Anno 2 - n. 9 – Ottobre 2017
Testatina-occhiello? Mensile di approfondimento di Treviglio e Gera d’Adda
Euro 3,00
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Sport ed eventi Negli album di settembre ci siete anche voi? Ferrandi: dal forno di famiglia alla presidenza dell’Aspam Ottobre 2017 t tribuna magazine t 1
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Vaccinare i bambini, sì o no? Parlano mamme ed esperti
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La “Treviglio da salvare”: un viaggio da non perdere
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Editoriale
Noi con voi per… Treviglio e la Gera d’Adda!
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ronti, partenza… via! Ripartiamo da solide basi. Al centro sempre voi, i nostri lettori, che siete l’anima di Tribuna. Il nostro mensile sarà ancora più ricco di approfondimenti e servizi speciali attenti al territorio. Dall’inchiesta, che abbiamo chiamato “Treviglio da salvare”, potete trovare tutti quegli scorci di città che sono rimasti indelebili nel cuore e nella memoria dei suoi residenti; fino alla delicata questione delle banche locali per le quali, dopo anni difficili, sembra essere ritornato il sereno. Ma ancora: dagli album fotografici dove potete ritrovare i momenti nei quali il territorio si è animato, grazie soprattutto alle tantissime iniziative messe in campo dai commercianti; a questioni più sentite, soprattutto dai genitori, come ad esempio i vaccini. Senza comunque dimenticare lo sport: un tuffo in acqua e poi di corsa sulla nuovissima pista d’atletica per il taglio del nastro. Non si può dire che siamo stati fermi, anzi! Stiamo lavorando per voi, ma non lo stiamo facendo limitandoci alla carta, sarebbe troppo semplice. La nostra grande famiglia si allarga ancora di più per offrirvi un’informazione sempre più capillare e soprattutto a 360°. Infatti, dopo il mensile e la web tv, tra poco è pronta a ritornare in auge la radio che trasmetterà in fm sulla frequenza 92.7. Che dire di più… stay tuned! Alessandra Portesani
Anno 2° N. 9 - Ottobre 2017
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Vaccinare i bambini, sì o no? Parlano mamme ed esperti
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La “Treviglio da salvare”: un viaggio da non perdere
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Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 6/16 del 19/04/2016
Anno 2 - n. 9 – Ottobre 2017
Mensile di approfondimento di Treviglio e Gera d’Adda
Euro 3,00
Massimo Lumini, noto medico di famiglia trevigliese
Editore Tribuna srl Viale del Partigiano, 14 - Treviglio (BG) www.tribuna.srl - info@tribuna.srl Contatti di redazione tel. 0363.1971553 redazione@tribuna.srl Amministratore Unico Marco Daniele Ferri
REDAZIONE
UFFICIO COMMERCIALE
Direttore responsabile e coordinatore Alessandra Portesani Redazione Daniela Invernizzi, Daria Locatelli, Daniela Regonesi, Ivan Scelsa e Cristina Signorelli Hanno collaborato a questo numero Gianluca Buono, Stefano Dati, Marco Falchetti, Andrea Roccatelli e Rosanna Scardi Vignette a cura di Bruno Manenti Fotografie Enrico Appiani e Luca Cesni Copertina a cura di Enrico Appiani e Antonio Solivari
Roberta Mozzali tel. 0363.1971553 - cell. 338.1377858 commerciale@tribuna.srl Impaginazione e Grafica Pubblicitaria Antonio Solivari Stampa Laboratorio Grafico via dell’Artigianato, 48 - Pagazzano (BG) Tel. 0363 814652 www.tribunatv.tv facebook: Tribunatv
Sport ed eventi Negli album di settembre ci siete anche voi? Ferrandi: dal forno di famiglia alla presidenza dell’Aspam
Ottobre 2017 t tribuna magazine t 3
Testatina-occhiello?
A Cologno al Serio è in fase di realizzazione un elegante ed esclusivo cantiere composto da 18 ville con ingressi pedonali e carrai completamente indipendenti, il cantiere è composto da ville centrali, ville di testa e ville singole.
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SOMMARIO OTTOBRE 2017 LA GERA D’ADDA 44 6
ph Cesni
16
22
UN PO’ DI TREVIGLIO 37
28
SPORT 57
ph Appiani
33
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37 38 40 41 42 43
INCHIESTA 6
44 46 48 49 50 52
ALBUM DI SETTEMBRE 50 57 60
INCHIESTA
TREVIGLIO DA SALVARE / Un avvincente viaggio nella nostra città
PRIMO PIANO
BANCHE / Con il segno più, ritorna il sereno
SALUTE E ISTRUZIONE VACCINI / La parola a esperti, mamme e insegnanti
FOCUS
INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA
POLITICA
REFERENDUM / Cinque sindaci a confronto
UN PO’ DI TREVIGLIO
COM’ERA, COM’È B DVSB EJ .BSDP 'BMDIFUUJ
IL PERSONAGGIO / Paola Gualtieri AUDITORIUM G7 DELL’AGRICOLTURA IL PERSONAGGIO / Massimo Ferrandi AGRIMUSEO
LA GERA D’ADDA
CARAVAGGIO CASSANO / Sagra e Profughi SPIRANO
ALBUM DI SETTEMBRE STREET FOOD TREVIGLIO LIBRI TREVIGLIO IN GIOCO
SPORT
PALLANUOTO / L’associazione trevigliese ATLETICA / Inaugurata la nuova pista
MATITA LIBERA 62
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VIGNETTA / Scopri chi c’è!
Ottobre 2017 t tribuna magazine t 5
Inchiesta
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servizio a cura di Gianluca Buono
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n piazza Insurrezione il recupero del tribunale è ormai in fase di conclusione e, dismessi gli uffici giudiziari chiusi tre anni fa a causa della riforma del ministro Severino, ora lo storico palazzo che nella sua lunga vita è stato innanzitutto un convento, andrà a ospitare la nuova sede della Polizia locale. Intanto in via Galliari sono arrivati al termine anche i lavori di restauro del Santuario della Beata Vergine della Lacrime, un restauro attento dell’esterno del tempio piÚ importante della città che ha visto la Parrocchia prodigarsi in uno sforzo, anche economico, davvero notevole in vista dell’appuntamento del 2022 quando cadrà il cinquecentesimo del miracolo, un primo sforzo perchÊ adesso ne andrà fatto un secondo per gli interni. Se la tutela di questi due monumenti di assoluta importanza per Treviglio mette tutti d’accordo, però il passato che non dobbiamo perdere non finisce qui. Le testimonianze della storia della città che il tempo rischia di sgretolare non sono davvero poche. Le risorse però sono irrisorie e le cose da fare sono tante, alcune sotto gli occhi di tutti, altre non meno importanti meno conosciute. Un patrimonio straordinario di memorie che va tutelato, con anche il fine di tramandare alle future generazioni la possibilità di conoscere al meglio dove vivono. Per aprire il dibattito abbiamo chiesto il parere di sei personaggi della città : Luigi Minuti, ex sindaco di Treviglio e storico locale; Riccardo Riganti, direttore uscente del museo civico e della biblioteca; Paolo Furia, artista e storico; Barbara Oggionni, architetto e storico; Giorgio Zordan, ex sindaco ed attuale presidente della Pro Loco; Paolo Gatti, amministratore unico Treviglio Futura. Hanno suggerito nomi noti e meno noti, con pareri discordi e non, chi con tono polemico, chi con tono molto piÚ quieto e soddisfatto della direzione presa dalla città . Treviglio ancora nasconde al pubblico gemme d’arte (ad esempio gli affreschi di palazzo Silva), ma anche l’architettura (Villa Ida, o alle numerose chiese presenti). La nostra bella città ha anche un importante passato agricolo che rischia di essere perso, un passato ricco di genio: a Treviglio per esempio, come raccontatoci dall’ex sindaco Luigi Minuti, è stata inventata la prima trebbiatrice; proprio qui nel nostro territorio è stata installata la prima fabbrica di concimi chimici; ma ancora sono presenti gelsi di 500 anni fa, risalenti all’epoca di Ludovico il Moro. Una Treviglio quindi resa grande e prospera dall’arte, dall’agricoltura e dal commercio, che sarebbe bello riscoprire e far rivivere, consci comunque del fatto, come andremo a leggere, che è un percorso tortuoso e presenta molte difficoltà , ma è un viaggio che prima o poi va intrapreso.
Ottobre 2017 t tribuna magazine t 7
Inchiesta
Luigi Minuti ex sindaco storico LA PRIMA COSA IMPORTANTE EB SFDVQFSBSF F EB TBMWBSF OFMMB DJUUË EJ 5SFWJHMJP Ò DFSUBNFOUF JM .VMJOP 'BO[BHB EJ WJB $BWBMMPUUJ JOOBO[JUVUUP SJQSJTUJOBOEP MB SVPUB "WFWBNP NVMJOJ EFMMB DPNVOJUË VOP QFS PHOJ QPSUB OFTTVOP EJ RVFTUJ Ò SJNBTUP JO GVO[JPOF 3FDVQFSBOEP BMNFOP MB SVPUB BWSFNNP VOB UFTUJNPOJBO[B WJTJWB EFM OPTUSP JNQPSUBOUF QBTTBUP BHSJDPMP DIF Ò TUSBPSEJOBSJP *M HFOJP USFWJHMJFTF IB
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Riccardo Riganti ex direttore del museo civico A TREVIGLIO SALVEREI QFS QSJNP JM NVMJOP EJ WJB $BWBMMPUUJ DIF Ò QFSGFUUBNFOUF DPOTFSWBUP F SJNFUUFSMP JO GVO[JPOF OPO DPTUFSFCCF NPMUP µ M VMUJNP NVMJOP BOUJDP SJNBTUP TVMMF SPHHF USFWJHMJFTJ QPUSFCCF EJWFOUBSF VO NVTFP EFMM BSUJHJBOBUP EBUP DIF M JOUFSOP JO MFHOP TJ DPMMFHIFSFCCF DPO MF USBEJ[JPOJ BSUJHJBOF EJ 5SFWJHMJP 6O BMUSP FEJGJDJP Ò MB DIJFTB EJ 4 .BVSJ[JP DIF Ò BCCBOEPOBUB NB SFDVQFSBUB MB TUSVUUVSB TJ QPUSFCCF TWJMVQQBSF F VUJMJ[[BSF
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Paolo Furia artista e storico locale
“Nella vita ho dedicato tutto il mio tempo a salvare chiese, monumenti e opere d’arte” A TREVIGLIO NON C’È PIÙ NULLA DA SALVARE USBOOF QSPCBCJMNFOUF J DFSWFMMJ /PO TPOP BCJUVBUP B GBSF EJTDPSTJ BTUSBUUJ MJ MBTDJP GBSF BMMF BMUSF QFSTPOF JO VO NPNFOUP TUPSJDP JO DVJ J DPNVOJ OPO IBOOP GPOEJ QFS PQFSF EJ PSEJOBSJB NBOVUFO[JPOF
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8 t tribuna magazine t Ottobre 2017
Barbara Oggionni
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Giorgio Zordan ex sindaco e presidente della Pro Loco IL CENTRO STORICO BMM JOUFSOP EFMMB QSJNB DJSDPOWBMMB[JPOF F M BSFB USB MB QSJNB F MB TFDPOEB DJSDPOWBMMB[JPOF EFWP EJSF TPOP UFOVUJ NPMUP CFOF RVBMDPTJOB EB DPSSFHHFSF D Ò RVB F MB NB MB DJUUË BUUSBF WJTJUBUPSJ EB GVPSJ JM TVP JOTJFNF GVO[JPOB "OEBOEP QJá OFMMP TQFDJGJDP M BNCJFOUF OBUVSBMF FTUFSOP WB WBMPSJ[[BUP QFOTP BMMF OVNFSPTF DBTDJOF DIF BCCJBNP DBNCJBOEPOF MB EFTUJOB[JPOF
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Paolo Gatti amministratore unico Treviglio futura TREVIGLIO È FORMATA TJB EB VO QBUSJNPOJP BSUJTUJDP DVMUVSBMF TJB EB VO QBUSJNPOJP BHSJDPMP DPNNFSDJBMF DIF IB GBUUP QSPTQFSBSF MB DJUUË JO QBTTBUP 1FSDJÛ QVS FTTFOEP E BDDPSEP QFS RVBOUP SJHVBSEB HMJ FEJGJDJ TUPSJDJ DJUBUJ QPSSFJ M BUUFO[JPOF TVM DPNQMFTTP BHSJDPMP DIF MB DJUUË QPTTJFEF DIF SJNBOF JOFTQSFTTP P BCCBOEPOBUP #JTPHOFSFCCF BQSJSF UVUUP VO EJCBUUJUP TVMMF OVPWF GVO[JPOJ EB BUUSJCVJSF B
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Ottobre 2017 t tribuna magazine t 9
Inchiesta
Santuario Madonna delle lacrime: il restauro è stato realizzato grazie a donazioni milionarie L’opera ha avuto un costo importante ed è stata finanziata totalmente attraverso un cospicuo lascito testamentario e da donazioni di privati, a cui si sono aggiunte economie sulla gestione del cantiere e risorse di cassa della Parrocchia di Andrea Roccatelli ph Appiani
Il termine finale per le opere di restauro, che dovranno coinvolgere in futuro anche l’interno, è stato fissato nel 28 febbraio 2022, cinquecentesimo anniversario dall’evento miracoloso. Il santuario della Madonna delle lacrime si veste di nuovo, anzi d’antico. L’innovazione è stata nel particolare, nella scelta dei materiali, nelle soluzioni di consolidamento. Sanare, ripulire, rinforzare: erano sin dall’inizio questi i criteri che hanno mosso il progetto promosso dalla parrocchia, sin dai primi anni duemila, di riqualificazione del corpo esterno. Nessun belletto; solo interventi destinati a durare e a garantire la salute della chiesa per i prossimi decenni. Per circa due anni, dai primi di novembre del 2015 sino ai giorni scorsi, l’intero perimetro delle facciate del santuario della Madonna delle lacrime è stato oggetto di cure e risanamenti conservativi, sino alla cupola e al tetto. L’opera ha avuto un costo di 1,2 milioni di euro, finanziati totalmente con un forte lascito testamentario e con donazioni di privati, a cui si sono aggiunte economie sulla gestione del cantiere e risorse di cassa della parrocchia. L’obiettivo finale per le opere di restauro, che dovrà coinvolgere in futuro anche l’interno, è stato fissato nel
28 febbraio 2022, cinquecentesimo anniversario dall’evento miracoloso. L’impresa promossa dalla parrocchia, di dare ai fedeli e alla città un santuario rinnovato, ha una storia che inizia nei primi anni duemila. S’intervenne dapprima sulla facciata dell’entrata principale, lungo via Galliari, con risanamenti dell’intonaco e delle nicchie, e la sostituzione di parti infrante o danneggiate dal tempo. Poi, qualche anno dopo, l’allora consiglio della parrocchia commissionò, visto lo stato di degrado, uno studio progettuale complessivo dell’intero perimetro, sino alla cupola, unito al piano finanziario. La Curia di Milano lo approvò e lo passò alla soprintendenza che diede il via libera. Poi tutto si fermò. Nel 2015, l’incartamento fu ripreso in mano e il progetto arricchito dall’architetto Claudia Bencetti per la parte del tetto: l’obiettivo era ottenere i maggiori risultati in vista dell’anniversario dei cinquecento anni. Con le nuove autorizzazioni e garanzie, la parrocchia indisse la gara d’appalto, distinto in due lotti. Dopo le comunicazioni al Comune, datate fine ottobre, i lavori partirono ai primi di novembre del 2015. La parrocchia volle tenere separati gli interventi sul complesso architettonico, appaltate all’azienda Ars Aedificandi di Villa d’Adda, da quelli specifici sulle finestre e le vetrate affidandole diret-
Miracol si grida... ALLE PRIME LUCI DELL’ALBA EFM GFCCSBJP EPQP HJPSOJ EJ BTTFEJP GSBODFTF F EJ EJGFTF EJTQFSBUF EFMMB DJUUË PSNBJ WJOUF MB .BEPOOB DPO CBNCJOP FGGJHJBUB TV VO NVSP OFM DPOWFOUP EFMMF BHPTUJOJBOF WFSTB MBDSJNF -F VSMB EJ TUVQPSF F EJ HJVCJMP EFMMB QJDDPMB GPMMB DIF IB QBTTBUP MB OPUUF B QSFHBSF QFSDI� JM CPSHP TJB
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CronistoriaÂ
tamente all’artista trevigliese Giuliano Gaigher. CosĂŹ come il rifacimento della zoccolatura del perimetro, che è stato successivamente affidato a una terza azienda. Tecnicamente il restauro, a cui è stato sottoposto il santuario, si chiama risanamento conservativo. “Conservativoâ€? significa finalizzato principalmente al recupero igienico, statico e funzionale dell’edificio esistente, intervenendo con soluzioni o materiali, approvati dalla soprintendenza e congruenti con i caratteri storici e artistici. Un concentrato di perizia e di inventiva ha permesso ai restauratori, seguiti passo passo dall’architetto Gaetano Arricobene, direttore dei la-
1594 1PTB EFMMB QSJNB QJFUSB EFM TBOUVBSJP 4POP TDFMUJ RVBUUSP TPQSJOUFOEFOUJ USFWJHMJFTJ EBMMF GBNJHMJF QJĂĄ SJDPOPTDJVUF B HBSBO[JB EFMMP TWPMHJNFOUP EFMM PQFSB 5PMPNFP 3JOBMEJ EJ PSJHJOF SPNBOB Ă’ M BSDIJUFUUP QSPHFUUJTUB 1619 *M TBOUVBSJP EPQP MB USBTMB[JPOF EFMM FGGJHJF EFMMB .BEPOOB DPO CBNCJOP EBM MJNJUSPGP DPOWFOUP EFMMF BHPTUJBOF Ă’ DPOTBDSBUP EBM DBSEJOBMF EJ .JMBOP 'FEFSJHP #PSSPNFP 1668 Âľ DPTUSVJUP VO BMUBSF EJ NBSNP B EFDPSB[JPOF EFMM FGGJHJF EFMMB .BEPOOB DPO CBNCJOP 1835 )B JOJ[JP MB DPTUSV[JPOF EFM DBNQBOJMF EFM TBOUVBSJP VMUJNBUB QPJ OFM
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vori, dall’architetto FrancescoArdighieri (volontario della parrocchia insieme a Valentino Roncali ed Ernesto Gatti, per la parte amministrativa e contabile) di affrontare le sfide che si presentavano. La distinzione in due lotti aveva lo scopo preciso di prevenire possibili sorprese negative, d’intervento e di spesa. Per fare qualche esempio concreto l’intonaco è stato bonificato nelle zone di maggiore criti-
citĂ , laddove rigonfiamenti e infiltrazioni ne minavano la salute; gli “inertiâ€?, cioè le sabbie usate per ricoprirlo, sono stati studiati nel colore e nella granulometria per rispettare quelle esistenti, d’origine fluviale; dal’altro canto, nel caso del tetto, si è dovuto, quasi interamente, procedere alla sostituzione del legname sottostante alle tegole e al controllo specifico delle travi del sottotetto nei vari punti dell’edifi-
Per le vetrate delle finestre all’opera un artista CURA DI CIASCUN DETTAGLIO EFEJ[JPOF UPUBMF SJDFSDB EJ TPMV[JPOJ JOOPWBUJWF *M MBWPSP EJ̓Giuliano Gaigher,̓BSUJTUB USFWJHMJFTF GPSUFNFOUF DFSDBUP TJO EBMM JOJ[JP F DPJOWPMUP EBMMB QBSSPDIJB OFMM BNCJUP EFM QSPHFUUP Ă’ DPOTJTUJUP OFMMB QVMJ[JB EFMMF WFUSBUF F EFHMJ JOGJTTJ EFMMF GJOFTUSF EFMMF TCBSSF B QSPUF[JPOF OFM MPSP DPOTPMJEBNFOUP F OFMMB QSPUF[JPOF EFJ WFUSJ *M UVUUP BUUSBWFSTP VOB TFSJF EJ UFDOJDIF GSVUUP EJ QFSJ[JB F DSFBUJWJUĂ‹ DIF IBOOP EPWVUP FTTFSF JNQJFHBUF JO MPDP TFO[B MB QPTTJCJMJUĂ‹ EJ TNPOUBHHJP F TQPTUBNFOUP EFMMF TUSVUUVSF - BSUJTUB IB MBWPSBUP GJBODP B GJBODP DPO J SFTUBVSBUPSJ EFMMB TPDJFUĂ‹ FEJMJ[JB̓"ST "FEJGJDBOEJ ̓DIF OFM GSBUUFNQP TJ PDDVQBWBOP EFM SJQSJTUJOP EFMMF GBDDJBUF MVOHP JM QFSJNFUSP EFM TBOUVBSJP *O VO QSJNP UFNQP MB QBSSPDDIJB BWFWB QFOTBUP EJ PQFSBSF TPMP TVMMF GJOFTUSF EFMMB QBSUF BMUB 1PJ JO DPSTP E PQFSB DPO VO PDVMBUB HFTUJPOF FDPOPNJDB Ă’ TUBUP EFDJTP EJ DPNQMFUBSF JM MBWPSP SFTUBVSBOEP BODIF MF BQFSUVSF QPTUF OFMMB QBSUF QJĂĄ CBTTB EFMMF GBDDJBUF
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cio. Tutte le scossaline sono state cambiate. Con l’intervento del Comune, l’intero impianto elettrico delle luci è stato rifatto e razionalizzato. La piazza Santuario è stata liberata di una serie di cavi passanti, spostando contatori e centraline. Nell’abside, si è proceduto a un rinforzo strutturale dell’intera zona irrobustendo una trave e riequilibrando l’assetto. Nell’area vicina al campanile un’altra trave è stata risanata. La zoccolatura, con un affidamento specifico, ha richiesto i tempi piÚ caldi dell’estate per l’asciugatura. Sono stati anche rifatti le spallette degli ingressi laterali.
