10 APRILE 2013 • ANNO 23 • N° 15 • In edicola Fr. 3.– AZA / PP Journal CH-8004 Zürich
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Non seguo, abitualmente, il dibattito politico nel talk show serale. Preferisco altre e più istruttive attivi-
Addio Lady di ferro L'ex premier britannica è morta lunedì mattina a Londra colpita da un ictus. Niente funerali di Stato per volere espresso dalla stessa "È con grande tristezza che Mark e Carol Thatcher annunciano che la madre è morta stamattina in seguito ad un ictus", si legge in un comunicato stampa diffuso lunedì mattina. L’Inghilterra è sconvolta, con Margaret Thatcher perde non solo un grande cittadino britannico, ma “un grande leader, un grande primo ministro”, afferma il premier conservatore britannico David Cameron. Le femministe di tutto il mondo rimpiangeranno la mancanza di una degna rappresentante, una donna che grazie alla sua tenacia è riuscita a farsi valere nella politica Britannica, prima ed unica ad oggi donna primo ministro del Regno Unito. Nata il 25 ottobre 1925 a Grantham, la premier ha guidato il Paese dal maggio 1979 al novembre 1990, guadagnandosi l'appellativo di 'Iron Lady', la Lady di ferro. Aveva interrotto
le sue attività pubbliche nel 2002, dopo aver subito una serie di piccoli ictus. Da quel momento è iniziato per la Lady di ferro la dura battaglia con la sua mente, provata da una forma di demenza senile. Da questa sofferenza ne scaturì film del 2011, 'The Iron Lady', diretto da Phyllida Lloyd, in cui Maryl Streep ha interpretato la dolorosa trasfigurazione di
Margaret Thatcher provata dalla malattia, vincendo l'Oscar. Tutto il mondo invia messaggi di rispetto e apprezzamento nei confronti della ex premier inglese: tra tutti rimbombano le parole del presidente degli Stati Uniti Barack Obama secondo cui 'Il mondo ha perso uno dei grandi campioni della libertà e l'America ha perso una vera amica'', mentre per Angela Merkel la "Thatcher non è stata una politica per le donne, ha dato un esempio a molte dopo di lei". Margaret Thatcher non avrà funerali di Stato, sulla base delle volontà espresse dalla stessa ex primo ministro, ma Downing Street annuncia una cerimonia simile a quella tenuta in occasione dei funerali della regina madre e di Lady Diana. 7redazione@lapagina.ch
Berlusconi e i suoi adepti: il regno della demagogia e delle banalità tà. Vedere un bel film. Andare a passeggio per Roma, ai fori imperiali o altrove, respirando quell’aria misteriosa di eternità che emana dalla città millenaria. Leggere un bel libro: la rilettura del Manzoni, che ha occupato le mie ultime serate, è quanto di più efficace per comprendere la realtà dell’oggi: Vassalli, valvassori e valvassini. Furbastri e opportunisti di ogni risma, in una società che ha, in gran parte, perduto la cultura del dovere e della responsabilità. Della convivenza e della solidarietà tra i diversi per ceto e provenienza. Dell’onestà come valore fondante del rapporto tra i cittadini. Il senso di appartenenza ad una grande nazione, alla sua storia antica e recente. I promessi sposi sono il romanzo che ha raccontato tutto questo in rapporto al suo tempo. Che ha dato voce al mutismo del bene, che ha fatto gli italiani prima ancora di Garibaldi e Cavour. Vicende emblematiche del tempo da cui far scaturire una miriade di riflessioni su temi fondamentali: la giustizia, gli interessi e le istanze morali che guidano l’agire degli individui, il rapporto tra i viventi e la storia. Già: la storia. La storia italica degli ultimi vent’anni e dell’oggi. L’avvento di Berlusconi, del
magicien che ha venduto agli italiani il vacuo sogno del tutto è possibile, anche al di là e oltre i confini della morale e della diffusa legalità. Mussolini indicò agli italiani il destino di un eroismo senza anima, la via della conquista imperiale sulle orme dei cesari. Berlusconi, più prosaicamente, l’edonismo della ricchezza: il modello tardo imperiale di una Roma corrotta e decadente. Che cosa c’è di peggio di un padre padrone a cui, ancora, si aggrappano le speranze di milioni di cittadini.? La sua condotta estetica che rasenta – uso un eufemismo – l’immoralità comportamentale e umana. Che si affida al messaggio mediatico nemico della ragione e della razionalità. Siamo di fronte ad una sconfitta culturale e di valori che ha pervaso tanta parte della società italiana. Il menefreghismo. L’indifferenza alle ragioni degli altri. L’utilizzo urlato di una presunta verità individuale. Il dileggio e l’umiliazione dell’avversario tradotto in nemico da umiliare e distruggere. È tutto ciò, tanta parte del dibattito politico odierno. Una accozzaglia di frasi fatte, generalmente banali, in cui si può trovare tutto o niente: dipende dalle virtù demagogiche del protagonista, della sua capacità di imporre lo spettacolo del nulla alla concretezza del tema.
Saper far credere di soffrire per la povertà diffusa, i suicidi di tante persone che hanno perso la speranza nell’avvenire, e annunciare, nel contempo, miracolose soluzioni per uscire da una sconsolante indigenza di massa. È il caso spudorato dell’ “immarcescibile”! onorevole Santanchè. Abbiamo più parlamentari di Francia e Inghilterra messe assieme, affermava sera fa, parlando dei costi della politica, un professore arrabbiato con il mondo, senza che il conduttore o i presenti in trasmissione ( anche quelli del pd !) osassero dissentire da una simile balzana. Siamo il più grande partito d’Italia, declamava il grillino di turno, senza trovare smentite ad una colossale bugia. E tanto altro, nel teatro barnum delle baggianate Nel frattempo, assistiamo allo stallo, gravoso di conseguenze per la stabilita, sociale e politica, della nazione. In un paese normale – parlo dell’Europa – al partito vincitore delle elezioni viene chiesto di formare il governo e ottenere la fiducia del parlamento. In Italia, no. A me, sfugge il perché. Non è, caro Bersani, che, per la tua competenza e serietà, sei nato nel tempo sbagliato? Auguri, caro Pier Luigi. A te e alla nostra Italia. gianni.farina@lapagina.ch
editoriale
10 aprile 2013 • la Pagina
Pompei crolla in Italia ma rivive a Londra La paralisi e i bizantinismi cui stiamo assistendo da alcune settimane sono emblematici di ciò che è l’Italia nei suoi vari aspetti della vita politica, economica, culturale, sociale e chi più ne ha, più ne metta. In ogni settore, in ogni campo è più o meno così, e non è vero che ci sono partiti migliori e peggiori, sostanzialmente il tratto identitario degli italiani è che rendono inefficiente ciò che potrebbe e dovrebbe essere efficiente, rendono complicate le cose semplici, costose le cose che non lo sono, e via di questo passo, secondo un andazzo di cui si stanno pagando le amare conseguenze. Prendiamo il settore della cultura e dell’arte: abbiamo dei tesori e non li sappiamo sfruttare, preferiamo sperperare milioni piuttosto che conservare, abbellire, valorizzare. A Londra la mostra dei reperti di Pompei ed Ercolano è stata un successo, di pubblico e di introiti, più di otto milioni di euro. Ecco le dichiarazioni di Teresa Elena Cinquantaquattro, capo della Soprintendenza speciale per i beni archeologici di
Napoli e Pompei: “I circa 350 reperti del British Museum sono tra i più significativi recuperati negli scavi borbonici, ma anche alcune importanti novità emerse dalle più recenti indagini. Una parte del materiale è abitualmente esposta al Museo archeologico di Napoli, l’altra è conservata presso i depositi di Napoli e Pompei”. Da notare che una parte dei reperti esposti a Londra normalmente si trovano nei magazzini a Pompei e a Napoli, cioè dove nessuno li vede e dove nessuno sa che esistono. E’ così per molti musei italiani. Avessero gli svizzeri i tesori che ci sono in Italia, quella culturale e archeologica basterebbe a fare dell’intero Paese una fonte di bellezza e di ricchezza. Da noi, invece, si è capaci d’impoverire ciò che è ricco e di deturpare ciò che è bello. Il sito archeologico di Pompei è la più luminosa finestra sull’antichità, ma non c’è mese che non cada un muro o una villa romana, tra l’indifferenza e l’assenza del personale che dovrebbe vigilare e invece è intento alle proprie comodità. E’ noto che i visitatori sono circa
15 mila al giorno, il biglietto d’ingresso costa 11 euro per gli adulti e 6 euro per gli studenti. Facendo una media di 9 euro, le entrate sono 135 mila euro al giorno, cioè più di 4 milioni al mese, dunque più di 48 milioni all’anno. I dipendenti addetti alla custodia e alla manutenzione sono 300, per una spesa di poco meno di 12 milioni calcolando uno stipendio lordo di 3 mila euro al mese. Vogliamo dire che il sito archeologico si finanzia abbondantemente solo con il numero attuale di visitatori, con un sovrappiù di più di 35 milioni l’anno. Senza contare i contributi ministeriali e quelli provenienti da ristorazione e materiale illustrativo. Invece, non ci sono mai soldi né per la manutenzione ordinaria, né per i vari progetti di restauro e di ricerca. La Casa dei Vettii è chiusa al pubblico e ingabbiata con ponteggi da 12 anni. Sono chiusi da anni, dopo che la restaurazione è costata milioni di euro nei decenni passati tutta una serie di Domus, da quella del Centenario a quella del Lupanare piccolo, dall’Antiquarium di Pompei a quello di Ercolano. Il personale marca visita in ragione del
50% e viene protetto, le guide sono appannaggio di organizzazioni abusive, e guai a mettere in questione i “diritti acquisiti” delle nostre leggi. Insomma, le bellezze italiane sono territorio di conquista e di privilegi di organizzazioni politiche, sindacali, sigle, imprese, enti, confraternite e club vari, tra l’impotenza dei cittadini. Altrove dal nulla creano, costruiscono, offrono e ricevono. In Canada esiste lo stessissimo sistema sanitario che è in vigore in Italia, solo che in Canada funziona per gli ammalati, in Italia funziona solo per i medici e faccendieri. Pompei crolla in Italia, rivive a Londra. Pompei rappresenta – e non da adesso - bene la metafora dell’Italia e degli italiani. ✗redazione@lapagina.ch
Punzecchiatura Emma Bonino presidente della Repubblica: per Pannella da 15 anni gode di una popolarità plebiscitaria… …tant’è vero che alle ultime elezioni ha preso un notevole 0,3%.
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politica la Pagina • 10 aprile 2013
Renzi: basta vivacchiare, o accordo con il centrodestra o elezioni subito Torna alla ribalta il sindaco di Firenze che denuncia l’immobilismo politico e la mancanza di idee chiare Dopo un mese e mezzo di consultazioni, incontri, dichiarazioni; dopo che Bersani è andato dal presidente della Repubblica a dirgli quello che si sapeva da tempo e cioè che non c’erano i numeri; dopo che Napolitano ha ribadito che lui non ha nessuna intenzione di dimettersi con un mese di anticipo (per non far crollare i mercati, ndr) e che ha costituito una Commissione di 10 saggi per fare proposte in materia istituzionale ed economica; dopo che uno dei saggi, il costituzionalista Valerio Onida, in una conversazione carpita da La Zanzara con la voce di Margherita Hack, ha confessato che era una Commissione inutile, giusto per riempire il tempo che separa dall’elezione del nuovo presidente della Repubblica; dopo che lo stesso Napolitano è intervenuto per dire che la Commissione dei saggi non è inutile, ebbene, dopo tutto questo, è tornato a parlare Matteo Renzi, seminando lo scompiglio nel Pd. Cosa ha detto di tanto scioccante Renzi? Ha notato che dal 25 febbraio tante cose sono cambiate nel mondo, a cominciare da un Papa nuovo (e, aggiungiamo noi, dai venti di guerra in Corea, ma anche dalle basi di un nuovo equilibrio promosso dai Paesi cosiddetti Brics), solo in Italia, ha precisato il sindaco di Firenze, tutto è fermo. Ecco allora il messaggio: “Basta vivacchiare, il Pd deve decidere: o Berlusconi è il capo degli impresentabili, e allora chiediamo di andare a votare subito; oppure
Berlusconi è un interlocutore perché ha dieci milioni di voti. Non è possibile che il noto giurista Migliavacca un giorno proponga ai grillini di votare insieme la richiesta di arresto per Berlusconi, che tra l’altro non è neanche arrivata, e il giorno dopo offra al Pdl la presidenza della convenzione per riscrivere la Carta costituzionale. In un momento si vagheggia Berlusconi in manette, in un altro ci s’incontra di nascosto con Verdini”. Matteo Renzi spara alcune bordate contro l’attendismo inconcludente del segretario del Pd che “punta a perdere tempo e ad eleggere un nuovo capo dello Stato che ci dia più facilmente l’incarico di fare un nuovo governo”. Bersani, dice Renzi, “riunisca non l’ennesima direzione che diventa una seduta di autocoscienza, ma i gruppi parlamentari e lanciamo una proposta forte: il sindaco d’Italia, una nuova legge elettorale, grazie a cui si sa subito chi ha vinto, l’abolizione del Senato, che diventa la Camera delle autonomie, con i rappresentanti delle Regioni e i sindaci delle grandi città che vanno a Roma e che lavorano senza ulteriori indennità; così il Parlamento è più efficiente e costa la metà”. E ancora: “In sei mesi si può fare. Come anche l’abo-
l i z i o ne delle Province; per davvero, non come s’è fatto finora. Se invece riteniamo che lo spazio per parlare con il centrodestra non ci sia,allora andiamo a votare. Ma in fretta”. Dopo aver criticato l’atteggiamento di Bersani che pietiva una manciata di voti “alla ricerca di un accordicchio politico” con persone come la “capogruppo dei 5 Stelle, che hanno dimostrato arroganza e tracotanza nei nostri confronti”, la stoccata finale: “Se un marziano fosse arrivato in Italia il 25 febbraio, avrebbe visto tre leader convinti di aver vinto o comunque di essere andati bene, più un quarto, Monti, che diceva: in pochi giorni non potevo fare di più”. E aggiunge: “Nel frattempo l’economia attraversa una crisi drammatica (…) Noi non dobbiamo inseguire Grillo. Facciamo noi i tagli alla politica, aboliamo il finanziamento pubblico ai partiti e poi vediamo chi insegue”. Nel Pd l’intervista di Renzi non è piaciuta, sono rispuntate le delegittimazioni, con accuse varie, tra cui quella di “rotture” e di una futuribile “lista Renzi”, Il contrasto verte in modo particolare sulla “visione Renzi” e sull’abolizione del finanziamento pubblico, che il Pd non vuole eliminare perché, si
dice, altrimenti la politica la farebbero solo “i ricchi”. Ciò che non impedisce a Renzi di ribattere: “In Italia abbiamo il più grande finanziamento pubblico ai partiti, non mi pare che questo abbia dissuasi i ricchi dal fare politica”. Ecco, questi sono i termini del dibattito. Che dire? Due sole osservazioni. La prima è che Renzi da ultimo, ma un paio di settimane fa anche Luca Ricolfi su La Stampa hanno invocato una legge (“necessaria”, “indispensabile”) sulla diminuzione dei parlamentari, sull’abolizione del Senato come doppione, sul Senato come Camera delle autonomie, su maggiori poteri al presidente del Consiglio, sulle competenze legislative delle Regioni e della Camera dei deputati. Ebbene, questa legge è stata approvata nel 2005 dal vituperato Berlusconi con ampia maggioranza in Parlamento, solo che subito furono raccolte le firme – guarda caso dal Pd, da Di Pietro, dai girotondini, da Rifondazione e da tutta la cosiddetta intellighenzia nostrana – e nel referendum del 24-25 giugno del 2006, un paio di mesi dopo la vittoria di Prodi, quella legge fu spazzata via proprio per la propaganda di coloro che ora la invocano. La seconda osservazione è che Renzi dice delle cose di buon senso, talmente di buon senso che sono scontate, e il guaio è proprio questo, che in Italia è guardato con diffidenza proprio chi dice cose di buon senso. 7redazione@lapagina.ch
esteri
10 aprile 2013 • la Pagina
Pyongyang: “Pronto il lancio dei missili” La Corea del Nord lanciata in una folle corsa alla guerra, per ora a parole ma dal contenuto irresponsabile: “Non potremo garantire la sicurezza dei diplomatici dopo il 10 aprile”
La Corea del Nord dà l’impressione di essere come quei cani rognosi che abbaiano solo perché il leone se ne sta zitto e quieto dentro le sbarre di una gabbia. Fa la voce grossa, insomma, per mascherare la sua debolezza e la sua paura. Lo fa certamente a fini interni, perché il dittatore deve dare in pasto alla popolazione affamata (nel senso letterale della parola) un motivo per non sentirsi inutile. Non potendo ribellarsi (come vorrebbe), la gente fa finta di bere la propaganda del regime, che accusa gli Usa di imperialismo, di volontà di schiavizzare la povera Corea e per rivendicare il ruolo di salvatore della patria contro l’odiato nemico. La Corea del Nord ha iniziato circa tre settimane fa a reiterare con maggiore enfasi le sue ricorrenti minacce, ma allora lo fece per protestare contro le sanzioni Onu, votate anche dalla Russia e dalla Cina, sua tradizionale alleata. Si vede che kim Jong-un è costretto a rilanciare la posta, altrimenti il giocattolo che ha in mano – il potere sui nordcoreani – potrebbe scoppiargli in mano. Poi, d’accordo, un altro tassello della sua martellante propaganda è la volontà di riunificare le due Coree, ovviamente sotto le insegne del suo potere, cosa di cui i sudcoreani non vogliono sentir parlare. Sono questi i due pilastri della propaganda: un nemico esterno e un nobile (ma solo per lui) ideale: la riunificazione nazionale delle due Coree, divise dalla guerra del 1953. Dicevamo dell’escalation. A
dicembre c’è stato il flop di un missile a lungo raggio che a momenti stava per cadere sui piedi di chi l’aveva lanciato. E’ andato meglio l’esperimento del febbraio scorso, ma aver lanciato un missile e vincere la guerra ce ne corre. Pyongyang vuole diventare un potenza nucleare, ma non risulta che il regime disponga di testate nucleari, al massimo dispone di quelle convenzionali, ma sparare un missile non vuol dire far paura all’avversario, che comunque, ha fatto venire nei paraggi una piccola parte del suo micidiale armamentario. Probabilmente, la Corea del Nord non riuscirà a sparare nemmeno una cannonata senza che sia intercettata alla fonte dagli Usa, che presiedono l’intera zona del Pacifico e che tengono sotto controllo anche il respiro di ognuno dei soldati nordcoreani, che sono un milione e trecentomila, ma in questi casi non è il numero che fa la forza, ma il tipo di armi, i radar, le capacità tecnologiche, tutte cose che non crediamo che in Nord Corea si possano trovare in abbondanza. Certo, i giornali mettono l’accento sul fatto che un missile è stato puntato verso la costa ovest degli Usa, ma bisogna vedere quanta strada riuscirebbe a percorrere prima di inabissarsi
in mare. In ogni c a s o , pare che il dittatore voglia semplicemente compiere un altro esperimento, dopo il successo di febbraio e il fallimento di dicembre e dopo i tanti fallimenti nei mesi e negli anni addietro. La Casa Bianca ha evitato di rispondere alle provocazioni, anche per non dare importanza ad un dittatore che è più crudele degli altri due che lo hanno preceduto e che erano suo nonno e suo padre, morto un paio di anni fa. Pyongyang ha bloccato l’accesso al distretto industriale di Kaesong, che è la zona franca delle due Coree: è un po’ come provocare con la certezza di non subire danni. Dicevamo che la Corea del Nord vorrebbe riunificare le due Coree sotto il suo potere, ma vuole soprattutto trattare da pari a pari con gli Usa. Alla fine, le voglie segrete dei dittatori sono quelle di es-
sere riconosciuti, ma non solo gli Usa non abboccano, ma ormai nemmeno più la Russia e la Cina sono disposte a tollerare le provocazioni nella regione, che rischiano di diventare pericolose. Russia e Cina hanno condannato le “azioni e le parole provocatorie” ed hanno sottolineato che il regime “minaccia la pace e la stabilità nella penisola coreana e nella regione”. Insomma, tutti invitano alla calma, solo la Corea del Nord soffia sul fuoco. Gli Usa, comunque, hanno dato l’impressione di prendere sul serio le provocazioni ed hanno provveduto a spostare aerei e radar a Guam e navi con testate nucleari a difesa del Giappone e dell’Australia, nonché delle Filippine. Insomma, sono pronti ad ogni evenienza. Si è mosso anche Fidel Castro, tradizionale amico di Kim Il-Sung, che ha lanciato un messaggio chiaro al regime: “Evitate la guerra” La guerra, per ora, è a parole, ma il regime ha fatto sapere che “non potremo garantire la sicurezza dei diplomatici dopo il 10 aprile”. 7redazione@lapagina.ch I lettori possono rivolgere le loro domande per iscritto o telefonicamente (in basso i recapiti)
Domenica, 14 aprile 2013 alle ore 9.45, l’Avv. Dominique Calcò Labbruzzo parlerà di
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esteri la Pagina • 10 aprile 2013
Catherine Ashton: “Nessuna comprensione reciproca” Dopo due giorni di trattativa tra l’Onu e l’Iran sul nucleare le posizioni sono distanti. Per Israele è la solita “tattica dilatoria” Anche se nessuno lo dice apertamente, a Teheran la crisi in Estremo Oriente trova un regime, quello degli ayatollah, interessato a che gli Stati Uniti siano oggetto di minacce, secondo il principio del “nemico del mio amico è anche mio nemico”. In sostanza l’Iran tifa per Kim Jong-un, anzi spera che si decida a passare dalle parole ai fatti. Per due motivi. Il primo è che Teheran spera così che il suo nemico americano venga danneggiato, nei suoi interessi economici, militari e d’immagine; il secondo è che così allontana da sé i riflettori internazionali e soprattutto dalla trattativa che ad Almaty, in Kazakhstan, si è appena svolta con esiti negativi sulla questione del nucleare iraniano. I negoziati erano stati auspicati da tempo dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu e in particolare dai cosiddetti 5+1 (cioè Usa, Russia, Cina, Francia e Inghilterra, più la Germania) e quando il blitz israeliano sem-
brava essere più vicino per mancanza di dialogo, essi sono stati ripresi per insistenza di Teheran, per sventare, appunto, l’intervento del potente ed odiato vicino. In Kazakhstan, però, le cose non sono andate per il verso giusto. Catherine Ashton, Alta rappresentante per la politica estera dell’Ue e coordinatrice del gruppo Onu dei 5+1, ha dichiarato che le “posizioni sono distanti” e che “non c’è comprensione reciproca”, un giro di parole per dire che la trattativa è stata un fallimento dopo appena due giorni. Addirittura non c’è stata nemmeno la fissazione di una data per la ripresa della trattativa stessa, il che basta da solo a certificare l’incomprensione.
