Vicoforte di Mondovì Belvedere Langhe Santuario di Mellea Associazione “Amici della Consolata” Giornata di cultura e amicizia
Fresca giornata primaverile per trascorrere un po’ di tempo insieme
Una guida di eccezione: don Meo Bessone, Rettore del Santuario e Vicario Generale della Diocesi di MondovĂŹ
Competente, simpatico, profondo. Don Meo ci introduce nella storia del Santuario
Un insieme di stili diversi. 136 anni di cantiere ‌ dalle fondamenta al tetto (1596-1732)
San Bernardo e i Cistercensi “Foglianti� chiamati da Carlo Emanuele I di Savoia uniscono Vicoforte e il Santuario della Consolata
Santa Gertrude (1256-1302) e santa Cunegonda (978-1039) Patrona di Lussemburgo, Lituania e Polonia
Margherita di Savoia (1589-1655) Figlia del duca Carlo Emanuele I Principe di Piemonte e Re di Cipro e Gerusalemme
La festa del Santuario è la Natività di Maria (8 Settembre) L’immagine antica conservata in Santuario della Madre di Dio con Bambino (XV s) fu colpita da un proiettile nel 1592.
L’ex monastero dei monaci cistercensi è ora casa di accoglienza e di incontri
Il Santuario ricorda i tempi in cui MondovĂŹ era il centro del ducato di Savoia, punto strategico
I Cistercensi mandarono a Mondovì dal Santuario della Consolata il pittore Mattia Bortoloni (1690-1750) in tre anni affrescò tutte le figure della cupola. Insieme a Felice Biella affrescarono 6mila mq sull’unico tema della gloria di Maria e la sua Assunzione. Gli architetti furono Ascanio Vitozzi (+1615), Francesco Gallo (1652-1750), e Bernardo Antonio Vittone. La Palazzata che ci vede salendo sulla cupola è stata progettata dal Vitozzi come ospizio per i pellegrini, che fin dagli inizi del Seicento accorsero numerosi a Vico di Mondovì. La costruzione terminò nel 1851.
Belvedere Langhe (CN)
BELVEDERE LANGHE è noto già nel XII secolo.
Il suo castello (XIV s.) situato in posizione strategica venne distrutto dai Francesi, che avevano base nella vicina Bene Vagienna. Siamo nella zona della nocciola tonda gentile e dei vitigni Dolcetto, terra di antichi cantastorie langaroli e allevatori. Nella foto la cappella dell’Assunta, la cui festa patronale dura una settimana. La seconda domenica dopo Pasqua resiste la tradizione del “micun”, il pane benedetto in occasione della festa di san Sebastiano.
Dal 1978 al 2004 era stata ripresa un’antica tradizione di teatro popolare in cui i residenti ripresentavano la Passione di Cristo
MELLEA: il nome deriva da un’antica tradizione di produzione del miele
Dopo la messa celebrata dal Vicerettore del Santuario della Consolata, don Federico Crivellari, visita guidata del Santuario ora custodito dalla comunitĂ Giovanni XXIII.
L’immagine della Madre di Dio, consolatrice degli afflitti (Consolata) risale alla miracolosa guarigione del 20 maggio 1537. La è chiesa del 1637 e fu tenuta per alcuni anni dai Cistercensi di Vicoforte.
L’antico refettorio dei frati
Lasciamo Mellea sul Tanaro ringraziando il Signore per questa giornata di pace, preghiera, cultura e amicizia