I materiali usati: qualche curiositĂ SABBIE DI PARTICOLARE GRANULOMETRIA QFS MB SJDPQFSUVSB EFMM JOUPOBDP OFJ EJWFSTJ QVOUJ OFM SJTQFUUP EFMMB RVBMJUĂ‹ EFMMF PSJHJOBSJF TBCCJF EFMMB (FSB QJFUSF EJ GJVNF SBSJTTJNF SFQFSJUF QPJ QFS DBTP SFUJ QSPWFOJFOUJ EBM MBHP E *TFP QFS MF CBSSJFSF BOUJQJDDJPOF MFHOBNF EFM UFSSJUPSJP QFS MB TPTUJUV[JPOF EJ RVFMMP WFDDIJP F NBMBOEBUP EFM UFUUP *M SJTBOBNFOUP DPOTFSWBUJWP JNQPOF MF QSPQSJF SFHPMF & PCCMJHB B VOB DVSB EFM QBSUJDPMBSF TFO[B DPOGSPOUJ GBUUB EJ QBTTJPOF DPNQFUFO[B F BHHJPSOBNFOUP TDJFOUJGJDP TFO[B USBMBTDJBSF QFSĂ› M JOWFOUJWB F JM DBTP GPSUVJUP $PNF QFS MF QJDDPMF QJFUSF EB JOTFSJSF B DPNQMFUBNFOUP EFMMB [PDDPMBUVSB FTUFSOB SJDBWBUF EBMMB GSBOUVNB[JPOF EJ BMDVOJ CMPDDIJ EJ DFQQP EFMM "EEB .BUFSJBMF̓PSNBJ RVBTJ JOUSPWBCJMF EJ DVJ JOWFDF TPOP TUBUJ SFQFSJUJ BMDVOJ NBTTJ GPSUVJUBNFOUF JO VO QPMMBJP EJ $PODFTB WJDJOP B 5SF[[P
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L’obiettivo, come piĂš volte ribadito dal consiglio parrocchiale, non era “lucidareâ€? ma salvaguardare. L’intenzione della Parrocchia è ora d’intervenire anche all’interno del santuario, dal pavimento alle pareti, alla cupola. In futuro, almeno dopo la prossima ricorrenza di febbraio. La parrocchia sta ancora approntando il nuovo progetto, sicuramente in piĂš lotti, e il piano finanziario da presentare alla Curia. Si procede con cautela, individuando le necessitĂ della struttura e le disponibilitĂ finanziarie. Il santuario è parte del patrimonio trevigliese, riveste un ruolo centrale sia per il suo significato e valore religioso intrinseco, sia, nella storia culturale economica e civile, a motivo che l’identitĂ della cittĂ e il suo ruolo nel territorio si sono costruiti anche nel ricordo della salvezza del borgo, avvenuta cinquecento anni fa.
La grande paura: il maxi incendio UNA COLONNA DI FUMO NERO TBMF WFSTP JM DJFMP MJOHVF EJ GVPDP EBMMB [POB EFMMB DVQPMB TJ BMMVOHBOP F EJTFHOBOP GJHVSF CJ[[BSSF µ VO UBSEP QPNFSJHHJP EJ QSJNBWFSB RVFM BQSJMF (MJ PDDIJ EJ NPMUJ USFWJHMJFTJ HVBSEBOP JO TV WFSTP JM WFSUJDF EFM TBOUVBSJP BODPSB GBTDJBUP OFMMF JNQBMDBUVSF EFM SFTUBVSP JO DPSTP 6O JODFOEJP TJ Ò TWJMVQQBUP EBJ QBSBWFOUJ 6OP EFJ TJNCPMJ QJá DBSJ F SJDPOPTDJVUJ EBJ USFWJHMJFTJ BODPSB TPUUPQPTUP BM EFMJDBUP JOUFSWFOUP EJ SJTBOBNFOUP UBOUP BUUFTP F WPMVUP Ò NJOBDDJBUP .FOUSF MF DIJBNBUF BJ WJHJMJ EFM GVPDP TJ BDDBWBMMBOP JM DBQPDBOUJFSF F BMDVOJ PQFSBJ DIF TPOP SJNBTUJ QFS BMUSJ NPUJWJ OFMM BSFB EFJ MBWPSJ DPO M BSDIJUFUUP EFMMB QBSSPDDIJB TBMHPOP F DFSDBOP EJ EPNBSF MF GJBNNF DPO HMJ FTUJOUPSJ "MMB GJOF M JOUFSWFOUP SJTPMVUJWP EFJ QPNQJFSJ TWFOUB JM QFSJDPMP F SJTPMWF MB TJUVB[JPOF " DBVTBSMP TJ Ò QPJ TBQVUP VO JESPQVMJUSJDF BE BDRVB DBMEB BODPSB TPUUP UFOTJPOF BJ QJBOJ BMUJ EFMM JNQBMDBUVSB "MDVOJ DFMMPQIBOF EFMMF DPQFSUVSF DPO VO DPMQP EJ WFOUP TPOP GJOJUJ B DPOUBUUP EFM NBDDIJOBSJP CPMMFOUF %B RVJ M JOOFTDP EFM SPHP
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Economia
Tornano di nuovo in positivo i conti della Bcc di Treviglio I dati relativi al primo semestre 2017 evidenziano un buon risultato di gestione, ma l’obiettivo è quello di chiudere l’esercizio in utile
C
on un po’ di anticipo rispetto alle Consorelle provinciali, Bcc Treviglio ha presentato all’inizio di settembre i dati economici relativi al primo semestre 2017. Dopo tre esercizi consecutivi in perdita, il risultato provvisorio segna finalmente un’inversione di rotta e premia le scelte strategiche operate in questi anni difficili. Anni nei quali la pesantissima crisi economica ha enormemente indebolito le capacità finanziarie di famiglie e imprese, congiuntura negativa che si è proiettata sulla banca, richiedendo che compisse sforzi patrimoniali importanti per superare il massiccio deterioramento dei crediti in essere. Sicuramente il segno positivo di questa prima parte dell’esercizio è un indicatore importante, oltre che di ritrovata fiducia nella banca per tutti i soci e correntisti, anche perché indica che le strategie finora adottate rispondono alle attese, ma non è sufficiente, come sottolinea il Presidente, Giovanni Grazioli: «Il risultato, è bene sottolinearlo, è solamente parziale, l’obiettivo dichiarato, infatti, è quello di chiudere l’esercizio in utile. Sicuramente dimostra che in questi mesi abbiamo lavorato intensamente e nella giusta direzione. Siamo ben consapevoli, però, che non possiamo fermarci a quanto fatto, dobbiamo andare avanti per rafforzare ulteriormente la situazione patrimoniale della Cassa consci delle tante scelte che saremo chiamati a prendere nell’immediato futuro. Negli ultimi anni il risultato eco-
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ph Appiani
intero servizio a cura di Cristina Signorelli
nomico è sempre il più frutto di un mix tra attività commerciale, controllo degli assorbimenti e verifica dei costi». L’internazionalizzazione e l’innovazione tecnologica hanno in questi anni aumentato notevolmente la competizione tra istituti di credito, certamente anche banche più specificatamente del territorio, come sono per natura le Bcc, devono confrontarsi con competitor spesso molto aggressivi. Fondamentale, quindi, che gli indici relativi alle attività commerciali bancarie, la raccolta del risparmio e i prestiti erogati alla clientela, indichino aumenti rispetto ai periodi precedenti, a tal proposito sottolinea Grazioli: «Ad oggi la Cassa gestisce masse per oltre 3,5 miliardi di euro, con un attivo di 2,156 miliardi. Sono numeri importanti su cui è incentrata la strategia per il prossimo semestre». In particolare l’incremento della raccolta indiretta, attualmente oltre i 600 milioni
di euro, segna un incremento rispetto al 2016 pari al 11,69%. I dati presentati evidenziano anche un aumento delle coperture dei crediti deteriorati, passate dal 45,43, a fine 2016, al 46,33 del primo semestre 2017. «Innanzitutto – spiega il Presidente – bisogna evidenziare che la copertura delle sofferenze rappresenta il valore che le banche stimano di dover accantonare per far fronte ad un possibile deterioramento del credito e dipende, sostanzialmente, dalla qualità delle posizioni classificate a sofferenza e non tanto dalla loro quantità. Rispetto agli anni passati l’incremento delle sofferenze, nella prima parte dell’anno, è stato più contenuto in linea, almeno sino ad ora, con i limiti fisiologici di mortalità del credito». Lo schema sintetico (vedi a lato) delle voci di conto economico relative al primo semestre 2017, presentate da Bcc Treviglio, fornisce il raffronto con i valori risultanti a giugno 2016, delle maggiori poste di costi e ricavi. Si è raggiunto l’obiettivo più volte dichiarato dalla Direzione, anche in sede assembleare, di ridurre ulteriormente i costi operativi, che sono diminuiti dell’1,61% rispetto all’anno precedente. Sul versante ricavi, l’analisi dei dati forniti evidenzia che il risultato netto di gestione è principalmente imputabile a minori riprese/rettifiche dei crediti deteriorati, rispetto allo stesso dato del 2016, come ci conferma Grazioli: «Nel primo semestre le rettifiche sui crediti deteriorati sono risultate inferiori ri-
spetto allo stesso periodo del 2016. Riteniamo che si stia andando progressivamente verso la stabilizzazione di questo dato. Questo risultato è frutto anche delle misure straordinarie intraprese dalla Cassa negli ultimi due anni. Per il secondo semestre l’obiettivo, in tema di credito deteriorato, è ovviamente quello di proseguire su questo trend». Come è noto le Banche di Credito Cooperativo sono in un delicato momento della loro storia: la riforma delle Bcc (vedi a lato). L’impatto su ogni singola banca di questo nuovo ordinamento sarà direttamente commisurato alla situazione patrimoniale e di efficienza, misurata da particolari indici, tra cui il Total Capital Ratio, come evidenzia Grazioli: «I coefficienti patrimoniali sono importanti per valutare la solidità delle banche, per quanto riguarda le Casse Rurali serviranno anche a definire, al momento della costituzione del gruppo unico bancario, i livelli di autonomia che sarà riconosciuto dalla Holding alle singole Bcc». Nel primo semestre 2017, Bcc Treviglio ha registrato un miglioramento di questo indicatore, aumentato dal 12,04% al 13,66%, con Fondi propri pari a 153 milioni di euro. Pochi mesi fa si è diffusamente parlato di un’ipotesi di fusione di Bcc Treviglio, o con Bcc Carate Brianza oppure con Bcc Centro Padana di Lodi, due importanti realtà di Credito Cooperativo con le quali fondersi e creare la più grande Bcc lombarda. Durante l’Assemblea dei Soci di maggio il Presidente, Giovanni Grazioli, aveva anticipato che tale progetto era stato accantonato a favore dell’ingresso in Iccrea Banca, come ribadisce oggi: «In questo momento i tempi di costituzione del gruppo bancario cooperativo sono ancora incerti. Le due questioni non possono essere slegate. In passato abbiamo avviato una fase esplorativa con alcune Consorelle che non ha però portato alla concretizzazione di alcun progetto. Alla luce di questi fattori la Cassa ha quindi preferito prepararsi all’entrata nel gruppo bancario cooperativo promosso da Iccrea Banca e sta lavorando per farlo da protagonista cercando di arrivare a questo appuntamento con una situazione patrimoniale solida tale da consentirle di assumere, all’interno del nuovo Gruppo, la considerazione che merita per la sua storia e per il ruolo che ha sempre svolto all’interno del credito cooperativo».
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Economia
Piccola ma solida La Bcc di Mozzanica si riconferma essere una banca che aiuta il territorio, facendo ottime performance
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ph Appiani
anca di Credito Cooperativo di Mozzanica, la piÚ piccola tra le sei Bcc della provincia di Bergamo, va legittimamente fiera del lavoro che svolge da quasi cent’anni – è stata costituita nel 1920 – nel piccolo centro bergamasco, dove costituisce un importante riferimento economico-finanziario, come dimostrano i numeri in rapporto al bacino di utenza, compreso tra i comuni di Mozzanica e Fara Olivana, sede delle due filiali. Anche a livello nazionale ha ricevuto ad agosto 2017 un importante riconoscimento – è risultata terza classificata tra le Bcc per l’attività sviluppata nel segmento retail con il Gruppo Iccrea – riconoscimento che sottolinea l’impegno costante della banca allo sviluppo del territorio, come sottolinea il Presidente, Giacomo Giovanni Zaghen: La nostra banca da sempre interpreta il proprio fare banca
nella logica, scritta nello Statuto, di offrire un vantaggio ai propri soci e al proprio territorio. La Bcc di Mozzanica, accanto all’attivitĂ creditizia, continua a mantenere un ruolo attivo e fondamentale nel proporsi alla cittadinanza, alle istituzioni e alle associazioni, consapevole dell’assoluta necessitĂ della salvaguardia dei tradizionali valori di mutualitĂ , solidarietĂ e sussidiarietĂ che contraddistinguono da sempre questo territorio, stimolando attivitĂ culturali, ricreative, di aggregazione e di solidarietĂ , favorendo la formazione e l’informazione, sostenendo enti che, con competenza e altruismo, operano a favore di persone disagiate o a sostegno di una sana crescita dei giovaniÂť. Anche nel primo semestre 2017 i risultati indicano un trend positivo, in particolare l’utile, pari a 244.410 euro, è cresciuto del 65% rispetto al precedente giugno 2016. Tale incremento è stato realizzato, nonostante un contesto economico ancora molto debole, anche grazie alla nuova offerta di servizi che la banca ha fornito ai clienti nei diversi momenti della loro vita personale, familiare e professionale. Come giĂ per l’esercizio 2016 per il quale la “Relazione di Bilancio degli Amministratori sull’andamento della gestione 2016â€? ha evidenziato che “si registra un risultato positivo della voce 130a (rettifiche/riprese di valore dei crediti deteriorati ndr), grazie al buon andamento della qualitĂ del credito, all’elevato tasso di copertura delle sofferenze giĂ presente alla chiusura dell’esercizio precedente ed alla positiva chiusura di una posizione in sofferenzaâ€?, cosĂŹ il primo semestre 2017 segna un’eccellente qualitĂ del portafoglio crediti, privo di elementi di criticitĂ . Infatti gli indici che sintetizzano queste voci, coverage sof-
La riforma del Credito Cooperativo LA LEGGE 49/2016 IB EJTFHOBUP VO OVPWP BTTFUUP PSHBOJ[[BUJWP EFM TJTUFNB EFM $SFEJUP $PPQFSBUJWP JUBMJBOP - PCJFUUJWP EFMMB SJGPSNB DPOTJTUF OFM HBSBOUJSF VOB NBHHJPSF JOUFHSB[JPOF EFMMF PMUSF #BODIF EJ $SFEJUP $PPQFSBUJWP $BTTB 3VSBMJ $BTTF 3BJGGFJTFO #DD QFS SJTQPOEFSF QSPOUBNFOUF BJ DPOUFTUJ EFJ OVPWJ NFSDBUJ F BHMJ BEFHVBNFOUJ OPSNBUJWJ DPMMFHBUJ BMM FOUSBUB JO WJHPSF EFMM 6OJPOF #BODBSJB -F #DD IBOOP BWWJBUP OFM VO VUJMF DPOGSPOUP DPO JM (PWFSOP F DPO MB #BODB E *UBMJB BM GJOF EJ FMBCPSBSF VOB QSPQPTUB EJ SJOOPWBNFOUP EJ DPOUFOVUJ RVBMJGJDBOUJ F TPQSBUUVUUP DPFSFOUF DPO MB TUPSJB EFM DSFEJUP DPPQFSBUJWP DBSBUUFSJ[[BUB EBJ USBUUJ EJ NVUVBMJUĂ‹ CBODBSJB (MJ PCJFUUJWJ FTQSFTTJ OFMMB MFHHF O EFM
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CONTO ECONOMICO (importi in unità di euro)
30/06/2017
30/06/2016
Margine di interesse
789.139
761.336
3,65%
Commissioni nette
333.790
307.485
8,55%
Margine di intermediazione
1.201.676
1.111.616
8,10%
Risultato della gestione finanziaria
1.221.438
1.104.137
10,62%
Costi operativi
(918.556)
(852.883)
7,70%
Utile al lordo delle imposte
302.882
251.254
20,55%
Utile netto
244.410
148.058
65,08%
ferenze e coverage crediti deteriorati, sono rispettivamente pari a 92,8% e 80,49%, ben superiori a quelli di riferimento regionale per le Bcc. Le principali voci di conto economico, sintetizzate nello schema a lato, evidenziano che tutte le poste hanno avuto un incremento rispetto all’uguale periodo dell’anno precedente, in particolare il risultato della gestione finanziaria è cresciuto del 10, 62%, confermando la buona salute della banca e il successo delle scelte operate dalla Direzione. La conferma di aver adottato strategie vincenti viene anche dal coefficiente di patrimonializzazione, Total Capital Ratio, che si attesta al 45,38%, collocando la Banca di Credito Cooperativo di Mozzanica tra le prime in Italia per solidità bancaria. In vista dell’imminente attuazione della Riforma del Credito Cooperativo, la Bcc di Mozzanica ha deliberato nell’Assemblea Soci, tenutasi a maggio 2017, di aderire al Gruppo
Variazione %
Bancario Cooperativo, promosso da ICCREA. Ciò al fine di poter continuare a svolgere l’importante ruolo fino ad oggi garantito al territorio, come ricorda il Direttore, Natale Raimondi: «Possiamo affermare che nella raccolta del risparmio, nell’esercizio del credito ed in tutte le operazioni e servizi bancari è stato costantemente perseguito il fine di migliorare le condizioni economiche di tutti i membri della comunità e dei soci attraverso l’offerta dell’esercizio della funzione creditizia alle più vantaggiose condizioni praticabili attraverso un costante sostegno finanziario delle attività imprenditoriali e alle famiglie ed un costante appoggio alle iniziative sociali e culturali attuate nella comunità e nelle associazioni locali; particolare attenzione nella gestione sociale della Banca di Credito Cooperativo è stata rivolta all’educazione al risparmio, alla previdenza, alla promozione ed allo sviluppo della cooperazione». (C.S.)
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Testatina-occhiello? Economia
Una Banca che ci crede - *TUJUVUP EJ DSFEJUP DPPQFSBUJWP EJ $BSBWBHHJP "EEB F $SFNBTDP QSFTFOUB USFOE QPTJUJWJ F JO DPOUJOVB DSFTDJUB
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ata nel 2016 dalla fusione tra Bcc Caravaggio e Bcc Adda e Cremasco, la banca “Credito Cooperativo di Caravaggio, Adda e Cremasco – Cassa Rurale” svolge un’attività capillare sul territorio attraverso le sue 35 filiali, distribuite nelle provincie di Milano, Bergamo, Lodi e Cremona. «L’attività della nostra banca – precisa il Presidente, Giorgio Merigo – si svolge sul territorio come sancisce l’art. 2 del nostro Statuto Sociale favorendo lo sviluppo delle comunità locali secondo i principi cooperativi della mutualità. Abbiamo deciso di aggiungere nel nuovo nome “Cassa Rurale” per indicare con chiarezza che anche il nuovo corso, avviatosi dopo la fusione, si ispira ai valori fondanti della nostra banca». La presentazione dei risultati di bi-
lancio del primo semestre 2017 conferma l’intensa operatività posta in essere da Bcc Caravaggio, Adda e Cremasco, dimostrata in particolare dai valori della raccolta diretta che si attesta a oltre un miliardo di euro, e di quella indiretta pari a 370 milioni. «Il momento economico attuale – aggiunge Merigo - pare aver superato le forti criticità degli anni scorsi e presenta timidi segnali di ripresa, in questo quadro la nostra banca ha operato nel primo semestre 2017 con particolare specificità nell’erogazione del credito, esprimendo le potenzialità nate dalla fusione. Infatti la nuova banca manifesta una maggiore capacità di fare credito e una migliore penetrazione a livello territoriale, supportata, anche, da un intenso processo di formazione del nostro personale».
