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4 LUGLIO 2012 • ANNO 22 • N° 27 • In edicola Fr. 3.– AZA / PP Journal CH-8004 Zürich

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Carla Zuppetti è il nostro nuovo ambasciatore

Nata a Isola del Liri, in provincia di Frosinone, nel 1954, sposata, un figlio, Carla Zuppetti si laurea in scienze politiche all’Università di Roma ed entra in carriera diplomatica nel 1978. Nel 1981 è Primo vice console a Basilea e, dal 1983, è reggente del Consolato Generale a Leningrado. Dal 1986 è a Francoforte in qualità prima di Console Aggiunto e poi ('88) di Console. Rientrata a Roma nel 1990, assume alla Direzione Generale del Personale e dell’Amministrazione, dove lavora sino al 1995, data della sua nomina a Primo consigliere alla Rappresentanza permanente d'Italia presso l'ONU in Ginevra. In seguito, è Primo consigliere all’Ambasciata a Parigi. Rientra in Farnesina nel 2002 e dal 2008 è Direttore Generale per gli Italiani all’estero e le Politiche Migratorie e nel febbraio 2012 è nominata dal Consiglio dei Ministri al grado di Ambasciatore. Alla Signora Zuppetti un cordiale BENVENUTO!

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2 SECONDA la Pagina • 4 luglio 2012 Militärstrasse 84, 8004 Zurigo Tel. 043 322 17 17 Fax 043 322 17 18 www.lapagina.ch

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Ci si domanda, talvolta, chi decide l’offerta cinematografica. Raccordare il tempo presente con

La Basilica della Natività è “patrimonio dell’Umanità” La decisione presa dal comitato ad hoc dell’Unesco che non ha tenuto conto del parere del Consiglio internazionale e ha adottato la procedura d’urgenza L’Unesco, nella seduta del comitato ad hoc riunitosi venerdì della settimana scorsa a San Pietroburgo, ha dichiarato la Basilica della Natività a Betlemme “patrimonio dell’umanità”, suscitando un vespaio di critiche. La Basilica della Natività, che è un complesso che comprende anche la strada dei pellegrini, si trova a Betlemme, cittadina palestinese che sorge ai confini tra Israele e la Cisgiordania. Essa è tenuta dai francescani, dai greci ortodossi e dagli armeni, spesso in lotta tra di loro, ma su questo punto in totale accordo. Secondo loro, infatti, c’è il rischio di strumentalizzazioni politiche. La richiesta di farla rientrare nel “patrimonio dell’umanità” è stata presentata l’anno scorso dal premier palestinese, quasi in contemporanea con l’ingresso dei palestinesi nell’Unesco. Di solito, la procedura d’urgenza non solo è rara, ma viene fatta precedere dall’autorizzazione

dell’Assemblea dell’Unesco. In questo caso, invece, non si è tenuto conto del parere negativo del Consiglio internazionale dei monumenti, e con procedura d’urgenza, come detto, è stato ratificato il nuovo “acquisto”. Chi è favorevole alla decisione? I palestinesi, naturalmente, perché vedono in questa decisione un diritto loro riconosciuto, e nello stesso tempo una implicita ma chiara sconfessione delle prerogative di Israele su quei territori occupati dopo il 1967, con la guerra dei Sei Giorni, che, appunto in sei giorni, vinse la guerra occupando alcuni territori palestinesi. Sono contrari i monaci che tengono la Basilica. Perché, visto che non di rado litigano tra di loro e passano altrettanto rapidamente alle vie di fatto? Semplicemente perché ora, bene o male, il tempio è tenuto dai cristiani che si alternano nelle pulizie e nell’accoglienza, dopo non si sa. Comunque, per loro è una sconfitta, in quanto hanno tutto da perdere. In

secondo luogo, a Betlemme di arabi cristiani ce ne sono sempre di meno, dunque è evidente la possibilità che luoghi cristiani vadano a finire in mani arabe. Si oppone Israele, per gli stessi motivi, ma all’opposto, per cui sono contenti i palestinesi. Vedono nella decisione una sconfessione di Israele stesso, che, bene o male, garantiva la praticabilità dei luoghi. Israele lo è per un’altra ragione, espressa dal premier Netanhyau in una dichiarazione pubblica: “E’ solo una decisione politica. Bisogna ricordare che la chiesa è già servita in passato come base per i terroristi palestinesi. Con questi gesti unilaterali, si allontana la pace”. La decisione sarebbe motivata con l’urgenza dei lavori di restauro che non sono stati fatti da circa un secolo e mezzo, ma una ricerca italiana del Cnr dice che i lavori che si dovrebbero fare sono di media complessità e richiedono circa 30 milioni. 7redazione@lapagina.ch

Luchino Visconti: il genio che ci ha raccontato la vita delle connessioni sottili, serve a ricostruire una memoria, definire l’urgenza della riscoperta. L’omaggio del nostro paese ai tesori della commedia di altri tempi o a delle figure di straordinaria passionalità come Elio Petri, l’autore, fra gli altri, di “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto e di “Todo modo,” tratto dal romanzo di Sciascia. Ci sovviene della figura di Luchino Visconti, monumento del cinema italiano, morto nel 1976, nell’amarezza di non rivederlo, da tempo, al centro della scena. L’uomo nato dall’alleanza tra la grande nobiltà italiana e la borghesia industriale del primo novecento, assomiglia al cineasta passato armi e bagagli dal neorealismo (la terra trema del 1950 ) all’estetismo della decadenza (il Gattopardo del 1963). Luchino Visconti non lascerà indifferente la nostra epoca. Vi è un punto sul quale, pertanto, il giudizio sull’opera complessiva del realizzatore di “Rocco e i suoi fratelli”, e di “Ludwig” o “Il crepuscolo degli Dei”, tutto il mondo dovrebbe essere d’accordo: la sua capacità di rilanciare, da film in film, un’intima sofferenza, evocare l’epoca d’oro di un cinema ove la virtuosità confina talvolta con l’avvilimento e l’angoscia che lui ispirano i sentimenti degli uomini. I mondi non cessano di crollare, presso Visconti, violentemente abbattuti da nuovi mondi destinati allo stesso de-

stino. Violenza e passione, (“Gruppo di famiglia in un interno”) il suo penultimo film, oggi, in molte sale della penisola, ne è un esemplare testimone. Realizzato nel 1974, il film narra la vicenda di un uomo avanti negli anni, ammalato e paralizzato e che trascorre la sua vita pensando che il meglio della sua opera è dietro di lui in un passato ormai lontano. Vi è un’intima relazione con il personaggio principale del film, un vecchio professore di scienze (Burt Lancaster), vedovo e senza figli, recluso nel suo appartamento romano, intento alla collezione di opere rappresentanti ritratti di famiglia della buona società nelle rituali conversazioni quotidiane. L’ideale che emana da tale rappresentazione è la visione di un uomo per cui il legame con l’arte è l’unico filo che lo lega al mondo. L’intreccio del film, con l’irruzione della marchesa Brumonti (Silvana Mangano) che urta e vampirizza il vecchio uomo, nonché di una strana famiglia di avventurieri senza scrupoli, è la rappresentazione dell’intrusione di un nuovo mondo nel ritiro che il professore si è costruito in attesa della morte. Poiché quel mondo è cinico, spietato, superficiale, di una abominevole trivialità, non serve a richiamare il professore alla vita. E’ l’espressione di un uomo, di un cineasta che sente arrivare l’ultima ora e cerca, pur tuttavia, di inviare al mondo uno dei suoi ultimi messag-

gi. L’impotente bellezza del gesto non è necessariamente riservata ai soli ammiratori del grande Luchino Visconti. Giovane ai primi rudimenti universitari, scoprii in Visconti la vera essenza del dramma dell’emigrazione italiana in “Rocco e i suoi fratelli” del 1960. Non solo quella della diaspora: le migrazioni verso il nord, oltre le Alpi, alla ricerca di un sogno, o verso le Americhe, stipati come bestie nei bastimenti del dolore e della speranza, ma l’immigrazione interna, delle famiglie lucane, calabresi, siciliane o pugliesi verso la grande città. Il contadino che violenta la terra ingrata dall’alba al tramonto che ripete il suo gesto in un oscuro hangar della metropoli aggredendo il tondino infuocato. La transumanza di una famiglia, dei derelitti senza voce. Il perseverare, in Rocco, dei valori antichi dell’onore, l’abbaglio dei facili miti in Simone, l’anelito al lavoro e alla integrazione per gli altri fratelli, una madre travolta da un mondo a lei estraneo e oscuro.. Il tutto condito da passioni, tradimenti, drammi che sfociano nel crimine senza speranza. Le luci della città. Che si tratti di Charlot, Petri o Visconti, lo sfavillio è sempre lo stesso: il miraggio e l’attrazione di un mondo che si annuncia e distrugge se stesso. Grazie Luchino, per quello che ci hai dato. gianni.farina@lapagina.ch


4 LUGLIO 2012 • LA PAGINA

EDITORIALE 3

Il Vertice europeo della svolta Tutti l’attendevano con un misto di speranza e di trepidazione, pochi credevano al successo, preparandosi al peggio. Invece, la svolta c’è stata ed è merito unanimemente riconosciuto di Mario Monti. L’Europa non si è fermata, va avanti, e vanno avanti la moneta unica, l’euro, e l’unione politica. François Hollande, il neo presidente francese, ha detto che “non ci sono Paesi vincitori o sconfitti vinti, ha vinto l’Europa”. Non ha perso Angela Merkel, perché ha tenuto duro sugli eurobond (“non ci saranno, finché io vivrò”, frase poi ripetuta anche dal ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble), non hanno perso i leader dei Paesi mediterranei, perché hanno ottenuto quello che fino al giorno prima non si aspettavano di ottenere. Alla vigilia si parlava di risorse per la crescita e queste sono state decise: 120 miliardi, seppure, come è stato osservato da più parti e da autorevoli esperti, “con l’incognita di quanti siano veramente i capitali freschi a disposizione”, come ha puntualizzato Ferruccio

De Bortoli nel suo fondo sul Corriere della Sera, essendo in gran parte capitali degli stessi Stati membri. La Spagna ha ricevuto la ricapitalizzazione degli istituti bancari ed ha evitato di cadere nel baratro, l’Italia, ha detto Antonio Polito sul Corriere della sera, “chiedeva un meccanismo per far scattare l’acquisto dei titoli da parte del Fondo salva Stati a ogni impennata dello spread” e, battendo i pugni sul tavolo, secondo i suggerimenti dei leader politici della maggioranza che sostiene Monti, lo ha ottenuto. Fuor di metafora, Mario Monti ha detto che senza questo passo in avanti, lui non avrebbe firmato. L’Italia non poteva continuare a fare sacrifici e nello stesso tempo a vedersi vanificare dagli assalti dei mercati tutti gli sforzi degli italiani. Merkel ha accettato, e non poteva fare altrimenti in quanto la sponda francese questa volta non solo non c’è stata, ma, anzi, ha fatto da sponda a coloro che le chiedevano dei passi in avanti, e il Vertice si è risolto in un doppio successo: quello europeo e quello italiano. Quello europeo. Ora i capi di

Stato e di governo hanno fatto una scelta importante, hanno, cioè, difeso e rafforzato l’euro e nello stesso tempo hanno scelto l’Europa, insieme. Indietro non si torna. Le nuvole sull’euro ora si sono diradate. E’ come se un gruppo di scalatori stanchi avessero deciso unanimemente non di fermarsi, ma di continuare la salita fino alla vetta. E il primo risultato c’è stato, anche se la verifica andrà fatta sulla distanza. Il politologo francese Dominique Moïsi prima del Vertice parlava del famoso triangolo: i mercati che prima erano persuasi che l’euro non ce l’avrebbe fatta, i governi che non si sapeva quale direzione avrebbero imboccato e la società civile che dovrà decidere se le misure sono sufficienti o no. Ebbene, adesso i mercati sanno che dall’euro non si torna indietro e sanno anche che i governi sono determinati ad andare avanti. Resta l’incognita della società civile, ma il più è fatto. Quello italiano. Con Mario Monti l’Italia è tornata ad essere non un problema, ma una forza propulsiva per l’Europa. Dopo una fase di incertezza (semplificazioni

fallite, liberalizzazioni di facciata, riforma del lavoro lacunosa) Monti ha recuperato lo slancio iniziale con rinnovato vigore. Ora la strada non è in discesa, perché viene la parte più complicata: le riforme radicali (tagli dei rami secchi), comportamenti diversi (più produttività, eliminazione degli sprechi), rispetto delle regole. Gli ostacoli sono tanti, ma – ed ecco la novità – ce la possiamo fare, specie se il dopo Monti sarà caratterizzato da forze politiche che adotteranno uno spirito nuovo tra di loro e vorranno concorrere a portare avanti con coraggio la svolta montiana. In fondo, dopo toccherà a loro - e solo a loro - dimostrare che gli scettici in Europa sugli italiani si sbagliavano. ✗redazione@lapagina.ch

Punzecchiatura I progressisti si augurano che Berlusconi torni al governo… … così magistrati e politici di sinistra la smettono di farsi guerra tra di loro.

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politica la Pagina • 4 luglio 2012

Vendola: “Con Bersani sì ma solo con Di Pietro” Bersani chiude all’Idv e apre all’Udc e Casini risponde sì all’alleanza tra moderati e progressisti All’indomani dell’apparizione sui giornali delle intercettazioni tra l’ex vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, e il consigliere giuridico del Quirinale, Loris D’Ambrosio – intercettazioni che non contenevano alcuna ipotesi di reato – l’unico (o quasi) a soffiare sul fuoco della polemica nei confronti dell’inquilino del Colle è stato Di Pietro, non nuovo ad attacchi sguaiati, il quale ha chiesto una commissione parlamentare. La cosa non ha fatto piacere al Segretario del Pd, Pierluigi Bersani, il quale è stato duro nei confronti dell’altro piede dell’alleanza di centrosinistra, dicendo che se ci fossero oggi le elezioni, Di Pietro sarebbe fuori. La frase

non ha mancato di suscitare per alcuni chiarezza, per altri confusione. Anche se non sono la maggioranza, i fautori dell’alleanza con Di Pietro sono tanti e soprattutto contano, mentre quelli che non la vogliono sono altrettanto agguerriti. In linea di principio non la vogliono i pochi veri riformisti del Pd e gli esponenti cattolici, all’infuori di Rosi Bindi. La vogliono, invece, i giustizialisti, che sono in tanti. Bersani, comunque, nei confronti dell’alleato che “non perde occasioni per attaccarci”, è stato chiaro: o la smette con gli attacchi, quindi di rincorrere Beppe Grillo, o, appunto, “è fuori”, aggiungendo un particolare importante, an-

che se solo agli addetti ai lavori, e cioè che il Pd era interessato a fare un’alleanza con l’Udc di Casini, anche a costo di proporgli un’offerta di collaborazione al governo dopo le elezioni. Una frase, questa, che va letta in maniera duplice. La prima lettura è rivolta a Casini: ti vogliamo a tutti i costi, anche dopo le lezioni. La seconda lettura è: abbiamo stabilito di fare le primarie entro l’anno, non posso non mantenere fede all’impegno, anche se so che tu, Casini, non condividi questo passaggio e soprattutto ne sei fuori, per forza di cose, in quanto appartieni ad un partito di centro. Dunque, è la conclusione, non guardare alle primarie, le vincerò io e dopo potremo fare una bella alleanza di governo. Come pegno, ti garantisco che Di Pietro resterà fuori, visto che è inviso a te e anche a me. Il messaggio di Bersani, con il giudizio su di Pietro, è stato chiaro e, soprattutto, è stato recepito di chi doveva capire. L’indomani, sul Corriere della Sera, è uscita un’intervista di Pierferdinando Casini, il cui succo è il seguente: anche dopo Monti, per gestire un periodo comunque difficile, è necessaria un’alleanza tra i moderati e i progressisti. Anzi, non solo è necessaria, ma è indispensabile, lo impone l’emergenza euro e la crisi economica. Casini, però, dice qualcosa di più, a suggellare quell’alleanza per ora solo verbale. Approfittando della sortita di Berlusconi, che in una manifestazione di giovani del Pdl aveva detto “datemi il 51% e mi ricandiderò, trova il modo per prendere le distanze dall’avversario ex alleato (“Ve l’avevo detto io che Berlusconi non si sarebbe fatto da parte!”), rassicurando da una parte Bersani che la sua offerta era vera e convinta, dall’altra che la prospettiva era così seria da spingerlo a dire che “Bersani è una persona seria, non cambia posizioni” come fanno gli altri. Quindi, anche un chiaro messaggio ad Angelino Alfano, per dirgli che tra il Pdl e

il Pd aveva scelto ormai definitivamente quest’ultimo. Ma ecco che alcuni giorni dopo, quella che sembrava una “gioiosa macchina da guerra” programmatica ed elettorale, da una parte ha subìto un “alt” abbastanza minaccioso, dall’altra ha rafforzato quell’incontro a due tra Casini e Bersani. Di Pietro, infatti, ha capito l’antifona e c’è rimasto male, perché non solo non può permettersi di mettere da parte il giustizialismo altrimenti Beppe Grillo si prende tutti i suoi voti, ma non può nemmeno permettersi di non attaccare il Pd che sta facendo l’alleanza con Casini, suo avversario dichiarato e confesso. Allora cosa fa? Va da Vendola, Segretario di Sel (Sinistra, ecologia e libertà) e concordano una posizione che ha tutta l’aria di essere una mini dichiarazione di guerra. Dice Vendola: “Discuto con Bersani solo se c’è l’Idv. E solo se c’è il sì alle coppie di fatto”. E’ una dichiarazione che è anche un no neanche tanto diplomatico. Vendola sa che Casini non accetterà mai di fare un’alleanza con Di Pietro, perché sa che Di Pietro non potrà rinunciare ad essere se stesso, ma sa anche che se lui si disinteressasse di Di Pietro e facesse un’alleanza a tre, sarebbe un alleato di second’ordine, perché l’alleanza s’impernierebbe su Udc-Pd. Insomma, Vendola sa che dovrebbe portare solo acqua al mulino di Udc e del Pd. Abbiamo detto che questo “no” di Vendola senza Di Pietro facilita l’alleanza a due, Udc-Pd. Già, perché Casini è certo che porterà in dote al nuovo e più forte alleato una parte dei malpancisti del Pdl, ad esempio Beppe Pisanu e il suo gruppo, i quali, essendo moderati, non potrebbero mai fare il salto dal Pdl all’Udc se Casini si alleasse con Vendola e Di Pietro. Insomma, ad una fase di schiarita, ne è subentrata un’altra di buio. Se all’estero non capiscono la politica italiana, beh, non hanno poi tutti i torti. 7redazione@lapagina.ch


esteri

4 luglio 2012 • la Pagina

E’ ormai vigilia di guerra civile in Siria L’intesa trovata a Ginevra dal Gruppo di azione sulla Siria sulla transizione è stata interpretata restrittivamente dal ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov Escalation di violenza in Siria. La tregua, ormai, è solo un ricordo. Mercoledì della settimana scorsa un assalto di grandi proporzioni è stato portato contro la Tv satellitare filogovernativa a sud di Damasco, uccidendo giornalisti e guardie. Sono state sequestrate un numero imprecisato di persone ad opera degli assalitori, che sono oppositori del regime di Assad. Esponenti del Libero esercito siriano attribuiscono la responsabilità dell’attentato ad un gruppo di disertori, il che, se fosse vero, significherebbe che si stanno allargando le crepe nella compattezza dell’esercito del regime. Altri dicono che ad organizzare l’attentato siano estremisti che ormai hanno deciso di far esplodere la situazione. L’attacco è avvenuto appena dopo che Assad aveva ufficialmente preso atto che “siamo entrati in una vera situazione di guerra, tutte le forze devono essere dirette alla vittoria”. L’escalation è tale che l’inviato dell’Onu per la Siria, Kofi Annan, aveva convocato a Ginevra per sabato scorso un summit per discutere sulla nuova situazione. Contemporaneamente, in seguito all’abbattimento da parte siriana dell’aereo turco in ricognizione, c’è stato un irrigidimento della Turchia nei confronti del vicino ex amico. Erdogan ha cercato di coinvolgere la Nato nella vicenda, in quanto, secondo la Turchia, l’aereo abbattuto

non avrebbe violato lo spazio aereo nazionale, cosa che la Siria contesta. Da parte americana, però, c’è stato un alt a qualsiasi azione che porti ad un intervento. Intanto, però, la Turchia ha schierato ai confini mezzi blindati e batterie missilistiche antiaerei; la stessa cosa ha fatto Israele sulle alture del Golan. Israele teme una guerra ai suoi danni da parte sia della Siria che dall’Iran, che potrebbe approfittare della situazione di caos. L’Onu aveva proposto un nuovo governo formato da esponenti del regime e dell’opposizione, ma anche questa proposta sembra essere tramontata, insieme all’offerta dell’esilio ad Assad e alla sua famiglia da parte di Londra e Washington. Nel vortice delle proposte di soluzione, i turchi hanno rispolverato quella di creare un corridoio umanitario appena dopo i confini, ma per ora non sembra avere molta fortuna, perché per attuarla ci sarebbe bisogno di un intervento no-fly-zone, che non potrà esserci fino a quando

Russia e Cina manterranno il veto. A dimostrazione che ci si trova in uno stato di preguerra, vale non solo la dichiarazione di un alto ufficiale israeliano che ha detto che “un attacco terroristico o una guerra può capitare in qualsiasi momento, ma anche e soprattutto l’uccisione di Kamal Ranaja, uno dei pezzi grossi di Hams a Damasco. Chi è stato ad ucciderlo? Kamal Ranaja era il braccio destro di un capo militare di Hamas ucciso nel 2010 a Dubai in un’operazione del Mossad israeliano. Tutto lascerebbe pensare alla presentazione del conto da parte dei servizi israeliani. Però, potrebbe essere stato eliminato dai sicari del regime di Assad per far ricadere la colpa sugli israeliani. O viceversa. Insomma, chi l’ha fatto mirava a creare una sorta di polveriera per avere bisogno di un fiammifero per far esplodere la bomba che è diventata la situazione in Siria. Ecco, questo è il contesto in Siria alla vigilia della riu-

nione del Gruppo di azione sulla Siria a Ginevra. Il 30 giugno scorso. Kofi Annan ha sostanzialmente ripresentato la sua proposta di un governo con esponenti del regime e dell’opposizione per “avviare un processo politico che porti ad una transizione che soddisfi le legittime aspirazioni del popolo siriano”. Questa volta, però, la proposta ha trovato l’accordo del Gruppo di azione sulla Siria, al punto che il Sottosegretario di Stato Usa, Hillary Clinton, ha dichiarato che “Assad ha i giorni contati” e che lavorerà ad una nuova risoluzione del Consiglio di sicurezza che appoggi la dichiarazione di Ginevra e preveda conseguenze vere e leali, sanzioni incluse, in caso di mancato rispetto. Al termine della riunione di Ginevra, però, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha frenato sul significato dell’accordo raggiunto. Ha precisato, infatti, che il documento su cui oggi è stato trovato un accordo a Ginevra nel Gruppo di azione sulla Siria non implica che il presidente siriano Bashar al Assad debba dimettersi. Lavrov ha precisato che il testo di Ginevra “non impone precondizioni al processo di transizione”. Non ci vuol molto a capire che ci troviamo all’inizio di una situazione pericolosa e che tutto può precipitare da un momento all’altro. 7redazione@lapagina.ch


6 ESTERI LA PAGINA • 4 LUGLIO 2012

La Libia ancora un campo di battaglia Il 7 luglio, nel caos armato di oggi, si voterà per la Costituente, ma nessuno dubita della vittoria dei Fratelli Musulmani Quando Putin ai primi di giugno si è incontrato con il presidente francese, François Hollande, e gli ha detto, in risposta all’ipotetico intervento militare in Siria, che ora la Libia sta peggio di prima, facendo riferimento al fatto che un’analoga situazione si potrebbe creare anche in Siria dopo una guerra sanguinosa, il presidente russo non diceva delle oscenità. Il 7 luglio la Libia andrà alle urne per eleggere l’Assemblea costituente ma la situazione nel Paese post Gheddafi è disastrosa. Guardiamola attraverso gli occhi di un testimone d’eccezione, l’ex ambasciatore libico a Roma, Hafed Gaddur, il quale, nove giorni dopo l’inizio della rivolta contro il Colonnello, insieme ad un gruppo di altri ambasciatori in servizio all’estero, aderì alla

rivoluzione. Allora, confessa Gaddur, pensava che una volta liberata d Gheddafi, la Libia sarebbe diventata la “Svizzera del Nord Africa”., Ora, dice, la situazione si presenta “drammaticamente diversa”. L’ex ambasciatore è stato appena prosciolto dall’accusa di essere stato “poco patriota” e “disonesto”, accuse tanto generiche quanto anonime. Questo giusto per un assaggio del clima che si respira nel Paese. Ma veniamo ai fatti. Il 7 luglio, dunque, ci saranno le elezioni per l’Assemblea costituente e la battaglia è tra due schieramenti, di cui l’altro, quello che raggruppa le forze nazionali dell’Islam moderato, viene dato per perdente, schiacciato dall’altro schieramento che raggruppa i Fratelli Musulmani e il Fronte nazionale

per la salvezza della Libia. Quale sia il programma di quest’ultimo schieramento è detto in qualche parola: vogliono per Costituzione la fotocopia della Sharia, cioè la legge islamica. Si materializzano così tutti i timori che accompagnarono a suo tempo lo svolgimento degli avvenimenti in Libia: rovesciare Gheddafi pere affermare il potere islamico. Averlo sulla soglia di casa nostra non è certo una grande conquista. Fra non molto, infatti, l’Italia potrebbe avere come vicini non Paesi come la Svezia o la Norvegia o nazioni da cui si può imparare qualcosa, ma nazioni con cui abbiamo poco da guadagnare e tanto da perdere, anche perché i trattati e gli scambi commerciali con questi Paesi potrebbero essere sempre rimessi in discussione da instabilità politica o da minacce di vario genere. Del resto, un assaggio di cosa sarà il Nord Africa lo possiamo vedere con la recente vittoria del partito islamista (Fratelli Musulmani) in Egitto. Dunque, per ritornare allo sguardo sul Paese attraverso gli occhi di Gaddur, dappertutto si registrano tuttora e continuamente scontri armati di un’inaudita violenza. Bengasi, ad esempio, da cui è partita la rivolta, è sotto stretto controllo degli integralisti islamici. Quando c’era Gheddafi, le televisioni straniere enfatizzavano le sparatorie tra gruppi, ora queste sparatorie a Bengasi sono la normalità quotidiana. L gente muore per vendette personali, uccisa da bande rivali. Gli ultimi attacchi riguardano il consolato americano e l’auto dell’ambasciatore inglese. Tutte

notizie che sulla stampa non appaiono, la Libia e le macellerie che lì avvengono non interessano più nessuno. “Qualsiasi contrasto”, scrive Guido Ruotolo su La Stampa, “i bengasini lo risolvono con l’uso della forza”. E’ probabile che la forma dello Stato che emergerà dalla Costituente sarà quella federale. In pratica, la Cirenaica e la Tripolitania si dividerebbero, ciascuna amministrata autonomamente ma unite nel nome della Libia. Questo, però, sarà un percorso tutto da costruire. Per ora è il caos, violento e armato. Le tribù sono in guerra fra di loro, non è una guerra verbale, è una guerra vera, con tanto di mitra, coltelli, bombe, granate e morti. La tribù Mashashia, dice Gaddur, che è stata al fianco di Gheddafi, si scontra con la tribù Gontran di Zintan, Misurata contro Taurga, perché schierata a suo tempo con Gheddafi. “Taurga deve sparire”, dicono i nemici. La stessa cosa accade nelle altre città. A Derna, regno dei fondamentalisti di Al Qaeda e degli integralisti islamici, tutti gli occidentali sono “nemici”. In pratica, gl’integralisti hanno occupato tutto ciò che c’era da occupare, sbaragliando i nemici. Sulla strada per l’aeroporto di Tripoli è stata recentemente ritrovata una fossa comune, con circa mille morti. Non si tratta di cadaveri del passato, sono persone giustiziate negli ultimi tempi. Un orrore. C’era una volta la vecchia Libia del dittatore Gheddafi, certamente non un paradiso, anzi, ma gli orrori di oggi quasi la fanno rimpiangere. ✗redazione@lapagina.ch


