce, palissandro) con la bellezza di finiture naturali che esaltano la qualità del legno impiegato. Una visita al laboratorio offrirà la possibilità di scoprire l'armonia e l'attenzione per il dettaglio in ogni singola realizzazione erichiedere un preventivo personalizzato. Il servizio “su misura” rappresenta una delle nostre principali caratteristiche. Questo ci permette di assecondare ogni richiesta, dal semplice ripiano all'arredamento o all'infisso più complesso ed articolato.
Pellizza da Volpedo Giuseppe Pellizza è nato a Volpedo nel 1868 e qui vi morì, non ancora quarantenne,
Lo studio del Pellizza Nato da famiglia contadina, Giuseppe seguì gli studi all’Accademia di Brera. La sua prima opera divisionista, “Mammine”, esposto alla Mostra Colombiana di Genova, per i festeggiamenti del quarto centenario della scoperta dell’America, nel 1892, esprime ancora uno stile spontaneo a cui succede, con “Lo specchio della vita” esposto a Torino nel 1908, un’impronta simbolista. Sempre a Torino, nel 1900, viene presentato il “Quarto Stato”, con la marcia dei lavoratori verso un avvenire di progresso. Il dipinto, considerato a suo tempo il quadro socialista più avanzato, era in realtà non tanto l’opera ispirata alle lotte operaie, ma a quelle dei contadini poveri dalle cui radici Pellizza proveniva. Volpedo rimase nel cuore nell’artista per tutta la sua gioventù, come dimostrano alcune delle sue opere più belle ispirate proprio al suo paese natio. Nei dintorni meritano una visita alcuni piccoli paesi che sorgono sulle tante vallette laterali che si aprono sull'asse principale e che continuano fino ai punti più alti della valle: Pozzol Groppo, comune collinare che si stende sui due versanti che scendono sulla valle del Curone e sulla valle Staffora, il cui omonimo torrente segna il confine con la provincia di Pavia. Il territorio comunale culmina nel pagina 6
tradizione vitivinicola piemontese di qualità il cardine per ottenere una inedita e moderna interpretazione del vino ottenuto dalle varietà autoctone. Da queste parti l'ambiente è un vero tesoro. Il clima freddo dell'inverno, le precipitazioni distribuite durante tutto l’anno e le forti escursioni termiche nel periodo di maturazione delle uve, contribuiscono a conferire ai vini aromi fruttati, eleganti e delicati.
Le vigne della cascina ‘I Carpini’ presentano la particolarità di essere esposte a sud est ed affondare le radici in un terreno di medio impasto, fresco e ben drenato. Da Volpedo a Monleale (basso) verso Volpeglino, piccolo borgo sorto intorno all’antico castello del quale si conservano poche tracce. Altra località che s'incontra, subito dopo, è il minuscolo paese di Berzano di Tortona. Dove... a Berzano di Tortona Maison Jo (Via della Cerreta, 39
Tel. 0131 806282 - Cell. 3391506110 www. maisonjo.com). L'attività è stata avviata da Josephine Bongiorno, cuoca macrobiotica e naturale e terapista alimentare.
Maison Jo si rivolge a tutti coloro che vogliono esplorare il mondo del naturale, recuperare, apprendere e fare propri i principi e le regole della natura, sia in cucina sia come stile di vita. La cucina ‘naturale’ è una cucina in armonia con la natura, le stagioni, i luoghi. Una cucina in grado di armonizzare l’organismo e riequilibrare le energie. La spinta verso il naturale è un desiderio consapevole (ma spesso anche inconsapevole) di avvicinarsi alla natura; è un modo per capire che tutto quanto intorno a noi è vita ed energia. Energia a cui tutti possono attingere per il nostro benessere fisico e mentale. “Ristorante Il Cascinotto" (Località Inselmina, 2 - Tel. 0131.806560 www.ilcascinotto.it - Chiuso: martedì).
Situato all'inizio della Val Curone, un pò defilato tra verdi boschi e profumati frut-
L'ambiente di questa enoteca vineria coinvolge l'ospite in un percorso attra-
teti, il locale ha una fisionomia particolare, si presenta molto accogliente
verso l'enogastronomia di qualità, grazie alla buona cucina che esalta i prodotti
offrendo la possibilità agli ospiti di cenare romanticamente al lume di candela con un piacevole sottofondo musicale. La cucina tradizionale si alterna a quella
tipici del territorio (particolare riguardo viene riservato ai prodotti dei Presidi ed all'ottimo vino dei Colli Tortonesi, di cui propone tutte le migliori etichette. Luca
moderna. Lo chef Gian Roberto è molto abile nel prepare specialità a base di
(in sala) e Laura (in cucina), titolari della vineria, accompagnano e guidano i loro
carne, funghi e tartufi ma anche ottimo
ospiti nella scelta dei prodotti e dei pre-
pesce abbinabili ad una selezione di oltre cento etichette di vino, sia del territorio sia di altre zone d'Italia. Durante la bella stagione, grazie alla favorevole collocazione del ristorante, vi è la possibilità di pranzare nella terrazza panoramica dove speso sono organizzate favolose grigliate di carne e di pesce.
libati piatti da gustare che vanno dalla carne al pesce, dalle verdure ai formaggi abbinati al miele, mostarde e composte di frutta nel rispetto di una qualità che non delude mai anche per il rapporto con i prezzi. Quando il tempo e la stagione lo consentono per gli ospiti è a disposizione un fresco dehor incorniciato da viti di Timorasso e Barbera.
Ritornando indietro, sulla provinciale per Caldirola, si raggiunge Monleale splendido balcone sulla Pianura Padana e luogo eletto per la produzione di frutta e uva. Del passato rimangono poche vestigia del Castello, un tempo munito di tre torri. Il territorio comunale è luogo eletto per la produzione di grandi vini. Qui operano diverse aziende vitivinicole che producono grande qualità.
B & B Villa Turchina (Corso Roma, 10 – Tel. 0131806796 - Cell. 3482202925). Si trova sulla provinciale che porta a Monleale ed è inserito in ampi spazi verdi a ridosso della collina, nel cuore della zona vitivinicola dei Colli Tortonesi. E' composto da eleganti e spaziose camere con bagno, internet, tv, servizio cortesia in camera e frigobar.
Dove... a Monleale Le Vinaie (Piazza IV Novembre Tel. 0131.807010 - Chiuso: lunedì). Locale simpatico e accogliente situato accanto al Municipio nella parte bassa di Monleale.
Per i piccoli amici a quattro zampe è disponibile un servizio dog sitter. A soli 5 minuti a piedi si può raggiungere e visitare lo storico antico borgo di Volpedo con il mueso e le antiche ville storiche. A pochi Chilometri si trova anche il Golf & Country Club Valcurone I vigneti sono coltivati sulle colline che pagina 7
incorniciano il corso del torrente Curone e che collegano il Monferrato e l'Oltrepò. In quest'area si coltivano vitigni
tra le colline che già l'avevano ospitato.
farina di frumento, di farro, di mais, miele, olio, vino, legumi ed altri alimenti che sono alla base della nostra alimen-
quali Timorasso, Cortese, Barbera dai quali nascono grandi vini. La zona è anche
tazione.
rinomata per pesche e frutta, tartufi e formaggi pregiati e salumi.
Lasciato alle spalle il luogo, ripercorrendo la provinciale per Caldirola, si raggiunge
Az. Ag. di Maurizio Bruno (Fraz. Ville San Rocco 25,Tel. 0131.80238 - www.mauriziobrunovini.it). E’ situata sulle dolci colline che si distendono tra i comuni di Monleale e Montemarzino. L'amore per la vigna e la tradizione sono state trasmesse dalla famiglia e Maurizio ha saputo apportare tecnologia innovazione convertendo la produzione dalla quantità alla qualità. I vini che produce sono di grande carattere con spunti di eleganza. Dalle uve a bacca nera de Vigna Midavalle e Vigna del Moro si ottengono due suadenti barbera in purezza, mentre da
Montemarzino. Sul percorso, poco prima di giungere in paese, in località Reguardia si può ammirare un centenario “Olmo Campestre”,
I principali vini prodotti: Costa del Vento, Sterpi e Derthona (da uve Timorasso); Monleale, Bigolla e Sentieri (da uve Barbera); Cerreta (da uve Barbera 50% , Nebbiolo 25% , Croatina 15% , Freisa e Cabernet S. 10%); Pietra del Gallo (da uve Freisa) e Pertichetta (da uve Croatina).
patrimonio della Raccolta Alberi Monumentali della Regione Piemonte. Montemarzino è un tipico borgo agricolo situato sullo spartiacque che divide la Val Curone dalla Val Grue. Dal piazzale della Chiesa Parrocchiale si gode di uno splendido panorama su gran parte delle due vallate, ricche di vigneti e frutteti. Nelle Vicinanze sono visibili visibili i resti del castello Malaspina.
