12 OTTOBRE 2011 • ANNO 21 • N° 41 • In edicola Fr. 3.– AZA / PP Journal CH-8004 Zürich
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pagg. 2 - 14
2 SECONDA la Pagina • 12 ottobre 2011 Militärstrasse 84, 8004 Zurigo Tel. 043 322 17 17 Fax 043 322 17 18 www.lapagina.ch
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Tra passato e futuro
Roma capitale può essere, per noi, una assoluta evidenza. Non lo è stata per gli italiani. Dopo la promulgazione della costituzione sabauda del 1848, e la realizzata unità, durante il regno di Vittorio Emanuele, scegliere una capitale divenne un’impresa difficile e complessa. La scelta di Roma
La doppia morte di Meredith La sentenza che ha liberato Amanda e Sollecito, chiamiamoli pure così con i loro appellativi popolari, ha aperto una profonda discussione sulla giustizia italiana. Ha alimentato i tuttologhi di Stato che presiedono ogni sera i dopocena degli italiani ora da Vespa ora su Matrix, ha sviluppato il dualismo classico di innocentisti/colpevolisti, ha lasciato con un grande punto interrogativo Rudy in carcere senza certezze (concorso in omicidio con chi?). Insomma chi aveva un giudizio critico sulla magistratura italiana lo ha rinforzato, chi aveva fiducia nel processo ha avuto modo di alimentarla poiché si è trovato al cospetto di una sentenza capace di ammettere che i ragionevoli dubbi sono maggiori e più consistenti delle prove. Insomma è andata di scena 'la vita mediata', quella nella quale si giocano i destini di giovani e la voglia di giustizia di chi ha perso Meredith. Quello che mi ha impressiona-
to di questa vicenda osservandola qua e là, ascoltando nei bar, è la scomparsa della giovane Meredith. Quando questi casi vanno in scena nel grande circo mediatico italiano, alla fine ti accorgi che i volti delle vittime prima si appannano, poi sbiadiscono alla fine scompaiono. Restano le foto degli assassini, degli innocenti colpevolizzati, degli avvocati, dei criminologi di sempre. Restano a far vivere un caso, ma la vittima scompare e nell'opinione pubblica mentre è chiara l'immagine dei presunti assassini pochi rammentano il volto della ragazza assassinata. La sua foto serviva all'inizio, quando il circo è partito, dopo diviene un dettaglio trascurabile, perché in primo piano appaiono i volti e i nomi dei veri protagonisti: Amanda, Sollecito, Rudy. I racconti si susseguono e scandagliano le esistenze di questi giovani animando i rotocalchi di mezzo mondo. Così per due volte Meredith è morta, la prima volta assassinata e
la seconda scomparendo senza giustizia e certezze. Un giorno f o r s e riapparirà, grazie a qualche indomabile cronista in uno di quei reportage: 'vi ricordate l'assassinio di Perugia? Arrestato il colpevole'. Riapparirà in terza o nelle dimenticate pagine di cronaca con una piccola foto sullo sfondo tra quelle di Amanda e Sollecito che nel frattempo saranno diventati noti professionisti. Le vittime hanno un destino atroce restano rinchiuse nei cuori dei propri cari e verso di loro non vi è rispetto o pietà da parte dei media. Aveva ragione Fellini ne 'La voce della Luna': ... 'e se ci fosse un po' di silenzio'...
Massimo Pillera
Roma capitale d'Italia Tra decadimento e splendori appariva una strada obbligata. Pur tuttavia, vi era l’accanita resistenza dei cattolici, per i quali la città era e doveva rimanere la sede dello Stato pontificio, e quella dei cittadini dei vecchi stati italiani che proponevano, in alternativa, altre città. Persino ai nostri giorni, una parte dell’opinione pubblica italiana del nord, sobillata dalla propaganda leghista, farebbe un’altra scelta: Milano, prima potenza economica del paese. All’inizio del risorgimento il nome di Roma riassumeva in sè significati tra loro altamente contradditori. Non c’èra, in effetti, nessun rapporto tra la terza Roma, sognata dal grande repubblicano Giuseppe Mazzini, la Roma del popolo, dopo quella di Cesare e dei papi, e l’idea di Vincenzo Gioberti, volta a fondare il primato di Roma capitale nella gloria del cristianesimo trionfante. Tra queste due concezioni, un solo punto in comune: una visione romantica della politica ove i sogni sono più importanti della realtà. Unificata l’Italia, Il ministro Ca-
vour, nel suo discorso alla camera dei deputati a Torino, il 27 marzo del 1861, sostenne la tesi di Roma futura capitale reclamata dall’opinione pubblica nazionale, indissolubilmente ricongiunta all’Italia. Roma, ultima vestigia degli stati pontifici ancora sotto l’autorità dei papi, e al seguito dell’ intervento della Francia nel 1849 contro la repubblica romana di Mazzini e Garibaldi, godeva della protezione delle truppe d’oltralpe. Fu quindi Firenze, a conclusione degli incontri della diplomazia italiana e francese, ad essere scelta nuova capitale dopo Torino. Il 20 settembre del 1870, pochi giorni dopo la gravosa sconfitta francese di Sedan, l’Italia, approfittando del momento favorevole, conquista la città di Roma attraverso la breccia di Porta Pia, ponendo fine al lungo regno dei papi. D’ora in avanti non si trattava tanto di realizzare un sogno ma di governare una città complessa e difficile. La Roma dei Papi con i suoi
splendori e lo stato reale della città molto al di sotto del suo mito. Modesta città di duecentomila abitanti, povera e decadente, ove i fasti del papato si accompagnavano alla miseria e alla ignoranza della maggioranza del popolo. Paradossalmente, tutto ciò rappresentò una straordinaria opportunità per i liberali piemontesi e toscani, preferendo essi una capitale che non potesse oscurare la prospera economia del settentrione. Una visione miope ed egoista, colonizzatrice e antimeridionalista, che fu poi, per decenni, di freno alla costruzione dello stato unitario fondato sulla solidarietà e la convivenza delle sue genti. Ciò che è avvenuto li ha, tuttavia, sconfessati: il nascente sistema parlamentare italiano e la monarchia, culturalmente e politicamente debole, non resistettero al soffio del ponentino e ai metodi politici romani, come erano stati trasmessi nel corso dei secoli, da una piccola e grande storia.
gianni.farina@lapagina.ch
editoriale
12 ottobre 2011 • la Pagina
Nel nome dei diritti umani (calpestati) Per decenni il Sud Africa è stato il simbolo dell’apartheid: la stragrande maggioranza della popolazione di colore discriminata da una minoranza bianca al potere, saldamente in mano al partito nazionalista. Simbolo della discriminazione subìta è stato Nelson Mandela, per quasi tre decenni in carcere. Durante il periodo buio, due personaggi furono insigniti del Premio Nobel per la Pace: Mandela, appunto, e Desmond Tutu, primo arcivescovo nero del Sud Africa. Poi, nel 1994, la fine dell’apartheid, per fortuna senza spargimento di sangue, con Nelson Mandela che passa dal carcere al potere, esercitato nel nome della non violenza, del dialogo e della democrazia. Questo Paese, così duraer
mente provato durante l’apartheid, dovrebbe avere gli anticorpi ben allenati contro le discriminazioni e invece, purtroppo, non sembra sia così. Uscito di scena da tempo Nelson Mandela, per età avanzata, il potere è ora nelle mani di Jacob Zuma, leader dell’Anc, eletto due anni fa. Uomo di colore e democratico riconosciuto, Zuma, all’indomani della sua elezione, si contraddistinse per un atto illiberale: vietò l’ingresso nel Sud Africa al Dalai Lama, il leader religioso tibetano, insignito a sua volta del Premio Nobel per la Pace. Motivo: ordine della Cina che pose come condizione agli investimenti nel Sud Africa l’ostracismo al Dalai Lama. Questi gli antefatti. La storia si sta ripetendo. Occasione
è l’ottantesimo compleanno di Desmond Tutu, ai cui festeggiamenti, oltre che al Dalai Lama, sono stati invitati Jimmy Carter e Kofi Annan. Per il Dalai Lama non c’è stato nulla da fare. Un nuovo ordine cinese è stato prontamente eseguito da Zuma, con grande disappunto di Tutu che ha dichiarato: “Il governo è determinato a non fare nulla che possa far arrabbiare la Cina. Mi ritrovo in un Paese peggiore che ai tempi dell’apartheid”. A nulla sono valsi i moniti dell’arcivescovo in pensione, che ha messo in guardia il presidente Zuma dal sentirsi forte di una larghissima maggioranza. “Anche Mubarack”, ha detto, “ce l’aveva. Anche Gheddafi. Un giorno pregheremo per la
caduta di un governo che non ci rappresenta più”. Niente, il potere è rimasto sordo. Evidentemente i mezzi tecnologici non hanno insegnato nulla ai cinesi e a chi calpesta i diritti umani e civili. Il Dalai Lama dialogherà con l’arcivescovo in video conferenza, ridicolizzando così i divieti che sicuramente amplificheranno la notizia che – non ci vuole molto a immaginarlo - si ritorcerà contro chi i divieti li ha emessi o eseguiti. ✗redazione@lapagina.ch
Punzecchiatura Alfano ha invitato tutto il Pdl ad aiutare il premier… … dopo l’accorato invito Berlusconi ha capito che il suo tempo è davvero finito...
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politica
la Pagina • 12 ottobre 2011
Un altro governo non potrebbe fare nulla di diverso L’asse Scajola-Pisanu fa nascere una “fronda” nel Pdl. Le richieste sono un nuovo governo allargato all’Udc e guidato da un successore indicato da Berlusconi. Le opposizioni divise su tutto Il governo ha ricevuto anche il terzo declassamento sul debito pubblico, ma lo ha accolto con un distaccato “ce lo aspettavamo”. Le opposizioni, ovviamente, hanno avuto materia per reclamare nuovamente le dimissioni del premier, come fanno ormai da tre anni a questa parte, ma sono sempre più numerosi quelli – non solo in Italia, ma anche in altri Paesi – che ritengono i giudizi delle agenzie internazionali di rating viziati da interessi di parte (sono tutte private) quando non addirittura approssimativi (sono proprio loro che hanno garantito la solidità di Lehman&Brother’s poco prima che facesse bancarotta. Incassato il declassamento, dunque, il premier ha annunciato il dl sulla crescita per il 20 ottobre, per dare la “scossa” all’economia e per completare il ciclo delle riforme entro la fine della legislatura che per il premier arriverà alla scadenza naturale della primavera del 2013. Secondo Berlusconi, in un periodo di grande crisi internazionale e nazionale
sarebbe da pazzi sia andare alle elezioni anticipate, sia formare un altro governo, che “non potrebbe fare nulla di diverso da quello attuale”. Nella maggioranza, però, sta accadendo qualcosa che potrebbe rendere accidentato il percorso immaginato dal capo del governo. Il gruppo di deputati che fanno capo all’ex ministro Claudio Scajola si sta saldando con quello che fa riferimento al senatore Beppe Pisanu. Numericamente non fa paura quello di Pisanu, perché al Senato la maggioranza è più forte e potrebbe benissimo sopportare l’urto di un’eventuale fuoriuscita dal Pdl, fa paura, invece, quello di Scajola, sia perché più nutrito (circa 15 deputati), sia perché alla Camera la maggioranza è meno solida. Il gruppo “frondista” non è ancora uscito allo scoperto con un documento ufficiale, ma i punti sono già stati discussi e approvati. I frondisti riconoscono a Berlusconi di essere il protagonista assoluto della politica dal 1994, ma ora chiedono una
svolta con l’allargamento della maggioranza all’Udc, con misure economiche immediate e con una nuova legge elettorale. La svolta la chiedono a lui affinché ne sia “protagonista fino in fondo” oppure favorendo la successione con un altro governo, appunto allargato all’Udc. Da parte della maggioranza del Pdl si giudica l’uscita di Scajola-Pisanu con grande attenzione, tanto è vero che il Segretario Angelino Alfano ha già dichiarato che è disponibile a valutare attentamente le richieste politiche dei frondisti, ma anche con fastidio, perché è evidente il carattere strumentale delle richieste dei frondisti. Perché? Perché le manovre per mettere a posto i conti ci sono state e perché quella per la crescita è in fase di approfondimento (sarà approvata dal Cdm il 20 ottobre). E allora? È strumentale perché il gruppo vuole che Berlusconi si faccia da parte per favorire l’ingresso nella maggioranza dell’Udc, la quale non si accontenta di entrare nella maggioranza, vuole entrarci con una vittoria politica – le dimissioni del premier – come condizione preliminare. Ciò che il Pdl non può certo accettare. Conviene al gruppo dei frondisti forzare i tempi, ad esempio, facendo uno sgambetto parlamentare – magari affossando con un voto contrario il disegno di legge sulle intercettazioni - e provocando così le dimissioni del premier? I “frondisti” vorrebbero le dimissioni del premier ma non le elezioni anticipate, conseguenza possibile della loro iniziativa. Non solo. Non sono nemmeno sicuri che l’Udc di Casini sia disposta ad entrare nella maggioranza dopo un trauma simile, anche
perché non è detto che il Pdl sia disponibile a cadere nel tranello di un nuovo governo. Ecco, è per tutti questi motivi che i “frondisti” non sono venuti fuori con un documento ufficiale (anche se esiste quello ufficioso). Potrebbe esserci ancora un’altra incognita, e potrebbe essere la contromossa del premier che, insieme a Bossi, avrebbero tutto l’interesse ad andare alle elezioni anticipate facendo ricadere la colpa dell’irresponsabilità di una situazione simile sia alle opposizioni, sia ai “frondisti” stessi. Quanto alle opposizioni, la situazione l’ha descritta bene Antonio Polito sul Corriere della Sera: si trova in una fase di crisi profonda in quanto i vari partiti che comporrebbero una diversa coalizione (Pd-Idv-Sel) sono in disaccordo su tutto: sulle elezioni anticipate o su un nuovo governo, sulle misure economiche suggerite dalla Bce per affrontare la crisi e rilanciare la crescita, perfino su una nuova legge elettorale, da tutti reclamata ma senza che vi sia un’idea concordata su come dovrebbe essere. Non c’è accordo nemmeno sul nome del candidato premier, perché una parte del Pd vuole un nuovo leader al posto di Bersani. L’unico punto su cui tutti sono d’accordo è l’opposizione a Berlusconi, ben poco per chi vuole proporsi come alternativa. In questo, avrebbe ragione il premier quando nota che un altro governo non farebbe nulla di meglio di questo attuale e che le elezioni anticipate non sarebbero altro che un atto di irresponsabilità nei confronti del Paese. Ecco, questa è, in sintesi, la situazione, che si chiarirà meglio nel corso dei prossimi giorni e delle prossime scadenze parlamentari. 7politica@lapagina.ch
SVIZZERA 5
12 OTTOBRE 2011 • LA PAGINA
"Le donne sono qualificate" Intervista a Ornella Ferro, candidata dei Verdi al Consiglio Nazionale Signora Ferro, perché vuole andare a Berna? Voglio andare a Berna, perché lì si decidono tante cose, che devono essere svolte anche nei cantoni e i comuni. Berna è diventato il posto decisivo. Io vorrei occuparmi molto di più delle questioni nazionali ed europee. Nel consiglio nazionale si hanno più contatti con i Paesi europei. Lei come doppia cittadina porta anche un po' di italianità nella politica? Naturalmente sono sensibile su temi come l’immigrazione, la naturalizzazione e il diritto di voto. Questi argomenti in genere sono le questioni degli italiani. Sul suo sito Lei scrive che il cantone di Zurigo è molto lontano da una politica d'integrazione aperta. Perché? Che cos’è una politica d'integrazione aperta? Questa è una bella domanda. Una politica d'integrazione aperta vuol dire innanzitutto che bisogna conoscere la situazione. Noi abbiamo diversi gruppi di stranieri. Se si parla di integrazione, si pensa subito alle donne musulmane con il velo, sottomesse. Oppure, si pensa al matrimonio forzato. Oppure, ancora, si pensa ai giovani che hanno difficoltà ad acquisire una formazione. Però, per me, l'integrazione è un argomento più complesso. Integrarsi vuol dire essere presenti, sapersi muovere... Per me integrazione vuol dire vivere insieme, cioè anche andare incontro a quelli che sono qui da poco. Bisogna riflettere e far riflettere. L’integrazione non avviene solo attraverso la lingua. Certo, la conoscenza della lingua è importante. In passato, però, c’era tanta gente che non ha mai imparato il
tedesco ma che era comunque integrata. Ciò che conta è riuscire a vivere insieme. Questa per me è l’integrazione. La pensano così non solo gli svizzeri, ma anche tanti stranieri, che sono contro l'immigrazione di altri stranieri. Come si può cambiare questo modo di pensare? Sono convinta che i media hanno la loro parte di responsabilità. Si fa anche differenza tra immigranti, tra quelli benestanti e di cultura elevata e quelli meno benestanti. Ma è stato provato che i problemi di integrazione sono uguali per tutti. Ci sono anche molti lavoratori che restano solo un paio d’anni. Nessuno chiede a queste persone di integrarsi, perché tanto vanno via, ma è sbagliato. Anche gli stagionali degli anni 50 e 60 pensavano di tornare in Italia o in Spagna, poi, invece, sono rimasti. Si parla spesso del fatto che gli immigranti sono importanti per la nostra economia, ma non si parla mai delle persone o delle loro culture. Secondo me, nella nostra società bisogna prendere atto che esistono gruppi diversi, e che dobbiamo comunicare di più. Certamente esistono anche dei problemi, ma questi ci sarebbero comunque, anche senza gli stranieri. Solo che allora non si potrebbe dare così facilmente la colpa a qualcuno. I primi passi verso l’uscita da nucleare sono compiuti Come si prosegue? Noi verdi vogliamo che l’uscita e la data dell’uscita definitiva venga scritta dentro la Costituzione. Abbiamo lanciato un’iniziativa per una uscita graduale entro il 2029. D’altra parte, bisogna promuovere le energie rinnovabili. C’è un programma statale per la spon-
sorizzazione di energie rinnovabili. Il problema è che questi soldi non bastano, ci sono per ora 11'000 richieste, ma tutte in lista di attesa. Si parla molto della crisi economica, di cui si sente poco, ma che si farà sentire molto nei prossimi anni. Però, va detto che in questo settore in Svizzera nasceranno tantissimi nuovi posti di lavoro. Tante famiglie non possono più pagare i premi della cassa malati, i Verdi vogliono una cassa malattia unica, ma come saranno i premi? Non saranno cancellati tanti posti di lavoro? Per ora, la cassa malati è obbligatoria per legge ma gli operatori sono tutti privati. I privati hanno bisogno di tanti soldi per il management e per la pubblicità, che si risparmierebbero con una cassa unica. Da una parte si risparmierebbe, d’altra si risolverebbe il problema di certe casse malattia non prendono persone con un passato difficile. Le casse vogliono assicurati che costano poco, quindi sopratutto giovani. I premi non cambierebbero di molto, non credo che verrebbero abbassati, però potrebbero venir livellati in modo da non subire aumenti. Tutto il pacchetto dovrebbe essere rivisto completamente. Adesso, se i premi sono troppo alti, si può anche cambiare cassa malattia; dopo, con una cassa unica, questo non sarebbe più possibile. Cosa succederebbe se comunque una famiglia non fosse in grado di pagare il premio? È tutto ancora in discussione, ma ci sono diverse possibilità. Si potrebbe cambiare ad esempio il sistema delle tasse per aiutare queste famiglie. Un’altra possibilità potrebbe essere che i bambini non paghi-
no più il premio. Un’altra ancora potrebbe essere di adattare i premi al salario, ma questo il popolo svizzero in passato non l’ha accettato. Come detto, non ci sono ancora soluzioni concrete, il pacchetto dovrà essere affrontato globalmente. Ci sono sempre più donne nel ruolo di leader, ma ci sono ancora notevoli differenze di salari. Perché la parità è ancora lontana? Se lo sapessi, saprei anche dove iniziare. È vero che ci sono tante donne che occupano posizioni elevate, ma sono troppo poche, anche nella politica. In altri Paesi come la Svezia hanno introdotto le quote. Lo Stato ha deciso che in un consiglio d’amministrazione il 30% devono essere donne. In Svizzera, poi, ci sono quelli che dicono che non è tanto questione di donne o di uomini, ma di merito. Ma io affermo che le donne sono qualificate. La cura dei bambini in tanti posti ancora non è regolata. In altri Paesi questo problema è stato affrontato meglio. Ci sono tante donne dotate di elevata formazione le quali, però, appena hanno figli, vedono sorgere davanti a loro ostacoli enormi. Anche i salari sono un grosso problema, le differenze di salario perpetuano anche le differenze tra donna e uomo all’interno di una relazione. Una soluzione potrebbe essere l’introduzione delle quote. Info: www.ornellaferro.ch
Manuela Salamone
esteri
la Pagina • 12 ottobre 2011
Veto russo-cinese sulle sanzioni alla Siria L’impegno militare dell’Italia in Libia si è concluso il 30 settembre secondo la decisione del Parlamento Di nuovo Siria e Libia sono i temi in primo piano questa settimana, con un esile filo che li unisce, almeno nelle motivazioni di chi vi ha fatto riferimento. Cominciamo dalla Siria e dalla bocciatura subita dalla risoluzione di condanna presentata dall’Europa. I fatti di sangue non si sono mai interrotti in queste ultime settimane, sono stati solo oscurati da altri avvenimenti. Ormai non si contano i morti, vittime della reazione massacratrice del regime di Assad. In Siria è guerra civile, ma il regime resiste perché può contare su un clima in-
ternazionale che non gli dà molte grane. La stessa proposta di risoluzione europea non riguardava tanto un minacciato intervento militare, ma solo una serie di sanzioni economiche. Ebbene, la risoluzione è stata rifiutata, nel senso che non è stata nemmeno messa ai voti in quanto c’è stato un doppio veto, quello della Russia e della Cina, che ne ha bloccato l’iter, secondo la regola del Consiglio di sicurezza dell’Onu. All’annuncio del veto russo-cinese, l’Europa ha espresso indignazione, come ha minacciato proprie sanzioni la Turchia. Gli
Usa hanno deprecato il veto bollandolo come un regalo al regime e uno schiaffo al popolo massacrato. La domanda è: come mai il veto russo-cinese? I motivi sono tanti e quelli della Russia s’intrecciano, anche se non sono sovrapponibili, con quelli cinesi. L’ambasciatore russo all’Onu ha detto che la Russia ha voluto contrastare “la filosofia della contrapposizione”, riferendosi alla guerra civile che è in atto in Libia. La Russia non era d’accordo nemmeno sull’intervento in Libia, magari per ragioni di opportunismo tattico e diplomatico, ma i disastri accaduti giustificano, ai loro occhi, la scelta di non creare un’altra Libia in Medio Oriente. L’ambasciatore russo ha anche aggiunto che il veto non significa essere “gli avvocati di Assad”. La presa di posizione della Russia, al di là del merito e delle motivazioni ufficiali, potrebbe essere una risposta alla pervicacia con cui Usa e alcuni Paesi europei accelerarono l’intervento militare in Libia, dunque una motivazione per contrastare il potere americano nei vari scacchieri del mondo. Fatto sta, che adesso, a Damasco si gioisce perché la comunità internazionale non può intervenire. L’esito della guerra civile in atto dipende dalla quantità dei massacri che ancora ci saranno. Il regime è ringalluzzito dal veto russo-cinese e farà di tutto per dare il colpo di grazia alla protesta popolare, questa, venuto meno l’intervento esterno, sarà obbligata, per non soccombere, ad essere irriducibilmente decisa fino alla vittoria finale. In ogni caso, scorreranno fiumi di sangue. La Cina ha agito con qualche motivazione simile quando ha parlato di non interferenza negli affari interni, ma di certo pesa sul suo veto la vicinanza di
regime tra il suo e quello di Assad, tutti e due regimi a partito unico, con quello siriano di estrazione vagamente socialisteggiante, come il nazionalismo libico di Gheddafi. Quest’ultimo – e siamo al secondo fatto di politica internazionale – è ancora vivo, nascosto tra i Tuareg nel deserto ai confini tra la Libia e l’Algeria, la sua ultima roccaforte cerca di resistere come può all’accerchiamento degli insorti, rappresentati da un Consiglio nazionale temporaneo (Cnt) che ha iniziato a ritessere i legami internazionali per la ricostruzione del Paese. La notizia è rappresentata dal fatto che da parte dell’alleanza c’è aria di smobilitazione. Il 6 ottobre a Bruxelles il Segretario generale dell’Alleanza atlantica ha annunciato la fine della missione “Unified Protector”, precisando che “gli alleati sono determinati a continuare le operazioni finché continuano le minacce, ma anche a interromperle appena le condizioni lo permetteranno”. In realtà, per l’Italia, l’impegno militare Libia si è concluso il 30 settembre, data fissata da un accordo di maggioranza tra il Pdl e la Lega di porre fine alla missione. L’accordo si tradusse in una decisione parlamentare, divenuta legge, per cui, continuare anche di un solo giorno le operazioni militari da parte dei nostri aerei avrebbe esposto il governo al rischio di commettere un reato, in quanto dette operazioni non erano coperte e protette dalla legge. Il governo, per parte sua, ha dichiarato, per bocca del Sottosegretario Mantica, che adesso “bisogna superare la visione ideologica di chi ha vinto e di chi ha perso” e che bisogna pensare al futuro, avendo ben presente che chiunque governerà “noi dobbiamo avere rapporti con la Libia”, Paese nostro vicino. 7esteri@lapagina.ch
politica
12 ottobre 2011 • la Pagina
In migliaia all’Arco della Pace per 'Ricucire l’Italia' In ventimila alla manifestazione organizzata da Libertà e Giustizia. Tra la folla molte bandiere italiane e cartelli, spesso dal taglio ironico, contro Berlusconi. Sul palco intellettuali, giuristi, scrittori, giornalisti, personalità della società civile: tutti insieme per invocare le dimissioni del governo e una rinascita del Paese L’evento organizzato da Libertà e Giustizia, con la sua presidente Sandra Bonsanti, è stata una lunga kermesse di idee e speranze, ma soprattutto di proposte messe in campo per ricomporre i pezzi di un’Italia spaccata da scandali e divisioni. Un invito raccolto, secondo gli organizzatori, da ventimila persone che hanno affollato l’Arco della Pace di Milano tra tricolori e striscioni. La sensazione dominante, nelle parole dei tanti oratori che si sono susseguiti sul palco, è quella di una “fine politica ormai imminente’’, come ha detto il sindaco Pisapia. Per prepararsi al dopo Berlusconi, secondo il primo cittadino, bisogna far tesoro delle amministrative, che hanno visto la vittoria “non di una parte politica, ma di una nuova politica, di tutti per tutti’’. E “questa non è antipolitica, ma - ha concluso tra gli applausi - buona politica’’. Se ci fosse una buona politica gli ha idealmente risposto Roberto Saviano nel suo videointervento - sarebbe garantito quello che lo scrittore chiama 'diritto alla felicità', che “non può che avvenire in una società di diritto’’, non certo in una dove “il lavoro nero protegge dalla crisi’’. Un riferimento alle vittime di Barletta, cui la piazza ha dedicato un minuto di silenzio: la fine tragica delle lavo-
ratrici pagate meno di quattro euro all’ora ha commosso tutti. Anche a causa del silenzio del presidente del Consiglio, in viaggio verso la Russia per festeggiare il compleanno di Vladimir Putin. Dimissioni immediate per Berlusconi, dunque, ma anche rispetto per i temi del lavoro e della legalità. Se il Berlusconi “che non se la sente più di farsi vedere’’ per Dario Fo somiglia sempre più a una pantomima di Buster Keaton, indignarsi non basta comunque: “La situazione è drammatica con un superministro padrone di un governo, un regno delle banane, che si rende conto che il popolo, il suo popolo, non c’è più. E vive nel terrore. Bisogna che tutti ci si dia da fare, che si sviluppi una partecipazione straordinaria, bisogna - ha sottolineato il premio Nobel - avere progetti, discutere, litigare, venire avanti con gli interessi della collettività’’. Perchè per ricucire
l’Italia - secondo le parole di Don Ciotti lette sul palco - “serve un ago e quell’ago siamo noi’’, mentre “il filo è la costituzione’’. Costituzione che è compito dell’Anpi difendere, come ricordato dal presidente Carlo Smuraglia, per il quale “non possiamo aspettare un 25 luglio che non sappiamo se ci sarà’’. Se in tanti guardano già al dopo Berlusconi, per lo storico Paul Ginsborg invece la situazione non potrà cambiare da sola: il premier “è un uomo tenace e determinato, che è stato sottovalutato mille volte dai media e dalla stampa. Lui combatte sino alla fine. Ci vuole una rivoluzione mite, senza violenza”. Bisogna quindi, per lo storico inglese, iniziare ad organizzarsi dal basso, con una “rivoluzione mite che va avanti con determinazione’’. E intanto far sentire la voce della società civile, “affinchè anche dall’estero - ha aggiunto Umberto
Eco in un intervento scritto - si capisca che l’Italia vera siamo noi’’. Per il sociologo Marco Revelli “il berlusconismo ha slabbrato le distanze fra primi e ultimi, fra chi è ricco e chi è sempre più povero: ha favorito un piccolo gruppo arrogante e potente e ha consegnato alla povertà sempre più giovani”. Oltre a quello di Roberto Saviano e Umberto Eco, sono arrivati i messaggi di partecipazione di Moni Ovadia e don Luigi Ciotti, ‘presenti con il cuore’. Fra i contributi sul palco, invece, quelli di Michele Serra, Marco Travaglio, Lirio Abbate (che ha ricordato Giuseppe D’Avanzo) e Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte costituzionale, che ha chiuso così la manifestazione: “Si dice che in Italia sta prevalendo la stanchezza. Questa piazza dimostra esattamente il contrario. Qui c’è rappresentato in sintesi il nostro Paese. Laici e cattolici, uomini e donne, giovani e anziani. Noi non siamo mossi da odio o rancore, ma da un senso di partecipazione per il bene del nostro paese. Sono i partiti politici che devono raccogliere le richieste e i bisogni che vengono da piazze come questa e devono trasformarle in passione civile. Non siamo una piazza antipolitica, ma una piazza che lavora per la politica”.