4 LUGLIO 2012 • LA PAGINA

POLITICA 7

Berlusconi: un accordo Pdl-Pd per una grande coalizione L’ex premier rivendica a sé una parte del successo di Monti in Europa, garantisce l’appoggio al premier e lancia una proposta per la prossima legislatura Il successo di Monti al vertice europeo sta provocando un orientamento diverso nel Pdl, dove, notoriamente, l’ala ex An impersonata da La Russa e Gasparri, e quella socialista rappresentata da Cicchitto e Brunetta, hanno mal digerito l’appoggio a Monti, sempre critico ai limiti della fronda. In sostanza, questa parte, che ovviamente va oltre i nomi poc’anzi citati, ha sempre rimproverato a Monti di aver introdotto troppe tasse (e questo è vero), di non essere riuscito ad essere efficace in altri settori come il mercato del lavoro, le semplificazioni e le liberalizzazioni, e di essere un governo di non eletti. La conclusione di questa schiera di esponenti Pdl era che Monti avrebbe mortificato l’economia con la recessione e non sarebbe riuscito a frenare lo scetticismo dei mercati sull’euro e quindi l’Italia sarebbe stata lentamente travolta. Questa parte, infine, rimpiangeva l’alleanza con la Lega, che a novembre scorso fece una scelta diversa andando all’opposizione. Poi c’era l’ala moderata, molto vasta anche se con differenze al suo interno, che, invece, riteneva l’appoggio a Monti indispensabile, per una serie di motivi. Il primo era che non appoggiare Monti significava andare alle elezioni anticipate, con il rischio che si sarebbero risolte con una dura sconfitta. Il secondo era che appoggiare Monti significava lavorare per l’Italia, perché Monti era l’unico personaggio in grado di ricevere l’appoggio sia dalla destra che dalla sinistra e fare le riforme che non era riuscito di fare a Berlusconi, vedi, ad esempio, quella previdenziale per l’opposizione della Lega. Il terzo era che serviva, dopo il lungo periodo di caccia alle streghe

messa in opera dal Pd e dall’Idv in tutti questi anni, un periodo di superamento degli odi, un periodo di pacificazione. Ecco perché lo stesso Berlusconi rivendicava, anche pubblicamente, di aver favorito la soluzione Monti. Però, anche questa vasta area di moderati avvertiva la pesantezza della situazione, in quanto il Pdl alle elezioni ultime e penultime aveva perso voti senza che potesse dire al suo elettorato che l’Italia stava meglio. Lo spread, il famigerato spread che gli avversari di Berlusconi avevano addebitato a lui, era sempre alto e si mangiava le risorse italiane in quanto il nostro Paese doveva pagare a tassi alti i suoi debiti. Insomma, il vertice europeo di Bruxelles di fine giugno rappresentava anche per quest’area un bivio importante. Berlusconi stesso aveva visto Monti prima del vertice e gli aveva rinnovato la fiducia, tranquillizzandolo che non ci sarebbe stato, da parte del Pdl, nessun agguato, tanto è vero che anche il Pdl, per quanto non condividesse alcuni punti, aveva detto sì a Monti sulla riforma del lavoro, per dargli forza in Europa. Berlusconi gli aveva detto, però, anche altro: che Monti avrebbe dovuto battere i pugni sul tavolo e mettere in un angolo Merkel che non voleva per nessun motivo gli eurobond, almeno finché avrebbe vissuto lei. E’ per questo, ha suggerito l’ex premier a Mario Monti, che lui aveva fatto dichiarazioni sull’eventualità che dall’euro uscisse la Germania o sul fatto che non era una bestemmia l’uscita dall’euro dell’Italia. Il successo, dunque, di Monti in Europa ha messo nel Pdl in un angolo l’ala contraria a Monti e rafforzato l’ala moderata favorevole. Monti, in poche parole,

può stare tranquillo, governerà territorio delle poltrone che alle fino alla fine della legislatura e buone idee. potrà, anzi, dovrà fare le riforme ✗redazione@lapagina.ch necessarie all’Italia e che gli altri partiti, Pdl in testa, non sarebbero stati in grado di fare. Berlusconi, vestendo i panni del mago, ha rivendicato in parte a sé il successo del premier in Europa e questo gli ha permesso di elaborare l’unica idea sensata del momento, anche per tranquillizzare l’Europa stessa. Di fronte alla paventata prospettiva di alleanza tra Udc e Pd – e sapendo bene che Vendola e Di Pietro costituiscono un impedimento all’abbraccio tra Bersani e Casini – l’ex premier ha lanciato l’idea di una grande coalizione politica anche nella prossima legislatura, consapevole che l’Europa terrà sotto osservazione l’Italia per verificare se le riforme saranno vere o se saranno solo declamate e poi si ritornerà come o peggio di prima. E’ chiaro che Berlusconi, nelle prossime settimane, insisterà sulle riforme istituzionali anche in questa legislatura, ma se ottenesse alcune intese sui poteri del premier, sul potere di giudicare i requisiti d’urgenza di un decreto, sulla revoca dei ministri da parte del presidente del Consiglio, sul Senato Federale con poteri e competenze diverse dalla camera Camera, sola sede legislativa, sulla Corte Costituzionale, o anche su alcune di essere, sarebbe d’accordo ad approvare una nuova legge elettorale ed iniziare la prossima legislatura, indipendentemente da chi vincerà le elezioni, sotto il segno di una grande coalizione imperniata sul Pdl-Pd e capace di assicurare stabilità, governabilità e continuità con lo spirito montiano. Abbiamo l’impressione che l’idea è giusta ma che il Pdl sia un pachiderma più attaccato al


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SCRIVE CHI LEGGE

LA PAGINA • 4 LUGLIO 2012

Corsi di Lingua e Cultura Italiana in Svizzera

"Qualificare

gli insegnanti per dare qualità agli alunni"

Gerardo Petta in un suo articolo ha fatto notare che molti insegnanti assunti in loco non hanno l’abilitazione e quindi hanno meno diritto rispetto ai colleghi che si sono impegnati e hanno sostenuto gli esami dei concorsi per il conseguimento dell’abilitazione. I viaggi di

Questo dato, che è vero, ci fornisce molte informazioni sulle contraddizioni presenti nei corsi di lingua e cultura e ci permette anche di approfondire alcuni temi affrontati in un recente convegno riguardante il Welfare: le possibilità di accesso e la salvaguardia del

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modello sociale e lavorativo europeo messo in discussione dalla crisi finanziaria. Gli insegnanti assunti in loco non partecipano ai concorsi abilitanti perché non possono. Se fanno domanda, la domanda, per legge, è respinta perché il servizio d’insegnamento che loro hanno prestato sotto contratto stipulato dagli enti gestori non viene riconosciuto dagli uffici scuola competenti. L’abilitazione è un titolo che dovrebbe attestare proprio la capacità di un docente ad insegnare. Le riprove di questa capacità dovrebbero essere essenzialmente due: gli anni esperienza sul campo dei candidati e l’impegno dei candidati al continuo aggiornamento. Inoltre si dovrebbe poter conseguire l’abilitazione lavorando. Nello specifico degli insegnanti dei corsi di lingua e cultura assunti in loco (ma anche per gli insegnanti in Italia, basti pensare alle condizione del precariato), si verifica il seguente paradosso: ci sono docenti che lavorano da anni, hanno cresciuto le loro famiglie ed educato generazioni di ragazzi, ma non hanno avuto la possibilità di accedere al titolo, in quanto gli è stato negato. E questo perché succede? Succede perché l’accesso all’abilitazione (che dovrebbe semplicemente confermare una realtà di fatto) viene bloccata e resa molto difficile (soprattutto se si fa un paragone con le possibilità di accesso degli anni 70). Lo scopo di una tale scelta politico/sindacale non è quella di garantire il titolo a chi ha conoscenza ed esperienza, ma è quella di regolamentare il mercato del lavoro e tutelare la pace sociale. Allo stesso modo, il mercato del lavoro che si vuole garantire non è quello reale, ma è il mercato del lavoro del posto fisso. Meccanismo che ha funzionato nel passato e ha permesso, come dicevo prima, di mantenere un certo equilibro sociale, ma ora non funziona più. È uno di quegli aspetti del modello sociale europeo su cui bisogna intervenire per salvaguardarne invece i valori e i principi di welfare ancora vivi e attuali. Alle nuove generazioni che si affacciano sul modo del lavoro (e

anche a coloro che già vi si trovano) vengono richieste: flessibilità, competenza, capacità di lavorare in autonomia, capacità alle relazioni con gli altri, propensione alla formazione permanente. Ai giovani e a chi adesso si confronta col mondo del lavoro in crisi viene ripetuto come un tormentone che è necessaria flessibilità e disponibilità a cambiare più lavori nell’arco della propria carriera. Mi domando se l’apparato burocratico e legislativo del mondo del lavoro italiano e il modello sociale europeo (in particolare quello italiano) siano in grado di dare delle risposte adeguate a questa realtà che cambia ad una velocità sorprendente e pone obiettivi sempre più alti? Oppure l’apparato burocratico legislativo del mondo del lavoro italiano, continua a ripetere stancamente dei modelli che non funzionano più e che ormai creano solo conflitti tra le diverse categorie dei lavoratori. Modelli che si dovrebbe avere il coraggio di modificare, sempre con la dovuta prudenza, per garantire lavoro flessibile sì, ma non precario. E infine per restare sui temi dibattuti in questi giorni nei convegni e nei comunicati sindacali, un altro degli aspetti che forse bisognerebbe modificare di questo modello sociale europeo: è la politica dell’”aiutino” la politica dell’emergenza, la politica del reperimento fondi per l’emergenza. Con qualche briciola (ammesso che ce ne siano ancora) si tranquillizza la situazione per uno o due mesi e poi il problema non viene mai affrontato alla radice. La gratitudine non è per quei politici o sindacalisti e forze sociali che riescono a raggranellare qualche spicciolo per l’oggi o a garantire qualche posto fisso di ieri, o a difendere qualche convenienza di sempre, ma la gratitudine è per quei politici e sindacalisti che si siedono al tavolo delle trattativa preparati per un nuovo modello europeo con dati, statistiche, studi, proiezioni che guardano e arrivano (anche solo con la forza dell’immaginazione) fino al 2025. Nello specifico della nostra micro situazione e nello specifico dei Corsi di lingua e cultura anche io penso che per dare qualità agli alunni sia necessario qualificare il lavoro di tutti gli insegnanti che vi operano, partendo proprio dalla funzione pubblica di questa professione. Paola Frezza (Docente Corsi Medi - Zurigo)


svizzera

4 luglio 2012 • la Pagina

Stranieri a capo delle imprese Svizzere Dal rapporto Schilling risulta che i due terzi dei manager delle società quotate nel principale indice della borsa svizzera sono stranieri e tra qualche tempo saranno circa la metà Un tempo si diceva che il punto di forza della Svizzera sta nella sua identità che la rende una nazione ineccepibile su tutti i fronti. Tra le sue qualità indiscusse, oltre alla politica caratterizzata dall'indipendenza, dalla neutralità, e dal modello di partecipazione che rende tutti i cittadini veri e propri attori statali, c’è l’economia del Paese che può contare su salde imprese nazionali, sia quelle dei settori tradizionali, quali l'industria orologiera e meccanica, sia di quelli moderni e globali nel campo finanziario e farmaceutico. E sulla forza dell’economia svizzera c’è poco da chiacchierare, viste le scarse ripercussioni della crisi degli ultimi anni sulla Confederazione Elvetica rispetto agli altri Paesi. Questo è quello che si credeva in passato, ma leggendo i risultati di studi come quelli presentati nel rapporto Schilling, viene da chiedersi se il merito sia davvero tutto svizzero. Dal 2006 la società

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Guido Schilling realizza uno studio che riguarda le aziende elvetiche e la loro organizzazione interna. In maniera specifica, il rapporto Schilling ha voluto prendere in esame la dirigenza delle imprese, evidenziando un dato del tutto inaspettato e cioè che nel 2006 (primo anno della stesura del rapporto) il 36% dei manager delle 116 più importanti aziende svizzere erano di nazionalità straniera, quota che in pochi anni è salita al 45%. Il dato, inoltre, non tende a decrescere, anzi, è in continuo aumento tanto che si prospetta che entro il 2015 i dirigenti svizzeri saranno in minoranza rispetto ai colleghi stranieri. Questo dato, sicuramente inaspettato, è il risultato di cambiamenti avvenuti negli ultimi anni e fa sorgere la seguente domanda: perché questo cambio di rotta se l’economia svizzera non ha mai conosciuto momenti particolarmente negativi? La questione di fondo è che l’economia è in continua espansione in tutto il mondo e niente è

in grado di mettere in relazione le nazioni più dell’economia stessa. Anche la Svizzera ha sentito il bisogno di guardare oltre i propri confini e l'espansione verso nuovi mercati ha richiesto conoscenze ed esperienze che superano i confini nazionali. Con il crescere delle piccole e medie imprese e il loro inserimento in un contesto internazionale, la richiesta di manodopera qualificata è stata soddisfatta non solo dall’interno ma anche, e soprattutto, dall’estero da dove, grazie all’agevolazione derivante dall'apertura delle frontiere ai lavoratori dell'Unione Europea nel 2002, arriva la maggior parte della manodopera richiesta che spesso occupa impieghi di alto livello, tra cui molti posti dirigenziali. Gli svizzeri non vedono di buon occhio questa situazione e accusano una sorta di intromissione che potrebbe intaccare i valori e le qualità del Paese. Inoltre, secondo alcuni, i manager stranieri possono porre dei gravi problemi di cultura

imprenditoriale: non conoscono il contesto del Paese dove operano e nemmeno la legislazione in materia di diritto del lavoro, in più, non avendo legami con il territorio in cui lavorano, non sentono alcuna responsabilità sociale nei confronti della Svizzera. Per non parlare del fatto che il problema potrebbe allargarsi se il dirigente straniero introduce manodopera d’importazione a tutti i livelli aziendali, riducendo gravemente gli sbocchi professionali del personale svizzero. Tra gli stranieri che preoccupano principalmente la popolazione svizzera ci sono i tedeschi che, pare, toglierebbero agli svizzeri numerosi impieghi nel settore medico, come pure in quello legale e industriale. Il dato però non è così sorprendente poiché i vicini manager tedeschi sono facilitati dalla conoscenza della lingua che ne favorisce l’inserimento. Nelle aziende più grandi, invece, i manager americani ad avere la meglio.

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10 SVIZZERA LA PAGINA • 4 LUGLIO 2012

Fatale ad Alexander Müller il tweet xenofobo Il membro dell’UDC zurighese si è scusato pubblicamente e ha rinunciato a tutti i suoi mandati

Alexander Müller, UDC

Esprimersi su Internet comporta il rischio di diventare pubblicamente persona non grata. È quanto è successo al 37enne Alexander Müller, che aveva commentato sul social network Twitter con il cinguettio “Avremmo forse bisogno di una nuova Notte dei cristalli, questa volta contro le moschee.”, il processo che ha assolto il segretario della Comunità islamica di Basilea, il quale aveva giustificato, invocando argomenta-

zioni religiose, le percosse inflitte da un marito alla moglie per obbligarla a fare sesso. Nel tweet Müller ha evocato la sommossa popolare antisemita condotta dai nazisti nel luglio del 1938 in Germania, Austria e Cecoslovacchia. Il messaggio è sparito dal suo profilo subito dopo i primi annunci e le prime ondate di protesta sui media. Lo stesso Müller aveva affermato, che il tweet in questione non era un messaggio da lui formulato, poiché il suo profilo era stato piratato e aveva chiesto la rimozione dello Screenshots che riportava il messaggio. Due giorni dopo viene pubblicato un protocollo con tutti i tweets di Müller estratto dal Tool Online Sysomos, un’impresa specializzata in monitoraggi di Sozial Media, che memorizza nell’archivio messaggi di utenti sospetti. Il protocollo riporta alIl tweet di A. Müller

tri messaggi scottanti di xenofobia da parte di Müller. L’originale del messaggio ha mosso il Ministero pubblico zurighese ad aprire un procedimento penale per violazione della norma antirazzismo e ha dato ordine di perquisire l’appartamento di Müller, da cui sono stati ritirati le apparecchiature usate per le pubblicazioni di tweets. Nell’interrogatorio Müller non ha smentito di essere l’autore del messaggio e di averlo subito rimosso, ma ha detto che i media hanno male interpretato il suo tweet e che non si sarebbe mai immaginato una simile ondata di proteste. Anche la sezione dell’UDC di Zurigo ha chiesto l’esclusione di Müller dal partito, argomentando che la direzione non tollera alcuna esternazione o paragone di stampo nazionalsocialista. Dal sito di NZZ online si è

era anche appreso che Müller era stato licenziato dal suo datore di lavoro, che non ha però reso noto alcun dettaglio. Le prove schiaccianti hanno convinto Müller a trarre le conseguenze e in un incontro con la stampa ha ammesso di essere l'autore dei commenti incriminati chiedendo pubblicamente scusa e annunciando di avere rinunciato a tutti i suoi mandati: da membro del comitato direttivo della sezione UDC dei circondari (Kreis) 7 e 8 di Zurigo e da membro della commissione scolastica dello "Zürichberg", il quartiere "altolocato" della città sulla Limmat. Müller ha così voluto presumibilmente evitare anche eventuali reazioni nei suoi confronti degli ambienti islamici, molto sensibili a queste questioni.

GAETANO SCOPELLITI


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4 luglio 2012 • la Pagina

Il Gottardo fa il bis Approvato il secondo tunnel del Gottardo: soluzione più sensata dal costo di 2,8 miliardi A nulla sono valsi i tentativi di chi si è opposto alla costruzione del doppio tunnel di far cambiare idea al Consiglio federale e al Parlamento: il secondo tunnel si farà! È stato deciso mercoledì scorso e reso noto attraverso un comunicato federale dove vengono spiegati i motivi di questa decisione. La questione nasce nel momento in cui si decide di avviare i lavori di risanamento e totale rinnovamento della vecchia galleria autostradale del San Gottardo, ormai operativa da decenni. Per questo lavoro, che durerà certamente un tempo non indifferente, la galleria dovrà essere chiusa e, per non isolare le zone interessate e anche per non gravare sull’economia del Paese, si è presa la decisione di affiancare a questo tunnel una seconda canna che garantirà la normale viabilità per tutto il periodo dei lavori. La decisione è stata presa dal Consiglio Federale prendendo in considerazione alcuni motivi a cominciare dal rapporto costi-benefici dell’operazione. Secondo il comunicato, la costruzione di una seconda canna con successivo risanamento della galleria esistente richiederà in totale circa 2,8 miliardi di franchi, incluse le spese per mantenere transitabile la galleria fino all’apertura della seconda canna. Nonostante gli investimenti siano maggiori rispetto a quelli previsti per le altre varianti, a lungo termine convengono poiché i vantaggi previsti in termini di fruibilità sono notevoli. Il doppio tunnel, infatti, sarà sfruttabile anche dopo l’apertura del San Gottardo rinnovato ma non

come doppia corsia, bensì come corsie d’emergenza. Questo ultimo punto è molto importante perché risponde alle opinioni discordanti dei contrari alla costruzione del doppio tunnel, tra cui soprattutto il timore che si possa verificare un notevole aumento di traffico autorizzando l’uso di entrambi i tunnel e quindi della doppia corsia. Ma il Consiglio Federale assicura che non ci sarà nulla da temere in proposito e che si continuerà ad utilizzare solamente una corsia per senso di marcia. La presenza di corsie d’emergenza consentirà a polizia, vigili del fuoco e ambulanze di intervenire rapidamente e senza intralcio in caso di incidente. Inoltre, la presenza di due tunnel evita il traffico bidirezionale, riducendo fortemente il rischio di collisioni frontali e laterali e aumentando così la sicurezza. Invece, continuerà a vigere il sistema del contagocce, volto ad assicurare che sia mantenuta una distanza minima di 150 metri tra gli autocarri che attraversano il San Gottardo, in caso di incendio grave. “Nonostante gli investimenti siano maggiori rispetto

a quelli previsti per le altre varianti, – si legge sul comunicato – a lungo termine convengono poiché i vantaggi previsti in termini di fruibilità sono notevoli. Con questa opzione il traffico privato e merci disporrà in futuro di un sistema ridondante, che consentirà, all’entrata in funzione di entrambi i tunnel, di dotare ciascuno di essi di una corsia di marcia e di una corsia d’emergenza”. Questa soluzione, inoltre, permetterà in futuro una migliore e più conveniente manutenzione della stessa, necessaria dopo circa 40 anni per ciascuna canna, senza dover ricorrere alla chiusura notturna e senza una gestione del traffico dispendiosa. Particolarmente soddisfatto della decisione del Consiglio Federale l’UDC Ticino che è stato uno dei primi ad avere lanciato

nell’Arena politica la tematica, soprattutto per scongiurate un pericoloso prolungato periodo di isolamento che sarebbe sicuramente nocivo per il Cantone. Intanto l'Associazione traffico e ambiente (ATA) invita Consiglio federale e Parlamento a rinunciare alla costruzione di un secondo tubo della galleria autostradale del San Gottardo. Riuniti in assemblea a Glarona, i delegati dell'ATA hanno adottato una risoluzione in questo senso. "Con una seconda canna si ottiene solo più traffico", ha affermato la presidente Franziska Teuscher. Inoltre il raddoppio del Gottardo è contrario alla volontà popolare e sabota il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia. Il popolo svizzero ha più volte respinto in votazione la realizzazione di un secondo tubo autostradale. Nell’ultimo sondaggio dell’Iniziativa delle Alpi, il 79% degli interrogati si è detto contrario. Infine, l’ATA considera questa soluzione anche poco economica ed è convinta che con treni navetta per i camion e per le auto (autostrada viaggiante) il periodo del risanamento può essere gestito al meglio. Questa variante costa un miliardo di franchi di meno e non porta a un aumento del traffico.


12 SCHWEIZ LA PAGINA • 4. JULI 2012

Das Geschäft mit dem Datenklau Allianz Suisse bietet eine Versicherung gegen Skimming an; Ist man danach besser gegen Betrüger geschützt?

Wenn Kriminelle den PIN-Code und die Daten der Bankkarte ausspionieren, ist oft Schaden und fast immer Ärger programmiert. Mit den kopierten Daten haben die Ganoven Zugriff auf das Konto des Karteninhabers. Im besten Fall reagiert das automatische Betrugserkennungssystem. Registriert es ein typisches Missbrauchsmuster, wird die Karte umgehend gesperrt. Das schützt zwar das Konto des Karteninhabers, macht diesen aber, wo immer er Geld benötigt, handlungsunfähig. Gegen das Ärgernis, mit einer gesperrten Maestrokarte beim Bancomaten abzublitzen oder mit gesperrter Kreditkarte und leerem Portemonnaie im Restaurant die Rechnung nicht begleichen zu können, schützt keine Versicherung. «Die Fallzahlen bei Bancomaten sind gesunken.» Das ist die gute Botschaft, die Rolf Nägeli verbreitet. Der Chef des Kommissariats Prävention bei der Stadtpolizei Zürich gibt aber keine Entwarnung: «Die Fälle bei anderen Geldterminals, bei Tankstellen und Billettautomaten, haben zugenommen.» Nägeli vertritt die Stadtpolizei bei «Stop Skimming» – der Sensibilisierungskampagne gegen Kartenmissbrauch. Mit Skimming bezeichnet man das Manipulieren von Kartenautomaten. Dabei werden die Daten des Magnetstreifens kopiert und der PIN-Code ausgespäht. Ist das gelungen, können die Datendiebe von jedem

Schmerzlich, aber nicht existenzbedrohend

Geldautomaten auf das Konto des Kartenbesitzers zugreifen. Skimming (Englisch to skim: absahnen, abschöpfen) gibt es seit Jahren. «Lange Zeit war es nur eine Randerscheinung», sagt Bernhard Wenger, Sprecher der Payment Services von SIX. 2010 wurde das Skimming in der Schweiz zum Problem. Man zählte 135 Fälle von manipulierten Bancomaten. 2011 schnellte die Zahl auf 489 hoch. Die Allianz Suisse verspricht aber Schutz gegen Schäden, die durch den missbräuchlichen Zugriff Dritter auf ein Bankkonto entstehen. Sei es, dass beim Onlinebanking Daten geklaut werden. Sei es, dass ein am Briefkasten eingeworfener Überweisungsauftrag herausgefischt und manipuliert wird. Oder sei es, dass die Daten der Bankkarte durch sogenanntes Skimming an einem Geld- oder Billettautomaten ausspioniert werden. Vom Versicherungsschutz

gegen Skimming hält man bei der Stiftung für Konsumschutz wenig. «Das macht keinen Sinn», sagt André Bähler, Leiter Politik und Wirtschaft. «Wenn der Karteninhaber die Sorgfaltspflichten eingehalten hat, zahlt nach unserer Erfahrung die Bank den Schaden. Wenn er aber die Sorgfaltspflichten verletzt hat, weil er etwa den PIN-Code auf die Karte notiert hat, zahlt auch die Allianz nicht.» Tatsächlich schliesst die Allianz in ihren Vertragsbedingungen grobe Fahrlässigkeit aus. Sprecher Bernd de Wall betont aber, dass nicht genau definiert sei, für welche Schäden die Banken aufkommen. «In dieser Grauzone kommt der Kontoschutzbrief der Allianz Suisse zum Zug», sagt de Wall. Er erwähnt den Fall, bei dem eine Bank eine Kundin nicht entschädigte, weil sie das Eintippen des Codes nicht mit der freien Hand abgedeckt hatte.

Es gibt diese Grauzone. Das verdeckte Eingeben des PIN-Codes gehöre zur Sorgfaltspflicht, sagte Constantin Bregulla, bei der UBS Chef des Kartengeschäfts, bereits am 30. Dezember letzten Jahres gegenüber dem TA. Die UBS zeige sich in diesem Punkt aber kulant. Auch müsse sich der Kunde bei Unstimmigkeiten innerhalb von 30 Tagen melden. Die Regel sei aber, dass die Banken den Schaden übernehmen. Deshalb zweifelt auch Stefan Thurnherr, Versicherungsexperte beim VZ Vermögenszentrum, am Sinn des Allianz-Produkts. Skimming sei «nicht versicherungswürdig». Es sei nicht etwas, was man als notwendige Versicherung bezeichnen könne. «Es ist eher eine Ergänzungsversicherung, eine Art Wohlfühlpaket, das in Richtung Vollkasko-Mentalität geht», sagt Thurnherr. Er zieht den Vergleich zu einer Reiseversicherung: wenn man eine Reise, für die man 1000 Franken bezahlt habe, nicht antreten könne, sei das allenfalls schmerzlich, aber nicht existenzbedrohend. Die Allianz rührt auch kräftig die Werbetrommel – mit TV-Spots und Aussagen, die nicht mehr topaktuell sind. «50 Prozent nahm Skimming allein zwischen Februar und


4. JULI 2012 • LA PAGINA

März zu», liest man etwa auf der Internetsite der Allianz Suisse. Gemeint sind Februar und März 2011. Im ersten Quartal 2012 gingen die Fälle dagegen zurück. Nicht mehr nur Bancomaten im Visier Zurzeit weichen sie auf Kartenautomaten aus, die noch nicht aufgerüstet sind. Das sind vorab Billettautomaten, Tankomaten, aber auch Zutrittsleser, die bei Banken die Tür zu den Selbstbedienungszonen öffnen. Die UBS hat darauf reagiert. Statt mit der Karte kommt man bei der Grossbank seit einiger Zeit mit Knopfdruck in die Selbstbedienungszone. Ist nach wie vor die Karte gefragt, gibt SIX-Sprecher Wenger den Tipp, sich mit der Kreditkarte den Zutritt zu verschaffen, dann aber mit der Debitkarte am Automaten Geld zu ziehen. Denn die Daten von Debitund Kreditkarte stimmen nicht überein, nützen einem allfälligen Datendieb also wenig. Kaum Probleme gibt es zurzeit bei den Zahlterminals im Detailhandel. Gemäss Wenger zählte man 2011 knapp zwei Dutzend Manipulationsversuche. Nur vier

seien erfolgreich gewesen. Dessen ungeachtet spricht Rolf Nägeli von der Zürcher Stadtpolizei von einer klaren Verlagerung der Fälle. Obwohl im Moment weniger Bancomaten manipuliert würden, könne er keine Entwarnung geben: «Die Deliktsumme ist gemessen an der Vergleichsperiode des Vorjahres mindestens so hoch, wenn nicht sogar höher.» Bei der SBB hört man das nicht gern. 2011 hat man 81 Fälle von manipulierten Billettautomaten gezählt. Zum Jahr 2012 sagt Sprecher Reto Kormann: «Im Vergleich zum Vorjahr stellen wir in den ersten fünf Monaten – wenn überhaupt – nur eine leichte Zunahme der Skimming-Fälle fest.»