Spaccio Agricolo “La Giada” (Loc. Terenzano – SP 100 della Val Curone – Tel. 0131806614 - Cell. 3404180273. Chiuso: da novembre ad aprile). E' situato appena
quelle a bacca bianca timorasso nasce “Vigna dei Sassi” e da quelle di cortese si produce “Vigassa”. “Azienda Agricola Vigneti Massa” (P.za G. Capsoni, 10 - Tel. 013180302). I vini prodotti sono il fine di un progetto che dà la giusta importanza al vigneto ed al vignaiolo, alla cantina ed all’artigiano di cantina, al territorio ed al suo microcosmo, all’innovazione, ma non alle mode, alla considerazione di tutto il circuito distributivo. Valter è stato tra i primi a credere nella possibilità di riportare in auge il Timorasso, vitigno autoctono delle colline tortonesi, che dopo un lungo periodo di abbandono, ha ritrovato meritato spazio
Dove... a Montemarzino
fuori l'abitato di Monleale (basso) e non è difficile individuarlo: una rustica casetta in legno nel bel mezzo di frutteti e di orti, a una decina di metri dalla strada. Lo spaccio, gestito da Sonia Zanella, propone ortaggi e frutta di stagione, coltivati senza l'utilizzo di sostanze chimiche e raccolti al momento, così da mantenere la loro naturale freschezza. Sono inoltre disponibili prodotti di altre aziende del territorio: sugli scaffali sono proposte anche confetture, salse, sott'oli, pagina 8
“Panificio della Barca” (Località Barca Via Tortona, 27 - Tel. 0131.878134 – Chiuso: domenica). Si trova nella parte bassa del paese, proprio davanti al bivio (posizionato alla destra della provinciale) da dove inizia la salita che porta alla parte alta di Montemarzino. L'inizio ufficiale dell'attività risale al 1928, anno in cui Giovanni Lugano aprì il forno, ampliando l'attività di famiglia che allora era composta da osteria e macelleria. Col passare degli anni gli succedette il figlio Luciano e, oggi, il figlio di quest'ultimo, Fabio. La pro-
duzione trova ispirazione nella tradizione di queste parti che vuole un pane cosiddetto a “pasta dura” (l'influsso della vicina Emilia si fa sentire). Dai forni del panificio si producono quotidianamente diversi tipi di pane, fragranti biscotti, friabili grissini stirati a mano e pasticceria secca. Negli ultimi anni, per far fronte alle richieste, il “Panificio della Barca” ha aperto punti vendita anche a Voghera, Salice Terme e Tortona. Ristorante “Da Giuseppe” (Via IV Novembre 7, Tel. 0131.878135 - www.ristorantedagiuseppe.it - Chiuso: martedì sera e mercoledì). E' situato ai piedi dei ruderi del Castello dei Malaspina, a pochi metri da una panoramica terrazza dalla quale si ammirano tutto l'arco alpino e la Val Padana. Giuseppe, ieri, Silvio, oggi, offrono ai loro ospiti la proprie produzioni di vini di pregio, quali Barbera e
Timorasso, provenienti dall' Az. Agr. Pomodolce, salumi, frutta fresca e sciroppata, verdure e persino olive in salamoia. Il locale, sobriamente elegante, offre spazi ideali per cerimonie e banchetti. La cucina propone piatti tipici e raffinati, con un occhio di riguardo per quelli a base di funghi e tartufi. Agli ospiti è offerta l'opportunità di usufruire di piscina con solarium. Da Montemarzino alto, nuovo viaggio a ritroso per riprendere la provinciale (già percorsa prima) per Caldirola. Nel percorso si entra in Comune di Casasco. Casasco è parola latina, “casa” con desinenza ligure, reazione del ligure sul
latino nella sua decadenza. In zona sono stati ritrovati molti ciottoli di fabbricazione romana.
luogo.
Nel muro che rimane della vecchia chiesa è infissa una croce di stile romanico, segno dell’antichità della chiesa. Oltre all’incantevole paesaggio, grazie alla
A 5 minuti di macchina si trova il Golf Val Curone (18 buche), mentre per gli amanti delle stelle, a 30 minuti di cammino si può visitare l'osservatorio astro-
posizione di Casasco che divide la Val Curone dalla Val Grue, degno di nota è
nomico di Casasco.
l’Osservatorio Astronomico sito in località Case Simone, già meta di nu-
Osservatorio di Casasco
merose scolaresche anche di altre Regioni.
L'Osservatorio Naturalistico Astronomico di Casasco è nato nel 1997 ad opera di privati i quali, costituitisi in Associazione ne hanno proposto al Comune, alla Comunità Montana ed alla Provincia l'ampliamento finalizzato ad attività di divulgazione, didattica e ricerca per uso pubblico. La sua collocazione sulla Costa di Magrassi, paesaggisticamente molto valida, è stata scelta per la facile accessibilità e per un inquinamento luminoso ancora moderato. Le esperienze realizzate dal 2000 al 2002 con scuole, Enti e privati, hanno reso evidenti le potenzialità culturali e, conseguentemente, di richiamo turistico qualificato dell"opera . La Comunità Montana, in accordo con la Provincia, ha inserito l'ampliamento delle sue strutture nel Progetto Integrato d'Area cofinanziato dalla Regione Piemonte, per lo sviluppo culturale e turistico del territorio. Il Comune di Casasco, con il concorso della Provincia di Alessandria, ha contribuito all'adeguamento delle strutture tecniche preesistenti
Dove... a Casasco Az. Ag. Il Poggio del Nonno (Fraz. Poggio, 12 - Tel. 876051 - Cell. 338 9670086 – www.ilpoggiodelnonno.com). L'azienda agrituristica si trova nel cuore della Val Curone, in un piccolo borgo contadino dove si praticano culture biologiche nel rispetto dell'ambiente. L'azienda è composta di casa padronale e casetta indipendente completamente ristrutturati. Un luogo incantato ideale per chi vuole rigenerarsi e dimenticare lo stress quotidiano. La piscina, il grande giardino e il parcheggio privato sono a disposizione degli ospiti. L'azienda si fonda sui principi dell'agricoltura biologica con produzione di erbe officinali ed oli essenziali in oltre offre servizio di fattoria didattica con possibilità di partecipazione alla vita aziendale.
così a scoprire gusti e tradizioni del
Telescopio
Si organizzano passeggiate e trekking a cavallo. Per chi lo desidera vi è la possibilità di mangiare con la famiglia venendo pagina 9
L'Osservatorio è operativo dall'autunno 2003 ed è dalla primavera 2004 una Istituzione della Comunità Montana che lo
gestisce tramite un Consiglio di Amministrazione di sua nomina.
di tartufi, pesche, fragole, vini di qualità e tante altre prelibatezze culinarie.
la natura in cui agriturismo è immerso sono gli ingredienti giusti per una serata
Info: www.astroambiente.org
piacevole o qualche giorno di relax. Presso le sale interne come presso gli
Da questa piccola frazione, si raggiunge Momperone, paese un tempo noto per le sue cave di marna.
spazi all'aperto (sotto un caratteristico porticato) si possono gustare salumi, malfatti, agnolotti, stufato di manzo e
Dove... a Momperone
asino, arrosti, marmellate, pesche sciroppate e tanti altri piatti tipici tutti di pro-
“La Nuova Valle” (Loc. Cascina Bellingera
duzione aziendale o di produttori locali selezionati. Per una piacevole vacanza o
1, Tel. 0131.786109, Cell 335.1622234 – Chiuso: lunedì e martedì). L'azienda dispone di 160 ettari coltivati a foraggiera e cereali, tutti biologici, e di 150 ettari di destinati a erba per il pascolo di bovini e suini allevati allo stato semi brado. Proprio questo metodo di allevamento conferisce alle carni dei capi eccellenti gusto e genuinità. La Nuova Valle dispone di un'area ristorante in cui vengono servite specialità di carne alla griglia e prodotti tipici del territorio. Vi è anche uno spaccio aziendale in cui è possibile acquistare carni e salumi prodotti in azienda. Punto di forza della produzione sono coppe e pancette, ma soprattutto il Salame Nobile del Giarolo del quale, oltre che tutte le fasi della lavorazione, è curata in particolare la stagionatura che avviene in cantine naturali ad alta quota in località Forotondo.
Golf & Country Valcurone (Via Carona 1a, Tel. 0131784514 - www.golfvalcurone.com - Chiuso: lunedì) voluto dalla Comunità Montana delle Valli Curone, Grue e Ossona. Situato nella splendida cornice della Val Curone, zona
per lavoro, sono a disposizione dieci mini appartamenti ed una suite, tutti arredati con mobili d'epoca, servizi privati e TV. Il campo è dotato di 18 buche (mt. 6.300 Par 72) con campo pratica, putting e pitching green, golf cars, club house, bar ristorante, area benessere, piscina e molto altro ancora. Il ristorante, condotto da Massimo Salomoni, è accogliente, semplicemente raffinato nella sua sobrietà. Per frequentare il ristorante non occorre essere soci, è aperto a tutti. In questo nuovo ambiente l'ospite si sente immediatamente a proprio agio, lontano dai luoghi comuni che di solito circondano di un alone di esclusività l'ambiente golfistico. Agriturismo Ca' dell'Aglio (Località Ca' dell'Aglio 2, Tel. 0131.784510 – www.cadellaglio.it – Chiuso: lunedì). La struttura nasce dall'amore profondo di Gemma Delucchi per il suo territorio e per la vita all'aria aperta, accompagnato alla voglia di trasmetterlo ad altri.