L'ARTE DI TRATTARE LE DONNE ARTHUR SCHOPENHAUER L'ARTE DI OTTENERE RAGIONE ARTHUR SCHOPENHAUER IL LIBRO DEI VENTIQUATTRO FILOSOFI L'ARTE DI ESSERE FELICI ARTHUR SCHOPENHAUER L'ARTE DI INSULTARE ARTHUR SCHOPENHAUER L'ARTE DI FARSI RISPETTARE ARTHUR SCHOPENHAUER L'ARTE DI CONOSCERE SE STESSI ARTHUR SCHOPENHAUER L'ARTE DI INVECCHIARE ARTHUR SCHOPENHAUER A CIASCUNO IL SUO LEONARDO SCIASCIA IL GIORNO DELLA CIVETTA LEONARDO SCIASCIA CRITICA DELLA RAGIONE PURA IMMANUEL KANT IL
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12. OKTOBER 2011 • LA PAGINA
Freie Wahl zwischen Zivil- und Militärdienst 26'807 von 41'818 im Jahre 2010 aufgebotenen Stellungspflichtigen sind militär- oder zivildiensttauglich, nun soll die Dienstpflicht modernisiert werden Knapp die Hälfte der jungen Schweizer absolviert einen Militär- oder Zivildienst von Anfang bis Ende. Schreibt die Eidgenössische Kommission für Kinder- und Jugendfragen in ihrer Mitteilung. Nur 26'807 der 41'818 im Jahre 2010 aufgebotenen Stellungspflichtigen sind militär- oder zivildiensttauglich, dies entspricht gut 66 Prozent. Mehr als 15'000 Stellungspflichtige des Jahres 2010 werden keinen Militärdienst oder zivilen Ersatzdienst leisten. Die Armee habe an Attraktivität verloren, da die Aufgaben für die Jungen weniger nachvollziehbar seien. Der Zivildienst hingegen ist sehr
gefragt, dies zeigen die rund 7'213 Gesuche im Jahre 2009. Nun fordert die EKKJ die freie Wahl zwischen Militär- und Zivildienst. Die Jungen sollen
nicht benachteiligt sein, wenn sie im Arbeitsmarkt Fuss fassen woltlen, daher soll der Militäroder Zivlidienst bestmöglich in
die Ausbildung integriert werden. Für die Privatwirtschaft stelle der Zustrom neuer Zivildienstleistender kein Problem dar. Die Funktionen
tigen, insbesondere in der Energieversorgung und im Gesundheitswesen. Ausserdem schlägt die EKKJ vor, dass auch Ausländer und Ausländerinnen freiwillig den Zivldienst absolvieren können. Dies soll ausserdem die Erlangung der Schweizer Staatsbürgerschaft beschleunigen. Auch für die Vollzugsstelle des Zivildienstes dürfte laut EKKJ die freie Wahl zwischen den beiden Diensten kein Problem darstellen, da sie bereits seit 2008 den starken Zustrom der des Zivildienstes sollen aus- Zivildienstleistenden sehr gut geweitet werden, so kön- bewältige. Bilder: Zentrum elektronine die Schweiz zahlreiche sche Medien ZEM und Eidg. Herausforderungen bewäl- Volkswirtschafsdepartement
In der Schweiz leben 22,3 Prozent Ausländer 1,75 Millionen Ausländerinnen und Ausländer leben in der Schweiz. Das sind knapp 3 Prozent mehr als vor Jahresfrist. Die Ausländer machen 22,3 Prozent der gesamten Wohnbevölkerung aus. Fast zwei Drittel stammen aus EUund EFTA-Ländern. Wie das Bundesamt für Migration am Montag mitteilte, lebten gemäss Ausländerstatistik Ende August 2011 insgesamt 1'751'301 Ausländerinnen und Ausländer ständig in der Schweiz. Das sind 48'855 mehr als Ende August 2010. Die Bevölkerung aus den EU27/EFTA-Ländern wuchs binnen Jahresfrist um rund 44'000 Personen oder 4,0 Prozent auf 1,13 Millionen. Die Zahl der
Ausländerinnen und Ausländer aus Nicht-EU-Staaten nahm im selben Zeitraum um 0,8 Prozent zu, auf knapp 622'000 Personen. Am stärksten angestiegen ist vom 1. September 2010 bis zum 31. August 2011 die Zahl der Staatsangehörigen aus Kosovo (um knapp 18'000 Personen). Allerdings ist die Zu-nahme der kosovarischen Staatsangehörigen primär darauf zurückzuführen, dass Kosovo seit dem 17. Februar 2008 ein unabhängiger Staat ist. Als Folge davon liess sich eine Mehrheit in der Schweiz ansässige Kosovaren neu unter der kosovarischen Staatsbürgerschaft eintragen. Zuvor waren sie serbische Staatsangehörige. Die Anzahl
Staatsangehörige aus Serbien nahm etwa im gleichen Masse ab. Stark zugenommen hat auch die Zahl der Personen aus Deutschland (um rund 14'400 Personen) und Portugal (um knapp 10'000 Personen). Die Bevölkerungszahl von Staatsangehörigen aus Serbien, Bosnien-Herzegowina, Kroatien, Sri Lanka und der Türkei ist dagegen rückläufig. Die meisten Ausländer stammen aus Italien und Deutschland (16,5 respektive 15,6 Prozent), gefolgt von Portugal (12,6 Prozent). In den Zahlen des Bundesamts für Migration sind alle ausländischen Staatsangehörigen erfasst, die während mindestens einem Jahr in der Schweiz
leben. Nicht eingeschlossen sind hier die internationalen Funktionäre, Kurzaufenthalter von weniger als einem Jahr und Personen des Asylbereichs.
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Il 23 ottobre al Consiglio Nazionale
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la Pagina • 12 ottobre 2011
Teppisti provocano sospensione del derby zurighese La città di Zurigo e i due club di calcio cittadini chiedono la tolleranza zero al Letzigrund
Il fenomeno hooligans sembra non dare pace alla città di Zurigo. Dopo i disordini sulle strade cittadine delle scorse settimane, lo scenario si è trasferito allo stadio Letzigrund. In occasione della stracittadina Grasshopper - FC Zurigo del 2 ottobre le tifoserie hanno provocato disordini, causando la prima sospensione di una partita nel massimo campionato elvetico per colpa degli hooligans. Al 77° minuto l’arbitro ticinese Sascha Kever, d’accordo con gli allenatori, ha mandato tutti negli spogliatoi, ritenendo che i tafferugli sugli spalti potessero degenerare mettendo in pericolo l’incolumità dei giocatori. Le terribili scene si sono svolte davanti a 10.000 spettatori allibiti e sono state riprese dalle telecamere. All’origine dei disordini sembrerebbe esserci una faida tra le due tifoserie zurighesi iniziata nel 2007, quando tifosi dello Zurigo rubarono delle bandiere ai rivali del Grasshoppers, che stavano recandosi a Basilea. La “vendetta” si consumò alcuni giorni dopo, quando sostenitori del Grasshopper fecero irruzione in un magazzino dei supporters dello Zurigo sottraendo loro altrettante bandiere, le
quali sono riapparse durante lo scorso derby, scatenando così la furia degli appartenenti ai gruppi dello Zurigo nella curva sud. Al Corriere del Ticino, Raffaele Poli, dottore di geografia e sociologia dello sport all’università di Neuchâtel, ha spiegato il motivo per cui si è arrivato a tanto: «I fatti dimostrano in primo luogo la premeditazione del gesto, un regolamento di conti. Nella storia del tifo, le bandiere sono dei simboli fortissimi e preziosi. Gli ultras dello Zurigo, vedendosi prima sottrarre e poi esporre le loro bandiere, si sono sentiti umiliati. Un gesto simile è il massimo affronto che un gruppo di tifosi può subire». Circa cinquanta tifosi dello Zurigo hanno reagito, dopo essersi coperto il volto, alla provocazione di pochi tifosi del Grasshopper, anch’essi camuffati, attraversando la tribuna est che separa le due curve. Soltanto l’intervento delle forze di sicurezza ha impedito loro di raggiungere la curva del Grasshopper. Per scaricare la propria rabbia, i provocati hanno lanciato due petardi contro la fazione opposta scatenando il caos.
IL DECLINO DEGLI DEI Prof. Gerardo Passannante
Cosa sarebbe accaduto se nel IV secolo Giuliano l’Apostata fosse riuscito a fermare l’avanzata del Cristianesimo? In quale società vivremmo oggi? Quale sarebbe il nostro modo di pensare e di vivere? E perché un grande imperatore come Diocleziano mise in atto l’ultima e sanguinosa persecuzione dei cristiani? A questi interrogativi cerca di rispondere Il declino degli dei, l’imponente romanzo storico di Gerardo Passannante. Si tratta di un romanzo storico, ambientato nell’ultimo periodo dell’Impero romano, che investiga le cause della vittoria del Cristianesimo alla fine dell’Evo Antico e ne analizza sia i motivi profondi che la contingenza storica.
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Il bilancio dei disordini è di sei feriti lievi, mentre la polizia ha arrestato quattro persone, di cui una è stata denunciata al pubblico ministero zurighese. Con gli hooligans nel mirino, durante la settimana la polizia zurighese ha esaminato il numeroso materiale video per rintracciare i responsabili. «Se le immagini permetteranno di identificare le persone, potranno essere utilizzate nelle indagini», ha aggiunto un portavoce della polizia cittadina. Anche la giustizia zurighese è stata attiva. Dopo aver rilasciato tre dei quatto hooligans arrestati, essa ha voluto forse dare un messaggio di fermezza, processando per direttissima il quarto fermato, uno svizzero di 28 anni, il quale è stato condannato a sei mesi di detenzione senza la condizionale per gravi atti di teppismo. Mentre giovedì 6 ottobre, forse perché riconosciuto su una fotografia pubblicata dalla stampa svizzero-tedesca, un 23enne cittadino svizzero si è costituito come uno dei lanciatori di petardi, come ha comunicato la polizia comunale. Dopo un interrogatorio, l’uomo è stato consegnato alla magistratura per ulteriori accertamenti. Dopo gli eventi del derby, l’indignazione, sia dei presidenti dei due club sia da parte della Swiss Football League (SFL) e dell’Associazione Svizzera di Football, non basta più a porre rimedio al teppismo in Svizzera. Forse la violenza “sportiva” è stata fin qui sottovalutata. Gerold Lauber (PPD), responsabile del dicastero cittadino dello sport, esige il pugno di ferro e ha chiesto la tolleranza zero per questo tipo di azioni.
Venerdì la città di Zurigo, lo Zurigo e il Grasshopper hanno trovato un’intesa per far fronte al teppismo nel Letzigrund. Per quanto riguarda la sicurezza dello stadio, già dal prossimo incontro tra lo Zurigo e il Basilea del 23 ottobre saranno prese delle misure che il comune, per motivi tattici, non ha svelato. Ai presenti sarà anche vietato di coprirsi il volto, mentre i due club esamineranno in futuro misure per migliorare l’identificazione dei teppisti. Durante l’inverno si avranno lavori di ristrutturazione dello stadio: saranno rafforzate le barriere tra i differenti settori, l’installazione di reti impedirà l’accesso al campo del pubblico e il sistema di video sorveglianza sarà potenziato per aumentare le possibilità di identificare i più facinorosi. Il Grasshopper, di comune accordo con Gerold Lauper, ha avanzato anche la proposta di sospendere immediatamente l’incontro, se un ordigno qualsiasi verrà accesso in uno stadio. La proposta è già stata depositata presso la SFL con la richiesta di adattare il regolamento in questo senso. Contrario alla proposta è il presidente dello Zurigo Ancillo Canepa, che è d’accordo sul divieto degli ordigni, ma chiede se si è coscienti delle conseguenze di una sospensione. Anche la SFL critica, in una presa di posizione scritta, la proposta del Grasshopper che potrebbe portare ad una falsificazione degli eventi sportivi. Comunque, qualsiasi saranno le misure, per gli avvenimenti calcistici l’introduzione della tolleranza zero sarà un passo indietro.
Gaetano Scopelliti
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12 ottobre 2011 • la Pagina
PS: toni agguerriti all’assemblea dei delegati A Bienne il congresso approva una risoluzione per il lancio di una iniziativa popolare contro l’acquisto di 22 nuovi aerei per l’esercito Teoricamente il congresso prevedeva lavori a un contratto sociale ed economico, ma il programma è stato cambiato all’ultimo momento: l’acquisto di 22 nuovi aerei da combattimento deciso dal parlamento è stato mal digerito dal Partito socialista svizzero (PS). “È una ‘rapina’ alla democrazia. La Svizzera ha la destra più arrogante del mondo”, ha chiosato il presidente Christian Levrat, contro la strategia adottata dalla destra, che ha messo da parte il popolo. L’assemblea dei delegati a Bienne ha votato compatta una risoluzione che prevede il lancio di un’iniziativa popolare contro il loro acquisto, se si confermasse l’impossibilità di bloccarlo con un referendum. La consigliera nazionale Evi
Allemann, promotrice della risoluzione, spiega la responsabilità del suo partito verso il popolo: “Il Parlamento ha stanziato quasi 5 miliardi per l’acquisto di nuovi jet per l’esercito, senza consultare il popolo. I nuovi aerei significano tagli ai trasporti pubblici, all’educazione o all’agricoltura”. In proposito il PS aveva lanciato dopo la decisione una petizione in cui si chiede che il popolo possa esprimersi sull’acquisto. D’altro canto, il congresso del PS è stato anche decisamente preelettorale con toni molto agguerriti nei confronti degli avversari politici. La decisione sugli aerei sembra aver dato una mano alla campagna elettorale del PS. “Che le campa-
gne elettorali del PLR, UDC e PPD non decollino è un fatto, ma è inammissibile che si cerchi di salvarle con tali misure da gangster”, ha dichiarato Levrat. Con la preparazione di un testo da sottoporre al popolo, il PS occupa un terreno che in passato apparteneva ad altre associazioni o organizzazioni. In questo caso per Levrat si tratta di capire se la democrazia svizzera funzioni ancora e se il popolo ha ancora la possibilità di dire la sua. L’iniziativa dovrebbe prevedere una moratoria di dieci anni sull’acquisto di qualsiasi nuovo aereo da combattimento e il testo sarà sottoposto all’assemblea dei delegati del prossimo 3 dicembre. Anche la Consigliera federale Simonetta Sommaruga ha soste-
nuto la decisione del partito, che mira a investire i soldi nello stato sociale, classico tema del PS: “Non ci sono molti soldi, quindi bisogna vedere cosa si fa o cosa si può comprare con i soldi”. A motivare i delegati nello sprint finale per le elezioni federali è intervenuta per l’ultima volta anche la Presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey, sostenendo la loro decisione, apprezzando quella del Parlamento di uscire dal nucleare e quella della Banca Nazionale di difendere il franco svizzero rispetto all’euro. La Calmy-Rey ha preso commiato dai compagni di partito, che hanno voluto renderle omaggio per la sua lunga carriera politica.
G.S.
A rischio la stabilità di Comites e Enti Gestori Nel significativo quadro dei festeggiamenti del 150° dell’Unità d’Italia a Grenchen, città che ospitò Giuseppe Mazzini durante il suo peregrinare in Europa, il 1° ottobre 2011 si è riunito il Coordinamento Comites della Svizzera. All’incontro hanno partecipato anche il CGIE locale, i parlamentari di opposizione eletti in Svizzera e l’unica parlamentare residente in Europa. I presidenti dei Comites hanno discusso della riduzione e, in taluni casi, dell’azzeramento dei fondi destinati ai servizi e strutture degli Italiani all’Estero. La cosiddetta ristrutturazione consolare, che in questi ultimi anni ha trasformato il Consolato di Berna in Cancelleria, ha chiuso l’Agenzia Consolare di Coira e sopprimerà a fine ottobre il Consolato Generale di Losanna, è stata seguita dalla soppressione dei fondi per la provvidenza stampa e per l’assistenza indiretta. Forte è la contrarietà del Coordi-
namento Comites rispetto a queste pratiche governative che decretano il definito disimpegno dell’Italia verso una parte consistente di cittadini che tutt’oggi sono, a tutti gli effetti, portatori di diritti. Le misure contenute nell’ultima manovra economica minano la stabilità degli Enti Gestori e degli stessi Comites. Gli Enti Gestori nel 2012 potrebbero vedersi azzerati i contributi e, già oggi, alcuni non possono pagare i propri insegnanti. Sui Comites pende la stessa spada di Damocle, poiché anch’essi hanno subito dei tagli che rischiano di far chiudere alcune sedi, bloccarne le attività ed avere ineludibili ripercussioni sui presidenti che potrebbero rispondere personalmente della mancata copertura finanziaria da parte dello Stato! Il Coordinamento Comites denuncia aspramente questo accanimento contro le strutture create in tanti anni di lavoro e di sacrifi-
cio e, pur comprendendo la difficile contingenza italiana, chiede un atto di rispetto e di responsabilità da parte del Governo, concedendo dei suppletivi agli Enti Gestori e ai Comites maggiormente in difficoltà, invitandolo a avviare una politica in controtendenza rispetto a questo smantellamento che porterà solo ad un definitivo e ineludibile disamore verso la classe politica che danneggerà ulteriormente l’immagine dell’Italia all’estero. Su proposta del CGIE, d’intesa con l’Ambasciata, il Coordinamento Comites ha deciso di
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copartecipare all’organizzazione della conferenza nazionale dei servizi, in novembre, per permettere a tutte le rappresentanze del settore, compreso il mondo associativo, di esprimersi e tracciare le linee guida per superare questo disfacimento del sistema che potrebbe toccare anche la rappresentanza parlamentare estera. Il Coordinamento Comites spera di poter così giungere, a soluzioni condivisibili che mettano in campo tutte le energie e le risorse possibili per risolvere tali problematiche.
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12 romanzo storico la Pagina • 12 ottobre 2011 «Il declino degli dei» di Gerardo Passannante - gerardo@passannante.ch Tomo quarto - Capitolo 184
La promessa del figlio “Ma se è per me che non vuoi partire, se a frenarti è il rispetto e lo scrupolo di lasciarmi sola, io ti dico invece che proprio per questo devi farlo. Se è il tuo amore per me che ti arresta, io ti dico che proprio quest’amore deve darti la determinazione necessaria per questo passo decisivo,” perseverò Elena, intuendo che per quel sentiero avrebbe potuto ottenere il risultato desiderato. Ma se pur commossa di sentire nel ragazzo un affetto forte al punto da indurlo persino a desistere, non se la sentiva di reclamargli una rinuncia tanto grave. E non smetteva pertanto di dolorare, al pensiero che forse stavano per separarsi per anni; e che, malgrado i rosei orizzonti tracciati sul futuro, tutto avrebbe potuto svolgersi diversamente, in un tempo avaro di garanzie. Elena sapeva bene che Costanzo sperava di introdurre il figlio nel cuore del potere, dal momento che lo stesso Diocleziano gli aveva assicurato che avrebbe addirittura reclamato il ragazzo a Nicomedia se il padre fosse salpato per la Britannia. Così come sapeva che se Costantino fosse rimasto a Naissus, accanto a lei, quella separazione sarebbe stata scongiurata: ma in questo modo il figlio avrebbe visto svanire ogni nobile prospettiva. Per questo non le era stato facile decidere se ascoltare la voce del cuore o quella dell’intelletto; se i sentimenti di una madre premurosa o quelli, altrettanto diffusi e frequenti, della donna che inseguiva nei successi del figlio la propria realizzazione. Oscuramente Elena avvertiva che era quest’ultima ragione a guidare il suo più intimo sentire; ma non poteva assecondarla senza sentirsi snaturata: lei che aveva creduto di saper anteporre al proprio interesse il benessere del figlio. Per questo aveva cercato nella fede la fortificazione che la portasse a credere nell’inevitabile
sofferenza della vita che a tutti richiede sacrificio, e che garantisce riscatto a tutti coloro che soffrono per amore e rinuncia. Un riscatto, certo, che Elena non procrastinava rassegnata in un’altra esistenza, ma che confusamente trasognata sperava di veder realizzato prima della sua dipartita terrena. Poiché per i sacrifici desolati, come quello che si apprestava a compiere, anche in questa vita doveva darsi una ricompensa; e quel Cristo di cui fervidamente aveva pregato il simbolo nelle incerte ore del suo vivere, dal suo infinito amore per gli uomini avrebbe certo saputo estrarne una goccia di balsamo per lei. Non meno di Costanzo, per quel ragazzo che prometteva grandi cose Elena desiderava dunque una carriera brillante e un fulgido futuro. La vita che l’attendeva non poteva essere quella spesa sui viottoli o nelle bettole di Naissus; e nemmeno quell’altra, forse più attraente ma ugualmente distante, del retore o del senatore. Costantino, sulle orme del padre, sarebbe stato un condottiero, un uomo d’armi e d’azione; e aveva già dato abbondanti esempi delle sue inclinazioni di stratega. E lei che tante volte aveva trepidato per il suo uomo, si era da tempo preparata al giorno in cui avrebbe duplicato la preoccupazione per quel figlio che si sarebbe un giorno avventurato per le vie del mondo, a inseguirvi la palma del successo. Per questo, comprendendo che il tranquillo soggiorno di Costantino accanto a lei ne avrebbe forse lenito l’ansia senza domarne l’ambizione, Elena si era da tempo persuasa alla necessità di dover permutare le modeste certezze del focolare nelle tremule insidie del mondo. Del resto non era detto che Costantino si sarebbe trovato per forza in pericolo; e il padre, se pure ormai squalificato come compagno, non avrebbe certo smesso proteggerlo.