Da parte del negoziatore ufficiale dell’Iran sul nucleare, Saeed Jalili, c’è stata una dichiarazione in base alla quale egli ha precisato di aver presentato un “piano operativo” ma che i suoi interlocutori hanno chiesto tempo per studiarlo. Il fallimento dei negoziati non è una sorpresa per l’Occidente, non lo è in particolare per Israele, che anche nel recente viaggio di Obama a Gerusalemme, ha ricordato al presidente Usa che la data ultima di non ritorno è il mese di giugno prossimo: o si blocca il nucleare iraniano per via diplomatica o si è costretti a bloccarlo con dei blitz sui siti atomici. Circa un mese fa, Obama disse che la via diplomatica era la migliore, ma che se non ci fossero state novità e concretezza nella trattativa, l’America sarebbe stata disposta anche a passare a vie di fatto. “Non permetteremo”, disse Obama, “che l’Iran si doti di armi nucleari”. Israele, dunque, non ha mai creduto che Teheran volesse rinunciare al nucleare ed ora ne ha avuta un’ulteriore prova. Ovviamente l’Iran parla del suo diritto ad avere il nucleare civile, non per scopi militari, ma nessuno crede al nucleare civile, non ci credono nemmeno in Iran. Da tempo l’Onu
chiede all’Iran di portare sotto il 20% l’arricchimento di uranio presso il sito di Fordow, ma l’Iran sposta la materia della discussione e riafferma, appunto, il diritto al nucleare civile, sapendo che non può essere credibile in quanto un Paese che galleggia sul petrolio non può scegliere la via dell’atomo per l’approvvigionamento energetico. Dunque, tattica dilatoria da parte di Teheran e davvero ci vuole pazienza per non rompere definitivamente. La rottura comporterebbe il via libera al blitz, che a sua volta scatenerebbe la reazione iraniana che, a sua volta ancora, implicherebbe il ricorso ad una vera e propria guerra dagli esiti incalcolabili. Ecco perché, dunque, gli americani, pur di fronte ad un nulla di fatto dei colloqui, hanno detto che “la trattativa non è stato un insuccesso totale”. Insomma, hanno messo, con un’abbondante dose di ottimismo, l’accento sul bicchiere mezzo pieno, nella speranza che ci sia sempre un ravvedimento all’ultimo momento. “La nostra intenzione”, ha detto un esponente americano, “è di andare avanti”. A giugno mancano due mesi, forse tre se si considera la fine di giugno: un tempo sufficientemente lungo per riflettere sulle conseguenze della tattica dilatoria, ma sufficientemente breve per impedire il rombo dei bombardieri israeliani già con i motori accesi. 7redazione@lapagina.ch
10 APRILE 2013 • LA PAGINA
POLITICA 7
Cresce nel Pd l’area dialogante con Berlusconi D’Alema pensa che Bersani sia il solo responsabile della situazione di stallo e che stia portando “il partito alla rovina” Il messaggio di Renzi (“sono pronto”) contenuto nella sua intervista al Corriere, ha suscitato una sorda e sotterranea avversione verso di lui da parte della maggioranza di Bersani, ma fatto emergere molti malumori nei confronti del segretario che, a giudizio di D’Alema, “sta portando il partito alla rovina”. D’Alema non è il solo ad aver preso le distanze da Bersani. Tra l’altro, gli rimprovera l’eccessivo cedimento a Grillo, antipolitico, populista e antieuropeista, e la responsabilità dello stallo pericoloso che sta facendo emergere uno scontento sociale difficilmente arginabile, in più il peso del rifiuto del dialogo con chi ha gli stessi voti del centrosinistra. Ad uscire allo scoperto è stato anche Dario Franceschini, il quale sostanzialmente ha detto le stesse cose di Renzi, e cioè che se Grillo risponde di no all’offerta di Bersani, non restano che due altre vie: o le elezioni o il dialogo con Berlusconi. Franceschini, però, non si limita ad una scelta, la spiega con le stesse parole con cui in tanti negli anni scorsi l’hanno spiegata: “Se noi intendiamo mettere davanti l’interesse del Paese, dobbiamo toglierci di dosso questo insopportabile complesso di superiorità, per cui se l’avversario ti piace ci parli, altrimenti non ci parli nemmeno”, aggiungendo una cosa ovvia in politica “la destra è ancora Berlusconi, e la sua sconfitta deve avvenire per vie politiche. Non per vie giudiziarie o legislative (alludendo alla legge sulla ineleggibilità del Cavaliere che tanti nel Pd vorrebbero presentare a sostegno del gruppo di Micromega, ndr). Giusto per dare un’idea del clima di contrasti che vive il Pd, citiamo l’intervento di un intellettuale di area, Antonio Polito, che sul Corriere della Sera di domenica ha scritto: “Il gruppo dirigente che si raccoglie attorno a Bersani ha letto il voto come il segno di un’epocale svolta a sinistra del-
l’elettorato italiano, che avrebbe premiato Grillo solo perché il Pd sarebbe stato troppo timido nel suo pur antico anti-berlusconismo. Non si spiegherebbe altrimenti perché prima ha offerto al M5S la testa di Berlusconi (ineleggibilità vent’anni dopo e arresto appena possibile), e perché oggi punti a tornare nella direzione da cui proviene fondendosi con Vendola e affidandosi a Barca”. Polito concorda con Renzi e con Franceschini e conclude: “ (l’elettorato) non premierà chi è più zelante nel dannare il nemico, ma chi è più efficace nel salvare la casa comune. Pd e Pdl sono condannati a ricostruire insieme una democrazia funzionante”. Il pressing di RenziFranceschini, sostenuto da molti leader del Pd anche se per adesso non si traduce ancora in muro contro muro alla luce del sole, ha costretto Bersani e la sua maggioranza a compiere mezzo passo avanti e uno indietro nei confronti del centrodestra. In un’intervista apparsa sul Corriere della Sera domenica scorsa, Roberto Speranza, neo eletto presidente del gruppo Pd alla Camera, è costretto ad ammettere che “la legittimazione di Berlusconi arriva dai voti, i nostri non sono di serie A e i loro di serie B”, ma poi diluisce l’apertura in un’acrobazia pseudopolitica. Dice, infatti, Speranza: “Quello che è chiaro è che l’alternativa non può essere voto anticipato o alleanza stretta tra Pd e Pdl. Chiusa la prospettiva di un governo Bersani sostenuto al Senato da Grillo o da un suo gruppo, quindi di un governo comunque impossibile, l’obiettivo di Bersani resta una prospettiva senza grandi possibilità di successo. In pratica, Bersani vorrebbe il via libera di Berlusconi - anche uscendo dall’aula per abbassare il quorum - ma senza personalità di centrodestra nel “suo” governo e proponendo una rosa di nomi all’interno della quale scegliere in maniera condivisa il presidente
della Repubblica, che comunque apre per tattica e chiude per connon può essere uno di centrode- vinzione. Lo stallo, appunto. stra. Insomma, una proposta im✗redazione@lapagina.ch possibile da accettare da parte di Berlusconi, in quanto ispirata dal principio: io mi prendo tutto e tu devi essere d’accordo. La controproposta di Berlusconi non s’è fatta attendere: sostegno ad un governo Bersani anche senza ministri, ma il presidente della Repubblica ad una personalità di centrodestra. Dopo il no di Bersani, Berlusconi gli ha ribattuto: il presidente della Repubblica ad uno del centrosinistra, ma allora ministri di centrodestra nel governo con un accordo di maggioranza, di due anni o di legislatura. Bersani deve rispondere ma, come ha sottolineato Polito, in caso di ascesa di Renzi nel Pd e/o nel governo, sta mandando avanti Fabrizio Barca (attuale ministro di Monti e, pur non iscritto al Pd, personalità che si definisce elemento di unione tra la sinistra del Pd e le posizioni di Vendola) per controbilanciare l’area di Renzi. C’è chi teme una scissione a destra ad opera di Renzi (se Bersani continua nello stallo) o una scissione a sinistra, se Renzi diventerà l’uomo forte del Pd. Un fatto è certo, l’ascesa di Renzi non è solo mal vista da Bersani, che verrebbe spodestato e ridotto a posizione marginale, ma anche paradossalmente da Berlusconi, il quale da un avversario come Renzi avrebbe tutto da temere e mostra di saperlo benissimo. Di qui, logica vorrebbe che tra Bersani e Berlusconi si mettesse una pietra sul passato e iniziasse un’alleanza concordata e seria per il bene dell’Italia. Siamo ritornati così al punto di partenza, con Berlusconi che offre i voti del centrodestra e un programma in otto punti tra cui l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, senza rivendicare nessun ruolo istituzionale o di governo per sé, e Bersani che
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10 aprile 2013 • la Pagina
Poco efficiente il divieto contro la pubblicità telefonica Per molte aziende le misure vigenti per difendersi dalle telefonate non sono un ostacolo
Molti utenti sono contrariarti dal ricevere telefonate pubblicitarie vietate che propongono di sottoscrivere una nuova assicurazione o comprare svariati prodotti. Da un anno è in vigore la legge federale sulla concorrenza sleale (LCSl), che punisce le aziende che agiscono slealmente, quando non rispettano gli abbonati al servizio telefonico che non desiderano ricevere chiamate pubblicitarie. I consumatori hanno la possibilità di adottare alcune misure per proteggersi o ridurre la frequenza delle chiamate. L’ordinanza sui servizi di telecomunicazione (OST) permette di fare aggiungere un asterisco accanto al nome nell'elenco, se non si desidera ricevere chiamate pubblicitarie. Chi non figura nell'elenco telefonico può far registrare il numero presso l’Associazione svizzera di direct marketing. Le aziende che chiamano, nonostante l'asterisco, agiscono in modo sleale e l’utente, se si sente molestato, può presentare querela presso la polizia. Tuttavia dall’entrata in vigore della legge si è costatato che in Svizzera è difficile contrastare sistematicamente ogni forma di pubblicità telefonica, perché le misure adottate non sono un ostacolo per molte aziende. Alla Fondazione per la protezione dei consumatori SKS, con sede a Berna, sono giunte circa 5000 querele. La dirigente dell’SKS, Sara Stalder, ha dichiarato alla radio svizzera
coinvolgere in una discussione contro la propria volontà e terminare la telefonata, oppure di usufruire di una soluzione tecnica. I clienti di tutti gli operatori possono acquistare un apparecchio con il nome “KATIA”. I numeri indesiderati sono memorizzati e un messaggio annuncia che la chiamata pubblicitaria è stata bloccata . tedesca, che la fondazione ha dell’asterisco o del codice ha reagito inoltrando 30 denun- la possibilità di non lasciarsi ce contro aziende pubblicitarie. Secondo Stalder la nuova legge è “un primo importante passo”, anche se il problema non è ancora risolto. Adesso bisogna accertare come saranno trattate le denunce e se si avranno sentenze esemplari. Oggi non risulta che un tribunale abbia emesso sentenze in cui sono state riconosciute lesioni della personalità correlate alla vendita telefonica. Il direttore di Konsumentenforum, Michel Rudin dubita dell’efficacia della legge, poiché “la maggior parte delle aziende, che non rispettano le regole, hanno sede all’estero”. Sulla stessa falsariga il presidente dell’Associazione Dialogmarketing, Milo Stössel: “In Svizzera sono soprattutto i mediatori delle assicurazioni che inducono gli utenti alle querele”. I soci dell’associazione si sono impegnati in un “codice d'onore” a non chiamare chi nell’elenco telefonico ha l’asterisco. Chi invece non si fida
Gaetano Scopelliti
10 SVIZZERA LA PAGINA • 10 APRILE 2013
Assegno grandi invalidi AI Con la 4a revisione AI, entrata in vigore nel 2004, l’assegno per grandi invalidi dell’AI è stato ampliato in modo mirato. Da uno studio commissionato dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali risulta che gli obiettivi perseguiti sono stati ampiamente raggiunti. L’ampliamento della prestazione permette a un maggior numero di beneficiari di vivere a casa, sgravando così anche i Cantoni. Dallo studio emerge inoltre che la maggior parte dei beneficiari è soddisfatta della propria situazione abitativa, assistenziale e occupazionale
Chi, per motivi di salute, ha bisogno dell’aiuto permanente di terzi per compiere gli atti ordinari della vita (alzarsi, vestirsi, mangiare, provvedere alla cura del proprio corpo ecc.), ha diritto a un assegno per grandi invalidi (AGI) dell’assicurazione invalidità (AI). La 4a revisione AI, in vigore dal 2004, ha raddoppiato l’importo dell’assegno per gli invalidi che vivono a casa, esteso il diritto all’AGI alle persone affette da invalidità psichica o invalidità mentale leggera che vivono a casa (nell’ambito del cosiddetto accompagnamento nell’organizzazione della realtà quotidiana) e introdotto un supplemento per i minorenni beneficiari di un AGI che necessitano di cure intensive. Con questi provvedimenti l’AI investe nella promozione dell’autodeterminazione delle persone invalide, aiutandole a condurre una vita autonoma fuori dagli istituti. Dal 2003 al 2011 le spese
sostenute dall’assicurazione per gli AGI sono triplicate, passando da 159 a 480 milioni di franchi. Nel 2011, 32 400 adulti e 8300 minorenni hanno beneficiato di un AGI. L’Ufficio federale delle assicurazioni sociali ha ora pubblicato uno studio, condotto dal Büro für arbeits- und sozialpolitische Studien (BASS), che fa il punto della situazione abitativa e assistenziale in cui vivono i beneficiari di un AGI e analizza gli effetti delle misure introdotte dalla 4a revisione AI (Wohn- und Betreuungssituation von Personen mit Hilflosenentschädigung in der IV: Eine Bestandsaufnahme im Kontext der Massnahmen der 4.
IVG-Revision; in tedesco, con riassunto in italiano). L’AGI dell’AI permette agli invalidi di vivere a casa Lo studio mostra che la 4a revisione AI ha portato a un aumento del tasso di beneficiari di un AGI che vivono a casa (dal 50 al 59 %) e che l’ampliamento della prestazione ha permesso d’interrompere o di evitare ricoveri in istituto. Il 71 per cento dei beneficiari di un AGI e il 66 per cento dei beneficiari di un accompagnamento nell’organizzazione della realtà quotidiana hanno dichiarato che senza queste prestazioni dell’AI non potrebbero più finanziare la vita a casa e dovrebbero quindi vivere in istituto. Prima della revisione, per i beneficiari di un AGI era più difficile finanziare la vita fuori dagli istituti. Poiché le nuove prestazioni dell’AI permettono di regola di finanziare la vita a casa, oggi il ricovero in istituto è determinato principalmente dalla necessità di cure e assistenza e non da motivi economici. Gli interessati possono quindi scegliere più liberamente se vivere a casa o in istituto. La possibilità di vivere a casa, promossa dall’AI, ha inoltre sgravato i Cantoni, che dall’entrata in vigore della Nuova impostazione della perequazione finanziaria, nel 2008, sono responsabili del finanziamento degli istituti.
la società questo lavoro è prezioso e indispensabile. Sebbene le prestazioni finanziarie dell’AI siano utilizzate in molti casi per pagare anche servizi forniti da terzi, gran parte dell’AGI va però ad aggiungersi al budget dell’economia domestica. In questo modo, le prestazioni dell’AI permettono di compensare, perlomeno in parte, l’eventuale perdita di guadagno dei familiari che prestano assistenza. Diversa è la situazione degli invalidi che vivono in istituto: stando allo studio, per loro l’AGI non ha un impatto finanziario altrettanto significativo, in quanto la stragrande maggioranza beneficia di prestazioni complementari o deve versare l’assegno all’istituto. Per gran parte di loro, quindi, l’AGI non costituisce una fonte di reddito rilevante; il suo importo influisce unicamente sulla ripartizione delle spese tra Confederazione e Cantoni.
Il contributo per l’assistenza dell’AI copre i bisogni supplementari Con il contributo per l’assistenza, introdotto all’inizio del 2012, l’AI ha ulteriormente ampliato in modo mirato le prestazioni per gli invalidi. I beneficiari di un AGI che dispongono di un certo grado di autonomia possono assumere da soli degli assistenti che li aiutino a vivere a casa. In tal modo è stato possibile aumentare ulteriormente la loro autonomia e responsabilità individuale, offrendo nel contempo uno sgravio supplementare ai familiari. Questi ultimi necessitano ancora in particolare di un’offerta di sgravio e di prestazioni asLa maggior parte dell’assisten- sistenziali su misura da parte di specialisti. Al riguardo si richieza è prestata da persone de uno sforzo soprattutto da parte della cerchia familiare L’assistenza ai beneficiari di dei Cantoni e delle organizzazioun AGI che vivono a casa è pre- ni di aiuto ai disabili. Fonte: Confederazione Svizzera stata soprattutto dai familiari. Per
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10 aprile 2013 • la Pagina
Depositato il referendum contro la vendita notturna La “Sonntagsallianz” ha raccolto 67.082 firme contro gli orari di lavoro nei negozi in stazioni di servizio Lo scorso dicembre il Parlamento federale ha approvato la revisione dell’articolo 27 della legge sul lavoro che permette alle stazioni di servizio, con annessi negozi, di vendere tutto l’assortimento 24 ore su 24. Il diritto vigente vieta di impiegare personale per la vendita di determinati articoli dall’una alle cinque della notte. Nonostante la loro presenza, il personale può vendere solo benzina, caffè e panini. La revisione riguarda oggi solo 22 stazioni di servizio, di cui 17 nelle autostrade e 5 intorno all’agglomerato di Zurigo, mentre sono esclusi i negozi nelle stazioni di servizio dei grandi agglomerati sulle vie d'accesso alle grandi città. Quest’ultime non sarebbero interessate alla modifica della legge per mancanza di mercato. Gli oppositori della “Sonntagsallianz” - che comprende, oltre ai sindacati, la sinistra e i Verdi, i rappresentanti delle Chiese e la Società svizzera di medicina del lavoro - vogliono proteggere i lavoratori dallo stress. Vania Alleva, copresidente del sindacato UNIA, ha spiegato che i cittadini “non desiderano una società di 24 ore”, ricordando che negli ulti-
mi anni nel 90% delle votazioni cantonali il popolo ha respinto i tentativi di prolungare gli orari di apertura dei negozi. La raccolta di oltre 67.000 firme valide nell’arco di pochi mesi è un ulteriore segnale da parte dei cittadini. Comunque la lotta dei promotori va oltre questa modifica della legge sul lavoro, poiché temono una deregolamentazione generalizzata degli orari di lavoro. Secondo il sindacato la decisione del Parlamento ha dato “semaforo verde alla vendita 24 ore su 24 nei negozi al dettaglio”, ricordando le due mozioni approvate dal Consiglio degli stati di Filippo Lombardi (PPD) e di Fabio Abate (PLR). Lombardi esige di uniformare le apertu¬re in Svizzera dei negozi di commercio al dettaglio durante i giorni feriali fino alle 20 e il sabato fino alle 19, mentre Abate chiede di ampliare l'eccezione turistica al lavoro domenicale in determi-
MINIPUBBLICITÀ VARIA Si impartiscono lezioni di fisarmonica e tastiera. Gli interessati possono telefonare dopo le ore 18 al seguente numero 044 780 55 37 Cercasi cantante (donna) per informazioni tel. 079 395 70 64
PER INSERIRE IN QUESTA RUBRICA Scrivere il testo (massimo 30 parole) e inviarlo, allegando Fr. 30.- (in banconote o francobolli) in busta chiusa a: LA PAGINA - Minipubblicità, Militärstrasse 84, 8004 Zurigo.
nate regioni. Un’altra mozione dei Verdi liberali, non ancora trattata dal Parlamento, chiede che in futuro i negozi di commercio al dettaglio, con una superfice fino a 120 metri quadri, possano impiegare il personale senza autorizzazione, sia la domenica, sia negli orari notturni. La “Sonntagsallianz” si oppone agli interventi parlamentari, poiché tendono ad abbatte-
re le barriere che proteggono i lavoratori, minacciando la loro salute. “Sacrificare la domenica e la notte agli interessi dell’economia porta a ulteriore stress, spossatezza e malattie”. Per l’ala borghese, che ha sostenuto la liberalizzazione, è “assurdo che il personale già presente sul posto, non possa vendere tutti i prodotti”. Con il referendum i sindacati politicizzano in questo caso contro gli interessi della loro base. Sulla liberalizzazione degli orari di apertura nelle stazioni di servizio il popolo si pronuncerà presumibilmente entro il prossimo autunno.
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12 AUSLAND LA PAGINA • 10. APRIL 2013
Die „eiserne Lady“ ist tot Die frühere britische Premierministerin Margaret Thatcher starb im Alter von 87 Jahren «Eiserne Lady? Kalte Kriegerin?....Spiesser-Amazone? Nennt mich, wie ihr wollt», spottete sie. Das blieb ihr Stil. Welche Kritik man ihr auch an den Kopf warf – Thatcher lachte und heftete sich die Schmähung stolz ans Revers. Lange wurde sie unterschätzt. 1973 höhnte der etablierte Flügel ihrer flügellahmen Partei über Thatchers «kreischende» Stimme. Sie legte sich einen Bariton zu – und stürzte 1975 die Etablierten.