Kormann fügt bei: «Das Wort ‹Verlagerung› würde ich dafür jedenfalls nicht in den Mund nehmen.» Nichtsdestotrotz wollen die SBB 1000 ihrer insgesamt 1500 TouchscreenBillettautomaten der ersten Generation durch neue ersetzen: 150 Automaten 2013, in den zwei Folgejahren 480 beziehungsweise 370 Apparate. Elvira, 41, wurde fast zum Opfer eines solchen Betrugs: „Ich wurde vor etwa einem halben Jahr, fast zum Opfer eines solchen Betrugs. Ich bekam einen Anruf von einer unterdrückten Nummer. Meine Bank war dran. Sie fragten mich, ob ich vor einigen Stunden versucht hätte 1500 Schwedische Kronen in Schweden abzuheben.

SCHWEIZ 13

Ich war total verwirrt und brauchte eine Weile um zu begreifen um was es geht. Natürlich war ich es nicht, die versuchte diese Kronen abzuheben. Zum Glück dachten die bei der Bank sich das auch. Das automatische Betrugserkennungssystem hatte reagiert und meine Karte sofort gesperrt. Ich war sehr froh darüber. Ich habe mir jedoch gleich gedacht, was denn gewesen wäre, wenn ich tatsächlich nach Schweden gereist wäre und die hätten meine Karte zur Sicherheit gesperrt. Da hätte ich ein grosses Problem gehabt. Deswegen hebe ich mein Geld meistens vorher schon ab, um es sicher dabei zu haben. Man weiss ja nie. Ich war echt total baff und wusste nicht genau wie die an meinen Code gekommen sind. Da fiel mir jedoch ein, dass ich einige Zeit vorher, Schuhe im Internet bestellt hatte mit dieser Karte. Eventuell wurde ich dann so im Internet ausspioniert und die Karte irgendwie kopiert. Ich weiss nicht wie das ganze gemacht wird. Man muss wirklich immer sehr gut aufpassen.“

TIJANA NIKOLIC

Schützen Sie sich mit diesen Tipps Hier einige Tipps von postfinance.ch für den Umgang mit Ihrer Karte Umgang mit der PIN Halten Sie Ihre PIN geheim. Geben Sie Ihre PIN an niemanden weiter, auch nicht an Familienmitglieder, Mitarbeitende Ihrer Post/Bank oder Polizisten. Auch jedes Notieren der Zahlenkombination birgt ein Sicherheitsrisiko. Beim Geldbezug am Posto-/Bankomaten oder beim Bezahlen mit der Karte in Geschäften schützen Sie Ihre PIN vor den Blicken Dritter, indem Sie die Sicht auf die Tastatur während der PIN-Eingabe verdecken. Glauben Sie, dass Ihre PIN-Eingabe beobachtet wurde oder die PIN Ihrer Karte anderen Personen bekannt ist? Dann ändern Sie diese sofort an einem Posto-/Bankomaten oder sperren Sie die Karte. Umgang mit der Karte Prüfen Sie regelmässig, ob Sie noch im Besitz Ihrer Karte sind. Wenn Ihnen die Karte gestohlen wird oder ein

Geldautomat Ihre Karte eingezogen hat, lassen Sie die Karte sperren. Kartensperrung bei Verlust oder Betrugsverdacht Halten Sie die Telefonnummer des Kontaktcenters (Sperrzentrale) stets bereit, indem Sie die Nummer in Ihrem Handy abspeichern oder auf einem Notfallzettel mit sich tragen. Kontrolle der Bezüge Kontrollieren Sie in kurzen und regelmässigen Abständen Ihre Kontobewegungen und nehmen Sie bei Unklarheiten sofort Kontakt mit dem Kontaktcenter Ihres Anbieters auf. Wahl der Bezugslimiten Reduzieren Sie im Betrugsfall das Verlustrisiko, indem Sie die Karten-Bezugslimiten so tief wie möglich setzen.


14 ROMANZO STORICO

LA PAGINA • 4 LUGLIO 2012

«Il declino degli dei» di Gerardo Passannante - gerardo@passannante.ch Tomo quarto - Capitolo 217

Crescendo Offrendo la fallace illusione dell’indulgenza, e con ciò qualche respiro alla chiesa, con inconsapevole perversità Commodo favorì un aumento delle conversioni che doveva incidere non poco sulle modalità delle persecuzioni successive. Come comportarsi nei riguardi della moltitudine crescente? È questo il quesito che dovette porsi anche il proconsole Arrio Antonino, quando un’intera comunità di cristiani si presentò in giudizio davanti al suo tribunale; e dopo averne messo a morte solo una piccola parte, mandò a casa gli altri con impotente ironia: “Pazzi che non siete altro, se volete morire, non avete voi corde e precipizi?” In effetti, l’incremento degli adepti reclamava una più attenta cernita, onde evitare massacri di massa. E fu così che un’ordinanza di Settimio Severo prescrisse di non considerare più la confessio nominis come garanzia di criminalità, ma di colpire solo i nuovi convertiti, senza toccare quelli già dichiarati. Più tardi, poi, quando l’editto di Caracalla ebbe esteso la cittadinanza a tutti i provinciali, una decisione imperiale, a cui probabilmente non fu estranea la saggezza del grande giurista Ulpiano, giunse a riconoscere la chiesa come una corporazione di fatto, e a considerare “licita” la religione da essa professata. In quel flusso di oscillazioni permanenti che è il terzo secolo, le cose dovevano però presto mutare sotto Decio, il cui editto imponeva ai cristiani l’obbligo di comparire davanti a una commissione locale: dove, uno alla volta, venivano direttamente sollecitati ad offrire una vittima, recitando la formula blasfema con cui rinnegavano Cristo e prendevano parte al pasto idolatrico. Solo dopo la commissione a ciò preposta rilasciava un attestato, predefinito in tutto l’impero, e costituito da due facciate. La prima conteneva l’istanza degli aspiranti apostati, corredata di nome, età, luogo di nascita e segni d’identità, in cui si dichiarava che il richiedente aveva sempre preso parte ai sacri-

fici, e che “recentemente, conformemente alle prescrizioni, aveva bruciato incenso, libato, e assaggiato le vittime sacrificali.” Sulla seconda metà del foglio, invece, un membro della commissione legittimava col timbro la veridicità dell’accaduto. Si apriva così per la chiesa il grave capitolo dei lapsi, di cui discusse aspramente la riammissione o meno, a seconda della gravità dell’abiura. Poiché, se alcuni “furbi”, detti libellatici, riuscirono a procurarsi un falso documento, altri invece si piegarono effettivamente al sacrificio (sacrificati); altri ancora, turificati, si limitarono a bruciare un po’ d’incenso sugli altari; e vi fu ancora il caso di coloro che, consegnando le Sacre Scritture alle autorità, si meritavano l’eloquentemente epiteto di traditores. Dopo i diciotto mesi della persecuzione di Decio, gli editti di Valeriano sottoposero a giudizio non i cristiani indistintamente, ma solo i principali membri del clero, ai quali veniva applicata la procedura prescritta per i duces factionum. I semplici fedeli potevano manifestare la loro fede in tutta libertà: e forse il lettore ricorderà come ai devoti di Cartagine fu concesso senza intralcio di accompagnare il vescovo Cipriano al tribunale e poi sul luogo dell’esecuzione. L’intento di Valeriano, in effetti, era soprattutto quello di sciogliere un’invisa associazione, con una restrizione di gravame che presentava il doppio vantaggio di risparmiare la popolazione mentre la frenava con l’esemplarità della pena. Il crimine di religione, diventato così secondario, era punito solo con l’esilio; ma le riunioni illecite erano punite con la morte e i lavori forzati; i vescovi, i preti e i diaconi che rifiutavano di abiurare, erano messi a morte; i nobili e i cavalieri convinti venivano spogliati della loro dignità e decapitati, con conseguente confisca dei beni; le donne dello stesso rango esiliate. Ma anche così la situazione della chiesa come corporazione proprietaria non fu scossa più di tanto.

Di ingegno e di vedute più ampie e complesse del padre, il successore Gallieno, sotto l’influsso di Plotino, si propose di arginare l’avanzata cristiana più con la cultura che con la violenza. Anche se alcune persecuzioni erano di fatto cessate, il diritto non era cambiato; e pur se i cristiani vivevano nel disuso delle leggi eccezionali, la loro religione rimaneva teoricamente punibile. Col suo editto Gallieno intese eliminare questa anomalia: e restituì pertanto ai “magistrati del verbo” la libertà di ministero; rimise i vescovi in possesso dei luoghi sottratti dal fisco; abolì il sequestro dei cimiteri: e in tal modo concesse ai ministri della chiesa una specie di investitura ufficiale. La morte impedì ad Aureliano di abolire il riconoscimento legale di Gallieno, e a riporre i cristiani sotto il colpo dell’antico diritto che li proscriveva. E così, all’avvento di Diocleziano, la chiesa, con aspra tenacia, era riuscita a farsi accettare sia come collegio funerario che come associazione, e a costituire il patrimonio necessario al culto e a tutti i bisogni di una società organizzata. Aveva inoltre fatto l’esperienza che il potere imperiale poteva intendersi con essa, e che il diritto di adorare un Dio poteva essere accordato senza pericolo per lo stato. Gli antichi luoghi di culto si rivelarono allora insufficienti a contenere la folla che vi affluiva più numerosa, e nuovi e più belli edifici furono edificati. I vescovi occupavano posizioni di prestigio nelle province in cui operavano, dal popolo e dai magistrati trattati con distinzione e rispetto; e persino la corruzione dei costumi e dei princìpi, di cui Eusebio con tanta enfasi si lamentava, non era solo la conseguenza, ma anche la prova, della libertà di cui i cristiani godevano e abusavano. Era la loro stessa prosperità, insomma, realizzatasi in un quarantennio di tregua con l’impero, che aveva rallentato i legami della disciplina, per permettere alla frode, all’invidia, alla cattiveria, di regnare in tutte le congregazio-

ni. I preti, impegnati in una lotta fratricida di calunnie e menzogne, aspiravano al massimo traguardo della dignità episcopale; i vescovi, occupati a disputarsi la preminenza, miravano a usurpare una potenza temporale e tirannica; e la fede viva, che distingueva i cristiani dai gentili, più che nella loro condotta, si infiammava nelle sofisticate e sottili dispute, che numerose controversie alimentavano, come Diocleziano non aveva mancato di rilevare e biasimare in più d’una occasione. Sottrattasi silenziosamente ad ogni controllo, la religione cristiana era diventata sempre di più, come lamentava Galerio, “uno Stato dentro lo Stato”: forte, organizzato e ben disciplinato. I cristiani, avevano perso gli atteggiamenti provocatori, così che anche il sentimento comune aveva subito una trasformazione nei confronti di questo popolo che nelle pesti e nelle sciagure soccorreva sia pagani che compagni con un’abnegazione che non s’era mai vista. Ma nella società stavano avvenendo cambiamenti epocali che portavano lo stesso corpo sociale a una lenta e progressiva disgregazione, all'interno di un mondo dorato dove seguitava a vivere una setta che, considerandosi eletta, aborriva l’integrazione, e la considerava solo al suo servizio. Per Diocleziano si trattava ora di operare un nuovo intervento, per dare pace interna a un impero stabilizzato lungo i confini. Le fratture ancora persistenti reclamavano una revisione sia spirituale che materiale. E dopo lunga tolleranza nei riguardi dei cristiani, non dettata da indebolimento ma da un calcolo politico e funzionale, da tempo l’imperatore avvertiva la necessità di estirpare questo fastidio che si era fatto strada in lui, e che sempre rinnovato dalla pervicacia di Galerio era cresciuto come una lenta infezione a cui occorreva porre rimedio. E per il cristianesimo, che tante prove aveva già superato, si trattava ora di affrontare l’ultima, decisiva prova, della decima persecuzione.


cultura 15

4 luglio 2012 • la Pagina

Giovanni Serodine E brezza caravaggesca sulla 'Regione dei laghi'. Una retrospettiva dell'artista, affiancata da dipinti di suoi compagni di avventura figurativa, cosi' da mostrare come il fenomeno che oggi viene definito come 'naturalismo' avesse preso piede nelle terre prealpine piu' di quanto generalmente sino ad ora sospettato Giovanni Serodine (Ascona o Roma, 1594/1600 – Roma, 1630), vanto del Ticino e di Roma nel primo terzo del Seicento, è universalmente noto quale uno dei più rilevanti interpreti della tendenza naturalistica di tutto il secolo. Pittore ignorato dai suoi contemporanei, viene riscoperto e rivalutato dalla critica del Novecento che, cogliendo la straordinaria qualità del suo lavoro, gli assegna finalmente il giusto posto nella costellazione dei più importanti pittori della storia dell’arte in Italia. Wilhelm Suida, lasciandosi ispirare dalla sua breve vita – morì poco più che trentenne, lo paragona ad una luminosa meteora improvvisamente apparsa e troppo presto spentasi. Si deve però soprattutto al più grande storico dell’arte italiano del secolo passato, Roberto Longhi, il merito di averlo valorizzato come uno dei massimi rappresentanti del movimento caravaggesco definendolo “non soltanto il più forte pittore del Canton Ticino, ma uno dei maggiori di tutto il Seicento italiano” e innalzandolo al livello di Rembrandt e Soutine nella memorabile descrizione del San Pietro in carcere, di proprietà della Pinacoteca Züst di Rancate. Ed è proprio quest’ultima a proporre la prima mostra su Serodine del nuovo millennio. Con il titolo SERODINE e brezza caravaggesca sulla “Regione dei laghi”, l’istituzione ticinese, riconosciuta per la qualità e la profondità delle sue imprese espositive, ha messo in programma per il prossimo autunno-inverno (14 ottobre 2012 – 13 gennaio 2013) un’attenta retrospettiva dell’artista, affiancata da dipinti di suoi compagni di avventura figurativa, così da mostrare al pubblico come il fenomeno che oggi per semplificazione viene definito come ‘naturalismo’ avesse preso piede nelle terre prealpine più di quanto generalmente sino ad ora sospettato. L’esposizione promossa dalla Pinacoteca Züst è stata coordinata da Mariangela Agliati Ruggia, direttrice del museo, insieme ad Alessandra Brambilla e affidata alla cura di Roberto Contini e di Laura Damiani Cabrini, con la collaborazione di Simona Capelli. Essa vor-

rebbe cercare di porre nuovamente l’attenzione sul pittore rivedendone in parte la fisionomia critica. A distanza di circa vent’anni dall’ultima monografica, verrà riunito un cospicuo nucleo di opere autografe – tutte o quasi quelle ticinesi – e verrà proposto qualche inedito. Serodine nacque ad Ascona a cavallo tra ‘500 e ‘600 e sin da bambino seguì il padre a Roma, dove questi esercitava come stuccatore e, in segreto, come cambiavalute, attività che gli procurò un periodo di galera. Da giovane lavorò a fregi perduti per Palazzo Borghese e si andò formando sugli esempi del Merisi, del Borgianni e dei caravaggeschi olandesi, divenendo presto la figura più importante per la continuazione e l’accrescimento della tradizione nata sulle orme di Caravaggio. A 23 anni dipinse alcune pale d’altare di grandiosa qualità e ottenne la commissione per l’affresco dell’abside di Santa Maria della Concezione in Spoleto. Per la Basilica di San Lorenzo fuori le mura a Roma eseguì due pale (l’Elemosina di san Lorenzo è ospitata oggi nel Museo dell’Abbazia di Casamari, nel Frusinate), espressione di una personalissima cifra stilistica, che incorpora caratteri da Caravaggio ma anche dal Guercino e dai grandi fiamminghi. Improntate ad un mirabile luminismo, ma realizzate con una pennellata rapida e densa che quasi anticipa l’impressionismo, sono le opere della sua - se così può essere chiamata – maturità: capolavori sempre più misteriosi, antiretorici, vivaci. La sua pittura si fa materia intrisa di luce, vigorosa e incandescente. Poi, a stroncare una evoluzione tale da far presupporre esiti non meno originali, l’improvviso decesso nel 1630. Accanto alle opere di Serodine provenienti dalla Parrocchiale di Ascona, dai musei ticinesi e da alcune importanti collezioni private, si presenteranno in mostra dipinti di suoi contemporanei, che a lui in parte si avvicinano. Oltre a una rivisitazione di Serodine, comprensiva di grandi tele mai viste in occasioni pubbliche, si tenterà così di stabilire un primo assetto delle presenze romane orientate in senso

realistico. Il ventaglio di opere selezionate tra lago d’Orta e lago di Como, toccando Ceresio e Verbano, mostrerà come pitture di impronta naturalistica avessero trovato accoglienza nella “Regione dei laghi” e per estensione nella zona prealpina tra Gozzano e Como. Per ragioni conservative le opere ritenute più significative non potranno essere portate a Rancate nella loro totalità, mentre il catalogo riccamente illustrato offrirà un primo tentativo di censimento che vivrà ben oltre la mostra. Un assaggio, non più di questo, di quanto visibile al ‘viandante’ nelle differenti ma contigue aree ticinesi, lombarde e piemontesi. Alcuni artisti saranno in qualche caso ancora in attesa di battesimo (e parliamo anche di eccellenti derivazioni precoci da originali del Caravaggio), altri rispondono, solo per citare degli esempi, ai nomi celeberrimi del Guercino, di Orazio Borgianni, Tanzio da Varallo, Giovanni Baglione, Domenico Fetti, Giuseppe Vermiglio, Matthias Stom, Hendrick ter Brugghen, Pietro Bernardi. Gli studi svolti in occasione della mostra offriranno un quadro in parte inedito dell’ardua ‘funzione Serodine’ nell’ambito della pittura europea, all’interno dell’entusiasmante quindicennio 1615-30. La rassegna non offre beninteso risposte inequivocabili, quanto un nuovo possibile orientamento interpretativo per l’opera dell’inimitabile asconese, artista all’avanguardia e per questo eroicamente isolato. Come raggiungere la Pinacoteca Zust Rancate si trova a pochi chilometri dai valichi di Chiasso, Bizzarone (Como) e del Gaggiolo (Varese), presso Mendrisio, facilmente raggiungibile con l’ausilio della segnaletica. Per chi proviene dall’autostrada Milano-Lugano l’uscita è Mendrisio: alla prima rotonda si gira a destra e mantenendo sempre la destra si giunge dopo poco più di un chilometro nel centro di Rancate. La Pinacoteca è all’inizio della piazza della chiesa parrocchiale, sulla sinistra della strada. Rancate è raggiungibile anche in treno, linea Milano-Como-

Lugano, stazione di Mendrisio, e poi con la navetta “CittàBus” linea 3 – corse ogni mezzora – o a piedi, in 10 minuti.


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LA PAGINA • 4 LUGLIO 2012

Rubrica a cura dell'Avvocato Dominique Calcò Labbruzzo

Bravo, Presidente!

E' stata veramente unica nel suo genere e molto interessante la giornata che Carlo Bauleo, presidente dell'Associazione Paludese Emigranti, ha organizzato a Winterthur lo scorso 29 giugno. Interessante anche per le molte manifestazioni che è riuscito a concentrare nello stesso giorno. Dapprima il Triangolare di calcio che ha visto protagonisti i ragazzi del comune di Paludi (Cosenza) in trasferta a Winterthur gareggiare con i loro compagni (e concittadini) residenti a Singen (Germania) e Winterthur. Il trofeo lo hanno vinto i "tedeschi" ma il vero premio, per tutti i ragazzi (gli si leggeva nel viso) è stata la gioia di vivere insieme questa esperienza.

E dopo la cena a base di specialità calabresi (con, ciliegina sulla torta, la ricotta fresca fatta arrivare da Paludi, Carlo introduceva l'assemblea informativa su un tema di attualità e di interesse generale: L'IMU. Invitati a relazionare sulla nuova tassa due "nostri" parlamentari, l'On. Guglielmo Picchi ed il Sen. Raffaele Fantetti, che hanno risposto in modo esauriente alle tante domande dei numerosi intervenuti. Picchi e Fantetti hanno confermato la loro amicizia e la loro disponibilità nei confronti di tutti gli emigrati che hanno bisogno di loro per qualsiasi problema. E non a parole! A tutti è stato dato il bigliettino da visita con recapiti telefonici e indirizzo MAIL. E, dulcis in fundo, arriva la bella notizia: il Comune di Paludi, su richiesta di Carlo Bauleo (consigliere comunale), ha deliberato che, per quanto riguarda l'IMU, gli immobili dei cittadini paludesi emigrati saranno considerati PRIMA CASA. L'applauso è stato un obbligo!

L'argomento (IMU) è interessante e le domande sono tante

A Carlo Bauleo, presidente A.P.E, consigliere comunale e membro del coordinamento del PDL in Europa, i complimenti per le attività svolte e l'impegno profuso a favore degli emi-

I lettori possono rivolgere le loro domande per iscritto o telefonicamente (in basso i recapiti)

VACANZE E DIRITTO

PROBLEMI CON IL VOLO

Di seguito verrà illustrato quali sono i diritti dei passeggeri e i doveri delle compagnie aeree in caso di negato imbarco, cancellazione del volo e ritardi prolungati e come i passeggeri debbano comportarsi. Negato imbarco Se una compagnia aerea nega l’imbarco a singoli passeggeri perché il numero di passeggeri supera i posti disponibili, i viaggiatori interessati hanno diritto a un risarcimento. La compagnia non è tuttavia tenuta a risarcire i passeggeri che hanno effettuato in ritardo il check-in, che non si comportano in modo corretto oppure se la compagnia aerea fa valere altri motivi legittimi per negare l’imbarco. Cancellazione del volo Se la compagnia aerea è responsabile della cancellazione del volo, i passeggeri hanno diritto a un risarcimento pari a quello offerto quando è negato l’imbarco, salvo se la compagnia aerea ha comunicato la cancellazione almeno due settimane prima o ha offerto voli alternativi nel quadro degli orari previsti. Una compagnia aerea non può essere chiamata in causa se può provare che la cancellazione del volo è da ricondurre a un evento eccezionale (ad es. condizioni meteorologiche, sicurezza ecc.). In caso di cancellazione del volo, la compagnia aerea deve: consentire la scelta tra il rimborso del biglietto (con un volo gratuito di ritorno fino al vostro punto iniziale di partenza, se necessario) o un’altra forma di trasporto fino alla vostra destinazione finale; provvedere a pasti e bevande, alla sistemazione in albergo se necessario (compresi i trasferimenti) e ai servizi di comunicazione. La compagnia aerea deve inoltre risarcirvi con le stesse modalità applicate in caso di negato imbarco, a meno che non comunichi la cancellazione con sufficiente anticipo. La compagnia aerea deve risarcirvi come segue: 250 € per voli uguali o inferiori a 1 500

km; 400 € per voli superiori a 1500 km all’interno dell’Ue e per altri voli compresi tra 1500 e 3500 km; 600 € per voli superiori a 3500 km al di fuori dell’Ue. Ritardi prolungati Se il volo, a dipendenza della distanza, ritarda 2, 3 o 4 ore, la compagnia aerea deve provvedere a pasti e bevande e alla sistemazione in albergo se necessario. Con un ritardo di almeno 5 ore, la compagnia è tenuta ad offrire anche il rimborso del biglietto. Se il check-in non è effettuato in ritardo per un volo, compresi i charter, e se la compagnia aerea prevede un ritardo di almeno 2 ore per voli uguali o inferiori a 1500 km, di almeno 3 ore per voli superiori a 1500 km all’interno dell’Ue e per altri voli tra 1500 e 3500 km, di almeno 4 ore per voli superiori a 3500 km al di fuori dell’Ue, la compagnia aerea deve provvedere a pasti e bevande, alla sistemazione in albergo se necessario (compresi i trasferimenti) e ai servizi di comunicazione. Se il ritardo è pari o superiore a 5 ore e decidete di rinunciare all'imbarco o al proseguimento del volo, la compagnia aerea deve rimborsarvi anche il prezzo del biglietto ed offrirvi eventualmente un volo gratuito che vi riporti al luogo di partenza. Come comportarsi Se il volo è in partenza dalla Svizzera o dall’Ue, reclamate sul posto. Se, invece, il volo è in partenza da un aeroporto fuori dalla Svizzera o dall’Ue ma è eseguito da una compagnia elvetica o europea e terminerà in Svizzera o in un Paese dell’Ue, rivolgetevi all’autorità aeronautica del Paese di destinazione. Qualora non troviate una soluzione, potete rivolgervi ad un legale.

PER LE VOSTRE DOMANDE, SCRIVETE O TELEFONATEMI: da sin: On. Guglielmo Picchi, Sen. Raffele Fantetti e Carlo Bauleo

Avv. Dipl.-Jur. Dominique Calcò Labbruzzo Art & Law by Calcò - Löwenstr. 20, 8001 Zurigo Te. 078-876 82 43 Mail:<calco@artlaw-calco.com


SOCIETÀ 17

4 LUGLIO 2012 • LA PAGINA

Imparare a convivere con l’orrore Nascosto in un discreto edificio nei sobborghi della capitale svizzera, dal 1995 il Servizio ambulatoriale per le vittime di tortura e della guerra della Croce Rossa di Berna cerca di aiutare i rifugiati a superare il loro traumatico passato I pazienti soffrono di ansia, insonnia, dolori fisici... Normalmente ci vuole molto tempo prima che riescano a parlare della crudeltà che hanno sperimentato sulla loro pelle. Spesso hanno dei sensi di colpa, provano vergogna, si sentono umiliati.
 
«Non possiamo cancellare quello che hanno subito, ma possiamo starli ad ascoltare e aiutarli a convivere con l’orrore al quale sono stati confrontati», sottolinea Angelika Louis. Questa donna dirige il Servizio ambulatoriale per le vittime di tortura e della guerra della Croce Rossa svizzera a Berna. Assieme al suo team di psicologi, psichiatri e dottori, Angelika Louis cerca di mostrare a queste persone «come integrare il passato nelle loro nuove vite».
 
Ogni vittima deve sviluppare una strategia individuale per far fronte alla vita quotidiana. La preparazione deve essere ottimale, poiché anche avvenimenti a prima vista privi di importanza possono far scattare in ogni momento dei flashback. Violenza sistematica Secondo la responsabile del centro ambulatoriale della Croce Rossa, circa un quarto di tutti i rifugiati a cui è stato accordato l’asilo in Svizzera, è stato vittima di violenza sistematica nel paese d’origine. La sfiducia che queste persone nutrono nei confronti di ogni tipo di autorità è molto profonda.
 
Lo scorso anno la tortura era moneta corrente in 101 Stati, spesso con il pretesto di preservare la sicurezza nazionale o di combattere il terrorismo, osserva Patrick Walder, responsabile delle campagne contro la tortura presso la sezione svizzera di Amnesty International.
 
 Nel 2011 vi è stato un netto incremento dei casi documentati di tortura e maltrattamenti, af-

ferma Walder, aggiungendo che spesso la violenza sistematica è usata contro le persone che partecipano a movimenti di protesta contro il governo – uno degli esempi recenti più preoccupanti è la Siria.
 
«La tortura e altri atti di crudeltà sono semplicemente sbagliati e non vi è nessuna circostanza attenuante che può giustificarli», sottolinea Walder.
 
 La tortura non è usata solo dai regimi autoritari. Amnesty International ha puntato e punta tuttora il dito contro alcuni paesi – tra cui gli Stati Uniti [che dopo l’11 settembre hanno fatto ampio uso di pratiche come il ‘waterboarding’] – che hanno detto di ritenere accettabile la tortura in determinate circostanze. Altri Stati continuano invece a negare di praticare la tortura, affermando che non ci sono prove. Sopravvivere è già un grande risultato Una delle difficoltà a cui sono confrontati gli specialisti del centro ambulatoriale di Berna è di conquistare la fiducia dei pazienti.
 
Il primo passo dei terapeuti è di sottolineare che la tortura rappresenta una grave violazione dei diritti umani. Ai pazienti si tenta di far capire che il fatto di sopravvivere alla tortura rappresenta in sé un grande risultato.
 
 In teoria, una terapia post traumatica può iniziare quando la vittima si trova al sicuro, ciò che significa per i rifugiati aver ottenuto l’asilo. Il problema è che la procedura svizzera è lunga. Spesso passano mesi o addirittura anni prima della decisione sull’attribuzione o meno dello statuto di rifugiato, spiega Thomas IhdeScholl, direttore medico del centro ambulatoriale psichiatrico dell’ospedale di Interlaken, che offre i suoi servizi a tre centri di accoglienza dei rifugiati e a una

struttura di espulsione.
 
L’8% dei pazienti di Ihde-Scholl sono rifugiati. Molti siriani sono stati di recente vittima di tortura, mentre i somali sono spesso traumatizzati dalla guerra, afferma il medico.

 «Il nostro principale obiettivo è di cercare di rendre queste persone più stabili, di permettere loro di continuare a reggere», spiega. «Soffrono di disturbi del sonno e di ansia e non vogliono lasciare il centro senza essere accompagnati da membri della famiglia o da amici». Un posto di speranza e di paura Ihde-Scholl indirizza alcuni pazienti al centro specializzato di Berna, ma fa fatica a motivarli.
 
