01 SETTEMBRE 2010 • ANNO 20 • N° 35 • In edicola Fr. 3.– AZA / PP Journal CH-8004 Zürich
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Gheddusconi pagg. 7 e 9
2 SECONDA
LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
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Barroso avvisa l'Italia “Attenzione al debito pubblico” Intervenuto al meeting di Comunione e Liberazione, il Presidente della CE Josè Manuel Durao Barroso, ha messo sull’attenti l’Italia: seppur messa meglio rispetto ad altri Stati, debito pubblico e deficit restano un problema sul quale il nostro Paese dovrà lavorare di più per sostenere la crescita L’Italia, nella crisi, “per alcuni aspetti è messa meglio di altri Paesi”. Il presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, promuove banche, debito privato, concorrenza, occupazione. Ma avverte: ci sono “grosse difficoltà sul debito pubblico e sul deficit di bilancio. Credo che su questo ci sarà molto da lavorare per ripristinare la fiducia”. Il quadro della crisi in Europa descritto da Barroso è tra le luci e le ombre di una fase ancora “volatile e con alcune difficoltà”. Ma “la direzione è giusta”; “sono state prese decisioni corrette: guardiamo al futuro con fiducia senza poter però ancora dire che riposiamo sugli allori. Non è detta l’ultima parola”. Servono, quindi, “posizioni coraggiose”. Perché, dice Barroso citando Einstein, “ogni crisi può essere anche una benedizione. Dietro ogni crisi si nascondono opportunità di risolvere vecchi problemi con nuove soluzioni. È possibile farlo se c’è il coraggio di imparare le lezioni. Il messaggio è che abbiamo bisogno di una Europa più forte”. Una Europa che ha già risposto “con reazioni che sono state forti e molto chiare”. Ma “siamo all’inizio”. Barroso traccia quindi, parlando alla platea del meeting di Comunione e Liberazione, le “cinque linee di azione” da seguire per “affrontare definitivamente la crisi”. A cominciare da “consolidamento dei conti pubblici e migliore governance economica”. Poi più concorrenza.
E “una crescita che sia sostenibile e inclusiva, che vuol dire salvaguardare il modello sociale”, sottolinea. E ancora: “Costruire mercati finanziari responsabili”, che siano “forti e sani”, con l’obiettivo di arrivare a “un quadro di regole più rigorose entro il 2011”. Perché “servono condotte più etiche”, “nuove normative per evitare nuove bolle”. È quindi necessario “spingere per impegni forti e chiari nell’ambito del G8 e del G20”. Servono mercati che siano anche “al servizio dell’economia reale, dei cittadini. Che partecipino al non facile sforzo di uscire dalla crisi, che paghino la loro parte. La crisi è partita proprio dal sistema finanziario e i contribuenti hanno già pagato per salvare le banche in Europa”. Puntare a regole più severe “non è una vendetta contro le istituzioni finanziarie. Vogliamo mercati aperti, vogliamo concorrenza in modo equo, responsabile, e trasparenza”. Più volte Barroso, che ha accennato alla perdita
di milioni di posti di lavoro e all’allarme povertà, si è soffermato sul binomio disciplina e sviluppo: “Non ci può essere una crescita sostenibile senza finanze stabili”, e “non c’è contraddizione se si fanno le riforme strutturali necessarie”. Servono “incentivi più intelligenti e sanzioni per far rispettare le regole del Patto di stabilità”. A Barroso, da Rimini, sono arrivate tre proposte del presidente della Lombardia Roberto Formigoni: nuove linee di indirizzo per un federalismo fiscale europeo; un organismo europeo sulla sussidiarietà - osservatorio o comitato - sotto la guida di Barroso stesso; forme di collegamento diretto tra Commissione Europea e governi regionali per accrescere il livello di responsabilità delle regioni nella gestione di alcune specifiche materie, come ad esempio la gestione dei fondi strutturali. -Il presidente della Commissione Europea ha infine commentato la vicenda dei Rom espulsi dalla Francia, dichiarandosi contrario alle strumentalizzazioni perché serve più responsabilità nell'affrontare un tema così “complesso”. “La direttiva 43 sulla libera circolazione - ha detto - non va modificata in senso restrittivo”. “Secondo me - ha aggiunto - è una questione che va gestita partendo da una chiara considerazione sui principi fondamentali in Europa: il principio di non discriminazione, della libera circolazione in Europa, del rispetto delle normative delle leggi».
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EDITORIALE 3
Marchionne e il nuovo patto sociale Fino a qualche anno fa in Italia c’era un patto noto a tutti - anche se non scritto - tra le grandi industrie private e di Stato, in modo particolare la Fiat, e i Sindacati: questi ultimi, grazie alla copertura delle leggi al tempo approvate su loro sollecitazione, facevano quello che volevano in fabbrica. Le grandi fabbriche, da parte loro, scaricavano le loro perdite sulla collettività, con la cassa integrazione e con i contributi che i vari governi concedevano. Questo patto non scritto era benedetto, come si può ben capire, dal tacito consenso dei governi che si sono succeduti, i quali a loro volta chiudevano gli occhi per non subire l’offensiva dell’opposizione del Pci, con proteste, manifestazioni di piazza e scioperi continui. È evidente che un sistema del genere non poteva durare: le fabbriche erano in perdita e finivano o per chiudere o per sopravvivere con le sovvenzioni di Stato, i loro prodotti non erano competitivi sul mercati e frenavano l’economia del Paese e si creava un’occupa-
zione gonfiata, soprattutto nelle industrie di Stato, che finiva per essere un peso per la fabbrica stessa. Questa situazione era sostenuta da una legislazione che garantiva potere ai Sindacati in fabbrica, illicenziabilità di fatto e appiattimento verso il basso in assenza di meritocrazia. I primi a rendersene conto, negli anni Ottanta, furono i quarantamila cosiddetti camici bianchi che protestarono contro il potere sindacale a Mirafiori, ma gli aiuti di Stato e la forza di piazza dei Sindacati e dell’opposizione in sostanza spensero la carica riformatrice contenuta in quella protesta che in sostanza diceva al Sindacato: lasciateci lavorare. A cambiare una legislazione per molti versi obsoleta ci provò l’attuale presidente del Consiglio, negli anni 2001-2002, ma gli scioperi e le manifestazioni oceaniche bloccarono il tentativo. Due fattori, nel frattempo, sono intervenuti a modificare il quadro della situazione precedente. Da una parte, l’Europa ha bloccato gli aiuti di Stato, quindi o l’industria guadagnava sul prodotto o chiudeva, dal-
l’altra la crisi economica mondiale, che ha accelerato il fenomeno precedente. Tutti hanno capito che se in fabbrica non si lavora o si danneggia la produzione o si sciopera per diversivo non si può andare avanti; tutti hanno capito che se si ruba nei bagagli agli aeroporti o si timbra e non si va in ufficio e poi il magistrato del lavoro reintegra nei posti di lavoro i ladri o i fannulloni, è un danno all’economia e alla collettività: solo la Fiom non vuole capirlo, per non perdere il potere politico di condizionamento. Ecco, l’impuntatura di Marchionne è tutta qui. Dice: noi vogliamo investire 20 miliardi in Italia, per creare occupazione e ricchezza, ma non si può andare avanti con scioperi, imposizioni e ricatti vari, perciò o si cambia mentalità o chiudiamo e sarà un danno per tutti. Con un invito: a siglare un nuovo patto sociale. L’ha capito il presidente della Repubblica, che lo ha invitato ad accettare le sentenze, ma si è fermato lì quando Marchionne ha detto che pagava i tre operai che avevano boicottato la produzione e che erano
stati reintegrati dal giudice, ma che gli vietava di lavorare; e lo hanno capito la stragrande maggioranza dei lavoratori che sanno che ci sono sì i diritti, ma ci sono anche i doveri. Vedremo se nelle prossime settimane i sindacalisti più irriducibili saranno ridotti alla ragione o se persisteranno nell’atteggiamento da perenne “lotta di classe”. È certo che con la demagogia non si crea né occupazione né ricchezza. Se non lo capiranno saranno i lavoratori stessi a farglielo capire, perché con le fabbriche chiuse non si lavora e se non si lavora è facile intuire il resto. ✗redazione@lapagina.ch
Punzecchiatura Nasce un nuovo modello nella politica italiana: … una personalità con il fare di Berlusconi, la stravaganza di Gheddafi e l'astuzia di Ghedini...Gheddusconi!
4 POLITICA
LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
Vertice Pdl-Lega «Avanti senza Udc» Non si andrà al voto. Soddisfazione dei finiani che ribadiscono che loro erano, e si sentono, parte della maggioranza Pare che all’indomani del vertice Pdl-Lega del 25 agosto il presidente della Repubblica abbia esclamato: “Tanto rumore per nulla”. È questa la sintesi dei risultati della riunione che Bossi ha riassunto così: “Niente voto, si va avanti così, con la maggioranza attuale”. Da parte dei finiani, il coro è giunto immediatamente: “Bravo Bossi. La maggioranza di prima è la stessa di adesso”. Insomma, dopo tre mesi di litigi e di conflitti ai limiti dell’insulto e della rottura, quando il premier chiederà in Parlamento la fiducia su cinque punti del programma che dovrà essere realizzato nei prossimi tre anni di legislatura, dovrebbe ottenerla senza difficoltà. Lo diciamo al condizionale perché tutto è possibile, ma è innegabile che il clima negli ultimi giorni si sia svelenito. Chi è che ha operato il miracolo? Non c’è né un padre né un padrino: esso è il risultato della mancanza di un’alternativa al governo attuale. I giornali hanno attribuito il merito a Berlusconi che avrebbe convinto Bossi a non andare al voto a causa delle troppe incognite; Bossi, dal canto suo, avrebbe convinto Berlusconi a non imbarcare Casini nella maggioranza perché ritenuto inaffidabile e perché non poteva rimpiazzare Fini, pena la presa d’atto che la maggioranza non esisteva più. Evidentemente tutti e due gli alleati potevano contare sul fatto che i finiani avevano ribadito che loro erano di destra e che non intendevano
stringere alleanze per loro innaturali, anche perché erano stati eletti sotto lo stemma del Pdl e non volevano “tradire gli elettori”. Sì, c’erano state proposte definite “fantasiose”, come quella di Bocchino che aveva parlato di una vasta alleanza che poteva comprendere tutti, anche Vendola, ma la proposta era stata giudicata insostenibile anche dagli stessi deputati finiani che, con tutta evidenza, in maggioranza erano stati disposti a sposare le tesi di Fini, ma non al punto da rompere un’alleanza che li vede al governo con ministri e sottosegretari. Per i finiani, la rottura sarebbe stata un suicidio politico, anche perché nell’alternativa a Berlusconi sarebbero state solo delle comparse. Dunque, sia Bossi che Berlusconi hanno individuato nella richiesta della fiducia su cinque punti e con la maggioranza uscita dalle elezioni del 2008 la soluzione dei conflitti all’interno del Pdl. Sicuramente i finiani manterranno i gruppi parlamentari autonomi, la differenza sarà che prima a sostenere il governo c’era il Pdl, la Lega e l’Mpa, ora saranno il Pdl, la Lega, l’Mpa e Futuro e Libertà. È come se la corrente di Fini si fosse organizzata in gruppi parlamentari distinti senza arrivare ad un nuovo partito. Questo è almeno quello che si può dire oggi. Fino a quando, è difficile dire: forse tutta la legislatura, forse no. Molto dipenderà da come verrà gestita la fase della ricomposizione del conflit-
to. Le polemiche e i distinguo resteranno ancora per qualche tempo, poi dovrebbero rientrare o almeno incanalarsi su un binario di compatibilità tra alleati pur nella differenziazione di toni e modi. Va detto che la maggioranza ha tenuto – o potrà tenere – anche grazie ad una serie di altri fattori. Il primo dei quali è che il Pdl di Berlusconi non ha perso elettori. I sondaggi fatti da più parti hanno mostrato che in caso di elezioni il premier avrebbe conservato la sua forza elettorale, non scalfita dai finiani, che semmai, dopo un picco intorno all'8-10 per cento (si parla sempre di intenzioni di voto), sarebbero scesi al 5-6%. Non solo. Questo risultato lo avrebbero realizzato non a scapito di Berlusconi, ma addirittura del Pd. Traendo una prima conclusione, si vede chiaramente che Futuro e Libertà, pur raggiungendo il 5-6% (tutto da verificare, lo precisiamo) non scalfiva la forza elettorale di Pdl e Lega e nello stesso tempo non era considerato una forza affidabile dal Pd, se non temporaneamente per eliminare Berlusconi. Troppo poco per essere una prospettiva allettante. L’Udc di Casini, che nel frattempo è diventato Partito della Nazione, ha giocato le sue carte finché ha potuto. Ufficialmente, proponeva un governo della responsabilità, senza escludere il premier che aveva vinto le elezioni; ufficiosamente, sarebbe stato disponibile a votare la fiducia al governo se i finiani l’avessero rifiutata, offrendosi come ga-
rante di un esecutivo di transizione nel caso Berlusconi fosse caduto. La mossa di Casini per rientrare in gioco è stata abile, anche perché sa benissimo che l’elettorato dell’Udc lo abbandonerebbe qualora scegliesse di allearsi a sinistra. Il suo tentativo, comunque, è stato stoppato in maniera secca da Bossi, il quale non ha dimenticato che le fibrillazioni del governo Berlusconi del 2005 furono opera sua. Bossi lo ha tacciato di “inaffidabile” e ha puntato su Fini che, come detto, se uscisse dall’ambito del centrodestra, rimarrebbe da solo o quasi. Infine, le opposizioni: divise, come abbiamo detto a proposito di Casini, ma non coese, nemmeno all’interno del Pd. Quando la rottura nella maggioranza sembrava inevitabile, ecco l’autocandidatura di Veltroni a leader del centrosinistra, bocciato dai leader del Pd stesso qualche giorno dopo (Rosy Bindi: “È stato già sconfitto”). Ma ecco anche la proposta di Bersani, che ha tirato fuori dal cilindro il “nuovo Ulivo a due cerchi”: l’alleanza più estesa possibile per battere Berlusconi e poi il “nuovo Ulivo”, cioè l’alleanza elettorale e di programma per governare. Una proposta, come si vede, non originale, bloccata, almeno per ora e fino a prova contraria, dal fatto che l’uscita dal Pdl dei finiani non ha disgregato affatto la forza politica ed elettorale della maggioranza di centrodestra. ✗politica@lapagina.ch
6 ESTERI
LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
La Germania e il caso Sarrazin Raduno dei Tea Party a Washington in vista delle elezioni autunnali per il Congresso. A Roma visita di Gheddafi per i festeggiamenti del secondo anniversario del Trattato Italia-Libia Più che di politica internazionale, in assenza di un avvenimento importante, questa settimana scriviamo di fatti di cronaca accaduti in vari Paesi del mondo che hanno anche valore politico. Il teatro del primo fatto è Washington, il luogo è quel Lincoln Memorial in cui il 28 agosto del 1963 Martin Luther King pronunciò il suo famoso discorso in cui parlava dei diritti umani, il tema è il patriottismo ammantato di conservatorismo misto anche a razzismo dei repubblicani ultras: ecco, queste sono in sintesi le caratteristiche del raduno dei Tea Party (destra conservatrice, appunto). Il meeting aveva uno slogan, “Restituire l’onore”, all’America s’intende, dopo la vittoria di Obama alla presidenza degli Stati Uniti. Anche se l’argomento politico in sé è stato “soffocato”, la caratura di coloro che hanno parlato – Sarah Palin, candidata alla vice presidenza per i repubblicani, e l’anchorman Glenn
Beck – e quella dei partecipanti non lasciava dubbi sulla direzione del significato della manifestazione: rilanciare il vessillo repubblicano in vista delle elezioni per il rinnovo del Congresso di Washington del prossimo autunno, che sono anche un test pro o contro Obama, e inalberare la bandiera del conservatorismo: patria, Dio, famiglia e libertà. Tanto per dare l’idea del clima del raduno: Obama viene descritto come un usurpatore, in quanto considerato nato in Kenya, musulmano e per di più nero. Con una mossa ardita, gli organizzatori si sono appropriati dei temi liberali vagheggiati da Martin Luther King, democratico finito martire sotto i colpi di fucile nel 1968. Quanto peserà questo raduno, cioè quanto sarà rappresentativo dell’anima profonda americana, lo si potrà constatare soltanto all’indomani delle elezioni di metà mandato, test fondamentale per il futuro politico di Obama, che avrà così modo di portare avanti
o di ricalibrare la sua politica. Per ora, si può dire che esso ha avuto più risonanza internazionale che nazionale, in quanto è stato criticato da tutti i grandi giornali e ridotto ad una manifestazione di “reduci e combattenti”. Spostiamoci adesso da Washington a Berlino, dove un membro della Bundesbank e noto socialdemocratico tedesco, Thilo Sarrazin, con un suo libro appena pubblicato, sta facendo parlare della questione degli immigrati in Germania e di se stesso in maniera non positiva. Con un linguaggio acceso e spesso crudo, l’autore prefigura una Germania invasa da musulmani, dove la conoscenza del tedesco è marginale, dove il ritmo della giornata è scandito dalla voce del muezzin che annuncia l’ora della preghiera, dove i fondi pubblici non sono usati per aprire musei e librerie ma moschee. In una parola, Thilo Sarrazin dice che fra cento anni la Germania sarà irriconoscibile. Dicevamo del linguaggio acceso e provocatorio. Egli descrive gli immigrati musulmani e turchi come abili approfittatori del Welfare tedesco per produrre “ragazzine con il foulard in testa”; giudica l’Islam come religione che favorisce “la violenza, la dittatura e il terrorismo” e la società che ne deriverà come “stupida” perché “troppi immigrati non studiano”; prevede che fra tre o quattro generazioni i tedeschi scenderanno a 20 milioni, mentre i musulmani saliranno a 35-40 milioni. Non è difficile prevedere che l’Spd o lo espellerà o non gli rinnoverà la tessera; che ci sarà una fatwa contro di lui da parte di qualche estremista musulmano, come è successo in Olanda e in altri Paesi del mondo dove la religione musulmana è sta-
ta pubblicamente criticata; che le sue tesi saranno accolte con favore da una fetta della popolazione tedesca che, al di là del linguaggio crudo, non la pensa diversamente. Angela Merkel ha bollato le tesi di Sarrazin come “ingiuriose, diffamatorie e molto polemiche”. Il libro, inutile dirlo, con il battage pubblicitario che accompagna la sua uscita, sarà un successo. Infine, spostiamoci in Italia, a Roma, dove nei giorni appena trascorsi la capitale è stata teatro dei festeggiamenti del secondo anniversario della firma del Trattato di amicizia tra l’Italia e la Libia. Per l’occasione è stata organizzata una cena con Gheddafi, Berlusconi, personalità politiche e istituzionali e vertici di molte aziende italiane. In più, c’è stata l’esibizione di trenta cavalli berberi e quella dei carabinieri nella caserma Salvo D’Acquisto di Roma. Il resto del tempo della visita in Italia, Gheddafi lo ha passato a fare shopping. Nel giro di poco più di un anno, il dittatore libico è venuto in Italia più volte. Roma è ormai abituata a tutto, anche all’eccentricità di Gheddafi, che tuttavia, dopo gli accordi con l’Italia e grazie ai mezzi messi a disposizione dal nostro Paese, sta garantendo il controllo del tratto di mare libico e quasi azzerando l’odissea dei clandestini dal Nord Africa. Il dittatore libico, dopo le scuse dell’Italia per il colonialismo subito, vede nell’Italia un partner commerciale di prima grandezza. Per l’Italia la Libia è diventata una sponda nel Nord Africa per gli investimenti delle nostre industrie e anche un Paese che è meglio avere come amico piuttosto che contro.
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1 SETTEMBRE 2010 • LA PAGINA
CRONACA 7
Gheddafi Show a Roma Per accogliere il leader libico in occasione della sua visita in Italia sono state organizzate parate, tende berbere e quasi 500 ragazze reclutate da un'agenzia per una lezione sul Corano; ma è stato l'invito alla conversione dell'Europa a scatenare le maggiori polemiche Centinaia di ragazze reclutate come comitato di benvenuto. La provocazione - o il sogno - di un’Europa tutta musulmana. Ben quattro aerei mobilitati da Tripoli. Attesa, tanto mistero e un pizzico di ‘divismo’. È subito Gheddafishow a Roma, e stavolta addirittura prima che il colonnello metta piede in Italia per la sua quarta visita in poco più di un anno. Dopo un doppio cambio di programma nei giorni scorsi (arriva domenica, anzi sabato, no, è confermato domenica), il leader trova il modo di far slittare anche l’orario di arrivo a Ciampino: un’ora e mezzo di ritardo, pur sapendo che a Ciampino sarebbe stato accolto dal ministro degli Esteri Franco Frattini. Silvio Berlusconi è ad Arcore e, a differenza delle altre volte, delega al titolare della Farnesina gli onori di casa. L’esordio in Italia, nel giugno 2009, il colonnello lo fece in alta uniforme e con cucita in petto la foto di Omar Al-Muktar, simbolo della resistenza libica impiccato dai colonialisti italiani. Stavolta, invece, la scelta è più discreta: quando sulla pista dello scalo romano si apre il portellone dell’Airbus A340 dell’Afriqyiah, la suspence si stempera e Gheddafi, affiancato da due delle sue amazzoni, scende le scalette con il più tradizionale abito ‘Jeard Libi’ il grande mantello che copre il vestito arabo composto da camicia e pantaloni bianchi. Da un secondo aereo intanto, fermatosi qualche decina di metri più indietro, vengono sbarcati mantelli, abiti, regali e un esercito tra diplomatici, funzionari e uomini della sicurezza. Una veloce accoglienza nella saletta riservata e poi il corteo blindato raggiunge la residenza dell’ambasciatore libico sulla Cassia: lì Gheddafi ha piantato la sua inseparabile tenda beduina e lì vicino, nel cortile dell’adiacente accademia libica, lo aspettano da ore centinaia di avvenenti ragazze allertate dall’agenzia Hostessweb: è la replica delle ‘lezioni di Islam’ tenute nel novembre dell’anno scorso.
Prima duecento, poi cinquecento, qualcuna si spinge a contarne addirittura mille. Gheddafi le riceve a scaglioni: “Convertitevi all’Islam, Maometto è l’ultimo dei profeti”, le esorta distribuendo copie del Corano. Tre di loro, velate, lo fanno davvero, con un veloce rito ‘benedetto’ proprio dal colonnello. Poi l’orizzonte si allarga, forse un po’ troppo, e la ‘chiamata’ di Gheddafi si estende a tutto il Continente: “L’Islam - profetizza con un occhio all’adesione della Turchia dovrebbe diventare la religione di tutta l’Europa”. E non è finita: l’indomani altre ragazze, altre lezioni, altre ‘sorprese’. Gheddafi e Berlusconi hanno partecipato all’inaugurazione di una mostra fotografica sulla storia della Libia all’Accademia libica. In serata il cuore dei festeggiamenti per l’anniversario del Trattato di Amicizia, alla caserma ‘Salvo D’Acquisto’ di Tor di Quinto: i trenta cavalli berberi purosangue sono sbarcati con altri due voli speciali atterrati a Fiumicino e hanno aperto davanti ad oltre 800 invitati uno spettacolo equestre che sarà chiuso dalla figure del celeberrimo Carosello dei Carabinieri. Poi il premier ha offerto al suo ospite l’Iftar, la cena che spezza il digiuno imposto ai musulmani dal mese di Ramadan. Il boom di affari tra Roma e Tripoli, favorito dal Trattato, continua. Così come la penetrazione libica in Italia. Come primo azionista di Unicredit, Gheddafi si è guadagnato ormai una comoda poltrona nel salotto buono della finanza italiana. E solo per citare qualcuno degli investimenti italiani, l’Eni ne ha annunciati altri 25 miliardi per i prossimi anni. Non a tutti, in Italia, va bene così. L’Idv annuncia contestazioni (“una tendopoli della legalità” davanti la residenza dell’ambasciatore), mentre l’Udc parla di “indegna sceneggiata”: “Che dice Bossi - si chiede il presidente dei senatori D’Alia - dell’ultima perla del dittatore libico sull’Islam religione d’Europa?”. Dal Carroccio, l’unico a batte-
re un colpo è l’europarlamentare Mario Borghezio: “Nelle parole di Gheddafi traspare in tutta la sua pericolosità un progetto di islamizzazione dell’Europa che noi per primi abbiamo denunciato”. E una risposta al Gheddafi show arriva anche da Facebook con la mobilitazione di “Italia indignata”: «I cittadini, italiani e stranieri, di qualsiasi religione, non rimarranno fermi a guardare l’'avvilente show che Gheddafi e Berlusconi stanno mandando avanti!». Anche Amnesty International scende in campo contro la visita del leader libico. L’organizzazione ha chiesto all’Italia di «inserire il
tema dei diritti umani al centro delle relazioni bilaterali e della cooperazione con la Libia». Amnesty International si lamenta che nel dialogo con Tripoli, culminato nel Trattato di amicizia e nelle intese sul contrasto dell'immigrazione irregolare, si sia dimenticata “la spaventosa situazione dei diritti umani in Libia”. Nel giugno di quest’anno, Amnesty ha diffuso un rapporto nel quale sottolinea come la situazione dei diritti umani in Libia risenta della “assenza di riforme, nonostante il Paese intenda giocare un ruolo di maggior rilievo sul piano internazionale”.