Vier Jahre später fegte sie die Labour-Regierung weg – und veränderte die Parteipolitik Europas und Amerikas. Nicht etwa, weil sie Frau war. Als erste Regierungschefin einer Industrienation waren ihr Frauenrechte egal. «Sollen mich die Feministinnen hassen», sagte sie. «Ich hasse den Feminismus auch.» Ihre Übernahme war als Beleidigung gedacht. Eine «Eiserne Lady» treibe in Grossbritannien ihr
Unwesen, nörgelte die Sowjetpropaganda 1976 über eine Frau ohne Amt: Margaret Thatcher, ExBildungsministerin, war damals nur Chefin der oppositionellen Konservativen. Dass sie als Frau und Kleinbürgerin die Partei der Männer und Lords anführte, machte sie dennoch zum Vorbild. Studiert hatte die gescheite Margaret in Oxford. Chemie. Ihr Vater, ein Krämerladenbesitzer, war Liberaler, sie selbst wurde zur Konservativen. Sie verehrte Friedrich Hayeks AntiSozialstaats-Bibel «Der Weg zur Knechtschaft». 30 Jahre später war sie also in der Position, die Knechtschaft zu beenden. Und sie machte sich mit Gusto ans Werk: Die Eiserne Lady halbierte die Spitzensteuersätze, strich Sozialleistungen und privatisierte die Wasser-, Elektrizitätsund Gaswerke. Als sie 1984 Kohlewerke schloss, traten die Minenarbeiter in den Streik. Ein Jahr lang. Dann musste Arbeiterführer Arthur Scargill aufgeben. Die Gewerkschaften waren pleite. Maggie hatte ihnen den Rücken gebrochen. Die Wähler sahen ihr die soziale Härte stets nach. Als 1982 die Arbeitslosenzahlen explodierten, hatte Thatcher zudem Glück: Argentiniens Generäle besetzten die winzigen britischen Falklandinseln. Thatcher sah die Chance, zur
Kriegsherrin zu werden. Sie holte sich die Inseln zurück und wurde zur Legende. Dreimal gewann sie gegen Labour. Niederlagen, die aus den Sozialisten brave Sozialdemokraten machten. Erst die absurde Kopfsteuer brach Thatcher 1990 das Genick. Sie stierte sie durch – und musste sie nach landesweiten Protesten zurückziehen. Monate später liess jene Partei, die ihrer Maggie alles verdankte, sie fallen. Sie hat den «Verrat» nie verwunden. Zuletzt lebte sie zurückgezogen. Krank, allein, aber von Freund und Feind bewundert. Am Sonntag erlitt sie einen Schlaganfall und starb kurz darauf. «Friedlich», heisst es. Auf dem Hauptplatz des alternativen Stadtteils Brixton im Süden der britischen Hauptstadt versammelten sich nach Thatchers Tod rund 200 Einwohner unter dem Motto «Freut Euch - Thatcher ist tot.» In Brixton hatte es 1981 gewaltsame Krawalle gegen die Regierung der Verstorbenen gegeben. Mit Alkohol stiessen die Feiernden auf den Tod der ehemaligen Regierungschefin an, viele tanzten zu Hip-Hop- und Reggae-Klängen. Einer der Feiernden begründete seine Teilnahme an der Party damit, dass Thatcher «unserem Land so viel Schaden zugefügt hat». Tijana NIkolic
SCHWEIZ 13
10. APRIL 2013 • LA PAGINA
«Die Entscheidung»: Die neue Kampagne des BAG zum Thema Organspende läuft an Mit einem neuen Kurzfilm möchte das Bundesamt für Gesundheit (BAG) die Menschen in der Schweiz für das Thema Organspende sensibilisieren. «Die Entscheidung» zeigt auf überraschende Art und Weise, wie wichtig es ist, sich rechtzeitig über das Thema zu informieren, sich für oder gegen eine Organspende zu entscheiden und dies den Angehörigen mitzuteilen. So bewahrt man diese vor einer emotional schwierigen Situation und hilft mit, das Leben schwer kranker Menschen zu retten. Umfragen zeigen, dass die Mehrheit der in unserem Land lebenden Menschen einer Organspende nach dem Tod
grundsätzlich positiv gegenübersteht. Wenn Angehörige anstelle der verstorbenen Person entscheiden müssen, lehnen sie dies jedoch in vielen Fällen ab. Im Zweifelsfalle neigen sie dazu, Nein zu sagen, weil sie den Willen der ihr nahe stehenden Person nicht kennen. Der Kurzfilm des BAG betont denn auch, wie wichtig es ist, sich rechtzeitig für oder gegen eine Organspende zu entscheiden und dies den Angehörigen mitzuteilen. So kann man ihnen schwierige Entscheide in belastenden Situationen ersparen. Der Film zeigt zwei Freunde mittleren Alters in einer ziemlich bedrohlichen Situation. In einem Auto über dem Abgrund
fragt der eine den anderen, ob er nach einem allfälligen Sturz ins Meer seine Organe spenden würde. Dabei zeigt sich, dass sich dieser zwar für eine Spende entschieden hat, seinen Willen aber nicht festgehalten und niemandem mitgeteilt hat. Was sehr ernst tönt, ist im Film überspitzt dargestellt und wird auf witzige Art abgehandelt. Die beiden Pechvögel sind auch in ihrer misslichen Lage nicht um Pointen verlegen. Dank diesem unkonventionellen Ansatz soll der Film auf spielerische Art den Zugang zu Fragen öffnen, die einen ernsten Hintergrund haben und deren Beantwortung oft zu lange hinausgeschoben wird. Zu sehen ist
der Kurzfilm ab 8. April auf der Website www.die-entscheidung. ch. Ausschnitte daraus werden zudem als TV-Spots ausgestrahlt. Die Sensibilisierungskampagne ist Teil der Gesamtschau «Gesundheit 2020». Eines der Ziele dieser umfassenden Strategie ist es, die Voraussetzungen für Organspenden in den Spitälern zu verbessern und die Zahl der Organspender in unserem Land schrittweise zu erhöhen, um noch mehr schwer kranken Menschen das Leben retten zu können. Informationen zum Thema Organspende und zur Spendekarte unter www.die-entscheidung.ch Quelle: BAG
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14 ROMANZO STORICO
LA PAGINA • 10 APRILE 2013
«Il declino degli dei» di Gerardo Passannante - gerardo@passannante.ch - http://www.frammentiriflessi.wordpress.com Tomo quarto - Capitolo 240
Papi antichi e moderni Davanti all’imposizione della consegna dei libri sacri, non tutti i religiosi ebbero però la dignità di un Felice o la voluttà autosacrificale di Euplio; e quanto alla compiaciuta dialettica di Savino occorre sempre fare la tara delle fervida credulità delle fonti. Se poi ci aspettiamo di avere una testimonianza più sicura sulla posizione della massima autorità del tempo, ci accorgiamo che il comportamento del vescovo di Roma, Marcellino, suscita ancora più perplessità. Benché venerato come santo, controversi sono infatti la figura e il comportamento del “papa” cui toccò di guidare la chiesa durante questo turbolento periodo. Divenuto vescovo di Roma il 30 giugno del 296, Marcellino regnò fino al 304. Eppure, del suo pontificato durato comunque otto anni, nel Liber Pontificalis non viene riportato nulla. Solo dall’epitaffio di una tomba di San Callisto apprendiamo che il cimitero fu ampliato per suo ordine; e che prima della confisca delle catacombe i cristiani ne bloccarono le gallerie principali per proteggere dalla dissacrazione il riposo dei martiri. Ma si può davvero annoverare Marcellino tra questi ultimi? Nessuna fonte attendibile lo menziona infatti così, ed è probabile che il suo decesso sia avvenuto per cause naturali, e non per effetto del supplizio. Lo stesso Eusebio, nella sua Historia ecclesiastica, ricorre nei suoi riguardi a un'espressione alquanto oscura e non priva di ambiguità: “la persecuzione lo ha interessato.” Frase che sembrerebbe suggerire che il papa dovette sì confrontarsi con la tragedia, senza però patire personalmente il martirio. Di questo troviamo traccia solo molti secoli dopo, nella Legenda aurea di Jacopo da Varazze: dove si dice che Marcellino, obbligato a sacrificare agli dèi, bruciò
incenso in loro onore; ma che poi, vinto dal rimorso, confessò la sua fede, e fu decapitato insieme ad altri tre cristiani. In assenza di fonti intermedie, però, è lecito supporre che si tratti di un racconto diplomaticamente teso a conciliare il culto di cui la sua tomba continuava ad essere oggetto con la diceria che avesse offerto incenso agli dèi. Da dove era nata questa accusa? Erano stati i donatisti, inflessibili oppositori della riammissione nella Chiesa dei lapsi (i cristiani che nei periodi difficili si erano piegati ad abiurare), che lo avevano biasimato per aver consegnato i testi e offerto sacrifici agli dèi. E in effetti simili cicalecci, riguardanti anche i suoi presbiteri Marcello, Milziade e Silvestro (tutti futuri papi), dovevano circolare a Roma e persino in Africa: il che spiegherebbe lo strenuo contrasto tra il papa e i donatisti: che, riaprendo l’annosa questione degli apostati pentiti, lo gravavano di una colpa probabile. La debolezza e la pavidità da lui tenute durante la persecuzione costituivano ai loro occhi una caduta senza remissione, da cui non lo scagionava affatto il tardivo pentimento. Di una passio Marcellini, invero, si ha notizia in una serie di documenti contraffatti del sesto secolo, contenenti atti di un sinodo di trecento vescovi tenutosi a Sinuessa: dove si legge che, dopo aver inizialmente rigettato le accuse, il terzo giorno Marcellino confessò, si pentì, e incoraggiò i vescovi a pronunciare la sentenza, giacché la prima sede non deve essere giudicata se non da se stessa. Anche se gli storici hanno dimostrato che gli atti di questo concilio sono una falsificazione volta a sostenere la difesa del principio che prima sedes a nemine iudicatur, l’accusa dei donatisti, ripresa dal vescovo Petiliano, era già
stata respinta nientedimeno che da Agostino, in forza di una pura presunzione d’innocenza: “Egli chiama Marcellino traditore, scellerato e sacrilego. Io lo chiamo invece incolpevole: né è necessario che mi stanchi a provarne l’innocenza, se lo stesso Petiliano non si preoccupa di provarne l’accusa.” Colpevole o innocente che fosse, Marcellino morì presumibilmente il primo aprile del 304, visto che la sua sepoltura avvenne il 26 aprile, "venticinque giorni dopo il suo martirio". Le sue spoglie furono inumate nel cimitero di Priscilla, vicino alla cripta del martire Crescenzio, poiché le catacombe di Callisto, dove per decenni erano stati sepolti i suoi predecessori, erano state confiscate durante la persecuzione. E subito divennero oggetto di venerazione: anche se, durante gli scavi effettuati in questa catacomba, mentre fu identificata la cripta di Crescenzio, alcuna traccia fu rinvenuta che facesse riferimento al papa, di cui tuttora si ignora il luogo di sepoltura. In quest’ oscillazione di quotazione, certo è che nella Cronografia Romana, la cui prima edizione risale al 336, manca il suo nome. Secondo Mommsen si tratterebbe della semplice omissione di un copista, che l’avrebbe confuso col suo successore Marcello. Ma altri studiosi ritengono l’omissione intenzionale, in relazione alle famose voci circa il deludente contegno da lui assunto durante la “Grande Persecuzione”. Ché mentre risultano i nomi di due “insignificanti” martiri, sembra che il vescovo e l'alto clero riuscirono a eludere i persecutori nascondendosi in un posto sicuro, o comunque procurandosi l'immunità. E di questa debolezza la sua memoria avrebbe sofferto, al punto da essere omessa.
Strano è ancora che l'elezione del successore ebbe luogo solo quattro anni dopo la sua morte, e che Marcello non sarebbe stato un vero Pontefice, ma un semplice prete per qualche tempo reggente di una Chiesa diretta da un consiglio presbiterale. Cosa, anche questa, che non manca di suscitare qualche perplessità. Ma la chiesa romana, nella sua lunga storia, vi è ben avvezza; e non è sempre vero che il passato illumini il presente, mentre ci viene di pensare che talvolta accada proprio il contrario. Che papa Marcellino abbia abiurato, in un periodo così fosco per la Chiesa, per paura o interesse, non ci sorprende in fondo più di tanto; né che egli sia poi rinsavito, a riscattare una magra figura di capo spirituale. È probabile che egli non assecondasse l'editto imperiale, poiché una tale adesione, da parte del vescovo di Roma, avrebbe avuto una risonanza scandalosa presso gli autori contemporanei, mentre Teodoreto afferma che Marcellino ebbe un comportamento esemplare. E non ci stupisce, dicevamo, poiché sappiamo di un altro papa, peraltro in odore di santità, che in tempi più recenti e in occasione di un’altra grande tragedia, pur non condividendone le misure, si guardò bene dal contrastare le volontà del tiranno e dei suoi scimmiottatori. Né ci pare di poter giustificare la quiescenza di chi, mentre si mostrava preoccupato per l’entrata in guerra dell’Italia, si guardò invece bene dal denunciare l’aggressione della Polonia; e ben conoscendo le violenze e i massacri nei lager, evitò di pronunciare i nomi dei responsabili, con la magra scusa che la denuncia di quei crimini avrebbe peggiorato solo le cose (per i cattolici, s’intende: ma evidentemente, nel suo cuore di Padre, c’era posto soltanto per loro!).
10 APRILE 2013 • LA PAGINA
CRONACA 15
Camera e Senato: 2340 dipendenti con paghe da nababbi Una denuncia di Marzia Maglio a Ballarò: le istituzioni sono spesso giungle di privilegi sconosciuti ai più
I presidenti di Camera e Senato si sono dimezzati i loro stipendi, ma per sapere se si tratta di vero dimezzamento, bisognerebbe appurare dove il dimezzamento si è appuntato: se solo sullo stipendio propriamente detto, che è una parte del reddito, oppure su tutto, indennità varie comprese, che sono la parte più cospicua. In ogni caso, il gesto c’è stato, magari sommando anche le pensioni ci si potrebbe accorgere che il sacrificio è minimo, ma, ripetiamo, il gesto c’è stato. E i deputati e i senatori? Anche qui, bisognerebbe sommare tutte le voci. Se lo si facesse, ci si accorgerebbe che i tagli sono minimi. Ma le esagerazioni non sono solo quelle dei parlamentari, ci sono gli stipendi dei consiglieri regionali, dei dirigenti amministrativi, di enti statali, parastatali, istituti vari, eccetera, che magari o non sono stati toccati o lo sono stati simbolicamente. In ogni caso, abbiamo appreso dalla giornalista Marzia Magio a Ballarò che i dipendenti del Senato sono 800, cioè quasi tre per ogni senatore, e che quelli della Camera sono 1540, anch’essi quasi 3 per ogni deputato. Ebbene, c’è stato un tentativo di riduzione degli stipendi dei dipendenti dell’uno e dell’altro ramo del Parlamento e non c’è stato nulla da fare. Complici i sindacati, non sono stati toccati. Eppure, chissà perché, questi dipendenti sembrano essere speciali rispetto ai dipendenti di altre “comuni” amministrazioni. Entrare nelle categorie, classi e sottocategorie di appartenenze
non ci se ne esce più, per cui dobbiamo procedere per gruppi. I dipendenti della “fascia di assistenza tecnico-operativa”, cioè commessi e barbieri entrano con uno stipendio lordo di 2482 euro al mese al Senato e 2338 euro alla Camera. Già questa differenza tra Camera e Senato per la stessa mansione risulta inspiegabile, ma quando si apprende che dopo un anno, per contratto, le paghe scattano rispettivamente a 2659 e a 3199, allora qualcosa non quadra. Se poi si prende in considerazione lo stipendio del quarantesimo anno di servizio, si scopre che l’ultimo stipendio dell’usciere è di 10.477 euro al mese. Avete capito bene: un semplice usciere prende diecimila e quasi cinquecento euro al mese, per 15 mensilità, cioè 157.500 euro all’anno! Le segretarie, quelle cioè che fanno fotocopie e mandano la convocazione ai membri delle commissioni e la relativa documentazione entrano con 3.048 euro al mese e finiscono con 12.627 euro, un po’ di meno alla Camera (11.949). I funzionari entrano con 3700 e finiscono con
17.000; i dirigenti entrano con 5.593 e finiscono con 27.885 al mese! Ovviamente, le mensilità non sono 13, come accade ai comuni mortali, ma ben 15, e non si sa bene perché. O meglio, lo si sa: sono le conquiste sindacali. L’ex segretario generale del Senato, Antonio Malaschini, diventato con Monti Sottosegretario con delega per i rapporti con il Parlamento, è andato in pensione con un’indennità di 520.000 euro all’anno e con una liquidazione di 1.200.000 euro. Quando si dice la povertà. Si pensi che un altro
dipendente della pubblica amministrazione con quarant’anni di servizio al massimo riesce a mettere insieme uno stipendio di circa 1500 euro al mese. Al Senato e alla Camera, chissà perché, i dipendenti possono andare in pensione a 51 anni, con una penalizzazione che va dall’1% al 4,5%, con una media di circa 8-9000 euro al mese. Nessuno li tocca, ci sono caste e caste. In decenni di protezionismo sindacale all’eccesso si scopre ogni giorno un pozzo di san Patrizio di privilegi, di impunità, di comodità insospettabili e chi dovrebbe mettere ordine non lo fa, semplicemente non lo fa, salvo poi piangere continuamente miseria. I presidenti di Camera e Senato se davvero vogliono rappresentare una discontinuità rispetto al passato recente e remoto, devono cominciare a scardinare questi privilegi, altrimenti il loro gesto rimarrà un puro e semplice atto simbolico. ✗redazione@lapagina.ch
vermigli 17
10 aprile 2013 • la Pagina
Liceo Vermigli Titolo di studio rilasciato: Maturità scientifica e linguistica riconosciuta in Svizzera e nel mondo Durata del corso di studi: quattro anni Settimana corta (lun. – ven.)
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G i o r n a t a d e l l e p o r t e a p e r t e g i o v e d ì 1 1 a p r i l e 2 0 1 3 , d a l l e o r e 1 4 . 0 0 a l l e 1 8 . 0 0 P e r i n f o r m a z i o n i : i n f o @ s c u o l a i t a l i a n a . c h
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18 Ginevra
la Pagina • 10 aprile 2013
pagina a cura di Carmelo Vaccaro www.carmelo-vaccaro.ch
La SAIG ricambia l’ospitalità al Gruppo Alpini di Villa del Conte (PD) Dopo lo scambio dei gagliardetti tra la SAIG e il Gruppo Alpini di Villa del Conte, la scorsa estate, il Capogruppo Marco Zen, accompagnato da Ezio Caon e Ennio Reato, in visita a Ginevra, sono stati a sua volta invitati dalla SAIG. L’incontro avvenuto nella sede della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, dove la delegazione alpina padovana è stata accolta dal Coordinatore Carmelo Vaccaro, dal Presidente dell’Associazione Regionale Pugliese, Antonio Scarlino e da Sebastiano Murgo. Inoltre, presenti i commilitoni Alpini di Ginevra col Capo-
gruppo Antonio Strappazzon e il suo vice, Luciano Caon. Quest’ultimo, artefice delle relazioni amichevoli tra le due rappresentanze. Un
aperitivo è stato consumato in onore della delegazione alpina italiana. L’incontro si è concluso con un secondo brindisi nell’adiacente sede
dell’Associazione Regionale Pugliese. La visita del Capogruppo Marco Zen è stata contrassegnata dall’invito rivolto alla SAIG, in occasione dei festeggiamenti dei 50 anni di fondazione del Gruppo alpini di Villa del Conte, che si svolgeranno il prossimo 28 e 29 settembre. La SAIG è sempre lieta di partecipare alle azioni intraprese dagli alpini per tanti valori che ci parificano quali la solidarietà, il volontariato nel sociale e l’italianità che promuovono dignitosamente sia all’estero che in Italia.
Il ricordo dell’AERG per i 200 anni di Giuseppe Verdi Il 16 e 17 marzo scorsi, il consorzio temporaneo delle associazioni degli emiliano-romagnoli della Svizzera (Aerg, Aerb, Aert e Ferv) ha organizzato una conferenza su due date (il 16 marzo nel campus ginevrino della Webster University e il 17 marzo alla Casa del Popolo di Bellinzona) nell’ambito delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi. Il conferenziere d’eccezione è stato il Dr. Dario De Cicco, docente universitario, maestro e musicologo (www.studiver-
diani.it), che ha esposto in modo chiaro e appassionante i dettagli meno noti della vita privata e professionale del grande musicista emiliano le cui origini e affiliazioni territoriali sono tuttora contese tra Parma e Piacenza. De Cicco, con l’ausilio di alcuni video di Youtube, ha spiegato al pubblico presente ai due appuntamenti come il “Cigno di Busseto” abbia potuto emergere dal contesto pro-
vinciale di un piccolo paese della Bassa, creare le grandi opere della maturità (dividendo la produzione musicale in due parti, prima e dopo il 1850), superare alcune tragedie familiari e dedicarsi indirettamente alla causa indipendentista italiana e, di slancio e di cuore, dedicarsi negli ultimi anni della sua esistenza a progetti filantropici i cui risultati sono tuttora tangibili (e.g., la Casa di Riposo per Musicisti “G. Verdi” di Milano). “Dopo
questa conferenza” – come ha affermato il Dr. Oreste Foppiani, presidente dell’Associazione degli Emiliano-Romagnoli di Ginevra (Aerg) – “gli emiliano-romagnoli della Svizzera aspettano tutti i melomani e fan verdiani al recital lirico del 18 aprile all’Hotel Beau-Rivage di Ginevra”. Inoltre, “invita chiunque fosse interessato al viaggio culturale dell’8-9 giugno nelle terre verdiane a prenotarsi in tempo (www.aerg. ch). Il Passator Cortese
LETTO DAL PARRUCCHIERE 19
10 aprile 2013 • la Pagina
Barbara Clara non chiede di più
Il fascino disumano di Enzo Iacchetti
Benedetta Mazza e Matteo Branciamore
Fanno coppia fissa dal 2007 ed ora lei, Tania Peli, 32 anni. E’ un’artista, scultrice e pittrice, in questi giorni a Roma la sua prima mostra. Lui è più noto, si chiama Enzo Iacchetti, 60. Ha detto lui: “Io per lei sono la risposta italiana a Brad Pitt. Però dovete chiedere a lei come mai è rimasta colpita da questo mio fascino disumano. La nostra è una bella storia e i 28 anni di differenza non contano né per me, né per lei”.
Matteo Branciamore, 31 anni, attore de “I Cesaroni”, ha avuto un grande successo come uno dei protagonisti di Barabba. L’attore ha avuto un incidente mentre si preparava per il suo ruolo nel suo nuovo film “My father Jack” ed è costretto a camminare con il tutore e le stampelle. E’ fidanzato con la ex professoressa del programma di Carlo Conti L’Eredità, Benedetta Mazza, 23, giovane promessa del cinema.
L’attrice e cantante Katie Cassidy, 26 anni, è figlia d’arte. Sua madre Sherry Williams è stata una bellissima top model, suo padre David Cassidy, attore di soap, bello e affascinante. Lei, non ne parliamo. Il suo amore con Jesse McCartney, 25, attore a cantante pure lui, è durato due anni, poi è giunto il suo grande amore, l’attore Jerry Ferrara. Ha detto lei: “L’ho visto ed ho pensato: è lui l’uomo che fa per me”.
Barbara Clara, 30 anni, ha mosso i primi passi come modella. Nata in Venezuela da madre portoghese e padre friulano, nel 2000 vinse il titolo di Miss Italia nel mondo e da allora è iniziata la sua carriera di modella e di attrice. E in amore? Ecco cosa risponde lei: “Non potrei davvero chiedere di più! Da quasi tre anni sto con un ragazzo salentino, con il quale convivo. Si chiama Salvatore ed è l’uomo della mia vita”.
Gabriele Muccino sposo novello Il regista italiano Gabriele Muccino, 45 anni, sta sbancando al botteghino e in privato. Il 22 dicembre ha sposato Angelica Russo, 35, un anno dopo la nascita della loro Penelope. Stanno insieme da sette anni. Sette anni fa, un’amica le disse: “Qui c’è un solo uomo interessante” Poi la prese per mano e la presentò a Gabriele, che le chiese il numero di telefono. Dice lei: “Va benissimo, ma meglio tenere a bada le aspiranti attrici”.
Katie Cassidy figlia d’arte
Ritorno da Berlino per Simonetta Solder
Dalle luci rosse all’abito bianco
Nella fiction di “Un medico in famiglia” Giorgio Marchesi, 39 anni, fa la arte di Marco, giornalista fidanzato con Maria, cioè con l’attrice Margot Sikabonyi, 30, ma nella vita Giorgio vive con la compagna Simonetta Solder, 38, anche lei attrice. I due, per motivi di lavoro, hanno vissuto lui a Roma e lei a Berlino, ma poi l’inattesa gravidanza e il parto li ha ricongiunti. Lei è rientrata da Berlino facendolo padre felice per la seconda volta.
L’attrice e conduttrice ungherese Eva Henger, 40 anni, diventata famosa negli anni Novanta come attrice a luci rosse e poi come conduttrice del programma Paperissima Sprint, si sposerà proprio in questi giorni, il 12 aprile, con il produttore Massimiliano Caroletti, 43, suo compagno da otto anni. I due, alle loro nozze saranno accompagnati da una damigella speciale, la figlia Jennifer, 4, e dagli altri due figli di lei.
Sara Varone, incinta di sei mesi Sara Varone, 40 anni, soubrette, diventò famosa per aver soffiato Andrea Perone, a quei tempi marito di Sabrina Ferilli. I due divorziarono, ma poi la relazione con Sara durò un paio di anni. Oggi Sara ha un nuovo e più maturo amore. L’attuale suo compagno è l’imprenditore Alessandro Scotti: si sono conosciuti ai primi del 2012 e ad ottobre lei ha scoperto di essere incinta. Il bambino nascerà a giugno.
