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12 dicembre 2007 • ANNO 17 • N° 50 • In edicola Fr. 2.– AZA / PP Journal CH-8004 Zürich

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2 SECONDA la Pagina • 12 dicembre 2007 Militärstrasse 84, 8004 Zurigo Tel. 043 322 17 17 Fax 043 322 17 18 www.lapagina.ch

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politica

“Talvolta il silenzio è la migliore risposta”. Recita così uno dei principi fondamentali divulgati dal Dalai Lama all’inizio del nuovo millennio. Ed il silenzio, o risposte equivalenti ad esso se non nella forma di certo nella sostanza, ha avuto in risposta dalle massime autorità italiane in occasione della sua recente visita in Italia. Tenzin Ghiatzo, monaco buddista, 14° Dalai Lama, simbolo vivente di pace interiore, maestro spirituale, “oceano di saggezza”, in esilio in India ormai da quasi cinquant’anni, premio Nobel per la pace nel 1989 per la preziosa, pacifica ed instancabile attività in difesa del suo popolo e per la pratica costante di una politica della non violenza, ha toccato, con la sua semplicità, il cuore di tante persone, senza confini alcuni, né politici, né culturali né, soprattutto, religiosi. Eppure il suo passaggio in Italia, seppur salutato da folle e moltitudini animate da sentimenti diversi ma tutte accomunate dal fascino subito dagli insegnamenti e dal karma del Dalai Lama, non ha ricevuto la degna attenzione perché, senza inutili giri di parole, gli interessi politici ed economici ancora una volta hanno prevalso su ogni altro ordine di considerazioni, concretizzandosi in defezioni importanti e significative che palesano, più di molti altri comportamenti, quella gerarchia di valori da cui tanti, troppi, si lasciano sottomettere. Cosa leggere di diverso nel mancato incontro del Presidente del Consiglio con quella che è forse la massima autorità spirituale del mondo? Cosa leggere di diverso nella mancanza di posizioni e di risposte ufficiali del Presidente della Camera, interpellato a proposito da ben 285 parlamentari? Le minacce di ripercussioni e ritorsioni provenienti da Pechino non hanno impedito agli Stati Uniti di accogliere il Dalai Lama con gli onori ed il rispet-

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Agorà Il Dalai Lama in Italia to dovuti ad una personalità della sua levatura, così come lo stesso hanno fatto altri Paesi quali il Canada, l’Austria e, non ultima, la Germania, nonostante il suo primato europeo nell’interscambio e nell’export con la Cina. Ad avere una ragione meno politica, forse, Papa Benedetto XVI, (che il Dalai Lama aveva espressamente chiesto di incontrare per “desiderio di vederlo, per un saluto, per rispetto, per un impegno morale”) preoccupato, pare, della sorte dei milioni di cattolici cinesi che rischiano pericolose persecuzioni; eppure proprio da lui quanti credono nella forza del dialogo e della pace si aspettavano un segno positivo, forse cauto ma positivo, piuttosto che l’ennesima assenza carica di significato. Come non esser allora d’accordo, al di là di ogni merito e di ogni considerazione, con il Dalai Lama quando afferma di sentire la mancanza di Giovanni Paolo II e della sua determinazione nel promuovere i valori umani e il discorso interreligioso; capacità, questa, in grado di superare le ragioni di opportunità politica nella prospettiva, lontana ma non irrealizzabile, di un futuro che veda i diversi popoli uniti in un dialogo civile e pacifico. “Non permettere che una piccola disputa danneggi una grande amicizia” ammonisce ancora il Dalai Lama e nell’esercizio di questo suo precetto stempera le politiche e l’imbarazzo che la sua presenza ha provocato, ribadendo la natura non politica della sua visita e definendosi un semplice “visitatore straniero”. Pur non cessando mai la sua continua lotta per difendere i diritti del popolo tibetano dalla sopraffazione del-

sommario

la dittatura cinese, battendosi in modo deciso ma pacifico e chiedendo aiuto a tutti gli organismi democratici internazionali, il Dalai Lama ha sempre continuato ad impartire insegnamenti per guidare alla felicità e alla pace interiore quante più persone possibili, senza distinzioni di religione, etnie, credenze o altro. In ogni parte del mondo si sia trovato, e per qualunque motivo vi si sia trovato, con l’autenticità dei suoi insegnamenti, con l’esempio della sua esperienza e con la forza della sua spiritualità ha saputo toccare il cuore degli uomini senza imporre mai precetti o dogmi, ma solo elargendo consigli e fiducia, nella convinzione che, nonostante le differenze filosofiche, tutte le religioni nella loro essenza sono portatrici dello stesso messaggio d’amore, di tolleranza e di perdono. E’ in questo senso che le religioni, piuttosto che dividere i fedeli in diverse appartenenze ed essere ridotte alla mera interpretazione di scritti e all’osservanza di precisi dogmi, hanno un’alta potenzialità di riuscire nell’intento che è poi l’unico desiderio fondamentale di ogni Dio: unire nella pace, quella pace interiore che ogni singolo uomo ha il diritto, ed il dovere, di raggiungere per contribuire a creare un mondo più libero. E, per questo, nessuna conversione è d’obbligo, né anche solo auspicabile secondo la massima autorità spirituale che ha affermato l’inutilità di ogni cambiamento di fede, che può generare talvolta grande confusione: è sufficiente un costante e coerente rispetto della fede “del proprio cuore”, perché la spiritualità non cambia a seconda del nome con cui chiamiamo il nostro Dio e del modo che abbiamo di venerarlo e non può trasmettersi di certo solo con l’indottrinamento a cui e concezioni di molti religiosi ci hanno abituato. isabella.larocca@lapagina.ch

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Sicurezza Il governo ottiene la fiducia sul pacchetto sicurezza ma con Bertinotti scoppia la polemica sull’“identità di genere”.

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cronaca

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Zurigo In più di ottocentomila ad Altstetten hanno partecipato commossi ai funerali di Francesca, uccisa il 23 novembre scorso.

cronaca

(11) (7) svizzera Torino Berna Quattro persone sono morte e altre versano Annita Garibaldi ha partecipato, a Berna, in gravi condizioni a causa dell’incendio alla commemorazione del bicentenario scoppiato nell’acciaieria di ThyssenKrupp. della nascita dell’eroe dei due mondi.

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EDITORIALE

12 dicembre 2007 • la Pagina

Quando si spara al futuro... A volte scrivere è difficile. Francesca Prete aveva sedici anni. La sua vita si è interrotta alla fermata di un autobus nella Zurigo operaia, fatta di italiani e di altri emigrati di diversa nazionalità. Accanto a lei c’era il suo fidanzato ed insieme si apprestavano a tornare a casa per festeggiare il compleanno del padre. Francesca era di origine pugliese. Era apprendista parrucchiera. Una vita, un futuro davanti che il suo viso lasciava ben intravedere. Un folle con un fucile dell’esercito mira e la uccide. Senza un motivo, senza una ragione. Spara al futuro. Sì, perché in quel momento Francesca era il futuro. Il futuro che come ogni giorno aspetta alla fermata di un autobus. Un futuro semplice ed umile come appunto lo era Francesca. Un futuro fatto di normalità, di sorrisi, abbracci, affetti. Un futuro fatto

di sogni e di speranze. Chi ha sparato a Francesca ha 21 anni. Un ragazzo svizzero. Si è appena ritirato da una esercitazione militare. Porta con sé l’arma così come una insensata legge svizzera prevede. Ha con sé anche un proiettile che detiene illegalmente. E nella sua follia decide di sparare ed uccidere. Mira al futuro e lo uccide. Ma uccide anche il suo di futuro. E’ subito arrestato e confessa. La disperazione è tutta dentro questa vicenda. E’ una disperazione soffocante. Per la famiglia di Francesca, per i suoi amici, per noi italiani ed anche per gli amici svizzeri. Niente restituirà Francesca all’affetto dei suoi cari. In quella fermata nella Hongg di Zurigo si è fermato il futuro. L’iniziativa popolare che stiamo sostenendo per eliminare la possibilità di detenere armi in casa, è l’unico modo che abbia-

mo per uscire dalla disperazione. Perché pensare al nostro futuro, ed a quello dei nostri figli, è l’unica cosa che ci resta. Ed io il futuro lo immagino senza armi. Anzi, credo che solo senza le armi ci potrà essere un futuro. Questa ragazza italiana di sedici anni, Francesca, è oggi il simbolo di una voglia di futuro che i giovani chiedono: un futuro senza armi e senza violenza. Ai suoi funerali hanno partecipato ottocento persone. La canzone “Sognami” di Biagio Antonacci ha accompagnato questo momento che sarà ricordato nella comunità italiana di Zurigo per lungo tempo. Non dobbiamo dimenticare Francesca, perché la uccideremmo due volte. I media e le autorità italiane e svizzere, che hanno messo in sordina la vicenda, non hanno fatto la

cosa giusta. Ed infatti Zurigo canta ancora “Sognami”. Lo faremo ancora per tanto tempo, finchè non scompariranno dalle cantine le armi. Lo faremo raccogliendo le firme, lo faremo cercando di convincere i nostri amici svizzeri che ormai questa legge sulle armi è nemica del futuro. Lo faremo per la memoria di Francesca, per i nostri figli… perché “l’ultimo metro” per il futuro è l’unico metrò. Massimo Pillera

Punzecchiatura Mentre il Dalai Lama è in visita in Italia Prodi, D'Alema e Napolitano guardano da un'altra parte... ...dalla parte della Cina.

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politica la Pagina • 12 dicembre 2007 Il governo ottiene la fiducia sul pacchetto sicurezza, ma scoppia la polemica sull’intervista di Bertinotti e sull’“identità di genere”

La maggioranza di governo è perennemente in polemica

Ormai il governo tiene, tiene nella più totale precarietà, ma tiene. Immancabili continuano ad essere le polemiche e le orazioni funebri, da parte degli stessi membri della maggioranza; fatto sta che manca un senatore di An e la votazione al Senato è a quota 160 a favore e 158 contro, con Cossiga che per una volta sostiene l’odiato Prodi e la Binetti che vota no alla fiducia posta dal suo governo. La situazione ha dell’assurdo, ma è questa. E’ accaduto la settimana scorsa nella votazione sul Welfare e sul pacchetto sicurezza, provvedimenti che ora sono alla Camera e che devono ritornare probabilmente alle forche caudine del Senato. Ma perché la senatrice teodem (cattolici di sinistra prima nella Margherita e poi nel Pd) ha votato contro il governo? Il motivo – e questa è un’altra occasione di scontro all’interno della maggioranza – è che nel pacchetto sicurezza la sinistra radicale ha fatto inserire un emendamento – che in realtà è una direttiva europea – in base al quale è punibile chi “commette o incita a commettere atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o fondati

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sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”. Ciò che ha fatto irrigidire la Binetti è quell’espressione “identità di genere”, che a suo giudizio vuol dire riconoscere l’esistenza di un terzo sesso, il maschile, il femminile e l’omosessuale. Riconoscimento che significa, sempre secondo la Binetti e gli altri teodem, la necessità di introdurre nel diritto pubblico questa “identità di genere” e da qui al matrimonio tra gay e l’adozione di bambini da parte di una coppia di omosessuali il passo è breve. Ecco come Paola Binetti giustifica il suo voto contrario: “Quel passaggio è pericolosissimo. Qui si rischia di dare spazio all’arbitrarietà del singolo magistrato davanti ad accuse che potrebbero essere quantomeno generiche. E alla fine mi ha dato ragione anche il ministro Chiti, quando ha riconosciuto che l’emendamento era mal scritto e mal congeniato”. Ne è nato uno scontro tra la pattuglia di senatori cattolici e la sinistra radicale: i primi, sostenuti a spada tratta dall’Udeur di Mastella, hanno chiesto al governo che l’emendamento in un modo o in un altro non venga approvato, altrimenti è crisi di governo; la sinistra radicale, a sua volta, ho precisato che l’emendamento dovrà essere mantenuto, altrimenti sarà crisi di governo. Come si vede, ci

sono posizioni diametralmente e specularmente opposte. E’ in questo clima che la dichiarazione di Bertinotti apparsa in un’intervista a Repubblica sul fallimento del centrosinistra ha scatenato un terremoto. Bertinotti, in sostanza, ha posto politicamente ciò che il direttore di Liberazione, Sansonetti, aveva scritto giorni prima, ponendo ai lettori di Rifondazione questa domanda: cosa ci stiamo a fare in questo governo? La reazione di Prodi è stata di polemica: il presidente del Consiglio si deve essere rivisto nel 1998, quando proprio Rifondazione comunista lo fece cadere sulla guerra nei Balcani. Qualche giorno dopo, la polemica è rientrata, Bertinotti è ritornato nei suoi panni di presidente della Camera e ha dichiarato che questo governo durerà per tutta la legislatura. In realtà, per una polemica che rientra ce n’è subito un’altra che inizia, sempre all’indomani del voto al Senato favorevole al governo, seppure, come abbiamo detto all’inizio, con l’assenza del senatore Divella (An), il voto contrario della Binetti e quello a favore di Cossiga. Dopo la dichiarazione di Bertinotti di fallimento del centrosinistra, Clemente Mastella ha dichiarato: “Rispettino gli impegni o sarà crisi, l’Udeur toglierà la fiducia”; Dini ha

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parlato di “crisi inevitabile” e di “governo che sta arrivando al capolinea”; Boselli ha parlato di “unione rottamata, il governo è già in crisi”; Di Pietro ha tenuto a far sapere che “la maggioranza parlamentare non è più quella politica del Paese”; Russo Spena ha rivelato: “Non sono più ottimista, la verifica di gennaio temo che sarà aspra”. La maggioranza tiene per uno o due voti, ma a quale prezzo! Prima c’era Berlusconi che ad ogni pié sospinto parlava di imminente spallata, adesso ci sono gli alleati della maggioranza, e non è la stessa cosa. La sinistra radicale ha l’impressione di essere l’utile idiota, ed è per questo che non solo è intenzionata a non mollare sull’identità di genere, ma ha deciso di rivedere l’accordo con gli americani sull’ampliamento dell’aeroporto, una decisione che il governo ha già preso e che non può ridiscutere senza perdere la faccia. Da ultima è piombata l’intervista di Mastella su La Stampa, nella quale il ministro della Giustizia afferma: “Quella norma che la sinistra ha infilato nel decreto sicurezza grida vendetta. E’ giuridicamente errata, generica e inapplicabile. D’ora in avanti sulla carta d’identità di ciascuno si dovrebbe scrivere “maschio”, “fenmmina” oppure “gay”. Ma le pare possibile?” Dopo aver precisato che i cattolici temono che lungo la strada dell’identità di genere ci siano i Pacs, i Dico, i matrimoni omosessuali, le adozioni gay, Mastella ha precisato: “Lo dico e non defletto: il governo davvero è a rischio. Quella norma va cancellata, in un modo o in un altro” La sfida continua. ✗politica@lapagina.ch


ambiente 5

12 dicembre 2007 • la Pagina

La marea nera tocca terra disastro nel sud della Corea Spiagge nere, uccelli coperti di petrolio e moltissimi pesci rimasti uccisi dalla grave fuoriuscita di petrolio causata da una falla nella petroliera Hebei Spirit L’emergenza ambientale scattata nella Corea del Sud in seguito alla collisione al largo tra una chiatta, che trasportava una gru nel porto coreano di Daesan, e la petroliera “Hebei Spirit”, battente bandiera di Hong Kong, con conseguente riversamento in mare di oltre 10.000 tonnellate di greggio, ha dato vita al peggiore disastro ambientale nella storia del Paese asiatico, con l’arrivo sulle coste sud-occidentali di una vera e propria marea nera, culminante in una gigantesca chiazza oleosa, lunga dai 13 ai 15 chilometri, che ha annerito le spiagge, coperto di catrame gli uccelli e diffuso un odore terribile all'interno dell'adiacente riserva naturale.

Lo hanno riferito testimoni oculari e l’allarme è stato confermato da fonti del ministero della Marina e della Guardia Costiera, secondo cui la massa bituminosa ha cominciato ad arenarsi sul litorale di Taean, Mallipo ed Euihangri, a circa 120 chilometri da Seul. Si tratta di un’area rinomata non solo per la bellezza delle sue spiagge incontaminate, tra le destinazioni preferite dai turisti locali e da quelli stranieri, ma anche per la pesca commerciale e per gli allevamenti ittici che vi sono ospitati; vi sorge, inoltre, un importante parco nazionale, ed è un sito dove trovano abitualmente riparo gli uccelli migratori. Il pericolo è dunque dupli-

ce: per l’ecosistema ma anche per l’economia. La Corea ha dispiegato oltre 100 navi e migliaia di persone per cercare di limitare il più possibile le conseguenze di questa grave catastrofe ambinetale. Finora non sono stati accertati danni ingenti alla fauna marina né agli impianti ittici, ma ciò che rende la situazione degna del peggiore degli incubi è che il petrolio giunto a riva è soltanto una piccola porzione di quello fuoriuscito dalle stive della “Hebei Spirit”. Ci vorrà probabilmente più di un mese per eliminare il catrame, secondo quel che ha detto ai giornalisti il ministro marittimo Kang Moo-hyun.

