Turismo ed Enogastronomia nelle Valli Curone, Grue e Ossona
Per informazioni: IAT Tortona c/o Palazzo Guidobono - P.zza Arzano - 15057 Tortona (AL) - Tel/Fax 0131.868940 www.vivitortona.it Si ringraziano tutte le aziende che, grazie alla sensibilità dimostrata verso la valorizzazione del territorio dove vivono e operano, hanno permesso con il loro contributo la realizzazione di questo promoredazionale. Un ringraziamento particolare è rivolto a: Strada del Vino e dei Sapori dei Colli Tortonesi, Comunità Montana “Terre del Giarolo”, Associazione Albergatori e Ristoratori Insieme Valli Curone, Grue, Ossona e Borbera per la fattiva collaborazione e al fotografo Nevio Doz per le immagini messe a disposizione.
ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO Accessibilità Meno di un’ora da Milano o da Genova, qualche decina di minuti in più da Torino: questo il tempo necessario per raggiungere il territorio dei “Colli Tortonesi” e e delle “Terre del Giarolo”, aree poco conosciute, dalle grandi potenzialità turistiche ed enogastronomiche. Il casello di uscita delle Autostrade A7-Genova-Milano e A 21-Torino-Piacenza, che a Tortona si intersecano, può essere considerato una vera e propria porta che rende più facile e agevole l'ingresso in questa parte della provincia di Alessandria, da più parti ormai considerata come la “Porta Est del Piemonte”. Il trafficato nodo autostradale è però l’ultimo punto di contatto con il mondo frenetico e caotico delle grandi città e delle grandi vie di comunicazione. Le colline tortonesi confinano con ben tre regioni e tre province: a nord e nordest, la Lombardia e la provincia di Pavia; a est, anche se un breve tratto, con l’Emilia Romagna e la provincia di Piacenza; a sud e sud-est con la Liguria e la provincia di Genova. Una terra di confine, una terra d'incontro di genti e di grandi interessi. Per l’egemonia di quest’area si sono confrontate in epoche diverse, scrivendo importanti pagine di storia, che ancora oggi qui si riscontrano, le grandi signorie del passato: gli Aleramici, gli Obertenghi, i Visconti, gli Sforza, i Fieschi, i Doria, gli Spagnoli e i Francesi.
consente numerose produzioni di qualità. Ma non è solo il clima o il terreno che permette di avere eccellenti prodotti: sono anche le persone.
Donne e uomini che dedicano il loro tempo e la loro esperienza, spesso tramandata di generazione in generazione, a migliorare questi luoghi e produrre questi cibi, molte volte anche solo per pasione, magari rinunciando ad altre attività più facili e redditizie. Il turismo enogastronomico può essere per quest'area una fonte di ricchezza diretta e indiretta e quindi di progresso. Quanto descritto in questa pubblicazione non è che un'estrema sintesi di quanto vi è da vedere e da vivere. Purtroppo per esigenze di spazio e costi, non si è potuto affrontare in modo esauriente tanti argomenti.
Le Valli Curone, Grue e Ossona Artigianato, Agricoltura e Gastronomia Il territorio delle Valli Curone, Grue e Ossona è l'ideale per i visitatori che sono alla ricerca di una meta in grado di offrire un valido connubio tra bellezze ambientali, luoghi di interesse storico-culturale e offerta di prodotti enogastronomici tipici di alto livello qualitativo. Poche infatti sono le zone in grado di offrire ospitalità, buona cucina, ottimi vini e grappe, deliziosi sapori in una cornice come quella costituita dalle bellezze delle colline e dei monti di quest'angolo della provincia di Alessandria. Questa brochure vuole essere un piccolo contributo per valorizzare le diverse realtà di questo territorio ricco di storia, arte e tradizioni con un clima favorevole che, con il Mar Ligure a pochi chilometri,
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In un territorio in cui le tradizioni e una dimensione del vivere a misura d'uomo non hanno ancora ceduto il passo agli aspetti meno positivi della modernità, l'artigianato tipico è il segno tangibile, l'espressione più elevata del legame tra l'uomo e la sua terra, della sua operosità applicata all'ambiente. E' un rapporto fondato sul rispetto reciproco dei tempi e dei modi, su una conoscenza profonda e capillare dell'ambiente e delle sue naturali risorse, su una cultura che si tramanda inalterata perchè fondata su valori assoluti, quegli stessi valori di cui si sente sempre più la mancanza in altre zone del Paese. Le attività che occupano un posto di rilievo in questo settore interessano l'artigianato del mobile e del restauro, dell'oggettistica del legno e del gioiello. Inoltre, la peculiare posizione del territorio caratterizza e influenza la cucina locale, contraddistinta da curiose contaminazioni, ora milanesi, ora emiliane o liguri, presentando i prelibati prodotti locali in piatti elaborati secondo le antiche ricette tradizionali originarie del luogo, accompagnati dai pregiati vini locali. In tutti i Comuni sparsi lungo le vallate si incontrano, panetterie, macellerie, salumifici ristoranti e trattorie dove comprare o gustare le specialità del territorio, dai profumati e preziosi tartufi, ai pregevoli funghi, ai tradizionali salumi, prodotti della radicata cultura contadina, ai saporiti e illustri formaggi, sino ai gustosi ortaggi (peperoni, melanzane, pomodori,ecc) e alla deliziosa e dolcissima frutta (mele, pere, pesche, fragole, albicocche, susine, ecc.): un trionfo di sapori, profumi e colori, sempre all'insegna di una cordiale ospitalità. A far loro da prestigiosa cornice i vini “ColliTortonesi doc”: timorasso, barbera, dolcetto, freisa, croatina, cortese, favorita e moscato. Negli ultimi anni si sono aggiunti altri sapori, profumi e colori. Quelli delle erbe aromatiche e officinali (salvia, origano, santoreggia, isoppo, finocchio, rosmarino, lavanda, timo. ecc.). Il punto di partenza ideale per visitare queste zone è Tortona. Una efficace segnaletica indica la direzione da seguire per raggiungere la Val Curone. Il primo centro abitato che s'incontra, a circa quattro chilometri da Tortona, è Viguzzolo. Il paese, rinomato per le gustose fragole e le deliziose pesche, ha origini antiche, anche se notizie certe si hanno solo a partire dal IX secolo; al cen-
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tro del paese è posta la Parrocchiale dell’Assunta, risalente al 1603. Appena fuori dell’abitato, verso est, si trova la piccola e suggestiva Pieve di Santa Maria, uno dei monumenti religiosi più importanti del tortonese. L’edificio fu costruito con ogni probabilità nel secolo XI. La presenza di elementi architettonici anteriori al Mille conferma la teoria che la sua costruzione sia avvenuta facendo uso di materiali provenienti da una chiesa più antica che sorgeva nelle vicinanze del torrente Grue.
Dal punto di vista stilistico la Pieve di Viguzzolo appare di stile romanico, semplice e ben proporzionata, a tre navate absidate, con copertura a capriate e tetto a doppio spiovente. La facciata, decorata da archetti pensili divisi da sottili lesene, presenta una porta ad arco a tutto sesto ed un piccolo campanile a vela. All’interno le navate, divise in quattro campate,si presentano nude ed austere. Dalla navata di destra si accede alla cripta, con volta a crociera sostenuta da sei colonnine, costruita posteriormente alla pieve. Dove... a Viguzzolo “La Cucina di Emanuela” (Via Vittorio Veneto 12, Cell. 338.6858430. Chiuso: domenica e lunedì). Il laboratorio produce pasta fresca, in particolare i rinomati agnolotti tortonesi. La preparazione delle paste è dei dolci è fedele ai sapori antichi dei "Colli Tortonesi" e del territorio circostante che, proprio per la collocazione del "Basso Piemonte", risente dell'influenza lombarda, ligure e piacentina. Tra le specialità di Emanuela, un merito particolare va assegnato agli agnolotti, pasta ripiena di stufato, piatto
tipico delle grandi festività del passato.
Su richiesta prepara anche “secondi” e piccola pasticceria secca.
viazione è d’obbligo per una visita a Rosano, piccolo borgo composto da cascina, villa patrizia incorniciata da uno splendido parco ed edificio religioso: l’imponente Chiesa di Santa Maria (leforme attuali risalgono al 1630) che ospita alcune tombe della famiglia degli Spinola. L'intero complesso è di proprietà privata ed è visitabile su appuntamento. Il territorio di Casalnoceto è abitato da età preistorica, è tra i siti più importanti che documentano la cosiddetta Civiltà dei Vasi a Bocca Quadrata. Nel caratteristico borgo di impianto medioevale, aspetti interessanti si trovano nell’oratorio di San Rocco (XV-XVI), ricavato da una torre delle antiche mura difensive della Rocca Viscontea, nella Parrocchiale di San Giovanni Battista (XVI sec.). Dove... a Casalnoceto Locanda del Seicento (P. Martiri della Libertà 15, Tel. 0131.809614 - www.lalocandadelseicento.it Chiuso: lunedì).