8 SCRIVE CHI LEGGE
LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
Uniti o sparpagliati? La riflessione di un nostro lettore sull'unità del popolo italiano
“L’Italia è fatta. Ora facciamo gli italiani”; Massimo D’Azelgio l’aveva vista lunga: se per raggiungere l’unità dell’Italia c’erano voluti secoli e secoli, quanto tempo sarebbe stato necessario per raggiungere l’unità degli Italiani? Ancora oggi dobbiamo confessare che mettere d’accordo gli inquilini dello Stivale è un’impresa tutt’altro che facile. Figli di Greci, d’Illirici ed Arabi, di Etruschi e Romani, di Umbri e Sanniti, di Lon-
gobardi, Goti e Normanni... cononizzati da Franchi, Spagnoli e Austroungarici... divisi in una cozzaglia di staterelli sempre pronti ad azzufarsi tra loro come tanti galli nel pollaio... dislocati tra la barriera delle alpi e i tremila chilometri di litorali bagnati dal Mare Nostrum, con culture e tradizioni diverse, come lo sono quelli di chi vive sui contrafforti alpini e appenninici, nelle grandi pianure a vocazione agricola o lungo i mari... Cos’altro poi? C’è da meravigliarsi, allora, se gli italiani hanno sviluppato un dna che da secoli permette loro di sopravvivere
barcamenandosi tra i marosi e le onde anomale della nostra storia...? C’è da meravigliarsi se sono così caparbiamente abbarbicati al proprio particolare e non riescono a vedere nello Stato un punto di riferimento e di aggregazione, ma solo un’istituzione da cui difendersi? Cosa vogliamo pretendere dai cittadini di una nazione dove il Nord e il Sud sono impegnati in un interminabile e bizzarro tiro alla fune? Dove governo e opposizione in regolare alternanza non tralasciano occasione per azzuffarsi e farsi linguacce, sberletti e dispetti riciproci? Dove gruppi, categorie e corporazioni sono preoccupati di sventolare solo la propria bandiera? Dove atavici schieramenti, tipo guelfi e ghibelini, sono continuamente aggiornati da nuove opposte militanze, quali anarchici e repubblicani, padroni e contadini, destrorsi e sinistrorsi, meritocrazia e raccomandazioni, maschilismo e femminismo, campagna contro campagna, città contro città, campanile contro campanile, nuora contro suocera e suocera contro nuora? Dove si parlano almeno dieci lingue diverse, per dire
“salciccia” c’è chi dice “luganega” (da lucanica, della Lucania, dove ha avuto origine) chi “luganga”, chi “saesecc” chi “sartizzu”, chi “c’evapici”, e via dicendo? Dove anche a tavola troviamo schierati riso contro tagliatelle, tortellini contro spaghetti, polenta e “osei” contro orechiette con le cime di rapa, ossobuco contro maialino alla sarda, pecorino contro parmagiano, pomodoro contro maionese .. Dove, probabilmente, solo la pizza al pomodoro ha trovato piena cittadinanza su tutte le mense? Ma avete mai pensato di bollire nella stessa pentola un Interista e uno juventino?.. Sono sicuro che i brodi resterebbero completamente separati l’uno dall’altro .. L’unione degli italiani? È una parola.. Gli italiani sanno governarsi da soli, diceva l’indimenticabile Alberto Sordi... Ogni Popolo è figlio della propria storia... Noi abbiamo una storia tutta nostra che, se vogliamo considerare proprio ogni particolare, non ci ha reso di certo peggiori degli altri... come ci definiscono alcune categorie di giornali per via dell’attuale sistema politico italiano... Umberto Colaiacovo
Amore
di Paulo Coelho - pp 128
Fr.2
2.-
Paulo Coelho ha fatto dell’amore il centro della sua attività letteraria. Ne ha indagato molti aspetti, sotto diverse angolazioni: il sesso, l’ossessione, la follia, il mistero. Per questo ha deciso di raccogliere il meglio dai suoi romanzi in una vera e propria raccolta delle sue più pregnanti citazioni sul tema dell’amore.
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1 SETTEMBRE 2010 • LA PAGINA
POLITICA 9
Berlusconi e Gheddafi festeggiano il “Trattato di amicizia” il leader libico è arrivato a Roma per una due giorni finalizzata a celebrare il secondo anniversario del Trattato di amicizia tra Italia e Libia È l’accordo che ha messo la parola fine al contenzioso sul passato coloniale italiano in Tripolitania e Cirenaica ed ha aperto un’epoca di cooperazione in campo economico – soprattutto energetico e nel settore delle infrastrutture – e di lotta all’immigrazione clandestina, quello che il presidente del Consiglio ha festeggiato a Roma alla presenza del leader libico Muammar Gheddafi. Firmato ormai due anni fa, il 30 agosto 2008 a Bengasi, l’accordo ha ricevuto il via libera definitivo del Parlamento italiano all’inizio di febbraio del 2009 ed il primo marzo è stato approvato anche dal Congresso (il ‘parlamento’) libico. L’Italia finanzierà la realizzazione di infrastrutture sul territorio libico per una spesa complessiva di 5 miliardi di dollari (circa 4 miliardi di euro) nell’arco di 20 anni. La prima rata del pagamento previsto dal Trattato di amicizia e cooperazione tra Italia e Libia sarà erogata nel 2010. L’esecuzione delle opere, che saranno concordate da un comitato paritetico, sarà affidata ad imprese italiane. Circa una ventina le aziende che si sono già mosse per partecipare all’affare.
Ecco in sintesi i punti salienti dell’accordo: l’Eni, in qualità di principale operatore nel settore della ricerca e della coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi, dovrà versare un’addizionale all’imposta sul reddito delle società (Ires) pari al 4% dell’utile prima delle imposte. Tale addizionale è dovuta dal 31 dicembre 2008 al 31 dicembre 2028, coprendo così la durata ventennale del rimborso di 5 miliardi di dollari. Investimenti per 5 miliardi di dollari in cambio di un rinnovato impegno della Libia a collaborare nella lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata, al traffico di stupefacenti e all’immigrazione clandestina, obiettivi peraltro già stabiliti dall’accordo del 2000, in vigore dal 22 dicembre 2002. Per contrastare l’immigrazione clandestina, è previsto un sistema di controllo delle frontiere terrestri libiche, che verrà effettuato dalla parte italiana. Il costo dell’operazione sarà per metà a carico dell’Italia, per l’altra metà sarà chiesto un concorso di spesa dell’Unione Europea. L’Italia si impegna a realizzare iniziative speciali tra cui la costruzione di 200 abi-
La vita che volevo di Licalzi Lorenzo - pp 204 “Era questa la vita che volevi?” Alzi la mano chi può rispondere di sì. Chi non ha mai rimpian3.to un’occasione mancata o una decisione che non ha preso. E non ha mai fantasticato un’altra vita; la vita che, forse, voleva davvero. È quel che succede ai personaggi di questo libro lieve e imprevedibile. Forse, Licalzi sembra suggerire, con il tono scanzonato di sempre, che tutte le vite che avremmo voluto le stiamo vivendo, proprio ora, in altri universi, in cui altri noi sono alle prese con altre storie.
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tazioni, l’assegnazione di 100 borse di studio universitarie e post-universitarie a studenti libici, la cura delle persone colpite dallo scoppio di mine in Libia presso istituti italiani, il ripristino del pagamento delle pensioni di guerra ai titolari libici e la restituzione di manoscritti e di reperti archeologici trasferiti in Italia in epoca coloniale. Gli italiani espulsi dalla Libia nel 1971, dopo che il colonnello Gheddafi prese il potere con un colpo di Stato che detronizzò re Idriss, potranno tornarvi con un visto turistico,
ma anche per lavoro o per altre finalità. Agli esuli dalla Libia si riconosce un indennizzo di 150 milioni da corrispondere nella misura di 50 milioni all’anno dal 2009 al 2011. Con successive discipline saranno definiti i tempi e i modi per lo svolgimento di manovre congiunte e scambio di esperti e tecnici. La collaborazione in questo settore riguarda anche le industrie militari. Italia e Libia si impegnano anche a collaborare nel settore della non proliferazione delle armi di distruzione di massa e del disarmo.
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2010
Super radar sulle strade svizzere Gli automobilisti sono avvertiti: presto un nuovo “vigile” sorveglierà ogni loro movimento. Il super radar Trafistar SR590 sarà infatti in grado di rilevare tutta una serie di infrazioni, dall’eccesso di velocità all’invasione di corsia. L’apparecchio costruito in Svizzera potrà misurare simultaneamente la velocità di 22 veicoli su quattro corsie. Il sistema, che è già attivo a Ginevra dalla fine di agosto, è pure in grado di rilevare fino a nove infrazioni stradali. Se in un primo tempo l’apparecchio verrà impiegato per individuare le vetture che superano i limiti di velocità o passano con il rosso, ben presto verrà configurato per riconoscere anche gli automobilisti che non rispettano le distanze di sicurezza, che non si fermano davanti alle strisce pedonali oppure che guidano in modo peri-
coloso. In futuro verranno inoltre sorvegliati anche i conducenti che sfruttano le piste ciclabili o le corsie degli autobus. Il radar della ditta zurighese Multanova, del costo di 80’000 franchi, è dotato dell’ultima tecnologia in tre dimensioni, la quale consente di localizzare la posizione esatta di ogni veicolo, seguendone il movimento. «Le telecamere attuali non sono sufficientemente precise e sono soggette alle interferenze dei veicoli vicini. Ciò spiega come mai alcuni automobilisti riescono a schivare le multe», af-
ferma a swissinfo.ch Stefan Guggisberg, direttore di Multanova. Attualmente le strade ginevrine sono sorvegliate da un centinaio di radar, ma soltanto «un terzo sono dotati di una telecamera», rileva Eric Grandjean, portavoce della polizia ginevrina. Dopo aver testato con successo il nuovo Trafistar SR590 sul ponte del Mont Blanc, nel centro città, la polizia prevede di sostituire i vecchi modelli con tre ulteriori super telecamere. L’introduzione del nuovo dispositivo è vista positivamente anche da Daniel Menna, portavoce dell’Ufficio prevenzione infortuni (UPI). «Riesce a rilevare altre infrazioni oltre agli eccessi di velocità. Molti incidenti capitano siccome gli automobilisti non rispettano le precedenze». "Non vogliamo avere più telecamere per fare più soldi". Eric Grandjean, polizia di Ginevra A seguire da vicino l’utilizzo del super radar vi sarà il Touring Club Svizzero (TCS), la principale associazione nazionale di automobilisti. «Sorveglieremo con attenzione che non venga impiegato soltanto per fare soldi», dice Jean-Marc Thévenaz, responsabile della sicurezza presso
il TCS. In Svizzera, ogni cantone è libero di scegliere come utilizzare i soldi incassati con le multe. Questo denaro, annota Thévenaz, non viene sistematicamente investito nella sicurezza stradale. Le somme sono considerevoli. Nel 2009 la polizia di Ginevra ha ad esempio emesso 158’823 multe per eccesso di velocità. Complessivamente, nelle casse cantonali sono confluiti 15,8 milioni di franchi. L’impiego delle nuove telecamere non è tuttavia legato a ragioni finanziarie, assicura Eric Grandjean. «Non vogliamo avere più telecamere per fare più soldi». Gli automobilisti ginevrini non saranno gli unici ad essere sorvegliati dai nuovi “vigili”. Il canton Ticino ha già acquistato un apparecchio e la città di Losanna intende sostituire i dispositivi Multanova esistenti con i nuovi modelli. I cantoni di Zurigo e Basilea Campagna valuteranno dal canto loro i risultati di Ginevra, prima di decidere. Per Stefan Guggisberg, il mercato svizzero offre «un ottimo potenziale». Il direttore di Multanova spera di vendere una ventina di SR590 entro la fine dell’anno, 50 nel 2011 e 80 nel 2012.
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1 SETTEMBRE
2010 • LA PAGINA
SVIZZERA 11
Si vota per l'Assicurazione contro la disoccupazione Il prossimo 26 settembre gli svizzeri saranno chiamati a votare su un tema molto importante e di interesse generale: la revisione della legge sull’assicurazione contro la disoccupazione. L’assicurazione contro la disoccupazione (AD) garantisce a chi ha perso il lavoro il 70/80% dell’ultimo stipendio percepito, un servizio di assistenza nella ricerca di un impiego e, inoltre, offre la possibilità di seguire stage di formazione e di perfezionamento per agevolare il reinserimento nel mondo del lavoro. Da qualche tempo, però, anche l’AD sembra dover fare i conti con la crisi economica che ha creato un forte squilibrio finanziario. Pare, infatti, che già a metà del 2010 l’AD avesse accumulato un debito pari a 7 miliardi di franchi per risanare il quale il governo svizzero, in accordo col Parlamento, ha deciso di intervenire con un piano che prevede la revisione della stessa legge sull’assicurazione contro la disoccupazione: gli interventi punteranno alla
riduzione delle uscite e all’incremento delle entrate. Una tale revisione permetterebbe di preservare un istituto assicurativo di indiscutibile utilità ma è altrettanto vero che, in seguito alla sua applicazione, aumenterebbero i pagamenti da parte dei lavoratori mentre diminuirebbe il servizio offerto con riduzione complessiva delle prestazioni ricevute. Un esempio fra tutti, il periodo di prestazione: mentre
adesso con un anno di contributi si riceve 1,5 anni di prestazioni, dopo tale revisione si riceverà solo un anno. Chi ha superato i 55 anni di età è attualmente assicurato per 2 anni con un versamento di 1,5 anni di contributi, con la revisione dovrà, invece, versarne 2 per ricevere le stesse prestazioni. Ancora peggiore è la situazione per i giovani sotto i 25 anni di età senza figli che con un anno di contributi saranno assicurati per soli
9 mesi. Questi e altri saranno i cambiamenti che dovranno accettare gli svizzeri se il 26 settembre gli elettori voteranno a favore della suddetta revisione, cosa che si augura e si raccomanda sia il Parlamento che il Consiglio federale. Ma quali saranno le conseguenze se non andrà in questo modo e gli elettori si opporranno a tali cambiamenti? Se sarà il “no” ad uscire vincitore dale urne si dovrà intervenire direttamente sulle trattenute salariali per l’assicurazione contro la disoccupazione che aumenteranno dal 2% al 2,5% a partire dal 1° gennaio del 2011. Sarà inoltre prelevato un contributo di solidarietà dell’1% sulla parte di salario lordo annuale fra i 126mila e i 315mila franchi. Infine, un nuovo progetto di revisione dovrà essere elaborato e consegnato entro un anno al Parlamento federale.
12 RACCONTO
LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
Il racconto che segue è ispirato a una vicenda realmente accaduta. I fatti narrati, nella loro esteriorità, corrispondono al vero. Ma l’autore, per consuetudine antica, proprio sul contrappunto tra realtà e finzione ama modulare i suoi temi. Pertanto, non diversamente dal monologo lirico pubblicato prima della pausa estiva, anche quest’apparente divagazione rinvia, a ben guardare, a taluna tematica capitale del “Declino degli dèi”, il cui seguito riprenderà nelle prossime edizioni.
Rue d'Ulm, 1980 3a parte - di Gerardo Passannante - gerardo@passannante.ch «Eppure ciò non vale a spiegare la nostra intesa, Louis. Se questo universo sotterraneo esiste, esso dovrebbe configurarci tutti allo stesso modo, secondo un ordine invariabile e ripetitivo. E invece noi abbiamo affrontato con una consapevolezza persino esagerata la nostra esperienza; l’abbiamo inserita nel tempo per sapere dal confronto quanto poco si lasciava inscrivere in esso, per l’alterità del sentiero che batteva. Non abbiamo mai incontrato qualcuno per cui potessimo dire che aveva avuto in sorte la nostra stella. Abbiamo saputo, contro tutte le aspettative, coniugare le nostre individualità, accomunate solo da esperienze dolorose, col nostro scarto di età, in cui i miei otto anni di vantaggio, confondendo il pregiudizio, hanno contribuito a metterci sulla stessa lunghezza d’onda...» «Ma non abbiamo mai potuto controllare, o al massimo li abbiamo ignorati, i complessi sistemi che determinano il nostro agire e la nostra condotta sotto forma di prescrizioni morali, valori, idee correnti, miti, che ci plasmano fin dalla nascita.» «È il tuo solito argomento, che sfoderi ogni volta che tenti di giustificare quell’episodio sulla spiaggia di Saint-Tropez.» «Non vi stavo affatto alludendo, Hélène. Perché me lo riproponi adesso?» «Lo sai bene il perché, Louis, anche se per te non ha rappresentato ciò che significò per me. Ma io rivedo come fosse ieri la disinvoltura con cui chiedesti a Juliette, in presenza di me che allibivo, di fare il bagno nuda con te, nel mare in burrasca. Non ebbi il tempo di parlare, che già tu, sfilato il costume, la seguisti nell’acqua dove vi accoppiaste selvaggiamente, mentre io, a riva, sbattevo disperata. Persino gli elementi erano adirati con voi. Il mare vi respingeva; e tu, impaurito come un bambino, fosti tratto a riva da Juliette stessa, che poi scappò via inorridita, abbandonandoci al previsto confronto. L’hai forse dimenticato, Louis?» «No, ricordo tutto. Come ricor-
do che fu proprio allora che tu, con sdegno e rabbia, pronunciasti quelle parole gravi che sono scolpite nella mia fronte, e che tu stessa ignoravi quanto fossero decisive per il nostro destino.» «Eppure non mentivo, Louis. Lo intendevo davvero, quando dissi che per me eri morto: poiché tu, mascherandoti dietro indomite pulsioni, ti immergesti intenzionalmente con lei, sotto i miei occhi. Non ti puoi scusare: il tuo rinvio al profondo non soddisfa alla spiegazione. La tua fu una scelta ben consapevole. Nessuno ti imponeva di avanzare quella proposta. Così come, anche dopo che quella sconsiderata ebbe accettato, nessuno ti impediva di ritirarti, anche a costo di rimetterci la faccia.» «No, Hélène, mi opporrò sempre a questa accusa. Non ero libero, no: nessun uomo può pretendere di esserlo. Al massimo ci è concesso chiudere gli occhi, e barare con noi stessi per non riconoscere i fili che muovono l’uomo come un burattino: ma mai siamo in grado di reciderli.» «Ma lì non si trattava di entità astratte, ma di un uomo ben preciso chiamato Louis, e di una donna ben individuata chiamata Hélène: altrimenti detto, del miracolo più miracoloso scoccato nell’andare delle galassie, che teneva avvinti le due monadi che eravamo, e che dovevano perciò opporsi all’intrusione di quell’altro granello che veniva a minacciarci di separazione. Non si trattava di persone comuni, Louis, ma di me e di te, rifletti: degli esseri più straordinari che mai si fossero incontrati sul pianeta.» «Ma come, dopo tutta la nozione che abbiamo delle morse che ci avvincono, possiamo fidarci di termini quali soggetto, io, coscienza, individualità, e fremere di autoculto? Diffido dell’uomo che afferma la centralità della sua preziosa presenza, e in nome di una millantata libertà si crede artefice di valori e destini. L’etica della volontà è solo un pio inganno, Hélène: l’unica responsabilità che ci grava è quella
che il ferreo concatenamento delle circostanze ci forza ad assumere.» «Non ti seguirò su questa via, Louis. Noi abbiamo costruito responsabilmente la nostra storia, altrimenti tutto il significato del nostro impegno politico e sociale sarebbe stato vano. Anche tu hai creduto nella lotta contro l’orrore nazista prima e contro lo sfruttamento capitalistico poi; hai creduto che fosse doveroso, col modesto contributo di ognuno, riscattare l’avvilimento dell’uomo e sollevarlo a una dignità elementare. Perché ora rinneghi tutto, e ti ritiri su un immobilismo ideologico che non ti riconosco?» «Perché non credo più nel controllo da parte dell’uomo della propria vicenda terrena. L’uomo subisce soltanto, non crea: subisce le fiumane che gli soggiacciono, e che lo travolgono anche nei suoi passi più volitivi. Solo se ignoriamo questi condizionamenti possiamo inorgoglirci. E spesso invero li rimuoviamo di proposito, per chiudere gli occhi su un sapere ostico, piuttosto che guardare in faccia la disfatta della nostra subordinazione.» «Vorresti dunque abolire d’un colpo le conquiste che secoli di lotte e bandiere hanno permesso di conseguire? Vuoi contendere all’uomo quel conato alla libertà che ne costituisce il decoro? E non ti accorgi che così lo riproietti nella barbarie dove a lungo ha giaciuto e che pur se non abbiamo debellato certamente abbiamo contenuto con la ragione e la speranza?» «È ormai tempo, Hélène, di muovere non dalla presunzione di quei successi, ma dall’umile constatazione che la nostra libertà è una chimera in un mondo sempre più organizzato. Occorre rendersi conto delle catene che generano le menzogne che l’uomo si appronta per esaltare il suo stato e divinizzare se stesso. Molti anni fa, un cervello malato ma tagliente osò proclamare per la prima volta a chiare lettere la morte di Dio: ora occorre armarsi di un analogo coraggio, e dichiarare, con altrettanta fermezza, che anche l’uomo è morto. Poiché se
allora i savi avevano preso coscienza dell’inutilità di postulare dio per scrutare il mondo, ora è altrettanto indispensabile, se vogliamo comprendere l’uomo, celebrarne le esequie, e osservarlo come il risultato di strutture più radicali di lui, che lo “producono” a sua insaputa, proprio quando egli pretende di elaborarle e controllarle.» «Vuoi dunque privare di significato il cammino della libertà, negare valore alla lotta, al sangue, alle rinunce che milioni di persone si sono imposte, fino a sfidare la morte stessa affinché i loro figli potessero accedere a uno stadio più dignitoso?» «No, non questo: ma avverso i visionari del proprio culto e i profeti dei rosei destini, di cui tu provocatoriamente adotti la terminologia, così come sospetto dei programmi palingenetici elaborati sotto scaffali tarlati da misantropi gottosi. Gli individui non hanno significato e non esistono al di fuori delle relazioni che stabiliscono: questo ribadisco. Io non voglio esaltare l’uomo, ma capirlo. E se proclamo che è morto, è per dar vigore a una scienza in grado di radiografarlo. E se spodesto il soggetto, irridendo le sue celebrate sfere di libertà e creatività, è per far emergere le strutture profonde e inconsce che non gli lasciano scampo.» «Sei disumano, Louis.» «Non sono disumano, Hélène. Se l’umanesimo parla di un uomo immaginario, di una proiezione infronzolata intorno a cui ruota il tutto, ebbene, lo sono. Invece, se piuttosto che adorarlo con reverenza, vogliamo saperne qualcosa di più, allora bisogna demolire il suo mito teorico, e vederlo nella sua consistenza di polvere, per quello che è: un concetto vacuo, un’astrazione inutile e perniciosa.» «Non so più persuaderti, Louis. Ti so testardo, e vedo bene che riuscirai nel tuo intento di uccidere l’uomo. Ma perché possa riuscirci è forse necessario che prima tu elimini me.» (continua)
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ESTERI 13
Pakistan: inondazioni, 270 mila bimbi a rischio fame Oltre 270 mila bambini, con diversi gradi di malnutrizione, rischiano di morire di fame o di malattie in Pakistan dove le inondazioni hanno causato nuove devastazioni lungo il delta del fiume Indo nella provincia meridionale del Sindh. Mentre l’esercito e centinaia di volontari sono al lavoro per riparare le nuove brecce nelle dighe di contenimento che continuano a cedere sotto la pressione della piena, aumenta la preoccupazione per attacchi terroristici. L’uccisione per mano dei talebani di tre operatori umanitari, tenuta segreta per qualche giorno, è stata confermata dalle autorità pakistane, secondo le quali i tre erano cristiani e stranieri. Secondo il sito dell’agenzia cristiana Bosnewslife erano americani. I loro corpi sono stati portati a Islamabad da Mingora, nella valle di Swat, la località dove sono stati uccisi e che fino a un anno fa
era controllata dai talebani. La loro identità non è stata resa nota per non seminare il panico. Proprio in seguito al grave episodio, ha spiegato un alto funzionario governativo all’agenzia Fides, si era deciso di lanciare l’allarme per le minacce talebane alle ong. In questo contesto il lavoro dei soccorritori diventa più difficile, ma è sempre più fondamentale per la sopravvivenza di milioni di senza tetto e soprattutto dei più vulnerabili,
come i bambini. L’Unicef ha lanciato un appello urgente per raccogliere circa 80 milioni di dollari necessari per salvare dalla fame decine di migliaia di bambini che sono scappati con le famiglie dalle città allagate. L’agenzia dell’Onu sostiene che tra i 17 milioni di alluvionati, i piccoli al di sotto dei cinque anni sono oltre due milioni e che almeno il 13% di loro soffre di malnutrizione. In particolare, "72 mila sono fortemente malnutriti, mentre
circa 200 mila hanno una forma moderata di malnutrizione" ha riferito Shahid Mehboob, rappresentante dell’organizzazione. Anche oggi l’epicentro della crisi è stato il distretto di Thatta, a est di Karachi, dove un milione di persone hanno lasciato centri urbani e villaggi per la minaccia della piena che ha gonfiato l’Indo a tal punto da farlo diventare 40 volte più largo del normale. L’esercito ha preso il controllo delle città ormai deserte. L’acqua ha anche sommerso alcune arterie stradali rendendo più difficile l’invio di aiuti. Gli elicotteri diventano sempre più determinanti per le operazioni in attesa che le acque si ritireranno una volta che la piena raggiungerà il mare. A questo scopo, gli Stati Uniti hanno deciso di mettere a disposizione altri 18 elicotteri per le operazioni di distribuzione di viveri e il recupero dei superstiti.