CONTO ECONOMICO (importi in unità di euro)
30/06/2017
Margine di interesse
14.928.606
Commissioni nette Margine di intermediazione Risultato della gestione finanziaria Costi operativi Utile netto
20 t tribuna magazine t Ottobre 2017
4.501.163 16.978.642 13.937.439 (13.379.896) 447.402
Ormai unanimemente si ritiene superata la terribile crisi economica che ha segnato lo scorso decennio, i consumatori, seppur ancora debolmente, tornano a spendere, le imprese a investire, ciò determina nuova domanda di credito alla quale Bcc Caravaggio, Adda e Cremasco ha risposto molto positivamente come spiega il Direttore Generale, Luigi Fusari: «Nel primo semestre 2017 abbiamo erogato oltre 84 milioni di finanziamenti rivolti a tutti i settori, ma in particolare, mi piace sottolineare, abbiamo concesso crediti ai privati per 35 milioni di euro, di cui 25 milioni alle famiglie per l’acquisto della prima casa». Il precetto statutario “essere vicini alle imprese del territorio”, soprattutto in questo delicato frangente di ripresa economica, si è manifestato in crediti erogati per 11 milioni al settore agricolo, 15 milioni a quello industriale, 17 milioni a quello commerciale e circa 6 milioni al settore artigianale. I valori di bilancio presentati in forma sintetica nello schema a lato mostrano un utile di oltre 440 mila euro. Le poste di costi e ricavi non sono ovviamente confrontabili con quelle
Testatina-occhiello? Luigi Fusari, direttore generale, e Giorgio Merigo, presidente
degli anni precedenti, relative a due diverse e distinte realtà bancarie. «Credo che possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati di questo primo semestre – prosegue il Direttore – sintetizzati in un utile di 447.402 euro. Risultato ottenuto mantenendo sempre alta e prudenziale la copertura dei crediti, come prevedono le norme bancarie» Gli indici di copertura dei crediti deteriorati è pari al 47,5% - quasi al 60% per quelli già in sofferenza – e rispondono ad un criterio di prudenza, anche, dei buoni amministratori, oltre che alle disposizioni di legge, per le quali i crediti potenzialmente a rischio devono avere un alto indice di copertura, a garanzia prima di tutto dei risparmiatori. Per quanto noiosa la lettura degli indici è utile per cogliere gli aspetti fondamentali di solidità di una banca e poterli contestualizzare rispetto ai valori di categoria, in particolare in questa fase di transizione per le Bcc che entro il prossimo anno dovranno riformarsi secondo quanto previsto dalla legge n. 49/2016 che regola la “Riforma delle Bcc” (vedi a lato). Il Total capital Ratio pari a 15,07, raggiunto grazie a fondi propri di oltre 125 milioni di euro, indica che la solidità patrimoniale della banca si attesta tra le migliori. Degli oltre 10.000 soci circa 1.200 sono giovani, che in Bcc Caravaggio, Adda e Cremasco trovano ospitalità nella “Casa del Socio”, da poco realizzata a Caravaggio, che si propone quale spazio aggregativo nel quale promuovere e far vivere i valori della mutualità cooperativa, ma, soprattutto, trovano attenzione e supporto per finanziare i momenti importanti della loro vita. Così le oltre 250 domande di mutuo per la prima casa, piuttosto che i tanti finanziamenti erogati alle imprese, prevalentemente artigiane, create dai giovani costituiscono una risposta chiara ai bisogni che, particolarmente oggi, le giovani generazioni incontrano. «Lavoriamo – conclude il Presidente – con la consapevolezza che il modello cooperativo è sempre valido, oggi anche più di ieri, e rappresenta una sfida quotidiana per costruire il bene comune nei nostri territori». (C.S.)
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Ottobre 2017 t tribuna magazine t 21
Salute e istruzione
a cura di Daniela Invernizzi, Daria Locatelli e Ivan Scelsa
Su questo argomento delicato ecco due testimonianze di donne e mamme residenti nella zona che dimostrano quanto sia inutile fare le barricate e quanta necessità ci sia invece di una corretta e puntuale informazione sui vaccini. Di seguito la testimonianza di una mamma, suo malgrado, “no vax” e di un’altra che ha seguito il normale iter vaccinale, ma chiede chiarezza in materia, a vantaggio di tutti. (D.I.)
H
o iniziato l’iter vaccinale per mia figlia, ma al primo richiamo esavalente la bambina ha avuto una reazione avversa (riconosciuta nel bugiardino come reazione medio/grave) che solo uno specialista che non lavora in Italia ha ricollegato al vaccino e per la quale nessun medico del Sistema sanitario nazionale italiano mi ha concesso la prescrizione di esami ematici di approfondimento. Se io somministro l’aspirina a mio figlio e questo ha una reazione avversa, probabilmente mi verrà indicato di sospendere l’uso di quel farmaco e mi verranno prescritti esami allergologici. Perché questo non succede per i vaccini? Perché si arriva a minare il rapporto di fiducia medico /paziente? Ora vengo definita no-vax, mentre tutto quello che voglio sono vaccini sicuri, monovaccini e la possibilità di effettuare accertamenti ematici prima della loro somministrazione. Ritengo che dove ci sia rischio, debba esserci libera scelta. La cosa che più mi fa paura di questa legge è il tasso di intolleranza a cui ha
I
miei figli, che rientrano nel ciclo della scuola dell’obbligo, secondo quanto previsto dal decreto legge del 20/07/2017 sui vaccini, possono proseguire il loro percorso di studi poiché “adeguatamente profilassati”. Mentirei se dicessi che quando erano neonati non mi sia accostata alle vaccinazioni con quella fisiologica apprensione comune a tutte le neo mamme. Ho sempre condiviso i miei eventuali dubbi o timori con pediatri verso i quali nutro ancor oggi la più incondizionata fiducia. Circa l’obbligatorietà, ho con mia sorpresa scoperto che sino al 1999 per essere ammessi a scuola era obbligatorio aver eseguito la vaccinazione antidifterica, antitetanica, antipolio, anti epatite B. Raggiunta la fatidica soglia di gregge (il 95% della popolazione sul suolo nazionale) l’obbligo è decaduto nella convinzione di aver creato la cultura dell’imprescindibile utilità di questo efficace strumento di prevenzione. Ma se oggi ci troviamo nuovamente ad obbligare significa che la coercizione non è un mezzo di educazione sanitaria con un effetto a lungo termine. C’è chi non si vaccina perché perde tempo e una giornata di lavoro; chi perché in alcuni casi farlo ha un costo economico o semplicemente perché è confuso e non sa se credere o meno alle false
22 t tribuna magazine t Ottobre 2017
portato i genitori, creando una barricata tra pro e no-vax, mentre dovrebbe essere interesse comune lottare per avere vaccini più puliti. Si parla di proteggere gli immunodepressi: giustamente bambini con Hiv ed epatite B frequentano, protetti dalla privacy, asili e nido. Perché la mia bimba che è sana, non può? E perché chi viene vaccinato con Mpr, pur essendo contagioso per sei settimane, non resta a casa da scuola nel periodo della quarantena? In che modo nelle scuole dell’obbligo la corresponsione di una multa protegge gli immunodepressi? E non ultimo: perché chiamare i bimbi non vaccinati untori? A titolo di esempio ricordo che il tetano non si trasmette da persona a persona e che i vaccini per il poliovirus e per la difterite sono progettati e previsti per la protezione personale, ma non riescono ad impedire la trasmissione del virus, quindi, comunque, non garantiscono la sicurezza degli spazi pubblici. (Una mamma preoccupata)
notizie, come quella della correlazione del vaccino anti morbillo con l’autismo. Io aggiungerei che ci si è dimenticati o più semplicemente non si conosce (perché grazie ai vaccini non si vedono più) quanto dolore e sofferenza malattie come difterite, poliomielite, morbillo, tetano ecc. hanno inflitto a molti dei coetanei dei miei nonni quando erano bambini. Ma a tutelarci da queste tremende malattie una volta epidemiche è stato proprio il raggiungimento della soglia di gregge grazie alla quale anche i bambini o gli adulti che, per condizioni di salute particolari, si vedono precluso l’accesso a questa forma di prevenzione, vengono comunque protetti dalla collettività. I dubbi in merito al vaccinarsi spesso nascono dal passaparola, che per sua intrinseca natura storpia e deforma le informazioni; altre volte dalla convinzione che ci sia una collusione tra chi propone i vaccini e le aziende farmaceutiche o da fake news che spopolano sui social; non ultimo, dal clima di profonda sfiducia che in Italia, forse più che altrove, esiste tra cittadini ed istituzioni. Sono convinta perciò che una buona informazione, corretta e scientifica, potrebbe convincere buona parte di quel 20% di popolazione ancora esitante di fronte ai vaccini. (Chiara Lazzarini)
ph Appiani
Vaccini: parlano le mamme
Con la nuova legge arrivano sanzioni per chi non la rispetta Le disposizioni intervengono in materia di prevenzione vaccinale per i minori fino a 16 anni di età con l’obiettivo di raggiungere l’alto livello di immunizzazione raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità in modo da mettere in sicurezza il Paese LA CAMERA BMDVOJ NFTJ GB BWFWB EBUP JM WJB MJCFSB EFGJOJUJWP BM EFDSFUP -PSFO[JO DPTÖ M PCCMJHBUPSJFUË EFJ WBDDJOJ QFS M JTDSJ[JPOF B TDVPMB Ò EJWFOUBUP MFHHF -F EJTQPTJ[JPOJ JO FTTP DPOUFOVUF JOUFSWFOHPOP JO NBUFSJB EJ QSFWFO[JPOF WBDDJOBMF QFS J NJOPSJ GJOP B BOOJ EJ FUË DPO M PCJFUUJWP EJ SBHHJVOHFSF “un livello di immunizzazione raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità, pari al 95% della popolazione, in modo da mettere in sicurezza il Paese” 5SB MF BMUSF DPTF TJ BNQMJB RVJOEJ M FMFODP EFMMF WBDDJOB[JPOJ PCCMJHBUPSJF QFS J NJOPSJ F TJ DIJBSJTDPOP BODIF PCCMJHIJ FE FWFOUVBMJ TBO[JPOJ QFS DIJ OPO SJTQFUUB MF OVPWF SFHPMF -B QSFPDDVQB[JPOF EFM .JOJTUFSP OFMMP TQFDJGJDP SJHVBSEFSFCCF J EBUJ TVMMF DPQFSUVSF WBDDJOBMJ o DPTUBOUFNFOUF JO DBMP o TPQSBUUVUUP QFS NBMBUUJF DPNF QPMJP F NPSCJMMP TJB OFJ CBNCJOJ GJOP B NFTJ EJ FUË NB TPQSBUUVUUP B BOOJ RVBOEP JM MJWFMMP EFMMF DPQFSUVSF WBDDJOBMJ TDFOEF TPUUP JM 5SB MF QSJODJQBMJ OPWJUË JM QBTTBHHJP EB RVBUUSP B EJFDJ OPO QJá EPEJDJ DPNF JOJ[JBMNFOUF JOEJDBUP EFMMF WBDDJOB[JPOJ PCCMJHBUPSJF QFS J OBUJ OFMM VMUJNP BOOP BOUJ QPMJPNFMJUJDB BOUJ EJGUFSJDB BOUJ UFUBOJDB BOUJ FQBUJUF # BOUJ QFSUPTTF BOUJ )BFNPQIJMVTJOGMVFO[BF UJQP # BOUJ NPSCJMMP BOUJ SPTPMJB BOUJ QBSPUJUF FE BOUJ WBSJDFMMB -F WBDDJOB[JPOJ PCCMJHBUPSJF JOEJDBUF o EJGGFSFOUJ QFS GBTDF E FUË o EJWFOHPOP SFRVJTJUP FTTFO[JBMF QFS M BNNJTTJPOF BMM BTJMP OJEP FE BMMF TDVPMF EFMM JOGBO[JB QFS J CBNCJOJ EB B BOOJ F DPNVORVF QFS UVUUJ J CBNCJOJ OBUJ OFM F MB DVJ NBODBUB BQQMJDB[JPOF EB QBSUF EFJ HFOJUPSJ QPUSFCCF DPNQPSUBSF TBO[JPOJ F M JNQPTTJCJMJUË EJ JTDSJWFSF JM CBNCJOP OPO WBDDJOBUP B VO JTUJUVUP TDPMBTUJDP "J OBUJ USB JM FE JM JOWFDF BOESBOOP TPNNJOJTUSBUF MF WBDDJOB[JPOJ DPOUFOVUF OFM $BMFOEBSJP 7BDDJOBMF /B[JPOBMF SFMBUJWP B DJBTDVO BOOP EJ OBTDJUB DPO FTFO[JPOF TPMP QFS J TPHHFUUJ JNNVOJ[[BUJ QFS FGGFUUP EFMMB NBMBUUJB OBUVSBMF QFS DPMPSP DIF TJ USPWBOP JO TQFDJGJDIF DPOEJ[JPOJ DMJOJDIF EPDVNFOUBUF F QFS J TPHHFUUJ DIF BCCJBOP BWVUP QSFHSFTTF HSBWJ SFB[JPOJ BMMFSHJDIF BM WBDDJOP P BE VOP EFJ TVPJ DPNQPOFOUJ 4UBOUF MB QPTTJCJMJUË EJ QSFOPUBSF MF WBDDJOB[JPOJ BODIF OFMMF GBSNBDJF EFM UFSSJUPSJP QFS M BOOP TDPMBTUJDP JM .JOJTUFSP IB EFUUBUP TQFDJGJDIF EJTQPTJ[JPOJ USBOTJUPSJF QFS MB GBTF EJ QSJNB BQQMJDB[JPOF EFM EFDSFUP JOGBUUJ QSJNB EFMM JOJ[JP EFMM BOOP TDPMBTUJDP MF QSJNF TFUUJNBOF EJ TFUUFNCSF J
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Ottobre 2017 t tribuna magazine t 23
Salute e istruzione
La situazione in un asilo nido
A
fine agosto, poco prima della ripresa delle attività didattiche, a schiarire le nubi circa l’applicazione dell’obbligo vaccinale e le modalità di presentazione della documentazione, per ciascuna condizione di stato vaccinale, i dirigenti scolastici e responsabili di asili nido hanno ricevuto da Regione Lombardia una comunicazione con le varie direttive di ciò che avrebbero dovuto fare le famiglie. A confermarcelo è Elisa Pierri, responsabile dell’asilo nido di viale Piave, a Treviglio.
Ci illustri la situazione. Nella tabella fornitaci dal Ministero è stata indicata la documentazione sanitaria richiesta e la relativa tempistica di validità rispetto al debito informativo verso la scuola con la conferma del 10 settembre (per gli asili nido e le scuole dell’infanzia) e del prossimo 31 ottobre per le scuole dell’obbligo. È stato allegato anche il fac-simile dell’autocertificazione utilizzabile da coloro che, magari, non hanno trovato il libretto e che, nel contempo, ha proroga al 10 marzo la
scadenza per produrlo. Questo perché, ovviamente, al 10 settembre, non tutti i bambini potevano avere le vaccinazioni previste, proprio per il differente periodo di nascita. Sostanzialmente, ogni volta che il bambino ha un richiamo, il genitore produce il documento. Per semplificare è stata allegata una tabella che divide per mesi ed anni i bambini, specificando quante volte e quante dosi devono avere. Materialmente, quindi, l’obbligo del controllo spetta al responsabile dell’Istituto?
Il primo controllo è nostro. Nel momento in cui ci sono casi particolari ci si rivolge all’Agenzia di Tutela della Salute. Nel nostro asilo, ad esempio, non abbiamo avuto alcuna criticità; alcuni genitori hanno avuto difficoltà nel ritrovare il libretto, ma è bastato loro andare in ATS per avere lo stato vaccinale aggiornato e praticamente, tutti i genitori dei bambini hanno prodotto idonea documentazione. Di quanti bambini stiamo parlando? Cinquanta, tutti nella fascia da zero a sei anni. Dopo la competenza è della scuola dell’obbligo e lì cambiano tutte le regole. Nella nostra fascia di età, invece, la scadenza del 10 settembre è stata rispettata. Tutti i genitori sono stati propensi a vaccinare i propri figli? Sì. Non abbiamo trovato nessun genitore che ha palesato dubbi. Magari siamo stati fortunati. È per caso a conoscenza di scuole che hanno avuto problemi in tal senso? Non lo so: sicuramente i bambini restavano iscritti ma non potevano frequentare. Sostanzialmente il bambino
La voce del pediatra
L
a Dott.ssa Giuseppina De Ponti, pediatra da oltre quarant’anni a Treviglio e Inzago, ci fornisce il suo punto di vista da medico e professionista circa la tematica delle vaccinazioni.
Alla luce dei recenti dibattiti sui vaccini, quale è la sua opinione in merito? Il Piano Vaccinale 2017-19 del Ministero della Salute ricalca l’European Vaccine Action Plan (EVAP) 2015-2020, che a sua volta si inserisce all’interno di un programma varato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: l’obiettivo che si intende raggiungere è lo stato di “salute globale”. Il traguardo, posto nel 2020, consiste nel fatto che tutti gli esseri umani, di qualsiasi provenienza, latitudine, stile di vita, possano arriva-
24 t tribuna magazine t Ottobre 2017
re a non contrarre malattie per le quali esistono dei vaccini. I dati dimostrano che in Italia sta calando moltissimo il tasso dei vaccinati, decremento che ha causato il richiamo del nostro Paese da parte dell’OMS: per esempio la percentuale dei vaccinati contro il morbillo è scesa all’85,6, situandosi sotto la soglia del 95% che è fissata come “obiettivo di popolazione vaccinata”. Ritengo che il dibattito attuale su questo tema, fortemente alimentato dai mass media, non abbia messo in luce i fondamenti scientifico-sanitari che stanno alla base dei piani attuati: il raggiungimento dell’immunità di gregge. Quello che sottolineo ai genitori è che il vaccino non è un qualcosa di individuale, ma è ciò che consente la salvaguardia dei soggetti più deboli (come
gli affetti da AIDS o gli immunodepressi) e ci tutela dalla “malattia selvaggia”. Viviamo in una collettività sempre più globalizzata e caratterizzata da fenomeni a rischio, come l’immigrazione non regolata dal punto di vista sanitario: se sei inserito in una società hai il dovere di preservare dalle malattie non solo tuo figlio, ma anche tutti gli altri. Molte discussioni vertono sugli effetti collaterali dei vaccini... Non si deve parlare di “effetti collaterali”, ma di “reazioni avverse”. Qualsiasi atto medico, come una semplice anestesia, porta con sé un minimo effetto di rischio. Dobbiamo considerare, poi, che si esclude dalla profilassi chi ha avuto reazioni gravi importanti in passato, febbre elevata o soffre di una patologia neurologica evolutiva.
non deve essere per forza vaccinato: deve fare il piano di vaccinazione insieme ad ATS. Sembrava tutto molto più confusionario di quello che in realtà è: a complicare le cose è stata tutta la polemica nata intorno alla questione. Quello che poi ci è stato richiesto di fare è quello che veniva fatto da anni: lo facevamo anche noi a scuola. È sempre stato un obbligatorio vaccinarsi, solo alcuni erano facoltativi. Quest’anno hanno dovuto prendere decisioni più drastiche per il vertiginoso calo delle percentuali di vaccinati. Consiglierebbe il vaccino? Come scelta personale, io e mio marito abbiamo vaccinato nostro figlio, consapevolmente e andando a fare specifiche ricerche. La scienza non è democratica: ci siamo informati ed abbiamo capito che era molto più rischioso non vaccinarlo. Così abbiamo scelto. Capisco sia difficile accettare che venga limitata questa scelta: a me è andata bene, la mia scelta coincideva con l’orientamento dello Stato. Non so cosa possa voler dire sentirsi togliere questa libertà, ma io l’ho vissuta come se non ci fosse mai stato un obbligo, bisognava farlo anche prima che venissero introdotte delle sanzioni: non era meno importante di oggi. (I.S.)
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Il pediatra, che conosce il bambino, ha il compito di valutare tutti gli elementi che concorrono al quadro clinico in cui si inserisce il fattore di rischio, che, ripeto, è insito in ogni atto medico. Negli anni, poi, le tecniche di produzione dei vaccini si sono evolute, come l’utilizzo degli antigeni anziché degli estratti del sangue. Quali sono le reazioni dei genitori? Rispetto al passato, oggi c’è un maggiore coinvolgimento e questo è positivo. Ai genitori io fornisco sempre tutte le informazioni scientifiche di cui necessitano e ciò li aiuta anche ad orientarsi in un labirinto di opinioni, spesso infondate, che creano allarmismi e “disinformazione”. A loro dico: se non vaccinaste vostro figlio e capitasse che muoia o abbia lesioni irreparabili proprio per quella malattia, non avreste il rimorso a vita? Informatevi e scegliete il bene del vostro bambino e di tutti gli altri. (D.L.)