Da qui, il viaggio prosegue con l'attraversamento di Castellaro Guidobono, passando accanto all’ottocentesca Villa Montebruno, una volta immersa in un bel parco (oggi non agibile) e, tenendo la sinistra ci si dirige verso Casalnoceto.
Nel tratto di strada che conduce a questo paese, una de-
Un tempo fu dimora del condottiero Ambrogio Spinola, marchese di Los Balbases, Grande di Spagna e Governatore dello Stato di Milano, duramente criticato dal Manzoni nei Promessi Sposi per non aver tenuto in considerazione il flagello della peste a Milano, perchè troppo impegnato nella guerra per conquistare Casale Monferrato (morì a Castelnuovo Scrivia il 25 settembre 1630). Successivamente fu trasformata in luogo di ristoro per i viandanti con il nome di "osteria spagnola".
La prima data conosciuta di questa casa risale al 1620, quando Casalnoceto era dominio degli spagnoli. È rimasta
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integra nel corso dei secoli e grazie ad un sapiente restauro - le volte delle stanze e le travi in noce sono autentiche, come pure i pavimenti in cotto lavorato a mano - e dopo un periodo di abbandono è tornata al suo antico splendore. La cucina è tipica e nazionale con specialità locali, funghi e tartufi bianchi, formaggio Montebore, salumi della Val Curone. Dispone di circa 100 coperti suddivisi in cinque salettte e un salone. Ampio parcheggio antistante il locale. Da Casalnoceto a Volpedo, il paese natale di Giuseppe Pellizza; patria delle famose pesche e di altri prelibati frutti. Qui l’interesse si rivolge alla Pieve romanica di San Pietro, ai margini del centro abitato, importante testimone di epoche lontane, citata per la prima volta in una pergamena del 965, ricca di affreschi che vanno dal XI al XV secolo. Molti di questi furono opera di artisti della scuola dei fratelli Boxilio, molto attivi nel tortonese nel XV secolo. Meritano una citazione il “Cristo pantocratore” e i “Dodici Apostoli”. L’interno della pieve è a tre navate su pilastri con copertura a capriate. Nel centro dell'abitato, oltre ad alcuni resti della mura medioevali del XIV secolo, si trovano il Palazzo municipale, la Parrocchiale di San Pietro, il Palazzo MalaspinaPenat. Doverosa è una visita alla casa natale e studiomuseo del pittore Pellizza da Volpedo, dove vi sono conservati alcuni bozzetti delle sue opere più celebri e diversi ritratti. Via Rosano, 1 – Tel. 0131 80318 - www.pellizza.it.
Pellizza da Volpedo
un fervente assertore della tecnica divisionista, insieme a Segantini e Morbelli, come mezzo di maggiore approfondimento della realtà naturale. Nato da famiglia contadina, Giuseppe seguì l’opera divisionista. “Mammine”, esposto alla Mostra Colombiana di Genova, per i festeggiamenti del quarto centenario della scoperta dell’America, nel 1892, esprime ancora uno stile spontaneo a cui succede, con “Lo specchio della vita” esposto a Torino nel 1908, un’impronta simbolista. Sempre a Torino, nel 1900, viene presentato il “Quarto Stato”, con la marcia dei lavoratori verso un avvenire di progresso. Il dipinto, considerato a suo tempo il quadro socialista più avanzato, era in realtà non tanto l’opera ispirata alle lotte operaie, ma a quelle dei contadini poveri dalle cui radici Pellizza proveniva. Volpedo rimase nel cuore nell’artista per tutta la sua gioventù, come dimostrano alcune delle sue opere più belle ispirate proprio al suo paese natio. Nei dintorni meritano una visita alcuni piccoli paesi che sorgono sulle tante vallette laterali che si aprono sull'asse principale e che continuano fino ai punti più alti della valle: Pozzol Groppo, comune collinare che si stende sui due versanti che scendono sulla valle del Curone e sulla valle Staffora, il cui omonimo torrente segna il confine con la provincia di Pavia. Il territorio comunale culmina nel colle sul quale sorge lo storico Castello Malaspina (sorto sul luogo di una torre di guardia di origini romane) dove sono conservati un bel pozzo medioevale, camini, soffitti a cassettoni e affreschi. Dove...a Pozzol Groppo Cascina I Carpini (Frazione San Lorenzo 1, Tel. 0131.800117 - www.cascinaicarpini.it).
Giuseppe Pellizza è nato a Volpedo nel 1868 e qui vi morì, non ancora quarantenne, nel 1907. E’ stato la più sincera gloria della sua terra d’origine alla quale ha voluto legare, e tramandare in maniera indissolubile, il proprio nome. Fu
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Si distingue per aver fatto della migliore tradizione vitivinicola piemontese di qualità il cardine per ottenere una inedita e moderna interpretazione del vino ottenuto dalle varietà autoctone. Da queste parti l'ambiente è un vero tesoro. Il clima freddo dell'inverno, le precipitazioni distribuite durante tutto l’anno e le forti escursioni termiche nel periodo di maturazione delle uve, contribuiscono a conferire ai vini aromi fruttati, eleganti e delicati. Le vigne della cascina ‘I Carpini’ presentano la particolarità di essere esposte a sud est ed affondare le radici in un terreno di medio impasto, fresco e ben drenato.
Situato all'inizio della Val Curone, un po' defilato tra verdi boschi e profumati frutteti, il locale ha una fisionomia particolare, si presenta molto accogliente offrendo la possibilità agli ospiti di cenare romanticamente al lume di candela con un piacevole sottofondo musicale. La cucina tradizionale si alterna a quella moderna.
Da Volpedo a Monleale (basso) verso Volpeglino, piccolo borgo sorto intorno all’antico castello del quale si conservano poche tracce. Altra località che s'incontra, subito dopo, è il minuscolo paese di Berzano di Tortona. Dove... a Berzano di Tortona Maison Jo (Via della Cerreta, 39 - Tel. 0131.806282 Cell. 339.1506110 - www. maisonjo.com)
L'attività è stata avviata da Josephine Bongiorno, cuoca macrobiotica e naturale e terapista alimentare. Una cucina in grado di armonizzare l’organismo e riequilibrare le energie. La spinta verso il naturale è un desiderio consapevole (ma spesso anche inconsapevole) di avvicinarsi alla natura; è un modo per capire che tutto quanto intorno a noi è vita ed energia. Energia a cui noi tutti possiamo attingere per il nostro benessere fisico e mentale. “Ristorante Il Cascinotto" (Località Inselmina, 2 Tel. 0131.806560 – www.ilcascinotto.it Chiuso: martedì).
Lo chef Gian Roberto è molto abile nel prepare specialità a base di carne, funghi e tartufi ma anche ottimo pesce, abbinabili ad una selezione di oltre cento etichette di vino, sia del territorio sia di altre zone d'Italia. Durante la bella stagione, grazie alla favorevole collocazione del ristorante, vi è la possibilità di pranzare nella terrazza panoramica dove speso sono organizzate favolose grigliate di carne e di pesce.
Ritornando indietro, sulla provinciale per Caldirola, si raggiunge Monleale splendido balcone sulla Pianura Padana e luogo eletto per la produzione di grandi vini. Del passato rimangono poche vestigia del Castello, un tempo munito di tre torri. Il territorio comunale è luogo
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eletto per la produzione di grandi vini. Qui operano diverse aziende vitivinicole che producono grande qualità.
resti del castello Malaspina.
Dove... a Monleale Az. Ag. Vigneti Massa (Piazza G. Capsoni, 10 Tel. 0131.80302). I vini prodotti sono il fine di un progetto che dà la giusta importanza al vigneto ed al vignaiolo, alla cantina ed all’artigiano di cantina, al territorio ed al suo microcosmo, all’innovazione, ma non alle mode, alla considerazione di tutto il circuito distributivo. Valter è stato tra i primi a credere nella possibilità di riportare in auge il Timorasso, vitigno autoctono delle colline tortonesi, che dopo un lungo periodo di abbandono, ha ritrovato meritato spazio tra le colline che già l'avevano ospitato.
Dove... a Montemarzino Ristorante Da Giuseppe (Via IV Novembre , 7 Tel. 0131.878135 - www.ristorantedagiuseppe.it Chiuso: martedì sera e mercoledì).
