24 APRILE 2013 • ANNO 23 • N° 17 • In edicola Fr. 3.– AZA / PP Journal CH-8004 Zürich
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Scendo a Roma con dentro il magone delle devastanti immagina dell’ultima settimana. Non so più
Secondo giuramento per Napolitano Alcuni dei punti salienti del discorso di insediamento del Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, al suo secondo mandato, tenuto alle ore 17 di lunedì 22 aprile al Quirinale Come voi tutti sapete, non prevedevo di tornare in quest'aula per pronunciare un nuovo giuramento e messaggio da Presidente della Repubblica. Avevo già nello scorso dicembre pubblicamente dichiarato di condividere l'autorevole convinzione che la non rielezione, al termine del settennato, è 'l'alternativa che meglio si conforma al nostro modello costituzionale di Presidente della Repubblica'.[...] La rielezione, per un secondo mandato, del Presidente uscente, non si era mai verificata nella storia della Repubblica, pur non essendo esclusa dal dettato costituzionale[...]. Ci siamo dunque ritrovati insieme in una scelta pienamente legittima, ma eccezionale.[ …] Bisognava dunque offrire, al paese e al mondo, una testimonianza di consapevolezza e di coesione nazionale, di vitalità istituzionale, di volontà di dare risposte ai nostri problemi : passando di qui una ritrovata fiducia in noi stessi e una
rinnovata apertura di fiducia internazionale verso l'Italia. È a questa prova che non mi sono sottratto. Ma sapendo che quanto è accaduto qui nei giorni scorsi ha rappresentato il punto di arrivo di una lunga serie di omissioni e di guasti, di chiusure e di irresponsabilità. […] Ho il dovere di essere franco : se mi troverò di nuovo dinanzi a sordità come quelle contro cui ho cozzato nel passato, non esiterò a trarne le conseguenze dinanzi al paese.[…] Non si può più, in nessun campo, sottrarsi al dovere della proposta, alla ricerca della soluzione praticabile, alla decisione netta e tempestiva per le riforme di cui hanno bisogno improrogabile per sopravvivere e progredire la democrazia e la società italiana.[…] A 56 giorni dalle elezioni del 24-25 febbraio - dopo che ci si è dovuti dedicare all'elezione del Capo dello Stato - si deve senza indugio procedere alla formazione dell'Esecutivo.[...] Al Presidente non tocca dare
mandati, per la formazione del governo, che siano vincolati a qualsiasi prescrizione se non quella voluta dall'art. 94 della Costituzione : un governo che abbia la fiducia delle due Camere. Ad esso spetta darsi un programma, secondo le priorità e la prospettiva temporale che riterrà opportune.[...] Il fatto che in Italia si sia diffusa una sorta di orrore per ogni ipotesi di intese, alleanze, mediazioni, convergenze tra forze politiche diverse, è segno di una regressione [...] Mi accingo al mio secondo mandato, senza illusioni e tanto meno pretese di amplificazione 'salvifica' delle mie funzioni; eserciterò piuttosto con accresciuto senso del limite, oltre che con immutata imparzialità, quelle che la Costituzione mi attribuisce.[...]; inizia per voi un lungo cammino da percorrere, con passione, con rigore, con umiltà. Non vi mancherà il mio incitamento e il mio augurio.
Elezione del Presidente della repubblica che dire, fare e raccontare a lettrici e lettori il mio dramma. Stiamo sorvolando Pisa mentre il capitano ci annuncia ( stranissimo) una capitale e l’aeroporto di Fiumicino immersi in una folta nebbia mattutina .Traffico aereo sconvolto . Il nostri Airbus inizia un interminabile giro dell’oca tra le vette ancora innevate dell’appennino toscano e il mare dal quale scorgi , laggiù, sonnacchiosa e incantevole come sempre, l’isola corsa. Ti alzi per sgranchire le ossa intorpidite dall’estenuante attesa. Alcuni passi e odi delle voci: buongiorno onorevole, come va? Già non mi è mai piaciuto, ed ora ancor meno, essere salutato in quel modo. Toglierei quell’appellativo persino dal dizionario come riferimento ai cittadini chiamati a legiferare per la cosa pubblica. Figurarsi ora! Tant’é. Non so rispondere anche se, osservando tristezza infinita sul mio volto, il passeggero ha forse un sentimento di umana pietà. Auguri e buon lavoro, afferma , ritornando al suo posto. Il tour tra mare e montagna è finito nel mentre il comandante annuncia la picchiata su Roma. Una mezzoretta e sono in parlamento. Chissà perché a me assegnino sempre gli impegni più ardui. Si ricompone per l’occasione, c’è da ratificare una ventina di nuovi grandi elettori, la giunta delle elezioni e il soldatino Farina – figuriamoci - viene chiamato a farne parte tanto per dire
che: tutto è in regola perché la festa inizi. L’assemblea dei grandi elettori democratici, su proposta di Pier Luigi Bersani, indica Franco Marini, il lupo Marsicano, alpino e scalatore delle vette dominate dal gran sasso, già sindacalista di prestigio nonché ex presidente del senato, candidato alla presidenza della repubblica. In Svizzera, si direbbe: la concordanza ha scelto il migliore. Macché! È la prima votazione. Servono i due terzi: sono in nazione i furbi. Quelli che applaudono freneticamente alla proposta per poi, da smemorati?, errare a scrivere il nome. Al pomeriggio si vota di nuovo. Prevale una evidente e giusta prudenza e così nella mattinata successiva. Tanto per, si dice,esaurire gli inutili turni delle maggioranze qualificate dei due terzi. Ai democratici l’arduo compito, piaccia o no all’altrui campo, di trovare la quadra sul nome che ci fece sognare: Romano Prodi. Sobbalzo a quel nome. Ricordo incontri e vittorie, amarezze e trionfi. Le giornate esaltanti di Metz in cui lui fu chiamato a ricordare un uomo, Robert Schuman che è, come dire, Unione d’Europa. Le ore a parlare di politica ma anche di sport. Ed io a minacciarlo di non doverlo incontrare nella mia Valtellina sulle rampe che furono di Fausto. Altro che Berlusconi, arrischiai! Lassù, sarei io il vincitore. In fondo, il grande Romano, con il suo
fare fin troppo paterno, ha sempre saputo nascondere le mani d’acciaio con guanti di puro velluto. La sfida è rischiosa. L’uomo è inviso all’uomo di Arcore per le note ragioni e da cui è stato due volte sconfitto. Occorre sperare nel fronte compatto di chi ha predicato una svolta, un cambiamento reale. Ma così non è. Ciò che poi avviene, il lettore lo sa e gli risparmio la scena coprendo la vergogna del palazzo con un velo pietoso. Gli ulivi d’Italia ammainano, in lutto, le loro bandiere. Non restava che ricorrere alla saggezza del nonno a cui manca una barba fluente per essere un moderno Mosè capace di portarci al di là dei marosi. Anch’io ti chiedo perdono per averti chiamato a rinnovare il destino di reggere, ancora, il nostro tricolore. Auguri, Presidente Napolitano. Esco dal palazzo, rassicurato e disteso. Mi attende la folla che non ha approvato la scelta. Mi prendo un insulto, o forse qualcuno di più e qualche spintone, mentre apro un varco per andare verso via del Tritone alla mia dimora. Volevano Rodotà presidente o ,forse, fare solo caciara. Mannaggia! Stefano Rodotà e Giorgio Napolitano, maestri e compagni della mia vita. Potevo votarne uno solo. È questo il dramma, l’amaro destino. Da ora ed è già tardi, pensiamo al paese Domani è il 25 aprile: buona fortuna, Italia. .gianni.farina@lapagina.ch
editoriale
24 aprile 2013 • la Pagina
Napolitano inaugura la terza Repubblica Un Pd in preda alle convulsioni dopo la bocciatura di Marini, cattolico e fautore delle larghe intese, e soprattutto di Romano Prodi, anche lui cattolico ma “divisivo”, è stato capace del colpo di reni andando a chiedere scusa a Napolitano per aver disatteso tutti i suoi inviti al dialogo e per aver imboccato la strada pericolosa dell’implosione, supplicandolo di accettare la rielezione. Anche Berlusconi, dopo che il Pd e Bersani avevano stracciato l’accordo della “scelta condivisa” proponendo il nome di Prodi, si era recato dal presidente in fase di trasloco dal Colle, e si era lamentato con lui chiedendo il suo aiuto perché non sapeva con chi parlare nel Pd. Ovviamente, anche Berlusconi, pur sapendo dell’indisponibilità manifestata in più occasioni e ufficialmente, ha reiterato la richiesta di un secondo mandato, appellandosi allo stato di emergenza. Napolitano non aveva nessuna intenzione di accettare, sia perché ha 88 anni ed è stanco e sia perché sa che difficilmente sarebbe potuto arrivare fino alla scadenza del secondo mandato,
e sia anche perché il secondo mandato avrebbe comportato in Italia una svolta nella direzione di una terza Repubblica di tipo presidenzialista. Napolitano, dunque, ha dovuto fare violenza su se stesso per dire di sì, e alla fine si è sacrificato per il bene dell’Italia, constatando la quantità di macerie che la testardaggine di Bersani aveva creato insistendo sull’alleanza con un Grillo che non ne voleva sapere e il tunnel imboccato da un partito arroccato sul no al dialogo come valore in sé. Alcuni giorni prima era stato Luca Ricolfi su La Stampa a far notare che ciò che all’estero veniva chiamata la “grande coalizione” in Italia veniva bollata in senso dispregiativo come “inciucio”, come se collaborare significasse demerito. Napolitano ci ha riflettuto e non si è tirato indietro, dato lo stato di caos, seguito ed aggravato anche dalle dimissioni di Bersani e dall’evidente stato confusionale in cui è precipitato il partito che seppur di poco ha vinto le elezioni. Napolitano, però, non ha risposto con un sì rassegnato, ha posto delle condizioni. Come lui ha mostrato responsabilità, così l’ha
pretesa dalle forze politiche, di fatto ricevendo un sì a tutto quello che aveva chiesto invano per quasi un mese e mezzo, in particolare un sì al dialogo e ad un governo di larghe intese, con un presidente del Consiglio condiviso, probabilmente i nomi sono quelli di Amato o Letta (lo si vedrà al momento dell’incarico). Ha vinto dunque la linea di Napolitano e di quelli che hanno offerto la loro disponibilità, hanno perso coloro che volevano il muro contro muro perenne. Quanto durerà il governo non si sa, dipenderà dalla disponibilità di tutte le forze politiche interessate a fare le riforme necessarie, ma una cosa è certa, alcune riforme come quella elettorale dovranno essere assolutamente approvate e deve essere messa in moto una terza Repubblica diversa, ovviamente, dalla seconda. Napolitano ne sarà comunque l’artefice e il garante, poi, inevitabilmente, dopo un certo tratto l’abbandono, come quello attuato da Papa Benedetto XVI. La rielezione di Napolitano è anche la prima, vera sconfitta politica di Grillo. Tra l’altro, alla notizia
della rielezione di Napolitano, Grillo aveva gridato al golpe e annunciato una “marcia su Roma”, di mussoliniana memoria. Grillo, poi, si è ritirato, per sua fortuna, forse dopo essersi guardato intorno e dopo aver pensato che una cosa è fare un comizio e un’altra governare un Paese e un popolo. Tre mesi fa, il Pd si sentiva vincitore trionfante, ad elezioni avvenute il centrosinistra è stato “primo, ma non vincitore”, ora è a rischio scissione. Le fortune possono cambiare, vale per tutti, centrodestra e centrosinistra. Bisogna ricordarsene ed evitare di fare gli stessi errori, cosa, in Italia, sempre possibile. L’Italia può dunque ripartire, la strada sarà irta di difficoltà, ma c’è almeno un timoniere che conosce la rotta. ✗redazione@lapagina.ch
Punzecchiatura Partito dal Mali Prodi era presidente della Repubblica… … arrivato a Roma era già ex.
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politica la Pagina • 24 aprile 2013
Nel Pd più anime che non riescono a convivere Grillo grida al golpe e invita ad una marcia su Roma, poi annullata grazie anche a Rodotà che dice: “Il Parlamento è il luogo della democrazia”. Berlusconi uno dei registi del secondo mandato a Napolitano Il nuovo presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano, alla fine convinto, suo malgrado, a candidarsi per un secondo settennato o almeno fino a quando riterrà opportuno interrompere il cammino. Essendo stato sollecitato dal Pd e dal Pdl, poi anche da Scelta civica e dalla Lega, la sua elezione era sicura. Ha ricevuto 738 voti, una cinquantina meno del previsto, che sono poi gl’irriducibili franchi tiratori del Pd, con in testa Fabrizio Barca, che ha dichiarato di aver votato Stefano Rodotà, il candidato proposto da Grillo e votato da Sel e, appunto, da un gruppo di democratici di sinistra dissidenti. Napolitano ha accettato per il bene dell’Italia ma ha chiesto ai partiti che lo hanno sostenuto la responsabilità che la situazione di emergenza politica ed economica esige e quindi l’impegno a formare un governo con compiti precisi. Giudicheremo a tempo debito la soluzione di governo, la sua composizione e i suoi compiti. Ora vogliamo mettere a fuoco la situazio-
ne politica generale e quella dei partiti in particolare, perché da ora in poi, con la nascita della terza Repubblica – tra parentesi, ci voleva un ottantottenne a favorirne la nascita – dovrebbe cominciare una nuova stagione, anche se non è detto che le scorie della prima e della seconda Repubblica saranno spazzate via così facilmente. Vediamo prima la situazione di ciascuna coalizione o di ciascun partito, cominciando dal Pd che andrà, con le dimissioni di Bersani e della segreteria intera, verso il congresso. I commentatori più acuti ipotizzano in futuro una scissione tra coloro che si riconoscono nella leadership di Renzi, l’innovatore e fautore del dialogo o comunque di un rapporto diverso tra i partiti e i loro esponenti, un rapporto basato sul confronto politico e non sulla demonizzazione, e coloro che, invece, alla pacificazione naziona-
le si oppongono con tutte le loro forze in virtù di uno schema politico basato sulla diversità ideologica. In sostanza, la coalizione di centrosinistra, che fino all’altro ieri si fondava sull’alleanza tra Pd e Sel, dovrebbe riaggregarsi con Sel e quella parte del Pd che si riconosce nell’esperienza ex comunista ma con legami forti solo a sinistra. Il nuovo astro, Fabrizio Barca, già prima della votazione per il presidente della Repubblica, era venuto allo scoperto, lui non ancora iscritto al Pd, ipotizzando, appunto, una saldatura tra Sel e sinistra del Pd in contrapposizione dialettica con il Pd (o un'altra nuova formazione) di Renzi. L’idea di base era che siccome le due anime non possono convivere nello stesso partito, sarebbe stato meglio dividersi per allearsi e governare insieme. L’ipotesi era che Renzi avrebbe preso un 20% e Sel e sinistra del Pd un altro 20% (di solito due più due non fa mai quattro). Ebbene, la bocciatura di Marini e di Prodi ha consegnato, appunto, un Pd diviso e incapace non solo di dialogare con gli avversari, ma anche con quelli dello stesso loro partito. Di conseguenza, inizierà la lotta tra Barca e Renzi, che esploderà fra qualche mese. Nel frattempo, ci sarà da assicurare il voto, se non unanime, quanto meno il più largo possibile al nuovo governo – se non altro perché sarà guidato da un esponente del Pd - che dovrà approvare la riforma elettorale e far fronte alle altre emergenze. Il Pd, dunque, verosimilmente si dividerà e sarà l’occasione per fare i conti con il passato, quel conto di chiarezza politica e ideologica con la storia che mai il Pci-Pds-Ds-Pd ha fatto. Il M5S ha illuso il Pd ma poi ha presentato un suo uomo, Stefano Rodotà, ex presidente Ds, che ha preso i voti di Grilli e di Sel, più
9 voti Pd. Con quest’atto, anche Sel ha stracciato l’alleanza con il Pd, di fatto alleandosi con Grillo e, appunto, quella frangia del Pd contro il dialogo con il centrodestra in situazione d’emergenza. Grillo è stato sconfitto. La marcia su Roma un flop, ma è stato grave solo proporla. Lo stesso Rodotà, quando ha sentito parlare di marcia su Roma, ha preso le distanze. Tutto questo dimostra che il M5S sa protestare e insultare ma alla prima decisione si divide, come fanno tutti i movimenti senza una visione chiara e distinta. Pensiamo che più Grillo verrà messo alla prova, più perderà consensi. Monti, che ha problemi interni, si è accodato al Pdl. Casini lavora alla separazione, ma ora che non c’è più Bersani, è rimasto orfano. Non potrà andare con Barca e Vendola, ma non sarà accettato da Renzi, che tra l’altro non vuole legare né con Casini, né con Monti, probabilmente destinato a scomparire dalla scena dopo il prossimo governo. Da ultimo parliamo del Pdl, dato per scomparso a dicembre. Berlusconi lo ha riportato al 22% alle elezioni, dove lo stesso ha totalizzato circa il 30% con la Lega e satelliti, contendendo il primato al centrosinistra. Ebbene, Berlusconi ha offerto al centrosinistra disponibilità e collaborazione e più ha ricevuto chiusure, più ha offerto responsabilità, arrivando, con la sua apertura al dialogo, a far esplodere i contrasti interni al centrosinistra che questa volta si è fatto male da solo non potendosi più ricompattare contro di lui. Berlusconi è stato uno dei registi della rielezione di Napolitano. Attualmente il centrodestra è ancora Berlusconi, le cui fortune, come quelle del Pd, possono sempre cambiare, in peggio o anche addirittura in meglio. Le prime due Repubbliche sonoi alle spalle, ma quella nuova deve ancora cominciare, ma sulla novità la sfida è aperta. 7redazione@lapagina.ch
politica
24 aprile 2013 • la Pagina
Italia sì, Italia no… e riconferma di Napolitano Le incredibili alternanze dopo più di cinquanta giorni dalle elezioni politiche, dove tutto è immobile e si risolve con il secondo mandato di Napolitano come Presidente della Repubblica Eccoci in questi giorni alle prese con l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica Italiana a cinquanta giorni dalla campagna elettorale che non ha ancora prodotto nessun Governo in grado di guidare l’Italia e farla risollevare dalla gravissima situazione in cui versa e dove è evidente e sotto gli occhi di tutti il fallimento dei nostri politici. L’impasse in cui versa l’Italia è culminata con la ricandidatura di Giorgio Napolitano (87 anni) alla Presidenza della Repubblica chiamato a gran voce da tutti come garante istituzionale di fronte ad un fallimento politico di coloro i quali sono stati eletti a rappresentarci nelle istituzioni del nostro Paese per ricostruire un futuro credibile e generare stabilità all’interno e all’esterno dei
confini nazionali. Di fronte al disfacimento economico e sociale cui versa il nostro Paese, l’attuale classe politica è stata in grado solo di replicare lo status quo. In molti hanno gridato al golpe: si può ben immaginare il perché. Molti cittadini chiedevano il cambiamento. Cambiamento che è già avvenuto in Italia e all’estero con l’elezione di tanti volti nuovi “puliti” alle ultime elezioni politiche, ma non ancora sufficiente di fronte a quanti “non mollano” la propria poltrona e contro il cambiamento di chi si propone con idee nuove per contrastare il vecchio che ha portato l’Italia alla deriva. Si è venuta a creare una gran confusione anche tra le stesse coalizioni e mentre mi veniva in mente la canzone “Italia sì, Italia no…, quello sì,
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quello no…” ho visto accadere di tutto di fronte ad ogni bocciatura di nomi di tutto rispetto e, come tanti cittadini, anch’io non mi spiego del muro creato dal segretario (uscente) del PD verso la candidatura di Stefano Rodotà preferito anche da molti grandi elettori del PD stesso e liberamente scelto da molti cittadini durante le “Quirinarie” passate nella rete dei social network. Così tocca ora al Presidente Napolitano fare da garante delle istituzioni e conciliare le varie forze politiche per il bene del Paese, sperando che non si venga a creare una sorta di “effetto bunker” in cui si asserraglieranno i tanti della vecchia nomenklatura e della partitocrazia, ma che, immagino, da ora in poi sarà assediato dai cittadini comuni sperando comunque che continui a prevalere la non violenza e il buon senso al di là degli schieramenti. Dopo la rielezione di Napolitano, molti cittadini hanno dimostrato buon senso e durante le manifestazioni davanti a Montecitorio cui hanno partecipato anche molti elettori del PD hanno protestato in maniera composta. Quasi a voler dimostrare che di fronte allo sfascio delle istituzioni vi è molto senso dello Stato da parte della maggioranza degli italiani, da parte di normali cittadini esasperati della recessione economica e dei disagi sempre più crescenti per intere famiglie. La speranza, volendo essere ottimisti, è che non si crei un esecutivo composto
da quanti hanno negato ogni forma di cambiamento ma che inneggiano alle “larghe intese” per salvare il nostro Paese affinché “tutto cambi, perché nulla cambi...” di gattopardesca memoria che non lascia presagire nulla di buono per il nostro Paese e, quasi a dire, che purtroppo il peggio deve ancora venire. Credo che la vera speranza e la grande novità del domani sarà proprio quel tam-tam di cittadini che, attraverso la rete dei social network, tenga alta l’attenzione delle persone comuni verso le istituzioni ed i politici perché, come diceva Mahatma Ghandi: “Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”. Ricordiamocene tutti che, questo grand’uomo, con la non violenza ha liberato un Paese, e il cambiamento nella nostra Italia può e deve passare nel tenere alta l’attenzione verso chi ci rappresenta nelle istituzioni con una partecipazione critica più che mai importante a garanzia della vita democratica del nostro Paese.