Insomma per Costantino si trattava di scegliere tra la sicurezza domestica dell’oscurità e una partenza insidiosa, gravida però anche di promesse: e questo, dopo uno sbrigativo conflitto interiore, fu il percorso battuto da Elena, tetragona alle meditate resistenze del figlio. “Ché se tu davvero non vuoi partire per non lascarmi sola,” gli aveva pertanto ribadito, ora che la sua scelta era fatta, e non avrebbe più cambiato idea, “io ti dico invece che è solo partendo che potrai veramente aiutarmi. Il mio cuore di madre mi dice che un giorno sarai glorioso; e avrai il comando su migliaia di persone… Solo questo ti chiedo, allora: che quel giorno, quando avrai il potere o la forza per farlo, tu venga a riscattare questa tua madre dolorosa, che ti lascia partire con la morte nel cuore. Te ne prego, figlio mio. Non mi dimenticare. Non permettere a nessuna donna di offuscare il tuo intelletto e la tua lucidità, fino a farti dimenticare di me!” “Non accadrà, madre, stanne certa!” l’aveva rassicurata Costantino, fissandola col suo sguardo penetrante, in cui era già scritta una promessa. “Posso crederti, vero?” “Che io non possa vedere la luce di domani, se mai verrò meno a questa promessa!” ribatté lui con la serietà di un adulto. “Non dire così, figlio mio, non provocare la bontà divina,” e un superstizioso moto di sgomento attraversò Elena, timorosa di veder vanificata la tessitura della speranza dalla blasfemia di un ragazzo distratto ai disegni di Dio. “Semplicemente,” raddrizzò quindi il tiro, mentre altre e diverse lacrime le gonfiavano gli occhi, “semplicemente, promettimelo. Ho vissuto a lungo nell’attesa di tuo padre, e nel desiderio del matrimonio con lui. Questo ora è impossibile. E allora vivrò nella speranza del ritorno di mio
figlio: e sono certa che questa volta essa non andrà delusa. Perché tu, mio Costantino, tu non mi abbandonerai sola nella mia triste vecchiaia. Tu un giorno ritornerai da me, vero? E se non potrai farlo per via dei tuoi grandi impegni, mi chiamerai presso di te, affinché io possa starti ancora vicina… Non mi resta nient’altro che questo sogno. Ti prego, non me lo negare. Oramai non ho altra ragione di vita.” Costantino, a testa bassa e pensieroso, non osava replicare. Sapeva che così doveva essere, e che quanto diceva la madre era giusto. Ma ne percepiva perfettamente la sofferenza; e se pure il suo ciglio era asciutto, un’immensa pena gli opprimeva il petto. Poi d’un tratto rialzò il capo; e abbozzando un leggero sorriso l’abbracciò. Quindi stringendola forte a sé, cercò di farle intendere la risoluzione che già aveva preso. “Madre, io non so quale sarà la mia sorte. Non so se sono destinato a cadere giovane sul campo o se una stella fedele accompagnerà il mio cammino. Ma questo posso dirti. Che un giorno tornerò a prenderti per portarti con me, e per essere la consolazione della tua vecchiaia. Questa è la mia promessa. E per quanto sarà in mio potere la manterrò, te lo giuro. La manterrò!” Parole gravi, dette nell’empito dell’emozione, e che avrebbero potuto perdere ogni valore non solo se il futuro imperatore fosse caduto in battaglia, ma già soltanto per essere state pronunciate da un presuntuoso votato al fallimento. Noi invece sappiamo che questo ragazzo, che fin da piccolo aveva nutrito la fantasia di grandi progetti, sia che custodisse dal concepimento la ricetta della grandezza, sia che si fosse alimentato alle chimere delle vanità, quelle ambizioni un giorno le avrebbe sorprendentemente realizzate, e quella promessa l’avrebbe mantenuta.
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12 ottobre 2011 • la Pagina
Le signore della pace Premiate la presidente Ellen Johnson Sirleaf e l'avvocato Leymah Gbowee, entrambe liberiane, e la giornalista yemenita Tawakul Karman
Il premio Nobel 2011 per la pace è stato assegnato alla presidente liberiana Ellen Johnson Sirleaf, alla sua compatriota Leymah Gbowee e alla yemenita attivista per i diritti civili Tawakkul Karman. Il premio rappresenta, secondo le intenzioni del comitato per il Nobel, un riconoscimento del rafforzamento del ruolo delle donne, in particolare nei paesi in via di sviluppo. La Sirleaf è la prima presidente donna di uno stato africano, la Gbowee è un'attivista pacifista, la Karman si occupa di diritti delle donne e democrazia nello Yemen, paese negli ultimi mesi in preda a gravi conflitti sociali e politici. Hanno portato avanti battaglie tra loro diverse ma accomunate dallo stesso fine: la piena partecipazione delle donne alla vita politica e civile e alla costruzione della pace. La giuria norvegese ha dato un segnale forte a favore della responsabilizzazione delle donne, specie nei Paesi in via di sviluppo. Le tre donne sono state premiate dalla Commissione norvegese per "la loro battaglia non violenta per la sicurezza delle donne e per i diritti delle donne alla piena partecipazione all'impegno per la costruzione della pace", come ha dichiarato il presidente del Comitato Nobel, Thorbjoern Jagland. “Non possiamo raggiungere la democrazia e la pace duratura nel mondo se le donne non otterranno le stesse opportunità degli uomini di influenzare gli sviluppi a tutti i livelli della società. Nel mese di ottobre 2000, il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha adottato la risoluzione 1325. La risoluzione per la prima volta ha fatto della violenza contro le donne nei conflitti armati una questione di sicurezza
internazionale. Ha sottolineato la necessità per le donne di partecipare in condizioni di parità con gli uomini nei processi di pace e nel lavoro per la pace in generale”, si legge nella motivazione del premio. Ma vediamo di conoscere meglio le tre “signore della pace”: Ellen Johnson Sirleaf, 72 anni e prima donna a guidare uno Stato africano, è il "simbolo della nuova Africa". Giunta al potere dopo che 14 anni di guerra civile avevano devastato il paese, causando 250.000 vittime, “la signora di ferro” sta affrontando l'impegno delle elezioni per un secondo mandato. Sin dal suo insediamento, nel 2006, ha contribuito a garantire la pace in Liberia, a promuovere lo sviluppo economico e sociale, a rafforzare la posizione delle donne. Economista, Master of Public Administration ad Harvard nel 1971, la Sirleaf va in esilio a Nairobi, in Kenya, nel 1980, dopo il rovesciamento dell’allora presidente William Tolbert. Torna in patria solo nel 1985, per partecipare alle elezioni del Senato della Liberia, ma quando accusa pubblicamente il regime militare viene condannata a dieci anni di prigione. Rilasciata dopo poco si trasferisce a Washington e torna in Liberia solo nel 1997, nel ruolo di economista, lavorando per la Banca Mondiale e per la Citibank in Africa. Corre per la prima volta alle presidenziali contro Charles Taylor nel 1997, ma raggiunge solo il 10% dei voti, contro il 75% di Taylor, che poi l’accusa di tradimento. Dopo la sua vittoria alle elezioni del 2005, Johnson-Sirleaf pronuncia uno storico discorso alle camere riunite del Congresso degli Stati Uniti, chiedendo il supporto americano per aiutare il suo paese a "divenire un
faro splendente, un esempio per l’Africa e per il mondo di cosa può ottenere l’amore per la libertà". Leymah Gbowee, pacifista e avvocato, ha mobilitato e organizzato le donne africane attraverso linee di divisione etniche e religiose per porre fine alla lunga guerra in Liberia e per garantire la partecipazione delle donne alle elezioni. Da allora ha lavorato per aumentare l’influenza delle donne in Africa occidentale durante e dopo la guerra. Da poco ha pubblicato la sua autobiografia, "Mighty Be Our Powers: How Sisterhood, Prayer, and Sex Changed a Nation at War" ("La forza dei nostri poteri: come le comunità di donne, la preghiera e il sesso hanno cambiato una nazione in guerra"). Tra le iniziative più note dell’attivista, di etnia Kpellè, nota anche come "la guerriera della pace", va ricordato "lo sciopero del sesso", un’iniziativa che costrinse il regime di Charles Taylor ad ammetterla al tavolo delle trattative per la pace. Nel trio premiato dalla Commissione di Oslo non manca una rappresentante della primavera araba: si tratta della yemenita Tawakkul Karman, 32 anni, madre di tre figli e 'volto' della protesta yemenita contro il regime di Ali Abdullah Saleh. Nelle circostanze più difficili, sia prima che durante la primavera araba, Tawakkul - ha spiegato la Commissione - ha svolto un ruolo primario nella lotta per i diritti delle donne e nella battaglia per la pace e la democra-
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zia in Yemen, diventando leader della protesta femminile contro il regime. La Karman è inoltre la prima donna araba ad essere premiata. Giornalista e fondatrice dell’associazione "Giornaliste senza catene", militante nel partito islamico e conservatore Al Islah, primo gruppo di opposizione, nel gennaio di quest’anno è stata arrestata dalle autorità yemenite, costrette poi a rilasciarla sotto la pressione delle manifestazioni in suo sostegno, che hanno portato in strada migliaia di persone. La speranza posta in questo riconoscimento è che possa aiutare a porre fine alla repressione delle donne che rappresenta ancora una triste realtà in molti paesi, e a realizzare il grande potenziale delle donne nella lotta per la democrazia e la pace. Le liberiane Sirleaf e Gbowee e la yemenita Karman, rappresentano l'ultimo gruppo di un drappello di 15 donne cui è andato il prestigioso riconoscimento. Ecco l'elenco: 2011: Ellen Johnson Sirleaf et Leymah Gbowee (Liberia), e Tawakkol Karman (Yemen) 2004: Wangari Maathaï (Kenya) 2003: Shirin Ebadi (Iran) 1997: Jody Williams (Usa) 1992: Rigoberta Menchu Tum (Guatemala) 1991: Aung San Suu Kyi (Birmania) 1982: Alva Myrdal (Svezia) 1979: Madre Teresa (Indoa) 1976: Mairead Corrigan et Betty Williams (Gran Bretagna) 1946: Emily Greene Balch (Usa) 1931: Jane Addams (Usa) 1905: Bertha von Suttner (Austria).
Una vita con Karol Dziwisz Stanislao ripercorre le tappe più significative della vita di Wojtyla, dal servizio pastorale di vesccovo fino alla morte, nell'aprile del 2005
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la Pagina • 12 ottobre 2011
Quattro anni in carcere da innocenti Al processo d’appello Amanda e Raffaele sono stati assolti con formula piena ed è stata condannata la macchina della giustizia che ha portato ad una sentenza poggiata sul nulla L’assoluzione nel processo di appello di Amanda Knox e di Raffaele Sollecito con formula piena (“il fatto non sussiste”) dall’accusa di aver ucciso Meredith Kercher pone due ordini di problemi che investono in pieno la giustizia, o piuttosto, la magistratura italiana. In Italia – è questa la lezione più triste – può capitare di finire in prigione per quattro anni senza che uno abbia fatto niente, soltanto perché si trovava nei paraggi di un omicidio, e tutto questo a causa del pressappochismo di magistrati, giudici, periti, forze dell’ordine e esperti – e che esperti! – del Ris. Due giovani sono stati sottoposti a quattro anni di sofferenze e nessuno paga per questo che è un autentico abuso. Dunque, sul gancio del reggiseno della povera Meredith vengono trovate tracce che, secondo gli esperti del Ris (la polizia scientifica), sono riconducibili a Raffaele Sollecito, fidanzato di Amanda Knox, studentessa americana che abitava nella stessa casa, seppure
in stanze diverse, di Meredith, studentessa anche lei. Secondo gli stessi esperti, a casa di Sollecito viene trovato un coltello da cucina con tracce di Amanda sul manico. Nel bagno dell’appartamento dove abitava Meredith sono state ritrovate tracce di una scarpa attribuita a Raffaele Sollecito. I due, nell’ora dell’omicidio di Meredith, indicata dal medico legale, avevano i telefonini spenti, segno, secondo l’accusa, che erano intenti a cancellare le tracce di sangue e a risistemare la scena del delitto. Un clochard, meglio noto come consumatore di stupefacenti, avrebbe visto Amanda e Raffaele nelle vicinanze della casa la sera del delitto. Ecco, questi sono i principali elementi che hanno portato i magistrati ad accusare i due e a metterli in prigione per due anni prima del processo di primo grado, al termine del quale sono stati condannati l’uno a 25 anni e l’altra a 26. Nel frattempo, particolare non irrilevante, è stato condannato a 16 anni in via definitiva
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Otto monologhi al femminile. Una suora assatanata, una donna ansiosa e una donna in carriera, una vecchia bisbetica e una vecchia sognante, una giovane irrequieta, un’adolescente crudele e una donna-lupo. Un continuum di irose contumelie, invettive, spasmi amorosi, bamboleggiamenti, sproloqui, pomposo sentenziare, ammiccanti confidenze, vaneggiamenti sessuali, sussurri sognanti, impettite deliberazioni. Uno “spartito” di voci, un’opera unica, fra teatro e racconto. Una folgorazione. Tra un monologo e l’altro, sei poesie e due canzoni.
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Rudi Guede le cui tracce biologiche sono state trovate sul corpo di Meredith (aveva fatto l’amore con Meredith che non voleva), e che, dopo il delitto, era fuggito in Germania. Iniziato il processo d’appello, il padre di Raffaele Sollecito nota delle stranezze sia nelle modalità di raccolta delle prove, sia nella certezza delle prove stesse. In poche parole, il giudice si convince che bisogna approfondire le tesi della difesa e nomina esperti del tribunale, quindi non della difesa, né dell’accusa, ma del tribunale. I risultati sono sconcertanti. Sul gancio del reggiseno di Meredith le tracce riconducibili a Sollecito non sono affatto a lui attribuibili. Il gancio è stato ritrovato ben 46 giorni dopo il delitto ed è stato toccato da un esperto che aveva un guanto con tracce di colore nero, mentre la procedura dice che i guanti devono essere bianchi. Sul manico del coltello trovato in casa Sollecito ci sono sì le tracce di Amanda, ma non quelle di Meredith sulla lama! E che potessero esserci tracce di Amanda su un coltello a casa del suo fidanzato era una cosa del tutto ovvia. Nel bagno di Meredith l’impronta della scarpa non corrispondeva alle dimensioni della scarpa di Sollecito (ma a quella di Guede) e quanto ai telefonini spenti, molto semplicemente, loro li avevano spenti perché quella serata l’avevano passata a casa di Sollecito a fare l’amore. Di fronte alla mancanza di prove – ritenute tali, invece, senza esserlo nel processo di
primo grado – il giudice aveva due possibilità: confermare la sentenza di condanna di primo grado e perseverare in una serie di errori oppure assolvere i due perché non avevano commesso nessun delitto. Il giudice di secondo grado ha assolto i due e con questo atto di giustizia ha anche firmato la condanna ai magistrati, agli esperti, al giudice di primo grado che aveva imprigionato degli innocenti senza quella “prova al di là del ragionevole dubbio” che è il segno di una giustizia degna di questo nome. È stata condannata una giustizia pasticciona, insomma, quella stessa giustizia alla carlona che ha tenuto in prigione il fidanzato di Chiara Poggi, assassinata non da lui, ma da qualcun altro e nuove prove hanno accertato che il ragazzo diceva la verità quando ha raccontato i fatti precedenti e contemporanei al delitto; che ha condotto le indagini senza professionalità nel caso del rapimento Yara Gambirasio; che ha tenuto nascosto per venti anni un’intercettazione nella quale l’ex domestico filippino confessava di essere l’autore del delitto dell’Olgiata, e altri, tanti altri casi del genere. È mai possibile che tutto questo accada? È vero, purtroppo, e non è solo questione di ritardi paurosi, riguarda il rispetto delle regole, spesso calpestate, e soprattutto la pervicacia con cui, spesso, si inseguono ipotesi precostituite senza voler riconoscere che la verità può anche essere un’altra. 7cronaca@lapagina.ch
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12 ottobre 2011 • la Pagina
Morti bianche: “Un cancro da estirpare” Ogni giorno tre vittime, quasi mille in un anno: i dati diffusi in occasione della 61a Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro Ogni giorno tre persone muoiono sul lavoro. È questa «la triste media» degli incidenti mortali. Nel 2010 gli incidenti complessivamente sono stati 775.374, di cui 980 mortali. «Numeri ai quali si aggiungono quelli relativi alle malattie professionali, con un aumento delle denunce di ben il 22% rispetto l'anno precedente»: a fare il punto della situazione è il presidente dell'Anmil, Franco Bettoni, in occasione della 61a Giornata nazionale per le vittime di incidenti sul lavoro. Nel 2010 è proseguito il trend del calo degli infortuni ma a giudizio dell'Anmil il dato va letto «con molta cautela». Occorre infatti «uno sguardo al contesto occupazionale di riferimento, caratterizzato in questi anni - dice il presidente Bettoni - da un calo dell'occupazione». Inoltre risultano in calo gli infortuni cosiddetti «in itinere», si assiste «ad un aumento preoccupante dei decessi nel settore dei trasporti e nel lavoro femminile, nonché nella fascia di età compresa tra i 50 e i 64 anni». In un messaggio il presidente della Repubblica sottolinea che gli infortuni sul lavoro e le morti bianche costituiscono un fenomeno sempre inaccettabile: “La loro riduzione nel 2010 deve essere considerata una tappadel percorso volto ad assicurare la piena osservanza di tutte le norme a garanzia della salute e dell'integrità dei lavoratori». Pur nella crisi economica «non può abbassarsi la guardia» riducendo gli investimenti nel campo della preven-
zione e sicurezza sul lavoro». È perciò necessario continuare a contrastare con determinazione la piaga del lavoro nero al quale si accompagnano fenomeni di sfruttamento e di violazione delle norme a tutela della sicurezza. Per Napolitano questo appuntamento «rappresenta un'importante occasione per ricordare tutti coloro che hanno visto sacrificata la propria salute o addirittura la propria vita nei luoghi di lavoro. Il tragico crollo di Barletta che ha provocato la morte di giovani donne costrette a un lavoro nero vergognosamente sottopagato ha gettato luce su pratiche intollerabili. «In questo spirito - conclude Napolitano - invio a lei, presidente Bettoni, agli organismi dell'Anmil, ai mutilati, agli invalidi e alle loro famiglie un partecipe saluto. Insieme ai migliori auguri per il pieno successo della giornata». Le morti bianche e gli incidenti sul lavoro «rappresentano un cancro da estirpare», ha invece dichiarato il presidente del Senato, Renato Schifani, nel suo messaggio al presidente dell'Anmil. «Questa consapevolezza - prosegue - deve spingerci a un costante impegno per valorizzare e diffondere tra i cittadini una cultura di maggiore attenzione e precauzione negli ambienti lavorativi, dove l'attuazione delle norme a tutela della salute e della vita dei lavoratori deve essere piena ed efficace». Schifani aggiunge di essere “lieto di esprimere il mio apprezzamento per questa iniziativa, che ha il merito non solo di
commemorare le vittime ma anche di sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica su un tema così doloroso e, purtroppo, di estrema attualità». «La sicurezza dei lavoratori - prosegue - rappresenta una priorità assoluta per il nostro paese. È un impegno che lo Stato deve prendere attraverso un più rigoroso controllo non solo di chi è preposto istituzionalmente a farlo ma, in egual misura, da parte dei datori di lavoro, con il fine di evitare che il diritto al lavoro e ad una vita dignitosa si trasformi in dolore e tragedia». «La Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, che affonda le sue radici nella storia dell’Anmil (fondata nel 1943) e che viene celebrata dai primi anni '50, dal 1998, con direttive del Presidente del Consiglio dei ministri, è stata istituzionalizzata su richiesta dell’associazione e ogni anno, nella seconda domenica di ottobre, vengono organizzate manifestazioni cui partecipano oltre 200 mila persone e intervengono sindaci, assessori, autorità locali oltre a parlamentari ed esponenti del Governo, trattandosi di un tema che riguarda tutto il mondo del lavoro. Lo spirito della Giornata è rimasto invariato in oltre mezzo secolo, sebbene si sia arricchito di nuove, legittime istanze: oggi costituisce un doveroso momento di riflessione sul sacrificio di chi ha perso la vita nello svolgimento della sua professione, nonché un’occasione per rivendicare la
centralità dei diritti di ogni lavoratore. La Giornata vuole essere, prima di tutto, un momento di incontro tra le forze vitali della società, per non dimenticare, ad esempio, che negli ultimi cinque anni, in Italia, si sono verificati oltre cinque milioni di infortuni sul lavoro che hanno provocato quasi 200.000 invalidità permanenti e oltre 7.000 morti, e per sottolineare una volta di più che uno Stato civile non può permettere che si creino situazioni discriminanti tra i cittadini, ma deve anzi operare perché qualsiasi barriera venga eliminata e l’handicap, che esiste soprattutto in relazione alle difficoltà che un disabile incontra, tenda a scomparire. La manifestazione, inoltre, vuole essere un unico momento celebrativo, una ricorrenza comune in tutte le province italiane, anche a sottolineare che questo fenomeno, purtroppo, non conosce confini né provinciali né regionali e deve vedere il Paese unito nella battaglia per la sicurezza.
16 VARIA la Pagina • 12 ottobre 2011
SENZA PADRINI Il primo libro che racconta il movimento degli imprenditori che dicono no alla mafia Un classico avvertimento mafioso: quattro proiettili che, nel maggio 2010, vengono recapitati al procuratore generale di Caltanissetta Sergio Lari, al procuratore capo di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, al presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello e al vicepresidente nazionale e presidente di Confindustria Caltanissetta Antonello Montante. In genere le mafie minacciano i magistrati e le forze dell’ordine. Perché anche due imprenditori? E perché contemporaneamente a due magistrati? Perché la criminalità organizzata vive di collusioni con la “borghesia mafiosa” e chi le spezza le fa un danno molto rilevante. Specie se – come hanno fatto Lo Bello e Montante – riesce a dimostrare che è possibile operare senza la mafia. Anzi, che liberarsi dal crimine organizzato, oltre che giusto, conviene. E che ormai chi paga il pizzo non lo fa perché costretto, ma perché ritiene che la collusione sia vantaggiosa. Una presa di posizione come quella di Confindustria Sicilia spezza le paure, smentisce i luoghi comuni e toglie l’acqua di coltura alla mafia.
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la Pagina • 12 ottobre 2011
pagina a cura di Carmelo Vaccaro www.perso.ch/carmelo.vaccaro
L’A.E.R.G. festeggia 30 anni di attività Si è svolto alla Salle des fêtes de Carouge il 30esimo anniversario dell’Associazione Emiliano-Romagnoli di Ginevra. 30 anni di attività al fine di evidenziare la presenza della regione Emilia Romagna in terra ginevrina. Impegno riuscito quello della presidente Carmen Leonelli e del comitato dell’A.E.R.G.. Di fatti, oltre ai presidenti di molte associazioni attive del Cantone, ad onorare questo anniversario erano presenti due parlamentari italiani eletti nella Circoscrizione Estero: l’On. Laura Garavini e l’On. Gianni Farina. Nei loro discorsi i parlamentari hanno fatto i complimenti all’A.E.R.G. per il suo percorso associativo ed augurato un prospero futuro. “L’Orchestra di Casa Nostra” ha ben interpretato la parte musicale della serata che ha fatto da cornice ad una cena squisita tipica della Regione, che i presenti hanno ben gradito. Oreste Foppiani, segretario dell’associazione, ha letto il messaggio della presidente della Consulta degli EmilianoRomagnoli nel Mondo, Silvia Bartolini, assente per impegni istituzionali. Davvero straordinario quest’anniversario: 30 anni di
impegno, costanza e capacità di forte collaborazione con la Comunità italiana e con tutta la realtà sociale ginevrina. La Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel Mondo è orgogliosa di avere tra le proprie associazioni quella dei nostri corregionali a Ginevra. Anche per queste ragioni la sua presidente, signora Carmen Leonelli, in occasione dell’insediamento dell’ultima Consulta, è diventata consultrice in rappresentanza delle comunità emiliano-romagnole della Svizzera. Il ruolo delle associazioni è ancora di grande importanza per gli italiani all’estero, an-
che se molte delle condizioni socio-culturali ed economiche degli italiani all’estero sono cambiate dai tempi delle prime emigrazioni. Oggi, sono un luogo di socializzazione, spesso di solidarietà e di rappresentanza presso le istituzioni all’estero e presso le regioni italiane. Ma ancora ci ricordano quando l’associazionismo, così come la vicinanza dei patronati e delle missioni cattoliche all’estero, sono state un forte aiuto contro l’isolamento e le molte difficoltà che le famiglie emigrate incontravano. E quindi assieme a questi momenti di gioia e meritato
festeggiamento, vi è sempre un sentimento d’appartenenza e di riscatto dai sacrifici vissuti. La Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel Mondo si unisce a questi sentimenti di memoria e di festa, grata a tutti gli italiani che con il loro lavoro hanno aiutato le loro famiglie e tutto il nostro Paese, e che ancora oggi contribuiscono a ben rappresentare l’Italia nel mondo. Buona festa, un saluto cordiale ad ogni partecipante e un abbraccio a tutti gli emiliano-romagnoli. L’A.E.R.G. ha poi regalato ai soci e agli invitati un coltello a mandorla e un pezzo di Parmigiano invecchiato di due anni. I dirigenti dell’A.E.R.G. hanno saputo, ancora una volta, promuovere con evidente esperienza la bellissima tradizione del godere della buona compagnia, facendo del loro 30esimo anniversario un giorno speciale. Anche se ben integrati nella realtà locale, le associazioni di Ginevra intendono proseguire nelle loro attività associative volte a rappresentare la propria regione e l’Italia all’Estero. Foto in alto da sin.: On. G. Farina, C. Leonelli, On. L. Garavini e F. Celia
LETTO DAL PARRUCCHIERE 19
12 ottobre 2011 • la Pagina
Nina: “Ho trovato anch'io il mio Belen”
Alessandro si sente fortunato
Nozze con vip per Paola Perego
Alessandro Gassman, 46 anni, figlio del grande Vittorio, passa di successo in successo. Anche la sua vita amorosa va a gonfie vele: Alessandro è sposato con Sabrina Knaflitz, 35, con la quale ha un figlio. Ecco quel che ha detto Alessandro: “Non posso che ritenermi fortunato per tutto quello che ho, la mia famiglia è la mia forza. Mia moglie e mio figlio sono la cosa più importante della mia vita”.