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cronaca la Pagina • 12 dicembre 2007

L'assurda morte di Francesca

Uccisa a 16 anni senza alcun motivo apparente da un 21enne che aveva da poco terminato la scuola reclute e che le ha sparato con il fucile dell’esercito: è stato questo, secondo le ultime informazioni, il tragico destino di Francesca, l’apprendista di origini italiane freddata la sera di venerdì 23 novembre a Zurigo da un proiettile che l’ha raggiunta mentre si trovava in compagnia di un coetaneo alla fermata di un bus. La procura zurighese due giorni dopo il delitto ha reso noto che il giovane fermato ha confessato. Testimoni lo hanno visto la stessa sera di venerdì nelle vicinanze della fermata del bus dov’è avvenuto l‘inspiegabile delitto: indossava una giacca mimetica ed aveva con sé il fucile d’ordinanza dell’esercito svizzero. Il soldato ha ammesso di aver sottratto la munizione durante la scuola reclute, terminata quel giorno. La giovane vittima, Francesca, era un’apprendista parrucchiera di origine italiana, della provincia di Lecce, cresciuta in Svizzera e domiciliata a Zurigo. Venerdì sera si trovava insieme ad un amico portoghese sotto una pensilina di una fermata del bus della linea 80 sul-

l’Hönggerberg, in una zona collinare circondata da campi e da qualche abitazione. Francesca aspettava assieme all’amico il bus che avrebbe dovuto portarla a casa. Intorno alle 22.15 si è improvvisamente udito uno sparo e la giovane, colpita da un proiettile al petto, si è accasciata, morendo prima ancora dell’arrivo dell’ambulanza. I funerali di Francesca si sono svolti venerdì scorso a Zurigo-Altstetten. Circa 800 persone hanno partecipato alla funzione in memoria della 16enne uccisa, e oltre 200 persone si sono riunite in serata per una veglia in ricordo di Francesca con la messa solenne celebrata da Don Roberto nella Missione Cattolica Italiana di Zurigo e con una fiaccolata intorno al luogo del delitto, la fermata del Bus “Hönggerberg”. Segno che tutta la collettivi-

tà italiana è scossa da questo delitto. Anche la stampa svizzera ha seguito e segue il caso di Höngg: “Questo delitto si sarebbe forse potuto evitare”, hanno scritto la “SonntagsZeitung” e la “NZZ am Sonntag”. Lo sparatore era stato infatti condannato nel 2006, in margine ai disordini anti-Wef di Zurigo, per aver tentato di incendiare con una bomba molotov la sede dell’Ufficio svizzero per l’espansione commerciale (OSEC). L’estremismo violento, scrive la “SonntagsZeitung”, è un motivo sufficiente per escludere una persona dall’esercito. Tuttavia, benché lo Stato maggiore dell’esercito sapesse delle condanne inflitte al giovane, l’uomo ha ricevuto l’ordine di marcia. Poiché il giovane era stato condannato ad una pena lieve per i fatti di Zurigo, il suo caso era stato archiviato. Per il delitto di

Alla pregiata attenzione di sua Eccellenza il Presidente della Confederazione Consigliere Federale Micheline Calmy-Rey Gentile Presidente, abbiamo tutti seguito con apprensione l’evoluzione dei fatti che hanno visto tristemente protagonista una nostra giovane connazionale, Francesca Prete, assassinata a Zurigo, nel comune di Höngg, il 23 novembre scorso, in circostanze non ancora chiare. Il sottoscritto parlamentare italiano La ringrazia per la Sua sensibilità personale e per le espressioni di solidarietà fatte giungere alla famiglia Prete attraverso i media nazionali. Tuttavia, in veste del ruolo conferitomi dai nostri connazionali in Svizzera, Le chiedo di fare il possibile e mi appello alla di Lei particolare sensibilità perché siano accertati in tempi certi le cause e le colpe di tale atto criminale: affinchè venga fatta giustizia, e possa anche portare anche ad un risarcimento materiale a favore della famiglia Prete. Nella più alta considerazione del Suo magistero, mi sento in dovere di chiederLe un atto concreto che possa essere recepito quale scusa ufficiale per un atto irreparabile nei confronti di una famiglia straziata dal dolore per la perdita prematura e tragica di una giovane vita umana. Con la presente, cara Presidente, mi è gradita l’occasione per presentarLe i miei più distinti saluti e auguri per gli alti compiti a cui Lei assolve con particolare intelligenza e impegno.

On. Gianni Farina

Ringraziamo tutti gli amici, i parenti e la colmunità italiana che ha partecipato al nostro dolore per la tragica scomparsa della nostra amatissima Francesca. Ringraziamo anche il Consigliere Federale Samuel Schmied, il Divisionario Giampiero A. Lupi, Capo della Sanità Militare Svizzera ed il Ministro Veltroni, Console Generale d'Italia a Zurigo, per la loro solidarietà. Invitiamo tutti a partecipare alla Messa in suffragio di Francesca che si terrà Domenica 23 dicembre, alle ore 10.45 nella chiesa S.AGATA, a Dietikon. Famiglia Prete

Höngg lo sparatore potrebbe essere incriminato per omicidio intenzionale o per assassinio. In base al Codice penale svizzero, nel primo caso la pena prevista va dai cinque ai vent’anni, nel secondo dai dieci anni fino alla reclusione a vita. A fine settembre, il parlamento ha approvato una mozione che vieta di consegnare ai soldati munizioni da tenere in casa con l’arma militare. Le Camere federali avevano rifiutato di compiere lo stesso passo per le armi. Per questa ragione è stata lanciata l’iniziativa che domanda di lasciare le armi d’ordinanza negli arsenali. I promotori dell‘iniziativa popolare, denominata “Per la protezione della violenza perpetrata con le armi” – ha indicato Chantal Galladé, consigliera nazionale socialista – hanno finora raccolto 25’000 delle 100’000 firme necessarie per far sì che sia il popolo ad esprimersi. Quello che è successo è “inaccettabile”, ha dichiarato da parte sua la presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey ai microfoni della TV Svizzera tedesca. La decisione di non dare più le munizioni ai soldati è soltanto un primo passo. Per la consigliera federale; si dovrà ora discutere se non sia il caso di togliere anche i fucili dagli armadi degli svizzeri. Un sondaggio realizzato la scorsa primavera parla di un 65,6% di cittadini favorevole ad un divieto delle armi a domicilio. Il 37% è convinto che questo divieto avrebbe come conseguenza una riduzione dei drammi familiari. Si stima che in Svizzera il numero di armi da fuoco in circolazione si situi tra 1,2 e 2 milioni. (fonte sondaggio: swissinfo)

Tutta la redazione del settimanale La Pagina porge le sue più sincere e sentite condoglianze alla famiglia Prete per la tragica ed improvvisa perdita di Francesca


cronaca

12 dicembre 2007 • la Pagina

Incendio a Torino rabbia e dolore Quattro morti, tre persone ancora ferite e in condizioni gravi. Era da poco passata l’una della notte tra mercoledì 5 e giovedì 6 dicembre quando l’inferno è scoppiato nello stabilimento delle acciaierie ThyssenKrupp di Torino. Le fiamme, provocate dalla fuoriuscita dell’olio bollente che serve per raffreddare i laminati, hanno causato la morte di Antonio Schiavone, 36 anni, deceduto subito, padre di tre figli di 4 e 7 anni e di un bambino nato appena due mesi fa. Nei due giorni successivi, anche Bruno Santino, 26 anni, Angelo Laurino, 34 anni, e Roberto Scola, anche lui di 34 anni, tutti ricoverati d’urgenza subito dopo la tragedia ma apparsi da subito in condizioni disperate, ssono purtroppo morti. Stando alle ricostruzioni, gli operai avrebbero tentato di spegnere l’incendio divampato nella linea 5 della fabbrica. Ma l’acqua degli estintori, a contatto con l’idrogeno liquido e con l’olio refrigerante avrebbe provocato una fiammata che ha investito gli operai. Sul posto, quando ormai gli operai erano stati raggiunti dalle fiamme, sono accorse otto squadre dei vigili del fuoco. Secondo i sindacati, i ritmi di lavoro erano accelerati sensibilmente negli ultimi mesi e alcuni degli operai coinvolti nell’incidente erano al lavoro da ben 12 ore. Per protestare contro le condizioni di lavoro all’interno delle fabbriche e il rischio di incidenti, i metalmeccanici si sono fermati per 8 ore nella giornata di lunedì negli stabilimenti di Torino e di Terni, città dove ha sede la ThyssenKrupp, e altre due ore si fermeranno in tutta Italia venerdì 14 dicembre. E sempre a Torino, lunedì mattina, un corteo silenzioso ha percorso, a partire dalle 10 della mattina, le vie della città in lutto per ricordare i quattro operai scomparsi. Sin dalle prime ore di giovedì 6 dicembre, i sindacati sono intanto scesi sul piede di guerra. “Lì non si doveva lavorare”, ha denunciato il segretario generale della Fiom torinese, Giorgio

Airaudo. “Bisognerà verificare se siano state mantenute o no le condizioni di sicurezza. Bisognerà che la magistratura accerti le responsabilità”. Subito dopo l’incendio la procura di Torino ha aperto un fascicolo per omicidio, lesioni personali e incendio colposi. Già quattro anni fa c’era stato un incendio nello stesso stabilimento che però non aveva causato né morti né feriti. Il gruppo tedesco, attraverso un comunicato, ha difeso gli standard di sicurezza dell’impianto “Non c’è alcuna conferma - si legge nella nota della ThyssenKrupp - che all’origine dell’incendio vi sia la violazione degli standard di sicurezza”. Una posizione finita immediatamente nel mirino di sindacati e istituzioni. “Mi aspetto che l’azienda spieghi cosa è accaduto - ha affermato il sottosegretario alla Sanità Gianpaolo Patta. Vorremo capire come sia stato possibile che le misure di sicurezza che per legge sono previste non abbiano funzionato, come e perché i lavoratori, dopo 12 ore consecutive fossero ancora al lavoro, se tutte le norme di tutela e prevenzione fossero in atto sulla linea 5 delle acciaierie, ma anche se le denunce fatte in queste ore dai lavoratori abbiano visto le strutture e gli enti preposti aver svolto fino in fondo il loro ruolo”.

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politica

la Pagina • 12 dicembre 2007

Fini-Berlusconi: rissa o comiche?

Comportarsi come sta facendo Berlusconi non ha nulla a che fare con il teatrino della politica, ma significa essere alle comiche finali”. Gianfranco Fini è tornato ad attaccare il leader di Forza Italia, e nel corso della sua relazione di apertura dell’Assemblea Nazionale, ribadisce che An “non si scioglie e non confluirà” nel “neonato quanto indistinto” PdL: “E’ un nuovo partito di cui non si conoscono al momento nemmeno i valori e i progetti”. Fini ha ricordato la sua lettera al ‘Corriere della Sera’ e la successiva intervista a ‘La Repubblica’ in cui chiedeva al leader della Cdl di valutare la necessità di contribuire ad una nuova legge elettorale e di mettere in discussione la bontà della spallata. “Non

cambierei nemmeno un aggettivo o una virgola di quegli interventi”, ha ribadito Fini, sottolineando che la reazione di Berlusconi a San Babila “mi ha fatto sorgere un dubbio: forse era meglio farli prima quegli interventi”. Anche perché “non volevano essere un processo a Berlusconi”, ma “verificare se quella della spallata era la strategia giusta. Questo non significa venir meno ad un impegno di lealtà”. “Se Berlusconi pensa di tenerci uniti facendoci confluire” nel suo nuovo partito, ha spiegato Fini, “allora si sbaglia di grosso”, perché “questa non si chiama unità ma annessione. E se Berlusconi pensa di garantire l’unità non attraverso una legge elettorale bipolare, ma attraverso una legge basata nel senso bipartitico, e quindi facendo l’asso pigliatutto degli elettori del centrodestra è meglio che se lo tolga dalla testa” perché “una legge siffatta in Parlamento non passerà mai”. Fini ha ribadito quindi che

il punto fermo di An è quello del bipolarismo, per questo ha sottolineato che l’unità del centrodestra “non si ottiene dando vita a partiti con le mani libere. Noi non temiamo l’isolamento, abbiamo creduto e continuiamo a credere nell’unità del centrodestra”, ma “Berlusconi deve rispondere ai nostri quesiti politici: come intende garantire l’unità del centrodestra? Su quali valori? Su quali programmi?”. “Se un gruppo parlamentare come il nostro - ha detto Fini - si mette di traverso, con il consenso e la solidarietà di tanti altri, di leggi elettorali non se ne fanno. È evidente che il nostro livello di opposizione, che può arrivare fino all’ostruzionismo, sarà direttamente proporzionale all’incapacità della nuova legge elettorale di riprodurre, nel numero di seggi parlamentari, il reale consenso che ogni partito ha nel Paese”. Fini ha sottolineato che per An la pregiudiziale per una nuo-

va elegge elettorale “è il bipolarismo. Ci opporremo a soluzioni diverse” che non consentano “alleanze preventive, programmi comuni e indicazione del candidato premier”. “Lancio una sfida a Veltroni - ha poi concluso Fini - metti da parte l’ipotesi di un accordo con Berlusconi sul Vassallum e ragioniamo su altre ipotesi di riforme istituzionali con ricadute sulla legge elettorale”. Fini ha parlato di “almeno tre proposte” al leader del Pd. “Sono proposte - dice Fini - tutte bipolari e che vanno nel senso della democrazia dell’alternanza: sistema francese comprensivo del doppio turno; ritorno al maggioritario e quindi al Mattarellum; modello regionale proposto da Pinuccio Tatarella”. “Se invece Veltroni - conclude Fini - continua a lavorare sul Vassallum, allora non dica che An non ha proposte. Dica invece, assumendosene le responsabilità, che preferisce un accordo con Berlusconi”.

Lo sciopero dei tir paralizza l'Italia Code infinite di veicoli che procedono - nel migliore dei casi - a passo d’uomo, caselli e accessi ai porti bloccati e rifornimenti a rischio in molte stazioni di servizio che attendono le autocisterne. E’ questo il quadro che è andato via via dipingendosi sulla rete autostradale italiana, a partire dalla mezzanotte del 9 dicembre, quando è scattata la protesta degli autotrasportatori italiani. Oggetto del malcontento, la politica governativa ritenuta dagli autotrasportatori “fallimentare” e culminata con la mancata convocazione dei rappresentanti dei lavoratori, nonostante la manifestazione di protesta fosse programmata da un mese. Altissime le percentuali di adesione allo sciopero - si parla del 90% - e rischio paralisi per la circolazione del Belpaese che si fa sempre più concreto in tutta la sua urgenza. Secondo quanto riferito da Maurizio Longo, responsabile nazionale della Cna-Fita, l’Unio-

ne nazionale delle imprese di trasporto, “oltre ai disagi per il traffico, alcuni distributori di benzina sono prossimi alla chiusura per mancanza di rifornimenti di carburante” e “i principali varchi di accesso ai porti così come i valichi e i nodi stradali strategici per il paese” sono bloccati. Il tutto a causa di “un’adesione pressoché totale” alla protesta che “conferma, se ancora ve ne fosse bisogno, uno stato di reale esasperazione della categoria”. E l’allarme rifornimenti è stato confermato anche dal segretario generale della Fegica-Cisl Roberto Di Vincenzo. “Siamo al limite delle scorte: veniamo da un fine settimana in cui, anche a causa del sabato festivo, i rifornimenti sono ridotti. E a Milano tra l’altro era festivo anche il venerdì. C’è stato un grande esodo nel week end e quindi un grande consumo”. Insomma la situazione si fa davvero critica, soprattutto con-

siderando che, nella volontà dei manifestanti, la protesta dovrebbe andare avanti per cinque giorni, il che comporterebbe inevitabilmente la paralisi della circolazione. La capillarità della protesta non ha risparmiato alcuna zona della penisola. Presidi di tir sono comparsi sin dalle prime ore della mattina alla frontiera di Ventimiglia, creando problemi in entrambi i sensi di marcia alla circolazione tra Italia e Francia. Particolarmente critica la situazione rifornimenti per Sicilia e Sardegna, che, a causa dei presidi nei porti, rischiano di restare isolate ancora a lungo. Sulla rete autostradale, i maggiori disagi riguardano i caselli delle grandi città: da Napoli, Roma, Torino e Milano partono dei veri e propri serpentoni di mezzi, lunghi anche diversi chilometri. Disagi segnalati anche in Puglia, in Emilia Romagna e in Basilicata, con la “jonica” para-

lizzata. Contro la radicale protesta degli autotrasportatori è insorto il presidente della Commissione di garanzia Antonio Martone che ha segnalato al ministro dell’Interno e al ministro dei Trasporti che “in base al Codice di autoregolamentazione, in occasione dell’astensione collettiva nazionale, non si possono effettuare blocchi stradali o adottare altre iniziative vietate dal Codice della strada” e ha perciò chiesto “che di tale disciplina sia data informazione a tutti i Prefetti”. Il garante ha dunque invitato “le organizzazioni proclamanti a rispettare rigorosamente il detto codice in tutte le sue previsioni ed è stata prospettata l’applicazione delle sanzioni a tal fine previste”.


politica 9

12 dicembre 2007 • la Pagina

Amicizia e fair play per gli Europei del 2008 Si è tenuto a Lucerna il sorteggio per i gironi dei campionati europei di calcio del 2008 che si svolgeranno dal 7 al 29 giugno 2008 in Svizzera e Austria; presente anche l'On. Antonio Razzi dell'IdV L’on. Antonio Razzi dell’Italia dei Valori ha partecipato all’estrazione tenutasi a Lucerna per gli Europei di calcio del 2008. “In qualità di Presidente della sezione di amicizia Italia Svizzera, sono felice che la nostra nazionale giocherà due partite a Zurigo ed una a Berna”, ha dichiarato l'On. Razzi che diplomaticamente ha incontrato l’allenatore della nostra nazionale, Donadoni ed anche quello della nazionale elvetica, Koebi Kuhn. “I sentimenti di amicizia e rispetto tra i nostri paesi saranno amplificati da questo importante evento sportivo. Il mio auspicio è che si arrivi ad

una finale Italia - Svizzera; ma anche che tutti gli Europei si svolgano all’insegna del fairplay” ha poi aggiunto l'On. Razzi, che nell’occasione ha incontrato dirigenti UEFA e diverse autorità presenti al grande evento. “Certo, il sorteggio poteva andarci meglio, ma noi italiani rendiamo di più quando incontriamo difficoltà. Noi vinciamo quando le cose sono difficili... com’era quel detto?: “Quando il gioco si fa duro, allora i duri cominciano a giocare”! Ed a noi italiani le difficoltà non ci spaventano” ha concluso il parlamentare, unico rappresentante tra gli eletti all’estero presente al sorteggio.