20 cronaca la Pagina • 10 aprile 2013
L’assassino di Yara avrà molto presto nome e cognome Un testimone conferma che Giuseppe Guerinoni, morto nel 1999 a 61 anni, aveva un figlio segreto nato fuori dal matrimonio Se è vera la testimonianza di un ex autista ora in pensione che ha guidato gli autobus su e giù per la Valle Seriana, manca davvero poco alla svolta nelle indagini sul delitto di Yara Gambirasio. Che la testimonianza dell’ex autista sia attendibile non pare possano esserci dei dubbi. La svolta potrà subire dei ritardi, come diremo più avanti, ma ormai è vicina. Ma procediamo con ordine di dettagli e con chiarezza di motivazioni. Tempo fa, gli unici indizi seri che avevano in mano gl’inquirenti per arrivare a dare un nome all’assassino della ragazza erano delle piccolissime tracce ematiche trovate sugli slip e sui leggings di Yara. Quelle tracce erano le uniche che il suo assassino aveva lasciato. O meglio, probabilmente ne aveva lasciate altre e di più chiare, ma sicuramente sono staAUTOLINEA INTERNAZIONALE
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te cancellate dai tre mesi durante i quali il corpo della ragazza era rimasto sotto la pioggia, la neve, il vento e i cambiamenti di temperatura, nel luogo dove fu poi ritrovato, a non molta distanza dalla discoteca Sabbie Mobili di Chignolo d’Isola, in un terreno incolto e pieno di arbusti secchi che ne impedivano la vista. Oggi, a distanza di tanto tempo, bisogna ritirare le accuse nei confronti degli inquirenti rivolte loro da tanti commentatori che hanno criticato le “scelte” della procura e in particolare della Pm Letizia Ruggeri, che con testardaggine hanno seguito l’unica pista che poggiava su un elemento concreto: le tracce ematiche, appunto. Cosa hanno fatto gl’inquirenti? Hanno preso il Dna di 13 mila persone della zona e lo hanno confrontato con quello delle tracce lasciate su Yara. Un lavoro immane, con buone probabilità che fosse inutile: bastava che si trattasse di un assassino di passaggio e nessuno avrebbe potuto analizzare il suo Dna. Si sa che la fortuna aiuta gli audaci: in questo caso, si chiami fiuto, si chiami vocina, si chiami, appunto, fortuna, fatto sta che qualcosa è venuta fuori. Si scoprì che un giovane frequentatore della discoteca aveva un Dna non simile, ma con somiglianze. Gli inquirenti, allora, indagarono nell’ambito familiare e scoprirono che due suoi zii
avevano un Dna più chiaramente riconducibile a quello lasciato sul corpo di Yara, ma non era del tutto uguale. Allora, gl’inquirenti pensarono di analizzare il Dna del loro padre, Giuseppe Guerinoni, autista di autobus nella zona, solo che il pover’uomo era morto nel 1999, a 61 anni. Riuscirono ad analizzare comunque il suo Dna, prendendolo dalla marca da bollo della sua patente e da due francobolli su due cartoline scritte da lui. Gl’inquirenti – e qui siamo nel campo della professionalità più elevata – ipotizzarono che fosse stato lo stesso Giuseppe Guerinoni ad aver appiccicato con la saliva della sua lingua la marca sulla patente e i francobolli sulla cartolina. Ipotesi azzeccata: le tracce del Dna su quella marca e sui due francobolli erano ancora più simili a quelle lasciate sul corpo di Yara, ma non esatte, per cui gl’inquirenti, non trovando conferme presso gli altri figli, ipotizzarono che Giuseppe Guerinoni fosse il padre dell’assassino, che doveva, dunque, essere per forza un altro suo figlio, di cui, però, nessuno conosceva l’esistenza, dunque non poteva che essere un figlio illegittimo, nato cioè fuori dal matrimonio. Ecco la pista, certamente difficile ed oscura, ma una pista sicura, confermata poi dalla riesumazione del cadavere che ha mostrato come il Dna ricavato dalla marca
e dai due francobolli era proprio il suo. Bingo! A questo punto, la domanda: chi era questo figlio illegittimo di cui nessuno era a conoscenza? La ricerca è andata avanti con difficoltà, anche per ostacoli obiettivi e comprensibili. Ad esempio: la donna da cui Giuseppe Guerinoni aveva avuto il bambino sa che suo figlio può essere l’assassino di Yara? Forse sì, e non parla; forse no, perché potrebbe essere morta; o potrebbe essersi risposata e non aver detto il suo segreto al suo nuovo uomo; oppure, ancora, potrebbe essere emigrata o malata e non sapere nulla della storia di Yara. Le ipotesi sono tutte plausibili, con una certezza: l’assassino deve per forza essere uno dei familiari di Giuseppe Guerinoni. Esclusi i figli noti, rimane quello ignoto. Ed ecco la testimonianza, importantissima, di un suo ex collega autista, che è andato dai carabinieri ed ha rivelato che Giuseppe Guerinoni nel 1962 o nel 1963 gli confidò che aveva avuto un figlio da una donna non sposata. Si trattava di una donna della zona, di San Lorenzo di Rovetta, ma né Giuseppe gli disse più nulla, né lui gli chiese altro. Insomma, quel figlio oggi avrebbe 50 anni, è lui l’assassino di Yara, non ci sono dubbi. Ma chi è? E’ ancora un mistero, come un mistero è la madre, ma con questi dettagli così solidi, anche se la madre fosse morta (oggi dovrebbe avere circa 70-75 anni), non dovrebbe essere difficile risalire all’identità dell’uomo. Magari molto prima di quanto si possa immaginare. 7redazione@lapagina.ch
22 cronaca la Pagina • 10 aprile 2013
Colpevoli o innocenti? La Corte di Cassazione rinvia la sentenza sul delitto di Garlasco al 17 aprile, quando a Taranto ci sarà anche il giudizio di primo grado sul delitto di Avetrana
Il diciassette aprile si decide la sorte di Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara Poggi, allora ventiseienne, uccisa in casa sua la mattina del 13 agosto del 2007, ma anche quella di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, figlia e madre, accusate del delitto di Sarah Scazzi. Per Alberto Stasi si tratta della sentenza della Cassazione, che deciderà di confermare il giudizio di appello o di rifare il processo. Per Cosima e Sabrina, invece, si tratta della sentenza di primo grado. Alberto Stasi fu accusato dell’omicidio della ragazza per una serie di dettagli che, secondo gl’inquirenti, lo inchiodavano. Chiara fu uccisa, secondo i referti, tra le 9.10 del mattino e le 9.35, cioè nell’arco di tempo di 25 minuti. Quando fu interrogato, il giovane sostenne che a quell’ora era a lavorare al computer, alla sua tesi di laurea, che era andato a casa di Chiara
alle 13 e 40, era entrato in casa e aveva trovato la ragazza in un lago di sangue, quindi era uscito e aveva telefonato al 118. Non fu creduto, anche perché i carabinieri, nell’aprire il computer sequestratogli subito dopo, avevano (sbadatamente) cancellato alcuni file e dunque non trovarono la prova dell’alibi del giovane. Non solo. I sospetti sul giovane divennero più corposi quando fu messa in dubbio la sua versione sul luogo dove si trovava quando fece la telefonata al 118. Essendo stata vista una bicicletta nera da donna davanti alla casa di Chiara – che dalla sera precedente era sola in quanto i genitori erano andati in vacanza – gl’inquirenti ipotizzarono che Alberto avesse acceso il computer, avesse raggiunto la casa di Chiara, l’avesse uccisa e fosse ritornato a casa di corsa prima delle 9.35. Prima delle 9.10, infatti, Chiara era ancora viva: lo dimostrerebbe l’allarme del
cancello di entrata, bloccato su quell’ora. Dopo le 9.35 il computer di Alberto aveva compiuto delle operazioni. Il ragazzo, al termine del primo grado di giudizio, fu assolto, anche perché nel frattempo esperti informatici recuperarono i file cancellati dai carabinieri e constatarono che il giovane aveva detto la verità, come la verità aveva detto agli inquirenti sul luogo dove effettuò la telefonata al 118. Fu assolto anche nel processo di appello ma, a giudizio della procura permangono dubbi su alcuni dettagli. Il primo è che la stanza dove fu uccisa la ragazza – l’atrio comunicante con la cucina e la scalinata che porta in cantina – era talmente piena di macchie di sangue (la ragazza fu trascinata e buttata lungo le scale che portano alla cantina) che era impossibile che Alberto fosse andato fin dove si trovava il corpo di Chiara e fosse I viaggi di Radio L'Ora Italiana ritornato indietro senza essersi sporcato le scarpe di sangue. La difesa sostenne che le scarpe PIETRELCINA-SAN GIOVANNI ROTONDO-MADONNA DELL`INCORONATA era di materiale repellente e che il sangue, alle 13 e 40, cioè cir17-20 maggio 2013 . ca quattro ore dopo, nel mese di 0 V i a g g i o i n p u l l m a n g r a n t u r i s m o c o n t o i l e t t e . 4 8 r agosto, erano già secco. Come U n p r a n z o i n u n r i s t o r a n t e i l g i o r n o d e l l a r r i v o F l o detto, le prime due sentenze H o t e l * * * * s u p e r i o r e a 5 0 m . d a l S a n t u a r i o s o sono state di assoluzione. Ora, P e n s i o n e c o m p l e t a c o n b e v a n d e i n c l u s e ( a c q u a e v i n o ) la Cassazione, deve esprimere E s c u r s i o n e a l l a M A D O N N A D E L L ` I N C O R O N A T A v i c i n o F o g g i a un giudizio di legittimità e ana P a r t e n z a d a S c h a f f h a u s e n , W i n t e r t h u r e Z u r i g o lizzare se ci sono i presupposti (dubbi e dettagli) per rifare il P r e z z o a p e r s . C H F 4 8 0 . - I n c a m e r a d o p p i a o t r i p l a C H F 9 0 . - S u p p l e m e n t o c a m e r a s i n g o l a processo, come chiedono i ge C H F 3 6 0 . - B a m b i n i 4 - 1 1 a n n i i n c a m e r a c o n i g e n i t o r i nitori di Chiara e la procura, o se confermare l’estraneità del P E R I N F O R M A Z I O N I E P R E N O T A Z I O N I : TEL. 076 267 29 75 P E R I N F O R M A Z I O N I E P R E N O T A Z I O N I : giovane al delitto. L’accusa
PENTECOSTE A SAN PADRE PIO
punta, ovviamente, ad un nuovo processo per accertare in particolare il Dna di un capello corto e castano trovato nella mano della ragazza, per esaminare la bicicletta nera di proprietà della madre di Stasi, mai esaminata prima, e riesaminare la “camminata” di Alberto in casa di Chiara. La difesa dice che la bicicletta nera della madre del giovane non fu presa in considerazione per il semplice fatto che non corrispondeva alla descrizione di chi l‘aveva vista davanti alla casa dei Poggi, che accertare il Dna mitocondriale del capello non serve a nulla. La sentenza della Cassazione doveva esserci il 5 aprile ma è stata rinviata al 17 perché l’esame di altri processi si era protratto oltre i limiti e quindi non c’è stato tempo sufficiente per il dibattimento. Quanto al “delitto di Avetrana”, se l’accusa aveva individuato gli assassini di Sarah in Sabrina Misseri e in sua madre Cosima Serrano, con il movente della “gelosia” e della salvaguardia dell’”onore” di Sabrina agli occhi della gente in quanto Sarah sapeva che la cugina era andata a letto con Ivano che l’aveva poi rifiutata, la difesa ha ribaltato il movente e il colpevole, sostenendo che l’unico colpevole è Michele Misseri, padre di Sabrina e marito di Cosima, e che la ragazza fu uccisa in seguito ad un raptus di libidine sessuale. 7redazione@lapagina.ch
10 APRILE 2013 • LA PAGINA
SALUTE 23
Quando il disturbo si chiama incontinenza C’è un problema di cui non si parla né spesso, né volentieri, specialmente da parte di chi ce l’ha. Non lo si fa, perché ci si vergogna, magari perché il problema – l’incontinenza – viene legato all’invecchiamento, e dunque chi ce l’ha, pensa di essere diventato vecchio, magari anzitempo. Le perdite urinarie, poi, sono un fatto intimo, e ciò aumenta la tendenza alla discrezione. C’è una prima credenza da sfatare, ed è che l’incontinenza sia legata, appunto, all’invecchiamento. E’ un problema che può insorgere anche in giovane età. Dunque, parlarne con il proprio medico o con uno specialista, l’urologo, è quanto di più normale ci possa essere. Infatti, non si deve sottovalutare questo problema, va affrontato subito, perché lo si può benissimo superare. Se non lo si affronta, allora c’è il rischio che si aggravi e se si continua a non andare dal medico, in genere, a causa di questo problema, si prova vergogna e ci si isola. Gli stili di vita incidono molto su questo disturbo. Bisogna ridurre o eliminare il consumo di determinati cibi e determinate bevande. Ad esempio, bisognerebbe eliminare o ridurre drasticamente il caffè e gli alcolici, sostanze che aumentano la sollecitazione della vescica. Bisogna evitare cibi e bevande che irritano le vie urinarie, come bibite gasate, agrumi e spezie piccanti (peperoncino e pepe in modo particolare). Va tenuto sotto controllo il volume e il peso del corpo. Inoltre, vanno tenute sotto controllo le funzionalità intestinali. Bisogna, insomma, perdere peso e ridurre le calo-
rie giornaliere per affrontare anche l’incontinenza. Spesso, chi soffre di incontinenza, cosa fa? Riduce drasticamente l’assunzione dei liquidi, pensando che bevendo molto di meno, si urini di meno. Non è così. Se si beve tanto di meno, si rischia di diventare stitici, e ci si carica in questo modo di un altro problema. Invece, bisogna bere normalmente, magari privilegiando la frutta e mangiando verdure. Non è vero che l’incontinenza colpisca di più i maschi, è vero il contrario: privilegia il sesso femminile. Dai 35 anni in su l’incidenza è maggiore, poche sono le donne dai 35 in su che possono dire che mai nella loro vita abbiano avuto a che fare con episodi sporadici di incontinenza. Sporadici o cronici, gli episodi di incontinenza vanno accertati nelle cause, e va da sé che esse possono essere tante in base all’età e alla propria condizione generale di salute. Alle ragazze possono capitare episodi rari di incontinenza, ad esempio, in seguito ad una fragorosa risata. Dai 35 in su può capitare che si verifichino perdite in seguito ad uno sforzo, ad uno starnuto troppo fragoroso, alla presa in braccio di un bambino. Le donne incinte, specie nel terzo trimestre di gravidanza, sono soggette a questo disturbo. Nelle ultime settimane, almeno una donna
su due è soggetta a perdite. Dalla menopausa in poi, proprio per le trasformazioni fisiologiche tipiche di quest’età, le perdite possono diventare croniche, con qualche ripercussione sulla psicologia della donna. Nell’uomo l’incontinenza non è assente, in genere è causata dall’ipertrofia prostatica, cioè dall’ingrossamento della
ghiandola che circonda l’uretra, sotto la vescica. Ingrossandosi, la prostata preme sul condotto e non fa passare bene l’urina, causando anche l’incontinenza. La quale, nell’uomo, è provocata anche dall’intervento chirurgico alla prostata. Altri fattori di incontinenza maschile sono dovuti all’età e all’insorgenza di malattie neurologiche che possono alterare il funzionamento della vescica. Un consiglio è d’obbligo: in caso d’incontinenza precoce, meglio consultare uno specialista.. ✗redazione@lapagina.ch
24 CULTURA LA PAGINA • 10 APRILE 2013 Università di Friburgo: salvaguardato lo studio del romancio Nel quadro di una piccola cerimonia, oggi a Coira il Consigliere di Stato grigionese Martin Jäger, la Consigliera di Stato friburghese Isabelle Chassot, il rettore dell'Università di Friburgo, Guido Vergauwen, e il rettore dell'Alta scuola pedagogica dei Grigioni, Johannes Flury, hanno sottoscritto due contratti relativi a una cattedra di romancio presso l'Università di Friburgo. All'interno della comunità romancia, il pensionamento del professor Georges Darms, titolare della cattedra di lingua e cultura romancia presso l'Università di Friburgo, nonché l'imminente pensionamento del suo collega dell'Università di Zurigo, professor Clà Riatsch, hanno dato adito a discussioni sul mantenimento del romancio quale materia universitaria indipendente. Già nell'autunno 2011, il Dipartimento dell'educazione, cultura e protezione dell'ambiente del Cantone dei Grigioni (DECA) ha incaricato la Lia Rumantscha di istituire un gruppo di lavoro. Insieme alle Università di Friburgo e di Zurigo, nonché alle scuole universitarie di Zurigo, San Gallo e dei Grigioni sono state elaborate raccomandazioni a destinazione del Dipartimento. Sulla base delle evidenze risultate dall'attività del gruppo
di lavoro, i Cantoni di Friburgo e dei Grigioni, nonché l'Università di Friburgo e l'Alta scuola pedagogica dei Grigioni si sono accordati su due contratti relativi a una cattedra di romancio presso l'Università di Friburgo. L'obiettivo delle convenzioni è di garantire a lungo termine la formazione universitaria (bachelor, master e dottorato) in romancio, nonché la collaborazione tra l'Università di Friburgo e l'Alta scuola pedagogica dei Grigioni per quanto riguarda la formazione, il perfezionamento, la ricerca e lo sviluppo. Inoltre, verrà maggiormente coinvolto l'Istituto per il plurilinguismo di Friburgo. Le convenzioni sono parte integrante di una strategia sovraordinata. In futuro, si mira a evitare doppioni tra i due istituti e a tenere adeguatamente conto del basso numero di studenti di romancio a livello svizzero. Mentre l'Università di Zurigo continuerà a concentrarsi sulla letteratura romancia, la cattedra di Friburgo si dedicherà a temi linguistici e didattici, nonché a questioni relative al plurilinguismo. Un giorno, queste esperienze nel coordinamento della formazione accademica in romancio potrebbero anche fungere da base per l'elaborazione di una strategia globale per la lingua italiana.
Zona Fabliaux DI
ANTONIO RAVI MONICA
Nino Milia, chitarrista Cosa saresti voluto diventare da piccolo? Chitarrista; già a sei anni studiavo chitarra. Quale piatto offriresti al tuo peggior nemico? Qualsiasi, tanto prima o poi ci lascia le penne anche lui. La tua foto più bella? A Positano, sei anni fa, una rarità visto che non ho molte foto belle. Doccia o bagno? La doccia è più sbrigativa, ma il bagno ascoltando musica è molto rilassante. Topolino o Paperino? Topolino. Pirata o signore? Signore; non tutti i pirati sono eroi. Guardia o ladro? Dipende dalla situazione. Un musicista sopravvalutato? Allevi. Il sottovalutato? Difficile… i talenti sconosciuti e sottovalutati sono tanti. La donna più bella? Sharon Stone. La donna che hai amato di più? Veronika. Se tu fossi un animale? Un panda. Perché? Perché è possente, non rompe le palle a nessuno, ma aggredirlo non conviene a nessuno. Se fossi un frutto? Una mela verde. Perché? Anche quando è all’apice della maturità, è sempre verde! Il tuo peggior nemico può essere salvato da vent’anni di galera o prenderne quaranta grazie alla tua testimonianza, che fai? Lo salvo se è innocente, lo inguaio se colpevole. Come va servita la vendetta? Non va servita. Il momento più appagante e il peggiore che hai vissuto? Momenti appaganti tanti, in ambiti diversi. Il peggiore è invece legato a questioni di salute di persone a cui voglio bene. Come avresti voluto vivere? In tanti modi, ma questa non la cambierei con niente. Una tua virtù? Non sono cattivo. Un vizio? Pormi troppe domande A volte una maledizione, ma altre un pregio. Cosa ami nel prossimo? La sincerità. E la trasparenza, bella o brutta che sia. E cosa detesti? La falsità. Lo sport preferito? Calcio. Sei un uomo d’amore o di libertà? D’amore libero. Una definizione per Paco de Lucia? Anima andalusa. Per Segovia ? Un Maestro e un padre per un chitarrista classico. Per Bach? Il grande architet-
to della musica. Quando la luna bussò? Ho aperto ma…. era un po’ difficile farla entrare. Una scusa per dare buca? Sto male. Una città dove vorresti perderti? Sono sicuramente tante. Come immagini Dio? Difficile farsi un’immagine di Dio. Il film preferito? Via da Las Vegas. Il libro? La Divina Commedia. Bianco e nero o a colori? A colori, benché il bianco e nero abbia il suo fascino. La tua bugia più assurda? Mai detto bugie assurde. A cosa rinunceresti delle cose che ami se fossi obbligato a scegliere? Mangiare. Il tuo ricordo più bello? I miei viaggi.…e il più brutto? Sempre legato a problemi di salute anche se non gravi… per fortuna superati. Con chi ti piacerebbe andare a cena? Con tutte le persone con cui sto bene. L’ultima scazzottata? Mai scazzottato. Qualcosa del genere risale alle elementari. Una battuta, una frase che non si dimentica…Cambiare idea è sintomo d’intelligenza. Ovvero: la coerenza è la virtù degli stolti. Cosa fai appena sveglio? Bevo dell’acqua e prendo subito un bel caffè forte! Soldi, gloria o dieci anni in più? 10 anni in più. L’errore che non ricommetteresti? Dare fiducia alla persona sbagliata. La scelta più felice? Rimanere nella mia terra. Che fai quando sei incazzato? Preferisco rimanere da solo. E quando sei euforico? Mi piace manifestarlo ai miei amici con grande allegria. Il personaggio celebre che non avresti mai voluto essere? Kurt Cobain: non lascerei mai questo mondo sparandomi un colpo in testa! E uno che hai ammirato? Alessandro Del Piero. A una cena galante? Luci soffuse e candele. Quella volta che non saresti dovuto partire? Sempre partito al momento opportuno. Odio…Io odio l’odio. Amo…La musica, l’amore. Come ti piacerebbe morire? In qualsiasi modo ma senza soffrire. Il tuo epitaffio? Che vi ammazzate a fare? Tanto, prima o poi…
Nino Milia collabora attualmente con formazioni musicali di vario genere, con repertori che vanno dalla musica etnica alla musica popolare. L’ultima collaborazione in trio, con Eugenio Favano (voce, chitarra e cuatro) e Delfio Plantemoli (chitarra), ha prodotto “Recuerdos en las canciones” che spazia dal tango, alla milonga, al vals venezuelano.