I principali vini prodotti: Costa del Vento, Sterpi e Derthona (da uve Timorasso); Monleale, Bigolla e Sentieri (da uve Barbera); Cerreta (da uve Barbera 50% ,Nebbiolo 25% , Croatina 15% , Freisa e Cabernet S. 10%); Pietra del Gallo (da uve Freisa) e Pertichetta (da uve Croatina). Lasciato Monleale e ritornando sul fondovalle e ripercorrendo la provinciale per Caldirola, si raggiunge la parte bassa di Montemarzino. Da qui si risale verso la collina. Sul percorso, poco prima di giungere in paese, in località Reguardia si può ammirare un centenario “Olmo Campestre”, patrimonio della Raccolta Alberi Monumentali della Regione Piemonte. Montemarzino è un tipico borgo agricolo situato sullo spartiacque che divide la Val Curone dalla Val Grue. Dal piazzale della Chiesa Parrocchiale si gode di uno splendido panorama su gran parte delle due vallate, ricche di vigneti e frutteti. Nelle Vicinanze sono visibili visibili i
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E' situato ai piedi dei ruderi del Castello dei Malaspina, a pochi metri da una panoramica terrazza dalla quale si ammirano tutto l'arco alpino e la Val Padana. Giuseppe e Silvio, offrono ai loro ospiti la proprie produzioni di vini di pregio, quali Barbera e Timorasso, provenienti dall'Az. Ag. Pomodolce, salumi, frutta fresca e sciroppata, verdure e persino olive in salamoia.
Il locale, sobriamente elegante, offre spazi ideali per cerimonie e banchetti. La cucina propone piatti tipici e raffinati, con un occhio di riguardo per quelli a base di funghi e tartufi. Agli ospiti è offerta l'opportunità di usufruire di piscina con solarium. Tenuta Il Colle (S.P. 100 - km 7,4 - Tel. 0131.878407 Cell. 331.4114192 - www.tenutailcolle.it). L'azienda dedica grande cura alla produzione di frutta, in particolare quella delle pere per le loro qualità salutistiche decisamente superiori. Tutto quanto è prodotto dalla Tenuta il Colle è possibile grazie alla combinazione di alcuni fattori con un punto di partenza "speciale": la Val Curone. A ciò si deve aggiungere la consapevolezza che queste colline con i verdi pascoli, gli eleganti vigneti, gli alberi da frutta, i boschi di acacia e castagno e una grande quantità di fiori spontanei, proprio per la purezza dell'aria, rappresentano un mondo perfetto in cui coltivare gli elementi per l'apicoltura e per frutti sani e gustosi.
L'azienda coltiva in regime di agricoltura sostenibile, all’interno di un sistema integrato con la presenza di api, tre qualità di pere: William, Conference e Abate. La polpa delle pere e il miele rappresentano la base di confetture dai sapori particolari, e questo grazie all’aggiunta di sapori caratterizzanti come cardamomo, macis, zenzero, cannella e arancia. Si abbinano con i formaggi, le verdure e le carni bianche o di selvaggina. Pregevole anche il miele millefiori, di acacia e di castagno: di qualità e gusto ottimali. Da Montemarzino si ridiscende per immettersi sulla già citata provinciale per raggiungere Momperone, paese un
tempo noto per le sue cave di marna. Dove... a Momperone La Nuova Valle (Località Cascina Bellingera, 1 Tel. 0131.786109 - Cell 335.1622234 – Chiuso: lunedì e martedì). L'azienda dispone di 160 ettari coltivati a foraggiera ecereali, tutti biologici, e di 150 ettari di destinati a erba per il pascolo di bovini e suini allevati allo stato semi brado. Proprioquesto metodo di allevamento conferisce alle carni dei capi eccellenti gusto e genuinità.
La Nuova Valle dispone di un'area ristorante in cui vengono servite specialità di carne alla griglia e prodotti tipici del territorio, oltre che ad spaccio aziendale in cui è possibile acquistare carni e salumi prodotti in azienda. Punto di forza della produzione sono coppe e pancette, ma soprattutto il Salame Nobile del Giarolo del quale, oltre che tutte le fasi della lavorazione, è curata in particolare la stagionatura che avviene in cantine naturali ad alta quota in località Forotondo. Agriturismo Ca' dell'Aglio (Loc. Ca' dell'Aglio, 2 Tel. 0131.784510 – www.cadellaglio.it - Chiuso: lunedì). La struttura nasce dall'amore profondo di Gemma Delucchi per il suo territorio e per la vita all'aria aperta, accompagnato alla voglia di trasmetterlo ad altri. Cibi genuini, tradizione, calore familiare e la natura in cui agriturismo è immerso sono gli ingredienti giusti per una serata piace-
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vole o qualche giorno di relax. Presso le sale interne come presso gli spazi all'aperto (sotto un caratteristico porticato) si possono gustare salumi, malfatti, agnolotti, stufato di manzo e asino, arrosti, marmellate, pesche sciroppate e tanti altri piatti tipici tutti di produzione aziendale o di produttori locali selezionati.
L'azienda si estende su di una superficie di circa 13 ettari, di cui 3 vitati Tutti i vigneti sono ubicati in collina, nelle zone a maggior vocazione. Il rimanente della proprietà, in gran parte situato sulla fertile piana del Curone, è dedicato alla frutticoltura, con produzione di mele, pere e pesche. I Poggio producono uve (al vigneto sono riservati i terreni a maggior vocazione) e vinificano da ben tre generazioni: a Giuseppe spetta il merito di aver iniziato, a Desiderio, quello di aver continuato e a Paolo, rimane solo il dovere di andare oltre. I vini prodtti sono: Campogallo (cortese), ronchetto (timorasso), Prosone (croatina) e Teo, Campo la Bà e Derio (barbera).
Per una piacevole vacanza o per lavoro, sono a disposizione dieci mini appartamenti ed una suite, tutti arredati con mobili d'epoca, servizi privati e TV. Il nostro percorso continua per Brignano Frascata con il suo sontuoso Castello, costruito nel XIV secolo, che domina l’arroccato borgo di origini medioevali; è stato ristrutturato ed ampliato tra il 1924 ed il 1936 dai conti Bruzzo, dai quali prende l’attuale nome.
Azienda Agricola Salamificio Artigianale Corte di Brignano (Via Roma 19, - Tel. 0131.784944 www.cortedibrignano.it - Chiuso: lunedì e martedì).
Dove... a Brignano Frascata (e dintorni) Azienda Agricola Paolo Poggio (Via Roma, 67 Tel. 0131.784929).
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Si trova in una vecchia casa ristrutturata, sita nel centro di Brignano Frascata. L'attento recupero è stato fatto nel rispetto delle linee originali dell'edificio, ma soprattuto è
stata mantenuta rigorosamente inalterata l'antica cantina con le pareti di sasso, il pavimento e la volta in mattoni. In questo ambiente, il cui microclima costante garantisce durante tutto l'anno le condizioni ideali per l'affinamento, vengono lungamente stagionati sia “Salame Nobile di Brignano” sia il “cucito”. Il primo ha le dimensioni dei tradizionali salami artigianali ed è insaccato in budello naturale, legato a mano. Il secondo è senz'altro la pezzatura piu' pregiata, riconoscibile dal grande diametro dovuto all'insaccatura in doppio budello naturale accoppiato e cucito. Questa caratteristica permette una stagionatura ben più lunga, sempre affinata in cantine naturali, che può raggiungere addirittura i ventiquattro mesi. Il Cucito rappresenta la massima espressione della tradizione del Salame Nobile di Brignano.
Ed è per questo che in tutti i loro salumi si può gustare la genuinità dell' antica arte di produrre salami. Nel loro negozio si trovano anche generi ortofrutticoli di prima qualità, provenienti dalla propria azienda agricola. Salameria Casera (Via della Chiesa, 10 Fr. Frascata – Tel. 0131.784662 – 0131.784945 Cell. 340 4180288 - Chiuso:lunedì pomeriggio). Al centro del piccolo borgo di Frascata, si trova forse uno degli ultimi negozi di commestibili “da paese”, con annessa salameria. E' gestito dalla da sempre dalla madre di Roberto, come da sempre qui vengono preparati eccelenti salami.
Salumificio Antichi Sapori (Via Roma, 29 Tel. 0131 784827 - Chiuso: lunedì e domenica pomeriggio; nei festivi aperto la mattina). L'azienda ha iniziato l'attività nel 2005. Nonostante sia nata nata da poco, vanta ugualmente sapienza ed esperienza. La gestione è affidata alle capacità di di Tiziana e Michela (coadiuvate dai rispettivi mariti Fabio e Stefano) che hanno acquisito l'arte dei precedenti rinomati proprietari, conduttori di una attività familiare ricca di tradizione. Proprio da loro hanno appreso tutti i segreti per la produzione di un salame di "antico sapore", al quale dedicano ogni cura in tutti i momenti della lavorazione: dall'allevamento dei maiali, all'insaccatura eseguita da una perfetta lavorazione manuale e con soli prodotti genuini e soprattutto alla stagionatura, in fresche cantine, nella maniera più laboriosa ma più naturale possibile.
Roberto Zanassi è il patron dell' Az. Ag. e Salameria “Casera”. Il suo principale obiettivo è di proporsi quale testimonial della qualità. Personalmente segue tutte le fasi produttive, dalla scelta accurata della materia prima, proveniente dal proprio allevamento, al macello e alla stagionatura naturale dei salumi in cantine di sasso. Ogni operazione è svolta internamente ed è sottoposta ad un controllo scrupoloso, giorno dopo giorno, secondo i dettami della tradizione del territorio. Ristorante Pizzeria Pit Stop (Corso Roma, 55 - Cell. 329 6936179 - Chiuso: lunedì, martedì). Il locale è stato ricavato dall'utilizzo parziale della stuttura riservata al centro sportivo del paese. Il risultato è un gradevole ambiente composto dal bar (all'ingresso) e da una ospitale sala ristorante in grado si accogliere un centinaio
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di ospiti. La pizza è il fiore all'occhiello del locale che ne propone circa trenta varietà, tutte cotte nel forno a legna e condite con ingredienti di ottima qualità.