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10 svizzera la Pagina • 12 dicembre 2007

Gli svizzeri sono più bravi con i numeri che con le parole

Gli svizzeri confermano di essere più bravi con i numeri che con le parole. Dall’ultimo studio internazionale sulle competenze scolastiche dei giovani, pubblicato recentemente dall’Ufficio federale della statistica, emerge, infatti, che i giovani allievi svizzeri ottengono complessivamente buoni risultati, addirittura superiori alla media in tutti e tre i settori analizzati (matematica, scienze e lettura), e che sono più bravi nella matematica piuttosto che nella lettura, confermando i risultati dei precedenti studi.

La valutazione è stata eseguita secondo il programma Pisa (PISA - Programme for International Student Assessment), che è il “programma per la valutazione internazionale dell’allievo” realizzato nel quadro dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, Ocse. Per l’indagine PISA 2006, sono stati esaminati a livello internazionale oltre 400 mila allievi quindicenni (per la Confederazione, gli scolari al nono anno scolastico) provenienti da 57 paesi. In Svizzera i ragazzi sottoposti al test internazionale sono stati 12’000. I costi di PISA 2006 sono stati di 4 milioni di franchi. Dall’indagine si evince che la Confederazione è sopra la

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San Silvestro 2008 Menu

1) Antipasto della casa

media dei paesi dell’OCSE praticamente in tutte le discipline esaminate. Isabelle Chassot, presidente della Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione, ha manifestato la sua soddisfazione per gli incoraggianti risultati. Nelle scienze naturali, solamente 12 paesi hanno ottenuto risultati migliori della Svizzera, i cui allievi hanno raggiunto la media di 512 punti, mentre la media OCSE è di 500 punti. I giovani più brillanti sono risultati essere i finlandesi, con 563 punti. Gli allievi svizzeri si sono dimostrati particolarmente capaci nella matematica, dove hanno ottenuto ben 530 punti, battuti solo da Taiwan, Finlandia, Hong Kong e Corea. Hanno invece ottenuto voti più bassi nelle competenze linguistico-letterarie, con 499 punti, superando solo di poco la media, ma compiendo comunque progressi rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, gli insegnanti elvetici non sono ancora soddisfatti del livello dei loro allievi nella lettura. Essi considerano i progressi fatti “soddisfacenti, anche se ancora di gran lunga insufficienti”. La

loro preoccupazione dipende anche dal risultato di un’altra recente indagine, secondo la quale, in Svizzera, ci sono ancora dai 600’000 agli 800’000 illetterati. Queste cifre sono considerate “preoccupanti” anche dall’USS (Unione Sindacale Svizzera), per la quale rivelano un “problema sociale importante e purtroppo costante”. Le persone che vivono con competenze minime in lettura e scrittura “sono spesso spinte ai margini della società”, ha sostenuto il sindacato. La confederazione sindacale chiede quindi che sia preparata una nuova legge sulla formazione continua per lottare contro l’illetteratismo, le cui cause sono molteplici ed hanno origine soprattutto nell’ambito familiare, scolastico, personale e relazionale. Le conseguenze si manifestano a livello individuale (mancanza di fiducia in sé stessi, difficoltà nell’affrontare la vita quotidiana, scelta professionale limitata) e sociale (diminuzione della coesione sociale, insorgere di una società a due velocità e ostacoli nell’esercizio dei diritti civili).

Bruno Palamara

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Felice anniversario Alessandro e Giuseppe, di Oberglatt, augurano tanti anni di felicità a papà Pierio e a mamma Rosa per il loro 10° anniversario di matrimonio. Con un mondo di bene


svizzera 11

12 dicembre 2007 • la Pagina

A Berna commemorazione di Giuseppe Garibaldi Lo scorso 7 dicembre, in occasione della celebrazione del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, si è tenuta una conferenza sul tema “Giuseppe Garibaldi, mito e tradizione”, organizzata dal Consolato d’Italia di Berna e dal Comites di Berna. La conferenza, che ha visto anche la partecipazione dell’On. Gianni Farina, è stata tenuta dalla pronipote di Giuseppe Garibaldi, la professoressa Annita Garibaldi Jallet, nella sala del Gran Consiglio del Palazzo del Governo del Cantone di Berna. Annita Garibaldi Jallet, è figlia unica di Sante e Beatrice Garibaldi. Sante era figlio di Harriet Constance Hopcraft e di Ricciotti, quarto ed ultimo figlio di Giuseppe ed Anita. Annita fa parte del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della nascita di Garibaldi e si è sempre impegnata anche in memoria di suo padre, Sante Garibaldi, nelle associazioni di reduci della Resistenza al nazifascismo, in Italia e all’estero, ed in particolare nell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini, della quale è anche vicepresidente. Mostrando numerose immagini di Giuseppe Garibaldi e distinguendo quelle più fedeli alla realtà da quelle “modifica-

te ad arte” e facenti parte del suo mito, Annita ha ricostruito alcune delle tappe più importanti della vita del grande Eroe: quando fu implicato in un moto mazziniano a Genova e per questo condannato a morte da un tribunale militare, l’esilio in Sud America e l’incontro con Anita (anche lei importantissima eroina risorgimentale), le trionfali elezioni al Parlamento subalpino e poi italiano, il trionfo che gli venne tributato a Londra nel 1864, gli anni in cui visse a Caprera, ecc.. La figura di Garibaldi, al pari di altri grandi eroi del Sud America, come Simon Bolivar o José Marti, è molto ricordata anche nel continente americano, dove egli combatté numerose battaglie, sempre in nome della libertà e dell’indipendenza dei popoli. Le manifestazioni per commemorare “l’Eroe dei due mondi”, sono state moltissime nel corso di tutto il 2007. Le Poste italiane, il 4 luglio scorso, giorno esatto del secondo centenario della sua nascita, hanno anche emesso un francobollo commemorativo. A Nizza, dove Giuseppe Garibaldi nacque, per l’occasione si è deciso di assegnare ad un garofano, emblema della città, il suo nome, in lingua nizzarda.

In Italia, tra le numerosissime iniziative sulla figura di Garibaldi, è stato anche organizzato un Concorso Nazionale per le scuole primarie e secondarie, bandito dal Ministero della Pubblica Istruzione. I mille studenti vincitori parteciperanno alla “Crociera dei Mille”, sulla rotta da Quarto a Marsala. Certo è che la popolarità di Garibaldi è rimasta costante nel tempo. In Italia non c’è città o paese che non abbia una via, piazza, lapide, monumento, scuola o teatro a lui dedicati. Ma anche all’estero la notorietà di Garibaldi è grande (c’è un suo monumento anche in Russia), attestata da monumenti, dalla toponomastica e dall’ampiezza di una leggenda pressoché universale che lo considera “eroe di due mondi”, invincibile combattente nell’America del Sud e in Italia e vincitore anche sui campi di battaglia di Francia. Idolatrato dai democratici di tutto il mondo è stato il simbolo degli ideali di libertà e giustizia, di indipendenza dei popoli e di emancipazione delle masse popolari. Annita Garibaldi, in merito ad alcuni politici di oggi che tentano invano di screditare la sua immagine, a margine della conferenza di Berna, ha affermato che il reale obiettivo di queste

Annita Garibaldi con B. Palamara persone è “di screditare l’Italia unita”. Fortunatamente, si tratta di tentativi che, oggi come ieri, non hanno alcuna possibilità di raggiungere il loro scopo. La realtà è che la grandezza e l’umanità di Garibaldi, la sua capacità di sollevare le folle e le sue vittorie militari, hanno fatto sì che a distanza di duecento anni dalla sua nascita, egli sia ancora il personaggio storico italiano più presente nell’immaginario collettivo.

Bruno Palamara


12 il romanzo storico la Pagina • 12 dicembre 2007 «Il declino degli dei» - 56° capitolo

Colloquio turicense “Posso chiederti, Aurelio, quale L'autore del romanzo Gerardo Passannante torto hai commesso verso l’imperatore, per farti spedire qui?” chiese improvvisamente Costanzo, sotto il placido sciacquio delle acque di Turicum, ben sapendo di osare un passo destinato a dare una svolta ai suoi rapporti col tribuno. “Veramente fu il Cesare Massimiano, appena diventato augusto, che mi usò questa gentilezza.” E Aurelio, colto di sorpresa, abbozzò un sorriso di ironia. “O meglio,” aggiunse dopo un attimo di esitazione, “il piacere volle farlo ad entrambi, visto che non sembrava gradire molto la mia vicinanza.” “In effetti, non mi pare che l’allora cesare nutrisse eccessive simpatie nei tuoi riguardi,” confermò Costanzo, che con questa ammissione sperava di favorire l’apertura del tribuno. “Mi risulta però che ne avesse Diocleziano. E perché, allora, invece di chiamarti a Nicomedia, ti pose proprio sotto il comando di Massimiano? Aveva intenzione di punirti?” “Così formulata, la tua domanda è per me una conferma.” “Ma che torto gli avevi fatto?” “Perché parli di torto, e non, per esempio, di infrazione?” indagò il tribuno, erroneamente attribuendo a Costanzo maggiori informazioni di quanto in realtà ne possedesse. “E visto che non sembri a corto di notizie sul mio conto, dimmi, ti prego, quello che sai e che ti è stato riportato.” “Niente di più di quanto sia noto a tutti,” rispose con semplicità Costanzo, a sua volta intrigato. “Perché, cos’è che potrei sapere e che invece non so?” “Mi reclami un bel coraggio, se mi chiedi di parlarti con schiettezza.” “Suvvia, che quello non ti manca!” giudicò cordialmente Costanzo. “E non ho certo dovuto aspettare oggi per saperlo, vista la fama che ti accompagna.” “Già, questa faccenda di Carino mi ha reso celebre. Ma qualunque cosa tu ne pensi, consentimi di dire che non si trattò solo di una faccenda privata…” precisò Aurelio, avanzando un’excusatio non petita che Costanzo non volle rilevare. “Come lo stesso imperatore Diocleziano ebbe la magnanimità di riconoscermi, a muovermi fu

anche la speranza di scongiurare la guerra civile. E forse me ne fu grato lo stesso Carino, che prima di accasciarsi ordinò che non mi fosse fatto niente, e mi guardò in modo misterioso, con un’espressione di quasi gratitudine, come se l’avessi liberato dai suoi tiranni interiori.” “È vero che ti voltava le spalle quando lo colpisti?” chiese ancora Costanzo, prevedendo una smentita. “Cercai solo la posizione e il momento più propizii, per non mancare il colpo,” ammise Aurelio con candore. “Fino ad allora ero solo un oscuro tribuno; dopo quel gesto Diocleziano ebbe tanta considerazione per me che, senza conoscermi, mi incaricò di vigilare sulla moglie e la figlia, allorché decise di spostarsi da Salona a Nicomedia. “Doveva nutrire in te fiducia totale, a quanto pare…” “Così sembra: e sono orgoglioso di dire che essa era anche ben riposta. Poiché questa missione, per tutto il tempo che durò, costituì il compito primario della mia esistenza, e la portai a termine con lealtà e con onore.” “Però…,” ammiccò bonariamente Costanzo, “…però durante quel periodo successe qualcosa che l’imperatore non gradì… Ho indovinato?” “Ebbene sì,” ammise Aurelio; e intuì che Costanzo aveva davvero capito. “È vero che nel cuore della figlia dell’imperatore era nato un dolce sentimento nei miei riguardi. Ma ti giuro che mai le ho mai mancato di rispetto né sono mai venuto meno al mio dovere.” “Non ne dubito, stanne certo. Ma allora, cosa accadde?” “Accadde che anch’io ne fui coinvolto. E cercai naturalmente di mascherarlo: ma il mio disagio non sfuggì al suo occhio scrutatore.” “Un occhio scrutatore è spesso un occhio innamorato…” “Anche se non lo abbiamo mai confessato esplicitamente, il piacere di stare insieme a conversare, alla presenza muta del suo pedagogo Doroteo, tradiva un sentimento che mi costringeva a infruttuose acrobazie per mascherarlo. Ma quando Valeria, ormai persuasa, mi chiese un colloquio chiarificatore, per mantenere fede alla mia

missione le dissi che tra di noi non poteva esserci altro che simpatia e stima, e che il sentire dei singoli non conta nulla di fronte alle necessità dello stato. Le dissi che io ero solo un soldato, mentre lei era una principessa chiamata a un compito più alto; e le feci capire, e con ciò la persi per sempre, che per noi restava solo il sogno dell’ideale, e la speranza in un mondo migliore.” “Che strano, sono le stesse parole che talvolta adopera Elena…” “Elena?” chiese Aurelio, non preparato a un altro nome femminile. “Beh, non ti stupirai che anch’io abbia dei sentimenti?!” “Mi stupirei piuttosto del contrario!” sorrise Aurelio. “È la tua sposa?” “Non ancora! Ma presto lo sarà.” “E dove si trova adesso? E come l’hai conosciuta? Su, Costanzo: finora ho parlato io: adesso tocca a te.” “L’ho incontrata in una località chiamata Drepanum, non lontano da Nicomedia, quando ero un semplice tribuno, come te, benché senza laticlavio. Lì Elena esercitava l’umile mansione di addetta alle stalle, malgrado la sua avvenenza e la delicatezza del suo animo. La sua bellezza fu per me come un colpo di fulmine, tanto che la riscattai immediatamente da quella condizione, e la condussi con me, come meglio potei. Ma poi, a Naisso, ci nacque un bambino, e lei dovette fermarsi.” “Hai dunque anche un figlio!” “E che figlio, Aurelio! Sveglio come nessun altro bambino al mondo. Ah, sì, come dice Elena, il nostro Costantino è destinato a grandi cose!” e l’occhio di Costanzo viaggiò verso il futuro. “Ed è molto che non li vedi?” “Oltre due anni, purtroppo. Avevo appena avuto una licenza, quando Massimiano, impegnato con i Bagaudi, mi fece richiamare da Naisso per spedirmi qui in Rezia. Ma io so pazientare: e se tutto andrà come spero, presto la mia ora scoccherà. E riguarderà da vicino anche te …” “ Anche me? Che intendi dire?” “Intendo dire che, appena la flotta sarà pronta, Massimiano

quasi certamente affiderà a me il compito di andare a domare la rivolta di Carausio in Britannia. E se ne tornerò vincitore, potrò finalmente ricongiungermi con Elena e Costantino, e il tempo della separazione sarà finito. Non desidero niente di più, in questa vita, che avere accanto le persone che amo. E anche per te sarà una grande opportunità, che di certo ti frutterà una promozione. E allora la tua vita cambierà, e forse, chissà, anche il capitolo di Valeria si aprirà di nuovo.” Aurelio seguiva Costanzo con occhi febbrili, e un moto di convulsa afflizione gli gonfiava il petto. Beato lui, pensava, che possiede una famiglia che lo ama, e che conta di ricomporre presto, mentre a me tutto questo pare negato! Costanzo aspira alla gloria, da cui spera la felicità domestica; mentre a me ogni successo sembra la premessa per una nuova rovina. Se non avessi avuto una posizione privilegiata, Carino non si sarebbe accorto di Lucrezia, e non me l’avrebbe sottratta. E quando l’apparizione di Valeria avrebbe potuto indurmi nuovamente a sognare, ecco che un altro imperatore, e per colmo di sventura proprio suo padre, si erge a proibirmela. Sono proprio destinato a non avere una famiglia e a chiudere i miei giorni in solitudine? Forse alla mia età è prematuro temerlo, ma qualcosa mi dice che sarà così … Sono però contento per Costanzo, per la sua toccante certezza di possedere il cuore fedele di una donna e l’ammirazione di un figlio destinato alla gloria.” E a sintesi delle sue oscillazioni, battendo una mano sulla spalla del compagno, sospirò: “Beato te, Costanzo! Come ti invidio!” “E ancora più mi invidierai quando conoscerai Elena. E Costantino non mancherà di affezionarsi a te.” “Ne sono felice,” commentò Aurelio, e mostrò che intendeva ritirarsi sotto la tenda. Evitò così di dire che quella prospettiva, mentre gli elargiva una misura di calore umano, col riproporgli un sopralluogo di memoria su sequenze che non rivisitava volentieri, aveva involontariamente scrostato una ferita richiusa male, e che sotto quelle parole aveva ripreso a sanguinare.


reportage 13

12 dicembre 2007 • la Pagina

La Repubblica e La Pagina raccontano gli italiani di Zurigo I media italiani, spesso in questo anno si sono occupati degli italiani di Zurigo. La Repubblica nel suo supplemento D, sabato 8 dicembre ha pubblicato un reportage di Pietro Cheli, coadiuvato dal nostro settimanale, sugli italiani di Zurigo. Un racconto efficace che entra tra gli italiani al Bocciodromo Letzi, nel caffè La Favorità, intervista alcuni “emergenti” che si distinguono in diversi campi, come il Console Generale di Zurigo Veltroni, Paolo Vendola – dalla cui intervista è nato il titolo del reportage”, Francesco Stomeo, irriducibile organizzatore di eventi e promotore del made in Italy, Gianni – fligender Figaro, le ospiti dell’Oasi. Ed ancora Giangreco, Salvatore da Specchia e tante ragazze e ragazzi incontrati a Zurigo tra la scuola, alla Casa d’Italia, nelle feste e nei locali. Insomma una fotografia di quell’Italia vera, e che qui a Zurigo è fatta di persone semplici, che lavorano, che stanno bene. Un

reportage on the road dal titolo significativo – Non siamo più gastarbeiter – che finalmente fornisce un quadro reale della vita all’estero delle diverse generazioni di emigranti. Un modo leggero ma concreto di raccontare la gente, che si rappresenta nella sua semplicità e nelle sue passioni: il calcio e la festa italiana. I bar con le partite di campionato, che si preparano agli europei e le megafeste a suon di Taranta leccese. I dialetti che si mischiano e le abitudini che si confondono. Un quadro ottimista, con il sorriso sulle labbra, e soprattutto la realtà dei “very italians” ripresi al bocciodromo, in copertina. Ancora una volta La Pagina, grazie ai suoi intensi rapporti professionali con i grandi media italiani e svizzeri, contribuisce a sfatare i luoghi comuni e fornisce ausilio affinché si crei quella informazione di ritorno che renda gli italiani all’estero più vicini all’opinione pubblica in Italia. Il nostro settimanale in diver-

se occasioni viene utilizzato dai media svizzeri ed italiani per meglio comprendere l’italianità all’estero. Questo ci onora e ci spinge a fare sempre meglio affinché i nostri lettori, e gli italiani all’estero, siano rispettati e conosciuti meglio in Italia. Dal reportage, infine, un impegno di cui ci facciamo carico: avere Michele Serra a Zurigo. Repubblica ha colto il messaggio, consideriamola cosa fatta.