Dopo 15 anni di convivenza Paola Perego ha detto sì al manager dei vip, Lucio Presta. Testimoni di nozze sono stati Paolo Bonolis e Mara Venier. Alla cerimonia, ovviamente, hanno partecipato i quattro figli della coppia, i due di Paola e i due di Lucio, avuti da un precedente matrimonio. Gli invitati sono stati 160 e tutti di grande fama: da Morandi a Santoro, da Facchinetti a Bettarini.
È stata la telefonista di Portobello e poi la valletta (“parlante”, ci tiene a dirlo) di Mike Bongiorno. La sua grazia e la sua bellezza l'hanno portata ad essere uno dei volti storici della tv italiana. Ma Susanna Messaggio, 48 anni, è consapevole che una volta usciti dalla tv non è facile rientraci, tuttavia non si rammarica di questo. Nel 2006 ha sposato il manager Giorgio Olivieri, da cui ha avuto Jacopo, suo secondo figlio.
Dopo la conclusione, nel 2007, tra litigi e cause in tribunale, del suo matrimonio con la modella Nina Moric, 35 anni, Fabrizio Corona, 38, ha ritrovato presto l’amore con Belen Rodriguez, mentre lei ha vissuto momenti bui e amori tormentati e passeggeri. Ora per Nina sembra essere finito il tempo della sofferenza grazie all’incontro con Pasquale Granata, immobiliarista. Ha detto lei: “Ho trovato anch’io il mio Belen”.
Per Barbara fu colpo di fulmine Con una cerimonia quasi privata, con soli 26 invitati, si è sposata Barbara Chiappini, 36 anni, conduttrice e attrice, bella e affascinante. Lui è Carlo Marini Agostini, 34, manager. Tra i due sette anni fa fu colpo di fulmine. Lei ha detto: “Ho dedicato il matrimonio a mia madre, che ho perso quando avevo solo 11 anni. Ho però sempre avuto la certezza che mamma mi proteggesse dal cielo”.
Susanna Messaggio ex valletta “parlante”
Cristina si sente ancora figlia
Cecilia, Andrea e il calendario
Sono inseparabili da ben cinque anni, Cristina Chiabotto, Miss Italia 2004, e Fabio Fulco, attore. Ciò che li lega, dice lei, è “il dialogo e il confronto reciproco. Non mi piacciono i rapporti piatti dove ognuno è libero di fare quello che vuole. Noi siamo complici e gelosi l’uno dell’altra”. Per quanto riguarda le nozze e la famiglia ha detto: “Ho solo 25 anni e mi sento ancora figlia”.
La stagione dei calendari sexy si apre quest’anno con quello di Cecilia Capriotti, 35 anni, l’attrice che l’anno scorso partecipò a Ballando con le stelle in coppia con Samuel Peron. Cecilia è fidanzata con Andrea Perone, 46, le cui ex sono Sabrina Ferilli e Sara Varone. Secondo Cecilia ad Andrea è piaciuta l’idea perché “è contento che tutti vedano quant’è bella la sua donna”.
Brad attento! Quello ti mena È guerra di parole tra Brad Pitt, 47 anni, e Jennifer Aniston, 42. All’annuncio del matrimonio tra Jennifer e Justin Theroux, 40, Brad aveva detto che la vita con Jennifer era “monotona e noiosa”. I due erano stati sposati tra il 2000 e il 2005. A quelle parole, poi smentite, lei, giustamente, si è sentita offesa e il fidanzato ha minacciato di picchiarlo. I due, però, insieme sono sempre sorridenti.
20 SWICA LA PAGINA • 12 OTTOBRE 2011
SWICA sostiene i pazienti in situazioni difficili Antonella M.* soffre di sclerosi multipla (SM). A causa della malattia ha avuto difficoltà nell’affrontare la vita di tutti i giorni. SWICA l’ha sostenuta nella scelta del percorso di trattamento ottimale e l’ha accompagnata. Dopo poche settimane, ha riacquistato chiaramente in qualità di vita. Esisteva il rischio di isolazione sociale
Il care manager di SWICA Erich Scheibli consiglia l’assicurata nella scelta di una riabilitazione ottimale
Antonella M. è raggiante di gioia: questa sera, va con suo figlio ad un concerto di musica classica alla Tonhalle di Zurigo. Un mese fa, ciò sarebbe stato impensabile a causa della stanchezza e dell’incontinenza dovute alla sua SM. Il trattamento nel centro di riabilitazione di Valens le ha dato di nuovo la forza e le ha insegnato come affrontare meglio i sintomi della malattia. Dopo una lunga pausa dedicata alla famiglia, Antonella M. sette anni fa ha ripreso la sua professione di infermiera. Stabilizzare
il corso della
malattia
Poco tempo dopo ha avuto i primi segni della SM - la sclerosi multipla, una malattia infiammatoria cronica del sistema nervoso. Determinante per i disturbi è l’area del cervello o del midollo spinale danneggiata. Antonella M. soffre di disturbi alla vescica e all’intestino e di una debolezza muscolare, ma soprattutto è sempre molto stanca. Per questo ha dovuto abbandonare la sua professione, ha poi seguito una formazione quale catechista e oggi lavora a tempo parziale.
Il care manager di SWICA Erich Scheibli ha ricevuto dal medico di famiglia della signora M. una domanda di assunzione dei costi per una cura di riabilitazione. Egli l’ha contattata e si è informato sul suo stato. La signora M. gli ha spiegato di essere esausta. Per Erich Scheibli era chiaro che una riabilitazione fosse la giusta soluzione, perché c’era il rischio che la signora M. si isolasse sempre di più socialmente a causa dell’incontinenza. Ciò avrebbe peggiorato la sua malattia e, di conseguenza, non avrebbe potuto mantenere la sua occupazione a tempo parziale. Per questo il care manager ha consigliato un soggiorno nel centro di riabilitazione neurologico di Valens, specializzato nel trattamento dei pazienti SM. La signo-
ra M. è stata molto riconoscente al care manager che l’ha ascoltata e l’ha presa sul serio. SWICA negli ultimi anni ha realizzata un vasto care management in tutta la Svizzera. Oltre 70 care manager seguono e sostengono gli assicurati ammalati o che hanno subito un infortunio nel loro percorso verso la guarigione. A questo scopo hanno a disposizione una vasta rete di partner composta da medici, ospedali e terapisti. Contatto
con il paziente è
necessario
Care manager come Erich Scheibli consigliano gli assicurati nella scelta di una riabilitazione ottimale ed assumono la coordinazione di tutte le persone coinvolte e delle assicurazioni sociali. Le necessità dei pazienti sono la loro priorità. «Prima di prendere una decisione riguardo ad una
riabilitazione, contatto sempre la paziente o il paziente. Solo una conversazione approfondita mi permette di capire cosa sta dietro alla facciata di una persona e comprendere di cosa ha bisogno», spiega Erich Scheibli. Il soggiorno di tre settimane per la riabilitazione a Valens è stato molto faticoso per Antonella M. Parecchie ore al giorno di terapia, ma ne è valsa la pena: dopo tre settimane la sua capacità muscolare è aumentata del 30 per cento. Ha anche imparato come può affrontare meglio, con il movimento, la stanchezza tipica della SM. Rientrata nella sua quotidianità, Antonella M. ha ricominciato con coraggio: «Il soggiorno di riabilitazione mi ha dato una nuova coscienza del mio corpo e mi ha messo le ali.» *Nome modificato dalla redazione
Gli abbonati alla rivista «La Pagina» con SWICA risparmiano sui premi assicurativi SWICA è una delle maggiori assicurazioni di malattia e infortuni della Svizzera, con oltre un milione di assicurati e 26 000 imprese clienti – fra loro anche «LaPagina». Perciò gli abbonati del giornale «la Pagina», se si assicurano con SWICA, beneficiano di numerosi vantaggi: • 25% di riduzione sull’assicurazione complementare ospedaliera HOSPITA • Il nostro servizio telefonico di consulenza sulla salute SWICA sante24 è a vostra disposizione tutti i giorni, 24 ore su 24, per ogni domanda su malattia, infortunio o maternità. • Nei Centri della salute SWICA offriamo un’assistenza medica eccellente, dai check-up medici fino ad un’ampia offerta di terapie. • Le nostre soluzioni in assicurazioni complementari garantiscono la massima sicurezza con una grande flessibilità. • Con i nostri modelli alternativi d’assicurazione potete risparmiare sui premi nell’assicurazione di base senza perderci nelle prestazioni sanitarie. • Tariffa basata sull’età d’entrata: chi passa a SWICA in età tra 26 e 50 anni mantiene per sempre la tariffa del gruppo d'età 26 anni Contatto: SWICA Assicurazione malattia SA Direzione regionale di Zurigo Norastrasse 5, 8004 Zurigo
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12 OTTObre 2011 • la Pagina
Insegnanti: stipendi a confronto Nell'Ue i più pagati sono quelli di Lussemburgo, Danimarca e Austria In quasi tutti i paesi europei, gli stipendi lordi di base per gli insegnanti all'inizio della carriera sono inferiori al PIL nazionale pro capite e non sono neppure destinati a raddoppiare nel corso dell'intera vita lavorativa, fatta eccezione per pochi Stati membri. Questi i principali risultati di una relazione che confronta gli stipendi degli insegnanti e dei presidi nel settore pubblico dei 27 Stati membri, dell'Islanda, del Liechtenstein, della Norvegia e della Turchia. I dati, basati sull'anno scolastico 2009/10, si riferiscono ai livelli di istruzione da prescolastico a secondario superiore.
Nei casi in cui sono disponibili delle cifre, e tenendo conto sia del livello degli stipendi che delle indennità, gli insegnanti più pagati nell'Unione europea sono quelli di Lussemburgo, Danimarca e Austria. I meno pagati sono quelli di Bulgaria e Romania. Gli Stati membri impiegano attualmente sei milioni di insegnanti. La relazione, compilata dalla rete Eurydice della Commissione, è pubblicata in concomitanza con la Giornata mondiale degli insegnanti (5 ottobre). Androulla Vassiliou, commissario responsabile per l'istruzione, la cultura, il mul-
tilinguismo e la gioventù, ha affermato: “Nutro una sincera ammirazione per i nostri insegnanti, che contribuiscono in maniera essenziale alla vita dei ragazzi e alla nostra società. Danno forma ai nostri talenti futuri ed occupano un ruolo centrale negli sforzi profusi dalla Commissione per aiutare gli Stati membri a migliorare la qualità dei loro sistemi di istruzione e formazione. Dobbiamo incoraggiare i laureati più brillanti ad abbracciare e portare avanti la professione dell'insegnamento. Gli stipendi e le condizioni di lavoro sono di primaria importanza se vogliamo attirare
e conservare gli insegnanti migliori”. La relazione evidenzia che all'inizio della carriera gli stipendi lordi di base degli insegnanti sono inferiori al PIL nazionale pro capite in tutti i paesi eccetto Germania, Spagna e Portogallo. Solo in tre paesi (Cipro, Portogallo e Romania) gli insegnanti possono vedere raddoppiati i propri stipendi nell'arco della loro carriera. Anche in tali paesi sono necessari tuttavia più di vent'anni per arrivare in cima alla scala retributiva.
Raccolta differenziata: una priorità per il 43% degli italiani E piace molto anche agli agricoltori Puntare sulla raccolta differenziata, multando chi non la pratica: quasi un italiano su due la ritiene la soluzione migliore per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti. Lo rivela la CiaConfederazione italiana agricoltori, sulla base dei risultati di un sondaggio effettuato su tutto il territorio nazionale e diffuso in occasione dell’avvio di “Raccolta 10 più: il mese del riciclo e della raccolta differenziata”, l’iniziativa promossa dal 4 al 29 ottobre dal Conai, con il Ministero dell’Ambiente e
l’Anci. Secondo il 43% della popolazione infatti – spiega la Cia – investire sullo sviluppo e l’estensione della raccolta differenziata in tutte le regioni italiane è oggi il modo più adatto per risolvere la questione rifiuti e prevenire emergenze ambientali. Una soluzione che raccoglie più del doppio dei consensi rispetto per esempio alla costruzione di nuovi impianti termovalorizzatori, che vede favorevole solo il 15 per cento degli italiani. Ma la raccolta differenziata – sottolinea la Cia – piace molto anche agli agricoltori.
Da una raccolta differenziata e organizzata dell’umido, si potrebbe infatti ottenere molto più compost per concimare i terreni, evitando così l’uso di fertilizzanti chimici e favorendo, di conseguenza, un’agricoltura più “naturale” e “a impatto zero” sull’ambiente, senza contare lo sgravio dei costi produttivi, visto che il compost ha un prezzo inferiore rispetto ai concimi industriali. Tornando al sondaggio invece – continua la Cia – un’altra percentuale molto alta della popolazione (il 32 per cento) reputa prioritario,
per risolvere il problema dei rifiuti, ridurre drasticamente l’utilizzo di materiali inquinanti e difficilmente smaltibili, sostituendoli con prodotti biodegradabili.
22 cronaca la Pagina • 12 ottobre 2011
Intercettazioni Bongiorno si dimette ll presidente della commissione Giustizia della Camera si dimette da relatore del ddl intercettazioni per un emendamento del Pdl che ne limita la pubblicazione Ăˆ rottura tra Pdl e Terzo Polo sul disegno di legge in materia di intercettazioni. Lo strappo si è consumato in commissione giustizia dove è stato approvato l’emendamento del Pdl a firma Costa-Contento che vieta la pubblicazione delle intercettazioni fino al momento dell’udienza-filtro. Di conseguenza Giulia Bongiorno ha rimesso il mandato da relatore come giĂ annunciato con una conferenza stampa del Terzo Polo. “Non mi riconosco per nulla in questo testo – ha detto Bongiorno ai cronisti lasciando la commis-
sione Giustizia – per questo ho rinunciato al mandato. Ora non so cosa succederĂ , ci sono tantissimi emendamenti nuovi ma da questo momento in poi io non sono piĂš relatriceâ€?. Con le modifiche introdotte dalla maggioranza, ha spiegato ancora Bongiorno “si è inciso esattamente nella parte che si è piĂš dibattuta. Questa parte del testo era stata oggetto di lunghissimi incontri con Alfano, Ghedini, lo stesso Costa, i direttori dei giornali. Io avevo portato avanti un testo dicendo sĂŹ come relatore a determinate condizioni – ha spiegato ancora
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Bongiorno – frutto di due anni e mezzo di colloqui. Ora improvvisamente si decide nel giro di due giorni di portare in aula un testo con lo stravolgimento della parte sulla quale si era raggiunto l’accordo politicoâ€?. Al suo posto la commissione ha nominato, su indicazione della stessa Bongiorno e con i voti della sola maggioranza, il capogruppo del Pdl Enrico Costa che parlando con i cronisti ha spiegato: “Dal punto di vista tecnico avremmo apprezzato che l’onorevole Bongiorno continuasse a svolgere il suo ruolo di relatore. Questa sua scelta ha un significato non solo personale ma anche politico, è ovvioâ€?. Il nuovo relatore del ddl intercettazioni ha poi difeso l’emendamento che ha portato alle dimissioni di Bongiorno: “Molti del nostro gruppo avrebbero voluto recuperare un divieto di pubblicazione fino all’udienza preliminare, noi invece l’abbiamo anticipato al momento dell’udienza-filtro. Con questo emendamento il testo assume una sua completezza e serve a concludere il percorso che era giĂ stato avviato con il testo predisposto dall’onorevole Bongiornoâ€?. Sostegno alla Bongiorno è stato espresso dalla capogruppo del Pd in commissione giustizia Donatella Ferranti che parla di un “atto di coerenza di fronte ad emendamenti della maggioranza che smontano il testo. Il fatto che la Bongiorno abbia lasciato l’incarico di relatore – ha detto Ferranti – è un comportamento rispettoso del lavoro del parlamentare e coerente con il ruolo che deve svolgere il relatoreâ€?. Secondo Ferranti inoltre “il fatto che il nuovo relatore sia stato nominato con i voti della sola maggioranza non solo lo indebolisce ma dimostra che in realtĂ non c’è nessuna volontĂ di costruzione o di dialogo ma solo la necessitĂ di portare a casa un prodotto per taci-
tare le richieste del Presidente del Consiglioâ€?. Le dimissioni della parlamentare di Futuro e Libertà è stata il preludio ad una giornata che ha avuto uno dei suoi momenti clou nella mobilitazione promossa dalla Federazione della stampa al Pantheon, nel corso della quale è intervenuto anche il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, che ha esortato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ad inviare un messaggio alle Camere. “Se non ora, quando?â€? ha detto l'ex pm riprendendo lo slogan che in febbraio aveva portato fortuna al movimento delle donne. Di Pietro ha aggiunto che “la gente è disgustata ed il rischio che si passi dalla protesta alla rivolta sociale è molto concreto, ed è proprio quello che noi non vogliamoâ€?. A protestare in piazza contro il disegno di legge c'erano anche, unite dalla tragica scomparsa dei loro cari, Ilaria Cucchi, Patrizia Moretti, Lucia Uva e Domenica Ferrulli, che hanno urlato a gran voce il proprio no alla nuova legge. Davanti ai volti, alcuni insanguinati, di Federico, Stefano, Giuseppe e Michele, hanno chiesto senza mezze parole “che i politici tornino ad occuparsi della gente e non delle proprie cose privateâ€?. Per spiegare i danni derivanti dall'approvazione della legge sulle intercettazioni, le quattro donne hanno portato i propri tragici casi: “Se fosse stata in vigore questa legge – hanno spiegato – nessuno dei nostri casi giudiziari sarebbe diventato taleâ€?. “Divulgare non ha permesso a chi lo voleva di nascondere i fattiâ€? e anche per questo “discutere delle intercettazioni – ha spiegato Patrizia Moretti, madre di Federico Aldovrandi – è solo una perdita di tempo. Ăˆ stato possibile mostrare all'Italia le foto qui esposte grazie alla libertĂ di stampaâ€?.
salute 23
12 ottobre 2011 • la Pagina
Quando arriva il “colpo della strega” Le cure e i rimedi necessari per affrontare al meglio questa forma di lombalgia acuta e alleviare il dolore Se, facendo uno sforzo, si avverte un acuto dolore alla schiena, dolore che impedisce ogni possibilità di movimento e che costringe a stare a letto immobili, allora sicuramente ci si trova di fronte a quello che in termini medici si chiama lombalgia e che comunemente viene definito il “colpo della strega”. Il dolore colpisce la parte bassa della schiena, può estendersi anche fino alle gambe ed è provocato da una infiammazione, a sua volta causata dallo sfregamento di un nervo con alcune zone della colonna vertebrale. L’infiammazione produce una contrattura muscolare e tutte queste cose insieme fanno scatenare questo dolore acuto che porta all’immobilità. Il colpo della strega, il più delle volte, insorge a causa di movimenti insoliti, forzati, troppo intensi o mal controllati. Una delle situazioni più a rischio è il chinarsi per raccogliere un oggetto caduto compiendo un movimento apparentemente banale che in realtà va a sollecitare in maniera anomala o eccessiva la muscolatura paravertebrale. Quando al mattino ci si alza dal letto la muscolatura di questa zona può per esempio essere contratta in maniera eccessiva a causa di un banale colpo di freddo, di posizioni sbagliate assunte durante il riposo o di sforzi compiuti il giorno prima e non ancora recuperati. Dal punto di vista fisiologico le cause del colpo della strega
vanno ricercate, oltre che nella mancanza di elasticità della muscolatura paravertebrale, in patologie che colpiscono le strutture vertebrali presenti in questa zona. Per capire le cause per le quali insorge il colpo della strega bisogna innanzitutto rendersi conto che la contrattura è un atto difensivo che l'organismo adotta per evitare conseguenze ben più gravi (stiramento). Quando allunghiamo un muscolo in maniera eccessiva si innesca un meccanismo involontario che porta alla contrazione delle fibre muscolari. In questo modo se da un lato si evitano i danni da eccessivo allungamento, dall'altro possono insorgere conseguenze altrettanto negative come il colpo della strega. Ovviamente tanto maggiore è l'elasticità della muscolatura paravertebrale e tanto minore sarà la possibilità di essere colpiti da questo episodio di lombalgia acuta. Al contrario se le fibre muscolari sono già fisiologicamente contratte basterà un minimo allungamento per scatenare il riflesso da stiramento ed insieme a questo il dolorosissimo colpo della strega. Alla luce di queste informazioni è possibile stilare una lista di condizioni a rischio che predispongono il soggetto al colpo della strega: atteggiamenti posturali viziati, errata tecnica di sollevamento, eventi traumatici di altra natura come cadute od incidenti, colpi di freddo, mancanza di riscalda-
mento generale e specifico, sforzi che comportano eccessive sollecitazioni muscolari, spondilolistesi (scivolamento di una vertebra sull'altra), discopatie generiche. Cosa fare in caso di “colpo della strega”? C’è un ciclo di cure che dura una decina di giorni e che comprende diversi farmaci. Per i primi tre giorni vengono prescritte due iniezioni, da fare giornalmente una la mattina e una la sera, di un farmaco antinfiammatorio a base di acetilsalicilato di lisina, per ridurre l’infiammazione. Alle iniezioni si aggiungono una compressa di cortisone, che è un potente antinfiammatorio, e poi un terzo farmaco che rilassa la muscolatura. Con questa cura il paziente si rimette in piedi in un paio di giorni, poi le dosi vanno dimezzate e il trattamento va circoscritto solo alla mattina, per una settimana. Una volta che il paziente si rimette in piedi deve evitare di portare qualsiasi peso. Rimanere a letto non è obbligatorio, anzi, alzarsi e camminare fa molto bene, purché venga fatto per brevi periodi e senza esagerare. Se avverte ancora
dolore, è bene fermarsi un paio di giorno a riposo. Per chi poi esegue abitualmente lavori pesanti, il periodo di riposo deve essere di almeno dieci giorni. Se il colpo della strega ritorna più volte nel corso dell’anno, allora si consiglia una risonanza magnetica alla zona lombare, che consente di valutare lo stato di salute delle parti molli che circondano la colonna vertebrale e quindi di individuare eventuali rigonfiamenti, chiamati in termine tecnico protrusioni. Esaminata la situazione, si può impostare una terapia con il fisiatra, il quale aiuterà il paziente ad assumere una postura corretta e, se verificherà che esiste una debolezza dei muscoli della schiena e dei muscoli addominali, cioè quelli della pancia, lo aiuterà a rafforzarli. Come? Con appositi esercizi che aiutano a correggere la postura e la debolezza muscolare. Quando poi tutte queste cose non servono ad eliminare il problema, allora si ricorre all’intervento chirurgico, ma il ricorso all’intervento riguarda solo pochi casi. ✗redazione������������ @lapagina.ch
24 cronaca la Pagina • 12 OTTOBRE 2011
Tanguera, il musical-tango emoziona Basilea!
Al Musical Theater dal 6 al 12 ottobre
Diretto dal maestro Daniel Barenboim, Tanguera è tornato a Basilea. La premiere, giovedì scorso, ha registrato il tutto esaurito e lo spettacolo è stato un verso successo. Il musical è ambientato nella Buenos Aires, inizio anni 1900. È la storia della bella Giselle, una giovane francese, che per una falsa promessa di matrimonio emigra in Argentina. Al suo arrivo al porto di Buenos Aires, invece dell’amore la aspettano i numerosi bordelli della città. Impara a sopravvivere nel mondo della notte e del dolore. Il criminale Gaudencio la seduce e la sfrutta. Con Lorenzo, invece, inizia una storia d’amore profonda. Si crea subito una storia complicata di amore e passione, di
rivalità e dolore. Giselle riesce alla fine a diventare la star dei cabarets con la sua danza di tango “Tanguera”. A parte la storia di Giselle, Tanguera racconta la storia del Tango ed il suo percorso di affermazione dalla dal popolino semplice alla più alta aristocrazia. Il musical è stato realizzato grazie anche alla collaborazione con il regista Omar Pacheco e la coreografa Mora Godoy, una delle più importanti coreografe di tango e ballerina argentina. La musica live (sul palco sei impareggiabili musicisti di tango) è diretta da Lisandro Adrover. Prezzi biglietti: da 39 a 119 franchi; Prevendita: Ticketcorner 0900 800 800.
