La Freccia Rossa Giugno 2021

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Tutte le notizie della Scuderia

Brescia Corse Magazine

Notiziario Ufficiale del

Club Mille Miglia - LX - Giugno 2021 - Esce quando necessario


DEDICATED TO THE 1000 MIGLIA HEROES

www.villatrasqua.it


SOMMARIO Rivista del Club Mille Miglia Franco Mazzotti registrata presso il Tribunale di Brescia

Direzione Responsabile: Paolo Mazzetti Testi: Alberto Armanini, Dominique Cruyt Segretaria di redazione: Alessia Benetti

n° 60 Giugno 2021

Editoriale L’anno nel quale buttarsi nel fuoco di cento saette 4

Circuito del Garda Programma e storia in occasione del centenario

Vita di Club 1949-2019 Il Club Mille Miglia ha festeggiato 70 anni 7

Il Club Mille Miglia F. Mazzotti in Piazza della Vittoria Club House 61

Alfredo Coppellotti 90 volte presidente

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1000 Miglia 2020 II risultati dei soci

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1000 Miglia 2021 Al via il 16 giugno

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Cronache dal Club Le vittorie dei nostri soci

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Fotografie: Luigi Cocca, Berto Falzone-Official Photographer, Enzo Giovanelli, Marco Federici

Soci per sempre Who do you think you are? Stirling Moss?

Impaginazione e Stampa: Officine Grafiche Staged San Zeno Nav. (Brescia)

Addio a Paolo Marzotto, l'ultimo dei «Conti correnti» 28

Scuderia Brescia Corse L'assemblea di Dicembre 2019

Eros Crivellari, il pilota dei due mondi

Coppa Franco Mazzotti appuntamento irrinunciabile della regolarità italiana

Club Mille Miglia Franco Mazzotti c/o Automobile Club Brescia Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Tel. 030 2397322 - Fax 030 2397322 Redazione: frecciarossa@clubmillemiglia.eu Pubblicità: pressoffice@brm.it In copertina: Coppa Franco Mazzotti 2020 - la Bentley 3 LITER RED LABEL del 1923 di Alan e Caroline Hulsbergen

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In ricordo dei Soci Fondatori Roberto Anselmetti e Carlo Provera 36 Addio a Giorgio Nada Pioniere dell’editoria automobilistica

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Il mondo dello sport piange Marisa Zambrini 40 Una colonna del motorismo italiano: Remo Cattini 42

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In compagnia di un mito La mia Coppa Franco Mazzotti 112 Gli equipaggi della XII edizione della Coppa Mazzotti 115 L’automobile: sostenibilità di un sogno Enciclopedia interrogativa su 125 anni di evoluzione

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L’anno nel quale buttarsi nel fuoco di cento saette

➔ frecciarossa@clubmillemiglia.eu

«Caro amico, ti scrivo (...) L’anno vecchio è finito, ormai, ma qualcosa ancora qui non va. Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione (…) Vedi caro amico cosa si deve inventare (...), per poter riderci sopra, per continuare a sperare (…) L’anno che sta arrivando tra un anno passerà, io mi sto preparando, è questa la novità».

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EDITORIALE

EDITORIALE

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La Freccia Rossa torna dopo un anno e mezzo, diciotto mesi nel corso dei quali il mondo è cambiato e pare sempre più premonitrice la canzone composta e interpretata da Lucio Dalla, uno che la 1000 Miglia la percorreva tutta, magari per alcuni tratti dormicchiando sull’auto di appoggio, non come molte altre star che, ancora oggi, ne percorrono alcuni pezzi. Stante l’impossibilità di ritrovarsi, per l’ovvio impedimento di creare assembramenti, siamo stati costretti ad astenerci dall’organizzare il tradizionale incontro della primavera 2020, poi quello del dicembre 2021 e, infine, l’assemblea primaverile di quest’anno. La speranza, inutile dirlo, è che dal prossimo incontro pre-natalizio si possa tornare alla normalità. Nel frattempo, l’attività del Club non è stata del tutto sospesa: seppur dovendo rinunciare ad organizzare il “Circuito della Fascia d’Oro”, che l’Automobile Club di Brescia ci aveva affidato per il 2020, lo scorso anno siamo comunque riusciti - approfittando di una finestra che la pandemia ci ha concesso, la stessa che dieci giorni più tardi ha consentito alla 1000 Miglia di prendere il via, prima di ritornare alle chiusure - di

far partire la dodicesima edizione della Coppa Franco Mazzotti. Ebbene, l’affetto dei nostri soci e dei simpatizzanti della gara in memoria del fondatore della 1000 Miglia ha fatto sì che la Coppa Franco Mazzotti continuasse ad essere la terza gara italiane per numero di partecipanti. Certo, rispetto all’anno precedente, il numero dei concorrenti è sceso da 170 a 135, ma è fatto non trascurabile che sia stata una delle poche gare che non sia scesa sotto la soglia del 50% di iscritti, rispetto al 2019. Ovviamente, le difficoltà organizzative sono state molteplici, con l’inevitabile aumento dei costi per la severa applicazione delle norme anti-covid e la comprensibile riduzione degli sponsor. Ma come cantava Dalla, lo scorso anno è passato e noi siamo pronti per nuove avventure, come potrete leggere nelle pagine successive, a cominciare dal “Circuito del Garda”.

Arturo Marzario, "...Con l'Alfa rossa fa quello che vuole".

D’altra parte, in un’altra celebre canzone, Lucio Dalla chiosava che «Nuvolari ha un talismano contro i mali… Quando corre Nuvolari mette paura perché il motore è feroce mentre taglia ruggendo la pianura. (…) Quando corre Nuvolari, quando passa Nuvolari, la gente aspetta il suo arrivo per ore e ore e gli grida parole d’amore. Tre più tre per lui fa sempre sette, con l’Alfa rossa fa quello che vuole, dentro al fuoco di cento saette». In conclusione, in un anno nel quale le difficoltà sono ancora molte ma si intravede un orizzonte più limpido, noi possiamo solo impegnarci al massimo delle nostre possibilità per seguire l’esempio di Tazio, il “mantovano volante”, tessera numero 3 del Club della Mille Miglia “Franco Mazzotti”. Mazzotti”. A darci l’esempio saranno come sempre i nostri Soci Fondatori, quelli che di 1000 Miglia hanno corso

quella autentica, di velocità: tutti giovanotti intorno alla novantina, come il nostro presidente Alfredo Coppellotti, che ha compiuto novant’anni il primo giugno. Auguri a lui e a tutto i soci del Club Mille Miglia, gente che ha sempre a disposizione un’Alfa Rossa, per gettarsi dentro al fuoco di cento saette!

Nuvolari - Compagnoni, Mille Miglia 1933

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Il Club Mille Miglia ha festeggiato 70 anni

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1949 - 2019

L'assemblea del club tenutasi presso Villa Mazzucchelli a Ciliverghe di Mazzano

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on essendo - causa covid - più stata pubblicata la nostra rivista, la “Freccia Rossa”, su questo numero diamo conto ai nostri soci della serata nella quale abbiamo festeggiato i setset tant’anni del Club della Mille Miglia “Franco Mazzotti”, fondato nel novembre del 1949. L’occasione per celebrare questa importante ricorrenza è stata la tradizionale “prenatalizia” dove vengono pure consegnati i riconoscimenti attribuiti annualmente dal Club.

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3 1. Paolo Frassine riceve l’investitura quale nuovo socio del Club 2. Alberto Orioli riceve l’investitura quale nuovo socio del Club 3. Filippo Sole riceve l’investitura quale nuovo socio del Club 4. Andrea Ronzoni riceve l’investitura quale nuovo socio del Club

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5. Francesca Ruggeri riceve l’investitura quale nuova socia del Club 6. Luca Patron riceve l’investitura quale nuovo socio del Club 7. Marco Angrisani riceve l’investitura quale nuovo socio del Club

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11. Alessandro Franzi riceve l’investitura quale nuovo socio del Club

9. Rolf Bloem riceve l’investitura quale nuovo socio del Club

12. Fabio Capra assessore Comune di Brescia riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

10. Francesco Di Pietra riceve l’investitura quale nuovo socio del Club

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8. Efisio Carutti riceve l’investitura quale nuovo socio del Club

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Come da consolidata tradizione, il Club Mille Miglia ha chiuso la stagione 2019 con l’incontro di fine anno, per la prima volta a Villa Mazzucchelli a Mazzano. Nel corso dell’assemblea, sono stati presentati i nuovi soci del Club Mille Miglia, salutati con entusiasmo dai circa centoquaranta soci presenti. Un riconoscimento, quale ringraziamento per l’amicizia nei confronti del Club, è stato consegnato agli sponsor della Coppa Franco Mazzotti. Come vuole il rituale dell’incontro di fine anno, sono anche stati premiati i soci che hanno svolto attività sportiva.

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17 13. Ludovico Goffi in rappresentanza del Comune di Chiari riceve il riconoscimento quale sostenitrice della Coppa Franco Mazzotti 14. Giuseppe Cherubini in rappresentanza del Comune di Gussago riceve il riconoscimento quale sostenitrice della Coppa Franco Mazzotti 15. Mauro Corazza assessore Comune di Sirmione riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

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16. Hans Hulsbergen riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti 17. Simona De Rossi Consigliere UBI Banca riceve il riconoscimento quali sostenitori della Coppa Franco Mazzotti

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20. Mario Turelli riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

22. Giovanni Pedrali riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

19. Mario Battistella riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

21. Stefano Valente riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

23. Marta Bonomi riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

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18. Paolo Pedersoli riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

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24. Osvaldo Peli riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

27. Arturo Cavalli riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

25. Bruno Giorgio Marini riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

28. Alessio De Angelis riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

26. Mario Boglioli riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

29. Pietro Tenconi il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

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35. Paolo Bucchi riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

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36. Paolo Mori riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti 37. Pietro Noci riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

30. Paolo Nolli riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

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38. Roberto Del Vecchio riceve il riconoscimento per l’amicizia che lega il Club Mille Miglia al Sesto Stormo dell’Aviazione Militare

39. Giorgio Taglietti premiato per i successi conseguiti nelle competizioni del 2019 40. Gianmario Fontabella e Anna Maria Covelli premiati per i successi conseguiti nelle competizioni del 2019 41. Sergio Sisti premiato per i successi conseguiti nelle competizioni del 2019 42. Mario Turelli e Lorenzo Turelli premiati per i successi conseguiti nelle competizioni del 2019 43. Silvia Marini premiata per i successi conseguiti nelle competizioni del 2019

31. Bruno Piccinini premiato per i successi conseguiti nelle competizioni del 2018 32. Andrea Luigi Belometti riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti 33. Andrea Rovetta riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti 34. Silvio Dall’Aglio riceve il riconoscimento quale sostenitore della Coppa Franco Mazzotti

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45. Federica Bignetti Bignetti premiata per i successi conseguiti nelle competizioni del 2019

46. Alessandro Gamberini premiato per l’attività automobilistica del 2019 47. Gianmarco Rossi premiato per l’attività automobilistica del 2019

48. Ermanno De Angelis e Nunzia Del gaudio premiati per l’attività automobilistica del 2019

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44. Raffaella De Alessandrini di Neuenstein premiata per i successi conseguiti nelle competizioni del 2019

49. Claudio Mosconi premiato per l’attività automobilistica del 2019

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50. Loris Gianotti premiato per l’attività automobilistica del 2019

53. Massimo Bettinsoli premiato per l’attività automobilistica del 2019

51. Rutger Houtkamp premiato per l’attività automobilistica del 2019

54. Simona Cherubini premiata per l’attività automobilistica del 2019

52. Roberto e Andrea Coen premiati per l’attività automobilistica del 2019

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55. Bruno Ferrari premiato per l’attività automobilistica del 2019 56. Giuseppe Scutra premiato per l’attività automobilistica del 2019 57. Giuliano Canè premiato per l’attività automobilistica del 2019

58. Ermanno De Angelis consegna una riconoscenza al Presidente Alfredo Coppellotti e al Consigliere Delegato Paolo Mazzetti 59. Paolo Mazzetti riceve un riconoscimento dal Consiglio del Club Mille Miglia per il lavoro svolto

60. Sofia Houtkamp riceve un riconoscimento quale unica socia figlia e nipote di quattro soci del Club

Home system, daily inspired

61. Massimiliano Bontempi intervistato da Motori 360°

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Flagship store Gioia8 via M. Gioia 6/8, Milano novamobili.it

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Alfredo Coppellotti 90 volte presidente

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l Presidente del Club Mille Miglia, Alfredo Coppellotti, ha tagliato un altro importante traguardo, compiendo novanta anni il primo giugno. Il vivacissimo presidente, ancor oggi sensibile al fascino delle belle auto e delle belle donne, è uno dei soli sette piloti ancora soci del Club che abbiano preso parte ad almeno un’edizione della 1000 Miglia di velocità, dal 1927 al 1957, Presso la sede del Club, ospitata nell’edificio di ACI Brescia, porta a porta con gli uffici di 1000 Miglia Srl, Alfredo è stato premiato per la sua lunga carriera da Aldo Bonomi, Presidente ACI Brescia, Franco Gussalli Beretta, numero uno di 1000 Miglia. Complessivamente, Alfredo Coppellotti ha partecipato a tre edizioni della Mille Miglia di velocità, poi ci ha pensato l'amore ad allontanarlo dalle corse. «Mi sono fidanzato e a ventisette anni mi sono sposato, allora ho deciso di interrompere la partecipazione alle gare. Dovevo dedicarmi al lavoro di commercialista,

non mi avanzava tempo. Ma la passione per i motori è rimasta solo sopita ed appena è stato possibile ho ricominciato a gareggiare. Dal 1989, ho partecipato a quattro edizioni della Mille Miglia storica ed a numerose rievocazioni, inclusa la Coppa Franco Mazzotti, nata proprio per volontà del Club Mille Miglia e del mio grande amico Raoul Patrizi, segretario del Club per venticinque anni».

VITA DI CLUB

I fratelli Coppellotti alla 1000 Miglia del 1953



SOCI PER SEMPRE

Who do you think you are? Stirling Moss? di Paolo Mazzetti

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ir Stirling Moss, nato a Londra nel settembre del 1929, è andato avanti, così come era solito fare nella sua carriera automobilistica, davvero sensazionale. Con lui, nel giorno di Pasqua 2020, il 12 aprile, è scomparso non solo l’ultimo vincitore esistente della 1000 Miglia, ma pure colui che ne deteneva il record imbattuto di velocità, stabilito nel 1955. Sulla Mercedes-Benz 300 SLR - in compagnia di Denis Jenkinson, il primo ad avere l’intuizione di stendere un

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road-book per leggere le note del percorso - il pilota nato a Londra nel 1929 vinse alla strabiliante media di 157,65 km/h. Sempre nel 1955, e sempre al volante della Freccia d’argento, la 300 SLR, Moss vinse pure la Targa Florio e il Tourist Trophy: nell’epoca nella quale le corse per vetture sport erano più famose di quelle di F1, Moss entrò nella leggenda: ancor oggi, nel regno Unito, quando qualcuno va troppo forte in macchina si sente chiedere: «Chi pensi di essere, Stirling Moss?».

Quando, nel 1992, prese parte alla “Festa Mille Miglia” in Giappone, raccontò un curioso episodio: sulla M4, l’autostrada che conduce a Londra fu fermato dalla Metropolitan Police per la guida un po’ troppo sportiva. Alla solita retorica domanda che i policeman ponevano agli automobilisti indisciplinati: «Who do you think you are? Stirling Moss?», il campione inglese, seppur perplesso nel dubbio di essere preso in giro, rispose: «Well, yes, I am actually», lasciando nello stupore il poliziotto che ammise di non averlo riconosciuto. Stirling Moss è attualmente il pilota con maggior numero di vittorie in F1 che non sia però mai riuscito a vincere un titolo mondiale. Furono sedici i suoi successi sui tracciati del Campionato Mondiale di F1. Una sor sorta di eterno secondo, visto che sul terminò quattro volte secondo (1955, 1956, 1957, 1958) e tre volte ter terzo (1959, 1960, 1961) in classifica finale. Sir Stirling è rimasto assai legato alla Freccia Rossa, sia come socio del Club Mille Miglia Franco Mazzotti, sia partecipando più volte alle moderne rievocazioni. Le

ultime apparizioni - fuori gara - avvennero nel 2013, con una Jaguar C-Type ufficiale, identica a quella con la quale partecipò alla 1000 Miglia del 1952, e nel 2015 con la Mercedes-Benz 300 SLR vincitrice nel 1955, quella con sulle fiancate il numero 722, l’orario della partenza dalla pedana di Viale Venezia, dove avrebbe fatto ritorno nel tempo record di dieci ore, sette minuti e quarantotto secondi. Stirling Moss in compagnia di David Coulthard alla Mille Miglia 2009

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Io e Giannino eravamo i più veloci». Paolo Mar Marzotto era solito rispondere così a quanti, ancora numerosi negli ultimi anni della sua vita, lo interrogavano sulla leggenda dei «Conti correnti» di casa Marzotto. Era vero. Se Giannino aveva avuto l'ar l'ardire, la bravura e l'onore di vincere la corsa nel 1950 e 1953, lui era riuscito a imprimere il suo nome nell'edizione 1951, primo nella classe 2000 della categoria Sport al volante di una Ferrari 166 MM spider Touring nonché quarto assoluto. Con la sua scomparsa, avvenuta in piena pandemia, il 25 maggio del 2020, all'età

SOCI PER SEMPRE

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Addio a Paolo Marzotto, l'ultimo dei «Conti correnti»

A sinistra: Paolo Marzotto seduto sul retrto della Ferrari del fratello Vittorio alla 1000 Miglia del 1950. Sotto Paolo Marzotto e Marino Marini in Piazza Vittoria alla 1000 Miglia del 1954

di 89 anni, la 1000 Miglia non ha solo detto addio ad uno dei pochi testimoni della gara di velocità. A chiudersi è stata l'epopea dei «Conti correnti», i fratelli della dinastia di Valdagno: una leggenda di famiglia nella leggenda della Freccia Rossa. Paolo Marzotto era il quinto dei sette figli di Gaetano junior. Per anni aveva lavorato nelle aziende del gruppo tessile alternandosi nel ruolo di produttore di vini e, nel corso della gioventù, di pilota automobilistico. Sei le partecipazioni complessive alla Freccia Rossa, numerose anche quelle alla 24 ore di Le Mans.

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A sinistra la 1000 Miglia del 1954 e sotto Paolo Marzotto in compagnia del figlio di Italo Balbo

i primi quattro posti della categoria Sport. Da quel risultato era arrivato l'onore, per Paolo e per Giannino, di correre per Enzo Ferrari. In quegli stessi anni, Paolo ha ricoperto la carica di pre-sidente della Marzotto, la società di calcio di famiglia che militava in Serie B. Un incarico lasciato nel 1969 per dedicarsi in toto all'altra grande passione della sua vita: il vino.

Socio fondatore del Club 1000 Miglia Franco Mazzotti e ultimo vivente dei maschi di famiglia, soltanto poche settimane prima della sua scomparsa aveva preso parte alla campagna «#pensAci», lanciata dall'Automobile Club per raccogliere fondi a sostegno della lotta al coronavirus.

Nella sua carriera automobilistica aveva vinto diverse corse e molti circuiti, tra cui il Giro di Sicilia e il Giro delle Calabrie, i circuiti di Pescara e Senigallia, la Sa-lita delle Torricelle e la Coppa delle Dolomiti. Va da sé che alla 1000 Miglia riservasse un trasporto e un trattamento particolari. L'affermazione sulla sua ve-locità non è pura e semplice autocelebrazione ma è ampiamente documentata e confermata dai fatti. Suo, nel 1955, il record di velocità nel tratto Brescia-Verona con una media eccezionale di 198 chilometri all'ora. Tre anni prima i fratelli Marzotto (Giannino, Paolo, Umberto e Vittorio) erano riusciti, tutti insie-me, ad ottenere un altro sensazionale primato mai più avvicinato. Si erano classificati primo, secondo, quinto e settimo assoluti alla Coppa delle Dolomiti prendendosi

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Eros Crivellari, il pilota dei due mondi

di Alberto Armanini

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er anni Eros Crivellari è stato «il pilota dei due mondi», uno dei pochi a poter dire di aver partecipato sia alla 1000 Miglia storica che a quella rievocativa. Corse quattro edizioni della gara di velocità, nel 1953, 1955, 1956 e 1957, anno in cui chiuse al sedicesimo assoluto e sesto della categoria GT con una Ferrari 250 GT LWB Scaglietti. Nel 2014 la sua ultima partecipazione alla rievocazione, alla veneranda età di 87 anni ma con lo spirito indomito e avventuriero di sempre. È scomparso nel gennaio del 2020 lasciando un vuoto immenso, oltre che tra i suoi affetti, nella grande famiglia del Club Mille Miglia Franco Mazzotti. Originario di Mestre, classe 1927, consigliere del Club, Eros (all'anagrafe Erasmo) apparteneva ad una delle famiglie più celebri del mondo dei motori. «Mio padre si era arruolato come volontario nella Prima Guerra mondiale e aveva imparato

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Eros Crivellari tra Ezio Ronzoni e Mario Omati

a guidare autocar-ri e autoblindo - raccontava a La Freccia Rossa prima dell'edizione 2014 -. Quella fu la scintilla che lo portò a seguire l'attività di mio nonno, che nel 1912 aveva aperto un'officina a Mestre». Il padre Ferruccio, divenuto concessionario OM e nel 1929 prese a parte-cipare a qualche manifestazione sportiva. Nel 1932 fu al via della sua prima 1000 Miglia proprio a bordo di un'OM per poi passare successivamente all'Alfa Romeo e vincere la classe 2.000 cc nel 1935.