Cibi genuini, tradizione, calore familiare e pagina 10
Il percorso continua per Brignano Frascata con il sontuoso castello, costruito nel XIV secolo, che domina l’arroccato borgo di origini medioevali; è stato ristrutturato ed ampliato tra il 1924 ed il 1936 dai conti Bruzzo, dai quali prende l’attuale nome. Dove... a Brignano Frascata (e dintorni) “Az. Ag. Paolo Poggio” (Via Roma, 67 Tel. 0131.784929). L'azienda si estende su di una superficie di circa 13 ettari, di cui 3 vitati. Tutti i vigneti sono ubicati in collina, nelle zone a maggior vocazione. Il rimanente della proprietà, in gran parte situato sulla fertile piana del Curone, è dedicato alla frutticoltura, con produzione di mele, pere e pesche.
I Poggio produconono uve (al vigneto sono riservati i terreni a maggior vocazione) e vinificano da ben tre gener-
azioni: a Giuseppe spetta il merito di aver iniziato, a Desiderio, quello di aver continuato e a Paolo, rimane solo il dovere di andare oltre. I vini prodotti sono: Campogallo (cortese), ronchetto (timorasso), Prosone (croatina) e Teo, Campo la Bà e Derio (barbera). Az. Ag. Salumificio Corte di Brignano (Via Roma 19, Tel. 0131.784944 www.cortedibrignano.it - Chiuso: lunedì e martedì) si trova in una vecchia casa ristrutturata, sita nel centro di Brignano Frascata. L'attento recupero è stato fatto nel rispetto delle linee originali dell'edificio, ma soprattuto è stata mantenuta rigorosamente inalterata l'antica cantina con le pareti di sasso, il pavimento e la volta in mattoni. In questo ambiente, il cui microclima costante garantiscedurante tutto l'anno le condizioni ideali per l'affinamento, vengono lungamente stagionati sia “Salame Nobile di Brignano” sia il “cucito”.
Il primo ha le dimensioni dei tradizionali salami artigianali ed è insaccato in budello naturale, legato a mano. Il secondo è senz'altro la pezzatura piu' pregiata, riconoscibile dal grande diametro dovuto all'insaccatura in doppio budello naturale accoppiato e cucito. Questa caratteristica permette una stagionatura ben più lunga, sempre affinata in cantine naturali, che può raggiungere addirittura i ventiquattro mesi. Il Cucito rappresenta la massima espressione della tradizione del Salame Nobile di Brignano. Il salumifico è organizzatore e promotore insieme alla
Proloco di Viguzzolo (AL) della giornata del 22 Febbraio 2009 in cui è stato sta-
Chiuso:lunedì pomeriggio). Al centro del piccolo borgo di Frascata, si trova forse
bilito il nuovo Record Mondiale per un salame cotto: ben 11 metri e 55 cm per
uno degli ultimi negozi di commestibili “da paese”, con annessa salameria.
un peso di 175,7 Kg. Salumificio “Antichi Sapori” (Via Roma 29 – Tel. 0131 784827 - Chiuso: lunedì e domenica pomeriggio; nei festivi aperto la mattina). L'azienda ha iniziato l'attività nel 2005. Nonostante sia nata nata da poco, vanta ugualmente sapienza ed esperienza. La gestione è affidata alle capacità di di Tiziana e Michela (coadiuvate dai rispettivi mariti Fabio e Stefano) che hanno acquisito l'arte dei precedenti rinomati proprietari, conduttori di una attività familiare ricca di tradizione. Proprio da loro hanno appreso tutti i segreti per la produzione di un salame di "antico sapore", al quale dedicano ogni cura in tutti i momenti della lavorazione: dall'allevamento dei maiali, all'insaccatura eseguita da una perfetta lavorazione manuale e con soli prodotti genuini e soprattutto alla stagionatura, in fresche cantine, nella maniera più laboriosa ma più naturale possibile.
Ed è per questo che in tutti i loro salumi si può gustare la genuinità dell' antica arte di produrre salami. Nel loro negozio si trovano anche generi ortofrutticoli di prima qualità, provenienti dalla propria azienda agricola. Salameria Casera (Via della Chiesa, 10 – Frazione Frascata – Tel. 0131 784662 – 784945 – Cell. 340 4180288 pagina 11
E' gestito dalla da sempre dalla madre di Roberto, come da sempre qui vengono preparati eccelenti salami. Roberto Zanassi è il patron dell' Az. Ag. e Salameria “Casera”. Il suo principale obiettivo è di proporsi quale testimonial della qualità. Personalmente segue tutte le fasi produttive, dalla scelta accurata della materia prima, proveniente dal proprio allevamento, al macello e alla stagionatura naturale dei salumi in cantine di sasso. Ogni operazione è svolta internamente ed è sottoposta ad un controllo scrupoloso, giorno dopo giorno, secondo i dettami della tradizione del territorio. Agriturismo “Cà del Monte” (Loc. Cà del Monte - Frazione di Cecima - Tel. 0383.549062 - www.cadelmonte.it Chiuso: da metà dicembre a fine febbraio). E’ situato sul confine tra Val Curone e Oltrepo pavese. Si estende su un altopiano (a 700 mt slm) con una magnifica vista sull’Appennino settentrionale. L’accurata ristrutturazione del vecchio complesso rurale realizzato in pietra e mattoni, ha prodotto un confortevole spazio per la ristorazione e l’ospitalità di chi sa apprezzare silenzi, tranquillità e buon gusto. La cucina è un equilibrio tra creatività e tradizione del territorio. Le 10 camere doppie ricreano la calda atmosfera delle abitazioni locali.
A poche decine di metri, per gli amanti delle stelle vi è l’osservatorio della Regione Lombardia.
molto suggestivo che, con vie strette,
dopo l'ingresso di Daniele e Mario Neri,
tortuose e alti palazzi, ricorda l’architettura ligure (in passato fu feudo dei Fieschi
i nuovi gestori dal 2004.
e dei Doria). In piazza Statuto sorgono la chiesa di San Sebastiano e palazzi in stile liberty. Dietro la chiesa si può vedere quanto rimane del fortilizio dei Doria (detto anche casa del Principe), oggi Castello Giani, con una torre quadrata antica. Dove... a San Sebastiano
Non mancano percorsi per trekking, arrampicata sportiva e mountain-bike. Sulla rupe che domina la valle che da Brignano Frascata, passando per San Sebastiano Curone, porta a Gremiasco si trova l'importante sito archeologico del Guardamonte. Questo ambiente permette di effettuare un viaggio a ritroso nel corso della storia locale. Grazie alla ricchezza dei reperti archeologici (dai resti fossili di imponenti capodogli, ai ruderi di un antico castelliere d'altura), che movimenti tellurici sotterranei hanno fatto riemergere dalle profondità marine, esso mette in luce il susseguirsi delle differenti fasi insediative del luogo, tracciando una storia che, dal neolitico, giunge sino all'epoca romana alto imperiale, testimoniata dai resti di una piccola fornace per la cottura della ceramica. In quest'area si insediarono le prime stirpi liguri che, per sfuggire alle frequenti scorribande dei invasori provenienti dal mare, trovarono nell'entroterra appenninico un sicuro rifugio, fondando i primi centri abitati. San Sebastiano Curone è l'animato centro turistico e commerciale che fa da capoluogo naturale e storico del territorio, vero cuore di tutta la Val Curone. Il paese sorge nel bel mezzo del punto di confluenza tra i torrenti Museglia e Curone. Le sue origini sono riconducibili al XV secolo. Ha un centro storico
Mobilificio Zelaschi (Via F. Anselmi 2, Tel. 0131 786214 - www.mobilizelaschi.it). In origine era una falegnameria. Fu avviata dai fratelli Ottavio e Osvaldo Zelaschi che, nell'immediato dopoguerra, terminato l'apprendistato presso qualificati mastri falegnami della zona, incominciarono a produrre autonomamente manufatti in legno.
Nel volgere di alcuni anni, l'azienda è diventata un sicuro punto di riferimento per coloro che intendono acquistare mobili realizzati con materiali e rifiniture di qualità. Gli eredi continuano sullo stesso percorso con proposte di mobili e oggetti d'arredamento dove la qualità del prodotto è la priorità assoluta. Bar Gelateria Patrucco (L.go Manzoni, 3 Tel. 0131786218 - Sempre aperto). Si trova proprio davanti al vecchio ponte del torrente Museglia. Fin dalle sue origini è sempre stato il ritrovo ideale di compagnie di giovani (e non) della Val Curone. Ancor di più lo è diventato pagina 12
Qui si produce un buon gelato artigianale (30/35 gusti), non solo d'estate, ma anche d'inverno. L'ambiente è composto da diversi locali: oltre alla sala bar in ingresso, si trova la sala giochi, la sala gelati e altre due salette, una adibita a piccola sala pranzo l'altra per degustare aperitivi. All'esterno un ampio dehor estivo completa il locale ospitando serate di musica dal vivo. In totale il Bar Gelateria Patrucco è in grado di ospitare oltre un centinaio di clienti debitamente assistiti dai due titolari e da Valeria, Adriano, Giovanni, Maura, Marta e Sarah. Il bar offre il proprio servizio dalle ore 5,30 del mattino alle ore 3,00 della notte: colazioni, aperitivi, happy hour. Ristorante Corona (Via Emanuele II 14, Tel. 0131.786203 www.corona1702.com – Chiuso: lunedì e martedì e alla sera).