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esteri la Pagina • 24 aprile 2013
Nuove proteste popolari a Nuova Delhi Dopo lo stupro di una bambina di cinque anni lasciata chiusa mezza morta in una camera chiusa a chiave, la gente accusa i politici e le forze di polizia L’India torna sotto i riflettori internazionali, ma non per i marò, che adesso aspettano, a disposizione delle autorità indiane, la costituzione del tribunale speciale che dovrà stabilire se i due dovranno essere giudicati dall’India o dall’Italia. E’ probabile che la vicenda andrà per le lunghe. Gl’indiani, agli occhi della comunità internazionale, ottenuta la vittoria del rientro dei due soldati in India secondo il rispetto degli impegni scritti assunti dall’ambasciatore Daniele Mancini, possono ritenersi soddisfatti del successo e, una volta decantato il clamore della vicenda, potranno anche pensare ad un atto che giustifichi la loro fermezza e nello stesso tempo anche le prerogative giuridiche (i trattati internazionali sulle acque) degli italiani. No, dicevamo, non si riparla dell’India per i marò, ma per un fatto di cronaca che è anche di politica interna e internazionale di quel Paese: lo stupro di una bambina di cinque anni. Tutti ricorderanno lo stupro di una studentessa di 23 anni, avvenuto nel mese di dicembre in un
autobus ad opera di un branco di giovani. Una volta stuprata e malmenata, la povera ragazza fu buttata fuori dall’autobus in corsa e morì. Quella tragica vicenda fece conoscere alla comunità internazionale il dramma degli stupri, che sono numerosissimi, quasi tutti impuniti, a tal punto che lo stupro viene percepito non come fatto normale, ma quasi. Per dare un’idea, lo stupro sta in India come uno scippo sta in qualche altra città europea o sudamericana: la polizia si limita a registrare l’avvenuto scippo o stupro e tutto
poi finisce con la registrazione, anche perché sono talmente tanti che è impossibile far fronte a tutti i casi. Nel mese di dicembre, però, avvenne un fatto importante, cioè per la prima volta migliaia e migliaia di donne e anche uomini scesero in piazza per protestare contro una piaga non più sopportabile. I politici, uomini ma anche donne, all’abitudine degli stupri c’erano talmente abituati come se fossero una prassi corrente che non hanno mai pensato di fare delle leggi adeguate alla gravità dell’atto. Quanto poi al fatto che a subire gli stupri sono in genere le donne delle classi meno abbienti, magari all’interno delle stesse famiglie ad opera dei padri o di fratelli, non fa altro che contribuire a distogliere l’attenzione dalla piaga. Insomma, stuprare in India ha lo stesso valore del fischio che una volta si faceva quando nelle cittadine e città del Meridione di tutti i Paesi attorno al Mediterraneo s’intendeva apprezzare la femminilità di una donna. Il fischio, però, rimaneva fischio, lo stupro, invece, si sa, è qualcosa di diverso. Dunque, la grande manifestazione di protesta e di sensibilizzazione sulla piaga degli stupri in
India ebbe i suoi effetti, che però sono rimasti confinati nello spazio di pochi giorni. Il Parlamento e il governo presero delle misure per dare più mezzi alla polizia di intervenire, ma in fondo da allora è cambiato pochissimo. Lo si è visto con il numero degli stupri e con il numero delle vittime uccise. L’ultimo, tragico fatto è avvenuto, sempre a Nuova Delhi, nei quartieri poveri. A stuprare una bambina di cinque anni per due giorni, lasciandola poi chiusa a chiave nella sua camera affittata nello stesso stabile dove abitavano i genitori della bambina, è stato un manovale che è fuggito credendo morta la bambina. La bambina, se riuscirà ad essere fuori pericolo, dovrà subire molte operazioni per la ricostruzione dei suoi genitali. Dalle ferite psicologiche difficilmente guarirà. Dopo quest’ennesimo stupro – negli ultimi tre mesi solo a Nuova Delhi sono scomparsi 617 bambini di cui solo pochissimi sono stati ritrovati – la gente è di nuovo scesa in piazza circondando il commissariato di polizia, urlando slogan di protesta contro la polizia corrotta, contro il premier Manmohan Singh e contro la leader del partito di maggioranza, l’italo-indiana Sonja Gandhi, che è comunque andata a visitare la bambina in ospedale. La manifestazione ha avuto meno risonanza di quelle in dicembre, perché la bambina appartiene alla classe dei poveri, ma quello che conta è l’intensità della manifestazione e soprattutto la risonanza mediatica che ha avuto. La piaga degli stupri non si risolverà facilmente, né in poco tempo, ma il tempo della rassegnazione sembra essere definitivamente trascorso. 7redazione@lapagina.ch
politica
24 aprile 2013 • la Pagina
Pierluigi: “Uno su quattro mi avete tradito” Dopo la bocciatura prima di Marini, candidato condiviso, poi di Prodi, candidato del solo centrosinistra, Bersani si dimette da Segretario del Pd Impallinato Marini, candidato delle larghe intese, disarcionato malamente Prodi, candidato del solo centrosinistra, la leadership di Bersani ha dichiarato fallimento, per cui lo stesso Segretario del Pd è stato costretto alle dimissioni. Infatti, non ha potuto dare la colpa a nessun altro se non ai grandi elettori del Pd. Quando Prodi è stato affossato da più di cento grandi elettori, Bersani, rivolgendosi ad essi, ha esclamato: “Uno su quattro mi avete tradito”. La delusione è stata tanto più cocente in quanto gli affossatori di Prodi qualche ora prima erano gli stessi che ne avevano accompagnato la candidatura a presidente del Consiglio con una standing ovation. Dopo l’esito della votazione i capi corrente del Pd erano gli uni contro gli altri. Renzi aveva anticipato personalmente giovedì che non avrebbe fatto votare Marini, dando il primo colpo a Bersani, ma dopo il voto contro Prodi è insorto accusando Bersani stesso e gli ex popolari che, secondo lui, avevano voluto vendicarsi dell’abbattimento di Marini. Poi, lo stesso Renzi, insieme a D’Alema, sono divenuti il bersaglio degli altri gruppi. E’ stato detto che solo Renzi avrebbe potuto trarre vantaggio dal caos che la bocciatura di Prodi avrebbe inevitabilmente provocato. Un parlamentare del Pd ha detto: “La gallina che ha fatto l’uovo canta per prima”, alludendo al fatto che Renzi era stato il primo a chiedere le dimissioni di Bersani, senza volergli parlare, visto che Bersani lo aveva giudicato “indecente” e “arrogante”. La realtà è che ognuno accusa gli altri e ognuno ha delle buone motivazioni. E’ stato detto che solo D’Alema dispone di un folto gruppo di sostenitori e che solo lui e Renzi possono aver impallinato Prodi. Il senatore Nicola Latorre non ha fatto molto per smentire queste illazioni quando ha fatto la proposta di un personaggio come Mario Draghi per uscire dal caos che si era creato. Gli ex popolari accusano
apertamente Renzi e D’Alema e a dimostrazione che non sono stati loro a negare il voto a Prodi mostrano le foto scattate alle schede con il nome di Prodi dai telefonini. Per dei custodi della legalità, come dovrebbero essere i parlamentari, fare foto alle schede votate non è un comportamento consono. I più arrabbiati erano i prodiani e soprattutto lui, Romano Prodi, che ha chiesto a Bersani di assumersi le responsabilità della figuraccia che gli ha fatto fare coinvolgendo uno che non aveva chiesto nulla. Bersani, di lì a poco, ha presentato le dimissioni da Segretario del Pd, seguendo l’atto di Rosi Bindi. In realtà, era la situazione che Napolitano aveva già previsto quando più volte aveva invitato i dirigenti del suo stesso partito, il Pd, ad aprire il dialogo e a procedere alla pacificazione nazionale sotto, tra l’altro, l’incalzare del peggioramento della situazione economica. Bersani, invece, aveva insistito sull’alleanza con il M5S, tra l’altro deludendo le attese di quanti nel Pd volevano aprire una fase nuova e più matura nei rapporti tra gli avversari. Napolitano gli aveva dato l’incarico esplorativo chiedendo una maggioranza certa, e quando Bersani non l’aveva trovata tra i grillini, era andato da Napolitano senza rinunciare all’incarico, anzi, chiedendo a Napolitano le sue dimissioni anticipate da presidente della Repubblica per eleggerne uno nuovo che gli avrebbe dato l’incarico con la minaccia di nuove elezioni se non avesse trovato la maggioranza in Parlamento. Sappiamo come aveva reagito Napolitano. Il massimo che aveva potuto fare è perdere tempo nominando la Commissione dei 10 saggi per arrivare ai tempi costitu-
zionali per eleggere lo votò e che ora è diventato una il nuovo presidente, specie di suo fan. ma aveva rifiutato 7redazione@lapagina.ch di dimettersi con una motivazione molto precisa: per risolvere i problemi dell’Italia ci voleva un nuovo clima, di dialogo e di intesa tra le forze politiche, non di guerra continua. Se non siete capaci di aprire una fase nuova, aveva detto Napolitano, non sarò certo io a poter vi togliere le castagne dal fuoco, anche perché le situazioni pasticciate sarebbero emerse in seguito con maggiori danni. Bersani, come detto, la fase nuova non l’aveva voluto aprire, malgrado i ripetuti appelli dei leader del Pdl a formare un governo di larghe intese. Niente, nessuna legittimazione da parte di Bersani (e di una parte consistente del Pd) ad aprire la fase nuova, ma solo la scelta di una rosa di nomi del Pd tra i quali il Pdl e il centrodestra avrebbero potuto scegliere il nuovo presidente della Repubblica, offerta che comunque il Pdl aveva accettato con la speranza di contribuire a svelenire gli animi e i rapporti, ma con i risultati della bocciatura di Marini prima e poi di Prodi candidato di parte. Un caos targato tutto Pd, un partito nato all’insegna dell’incontro tra i cattolici di sinistra e gli ex comunisti e poi rivelatosi un amalgama mal riuscito (o riuscito solo in alcune occasioni). E’ venuto fuori chiaramente anche un altro aspetto: i leader del Pd trovano l’unità solo contro l’inossidabile Berlusconi che, stando all’opposizione, si sta rivelando più responsabile di quelli che all’opposizione ci stavano prima. Poi, come si sa, dopo le macerie la svolta con la richiesta a Napolitano di evitare il baratro, e Napolitano, che aveva sempre rifiutato, ha finalmente accettato, pare su richiesta di una delegazione del Pd ma anche di Berlusconi, di colui cioè che sette anni fa non
CORSI LINGUA E CULTURA la Pagina • 24 APRILE 2013
Gli esami che no
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Repliche all'articolo di Antonio Ravi in cui si mett
Antonio Ravi Monica, la scorsa settimana, ha affrontato un argomento di cui si parla, poco e male, solo nei collegi dei docenti: la certificazione e i corsi di lingua e cultura. Gli insegnanti di livello medio dei corsi devono decidere se proporre agli alunni di II Sekundar di sostenere o meno la preparazione per l’esame di certificazione. Questa decisione non è così automatica e semplice perché solleva tutti gli interrogativi che Ravi Monica ha sintetizzato nel suo articolo, domande alle quali gli addetti ai lavori (Ministero, presidi, sindacati,università, docenti stessi) a tutt’oggi non sanno, non possono e forse non vogliono dare una risposta. Quando nel 2005 è stata introdotta nei corsi di lingua e cultura la possibilità per i ragazzi di III media di sostenere la certificazione, io ho aderito con entusiasmo all’iniziativa. All’epoca, da inguaribile ottimista, ho pensato che questa novità fosse l’inizio di un cambiamento (didattico, legislativo e organizzativo) che permettesse di far emergere tutta la qualità e il valore dell’insegnamento dei corsi. Ero consapevole che la didattica formativa dei corsi lingua e cultura poteva comprendere, ma non esaurirsi nella didattica istruttiva delle certificazioni. All’epoca pensavo che le certificazioni avrebbero potuto dare un contributo qualificante, ma limitato, proprio perché approfondivano solo l’aspetto istruttivo dell’insegnamento della lingua, vale a dire la somministrazione a gruppi omogenei di studenti di un pacchetto formativo che tende all’acquisizione di comportamenti osservabili e duraturi. In realtà l’obiettivo principale dei corsi è un altro ed è ben definito dal Rahmenlehrplan della Bildungsdirektion di Zurigo: prima ancora di affrontare delle prove standard di lingua, i ragazzi dovrebbero riscoprire e ritrovare in classe quel piccolo frammento o quella grande parte di italianità che è dentro di loro e devono innamorarsene. E questo innamoramento può avvenire in tanti modi: attraverso, il gioco, attraverso la canzone, attraverso il teatro, attraverso il cinema, attraverso la lettura, attraverso la riflessione sulle differenze culturali.
Al di là delle mie aspettative, quello che si è verificato in questi anni è che sembra che le certificazioni siano diventate lo scopo più importante dei corsi, mentre il vero obiettivo è sopratutto sociale. Lo studio e il contatto qualificante con la propria lingua madre o con la propria lingua d’origine aiutano i ragazzi nella ricerca della loro sicurezza. Senza molta fatica, trascorrendo il tempo con i propri compagni, gli alunni dei corsi si ritrovano con la conoscenza di una lingua e di un cultura in più. Questa conoscenza offre sicuramente un vantaggio competitivo nel mondo del lavoro, così come si sta configurando negli ultimi tempi. È sufficiente gettare uno sguardo sugli annunci di ricerca del personale: viene richiesta non solo una conoscenza linguistica molto ampia, ma anche flessibilità, intuizione, apertura mentale, maturità nei rapporti interpersonali. Chi è consapevole delle diverse culture che agiscono dentro di sé, ha anche maggiori possibilità di offrire questo tipo di profilo e caratteristiche. I corsi sviluppano proprio tali competenze, di valore superiore a quelle certificate dal PLIDA o dal CELI. Il problema è che non sono mai stati definiti quali spazi e quali tempi le certificazioni possono avere nell’ambito dei corsi di lingua e cultura. Le certificazioni sono state proposte ai ragazzi con una modalità di sovrapposizione o affiancamento tout court e non con una modalità frutto di una discussione approfondita da parte degli addetti ai lavori: (università, istituzioni scolastiche, presidi, insegnanti, sindacati e politici). Questo mancato dibattito ha fatto esplodere una serie di contraddizioni che non sono ancora risolte e con le quali io personalmente come insegnante mi confronto ogni giorno. Non tutti i ragazzi riescono a superare l’esame e ciò può creare un senso di frustrazione e indurre a pensare che gli anni investiti nella scuola italiana non siano serviti a nulla. A volte mi trovo a consigliare a dei ragazzi dei livelli più bassi rispetto alla loro conoscenza intuitiva della lingua e alla loro appartenenza alla cultura italiana. D’altro canto sento profondamente la funzione pubblica del mio lavoro e non posso non offrire a tutti i ragazzi la possibilità di affrontare la prova e
mettersi in gioco. Non saprei come rispondere alla domanda “Perché io no?” Cosa dire: “perché sei più bravo”, “perché sei meno bravo”, “perché questi esami non rendono onore alla tua identità italiana”. Tuttavia è vero che alcuni alunni superano con buoni voti livelli alti e ciò è sorprendente, se si pensa che nella scuola Sekundar, scuola dell’obbligo pubblica (ambito in cui operiamo), non sono previsti esami di certificazione per le lingue. Inoltre alcuni ragazzi che parlano pochissimo l’italiano a casa riescono con piena soddisfazione nel la prova soglia A2. Tali fatti sono rivelatori della qualità, dell’entusiasmo e dell’ottimo lavoro che si svolge nei corsi, nonostante l’assembramento di livelli di competenza più disparati, nonostante gli orari faticosi, nonostante la frequenza facoltativa. Ma questi elementi positivi non sono una risposta alle domande e alle difficoltà degli insegnanti e alla delusione di coloro che non ce la fanno. Inoltre le certificazioni pongono anche un altro problema di tipo sindacale, mai affrontato e che in qualche modo andrebbe risolto: insegnanti pagati coi soldi pubblici, MAE e CASLI, lavorano gratis per enti privati. In questi anni, pur avvertendo tali contraddizioni, mi sono “arrangiata”, mi sono detta che già solo il fatto di invogliare i ragazzi a mettersi in gioco per raggiungere un obiettivo aveva un valore formativo e ho trovato nel mio piccolo di volta in volta delle soluzioni di buon senso. Ma anche il buon senso ormai, non è più sufficiente e avverto un forte disagio. Ho sempre avuto fiducia che gli organi competenti e i politici (magari gli stessi che avevano spinto per introdurre le certificazioni nei corsi) si sarebbero resi conto da soli delle contraddizioni e avrebbero individuato e applicato delle strategie a favore dei ragazzi. Alcune proposte delle cose che si potrebbero realizzare: prevedere e implementare una prova specifica per i corsi a conclusione del ciclo di studi, definire i diversi livelli per questa prova; strutturare la prova finale in modo tale che valorizzi l’aspetto formativo della didattica dei corsi. (Ad esempio, ma è solo un
esempio, avevo pensato ad una gara di lettura su una bibliografia selezionata). Organizzare delle commissioni interne composte dagli insegnanti. Tutti i ragazzi potrebbero quindi avere una valutazione e un attestato che rendano visibile per il mondo esterno l’impegno profuso durante gli anni di frequenza e il livello raggiunto. Infine si potrebbe organizzare l’orario degli insegnanti di ruolo di livello medio tenendo conto della necessità di tempo aggiuntivo per partecipare alle commissioni e per preparare i ragazzi sia alla certificazione, sia all’esame consolare. Invece nulla! Come al solito l’inerzia! Ancora una volta la scuola all’estero è uno spaccato delle ragioni della crisi che sta affrontando il Paese. Negli anni 50 e negli anni 70 sono state fatte delle grandi leggi proiettate al futuro e fondate su valori che sono ancora oggi in grado di interpretare i bisogni di una società in rapida evoluzione.
Ma queste leggi necessitano di una revisione, di una riflessione su quello che è ancora attuale e su quello che va cambiato, ma da oltre trent’anni nessuno fa nulla. E nelle pieghe di questo sistema legislativo, che ha assoluto bisogno di riforme, si sono annidati, privilegi sindacali, grandi sprechi, fortissimi interessi privati, e molti, ma impotenti, slanci di generosità. Qualcuno potrebbe obiettare che con tutti i problemi che ha l’Italia, la scuola all’estero è l’ultima delle priorità, ma da qualche parte bisogna pure iniziare e la lontananza fornisce, a volte, maggiore lucidità.
Paola Frezza
24 APRILE 2013 • la Pagina
CORSI LINGUA E CULTURA
on finiscono mai!
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tono in discussione le certificazioni CELI E PLIDA Leggo con notevole disappunto l’articolo a firma di Antonio Ravi Monica, pubblicato sulla Pagina, la settimana scorsa: un sorprendente coacervo di fantasiose e personalissime considerazioni circa l’utilità dei «Diplomi» dei corsi d’italiano, come annunciato nel titolo. L’articolo incriminato impasta senza criterio : corsi, insegnanti, diplomi, bilinguismo, pagelle, medaglie, regolamenti e libere interpretazioni, a mo’ di malta bastarda, in betoniera. Nebbia fitta sul cantiere: cerchiamo un po’ di vederci chiaro! Dato l’argomento di pubblico interesse riguardante le giovani famiglie con prole in età scolastica, reputo assolutamente necessario, su queste medesime colonne, spiegare ai lettori, con la dovuta precisione, che cosa siano le certi-
ficazioni di competenza linguistica italiane [PLIDA, CELI etc.]. I suddetti diplomi di certificazione linguistica, secondo i parametri stabiliti dal Consiglio d’Europa, esistono per tutte le lingue europee, indipendentemente dalle scuole di qualsiasi tipo e grado, università comprese. Tali diplomi certificano il livello di competenza linguistica (italiana, nel nostro caso) raggiunto dagli esaminati. Punto. Ovviamente, al termine del cursus pluriennale seguíto dai nostri ragazzi, in fatto
di lingua e cultura italiane, la certificazione è un coronamento opzionale molto auspicabile e, il certificato cartaceo, è un documento ufficiale che attesta del livello di competenza linguistica raggiunto e superato dal titolare, indipendentemente dalla scuola che lo ha preparato. Si tratta, quindi, di qualcosa in aggiunta al diplomino cantonale di «quarta media», assolutamente indipendente dall’istituzione scolastica. Ciò significa che perfino genitori e nonni, volendo, potrebbero iscriversi agli esami di certificazione, superarli e diplomarsi : in B1, B2, C1 eccetera. Poco importa dove e quando siano andati a scuola, o se non ci siano neppur andati, purché abbiano superato detti esami. Basta conoscere una data lingua secondo i parametri stabiliti dal Consiglio d’Europa. Per esempi : gli allievi di spagnolo e di greco (moderno) hanno le loro rispettive certificazioni. La scuola cantonale ed i corsi di lingua e cultura accessorii « preparano » gli allievi all’esame, collaborando, ma restano indipendenti. Infatti : le commissioni esaminatrici provengono dall’esterno di qualsiasi scuola. Chiaro? Possedere fra i propri papiri, oltre alla carta d’identità, al passaporto, al carnet delle vaccinazioni, ai diplomi scolastici o accademici e ad ogni altro certificato di abilitazione personale ottenuto (per esempi : la patente di guida o, perfino un eventuale brevetto da sommozzatore o di pilota aereo, a vela o a motore…), dicevo, esibire un certificato di competenza al livello
B1, in italiano, o in tedesco, o in francese, inglese, greco moderno o spagnolo, significa oggi, di fronte a chiunque, in tutto il mondo, qualcosa di stabilito, preciso e riconosciuto. Il bi- o trilinguismo non ha nulla da spartire con questa faccenda. Uno dei nostri piú brillanti allievi, in quel di Neuchâtel, è di madrelingua araba (sic!), punta ad un livello d’italiano B2 e ci riuscirà a chius’occhi ; con tutta la nostra ammirazione e soddisfazione. Buon per lui! A che cosa serve? Cela va sans dire… non c’è bisogno di spiegare oltre! Ciò detto, è ottima cosa prepararsi per ottenere tale certificazione (differenziata, ad personam, L1 per alcuni, L2 per l’80% degli altri) alla fine della scuola secondaria, o «scuola media» che dir si voglia. La maggior parte degli insegnanti, da una quindicina di anni in qua, ha accolto con crescente entusiasmo l’iniziativa di offrire questo servizio accessorio, altamente motivante. Da allora, la certificazione indipendente ha conferito ai diplomati un riconoscimento europeo, internazionale, senza badare da quale scuola essi provengano. E basti vedere con qual entusiasmo genitori & famiglie (per tacere delle autorità comunali invitate!) convengano numerosi alle consegne protocollari di questi diplomi agli allievi, laddove si è avuta idea di organizzarle, per convincersi : una «rimpatriata» di sana e serena italianità corale e viscerale (ne abbiamo proprio bisogno, di questi tempi…) tanto per riferirci ad emozioni fisiche. Certo, purtroppo, fra certi docenti se ne trova sempre qualcuno, maldisposto, a strusciar le ciabatte
Buongiorno Antonio Ravi Monica, bell'articolo e complimenti a La Pagina. Pensare che ci sono insegnanti capaci di esprimere una visione, personale ma spontanea mi incoraggia molto. Sta a noi cittadini informare e rassicurare con molta costanza e insieme i genitori ed i loro genitori (parlo dei nonni zii zie) esprimendo se possibile sempre ciò che è concretamente credibile, evidente e dimostrabile... Altrimenti e tutto un "cui bono" di cui noi cittadini italiani siamo campioni indiscussi. Grazie infinite e complimenti, Anna Pompei Rüdeberg
Caro direttore, mi chiedi di rispondere a questa replica, ma cosa rispondere? Se il simpatico (libero) cittadino scrive che PLIDA e CELI certificano il livello di competenza linguistica, dimenticando di aggiungere di chi non è madrelingua (una svista, spero), cosa vuoi che gli risponda? Che io parlo di ragazzi di madrelingua italiana e lui di ragazzi di madrelingua araba? Che anch’io consiglio la certificazione ai miei studenti di madrelingua tedesca, ma non ai madrelingua italiani? Che la certificazione di lingua spagnola va bene, ma non per gli spagnoli? Che i ragazzi bilingui nati in Svizzera vincono concorsi letterari in Italia, superando in scrittura i residenti? E cosa dovremmo dare loro, un D33?... E ai residenti, un B1?... Dimenticavo, chi è nato in Italia è esente dalla tassa sulla lingua. Queste cose Spoletini le sa già. O dovrebbe saperle. Ma soprattutto: cosa vuoi che risponda a un responsabile PLIDA della Dante Alighieri di Neuchâtel che si firma e vuole farsi passare per libero cittadino? Con affetto,
Antonio Ravi Monica
con palese o malcelata «svoglia» : perché far di piú se non c’è obbligo? Insegnare nobilita, ma… stanca ; e maggiormente stanca, a parità di stipendio. Cela va sans dire! Per fortuna nostra, i docenti esercitano la loro professione con grande passione : insegnare è una missione, innanzitutto. Tutta la gratitudine e il nostro cordiale saluto, a chi s’impegna!
Cesare Spoletini
Libero cittadino La Chaux-de-Fonds
10 svizzera la Pagina • 24 aprile 2013
Sconfitta l’UDC sull’iniziativa per la famiglia Il Consiglio nazionale respinge l’iniziativa che chiede deduzioni fiscali anche per chi accudisce i figli a casa
Nei dibattiti sulla politica familiare nel Parlamento federale si riscontrano sempre enormi divergenze sui modelli di famiglia: tra quelli nuovi, dettati dall’evoluzione della società e quello tradizionale. Dopo il no della maggioranza dei Cantoni all’articolo costituzionale, che avrebbe incaricato i Cantoni di offrire adeguate strutture per la custodia dei bambini, il Nazionale ha trattato l’ini- dall’UDC nel luglio 2011. deduzioni fiscali per tutte le ziativa popolare consegnata L’iniziativa chiede le stesse famiglie: per quelle che accudiscono i propri figli a casa e per quelle che invece le affidano a terzi. Grazie alla decisione del Parlamento nell’autunno 2008, oggi i genitori di quest’ultime possono dedurre fino a 10.000 franchi per ogni figlio che viene affidato a terzi per quanto riguarda l’imposta federale. Secondo le argomentazioni dell’UDC ciò crea disparità. I democentristi difendono il modello tradizionale da chi, "come i cucù, depone l'uovo in nidi altrui a spese della società". Le coppie che decidono di occuparsi personalmente dei propri figli (spesso la madre), rinunciano a un secondo salario, rinunciano alle sovvenzioni di un posto negli asili nido, che finanziano ai genitori che lavorano con le loro tasse. Il proprio accudimento non possono dedurlo dalle tasse e con l’iniziativa l’UDC esige uguale trattamento per tutti i modelli di famiglia. Inoltre la deduzione riguarda solo l’imposta federale, men-
tre cantoni e comuni possono decider se accordare o meno una deduzione per le imposte cantonali o comunali. I contrari hanno invece argomentato, che l’iniziativa vuol favorire il modello tradizionale, con “la mamma ai fornelli” e un solo reddito. Un non senso nell’economia dove donne e uomini hanno una buona formazione professionale, ma con la deduzione fiscale vengono premiati a rimanere a casa, sfavorendo soprattutto il lavoro femminile. In ottica finanziaria l’eguale trattamento farebbe salire le deduzioni per i figli che comporterebbe mancati introiti per 1.4 miliardi di franchi nelle casse federali e andrebbe a favorire le famiglie con salari alti. Nelle due diverse concezioni della famiglia, alla fine di un dibattito che non ha celato le emozioni, l’hanno spuntata la sinistra e il PLR. La camera bassa ha consigliato alla popolazione di respingere l’iniziativa con 109 voti contro 74 e 6 astenuti. A favore oltre all’UDC ha votato un terzo del gruppo PPD e quattro deputati PLR. Non ha invece suscitato consensi (184 voti contro 5) la proposta di Marianne Streiff per un controprogetto indiretto che chiedeva un compromesso: innalzare l’attuale deduzione per i figli a carico e una deduzione per gli alti costi per i figli affidati a terzi. Il dossier passa ora agli Stati.
Gaetano Scopelliti
svizzera 11
24 aprile 2013 • la Pagina
Una ticinese delegata al plurilinguismo Nicoletta Mariolini (PS) entrerà in funzione con poteri accresciuti dal 1° agosto 2013 Non mancherà di certo il lavoro alla ticinese Mariolini, nominata dal Consiglio federale quale nuova delegata al plurilinguismo. Mariolini subentra al ginevrino Vasco Dumartheray che ha lasciato l’incarico lo scorso novembre. Le competenze della nuova delegata saranno ampliate e Mariolini avrà più autonomia e la possibilità di vegliare concretamente a una corretta applicazione del plurilinguismo nell’ambito dell’amministrazione federale. La funzione di delegato al plurilinguismo è stata spostata alla Segreteria generale del Dipartimento federale delle finanze (DFF). In precedenza questa funzione figurava nell'organigramma dell'Ufficio federale del personale (UFPER). Mariolini avrà più poteri d’intervento nei suoi compiti
che prevedono come priorità la promozione del francese e dell’italiano proporzionalmente sotto rappresentate, in particolare nelle funzioni dirigenziali. Il Governo ha motivato la sua scelta della candidata ticinese per la sua “lunga esperienza nella gestione di progetti e alla sua pluriennale attività professionale nella Svizzera francese e italiana”. Mariolini è nata nel 1964 e si è laureata in scienze economiche all'Università di Losanna e in seguito è stata assistente, collaboratrice scientifica e capoprogetto presso l'Università di Losanna. Intervistata dal Corriere del
Ticino, Mariloni ha descritto il suo obiettivo: “Mi piacerebbe riuscire a combinare lin¬gua, linguaggi tecnici e lavoro dei Dipartimenti in modo da ridisegnare la strada del plurilinguismo all'interno dell'Amministrazione federale”. Grazie alle cariche sinora ricoperte, secondo il Consiglio federale, Mariolini è in grado di comprendere al meglio le esigenze della politica, dell'opinione pubblica e dell'economia. Inoltre, conosce molto bene il funzionamento e il modo di operare d’istituzioni e associazioni. Il ministro delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf
aveva trattato personalmente il dossier prima della nomina, occupandosi in prima persona della scelta del delegato al plurilinguismo. Secondo il Governo la nuova delegata Mariolini dovrà disporre in tempi brevi di tutte le informazioni utili sulle competenze linguistiche nell'amministrazione. Ciò dovrà permettere di concretizzare le riforme necessarie previste dalla nuova legge sul personale federale in breve tempo, a conferma dell’importanza politica notevole della promozione del plurilinguismo elvetico. Soprattutto tra gli alti funzionari la delegata dovrà intervenire, i quali hanno poteri decisionali da poter garantire una promozione concreta del plurilinguismo.