Le 10 camere doppie ricreano la calda atmosfera delle abitazioni locali. A poche decine di metri, per gli sportivi amanti del parapendio, è disponibile una base di lancio con atterraggio sui campi di Brignano Frascata. Non mancano percorsi per trekking, arrampicata sportiva e mountain-bike. Sulla rupe che domina la valle che da Brignano Frascata, passando per San Sebastiano Curone, porta a Gremiasco si trova l'importante sito archeologico del Guardamonte. Questo ambiente permette di effettuare un viaggio a ritroso nel corso della storia locale.
L'impasto è preparato secondo l'antica tradizione napoletana: acqua, sale, lievito e farina, si manipola la pasta e si lascia riposare sul marmo formando i panelli. La stesura della pizza avviene rigorosamente con le mani sul marmo, condendola poi con pomodoro, mozzarella, basilico e olio. La struttura è dotata di ampio parcheggio riservato. Agr. Cà del Monte (Loc. Cà del Monte Fr. di Cecima Tel. 0383.549062 - www.cadelmonte.it - Chiuso: da metà dicembre a fine febbraio). E’ situato sul confine tra Val Curone e Oltrepo pavese. Si estende su un altopiano (a 700 mt slm) con una magnifica vista sull’Appennino settentrionale. L’accurata ristrutturazione del vecchio complesso rurale realizzato in pietra e mattoni, ha prodotto un confortevole spazio per la ristorazione e l’ospitalità di chi sa apprezzare silenzi, tranquillità e buon gusto. La cucina è un equilibrio tra creatività e tradizione del territorio.
Grazie alla ricchezza dei reperti archeologici (dai resti fossili di imponenti capodogli, ai ruderi di un antico castelliere d'altura), che movimenti tellurici sotterranei hanno fatto riemergere dalle profondità marine, esso mette in luce il susseguirsi delle differenti fasi insediative del luogo, tracciando una storia che, dal neolitico, giunge sino all'epoca romana alto imperiale, testimoniata dai resti di una piccola fornace per la cottura della ceramica. In quest'area si insediarono le prime stirpi liguri che, per sfuggire alle frequenti scorribande degli invasori provenienti dal mare, trovarono nell'entroterra appenninico un sicuro rifugio, fondando i primi centri abitati. San Sebastiano Curone è l'animato centro turistico e commerciale che fa da capoluogo naturale e storico del territorio, vero cuore di tutta la Val Curone. Il paese sorge nel bel mezzo del punto di confluenza tra i torrenti Museglia e Curone. Le sue origini sono riconducibili al XV secolo. Ha un centro storico molto suggestivo che, con vie strette, tortuose e alti palazzi, ricorda l’architettura ligure (in passato
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fu feudo dei Fieschi e dei Doria). In piazza Statuto sorgono la chiesa di San Sebastiano e palazzi in stile liberty. Dietro la chiesa si può vedere quanto rimane del fortilizio dei Doria (detto anche casa del Principe), oggi Castello Giani, con una torre quadrata antica. Dove... a S. Sebastiano Mobilificio Zelaschi (Via F. Anselmi Tel. 0131.786214 - www.mobilizelaschi.it).
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In origine era una falegnameria. Fu avviata dai fratelli Ottavio e Osvaldo Zelaschi che, nell'immediato dopoguerra, termimastri falegnami della zona, incominciarono a produrre autonomamente manufatti in legno.
I gelati non contengono emulsionanti e grassi vegetali idrogenati; sono ricchi di latte fresco, panna fresca, zuchero di canna, zucchero d'uva, miele e frutta in quantità. Il locale dispone di tre belle e accoglienti sale, arredate in modo sobrio. Le proposte interessano tutto l'arco della giornata: dalla colazione mattutina alla tavola fredda, dagli aperitivi ai coctkail, passando naturalmente per il gelato e i dolci. D'estate il locale dispone di due freschi dehor che permettono di gustare le specialità all'aperto: uno sulla piazza antistante l'ingresso del bar, l'altro sul retro, splendido balcone che domina la fresca valle del torrente Museglia. Ristorante Pizzeria Il Boschetto (Via Telecco, 11 Tel. 0131.788009 - www.ilboschettoristorante.it – Chiuso: mercoledì).
Nel volgere di alcuni anni, l'azienda è diventata un sicuro punto di riferimento per coloro che intendono acquistare mobili realizzati con materiali e rifiniture di qualità. Gli eredi continuano sullo stesso percorso con proposte di mobili e oggetti d'arredamento dove la qualità del prodotto è la priorità assoluta. Bar Gelateria Pasticceria Statuto (Piazza Roma 14, Tel. 0131.786109 - Chiuso: lunedì). E' situato nella bella piazza del centro storico, proprio accanto alla palazzina liberty che ospita il Municipio in una posizione ottimale e di grande prestigio. Nel giro di poco tempo è diventato un ricercato locale per gli amanti della pasticceria e del buon gelato. Il merito del successo ottenuto è da attribuire a Laura Zanotti che tempo ha saputo trasformare un anonimo bar in vero luogo salotto.
La struttura si trova in mezzo al verde del bosco cresciuto sulle rive del Curone. L'ambiente è nuovo, ampio. Durante la bella stagione si può pranzare all'esterno, nel fresco dehor, con la possibilità di tuffarsi nelle “Piscine di Sanse”. Principalmente pizzeria, aperta sia a pranzo sia a cena, fino a mezzanotte, dal forno a legna sforna pizze (basse e croc-
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canti, come vuole la tradizione napoletana) e focaccia di Recco. Versatile, offre ai suoi clienti anche specialità di pesce fresco che viene consegnato quotidianamente. Durante la stagione fredda vengono realizzate serate a tema su tre “grandi” piatti tradizionali della cosiddetta “cucina povera”: trippa (martedì), bollito misto (giovedì) e stocafisso (venerdì).
rola) e Fabbrica Curone, porta d’accesso all’ampio bacino turistico dell’Alta Val Curone.
Felice Giani Nacque a San Sebastiano nel 1758. Iniziò gli studi a Pavia e li proseguì a Bologna. Prestò la sua opera, ricca di talento e fantasia, in Romagna, Roma e Parigi, affermandosi soprattutto nella decorazione a tempera di importanti dimore nobiliari. I numerosi impegni di lavoro lo portarono per una decina di anni a Faenza, centro della fiorente civiltà neoclassica romagnola.
Fabbrica fu feudo dei Malaspina, dei Fieschi e dei Doria. Del passato rimangono alcuni ruderi del castello dei Malaspina, su di un’altura oltre il Curone, e la Pieve gotico-romanica di Santa Maria, sorta nella prima metà del XII secolo sui resti di un edificio più antico.
E' stata interamente restaurata di recente. A destra, invece, seguendo invece il corso del Museglia si sale verso Montacuto (e la frazione Giarolo) e Dernice. Da entrambe le località si può scendere in Val Borbera. I boschi di rovere e di castagno introducono a un paesaggio spontaneo e incontaminato. Su questo ambiente svettano le alte cime dei monti Ebro, Chiappo, Giarolo, Panà e Boglelio.
L’arrivo di Napoleone in Romagna, trascinò Felice Giani a Parigi, dove pose mano alla decorazione delle Tuilleries. In seguito eseguì decorazioni presso il Palazzo Reale a Venezia. Morì a Roma nel 1823. Nella sua pittura attuò il recupero della classicità con un plastico dinamismo, con una forza di stile che gli permisero di superare la maniera neoclassica anticipando in qualche misura la sensibilità romantica. Molti ormai lo considerano come il più valido artista italiano del periodo Neoclassico attribuendogli così un dovuto alto riconoscimento. All'uscita dell'abitato si possono seguire due direttrici. A sinistra, seguendo ilcorso del Curone, si va verso Gremiasco, piccolo centro abitato sorto intorno al castello dei Malaspina (osservabile dalla provincialeche porta a Caldi-
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Dove...a Gremiasco Salumificio Arsura (Via Dusio, 16 - Tel. 0131.787130 Chiuso: mercoledì pomeriggio).
Questi sono prodotti con carne proveniente da suini italiani marchiati che vengono macellati in proprio. La lavorazione rispetta l'antica tradizione della famiglia che si tramanda dagli anni trenta e prevede l'impiego di tutte le parti del suino, anche le più pregiate. L'insaccatura è realizzata in budello di scrofa con legatura manuale. La stagionatura avviene in apposite cantine che esaltano il profumo, i sapore e la fragranza dei prodotti. Il salumificio fa parte del Consorzio Nobile del Giarolo.