14 politica la Pagina • 12 dicembre 2007 Parte il cammino di Sinistra Arcobaleno per un soggetto unitario e federativo

La cosa rossa prende forma Niki Vendola Si è aperta con la testimonianza di un operaio e con un minuto di silenzio per i lavoratori morti alla ThyssenKrupp di Torino l’assemblea generale della Sinistra arcobaleno, svoltasi lo scorso 9 dicembre al padiglione numero 10 della Nuova Fiera di Roma. Si tratta del primo passo in direzione della “Cosa rossa” che nascerà dalla federazione di Prc, Pdci,Verdi e Sd. “Il Partito democratico per diventare partito ci ha messo 12 anni, noi per fare un partito unico ci diamo 12 mesi”, ha detto il ministro dell’Università Fabio Mussi, che ha anche rilanciato l’idea dell’alleanza “rossoverde” sostenendo che “il capitalismo è incompatibile con il pianeta terra”. Il segretario del Prc, Franco Giordano, è invece intervenuto a proposito dei rapporti fra Cosa rossa e esecutivo: “Penso sia utile – ha detto – ricostruire un rapporto politico con il governo a partire però dalla definizione di un nuovo accordo di programma. La verifica la faremo veramente. Proporremo le nostre priorità che sono quelle, tra l’altro, dettate dai drammi di queste ore. Il governo deve durare – ha aggiunto – ma deve fare meglio di quanto ha fatto fin d’ora. Dobbiamo ora spingere tutti insieme perché faccia delle cose buone”. “E’ già un fatto enorme che qui ci stiano quattro partiti e tanta gente che a questi partiti non è iscritta – ha invece commentato il segretario di Pdci, Oliviero Diliberto –. Se Berlinguer fosse vivo

non sarebbe al nostro fianco, ma sarebbe la nostra guida”. Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, che molti danno come candidato leader del nuovo partito, ha parlato del “coraggio” che serve per dar vita ad “una nuova nascita”, rilanciando poi la battaglia contro la precarietà, che è “il confine in cui è bloccata la gioventù”. Il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio ha aperto invece la polemica contro il partito democratico: “Noi parliamo di contenuti e mettiamo questi al centro del nostro progetto politico; il Pd, invece, che per noi non è certo un esempio da seguire, ha pensato prima agli apparati e non ancora ai contenuti. Noi non siamo solo la Cosa rossa ma anche una Cosa nuova”. Il presidente della Camera Fausto Bertinotti, dal canto suo, si è affidato ad una metafora per inquadrare il lancio del nuovo soggetto politico: “Per imparare a nuotare bisogna buttarsi in acqua e mi pare che quello di oggi sia un grande tuffo”. E ha concluso: “Oggi è una bellissima giornata”.

Dal palco Franco Giordano, Oliviero Diliberto, Alfonso Pecoraro Scanio e Fabio Mussi hanno letto una dichiarazione di intenti unitaria firmata “assemblea generale della sinistra e degli ecologisti”. Nel documento si sottolinea l’impegno per la costruzione di un nuovo soggetto “unitario, plurale, federativo”. “L’Italia moderna, nata dalla Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista, ha bisogno di una sinistra politica rinnovata”. Tra i principi a cui fa riferimento la dichiarazione, “uguaglianza, giustizia, libertà, pace, dialogo di civiltà, valore del lavoro e del sapere, centralità dell’ambiente, laicità dello Stato, critica dei modelli patriarcali e maschilisti”. “L’ambizione - si legge ancora - è quella di costituire non una forza minoritaria, ma una forza grande ed autonoma, capace di competere per l’egemonia, influente nella vita della società e dello stato, che pesi nella realtà politico-sociale del centrosinistra”. Contrasto alla discriminazione verso le donne, difesa del rinno-

vamento dello stato sociale e lotta alla corsa al riarmo sono tra gli altri argomenti citati. Inoltre, si sottolinea, la laicità dello stato “é un bene non negoziabile”. “Uno stato laico riconosce le scelte di vita e le scelte sessuali. Si regge sul rispetto di tutti i sistemi di idee, di tutte le concessioni religiose, di tutte le visioni del mondo. Combatte l’omofobia e il maschilismo”. L’assemblea ha ricevuto la “benedizione” di Pietro Ingrao, intervenuto dopo aver detto, nei giorni scorsi, che non avrebbe aderito: “Io vi dico solo una cosa: unitevi, unitevi. Dovete fare presto perché la situazione urge e i problemi della vita quotidiana non possono ritardare. Io sono un vecchio anziano consumato tra le lotte e vi dico andate avanti insieme uniti, con il rispetto del lavoro. Voi che siete qui raccolti dovete fare uno sforzo, uno scatto che segni il mutamento di clima. C’è una destra reazionaria e voi uniti dovete sconfiggere i nemici fino alla libertà”. La manifestazione si è conclusa sulle note di “Bella ciao” e con qualche pugno chiuso levato al cielo.

Festa pre-natalizia per il CSSI Il Gruppo Sociale e Sportivo Italiano di Winterthur, CSSI, ha invitato gli amici della terza età ad un convivio per festeggiare congiuntamente il Santo Natale. Il convivio ha avuto luogo nella sala parrocchiale domenica 9 dicembre, con la presenza di oltre 150 partecipanti che hanno gradito l’invito e partecipato attivamente alla simpatica festa divenuta una gradita consuetudine. Infatti questa festa è una felice ricorrenza iniziata 20 anni fa dall’allora Comites, quando questo esisteva a Winterthur, ed è poi continuata per volontà di altre organizzazioni e dell’attuale CSSI. Tavole ben decorate, come vuole la tradizione per una festa pre natalizia, e colme di noccioline e mandarini per soddisfare, oltre al palato, la voglia dello stare assieme. Dopo il saluto e le informazioni del presidente Alfredo Marra è intervenuto Bruno Cannellotto del Comites di Zurigo che ha sottolineato quanto siano utili questi incontri con gli anziani e come sia importante sostenere l’associazionismo ed avere una comunità coesa come premessa indispensabile per affrontare le sfide del futuro in una società in rapida evoluzione. Sono seguiti dei giochi con la partecipazione dei presenti e una deliziosa cena sapientemente preparata dai membri del comitato. Un bravo a tutti con la coordinatrice Bruna De Salvador, Angelo, Loredana, Luciana, Marcello, le due Maria e Valli. È stata una bella festa finita in musica, balli e auguri per le prossime festività natalizie. GB


ginevra 15

12 dicembre 2007 • la Pagina

pagina a cura di Carmelo Vaccaro www.users.ch/carmelo.vaccaro

I 40 anni dei bellunesi nel mondo Era il lontano 1866 quando Belluno, con il Veneto, chiuse la fase storica dell’unità nazionale con l’annessione al Regno d’Italia. Nella Provincia di Belluno, in particolare, iniziò un decadimento economico-sociale e la Provincia divenne sempre più isolata rispetto al resto della Regione. Giacché il sistema economico non riceveva nuovi investimenti, si ebbe una forte spinta all’emigrazione, che verso la fine dell’Ottocento raggiunse elevate dimensioni. Le vecchie macchine fotografiche, all’inizio del Novecento, sono state determinanti nell’immortalare i volti di quei connazionali (gli emigranti) che cercavano una vita migliore. Vecchi scatti che hanno, per qualche attimo, fissato i mesti sguardi di migliaia di italiani che lasciavano la loro terra, la casa e i loro cari, portando con sè solo pochi vestiti e molti ricordi, ricordi che avrebbero dovuto alleviare il dolore della lontananza dalla Terra natia. A distanza dei 130 anni che ci separano dalla prima emigrazione, ci sono aspetti ancora inesplorati di questo fenomeno migratorio. Proprio su questo tema dal 24 al 26 maggio 2007 si è svolto un Convegno internazionale di studi Belluno, Pedavena, Feltre, Cesiomaggiore, frutto della collaborazione tra istituti italiani e brasiliani. A Ginevra, il 1° dicembre 2007, l’Associazione Bellunesi nel Mondo ha festeggiato il 40° anniversario di esistenza. La presenza del

Console Generale d’Italia in Ginevra, del Presidente Nazionale dei Bellunesi nel Mondo, Gioachino Bratti, dell’Assessore della Provincia di Belluno, Angelo Costola, del Presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo di Losanna, Luciana Da Col, del Presidente del Com.It.Es. Francesco Celia e di rappresentanti di diverse Associazioni Regionali, ha evidenziato la considerazione e l’importanza della comunità bellunese di Ginevra. L’evoluzione di una delle Associazioni più antiche del Cantone e del mondo, si snoda attraverso i volti di quelli che hanno costruito un po’ del presente, una Comunità di italiani uniti, riservati, amabili; la Federazione dei Bellunesi nel Mondo, chiama infatti “Famiglie” tutte le sue Associazioni sparse in ogni angolo del nostro Pianeta. La storia La Famiglia Bellunesi di Ginevra, fu fondata, il 4 novembre 1967, alla presenza dell’Ingegnere Vincenzo Barcolloni-Corte, allora Presidente di Federazione, del Sig. Patrizio De Martin, Segretario di Federazione che ancora oggi ricopre la carica di Segretario-Direttore dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, e del primo Comitato che fu presieduto dal Sig. Francesco Ronzon. Nel 1970 fu chiamato alla presidenza il Sig. Giuseppe Strappazzon, che tenne la presidenza fino al 1979 lasciando poi l’incarico al Sig. Enrico Vanzo. Nel 1989, questo lasciò a sua volta il testimone al quarto Presidente, Sig. Giovanni Arboit.

Dal 1999 l’incarico è svolto dal Sig. Giacobbe Capraro che, con il suo Comitato, continua il cammino intrapreso 40 anni fa da quelli che furono i pionieri dell’emigrazione bellunese e che possiamo chiamare i capostipiti di questa eccezionale “Famiglia” di Ginevra. La Famiglia Bellunesi di Ginevra oggi L’evoluzione della Comunità italiana, con le sue esigenze, invoglia le Associazioni Regionali e Provinciali ad un’azione finalizzata all’ascolto dei propri soci e simpatizzanti e alla fattiva presenza nella promozione della cultura italiana, in qualsiasi aspetto essa si presenti. Il Presidente Giacobbe Capraro ed il suo Comitato, come pure tutte le altre Associazioni italiane di Ginevra, si impegnano ogni anno, oltre che nelle proprie attività, anche a collaborare all’organizzazione di manifestazioni di carattere nazionale come la “Settimana della Lingua italiana nel Mondo”, la Commemorazione del 4 Novembre e tanti altri progetti. Per i motivi sopra citati e per il rapporto conviviale che mantiene con molte altre Associazioni, il Presidente Capraro è stato insignito lo scorso anno della decorazione di Cavaliere dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana. Nelle foto, dall'alto: il console Pedata con G. Capraro e G. Strapazzon; G. Capraro con A. Costola; G. Capraro con G. Bratti; la famiglia Bellunesi di Ginevra

Sicilia in festa a Ginevra

Per festeggiare il 5° anno della riunificazione delle due Associazioni siciliane di Ginevra, che avevano operato per più di 25 anni nel Cantone, l’U.R.E.S. G. Verga (Unione Regionale Emigrati Siciliani) ha organizzato, il 1° dicembre

scorso, la tradizionale Festa di Natale. Per l’occasione, il Presidente Salvino Testa ed il suo Comitato hanno avuto il piacere di ospitare oltre 280 siciliani e italiani, il Vice Console d’Italia Francesco Cacciatore, Silvio Isabella Valenzi, Presidente dell’Associazione calabresi ed il Presidente della Federazione dei Marchigiani in Svizzera, Giuseppe Pugliesi. Una serata riuscita, dove la musica del “Duo di Casa Nostra” ha allietato le richieste della cultura musicale siciliana ed italiana, accompagnando

piacevolmente il folto numero di connazionali danzanti partecipi di questo vero momento di svago e serenità. Nelle foto: a sinistra il Pre-

sidente dell'U.R.E.S. G. Verga, Salvino Testa; sotto: da sinistra, Jonatan Catalano, Saverio Mascaro e Nino Laquidara durante la festa dei siciliani


associativa 17

12 DICembre 2007 • la Pagina

Patronato Istituto Nazionale Assistenza ai Cittadini Patronato INAC • Militärstrasse 84 8004 Zurigo • Tel. 043 322 17 13

Inac risponde rubrica a cura del Direttore Mario Dalla Corte

Un successo la Festa del Radicchio Rosso! Sabato 8 dicembre, al “Zentrum di Oberengstringen”, si è svolta la tradizionale Festa trevigiana del Radicchio rosso. Si tratta di un successo annunciato, in quanto già diversi giorni prima si erano dovute chiudere le prenotazioni per l’esaurimento dei posti. Dall’aperitivo al prosecco, offerto dall’Associazione, fino

al dolce della nonna, è stato servito un menù a base di radicchio e polenta con spezzatino, che sono una caratteristica della “Marca Trevigiana”. Il menù è stato preparato da un gruppo di alpini, esperti in cucina e guidati dall’Assessore alle politiche sociali, Carlo De Piccoli. Le musiche del trio musi-

cale The Music Band “Ant” è stato in particolar modo gradito dai numerosi amanti del ballo tradizionale e moderno. La parte ufficiale della serata è stata presentata dal Presidente dell’Associazione, Pietro Frassetto, da Lucio Artico e da Luciano Alban, che ha portato i saluti della Sede centrale.

Valtellinesi in festa

La Famiglia Valtellinese e di Valchiavenna in Engadina, con sede a St.Moritz, ha organizzato lo scorso 1° dicembre 2007 l’annuale festa sociale. In una sala splendidamente addobbata dell’albergo Steffani, si è ritrovato un numeroso gruppo composto da Autorità, soci e simpatizzanti. I cuochi valtellinesi, impiegati nello stesso ristorante, hanno preparato piatti gustosi, tipici della Valtellina. Dopo il caloroso saluto del presidente A. Carnini, hanno preso la parola le diverse Autorità presenti. Il signor C. Luminati, presidente del Consiglio Comunale di St.Moritz, ha messo in risalto il prezioso contributo dei lavoratori valtellinesi e valchiavennaschi e gli ottimi rapporti fra la Comunità svizzera e quella italiana. Anche la signora L. Carabini, assessore all’emigrazione della Provincia di Sondrio, e l’Avv. G. Racioppi, presi-

dente del Com.It.Es. Grigioni, nonché coordinatore dei Com. It.Es. in Svizzera, hanno rivolto parole di apprezzamento a tutti e, in particolar modo, agli organizzatori. Le banche, che sostengono la Famiglia con importanti contributi, erano rappresentate dal signor R. Crameri e dal signor I. Pozzi per la Banca Popolare di St.Moritz e di Chiavenna e dal signor C. Garzetti per il Credito Valtellinese di Sondrio. Siamo stati inoltre onorati dalla gradita presenza del nostro Missionario, don Dante Baiguini. Come da consuetudine, le borse di studio agli studenti meritevoli, figli degli emigrati delle nostre valli, sono state consegnate dai rappresentanti dell’Amministrazione Provinciale e del Credito Valtellinese, che ne sono i finanziatori e ai quali va la gratitudine di tutti i premiati. Ad assicurare l’allegria e a soddisfare la tipica voglia dei “quattro salti” ci ha pensato molto egregiamente il Complesso “I Mera Boys” della Valchiavenna. Non sono mancati neppure momenti di emozione, nell’attesa di ricevere uno dei

numerosi bei premi della ricca lotteria. L’incontro e gli scambi amichevoli fra i commensali hanno creato una cordiale atmosfera e, quasi per accentuarne il calore, è stata estratta a sorte fra i presenti anche una bella stufa a legna, di grande valore, offerta dalla Ditta F. Pozzoli di Chiavenna. A chiusura del convivio, il Presidente ha espresso la riconoscenza della Famiglia alle Autorità e a tutti gli amici con un arrivederci all’anno prossimo, in occasione del venticinquesimo anno di fondazione. Romano Lisignoli

Egregio direttore, mi chiamo C. Esposito, abito a Wädenswil e vorrei far presente una cosa che non mi è molto chiara. A settembre l'Ufficio che mi eroga la Pensione di Invalidità mi ha comunicato che dal 1° gennaio 2008 non percepirò più la rendita completiva per mia moglie. E' giusto? Avrò diritto ad eventuali altre prestazioni? Egregio SignorEsposito, prima di tutto dobbiamo verificare se in passato, a causa di una sovrassicurazione, Le sono state ridotte le prestazioni. Qualora non fosse il caso e, avendo Lei dei redditi modesti, potrebbe avere il diritto alle prestazioni complementari.