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12 SCHWEIZ LA PAGINA • 24. APRIL 2013
Fragwürdige Prävention der Kriminalität Der vom Nationalrat letzte Woche gutgeheissene Vorstoss von CVP-Präsident Christophe Darbellay, Asylbewerber aus Nordafrika präventiv mit DNA-Tests kriminaltechnisch zu erfassen, löst heftige Kritik und Empörung aus «Wenn Menschen aufgrund ihrer ethnischen Herkunft präventiv in den Grundrechten beschnitten werden sollen, ist für mich das Ende der Fahnenstange erreicht. Diesem Geist entsprang auch der Judenstempel im Zweiten Weltkrieg», sagt GLP-Präsident Martin Bäumle in der «Schweiz am Sonntag». «Was ist das nächste? DNATests für alle Männer zwischen 16 und 40 Jahren, weil diese Bevölkerungsgruppe überdurchschnittlich oft zu Gewalttaten neigt?» Bäumle kritisiert, es es bedenklich, wenn ein Parteipräsident, der PENTECOSTE
sich auf christliche Werte beruft, eine solche Forderung lanciert und auch noch öffentlich die Grundrechte relativiere. «Dieser Populismus im Namen von Sicherheit und Ordnung nimmt langsam aber sicher gefährliche Züge an». Kritik auch von SP-Chef Christian Levrat: «Mich erschreckt das fehlende Verständnis für die Grundrechte, das Christophe Darbellay offenbart. Wenn er sagt, dass Sicherheitsüberlegungen über die Grundrechte gestellt werden sollen, hat er nicht verstanden, dass die Freisinnigen im 19. Jahrhundert die bürgerlichen
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Grundrechte erfunden haben, um die Macht des Staates zu begrenzen und Individuen vor willkürlichen Eingriffen zu schützen. Die Grundrechte sind dazu da, um den Sicherheitswahn auf Kosten der Freiheit zu begrenzen.» Unter Beschuss gerät Darbellay auch in seiner eigenen Partei: «Bestimmte Asylbewerber auf Vorrat kriminalisieren zu wollen, ist eine politische Entgleisung sondergleichen und entspricht nicht den Werten, die von der CVP vertreten werden», sagt CVPNationalrätin Lucrezia MeierSchatz. «Ich stelle fest, dass sich nicht mehr nur die SVP, sondern zunehmend auch die bürgerlichen Mitteparteien vom aufklärerischen Auftrag der Politik verabschieden und anstatt die Grundwerte zu verteidigen dem Volk nach dem Mund reden», sagt sie. Heute würden mit Toni Brunner, Philipp Müller und Christophe Darbellay gleich drei bürgerliche Parteipräsidenten «mit grenzenlosem Populismus um die Gunst der Wähler» buhlen, so Meier-Schatz zur
«Schweiz am Sonntag»: «Diese Entwicklung ist beunruhigend.» Bereits am Samstag ging CVPFraktionschef Urs Schwaller auf Distanz zu Darbellay. Für zusätzliche Empörung sorgt, dass Darbellay in einem Interview die Bedenken des Bundesrats über seine Vorlage mit den Worten konterte: «Dass der Bundesrat Grundrechte über unsere Sicherheit stellt, finde ich falsch». Darbellay kontert gegenüber der «Schweiz am Sonntag» die Kritik: «75 Prozent der Rückmeldungen waren positiv». DNA-Tests seien zwar ein Eingriff in die Privatsphäre, aber angesichts der Probleme im Sicherheits- und Asylbereich verhältnismässig. Heute würden allen Asylbewerbern Fingerabdrücke abgenommen – die DNA-Entnahme für erkennungsdienstliche Zwecke sei keine wesentliche Verschärfung: «Unverhältnismässig wäre es, auch Frauen, Kindern und Alten DNA zu entnehmen, die in Sachen Kriminalität nicht zur Risikogruppe gehören». Tijana NIkolic
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24. APRIL 2013 • LA PAGINA
Zürcher Stadtratswahlen: Die Entscheidung Zum ersten Mal sitzt mit Richard Wolff ein Vertreter der Alternativen Liste im Zürcher Stadtrat - dafür ist die FDP jetzt nur noch mit einem Stadtrat vertreten Das Resultat ist knapp, aber eindeutig: Der Vertreter der kleinen Linksaussenpartei AL hat es geschafft, der FDP in Zürich einen Exekutivsitz abzuringen. Der Stadtrat rückt noch mehr nach links, die Bürgerlichen halten von neun Sitzen noch zwei. Das ist ein Überraschungserfolg für eine Vier-Prozent-Partei, die es verstand, weit über die eigene Wählerschaft hinaus zu mobilisieren. In erster Linie aber ist es eine Schlappe für den Freisinn. Der FDP-Kandidat hatte die Unterstützung aller bürgerlichen Parteien. Die SP hielt sich zurück. So gute Voraussetzungen hatte schon lange kein bürgerlicher Stadtratskandidat mehr. Dass es
der FDP nicht gelang, den Sitz zu verteidigen, zeigt klar, dass weder der Kandidat noch die Wahltaktik verfangen haben. Ob Richard Wolff den Schritt vom oppositionellen Linksaussen zum Exekutivpolitiker schafft, muss sich weisen. Viel Zeit hat er nicht, die nächsten Wahlen kommen bald. Fest steht, dass die neue Zusammensetzung der Exekutive die politische Arbeit weiter erschwert. Mit den Mitteparteien stellen die Bürgerlichen im Gemeinderat eine Mehrheit. Wenn sie im Stadtrat nur noch marginal vertreten sind, werden sie über eine verschärfte Oppositionspolitik Einfluss nehmen. Es ist absehbar, dass der Stadtrat im Parlament
auf mehr Widerstand stösst und noch mehr Vorlagen an die Urne gezogen werden. Für dieses Resultat gab es für fast alle Medien nur ein passendes Wort: «Sensation». «Die Sensation ist Tatsache», heisst es auf «srf. ch». «Die AL schafft mit Richard Wolff die Sensation», schreibt die «Limmattaler Zeitung». «Die Sensation ist perfekt», heisst es in den Zürcher Landzeitungen. Die Kunde sorgt auch in der welschen Schweiz für Aufsehen: «La sensation Richard Wolff» in «Le Matin», «Richard Wolff crée la sensation» in der «Tribune de Genève». Mindestens 15 Schweizer Medien liessen sich in Berichten über die Zürcher Stadtratswahl zur selben
Wortwahl hinreissen. Mindestens so interessant ist jedoch die Frage, welche Auswirkungen die Wahl auf Zürich haben wird. Die SVP liess bereits am Sonntag verlauten, sie sehe den Werkplatz Zürich bedroht, wenn ein «bekennender Aktivist» in die Regierung der wichtigsten Wirtschaftsmetropole der Schweiz nachrücke. Die «Zürcher Regionalzeitungen» prophezeien, dass «FDP und SVP bocken werden» und Blockaden zwischen Parlament und Stadtrat drohen. Gelassener bleibt der «Tages-Anzeiger»: «Was wird in Zürich anders mit einem Wolff im Stadtrat? Nicht viel.»
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LA PAGINA • 24 APRILE 2013
«Il declino degli dei» di Gerardo Passannante - gerardo@passannante.ch - http://www.frammentiriflessi.wordpress.com Tomo quarto - Capitolo 242
Attendendo l’apocalisse Non sempre però i governatori si comportavano da solerti burocrati, se persino nel territorio non certo respirabile di Galerio si registra la presenza di funzionari più differenziati: che sia per apatia, ripugnanza o intima benevolenza, pur attenendosi alle prescrizioni, cercavano di ridurne gli effetti nei limiti di una prudente inazione. Come fu il caso del prefetto di Tracia, Basso, che, incline a un certo riguardo verso i cristiani, esercitò una persecuzione piuttosto blanda, nicchiando a lungo; e solo quando si accorse che metteva in forse la sua stessa vita, si decise a un intervento di copertura. Malgrado le disposizioni concilianti, non poteva in effetti prolungare la distrazione, senza incorrere nella furia di Galerio; tanto più che il periodo del suo mandato stava scadendo; e il successore, noto per la sua d’intransigenza, non avrebbe mancato di denunciare al cesare l’evidente infrazione alla legge, commessa proprio da chi avrebbe dovuto farla rispettare. Occorreva pertanto sbrigarsi a salvaguardare la forma, senza mettere a rischio vite umane. E così per suo ordine, mentre il vescovo Filippo allarmava i fedeli con l’imminenza di tempi grami, l’ufficiale di polizia giunse a evacuare la chiesa e sprangarne le porte. Il vescovo Filippo, che da tempo attendeva quel momento, persino stupito che non si fosse verificato prima, alla vista del drappello non si lasciò turbare; come non si era lasciato indurre da consigli amici ad abbandonare la città, preferendo evocare le gioie del supplizio, ora che il lampo dell’apocalisse era imminente. Uomo di caparbia intransigenza, attraverso una lunga esperienza di prete Filippo aveva racimolato lodi per virtù e santità; l’onestà dei suoi costumi, poi, l’aveva messo al riparo da ogni rimprovero e gli aveva procurato un’autorevolezza così indiscussa che, che alla
morte del predecessore, era stato subito eletto vescovo. Da allora, con la collaborazione del discepolo e diacono Ermes, preparava se stesso e la popolazione alla gloria della passione, esercitando una persuasione forte sulle coscienze mediante una discreta oratoria, un rigore da visionario, e un’incontestabile padronanza delle scritture. “Fratelli e sorelle, i tempi annunciati dai profeti si avvicinano!” stava appunto declamando il suo passaggio preferito, quando i soldati giunsero, al comando di Publio. Ma Filippo, senza fermarsi, impostò solo meglio la voce, e proseguì. “Il secolo corre verso la sua rovina, e sembra compirsi il cerchio dei suoi ultimi giorni. Ma anche se il diavolo ci minaccia con la sua rabbia ostinata, un potere solo provvisorio gli è stato concesso, e non per perdere i servi della vera fede, ma solo per metterli alla prova. Né le minacce degli empi né il timore dei tormenti vi devono perciò spaventare, perché il Cristo dà ai suoi soldati la pazienza di soffrire, per meritare la ricompensa nel giorno della rivelazione...” Ignorando la concitazione di Filippo, i soldati intanto eseguivano gli ordini, sgomberando la chiesa e spingendo fuori i cristiani, tristi e impauriti. Filippo e Ermes si affettarono a raggiungere l’uscio, cercando di impedire il deflusso, e ne seguì un parapiglia di voci e urla, di ingiurie e percosse; finché giunse il prefetto: che, imposta la calma e il silenzio, prese a indagare sul posto. “Chi di voi è il capo qui?” “Io!” si fece avanti Filippo, aprendo le braccia, già pronto ad immolarsi. “Tu conosci certamente la legge che proibisce ai cristiani di riunirsi, e il desiderio imperiale che i membri della tua setta sacrifichino agli dèi, se non vogliono essere messi a morte,” continuò il prefetto. “E allora consegnate i vasi d’oro e d’argento che avete,
insieme alle scritture che leggete e professate. Se non lo farete spontaneamente, sarò costretto a ricorrere alla tortura.” “Se veramente provi piacere a farci soffrire, eccoci pronti!” dichiarò per tutti Filippo, con volto radioso. “Prendi e lacera pure questo corpo infimo, ma non avrai alcun potere sulla mia anima. Quanto ai vasi che chiedi, puoi averli: non è certo con metallo prezioso destinato presto a fondersi, ma con la devozione, che onoriamo il nostro Dio. È la bellezza del cuore, e non l’ornamento di una chiesa, che piace a Cristo. Per quel che riguarda invece le scritture, non puoi averle; e io sarei ben indegno se le consegnassi.” Credendo di impressionarlo, e per giungere in fretta a una soluzione, il prefetto fece allora avanzare Mucapor, boia di mostruosità bestiale, al quale minacciò di consegnarlo. Ma fu allora la volta di Ermes. “Giudice mansueto ma miope, perché compi un lavoro inutile? Quand’anche tu riuscissi a requisire tutti i libri, e nell’universo intero non restasse alcuna traccia scritta di questa venerabile tradizione, i nostri figli, fedeli alla memoria dei padri e animati dalla volontà di salvezza, ne rifarebbero presto altri, e insegnerebbero con raddoppiato ardore il rispetto di Cristo.” Ignorando questa sfida, i soldati entrarono nei ripostigli dove erano custoditi i vasi, preceduti da Publio stesso, che intuendone il valore subito si diede a concupirli; e quando Ermes, indignato, volle fermarlo, gli contuse il viso con un pugno, fino a farlo sanguinare. Venuto a conoscenza dell’episodio, Basso si irritò con Publio, e fece curare la vittima; quindi ordinò che i presenti fossero scortati nel foro, dove di tutte le scritture trovate si fece un grande falò. Ma proprio nelle fiamme che le divoravano, slanciandosi verso il cielo, gli occhi di Filippo scorsero il più
luminoso indizio della fine. “Abitanti di Eraclea,” riprese allora a declamare, “ebrei e pagani, udite! Quale che sia la setta o la religione a cui appartenete, sappiate che l’ora del giudizio, quella che l’apostolo ci ha insegnato a temere, sta per scoccare, implacabile, come una volta si abbatté sulle perversioni di Sodoma. Temete dunque il giudizio di Dio che avanza severo; abbandonate il vano culto degli idoli, se volete sfuggire al suo corruccio. Ma presto, presto, perché il tempo stringe, ed io già scorgo un bagliore terrificante tra le nubi.” Durante questo discorso, mentre molti scrutavano il cielo, tra scetticismo, ansia e timore, i ministri del culto presero a offrire pietanze sacrileghe; mentre il prefetto veniva circondato da una folla incollerita che reclamava una punizione esemplare. Ma senza dar credito a minacce e maledizioni, Basso riprese l’interrogatorio, benché senza eccessive illusioni. “Ora che le scritture sono evaporate, rassegnati, vescovo, e sacrifica agli dei.” “E come potrei, io cristiano, onorare le tue pietre?” rispose Filippo estasiato. “Non puoi rifiutare ai nostri signori il tributo richiesto.” “Noi dobbiamo agli imperatori i nostri omaggi: il culto mai!” “Ma alla fortuna della città, come puoi rifiutare un sacrificio? Vedi la sua statua come è leggiadra e sorridente, e con quale benevolenza ammette all’onore del suo servizio il popolo intero?” “Vedo bene che vi piace, dall’onore che le fate. Quanto a me, ritengo che l’opera di un uomo non potrà mai equipararsi alla possanza del divino Artefice. Ché mentre voi riconoscete qualche ombra di potenza a questi idoli forgiati da mani forse appesantite dal sonno o dal vino, non vi rendete conto, ciechi, della mano celeste, che vindice sta per abbattessi su di voi...”
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24 aprile 2013 • la Pagina
Il matrimonio gay è legge anche in Francia La Francia è spaccata in due e domenica se ne è avuta la prova. Due manifestazioni, seppure in luoghi diversi, avevano per tema la legge sul “matrimonio per tutti”, etero e omosessuali, solo che la manifestazione organizzata sulla spianata des Invalides era contro il matrimonio gay, quella organizzata alla Bastiglia a favore. Non ci sono stati scontri, come si temeva alla vigilia, ma solo folclore, slogan, colori, allegria. Perché le manifestazioni? Uno dei punti del programma di François Hollande era proprio l’impegno ad approvare una legge a favore del matrimonio dei gay. Hollande, a giudicare dai risultati della sua politica e dai sondaggi che riguardano la sua popolarità presso i francesi, non ha brillato, ma la promessa del matrimonio gay ha voluto a tutti i costi mantenerla. Di qui la legge sul matrimonio esteso a tutti, etero e gay. Il testo è già stato approvato all’Assemblea Nazionale (la Camera dei deputati) e anche al Senato, ma qui ha subito delle modifiche. Non sono importanti, si tratta di pura formalità, ma per legge, in caso di di-
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versità, seppure formali, tra il testo approvato all’Assemblea Nazionale e al Senato, il testo deve ritornare all’Assemblea Nazionale. La data fissata per la discussione definitiva era alla fine di maggio, ma Hollande, data la marea di gente che da due mesi riempie le piazze di Parigi e di altre città francesi, ha deciso di anticiparne la seduta. La discussione c’è stata martedì scorso e la legge è stata approvata definitivamente. Prima di vedere cosa succederà, diciamo quello che è successo domenica. I manifestanti contro la legge avevano programmato una grande manifestazione per il 26 maggio, alla vigilia della seduta dell’Assemblea Nazionale che poi, appunto, è stata anticipata a martedì scorso. Allora anche i manifestanti hanno anticipato la protesta a domenica, la quale protesta, come detto, c’è stata e si è svolta senza le paventate violenze. La manifestazione “Mariage pour tous” alla Bastiglia (luogo reale ma soprattutto simbolico per coloro che ritengono di dovere o avere finalmente conquistato un diritto) è stata in tono minore rispetto all’altra, aux Invalides, contro il matrimonio gay.
A quest’ultima hanno partecipato 270 mila persone, secondo gli organizzatori, 45 mila secondo la prefettura, ma la stampa non dà ragione né alla prefettura, né agli organizzatori, in quanto la partecipazione è stata sì molto numerosa, ma non secondo i numeri indicati dagli organizzatori. Ma, numeri a parte, l’elettorato è diviso. Secondo i sondaggi, il 57% della popolazione francese non è d’accordo con la legge. Vorrebbe sì un riconoscimento giuridico delle coppie gay, ma non configurato come matrimonio. In ogni caso è contro l’adozione di bambini da parte delle coppie gay. L’approvazione della legge non ha fatto cancellare agli organizzatori la data della manifestazione prevista per il 26 maggio, manifestazione che ci sarà, dunque, ma che oltre alla protesta sarà anche l’occasione per la raccolta delle firme per un referendum abrogativo. Il matrimonio gay è già legge da alcuni anni nella Spagna cattolica. In Spagna ci furono manifestazioni oceaniche, ma poi, una volta approvata la legge, le proteste sono cessate. Il governo dei popolari non ha
cancellato quella legge. In Francia, invece, Paese non confessionale, l’opposizione al matrimonio gay si sta rivelando molto più agguerrita che altrove. Sono scesi in piazza cattolici ma anche musulmani ed ebrei, ma quello che più conta è che gli organizzatori sperano che Hollande dopo la promulgazione della legge la faccia rimanere inapplicata. Si tratta di una speranza che non poggia su fondamenta solide, perché il presidente francese è intenzionato a realizzare i contenuti della legge fino in fondo. Dunque, agli oppositori non resta che il referendum abrogativo, che è la strada scelta dall’UMP, il partito della destra moderata, quello di Sarkozy. L’altra arma degli oppositori è stata illustrata dall’organizzatore della manifestazione di domenica, Albéric Dumont, giovane di 23 anni con una luminosa prospettiva politica davanti a sé, il quale ha già preparato il ricorso al Consiglio Costituzionale (la nostra Corte Costituzionale), che dovrà pronunciarsi, appunto, sulla costituzionalità della riforma. 7redazione@lapagina.ch
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16 VARIE LA PAGINA • 24 APRILE 2013
Musica troppo alta in discoteca La buona musica non ha niente a che vedere con il volume. È quanto vogliono ribadire la Suva e l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) con la canzone prodotta e registrata in occasione della Giornata internazionale contro il rumore del 24 aprile. Un recente sondaggio ha dimostrato che anche il pubblico apprezza un volume non esagerato Carnevale, concerti o serate in discoteca sono tutte situazioni che mettono a dura prova il nostro udito. Un sondaggio condotto su un campione rappresentativo di popolazione dall'istituto di ricerca gfs.bern su mandato dell'UFSP dimostra che la maggior parte degli intervistati non ama affatto il volume alto. Oltre il 60 per cento delle persone ritiene che la musica in discoteca sia troppo alta. Il 40 per cento dei giovani tra i 15 e i 25 anni vorrebbe un volume più basso. Solo una ridotta minoranza, l'1 per cento, vorrebbe ascoltare musica a un volume superiore. «Questi risultati non fanno che confermare sostanzialmente quanto già rilevato da precedenti sondaggi della Suva» spiega Beat Hohmann, responsabile del Settore fisica alla Suva. «La maggior parte della gente non ama la musica a tutto volume». Protezioni dell'udito poco conosciute Nonostante l'obbligo imposto ai locali di fornire gratuitamente auricolari ai clienti, appena il 39 per cento degli intervistati ne conosce l'esistenza. Un numero troppo ridotto. Secondo il sondaggio, infatti, uno svizzero su otto soffre già di acufeni anche da oltre un anno. Le persone fino a 40 anni adducono come probabile causa del problema soprattutto la musica alta. Ai concerti, perlomeno, il 64 per cento degli spettatori usufruisce delle protezioni dell'udito.
«Nella maggior parte dei casi si tratta di inserti auricolari in materiale espanso, poco adatti quindi all'ascolto della musica» spiega Hohmann. È confortante sapere che esistono comunque anche inserti auricolari in materiale sintetico che distorcono molto meno i suoni. «La soluzione migliore sarebbe abbassare il volume di un paio di decibel in modo da poter fare a meno degli inserti» dichiara Hohmann. Vince il concorso la band di Friburgo Anche la band «The Armonist», originaria della Svizzera francese, condivide l'idea che la buona musica non abbia niente a che vedere con il volume. I musicisti di Friburgo hanno vinto un concorso organizzato dall'UFSP e dalla Suva volto a premiare la migliore canzone con il tema «Proteggere le orecchie da rumore e musica alta». I «The Armonist» hanno registrato in uno studio professionale la loro canzone «120 décibels» che sarà poi pubblicata il 24 aprile in occasione della Giornata internazionale contro il rumore. «Il nostro intento è dimostrare che i gruppi rock possono avere successo anche sotto i 100 decibel» spiega la cantante Fanny. E come cantava Enzo Jannacci già qualche anno fa «Per fare certe cose ci vuole orecchio». Giocarsi l'udito non conviene.
I lettori possono rivolgere le loro domande per iscritto o telefonicamente (in basso i recapiti)
Risarcimento allʻimputato Qualora venga aperto un procedimento penale, che poi venga abbandonato o la persona imputata assolta, la stessa può chiedere allo stato un risarcimento, il quale però può venire ridotto o rifiutato. Pretese Se è pienamente o parzialmente assolto o se il procedimento nei suoi confronti è abbandonato, l’imputato ha diritto a: • a. un’indennità per le spese sostenute ai fini di un adeguato esercizio dei suoi diritti procedurali; • b. un’indennità per il danno economico risultante dalla partecipazione necessaria al procedimento penale; • c. una riparazione del torto morale per lesioni particolarmente gravi dei suoi interessi personali, segnatamente in caso di privazione della libertà. L’autorità penale esamina d’ufficio le pretese dell’imputato. Può invitare l’imputato a quantificarle e comprovarle. Riduzione e rifiuto dell’indennizzo e della riparazione del torto morale L’autorità penale può ridurre o non accordare l’indennizzo o la riparazione del torto morale se: • a. l’imputato ha provocato in modo illecito e colpevole l’apertura del procedimento penale o ne ha ostacolato lo svolgimento. Illecito è un agire che viola delle regole di comportamento scritte o non dell’ordinamento giuridico. • b. l’accusatore privato è tenuto
a indennizzare l’imputato; o • c. le spese dell’imputato sono di esigua entità. • Onorario dell‘avvocato a carico dello stato? Lo Stato si assume le spese per un patrocinatore di fiducia soltanto se il patrocinio è necessario a causa della complessità del caso sotto il profilo materiale o giuridico e se il volume di lavoro, e di conseguenza l’onorario dell’avvocato, sono giustificati. In ambito penale, ciò è segnatamente il caso laddove ci si deve attendere l’irrogazione di una pena la cui durata escludeva la sospensione condizionale della stessa o l’assunzione di misure privative della libertà personale. Nei casi in cui la verosimile aspettativa di pena è di pochi mesi si devono considerare le difficoltà giuridiche e fattuali della procedura, alle quali l’interessato non è in grado di far fronte (per es. la complessità delle questioni giuridiche e procedurali, la facoltà di difendersi efficacemente nella procedura). Nel caso di evidenti reati minori (“Bagatelldelikte”), ove entra in considerazione solo una multa o una pena pecuniaria / pena privativa della libertà di poco conto, è negato il diritto costituzionale ad un patrocinatore.
