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1.2.6 Prospettiva – cosa accadrà nel nuovo ciclo pluriennale 2023-2027

1.2.6

Prospettiva – cosa accadrà nel nuovo ciclo pluriennale 2023-2027

In Alto Adige i piani di sviluppo rurale adottati in passato hanno fornito un contributo essenziale alla crescita della competitività del comparto agricoltura: i finanziamenti sono stati assegnati in modo saggio valorizzando di conseguenza il territorio rurale. Al contrario che in altri Paesi europei, in Italia non solo c’è stato un piano statale di sviluppo rurale, ma anche piani regionali. Per l’Alto Adige ciò è stato di particolare vantaggio, perché in tal modo il piano è stato meglio adeguato alle esigenze di ogni singola zona ed ai bisogni dell’agricoltura di montagna. A causa delle nuove prescrizioni europee si farà in Italia, in futuro, solamente un piano strategico nazionale con annesso programma di finanziamenti, per cui le esigenze regionali e locali dovranno, in un modo o nell’altro, essere tenute in considerazione nell’ambito di tale piano nazionale. Mentre la quota di premio del primo pilastro consisteva in precedenza nell’importo base e del pagamento greening, in futuro il premio sarà costituito solo dall’importo di base. Al posto dell’importo per il greening, verranno utilizzati gli ecoschemi, non corrisposti automaticamente, ma sulla base di prestazioni ambientali definite. Oltre a ciò è previsto un allineamento, al livello statale, dei pagamenti diretti per ettaro di almeno l’85% fino all’anno 2027. In questo modo continueranno ad esserci differenze tra le regioni riguardo all’entità del pagamento diretto, ma il valore medio delle regioni si avvicinerà ulteriormente. Il 2 dicembre 2021 l’unione Europea ha approvato le risorse economiche da assegnare alla politica agricola comune nel ciclo pluriennale 2023-2027. Dopo durissime trattative i 27 stati si sono messi d’accordo. La PAC entrerà in vigore nel 2023 e prevede fino al 2027 la suddivisione delle risorse: dei 60 miliardi di Euro previsti per lo sviluppo rurale, l’EU assegnerà all’Italia quasi 7 miliardi per i due pilastri. Come vengono strutturate, amministrate ed attuate le misure per lo sviluppo rurale è anche una questione che riguarda le regioni e le province autonome, in quanto tra esse vengono suddivise le risorse disponibili. Dopo che nel 2014 è stato deciso che le risorse per il ciclo pluriennale 20142020 sarebbero state assegnate per l’ultima volta in base ai criteri del passato, per il nuovo ciclo pluriennale che sta per partire dovranno essere elaborati nuovi criteri per il 2. pilastro. Per questo è particolarmente importante

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