Nella foto in bianco e nero Eros Crivellari con la sua Ferrari 250 GT alla 1000 Miglia del 1957

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Eros e il fratello Nino hanno proseguito l'attività di papà Ferruccio a Mestre, trasformandola, con il tempo, la dedizione e una passione sconfinata per i motori, in una concessionaria Ferrari e Abarth. La passione, sua e della famiglia, per la 1000 Miglia lo ha portato a scrivere il nome Crivellari ben diciannove volte nell'elenco dei concorrenti. Un record assoluto. Senza di lui l'edizione che si è svolta dal 22 al 25 ottobre del 2020, così come quella che parte da Brescia il 16 giugno, sono un po' più povere. E impoverita è anche la famiglia del Club Mille Miglia Franco Mazzotti.

In alto la Ferrari 250 TDF di Eros Crivellari alla Coppa Franco Mazzotti. Sotto Giovanni Corazza, Alfredo Coppellotti, Mario Omati ed Eros Crivellari.

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In ricordo dei Soci Fondatori Roberto Anselmetti e Carlo Provera

Carlo Provera, con il cappello, tra Armando Vincoli e Mario Omati

Due tra i soci fondatori del Club Mille Miglia, tra i primi a partecipare alla rifondazione nel 1986, ci hanno lasciato quest'anno. Roberto Anselmetti corse le 1000 Miglia del 1955 e 1957 mentre Carlo Provera disputò l'edizione del 1952.

Roberto Anselmetti, a sinistra, con Andrea Fabbris, Ezio Bricarello e Giovanni Corazza

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Addio a Giorgio Nada di Paolo Mazzetti

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da ragazzo lo studio di Sorlini “Novafoto” in corso Zanardelli, a Brescia. Trattare con Giorgio gli aspetti economici non era facile, essendo un abile uomo d’affari; tuttavia, il tratto preminente restava sempre la sua passione e la sterminata cultura in ambito motoristico. Di lui ho sempre ammirato tutto questo, non disgiunto da una classe innata che lo ha sempre contraddistinto. Per anni abbiamo parlato di una grande enciclopedia della 1000 Miglia, chissà che un giorno il progetto si concretizzi con i suoi figli, che proseguono la sua attività. Giorgio ha lasciato la moglie Silvia e i due figli Stefano e Sergio, ai quali vanno le condoglianze dei soci del Club Mille Miglia.

La nuova sede di Banca Galileo in Piazza della Libertà a Bergamo

Foto Orazio Truglio

È

mancato un amico, l’editore Giorgio Nada, punto di riferimento per tutti gli appassionati di libri d'auto e motori. Era nato ad Alba settantasette anni fa ed è morto a Milano il 20 maggio 2020. Aveva iniziato l'attività nel 1973, quando aveva rilevato e dato lustro a un luogo poi diventato storico, a Milano: la “Libreria dell'Automobile”, tempio per tutti gli appassionati, aperta in Corso Venezia, sotto la sede di ACI Milano. La prima pubblicazione da editore indipendente risale al 1977 e segna l'avvio di una produzione che, fino al 1986, con il marchio “Edizioni la Libreria dell'Automobile”, sarà incentrata sostanzialmente su monografie, sulla storia di case automobilistiche o modelli di rilievo. È del 1987 la fondazione del marchio “Giorgio Nada Editore” che, fino ad oggi, e dal 2006 in partnership con Giunti editore, ha prodotto un grande numero di volumi di genere e natura differenti, dalla storia d'impresa al design, a settori del motorismo ancora sconosciuti. Volumi che hanno rivoluzionato format e coinvolto nel racconto di imprese sportive, del costume e del mondo dell'industria motoristica alcune delle migliori firme del giornalismo. Anche progetti editoriali in più volumi, un archivio fotografico sterminato, riviste, opere di culto, monografie, biografie, saggi e, nell'ultimo periodo, una nuova collana di narrativa. Da appassionato, lo conoscevo da sempre ma la nostra frequentazione ebbe a crescere quando il suo sterminato archivio fotografico si arricchì di quello acquistato da Alberto Sorlini, che fu fotografo ufficiale della 1000 Miglia dal 1947 al 1957. Migliaia di scatti che io ben conoscevo avendo bazzicato

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di Alberto Armanini

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Il mondo dello sport piange Marisa Zambrini

«Q

uando mi venne offerto di partecipare alla 1000 Miglia del 1953, col corridore francese Paolo Giraud, non ebbi un attimo di esitazione e risposi subito di sì. Era sempre stato il mio sogno quello di poter vivere la corsa più entusiasmante del mondo e devo dire la verità che quanto mi immaginavo era nettamente inferiore alla realtà».

Così, nel maggio del 2013, Marisa Zambrini iniziava il racconto della sua prima partecipazione alla «corsa più bella del mondo». Una lunga testimonianza, che si snodava per le strade d'Italia e conduceva il lettore nel cuore pulsante della 1000 Miglia di velocità d'inizio anni Cinquanta, piena di passione. Per i motori, chiaro, ma più in generale per lo sport e la competizione. Ecco perché la sua scomparsa, avvenuta il 6 marzo del 2021, a 97 anni da poco compiuti, non ha colpito solo il mondo dei motori ma anche tutto lo sport italiano in genere. Maria Luisa (nome di battesimo contratto in Marisa) Zambrini è stata la donna dei record. Divisa tra due grandi passioni, le auto e il calcio, è stata, dal 1951, la prima giornalista sportiva italiana in assoluto. Soprattutto è stata la prima giornalista italiana a partecipare alla 1000 Miglia. E pure l'unica donna ad organizzare e dirigere una scuderia di macchine da corsa negli anni Sessanta, la Serenissima, nonché la prima a reggere la segreteria di una squadra di calcio di Serie A, la Juventus. Una straordinaria e febbrile intraprendenza sportiva, culminata nel 1995 con l'assegnazione della Stella di Bronzo dirigenti e nel 1998 con la Stella d'Oro del Coni. Il suo motto era «se lo fanno gli altri posso farlo anch'io». «Ho sempre fatto le cose perché mi piacevano - ha avuto modo di dichiarare in una delle molte interviste rilasciate durante la sua lunga vita -. Ho avuto incarichi ben remunerati, alla Juventus e alla Serenissima, a cui avrei potuto aggrapparmi per averne altri. Ma non l'ho fatto. Sono diventata azzurra di tuffi per caso, ho fatto la 1000 Miglia al posto di un altro che non ha potuto partire: mancavano tre ore al via. E non ho mai rinunciato alla femminilità. Alla 1000 Miglia avevo un bel tailleur e mi sono sentita dire "finalmente una pulita vestita da donna". Ero amica di Enzo Ferrari perché gli dicevo chiaro in faccia quello che pensavo e lui era circondato da troppi yes man. Abbiamo fatto delle litigate da paura».

Un tuffo di Marisa Zambrini nel 1941 a Genova

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di Paolo Mazzetti

L’

anno di lockdown ci ha impedito di incontrare ancora una volta Remo Cattini, mancato a 97 anni domenica 18 aprile nella sua casa di Scarperia. Insieme con il Presidente Coppellotti, lo avevamo sentito due settimane prima, per gli auguri di Pasqua; per quanto ci dicesse di non essere in forma, lo avevamo trovato il Remo di sempre, lucidissimo, sanguigno e appassionato. Remo può essere considerato uno dei più grandi personaggi dell’automobilismo sportivo italiano, essendo stato pilota, collaudatore, ufficiale di gara e direttore di corsa. Bresciano di nascita, Remo Cattini aveva eletto il Mugello come sua seconda patria. Nato a Brescia il 17 gennaio 1924, fu un ottimo cavallerizzo; dopo gli inizi giovanili nell’ippica, aveva esordito ancora minorenne, nel 1940, come ufficiale di gara proprio nella sua città, in quel 1° Gran Premio di Brescia che, quell’anno, rappresentò la tredicesima 1000 Miglia, sospesa dopo l’edizione del 1938 a causa di un grave incidente. Questo fu solamente il primo passo di una vita tutta da corsa che, nel dopoguerra, lo vide entrare a far parte della Abarth Corse, in particolare nel reparto esperienze che curava la conquista dei record sulle varie distanze, principalmente svolti all’Autodromo Nazionale di Monza e su diverse piste europee e americane, come il celebre circuito ricavato nell’aeroporto di Sebring. Il suo lavoro fu condiviso con compagni come Mario Poltronieri, che successiva-

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mente diventerà commentatore per la Rai nel settore motoristico, il concittadino Manfredini e tanti altri. In totale, tra il 1951 ed il 1963 furono cinquantotto i record di durata conquistati nelle cilindrate da 500 a 1300 cc Nel 1949, con il bresciano Antonio Stagnoli, aveva preso parte alla 1000 Miglia con una Cisitalia 202, senza terminare la gara. In seguito, partecipò anche a varie competizioni nazionali ed internazionali; fra queste, ci sono pure le partecipazioni a gare come la 12 Ore di Sebring del 1958, la 24 ore di Le Mans del 1959 e 1960. Nel 1962, prese parte alla Targa Florio e alla 1000 Km del Nürburgring, dove vinse la propria classe, e alla 1000 Km di Hockenheim. Cessata l’attività di pilota, nel 1964 assunse l’incarico di Direttore Sportivo della neonata Scuderia Brescia Corse, che condusse a innumerevoli successi. Remo diventò successivamente Commissario Sportivo e Direttore di Gara internazionale, sia di auto sia di moto, dirigendo le gare più importanti delle due specialità. Poco più tardi, la sua esperienza lo portò a impegnarsi nella realizzazione di alcuni impianti permanenti in Sud America. Remo seguì la costruzione e successivamente l’inaugurazione, dell’impianto di Balcanise, a Mar Del Plata, dove diresse la prima gara dell'impianto, vinta dal compianto pilota brasiliano Carlos Pace. In questa occasione, Remo incontrò anche un giovane Team Manager alle prime armi, che succes-

SOCI PER SEMPRE

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Remo Cattini nella memoria di Club Mille Miglia e Scuderia Brescia Corse

Remo Cattini con Ezio Bricarello e Alfredo Coppellotti

nalmente giorno dopo giorno, portandolo alla nuova inaugurazione nel 1991. Il caso volle che la data fosse sempre quella del 23 giugno come diciassette anni prima. Inaugurazione che avvenne dopo due anni di lavori sostanziali, soprattutto nelle strutture che cambiarono l’aspetto dell’Impianto, pur rimanendo invariato il tracciato della pista. In qualità di Direttore del Mugello contribuì alla formazione di nuove leve, giovani ufficiali da gara come tal Stefano Domenicali, che ha mosso i primi passi da Commissario Sportivo Regionale prima e da Direttore di Gara poi, sotto l’occhio attento di Remo all’Autosivamente diventerà famoso alle cronache mondiali come il “sig. Formula 1”, vale a dire Bernie Ecclestone, un giovane che - sosteneva Remo - nonostante la giovane età manifestava già notevolissime doti di scaltrezza e di furbizia. Doti che lo porteranno poi fino alla Formula 1, prima come costruttore (avendo rilevato il team Brabham) e poi come presidente della FOCA, organo che gestiva l’organizzazione e la distribuzione dei proventi della Formula 1. Nei primi anni Settanta, rientrato in Italia, ricevette incarichi importanti dalla C.S.A.I., organo sportivo dell’Automobile Club d’Italia, come Direttore di Gara Nazionale e come Commissario Sportivo Nazionale; incarichi che, vista l’esperienza accumulata, furono estesi anche in campo internazionale, grazie anche alla facilità con la quale parlava correttamente cinque lingue. Nel 1972, Remo Cattini accettò l’offerta di completare l’Autodromo Santa Monica di Misano Adriatico, diventandone il Direttore, inaugurandolo e dirigendolo fino al dicembre 1973, data nella quale accettò di effettuare lo stesso lavoro nel costruendo Autodromo Internazionale del Mugello, su richiesta precisa pervenutagli dagli allora vertici dell’ACI Nazionale, in particolare dall’allora Presidente Carpi De’ Resmini e dal Direttore dell’Automobile Club Firenze. Remo, da Direttore, condusse l’impianto di Scarperia all’inaugurazione del 23 giugno 1974, con una gara Internazionale di Formula 5000. Nel 1989, con il passaggio di proprietà dell’impianto di Scarperia dall’Automobile Club di Firenze alla Ferrari, iniziarono i lavori di rifacimento e di ammodernamento dell’impianto, che Remo seguì perso-

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Ricordate Piazza del Campo, a Siena, lo scorso anno?

da sinistra Stefano Domenicali, Silvestro Specchia e Remo Cattini

dromo di Scarperia. Domenicali è diventato in seguito Direttore Generale della Gestione Sportiva della Scuderia Ferrari di F1, AD di Ducati e Lamborghini e oggi CEO della Formula 1. Di quanto Stefano Domenicali fosse affezionato e grato a Remo Cattini, ne siamo stati testimoni nel marzo del 2019 nel corso della visita che il Club Mille Miglia fece alla Lamborghini, dove l’Amministratore Delegato della Casa di Sant'Agata Bolognese ha accolto con autentico affetto il vecchio maestro. Passati gli ottant’anni, Remo Cattini era così in forma da ottenere dalla CSAI una delega per proseguire a dirigere gare, tra le quali ci fu per vari anni la rievocazione della 1000 Miglia. Remo è rimasto attivissimo anche dopo aver passato i novant’anni, trovandosi ancora impegnato per

Mast è un gruppo societario che si occupa di costruzioni sportive e finiture edili. conto di ACI Sport all’ispezione ed omologazione dei percorsi di gara e circuiti. La sua scomparsa è stata ricordata dal presidente dell’Automobile Club d'Italia, Angelo Sticchi Damiani, che lo ha definito una delle figure simbolo della storia dell'automobilismo tricolore. Con Remo, oltre che un socio fondatore del Club Mille Miglia, viene a mancare un protagonista assoluto, testimone attento della storia del motorismo sportivo tricolore dagli anni Quaranta ad oggi.

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1921 2021

grana la marcia Per celebrare i , l’ e il C organizzano un evento automobilistico riservato ad s , oltre ad eventuali modelli di particolare interesse storico e sportivo fino al 1989. La manifestazione sarà divisa in due giornate: sarà disputata la gara di regolarità , da a , con arrivo al , dove saranno effettuate alle premiazioni. Di seguito, sarà tenuta nei giardini del Vittoriale una . , sul , si terrà una TENZONE D’ESTETICA DANNUNZIANA “ ”, riservato ad un massimo di cinquanta esemplari di automobili. Saranno assegnati tre premi, oltre a quelli di categoria:  una giuria di sole donne giudicherà la vettura che più si identifica con “ ”, come decretò ;  una giuria di esperti valuterà la vettura che abbia “ ”, valori dannunziani;  una giuria popolare voterà la vettura che più appartenga al “ ”.

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Sarà possibile partecipare con due diverse vetture nei due giorni. Tutte le informazioni, schede di iscrizione e quote di partecipazione saranno zione e quote di partecipazione saranno disponibili tra pochi giorni sul sito:

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CIRCUITO DEL GARDA

 ore 16:00 - 19:30 - Sirmione del Garda: Verifiche Tecniche e Sportive  a seguire: cena e pernottamento (facoltativi)

- Manifestazione di Regolarità per Auto d’Epoca  ore 8:00 - 9:30 - Sirmione del Garda: Verifiche Tecniche e Sportive  ore 10:30: Partenza prima vettura C  ore 12:45: Pranzo presso il Castello di Moniga del Garda  ore 17:00: arrivo a Gardone Riviera.  ore 18:00 - Vittoriale degli Italiani: aperitivo e premiazioni C  ore 20:00 - Vittoriale degli Italiani: “Il Vate e l’Automobile” di Giordano Guerri  ore 20:30 - Vittoriale degli Italiani: Cena di gala (black tie)

Circuito del Garda: 1927 - 1966

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L'altra gara di ACI Brescia

di Paolo Mazzetti

 - Concorso statico “L’automobile è Feminile”  ore 9:45: Partenza vetture per Salò  ore 10:00: esposizione vetture sul Lungolago Zanardelli a Salò  a seguire: - votazione da parte di una giuria di sole donne della vettura che più si identifica con “l’automobile è feminile”; - votazione da parte di una giuria di esperti della vettura che abbia “in cuore e l'arte e l'ardimento”; - votazione da parte di una giuria popolare della vettura che più appartenga al “culto della bellezza”.  ore 13:00: pranzo nei ristoranti sul lungolago.  ore 14:30: parata e premiazioni in Piazza della Vittoria, sul lungolago di Salò.

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S

eppur, dal 1921 fino al 1966, ne siano state corse solo quindici edizioni, il Circuito del Garda è stato tra i circuiti più amati dai bresciani, grazie ad un tracciato cittadino capace di richiamare folle entusiaste e la partecipazione dei principali protagonisti dell’automobilismo della propria epoca. Con base a Salò, il primo ciclo - nato con lo scopo di rilanciare il turismo dopo la Prima Guerra Mondiale durò dal 1921 al 1927. Il successo, negli anni Venti, fu immediato grazie a un circuito tra i più variegati e tecnici in assoluto nonché alla partecipazione di valenti piloti quali il “mantovano volante”, Tazio Nuvolari e, ad esempio, altri quattro futuri vincitori della 1000 Miglia: Ferdinando Minoia, Baconin Borzacchini, Emilio Romano e Clemente Biondetti. Tra i campioni partecipanti in quel decennio vanno ricordati pure Eugenio Silvani, Guido Meregal-

li, Aymo Maggi, la baronessa Maria Antonietta Avanzo, Gastone Brilli Peri, Alfieri ed Ernesto Maserati e pure il “presidente” Franco Mazzotti. Il tracciato, con partenza e arrivo a Salò, in direzione delle varie frazioni, Cunettone, proseguendo per Villa, i Tormini e Roè Volciano, riscendeva sul golfo di Salò utilizzando la vecchia strada napoleonica (tuttora esistente) tornando al traguardo dopo aver percorso poco più di dodici chilometri assai movimentati, con curve impegnative e vari tornanti. Nella prima edizione, il circuito doveva essere ripetuto sedici volte poi, dal 1922 al 1926, le tornate furono venti e infine, nel 1927, crebbero a venticinque. L’ultima edizione del primo ciclo fu disputata nel 1927 per l’esigenza del neonato Automobile Club Brescia di concentrarsi su quella che sarebbe diventata la corsa su strada più famosa del mondo, la 1000 Miglia, anche perché il principale artefice

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gara non svoltavano più a sinistra per risalire lungo la vecchia strada napoleonica verso Roè Volciano, ma proseguivano diritto verso Barbarano per poi compiere un’inversione di marcia in località Brolo, immettendosi sulla statale gardesana e ripassare sul traguardo. Lungo questo nuovo tracciato di 16,400 km, da ripetere per diciotto giri, per un totale 295,2 km, Nino Farina dominò la corsa portando la Ferrari 125 F1 con compressore al suo primo successo in assoluto. Fu una vittoria benaugurante per la Casa del Cavallino e il suo fulgido futuro in F1 e pure per Nino Farina che, nel 1950, diventerà il primo Campione del Mondo di F1, al volante di un’Alfa Romeo. Nel 1949, il regolamento cambiò nuovamente, riservando la corsa alle Formula 2. Il percorso rimase invariato, ma i giri furono ridotti ad otto, portando la distanza totale a 131,2 km. dell’organizzazione del Circuito del Garda era quel Renzo Castagneto che sarebbe diventato il “patron”, il deus ex machina, della Freccia Rossa. Perché i tornanti delle “Zette” e le strette strade di Salò tornassero a vedere sfrecciare le automobili del Circuito del Garda si dovette attendere il 1948: si trattò di un ritorno di enorme valore tecnico e sportivo con una corsa per macchine Sport e una, attesissima, per le vetture dette a “formula libera” alla quale presero parte le monoposto della categoria Grand Prix. La stagione 1948 fu la terza edizione dei Gran Premi dopo la Seconda Guerra Mondiale, nella quale per la prima volta fu utilizzata la nuova denominazione “Formula 1”: la prima delle tre gare del secondo ciclo del Circuito del Garda fu una quindi una sorta di anticipazione di quelle che due anni più tardi diventeranno ufficialmente i Gran Premi del campionato del mondo di Formula 1. Grazie all’apertura avvenuta negli anni Trenta della statale gardesana, l’attuale SS45 bis, il percorso fu rivisto, allungato e invertito rispetto al precedente senso di marcia orario, potendo transitare a monte del centro abitato di Salò, dove fu collocato il traguardo. Così, partendo in direzione Tormini, dopo aver percorso in senso antiorario il vecchio percorso affrontando quindi in discesa i temibili tornanti delle Zette - e aver superato il centro di Salò, le vetture in

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Se il protagonista assoluto di quell’anno fu Gigi Villoresi, trionfatore sulla sua Ferrari 166 F2, a suscitare ammirato stupore fu uno sconosciuto giovanotto inglese, alla sua prima competizione all’estero. Il ventenne londinese che seppe salire sul podio, piazzandosi inaspettatamente terzo assoluto dietro a due Ferrari, guidava una bizzarra macchinetta poco più grande di un go-kart; questo ragazzotto dalla capigliatura incolta e assai folta (ma ancora per poco) risultava allora essere un illustre sconosciuto, non solo per i bresciani. Tuttavia, anche se nessuno avrebbe potuto immaginarlo, proprio nella città Leonessa d’Italia, sei anni più tardi, sarebbe assurto a imperitura e planetaria gloria, arrivando non solo a vincere la 1000 Miglia, ma pure stabilendo nel 1955 l’imbattuto record della corsa. Il suo nome era Stirling Moss, anche se nei comunicati ufficiali il nome e il cognome furono invertiti. Con la sua Cooper 9 motorizzata Jap, il futuro campione britannico fu protagonista di una gara indimenticabile che entusiasmò il pubblico, ovviamente dominando la classe 1100 cc. Nel 1950, la corsa tornò ad essere disputata sulla distanza di diciotto giri, per 295,2 km totali; sempre con una Ferrari 166 F2, a vincere sarà Alberto Ascari. Vincere a Salò in quegli anni doveva portare fortuna: anche Ascari, come Villoresi, diverrà un futuro vincitore della 1000 Miglia.