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Avv. Dipl.-Jur. Dominique Calcò Labbruzzo Art & Law by Calcò - Bachmannweg 9, CH-8046 Zürich Tel. 078-876 82 43 Mail:<calco@artlaw-calco.com
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la Pagina • 24 aprile 2013
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La SAIG incontra Isabel Rochat La SAIG incontra Isabel Rochat, Consigliera di Stato in carica al Dipartimento della Solidarietà e dell’Impiego del Cantone di Ginevra Dopo aver ottenuto una laurea in Scienze politiche presso l’Istituto universitario di Alti Studi Internazionali (HEI) di Ginevra nel 1981, lavora come economista presso alcune imprese multinazionali ricoprendo, in particolare, la funzione di Vicedirettrice di una società americana di trading. Eletta dal 1995 al 2003 consigliera municipale e poi, fino al 2009, consigliera amministrativa del comune di Thônex prima d’essere eletta al Consiglio di Stato del cantone di Ginevra il 15 novembre 2009. In questa posizione le è affidato il Dipartimento della sicurezza, della polizia e dell’ambiente (DSPE), che lei abbandona per il Dipartimento della Solidarietà e dell’impiego a seguito delle elezioni del giugno 2012. Isabel Rochat é membro della Commissione federale contro il razzismo fino al 2015. A causa della crisi internazionale attuale, Ginevra e la Svizzera in generale si debbono confrontare con un numero elevato di persone in cerca d’impiego e di una vita migliore. Quali sono le prospettive future in questo contesto? A fronte della crisi che attraversa l’Europe, a volte la Svizzera viene vista da alcune comunità europee come l’Eldorado. Dobbiamo ricordare il ruolo svolto dall’immigrazione in Svizzera e quello che continua a svolgere nella dinamica della nostra economia. Dagli anni del dopo guerra, quando, per soddisfare le esigenza di un’economia in piena espansione, il nostro paese ha fatto un ricorso massiccio agli immigrati, in particolare italiani. All’epoca, malgrado i timori che questa immigrazione ha ingenerato in seno alla popolazione svizzera – preoccupata principalmente per un possibile indebolimento dell’identità svizzera – essa ha rappresentato un formidabile apporto economico e sociale per il nostro paese, con delle tracce im-
portanti lasciate nella nostra cultura, nella nostra vita quotidiana. Ricordiamo per esempio il ruolo di “ambasciatori gastronomici” svolto dagli Italiano o il loro posto nella cinematografia svizzera. Ricordiamoci di tutte le belle storie di muratori divenuti imprenditori o dei lavoratori immigrati i cui figli occupano oggi posti direttivi nel nostro cantone. Un senso del lavoro ma anche uno spirito di comunità che ha permesso di fare di questa immigrazione del dopoguerra una magnifica riuscita per le nostre culture differenti. Oggi abbiamo ancora bisogno gli uni degli altri poiché ci dobbiamo ricordare che l’immigrazione permette, in effetti, di rispondere al semplice fatto che il numero di Svizzeri in età lavorativa non permette di coprire le offerte d’impiego. In altri termini, essa non fa che rispondere alle esigenze delle nostre imprese. Quindi, a fronte di questa realtà, i miei obiettivi sono di agire a due livelli. Innanzitutto difendere una visione di società basata su certi valori: quella di un cantone aperto, pronto ad accogliere coloro che hanno un ruolo da giocare tanto nella nostra società che nella nostra economia e che sono pronti a lavorare e a fare lo sforzo di integrarsi nel nostro paese. Dobbiamo portare questa visione a tutti i livelli della vita politica. Successivamente, si tratta di operare in un complesso di livelli più concreti. Il primo è di darci i mezzi per questa integrazione. Vale a dire mettere in atto un insieme di condizioni che permettano a quelle e quelli che vengono nel nostro paese di vivere e di lavorare in maniera soddisfacente, d’impregnarsi pienamente dei nostri usi e d’essere protetti
contro eventuali discriminazioni. Il secondo è di rafforzare i diversi meccanismi di lotta contro la disoccupazione, anche per combattere questa crescente percezione che l’immigrazione sia responsabile della perdita d’impiego o della pressione generalizzata sui salari. Il terzo è di lottare contro gli abusi rafforzando, per esempio, i dispositivi di misure complementari per combattere la concorrenza sleale e le eventuali retribuzioni sotto salariali. A Ginevra ci sono sempre più persone disoccupate o addirittura senza fissa dimora. Come possiamo bloccare questo fenomeno? La mia priorità è chiaramente la lotta alla disoccupazione, e in particolare quella di lunga data. Sono risoluta a fornire tutti i mezzi a coloro che vogliono e possono lavorare per reinserirsi il più rapidamente possibile nella vita professionale. Allo scopo, nel 2007 è stata votata una legge che mira a prevenire l’esclusione sociale e aiutare le persone che ne soffrono a reinserirsi nel mercato del lavoro e nella vita sociale in generale. In questo contesto, il cantone mette a disposizione una specifica voce di bilancio per la disoccupazione. Il mio dipartimento ha avviato e sviluppato dei passi concreti, come per esempio la formazione mirata per le persone le cui qualifiche non corrispondono più al mercato del lavoro, i benefici finanziari che offriamo alle imprese per incoraggiarle ad assumere dei disoccupati al termine delle previdenze o, ancora, i lavori sociali che si inseriscono in un mercato complementare in seno a delle organizzazioni senza fini di
lucro. Tutta la filosofia di questa legge e dei passi che essa genera consiste nella presa a carico del disoccupato il prima possibile e di trovare delle soluzioni per un rapido reinserimento. Ma è importante sottolineare che certe persone non possono reinserirsi professionalmente, per una serie di valide ragioni. In questi tempi di crisi, voglio essere particolarmente attenta a che i più deboli e i più indifesi possano continuare a vivere degnamente. Il cantone di Ginevra conta numerose associazioni di volontariato, come la SAIG o altre strutture similari molto più professionali. Non sarebbe opportuno riunirle per trovare delle soluzioni in sinergia con le istituzioni cantonali? Tutte queste associazioni fanno un lavoro apprezzabile e vorrei approfittare per riconoscere il loro impegno, in particolare quello della SAIG. Esse fanno vivere questo valore di solidarietà, così caro al nostro paese e alle organizzazioni di volontariato, questo spirito di milizia così caratteristico della Svizzera. Se è importante sviluppare sinergie tra queste diverse organizzazioni così come rafforzare i partenariati con lo Stato, sono convinta che sia un errore riunirle. Ciò che fa la loro ricchezza, ma anche la loro efficacia, è per l’appunto questa capacità d’offrire prestazioni “su misura” alle persone di cui hanno la responsabilità. Ricordiamoci che ogni persona in difficoltà ha delle esigenze specifiche e che è preservando un tessuto d’attori ricco e folto che saremo in grado di non far passare nessuno tra le maglie della nostra rete sociale. Ciò non deve comunque impedirci di cercare sempre di ottimizzare la cooperazione tra le diverse associazioni, allo scopo di evitare doppioni. La SAIG ringrazia la signora Rochat per la calorosa accoglienza.
LETTO DAL PARRUCCHIERE 19
24 aprile 2013 • la Pagina
Rapporto bellissimo tra madre e marito
Alexandra Dinu: il mio cuore è sereno
Sabrina Colle e la sua solitudine
Protagonista femminile di “Rosso Valentino” è Alexandra Dinu, 32 anni: un successo. Dice lei: “L’amore? E’ ciò che conta di più nella vita e scandisce ogni nostra scelta, è difficile trovare la persona giusta”. Non parla della sua vita privata, si sa solo che ha un figlio di quasi 11 anni che lei vuole educare nel migliore dei modi possibile”. Quanto al fidanzato, non dice molto, solo che “il mio cuore è sereno”.
Vittorio Sgarbi, 60 anni, è in procinto di partire per una crociera di 10 giorni sul Nilo, ma non sarà solo. Lo accompagnerà la sua storica fidanzata, Sabrina Colle, 48, che ha dichiarato: “Non ho bisogno di condividere la sessualità con Vittorio. Lui sa darmi tutto. Più una cosa di cui ho bisogno: la solitudine. Passa un paio di giorni alla settimana e mi dà il suo amore, così diverso dal rapporto che ha con le altre donne.
Per un quarto di secolo è stata uno dei volti femminili più amati della Tv di Stato. Da quattro anni è diventata madre prima di Riccardo e poi di Beatrice, ma il sorriso di Monica Leofreddi vorrebbe continuare a darlo a tutti dallo schermo tv. Aspetta che la chiamino. Con il compagno Gianluca Delli Ficorelli, 45, formano una coppia bella a affiatata. Ha detto che è meglio avere i figli da giovane che a 40 anni.
E’ ormai imminente (ai primi di maggio) il parto di Sabrina Ghio, 27 anni, ex ballerina di Amici 3, che aspetta Penelope. Ad essere felici non saranno solo lei e il marito, Federico Manzolli, 34, ma anche la madre di lei, Rossella, 50, che accanto a Sabrina potrebbe essere scambiata per la sua sorella maggiore, tanto è la somiglianza tra le due donne. Dice lei: “Mio marito e mia madre hanno un rapporto bellissimo”.
Francesca Dugarte delusa da Amici “Sono delusa, sognavo di partecipare al programma, ma non sono stata più chiamata ad Amici”: così dice Francesca Dugarte, 23 anni, che è stata costretta, causa permesso, a rientrare nel suo Paese, il Venezuela, da dove spera di essere chiamata. In Italia non poteva più restare e i suoi non potevano più mantenerla. Vorrebbe tanto ritornare, anche perché in Italia ha conosciuto il cantautore Marco Castelluzzo, “una grande persona”.
Alla Leofreddi manca il piccolo schermo
Non è un brigante, è un pasticcione
Mara Carfagna, donna contesa
L’attore Daniele Liotti, 42 anni, ha un curriculum di tutto rispetto, ha lavorato prevalentemente in Italia e in Spagna. Contrariamente a qualche ruolo, nella vita non è un brigante, ma “un tipo allegro e pure pasticcione”. Quando non è impegnato sul set, Daniele ama stare con gli amici e soprattutto godersi la sua famiglia: “Passo infatti parecchio tempo con Raffaella (Rea), la mia compagna, e con mio figlio Francesco”.
Il matrimonio di Mara Carfagna, 37 anni, con il costruttore romano Marco Mezzaroma è finito dopo appena un anno, quello, invece, di Alessandro Ruben, avvocato ed esponente della comunità ebraica di Roma, è finito dopo aver conosciuto proprio Mara. I due, infatti, dopo il fallimento dei rispettivi matrimoni, si sono messi insieme e come prima cosa hanno fatto un viaggio insieme in Israele, ma non è luna di miele.
Camilla Ferranti e l’uomo vero L’attrice Camilla Ferranti, 34 anni, si racconta: “La sensualità per me è una cosa innata, o ce l’hai o non ce l’hai”. In amoare dice: “Frequento una persona, ma ancora nessuno lo sa. Non è il momento dei fiori d’arancio. Credo che sia giusto, in una coppia, che ognuno si prenda le sue responsabilità. Il fortunato sconosciuto l’ha conquistata “con la sua purezza d’animo. E poi con me è protettivo, un uomo vero”.
20 cronaca la Pagina • 24 aprile 2013
La Terra ha due gemelli ad una distanza di tre mila anni luce Un articolo apparso su Science della settimana scorsa illustra la scoperta di altri due pianeti simili al nostro, con condizioni non impossibili per la vita L’uomo, si sa, è sempre stato affascinato dall’universo, ma mentre prima lo idealizzava vedendolo dal basso in alto, con i progressi dell’astronomia e delle altre scienze collegate, specialmente la fisica e la matematica, nello spazio non solo ci è andato ma ci ha mandato anche astronavi e satelliti, con apparecchiature molto sofisticate e telescopi di grandi capacità. Dal 2009 Kepler, il satellite della Nasa specializzato nella caccia ai pianeti e alle stelle, ha scoperto finora 2321 candidati pianeti. La tecnica per scoprire nuovi pianeti è quella dei cosiddetti “transiti”, che consiste nel passaggio di un determinato corpo davanti alla sua stella. Tale passaggio ne abbassa la luminosità, seppure di poco, ma questo basta a segnalare la propria presenza. Con questo sistema Kepler ha individuato tanti candidati pianeti. Ora si tratta di sapere se i candidati pianeti supereranno la prova o meno, il che comporta tempi lunghi e verifiche accurate. Kepler osserva
stati due pianeti (Kepler 62e e Kepler62f), che si trovano a girare attorno allo stesso sole, ma a una distanza più o meno simile a quella della Terra rispetto alla nostra stella. Le scoperte sono state annunciate su Science della scorsa settimana. Dicevamo della distanza del pianeta dal suo sole: è simile a quella tra la Terra e il Sole, dunque una distanza che permette delle temperature nelle quali potremmo vivere anche noi. I viaggi di Radio L'Ora Italiana Le temperature variano da da 0 a 100 gradi centigradi, il che vuol dire che potrebbero essePIETRELCINA-SAN GIOVANNI ROTONDO-MADONNA DELL`INCORONATA re possibili condizioni di vita come le conosciamo noi sul no17-20 maggio 2013 . stro pianeta, ad esempio c’è la 0 V i a g g i o i n p u l l m a n g r a n t u r i s m o c o n t o i l e t t e . 4 8 r possibilità che ci sia acqua allo U n p r a n z o i n u n r i s t o r a n t e i l g i o r n o d e l l a r r i v o F l o stato liquido, solido e gassoso. H o t e l * * * * s u p e r i o r e a 5 0 m . d a l S a n t u a r i o s o Ovviamente, le distanze enormi P e n s i o n e c o m p l e t a c o n b e v a n d e i n c l u s e ( a c q u a e v i n o ) (tre mila anni luce) sono non E s c u r s i o n e a l l a M A D O N N A D E L L ` I N C O R O N A T A v i c i n o F o g g i a favorevoli a fare progressi sulla P a r t e n z a d a S c h a f f h a u s e n , W i n t e r t h u r e Z u r i g o via della conoscenza, ma Kepler 62f sembra essere avvantaggia P r e z z o a p e r s . C H F 4 8 0 . - I n c a m e r a d o p p i a o t r i p l a C H F 9 0 . - S u p p l e m e n t o c a m e r a s i n g o l a to rispetto a Kepler 62e; la stella C H F 3 6 0 . - B a m b i n i 4 - 1 1 a n n i i n c a m e r a c o n i g e n i t o r i pare che sia più piccola del nostro Sole, circa i due terzi, ma P E R I N F O R M A Z I O N I E P R E N O T A Z I O N I : TEL. 076 267 29 75 P E R I N F O R M A Z I O N I E P R E N O T A Z I O N I : Kepler 62f misura 1,4 volte il le stelle con un telescopio del diametro di 95 centimetri e una camera fotografica da 95 megapisxel. La classifica dei corpi celesti individuati viene elaborato dando alle stelle un nome, in questo caso il nome è Kepler e un numero, ai pianeti viene dato il nome Kepler, il numero della stella e una lettera dell’alfabeto. Le maggiori scoperte degli ultimi tempi di Kepler sono
PENTECOSTE A SAN PADRE PIO
nostro pianeta. William Borucki, che guida il gruppo di ricerca, ha scritto che gli strumenti attuali non permettono certezze assolute, ma riescono a far capire abbastanza per ipotizzare se ci sono segnali di vita, se il pianeta in questione ha le carte per ospitarla. Dei 2321 candidati pianeti scoperti finora da Kepler, 46 sono quelli che si trovano vicini alla zona abitabile del loro sistema planetario. Le dimensioni della stella, le distanze tra la stessa e i due pianeti, le dimensioni stesse dei candidati pianeti fanno pensare che siano stati trovati dei fratelli del nostro. Va da sé che se le somiglianze sembrano essere tante, sono tutte comunque da verificare. I candidati pianeti scoperti da Kepler più grandi di Giove sono 71 e sono 246 quelli con un raggio inferiore a 1,25 raggi terrestri sono 676. Come ebbe a scrivere Margherita Hack, le condizioni favorevoli non comportano l’automatismo della vita come noi la conosciamo, anche perché sono numerosissime le varianti e tutte importanti, ne basterebbe una diversa per compromettere le aspettative dell’esistenza della vita. In ogni caso l’eventuale scoperta che ci sarebbero altre intelligenze sarebbe destinata a restare una notizia senza conseguenze, per il semplice fatto che spostarsi da un punto all’altro nello spazio, fino a raggiungere Kepler 62f, è praticamente impossibile con le moderne astronavi. La luce ci impiegherebbe 3 mila anni, una distanza abissale per la corta durata della vita di una persona. 7redazione@lapagina.ch
cronaca 21
24 aprile 2013 • la Pagina
Per i giudici ad uccidere Sarah furono Sabrina e Cosima La prima verità del delitto di Avetrana: ergastolo alle assassine e otto anni a Michele Misseri per occultamento di cadavere La sentenza emessa dalla Corte d’Assise di Taranto sul delitto di Sarah Scazzi ha confermato in pieno le richieste dell’accusa. Il tribunale ha riconosciuto colpevoli dell’omicidio Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano, alle quali ha dato l’ergastolo; ha riconosciuto colpevole, condannandolo a 8 anni per concorso nell’occultamento del cadavere della ragazza e per furto aggravato del telefonino, Michele Misseri. Sono stati condannati per concorso nell’occultamento del cadavere anche Carmine Misseri e Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote di Michele Misseri. Il resto delle pene lo citiamo solo per completezza di cronaca: 2 anni di reclusione per intralcio alla giustizia all’ex difensore di Sabrina, Vito Russo; un anno ciascuno per favoreggiamento ad Antonio Colazzo e a Cosima Prudenzano e un anno e quattro mesi a Giuseppe Nigro, con pena sospesa. Se proprio vogliamo riferirla tutta la sentenza, dobbiamo precisare che il padre e la madre di Sarah, Giacomo e Concetta, hanno ricevuto una provvisionale di 50 mila euro ciascuno (30 mila il fratello Claudio), mentre Sabrina e Cosima sono stati condannati anche a risarcire i danni alla famiglia Scazzi, da stabilire in separata sede. Ecco, queste sono le nude informazioni sull’esito del processo di primo grado. Ed ora i commenti. I giudici hanno creduto alla tesi dell’accusa, che con dovizia di particolari, testimonianze, intercettazioni, prove telefoniche e riscontri temporali e testimoniali, hanno ritenuto Sabrina e sua madre Cosima le autrici del delitto. L’accusa aveva parlato della gelosia come movente del delitto, ma anche dell’onore che Sabrina avrebbe perso se Sarah avesse rivelato in giro la storia del rapporto sessuale tra Sabrina e Ivano. Il delitto avvenne nella cantina di casa Misseri, dove Sarah si era recata quel pomeriggio del 26 agosto 2010 per poi andare, insieme a sua cugina Sabrina e ad una loro amica, al mare. Senonché, appena giunta a casa della cugina,
Sarah ha trovato Sabrina e Cosima che l’hanno rimproverata a causa di Ivano Russo. Sarah, in qualche modo, è riuscita a fuggire, ma le due donne, in macchina, le sono andate dietro, l’hanno raggiunta e l’hanno costretta a salire in macchina. L’hanno riportata a casa, in cantina, appunto, dove la lite è continuata più furibonda di prima, al punto che Sarah, stretta al collo da una delle due donne e tenuta ferma dall’altra, è morta strangolata. A questo punto entra sulla scena del delitto anche Michele Misseri, convinto dalla figlia e dalla moglie ad andare ad occultare il cadavere della ragazza. L’uomo lo fa, caricando il corpo di Sarah in macchina. Secondo Michele, portò il cadavere in un suo campo, a circa 15 chilometri da Avetrana, e lo buttò in un pozzo profondo e stretto, chiudendolo con un masso. Secondo l’accusa e i giudici, invece, Michele non fu il solo a disfarsi del cadavere, ma lo fece con l’aiuto di suo fratello Carmine e di suo nipote Cosimo. Lo provano delle telefonate intercorse tra di loro, prima e dopo l’occultamento del cadavere. Michele Misseri ha fornito più versioni - e tutte contrastanti - dell’accaduto. Alla fine di settembre del 2010 disse che aveva ritrovato il telefonino di Sarah, che consegnò nelle mani dei carabinieri. In seguito al suo fermo, confessò di essere lui l’autore del delitto, compiuto per un raptus sessuale. Aggiunse che violentò la ragazza già morta prima di buttarla nel pozzo dove il corpo fu ritrovato 40 giorni dopo grazie proprio alle sue rivelazioni. Nella seconda versione accusò la figlia Sabrina, che dalla cantina dov’era salì in cucina, dove lui dormiva su una sedia a sdraio, e lo fece andare giù per mostrargli Sarah appena uccisa. In questa versione, Michele disse che sua moglie Cosima non seppe nulla dell’accaduto, che stava in camera sua a dormire. Le successive versioni furono di smentita alla seconda, ma con particolari che non hanno
mai convinto nessuno, al punto che Michele da tempo va dicendo che è lui l’unico assassino ma nessuno gli crede, e non gli hanno creduto nemmeno i giudici. La verità processuale, dunque, è quella descritta e riassunta nella sentenza. Restano tuttavia alcuni aspetti che non sono stati chiariti. Il delitto è avvenuto in casa Misseri – lo si deduce anche dalle versioni di Michele e di Sabrina (Cosima non ha mai parlato) – ma non è mai stata trovata la corda con cui la ragazza fu strangolata. Dei moventi - il raptus sessuale di Michele o la gelosia e l’onore che Sabrina non voleva perdere agli occhi della gente – non ci sono prove se non nella versione di Michele o nelle deduzioni dell’accusa dall’intrec-
cio dei fatti, delle intercettazioni, delle testimonianze. Non ci sono tracce biologiche in cantina: probabilmente, nei 40 giorni di ricerche, i Misseri hanno potuto cancellare tutto con cura. Tuttavia, è certo che la ragazza morì in casa loro, sempre secondo le testimonianze di Michele e di Sabrina che, pur indicando responsabilità diverse, hanno sempre la cantina come teatro del fatto delittuoso. Insomma, la verità processuale ben può coincidere con la verità reale, ma la non univocità dei racconti potrà essere oggetto di dibattito e anche di esiti diversi nel processo di appello.
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22 CRONACA LA PAGINA • 24 APRILE 2013
Ancora 400 donne da sottoporre all’esame del Dna Il genetista conferma che l’assassino di Yara è il figlio segreto di Giuseppe Guerinoni
La scorsa settimana la scienza ha confermato ufficialmente ciò che il consulente della famiglia Gambirasio, Giorgio Potera, aveva intuito qualche mese fa e che le forze dell’ordine hanno poi proceduto ad accertare. Il cromosoma Y, quello maschile, trovato nelle tracce biologiche sul corpo di Yara Gambirasio, è identico a quello di Giuseppe Guerinoni, autista morto a 61 anni nel 1999. Dunque, Giuseppe Guerinoni è il padre dell’assassino ancora ignoto di Yara. Secondo la testimonianza di un suo collega, Giuseppe Guerinoni aveva avuto una breve relazione extraconiugale negli anni tra il 1961 e il 1963. Da questa relazione nacque il bambino che poi sarebbe diventato l’assassino di Yara. Il padre, dunque, è certo, ora si tratta di scoprire la madre. Le ricerche si sono concentrate in una frazio-
ne di Rovetto e a Clusone, dove ci sono circa 400 donne che potrebbero essere la madre dell’uomo che ora avrebbe 50 anni circa. Nelle scorse edizioni del giornale abbiamo detto che presto l’identità dell’assassino sarebbe stata scoperta, che ci sarebbero potuti essere dei ritardi dovuti ad ostacoli vari e ai tempi tecnici delle ricerche, ma che si era ormai vicini alla soluzione del caso. Confermiamo, alla luce della prova scientifica dell’identità tra il Dna dell’assassino e di suo padre morto 14 anni fa, che gl’inquirenti stanno lavorando alacremente per arrivare all’identità della madre. Un rischio che tutto possa finire nel nulla, tuttavia, esiste,
e l’abbiamo già accennato tre settimane fa, quando abbiamo ipotizzato che la madre potrebbe essere morta, dunque che si potrebbe non arrivare alla sua identità. Ma se la madre dovesse essere morta, certamente non è morto il figlio, che ha ammazzato la piccola Yara. Significa che il lavoro degli inquirenti potrebbe comportare un allungamento dei tempi, ma le possibilità che l’assassino possa essere prima o poi assicurato alla giustizia sono altissime. Il perché è semplice. I paesi dove si cerca l’identità della madre sono pochi e ben precisi, dunque tempo ci vuole, ma si arriverà a fare la mappa di tutte le donne che in quegli anni ebbero un figlio. Non solo. Nel caso in cui la madre fosse morta e che il figlio fosse stato dato in adozione, scatterebbe la mappa, attraverso un’indagine burocratica o/e giudiziaria, delle adozioni e della relativa destinazione di ogni ragazzo nato in quegli anni. Certo, potrebbe darsi il caso che, morta la donna quando il ragazzo era già maggiorenne, la ricerca della madre diverrebbe praticamente impossibile, però, come abbiamo detto, resterebbe la pista dei nati in quegli anni e della loro ricerca. Insomma, l’indagine, man mano che procederà negli accertamenti dei Dna, per esclusione porterà all’identità dell’assassino. Non si stanno muovendo solo gl’inquirenti, si stanno mobilitando le istituzioni locali e in primo luogo L’Eco di Bergamo, che sta seguendo la vicenda di un orfano scomparso da un
istituto religioso e riapparso a Rovetto. La pista di una relazione extraconiugale di Giuseppe Guarinoni ha sconvolto la sua famiglia, in primo luogo la moglie e i suoi figli, i quali, ovviamente, non sapevano nulla di questa storia. Deve essere stata una relazione brevissima, il tempo di qualche rapporto. Nei dintorni, a quei tempi, c’era una fabbrica di tabacco, con molte ragazze che ci lavoravano. Capitò a lui come capitò ad altri, si trattava di storie non certo rare. La vedova di Guerinoni ha dichiarato: “Io non ho mai saputo di un tradimento di mio marito, né lo riesco ad immaginare. Ma fate come chiedono e chiudiamo la faccenda”. La vedova Guarinoni si riferisce agli esami del Dna sul corpo riesumato di suo marito e alla richiesta in tal senso che proveniva dal consulente della famiglia Gambirasio che sosteneva la validità della pista del figlio segreto di Guerinoni. Yara Gambirasio scomparve il 26 novembre 2010, due anni e mezzo fa. Questa del figlio segreto di Guerinoni – del quale lui stesso non dovette poi avere nessun’altra notizia, è l’unica pista valida. L’altra pista è il marocchino Mohamed Fikri, accusato da favoreggiamento. Per ora il tribunale sta accertando il vero significato dell’intercettazione di una sua telefonata con un suo amico tunisino, ma se dovesse essere al corrente di qualcosa, gli converrebbe parlare, aiutando così le indagini che, in ogni caso, con la certezza del figlio segreto, hanno fatto passi da gigante. ✗redazione@lapagina.ch
24 APRILE 2013 • LA PAGINA
SALUTE 23
Quando si ha difficoltà a dormire la notte Con l’allungarsi delle giornate anche il nostro organismo subisce dei mutamenti, dovuti proprio al tempo maggiore di luce e minore di buio. Infatti, il nostro cervello si adatta a questo cambiamento producendo un ormone, chiamato melatonina, che regola proprio l’alternarsi di luce-oscurità. Questo cambiamento, unito ad altre cause, può generare l’insonnia, avvertibile in misura maggiore in alcuni soggetti. Chi già soffre di alcuni disturbi come il reflusso gastroesofageo, nel periodo di cambiamento stagionale ne soffre di più, per cui ciò può interferire con l’esigenza di dormire profondamente. Allo stesso modo, anche le allergie stagionali possono provocare difficoltà a dormire, come pure la tendenza, in alcuni soggetti, a diventare ansiosi con la primavera. Insomma, tutte queste cause possono contribuire a dormire male e dunque a star male anche durante il giorno, quando, specie nelle ore pomeridiane, si avverte sonnolenza. Succede quindi che si dorme poco e male la notte e si ha sonnolenza di giorno, quando si deve lavorare. Cosa si può fare per dormire e riposare la notte in modo da stare meglio anche il giorno? Si può fare molto, bisogna però avere la costanza di mettere in pratica al-
cuni consigli. Il primo è che chi dorme male a causa del reflusso gastroesofageo deve farsi correggere dal medico la terapia per diminuire la secrezione acida dello stomaco. Il secondo è che chi soffre di allergie stagionali deve tenere sotto controllo i disturbi respiratori con una terapia a base di antistaminici. Il terzo è che chi è ansioso deve seguire una terapia contro l’ansia per compensare il suo disturbo. Poi ci sono una serie di altri consigli per facilitare il sonno e il riposo notturni. Una regoletta è di seguire orari fissi, sia per andare a dormire che per mangiare. L’ora propizia per favorire il sonno sono le 23. Se si cena regolarmente alle 21 e si va materialmente a letto alle 23, si acquisisce una abitudine a propiziare il sonno. Evidentemente non basta, bisogna evitare anche di fare alcune attività stimolanti per l’organismo e la reazione emotiva. Un film particolarmente coinvolgente, per esempio, può scombussolare la capacità di dormire. Non è neppure consigliabile fare attività fisica pesante prima di andare a dormire. Inoltre, bisogna fare attenzione a cosa e a quanto si mangia la sera. Se ci si abbuffa, ad esempio, e poi si hanno alcuni dei disturbi prima citati, allora si fa esattamente il contrario di quello che si dovrebbe. Non bisogna bere
alcol a cena o prima di andare a dormire. L’alcol dà una falsa sonnolenza. Infine, a cena bisogna consumare un pasto leggero. E qui bisogna elencare alcune altre regolette. Primo: non bere caffè o tè dopo le 17; secondo: evitare cibi grassi e pesanti, come fritti e sughi molto conditi, specialmente se si soffre di reflusso. Dopo quello che non bisognerebbe mangiare, ecco quello che facilita il sonno. Primo: la pasta e il riso, perché sono ricchi di una sostanza chiamata triptofano che concilia il sonno; secondo: bere un bicchiere di latte caldo ma non bollente, perché rilassa le pareti dello stomaco, a meno che
non si soffra di colite, in questo caso bere una tisana o un caffè d’orzo; terzo: evitare comunque di bere molti liquidi per non favorire lo stimolo notturno a urinare e quindi il risveglio. In casi estremi esistono anche farmaci contro l’insonnia, ma se possibile è meglio evitarli, anche per non cadere nell’assuefazione. In ogni caso, essi vanno presi sotto stretta sorveglianza del medico, come pure deve essere il medico a prescrivere integratori alimentari a base di melatonina con il dosaggio adatto al soggetto. ✗redazione@lapagina.ch
24 cronaca la Pagina • 24 aprile 2013
Per Alberto Stasi un supplemento di giudizio La Cassazione stabilisce che il processo di secondo grado che vide assolto l’ex fidanzato di Chiara Poggi deve essere rifatto per mettere a fuoco punti non ritenuti esaurientemente approfonditi
La Corte di Cassazione ha sentenziato che il processo di secondo grado a carico di Alberto Stasi deve essere rifatto. Come si sa, la Cassazione non entra nel merito del processo ma solo sulla legittimità del processo precedente, e in particolare se tutto si è svolto secondo la legge. La Cassazione, dunque, ha stabilito che il processo di secondo grado deve essere rifatto perché ci sono elementi di indagini che non convincono sotto il profilo giuridico. Vanno approfonditi alcuni
punti che riguardano la bicicletta nera parcheggiata davanti alla casa di Chiara Poggi durante il periodo di tempo durante il quale i medici hanno stabilito che la ragazza sia stata uccisa. Una testimone giura che quella bicicletta, proprio quel tipo di bicicletta, non quella in possesso di Alberto Stasi, fosse lì quella mattina.