E' lì da oltre 300 anni, da quando era stazione di posta. Da allora è sempre ap-
va ricordato Giovanni Fontana, decorato bersagliere e cuoco del Generale
partenuto alla famiglia Fontana.Tra gli avi
Le proposte interessano tutto l'arco della giornata: dalla colazione mattutina alla tavola fredda, dagli aperitivi ai coctkail.
Lamarmora. La cucina raffinata e tradizionale è profondamente legata al
gustare le specialità all'aperto.
dove pose mano alla decorazione delle Tuilleries. In seguito eseguì decorazioni presso il
territorio; i fornitori sono prevalentemente produttori locali, selezionati attentamente da Marta (figlia dell'indi-
Ristorante Pizzeria “Il Boschetto” (Via Telecco 11, Tel. 0131.788009 – www.il-
Palazzo Reale a Venezia. Morì a Roma nel 1823. Nella sua pittura attuò il recupero della classicità con un plastico dinamismo,
menticabile Matilde) e dalla sua preziosa collaboratrice Simona. Un "modus operandi" che garantisce piatti preparati con ingredienti genuini e naturali. Il Corona accoglie i suoi ospiti in tre sale: quella d’ingresso (30 posti), adiacente al bar, preferita dai frequentatori di lunga data; la saletta rossa (24 posti), più intima, ed infine la sala al piano superiore (40 posti). Il risorante fa parte dell'Associzione Locali Storici d'Italia. Bar Gelateria Pasticceria Statuto (Piazza Roma 14, Tel. 0131 786 109 - Chiuso: lunedì). E' ubicato proprio accanto alla palazzina liberty che ospita il Municipio, gode di una posizione ottimale e di un buon prestigio. Il merito del successo ottenuto è da attribuire a Laura Zanotti che nel giro di poco tempo ha saputo trasformare un anonimo bar in vero luogo di ritrovo. I fiori all'occhiello sono la pasticceria e la gelateria artigianale.
D'estate un fresco gazebo permette di
boschettoristorante.it – Chiuso: mercoledì). La struttura si trova in mezzo al verde del bosco cresciuto sulle rive del
con una forza di stile che gli permisero di superare la maniera neoclassica anticipando in qualche misura la sensibilità romantica.
Curone. L'ambiente è nuovo, ampio. Durante la bella stagione si può pranzare all'esterno, nel fresco dehor, con la possibilità di tuffarsi nelle “Piscine di Sanse”. Principalmente pizzeria, aperta sia a pranzo sia a cena, fino a mezzanotte, dal forno a legna sforna pizze (basse e croccanti, come vuole la tradizione napoletana) e focaccia di Recco. Versatile, offre ai suoi clienti anche specialità di pesce fresco che viene consegnato quotidianamente. Molti ormai lo considerano come il più valido artista italiano del periodo Neoclassico attribuendogli così un dovuto alto riconoscimento.
Felice Giani
All'uscita dell'abitato si possono seguire due direttrici. A sinistra, seguendo il corso del Curone, si va verso Gremiasco, piccolo centro abitato sorto intorno al castello dei Malaspina (osservabile dalla provinciale che porta a Caldirola) e Fabbrica Curone, porta d’accesso all’ampio bacino turistico dell’Alta Val Curone. Fabbrica fu feudo dei Malaspina, dei Fieschi e dei Doria. Del passato rimangono alcuni ruderi del castello dei Malaspina, su di un’altura oltre il Curone, e la Pieve gotico-romanica di Santa Maria, sorta nella prima metà del XII secolo sui resti
Nacque a San Sebastiano nel 1758. Iniziò gli studi a Pavia e li proseguì a Bologna. Prestò la sua opera, ricca di talento e fantasia, in Romagna, Roma e Parigi, affermandosi soprattutto nella decorazione a tempera di importanti dimore nobiliari. I numerosi impegni di lavoro lo portarono per una decina
di un edificio più antico. E' stata interamente restaurata di recente. A destra, invece, seguendo invece il corso del Museglia si sale verso Montacuto (e la frazione Giarolo) e Dernice. Da entrambe le località si può scendere in Val Borbera. I boschi di rovere e di castagno introducono a un paesaggio spontaneo e
Durante la stagione fredda vengono realizzate serate a tema su tre “grandi” piatti tradizionali della cosiddetta “cucina povera”: trippa (martedì), bollito misto (giovedì) e stocafisso (venerdì).
I gelati non contengono emulsionanti e grassi vegetali idrogenati; sono ricchi di latte fresco, panna fresca, zuchero di canna, zucchero d'uva, miele e frutta in quantità Il locale dispone di tre belle e accoglienti sale, arredate in modo sobrio.
di anni a Faenza, centro della fiorente civiltà neoclassica romagnola. L’arrivo di Napoleone in Romagna, trascinò Felice Giani a Parigi,
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incontaminato. Su questo ambiente svettano le alte cime dei monti Ebro, Chi-
veri esaltati nella loro semplicità dagli in
appo, Giarolo, Panà e Boglelio.
gradienti genuini. Fiore all’occhiello della pizzeria è la ormai affermata pizza al
Dove... a Gremiasco
Montebore e tartufo, cotta nel forno con legna di faggio. Le radici liguri di Edda
Salumificio Arsura (Via Dusio 16, Tel. 0131 787130 – Chiuso: mercoledì
fanno del ristorante un luogo di appuntamento fisso i Venerdì, Sabato e Domenica con il pesce fresco, lo stoc-
pomeriggio). Fu nel lontano 1964 che nonno Franco decise di trasformare la
cafisso, il merluzzo, le squisite zuppe di pesce e gli immancabili “spaghetti al pro-
grande passione per il salame in una vera
fumo di mare” una ricetta personale della
e propria attività produttiva; realtà che ancora oggi viene portata avanti con lo stesso amore, impegno e competenza dal genero Lino e dal nipote Enrico. Ad oggi, con la terza generazione di salumai, il metodo nella scelta dei suini (allevati allo stato semibrado), la lavorazione manuale e la stagionatura con metodi completamente naturali in antichi appositi locali (da 3 a 18 mesi), mantengono inalterate le caratteristiche di questo prodotto unico. Il salumificio fa parte del Consorzio Nobile del Giarolo.
cuoca.
tradizione della famiglia che si tramanda dagli anni trenta e prevede l'impiego di tutte le parti del suino, anche le più pregiate. L'insaccatura è realizzata in budello di scrofa con legatura manuale. La stagionatura avviene in apposite cantine che esaltano il profumo, i sapore e la fragranza dei prodotti. Il salumificio fa parte del Consorzio Nobile del Giarolo e del Presidio Slow Food. Ristorante Pizzeria “La Pieve” (Via Roma Tel. 0131780115. Chiuso: lunedì). E’ un raccolto e familiare locale che tradisce, attraverso il suo nome, la vicinanza all'antica pieve gotico-romana che le sta di fronte. Valentina ed Elio gestiscono il locale dal 2010. Questo è composto da due accoglienti sale in stile rustico, con forno a legna a vista, dal quale sono sfornate appetitose pizze e deliziose carni. E' corredato anche da un fresco spazio
La Ginestra è anche ospitalità con l’annesso Bed & brekfast “A Casa di Beba”. Salumificio Andrea Fittabile (Via Roma 48 Tel. 0131 780110. Chiuso: mercoledì pomeriggio). Da queste parti la Famiglia Fittabile è sinonimo di “salumiere”. Food. esterno usufruibile nei mesi estivi. Il ristorante offre un’ampia scelta di pizze e una cucina semplice e genuina dove i prodotti tipici del territorio la fanno da padroni. I salumi e le carni proposte provengono dai propri allevamenti così come di produzione propria sono agnolotti, malfatti e gnocchetti. I vini proposti sono quelli della zona dei Colli Tor-
Recentemente la famiglia ha aperto anche un punto vendita a San Sebastiano in via Anselmi. Dove... a Fabbrica Curone e sue frazioni
tonesi, Gavi e Oltrepo Pavese. Il Ristorante Pizzeria “La Ginestra” (Via Roma 35, Tel. 0131 780125 – Chiuso: Martedì) offre alla prorpia clientela una simpatica ed accogliente atmosfera. La cucina di Edda è semplice e curata, oltre che molto legata alla tradizione dei sapori antichi. Qui si ritrovano i sapori
Da antica data produce insaccati tipici: salami crudi, cacciatorini, salamelle e cotechini. Questi sono prodotti con carne proveniente da suini italiani marchiati che vengono macellati in proprio. La lavorazione rispetta l'antica pagina 14
Poco più avanti una sosta interessante è il “Museo della Civiltà Contadina” (Frazione Morigliassi - Tel. 0131 782131). Sulle pendici dei monti, tra boschi di faggi e abeti, sorgono le tante frazioni, tutte vocate al turismo, che ne compongono il
territorio comunale: alla destra del Curone si trovano Selvapiana e Foro-
vaggina, la carne “all’erba” e gli ottimi dolci.
pane alla pasta ripiena, dal coniglio ai polli ed ai salumi, carne bovina e suina prove-
tondo, mentre dalla parte opposta si sale verso le frazioni di Montecapraro, Salogni,
niente dai pregiati allevamenti della Valle. In stagione è possibile gustare lepre e
Bruggi e Caldirola.
cinghiale. Su prenotazione: selvaggina, funghi e tartufi bianchi e neri. I vini, sono Timorasso, Barbera e Croatina dei colli Tortonesi. Della struttura fa parte anche
La Pieve di Fabbrica Curone
l'albergo. Un'ambiente caldo e confortevole, ideale per un soggiorno sereno e rilassante, in grado di offrire un'ospitalità fatta di spazi e dettagli di raffinata semplicità e di attenzioni speciali per l'ospite.