"Mi maltrattano", italiano morto in carcere È morto in una cella del carcere di Grasse (Nizza) dove era finito cinque mesi fa con l’accusa di falsificazione e uso improprio di una carta di credito, usata in un casinò della Costa Azzurra. Daniele Franceschi, 31 anni, carpentiere di Viareggio, sposato, separato e padre di un bambino di 9 anni, aveva raccontato e scritto alla madre Cira Antignano, dal carcere, di essere sottoposto a soprusi e maltrattamenti. La causa del decesso, secondo le autorità francesi, è "collasso cardiocircolatorio". Ma la famiglia nutre forti dubbi. "Mio figlio era un ragazzo forte, faceva sport, non aveva mai sofferto di problemi cardiaci: non credo all’infarto”, dice ora sua madre. Insospettisce anche il ritardo, tre giorni, con cui l’avvocato francese di Franceschi è stato avvisato della morte, avvenuta tra martedì e mercoledì
scorsi. E ora il Pd, attraverso Sandro Favi, responsabile carceri del partito, chiede ai ministri degli esteri Frattini e della Giustizia Alfano di “acquisire tutte le informazioni necessarie per fare piena chiarezza sull’accaduto” e di “accertare eventuali responsabilità". La madre, accompagnata da una cugina e da un fratello, si è precipitata a Nizza, ma non ha potuto vedere la salma. Daniele Franceschi era andato in vacanza in Costa Azzurra nel marzo scorso con alcuni amici. Il gruppo aveva deciso di trascorrere una serata al casinò, ma quando Franceschi si era presentato a
pagare le fiches esibendo una carta di credito, sembra che gli addetti abbiano messo in dubbio che appartenesse al ragazzo e hanno chiamato la gendarmeria che l’aveva arrestato. Lo zio, Marco Antignano, ricorda che in questi cinque mesi il nipote aveva atteso invano il processo. "C’erano state alcune udienze, sempre rimandate - dice -. Era complicatissimo andare a trovare mio nipote. Mia sorella era riuscita ad entrare in carcere solo due volte, ogni volta l’avevano controllata in una maniera non solo minuziosa, ma anche umiliante. Il ragazzo era tranquillo ma parlava
e scriveva di soprusi, di ore di lavoro estenuante, di maltrattamenti e vessazioni. Raccontava che ce l’avevano particolarmente con gli italiani, forse, diceva, a causa del calcio". Sono state fornite, inoltre, racconta lo zio, versioni discordanti sull’ultimo giorno di vita di Daniele. “Io ho parlato con il direttore del carcere e lui mi ha spiegato che l’avevano controllato in cella alle 13,30, e Daniele stava bene. Poi, alle 17, l’avevano trovato morto. All’avvocato francese che ci assiste, è stato invece detto che, siccome Daniele non stava tanto bene, l’avevano portato in infermeria e gli avevano fatto l’elettrocardiogramma. Dato che il risultato era stato negativo, l’avevano riportato in cella. Ma mi chiedo: non era il caso di trattenerlo? Chiunque, anche un detenuto, ha diritto ad un’assistenza umana”.
14 POLITICA LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
Lettera aperta agli amici "finiani" Giuseppe Tarantini – Sindaco di Trani
L’ultima volta che ho sentito Italo Bocchino è stato l’inverno scorso, quando, in virtù della vecchia amicizia, gli ho chiesto di recedere dalla sua interrogazione su quella versione di latino di tenore antiberlusconiano svolta in una scuola di Trani. L’ho conosciuto più o meno 15 anni fa quando collaborava con Pinuccio Tatarella in pieno “ministero dell’Armonia”, lo ritrovo ora “falco” del gruppo “finiano” insieme a Francesco Divella (!), Fabrizio Tatarella (!!), Salvatore Tatarella (!!!!!). Da “Oltre il Polo” a “Fuori dal Polo”, dal Partito unico (esaltazione del bipartitismo) all’ “area di responsabilità” (esaltazione del compromesso neo proporzionalista secondo lo schema: il popolo vota, l’area di responsabilità decide chi governa), dall’atteggiamento inclusivo e conciliante persino con il più trinariciuto degli avversari alla lite furibonda e inconciliabile con i componenti del proprio partito. Tutto ciò, indipendentemente da come andrà a finire, ha determinato un fatto importantissimo : la fine del “Tatarellismo” cioè di quel pensiero politico, di quella impostazione della politica, di quello stile di fare politica che ha caratterizzato non solo la Destra pugliese ma l’ intera Destra Italiana (a cominciare proprio da Fini che ne fu il segretario nazionale prodotto) perlomeno degli ultimi trent’anni. Perché ciò sia avvenuto non mi è dato sapere, o meglio, so quello che dicono le dicharazioni ufficiali e non credo, francamente, che si possano prendere decisioni gravi come quella di lasciare un partito per questioni sulle quali, pure siamo daccordo, come la democrazia interna. Certo è dif-
ficile da digerire una linea decisionale che porta, ad esempio, per due volte Nichi Vendola a vincere in Puglia facendone così non solo il Governatore della nostra Regione ma anche e soprattutto un leader nazionale (fossi in Vendola non terrei, per riconoscenza, sul mio comodino certo le foto di Bersani o di Dalema o di Di Pie-
modello “Trani”, nel cui centro storico si è realizzato” tatarellianamente” un piccolo, certo, ma compiuto esempio di società multietnica “mediterranea” con Cattedrale, Sinagoga, Moschea e Chiesa Cristiano- ortodossa che convivono, per dirla con la felice espressione di Lino Patruno, nel giro di “cento passi”, semplice-
Cattedrale di Trani
tro...) ma la democrazia interna è una questione di prassi da affrontare all’interno di un Partito e non uscendone. Si può lasciare un partito ma per questioni di teoria e non di prassi! Quanto alla teoria, ci si può rendere conto solo ora dei problemi fra Berlusconi e la Giustizia? Si può solo ora ricordarsi dei problemi del Meridione? Si può eleggere a proprio autore di riferimento Franco Cassano, uno dei demiurghi di Vendola e non, ad esempio, Marcello Veneziani o, in omaggio a Granata, Pietrangelo Buttafuoco? E se, a questo proposito, a proposito d’immigrazione e di integrazione, io, molto immodestamente, proponessi invece il
mente rispettando le regole (con una Giunta di centro-destra e un Sindaco del PDL) ? Da convinto, e che non ha cambiato idea, sostenitore del partito unico del centro-destra, se non altro perchè in potenza maggiormente capace, rispetto ad AN, di contenere e far esprimere con maggiore libertà tutti gli aspetti del pensiero “di Destra”, penso che questo sia, paradossalmente, il momento più propizio per riproporre con maggior forza, all’interno del PDL, quei concetti che ci sono più cari. Lungo il solco della Tradizione, della ricerca del Sacro (cito deliberatamente Veneziani), del rispetto degli “Altri” e della propria Identità, proporre politiche
che vadano dalla preservazione e valorizzazione del nostro patrimonio culturale e artistico, dei nostri centri storici, dei nostri riti, delle nostre usanze, dei nostri paesaggi, all’incentivazione della meritocrazia per una scuola che sia veramente “motore” del nostro sviluppo (a tal proposito ho scoperto con piacere che tra i consulenti del ministro Gelmini vi è Roger Abravanel, autore del libro “Meritocrazia”, di cui consiglierei la lettura) perchè la conoscenza e la competenza siano,oltre alla storia, alla cultura ed il paesaggio le risorse irriproducibili e indifettibili con le quali affrontare il mondo globalizzato e le sue crisi. Chi non tollera il conformismo della cultura dominante, chi continua a non voler piacere alle “elites”, chi continua a “temere” il sostegno dell’avversario (“Timeo danaos et dona ferentes ! “), chi tiene ancor all’idea di Nazione perché continua ad avere una visione “comunitaria” anzichè “liberal”, chi ritiene che, ferma restando la Libertà, il Futuro non possa essere disgiunto dalle radici del passato, non può che restare nel PDL ed augurarsi che chi ne voglia uscire, fra gli amici di sempre, magari anche un pochino leggendo queste modeste riflessioni, ci ripensi, perchè no? P.S. Se proprio questo non dovesse essere possibile, vi prego, fate in modo che resti in una posizione almeno neutra Mirko Tremaglia,alla sua età e con la sua storia non merita nessuna disgiunzione da quello che è stato il suo mondo per tutta la vita, perchè da qui a cent’anni resti, insieme ad Almirante e a suo figlio Marzio, nel Pantheon degli affetti che nessuno può toccare!
GIUSEPPE TARANTINI – SINDACO DI TRANI
1 SETTEMBRE 2010 • LA PAGINA
CRONACA 15
Lite tra medici in sala parto La decisione di eseguire o meno il cesareo avrebbe scatenato la lite tra due medici in sala parto. La donna e il neonato ora versano in gravi condizioni. La Procura di Messina ha aperto un'inchiesta La sala parto trasformata in un ring, con vetri in frantumi e la puerpera che finisce in prognosi riservata, come il suo bimbo, venuto alla luce con danni cerebrali e dopo due arresti cardiaci, mentre i carabinieri allontanavano dal reparto due medici litigiosi, con un rapporto personale difficile alle spalle, venuti alle mani per dissidi sull’opportunità di fare il taglio cesareo. L’incredibile e drammatica storia, al vaglio della Procura di Messina, che ha aperto un’inchiesta coordinata dal pm Francesca Rende la quale ha già ascoltato alcuni testimoni, è avvenuta nel reparto di ostetricia e ginecologia del Policlinico, dove la direzione sanitaria ha avviato un’indagine interna per fare chiarezza sull’episodio. I due medici sono stati sospesi dal primario del reparto, Domenico Granese, che tuttavia esclude un nesso tra la lite e la situazione clinica di madre e figlio. Ma anche il ministro per la Salute, Ferruccio Fazio, che ha bollato come “intollerabile” la vicenda, vuole vederci chiaro e ha già “attivato gli ispettori”, oltre ad essersi recato personalmente sul luogo. Secondo Fazio, tra l’altro, il caso è spia di un problema più ampio che riguarda quelle Regioni in cui “c’è un lassismo della sanità”, le stesse, “combinazione, in cui la sanità costa di più”. Il marito della donna, Matteo Molonia, investigatore privato di 37 anni che ha presentato denuncia ai carabinieri, ha molti dubbi e vuole risposte: “Quando è giunta in ospedale mia moglie stava bene, i tracciati erano regolari. La lite tra i due medici ha ritardato l’intervento con gravi conseguenze per lei e per mio figlio”. La donna, Laura Salpietro, di 30 anni, alla sua prima gravidanza, è stata ricoverata in ospedale mercoledì 25 agosto,
e il giorno dopo è entrata in sala parto. “Erano le 7.40 - racconta il marito, originario di Genova mia moglie era già in sala parto quando il suo ginecologo e un altro medico hanno cominciato a litigare sull’opportunità di fare o meno il taglio cesareo e su chi avrebbe dovuto farlo”. Secondo l’uomo “soltanto verso le 9 mia moglie è stata operata”. Dunque, si chiede, “c’è un buco di oltre un’ora e mezzo, qualcuno mi deve spiegare cosa è successo”. A verbale, i carabinieri hanno scritto che dopo un acceso diverbio, i due camici bianchi sarebbero passati alle mani: uno dei due avrebbe preso il collega per il collo, sbattendolo al muro; l’altro avrebbe reagito dando un pugno ad una vetrata, andata in frantumi, e riportando ferite alla mano. Tutto questo davanti ad altro personale sanitario e alla donna incinta. I due sono stati allontanati, la paziente è stata quindi operata da un’altra equipe; dopo l’intervento la donna ha avuto una emorragia e i medici hanno dovuto asportarle l’utero. Ancora più gravi le conseguenze per il bimbo, che
ha avuto due arresti cardiaci e danni cerebrali. “Quando mi hanno chiesto l’autorizzazione per l’asportazione dell’utero di mia moglie e ho visto mio figlio cianotico - sottolinea Matteo Molonia - ho capito che era successo qualcosa di molto grave. Ho telefonato ai carabinieri chiedendogli subito di intervenire, altrimenti avrei commesso un duplice omicidio. Voglio giustizia e mi batterò per averla”. Sarà la direzione sanitaria a stabilire, dopo l’indagine interna, quando i due medici potranno rientrare in servizio. “Quello che hanno fatto è grave - spiega il direttore del reparto di ginecologia del Policlinico - ma ci tengo a precisare che la donna è stata male non per la lite o per un eventuale ritardo negli interventi da parte dei medici”. “Tutto si è svolto regolarmente. Non c’è alcun rapporto - assicura Granese - tra la lite e le complicazioni della donna, che sono sorte a prescindere da quello che è accaduto”. Intanto il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari, Leoluca Orlando, ha richiesto
Donna alla finestra di Catherine Dunne - pp 299 Lynda e Robert Graham possono dirsi soddisfatti della vita che si sono costruiti: una bella casa a Dublino, la sicurezza economica, due figli invidiabili, Katie e Ciaràn. C’è solo un neo in questo perfetto Fr.3 quadro familiare: si tratta di Danny, il fratello mi0.nore di Robert, uno scapestrato che periodicamente sconvolge la loro routine. Per fortuna, nella casa dei Graham arriva una persona che porta un po’ di serenità. Ciaràn presenta ai suoi Jon, un amico bello, educato e sensibile, che presto diventa una presenza fissa, al punto da trasferirsi da loro. Agli occhi di tutti Jon sembra l’ospite perfetto, forse troppo: l’istinto di Lynda le suggerisce che qualcosa non va... Chi è veramente il dolce, educato e disponibile Jon?
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una relazione all’Assessore alla Sanità della Regione Sicilia, Massimo Russo. “Chiederemo altresì - ha aggiunto - un immediato ed esemplare intervento sanzionatorio e cautelare a carico dei responsabili, qualora venisse confermato quanto denunciato dal marito della donna”. Cittadinanzattiva-Tribunale diritti del malato sollecita “l’immediato trasferimento” dei medici al centro del gravissimo episodio “anche se non ci fossero responsabilità penali” e Ignazio Marino, chirurgo e senatore del Pd invita a non lasciare “alcuno spazio per l’impunità”. “Bisogna fare giustizia non solo per la paziente e suo figlio, ma - dice - per tutti i siciliani”.
16 GINEVRA
LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
pagina a cura di Carmelo Vaccaro www.perso.ch/carmelo.vaccaro
Il Consolato digitale a Ginevra!
L’installazione del nuovo programma SIFC (Sistema Integrato di Funzioni Consolari) presso la sede di Ginevra è fissata per il 20-23 settembre 2010. Si tratta di una nuova piattaforma informatica per la gestione dei dati e per l’erogazione di servizi consolari on-line, che sostituirà l’attuale AIRE. Il SIFC integrerà le procedure utilizzate dagli uffici consolari (gestione anagrafica, contabilità attiva e passaporti), proponendo un ambiente omogeneo focalizzato sul connazionale e sui servizi di cui egli può beneficiare:
tramite le funzioni del SIFC ogni postazione può seguire ed aggiornare la posizione del connazionale residente all’estero ed evadere le richieste di servizi consolari tracciandone lo stato di avanzamento. Con il nuovo sistema saranno semplificate le procedure di lavoro, migliorata l’efficienza interna e facilitati i rapporti con i cittadini. Questo vero e proprio “Consolato a domicilio” consentirà, tra l’altro, di ripartire meglio le risorse umane, con ulteriori miglioramenti di efficienza. Ginevra è la seconda sede svizzera – dopo Berna – ad utilizzare tale innovativo sistema. Da segnalare anche che con la collaborazione della Ong Legambiente, il Consolato di Ginevra ha istallato nella prestigiosa sede una serie di contenitori per il riciclaggio della carta. Ogni ufficio ne è adesso
dotato, e ciò contribuirà a risparmiare alberi e cellulosa, e a dare un’immagine sempre più moderna del Consolato e dei suoi dipendenti. Ci sono inoltre novità sul nostro sito internet (www.consginevra.esteri.it): a. abbiamo ristrutturato completamente la pagina delle “domande frequenti”, raggruppando organicamente le domande per tema e aumentando il numero delle domande; b. abbiamo pure aggiornato le pagine sui passaporti e le news dal Consolato; c. abbiamo aggiunto alcune testimonianze alla pagina sulla storia degli italiani di Ginevra, includendovi un’intervista all’italiana più anziana del Cantone di Ginevra e una serie di documenti sulla storia della Missione cattolica italiana di Ginevra. d. nel mese di settembre 2010
sarà completata la versione francese del sito. Il sito del Consolato di Ginevra ha un numero di visitatori medio di circa 300 al giorno. 4. Sono state ordinate nuove fotocopiatrici e scanner, che sostituiranno le vecchie macchine che abbiamo. Nei prossimi giorni le nuove macchine saranno istallate. A. Colella
Riunione a Bruxelles del Coordinamento Europeo delle Associazioni Toscane (C.E.D.A.T) Il 20 giugno scorso si è riunito, a Bruxelles, il Coordinamento continentale per l’Europa delle associazioni toscane. Composto dai presidenti delle associazioni riconosciute che operano nell’area di riferimento, tra i cui Menotti Bacci, Presidente dell’Associazione Luc-
chesi nel Mondo di Ginevra, è stato eletto il Comitato direttivo per la legislatura 2010-2015. Il nuovo Coordinatore Continentale per l’Europa è Sergio Scocci, Presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo di Bruxelles. L’Associazione Lucchesi nel Mondo di Ginevra è una delle 102 associazioni toscane riconosciute dalla Giunta regionale che compongono l’Assemblea dei Toscani al Estero, la quale si suddivide in 4 coordinamenti continentali: America del Nord, America del Sud, Europa (20
ass.) e Oceania. Dalle norme statutarie, per essere riconosciuta, un’associazione deve essere costituita da almeno 2 anni, deve avere un numero di associati non inferiore a 50, di cui la maggioranza di origine toscana. Inoltre, deve operare sulla base di uno statuto improntato a criteri democratici che prevede la pubblicazione delle delibere e deve aver svolto un’attività documentata in favore della collettività all’Estero. La Regione Toscana può sostenere progetti socio-culturali,
attività a favore dei giovani, degli anziani o contribuire alle spese di funzionamento delle associazioni mediante richiesta motivata e documentata a fine anno. Ogni anno viene inoltre organizzata la Giornata del Toscano all’Estero che coinvolge non solo le comunità toscane dell’estero ma anche le istituzioni locali e la cittadinanza del territorio. La Giornata del Toscano si svolge ogni anno in un’area diversa e si rivela particolarmente significativa per le tematiche dell’emigrazione.
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18 SVIZZERA
LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
No allo smantellamento dell’assicurazione disoccupazione Il 26 settembre siamo chiamati alle urne per decidere della revisione dell’assicuarzione disoccupazione (LADI). Dopo l’attacco alle nostre pensioni la maggioranza borghese, con la revisione della LADI, attacca un’altra volta la sicurezza sociale!
rosi fallimenti d’imprese e di licenziamenti di massa continuano ad ottenere paracaduti d’oro e bonus miliardari. Invece di punire i più deboli, i manager che causano la disoccupazione, devono finalmente dare il loro contributo per risanare l’assicurazione disoccupazione. Infatti, per risanare l’assicurazione disoccupazione Per i manager ci sono basterebbe che la quota del i paracaduti d’oro, mentre 2,2% venisse versata sull’inal popolo si taglia sulla tero salario (anche sui salari sicurezza sociale alti).
Mentre i manager e dirigenti delle aziende prendono salari sempre più sfacciati, a chi ha perso il lavoro, il parlamento vuole tagliare le prestazioni. Gli stessi manager che sono responsabili di nume-
e, dall’altro, ridurre nello stesso tempo le prestazioni. La revisione significa meno indennità giornaliere, meno corsi di perfezionamento per i disoccupati e periodi d’attesa più lunghi. Oneri supplementari per comuni e cantoni
Questa revisione ingiusta non serve a ridurre la disoccupazione. Sposta soltanto gli oneri della disoccupazione verso i comuni e i cantoni che pagano con l’aumento dei costi dell’assistenza sociale. I sindacati dicono fermaCosti che poi paghiamo mente NO a questo sman- noi tutti con le nostre impotellamento della sicurezza ste! sociale voluto dalla maggioranza borghese del parlaI Sindacati dicono NO a mento Svizzero. questa revisione ingiusta, È inammissibile chiedere antisociale e assurda che, da un lato contributi più alti invece di risolvere i proble-
mi della disoccupazione, punisce i più deboli e non chiede nessun contributo a coloro che riducono posti di lavoro e ne approfittano con salari e bonus sempre più alti. Rita Schiavi Direzione Sindacato Unia
1 SETTEMBRE 2010 • LA PAGINA
Maria e la corona
Lezioni d'amore per Cecilia
Nozze per la Mammolo
Lezioni d’amore per Cecilia Capriotti, 34 anni. A dargliele, però, non è il suo maestro di ballo, con cui ha vinto l’edizione 2010 di “Ballando con le stelle”, ma un altro maestro, che in fatto d’amore se ne intende. Si tratta di Andrea Perone, 46 anni, che sullo Yacht di Fabio Cannavaro di fronte all’isola di Capri si lancia in posizioni chiare: prima la bacia sulla pancia, poi sul lato B e infine sulla bocca.
“Dopo sei anni di unione, e una crisi superata, la mia compagna ed io ci giureremo eterno amore in chiesa”. Lo ha annunciato l’affascinante Gabriele Greco, 33 anni, attore di Capri 3, parlando della storia tra lui e Alessandra Mammolo, 25, disegnatrice di moda. Il matrimonio avverrà nella primavera del 2011. Saranno organizzate due feste, una in Puglia ed una in Sicilia, dove si sposeranno in una chiesetta sul mare.
Il suo “lui” è un segreto, almeno per ora. Si sa solo che è uno sportivo e che è un giocatore di pallacanestro. Dunque, è alto, sicuramente più di lei, che ha un fisico mozzafiato. Stiamo parlando di Miss Italia 2009, Maria Perrusi, 18 anni. Dice: “Il 13 settembre, esattamente il giorno in cui su Rai Uno andrà in onda la finale di Miss Italia, io compirò 19 anni. È dolce ma anche amaro perché cederò la corona di Miss”.
Sedotta e abbandonata Prima di incontrare il suo vero amore, Elisa Panichi, 28 anni, Marcelo Fuentes, 36, tronista di Uomini e donne, in realtà aveva avuto una breve storia con la corteggiatrice Stefania Zappa, 20, colei che in trasmissione gli aveva detto di no. Dice, infatti, Stefania: “Fuentes non ha mai raccontato che lui ed io abbiamo vissuto una passione travolgente e che poi mi ha scaricato senza dire niente”.
LETTO DAL PARRUCCHIERE 19
Hoara per Margot Hoara Borselli, 34 anni, ha trascorso le vacanze in Sicilia, a Marina di Butera, insieme al marito, Antonello Costigliola, 35, imprenditore, e la loro figlia Margot, di nove mesi. I due si sono sposati l’anno scorso a giugno. Ha detto Hoara: “Sono stata lontana dalla tv un anno e mezzo perché mi sono dedicata completamente alla mia bambina”. Ora, chiamata per una serata sulla Rai, vuole tornare a lavorare in tv.
Una crociera per Sienna e Jude
Antonella e il campione
Nozze in vista per due stelle del cinema britannico, Sienna Miller, 28 anni, e Jude Law, 37. I due, dopo una separazione durata tre anni, si sono ritrovati più innamorati che mai. In crociera nel Mediterraneo sono stati fotografati sulla spiaggia di Otranto, dove non hanno fatto mistero della loro passione, sempre abbracciati, sorridenti e in vena di coccole.
“Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna”. Il proverbio vale anche per Aldo Montano, 31 anni, medaglia d’oro nella sciabola all’Olimpiade del 2004. Il campione è rientrato dai campionati europei di Lipsia, dove un infortunio gli è costato l’eliminazione nella sua specialità, ma ha vinto l’oro a squadre. La grande donna è la modella Antonella Mosetti.
Jack e l'assistente “Lo scorso 16 luglio Raffaella ed io abbiamo festeggiato due anni di fidanzamento e ancora non ci posso credere”. Chi parla è Jack Vanore, 28 anni, che aggiunge: “Ero andato a Uomini e donne pensando di trovare l’amore tra le corteggiatrici in studio, invece, alla fine, mi sono innamorato proprio di lei”. Lei è Raffaella Mennoia, 36, assistente e autrice dei programmi di Maria De Filippi.
20 CRONACA
LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
Nessun accordo possibile con i musulmani Dopo quello con la Chiesa cattolica altri concordati con sei nuove confessioni religiose saranno discussi in Parlamento Stanno per arrivare al Parlamento italiano i disegni di legge che fissano le intese tra lo Stato italiano e sei nuove confessioni religiose. Si tratta dei cristiani ortodossi, dei buddisti, dei mormoni, degli induisti, degli apostolici e dei testimoni di Geova. Le intese furono iniziate sotto il governo Prodi e in particolare furono portate avanti dal ministro degli Interni di allora, Giuliano Amato. Il 4 aprile scorso furono fatte proprie dal governo Berlusconi e diventarono oggetto dei relativi disegni di legge che furono approvati dal Cdm (Consiglio dei ministri) il 13 maggio. Alla riapertura delle Camere, essi saranno discussi e successivamente votati. Le materie che riguardano i disegni di legge sono le stesse che concernono i rapporti tra lo Stato e la Chiesa cattolica, fissati in un Concordato firmato la prima volta l’11 febbraio del 1929 e aggiornato la seconda ed ultima volta nel 1984. Si va dal riconoscimento dei matrimoni all’ora di religione nelle scuole pubbliche, dai sus-
sidi che lo Stato garantisce alle scuole private al finanziamento dell’8 per mille delle dichiarazioni dei redditi di chi sottoscrive questa scelta. All’inizio, dunque, fu Concordato tra la Chiesa cattolica e lo Stato, poi i vari punti che ne regolano i rapporti sono stati estesi anche ad altre confessioni, tanto è vero che fino ad oggi sulla dichiarazione dei redditi si è potuto scegliere di destinare l’8xmille non solo alla Chiesa cattolica ma anche all’Unione delle comunità ebraiche italiane, alla Tavola valdese, alla Chiesa evangelica luterana, all’Unione delle Chiese avventiste del settimo giorno e alle Assemblee di Dio. Riguardo all’8 per mille, lo Stato ha deciso di destinarlo alle confessioni religiose solo se a deciderlo sono coloro che pagano le tasse; se costoro non lo vogliono, lo Stato incamera tutta la somma delle tasse. Per la cronaca, lo Stato destina un ulteriore 5xmille alle organizzazioni assistenziali e culturali. Anche qui vale lo stesso principio. Quest’anno,
A un passo dal baratro di Paolo Brosio di 259 pp
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Paolo Brosio è lontano dalla fede e dalla preghiera negli anni in cui acquisisce la notorietà di personaggio televisivo. Il successo, i soldi, la carriera si intrecciano a una vicenda umana inquieta e travagliata che lo porterà nel baratro più profondo del lutto, della sconfitta affettiva, della depressione. Nasce nel cuore una preghiera alla Madonna e il desiderio d’incontrarla a Medjugorje e per Brosio è una svolta. Con la semplicità e la simpatia che lo contraddistinguono il giornalista racconta la sua vicenda umana e i passi di un ritorno a Dio che gli ha restituito forza, ottimismo e amore per la vita.