Fu nel lontano 1964 che nonno Franco decise di trasformare la grande passione per il salame in una vera e propria attività produttiva; realtà che ancora oggi viene portata avanti con lo stesso amore, impegno e competenza dal genero Lino e dal nipote Enrico. Ad oggi, con la terza generazione di salumai, il metodo nella scelta dei suini (allevati allo stato semibrado), la lavorazione manuale e la stagionatura con metodi completamente naturali in antichi appositi locali (da 3 a 18 mesi), mantengono inalterate le caratteristiche di questo prodotto unico. Il salumificio fa parte del Consorzio Nobile del Giarolo. Recentemente la famiglia ha aperto anche un punto vendita a San Sebastiano in via Anselmi.
Ristorante Pizzeria “La Pieve” (Via Roma Tel. 0131.780115 - Chiuso: lunedì) E' un raccolto e familiare locale che tradisce, attraverso il suo nome, la vicinanza all'antica pieve gotico-romana che le sta di fronte. Valentina ed Elio gestiscono il locale dal 2010. Questo è composto da due accoglienti sale in stile rustico, con forno a legna a vista, dal quale sono fornate appetitose pizze e deliziose carni. E' corredato anche da un fresco spazio esterno usufruibile nei mesi estivi. Il ristorante offre un’ampia scelta di pizze e una cucina semplice e genuina dove i prodotti tipici del territorio la fanno da padroni.
Dove...a Fabbrica Curone Salumificio Andrea Fittabile (Via Roma, 48 Tel. 0131.780110. Chiuso: mercoledì pomeriggio). Da queste parti la Famiglia Fittabile è sinonimo di “salumiere”. Da antica data produce insaccati tipici: salami crudi, cacciatorini, salamelle e cotechini.
I salumi e le carni proposte provengono dai propri allevamenti così come di produzione propria sono agnolotti, malfatti e gnocchetti. I vini proposti sono quelli della zona dei Colli Tortonesi, Gavi e Oltrepo Pavese. Il Forno di Conca & C. (Via della Chiesa, 2 Tel. 0131.780137 - Chiuso: mercoledì pomeriggio). Accanto alla millenaria Pieve del del paese, da alcuni anni
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è stata avviata questa attività indirizzata alla panificazione. E' gestito con passione e cortesia da Patrizia e dal fratello Moreno che propongono la propria produzione artigianale di pasticceria e panetteria di alta qualità.
Il loro obbiettivo è presentare esclusivamente prodotti naturali lavorati con cura rispettando le tradizioni. La ricerca delle migliori materie prime per perfezionare i prodotti e la freschezza degli stessi hanno portato "Il Forno " ad essere conosciuto ed apprezzato anche al di fuori dei confini locali. La notorietà acquisita ha permesso loro di espandersi e specializzarsi nel tempo, mantenendo uno stretto rapporto con il proprio territorio, esemplificato dalla ripresa di antiche ricette e lavorazioni della tradizione della Val Curone. Ritornando a San Sebastiano, prima del ponte svolta a sinistra, per salire a Montacuto e/o Dernice. I boschi di rovere e di castagno introducono a un paesaggio spontaneo e incontaminato. Su questo ambiente svettano le alte cime dei monti Ebro, Chiappo, Giarolo, Panà e Boglelio. A Montacuto, dominio della famiglia Frascaroli nel XII secolo, sono da segnalare il castello abbandonato e la chiesetta “Madonna dei Campi” nella omonima frazione mentre a Dernice, del fortino costruito dai Vescovi di Tortona a difesa della Diocesi, non rimangono che pochi resti del torrione a pianta circolare e qualche parte della cinta muraria.
Il Monte Giarolo E' l'altura simbolo di questa parte dell'Appennin tortonese (1.473 mt. s.l.m.). Qui le “Tre Valli” (Curone, Grue e Ossona) si raccolgono idealmente nella sua vetta. Da questa balconata naturale, nelle giornate limpide, la vista spazia a tre-
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centosessanta gradi, dalle acque del Mar Ligure fino alla costa savonese (in una notazoine tratta da una carta geogrfica settecntesca redatta dall'Ing. Bergonio, su incarico di Casa Savoia, si legge “da qui si vede il mar”) dai principali rilievi dell'arco alpino, dal Monviso passando per il Monte Rosa, il Resegone fino al Monte Baldo (sul lago di Garda). Per la sua impareggiabile posizione panoramica, il Giarolo appare come il simbolo di un sistema orografico piuttosto articolato che ha nell'Ebro e nel Chiappo le cime più alte (1.700 mt. s.l.m.) e che comprende anche i monti Gropà, Boglelio e Garave (sullo spartiacque con la Lombardia). Qui le “Tre Valli” si raccolgono idealmente nella sua vetta. Dalle sorgenti che si aprono sui suoi fianchi sgorgano acque purissime che, scendendo verso la pianura, hanno formano nel tempo i torrenti e le valli omonime: il breve e inquieto Ossona, il più lungo e movimentato Grue e il ricco e generoso Curone, diretto tributario del Po.
Dalla Valla Curone alla Val Grue Da Dernice, percorsi pochi chilometri attraverso un ambiente incantato, si raggiunge la frazione di Montebore (luogo di nascita dell’omonimo grande formaggio). Da qui si scende in località Cà Castellini nel Comune di Garbagna, “capitale” della Val Grue. Prima di entrare in quest'ultimo paese, un cartello ricorda che proprio lì passava l’antico confine tra il Ducato di Milano e il Feudo dei Doria. Le prime notizie di questo centro risalgono al IX secolo, quando apparteneva all’episcopato di Tortona; poi passò
alle potenti famiglie genovesi diventando feudo dei Fieschi e dei Doria.
valore fondamentale: l’impegno a tramandare le originali ricette della salumeria del territorio con sistemi produttivi tradizionali e rigorosi controlli di qualità. Piero pone la massima attenzione nella scelta delle materie prime che impiega. Tutti i salumi sono prodotti utilizzando tutte le parti necessarie di maiali esclusivamente italiani. Inoltre le carni e tutti gli altri ingredienti impiegati nelle ricette sono sottoposti a controlli ad ogni arrivo presso il laboratorio, per garantire la massima qualità dei nostri prodotti. In negozio si trovano prosciutti cotti lavorati artigianalmente, salumi cotti e crudi, galantine, pancette e cacciatorini. Aperto Venerdì (16,00-19,00), Sabato (9,00-12,00/16,00-19,00) e Domenica (9,00-12,00). Azienda Agricola Pisacco Aldo (Loc. Ca’ dei Bianchi Tel. 0131.877694 - Cell. 338.4392377).
L’architettura del centro storico, tipicamente ligure, ne ricorda la loro presenza così come alcuni palazzi e i resti del castello,con torre quadrata, del XV secolo. Su piazza Doria si affaccia l’oratorio di San Rocco, con bella facciata decorata, mentre nella piazza del municipio sorge, probabilmente sul sito di un preesistente edificio romanico, la chiesa di San Giovanni Battista. In essa sono contenute pregevoli opere: un Crocifisso processionale e una Madonna lignea, attribuiti al Maragliano, e un bell’organo ottocentesco.
E' una delle aziende di qualità di questo territorio. L’attività spazia dall’allevamento di bovini di razza piemontese (con pascolo in alpeggio in alta valle) alla coltivazione di patate quarantine passando attraverso le ciliegie. La produzione di quest’ultime ha mantenuto viva la tradizione, sia sul campo sia nella trasformazione, di un’attività secolare che era ormai rimasta solo una tradizione casalinga. Massimo Pisacco, segue con passione la strada percorsa dal padre Aldo, un contadino di quelli di una volta, la cui vita è segnata dalla luce e dalle stagioni.
Dove... a Garbagna Az. Ag. e Salameria Lasagna (Piazza Alvigini, 14 Cell. 338.3918191).
Il salumificio produce un’ampia gamma di salumi, con un
Dalle centinaia di piante della proprietà sono prodotte: la Bella di Garbagna e il Grigione (o Graffione) di Garbagna, frutti ideali per produrre ciliegie sotto spirito e sotto grappa, sciroppate, in agrodolce e i Boeri. “La Ciliegia Bella di Garbagna” fa parte dei PAT (elenco dei Prodotti Agro-alimen-
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tari Tradizionali della Regione Piemonte) ed è Presidio Slow Food. Caseificio L'Antico Confine (Strada per Garbagna Loc. Torretta - Tel. 0131 877767 - Cell. 338 7419021 anticoconfine.jindo.com). L'inizio attività del caseificio è recente. Federico Arenzani, il giovane casaro titolare dell'azienda, alleva capre di razza Camosciata delle Alpi, produce formaggi tipici della zona con latte caprino lavorati ancora con con genuini sistemi artigianali di un tempo, rinvigoriti e non cancellati dall’impiego di moderne attrezzature. Nello spaccio interno sono in vendita formaggi ottenuti da latte selezionato, per soddisfare anche i palati più fini.