L’organizzazione di una gara con la chiusura per un intero fine settimana di oltre sedici chilometri di strada in una delle zone a maggior vocazione turistica della provincia di Brescia, con ristoranti, alberghi e moltissime seconde case era naturalmente assai complessa e il Circuito del Garda dovette subire un nuovo arresto, dopo aver visto tra i partecipanti di questo secondo ciclo campioni quali Mario Tadini, Dorino Serafini, Hans Stuck, Giulio Cabianca, Lance Macklin, Felice Bonetto, Luigi Fagioli, Franco Cortese, Umberto Maglioli e Giovanni Bracco. A far riecheggiare nel golfo di Salò l’urlo dei motori da corsa sarà la tenacia di Renzo Castagneto, affiancato da Angelo Maifredi, che negli anni precedenti aveva ricoperto vari ruoli in seno all’Automobile Club di Brescia e nell’organizzazione della 1000 Miglia. Come per la ripartenza della 1000 Miglia del 1947, il ruolo chiave fu ancora una volta quello del sindaco di Brescia, Bruno Boni, che riuscì a far ottenere al suo caro amico Castagneto le autorizzazioni necessarie alla chiusura delle strade gardesane. Prese quindi via un ciclo che vide, al volante di Formula Junior prima e Formula 3 in seguito, schierarsi al via del Circuito del Garda piloti di una certa fama e altri destinati a un radioso futuro: Joseph

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CIRCUITO DEL GARDA

CIRCUITO DEL GARDA

Siffert, Colin Davis, Jo Schlesser, Silvio Moser, JonathanWilliams e gli italiani Carlo Facetti, Mario Casoni, Ludovico Scarfiotti, Sandro Uberti, Clay Regazzoni, Ernesto Brambilla, Geki Russo, Oddone Sigala, Mario Poltronieri, Andrea De Adamich, Odoardo Govoni, Nanni Galli, tutti a sfidare i “locali” Vincenzo Nember, Sandro Uberti, Domenico Lo Coco, Domenico Ogna, Angelo Caffi, Gianfranco Stanga, Giancarlo Sala, Luciano Dal Ben e “Pam”, l’indimenticato Marsilio Pasotti. Nel 1961, a soli cinquantotto anni, scomparve il conte Aymo Maggi, vincitore delle edizioni del 1925 e 1926 nonché uno dei “Quattro Moschettieri” ideatori della 1000 Miglia, insieme a Franco Mazzotti, Renzo Castagneto e Giovanni Canestrini. Pochi mesi più tardi, morì pure Angelo Maifredi.

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Fu così che Renzo Castagneto, nel 1962, per celebrare la memoria dei due amici scomparsi, decise di istituire due premi, introducendo nella gara una seconda categoria. La gara delle Formula Junior, già intestata a uno sponsor, divenne “Trofeo CaltexAymo Maggi” mentre la novità fu costituita da una gara per vetture Gran Turismo della classe 1000 cc, denominata “Coppa Angelo Maifredi”. Nel 1963, l’esperienza delle due categorie, Formula Junior e GT, fu ripetuta mentre nel 1964 corsero solo le Formula 3. Nel 1965, il Circuito del Garda non fu disputato per le crescenti difficoltà organizzative. L’Automobile Club Brescia riuscì infine a rimettere nel calendario sportivo l’edizione del 1966, nuovamente riservata esclusivamente alle monoposto di Formula 3. Per tutto il ciclo degli anni Sessanta, il percorso rimase invariato, come negli anni dal 1948 al 1950.

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CIRCUITO DEL GARDA

CIRCUITO DEL GARDA

di guard-rail metallico sul lungolago, nei pressi della partenza. L’inasprimento delle norme di sicurezza, dopo che il progetto del XVI Circuito del Garda era stato precedentemente approvato dalla CSAI, fu provocato dall’enorme sensazione sollevata dalla morte del pilota Lorenzo Bandini, caduto tragicamente al volante della sua Ferrari durante il Gran Premio di F1 a Montecarlo, il 10 maggio di quell’anno. Fu questo l’ultimo atto della storia della più importante corsa automobilistica bresciana in circuito; ironia della sorte, la fine derivò dalla tragedia avvenuta sulla pista monegasca, alla quale i bresciani si ispiravano e con la quale, in cuor loro, speravano un giorno di potersi confrontare. Fu una vera sfortuna perché il tracciato salodiano avrebbe potuto ambire a diventare un importante circuito cittadino, che non avrebbe avuto nulla da invidiare - né per qualità tecniche né per cornice paesaggistica - agli altri più celebri circuiti urbani automobilistici.

Stirling Moss, Cooper 9 motorizzata Jap nel 1955 A variare furono i numeri dei giri e l’introduzione di due batterie e una finale. Le difficoltà di chiudere Salò e una buona porzione della viabilità gardesana, su un lungo percorso di 16,4 km, compreso un tratto della statale SS45 bis, erano divenute pressoché insormontabili. Tenuto poi conto dei frequenti confronti con il più celebre Circuito di Montecarlo nel Principato di Monaco, il futuro della gara gardesana poteva avere come unico sbocco una riduzione del tracciato, circoscrivendolo a Salò ed evitando il blocco della statale, cosa che comportava l’isolamento di tutta la parte settentrionale del Lago di Garda, non esistendo strade alternative. Fu così che per l’anno successivo fu ideato un nuovo tracciato, in senso orario, che per la prima volta

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contemplava il lungolago di Salò, dove sarebbe stato collocato il traguardo. Il percorso utilizzava poi le strade interne, transitando da Campoverde e via Panoramica, per raggiungere la sommità delle Zette e scendere nuovamente verso il lungolago. Per misura di sicurezza, lungo i celebri tornanti delle Zette non si sarebbe potuto sorpassare. ACI Brescia annunciò quindi il “Primo Trofeo Esso - Coppa Aymo Maggi”, in calendario per domenica 28 maggio 1967. Pochi giorni prima della gara, l’Automobile Club di Brescia fu costretto a comunicare la sospensione della gara, a causa dell’impossibilità, nel breve tempo antecedente il via, di adempiere alla richiesta dell’autorità sportiva, la CSAI, Commissione Sportiva Automobilistica Italiana, di approntare 1.600 km

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Anno

Vincitore

Vettura

Categoria

Percorso

Distanza tot.

Media

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Eugenio Silvani

Bugatti Type 22

Corsa

12,24 km x 16 giri

195,77 km

70,3 km/h

1922

Guido Meregalli

Diatto Tipo 20S

Formula Grand Prix

12,36 km x 20 giri

247,20 km

76,3 km/h

1923

Guido Meregalli

Diatto Tipo 20S

Formula Grand Prix

12,36 km x 20 giri

247,20 km

73,9 km/h

1924

Guido Meregalli

Diatto Tipo 20S

Formula Grand Prix

12,36 km x 20 giri

247,20 km

80,4 km/h

1925

Aymo Maggi

Bugatti Type 35 A

Formula Grand Prix

12,36 km x 20 giri

247,20 km

83,6 km/h

1926

Aymo Maggi

Bugatti Type 35 A

Formula Grand Prix

12,36 km x 20 giri

247,20 km

86,3 km/h

1927

Tazio Nuvolari

Bugatti Type 35 C

Formula Grand Prix

12,24 km x 25 giri

305,90 km

87,5 km/h

1948

Nino Farina

Ferrari 125 F1

Formula Grand Prix

16,40 km x 18 giri

295,20 km

117,4 km/h

1949

Gigi Villoresi

Ferrari 166 F2

Formula 2

16,40 km x 8 giri

131,20 km

113,8 km/h

1950

Alberto Ascari

Ferrari 166 F2

Formula 2

16,40 km x 18 giri

295,20 km

121,7 km/h

1961

Jo Siffert

Lotus

Formula Junior

16,40 km *

114,80+131,20

130 km/h

David Hitches

Lola

Formula Junior

16,40 km *

114,80+131,20

128,3 km/h

Ludovico Scarfiotti

Abarth 1000

Gran Turismo

16,40 km x 19 giri

311,60 km

120 km/h

Jo Schlesser

Brabham Ford

Formula Junior

16,40 km *

98,40+131,20

136,9 km/h

“Pam”-B. Guarini

Abarth 1000

Gran Turismo

16,400 km x 19 giri

311,600 km

122,4 km/h

1964

Silvio Moser

Brabham Ford

Formula 3

16,400 km *

114,800 +131,200

130,3 km/h

1966

Jonathan Williams

De Sanctis Ford

Formula 3

16,400 km *

114,800 +131,200

134,9 km/h

1962

1963

Negli anni Sessanta, la gara fu disputata su due batterie più una finale: 1961: due batterie da 7 giri per 114,800 km e una finale da 8 giri per 131,200 km. 1962 e 1963: furono indette due competizioni diverse. Nel Trofeo Caltex - Aymo Maggi le Formula Junior disputarono due batterie da 7 giri per 114,800 km nel 1962 e da 6 giri per 98,400 km nel 1963, entrambe le volte con una finale da 8 giri per 131,200 km; nella Coppa Angelo Maifredi le Gran Turismo, in tre classi da 700 cc, 800 cc e 1000 cc, corsero un’unica tornata da 19 giri. 1964: due batterie da 7 giri per 114,800 km e una finale da 8 giri per 131,200 km. 1966: due batterie da 7 giri per 114,800 km e una finale da 8 giri per 131,200 km.

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IL CLUB MM IN PIAZZA VITTORIA

Club House, il Club Mille Miglia Franco Mazzotti in Piazza della Vittoria

Acceleriamo il futuro, partendo dalla storia. GIUGNO 2021

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IL CLUB MM IN PIAZZA VITTORIA

IL CLUB MM IN PIAZZA VITTORIA

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a anni è un punto di ritrovo imprescindibile per i soci, gli amici, gli sponsor, i piloti e le numerose personalità che, a vario titolo, popolano la punzonatura della 1000 Miglia. Una vera e propria «santella» della Freccia Rossa, in cui ritrovarsi a poche ore dalla partenza del mito per scambiare opinioni, ritrovarsi dopo tanto tempo e, perché no, brindare insieme all'edizione imminente. Anche quest'anno, nel pieno rispetto dei protocolli anti-Covid, la Club House del Club Mille Miglia Franco Mazzotti è tornata e tornerà ad essere protagonista in piazza Vittoria, il cuore bresciano della corsa più bella del mondo. Nell'edizione autunnale del 2020, il «salottino» del Club è stato posizionato come sempre in un punto strategico della piazza, affinché si potesse ammirare il passaggio delle automobili dirette alla punzonatura da un punto di vista privilegiato. È il segno dell'unione indissolubile tra il Club Mille Miglia Franco Mazzotti e la corsa più bella del mondo. E sarà un punto di ristoro cruciale per i soci in gara anche nell'edizione 2021: il luogo ideale in cui allentare la tensione prima di tuffarsi nella gara vera e propria.

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IL CLUB MM IN PIAZZA VITTORIA

IL CLUB MM IN PIAZZA VITTORIA

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classifica finale ha confermato le grandi doti dei soci, che hanno firmato una serie di prestazioni eccellenti monopolizzando le posizioni calde della classifica.

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1. Sergio Sisti e Anna Gualandi, LANCIA LAMBDA SPIDER CASARO 2. Gianmario Fontanella e Anna Maria Covelli, LANCIA LAMBDA CASARO VII SERIE

3. Andrea Luigi Belometti e Massimo Bettinsoli, LANCIA LAMBDA SPIDER CASARO

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Benché sia mancato il primo posto, andato alla coppia formata da Andrea e Roberto Vesco, la classifica finale della 1000 Miglia 2020 ha esaltato le qualità di piloti e navigatori iscritti del Club. Nelle prime dodici posizioni ci sono ben undici equipaggi su dodici sono soci del Club Mille Miglia Franco Mazzotti. La medaglia d'argento dell'edizione 2020 spetta a Sergio Sisti e Anna Gualandi su Lancia Lambda Spider Casaro del 1929: un piazzamento che ripaga la coppia dopo una 1000 Miglia sfortunata nel 2019. Terzo gradino del podio per Gianmario Fontanella e Ana Maria Covelli su Lancia Lambda Casaro VII Serie del 1927, un miglioramento di ben cinque posizioni rispetto all'edizione precedente della corsa.

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Degno di nota anche il quarto posto di Andrea Luigi Belometti e Massimo Bettinsoli, che oltre ai colori del Club tengono alto il nome della Scuderia Brescia Corse (Lancia Lambda Spider Casaro 1929). Quinto all'arrivo Alberto Aliverti con Stefano Valente su Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato. E ancora… Dalla sesta all'ottava posizione si alternano Alberto e Federico Riboldi, Lorenzo e Mario Turelli, Roberto e Edoardo Miatto a bordo di tre O.M. 665. Nono Luca Patron su Alfa Romeo 6C 1750 SS Young. Chiude la top ten il primo socio straniero del Club: John Houtkamp con Chelly Houtkamp-Van Bussel su Lancia Lambda Tipo 223 Corto Spider.

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4 4. Aliverti Alberto e Stefano Valente, ALFA ROMEO 6C 1750 SS ZAGATO 5. Alberto Riboldi e Federico Riboldi, O.M. 665 S 6. Lorenzo Turelli e Mario Turelli, O.M. 665 SMM SUPERBA

Meritano una menzione anche Riccardo e Marika Perletti e Matteo e Martina Belotti, undicesimi e dodicesimi su Bugatti T37. Hanno di che sorridere anche Osvaldo Peli e Susanna Mola su Alfa Romeo 6C 1750 DS e Andrea Giacoppo e Daniela Grillonen Tecioiu, diciassettesimi su Fiat 508 S Balilla Super Sport Coppa Oro. Applausi a scena aperta speciale, infine, per tre equipaggi che hanno dato spettacolo. Le prime tre posizioni della Coppa delle Dame, la competizione nella competizione riservata alle donne, sono tutte del Club. Primo posto per Silvia Marini e Francesca Ruggeri su Bugatti T40 (e 24esimo assoluto). Secondo gradino del podio rosa per Federica Bignetti Bignetti e Rossella Torri (MG TB), terzo per Maria e Benedetta Gaburri. (Abarth Fiat 750 Zagato).

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6

10 7. Roberto Miatto e Edoardo Miatto, O.M. 665 SS 8. Luca Patron e Elena Scaramuzzi, ALFA ROMEO 6C 1750 SS YOUNG 9. John Houtkamp e Chelly Houtkamp-Van Bussel, LANCIA LAMBDA TIPO 223 CORTO SPIDER 10. Riccardo Perletti e Maika Perletti, BUGATTI T37

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13 11. Matteo Belotti e Martina Belotti, BUGATTI T37 A 12. Osvaldo Peli e Susanna Mola, ALFA ROMEO 6C 1750 GS ZAGATO 13. Andrea Giacoppo e Daniela Grillone Tecioiu, FIAT 508 S BALILLA SPORT COPPA ORO 14. Michele Bellini e Fabrizio Bellini, FIAT 514 S 15. Ezio Ronzoni e Andrea Ronzoni, BUGATTI T40 GRAN SPORT

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PRIME TRE CLASSIFICATE COPPA DELLE DAME 16. Silvia Marini e Francesca Ruggeri, BUGATTI T40 17. Federica Bignetti Bignetti e Rossella Torri, MG TB 18. Maria Gaburri e Benedetta Gaburri, ABARTH FIAT 750 BERLINETTA ZAGATO

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Pos.

Pilota / Driver

Naz.

45 28 44 51 3 4 5 49 31 25 26 59 68 62 27 43 110 71 38 19 56 47 60 18 188 176 164 120 73 187 313 306 386 58 213 108 153 30 102 10 116 149 100 307 107 29 33 39 96 114 217

Sergio Sisti Gianmario Fontanella Andrea Luigi Belometti Aliverti Alberto Alberto Riboldi Lorenzo Turelli Roberto Miatto Luca Patron John Houtkamp Riccardo Perletti Matteo Belotti Osvaldo Peli Andrea Giacoppo Michele Bellini Ezio Ronzoni Silvia Marini Federica Bignetti Bignetti Giovanni Pedrali Massimo Amenduni Gresele Mauro Ferrari Filippo Sole Arturo Cavalli Giorgio Ciresola Giulio Felloni Flavio Gandolfi Michel Decremer Rudolf Hug Ermanno De Angelis Paolo Borello Stefano Brendolan Carlo Incerti Maria Gaburri Albert Wetz Umberto Galloni Tom Vandekerckhove Ennio Tosi Alex Von Mozer Giuseppe Ambrosi Mario Righele Alan Hulsbergen Ad Branderhorst Warren Kennedy Johannes Branderhorst Paolo Mori Paolo Bucchi Giuliano Cané Ezio Sala Paolo Nolli Vincent Tourneur Tarcisio Bonomi Andrea Gervasoni

I I I I I I I I NL I I I I I I I I I I I I I I I I B CH I I I I I L I B I NL I I CH NL GB NL I I I I I F I I

2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 16 17 20 23 24 25 29 30 31 32 33 36 37 42 45 55 56 57 65 69 70 72 96 147 154 168 195 207 230 233 248 258 280 291 RIT. RIT. RIT. RIT. RIT. RIT.

Copilota / Co-Driver Naz. CMM CMM CMM - BSC CMM CMM CMM - BSC CMM CMM CMM CMM - BSC CMM - BSC BSC CMM BSC CMM CMM CMM CMM CMM CMM CMM CMM CMM CMM CMM - BSC CMM CMM CMM - BSC CMM CMM CMM CMM - BSC CMM CMM CMM BSC CMM CMM CMM CMM CMM CMM CMM CMM CMM CMM CMM CMM CMM BSC

Anna Gualandi Anna Maria Covelli Massimo Bettinsoli Stefano Valente Federico Riboldi Mario Turelli Edoardo Miatto Elena Scaramuzzi Chelly Houtkamp-Van Bussel Maika Perletti Martina Belotti Susanna Mola Daniela Grillone Tecioiu Fabrizio Bellini Andrea Ronzoni Francesca Ruggeri Torri Rossella Simona Bonomelli Fabrizio Vicari Andrea Ferrari Valerio Bocelli Petronilla Pezzotti Stefano Franchini Riccardo Felloni Giacinto Savoldi Marie Claire Martens Peter Gerber Annunziata Del Gaudio Roberto Borello Marco Corbetta Monica Pellicciari Benedetta Gaburri Romain Collé Alice Galloni Riet De Vos Paolo Cesare Cristiano Rene' Cornelius Olivier Le Quellec Giancarlo Atturi Markus Laesser Nanette Branderhorst Michael Strasser Leon Van Gameren Massimo Comelli Maria Angela Snelli Giovanna Gallini Pietro Bonomi Alberto Orioli Laure Fiat Simone Bonomi Andrea Rovetta

I I I I I I I I NL I I I I I I I I I I I I I I I I B CH I I I I GB L I B I NL F I CH NL A NL I I I I I F I I

Automobile / Car LANCIA LANCIA CMM - BSC LANCIA CMM ALFA ROMEO O.M. CMM - BSC O.M. O.M. ALFA ROMEO LANCIA BUGATTI BUGATTI ALFA ROMEO CMM FIAT FIAT CMM BUGATTI CMM BUGATTI MG FIAT CMM ALFA ROMEO BUGATTI LANCIA ALFA ROMEO CMM FIAT BUGATTI SIATA ASTON MARTIN HEALEY CISITALIA ASTON MARTIN PORSCHE OSCA ABARTH LANCIA ALFA ROMEO LANCIA CMM - BSC MG HEALEY BUGATTI LANCIA BENTLEY ALFA ROMEO HEALEY LANCIA CMM ISO RIVOLTA MG LANCIA LANCIA FIAT DELAHAYE BSC BMW CMM FIAT

Modello / Model

Anno

LAMBDA SPIDER CASARO LAMBDA CASARO VII SERIE LAMBDA SPIDER CASARO 6C 1750 SS ZAGATO 665 S 665 SMM SUPERBA 665 SS 6C 1750 SS YOUNG LAMBDA TIPO 223 CORTO SPIDER T37 T37 A 6C 1750 GS ZAGATO 508 S BALILLA SPORT COPPA ORO 514 S T40 GRAN SPORT T40 TB 508 SPORT SPIDER 6C 1500 SUPER SPORT MM T35 DILAMBDA 6C 1750 SS YOUNG 514 S T35 A DAINA G.S. STABILIMENTI FARINA DB 2 2400 WESTLAND 202 SMM SPIDER NUVOLARI LE MANS 356 1500 COUPÉ MT4 FIAT 750 BERLINETTA ZAGATO AURELIA B20 GT 2500 6C 1750 GT AURELIA B20 GT 2000 TB 2400 SILVERSTONE T37 A APRILIA SPIDER 3 LITRE 6C 2500 S CABRIOLET TURINGA NASH HEALEY PROTOTYPE ASTURA ISETTA T SUPERCHARGER LAMBDA SPIDER CASARO LAMBDA TORPEDO 520 TORPEDO 135 CS 328 1100 COUPÉ ALLEMANO

1929 1927 1929 1929 1926 1929 1929 1929 1928 1926 1927 1931 1933 1931 1927 1929 1939 1933 1928 1925 1930 1929 1931 1925 1952 1951 1950 1947 1933 1952 1955 1955 1957 1930 1952 1939 1950 1927 1938 1923 1942 1949 1938 1957 1939 1927 1927 1928 1937 1939 1953

MILLE MIGLIA 2020

Mille Miglia 2020. Piazzamento equipaggi CLUB MILLE MIGLIA e BRESCIA CORSE

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19

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Coppa delle Dame Mille Miglia 2020 Pos.

24 25 70

Pilota / Driver

Naz.