cronaca 25
10 aprile 2013 • la Pagina
I bambini italiani risparmiano più degli altri bambini europei Uno studio inglese mostra che la paghetta ha senso e valore solo se è una ricompensa ad un lavoro portato a termine
E’ vero che siamo in tempi di crisi, e dunque potrebbe sembrare un argomento fuori luogo, ma i bambini vivono in un altro mondo, quello dell’infanzia, e dunque il tema è sempre attuale. Bisogna dare o no la paghetta settimanale per responsabilizzare i bambini, abituarli a gestire il loro patrimonio, farli crescere badando a che non sciupino le loro risorse? Una volta la paghetta non c’era, anche perché chi gliela doveva dare non ce l’aveva nemmeno lui (o lei). Poi, con il benessere, è stata introdotta, magari non da tutti, ma è comunque diventata un segno di corresponsabilizzazione. Insomma, sì alla paghetta. Ora, però, dalla gran Bretagna è venuto l’alt. Due scienziati londinesi, infatti, hanno affrontato l’argomento in uno studio ed hanno concluso che no, la paghetta non si deve dare, perché farebbe dei bambini dei dipendenti, non li aiuta a crescere, anzi, li aiuta a non calcolare il valore dei soldi e dunque a sperperarli. Secondo gli scienziati londinesi, più che la paghetta automatica a scadenza fissa, meglio un premio per un lavoro fatto, per un compito portato a termine, insomma la paghetta solo come ricompensa per qualcosa che si è fatto. Addirittura, i due scienziati hanno tratto la conclusione secondo cui ricevere la paghetta settimanale significa educare i ragazzi a spendere di più e peggio. La paghetta, in ultima analisi, sarebbe diseducativa, tanto più che più aumenta la paghetta, più il bambino diventa spendaccione. C’è qualcosa di vero in questa tesi. Quando si ricevono dei soldi senza guadagnarseli, ci si
culla sugli allori, tanto, si dice, la prossima settimana la paghetta si riceverà automaticamente. Dunque, se la paghetta non è educativa, allora c’è l’altra via, quella di dare una ricompensa ad un lavoretto portato a termine, così il bambino cresce con la sensazione di ricevere una ricompensa solo se s’impegna per fare qualcosa. A ben pensarci, è quello che avviene nel mondo anglosassone, dove le paghette si danno se uno se la è guadagnata. Che è poi ciò che accade sia in Gran Bretagna che in genere nei Paesi di lingua inglese, come in Canada e negli Usa, dove, appunto si riceve una ricompensa solo a lavoro ultimato. Un’altra ricerca, invece, compiuta da “Tru teee study” nel 2010, dice che gl’italiani ricevono una paghetta nettamente superiore a quella che ricevono i bambini stranieri, specie quelli nati nei Paesi nordici. Da noi raramente si ricompensa per un lavoro fatto, si distribuiscono paghette come se fossero caramelle, anzi, le paghette nostrane sono di solito più generose. Nessuno controlla (è tipico degli italiani) cosa il bambino fa dei soldini ricevuti per grazia dei genitori o parenti. Pochissime sono, poi, le paghette date come ricompensa ad un servizio reso. Insomma, i genitori italiani sono dei bancomat viventi. Non ci si può stupire se poi quel bambino cresciuto a pane e paghetta, a 30-40 anni e oltre, rimane in casa per tutta la vita e diventa un “bamboccione”. Secondo l’Istat i bambini
italiani che ricevono regolarmente le paghette sono il 31% tra i 6 e i 17 anni (il 32.7% dei maschi e il 29,2% delle femmine). L’importo medio è di 14 euro settimanali, risultato di 7 euro per la fascia 6-10 anni e 10 euro per l’età compresa tra gli 11 e i 17 anni. C’è però una peculiarità. E’ vero che i bambini italiani prendono una paghetta più pe-
sante di quella di altri bambini del Centro e Nord Europa, ma è vero anche che soprattutto al Nord Italia sono più risparmiatori rispetto ai loro coetanei europei. Il che parrebbe smentire i risultati dello studio inglese. C’è da dire che essere risparmiatori o spendaccioni dipende, più che da quanto si possiede, dal carattere che uno ha. Tirchi, insomma, si nasce. 7redazione@lapagina.ch
26 SCIENZE LA PAGINA • 10 APRILE 2013
L’eccessiva pignoleria può essere una malattia Uno studio del professor Gordon Flett, docente di Scienze sociali e salute presso la York University di Toronto (Canada) Il professor Gordon Flett, docente di Scienze sociali e salute presso la York University di Toronto (Canada), insieme ad una squadra di biologi e di medici, ha studiato le conseguenze della pignoleria e del perfezionismo eccessivi sulla salute fisica. In sintesi, le persone perfezioniste sono caratterizzate da uno squilibrio ormonale, da un superlavoro delle ghiandole surrenali con aumento dello stress e per di più fanno dei macroscopici errori. Ecco quello che ha detto il professor Gordon Flett: “Abbiamo verificato che maggiore era il grado di precisione che richiedevano a loro stesse e più alti erano i valori di cortisolo prodotti dalle ghiandole surrenali. Il cortisolo è
un ormone che, a piccole dosi, potenzia l’attività fisica e quella mentale. Ma un’eccessiva produzione di quest’ormone determina un peggioramento delle condizioni della salute, che si traduce in un aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca. Inoltre, a lungo andare e se la pignoleria è una costante del comportamento quotidiano, si ha anche una predisposizione
a esaurire più velocemente le risorse di zuccheri presenti nel sangue, e questo causa la comparsa di uno stato di esaurimento fisico prima ancora che psicologico. Chi produce troppo cortisolo dorme male, e quindi non recupera le energie in misura efficace, ed è più esposto all’aggressione da parte di virus e batteri perché il cortisolo stesso, se prodotto in eccesso, indebolisce le difese immunitarie. I pignoli sono anche esposti più degli altri ai disordini alimentari: possono essere fin troppo meticolosi nella preparazione dei loro pasti oppure, al contrario, cercano in un’alimentazione disordinata una gratificazione che non riescono ad ottenere in altro modo”. Ma non ci sono solo problemi fisici. Il fatto è che, secondo il professor Flett, nemmeno il lavoro davvero ben fatto è garantito. Le persone troppo perfezioniste hanno un difetto grande: si concentrano sui dettagli, dunque mancano di una visione d’insieme, quella che assicura una linea, il successo. I pignoli tendono a fare confusione tra quello che soddisfa loro e quello che è professionalmente corretto. I pignoli sono restii ad accet-
tare critiche e consigli, sono tutto pieni di sé. Pensano che possa essere messa in discussione la loro capacità di agire, per cui negano l’evidenza, anche quando è, appunto, inconfutabile. Così facendo, i pignoli non fanno altro che far aumentare lo stress, non solo a loro stessi, ma anche agli altri, specie i colleghi di lavoro, con cui è difficile – se non impossibile – collaborare. I perfezionisti non vogliono sentir ragioni, tirano per la loro strada, testardamente e chi ci sta, ci sta, è un problema degli altri. Si capisce che il senso della responsabilità e della collegialità se ne va a farsi benedire. Insomma, lo stress causa altro stress, in un vortice molto pericoloso. Dunque, stress, problemi in ambiente di lavoro, quindi moltiplicato per diverse volte, insofferenza e scocciature, rabbia per ciò che non riesce come si vuole. Insomma, si crea una dinamica di gruppo che produce più danni che benefici. Da ultimo spunta fuori la rabbia, non tanto contro i colleghi di lavoro, quanto contro se stessi. Il pignolo lavora in un mondo tutto suo, ma, non avendo una visione d’insieme, si perde, perché i dettagli restano dettagli e l’insoddisfazione è a sua volta procacciatrice di stress. Insomma, puntigliosi, precisi e perfezionisti sì, ma non troppo. ✗redazione@lapagina.ch
IN LIBRERIA Papa Francesco Il 13 di marzo 2013 il cardinale Jorge Mario Bergoglio è stato eletto successore di Joseph Ratzinger al soglio di Pietro, con il nome di Francesco. Questo libro è la testimonianza diretta, unica e personalissima del nuovo papa sugli avvenimenti che hanno segnato la sua vita. In queste pagine, con parole semplici e ispirate, Jorge Bergoglio racconta ai giornalisti Sergio Rubin e Francesca Ambrogetti l'arrivo del-
la sua famiglia al porto di Buenos Aires nel 1929, gli eventi che hanno accompagnato la sua nascita e la sua infanzia, la grave polmonite che minò il suo fisico ma che allo stesso tempo portò alla luce i primi segni della sua vocazione religiosa. Papa Francesco illustra il suo pensiero con la lucidità e la schiettezza che lo hanno caratterizzato sin dall'inizio, affrontando i temi più caldi: l'esperienza della preghiera, il dia-
RECENSIONI 27
10 aprile 2013 • la Pagina
logo interreligioso, il valore della povertà, dell'umiltà e del perdono, il lavoro pastorale della Chiesa fino agli scandali e alla volontà di rinnovamento che animano oggi l'intera comunità cattolica nel mondo. • Jorge Bergoglio • Papa Francesco • Salani • pp. 190 • Fr. 20.-
Il cacciatore di teste A Roger Brown non manca nulla. Ha un lavoro rispettabile come cacciatore di teste per le grandi multinazionali e un hobby segreto, i furti d'arte, grazie ai quali foraggia lo spropositato stile di vita che conduce. E non appena gli viene presentato Clas Greve, proprietario di un meraviglioso
Peter Paul Rubens, un dipinto andato disperso durante la Seconda guerra mondiale, comincia immediatamente ad accarezzare l'idea del colpo. Ma niente in questa storia va mai come previsto. E nell'appartamento di Greve, Roger Brown trova sì il prezioso Rubens, ma anche qualcosa che non cerca-
va affatto. E ben presto appare evidente che lo scaltro cacciatore di teste altro non è che una povera preda... • Jo Nesbo • Il cacciatore di teste • Einaudi • pp. 293 • Fr. 27.-
Una coppia perfetta Tra i tantissimi ammiratori di Joe R. Lansdale esiste uno "zoccolo duro" che ha sempre avuto un debole per la serie di romanzi che ha per protagonisti Hap (bianco, liberal e donnaiolo) e Leonard (nero, conservatore e gay). Da "Una stagione selvaggia" a "Sotto un cielo cremisi", i due detective dai metodi a volte spicci ma dall'etica (a loro modo)
immacolata sono passati per ogni sorta di avventura, uscendone spesso malconci, sempre ilari e innamorati della vita e del loro mondo. La stessa cosa che accade in queste tre novelle - "Le iene", "Veil in visita" e "Una mira perfetta" - nelle quali Hap e Leonard devono vedersela con una banda di rapinatori senza scrupoli, con la Dixie Mafia, con gli spacciato-
Il sepolcro segreto Giamaica, 1504. Sono passati dodici anni da quando Cristoforo Colombo è sbarcato sulle coste del Nuovo Mondo: quella piccola isola, disabitata e protetta da una foresta inaccessibile, è il nascondiglio perfetto per celare agli occhi dell'umanità il tesoro che gli è stato affidato... Florida, oggi. Sono passati otto anni da quando una falsa accusa di plagio ha stroncato la carriera di Tom Sagan. Otto anni in cui Tom ha perso tutto: prima il lavoro al Los Angeles Times, poi il premio Pulizer, infine la moglie. E, proprio quando pensava di aver ormai toccato il fondo,
davanti a lui si spalanca un baratro di angoscia: sua figlia viene rapita. Se vuole riabbracciarla, Tom deve recuperare un oggetto che la sua famiglia possiede da tempo immemorabile e che, alla morte del padre, è stato sepolto insieme con lui: un segreto antichissimo, un segreto che potrebbe riscrivere la Storia. Un segreto il cui ultimo depositario è stato Cristoforo Colombo... • Steve Berry • Il sepolcro segreto • Nord • pp. 459 • Fr. 18.-
ri di crack. E con la legge, sempre meno propensa a tollerare che i casi loro assegnati finiscano regolarmente in una ridda di liti, scazzottate, sparatorie. • Joe R. Lansdale • Una coppia perfetta • Einaudi • pp. 191 • Fr. 24.I libri più venduti della settimana
Narrativa italiana
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Narrativa straniera 1°- Il cacciatore di teste (Nesbo) 2°- Gli onori di casa (Gimenez-Bartlett) 3°- Vendetta di sangue (Smith)
Saggistica 1°- Francesco, un Papa dalla fine del mondo (Valente) 2°- La crisi dell’impero vaticano (Franco) 3°- Illuminati, Viaggio nel cuore nero… (Kadmon)
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28 sport la Pagina • 10 aprile 2013 Commento al campionato
Veleni sul campionato I punti cominciano a pesare Il Napoli stacca a +4 il Milan prima dello scontro diretto, sconfitta tra le polemiche l’Inter, pari nel derby di Roma, prima vittoria esterna del Palermo
La capolista (2-1) soffre e piega solo al 70’ l’ultimo della classifica, il Pescara, mettendo un altro tassello per lo scudetto. La squadra di Conte ora proverà l’impresa di ribaltare il risultato negativo dell’andata contro il Bayern, già campione di Germania a sei giornate dal termine del campionato tedesco. Un record per la Bundesliga. Dovrà scendere in campo una Juventus ben diversa nell’atteggiamento dei suoi campioni: Pirlo e Marchisio dovranno prendere in mano la squadra, mentre su Vucinic si posa la fiducia in attacco. La Juventus non ha più nulla da perdere e ci può credere. Il Bayern si è dimostrato vulnerabile in alcune partite. Dietro la Juventus si sgonfiano le speranze dell’Inter (3-4) dopo la turbolenta partita contro l’Atalanta. Non ci sono più alibi a spiegare il fallimento dei nerazzurri. Le critiche del presidente Moratti ci possono stare, ma è eccessivo “non credere alla buona fede degli arbitri” e tirare fuori un complotto a favore del Milan. In questa stagione opaca dell’Inter, che potrebbe restare “senza tituli”, ci sono i demeriti non solo dei giocatori e dell’allenatore, ma anche della società. Moratti ha puntato su un allenatore giovane e Stramaccioni non l’ha ripagato. Nel mercato sono stati fatti una serie di errori sia negli acquisti sia nelle cessioni. Il rendimento dell’Inter
non è mai stato costante. Anche il secondo tempo dei nerazzurri contro l’Atalanta (fino al il rigore erano sul 3-1) è stato orribile nell’ordine tattico, sulla tenuta fisica e sulla gestione psicologica della gara. La società farà bene a non illudere più i tifosi e a concentrarsi sulla ricostruzione già da adesso. Complimenti all’Atalanta, alla quale manca poco alla salvezza. Il Milan (2-2) butta via due punti sul campo della Fiorentina, dopo essere stato in vantaggio 2-0, perdendo l’occasione di estromettere definitivamente i viola dalla lotta al terzo posto. Protagonista in negativo l’arbitro Tagliavento che ha commesso errori gravi: espulsione ingiusta di Tomovic e mancata quella di Montolivo, primo rigore alla Fiorentina inesistente e uno negato al Milan nel finale. Ma la colpa non è solo di Tagliavento. Il Milan non ha saputo chiudere la partita e ha gestito male il doppio vantaggio, facendo rientrare in partita la Fiorentina. Bravi i viola a recuperare, sfruttando le amnesie e gli errori di alcuni giocatori del Milan. Opaca e nervosa la partita di Balotelli che si è fatto ammonire e salterà la partita contro il Napoli. Comunque il pareggio è utile a tenere lontana la Fiorentina. Da condannare il brutto episodio in tribuna d’onere che ha costretto l’amministratore delegato rossonero Galliani a lasciare la tribuna, dopo essere stato pesantemente contestato dal pubblico per l’episodio dell’espulsione di Tomovic. Del pareggio approfitta il Napoli (2-0) alla terza vittoria consecutiva, rafforzando il
secondo posto. Ci impiega meno di un tempo per battere il Genoa, che era a caccia di punti salvezza, quindi una partita difficile. La squadra di Mazzarri è tornata solida e ha ritrovato convinzione nei propri mezzi, nel momento opportuno in difesa del secondo posto, poiché per lo scudetto è ormai tardi. A San Siro si presenterà lanciatissimo e la ritrovata forza potrebbe bastare per mettere al sicuro la qualificazione diretta alla Champions League. Nel finale di campionato dovrà invece soffrire il Genoa raggiunto da Palermo e Siena. A parte un miracolo del Pescara o un crollo di altre squadre (Chievo o Torino) il quartultimo posto per restare in Serie A se lo contenderanno queste tre squadre. A pari punti, sarebbe il Siena a salvarsi, perché in vantaggio nella classifica avulsa. Le ultime sette giornate promettono una lotta accesa. Il Palermo (1-3) è tornato prepotentemente in corsa dopo avere colto la prima (!) vittoria esterna della stagione sul campo della Sampdoria. Per il Palermo il campionato inizia adesso e paradossalmente in panchina siede l’allenatore Sannino, che aveva iniziato la stagione, richiamato dopo la staffetta Gasperini-MalesaniGasperini! Timoroso il Siena (0-0) che perde l’occasione di salire da solo al quartultimo posto. Meglio il Parma, a un passo dalla salvezza, in una partita noiosa che complica la situazione al Siena, reo di non sfruttare al meglio le partite interne. Nessuna rete segnata nelle ultime tre. Gol numero 170 per l’intra-
montabile Totò Di Natale nella sua doppietta in Udinese-Chievo (31), il secondo di pregevole fattura. Vittoria che fa sperare in un posto per l’Europa. Il Chievo resta a +8 sul quartultimo posto, ma bastano pochi errori per ritrovarsi sull’orlo della lotta retrocessione. Il Catania (0-0) non ha più la brillantezza di inizio campionato e si fa fermare sul pareggio da un ottimo Cagliari. Europa più lontana per i siciliani e pareggio che avvicina ulteriormente i sardi alla salvezza. Pari all’ultimo minuto del Torino (2-2) a Bologna e altro piccolo passo verso la salvezza. Il Bologna si lascia sfuggire di mano una vittoria che sapeva di salvezza. Nel posticipo di lunedì, pari nel derby romano tra Roma e Lazio (11), dove non c’era in palio la corsa alla Champions League. La partita è stata sostanzialmente equilibrata. Meglio la Lazio nel primo tempo, terminato in vantaggio grazie a un bel gol di Hernanes. Il brasiliano potrebbe chiudere ad inizio ripresa, ma sbaglia malamente il rigore e poi causa quello trasformato da Totti (record di gol nel derby). L’espulsione di Biava favorisce la Roma, che non riesce però a sfruttare l’uomo in più: bravo Marchetti in due occasioni e sbaglio clamoroso di Lamela sotto porta. Alle romane resta la lotta per l’Europa League e la Coppa Italia. Classifica Serie A: Juventus 71; Napoli 62; Milan 58; Fiorentina 52; Lazio 51; Inter 50; Roma 48; Catania 46; Udinese 45; Parma e Cagliari 39; Bologna e Atalanta 37; Sampdoria e Torino 36; Chievo 35; Genoa, Siena e Palermo 27; Pescara 21. G.S.
moda 29
10 aprile 2013 • la Pagina
Uomo in rosa! Chi l’ha detto che il rosa è donna? Da questa primavera anche l’uomo può vestire in rosa…. parola di grandi stilisti! Ci sono alcuni miti che più sono grandi e più si ha la tentazione di sfatarli come accade quest’anno, per la stagione primavera/estate in cui l’uomo, il vero uomo, per essere ala moda dovrà colorare il suo guardaroba di rosa! Avete sentito bene, il rosa, in tutte le sue sfumature, entra di prepotenza nella tendenza moda maschile e ci regala outfit da urlo! In generale la tendenza di questa nuova stagione calda sarà impregnata di colori vivissimi anche per la moda maschile, come arancione, rosso chiaro, blu cobalto, giallo canarino, e verde. Colori brillanti che si combinano tra di loro (come fa Salvatore Ferragamo) ma anche l’uso di colori metallici
molto lucidi e vivaci (come visto sulla passerella di Burberry dove i modelli calzavano sandali lucidi). Dal rosa pallido a quello shocking fino alle sfumature del lilla, sono diverse le tonalità scelte dai grandi stilisti come Michael Bastian e Christopher Bailey. Il vero uomo non ha bisogno di colori scuri per affermare la propria virilità, lo hanno dimostrato alcune grandi star che si sono mostrati in pubblico in abiti rosei, a cominciare Robbie Williams che ha sfoggiato un completo total pink o Bruce Willis che si concede una camicia ciclamino pallido e il sexy deejay Bob Sinclar sfila con una giacca da smo-
king fucsia. Niente da fare, il rosa è in, è alla moda e diventa il vero e proprio protagonista della primavera/estate 2013 e trova conferma in molte grandi firme che lo hanno usato nella loro collezione. Burberry, Dondup, Ben Sherman, Benetton, Polo Ralph Lauren, Cheap Monday e Paul & Joe e molti altri hanno fatto sfilare i modelli in rosa: i primi segnali di questa nuova tendenza si sono visti Pitti Uomo, dove Eton ha riproposto la camicia rosa e Acquarama ha presentato la giacca-piumino fucsia, mentre Mason's e PT Pantaloni Torino, hanno lanciato pantaloni casual di lana rosa. Anche Gucci si lascia an-
dare e crea un intero completo formale sui toni del rosa, Dsquared2 presenta un dolcevita rosa acceso con zip centrale, oppure il bellissimo completo rosa antico di Bottega Veneta, o le pelli colorate, i sandali da gladiatore, le giacche senza maniche di Versace uomo, e T-shirt con le fantasie della maison in versione pink. Insomma, nessuno delle grandi firme si è fatto mancare il suo bel capo rosa pronto ad essere indossato da tutti i veri uomini: vedremo chi avrà il coraggio!
Il mondo della moda, come comunque altro settore che produce alti guadagni, ha da nascondere per bene i suoi scheletri nell’armadio e questa volta si tratta di veri e propri scheletri! Per meglio dire di donne dalle sembianze scheletriche che molte delle grandi firme usano per far sfilare le loro collezioni stagionali. La lotta contro l’anoressia, la malattia estrema che cammina di pari passo sulle passerelle di moda con le giovani modelle, anche se sempre più accesa e sentita, non sembra sortire i risultati sperati e il fenomeno, invece che ridimensionarsi, si arricchisce
di dettagli raccapriccianti che vengono fuori a più riprese. Le ultime sbalorditive novità saltano fuori grazie alle scottanti rivelazioni fatte Kristie Clements, ex editor di Vogue Australia, nel libro "Vogue Factor" in cui, senza remore, racconta i lati nascosti del fashion system. Modelle scheletriche che mangiano pezzi di stoffa per ingannare la fame prima di un lavoro, può sembrare fantasia o una semplice invenzione, pare invece che si tratti di realtà. A rivelarlo è proprio Kristie Clements, editor di Vogue Australia, che dopo aver ricevuto il benservito
dopo 25 anni di lavoro nel celebre magazine, ha pubblicato "The Vogue Factor", un libro shock in cui rivela i segreti del patinato mondo della moda. Senza remore racconta il disagio delle modelle ossessionate dalla linee, alcune delle quali arrivavano ad ingoiare pezzi di stoffa per ingannare la fame, molte altre si trovavano in letti di ospedale con flebo attaccate per potersi riprendere dopo i giorni di digiuno. Continua affermando di aver visto modelle mangiare un solo pasto in tre giorni di lavoro, ragazze che a fine giornata non riuscivano a stare in piedi, spiegando che solo nel momento in cui una modella riusciva a perdere due taglie veniva
considerata finalmente adatta per le sfilate di Parigi. Vogue Australia ha commentato la vicenda affermando che quelle della Clements sono esagerazioni, molti critici hanno infatti affermato che la pubblicazione di un libro del genere sia solo la vendetta di una editor licenziata. 7redazione@lapagina.ch
Nutrirsi di moda!
30 cultura la Pagina • 10 aprile 2013
Capolavori a Chiasso I maestri dell'arte grafica dal XVI al XX secolo dalle collezioni dell'istituto Nazionale per la Grafica di Roma. La mostra ha l'obiettivo di presentare la produzione grafica dalle prime espressioni rinascimentali fino alla contemporaneita', attraverso la lettura del "segno" inciso sulla matrice, ripercorrendo cosi' la storia delle tecniche calcografiche
All’interno del filone relativo alla “grafica storica”, il m.a.x.museo di Chiasso (Svizzera) fino a domenica 12 maggio 2013 propone una mostra dedicata alle matrici incise dai grandi maestri dell’arte grafica italiana nel periodo storico compreso fra il Rinascimento e il Novecento. I preziosi “rami” provengono dall’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, la più grande collezione pubblica al mondo di matrici incise. L’esposizione si inserisce nel programma di scambio e di ricerca avviato già nel 2010 da Maria Antonella Fusco, direttrice dell’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, con Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo di Chiasso, in occasione delle esposizioni tenutesi con successo di pubblico e di
critica - presso il m.a.x. museo su Giambattista Piranesi prima (2011) e Giambattista Tiepolo poi (2012). La mostra è a cura di Ginevra Mariani, Antonella Renzitti e Nicoletta Ossanna Cavadini. La mostra ha l’obiettivo di presentare la produzione grafica dalle pri-
me espressioni rinascimentali fino alla contemporaneità, attraverso la lettura del “segno” inciso sulla matrice, ripercorrendo così la storia delle tecniche calcografiche. Dal tratto inciso realizzato a bulino si passa all’acquaforte, alla puntasecca e all’acquatinta nelle loro molteplici declinazioni. La selezione di quarantadue matrici, in alcuni casi affiancate dalle stampe, vuole così documentare l’incisione italiana, dal Cinquecento ai nostri giorni, attraverso le opere di artisti molto significativi come Marcantonio Raimondi (1480 ca.-1534) con la Caccia ai leoni, e Federico Barocci (15351612) con il capolavoro dell’Annunciazione, amato e studiato da Giorgio Morandi. Per il Seicento Giovanni Benedetto Castiglione (16091665) e Salvator Rosa (16151673) sono i testimoni di una sempre maggiore attenzione rivolta dai pittori alla tecnica dell’acquaforte. A Salvator Rosa incisore sarà fra l’altro
dedicata, nell’inverno 20132014, una mostra monografica dell’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma. Per il Settecento l’opera di Giambattista Piranesi (17201778) rinnova l’immagine di Roma attribuendole quella forte connotazione emozionale che aprirà la strada alla moderna iconografia del fantastico. Con l’Ottocento il tema della riproduzione delle principali opere d’arte in incisione diventa fondamentale, si pensi a Giovanni Volpato (1735-1803) e a Giovanni Folo (1764-1836) che restituiscono la conoscenza delle opere di Antonio Canova. Questo settore continua la sua fortuna critica con Alessandro Porretti (18381880). Si passa poi al verismo e alla corrente del realismo con Filippo Palizzi (1818-1899) e Raffaele Spinelli (attivo in calcografia nel periodo 1900-1910). Il Novecento si apre con le matrici di Giorgio Morandi (1890-1964). Si passa per Giuseppe Capogrossi (19001972), Pietro Consagra (1920-2005), Fausto Melotti (1901-1986), Piero Dorazio (1927-2005), Giulio Turcato (1912-1995) e Carla Accardi (1924), una fra le prime donne ad entrare nel mondo dell’incisione. Sono, in effetti, tutti autori che documentano il lavoro di sperimentazione condotto negli anni Sessanta del XX secolo in Italia, in particolare nella famosa stamperia di Renzo Romero a Roma.
10 APRILE 2013 • LA PAGINA
TURISMO 31
Capodanno Thai Perché non anticiparsi e godere un po’ di mare e di sole e nello stesso tempo festeggiare il capodanno? Niente di impossibile, basta recarsi in Thailandia! Sembra impossibile, ma c’è chi, durante la prima metà di Aprile, festeggia il capodanno e nello stesso tempo si può dedicare al mare al sole e gode di un caldo rigenerante che in questi giorni tanto ci sta mancando! Incredibile, eppure in Thailandia accade tutto questo dal 13 al 15 aprile, quando si festeggia il Songkran, il capodanno Thai. Il Songkran Maggiore, che segna l’ingresso nel segno dell’Ariete, è per la tradizione una festa religiosa che segna l’inizio dell’anno buddistha, e mentre per molti rimane tale, per altri ha assunto un senso molto più moderno e festaiolo. I devoti fanno offerte al tempio bagnando le immagini di Buddha con schizzi di acqua e pulendo a fondo le loro dimore. I più festaioli, invece, augurano una buona fortuna gettando acqua sui passanti, una vera e propria guerra di gavettoni e secchiate d’acqua che però non può dare fastidio più di tanto considerando le temperature del periodo che non di rado tocca i 30°. Questa festa infatti è anche conosciuta come Festival dell’acqua proprio perchè la gente crede che l’acqua lavi via la sfortuna e sono validi tutti i metodi per gettare l’acqua, da secchi e canne per l’acqua, ai mitra d’acqua e fino agli elefanti!