Gl’inquirenti, secondo l’accusa, hanno analizzato la bicicletta di Stasi, ma non quella della madre, che potrebbe essere quella vista davanti alla casa di Chiara Poggi quella mattina del 13 agosto 2007. Ecco, la Cassazione, con l’annullamento del processo di secondo grado che assolse il ragazzo, così come lo assolse il processo di primo grado, ha detto che quelle analisi – in particolare sui pedali - devono essere fatte, perché – ed è il secondo approfondimento che chiede la Cassazione – c’è la possibilità che sui quei pedali si trovino le tracce del sangue della ragazza uccisa. Il terzo approfondimento, infatti, è proprio questo: come è possibile che Alberto Stasi, camminando per la stanza sul cui pavimento era stato trascinato il corpo della ragazza pieno di sangue, non si sia macchiato la pianta delle scarpe. Il giovane ha sempre sostenuto di essere andato a casa di Chiara per la prima volta quella mattina alle ore 13 e 40, dopo aver lavorato al computer alla tesi di laurea, di essere entrato, di aver notato macchie di sangue sul pavimento dell’atrio e di aver scoperto il corpo della ragazza lungo i gradini che portano in cantina. Quando ha visto da vicino la ragazza in quello stato, ha detto che uscì e chiamò il 118 chiedendo l’intervento dell’ambulanza. L’ultimo approfondimento, che è quello forse che ha determinato l’annullamento del processo di secondo grado, è il capello corto e castano che è stato ritrovato nella mano di Chiara. Ebbene, l’accusa sostiene che quel capello non è stato mai analizzato e che ciò è inspiegabile. Se appar-
tenesse a Stasi, sarebbe una prova evidente che tra di loro c’era stato un contatto proprio prima che Chiara morisse, dunque che l’assassino sarebbe lui. La difesa ha sempre sostenuto – e l’ha ribadito anche in sede di dibattito in Cassazione – che le analisi sulla bicicletta della madre di Alberto non sarebbero state eseguite per il semplice motivo che si trattava di una bicicletta diversa da quella descritta dalla testimone; che le tracce di sangue non si sarebbero impresse sotto le scarpe di giovane perché era già secco al momento della camminata nell’atrio della casa di Chiara e che le scarpe erano di materiale repellente; che accertare il Dna mitocondriale del capello non servirebbe a nulla. L’annullamento del processo di secondo grado con rinvio ad un nuovo dibattimento non significa che la Cassazione ritenga Alberto Stasi l’assassino di Chiara, sua fidanzata di quel tempo, significa solo, appunto, che vanno fatti gli approfondimenti del caso sui punti controversi. Resta però che se il giovane è innocente, per lui si apre un periodo di supplemento di sofferenza; se, invece, è colpevole, la giustizia riconoscerà solo in una quarta e eventualmente quinta istanza ciò che non ha riconosciuto nei primi due processi. I genitori di Chiara si sono detti soddisfatti della riapertura del caso. In cuor loro, anche se non lo dicono apertamente, pensano che l’assassino della loro figlia sia proprio lui, anche se c’è chi punta i suoi dubbi sul fatto che le indagini si siano già dall’inizio orientate verso una sola persona, Alberto Stasi, appunto, trascurando altre piste possibili, ora, dopo tanti anni, irrimediabilmente più difficili da verificare. 7redazione@lapagina.ch
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24 aprile 2013 • la Pagina
Michele e Teresa
Liceo Vermigli Titolo di studio rilasciato: Maturità scientifica e linguistica riconosciuta in Svizzera e nel mondo Durata del corso di studi: quattro anni Settimana corta (lun.-ven.)
23-4-2013 Nozze di Diamante Per i vostri 60 anni di matrimonio, vi auguriamo tutto il bene del mondo! Con tanto affetto Anna e Pino, Vito e Lisa, nipoti e pronipoti.
Auguroni! SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALL’ANNO SCOLASTICO 2013/14 www.liceo-vermigli.com info@liceo-vermigli.com Erismannstr. 6 - 8004 Zurigo 044 302 20 50
Auguri per il tuo 40esimo compleanno Da Mattia, Giuseppe, mamma, papà e Damiano. Ti augurano con immenso affetto tantissima salute, felicità e fortuna!
26 SCIENZE LA PAGINA • 24 APRILE 2013
Un cocktail di farmaci contro il tumore “resistente” al colon Partito nel 2010, il progetto Heracles è stato sperimentato con successo nei centri di oncologia del Niguarda (Milano), di Candiolo (Torino), della seconda Università (Napoli), dell’Oncologico (Padova) e del Malpighi (Bologna) L’Airc – l’Associazione per la ricerca sul cancro – ha finanziato il progetto Heracles con i fondi provenienti dai contribuenti che hanno donato il 5xmille. Il progetto è partito nel 2010 e dopo tre anni di ricerche e di sperimentazioni ha raggiunto dei risultati “incredibili e innovativi” in materia di lotta al tumore al colon causato da un’alterazione del gene Her-2. Nel mondo, per numero di pazienti e di vittime, il primo posto è occupato dal tumore alla mammella, il secondo da quello alla prostata, il terzo da quello al polmone e il quarto da quello al colon. In Italia il tumore al colon si piazza al terzo posto, con circa 49 mila casi all’anno e con 16 mila morti. In quasi 4500 casi il tumore non risponde più ai farmaci, perché,
appunto, ci si trova in presenza di un’anomalia, quella del gene Her-2 che complica le cose, al punto che è resistente alle terapie che si usano e in più provoca metastasi. Insomma, c’è quasi un 10% di casi di malati destinati a morte sicura. Il progetto Heracles si proponeva di sperimentare un cocktail biologico capace di combattere efficacemente quella che è stata chiamata l’anomalia dell’alterazione del gene Her-2, che è stata trovata anche nel tumore al seno e allo stomaco. I centri di oncologia dove viene sperimentato Heracles sono il Niguarda di Milano con il dottor Salvatore Siena come direttore, il Candiolo di Torino, la seconda Università di Napoli, il centro oncologico di Padova e il Malpighi di Bologna.
La nuova cura per il cancro del colon-retto super-resistente è stata raggiunta in poco tempo, tre anni soltanto, ma si è mostrata efficace. Ecco quello che ha detto il dottor Salvatore Siena: “I risultati ottenuti nei primi sei pazienti curati con farmaci biologici anti Her-2 sono molto promettenti. Abbiamo visto regressioni significative del tumore e anche la stabilizzazione della malattia in persone il cui tumore era risultato resistente a tutte le cure mediche precedenti. Si tratta, certo, di risultati iniziali, ma che danno già un’idea dei possibili esiti positivi del progetto”. La prima sperimentazione, dunque, ha coinvolto sei persone, di cui due sono morte (questo comunque sarebbe stato il loro destino anche senza il trattamento anti Her-2), due hanno fatto registrare una stabilizzazione del male e due la regressione. Il dottor Siena ha aggiunto: “Abbiamo messo a punto una guida essenziale per i pazienti che volessero entrare nello studio”. Cioè, si cercano altri
pazienti con le stesse caratteristiche (anomalia Her-2) in modo da poter allargare la base della sperimentazione stessa e verificare gli stessi risultati raggiunti con i primi sei pazienti resistenti ai farmaci precedenti. E’ chiaro che se altri pazienti accetteranno di sottoporsi alla sperimentazione, con la conferma dei risultati, si faciliterà il compito e si accorceranno i tempi per tradurre in protocollo di cura il cocktail biologico in grado di contrastare l’alterazione del gene Her-2. Altri aspetti positivi del cocktail biologico sono la tolleranza del farmaco (non cadono i capelli) e la praticità di somministrazione (avviene in ambulatorio). Due ultime annotazioni: 1) durante la sperimentazione del progetto Heracles è stata messa a punto una tecnica (denominata “biopsia liquida”) per verificare, attraverso un semplice prelievo del sangue, se il cocktail funziona; 2) i risultati di Heracles saranno presentati al Congresso 2013 della Società americana di oncologia (Asco). ✗redazione@lapagina.ch
IN LIBRERIA Quattro etti d’amore Quasi ogni giorno Erica e Tea s'incrociano tra gli scaffali di un supermercato. Erica ha un posto in banca, un marito devoto, una madre stralunata, un gruppo di ex compagni di classe su facebook, due figli. Tea è la protagonista della serie tv di culto "Testa o Cuore", ha un passato complesso, un ma-
rito fascinoso e manipolatore. Erica fa la spesa di una madre di famiglia, Tea non va oltre gli yogurt light. Le due donne, in un continuo gioco di equivoci e di proiezioni, si spiano la spesa, si contemplano a vicenda: ma l'appello all'esistenza dell'altra diventa soprattutto l'occasione per guardare in faccia le proprie
RECENSIONI 27
24 aprile 2013 • la Pagina
scelte e non confonderle con il destino. Che comunque irrompe, strisciante prima, deflagrante poi, nelle case di entrambe. • Chiara Gamberale • Quattro etti d’amore • Mondadori • pp. 242 • Fr. 26.-
A sud del confine, a ovest del sole Fino ad allora Hajime aveva vissuto in un universo abitato solo da lui: figlio unico quando, nel Giappone degli anni Cinquanta, era rarissimo non avere fratelli o sorelle. Invece un giorno scopre che la solitudine è solo un'abitudine, non un destino: lo capisce quando, a dodici anni, stringe la mano di Shimamoto, una compagna di classe sola quanto lui, forse
di più: a distinguerla non c'è solo la condizione di figlia unica, ma anche il suo incedere zoppicante, come se in quel passo faticoso e incerto ci fosse tutta la sua difficoltà a essere una creatura di questo mondo. Quando capisci che non sei destinato alla solitudine, che il tuo posto nel mondo è solo là dove è lei, capisci anche un'altra cosa: che sei innamorato. Ma
Hajime se ne rende conto troppo tardi - è uno di quegli insegnamenti che si imparano solo con l'esperienza - quando ormai la vita l'ha separato da lei. • Haruki Murakami • A sud del confine, a ovest del sole • Einaudi • pp. 204 • Fr. 30.-
Una pedina sulla scacchiera Come molti della sua generazione, Christophe Bohun non ha né ambizioni, né speranze, né desideri, né nostalgie. È un modesto impiegato nell'azienda che suo padre, il Bohun dell'acciaio, il Bohun del petrolio, è stato costretto, dopo un clamoroso fallimento, ad abbandonare nelle mani del socio. Si lascia svogliatamente amare da una moglie
di irritante perfezione e da una cugina da sempre innamorata di lui. Alla morte del padre, però, Christophe trova in un cassetto, bene in evidenza, una busta sigillata: dentro, un elenco di parlamentari, giornalisti, banchieri a cui, nel tentativo di evitare il crac, il vecchio Bohun aveva elargito somme ingenti affinché spingessero il governo ad accele-
Abbandono
rare i preparativi bellici. Riuscirà questo bruciante retaggio, questa potenziale arma di ricatto, e di riscatto, a scuotere Christophe dal suo "cupo torpore"? • Irène Némirovsky • Una pedina sulla scacchiera • Adelphi • pp. 174 • Fr. 27.I libri più venduti della settimana
Narrativa italiana
Il Principe l'ha risvegliata da un lungo sonno e l'ha portata nel suo castello, dove la Principessa Bella ha conosciuto il piacere e il dolore, e ha scoperto che possono essere una cosa sola e alimentarsi reciprocamente. Ma poi l'amore per Tristano, un principe schiavo come lei, l'ha spinta a disobbedire e la punizione è stata terribile. Ammassati su un carro con altri ribelli, i due giovani sono stati trasportati al villaggio per esse-
re venduti all'asta sulla pubblica piazza. Dimentichi di ciò che erano un tempo, i due giovani vivono nuove, esaltanti esperienze sessuali, ma un pericolo incombe e le loro esistenze stanno per essere di nuovo sconvolte... • Anne Rice • Abbandono • Longanesi • pp. 222 • Fr. 23.-
1°- ZeroZeroZero (Saviano) 2°- Fa bei sogni (Gramellini) 3°- La rivoluzione della Luna (Camilleri)
Narrativa straniera
1°- A sud del confine, a ovest del sole (Murakami) 2°- Il cacciatore di teste (Nesbo) 3°- L’ispettore Morse e le morti di Jericho (Dexter)
Saggistica 1°- Aprite la mente al vostro cuore (Papa Francesco) 2°- Papa Francesco (Salani) 3°- Il cielo e la terra (Papa Francesco)
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28 cultura la Pagina • 24 aprile 2013
Ceramica contemporanea svizzera 2013 La mostra, articolata in diverse sedi della citta', ha lo scopo di documentare e presentare una settantina di opere di ceramisti svizzeri, tra i quali 8 attivi in Ticino. Sono stati inoltre invitati alcuni ceramisti italiani di fama internazionale L'associazione professionale che rappresenta i ceramisti svizzeri a livello nazionale, fondata nel 1959 con lo scopo di promuovere la ceramica e assicurare la qualità della formazione professionale nel nostro paese. L’esposizione da essa organizzata a scadenze regolari in musei e istituzioni, secondo la collaudata e tipicamente elvetica formula itinerante fra i diversi cantoni, approda quest’anno in Ticino, ospitata nei vasti spazi del Museo d’arte Mendrisio. La rassegna nazionale di ceramica,
grazie all’organizzazione congiunta tra il Museo d’arte Mendrisio e swissceramics, ritorna nel Ticino 28 anni dopo l’ultima rassegna tenutasi in Villa Malpensata a Lugano nel 1985. Legata ad un concorso che premia le opere ritenute migliori nelle due diverse sezioni nella quale è suddivisa (design e espressione artistica) la mostra presenta ope-
ex Quadrifoglio Schlieren
Offerte Speciali valide con la Carta Family Giovedi 25 Aprile & Venerdi 26 Aprile & Sabato 27 Aprile ogni settimana Frutta e verdura del salento diretta dall’orgine; Cimarapa leccese, Catalogna leccese, Carciofi, Carciofini, Fave, Piselli etc. etc. Fave fresche cassettine da 8kg ca. Fr. 3.50/kg anziché Fr. 4.50/kg Carciofi pugliesi casse intere da 20pz Fr. 16.95/cassa anziché Fr. 22.00/cassa Carciofini cassettina da 8kg ca. Fr. 8.95/kg anziché Fr. 9.95/kg Costine di maiale fine Fr. 6.95/kg anziché Fr. 9.95/kg Birra Moretti cartone 24x33cl Fr. 29.95/cart. anziché Fr. 35.95/cart. Ogni sabato degustazioni di prodotti di qualità. Offerte valide fino ad esaurimento scorte Orari d’apertura Martedi – Venerdi 9.00-13.00/14.00-17.30 - Sabato 8.30-16.00 Pasquale Aleardi AG Wagistrasse 10 Tel. 044 732 22 11 mail@aleardi.ch 8952 Schlieren Fax 044 732 22 19 www.aleardi.ch
re selezionate da una giuria che ha ritenuto, fra i dossier ricevuti, i lavori di una settantina di ceramisti, otto dei quali operanti nel nostro cantone. La ceramica è una attività artistica dall’identità multipla come testimoniano i suoi differenti campi di applicazione: dall’artigianato utilitaristico, al design, alla libera espressione. Nell’edizione 2013 la selezione della giuria, assai diversificata e ricca di contrasti, riesce a rendere conto di tutti questi aspetti e a mostrare in filigrana la tensione feconda che attraversa al momento attuale tutta la scena ceramica svizzera e che spinge tutte le sue componenti – singoli artisti, scuole, musei e la stessa associazione professionale – ad un continuo lavoro di superamento. In ognuna delle identità sopra menzionate la ceramica svizzera manifesta infatti il bisogno ma anche la capacità di confrontarsi con la scena internazionale: la libera espressione ceramica è pienamente partecipe del dibattito interno al variegato mondo dell’arte contemporanea e nel registro del design si tiene il passo con un mondo produttivo fortemente concorrenziale a livello non solo svizzero ma mondiale. A sottolineare la sua volontà di apertura verso l’esterno l’edizione ticinese della mostra spinge il suo sguardo oltre confine, affiancando alle opere in concorso una selezione di lavori di ceramisti e artisti che si sono espressi attraverso la ceramica attivi nella vicina penisola. La piccola sezione italiana, curata
da Franco Bertoni, propone artisti di rilevanza internazionale e sottolinea l’attualità e la pertinenza dei materiali e delle tecniche ceramiche come veicolo di contenuti artistici. Un piccolo ciclo di conferenze propone due appuntamenti di approfondimento, uno dal taglio storico sulla ceramica italiana del Novecento, l’altro su FOS Ceramiche, una manifattura di arte e design di Faenza. Come tradizione già da diverse edizioni swissceramics invita le scuole professionali di ceramica svizzere (Berna, Ginevra, Vevey) e il Centro di sperimentazione e realizzazione ceramica contemporanea di Ginevra a illustrare, all’interno dell’esposizione ma fuori concorso, la propria direzione di ricerca e le proprie peculiarità, concedendo loro lo spazio per mostrare lavori prodotti dagli allievi. Un’occasione per conoscere un ambito formativo ricco di scambi vivaci e contrasti, connotato dalle specificità nelle scelte estetiche, tecniche e formali tipici di ciascuna scuola. Platform Giovane Ceramica Svizzera è invece una selezione dei migliori lavori di fine formazione. E’ sembrato naturale coinvolgere per questa particolare sezione l’Accademia di Architettura, che ospiterà i lavori prescelti e che è stata invitata a sua volta a proporre ai suoi allievi una sperimentazione sul materiale ceramico, condotta all’interno del corso tenuta dal professor Riccardo Blumer. A corollario del nutrito programma espositivo alcune gallerie e istituzioni presenti sul territorio organizzano in contemporanea all’esposizione principale mostre collettive o personali dedicate a singoli ceramisti ticinesi.
Scopriamo i piedi!
moda 29
24 aprile 2013 • la Pagina
Le calzature dicono molto della personalità di chi le indossa, per questo dobbiamo sceglierle non solo per la comodità e la bellezza, ma anche perché rispecchiano e rappresentano la nostra personalità! Con la bella stagione sono i sandali a spopolare tra le calzature, comodi e chic, lineari e originali, possiamo sbizzarrirci nella scelta di sandali stupendi che impreziosiscono e completano il nostro look e calzature originali che esprimono il nostro modo di essere!
Gioielli ai piedi Il vostro stile è casual chic senza però rinunciare alla comodità? Allora la vostra scelta deve ricadere necessariamente su un comodo infradito impreziosito dai particolari in gioiello o in pietra. L’infradito gioiello di Cassis côte d’azur sono molto glamour e cool. In marrone e con applicazioni di pietre preziose di una tonalità più chiara, che faranno brillare i vostri piedi. Tacco minimo e particolari dorati con catenelle dorate per l’infradito di Cesare Paciotti. Anche la
Se invece i tacchi per te non sono un problema, allora concedetevi delle vere e proprie opere d’arte con i sandali a listini pieni di cristallo che avvolgono il piede di Jimmy Choo, ovviamente il tacco è altissimo! I l sandalo gioiello di Versace stupisce con eleganza, dorato e dal design contemporaneo, con un tacco tempestato di grossi brillanti. Mentre i sandali shining dalla silhouette fifties, sono arricchiti da una tempesta di glitter in rosa anticato e nero. Cascate di Swarowski elemento per completare i sandali gioiello Loriblu, applicati a mano insieme a quelle con tacco e punta ricoperti di, decorazioni circolari in cristalli, listini luccicanti che arrivano a metà polpaccio, ricami preziosi e molto altro.
Guess presenta quest’anno il suo bel sandalo gioiello 2013 basso Guess e senza tacco, si chiama Nina Laminated è beige e con doppio cinturino. Anche qui a renderlo un sandalo “gioiello” ci pensano le pietre, questa volta in un unico colore “naturale”. Anche Miu Miu crea una collezione moda scarpe basse o con tacco bas- A spasso con brio! so, ma piene Quest’anno di lucun po’ tutti i cichii! I brand colorano sandali di tinte vive e Crystal per l’estate Miu Miu splendenti le riportano alla mente stelle calzature! Il marine, cavallucci, granchi colosso spache prendono forma dai glit- gnolo della moda low cost ha ter argento/anice, pirite/coral- invece puntato sul colore. La lo, argento/rosso e borchie. linea flat propone una grande
varietà di modelli con cinturino alla caviglia dalle tonalità fluo. Passando da un estremo all’altro, dai sandali bassissimi, alle immancabili le zeppe in sughero, anche queste coloratissime. Ma Zara guarda anche all’elegante e inserisce alcuni sandali col tacco alto con cinturino alla caviglia e dei colori vitaminici che ravvivano l’outfit. Non manca certo il colore nei sandali Desigual della collezione primavera estate 2013. La casa di moda che ha fatto dell’eccesso di colore e fantasie eccentriche il suo punto forte offre un’infinita gamma di modelli e tipi di calzature, qui potrete sicuramente sbizzarrirvi! Anche H&M ha pensato al colore, i suoi sandali con zeppe sono decorati con fantasie geometriche, mentre i sandali con tacco hanno la punta affusolata che ha perso il plateau, ma i tacchi sono più bassi e i colori vanno dai neutri bianco e nero al super glam verde menta! Dsquared2 sceglie il color block con dettagli fluo per i sandali spuntati dalle linee minimal, mentre, sempre dalle linee minimal ma con
colori decisi anche se accesi Gucci realizza dei sandali con tacco alto o basso e cintura alla caviglia, completano il look estivo con le tinte unite di verde, rosa e blu.
Con borchie! Una t e n denza n o n nuova, visto che è stata già presente per l’autunno inverno, ma che per l’estate è sempre più accentuata è quella delle borchie. Ancora Zara presenta un grande assortimento di modellini, alti e bassi, torchiati. Mentre molto aggressivi sono i sandali della collezione di Alexander McQueen, Prada propone una sua versione borchiata ma molto elegante con tacco largo o anche zeppe impreziosite dalle applicazioni di borchie. 7redazione@lapagina.ch
24 APRILE 2013 • LA PAGINA
TURISMO 31
Dove si mangia? È in caso di chiederselo proprio, “dove si mangia?” considerando i ristoranti che si possono incontrare in giro per il mondo! Dopo aver dato uno sguardo ad alcuni dei musei più bizzarri che sono sparsi in diversi Paesi, è bene anche farsi un’idea di quello che di singolare può succedere di vedere se non scegliamo la solita pizzeria o il ristorante segnalato nelle guide turistiche. Diamo uno sguardo ai ristoranti più strani, particolari, e incredibili che possiamo scegliere per rendere unico e irripetibile qualsiasi momento della nostra vacanza, anche quando si sceglie il ristorante dove fermarci a gustare i nostri piatti!
“In fondo al mar” All’insegna del turismo sottomarino, che negli ultimi tempi sta conquistando sempre più viaggiatori, ecco sorgere ristoranti immersi nei fondali marini dove si può gustare i propri piatti ammirando la flora e la fauna circostante senza doversi bagnare! Se vi trovate a Dubai, la capitale degli Emirati Arabi Uniti, non perdete l’occasione per una cena sotto il livello del mare, nel ristorante Al Mahara dove potrete gustare specialità di pesce in un ambiente circoscritto all’interno di una vetrata cilindrica che permette di ammirare la vita subacquea del Golfo. Considerata una vera e propria attrazione turistica, in realtà non è proprio alla portata di tutte le tasche, ricordiamoci che si trova all'interno di un hotel 7 stelle, il famosissimo Burj al Arab, soprannominato "la vela di Dubai". A cena sulle nuvole! E dopo essere andati giù, fino a toccar i fondali marini, che ne dite di salire su, fino a toccar le nuvole sopra le nostre teste per consumare i nostri pasti….sospesi nell’aria? Si chiama Dinner Sky il ristorante sospeso a 50 metri di altezza che assicura menu raffinati e un panorama mozzafiato! Il bello di questo ristorante è che non si trova in un luogo fisso, ma
è per così dire “itinerante”, ovvero si sposta facendo tappa nelle principali città del mondo. Si tratta di una struttura che ricorda una grande gondola, sospesa in cielo grazie a una gru, che permette di consumare la nostra cena ammirando viste sempre suggestive poiché si posiziona in punti strategici delle città, sopra i principali monumenti di cui si potrà godere la vista da una prospettiva davvero originale. Nato in Belgio alcuni anni fa ma fin da subito diffuso in tutto il mondo, questo "ristorante volante" può ospitare 22 ospiti alla volta, proponendo menu firmati dai più grandi chef. Anche in questo caso il prezzo non è affatto economico e va da 800 a 1500 euro a persona, ma si capisce bene il motivo.