43 Silvia Marini I 110 Federica Bignetti Bignetti I 306 Maria Gaburri I

Copilota / Co-Driver Naz. CMM Francesca Ruggeri CMM Rossella Torri CMM - BSC Benedetta Gaburri

I I I

CMM

Automobile / Car

Modello / Model

Anno

BUGATTI MG FIAT

T40 TB ABARTH 750 ZAGATO

1929 1939 1957

24

21 19. Giovanni Pedrali e Simona Bonomelli, FIAT 508 SPORT SPIDER 20. Massimo Amenduni Gresele e Fabrizio Vicari, ALFA ROMEO 6C 1500 SUPER SPORT MM 21. Mauro Ferrari e Andrea Ferrari, BUGATTI T35

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22. Filippo Sole e Valerio Bocelli, LANCIA DILAMBDA 23. Arturo Cavalli e Petronilla Pezzotti, ALFA ROMEO 6C 1750 SS YOUNG 24. Giorgio Ciresola e Stefano Franchini, FIAT 514 S 25. Giulio Felloni e Riccardo Felloni, BUGATTI T35 A

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37 33. Albert Wetz e Romain Collé, LANCIA AURELIA B20 GT 2500 34. Umberto Galloni e Alice Galloni, ALFA ROMEO 6C 1750 GT 35. Tom Vandekerckhove e Riet De Vos, LANCIA AURELIA B20 GT 2000 36. Ennio Tosi e Paolo Cesare Cristiano, MG TB 37. Alex Von Mozer e Rene' Cornelius, HEALEY 2400 SILVERSTONE 38. Giuseppe Ambrosi e Olivier Le Quellec, BUGATTI T37 A 39. Mario Righele e Giancarlo Atturi, LANCIA APRILIA SPIDER

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26. Flavio Gandolfi e Giacinto Savoldi, SIATA DAINA GRAN SPORT STABILIMENTI FARINA 27. Michel Decremer e Marie Claire Martens, ASTON MARTIN DB 2 28. Rudolf Hug e Peter Gerber, HEALEY 2400 WESTLAND

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29. Ermanno De Angelis e Annunziata Del Gaudio, CISITALIA 202 SMM SPIDER NUVOLARI 30. Paolo Borello e Roberto Borello, ASTON MARTIN LE MANS 31. Stefano Brendolan e Marco Corbetta, PORSCHE 356 1500 COUPÉ 32. Carlo Incerti e Monica Pellicciari, OSCA MT4

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42 40. Alan Hulsbergen e Markus Laesser, BENTLEY 3 LITRE 41. Ad Branderhorst e Nanette Branderhorst, ALFA ROMEO 6C 2500 S CABRIOLET TURINGA 42. Warren Kennedy e Michael Strasser, HEALEY NASH HEALEY PROTOTYPE 43. Johannes Branderhorst e Leon Van Gameren, LANCIA ASTURA 44. Paolo Mori e Massimo Comelli, ISO RIVOLTA ISETTA 45. Paolo Bucchi e Maria Angela Snelli, MG T SUPERCHARGER 46. Giuliano Cané e Giovanna Gallini, LANCIA LAMBDA SPIDER CASARO

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47. Ezio Sala e Pietro Bonomi, LANCIA LAMBDA TORPEDO 48. Paolo Nolli e Alberto Orioli, FIAT 520 TORPEDO 49. Vincent Tourneur e Laure Fiat, DELAHAYE 135 CS 50. Tarcisio Bonomi e Simone Bonomi, BMW 328 51. Andrea Gervasoni e Andrea Rovetta, FIAT 1100 COUPÉ ALLEMANO

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Mille Miglia 2021

A

della Maremma fino alla cena nella suggestiva cornice di Viterbo, non più luogo di transito al mattino ma affascinante passaggio all'imbrunire. Da qui, la ripartenza alla volta della capitale per concludere la seconda giornata con la tradizionale passerella in stile «dolce vita» sulla felliniana Via Veneto. Da Roma, all'alba del terzo giorno, si risale verso nord. Dopo l’attraversamento della bellissima Orvieto e di Cortona, la sosta pranzo ad Arezzo e il transito nel Chianti, gli equipaggi affrontano i due mitici passi al confine tra Toscana ed Emilia, la Futa e la Raticosa, vere e proprie icone della 1000 Miglia. In serata il convoglio raggiunge Bologna e conclude la terza tappa. Nella quarta ed ultima giornata di gara si torna a Brescia per l'incoronazione del vincitore dopo aver salutato l’Emilia a Reggio e Modena, il Veneto a Verona, con la sosta per il pranzo nella suggestiva piazza Bra, il Lago di Garda con il tradizionale passaggio a Sirmione e, per la prima volta nelle edizioni di regolarità, a Salò. Anche per il 2021, 1000 Miglia conferma il tema «Crossing the Future». Un ritornello che incarna perfettamente la doppia anima del brand. Da una parte tradizione e heritage, dall’altra innovazione e sperimentazione. Crossing the Future è infatti il filo conduttore che unisce la 1000 Miglia storica, disputata dal 1927 al 1957 e vetrina delle auto più tecnologiche e innovative, con la 1000 Miglia rievocativa, che si propone lo stesso obiettivo affiancando alle auto d’epoca le moderne Supercar e Hypercar della 1000 Miglia Experience.

DICEMBRE 2018

MILLE MIGLIA 2021

MILLE MIGLIA 2021

Al via il 16 giugno

234 giorni dalla conclusione dell'inedita ediedi zione 2020, svoltasi per la prima volta nel mese di ottobre, la 1000 Miglia prende il via ancora una volta in un periodo dell'anno insolito. Non più nella settimana centrale di maggio, nel tradizionale anticipo di sette giorni rispetto al Gran Premio di F1 di Montecarlo, ma alla metà esatta di giugno. La trentanovesima edizione prende il via da Brescia il 16 giugno 2021 per concludersi il 19. Le auto ammesse alla competizione sono 375, in rappresentanza di 54 diverse Case costruttrici. Gli equipaggi provengono da 31 Paesi da tutto il monmon do per quattro continenti (Europa, Asia, Oceania, Sud e Nord America) e un totale di 771 persone coinvolte. Sono circa 1800 i km di gara, lungo un percorso che attraversa oltre duecento Comuni itaita liani. L'edizione 2021 non sarà speciale solo per il pepe riodo di svolgimento. Per la prima volta nella stosto ria della rievocazione sarà ripreso il senso di marcia «antiorario» di alcune versioni della 1000 Miglia di velocità disputate tra il 1927 e il 1957. Mai, dal 1977 al 2020, la gara di regolarità aveva marciato in senso «inverso», scendendo lungo la costa tirrenica per poi risalire verso Verona e infine approdare a Brescia. Gli equipaggi che partono da Brescia affrontano già nella prima giornata il Passo della Cisa per poi terter minare il tappa a Viareggio. La seconda giornata, che riparte dalla Cittadella del Carnevale, conduce il convoglio verso Pisa fino a Castiglione della PePe scaia, sede del pranzo, per poi continuare nel cuore

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MILLE MIGLIA 2021

ELENCO SOCI CLUB MILLE MIGLIA e BRESCIA CORSE ISCRITTI ALLA 1000 MIGLIA 2021

«1000 Miglia è sempre stata una finestra sul futuro dell’automobile», ha affermato Alberto Piantoni, Amministratore Delegato di 1000 Miglia Srl. «Dal 1927 al 1957, la gara è stata sinonimo di sperimentazione, innovazione tecnologica e futuro dell’automobile. Oggi diamo nuova vita allo spirito e all’audacia di quegli anni per rispondere alle sfide che caratterizzano la mobilità e il mondo di oggi, a partire proprio dal tema della sostenibilità. Lo abbiamo fatto, per esempio, inserendo nel programma gli appuntamenti dedicati allo sviluppo futuro della mobilità sostenibile firmati 1000 Miglia Green». Il concetto di Crossing the Future vive anche nel rinnovato appuntamento con il Green Talk, la tavola rotonda organizzata da 1000 Miglia e Fondazione Symbola e dedicata al tema della mobilità sostenibile, alle sfide e alle tendenze del futuro dell’automotive, alle smart city, con una diretta streaming martedì 15 giugno, il giorno che precede la partenza, dal Museo Mille Miglia. Ma la 1000 Miglia 2021, come hanno ricordato in occasione della presentazione ufficiale il Presidente di ACI Brescia Aldo Bonomi, il Presidente di 1000 Miglia srl Franco Gussalli Beretta e il Sindaco di Brescia Emilio del Bono, vuole anche essere una nuova occasione di sostegno per l’Italia e una spinta alla ripartenza dopo i mesi difficili della pandemia. «Ci piace pensare a questa edizione della 1000 Miglia come più di una semplice gara: un vero e proprio volano di rinascita per l’Italia intera», ha detto il Presidente di ACI Brescia Aldo Bonomi, «che supporti concretamente il turismo dei Comuni che ci ospitano. Stiamo lavorando inoltre per trasformare la 1000 Miglia in un’icona internazionale che contribuisca ad affermare il nostro Paese nel mondo: un compito che sarà possibile grazie anche al progetto della Fondazione 1000 Miglia a cui stiamo lavorando». Prosegue intanto il cammino intrapreso dall’Automobile Club di Brescia, in collaborazione con Comune di Brescia e Regione Lombardia, per ottenere il riconoscimento UNESCO di Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. A sostegno di questo progetto è stata attivata una campagna di raccolta firme con cui tutti gli appassionati della nostra 1000 Miglia possono esprimere il loro sostegno. «Sono emozionato come sempre alla partenza di questo fantastico viaggio alla scoperta della bellezza italiana», ha spiegato Franco Gussalli Beretta, Presidente di 1000 Miglia Srl. «Al centro della com-

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petizione resta comunque sempre la sicurezza a cui anche quest’anno abbiamo dedicato tanta attenzione: le stringenti misure preventive del protocollo che abbiamo definito consentono di garantire massima sicurezza agli equipaggi e a tutti i partecipanti all’evento. Quest’anno abbiamo lavorato tanto seguendo il concetto di Crossing the future e focalizzandoci quindi sul futuro del brand e a questo proposito ci sono diverse novità. Tra queste, vale sicuramente la pena citare la firma che abbiamo appena apposto a un accordo per portare negli Emirati Arabi la 1000 Miglia Experience: un ulteriore passo per rafforzare il carattere internazionale del marchio». Parole importanti sono state espresse anche dal Sindaco di Brescia, Emilio Del Bono. «La 1000 Miglia è parte integrante della storia e dell’identità di Brescia, un pezzo importante del suo passato ma anche del suo futuro. Quest’anno, forse ancor più dello scorso, simboleggia per il Comune la voglia e l’auspicio di ripartire insieme con una nuova stagione, di tornare a gioire e di godere le bellezze della città e della corsa, in tutta sicurezza». Anche per il 2021 si conferma l'appuntamento con il Ferrari Tribute 1000 Miglia, l’evento grazie al quale oltre cento vetture del Cavallino rampante, simbolo di eccellenza italiana nel mondo, portano il loro tributo alla «corsa più bella del mondo». Con un apposito format, chiamato «1000 Miglia Experience», anche le più spettacolari Supercar e Hypercar moderne sono protagoniste di questa bellissima edizione. Lungo un percorso di gara studiato ad hoc, partecipano all'edizione 2021 condividendo le emozioni degli equipaggi nelle quattro giornate di gara. Sono 30 le auto esclusive ammesse a questa competizione nella competizione, opere uniche di design e tecnologia del Supercar Owners Circle, per una sfida che somma oltre 70 prove cronometrate distribuite lungo il classico tracciato Brescia-Roma-Brescia.

Pilota / Driver

Naz.

3 4 5 6 8 9 10 16 19 20 21 22 23 24 28 29 35 36 37 38 40 41 42 44 45 47 54 55 57 58 61 62 63 70 72 73 75 87 93 106 108 111 116 120 121 124 125 163 184 192 193 220 230 260 262 263 272 296 297 302 304 313 317 324 325 339 373 375 391

Gianni Morandi Roberto Miatto Lorenzo Turelli Giuseppe Nobis Ermanno De Angelis Alan Hulsbergen Mauro Ferrari Riccardo Perletti Marco Gatta Bruno Ferrari Ezio Ronzoni Ezio Sala Matteo Belotti Gianmario Fontanella Emilio Bordoli Stefano Natoli Riccardo Roversi Massimo Amenduni Gresele Giovanni Moceri Arturo Cavalli Silvia Marini Andrea Luigi Belometti Sergio Sisti John Houtkamp Alberto Aliverti Vanni Curridor Umberto Galloni Albert Wetz Filippo Sole Alessandro Gamberini Giuseppe Ambrosi Stefano Brendolan Giorgio Ciresola Giorgio Becchetti Paolo Borello Andrea Giacoppo Osvaldo Peli Alex Von Mozer Vincent Tourneur Enrico Scio Paolo Bucchi Simone Bonomi Humberto Aguado Evoli Adrianus Branderhorst Johannes Branderhorst Bruno Marini Olindo Deserti Rudolf W. Hug Michel Decremer Flavio Gandolfi Mario Boglioli Patrizio Dei Tos Christian Geistdoerfer Andreas Astaller Renato Gnutti Gerard Bas Massimo Saggini Christian Piesch Roberto Angelino Maria Gaburri Pierluigi Boglioli Florian Seidl Paolo Cartabbia Gabriele Gnudi Carlo Incerti Giacomo Ruggeri Gnutti Paolo Nolli Mario Gaburri Arturo Merzario

I I I I I CH I I I I I I I I I USA I I I I I I I NL I L I L I I I I I I I I I NL F I I I MEX NL NL I I CH B I I I D D I NL I D I I I D I I I I I I I

Copilota / Co-Driver Naz. CMM CMM CMM - BSC CMM CMM - BSC CMM CMM CMM - BSC BSC CMM - BSC CMM CMM CMM - BSC CMM CMM CMM CMM - BSC CMM CMM CMM CMM CMM - BSC CMM CMM CMM CMM CMM CMM CMM CMM CMM CMM CMM

Marco Morosinotto Francesca Miatto Mario Turelli Fabio Loperfico Nunzia Del Gaudio Daniel Schindler Pietro Ferrari Maika Perletti Eugenio Piccinelli Carlo Ferrari Andrea Ronzoni Pietro Bonomi Francesca Belotti Anna Maria Covelli Matteo Pozzetti Marie Christina Centeno Michele Fabio Bellini Fabrizio Vicari Daniele Bonetti Petronilla Pezzotti Lucia Filippelli Gianluca Bergomi Anna Gualandi C. Houtkamp-Van Bussel Stefano Valente Laurent Meyers Marta Tavelli Simone Marchioni Giuliano Cane' Guido Ceccardi Giulio Antonello Marco Corbetta Stefano Franchini Marco Becchetti CMM Roberto Borello CMM Giovanni Malara BSC Marco Bianchi CMM Johan Lont CMM Laure Fiat BSC Enrico Scio CMM Maria Angela Snelli BSC Tarcisio Bonomi CMM Enrique U. Evoli Candiani CMM N. B. - Owendijk CMM Leon Van Gameren CMM - BSC Riccardo Marini Maurizio De Marco CMM Peter Gerber CMM Marie Claire Martens CMM - BSC Giacinto Savoldi BSC Enrica Pezzia CMM Matteo Dei Tos CMM Luuk Olde Monnikhof CMM Manfred Landsmann BSC Benedetta Gnutti CMM Janet Van Oijen Bas CMM Domenico Maria Struzzi CMM Thomas Linhardt CMM Edoardo Angelino CMM - BSC Benedetta Gaburri BSC Francesca Boglioli CMM Engelhorn Kurt Salvatore D'orto CMM Marco Jannuzzi CMM Monica Pellicciari Andrea Ruggeri Gnutti CMM Alberto Orioli CMM Luigino Guido CMM Franz Steinbacher

I I I I I

Automobile / Car

O.M. O.M. CMM - BSC O.M. O.M. CMM O.M. BENTLEY I BUGATTI I BUGATTI I BSC AMILCAR I BUGATTI I CMM BUGATTI I LANCIA I BUGATTI I LANCIA I SALMSON USA SALMSON I RALLY I CMM ALFA ROMEO I CMM ALFA ROMEO I ALFA ROMEO I BUGATTI I LANCIA I LANCIA NL ALFA ROMEO I CMM ALFA ROMEO L ALFA ROMEO I ALFA ROMEO I ALFA ROMEO I CMM LANCIA I FIAT I ALFA ROMEO I FIAT I CMM FIAT I CMM - BSC ASTON MARTIN GB ASTON MARTIN I FIAT I FIAT NL DELAHAYE F DELAHAYE I MG I MG I BSC BMW MEX MG NL ALFA ROMEO NL ALFA ROMEO I CISITALIA I CMM ALFA ROMEO CH HEALEY I ASTON MARTIN I SIATA I OSCA I ASTON MARTIN NL PORSCHE D ARNOLT I BSC PORSCHE NL ARNOLT I JAGUAR D PORSCHE I AUSTIN HEALEY I ABARTH I FERRARI D JAGUAR I CMM FIAT I PORSCHE I OSCA I BSC PORSCHE I CMM PORSCHE I MG A CMM ABARTH

Modello / Model

Anno

665 SMM SUPERBA 2000 665 SMM SUPERBA 2000 665 SMM SUPERBA 2000 665 SMM SUPERBA 2200 469 3 LITRE T35 T37 GCSS T37 A T40 LAMBDA TORPEDO T37 A LAMBDA SPIDER CASARO GRAND SPORT GRAND SPORT ABC GRAND SPORT 6C 1500 SS MM 6C 1500 SUPER SPORT 6C 1750 SUPER SPORT YOUNG T40 LAMBDA SPIDER CASARO LAMBDA SPIDER CASARO 6C 1750 SUPER SPORT ZAGATO 6C 1750 SUPER SPORT ZAGATO 6C 1750 SUPER SPORT ZAGATO 6C 1750 GT 6C 1750 GRAN SPORT ZAGATO DILAMBDA 514 MM 6C 1750 GRAN SPORT ZAGATO 514 SPIDER SPORT VIOTTI 514 S LE MANS LE MANS 508 S BALILLA SPORT COPPA D'ORO 508 S BALILLA SPORT COPPA D'ORO 135 CS 135 CS TB T SUPERCHARGER 328 TB 6C 2500 S CABRIOLET TURINGA 6C 2500 S BERLINETTA TURINGA 202 SMM SPYDER NUVOLARI 6C 2500 S CABRIOLET PININFARINA 2400 WESTLAND DB 2 DAINA GRAN SPORT SPIDER MT 4 1100 2AD DB 2 356 A 1500 GS CARRERA BERTONE BRISTOL DELUXE 356 SPEEDSTER 1500 BERTONE BRISTOL BOLIDE XK 120 OTS ROADSTER 356 A 1600 100/6 FIAT 750 GT ZAGATO 750 MONZA SPIDER SCAGLIETTI D-TYPE 1100/103 TV COUPÉ PININFARINA 356 SPEEDSTER 1500 MT4 1350 2AD 356 SPEEDSTER 1500 356 A 1600 A FIAT 750 GT ZAGATO

1929 1929 1929 1930 1922 1923 1925 1926 1926 1927 1927 1927 1927 1927 1928 1928 1928 1928 1928 1929 1929 1929 1929 1929 1929 1929 1930 1930 1930 1930 1931 1931 1931 1933 1933 1933 1934 1936 1937 1939 1939 1939 1939 1942 1944 1947 1947 1950 1951 1952 1952 1953 1956 1954 1954 1954 1954 1956 1957 1956 1955 1955 1955 1955 1955 1955 1956 1956 1957

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Le vittorie dei nostri soci Lorenzo e Mario Turelli - Campioni d'Italia 2020

“Devi sempre sforzarti di essere il migliore e mai credere di esserlo.” Juan Manuel Fangio

Luca Patron - Coppa Città della Pace 2020

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CRONACHE DEL CLUB

CRONACHE DEL CLUB

Giovanni Moceri e Valeria Dicembre Targa Florio 2020 e Coppa d'Oro delle Dolomiti 2020

Carlo e Ferruccio Nessi

Coppa Attilio Bettega 2021

Alberto e Giuseppe Scapolo - Valli Biellesi 2021

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CRONACHE DEL CLUB

Andrea Belometti e Massimo Bettinsoli Winter Marathon 2020

Terre di Canossa 2021 Gianmario Fontanella e Anna Maria Covelli W W W. AU T O C L A S S . C O M 92

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BRESCIA CORSE

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Assemblea della Scuderia Brescia Corse

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14 1. Emanuela Cinelli riceve l’investitura quale nuovo socio della Scuderia 2. Carlo Nessi riceve l’investitura quale nuovo socio della Scuderia 3. Lorenzo Bricchetti e Ludovico Baglioni ricevono l’investitura quale nuovi giovani soci della Scuderia

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4. Elena Magionami premiato per l’attività automobilistica del 2019 5. Valerio Bocelli premiato per l’attività automobilistica del 2019 6. Alberto Benetti premiato per l’attività automobilistica del 2019 7. Alessandro Girardi premiato per l’attività automobilistica del 2019

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8. Massimo Bettinsoli premiato per l’attività automobilistica del 2019 9. Marco Gatta premiato per l’attività automobilistica del 2019 10. Eugenio Piccinelli premiato per l’attività automobilistica del 2019 11. Osvaldo Peli premiato per l’attività automobilistica del 2019

12. Ermanno De Angelis premiato per l’attività automobilistica del 2019 13. Angelo Seneci premiato per l’attività automobilistica del 2019 14. Andrea Luigi Belometti premiato per l’attività automobilistica del 2019

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SCUDETTO

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15. Roberto e Andrea Coen premiati per l’attività automobilistica del 2019 16. Ennio Tosi premiato per l’attività automobilistica del 2019 17. Maria Gaburri premiata per l’attività automobilistica del 2019 18. Donato Benetti premiato per l’attività automobilistica del 2019

19. Ferruccio Nessi premiato per l’attività automobilistica del 2019 20. Paolo Mazzetti premiato per l’attività automobilistica del 2019 21. Vincenzo Bricchetti premiato per l’attività automobilistica del 2019

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BRESCIA CORSE

A tutti voi, la Scuderia Brescia Corse.