«Berna sembra molto lontana per qualcuno che non riesce neanche ad uscire dal centro», spiega il medico. «È anche il luogo dove sono prese le decisioni legali e quindi rappresenta da un lato la speranza, dall’altro la paura».
 
Il disturbo post traumatico da stress (DPTS) può essere curato abbastanza bene, ma le terapie sono state sviluppate per cittadini occidentali, per esempio i veterani delle guerre del Vietnam o del Golfo, osserva Ihde-Scholl, aggiungendo che i nuovi trattamenti devono invece tener conto della diversità culturale.
 
 Uno dei problemi principali è che i pazienti evitano di parlare del loro trauma e di qualunque altra cosa che rievoca l’esperienza della tortura. Il DPTS è così cronico.
 
Il fatto di parlare permette di ridurre i sintomi e aiuta i pazienti ad elaborare il trauma, osserva Julia Müller, ricercatrice presso il centro ambulatoriale dell’ospedale universitario di Zurigo.
 
 L’equipe di Julia Müller ha sviluppato un’applicazione audiovisiva destinata ad analfabeti.

Alcuni pazienti preferiscono rispondere a domande intime sulla tortura o sulla propria reazione ad esperienze traumatiche senza la presenza di terapeuti ed interpreti, spiega Müller. Una sensazione di normalità Circa la metà dei richiedenti l’asilo soffre di problemi psichici, soprattutto depressione o DPTS, stando a uno studio di Julia Müller. I figli di persone mentalmente malate e con alle spalle una storia di migrazione sviluppano dal canto loro più facilmente malattie psichiche.
 
I bambini sono fortemente colpiti da traumi, direttamente o indirettamente, afferma Thomas IhdeScholl. Percepiscono lo stress e l’ansia dei genitori, ma non riescono a capirla. Spesso fanno ricadere la colpa su loro stessi, fanno incubi e sono terrorizzati quando devono andare a dormire. L’impressione di normalità sarebbe molto importante: frequentare la scuola, giocare e farsi degli amici. Questa è la teoria.
 
In pratica, però, il compito è difficile. Marion Walting, un’insegnante specializzata in corsi di recupero e che si occupa di integrare bambini rifugiati in classi normali a Thun, sta lavorando con una bambina tibetana di 12 anni. Durante i primi tre anni, la fanciulla era semplicemente insensibile.
 
 «Come si può aiutare un bambino traumatizzato che non ha mai imparato cosa vuol dire aver fiducia? Tutto ciò che possiamo cercare di fare è di convincerlo che nessuno vuole fargli del male e che si trova al sicuro», spiega Marion Walting. «Non si può cancellargli la memoria, ma lo si può aiutare a vedere il futuro in modo positivo, affinché questi ricordi magari un giorno sbiadiscano». Chantal Britt, swissinfo.ch


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la Pagina • 4 luglio 2012

pagina a cura di Carmelo Vaccaro www.perso.ch/carmelo.vaccaro

Il Gruppo Alpini di Ginevra festeggia i 20 anni dell’inaugurazione della sede La santa messa officiata da Padre Silvano ha dato inizio, lo scorso 24 giugno, ai festeggiamenti del 20esimo Anniversario dell’inaugurazione della sede del Gruppo Alpini di Ginevra. L’alta considerazione di cui godono gli Alpini è stata evidenziata, nell’occasione, dalla presenza di diverse personalità politiche, militari e associazionistiche, sia italiane sia elvetiche. Tra i presenti spiccavano il neo eletto al Consiglio di Stato, Pierre Maudet, il Gen. Brig. Mario Amadei, Consigliere militare presso la Conferenza sul Disarmo all’ONU e Ferruccio Minelli, responsabile delle sezioni all’estero dell’ANA (Associazione Nazionale Alpini). Non potevano mancare i gemelli del Gruppo di Palazzolo sull'Oglio, in Provincia di Brescia, con il Capogruppo Mario Simoni e il suo vice Arturo Facchi, venuti appositamente dall’Italia come pure Giuseppe Zecca, Capogruppo emerito degli Alpini di Ginevra e artefice, insieme a Emile Fillettaz, allora Presidente della Fondazione Generale Dufour, dell’assegnazione al Gruppo Alpini di Ginevra della casetta del giardiniere ubicata nel parco Dufour e della sua ristrutturazione in sede ufficiale del Gruppo, inaugurata il 20 giugno 1992. Inoltre erano presenti René Thonney, Presidente della Fondation Dufour, Marc Studer, Presidente dei “Salons Dufour” e segretario della Fondation Du-

four, Bernard Revol, Vice Presidente degli Chasseurs Alpins francesi, Anna Sempiana per il Consolato Italiano e numerosi rappresentanti delle diverse associazioni d’arma italiane di Ginevra. La SAIG, particolarmente vicina agli alpini di cui condivide largamente ideali e motivazioni, era rappresentata dal coordinatore e da alcuni Presidenti. Dopo la messa, il Capogruppo Antonio Strappazzon ha sa-

di autofinanziamento del Gruppo. Strappazzon ha poi chiamato il Consigliere di Stato, Pierre Maudet la quale, nella sua allocuzione, ha evidenziato il ruolo del Gruppo nel panorama associazionistico italiano nel Cantone ginevrino. Ferruccio Minelli ha elogiato la rappresentanza alpina ginevrina per il suo costante ruolo nel promuovere all’estero le qualità degli alpini. René Thonney ha ricordato la lunga e proficua amicizia instaurata, nel corso di questi anni, tra la Fondation Dufour e il Gruppo, le cui attività sono altamente apprezzate e i cui valori sono

lutato i presenti ed ha rievocato gli elementi salienti dell’iter di rimessa in efficienza della sede e i relativi oneri, di entità non indifferente. Alle 1165 ore di lavoro volontario, per un controvalore di circa 100.000 franchi dei giorni nostri, vanno aggiunti 20.000 franchi di materiale e 42.275 franchi di mobili e arredi vari attualmente in inventario. Il tutto senza intervento alcuno della pubblica amministrazione ma grazie alle donazioni dei soci e a varie attività

condivisi da tutte le associazioni patriottiche che fanno capo alla Fondazione. La cerimonia si è conclusa con gli scambi di regali tra gli invitati. Strappazzon ha poi consegnato una medaglia commemorativa, coniata per l’occasione, agli invitati e a tutti i partecipanti. Una grigliata, accompagnata da vino e

dall’immancabile grappa, ha poi nutrito corpo e spirito dei numerosi soci e simpatizzanti, circa 200, intervenuti per l’occasione. La storia del Gruppo Alpini di Ginevra si può benissimo leggere, oltre che negli archivi, anche e soprattutto negli sguardi di chi questo Gruppo l’ha vissuto e nel ricordo di chi ha dato tanto e adesso è “andato avanti”. L’unione, l’amicizia, la solidarietà, lo spirito di Corpo e tanti altri valori di cui gli alpini si nutrono giornalmente e contagiano persone non alpini ma che si riconoscono in quello che gli alpini sono e fanno. Nel Gruppo Alpini di Ginevra non solo figurano molti dei fondatori dell’odierna AVIS e tra i primi donatori di sangue, ma anche persone che da trenta, quaranta o quasi cinquant’anni sono sempre pronte a rimboccarsi le maniche e a fornire un aiuto a quanti ne hanno bisogno, in comunione d’intenti con le tante penne nere che appaiono tra i primi e più efficienti soccorritori nelle ricorrenti catastrofi che colpiscono l’Italia: oggi in Emilia come ieri in Abruzzo e in Friuli. Con un pensiero di gratitudine per chi è “andato avanti”, oggi Mirko Bernardi, Luciano Caon, Antonio Cavalli, Nerino Fabris, Maddalena Fronda, Dario Innocente, Beniamino Michelutti, Marcello Sartor, Antonio Strappazzon, Giacomo Schiagno e Franco Vola costituiscono il comitato del nostro Gruppo Alpini di Ginevra.

C. Vaccaro


4 LUGLIO 2012 • LA PAGINA

Marco Ferri e la donna della vita

La seconda volta di Simone Inzaghi

A Barbara Chiappini manca solo un figlio

Due anni fa Simone Inzaghi, 36 anni, ha appeso al chiodo le scarpe da calcio. Oggi fa l’allenatore di ragazzi della categoria Allievi della Lazio e vive un amore che va a gonfie vele con l’imprenditrice Gia Lucariello, 31, al suo fianco da due. La coppia sta pensando di avere un figlio, che per Simone sarebbe il secondo. Il primo l’ha avuto dalla showgirl Alessia Marcuzzi, ora felice con DJ Francesco.

Ha una lunga carriera alle spalle, Barbara Chiappini, 37 anni, che ha fatto teatro, cinema e televisione. Dice: “Sono otto anni che non faccio un provino. Oggi basta una telefonata per affidare un ruolo. Senza raccomandazioni non si va avanti”. La bella Barbara si è sposata un anno fa con l’imprenditore Carlo Marini Agostini, 34. Ha detto lei: “Un figlio è l’unica cosa che manca all’amore tra me e mio marito”.

Il cantante Riccardo Fogli, 64 anni, un figlio diciannovenne, si è risposato già da qualche tempo con Karin Trentini, 34, che aspetta a giorni una bambina. La donna è al nono mese di gravidanza. Ha detto Riccardo: “Chiameremo nostra figlia Michelle. Il nome lo ha scelto mia moglie e a me è andato bene: mi ricorda la canzone “Michelle” dei Beatles. Karin è molto più giovane di me e averla al fianco è stimolante”.

Depp-Paradis: ci eravamo tanto amati L’attore americano Johnny Depp, 49 anni, e la cantante e attrice francese Vanessa Paradis, 39, si sono lasciati dopo una relazione, mai sfociata in matrimonio, che è durata 14 anni. Pare che la fine della loro storia sia dovuta al fatto che lui voleva vivere a Los Angeles, vicino ad Hollywood, e lei a Parigi e a Plan-de-la-Tour, vicino a SaintTropez. La separazione è “amichevole”: meglio per i due figli minorenni.

Marco Ferri, 24 anni, e Lisandra Silva, 25, sono tornati ad amarsi. L’ex corteggiatore di “Uomini e donne” e l’ex “madre natura” di “Ciao Darwin” stanno insieme da due anni e mezzo, seppure con un periodo di litigi. Alla fine, si sono ritrovati. Lui dice: “E’ la donna della mia vita. Ho detto addio alla televisione, mi sono laureato in Marketing e adesso lavoro a Londra, dove metteremo su famiglia”.

Riccardo Fogli ci riprova a 64 anni

LETTO DAL PARRUCCHIERE 19

Laura Chiatti: una misura in più

Gisella su Francesco: è bello come il sole

L’attrice Laura Chiatti, 30 anni, si è regalata la prima vacanza di quest’estate, insieme al suo fidanzato, il giocatore di pallacanestro Davide Lamma, 36, fisico da pallacanestrista. La Chiatti sfoggia un bikini ridotto dal cui angolo destro spunta una rosa tatuata sull’inguine. E’ la prima volta che Laura si mostra in bikini dopo l’operazione di chirurgia estetica a cui si è sottoposta per aumentare il seno di una misura.

Francesco Scianna, 30 anni, e Francesca Chillemi, 26, ex Miss Italia, si sono amati dal 2010 e all’ottobre 2011. Ora però sono chiari anche i motivi della fine della storia. Nel 2010 Francesco sul set di Baaria conobbe Gisella Marengo, 36, ma la cosa non ebbe seguito. Finita la storia con Francesca, ecco Gisella beccata con Francesco. Ha detto: “Francesco è bello come il sole. Ha una bellezza che non resta ferma nelle pagine”.

Pizzimbone e la sconosciuta Pier Paolo Pizzimbone, 43 anni, imprenditore, è noto alle cronache per la sua relazione con la vulcanica Barbara D’Urso, 55, finita un paio di anni fa dopo una passione durata altrettanto, senza che se ne fossero conosciuti i veri motivi. Ora che l’imprenditore è stato visto ad Alassio insieme alla sua nuova e sconosciuta compagna spingere la carrozzella del figlioletto Giorgio, nato qualche mese fa, tutto è chiaro.


20 CRONACA LA PAGINA • 4 LUGLIO 2012

Don Pino Puglisi, “ucciso in odio alla fede” E’ iniziata la causa di beatificazione del sacerdote palermitano freddato dalla mafia perché con le sue opere strappava i bambini all’influenza della criminalità

Quando, negli anni e decenni scorsi, venivano arrestati i boss mafiosi, spesso venivano scoperti in covi con alle pareti immagini di santi, crocifissi e corone. Per la verità, questo vizio dei Don Pino Puglisi boss di uccidere e di circondarsi di immagini sacre, non è scomparso, si può assistere allo spettacolo anche ai giorni nostri, che si tratti di mafia siciliana, di ‘ndrangheta calabrese o di camorra. Il messaggio è chiaro: non siamo criminali, siamo gente di fede, pii e santi. Come si sa, il messaggio è un capolavoro di ipocrisia, ma per anni ha fatto qualche presa sulla gente credulona. C’è voluto l’assassinio di don Pino Puglisi prima e le parole sdegnate di Giovanni Paolo II dopo per relegare mafiosi e simili al loro spazio, che è

quello, unico, della criminalità e della malvagità. Ognuno ricorda l’invettiva di Giovanni Paolo II rivolta ai mafiosi. “Convertitevi”, gridò allora il Papa, “perché verrà il giorno in cui dovrete rendere conto a Dio”. La sera del 15 settembre del 1993 un sacerdote palermitano, don Pino Puglisi, festeggiò il suo 56esimo compleanno circondato dai volontari del “Centro Padre Nostro”. Finita la festa, poco dopo le ore 20, don Puglisi se ne va a casa. Qui giunto, in piazzale Anita Garibaldi, parcheggia la sua Fiat Uno e si dirige verso il portone d’ingresso del palazzo dove abitava, ma un uomo gli si para davanti e lo blocca con una pistola in mano. Il sacerdote lo riconosce in viso, dice soltanto “me l’aspettavo”, ma poi non ebbe più tempo di dire altro, perché il suo assassino lo fredda a morte. Un vicino di casa, Pippo De Pasquale, lo trova a terra, con le braccia in croce. Gl’inquirenti, esaminando il corpo del sacerdote, trovano che gli manca il borsello o, meglio, il contenuto, ma poi scoprono che era solo un maldestro tentativo di depistaggio. L’assassino voleva far credere che era stato un rapinatore, un drogato, non la ma-

fia. La polizia torio. Abbiamo segue una pista, ricordato questi che poi si rivefatti e la figura la essere quella di don Puglisi giusta, e arreper mostrare che stano Salvatore il sangue versato Grigoli, detto da quest’uomo, il “cacciatore”, che voleva esseil quale non era re solo un buon nemmeno un masacerdote, non fioso in carriera, è rimasto a secma un aspirante Arcivescovo Vincenzo Bertolone care sull’asfalto, mafioso. ma ha portato La “cupola” se quei frutti di cui ne serve per uccidere la gente la mafia stessa avrebbe voluto e lui esegue, nella speranza di volentieri fare a meno, perché diventare, un giorno, un pez- ammazzando un ministro di zo grosso. Salvatore Grigoli, Dio sconfessava quell’alone di dunque, il giorno dopo l’arre- cui i boss arrestati continuavasto, vuota il sacco e si pente. Si no a circondarsi: l’alone della vede che l’aria della prigione devozione, anche se della falsa non gli giova. Racconta alla devozione. polizia i suoi trascorsi, fa nomi L’abbiamo ricordato anche e rivela i mandanti dell’omi- per un fatto di cronaca di questi cidio. In poche parole, le sue giorni. Il Prefetto per la congrerivelazioni fanno condannare gazione delle cause dei Santi, il altri fiancheggiatori di mafia cardinale Angelo Amato, è stae in modo particolare i fratelli to ricevuto dal Papa, il quale ha Giuseppe e Filippo Graviano. dato inizio all’iter per la beatiAlcuni di coloro tirati in cau- ficazione di don Puglisi. Ecco sa da Salvatore Grigoli si pen- la testimonianza dell’arcivetono anche loro a loro volta, e scovo di Catanzaro, Vincenzo si scopre che Leoluca Bagarella Bertolone, che sarà il posturimproverava i Graviano che latore della causa di beatificatolleravano nel loro territorio zione: “La mafia si è costituita i discorsi di don Puglisi, con nel tempo l’immagine di una cui il sacerdote attirava i bam- “famiglia” obbediente ai prinbini sottraendoli alla calamita cipi cristiani. Al contrario, essa delle organizzazioni mafiose. è un corpo estraneo allo spirito I Graviano, commissionando di Cristo e della Chiesa. E prol’omicidio a Salvatore Grigoli, prio Puglisi, col suo sacrificio, da una parte volevano far ta- smaschera l’inganno della macere la voce del sacerdote, fia sedicente portatrice di relidall’altra volevano mostrare giosità” a Leoluca Bagarella che loro ✗redazione@lapagina.ch sapevano governare il terri-


4 LUGLIO 2012 • LA PAGINA

SVIZZERA 21

Scarsa volontà di riforme nella sanità Secondo un sondaggio le tre proposte per riformare la sanità non trovano riscontro nella popolazione svizzera L’andamento dei costi nella sanità esige riforme. Dopo la bocciatura del Managed care sono state avanzate alcune proposte. L’Unione democratica di centro (UDC) per voce del suo presidente Toni Brunner ha prospettato di abolire l’obbligatorietà dell’assicurazione malattia. L’idea del Partito liberale radicale (PLR) è quella di allentare l’obbligo per le casse di accreditare tutti i medici. Il Partito socialista segue da qualche tempo il cambio a una cassa malati unica e ha portato formalmente a termine in questi giorni, la raccolta di firme (115.841) per l’iniziativa “Per una cassa malati pubblica”. Su un mandato di Interpharma, associazione delle imprese farmaceutiche svizzere, l’Istituto di ricerche gfs.berna ha realizzato in proposito l’indagine demoscopica annuale dall’introduzione della Legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal). Per il sondaggio sono state interrogate 1.200 persone delle tre regioni linguistiche tra il primo aprile e il 14 maggio. I risultati danno un’immagine poco confortante sulla volon-

tà della popolazione svizzera di riformare il sistema sanitario. Le proposte di UDC e PLR non hanno trovato un terreno fertile, ma anche l’idea del PS della cassa unica ha trovato scetticismo. In generale il 76 per cento degli interrogati trova il sistema sanitario svizzero “buono” o “molto buono” e ritiene che la qualità delle prestazioni continui a prevalere sulle preoccupazioni concernenti i costi. Per questo motivo l’iniziativa “Per una cassa malati pubblica” sostenuta da PS, Verdi e organizzazioni di pazienti non riscontra interesse a grandi modifiche del sistema. Neanche il vantaggio che la proposta sia abbastanza conosciuta nella popolazione fa superare il 40 per cento degli interrogati che sono a favore di una cassa unica. Il 45 per cento è per lo status quo e gli indecisi sono aumentanti dal 9 al 15 per cento in confronto al 2011. La proposta dell’UDC di abolire l’obbligatorietà dell’assicurazione porterebbe secondo Brunner più libertà e responsabilizzazione personale. Ma il 75 per cento degli interrogati la

boccia e solo il 4 per cento la vuole abolire, mentre il 17 per cento si è espresso per una limitazione. Dato interessante è il 77 per cento degli elettori UDC che non sostengono la proposta del loro partito. Non va meglio all’idea PLR di allentare l’obbligo per le casse di accreditare tutti i medici. Il 56 per cento degli intervistati è per il mantenimento dello status quo, che sale al 64 per cento tra gli elettori liberali. Il 37 per cento vorrebbe che gli

assicuratori possano scegliere liberamente il medico. L’unica riforma che trova una maggioranza di consensi con il 63 per cento degli intervistati è secondo il sondaggio la richiesta di un’assicurazione obbligatoria per coprire i costi nelle case per anziani (vitto e alloggio). La mancanza di un dibattito pubblico in proposito non permette, però, di trarre spunti per un oggetto concreto da mettere in votazione.

G.S.

Evitare complicazioni alle vene durante i lunghi viaggi Durante un lungo viaggio in aereo, l’immobilità prolungata, specialmente nella posizione da seduti può portare a delle congestioni venose che causano stanchezza alle gambe. Il sangue non circola bene e spesso si ha una sensazione di freddo e un fastidioso formicolio a mani, piedi e gambe. Ecco alcuni buoni consigli. Fa bene passeggiare nel corridoio o per esempio andare al bagno ogni 2 ore, portare dei vestiti non troppo stretti e bere dell’acqua. Fare anche degli esercizi senza spostarsi dal proprio posto, contrarre e rilasciare il muscolo del polpaccio stimola la circolazione, riduce il fastidio, la fatica, la rigidità ed anche il rischio di una congestione alle vene nonché il gonfiamento delle caviglie, spesso frequente sui voli di lunga durata. Per la prevenzione c'è un aiuto naturale che combatte questo tipo di disturbi. Con la regolare assunzione delle compresse pygenol del parroco erborista Künzle per almeno un mese il

medicamento sviluppa al meglio la propria azione. Grazie a ciò, si ha un'azione protettiva sui vasi sanguigni ben definita, documentata da studi clinici internazionali. Pygenol contiene un estratto ottenuto dalla corteccia del pino marittimo e si differenzia dai noti preparati a base di ippocastano grazie al suo contenuto di flavonoidi vegetali. Il preparato è utile alle persone di ogni età sia per la prevenzione che per il trattamento di problemi venosi già in corso. Il prodotto è normalmente ben tollerato anche con la contemporanea assunzione di altri medicinali. Per l'immediato sollievo dai disturbi si consiglia di frizionare le gambe con il gel di pygenol dall'azione rinfrescante e vivificante che non unge e si assorbe velocemente. Ciò stimola l'irrorazione sanguigna della pelle. I prodotti pygenol del parroco erborista Künzle sono disponibili presso farmacie e drogherie senza necessità di ricetta. Maggiori informazioni su www.kp-kuenzle.ch.


22 CRONACA LA PAGINA • 4 LUGLIO 2012

Il capotreno, la moglie Roberta Rolandi, in coma farmacologico Incidente ferroviario sulla linea Brescia-Iseo-Edolo, la stessa di quindici anni fa quando uno scontro tra treni causò la morte del marito Gli scontri tra treni, si sa, non sono poi rarissimi, e ancor meno gl’incidenti ferroviari, specie ai passaggi a livello. Però, che sulla stessa linea ci siano stati due incidenti con vittime prima il marito e poi, dopo 15 anni, la moglie, beh, alla coincidenza si aggiunge certamente anche la sfortuna. Quindici anni e mezzo fa Roberta Rolandi, allora ventottenne, sposata da 4 anni e con un figlio piccolo, lavorava come infermiera all’ospedale di Iseo. La mattina del 30 dicembre del 1996, poco dopo aver preso servizio, ci fu una notizia che le procurò ansia. Si erano appena scontrati due treni a Calino, sulla linea Brescia-Iseo.Edolo e lei sapeva che su uno di quei treni c’era suo marito, Roberto Romele, allora trentenne. In ospedale fu allerta, cominciarono ad arrivare vittime e ferite e Roberta sperava tanto di non dovere assistere allo spettacolo che purtroppo poco tempo dopo gli si

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presentò di fronte: il marito era una delle cinque vittime di quella tragedia, che fece tanti altri feriti. Dopo la morte del marito la donna fu assunta dalle Ferrovie Nord Milano, un lavoro sicuro e anche un po’ riparatore, in più un lavoro che le faceva ricordare giorno per giorno il marito. Fu assunta dapprima come bigliettaia, poi, col passare del tempo, come capotreno.Mercoledì mattina della settimana scorsa, alle 8.25, appuntamento con il caso. Su quella stessa linea, precisamente tra Corte Franca e Borgonato, a circa tre chilometri dal luogo dell’incidente di 15 anni fa, un camion carico di terra, guidato da Manrico Maninfior, 55 anni, incontra un passaggio a livello. Si sono accesi i segnali rossi che indicano che le sbarre si stanno abbassando, ma lui, al posto di fermarsi,

va avanti. Non riesce a passare dall’altra parte, perché la sbarra si è abbassata e contemporaneamente non riesce nemmeno ad andare indietro. Comincia a suonare all’impazzata, ma rimane fermo in mezzo ai binari. Gli sarebbe bastato dare un piccolo urto alla sbarra che aveva davanti a sé e questa si sarebbe alzata, azionata da un sistema di allarme automatico. Invece no, è stato capace di attraversare nonostante il rosso, ma non è stato capace di forzare la sbarra, sapendo benissimo che il treno in arrivo l’avrebbe preso in pieno, nella posizione in cui si trovava. E così è stato. Il treno andava ad una velocità normale, lo dice la scatola nera: 64 km orari. Il guaio è che lo schianto è stato violento ed ha squarciato il treno proprio dalla parte in cui si trovava la ca-

potreno, Roberta Rolandi, ora quarantaquattrenne, schiacciata dalle lamiere. La donne, per fortuna, non è morta, è in coma farmacologico ed ha fratture in tutto il corpo. Questa volta, ad apprendere la terribile notizia non è stata lei, come quindici anni fa, ma suo figlio Matteo, 18 anni. Grave, ma fuori pericolo il camionista, colpevole dell’incidente. Ci sono stati anche una ventina di feriti, per fortuna non gravi. Il diavolo gli ha fatto attraversare i binari quando c’era il segnale rosso, ma gli ha offuscato la mente quando si trattava di forzarla per evitare il sicuro impatto. Dicono Raffele Cattaneo, assessore regionale ai trasporti, e Giuseppe Biesuz, amministratore delegato di Trenord: “Abbiamo speso 100 milioni di euro per eliminare 60 passaggi a livello su questa linea e dotare di dispositivi automatici di sicurezza gli altri 117, ma nessuno sforzo può azzerare la necessità della responsabilità umana. E qui siamo di fronte ad un comportamento gravemente irresponsabile”. Ma quello che è fatto, è fatto. Tocca alla magistratura indagare ed arrivare ad una conclusione. Con un augurio: che questa volta Matteo non abbia a rivivere quello che visse sua madre quindici anni fa con suo padre. 7redazione@lapagina.ch


4 LUGLIO 2012 • LA PAGINA

SALUTE 23

L’igiene dei denti fa bene anche al cuore La pulizia dei denti e della bocca: parlarne sembrerebbe superfluo e invece, purtroppo, non è così. L’igiene della bocca e dei denti, spesso, lascia a desiderare, viene eseguita male e in modo inadeguato, al punto che studi recenti hanno dimostrato che lavarsi male i denti o non pulire bene la lingua può provocare qualche problema al cuore e, in caso di gravidanza, portare al parto pretermine. Pulire i denti e la lingua non è solo un fatto estetico, non è solo un fatto di rapporti tra le persone, è anche un fatto di salute. Possibile? E’ così e la spiegazione è semplice. I batteri che si annidano tra i denti, attraverso le piccole ferite presenti nelle gengive, possono entrare nel circolo sanguigno e giungere così fino al cuore. In questo modo, possono essere un pericolo per il cuore stesso. Quanto al parto pretermine, le donne, a causa dei cambiamenti ormonali che si verificano nelle donne in gravidanza, possono essere soggette all’infiammazione delle gengive e delle mucose e questo fenomeno infiammatorio, se trascurato, può avviare il travaglio. Ripetiamo a scanso di equivoci: può, non è detto che sia sempre così. Un’altra cosa che sembra ovvia nella pulizia dei denti è lo spazzolino. Non è sempre così. Bisogna usare quello adatto alle gengive, alle mucose della bocca e allo stato di salute dei denti. Come deve essere può essere chiesto al dentista ma ognuno prima di usarne uno può rendersi conto di quale

tipo deve usare, proprio sulla base di queste piccole cose da sapere. Oltre allo spazzolino, per la pulizia dei denti si deve usare il filo interdentale, dopo la pulizia dei denti. In alternativa al filo, si può usare quella specie di spazzolino – detto scovolino - che s’introduce negli spazi interdentari per una pulizia a fondo degli eventuali residui alimentari. Poi si può usare anche un colluttorio di tipo batterico, qualora ci sia un’infiammazione, oppure al fluoro per rafforzare la superficie dei denti. I denti vanno puliti almeno due volte al giorno, al mattino appena dopo svegli, alla sera prima di andare a dormire. Durante il giorno, la normale produzione di saliva e il passaggio della lingua sui denti assicurano una discreta rimozione dei cibi residui. Alla pulizia dei denti e della bocca bisogna dedicare un tempo adeguato. Dai tre a cinque minuti spazzolando i denti dal basso verso l’alto e dall’alto verso il basso, e togliendo la patina bianca – dove si annidano i batteri - dalla superficie della lingua. Lo spazzolino va cambiato almeno una volta ogni tre mesi. Tuttavia, dipende dal grado di conservazione delle setole. Se è rovinato, non più integro, non assicura un lavaggio adeguato della superficie dei denti e può danneggiare le gengive e le mucose della