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la Chiesa cattolica ha ricevuto dall’8xmille 1.067 milioni (un miliardo e 67 milioni) di euro, mentre i metodisti e i valdesi hanno ricevuto appena diecimila e duecento euro. La differenza la fanno i cittadini: in un Paese sede della cristianità cattolica è evidente che sia così. Dicevamo che i disegni di legge approderanno in Parlamento alla riapertura delle Camere, ma si sa che ci sono ancora alcuni punti da fissare con maggiore chiarezza. Riguardano soprattutto gli induisti e i buddisti, ma anche i testimoni di Geova. È difficile entrare nei dettagli prima che la discussione abbia portato a degli accordi, ma per fare un paio di esempi basta accennare all’ora di religione nelle scuole, che è facoltativa, che è prevista solo se a frequentarla c’è un numero minimo di alunni e che va impartita da un docente indicato dall’istituzione religiosa, il quale, a sua volta, deve sottostare alla normativa contenuta nelle leggi dello Stato. O al riconoscimento da parte delle confessioni religiose della Costituzione italiana. È proprio anche (non solo) quest’aspetto che ha impedito che un’intesa potesse esserci tra lo Stato e i musulmani. I quali sono restati fuori da ogni accordo e si prevede che resteranno fuori ancora per molti anni. I motivi sono che da una parte le confessioni religiose, come già detto, devono riconoscere la Costituzione, dall’altra che lo Stato deve accertare se i principi religiosi sono compatibili con la Costituzione stessa. Non basta dire “accettiamo la Costituzione”, bisogna anche verificarne il risvolto nella pratica delle abitudini che regolano
la vita quotidiana delle singole confessioni. Alcuni esempi: la Costituzione italiana non prevede la poligamia, mentre i musulmani la prevedono. Dunque, semplicemente non è possibile fare accordi con chi non sottoscrive un atto di riconoscimento della Costituzione. Altro esempio: il ruolo della donna. Per la Costituzione italiana donne e uomini hanno pari dignità, mentre per i musulmani no. Si potrebbero aggiungere le norme che prevedono il divorzio. Come si vede, è difficile arrivare ad un concordato perché i musulmani non riconoscono uno Stato diverso da quello che è emanazione della loro religione. Un altro dei motivi per cui i musulmani sono restati fuori è che non hanno un unico referente che possa siglare accordi. Ciò significa che non hanno un rappresentante unico e non si possono fare accordi con tanti soggetti. Non solo. Il fatto che esistano tanti interlocutori implica differenze teologiche che si ripercuotono sulla vita pratica dei fedeli. Ecco la dichiarazione di Maurizio Lupi: “La libertà religiosa non è in discussione. Ma il problema è duplice: da una parte non esiste un interlocutore unico, dall’altra c’è la questione oggettivamente delicata che riguarda la regolamentazione delle attività intorno alle moschee, non sempre di culto, talvolta contaminate dall’estremismo terroristico”. E gli fa eco Pierluigi Castagnetti: “Non si può derogare sul riconoscimento esplicito, non solo implicito, della Costituzione: un riconoscimento formale non è mai arrivato”. ✗cronaca@lapagina.ch
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SOCIETÀ 21
Gli uomini italiani bocciati in amore Altro che tenerezze e carinerie: gli uomini del Belpaese sono sempre più lontani dal mito di Romeo e Giulietta Altro che scalare balconate solo per guardare negli occhi la donna amata o decantarne le lodi tramite dolci poesie: sempre più lontano dal mito del passato, il maschio italico ha dimenticato ogni forma di tenerezza e carineria. La pensa così 1 donna su 2, che boccia senza possibilità di appello il partner alla voce romanticismo. Colpa dei gesti d’amore che si confermano pratica sconosciuta, sia nelle uscite in compagnia di amici che tra le stesse mura domestiche. Ma come reagisce il gentil sesso di fronte a questa mancanza di romanticismo? Mentre la maggior parte ricerca la via del dialogo (65%), c’è chi si arrabbia e non vuole sentire ragioni (53%), chi ricerca attenzioni altrove (33%) e persino chi si propone di “fargliela pagare” al momento opportuno (21%). E non è detto che dalle parole non si passi ai fatti: il 34% delle donne conferma infatti di aver “detto basta” al partner proprio perché troppo poco romantici. È quanto emerge da un’indagine promossa dall’azienda vinicola Pasqua, condotta su oltre 1.000 donne di età compresa tra i 18 e i 55 anni, in cui emerge una scarsa predisposizione degli uomini al romanticismo. E soli con il partner o in compagnia il risultato non cambia. Gli italiani dimostrano un’incapacità cronica nel soddisfare le esigenze di romanticismo della donna amata e dispensano il minimo storico di coccole e tenerezze. Il 41% delle donne, infatti, deve accontentarsi di un
solo gesto d’amore al mese. Ma quali sono le situazioni in cui il partner difetta maggiormente in romanticismo? Sembra scontato, ma è proprio al di fuori delle mura domestiche che gli uomini faticano a lasciarsi andare ai sentimenti. Mai un gesto di tenerezza nei confronti della partner davanti ai familiari (64%), in presenza di estranei (51%), ma anche in compagnia degli amici più cari (36%). Non che nel proprio salotto o in camera da letto le cose vadano molto meglio: per 1 donna su 5 (22%), infatti, il partner non sa essere romantico neppure quando si è soli a casa. E dato che per il 76% del pubblico femminile attenzioni e sentimentalismo hanno un valore fondamentale nel rapporto di coppia, è normale che la carenza possa provocare disagi. Soprattutto in considerazione dei pochi gesti d’amore. Soltanto poche donne, il 7% circa, si dicono soddisfatte, ricevendo durante l’intero anno oltre 50 “prove” tangibili del sentimento del partner. Per gli altri esponenti del gentil sesso la situazione è invece disperata: il 23% riceve dalle 25 alle 50 tra tenerezze e carinerie all’anno, il 30% dalle 13 alle 24, mentre addirittura il 41% meno di una al mese. Eppure basterebbe davvero poco per accontentare le donne ed essere “promossi in romanticismo”. Il 71% delle donne si accontenterebbe infatti di ricevere un bacio prima di andare al lavoro, mentre il 63% di esse vorrebbe un uomo che sappia sorprendere costantemente la compagna. Ma è soprattutto il contatto
quotidiano che sembra mancare al gentil sesso, nonostante le tante nuove tecnologie in grado di annullare le distanze. Il 47% sarebbe felice di ricevere una telefonata dal partner in pausa pranzo, il 33% non direbbe di no a qualche SMS in più durante l’arco della giornata. C’è chi, invece, vorrebbe un uomo più intraprendente: una dedica alla radio (27%), un weekend romantico (21%) o una cena in un ristorante romantico (15%) sono alcuni tra i principali desideri delle donne italiane, che puntualmente rimangono inespressi. E la colpa, secondo le interessate, è degli amici di lui (57%), considerati l’ideale per una serata si svago, oppure del lavoro (49%), che lascia sempre meno spazio alla vita privata. Tra i motivi per cui il partner non è più romantico seguono la presenza costante della suocera (36%), lo stress (25%) e la mancanza di volontà (21%). Secondo il 13%, inoltre, agli uomini non interessa proprio il romanticismo. Le donne italiane sogna-
no dunque l’uomo romantico d’altri tempi, capace di essere premuroso e galante (74%), ma al tempo stesso sfuggente e tenebroso (61%). Viene apprezzata soprattutto la galanteria innata (54%), il saper dire la frase giusta al momento giusto (42%) e la capacità di essere sempre presenti nei momenti che contano (33%). Purtroppo, però, il sogno si scontra con la realtà e al pubblico femminile non resta che fare voli pindarici con la fantasia e immaginarsi al fianco di eroi romantici del grande schermo. Tra i divi romantici più amati continuano a farla da padrone Hugh Grant (72%) e Richard Gere (68%), protagonisti di pellicole cult come Pretty Woman e Notting Hill, seguiti dal “vampiro” Robert Pattinson (61%) e dagli attori nostrani Stefano Accorsi (53%) e Riccardo Scamarcio (45%).
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22 CRONACA
LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
Pakistan, in arrivo nuovi aiuti dall'Italia Il Ministero degli Esteri italiano ha donato un milione di euro alle Nazioni Unite per gli aiuti umanitari in Pakistan messo in ginocchio dalle pesanti alluvioni
Nuovi aiuti dell’Italia al Pakistan dove si va aggravando la crisi umanitaria a seguito delle recenti alluvioni: la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri ha fornito un contributo del valore di un milione di euro in risposta all’appello lanciato dalle Nazioni Unite “Pakistan Initial Floods Emergency Response Plan”. In particolare, con lo scopo di contrastare l’elevato rischio di epidemie, saranno destinati 600.000 euro in favore dell’UNICEF e 400.000 euro in favore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità al fine di sostenerne le attività di assistenza nel settore sanitario, dell’igiene, dell’accesso all’acqua e della nutrizione con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione quali donne e bambini.
Il nuovo impegno italiano è stato annunciato a New York dall’ambasciatore Attilio Massimo Iannucci, inviato speciale per l’Afghanistan ed il Pakistan del ministro Franco Frattini, nel corso dell’Assemblea Generale Straordinaria delle Nazioni Unite dello scorso 19 agosto. Il nuovo sforzo della Cooperazione italiana si aggiunge agli aiuti già erogati nei giorni scorsi per un valore di 1,33 milioni di euro: un volo umanitario per il trasporto di medicinali, generatori, unità di purificazione e contenitori d’acqua per un valore di 200.000 euro; due contributi alla Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezza Luna Rossa (400.000 euro) per sostenere le attività di assistenza in favore di circa 25.000 famiglie e un contributo (600.000 euro) in favore del World Food Programme per l’assistenza alimentare d’emergenza. È invece in fase di formulazione un’iniziativa bilaterale del valore di 1,5 milioni di euro, che identificherà
Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda - pp 155
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Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio: ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo...
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interventi in linea con quanto segnaleranno le autorità pakistane e che coinvolgerà, per la loro realizzazione, le ONG italiane presenti in loco. Ma l’Italia è anche attiva, con interventi già approvati, nello sviluppo del settore rurale e delle produzioni agricole volte a risollevare l’economia del Paese, perché le inondazioni hanno devastato anche il cuore agricolo del Pakistan, come le piantagioni di cotone, grano, riso e zucchero. L’Italia ha già assicurato la propria partecipazione al Multi Donor Trust Fund (MDTF) della Banca Mondiale per la ricostruzione e lo sviluppo delle aree di frontiera nordoccidentali, per un importo di 4 milioni di Euro. Il Fondo è in corso di revisione proprio in questi giorni in funzione delle priorità determinate dalle alluvioni che hanno colpito le aree di intervento. In tale contesto anche l’Iniziativa di Conversione del Debito, del valore complessivo di circa 80 milioni di euro, prevede significativi interventi specifici nelle aree colpite dalle inondazioni, mentre saranno accelerate le procedure di avvio delle attività del pacchetto a credito di aiuto riguardante le attività di sviluppo rurale e formazione professionale che interessa proprio le province maggiormente colpite dalle inondazioni. Si tratta infatti di iniziative che prevedono importanti attività utili a sostenere il processo di ricostruzione delle infrastrutture e di graduale ricostituzione del tessuto socio-economico. Nell’ambito
degli impegni assunti alla Conferenza dei Donatori di Tokyo 2009, l’Italia ha approvato due iniziative a credito di aiuto da 60 milioni di euro destinate al finanziamento di attività di sviluppo rurale e del settore della formazione professionale nelle Province
confinanti con l’Afghanistan, dove maggiormente si concentrano gli sforzi governativi pakistani e della Comunità internazionale per la ricostruzione del tessuto socio-economico distrutto dalla offensiva anti-insorgenza del 2009 ed ora anche dalle recenti, devastanti inondazioni. L’Ambasciata d’Italia a Islamabad invita tutti coloro che intendono aiutare la popolazione pakistana ad evitare di spedire materiale, fornendo piuttosto contributi economici in modo che i fondi possano essere convogliati su quanto veramente necessario. E per chi volesse avere informazioni o unirsi ai volontari, l’Ambasciata ha attivato un indirizzo di posta elettronica: Alluvione.Pakistan@gmail. com. (foto tratte da www.unicef.it) ✗cronaca@lapagina.ch
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SALUTE 23
La sindrome dell'accumulo Gli psichiatri lo chiamano “hoarding”. Si tratta di un disturbo ossessivo compulsivo che costringe chi ne è vittima ad accumulare senza freni un grande quantitativo di oggetti, anche quando la loro conservazione impedisce o riduce sensibilmente la possibilità fisica di girare per casa Capita a tante persone che leggono molto o che si occupano di informazione di avere una casa piena di riviste e giornali che vengono accumulati nelle stanze o anche in cantina o sugli scaffali. Si sa già che non verranno più sfogliati di nuovo per andarvi a pescare una notizia sul momento ritenuta importante, però l’accumulo continua. La stessa cosa accade per i vestiti: un armadio non basta, ce ne vogliono altri, si tratta di abiti che si sa già che non verranno mai più indossati, però si conservano. A volte viene in mente di selezionarli e farne dei mucchi per darli ai poveri, ma in realtà, appena si comincia la cernita, ogni capo di vestiario ci ricorda un fatto, un periodo, una persona e finiamo per conservarlo. Insomma, c’è la buona volontà, a volte, ma non basta: si finisce per non buttare via nulla. E così accade per altri oggetti che possono essere scarpe, elenchi telefonici vecchi, fotografie, strumenti vari. Insomma, si ammucchia anche se si sa che quell’oggetto non serve e non servirà più, ma lo si conserva perché non si è capaci di liberarsene. Questo meccanismo psicologico è definito dagli psichiatri “hoarding”, ossia sindrome dell’accumulo. Capita, ogni tanto, di fare “pulizia” e si riesce solo a trovare un po’ di spazio, magari per altri accumuli. Nei casi più disperati non si butta proprio nulla, fino a rende-
re la casa un luogo dove non si può più camminare liberamente perché impediti dagli oggetti ammassati dappertutto. Ecco il parere di uno psichiatra, Roberto Pani (Università di Bologna): “Riempirsi la casa di oggetti inutili rivela un’insicurezza di fondo, un ipercontrollo che sconfina nell’ossessione. È tipico delle persone anziane, che rifiutano di buttar via non solo fotografie e libri che hanno segnato la loro vita, ma persino le medicine scadute. È come se dare una ripulita alla soffitta equivalesse a svuotare di senso tutta la propria esistenza, non riuscendo a selezionare le cose davvero preziose. Ma riguarda anche 3035enni che non hanno ancora definito la loro personalità. In questi casi, tendono a riempirsi di feticci volti a sottolineare la propria identità maschile o femminile”. Lo psichiatra, come esempi, allude al portascarpe stracolmo per le donne e ad attrezzi da lavoro per gli uomini che rimarcano così la loro appartenenza anche se fanno un lavoro completamente diverso. Ovviamente, la sindrome dell’accumulo può essere un’abitudine psicologica con cui si può convivere, nel senso che ha dimensioni ridotte, o con cui la convivenza diventa difficile, nel senso che per il soggetto interessato diventa un problema vivere in un luogo che è un accatastamento di oggetti inutili. In questo secondo caso, si capisce benissimo che il sog-
getto finisce per essere succube della sua sindrome da accumulo e non lascia entrare nessuno in casa sua perché c’è spazio solo per lui o lei e quelle strane manie. Va da sé che quando la sindrome dell’accumulo supera determinati livelli di guardia, è necessario ricorrere ad una psicoterapia. Se la compulsione ad accumulare è limitata, è possibile anche che il soggetto stesso, compiendo uno sforzo, possa superarla, magari procedendo a piccole tappe, come eliminando un giornale o buttando via un paio di scarpe che non vanno più. Lo scopo della psicoterapia è far riemergere quelle parti di sé, simbolizzate ad esempio da uno scontrino usato da cui non ci si stacca proprio perché rappresenta qualcosa. In questo modo, più che al ricordo e alla sua sedimentazione nella pro-
pria interiorità, si finisce per dare importanza allo scontrino. Esiste un libro, una specie di bibbia della psichiatria e della psicologia mondiale, che s’intitola Manuale diagnostico e statistico dei disordini mentali. Esiste dal 1952, quando era utilizzato dall’esercito americano per stabilire se le reclute fossero adatte al combattimento. Da allora viene periodicamente aggiornato. Negli anni sono state eliminate quelle che erano considerate una volta malattie psichiatriche, come l’omosessualità e l’isteria. Nell’edizione che uscirà nel 2013 entreranno la sindrome dell’accumulo, lo shopping compulsivo (la mania di comprare anche cose che non servono) e la dipendenza da internet o da aggeggi elettronici il cui uso eccessivo sta provocando vari problemi nelle famiglie.
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Aggiunto un tassello importante Proseguono gli scambi-convivio interculturali di Assoii-Suisse
Nella meravigliosa e suggestiva cornice della Piscina Val Gersa in Massagno/Savosa di Lugano si è svolta, Sabato 28 Agosto, la prima edizione della “Festa di fine estate” organizzata da Assoii-Suisse, e la sezione locale di Fogolar Furlan, la blasonata associazione che raccoglie, da decenni, tutti i friulani nel mondo. A rappresentare la potente associazione degli Imprenditori Italiani in Svizzera, ormai punto cardine insostituibile per l’impresa, il Vice Presidente Nicolò Boccellato mentre per Fogolar Furlan era presente la Signora Dolores Bernasconi; è intervenuto, inoltre, il responsabile zurighese dell’associazione friulana, il Signor Giovanni Moret. Nutrita è stata la compagnia dei partecipanti all’evento culturale ed enogastronomico, un autentico cenacolo formativo che, in nome dell’etica, hanno posto l’accento sui valori fondanti le antiche tradizioni, proiettate verso il futuro globalizzato, passando per l’imprenditoria. Il motivo portante dello scambio e confronto culturali è stata una nuova, attenta, analisi della crisi finanziaria che a ragione unanime ripropone la morale come guida nel comportamento del saggio uomo d’affari. Non è raro, infatti, imbattersi in pensieri di grandi economisti che tendono a bacchettare i primi attori dell’attuale scena produttiva e finanziaria, colpevoli, a loro dire, di aver dimenticato, presi dall’euforia del facile guadagno, i sani principi della morale. In un mercato pluralista, in una società multietnica, capace di fondere culture, religioni e modi di vita come potrebbe l’uomo d’affari, colui chiamato a trainare l’economia, pilotare la nave senza attenersi al rispetto delle regole capaci di fronteggiare le tempeste? È spirito comune, invero, la presa di coscienza che occorre evitare di lasciarsi convincere dalla tentazione,
scongiurare di cadere nelle trappole tese dalle facili propagande, utili soltanto a deviare i principi della sana etica a favore di una diffusa falsità. Se l’intercultura ha il difficile compito di mettere in relazione e valutare le scambievolezze tra gruppi, individui ed identità differenti, immaginando, alla base, uno sviluppo che oltrepassa l’individuazione di una realtà oggettiva, l’incontro/ scambio, acquisisce la valenza di prezioso “tassello di congiunzione”, mosso dal nobile intento di liberare e rioccupare spazi ritenuti vuoti, operando in perfetta sinergia con le aspettative delle entità partecipanti. Gli incontri come quello luganese, pur contraddistinti da momenti di grande convivialità e ricerca di sana familiarità, vissuti ed arricchiti da gustosi prodotti tradizionali che hanno scritto gloriose pagine di storia gastronomica, fungono da classica antologia di ideali, da vettori di messaggi, di simboli ed informazioni tra ambiti culturali diversificati e rispondono, in tal modo, alla naturale esigenza di comunicazione di una società, spesso immobilizzata dalla dissomiglianza culturale. Essi fungono, ancora, da amministratori di occasionali conflitti, si inventano accessi, delimitano frontiere, costruiscono, pazientemente, aperture e contribuiscono, in maniera determinante, alla nascita di nuove intelligenze imprenditoriali. L’obiettivo ultimo di tali manifestazioni interculturali rimane sempre il raggiungimento di una soluzione condivisa in cui le parti, che, con grande spirito di entusiasmo, vi partecipano attivamente, possano ritenersi entrambe vincitrici, e pronte a lanciare, nonché raccogliere, le sfide. Il fitto intreccio di scambi, generato dalla globalizzazion, mira ad integrare processi e fattori di produzione al fine di ottenere molteplici vantaggi.
Attuando ipoteticamente, poi in modo pratico, ad esempio, un frazionamento internazionale del lavoro ed una maggiore efficienza nella gestione del risparmio, è dato per certo che la globalizzazione produce un aumento della produttività e dello standard di vita, mentre il più esteso passaggio a prodotti esteri permette ai consumatori di fruire di un più largo ventaglio di articoli e servizi, a costi decisamente più contenuti. Ecco allora tornare, prepotentemente, i valori dell’etica intesa non soltanto come regola morale ma anche sotto l’aspetto delle funzioni che svolge e degli obiettivi che rincorre. Le responsabilità cui essa è chiamata, da quando esiste l’uomo, possono essere così riassunte: definire, in generale, valori ed orientamenti; interpretare e valutare, con certificazione attendibile, la realtà esistente; dettare le regole da applicare nella pratica individuale e comune. Durante la festa, gli oratori hanno posto l’accento su come ciascuno sia chiamato, per dovere, ad adoperarsi per fornire, attraverso la propria competenza, tutti i “correttivi” ritenuti possibili che, introdotti in un sistema strutturalmente ingiusto, possano favorirne il cambiamento
verso un’economia più umana, ossia un ambiente in cui sia ancora la persona a dettare le regole. Non può essere sottovalutato che la struttura economica, di un sistema ormai consolidato, sia molto difficile da trasformare. Tuttavia ciò non toglie che la singola responsabilità, orientata per stimolare le giuste riforme, persista anche quando ciò non potrebbe avvenire nel breve periodo. La storia, e le numerose battaglie, insegnano che resta operante il principio di trasformazione strutturale allorquando una situazione economica sia riconosciuta e considerata radicalmente ingiusta. Occorre, dunque, tenere sempre alti e presenti i valori etici esistenti in un’economia civilizzante e resa umana, che tenga in considerazione la dignità dell’uomo ed il bene comune e che sia un’economia libera in senso etico, vale a dire un sistema in cui tutti hanno diritto di esprimere le proprie idee ed i propri valori. È doveroso, infine, secondo quanto emerso alla conclusione del dibattito, mirare alla creazione di nuove e capaci forme di economia, offrire tangibili occasioni di socialità e formazione favorendo tipologie di convivio e scambio del tipo luganese.
ANTONIO MEROLA
ASSOCIAZIONE IMPRENDITORI ITALIANI IN SVIZZERA VEREINIGUNG DER ITALIENISCHEN UNTERNEHMER IN DER SCHWEIZ
www.assoii-suisse.ch Presidente Fernando Catalano Tel. 043 311 99 02 - Fax. 043 311 99 03 Badenerstrasse 760 - 8048 zurigo
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ESTERI 25
Obama a New Orleans “Lotto insieme a voi” Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha reso omaggio alla popolazione di New Orleans, in occasione del quinto anniversario dell'uragano Katrina che distrusse gran parte della città e uccise 1.800 persone “La mia amministrazione è con voi e lotta insieme a voi”: nel quinto anniversario del disastro dell’uragano Katrina, il presidente Barack Obama ha voluto far sentire così la sua vicinanza alla gente di New Orleans e la volontà di voltare pagina su quella tragedia. E mentre emerge che nel 2005 nel dopo-diluvio, quando ancora la città non sapeva di avere 1.800 morti e un milione di sfollati, una scia di episodi di violenza a sfondo razzista attraversò New Orleans, il capo della Casa Bianca ha espresso l’impegno a fare piena luce su quei crimini. Come anche sulle zone buie della rinascita della città, molte delle quali, come sta emergendo, affondano le radici nella discriminazione razziale. “Non c’è bisogno di soffermarsi su quanto avete dovuto affrontare per sapere che siete un simbolo”, ha detto Obama parlando alla Xavier University, una delle università sommerse dall’alluvione e oggi rinata a nuova vita. Come alla Xavier, così in molte altra
zone New Orleans grazie alla sua gente è oggi un “simbolo di resistenza”, di “capacità di rinascita”. Ma anche, emblematicamente, delle discriminazioni che ancora attraversano l’America.“Nei giorni del disastro una donna mi disse: ‘Prima di Katrina non avevamo niente. Ora ci è rimasto meno di niente”. È in nome di quella donna che ha voluto essere presente a New Orleans. Gli Usa devono sentirsi impegnati a fare tutto quanto è in loro potere per riportare in città vita, benessere e giustizia. Nel dopo-ricostruzione sono stati spesi decine di miliardi di dollari per rifare case, ponti, scuole, strade, argini, ospedali. Ma come emerso in alcune inchieste e come sentenziato da un giudice della Louisiana - quei dollari sono stati spesi in modo “discriminatorio”. “Come New Orleans divenne il simbolo della distruzione e della risposta inadeguata del governo, così oggi è diventata un simbolo di resistenza” ha detto Obama,
accompagnato nella visita dalla moglie Michelle, assicurando che “intendiamo monitorare con attenzione la corruzione e l’inefficienza che ha spesso caratterizzato la New Orleans Housing Authority”. Nessun riferimento esplicito alle disparità tra bianchi e neri denunciate da molti. Ma molti riferimenti impliciti. Dopo aver ricordato l’orgoglio della città, la cui squadra di football, i Saints, ha vinto quest’anno il Superbowl, Obama ha sottolineato che “resta ancora molto da fare” in termini di rinascita. “Troppe persone ancora non hanno un lavoro, ancora troppi studenti frequentano le lezioni in aule di fortuna, ancora troppi abitanti non hanno potuto fare rientro nelle loro case”. “In una città che ha conosciuto troppa violenza - ha aggiunto - il Dipartimento di Giustizia è impegnato con le autorità locali per far venire alla luce e combattere tutti i crimini commessi”. Evidente il richiamo agli episodi di violenza razziale avvenuti nei giorni dell’emergenza ed emersi di
recente in numerosi inchieste del Dipartimento di Giustizia. Fra luci e ombre, tuttavia, New Orleans è rinata: oltre 500 chilometri di argini sono stati ricostruiti ad un costo di 15 miliardi di dollari; con l’aiuto di donazioni private (come quella dell’attore Brad Pitt, 150 unità immobiliari a pannelli solari) nelle periferie sono stati costruiti quartieri nuovi di zecca (molti dei quali deserti); è rinato lo stadio Superdome, simbolo stesso della catastrofe. “New Orleans è tornata a fiorire” ha concluso Obama. Che possa farlo anche la giustizia, tanto quella sociale quanto quella delle aule dei Tribunali. Nelle ore che hanno preceduto l’arrivo di Obama, a Chalmette, sempre in Louisiana, in una chiesa che fu sommersa dall’ alluvione, centinaia di persone hanno partecipato a un funerale simbolico, seppellendo il loro dolore, quindi lo stesso uragano, in un feretro di acciaio nel quale sono state depositate lettere, appunti, messaggi e altri ricordi dolorosi.