Grazie !

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24 22. Dino Brunori premiato per l’attività automobilistica del 2019 23. Valerio Marinelli premiato per l’attività automobilistica del 2019 24. Angelo Simonelli e Aldo Bonomi premiati per l’attività automobilistica del 2019

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25. Davide Cheli premiato per l’attività automobilistica del 2019 26. Bruno Ferrari premiato per l’attività automobilistica del 2019 27. Manoel Jolly premiato per l’attività automobilistica del 2019

APPODIA MARINO ARCANGELI GUIDO BARZIZA MONICA BECCHETTI MARCO BECCHETTI SIMONE BELOMETTI ANDREA BELOTTI MATTEO BELUSSI GIANPIETRO BENETTI ALBERTO BENETTI DONATO BERTOLI SANDRO BETTINSOLI MASSIMO BOCELLI VALERIO BOGLIOLI MARIO BOGLIOLI PIERLUIGI BONI FRANCA BONOMI ALDO BONOMI MARIO BONOMI MARTA BONOMI SIMONE BONOMI TARCISIO BONTEMPI MASSIMILIANO BRESCIANI DONATELLA BRICCHETTI VINCENZO BRUNORI DINO CHELI DAVIDE CHERUBINI CRISTIANA CHERUBINI GIUSEPPE CIBALDI ENZO CINELLI EMANUELA COCCA LUIGI COEN ANDREA COEN ROBERTO COLPANI MATTIA COLPANI MAURIZIO CRISTIANO PAOLO DE ANGELIS ERMANNO DELL’AGLIO SILVIO DONA’ NICOLA DONATI ACHILLE FEDERICI PIERNARCISO FERRARI BRUNO FORESTI PIETRO FRANCHINI ALESSANDRA FRANCHINI LAURA GABURRI MARIA GANDOLFI FLAVIO GATTA MARCO GHEZZI CARLO GHIDINI RUGGERO GIANSANTE MAURO GIOVANELLI CESARE GIRARDI ALESSANDRO

GNUTTI BEATRICE GNUTTI BENEDETTA GNUTTI CIRILLO GNUTTI ELISABETTA GNUTTI MARCO EVANGELISTA GNUTTI QUIRINO GNUTTI RENATO GNUTTI STEFANIA GOTTI ELIO GRUMELLI PIETRO GIUSEPPE GUSSALLI BERETTA FRANCO GUSSALLI BERETTA UGO JOLLY MANOEL MAGIONAMI ELENA MAIFRINI FULVIO MARINELLI STEFANO MARINELLI VALERIO MARINI BRUNO MAZZETTI PAOLO MENNI ANDREA MILANI PIERGIULIO MONELLA EMILIANO MOZZONI FABRIZIO NESSI CARLO NESSI FERRUCCIO OLIVINI GIULIO OVI CARLO ALBERTO PASINI EZIO PASOTTI MARIA VITTORIA PELI OSVALDO PERLETTI EZIO PERLETTI RICCARDO PIARDI EZIO PICCINELLI EUGENIO PONTIROLI ANGELO PRETI ADRIANO RAMPONI ORESTE RANGHETTI MAURIZIO REBUFFONI ANTONELLA ROVERSI RICCARDO RUGGERI ANDREA SBALZER MASSIMILIANO SCALVENZI GIUSEPPE SCHIFFER DAVIDE SCIO ENRICO SENECI ANGELO SIMONELLI ANGELO TAGLIETTI GIORGIO TOMASONI MARIO TOSI ENNIO UBERTI GIOVANNI VOLPI ALBERTO ZAPPA SERGIO

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COPPA FRANCO MAZZOTTI 2020

COPPA FRANCO MAZZOTTI 2020

Coppa Franco Mazzotti appuntamento irrinunciabile della regolarità italiana

• Dodicesima edizione della corsa organizzata dal Club Mille Miglia in collaborazione con Automobile Club Brescia che, per numero di partecipanti, è la terza gara italiana. • Vetture di grande pregio e i migliori Top Driver al via. • Norme severe, rispetto delle regole e la collaborazione con la Croce Rossa Italiana - Corpo Militare Volontario hanno garantito la massima sicurezza contro il Corona Virus. • Sabato: partenza da Sirmione; arrivo e Prove sulle piste dell'Aeroporto Militare di Ghedi. Cena e premiazioni negli hangar dei Tornado dell'Aeronautica Militare. Totale: 80 P.C. Vittoria per Andrea e Roberto Vesco, con l’Alfa Romeo 6C 1750 GS 1929 del Team Villa Trasqua. • Domenica: partenza e arrivo a Sirmione. 23 P.C. sul percorso Sirmione-Solferino e ritorno. Primo posto per Ermanno De Angelis e Nunzia Del Gaudio, su FIAT 1100 1961.

La locandina della prossima edizione che si terrà il 2-3 ottobre 2021

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Registro 1000 Miglia

Registrazione obbligatoria per l’iscrizione alla 1000 Miglia.

Be part of the excellence.

L

ISCRIZIONI registro1000miglia.it

Per info info@registro1000miglia.it

a gara indetta dal Club della Mille Miglia "Franco Mazzotti", in memoria dell'indiscusso leader dei fondatori della 1000 Miglia, Franco Mazzotti - nonostante le difficoltà provocate dal difficile periodo del Corona Virus - si è svolta nella massima sicurezza e con estrema soddisfazione dei partecipanti, che hanno apprezzato la severa applicazione delle norme di sicurezza. La partecipazione, considerato il periodo nel quale pressoché tutte le manifestazioni italiane sono scese sotto il 50% rispetto all’anno precedente, è stata soddisfacente, con 130 iscritti contro i 170 record dello scorso anno. Proprio per rendere più agevole l’iscrizione, gli organizzatori hanno scelto una formula inedita, che prevedeva che la classifica della Coppa Franco Mazzotti fosse chiusa il sabato sera, con l’arrivo all’Aeroporto Militare di Ghedi. La domenica mattina, in onore degli operatori sanitari che hanno combattuto il Corona Virus, è stato disputato il Trofeo Croce Rossa Italiana - Corpo Militare Volontario, con un percorso che da SirSir mione ha condotto a San Martino e Solferino, dove la Croce Rossa fu ideata nel 1859. I partecipanti hanno potuto scegliere se partecipare solo alla gara del sabato o ad entrambe. Allo scopo di garantire la sicurezza di equipaggi e pubblico, oltre alla presenza della scorta della Polizia Stradale, entrambe le gare si sono svolte con la costante assistenza della Croce Rossa che, tra l’altro, ha effettuato la misurazione della temperatura all’ingresso di ogni luogo interessato dalla manifestazione.

Tutti i locali nei quali hanno sostato i partecipanti, dalle verifiche ai pranzi, sono stati sanificati poche ore prima della gara. A tutti gli equipaggi sono state omaggiate quattro mascherine e una confezione di gel igienizzante. Tutti gli organizzatori -sottoposti a test volontario giorni antecedenti - e tutti i partecipanti hanno avuto l’obbligo di indossare mascherine protettive e del rispetto del distanziamento; a tal scopo, i tavoli e le aree per i pasti - a Gussago e all’aerobase di Ghedi - sono stati raddoppiati. Anche quest'anno, la Coppa Franco Mazzotti era una delle gare valide per il Challenge AIDO Autostoriche insieme con il Trofeo Foresti, la Mitteleuropean Race e il Trofeo Aido; tuttavia, siccome la gara del Club Mille Miglia è l'unica manifestazione del Challenge che si è potuta svolgere quest’anno, gli organizzatori, hanno deciso di dare comunque continuità alla sfida trasversale. La formula scelta per individuare chi premiare nell’ambito del Challenge Aido 2020 è stata quella di definire dei gruppi di Prove Cronometrate che, simbolicamente, corrispondevano al Trofeo Foresti e alla Mitteleuropean Race, il sabato, nonché al Trofeo Aido la domenica mattina.

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Tenuto conto del gradiment\o manifestato dai partecipanti negli anni precedenti, anche la dodicesima edizione è stata disputata tra Brescia, la Franciacorta e il Lago di Garda. Le verifiche tecniche e sportive sono state tenute venerdì sera e sabato mattina a Sirmione conosciuta come la “Perla del Garda”. Sempre da Sirmione, sabato 10 ottobre la gara ha preso il via in direzione di Brescia, dove si sono volte le prove sui tornanti del Castello. La pausa pranzo, a base del celebre spiedo bresciano, si è tenuta al Centro Sportivo di Gussago. I partecipanti sono quindi ripartititi per attraversare la Franciacorta ed effettuare il tradizionale passaggio nella dimora natia di Franco Mazzotti, a Chiari. Allo scopo di ricordare le imprese aeronautiche di Franco Mazzotti, caduto in guerra alla cloche del suo aereo, l’arrivo della gara si è tenuto all’Aero Base Militare di Ghedi. Le prove finali, con classifica a parte, sono state disputate sulle piste, mentre la cena è stata servita in uno degli hangar dei Tornado del Sesto Stormo, i "Diavoli Rossi", così ampio da consentire di cenare con ampio distanziamento. Dopo 4 Controlli Orari (CO), 76 Prove Cronometrate (PC) e 4 Prove a Media imposta (PM), la vittoria è andata alla coppia composta da padre e figlio, Andrea e Roberto Vesco, alla guida dell’Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929 messagli a disposizione dal Team Villa Trasqua. Dietro ai due

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triumplini, si sono classificati Guido Barcella e Ombretta Ghidotti, FIAT 508 C 1938, seguiti da Andrea Belometti e Massimo Bettinsoli, Lancia Lambda Spider Casaro 1929. La Coppa delle Dame, riservata agli equipaggi interamente femminili - ben sei quelli in gara - è stata vinta da Federica Bignetti Bignetti e Rossella Torri su MG TB 1939. La gara, disputata nel consueto sereno clima di amicizia sportiva internazionale, è ormai celebre per la raffinata ospitalità, la qualità degli omaggi agli equipaggi, la difficoltà delle prove cronometrate alternate a tratti squisitamente turistici alla scoperta dei più affascinanti luoghi della provincia di Brescia - e il pregio e la quantità dei premi. Molti i complimenti da parte dei concorrenti, che hanno definito le prove ben ritmate e tecniche. Lungo il tragitto - con l’intento di promuovere il territorio della Provincia di Brescia (e alcune zone confinanti), alla scoperta di scenari straordinari e prodotti d’eccellenza, dalla Franciacorta alla Valtenesi, dal Lago di Garda alle Colline Moreniche - i concorrenti hanno percorso alcune “strade del vino” bresciane, attraversando le vigne di produzione di vini celebri come Franciacorta, Cellatica, Groppello, Chiaretto del Garda e Lugana. A ricevere il maggior numero di applausi lungo il percorso è stato uno dei più grandi talenti espressi dall’automobilismo sportivo italiano, il grandissimo Arturo Merzario, al volante di un’Alfetta GTV del 1976.

I gruppi di prove cronometrate hanno assegnato speciali Trofei a persone nella memoria del Club, quali Aymo Maggi, Giannino Marzotto, Raoul Patrizi, Gino Munaron, Roberto Paoletti, Roberto Gaburri, Geert van De Velde e Massimo Natili. Quanto ai raggruppamenti, il primo è stato ovviamente vinto dai Vesco con l’Alfa Romeo 6C 1750 SS, il 2° da Guido Barcella e Ombretta Ghidotti, FIAT 508 C 1938, il 3° da Riccardo Roversi e Michele Bellini, FIAT 1100/103 1954, il 4° da Massimo Bisi e Claudio Cattivelli, Porsche 356 S90 1963, il 5° da Moreno Arzoni e Mara Gregori, FIAT 850 Spider 1968, il 6° da Sergio e Romano Bacci, Autobianchi A112 Abarth 58 Hp 1973, il 7° da Paolo Baratti, Triumph Spitfire 1500 1978 e l’ottavo da Marco e Dario Jannuzzi, Porsche Carrera 3200 Targa 1984. Il Trofeo Diavoli Rossi, disputato sulle piste dei Tornado, la più grande larga 45 metri, è stato vinto da Ricardo Roversi e Michele Bellini, FIAT 1100/103 1954, seguito da Stefano Ginesi e Susanna Rohr, Porsche 356 A 1600 S 1959, e da Alessandro Vir Virdis e Silvia Giordo, Porsche 356 Speedster 1956. Domenica 20 ottobre, il Trofeo Croce Rossa Italiana - Corpo Militare Volontario, è stato disputato con un percorso che conduceva a San Martino e Solferino, con 2 Controlli Orari (CO), 21 Prove Cronometrate (PC) e 2 Prove a Media imposta (PM). Ad aggiudicarsi il primo posto sono stati Ermanno De Angelis e Nunzia Del Gaudio, su FIAT 1100 1961, seguiti da Giovanni Pedrali e


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Simona Bonomelli, FIAT 508 Sport Spider 1933, e dagli svizzeri Stefano Ginesi e Susanna Rohr,, Por Porsche 356 A 1600 S 1959. «Sin dalla prima edizione - ha commentato il Presidente del Club della Mille Miglia “Franco Mazzotti”, Alfredo Coppellotti - il nostro Club ha voluto che la Coppa Franco Mazzotti rappresentasse un momento di supporto per varie realtà, dalle iniziative degli amici dell’AIDO, passando per il sostegno alle località colpite dal terremoto dell’Emilia nel 2012. Oggi, con il Trofeo Croce Rossa Italiana - adottando a simbolo questo Corpo Militare Volontario- abbiamo voluto rendere omaggio a tutti gli operatori sanitari che in questi mesi hanno combattuto in prima fila il Covid 19». Infine, a nome di tutti gli organizzatori, Paolo Mazzetti e Max Bontempi hanno commentato: «La La dodi dodicesima edizione è stata la più difficile da organizzare, a causa del periodo che stiamo attraversando. Abbiamo a lungo valutato se rinviare la Coppa Franco Mazzotti al prossimo anno ma abbiamo ritenuto di dover prendere parte al processo di ripartenza del nostro Paese dopo il primo periodo di lockdown, per non deludere le tante aziende (alberghi, ristoranti e catering, forni fornitori di abbigliamento e servizi, tipografie) che attendevano la nostra conferma. In più, abbiamo risposto all’appello di tanti appassionati che ci hanno chiesto di non desistere: i tanti complimenti e ringraziamenti da parte dei concorrenti della Coppa Franco Mazzotti e del Trofeo Croce Rossa Italiana Italiana, a caldo e poi via email nei giorni successivi, ci hanno davvero commossi, perché premiano i risultati della nostra passione e del nostro impegno».

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Ringraziamenti Come ogni anno, giova ripeterlo: le gare automobilistiche, si fanno solo se si trovano due categorie di persone: quelle che ci mettono impegno e passione e quelle che contribuiscono economicamente alla copertura delle spese. A tutti un grazie di cuore da parte del Club Mille Miglia. I primi ringraziamenti sono però indirizzati alle aziende che hanno sponsorizzato la manifestazione, certamente più per amicizia e comune passione che per investimento pubblicitario. Particolare riconoscenza, per una collaborazione basata su autentica amicizia, alla Scuderia Brescia Corse, al CAMEB e al Trofeo AIDO. Oltre che a tutte le amministrazioni comunali dei comuni attraversati, una particolare riconoscenza la rivolgiamo alle amministrazioni di Chiari, Gussago e Sirmione. Identica gratitudine la esprimiamo all’Automobile Club di Brescia: oltre ad ospitare il Club - fin dalla fondazione - ci ha fornito ogni supporto logistico richiesto, co-organizzando la corsa. Grazie a tutti i collaboratori del Club, con Alessia Benetti, Pierluigi Bozzetti, Francesca Suzan, Marcello Ferrari, Valentina Alghisi, al responsabile del cronometraggio Ernesto Cinquetti, al Giudice Unico Giuseppe Scutra, al Covid manager dottor Gianni Curone, agli Agenti della Polizia Stradale e a quelli della Polizia Locale di Brescia e delle località attraversate, ai Commissari di Percorso e ai Cronometristi di Crono Car Service che, con il loro impegno, ci hanno consentito di divertirci. Primi per riconoscenza, grazie ai Diavoli Rossi, il Colonnello pilota Roberto del Vecchio e il Ten. Colonnello Diego Costantini, per la magnifica ospitalità all’aerobase di Ghedi. Infine, da parte degli organizzatori Paolo Mazzetti, Max Bontempi e Giuseppe Cherubini un ringraziamento a tutti i partecipanti che, in questi anni, hanno portato la Coppa Franco Mazzotti ad essere la terza gara per numero di partecipanti del calendario italiano di regolarità per auto d'epoca.

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1

1 - Alan Hulsbergen (CH), Caroline Hulsbergen (CH) - BENTLEY 3 Liter Red Label, 1923 GIUGNO 2021

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3 - Marco Gatta (I), Eugenio Piccinelli (I) - AMILCAR CGSS, 1926

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2 - Mauro Ferrari (I), Lorenzo Toninelli (I) - BUGATTI 35 A, 1925 116

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4 - Matteo Belotti (I), Ingrid Plebani (I) - BUGATTI Type 37a, 1927 GIUGNO 2021

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6 - Giuseppe Ambrosi (I) - BUGATTI 37, 1927

7

5 - Ezio Ronzoni (I), Andrea Ronzoni (I) - BUGATTI T40 GS, 1927 118

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7 - Ferruccio Nessi (CH), Carlo Nessi (CH) - RILEY Brooklands 9 Speed, 1928 GIUGNO 2021

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9 - Andrea Vesco (I), Roberto Vesco (I) - ALFA ROMEO 6C 1750 SS Zagato, 1929

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8 - Andrea Belometti (I), Massimo Bettinsoli (I) - LANCIA Lambda Spider CaSaRo, 1929 120

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11 - Sergio Sisti (I), Anna Gualandi (I) - LANCIA Lambda Spider CaSaRo, 1929 GIUGNO 2021

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8 - Andrea Belometti (I), Massimo Bettinsoli (I) - LANCIA Lambda Spider CaSaRo, 1929 122

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- Alberto Aliverti (I), Stefano Valente (CH) - ALFA ROMEO 6C 1750 SS Zagato, 1929 GIUGNO 2021

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14 - Fabio Salvinelli (I), Guido Ceccardi (I) - FIAT 514 MM, 1930

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15 - Umberto Galloni (RSM), Marta Tavelli (I) - ALFA ROMEO 6C 1750 GT, 1930 124

16 - Gaetano Maffei (I), Andrea Maffei (I) - ALFA ROMEO 6C 1750 GS, 1930

GIUGNO 2021

18 - Filippo Sole (I), Francesca Rettagliata (I) - LANCIA Dilambda Carlton Blue Shadow, 1930 GIUGNO 2021

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- Giorgio Ciresola (I), Stefano Franchini (I) - FIAT 514 S Spider, 1931

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22 - Giovanni Pedrali (I), Simona Bonomelli (I) - FIAT 508 Sport Spider, 1933 126

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20 - Osvaldo Peli (I), Nicola Donà (I) - ALFA ROMEO 6c 1750 GS Zagato, 1931 GIUGNO 2021

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LIBERI... DI CORRERE

UNA CATENA CHE VI RENDE LIBERI VGV: una catena di fornitura che vi rende liberi. Liberi da qualsiasi problema di approvvigionamento di componentistica e C-Part riducendo le complessità, abbattendo i costi, accorciando i tempi. Liberi di innovare, liberi di investire meglio, liberi di competere su tutti i nuovi fronti di un mercato in continua e rapida evoluzione. LE SEDI IN ITALIA E ALL’ESTERO PLANTS IN ITALY AND ABROAD

21 - Silvio Dell’Aglio (I), X () - FIAT 508 S Berlinetta MM, 1933 128

GIUGNO 2021

• VGV Srl - Headquarters e polo logistico Headquarters and logistics hub Via Isorella 49/51 - Calvisano (BS) - Italy T +39 030 9934010 F +39 030 9934372 E info@vgvsrl.com W www.vgvsrl.com

• VGV Srl - Polo produttivo - Production center Via Vittorio Veneto 19 - Montirone (BS) - Italy • VGV Usa LLC - Uffici commerciali e polo logistico Commercial offices and logistics hub 1455 Sequoia Drive 101 - Aurora, IL 60506 - Usa

S U P P LY C H A I N S P E C I A L I S T


23

- Gianmarco Rossi (I), Marco Bertocchi (I) - SINGER Mine Sport - Le Mans, 1933 GIUGNO 2021

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28

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- Umberto Ferrari (I), Camilla Ferrari (I) - MG PB, 1935

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29

- Ezio Sala (I), Gianluca Cioffi (I) - LANCIA Aprilia, 1937 132

28 - Edoardo Bellini (I), Roberto Tiberti (I) - FIAT 508 C, 1937

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- Domenico Battagliola (I), Catullo Branca (I) - BUGATTI Type 37, 1926 GIUGNO 2021

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30

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30 - Leonardo Marini (I), Alessandro Marini (I) - FIAT 508 C, 1937

33

31

- Alberto Sacco (I), Dario Bonanno (I) - LANCIA Aprilia, 1937 134

- Vincent Tourneur (F), Laure Fiat (F) - DELAHAYE 135 S, 1937

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- Enzo Rosoli (I), Sabrina Guerra (I) - Bandini Sport Siluro, 1953 GIUGNO 2021

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34 - Vanni Curridor (), Bruno Flora (I) - LANCIA Aprilia Sport Zagato, 1937

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35

- Guido Barcella (I), Ombretta Ghidotti (I) - FIAT 508 C, 1938 136

- Federica Bignetti Bignetti (I), Rossella Torri (I) - MG TB, 1939

GIUGNO 2021

- Marino Bertazza (I), Grazia Fuselli (I) - FIAT Monviso Stella Alpina, 1947 GIUGNO 2021

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38 - Pietro Tenconi (I), Anna Lepetukhina (RU) - GIANNINI 750 Sport MM, 1950 138

