“Quando alla ricreazione iniziò a parlare, non potevamo credere allenostre orecchie. Balbettava da morire… Non mi ricordo più chi lochiamò per la prima volta “Tartattà”. Non era molto carino, ma sinceramente gli stava a pennello.”Ferdinando racconta con grande spontaneità la sua amicizia con ilnuovo compagno di classe Tartattà: le prese in giro, poi la progressiva scoperta della sua sofferenza e infine il consolidarsi di unlegame d’affetto e stima.