Rosanna Fratello alla Festa dei Nonni di Emmenbrücke
Il 2 ottobre 2011, presso la parrocchia cattolica italiana del Centro Papa Giovanni XXIII di Emmenbrücke si è svolta la quinta edizione della Festa dei Nonni. Franco Aufiero nella veste di Padrone di casa della manifestazione, ha avuto l'onore di annunciare e presentare un ospite a sorpresa. E, dopo il pranzo, è apparsa in sala, una delle più sensibili e raffinate interpreti della canzone italiana: Rosanna Fratello, la bravissima cantante pugliese che ha interpretato le indimenticabili canzoni “Non sono Maddale-
Rosanna Fratello saluta calorosamente una nonna "inferma" na”,” Dimmi Quando”, “L’amore è un marinaio”, “Una rosa, una candela”, “Io che non vivo senza te”, “Che sarà”, “Sono una donna, non sono una santa”.
Foto di gruppo con Rosanna Fratello
Tutte le foto de La Festa dei Nonni (con didascalia) sono visibili sul sito HYPERLINK "http://www.facebook.com"
italiani in svizzera 25
12 ottobre 2011 • la Pagina
La storia di...
Sandra Zaccaria Sana leggerezza italiana... Sandra, raccontaci di te... Sono Sandra Zaccaria, ho 30 anni e abito a Wetzikon. Sono originaria di Lecce, una bella città sul mare, però sono nata e cresciuta qui a Hinwil. Mio padre è venuto in Svizzera, per la prima volta, quando aveva 14 anni, poi è tornato di nuovo giù in Italia; veniva qui in Svizzera spesso, poi a 18 anni ha conosciuto mia madre ed è rimasto definitivamente qui. Mia madre è cresciuta qui, suo padre era italiano e sua madre svizzera. Hai mai avuto difficoltà a integrarti qui in Svizzera come italiana? No, mai. Hai fatto l’apprendistato qui in Svizzera, raccontaci... Ho fatto l'apprendistato come parrucchiera in negozio e poi ho continuato con una formazione per poter insegnare il mestiere agli apprendisti. Poi sono rimasta nello stesso negozio come direttrice. Da sette anni il negozio è mio. Ho avuto diversi impiegati e apprendisti, ma da un anno
Trovi differenze tra clienti svizzeri e italiani? I clienti italiani parlano di più, ti raccontano subito tutto. Gli svizzeri sono più riservati e tranquilli.
munque a loro, anche se andrete a vivere giù? Io sono cresciuta bilingue, per questo vorrei che anche i miei figli conoscessero sia l'italiano che il tedesco.
Hai intenzioni di andare a vivere in Italia? Sì, fosse stato per me io sarei rimasta giù a Lecce già da quando ero piccola. Voglio andare a vivere giù insieme al mio ragazzo, con cui sto da sei anni; anche lui viene dal mio stesso paese. Giù abbiamo tanti parenti e sarebbe bello vivere lì. E poi mi piacerebbe trasferirmi lì perché mi piace il modo di vivere, il mare, le persone, la sana leggerezza tipica dei miei luoghi. Avete già piani concreti? Io vorrei continuare a lavorare come parrucchiera. Però il problema è che il mio ragazzo lavora nel campo delle industrie e giù a Lecce Hai più clienti svizzeri o non ci sono industrie. Per questo ancora non abitaliani? Ho una clientela mista, qui biamo preso una decisione a Rüti in pratica vivono perso- definitiva. ne di tutte le nazionalità. Se in futuro avrete figli, E poi ci sono anche molti il tedesco lo insegnerai coitaliani.
La parola italiana che dici più spesso? Vabbè...
gestico il salone da sola. Cosa offri di speciale nel tuo salone? Tagli per donne, uomini e bambini. Oltre al taglio applico anche le extensions, in collaborazione con ad una ditta americana che si chiama Great Lengths. Ho fatto anche dei corsi per fare le unghie, ma per ora non ho abbastanza tempo per farlo. Quello che faccio molto spesso (ed è molto richiesto) è la tinta per le sopracciglia o la cura delle ciglia. Provo sempre a portare un pò della mia italianità anche nel negozio, nel modo in cui parlo con i clienti, ad esempio. Ho anche un piccolo bar, dove i clienti possono prendere il caffé o leggere il giornale. Tanti dicono anche che non sono la tipica “parrucchiera barbie”, non lo sono mai stata. E questo è molto apprezzato.
In passato hai collaborato con Ferienplausch, una istituzione che durante le vacanze scolastiche organizza eventi per bambini, lo fai ancora? L'anno scorso l'ho fatto. Quest'anno invece facciamo qualcosa di diverso. A Rapperswil c'è un'istituzione per famiglie. Insieme a loro offriremo tre pomeriggi durante i quali i bambini possono venire a vedere il lavoro che faccio. Poi faccio fare delle acconciature o qualcosa del genere. Loro si divertono un sacco e io pure. Secondo me è importante per i bambini poter vedere e fare queste cose che, magari, potrebbero sempre tornargli utili anche per il futuro. Manuela Salamone
Parte da questa settimana la nuova rubrica de La Pagina, “Italiani in Svizzera. La storia di...” per conoscere meglio i nostri connazionali emigrati qui, scoprire cosa amano della Svizzera ma anche cosa gli manca dell'Italia, perchè hanno deciso di vivere in un paese diverso e se e perchè vorrebbero tornare in Italia, quali difficoltà hanno incontrato ad inserirsi in un nuovo contesto sociale e professionale e cosa consigliano a quanti, italiani e non, intraprendono la loro stessa strada... Se anche tu vuoi raccontare la tua storia scrivi a redazione@lapagina.ch o chiama al numero 043/3221717 e ti contatteremo per sentire, e raccontare, anche la tua storia!
26 tecnologia
la Pagina • 12 ottobre 2011
Il mondo saluta Steve Jobs l'uomo della rivoluzione tecnologica Addio al visionario della Silicon Valley che col suo genio ha rivoluzionato il mondo della comunicazione Steve Jobs, il “visionario della Silicon Valley” è morto a 56 anni. Lo scorso 25 agosto aveva annunciato le sue dimissioni irrevocabili da amministratore delegato dell'azienda che ha fondato e che dall'orlo della bancarotta ha portato nell'Olimpo delle grandi. Quarantun giorni dopo è arrivata la tanto temuta quanto attesa notizia. A finirlo è stato quel male che per anni lo ha tormentato e lentamente consumato. Ma che non gli ha impedito di continuare a esercitare la sua straordinaria leadership e genialità. Caratteristiche che lo hanno portato, con le sue invenzioni, a rivoluzionare la vita di milioni di persone. L'annuncio arriva con uno stringatissimo comunicato del gruppo californiano. Ma in contemporanea sul sito appare una foto in bianco e nero di Jobs con la data di nascita e quella della morte. A seguire un messaggio: “Apple perde un genio creativo e visionario, e il mondo ha perso un formidabile essere umano”. “Quelli di noi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo abbastanza e di lavorare con lui - si legge - hanno perso un caro amico e un mentore ispiratore.
Steve lascia una società che solo lui avrebbe potuto costruire e il suo spirito sarà sempre il fondamento di Apple”. A prendere in mano le redini dell'azienda è stato già da tempo Tim Cook, ma Jobs lascia un vuoto incolmabile tra i suoi collaboratori, come tra i milioni di fan. Ora tutti, soprattutto i più giovani, lo conoscono come l'inventore della “tavoletta magica”. Con l'iPad e l'iPhone ha infatti rivoluzionato il mondo della tecnologia e delle comunicazioni, con l'iPod quello della musica. Ma fu lui che nel 1977 - dopo aver creato la Apple insieme all'amico Steve Wozniak - lanciò il primo personal computer della storia. La marcia era appena cominciata. Lasciò la Apple nel
1985, in polemica con l'amministratore delegato da lui stesso nominato. Quando fu richiamato nel 1996 l'azienda di Cupertino era in profonda crisi, e Jobs in quindici anni l'ha trasformata nella società più ricca del pianeta. Nel 2007 la rivista Fortune lo ha indicato come l'uomo d'affari più potente del mondo: il suo rivale di sempre, il fondatore di Microsoft Bill Gates, finì solo sesto. Nel 2010 - quando già la malattia lo aveva allontanato da ogni ruolo operativo in Apple - il Financial Times ha eletto Jobs uomo dell'anno, riconoscendo la sua capacità di riportare in vetta un'azienda raccolta sull'orlo del fallimento. Con l'iPhone e l'iPad ha realizzato
il suo sogno del “piccolo schermo”, di un mondo al di là del computer e senza Windows. Non a caso il sorpasso sulla rivale Microsoft per valore di mercato è oramai da tempo compiuto. Sempre il Financial Times lo definì “la prima rock star dell'industria high-tech” per la sua abitudine - oramai copiata da tutti - di presentare ai suoi fan tutte le novità della casa dal palco di un teatro, ma anche per aver portato Apple in Borsa a soli 25 anni: prima di quanto non abbia fatto Mark Zuckerberg con Facebook. Qualcuno lo ha descritto come un “tiranno” nei confronti dei suoi collaboratori e dipendenti. Ma la verità - spiega la maggior parte degli osservatori - è che in un momento di grande crisi economica e occupazionale in America, Jobs, a differenza di tutti gli altri Ceo, ha continuato a creare posti di lavoro. E probabilmente la Apple ne continuerà a creare ancora malgrado la morte del suo “genio”, grazie alla sue ultime creature: l'ultimo modello di iPhone e la terza generazione dell'iPad che dovrebbe vedere la luce all'inizio del prossimo anno.
IN LIBRERIA Gli ingredienti segreti dell'amore
RECENSIONI 27
12 ottobre 2011 • la Pagina
Aurélie Bredin, giovane e attraente chef, gestisce il ristorante di famiglia, Le Temps des Cerises. È in quel piccolo locale che il padre della ragazza ha conquistato il cuore della futura moglie grazie al suo famoso Menu d’amour. Ed è sempre lì che Aurélie è cresciuta e ha trovato conforto nei momenti difficili. Ora però, dopo una brut-
ta scottatura d’amore, neanche l’accogliente tepore della cucina dell’infanzia riesce più a consolarla. Un pomeriggio, più triste che mai, Aurélie si rifugia in una libreria, dove si imbatte in un romanzo intitolato “Il sorriso delle donne”. Incuriosita, inizia a leggerlo e scopre un passaggio del libro in cui viene citato proprio
il suo ristorante. Grata di quel regalo inatteso, decide di contattare l’autore per ringraziarlo. Ma l’impresa è tutt’altro che facile... • Nicolas Barreau • Gli ingredienti segreti... • Feltrinelli • pp 239 • Fr. 27.-
La seconda mezzanotte 2092, Venezia - ricostruita da una multinazionale di Pechino dopo una terribile onda alluvionale - è la perversa Las Vegas della decadenza europea. In un clima africano, una folla di nuovi ricchi vi accorre per concedersi ogni vizio e, soprattutto, per assistere alle lotte tra gladiatori. Mentre le Nazioni si dissolvono, il carnevale si avvicina e i padroni cinesi
preparano lussi sfrenati e spettacoli crudeli. Gli ultimi veneziani ai quali è stata interdetta la riproduzione, vivono confinati in un ghetto, piegati e derelitti. Nessuno sembra più volersi sottrarre alla violenza e alla lussuria di questo bordello della fine dei tempi. Solo due uomini, armati di coraggio, si levano contro l’orgia del potere. “Il Maestro”, guida dei nuovi
gladiatori, e Spartaco, suo allievo. Un libro non solo ambientato nel futuro, ma rivolto al futuro, a quella speranza di vita che sorge solo nel senso della lotta. • Antonio Scurati • La seconda mezzanotte • Bompiani • pp 343 • Fr. 35.-
Le ricette di Nefertiti È l’evento archeologico dell’anno. Dai depositi del museo egizio è emerso un documento straordinario: dodici ricette annotate su papiro, le uniche ricette dell’Antico Egitto giunte sino a noi. È straordinario anche perché opera della regina Nefertiti, una tra le donne più belle e affascinanti di tutti i tempi. E secondo alcune indiscrezioni, queste ricette sarebbero ad-
dirittura i manicaretti che la regina preparava per accendere il desiderio del suo sposo Akhenaton! I dodici papiri sono affidati all’egittologo Paolo Maria Barbarasa, ma proprio quando il presidente della Fondazione dei santi Pasquale e Scolastica, che sostiene le sue ricerche, ha deciso di presentarli al pubblico, scompaiono improvvisamente per poi riemergere, accom-
• Bruno Gambarotta • Le ricette di Nefertiti • Garzanti • pp 221 • Fr. 30.I libri più venduti della settimana
Le belve Ben e Chon sono amici per la pelle: un genio delle economie di scala e un prodigio di forza fisica e addestramento militare. Diversi, complementari, accomunati dalla stessa filosofia - vivi e lascia vivere - condividono tutto, inclusa Ophelia, la ragazza dei loro sogni. In California hanno creato un piccolo regno coltivando e smerciando un prodotto speciale: la miglior marijuana degli Stati Uniti. Ora, però, la loro remunerativa attività
pagnati da sconvenienti messaggi erotici, fra le mani di dodici rispettabili signore. Come farà il mite studioso a recuperare i preziosi reperti in una sola settimana?
Narrativa italiana è finita nel mirino dei cartelli messicani. A Ben e Chon non restano che due alternative: incassare i dividendi e ritirarsi in buon ordine o accettare la sfida in campo aperto e prepararsi a una battaglia senza esclusione di colpi... • Don Winslow • Le belve • Einaudi • pp 453 • Fr. 36.-
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Narrativa straniera 1°- Aleph (Coelho) 2°- Un regalo da Tiffany (Hill) 3°- Dieci donne (serrano)
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28 cronaca la Pagina • 12 ottobre 2011
Il segreto della longevità sta a Campodimele In un villaggio in provincia di Latina l’aspettativa di vita è di circa 95 anni sia per le donne che per gli uomini Campodimele. Se qualcuno provasse a chiedere dove si trova, nella maggior parte dei casi riceverebbe la medesima risposta: un’alzata di spalle e una smorfia di sorpresa per dire che non ha mai sentito parlare di questo villaggio. In effetti, non è mai stato noto, anche perché piccolo, appena 690 abitanti. Forse non lo conoscono neppure tanti degli abitanti dei paesi non troppo lontani, di sicuro non ha mai fatto storia. Il villaggio, immerso nel verde, sorge su una collina tondeggiante dei monti Aurunci, circondato a poca distanza dalle montagne. Fa parte della provincia di Latina ed è a due ore di macchina da Roma (80 km) e da Napoli. La storia di questo villaggio è comune a tanti paesini del Centro Sud: povertà e duro lavoro nei campi, al punto che – e anche questa è storia comune – dopo la seconda guerra mondiale la maggioranza della popolazione
ha abbandonato Campodimele alla volta del Canada (solo a Toronto ci sono più di duemila campodimelani) e anche dell’Inghilterra, in modo particolare di Londra, tanto che, come detto, la popolazione si è ridotta a poche centinaia di persone. Dicevamo che Campodimele è un villaggio quasi sconosciuto. In realtà lo era, fino agli anni Novanta, quando sulle sue colline cominciarono ad apparire gruppi di studiosi che facevano strane domande. La notorietà, anche in campo internazionale, è arrivata solo alcuni mesi fa, in seguito alla pubblicazione di un libro intitolato “Un anno nel villaggio dell’eternità”, scritto da un’inviata del quotidiano inglese Telegraph, Tracey Lawson, che ha vissuto per un anno intero a Campodimele, innamorandosene. All’inizio il soggiorno doveva essere breve, un semplice reportage, poi la giovane donna ci è
MINIPUBBLICITÀ LUI CERCA LEI Sono un uomo di 58 anni divorziato da anni, vorrei conoscere una sincera e brava signora divorziata o vedova anche con figli. Per amicizia o convivenza, età massima 48 – 55 anni per ev. futuro e per altro possiamo decidere insieme. Massima serità. Tel. 076 779 62 13
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PER INSERIRE IN QUESTA RUBRICA Scrivere il testo (massimo 30 parole) e inviarlo, allegando Fr. 30.- (in banconote o francobolli) in busta chiusa a: LA PAGINA - Minipubblicità, Militärstrasse 84, 8004 Zurigo.
rimasta un anno intero, appunto. Di Campodimele non si parla solo in questo libro, se ne è parlato sul Telegraph e continua a parlarsene su molti altri giornali, persino in televisione. In ogni caso, se ne occupano nutrizionisti e geriatri nazionali. Già, perché a Campodimele di particolare hanno che “la lista d’attesa” è lunga, molto lunga. Non è un villaggio dove i becchini si sono arricchiti, anzi, fanno la fame, per la gioia dei campodimelani. Gli abitanti di questo villaggio, lo avete capito, sono longevi, almeno una ventina sfiorano i cent’anni e qualcuno li supera pure. Avere 80-85 anni a Campodimele significa essere giovanotti, mentre altrove si è “più di là che di qua”. Il 40% della popolazione ha più di settant’anni e l’aspettativa di vita è intorno ai novantacinque anni. Qui non c’è differenza tra donne e uomini, è solo gara a chi supera l’altro. L’attuale decano ha 99 anni, secondo il sindaco (lui se ne toglie qualcuno per civetteria), quello precedente è passato dall’altra parte a 104 anni. L’abbiamo detto: gli ultranovantenni sono una ventina, circondati da una foltissima schiera di ultraottantenni, tutti – o quasi – lucidi e sani. È chiaro, ora, perché sono tanti gli studiosi disposti ad affrontare un viaggio a volte anche molto lungo pur di rendersi conto di persona della situazione e cercare di capire che cos'ha Campodimele di così magico. Hanno interrogato uomini e donne, strane domande, abbiamo detto, in realtà molto semplici, tipo: cosa mangi, cosa fai durante il giorno, come vivi. Ognuno, insomma, va a Campodimele per carpire il segreto della lunga
vita, e molti, va da sé, se ne vanno storcendo il muso. Uno dei segreti, infatti, è il lavoro, quello duro nei campi, a dire il vero abbastanza avari di frutti; il secondo è la frugalità, poche cose e senza eccessi, un’astrusità in un mondo dove normalmente si muore di colesterolo alto e di obesità. A Campodimele i chili di troppo non esistono, la dieta è quotidiana. Livia Maria, una donnina di 85 anni che ne dimostra al massimo 60, ai tanti che le hanno posto domande ha sempre risposto con tre parole: “grano, fagioli e aulive (olive)”. Ecco perché uno studioso dell’Università La Sapienza di Roma, negli anni Novanta, dopo approfonditi studi, sentenziò: “Portate i campodimelani fuori da qui e accorcerete loro la vita”. Non basta nemmeno venire andare ad abitare a campodimele se poi si continua con i soliti stili di vita; lo fanno gli emigrati, anche tra loro moltissimi ultraottantenni e anche novantenni – e questo farebbe pensare a un fatto ereditario e genetico – ma è un’altra cosa. Loro, i campodimelani di Toronto, appena in pensione tornano nel loro paesino, ma partiti segaligni tornano a fare i segaligni. Poi, se vogliamo dirla tutta, c’è da aggiungere un’altra serie di cose. I campodimelani sono pochi ma di difetto hanno fatto virtù: vanno d’accordo, non soffrono la solitudine, si aiutano, hanno buona aria e sono senza stress. E ora si capisce non solo perché a Campodimele si vive a lungo, ma anche perché molti, andandosene, non se la sentono di vivere in un paesino sperduto o, come loro, nella frugalità. 7cronaca@lapagina.ch
moda 29
12 ottobre 2011 • la Pagina
Moda in Italia 150 anni di eleganza La mostra-evento allestita nella Reggia di Venaria nell'ambito delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia racconta un secolo e mezzo di stile italiano riassunto in un affascinante itinerario che parte dal 1861 e arriva fino ai giorni nostri Nella reggia della prima capitale d'Italia, 200 abiti raccontano la storia della moda dall'Unità a oggi: il nucleo principale è costituito dagli abiti della storica Fondazione Tirelli-Trappetti di Roma, ai quali si aggiungono i prestiti provenienti da prestigiosi musei e le creazioni dei grandi stilisti italiani contemporanei. Si tratta di abiti autentici, appartenuti a personaggi storici che con il loro stile hanno segnato un'epoca (Gabriele D'Annunzio, Eleonora Duse, solo per fare due esempi), ma anche di abiti di scena, come le creazioni di Piero Tosi per Luchino Visconti, a cominciare dal vestito bianco di Angelica (Claudia Cardinale) nel “Gattopardo”. Ma ci sono anche l'abito di di Livia Serpieri (interpretata da Alida Valli) in “Senso”, il celebre e discusso “pretino” ideato dalle sorelle Fontana per Ava Gardner e poi reinterpretato da Piero Gherardi per Anita Ekberg (in “La dolce vita”), e le scarpe realizzate da Ferragamo per Marilyn Monroe. È un affresco della storia della moda italiana - anche se la definizione, come combinazione di antica tradizione artigianale e moderna industria, è veramente appropriata solo dal secondo Dopoguerra - inserito in uno spettacolare e magico
gioco di specchi, frutto dell'allestimento di Michele De Lucchi, che rende il pubblico parte della scena e della storia. Due le macrosezioni in cui si sviluppa la mostra, che corrispondono ad altrettanti momenti diversi delle vicende della moda in Italia. Si parte con il periodo che va dalla nascita dello Stato unitario a quella della moda italiana, questa sezione è composta da abiti della collezione Tirelli-Trappetti di Roma, scelti dalla costumista cinematografica e Premio Oscar, Gabriella Pescucci. Qui viene raccontata la moda durante il Regno d'Italia (1861-1946) - una moda di alta qualità, ma non ancora configurata con un carattere nazionale, visto che atelier e sartorie continuavano a ispirarsi soprattutto alla Francia - e poi seguono anni Cinquanta e Sessanta, quando nasce e si afferma la “moda italiana”. Dall'abito da sera probabilmente appartenuto alla contessa di Castiglione si approda agli abiti di Pucci e delle sorelle Fontana, in quella che fu la gloriosa stagione della haute-couture degli anni Sessanta. Il secondo macroaffresco, curato dalla direttrice di Vogue Italia, Franca Sozzani, ha per oggetto i decenni successivi, dagli anni Settanta ai giorni nostri. Sono gli anni cruciali in cui na-
scono e si impongono nel mondo l'Italian style e il made in Italy che hanno modificato fortemente l'immagine del Belpaese e hanno reso la moda uno dei principali settori dell'economia italiana. Dalla svolta degli anni Settanta si arriva ad oggi e alle nuove generazioni di stilisti. Presenti tutti i grandi protagonisti dell'Italian style: tra gli altri, Walter Albini, Giorgio Armani, Valentino, Gianni Versace, Gianfranco Ferré, Krizia, Moschino, Dolce&Gabbana, Roberto Cavalli, Prada, Alberta Ferretti e Max Mara. Nomi illustri e noti ovunque, ognuno dotato di personalità e caratteristiche forti e differenti, accomunati e uniti dal gene dell'armonia. A decretare il loro successo hanno contribuito fattori geografici, storici e culturali, cui si unisce una grande sapienza artigianale. La flessibilità applicata all'inventiva, alla serialità, all'industria:
ecco il salto in avanti che i grandi couturier italiani hanno fatto compiere alla moda. Tutti hanno saputo fondere tra loro i concetti di moda, denaro e tempo. Hanno codificato lo stile, creato convenzioni semantiche e temporali, hanno inciso sul gusto e sull'economia del nostro Paese. Sono stati capaci di intuire i cambiamenti sociali quando ancora erano soltanto abbozzati e non espliciti, traducendoli in oggetti quotidiani. Ora, dopo quattro decenni, il contesto è cambiato. Dietro i grandi nomi si stanno facendo largo giovani stilisti, ai quali si chiede di tener fede allo stile originale, arricchendolo con il contributo della propria visione. La mostra, realizzata dal Consorzio La Venaria Reale e dal Comitato Italia 150-Esperienza Italia, con la Fondazione TirelliTrappetti; chiuderà il prossimo 8 gennaio.
30 cronaca la Pagina • 12 ottobre 2011
Il voto all'estero non è in pericolo Riguardo l'abolizione delle circoscrizioni estere il premier ha rassicurato il senatore Caselli che non ci sono piani in questo senso e che il diritto al voto degli italiani residenti fuori dal Paese rimane tale “È con molto piacere che apprendiamo dal senatore Caselli la confortante notizia della conferma delle circoscrizioni estere. Il senatore si gloria di aver ricevuto rassicurazioni dal premier in persona. Lo stesso Berlusconi che solo un anno fa, era il dicembre 2010, aveva garantito a Caselli di destinare nel giro di una settimana 10 milioni di euro agli italiani all’estero. Speriamo non si tratti dello stesso tipo di rassicurazione perché gli italiani all’estero sono, ad oggi, rimasti all’asciutto”. È quanto dichiara il responsabile Italiani nel mondo del
Pd, Eugenio Marino, in risposta alla dichiarazione del senatore del Pdl eletto all’estero Esteban Juan Caselli. Davanti a notizie di stampa che indicano il ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli, come autore di una bozza di riforma costituzionale tendente ad abolire la circoscrizione estero nelle elezioni politiche, e quindi la rappresentanza sia al Senato della Repubblica che alla Camera dei deputati dei connazionali residenti all’estero, il
senatore Esteban Juan Caselli, responsabile del settore italiani nel mondo del Pdl, ha infatti contattato il presidente Berlusconi ed il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, manifestando loro la sua preoccupazione per questa ipotesi. Il premier ha rassicurato il senatore Caselli che non ci sono piani in questo senso e che il diritto al voto degli italiani residenti fuori dal Paese rimane tale. Identici concetti - ha fatto sapere Caselli - sono stati
espressi al coordinatore del settore italiani nel mondo del Pdl dal presidente del gruppo Pdl al Senato della repubblica, Maurizio Gasparri, che ha ratificato lo stesso parere. “Le circoscrizioni estere e la rappresentanza territoriale che ne consegue sono un’importante conquista parlamentare che va salvaguardata - ha infatti sottolineato Maurizio Gasparri - qualunque riforma costituzionale non può prescindere dal ribadire il riconoscimento del diritto di voto per i connazionali che vivono fuori dall’Italia” ha aggiunto il presidente del gruppo Pdl al Senato.