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40 - Gino Valentini (I), Cesare Zane (I) - JAGUAR XK 120, 1952 GIUGNO 2021

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- Flavio Gandolfi (I), Giacinto Savoldi (I) - SIATA Daina Gran Sport, 1952

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43 - Nicola Montevecchi (I), Marco Forti (I) - SIATA Daina GS, 1952 140

GIUGNO 2021

44 - Stefano Brendolan (I), Marco Corbetta (I) - PORSCHE 356 Pre A, 1952 GIUGNO 2021

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45

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45 - Bruno Finardi (I), Carlo Bordogna (I) - LANCIA Aurelia B20, 1953

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46 - Gianluca Bergomi (I), Andrea Spaggiari (I) - LANCIA Appia, 1953 142

GIUGNO 2021

47 - Patrizio Dei Tos (I), Matteo Dei Tos (I) - AUSTIN HEALY 100, 1953 GIUGNO 2021

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48

50 9

10

- Mario Ronzoni (I), Ermanno Acerbis (I) - FIAT 1100/103 TV Pininfarina, 1954

51

48 - Andrea Gervasoni (I), Andrea Rovetta (I) - FIAT Alemanno 1100, 1953 144

GIUGNO 2021

51 - Fabrizio Rossi (I), Mauro Squassoni Negri (I) - AUSTIN HEALEY 100/4 BN1, 1954 GIUGNO 2021

145


52

54

- Loris Gianotti (CH), Mauro Capiaghi (CH) - PORSCHE 356, 1954

53

55

53 - Andreas Astaller (D), Stefan Schön (D) - ARNOLT BRISTOL De Luxe, 1954 146

54 - Riccardo Roversi (I), Michele Bellini (I) - FIAT 1100/103, 1954

GIUGNO 2021

55 - Alberto Camossi (I), Valeria Facchinetti (I) - FIAT 1100/103, 1954 GIUGNO 2021

147


56

57

57 - Giacomo Ruggeri Gnutti (I), Lorenzo Bossini (I) - PORSCHE 356 Speedster, 1955

58

56 - Alessandro Gamberini (I), Arturo Cavalli (I) - FIAT 1100, 1955 148

GIUGNO 2021

58 - Giovanni Prandelli (I), Loredana Pasotti (I) - MERCEDES-BENZ 190 SL, 1955 GIUGNO 2021

149


60

61

- Daniele Treccani (I), Antonella Rebuffoni (I) - LANCIA Aurelia B20 GT, 1955

63

- Alessandro Girardi (I), Simonetta Mastellini (I) - PORSCHE 356 Pre A, 1955 150

GIUGNO 2021

- Gabriele Gnudi (I), Michele Gagliardi (I) - PORSCHE 356 A T 1, 1955 GIUGNO 2021

151


64

66

64 - Matthias Naumann (CH), Alexandra Hohermuth (CH) - MERCEDES-BENZ 300 SL, 1955

65

67

65 - Denis Girard (CH), Nicole Girad-Savoy (CH) - TRIUMPH TR 2, 1955 152

66 - Pieluigi Boglioli (I), Enrico Renaldini (I) - FERRARI 750 Monza, 1955

GIUGNO 2021

67 - Mario Boglioli (I), Enrica Pezzia (I) - LANCIA Aurelia B24 America, 1955 GIUGNO 2021

153


68

71

- Mattia Belloni (I), Beatrice Gnutti (I) - FIAT 1100, 1955

69

74

- Alessandro Virdis (I), Silvia Giordo (I) - PORSCHE 356 Speedster, 1956 154

71 - Giovanni Soldo (I), Sabrina Messina (I) - MERCEDES-BENZ 190 SL, 1956

GIUGNO 2021

74 - Luca Monti (I), Alberto Donghi (I) - PEUGEOT 403, 1956 GIUGNO 2021

155


72

verdecorsa.ch inf@verdecorsa.ch

72 - Paolo Mori (I), Massimo Comelli (I) - ISO Isetta, 1956 156

GIUGNO 2021

VerdeCorsa è una società svizzera specializzata in tutti i servizi correlati alle auto da collezione e consente a chiunque, esperti e meno esperti, di investire in questi preziosi oggetti.


73

73 - Paolo Pedersoli (CH), Viridiana Toccacelo (CH) - STUDEBAKER Goldenhawk, 1956 GIUGNO 2021

159


75

78

10

11

75 - Tobia Talamini (I), Claudia Canestrelli (I) - PORSCHE 356 T1, 1956

77

79

77 - Maria Gaburri (I), Cristiana Cherubini (I) - ABARTH 750 Zagato, 1957 160

- Emanuela Cinelli (I), Giulia Rampini (I) - RENAULT R106 2, 1957

GIUGNO 2021

79 - Filippo Marega (I), Nicolò Bottini Bongrani (I) - TRIUMPH TR 3, 1957 GIUGNO 2021

161


81

83

- Benedetta Brescianini (I), Carlo Leo Ferrari (I) - TRIUMPH TR 3 A, 1957

82

84

- Maurizio De Marco (I), Susanna Serri (I) - ALFA ROMEO 1900 Super, 1957 162

- Martina Pastore (I), Anna Pastore (I) - PORSCHE 356 A T1, 1957

GIUGNO 2021

84 - Riccardo Paganotti (I), Pietro Bertoni (I) - FIAT Abarth Zagato, 1957 GIUGNO 2021

163


85

87

- Ivan Serravalle (I), Nicole Samer (D) - ALFA ROMEO Giulietta Spider Veloce, 1958

86

89

86 - Emanuele Garatti Prati (I), Sabrina Bignotti (I) - PEUGEOT 203c, 1958 164

- Leandro Gasbarri (I), Leonardo Giorgi (I) - PORSCHE 356 A T2, 1958

GIUGNO 2021

- Marta Bordiga (I), Maddalena Bordiga (I) - TRIUMPH TR 3A, 1959 GIUGNO 2021

165


88

90

- Stefano Ginesi (CH), Susanna Rohr (CH) - PORSCHE 356 A 1600 S GT, 1959

92

88 - Paolo Nolli (I), Alberto Orioli (I) - MERCEDES 190 SL, 1958 166

GIUGNO 2021

- Benedetta Gnutti (I), Stefania Gnutti (I) - PORSCHE 356 A Coupè, 1959 GIUGNO 2021

167


93

95

- Alberto Diana (I), Anna Maria Revello (I) - PORSCHE 356 1600 / Super, 1960

94

96

94 - Giampaolo Dallaglio (I), Costantino Coco (I) - ALFA ROMEO Giulietta TI, 1960 168

- Gian Luca Bersella (I), Franca Stecconi (I) - TRIUMPH TR 3A, 1960

GIUGNO 2021

- Nicola Bonacini (I), Giorgio Bolla (I) - TRIUMPH TR 3, 1960 GIUGNO 2021

169


97

99

- Maurizio Colpani (I), Pastore Lorenzo (I) - LANCIA Flaminia Sport Zagato, 1960

98

101

98 - Vincenzo Mannarino (I), Danilo Gatti () - TRIUMPH TR 3A, 1960 170

- Claudio Gregori (I), Enrico Balconi (I) - FIAT 600 Multipla, 1961

GIUGNO 2021

- Angelo Tobia Seneci (I), Bonera Emanuele (I) - MG Midget MK1, 1961 GIUGNO 2021

171


102

104

- Ermanno De Angelis (I), Nunzia Del Gaudio (I) - FIAT 1100, 1961

103

105

- Claudio Mosconi (CH), Roberto Rossoni (CH) - ALFA ROMEO Giulietta Spider, 1962 172

- Davide Cipolla (I), Vanessa Salomoni (I) - ALFA ROMEO Giulia Spider 1600, 1962

GIUGNO 2021

105 - Gian Carlo Pagani (I), Pier Giorgio Pasini (I) - PORSCHE 356 B 1600 S, 1962 GIUGNO 2021

173



106

108

11

12

- Massimo Bisi (I), Claudio Cattivelli (I) - PORSCHE 356 S90, 1963

109

107

- Emilio Bordoli (I), Andreea Morariu (AE) - ALFA ROMEO Giulia Sprint Speciale, 1963 176

- Silvano Sancilio (I), Raffaele Russi (I) - FERRARI 330 GT 2 + 2, 1964

GIUGNO 2021

- Matteo Rocco Pastore (I), Paola Avanza (I) - PORSCHE 356, 1964 GIUGNO 2021

177


115

112

- Guenter Hofbauer (D), Zoltan Guzma (D) - CHEVROLET Corvette Stingray, 1965

114

114 - Elena Magionami (I), Fabio Maremmi (I) - VOLKSWAGEN Karmann-Ghia, 1965 178

GIUGNO 2021

115 - Roberto Del Vecchio (I), X (I) - ALFA ROMEO Giulietta SS, 1965 GIUGNO 2021

179


116

118

116 - Federico Bani (I), Felice Bani (I) - PORSCHE 911, 1966

119

117

117 - Moreno Arzoni (I), Mara Gregori (I) - FIAT 850 Spider, 1968 180

- Fabrizio Mozzoni (I), Stefania Triva (I) - ALFA ROMEO GT Junior, 1968

GIUGNO 2021

- Renato Bonassi (I), Tommaso Bonassi (I) - JAGUAR E Type 4.2, 1968 GIUGNO 2021

181


120

123

- Francesco Vestito (I), X (I) - LANCIA Fulvia 1300 S Rally, 1969

124

122

- Mauro Tonsi (I), Lorenzo Tonsi (I) - ALFA ROMEO GT 1300 Junior Scalino, 1970 182

- Luca Bani (I), Arianna Volonghi (I) - LANCIA Fulvia 1600 HF Fanalone, 1970

GIUGNO 2021

- Giovanni Capra (I), Stefano Bruson (I) - ALFA ROMEO 2000 Spider Veloce, 1971 GIUGNO 2021

183


Soluzioni in vetro per la refrigerazione commerciale, per l’industria navale e per l’edilizia civile. Glass solutions for commercial refrigeration, maritime construction and civil engineering.

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Glass solutions for refrigerators with positive or negative temperatures. Retrofit for existing equipment.

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Realizziamo vetri destinati all’impiego in costruzioni navali, testati mediante severe prove meccaniche.

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125

128

- Marco Paoletti (I), Anna Melzani (I) - LANCIA Fulvia 1600 HF, 1971

126

129

- Nicoletta Marcianò (I), Elena Zanetti (I) - ALFA ROMEO Duetto, 1971 186

- Ruggero Ghidini (I), Erica Cristiana Ghisla (I) - ALFA ROMEO 2000 GTV, 1973

GIUGNO 2021

- Attilio Monici (I), Maurizio Buttini (I) - PORSCHE 911 Targa, 1973 GIUGNO 2021

187


131

130

- Sergio Bacci (I), Romano Bacci (I) - AUTOBIANCHI A112 Abarth 58 Hp, 1973

132

- Giuseppe Cherubini (I), Simona Cherubini (I) - INNOCENTI Mini Cooper, 1973 188

GIUGNO 2021

131 - Franco Gussalli Beretta (I), Donato Benetti () - PORSCHE 911 Carrera RS, 1973 GIUGNO 2021

189


133

135

- Giovanni Adorni (I), Andrea Pasquali (I) - LANCIA Fulvia Coupé S, 1974

136

134

- Damiano Fornaro (I), Luca Mutti (I) - MG Midget 1500, 1976 190

- Arturo Merzario (I), Claudio Quarantani (I) - ALFA ROMEO Alfetta 2.0 GTV, 1976

GIUGNO 2021

- Paolo Baratti (I), Gianmarco Coppola De Almarza (I) - TRIUMPH Spitfire 1500, 1978 GIUGNO 2021

191


137

12

13

- Marco Jannuzzi (I), Dario Jannuzzi (CH) - PORSCHE Carrera 3200 Targa, 1984

139

139 - Paolo Tomaselli (I), X () - INNOCENTI Mini Cooper 1300 Export, 1973 192

GIUGNO 2021


XII COPPA FRANCO MAZZOTTI - 2020 Classifica Generale

Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56

N° 9 35 8 12 11 14 28 54 31 27 4 106 30 101 5 56 29 36 102 130 58 85 20 90 3 69 43 22 7 18 93 117 74 96 99 55 63 24 19 128 108 46 82 114 23 109 77 126 133 87 107 37 97 52 71 105

194

Pilota Andrea Vesco Guido Barcella Andrea Belometti Alberto Aliverti Sergio Sisti Fabio Salvinelli Edoardo Bellini Riccardo Roversi Alberto Sacco Ezio Sala Matteo Belotti Massimo Bisi Leonardo Marini Angelo Tobia Seneci Ezio Ronzoni Alessandro Gamberini Domenico Battagliola Federica Bignetti Bignetti Ermanno De Angelis Sergio Bacci Giovanni Prandelli Ivan Serravalle Osvaldo Peli Stefano Ginesi Marco Gatta Alessandro Virdis Nicola Montevecchi Giovanni Pedrali Ferruccio Nessi Filippo Sole Alberto Diana Moreno Arzoni Luca Monti Nicola Bonacini Claudio Gregori Alberto Camossi Alessandro Girardi Umberto Ferrari Giorgio Ciresola Ruggero Ghidini Silvano Sancilio Gianluca Bergomi Maurizio De Marco Elena Magionami Gianmarco Rossi Matteo Rocco Pastore Maria Gaburri Nicoletta Marcianò Giovanni Adorni Leandro Gasbarri Emilio Bordoli Marino Bertazza Maurizio Colpani Loris Gianotti Giovanni Soldo Gian Carlo Pagani

Naz. I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I CH I I I I CH I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I CH I I

Copilota Roberto Vesco Ombretta Ghidotti Massimo Bettinsoli Stefano Valente Anna Gualandi Guido Ceccardi Roberto Tiberti Michele Bellini Dario Bonanno Gianluca Cioffi Ingrid Plebani Claudio Cattivelli Alessandro Marini Bonera Emanuele Andrea Ronzoni Arturo Cavalli Catullo Branca Rossella Torri Nunzia Del Gaudio Romano Bacci Loredana Pasotti Nicole Samer Nicola Donà Susanna Rohr Eugenio Piccinelli Silvia Giordo Marco Forti Simona Bonomelli Carlo Nessi Francesca Rettagliata Anna Maria Revello Mara Gregori Alberto Donghi Giorgio Bolla Enrico Balconi Valeria Facchinetti Simonetta Mastellini Camilla Ferrari Stefano Franchini Erica Cristiana Ghisla Raffaele Russi Andrea Spaggiari Susanna Serri Fabio Maremmi Marco Bertocchi Paola Avanza Cristiana Cherubini Elena Zanetti Andrea Pasquali Leonardo Giorgi Andreea Morariu Grazia Fuselli Pastore Lorenzo Mauro Capiaghi Sabrina Messina Pier Giorgio Pasini

GIUGNO 2021

Naz. I I I CH I I I I I I I I I I I I I I I I I D I CH I I I I CH I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I AE I I CH I I

Automobile ALFA ROMEO FIAT LANCIA ALFA ROMEO LANCIA FIAT FIAT FIAT LANCIA LANCIA BUGATTI PORSCHE FIAT MG BUGATTI FIAT BUGATTI MG FIAT AUTOBIANCHI MERCEDES-BENZ ALFA ROMEO ALFA ROMEO PORSCHE AMILCAR PORSCHE SIATA FIAT RILEY LANCIA PORSCHE FIAT PEUGEOT TRIUMPH FIAT 600 FIAT PORSCHE MG FIAT ALFA ROMEO FERRARI LANCIA ALFA ROMEO VOLKSWAGEN SINGER PORSCHE ABARTH ALFA ROMEO LANCIA PORSCHE ALFA ROMEO FIAT LANCIA PORSCHE MERCEDES-BENZ PORSCHE

Modello 6C 1750 SS ZAGATO 508 C LAMBDA SPIDER CASARO 6C 1750 SS ZAGATO LAMBDA SPIDER CASARO 514 MM 508 C 1100/103 APRILIA APRILIA TYPE 37A 356 S90 508 C MIDGET MK1 T40 GS 1100 TYPE 37 TB 1100 A112 ABARTH 58 HP 190 SL GIULIETTA SPIDER VELOCE 6C 1750 GS ZAGATO 356 A 1600 S GT CGSS 356 SPEEDSTER DAINA GS 508 SPORT SPIDER BROOKLANDS 9 SPEED DILAMBDA C.B. SHADOW 356 1600 / SUPER 850 SPIDER 403 TR 3 MULTIPLA 1100/103 356 PRE A PB 514 S SPIDER 2000 GTV 330 GT 2 + 2 APPIA 1900 SUPER KARMANN-GHIA MINE SPORT - LE MANS 356 750 ZAGATO DUETTO FULVIA COUPÉ S 356 A T2 GIULIA SPRINT SPECIALE MONVISO STELLA ALPINA FLAMINIA SPORT ZAGATO 356 190 SL 356 B 1600 S

Anno 1929 1938 1929 1929 1929 1930 1937 1954 1937 1937 1927 1963 1937 1961 1927 1955 1926 1939 1961 1973 1955 1958 1931 1959 1926 1956 1952 1933 1928 1930 1960 1968 1956 1960 1961 1954 1955 1935 1931 1973 1964 1953 1957 1965 1933 1964 1957 1971 1974 1958 1963 1947 1960 1954 1956 1962

Penalità 247,68 278,76 300,57 328,95 354,75 356,20 357,57 426,58 427,44 449,36 450,85 462,92 515,12 523,25 533,40 537,85 539,28 583,80 619,36 629,72 663,40 677,82 690,37 698,01 701,82 747,24 756,96 791,35 848,64 899,60 923,20 966,00 1.001,52 1.017,60 1.043,28 1.047,20 1.066,40 1.080,00 1.236,64 1.247,33 1.303,80 1.329,57 1.417,71 1.461,90 1.480,29 1.485,84 1.499,35 1.504,80 1.543,38 1.572,10 1.737,58 1.787,52 1.868,80 1.929,62 2.067,00 2.187,00

Pos. 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 N.C. N.C. N.C. N.C. N.C. N.C. N.C. N.C. N.C. N.P. N.P. N.P. N.P. N.V. N.V. N.V. N.V.

N° 45 50 129 94 67 103 83 2 118 51 119 95 34 44 79 38 42 137 61 60 123 1 116 139 32 53 104 75 124 88 57 89 120 136 86 66 134 47 84 125 132 15 115 92 48 68 112 73 98 40 81 65 64 122 72 135 6 10 16 21 25 26 78 131 140 41 33 138 62 39 113 127 76

Pilota Bruno Finardi Mario Ronzoni Attilio Monici Giampaolo Dallaglio Mario Boglioli Claudio Mosconi Martina Pastore Mauro Ferrari Fabrizio Mozzoni Fabrizio Rossi Renato Bonassi Gian Luca Bersella Vanni Curridor Stefano Brendolan Filippo Marega Pietro Tenconi Flavio Gandolfi Marco Jannuzzi Gabriele Gnudi Daniele Treccani Luca Bani Alan Hulsbergen Federico Bani Paolo Tomaselli Vincent Tourneur Andreas Astaller Davide Cipolla Tobia Talamini Giovanni Capra Paolo Nolli Giacomo Ruggeri Gnutti Marta Bordiga Francesco Vestito Paolo Baratti Emanuele Garatti Prati Pieluigi Boglioli Damiano Fornaro Patrizio Dei Tos Riccardo Paganotti Marco Paoletti Giuseppe Cherubini Umberto Galloni Roberto Del Vecchio Benedetta Gnutti Andrea Gervasoni Mattia Belloni Guenter Hofbauer Paolo Pedersoli Vincenzo Mannarino Gino Valentini Benedetta Brescianini Denis Girard Matthias Naumann Mauro Tonsi Paolo Mori Arturo Merzario Giuseppe Ambrosi Bruno Giorgio Marini Gaetano Maffei Silvio Dell'Aglio Diego Costantini Alessio De Angelis Emanuela Cinelli Franco Gussalli Beretta Valerio Bocelli Alberto Bardelli Enzo Rosoli Silvestro Specchia Valerio Marinelli Giorgio Becchetti Michel Decremer Giuliano Farina Christian Piesch

Naz. I I I I I CH I I I I I I

Copilota Naz. Automobile Carlo Bordogna I LANCIA Ermanno Acerbis I FIAT Maurizio Buttini I PORSCHE Costantino Coco I ALFA ROMEO Enrica Pezzia I LANCIA Roberto Rossoni CH ALFA ROMEO Anna Pastore I PORSCHE Lorenzo Toninelli I BUGATTI Stefania Triva I ALFA ROMEO Mauro Squassoni Negri I AUSTIN HEALEY Tommaso Bonassi I JAGUAR Franca Stecconi I TRIUMPH Bruno Flora I LANCIA I Marco Corbetta I PORSCHE I Nicolò Bottini Bongrani I TRIUMPH I Anna Lepetukhina RU GIANNINI I Giacinto Savoldi I SIATA I Dario Jannuzzi CH PORSCHE I Michele Gagliardi I PORSCHE I Antonella Rebuffoni I LANCIA I Arianna Volonghi I LANCIA CH Caroline Hulsbergen CH BENTLEY I Felice Bani I PORSCHE I X INNOCENTI F Laure Fiat F DELAHAYE D Stefan Schön D ARNOLT BRISTOL I Vanessa Salomoni I ALFA ROMEO I Claudia Canestrelli I PORSCHE I Stefano Bruson I ALFA ROMEO I Alberto Orioli I MERCEDES I Lorenzo Bossini I PORSCHE I Maddalena Bordiga I TRIUMPH I X I LANCIA I Gianmarco Coppola De Almarza I TRIUMPH I Sabrina Bignotti I PEUGEOT I Mattia Colpani I FERRARI I Luca Mutti I MG I Matteo Dei Tos I AUSTIN HEALY I Pietro Bertoni I FIAT LANCIA I Anna Melzani I I Simona Cherubini I INNOCENTI RSM Marta Tavelli I ALFA ROMEO I X I ALFA ROMEO I Stefania Gnutti I PORSCHE I Andrea Rovetta I FIAT I Beatrice Gnutti I FIAT D Zoltan Guzma D CHEVROLET CH Viridiana Toccacelo CH STUDEBAKER I Danilo Gatti TRIUMPH I Cesare Zane I JAGUAR I Carlo Leo Ferrari I TRIUMPH CH Nicole Girad-Savoy CH TRIUMPH CH Alexandra Hohermuth CH MERCEDES-BENZ I Lorenzo Tonsi I ALFA ROMEO I Massimo Comelli I ISO I Claudio Quarantani I ALFA ROMEO I X BUGATTI CH Riccardo Marini I BUGATTI I Andrea Maffei I ALFA ROMEO I X FIAT I Michele Piselli I FIAT I Simone Calosi I FIAT I Giulia Rampini I RENAULT I Donato Benetti PORSCHE I Enrico Bocchi I INNOCENTI Alessandro Bardelli SIATA I Sabrina Guerra I BANDINI I Marco Specchia I FERRARI I Margherita Pisa I PORSCHE I Marco Becchetti I HEALEY B Marie Claire Martens B FIAT I Augusta Bini I PORSCHE D Tanja Martens D PORSCHE