I cerimoniali iniziano la vigilia della festa quando si tengono le pulizie delle case, mentre il 13 i credenti aprono i festeggiamenti alla mattina con la processione al tempio (Wat) del villaggio per portare le offerte ai monaci, disposti in piedi attorno ad un lungo tavolo e con le ciotole allineate pronte a ricevere frutta, dolci e riso. Il pomeriggio è dedicato alla cerimonia di purificazione dell’immagine del Buddha, dopo la quale si può dare inizio alla festa del versamento dell’acqua. I più giovani omaggiano, versando rispettosamente nel palmo delle mani degli anziani e dei loro cari acqua profumata. Di seguito li aiutano poi ad asciugarsi e indossare abiti freschi e puliti con cui celebrare il nuovo anno in
la fanno da padrone incontrastate mentre per le carni le più diffuse sono quelle di maiale e il pollo, mentre non manca mai il riso che per loro è come il pane per noi. Uno dei piatti più apprezzati è il PadTai, una sorta di “linguine” condite con gamberetti o pollo, noccioline tritate e un gran mix di verdure miste e limone. La Thailandia, oltre che essere amata per i paesaggi, il mare, la cucina, è sempre più apprezzata per la vita notturna che negli ultimi anni sta diventando sempre più maniera degna. La festa dura so- intensa grazie a bar, club e pub, litamente 3 giorni, a volte si pro- che però hanno la chiusura obblilunga fino al 16 aprile, durante gata alle due di notte. i quali i fedeli, con candele, bastoncini di incenso e bottigliette ✗redazione@lapagina.ch di acqua profumata, si recano al tempio, accendono una candela e tre bastoncini di incenso posizionandoli assieme ad una coroncina di fiori nei recipienti di fronte all’altare del Buddha. Inginocchiatisi di fronte all’immagine sacra poi nel classico gesto di preghiera che vuole i palmi delle mani uno contro l’altro e toccando ripetutamente la fronte a terra, terminano il rito versando una piccola quantità di acqua nelle mani della statua del Buddha. Durante la festa i turisti possono approfittare per dedicarsi alla scoperta della cucina tailandese, famosa e soprattutto rinomata per essere speziata. Erbe e verdure
10 APRILE 2013 • LA PAGINA
GASTRONOMIA 33
Gnocchi per tutti! Li avete mai provati al forno? Buoni e facili da fare!
Gnocchi crescenza e pomodorino
Ingredienti: 1 kg di patate 300 gr circa di farina 1 uovo sale pepe noce moscata due cucchiai di grana 700 gr di pomodorini cherries
un bel mazzetto di basilico crescenza (o stracchino) 100 grammi di formaggio grattugiato Procedimento: Lavate le patate, bollitele e una volta cotte ancora calde e passatele. Fate raffreddare 5 minuti, aggiungete un tuorlo d'uovo, sale, pepe e noce moscata, il formaggio e amalgamare. A questo punto aggiungere farina quanta ne prende l'impasto senza maneggiarlo troppo. Dare la forma di gnocchi e rigateli con i denti della forchetta, infarinateli per non farli
attaccare. Preparate il condimento facendo scaldare molto bene una padella antiaderente, aggiungetevi generoso olio extravergine di oliva e i cherries tagliati in quarti. Aggiungete il basilico e aggiustate di sale e pepe. Cuocete gli gnocchi in abbondante acqua salata, scolateli, versateli nel condimento, fate insaporire e sistemate in una pirofila da forno adagiandovi sopra fette di stracchino e formaggio grattugiato. Passate in forno a 180° fino a doratura della crosticina
Gnocchi ai formaggi gratinati Ingredienti: 1 kg di patate bianche 2 tuorli 200 g di farina bianca (più o meno) 100 g di burro 200 g di fontina valdostana 2 cucchiai di parmigiano grattugiato 200 g di scamorza 2 cucchiai di pan grattato noce moscata sale Preparazione: Dopo aver pulito e bollito le patate, passarle allo schiacciapatate, aggiungere sale, pepe, noce moscata e i tuorli. Mescolare bene gli ingredienti e aggiungere a poco a poco 2 terzi della farina, amalgamandola man mano con la punta delle dita.Impastato a piene mani fino ad ottenere una pasta liscia e
omogenea unendo, se necessario, ancora un pò di farina. Dare la forma di gnocchi e rigateli con i denti della forchetta, infarinateli per non farli attaccare. Cuocere gli gnocchi in acqua salata e scolarli appena affioravano in superficie. Grattugiare la fontina e la scamorza. In una ciotola ho mescolare 2 cucchiai di parmigiano, 2 di pangratta-
to, un pizzico di noce moscata. Sistemare uno strato di gnocchi ancora caldi in una pirofila da forno imburrata, cospargendoli di fiocchetti di burro, fontina e scamorza grattugiate e il mix di parmigiano grattugiato. Infornare a 180° fino a quando i formaggi non risulteranno filanti e fino alla doratura della crosticina
07.00 Euronews 07.55 Automobilismo: Formula 1 GP di Cina prove 09.05 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Calcio: UEFA Champions League Juventus - Bayern Monaco (r) 14.10 Film – Bulli e pupe 16.45 Basket: Finale di Coppa CH 2013 SAM Massagno-Union Neuchâtel 18.50 Automobilismo: Formula 1 GP di Cina prove (r) 20.00 Hockey su ghiaccio: Playoff - Finali 22.45 Sportsera 23.00 Insieme 23.10 Tf – Desperate Housewives 01.15 Il Quotidiano (r)
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o l'abb at iama! ch 043 322 17 17
on
ame n t
Dan Foreman ha 51 anni e ha una vita felice. E' capo delle vendite degli spazi pubblicitari del settimanale Sports America e ha appena festeggiato un anno di grandi successi professionali. Le notizie dell'inaspettata gravidanza di sua moglie e del fatto che la sua figlia maggiore Alex sia stata accettata all'esclusiva e costosissima NYU rendono Dan ancora più felice, anche se un pò preoccupato per le finanze della famiglia. Carter Duryea ha 26 anni e crede di avere una vita perfetta. Finora ha lavorato sodo per far carriera nella multinazionale Globecom. Adesso è stato scelto per dirigere le vendite degli spazi pubblicitari di una delle pubblicazioni recentemente acquisite dalla Globecom, la rivista Sports America...
06.00 Tf – Due uomini e mezzo 06.30 Rai Educational 07.00 Cartoni animati 07.30 Automobilismo: Formula 1 GP di Cina prove 09.40 Voyager Factory 10.25 ApriRai 10.35 Meteo 10.40 Sulla via di Damasco 11.10 Show – Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 13.25 Rai Sport Dribbling 14.00 Film – Memorie segrete 15.40 Tf – Squadra speciale Lipsia 16.25 Tf – Sea Patrol 17.10 Sereno Variabile 18.00 Tg 2 L.I.S. 18.05 Rai Sport 90° minuto 19.35 Tf – Squadra speciale cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Castel 22.35 Tg 2 22.50 Rai Sport Sabato Sprint 23.45 Tg 2 - Dossier 00.30 Tg 2 - Storie 01.10 Tg 2 - Mizzar
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APRILE
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13 SABATO
LA PAGINA • 10 APRILE 2013
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34 TELEVISIONE
07.00 Sitcom – Coppia di Re 07.20 Cartoni animati 11.00 Tf – Robin Hood 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Sport Mediaset 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Sitcom – Life Bites 14.45 Motociclismo: GP Aragona Superbike gara 16.00 Film – La leggenda del tesoro scomparso (avventura) 16.57 Tgcom 17.00 Meteo 17.50 Magazine Champions League 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Sitcom – Life Bites 19.15 Film – Sky High Scuola di Superpoteri 20.12 Tgcom 20.15 Meteo 21.10 Film – Spy Kids 4: È tempo di Eroi (azione) 22.07 Tgcom 22.10 Meteo 22.50 Film – Factor 8 Pericolo ad alta quota 00.50 Show – Poker1mania
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Rete 06.30 Tg 4 Night News 06.50 Mediashopping 07.40 Minis. – Il ritorno di Sandokan 09.35 Tf – Carabinieri 10.35 Real – Come si cambia Academy 11.30 Tg 4 11.55 Meteo 12.00 Tf – Detective in corsia 12.55 Tf – La signora in giallo 14.00 Tg 4 14.35 Meteo 14.45 S-News – Lo sportello di forum 15.32 Tf – Perry Mason 16.09 Tgcom 16.12 Meteo 17.45 Tf – Monk 18.20 S-News – Pianeta Mare 18.55 Tg 4 Sera 19.31 Meteo 19.35 Tf – Tempesta d'amore 20.40 Tf – Walker Texas Ranger 21.30 Film – The patriot 22.12 Tgcom 22.15 Meteo 23.25 Film – Walkin tall 2 01.20 Tg 4 Night News 01.43 Show – Ieri e oggi in tv 03.05 Mediashopping
10 APRILE 2013 • LA PAGINA
CINEMA 35
Il mondo post apocalittico di Oblivion Atteso la settimana prossima nelle sale svizzere il 10 e l’11 aprile la nuova straordinaria avventura fantascientifica del grande Tom Cruise. Nel cast anche Andrea Riseborough, Nikolaj Coster-Waldau, Melissa Leo e il grande Morgan Freeman Ormai è confermato che Tom Cruise si è dato al cinema fantascientifico e catastrofista, così anche per il nuovo colossal, Oblivion, che lo vede protagonista, lo troviamo alle prese con una realtà terrestre ormai irriconoscibile e devastata dall’invasione aliena che ha ridotto la Terra ad un pianeta quasi privo di vita umana. Tra i pochissimi a viverci ancora vi è Jack Harper che ha come unica mansione quella di curare la manutenzione dei robot atti a estrarre dal sottosuolo le risorse ancora disponibili (che poi ver-
ranno spedite alle colonie terrestri orbitanti nello spazio). Ma, un giorno, la sua esistenza monotona viene sconvolta dal salvataggio di una straniera dopo l'atterraggio di emergenza di una navetta spaziale. Questo evento darà il via a una serie di rivelazioni che lo spingerà a porsi molti quesiti sia sulla sua missione sia sulla realtà a lui nota. La storia si ambienta principalmente in tre scenari estremamente differenti tra loro: la stazione orbitante nel Cielo, la superficie desolata e deserta del pianeta Terra e il mondo Sotterraneo in cui si
Addio a Bigas Luna, il regista dell’eros Dopo una lunga lotta contro il cancro il regista spagnolo de L'età di Lulù è morto a 67 anni Dopo una lunga lotta contro il cancro il regista spagnolo de L'età di Lulù è morto a 67 anni Bigas Luna raggiunge la notorietà nel 1992 quando porta sugli schermi il film erotico “Prosciutto prosciutto”con Anna Galiena, Penelope Cruz e Stefania Sandrelli, con cui aveva vinto il Leone d'argento per la regia al festival di Venezia, ma il suo capolavoro più grande fu Le età di Lulù con Francesca Neri, tratto dal romanzo omonimo di Almudena Grandes. Bigas Luna si è spento a La Riera de Gaia, vicino a Tarragona, in Catalogna assistito dalla moglie e dalle figlie che gli erano state vicine nella lunga malattia. Bigas Luna abbandonò gli studi di economia preferendogli quelli di design ma alla fine si dedicò alla passione del cinema. Dopo alcune
pellicole in cui puntava l’accento sull’arte concettuale e sulle nuove tecnologie di videoripresa, punta il suo obiettivo altrove e firma il primo lungometraggio, Tatuaje, tratto da un romanzo di Manuel Vazquez Montalban, sul tema dell’incesto. L’anno dopo realizza undici cortometraggi di argomento erotico, raccolti in un unico video con il titolo Historias impudicas. Esordisce poi a Cannes con La chiamavano Bilbao del 1978, film cupo su un’ossessione sessuale, seguirono altre pellicole di contenuto erotico fino al suo capolavoro nel 1990, Le età di Lulù. Per espresso desiderio del cineasta, ha detto un portavoce della famiglia, "non avrà luogo alcun funerale, né omaggio pubblico". ✗redazione@lapagina.ch
nascondono ancora alcune forme di vita misteriose. Nato dal regista di Tron: Legacy, Joe Kosinski, e dal produttore de l'Alba del Pianeta delle Scimmie, Oblivion riporta tom Cruise nelle vesti da pilota, quelle vesti che negli anni ’80 hanno reso celebre l’attore in Top Gun. Questa volta però Cruise dovrà pilotare una navicella spaziale, un veicolo immaginato parecchi anni fa: un ibrido tra un caccia ed un elicottero Bell 47. "La Bubbleship è stata la prima cosa che abbiamo disegnato per il film," afferma il disegnatore
Joe Kosinski "Per chi come me è cresciuto negli anni '80 all'epoca di Top Gun, è spettacolare vedere nuovamente Tom in una cabina di pilotaggio che vola con un velivolo come questo." Composta da fusoliera, cabina di pilotaggio, coda, due motori, ali e carrello di atterraggio, questa navicella ci farà vedere il protagonista alle prese con scene emozionanti ad altezze vertiginose, con volo libero ed acrobazie a 360 gradi, e combattimenti all'impazzata. ✗redazione@lapagina.ch
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LA PAGINA • 10 APRILE 2013
DOMENICA
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Il film vede Natalie Portman nei panni di Nina un'ambiziosa giovane ballerina di New York a caccia del doppio ruolo che tutti sognano: il Cigno Bianco, delicato e innocente, e il Cigno Nero, che emana una malvagità seducente, nel classico Il lago dei cigni, in grado di trasformare una sconosciuta in una star. Nina riesce ad ottienere il ruolo, ma non è sicura di poter incarnare la parte oscura della Regina dei cigni. Mentre raggiunge nuove vette con il suo corpo, gli incubi, le fantasie e le gelosie che nasconde iniziano a farsi strada in maniera profonda, causando uno scontro pericoloso con una provocante nuova arrivata, Lily, che rappresenta la sua maggiore rivale. Nina in breve tempo si cala fin troppo bene nel ruolo del malvagio e mortale Cigno nero...
08.00 Meteo 08.01 Tg 5 Mattina 08.50 Cult. – Le frontiere dello spirito 10.01 Documentario 11.30 S-News – Melaverde 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 13.40 S-News – L'arca di Noe' 14.10 Show – Domenica Live 18.50 Quiz – The money Drop 20.00 Tg 5 20.39 Meteo 20.40 Show – Striscia la domenica 21.31 Film – La maschera di Ferro (avventura) 00.05 Film – Per incanto o per delizia (commedia) 01.40 Tg 5 Notte 02.10 Meteo 02.11 Show – Striscia la domenica (r) 02.52 Film – My Name is Tanino
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RSI La 1 22.50
06.00 Tf – Due uomini e mezzo 06.30 Rai Educational 07.00 Cartoni animati 10.10 Ragazzy c'è Voyager 10.50 Automobilismo: Formula 1 GP della Cina 11.30 Show – Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Motori 13.40 Meteo 2 13.45 Show – Quelli che aspettano... 15.40 Show – Quelli che... 17.05 Tg 2 L.I.S. 17.10 Rai Sport Stadio Sprint 18.10 Rai Sport 90° minuto 19.30 Automobilismo: Formula 1 GP della Cina sintesi 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – N.C.I.S. 21.45 Tf – Elementary 22.35 La domenica sportiva 01.00 Tg 2 01.20 Protestantesimo 01.50 Meteo 2 01.55 Appuntam. al cinema 02.00 Film – Una luce dal passato (drammatico) 04.00 Videocomic Passerella
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
Il cigno nero
ABBONAT I 043 322 17 17
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10.40 Euronews 11.50 Minisguard 12.00 Basket: Finale di Coppa CH SAM Massagno-Union Neuchâtel (r) 13.40 Calcio: Super League Basilea - Zurigo 14.00 Ciclismo: Classiche 2013 15.40 Sport non stop 15.45 Ciclismo: Classiche 2013 16.55 Sport non stop 19.30 La domenica sportiva 21.00 Tf – Hawaii Five-0 21.45 Tf – Rookie Blue 22.30 Linea rossa 23.15 La domenica sportiva (r) 23.40 Automobilismo: Formula 1 GP di Cina gara (r) 01.30 La domenica sportiva (r)
06.00 Da Da Da 06.30 Unomattina in famiglia 07.00 Tg 1 Mattina 08.10 Automobilismo: Formula 1 GP della Cina 10.50 A sua immagine 10.55 Santa messa 12.20 Linea Verde 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Show – Domenica in - L'Arena 16.30 Tg 1 16.35 Show – Domenica in Così è la vita 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.35 Rai Tg Sport 20.40 Show – Affari tuoi 21.30 Tf – Un medico in famiglia 8 23.30 Speciale Tg 1 00.35 Tg 1 Notte 01.00 Applausi 02.15 Music. – Sette note 02.35 Così è la mia vita 03.05 Minis. – Guerra e pace 04.50 Da Da Da
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APRILE
06.45 Il Ponte 07.10 Strada regina 07.30 Svizra Rumantscha 08.00 Cartoni animati 09.30 Show – S-Quot 10.30 Paganini 12.30 Telegiornale 12.40 Meteo Regionale 12.45 Elezioni comunali 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Elezioni comunali 17.10 Tf – Rookie Blue 17.50 Insieme 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Il giardino di Albert 19.00 Il Quotidiano 19.15 Elezioni comunali 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Storie 21.55 Cult tv 22.25 Telegiornale Notte 22.40 Meteo notte 22.50 Film – Il cigno nero 00.35 Film – Missing Dispersa (polizesco) 01.55 Repliche continuate
07.00 Sitcom – Coppia di re 07.50 Cartoni animati 11.30 Superbike gare GP Aragona Gara 1 12.55 Studio Aperto 13.00 Sport Mediaset XXL 14.00 Tf – 2 broke girls 15.00 Superbike gare GP Aragona Gara 2 16.20 Fuori Giri 17.00 Film – Dennis colpisce ancora (commedia) 17.57 Tgcom 18.00 Meteo 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Sitcom – Così fan tutte 19.10 Film – Pallottole Cinesi 20.07 Tgcom 20.10 Meteo 21.25 Show – Le Iene Show 00.35 Tf – 2 broke girls 01.30 Tf – Californication 02.00 Sport mediaset 02.25 Studio Aperto La giornata 02.40 Mediashopping 02.55 Film – Diary of a mad black woman (commedia) 04.40 Mediashopping
06.00 Fuori Orario 07.00 Tf – La grande vallata 07.50 Film – The 39 steps 09.25 Tf – L'ispettore Derrick 10.15 Rai Educational 10.45 Tgr Estovest 11.05 Tgr Mediterraneo 11.30 Tgr Region Europa 12.00 Tg 3 12.25 TeleCamere 12.55 Rai Educational 13.25 Passepartout 14.00 Tg Regione 14.15 Tg 3 Giorno 14.30 in 1/2 ora 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Film – Amori e dissapori 16.30 Film – La battaglia di Mary Kay (biografico) 18.00 Per un pugno di libri 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Show – Che tempo fa 21.30 Report 23.25 Tg 3 23.35 Tg Regione
Rete 07.05 Tg 4 Night News 07.25 Mediashopping 07.55 Sitcom – Vita da strega 09.00 Documentario 10.00 Santa Messa 11.00 Cult. – Le storie di viaggio a... 11.25 Tg 4 11.55 Meteo 12.00 S-News – Pianeta Mare 13.00 S-News – Donnavventura 14.00 Tg 4 14.35 Meteo 14.40 Show – Ieri e oggi in Tv 15.32 Film – Le miniere di Re Salomone (avventura) 16.19 Tgcom 16.22 Meteo 18.55 Tg 4 19.31 Meteo 19.35 Tf – Il comandante Florent 21.30 Tf – Tierra de Loboos 23.40 Show – I bellissimi di R4 23.47 Film – Proposta indecente (commedia) 00.26 Tgcom 02.05 Tg 4 Night News 02.30 Film – Eutanasia di un amore (drammatico) 04.05 Music. – Appuntamento
10 APRILE 2013 • LA PAGINA
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Arthur Schopenhauer
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Fin dai tempi antichi, come insegna il caso di Socrate e Santippe, il rapporto tra il filosofo e le donne è stato conflittuale. Talché, se ripercorriamo la lunga storia di questo conflitto, ne ricaviamo l'impressione che la filosofia sia una faccenda prettamente maschile. La necessità di estirpare siffatto pregiudizio si impone con le grandi figure dell'Illuminismo e del Romanticismo, quando prende avvio quella che sarà l'emancipazione della donna. Scottato dall'esperienza patita in casa con la madre, Schopenhauer avverte con lungimirante intuito l'incombente pericolo, e oppone resitstenza. Leva quindi la sua voce impertinente per mettere in guardia il sesso maschile dalle suadenti insidie e dai pericoli che riserva il rapporto con le donne. L'arte di essere felici CHF 12.-
Significato del nome: Stefania/Stefano Il nome ha origine latina e significa "ghirlanda, corona" e quindi "incoronato". Stefania festeggia l'onomastico il 18 settembre in onore della beata Stefania, vergine francese, martirizzata a Vienne. Diminutivi e accorciativi: Stefi, Stefa, Stefanella. Stefano invece, che a volte è usato anche nella forma Stefanio, festeggia l'onomastico il 26 dicembre in ricordo di Santo Stefano, protomartire e discepolo di Gesù. Il Santo è patrono di Rovigo, di Frassino e dei tagliapietre. Lo si invoca contro l'amnesia. Con i suoi sessantuno toponimi, Stefano è un nome geograficamente molto diffuso.
Nello sterminato fascio di carte che compongono gli scritti postumi di Schopenhauer si cela un abbozzo di eudemonologia, ossia l'arte di essere felici. Schopenhauer concepì infatti il disegno di radunare in un manualetto, articolandoli in 50 massime, una serie di pensieri che era venuto formulando nel corso del tempo e che insegnano come vivere il più felicemente possibile in un mondo in cui "la felicità e i piaceri sono soltanto chimere che un'illusione ci mostra in lontananza, mentre la sofferenza e il dolore sono reali e si annunciano immediatamente da sé, senza bisogno dell'illusione e dell'attesa". Il filosofo giunge alla conclusione che la felicità di cui si discorre non è che un eufemismo, vivere "il meno infelici possibile". L'arte di trattare le donne CHF 12.-
Ordinali! 043/ 322 17 17
★★
VARIE 37
★ OROSCOPO ★ ★ ★ Ariete
(21 marzo - 20 aprile)
Il 12, con l’entrata di Marte nel segno, siete una bomba ad orologeria. Infatti, unito ai già presenti Urano, Giove e Mercurio, siete elettrici e superenergetici. Vi conviene, però, di aguzzare bene l’ingegno prima di avventurarvi in affari all’apparenza promettenti.
Toro
(21 aprile - 20 maggio)
Marte vi permette di indagare sulle mosse degli altri, amici e nemici, ma soprattutto finti amici. Venere esalta un amore romantico che però non potrà rimanere sempre platonico. Urge guardare in voi stessi e prendere una decisione. Giove vi proteggerà.
Gemelli
(21 maggio - 21 giugno)
L’entrata di Marte in Ariete, ora in segno a voi amico, taglia ansie e frenesie. Il 14 Nettuno farà la sua trionfale entrata nei Pesci creando un po’ di confusione. Ci penserà comunque una solare Venere a portare gioia e luminosità là dove ora c’è grigiore.
Cancro
(22 giugno - 22 luglio)
A parte Saturno dissonante, Nettuno vi regala tanta creatività e sarà potente negli anni a venire per poeti e scrittori. I sogni d’amore rischieranno di rimanere tali se non vi deciderete ad agire e a prendere in mano la situazione. Potete dimostrare ciò che valete.
Leone
(23 luglio - 22 agosto)
Oltre alla sorpresa di nuove opportunità, saprete cavarvela benissimo affrontando tutto con grinta. L’amore è sereno, ma in secondo piano. Venere è timida, non osa fare i primi passi e voi, del resto, non siete proprio così convinti. Fermatevi in tempo.
Vergine
(23 agosto - 22 settembre)
Nettuno confonde un po’ le idee in amore facendo infatuare persone già accoppiate o single trasportandoli nel sogno impossibile. Plutone positivo, però, vi consiglia al meglio. Mercurio vi farà balenare facili vantaggi economici: studiate bene tutti i dettagli.
Bilancia
(23 settembre - 22 ottobre)
Marte dal 14 si aggiunge al già non facile passaggio di Saturno nel segno. Cercate anche di non litigare con gli altri sia nel lavoro che in famiglia. La pace è un valore in sé, ogni tanto ci vuole un Marte per farla apprezzare, ma con Venere è tutt’altra cosa.
Scorpione
(23 ottobre - 21 novembre)
Il transito di Venere in Pesci vi regala un momento di respiro a una vita quotidiana frenetica. State abbottonati con le confidenze. Saturno in Bilancia potrebbe tradirvi. Non fidatevi troppo delle persone, specie quelle appena conosciute ed enigmatiche.
Sagittario
(22 novembre - 20 dicembre)
L’uscita di Marte dai Pesci vi regala un po’ di pace. Entrando in Ariete, segno a voi favorevole, esso mette in moto energia positiva dopo tanta stanchezza e tanto stress. Programmate un bel viaggio, possibilmente accompagnati, e non pensate a null’altro.