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bocca.Alcuni cibi favoriscono la proliferazione batterica, che può causare la carie; altri aiutano a proteggere lo smalto. Ad esempio, i dolci e le caramelli favoriscono i batteri, perché contengono zuccheri, i quali nutrono i batteri stessi, e ciò favorisce la carie. Dolci e caramelle, ma anche le bevande gassate, che contengono sostanze chiamate carbonati, che aggrediscono la superficie dei denti e li rendono più vulnerabili all’azione dei batteri. Altri cibi, invece, come quelli

integrali, non fanno male ai denti. Il latte, i formaggi e lo yogurt fortificano i denti perché contengono calcio. Aiutano a tenere sani i denti la frutta e la verdura, come carote, mele, sedano e finocchi. Infine, una curiosità. Perché alcune persone hanno denti sani e bianchi pur non curando l’igiene dei denti e della bocca?La risposta è una sola: la salute dei denti – esattamente come la malattia dei denti - risente di una predisposizione ereditaria, però, coloro che hanno un’eredità negativa possono, con l’igiene e gli accorgimenti citati, conservare la salute dei denti più a lungo. ✗redazione@lapagina.ch


24 CRONACA LA PAGINA • 4 LUGLIO 2012

Le persone comuni alla riscossa Una catena di negozi di abbigliamento di Verona e del Nord Italia cerca come modelli “gente normale” e a rispondere sono a migliaia La moda. Non è forse il sogno dei giovani, maschi e femmine? Non è forse la fissazione degli adolescenti attenti, i maschi e le femmine, al capello fuori posto, alla pancina un pochino pronunciata, alla linea snella, appunto, da modello o modella? Chi non sogna di sfilare o di camminare lungo una pedana, sotto lo sguardo attento di donne di una certa età, tutte inghirlandate di gioielli, o addirittura chi non assume lo sguardo assente e lontano, la

camminata a zappa sulla stessa linea immaginaria, quelle braccia penzoloni che vanno per conto loro, distintamente dalla testa? E poi, vuoi mettere, soldi a palate ad ogni avanzar di gomito, hotel di lusso, macchine sportive, magari il cinema e qualche festival! Beh, tutto questo è stato buttato via con un colpo di penna da una catena di negozi d’abbigliamento di Verona e del Nord Italia. Sui suoi negozi la firma Palma ha messo un cartello,

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semplice e chiaro, tre parole, una sopra l’altra, quella di mezzo in caratteri più grandi di quelli delle altre due parole: cercasi gente normale. E’ forse finita la ricerca di modelli e modelle scheletriche? Sicuramente no, però s’è presa una pausa, non sappiamo quanto durerà, ma nel frattempo la vita, anzi, gli affari continuano. Potete immaginare le risposte, a migliaia: curricula, autoscatti, foto, un esercito di gente normale di ogni età e razza, di ogni stazza, magri, grassottelle, attempati, in carne. Non si contano i seni un po’ pronunciati e altalenanti, gli uomini di una certa età, esattamente come le mamme che pensano di non essere mai cresciute. Tra la gente normale, anche un battaglione di ragazze che spesso puoi incrociare in strada senza che ti volti per guardare il loro lato B, o giovanotti che come unico requisito estetico hanno un paio di decenni di vita. Per la direzione dell’azienda è stato un successo, niente a che vedere rispetto a quando la ricerca si limitava alla “bella presenza”, che nella moda, tutto sommato, non è poi una bestemmia. In tempi di vacche magre, come si dice, la trovata serve forse a rimpinguare le poche entrate che in questo settore non bastano mai. Se non girano i soldi, non si può assumere e se non si può assumere, vuol dire che il mercato non tira, che la gente si arrangia con capi di vestiario raccattato al mercato del giovedì o del sabato e che tira brutta aria. Per tutti. Dunque, tempi di sobrietà e anche di normalità per far passare la nottata. L’idea, però, di

far salire sulle pedane, reali o elettroniche l’uomo o la donna comuni e addirittura di proporli come modelli ci sembra uno schiaffo salutare a tutti i capricci e le bizzarrerie di questo settore dove troneggiano i bellissimi, i perfetti, le statue scolpite con il pennello e gli addobbi, esattamente come le dive che entrano nel loro ruolo e ti chiedi cosa fanno tutto il resto della giornata, se non a dormire e passare da un letto all’altro. Ma poi, tutta questa gente “normale”, lo è davvero? Forse qui il dubbio è giustificato, perché, a furia di passerelle, di trucchi, di diete, di palestre, recitazione e spettacolo, la cosiddetta gente normale si è lasciata a tal punto contaminare che non si sa se la normalità è quello che si vede in tv o quella che sfila per le strade delle città. Fateci caso, non è poi così forte la differenza. Il mondo dello spettacolo e della moda ci ha talmente avviluppati con i suoi miti e riti che tutti sembrano vivere in un mondo irreale, salvo svegliarsi qualche tempo dopo e ritrovarsi nella più cruda realtà, che è quella di volere un lavoro e di sperare che ti vengano a bussare alla porta e portarti addirittura non il lavoro, ma lo stipendio da subito. Comunque sia, l’offerta c’è, pubblica, ufficiale, reale. Solo che di fronte alle migliaia di risposte l’offerta è limitata e pochi saranno i fortunati che saranno scelti. In fondo, anche tra le persone normali, ci sono sempre quelle più normali di altre. 7redazione@lapagina.ch


SCUOLA 25

4 luglio 2012 • la Pagina

Diplomi al Rosenberg!

Un neodiplomato posa con la Signora Schmid, direttrice dell'Istituto

Foto di gruppo

Martedì 26 giugno, nella favolosa sala ricevimenti dell'Istituto Rosenberg di San Gallo, si è svolta la cerimonia della consegna dei diplomi agli alunni che hanno sostenuto la maturità nella Sezione Italiana del prestigioso istituto. Introdotto dalla Preside Camilla

Cafagna, molto entusiasta per i risultati raggiunti dagli studenti, l'incontro, cui hanno partecipato, oltre agli allievi, anche gli insegnanti e le famiglie, è stato presenziato dalla Direttrice dell'Istituto "Auf Rosenberg", la Signora Schmid. Ai neodiplomati i migliori auguri di uno splendido futuro.

concorso ...LA MIA ITALIA... La mia super-zia Sonia La persona che più mi lega all`Italia è mia zia Sonia, la sorella minore di mia madre. È nata anche lei in Svizzera, ha 32 anni, è alta 170 cm, ha gli occhi e i capelli castani. Si veste sportiva ma a volte pure elegante. È una persona molto allegra e divertente, assomiglia tanto a mia mamma ma non è cosi severa come lei. Fino a 16 anni è stata con noi in Svizzera, ma dopo le scuole è tornata per sempre in Italia con i miei nonni. All`inizio era molto triste, e ci ha messo tanto tempo per ambientarsi in Italia. Ma adesso non vorrebbe più tornare qui, perchè la mentalità delle persone in Italia le piace molto di più. Anche se qualche volta noi per scherzo la chiamiamo la “svizzerotta “! A 17 anni ha incominciato a lavorare in una fabbrica di sartoria. Fino a 2 anni fa

ha fatto questo mestiere ma adesso ha cambiato lavoro e fa la cameriera in un hotel. Per lei è molto interessante anche perchè parla benissimo ancora la lingua tedesca e può parlare con i turisti. Da 6 anni vive insieme al suo ragazzo in un paesino, Supersano, in provincia di Lecce. È un paese un pò in collina e lì ha una bellissima casa, con tanto spazio fuori per giocare. Ha tanti animali, anche un cane di nome Blacky, come dice il nome lui è tutto nero. È molto grande e pazzarello e ha molta forza. Poi ha anche 8 gatti che si chiamano: Micio, Pacuffolo, Puzzi, Schizzo, Nera,Chicco,Tigre e Luna. Tutti sono molto carini, ma danno un sacco di lavoro! Nei primi anni in Italia, mia zia sentiva tanto la mancanza della Svizzera e ancora oggi le manca tanto la cioccolata svizzera e la raclette. Quando viene in

vacanza da noi, si fa sempre il rifornimento. Anche al suo ragazzo piacciono i prodotti svizzeri. A proposito di ragazzo, lui si chiama Paolo, ha 31 anni e sono fidanzati da sei anni. Lui è un tipo molto scherzoso e gli piace tanto il mare. Va sempre a pesca e fa anche il sub. Per questo motivo non vuole andarsene dall`Italia, gli mancherebbe troppo. Lui lavora come muratore, e ha una ditta per conto suo, ma purtroppo con la crisi che c`è adesso ha dovuto chiudere. Così adesso lavora per altre ditte, sempre nel suo settore. A loro piacerebbe avere dei bambini, ma la situazione finanziaria e il tempo ancora non l’hanno permesso. Allora quando andiamo in vacanze si dedicano a noi, andiamo al mare insieme, certe volte ci portiamo anche la tenda e si dorme sulla spiaggia e facciamo il falo’. Poi si

canta e facciamo musica con la chitarra. Mia zia va pazza per la musica anni 70 ! Ma le piacciono anche gli Scorpions e Eros Ramazzotti. Le piace andare ai concerti all`aperto e quando ci troviamo anche noi in Italia si va insieme. Il suo sogno più grande è di andare un'altra volta in Australia. Lei ha dei cugini e gli zii là. C`è già stata nel 97 con i miei genitori, e le è piaciuto tantissimo. Chissà, magari quando si sposa ci andrà per il viaggio di nozze. A lei piacerebbe sposarsi in una masseria fuori in campagna, all`aperto e non in una chiesa. I miei nonni sono un pò all`antica e non ci piace tanto questa idea. Ma mia zia e più moderna. Quando si sposerà io vorrei fare le foto, perchè mi piace tanto fotografare! Veronica Beltrame - WINTERTHUR (vincitrice 3°premio)


26 SCIENZE LA PAGINA • 4 LUGLIO 2012

Un cioccolatino al giorno aiuta a dimagrire e a star bene Uno studio condotto su mille persone dal gruppo di ricerca della dottoressa Beatrice Golomb (Università della California) sulle abitudini alimentari di chi, sano, riusciva a mantenere il controllo del peso corporeo

Potrebbe sembrare strano, anzi, già immaginiamo i sorrisi di incredulità con cui qualche lettore leggerà quest’articolo, ma pare proprio che sia la verità. Parola della dottoressa Beatrice Golomb, capo ricercatrice del Dipartimento di Medicina del metabolismo dell’Università della California. La quale ha dimostrato, dati alla mano, che un po’ di cioccolato al giorno – in special modo quello fondente – non solo aiuta a dimagrire (cosa a cui molti stentano a credere) ma aiuta a riparare i danni che le cellule subiscono con l’invecchiamento. La dottoressa, però, precisa: “Non è certo mangiando quantità smodate che si può pensare di perdere peso e risolvere il problema di mantenere la linea. Ritengo che piccole porzioni quotidiane equivalenti a un cioccolatino, possano davvero essere utili per mantenersi in salute, gratificare il palato e migliorare il controllo del peso

corporeo”. Ecco come la dottoressa Golomb ha scoperto i benefici del cioccolato, in un’intervista rilasciata a Tommaso Varotti (DiPiù): “Lo studio è nato dalla nostra volontà di capire quale fosse il giusto approccio alimentare per ottenere un buon mantenimento del peso forma, ma non siamo partiti da quello che si trova sulle tavole di chi ha problemi di linea. Abbiamo invece studiato il regime alimentare seguito da chi, nonostante dichiari di nutrirsi dando retta al suo istinto e al suo appetito, riesce comunque a mantenere il proprio peso forma senza fare la minima fatica”. In pratica l dottoressa Golomb ha esamina-

Curiosità

Il Gioiello ha il suo fascino indiscutibile.Ne puo' avere ancor di più con una caratteristica molto dolce al solo pensiero. Cosa c’è di meglio, di unire l’eleganza di un gioiello con il fascino intramontabile del cioccolato? Ci ha pensato una blogger francese. Nome d’arte: La fille du Consul, dietro cui si nasconde l’artista Delphine Roche de Montgrand, ideatrice e creatrice di meravigliose spille, orecchini, anelli e collier che riproducono in tutto e per tutto i colori e le forme del nostro dolce preferito. Un tocco di creatività, che può arricchire ogni festa con un’atmosfera intima e al tempo stesso preziosa.

to circa mille persone, scientifico e nutrizionale, è una sane, con un livello miniera ricca di sostanze utidi grasso corpo- li per la salute. Per esempio, è reo nella me- una fonte di bioflavonoidi, che dia. A que- si rivelano preziosi per miglioste per- rare l’efficienza dei vasi sansone è guigni. stato Contiene tanto magnesio, chiesto che aiuta i muscoli a contrarsi di scri- e a rilassarsi in modo progresvere in sivo e armonico. Ma noi, oltre un dia- a tali sostanze, abbiamo pure rio quali esaminato con interesse la funcibi mangia- zione di altre, chiamate catev a n o nell’arco di alcune chine, sostanze antiossidanti, settimane, senza trascurare cioè in grado di riparare i danni nulla, nemmeno il più piccolo che le cellule subiscono con i dolce e nemmeno la quantità di processi d’invecchiamento. Le qualsiasi cibo. catechine agiscono sui muscoli Dopo di che, in seguito, ap- e fanno sì che essi brucino in punto, ad alcune settimane, è maniera più efficiente le calovenuta fuori la sorpresa, e cioè rie immagazzinate dal corpo. che la maggior Quindi, nonoparte di queste stante sia assopersone manlutamente vero giavano regoche il cioccolato larmente un po’ è un alimento di cioccolato. altamente ricI volontari apco di calorie, le partenevano a catechine congruppi culturaltenute nel cacao mente differenaiutano a smaltiti, avevano dire con maggiore verse abitudini efficacia quelle Dottoressa Beatrice Golomb alimentari, cioè stesse calorie e c’era chi mantutte le altre asgiavano più carne che verdure sunte con il cibo”. e chi più verdure che carne, Ovviamente, più alta è la chi mangiava molto pesce e percentuale di cacao contenuto chi non ne mangiava per nulla. nel cioccolato e più catechine L’unico elemento in comune ci sono. Quindi meglio, molto era appunto che tutti mangiava- meglio il cioccolato fondente di no cioccolato. quello al latte, perché nel fonEcco il commento della dot- dente c’è maggiore quantità di toressa Golomb: “Il cioccolato, cacao. analizzato da un punto di vista ✗redazione@lapagina.ch


RECENSIONI 27

IN LIBRERIA

Calico Joe

Due uomini diversi per età, carattere, personalità, ma accomunati dalla stessa professione: il baseball. Uno è Warren Tracey, donnaiolo, alcolista e pessimo padre che, ormai sul viale del tramonto, gioca le sue ultime partite nei Mets di New York, l'altro è l'astro nascente Joe Castle, ventun anni, originario di Calicò Rock, nel profondo Arkansas, che sta mietendo successi nelle file dei Cubs di Chicago. La popolarità di Joe è alle stelle, è l'idolo dei fan del baseball,

primo fra tutti Paul Tracey, il figlio undicenne di Warren. È il 1973 quando suo padre si ritrova finalmente faccia a faccia con Joe sul diamante dello Shea Stadium di New York in una partita che passerà tristemente alla storia. Sotto gli occhi attoniti del figlio, Warren lancia una palla veloce che cambierà per sempre i destini dei due giocatori. Dopo trent'anni, Paul non ha dimenticato quell'incontro, che ha irrimediabilmente segnato la vita del formidabile atleta entrato

I cancelli dell’inferno In una vita sul mare con la Numa, Kurt Austin ne ha viste tante, ma lo spettacolo che gli si presenta al largo delle Azzorre ha davvero dell'incredibile. La Kinjara Maru, un cargo giapponese, ha subito un attacco di pirati, che invece di depredarla e prenderne possesso, come accade di solito, le hanno dato fuoco e l'hanno affondata, lasciando solo una sopravvissu-

ta: la moglie del capitano, che non ricorda nulla del terribile assalto. Solo una sensazione di stordimento, e poi la violenza dell'incursione a bordo di un manipolo di uomini incappucciati, dalle cui sevizie l'ha salvata solo l'intervento di Austin e dei suoi uomini. Perché tanta brutale ferocia? Che cosa trasportava quel cargo che non doveva arrivare a destinazione? L'anomalo attacco

4 luglio 2012 • la Pagina

nella Hall of Fame del baseball come Calico Joe. Ma Warren è gravemente ammalato e Paul, pur non avendo da tempo alcun rapporto con lui, vuole che i suoi ultimi giorni siano un'occasione per riscattarsi da un'esistenza mediocre e lo convince a compiere un gesto semplice ma memorabile.

• John Grisham • Calico Joe • Mondadori • pp. 185 • Fr. 27.-

dei pirati è solo il primo tassello di un complicato puzzle che Kurt Austin. Dirk Pitt e i loro compagni dovranno completare se vogliono scongiurare una terribile minaccia che incombe sul mondo intero. • Clive Cussler • I cancelli dell’inferno • Longanesi • pp. 406 • Fr. 28.-

La fine dell’altro mondo Ludovico Roncalli, dottorando in Lettere, è un ventottenne della Genova bene che ha trovato nella ricerca universitaria la conferma più fedele della cialtronaggine nazionale, nella famiglia un perenne esercizio di sadomasochismo, e nei coetanei - carrieristi o emarginati che siano - la testimonianza di un gigantesco fallimento generazionale. Erotomane per disperazione, prossimo al baratro dell'alcolismo, Ludovico

vive l'unica autentica complicità nella sorella minore Umberta, alla quale lo lega una reciproca e impossibile attrazione incestuosa. Quando si metterà sulle tracce di un testo andato perduto (la fine di un romanzo utopico scritto da Cyrano de Bergerac), crederà che dalla letteratura possa iniziare il suo riscatto professionale e quindi umano. Peccato che l'estate in cui si svolge la vicenda sia quella del 2001: la follia del G8 genove-

Se lo dico perdo l’America Dura, diretta e impulsiva, ma anche impacciata, autoironica, sentimentale. E’ la Giò degli anni ottanta, sorella minore della protagonista di "Piccole donne". In "Bagna i fiori e aspettami" l'abbiamo conosciuta ossessionata da una passione edipica vissuta molto pericolosamente, ora è cresciuta: vive sola e scrive gialli. Ma il suo sguardo pungente e la sua spiccata propensione a mettersi nei guai non sono affatto cambiati. Sarà l'incontro con un produttore americano, questa volta, a trascinarla in

una nuova avventura a perdifiato: presentarsi al tycoon (omosessuale) in incerti e un po' goffi panni maschili si rivelerà una mossa dalle conseguenze inaspettate, che la condurrà a un turbolento soggiorno newyorkese, tra sequestri, sparatorie, misteriosi messaggi video e rischiosi incontri con le peggiori bande criminali del Bronx. • Lidia Ravera • Se lo dico perdo l’America • et al • pp. 258 • Fr. 21.-

se sconvolgerà la città e ogni progetto di Ludovico. Esordio di uno scrittore capace di incastrare comico e tragico, "La fine dell'altro mondo" è anche il feroce de profundis alzato a un'epoca che non è stata all'altezza nemmeno dei suoi più modesti proponimenti. • Filippo D’Angelo • La fine dell’altro mondo • Minimum Fax • pp. 336 • Fr. 23.I libri più venduti della settimana

Narrativa italiana

1°- Una lama di luce (Camilleri) 2°- Fai bei sogni (Gramellini) 3°- Léonie (Casati Modignani)

Narrativa straniera 1°- Cinquanta sfumature di grigio (James) 2°- Acqua buia (Lansdale) 3°- Il respiro del drago (Connelly)

Saggistica 1°- Sua Santità (Nuzzi) 2°- Fosse ‘a Madonna! (De Crescenzo) 3°- Giochiamo ancora (Del Piero&Crosetti)

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28 SPECIALE EUROPEI 2012

LA PAGINA • 4 LUGLIO 2012

La Spagna resta il riferimento del calcio internazionale Spagna - Italia 4:0, Reti: 14' Silva 1-0, 41' Alba 2-0, 84' Torres 3-0, 88' Mata 4-0, Stadio Olimpico, Kiev, Spettatori: 64.000, Arbitro: Proença (Portogallo) Spagna: Casillas; Arbeloa, Piqué, Ramos, Alba; Xavi, Busquets, Alonso; Silva (59' Pedro), Fabregas (75' Torres), Iniesta (87' Mata). Italia: Buffon; Abate, Barzagli, Bonucci, Chiellini (21' Balzaretti); Pirlo; Marchisio, Montolivo (57' Motta), De Rossi; Balotelli, Cassano (46' Di Natale). La Spagna è giustamente campione d'Europa ed è la prima Nazionale di calcio a vincere tre titoli consecutivi: nel 2008 gli Europei, nel 2010 i Campionati del mondo e domenica la difesa del titolo europeo. La Spagna degli ultimi sei anni è una delle squadre più grandi di ogni tempo. A Kiev la brillante squadra di Del Bosque gioca la miglior partita del torneo e strapazza l’Italia

4-0. Mai nella storia della competizione c’era stata una finale con un punteggio così largo. Gli azzurri di Prandelli non hanno ripetuto la sublime prestazione contro la Germania e nell’atto finale di un Europeo fantastico, sono apparsi molto stanchi e privi d’idee per rivaleggiare contro la Spagna, tornata nel momento giusto ai suoi abituali livelli. Dalle prime battute di gioco si è subito capito chi avrebbe alzato la coppa al cielo. Una finale a senso unico ha ribadito che la Spagna resta il riferimento del calcio internazionale. Un calcio dove il collettivo è privilegiato alle individualità, che nella rosa di Del Bosque abbondano senz’altro: Xavi, Fabregas, Iniesta per citarne alcuni. Nei giorni di Euro 2012 il ct iberico ha dovuto difendersi dalle critiche che ritenevano il gioco della Spagna, basato sul fraseggio e il possesso palla, ormai superato e che ne annunciavano la fine della dominanza spagnola. Del Bosque è riuscito invece a fare

capire che le partite si vincono giocando anche bene in difesa. Nelle prime cinque partite quest'atteggiamento ha avuto più peso, mentre il gioco offensivo del “ticchete tacchete” senza un “el vero nueve” ne ha risentito, anche perché gli avversari hanno trovato le contromisure. La Roja non ha brillato, ma in finale ha ritrovato il suo regista Xavi, fin lì opaco, a dettare in coppia con Iniesta i ritmi e il gioco d’attacco si è di nuovo illuminato, sfiorando ancora la perfezione calcistica. L’epoca è tutt’altro che finita, anzi Del Bosque ha il merito di avere migliorato la squadra che ha ereditato da Aragones e forse il mondo si è finalmente accorto della genialità di questo "hombre tranquilo", maestro di calcio che nell’ora del trionfo resta sempre umile e mostra educazione, morale ed etica. Dopo 14 minuti la Spagna passa in vantaggio con uno dei più bei gol del torneo per preparazione e conclusione. Iniesta detta un passaggio mil-

limetrico sulla linea di fondo a Fabregas, che lascia sul posto Chiellini, il suo cross perfetto all’indietro è deviato di testa in rete dal piccolo Silva. Nel secondo gol Xavi taglia la difesa italiana con un passaggio preciso e serve l’accorrente Alba che non dà scampo a Buffon con un tocco nell’angolo lontano. Il 20 al 41’ chiude di fatto partita ed Europeo nel primo tempo. La ripresa è un’ode al calcio è la Spagna corona la sua eclatante dominanza con altri due gol all’84’ con Torres e all’88’ con Mata. Emblematico, per lo spirito che contraddistingue la Spagna, il gesto di Torres nel quarto gol. Il numero 9 in ottima posizione se segnasse, vincerebbe in solitudine la classifica dei marcatori, invece appoggia a Mata. Casillas alza giustamente e meritatamente la coppa al cielo. La Spagna è nella storia e continuerà il suo ciclo restando fedele alla sua filosofia: giocare a calcio.

G.S.


4 LUGLIO 2012 • LA PAGINA

SPECIALE EUROPEI 2012 29

Focus sulla Nazionale

Prandelli l’artefice dell’ottima Italia Le quattro sberle subite dalla Spagna nella finale di Kiev non possono scalfire il fatto che l'Italia prandelliana abbia disputato un grande torneo. Contro i pronostici pieni di scetticismo. Sfatato così anche il luogo comune che vuole la Nazionale di calcio azzurra vincente solo quando si trova in difficoltà. Se l’Italia ha giocato un Europeo sopra le aspettative, lo si deve a Cesare Prandellli capace di ricostruire il gruppo dopo la delusione del Sudafrica, ma soprattutto di essere l’artefice del rinnovamento: via il difensivismo e progetto basato sul gioco alla ricerca del gol. I suoi ragazzi l’hanno seguito con dedizione e impegno, fino a sfiorare il sogno di diventare campioni d’Europa. Prandelli, non sempre infallibile, è stato capace di valorizzare i giocatori a sua disposizione, migliorando di partita in partita, anche proponendo sistemi di gioco mai

attuati come il 3-5-2 contro la Spagna nel girone. Il coraggio ha pagato fino alla finale. A Kiev forse Prandelli il coraggio non lo ha avuto per riproporre la stessa tattica della prima partita. Quella ricetta aveva funzionato per chiudere gli spazi alla Spagna giocoliera. Prandelli ha deciso diversamente e si è affidato all’undici iniziale della semifinale, con il solo Abate al posto di Balzaretti, commettendo forse l’unico errore del torneo. Comunque non è stato solo un problema di formazione o sistema. Gli azzurri si sono presentati troppo stanchi e imballati e nulla hanno potuto contro la superiorità della Spagna, che non ha regalato a Balotelli e Cassano spazi per il loro estro, hanno braccato Pirlo eliminando la fonte di gioco italiana e dopo il 20 l’Italia non ha creduto più alla vittoria. Certo l’orgoglio non è

mancato. Ci ha provato in particolare con qualche conclusione dalla distanza di Cassano e Montolivo che hanno trovato Casillas prontissimo e con una bella girata di Di Natale. Gli infortuni di Chiellini e Thiago Motta (che ha lasciato i suoi in dieci nella ripresa) anche per i cambi un po’ affrettati del ct, hanno reso ancora più drammatica una finale che l’Italia non ha mai giocato. “Eravamo cotti” è l’analisi di Prandelli. Anche confusi e svuotati, e fisicamente meno freschi dei giganti spagnoli. All’Italia è mancato il centrocampo con Marchisio inesistente, Pirlo ha perso il duello della regia con Xavi e in attacco Cassano e Balotelli hanno vagato a vuoto. L’Italia si è presentata meno preparata all’atto finale, ma va ringraziata per l’impegno e il gioco espresso che le ha permesso di ritornare ai vertice del calcio europeo. Il sogno si è infranto, ma nes-

suno aveva chiesto il titolo a Prandelli e nessuno avrebbe immaginato che l’Italia arrivasse così lontano. Quello che si chiede è di trattenere Prandelli, un genio innovatore di una scuola calcistica che da lustri gioca a speculare. Il progetto continua, senza temere le innovazioni, rivelatesi positive in Polonia e Ucraina. Si può ripartire dalla lezione di Kiev e dagli applausi spontanei che i giornalisti hanno riservato a Prandelli alla sua entrata in sala stampa il giorno dopo. Finalmente in Italia si è capito che non conta solo il risultato, ma che i progetti esigono tempo e dedizione. Nel frattempo grazie a Prandelli per questi momenti esaltanti di Euro 2012 e per il nuovo volto della nazionale, che ha riconquistato la passione degli italiani.

G.S.