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Salute e istruzione
Vaccini, tutta la verità raccontata da un esperto: “È una grande tutela per la salute del bambino” Sul delicato tema abbiamo chiesto l’intervento del professore 4JMWJP (BSBUUJOJ, scienziato, ricercatore, medico e direttore dell’Istituto Mario Negri Intervista a cura di Rosanna Scardi
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’è tempo fino al 31 ottobre per mettersi in regola con l’obbligo delle vaccinazioni per gli alunni che frequentano la scuola dell’obbligo, imposto dalla legge voluta dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Alla soglia della scadenza torna a farsi sentire il partito del “no” che contesta l’imposizione. Per fare chiarezza abbiamo incontrato Silvio Garattini, scienziato, ricercatore, medico e docente di farmacologia, direttore dell’Istituto Mario Negri. Professor Garattini, innanzitutto cos’è il vaccino? Un insieme di proteine che derivano dall’inattivazione del batterio o virus, dunque che ha perso il suo potere patogeno, ma che si sfrutta per creare anticorpi o risposte immunitarie. Se si dovesse riaffacciare il batterio, l’organismo lo riconosce e lo uccide. Da quali malattie difende? L’esavalente è contro difterite, tetano, pertosse, poliomelite, epatite b, haemophilus influenzae di tipo b. Il tetravalente protegge da morbillo, parotite e rosolia. E poi c’è uno contro il meningococco. Quali sono gli aspetti più importanti del vaccinarsi? È una tutela per la salute del bambino che, come tale, non è in grado di decidere autonomamente e della comunità perché se tanti si vaccinano, la malattia sarà debellata completamente e non ci sarà più bisogno di farlo. Ed è, inoltre, una forma di solidarietà poiché il cinque per cento dei bambini non può vaccinarsi per ragioni mediche perché il loro stato immunologico lo impedisce e noi abbiamo il dovere morale di proteggerli, evitando la possibilità che siano contaminati. Qual è la sua opinione sull’obbligo di legge? Lo ritengo importante poiché è in diminuzione il numero dei vaccinati ed è giusto che lo Stato possa applicare l’obbligatorietà. Ci sono tanti altri casi che dimostrano come sia necessario tutelare il bene collettivo. Una volta, c’erano genitori che non mandavano i figli a scuola, oggi chi non lo fa viene denunciato dai Carabinieri per il reato di evasione scolastica. Altri casi sono il pagamento delle tasse, perfino il non passare con il semaforo rosso. Ci vogliono però una corretta informazione ed educazione, è qui che manca lo Stato. A scatenare la fobia è stata la correlazione con l’autismo: è scientificamente provata? Assolutamente no. Uno scienziato inglese, Andrew Wakefield, ha ipotizzato in una pubblicazione su Lancet una maggiore frequenza dell’autismo nei bambini vaccinati,
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ma la rivista ha ritrattato il suo lavoro, è stato radiato dall’ordine dei medici britannico e condannato dalla Corte Inglese. Si era perfino scoperto che possedeva azioni di una società che stava studiando alternative ai vaccini. Dunque, non ci sono rischi per la salute? Si possono verificare casi di febbre, sensazione di influenza, reazioni allergiche che si possono prevenire e sono effetti collaterali minimi rispetto ai grandi vantaggi dell’inoculazione. A cosa si deve il cortocircuito allora? Non si vogliono accettare i fatti, mentre, complici i social network, si preferiscono le opinioni. I genitori di oggi non hanno vissuto nella mia epoca, non hanno mai conosciuto famiglie dove c’era un bambino morto o reso gravemente disabile dalla poliomelite. Nessuno lo vede e si pensa che la malattia non ci sia. Ma il polio sarà debellato solo se ci si vaccina o continua a vaccinare dal momento che esistono aree del mondo dove esiste la patologia e viviamo nell’era della globalizzazione. Un esempio di virus scomparso è quello del vaiolo: esiste solo in qualche laboratorio. Spesso c’è una percezione falsata del vero rischio. Di morbillo si muore? Sì, a Milano ci sono stati due-tre casi, un bambino di sei anni, in particolare, nonostante l’aiuto del polmone artificiale, è deceduto al San Gerardo di Monza. In altri casi, al contrario, come per la meningite, subentra l’emotività e scatta la corsa a vaccinarsi. Esistono però casi di antinfluenzali che non funzionano... Infatti, sono raccomandati e per soggetti anziani o già debilitati. I genitori devono portare il libretto dell’Asl o presentare l’autocertificazione nelle segreteria scolastiche entro il 31 ottobre, perché aspettare così tanto? È un aspetto pragmatico, impossibile risolvere tutto in qualche giorno se per tanti anni il problema è stato trascurato. Quali sono le regioni più “ribelli”? Non si tratta di regioni, bensì di aree geografiche. La adriatica, attorno a Rimini, è scesa al 65 per cento di bambini protetti, il picco più basso. Ma ci sono regioni sotto l’80 per cento. E le più virtuose? La Lombardia senz’altro, ma ce ne sono altre e tutte possono migliorare. L’obiettivo è il 100 per cento? Il 100 per cento dei vaccinabili.
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Focus
Aborto, la situazione nella nostra Provincia
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utto nasce nel marzo scorso, quando dalle Nazioni Unite arriva il monito per l’Italia in relazione alle difficoltà ad abortire nel nostro Paese a causa dell’elevato numero di obiettori; seguono le dichiarazioni delle parti politiche e le inchieste dei giornali
nazionali, che riportano l’applicazione della legge 194 sotto i riflettori. Il 30 marzo 2017 il Corriere della Sera pubblica un articolo, a firma di Simona Ravizza, dal titolo “Vietato abortire�, dal quale si evince che su 806 ginecologi presenti in Lombardia, gli obiettori sono 550, ossia il 68,2%. In
Monito dalle Nazioni Unite contro l’Italia per la mancata applicazione della legge 194: il Governo deve prendere provvedimenti 28/3/2017 – (COMUNICATO STAMPA) 0HHJ JM $PNJUBUP QFS J %JSJUUJ 6NBOJ EFMMF /B[JPOJ 6OJUF IB FTQSFTTP QSFPDDVQB[JPOF QFS MF EJGGJDPMUË DIF MF EPOOF EFWPOP BGGSPOUBSF QFS BDDFEFSF BMM JOUFSSV[JPOF WPMPOUBSJB EJ HSBWJEBO[B B DBVTB EFMM FMFWBUP OVNFSP EJ NFEJDJ PCJFUUPSJ DIF TJ SJGJVUBOP JO UVUUP JM QBFTF EJ FGGFUUVBSF JM TFSWJ[JP -F /B[JPOJ 6OJUF IBOOP FTBNJOBOP JM F NBS[P JM SJTQFUUP EFJ EJSJUUJ VNBOJ JO *UBMJB F DPODMVTP DIF M FMFWBUP OVNFSP F MB NPEBMJUË EJ EJTUSJCV[JPOF EFJ NFEJDJ DIF SJGJVUBOP EJ QSFTUBSF JM TFSWJ[JP JO UVUUP JM QBFTF TJB GPOUF EJ WJPMB[JPOF EFJ EJSJUUJ VNBOJ -F /B[JPOJ 6OJUF IBOOP SJDIJFTUP BM HPWFSOP JUBMJBOP EJ BEPUUBSF MF NJTVSF OFDFTTBSJF OPO TPMP QFS FMJNJOBSF UVUUJ HMJ JNQFEJNFOUJ NB BODIF QFS HBSBOUJSF JM UFNQFTUJWP BDDFTTP BJ TFSWJ[J EJ JOUFSSV[JPOF WPMPOUBSJB EJ HSBWJEBO[B TVM TVP UFSSJUPSJP QFS UVUUF MF EPOOF DIF OF GBOOP SJDIJFTUB 5SB MF NJTVSF OFDFTTBSJF WJFOF SJDIJFTUP BM HPWFSOP JUBMJBOP MB DSFB[JPOF EJ VO TJTUFNB FGGJDBDF EJ SJGFSJNFOUP EFMMF QB[JFOUJ RVJOEJ EJ TUBCJMJSF QSPUPDPMMJ F MJOFF HVJEB QFS HBSBOUJSF DIF HMJ PTQFEBMJ DIF OPO GPSOJTDPOP JM TFSWJ[JP TJ BTTJDVSJOP BUUJWBNFOUF DIF MF QB[JFOUJ PUUFOHBOP JM TFSWJ[JP JO BMUSF TUSVUUVSF TBOJUBSJF
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alcuni ospedali la percentuale sale addirittura al 100% (tra cui quelli di Melzo e Iseo). Al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, su 34 ginecologi, i non obiettori sono soltanto tre. Questi dati piazzano la nostra Regione al 16° posto su 21 per i tempi che trascorrono fra la certificazione necessaria per abortire e l’intervento (dati Pd Lombardia presentati in Regione il 29 marzo 2017). E nonostante le rassicurazioni dell’assessore alla sanità Giulio Gallera, i numeri sembrano suggerire un oggettivo problema sull’attuazione della legge nella nostra Regione. Per questo motivo siamo andati a verificare qual è la situazione nella ASST Bergamo Ovest. In seguito al riordino della sanità lombarda, l’ambito di competenza dell’ASST Bergamo Ovest comprende gli ospedali di Treviglio e di Romano, piÚ una serie di strutture specialistiche territoriali. Degli undici ginecologi attualmente presenti nelle due strutture ospedaliere, i non obiettori sono tre. Le interruzioni di gravidanza vengono effettuate esclusivamente nella struttura di Romano di Lombardia.
L’Ospedale di Romano di Lombardia
La testimonianza AMELIA OPNF EJ GBOUBTJB ndr IB BOOJ BCJUB B 5SFWJHMJP F IB EFDJTP EJ BCPSUJSF 7B EBM TVP NFEJDP EJ CBTF QFS BWFSF JM DFSUJGJDBUP DPO JM RVBMF QVÛ JOJ[JBSF M JUFS QFS M JOUFSSV[JPOF EFMMB HSBWJEBO[B .B JM NFEJDP QVS OPO EJDIJBSBOEPTJ PCJFUUPSF EJDF EJ OPO FTTFSF BVUPSJ[[BUP B GBSMP F MB JOEJSJ[[B BMM PTQFEBMF 6OB QTJDPMPHB BMMB RVBMF "NFMJB TJ SJWPMHF QFS QSPCMFNJ GBNJMJBSJ MF SJCBEJTDF QFSÛ DIF JM NFEJDP MP QVÛ F EFWF GBSF DPTÖ MFJ SJUPSOB JM NFEJDP TCBHMJB M JNQFHOBUJWB MB EPOOB SJUPSOB QFS MB UFS[B WPMUB GJOBMNFOUF MB DFSUJGJDB[JPOF Ò OFMMF TVF NBOJ 1VS FTTFOEP EJ 5SFWJHMJP EFDJEF EJ SJWPMHFSTJ BMUSPWF QFS FWJUBSF EJ JODPOUSBSF GBDDF DPOPTDJVUF -B TDFMUB DBEF EJFUSP DPOTJHMJP EFMMB QTJDPMPHB TVMM PTQFEBMF EJ $SFNB "NFMJB FTTFOEP BNQJBNFOUF BMM JOUFSOP EFM QFSJPEP EFMMF TFUUF TFUUJNBOF EJ HSBWJEBO[B DIJFEF EJ BCPSUJSF DPO MB 36 NB J UFNQJ EJ BUUFTB TPOP MVOHIJTTJNJ F WBOOP PMUSF JM MJNJUF DPODFTTP $PTÖ "NFMJB Ò PCCMJHBUB B TPUUPQPSTJ BMM JOUFSWFOUP %PQP VO NFTF F VOB TFUUJNBOB WJFOF TPUUPQPTUB BMMF BOBMJTJ EJ QSF SJDPWFSP F TPMUBOUP USF HJPSOJ QSJNB EFMMB TDBEFO[B PMUSF MB RVBMF BCPSUJSF OPO Ò QJå QPTTJCJMF WJFOF QSPHSBNNBUP M JOUFSWFOUP "MMB GJOF TPOP QBTTBUJ RVBTJ USF NFTJ EB RVBOEP "NFMJB IB DPNJODJBUP M JUFS EVSBOUF J RVBMJ Ò TUBUB USBUUBUB OFM NJHMJPSF EFJ DBTJ DPO FTUSFNB GSFEEF[[B jEro sempre l’ultima, anche se toccava a me, c’era sempre qualcuno che mi passava avanti; e se non c’era nessuno, la dottoressa si inventava un’urgenza, e mi piantava lÏ ad aspettare – SBDDPOUB – ho passato ore ed ore in attesa per poter effettuare le analisi, in una situazione di estremo disagio. Tutti, dagli infermieri ai dottori, erano mal disposti nei miei confronti. Io ho 40 anni, ho anche frequentato per lavoro l’ambiente sanitario, ho una discreta faccia tosta e non mi lascio intimorire: quindi ho fatto valere le mie ragioni, anche alzando la voce. Ma non oso immaginare come si sarebbe sentita, al mio posto, una ragazza di vent’anni, magari timida, sicuramente terrorizzata dalla situazionex D.I.
l’interruzione di gravidanza: di questo si occupano però anche i consultori di zona, che possono fornire il certificato alla paziente, indipendentemente dal fatto che il medico sia obiettore o no, poichÊ si certifica una mera realtà . Su questo punto però le notizie che arrivano dalla Rete sembrano andare in un’altra direzione.
Nel blog “Obiezione respinta�, nato l’8 marzo scorso, accedono ogni giorno donne per segnalare, su tutto il territorio nazionale, comportamenti di farmacisti e medici obiettori, che di fatto limitano o impediscono l’esercizio del diritto all’interruzione di gravidanza, anche attraverso il rifiuto a fornire il certificato medico.
ph Appiani
ÂŤLa decisione di effettuare gli interventi solo a Romano è per garantire la privacy e una maggiore tranquillitĂ a chi accede al servizio – precisa il dott. Stefano Garbo, responsabile del reparto di Ostetricia e Ginecologia – e non da ultimo per una questione di tatto: non mettiamo nella stessa stanza pazienti che accedono per l’interruzione di gravidanza, spesso dopo un percorso doloroso, con puerpere festantiÂť. Le sedute operatorie di interruzione della gravidanza vengono effettuate una volta alla settimana, al mattino, durante il quale si eseguono circa cinque/sei interventi in day hospital: ÂŤUna scelta di ordine tecnico, che comunque garantisce il servizio. – assicura Garbo – L’intervento viene fatto in anestesia generale in sedazione, ma le pazienti non vengono intubate, bensĂŹ tenute in maschera durante l’intervento, per cui sono dimissibili dopo due/tre ore dall’intervento. Il tempo per la donna è quindi di mezza giornata circa, piĂš una giornata per il pre-ricovero, durante la quale all’ospedale di Romano viene preparata la cartella clinica attraverso accertamenti, esami e visita anestesiologica. Poi il giorno dell’intervento la paziente arriva al mattino e dimessa nel primo pomeriggio. Questa “velocitĂ â€? ci consente di assicurare il servizio. Forniamo anche la certificazione necessaria per legge per poter effettuare
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I consultori I CONSULTORI FAMILIARI JTUJUVJUJ DPO MFHHF O EFM MVHMJP TPOP OBUJ B TVQQPSUP EFMMF GBNJHMJF F EFJ TJOHPMJ 2VFMMJ EFMM ASST Bergamo Ovest TPOP EJTMPDBUJ B 5SFWJHMJP %BMNJOF 3PNBOP EJ -PNCBSEJB $BMVTDP E "EEB 1POUF 4BO 1JFUSP F ;BOJDB 4FDPOEP MB Carta dei Servizi DPOTVMUBCJMF TVM TJUP XFC EFMM ASST Bergamo Ovest TF[JPOF i$POTVMUPSJ 'BNJMJBSJw TJ EFGJOJTDPOP iservizi pubblici territoriali di base, multiprofessionali, ad accesso libero, rivolti alla famiglia, alla coppia ed al singolow "MMB CBTF EFMMB MPSP B[JPOF QPOHPOP ila centralità della persona, adottando un modello di intervento in grado di garantire la valutazione personalizzata dei bisogni e la presa in carico globale ed integrataw 0GGSPOP JOUFSWFOUJ EJ TPTUFHOP F DPOTVMFO[B JO BNCJUP PTUFUSJDP HJOFDPMPHJDP QTJDPMPHJDP F TPDJBMF BWWBMFOEPTJ EJ GJHVSF QSPGFTTJPOBMJ DPNF HJOFDPMPHB P QTJDPMPHB P PTUFUSJDB JOGFSNJFSF BTTJTUFOUF TBOJUBSJB BTTJTUFOUF TPDJBMF FEVDBUPSF QSPGFTTJPOBMF 5SB MF QSFTUB[JPOJ PGGFSUF GJHVSB PMUSF BMMB DPOTVMFO[B JO BNCJUP DPOUSBDDFUUJWP BODIF RVFMMB EJ GPSOJSF iinformazioni e accompagnamento all’interruzione volontaria di gravidanzaw (D.I.)
Ma torniamo alla Bassa bergamasca. Nel 2016 l’80% delle pazienti che si sono rivolte all’ospedale di Romano per le visite pre-ricovero arrivavano dalla provincia di Bergamo, il 6% dalla provincia di Milano, il 5% dalla provincia di Cremona, il 5% riguardava straniere non residenti e la restante percentuale veniva da diverse province limitrofe. Su 200 pre-ricoveri, sono state 145 le interruzioni di gravidanza eseguite, su un range d’età molto ampio, ma la cui maggioranza è ovviamente compresa in quella dell’età piÚ fertile, fra i 25 e i 39 anni. Negli anni le Ivg sono nettamente diminuite (nel 1983 erano pari a 233.976; nel 2014 sono scese sotto le centomila, a 97.535 – dati nazionali del Ministero della Salute); il trend in discesa si
conferma nella provincia di Bergamo, anche se il dato è inficiato dalla presenza, negli anni precedenti la riforma, di due ospedali in piÚ (Calcinate e San Giovanni Bianco), che aumentavano il bacino d’utenza. Resta inoltre irrisolto il nodo degli aborti illegali, per i quali non esistono dati certi (sarebbero almeno 20.000 quelli calcolati dal Ministero della Salute, con stime mai piÚ aggiornate dal 2008). A questo si somma il dato, questa volta in positivo, dell’attività di prevenzione/ contraccezione, seppur attuata con netto ritardo dall’Italia rispetto agli altri Paesi europei a causa delle numerose resistenze provenienti da alcuni settori della nostra società . Dobbiamo ricordarci sempre che la prevenzione è il vero zoccolo duro
della legge 194 – sottolinea Garbo – nata sÏ con l’intento di assicurare l’interruzione di gravidanza in ambiente protetto e sicuro, ma anche con la finalità di fornire un’adeguata counselling contraccettiva, in modo da arrivare a questa difficile decisione il meno possibile. Su questo punto un ruolo importante è svolto (o dovrebbe esserlo) dai medici di base e dai consultori. Tre ginecologi non obiettori su 11 sono però effettivamente pochi, ribattiamo: Ma – assicura Garbo – il servizio è, nei limiti tecnici, garantito. Non sono dunque state dirottate altrove le pazienti per interruzione di gravidanza? No, anzi direi che, al contrario, abbiamo accolto da altre province.