Torna il concorso video “Memorie Migranti” Il concorso, giunto alla sua VIII edizione, è nato per recuperare la memoria storica dell’emigrazione italiana nel mondo Il Museo dell’Emigrazione “Pietro Conti”, con la partecipazione di Rai Internazionale e dell’Isuc, bandisce un concorso per la migliore testimonianza video sul tema dell’emigrazione italiana all’estero. Lo scopo dell’iniziativa è quello di favorire il recupero e la sensibilizzazione della memoria storica dell’emigrazione italiana nel mondo dalla
fine dell’Ottocento ai nostri giorni, nonché favorire un’attività di ricerca e di studio sugli aspetti storici, sociali ed economici legati all’esodo. I video dovranno essere diretti ad illustrare il fenomeno migratorio attraverso storie individuali e/o familiari e/o comunitarie, considerando la possibilità di muoversi all’interno di un tema variegato e ricco di sfaccettature (i moti-
vi della partenza, il viaggio, i lavori, l’emigrazione femminile, le comunità italiane all’estero, l’integrazione, gli scontri e gli incontri culturali, il ritorno, ed altro). L'VIII edizione del concorso video “Memorie Migranti” prevede tre categorie: scuole, master e andati in onda. Il premio consiste sia nella pubblicazione dei video vincitori e finalisti nel cofanet-
to dvd “Memorie Migranti”, sia nell’assegnazione di una somma complessiva di 2.000 euro. I lavori dovranno essere inviati tramite raccomandata postale, spedizioniere o consegna a mano entro il 29 febbraio 2012. Quest'anno il concorso si fregia di due testimonial d’eccezione: i giornalisti Piero Angela e Gian Antonio Stella.
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12 ottobre 2011 • la Pagina
Alla scoperta degli “Eden” verdi d'Europa Ecco le 21 destinazioni europee d’eccellenza premiate dall’Ue per il turismo sostenibile Ventuno mete turistiche di tutta Europa hanno ottenuto la denominazione di “Destinazioni europee di eccellenza nel turismo e nella rigenerazione dei siti fisici per il 2011”. Eden è l’acronimo di Destinazioni europee di eccellenza (European Destination of ExcelleNce), un’iniziativa della Commissione europea volta a promuovere modelli di sviluppo per il turismo sostenibile in tutta l’Unione Europea. Per l’Italia l’Unione Europea ha riconosciuto Montevecchio come sito migliore, tra quelli proposti nel Belpaese, quanto a bellezza intrinseca del territorio e potenzialità di riconversione attraverso uno sviluppo turistico sostenibile che verrà aiutato dall’Unione Europea non attraverso dei finanziamenti ma attraverso la promozione del nome di Montevecchio in tutti gli appuntamenti turistici più importanti. Montevecchio, un borgo minerario nel comune di Guspini. Si tratta di un villaggio e di un ecomuseo situati in uno dei siti minerari più antichi d’Italia, restaurato e trasformato in un luogo dove approfondire un aspetto dimenticato della tradizione industriale sarda. Il museo e il villaggio espongono l’artigianato rurale,
la storia delle miniere e le prelibatezze alimentari locali. Il paese è anche sede di numerosi festival durante tutto l’anno. Ma veniamo ad altri Eden... Immersa nella verde vallata del Parco Nazionale Nockberge, in Austria, si trova Gmünd, una cittadina fortificata della Carinzia che prende il soprannome di “città degli artisti”. Quindici edifici medievali sono stati restaurati e trasformati in spazi artistici e culturali e in aree verdi che ospitano opere locali e internazionali realizzate da artigiani, artisti e scultori. Dal paese si dirama una fitta rete di sentieri molto battuti da ciclisti ed escursionisti. Integrata nel triangolo tessile dell’area industriale di LilleRoubaix-Tourcoing, nel nord della Francia, Roubaix ha preso parte a un interessante schema di sviluppo urbano, diventando una città artisticamente attiva costruita su basi sostenibili. I numerosi edifici industriali e urbani sono stati trasformati: la piscina comunale è ora un museo di belle arti, un vecchio garage è sede di un teatro indipendente. Un circuito di bici a noleggio permette di allontanarsi dal centro cittadino per visitare le numerose
aree verdi riqualificate. Dimora del famoso Oracolo, Delphi, in Grecia, abbina il fascino dei siti archeologici alle acque cristalline delle spiagge, insignite della bandiera blu. I progetti di riconversione sono diversi, dal restauro delle secolari concerie di pellami nel distretto di Harmaina alla ricostruzione della città vecchia di Amfissa con tecniche di edilizia sostenibile. Tra le piste ciclabili più grandi d’Europa, la Great Western Greenway, in Irlanda, abbraccia la frastagliata costa atlantica della contea di Mayo. Alcuni edifici che punteggiano l’ex-linea ferroviaria sono stati riconvertiti e riaperti al pubblico, come il famoso hotel vittoriano Mulranny. Lungo il percorso si possono ammirare l’arcipelago di Clew Bay, la catena montuosa Nephin, a picco sul mare, e le lunghe spiagge che hanno ottenuto la bandiera blu. Nel tranquillo villaggio di Gharb, a Malta, sulla punta dell’isola di Gozo, il tempo sembra essersi fermato. I giovani parlano ancora il dialetto locale e nei ristoranti si servono i piatti tradizionali. Il Wied il Miela, anche detto “valle salata”, è una conca
naturale dell'isola ricca di flora e fauna. Caduta in disuso, è stata recuperata grazie alla ricostruzione delle mura che circondano la valle e al ripristino della vegetazione naturale. Su iniziativa della città di Arnuero, nella regione della Cantabria, in Spagna, il parco ecologico di Trasmiera è diventato un affascinante museo a cielo aperto che documenta la vita delle saline, la costa e la storia di quest’area naturale. Il parco, grande 2.500 ettari, ospita edifici rurali, un mulino restaurato e osservatori ornitologici utilizzati come spazi culturali e centri di formazione. Testimonianza vivente della cultura della regione, fatta di pesca e di agricoltura, è un luogo perfetto per avvistare uccelli palustri e fauna selvatica. Gli altri Eden sono: Marche-enFamenne, Belgio; Kalopanagiotis, Cipro; Pustara Višnjica, Croazia; Parco nazionale di Lahemaa, Estonia; Stykkishólmur, Islanda; Ligatne, Lettonia; Rokiškis, Lituania; Veenhuizen, Paesi Bassi; Zyrardów, Polonia; Parco naturale di Faial, Portogallo; Slovácko, Repubblia Ceca; Idrija, Slovenia; Hamamönü, Turchia; Mecsek, Ungheria.
32 cronaca la Pagina • 5 ottobre 2011
Con l'aumento dell'iva vola il prezzo della benzina Con l’aumento dell’iva dal 20% al 21% un litro di verde è arrivato a costare in media 1,64 euro, un prezzo maggiore del 12% rispetto alla media europea “Occorre vigilare affinché l’aumento dell’iva non sia l’occasione per speculare con aumenti di prezzo ingiustificati su beni indispensabili per i cittadini e le imprese, dalla benzina ad alcuni tipi di alimenti e bevande”. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare gli effetti dell’entrata in vigore dell’aumento di un punto percentuale dell’imposta sul valore aggiunto su molti beni a partire dalla benzina che è cresciuta di 1,4 centesimi, in misura superiore ad ogni
previsione: “L’insostenibile aumento della benzina rischia di essere - sottolinea la Coldiretti - un ulteriore elemento di ostacolo alla ripresa dell’economia aggravando i costi delle imprese nazionali che si devono confrontare sul mercato”. “Gli aggiornamenti dei listini dei carburanti produrranno una maggiore spesa a carico dei cittadini, che a pieno regime sarà pari a +19 euro ad automobile su base annua - spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi - ci-
fra che, ovviamente, va sommata alla precedente batosta dovuta all’aumento delle accise, pari a 60 euro ad autovettura, per un totale complessivo, su base annua, di +79 euro a veicolo”. Il Codacons ribadisce quindi la necessità di escludere dall’aumento dell’aliquota iva quei beni che, come i carburanti, rischiano di determinare un effetto domino sui prezzi e scatenare una pericolosa spirale inflazionistica. “Con l’aumento dell’iva dal 20% al 21% un litro di verde è arrivato a costare in media 1,64 euro, un prezzo maggiore del 12% rispetto alla media europea - afferma l'Adoc - al confine il risparmio è garantito, in Svizzera si spende il 7,8% in meno, in Francia il 5,1% in meno, in Austria la differenza è dell’8,6%, in Slovenia la verde costa il 26% in meno. Solo in Norvegia, Danimarca, Grecia e Olanda il prezzo è maggiore”. “L’aumento - spiega l’associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei consumatori - provocherà circa 75 euro di ricadute per le famiglie, 25 euro per costi diretti legati al pieno e circa 50 euro l’anno per la spesa alimentare, che subirà aumenti in quanto il trasporto dei beni alimentari avviene su gomma”. “Ed è in costante diminuzione - conclude l’Adoc - il numero di automobilisti abituali: stimiamo che entro fine anno il 10% rinuncerà all’uso della macchina per muoversi. Le famiglie sono state abbandonate a sé stesse, - denuncia Carlo Pileri, presidente dell’Adoc - non è più possibile ignorare i diritti e le esigenze di oltre 60 milioni di cittadini”. In tema di aumenti gli italiani sono afflitti anche da un altro
problema che riguarda soprattutto i giovanissimi: gli affitti alle stelle. Il rincaro degli affitti e dei prezzi delle case frena i giovani: diminuiscono negli anni coloro che riescono a mettere su una propria famiglia. Il 60% degli italiani tra i 18 e i 34 anni (negli anni '80 erano meno del 50%) vive infatti a casa con mamma e papà e la percentuale sale al 90% per gli under-24. Lo evidenzia uno studio diffuso da Bankitalia. Un po' il fenomeno è ''peculiare dell'economia italiana'', un po' pesa il ''lavoro inadeguato'' ma il 26% dei 'bamboccioni', più che per scelta in realtà sembra avere serie ''difficoltà a trovare un'abitazione'' a misura del proprio reddito. I fortunati che sono riusciti a salutare i genitori e ad andare ad abitare sotto un proprio tetto in realtà lo devono, nel 30% dei casi, paradossalmente ancora ai genitori. Per un giovane su tre la casa di proprietà arriva infatti o grazie ad una eredità o ad una donazione. I più sfortunati sono i giovani che oggi hanno tra i 29 e i 35 anni perchè nel momento in cui potevano spiccare il volo con le proprie ali, tra i 22 e i 29 anni, hanno ''subito gli effetti della marcata ascesa dei prezzi delle case e degli affitti''. Ma quanto pesa il rincaro degli immobili nell'autonomia delle giovani generazioni? Un aumento delle quotazioni immobiliari di circa 700 euro al metro quadro riduce la probabilità di lasciare la famiglia di origine di circa mezzo punto percentuale per gli uomini e di oltre un punto percentuale per le donne. E ancora: il 10% di aumento del costo delle case riduce la propensione a lasciare la casa dei genitori della stessa proporzione.
gastronomia 33
12 ottobre 2011 • la Pagina
Gnocchi alle verdure Difficoltà: facile Preparazione: 20 minuti; Calorie: 225 Ingredienti per 4: 700 grami di gnocchi di patate, 80 grammi di punte di asparagi, 80 grammi di piselli surgelati, lattughino, prosciutto crudo tagliato a dadini, un porro, salvia, rosmarino, basilico, burro, ricotta, olio extravergine di oliva, sale grosso e fino Preparazione: Eliminare dall’insalata eventuali parti sciupate, lavarla, sgocciolarla, radunare le foglie a mazzetto e tagliarle a striscioline di 4-5 millimetri circa.
Tritare 2-3 foglie di salvia, gli aghi di un rametto di rosmarino e tagliare a filetti di un paio di mm 2-3 foglie di basilico. Affettare a un mm di spessore la parte bianca del porro e farla appassire, con il pro-
sciutto crudo tagliato a dadini, per 3-4 minuti in una larga padella con un filo d’olio xtravergine di oliva, quindi unire l’insalatina, le erbe aromatiche e una noce di burro, e lasciare sciogliere un paio di minuti. Quindi spegnere e aggiungere la ricotta. Nel frattempo, dopo aver portato a bollore abbondante acqua, salarla e tuffarvi gli asparagi e i piselli, ancora surgelati, e lasciar cuocere per 8-10 minuti circa prima di versare nella stessa acqua anche gli gnocchetti. Man mano che gli gnocchetti salgono a galla, sgoc-
la buona e tradizionale cucina italiana a Zurigo Baslerstrasse 141 CH-8048 Zurigo Tel. 044 431 51 10 Dübendorfstrasse 24 CH-8051 Zurigo Tel. 044 322 11 50
www.salentina.ch ciolarli con un mestolo forato, insieme alle verdure e trasferirli nella padella in cui avete preparato il condimento. Mescolare il tutto per circa un minuto ancora e servire.
Gnocchi di zucca Preparazione: 60 minuti Calorie: 400 Ingredienti per 4: 1,2 kg di zucca con la buccia, 300 grammi circa di farina, un bicchiere di latte, due uova intere, 1/2 cucchiaino di noce moscata, sale, peperoncino, 4 cucchiai di parmigiano grattugiato, 100 grammi di burro, 2 o 3 foglie di salvia
Preparazione: Sbucciare la zucca, eliminando la buccia e i semi interni. Cuocerla a vapore fino a farla ammorbidire. Lasciarla poi asciugare su uno strofinaccio. Passarla nel mixer e metterla in una terrina; aggiungere le uova, la farina, la noce moscata e il latte.
Regolare di sale ed aggiungere il peperoncino. Mescolare con un cucchiaio di legno. Se l'impasto risulta troppo morbido aggiungere ancora farina; in caso contrario ammorbidire con altro latte. Far bollire abbondante acqua salata e versare il composto a cucchiaini; quando gli gnocchi vengono a galla, to-
glierli con un mestolo forato e versarli direttamente su un piatto da portata caldo. Condire con burro fuso, salvia e abbondante parmigiano grattugiato.
I viaggi di
Viaggio al Mercato di Como
Sabato 19 novembre Sabato 17 dicembre
solo Fr.
55.-
Info e prenotazioni
079-399.98.13 (Lucia); 079-319.64.58 (Leo)
Mercatino Natalizio a STOCCARDA Sabato 10 dicembre
solo Fr.
55.-
Info e prenotazioni: 076-330.02.44
(Felicina)
Info e prenotazioni: 076-330.54.30
55.-
(Catia)
Partenza ore 7.30 dalla stazione dei Pullman di Zurigo
07.10 Motocilismo - GP Australia Moto2 prove 08.05 Cartoni animati 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.35 Tgcom 13.40 Tf – I Simpsons 14.30 Film – Scuola di ladri 16.20 Tf – Robin Hood 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Tf – Mr Bean 19.30 Film – Il Dottor Dolittle 2 21.10 Film – Spiderwick Le cronache (fantastico) 23.05 Film – Frankenfish Pesci mutanti (horror) 00.50 Studio Sport XXL 01.55 Mediashopping 02.10 Film – Mai + come prima
o l'abb at iama! ch 043 322 17 17
ame n t
Domenica 18 dicembre solo Fr.
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.50 Music. – Loggione 09.46 Film – Sai che c'è di nuovo? (commedia) 10.40 TgCom 10.41 Meteo 5 12.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Sitcom – Il mammo 14.10 Show – Amici 15.30 Info – Verissimo 18.50 Quiz – Avanti un'altro 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show –Striscia la notizia 21.10 Show –C'è posta per te 00.30 Tf – The Tudors II 01.30 Tg 5 Notte 01.59 Meteo 5 02.00 Show – Striscia la notizia (r) 02.20 Tf – Il richiamo della foresta (avventura) 03.14 TgCom 03.15 Navigare informati 05.16 Tg 5 Notte (r)
07.05 Tf – La grande vallata 07.45 Film – Anema e core 09.30 Tf – Agente Pepper 10.15 Il Granconcerto 11.00 Tgr BellItalia 11.30 Tgr Prodotto Italia 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tgr Il Settimanale 12.55 Tgr Ambiente Italia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tg 3 Pixel 14.50 Ciclismo: Giro di Lombardia 16.45 Tg 3 L.I.S. 17.00 Catania. Scherma: Campionati Mondiali 2011 17.45 Calcio: Magazine Champions League 18.10 90' minuto Serie B 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Che tempo fa 21.30 Speciale Superquark 23.25 Tg 3 23.40 Tg Regione
Rete
Italia
Canale
on
Mercatino Natalizio a STRASBURGO
06.30 Automobilismo: GP Corea prove diretta 08.30 Show – Art Attack 08.55 Tf – Rebelde Way 09.40 Tf – Summer in Transylvania 10.10 Le ricette di Artura e Kiwi 10.15 Sulla Via di Damasco 10.45 Meteo 2 10.50 Quello che... 11.30 ApriRai 11.35 Mezzogiorno In famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.25 Rai Sport Dribbling 14.00 Film – Quel lupo mannaro di mio marito 15.40 Sabato Academy 17.05 Sereno Variabile 18.00 Tg 2 L.I.S. 18.05 Crazy Parade 18.35 Tf – Sea Patrol 19.30 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Castel 21.50 Tf – The Good Wife 22.40 RaiSport Sabato Sprint 23.25 Tg 2
rin n o v
06.55 Automobilismo: GP Corea prove diretta 08.00 Euronews 08.30 Corso di Italiano 09.00 Euronews 11.50 Telesguard 12.50 Sportsera 12.50 Calcio: Qualificazioni Europei 2012 Svizzera - Montenegro (r) 14.30 Sport Adventure 15.00 Ciclismo: Giro di Lombardia 2011 17.30 Film – Il sogno di Helen 18.55 Automobilismo: GP Corea prove (r) 20.05 Sport Club (r) 21.00 Superalbum 22.30 Sportsera
06.00 Euronews 06.10 Da Da Da In musica 06.30 Unomattina in Famiglia 07.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 L.I.S. 10.05 Settegiorni 10.55 ApriRai 11.05 Che tempo fa 11.10 Dreams Road 2011 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Linea blu 15.10 Le amiche del sabato 17.00 Tg 1 17.15 A Sua immagine 17.45 Passaggio a Nord-Ovest 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Rai Tg Sport 20.35 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Show – Ti lascio una canzone 00.40 Tg 1 Notte 00.50 Che tempo fa 00.55 Cinematografo 01.55 Film – Ponyo sulla scogliera (animazione) 03.40 Minis. – Gente di mare 2 04.30 Memorie dal Bianco e Nero
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OTTOBRE
07.00 Tf – Il Commissario Kress 08.00 Cartoni animati 10.30 Documentario 10.50 Patti chiari (r) 12.05 Segni dei tempi 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Info – Il Ponte 13.10 Film – McBride Delitto passionale (giallo) 14.35 Tf – Numb3rs 15.20 Documentario 16.00 Telegiornale Flash 16.10 Film – Matilda 6 mitica 17.40 Documentario 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Cartoni animati 18.35 Strada Regina 19.00 Il Quotidiano 19.25 Festa mobile 19.50 Lotto Svizzero 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Quiz – Generation 21.05 Film – La sposa fantasma (commedia) 22.40 Tf – Due uomini e mezzo 23.10 Telegiornale Notte
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15 SABATO
LA PAGINA • 12 OTTOBRE 2011
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05.30 Tg4 Night News 05.50 Tf – Classe di ferro 06.30 Mediashopping 07.20 Tf – Magnum P.I: 08.25 Cult. – Vivere meglio 09.55 Tf – R.I.S. 2 Delitti imperfetti 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Detective in Corsia 13.00 Tf – La signora in Giallo 13.50 S-News – Forum 15.05 Tf – Poirot 17.00 Tf – Psych 18.00 S-News – Pianeta mare 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.23 Tg 4 19.35 Tf – Tempesta d'amore 20.10 Tf – Siska 21.30 Film – La prossima vittima (drammatico) 23.25 Show – I bellissimi di R4 00.05 Film – Sniper 3 Ritorno in vietnam (azione) 01.20 Tg4 Night News 01.43 Show – Ieri e oggi in tv
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12 ottobre 2011 • la Pagina
Sorrentino e Penn sognano gli Oscar “This must be the place” arriva nelle sale
Punta dritto agli Oscar, a cominciare dalla candidatura come migliore attore per il protagonista Sean Penn, This must be the place, il nuovo film di Paolo Sorrentino, il primo internazionale, tutto girato in inglese e che dopo il passaggio in concorso al festival di Cannes a maggio uscirà ora in ben 300 copie dal 14 ottobre distribuito da Medusa. Dopo Il Divo su Giulio Andreotti “mi piaceva prendermi una vacanza lussuosa quanto faticosa dai fatti italiani - dice Sorrentino - con una storia più semplice, quasi un romanzo di formazione, anche se ricco di tanti elementi. La realtà italiana resta per il cinema un serbatoio ricco di racconti, un panorama molto attraente, e il cinema italiano che la voglia raccontare sarà inevitabilmente destinato a diventare importante più di quanto non sia adesso, quando se lo potrà permettere, perché ora non sono sicuro che possa”. This must be the place, con il recente accordo con il produttore-distributore Harvey Weinstein, si appresta a cominciare un percorso americano, con un’uscita cosiddetta tecnica a dicembre per rispettare i termini per l’eleggibilità per gli Oscar. “C’è già un budget stan-
ziato per la campagna Oscar, si sa che Weinstein è molto bravo a promuovere i film e anche Sean Penn - dice all’Ansa uno dei produttori Andrea Occhipinti - ha detto la sua. Per quest’anno Weinstein oltre a This must be the place che può concorrere in tutte le candidature, punta a Meryl Streep, Margareth Tatcher in The Iron Lady”. Paolo Sorrentino sul tema Oscar ovviamente non si sbilancia. Il film è italiano come regia, sceneggiatura (Sorrentino e Umberto Contarello), direttore della fotografia (Luca Bigazzi), scenografia (Stefania Cella) e produttori (Nicola Giuliano, Francesca Cima, Andrea Occhipinti e Medusa) ma internazionale nel cast (oltre al catatonico protagonista Penn ci sono tra gli altri Frances McDormand, Eve Hewson, David Byrne) e nella coproduzione con Francia e Irlanda in associazione con Intesa Sanpaolo. Il protagonista Cheyenne, l’ebreo cinquantenne che parla in falsetto, ha il fondotinta e il rossetto rosso, è una rock star annoiata e depressa in un sobborgo di Dublino che sembra trascinare con il suo trolley una vita senza senso fino a che non intraprende la ricerca dell’aguzzino nazista del padre con cui aveva chiuso i ponti, facendo diventare la seconda parte del film un on the road. “Penn - spiega il regista - ha avuto la grande capacità e la sofisticata attenzione dei grandi attori di impadronirsi del personaggio mettendo di suo tutto quello che non si riesce a mettere in una sceneggiatura. È stata sua l’idea della voce in falsetto e di camminare come ‘i ricchi che si
sentono in colpa di essere diventati ricchi’ secondo la sua stessa definizione”. Il tema dell’Olocausto “è sullo sfondo. This must be the place è un piccolissimo contributo su quel tema insieme a tutti gli altri film e libri. È un argomento di tale complessità che c’é chi come Wiesenthal ha passato una vita a cercare spiegazioni al male senza trovarle”, dice Sorrentino.
Nel film c’é l’Olocausto (“raccontato con umiltà”, ci tiene a sottolineare il regista), “ma anche l’assenza del rapporto affettivo tra un padre e un figlio, c’é il racconto della musica e un doppio binario, un film praticamente in due atti”. Qualcosa di autobiografico? “No, trovo discutibile che bisogna sempre trovare qualcosa di personale in ogni storia”.
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LA PAGINA • 12 OTTOBRE 2011
DOMENICA
07.50 Automobilismo: Formula 1 GP Corea diretta 09.40 Corso di Italiano 10.15 Euronews 11.50 Minisguard 12.00 Sportsera (r) 13.00 Sport Adventure 13.30 Sport Non Stop 13.45 Motocilismo: GP Australia Moto 2, Moto GP 15.30 Sport Non Stop 15.40 Automobilismo: Formula 1 GP Corea (r) 17.30 Sport Non Stop 19.30 La domenica sportiva 19.50 Documentario 20.15 Tf – One Tree Hill 21.05 Tf – Dr. House
RSI LA1
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06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.51 Cult. – Le frontiere dello spirito 10.01 Film – La corsa di Virginia (drammatico) 12.00 S-News – Forum Famiglie 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Show – Domenica 5 18.50 Quiz – Avanti un' altro 20.00 Tg 5 Sera 20.39 Meteo 5 20.40 Show – Paperissima sprint 21.31 Tf – Distretto di polizia 11 23.30 Info – Terra! 00.30 Tg 5 Notte 00.59 Meteo 5 01.00 Show – Paperissima sprint
iama! ch 043 322 17 17
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La quarantaduenne Jessie Sullivan ha tutto dalla vita: una bella casa, un marito che la adora e le prepara la colazione ogni mattina, una figlia adolescente virtuosa e tanto tempo da dedicare alla sua passione per l’arte, ma dentro di sé vive un trauma mai superato, ovvero la morte del padre avvenuta in circostanze misteriose (un inspiegabile incendio in barca) e di cui si incolpa. Un giorno la donna decide di tornare nella sua città natale, sita sull’isola della Carolina del Sud, per accudire la madre che sembra impazzita e che ha cominciato a mutilarsi (si taglia le dita per emulare la dea protettrice della sua terra, colei che si trasformò in sirena).