30 MODA LA PAGINA • 4 LUGLIO 2012

Uomo a mare! Vivaci, colorati e spiritosi: sono così gli uomini a mare per l’estate 2012. Ricchissima e varia la scelta dei costumi, dagli slip ai boxer o i bermuda, utti i modelli adatti per i diversi fisici! Quest’anno la moda beach da uomo è davvero molto ricca. Ci si può sbizzarrire tra colori, modelli e fantasie per accontentare davvero tutti i gusti, ma anche tutti i tipi di fisici. Se prima la scelta dell’uomo era limitata allo slip o al boxer, da qualche anno i modelli dei costumi da bagno maschili hanno introdotto diverse varianti per venire incontro a tutti gli uomini. Per esempio i più sportivi, gli amanti delle onde come chi sfida il mare sulle tavole da surf, amano indossare i bermuda che hanno diverse lunghezze, dai più corti che arrivano appena sopra il ginocchio a quelli che coprono il ginocchio. Quest’anno troviamo bermuda lunghi fino al ginocchio in tessuto tecnico dai colori vivaci, quasi vitaminici. Tra i pattern più in voga abbiamo le fantasie floreali, ma anche quelle con piccoli animali (delfini, tartarughe) come quelle proposte nella collezione estate Vilebrequin 2012 il cui tema conduttore di quest’anno è l’India, in onore dei 4000 anni di tradizione tessile indiana. I pantaloncini da bagno stampati di Vilebrequin

sono caratterizzati da elastico in vita con coulisse a contrasto, due tasche sui fianchi, cuciture a contrasto, etichetta con logo, due spacchi e una tasca con patta sul retro, tutto in una vivace stampa grafica di una collezione che sembra essere la più audace mai proposta dal prestigioso marchio. Ovviamente più il costume è lungo più il fisico di chi lo indossa deve essere giovanile e di statura alta altrimenti attozzerebbero la figura. Per l’uomo medio sono consigliati dei costumi di media lunghezza come per esempio i boxer che propone Diesel in estrose versioni a quadretti colorati in tinte fluo nelle versioni fucsia, azzurro e giallo limone. Un altro modello particolare è il costume che assomiglia ad un pantaloncino jeans, composto da 50% cotone e 50% nylon, con dettagli come la zip, i bottoni, la vita con i passanti e le cinque tasche sembra veramente di indossare un jeans! Tra le altre caratteristiche dei boxer della nuova collezione, ci sono la chiusura

con automatici e l’interno con slip. Quando però l’altezza non è proprio il vostro forte, meglio optare per la versione corta dei boxer di cui esistono una versione un po’ alla portata di tutti, con la gamba larga e quelli più aderenti che fasciano la coscia. I primi, boxer corti a gamba larga, sono i boxer più semplici da portare. Vanno bene a tutti i fisici e sono molto comodi. Tra le proposte di questa estate, molto originale è quella ideata da D&G dal sapore marcatamente retrò. I colori si fanno meno brillanti e i pattern sembrano richiamare le fantasie vintage. Un costume molto amato dai giovani, ma permesso solo a chi ha una fisico ben scolpito, è il costume a parigamba uomo mare, caratterizzati da indiscussa comodità. Un ritorno dagli anni ’80, davvero carini e che sicuramente spopoleranno tra i giovani sono i costumi a pantaloncino elasticizzati, caratterizzati da delle piccole aperture laterali. Questi modelli sono molto comodi e sono

ripresi totalmente dagli archivi degli anni passati. Un modello che ricorda i pantaloncini delle divise calcistiche di una volta. Li possiamo trovare da Calzedonia, Il colore che nel 2012 la farà da padrone sarà senza dubbio il blu elettrico. Proposto da diversi brand, tra cui Guess e Byblos. Altro colore portante di questa estate è il bianco scelto da sua maestà della moda Armani che lo propone in tutti i modelli di costumi da bagno. Punta sempre sulla raffinatezza e la qualità, anche quando sporca il bianco con un lieve fumo che attaversa tutto il costume disegnando un leggero effetto marmo. Le proposte di Emporio Armani per i costumi uomo 2012 sono adatte a chi piace la semplicità unita allo stile. Il brand di moda propone infatti costumi senza fantasie né fronzoli, in cui il colore bianco colpisce proprio per la sua eleganza, tipica della Maison. Assoluta eleganza traspare nella soluzione proposta da Emporio Armani per gli slip mare uomo 2012: tinta unita con logo e laccetto a contrasto.


TURISMO 31

Spiagge e mare: cosa c’è da sapere 4 LUGLIO 2012 • LA PAGINA

Ecco i mari più puliti di quest’estate ma anche quelli da evitare!

Con l’arrivo dell’estate arriva puntuale anche il rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente, che ogni anno stabilisce i mari, laghi e fiumi più puliti in Europa. Per quanto riguarda i mari, ed insieme ad essi le spiagge migliori di questa stagione le località italiane hanno registrato un buon risultato anche se non è tra i migliori: l'82,3% delle spiagge italiane ottiene un punteggio alto quanto a balneabilità e superano anche la Spagna, che conquista invece il 79,9% dei mari balneabili. Mentre non va bene la Francia, che raggiunge quota 60,8%. Ma a detenere il titolo europeo di miglior mare dell’estate 2012 è Cipro con un irraggiungibile 99,1%. Ottimi risultati anche per Malta e Croazia (97,7%), e per le splendide Isole Greche (94,1%). A sorpresa, potreste anche decidere di raggiungere le acque rumene, che ottengono un placet pari a 87,8%. Anche il Portogallo ed il suo mare battono l'Italia, con un notevole 84 di spiagge promosse. Mentre evitare fortemente Belgio Bulgaria e Olanda che si sono piazzati negli ultimi posti rispettivamente con 52,1%, 49,5 % e 47,4%. Per andar nel dettaglio le prime tre spiagge libere più belle d’Europa sono Mirtiotissa a Corfù, in Grecia, un paradiso sabbioso circondato dalle scogliere drammatiche e imponenti coperte dagli alberi, nonché una delle spiagge più popolari dell’isola di Corfù che attira migliaia di visitatori ogni estate. La spiaggia dà il suo nome al bellissimo monastero di Mirtiotissa che si trova giusto sopra di questo. Al secondo posto Calis, in Turchia. Çali è ben esposta al vento ed è ideale per il

surf. La costa è attrezzata con ogni tipo di albergo e di ristorante ed è raggiungibile con i dolmu (tipici furgoncini turchi). Al terzo posto Es Trenc, a Maiorca, in Spagna. Es Trenc è una vasta spiaggia nelle vicinanze di Colonia de Sant Jordi e, tra l’altro, è uno dei motivi per cui la cittadina è sempre così piena di turisti. Questa enorme spiaggia dorata si estende per circa quattro chilometri, ed è veramente uno spettacolo affascinante. Tra i primi 10 posti, non compare nessuna spiaggia italiana. Invece il resort esotico più bello è stato proclamato da Tripadvisor, il famoso sito di recensioni di strutture alberghiere, come ogni anno, ha premiato le strutture che hanno ricevuto le migliori valutazioni da parte degli utenti. Il vincitore è il Pom Pom Island Resort in Malesia, a soli 45 minuti di barca dalle coste del Borneo che ha ottenuto il certificato d’eccellenza per le strutture alberghiere per l'anno 2012. Per quanto riguarda le spiagge italiane, sono stati resi noti i nomi delle località balneari migliori dell’Italia. Secondo i numeri della 26esima edizione di Bandiere Blu, assegnate dalla

Fondazione per l'educazione ambientale (Fee), sono 246 spiagge premiate, tredici in più rispetto al 2011, che corrispondono a 131 Comuni. Ci sono ben sette new entry che corrispondono a Monopoli in Puglia; Melissa in Calabria; Anacapri sull'isola di Capri; Petacciato in Molise; Palau in Sardegna; Ventotene nel Lazio; Sanremo in Liguria. Cresce il sud, sopratutto Campania e Sardegna. La Liguria si conferma ancora campione regionale con 18 località vincitrici. A pari merito con 16 località, seguono le Marche e la Toscana, distaccandosi di poco dall'Abruzzo con 14 Bandiere Blu. A quota 13 la Campania, che guadagna una nuova località rispetto alla precedente edizione; sei vessilli per la Sardegna con uno in più rispetto all'edizione

2011. Ma sono state rese note anche le spiagge per nudisti più belle del 2012. Se siete amanti del naturismo non potete non andare a Cap d'Agde in Francia: probabilmente il luogo più nature d’Europa in quanto tutti i residenti vanno in giro, tra shopping e passeggiate, adottando un total nude look. La Playa Es Pregons Gran a Maiorca nelle Isole Baleari, è considerata la migliore spiaggia naturista della zona. La prima parte di spiaggia è però riservata esclusivamente ai topless, per il nudismo è necessario percorrere diverse miglia. Il paesaggio è incantevole ed il mare vanta 1000 sfumature. Anche in Italia non mancano le spiagge per nudisti: Pizzo Greco, il villaggio naturista calabrese è un’oasi per tutti gli amanti del verde che nel 2010 ha ospitato il 32esimo Congresso mondiale del naturismo. Nell'oasi di Capocotta, nel lazio, che è stata la prima spiaggia italiana ufficialmente naturista e quindi attrezzata per questa esigenza. La Spezia, la spiaggia naturista è quella di Guvano fatta di sabbia e sassi, caratterizzata da un litorale a mezzaluna incastonato in uno splendido scenario naturale.


32 ASSOCIATIVA

LA PAGINA • 4 LUGLIO 2012

...che Polenta...

UN MANDI DI CÛR FRADIS EMILIANS! Domenica, 24 giugno, il Fogolâr Furlan Udinese Club di Zurigo ha organizzato la tradizionale grigliata di fine primavera a cui ha partecipato attivamente il presidente dei Bergamaschi di Zurigo, signor Bonadei e consorte, unitamente ai nostri consiglieri Sandro Chiandussi, Stefano Mason, Gianni Da Re, Gianni Pupolin, Alan Vidal, Hermes Vidal, Renzo Boldo, Massimo Mazzoli, Andrea Barbieri, Moret Giovanni e tutte le consorti presenti. Hanno partecipato attivamente anche i pompieri di Dietikon.

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Il tutto in una bella simpatica compagnia. Tutti uniti nello scopo di raccogliere un contributo per i terremotati dell'Emilia. TUTTI I PROVENTI della giornata verranno consegnati direttamente a un campo da nostri volontari che si recheranno in Emilia. Vorrei ringraziare di CUORE tutti i partecipanti dalle Alpi alla Sicilia tutti uniti per una nobile causa che rinsalderà ancora di più la nostra Amicizia tra italiani residenti in Svizzera. Giovanni Moret Presidente Fogolâr Furlan Udinese Club Zurigo

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4 LUGLIO 2012 • LA PAGINA

GASTRONOMIA 33

Un pizzico di curry Gamberi esotici al Curry Ingredienti: 1 kg. gamberi già puliti 1 mazzetto di basilico 1 e 1/2 cucchiaio olio di arachidi 1 cucchiaio curry in polvere 100 gr. mandorle affettate 300 cl. latte sale Procedimento: Sciacquate i gamberi e scolateli, quindi divideteli a metà. Mettete a scaldare l’olio e poi rosolate i gamberi per circa 2 minuti a fuo-

co vivace, mescolando. Sgocciolate i gamberi e metteteli da parte. Versate nel fondo di cottura dei gamberi il latte e lasciatelo cuocere a fuoco vivo, mentre con

una spatola di legno gratterete e mescolerete al latte il fondo di cottura del pesce. Aggiungete il curry ed un pizzico di sale quindi coprite il tutto e lasciate che si addensi a fuoco dolce per 5 minuti. Poi aggiungete le mandorle ed il basilico e lasciate cuocere per altri 5 minuti a fuoco molto leggero. Per completare aggiungete i gamberi e lasciateli insaporire per circa 2 minuti, mescolando.

Pollo al curry

Ingredienti: 3 o 4 petti di pollo a cubetti 2 cipolle tritate 1 o 2 peperoni (rosso e/o verde) tagliati a pezzi 3 carote a rondelle o alla julienne olio di oliva (o burro) 50 ml di panna 1 tazza di brodo di pollo (o vegetale) 2 cucchiai di curry 1 mela coriandolo (opzionale) sale qb Preparazione In una padella fate scaldare l'olio oppure il burro. Aggiungete i cubetti di petto di pollo e fateli rosolare finché sono dorati (quindi per circa 10 minuti a

fuoco medio basso). Una volta fatto, togliete il pollo e tenerlo da parte. Aggiungete, nella stessa padella con cui avete appena dorato il pollo, la cipolla che avete finemente tritato in precedenza. Fatela soffriggere. Poi, aggiungete le carote, i peperoni in pezzi (attenzione ai semi, lavateli bene e togliete la parte bianca all'interno in eccesso), la mela a pezzetti (sbucciata) e un poco di sale. Fate cuocere il tutto per 15 minuti, aggiungendo qualche cucchiaio di brodo di tanto in tanto, aspettando che sia evaporato prima di aggiungerne altro. A questo punto prendete il pollo che avevate rosolato e aggiungetelo in padella, mescolate il tutto

e proseguite la cottura con il brodo, come sopra. Dopo qualche istante potete aggiungere i 2 cucchiai di curry. Mescolare bene, in modo da amalgamare bene il curry. Il piatto a questo punto prenderà una colorazione più scura. Continuate la cottura per 10 minuti. Alla fine aggiungete la panna liquida, miscelate il tutto e cuocere ancora per 5 minuti così da far addensare la panna. Servire con una spolverata di coriandolo, se gradite e accompagnato dal riso basmati.

Fagottini di prosciutto al curry Ingredienti: 300 gr formaggio molle 1/2 mela renetta noce alcuni gherigli curry un pizzico 8 fette prosciutto cotto alcuni steli di erba cipollina. Procedimento: Grattugiate la mela, tritate i gherigli e poi amalgamate entrambi gli ingredienti al formaggio molle aggiungendo anche il pizzico di curry.

Quando il composto avrà raggiunto una consistenza cremosa, spalmatelo sulle fette di prosciutto facendone uno strato piuttosto spesso. Arrotolate le fette farcite e ripiegatele ai lati come se fossero dei fagottini, che poi legherete con dei fili di erba cipollina. Tenete in frigorifero per almeno quindici minuti, dopo di che sono pronti per essere serviti.


06.05 Euronews 07.00 Il Quotidiano 08.15 Cartoni animati 10.05 Tf – 8 semplici regole 10.20 Euronews 12.55 Motociclismo: GP di Germania Moto 3 prove 13.55 Automobilismo: Formula 1 GP Inghilterra prove 15.00 Motociclismo: GP di Germania Moto 2 & GP prove 16.00 Tennis: Wimbledon 2012 17.00 Automobilismo: Formula 1 GP Inghilterra prove (r) 19.45 Motociclismo: MotoGP prove (r) 20.35 Insieme 20.45 Estival Jazz 20102 22.55 Pugilato

Rai 1 21.20

07.55 Info. – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.51 Tf – Circle of life 10.10 Sitcom – Finalmente soli 10.35 Film – Appuntamento con un angelo (commedia) 11.29 Tgcom 11.30 Navigare informati 13.00 Tg 5 13.39 Meteo 5 13.30 Sitcom – Il mammo 14.10 Film – Something new 15.04 Tgcom 15.05 Navigare informati 15.45 Minis. – Doc West 17.45 Minis. – Anni 50 20.00 Tg 5 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Veline 21.11 Show – Scherzi a parte

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Franca Malorni è una vedova della buona borghesia romana. Da quando le è morto il marito, un famoso ed affermato avvocato matrimonialista, la sua vita è diventata più difficile. Franca si sente sola e non riesce più a trovare un giusto equilibrio esistenziale. L'unica sua ragione di vita sono le tre figlie, Barbara, Sofia e Susanna tutte sposate, con le quali mantiene un rapporto quasi ossessivo. Ogni domenica, seguendo un rito antico che affonda le sue radici nelle profonde abitudini familiari italiane, Franca pretende che le figlie, con i generi ed i nipoti, vengano a pranzo da lei.

06.00 Tf – Cuori rubati 06.30 Rai Educational 07.00 Cartoni animati 09.00 Tf – Bindi the jungle girl 09.25 Tf – The latest Buzz 10.15 Sulla via di Damasco 10.45 Meteo 2 10.50 Rai Parlamento 11.30 La nave dei sogni 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Automobilismo: Formula 1 GP Inghilterra prove 15.30 Tf – Squadra speciale Lipsia 16.20 Tf – Squadra speciale Stoccarda 17.05 Tf – Chaos 17.40 Tf – Due uomini e mezzo 18.00 Tg 2 L.I.S. 18.05 In buona salute 18.35 Tf – Sea Patrol 19.30 Tf – Il Clown 20.25 Estrazione del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Film – Piano perfetto 22.40 Tf – Brothers & Sisters 23.30 Tg 2 23.45 Tg 2 - Dossier 00.30 Tg 2 - Storie

Italia

Canale

OCCHIO AI PROGRAMMI

Il pranzo di domenica

06.10 Da Da Da in musica 06.35 Quark Atlante 07.00 Tg 1 Mattina 07.05 Road Italy Day by day 08.00 Tg 1 08.20 Sitcom – La piccola moschea nella prateria 09.10 Tf – La casa dei guardaboschi 09.55 Tg 1 L.I.S. 10.00 Che tempo fa 10.05 Tf – Un ciclone in convento 10.55 Overland 13 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Linea Blu 15.30 Quark Atlante 16.15 Dreams Road 2011 17.00 Tg 1 17.30 Che tempo fa 17.15 A sua immagine 17.45 Tf – Homicide Hills 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Rai Sport 20.35 Show – Affaro Tuio 21.20 Fim – Il pranzo della domenica (commedia) 23.10 Notte di luce

rin n o v i a

LUGLIO

07.00 Euronews 09.15 La storia del Regionale 09.40 Documentario 11.00 Studio medico 11.45 Tesori del mondo 12.00 Segni dei tempi 12.20 Insieme 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Info. – Falò (r) 13.50 Documentario 14.40 Ciclismo: Tour de France 2012 17.25 Documentario 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Cartoni animati 18.35 Strada Regina 18.55 Il Quotidiano Flash 19.00 Documentario 19.30 Il Quotidiano 19.50 Lotto Svizzero 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – E alla fine arriva mamma 21.05 Sottosopra: orizzonti di montagna 22.15 CinemaSuisse 22.45 Tf – Law & Order

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SABATO

LA PAGINA • 4 LUGLIO 2012

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34 TELEVISIONE

07.25 Cartoni animati 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Studio Sport 13.30 Grand Prix 13.55 Motociclismo: GP Germania Moto GP prove 15.10 Motociclismo: GP Germania Moto 2 prove 16.00 Film – Finn - Un amico al gunzaglio (commedia) 17.02 Tgcom 17.05 Meteo 18.05 Sitcom – Friends 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Film – Zathura -Un' avventura spaziale 20.22 Tgcom 20.25 Meteo 21.10 Film – Alla ricerca dell'isola di Nim (avventura) 22.07 Tgcom 22.10 Meteo 23.05 Film – Land of the lost 00.02 Tgcom 00.05 Navigare informati 01.05 Tf – The Event 02.00 Studio aperto - La giornata

07.30 Rai Educational 09.25 Film – Nessuno mi può giudicare (musicale) 11.10 Tf – Agente Pepper 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tgr Il Settimanale 12.55 Kilimangiaro album 13.10 Tf – 14° distretto Maria 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tg 3 Pixel 14.50 Ciclismo: Tour de France 15.15 Tg 3 L.I.S. 18.10 Tf – Le sorelle McLeod 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Un caso per due 21.05 Film – Agente 007 - Vivi e lascia morire (spionaggio) 22.50 Tg 3 23.05 Tg Regione 23.40 Storie maledette 00.40 Tg 3 00.50 Tg 3 Agenda del mondo 01.05 Tg 3 Sabato notte 01.20 Appuntamento al cinema

Rete 06.50 Tg4 Night News 07.10 Mediashopping 08.05 Tf – GSG9 08.55 Navigare informati 08.57 Tf – GSG9 09.50 Tf – Monk 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 11.55 Meteo 12.00 Tf – Cuore contro cuore 12.55 Tf – Distretto di polizia 13.50 S-News – Forum 15.10 Tf – Suor Therese 17.00 Tf – Lie to me 17.55 Documentario 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.23 Tg 4 19.35 Tf – Colombo 21.12 Tf – The Mentalist 23.55 Film – Terrore nel buio 00.43 Tgcom 00.46 Meteo 01.45 Tg 4 Night News 02.08 Show – Ieri e oggi in tv 04.50 Mediashopping 05.05 Le avventure di Mandrin (avventura) 06.20 Show – Zig Zag


4 LUGLIO 2012 • LA PAGINA

CINEMA 35

Continuano gli episodi al cinema dei nostri amici preistorici alle prese con tante nuove avventure sempre più coinvolgenti ed esilaranti. Il cartone in 3D sarà in programmazione nelle sale svizzere fino a settembre Siamo a quattro episodi e ancora la bizzarra banda di amici preistorici non finisce di divertirci e catturarci con le loro avventure. “L’Era Glaciale 4: continenti alla deriva” animata distribuita da Fox ha avuto un esordio nel mondo a dir poco eccezionale: ben 78 milioni di dollari in 34 paesi, facendo registrare anche nuovi record di incasso e facendo ipotizzare che questo nuovo capitolo possa anche superare i 690 milioni incassati all’estero da L’Era Glaciale 3. Mentre in Svizzera il cartone è già in programmazione, nella Svizzera francese è nelle sale dal 27 di giugno, nella Svizzera tedesca dal 2 luglio e nel Canton Ticino sarà proiettato a partire dal 28 settembre, in Italia il cartoon arriverà il 28 settembre, ultimo paese al mondo a vedere la pellicola animata. Ancora una volta a innescare la storia è Scrat, diventato, negli anni, una vera icona del cinema, e la sua forsennata caccia all'inafferrabile ghianda, iniziata nella notte dei tempi. Questa volta ha delle conseguenze sconvolgenti per il mondo intero: un cataclisma continentale che sfocia in un'avventura grandiosa per Manny, Diego e Sid. Durante le loro peripezie, Sid ritrova la bisbetica nonna e il branco incontra una combriccola di pirati assortiti decisi a impedire loro di tornare a casa. Ci saranno tutti i simpatici eroi che noi tutti conosciamo dai precedenti episodi: il mammut Manny, sposato con Ellie e padre di Pesca che non è più un cucciolo, ma un'adolescente un po' strampalata. La tendenza di Manny ad essere iperprotettivo degenera in una terribile lite tra lui e la figlia, proprio prima che

la terra si spacchi, gettandolo in mare e separandolo dalla famiglia e dal branco. Ripromettendosi di fare di tutto per tornare dalla sua famiglia e fare pace con la figlia, Manny affronta i molti ostacoli che incontra e si dimostra un grande eroe all'altezza della nuova, colossale avventura. Sarà Ellie a prendere il posto del marito come capobranco e aiutare tutti gli altri a mettersi al sicuro sulla terra ferma. Tocca a lei anche fungere temporaneamente da padre di Pesca. Ellie sa cosa significhi essere adolescente e capisce che Pesca si è presa la prima cotta della sua vita. Sid viene travolto dalla visita della sua famiglia che lo aveva abbandonato da piccolo e che adesso sembrano felici di ritrovarsi con lui. Invece, vanno via frettolosamente abbandonando di proposito la capricciosa e irritabile nonna. Anche lei finisce inavvertitamente a mare insieme a Manny e ai suoi amici, rendendo quanto mai ardua la sopravvivenza di Sid, che deve prendersi cura dei suoi continui bisogni lungo tutta la via. In questo episodi toccherà alla tigre dai denti a sciabola, Diego, avere a che fare con i sentimenti. Diego incontra una femmina di tigre dai denti a sciabola, Shira, e scopre uno strano, nuovo sentimento: l'amore. Come la tigre Shira o la miope e bisbetica nonnina di Sid, il cartone si popola di altri nuovi personaggi, tra cui Ethan, il giovane e conteso Mammut che ha rubato il cuore di Pesca, o il Capitan Sbudella, un orango preistorico, nonché pirata selvaggio ed enorme che adora essere un pirata e fare tutto ciò che gli pare e piace, ma

quando Manny e i suoi compagni gli rubano la nave con tutti i tesori che ha accumulato, l'ira di Sbudella esplode e l'orango si mette all'inseguimento di Manny per vendicarsi. Sbudella è a capo di una flotta variegata, formata, oltre che da Shira, dal tonto

elefante marino inglese Pachi, dal pericolos canguro preistorico femmina Raz, dal folle coniglio preistorico Sguincio, dal micidiale gabbiano del sud della Francia Gabièn e Gandhalì è un tasso bengalese sbruffone e saccheggiatore.


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DOMENICA

20.40

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Kitty, una giovane donna della borghesia inglese in età da marito, sposa Walter Fane, un medico specializzato in batteriologia che nutre per lei un sentimento profondo. Dopo il matrimonio, contratto per compiacere la madre, Kitty si trasferisce con Walter a Shangai, dove, annoiata, cede alle lusinghe di sir Charles Townsend, vice console maritato e padre di due figli. L'adulterio viene presto scoperto da Walter che, ferito, decide di rivalersi conducendo la moglie al villaggio di Mei-tan-fu colpito da un'epidemia colerica. L'isolamento forzato e le condizioni di morte e miseria in cui versa la gente del villaggio, costringono Kitty a un esame di coscienza che getta sul marito una luce nuova. Commossa dall'amorevole dedizione con cui Walter giorno e notte assiste i malati, Kitty decide di appoggiare la sua missione e di rendersi utile in ospedale.

07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.51 Tf – Circle of Life 10.51 Film – Amanda 12.20 S-News – Tg Bau & Miao 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Minis. – Il peccato e la vergogna (drammatico) 16.00 Film – Rosamunde Pilcher: I giorni dell'estate 18.00 Tf – Baciato dall'amore 20.00 Tg 5 20.38 Meteo 5 20.40 Dopo Tg 5 21.16 Film – Sms - Sotto mentite spoglie (commedia) 23.01 Film – Mari del Sud 01.00 Tg 5 01.30 Meteo

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RSI La 1

06.00 Tf – Cuori rubati 06.30 Rai Educational 07.00 Cartoni animati 08.45 Tf – Lola e Virginia 09.00 Tf – Battle Dance 09.50 Automobilismo: Formula 1 GP d'Inghilterra 11.30 Film – La nave dei sogni 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Motori 13.40 Meteo 2 13.45 Tf – Il commissario Herzog 14.45 Tf – Delitti in paradiso 15.15 Film – La fine della canzone 17.20 Tf – Due uomini e mezzo 18.00 Tg 2 L.I.S. 18.05 Film – La mia amica immaginaria (thriller) 19.35 Tf – Il Clown 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – N.C.I.S. Los Angeles 21.50 Tf – Ringer 23.20 La domenica sportiva estate 00.30 Tg 2 00.50 Protestantesimo 01.20 Tf – Hawaii Five-O 02.05 Meteo 2 02.10 Appuntam. al cinema

Italia

Canale

OCCHIO AI PROGRAMMI

Il velo dipinto

ABBONAT I 043 322 17 17

h

05.00 Euronews 05.50 Telegiornale notte 06.00 Meteo notte 06.05 Euronews 07.00 Il Quotidiano 08.15 Cartoni animati 10.05 Euronews 11.10 Motociclismo: GP Germania Moto 2, Moto GP e Moto 3 gara 15.20 Tennis: Wimbledon 2012 19.00 Sports Adventures 19.25 Motociclismo: GP Germania Moto 2 gara (r) 20.10 Motociclismo: GP Germania Moto GP gara (r) 21.00 Tf – Hawaii Five-O 21.45 Tf – Missing 22.30 Tf – Blue Bloods

07.00 Tg 1 Mattina 07.05 Road Italy Day by Day 07.15 Tf – La casa delle sette donne 08.00 Tg 1 08.20 Easy Driver 09.00 Tg 1 09.05 Tf – La casa del guardaboschi 09.50 Tg 1 L.I.S. 09.55 Linea verde orizzonti estate 10.30 A sua immagine 10.55 Santa Messa 12.20 Linea verde estate 13.10 Automobilismo: Formula 1 G.P. d'Inghilterra 13.30 Tg 1 Giorno 16.30 Tg 1 16.35 Film – Il mio amico delfino (avventura) 18.00 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.35 Rai Tg Sport 20.40 Show – Techetecheté 21.20 Tf – Un passo dal cielo 23.25 Speciale Tg 1

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LUGLIO

07.10 Strada regina 07.30 Svizra Rumantscha 08.00 Euronews 09.10 La Storia del Regionale 09.40 Documentario 11.00 Paganini ripete 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.50 Documentario 13.50 Automobilismo: Forumla 1 GP d'Inghilterra 15.40 Ciclismo: Tour de France 2012 17.35 Documentario 17.50 Insieme 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Documentario 19.00 Il Quotidiano Flash 19.05 Documentario 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Film – Il velo dipinto 22.40 Storie estate 23.40 Telegiornale Notte 2350 Meteo notte 00.00 A qualcuno piace corto 00.45 Film – Perfect Stranger 02.25 Repliche continuate

07.00 Tf – Mowgli 07.40 Cartoni animati 11.05 Motociclismo: G.P. Germania Moto 2 gara 12.10 Studio Aperto 12.18 Meteo 12.20 Motociclismo: G.P. Germania Moto GP gara 13.50 Fuori giri 14.30 Motociclismo: G.P. Germania Moto 3 gara 15.30 Film – Save the last dance 16.28 TgCom 16.31 Meteo 17.45 Sitcom – Friends 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Sitcom – La vita secondo Jim 19.30 Film – Senti chi parla adesso! 20.27 TgCom 20.33 Meteo 21.25 Cult. – Archimede 00.25 Info. – Confessione reporter 01.55 Studio aperto - La giornata 02.10 Mediashopping 02.25 Film – L'inventore di favole (drammatico) 03.55 Mediashopping 04.10 Tf – Journeyman

06.00 Fuori Orario 07.00 Tf – Wind my back 07.50 Film – Torna 09.20 Film – Totò, Peppino e le fanatiche (comico) 10.50 Tf – Agente Pepper 11.40 Tgr RegionEuropa 12.00 Tg 3 12.10 Tg 3 Agenda del mondo estate 12.25 TeleCamere Salute 12.55 Prima della Prima 13.25 Passepartout 14.00 Tg Regione 14.15 Tg 3 Giorno 14.30 Ciclismo: Tour de France 2012 15.00 Tg 3 L.I.S. 17.30 Tour replay 18.10 Tf – I misteri di Murdoch 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.20 Pronto Elisir 21.00 Kilimangiaro 23.15 Tg 3 23.25 Tg Regione 23.30 Film – Cosamonauta 00.50 Tg 3

Rete 06.40 Tg 4 Night News 07.00 Mediashopping 07.30 Tf – Zorro 08.30 Cult – Ti racconto un libro 08.50 S-News – Slow Tour 09.25 S-News – Correndo per il mondo 10.00 Santa Messa 11.00 S-News – Pianeta Mare 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 S-News – Melaverde 13.20 S-News – Pianeta Mare 14.02 S-News – Donnavventura 14.45 Film – Ma chi ti ha dato la patente (commedia) 16.35 Film – Prima pagina 18.55 Tg4 19.19 Meteo 19.35 Tf – Colombo 21.30 Film – Absolute zero 22.12 TgCom 22.15 Meteo 23.50 S-News – L'Italia che funziona 23.52 Film – Due per un delitto 01.55 Tg 4 Night News 02.18 Show – Ieri e oggi in Tv 03.10 Film – Pizza connection 04.50 Quiz – Zig Zag


4 LUGLIO 2012 • LA PAGINA

CARTOMANZIA

0901 Te l e f o n a per inserire

★★

★ OROSCOPO ★ ★ ★ Ariete

(21 marzo - 20 aprile)

Mercurio ancora nel segno gioca a vostro favore; dall’8 l’astro del commercio trasloca in Toro, nella vostra casa del denaro, portandovi nuovi guadagni, ma anche nuovi impegni che in questo periodo farete un po’ fatica a portare avanti. Venere è disorientata.