Sul banco trovano spazio toma stagionata, croste fiorite e robiole lavorazione a latte crudo e a coagulazione lattica e affinati in foglire di noce, castagno e formaggi freschi con spezie e erbe. Da Garbagna si prosegue per Montegioco. Sulla strada di fondovalle si attraversa il territorio del comune di Avolasca, la “domus culta”, cioè il fondo coltivato ad economia, per raggiungere Casasco. In zona sono stati ritrovati molti ciottoli di fabbricazione romana. Nel muro che rimane della vecchia chiesa è infissa una croce di stile romanico, segno dell’antichità della chiesa. Oltre all’incantevole paesaggio, grazie alla posizione di Casasco che divide la Val Curone dalla Val Grue, degno di nota è l’Osservatorio Astronomico sito in località Case Simone, già meta di numerose scolaresche anche di altre Regioni. Dove...a Casasco
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Azienda Agricola Mandirola Enrico (Via Roma, 29 Tel. 0131.866109 - Cell. 348.5931889). Le origini dell'azienda risalgono agli albori del '900. Fin da allora la famiglia dei Mandirola si dedicava alla produzione vitivinicola ed è rimasta legata a questa tradizione di generazione in generazione. Negli anni, gli eredi hanno rafforzato la produzione con una ricerca qualificata ed uno sviluppo dei vigneti seguendo metodi di lavorazione rigorosamente artigianali. Infatti, le uve sono raccolte a mano, coltivate, selezionate, vinificate e imbottigliate con grande cura e passione per dare vita ad una gamma completa di vini bianchi e vini rossi: prodotti sani e di qualità, che rievocano la bellezza delle colline e il rispetto per la tradizione.
Oggi l'azienda è nella mani di Enrico, giovane enologo e vignaiolo, che segue personalmente i vigneti e la trasformazione delle uve, deciso più che mai a valorizzare le peculiarità ambientali e territoriali della Val Grue.
Osservatorio di Casasco
L'Osservatorio Naturalistico Astronomico di Casasco è nato nel 1997 ad opera di privati i quali, costituitisi in Associazione ne hanno proposto al Comune, alla Comunità Montana ed alla Provincia l'ampliamento finalizzato ad attività di divulgazione, didattica e ricerca per uso pubblico. La sua collocazione sulla Costa di Magrassi, paesaggisticamente molto valida, è stata scelta per la facile accessibilità e per un inquinamento luminoso ancora moderato. Le esperienze realizzate dal 2000 al 2002 con scuole, Enti e privati, hanno reso evidenti le potenzialità culturali e, conseguentemente, di richiamo turistico qualificato dell"opera . La Comunità Montana, in accordo con la Provincia, ha inserito l'ampliamento delle sue strutture nel Progetto Integrato d'Area cofinanziato dalla Regione Piemonte, per lo sviluppo culturale e turistico del territorio. Il Comune di Casasco, con il concorso della Provincia di Alessandria, ha contribuito all'adeguamento delle strutture tecniche preesistenti L'Osservatorio è operativo dall'autunno 2003 ed è dalla primavera 2004 una Istituzione della Comunità Montana che lo gestisce tramite un Consiglio di Amministrazione di sua nomina. Info: Tel. 0131.87612 Dal borgo si ritorna sulla provinciale, dove un lungo rettilineo, affiancato dal Grue, porta a Montegioco. Il luogo è nominato per la prima volta in un documento del 1152. Montegioco significa Monticello. Difatti il paesello è sopra un monticello conico colla vetta smozzata. L’antichità del sito di Montegioco Alto è testimoniata dai cospicui resti di un abside romanica databile al secolo XI. Nella partebassa si può ammirare il castello costruito in stile rinascimentale verso la fine del '600 dalla famiglia Busseti. Recenti restauri l'hanno riportato agli antichi splendori.
La specializzazione a vigneto è da attribuirsi a Pietro Franzosi che negli ultimi trent'anni ha saputo dare un'importante crescita qualitativa alla cascina. Oggi l'eredità di Pietro è stata felicemente proseguita da Anselmo, enologo, che ha rivolto tutte le sue attenzioni alla viticoltura di qualità, effettuando selezioni in vigna sulle uve più vocate di questa DOC Colli Tortonesi e ristrutturando la cantina con le più moderne tecnologie. Ristorante Fonti dello Zolfo (Via Fonti, 6 Tel. 0131.875174 - Cell. 333.8687292). Dispone di più sale, adattabili secondo il numero dei commensali, in grado su ospitare 140 persone. E' l'ideale per battesimi, comunioni e grandi ricevimenti. Locale molto semplice come semplici sono le pietanze. La cucina gestita da Gabriella propone piatti tipici della cucina piemontese: agnolotti, malfatti, risotti, stufati, stracotti, ecc. Il tutto facendo uso dei prodotti della Valli Tortonesi quali Montebore, Salame Nobile del Giarolo, Pesche di Volpedo, Ciliegie di Garbagna unitamente a ciò che rispecchia la tradizione contadina del luogo.
Dove... a Montegioco Az. Ag. Cascina Salicetti (Via Cascina Salicetti, 2 Tel. 0131.875192 – www.cascinasalicetti.it). Si trova nella parte alta delpaese, immersa nel silenzio e nella tranquillità, su una soleggiata collina che si staglia dalle propaggini preappenniniche del Piemonte orientale. Si sviluppa su una superficie di 42 ettari in corpo unico. Di questi, 15 ettari sono dedicati alla coltura della vite, principale attività aziendale sin dai primi del '900.
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Il locale è circondato un bellissimo parco attrezzato per merende (al suo interno fino a qualche anno fa esisteva una sorgente di acqua sulfurea). Dispone anche di sala da ballo liscio e piscina. Ampio parcheggio riservato. La Serra di Amanda (SP. 120 per Garbagna Cell. 338.3754054 – Chiuso: martedì mattina e domenica pomeriggio). E' un punto vendita di prodotti ortofrutticoli e florovivaistici ubicato sulla strada che porta a Garbagna. Non è difficile da trovare: la caratteristica stuttura della serra ne permette una facile individuazione. L'intento di Amanda (giovane donna di origine scozzese) è quello di andare incontro al consumatore offrendo prodotti di massima qualità e prezzi convenienti unitamente alla certezza della provenienza del prodotto.
Lo spaccio è un sicuro punto di riferimento in grado di soddisfare le esigenze di ogni tipo di clientela e di offrire in un unico posto quanto necessita, come in un negozio. Lo spaccio aziendale è aperto dalle ore 8,30 alle 12,30 e dalle ore 15,30 alle 19,30. Sempre a fondovalle si attraversa parte del territorio comunale di Cerreto Grue. Il suo nome si potrebbe tradurre comepaese dei cerri per Cerreto, a cui si aggiunge il nome del torrente Grue. L'ultimo paese che si trova, prima del rientro a Tortona, è Sarezzano, comune a cavallo tra la valle del Grue e le colline che degradano verso la pianura. Le case più antiche si stringono ai piedi della collina, dove un tempo sorgeva il castello dei Guidobono Garofoli, feudatari del paese.
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Ora è dominato dalla chiesa medioevale in stile romanico, già parrocchiale, dove nel 1585 venne rinvenuto, assieme ai resti dei Santi Protettori Ruffino e Venanzio, il “Codex purpureus Sarzanensis”, un evangelario risalente al V-VI secolo, preziosolibro in finissima pergamena sul quale era trascritto in lettere d’oro e d’argento il Vangelo di Giovanni.. Da lassù e dalla vicina Montegualdone, un tempo altro castello tortonese, il panorama è sconfinato. Dal lato opposto della Valle del Grue, alla destra del torrente, orientato a nord si trova l'antica cappella di San Ruffino, nella frazione omonima, legata alla figura del Santo che qui visse eremita nel IX secolo. Sulle sue pareti sono murati pregievoli fregi altomedievali. Poco più avanti, sempre dallo stesso lato, si entra nell'appartata Valle Sant’Innocenzo. Qui esisteva la villa romana dei Quinzi (IV sec. D.C.). Secondo una leggenda questo luogo fu una sorta di porto franco per i cristiani durante le persecuzioni. Dove... a Sarezzano Az. Ag. Mutti Andrea (Frazione San Ruffino, 49 Tel. 0131.884119).