Le proposte di modifica alla 194 IN PARLAMENTO TPOP EFQPTJUBUF BMDVOF QSPQPTUF EJ NPEJGJDB BMMB MFHHF DPO M JOUFOUP QSJODJQBMF EJ BSSJWBSF B VO NJHMJPS CJMBODJBNFOUP EFM EJSJUUP BMM JOUFSSV[JPOF WPMPOUBSJB EFMMB HSBWJEBO[B DPO JM EJSJUUP BMM PCJF[JPOF EJ DPTDJFO[B Âľ JM DBTP QFS FTFNQJP EJ RVFMMB QSFTFOUBUB EBM HSVQQP EJ EFQVUBUJ Alternativa LiberaPossibile DIF DIJFEF VOB SJEV[JPOF EFM OVNFSP EFHMJ PCJFUUPSJ OFMMF TUSVUUVSF TBOJUBSJF EBMM BUUVBMF BM -B EFQVUBUB 1% Giuditta Pini QSPQPOF DIF QFS EJWFOUBSF EJSFUUPSF EJ VOB TUSVUUVSB TBOJUBSJB F EJ VO EJQBSUJNFOUP P QFS QSFTJFEFSF QPMJDMJOJDJ TJB OFDFTTBSJP OPO FTTFSF PCJFUUPSJ *M TFOBUPSF Maurizio Romani FY $JORVF 4UFMMF PSB QBTTBUP BM (SVQQP .JTUP TJ TQJOHF PMUSF BGGFSNBOEP DIF J NFEJDJ OPO PCJFUUPSJ EPWSFCCFSP FTTFSF BMNFOP JM FTBUUBNFOUF JM DPOUSBSJP EJ DJĂ› DIF BWWJFOF PHHJ i$IJ OPO WVPMF GBSF JOUFSSV[JPOJ EJ HSBWJEBO[B OPO EPWSFCCF GBSF JM HJOFDPMPHPw BGGFSNB MBQJEBSJP 1FS̓1BPMB #JOFUUJ EJ̓Area popolare (Ndc-Udc)̓i$i deve essere sia libertĂ di chiedere un’interruzione di gravidanza che quella di rifiutarlaw *O SFBMUĂ‹ OPOPTUBOUF MF NPMUF QSPQPTUF EJ NPEJGJDB OFTTVOB EJ RVFTUF Ă’ TUBUB DBMFOEBSJ[[BUB QFS JM UJNPSF EB QBSUF EFHMJ TUFTTJ GJSNBUBSJ DIF TJ BSSJWJ B VO QFHHJPSBNFOUP F OPO B VO NJHMJPSBNFOUP
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La pillola RU 486 COME ALTERNATIVA BMM JOUFSWFOUP DIJSVSHJDP QFS M JOUFSSV[JPOF EFMMB HSBWJEBO[B Ò QPTTJCJMF JO *UBMJB TPMP BUUSBWFSTP JM SJDPWFSP JO PTQFEBMF .B OPO JO UVUUJ HMJ PTQFEBMJ DPNF BCCJBNP WJTUP QFS RVFMMP EJ 3PNBOP EJ -PNCBSEJB &QQVSF OFJ UFNQJ QSFTDSJUUJ TFUUF TFUUJNBOF EPWSFCCF FTTFSF VO EJSJUUP HBSBOUJUP JO RVBOUP MB Legge 194 BMM BSUJDPMP TPTUJFOF DIF WB JODFOUJWBUP il’uso delle tecniche piÚ moderne, piÚ rispettose dell’integrità fisica e psichica della donna e meno rischiose per l’interruzione della gravidanzaw 5VUUBWJB EFOVODJB JM Coordinamento RU 486 Milano CMPH OBUP QSPQSJP JO TFHVJUP BMMB DPNNFSDJBMJ[[B[JPOF JO *UBMJB EJ RVFTUP GBSNBDP il’utilizzo dell’aborto medico in Italia è stato scoraggiato attraverso il forte ritardo prima nell’approvazione del farmaco e ora da inutili controversie sul piano scientifico, politico e legale. Se da un lato i sistemi di sorveglianza attivi nei paesi in cui l’aborto medico è praticato da anni indicano la sicurezza del metodo, dall’altro il consenso informato che è stato disposto dalla Regione Lombardia sull’uso del farmaco tende invece a enfatizzarne i rischiw -F MVOHBHHJOJ F HMJ PTUBDPMJ BODIF EJ PSEJOF QTJDPMPHJDP BMMF RVBMJ NPMUF EPOOF BUUSBWFSTP J CMPH EFOVODJBOP EJ FTTFSF TUBUF TPUUPQPTUF JNQFEJTDPOP EJ GBUUP M VUJMJ[[P EFMMB 36 (D.I)
Un’ultima domanda: perchÊ nell’ASST Bergamo Ovest non viene utilizzata la pillola abortiva, cioè la RU 486? Negli altri Paesi la donna che intende abortire riceve la pillola al consultorio e poi torna a casa. Noi non lo possiamo fare, perchÊ per legge la paziente deve essere ricoverata. Il problema è che i tempi non sono certi e perciò la donna deve rimanere in
ospedale fino al compimento del processo abortivo. Ciò comporta problemi anche per la paziente stessa, che sa quando entra in ospedale, ma non sa di preciso quando ne potrà uscire, con tutta una serie di complicanze che riguardano la vita della paziente stessa, la quale magari non ne ha parlato con nessuno, magari lavora e ha bisogno di tornare operativa il gior-
no dopo. I tempi certi del ricovero in mezza giornata superano tutti questi problemiÂť. Lodevole, senza dubbio, pensare al benessere e alle esigenze della paziente. Ma crediamo che la scelta di sottoporsi a un intervento chirurgico o prendere la pillola abortiva dovrebbe essere lasciata, nei limiti del possibile, alla donna stessa.
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Testatina-occhiello?
DA FARE 32 t tribuna magazine t Ottobre 2017
Politica
Autonomia Lombarda: sĂŹ o no? Il referendum consultivo del 22 ottobre propone un quesito determinato: avviare una procedura costituzionale per dare piĂš potere alla Regione di Ivan Scelsa
I
Il referendum consultivo per l’autonomia lombarda del 22 ottobre propone un quesito ben determinato: chiede di avviare una procedura costituzionale prevista e ordinaria per dare piĂš potere alla nostra Regione. Il testo lo pubblichiamo qui a fianco cosĂŹ che i lettori possano farsene subito un’idea. Il giudizio sul valore del referendum però è ben diverso tra i sostenitori e i critici, perchĂŠ di contrari ce ne sono proprio pochi. Facciamo un passo indietro. Con la riforma costituzionale del 2001, l’allora Governo modificò in modo sostanziale il Titolo V della Costituzione, in particolar modo la parte nella quale vengono attribuite le competenze agli enti locali. La volontĂ era quella di garantire alle Regioni la possibilitĂ di avviare un regionalismo differenziato secondo l’articolo 116 della stessa Carta Costituzionale, grazie al quale le stesse avrebbero potuto assumere forme e condizioni particolari di autonomia su determinate materie. Un iter per nulla semplice da portare avanti e che deve inoltre superare lo scoglio della maggioranza assoluta in parlamento, dove è difficile che i partiti si accordino. Non a caso in 16 anni questa procedura non è mai stato utilizzata. C’è ancora da precisare che il referendum è consultivo e la Lombardia poteva avviare il confronto con lo Stato direttamente, senza passare da una consultazione dei cittadini. Ăˆ la strada che ha scelto l’Emilia Romagna che ad agosto ha aperto la procedura prevista dalla Costituzione. Il Veneto invece terrĂ un referendum sul modello di quello della Lombardia. Il valore del referendum per i sostenitori, in primis la Lega e il centrodestra che governa la Lombardia da vent’anni, è proprio quello di una consultazione dei cittadini. Avere dalla pro-
pria un voto popolare, con l’auspicio di ottenere ampie percentuali, darebbe una forza dirompente alla Regione nella trattativa istituzionale. Il loro paragone è con il referendum sulla Brexit, anche quello consultivo, che ha portato un parlamento, che era in maggioranza contrario, ad avviare davvero le procedure di uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. La “Brexit Lombardaâ€?, secondo i sostenitori, non si gioca sull’indipendenza ma sul residuo fiscale, ovvero la differenza tra i soldi che la nostra Regione versa allo Stato in tasse e quanto ritorna da Roma. La differenza per i lombardi è di 53,9 miliardi di euro. L’obiettivo è dunque, in una seconda fase, perchĂŠ nel quesito del referendum non se ne fa cenno, riuscire a trattenere ampie fette di questa cifra. ÂŤSe con il sĂŹ al referendum per l’autonomia potessimo trattenere in Lombardia il residuo fiscale anche per solo un anno – è l’esempio usato dall’Assessore Regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte – avremmo le risorse per sistemare tutte le linee ferroviarie regionali e mettere delle Ferrari al posto dei treniÂť. Dando per scontato che in ben pochi saranno contrari alla richiesta di maggiore autonomia, i detrattori del referendum ne contestano l’inutilitĂ e il costo: la Regione, sostengono, può chiedere l’avvio della contrattazione con lo Stato senza spendere 44 milioni di euro, ben piĂš di quello del Veneto che spenderĂ solo 14 milioni. E il centrosinistra? I militanti hanno scelto strade diverse: c’è chi ha annunciato che rimarrĂ a casa e chi, come il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, lo sfidante del Presidente della Regione Roberto Maroni, ha fondato insieme ad altri primi cittadini lombardi un comitato per il sĂŹ, per non lasciare al centrodestra la bandiera dell’autonomia.
C’è chi dice sÏ, ma c’è anche chi voterà no La flebile voce del no 4DIJBDDJBUJ EBMMB DBNQBHOB NFEJBUJDB B GBWPSF EFM 4Ö USB MF NJMMF EJGGJDPMUË EJ VO GSPOUF QPDP PNPHFOFP MB WPDF EFM /P IB DPNVORVF JNQPTUBUP VOB TVB DBNQBHOB -P IB GBUUP QSJODJQBMNFOUF BGGJEBOEPTJ BJ TPDJBM OFUXPSL DPO M BQFSUVSB EJ QBHJOF F HSVQQJ EFEJDBUJ JO DVJ SBDDPHMJFSF J QPDIJ TPTUFOJUPSJ EFMMB DBVTB -B DBNQBHOB JNQPTUBUB QSFWBMFOUFNFOUF EBM QVOUP EJ WJTUB JEFPMPHJDP IB TPTUBO[JBMNFOUF VOJUP OFJ DPOUFOVUJ o QFS VOB WPMUB BMNFOP o MJTUF EJ FTUSFNB EFTUSB FE FTUSFNB TJOJTUSB 4PUUPMJOFBOEP M JOVUJMJUË EFMMB DPOTVMUB[JPOF WJTUB MB QPTTJCJMJUË EJ USBUUBUJWB HJË TBODJUB EBMM BSUJDPMP EFMMB $PTUJUV[JPOF J DPNJUBUJ SJNBOEBOP BJ DBMDPMJ QJå TUSFUUBNFOUF QPMJUJDJ FE BMMB EJFUSPMPHJB B TVQQPSUP EFMMB DBVTB PWWFSP M BWWJDJOBSTJ EFMMF FMF[JPOJ SFHJPOBMJ EFM 4FHVFOEP JM SBHJPOBNFOUP EFM $PNJUBUP QFS JM /P EJ 'JBNNB 5SJDPMPSF BE FTFNQJP JM SJTDIJP TBSFCCF MB QPTTJCJMJUË DIF MF TQFTF MPDBMJ BVNFOUJOP QSPQSJP B DBVTB EFMMB NBHHJPSF BVUPOPNJB DPODFTTB DIF BVNFOUFSFCCF MB QPTTJCJMJUË EJ DSFBSF ANJOJTUFSJ SFHJPOBMJ QBSBMMFMJ B RVFMMJ SPNBOJ DIF TQPTUFSFCCFSP M BTTF EFMMB EFTUSB TVMMF QPTJ[JPOJ EFMMB -FHB /PSE
Ottobre 2017 t tribuna magazine t 33
Politica
Le vecchie matite copiative vanno in pensione, al loro posto arrivano i tablet Gli apparecchi che la regione ha deciso di mettere a disposizione e che poi saranno lasciati in comodato d’uso alle scuole sono 24mila per una spesa complessiva di 23 milioni di euro
L
a nostra Regione ha mandato in pensione le vecchie e care matite copiative, al loro posto arriveranno nuovissimi tablet. Un Referendum per l’Autonomia che possiamo definire hi-tech, almeno in Lombardia. Infatti, se in Veneto si continuerĂ a utilizzare le tradizionali schede di carta, noi, sulla spinta dei pentastellati, sperimenteremo il voto elettronico utilizzando uno schermo “touchâ€?. Per la precisione gli apparecchi in dotazione negli 8mila seggi saranno 24.000 per una spesa complessiva di 23 milioni di euro. Sul tablet sarĂ riprodotto il quesito e tre caselle con indicato “SĂŹâ€?, “Noâ€? e “Biancaâ€?: toccando una di queste icone comparirĂ una croce (con la possibilitĂ di cambiare idea e toccare un’altra casella), e infine la scritta “Votaâ€?, premendo la quale sarĂ come aver depositato la propria scheda nell’urna.Â Ăˆ previsto un
Dal centro destra ai colleghi di centro sinistra, ecco Juri Imeri, sindaco di Treviglio
ÂŤVOTARE SĂŒ AL REFERENDUM QFSNFUUFSĂ‹ EJ DPOTPMJEBSF JM SBQQPSUP USB MB 3FHJPOF -PNCBSEJB FE J DJUUBEJOJ BODIF BUUSBWFSTP HMJ FOUJ MPDBMJx 2VFTUB MB QPTJ[JPOF EFM TJOEBDP̓5SFWJHMJP̓Juri Imeri *M QSJNP DJUUBEJOP EFM DPNVOF QJĂĄ HSBOEF EFMMB CBTTB̓CFSHBNBTDB DPO VOB QPQPMB[JPOF EJ QPDP JOGFSJPSF BMMF USFOUBNJMB QFSTPOF 6OB DJUUĂ‹ DPO̓VO CBDJOP EJ WPUJ NPMUP JNQPSUBOUF TJB QFS JM EBUP OVNFSJDP EFJ WPUBOUJ DIF QPUSFCCFSP SFDBSTJ BMMF VSOF TJB QFS MB QFSDFOUVBMF FTQSFTTB B GBWPSF EFMM JOJ[JBUJWB ̓j4JBNP VOB SFHJPOF̓WJSUVPTB̓
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ph Appiani
Si consoliderĂ il rapporto con i cittadini
Claudio Bolandrini, sindaco di Caravaggio
Enea Bagini, sindaco di Ciserano
SONO FAVOREVOLE BM SBGGPS[BNFOUP EFMM BVUPOPNJB EFMMB 3FHJPOF -PNCBSEJB o Claudio Bolandrini TJOEBDP EJ $BSBWBHHJP o BUUSBWFSTP M BUUSJCV[JPOF EJ DPNQFUFO[F BHHJVOUJWF F EJ SFMBUJWF BEFHVBUF SJTPSTF TF RVFTUP BWWJFOF OFM RVBESP EFMM VOJUË OB[JPOBMF F OFM SJTQFUUP EFJ QSJODJQJ EJ TPMJEBSJFUË USB J UFSSJUPSJ F EJ TVTTJEJBSJFUË USB MF JTUJUV[JPOJ F J DJUUBEJOJ 3JUFOHP DIF MB -PNCBSEJB DPNF MF BMUSF SFHJPOJ iWJSUVPTFw QFS M FRVJMJCSJP EJ CJMBODJP F OPO TPMP QPTTB TWPMHFSF JO NPEP QJå FGGJDJFOUF BODIF OFMM JOUFSFTTF
ÂŤVOTERĂ’ CONVINTAMENTE SĂŒ QFSDIĂ? QVS OPO FTTFOEP MFHIJTUB TPOP VO BVUPOPNJTUB DPOWJOUPx 2VFTUP M JOUFSWFOUP EJ Enea Bagini TJOEBDP EJ $JTFSBOP j.J TPOP TFNQSF JTQJSBUP BM QFOTJFSP EJ EPO -VJHJ 4UVS[P DIF TPTUFOFWB DPNF MB 3FHJPOF EPWFTTF UVUFMBSF HMJ JOUFSFTTJ EFMMB (FOUF DIF SBQQSFTFOUBWB o DPOUJOVB o ̓7PUFSĂ› TĂ– QFSDIĂ? D Ă’ OFDFTTJUĂ‹ EJ EFDFOUSBNFOUP SFHJPOBMF FE BNNJOJTUSBUJWP SJTQFUUP BMMP 4UBUP DFOUSBMF F QFSDIĂ? J $PNVOJ OFDFTTJUBOP EJ BVUPOPNJB HFTUJPOBMF F USJCVUBSJB DIF SJNBOEJ BMMF DBQBDJUĂ‹ EFHMJ "NNJOJTUSBUPSJ MPDBMJ MB SFTQPOTBCJMJUĂ‹ EJ TQFTB ̓-B 3FHJPOF EPWSFCCF HJĂ‹ TBQFSMP RVFTUB JOJ[JBUJWB QPUFWB F EPWFWB FTTFSF BUUVBUB TFO[B VO SFGFSFOEVN F TF VO QPMJUJDP OPO DBQJTDF DPTB WVPMF DIJ MP IB FMFUUP TJHOJGJDB DIF
La strada della trattativa? Meno onerosa
34 t tribuna magazine t Ottobre 2017
ph Appiani
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Voterò sÏ, sono un autonomista
sistema di sicurezza che garantisce l’anonimato dell’elettore: non viene registrato il minuto in cui una persona vota, in modo che non si sappia o si riesca a risalire alla persone e a come questa abbia votato. Una costosa rivoluzione quindi che il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha definito “un investimento non una spesa, perchĂŠ gli strumenti resteranno in dotazione alle scuoleâ€?, ha tenuto a precisare il leghista. Infatti, nel contratto milionario per la fornitura degli oggetti, i tablet e i software resteranno a Regione, la quale ha giĂ deciso di lasciarli in
comodato gratuito alle scuole sedi di seggio, fino alla successiva consultazione. “Cambiando i software – ha tenuto a precisare Maroni attraverso un comunicato stampa ufficiale – insegnanti e studenti potranno utilizzarli per le attivitĂ didatticheâ€?. Niente piĂš matite copiative quindi e neanche tempi d’attesa lunghi per conoscere il risultato del voto che sarĂ disponibile in un tempo record, ossia cinque minuti dopo la chiusura dei seggi con tanto di numero di votanti suddivisi in sĂŹ o no e il totale delle schede bianche. Alessandra Portesani
come la pensano cinque primi cittadini della zona Fabio Ferla, sindaco di Calvenzano
I miei concittadini sono maturi per decidere EJTQPOHPOP DIF â€œĂ¨ fatto divieto a tutte le pubbliche Amministrazioni di svolgere attivitĂ di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioniâ€? DIF WFOHPOP QPTUF JO BUUP EBHMJ 6GGJDJ DPNQFUFOUJ DPNF OFMMF QSFDFEFOUJ DPOTVMUB[JPOJ SFGFSFOEBSJF 3JUFOHP JOPMUSF J DBMWFO[BOFTJ TVGGJDJFOUFNFOUF NBUVSJ QFS EFDJEFSF MJCFSJ EB DPOEJ[JPOBNFOUJ JO GVO[JPOF EFMMF QSPQSJF DPOWJO[JPOJx
ph Appiani
ÂŤSONO CONVINTO DIF JM TJOEBDP JO QBSUJDPMBSF TF OPO EFTJHOBUP EB VO QBSUJUP NB FTQSFTTJPOF EFM TVGGSBHJP VOJWFSTBMF EFCCB NBOUFOFSF VOB QPTJ[JPOF EJ HBSBO[JB QFS MB DJUUBEJOBO[B TPQSBUUVUUP TVMMF RVFTUJPOJ DIF IBOOP DIJBSBNFOUF VOB DPOOPUB[JPOF QBSUJUJDB OPO TJ TQJFHIFSFCCF BMUSJNFOUJ MB SBHJPOF EFMM FTJTUFO[B EJ QJĂĄ DPNJUBUJ EFM TĂ–y x 2VFTUP M JOUFSWFOUP EFM OVNFSP VOP EJ $BMWFO[BOP Fabio Ferla j-F EJTQPTJ[JPOJ OPSNBUJWF QFSBMUSP
Fiorenzo Bergamaschi, sindaco di Bariano
OPO Ă’ BMM BMUF[[B DPTĂ– DPNF TJ TUB EJNPTUSBOEP .BSPOJ 1FSDIĂ? JO BOOJ OPO IB DBQJUP F MPUUBUP QFS OPJ -PNCBSEJ *OWJUP UVUUJ J DJUUBEJOJ BE BOEBSF B WPUBSF TĂ– QFS NJHMJPSBSF MB OPTUSB 3FHJPOF TQFSBOEP DIF TJ PUUFOHBOP J SJTVMUBUJ DIF BMUSF 3FHJPOJ TFO[B VO JOVUJMF SFGFSFOEVN IBOOP HJĂ‹ PUUFOVUP ̓4BSĂ‹ OPTUSP DPNQJUP BMMF QSPTTJNF FMF[JPOJ SFHJPOBMJ EBSF VO HJVTUP JNQVMTP BMMB 3FHJPOF WPUBOEP VOB QFSTPOB DPODSFUB F DBQBDF DPNF (JPSHJP (PSJx
ÂŤCREDO SIA UN PRIMO PASSO QFS BSSJWBSF BMMB UBOUP BHPHOBUB̓BVUPOPNJB SFHJPOBMF NB OFM DPOUFNQP DSFEP DJ WPSSBOOP BOOJ QFS WFEFSOF SFBMJ[[BUB BMNFOP VOB QBSUFx $PTĂ– JM TJOEBDP EJ #BSJBOP Fiorenzo Bergamaschi j5SPQQJ TPOP J QBSUJUJ F J QBSUJUJOJ DIF OFM OPTUSP TJTUFNB QPMJUJDP MFHJGFSBOP BM HPWFSOP o UVPOB o "ODIF DPO VOB OVPWB MFHHF FMFUUPSBMF USPWFSFNNP DIJ UFNFOEP EJ QFSEFSF QSJWJMFHJ F BVUPSJUĂ‹ DFSDIFSĂ‹ EJ QBSUPSJSF TPMV[JPOJ BCCBTUBO[B EJWFSTF EBMM BUUVBMF JEFB EJ BVUPOPNJB 0WWJP DIF JM NJP Ă’ VO QFOTJFSP EB TJOEBDP EJ VO QJDDPMP $PNVOF NB M FTQFSJFO[B EJ
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ph Appiani
Un passo verso l’agognata autonomia
Ottobre 2017 t tribuna magazine t 35
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Com’era - Com’è
A parte i trevigliesi diversamente giovani, forse non tutti sanno che in Piazza Mentana faceva bella mostra di sè una fontana proprio sull’a ngolo tra la piazza e Via Cesare Battisti, di fronte al Collegio Degli Angeli. La fontana venne demolita insieme a parte del vecchio ospedale nell’a mbito della ristrutturazione della zona avvenuta sul finire degli anni sessanta.