Toro

Arthur Schopenhauer

EROTIC0 0906

Il significato del nome: Matilde Deriva dall'antico gallico Mathelt e significa "possente in battaglia". Variante portoghese: Mafalda. Si dice che le donne che portano questo nome siano forti di carattere e si cita ad esempio la Matilde di Canossa, la "gran contessa", a cui si rivolse Enrico IV per avere il perdono dal papa Gregorio VII che lo aveva scomunicato. Si ricorda anche Matilde, moglie di Guglielmo il Conquistatore, che ricamò la stella cometa nell'arazzo che narra lo sbarco dei Normanni in Gran Bretagna, particolare che ha permesso di datare l'invasione. L'onomastico si festeggia il 14 marzo in ricordo di Santa Matilde regina, madre dell'imperatore Ottone I, patrona delle ricamatrici.

Fin dai tempi antichi, come insegna il caso di Socrate e Santippe, il rapporto tra il filosofo e le donne è stato conflittuale. Talché, se ripercorriamo la lunga storia di questo conflitto, ne ricaviamo l'impressione che la filosofia sia una faccenda prettamente maschile. La necessità di estirpare siffatto pregiudizio si impone con le grandi figure dell'Illuminismo e del Romanticismo, quando prende avvio quella che sarà l'emancipazione della donna. Scottato dall'esperienza patita in casa con la madre, Schopenhauer avverte con lungimirante intuito l'incombente pericolo, e oppone resitstenza. Leva quindi la sua voce impertinente per mettere in guardia il sesso maschile dalle suadenti insidie e dai pericoli che riserva il rapporto con le donne.

L'arte di essere felici CHF 12.Nello sterminato fascio di carte che compongono gli scritti postumi di Schopenhauer si cela un abbozzo di eudemonologia, ossia l'arte di essere felici. Schopenhauer concepì infatti il disegno di radunare in un manualetto, articolandoli in 50 massime, una serie di pensieri che era venuto formulando nel corso del tempo e che insegnano come vivere il più felicemente possibile in un mondo in cui "la felicità e i piaceri sono soltanto chimere che un'illusione ci mostra in lontananza, mentre la sofferenza e il dolore sono reali e si annunciano immediatamente da sé, senza bisogno dell'illusione e dell'attesa". Il filosofo giunge alla conclusione che la felicità di cui si discorre non è che un eufemismo, vivere "il meno infelici possibile".

L'arte di trattare le donne CHF 12.-

Ordinali! 043/ 322 17 17

VARIE 37

(21 aprile - 20 maggio)

Dall’8 Mercurio raggiunge Giove nel vostro segno, formando un’accoppiata vincente a livello economico. Datevi da fare e investite il vostro danaro, poi fermatevi. Venere vi vuole al mare, vi aspetta con ansia, ma anche potrebbe anche suscitare gelosie e tensioni.

Gemelli

(21 maggio - 21 giugno)

La dissonanza di Marte dalla Vergine è addolcita dalla presenza nel vostro segno di Venere e tutto si concentra in una parola: amore. Amore al mare, amore sui monti, amore in città. Dateci dentro: luglio viene una volta all’anno e bisogna approfittarne.

Cancro

(22 giugno - 22 luglio)

Dall’8 la dissonanza di Mercurio si dissolve e con lui le problematiche postali, comunicative e contrattuali. L’amore è ancora un po’ in sordina, ma freme e preme per mettersi in primo piano. Venere passeggia sulla spiaggia e si guarda intorno con voluttà.

Leone

(23 luglio - 22 agosto)

Fino all’8 potete fidarvi di Mercurio in Ariete che promuove iniziative e amicizie; poi, dal 9, la pacchia è finita. Venere in Gemelli vi aiuta e vi fa innamorare, ma non sempre susciterà gli stessi sentimenti nell’oggetto del vostro amore. Usate tatto.

Vergine

(23 agosto - 22 settembre)

Anche se Marte nel segno batte in testa, le attività professionali sono in primo piano, grazie alla vostra attuale grinta. Tuttavia non per molto, perché si avvicina la voglia di fuggire e di non pensare a nulla, solo al sole, al mare e all’amore. Venere è lì che aspetta.

Bilancia

(23 settembre - 22 ottobre)

Venere in Gemelli, a voi positiva, vi gratifica di un nuovo incontro, importante per il vostro futuro; se siete già in coppia, la passione sarà ritrovata. Questo periodo è tutto per voi, sarà indimenticabile, specie se riuscirete a prolungarlo nel tempo della vostra intimità.

Scorpione

(23 ottobre - 21 novembre)

Plutone in Capricorno nella vostra terza casa, quella dello stretto entourage, vuole polemiche. Mercurio, però, per fortuna le spegnerà in tempo prima che facciano male. Venere in Gemelli, in anello di sosta, e quindi potente, porterà nuovo ossigeno finanziario.

Sagittario

(22 novembre - 20 dicembre)

Fino all’8 Mercurio in Ariete protegge i vostri accordi e li porta a termine; poi, dal 9, passando in Toro, Mercurio concretizza con moneta sonante le vostre aspirazioni. Venere privilegia la famiglia e chi non ce l’ha ma potrebbe formarla dovrebbe pensarci su.

Capricorno

(21 dicembre - 19 gennaio)

Finalmente, dal 9 Mercurio rientra nei canoni della vostra tradizionale concretezza, passando in Toro, e finisce il periodo turbolento. Venere porterà passione e scompiglio nella vostra vita sentimentale, sarete frenetici e iperattivi, ma un incontro aggiusterà tutto.

Acquario

(20 gennaio - 19 febbraio)

Non rimandate a dopo il 9 quello che può essere concluso prima con Mercurio in Ariete; infatti, dal 9 il pianeta della comunicazione entra in Toro e si porrà dissonante. Vi toccherà poi faticare per recuperare. Venere si affaccia e si ritrae: v’invita a pazientare un po’.

Pesci

(20 febbraio - 20 marzo)

Impegno e concretezza devono essere le vostre parole chiave. Siete ancora un po’ in salita, ma l’energia è supportata da un Giove in Toro che vi aiuterà a vivere un periodo eccezionalmente caldo, anche sotto il punto di vista dell’amore, finalmente appagato.


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LUNEDI

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Il sergente James Dunn, eroe del Golfo pluridecorato, è accusato ingiustamente di aver ucciso un ufficiale. Potrebbe essere salvato dalla sedia elettrica dal colonnello Grant Casey, militare potentissimo, che gli propone una via d'uscita se accetta di partecipare ad una missione segreta. Il sergente dovra uccidere un industriale che commercia illegalmente armi biologiche. Le cose, pero, non vanno per il verso giusto: il giorno pattuito la First Lady viene misteriosamente assassinata; il primo ad essere accusato e proprio lui. L'unica possibilita che ha di salvarsi e riposta in un 'testimone involontario' munito di telecamera: la dottoressa Victoria Constantini.

06.30 Tf – Il mondo di Patty 07.20 Tf – Hannah Montana 08.10 Cartoni animati 10.30 Tf – Dawson's Creek 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Studio Sport 13.40 Tf – Futurama 14.10 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Tf – Gossip Girl 15.55 Sitcom – Le cose che amo di te 16.45 Real – Mammoni 17.10 Sitcom – Friends 17.35 Quiz – Mercante in fiera 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – C.S.I. New York 21.10 Tf – Grey's Anatomy 23.00 Tf – Rookie Blue

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06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.36 Film – Viva Cuba 10.00 Tg 5 10.05 Meteo 5 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Tf – Beautiful 14.10 Documentario 15.10 Tf – Parenthood 16.10 Film – Non smettere di sognare (commedia) 17.30 Tg5 minuti 18.45 Quiz – Il braccio e la mente 20.00 Tg 5 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Veline 21.11 Show – Ciao Darwin 5 00.15 Tf – Damages 01.15 Tg 5 Notte 01.44 Meteo 5 01.45 Show – Veline (r) 02.16 Mediashopping 02.30 Tf – Boston legal 04.20 Tg 5

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Rete 4

06.30 Il caffé di Corradino Mineo 08.00 Film – Carogne si nasce 10.30 Cominciamo bene 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 - Rai Sport Notizie 12.15 Cominciamo bene 12.25 Tg 3 Fuori 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tgr Piazza Affari 14.50 Tg 3 L.I.S. 14.55 Ciclismo: Tour de France 17.30 Tour replay 18.00 GEOMagazine 2012 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.15 Tf – Cotti e mangiati 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Film – Arsenio Lupin 23.20 Tg Regione 23.25 Tg 3 Linea notte estate 00.00 Documentario 00.50 Fuori Orario 01.00 Film – Terra del desiderio 03.00 RAInews

Rete

Italia

Canale

OCCHIO AI PROGRAMMI

Testimone involontario

07.00 Sorrgente di vita 07.30 Cartoni animati 10.20 Tf – La complicata vita di Christine 10.40 Tg 2 Insieme Estate 11.25 Tf – Il nostro amico Charly 12.10 Tf – La nostra amica Robbie 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E...state con Costume 13.50 Medicina 33 14.00 Tf – Senza traccia 15.30 Tf – Guardia costiera 16.15 Tf – The good wife 17.00 Tf – One Tree Hill 17.50 Tg 2 Flash L.I.S. 17.55 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Ghost Whisperer 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 21.55 Tf – Una scatenata coppia di sbirri 22.50 Tf – Supernatural 23.30 Tg 2 23.45 Film – Family Game - Se una vita non basta (drammatico)

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05.00 Euronews 05.50 Telegiornale notte 06.00 Meteo notte 06.05 Euronews 07.00 Il Quotidiano 08.15 Cartoni animati 10.00 Euronews 12.00 Quiz – Il gioco dei ricordi 12.30 Tennis: Wimbledon 2012 15.00 Ciclismo: Tour de France 17.30 Tesori del mondo 17.45 Tf – Heartland 18.30 Tf – La signora in giallo 19.20 Tf – Zoo Doctor 20.10 Tf – One Tree Hill 20.50 Insieme 21.00 Documentario 21.55 Studio medico

06.00 Euronews 06.10 Unomattina caffé 06.30 Tg 1 06.45 Unomattina estate 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 08.00 Tg 1 Mattina 09.05 Tg 1 della Storia estate 09.30 Tg 1 Flash 10.00 Tg 1 10.10 Unomattina Vitabella 11.00 Unomattina Storie vere 12.00 E state con noi in TV 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Verdetto finale 15.15 Film – Romy 16.50 Rai Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Heartland 18.00 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Techetecheté 21.20 Show – Una voce per Padre Pio XIII edizione 23.35 Porta a porta

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09.10 La Storia del Regionale 09.40 Documentario 10.05 Tf – Doc 10.50 Tf – La signora in giallo 11.35 Piattoforte 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Tf – 8 semplici regole 13.05 Tf – One tree Hill 13.50 Tf – Zoo Doctor 14.40 Film – Rosamunde Pilcher: L'amore della sua vita 16.10 Film – Fantozzi 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Tf – The Mentalist 18.55 Il Quotidiano flash 19.00 Documentario 19.30 Il Quotidiano 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.30 Insieme 20.35 Meteo 20.40 Tf – E alla fine arriva mamma 21.05 Film – Mission: Impossible III (azione) 23.10 Telegiornale Notte 23.25 Meteo Notte 23.30 Segni dei tempi

06.20 Mediashopping 06.50 Tf – Magnum P.I. 07.45 Tf – Più forte ragazzi 08.40 Tf – Sentinel 09.50 Tf – Monk 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Cuore contro cuore 12.55 Tf – Distretto di polizia 13.50 S-News – Forum 15.10 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 16.05 Tf – My Life 16.45 Tf – Il commissario Maigret 18.55 Tg 4 19.19 Meteo 19.35 Tf – Tempesta d'amore 20.10 Tf – Siska 21.10 Film – Testimone involontario (thriller) 23.23 Show – Cinema d'estate 23.25 Film – Corda tesa 00.11 Tgcom 00.14 Meteo 01.32 Tg 4 Night News 01.53 S-News – Pianeta mare 02.50 S-News – Modamania 03.25 Film – La morte cammina con i tacchi alti (giallo)


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VARIA 39

APPUNTAMENTI

Le cinque perle di Giovanni Paolo II propone una Fr. 27.- Melloni lettura diversa papato

chiave di di Wojtyla approfondendo alcuni eventi che hanno lasciato il segno e sceglie cinque gesti fondamentali.

Ordinalo! 043 322 17 17 Tanti auguri ad Antonino Torre che giovedì compie 62 anni. Dalla moglie e i figli

Ass. AITEF

Ass. Balera Club

organizza

organizza

Soggiorno Marino 2012

La sagra dell'anguria

dal 28 agosto al 11 settembre

sabato, 7 luglio, ore 19.00

presso

Gabicce Mare Organizzato per la terza età un soggiorno Marino. Località Gabicce Mare Hotel Splendid *** Quota di partecipazione Fr. 1200.00, viaggio in autobus di Gran Turismo, sistemazione in camera doppia con servizi, pensione completa (incl. bevande), servizio spiaggia, 1 ombrellone, 2 lettini ogni 2 persone. Per info: Armando Caravetta 056 633 59 69 aitef.bremgarten@gmail.com

presso la

La Balera Club Badenerstrasse 816 - 8048 Zurigo Entrata Fr. 6.00 Con musica da ballo di DJ COSIMO Naturalmente ci sarà tavola calda per chi desidera cenare. Per info e prenotazioni: 079 436 18 91

Indovinello Sopra ad un ramo,ci sono 13 uccelli. Un cacciatore spara 2 colpi rispettivamente a 3 e 4 uccelli, quanti ne rimangono ? Nessuno, perché volano via tutti..

GIOCHI DELLA SETTIMANA NR 27 REBUS (5,8)

SUDOKU

CRUCIPIXEL

È necessario riempire la griglia seguendo le seguenti regole: Ciascun numero orizzontale (a sinistra della griglia) o verticale (sopra la griglia) indica un gruppo di caselle da annerire. I gruppi sono, da sinistra a destra e dall’alto in basso, nella stessa identica sequenza dei numeri del punto 1. Ci deve sempre essere una casella vuota (o bianca) tra un gruppo e l’altro.

Rebus (5,9) AB, I lime; D, IA tori = Abili mediatori

Soluzione

SOLUZIONI DELLA SETTIMANA NR 26

BARZELLETTE Totti va al ristorante con la fidanzata Ilary... mangiano tranquillamente, ed a un certo punto si avvicina un cameriere che dice "Allora, mangiato bene? Francesco, com era il passato di verdure?" "Io verdurai, tu verdurasti, egli verdurò... "

LE SOLUZIONI DI QUESTI GIOCHI NELLA PROSSIMA EDIZIONE DEL GIORNALE


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MARTEDI

Le pagine della nostra vita

Canale 5

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Rete

Italia

ABBONAT I 043 322 17 17

06.50 Tf – Magnum P.I. 07.45 Tf – Più forte ragazzi 08.40 Tf – Sentinel 09.50 Tf – Monk 10.45 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Cuore contro cuore 12.55 Tf – Distretto di polizia 13.50 S-News – Forum 15.10 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 16.05 Tf – My Life 16.30 Film – Sangue misto 18.55 Tg 4 Sera 19.31 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.10 Tf – Siska 21.10 Minis. – Due imbroglioni e... mezzo - La nave dei truffati 23.25 Show – Cinema d'estate

rinnova chiama! 043 322 17 17

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06.30 Tf – Il mondo di Patty 07.20 Tf – Hannah Montana 08.10 Cartoni animati 10.35 Tf – Dawson's Creek 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Studio Sport 13.40 Tf – Futurama 14.10 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Tf – Gossip Girl 15.55 Sitcom – Le cose che amo di te 16.45 Real – Mammoni 17.10 Sitcom – Friends 17.45 Quiz – Mercante in fiera 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – C.S.I. New York 21.10 Real – Mammoni - Chi vuole sposare mio figlio? 23.30 S-News – Il bivio 01.40 Tf – Saving Grace 02.30 Studio Aperto - La giornata 02.45 Real – U-Zone 03.30 Mediashopping

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Negli anni '40, una ragazza arriva nella cittadina costiera di Seabrook, nel Nord Carolina, per trascorrervi l'estate con la sua famiglia. Ancora adolescente, Allie Hamilton incontra un ragazzo del posto, Noah Calhoun e immediatamente se ne innamora. Anche Noah sente che lui e Allie sono fatti per stare insieme. Benché lei provenga da una famiglia facoltosa e lui sia un semplice operaio, nel corso di una appassionata e spensierata estate del sud i due diventano inseparabili. Le circostanze - l'improvviso scoppio della seconda guerra mondiale - li dividono, ma entrambi continuano ad essere tormentati dal ricordo l'uno dell'altro. Quando Noah torna a casa dalla guerra, anni dopo, Allie ormai è irrimediabilmente uscita dalla sua vita, ma non dal suo cuore. All'insaputa di Noah, Allie è tornata a Seabrook, dove si sono conosciuti e innamorati. Ma ora è fidanzata con Lon, un giovane soldato che ha conosciuto lavorando come volontaria in un ospedale militare...

06.00 Prima Pagina 07.55 Info. – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.36 Film – Vittoria col cuore 10.00 Tg 5 10.05 Meteo 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Documentario 15.10 Tf – Parnthood 16.51 Film – Colpo di fulmine 17.30 Tg 5 minuti 18.45 Quiz – Il braccio e la mente 20.00 Tg 5 20.29 Meteo 5 20.30 Show – Veline 21.21 Film – Le pagine della nostra vita (drammatico) 23.30 Film – Segreti 01.30 Tg 5 Notte 01.59 Meteo 5 02.00 Show – Veline (r) 02.31 Mediashopping 02.45 Tf – Boston legal 04.20 Tg 5 Notte (r)

08.00 Film – Nonna Sabella 09.30 Rai 150 anni - La storia siamo noi 10.30 Cominciamo bene 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.15 Cominciamo bene 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tgr Piazza Affari 14.50 Tg 3 L.I.S. 14.55 Tf – La casa nella prateria 15.50 Film – Quel che resta di mio marito (commedia) 17.15 Geo Magazine 2012 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Cotti e mangiati 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Circo estate 2012 23.10 Tg Regione 23.15 Tg 3 Linea notte estate 23.55 Correva l'anno 00.45 Rai Educational 01.15 Prima della Prima

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Canale

OCCHIO AI PROGRAMMI

06.00 Tf – Cuori rubati 06.25 Tf – Top Secret 07.10 Tf – Vite sull'onda 07.30 Cartoni animati 10.15 Tf – La complicata vita di Christine 10.40 Tg 2 Insieme Estate 11.25 Tf – Il nostro amico Charly 12.10 Tf – La nostra amica Robbie 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E...state con Costume 13.50 Medicina 33 14.00 Tf – Senza traccia 15.30 Tf – Guardia costiera 16.15 Tf – The good wife 17.00 Tf – One Tree Hill 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Ghost Whisperer 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – La spada della verità 22.40 Tf – Supernatural 23.25 Tg 2 23.40 Terre meravigliose 00.30 Tf – Hawaii Five-O

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05.50 Telesgiornale notte 06.00 Meteo notte 06.05 Euronews 07.00 Il Quotidiano 08.15 Cartoni animati 10.00 Tf – 8 semplici regole 10.20 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Quiz – Il gioco dei ricordi 12.25 Film – Cleopatra 15.05 Film – La dolce vita 20.10 Tf – One Tree Hill 21.00 Documentario 22.05 Il giardino di Albert 22.55 Tf – Dr House 23.40 Estival de Jazz Lugano 2011 (r) 00.25 Film – La doppia vita di Eleanor Kendall (giallo)

06.30 Tg 1 06.45 Unomattina estate 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 08.20 Tg 1 Focus 09.00 Tg 1 09.30 Tg 1 Flash 10.00 Tg 1 10.10 Unomattina Vitabella 11.00 Unomattina Storie vere 12.00 E state con noi in Tv 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Verdetti finale 15.15 Film – Amore in linea 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Heartland 18.00 Tf – Il commissario Rex 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Techetechetè 21.20 Tf – Last Cop - L'ultimo sbirro 23.10 Obiettivo Castrocaro 00.00 Tg 1 00.30 Che tempo fa

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09.20 La Storia del Regionale 09.45 Documentario 10.10 Tf – Doc 10.55 Tf – La signora in giallo 11.40 Piattoforte 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Tf – 8 semplici regole 13.05 Tf – One tree Hill 13.50 Tf – Zoo Doctor 14.40 Film – Rosamunde Pilcher: L'uomo dei miei sogni 16.10 Film – L'incredibile volo 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Tf – The Mentalist 18.55 Il Quotidiano flash 19.00 Documentario 19.30 Il Quotidiano 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.30 Insieme 20.35 Meteo 20.40 Tf – E alla fine arriva mamma 21.05 Tf – Grey's Anatomy 22.35 Tf – Brothers & Sisters 23.15 Telegiornale notte 23.30 Meteo notte 23.35 Tf – CSI: Scena del crimine

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4 luglio 2012 • la Pagina

Ancora cronaca per Salvo Sottile Il giornalista-investigatore torna in TV per approfondire temi di cronata. In onda dal 5 luglio su canale 5 Rinuncia alle vancanze il giornalista siciliano Salvo Sottile, che fino a qualche giorno fa abbiamo seguito con "Quarto grado" la trasmissione di approfondimenti su fatti di cronaca non ancora risolti. Rinuncia al meritato riposo, dopo una stagione televisiva invernale di grande successo, per indagare ancora sui casi di cronaca vecchi e nuovi. "Sì, rinunciamo alle vacanze estive - dice il giornalista in una intervista di TV Sorrisi e Canzoni - Ma la sfida è grande: su Canale 5 non c'è mai stato un programma di informazione in prima serata. Un punto d'orgoglio per me e per la squadra di 'Quarto grado'...". Il nuovo programma di approfondimento giornalistico si chiamerà "Quinta colonna" e, come si è già capito, i temi non saranno

tanto diversi da quelli trattati su "Quarto grado" anche se l’impostazione del programma è un po’ differente. "Allargheremo lo spettro ai grandi fatti d'attualità: la politica, l'economia ma anche notizie più leggere", dice il giornalista, che rivela che comunque "Quinta colonna" non tradirà l'impianto narrativo di "Quarto Grado", "quello della grande inchiesta con tutti i dettagli sviscerati, dando alle storie che raccontiamo un taglio giallo". Tra le tecnologie usate nel programma, Sottile spiega che ci saranno "telecamere nascoste ma anche un 'drone', un aereo telecomandato con una piccola telecamera per fare riprese aeree", e poi uno zainetto chiamato 'ragno', che "permette di trasmet-

tere le immagini dei servizi in mobilità, ovunque ci si trovi", dichiara il giornalista. Una squadra in “rosa” gestirà "Quinta Colonna", ad affiancare Sottile in questa nuova avventura televisiva ci saranno Siria Magri, già vicedirettore di Studio Aperto, Sabrina Scampini, storica spalla di Sottile a Quarto Grado e la giornalista Rita Terruzzi. Ma in studio ci saranno anche uno scrittore di gialli e anche alcuni ospiti. La trasmissione non sarà un talk show con "gente che si accapiglia per alzare l'audience. – assicura il giornalista - Vogliamo fare una televisione autorevole, educata che entra nelle case della gente d'estate offrendo un punto di vista differente e approfondito". Una connotazione più letteraria si avver-

te già dal titolo del programma ispirato ad un romanzo di Agatha Christie del 1941, oltre a rappresentare una diretta continuazione di "Quarto Grado". Ed è da questa propensione giallistica che Salvo Sottile riparte in un programma che non vuole essere il solito programma di talk show, ma un vero e proprio esperimento di inchiesta con una valenza piuttosto letteraria in cui parteciperanno infatti anche scrittori di gialli. Un programma verrà sperimentato in estate e chissà che non possa essere riproposto nella stagione autunnale di Canale 5: "Quarto Grado" su Rete 4 ha mantenuto infatti una media dell’11% di share e 2.600.000 telespettatori. Numeri da record per quella fascia oraria su Rete 4.

Criminal Minds Da venerdì 29 giugno le serate di LA 1 si fanno più appassionanti con la 7a stagione della serie televisiva creata da Jeff Davis nel 2005 In esclusiava per gli spettatori di LA 1, in prima TV, le nuove punate dell’appassionante serie televisiva Criminal Minds, incentrata sulle attività dell’Unità di Analisi Comportamentale, una squadra d'elite dell’FBI specializzata nell’analisi psicologica dei criminali più pericolosi. Gli agenti di questa unità, coordinati da Aaron "Hotch" Hotchner (Thomas Gibson), non analizzano campioni in laboratorio, ma grazie alle loro capacità intuitive e deduttive cercano di ricostruire il profilo del serial killer analizzando semplicemente la scena

del crimine che si è lasciato alle spalle. Entrare nella mente di un assassino può rivelarsi al tempo stesso un'esperienza affascinante e traumatica, tuttavia è l'unico modo per rendere giustizia alle vittime ed evitare che pericolosi criminali possano tornare a colpire. Con una squadra che ritorna al completo e ancora più forte, la 7a stagione del telefilm si preannuncia eccezionale. La nuova stagione si apre con i membri della squadra che vengono chiamati a comparire di fronte ad una commissione del Senato istituita per far luce sulle ultime gesta com-

piute dal gruppo. Dopo l'uccisione di Prentiss e la fuga di Doyle, Morgan ha infatti continuato ad indagare sul figlio del terrorista e - con l'aiuto di JJ, appena rientrata nella squadra - è riuscito a rintracciare il giovane Declan e quindi a stanare anche Doyle. Nel frattempo Hotch torna negli Stati Uniti dopo aver trascorso un periodo in Pakistan. Grazie agli ottimi risultati d’ascolto, pare che il cast dell’edizione precedente sia stato confermato per intero, ad eccezione di Rachel Nichols, che nella stagione scorsa aveva interpretato

l'agente Ashley Seaver, mentre si assisterà al ritorno di A. J. Cook (Jennifer "JJ" Jareau) e Paget Brewster (Emily Prentiss), apparse solamente in un numero ridotto di episodi nel ciclo precedente.


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MERCOLEDI

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John e Jeremy, amici per la pelle non più giovanissimi, si imbucano ai matrimoni con lo scopo di ingozzarsi a sbafo e, seguendo precise regole, abbordare giovani donne per portarsele a letto a colpo sicuro. Proprio quando John, avvertendo il peso degli anni, comincerà a rendersi conto della vacuità delle proprie azioni, Jeremy riuscirà a convincerlo a seguirlo nell'imbucata del secolo: il matrimonio della figlia del cancelliere di stato. Infatuatosi di una damigella d'onore, che si scoprirà essere fidanzata, John costringerà l'amico a proseguire la mascherata oltre le nozze: una regola infranta, si sa, tira l'altra, e la situazione non tarderà a degenerare.