Quest’ultima frazione è si trova nella parte più alta della valle ed è un rinomato centro turistico sia estivo che invernale. In località La Gioia, sorta intorno agli anni trenta, esistono le uniche piste da sci di tutta al provincia di Alessandria. Il complesso sciistico di Caldirola, posto a 1.080 mt. s.l.m., composto da quattro piste di diversa difficoltà, un anello per lo sci da fondo, un campo scuola attrezzato con innevamento artificiale, è servito da moderni impianti di risalita. Durante la bella stagione la seggiovia consente di raggiungere le cime circostanti con la possibilità di effettuare piacevoli escursioni. Sono presenti sentieri per il trekking e maneggi. “La Genzianella” (Località Selvapiana, Tel. 0131780135 – www.genzianella-selvapiana.it – Chiuso: lunedì e martedì). E’ condotto ormai da tre generazioni dalla famiglia Rolandi. E' un delizioso e accogliente locale, immerso nel verde a 800 metri di altitudine. Il menù degustazione, diverso ogni settimana, propone una cucina tipica piemontese, legata alla tradizione, al territorio e alle stagioni, dove trovano posto le paste fresche, la bagna-caoda (qui passa l’antica “via del sale”), i funghi primaverili ed autunnali, il tartufo “Imperatore” della tavola, la sel-
Arricchiscono la cucina le erbe aromatiche e di campo, e i ricercati salumi di produzione propria: salame cotto e crudo, lardo, pancetta, cotechino e testa in cassetta. La carta dei vini comprende etichette scelte tra i migliori produttori dei Colli Tortonesi, con gli autoctoni Timorasso e Nibiò ed i tipici come la Barbera. Per chi ama la natura, le passeggiate e l'aria buona non mancano. Il piccolo albergo dispone di 10 camere dal caldo arredo tipicamente di montagna, che richiamano i fiori di campo e i colori del territorio. Tutte sono dotate di servizi privati, telefono e TV. Da alcuni anni si fregia del “Marchio Nazionale di Qualità Isnart” “Albergo Ristorante Monte Boglelio” (Località Forotondo, Tel. 0131.782212 www.monteboglelio.it - Chiuso: lunedì). La proprietà da molto tempo appartiene alla Famiglia Toso. Oggi sono Marisa (in cucina) ed i suoi figli (in sala) ad accogliere chi ha affrontato i boscosi tornanti per gustare piatti dal sapore casalingo che si rifanno ad antiche ricette tramandate di padre in figlio. La sala è composta da una quindicina di tavoli che possono ospitare complessivamente un'ottantina di commensali; l'ambiente è ideale per cerimonie, pranzi di lavoro e per ogni occasione. Sapori ed aromi tradizionali vengono proposti in portate semplici, ma a base di prodotti del territorio e di produzione propria: dal pagina 15
Le dieci camere dell'albergo (con servizi, telefono e tv), sono accoglienti e confortevoli; l'ampio terrazzo-solarium invita a riposare e sognare tra il verde e il silenzio delle montagne. Albergo Ristorante Bracco (Località Montecapraro - Tel. 0131781127 Chiuso: martedì). E' situato all'inizio di Montecapraro, tranquillo e pittoresco borgo dell'Alta Val Curone. La struttura caratteristica, di ottimo tono, domina la sottostante valle percorsa da uno degli affluenti del torrente Curone. Dal 1953 gestito dalla famiglia Bracco. Propone una cucina casalinga e genuina: accanto ai fornelli Francesco, Stefano e Mariuccia che preparano con maestria il meglio della gastronomia della Val Curone, mentre in sala Paolo e Carla accolgono e mettono a proprio agio gli ospiti. L'albergo dispone di 12 camere con 24 posti letto. Sempre aperto a luglio e agosto. Parcheggio riservato annesso
alla struttura alberghiera.
www.labaitasalogni.it - Chiuso: lunedì). Quattro generazioni, e la quinta incalza! Al Ristorante Albergo “La Baita” di Sala femminilità consolida la
logni
dell’avventura. Il Parco offre dei percorsi sportivi attrezzati per i praticanti del Bob e del Downhill a livello agonistico e non è accessibile sia ai grandi che ai piccini.
tradizione matriarcale che caratterizza la gestione di case e cucine in Val Curone.
Per il pagamento sono accettate carte di credito “Albergo Ristorante Da Rico" (Str. Montecapraro / Salogni, 1 - Tel. 0131.781118 – Chiuso: lunedì). E’ situato tra le prime due frazioni dell'alta Val Curone. Immerso nel verde della natura, è il luogo ideale per chi vuole trascorrere una vacanza tranquilla e rilassante, all'insegna di belle passeggiate tra i boschi.
La famiglia Tambornini accoglie con cortesia gli ospiti nelle confortevoli dieci camere, dalle quali si può godere di una splendida vista panoramica sulla Valle. L'accoglienza, però, non è tutto. Anche la ristorazione ha il suo ruolo nel soddisfare le aspettative dell'ospite con golose proposte di cucina tipica a base di ravioli, risotti, salumi di produzione propria e, nel periodo invernale, selvaggina. Albergo (Località
Ristorante "La Baita" Salogni, Tel. 0131.781125
Dal primo dopoguerra le donne sono sempre state i numi tutelari del buon cibo alla “Baita”: qualità e gentilezza che si rinnovano da oltre sessant’anni. Oggi Gabriella Fittabile e la figlia Elena per-mettono all'ospite di sentirsi immediatamente a casa propria. L'abilità della signora Gabriella si rivela nelle portate di cibi genuini e tradizionali, ai quali aggiunge un tocco personale caratterizzante. Si spazia da specialità di montagna, come funghi e cacciagione, a classici regionali, come agnolotti, bagna cauda, panissa, stoccafisso, salame crudo e gnocchi di patate. Il tutto è condito dal sorriso e dalla cortesia rispettosa e garbata che appartiene al carattere della gente di questi monti. La Baita, a mille metri di altitudine, vive nella natura e nel respiro delle faggete e delle abetaie che la circondano. E' il luogo ideale per tranquille vacanze e punto di partenza per piacevoli escursioni sui monti circostanti. Le confortevoli camere (18 camere per 24 posti letto), le sale, il bar, la terrazza unitamente al respiro salubre della pineta completano il confort di quest'albergo. Bob & Downhill Park Val Curone (Loc. La Gioia - Tel. 0131868121 www.parcovalcurone.it). La struttura è la nuova meta per gli amanti dello sport e pagina 16
I percorsi sono attrezzati sui preesistenti impianti da sci, ad una altezza di 400 metri. Sono inoltre presenti sentieri per il trekking e maneggi. Il Bob & Down-Hill Park è aperto tutto l'anno. Comprende tre piste per la pratica del Downhill (lunghe più di 1500 metri ciascuna: due per bikers agonisti e una di livello amatoriale per amatori), con risalita garantita da un impianto autonomo funzionante con ogni situazione atmosferica; una slittovia (lunghezza di 950 m.) per il Bob estivo ed invernale e una pista tubing. Bar La Capannina, l'Angolo dei Sapori, Ugo Sport e la Seggiovia (Loc. La Gioia Cell. 3471672615 - www.seggioviacaldirola.it - www.lacapanninacaldirola.it Per informazioni sulle aperture consultare i siti web).
Sono quattro attività che rappresentano
la “vita” di questa parte dell'Alta Val Curone. Sono situate in una splendida cornice verde di prati e di boschi. In estate si possono raggiungere con rilassanti passeggiate (a piedi, a cavallo, in mountain bike) le alte vette che circondano il borgo di Caldirola: Giarolo, Ebro, Gropà e Panà, ecc.). In inverno, la neve permette l'utilizzo di circa tre chilometri di piste. La Seggiovia di Caldirola, La Capannina, L’angolo dei Sapori e Ugo Sport sono parte integante di un ambiente che mette l’ospite a proprio agio, che gli fa conoscere iniziative, specialità e attrezzature per godere al meglio del territorio. Un angolo di puro relax nel verde delle montagne. La Seggiovia porta dove iniziano le discese: sci, mountain bike e downhill. La Capannina, pub e paninoteca, con i suoi rinfreschi e le sue manifestazioni a ridosso delle piste offre ottimi panini e insalate per ricaricare le energie dopo una giornata di sport.