a cura di Marco Falchetti Ottobre 2017 t tribuna magazine t 37
Il personaggio
Far del bene, ovunque La fisioterapista Paola Gualtieri ci racconta il progetto in avvio in Guatemala e la passione per il suo lavoro di Daniela Regonesi
P
Chi è partito con voi? Ilenia Scaturro, laureanda il 23 novembre prossimo e la cui tesi è proprio sul confronto tra il lavoro dei fisioterapisti italiani e quelli guatemaltechi dell’OSSHP; Omar Milanesi, mio collega presso il Centro Idrokin di Treviglio; mia figlia Agata e Noemy Arduino, che parla benissimo lo spagnolo e ci ha aiutato con le traduzioni. Raccontaci Lavoravamo in una vecchia piscina scalcagnata, con l’acqua gelata, perchÊ non c’è impianto di riscaldamento, con tutte le caratteristiche di una piscina ludica: non è una vasca di riabilitazione, è a cielo aperto nel mezzo di un patio. Siamo stati là in agosto, in inverno, quindi due o tre volte al giorno pioveva, con forti acquazzoni che raffreddavano ulteriormente l’acqua. Era un continuo coprire e scoprire con i teli. La parte pratica era molto condizionata dal tempo, anche se abbiamo fatto molte lezioni sotto la pioggia: ci siamo presi tutti la bronchite e la febbre! Il lunedÏ, mercoledÏ e venerdÏ avevamo il corso di idrokinesiterapia, al mattino le lezioni teoriche e al pomeriggio, se il tempo ce lo permetteva, le lezioni pratiche, mentre il martedÏ e giovedÏ andavamo alla Vergine del Soccorso, che è un distaccamento dell’OSSHP dove sono ospitate circa 300 persone, la maggior parte bambini disabili abbandonati. Lavoravamo lÏ con i fisioterapisti della struttura. Desideri dare continuità al progetto? SÏ, devo. Ora una delle difficoltà da affrontare è organizzare il lavoro dei volontari riguardante la fisioterapia: non può andare giÚ chiunque, solo perchÊ li accettano. Il volontariato deve essere basato su organizzazione ed efficienza. Occorre visualizzare i bisogni, che sono tantissimi. Il primo obiettivo che abbiamo individuato è la costruzione di una vasca di L’IDROKINESITERAPIA Ò M VUJMJ[[P EFMM BDRVB B TDPQP SJBCJMJUBUJWP P QSFWFOUJWP M BDRVB riabilitazione, che loro sognano: costo JOGBUUJ TF VUJMJ[[BUB OFM NPEP DPSSFUUP F DPO MF DBSBUUFSJTUJDIF TUSVUUVSBMJ BEFHVBUF 200mila euro. Ma i sogni partono da SBQQSFTFOUB VO BNCJFOUF JEFBMF JO DVJ SFDVQFSBSF JM NPWJNFOUP BODIF QFS MF QFSTPOF DIF qualcosa, e ci stiamo attivando per racOPO IBOOP NBJ OVPUBUP cogliere i fondi necessari. Si pensava " 5SFWJHMJP OFM $FOUSP 1PMJWBMFOUF i" .F[[BOPUUJw JO 7JBMF 99*7 .BHHJP EBM Ò di costruirla accanto alla palestra di QSFTFOUF JM $FOUSP *ESPLJO EJ :HFB 4 S M TPDJFUË QBSUFDJQBUB BM EBM $PNVOF EJ riabilitazione che c’è presso la Vergine 5SFWJHMJP TUSVUUVSB EFEJDBUB BMMB SJBCJMJUB[JPOF NPUPSJB DIF DPNQSFOEF VOB WBTDB QFS del Soccorso, perchÊ le patologie che JESPLJOFTJUFSBQJB troviamo prevalentemente negli ospiti 6OJDB SFBMUË QSFTFOUF OFM UFSSJUPSJP EFMMB CBTTB CFSHBNBTDB MB WBTDB SJBCJMJUBUJWB IB sono neuromotorie, cognitive e relaVOB TVQFSGJDJF EJ NR Ò SJTDBMEBUB B ¥$ FE Ò EPUBUB EJ TPMMFWBUPSJ F BVTJMJ QFS MP zionali (affetti da sindrome muscolare TQPTUBNFOUP EFHMJ VUFOUJ DPO EJTBCJMJUË amiotrofica, paralisi cerebrale infanti(D.R.) le e autismo, quindi pochissimi sono
aola Gualtieri (all’anagrafe Maria Cristina), classe 1965, è docente in ambito universitario e opera come libera professionista a Treviglio svolgendo attivitĂ di fisioterapia, riabilitazione, idrokinesiterapia e consulenza di gestioni di servizi di riabilitazione. L’abbiamo incontrata per farci raccontare la sua ultima esperienza, professionale ma anche umana: tre settimane di “missioneâ€? ad Antigua, in Guatemala, presso l’Obras Sociales del Santo Hermano Pedro (OSSHP), organizzazione umanitaria di ispirazione cattolica e di impronta francescana senza scopo di lucro, riconosciuta dal Governo locale, dedicata a dare assistenza a portatori di handicap e ad aiutare la popolazione piĂš povera e bisognosa, senza considerarne religione, razza o condizione sociale. Come è nata l’idea di questo “viaggioâ€?? Girando per l’Italia a tenere corsi di formazione di idrokinesiterapia, nell’ottobre dello scorso anno sono capitata a Palermo. Nel gruppo di allievi c’era un frate francescano psiconeuromotricista, Fra Giuseppe Zangla: siamo diventati amici e abbiamo cominciato a condividere alcune idee. Nel gennaio 2017 ho tenuto un corso a Malta, presso un orfanatrofio con centro disabili; ho telefonato a Fra Giuseppe e gli ho chiesto di raggiungermi. Abbiamo iniziato a parlare del Guatemala, dove lui era giĂ stato, del far crescere la conoscenza dei fisioterapisti giĂš, dar la possibilitĂ di fare idrokinesiterapia per i residenti all’Obras Sociales e Vergine del Soccorso. Da lĂŹ è nata l’idea di partire. Lui ha contattato la responsabile dei volontari giĂš, che ha accettato la nostra proposta di un percorso di formazione.
Eccellenze locali: il Centro Idrokin
38 t tribuna magazine t Ottobre 2017
autonomi, hanno bisogno di assistenza per mangiare, lavarsi, fare tutto). C’è chi ti ha chiesto “perché sei andata fino a là, con tanta gente che ha bisogno qui”? Tutti! Io sono andata a insegnare qualcosa da lasciare là, che deve continuare. Mi si è presentata questa occasione, la mia vita mi ha portato a Fra Giuseppe. Non voglio apparire come santa, non lo sono, ma nel mio lavoro il mio motto è sempre stato “bene”: fare le cose fatte bene per far del bene. Se parto da questo presupposto, che faccio bene, con competenza, il mio lavoro, faccio del bene anche a chi mi paga, perché c’è questa passione e amore per il mio lavoro. Chiedermi perché sono andata là non ha senso. Chi l’ha fatto non ne ha diritto, non mi conosce. Prima mi chieda del progetto! “È andata là perché non aveva lavoro qui”: sono andata là perché nella vita mi sono lasciata trasportare dal bene. Come mai hai scelto questo lavoro? Non l’ho scelto io, lui ha scelto me. Sono sempre stata portata per il sociale, la sofferenza, per me aiutare è normale, mi viene spontaneo. Quanto è stata importante la presenza di Agata, tua figlia, in questo viaggio? Mi ha permesso di farle conoscere una faccia diversa dalla mamma che lavora: io passo sempre per la donna molto
concreta, che risolve i problemi, una Wonder Woman, ma c’è anche la faccia della spiritualità, della ricerca, della condivisione. Non sono credente, ma là ho imparato che c’è del Bene (con la B maiuscola) che può essere tradotto in Gesù, in Divina Provvidenza. Ho dentro di me questa cosa. Sto cominciando a riconoscere un cammino spirituale che forse mi porterà a verso Dio, ancora non lo so. È un percorso che sono chiamata a fare e mi costa, perché non sono culturalmente preparata a farlo. Ma secondo me nella vita bisogna mettersi in dubbio e pensare, pensare, pensare... Se dovessi sintetizzare l’idrokinesiterapia con tre parole? È passione e lavoro, ma è anche condivisione, una relazione in cui do e ricevo. Non riesco a non amare i miei pazienti, non si può fare questo mestiere se non hai a cuore il bene della persona.
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Ottobre 2017 t tribuna magazine t 39
Treviglio
In arrivo un nuovo auditorium Il nuovo progetto sarà realizzato nello spazio Hub, di fronte al teatro TNT di Daniela Invernizzi
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ph Appiani
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reviglio avrà presto un nuovo auditorium, che sarà realizzato nello spazio Hub, di fronte al teatro TNT. Lo ha assicurato l’Assessore alla Cultura Giuseppe Pezzoni, in seguito alla vicenda del presunto “sfratto” delle associazioni che usufruivano di tale spazio e che nel corso dell’estate si sono ritrovate a cercare un nuovo luogo dove andare per la ripresa delle attività di settembre. Già all’inizio dell’estate le associazioni che utilizzavano lo spazio Hub (Libra, Tao del gatto, Balla e snella, Onda e il mare) avevano segnalato con una lettera aperta che l’amministrazione comunale non intendeva rinnovare loro l’affitto per un altro anno. Ne era nata una mini polemica, con le associazioni da una parte, supportate dalla consigliera di opposizione Pd Laura Rossoni e l’Assessore alla Cultura Giuseppe Pezzoni dall’altra, accusato di lavarsene le mani sul futuro delle attività delle stesse. Le associazioni raccontano infatti che l’Ufficio Sport aveva offerto loro l’alternativa della palestra comunale di viale Piave, che però necessitava di una conferma entro pochi giorni. Palestra che peraltro non risultava essere il luogo adatto alle attività proposte da queste associazioni. Nel frattempo l’assessore Pezzoni le aveva convocate, sempre a giugno, promettendo loro di fare il possibile per trovare strutture alternative. Da quel momento, dicono le associazioni, il silenzio. L’assessore Pezzoni non si è più fatto sentire, né è stato possibile rintracciarlo, nonostante le ripetute telefonate. Interpellate pochi giorni fa, le associazioni hanno raccontato di essersi dovute arrangiare, rivolgendosi a privati, con costi ovviamente maggiorati. Vista la situazione, la consigliera Pd Laura Rossoni ha depositato un’interpellanza, chiedendo di essere iscritta al prossimo consiglio comunale del 26 settembre (al momento di andare in stampa non conosciamo gli esiti dello stesso), con la quale si chiede in buona sostanza la ricostruzione della vicenda, compresa l’ipotesi che il mancato rinnovo sia da attribuirsi – anche – alla segnalazione dei problemi relativi all’impianto fognario e chiedendo delucidazioni in merito alla realizzazione del nuovo auditorium (tempistica, interventi programmati e finanziati). «L’assessore Pezzoni può addurre tutte le giustificazioni che vuole – ha commentato Laura Rossoni – resta il fatto che le associazioni si sono dovute ar-
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rangiare, lo spazio Hub rimane vuoto (con perdita di introiti anche per la stessa amministrazione comunale) e per il nuovo auditorium non sembra che ci sia tutta questa fretta di iniziare i lavori». Interpellato sull’argomento, l’assessore Pezzoni aveva già risposto in merito alle associazioni (l’assegnazione dello spazio Hub alle stesse era temporanea, quindi nessuno “sfratto”), mentre per l’auditorium commenta: «A tutti sono evidenti i limiti, soprattutto acustici, dell’auditorium sito presso la Biblioteca Civica. L’Amministrazione comunale ha partecipato a un bando di Regione Lombardia per il potenziamento delle strutture teatrali il cui esito sarà noto a metà ottobre; in quest’ambito è previsto il potenziamento delle dotazioni del TNT e la realizzazione di un nuovo auditorium presso lo spazio Hub, che proprio anche a questo fine è stato tenuto a disposizione quando si sono assegnati gli spazi del palazzo di piazza Garibaldi. Lo scorso anno, anche per supplire alla mancanza di strutture in altre sedi, l’ufficio sport lo aveva assegnato con concessione annuale (settembre-maggio) ad alcune associazioni che, solo per quest’ultima stagione avevano trovato ospitalità in questa sede. L’interesse dell’Amministrazione è quello di rideterminare gli spazi per le attività della biblioteca e del museo presso la loro sede storica; ampliare la fruizione del piano meno uno dell’edificio di piazza Garibaldi realizzando il nuovo auditorium di fronte al TNT e potenziando le attività di Spaziomenouno, la sala mostre che attualmente, come l’Hub, è utilizzata anche a supporto della convegnistica e delle manifestazioni in programma nella città. Attualmente il calendario dell’Hub prevede utilizzi fino a novembre (mostra di artisti a favore di Amici di Gabri in occasione delle attività per il mese oncologico, stand di sponsor per convegni del TNT). Definiremo ulteriormente il programma una volta avuto notizia dell’esito del bando cui abbiamo partecipato». E sul mancato accordo con le associazioni: «Ho incontrato le associazioni e sentito le loro richieste. Ma gli spazi “sportivi” non sono di competenza dell’ufficio cultura. Stiamo comunque verificando la disponibilità di altri spazi (anche in relazione alla revisione in corso di tutte le assegnazioni); al momento però non ci sono provvedimenti definiti, che potrebbero arrivare a fine mese. Mi spiace di non aver risposto alle telefonate, in genere non succede».
Conferenza stampa
A Bergamo il G7 dell’Agricoltura Una manifestazione di portata internazionale che ospiterà eventi collaterali di Daniela Invernizzi
B
ergamo ospiterà, il 14 e 15 ottobre prossimi, il G7 dei Ministri dell’Agricoltura. Un evento di portata internazionale reso possibile grazie all’interessamento del ministro Maurizio Martina, bergamasco di Calcinate. Il titolare del dicastero per le Politiche agricole e forestali, con il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, ha esposto il 18 settembre scorso alla stampa i contenuti e gli eventi che caratterizzeranno il summit. Insieme ai Ministri dell’Agricoltura dei sette Paesi più economicamente avanzati (Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America) ci saranno il Commissario Europeo all’Agricoltura Phil Hogan e la Commissaria allo Sviluppo Rurale dell’Unione Africana, Rhoda Tumusiime, nonché i vertici della FAO. Tra gli argomenti all’ordine del giorno: la ricerca di nuovi strumenti per la tutela dei produttori, di ogni latitudine, di fronte alle calamità naturali; lo sviluppo della cooperazione agricola, allo scopo di aiutare la crescita del continente africano; fare il punto della situazione sull’attuazione dell’obiettivo “Fame Zero” entro il 2030 posto dal programma alimentare mondiale WFP. Tematiche di non facile soluzione, anche per la forte diversità di vedute, alle quali i leader di ciascun Paese cercheranno di dare un contributo e di fare passi in avanti. «Le calamità naturali sono spesso il risultato dei cambiamenti climatici in atto in diverse parti del mondo, compresa la nostra – dice il ministro Martina – per questo è necessario far fronte alle crisi agricole e alimentari che ne conseguono con strumenti efficaci. Sulla questione della cooperazione agricola, ritengo che l’Italia possa svolgere un ruolo di primo piano, portando in Africa l’esperienza del nostro modello agricolo, fatto di piccole aziende consorziate fra loro. Anche in questo modo si combatte l’emigrazione di tipo economico. E sul ritardo abissale nel raggiungimento dell’obiettivo Fame Zero (la FAO registra addirittura una controtendenza) cercheremo di capire il perché». Intorno all’evento diplomatico internazionale la città di Bergamo ha costruito un calendario di iniziative che coinvolge tutte le realtà del territorio. Oltre cinquanta gli eventi collaterali, con laboratori, convegni, incontri con Premi Nobel, workshop, mercati, che nella settimana dal 7 al 15 ottobre animeranno la città, coinvolgendo un pubblico davvero eterogeneo, viso che si spazia dai laboratori del cibo per i bimbi delle materne fino ai convegni sulla malnutrizione organizzati da Save the Children. Tra le grandi personalità presenti, la nota attivista politica Vandana
Shiva e, grazie alla collaborazione con BergamoScienza, Renato Capecchi, premio Nobel per la Medicina. All’interno del calendario anche la rassegna “Astino nel gusto” quattro giorni di appuntamenti con produttori locali e internazionali per celebrare East Lombardy 2017; ospiti, tra gli altri, Carlo Cracco, Massimo Bottura e Davide Oldani, che si alterneranno tra laboratori, workshop e convegni. Il programma di questa settimana densa di appuntamenti è sul sito www.agriculturabg.it. «È bello che il confronto fra i ministri non si risolva solo nell’appuntamento istituzionale – ha commentato Martina –, l’apertura ai cittadini su un tema importante come quello del cibo, cominciato con Expo, prosegue e si concretizza con questi appuntamenti. Serve un cambio di passo nella consapevolezza alimentare e Bergamo ha tanto da dare in questo senso. Si tratta di un bel segnale politico. Spero che soprattutto i giovani ne approfittino per sviluppare tematiche che riguardano il loro futuro e quello del mondo». «Bergamo arriva preparata a questo appuntamento – ha detto il sindaco Giorgio Gori – e lo sente particolarmente suo, perché i temi dell’agricoltura sostenibile e della valorizzazione della filiera agroalimentare sono i temi sui cui ci siamo concentrati in questi anni. Lo dimostra il tavolo permanente sull’Agricoltura, il moltiplicarsi dei mercati dei produttori e il crescere delle forme di consumo consapevole». Alla conferenza stampa anche i ringraziamenti del presidente della Provincia Matteo Rossi, che ha sottolineato gli impegni della Provincia: 1) per la vitalità dell’impresa agricola bergamasca, che nel 2017 ha visto nascere 38 nuove imprese under 40 sul territorio, condizione che porta all’apertura di nuovi indirizzi scolastici in materia; 2) per la valorizzazione dei concetti di sostenibilità ed equità in campo alimentare, al fine di promuovere anche in Lombardia una nuova legge sull’economia solidale, specie in campo agricolo; 3) per valorizzare le tradizioni del territorio bergamasco anche attraverso precise scelte, come la riduzione del consumo di suolo e la conservazione del bene primario della terra. Il ministro Martina ha infine sottolineato come l’Italia sia all’avanguardia in materia, grazie ad esempio agli enormi passi avanti fatti in tema di etichettatura per l’identificabilità dei prodotti (che ci pone al primo posto nel mondo) e il potenziamento della sostenibilità in campo agricolo, un approccio culturale che ci pone in antitesi ad altri Paesi, come ad esempio gli Stai Uniti, ma che si sta rivelando assolutamente vincente anche sul piano economico.
