Miti greci

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CLASSICI

Luisa Mattia

Piemontese, vive a Roma, dove svolge un’intensa attività di sceneggiatrice e narratrice. In ambito cinematografico ha firmato le sceneggiature di tutti i film di Massimo Troisi ed è stata candidata all’Oscar per “Il Postino”. Scrive per il teatro, la radio, la televisione e ha pubblicato numerosi romanzi, per adulti e ragazzi.

Ecco il libro che racconta in modo appassionante e divertente le storie delle divinità dell’Olimpo e di uomini come Prometeo o Deucalione e Pirra, le cui vicende sono strettamente legate al bizzarro volere degli dèi.

Massimo Bacchini Autodidatta, disegna fin dalle elementari. Alterna l’illustrazione pubblicitaria e quella editoriale alla sceneggiatura televisiva.

ISBN 978-88-9047-737-9

Dai 7 anni

€ 15,00

da Crono ai figli di Zeus Miti greci da Crono ai figli di Zeus

Anna Pavignano

C’era una volta… un grande caos. E poi venne Crono, e poi Zeus. E i figli di Zeus, tanti come i suoi amori: Apollo, Artemide, Efesto, Ares…

Raccontati da Luisa Mattia e Anna Pavignano con illustrazioni di

Massimo Bacchini

ISBN 978-88-9047-737-9

9 788890 477379 www.lanuovafrontierajunior.it

laNuovafrontiera junior

Ha scritto numerosi romanzi, racconti, testi per il teatro. È co-autrice di Melevisione, trasmissione televisiva per bambini, in onda su Rai yoyo. Ha ideato e coordina progetti di narrazione per la scuola. I suoi libri sono stati insigniti di numerosi riconoscimenti, tra cui i White Ravens 2012 della prestigiosa Internationale Jugendbibliothek. Nel 2008 ha ricevuto il prestigioso Premio Andersen italiano come “miglior scrittrice”.

Miti greci

laNuovafrontiera junior


Š 2013 laNuovafrontiera ISBN: 978-88-9047-737-9 Stampato nel mese di aprile 2013 da Litograf Editor - Città di Castello (PG) www.lanuovafrontierajunior.it


Miti greci da Crono ai figli di Zeus Raccontati da Luisa

Mattia e Anna Pavignano con illustrazioni di Massimo Bacchini

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Z

eus regnava indiscusso. Ormai il mondo era cominciato da un pezzo e gli uomini si davano un gran da fare per sopravvivere: non era facile allora. Non c’era nemmeno il fuoco. Avevano freddo, si procuravano il cibo cacciando, lo mangiavano crudo, a grandi morsi. Le donne non esistevano e non chiedetevi com’è che, senza le donne, ci fossero tanti uomini sulla terra. Da chi erano nati e come. C’erano e basta.

Prometeo Tra gli uomini, viveva Prometeo. Non era proprio un uomo, perché era figlio

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Zeus e il mondo degli uomini

di Titani e Titano lui stesso. Di lui si raccontano molte storie e tutte dimostrano che era assetato di conoscenza, di voglia di migliorare, di far uscire il genere umano dalla condizione un po’ animalesca in cui viveva. E per fare questo, finiva sempre con lo sfidare Zeus o, comunque, col farlo arrabbiare. E Zeus, quando si arrabbiava, non era uno che faceva la faccia brutta e poi gli passava. E nemmeno si accontentava di una bella strillata, qualche parolaccia e via. No. Zeus era uno che ci andava giù pesante e si vendicava senza pietà! A quel tempo si usava fare sacrifici agli dèi, per ottenere i loro favori. Fare un sacrificio voleva dire uccidere un animale, metterlo su un altare dedicato al dio a cui si voleva offrire il dono e dire delle specie di preghiere, cose che facessero piacere al dio e gli dessero modo di capire quanto, chi faceva l’offerta, gli fosse devoto. Prometeo decise di sacrificare un bue a Zeus. Prese il povero animale, lo uccise e lo divise in due parti, dicendo al dio di scegliere la parte che preferiva. Ma Prometeo era furbo, molto furbo. Di una furbizia che spesso irritava gli dèi. E gli dèi, specialmente Zeus, bisogna dire che non erano fessi, e non si facevano ingannare con facilità. Per farla breve, Prometeo divise sì il bue in due parti, ma che non erano uguali. Da una parte mise la carne buona da mangiare, ma la ricoprì con le budella un po’ schifose dell’a-

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Miti greci, da Crono ai figli di Zeus

nimale, in modo che sembrasse poco appetitosa. Dall’altra mise le ossa spolpate, mettendoci sopra però uno strato di grasso che le faceva sembrare gustosi bocconcini. Prometeo era sicuro che Zeus non si sarebbe accorto dell’inganno e avrebbe scelto la parte che sembrava la migliore, ma che era, in realtà, la peggiore. Zeus capì il tranello. Non lo diede a vedere però e finse di cascarci, scegliendo ossa e grasso anziché la carne buona: quella, la lasciò agli uomini. Ma non sapeva, il furbo Prometeo, che questa apparente fortuna avrebbe condannato lui e tutto il genere umano ad un amaro destino. Le ossa furono messe sul fuoco – gli dèi, diversamente dagli uomini, lo possedevano. Anzi, ne erano i padroni! – e il grasso che le ricopriva, bruciando, sprigionò un fumo che faceva pensare ad un cibo stuzzicante e saporito. Agli dèi bastò aspi-

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Zeus e il mondo degli uomini

rare profondamente quell’appetitoso profumo per sentirsi sazi come se avessero goduto di un lauto pasto. Se ne andavano in giro soddisfatti, la faccia gaudente, passandosi le mani sullo stomaco come se fosse stato pieno di prelibatezze. Gli uomini invece, credendosi scaltri, si abbuffarono di vera carne. Questa, che apparentemente era stata una vittoria di Prometeo su Zeus, si rivelò ben presto una disgrazia. Perché gli dèi, essendosi saziati con il profumo di cibo senza mangiarlo, furono liberi dal bisogno di nutrirsi. Potevano, se volevano, mangiare per il piacere di farlo, ma non ne avevano necessità e nessun dio sarebbe mai morto di fame. Invece gli uomini, dopo quella scorpacciata di carne, divennero bisognosi di nutrimento. Avrebbero dovuto per il resto dei loro giorni, una generazione dopo l’altra, nutrirsi e mangiare, per non morire e non perdere le forze. E il bisogno di cibo li rese in eterno schiavi delle fatiche necessarie per procurarselo e mortali! Fu una vendetta non da poco, quella di Zeus! E non fu la sola. D’altra parte, non fu nemmeno l’unica sfida che Prometeo lanciò a Zeus. Ci fu una volta che si chiuse in casa, sull’isola di Creta. Nessuno sapeva che cosa stesse facendo e, quando qualcuno provò a curiosare dentro casa sua, lui con mille stratagemmi riuscì a nascondersi.

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Luisa Mattia

Piemontese, vive a Roma, dove svolge un’intensa attività di sceneggiatrice e narratrice. In ambito cinematografico ha firmato le sceneggiature di tutti i film di Massimo Troisi ed è stata candidata all’Oscar per “Il Postino”. Scrive per il teatro, la radio, la televisione e ha pubblicato numerosi romanzi, per adulti e ragazzi.

Ecco il libro che racconta in modo appassionante e divertente le storie delle divinità dell’Olimpo e di uomini come Prometeo o Deucalione e Pirra, le cui vicende sono strettamente legate al bizzarro volere degli dèi.

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ISBN 978-88-9047-737-9

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