In Indonesia si risveglia il vulcano Dopo un silenzio durato quattro secoli, il vulcano Sinabung, nel nord dell’isola indonesiana di Sumatra, si è risvegliato, causando l’evacuazione immediata di oltre 12.000 persone. Il bilancio delle vittime è di due morti e diversi feriti: “Due uomini di 65 e 54 anni sono morti per un attacco cardiaco, mentre venivano evacuati”, ha detto all’agenzia di Stato Antara il capo delle operazioni di soccorso nella provincia di Nord Sumatra, Aiman Syafruddin, riferendo poi di numerosi incidenti stradali verificatisi sulle strade, prese d’assalto da migliaia di persone in fuga. L’eruzione, registrata alla mezzanotte locale lo scorso
28 agosto, ha preso alla sprovvista gli esperti, che considerano il Sinabung un vulcano minore tra quelli che sorgono sulla “cintura di fuoco” del Pacifico, zona ad altissima attività sismica e vulcanica. L’ordine di evacuazione è scattato immediatamente, le forze dell’ordine hanno schierato numerosi camion per facilitarla. “Abbiamo sentito forti tremori, probabilmente un terremoto” racconta Muhammad Irsal, della Croce rossa indonesiana. “Poi è iniziata l’eruzione: gli alberi lungo la montagna sono stati bruciati dalla lava. La visibilità, complice la cenere, era davvero
minima, al massimo si riusciva a vedere fino a cinque metri. Quindi ci siamo messi ad aiutare la gente per l’evacuazione”. L’eruzione ha scatenato il panico: un testimone ha raccontato Medan Tribune di essere fuggito quando ha visto la lava avanzare verso di lui “come una palla di fuoco”. La Croce Rossa ha distribuito centinaia di maschere anti-gas, per prevenire possibili intossicazioni causate dai gas sprigionati dall’eruzione, che ha proiettato fumo e cenere fino a 1.500 metri di altezza. L’attività del Sinabung è diminuita, ma resta l’allerta massima: “Nonostante una flessione del-
l’attività, non abbiamo ridotto il livello di allerta, che è massimo”, ha detto il capo del centro vulcanologico indonesiano, Surono, al Jakarta Globe online. “È la prima volta dal 1600 che erutta, abbiamo quindi una scarsa conoscenza sia del vulcano che dei suoi comportamenti”, ha aggiunto l’esperto. Il portavoce dell’agenzia nazionale per i disastri, Priyadi Kardono, ha invitato i residenti “a rimanere nei rifugi per almeno una settimana”. L’area attorno al Sinabung è principalmente agricola. I 14 villaggi intorno alla montagna sono stati evacuati, circa 12.000 le persone portate in aree più sicure.
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Ecco come ci parlano le galassie Uno studio effettuato sia da astrofisici americani che da italiani dell’Inaf ha scoperto che le emissioni radio vengono generate dagli scontri tra ammassi di galassie nella fase della loro formazione Gli ammassi di galassie sono le strutture più grandi presenti nell’universo, composti da migliaia di galassie, gas caldo e materia oscura, tenuti assieme dalla forza di gravità; essi si formano attraverso scontri e aggregazioni (merger) tra ammassi più piccoli che sono gli eventi più energetici nell’Universo attuale dopo il Big-Bang. Una delle ipotesi più suggestive avanzate negli ultimi anni era che le emissioni radio (“aloni radio”) fossero una “eco” della formazione degli ammassi stessi. Ora uno studio condotto da un gruppo di ricercatori italiani dell’Inaf presso l’Istituto di Radioastronomia e l’Osservatorio Astronomico di Bologna, in collaborazione con l’Harvard-Smithsonian Center for
Astrophysics di Cambridge (Usa) ha confermato questa ipotesi. I ricercatori hanno studiato 32 ammassi di galassie, osservati alla stessa epoca cosmologica, circa tre miliardi di anni fa. Combinando i dati raccolti dai radiotelescopi in banda radio con quelli nei raggi X dal satellite Chandra lo studio ha dimostrato che le emissioni radio vengono generate solamente durante la fase di formazione degli ammassi di galassie fornendo importanti indicazioni sull’origine delle emissioni radio. “Le osservazioni hanno mostrato che tutti gli ammassi con "alone radio" sono caratterizzati dalla presenza di merger in corso, o sono ammassi in formazione, mentre gli ammassi senza "alone radio" sono ammassi che
hanno accresciuto la maggior parte della loro massa ad epoche precedenti” commenta Rossella Cassano, post-doc presso l’INAF - Istituto di Radioastronomia di Bologna e prima autrice dell’articolo. Oltre alle galassie, come accenato prima, gli ammassi contengono enormi quantità di gas caldo a temperature di centinaia di milioni di gradi Kelvin che emette nei raggi X. Lo studio dell’emissione X dagli ammassi permette di “fotografare” la fase di formazione degli ammassi stessi. “Grazie alla sua straordinaria risoluzione spaziale, il satellite X Chandra ci ha permesso di studiare la distribuzione del gas caldo in dettaglio e di associare l’emissione radio a uno stadio più disturbato del-
l’ammasso così come valutato dalle fotografie fatte ai raggi-X”, commenta Stefano Ettori ricercatore dell’INAF - Osservatorio Astronomico di Bologna, che ha collaborato alla ricerca. I prossimi anni promettono nuove scoperte nel campo grazie all’avvento dei radiotelescopi di nuova generazione. “Il nostro studio - aggiunge Rossella Cassano - apre nuove prospettive in quanto conferma che le emissioni in banda radio sono dei traccianti del processo di formazione degli ammassi di galassie e permettono di ottenere informazione complementari a quelle ottenute da studi in altre bande dello spettro elettromagnetico. In particolare, Lofar, il grande radiotelescopio europeo inaugurato lo scorso giugno permetterà di studiare questi fenomeni fino a epoche remote, circa otto miliardi di anni fa”. “Quello che abbiamo scoperto - riepiloga brevemente Rosella Cassano - è che tutti gli ammassi di galassie con "alone radio" sono ammassi in formazione, mentre gli ammassi senza "alone radio" sono ammassi "più rilassati". La scoperta che l'emissione radio viene generata solo durante la fase di formazione degli ammassi di galassie, conferma quindi l'idea teorica alla base dell'origine dell'emissione radio di questi ammassi”. “Ma il lavoro svolto è anche il riconoscimento del valore della radioastronomia italiana conclude il presidente dell’Inaf, Tommaso Maccacaro - che è figlia di una tradizione di eccellenza che trova le sue radici nella Croce del Nord e che le ha attribuito un ruolo di preminenza internazionale”.
IN LIBRERIA Di testa nostra “Il problema nasce quando i nani si rappresentano il loro dio... E il problema è ancora più grave quando un nano si crede addirittura dio. Lei pensa che io stia alludendo? Non si sbaglia.” Eravamo partiti dall’ars amatoria di Berlusconi e siamo arrivati ai condomini “facilitati” dei politici e alla crisi economica. In mezzo, tra commedia e tragedia,
con accenti talvolta comici, il divorzio di B., il nuovo giornalismo alla Minzolini, le amazzoni di Gheddafi, il G8 all’Aquila e gli scandali che hanno investito la Protezione civile, l’attacco a Gomorra, Garibaldi, la crisi del Pd, il ddl sulle intercettazioni... Commenta Camilleri: “Pirandello ai suoi tempi sembrò cervellotico, oggi sarebbe
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RECENSIONI 27
cronista di scarsa fantasia”. E conclude, riferendosi alla classe politica:”Per confrontarsi sulle idee, bisogna innanzitutto averle”. Il viaggio nel “paese senza verità” (Sciascia) non smette di stupire. • A. Camilleri-S. Lodato • Di testa nostra • Chiarelettere, • pp. 210 • Fr. 24.-
Da Livorno al Quirinale In una schietta conversazione con Arrigo Levi, amico e collaboratore nei sette anni della Presidenza della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi racconta se stesso. Dalle radici livornesi alla Normale di Pisa, all’Abruzzo che lo accolse nel tempo dell’avventuroso passaggio delle linee per raggiungere l’esercito al Sud già liberato. Dal lungo apprendistato in Banca d’Italia a Macerata alla chiamata a Roma, dove sarebbe iniziata, la graduale ascesa
fino all’ufficio del Governatore. E poi ancora una sfida inattesa, che lo porta dalla Banca d’Italia alla Presidenza della Repubblica, con un passaggio ai vertici del governo, alla Presidenza del Consiglio e al Ministero del Tesoro, in tempo per portare l’Italia nell’euro. Tutto sembra accadere “per caso”, con occasioni impreviste che si offrono all’intelligenza, alla tenacia, all’integrità, all’indipendenza politica di Carlo Azeglio Ciampi, che saprà ri-
portare nel cuore degli Italiani l’amor di patria. Una lezione di storia, una lezione di metodo, una lezione di vita, in un racconto punteggiato di eventi curiosi, stampati nella memoria del ragazzo livornese che diventò Ciampi, il Presidente.
delle sue possibilità economiche e sociali. Ad attendere Emma è invece un ristorante messicano nei quartieri nord di Londra, nachos e birra, una costante insicurezza fatta di pochi soldi e sogni irraggiungibili. Ma per loro il 15 luglio rimarrà sempre una data speciale. Ovunque si trovino, in qualunque cosa siano occupati, la scintilla di quella notte d’estate tornerà a brillare. Dove sarà Dexter, cosa starà combinando Emma? Per venti anni si terranno in
contatto, e per un giorno saranno ancora assieme. Perché quando Emma e Dexter sono di nuovo vicini, quando chiacchierano e si corteggiano, raccontandosi i loro amori, i successi e i fallimenti, solo allora scoprono di sentirsi bene, di sentirsi migliori.
• C. A. Ciampi-A. Levi • Da Livorno al Quirinale • Il Mulino • pp 187 • Fr. 25.-
Un giorno È l’ultimo giorno di università, e per due ragazzi sta finendo un’epoca. Emma e Dexter sono a letto insieme, nudi. Lui è alto, scuro di carnagione, bello, ricco. Lei ha i capelli rossi, fa di tutto per vestirsi male, adora le questioni di principio e i grandi ideali. È il 15 luglio 1988, e per la prima volta Emma e Dexter si amano e si dicono addio. Lui è destinato a una vita di viaggi, divertimenti, ricchezza, sempre consapevole dei suoi privilegi,
• David Nichols • Un giorno • Neri Pozza, • pp. 487 • Fr. 32.I libri più venduti della settimana
Milano è una selva oscura Il Dante ha settant’anni ed è uno specialista nell’arte della fuga. Cresciuto a pane e classici, ha anche gestito una libreria antiquaria prima di sbandare e diventare un barbone. Adesso vagabonda per la sua Milano, in esilio come il grande poeta da cui ha preso il soprannome, una sosta per un bianchino e «quatter paròll da svirgolarcisi dentro». Ché lui è uno che sa raccontare, pure se la sua memoria è un groviglio indurito. Passin passetto, insieme a un cane randagio, attraversa gironi abitati da
Narrativa italiana 1°- Acciaio (Avallone) 2°- Acqua in bocca (Camilleri-Lucarelli) 3°- Canale Mussolini (Pennacchi)
studenti in sciopero, lattai anarchici, operai disoccupati, pensionati obnubilati dalla «sgagnòsa». Alla fine, in un giorno cruciale del 1969, arriva proprio dove batte il cuore della città, nel punto in cui tutte le strade che ha percorso nella sua «vita camminante» s’incontrano.
• Laura Pariani • Milano è una selva oscura • Einaudi • pp. 184 • Fr. 34.-
Narrativa straniera 1°- Un giorno (Nicholls) 2°- Il libro delle anime (Cooper) 3°- La biblioteca dei morti (Cooper)
Saggistica Einaudi
1°- Caterina (Socci) 2°- Terroni (Aprile) 3°- Don Vito (Ciancimino-La Licata)
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28 ESTERI LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
Rom: anche l'Onu contro Parigi dopo Ue e Vaticano
Anche le Nazioni Unite si uniscono al coro di condanne alle espulsioni dei Rom dalla Francia, e Parigi, già bacchettata da Bruxelles e dal Vaticano, nuota sempre più controcorrente. Non ci sono però segnali di tentennamenti, anzi. “Eccessivo e caricaturale” è stato definito il rapporto di Ginevra, mentre si va avanti con il giro di vite del presidente Sarkozy, che prevede la revoca della nazionalità ai naturalizzati colpevoli di gravi delitti. Dal comitato dell’Onu per l’eliminazione della discriminazione razziale è arrivata un’esortazione ad “evitare” le espulsioni collettive dei Rom e i “discorsi politici discriminatori”. Ma è arrivata anche un’altra dura presa di posizione dal Vaticano, con il segretario del Pontificio consi-
glio per i migranti, mons. Agostino Marchetto, che ha condannato le leggi francesi contro “persone deboli e povere che sono state perseguitate, che furono anch’esse vittime di un olocausto e che vivono sempre fuggendo da chi dà loro la caccia”. E alle polemiche in Francia per quella che alcuni considerano “ingerenza” vaticana, spiega che “la Chiesa non è né di destra né di sinistra”, ma vuole soltanto difendere “i diritti umani e la dignità delle persone”. Quanto all’Onu, in Francia ha colpito il fatto che gli esperti del Cerd, per una volta e contrariamente alle abitudini, si siano pronunciati su una questione di bruciante attualità. A preoccuparli è il carattere “collettivo” delle espulsioni, che secondo loro sono portate avanti senza “libero assenso”. Ciò dà l’impressione che la Francia se la prenda con “un gruppo” piuttosto che con individui, cosa contraria alle convenzioni internazionali, secondo l’interpretazione del relatore, l’americano Pierre-Richard
Prosper. Dalla patria dei diritti dell’uomo, che da giorni fa fronte alle accuse internazionali, alle “preoccupazioni” della Commissione europea e alla condanna del Vaticano, si è levata una replica secca e senza appello: “No, noi non accettiamo le caricature. No, noi non accettiamo l’amalgama – è stata la reazione indignata del ministro degli Esteri Bernard Kouchner – mai il presidente della repubblica ha preso di mira una minoranza sulla base della sue origini. Mai accetteremo che una minoranza venga sanzionata in quanto tale”. Colui che fu tra i fondatori di organizzazioni umanitarie come Medecins sans frontieres e Medecins du monde, e che in tutto il mondo chiamavano ‘French doctor’, ha ricordato poi: “Vi mentirei e rinnegherei il mio impegno di una vita, se vi dicessi che queste polemiche sui Rom mi hanno fatto piacere”. La Francia, giunta ad oltre ottomila espulsioni di romeni e bulgari dal 1 gennaio (nel 2009 erano state 9.875), rispetta scrupolosamente la
legislazione europea e i suoi impegni internazionali in materia di diritti umani”, ha sottolineato Bernard Valero, portavoce del Quai d’Orsay. Intanto, si va avanti con il giro di vite annunciato da Nicolas Sarkozy con il discorso di Grenoble a fine luglio, nato per reazione ad alcuni gravi episodi di criminalità. Il governo ha pronti un paio di emendamenti con i quali sarà possibile revocare la nazionalità ai naturalizzati che abbiano attentato alla vita di un rappresentante delle forze dell’ordine o che siano in flagrante reato di poligamia. Sembra però che i ministri degli Interni, Hortefeux, e dell’Immigrazione, Besson, siano in forte disaccordo, il secondo autore di una versione più soft del collega. Ma anche la guardasigilli, AlliotMarie, vuole dire la sua e in questo momento l’atmosfera rischia di diventare incandescente. Senza contare che giuristi e sindacato della magistratura ritengono gli emendamenti palesemente incostituzionali e passibili di bocciatura da parte del Consiglio dei ‘Saggi’.
Il nuovo Sud dell'Italia Dopo la partecipazione al Festival del film di Locarno e del Cinema di Soletta, "ILNUOVO SUD DELL'ITALIA" di Pino Esposito sarà proiettato domenica 5 settembre alle ore 12:00 al Cinema Riff Raff di Zurigo. Dopo il film ci sarà una discussione col pubblico sul tema: "ILSUD ITALIA FRA EMIGRAZIONE E IMMIGRAZIONE". ILNUOVO SUD DELL'ITALIA è un film di riflessione sul Sud Italia che sta cambiando e sta diventando, da luogo di emigrazione, luogo di immigrazione. In quel profondo Sud costretto ad accogliere tanti disperati che stanno scappando da fame e guerre, ma anche da un Nord Italia che con l'astio e il rifiuto della Lega Nord, li costringe ad emigrare verso il Mezzogiorno d'Italia. Mezzogiorno dove mancano le infrastrutture e le risorse per accogliere questa orda di persone alla deriva. E fra poveri e poverissimi, ci si divide quel poco che c'e. Ecco cosa dichiara il egista: «Da tempo volevo realizzare un documentario che parlasse del Sud Italia, terra nella quale sono nato e cresciuto, e che oggi involontariamente è diventata, da terra di emigrazione, terra di immigrazione. Da quelle parti, le persone hanno vissuto con profondo dolore le “distanze”. Siamo tutti cresciuti con una storia di emigrazione alle spalle. Per questo, da calabrese, ho sentito il bisogno di raccontare da “dentro“, queste vite sospese tra la speranza e la disperazione. Ho filmato solo quello che ho visto e percepito in quei momenti. La mia impressione è che in Calabria si stia creando involontariamente un grande contenitore nel quale si stanno ammassando poveri con poverissimi. Gli immigrati in Calabria oggi non arrivano più dalla Libia, ma da Brescia, Bergamo, Verona con tanto di permesso di soggiorno. Alcune terribili leggi concepite da sindaci leghisti del Nord Italia fanno sentire ai migranti di non essere più ben accetti, e così loro scendono verso sud pensando che laggiù la gente, nelle cui famiglie si trova sempre un parente emigrato, sia più ben disposta nei loro riguardi. È una forma ingenua di pensare perchè nel Meridione mancano infrastrutture adeguate, centri di accoglienza volti a ospitare questi disperati alla deriva. E ci si divide quel poco che c'è, in mezzo a tanta violenza e sfruttamento. Nel film le testimonianze sono chiare: si tratta di una vera e propria guerra fra poveri. Si vede il calabrese povero che va a raccogliere legna sulla spiaggia, con la paura che arrivino i rumeni e gli portino via quel poco che c'è. Alcuni migranti cercano di sfruttare altri migranti spingendoli verso una disperazione ancor peggiore della loro. Quando nei piani alti della società si delinea un clima di razzismo e paura, la lotta violenta per la sopravvivenza avviene “sotto”. Nei bassifondi della disperazione, nei quali ogni disperato cerca di spingere un altro disperato verso un sud ancora più a sud.Verso un povero più povero. Perchè si ha paura di rimanere incagliati nella rete degli ultimi.
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MODA 29
Gisele Bundchen
la top più pagata al mondo Al top del top della classifica redatta da Forbes troviamo per il secondo anno consecutivo la modella brasiliana con 25 milioni di dollari guadagnati nell’ultimo anno Nessuna italiana nella top ten delle modelle più pagate al mondo stilata da Forbes. È la brasiliana Gisele Bundchen quella con il cachet più alto in assoluto, con 25 milioni di dollari guadagnati nel 2009, ma sul podio anche le altre due non se la passano affatto male: seconda si piazza la tedesca Heidi Klum, di 36 anni, con 16 milioni, mentre la britannica Kate Moss, anche lei di 36 anni, segue al terzo posto con nove milioni. È il secondo anno consecutivo che le tre bellissime occupano le prime tre posizioni della classifica stilata da Forbes.com: segno, spiega Steve Bertoni della rivista americana di economia e finanza, che nell’era della crisi economica l’industria del fashion preferisce “andare sul sicuro” con volti ben noti al grande pubblico piuttosto che cercare nuove reginette di bellezza. Un’altra brasiliana, la ventottenne Adriana Lima, conosciuta in Italia anche per gli spot della Tim, occupa la quarta posizione con 7,5 milioni di dollari, mentre l’olandese Doutzen Kroes di 25 anni, eletta ‘Modella dell’an-
no’ da Vogue nel 2005, si piazza parla del suo nuovo film Eat Pray altre attrici ultraquarantenni che quinta, con entrate per sei milio- Love. Mettere queste attrici sulla appaiono “attraenti, alla moda, ni. L’unica americana in copertina del numero più pre- interessanti e stimolanti”. “Una lizza, al decimo posto, è stigioso di una rivista sem- delle cose che si acquisiscono la trentaseienne Carolyn bra essere un messaggio andando avanti con l’età è il Murphy, testimonial chiaro: anche se vivia- controllo di se stesse, il non sendi marchi del calimo in una cultura os- tirsi più vittime o dipendenti da bro di Estee Lauder, sessionata dal mito qualcuno”, ed è anche a questo Roberto Cavalli e della giovinez- che guardano le nostre lettrici, Anne Klein. Non za, c’è ancora ha detto. sono modelle, qualcosa da “Le ultraqurantenni sono ma altrettandire sul donne con vero stile, vero poto strapagate f a s c i n o tere, vera bellezza” le fa eco e richiestissidi donne Lesley Jane Seymour del mame le attrice ulche per gazine More: “Chi sono adesso traquarantenni che quasi 20 anni le ventenni o le trentenni che saranno le protagosono state inces- resisteranno nel tempo? Britney niste delle copertine santemente da- Spears? Kim Kardashian? Sono del mese di settembre vanti agli occhi meteore’’. delle più prestigiodel pubblico. Secondo i dati più recenti se riviste di moda. Laura Brown dell’americano Audit Bureau of Vogue si è assicuradi Harper’s Circulations, negli Usa le venta Halle Berry, 44 Bazaar ha dite delle riviste femminili sono anni apena comsottolineato, calate del 5,6% negli ultimi sei piuti; Harper’s parlando con mesi. Perciò ora è ancora più Bazaar avrà la l’Hollywood importante azzeccare la persona 41enne Jennifer Reporter, che giusta per le copertine in bella Aniston, che l’età media delle mostra nelle edicole, negli aeropromuove la lettrici della sua porti e nei grandi magazzini. E commedia The rivista è appena in quei contesti le donne più in Switch; e Elle sotto i 40 e che là con gli anni sembrano essere ha scelto la molte aspirano a una scommessa più sicura, una 42enne Julia somigliare alla scelta rivolta ad un pubblico più Roberts, che Aniston o ad vasto rispetto alle giovani.
I viaggi di
Associazione Internazionale Emigranti Italiani Gita socio-culturale a
Radio L'Ora Italiana incontra il Papa!
Strasburgo Sabato 25 Settembre 2010
Gita a Roma 27 settembre -1° ottobre
Programma Partenza: 7,30 dal parcheggio della Stadthalle di Dietikon. Arrivo a Strasburgo alle 10,00 circa. Ritorno: 19,30 partenza da Strasburgo. Arrivo a Dietikon alle 22,00 circa. Una guida di lingua italiana ci accompagnerà nella visita della città, dei monumenti e della cattedrale. Chiuderemo la giornata con una facoltativa gita in battello. Per il pranzo, ognuno provvederà individualmente. Costo: per i soci sF. 35.- per i non soci sF. 40.-
Udienza in Vaticano dal Santo Padre; visita a Montecitorio e alla Camera dei Deputati e incontro con alcuni Parlamentari eletti all'estero; pensione completa, Hotel***, Pullman Gran Turismo; visita con guida ai luoghi e monumeti più belli della Città Eterna e Tivoli (villa d'Este).
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LOURDES 8-11 ottobre Pensione completa, Hotel***, Pullman Gran Turismo (Vito Reisen).