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Il personaggio
Ăˆ un trevigliese doc il presidente dei panificatori della provincia SarĂ Massimo Ferrandi a guidare l’importante associazione bergamasca. Maestro del pane, il suo negozio rappresenta una tradizione in cittĂ di Daria Locatelli
L
o scorso 11 Settembre il Consiglio Direttivo di ASPAN, che raduna oltre il 70% dei panificatori bergamaschi, ha nominato Massimo Ferrandi alla guida dell’Associazione, a seguito delle dimissioni rassegnate da Roberto Capello, che ne è stato Presidente per 21 anni. Il neo eletto, già membro del Consiglio dal 2005 e Vice Presidente dal 2015, è amministratore del panificio di famiglia e docente di teoria e pratica della panificazione alla sede trevigliese di ABF, Azienda Bergamasca Formazione.
ph Appiani
progetto volto a sostenere l’economia circolare locale, o “Con meno sale c’è piĂš gustoâ€?, iniziativa resa protocollo dal Ministero della Salute. Quale sarĂ la mission del Suo mandato? Intendo innanzitutto proseguire nelle attivitĂ giĂ in essere in ASPAN, una realtĂ che vivo da dodici anni, continuando a tutelare i valori di qualitĂ , sicurezza e territorialitĂ . Essendo abituato a lavorare in una squadra affiatata, il mio desiderio è che si uniscano sempre piĂš giocatori accomunati dai medesimi obiettivi. Il Suo panificio è l’emblema della tradizione familiare. QuaQuali sono gli obiettivi che le è il valore aggiunto? l’Associazione persegue? La licenza di panificazione ASPAN da sempre accompagna e tutela gli interessi non risale al 1956 ed è stata ritirata dalla mia famiglia nei prisolo degli associati, ma anche dei consumatori. Il nostro mi anni ’70. Siamo alla terza generazione, con il passaggio intento è quello di salvaguardare sia chi esercita l’attivitĂ del testimone da mio nonno Angelo, ai suoi figli Stefano del settore, sia chi acquista, il tutto rimanendo al passo e Vittore e, oggi, a me e alle mie tre sorelle. Ritengo che con i tempi. L’attenzione è rivolta tanto alla sicurezza del il valore aggiunto sia quello di non rimanere ancorati al lavoratore e quella alimentare, quanto alla promozione dei “fare le cose come una voltaâ€?, ma di restare al passo coi prodotti e della filiera corta. Sono numerosi i progetti che tempi. Per esempio, oggi non è necessario lavorare la notte, l’Associazione negli anni ha ideato per valorizzare il no- bensĂŹ produrre quando e quanto i clienti ne hanno bisogno. stro territorio e i principi salutisti, come “Qui Vicinoâ€?, il La quotidianitĂ , gli usi e costumi sono cambiati rispetto al passato, cosĂŹ come le richieste in termini di tempo e di quantitĂ : chi lavora per offrire un prodotto o un servizio deve essere in grado di adeguarsi con flessibiprogresso, lo sviluppo e garantirne la tutela L’ASSOCIAZIONE PANIFICATORI litĂ a questi mutamenti. dei loro interessi. Ha la facoltĂ di stipulare ARTIGIANI DELLA PROVINCIA DI Come docente cosa consiglia BERGAMO XXX BTQBO JU IB GFTUFHHJBUP OFM e disciplinare i contratti collettivi di lavoro ai giovani che si approcciano rappresentando le aziende associate. Promuove JM ÂĄ BOOJWFSTBSJP EFMMB TVB GPOEB[JPOF alla professione di panificatore? ed assume iniziative di carattere economico e $POUB VOB NFEJB EJ BTTPDJBUJ TVQFSJPSF Ai giovani, nei quali riscontro BM EFJ QBOJGJDJ EFMMB QSPWJODJB BTTPDJB finanziario utili alla categoria, anche mediante fortunatamente molto interesse partecipazioni a societĂ e ad enti. Presta agli QBOJGJDJ TVJ DJSDB QSFTFOUJ OFM UFSSJUPSJP verso questa attivitĂ , consiglio associati assistenza e consulenza legale, fiscale, CFSHBNBTDP F OFMMP TQFDJGJDP TVJ EFMMB di guardare chi è piĂš bravo di amministrativa, contabile e finanziaria. Assume #BTTB #FSHBNBTDB ̓ loro e di imparare tutto quaniniziative al fine di promuovere la formazione iASPAN non ha fini di lucro, politicamente libera, to è possibile. Esiste sempre un professionale degli operatori di settore. Aggrega non è legata ad altri interessi se non a quelli modo diverso di fare le stesse gruppi collaterali che hanno affinitĂ con la degli associati. L’Associazione ha lo scopo di cose, basta aggiungere un ingreproduzione e il commercio del panew prestare ai soci assistenza in ogni campo della diente indispensabile: la creati(D.L.) loro attivitĂ imprenditoriale, per favorirne il vitĂ .
I numeri di ASPAN
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Treviglio
C’è l’AgriMuseo Orizzontale, un’esposizione a cielo aperto Inaugurato lo scorso mese grazie a “ciceroni 2.0â€? rappresenta una realtĂ che dĂ voce al territorio, alla storia e all’ambiente della cittĂ di Daria Locatelli lo smartphone una guida che illustra i dettagli del luogo, le curiositĂ , gli usi e i costumi di un tempo, dando voce a ciò che ci circonda. Il progetto, finanziato da Regione Lombardia per una somma di 100mila euro a fondo perduto, a fronte di un costo totale che ammonta a 165mila euro, è stato presentato il 15 Settembre scorso dall’Amministrazione Comunale ed è stato inaugurato domenica 24 con la prima visita guidata. Il Sindaco Juri Imeri sottolinea: ÂŤRingrazio i consiglieri Alessandro Ciocca e Jacopo Riganti, l’architetto Barbara Oggionni, l’Assessore Beppe Pezzoni e gli uffici Cultura e Ambiente per il prezioso lavoro, che tiene conto anche di alcuni spunti dei residenti. Un lavoro di squadra significativo, che ha portato a un grande risultatoÂť. Spiega l’Assessore alla Cultura, Beppe Pezzoni: ÂŤMuseo Verticale ed AgriMuseo Orizzontale costituiscono un sistema museale integrato: raccontano entrambi, nello spazio vissuto e non artificiale di un edificio costruito per mettere in mostra altro, la storia di una comunitĂ , il suo evolversi ma soprattutto le sue radici. Sono musei “nuoviâ€? nella concezione perchĂŠ raccontano non solo la storia nello spazio ma la storia dello spazio, integrando cosĂŹ il tempo, quello che tutti noi associamo al concetto di storia, all’ambiente, all’habitat, di cui anche noi siamo parteÂť. ph Appiani
I
l panorama culturale di Treviglio Musei, giĂ comprensivo di Pinacoteca, Museo Archeologico, Museo Scientifico e Museo Verticale, dallo scorso settembre si è arricchito di una nuova realtĂ : l’AgriMuseo Orizzontale. Un percorso a cielo aperto di 8 chilometri, dal Museo Verticale in Piazza Manara alla frazione di Castel Cerreto, che, all’insegna di mobilitĂ e innovazione, ci porta alla riscoperta del paesaggio agrario e della storia della cittĂ . Le “opere d’arteâ€? esposte sono elementi del territorio che fanno parte, ahimè silenziosamente, del nostro quotidiano e che, grazie a dei “ciceroni 2.0â€?, possono finalmente raccontarci aneddoti storici e ambientali di Treviglio: strade, campi, cascine, mulini e rogge dal centro storico all’aperta campagna. Quattordici le tappe che compongono il viaggio nella storia agroalimentare locale: Piazza Manara, Mulino Zeduro, La RĂŠsega, Il Bagno Pubblico, I Cappuccini, Roggia Vignola, Parco Castel Cerreto, Cascina Pèlisa, Cascina Guardiola, La Geromina, Il Villaggio, La Same, Case Operaie, Via Portaluppi. Ad ogni sosta che il visitatore, a piedi o in bicicletta, compie nel museo diffuso, è presente un cartello didattico multimediale che, grazie all’app AMOTreviglio, scaricabile gratuitamente da App Store e Google Play, consente la possibilitĂ di ascoltare sul-
Cementificazione del Cerreto: taglio del nastro e polemiche LA STRADA “BIANCAâ€? DIF DPMMFHB 7JB $BOPOJDB B 7JB $POUFTTB 1JB[[POJ QBTTBOEP QFS $BTDJOB 1Ă’MJTB – VOB EFMMF UBQQF EFM QFSDPSTP EFMM "HSJ.VTFP – Ă’ TUBUB SFDFOUFNFOUF PHHFUUP EJ QPMFNJDIF EB QBSUF EJ Legambiente Bassa Bergamasca ARIBI Trei’nbici Team GEROBIKE Comitato di Quartiere Geromina Comitato di Quartiere Castel Cerreto F Slow Food Bassa Bergamasca GFSNBNFOUF DPOUSBSJ BMMB TVB DPQFSUVSB
JO DFNFOUP iEra questa l’unica soluzione possibile? Non ci pare. Ci piacerebbe – TJ MFHHF OFMMB MFUUFSB JOEJSJ[[BUB BMM "NNJOJTUSB[JPOF $PNVOBMF –, a fronte di questo piccolo “ecomostro�, un intervento riparatore per ridare alla vecchia strada un suo aspetto in accordo col paesaggio circostante e finalmente realizzare, in armonia con il concetto di “bellezza�, il collegamento ciclo-pedonale dal centro di Treviglio al Bosco del Castagnow
6O B[JPOF JOBTQFUUBUB RVFMMB JOUSBQSFTB NBSUFEÖ TFUUFNCSF EBM $PNVOF – DIF OPO IB NBJ SJTQPTUP BMMF PTTFSWB[JPOJ QPTUF EBMMF BTTPDJB[JPOJ TF OPO BGGFSNBOEP DIF MB TDFMUB BUUVBUB TJB EJ OBUVSB UFDOJDB F OPO QPMJUJDB – DPO MB GSFTBUVSB EFM NBOUP EFMMB TUSBEJOB MP TUSBUP TVQFSGJDJBMF EJ DFNFOUP JOGBUUJ Ò TUBUP USBTGPSNBUP JO TBTTPMJOJ BM GJOF EJ GBS BTTVNFSF BM TFOUJFSP VO BTQFUUP QJå USBEJ[JPOBMF (D.L.)
Ottobre 2017 t tribuna magazine t 43
Caravaggio
I bambini di Masano nella prima scuola multicomfort d’Italia
'JOBMNFOUF MB GSB[JPOF IB EJ OVPWP MB TVB TDVPMB FMFNFOUBSF VO FEJGJDJP DPO QBSFUJ DIF BTTPSCPOP FMFNFOUJ JORVJOBOUJ QFS VO BSJB NJHMJPSF
F
rutto della collaborazione fra pubblico e privato, in particolare fra l’Amministrazione comunale guidata da Claudio Bolandrini e la multinazionale Saint-Gobain, è il primo edificio multicomfort d’Italia. Ovvero una scuola completamente antisismica, dotata di pareti in grado di assorbire gli elementi inquinanti e assicurare aria mi-
44 t tribuna magazine t Ottobre 2017
gliore, materiali isolanti che possono far risparmiare il 75% dell’energia, vetri speciali ad alta tenuta termica, massimo sfruttamento della luce solare. L’inaugurazione, come promesso all’inizio di quest’anno, è avvenuta lo scorso 9 settembre, in tempo per l’apertura dell’anno scolastico. Alla presenza delle personalità politiche del territorio, dell’onorevole Giovanni
ph Cesni
di Daniela Invernizzi
Sanga e del presidente della Provincia Matteo Rossi, nonchĂŠ del direttore di Habitat-Saint Gobain, Giulio De Gregorio, la cerimonia di inaugurazione ha visto la partecipazione entusiasta della popolazione e dei bambini della scuola, pronta a riceverne un centinaio dopo tre anni di “esilioâ€? all’oratorio della frazione. Con l’occasione sono stati lanciati in cielo tanti palloncini
I.P.
La rubrica del fisco
Comunicazione 2017: ecco tutte le novità Entro la fine del mese al Fisco arriverà un flusso di informazioni senza precedenti
S colorati, a sottolineare l’importanza della realizzazione di un progetto del genere. Un motivo di vanto per Caravaggio, ma anche per la stessa SaintGobain, che utilizzerà l’esempio della scuola di Masano a fini di marketing, per la promozione dei propri prodotti, in linea con la tecnologia più avanzata e l’innovazione all’insegna della sostenibilità.
aranno, infatti, da inserire nei file trasmessi alle Entrate i dati completi di tutte le fatture emesse e ricevute nei primi sei mesi di quest’anno, per un totale che può essere stimato in 19,5 miliardi di “informazioni”: dall’identificativo dei soggetti all’indirizzo, dall’importo fatturato all’aliquota Iva applicata, per ogni fattura. Perché il vero cambiamento del “nuovo spesometro”, che tante critiche ha ricevuto dai professionisti, è proprio nel livello di dettaglio che raggiunge, oltre alla maggiore vicinanza temporale rispetto alle operazioni comunicate: se il primo invio semestrale si è assestato al prossimo 28 settembre, dall’anno seguente è previsto che la trasmissione a regime avvenga ogni tre mesi. Per misurare l’impatto del nuovo adempimento basta metterlo a confronto con la comunicazione trimestrale dei dati delle liquidazioni Iva, per la quale tra una settimana – lunedì 18 settembre – va effettuato l’invio relativo al secondo trimestre. Un flusso che porterà all’Agenzia 75 milioni di informazioni, ma che pesa meno dell’1% rispetto ai dati di tutte le fatture. Dai rilievi di Assosoftware, l’impegno per l’assistenza sul primo appuntamento della liquidazione Iva è stato di 48.600 ore e, aggiunge
Mariotti, Presidente dell’associazione: «per i dati fattura l’aspettativa è di un incremento consistente». Visto in prospettiva, l’invio del 28 settembre è il punto d’arrivo di un percorso di sviluppo del “fisco telematico” passato dai 30 milioni di invii alle Entrate del 1999 agli oltre 170 dell’anno scorso. La sfida delle Entrate è utilizzarle per controlli incrociati su vasta scala, così da far emergere eventuali incongruenze e sollecitare i contribuenti a mettersi in regola. Il tentativo è quello di intercettare non solo le sviste, ma anche le frodi tra imposta teoricamente dovuta e versata. Infatti, mentre la comunicazione dei dati delle liquidazioni punta soprattutto ad arginare il fenomeno degli omessi versamenti di Iva già dichiarata, l’invio delle informazioni sulle fatture nasce in un’ottica “anti-evasione” in senso stretto. Gli obiettivi di recupero di gettito sono pari a 2,11 miliardi per il 2017, di cui 1,02 miliardi relativi all’Iva e 300 milioni alle imposte dirette. Sono cifre ambiziose, il cui raggiungimento non dipenderà solo dall’efficacia nell’attività di incrocio dei dati, ma anche dall’effetto deterrenza che potrebbe essere innescato dai nuovi invii. Giovanni Ferrari Tributarista
Ottobre 2017 t tribuna magazine t 45
Cassano
La festa patronale risorge dalle proprie ceneri La ristorazione e i giochi del passato risveglieranno la sagra del paese. La manifestazione rinascerà grazie all’impegno di commercianti, associazioni e alla collaborazione dell’Amministrazione comunale di Stefano Dati
G
razie alla volontà di alcuni commercianti è ritornato in auge “il festone” cassanese della prima domenica di ottobre, dedicato alla Madonna del Rosario, con il proseguimento anche al lunedì con “il ribaten”, un tempo giornata dedicata alla mercato del bestiame. Da qualche anno la festa patronale cittadina aveva sollevato polemiche, soprattutto nei confronti degli amministratori politici, per essere finita nel dimenticatoio per il poco interesse mostrato verso l’organizzazione di eventi ed iniziative locali atte a richiamare nel centro della città la popolazione, come era consuetudine fare nel passato. Spronati, probabilmente, dai risultati positivi ottenuti nelle due frazioni della città con le sagre patronali di San Pèdar a Cascine San Pietro e quella di San Bartolomeo a Groppello, commercianti, associazioni culturali e sportive hanno raccolto con entusiasmo l’invito dell’Amministrazione comunale a fare quadrato fra loro per riportare ai lustri di un tempo la sagra paesana, con giochi popolari ed altro genere di attività che coinvolgessero e rendessero protagonista tutta la popolazione.
46 t tribuna magazine t Ottobre 2017
«C’è stato un confronto significativo fra le realtà organizzative locali – spiega così la svolta il Presidente dell’Associazione Commercianti Territoriale dell’Adda Milanese, Giuseppe Legnani – mirato a raggiungere un obiettivo comune: ridare lustro alla festa patronale della città. Tuttavia sono convinto che è indispensabile la costituzione di un ente locale che coordini eventi e fiere, un’organizzazione apolitica e ampiamente rappresentativa in cui facciano parte esponenti di associazioni, realtà culturali e del commercio». Per “il festone” sono stati dunque rispolverati giochi a squadre di un tempo, organizzati da contrade e bar, per sfidarsi goliardicamente nelle piazze del centro, come il tiro alla fune, il palo della cuccagna e la corsa dei sacchi. «Tutto si è svolto così come avveniva nel passato, quando le squadre si costituivano nei bar e nelle contrade», ha concluso Giuseppe Legnani. Anche l’arte culinaria ha fatto la sua parte con menù colmi di pietanze tipicamente cassanesi, proposte da chef dei ristoranti locale, per riportare la festa patronale all’attenzione dei cittadini; quanto incassato finirà in un fondo pubblico da utilizzare in futuro per eventi ed iniziative cittadine.
L’invasione fantasma dei trecento profughi: le bugie corrono anche attraverso i social Le chiacchiere da bar hanno creato allarmismo in paese. I numeri dicono invece tutt’altro: oltre ai 14 già presenti ne arriveranno altri 12 nel mese di ottobre di Stefano Dati
D
a tempo in cittĂ si mormora dell’arrivo in massa di migranti da ospitare in strutture pubbliche e private. Il tam tam che appartiene alle leggi mai scritte del “sento direâ€? aveva alimentato allarmismi secondo i quali sul territorio sarebbero dovuti arrivare, negli anni scorsi, circa trecento profughi da ospitare in una palestra comunale e di recente si vociferava ancora di “un’invasioneâ€? piĂš o meno della stessa entitĂ numerica da Posti a bando 5 12 9
18930
51
12
13719
37
19
33710
91
34
8897 3043 10951 4095 3487 18710 37049
24 8 30 11 10 51 100
12 4 8 1 5 26 42
8384
23
12
4639 35234
13 95
7 48
12178
33
5
9021
24
1
Popolazione
Basiano Bussero Carugate Cassano d’Adda Casina De Pecchi Cernusco sul Naviglio Gessate Grzzago Inzago Liscate Masate Melzo Pioltello Pozzuolo Martesana Rodano Segrate Trezzo sull’Adda Vaprio d’Adda
ph Dati
3678 8458 15146
Quota anciministero 10 23 41
Comune
collocare in una struttura privata del centro città . Nulla di tutto questo, entrambe le notizie divulgate grazie a ciò che viene raccontato nei discorsi da bar e scritto sulle pagine dei social, accettate come vere senza nessuna verifica, sono in seguito risultate fasulle. In realtà i migranti richiedenti asilo che giungeranno sul territorio cassanese sono soltanto 24 persone in totale, cifra ben lontana da quelle annunciate dai soliti ben informati, e non saranno, inoltre, gestite dall’ente pubblico locale ma da organizzazioni preposte iscritte nell’elenco, in mano al Prefetto, di chi ha fatto richiesta di ospitalità dei migranti (fonte Prefettura). Quattordici di loro sono già presenti in città anche se a quanto pare, però, in pochi se ne sono accorti; altri 12 dovrebbero arrivare in questo mese di ottobre a seguito del bando pubblico predisposto dalla Prefettura, per operatori idonei da invitare alla procedura negoziata per l’affidamento, in convenzione, dei servizi di accoglienza dei cittadini richiedenti protezione internazionale nel periodo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2017.
Il sindaco: “La nostra comunitĂ potrĂ ospitare solamente ventisei richiedenti asiloâ€? IL PRIMO CITTADINO ROBERTO MAVIGLIA TQJFHB M JNQPSUBO[B EJ RVFMMB GJSNB JO 1SFGFUUVSB ÂŤSecondo gli accordi presi fra il Ministero e l’Anci il calcolo stabilito per l’accoglienza era di 2,8 migranti per ogni 1000 abitanti, quindi, per la nostra cittĂ di circa 19 mila abitanti, è stato previsto l’arrivo di 51 migranti. In seguito, poi, grazie alla firma del protocollo proposto dalla Prefettura è stata stabilita una riduzione del 50% sul numero dei migranti da ospitare nel primo anno; si arriva,
dunque, cosÏ alla cifra finale di 26 richiedenti asilo sul nostro territorio. Il bando è gestito dalla Prefettura; con la firma del protocollo ai comuni è stato chiesto di coordinare l’operatività di chi si aggiudica il bando pubblico e la disponibilità sul territorio delle strutture utilizzate per l’accoglienza. Tutto questo permetterà ai comuni di non subire piÚ l’invasione incontrollata dei profughi, come avveniva nel passato con decisioni prese dalla Prefettura senza il coinvolgimento dei comuni interessati.