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varia la Pagina • 12 DICEMbre 2007

Il Papa è invadente? Nella seconda enciclica di Papa Benedetto XIV (Papa Ratzinger), intitolata “Spe salvi- La scienza non redime l’uomo”, troviamo un’importante direttiva spirituale, che politicamente non ha precedenti, vista anche la caratura analitica dello stesso Papa: “Salvati grazie alla speranza”. Si tratta di un brano tratto dalla lettera di San Paolo ai Romani. La speranza cristiana al di sopra di ogni altro strumento di redenzione e di catarsi spirituale e quindi, in sostanza, la segnalazione imperativa che non è la scienza che redime l’uomo, bensì l’amore umano e quello divino. La sottigliezza è semplificata nel seguente ragionamento: il progresso scientifico e tecnologico non rappresenta da solo la completezza sociale e umana della comunità cristia-

na, ma c’è bisogno soprattutto di un progresso etico che accompagni lo sviluppo scientifico. La completezza realizzativa, in una società moderna, deve contenere due componenti: lo sviluppo del mondo estero e lo sviluppo, e il consolidamento, dei valori etici. Fin qui tutto chiaro e limpido, non solo per un Papa teologo, ma per tutti coloro che contemplano la dottrina morale e sociale della Chiesa. Ma c’è dell’altro! La tesi del primato dell’amore umano e divino fa degradare, nella scala gerarchica dei valori “assoluti”, il marxismo, insufficiente per dare una dimensione spirituale all’uomo. Diciamo subito che il marxismo non è una valore assoluto ma, iniziato come critica all’economia di mercato, è divenuto un programma politico ed ideologico rimasto per un se-

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l’illuminismo è un valore, se non assoluto, è comunque un faro storico imprescindibile per comprendere lo sviluppo della società degli ultimi 2 secoli, e non solo la società occidentale. L’illuminismo, come amava scrivere Immanuel Kant, è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità. E questo passaggio non ha eguali nella storia dell’umanità, né nei passaggi religiosi, né nei passaggi evolutivi della storia della scienza e dei popoli. Pertanto, caro Papa Ratzinger, va bene la critica socio-politica a tutto ciò che non è dottrina sociale della chiesa, ma la speranza di vita e di emancipazione (individuale e collettiva) che ci ha conferito l’illuminismo (Voltaire, Rousseau, Diderot, Kant ecc.) non è inferiore all’amore umano o divino da Te specificato.

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12 dicembre 2007 • la Pagina

Christian De Sica e Michelle

Amor Romeira bellissima e trans

Anno da dimenticare per Valentino Rossi

Amor Romeira, 18 anni, spagnola, ha un fisico mozzafiato, bella più di Miss Mondo, Zhang Zilin, eletta recentemente a Pechino. Ha partecipato al Gran Hermano, il GF spagnolo: è stata eliminata una prima volta ma poi, a furor di popolo, è stata riammessa. E' stata lei in seguito a decidere di lasciare la trasmissione: Amor è bellissima ma è un transgender. Nata maschio, ha partecipato per pagarsi l’operazione.

Per Valentino Rossi, pluricampione di motociclismo, è stato un anno da dimenticare. E’ vero che ha vinto il Rally di Monza, con un navigatore del calibro di Piero Longhi, ma in moto non è andato come gli altri anni. C’è chi attribuisce le delusioni alla rottura della sua relazione con Arianna, chi al fastidio per la relazione inventata con Elisabetta Canalis. Lui è intenzionato a recuperare l’equilibrio e tornare a vincere.

Da quando si sono separati artisticamente, Massimo Boldi e Christian De Sica hanno raddoppiato il loro successo. Il 14 dicembre debutterà “Natale in crociera”, di De Sica, girato tra Santo Domingo e il Mediterraneo. Il cast è di tutto rispetto: da Aida Yespica a Nancy Brilli, da Michelle Hunziker a Fabio De Luigi e ad Alessandro Siani. Oltre che a Christian stesso, che ha detto: “Se non fossi sposato farei la corte a Michelle”.

Vip con il pancione Sarà un caso, sarà un calcolo, ma i vip sono in vena di famiglia. L’ultima coppia famosa ad aver avuto un bambino è stata quella formata da Alena Seredova e Gigi Buffon, entrambi 29 anni. Il loro figlio, Thomas, è nato nei giorni scorsi, per la felicità dei due genitori. Questi piccoli vip in erba potrebbero essere i vip di domani, a meno che la fama dei loro genitori non faccia loro cambiare idea.

Azouz Marzouk vittima e carneficie Un anno fa Raffaella Castagna, sua madre, suo figlio Youssef e la loro vicina di casa furono massacrati dai coniugi Romano, ad Erba. Il marito di Raffaella, Azouz, fu prima accusato e poi prosciolto. Era anche lui vittima per aver perso moglie e figlio. Ora, non nuovo alla polizia, è stato arrestato per spaccio di cocaina. Aveva avuto un’occasione per cambiare, ma è rimasto impigliato nella rete di quel traffico.

Ezio Greggio è lei o non è lei?

Maria Elena voleva Sanremo

Non si può certo dire che se la passino male i conduttori di Striscia la Notizia. Enzo Iacchetti stava con l’ex velina bionda, Elisabetta, e l’elettrico Greggio pare che stia con l’ex Miss Iugoslavia, la serba Nina Senicar, 22 anni, che ha da poco concluso un programma con Teo Mammucari. E’ un anno che li vedono insieme ma loro negano: “Ci vogliamo bene, ma come amici”. E chi ci crede?

Maria Elena Vandone, 26 anni, da qualche tempo lontana dalla tv per la nascita del figlio, è tornata a far parlare di sé con la partecipazione alla trasmissione di Milly Carlucci, “Ballando con le stelle”, vinta da lei e da Samuel Peron. Maria Elena aveva lanciato un appello a Pippo Baudo: “So che sta cercando una valletta bionda… Se mi vuole, corro”. Ma non sembra che Pippo abbia ascoltato...

Ancora vip con il pancione Sara Venturi, moglie di Milo Infante, conduttore (con Roberta Lanfranchi) della seguitissima trasmissione televisiva del primo pomeriggio “L’Italia sul 2”, è al quarto mese di gravidanza. Il marito l’ha saputo quando la moglie gli ha regalato un pacchetto all’interno del quale c’erano un paio di scarpine da neonato. “La notizia ci ha rivoluzionato la vita”, hanno confidato entrambi.


20 Scrive chi legge la Pagina • 12 dicembre 2007 Il dirigente scolastico Lopriore risponde alla lettera del Presidente della Commissione scolastica dei genitori italiani di Winterthur, Emilio Trigonella, pubblicata sul nostro giornale il 7 novembre scorso

Precisazioni sull'avvicendamento dei docenti dei corsi di lingua e cultura Gent.mo Presidente Trigonella, riscontrando la Sua lettera “aperta” in merito alla sostituzione di un docente in un corso di L. e C. italiana di Winterthur – Wülflingen, preme a questo Ufficio precisare quanto segue: premesso - che i Corsi di Lingua e Cultura Italiana sono gestiti direttamente dal Consolato con personale in organico statale (attualmente 18 docenti) con l’obbligo di orario-cattedra (11 classi per il livello elementare, 9 per quello medio); - che in nessun caso una cattedra MAE, in qualunque momento dell’ anno scolastico, può essere inferiore a quella fissata per norma. Se, cioè, durante l’anno si dovessero ritirare alunni e il corso andasse sottonumero (meno di 8 alunni per le pluriclassi, 12 per le

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monoclassi) esso andrebbe (e va) chiuso. In tal caso, se assegnato ad un docente locale, lo stesso perde 2 ore, se invece ad uno Mae, questo Ufficio deve reintegrare la cattedra, richiedendo all’Ente la cessione di un corso; - che i corsi eccedenti l’organico ministeriale vengono “ceduti” in gestione agli Enti che provvedono a nominare personale docente locale, a loro insindacabile giudizio; - che la vigilanza consolare si limita, in tal caso e per legge, alla sola verifica del possesso dei titoli da parte dei docenti designati e della liceità degli atti dell’Ente, dovendosi escludere qualsiasi “ingerenza” nella gestione dell’Ente medesimo; - che questo si è verificato esattamente in corso d’anno: per necessità di reintegro di una cattedra ministeriale, il CASLI, sollecitato da quest’Ufficio, ha dovuto “cedere” un suo corso, disposto con proprio ordine di servizio. Orbene, quanto da Lei sostenuto, che cioe’ “il CASLI e l’Ufficio Scuola del Consolato hanno sostituito senza nessun serio motivo un insegnante del Corso di Lingua e Cultura Italiana della prima sperimentale di Winterthur-Wülflingen…a fine ottobre 2007 dopo appena due mesi di scuola”, tentando “di palleggiarsi le responsabilità”, “non dando risposte esaurienti”… e “mostrando un atteggiamento…autoritario e burocratico” è capzioso e fuorviante, atteso che Lei stesso, prontamente allertato ed intervenuto, ha avuto per tempo tutte le necessarie, e valide, delucidazioni da questo Ufficio e, risulta, anche dal Casli. E’ comprensibile che ogni cambio di insegnante provochi “reazioni preoccupate dei genitori”, ma meno comprensibile

ed inaccettabile è ascrivere tale operazione a superficialità o a equivoco pressappochismo di comportamenti… Giova ricordarLe che il cambio di insegnante, anche in corso d’anno, in Italia come all’estero, è parte integrante del sistema-scuola e dell’organizzazione scolastica: incarichi, supplenze, trasferimenti in ogni momento dell’anno scolastico (peraltro, per inciso e a conferma, allo stato attuale si resta ancora in attesa di 3 docenti medi, già assegnati dal MAE, che comprometteranno la continuità didattica (in Italia, dove attualmente sono in servizio in 3 scuole medie statali, e qui nei corsi, dove subentreranno necessariamente ad altrettanti supplenti MAE in 27 corsi!!!). S’intende cioè significarLe che un avvicendamento, ancorché non condivisibile sul piano pedagogico-didattico (anzi opinabile e quindi assolutamente da evitare per quanto possibile) non deve però, ipso facto e ove necessitato, far gridare allo scandalo e legittimare discredito!!! In definitiva, la continuità didattica deve bensì essere perseguita, garantita e rappresentare un obiettivo ma, ove non possibile o non preservata, non necessariamente determina scontata ed automatica inefficacia pedagogico-didattica, come dimostra il modello scolastico (pedagogico e didattico) italiano che, ancorchè afflitto da tale patologico problema, resta fra i più validi al mondo. Per non dire peraltro che spesso l’avvicendamento è auspicabile e vivificante, in quanto foriero di ricchezza e pluralità di esperienze. E mi permetto ancora precisare che, già nel corrente anno scolastico, 7 docenti MAE di livello elementare (interessan-

ti ben 77 corsi) hanno assunto servizio il 6 settembre, cioè ad anno avviato, senza per questo suscitare reazioni di disistima e/o di preoccupazioni: anzi, in più di un caso, i genitori hanno manifestato vivo compiacimento per il ricambio e per la ventata di novità!!! Nel caso in ispecie, l’insegnante subentrata nel corso di Winterthur-Wülflingen, designata dal CASLI, offre tutte le garanzie di serietà, competenza, professionalità, esperienza e conoscenza del progetto specifico (monoclasse sperimentale prima elementare). La maniera disinvolta di gettare discredito (sull’ Ufficio, sull’Ente e, indirettamente, sulla stessa Docente) non giova certamente ad un corretto dialogo educativo, necessario e utile, che deve invero avvenire nel rispetto di ruoli e funzioni. Esso deve però essere improntato a reciproca considerazione e stima ed essere capace di coniugare sia le legittime esigenze ed aspettative degli utenti che il rispetto delle norme, interpretate dagli operatori con scienza e coscienza. E quand’anche non fossero condivise scelte e decisioni operative, sempre si deve riconoscere la buona fede altrui, nella convinzione che, tutti, si opera in funzione di un unico sentire: l’interesse primario degli utenti. In un’ottica di qualità, efficacia, efficienza e ottimizzazione, del servizio e delle risorse. Quello che appunto questo Ufficio cerca di perseguire. Il tanto, nell’auspicio in futuro di una maggiore correttezza dialettica e collaborativa, per doverosa ed opportuna puntualizzazione. Prof. Antonio LOPRIORE

Dirigente Scolastico Ufficio Scuola-Corsi di Lingua e Cultura italiana


scrive chi legge 21

12 dicembre 2007 • la Pagina

Le richieste degli insegnanti dei corsi di lingua e cultura italiana La semi-privatizzazione dei Corsi di lingua e cultura italiana all’estero, avvenuta a seguito della legge 243/1993, ha creato una situazione anomala che va al più presto regolamentata ed istituzionalizzata. Sono trascorsi ormai 14 anni senza che siano state definite e regolarizzate le condizioni lavorative degli insegnanti assunti in loco, né si sono potute quindi porre le basi per giungere alla definizione del loro stato giuridico e, di conseguenza, al riconoscimento del servizio. Al contrario, è ulteriormente aggravato lo stato di precarietà per gli insegnanti assunti in loco. Visto il perdurare di questa situazione, già in passato denunciata, il 10 novembre 2007, nella sala Pirandello della Casa d’Italia di Zurigo, 17 docenti di Lingua e Cultura Italiana assunti in loco dal CASLI hanno formato un gruppo di lavoro. Tali insegnanti hanno ritenuto necessario ribadire,

presso le diverse istituzioni dell’emigrazione organizzata e presso le forze politiche impegnate nella revisione della legge 153/1971, le precarie condizioni di lavoro in cui operano. Dopo un’attenta e concreta analisi della situazione sono stati individuati i seguenti punti: 1) tutti i docenti assunti in loco svolgono la propria professione all’insegna della precarietà per quanto riguarda il numero delle ore di insegnamento e la continuità, sia didattica, sia del contratto di lavoro; 2) in ogni momento dell’anno scolastico, se per un qualsiasi motivo si verifica la riduzione del monte orario assegnato ai docenti con contratto ministeriale, i docenti assunti in loco sono obbligati a lasciare i corsi di cui sono titolari a favore dei colleghi di ruolo; 3) il meccanismo sopra descritto determina spostamenti continui degli insegnanti a corsi sempre diversi, fatto

contrario ad ogni buona prassi didattica. Per questa ragione, i docenti CASLI, CHIEDONO che la nuova legge in discussione in parlamento, che andrà a sostituire la 153/1971, PREVEDA: a) il riconoscimento degli anni di servizio pubblico prestato presso enti privati; b) un contratto che ponga fine alla precarietà e che preveda una retribuzione adeguata ai parametri locali; c) il diritto di voto ai collegi docenti ai quali sono invitati a partecipare. I docenti CHIEDONO che la nuova legge STABILISCA tra i due contratti di lavoro (privato e statale) un’interdipendenza equa e produttiva. I docenti CHIEDONO che la nuova legge RIDISTRIBUISCA tra tutte le categorie di insegnanti: diritti, doveri, rischi, protezioni e possibilità di accesso. I docenti OSSERVANO che tale ridistribuzione dei diritti tra lavoratori precari e non dovrebbe essere alla base di uno Stato democratico che

Lo sdegno dei Corrispondenti Consolari di Zurigo I Corrispondenti Consolari del Consolato Generale d’Italia in Zurigo, in merito agli articoli di stampa apparsi su L’Eco in queste ultime settimane ed interpretando anche il pensiero di buona parte dei loro utenti, esprimono tutto il loro sdegno. Pur consapevoli delle difficoltà in cui versa l’Ufficio Consolare - a causa di carenza del personale e di problemi di organizzazione del lavoro - che si ripercuotono sul complesso dei servizi resi ai connazionali, ritengono tuttavia il contenuto degli articoli in parola distruttivo e volutamente denigratorio della struttura e delle persone che in essa vi operano. Esprimono la loro piena solidarietà alle persone, sia nominate che non, e chiedono ai Responsabili dell’Ufficio Consolare di individuare e sanzionare i collaboratori che, all’interno della struttura, vengono meno ai loro doveri contrattuali, quali quelli della fedeltà e della riservatezza, alimentando veleni e atteggiamenti indegni di un Ufficio pubblico al servizio dei cittadini. Assicurano tutta la loro fattiva collaborazione, quale contributo alla soluzione dei problemi concreti, e ribadiscono il loro fermo rifiuto a metodi e denunce prive di qualsiasi contenuto etico e apparentemente funzionali solo a persone ed interessi che nulla hanno in comune con i bisogni reali del singolo cittadino. I firmatari: Luigi Migliozzi; Carmela Taraborelli Cimini; Andrea Nieddu; Pietro Razza; Carmine Di Clemente; Oronzo De Salvatore; Caterina Roduner; Ercidio Delli Gatti; Giorgina De Zulian; Salvatore Turriti; Luigi Fucentese

abbia come obiettivo quello di creare reali condizioni di sviluppo e di progresso. I docenti CHIEDONO ai Parlamentari di esercitare tutte le pressioni occorrenti affinché la riforma della legge 153/1971 elimini definitivamente i disagi creati alla categoria dalla doppia gestione dei Corsi di lingua e cultura italiana all’estero e diventi al più presto normativa ed operativa. I docenti CASLI prevedono di avere al più presto un pubblico dibattito con gli attori coinvolti nel processo educativo e con i rappresentanti parlamentari promotori dei progetti di riforma della legge 153/1971. Lettera firmata

la musica è amore! Ciao a tutti. Mi chiamo FRANCO ROSA. Forse per tanti sono uno sconosciuto ma per altril’opposto, anche perché ho suonato con diversi Gruppi Musicali. La musica è il bel canto sono la mia passione. Non sono un professionista ma è come se lo fossi, facendovi ascoltare canzoni (Anni 60 a oggi), di cantautori di una certa rilevanza a partire dalla lettera A(A.Venditti) alla Z (Zucchero) e andando pian piano a quelli tosti (ELVIS John Lennon ecc.) e non trascurando ovviamente tutti i tipi di Balli. Detto ciò, chi ha voglia di contattarmi e conoscermi, deve solo comporre i seguenti numeri telefonici:

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societa' 23

12 DICembre 2007 • la Pagina

Secondo l'Isfol sono 3,5 milioni gli individui coinvolti in forme di lavoro atipiche

Giovani, carini e subordinati... Un tempo era la generazione dei “giovani, carini e disoccupati”. Poi sono arrivati i “giovani, carini e subordinati”. Sono quasi 3,5 milioni - ovvero il 15,3% degli occupati - gli individui coinvolti in forme di lavoro atipiche, che includono i dipendenti a termine, compresi gli apprendisti e i parasubordinati. A questa atipicità base va aggiunta la quota di part-time involontari, pari al 2,6% dell’occupazione. L’Isfol, Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori, ha reso nota un’indagine dal titolo “Il lavoro atipico tra forma e sostanza” che fotografa le forme del lavoro atipico nell’attuale mondo del lavoro. L’indagine, realizzata su indirizzo della Direzione generale Mercato del lavoro del Ministero del Lavoro con il contributo del Fondo sociale europeo, si basa su un campione di oltre 40.000 individui. Dalle interviste emerge che il lavoro dipendente a termine complessivamente rappresenta meno del 10% dell’occupazione, di cui quasi

la metà è costituita dai contratti a tempo determinato. L’altra metà si divide tra apprendistato, contratto d’inserimento, contratti di formazione lavoro e lavoro intermittente. Inferiore l’incidenza del lavoro interinale e degli stage (retribuiti). Trascurabile invece l’uso del job sharing. L’incidenza di quasi tutte le forme contrattuali a termine triplica tra i giovani. Il contratto a tempo indeterminato è visto come un miraggio da quasi i tre quarti dei lavoratori “a scadenza”. Solo il 28% degli intervistati infatti ritiene che l’attuale contratto a termine sia il preludio ad una trasformazione in un contratto a tempo indeterminato. La ricerca si basa su nuovi indicatori che tengono conto del cosiddetto “falso positivo”, le posizioni di chi formalmente appartiene ad un aggregato lavorativo, ma sostanzialmente svolge un’attività difforme da quanto previsto dall’istituto contrattuale usato. Tra le caratteristiche di questi contratti ne sono state individuate alcune, definibili come vincoli di

subordinazione, che consentono la valutazione della natura subordinata del rapporto di lavoro. Ecco i dati registrati dall’Isfol: il contratto è stato imposto al 65% dei co.co.co., al 55% delle collaborazioni occasionali, all’81% dei co.co.pro. e al 7% delle partite Iva. Il datore di lavoro esclusivo (la monocommittenza) riguarda quasi l’80% dei collaboratori, più della metà delle partite Iva. La presenza è un vincolo stringente per sei co.co.co. su 10, mentre è richiesto a 7 collaboratori occasionali, o co.co. pro., su 10. Anche 20 lavoratori a partita Iva ogni 100 devono attenersi ad un orario giornaliero. Oltre il 60% dei co.co.co. e co.co.pro. ha già lavorato una volta con l’attuale committente, più del 50% dei collaboratori occasionali e oltre un terzo delle partite Iva. Il 79% dei co.co.pro., il 73% dei co.co.co., il 58% dei collaboratori occasionali e il 24% delle partite Iva non vorrebbe rimanere nell’attuale forma contrattuale, ma ritiene più congrua una occupazione dipendente

permanente. “Attraverso la verifica della reale natura della occupazione - spiega l’Isfol - quando sono presenti più fattori di subordinazione, si ritiene plausibile considerare questi autonomi come parasubordinati . Un altro esempio di possibile “falso positivo”, è il caso del parttime, che potrebbe essere sia una condizione volontaria (e pertanto potrebbe costituire uno strumento di conciliazione tra vita lavorativa e familiare) sia non volontaria.