06.25 Rai Educational 07.00 Cartoni animati 08.55 Tf – Rebelde Way 09.40 Tf – Lola e Virginia 10.10 Ragazzi c'è Voyager 10.35 A come Avvenutra 11.00 Raisport Numero uno GP 11.30 Mezzogiorno In famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Motori 13.40 Meteo 2 13.45 Show – Quelli che aspettano... 15.30 Show – Quelli che il calcio 17.05 Tg 2 L.I.S. 17.10 RaiSport Stadio Sprint 18.00 RaiSport 90' Minuto 19.30 RaiSport Speciale Numero 1 Sintesi GP Sud Corea 20.30 Tg 2 Sera 21.00 Tf – N.C.I.S. 21.45 Tf – Hawaii Five-O 22.35 La Domenica Sportiva 01.00 Tg 2 01.20 Protestantesimo 01.50 Meteo 2 01.55 Appuntam. al cinema 02.00 Film – La sicurezza degli oggetti (drammatico)
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
La leggenda della sirena
06.00 Quello che... 06.30 Unomattina in famiglia 07.00 Tg 1 Mattina 07.15 Automobilismo: Formula 1 GP Corea diretta 10.25 Tg 1 L.I.S. 10.30 A sua immagine 10.55 Santa Messa 12.00 Recita dell'Angelus da Piazza San Pietro 12.20 Linea Verde 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Domenica In - L'Arena 16.30 Tg 1 16.35 Domenica In - Così è la vita 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.35 Rai Tg Sport 20.40 Quiz – I soliti ignoti 21.30 Minis. – La signora delle Camlie 23.25 Speciale Tg 1 00.35 Tg 1 Notte 00.55 Applausi 02.10 Music. – Sette note 02.30 Così è la mia vita 03.00 Tf – Gente di mare
h
OTTOBRE
06.50 Info – Il Ponte 07.10 Strada Regina 07.30 Svizra Rumantscha 08.00 Cartoni animati 09.35 Tf – Lizzie McGuire 10.00 Cult 11.00 Paganini 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.50 Linea rossa 13.50 Tf – One Tree Hill 14.35 Tf – Due uomini e mezzo 15.00 Sulle orme di Katia... Cile 16.00 Telegiornale Flash 16.10 Tf – Colombo 17.50 Insieme 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Documentario 19.00 Il Quotidiano 19.15 Elezioni Federali 2011 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Storie 22.00 Cult Tv 22.30 Telegiornale Notte 22.40 Meteo Notte 22.55 Film – La leggenda della sirena (drammatico)
07.00 Motocilismo - GP Australia Moto GP 09.00 Cartoni animati 10.20 Motocilismo - GP Australia 125 11.20 Motocilismo - GP Australia Moto 2 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Guida al campionato 14.00 Motocilismo - GP Australia Moto GP (r) 15.00 Film – One Piece - La spada delle sette stelle 17.00 Film – Wonder Woman 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 S-News – Bau Boys 19.30 Film – Lo smoking 21.25 Mistero 00.20 Controcampo - Linea notte 01.40 Film – Bastardo dentro 02.25 Tgcom 03.20 Mediashopping 03.35 Tf – Saving race 05.10 Mediashopping
ABBONAT I 043 322 17 17
07.40 Tf – La grande vallata 08.30 Film – Akiko 10.05 Tf – Doc Martin 10.55 Tgr Estovest 11.15 Tgr Mediterraneo 11.40 Tgr RegionEuropa 12.00 Tg 3 12.25 TeleCamere Salute 12.55 Prima della Prima 13.25 Passepartout 14.00 Tg Regione 14.15 Tg 3 Giorno 14.30 in 1/2 h 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Ciclismo: Presentazione Giro d'Italia 16.35 Alle falde del Kilimangiaro 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Che tempo che fa 21.30 La macchina del fango 23.35 Tg 3 23.45 Tg Regione 23.50 Sostiene Bollani 00.50 Tg 3 01.00 TeleCamere Salute
Rete 06.15 Tf – Classe di ferro 06.55 Tg4 Night News 07.15 Mediashopping 07.45 Documentario 10.00 Santa Messa 11.00 S-News – Pianeta Mare 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 S-News – Melaverde 13.20 S-News – Pianeta Mare 13.52 S-News – Donnavventura 14.55 Film – L'ultimo cacciatore (drammatico) 15.32 TgCom 15.35 Meteo 16.41 Notizie sul traffico 16.50 Film – L'isola del tesoro 17.34 TgCom 17.37 Meteo 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Tf – Colombo 21.30 Tf – Tempesta d'amore 23.15 Show – I bellissimi di R4 23.20 Film – Extreme Measures - Soluzioni estreme 00.06 TgCom 00.09 Meteo 01.35 Tg4 Night News
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12 ottobre 2011 • la Pagina
CARTOMANZIA
0901
★★
★ OROSCOPO ★ ★ ★ Ariete
(21 marzo - 20 aprile)
Leggere le carte Come utilizzare le normali carte da gioco per leggere il futuro, fare analisi psicologiche e divinazioni su svaargomenti, dal Fr. 13.- riati lavoro all'amore. Il fascino della cartomanzia raccolto in un manuale completo per principianti ed esperti, che illustra i diversi rituali per la consacrazione del mazzo, i significati delle singole carte, i vari metodi di estrazione e attraverso numerosi esempi insegna a leggere il significato nascosto delle carte. Madame Esther è lo pseudonimo di una nota cartomante e sensitiva francese che si occupa da tempo di argomenti esoterici.
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Possibili incontri grazie a Marte in Leone, pronto a coinvolgervi in passioni fatali. Mercurio in Bilancia aiuta nel business e ad andare d’accordo con i soci. Sul lavoro tira aria nuovissima, stimolante e proficua. Marte, comunque, è il vostro miglior sponsor.
Toro
(21 aprile - 20 maggio)
Marte in Leone non è quel che si dice un elemento equilibratore, sia in amore che nel lavoro. Infatti, troppi impegni vi affaticano. Se l’amore si lascia desiderare, giocate il tutto per tutto e qualcosa ne uscirà fuori, anche a costo di rompere qualche amicizia.
Gemelli
(21 maggio - 21 giugno)
Il cielo è illuminato da molteplici e felici aspetti astrali: quello di Venere, di Marte, di Mercurio e del Sole. Passione, energia, fascino: avete tutti i numeri per sentirvi appagati. Sarete allettati da nuove esperienze professionali, qualcuna con successo.
SINA
SENSITIVA con amore sono qui per voi
0901 57 51 05 Fr. 2.13/min. da rete fissa FP Chiasso
Cancro
(22 giugno - 22 luglio)
Marte in Leone, nella vostra dodicesima casa, lascia scoperta la salute e accentua stanchezza e dolori, in gran parte immaginari. Siate molto ligi con i collaboratori. La vita sentimentale è ad un bivio: dovete scegliere tra un vecchio amore e un nuovo incontro.
EROTIC0 0906
Leone
(23 luglio - 22 agosto)
FAQ Mafia
di Attilio Bolzoni - pp 240
Com’era e com’è la mafia: le sue leggi i suoi riti, le sue donne, i suoi capi e i suoi misteri. Dai silenzi di una Palermo “felicissima” alla morte di Falcone e di Borsellino: stragi di mafia ma non solo. Attilio Bolzoni risponde alle domande più semplici e a quelle dimenticate, presentando un ritratto di Cosa Nostra e dei suoi intrecci con la politica e gli Fr.2 2.apparati. Un lungo viaggio dentro e intorno alla mafia siciliana. Come è stata difesa dalla Chiesa. Come è entrata nella finanza. Come è stata raccontata dalla letteratura e dal giornalismo. La trama, lunga un secolo e mezzo, di un’associazione segreta sempre favorita dal potere.
Ordinalo! Libreria La Pagina 043
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Marte nel segno è litigarello, ma a volte le tensioni di coppia si appianano con un erotismo appagante. Ma Venere e Mercurio, in Bilancia fino al 16, aiutano a gioire in amore. Prima di ogni decisione importante, scrutate nel vostro cuore e seguitelo.
Vergine
(23 agosto - 22 settembre)
Parecchi (ri)scopriranno il pianeta dell’amore in tutto il suo affascinante mistero. Basta con dubbi, tentennamenti e paure: guardate oltre le apparenze e lasciatevi andare. Approfittate anche della positiva congiuntura professionale: ora e soprattutto ora.
Bilancia
(23 settembre - 22 ottobre)
Marte in Leone è un grande aiuto per concretizzare i fatti. Mercurio e Venere portano nuovi emozionanti incontri, ma sta a voi andarvi incontro o cambiare strada. Sul lavoro siete distratti e poco inclini alla concentrazione. Affidatevi alla fortuna.
Scorpione
(23 ottobre - 21 novembre)
Non è tutto positivo. Marte dal Leone vi stressa e pretende troppo dal vostro fisico. Puntate su Venere, ma soprattutto sperate che non sia distratta da un Mercurio troppo amante degli scherzi e dei dispetti. Qualche familiare vi farà una gradita sorpresa.
Sagittario
(22 novembre - 20 dicembre)
Magnifica influenza di Venere in Bilancia che lancia strali amorosi, anche se non sempre vanno a segno. Un dinamico Mercurio sforna idee vincenti e irretisce tutti coloro che hanno idee valide. Il periodo è favorevole, soprattutto per gli intraprendenti.
Capricorno
(21 dicembre - 19 gennaio)
Ancora troppe spese: Marte dal Leone volatilizza il denaro o per troppa generosità o per distrazione. Occhio ai furti in casa. Nuvole nere si addensano nel cielo dell’amore: Venere vi ostacola e vi crea continuamente dubbi, perplessità, paure ed ansie.
Acquario
(20 gennaio - 19 febbraio)
L’ottimo transito di Venere e di Mercurio illuminerà le situazioni poco chiare e vi farà trovare il coraggio di osare, consapevoli delle vostre esigenze affettive. Le dissonanze di Marte e di Giove possono rendere confuse certe situazioni lavorative.
Pesci
(20 febbraio - 20 marzo)
Anche se mancano configurazioni astrali che riguardano in maniera specifica l’amore, in realtà questo autunno vi riserverà un’atmosfera estremamente coinvolgente e v’invita ad approfondire senza titubanza i sentimenti in tutte le loro sfaccettature.
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LUNEDI
06.00 Sitcom – 7 vite 06.30 Cartoni animati 09.30 Sorgente di vita 10.00 Tg 2 11.00 Show – I fatti vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e società 13.50 Medicina 33 14.00 Show – Italia sul Due 16.10 Tf – Ghost Whisperer 16.50 Tf – Hawaii Five-0 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Numb3rs 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Cult. – Voyager 23.10 Tg 2 23.25 Delitti Rock 00.25 Tf – Close To Home 01.10 Tg Parlamento 01.20 Protestantesimo 01.50 Meteo 2 01.55 Show – Italia sul Due 03.50 Secondo canale 04.10 Università Telematica
06.50 Cartoni animati 08.55 Telen. – Ninì 09.55 Cult. – Mistero Files 10.55 Documentario 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Sitcom – Big Bang Theory 15.35 Tf – Chuck 16.30 Tf – Glee 17.25 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – Dr House 20.20 Tf – C.S.I 21.10 Tf – C.S.I. Miami 23.00 Tf – Undercovers 23.55 Real – Real C.S.I
rin n o v
o l'abb at iama! ch 043 322 17 17
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ame n t
Walter Garber è un dirigente della metropolitana di New York, declassato per illecito e impiegato allo smistamento dei treni sulla linea di Lexington Avenue. In attesa di giudizio, una mattina resta coinvolto suo malgrado nel dirottamento di un treno partito da Pelham Bay. A capo di una banda di sequestratori senza scrupoli c'è Ryder, nome "d'arte" che nasconde identità e storia di un criminale raffinato e "ricercato". Presi in ostaggio diciotto newyorkesi e costretti nel vagone locomotore, Ryder trova nella voce e nella persona di Walter il suo negoziatore ideale. Rimandati dialogo e parole con la polizia, Ryder chiede al sindaco di New York dieci milioni di dollari per risparmiare la vita degli ostaggi...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Show – Mattino cinque 10.10 Tg 5 10.15 Show – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.20 Show – Pomeriggio cinque 18.50 Quiz – Avanti un'altro 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.21 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Baila! 00.30 Tg 5 Notte 00.59 Meteo 5 01.00 Show – Striscia la notizia (r) 01.19 Show – Uomini e donne 02.51 Tf – non pervenuto 03.45 Mediashopping
ai
RSI LA 1
Pelham 1-2-3 Ostaggi 21.05 in metropolitana
08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 11.00 Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – The Lost World 15.50 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.15 Sitcom – Sabrina vita da strega 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Film – Il negoziatore 23.30 Correva l'anno 00.00 Tg 3 Linea notte 01.00 Meteo 3 01.05 Fuori Orariow
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OCCHIO AI PROGRAMMI
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07.00 Cartoni animati 08.00 Euronews 09.40 Quiz – Attenti a quei due 10.00 Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 12.00 Storie 13.10 Cult Tv 13.40 Tredici a tavola 15.10 Euronews 15.30 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.35 Documentario 18.30 Tf – Nash Bridges 19.25 Tf – Royal Pains 20.10 Tf – Law & Order 21.00 Elezioni Federali 2011
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.05 Tg 1 della Storia 09.30 Tg 1 Flash 10.55 Che tempo fa 11.00 Tg 1 11.05 S-News – Occhio alla spesa 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 S-News – Verdetto finale 15.15 S-News – La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L' Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Minis. – Il Generale della Rovere 23.10 Porta a porta 00.45 Tg 1 Notte 01.15 Che tempo fa
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OTTOBRE
07.00 Filosofia e benessere 07.30 La Storia del Regionale 07.55 Il gioco dei ricordi 08.25 Patti chiari (r) 09.30 Documentario 10.30 Tf – Un ciclone in convento 11.20 Tf – Nash Bridges 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Doppia coppia 13.40 Tf – White Collar 14.20 Tf – Royal Pains 15.10 Tf – Law & Order 15.50 Pixar Shots 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Il Commissario Kress 17.10 Piatto forte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Quiz – Attenti a quei due 21.05 Film – Pelham 1-2-3: Ostaggi in metropolitana
05.15 Tg4 Night News 05.35 Cult – Peste e corna 05.40 Tf – Classe di ferro 06.25 Mediashopping 07.00 Tf – Zorro 07.30 Tf – Starsky e Hutch 08.30 Tf – Hunter 09.55 Tf – R.I.S. Delitti imperfetti 10.50 S-News - Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Detective in corsia 13.00 Tf – La Signora in Giallo 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.15 Tf – Sentieri 16.45 Film – Air Force Aquile d'acciaio (avventura) 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Rocky Balboa 21.52 TgCom 23.25 Show – I bellissimi di R4 23.30 Film – Soldato Jane 01.55 Tg4 Night News 02.18 S-News – Pianeta mare 03.10 Cult – Vivere meglio
12 OTTOBRE 2011 • LA PAGINA
APPUNTAMENTI
Ass. Pugliese Uster
Siete tutti invitati alla serata informativa sui diritti degli inquilini e sui problemi della casa
7. Sagra della Frisella
venerdì 14 ottobre, ore 19.30 presso il
Punto d'Incontro Josefstr. 102, 8005 Zürich
Interverrà Niggi Scherr dell'associazione degli inquilini
F.A.C.S.
L'Ass. Balera Club
6° Festival della Canzone Napoletana
festeggia la
organizza il
organizza la
sabato 15 ottobre, ore 19.00
sabato 22 ottobre, ore 18.30
presso i
presso la
Locali ArcheNove Uster
Casa d'Italia
Sagra dell'uva sabato 15 ottobre, ore 18.30 presso la
Badenerstr. 816, 8048 Zurigo
Brauereistr: parcheggi al termine della strada vicino al cinema
Erismannstrasse 6 Zurigo
Oltre la classica Frisella, saranno disponibili ulteriori piatti tipici pugliesi. Sarà possibile degustare tipici vini regionali. La serata sarà allietata da musica e balli con il grande DJ Franco
Condotto da Tiziana, Musica Ballo con G&G Ospite d'onore il noto cantante napoletano Lello Abate Entrata libera per tutti Info e prenotazioni: 044 431 08 77 / 079 664 10 19
079 436 18 91
I Sanniti in Svizzera
Ass. Calabrese Glarus
il G.O.I. di Glattbrugg
organizzano
organizza
organizza la tradizionale
Festa d'autunno
Serata danzante
Il circolo culturale "Efisio Racis" Zurigo in collaborazione con la Federazione dei Circoli Sardi in Svizzera e l'Assessorato al Lavoro della Regione Sardegna organizza una
Serata Culturale
sabato 22 ottobre, ore 19.00
sabato 22 ottobre, ore 19.30
sabato 15 ottobre, ore 19.00
presso la
presso la
presso la
Sala del Zentrum di Oberengstringen
Sala Linth Arena
Casa d'Italia
VARIA 39
Zürcherstrasse 125
Sala Pirandello, Erismannstrasse 6 Zurigo
Per la prima volta in Svizzera il Gruppo Etnico
"KANTIDOS" Ingresso libero
Allieterà la serata il noto complesso FRATELLI D'ITALIA cucina sannita - tombola - ingresso libero
Näfels SGU
Ricca tombola La serata sarà allietata dal gruppo musicale AMICI DI BALERA e direttamente dall'Italia il gruppo ZAMPOGNE DALL'ALTO IONICO COSENTINO
Tanto divertimento e musica da ballo con DJ COSIMO Uva per tutti!! Si potrà gustare una ottima cucina. Posti limitati, prenotazioni e info:
Castagnata sabato 29 ottobre, ore 18.00 presso il
Forum di Glattbrugg Wallisellenstrasse 20
con musica, ballo e ricca tombola Menù: rigatoni con sugo di salsiccia - arrosto di maiale con contorno - alla fine le favolose castagne Soci con marito o moglie gratis - Non soci Fr. 30.fino a 8 anno gratis - 8 - 15 anni Fr. 20.Annunciarsi entro il 20.10.11 al numero 079 405 42 17
GIOCHI DELLA SETTIMANA NR 41 REBUS (10,6)
SUDOKU
Rebus (8,7) TR ava G lime N T ali = Travagli mentali
Soluzione
SOLUZIONI DELLA SETTIMANA NR 40
LE SOLUZIONI DI QUESTI GIOCHI NELLA PROSSIMA EDIZIONE DEL GIORNALE
40 TELEVISIONE
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LA PAGINA • 12 OTTOBRE 2011
MARTEDI
08.00 Euronews 09.40 Quiz – Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 La2 Doc 13.10 Il processo per l'ombra dell'asino 14.50 Euronews 15.30 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.50 Documentario 18.50 Tf – Nash Bridges 19.40 Tf – Royal Pains 20.30 Calcio: UEFA Champions League Basilea - Benfica
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
Io & Marley
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 08.20 Tg 1 Focus 09.00 Tg 1 09.30 Tg 1 Flash 10.55 Che tempo fa 11.00 Tg 1 11.05 S-News – Occhio alla spesa 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 S-News – Verdetto finale 15.15 S-News – La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L' Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Film – La donna che ritorna 23.15 Porta a porta 00.50 Tg 1 Notte 01.20 Che tempo fa
Canale 5
21.11
08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 11.00 Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie- Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 14.55 Tg 3 L.I.S. 15.05 Figu Album di persone notevoli 15.10 Tf – The Lost World 15.50 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.15 Sitcom– Sabrina vita da strega 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Ballarò 23.15 Rai Sport 90' Minuto Champions 00.00 Tg 3 Linea notte 01.00 Meteo 3
Rete
Italia 06.50 Cartoni animati 08.55 Telen. – Ninì 09.55 Cult. – Mistero Files 10.55 Documentario 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Sitcom – Big Bang Theory 15.35 Tf – Chuck 16.30 Tf – Glee 17.25 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – Dr House 20.20 Tf – C.S.I 21.10 Film – Next 22.07 Tgcom 22.10 Meteo 23.00 Film – Il prescelto 01.05 Show – Poker1mania 01.55 Studio Aperto - La giornata 02.10 Tf – Rescue me 03.35 Mediashopping 03.50 Film – Provocateur/ La spia (azione) 05.30 Mediashopping
07.00 Tf – Zorro 07.30 Tf – Starsky e Hutch 08.30 Tf – Hunter 09.55 Tf – R.I.S. Delitti imperfetti 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 12.02 Tf – Detective in corsia 13.00 Tf – La Signora in giallo 13.50 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.15 Tf – Sentieri 16.35 Film – L'albero degli impiccai (western) 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Tf – The Mentalist 23.05 Tf – Law & Order 23.55 Show – Cinema Festival
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John e Jenny sono sposi nell'inverno gelido del Michigan. Innamorati e ansiosi di intraprendere una vita insieme si trasferiscono nella più calda Florida, dove trovano il lavoro e la casa dei loro sogni. Occupati per testate giornalistiche diverse, i coniugi Grogan progettano in salotto di allargare la famiglia. John, indeciso sulla paternità, fa le prove generali e compra un cucciolo in saldo per il compleanno di Jenny. Battezzato Marley sulle note del cantautore giamaicano, il Labrador biondo travolgerà la vita dei Grogan, "rosicchiando" mobili, progetti e certezze e invitandoli a vivere il presente a dispetto di quello che non è stato e di quello che deve ancora essere. Dopo Marley arriverà un bastimento carico di figli, guai e amore.
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Show – Mattino cinque 10.10 Tg 5 10.15 Show – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.20 Show – Pomeriggio cinque 18.50 Quiz – Avanti un'altro 20.00 Tg 5 Sera 20.39 Meteo 5 20.40 Show – Striscia la notizia 21.11 Film – Io & Marley 23.41 Film – Autumn in New York (drammatico) 01.29 Tg 5 Notte 01.58 Meteo 5 01.59 Show – Striscia la notizia (r) 02.18 Show – Uomini e donne 03.45 Mediashopping
06.00 Tf – 7 vite 06.30 Cartoni animati 10.00 Tg 2 11.00 Show – I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e società 13.50 Medicina 33 14.00 Italia sul Due 16.10 Tf – Ghost Whisperer 16.50 Tf – Hawaii Five-0 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Numb3rs 19.30 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Criminal MInds 23.25 Tg 2 23.40 Rai 150 anni - La storia siamo noi 00.40 Tf – Piloti 01.10 Tg Parlamento 01.20 Meteo 2 01.25 Appuntam. al cinema 01.30 Italia sul due 03.25 Tg 2 Eat Parade
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OTTOBRE
07.00 Swissview 07.15 Filosofia e benessere 07.40 La Storia del Regionale 08.10 Quiz – Il gioco dei ricordi 08.35 Tf – Il Commissario Kress 09.35 Documentario 10.30 Tf – Un ciclone in convento 11.20 Tf – Nash Bridges 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Doppia coppia 13.40 Tf – White Collar 14.25 Tf – Royal Pains 15.10 Tf – Law & Order 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Il Commissario Kress 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Quiz – Attenti a quei due 21.05 Tf – Castel 21.55 Tf – Blue Bloods
r i nov chiama! 043 322 17 17
piccolo schermo 41
Montalbano sbarca sulla BBC 12 ottobre 2011 • la Pagina
L’emittente televisiva britannica ha deciso di mantenere la serie tv in lingua originale: Luca Zingaretti, attore protagonista, non parlerà, dunque british english ma siciliano. Ovviamente sottotitolato. Dopo aver conquistato Spagna, Germania, Svezia, Danimarca, Ungheria, Francia, Polonia e Stati Uniti, il Commissario Montalbano approda anche in Inghilterra sulla prestigiosa BBC. L’intera serie di film tv basata sui libri di Andrea Camilleri sarà trasmessa in prima serata sul canale BBC4. L’amato personaggio interpretato da Luca Zingaretti però non parlerà inglese: la fiction di Rai Uno infatti andrà in onda in lingua originale con i sottotitoli in inglese. Lo sbarco del Commissario Montalbano nel Regno Unito è frutto dell’accordo siglato al Mipcom di Cannes tra Rai e BBC, come spiega con soddisfazione il vice direttore generale Gianfranco Comanducci: “Rai torna da Cannes con concreti e importanti successi. Significativo, tra gli altri, anche per le prospettive che apre, l’accordo con la BBC che ha acquistato l’intera serie del Commissario Montalbano che verrà trasmessa in chiaro su BBC4, in prime time e sottotitolata”. “La serie del Commissario Montalbano - ha continuato Comanducci - si conferma importante atout per la Rai e anche il giovane Montalbano, che sarà interpretato da Michele Riondino, sta suscitando curiosità e interesse su tutti i mercati”. Insomma il successo della fiction con Luca Zingaretti potrebbe portare molta fortuna anche al prequel della serie Il giovane Montalbano. Michele
Riondino è ormai immerso nel ruolo dell’aspirante commissario Salvo Montalbano: il prequel commissionato da RaiFiction alla Palomar, la casa di produzione che da anni realizza la serie con Luca Zingaretti, approderà nella primavera 2012 su RaiUno con sei episodi diretti da Gianluca Maria Tavarelli, in attesa che nel 2013 arrivino i quattro nuovi film tv della serie ‘regolare’ de Il Commissario Montalbano. L’idea del prequel è senza dubbio coraggiosa, considerato il grande amore dei telespettatori per il personaggio interpretato da Luca Zingaretti, ma anche questo è un modo per tenere accesa l’attenzione (se anche ce ne fosse bisogno) su uno dei titoli fictional più seguiti della storia della tv italiana. “Ci sembra il modo di rendere omaggio al personaggio e ai lettori - ha detto a Repubblica il capostruttura di RaiFiction Eleonora Andreatta - c’erano tante domande sen-
za risposte. Montalbano è amatissimo dal pubblico, un personaggio affascinante e ancora tutto da scoprire: indagando nel passato riusciamo a trovare le spiegazioni del suo comportamento nel presente; è molto interessante riannodare il filo del racconto”. Le riprese si svolgono nei ‘luoghi di Montalbano’, tra il ragusano e l’agrigentino, che hanno avuto un vero e proprio boom turistico sulle orme del Commissario. E per la prima volta la Regione Siciliana assume il ruolo di co-produttore della serie, partecipando anche alla distribuzione degli utili frutto dei diritti di distribuzione della serie in Francia e in Germania. Ma tornando a Montalbano e al suo sbarco in Inghilterra, l’accordo con la BBC non è l’unico risultato raggiunto nei quattro intensi giorni di lavoro a Cannes: la Rai si porta a casa infatti anche l’acquisizione della library della Titanus, che comprende tra i suoi titoli oltre 350 classici,
come Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, Pane Amore e Fantasia di Luigi Comencini, Poveri ma belli di Dino Risi, Zorro di Duccio Tessari con Alain Delon e L’Uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento: “Abbiamo acquisito da Rai Cinema la titolarità della distribuzione internazionale di questa library. L’accordo - ha aggiunto Comanducci - rappresenta un deciso passo in avanti nel posizionamento Rai sui mercati esteri e sarà valido fino al 31 dicembre 2019, ma la Rai potrà vendere i titoli oltre la scadenza per altri cinque anni”.