Si trova in una zona del tortonese maggiormente vocata alla coltivazione della vite e del pesco. Da quattro generazioni produce e vinifica le uve coltivate nei quattordici ettari di proprietà. Oggi la conduzione è affidata ad Andrea che, accanto ai tradizionali vitigni locali quali Barbera, Cortese e Timorasso (quest’ultimo vero testimone della valorizzazione del territorio), non disdegna qualche escursione tra le uve cosiddette “internazionali” come Cabernet Sauvignon e Sauvignon blanc. La produzione doc Colli Cortonesi: Timorasso Castagnoli, Barbera Boscobarona, Rosso Rivadestra, Cortese Noceto e Bianco Sull'Aia.
più vecchie della zona. Dalla sua ottimale posizione collinare si domina un lungo tratto della sottostante Val Grue. I vigneti, impiantati su terreni particolarmente vocati alla coltivazione dei vigneti, producono ottime uve. Da esse si ricavano mosti di buona qualità e in seguito eccellenti vini. L'azienda, dopo anni di abbandono, è stata recentemente rilevata da Giuseppe Poggio, agricoltore di provata esperienza. Con il suo arrivo sono stati impiantati nuovi vigneti, rinnovata la cantina ed alcuni parti degli immobili della cascina. La superficie aziendale è di circa 50 ettari, di cui 12,5 vitati (4,5 in proprietà, 8 in affitto). I vitigni prenti sono barbera, cortese, dolcetto e "nibio".
Macelleria Ennio Mutti (Frazione Baracca – Strada Tortona-Garbagna, 44 - Tel. 0131 884169 - Chiuso: lunedì e mercoledì pomeriggio).
E' collocata in fondo alla Val Grue, a due passi da Tortona. Sono passati più di quarant’anni da quando Pierino Mutti, salumaio a domicilio, decise di acquistareuna vecchia salumeria e di mettere in pratica la sua esperienza producendo salami per il proprio negozio. Oggi l’attività è condotta da Ennio che continua l’esperienza iniziata dal padre producendo salami per il proprio negozio. Il salame crudo “Nobile del Giarolo” è il fiore all’occhiello dell’azienda. Nel punto vendita si possono trovare inoltre molti prodotti tipici del territorio (Timorasso, Miele di Sarezzano e di Garbagna, Montebore). Cascina Torricella di Poggio Giuseppe (Strada Prov. Tortona-Garbagna - Cell. 338 9753195). L’Azienda Agricola è, senza dubbio, da considerare una delle
Inoltre, l'azienda prevede l'allevamento di vacche da latte, quale la pezzata rossa e l'autoctona "bionda tortonese" per la produzione di latte ad uso alimentare e uso caseario. Ci sono anche allevamenti di animali da cortile, pecore e capre. La Valle Ossona e le Strade di Fausto e Serse Coppi Questa parte di territorio del tortonese è anche chiamata “Le terre di Fausto e Serse Coppi”. In questi luoghi, infatti, si trovano Castellania, paese dove nacquero e vissero per diverso tempo sia il “Campionissimo” sia suo fratello Serse, e le diverse strade dei loro allenamenti di gioventù. In questa zona, tra dolci colline ricche di prati, vigneti, frutteti, boschi e calanchi, si possono percorrere diversi itinerari di notevole interesse paesaggistico. Terre poco conosciute dalle grandi potenzialità turistiche ed enogastronomiche. L’ambiente incontaminato dove la natura è ancora sovrana, il panorama in costante mutamento attraverso i colori delle stagioni, il profumo dei fiori, dei frutti, del vino, della cu-
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cina costituiscono il grande abbraccio che accoglie gli ospiti in questo territorio. La cucina è quella tipica piemontese: agnolotti, bollito misto, polenta e funghi, selvaggina. Quest’ultima, grazie alle caratteristiche ambientali del territorio che favoriscono lo stanziamento di svariate specie di animali selvatici (lepri, pernici, starne, fagiani, volpi, tassi, cinghiali, caprioli), è materia prima di ottimi secondi, ma anche condimento per paste fatte a mano, come le tipiche lasagne o i taglierini (al sugo di cinghiale o di lepre). Le carni rosse o bianche sono accompagnate dagli ottimi vini dei Colli Tortonesi (Barbera, Cortese, Croatina, Freisa, Timorasso). Fra i dolci da segnalare le crostate e la pasticceria secca. Estesa è la coltivazione della frutta (pesche in primo luogo, ma anche fragole, ciliegie ed albicocche). Nei fondovalle, presso i corsi d'acqua, si pratica anche l’orticoltura. Molto apprezzate sono le produzioni di formaggi, miele, castagnette, tartufi bianchi e neri, patata Quarantina. Questi prodotti si apprezzano nei ristoranti ed agriturismi locali.
Il viaggio attraverso il territorio può iniziare da Tortona, per chi arriva da Milano o Torino, e da Serravalle Scrivia, per chi proviene da Genova, località facilmente raggiungibili con le già citate autostrade (entrambe le città sono fornite di un proprio casello). Le direttrici percorribili sono quattro. La prima si trova a circa 3 km da Tortona con svolta a sinistra in direzione di Villaromagnano da dove lentamente la pianura lascia spazio alle prime dolci colline. Un suggestivo viale di platani introduce nell’abitato di Villaromagnano. Il borgo, che affonda le proprie origini in epoca romana, offre molte testimonianze archeologiche del suo glorioso passato. Il suo nome è nato dall’unione tra il toponimo del borgo basso (Villa) conquello del borgo alto (Romagnano)
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dove in origine sorgeva un castello. Non lontano si trova la partenza della pista ciclabile dedicata a Fausto Coppi Dove...a Villaromagnano Cantina “La Villetta” (Via Roma 8 - Tel. 0131.812082 - www.cantinalavilletta.it). Si tratta di un'azienda agricola di circa 30 ettari, sulle colline tortonesi. Grazie alla secolare tradizione nella produzione di vini di alta qualità, si vinificano solo uve (barbera, dolcetto, croatina, freisa, merlot e timorasso) provenienti dai sei ettari di proprietà, che godono di condizioni microclimatiche e pedologiche estremamente favorevoli.
L’attività è completata dall’Agriturismo, che offre una ristorazione tradizionale con propri prodotti (aperto solo nei fine settimana su prenotazione) e dallo spaccio aziendale “La Salameria” (Loc. Cascina Giambolino Tel. 0131.893450 - Cell. 339.1054675 - Aperto venerdì e sabato: 8,30 - 12,30 e 15,30 - 19,30). Qui vi è la possibilità degustare e/o acquistare le produzioni dell’Az. Ag. La Villetta: vini doc, carni bovine e suine, salumi, ortaggi e frutta di stagione. Si tratta di prodotti che rispondono alle richieste dei consumatori, sempre più attenti nelle scelte alimentari indirizzate alla ricerca di cibi sani e naturali. A garanzia della qualità, in questo negozio si trovano soltanto prodotti provenienti da allevamenti di proprietà. Da Villaromagnano si sale verso Costa Vescovato. La strada provinciale, incorniciata da vigneti e frutteti, è affiancata dal tracciato della già citata pista ciclabile. Raggiunto il
paese, il cui nome ricorda l'antica sudditanza ai vescovi di Tortona, si va verso cima Coppi, incrocio al quale pervengono le diverse strade che portano a Castellania.
sione di Carmelo, Lucile e Luca. Tutti e tre provengono dall’esperienza di agricoltura biologica della Cooperativa Valli Unite.
Dove...a Costa Vescovato Az. Ag. Luigi Michele Boveri (Frazione Montale Celli – Via XX Settembre 6, Tel. 0131 83816). E' l'erede di una famiglia di vignaioli che da generazioni produce vini di spiccata personalità con uve provenienti esclusivamente da vigneti di proprietà. Subentrato al padre, nel lontano 1992, Luigi ha deciso di vinificare i propri vini e commercializzarli in bottiglia.
Per far fronte alle nuove esigenze, è stata costruita una nuova cantina ed acquistati nuovi macchinari per migliorare sempre più la qualità senza però abbandonare l'attenta e mirata tecnica di vigna, rispettando le antiche tradizioni territoriali, consapevole del fatto che un buon vino nasce principalmente dal lavoro tra i filari. Nei 15 ettari vitati, alcuni dei quali piantati più di 70 anni fa, sono prodotte uve Barbera, Cortese, Croatina, Timorasso. I vini sono ottenuti dai vigneti omonimi e tutti vinificati in purezza sfruttando per ogni tipologia le migliori caratteristiche pedoclimatiche e morfologiche delle singole vigne. L’elevata qualità della produzione, molto apprezzata sia in Italia sia all’estero, pone l’Azienda tra le migliori del territorio. Birrificio Artigianale Gedeone (Via della Conciliazione - Fraz. Montale Celli - Tel. 0131604822 www.birrificiogedeone.it). E' un piccolo laboratorio nato dalla tenacia e dalla pas-
Con essa hanno una comunanza di luogo e d’intenti, e la stessa volontà di ottenere dei prodotti genuini e di qualità. L’impianto di produzione può fare quantitativi di birra limitati, e tutte le operazioni vengono svolte manualmente. Le birre prodotte sono senza conservanti, non sono filtrate e non sono pastorizzate ed inoltre vengono utilizzate sole materie prime biologiche. La rifermentazione in bottiglia seguita dalla conservazione in fresco, proteggono la birra in modo naturale e ne preservano l’autenticità. Attualmente vengono prodotte 8 tipi di birre, alcuni delle quali stagionali. Az. Ag. Boveri Giacomo (Via Costa Vescovato, 15 Frazione Montale Celli - Cell. 335 6695749 www.vignetiboveri.it). Le origini dell'azienda si perdono tra la fine del settecento e gli inizi dell’ottocento. Giacomo ha preso la gestione dell'azienda di famiglia dedicandosi completamente ad essa nel 1988, terminati gli studi superiori. Fu una scelta in controtendenza per il periodo storico che stava vivendo, quando un posto pubblico o presso una grande azienda era ai tempi facilmente accessibile e garantiva una vita tranquilla e senza rischi. Col trascorrere degli anni ha impostato l’attività con l’intento di aumentare la superficie aziendale e migliorare le tecniche di vinificazione. L’obiettivo che si è sempre prefissato è stato quello di promuovere e sviluppare un prodotto legato al territorio.