Modello AURELIA B20 1100/103 TV PININFARINA 911 TARGA GIULIETTA TI AURELIA B24 AMERICA GIULIETTA SPIDER 356 A T1 35 A GT JUNIOR 100/4 BN1 E TYPE 4.2 TR 3A APRILIA SPORT ZAGATO 356 PRE A TR 3 750 SPORT MM DAINA GRAN SPORT CARRERA 3200 TARGA 356 A T 1 AURELIA B20 GT FULVIA 1600 HF FANALONE 3 LITER RED LABEL 911 MINI COOPER 1300 EXPORT 135 S DE LUXE GIULIA SPIDER 1600 356 T1 2000 SPIDER VELOCE 190 SL 356 SPEEDSTER TR 3A FULVIA 1300 S RALLY SPITFIRE 1500 203C 750 MONZA MIDGET 1500 100 ABARTH ZAGATO FULVIA 1600 HF MINI COOPER 6C 1750 GT GIULIETTA SS 356 A COUPÈ ALEMANNO 1100 1100 CORVETTE STINGRAY GOLDENHAWK TR 3A XK 120 TR 3 A TR 2 300 SL GT 1300 JUNIOR SCALINO ISETTA ALFETTA 2.0 GTV 37 T 40 6C 1750 GS 508 S BERLINETTA MM 508 508 S R106 2 911 CARRERA RS MINI COOPER 1300 EXPORT 636 GRAN SPORT SPORT SILURO 208 GTS TURBO SPEEDSTER 1500 SILVERSTONE 1600 S OSCA 911 356

GIUGNO 2021

Anno 1953 1954 1973 1960 1955 1962 1957 1925 1968 1954 1968 1960 1937 1952 1957 1950 1952 1984 1955 1955 1970 1923 1966 1973 1937 1954 1962 1956 1971 1958 1955 1959 1969 1978 1958 1955 1976 1953 1957 1971 1973 1930 1965 1959 1953 1955 1965 1956 1960 1952 1957 1955 1955 1970 1956 1976 1927 1929 1930 1933 1935 1935 1957 1973 1974 1940 1953 1988 1955 1949 1965 1972 1956

Penalità 2.328,66 2.330,02 2.363,18 2.390,40 2.531,15 2.741,04 2.964,16 2.966,25 3.059,28 3.173,94 3.183,60 3.345,60 3.356,50 3.445,84 3.943,84 4.092,00 4.202,80 4.266,96 4.304,35 4.332,25 4.362,20 4.399,71 4.565,00 4.624,29 4.689,51 4.741,66 4.785,48 4.954,56 5.039,37 5.373,58 5.590,85 6.083,34 6.214,13 6.381,30 6.577,54 6.806,05 7.038,24 7.050,24 7.364,87 7.382,07 8.060,07 8.778,90 9.053,55 9.625,86 10.023,03 12.899,10 13.242,90 15.252,12 15.576,00 16.484,40 17.464,68 19.570,30 19.661,75 21.617,20 22.905,48 29.520,48 -

195


Classifica generale senza coefficiente Pos.

Pilota

Naz.

Copilota

Naz. Automobile

Modello

Anno Penalità

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

9 35 8 12 28 14 11 54 106 31

Andrea Vesco Guido Barcella Andrea Belometti Alberto Aliverti Edoardo Bellini Fabio Salvinelli Sergio Sisti Riccardo Roversi Massimo Bisi Alberto Sacco

I I I I I I I I I I

Roberto Vesco Ombretta Ghidotti Massimo Bettinsoli Stefano Valente Roberto Tiberti Guido Ceccardi Anna Gualandi Michele Bellini Claudio Cattivelli Dario Bonanno

I I I CH I I I I I I

6C 1750 SS ZAGATO 508 C LAMBDA SPIDER CASARO 6C 1750 SS ZAGATO 508 C 514 MM LAMBDA SPIDER CASARO 1100/103 356 S90 APRILIA

1929 1938 1929 1929 1937 1930 1929 1954 1963 1937

ALFA ROMEO FIAT LANCIA ALFA ROMEO FIAT FIAT LANCIA FIAT PORSCHE LANCIA

192,00 202,00 233,00 255,00 261,00 274,00 275,00 277,00 462,92 427,44

Classifica Coppa delle Dame (classifica femminile) Pos.

Pilota

Naz.

Copilota

Naz. Automobile

Modello

Anno Penalità

1 2 3 4 5 6

36 77 126 83 89 92

Federica Bignetti Bignetti Maria Gaburri Nicoletta Marcianò Martina Pastore Marta Bordiga Benedetta Gnutti

I I I I I I

Rossella Torri Cristiana Cherubini Elena Zanetti Anna Pastore Maddalena Bordiga Stefania Gnutti

I I I I I I

TB 750 ZAGATO DUETTO 356 A T1 TR 3A 356 A COUPÈ

1939 1957 1971 1957 1959 1959

MG ABARTH ALFA ROMEO PORSCHE TRIUMPH PORSCHE

583,80 1.499,35 1.504,80 2.964,16 6.083,34 9.625,86

Classifica Trofeo Diavoli Rossi (Aerobase militare di Ghedi) Pos.

Pilota

Naz.

Copilota

Naz. Automobile

Modello

Anno Penalità

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

54 90 69 20 12 27 18 5 130 8

Riccardo Roversi Stefano Ginesi Alessandro Virdis Osvaldo Peli Alberto Aliverti Ezio Sala Filippo Sole Ezio Ronzoni Sergio Bacci Andrea Belometti

I CH I I I I I I I I

Michele Bellini Susanna Rohr Silvia Giordo Nicola Donà Stefano Valente Gianluca Cioffi Francesca Rettagliata Andrea Ronzoni Romano Bacci Massimo Bettinsoli

I CH I I CH I I I I I

1100/103 356 A 1600 S GT 356 SPEEDSTER 6C 1750 GS ZAGATO 6C 1750 SS ZAGATO APRILIA DILAMBDA CARLTON BLUE SHADOW T40 GS A112 ABARTH 58 HP LAMBDA SPIDER CASARO

1954 1959 1956 1931 1929 1937 1930 1927 1973 1929

196

GIUGNO 2021

FIAT PORSCHE PORSCHE ALFA ROMEO ALFA ROMEO LANCIA LANCIA BUGATTI AUTOBIANCHI LANCIA

426,58 698,01 747,24 690,37 328,95 449,36 899,60 533,40 629,72 300,57

Cross the ordinary. Nuova Taycan Cross Turismo. Soul, electrified. È la nostra fame di avventura a spingerci oltre l’ordinario. E la nuova Taycan Cross Turismo è qui per saziarla. Scopri di più al Centro Porsche Città.

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COPPA FRANCO MAZZOTTI 2020

Classifica Generale Pos. N° 1 102 2 22 3 90 4 96 5 43 6 71 7 133 8 24 9 108 10 82 11 23 12 105 13 19 14 87 15 77 16 107 17 88 18 30 19 94 20 95 21 141 22 137 23 89 24 104 25 61 26 103 27 37 28 73 29 1 30 42 31 64 32 122 33 139 34 69 35 33 36 136 37 134 38 98 39 72 40 135 NC 41 NC 132

Pilota Ermanno De Angelis Giovanni Pedrali Stefano Ginesi Nicola Bonacini Nicola Montevecchi Giovanni Soldo Giovanni Adorni Umberto Ferrari Silvano Sancilio Maurizio De Marco Gianmarco Rossi Gian Carlo Pagani Giorgio Ciresola Leandro Gasbarri Maria Gaburri Emilio Bordoli Paolo Nolli Leonardo Marini Giampaolo Dallaglio Gian Luca Bersella Michele Bellini Marco Jannuzzi Marta Bordiga Davide Cipolla Gabriele Gnudi Claudio Mosconi Marino Bertazza Paolo Pedersoli Alan Hulsbergen Flavio Gandolfi Matthias Naumann Mauro Tonsi Paolo Tomaselli Alessandro Virdis Enzo Rosoli Paolo Baratti Damiano Fornaro Vincenzo Mannarino Paolo Mori Arturo Merzario Alberto Bardelli Giuseppe Cherubini

Naz. I I CH I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I CH I CH CH I CH I I I I I I I I I i I

Copilota Nunzia Del Gaudio Simona Bonomelli Susanna Rohr Giorgio Bolla Marco Forti Sabrina Messina Andrea Pasquali Camilla Ferrari Raffaele Russi Susanna Serri Marco Bertocchi Pier Giorgio Pasini Stefano Franchini Leonardo Giorgi Cristiana Cherubini Andreea Morariu Alberto Orioli Alessandro Marini Costantino Coco Franca Stecconi Riccardo Roversi Jannuzzi Dario Maddalena Bordiga Vanessa Salomoni Michele Gagliardi Roberto Rossoni Grazia Fuselli Viridiana Toccacelo Caroline Hulsbergen Giacinto Savoldi Alexandra Hohermuth Lorenzo Tonsi X Silvia Giordo Sabrina Guerra Gianmarco Coppola De Almarza Luca Mutti Danilo Gatti Massimo Comelli Claudio Quarantani Alessandro Bardelli Simona Cherubini

Naz. I I CH I I I I I I I I I I I I AE I I I I I CH I I I CH I CH CH I CH I I I I I i I I i I

Automobile FIAT FIAT PORSCHE TRIUMPH SIATA MERCEDES-BENZ LANCIA MG FERRARI ALFA ROMEO SINGER PORSCHE FIAT PORSCHE ABARTH ALFA ROMEO MERCEDES FIAT ALFA ROMEO TRIUMPH FIAT PORSCHE TRIUMPH ALFA ROMEO PORSCHE ALFA ROMEO FIAT STUDEBAKER BENTLEY SIATA MERCEDES-BENZ ALFA ROMEO INNOCENTI PORSCHE BANDINI TRIUMPH MG TRIUMPH ISO ALFA ROMEO SIATA INNOCENTI

Modello 1100 508 SPORT SPIDER 356 A 1600 S GT TR 3 DAINA GS 190 SL FULVIA COUPÉ S PB 330 GT 2 + 2 1900 SUPER MINE SPORT - LE MANS 356 B 1600 S 514 S SPIDER 356 A T2 750 ZAGATO GIULIA SPRINT SPECIALE 190 SL 508 C GIULIETTA TI TR 3A FIAT 514 S CARRERA 3200 TARGA TR 3A GIULIA SPIDER 1600 356 A T 1 GIULIETTA SPIDER MONVISO STELLA ALPINA GOLDENHAWK 3 LITER RED LABEL DAINA GRAN SPORT 300 SL GT 1300 JUNIOR SCALINO MINI COOPER 1300 EXPORT 356 SPEEDSTER SPORT SILURO SPITFIRE 1500 MIDGET 1500 TR 3A ISETTA ALFETTA 2.0 GTV 636 GRAN SPORT MINI COOPER

Anno 1961 1933 1959 1960 1952 1956 1974 1935 1964 1957 1933 1962 1931 1958 1957 1963 1958 1937 1960 1960 1931 1984 1959 1962 1955 1962 1947 1956 1923 1952 1955 1970 1973 1956 1953 1978 1976 1960 1956 1976 1940 1973

Penalità 159,58 223,44 267,12 283,20 299,44 326,04 335,82 360,45 380,48 412,91 438,90 440,64 455,88 456,62 471,00 635,70 654,12 658,97 694,40 828,80 844,95 969,68 988,98 1.041,66 1.066,40 1.239,30 1.324,47 1.418,04 1.504,29 1.678,08 1.853,80 1.919,30 2.053,51 2.063,88 2.166,48 2.597,02 4.862,88 6.003,20 6.506,76 6.904,48

GIUGNO 2021

199


COPPA FRANCO MAZZOTTI 2020

COPPA FRANCO MAZZOTTI 2020

I vincitori della XII Coppa Franco Mazzotti, Andrea e Roberto Vesco

Le vincitrici della Coppa delle Dame, Federica Bignetti Bignetti e Rossella Torri

I secondi classificati, Guido Barcella e Ombretta Ghidotti

I terzi classificati, Andrea Luigi Belometti e Massimo Bettinsoli

200

GIUGNO 2021

I quarti classificati, Alberto Aliverti e Stefano Valente

Paolo Mazzetti e Alfredo Coppellotti premiano Andrea Pederzoli e il Giudice Unico Giuseppe Scutra

GIUGNO 2021

201


COPPA FRANCO MAZZOTTI 2020

Giuseppe Cherubini ritira un riconoscimento del 6° Stormo

I vincitori del Trofeo Croce Rossa, Ermanno De Angelis e Nunzia Del Gaudio

I vincitori del Trofeo Aido, Andrea Luigi Belometti e Massimo Bettinsoli

202

GIUGNO 2021

GIUGNO 2021

203



22 GIUGNO: 2O CIRCUITO DELLE ARDENNE

SOSTENIBILITÀ DI UN SOGNO

C

Benz ”Dreirad”

1886 > 2010

Dopo la drammatica corsa Parigi-Madrid (v.p.267), si era preso in considerazione la possibilità di annulare il Circuito delle Ardenne. Nonostante tutto però, il governo belga non fece nessuna obiezione, visto le nuove misure di sicurezza proposte dall’Automobile Club del Belgio : oltre alla chiusura della strada al traffico si era deciso di separare la gara delle ‘vetture’ da quella delle ‘vetturette’ per evitare differenze di velocità e sorpassi. Quanto al pubblico, i curati della regione erano stati incaricati di sollecitare cautela durante l’omelia domenicale: ‘Tenete le mucche e gli animali da cortile lontano dalla strada per facilitare il passaggio della corsa perché questo è bene per il paese’. Nessun dubbio che con un simile clero, questo paese fosse benedetto dalla provvidenza divina e ad ulteriore beneficio, la pioggia venne ad annaffiare la strada per renderla meno polverosa.

Mercedes “F-Cell Roadster”

ontinua la pubblicazione dell’Enciclopedia interrogativa su 125 Anni di Evoluzione ‘L’Automobile sostenibiltà di un Sogno’ ad opera del nostro socio belga Dominique Cruyt. I primi capitoli sono visibili sul nostro sito

.

In questo numero della continuiamo le competizioni con la seconda parte dell’anno 1903, immediatamente dopo la tragica Parigi-Madrid, interrotta a Bordeaux dopo numerosi incidenti mortali. Le due gare principali il Circuito delle Ardenne e la Coppa Gordon Bennett verranno mantenute. Inoltre, vedremo come l’organizzazione delle gare in tutta Europa fosse diventata un problema visti i divieti della autorità locali, soprattutto in Francia e in Italia. Queste pagine scritte in francese sono state tradotte da Letizia Giani, con l’aiuto di Laura Bonzi e Masimo Meli.

Il circuito di 85,5 km, identico a quello del 1902 (v.p.252), era stato migliorato ‘ad eccezione, come precisava il quotidiano del 21 giugno 1903, della mancata rimozione di due latrine pubbliche sulla Piazza di Bastogne, le cui emanazioni non erano esattamente il risultato della rottura di un flacone di acqua di colonia’. Con l’assenza delle Mercedes per ragioni di forza maggiore (v.p.282), il Barone de Crawhez, organizzatore della gara, partiva favorito su una Panhard & Levassor 70cv. L’anno precedente aveva dovuto abbandonare a seguito di una collisione con Evence Coppée.

La Germain 30cv di Coppée, mentre lascia la pesa

La maggioranza delle 58 vetture era francese, ma erano presenti anche vetture inglesi (Wolseley, Star e Napier), belghe (Pipe, Germain) e una italiana (Fiat).

INSERTO

INSERTO

L’AUTOMOBILE:

Partendo con il n°1, de Crawhez fece il miglior tempo del primo giro in 56’40’’. Ben presto i suoi principali rivali, Vanderbilt (Mors 70cv) e Jarrott (De Dietrich 45cv) furono costretti al ritiro.

La Panhard & Levassor n°1 di Pierre de Crawhez attraversa il ciottolato di Bastogne in tutta sicurezza, poiché il pubblico è confinato dietro a una fune d’acciaio, un’altra novità mondiale in termini di sicurezza.

Con una regolarità da metronomo, de Crawhez registrò il miglior tempo su 5 dei 6 giri, vincendo a una velocità media di 86,9 km/orari davanti a Girardot (CGV) e De Brou (De Dietrich). Tra le vetture leggere (400700kg), il vincitore Baras (Darracq 40cv) precedeva Tavenaux (Gobron-Brillié 40cv) e Cagno (Fiat 24cv). Per la seconda volta, di seguito, la formula del circuito dimostra la sua efficienza in termini di sicurezza grazie ad un servizio d’ordine onnipresente e ad una folla consapevole del pericolo. Arrivo della Panhard & Levassor di de Crawhez.

alla stazione di Bastogne, arriverà 6o e 1a vettura belga (foto Famille Coppée).

206

GIUGNO 2021

Dominique Cruyt, co-pilota della figlia Julie, durante una prova di regolarità molto impegnativo in Tunisia

279


Anello orientale

In Francia, non ci fu nessuna prova di selezione, tanto la scelta era ovvia : la Mors di Gabriel, che aveva dominato la Parigi-Bordeaux (1a tappa Parigi-Madrid/ v.pag.275) e due Panhard & Levassor. Al contrario la selezione dei piloti stranieri - il Belga de Knyff e Henri Farman, un francese nato in Inghilterra – fu ampiamente contestata…. Invano, perché, ricordiamo, la regola della nazionalità si applicava all’auto ed ai suoi accessori, non ai piloti.

(3x64 km) via Kilcullen, Carlow, Athy e Fontstown. Anello

Il circuito

In Irlanda, paese particolarmente ribelle al conservatorismo inglese, l’idea di accogliere una corsa internazionale proibita in Inghilterra, suscitò molto entusiasmo. Il quotidiano di Belfast titolava ‘La corsa è l’avvenimento più importante nella storia dello sport irlandese. Ad oggi nessuna tecnologia moderna simboleggia il passaggio dal vecchio al nuovo mondo più dell’automobile.’ Per la 1a volta, la formula di sicurezza del Circuito delle Ardenne fu applicata anche alla Coppa Gordon Bennett ed esportata in un paese senza alcuna tradizione automobilistica. Non era facile trovare un percorso che fosse allo stesso tempo transitabile, selettivo e accessibile senza passare per i centri abitati. La regione di Athy, 40 km a sud-ovest di Dublino, fu scelta per un percorso di 524 km composto di due anelli, percorsi alternativamente. L’autorizzazione eccezionale fu votata il 26 aprile dalla ‘House of Commons’ (Parlamento britannico) su iniziativa dello stesso autofilo Lord Scott-Montagu.

Maryborough, Athy e Fontstown. 13

In Scozia, paese dove lo spirito parsimonioso è ritenuto una virtù nazionale, la stampa descriveva la corsa come ‘a great waste of petrol’ (=un grande spreco di benzina).

km) via Kilcullen,

Le selezioni nazionali

14

Dopo la vittoria di Edge con la Napier nel 1902, fu l’Automobile Club di Gran Bretagna ed Irlanda ad organizzare l’edizione del 1903. Poiché le corse su strade pubbliche erano proibite in Inghilterra, era necessario cercare altrove in Gran Bretagna o in Irlanda.

occidentale (4x83

In Inghilterra, la Napier, vincitrice l’anno precedente, si aggiudicò due posti per Edge e Jarrott. Il 3o posto era in gioco nelle prove di velocità, prima nel parco privato del Duca di Portland a Welbeck (v.p.211) e poi sulla strada pubblica di Dashwood Hill (High Wycombe). Per evitare le multe della polizia su questa strada tra Londra e Oxford, i concorrenti si erano organizzati per incontrarsi all’alba in totale discrezione.

INSERTO

INSERTO

2 LUGLIO: 2a COPPA GORDON BENNETT

Questo non impedì l’enorme interesse, che la Coppa Gordon Bennett suscitava, tanto da obbligare l’Automobile Club di Francia a noleggiare la nave SS Ferdinand di Lesseps per soddisfare la domanda. Questo ‘vaporetto’ della Compagnie Générale Transatlantique doveva trasportare: > i 3 bolidi da corsa con piloti, costruttori, meccanici e pezzi di ricambio > 19 vetture supplementari e numerosi piloti venuti a partecipare alle prove collaterali (v. pag.284) ;

Alle prime luci dell’alba sulla Dashwood Hill si riconosce a sn una De Dion-

> anche un centinaio di aristocratici e le loro mogli, che erano venuti per incoraggiare i piloti ed approfittare della traversata verso Dublino per fare una crociera di piacere.

Bouton con i fari ancora accesi e a ds il retro di una Star, che è Star appena stata

Con l’attracco della SS Ferdinand de Lesseps a

respinta.

Dublino, i festeggiamenti continuarono con lo sbarco

La Star non ha onorato la sua argomentazione pubblicitaria : ‘The Fastest Car in England’ , perché è stata eliminata come le Wolseley e Dennis.