L'inflazione sale, Bersani sdrammatizza L’inflazione sale e stabilisce il nuovo record da giugno 2004 a questa parte. Secondo l’ultimo rapporto Istat, infatti, l’indice nazionale dei prezzi al consumo, a novembre, è salito del 2,4% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso e dello 0,4% rispetto all’ottobre 2007. In base alla stima provvisoria, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo ha invece registrato una variazione di +0,3% rispetto al mese precedente e di +2,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

A determinare il picco inflazionistico sono stati i capitoli Trasporti (+0,8%), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili, Altri beni e servizi (+0,6% per entrambi), Prodotti alimentari e bevande analcoliche e Mobili, articoli e servizi per la casa (+0,5% per entrambi); variazioni nulle invece nel capitolo Istruzione e variazione negative nel capitolo Servizi ricettivi e di ristorazione (-0,6%). Anche gli incrementi tendenziali più elevati sono stati registrati nel capitoli Trasporti (+3,9%), seguito da Prodotti alimentari e bevande

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analcoliche (+3,7%) e Mobili, articoli e servizi per la casa (+3,0%). Una variazione tendenziale negativa si è verificata nel capitolo Comunicazioni (-8,1%). I dati Istat preoccupano il governo, ma – sottolinea il ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani – l’Italia si conferma più virtuosa dei suoi partner europei” e questo grazie alle “liberalizzazioni già attuate che hanno fatto da scudo alle tensioni internazionali sui prezzi delle materie prime (cereali e prodotti petroliferi) dovute anche a comportamenti speculativi”.

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Sull’attenzione che il governo sta riservando al problema pone l’accento anche il ministro del Lavoro Cesare Damiano. “Quando l’inflazione sale, le retribuzioni soffrono e per questo il governo ritiene importante affrontare il tema retribuzioni nel prossimo anno” ha detto il titolare del Dicastero.


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musica la Pagina • 5 dicembre 2007

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12 dicembre 2007 • la Pagina

All’Istituto europeo di oncologia di Milano si sperimenta una tecnica e un’apparecchiatura cinese (Hifu) per la cura del tumore senza incidere i tessuti

Bisturi ultrasonico per bruciare il tumore al seno E’ in corso di sperimentazione allo Ieo (Istituto europeo di oncologia) di Milano l’uso dell’ultrasuono per la cura del tumore al seno senza intervento invasivo. In pratica è un bisturi che non fa sanguinare, che non lacera i tessuti, che colpisce il tumore senza danni collaterali. La tecnica è cinese e viene sperimentata a Milano come riconoscimento internazionale dell’istituto fondato e diretto da Umberto Veronesi. Si chiama Hifu, cioè ultrasuoni focalizzati ad alta intensità. La paziente viene fatta sdraiare su un lettino a pancia in giù, con il seno immerso in una vaschetta piena d’acqua che contiene il dispositivo da cui provengono gli ultrasuoni. Ovviamente, il dispositivo è manovrato dai medici a poca distanza. La tecnica Hifu si serve di onde acustiche (gli ultrasuoni, appunto) per raggiungere e colpire il bersaglio, cioè la massa tumorale, attraversando i tessuti sani tra la sorgente e l’obiettivo. Una volta centrato il bersaglio (è questo un aspetto della sperimentazione che va ulteriormente perfezionato) le onde acustiche ad alta energia si trasformano in calore e consentono di bruciare i tessuti da curare senza pertanto praticare nessuna incisione. L’Hifu viene usato in Oriente dal 1996 nel trattamento di alcuni tipi di tumore al seno ma, come detto, la tecnica ha bisogno ancora di essere migliorata: l’Ieo sarà uno di quegli istituti che dovranno curare e perfezionare la tecnica. Ecco la dichiarazione del dott. Franco Orsi, direttore

dell’Unità di radiologia interventistica: “Hifu ci dà la possibilità di trattare una lesione tumorale senza nessun danno biologico, senza l’inserimento di aghi e cateteri o la necessità di tagli chirurgici. Il principio in sé era già noto: gli ultrasuoni focalizzati sono da tempo utilizzati per eliminare tumori di superficie in ginecologia, in otorinolaringoiatria e, ultimamente, nella prostata. La novità è nella possibilità di operare organi situati all’interno del corpo come la mammella, il fegato, i reni, il pancreas. E di operare qualsiasi massa o nodulo visualizzabile con l’ecografia. Non abbiamo dubbi sulla validità della tecnica: si tratta solo di definirne le indicazioni per poter trattare più tumori e meglio”. Il dottor Paolo Arnone, assistente alla divisione di senologia allo Ieo, è uno di quelli che è stato in Cina per fare pratica e verificare l’efficacia del bisturi ultrasonico. Ecco la sua testimonianza: “Dopo un periodo di messa a punto delle apparecchiature mediante test in vitro, proprio in questi giorni abbiamo trattato i primi casi di tumore al seno. I risultati, sebbene molto iniziali, ci inducono ad un concreto ottimismo”. Ed ecco quello che dice Veronesi: “Hifu è perfettamente in linea con la strategia dello Ieo del ‘minimo efficace’, vale a dire della massima efficacia e della minima tossicità per la persona malata. Già oggi Hifu può essere utilizzato in alternativa alle altre tecniche mini-invasive e anche alla chirurgia nei casi in cui il costo clinico sia troppo

alto per il malato, cioè quando l’intervento chirurgico ha effetti collaterali troppo pesanti rispetto ai benefici che può comportare. In futuro, se opportunamente perfezionata, Hifu ha tutte le caratteristiche per sostituire, gradualmente e ove possibile, il bisturi del chirurgo”.


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moda 27

12 DICembre 2007 • la Pagina

Belle, utili e molto amate da ogni donna: un regalo che sarà gradito a tutte basta solo indovinare il modello adatto ad assecondare i diversi gusti

A Natale regala una borsa Manca ancora qualche settimana prima della grande festa del Natale, momento di raccoglimento familiare e occasione per l’atteso scambio di doni tra parenti ed amici. Se ancora non avete terminato il tour de force tra negozi e centri commerciali, o se siete ancora indecise sul regalo da fare o da farvi donare, optate per una delle idee più gettonate di questo Natale: le borse. Per la mamma, l’amica o anche la collega di lavoro, un regalo bello ed al tempo stesso utile, un accessorio tra i più amati ed utilizzati da tutte le donne, un universo variegato in cui muoversi tenendo conto del gusto ma anche della personalità di chi riceverà il regalo. Piccole, capienti, colorate, di cuoio, di tela, appariscenti o anonime: le borse non sono più un semplice e funzionale portaoggetti, ma un elemento essenziale dell’abbigliamento. Per le donne indecise su cosa portarsi dietro nell’arco della giornata, ideali gli accessori capienti in cui mettere di tutto e di più: se fino ad oggi le maxibag venivano indossate in momenti informali - per lo più la mattina ed il pomeriggio - sembra che adesso i creativi abbiano deciso di rilanciarle anche per le serate in discoteca o al ristorante. Si sa che all’interno delle tasche, degli scomparti, delle “pochette” delle borse sta anche il lato ludico della nostra vita e che, curiosandovi, si può trovare di tutto: qualche dolcetto, una lettera d’amore, un bigliettino dimenticato, uno scontrino che ci ricorda un’occasione particolare...così anche per le più ordinate e precise ma che, tuttavia, amano le borse molto grandi, ideali si rivelano i modelli di Butler Bag: il marchio ha creato una borsa molto grande ma organizzata in scomparti. Per le amanti delle borse d’autore le ultime novità degli stilisti più famosi: dalla mini – borsa con disegno Trompe L’Oeil stampato su floccato di Roberta di Camerino a quella in paillettes di pelle, Swarovski e piccolo manico in onice nero di Giorgio Armani, passando per le pochette di Roberto Cavalli che per questo Natale 2007 si è sbizzarrito con forme e colori, come

quella in raso viola con profili oro e decorazione serpente. O, ancora, la maxi-borsa in pelle effetto vernice color rubino, doppio manico e due tasche con chiusura in metallo di Mariella Burani. Interessanti e variegate anche le proposte Furla, che per il suo ottantesimo compleanno ha creato un nuovo modello di borsa in edizione limitata, la “80th Anniversary Bag”. E non mancano altre proposte, diverse tra loro per accontentare le varie esigenze di ogni tipo di donna, ma accomunate dall’originalità e dalla cura per i dettagli, che ne fanno dei pezzi davvero inimitabili. Borse rigide e di medie dimensioni per la donna che viaggia alla riscoperta dell’essenzialità e dal look un po’più austero. Le strutt u r e sono classiche ma con dettagli assolutamente

contemporanei, molto forti, che stravolgono positivamente l’essenzialità dei modelli. Lucido e opaco convivono alla perfezione: vernice e nappa, cocco e vitello lissato, cuoio e vacchetta. I colori sono classici ma caldi, come il nero, il grigio in tutte le sue nuance, il testa di moro e il bordeaux. Per la donna indipendente, forte, combattiva, ma allo

stesso tempo femminile e dalle mille sfaccettature, che sa essere sia romantica sia sportiva, ideali borse e tracolle dalle forme morbide e destrutturate, vestite di materiali pregiati quali la nappa e il camoscio, accostati l’uno l’altro per creare patchwork davvero unici, dal look contemporaneo ed aggressivo. In contrapposizione, un’immagine più romantica, interpretata attraverso pellami brillanti e lucidi, come la vernice. I colori sono naturali e rievocano con delicatezza le sfumature della terra: vanno dal marrone coffee al sigaro, dal noce al mou. Grande attenzione è riservata ai dettagli e agli accessori, che conferiscono carattere e personalità ad ogni singolo modello, trasformando manici, chiusure e rifiniture in veri e propri

esercizi di stile. Per la donna estremamente femminile e trasformista, che gioca con gli stili, sperimenta ed osa, materiali ricchi e dal sapore artigianale si fondono ad accessori futuristi. I pellami lucidi sposano quelli soffici e opachi. Borse come piccoli gioielli in camoscio e nappa laminata, pelliccia e foca, volpe argentata e montone, lucertola vera e pitone

l u cido, lana tricottata e tessuti operati effetto laminato, nylon, e crystal… anche insieme, a formare preziosi patchwork. E se amate davvero così tanto le borse non potete perdervi ‘Borse d’autore’, la mostra che potrà soddisfare ogni vostro desiderio: borse vintage americane e pezzi italiani veri e contraffatti sono in mostra a Milano, a La Posteria, fino al 9 dicembre. Organizzata da Aimpes, l’associazione pellettieri italiani che promuove Mipel, ‘Borse d’autore’ espone circa 180 borse vintage di produzione americana, che ripercorrono attraverso materiali, forme e colori, anni e anni di storia. Si parte dal crollo della borsa di New York, per passare agli anni del grande cinema in bianco e nero hollywodiano, fino alla guerra vissuta da lontano, allo sbarco sulla luna, agli anni ‘60 di J.F. Kennedy e a quelli dei diritti civili, Woodstock e il ‘68, il Vietnam e il movimento femminista. Per approdare ai colorati anni ‘70 del film Barbarella e alla Pop Art di New York. Non mancano le rarità, come le borse utilizzate in Colazione da Tiffany, da Audrey Hepburn. Il made in Italy è presente con una grande varietà di materiali naturali, forme stravaganti o classiche. E se in quegli anni il rischio di plagio era inesistente, le creazioni contemporanee italiane devono tutelarsi dai falsi: per questo Aimpes dedica al made in Italy di qualità la mostra “Da noi i falsi sono banditi”, che mostra borse vere e contraffatte, quest’ultime provenienti da vari sequestri effettuati nelle città d’Italia, nel tentatico di contrastare un giro d’affari del valore di almeno 1,2 miliardi di euro. Che sia un regalo per un’amica o, ancora meglio, per voi stesse non resta dunque che ammirare e scegliere quale modello mettere sotto l'albero…


28 intervista la Pagina • 21 novembre 2007


 intervista 29

21 novembre 2007 • la Pagina


Ogni mercoledi nella Pagina ● Uomo separato, 35, 2 figli, cerca donna matura, qualsiasi età, anche più grande, scopo amicizia e poi si vedrà. Codice 7801 ✉ ● Io, italiano, cerco donna, 35-45, bella presenza, principi buoni, con la voglia di costruire qualcosa insieme. Poss. SO. Codice 7821 ● Uomo I, cerca donna I, -48, NF, NB, allegra, fedele. Tu sei sola come me e non sai come trascorrere le feste di fine anno? Allora chiamami, chissà magari possiamo iniziare un bel futuro insieme. Cosa ne pensi? SG/FL/GR/SZ. Codice 7782 ✉ ● Donna, 58/170, giovanile, affettuosa, indipendente, senza figli, bella presenza, cerca compagno libero, -65. Codice 7760 ✉ ● Vedovo I, 70/165, amante vita semplice, onesto, di ottima salute, conoscerebbe donna sola, 65-70, vedova, per convivenza. Mi farebbe piacere una tua telefonata. Bienne/dintorni. Codice 7815 ● Signora I, 72/177, anni portati bene, rispettosa, conoscerebbe vedovo, 75-78. Luganese. Codice 7792 ● Uomo TI, 58, NF, aspetto giovanile, distinto, conoscerebbe signora, -50, snella, per amicizia e uscite a ballare. Ast. perditempo. Sopraceneri. Codice 7796 ✉ ● Io, vedova, occhi e capelli castani, bella presenza, sani principi, cerco compagno, per il resto dei nostri giorni. Codice 7810 ✉

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scrive chi legge 31

12 dicembre 2007 • la Pagina

L’associazione Abruzzese Wetzikon e dintorni ha festeggiato i trent’anni della sua fondazione con una festa che verrà senz'altro ricordata a lungo