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un solitario campanile romanico, ciò che resta della Pieve di Vezzano e il massiccio palazzo del Vicario Vescovile (al centro della parte alta del borgo), interessante edificio dove ancor oggi si ammirano le linee dove avevano sede gli uffici del governo del Vescovado comprendenti le cancellerie e la sala della udienze del tribunale, l’ufficio delle riscossioni, delle penalità e dei bandi. Dove...a Carbonara Scrivia
Infatti , tra le sue produzioni, oltre alla tradizionale barbera, trovano oggi spazio vini quali il “timorasso” e la “croatina”, originari proprio delle colline dove ha radici la storia della famiglia Boveri.
Il secondo percorso (sempre sulla S.S. per Genova con devizione a sinistra) è quello che porta a Carbonara Scrivia. Qui al centro del paese si staglia il profilo massiccio della Rocca, un importante e ben conservato esemplare di torreresidenza fortificata. Quindi si va verso Spineto Scrivia (da vedere i ruderi di una piccola torre, della porta di accesso di un castello e di una villa rurale fortificata), Paderna, Carezzano. Dell'importante passato di quest'ultimo paese rimangono, nella parte pianeggiante del territorio comunale,
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Acetificio Emiliani srl (Via Genova Tel. 0131.892230 – www.acetoemiliani.com).
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L'attività prende il via nel lontano 1926, nello stesso paese dove tutt'ora opera, situato nel cuore della più importante regione produttrice di vino di alta qualità del nord Italia. Già alla quarta generzione nel campo dell'aceto, a partire dalla fine dell'ottocento negli stabilimenti di Lugo e Cotignola (RA), si avvale di una lunga e competente esperienza nel settore. Questo ha permesso all'azienda una continua evoluzione sia dal punto di vista qualitativo sia di immagine, come attesta l'ampia gamma di prodotti. Questa spazia da quelli aromatizzati con frutti e bacche a quelli bianchi e rossi, dagli aceti derivati da agricoltura biologica a quelli speciali derivati da vini speciali. Completano la gamma della produzione le creme gastronomiche. Lo stabilimento è attrezzato con serbatoi di miscelazione in acciaio inox di diverse capacità, riservati allo stoccaggio della materia prima e del prodotto finito. I prodotti biologici sono particolarmente curati dai titolari in quanto consumatori degli stessi. Antichi metodi di produzione permettono di ricavare un prodotto di alta qualità.
La terza via è quella che da Villavernia (paese a una decina di chilometri da Tortona, in direzione sud) porta a Carezzano Superiore, oltrepassato il quale si arriva nuovamente a Cima Coppi dove avviene il ricongiungimento con la strada provienente da Costa Vescovato. Villalvernia è un paese agricolo e industriale. Le sue origini sono databili prima dell'anno mille. E' sovrastato da un castello, più volte rimaneggiato per essere trasformato in residenza. Dove...a Carezzano Az. Ag. “La Morella” (Strada del Convento 1, Tel. 0131 839105/839199 - Cell. 333 6626078 www.lamorella-biologica.it). In una posizione climatica tra le più fortunate, proprio in mezzo ai colli tortonesi, a 343 m. di altitudine, è situato Carezzano Superiore, un piccolo borgo di pochi abitanti, apprezzato per la sua tranquillità e il suo clima. Enio Ferretti è proprio qui che coltiva con metodi esclusivamente biologici alcuni prodotti, tra cui le uve. Questo significa che nella coltivazione non vengono usati prodotti, additivi, concimi o insetticidi che non siano assolutamente naturali e come tali previsti dalle normative comunitarie sull’agricoltura biologica. I metodi di coltivazione sono sottoposti alla stretta sorveglianza dell’Organismo di Controllo “Codex”, che assicura il più completo rispetto delle norme sulle colture biologiche.
L’azienda produce anche erba medica e frumento, destinati parte alla vendita e parte al nutrimento degli animali presenti in fattoria. Nell’azienda c’e’ anche la possibilita’ di fermarsi per il pernottamento e la colazione. Per gli ospiti vi sono a disposizione alcune camere in stile agricolo, accoglienti, tranquille, rurali e semplici tipiche del mondo contadino. Agriturismo Cascina Giovanola (Strada dei Boschi 8, Tel. 0131 839416 – www.cascinagiovanola.com Aperto: dal giovedì alla domenica). L’agriturismo è ubicato nella vecchia cascina della quale si trovano tracce già in alcune stampe topografiche del seicento. Un accurato recupero ha trasformata in un accogliente e piacevole ambiente. E' situato sul panoramico altopiano collinare poco prima del paese. Da qui l'occhio può spaziare a 360º attraverso un ambiente di assoluta tranquillità immerso in un oasi di verde. Numerosi sono i se ntieri tracciati per passeggiate a piedi, in bicicletta o a cavallo, immersi in boschi di essenze spontanee: rovere, castagno, gaggia.
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L'azienda agricola vanta una superficie di circa 18 ettari di terreno coltivato a prato, vigneto e colture estensive. La cucina è curata direttamente da Susanna Ravazzi, la proprietaria della struttura, rispettando le tradizioni culinarie di questo territorio e facendo uso solo di prodotti provenienti da coltivazioni e allevamenti propri. L'agriturismo può ospitare ricevimenti di nozze, comunioni, cresime, battesimi, compleanni e anniversari. Il complesso dispone di tre camere con bagno e piscina.
turalistiche: giacimenti fossiliferi appartenenti a due epoche geologiche (tortoniano e serravalliano). A pochi chilometri di distanza da qui sorge Sant’Agata Fossili, territorio ricco di marne e minerali gessiferi; qui estrazioni dalle cave hanno permesso la scoperta di importantissimi fossili. Il paese ospita un bel centro sportivo munito di piscina.
Il quarto e ultimo itinerario è quello che parte dalla periferia nord di Cassano Spinola. Si divide in due tracciati quasi paralleli: uno verso Gavazzana e Sant'Agata Fossili, l'altro verso Sardigliano per raggiungere (dopo aver attraversato le frazioni Cuquello, Bavantorino e Bavantore) nuovamente Sant'Agata Fossili, per poi ridiscendere a Carezzano e via, come prima, verso Cima Coppi.
Cassano Spinola trae il suo nome dalla "gens Cassia" che qui avrebbe avuto una sua "villa". L'interesse di alcune potenti famiglie romane verso queste terre fu favorito dalla Postumia, la via che attraverso Libarna, Cassano e Tortona collegava, fin dal 148 a.C., il mare di Genova con la pianura del Po. Oggi è possibile vedere ciò che rimane del passato attraverso le residenze della famiglia Spinola che, a partire dalla metà del XVI, qui eressero nuove residenze: l'elegante edificio noto come palazzo Millelire, l'austero Palazzo Belforte. Gavazzana antica sorse sul colle sovrastante la romana Via Postumia. Ciò che caratterizza e valorizza il paese è senza dubbio l’ambiente naturale e paesaggistico nel quale è inserita. Il territorio comunale conserva preziose risorse na-
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Sardigliano fu anticamente apprezzato per le sue fonti di acque sulfuree per la coltivazione del baco da seta, mentre oggi è conosciuto per le sue zone tartufigene e pregiati funghi porcini. A questo punto non rimane che ripartire da Cima Coppi (punto d'incontro delle quattro direttrici illustrare) per reggiungere il più piccolo borgo della provincia di Alessandria, il paese che diede i natali al Grande Airone: Castellania. Prima di entrare nell’abitato, a sinistra si raggiunge il monumento sepolcrale che gli sportivi di tutto il mondo hanno voluto in onore e in ricordo del Campionissimo e di suo fratello Serse. In centro invece si trova la restaurata Casa Coppi, una sorta di museo degli “affetti”, dove il visitatore può ripercorrere, attraverso le immagini i mobili e gli oggetti, l’irripetibile parabola dell’uomo Fausto Coppi. A una decina di metri invece si può visitare il Centro di Documentazione su Fausto Coppi e sul ciclismo, situato presso i locali dell’ex-scuola elementare. Castellania è sovrastata dalla frazione di San Alosio, il punto più alto della valle (circa 500 metri slm), dove si innalzano due imponenti torri di avvistamento, residuo di un probabile fortilizio risalente all’undicesimo secolo. A questo punto termina il percorso. Non rimane che tornare da dove si è partiti.
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