L’Angolo dei Sapori con le sue specialità locali, i salumi, i formaggi e i funghi permette al turista di portare a casa un’ angolo di Appennino. Ugo Sport fornisce l’attrezzatura e abbigliamento adatto per vivere in mezzo alla natura. Ritornando a San Sebastiano, prima del ponte svolta a sinistra, per salire a Montacuto e/o Dernice. I boschi di rovere e di castagno introducono a un paesaggio spontaneo e incontaminato. Su questo ambiente svettano le alte cime dei monti Ebro, Chiappo, Giarolo, Panà e Boglelio.
A Montacuto, dominio della famiglia Frascaroli nel XII secolo, sono da segnalare il castello abbandonato e la chiesetta “Madonna dei Campi” nella omonima frazione mentre a Dernice, del fortino costruito dai Vescovi di Tortona a difesa della Diocesi, non rimangono che pochi resti del torrione a pianta circolare e qualche parte della cinta muraria. Dove... a Dernice Az. Ag. Allegrina Marco (Via Fumatori 2, Tel. 0131786272 - Cell. 333 4357920 – www.marchei.com). Le produzioni dell'azienda sono: Cece Nero, Patata Quarantina Genovese, Fagiolana Bianca, Ceci e Farina di Ceci e Lenticchie. A complemento dell'attività agricola vi è il B&B “da Marco ed Elisa” situato nel centro storico dell'antico borgo e recentemente ristrutturato mantenendo inalterata l’antica architettura. Si compone di 2 camere da letto (una con letto matrimoniale e una singola).
A disposizione anche un piccolo angolo cottura per chi desidera cucinare. La colazione con menù a buffet, o all’italiana, può essere servita all’interno di una fresca taverna oppure servita all’ aperto nel giardino davanti alla casa. Il Monte Giarolo E' l'altura simbolo di questa parte dell'Appennino tortonese (1.473 mt. s.l.m.). Qui le “Tre Valli” (Curone, Grue e Ossona) si raccolgono idealmente nella sua vetta. pagina 17
Da questa balconata naturale, nelle giornate limpide, la vista spazia a trecentosessanta gradi, dalle acque del Mar Ligure fino alla costa savonese (una annotazione su di una carta geogrfica settecentesca redatta dall'Ing. Bergonio, su incarico di Casa Savoia, si legge “da qui si vede il mar”) dai principali rilievi dell'arco alpino, dal Monviso passando per il Monte Rosa, il Resegone fino al Monte Baldo (sul lago di Garda). Per la sua impareggiabile posizione panoramica, il Giarolo appare come il simbolo di un sistema orografico piuttosto articolato che ha nell'Ebro e nel Chiappo le cime più alte (1.700 mt. s.l.m.) e che comprende anche i monti Gropà, Boglelio e Garave (sullo spartiacque con la Lombardia). Qui le “Tre Valli” si raccolgono idealmente nella sua vetta. Dalle sorgenti che si aprono sui suoi fianchi sgorgano acque purissime che, scendendo verso la pianura, hanno formano nel tempo i torrenti e le valli omonime: il breve e inquieto Ossona, il più lungo e movimentato Grue e il ricco e generoso Curone, diretto tributario del Po. La Val Grue e le sue colline Da Dernice, percorsi pochi chilometri attraverso un ambiente incantato, si raggiunge la frazione di Montebore (luogo di nascita dell’omonimo grande formaggio). Da qui si scende in località Cà Castellini nel Comune di Garbagna, “capitale” della Val Grue. Prima di entrare in quest'ultimo paese, un cartello ricorda che proprio lì passava l’antico confine tra il Ducato di Milano e il Feudo dei Doria.
Le prime notizie di questo centro risalgono al IX secolo, quando apparteneva all’episcopato di Tortona; poi
galantine, pancette e i “carfagnini”. Aperto Venerdì (16,00-19,00), Sabato (9,00-12,00/16,00-19,00) e Domenica
padre Aldo, un contadino di quelli di una volta, la cui vita è segnata dalla luce e
segue con passione la strada percorsa dal
passò alle potenti famiglie genovesi diventando feudo dei Fieschi e dei Doria. L’architettura del centro storico, tipicamente ligure, ne ricorda la loro presenza
(9,00-12,00).
dalle stagioni.
Apicoltura Elda e Ugo Gentile (Via Roma 59b, Tel. 0131877604).
così come alcuni palazzi e i resti del castello, con torre quadrata, del XV secolo. Su piazza Doria si affaccia l’oratorio di San Rocco, con bella facciata decorata, mentre nella piazza del municipio sorge, probabilmente sul sito di un preesistente edificio romanico, la chiesa di San Giovanni Battista. In essa sono contenute pregevoli opere: un Crocifisso processionale e una Madonna lignea, attribuiti al Maragliano, e un bell’organo ottocentesco. Dove... a Garbagna Azienda Agricola e Salameria Lasagna (P.za Alvigini, 14 – Cell. 338 3918191). Il salumificio produce un’ampia gamma di salumi, con un valore fondamentale: l’impegno a tramandare le originali ricette della salumeria del territorio con sistemi produttivi tradizionali e rigorosi controlli di qualità. Piero e Angelo pongono la massima attenzione nella scelta delle materie prime che impiegano.
Tutti i salumi sono prodotti utilizzando tutte le parti necessarie di maiali esclusivamente italiani. Inoltre le carni e tutti gli altri ingredienti impiegati nelle ricette sono sottoposti a controlli ad ogni arrivo presso il laboratorio, per garantire la massima qualità dei nostri prodotti. In negozio si trovano prosciutti cotti lavorati artigianalmente, salumi cotti e crudi,
L’allevamento delle api e la produzione di miele sono le grandi passioni di famiglia. In un ambiente collinare privo di inquinamento atmosferico industriale, lontano dalla grande viabilità e favorito dalla presenza delle migliori piante nettarifere, Ugo ed Elda raccolgono il frutto del lavoro di migliaia di api, depositato nelle arnie erranti, e lo trasformato nel loro piccolo laboratorio ottenendo un miele veramente selezionato. Da qui, con il marchio “Miele di Garbagna”, escono prelibati mieli di ciliegio, di tiglio, di castagno e millefiori di acacia. Altri prodotti: miele in favo, rimedio utile contro bronchiti e raffreddori, miele di melata, polline e propoli. Az. Ag. Pisacco Aldo (Loc. Ca’ dei Bianchi, Tel. 0131.877694 - Cell. 338 4392377). E' una delle aziende di qualità di questo territorio. L’attività spazia dall’allevamento di bovini di razza piemontese (con pascolo in alpeggio in alta valle) alla coltivazione di patate quarantine passando attraverso le ciliegie. La produzione di quest’ultime ha mantenuto viva la tradizione, sia sul campo sia nella trasformazione, di un’attività secolare che era ormai rimasta solo una tradizione casalinga. Massimo Pisacco, pagina 18
Dalle centinaia di piante della proprietà sono prodotte: la Bella di Garbagna e il Grigione (o Graffione) di Garbagna, frutti ideali per produrre ciliegie sotto spirito e sotto grappa, sciroppate, in agrodolce e i Boeri. “La Ciliegia Bella di Garbagna” fa parte dei PAT (elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Regione Piemonte) ed è Presidio Slow Food. Da Garbagna si prosegue per Montegioco. Sulla strada di fondovalle si attraversa il territorio del comune di Avolasca, la “domus culta”, cioè il fondo coltivato ad economia e Casasco. Al termine di un lungo rettilineo, la strada, sempre accompagnata dal Grue, porta a Montegioco. Il luogo è nominato per la prima volta in un documento del 1152. Montegioco significa Monticello. Difatti il paesello è sopra un monticello conico colla vetta smozzata. L’antichità del sito di Montegioco Alto è testimoniata dai cospicui resti di un abside romanica databile al secolo XI. Nella parte bassa si può ammirare il castello costruito in stile rinascimentale verso la fine del '600 dalla famiglia Busseti. Recenti restauri l'hanno riportato agli antichi splendori. . Dove... a Montegioco Azienda Agricola Cascina Salicetti (Via Cascina Salicetti 2, Tel. 0131.875192
www.cascinasalicetti.it). Si trova nella parte alta del paese, immersa nel silenzio
luogo. Il locale è circondato un bellissimo parco attrezzato per merende (al suo in-
mente in azienda. L'intera superficie seminativa è impiegata nella coltivazione
e nella tranquillità, su una soleggiata collina che si staglia dalle propaggini preappenniniche del Piemonte orientale. Si
terno fino a qualche anno fa esisteva una sorgente di acqua sulfurea).
di foraggi e cereali quali grano, orzo e sorgo che vengono utilizzati per la preparazione di mangimi genuini. Ma “La Capanna” non è solo carne e salumi. Molto sviluppato è infatti il settore
sviluppa su una superficie di 42 ettari in corpo unico
viticolo con ben 22 ha di vigneto distribuiti tutt'intorno alla cascina. I vitigni coltivati sono quelli tradizionali della zona dei colli tortonesi come Barbera Dolcetto Cortese e Timorasso.