Per prenotazioni, contattare entro il 30 Agosto Dino Suppa Tel. 076 5131393 dino_suppa@yahoo.it
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1 SETTEMBRE 2010 • LA PAGINA
TURISMO 31
I nuovi siti Unesco
Il patrimonio mondiale dell’umanità si arricchisce di 19 nuovi siti culturali e naturali giungendo ad un totale di 920 località eccezionali. Dall'atollo delle isole Bikini, paradiso delle Isole Marshall devastato dagli esperimenti nucleari statunitensi negli anni Cinquanta, alle 11 carceri australiane che ospitavano i deportati britannici, dalla città episcopale di Albi, in Francia, importante centro durante le lotte fra alla Svizzera. “Sono stati aggiunti alcuni siti naturali eccezionali alla lista del patrimonio dell’umanità - ha affermato Tim Badman dell’Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn) - e il loro riconoscimento è anche il segnale del bisogno di un’azione di conserVia libera dell’Unesco all’iscrizione, nella lista dei siti patrimonio dell’umanità, di sei gioielli della natura. Fra questi, anche due delle maggior aree marine protette del mondo: si tratta delle isole Phoenix di Kiribati e di Papahanaumokuakea, nelle Hawaii, quest’ultima anche per il suo valore culturale. Nella prima isola dell’arcipelago si trova la riserva naturale più grande del Pianeta, la Phoenix Island Protected Area (PIPA), istituita nel 2008 che conta ben 410.500 km2. Gli altri sono la zona centrale del parco nazionale dell’isola di Reunion in Francia, la riserva di biosfera del Putorana Plateau in Siberia (Russia), le zone sabbiose della Danxia in Cina e le montagne centrali dello Sri Lanka. Gli esperti Unesco hanno poi deciso l’estensione della tutela del parco nazionale di Pirin in Bulgaria e di Monte San Giorgio, dall’Italia
vazione. Minacce come i cambiamenti climatici rappresenteranno una sfida significativa in futuro per la maggior parte di loro”. L’aggiunta delle due aree marine protette delle Hawaii e di Kiribati, secondo l’esperto dell’Iucn equivale ad ammettere “la necessità di conservare le ultime zone marine incontaminate dall’estrazione di risorse, inquinamento e sovrasfruttamento da parte della pesca. L’esperienza nella gestione di siti marini così vasti si sta sviluppando rapidamente e speriamo che l’inserimento nella lista dell’Unesco venga utilizzata come un’oppor-
tunità per un’amministrazione di livello mondiale per questi posti speciali”. Le foreste pluviali del Madagascar e le aree umide del parco nazionale Everglades in Usa, intanto, sono state inserite nella lista dei gioielli dell’umanità in pericolo, mentre le isole Galapagos sono state rimosse dallo stesso elenco. L’Iucn è “preoccupata” per questa decisione, perché nonostante i progressi, “le Galapagos sono ancora un’area minacciata da seri problemi di conservazione, incluse le specie invasive”. Le nuove scelte dell’Unesco
confermano la tendenza, in atto da qualche anno, per la quale le più numerose acquisizioni riguardano l’Asia e il SudAmerica. Perché un sito venga protetto e rientri nel patrimonio Unesco, è necessario che questo abbia una significato per la storia dell’umanità. Un’area Unesco può esiste-
re anche come ammonimento. L’esempio è l’entrata nel 1979 dei campi di concentramento nazisti di Auschwitz e Birkenau nei siti protetti dall’Unesco. L’Europa conta 403 siti nel Patrimonio mondiale dell’umanità. Nel corso del consiglio di Brasilia sono stati iscritti altri siti come la città episcopale di Albi, in Francia, rilevante centro nel corso delle lotte fra Albigensi e Catari e i canali del Singelgracht di Amsterdam. L’Italia arriva, con l’iscrizione del Monte San Giorgio, al numero di 45 siti patrimonio dell’Unesco.La prossima riunione del Comitato Unesco per il patrimonio mondiale dell’umanità è fissata dal 19 al 29 giugno del 2011, in Bahrein. (nelle foto: in alto la città di Albi; nel testo, da sn: l'isola di Papahanaumokuakea, il parco di Pirin in Bulgaria, Amsterdam e Danxia)
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GASTRONOMIA 33
Antipasti saporiti Involtini di bresaola e gorgonzola • 1 cucchiaio d’olio extravergine di oliva • pepe • 100 g di bresaola
Ingredienti: • 15 g di gherigli di noce • 50 g di gorgonzola dolce • 50 g di robiola
Procedimento: Mettere nel mixer le noci ed azionarlo per triturarle grossolanamente. Aggiungere il gorgonzola e la robiola a pezzettini e frullare fino ad ottenere una crema.
Preparare in una ciotolina l’olio, da mescolare con una grattugiata di pepe. mPrendere una fetta di bresaola, con un pennello ungerla dell’emulsione preparata, mettere un mucchietto di crema di formaggio ed arrotolarla in modo da formare un involtino. Procedere allo stesso modo con le altre fette fino ad esaurimento degli ingredienti.
Mini croissant al salmone Ingredienti: • 250 g di pasta sfoglia • 100 g di salmone affumicato Procedimento: Stendere la pasta sfoglia nello spessore uniforme di un paio di millimetri circa. Ritagliare con
uno stampo da biscotti o con un coltello a lama liscia e affilata dei triangoli di 4-5 centimetri di lato. Togliere dal salmone eventuali parti scure e tagliarlo a listarelle. Mettere sulla base di ogni triangolo di pasta un paio di listarelle
di salmone ed arrotolare fino ad arrivare alla punta. Premere bene per fare aderire.Disporre i mini croissant, man mano che sono pronti, su una teglia rivestita con un foglio di carta da forno, ben distanziati gli uni dagli altri.Tenere i croissant nel frigorifero fino al
momento di cuocerli nel forno a 200°C per 10 minuti circa.
Sfogliatine al pesto Ingredienti: • 250 g di pasta sfoglia • 100 g di pesto alla genovese • 20 g di pinoli (1 cucchiaio abbondante) • 30 g di Pecorino tipo fiore sardo Procedimento: Stendere la pasta sfoglia nello spessore uniforme di un paio di millimetri circa, fino a formare un quadrato. Cospargere la superficie della pasta sfoglia con il pesto, stendendolo bene con il dorso di un cucchiaio. Unire e spargere i pinoli e il pecorino a scaglie. Arrotolare le due estremità verso il centro, unire bene con le mani ed affettare il rotolo
così ottenuto in fette di un paio di centimetri.Foderare una teglia con carta da forno e mettervi le sfogliatine, ben distanziate le une dalle altre. Appiattirle leggermente con una spatola larga. Tenere le sfogliatine nel frigorifero fino al momento di cuocerle nel forno a 200°C per 15 minuti circa.
Prova anche: Grissini e crostini di pane con delle salse velocie ma gustosa. Frulla delle olive snocciolate nere o verdi o puoi fare una salsa di tonno frullando quello sott’olio e aggiungendo un po’ di maionese già pronta.
06.05 Il Quotidiano (r) 06.40 Tf – E alla fine arriva mamma 07.05 Euronews 08.30 Corso di Schwiizerdüütsch (r) 09.05 Euronews 11.50 Telesguard (r) 12.05 Euronews 12.55 Motociclismo: GP San Marino 125, MotoGp e Moto2 - Prove ufficiali 15.55 Golf (r) 19.00 Motociclismo: GP San Marino Moto2 eMoto Gp - Prove ufficiali (r) 21.00 Superalbum 22.20 Documentario 22.45 Sportsera 23.05 Tf – ReGenesis 01.25 Il Quotidiano (r) 01.50 Festa mobile (r)
RSI LA1
21.05
07.55 Cartoni animati 10.45 Tf – Baywatch 11.35 S-News – Tv Moda 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.30 Grand Prix Moto 13.55 Motociclismo: GP San Marino - MotoGp - Prove 15.00 Motociclismo: GP San Marino 125 - Prove - Sintesi 15.15 Motociclismo: GP San Marino - Moto2 - Prove 16.05 Film – Due gemelle quasi famose (commedia) 18.00 Tf – Blue Water High 18.30 Studio Aperto 19.00 Film – Stargate 21.10 Film – Il Re Scorpione 2 Il destino di un guerriero 23.30 Film – Highlander L'ultimo immortale
O L'ABB AT IAMA! CH 043 322 17 17
ON
AME N T
Jacques-Alain Marty è un uomo d'affari di successo. Quando manca solo un ultimo tassello perché il gruppo Vladis, per cui lavora, diventi il numero uno a livello mondiale, lui comincia ad avere improvvisi attacchi di panico. Un noto psichiatra attribuisce le sue crisi a un trauma infantile che soltanto un antidoto può correggere. L’antidoto si rivelerà presto essere un mite contabile, piccolo azionista del gruppo Vladis. L’uomo non soltanto ha le fattezze rassicuranti dell’orsacchiotto perduto dell’infanzia di Marty, ma esibisce anche un’abilità da speculatore finanziario. Il suo intervento restituirà loquacità a Marty e liquidità all'azienda.
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 09.05 Tf – Zoo Doctor 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Film – Dillo con parole mie 14.29 TgCom 14.30 Info – Navigare informati 16.10 Minis. – Un ciclone in famiglia 4 18.11 Film – Forse un angelo 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Velone 21.21 Film – Il paradiso all'improvviso (commdia) 22.21 TgCom 22.22 Meteo 5 23.30 Tf – Damages 00.40 Tg 5 Notte 01.09 Meteo 5 01.10 Show – Velone (r) 01.52 Film – La chiave del cuore 03.40 Tf – Non pervenuto 05.31 Tg 5 Notte (r) 05.59 Meteo 5 (r)
07.00 Rai Educational 09.00 Appuntam. al cinema 09.05 Film – Non mi muovo 10.15 Pappagone, al capezzale di un infermo (repertorio) 10.30 Fantabosco 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tgr L'Italia de Il Settimanale 12.55 Info – Okkupati 13.25 Cult. – Mini Ritratti 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Pranziamo assieme (teatro) 15.40 Pappagone e il salumiere “caciottella” (repertorio) 15.55 Tg 3 Flash L.I.S. 16.00 Magazine Champions League 16.25 Atletica leggera 18.00 Baseball 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.15 Cult. – Mini Ritratti 21.05 Cosmo - Siamo tutti una rete 23.10 Tg 3 23.25 Tg Regione 23.30 Un giorno in Pretura
Rete
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
L'antidoto
07.00 Tf – Out of Practice 08.00 Tg 2 Mattina 08.20 Tf – La complicata vita di Christine 09.05 Tf – Il diario di Bindi 09.30 Tf – Chiamatemi Giù 09.50 Tf – Tutti odiano Chris 10.25 Tg 2 Mattina L.I.S. 10.30 Tf – The Love Boat 12.10 Tf – Il nostro amico Charly 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tf – Ghost Whisperer 14.15 Tf – One Tree Hill 15.40 Tf – 90210 17.05 Stracult pillole 17.20 Info – MyRai 17.30 Film – La febbre della prateria 18.00 Tg 2 19.00 Film – La valle delle rose selvatiche - La fattoria sul fiume 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Film – Anna Winter Colpevole d'omicidio 22.40 Tf – I maestri della fantascienza 23.20 Tg 2 Notte 23.35 Tg 2 Dossier
RIN N O V
SETTEMBRE
06.25 Film – Il mondo è meraviglioso 08.10 Tf – La casa del guardaboschi 08.55 Info – MyRai 09.05 Appuntam. al cinema 09.10 Tf – L'Ispettore Derrick 10.50 Film – Antonio Ligabue Fiction e realtà (documentario) 11.40 Tf – La signora in giallo 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Lineablu 15.35 Doc. – Quark Atlante 16.10 Dream Road 2010 17.00 Tg 1 17.10 A Sua immagine 17.40 Tg 1 L.I.S. 17.45 Passaggio a Nord-Ovest 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.25 Rai Tg Sport 20.30 Rigoletto a Mantova 1° appuntamento 21.35 Film – Sister Act 2 23.40 Tg 1 23.45 Premio Campiello 2010 01.00 Tg 1 Notte 01.10 Che tempo fa 01.15 67° Mostra del Cinema di Venezia 2010
AI
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07.00 Euronews 08.00 Cartoni animati 10.25 Tf – Hannah Montana 10.50 Cartoni animati 11.00 Documentario 11.15 Info – Studio medico (r) 12.05 Segni dei tempi 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Info – Il Ponte 13.10 Minis. – La libreria del mistero 14.30 Tf – Non pervenuto 14.35 Tf – Robin Hood 15.20 Documentario 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Film – Zathura Un'avventura spaziale 17.45 Documentario 18.10 Cartoni animati 18.35 Strada Regina 19.00 Il Quotidiano 19.25 Festa mobile 19.50 Lotto Svizzero 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Quiz – Generation 21.05 Film – L'antidoto 22.55 Tf – Runaway
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SABATO
LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
O?
34 TELEVISIONE
05.15 Tg4 Rassegna Stampa 05.30 Tf – Le indagini di Miss Sophie 06.10 Mediashopping 07.00 Tf – Kojak 08.05 Sitcom – Nonno Felice 08.30 Minis. – Il principe del deserto 10.25 Info – Navigare informati 10.27 S-News – Week end in Italia 10.57 S-News – Cuochi senza frontiere - Anteprima 11.30 Tg 4 Giorno 12.02 S-News – Cuochi senza frontiere 13.00 Tf – Distretto di Polizia 14.05 Tf – Suor Therese 15.55 Tf – Monk 17.55 S-News – Speciale Desiderare cose grandi Testimonianze del Meeting di Rimini 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Show – Ieri e oggi in tv 19.45 Tf – Renegade 21.30 Tf – Criminal Intent 23.20 Tf – The Unit 00.15 Film – Stranger Game 02.00 Tg4 Rassegna Stampa 02.15 Show – Festivalbar '88 03.40 Film – I Dritti
1 SETTEMBRE 2010 • LA PAGINA
CINEMA 35
La mostra del cinema di Venezia apre il film di Ascanio Celestini Undici giorni di proiezioni, fino all’11 settembre, con 23 lungometraggi in concorso, 27 fuori concorso e una vera valanga di film italiani, il doppio dell’anno scorso, alla 67esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Ad aprire Venezia 67 per gli italiani sarà, in Sala Grande il 2 settembre alle 16.45, ‘La pecora nera’ di e con Ascanio Celestini e Maya Sansa e, a chiudere, giovedi’ 9 settembre alle 19.30,’La solitudine dei numeri primi’ di Saverio Costanzo con Alba Rohrwacher, Luca Marinelli e Filippo Timi, dal romanzo Premio Strega di Paolo Giordano. L’atteso ‘Noi credevamo’ di Mario Martone sul Risorgimento italiano, il film più lungo della selezione, con Luigi Lo Cascio, Toni Servillo e Luca Zingaretti, si potra’ vedere martedi’ 7 settembre alle 18.30, mentre il 3 settembre alle 21.30 sarà la volta de ‘La passione’ di Carlo Mazzacurati con Silvio Orlando, Corrado Guzzanti e Cristiana Capotondi. Di Mazzacurati sarà proposto anche il ritrovato film d’esordio ‘Notte italiana’ (1987), il 3 settembre alle 15.45 in sala Darsena per la Settimana Internazionale della Critica. Il 6 settembre è invece il giorno di ‘Vallanzasca-Gli angeli del male’, il film Fuori Concorso di Michele Placido, preceduto e accompagnato da polemiche sempre più accese, con Kim Rossi Stuart nel ruolo dell’ex bandito, oggi sessantenne, sul cui arrivo al Lido è ancora giallo. Il 6 settembre è anche il giorno del film a sorpresa di Venezia 67. La cerimonia di inaugurazione della mostra sarà seguita in Sala Grande, dal film in concorso ‘Black Swan’ di Darren Aronofsky con Natalie Portman, Winona Ryder e Vincent Cassel, tutti attesi al Lido. A movimentare l’apertura potrebbero essere anche gli interpreti di ‘Machete’ il film di Robert Rodriguez fuori concorso Jessica Alba e Michelle Rodriguez ma il più atteso è Robert De Niro il cui arrivo sembra però molto incerto. Nel giorno d’apertura anche l’omaggio a Gassman ‘Vittorio racconta Gassman-Una vita da Mattatore’ di Giancarlo Scarchilli, in sala Darsena alle 22.30. Omaggi anche a ‘L’Ultimo Gattopardo: ritratto di Goffredo Lombardo’ di
Giuseppe Tornatore, il 7 settembre fuori concorso in sala Grande, e a ‘Dante Ferretti: production designer’ di Gianfranco Giagni, il 10 settembre, fuori concorso. Fra gli eventi, la cerimonia di premiazione con il Leone d’Oro alla Carriera a John Woo, il 3 settembre alle 21.30 in Sala Grande. Nell’ampia schiera di italiani, 41, di cui 29 lungometraggi contro i 22 del Festival di Venezia 2010: ‘I baci mai dati’ di Roberta Torre, che apre Controcampo Italiano, il 3 settembre in Sala Grande e lo stesso giorno anche il ‘Gorbaciof’ fuori concorso di Stefano Incerti e per Orizzonti ‘Malavoglia’ di Pasquale Scimeca. Una mostra che “scommette sulla flessibilità del cinema contemporaneo”, un laboratorio rappresentato in scala ridotta dalla rinnovata sezione ‘Orizzonti’ e con tanti divi e rivelazioni di nuove star come Elle Fanning, la sorella della più famosa Dakota. Il direttore Marco Mueller fa un ritratto della kermesse che darà spazio anche a prototipi dei nuovi modi di produrre. Ancora addolorato per l’assenza di Pupi Avati, che non ha accettato di partecipare fuori concorso, Mueller tiene a sottolineare che “se c’è una mostra piena di divi è questa. Nella serata d’inaugurazione presenti tutti i protagonisti di ‘Black Swan’ con un’imbattibile Natalie Portman, Winona Ryder, Mila Kunis, Barbara Hershey e Vincent Cassel. E se anche gli attori italiani sono divi che dire di venerdì 3 settembre quando dalle 11 del mattino saranno al Lido fra gli altri Donatella Finocchiaro, Piera degli Esposti, Giuseppe Fiorello, Tony Servillo? “Perché Servillo non è un divo?” chiede Mueller e aggiunge “ma in Italia che c’è di meglio di questi attori?”. Per ‘Somewhere’ di Sofia Coppola “non viene Benicio Del Toro ma ci sono Stephen Dorff e Elle Dakota, rivelazione di una nuova star. La Mostra insomma deve servire anche a scoprire cose nuove: “quest’anno ci interessava di più scommettere sui nuovi orizzonti, su un cinema dai confini aperti e molto fieramente ancora incerti”. “Oltre ai quattro film in concorso e alle grandi promesse fuori concorso da Michele Placido (Vallanzasca-Gli
angeli del male) a Gabriele Salvatores (1960) allo straordinario Toni Servillo di ‘Gorbaciof’ di Stefano Incerti, ci sono tre prototipi di nuovi modi di produrre come ‘Tarda estate’ di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani, prodotto dal dipartimento Comunicazione e spettacolo con l’inedita collaborazione di Gianluca Arcopinto, ‘Ward 54’ di Monica Maggioni prodotto in collaborazione da Rai Cinema e Tg1, che è intervenuto finanziariamente e ‘Il loro Natale’ di Gaetano Di Vaio sulle donne dei carcerati autoprodotto dall’associazione di ex carcerati di Poggio Reale ‘I figli del Bronx’”. Resta da scoprire il film a sorpresa di Venezia 67 che potrebbe essere italiano. Ma quale? Staremo a vedere; nel frattempo ‘La versione di Barney’ resta tra i film più attesi della mostra anche perché porterà al Lido il talentuo-
so Paul Giamatti e il divo Dustin Hoffman ed è tra le commedie dell’anno su cui si punta di più. La storia, tratta dal’omonimo romanzo di Modercai Richler, un bestseller mondiale intriso di humour nero e cultura yiddish che in Italia (Adelphi) ha trovato grande fortuna (oltre 100 mila copie vendute). Al Lido passerà il 10 settembre, in prima mondiale (poi due giorni dopo sarà a Toronto), portando un po’ di divertimento e tenerezza nel concorso di Venezia 67.
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LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
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06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 09.10 Film – Papà è un fantasma 10.45 Motociclismo: GP San Marino 125, Moto2 e MotoGp - Gara 13.00 Tg 5 Giorno 13.30 Meteo 5 14.50 Motociclismo: GP Campionato Mondiale 16.00 Minis. – Piper 18.01 Film – Un amore di strega 20.00 Tg 5 Sera 20.39 Meteo 5 20.40 S-News – Bikini 21.16 Film – Un'estate al mare 23.31 Film – Tutte le donne della mia vita (commedia) 01.00 Tg 5 Notte 01.30 Meteo 5
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Harry Sanborn è un maturo discografico di successo con la passione delle belle donne sotto i 30 anni. Durante un week-end a casa di Erica Barry, divorziata e madre della sua ultima conquista Marin, Harry viene colpito da un infarto. Erica, nonostante l'iniziale riluttanza, accetta di accudirlo in attesa del ricovero e in suo aiuto accorre Julian Mercer, il giovane cardiologo del discografico. Durante i giorni trascorsi insieme, tra Harry e Erica scoppia l'amore, ma lui non vuole accettare l'idea di poter frequentare una donna della sua stessa età. Le sue idee potrebbero cambiare quando capisce che anche Julian è interessato a Erica...
07.00 Tf – Out of Practice 08.00 Tg 2 Mattina 08.20 Tf – La complicata vita di Christine 09.05 Cartoni animati 10.30 Tg 2 Mattina L.I.S. 10.35 Cartoni animati 10.40 Art Attack 11.25 Film – Kate sorvegliata speciale (thriller) 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Motori 13.40 Meteo 2 13.45 Film – Orizzonte infinito 16.50 Stracult pillole 17.20 Venezia: Regata Storica 18.00 Tg 2 20.00 Rai Sport Numero 1 20.30 Tg 2 Sera 21.00 Tf – N.C.I.S. 21.50 Tf – Castle 22.40 Stile 23.10 La Domenica Sportiva 01.00 Tg 2 01.20 Protestantesimo 01.50 Almanacco 02.00 Meteo 2 02.05 Film – Lo zio d'America
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
RIN N O V I A
07.00 Euronews 08.30 Corso di Schwiizerdüütsch (r) 09.05 Euronews 10.45 Minisguard (r) 10.55 Motociclismo: GP San Marino 125, Moto2 e MotoGp - Gara 15.00 Golf 17.00 Motociclismo: GP San Marino 125, Moto2 e MotoGp - Gara (r) 19.45 La domenica sportiva 20.00 Documentario 20.20 Tf – One Tree Hill 21.05 Tf – FlashForward 22.35 Tf – Prison Break 23.25 La domenica sportiva (r)
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SETTEMBRE
07.05 Tf – 14° Distretto 07.50 Tf – Lady Cop 08.35 Tf – La casa del guardaboschi 09.20 Carpineto Romano: Visita Pastorale di Papa Benedetto XVI in occasione del bicentenario della nascita di Papa Leone XIII 11.00 A Sua immagine 12.00 Recita dell'Angelus 12.20 Linea Verde estate 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Rigoletto a Mantova 2° appuntamento 14.40 Ancora una notte insieme - Speciale I Pooh 16.30 Tg 1 L.I.S. 16.35 Una giornata particolare a spasso con la Miss 17.15 Film – La nave dei sogni - Oceano indiano 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.35 Rai Tg Sport 20.40 Da Da Da 21.20 Quiz – Non sparate sul pianista 14.00 Rigoletto a Mantova 3° appuntamento
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05.55 Il Quotidiano (r) 06.20 Festa mobile (r) 06.45 Info – Il Ponte (r) 07.10 Strada Regina (r) 07.30 Svizra Rumantscha (r) 08.00 Cartoni animati 09.30 Tf – Scooter - Agente segreto 09.55 Tf – Hannah Montana 10.20 Cartoni animati 10.30 Paganini ripete 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Tf – Colombo 14.00 Film – Murder 101 Fino a prova contraria 15.30 Tf – La vita secondo Jim 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Documentario 17.15 Tf – One Tree Hill 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Documentario 19.00 Il Quotidiano 19.30 Svizzera e dintorni 20.00 Telegiornale Sera 20.30 Insieme 20.50 Film – Tutto può succedere 23.25 Telegiornale Notte 23.45 Film – Un americano tranquillo
07.00 Tf – Ned - Scuola di sopravvivenza 07.40 Cartoni animati 10.50 Tf – Malcolm 11.25 Tf – Knight Rider 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Tf – Til Death - Per tutta la vita 13.55 Film – Free Willy 2 15.55 Film – Tremors 4 - La leggenda (horror) 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Sitcom – Tutto in famiglia 19.30 Film – Scuola di Polizia 7 Missione a Mosca (commedia) 20.27 TgCom 20.30 Meteo 21.10 Film – Star Wars Episodio III La vendetta di Sith (fantastico) 22.01 TgCom 22.04 Meteo 00.00 Tf – October Road 02.35 Film – Super Troopers 04.20 Mediashopping 04.35 Sitcom – Help me help you 05.45 Mediashopping 06.00 Sitcom – A casa di Fran
06.00 Fuori Orario 08.15 È domenica papà 08.50 Tf – Elephant Princess 09.20 Film – Policarpo, ufficiale di scrittura 11.10 Tf – Arsenio Lupin 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 TeleCamere Salute 13.00 Cult. – Correva l'anno 13.50 Verba volant 13.55 Appuntam. al cinema 14.00 Tg Regione 14.15 Tg 3 Giorno 14.30 Film – Totò Story 15.25 Tg 3 Flash L.I.S. 16.15 Film – Un sorriso, uno schiaffo... (commedia) 17.55 Kilimangiaro Album 18.10 Speciale 90° Minuto Serie B 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 19.50 Tg Regione Meteo 20.00 Blob 20.20 Info – Pronto Elisir 21.00 Info – Presa diretta 23.05 Tg 3 23.15 Tg Regione
Rete 05.45 Tf – Le indagini di Miss Sophie 06.25 Tg4 Rassegna Stampa 06.35 Mediashopping 07.05 Tf – Sei forte maestro 09.20 Cult. – Artezip 09.25 Documentario 10.00 Santa Messa 11.00 S-News – Pianeta Mare 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 S-News – Melaverde 13.30 S-News – Pianeta Mare 13.48 Info – Traffico 13.57 S-News – Donnavventura 15.00 Film – Ma chi ti ha dato la patente? (commedia) 15.26 TgCom 15.29 Meteo 17.00 Film – Tarzan e il figlio della giungla (avventura) 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Tf – Colombo 21.30 Info – Quarto grado 23.20 Cult. – Vite straordinarie 01.20 Tg4 Rassegna Stampa 01.35 S-News – Correndo per il mondo 02.20 Film – L'estate impura
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CARTOMANZIA
0901
( ( ( OROSCOPO Ariete
(21 marzo - 20 aprile)
L'oroscopo 2010
In questo periodo siete spinti dai principi in cui credete fermamente e vi mettete in gioco senza curarvi delle conseguenze. In amore c’è la possibilità che viviate grandi passioni che possono anche farvi perdere la testa. Occhio agli imprevisti e all’impulsività.
Amore, salute, lavoro. Come sarà il 2010? Dal volto più noto dell'astrologia italiana, segno per 18.segno, tutte le previsioni per il nuovo anno. E in più: le caratteristiche dei bambini nati nel 2010, le affinità di coppia, il calcolo dell'ascendente con tabelle di facile consultazione. E non solo: troverete anche le tabelle delle "cuspidi", per chi è nato in una data a cavallo tra due segni e vuole sapere, una volta per tutte, a quale di essi appartiene.