Rimanevano due pretendenti per qualificare una 3a Napier: Stocks* vinse davanti al sfortunato C.S. Rolls, che, vittima di problemi alle valvole, si era per settimane offerto volontario in Irlanda per fare la ricognizione del percorso ed approvarlo su richiesta dell’ Automobile Club di Gran Bretagna.

Negli USA, le prove di selezione si trasformarono in un fiasco. Nessuno dei candidati terminò le prove, il che obbligò l’Automobile Club d’America a designare d’autorità una Peerless e due Winton, di cui una a 4-cil. 8,5lt. di 40cv e l’altra con un bimotore 8-cil. 17lt., costituito da due motori da 8,5lt. accoppiati.

della Panhard & Levassor di Henri Farman.

La Winton 8-cil. era soprannominata la ‘flying bedstead’ (letto volante). La Peerless di Mooers a Long Island alle prove eliminatorie, prima di guastarsi come tutte le sue rivali

*Stocks, ex campione di ciclismo, aveva conosciuto la sua gloria nel 1897 stabilendo il record dell’ora dietro una moto a 48km/orari.

280

281


INSERTO

In Germania, se la scelta delle Mercedes sembrava ovvia, quella dei piloti fu invece contestata come in Francia. L’Automobile Club di Germania, per rispettare il suo codice sociale, aveva scartato gli eccellenti piloti tedeschi Werner e Hieronymus, a vantaggio di tre ‘gentlemen-drivers’ stranieri che rispondessero al criterio ‘Hochgeborene’ (di buona nascita > il Belga Jenatzy, primo pilota a raggiungrere i 100km/orari nel 1899 (v.pag.14) ; > un altro Belga, il Barone de Caters; > James Foxhall-Keene, figlio di una grande famiglia americana e temerario degli sport equestri, che aveva rinunciato al polo per le corse automobilistiche, considerate meno pericolose. Questa cabala giornalistica contro i ‘mercenari stranieri’ cessò il 10 giugno 1903, quando, appena tre settimane prima della gara, un incendio distrusse un hangar della fabbrica di Cannstadt. La distruzione dei tre super-bolidi preparati da Maybach (motore 12,7l da 90cv) significava per tutti l’abbandono della squadra tedesca…. Ad eccezione di Emil Jellinek, alias Mr Mercedes (v.pag.175). Da uomo provvidenziale, trovò subito tra i suoi clienti tre Mercedes sostitutive, anche se meno potenti (motore 9,7l. da 60cv).

Il controllo delle vetture

La corsa

Lo stesso de Knyff doppierà

Presentare tre Mercedes sostitutive il giorno dell’imbarco era un trucco di magia, ma il mago Jellinek aveva dimenticato un dettaglio : anche se gli pneumatici provenivano dalla fabbrica tedesca della Michelin, alcuni componenti erano francesi (le valvole) o belga (la tela). Di fronte all’intransigenza dei commissari, gli pneumatici Michelin furono sostituiti con pneumatici Continental. E’ così che i nostri piloti si ritrovarono al volante di una Mercedes mai provata e con gomme sconosciute.

Alle 7 del mattino la partenza nell’ordine : la Napier n°1 di Edge, la Panhard & Levassor n°2 di de Knyff, la Winton n°3 di Percy Owen e la Mercedes n°4 di Jenatzy.

Winton di Alexander Winton,

Gli stessi commissari declassarono la Panhard & Levassor n°2 per eccesso di peso. Fortunatamente, il peso non fu considerato con quello del pilota, così il corpulento de Knyff trovò la soluzione rimuovendo i cuscini del sedile…. e, si dice, rimettendoli in posizione una volta fuori da sguardi indiscreti! Per la pesatura fu necessario improvvisare con due bilance leggere da 500 kg : questa Mercedes di Jenatzy poggia in equilibrio traballante su due binari che collegano le bilance leggere.

Pochi giorni prima dell’imbarco per l’Irlanda, non rimane nulla nell’edificio e delle tre auto, nemmeno un pezzo di ricambio (Archivio Daimler-Benz).

La sicurezza

> 7000 agenti di polizia mobilitati; > un servizio d’ordine ad ogni curva e incrocio; > i tratti pericolosi furono asfaltati per eliminare la polvere, > ognuno dei 12 concorrenti partiva ad intervalli di 7 minuti per ridurre il rischio di sorpasso e, ad ogni checkpoint, questo intervallo veniva ristabilito.

fermata per più di un ora per guasto al carburatore. Miglior 2° giro per la Mors di Gabriel, che passa sotto la tribuna di Ballyshannon.

Al 1° posto una Mercedes (Jenatzy) ne sostituisce un’altra Mercedes, quella di Keene, che presto sarà vittima di un’uscita di strada in seguito alla rottura dell’asse posteriore. La 3a Mercedes n°8 (foto)

Non tutti mostravano l’atteggiamento rilassato di Jarrott, mentre fumava tranquillamente la sua sigaretta al volante della Napier n°5 in attesa della partenza. Edge, vincitore nel 1902, realizzò al 1° giro un tempo di riferimento con la Napier n°1, ad una velocità di 83km/orari, davanti alla Panhard & Levassor di Farman e alla Napier di Jarrott. Per il pubblico, il favorito doveva essere in questo trio, ma senza tener conto delle sorprendenti e inaspettate Mercedes, compresa quella di Keene, partita per ultima con il n°12 e che precedeva Edge di 20’’…. Niente male con un’auto presa in prestito ! All’inizio del 2° giro, la Napier di Edge lascia il controllo davanti alla

La rivista temeva che il pubblico non potesse seguire bene la corsa visto l’eccesso di misure di sicurezza:

282

alla fine del 2° giro la

Panhard & Levassor di de Knyff, che potrà ripartire dopo un’intervallo di 7 minuti.

seguiva prudentemente al 4° posto. Il Barone de Caters, che gareggiava contro il parere della baronessa, che preferiva vederlo alla guida del suo aereo, un nuovo sport che guidicava meno pericoloso dopo la tragica Parigi-Madrid…. Prudenza quando, per’ evitare il surriscaldamento, de Caters fece raffreddare i suoi pneumatici Continental con l’equipaggiamento sofisticato dell’epoca, un innaffiatoio.

All’ultimo giro e nonostante la sua cautela, de Caters subì lo stesso destino del suo compagno di squadra Keene, rompendo l’asse posteriore. Con l’unica Mercedes ancora in gara, Jenatzy, sembrava sfidare la sfortuna delle vetture tedesche infilando i tre migliori giri dei restanti cinque. Dopo due incidenti identici, il team Mercedes aveva tutte le ragioni per temere, visto che ‘non c’è due senza tre’. Ma se si chiedeva a Jenatzy di rallentare, si correva il rischio di un ritorno delle Panhard & Levassor di de Knyff, che mostrava una bella regolarità, o di Farman, che spingeva forte. La Panhard & Levassor 80cv di H. Farman, che fa il miglior tempo al 5° giro.

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EPILOGO DELLA COPPA GORDON BENNETT: UN (FALSO) RECORD DEL MONDO Nella cattolicissima Irlanda, organizzare una grande gara di domenica era impensabile. Solo dopo la messa il pubblico poteva recarsi al Phoenix Park per assistere alle gare su 2853 yard (2609m). Durante la notte, alcuni dei 30.000 spettatori avevano ridipinto le loro biciclette di bianco, il colore dei bolidi tedeschi, un modo per far credere alla gente di appartenere alla squadra vincente.

Che cosa ricordare della 4a Coppa Gordon Bennett? > La Sicurezza, frutto di un’organizzazione impeccabile, fu agevolata da un pubblico disciplinato, che godeva di un ottimo punto di vista dalle spallette sopraelevate. Il limitato numero di concorrenti (12) riduceva i rischi legati ai sorpassi e l’umidità del clima irlandese permetteva di contenere la polvere, in breve un insieme di condizioni che consentivano di affermare la sicurezza della formula del ‘Circuito delle Ardenne’. > Media : questa prima corsa filmata da Pathé (disponibile su internet) permette di ammirare la Napier di Jarrott (foto) in pieno ‘controsterzo’. I 300 giornalisti presenti furono unanimi nell’elogiare le condizioni di lavoro. Era stata prevista una mongolfiera per poter vedere la corsa dal cielo, ma a causa dell’ eccessiva forza del vento fu riportata a terra.

Già prima che Bianchi potesse essere tirato fuori da

> Colori : alla 1a Coppa Gordon Bennett del , ogni nazione si era vista attribuire un colore (v.pag.192) ad eccezione dell’Inghilterra, che era assente. Nel 1903, qualche settimana prima del suo fatale incidente a Nizza (v.pag.266), l’inglese Elliot Borowski propose il ‘verde’ per il suo paese in omaggio al paese ospitante, la ‘verde’ Irlanda. Per gli irlandesi, la British Racing Green non aveva quindi niente di ‘british’!

sotto la Napier Napier, si era diffusa la notizia della morte del giovane meccanico (17 anni) di Jarrott (foto Patrimoine Automobile).

Quanto alla 3a Napier, questa fu sottoposta a sette cambi di pneumatici. Ma piuttosto che arrendersi, Edge continuò per salvare l’onore concludendo, molto indietro, a 2 ore e 38’ dal vincitore. Sforzo inutile perché fu alla fine squalificato senza onore a causa di un passeggino. Ad una velocità media di 79km/orari, il belga Jenatzy vinse la gara con la sua Mercedes da 60cv in prestito, 12’ davanti alle due Panhard & Levassor di 80cv (de Knyff et Farman) e alla Mors (Gabriel), un risultato che nessun ‘bookmaker’ inglese aspettava ! La Mercedes vittoriosa di Jenatzy, soprannominata ‘il Diavolo Rosso’ per la sua barba rossa, arriva sotto la tribuna.

Il pilota Selwyn Edge ((Napier Napier)) indossava una Napier elegante giacca e cravatta, un’abitudine che si è persa da tempo…. Ad eccezione del nostro caro presidente, Giannino Marzotto, quando, 50 anni dopo, ha preso il via della 1000miglia con la stessa eleganza.

La Coppa de l o ‘chilometro lanciato’ fu emozionante grazie alle prodezze della Napier di Edge, la Gobron Brillié di Rigolly e le Mors di Gabriel, di Forrest et di Rolls. La Mors 1902 tipo Parigi-Vienna di C. S. Rolls fu più veloce della 1a sezione a 128 km/ orari. Ma è la Mors profilata 1903 tipo Parigi-Madrid, che consentì a de Forrest di mettere tutti d’accordo a 135,4 km/orari, record del mondo non omologato a causa dell’irregolarità del terreno.

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Nelle retrovie, si assisteva alla disfatta degli anglosassoni con l’abbandono delle tre vetture americane e delle due Napier inglesi, tra cui quella di Jarrott, incidentata a seguito di un guasto allo sterzo.

> Economia : In un’Irlanda povera ma orgogliosa e non ancora indipendente, qualsiasi ricaduta economica era benvenuta, da qui la presenza di 184 eletti locali, 102 parlamentari, 14 religiosi, tra cui il vescovo di Kildare. Le poste emisero una serie speciale di francobolli.

La Coppa Gordon Bennett 1903: marketing o laboratorio? Per il pubblico, vincere con una Mercedes di serie, valeva tutti i test di Laboratorio. Ma anche per Continental, il successo Marketing si concretizzò nel portafoglio ordini. La rivista , edita dall’autofilo John Scott Montagu, riportò che già nel 1902, grazie alla sua vittoria, Napier aveva visto la sua produzione passare da 100 a 250 unità. Nel 1903, in seguito alla vittoria di Continental, Michelin perse 400.000£ di giro d’affari*. La stessa osservazione fu fatta da Mr Harmsworth, direttore di 180 giornali, tra cui il , che affermava che il marchio che vinceva la Coppa Gordon Bennett si sarebbe guadagnato il mercato dell’anno successivo. Marketing subliminale ? L’intervista del vincitore Jenatzy non aveva niente a che fare con i discorsi di marketing : ‘Prima dell’incendio avevo provato a Cannstadt le nuove Mercedes 90cv previste per la corsa, ma la vecchia 60cv, uscita nel 1902, mi sembrava più maneggevole e più affidabile….’. Anche nell’euforia della vittoria, è sicuro che Wilhelm Maybach, direttore tecnico di Mercedes, non abbia apprezzato il commento ! -----------

* Queste cifre sono tratte dal libro ‘Triumph of the Red Devil’ di Brendan Lynch, Portobello Publishing. Anche le illustrazioni per la gara provengono da questo libro e da ‘La Vie au Grand Air’.

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Da Dublino verso il Belgio, bastava attraversare il Mare del Nord. A Ostenda, Rigolly vinse la gara del ‘miglio’ su GobronBrillé e percorse il ‘chilometro lanciato’ in 26’’4/5, cioè a 134,3 km/orari, record questa volta omologato. Il ‘momento clou’ dello spettacolo era la gimcana o ‘Corsa del Manichino’, che consisteva nel superare un ostacolo senza colpire la bambola-manichino appesa ad una corda che un commissario faceva oscillare vigorosamente da un palo all’altro. A livello di galanteria, si sarebbe potuto immaginare qualcosa di diverso di un manichino femminile come ‘punching-ball’.

10 settembre : le prove di Deauville Sempre nel Mare del Nord, Deauville offriva una prova di frenata originale : il concorrente doveva percorrere a tutta velocità 500mt prima di frenare fermando le ruote posteriori sulla linea del traguardo. Avendo superato la linea e senza retromarcia, questo pilota spinge indietro il suo veicolo a mano.

Questa spettacolare prova non era certo senza interesse. Il giornalista automobilistico Georges Prade ne trasse conclusioni sulle quali i politici odierni potrebbero meditare : ‘….queste sono le auto più veloci che si sono fermate al meglio…. il che conferma…. che non è la velocità ad essere pericolosa ma il pilota….’

25-25 ottobre : Targa Rignano Meglio conosciuta con il nome di PadovaBovolenta (v.pag.261), la corsa fece conoscere Vincenzo Florio, erede di una famiglia siciliana che aveva fatto fortuna nella navigazione e nelle vigne di Marsala. In mancanza, a quanto pare, di poter avere a disposizione una Fiat da corsa, è al volante di una Panhard & Levassor 70cv che questo futuro iniziatore della Targa Florio vinse ‘il chilometro’ e ‘i 10 km’ davanti a de Caters (Mors) e Burton (De Dietrich).

I divieti in Italia Il 24 maggio, il dramma della corsa ParigiMadrid aveva portato ovunque in Europa una serie di divieti. Alcune gare furono mantenute come la Riunione di Firenze* alle Cascine a giugno, dove Florio vinse il ‘chilometro lanciato’ con la stessa Panhard & Levassor. Secondo la stampa italiana il Governo aveva giocato a ‘Ponzio Pilato’ lasciando la decisione di proibire le corse ai prefetti : quello di Torino non aveva avuto il coraggio dei colleghi di Padova o di Firenze, così la corsa in salita Susa-Moncenisio fu vietata all’ultimo momento. Nel giorno previsto per la gara, gli automobilisti e i costruttori, tra cui Agnelli, organizzarono un corteo motorizzato in segno di protesta sotto il naso e la barba del prefetto. Per evitare la muta, non si doveva raggiungere la sommità in meno di 55’! Alla vigilia, per creare la giusta atmosfera, Biscaretti di Ruffia (v.pag.202) aveva offerto un banchetto alle delegazioni giunte da tutta Italia. Successo di folla, comprese le consorti, alla partenza da Susa per questa passeggiata motorizzata di protesta (foto : La

LE CORSE IN SALITA 14 giugno : Coppa della Consuma (15,1km) In occasione dello stesso Meeting di Firenze*, la 2a edizione della Coppa della Consuma tra Pontassieve e La Castellaccia, fu l’unica gara in salita dell’anno in Italia. Il miglior tempo fu realizzato da Felice Nazzaro in 16’29’’ alla media di 55 km/orari. Se il nome di Nazzaro è associato al grande costruttore torinese, spesso si dimentica che fu anche il meccanico di V. Florio e che è sulla Panhard & Levassor 70cv (foto) del suo capo che precedeva la meno potente Fiat 24HP di L. Storero e V. Lancia .

9 agosto : Laffrey*** (Grenoble/6,550km) Raramente una gara incontrò un tale entusiasmo perché era la 1a corsa autorizzata in Francia dalla Parigi-Madrid. Rigolly la vinse con una Gobron-Brillé 100cv. Difficile alleggerire di più la Gobron-Brillié…. anche se il vento porta via il berretto del pilota.

20 settembre : il MontVentoux (21,6 km) Sempre a causa della Parigi-Madrid, la 2a edizione della corsa in salita più lunga fu annulata all’ultimo momento. Come a Torino, alcuni appassionati provocarono le autorità attaccando il record della prova : Denjean su Richard-Brasier e Rougier su Turcat-Méry superarono entrambi i 50 km/orari di media su questo tracciato dantesco ricoperto di ceneri e costeggiato da precipizi.

Nonostante l’annullamento ‘ufficiale’, un pubblico numeroso si era dato ‘per caso’ appuntamento sui pendii da Bédouin (alt. 296m) all’Osservatorio (alt. 1908m) per seguire questo spettacolo visivo e uditivo che i giornalisti non esitarono a descrivere come ‘alpinismo automobilistico’.

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11-17 LUGLIO, LA SETTIMANA DI OSTENDA: UN (VERO) RECORD DEL MONDO

In Austria, le due gare classiche furono vinte da: > Hieronymus, il 3 maggio a Exelberg (4,2km) su Spitz ; > Braun, il 17 settembre a Semmering (10km), per la 3a vittoria consecutiva della Mercedes. In Belgio, corsa di Malchamps (5 km) vicino a Spa-Francorchamps, vinta da Langlois su una Vivinus belga.

GLI SPRINT IN SALITA In Francia, i tre sprint di un chilometro, i più importanti, a Laffrey*** (Coppa de Caters), Château-Thierry e Gaillon, furono vinti dalla stessa Gobron-Brillié 100cv di Rigolly. In Gran-Bretagna, in Irlanda e negli USA, si contavano una ventina di ‘mini-corse in salita’ che andavano da 400 yard a 1 miglio : a carattere locale venivano spesso vinte da vetture a vapore Stanley o Gardner-Serpollet. Per quanto riguarda gli sprint più importanti, sono stati tutti vinti da piloti prestigiosi: > C.S. Rolls alla 5a Dashwood Hill (1.434 iarde) su Napier e alla Kerry Cup di Barryfilane in Irlanda (1.200 iarde) su Mors; > W.K. Vanderbilt alla 3a corsa di Eagle Rock (1 miglio a Newark, NJ) su Mors, al ‘Thanksgiving day’ (foto)’.

Stampa Sportiva n°26 luglio 1903).

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Che cosa ricordare dell’anno 1903? Divieti in tutta Europa in seguito all’ecatombe della corsa Parigi-Madrid Era finita l’epoca eroica della competizione ? No, grazie alle lezioni apprese (v.pag.278) e alla progressiva adozione della formula del ’circuito’. Un nuovo fenomeno sociale : l’incidente automobilis tico Gli incidenti - registrati in Francia a partire dal 1903 - facevano ormai parte del quotidiano. Anche in Italia, Giacomo Puccini, appassionato di musica, ma anche di caccia, donne e automobili, fu vittima di un incidente il 25 gennaio a Vignola, vicino a Lucca. Bloccato sotto la sua nuova ClémentBayard, fu dimesso con una doppia frattura tibia/perone. Zoppicante per il resto della sua vita, completò la sua aria ‘Butterfly….piccina mogliettina’ durante la convalescenza e assunse a casa la bella Doria Manfredi (17 anni), ma ora stiamo lasciando il mondo automobilistico. Le gare su strada nel Regno Unito e negli USA Il divieto delle corse su strada non cambiò poi molto: > Nel Regno Unito, dove erano già vietate sulla rete stradale, le corse avevano luogo su terreni privati (Meeting de Bexhill, v.pag.243….). L’unica prova lunga fu la riedizione della ‘1000miles trial’ di 1900, ma si trattava di una prova di affidabilità e non di velocità; > Negli USA, su strade poco praticabili, le epopee non potevano che essere individuali, come la traversata del Continente Americano da San Francisco a New-York (quasi 10.000km). > in 63 giorni, per la Winton di Jackson con il suo meccanico (+ il cane comprato per 15$ lungo la strada) o, in 60 giorni, per la Packard di Kraup, che si rilassa dopo un pericoloso passaggio sul canale. USA = produttore n°1 Nonostante i successi industriali europei (Mercedes, Peugeot, Panhard & Levassor, Renault, Fiat….), gli USA diventarono il 1o produttore di automobili al mondo soprattutto grazie ad Oldsmobile. Il 1903 è l’anno della pubblicazione delle teorie del Taylorismo (parcellizzazione del lavoro) e della fondazione della Ford Motor Co (modello A), che le applicherà. E’ sempre nel 1903 che Henry Ford intraprese una lunga causa per diritti d’autore abusivi contro George B. Selden, che sosteneva di essere l’inventore dell’automobile (v.pag.6). Record di velocità Il 5 novembre sul rettilineo di Dourdan (v.pag.264), Duray batteva il record di Rigolly (v.pag.284), sempre su una Gobron-Brillié, a 136,3 km/ orari. Mobilità alternativa, un’ambizione di tutti tempi ? La bicicletta, madrina industriale dell’automobile (v.pag.38), creò nel 1903 la più grande prova ciclistica al mondo, il ‘Tour de France’ : il suo 1o vincitore, Maurice Garin, spazzacamino di professione e fumatore quotidiano (foto), riusciva comunque ad inghiottire tappe di 500 km su una bicicletta di 13,5 kg! Ma la palma della mobilità alternativa andò a questo acrobata inglese, che percorse da Londra a Brighton (83 km) su una sfera in 16 ore e 30 (=5 km/orari). .

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