….in montagna! Se le altezze non sono un vostro problema allora potete concedervi anche una bella cena in montagna, anzi di una scogliera a strapiombo sul fiume Yangtze con i tavoli dentro una grotta: Il problema non è tanto il luogo ma è raggiungere il ristorante! Si chiama Fangweng Restaurant si trova nel distretto cinese di Yiling, a pochi passi dalla celebre Three Travelers’ Cave, la magnifica grotta dei primi tre viaggiatori - così chiamata per le
scate direttamente a pochi metri da voi, c’è, infatti, la possibilità di pranzare nei tavolini posizionati proprio nella zona adiacente alla cascata, con il vapore acqueo e l’atmosfera che si crea che diventano gli ingredienti principali poesie incise sulle sue pareti ri- di questa esperienza particolare. salenti all'anno 819 - ricoperta di ✗redazione@lapagina.ch stalattiti e stalagmiti. Costruito a centinaia di metri da terra, quello che più colpisce non è tanto il bel panorama sul fiume, ma soprattutto il senso di instabilità ed equilibrio precario dell'intera struttura che genera un brivido costante anche ai più avventurosi. Sotto le cascate La natura si offre sempre grandiosa all’uomo che riesce a coglierne tutti gli aspetti spettacolari e funzionali per realizzarne opere davvero originali e inaspettate, come il ristorante di Villa Escudero, nelle Filippine, a circa dieci chilometri dalla capitale, San Paolo, nella provincia di Laguna. Il ristorante è posto su una piantagione di cocco e zucchero di canna, che dal 1981 è visitabile anche dai turisti con la possibilità di soggiornare e pranzare in una cornice decisamente originale. Clima tropicale, giardini naturali e, soprattutto, ca-
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SINGLE REZEPT von Andreas Altorfer
Branzino con patate 1 persona • 1 Branzino (300–400g), intera • Sale e pepe macinati freschi • Erbette da rametto (rosmarino, timo) • Patate piccole • Olio d’oliva
Cesellare il pesce, condire dentro e fuori, spalmare 2 cucchiai di olio d’oliva sul pesce. Inserire nel pesce le erbette. Sistemare il pesce in una teglia con le patate crude tagliate a metà condite con dell’olio d’oliva. Cuocere nel forno preriscaldato a 220° circa 20 minuti posizionando la teglia nella parte centrale del forno. Prova di cottura: la pinna dorsale si estrae facilmente. Servire direttamente appena sfornato.
NOVITÀ! Schede da collezionare ogni due settimane presso:
Dietikon Dietlikon Emmenbrücke Pfäffikon SZ Pratteln St. Margrethen Zürich-Altstetten
Consiglio: Per questa ricetta si può utilizzare il filetto Royal con o senza pelle, salmone fresco o luccioperca. Servire insieme anche Sauce Hollandaise.
I segreti dello chef Polpette di pesce: veloci e gustose! Ingredienti 350 g.di pesce spada 50 g. di pistacchi di Bronte 50 g. di mandorle spellate 2 fette di pane integrale scorza di arancia grattugiata 1 cucchiaino 1 uovo sale e pepe q.b. un bicchierino di latte
Ingredienti: Filetto di merluzzo 2 etti Filetto di persico 2 etti Filetto di salmone 2 etti Patate Prezzemolo Olio Pane grattugiato Formaggio pecorino romano Uovo Farina Procedimento Pulite due patate, lavarle e tagliarle, cuocerle a vapore per 10 minuti. Una volta cotte schiacciarle con la forchetta. Nel frattempo cuocere i
Polpette di pesce spada
Polpettine ai tre pesci
Procedimento Tritare finemente il pesce spada e impastarlo con il pane bagnato nel latte (poi strizzato) l’uovo, il sale , il pepe, e l’arancia grattugiata. Formare le polpette e impanarle nei pistacchi, finemente tritati, con le mandorle e far friggere per 2 minuti, finchè le polpette si dorino leggermente.
filetti di pesce in forno, dopo averli conditi con un pò di sale, pepe, olio e rosmarino, per 15 minuti, poi pulirli e schiacciare la polpa con la forchetta togliendo le eventuali lische rimaste. Unire le patate e il pesce schiacciato, il prezzemolo tritato, un pò di pecorino grattugiato e amalgamare il composto. Fare delle piccole palline, passarle nella farina, nell'uovo sbattuto e infine nel pane grattugiato. Rivestite il fondo di una teglia con la carta da forno, e sistemare le polpette. Cuocere in forno per circa 10 minuti.
GASTRONOMIA 33
07.00 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Euronews 12.45 Calcio: UEFA Champions League Basilea - Chelsea (r) 14.25 Calcio: UEFA Champions League Borussia Dortmund - Real Madrid (r) 16.10 Ciclismo: Tour de Romandie 2013 17.30 Hockey su ghiaccio: Amichevole Svizzera-Germania 19.55 Ciclismo: Tour de Romandie 2013 (r) 21.00 Superalbum 22.45 Insieme 22.55 Sportsera 23.20 Tf – Brothers & Sisters 01.25 Il Quotidiano (r)
RSI La 1 21.05
06.00 Prima Pagina 07.55 Info. – Traffico 07.57 Meteo 5 08.01 Tg 5 Mattina 09.10 Show – Supercinema 10.00 S-News – Melaverde 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 13.39 Meteo 5 13.40 Film – Inga Lindstrom Un amore impossibile 16.00 Inform. – Verissimo 18.50 Quiz – The money drop 20.00 Tg 5 20.39 Meteo 5 20.40 Show – Strisca la notizia 21.10 Show – Amici 00.00 Show – Mai dire provini 13 01.31 Tg 5 notte 01.59 Meteo 02.00 Show – Strisca la notizia (r)
o l'abb at iama! ch 043 322 17 17
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ame n t
1969. Penny Chenery è una classica casalinga americana con marito e 4 figli. Alla morte della madre e con il padre affetto da demenza senile, si trova a dover decidere cosa fare dell'allevamento di cavalli in cui è cresciuta. Il fratello professore di Economia ad Harvard (e anche il marito avvocato) vorrebbero disfarsene offrendolo al miglior offerente ma lei non è d'accordo. Dato che due giumente sono incinte di un cavallo pregiato e potendo avere la proprietà di uno dei due puledri Penny ottiene quello che verrà prima chiamato Red One (e così sarà per sempre per il suo stalliere) e poi Secretariat. Il cavallo dimostrerà, nonostante le sue caratteristiche di velocità ma non altrettanto di tenuta sulla distanza, di poter essere un fuoriclasse.
06.00 Tf – Due uomini e mezzo 06.30 Rai Educational 07.00 Cartoni animati 09.25 Voyager Factory 10.10 Sulla via di Damasco 10.40 ApriRai 10.50 Meteo 10.55 Rai Parlamento 11.35 Show – Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 13.25 Rai Sport Dribbling 14.00 Film – Torbidi segreti 15.40 Tf – Squadra speciale Lipsia 16.25 Tf – Sea Patrol 17.10 Sereno Variabile 18.00 Tg 2 L.I.S. 18.05 Rai Sport 90° minuto 19.35 Tf – Squadra speciale cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Castel 22.35 Tg 2 22.50 Rai Sport Sabato Sprint 23.45 Tg 2 - Dossier 00.30 Tg 2 - Storie 01.10 Tg 2 - Mizzar 01.40 Tg 2 - Sì, Viaggiare
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
Un anno da ricordare
06.10 Da Da Da 06.30 Unomattina in famiglia 07.00 Tg 1 Mattina 08.00 Tg 1 09.30 Tg 1 L.I.S 10.05 Rai Educational 10.55 ApriRai 11.05 Che tempo fa 11.10 Rai Educational 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Easy Driver 14.30 Le amiche del sabato 17.00 Tg 1 17.15 A sua immagine 17.45 Passaggio a Nord-Ovest 18.50 Show – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Rai Tg Sport 20.35 Show – Affari tuoi 21.10 Show – Altrimenti ci arrabbiamo 23.10 Tg 1 60 secondi 00.10 Rai 150 anni - La storia siamo noi 01.10 Tg 1 01.20 Che tempo fa 01.25 Cinematografo
rin n o v i a
APRILE
08.00 Cartoni animati 10.30 Tesori del mondo 10.50 Patti chiari (r) 12.00 Segni dei tempi 12.20 Insieme 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Il ponte 13.10 Film – La valle delle rose selvatiche - La fattoria del destino 14.45 Tf – Hawthorne 15.25 Documentario 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Film – Another Cinderella Story (commedia) 17.35 Documentario 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Cartoni animati 18.35 Strada Regina 19.00 Il Quotidiano 19.20 Svizzera e dintorni 19.50 Lotto Svizzero 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Modern family 21.05 Film – Un anno da ricordare (drammatico)
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27 SABATO
LA PAGINA • 24 APRILE 2013
o?
34 TELEVISIONE
07.00 Sitcom – Coppia di Re 07.20 Cartoni animati 11.00 Tf – National Museum 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Sport Mediaset 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Film – Lif Bites 14.45 Motociclismo: GP Olanda Superbike gara 16.00 Film – R.I. Stine's i racconti del brivido 16.57 Tgcom 17.00 Meteo 17.50 Magazine Champions League 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Sitcom – Life Bites 19.15 Film – The Mask 2 20.12 Tgcom 20.15 Meteo 21.10 Film – The Mask Da Zero a Mito (commedia) 22.07 Tgcom 22.10 Meteo 23.05 Film – Superhero - Il più dotato fra i supereroi 00.50 Show – Poker1mania 01.45 Sport mediaset
06.00 Fuori orario 07.00 Tf – La grande vallata 07.50 Film – Roma città libera 09.10 Paese reale 10.10 Tf – L'ispettore Derrick 11.00 Tgr Bellaitalia 11.30 Tgr Prodotto Italia 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tgr Il Settimanale 12.55 Tgr Ambiente Italia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tg 3 Pixel 14.50 Meteo 14.55 Rai Educational 16.55 Tg 3 L.I.S. 17.00 Film – Camera con vista 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Che tempo che fa 21.30 Ulisse 23.30 Tg 3 23.45 Tg Regione 23.50 Un giorno in pretura 00.55 Tg 3 01.05 Tg 3 Agenda del mondo
Rete 06.30 Tg 4 Night News 06.50 Mediashopping 07.40 Minis. – Principe del deserto 09.35 Tf – Carabinieri 10.30 Real – Come si cambia Academy 11.30 Tg 4 11.55 Meteo 12.00 Tf – Detective in corsia 12.55 Tf – La signora in giallo 14.00 Tg 4 14.35 Meteo 14.45 S-News – Lo sportello di forum 15.32 Tf – Perry Mason 16.09 Tgcom 16.12 Meteo 17.30 Tf – Monk 18.20 S-News – Pianeta Mare 18.55 Tg 4 Sera 19.31 Meteo 19.35 Tf – Tempesta d'amore 20.40 Tf – Walker Texas Ranger 21.30 Film –Ticker 22.12 Tgcom 22.15 Meteo 23.25 Film – Dangerous Isolation (thriller) 01.12 Tg 4 Night News 01.35 Show – Ieri e oggi in tv
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24 aprile 2013 • la Pagina
Effetti collaterali Dal dramma personale, alla lotta contro la depressione, al thriller americano fino alla denuncia sociale dell’abuso di psicofarmaci. Con Effetti collaterali, uscito dopo quasi un anno di distanza da Magic Mike, il premio Oscar Soderbergh porta sullo schermo un film assolutamente diverso dai precedenti! Questa volta Soderbergh si cimenta con un thriller provocatorio ambientato a New York e si concentra su un tema delicato ma fortemente attuale, l’uso e l’abuso degli psicofarmaci. A meno di un anno dallo scorso film, il tanto chiacchierato "Magic Mike" con questa pellicola, che si differenzia totalmente dalla precedente, a cominciare dalle tematiche trattate, il regista smentisce per l’ennesima volta le voci, sostenute da lui stesso, sulla sua volontà di allontanarsi dal mondo del cinema, ma anzi si rimette in gioco portando sulla scena un film completamente diverso dai generi precedenti mostrando in questo modo tutta la sua elasticità artistica. Presentato al Festival di Berlino dove addirittura è stato paragonato al maestro Hitchcock, Effetti collaterali, si presenta come un thriller accattivante perché potrebbe rappresentare la realtà di tutti i giorni spesso macchiata da delitti e avvenimenti di cronaca nera che il pubblico segue giorno per giorno per cercare di venire a capo della situazione. La stessa cosa avviene con Effetti collaterali di Soderbergh, dove il regista crea una sorta di giochi di specchi in cui lo spettatore è portato a credere ad un certo punto di aver risolto il mistero ma un elemento o un particolare cambia improvvisamente la prospettiva e
riapre il caso. In questo modo il pubblico è concentrato a seguire il film fino alla fine e il suo interesse e la sua curiosità di sapere come siano andate realmente le cose crescono di volta in volta, con l’apparire di elementi nuovi ed improvvisi. Questo intreccio è costruito magistralmente attraverso le storie e le forti personalità dei protagonisti. Le vite dei quattro protagonisti si intrecciano tra loro creando la fitta trama che vede al centro la povera Emily Taylor (Rooney Mara), una donna di umili origini che però riesce a sposare Martin (Channing Tatum), un manager rampante che subito dopo il matrimonio risulta essere un criminale che deve scontare 4 anni di carcere per insider trading. Scontata la pena i due si riuniscono ma la moglie non reggerà lo stress, finendo del tunnel della depressione e tentando il suicidio. Per una casualità Emily incontra il medico psichiatra Jonathan Banks (Jude Law). Il dottor Banks è un inglese emigrato negli Stati Uniti in cerca di migliori fortune che lavora molto per mantenere la sua famiglia, ed ha persino scelto di entrare in un programma sperimentale di un nuovo farmaco pur di migliorare la sua situazione economica. Così, mentre il medico proverà a curarla, ricorrendo anche ad un nuovo farma-
co molto pubblicizzato ma poco sperimentato, la donna, in preda ad uno degli effetti collaterali del farmaco – una crisi di sonnambulismo – ucciderà inconsapevolmente il marito, affermando in seguito di non ricordare nulla. Per salvare la situazione interverrà anche l’ex medico della povera donna, interpretato da Catherine Zeta-Jones. Come detto in precedenza, il film trae spunto dalla realtà in cui negli ultimi anni l’abuso di psicofarmaci ha fatto registrare conseguenze drammatiche dovute appunto dagli effetti collatera-
li di questi medicamenti. Il film sarà visibile nelle sale Svizzere a partire dal 1° maggio, proiettato nella Svizzera tedesca e dal 6 giugno in Ticino, mentre nel cantone francese è già visibile dal 10 aprile. ✗redazione@lapagina.ch
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DOMENICA
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Daniel Plainview è un cercatore d'argento che, alla fine dell'800 trova il petrolio nell'Ovest degli Stati Uniti. La sua ricchezza diventa considerevole grazie anche allo sfruttamento della presenza dell'unico figlio che lo aiuta a convincere i contadini a cedergli i terreni. Troverà però sulla sua strada un giovane predicatore che prima lo aiuterà e poi, temendo un troppo veloce arrivo della modernità, manipolerà contro di lui la comunità. Le sorti personali, anche se non quelle economiche, di Plainview subiranno un duro colpo quando il figlio, a causa di un incidente presso un pozzo petrolifero, diviene sordo. L'uomo, sempre più accecato da una misantropia assoluta, lo allontanerà da sé precipitando sempre piu' nell'avidità del possesso.
08.00 Meteo 08.01 Tg 5 Mattina 08.50 Cult. – Le frontiere dello spirito 10.01 Documentario 11.30 S-News – Melaverde 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 13.40 S-News – L'arca di Noe' 14.10 Show – Domenica Live 18.50 Quiz – The money Drop 20.00 Tg 5 20.39 Meteo 20.40 Show – Striscia la domenica 21.31 Film – La maschera di ferro 00.00 Film – Una top model nel mio letto (commedia) 01.31 Tg 5 Notte 02.00 Meteo 02.02 Show – Striscia la domenica (r) 02.50 Film – Primo amore 03.27 Tgcom
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RSI La 1 22.45
06.00 Tf – Due uomini e mezzo 06.30 Rai Educational 07.00 Cartoni animati 09.20 Tf – Alien Surf Girls 09.45 Tf – Vite sull'onda 10.10 Ragazzy c'è Voyager 10.50 A come Avventura 11.30 Show – Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Motori 13.40 Meteo 2 13.45 Show – Quelli che aspettano... 15.40 Show – Quelli che... 17.05 Tg 2 L.I.S. 17.10 Rai Sport Stadio Sprint 18.10 Rai Sport 90° minuto 19.35 Tf – Squadra speciale cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – N.C.I.S. 21.45 Tf – Elementary 22.35 La domenica sportiva 01.00 Tg 2 01.20 Protestantesimo 01.50 Meteo 2 01.55 Appuntam. al cinema 02.00 Film – Harsh Times - I giorni dell'odio (drammatico) 03.45 Videocomic Passerella
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
Il petroliere
ABBONAT I 043 322 17 17
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06.25 Svizzera e dintorni 06.50 Euronews 11.50 Minisguard 12.00 Euronews 12.00 Film – Jurassic Park 3 13.30 Tf – Mr Bean 13.55 Ciclismo: Tour de Romandie 2013 15.15 Sport non stop 15.55 Calcio: Super League San Gallo - Zurigo 18.00 Sport non stop 19.30 La domenica sportiva 19.55 Ippica: CM Göteborg 2013 Salto finali 21.00 Tf – Hawaii Five-0 21.45 Tf – Blue Bloods 22.35 Linea rossa
06.00 Da Da Da 06.30 Unomattina in famiglia 07.00 Tg 1 Mattina 09.35 MixItalia 10.00 Linea Verde Orizzonti 10.30 A sua immagine 10.55 Santa messa 12.20 Linea Verde 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Show – Domenica in - L'Arena 16.30 Tg 1 16.35 Show – Domenica in Così è la vita 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.35 Rai Tg Sport 20.40 Show – Affari tuoi 21.30 Tf – Un medico in famiglia 8 23.30 Speciale Tg 1 00.35 Tg 1 Notte 01.00 Testimoni e Protagonisti 02.15 Music. – Sette note 02.35 Così è la mia vita 03.05 Minis. – Cime tempestose (romanzo)
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APRILE
06.20 Svizzera e dintorni 06.45 Il Ponte 07.10 Strada regina 07.30 Svizra Rumantscha 08.00 Cartoni animati 09.30 Show – S-Quot 10.30 Paganini 12.30 Telegiornale 12.40 Meteo Regionale 12.45 Tf – Colombo 14.15 Tf – L'ispettore Barnaby Ballando con la morte 16.00 Telegiornale Flash 16.10 Documentario 17.10 Tf – Rookie Blue 17.50 Insieme 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Il giardino di Albert 19.00 Il Quotidiano 19.15 Elezioni comunali 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Storie 21.55 Cult tv 22.25 Telegiornale Notte 22.40 Meteo notte 22.45 Film – Il petroliere
07.00 Sitcom – Coppia di re 07.40 Cartoni animati 11.30 Superbike: GP Olanda Classe WSBK gara 1 12.55 Studio Aperto 13.00 Sport Mediaset XXL 14.00 Sitcom – 2 broke girls 14.50 Sitcom – Life bites 15.50 Superbike: GP Olanda Classe WSBK gara 2 16.20 Fuori giri 17.00 Film – Tom & Jerry e l'annello incantato (animazione) 17.57 Tgcom 18.00 Meteo 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Sitcom – Così fan tutte 19.25 Film – Big Mama 21.25 Show – Le Iene Show 00.45 Sitcom – 2 broke girls 01.40 Tf – Californication 02.10 Sport mediaset 02.35 Studio Aperto La giornata 02.50 Mediashopping 03.06 Film – Onora il padre e la madre (drammatico) 04.50 Mediashopping 05.05 Tf – Saving Grace
06.00 Fuori Orario 07.00 Tf – La grande vallata 07.45 Film – Il sospetto 09.20 Tf – L'ispettore Derrick 10.15 Rai Educational 10.45 Tgr Estovest 11.05 Tgr Mediterraneo 11.30 Tgr Region Europa 12.00 Tg 3 12.25 TeleCamere 12.55 Rai Educational 13.25 Passepartout 14.00 Tg Regione 14.15 Tg 3 Giorno 14.30 in 1/2 ora 15.05 Film – Marry me - Un matrimonio molto particolare 16.45 Film – Luna: il grande spirito (drammatico) 18.10 Tf – Squadra speciale Vienna 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Show – Che tempo fa 21.30 Report 23.25 Tg 3 23.35 Tg Regione
Rete 07.05 Tg 4 Night News 07.25 Mediashopping 07.55 Sitcom – Vita da strega 09.00 Documentario 10.00 Santa Messa 11.00 Cult. – Le storie di viaggio a... 11.25 Tg 4 11.55 Meteo 12.00 S-News – Pianeta Mare 13.00 S-News – Ricette all'Italiana 14.00 Tg 4 14.35 Meteo 14.40 Show – Ieri e oggi in Tv 15.25 Film – Le ali della vita 2 16.19 Tgcom 16.22 Meteo 18.55 Tg 4 19.31 Meteo 19.35 Tf – Il comandante Florent 21.35 Tf – Tierra de Loboos 23.40 Show – I bellissimi di R4 23.47 Film – L'arte della guerra 00.33 Tgcom 00.36 Meteo 01.55 Tg 4 Night News 02.22 Film – Chi dice donna dice donna (commedia) 04.12 Music. – Appuntamento con Orietta Berti
24 APRILE 2013 • LA PAGINA
CARTOMANZIA
0901
Arthur Schopenhauer
Te l e f o n a per inserire 043 322
STUDIO MARTE
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Consigli facili per la casa Contro gli aloni sui muri
Ecco un trucco per non far rimanere aloni quando deciderete di spostare un quadro. Fissate 4 grosse puntine da disegno sul retro della cornice, in modo che il quadro non poggi direttamente sul muro.
Fin dai tempi antichi, come insegna il caso di Socrate e Santippe, il rapporto tra il filosofo e le donne è stato conflittuale. Talché, se ripercorriamo la lunga storia di questo conflitto, ne ricaviamo l'impressione che la filosofia sia una faccenda prettamente maschile. La necessità di estirpare siffatto pregiudizio si impone con le grandi figure dell'Illuminismo e del Romanticismo, quando prende avvio quella che sarà l'emancipazione della donna. Scottato dall'esperienza patita in casa con la madre, Schopenhauer avverte con lungimirante intuito l'incombente pericolo, e oppone resitstenza. Leva quindi la sua voce impertinente per mettere in guardia il sesso maschile dalle suadenti insidie e dai pericoli che riserva il rapporto con le donne. L'arte di essere felici CHF 12.Nello sterminato fascio di carte che compongono gli scritti postumi di Schopenhauer si cela un abbozzo di eudemonologia, ossia l'arte di essere felici. Schopenhauer concepì infatti il disegno di radunare in un manualetto, articolandoli in 50 massime, una serie di pensieri che era venuto formulando nel corso del tempo e che insegnano come vivere il più felicemente possibile in un mondo in cui "la felicità e i piaceri sono soltanto chimere che un'illusione ci mostra in lontananza, mentre la sofferenza e il dolore sono reali e si annunciano immediatamente da sé, senza bisogno dell'illusione e dell'attesa". Il filosofo giunge alla conclusione che la felicità di cui si discorre non è che un eufemismo, vivere "il meno infelici possibile". L'arte di trattare le donne CHF 12.-
Ordinali! 043/ 322 17 17
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VARIE 37
★ OROSCOPO ★ ★ ★ Ariete
(21 marzo - 20 aprile)
Con Mercurio ancora in Pesci, la parola sia discreta; non raccontate le emozioni a tutti, controllate ciò che dite. Sul lavoro non ascoltate le voci di corridoio, meglio essere discreti. Venere potrebbe riservarvi qualche nuova conoscenza di un certo interesse.
Toro
(21 aprile - 20 maggio)
Per ancora un certo periodo più che l’amore v’interessa il denaro e non vi mancheranno le occasioni per guadagnarlo, magari investendolo, meglio se in campo immobiliare. Mercurio ha voglia di scherzare ma sarà Giove, il saggio, a frenarlo, anche con maniere brusche.
Gemelli
(21 maggio - 21 giugno)
Ancora diverse settimane in compagnia di Venere, un vento profumato vi farà girar la testa: finirete per ringiovanire e fare concorrenza all’ardore degli innamorati alle loro prime esperienze. Nel lavoro siete alle prese con delle scocciature, destinate comunque a passare.
Cancro
(22 giugno - 22 luglio)
Mercurio vostro alleato in Pesci sa dire le parole giuste sia sul lavoro che in amore. Marte in Vergine aggiunge passione alle giornate già rese frizzanti da Mercurio. L’amore è sornione, soprattutto quando deve mascherare i propri sentimenti.
Leone
(23 luglio - 22 agosto)
Le amicizie sono importanti sia che siate single, sia che siate in coppia: appoggiatevi a loro per essere ascoltati. Mercurio in Pesci vi favorisce sul lavoro, anche se dovete stringere la cinghia. Giove vi aiuta con la prudenza, specie se si tratta di investimenti azzardati.
Vergine
(23 agosto - 22 settembre)
Approfittate di questi giorni di rilassatezza per godervi la serenità e per mettere a riposo Marte che nel vostro segno imperversa da un po’ e vi ha stancati non poco. Venere dai Gemelli è litigarella, perciò meglio se passate le giornate con gli amici che in coppia.
Bilancia
(23 settembre - 22 ottobre)
La sfera affettiva favorita al massimo con il lungo passaggio di Venere in Gemelli. Decidete date importanti, altrimenti l’euforia potrebbe afflosciarsi. I viaggi portano buone notizie per gli affari, ma i frutti li raccoglierete non subito. Adesso è importante seminare.
Scorpione
(23 ottobre - 21 novembre)
Se cercate un prestito, un mutuo o un socio che porti soldi, questo è un buon momento. Guardate, comunque, anche all’affidabilità. L’amore è sempre passionale ed erotico, ma non duraturo. Prendete le cose come vengono, senza farvi altri pensieri.
Sagittario
(22 novembre - 20 dicembre)
Concentratevi sui rapporti amorosi e di amicizia. Ancora per qualche tempo, Venere vi vuole in coppia, anche se vi farà litigare a causa di nuovi incontri. Un’altalena da tenere sotto controllo. Mercurio dice che non è il momento di fare affari, troppe sono le incognite.