Ottobre 2017 t tribuna magazine t 47
Spirano
Più di mille per assaggiare il tartufo nero bergamasco Nonostante il maltempo la sagra fa il pienone, intanto la tartufaia comunale inizia a produrre: i cani scovano e dissotterrano cinque funghi
O
ltre mille coperti nonostante il maltempo e soprattutto cinque esemplari autoctoni ritrovati nella tartufaia del paese sono i due estremi che sottolineano la riuscita dell’ottava Sagra del tartufo di Spirano celebrata domenica 17 settembre. La manifestazione è nata intorno alla creazione nel 2012 di una tartufaia comunale per recuperare le Montagnéte in via monsignor Vismara, un vecchio fontanile che ormai si era trasformato in una discarica a cielo aperto. Invece attorno all’idea di farla rinascere come un’area verde vocata alla coltivazione dei pregiati funghi, il Comune è riuscito a ottenere 60 mila euro di finanziamento dalla Regione sul costo totale di 79mila euro. Arric-
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chito il terreno di carbonato, secondo l’indicazione dell’Associazione tartufai bergamaschi che nel frattempo ha preso sede in paese, e piantumati 120 alberi tra farnie, noccioli e lecci, in attesa di vedere se la tartufaia darà frutto (servono come minimo 6-7 anni), a Spirano hanno deciso di organizzare un momento di festa in onore del fungo re della cucina. Un evento nel quale fare il punto sulla tartufaia, ma soprattutto esaltare il palato. Obiettivi che domenica sono stati entrambi centrati. Dopo i primi ritrovamenti di giugno, la gara dei cani da ricerca all’interno della tartufaia ha permesso di scoprire cinque piccoli tartufi cresciuti in loco. Un altro segnale che tutto sta funzionando per il meglio.
Album di settembre
Successo per lo street food tutto in salsa trevigliese Il primo week end d’autunno si apre all’insegna di profumi e sapori da tutta Europa di Ivan Scelsa
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re giornate all’insegna del gusto in un inizio d’autunno baciato dal sole. Dopo il grande successo delle precedenti edizioni, per la terza volta a Treviglio torna l’appuntamento con lo Street Food Market, organizzato da Anva Confesercenti in collaborazione con il Distretto del Commercio di Treviglio ed il sostegno dell’Amministrazione Comunale. Animate da un fervente via vai di curiosi ed appassionati del food all’aria aperta, via Matteotti, piazza Garibaldi, piazza Manara e da quest’anno anche piazza Insurrezione sono state letteralmente pervase dai profumi ed i sapori di tante specialità provenienti dal vecchio continente. Piatti tipici preparati al momento, caldi e gustosi come crepes olandesi, gyros greco, paella spagnola e wurstel tedeschi sono solo alcune delle proposte che i visitatori hanno avuto la possibilità di assaporare, magari abbinate a vini doc e birra artigianale. Ma non solo: egregiamente rappresentata anche la cucina tipica siciliana e altoatesina ed il riproporsi di “via Verga Food”, l’evento nell’evento curato dai locali esercenti. Tanto lo spazio per i prodotti tipici lombardi e bergamaschi, quindi, con l’opportunità per tutti di fare acquisti enogastronomici originali e genuini. Unanime la soddisfazione, dei visi-
tatori quanto degli organizzatori che, visti i primi giorni del mese, legavano la riuscita della manifestazione soprattutto alle favorevoli condizioni metereologiche. Gabriele Anghinoni, Presidente della Associazione Commercianti Trevigliesi è soddisfatto: Per i commercianti lo Street Food e gli altri importanti eventi nati in città, rappresentano il giusto modo per valorizzare Treviglio. Cittadini, Amministrazione ed Enti devono unirsi per l’unico comune obiettivo di promuovere crescita e sviluppo. A fargli eco le parole di Giulio Zambelli, Presidente Anva Confesercenti,
che ha sottolineato il piacere e l’importanza di questa terza edizione della manifestazione in cui buon cibo e buon umore hanno dato colore e sapore al fine settimana. Il Sindaco di Treviglio, Juri Imeri, ha sottolineato: Dopo Treviglio al cioccolato, Treviglio Vintage, Treviglio in Gioco e Treviglio Libri, la nostra città saluta l’estate con un altro importante evento attrattivo capace di ravvivare il centro storico con ricadute positive anche in termini di visibilità del commercio locale. Intendiamo proseguire in questi anni l’opera di valorizzazione della Città, investendo nella sua promozione.
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Album di settembre
L’amore per la lettura protagonista a “TreviglioLibri” Grande successo per la quinta edizione della maratona dedicata all’editoria indipendente di Daria Locatelli
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l maltempo non ha scalfito la passione per i libri che, gli scorsi 9 e 10 settembre, ha permeato la città in occasione dell’appuntamento con la manifestazione (promossa da Zephyro Edizioni, dall’Associazione Culturale Fare Anima e dal Comune di Treviglio, con il Patrocinio della Provincia di Bergamo, sostenuta dalla Fondazione Cassa Rurale e da numerosi sponsor) che da cinque anni ricorda a tutti la bellezza
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della lettura, nelle sue diverse declinazioni, forme e generi: TreviglioLibri. I portici di Via Matteotti sono stati la cornice di un weekend interamente dedicato a tutto ciò che ruota attorno al libro, ciò che Claudia Reghenzi – tra gli organizzatori dell’iniziativa – ha definito: “un oggetto prezioso, tanto più prezioso quanto più è raro”. Numerosi, innanzitutto, gli stand che ospitavano le case editrici indi-
pendenti, giunte da tutta Italia, che “non soggette alle strettoie del mercato – come spiega Claudia – sono libere di seguire in modo autonomo il proprio filone e di spaziare in diversi settori”. In occasione dell’evento sono state presentate al pubblico le novità fresche di stampa, un’offerta che abbraccia i più svariati generi: dalla saggistica alla narrativa, dalla storia ai romanzi umoristici, dalla fantascien-
za alla psicologia, dal giallo ai libri per i più piccoli. Non potevano mancare gli autori che, in seminari e presentazioni, hanno raccontato la genesi dei propri lavori, regalando al pubblico un piccolo scorcio di ciò che si cela dietro le pagine, quella commistione di stimoli, ispirazione, fantasia, costanza che genera la storia che viene consegnata nelle mani dei lettori. Lungo i portici, tra uno scroscio di
acqua e l’altro, si incontravano anche i proprietari di librerie, gli studenti della Scuola ABF Tecnico del Legno e dello Zenale Butinone che hanno collaborato all’evento, i rappresentanti di associazioni culturali e tanti cittadini che hanno contribuito a festeggiare l’amore per il leggere. Ma i grandi protagonisti sono stati loro: i libri. Treviglio ha assistito a una sfilata di copertine colorate e dalle il-
lustrazioni più diverse, di titoli accattivanti, di forme e dimensioni svariate, di un fruscio di pagine che raccontano storie reali o immaginate, descritte da una penna e rivissute da chi si lascia catturare dal potere delle parole. Un richiamo alla lettura che ci dà appuntamento ogni giorno, perché “I libri pesano tanto: eppure, chi se ne ciba e se li mette in corpo, vive tra le nuvole” (Luigi Pirandello).
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Album di settembre
“Treviglio in Gioco” ha fatto il boom La manifestazione culturale e ludica che ha trasformato la città in una vera e propria sala giochi ha attirato oltre 10mila visitatori. Il presidente Ciocca: “Un mega successo”
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on c’è due senza tre! Nonostante il brutto tempo, la terza edizione della manifestazione culturale e ludica made in Treviglio è stata un successo di pubblico con oltre 10 mila visitatori. “Boom” di visite in soli due giorni per un evento che ha letteralmente fatto di-
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vertire l’intera città che, per un fine settimana da sabato 2 a domenica 3 settembre, ha trasformato il centro in una vera e propria sala giochi. L’evento, dedicato ai giochi da tavolo, di ruolo, spazio autori, wargame soldatini, bring&buy, giocattoli vintage e molto altro, ha interessato ed entusiasmato grandi e piccini.
La maxi manifestazione è stata organizzata dall’associazione culturale “TinG LAB” in collaborazione con il Comune, l’associazione Commercianti Trevigliesi e il Distretto del Commercio della Città di Treviglio, ma anche sostenuta dalle associazioni ludiche e dai commercianti del settore.
«Noi del TinG LAB siamo pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti – spiega il presidente Antonio Ciocca – nonostante la pioggia e le temperature autunnali che hanno segnato il primo giorno, gazebo e stand con 150 tavoli da gioco e 80 espositivi sono stati occupati da moltissimi appassionati prove-
nienti da tutta la provincia e non solo; raggiungendo così il record di visitatori pari a 10.000 persone. Questo successo ci permette di guardare al futuro pensando di fare diventare questo evento un appuntamento fisso nel panorama culturale trevigliese». Notevole successo per la prima mo-
stra ufficiale in Italia dedicata ai Playmobil, visitata da quasi mille persone (974 visitatori) e per quella di Legends Lounge, intitolata “Emozioni in miniatura”, la quale ha bissato il successo registrato lo scorso anno dai Lego, attirando poco più di 4.000 persone (4.057 visitatori).
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Le ricette di Erika Resmini
Tagliatelle al tartufo bergamasco Ingredienti per 4 persone: t HS EJ UBHMJBUFMMF t UBSUVGJ t PMJP RC
Fagottini di sfoglia al profumo di tartufo Ingredienti per 6 persone: t DPOGF[JPOF EJ TGPHMJB SFUUBOHPMBSF t #FTDJBNFMMB t QPSDJOJ EJ NFEJB HSBOEF[[B t HS EJ HPSHPO[PMB t VOB TQSV[[BUB EJ PMJP BSPNBUJ[[BUP al tartufo t TQJDDIJP E BHMJP
Tortini di mele integrali Ingredienti per ottenere una dozzina di tortini: t VPWB t NFMF t HS EJ GBSJOB JOUFHSBMF t HS GBSJOB t HS [VDDIFSP EJ DBOOB t CVTUJOB EJ MJFWJUP
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Prodotti disponibili presso CFL
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ortare a bollore l’acqua e salarla. Preparare in precedenza le tagliatelle fresche all’uovo (vedi ricetta mensile di gennaio). Lessare la pasta scolarla, mantecare con un filo d’olio e impiattare. A questo grattugiate a vostro piacimento il tartufo, servire. Veramente da provare il nostro tartufo bergamasco che potete trovare ogni anno alla sagra del tartufo di spirano e, buon appetito
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ividere la sfoglia in sei quadrati, nel frattempo pulire i porcini e rosolare in padella con l’aglio. Preparare la besciamella sciogliendo il pezzo di gorgonzola unire i porcini alla crema creata con un cucchiaio e riempire le sfoglie. Spennellare l’olio aromatizzato infornare a 180 gradi per circa 20 minuti, servire caldo ed ecco un antipasto ricco dal sapore autunnale.
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reriscaldare il forno a 180 gradi, setacciare e unire le farine aggiungere zucchero, lievito e uova. Sbucciare le mele e tagliarle a dadini, una volta reso omogeneo l’impasto, aggiungere le mele, versare il tutto in formine da cupcake. A questo punto infornare per circa mezz’ora ed ecco dei dolcetti sani e sfiziosi. Arrivederci al prossimo mese con altre sorprese da assaporare
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Testatina-occhiello?
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@la trevidue
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Sport
Un tuffo in piscina e poi via... di corsa verso il taglio del nastro della nuova pista d’atletica! Ottobre 2017 t tribuna magazine t 57
Sport · Pallanuoto
Una passione che ha fatto scuola %JTDJQMJOB EVSB EJ HSBOEF GBTDJOP F JO DSFTDJUB TPQSBUUVUUP OFMMB QJTDJOB EJ 5SFWJHMJP di Daniela Regonesi
Incontriamo Alberto Mazzola, coordinatore tecnico della Pallanuoto Treviglio, per conoscere storia, “segreti”, progetti e obiettivi della società. Paolo De Crescenzo (pallanuotista e allenatore), ha definito la pallanuoto “Affascinante, dura, leale, sommersa”: sei d’accordo? Quanto ritrovi della tua esperienza – di giocatore, allenatore e coordinatore – in questi aggettivi? La pallanuoto è, senz’altro, uno sport di nicchia. Difficile da praticare, sia per la tipologia di preparazione ed abilità che richiede, sia perché non è facile trovare impianti che la possano ospitare. Credo però che, negli ultimi anni, stia sempre più uscendo da quel “sommerso” in cui era relegata: si avvicinano sempre più praticanti, nuove e giovani realtà crescono velocemente, segno che c’è interesse intorno al nostro sport, bisogna solo dar l’opportunità ai giovani di praticarlo. Indubbiamente è una disciplina molto dura, che obbliga i ragazzi ad allenarsi ogni giorno, se si vogliono raggiungere risultati soddisfacenti ed è, ancor di più, leale. Credo che il nostro sia lo sport di squadra in cui maggiore e costante è il contatto fisico tra avversari. Se non li hai ben radicati, o non ti sono mai stati trasmessi, il concetto di lealtà sportiva e rispetto reciproco la pallanuoto non fa per te. Affascinante? Forse sì, se vista con gli occhi dello spettatore. Per chi la pratica è più che affascinante: è un modo di essere, è lo sport, nel senso assoluto del termine. Chi pratica la pallanuoto con passione sa che quello è il suo mondo e non potrebbe essercene uno diverso.
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In battuta, mi domando se il cloro dia assuefazione, riferendomi alla passione e all’entusiasmo che questo sport riesce a suscitare nei suoi praticanti, nonostante l’intensità e la frequenza dell’impegno richiesto. Qual è il vostro “segreto”? Il Cloro, ovviamente! Scherzi a parte, noi tutti ci definiamo, appunto, malati di cloro, perché non riusciamo, e non riusciremo mai, a star lontani dalle piscine. Questo sport ti entra dentro e non ti molla più. Credo che il valore aggiunto della Pallanuoto Treviglio siano i suoi tecnici. Ognuno di loro trasuda passione e amore per questo sport, ad ogni nostro atleta basta guardarli per trovare immediatamente le motivazioni e gli esempi giusti. Nelle due stagioni precedenti avete proposto il progetto Sportiva...Mente, puntando molto sull’atteggiamento positivo e sull’importanza di “fare squadra”: proseguirà anche quest’anno? Sportiva...Mente è, per noi, motivo di vanto ed orgoglio. La possibilità di collaborare con una figura come quella della dott.ssa Federica Doneda – pallanuotista e psicologa dello sport – per conoscenza specifica della pallanuoto e competenze professionali, è un privilegio. Il progetto, elaborato di comune accordo con lei, è un’autentica innovazione nel nostro mondo. L’obiettivo è creare spirito di squadra, senso d’appartenenza e consapevolezza nei propri mezzi, fin dai più piccoli, per fare in modo che la Pallanuoto Treviglio possa essere, sempre più, un ambiente “sportivamente positivo”.
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Abbiamo discusso con Federica di alcuni possibili aggiustamenti che potrebbero rendere il Progetto ancora più affascinante e coinvolgente. La nostra volontà è, senz’altro, di riproporlo, anche se ad oggi non siamo ancora partiti con la programmazione vera e propria. Potrebbe essere utile anche un coinvolgimento dei genitori? Quanto bene e quanto male può fare il loro atteggiamento? I genitori sono fondamentali nel percorso sportivo dei nostri atleti. Il loro atteggiamento si ripercuote, sempre, sui figli, sia positivamente che negativamente. Le loro parole, gli atteggiamenti, come si approcciano al tecnico, ai compagni di squadra, alle competizioni, agli avversari influenzano i ragazzi. Per questo motivo coinvolgere i genitori nel Progetto potrebbe essere proficuo. Credo però che sia prioritario fare in modo che gli atleti, in primis, acquisiscano una mentalità sportiva positiva, che sia tanto ben radicata da consentire loro, nel caso, di contrastare e rifiutare atteggiamenti sbagliati. La nostra priorità sono i ragazzi, ma non escludiamo nulla, e siamo sempre pronti a cogliere suggerimenti e spunti operativi. Prossimi obiettivi stagionali? La crescita sportiva la si valuta nel confronto, sano e leale, con gli avversari: vogliamo migliorarci, come abbiamo fatto ogni stagione. Ciascun tecnico sa da dove è partito ed ha ben presente dove deve arrivare, anno dopo anno. Il lavoro e la programmazione ci hanno consentito di essere, in alcune categorie, tra le primissime Società lombarde. Bene, questo deve diventare una piacevole abitudine. Lavoriamo affinché la Pallanuoto Treviglio entri e resti, stabilmente, tra le prime Società regionali.
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Sport · Atletica
Quel lungo serpentone blu -B QJTUB i$JUUË EJ 5SFWJHMJPw Ò TUBUB JOBVHVSBUP DPO JM 7 5SPGFP #SBDDB di Ivan Scelsa
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n lungo serpentone blu, la novità per tutti gli atleti delle società sportive che si alleneranno e gareggeranno sulla rinnovata pista di atletica di Treviglio, in via ai Malgari. L’occasione per inaugurarla è la quinta edizione del Trofeo Bracco, manifestazione nazionale di atletica leggera femminile che nel pomeriggio di sabato 9 settembre ha accolto atlete provenienti da tutto il nord Italia in
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un evento che, finora, è sempre stato disputato a Milano. La partecipazione alla competizione era riservata alle tesserate alla Federazione Italiana di Atletica Leggera nella stagione agonistica corrente nelle categorie Cadette, Allieve, Promesse e Senior. Dopo la corsa d’apertura di alcuni giovani della Atletica Estrada che, lungo le sei corsie, hanno raggiunto il traguardo stringendo tra le mani il na-
stro tricolore, sul nuovo manto della pista sono iniziate le gare. Nei 400 metri, da sottolineare la presenza della britannica Adeoye – che vanta un primato personale di 51”93 – opposta alla Campionessa Italiana junior Rebecca Borga. Nei 200 metri al via Ayomide Folorunso e nei 400 metri ad ostacoli Ilaria Verderio, all’esordio stagionale, opposta a Flavia Battaglia. Di altissimo livello anche la gara dei 100 metri ad ostacoli, con la presen-
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za di Elisa Di Lazzaro (campionessa Italiana Indoor), Nicla Mosetti, Sara Balduchelli, Desola Oki e Giada Carmassi. Nei 100 metri, invece, impegnate la campionessa italiana Under 23 Annalisa Spadotto Scott, Marta Maffioletti e Veronica Attard, mentre nel giavellotto la sfida è stata tra Sara Jemai e Giulia Paccagnan. Interessante anche il salto triplo per la presenza di Maria Moro ed Alessandra Prina.
Sopra il momento speciale del taglio del nastro, a sinistra e sotto invece altri scatti del nostro fotografo Enrico Appiani che ritraggono le atlete durante alcuni istanti della manifestazione sportiva tra i quali anche le premiazioni.
Il progetto in numeri
LA NUOVA PISTA o JM DVJ DPTUP EJ NJMB FVSP Ò TUBUP DPQFSUP QFS NFUË HSB[JF BE VO CBOEP EJ 3FHJPOF -PNCBSEJB o DPOTFOUJSË USB M BMUSP BJ SBHB[[J EFMM Atletica Estrada EJ DPSSFSF FE BMMFOBSTJ TV EJ VO NBOUP SFBMJ[[BUP DPO VO NBUFSJBMF JCSJEP GPSNBUP EB VO UBQQFUP QSFGBCCSJDBUP FMBTUJDP B TQFTTPSF DPTUBOUF OFMMB QBSUF TPUUPTUBOUF FE VOB GJOJUVSB TVQFSGJDJBMF GPSNBUB EJ HSBOVMJ EJ VOB HPNNB QVSB &QEN MB TUFTTB VUJMJ[[BUB QFS J $BNQJPOBUJ NPOEJBMJ EJ BUMFUJDB MFHHFSB EJ #FSMJOP RVFMMJ EFMMB USJQMFUUB E PSP EJ 6TBJO #PMU QFS JOUFOEFSDJ " QSFDJTBSMP Ò MP TUFTTP 4JOEBDP Juri Imeri EB TFNQSF BUUFOUP F WJDJOP BMMF OFDFTTJUË EFMMP TQPSU MPDBMF «Proprio grazie ai lavori di sistemazione della pista, Treviglio potrà ospitare gare di atletica di caratura nazionale, una cosa finora impossibile a causa del suo deterioramento che non la rendeva omologabile. È un balzo in avanti, non solo esteticamente quanto per la resa che il manto stesso potrà dare agli atleti anche nel preparare le gare». $PO JM 4JOEBDP BE PGGJDJBSF MB DFSJNPOJB EJ JOBVHVSB[JPOF F M BQFSUVSB EFMMF DPNQFUJ[JPOJ PMUSF BMMF BMUSF "VUPSJUË DJUUBEJOF M "TTFTTPSF 3FHJPOBMF BMM "NCJFOUF &OFSHJB F 4WJMVQQP TPTUFOJCJMF Claudia Maria Terzi F M "TTFTTPSF 3FHJPOBMF BMMP 4QPSU Antonio Rossi DPNQPOFOUF OB[JPOBMF EFM $0/* F HJË $BNQJPOF FVSPQFP PMJNQJDP F NPOEJBMF EJ DBOPB F LBZBL USB JM FE JM
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MatitaLibera di Bruno Manenti
Antonio Ciocca, organizzatore TinG 62 t tribuna magazine t Ottobre 2017
NUO V A NUOVA GAMM M A OPE E L GAMM MA OPE EL
Vi aspettiamo con la Super
Rottamazione Tomasini! NUOVO C CROSSLAND X E MOKKA X X.
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Testatina-occhiello?
DA FARE 64 t tribuna magazine t Ottobre 2017