Italianità senza confini Invitato dall’On. Razzi e dalla sezione Svizzera dell’Italia dei Valori all’inaugurazione della nuova sede di Zurigo, avvenuta il 16 novembre 2007, ho avuto la fortuna e l’onore di poter partecipare ai festeggiamenti per il trentennale dell’associazione Abruzzese Wetzikon e dintorni, iniziati sabato 17 e terminati domenica 18. La festa in oggetto si è tenuta presso Mehrzweckhalle “Blatt”, a Tann/Dürnten. Inizio con l’esprimere tutta la mia ammirazione per il clima surreale che ho trovato al mio arrivo, un palazzetto dello sport preparato in maniera impeccabile per accogliere, far cenare e ballare più di 500 persone. Mi sono sentito a casa; io, romagnolo, abituato alla pianura che circonda ogni attimo della mia vita, mi sono sentito a casa in mezzo ai stupendi monti svizzeri a -9 gradi. Quella sensazione stupenda che abbiamo provato sia io che la mia compagna, oltre che alla stupenda organizzazione, è sicuramente derivata dall’accoglienza e dalla voglia di stare assieme di tanti miei concittadini che, per vari motivi, hanno dovuto trasferirsi in Svizzera. Un senso di appartenenza e di italianità che, ammetto, difficilmente ho ritrovato in alti contesti all’interno degli stessi confini del Belpaese. Comodamente seduto al tavolo, allietato dall’ottima compagnia

dell’On. Razzi, dell’On. Costantini e della sua compagna Giulia, del vice-console generale all’Ambasciata Italiana di Zurigo, il Dott. Maurizio Busanelli e del coordinatore IdV per Zurigo, Sandro Bombardi, ho avuto modo di gustare il menù della serata composto da un antipasto abruzzese misto di salumi e formaggi tipici, seguito da un abbondante piatto di spaghetti alla chitarra al sugo, dopodiché ci è stata servita dell’ottima porchetta con insalata e, per finire, pizza e dolce, il tutto accompagnato da un maestoso Montepulciano D’Abruzzo. La serata è stata inoltre allietata in primis dal coro “Colline verdi teatine” con canti e balli tipici Abruzzesi, dopodiché si è esibito il cantastorie Roppoppò con un assaggio della sua performance integrale svoltasi nella giornata di domenica ed infine l’orchestra “Sogno Italiano”, che ha eseguito un repertorio molto vario, con vari pezzi originari della mia terra d’origine, l’Emilia Romagna. Nell’arco della serata, l’accompagnamento musicale è stato interrotto per il discorso inaugurale del presidente Teresio Monaco e dai discorsi dei due Onorevoli dell’Italia Dei Valori presenti, l'On. Razzi e l'On. Costantini, nonché dall'intervento del viceconsole generale Busanelli. Quanto vissuto mi ha lasciato un segno indelebile, poiché

sono riuscito a toccare con mano quel sano ed autonomo spirito partecipativo che purtroppo nel belpaese si sta lentamente perdendo, a favore di intrattenimenti esclusivamente domestici. Questa voglia di stare assieme ha sicuramente vari risvolti positivi, tra i quali la possibilità del confronto diretto tra persone che, magari in maniera diversa, vivono la stessa situazione di emigranti, nonché il divertirsi evitando la lobotomizzazione cronica da parte dei media, che in Italia sta sempre più prendendo piede e influenzando gli italiani nelle loro scelte commerciali, etiche e politiche. Come italiani che vivono il presente avremmo molto da imparare dagli emigrati, a partire dal senso di appartenenza, che si annusa nell’aria ogni volta si crea l’occasione per

incontrarsi. Non volendo tediarvi oltre conn il mio resoconto di semplice spettatore, voglio concludere ringraziando tutta la comunità italiana residente in Svizzera, per il calore con cui ha accolto me e la mia compagna, l’On. Razzi per l’ospitalità e la gentilezza con cui ci ha guidato nella visita di Lucerna, nonché tutti gli iscritti e simpatizzanti dell’Italia dei Valori che ho avuto modo di conoscere in occasione dell’inaugurazione della bellissima sede di Zurigo. In quei pochi giorni ho imparato ad apprezzare la Svizzera, ma quello che ho riportato in Italia è il rispetto ed un naturale senso d’amicizia e vicinanza morale agli emigrati italo-svizzeri, che senza mezzi termini mi sono rimasti nel cuore. Assirelli Luca

Sabato 15 Dicembre ore 16 Centro Culturale Jean Monnet Sala D (Fermata bus Y)

St. Genis Pouilly (F) Incontro­dibattito pubblico su “Emigrazione e Integrazione e politiche italiane” con l'

On. Antonio Razzi Deputato al parlamento Italiano eletto nella circoscrizione Europa Verra` proiettato in parte il documentario “Onorevole Operaio” realizzato dalla TV della Svizzera Italiana


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RECENSIONI 33

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12 dicembre 2007 • la Pagina

L'amore nell'Inghilterra di McEwan In Inghilterra, secondo Philip Larkin, “i rapporti sessuali incominciarono nel 1963”, “tra la fine del bando a “Lady Chatterley” e il primo Lp dei Beatles”. La giovane coppia protagonista del nuovo romanzo di McEwan patisce invece gli ultimi fuochi di un clima diffuso di repressione sessuale. La prima notte di nozze, e prima esperienza sessuale per entrambi, scocca

infatti alla vigilia di quell’“annus mirabilis”. Edward è un ragazzo di provincia laureato in storia, indeciso se continuare la carriera accademica o lavorare nell’azienda del suocero. Finalmente farà l’amore con Florence: è piuttosto nervoso ed ansioso. Florence prova invece una profonda repulsione per il sesso, un misto di opprimente solitudine e vergogna; tuttavia è attenta

a mantenere le apparenze di un matrimonio felice e perfetto, per non deludere Edward. Ma quello che succederà di lì a poco segnerà per sempre il destino di entrambi...

• Ian McEwan • Chesil Beach • Einaudi • pp 136 • Fr. 27.-

L'autobiografia di Mike Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, detto Mike, partecipa alla Resistenza, finisce a San Vittore, vicino di cella di Indro Montanelli e vede in faccia la morte con un plotone di esecuzione che si ferma al prigioniero prima di lui. Su suggerimento di Vittorio Veltroni, padre di Walter, cambia il nome in Mike e inizia la carriera televisiva più lunga del mondo. Mentre il Paese si sposta dalla luce delle lucciole a quella

del televisore, Mike è protagonista e motore di questa rivoluzione antropologica, focus del rituale collettivo di "Lascia o raddoppia". Umberto Eco ne coglie la portata sociale e ne analizza il carattere nella sua "Fenomenologia di Mike Buongiorno". Silvio Berlusconi lo sceglie come portabandiera della sua avventura televisiva e con lui fonda un impero mediatico. Mentre la sua età biologica rimane indietro rispetto a quella

anagrafica, al fianco di Fiorello recupera una seconda giovinezza e diventa idolo di un pubblico molto più cool e postmoderno di quello a cui era abituato. "La versione di Mike" è la sua prima, vera, autobiografia.

• Mike Bongiorno • La versione di Mike • Mondadori • pp 383 • Fr. 32.-

Bella e Edward atto terzo È finalmente arrivato il terzo titolo della famosa saga di Stephenie Meyer sulla particolare storia d’amore tra la giovane Bella e il vampiro buono Edward, dopo i precedenti “Twilight” e “New moon”. Mentre Seattle è funestata da una serie di strani e complicati omicidi e una vampira spietata continua a darle la caccia, Bella si trova

ancora una volta in serio pericolo. È arrivato per lei il momento delle decisioni e dei sacrifici: basterà il fidanzato Edward a farle dimenticare il suo migliore amico, Jacob? E riuscirà a trovare il coraggio necessario a diventare una vera Cullen? Obbligata a scegliere fra l’amore e l’amicizia, è tristemente consapevole che la sua decisione

rischia di riaccendere la millenaria lotta fra i vampiri e i licantropi. Nel frattempo l’esame di maturità è alle porte e per Bella il momento della verità si avvicina...come andrà a finire? • Stephenie Meyer • Eclipse • Fazi • pp 504 • Fr. 32.-

Amore e morte in Africa Namibia, Sud Africa, ultimo giorno di safari. Quattro turisti si fermano a rifornirsi in un campo profughi gestito dall’Unicef e da Medici Senza Frontiere. La sosta diviene la proficua occasione per scoprire una realtà decisamente lontana dagli stereotipi; e anche, per il pittore inglese Ernest Hamilton, di conoscere la bellissima Brett, un medico che è ormai una veterana di missioni umanitarie. Tra Er-

nest e Brett scoppia quasi subito un amore travolgente ed assoluto, mentre una terribile minaccia grava sugli abitanti del campo, che dovranno tutti - medici e profughi indistintamente - combattere per assicurarsi la salvezza. • Giovanni Ferrero • Campo Paradiso • Rizzoli • pp 149 • Fr. 28.-

I libri più venduti della settimana

Narrativa italiana 1°- Gomorra (Saviano) 2°- Maruzza Musumeci (Camilleri) 3°- L'armata perduta (Manfredi)

Narrativa straniera 1°- Mondo senza fine (Follet) 2°- Chesil Beach (McEwan) 3°- L'eleganza del riccio (Barbery)

Saggistica 1°- L'arte del dubbio (Carofiglio) 2°- L'amore e il potere (Vespa) 3°- La speranza indiana (Rampini)

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34 scienzE la Pagina • 12 DICembre 2007 La seconda enciclica di Benedetto XVI: “Spe salvi” (salvi nella speranza)

La risposta alle inquietudini esistenziali degli uomini è Dio

Il primo atto di Papa Benedetto XVI fu l’enciclica “Deus caritas est”, Dio è amore, nella quale, come dice il titolo stesso, il Dio dei cristiani non è vendicativo, ma misericordioso, in quanto la creazione è un “progetto d’amore” che con la morte di Gesù è diventato “concreto atto d’amore” verso la sua creatura. Dopo quest’enciclica lo scritto più autorevole di Bendetto XVI è stato il primo volume del libro intitolato “Gesù di Nazaret”, nel quale si affronta la figura storica di Gesù che coincide con quella descritta e narrata nei Vangeli. Adesso, terzo atto, è arrivata la pubblicazione, il 30 novembre scorso, dell’annunciata enciclica dal titolo “Spe salvi”, salvati nella speranza. Con l’editto di Costantino, nel 313 d.C., il cristianesimo da religione perseguitata diventò reli-

gione ufficiale dell’impero romano e, quando in seguito alla sua vastità e alla perdita delle caratteristiche che ne avevano segnato l’ascesa, si sgretolò sotto i colpi delle invasioni “barbariche”, fu proprio il papato a salvare la civiltà occidentale, cristianizzandola. Per circa 10 secoli, per tutta la durata del Medioevo, al centro dell’uomo e del suo pensiero c’è Dio. La filosofia, la scienza esistono in quanto portano a Dio, l’uomo medioevale le piega alla dimostrazione dell’esistenza di Dio. Dio è tutto, per il singolo uomo e per l’intera società. Poi, nell’epoca successiva, detta umanesimo-rinascimento, al centro dell’uomo e della sua ricerca non c’è più solo Dio, ma comincia ad apparire l’uomo stesso, con i suoi problemi e le sue ansie, i suoi bisogni e le sue necessità, culturali e materiali. Dal dito rivolto all’insù si passa al dito rivolto all’ingiù. Dio comincia a diventare un’immagine appannata, fino a scomparire del tutto con l’illuminismo, ovvero con la ragione, misura di tutte le

cose. L’uomo si affida alla ragione, cioè alla capacità di trovare soluzioni intellettuali e materiali. La scienza e la tecnica cominciano a fare i primi grandi passi e l’uomo chiede loro di rispondere alle sue ansie di felicità. Il perché della vita, dell’esistenza, della morte è affidato alle risposte che dovranno dare la ragione e la scienza, i due nuovi miti. Dio muore, almeno per una parte degli intellettuali e della ricerca filosofica e scientifica. Il nuovo Dio, sede della speranza degli uomini, diventano proprio la ragione e la scienza. Da un Dio all’altro. Solo che quest’altro Dio fa stare meglio materialmente gli esseri umani, ma le risposte sulla felicità, sul senso della vita e sulla morte rimangono vuote. Non c’è risposta, domina il silenzio, il dubbio. La ragione e la scienza appaiono impotenti. La scienza e la tecnica servono a nuove conoscenze, a spingere più in là le domande, la vita si allunga, ma la morte rimane lì, ineluttabile e ogni altra domanda sul dopo riceve un silenzio insoddisfacente. Il progresso fa dunque vivere diversamente ma ciò non è la risposta che dà la felicità, che spiega i perché. A livello sociale e politico alcune ideologie vogliono sostituire il paradiso del cristianesimo con il paradiso sulla terra, ma alla

fine le macerie che questa utopia ha prodotto hanno fatto tornare di nuovo alla ribalta le vecchie domande. Ecco, l’enciclica di Benedetto XVI parte dal fallimento delle risposte date dalla scienza, dalla tecnica e dalle ideologie politiche, totalitarie e non, nate nella seconda metà dell’Ottocento e realizzatesi nel corso di tutto il Novecento, con un corteo di tragedie e di sangue. Ed allora? Benedetto XVI ripropone all’uomo l’unica speranza di vita e di fiducia nel dopo la morte: la fede in Dio. La libertà è veramente tale quando è accompagnata dalla responsabilità; la scienza è un fatto positivo a condizione che si sposi con l’etica della vita; il progresso è davvero positivo solo se poggia sull’amore tra gli uomini. Anche la fede rischia di essere sterile e vuota se non è sorretta dall’amore, dai valori per la vita e dalla solidarietà con i più deboli. L’enciclica di Benedetto XVI ripropone la centralità di Dio, dell’amore e della fratellanza nella vita e nei pensieri degli uomini, antidoti alla disperazione, all’egoismo, alla falsa libertà, a quella libertà che spesso è fare quello che si vuole, che poi con la vera libertà, quella vigile e responsabile, non ha nulla a che vedere. Al. Kn.

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TURISMO 37

12 DICembre 2007 • la Pagina

Natale tra i presepi siciliani L’affascinante isola siciliana, meta tra le più ambite per le vacanze estive grazie alle sue spiagge incantevoli ed al mare cristallino, stupisce e affascina anche d’inverno, quando l’atmosfera che si respira nelle città, nei piccoli vicoli paesani, nei parchi e nei boschi, diventa quasi surreale grazie alla suggestione che questa terra riesce a regalare conservando e tramandando diverse culture e tradizioni, soprattutto quelle natalizie. Il Natale siciliano si immerge in un’atmosfera dal sapore antico evocata dai bellissimi scorci barocchi delle tante città animate da feste tradizionali che uniscono e rallegrano i gruppi festosi che trascorrono le serate festive tra i vicoli di paese, favoriti dal clima, spesso mite anche a Natale, e dai grandi falò, che scaldano l’aria regalando un tepore e un sapore di feste d’altri tempi. In tutta la Sicilia sono innumerevoli le usanze e le manifestazioni religiose, straordinaria è la varietà di dolci, piatti tipici, vini, liquori, melodie musicali e canti, diversi in ogni angolo dell’isola ma saldati in un unico gesto di fede, che si consuma nella notte aspettando il Natale. Sacro e profano si alternano ma l’atmosfera non può che essere ma-

gica, nel ricordo di un evento che si perde nella notte dei tempi ma che ancora oggi suscita ai più l’auspicio di essere buoni, mentre interi paesi si trasformano in presepi dal vivo, gli abitanti si vestono abiti antichi e le botteghe riscoprono gli antichi mestieri. Presepi, tradizionali o viventi, ripropongono infatti scenari di vita passata, i mestieri di un tempo riprendono vita in brevi e ripetitive scene che riportano indietro l'orologio del tempo sulle note di antiche e tradizionali melodie natalizie riproposte con grande maestria dalle cornamuse e dalle zampogne di abili suonatori che giungono da tutta Italia per contendersi la “Zampogna d’oro”, ambito trofeo di una tradizionale competizione cui fa da scenario l’incantevole cittadina medievale di Erice (Trapani). Stupisce ed incanta il tradizionale presepe vivente di Castanea, uno dei casali più importanti di Messina che conserva, ancora oggi, resti di edifici ed opere d’arte del tardo Medio Evo. Il presepe, che per qualità e rappresentazione storica è uno dei migliori presenti in tutta la Sicilia, è realizzato all’interno di un parco di 4000 mq. Non appena entrati si ha la sensazione che il tempo si sia fermato: artigiani intenti nel loro lavoro e danzanti odalische di Erode accom-

pagnano lungo un percorso che culmina nella spendida rappresentazione della Sacra Famiglia. Girando per i capanni si può assaggiare il pane fresco, la bruschetta, il siero e la ricotta prodotta sul posto; si può assistere alla macinatura del grano e alla produzione della pasta fresca, mentre artigiani intrecciano ceste e panieri, lavorano il cuoio, forgiamo i ferri di cavallo e via di seguito con la rappresentazione di molti altri mestieri che tanti, bambini e non, conoscono solo dai libri. Tutta la comunità del villaggio messinese partecipa a questa immensa rappresentazione dal sapore medievale; ma il messinese si distingue anche per la tradizionale processione che, con le torce, attraversa i boschi, nel cuore dei Nebrodi, nella santa notte di Natale, mentre invece la città di Ciminna (Trapani), nella stessa notte si spegne del tutto restando illuminata solo da grandi ed innumerovoli falò. Tra i famosi presepi sparsi un po’ per tutta l’isola, degno di nota è anche quello, di dimensioni monumentali, realzzato con rocce calcaree, legno di quercia e carrubo, che si trova a Modica, in provincia di Ragusa, presso la chiesa di Santa Maria di Betlem. Caltagirone, città della ceramica, si pregia di presepi in ceramica realizzati da famosi artisti del ‘700, mentre Trapani vanta i suoi preziosi presepi di corallo e Catania propone un presepe particolarissimo con per-

sonaggi fatti di “pastiglia”, un impasto particolare rivestito di pittura resinosa. Famoso, ancora, il bellissimo presepe vivente di Custonaci (Trapani), che ha il suo scenario naturale nella vastissima e spettacolare grotta Mangiapane di Scurati, risalente addirittura la Paleolitico, il cui nome deriva dalla famiglia che vi ha vissuto per diverso tempo. All’interno un piccolo borgo di case, abitato fino alla metà del secolo scorso. La Chiesa di San Bartolomeo di Scicli (Ragusa), custodisce invece i resti di uno dei più antichi presepi siciliani, risalente al 1576 e parzialmente distrutto, nel 1693, da un forte terremoto. Oltre a custodire il più antico presepe di Sicilia, ogni anno, a Scicli, un presepe vivente molto suggestivo si svolge in un luogo particolare ed affascinante, la collina di Chiafura, dove si trova un antico agglomerato di abitazioni rupestri e sepolcri. La collina e le grotte vengono illuminate in modo da rispettare le condizioni naturali del luogo e vari personaggi animano l’ambiente con scene bucoliche e pastorali.