Capricorno
(21 dicembre - 19 gennaio)
Urano dall’Ariete vuole mescolare le carte, ma potrete controllare la situazione grazie a Marte, alquanto riflessivo, contrariamente alla sua natura. Lasciatevi andare senza rimanere attaccati allo status quo, il resto viene da solo, magari con la buona parola di Venere.
Acquario
(20 gennaio - 19 febbraio)
Siete spumeggianti grazie a Venere in Gemelli che vi regala una vita sentimentale serena. In arrivo nuove amicizie e incontri interessanti, non di tipo sentimentali. Mercurio e Marte sono molto attenti alla salute, i mali di stagione potrebbero crearvi dei contrattempi.
Pesci
(20 febbraio - 20 marzo)
Tensioni in famiglia a causa di Venere in Gemelli, segno a voi dissonante. Cercate di star fuori dalle beghe altrimenti ne pagherete le conseguenze. Marte è brillante ma mutevole di umore: per un nonnulla s’inalbera, rischiando eccessi. Non conviene stuzzicarlo.
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LUNEDI
21.05
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Jacob Jankowski viaggia leggero. Ad un passo dalla laurea in veterinaria, ha infatti appena perso tutto: genitori, speranze, casa, sogni. La maniglia a cui si aggrappa per caso e per destino è quella del treno del Benzini Brothers Circus, una strampalata combriccola di imbonitori, mangiatori di fuoco, donne cannone e animali esotici tra i quali scoprirà i pericoli di un luogo sospeso, ma pur sempre abitabile. Il racconto di questa turbolenta redenzione è affidato al lungo flash back di un Jacob, ora novantenne, che ripercorre con la mente le acrobazie del suo numero più rischioso: l’amore per Marlena. Un amore proibito, perché si dà il caso che lei sia la moglie del sadico direttore del circo, oltreché inarrivabile vedette dello show.
06.00 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Borse e Monete 08.00 Meteo 08.01 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Inform. – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.05 Real – Amici 18.50 Quiz – The money drop 20.00 Tg 5 20.39 Meteo 20.40 Show – Striscia la notizia 21.11 Film – Bride Wars - La mia migliore nemica (commedia) 23.21 Film – C'è post@ per te
rin n o v
RSI La 1
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Come acqua per gli elefanti
06.00 Tf – La strada per la felicità 06.40 Cartoni animati 08.15 Tf – Sabrina vita da strega 08.35 Tf – Le sorelle McLeod 09.15 Seltz 09.30 Sorgente di vita 10.00 Tg 2 Insieme 11.00 Show – I fatti vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Show – Detto fatto 16.10 Tf – Senza traccia 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Criminal Minds 23.35 Tg 2 23.50 Show – Made in Sud 01.00 Rai Parlamento 01.10 Protestantesimo 01.10 Meteo 2 01.40 Tf – Flashpoint 02.25 Film – Il suo nome è Tsotsi (drammatico)
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
h
10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 12.00 Storie 13.10 Cult Tv 13.35 Film – Hugo Koblet Pédaleur de charme (biografico) 15.15 Euronews 15.30 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.35 Documentario 18.35 Tf – La signora in giallo 19.20 Tf – Last Cop-L'ultimo sbirro 20.10 Linea rossa 20.50 Insieme 21.00 60 minuti 22.10 La2 Doc
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Rai Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.00 Tg 1 09.30 Tg 1 Flash 10.00 Unomattina verde 10.25 Unomattina rosa 10.55 Che tempo fa 11.05 Unomattina Storie vere 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Show – Verdetto finale 15.15 Show – La vita in diretta 16.50 Rai Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Affari tuoi 21.10 Tf – Il commissario Montalbano 23.25 Porta a porta 01.00 Tg 1 Notte 01.30 Che tempo fa
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APRILE
08.40 Patti chiari (r) 09.50 Documentario 10.40 Tf – Pagine di vita 11.20 Tf – La signora in giallo 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Tutto in famiglia 13.45 Tf – Covert Affairs 14.25 Tf – Last Cop-L'ultimo sbirro 15.15 Tf – Rescue Special Operations 16.00 Telegiornale flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.45 Quiz – Il rompiscatole 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.30 Insieme 20.35 Meteo 20.40 Tf – Melissa & Joey 21.05 Film – Come acqua per gli elefanti (drammatico) 23.05 Telegiornale Notte 23.20 Meteo Notte
07.00 Sitcom – Zack & Cody al Grand Hotel 07.50 Sitcom – Tutto in famiglia 08.40 Tf – Una mamma per amica 10.30 Tf – ER - Medici in prima linea 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 16.15 Tf – Smallville 18.00 Tf – The middle 18.30 Studio Aperto 19.18 Meteo 19.20 Tf – C.S.I. New York 21.10 Tf – Arrow 23.00 Tf – Nikita 00.50 Tf – Knight Rider 01.40 Pro-Sp – Undici 03.25 Sport mediaset 03.50 Studio Aperto - La giornata 04.05 Mediashopping 04.20 Film – Bags Banny e il cormorano (commedia) 05.45 Mediashopping 06.00 Tf – Champs 12 06.40 Mediashopping
07.00 Tgr Buongiorno Italia 07.30 Tgr Buongiorno Regione 08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 10.50 Codice a barre 11.25 Tg 3 Minuti 11.30 Buongiorno Elisir 12.00 Tg 3 12.25 Tg fuori Tg 12.45 Le storie - Diario Italiano 13.10 Tf – Lena amore della mia vita 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tgr Piazza Affari 15.10 Tf – La casa nella prateria 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo&Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Per ridere insieme 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 La grande storia 23.00 Neripoppins
Rete 05.55 Tg 4 Night News 06.20 Mediashopping 06.50 Tf – T.J.Hooker 07.45 Tf – Miami vice 08.40 Tf – Hunter 09.50 Tf – Carabinieri 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Detective in corsia 12.55 Tf – La signora in giallo 14.00 Tg 4 14.35 Meteo 14.45 S-News – Forum 15.30 Tf – Hamburg distretto 21 16.35 Tf – My Life 17.00 Tf – Suor Therese 18.55 Tg 4 19.31 Meteo 19.35 Tf – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Info. – Quinta colonna 23.55 Info. – Terra! 00.55 Tg 4 Night News 01.18 S-News – Modamania 01.55 Mediashopping 01.52 Film – Troppo per vivere... poco per morire 04.05 Quiz – Zig Zag
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Ass. Cetraresi di Zurigo
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APPUNTAMENTI Sport Club Italiano Affoltern a. A.
I Sanniti in Svizzera
organizza
organizza
organizzano
Gara di Scopa/Serata di Primavera
Festa di primavera
Festa della mamma
presso la
sabato 27 aprile, ore 15.00
sabato 27 aprile, ore 19.00
Sala di Oberengstringen
presso la
sabato 4 maggio, ore 19.00
presso la
Zürcherstrasse, 8102 Oberengstringen
Scuola di Ottenbach
Schwerzisaal di Langnau a. A.
Gemeinschaftszentrum Stürmeierhuus
Prezzo entrata: Fr. 5.00/ bambini fino ai 12 anni gratis Aperitivo offerto dal direttivo. Cucina paesana. Allieteranno la serata il duo Pensieri e nuvole, i Boomerang Band, il gruppo folk Radici di Calabria e direttamente dalla Calbria l'organetto impazzito di Alberto Per info e riservazioni: L.Sbarra 079 405 89 34 G. Zicca 076 583 46 85
alle 15.00 gara di scopa con premi dalle 19.30 - 02.00 serata di Primavera con la partecipazione del "Duo il Gatto e la Volpe" Per il vostro palato ci sarà una cucina pronta a soddisfare i vostri gusti con un bicchiere di vino e tanta allegria Ricca tombola Entrata: 7.00/persona - fino a 14 anni e soci gratis
vicino al Wildpark Langenberg
La serata sarà allietata da buona musica Alla nostra festa si potrà gustare la buona cucina casareccia accompagnata da buon vino del Sannio. Ci sarà anche una piccola tombola Entrata soci gratis / Non soci Fr. 10.00 a persona
Allegria assicurata con le RADICI di Calabria intrattenimento musicale per ballare DJ Giovani ACLISTI Entrata libera - Cucina Italiana - Ricca tombola a tutte le mamme sarà offerta una rosa per info: 044 730 90 76 / 079 229 65 48 acli_schlieren@gmx.ch
Carmela D'Alessio - come voto e devota -
L'AVIS Comunale Lungolago ZH
ACLI Dietikon
L'Ass. Club Noi di Rotkreuz
organizza
organizza
organizza
organizza
Festa di Padre Pio
Festa della mamma
Festa della mamma
Festa della mamma
presso il
sabato 4 maggio, ore 18.00
sabato 11 maggio, ore 19.00
sabato 11 maggio, ore 19.00
Zentrum di Oberengstringen
presso la
presso il
presso la
Entrata con firma e donazione, parte del ricavato sarà versato alla Casa del Sollievo della Sofferenza Ospiti: Ivano De Simone "Campione Italiano di organetto Senior 2012", Leonardo Azzato, Gianluca Bonaventura, Amici di Balera, Coro voci bianche. Per info: 076 460 97 19 C.D'Alessio / 079 630 08 78 M. D'Agrosa
Chiesa cattolica
Centro parrocchiale S. Agatha
Dormattsaal
organizza
La notte dei Pensieri e nuvole sabato 27 aprile, ore 19.00
sabato 4 maggio, ore 18.00
Le ACLI di Schlieren
presso la sala
Kreuzstrasse 15 - Stäfa
Bahnhofpaltz 3 - Dietikon
Rotkreuz
Con musica danzante di AMBRO DANCE Ingresso per gli adulti Fr. 10.00 per bambini fino a 12 anni ingresso libero
Possibilità di cenare, divertirsi e ballare. Omaggio per tutte le mamme Entrata libera
Con un pensierino a tutte le mamme presenti. Si balla con la bella musica della "Equipe 80 Revolution Aldo & Adamo"
SPAZIO RISERVERATO ALLE ASSOCIAZIONI ABBONATE
GIOCHI DELLA SETTIMANA NR 17 KAKURO
SUDOKU
CRUCIPIXEL
È necessario riempire la griglia seguendo le seguenti regole: Ciascun numero orizzontale (a sinistra della griglia) o verticale (sopra la griglia) indica un gruppo di caselle da annerire. I gruppi sono, da sinistra a destra e dall’alto in basso, nella stessa identica sequenza dei numeri del punto 1. Ci deve sempre essere una casella vuota (o bianca) tra un gruppo e l’altro.
Lo scopo del gioco è completare lo schema riempiendo le caselle bianche di cifre dall'1 al 9 sapendo che: - il numero nel cerchietto bianco equivale alla somma delle cifre nel blocco di caselle bianche alla sua destra (per i blocchi orizzontali) o sottostanti (per i blocchi verticali) - nessuna cifra può apparire più di una volta in un blocco di caselle bianche (mentre può ripetersi, in caso di più blocchi, nella stessa riga o colonna).
Soluzione
SOLUZIONI DELLA SETTIMANA NR 16
LE SOLUZIONI DI QUESTI GIOCHI NELLA PROSSIMA EDIZIONE DEL GIORNALE
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MARTEDI
Stardust
Italia 1
21.10
Rete
Italia
ABBONAT I 043 322 17 17
08.40 Tf – Hunter 09.50 Tf – Carabinieri 10.50 S-News – Ricette all'italiana 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Detective in corsia 12.55 Tf – La signora in giallo 14.00 Tg 4 14.35 Meteo 14.45 S-News – Lo sportello di Forum 15.30 Tf – Hamburg distretto 21 16.35 Tf – My Life 17.00 Film – Quel maledetto colpo al rio grande express 18.55 Tg 4 19.31 Meteo 19.35 Tf – Tempesta d'amore 20.30 Inform. – Quinta colonna 21.10 Film – Il momento di uccidere 00.15 Show – I bellissimi di R4
rinnova chiama! 043 322 17 17
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07.00 Sitcom – Zack & Cody al Grand Hotel 07.50 Sitcom – Tutto in famiglia 08.40 Tf – Una mamma per amica 10.30 Tf – ER Medici in prima linea 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 16.15 Tf – Smallville 18.00 Tf – The Middle 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.20 Tf – C.S.I. New York 21.10 Film – Stardust 22.07 Tgcom 22.10 Meteo 23.40 Champions League Speciale 01.00 Film – La bomba 01.57 Tgcom 02.00 Meteo 03.00 Sport Mediaset 03.25 Studio aperto - La giornata 03.40 Mediashopping 03.55 Film – Swingers
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Da qualche parte nell'Inghilterra vittoriana c'è un muro di mattoni che separa il villaggio reale di Wall da Stormhold, una città fantastica governata da un re malvagio e abitata da streghe e creature magiche. Al di qua del muro vive Tristan, un giovane garzone che sogna l'avventura e il grande amore. Figlio di una principessa del regno di Stormhold e di un inglese, il ragazzo decide di attraversare il muro per donare una stella alla ritrosa Victoria. La stella, Yvaine, è una fanciulla luminosa precipitata dal cielo alla morte del sovrano. Il suo cuore immacolato è bramato da Lamia, una strega crudele che vorrebbe strapparlo e divorarlo per riconquistare la giovinezza. Sul petto di Yvaine batte il rubino che permetterebbe ai sette principi, rivali e litigiosi, di regnare su Stormhold. Braccata dai desideri dei malvagi, spetterà a Tristan proteggere lo splendore di Yvaine.
06.00 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Inform. – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.05 Real – Amici 16.50 Inform. – Pomeriggio cinque 18.50 Quiz – The money drop 20.00 Tg 5 20.39 Meteo 20.40 Show – Striscia la notizia 21.11 Tf – Benvenuti a Tavola 2 - Nord vs Sud 23.30 Speciale Tg 5 00.30 Tg 5 Notte 00.59 Meteo 01.00 Show – Strisca la notizia (r) 01.51 Show – Uomini e donne (r) 03.00 Real – Amici (r) 03.45 Telefilm 05.00 Mediashopping
07.00 Tgr Buongiorno Italia 07.30 Tgr Buongiorno Regione 08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 10.50 Codice a barre 11.25 Tg3 Minuti 11.30 Buongiorno Elisir 12.00 Tg 3 12.25 Tg fuori Tg 12.45 Le storie - Diario Italiano 13.10 Tf – Lena amore della mia vita 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tgr Piazza Affari 15.10 Tf – La casa nella prateria 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Per ridere insieme 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Info. – Ballarò 23.20 Superstoria 2013
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Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
06.00 Tf – La strada per la felicità 06.40 Cartoni animati 08.15 Tf – Sabrina vita da strega 08.35 Tf – Le sorelle McLeod 10.00 Tg 2 Insieme 11.00 Show – I fatti vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Show – Detto fatto 16.10 Tf – Senza traccia 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Squadra speciale cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – N.C.I.S. Los Angeles 21.50 Tf – Blue Bloods 22.40 Tf – The Good Wife 23.25 Tg 2 23.40 Show – Aggratis! 01.00 Rai Parlamento 01.10 Tf – Flashpoint 01.50 Meteo 2 01.55 Appuntam. al cinema 02.00 Film – Boy A 03.40 Videocomic
to
07.00 Cartoni animati 08.00 Euronews 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 60 minuti (r) 13.05 La2 Doc 14.20 Musicalmente 15.05 Euronews 15.30 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.45 Documentario 18.45 Tf – La signora in giallo 19.35 Tf – Last Cop -L'ultimo sbirro 20.25 Calcio: UEFA Champions League Real Madrid-Borussia Dortmund
06.10 Unomattina caffé 06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Rai Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.00 Tg 1 09.30 Tg 1 Flash 10.00 Unomattina Verde 10.25 Unomattina rosa 10.55 Che tempo fa 11.00 Tg 1 11.05 Unomattina Storie vere 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Show – Verdetto finale 15.15 Show – La vita in diretta 16.50 Rai Parlamento 17.00 Tg 1 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Affari Tuoi 21.10 Tf – Rosso San Valentino 23.20 Porta a porta 00.55 Tg 1 notte 01.25 Che tempo fa
ha
APRILE
07.50 La storia del Regionale 08.20 Quiz – Il gioco dei ricordi 08.45 Tf – Un caso per due 09.45 Documentario 10.35 Tf – Pagine di vita 11.20 Tf – La signora in giallo 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Tutto in famiglia 13.35 Tf – Covert Affairs 14.20 Tf – Last Cop-L'ultimo sbirro 15.05 Tf – Rescue Special Operations 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.45 Quiz – Il rompiscatole 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Melissa & Joey 21.05 Tf – Grey's Anatomy 21.50 Tf – Revenge 22.35 Tf – Necessary Roughness
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24 APRILE 2013 • LA PAGINA
PICCOLO SCHERMO 41
Stasera mi tuffo! Dopo Le Iene Mammucari presenterà “Stasera mi tuffo” il nuovo talent vip di canale 5. Ma chi ci sarà ad affiancare il conduttore? Ce l’ha fatta Teo Mammucari a tornare alla ribalta e, dopo aver accettato la conduzione de “Le Iene” affiancando la bella Ilari Blasi, il conduttore è stato scelto per la nuova trasmissione di Mediaset, il talent vip su cui la rete punta per tirare su i dati d’ascolto della prima serata. Si tratta di "Stasera mi tuffo", l'adattamento italiano del format "Stars in danger" e vedrà alcuni vip cimentersi nelle discipline dei tuffi delle piscine romane del Foro Italico da dove, in collaborazione della Federazione italiana nuoto, il programma sarà
registrato. Saranno i soliti noti, cioè i volti noti della tv e dello spettacolo, e non solo, che si cimenteranno nelle arti e nei segreti dei tuffi, seguiti da maestri federali e giudicati da una giuria di più o meno esperti quali Paolo Bonolis, Giorgio Cagnotto (padre e allenatore di Tania) e Klaus Dibiasi. Mentre l’aspetto ludico, con i momenti più divertenti, sarà affidato a Luca Laurenti. Tra i concorrenti vengono fuori nomi come quello di Giovanni Scialpi, in arte Scialpi o come si fa chiamare ora Shalpy, la bionda attrice di origini finlandesi Anna Falchi,
l’ex sportivo Stefano Bettarini e l’ex velina bionda Maddalena Corvaglia. Poco invece, ancora si sa di chi affiancherà Mammucari nella conduzione. Inizialmente si era pensato alla Blasi, per confermare la coppia di conduttori de Le Iene, ma, a quanto pare, i vertici mediaset avrebbero deciso di non inflazionarli troppo insieme. Così adesso sono soprattutto due i nomi che balzano tra le papabili scelte: l’ex velina Melissa Satta e la bella Elena Santarelli, da un po' di tempo lontana dal video, con l'occasione per un ritorno in
grande stile. Dunque ancora non c’è nulla di stabilito con precisione, non si conosce neanche la data d’inizio che è attesa per il prossimo maggio, non molto lontana quindi, ma pare che il giorno della settimana della messa in onda sarà di venerdì. In questi giorni arriveranno maggiori notizie ed eventuali conferme, sia per la conduzione che per i vip che gareggeranno in una disciplina difficile ed affascinante! ✗redazione@lapagina.ch
La Toscana è Beautiful! Ronn Moos si prende una pausa dalla TV e compra casa in Toscana! Sono sempre di più i vip internazionali che affascinati dalle bellezze nostrane, decidono di prendere casa in Italia. Ultimo acquisto in questo senso, della nostra bella penisola e di un attore “very beautiful”, ovvero Ron Moss, meglio conosciuto come Ridge Forrester della famosissima e lunghissima soap americana Beautiful! Dopo aver vestito i panni di Ridge Forrester per circa 20 anni, l’attore ha deciso di abbandonare il ruolo per prendersi una pausa dal lavoro e dal mondo della TV, così, a dispetto delle tante ammiratrici della soap più seguita nel mondo, Ronn Moss decide di allontanarsi da Beautiful e sceglie l’Italia per dedicarsi agli affetti più cari in tutta tranquillità. Così ha dichiarato l’attore in un’intervista al settimana-
le Nuovo: “Amo da sempre l’Italia – ha ammesso l’attore – e mi piacerebbe trascorrere qualche mese all’anno da voi. Vorrei tanto acquistare casa in Toscana perché quando sto nella vostra terra riesco finalmente a sognare a occhi aperti”. L’attore americano non ha mai nascosto il suo amore per l’Italia, tanto che ha sempre accettato con piacere ospitate in trasmissioni italiane o altri impegni di lavoro che lo hanno portato dalle nostre parti facendogli apprezzare luoghi e persone. In modo particolare amerebbe la regione della Toscana di cui dice: “Mi piace molto la Toscana. Amo la sua primavera, i suoi colori incredibili e quei profumi che mi fanno sentire libero. Questo paese è uno spettacolo assoluto. Ogni volta che arrivo in Italia non voglio più
andare via. Ho lavorato spesso qui, non solo per 'Beautiful'. Sono state tutte esperienze umane e professionali a dire poco straordinarie, perché gli italiani sono persone uniche". In questo momento l’attore si trova già in Italia per registrare un album con i Player, la band formata nel lontano
1976 per il quale ha preso accordi con una casa discografica napoletana e nel frattempo è deciso ad acquistare casa in Toscana dove vivere per un po’ di tempo con la moglie. ✗redazione@lapagina.ch
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MERCOLEDI
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043 322 17 17
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Tra la madre, Tess e la figlia adolescente Anna i rapporti sono tesi e difficili, soprattutto ora che, dopo qualche tempo dalla morte del padre, Tess ha deciso di sposarsi con Ryan. Mentre le due litigano in un ristorante cinese, la proprietaria fa assaggiare loro due biscottini "speciali". Succede allora che i ruoli si invertono: Tess entra nel corpo della figlia Anna e viceversa. Per l'imminente venerdì sera sono in programma sia la cena di prova del matrimonio, sia un concerto cui Anna vuole partecipare con il gruppo musicale costituito con le sue amiche. Equivoci e imbarazzi a non finire, prima che un'improvvisa scossa tellurica durante la cena non avverta che tutto è tornato in ordine. Ma ora Tess e Anna hanno imparato a volersi bene, a rispettarsi, a svolgere ciascuna il proprio ruolo.
07.00 Sitcom – Zack & Cody al Grand Hotel 07.50 Sitcom – Tutto in famiglia 08.40 Tf – Una mamma per amica 10.30 Tf – ER Medici in prima linea 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 16.15 Tf – Smalville 18.00 Tf – The Middle 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.20 Tf – C.S.I. New York 21.10 Film – Quel pazzo venerdì 23.10 Tf – The Vampire Diaries 01.00 Sport Mediaset 01.25 Tf – The Shield 03.00 Studio aperto - La giornata 03.15 Mediashopping
rinnov
21.10
06.00 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Sitcom – Belli dentro 09.10 Film – Email to Bill Gates 10.00 Tg 5 ore 10 10.03 Meteo 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 13.41 Film – 5 appuntamenti per farla innamorare 15.00 Film – Rosamunde Pilcher: Prova d'amore 15.44 Tgcom 15.45 Meteo 17.00 Film – Amori in corsa 18.50 Quiz – The money drop 20.00 Tg 5 20.19 Meteo 20.20 Show – Striscia la notizia 20.40 Calcio: UEFA Champions League Barcellona - FC Bayern Monaco 22.45 Speciale Champions League 00.30 Tg 5 Notte 00.59 Meteo 01.00 Show – Striscia la notizia (r)
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Italia 1
07.00 Tgr Buongiorno Italia 07.30 Tgr Buongiorno Regione 08.00 Film – Roma ore 11 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 11.00 Speciale Tg 3 Primo Maggio: Festa del lavoro 12.00 Tg 3 12.25 Tg fuori Tg 12.45 Le storie - Diario Italiano 13.10 Doc 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 14.55 Tg 3 L.I.S. 15.00 Concerto del Primo Maggio "La musica del nuovo mondo" 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Concerto del Primo Maggio "La musica del nuovo mondo" 00.00 Tg3 Linea notte 00.10 Tg 3 Regione 01.00 Doc 3 01.05 Rai Educational 02.05 Fuori Orario 02.10 Rai News
Rete
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
Quel pazzo venerdì
06.00 Tf – La strada per la felicità 06.40 Cartoni animati 08.15 Tf – Sabrina vita da strega 08.35 Tf – Le sorelle McLeod 10.00 Tg 2 Insieme 11.00 Show – I fatti vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Detto fatto 16.05 Tf – Tutti pazzi per amore 17.00 Tf – Army wives 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Squadra speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Film – Vulcano 23.15 Tg 2 23.30 Tf – A Gifted Man 00.55 Rai Parlamento 01.05 Tf – Flashpoint 01.50 Meteo 01.55 Film – Re-Cycle 03.40 Videocomic Passarella di comici in tv 04.10 Università Telematica
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10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Patti chiari (r) 13.10 Calcio: UEFA Champions League Real Madrid - Borussia Dortmund (r) 14.50 Musicalmente 15.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DIADà 17.50 Documentario 18.45 Tf – La signora in giallo 19.35 Tf – Last Cop-L'ultimo sbirro 20.25 Calcio: UEFA Champions League Barcellona - Bayern Monaco 23.05 Jazz Festival Montreux 2012 23.50 Tf – Damages 00.45 Il Quotidiano (r)
06.10 Unomattina caffé 06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 08.00 Tg 1 Mattina 09.00 Tg 1 09.30 Tg 1 Flash 09.35 Linea Verde Meteo Verde 10.00 Unomattina Verde 10.25 Unomattina rosa 10.55 Che tempo fa 11.00 Tg 1 11.05 Unomattina storie vere 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Show – Verdetto finale 15.15 Film – La volpe e la bambina 16.50 Rai Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Film – Rin Tin Tin 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Affari tuoi 21.10 Tf – Rosso San Valentino 23.15 Porta a porta
o?