Capricorno
(21 dicembre - 19 gennaio)
Il passaggio di Marte dai Pesci all’Ariete crea tensione ovunque. Marte allineato a Urano è un mix esplosivo. Aspettate la fine di maggio per decidere qualcosa sul lavoro. Mercurio porta allegria e buone notizie, ma non sempre ci si può fidare di lui.
Acquario
(20 gennaio - 19 febbraio)
Siete liberi dalla presenza di Nettuno che per tanti anni ha confuso le scelte. Ora passato in Pesci, vi rende un po’ le mani bucate. Non spendete per futili motivi. I soldi non fanno felice l’uomo ma lo aiutano a sopportare meglio la miseria, quando questa arriva.
Pesci
(20 febbraio - 20 marzo)
Marte vi lascia e con lui se ne va la tensione: passando in Ariete però vi fa spendere troppo. Marte vi vuole più magri e vi regala energie per andare in palestra. Venere è pronta a fare qualcosa per voi, specie se siete single e alle prime armi. Preparatevi ad un’avventura.
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LA PAGINA • 10 APRILE 2013
LUNEDI
o l'abb at iama! ch 043 322 17 17
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Paul Shepherdson, un agente CIA in pensione, viene richiamato in servizio in seguito all'uccisione di un senatore che aveva rapporti con la Russia. Le modalità dell'omicidio fanno pensare al ritorno sulla scena di un killer sovietico da tempo inattivo il cui nome in codice era Cassio. 'Era' perché Shepherdson, che gli aveva dato la caccia per anni, a un certo punto aveva comunicato di averlo ucciso. Chi non è convinto che Cassio sia morto è il giovane agente FBI Ben Geary che ha dedicato i suoi studi proprio alla figura dell'assassino. Per quanto riluttante Shepherdson gli si deve affiancare in una nuova ricerca di cui è certo di conoscere l'esito.
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21.05
06.00 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Borse e Monete 08.00 Meteo 08.01 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Inform. – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.05 Real – Amici 18.50 Quiz – The money drop 20.00 Tg 5 20.39 Meteo 20.40 Show – Striscia la notizia 21.11 Film – Il diavolo veste Prada 23.30 Tf – Baciati dall'amore 01.30 Tg 5 Notte
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The Double
RSI La 1
06.00 Tf – La strada per la felicità 06.40 Cartoni animati 08.15 Tf – Sabrina vita da strega 08.35 Tf – Le sorelle McLeod 09.15 Seltz 09.30 Sorgente di vita 10.00 Tg 2 Insieme 11.00 Show – I fatti vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Detto fatto 16.10 Tf – Senza traccia 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Film – I poliziotti di riserva 23.05 Tg 2 23.20 Stand by me 00.40 Rai Parlamento 00.50 Protestantesimo 01.20 Tf – Flashpoint 02.00 Meteo 02.05 Film – Bug 03.45 Videocomic
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
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10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 12.00 Storie 13.10 Cult Tv 13.40 Film – Vi dichiaro marito e moglie (commedia) 15.10 Euronews 15.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.05 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.35 Documentario 18.30 Tf – La signora in giallo 19.20 Tf – Rescue Special Operations 20.10 Linea rossa 20.50 Insieme 21.00 Democrazia diretta 22.10 La2 Doc
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Rai Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.00 Tg 1 09.30 Tg 1 Flash 10.00 Unomattina occhio alla spesa 10.25 Unomattina rosa 10.55 Che tempo fa 11.05 Unomattina Storie vere 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Show – Verdetto finale 15.15 Show – La vita in diretta 16.50 Rai Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Affari tuoi 21.10 Tf – Il commissario Montalbano 23.35 Porta a porta 01.10 Tg 1 Notte 01.40 Che tempo fa
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APRILE
08.35 Patti chiari (r) 09.45 Documentario 10.35 Tf – Pagine di vita 11.20 Tf – La signora in giallo 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.10 Tf – Tutto in famiglia 13.35 Tf – Covert Affairs 14.55 Tf – Rescue special operations 15.40 Tesori del mondo 16.00 Telegiornale flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.45 Quiz – Il rompiscatole 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.30 Insieme 20.35 Meteo 20.40 Tf – Modern family 21.05 Film – The Double 22.45 Telegiornale Notte 23.00 Meteo Notte 23.10 Segni dei tempi
07.00 Sitcom – Zack & Cody al Grand Hotel 07.50 Sitcom – Tutto in famiglia 08.40 Tf – Una mamma per amica 10.30 Tf – ER - Medici in prima linea 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 16.15 Tf – Smallville 18.00 Tf – The middle 18.30 Studio Aperto 19.18 Meteo 19.20 Tf – C.S.I. New York 21.10 Tf – Arrow 23.00 Tf – Nikita 00.50 Tf – Undercovers 01.40 Pro-Sp – Undici 03.25 Sport mediaset 03.50 Studio Aperto - La giornata 04.05 Mediashopping 04.20 Film – Bimba - È clonata una stella (commedia) 05.50 Mediashopping 06.05 Tf – Chante! 06.40 Mediashopping
07.00 Tgr Buongiorno Italia 07.30 Tgr Buongiorno Regione 08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 10.50 Codice a barre 11.25 Tg 3 Minuti 11.30 Buongiorno Elisir 12.00 Tg 3 12.25 Tg fuori Tg 12.45 Le storie - Diario Italiano 13.10 Tf – Lena amore della mia vita 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 LIS 15.10 Tf – La casa nella prateria 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo&Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Per ridere insieme 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 La grande storia 22.55 Neripoppins 00.00 Tg 3 Linea notte
Rete 05.55 Tg 4 Night News 06.20 Mediashopping 06.50 Tf – T.J.Hooker 07.45 Tf – Miami vice 08.40 Tf – Hunter 09.50 Tf – Carabinieri 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Detective in corsia 12.55 Tf – La signora in giallo 14.00 Tg 4 14.35 Meteo 14.45 S-News – Forum 15.30 Tf – Hamburg distretto 21 16.35 Tf – My Life 16.57 Tf – Le indagini di Padre Castell 18.55 Tg 4 19.31 Meteo 19.35 Tf – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Info. – Quinta colonna 23.55 Info. – Terra! 00.55 Tg 4 Night News 01.18 S-News – Modamania 01.50 Mediashopping 02.12 Film – Tre simpatiche carogne 03.50 Film – Due amici
10 APRILE 2013 • LA PAGINA
APPUNTAMENTI
Concerti per voi
Ass. La Balera Club
Alice
Martedì, 10/09/13, ore 20 Kongresshaus Zurigo
Zucchero
Ass. Pugliese di Uster
organizza
organizza
La spaghettata dell'amicizia
La festa di Primavera
venerdì 12 aprile, ore 19.00
sabato 13 aprile, ore 19.00 presso la
presso
Domenica 05/05/13, ore 20 Hallenstadion Zurigo
ArcheNova di Uster
Brauereistrasse (parcheggi al termine della strada del cinema)
La Balera Club Badenerstrasse 816 - 8048 Zurigo
Acquista i tuoi biglietti chiamando allo 043 322 17 17 oppure scrivi una mail a segreteria@lapagina.ch
La rivoluzione della luna Camilleri Andrea - 276 p -
VARIA 39
dalle 19.00 alle 22.00 spaghetti gratis per tutti. Inoltre si potrà ballare fino alle 01.30 con "DJ Cosimo". Entrata Fr. 10.- inclusa una minerale Info e prenotazioni: 079 436 18 91
Indovinello
Fr. 21.--
Racconto veritiero di una storia solo in parte supposta, il romanzo cresce e concresce scortato dalla luna. Tutto era lecito allora, nel Seicento, a Palermo, fuorché ciò che era lecito.
Questa cosa tutto divora: Uccelli, bestie, alberi e fiori; Mastica il ferro e morde l'acciaio; riduce in polvere le rocce più dure; uccide i re, distrugge le città, ed abbatte le più alte montagne.
La serata sarà rallegrata da Bruno e la cantante Christine Inoltre potrete apprezzare dei piatti tipici pugliesi e degustare vini regionali. Prenotazioni entro il 5 aprile: 079 740 28 94 / 076 572 73 53
Circolo Culturale "Sandro Pertini" Dietikon organizza
La festa di Primavera sabato 20 aprile, ore 19.00 presso la
Sala centro parrocchiale St. Agatha Bahnhofplatz 3, 8953 Dietikon
Prezzo con cena: Fr. 20.00 a persona (escl. bevande) senza cena Fr. 10.00 a persona intrattenimento con: "Progetto pizzicando di Mariangela Mauro e Terenzio Pisanelli" segue musica da ballo con "GIGI" Info e prenotazioni entro il 17 aprile: 056 406 18 28
Il Tempo.
SPAZIO RISERVERATO ALLE ASSOCIAZIONI ABBONATE
GIOCHI DELLA SETTIMANA NR 15 KAKURO
SUDOKU
CRUCIPIXEL
È necessario riempire la griglia seguendo le seguenti regole: Ciascun numero orizzontale (a sinistra della griglia) o verticale (sopra la griglia) indica un gruppo di caselle da annerire. I gruppi sono, da sinistra a destra e dall’alto in basso, nella stessa identica sequenza dei numeri del punto 1. Ci deve sempre essere una casella vuota (o bianca) tra un gruppo e l’altro.
Lo scopo del gioco è completare lo schema riempiendo le caselle bianche di cifre dall'1 al 9 sapendo che: - il numero nel cerchietto bianco equivale alla somma delle cifre nel blocco di caselle bianche alla sua destra (per i blocchi orizzontali) o sottostanti (per i blocchi verticali) - nessuna cifra può apparire più di una volta in un blocco di caselle bianche (mentre può ripetersi, in caso di più blocchi, nella stessa riga o colonna).
Soluzione
SOLUZIONI DELLA SETTIMANA NR 14
LA SCUSA PER ARRIVARE AL LAVORO IN RITARDO (5 MINUTI) Ho ingerito per errore un cubetto di ghiaccio mentre bevevo la spremuta a colazione: non riuscivo a parlare e ho dovuto aspettare che il ghiaccio si sciogliesse per inghiottirlo.
LE SOLUZIONI DI QUESTI GIOCHI NELLA PROSSIMA EDIZIONE DEL GIORNALE
40 TELEVISIONE
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LA PAGINA • 10 APRILE 2013
MARTEDI
Sotto il vestito niente 21.10 L'ultima sfilata
Canale 5
Rete
Italia
ABBONAT I 043 322 17 17
08.05 Tf – Miami Vice 09.00 Tf – Hunter 10.10 Tf – Carabinieri 10.50 S-News – Ricette all'italiana 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Detective in corsia 12.55 Tf – La signora in giallo 14.00 Tg 4 14.35 Meteo 14.45 S-News – Lo sportello di Forum 15.30 Tf – Hamburg distretto 21 16.35 Tf – My Life 17.00 Film – Joe Kidd 18.55 Tg 4 19.31 Meteo 19.35 Tf – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – L'eliminatore 23.40 Show – I bellissimi di R4
rinnova chiama! 043 322 17 17
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07.00 Sitcom – Zack & Cody al Grand Hotel 07.50 Sitcom – Tutto in famiglia 08.40 Tf – Una mamma per amica 10.30 Tf – ER Medici in prima linea 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 16.15 Tf – Smallville 18.00 Tf – The Middle 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.20 Tf – C.S.I. New York 21.10 Show – Colorado 23.45 Film – Una cella in due 00.42 Tgcom 00.45 Meteo 01.40 Sport Mediaset 02.05 Tf – The Shield 03.40 Studio aperto - La giornata 03.55 Mediashopping 04.10 Film – I grandi cacciatori (avventura) 05.50 Mediashopping
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A Milano è la stagione della moda. Alla sfilata del famoso stilista Federico Marinoni, il pubblico va in visibilio per Alexandra, la splendida top model legata da anni alla griffe del couturier. Per lei quella sfilata è una consacrazione e un trionfo. Ma per lei quella sarà anche l'ultima sfilata. Poche ore dopo, infatti, mentre sta andando a festeggiare a casa di amici, Alexandra viene travolta da un pirata della strada che scappa via senza soccorrerla, dileguandosi nella notte. Marinoni piange la scomparsa della sua icona Alexandra. Deve sostituirla e manda Heidi, la sua assistente, a cercarla in giro per il mondo.
06.00 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Inform. – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.05 Real – Amici 16.50 Inform. – Pomeriggio cinque 18.50 Quiz – The money drop 20.00 Tg 5 20.39 Meteo 20.40 Show – Striscia la notizia 21.11 Film – Sotto il vestito niente - L'ultima sfilata 21.48 Tgcom 21.49 Meteo 23.20 Speciale Tg 5 00.20 Tg 5 Notte 00.49 Meteo 00.50 Show – Strisca la notizia (r) 01.42 Real – Amici (r) 02.45 Show – Uomini e donne (r)
07.00 Tgr Buongiorno Italia 07.30 Tgr Buongiorno Regione 08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 10.50 Codice a barre 11.25 Tg3 Minuti 11.30 Buongiorno Elisir 12.00 Tg 3 12.25 Tg fuori Tg 12.45 Le storie - Diario Italiano 13.10 Tf – Lena amore della mia vita 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.10 Tf – La casa nella prateria 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Per ridere insieme 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Info. – Ballarò 23.20 Glob Porcellum 00.00 Tg3 Linea notte
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Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
06.00 Tf – La strada per la felicità 06.40 Cartoni animati 08.15 Tf – Sabrina vita da strega 08.35 Tf – Le sorelle McLeod 10.00 Tg 2 Insieme 11.00 Show – I fatti vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Detto fatto 16.10 Tf – Senza traccia 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Squadra speciale cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – N.C.I.S. Los Angeles 21.50 Tf – Blue Bloods 22.40 Tf – The Good Wife 23.25 Tg 2 23.40 Rai Sport 90° Minuto 00.55 Rai Parlamento 01.05 Tf – Flashpoint 01.45 Meteo 2 01.50 Appuntam. al cinema 01.55 Film – Stelle sulla terra 03.50 Videocomic
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07.00 Documentario 08.00 Euronews 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 60 minuti (r) 13.35 La2 Doc 14.50 Euronews 15.30 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.05 Quiz – Molla l'osso 16.30 DIAdà 17.20 Documentario 18.20 Tf – La signora in giallo 19.10 Tf – Last Cop -L'ultimo sbirro 20.00 Hockey su ghiaccio Berna - Friborgo 22.40 Ieri e oggi
06.10 Unomattina caffé 06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Rai Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.00 Tg 1 09.30 Tg 1 Flash 10.00 Unomattina Occhio alla spesa 10.25 Unomattina rosa 10.55 Che tempo fa 11.00 Tg 1 11.05 Unomattina Storie vere 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Show – Verdetto finale 15.15 Show – La vita in diretta 16.50 Rai Parlamento 17.00 Tg 1 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Affari Tuoi 21.10 Film – Oggi è già domani 23.20 Porta a porta 00.55 Tg 1 notte 01.25 Che tempo fa
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APRILE
07.50 La storia del Regionale 08.15 Quiz – Il gioco dei ricordi 08.45 Tf – Un caso per due 09.45 Documentario 10.35 Tf – Pagine di vita 11.20 Tf – La signora in giallo 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Tutto in famiglia 13.35 Tf – Covert Affairs 14.20 Tf – Last Cop-L'ultimo sbirro 15.05 Tf – Rescue Special Operations 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.45 Quiz – Il rompiscatole 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Modern family 21.05 Tf – Grey's Anatomy 21.55 Tf – Revenge 22.40 Tf – Necessary Roughness
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10 aprile 2013 • la Pagina
Detto fatto: è tornata la Balivo! Un grande ritorno per la fascia pomeridiana della rai con Caterina Balivo che si rimette in gioco dopo una lunga assenza
Immaginavamo che la lontananza della Balivo dalla tv non potesse ancora durare a lungo e infatti “Detto fatto”: dal 18 marzo la bella presentatrice conduce un programma televisivo che va in onda tutti i giorni su Rai 2 durante la fascia pomeridiana. “Detto fatto” è anche il titolo della trasmissione che sarebbe più corretto chiamare Show-tutorial. Infatti ogni giorno ci vengono presentati alcuni piccoli casi e problemi di vita quotidiana di cui ci piacerebbe ricevere risposta o che qualcuno, magari esperto in materia, potesse risolvere. “La vera novità è che non ci limiteremo solo a esporre i problemi che affliggono gli italiani, ma cercheremo anche di risolverli – aveva spiegato poco prima dell’inizio della trasmissione in un’intervista la conduttrice – Protagoniste assolute del programma saranno le persone comuni e non ci saranno volti noti che verranno a fare delle ospitate fini a se stesse. Se qualche personaggio vuole venire nel mio show, dovrà mettersi a disposizione come tutor e portare un reale e personale contributo”. Ed infatti Detto fatto porta sullo schermo di Rai 2 persone comuni che chiedono lumi all’equipe di “esperti” professionisti in diversi settori, dallo chef all’esperto di salute, dal wedding planner al cake designer. Insomma un potpourri fatto di tutto e di più, i vecchi rimedi della nonna rivisti e rivisitati in chiave moderna per adeguarsi ai tempi e alle mode del momento. E visto che la moda dei video tutorial impazza sul web, allora la Rai ha
pensato di confezionare una serie di tutorial fatta da gente comune ma esperta in determinati settori che spiegano in parole semplici e mostrando con tecniche alla portata di tutti i loro segreti con l’ausilio della bella Caterina che mentre si destreggia tra composizioni floreali e futuri sposini, la vediamo alle prese con una complicata arrampicata sullo share che non sembra proprio volerne sapere di salire. Infatti il suo "Detto fatto" non sta dando i risultati sperati anzi può considerarsi un vero flop, ma almeno l'emorragia di pubblico si è fermata, anzi, lo share si è leggermente alzato, oscillando ora tra il 5 e il 6%. Per questo motivo già da questa settimana sono in atto una serie di novità che andranno ad arricchire il contenuto della trasmissione. Da lunedì infatti Detto Fatto ha introdotto due nuovi spazi dedicati al popolo delle massaie: stiamo parlando della rubrica dedicata al “lifting fai da te”, a cura di Joanna Hakimova e della sua assistente Alessandra Ruggero, che con l’aiuto di una signora del pubblico dimostreranno come fare esercizi facciali e come spalmare le creme per evitare l’invecchiamento della pelle, e la rubrica “l’orto in città”, che vede Fabiano Oldani alle prese con la cura di pomodori, insalate e fragole sul balcone di casa. La conduttrice napoletana ha cercato di dare alla trasmissione la sua impronta, portando avanti la trasmissione con sicurezza,
grande padronanza e non risparmiando sfrecciatine, come quella lanciata alla padrona di casa di Pomeriggio 5, Barbara D’Urso, che domenica scorsa ha lanciato una sfida all'insegna del dimagrimento a tre vip del piccolo schermo, vale a dire Paolo Villaggio, Platinette e Katia Ricciarelli: "Quanto riusciranno a perdere in quasi 30 giorni?". La Balivo non deve aver digerito molto bene questa iniziativa e ha detto la sua in diretta, senza mai nominare la collega: "Ormai ci copiano tutti.
Tutte le trasmissioni vogliono far dimagrire. Ma qui ci sono gli originali", facendo riferimento al fatto che in “Detto fatto” la Balivo insieme ad una nutrizionista segue il dimagrimento di tre donne con problemi di peso. Caterina Balivo ce la sta mettendo tutta perché da questa trasmissione potrebbe dipendere il suo futuro di conduttrice per la prossima stagione televisiva visti i cambiamenti che investiranno la Rai. Si parla della possibilità per la balivo di sostituire Mara Venier a "La vita in diretta" o "Domenica In" da riempire, in quanto anche il futuro di Lorella Cuccarini è incerto. 7redazione@lapagina.ch
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LA PAGINA • 10 APRILE 2013
MERCOLEDI
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Jack Ryan, giovane analista, da poco entrato alla CIA, viene incaricato da William Cabot, capo del controspionaggio, di una missione particolarmente pericolosa: mettersi sulle tracce di una bomba atomica smarrita trent'anni prima dagli israeliani, rimasta inesplosa sottoterra, e ritrovata per caso in quei giorni. La bomba rappresenta un pericolo nucleare rivolto verso gli Stati Uniti, di cui minaccia la sicurezza. Assistito dal collega John Clark, Ryan segue varie piste, anche se i sospetti sono indirizzati verso la Russia. Mentre il reciproco scambio di accuse tra Stati Uniti e Russia prosegue e raggiunge livelli molto delicati, Ryan arriva ad individuare i veri colpevoli: si tratta di alcuni neonazisti europei, che appunto volevano ricreare il clima da guerra fredda per portare avanti un loro piano di sterminio e di dominio.
07.00 Sitcom – Zack & Cody al Grand Hotel 07.50 Sitcom – Tutto in famiglia 08.40 Tf – Una mamma per amica 10.30 Tf – ER Medici in prima linea 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 16.15 Tf – Smalville 18.00 Tf – The Middle 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.20 Tf – C.S.I. New York 21.10 Cult. – Speciale Mistero: Le ultime rivelazioni di Adam Kadmon 00.30 Tf – The Vampire Diaries 02.20 Sport Mediaset 02.45 Tf – The Shield 03.25 Studio aperto - La giornata
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06.00 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Inform. – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.05 Real – Amici 16.55 Inform. – Pomeriggio cinque 18.50 Quiz – The money drop 20.00 Tg 5 20.39 Meteo 20.40 Show – Striscia la notizia 21.10 Film – Australia 00.20 Tg 5 Notte 00.49 Meteo 00.50 Show – Striscia la notizia (r) 01.42 Real – Amici (r) 02.37 Show – Uomini e donne (r) 04.00 Telefilm 05.00 Mediashopping 05.15 Tg 5 Notte (r) 05.44 Meteo 5 Notte (r)
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RSI La 2
07.00 Tgr Buongiorno Italia 07.30 Tgr Buongiorno Regione 08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 10.50 Codice a barre 11.25 Tg 3 Minuti 11.30 Buongiorno Elisir 12.00 Tg 3 12.25 Tg fuori Tg 12.45 Le storie - Diario Italiano 13.10 Tf – Lena amore della mia vita 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tgr Piazza affari 15.10 Tf – La casa nella prateria 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Per ridere insieme 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Info. – Chi l'ha visto 23.15 Glob - Porcellum
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OCCHIO AI PROGRAMMI
Al vertice della tensione
06.00 Tf – La strada per la felicità 06.40 Cartoni animati 08.15 Tf – Sabrina vita da strega 08.35 Tf – Le sorelle McLeod 10.00 Tg 2 Insieme 11.00 Show – I fatti vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Detto fatto 16.05 Tf – Tutti pazzi per amore 17.00 Tf – Army wives 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Squadra speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Show – Roberto Benigni in Tutto Dante 23.45 Tg 2 00.00 Tf – A Gifted Man 00.40 Rai Parlamento 00.50 Film – Un affare di gusto 02.15 Meteo 02.20 Film – Magic Man 03.35 Videocomic Passarella di comici in tv
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10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Patti chiari (r) 13.05 Euronews 13.40 Musicalmente 14.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 15.05 Quiz – Molla l'osso 15.30 Ciclismo: Classiche 2013 17.00 DIADà 17.50 Documentario 18.35 Tesori del mondo 18.55 Calcio: Coppa Svizzera Zurigo - Grasshopper 20.40 Calcio: Coppa Svizzera Sion-Basilea 22.45 Film – Al vertice della tensione (romanzo)
06.10 Unomattina caffé 06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 08.00 Tg 1 Mattina 09.00 Tg 1 09.30 Tg 1 Flash 09.35 Linea Verde Meteo Verde 10.00 Unomattina occhio alla spesa 10.25 Unomattina rosa 10.55 Che tempo fa 11.00 Tg 1 11.05 Unomattina storie vere 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Show – Verdetto finale 15.15 Show – La vita in diretta 16.50 Rai Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Calcio: Tim Cup Semifinale ritorno Inter - Roma 23.10 Porta a porta 00.45 Tg 1 Notte
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07.50 La Storia del Regionale 08.15 Quiz – Il gioco dei ricordi 08.45 Tf – Un caso per due 09.40 Documentario 10.40 Tf – Pagine di vita 11.20 Tf – La signora in giallo 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Quiz – S-Quot 14.20 Tf – Last Cop - L'ultimo sbirro 15.05 Tf – Rescue Special Operations 16.00 Telegiornale Flash 16.10 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.45 Quiz – Il rompiscatole 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Modern family 21.05 Tf – Private Practice 21.55 Tf – Criminal Minds 22.35 Tf – The Forgotten 23.25 Lotto Svizzero
05.55 Tg 4 Night News 06.20 Mediashopping 07.10 Tf – T.J. Hooker 07.45 Tf – Miami Vice 08.40 Tf – Hunter 09.50 Tf – Carabinieri 10.50 S-News – Ricette all'Italiana 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Detective in corsia 12.55 Tf – La signora in giallo 14.00 Tg 4 14.35 Meteo 14.45 S-News – Lo sportello di Forum 15.30 Tf – Hamburg distretto 21 16.35 Tf – My Life 16.50 Film – La legge del capestro (western) 17.27 Tgcom 17.30 Meteo 18.55 Tg 4 19.31 Meteo 19.35 Tf – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Tf – The Closer 23.15 Tf – Bones 01.00 Tg 4 Night News 01.23 Music. – Appuntamento con Enzo Jannacci
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Concertone del 1° maggio a ROMA La grande macchina del Concertone del 1° maggio si è già messa all’opera! Tante novità grandiose: un social movie, ospiti di livello mondiale e una band rock d’eccezione, tutto sotto la super visione della conduttrice di questa edizione, Geppi Cucciari! Chi non conosce il magico concerto del 1° maggio a Roma? Ormai è una tradizione che dal 1990 anima la giornata dedicata ai lavoratori degli italiani. Su un palco allestito per l'occasione sulla Piazza San Giovanni della capitale si alternano grandiosi musicisti per celebrare a ritmo di musica la giornata dedicata ai lavoratori. Ormai manca meno di un mese all'edizione 2013 e le notizie cominciano a trapelare. Ancora non c’è nulla di certo sul cast artistico che prenderà parte al concerto, ma siamo contenti di poter annunciare il conduttore di questa edizione che stando alle prime fughe di notizie promette molto bene, sarebbe l’esilarante Geppi Cucciari, anche se ancora non si sa nulla sulla spalla (presumibilmente maschile) che accompagnerà la conduttrice. È una scelta che non stupisce affatto e che continua a seguire la linea degli ultimi anni in cui sul palco del concertone romano abbiamo visto le conduzioni di Claudio Bisio, Paola Cortellesi, Paolo Rossi, Sabrina Impacciatore e Neri Marcorè. Altra grande novità di questa edizione sarà la presenza dell'orchestra rock chiamata "La Nazionale Italiana del Rock" diretta da Vittorio Cosma (storico collaboratore di Elio e le Storie Tese) e formata da grandissimi musicisti del calibro di Enzo Avitabile, Boosta dei Subsonica, Andrea Mariano dei Negramaro, Federico Poggipollini, Maurizio Solieri, Fabrizio Bosso, Stefano Di Battista e molti altri che man mano si stanno aggiungendo a questa compagine particolare.