Toro
(21 aprile - 20 maggio)
La prima quindicina rischia di mettervi in subbuglio, poi, la seconda, è facile che troviate la calma e la sicurezza di cui avete bisogno. Un tuffo nelle natura è quello che vi occorre per chiarirvi le idee su problemi e progetti di lavoro.
Fr.
Gemelli
(21 maggio - 21 giugno)
Per qualche giorno è conflitto aperto su tutto e con tutti. Da chi vi sta intorno arrivano segnali stimolanti, ma siete troppo inquieti per coglierli e trarne vantaggio. Se una faccenda di cuore vi deprime, cercate evasione nel viaggio. Venere è per un nuovo amore.
Paolo Fox
Cancro
(22 giugno - 22 luglio)
pag 237
In coppia siete troppo dipendenti e le pressioni del partner vi urtano. Anche il sesso promette ma non mantiene, mentre gli investimenti esigono scelte tempestive che non vi sentirete di compiere. Smettetela di rimuginare sul passato.
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FAQ Mafia
( ( (
Bilancia
(23 settembre - 22 ottobre)
In casa il clima è sereno, l’ambiente vi appoggia e anche se a lavoro si preannunciano cambiamenti, potete contare sul sostegno di amici e colleghi che vi danno una spinta. A frenarvi sono solo le vostre paure, precludendovi le novità più interessanti.
Scorpione
(23 ottobre - 21 novembre)
Se la seconda metà di agosto non è stata esaltante, nella prima di settembre riguadagnerete punteggio, carisma e autorevolezza, le vostre garanzie di successo. Buone notizie riguardo a un investimento, mettetevi in pista se volete comprare una casa.
Sagittario
(22 novembre - 20 dicembre)
In questo periodo le opportunità vengono e vanno, sta a voi riconoscerle e coglierle al momento giusto. Allegri e ottimisti, gli ambienti nuovi vi stimolano. Tensioni con un amico o amica su questioni di cuore. Non innamoratevi della stessa persona.
Capricorno
(21 dicembre - 19 gennaio)
Sono giorni in cui sembra di assistere ad una corsa ad ostacoli: tra incombenze e contrattempi non trovate tempo per voi stessi. Tenete duro, fra non molto tutto cambia a vostro favore, le tensioni si placano, i ritmi si allentano e recupererete la serenità.
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Leone
(23 luglio - 22 agosto)
La grinta è fortissima, ma c’è il rischio che alimentiate tensioni, soprattutto a causa di un Marte caricatissimo. Trovate sfogo nello sport, visto che Venere vi è ostile in questo periodo e non ve ne concede una. Sussulti frequenti nella vita di coppia.
Vergine
(23 agosto - 22 settembre)
L’inizio del mese è caotico, faticate a carburare e siete distratti da mille incombenze. Anche gli altri, primo tra tutti il partner, danno segnali contraddittori che vi disorientano. Discrete conferme nel lavoro: il vostro impegno viene riconosciuto ed apprezzato.
Acquario
(20 gennaio - 19 febbraio)
Siete presi da un progetto che non ammette distrazioni: non è la ricompensa economica a cui puntate, ma la stima dei colleghi e la vittoria sul rivale deciso a farvi le scarpe. Momenti poco favorevoli in amore, state meglio con gli amici che con il partner.
Pesci
(20 febbraio - 20 marzo)
Contro colpi di testa e obiettivi intriganti ma strampalati, i rapporti interpersonali diventano un’àncora di salvataggio. In famiglia e sul lavoro accampate pretese e cambiate spesso idee, ma vi si perdona perché poi alla fine siete accomodanti e disponibili.
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LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
LUNEDI
L'allenatore nel pallone 2 21.10
07.55 Cartoni animati 09.45 Sitcom – Raven 10.20 Tf – The Sleepover Club 11.20 Tf – Deja vu 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 Sitcom – Camera Café 14.05 Cartoni animati 14.35 Tf – Futurama 15.00 Film – Ace Ventura 3 17.00 Tf – Blue Water High 17.30 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 19.00 Studio Sport 19.30 Sitcom – Tutto in famiglia 20.05 Tf – I Simpson 20.30 Quiz – Mercante in fiera 21.10 Film – L'allenatore nel pallone 2 (commedia) 23.25 Film – L'allenatore nel pallone 01.40 Show – Poker1mania
O L'ABB AT IAMA! CH 043 322 17 17
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AME N T
Oronzo Canà, mister della mitica Longobarda, pur se a malincuore, non allena più da vari anni. Ora ha un'azienda agricola e produce olio d'oliva assieme alla sempre aristocratica moglie Mara, al nipote Oronzino, genio del computer, alla poco attraente figlia Michelina, e al genero Fedele, impenitente latin lover. Un giorno la sua amata Longobarda viene comprata da un ricco magnate che vuole a tutti costi che sia lui ad allenarla ancora. Oronzo dovrà utilizzare il modulo di gioco che lo ha reso così tanto famoso...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Sitcom – Finalmente soli 09.11 Film – Il fidanzato di mia figlia (commedia) 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.46 Film – Un miracolo d'amore 16.15 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Velone 21.10 Film – Il Codice Da Vinci 23.01 TgCom 23.02 Meteo 5 01.30 Tg 5 Notte 02.00 Meteo 5 02.01 Show – Velone (r) 02.50 Tf – Non pervenuto 03.35 Tg 5 Notte (r) 04.05 Meteo 5 (r)
RIN N O V
Italia 1
06.30 Il caffè di Corradino Mineo 08.00 Rai Educational 09.00 Film – Matt Helm non perdona (azione) 10.45 Cominciamo Bene Estate 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Cominciamo Bene Estate 13.00 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 15.00 Tg 3 Flash L.I.S. 15.05 La Tv dei ragazzi di Raitre 16.30 Motonautica 17.15 GEOMagazine 2010 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Aspettando Un posto al sole 21.05 Tg 3 21.10 Film – Ronin (azione) 23.15 Tg Regione 23.20 Tg 3 Linea notte estate
Rete
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
AI
08.00 Euronews 08.50 Telen. – Terra Nostra 09.40 Euronews 12.00 Golf (r) 13.30 Euronews 16.30 DiADà 17.25 Documentario 18.20 Tf – Un ciclone in convento 19.15 Tf – Il commissario Rex 20.00 Tf – Un ciclone in convento 21.00 Film – Sex List: omicidio a tre (thriller) 22.45 Documentario 00.20 Il Quotidiano (r) 00.55 Contesto (r) 01.10 Telegiornale Notte (r) 01.20 Meteo Notte (r) 01.25 Telesguard
07.00 Sorgente di vita 07.30 Cartoni animati 10.30 Tg 2 Mattina 10.45 Tg 2 E...state con costume 11.00 Tg 2 Eat Parade 11.15 Tf – The Love Boat 12.05 Tf – Il nostro amico Charly 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E...state con costume 13.50 Medicina 33 14.00 Tf – Ghost Whisperer 14.50 Tf – Army Wives 16.20 Tf – The Dead Zone 17.10 Tf – Sea Patrol 17.50 Cartoni animati 18.05 Tg 2 Flash L.I.S. 18.10 Rai Tg Sport 18.30 Tg 2 19.00 Stracult pillole 19.30 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Show – X Factor: La scelta finale 23.20 Tg 2 23.35 Film – Passioni pericolose 01.10 Tg Parlamento 01.20 Protestantesimo
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SETTEMBRE
06.45 Unomattina Estate 07.30 Tg 1 L.I.S. 08.00 Tg 1 Mattina 09.05 I Tg della Storia 09.30 Tg 1 Flash 10.40 S-News – Verdetto finale 11.30 Appuntam. al cinema 11.35 Tg 1 11.45 Tf – La Signora in giallo 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Tf – Don Matteo 5 15.05 Minis. – Capri - La terza stagione 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Le sorelle McLeod 17.55 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Da Da Da 21.20 Film – Pretty Princess 23.25 Tg 1 23.30 Porta a Porta Estate 00.45 67° Mostra del Cinema di Venezia 2010 01.05 Tg 1 Notte
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07.00 Tf – 8 semplici regole 07.50 Swissview 08.10 La Storia del Regionale 08.35 Tf – Siska 09.35 Documentario 10.30 Telen. – Tempesta d'amore 11.20 Tf – Un ciclone in convento 12.05 Tf – E alla fine arriva mamma 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – 8 semplici regole 13.35 Tf – Law & Order 14.20 Tf – Il commissario Rex 15.10 Telen. – Terra Nostra 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Siska 17.10 Piatto forte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Tf – Dr. House 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Democrazia Diretta 22.20 Tf – Law & Order 23.10 Telegiornale Notte
05.35 Tg4 Rassegna Stampa 05.55 Tf – Le indagini di Miss Sophie 06.40 Mediashopping 07.10 Tf – Più forte ragazzi 08.10 Tf – Starsky e Hutch 09.05 Tf – Nikita 10.30 Tf – Ultime dal cielo 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.55 Tf – Detective in corsia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.15 Soap – Sentieri 16.30 Film – Accadde un'estate 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Il volo della fenice 23.30 Film – Suspect Presunto colpevole (thriller) 01.50 Tg4 Rassegna Stampa 02.07 Film – Matalo! 03.40 Mediashopping 03.55 Tf – Giornalisti 04.40 Sitcom – Genitori in diretta
1 SETTEMBRE 2010 • LA PAGINA
APPUNTAMENTI
Acqua in bocca
Ass. Emigrati Italiani Il circolo culturale Elgg-Aadorf dintorni "S. Pertini" -eDietikon
Camilleri – Lucarelli
Fr. 18.-
Camilleri – Lucarelli Acqua in bocca Minimum Fax pp. 108 Fr. 18.-
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I due “re” del giallo italiano contemporaneo ci regalano una storia che vede protagonisti i loro personaggi di maggior successo: il commissario Salvo Montalbano e l’ispettrice Grazia Negro. A metterli in contatto è un insolito omicidio in cui la vittima viene ritrovata con un pesciolino in bocca: il caso è nelle mani di Grazia Negro, che chiede aiuto al collega siciliano; i due scopriranno di avere a che fare con i servizi segreti deviati e nelle indagini rischieranno la propria stessa vita. Il libro è reso unico e appassionante dalla sua struttura: invece che un romanzo convenzionale, è un collage di lettere, biglietti, ritagli di giornale, rapporti e verbali, pizzini che fanno la spola fra i due detective, stimolando e accompagnando il lettore nella ricostruzione dell’indagine, che si conclude con un finale mozzafiato. Una jam session fra due narratori geniali che si divertono a far interagire il loro immaginario e il loro stile, una lettura imperdibile per gli amanti del poliziesco e del noir.
organizza la
Città e Luoghi d'Italia 6° edizione del festival della canzone italiana 28/29 agosto 2010 sabato 24 settembre ore 20:00 Arena di Verona presso con l'opera Werkgebäude Il Trovatore didiG.Elgg Verdi
Allieterà la serata il complesso Black&White; grande ballo; ricca tombola; ottima cucina italiana; servizio riPer ulteriori informazioni telefonastoro; dolci tipici re allo 044/ 740caserecci 54 01 Siete tutti invitati!
Ass.rinnovato Viggianesi Hai organizza Festa Lucana L'abbonamento? sabato 4 settembre ore 20:00 presso
Chiama lo 043 322 17 17
la Mehrzweckhalle di Bilten (GL) Con il famoso gruppo direttamente dalla Basilicata Petros Animation Band Cucina con specialità dai sapori Lucani Strascinati e Faggioli con cotechini; Fusilli al sugo; grill Entrata: Adulti Fr. 7.- Bambini Gratis
Il circolo culturale "S. Pertini" - Dietikon
Città e Luoghi d'Italia 18/19 settembre 2010 alla scoperta del Sacro Monte di Oropa (prov. di Biella) Per ulteriori informazioni telefonare allo 044/ 740 54 01
RadioATTENZIONE Lora Italiana
Inviare i vostri annunci all'indirizzo mail redazione@lapagina.ch, specificare nell'oggetto il nome della rubricaorganizza (APPUNTAMENTI). Possono essere pubblicati annunci di: feste, sagre, serate danzanti, balli, attività sportive e scolastiche, incontri e manifestazioni culturali e simili. Spazio riservato alle associazioni abbonate. Altrimenti il servizio è disponibile a pagamento.
Festa della musica popolare italiana
sabato 11 settembre ore 18:30
Visita il nuovo sito de presso la sala
Zentrum Oberengstringen Presenta Bruno Indelicato; Allieterà la seratail gruppo Radici di Cavai sula partecipaziolabria; gara di ballo;con ne di Gianluca Bonaventura; DJ Claudio Disco Word;
www.lapagina.ch
GIOCHI DELLA SETTIMANA NR 35 REBUS (12,4)
SUDOKU
Rebus (7,1,8) D8 (otto) redo S pedale = Dottore d'ospedale
Soluzione
SOLUZIONI DELLA SETTIMANA NR 34
LE SOLUZIONI DI QUESTI GIOCHI NELLA PROSSIMA EDIZIONE DEL GIORNALE
40 TELEVISIONE
LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
MARTEDI
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
Le fils - Il figlio
RSI LA1
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Rete
Italia
07.10 Tf – Più forte ragazzi 08.10 Tf – Starsky e Hutch 09.05 Tf – Nikita 10.30 Tf – Ultime dal cielo 11.30 Tg 4 Giorno 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.55 Tf – Detective in corsia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.15 Soap – Sentieri 16.50 Film – Il pistolero 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Il poliziotto superpiù 23.35 Film – In principio erano le mutande (commedia)
RINNOVA CHIAMA! 043 322 17 17
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07.55 Cartoni animati 09.45 Sitcom – Raven 10.20 Tf – The Sleepover Club 11.20 Tf – Deja vu 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Sitcom – Camera Café 14.05 Cartoni animati 14.35 Tf – Futurama 15.00 Film – I tre investigatori e l'isola misteriosa 17.00 Tf – Blue Water High 17.30 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.30 Sitcom – Tutto in famiglia 20.05 Tf – I Simpson 20.30 Quiz – Mercante in fiera 21.10 Film – Come tu mi vuoi 23.30 Film – Vita Smeralda 01.30 Tf – Cinque in famiglia 02.25 Studio Aperto - La giornata 02.40 Mediashopping 02.55 Tf – Cinque in famiglia 03.40 Mediashopping 03.55 Film – Scorticateli vivi 05.29 Mediashopping
L' A
Proprietario di una falegnameria che funziona come centro di formazione professionale, il gentile e laborioso Olivier accoglie tra i suoi allievi il sedicenne Francis, reduce da cinque anni di riformatorio. Dopo aver conosciuto meglio Olivier, il ragazzo gli chiede di diventare suo tutore, non sapendo che è il padre del ragazzino da lui ucciso cinque anni prima. Alla ex moglie, sconvolta ed incredula, che gli domanda: “Nessuno al tuo posto lo farebbe. Perché lo fai?”, Olivier risponde solamente: “Non lo so”...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Sitcom – Finalmente soli 09.11 Film – Sorprese d'amore 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.46 Film – La battaglia di Molly 16.15 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Velone 21.10 Film – Le verità negate 22.06 TgCom 22.07 Meteo 5 23.31 Film – Arrenditi Dorothy 01.30 Tg 5 Notte 02.00 Meteo 5 02.01 Show – Velone (r) 02.50 Tf – Non pervenuto 03.35 Tg 5 Notte (r) 04.05 Meteo 5 (r)
06.30 Il caffé di Corradino Mineo 08.00 Rai Educational 09.10 Film – Il fidanzato di mia moglie (commedia) 10.30 Cominciamo Bene Estate 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Cominciamo Bene Estate 13.00 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 15.00 Tg 3 Flash L.I.S. 15.05 La Tv dei ragazzi di Raitre 16.50 Calcio: Campionati Europei Under 21 - Qualificazioni 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Aspettando Un posto al sole 21.05 Tg 3 21.10 33° Festival del Circo di Montecarlo 23.15 Tg Regione 23.20 Tg 3 Linea notte estate
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08.05 Euronews 08.50 Telen. – Terra Nostra 09.40 Attenti a quei due (r) 10.00 Euronews 10.45 Piattoforte (r) 11.30 Euronews 11.50 Telesguard (r) 12.00 Documentario 13.35 Euronews 16.00 Quiz – Molla l'osso (r) 16.30 DiADà 17.35 Documentario 18.30 Tf – Un ciclone in convento 19.25 Tf – Il commissario Rex 20.15 Calcio: Qualificazione Europei 2012 – Svizzera - Inghilterra 22.50 Documentario 23.30 Estival Jazz Lugano 2007
07.00 Cartoni animati 10.15 Rai Educational 10.30 Tg 2 Mattina 10.45 Tg 2 E...state con costume 11.00 Medicina 33 11.15 Tf – The Love Boat 12.05 Tf – Il nostro amico Charly 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E...state con costume 13.50 Medicina 33 14.00 Tf – Ghost Whisperer 14.50 Tf – Army Wives 16.20 Tf – The Dead Zone 17.10 Tf – Sea Patrol 17.50 Cartoni animati 18.05 Tg 2 Flash L.I.S. 18.10 Rai Tg Sport 18.30 Tg 2 19.00 Stracult pillole 19.30 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Show – X-Factor 00.30 Tg 2 00.45 Tg Parlamento 00.55 Stracult 02.25 Almanacco
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06.45 Unomattina Estate 07.30 Tg 1 L.I.S. 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.40 S-News – Verdetto finale 11.30 Appuntam. al cinema 11.35 Tg 1 11.45 Tf – La Signora in giallo 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Tf – Don Matteo 5 15.05 Minis. – Capri - La terza stagione 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Le sorelle McLeod 17.55 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Calcio: Qualificazione Campionati Europei 2012 Italia - Isole Far Oer 23.15 Tg 1 23.20 Porta a Porta Estate 00.25 67° Mostra del Cinema di Venezia 2010 00.55 Tg 1 Notte
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07.50 Swissview 08.05 La Storia del Regionale (r) 08.35 Tf – Siska 09.35 Documentario 10.25 Telen. – Tempesta d'amore 11.15 Tf – Un ciclone in convento 12.05 Tf – E alla fine arriva mamma 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – 8 semplici regole 13.35 Tf – Law & Order 14.20 Tf – Il commissario Rex 15.05 Telen. – Terra Nostra 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Siska 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Tf – Dr. House 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Tf – Desperate Housewives 22.40 Tf – Damages 23.45 Telegiornale Notte 00.05 Film – Le fils - Il figlio
ONAMEN
1 SETTEMBRE 2010 • LA PAGINA
PICCOLO SCHERMO 41
Il Peccato e la Vergogna di Arcuri e Garko La coppia più sexy della televisione è di nuovo insieme in una serie in sei puntate in onda in prima serata su Canale 5 “Non vorrei sembrare un finto modesto, ma io non mi sento sexy, sono gli altri che mi vedono così. Sono solo me stesso: un ragazzo normale”. Sembra incredibile, ma a dirlo è il modello e attore Gabriel Garko. Le fan, che sicuramente non saranno d’accordo con le sue dichiarazioni, lo potranno seguire su Canale 5 ne ‘Il peccato e la vergogna’ per la regia di Luigi Parisi e Alessio Inturri. Dopo la fiction “Caldo criminale”, Garko, in questo nuovo film per la televisione, ha un ruolo da cattivissimo. Il film è ambientato durante seconda guerra mondiale e “allora - spiega - bastava una parola sbagliata per essere uccisi. La vita non valeva nulla”. L’attore ha confidato in un’intervista quanto la professione di attore faccia parte del suo Dna: “A mia madre andava bene che facessi qualsiasi cosa: il dottore, l’avvocato, l’impiegato. Tutto ma non l’attore. Mio padre invece, era di vedute più ampie, ma solo perché pensava che non ce l’avrei mai fatta. Invece, quello dell’attore era l’unico lavoro che desiderassi fare. Non ho mai avuto un piano B”. E continua raccontando come, all’inizio della sua carriera, veniva accolto ai provini: “Ai provini non mi prendevano mai. All’inizio mi dicevano che ero troppo bello. Che il cinema italiano preferiva il ragazzo della porta accanto”. La fiction ‘Il peccato e la vergogna’, che vedrà come protagonista femminile Manuela Arcuri, rappresenta il titolo di punta delle fiction Mediaset. La serie infatti ha avuto anche un ampio battage pubblicitario iniziato a giugno.
La storia è di quelle incentrate su amore, odio, forti passioni, intrighi e colpi di scena. “Già il titolo la dice lunga, peccato e vergogna evocano immediatamente qualcosa di sessuale, capace di intrigare il pubblico”, commenta Garko. La Arcuri, però, non è d’accordo: “Un titolo così non mi fa pensare al sesso quanto, piuttosto, a qualcosa di sbagliato: la violenza, le azioni illegali, il
romano e mentre sta facendo “un lavoretto” per il capo, incontra Carmen Tabacchi e l’associa istintivamente alla madre che lo ha abbandonato. Se ne innamora pazzamente e cerca in tutti i modi di conquistarla. La donna ne rimane ben presto affascinata, ma l’amore nato per l’uomo si tramuta subito in odio quando Carmen scopre che è stato Nito a massacrare suo padre. Da questo
tradimento di un amico. Tutte cose che, del resto, facevano parte del periodo storico di cui parliamo nella fiction, il fascismo e la seconda guerra mondiale”. La bella attrice interpreta il ruolo di Carmen, la donna di cui il cattivo Gabriel Garko, Nito, si innamora, non corrisposto. L’infatuazione si trasformerà a breve in una vera e propria persecuzione che si intreccerà con i tragici eventi della storia d’Italia degli anni ’30: dallo scoppio del conflitto, all’occupazione tedesca, dalle leggi razziali, fino alla liberazione. Nito Valdi è un ragazzo cresciuto in un orfanotrofio, abbandonato a circa sei anni da sua madre. Ormai adulto e psicologicamente assai fragile, diventa lo scagnozzo di un malavitoso
momento in poi, sullo sfondo dell’Italia fascista, i due daranno il via ad una lunga relazione malata e perversa fatta di vessazioni e violenza in cui Nito cercherà di rovinare la vita alla donna che lo ha rifiutato e abbandonato come fece sua madre tanti anni prima. Ecco come Gabriel Garko descrive il suo personaggio Garko: “Sono veramente cattivo e senza scrupoli. È un personaggio che ha dato i nervi a me rivederlo, quindi credo che al pubblico farà un effetto negativo, però che il pubblico non colpevolizzi me … io l’ho accettato anche se molte persone mi hanno dato del pazzo perché interpretare un ruolo così negativo può essere pericoloso. L’ho recitato volentieri perché ho voluto dimostrare fino in
fondo cosa sono stati capaci di fare in quegli anni le persone”. Manuela Arcuri descrive invece Carmen Tabacchi come “una donna forte e straordinaria, con un forte carattere, determinata, che lotta continuamente per difendere la sua famiglia e i suoi ideali di giustizia”. La nuova serie non nasconde l’intento di riallacciarsi a prodotti come “L’onore e il rispetto”: lo stile e persino il montaggio sono praticamente identici. D’altra parte “Il peccato e la vergogna” è nata da un’idea del defunto Salvatore Samperi e i suoi successori sembrano proprio aver voluto seguire i suoi passi e mantenere un legame tra queste produzioni, non solo nella scelta del cast. Fotografia, regia, montaggio ricordano infatti molto da vicino tutta l’ultima produzione di Samperi mentre una delle poche cose che sembra distinguere i lavori è l’ambientazione. La fiction è diretta da Luigi Parisi e Alessio Inturri; accanto a Manuela Arcuri e Gabriel Garko, vedremo anche Marisa Berenson, Francesco Testi, Eros Galbiati, Stefano Santospago, Victoria Larchenko, Valeria Milillo, Giuliana De Sio, Rosa Pianeta, Martine Brochard ed Eva Grimaldi.