MAGGIO
07.50 La Storia del Regionale 08.15 Quiz – Il gioco dei ricordi 08.45 Tf – Un caso per due 09.45 Documentario 10.35 Tf – Pagine di vita 11.20 Tf – La signora in giallo 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Quiz – S-Quot 14.20 Tf – Last Cop - L'ultimo sbirro 15.05 Tf – Rescue Special Operations 16.00 Telegiornale Flash 16.10 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.45 Quiz – Il rompiscatole 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Melissa & Joey 21.05 Tf – Private Practice 21.50 Tf – Criminal Minds 22.40 Tf – Lie to me 23.25 Lotto Svizzero
05.55 Tg 4 Night News 06.20 Mediashopping 07.10 Tf – T.J. Hooker 07.45 Tf – Miami Vice 08.40 Tf – Hunter 09.50 Tf – Carabinieri 10.50 S-News – Ricette all'Italiana 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Detective in corsia 12.55 Tf – La signora in giallo 14.00 Tg 4 14.35 Meteo 14.45 S-News – Lo sportello di Forum 15.37 Film – La mia Africa 16.14 Tgcom 16.17 Meteo 18.55 Tg 4 19.31 Meteo 19.35 Tf – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Tf – The Closer 23.20 Tf – Bones 00.55 Tg 4 Night News 01.18 Music. – Appuntamento con Scialpi 02.27 Film – Il mistero di Bellavista (commedia) 04.10 Mediashopping
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24 aprile 2013 • la Pagina
Concertone 1° maggio: iniziano le polemiche Fabri Fibra sessista e misogino, i suoi testi offenderebbero la dignità delle donne: questi i motivi denunciati dalla D.i.re e la Cgil caccia fuori il rapper dal Concertone! Tanti gli artisti e colleghi che si sono schierati dalla sua parte e in difesa della libertà d’espressione artistica Se da un lato siamo tutti in attesa di sapere chi parteciperà al concerto romano del 1° maggio, dall’altro siamo stanchi di dover sentire che dietro e attorno ogni manifestazione italiana debbano per forza esserci incertezze, poca chiarezza e soprattutto polemiche. Fino a qualche tempo fa l’unica presenza certa era quella del rapper italiano Fabri Fibra, adesso l’unica cosa certa è che non ci sarà. La conferma è arrivata proprio dall’interessato che ha postato sul suo profilo Facebook questo commento: “Concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni: nemmeno quest’anno sarò su quel palco. Mi sembrava strano. In effetti, l’invito entusiasta da parte di Marco Godano mi aveva sorpreso, era una bella novità. Invece poi non sono gli organizzatori che decidono chi suona in piazza. Nei miei testi forse non tutti ci leggono l’impegno politico o sociale necessario per eventi del genere. Nel 2013, per alcuni, il rap e i suoi meccanismi artistici sono ancora da interpretare e da capire fino in fondo. Qualcuno voleva che io suonassi e qualcuno no. Nonostante il tentativo, non si fa nulla”. Sono le parole amare dell’artista italiano che si vede negata la possibilità di partecipare ad un evento live che dovrebbe rappresentare la possibilità di esprimersi in totale libertà per la collettività. Questa libertà di pensiero e di espressione non solo gli viene contestata ma addirittura negata per cui il Fibra per l’1 maggio rimarrà in casa. A volerlo sono stati soprattutto i membri dell'associazione D.i.re (Donne in rete contro la violenza) che in una lettera aperta ai sindacati avevano chiesto l'espulsione del rapper dal Concertone poiché misogino e poiché i suoi testi sono sessisti e omofobi. Così la Cgil, cogliendo la richiesta del D.i.re, ha deciso di considerare "inopportuna" la presenza di Fabri Fibra al Concertone poiché alcuni testi del rapper offen-
derebbero la dignità delle donne. Lo ha detto il segretario confederale responsabile dell'organizzazione Vincenzo Scudiere. "A seguito di alcune segnalazioni - ha spiegato Scudiere - abbiamo ritenuto utile evitare la sua esibizione. Il concerto del primo maggio è basato sul rispetto delle persone. Senza togliere nulla alla libertà di espressione, la presenza di Fabri Fibra ci è sembrata inopportuna". Così la decisione dei sindacati è stata incassata da Fabri Fibra, ma anche da Marco Godano, organizzatore dell’evento, come si evince dal suo lapidario commento: “Non è nei nostri poteri rifiutare le indicazioni che ci arrivano dai sindacati”. Però non tutti sono d’accordo, anzi ampia solidarietà arriva dai colleghi del rapper che si mostrano contrari alla decisione appena presa. Primo fra tutti Lorenzo Cherubini, Jovanotti, che su Twitter scrive: "Mi sembra assurda questa censura a Fabri Fibra da parte del minculpop dei sindacati. Fibra è un acceleratore di immagini, la sua è arte". A favore della libertà di espressione artistica, quindi contro l’esclusione di Fibra si pronuncia Elio di Elio e le storie tese, che ha postato sul suo profilo Facebook “Elio e le Storie Tese sono contrari a ogni tipo di censura e quindi anche a quella preventiva imposta a Fabri Fibra al quale manifestano solidarietà artistica”. "Se la gente che va al Concertone crede ancora che i sindacati difendano i lavoratori, è giusto pensare che possano essere plagiati da un Fabri Fibra qualunque", scrive invece Dj Aniceto, uno dei dj più impegnati nel sociale, membro della Consulta Antidroga per le politiche antidroga a palazzo Chigi e che in passato ha avuto un duro scontro in tv con il rapper in una puntata di Chiambretti Night. "Fabri Fibra da un paio d'anni è completamente cambiato, sia nei testi che nella musica - dice -. Spetta ai genitori educare i figli diversamente dagli 'insegnamenti' di
un cantante. Sessista o no, sbagliato o no Fibra ha diritto di parola, e di canto". Anche Vincenzo Mollica, neo-consigliere di Rai Cinema, interviene, sempre su Twitter, in sua difesa: "Chi non vuole far cantare Fabri Fibra al Concertone del Primo Maggio vive fuori da mondo, ma soprattutto non lo vuole capire". Ironico il commento di Luca Bizzarri: "Ecco il problema, per le donne dei sindacati italiani, è Fabri Fibra. Oltretutto lui sarà disperato a dover rinunciare a cotal vetrina". Contrario all'assenza del rapper anche il giornalista Pierluigi
Diaco, già conduttore nel 1998 del Concertone, per il quale "escludere Fabri Fibra è una scelta patetica, ridicola e ideologica". "Il Primo Maggio – conclude infine il rapper nel suo messaggio sul social network – è ancora soggetto a certi schemi che in altri circuiti live non ci sono o comunque non ci sono più. Penso in ogni caso che i concerti siano una bella occasione per i ragazzi di vivere esperienze musicali reali. Ci vediamo comunque in tour quest’estate e quest’autunno". 7redazione@lapagina.ch
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LA PAGINA • 24 APRILE 2013
GIOVEDI
Canale 5
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07.27 Film – Accadde un'estate (commedia) 09.50 Tf – Carabinieri 10.50 S-News – Ricette all'italiana 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Detective in corsia 12.55 Tf – La signora in giallo 14.00 Tg 4 14.35 Meteo 14.45 S-News – Lo sportello di Forum 15.30 Tf – Hamburg distretto 21 16.35 Telen. – My life 16.55 Film – La baia di Napoli 18.55 Tg 4 19.31 Meteo 19.35 Tf – Tempesta d'amore 20.30 Inform. – Quinta colonna 21.00 Calcio: UEFA Europa League Chelsea - Basilea 22.55 UEFA Europa League
o l'abb at iama! ch
043 322 17 17
ament
07.00 Sitcom – Zack & Cody al Grand Hotel 07.50 Sitcom – Tutto in famiglia 08.40 Tf – Una mamma per amica 10.30 Tf – ER Medici in prima linea 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 16.15 Tf – Smallville 18.00 Tf – The Middle 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.20 Tf – C.S.I. New York 21.10 Show – Colorado 23.50 Film – Abbronzatissimi 00.47 Tgcom 00.50 Meteo 02.10 Sport Mediaset 02.25 Tf – The Shield 03.15 Studio Aperto - La giornata 03.30 Mediashopping 03.46 Film – Il signore della morte 05.10 Mediashopping 05.25 Tf – Champs 12 06.15 Mediashopping 06.30 Tf – Chante!
on
Dopo undici anni di carcere, il ragioniere della mafia, Turi Arcangelo Leofonte, può tornare in libertà. Grazie alle sue confessioni, sono stati arrestati quasi tutti i membri del clan Scalia, ed ora deve essere scortato all'estero per raggiungere una località segreta dove trascorrere la sua vita con una nuova identità. Una parte della squadra che portò Leofonte a Milano per testimoniare si ricompone, si tratta dei due vecchi amici, il Vice Questore Aggiunto Nino Di Venazio e l'Ispettore Superiore Remo Matteoti, a loro si aggiungeranno dei nuovi componenti e tutti insieme dovranno fare i conti con il figlio del vecchio Scalia, ormai morto, che venuto a sapere della scarcerazione di Leofonte, organizza un piano per intercettarlo e farsi restituire il denaro del padre, custodito nei vari paradisi fiscali, sparsi per il mondo...
06.00 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Inform. – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.05 Real – Amici 16.50 Inform. – Pomeriggio cinque 18.50 Quiz – The money drop 20.00 Tg 5 20.39 Meteo 20.40 Show – Striscia la notizia 21.10 Film – Milano Palermo Il ritorno (azione) 21.48 Tgcom 21.49 Meteo 23.25 Film – Aldo Moro - Il presidente (biografico) 00.02 Tgcom 00.03 Meteo 00.30 Tg 5 Notte 00.59 Meteo
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Italia
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Milano Palermo Il ritorno
07.00 Tgr Buongiorno Italia 07.30 Tgr Buongiorno Regione 08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 10.50 Codice a barre 11.25 Tg 3 Minuti 11.30 Buongiorno Elisir 12.00 Tg 3 12.25 Tg fuori Tg 12.45 Le storie - Diario Italiano 13.10 Tf – Lena amore della mia vita 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tgr Piazza affari 15.10 Tf – La casa nella prateria 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.15 Per ridere insieme 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Film – Troppo forte 23.10 Rai 150 anni - La
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Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
06.00 Tf – La strada per la felicità 06.40 Cartoni animati 08.15 Tf – Sabrina vita da strega 08.35 Tf – Le sorelle McLeod 10.00 Tg 2 Insieme 11.00 Show – I fatti vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Show – Detto fatto 16.10 Tf – Senza traccia 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.30 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Squadra speciale cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Show – The Voice of Italy 23.45 Tg 2 00.00 Tf – A gifted man 00.40 Rai Parlamento 00.50 Tf – Flashpoint 01.35 Meteo 01.40 Film – Reservation Road (thriller) 03.15 Tg 2 Eat Parade 03.25 Videcomic Passarella di comici in tv
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10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Quiz – S-Quot (r) 13.00 Tesori del mondo 13.20 Calcio: UEFA Champions League Barcellona - Bayern Monaco (r) 14.55 Euronews 15.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.05 Quiz – Molla l'osso 16.30 DIADà 17.30 Documentario 18.30 Tf – La signora in giallo 19.20 Tf – Last Cop-L'ultimo sbirro 20.10 Tesori del mondo 20.35 Calcio: UEFA Europa League Chelsea - Basilea 23.05 Jazz Festival Montreux 2012
06.10 Unomattina caffé 06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Rai Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.00 Tg 1 09.25 Celebrazione della Festa della Liberazione 10.00 Unomattina Verde 10.25 Unomattina rosa 10.55 Che tempo fa 11.00 Tg 1 11.05 Unomattina Storie vere 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Show – Verdetto finale 15.15 Show – La vita in diretta 16.50 Rai Parlamento 17.00 Tg 1 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Affari tuoi 21.10 Tf – Che Dio ci aiuti 2 23.20 Porta a porta 00.55 Tg 1
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MAGGIO
07.40 La Storia del Regionale 08.05 Quiz – Il gioco dei ricordi 08.35 Tf – Un caso per due 09.30 Documentario 10.40 Tf – Pagine di vita 11.20 Tf – La signora in giallo 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Tutto in famiglia 13.35 Tf – Covert Affairs 14.20 Tf – Last Cop-L'ultimo sbirro 15.05 Tf – Rescue special operations 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.45 Quiz – Il rompiscatole 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Melissa & Joey 21.05 Info. – Falò 22.30 Il filo della storia 23.30 Telegiornale notte
24 APRILE 2013 • LA PAGINA
MOTORI 45
Camaro: design fresco per l'icona storica dell'automobile "La Camaro riunisce il meglio di due mondi: una grande tradizione e un modernissimo e avanzato concentrato di prestazioni, comfort e tecnologia – ha dichiarato Wayne Brannon, Presidente e Managing Director di Chevrolet Europe – Il suo stile all’avanguardia e il piacere di guida che può regalare la rendono un modello molto attraente per gli automobilisti che vogliono un veicolo dalle grandi prestazioni. Inoltre, offre un rapporto qualità/prezzo imbattibile". Ritorno al futuro Con il suo aspetto aggressivo e ribassato e con proporzioni anteriori e posteriori fedeli al concetto originale, il design della nuova Camaro si richiama al passato evitando di scadere in uno stile troppo “retrò”. Il frontale marcatamente a “V”, le prese d’aria a foggia di branchie dietro le porte e le massicce spalle posteriori sono tutti tratti distintivi della Camaro. Tutti elementi che, eseguiti in maniera moderna ed originale, rendono Camaro immediatamente riconoscibile. Trovare il modo più opportuno di far convivere modernità e tradizione è stata una delle sfide affrontate dal team di design della nuova Camaro. "Quella di Camaro è una lunghissima tradizione. Per questo motivo, riproporla in chiave moderna ha richiesto uno sforzo molto più impegnativo rispetto alla realizzazione di un semplice tributo a un'auto d'epoca" spiega Ed
Welburn, Vice Presidente di GM potenza di punta. Se accoppiato Global Design. alla trasmissione automatica a 6 marce, questa unità eroga 400 cv Interni a tema e 556 Nm, oltre ad includere il Gli interni della nuova Camaro sistema GM di risparmio carbusi caratterizzano per un’estrema rante Active Fuel Management attenzione ai dettagli e per un at- (Gestione Attiva Carburante) che tento equilibrio fra tradizione e consente di viaggiare utilizzando modernità. Nel quadro strumen- solo 4 cilindri quando la richiesta ti, una coppia di nicchie profon- di potenza è più bassa. Il Controllo damente incavate, con strumenti Elettronico Stabilità (sistema GM rotondi inseriti in alloggiamenti StabiliTrak) e il controllo trazione quadrati, richiama le Camaro del sono di serie. È possibile impostapassato e risalta in modo evidente re la modalità Sport per la guida grazie al contrasto con l'illumina- sportiva, ad esempio su tracciazione dell’ambiente interno, tutta ti. Il cambio manuale a 6 marce basata sull'avanzata tecnologia comprende il Launch Control, di sottili Led tubolari che confe- controllo partenza, che permette riscono all'abitacolo un'atmosfera scatti brucianti. I grandi freni a calda e accogliente.I particolari di disco ventilati (355/365 mm), con stile, come i grandi comandi cro- pinze Brembo in alluminio a 4 pimati, le superfici semilucide e i tessuti pregiati, creano un livello qualitativo del tutto nuovo per la Camaro. La maggiore attenzione ai dettagli è evidenziata dai due quadranti posti nella consolle centrale, soluzione ispirata dal modello del 1969, e che ora adottano una moderna retroilluminazione a LED. Un motore potente Un superbo motore V8 da 6.2 litri e 426 cv che eroga una coppia massima di 569 Nm dà alla Camaro la giusta grinta espressa dal suo aspetto. Utilizzato la prima volta sulla Corvette 2008, questo motore adotta teste cilindro che consentono flussi elevati a favore di una coppia altrettanto elevata già ai bassi regimi e una notevole
stoncini, garantiscono eccellenti qualità in frenata e sono studiati per sopportare perfino un uso intenso in pista. La sospensione anteriore utilizza uno schema a montante multilink con giunti sferici. Una sospensione posteriore esclusiva a ruote indipendenti definita a 4,5 ancoraggi adotta un doppio isolamento dalla scocca per un comportamento di marcia più fluido e silenzioso. La Camaro offre inoltre una gamma completa di dotazioni di sicurezza, come gli airbag anteriori a doppio stadio, gli airbag laterali integrati nei sedili anteriori e quelli a tendina per gli occupanti anteriori e posteriori. Prezzo a partire da 48'490.franchi.
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46 TELEVISIONE
3
LA PAGINA • 24 APRILE 2013
VENERDI
07.00 Sitcom – Zack & Cody al Grand Hotel 07.50 Sitcom – Tutto in famiglia 08.40 Tf – Una mamma per amica 10.30 Tf – ER Medici in prima linea 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 16.15 Tf – Smallville 18.00 Tf – The Middle 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.20 Tf – C.S.I. New York 21.10 Film – Ferite mortali 23.15 Show – Le Iene 00.50 Film – Disaster movie 02.40 Sport Mediaset 03.05 Studio Aperto - La giornata 03.20 Mediashopping
o l'abb at iama! ch 043 322 17 17
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ame n t
Will, riceve in sogno l'annuncio della fine del mondo. Al risveglio lascia la fidanzata Amy, alla quale non riesce a comunicare il proprio amore, quindi decide, a venticinque anni, di dare un party per i sedici che non ha mai festeggiato, ma la serata viene sconvolta da una serie di eventi catastrofici che gettano nel panico la città. Un meteorite uccide Hannah Montana, mentre Batman fugge, trolley alla mano. Una principessa ninfomane esce "come d'incanto" da un tombino e si unisce al gruppetto di amici di Will, che si muove verso il museo di storia naturale dove Amy è bloccata, trafitta da una statua egizia. Ma il tragitto è disseminato di altri guai.
06.00 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Inform. – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.05 Real – Amici 16.50 Inform. – Pomeriggio cinque 18.50 Quiz – The money drop 20.00 Tg 5 20.39 Meteo 20.40 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Paperissima 23.00 Show – Supercinema 23.30 Tf – Tutti per Bruno 00.30 Tg 5 Notte 00.59 Meteo 01.30 Show – Striscia la notizia (r) 01.52 Show – Uomini e donne (r) 03.00 Real – Amici (r) 03.45 Telefilm 05.00 Mediashopping
rin n o v i a
Italia 1 00.50
07.00 Tgr Buongiorno Italia 07.30 Tgr Buongiorno Regione 08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 10.50 Codice a barre 11.25 Tg 3 Minuti 11.30 Buongiorno Elisir 12.00 Tg 3 12.25 Tg fuori Tg 12.45 Le storie - Diario Italiano 13.10 Tf – Lena amore della mia vita 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.10 Tf – La casa nella prateria 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Per ridere insieme 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Amore criminale 23.20 Ritratti 00.00 Tg 3 linea notte
Rete
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
Disaster movie
06.00 Tf – La strada per la felicità 06.40 Cartoni animati 08.05 Tgr Montagne 08.35 Tf – Le sorelle McLeod 10.00 Tg 2 Insieme 11.00 Show – I fatti vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Eat Parade 13.50 Tg 2 Sì Viaggiare 14.00 Show – Detto fatto 16.10 Tf – Senza traccia 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.30 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Squadra speciale cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Rex 22.50 Tg 2 23.05 L'ultima parola 00.35 Rai Parlamento 00.45 Tf – Flashpoint 01.25 Meteo 01.30 Appuntam. al cinema 01.35 Film – The Devil's Dominoes (thriller) 03.05 Videocomic Passerella di comici in Tv
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07.00 Cartoni animati 08.00 Euronews 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Info. – Falò (r) 13.20 Svizra Rumantscha 13.50 Film – Rosamunde Pilcher - e all'improvviso fu amore 15.30 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DIADà 17.25 Documentario 18.20 Tf – La signora in giallo 19.10 Tf – Last Cop-L'ultimo sbirro 20.00 Hockey su ghiaccio: Mondiali 2013 Svezia-Svizzera
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Rai Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.00 Tg 1 09.30 Tg 1 Flash 10.00 Unomattina Verde 10.25 Unomattina Rosa 10.55 Che tempo fa 11.00 Tg 1 11.05 Unomattina Storie vere 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Show – Verdetto finale 15.15 Show – La vita in diretta 16.50 Rai Parlamento 17.00 Tg 1 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Affari tuoi 21.10 Show – La terra dei cuochi 23.35 TV7 00.35 Corosello, il tesoro nella pubblicità 01.15 Tg 1
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MAGGIO
08.15 Quiz – Il gioco dei ricordi 08.45 Tf – Un caso per due 09.45 Documentario 10.40 Tf – Pagine di vita 11.20 Tf – La signora in giallo 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Tutto in famiglia 13.40 Tf – Covert Affairs 14.20 Tf – Last Cop-L'ultimo sbirro 15.10 Tf – Rescue Special operations 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.45 Quiz – Il rompiscatole 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Melissa & Joey 21.05 Patti chiari 22.15 Tf – Law & Order 23.05 Telegiornale notte 23.20 Meteo notte
05.55 Tg 4 Night News 06.20 Mediashopping 06.50 Tf – T.J. Hooker 07.45 Tf – Miami Vice 08.40 Tf – Hunter 09.50 Tf – Carabinieri 10.50 S-News – Ricette all'italiana 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Detective in corsia 12.55 Tf – La signora in giallo 14.00 Tg 4 14.35 Meteo 14.45 S-News – Lo sportello di Forum 15.35 Telen. – My life 16.05 Film – I berretti verdi 18.55 Tg 4 19.31 Meteo 19.35 Tf – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Info. – Quarto grado 23.55 Show – I bellissimi di R4 00.00 Film – L'ultimo appello 00.46 Tgcom 00.49 Meteo 02.05 Tg 4 Night News 02.28 Film – 5 bambole per la luna d'agosto (drammatico) 03.45 Mediashopping
agenda 47
24 aprile 2013 • la Pagina
DIVENTA SOCIO DE LA PAGINA CHIAMA 043 322 17 17
IN GIRO PER I MUSEI BASILEA
Tell It To My Heart Kunstmuseum Basel St. Alban-Graben 16 Fino al 12 Maggio 2013
Lunedì Chiuso
Orari: Mar-Dom 10.00 - 18.00 LUGANO
Klee - Melotti Museo d'Arte
Villa Malpensata, Riva Caccia 5
Fino al 30 Giugno 2013 Lunedì Chiuso Orari: Mar - Dom 10.00 - 18.00 Venerdì 10.00 - 21.00
ZURIGO
Marc Chagall Kunsthaus Zurich Heimplatz 1
Fr.2
8.-
Fino al 12 Maggio 2013 Lunedì Chiuso Orari: Mar-Sab-Dom 10.00-18.00 Mer - Gio - Ven 10.00-20.00
Eredità. Una storia della mia famiglia tra l'Impero e il fascismo
ASCONA
Gruber Lilli - pp 354
È il novembre del 1918, e il mondo di Rosa Tiefenthaler è andato in frantumi. L'Impero austroungarico in cui è nata e vissuta non esiste più: con un Trattato di pace,la sua terra, il Sudtirolo, è passata all'Italia. "Il nostro cuore e la nostra mente rimarranno tedeschi in eterno", scrive Rosa sul suo diario che tiene dal giorno del suo matrimonio con l'amato Jakob. Mai avrebbe pensato di riversare nelle sue pagine una così brutale lacerazione. In pochi anni l'avvento del fascismo cambia il suo destino. Cominciano le persecuzioni per lei e per la sua famiglia, colpevoli di voler difendere la loro lingua e la loro identità: saranno arrestati, incarcerati, mandati al confino. Rosa assiste impotente al naufragio di tutte le sue certezze. Intorno a lei troppi si lasciano sedurre da un sogno pericoloso che si sta affacciando sulla scena europea: quello della Germania nazista. Non potrà impedire che Hella, la figlia minore, sia presa nel vortice dell'ideologia fatale di Hitler. E presto dovrà affrontare la scelta impossibile tra l'oppressione e l'esilio. Nata austriaca, vissuta sotto l'Italia, morta all'ombra del Reich, Rosa è il simbolo dei tormenti di una terra di confine. Su quella frontiera è cresciuta Lilli Gruber, sua bisnipote, che oggi attinge alle parole del suo diario. E racconta una pagina di storia personale e collettiva in questo libro teso sul filo del ricordo. Ordinalo! Libreria La Pagina 043 322 17 17
Curiosità
Roba da... GUINNESS!
Pazzo per Julia Roberts
Il più grande peso sollevato con la lingua
Santiago - Cile - Talmente pazzo di Julia Roberts da tatuarsela 82 volte. Sul corpo del cileno Miljenko Parserisas l'attrice è ‘stampata’ su petto, schiena e braccia in 82 immagini tratte dai suoi film. Il costo di questa singolare operazione è di un milione di pesos, circa 2500 dollari. Da "Erin Brockovich è partito tutto", ha raccontato Milijenlko, che da allora non si è più fermato.
Si chiama Thomas Blackthorne, viene dalla Gran Bretagna ed è un famoso intrattenitore "da circo". Mangiare il fuoco, mangiare le lamette, ingoiare le spade, sono solo alcune delle cose che quest'uomo è in grado di fare. Fra le sue molteplici capacità, ce n'è però una molto particolare che gli ha permesso di conquistare il Guinness World Record, infatti è in grado di sollevare con la sola forza della lingua un peso di 12.5 chilogrammi per almeno 5 secondi.
Heinrich Maria Davringhausen
Museo Comunale d'Arte Moderna Via Borgo, 34
Fino al 9 Giugno 2013 Lunedì Chiuso
Orari: Mar-Sab 10.00-12.00 e 15.00-18.00 Domenica 10.30-12.30 PRANGINS
C'est la vie Musee national suisse Chateau de Prangins
Fino al 19 Maggio 2013 Lunedì Chiuso Orari: Mar-Dom 10.00-17.00 BASILEA
Ferdinand Hodler Fondation Beyeler
Baselstrasse 101, Riehen Fino al 26 Maggio 2013
Mercoledì 10.00 - 20.00
Orari: Lun-Dom 10.00-18.00
IN GIRO PER I MUSEI
Soggiorni Marini
viaggi per voi
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15 - 30
possibili
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Info, programma e prenotazioni: Salvatore Nardi 076-431 60 63 38; 043-322 17 17 (la Pagina)
GIRO DI SICILIA
7 fantastici giorni alla scoperta della Trinacria ad un prezzo eccezionale per i nostri lettori!!!
9 - 16 ottobre 2013
organizzatori:
Volo diretto Zurigo Palermo/Zurigo con Air Berlin, Pernottamento con mezza pensione in rinomati Alberghi**** a 4 stelle, accompagnatore e guida 7 giorni su 7. Tappe del Tour: PALERMO, CEFALU’, TAORMINA, MESSINA, CATANIA, SIRACUSA, ETNA, ENNA, MONREALE, ERICE, SELINUNTE, AGRIGENTO, BAGHERIA.
solo Fr. 1’390.-*
*Per gli abbonati de LA PAGINA ed i soci DI RADIO L'ORA ITALIANA
Costo: Fr. 1’490.Condizioni di pagamento: Fr. 500.- alla prenotazione; saldo entro il 31 luglio 2013.
Info e prenotazioni: 043-322 17 17; 076-510 80 26