L'orchestra rock omaggerà i grandi artisti della musica italiana, spaziano da Lucio Dalla ad Enzo Jannacci, con incursioni nel repertorio di Andriano Celentano, Francesco De Gregori e così via. L’apertura della fase serale del concertone dal titolo "Musica per il nuovo mondo. Spazi, radici, frontiere", è affidata all'esecuzione dell'Inno di Mameli per soli archi, con 100 violoncellisti diretti da Giovanni Sollima. Come abbiamo già detto ancora non si sa che prenderà parte all’evento, però nelle ultime ore si vocifera sulla partecipazione del rapper Fabri Fibra, disco d’oro con il suo ultimo album Guerra e Pace. Mentre è notizia confermata che l’ospite d’onore del Concerto del 1° maggio 2013 sarà il maestro Nicola Piovani, Premio Oscar per le musiche de “La vita è bella”. Reduce dalla recente pubblicazione di “Piovani cantabile”, che raccoglie le com-
posizioni in forma canzone che il maestro ha distribuito lungo la sua carriera, cantate da Benigni, De Gregori, Giorgia e Jovanotti tra gli altri, il compositore prenderà parte all’evento come guest star: "La presenza di Piovani ci inorgoglisce perché è il secondo premio Oscar che ci sceglie, dopo Morricone. E questo per noi è un grande riconoscimento", ha sottolineato l'organizzatore Marco Godano. Altra novità che arricchisce questa edizione sarà il fatto che il Concertone diventerà un film, per meglio dire un social movie in cui saranno raccolte e raccontate le esperienze del concerto da migliaia di punti di vista diversi, quelli di chi ci sarà. Attraverso un’applicazione per iPhone e Android creata ad hoc e scaricabile gratuitamente, tutti coloro che assisteranno alla maratona musicale potranno girare un personale contributo video di 15 secondi sulla loro personale esperienza, dalla partenza
da casa all’arrivo in piazza, alla giornata intera di musica, fino al rientro dopo lo show. Il tutto verrà poi assemblato in un lungometraggio, dal titolo ‘One million eyes, baby’, il cui coordinamento di regia sarà curato da Stefano Vicario. ‘Abbiamo una trattativa con la Rai per la coproduzione, anche perché vorremmo mandarlo un po’ in giro per il mondo’, ha spiegato Godano. Come da tradizione ormai, anche quest’anno il concerto lascerà grande spazio a ai talenti emergenti della musica italiana. Attraverso il contest del 1'M Festival, erede della storica rassegna Primo Maggio Tutto L’Anno. Il contest nella prima fase, appena conclusa, ha sfruttato soprattutto la rete: con 495.916 visite, 238.728 utenti, oltre 4.000.000 di visualizzazioni, 795 video pubblicati, 696 artisti iscritti al concorso e 40.000 visite giornaliere sul sito www.1mfestival. com. La seconda fase, che vede i 48 artisti selezionati sfidarsi dal vivo, è in corso fino a domani sul palco delle Officine Creative Ansaldo di Milano, con il sostegno del Comune di Milano, e dall’8 al 13 aprile su quello delle Officine Cantelmo di Lecce, con il sostegno di Puglia Sounds, in diretta streaming sul sito www.1mfestival. com. I migliori sei si esibiranno al Concerto del Primo Maggio, in diretta televisiva su RaiTre, e parteciperanno alla votazione finale che proclamerà il vincitore di questa prima edizione dell’1'M Festival. 7redazione@lapagina.ch
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08.40 Tf – Hunter 09.50 Tf – Carabinieri 10.50 S-News – Ricette all'italiana 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Detective in corsia 12.55 Tf – La signora in giallo 14.00 Tg 4 14.35 Meteo 14.45 S-News – Lo sportello di Forum 15.30 Tf – Hamburg distretto 21 16.37 Film – Fiori d'acciaio 17.14 Tgcom 17.17 Meteo 18.55 Tg 4 19.31 Meteo 19.35 Tf – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – John Rambo 23.25 Show – I bellissimi di R4
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07.00 Sitcom – Zack & Cody al Grand Hotel 07.50 Sitcom – Tutto in famiglia 08.40 Tf – Una mamma per amica 10.30 Tf – ER Medici in prima linea 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 16.15 Tf – Smallville 18.00 Tf – The Middle 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.20 Tf – C.S.I. New York 21.10 Film – Tron: Legacy 22.07 Tgcom 22.10 Meteo 23.40 Film – Sin City 00.37 Tgcom 00.40 Meteo 02.10 Sport Mediaset 02.35 Tf – The Shield 03.15 Studio Aperto - La giornata 03.30 Mediashopping 03.46 Film – Nosferatu a Venezia 05.15 Mediashopping 05.30 Tf – Champs 12
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Il giovane e ribelle Sam Flynn è ossessionato dalla misteriosa scomparsa di suo padre Kevin Flynn, un tempo noto come il più grande esperto sviluppatore di videogiochi del mondo. Indagando su uno strano segnale proveniente da un vecchio videogioco arcade creato dal padre, Sam si ritrova catapultato in un mondo virtuale dove Kevin è rimasto intrappolato per oltre 20 anni. Con l'aiuto dell'impavida guerriera Quorra, padre e figlio s'imbarcano in un pericoloso viaggio attraverso il cyber-universo in cerca della salvezza.
06.00 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Inform. – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.05 Real – Amici 16.50 Inform. – Pomeriggio cinque 18.50 Quiz – The money drop 20.00 Tg 5 20.39 Meteo 20.40 Show – Striscia la notizia 21.10 Tf – Benvenuti a tavola 2 Nord vs. Sud 23.30 Show – Mai dire provini 13 00.30 Tg 5 Notte 00.59 Meteo 01.00 Show – Striscia la notizia (r) 01.52 Real – Amici 02.37 Show – Uomini e donne (r) 03.45 Telefilm 05.00 Mediashopping
Rete
Italia
rinnov
Tron: Legacy
Italia 1
07.00 Tgr Buongiorno Italia 07.30 Tgr Buongiorno Regione 08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 10.50 Codice a barre 11.25 Tg 3 Minuti 11.30 Buongiorno Elisir 12.00 Tg 3 12.25 Tg fuori Tg 12.45 Le storie - Diario Italiano 13.10 Tf – Lena amore della mia vita 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tgr Piazza affari 15.10 Tf – La casa nella prateria 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.15 Per ridere insieme 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Film – In nome del popolo sovrano (storico)
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Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
06.00 Tf – La strada per la felicità 06.40 Cartoni animati 08.15 Tf – Sabrina vita da strega 08.35 Tf – Le sorelle McLeod 10.00 Tg 2 Insieme 11.00 Show – I fatti vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Detto fatto 16.10 Tf – Senza traccia 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.30 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Squadra speciale cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Show – The Voice of Italy 23.45 Tg 2 00.00 Show – Made in Sud 01.10 Rai Parlamento 01.20 Tf – Flashpoint 02.05 Meteo 02.10 Film – Domani torno a casa (documentario) 03.40 Tg 2 Eat Parade 03.50 Videcomic Passarella di comici in tv
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10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Quiz – S-Quot (r) 13.00 Euronews 13.50 Film – Totò, Vittorio e la dottoressa (commedia) 15.30 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DIADà 17.25 Documentario 18.20 Tf – La signora in giallo 19.10 Tf – Last Cop-L'ultimo sbirro 20.00 Hockey su ghiaccio Friborgo - Berna 22.45 Film – Ticker esplosione finale (azione)
06.10 Unomattina caffé 06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Rai Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.00 Tg 1 09.30 Tg 1 Flash 10.00 Unomattina occhi alla spesa 10.25 Unomattina rosa 10.55 Che tempo fa 11.00 Tg 1 11.05 Unomattina Storie vere 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Show – Verdetto finale 15.15 Show – La vita in diretta 16.50 Rai Parlamento 17.00 Tg 1 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Affari tuoi 21.10 Tf – Che Dio ci aiuti 2 23.20 Porta a porta 00.55 Tg 1 01.25 Che tempo fa
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APRILE
07.55 La Storia del Regionale 08.20 Quiz – Il gioco dei ricordi 08.50 Tf – Un caso per due 09.50 Documentario 10.35 Tf – Pagine di vita 11.20 Tf – La signora in giallo 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Tutto in famiglia 13.40 Tf – Covert Affairs 14.20 Tf – Last Cop-L'ultimo sbirro 15.10 Tf – Rescue special operations 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.45 Quiz – Il rompiscatole 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Modern family 21.05 Info. – Falò 22.30 Il filo della storia 23.30 Telegiornale notte
10 APRILE 2013 • LA PAGINA
MOTORI 45
Audi S7
Le nuove versioni S sono automobili caratterizzate da una sportività decisa ed elegante. Il motore, un 4.0 TFSI di nuovo sviluppo, eroga 420CV di potenza, consuma mediamente 9,6 litri o 9,7 litri di carburante ogni 100km grazie anche alla nuova tecnologia "cylinder on demand". L'autotelaio perfezionato, la carrozzeria leggera e gli interni raffinati completano il profilo
dei nuovi modelli atletici firmati Audi. Con la sua grande efficienza, il potente 4.0 TFSI interpreta un nuovo tipo di sportività al passo con i tempi. La potenza nominale del V8 biturbo di 420CV è disponibile da 5.500 giri, mentre la coppia massima di 550Nm rimane costante tra 1.500 e 5.200 giri. Come quasi tutti i motori Audi anche il 4.0 TFSI segue il principio del downsizing, in cui
Interni L'intero abitacolo è nero, in alternativa i sedili e il cielo dell'abitacolo sono disponibili anche in argento luna. I sedili sportivi sono regolabili e riscaldabili elettricamente. Di serie gli inserti decorativi sono in alluminio spazzolato opaco. Tra gli optional più speciali vi sono l'"head up display", che proietta a colori sul parabrezza informazioni importanti relative alla navigazione, alla segnaletica stradale, ai sistemi di bordo e ai sistemi di assistenza.
Design L'aspetto esteriore è tonico ed atletico, grazie anche alle le linee decise che abbracciano superfici inarcate, la linea del tetto bassa e rapidamente digradante che traccia i contorni di una silhouette longilinea, il look è elegante e sportivo. Particolari anche il cofano motore allungato, i gruppi ottici anteriori a LED e le robuste longarine sottoporta.
I dettagli in breve • • • • • • •
Sprint da 0 a 100: 4,7 secondi Velocità massima, limitata elettronicamente: 250km/h Consumi medi: 9.6l ogni 100km Peso: 1945kg (quattro posti) Lunghezza/Larghezza: 4980mm/1911mm Volume bagaglio: 535 litri Prezzo base, 5 porte: CHF 115'200.-
all'aumento di cilindrata si sostituisce la sovralimentazione. Per ogni bancata cilindri un cosiddetto turbocompressore TwinScroll comprime l'aria in ingresso. I canali dei gas di scarico di ogni coppia di cilindri sono separati nel collettore e nell'alloggiamento del compressore, per poi ricongiungersi subito prima della turbina. Questa tecnologia evita che si abbiano interazioni indesiderate tra i flussi di gas; ne
consegue uno sviluppo della copia energico e anticipato. Nelle versioni nuove S il 4.0 TFSI è abbinato al cambio S tronic a sette rapporti, il cambio d'alta gamma a doppia frizione che vanta attrito interno minimo e rendimento elevato. Grazie all'amia escursione dei raporti di trasmissione consente un'accelerazione sportiva alle marce inferiori e permette di contenere i regimi bassi a velocità più elevate.
46 TELEVISIONE
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LA PAGINA • 10 APRILE 2013
VENERDI
07.00 Sitcom – Zack & Cody al Grand Hotel 07.50 Sitcom – Tutto in famiglia 08.40 Tf – Una mamma per amica 10.30 Tf – ER Medici in prima linea 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Sport Mediaset 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 16.15 Tf – Smallville 18.00 Tf – The Middle 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.20 Tf – C.S.I. New York 21.10 Film – Urban Justice Città violenta (azione) 23.10 Show – Le Iene 00.40 Film – Fracchia, la belva umana (commedia) 02.40 Sport Mediaset
o l'abb at iama! ch 043 322 17 17
on
ame n t
Non è proprio fortunato il povero geometra Giandomenico Fracchia. La sera in cui, dopo aver vinto la timidezza, riesce a portare al cinema e a cena la signorina Corvino, segretaria del direttore, che ama in silenzio da sempre, ecco che viene arrestato prima dalla polizia, poi dalla DIGOS, infine dai Carabinieri il motivo è la sua perfetta somiglianza con un famigerato bandito detto "la belva umana". Per evitare altri inconvenienti; gli viene assegnato un lasciapassare, ma, appena torna a casa; Fracchia trova ad attenderlo proprio la "belva umana" in persona...
06.00 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Inform. – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.05 Real – Amici 16.55 Inform. – Pomeriggio cinque 18.50 Quiz – The money drop 20.00 Tg 5 20.39 Meteo 20.40 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Paperissima 23.00 Tf – Tutti per Bruno 00.00 Show – Supercinema 00.30 Tg 5 Notte 00.59 Meteo 01.00 Show – Striscia la notizia (r) 01.52 Show – Amici (r) 02.37 Show – Uomini e donne (r) 04.00 Telefilm 05.00 Mediashopping
rin n o v i a
Italia 1 00.40
07.00 Tgr Buongiorno Italia 07.30 Tgr Buongiorno Regione 08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 10.50 Codice a barre 11.25 Tg 3 Minuti 11.30 Buongiorno Elisir 12.00 Tg 3 12.25 Tg fuori Tg 12.45 Le storie - Diario Italiano 13.10 Tf – Lena amore della mia vita 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.10 Tf – La casa nella prateria 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Per ridere insieme 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Film – Ratatouille 23.05 Glob Porcellum 00.00 Tg 3 linea notte
Rete
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
Fracchia, la belva umana
06.00 Tf – La strada per la felicità 06.40 Cartoni animati 08.05 Tgr Montagne 08.35 Tf – Le sorelle McLeod 10.00 Tg 2 Insieme 11.00 Show – I fatti vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Eat Parade 13.50 Tg 2 Sì Viaggiare 14.00 Detto fatto 16.10 Tf – Senza traccia 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.30 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Squadra speciale cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Rex 22.40 Tf – NYC 22 23.35 Tg 2 23.50 L'ultima parola 01.20 Rai Parlamento 01.30 Tf – Flashpoint 02.10 Meteo 02.15 Appuntam. al cinema 02.20 Film – Storm Cell Pericolo dal cielo (drammatico) 03.45 Videocomic
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08.00 Euronews 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Info. – Falò (r) 13.20 Svizra Rumantscha 13.50 Film – Rosamunde Pilcher Per amore e per passione 15.30 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DIADà 17.35 Documentario 18.30 Tf – La signora in giallo 19.20 Tf – Last Cop-L'ultimo sbirro 20.10 Tf – Rescue Special Operations 21.00 Film – Il re leone 22.25 Jazz Festival Montreux 2012
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Rai Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.00 Tg 1 09.30 Tg 1 Flash 10.00 Unomattina occhi alla spesa 10.25 Unomattina Rosa 10.55 Che tempo fa 11.00 Tg 1 11.05 Unomattina Storie vere 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Show – Verdetto finale 15.15 Show – La vita in diretta 16.50 Rai Parlamento 17.00 Tg 1 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Affari tuoi 21.10 Film – Edda Ciano e il comunista 23.20 TV7 00.20 L'appuntamento 00.50 Tg 1
o?
APRILE
08.15 Quiz – Il gioco dei ricordi 08.40 Tf – Un caso per due 09.40 Documentario 10.35 Tf – Pagine di vita 11.20 Tf – La signora in giallo 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Tutto in famiglia 13.35 Tf – Covert Affairs 14.20 Tf – Last Cop-L'ultimo sbirro 15.05 Tf – Rescue Special operations 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.45 Quiz – Il rompiscatole 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Quiz – Attenti a quei due 21.05 Patti chiari 22.20 Tf – Law & Order 23.05 Telegiornale notte 23.20 Meteo notte
05.55 Tg 4 Night News 06.20 Mediashopping 06.50 Tf – T.J. Hooker 07.45 Tf – Miami Vice 08.40 Tf – Hunter 09.50 Tf – Carabinieri 10.50 S-News – Ricette all'italiana 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Detective in corsia 12.55 Tf – La signora in giallo 14.00 Tg 4 14.35 Meteo 14.45 S-News – Lo sportello di Forum 15.37 Film – I quattro cavalieri dell'apocalisse (drammatico) 18.55 Tg 4 19.31 Meteo 19.35 Tf – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Info. – Quarto grado 23.55 Show – I bellissimi di R4 00.02 Film – False verità 00.48 Tgcom 00.51 Meteo 02.05 Tg 4 Night News 02.30 Film – La polizia incrimina, la legge assolve 04.05 Mediashopping
agenda 47
10 aprile 2013 • la Pagina
DIVENTA SOCIO DE LA PAGINA CHIAMA 043 322 17 17
IN GIRO PER I MUSEI BASILEA
Tell It To My Heart Kunstmuseum Basel St. Alban-Graben 16 Fino al 12 Maggio 2013
Lunedì Chiuso
Orari: Mar-Dom 10.00 - 18.00 LUGANO
Klee - Melotti Museo d'Arte
Villa Malpensata, Riva Caccia 5
Fino al 30 Giugno 2013 Lunedì Chiuso Orari: Mar - Dom 10.00 - 18.00 Venerdì 10.00 - 21.00
ZURIGO
Marc Chagall Kunsthaus Zurich Heimplatz 1
Fr.2
8.-
Fino al 12 Maggio 2013 Lunedì Chiuso Orari: Mar-Sab-Dom 10.00-18.00 Mer - Gio - Ven 10.00-20.00
Eredità. Una storia della mia famiglia tra l'Impero e il fascismo
ASCONA
Gruber Lilli - pp 354
È il novembre del 1918, e il mondo di Rosa Tiefenthaler è andato in frantumi. L'Impero austroungarico in cui è nata e vissuta non esiste più: con un Trattato di pace,la sua terra, il Sudtirolo, è passata all'Italia. "Il nostro cuore e la nostra mente rimarranno tedeschi in eterno", scrive Rosa sul suo diario che tiene dal giorno del suo matrimonio con l'amato Jakob. Mai avrebbe pensato di riversare nelle sue pagine una così brutale lacerazione. In pochi anni l'avvento del fascismo cambia il suo destino. Cominciano le persecuzioni per lei e per la sua famiglia, colpevoli di voler difendere la loro lingua e la loro identità: saranno arrestati, incarcerati, mandati al confino. Rosa assiste impotente al naufragio di tutte le sue certezze. Intorno a lei troppi si lasciano sedurre da un sogno pericoloso che si sta affacciando sulla scena europea: quello della Germania nazista. Non potrà impedire che Hella, la figlia minore, sia presa nel vortice dell'ideologia fatale di Hitler. E presto dovrà affrontare la scelta impossibile tra l'oppressione e l'esilio. Nata austriaca, vissuta sotto l'Italia, morta all'ombra del Reich, Rosa è il simbolo dei tormenti di una terra di confine. Su quella frontiera è cresciuta Lilli Gruber, sua bisnipote, che oggi attinge alle parole del suo diario. E racconta una pagina di storia personale e collettiva in questo libro teso sul filo del ricordo. Ordinalo! Libreria La Pagina 043 322 17 17
Curiosità
Roba da... GUINNESS!
Come spiega la scienza le creature misteriose?
Raccolta di scarpe
Nell’antichità, ogni volta che si verificavano fenomeni strani o poco frequenti, la mancanza di conoscenze scientifiche e la superstizione portavano subito a credere si trattasse di fenomeni soprannaturali. Così nacquero creature leggendarie e mitologiche come i vampiri, le streghe, le fate e gli gnomi. Oggi, nonostante il progresso tecnologico in cui viviamo, l’analfabetismo scientifico è ancora diffuso. Per questo motivo sopravvivono, e in alcuni casi addirittura fioriscono, false credenze e superstizioni che, in parte, riguardano anche creature misteriose.
Heinrich Maria Davringhausen
Museo Comunale d'Arte Moderna Via Borgo, 34
Fino al 9 Giugno 2013 Lunedì Chiuso
Orari: Mar-Sab 10.00-12.00 e 15.00-18.00 Domenica 10.30-12.30 PRANGINS
C'est la vie Musee national suisse Chateau de Prangins
Fino al 19 Maggio 2013 Lunedì Chiuso Orari: Mar-Dom 10.00-17.00 BASILEA
Ferdinand Hodler Fondation Beyeler
Baselstrasse 101, Riehen Fino al 26 Maggio 2013
L'americana Darlene Flynne ha la mania per le scarpe. Ha raccolto 15.665 pezzi da collezione, calzature e oggetti che le celebrano.
Mercoledì 10.00 - 20.00
Orari: Lun-Dom 10.00-18.00
IN GIRO PER I MUSEI
Soggiorni Marini
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Info, programma e prenotazioni: Salvatore Nardi 076-431 60 63 38; 043-322 17 17 (la Pagina)
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15 - 22 maggio 2013
organizza
Volo diretto Zurigo Palermo/Zurigo con Air Berlin, Pernottamento con mezza pensione in rinomati Alberghi**** a 4 stelle, accompagnatore e guida 7 giorni su 7. Tappe del Tour: PALERMO, CEFALU’, TAORMINA, MESSINA, CATANIA, SIRACUSA, ETNA, ENNA, MONREALE, ERICE, SELINUNTE, AGRIGENTO, BAGHERIA.
solo Fr. 1’390.-*
*Per gli abbonati ed i soci de LA PAGINA
Costo: Fr. 1’490.Condizioni di pagamento: Fr. 500.- alla prenotazione; saldo entro il 30 aprile 2013.
Posti limitati! Info e prenotazioni: 043-322 17 17; 076-510 80 26