06.30 Tf – Il mondo di Patty 07.20 Tf – Hannah Montana 08.10 Cartoni animati 10.30 Tf – Dawson's Creek 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Studio Sport 13.40 Tf – Futurama 14.10 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Tf – Gossip Girl 15.55 Sitcom – Le cose che amo di te 16.45 Sitcom – Friends 17.45 Quiz – Mercante in fiera 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – C.S.I. New York 21.10 Film – 2 single a nozze Wedding crashers (commedia) 23.45 Film – Lei è troppo per me

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06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.36 Film – La magia della vita 09.59 Tg 5 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Documentario 15.10 Tf – Parenthood 16.10 Film – Il ritmo della vita 18.45 Quiz – Il braccio e la mente 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Veline 21.11 Tf – Le due facce dell'amore 23.31 Film – La rivale 00.25 Tgcom 01.30 Tg 5 Notte 01.59 Meteo 5 02.00 Show – Veline (r) 02.31 Mediashopping 02.45 Tf – Boston Legal 04.20 Tg 5 Notte (r) 04.49 Meteo 5 Notte (r) 05.45 Mediashopping

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06.30 Il caffé con Corradino Mineo 08.00 Film – Nipote Sabella 09.35 Rai 150 anni - La storia siamo noi 10.35 Cominciamo bene 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.15 Cominciamo bene 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tgr Piazza Affari 14.50 Tg 3 L.I.S. 15.00 Ciclismo: Tour de France 17.30 Tour Replay 18.00 Geo Magazine 2012 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.15 Tf – Cotti e mangiati 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Film – Troppo forte 23.05 Tg Regione 23.10 Tg 3 Linea notte estate 23.45 Doc 3 00.35 Rai Educational 01.05 Fuori Orario

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Italia

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OCCHIO AI PROGRAMMI

2 single a nozze Wedding crashers

06.00 Tf – Cuori rubati 06.25 Tf – Top Secret 07.10 Tf – Vite sull'onda 07.30 Cartoni animati 10.15 Tf – Le complicata vita di Christine 10.40 Tg 2 Insieme Estate 11.25 Tf – Il nostro amico Charly 12.10 Tf – La nostra amica Robbie 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E...state con costume 13.50 Medicina 33 14.00 Tf – Senza traccia 15.30 Tf – Guardia costiera 16.15 Tf – The good wife 17.00 Tf – One Tree Hill 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Ghost Whisperer 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Squadra speciale Cobra 11 22.50 Tg 2 23.05 Eva 00.10 Guardami 00.55 Tg Parlamento

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05.00 Euronews 05.50 Telegiornale notte 06.00 Meteo notte 06.05 Euronews 07.00 Il Quotidiano 08.15 Cartoni animati 10.00 Tf – 8 semplici regole 10.20 Euronews 11.50 Telesguard 12.05 Quiz – Il gioco dei ricordi 12.25 Film – I magnifici sette 14.30 Ciclismo: Tour de France 2012 17.35 Tesori del mondo 17.50 Tf – Heartland 18.35 Tf – La signora in giallo 19.25 Tf – Zoo doctor 20.15 Tf – One Tree Hill 21.00 Documentario

06.10 Unomattina caffé 06.30 Tg 1 06.45 Unomattina estate 07.00 Tg 1 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 09.35 Linea Verde Meteo 10.10 Unomattina Vitabella 11.00 Unomattina Storie vere 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Verdetto Finale 15.15 Film – Ricominciare a vivere 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Heartland 18.00 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Techetecheté 21.20 Porta a Porta 23.45 Obiettivo Castrocaro 00.35 Tg 1 Notte 01.05 Che tempo fa 01.10 Sottovoce

o?

LUGLIO

09.15 La Storia del Regionale 09.40 Documentario 10.05 Tf – Doc 10.55 Tf – La signora in giallo 11.40 Piattoforte 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Tf – 8 semplici regole 13.10 Tf – One tree Hill 13.50 Tf – Zoo Doctor 14.40 Film – Rosamunde Pilcher: Estate d'amore 16.10 Film – Magnifica ossessione (drammatico) 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Tf – The Mentalist 18.55 Il Quotidiano flash 19.00 Documentario 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – E alla fine arriva mamma 21.05 Tf – Revenge 22.35 Tf – Cold Case 23.15 Lotto Svizzero 23.20 Telegiornale Notte 23.35 Meteo Notte 23.40 Tf – C.S.I. Scena del crimine

05.55 Tg 4 Night News 06.20 Mediashopping 06.50 Tf – Magnum P.I. 07.45 Tf – Più forte ragazzi 08.40 Tf – Sentinel 09.50 Tf – Monk 10.45 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Cuore contro cuore 12.55 Tf – Distretto di polizia 13.50 S-News – Forum 15.10 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 16.05 Tf – My Life 16.30 Film – U-112 Assalto al Queen Mary (avventura) 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.10 Tf – Siska 21.10 Tf – The Chase 21.52 Tgcom 23.53 Show – Cinema d'estate 23.55 Film – The hard corps 00.41 Tgcom 02.00 Tg 4 Night News 02.25 Film – L'insegnante va in collegio (commedia) 04.00 Mediashopping


4 LUGLIO 2012 • LA PAGINA

MUSICA 43

Il ritorno di MIKA Esplosivo come sempre, ritorna MIKA con due singoli che anticipano l’uscita del nuovo album "The origin of love", ricco di tante collaborazioni importanti con cui proverà a ripetere il successo mondiale dell’album di debutto "Life in Cartoon Motion" e del precedente "The Boy Who Knew Too Much" Era un po’ che ce lo stavamo chiedendo, che fine avrà fatto quell’energico e colorato giovane che ci ha fatto tornare la voglia di ballare e scatenarci sulle note di "Grace Kelly" e "Relax, take it easy?" Sta tornando il ciclone musicale che ci ha investiti con la sua musica travolgente e che portava una ventata di aria fresca nel panorama internazionale della musica pop. Dopo aver venduto otto milioni di album in tutto il mondo, Michael Holbrook Penniman Jr., in arte MIKA, torna alla ribalta col suo disco numero tre. L’appuntamento è per il 18 settembre, giorno in cui sarà finalmente disponibile il suo "The origin of love" in cui il cantante 28enne ha collaborato con vari produttori e musicisti. Un assaggio di questo terzo album ci è stato fornito grazie al primo singolo estratto dall’album già cliccatissimo in rete e che sarà trasmesso dalle radio a partire dal 6 luglio. Lo scoppiettante brano si chiama "Celebrate", in cui l’artista britannico è accompagnato dal rapper e produttore Pharrell Williams della team-band electro hip hop The Neptunes, ha tutte le carte in regola per diventare un tormentone estivo. Il brano è stato prodotto da Nick Littlemore degli Empire of the Sun. Ma MIKA, in questo

album, realizza numerose collaborazioni, oltre a Nick Littlemore e Pharrell Williams, infatti, la star di origini libanesi, ha coinvolto anche William Orbit, Benny Benassi, FrYars, Greg Wells, Klas Ahlund e nuovi musicisti scoperti personalmente via Internet. Interamente creato e concepito da MIKA in totale autonomia, "The Origin of Love" è il risultato di un lungo e appassionato lavoro "fai da te", dove lui stesso ha coordinato ogni aspetto del disco, volando in giro per il mondo alla ricerca dell'incredibile elenco di collaboratori con cui poi ha lavorato. "Celebrate", che musicalmente riprende a piene mani da atmosfere elettroniche in stile anni ’80 che ci riportano al sound che aveva contraddistinto i suoi esordi, risulta essere una canzone molto orecchiabile e dal sound quasi pop-dance. “Il singolo deriva da ciò che accade quando combini un 22enne che trovi online, frYars, con un produttore interplanetario, Nick Littlemore, e Pharrell Williams! Composta da ma Pharrell e frYars e prodotta da Nick, questo tipo di collaborazione è possibile solo quando ognuno ci mette tutto se stesso senza nessun tipo di ego. Questa attitudine collettiva ed aperta è il cuore di "The Origin of Love". È un album che parla di

pazze storie d’amore e tolleranza”, ha affermato MIKA. Sempre secondo alcune dichiarazione dello stesso MIKA riguardanti l’intero nuovo album invece, apprendiamo che all’interno disco "The origin of love" potrebbero esserci alcuni brani anche in lingua francese. Ma "Celebrate" non è stato l’unico singolo che ha anticipato la pubblicazione dell’album, prima ancora era uscito il brano intitolato "Make You Happy". Questo, però, come precisato da MIKA, non era da considerare il primo singolo dell'album, ma semplicemente

un brano a lui caro che ha voluto condividere subito con i suoi fan: “questa è la prima canzone che voglio farvi ascoltare dal mio nuovo lavoro "The Origin of Love". Non è un singolo, ma una canzone che amo e voglio condividere con voi”. "Make your happy", un pezzo piacevole ed orecchiabile dal ritornello ripetitivo che resta impresso, è accompagnato da un cortometraggio diretto da Iouri Philippe Paillé a Montreal, dove l'intero album ha iniziato a prendere forma circa un anno fa insieme a Nick Littlemore agli Placet.


44 TELEVISIONE

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LA PAGINA • 4 LUGLIO 2012

GIOVEDI

21.00

06.50 Tf – Magnum P.I. 07.40 Tf – Più forte ragazzi 08.25 Tf – Sentinel 09.50 Tf – Monk 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Cuore contro cuore 12.55 Tf – Distretto di polizia 13.50 S-News – Forum 15.10 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 16.05 Tf – My Life 16.30 Film – La mortadella 18.35 Tg 4 Sera 18.41 Meteo 19.35 Tf – Tempesta d'amore 20.10 Tf – Siska 21.10 Film – L'urlo dell'odio 23.40 Show – Cinema d'estate 23.42 Film – Rivelazioni Sesso è potere (drammatico)

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043 322 17 17

ament

06.30 Tf – Il mondo di Patty 07.20 Tf – Hannah Montana 08.10 Cartoni animati 10.35 Tf – Dawson's Creek 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Studio Sport 13.40 Tf – Futurama 14.10 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Tf – Gossip Girl 15.55 Sitcom – Le cose che amo di te 16.45 Sitcom – Friends 17.45 Quiz – Mercante in fiera 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – C.S.I. New York 21.10 Tf – Human Target 23.00 Film – Nightmare 01.00 Tf – Nip/Tuck 01.50 Tf – Rescue me 02.35 Studio Aperto - La giornata 02.50 Real – U-Zone 03.00 Tf – Highlander 03.35 Mediashopping 03.50 Film – La profezia maledetta (horror) 05.20 Mediashopping

on

Tuffati racconta di Alice una donna sulla trentina, bella e perturbata, che sta scappando da una vita frenetica metropolitana di cui ha perso il controllo. Quando muore suo padre, che non vede da 24 anni, ritorna al villaggio della sua infanzia chiamata dall’avvocato Fretti per eseguire le ultime volontà del testamento del padre. Qui incontrerà una nonna che ormai non conosce più e che le farà ritrovare il calore famigliare, un bambino epilettico che la aiuterà a superare le proprie barriere e un giovane uomo che troverà la chiave del suo cuore. Alice cerca così di riparare ai danni subiti durante l’infanzia a causa dell’inspiegata separazione dei genitori...

06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.36 Film – Galline da salvare 09.59 Tg 5 10.05 Meteo 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Documentario 15.10 Tf – Parenthood 16.10 Film – Un paradiso per due 17.30 Tg 5 minuti 18.45 Quiz – Il braccio e la mente 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Veline 21.20 Info. – Quinta colonna 00.00 Tf – Rubicon 01.00 Tg 5 Notte 01.29 Meteo 5 01.30 Show – Veline (r) 02.01 Mediashopping 02.15 Tf – Boston Legal 05.15 Tg 5 Notte (r) 05.44 Meteo notte

Rete

Italia

rinnov

Tuffati

RSI La 2

06.30 Il caffé con Corradino Mineo 08.00 Film – Il delitto di Giovanni Episcopo (drammatico) 09.30 Rai 150 anni - La storia siamo noi 10.30 Cominciamo bene 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.15 Cominciamo bene 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tgr Piazza Affari 14.50 Tg 3 L.I.S. 15.00 Ciclismo: Tour de France 17.30 Tour Replay 18.00 Geo Magazine 2012 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.15 Tf – Cotti e mangiati 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Tf – Sulle tracce del crimine 23.05 Tg Regione 23.10 Tg 3 Linea notte estate 23.45 Film – Il figlio del gangster (drammatico)

ai

Canale

OCCHIO AI PROGRAMMI

06.00 Tf – Cuori rubati 06.25 Tf – Top Secret 07.10 Tf – Vite sull'onda 07.30 Cartoni animati 10.15 Tf – La complicata vita di Christine 10.35 Tg 2 Insieme Estate 11.25 Tf – Il nostro amico Charly 12.10 Tf – La nostra amica Robbie 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E... state con costume 13.50 Medicina 33 14.00 Tf – Senza traccia 15.30 Tf – Guardia costiera 16.15 Tf – The good wife 17.00 Tf – One Tree Hill 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Ghost Whisperer 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Private Practice 22.40 Tf – Brothers & Sisters 23.25 Tg 2 23.40 Rai 150 anni Fratelli d'Italia 00.40 Rai Parlamento

h

05.00 Euronews 05.50 Telegiornale notte 06.00 Meteo notte 06.05 Euronews 07.00 Il Quotidiano 08.15 Cartoni animati 10.00 Tf – 8 semplici regole 10.20 Euronews 12.00 Quiz – Il gioco dei ricordi 12.30 Film – La fiamma del peccato 14.30 Ciclismo: Tour de France 2012 17.35 Tesori del mondo 17.50 Tf – Heartland 18.35 Tf – La signora in giallo 19.25 Tf – Zoo Doctor 20.15 Tf – One Tree Hill 21.00 Film – Tuffati 22.40 Tf – Dr House

06.00 Euronews 06.10 Unomattia caffé 06.30 Tg 1 06.45 Unomattina estate 07.00 Tg 1 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.10 Unomattina Vitabella 11.00 Unomattina Storie vere 12.00 E state con noi 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Verdetto finale 15.15 Film – La magnifica coppa 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Heartland 18.00 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Techetecheté 21.20 Documentario 23.35 Obiettivo Castrocaro 00.25 Tg 1 Notte 00.55 Che tempo fa 01.00 Sottovoce

o?

LUGLIO

09.15 La Storia del Regionale 09.40 Documentario 10.05 Tf – Doc 10.50 Tf – La signora in giallo 11.40 Piattoforte 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Tf – 8 semplici regole 13.10 Tf – One Tree Hill 13.50 Tf – Zoo Doctor 14.40 Film – Rosamunde Pilcher: L'arco di Cupido 16.10 Film – A proposito di Henry 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Tf – The Mentalist 18.55 Il Quotidiano Flash 19.00 Documentario 19.30 Il Quotidiano 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – E alla fine arriva mamma 21.05 Info. – Falò 22.10 Via per sempre 22.55 Telegiornale notte 23.05 Meteo notte 23.15 Il filo della storia 00.10 Tf – C.S.I. Scena del crimine


4 LUGLIO 2012 • LA PAGINA

MOTORI 45

Ford C-MAX Tutto era stato preparato da tempo, fin nei minimi dettagli: già nel 2009, con lo studio “iosis MAX”. Ford aveva preannunciato che le due nuove varianti C-MAX in progetto avrebbero assicurato un design più emotivo e più dinamico al segmento di van compatte, i cosiddetti MAV (Multi Activity Vehicle). In seguito sono stati concepiti due veicoli inconfondibili, che convincono pienamente non solo con molteplici e pratici vantaggi. Questa settimana vediamo cosa offre la Ford Grand C-MAX, modello Titanium. Il nuovo concetto dei van compatti è stato progettato anche in base ad uno studio della Ford, dove ad esempio il sondaggio conteneva domande come: quali sono i meccanismi di ribaltamento e ampliamento dei sedili che assicurano la massima efficacia pratica? Quali sono i sistemi più facili

per allacciare bambini piccoli e i neonati? Ma la domanda centrale era: quali sono le configurazioni più popolari per un van compatto? I sondaggi fra i clienti hanno rivelato che soprattutto le giovani famiglie preferiscono porte laterali scorrevoli al posto delle classiche porte ad apertura oscillante – in modo particolare nei parcheggi molto stretti, le porte scorrevoli facilitano notevolmente l’accesso e l’uscita dalla vettura e assicurano preziosi vantaggi quando nella vettura si devono allacciare bambini piccoli nei loro seggiolini. Un’innovazione inoltre è l’accesso ai sedili in terza fila, il sedile in mezzo della seconda fila può essere ribaltato a scomparsa e funge da corridoio tra la seconda e la terza fila, così si crea uno schema “”2+2+2”. Certamente tutti i sedili posteriori possono essere ribaltati

alla scomparsa per ottenere uno spazio molto ampio. Il modello Titanium offre, inoltre, rispetto alle versioni Ambiente e Carving: • Fendinebbia • Griglia del radiatore inferiore e superiore in nero lucido • Climatizzatore bizona • Specchietto interno antiabbagliante automatico • Illuminazione abitacolo anteriore • Impianto audio Sony • Sistema di assistenza alla partenza in salita • Pulsante di accensione Ford Power • Vassoi ribaltabili sui sedili anteriori • Regolatore automatico di velocità La C-MAX è anche il primo modello Ford ad essere equipaggiato con la versione di nuova concezione della famiglia di motori EcoBoos. La variante da 1,6 litri è una costruzione in alluminio leggero ed è la combinazione di tre tecnologie: iniezione diretta della benzina ad alta pressione, turbocompressore a reazione rapida e doppia regolazione dell’albero a camme Ti-VCT. La Grand C-MAX impone un criterio di valutazione di agilità, un comportamento di guida sportivo e diretto e un comfort più rigido della prima generazione. I nuovi migliori valori della categoria, che ab-

binano qualità di marcia, precisione dello sterzo e feedback dell’autotelaio ad un comfort di sospensioni e scorrimento notevolmente migliorato, sono normalmente caratteristiche tipiche di veicoli molto più costosi. Il servosterzo elettronico di nuova concezione EPAS (Electric Power-Assisted Steering) ha un influsso positivo sulla guida dinamica. Grazie ad una precisa sincronizzazione dei componenti, il nuovo servosterzo convince alle alte velocità con messaggi chiari e precisi, riducendo al minimo necessario lo sforzo nelle manovre di parcheggio. Il team della Ford che si occupa di dinamica del veicolo attribuisce un’importanza particolare alla meticolosa sincronizzazione fra sospensioni, ammortizzatori, stabilizzatori e supporti delle sospensioni – importanti fattori centrali per maneggevolezza e comfort di guida.

DATI TECNICI •

Modello Ford Grand C-MAX

Cambio manuale - 6 marce

Prestazione 110kW/150CV

Prezzo modello base a partire da CHF 37'050.-


46 TELEVISIONE

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LA PAGINA • 4 LUGLIO 2012

VENERDI

06.30 Tf – Il mondo di Patty 07.20 Tf – Hannah Montana 08.10 Cartoni animati 10.35 Tf – Dawson's Creek 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Studio Sport 13.40 Tf – Futurama 14.10 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Tf – Gossip Girl 15.55 Sitcom – Le cose che amo di te 16.45 Sitcom – Friends 17.45 Quiz – Mercante in fiera 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – C.S.I. New York 21.10 Film – In the name of the King 23.45 Film – Conan il distruttore 01.45 Tf – Rescue me

o l'abb at iama! ch 043 322 17 17

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ame n t

Il giovane gallo Alafolix, membro del villaggio di Asterix, è perdutamente innamorato della bella principessa greca Irina, alla quale scrive romanticissime poesie d'amore dettate però dal cuore sensibile di Obelix: Irina, però, è già stata promessa da suo padre a Bruto, il buzzurro e fanfarone figlio adottivo di Giulio Cesare, e cercando un pretesto per poter respingere il suo fastidioso pretendente, dichiara che sposerà soltanto il vincitore delle Olimpiadi che si svolgeranno di lì a poco ad Olimpia. Alafolix allora ottiene di farsi accompagnare in Grecia da Asterix, Obelix e Panoramix, che aiuteranno la Gallia a superare le altre nazioni (Germania, Hispania, Grecia, Egitto e Roma) nella lotta per il podio.

06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.36 Film – Papà ha perso l'aereo 10.00 Tg 5 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Documentario 15.10 Tf – Parenthood 16.10 Film – Callas e onassis 17.30 Tg 5 Minuti 18.45 Quiz – Il braccio e la mente 20.00 Tg 5 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Veline 21.10 Show – Resto umile 23.30 Show – Supercinema 23.55 Tg 5 Notte 00.24 Meteo 5 00.25 Show – Veline (r) 00.56 Mediashopping 01.10 Tf – Bih shots 04.20 Tg 5 04.49 Meteo 5

rin n o v i a

RSI La 2 21.00

06.30 Il caffé con Corradino Mineo 08.00 Film – Le signore 09.40 Rai 150 anni - La storia siamo noi 10.40 Cominciamo bene 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.15 Cominciamo bene 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tgr Piazza Affari 14.50 Tg 3 L.I.S. 15.00 Ciclismo: Tour de France 17.30 Tour Replay 18.00 Geo Magazine 2012 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Cotti e mangiati 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 La grande storia 23.20 Tg regione 23.20 Tg 3 Linea notte estate 23.55 Lucarelli racconta 01.10 Appuntam. al cinema 01.15 Rai Educational

Rete

Italia

Canale

OCCHIO AI PROGRAMMI

Asterix alle Olimpiadi

06.00 Tf – Cuori rubati 06.25 Tf – Top Secret 07.10 Tf – Vite sull'onda 07.30 Cartoni animati 10.15 Tf – La complicata vita di Christine 10.40 Tg 2 Insieme Estate 11.25 Tf – Il nostro amico Charly 12.10 Tf – La nostra amica Robbie 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 E... state con costume 13.50 Tg Eat Parade 14.00 Tf – Senza traccia 15.30 Tf – Guardia costiera 16.15 Tf – The good wife 17.00 Tf – One Tree Hill 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Cold Case 19.35 Tf – Ghost Whisperer 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – N.C.I.S. 22.40 Tf – Brothers & Sisters 23.25 Tg 2 23.40 Emozioni 01.15 Tg Parlamento

h

05.50 Telegiornale notte 06.00 Meteo notte 06.05 Euronews 07.00 Il Quotidiano 08.15 Cartoni animati 10.00 Tf – 8 semplici regole 10.20 Euronews 12.00 Quiz – Il gioco dei ricordi 12.30 Film – Scandalo al sole 14.30 Ciclismo: Tour de France 2012 16.55 Sport Adventure 17.35 Tesori del mondo 17.20 Documentario 17.50 Tf – Heartland 18.35 Tf – La signora in giallo 19.25 Tf – Zoo Doctor 20.15 Tf – One Tree Hill 21.00 Film – Asterix alle Olimpiadi

06.30 Tg 1 06.45 Unomattina estate 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.10 Unomattina Vitabella 11.00 Unomattina storie vere 12.00 E state con noi in tv 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Verdetto Finale 16.35 Film – 2 papà, nemici amici 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 17.15 Tf – Heartland 18.00 Tf – Il commissario Rex 18.50 Quiz – Reazione a catena 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Show – Techetecheté 21.20 Show – Festival di Castrocaro 2012 23.30 Tv 7 00.35 L'appuntamento 01.05 Tg 1 Notte 01.35 Che tempo fa

o?

LUGLIO

08.20 Documentario 09.15 La Storia del Regionale 09.40 Documentario 10.05 Tf – Doc 10.55 Tf – La signora in giallo 11.40 Piattoforte 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Tf – 8 semplici regole 13.10 Tf – One Tree Hill 13.50 Tf – Zoo Doctor 14.40 Film – Rosamunde Pilcher: Per amore e per passione 16.10 Film – L'antidoto 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Tf – The Mentalist 18.55 Il Quotidiano Flash 19.00 Documentario 19.30 Il Quotidiano 19.55 Meteo regionale 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – E alla fine arriva mamma 21.05 Tf – Criminal Minds 22.35 Tf – The Closer 23.20 Telegiornale notte 23.35 Meteo notte 23.40 Film – Shine a Light

06.20 Mediashopping 06.50 Tf – Magnum P.I. 07.40 Tf – Più forte ragazzi 08.25 Tf – Sentinel 09.50 Tf – Monk 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Tf – Cuore contro cuore 12.55 Tf – Distretto di polizia 13.50 S-News – Forum 15.35 Tf – My Life 16.05 Film – Gran Premio 16.42 TgCom 16.45 Meteo 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.10 Tf – Siska 21.10 Tf – Le indagini di Padre Castel 23.00 Tf – Criminal intent 23.50 Show – Cinema d'estate 23.52 Film – I figli degli uomini 01.13 Tg 4 Night News 01.23 Info. – Navigare informati 02.20 Info. – L'Italia che funziona 02.38 Info. – Navigare informati 02.40 Film – Ci risiamo, vero provvidenza? (western)


AGENDA 47

4 LUGLIO 2012 • LA PAGINA

IN GIRO PER I MUSEI BASILEA

Hilary Lloyd KUNSTMUSEUM BASEL

ST. ALBAN-GRABEN 16 FINO AL 16 SETTEMBRE 2012

LUNEDÌ CHIUSO ORARI: MAR - DOM 11.00 - 18.00

Diventa socio de La Pagina! Chiama ! 043 322 17 17

BASILEA

Renoir KUNSTMUSEUM BASEL ST. ALBAN-GRABEN 16

FINO AL 12 AGOSTO 2012 LUNEDÌ CHIUSO ORARI: MAR - DOM 10.00 - 18.00 ZURIGO

Noritoshi Hirakawa

CHRISTOPHE GUYE GALERIE DUFOURSTRASSE 31 FINO AL 4 AGOSTO 2012

DOMENICA CHIUSO

L' ultima riga delle favole

ORARI: LUN-VEN 10.00-18.00 SAB 11.00-16.00

di Gramellini Massimo - pp 258

Fr.1

è una persona come tante. E, come tante, crede poco 7.- Tomàs in se stesso, subisce la vita ed è convinto di non possedere gli strumenti per cambiarla. Ma una sera si ritrova proiettato in un luogo sconosciuto che riaccende in lui quella scintilla di curiosità che langue in ogni essere umano. Incomincia così un viaggio simbolico che, attraverso una serie di incontri e di prove avventurose, lo condurrà alla scoperta del proprio talento e alla realizzazione dell'amore: prima dentro di sé e poi con gli altri. Con questa favola moderna che offre un messaggio e un massaggio di speranza, Massimo Gramellini si propone di rispondere alle domande che ci ossessionano fin dall'infanzia. Quale sia il senso del dolore. Se esista, e chi sia davvero, l'anima gemella. E in che modo la nostra vita di ogni giorno sia trasformabile dai sogni.

Ordinalo! Libreria La Pagina 043

Curiosità Dar le mele a una persona

Quest'espressione, forse non molto conosciuta, si adopera allorché si vuole dare una particolare rilevanza al fatto che due persone se le sono date di santa ragione e una, in particolare, è stata picchiata con un bastone. Ma cosa ha a che vedere il bastone? Semplice. Questo 'arnese' viene adoperato per "picchiare" l'albero allo scopo di far cadere le mele. In senso metaforico o figurato questa locuzione si usa quando si "picchia" moralmente una persona: in fatto di destrezza tuo fratello ti dà le mele.

COIRA

GALLERIA ARRIVADA GURTELSTRASSE, 72

FINO AL 20 LUGLIO 2012 LUN-MAR-DOMÌ CHIUSO

ORARI: MER-VEN 14.00-18.30 SAB 10.00-12.00/14.00-16.00 BERNA

Hermann Hesse

322 17 17

KUNSTHAUS BERN

HODLERSTRASSE, 8-12

FINO AL 12 AGOSTO 2012 LUNEDÌ CHIUSO ORARI: MARTEDÌ 10.00-21.00 MER-DOM 10.00-17.00

Roba da... GUINNESS! Il libro più grande del mondo È stato presentato a Tokio, più precisamente nel Luglio del 2004. È il libro illustrato stampato e rilegato più grande al mondo. Con una stazza complessiva di 352 chilogrammi e una dimensione di 3.07 metri in altezza e 3.42 metri in larghezza, il libro è entrato a far parte del Guinness Dei Primati come "il più grande libro illustrato del mondo".

Cheng Gong

GINEVRA

The Eternal Detour Cycle MAMCO

RUE DES VIEUX GRENADIERS 10 FINO AL 16 SETTEMBRE 2012 ORARI: GIO-VEN 12.00-18.00

IN GIRO PER I MUSEI



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