Dispone anche di sala da ballo liscio e piscina. Ampio parcheggio riservato. Di questi, 15 ettari sono dedicati alla coltura della vite, principale attività aziendale sin dai primi del '900. La specializzazione a vigneto è da attribuirsi a Pietro Franzosi che negli ultimi trent'anni ha saputo dare un'importante crescita qualitativa alla cascina. Oggi l'eredità di Pietro è stata felicemente proseguita da Anselmo, enologo, che ha rivolto tutte le sue attenzioni alla viticoltura di qualità, effettuando selezioni in vigna sulle uve più vocate di questa DOC Colli Tortonesi e ristrutturando la cantina con le più moderne tecnologie. Ristorante “Fonti dello Zolfo” (Via Fonti 6, - Tel. 0131.875174, Cell. 333.8687292). Dispone di più sale, adattabili secondo il numero dei commensali, in grado su ospitare 140 persone. E' l'ideale per battesimi, comunioni e grandi ricevimenti. Locale molto semplice come semplici sono le pietanze. La cucina gestita da Gabriella propone piatti tipici della cucina piemontese: agnolotti, malfatti, risotti, stufati, stracotti, ecc. Il tutto facendo uso dei prodotti della Valli Tortonesi quali Montebore, Salame Nobile del Giarolo, Pesche di Volpedo, Ciliegie di Garbagna unitamente a ciò che rispecchia la tradizione contadina del
Azienda Agriturismo "La Capanna" (Cascina Capanna 2 - Tel. 0131 875299 Cell. 3357881907 - www.cascinacapanna.it) è situata sulle colline tortonesi sulla sponda sinistra del torrente Grue a circa 300 metri s.l.m. La superficie è di circa 120 ha e l'indirizzo è misto: zootecnico, cerealicolo e viticolo.
Il fondatore dell'azienda è Igino Bonadeo, grande appassionato di agricoltura, che ha riunificato i terreni della vecchia cascina del nonno e insediato i propri figli Francesco e Lorenzo come titolari. Il fiore all'occhiello dell'azienda è il settore zootecnico. Alla Capanna infatti si allevano circa 400 suini e 120 bovini con un sistema a ciclo chiuso: gli animali nascono, crescono e vengono macellati direttapagina 19
La Serra di Amanda (Strada Prov. 120 per Garbagna – Cell. 338 3754054 – Chiuso: martedì mattina e domenica pomeriggio). E' un punto vendita di prodotti ortofrutticoli e florovivaistici ubicato sulla strada che porta a Garbagna. Non è difficile da trovare: la caratteristica stuttura della serra ne permette una facile individuazione.
L'intento di Amanda (giovane donna di origine scozzese) è quello di andare incontro al consumatore offrendo prodotti di massima qualità e prezzi convenienti unitamente alla certezza della provenienza del prodotto. Lo spaccio è un sicuro punto di riferimento in grado di soddisfare le esigenze di ogni tipo di clientela e di offrire in un unico posto quanto necessita, come in un negozio. Lo spaccio aziendale è aperto dalle ore 8,30 alle 12,30 e dalle ore 15,30 alle 19,30. Continuando sul fondovalle si attraversa parte del territorio comunale di Cerreto
Grue. Il suo nome si potrebbe tradurre come paese dei cerri per Cerreto, a cui si aggiunge il nome del torrente Grue. L'ultimo paese che si trova, prima del rientro a Tortona, è Sarezzano, Comune
Dove... a Sarezzano
La “Baracca” è una frazione collocata in fondo alla Val Grue, a due passi da Tor-
Az. Ag. Mutti Andrea (Frazione San Ruffino 49, Tel. 0131.884119).
tona. Sono passati più di quarant’anni da quando Pierino Mutti, salumaio a domicilio, decise di acquistare una vecchia salumeria e di mettere in pratica la sua esperienza producendo salami per il pro-
a cavallo tra la valle del Grue e le colline che degradano verso la pianura.
prio negozio. Oggi l’attività è condotta da Ennio che continua l’esperienza iniziata dal padre producendo salami per il proprio negozio. Il salame crudo “Nobile del Giarolo” è il fiore all’occhiello dell’azienda. Nel punto vendita si possono trovare inoltre molti prodotti tipici del territorio (Timorasso, Miele di Sarezzano e di Garbagna, Montebore).
Le case più antiche si stringono ai piedi della collina, dove un tempo sorgeva il castello dei Guidobono Garofoli, feudatari del paese. Ora è dominato dalla chiesa medioevale in stile romanico, già parrocchiale, dove nel 1585 venne rinvenuto, assieme ai resti dei Santi Protettori Ruffino e Venanzio, il “Codex purpureus Sarzanensis”, un evangelario risalente al V-VI secolo, prezioso libro in finissima pergamena sul quale era trascritto in lettere d’oro e d’argento il Vangelo di Giovanni. Da lassù e dalla vicina Montegualdone, un tempo altro castello tortonese, il panorama è sconfinato. Dal lato opposto della Valle del Grue, alla destra del torrente, orientato a nord si trova l'antica cappella di San Ruffino, nella frazione omonima, legata alla figura del Santo che qui visse eremita nel IX secolo. Sulle sue pareti sono murati pregievoli fregi altomedievali. Poco più avanti, sempre dallo stesso lato, si entra nell'appartata Valle Sant’Innocenzo. Qui esisteva la villa romana dei Quinzi (IV sec. D.C.). Secondo una leggenda questo luogo fu una sorta di porto franco per i cristiani durante le persecuzioni.
Si trova in una zona del tortonese maggiormente vocata alla coltivazione della vite e del pesco. Da quattro generazioni produce e vinifica le uve coltivate nei quattordici ettari di proprietà. Oggi la conduzione è affidata ad Andrea che, accanto ai tradizionali vitigni locali quali Barbera, Cortese e Timorasso (quest’ultimo vero testimone della valorizzazione del territorio), non disdegna qualche escursione tra le uve cosiddette “internazionali” come Cabernet Sauvignon e Sauvignon blanc. La produzione doc Colli Cortonesi: Timorasso Castagnoli, Barbera Boscobarona, Rosso Rivadestra, Cortese Noceto e Bianco Sull'Aia.
Agriturismo Montegualdone (Località Montegualdone, Strada per Cerreto Grue, Tel. 0131 884173, Cell. 334 9426494 - www.agriturismomontegualdone.com). Sulle colline di Coppi, a pochi chilometri da Tortona, è tutto ciò che ci vuole per gli amanti della natura e della tranquillità.
Macelleria Ennio Mutti (Fraz. Baracca Strada Tortona-Garbagna 44, Tel. 0131.884169 - Chiuso: lunedì e mercoledì pomeriggio). Gli ambienti sono pronti ad accogliere l'ospite in una calda atmosfera, offrendogli la possibilità di assaporare i piatti tipici del territorio preparati i prodotti dell'azienda. Situato in una posizione invidiabile, Montegualdone era, nei primi secoli del mille, un castello fortificato circondato da mura abitato dai signori del luogo. Nel settecento fu trasformato in una dimora nobiliare. Negli anni novanta è stato finemente ristrutturato. Oggi è una struttura in grado di soddisfare al meglio il gusto e le esigenze di ogni pagina 20
ospite. Per trascorrere un piacevole
Nei dintorni del paese convergono di-
week-end all'insegna della quiete e del riposo, ci sono 10 camere con bagno
verse valli laterali, tracciate dagli affluenti del Grue, che in primavera si imbiancano
arredate con la massima cura.
dell’inconfondibile colore dei ciliegi in fiore. A giugno i bianchi fiori si trasformano e lasciano il posto alle rosse, polpose, succose e gustose ciliegie. Il colore può variare di tonalità secondo le vari-
Il viaggio è terminato. Percorrendo la provinciale Numero 125, da Sarezzano, dopo circa otto chilometri, si raggiunge Tortona, località di partenza dell'itinerario tra i colli tortonesi. I Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) delle Valli Curone e Grue I P.A.T. qui sotto elencati (sui sedici del tortonese) appartengono ai territori delle Valli Curone e Grue: la Ciliegia bella di Garbagna, la Mela della Val Curone, la Pesca di Volpedo, il Formaggio Montebore e le Castagne della Val Grue. Il territorio preso in considerazione, però, non si limita ad offrire solo quanto sopra descritto. Le eccellenze sono ancora tante. Sul territorio, infatti, si trovano tanti altri prodotti che non fanno parte dell'elenco dei PAT quali: funghi, tartufi, mieli, salami cotti, pancette, lardo, salsicce, cacciatorini, cotechini, zamponi, prosciutti cotti, salame crudo “Nobile del Giarolo” e carne all'erba del Giarolo Panà – Ebro. Qui di seguito sono descritti i P.A.T. e alcuni prodotti tipici. La Ciliegia bella di Garbagna – Garbagna è il capoluogo, nonché il centro agricolo e commerciale, più importante della Val Grue. E’ ubicata nella parte più alta del bacino del torrente da cui prende nome.