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LA PAGINA • 12 OTTOBRE 2011
MERCOLEDI
Italia
Canale Rai 2
21.05
Un grande magazzino al centro di New York salta in aria: mentre la polizia si arrovella per cercare di risalire al responsabile ed organizzare i soccorsi, arriva una misteriosa telefonata. L'interlocutore, che si fa chiamare Simon, con la minaccia di far esplodere un nuovo ordigno pretende che John McClane, sospeso dal servizio, sia immediatamente reintegrato e giri per le strade di Harlem con un vistoso cartello con sopra scritto "Io odio i negracci". John, quasi ubriaco, viene prelevato in tutta fretta dal suo capo e lasciato in una strada del quartiere di Harlem, rischiando di essere linciato da un gruppo di ragazzi di colore indispettiti dalla scritta razzista sul cartello. A salvarlo accorre un negoziante, Zeus Carver...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Show – Mattino cinque 10.10 Tg 5 10.15 Show – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.30 Show – Pomeriggio cinque 18.50 Quiz – Avanti un'altro 20.00 Tg 5 Sera 20.39 Meteo 5 20.40 Show – Striscia la notizia 21.12 Minis. – Un amore e una vendetta (drammatico) 23.30 S-News – Matrix 01.30 Tg 5 Notte 01.59 Meteo 5 02.00 Show – Striscia la notizia (r) 02.19 Show – Uomini e donne 03.45 Mediashopping
06.50 Cartoni animati 08.55 Telen. – Ninì 09.55 Cult. – Mistero Files 10.55 Documentario 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Sitcom – Big Bang Theory 15.35 Tf – Chuck 16.30 Tf – Glee 17.25 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – Dr House 20.20 Tf – C.S.I. 21.10 Show – Le Iene Show 00.00 S-News – Invincibili 01.25 Show – Poker1mania
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OCCHIO AI PROGRAMMI
Die Hard Duri a morire
06.00 Sitcom – 7 vite 06.30 Cartoni animati 09.10 Art Attack 10.00 Tg 2 11.00 Show – I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e società 13.50 Medicina 33 14.00 Italia sul Due 16.10 Tf – Ghost Whisperer 16.50 Tf – Hawaii Five-0 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Numb3rs 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 20.35 Calcio: Champions League Milan - Bate Borisov 22.45 Rai Sport 90' Minuto Champions 23.25 Tg2 23.45 Sbarre 00.25 Tf – Close to home 01.10 Tg Parlamento 01.20 Film – I sentimenti 02.45 Meteo 2
iama! ch
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09.40 Quiz – Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Patti chiari (r) 13.10 Calcio: UEFA Champions League Basilea - Benfica 14.50 Euronews 15.30 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.30 Documentario 18.30 Tf – Nash Bridges 19.15 Tf – Royal Pains 20.05 Sport Advenutre 19.45 Calcio: UEFA Champions League Milan - Bate Borisov
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 08.20 Tg 1 Focus 09.30 Tg 1 Flash 10.55 Che tempo fa 11.00 Tg 1 11.05 S-News – Occhio alla spesa 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 S-News – Verdetto finale 15.15 S-News – La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L' Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Minis. – La donna che ritorna 23.15 Porta a Porta 00.50 Tg 1 Notte 01.20 Che tempo fa 01.25 Qui Radio Londra
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OTTOBRE
07.00 Swissview 07.05 Filosofia e benessere 07.30 La Storia del Regionale 08.00 Quiz – Il gioco dei ricordi 08.30 Tf – Il commissario Kress 09.30 Documentario 10.25 Tf – Un ciclone in convento 11.15 Tf – Nash Bridges 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – S-Quot 14.20 Tf – Royal Pains 15.05 Tf – Law & Order 15.50 Pixar Shorts 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Il Commissario Kress 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Quiz – Attenti a quei due 21.05 Tf – The Mentalist 22.40 Tf – Criminal Minds
08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 11.00 Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Figu Album di persone notevoli 15.10 Tf – The Lost World 15.50 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.15 Sitcom– Sabrina vita da strega 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Show – Chi L'ha visto? 23.15 Show – Chi L'ha visto? Storie del passato 00.00 Tg 3 Linea notte 01.00 Meteo 3
Rete 05.15 Tg 4 Night News 05.35 Cult – Peste e corna 05.40 Tf – Classe di ferro 06.25 Mediashopping 07.00 Tf – Zorro 07.30 Tf – Starsky e Hutch 08.30 Tf – Hunter 09.55 Tf – R.I.S. Delitti imperfetti 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 12.02 Tf – Detective in corsia 13.00 Tf – La Signora in giallo 13.50 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.15 Tf – Sentieri 16.35 Film – Kramer contro Kramer (drammatico) 18.55 Tg 4 Sera 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Die Hard - Duri a morire (polizesco) 23.55 Show – I bellissimi di R4 00.00 Film – Daylight - Trappola nel tunnel (drammatico) 01.17 Tg4 Night News 02.25 Film – Come Harry divenne un albero 04.00 Mediashopping
musica 43
12 ottobre 2011 • la Pagina
Le nuove atmosfere di Giorgia Giorgia ricomincia da 40 e da Eros Ramazzotti. Due ragazzi romani che hanno segnato la pop music nazionale e che si ritrovano quasi vent’anni dopo di nuovo insieme. La cantante romana ha da poco lanciato l’album della ripartenza, ovvero 'Dietro le apparenze'. Un disco dove le atmosfere soul lasciano il campo ad un baldanzoso approccio dance e dove la sua voce offre nuovi colori di Bruno Indelicato
Eros ha mandato un messaggio d’auguri entusiasti, definendoti una delle più grandi voci in Europa… Il pezzo che ha scritto per me, 'Inevitabile', mi piace molto. In questi anni non ci siamo frequentati, ma ci siamo sentiti ogni volta che c’era qualcosa di importante. Poi, cambiare manager, far parte della stessa scuderia, avere lo stesso proMamma e artista: il bam- duttore, Michele Canova, ci ha avvicinato ulteriormente. bino verrà in tour? A me sembra che sia un Nel disco c’è un pezzo di bambino da tour per carattere. Comunque c’è tempo, faremo Jovanotti: divertente, comudue anteprime il 21 gennaio al nicativo, molto Lorenzo… Infatti non è stato facile canPalalottomatica e il 24 a Milatare 'Tu mi porti su', perché è no, poi a febbraio partiremo. nel suo stile. Ho realizzato un sogno coHai già pensato a come mettere insieme vecchio e munque. Quando Lorenzo scrisse per Irene Grandi, nel nuovo repertorio? Non posso non unire l’uno e ’95, io rosicai tantissimo. E fil’altro. Ma il sound dovrà essere nalmente ce l’abbiamo fatta. 'Tu mi porti su' è un brano uniforme, decisamente elettrico. Ormai ho fatto pace con le allegro e gioioso, un brano che canzoni vecchie con cui a lungo solo apparentemente sembra leggero ma invece fa riflettere, ho avuto rapporti difficili. Giorgia, ti senti più sicura oggi? Mi sento 'nuova' dopo un periodo di stanchezza artistica. Avere un figlio ti impone di attingere a tutte le tue risorse. E all’inizio è dura, quando le notti non sono più intere. Anche adesso che Samuel ha un anno e mezzo è difficile farne una tutta di fila.
le linee di testo sono molto pro- perché l’inizio ho sofferto pafonde. recchio a tornare al lavoro, la mia testa era tutta pannolini e La tua è una delle voci più pappe. potenti e intense del nostro La tua voce torna intensa pop che si apre a nuove so- in 'Dove sei' e molto tenera in norità e arrangiamenti, come 'Resta la musica'. Ma è vero nel singolo “Il mio giorno che quest’ultima è dedicata al migliore”, da giugno uno dei tuo gatto? brani più trasmessi dalle raSì, l’ho dedicata al mio gatdio… to Filippo, morto qualche mese È stato sicuramente un lancio fa. Non la posso ascoltare, alfortunato. Non sono tutte mie le trimenti piango. Penserete che canzoni dell'album, ma quello sono matta, ma ero molto legache c'é di mio è assolutamente ta a lui. autentico, sincero, diretto, forDal disco sono rimasti pezse più di prima. D'altra parte zi inediti? non avevo neanche le forze per Qualcuno, anche dedicato a mettere un filtro. La musica ha mio figlio Samuel che ho volufatto quello che deve fare: tirare to tenere per me. fuori quello che avevo da dire. Torneresti a Sanremo? Oltre a Marina Rei c’è anNon escludo di tornare in che il contributo di Busbee, gara, se a chiedermelo sarà autore e produttore di Katy Gianni Morandi. Perry e Timbaland… Ti aspettiamo in SvizzeMi è piaciuto subito 'È ra… l’amore che conta'. Era in inMi piacerebbe un casino torglese, ma volevo un testo in narci. Ho dei bei ricordi e poi italiano. Ho penato mesi, anche adoro la cioccolata.
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LA PAGINA • 12 OTTOBRE 2011
GIOVEDI
09.40 Quiz – Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 S-Quot (r) 13.00 Calcio: UEFA Champions League Milan - Bate Borsiov (r) 14.45 Euronews 15.30 Il gioca dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.40 Documentario 18.30 Tf – Nash Bridges 19.25 Tf – Royal Pains 20.10 Tf – Law & Order 20.55 Calcio: UEFA Europa League Zurigo - Lazio
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
Fuga da Absolom
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.55 Che tempo fa 11.00 Tg 1 11.05 S-News – Occhio alla spesa 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 S-News – Verdetto finale 15.15 S-News – La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L' Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Tf – Don Matteo 8 23.30 Porta a Porta 01.05 Tg 1 Notte 01.35 Che tempo fa 01.40 Qui Radio Londra 01.45 Sottovoce
Italia 1
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2022, il marine J.T. Robbins (Ray Liotta) uccide a sangue freddo un suo superiore durante una parata, il gesto è una reazione ad un ordine datogli da quest’ultimo durante una missione, massacrare alcuni civili inermi, Robbins costretto ad ubbidire subisce uno shock e dopo l’omicidio finisce in uno dei più duri carceri di massima sicurezza, il famigerato Leviticus.La dura disciplina del carcere e le vessazioni delle guardie nei confronti suoi e degli altri detenuti, creano non pochi problemi a Robbins che in svariate occasioni reagisce irritando il direttore del penitenziario che lo spedisce al confino, un’isola-carcere completamente isolata, senza guardie ne regole, e in cui vige la sola legge del più forte.
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Show – Mattino cinque 10.10 Tg 5 10.15 Show – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.30 Show – Pomeriggio cinque 18.50 Quiz – Avanti un'altro 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Io Canto 00.10 Tg 5 Notte 00.39 Meteo 5 00.40 Show – Striscia la notizia (r) 01.00 Show – Uomini e donne (r)
ABBONAT I 043 322 17 17
06.00 Sitcom – 7 vite 06.30 Cartoni animati 10.00 Tg 2 11.00 Show – I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e società 13.50 Medicina 33 14.00 Italia sul Due 16.10 Tf – Ghost Whisperer 16.50 Tf – Hawaii Five-0 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Numb3rs 19.30 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Show – Star Academy 00.10 Tg 2 00.25 Rai 150 anni - La storia siamo noi 01.20 Tg Parlamento 01.30 Meteo 2 01.35 Italia sul due 03.40 Secondo canale 04.10 Università Telematica Internazionale UniNettuno
08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 11.00 Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tg Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Figu Album di persone notevoli 15.10 Tf – The Lost World 15.55 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.15 Sitcom– Sabrina vita da strega 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Mi manda RaiTre 23.15 Mi manda RaiTre - I vostri diritti 00.00 Tg 3 Linea notte 01.00 Meteo 3
Rete
Italia 06.50 Cartoni animati 08.55 Telen. – Ninì 09.55 Cult. – Mistero Files 10.55 Documentario 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Sitcom – Big Bang Theory 15.35 Tf – Chuck 16.30 Tf – Glee 17.25 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – Dr House 20.20 Tf – C.S.I. 20.55 Calcio: UEFA Europa League Zürich - Lazio 22.55 Calcio: UEFA Europa League Speciale 23.45 Film – Fuga da Absolom 00.43 Tgcom 02.05 Show – Poker1mania 02.55 Studio Aperto - La giornata 03.10 Tf – Rescue me 03.50 Mediashopping 04.05 Film – Nero Veneziano
05.40 Tf – Classe di ferro 06.25 Mediashopping 07.00 Tf – Zorro 07.30 Tf – Starsky e Hutch 08.30 Tf – Hunter 09.55 Tf – R.I.S. Delitti imperfetti 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 12.02 Tf – Detective in corsia 13.00 Tf – La Signora in giallo 13.50 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.15 Tf – Sentieri 16.45 Film – Vorrei non essere ricca! (commedia) 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 T-Show – Blog - La versione di Banfi
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OTTOBRE
07.00 Swissview 07.10 Filosofia e benessere 07.40 La Storia del Regionale 08.05 Quiz – Il gioco dei ricordi 08.35 Tf – Il commissario Kress 09.35 Documentario 10.30 Tf – Un ciclone in convento 11.20 Tf – Nash Bridges 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Doppia coppia 13.40 Tf – White Collar 14.25 Tf – Royal Pains 15.10 Tf – Law & Order 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Il Commissario Kress 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Quiz – Attenti a quei due 21.05 Info – Falò 22.30 Il filo della storia
motori 45
12 ottobre 2011 • la Pagina
Infiniti FX 30d
Il SUV di lusso della Nissan pensato per dominare nel mercato europeo Il propulsore diesel di Infiniti (condiviso con Nissan e Renault) caratterizza l’Infiniti FX, il SUV di lusso che con la motorizzazione a gasolio assume la denominazione Infiniti FX 30d che si affianca alle V6 FX 37 ed V8 FX 50. L’autostrada è il suo habitat naturale: le sospensioni garantiscono un comfort degno di un’ammiraglia, il motore si fa sentire pochissimo nell’abitacolo e anche i fruscii aerodinamici sono tenuti a bada. La situazione cambia in modalità Sport (aumenta la guidabilità, diminuiscono le “coccole”). A causa delle dimensioni esterne ingombranti (4,87 metri di lunghezza) la SUV giapponese si sente a disagio in città: qualche aiuto arriva dal sistema FCW (che avverte del rischio di collisione) e dai sensori di parcheggio con quattro telecamere. Gli interni sono caratterizzati da sedili anteriori ampi, da una strumentazione ben leggibile e da comandi sempre a portata di mano. Lo spazio per i passeggeri posteriori non è il massimo (i più alti rischiano di toccare il tetto con la testa) mentre le finiture sono di livello eccelso. Voto insufficiente per il bagagliaio (da 410 a 1.305 litri). La versione GT dell’FX 30 diesel, maggiormente orientata al comfort, propone di serie cambio automatico a sette velocità con palette in magnesio,
trazione integrale intelligente, rivestimenti in pelle, sedili anteriori con riscaldamento e ventilazione, fari bi-xeno adattivi, telecamera posteriore e sensori di parcheggio, regolazione elettrica dei sedili anteriori con memoria della posizione del sedile del conducente, regolazione elettrica dell’altezza e della profondità del piantone dello sterzo, tettuccio in vetro, cerchi in lega da 20”, IKey con accesso intelligente, “Intelligent Cruise Control”, vernice autoriparante Scratch Shield, sistema audio a 7 altoparlanti con caricatore per 6 CD con MP3 Aux-In e Bluetooth. Più sportiva la versione S con le sospensioni attive a smorzamento continuo (CDC, Continuous Damping Control), sedili sportivi, cer-
chi in lega da 21” e, come 5.0l benzina V8, lo sterzo attivo sulle ruote posteriori, oltre a proiettori con vetri opachi e prese d’aria e battitacco in cromo opaco. Infine le versioni Premium dell’FX 30d sono provviste di monitor di visione 360° (AVM, Around View Monitor) e navigatore satellitare a grafica in 3D con hard disk da 30 GB che include i consigli delle guide Michelin, e Music Box da 10 GB che può ospitare l’equivalente di 300 CD e, di serie, il sistema Bose® Premium Sound System. Il propulsore turbodiesel dell’Infiniti FX 30d è un V6 con angolo fra le bancate di 65° che ha una potenza massima di 238 CV ed una coppia di 550 Nm a 1.750 giri. È abbinato ad un cambio automati-
co a 7 marce che insieme alla trazione integrale consente un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,3 secondi e una velocità massima di 212 km/h. I consumi nel ciclo misto sono ridotti a 9,0 l/100 km mentre le emissioni di CO2 scendono a 238 g/km. Sulla gamma Infiniti europea sono disponibili i sistemi attivi di sicurezza “Forward Collision Warning” (anticollisione anteriore) e “Lane Departure Prevention” che non solo informa del pericolo il conducente, ma interviene attivamente evitando gli spostamenti laterali involontari. Su FX 30d T Premium ed S Premium sono presenti anche ‘Intelligent Cruise Control (ICC) con sistema di assistenza intelligente della frenata (IBA, Intelligent Brake Assist) e funzionamento anche alle basse velocità, e l’avviso anticollisione anteriore (FCW, Forward Collision Warning). La sicurezza, comprovata dalle cinque stelle Euro NCAP, è garantita anche da altri accessori: sei airbag, fari bixeno adattivi, sistema di controllo della pressione delle gomme. Il prezzo di 68.341 euro è indubbiamente alto ma comprende una dotazione particolarmente ricca: cerchi in lega da 21”, impianto multimediale con hi-fi Bose, interni in pelle, sedili e volante a regolazione elettrica, tetto in vetro.
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LA PAGINA • 12 OTTOBRE 2011
VENERDI
Italia
Canale 21.05
Dopo la morte del marito, Kyle Pratt vola da Berlino a New York, assieme alla figlia Julia, per riportare la bara del marito a casa. Addormentatasi, al suo risveglio non trova più la figlia, scomparsa nel nulla. Inizia così una sorta di incubo con la ricerca frenetica della figlia che nessuno ha mai visto, non risulta essere nella lista passeggeri, e addirittura secondo l'obitorio di Berlino sarebbe morta col padre, misteriosamente caduto dal tetto di un edificio. Il comandante dell'aereo inizialmente fa di tutto per soddisfare la donna, ma le notizie che gli giungono lo convincono sul fatto che la priorità debba tornare ad essere la sicurezza e la serenità dei passeggeri, che la mamma preoccupata e sospettosa aveva decisamente turbato.
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Show – Mattino cinque 10.10 Tg 5 10.15 Show – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.30 Show – Pomeriggio cinque 18.50 Quiz – Avanti un'altro 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.12 Minis. – Un amore e una vendetta (drammatico 23.30 S-News – Matrix 01.30 Tg 5 Notte 01.59 Meteo 5 02.00 Show – Striscia la notizia (r) 02.19 Show – Uomini e donne 03.45 Mediashopping
06.50 Cartoni animati 08.55 Telen. – Ninì 09.55 Cult. – Mistero Files 10.55 Documentario 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Sitcom – Big Bang Theory 15.35 Tf – Chuck 16.30 Tf – Glee 17.25 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – Dr House 20.20 Tf – C.S.I. 21.10 Show – Colorado 00.00 Show – Le Iene 01.30 Grand Prix
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Rai 3
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OCCHIO AI PROGRAMMI
Flightplan
06.30 Cartoni animati 10.00 Tg 2 11.00 Show – I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e società 13.50 Tg 2 Eat Parade 14.00 Italia sul Due 16.10 Tf – Ghost Whisperer 16.50 Tf – Hawaii Five-O 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Numb3rs 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – N.C.I.S. Los Angeles 21.50 Tf – Blue Bloods 22.40 Tf – Cold Case 23.25 Tg 2 23.40 L'ultima parola 01.10 Tg Parlamento 01.20 Meteo 2 01.25 Appuntam. al cinema 01.30 Italia sul due 03.30 Secondo canale 04.10 Università Telematica Internazione UniNettuno
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09.40 Quiz – Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Falò (r) 13.20 Svizra Rumantscha 13.50 Il preferito 15.30 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.35 Documentario 18.35 Tf – Nash Bridges 19.25 Tf – Royal Pains 20.10 Tf – Law & Order 21.00 Film – Asterix & Obelix: Missione Cleopatra (commedia) 22.55 Sportsera
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.55 Che tempo fa 11.00 Tg 1 11.05 S-News – Occhio alla spesa 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 S-News – Verdetto finale 15.15 S-News – La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L' Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Show – I migliori anni 23.35 Info – Tv7 00.35 Info – L'Appuntamento 01.05 Tg 1 Notte 01.35 Che tempo fa 01.40 Qui Radio Londra
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07.00 Swissview 07.15 Filosofia e benessere 07.40 La Storia del Regionale 08.10 Quiz – Il gioco dei ricordi 08.35 Tf – Il Commissario Kress 09.35 Il filo della storia 10.25 Tf – Monk 11.15 Tf – Nash Bridges 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Doppia coppia 13.40 Tf – White Collar 14.25 Tf – Royal Pains 15.10 Tf – Law & Order 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Il Commissario Kress 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Quiz – Attenti a quei due 21.05 Patti chiari 22.15 Tf – Criminal Minds
08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 11.00 Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 FIGU Album di persone notevli 15.10 Tf – The Lost World 15.55 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.15 Sitcom– Sabrina vita da strega 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Film – Flightplan 22.50 Documentario 00.00 Tg 3 Linea notte 01.00 Meteo 3 01.05 Appuntam. al cinema
Rete 05.15 Tg4 Night News 05.35 Cult – Peste e corna 05.40 Tf – Classe di ferro 06.25 Mediashopping 07.00 Tf – Zorro 07.30 Tf – Starsky e Hutch 08.30 Tf – Hunter 09.55 Tf – R.I.S. Delitti imperfetti 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Detective in corsia 13.00 Tf – La Signora in giallo 13.50 S-News – Forum 15.37 Film – Quella sporca dozzina (guerra) 16.14 TgCom 16.17 Notizie sul traffico 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Info – Quarto grado 23.55 Show – I bellissimi di R4 00.00 Film – Tequilla connection (polizesco) 01.09 Tg4 Night News 01.19 Meteo
AGENDA 47
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I denti guasti
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di Matteo De Simone - pp 226 - Fr. 26.L’incontro tra due solitudini: quella di Giulia, diciotto anni, la passione per il canto a salvarla da squallide giornate perse dietro una madre alcolizzata, e quella di Roman, diciotto anni anche lui, l’infanzia trascorsa in una terra straniera e un presente clandestino, fatto di piccoli furti in giornate senza regole. Matteo De Simone racconta il nostro presente impastato di mass media e scontri di civiltà, narrandoci un’atipica storia d’amore nata in fretta e troppo in fretta svanita.
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Curiosità
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Al Polo Sud non si pattina
Il gatto più brutto del mondo
Anche se si tratta del più vasto e liscio ghiacciaio del mondo, l’interno dell’Antartide ha temperature così basse (tra -40 e -50 °C) che i pattini non riescono a sciogliere lo strato superficiale del ghiaccio, e pattinare diventa impossibile. Il fenomeno fisico sul quale si basa il pattinaggio è infatti lo scioglimento del ghiaccio a causa della pressione delle lame dei pattini.
Questo è Ugly Bat Boy, il gatto più brutto del mondo. Ugly vive all'Exeter Veterinary Hospital, di Stratham, nel New Hampshire, e ha la bellezza di nove anni. Secondo il dottor Stephen Bassett, papà adottivo dell'insolito felino “Ugs” è un gatto assolutamente normale tranne per il suo aspetto, diciamo, fuori dalle righe!
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IN GIRO PER I MUSEI