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LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
MERCOLEDI
RSI LA2
21.00
07.55 Cartoni animati 09.45 Sitcom – Raven 10.20 Tf – The Sleepover Club 11.20 Tf – Deja vu 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 Sitcom – Camera Café 14.05 Cartoni animati 14.35 Tf – Futurama 15.00 Film – Air Bud 4: Una zampata vincente (commedia) 17.00 Tf – Blue Water High 17.30 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 19.00 Studio Sport 19.30 Sitcom – Tutto in famiglia 20.05 Tf – I Simpson 20.30 Quiz – Mercante in fiera 21.10 Minis. – Samuray Girl 23.00 Film – American Pie 2 01.05 Studio Aperto - La giornata
O L'ABB AT IAMA! CH 043 322 17 17
ON
AME N T
Mentre divampa la guerra di Secessione, il Biondo, Tuco e Sentenza, tre individui poco raccomandabili, si mettono controvoglia in società per trovare un tesoro in monete d'oro, nascosto in una tomba. Ognuno di loro conosce parte del segreto per trovare il luogo, che si trova oltre le linee nemiche. L'accordo è difficile da mantenere: la caccia viene fatta dai tre separatamente, ma sorvegliandosi a vicenda. I tre passeranno attraverso campi di concentramento, battaglie, deserti e città distrutte, fino al regolamento di conti finale...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Sitcom – Finalmente soli 09.11 Film – Sinfonia d'amore 10.05 TgCom 10.06 Meteo 5 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.46 Film – La clinica tra i monti - Una scelta pericolosa 16.15 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Velone 21.10 Minis. – Il peccato e la vergogna (drammatico) 23.31 Film – Un amore senza tempo 01.30 Tg 5 Notte 02.00 Meteo 5 02.01 Show – Velone (r) 02.50 Tf – Non pervenuto
RIN N O V
Il buono, il brutto e il cattivo
06.00 Rai News 06.30 Il caffè di Corradino Mineo 08.00 Rai Educational 09.00 Film – L'oro del mondo 10.35 Cominciamo Bene Estate 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Cominciamo Bene Estate 13.00 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 15.00 Tg 3 Flash L.I.S. 15.05 La Tv dei ragazzi di Raitre 16.30 Atletica leggera 17.15 GEOMagazine 2010 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Aspettando Un posto al sole 21.05 Tg 3 21.10 Film – L'angolo rosso 23.15 Tg Regione 23.20 Tg 3 Linea notte estate
Rete
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
AI
08.00 Euronews 08.50 Telen. – Terra Nostra 09.40 Attenti a quei due (r) 10.00 Euronews 10.45 Piattoforte (r) 11.30 Euronews 11.50 Telesguard (r) 12.00 Documentario 13.40 Euronews 16.00 Quiz – Molla l'osso (r) 16.30 DiADà 17.00 Tennis 20.10 Tf – Il commissario Rex 21.00 Film – Il buono, il brutto e il cattivo (western) 00.00 Telegiornale Notte (r) 00.10 Meteo Notte (r) 00.15 Telesguard
07.00 Cartoni animati 10.15 Rai Educational 10.30 Tg 2 Mattina 10.45 Tg 2 E...state con costume 11.00 Medicina 33 11.15 Tf – The Love Boat 12.05 Tf – Il nostro amico Charly 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E...state con costume 13.50 Medicina 33 14.00 Tf – Ghost Whisperer 14.50 Tf – Army Wives 16.20 Tf – The Dead Zone 17.10 Tf – Sea Patrol 17.50 Cartoni animati 18.05 Tg 2 Flash L.I.S. 18.10 Rai Tg Sport 18.30 Tg 2 19.00 Real – Extra Factor 19.30 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Cult. – Voyager 23.10 Tg 2 23.25 Napoli racconta 00.55 Tg Parlamento 01.05 RaiSport Reparto Corse 01.35 Real – Extra Factor
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SETTEMBRE
06.45 Unomattina Estate 07.30 Tg 1 L.I.S. 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 09.35 Linea Verde Meteo Verde 10.40 S-News – Verdetto finale 11.30 Appuntam. al cinema 11.35 Tg 1 11.45 Tf – La Signora in giallo 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Tf – Don Matteo 5 15.05 Minis. – Capri - La terza stagione 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Le sorelle McLeod 17.55 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Da Da Da 21.20 Show – Ti lascio una canzone 23.35 Tg 1 23.40 Porta a Porta Estate 00.45 67° Mostra del Cinema di Venezia 2010 01.15 Telegiornale Notte
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07.50 Swissview 08.05 La Storia del Regionale (r) 08.35 Tf – Siska 09.35 Documentario 10.25 Telen. – Tempesta d'amore 11.15 Tf – Un ciclone in convento 12.05 Tf – E alla fine arriva mamma 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – 8 semplici regole 13.35 Tf – Law & Order 14.20 Tf – Il commissario Rex 15.10 Telen. – Terra Nostra 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Siska 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Tf – Dr. House 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Tf – The Mentalist 21.55 Tf – Castle 22.40 Tf – Cold Case 23.30 Lotto Svizzero
05.35 Tg4 Rassegna Stampa 05.55 Tf – Le indagini di Miss Sophie 06.40 Mediashopping 07.10 Tf – Più forte ragazzi 08.10 Tf – Starsky e Hutch 09.05 Tf – Nikita 10.30 Tf – Ultime dal cielo 11.30 Tg 4 Giorno 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.55 Tf – Detective in corsia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.15 Soap – Sentieri 16.45 Film – Fratelli coltelli 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – U-571 (azione) 23.45 Film – Talos - L'ombra del faraone (avventura) 01.30 Tg4 Rassegna Stampa 01.55 Music. – La notte della Disco Music 6 02.32 Film – Il Gladiatore di Roma 04.10 Mediashopping 04.25 Tf – Giornalisti
1 SETTEMBRE 2010 • LA PAGINA
MUSICA 43
Sotto le stelle del Jazz
Il concerto di Davide Santorsola al Palazzo delle Arti “Beltrani” di Trani La genialità si percepisce nella dissonanza estetica dei luoghi che stimolano sensazioni di piacere nell’individuo. Se al guardare si unisce l’ascolto di una performance di un pianista che riesce ad esprimere 100 minuti ininterrotti di fraseggi sempre diversi e mai una nota od un accordo ti sembra identico ad un altro, si può affermare che si è nei pressi del “sublime”. Se poi, a questa musica, diffusa sotto nient’altro che le stelle di un cielo libero, si aggiungono le immagini dei corti dei fratelli Lumiére, sapientemente sincronizzate con gli accordi del pianista, e ti si svelano i segreti del cinema con la sua magia, con i suoi effetti di un montaggio curato a taglio di minuscoli pezzetti di celluloide e se questo accade in un luogo e in un tempo che ti sembra riesca a rapirti, allora devi proprio chiederti dove sei... Perché a goderti questo momento potresti essere nella Alexander Platz di Berlino addolcita da Renzo Piano, nel centro Pompidou di Parigi, nella Kunsthaus di Zurigo, nel Museo Paul Klee a Berna o, meglio ancora, nei giardini di Vienna. Sì, perché è tipico e normale, in questi posti, assistere a performance geniali come quella di Santorsola e Sbrocchi, realizzate quale sfondo per l’apertura di grandi eventi, mostre od occasioni culturali straordinarie. Il novecento che incalza con le sue immagini truccate in bianco e nero, con la descrizione minuziosa delle abitudini che si affacciavano nel nuovo secolo immortalate per l’eterno dalla macchina da presa. La corsa dei sacchi a testimoniare la semplicità e l’umiltà della storia degli uomini, immortalata nella riproducibilità tecnica dei Lumiére. Il tutto sotto le note imprevedibili di un Pianista genio, che con una sonorizzazione live digitale, regala al suo Jazz un ritmo
planetario che ti si appiccica all’anima. I minuti passano e le stelle rimangono ferme nella Terrazza magica di Palazzo Beltrani, dove ti sembra che il tempo scorra al ritmo del Jazz. Non riesci a stare fermo, ma le tue gambe si muovono a ritmo come se il pianista fosse un pifferaio magico che ti conduce a guardare un orizzonte... il passaggio tra ottocento e novecento. Prima hai visto opere, sculture ed arredi del vecchio secolo nel museo, poi nella terrazza entra il novecento dai suoi albori, con le immagini di Sbrocchi e con la sua colonna sonora, la musica di Santorsola. Il ritmo incalza ed anche l’ombra della capigliatura “Allev... ata” di Davide (li ha avuti sempre così, anche prima di Giovanni, ne siamo certi) che si proietta sulle mura del museo sparata da un faro casuale, e si muove in sincrono, rende la scena geniale: schermo musica, mura del museo e cielo...semplice cielo stellato. Anche le stelle stanno a guardare e sembrano ferme ad ascoltare questo straordinario concerto. L’arte e la storia che si intrecciano e danzano come ombre eleganti su mura e disegni architettonici unici. Questo è il Mediterraneo, luogo incantato, dove una sera incontri l’arte nella sua bellezza estrema e geniale. Questa è Trani, la Città che ti incanta, in Puglia, dove un pianista geniale dal nome complesso, Davide Santorsola, e un regista altrettanto intelligente, Beppe Sbrocchi, regalano una performance indimenticabile ed unica, festeggiando l’inaugurazione di un museo arricchito da donazioni. Questa è la terrazza del Palazzo delle ARTI “e come su una mappa googlata, raggiungendo questo punto possiamo collocarci un segno con una indicazione: “next to... sublime”.(foto infonews)
MASSIMO PILLERA
44 TELEVISIONE
LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
GIOVEDI
A casa con i suoi
RSI LA2
21.00
07.10 Tf – Più forte ragazzi 08.10 Tf – Starsky e Hutch 09.05 Tf – Nikita 10.30 Tf – Ultime dal cielo 11.30 Tg 4 Giorno 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.55 Tf – Detective in corsia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.17 Film – La valle dell'Eden 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Music. – Mea Puglia 23.10 Film – La Terra 01.20 Tg4 Rassegna Stampa 01.47 Film – Concerto per pistola solista (poliziesco)
O L'ABB AT IAMA! CH 043 322 17 17
AMENT
ABBONAT I 043 322 17 17
07.55 Cartoni animati 09.45 Sitcom – Raven 10.20 Tf – The Sleepover Club 11.20 Tf – Deja vu 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 Sitcom – Camera Café 14.05 Cartoni animati 14.35 Tf – Futurama 15.00 Film – Beethoven 2 17.00 Tf – Blue Water High 17.30 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.30 Sitcom – Tutto in famiglia 20.05 Tf – I Simpson 20.30 Quiz – Mercante in fiera 21.10 Film – Non mi scaricare 23.30 Film – American Pie Il matrimonio (commedia) 01.30 Studio Aperto - La giornata 01.45 Tf – Cinque in famiglia 02.40 Mediashopping 02.55 Tf – Cinque in famiglia 03.40 Mediashopping 03.55 Film – Spettri (horror) 05.25 Mediashopping 05.40 Sitcom – La Tata
ON
Tripp, trentacinquenne col vizio della vela e delle donne, naviga e ama a vista, vive ancora con i genitori e non ha alcuna intenzione di rinunciare ai vantaggi della vita con mamma e papà: è tutto gratis, ha una grande stanza e il bucato pulito, insomma è un nido perfetto. I genitori, stanchi di avere il figlio sempre in casa e desiderosi di liberarsene, assumono Paula, un'affascinante quanto efficiente consulente familiare. Il suo compito sarà proprio quello di far cambiare idea allo scapolo impenitente. Riuscirà Paula a raggiungere il suo obiettivo?
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Sitcom – Finalmente soli 09.11 Film – Mamma in sciopero 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.46 Film – Rosamunde Pilcher - Appuntamento al fiume 16.15 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Velone 21.10 Tf – Distretto di Polizia 10 23.31 Film – Intrigo a Barcellona 01.30 Tg 5 Notte 02.00 Meteo 5 02.01 Show – Velone (r) 02.50 Tf – Non pervenuto
Rete
Italia
RINNOV
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
06.30 Il caffé di Corradino Mineo 08.00 Rai Educational 09.00 Film – Il ponticello sul fiume dei guai (commedia) 10.35 Cominciamo Bene Estate 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Cominciamo Bene Estate 13.00 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 15.00 Tg 3 Flash L.I.S. 15.05 La Tv dei ragazzi di Raitre 16.30 Mountain Bike 17.15 GEOMagazine 2010 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Aspettando Un posto al sole 21.05 Tg 3 21.10 Film – The Unbreakable Il predestinato (thriller) 23.05 Tg Regione
AI
08.05 Euronews 08.50 Telen. – Terra Nostra 09.40 Attenti a quei due (r) 10.00 Euronews 10.45 Piattoforte (r) 11.30 Euronews 11.50 Telesguard (r) 12.00 Tennis (r) 16.00 Quiz – Molla l'osso (r) 16.30 DiADà 17.00 Tennis 20.05 Tf – Il commissario Rex 21.00 Film – A casa con i suoi 22.40 Sport Club 23.30 Tf – My name is Earl 00.15 Il Quotidiano (r) 00.50 Telesguard 01.00 Tennis
07.00 Cartoni animati 10.15 Rai Educational 10.30 Tg 2 Mattina 10.45 Tg 2 E...state con costume 11.00 Medicina 33 11.15 Tf – The Love Boat 12.05 Tf – Il nostro amico Charly 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E...state con costume 13.50 Tg 2 Sì, Viaggiare 14.00 Tf – Ghost Whisperer 14.50 Tf – Army Wives 16.20 Tf – The Dead Zone 17.10 Tf – Sea Patrol 17.50 Cartoni animati 18.05 Tg 2 Flash L.I.S. 18.10 Rai Tg Sport 18.30 Tg 2 19.00 Real – Extra Factor 19.30 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 21.50 Tf – Lasko 22.50 Tf – Anna Winter 23.35 Tg 2
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SETTEMBRE
06.45 Unomattina Estate 07.30 Tg 1 L.I.S. 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.40 S-News – Verdetto finale 11.30 Appuntam. al cinema 11.35 Tg 1 11.45 Tf – La Signora in giallo 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Tf – Don Matteo 5 15.05 Minis. – Capri - La terza stagione 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Le sorelle McLeod 17.55 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Da Da Da 21.20 Minis. – Ho sposato uno sbirro 2 23.35 Tg 1 23.40 E la chiamano estate 2010 00.55 67° Mostra del Cinema di Venezia 2010 01.20 Tg 1 Notte
O?
9
07.50 Swissview 08.05 La Storia del Regionale (r) 08.35 Tf – Siska 09.35 Documentario 10.25 Telen. – Tempesta d'amore 11.15 Tf – Un ciclone in convento 12.05 Tf – E alla fine arriva mamma 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.10 Tf – 8 semplici regole 13.35 Tf – Law & Order 14.20 Tf – Il commissario Rex 15.05 Telen. – Terra Nostra 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Siska 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Tf – Dr. House 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Info – Falò 22.30 Il filo della storia 23.30 Telegiornale Notte 23.40 Meteo Notte
1 SETTEMBRE 2010 • LA PAGINA
MOTORI 45
Mercedes: la nuova CLS coupè -berlina La nuova versione debutterà al prossimo Salone dell'auto di Parigi Sportiva come un coupé, elegante come una berlina. La Mercedes porterà al prossimo salone dell’auto di Parigi la nuova versione della Cls, presentata per la prima volta nel 2003. Le linee sono state completamente rinnovate, ma il fascino - come le dimensioni - non è mutato. “ La nuova Cls segna un punto di svolta nell’evoluzione del linguaggio di design MercedesBenz”, ha spiegato Gorden Wagener, responsabile design della casa. “Al tempo stesso il nuovo modello resta fedele alla grande tradizione di elegante sportività e comfort che da sempre caratterizza i coupè con la Stella”. La vettura cattura l’attenzione al primo sguardo grazie al cofano motore slanciato, alle superfici vetrate ridotte, ai cristalli senza cornice e al tet-
to spiovente. Particolarmente interessante il frontale che trae ispirazione dalla sportiva Sls Amg, con la grande calandra verticale che enfatizza la forma allungata del cofano motore e le ampie prese d’aria che sottolineano il carattere sportivo. E ancora più sortivo è l’abitacolo, in particolare la strumentazione con tre strumenti fortemente incassati, il volante a tre razze con la centrale doppia, l’avviamento a pulsante e per il divano posteriore con due sedili individuali. In sostanza nel nuovo abitacolo si ritrovano il design senza tempo, la sobria eleganza e la cura per i dettagli distintivi della Mercedes. La plancia unisce idealmente la porta lato guida a quella del passeggero, incorniciando il quadro strumenti. Il monitor centrale è stato armonicamente integrato nella
parte superiore della plancia. La vista laterale discendente dell’interno delle porte si raccorda perfettamente alla dinamica “dropping line” degli esterni. Innovativi anche i proiettori ‘Full Led’ (indicatori di direzione, luce di posizione e anabbaglianti) che rendono la nuova vettura riconoscibile anche di notte. I fari anteriori completamente a LED, per la prima volta su un'auto di serie, sfruttano i 71 diodi dei quali sono composti per riprodurre tutte le funzioni di illuminazione dinamica senza parti in movimento. Anche gli effetti estetici notturni saranno stupefacenti.
Ricca la possibilità di personalizzazione. Sono disponibili cinque colori per i rivestimenti, cinque tipologie di inserti, tre qualità di pellame e 5 tipi di finitura tra cui anche il carbonio. La perfezione artigianale trova espressione anche in alcuni dettagli come i rivestimenti dei sedili trapuntati o la speciale lavorazione della pelle per la plancia. Ancora nessuna notizia invece per la gamma motori e il dettaglio di tutte le novità tecniche, ma una di queste è sicuramente il nuovo V6 3,5 litri a iniezione diretta e stop&start di serie da 306 CV accoppiato al nuovo cambio a 7 rapporti.
46 TELEVISIONE
LA PAGINA • 1 SETTEMBRE 2010
VENERDI
Cambio di gioco
RSI LA2
21.05
07.55 Cartoni animati 09.45 Sitcom – Raven 10.20 Tf – The Sleepover Club 11.20 Tf – Deja vu 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 Sitcom – Camera Café 14.05 Cartoni animati 14.35 Tf – Futurama 15.00 Film – I nuovi Mini-Ninja 17.00 Tf – Blue Water High 17.30 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 19.00 Studio Sport 19.30 Sitcom – Tutto in famiglia 20.05 Tf – I Simpson 20.30 Quiz – Mercante in fiera 21.10 Film – Deja vu - Corsa contro il tempo (azione) 23.45 Film – Ore 11:14 Destino fatale (thriller)
O L'ABB AT IAMA! CH 043 322 17 17
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AME N T
Joe Kingman è un celebre e affascinante quarterback. Joe è abituato al gioco duro ed è dotato di una forza e di un'agilità incredibili che gli permettono di sopportare i violenti colpi del gioco del football. Tuttavia gli eventi che stanno per colpirlo si riveleranno più duri di un placcaggio. Joe, infatti, impegnato con la squadra a disputare il campionato, si troverà improvvisamente investito del ruolo di padre di Peyton, una bambina di otto anni nata da una sua passata relazione e di cui non era assolutamente a conoscenza...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Sitcom – Finalmente soli 09.11 Film – Beautiful - Una vita da Miss (commedia) 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.46 Film – Generazioni a confronto (drammatico) 15.34 TgCom 15.35 Meteo 5 16.15 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Velone 21.10 Tf – I Cesaroni IV 23.31 Film – Romantica Jeana 01.30 Tg 5 Notte 02.00 Meteo 5 02.01 Show – Velone (r) 02.50 Tf – Non pervenuto
06.00 Rai News 06.30 Il caffé di Corradino Mineo 08.00 Rai Educational 09.00 Film – Le signore 10.40 Cominciamo Bene Estate 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Cominciamo Bene Estate 13.00 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Cominciamo Bene Estate - Condominio Terra... 15.00 Tg 3 Flash L.I.S. 15.05 La Tv dei Ragazzi di Raitre 16.30 Motonautica 17.15 GEOMagazine 2010 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Aspettando Un posto al sole 21.05 Tg 3 21.10 Cult. – La Grande Storia 23.15 Tg Regione 23.20 Tg 3 Linea notte estate
Rete
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
RIN N O V I A
08.05 Euronews 08.50 Telen. – Terra Nostra 09.40 Attenti a quei due (r) 10.00 Euronews 10.45 Piattoforte (r) 11.30 Euronews 11.50 Telesguard (r) 12.00 Info – Falò (r) 13.20 Svizra Rumantscha 13.50 Tennis 16.00 Quiz – Molla l'osso (r) 16.30 DiADà 17.25 Documentario 18.20 Tf – Un ciclone in convento 19.15 Tf – Il commissario Rex 20.10 Tf – Dottori a Los Angeles 21.00 Film – Cambio di gioco 22.55 Sportsera
07.00 Cartoni animati 10.15 Rai Educational 10.30 Tg 2 Mattina 10.45 Tg 2 E...state con costume 11.00 Tg 2 Sì, Viaggiare 11.15 Tf – The Love Boat 12.05 Tf – Il nostro amico Charly 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E...state con costume 13.50 Tg 2 Eat Parade 14.00 Tf – Ghost Whisperer 14.50 Tf – Army Wives 16.20 Tf – The Dead Zone 17.10 Tf – Sea Patrol 17.50 Cartoni animati 18.05 Tg 2 Flash L.I.S. 18.10 Rai Tg Sport 18.30 Tg 2 19.00 Real – Extra Factor 19.30 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – N.C.I.S. 21.50 Tf – Criminal Minds 22.40 Minis. – Persone sconosciute 23.25 Tg 2 23.40 Music. – Festival Show 2010 01.10 Tg Parlamento
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SETTEMBRE
06.45 Unomattina Estate 07.30 Tg 1 L.I.S. 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.40 S-News – Verdetto finale 11.30 Appuntam. al cinema 11.35 Tg 1 11.45 Tf – La Signora in giallo 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Tf – Don Matteo 5 15.05 Film – Meglio tardi che mai 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Le sorelle McLeod 17.55 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Quiz – Soliti ignoti 21.20 Quiz – Soliti ignoti Speciale... e confermo 23.25 Tg 1 23.30 Anteprima Miss Italia 2010 00.25 67° Mostra del Cinema di Venezia 2010 00.55 Tg 1 Notte 01.25 Che tempo fa
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07.50 Swissview 08.10 La Storia del Regionale (r) 08.35 Tf – Siska 09.35 Il filo della storia (r) 10.30 Tf – Dottori a Los Angeles 11.15 Tf – Un ciclone in convento 12.05 Tf – E alla fine arriva mamma 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – 8 semplici regole 13.35 Tf – Law & Order 14.20 Tf – Il commissario Rex 15.10 Telen. – Terra Nostra 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Siska 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Tf – Dr. House 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 19.50 Allocuzione 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Tf – Criminal Minds 22.40 Tf – Cold Case 23.30 Telegiornale Notte
05.35 Tg4 Rassegna Stampa 05.55 Tf – Le indagini di Miss Sophie 06.40 Mediashopping 07.10 Tf – Più forte ragazzi 08.10 Tf – Starsky e Hutch 09.05 Tf – Hunter 10.30 Tf – Ultime dal cielo 11.30 Tg 4 Giorno 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.55 Tf – Detective in corsia 14.05 S-News – Forum 15.35 Soap – Sentieri 16.15 Film – Un mercoledì da leoni 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Tf – Il giudice e il commissario 23.25 Film – Un'estranea fra noi 00.11 TgCom 00.14 Navigare informati 01.25 Tg4 Rassegna Stampa 01.50 Film – Una sera c'incontrammo (commedia) 03.25 Mediashopping 03.42 Film – Era lui... Sì! Sì! 05.07 Show – Come eravamo
AGENDA 47
1 SETTEMBRE 2010 • LA PAGINA
IN GIRO PER I MUSEI BASILEA
Andy Warhol. The Early Sixties KUNSTMUSEUM BASEL ST. ALBAN-GRABEN 16 FINO AL 23 GENNAIO 2011 ORARI: LUNEDI CHIUSO MAR-DOM 10.00-18.00 LUGANO
Omaggio a Giuseppe Panza di Biumo MUSEO D'ARTE VILLA MALPENSATA, RIVA CACCIA 5 FINO AL 26 SETTEMBRE 2010 ORARI: MAR-DOM 10.00-18.00 VEN 10.00-21.00 LOSANNA
25th Anniversary MUSEE DE L'ELYSEE AVENUE DE L'ELYSEE 18 FINO AL 26 SETTEMBRE 2010 ORARI: LUNEDÌ CHIUSO MAR-DOM 11.00-18.00 MARTIGNY
Nicolas de Stael FONDATION PIERRE GIANADDA RUE DU FORUM 59
FINO AL 21 NOVEMBRE 2010 ORARI: TUTTI I GIORNI 09.00-19.00 BASILEA
Rodney Graham KUNSTMUSEUM BASEL-MUSEUM FUR GEGENWARTSKUNST ST. ALBAN-RHEINWEG 60
Roba da... GUINNESS!
FINO AL 26 SETTEMBRE 2010 ORARI: MAR-DOM 11.00-18.00
Tuca Tuca di gruppo!
ZURIGO
Thomas Struth KUNSTHAUS ZURICH
Il record per il ballo del Tuca Tuca più numeroso è stato raggiunto da 494 ballerini sulla spiaggia Polo Est di Bellaria Igea Marina, il 7 agosto 2010
HEIMPLATZ 1 FINO AL 12 SETTEMBRE 2010 ORARI: SAB-DOM-MART 10.00-18.00 MER-VEN 10.00-20.00
IN GIRO PER I MUSEI
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Cognome e Nome: …………………….……........................................... Via N°: ............................................................. CAP - Citta: ………………………........... Telefono: ........................... Data: ........................ Firma: ............................ Compilare, ritagliare e spedire a: LIBRERIA LA PAGINA • Militärstr. 84 • 8004 Zurigo • Tel. 043 322 17 17
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1 SETTEMBRE 2010 • LA PAGINA
ESTERI 5
Il mondo si mobilita per salvare la vita di Sakineh Ancora nessuna decisione sulla lapidazione di Sakineh Mohammadi Ashtiani la donna iraniana condannata per adulterio spesa di recente e ha ammonito che la giustizia della Repubblica islamica “non si piegherà alle pressioni”, alludendo alla mobilitazione di governi, esponenti politici e grandi nomi del cinema e della letteratura. Proprio la Francia, dove è più attivo il movimento di sostegno a Sakineh, ha chiesto all’Ue di imporre nuove sanzioni a Teheran se la condanna a morte sarà eseguita. E il capo della diplomazia europea Catherine Ashton ha denunciato le esecuzioni con la lapidazione come “pratiche di altri tempi”. L’Ue, come l’Onu e gli Stati Uniti, hanno già inasprito di recente le sanzioni imposte a Teheran per il suo programma
nucleare, sospettato di avere finalità belliche. Sakineh, che ha 43 anni ed è madre di due figli, è in carcere da quattro anni a Tabriz, nell’Azerbaigian iraniano. La sua esecuzione è stata temporaneamente sospesa, anche se per le autorità i suoi crimini “sono stati accertati”. Il 12 agosto la donna aveva ‘confessato’ alla tv di Stato che un uomo, con il quale aveva una relazione, aveva ucciso suo marito in sua presenza. Ma i suoi avvocati uno dei quali è fuggito dall’Iran per evitare l’arresto - sostengono che la donna è stata costretta a confessare sotto tortura. La condanna di Sakineh ha scatena-
to dure prese di posizione, manifestazioni e petizioni. Quella lanciata dal filosofo francese Bernard-Henri Levy ha raccolto adesioni prestigiose: il presidente Nicolas Sarkozy, la ‘premiere dame’ Carla Bruni, lo scrittore ceco Milan Kundera, le attrici Mia Farrow e Juliette Binoche.
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Di fronte alla crescente mobilitazione internazionale per salvare la vita a Sakineh Mohammadi Ashtiani, l’Iran ha ribadito che ancora non è stata presa alcuna decisione finale sulla lapidazione della donna condannata a morte per adulterio e complicità nell’omicidio del marito. “Per le pene molto pesanti c’è una procedura particolarmente lunga. Questo verdetto è ancora sotto esame e, quando la giustizia giungerà a una conclusione finale, l’annuncerà”, ha detto il portavoce del ministero degli esteri iraniano, Ramin Mehmanparast. Il portavoce ha ricordato che la pena è stata so-
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