La sua fama ha già varcato da molto tempo i confini regionali. Volpedo si trova all’imbocco della Val Curone, una zona collinare ricca di terreni argillosi, freschi, adatti alla coltivazione del vigneto; e, come ben si sa, dove crescono le vigne cresce bene anche il pesco. Questa caratteristica permette di ottenere un
età. Nella zona se ne coltivano tre tipi: la Pistoiese, la Bella di Garbagna (varietà au-
prodotto dal profumo intenso e delicato con polpa compatta e gustosa. Le pesche
toctona) e il Grigione di Garbagna. La
vengono raccolte quando sono il più vi-
prima, di colore rosso intenso, matura nella seconda decade del mese di giugno; la polpa è rossa e croccante, il sapore ottimo. La seconda, usata per la conservazione in alcol, matura nella terza decade del mese di giugno; è un durone, di polpa rosata, di pezzatura grossa e di buon sapore. Parte della sua produzione è destinata all’esportazione. L’ultima, di polpa rossa e di gradevole sapore, matura nella prima decade di luglio. E’ ideale per il consumo fresco. La Mela della Val Curone – Con una superficie coltivata sempre più in espansione la parte collinare del tortonese che circonda Volpedo, Monleale, Brignano Frascata, San Sebastiano Curone è diventata la principale produttrice di mele di qualità della nostra provincia. La mela grazie alla profondità e fertilità di questi territori, è diventata la regina della frutta (ruolo che divide con la pesca). La coltivazione delle mele si è sviluppata in quest’area da pochi decenni, facendo grandi passi, garantendo al consumatore un prodotto di alta qualità sia dal punto di vista organolettico sia da quello igienico-sanitario. La produzione si avvale dei competenti dettami impartiti dal Consorzio Volpedo Frutta, in materia di lotta integrata guidata, che indirizzano l’agricoltore a produrre secondo le richieste del consumatore più esigente. La Pesca di Volpedo – Le Colline Tortonesi hanno la vocazione per la coltivazione della pesca. In questo comparto detengono il primato provinciale sia di qualità che di quantità. Tra le diverse varietà un particolare pregio riveste la “Pesca di Volpedo”.
cino possibile al loro punto di maturazione. La maggior parte della produzione viene fatta da aziende a conduzione familiare e messa in commercio direttamente o tramite la cooperativa Volpedo Frutta, punto di riferimento per tutti i produttori delle valli. Sono raccolte da giugno a settembre. Il Formaggio Montebore – Montebore è una frazione del comune di Dernice, in Val Curone ma sullo spartiacque tra le valli del Grue e del Borbera. Un angolo di selvaggia bellezza, un pugno di case sovrastate da una roccia di arenaria scavata dai calanchi. Sulla sommità i resti di un castello, o torre che fosse. La fama del luogo, però, è legata a una formaggetta di latte vaccino e ovino la cui storia è antichissima. Già conosciuto nel XII secolo, del Montebore, per secoli prodotto ed esportato verso Genova e la Lombardia, se ne era persa ogni traccia. Grazie ad una accurata ricerca di Maurizio Fava, del locale presidio di Slow Food, è stato letteralmente “resuscitato” e rilanciato. In poco tempo ha acquisito notorietà. Una fama meritata, peraltro, per l’originalità di questo formaggio a latte crudo di pecora o latte misto dalla forma caratteristica a castellino (un tronco di cono costituito dalla sovrapposizione di 3-5 formelle di diametri e pesi diversi model-
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lato sul rudere del castello: il “castellino”, appunto) e dal sapore antico, che può essere gustato fresco, semi-stagionato (15 giorni) o da grattugia. Il peso complessivo è di 500-1500 g, la base del castellino di 15-20 cm, l'altezza di 12-14 cm. La crosta, di colore paglierino, è sottile, elastica nel prodotto giovane per di-
venire rugusa e muffettata col progredire della stagionatura. La pasta di colore avo-
è composto per l’80% d’acqua, con potassio, calcio, sodio, magnesio, ferro,
rio è morbida e senza occhiatura, diventa sempre più consistente con la stagionatura. I sapori sono fini e delicati di latte ovino, a volte prevalgono piacevoli note acide, nel prodotto maturo il gusto si fa
zinco e sali. Da un chilo di Tartufo, si ottengono 180 gr. di disidratato. È servito, tagliato a lamelle su pietanze calde, che ne sprigionano gli aromi. Salame crudo “Nobile del Giarolo” - E’
organolettiche. La produzione è tutelata dall'omonimo Consorzio di Tutela della Carne all'Erba del Giarolo – Panà - Ebro,
pronunciato ma sempre gradevole. I Funghi - I funghi sono tra le bandiere
prodotto principalmente da piccoli artigiani sparsi nelle colline che circondano
costituito nel mese di dicembre del 2001 su iniziativa di sedici aziende firmatarie
che questo territorio sventola con orgoglio; fanno parte delle tipicità alle quali
Tortona. Il salame crudo di queste parti è caratterizzato dall’impasto a grana grossa,
che rappresentano la totalità dei produttori di carne bovina di qualità delle Co-
dal sapore dolce e delicato, con aroma fragrante e caratteristico. E’ un insaccato di nobile carne suina al 100% (solo in pochissimi casi qualche produttore utilizza una piccola percentuale di carne di manzo). La lavorazione della “pasta” avviene utilizzando sale da cucina, pepe nero in grani e aromatizzato con un particolare infuso di aglio e vino rosso.Viene insaccato in budello naturale di scrofa, legato con spago a maglia fine e fatto stagionare, in ambienti adeguatamente aerati, per periodi che possono variare da 4 a 6 mesi, in relazione alla pezzatura. Raggiunta la maturazione, sulla “pelle” si forma la caratteristica muffa bianca. La Carne all'erba del Giarolo-Panà-Ebro La Carne all'Erba del Giarolo-Panà-Ebro è il prodotto di una zootecnia armoniosamente integrata tra il mantenimento dell'allevamento e le risorse naturali della terra, vitelli nati e cresciuti nel territorio e allevati esclusivamente al pascolo e con alimenti locali: l'intera fi-
munità Montane Valli Curone - Grue Ossona e Val Borbera e Valle Spinti (oggi chiamte “Terre del Giarolo”). A garanzia di una produzione bovina sana, genuina e di alta qualità - mantenuta su quest'area da generazioni di allevatori - un gruppo di giovani imprenditori ha quindi avviato questa azione di tutela e diffusione del marchio di riconoscibilità territoriale. Scopo del Consorzio è quello di tutelare e valorizzare gli allevamenti di linea vacca - vitello sul Territorio così delimitato, attraverso la seguente filiera: il vitello nasce sui vasti pascoli dell'area e resta con la madre nutrendosi di latte materno fino allo svezzamento che avviene naturalmente attraverso le essenze vegetali più appetibili dei prati montani. L'alimentazione, componente essenziale che garantisce la sicurezza e la qualità della carne prodotta, è esclusivamente vegetale, composta di foraggi freschi o affienati e cereali provenienti unicamente dalla zona.
è legata l’immagine del territorio della Comunità Montana Valli Curone, Grue e Ossona. La zona è ideale per produzioni di pregio e qualità. Senza ombra di dubbio si può affermare che queste Valli sono tra le più quotate dell’alessandrino per la raccolta dei funghi porcini, la specie più conosciuta ed apprezzata in Italia. Sono raccolti dalla primavera e fino all'autunno. Le principali specie che si possono raccogliere sono : Ovulo Buono o Reale, Porcino Chiaro, Porcino Moro, Porcino Estivo, Porcino Nero o Bronzino, Chiodino, Crava Rossa, Crava Scura, Crava Nera, Gallinaccio, Griffone, Lingua di Brughiera e Piede di Capra. I Tartufi - Queste valli sono le uniche in Piemonte a produrne ben tre tipi, tutti di grande pregio: Tuber Magnatum Pico (tartufo bianco: involucro liscio, colore giallo-ocra pallido, carne con venature bianche) è il tipo più profumato e di più alto valore commerciale; Tuber Melanosporum Vittadini (tartufo nero: si presenta scuro e verrucoso, ha carne scura con venature chiare) è anch’esso molto profumato e ricercato; Tuber Aestivum Vittadini (tartufo d’estate, scorzone: molto simile al precedente con il quale spesso si confonde) è mangereccio ma meno pregiato. Il Tartufo Bianco "TubermagnatumPico" (in piemontese trìfola) è raccolto nella tarda estate, in autunno e all'inizio dell'inverno, sotto querce, salici, tigli e pioppi, in terreni con umidità abbastanza elevata anche nel periodo estivo. Il suo bouquet di profumi, particolarmente intenso, ed il sapore gradevole ne fanno il più pregiato ed il più ricercato tra i tartufi. Il Tartufo Bianco
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liera è favorita, inoltre, dalle tipiche condizioni climatiche dell'area, che permettono di ottenere esclusivi parametri qualitativi e inimitabili caratteristiche
Veduta del PanĂ dal Monte Giarolo
PIAZZA ARZANO - PALAZZO GUIDOBONO SEDE DELLO IAT Ufficio di informazione e Accoglienza Turistica del Comune di Tortona Tel. e Fax 0131.868940 - www.vivitortona.it - e-mail iat@comune.tortona.al.it (per informazioni turistiche)