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gastronomia 39

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I sapori del Natale Difficoltà: media Preparazione: 50 minuti Calorie: 300 Ingredienti per 4 persone: 1 aragosta, 1 carota, limoni, cipolle, sedano, timo, alloro, prezzemolo, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, aceto, sale Preparazione: In una pentola con abbondante acqua salata portate ad ebollizione le cipolle, la carota, il se-

dano, le fette di limone, il timo, l'alloro, il prezzemolo, un po' di vino bianco e un po' d'aceto. Lasciate bollire al coperto, per una ventina di minuti. In piena ebollizione, immergete l'aragosta dopo averla legata ad una tavoletta di legno. Per la cottura regolatevi calcolando una ventina di minuti per ogni Kg di peso. Lasciatela raffreddare nello stesso brodo, poi scolatela e appoggiatela su un tagliere. Staccate la testa con una leggera torsione poi, con un coltello, incidete la corazza dalla parte del dorso, senza intaccare

la polpa. Eliminate la vena intestinale. Girate l'aragosta sul ventre e incidetelo, sempre per il lungo. A questo punto aprite delicatamente il guscio ed estrarre la polpa intera, senza rovinare la corazza che servirà per la presentazione. Tagliate la coda e tenetela da parte. Tagliate la polpa a grosse fette e ponetele su una gratella: spennellatele con un po' di succo di limone e fatele scolare. A questo punto ricomponete nel piatto da portata l'aragosta

Aragosta in bella vista

Storione allo spumante Difficoltà: media Preparazione: 40 minuti Calorie: 385 Ingredienti per 4 persone: 4 fette di storione, farina, 50 g di burro, 3 scalogni, 1 limone, 1.5 dl di spumante secco, 1 bustina di zafferano, brodo di ver-

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dure, 25 g di mandorle, olio extra vergine di oliva, 1 cucchiaino di amido di mais, pepe, sale Preparazione: Tostare le mandorle su fiamma vivace in una padella antiaderente unta di olio. Salate, pepate e infarinate le fette di storione. Tritate gli scalogni. In una larga padella fate scaldare il burro insieme agli scalogni, quindi adagiatevi le fette di storione infarinate e cuocete a fuoco medio, facendo dorare le fette da ogni lato. Versate lo spumante, unite lo zafferano sciolto in due o tre

come vedete nella foto, con la testa e la coda ai lati e le fette in mezzo. Decorate con fettine di limone e prezzemolo e servite.

cucchiai di brodo, aggiungete la scorza grattuggiata del limone, pepate e salate. Cuocere per 5 minuti circa, girando delicatamente le fette di pesce perchè si insaporiscano da entrambi i lati; spegnete il fuoco, sgocciolate le fette di pesce e mettetele da parte, tenedole in caldo. Mescolate al fondo di cottura l'amido di mais, diluito in un cucchiaio di brodo freddo. Fate addensare e poi lasciate riposare per due minuti. Ponete le fette di storione nei singoli piatti da portata, versateci sopra la salsa e aggiungete le mandorle. Completate il piatto con fettine di limone.

Cozze allo zafferano Difficoltà: media Preparazione: 60 minuti Calorie: 189 Ingredienti per 6 persone: 1 kg di cozze, 1 cipolla, 2 dl di panna, olio, prezzemolo, 1 bustina di zafferano, pepe. Preparazione: Dopo aver raschiato i gusci delle cozze, mettetele in una casseruola e ponetele sul fuoco, con il coperchio, fin quando non si sono aperte. Eliminate la metà del guscio delle cozze a cui non è attaccato il mollusco e filtrate il fondo di cottura. Fate rosolare la cipolla, unite il sugo filtrato delle

cozze, pepate e fate cuocere a fuoco basso per 20 min. Unite lo zafferano, la panna e il prezzemolo tritato. Sistemate le cozze su un piatto da portata e conditele con la salsa preparata. Servire subito.



cinema 41

12 DICembre 2007 • la Pagina

Boldi-De Sica: sfida natalizia sul grande schermo Si rinnova la sfida fra i grandi “ex” della commedia italiana di Natale che hanno dominato le classifiche degli ultimi anni: Massimo Boldi e Christian De Sica. Il 14 dicembre esce infatti “Natale in crociera”, la nuova pellicola di Neri Parenti con Christian De Sica che mira a bissare, e perché no, superare, il successo di “Matrimonio alle Bahamas”, il film di Claudio Risi con Massimo Boldi uscito a novembre proprio per evitare la concorrenza diretta e smarcarsi dal classico clichè della pellicola-panettone. Nel cast di “Natale in crociera”, accanto a De Sica, Fabio De Luigi, Michelle Hunziker, Aida Yespica, Alessandro Siani e Nancy Brilli, per la produzione di Aurelio e Luigi De Laurentiis. Con l’approssimarsi del Natale, Paolo, un affermato professionista, progetta di spedire moglie e figlio in vacanza sulla neve per potersi dedicare alla sua amante. Un contrattempo manda, però, all’aria i suoi piani e le cose si complicano ulteriormente quando il cognato tenta il suicidio. Con cinico opportunismo, Paolo vede proprio nelle sofferenze del cognato la soluzione ai suoi problemi: si offre di accompagnarlo in vacanza per distrarlo dalle sue sofferenze amorose, ma in realtà il suo progetto è di abbandonarlo al suo destino e spassarsela con l’amante, alla quale prospetta una splendida crociera ai Caraibi, senza però menzionare la presenza del cognato. Nel frattempo il destino fa incontrare, o meglio scontrare, con comici incidenti, due personaggi che non potrebbero essere più lontani tra di loro: Michela, una ragazza estroversa che adora gli animali, e Luigi, uno scapolo incallito e misantropo, la cui filosofia di vita è riassunta nel libro di cui è autore: “Single è bello”. Dopo una serie di incontriscontri, i due si augurano di non dover mai più avere a che fare l’uno con l’altro. Ma il destino ha altri progetti per loro: all’insaputa l’uno dell’altro, Michela e Luigi sono rispettivamente i testimoni della sposa e dello sposo ad un matrimonio che si celebra su una splendida nave da crociera in rotta verso i Caraibi. L’offerta natalizia del grande schermo non si ferma alla sifda “Boldi - De Sica”: il Natale al cinema va avanti anche con

altri titoli, che cercano di guadagnarsi un posto nella classifica del box office per contrastare lo strapotere della commedia all’italiana o delle pellicole ispirate al tema della festività, da Babbo Natale ai film d’animazione, quest’anno sotto forma di fatine. Le sale italiane accoglieranno nuove uscite di grande interesse, a partire da “Triplice inganno”, che vede il nostro Stefano Accorsi cimentarsi con il cinema d’oltralpe. Il film è la trasposizione cinematografica di una serie cult degli anni Settanta che racconta la Francia della Belle Epoque, ma anche il paese testimone di un’ondata mai vista di criminalità. Per porre rimedio al clima ormai troppo teso e violento, il ministro dell’Interno Georges Clemenceau crea un nuovo corpo di Polizia, “Le brigate mobili”, dotato delle tecniche più evolute e più conosciuto con il nome “Brigate della tigre”: la squadra oltre che della caccia ai criminali, si occupa anche degli intrighi politici. Grande curiosità desta anche “Hitman - L’assassino”, ennesimo capitolo della saga dei film ispirati ai videgiochi. Hitman ha come protagonista un assassino geneticamente modificato: Agente 47. Il prodotto di laboratorio con sembianze umane oltre a possedere tutte le doti necessarie per portare a compimento ogni missione, comincia a manifestare dei lati un po’ troppo emozionali: il sentimento per una misteriosa donna russa e il risveglio della coscienza comprometteranno il suo lavoro. Atteso anche il nuovo lavoro dell’eccentrico Gus Van Sant, autore da molti ritenuto geniale grazie a film come “Belli e dannati”, “Cowgirls” ed “Elephant”. La pellicola si chiama “Paranoid Park” e vede come protagonista un sedicenne di Portland, Alex, che accetta l’invito di un amico che lo porta in un angolo malfamato della città, dove i ragazzi praticano lo skateboard: Paranoid Park. E proprio in questo parco, una notte, il ragazzo uccide accidentalmente un agente di polizia, continuando però a vivere la sua vita senza raccontare a nessuno questa tragica vicenda. Immancabili comunque, sui grandi schermi, gli appuntamenti

con il Natale e con i buoni sentimenti. Da segnalare innanzitutto “This Christmas”, nella quale la famiglia Whitfield sta per riunirsi dopo ben quattro anni di lontananza: è l’occasione migliore per recuperare le tradizioni di casa e raccontarsi gli accadimenti degli ultimi tempi. Ma è anche il momento per chiarire questioni lasciate in sospeso che genereranno più di qualche incomprensione. Infine, “This Christmas - Un marito nuovo per mamma”, nel quale una ragazzina si reca in un centro commerciale per incontrare Babbo Natale e chiedergli, invece dei soliti giocattoli, un nuovo marito per la mamma, divorziata ormai da tempo. C'è n'è per tutti i gusti insomma: per bambini o per adulti, per riflettere o per divertirsi, questo Natale al cinema non resta che scegliere.


42 TELEVISIONE la Pagina • 12 dicembre 2007

15 sabato

dicembre 06.00 Il Quotidiano (r) 06.50 Euronews 08.00 Agenda TSI 08.10 Euronews 09.40 Tf – Attenti a quei due 10.00 Euronews 10.45 Telesguard (r) 10.55 Sci: Discesa femminile 12.10 Sci: Discesa maschile 13.45 Calcio: Champions League (r) 17.10 Sci: Discesa maschile 18.45 Sport Adventure 19.15 Sport Club (r) 20.10 Credit Suisse Sports Awards 22.15 Sportsera 22.35 Film – La fuggitiva 00.05 Il Quotidiano (r) 00.40 Buonasera (r) 00.55 Telegiornale notte (r)

05.50 Telegiornale notte (r) 06.00 Il Quotidiano (r) 06.35 Buonasera (r) 06.50 Agenda TSI 07.00 Euronews 08.10 Cartoni animati 10.35 Il giardino di Albert 11.35 Documentario 12.05 Segni dei Tempi 12.30 Telegiornale 12.45 Meteo regionale 12.50 Tf – Streghe 13.35 Tf – Un ciclone in convento 14.25 Film – Lo specchio dell'anima (drammatico) 16.05 Film – Senti chi parla adesso (commedia) 18.00 Telegiornale flash 18.05 Scacciapensieri 18.35 Strada Regina 19.00 Il Quotidiano 19.40 Buonasera 19.55 Lotto Svizzero 20.00 Telegiornale 20.30 Meteo 20.40 Tf – Attenti a quei due 21.00 Film – Oliver Twist 23.15 Telegiornale notte

Canale

occhio ai programmi TSI 1

Oliver Twist

06.10 Tf – La nuova Famiglia Addams 06.30 Sabato & Domenica 09.35 Sette giorni al parlamento 10.25 Aprirai 10.35 Appuntam. al Cinema 10.40 Telethon 11.30 Occhio alla spesa Speciale Telethon 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg1 Giorno 14.00 Easy Driver 14.30 Info – Effetto sabato 17.00 Tg1 17.15 A sua immagine 17.45 Passaggio a Nord-Ovest 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg1 Sera 20.30 Rai Tg Sport 20.35 Affari tuoi 21.30 Il treno dei desideri 00.05 Tg1 00.10 Applausi 00.40 Tg 1 notte 00.50 Che tempo fa 00.55 Estrazioni del lotto 01.00 Appuntam. al cinema 01.05 Film – Le donne vere hanno le curve (commedia)

21.00

Londra, XIX Sec. Il piccolo Oliver Twist scappa dall’istituto per giovani orfani gestito dal perfido Sig. Bumble e viene cooptato da un gruppo di ladruncoli di strada che fanno capo al vecchio Fagin. Durante una delle loro scorribande, il gruppetto di furfanti deruba il ricco signor Brownlow e Oliver, che ha assistito sorpreso ed innocente, viene arrestato mentre gli altri ragazzi riescono a farla franca. Tuttavia, quella che potrebbe essere una disgrazia, si rivela per il piccolo orfano una svolta felice, perché dopo la testimonianza in suo favore resa dal libraio, il facoltoso Sig. Brownlow lo accoglie nella sua bella e confortevole casa. Ma i guai per il piccolo Oliver non finiscono qui...

06.00 Tg5 Prima pagina 07.55 Informazione Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg5 Mattina 09.01 Music. – Loggione 09.30 Show – Amici libri 10.00 Info – Superpartes 10.43 Film – La simpatica canaglia - La tenera canaglia 13.00 Tg5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Tf – Il mammo 14.10 Show – Amici 16.00 Info – Verissimo 18.50 Quiz – 1 contro 100 20.00 Tg5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Ciao Darwin 00.00 Tf – Sex & Law 01.00 Tg5 Notte 01.30 Meteo 5 01.31 Show – Striscia la notizia (r) 02.01 Mediashopping 02.13 TG5 Notte (r) 02.43 Meteo 5 (r) 02.44 Mediashopping 02.58 Film – Dogville 05.27 Mediashopping 05.30 Tg5 (r)

06.45 Mattina in famiglia 07.00 Tg2 Mattina 09.30 Tg2 Mattina L.I.S. 09.35 Mattina in famiglia per Telethon 10.15 Sulla via di Damasco 10.45 Euro-zone 10.55 TSP Regioni 11.25 ApriRai 11.35 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg2 Giorno 13.25 Rai Sport Dribbling 14.05 Telethon 18.00 Tg2 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg2 Sera 21.05 Tf – Delitti irrisolti 22.40 Tf – Practice 23.30 Rai Sport Sabato Sprint 00.10 Tg 2 00.20 Tg 2 Dossier Storie 01.05 Tg2 Mizar 01.35 Meteo 2 01.40 Appuntam. al cinema 01.50 Documentario 02.15 Il Caffè 03.15 Misteri Notte 04.15 NET.T.UN.O.

Italia 06.50 Mediashopping 06.55 Cartoni animati 10.15 Tf – Power Rangers 10.50 Tf – Raven 11.15 Tf – Sabrina vita da strega 11.50 Tf – La Tata 12.25 Studio Aperto 13.00 Sitcom – Finchè c'è ditta c'è speranza 13.55 Film – Merlino e l'apprendista stregone 17.45 Tf – Selvaggi 18.30 Studio Aperto 19.00 Tf – Mr. Bean 19.20 Film – Balto - Sulle ali dell'avventura (animazioni) 21.00 Film – Chiamatemi Babbo Natale (commedia) 22.55 Real – RTV 23.25 Guida al campionato 00.20 Mediashopping 00.35 Studio Sport

Hai rinnovato l'abbonamento?

08.00 Fantabosco 09.00 Rai Edu 10.55 Sci: Discesa libera maschile - Coppa del mondo 12.05 Tg3 Rai Sport Notizie 12.10 Sci: Discesa libera maschile - Coppa del mondo 13.30 Tgr Mediterraneo 14.00 Tg Regione 14.20 Tg3 14.50 Tgr Ambiente Italia 16.10 Calcio: Magazine Champions League 16.35 Sport: Pallanuoto 18.10 90' Minuto Serie B 18.55 Meteo 3 19.00 Tg3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Che tempo che fa 21.30 Cult. – Terzo pianeta 23.20 Tg3 Notte 23.30 Tg Regione 23.40 Amore criminale 00.35 Tg3 Notte 00.45 Tg3 Agenda del mondo 01.00 Tg3 Sabato notte 01.15 Appuntam. al cinema

Rete 06.10 Tg4 Rassegna Stampa 06.25 Tf – Vita da strega 06.50 Mediashopping 07.20 Minis. – Cuore 09.20 S-News – Tv Moda 09.50 Cult. – Vivere meglio 11.30 Tg4 Giorno 11.38 Notizie sul traffico 11.40 S-News – Forum 13.30 Tg4 Giorno 13.54 Meteo 14.00 S-News – Forum 15.00 Film – Maigret e la chiusa N. 1 (poliziesco) 17.00 Show – Ieri e oggi in tv 17.30 Pianeta Mare 18.35 Film – Perry Mason Partitura mortale (giallo) 18.55 Tg4 Sera 19.24 Meteo 21.10 Film – Poirot: Carte in tavola 23.20 Info – Tempi moderni 02.00 Tg 4 Rassegna stampa 02.15 Show – Ieri e oggi in tv Special 03.05 Mediashopping 04.20 Tg 4 Rassegna stampa 04.25 Mediashopping 04.30 Telen. – Il segreto della nostra vita


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12 dicembre 2007 • la Pagina

0901

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Toro

(21 aprile - 20 maggio)

Concedetevi una pausa rigeneratrice, altrimenti il rischio è di scoppiare di stress: Mercurio vi toglie le castagne dal fuoco in più di un’occasione. Avventure ed amori dovranno attendere per un po’, ma poi sarete re e regine sul terreno di battaglia.

I Tarocchi sono un gioco di origine molto antica, costruito sull'interpretazione di una ricca simbologia: le carte, 22 Arcani Maggiori e 56 Arcani Minori, sono utilizzate sia per conoscere il futuro sia per individuare le caratteristiche, le potenzialità, i pregi e i

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Mercurio appanna gli affari salvo quelli del mercato immobiliare. Se avete da comprare, fatelo adesso. Le borse cambiano. Marte nel segno vi sta sfibrando con la passione sentimentale non ricambiata. Trovate una soluzione, anche con un taglio netto.

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Marte in Cancro vi mette in guardia dai nemici che si professano amici, non credete a nessuno in questo momento, siate diplomatici, ma distaccati da tutti. Saturno in Vergine vi farà ottenere il mutuo che cercate, ma voi dovrete essere prudenti nella richiesta.

Bilancia

(23 settembre - 22 ottobre)

Le entrate cominciano a farsi vedere. Mercurio vi consiglia di comprare una macchina nuova. L’amore in questo periodo va bene e andrà anche meglio: se siete sposati ci vuole dialogo, se non lo siete basta un bel sorriso per dissipare dubbi ed incertezze.

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Segretezza nei progetti professionali e sentimentali; Mercurio vuole che lavoriate di nascosto per non suscitare invidie ed apprezzamenti. Uscirete allo scoperto a tempo debito. Vaccinatevi contro le influenze di stagione, anche quelle sentimentali.

Sagittario

(22 novembre - 20 dicembre)

Potete aspirare a molto di più di quanto non facciate con una certa riservatezza. Approfittate degli ultimi fuochi di Giove. Accaparrate il più possibile e anche quello che non potreste, perché del domani non c’è certezza. Avete un Pesci come ascendente fortunato.

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I legami che nascono ora saranno duraturi, anche se all’inizio potrebbero faticare a decollare. A voi di capire se il gioco vale la candela. Programmate un viaggio a due in terre lontane e calde: lì capirete se la storia potrà avere un futuro o no.

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16

DOMENICA

dicembre 06.00 Il Quotidiano (r) 06.35 Buonasera (r) 08.00 Agenda TSI 08.10 Euronews 09.40 Sci: Gigante maschile 10.55 Sci: Super G femminile 12.30 Telesguard 12.40 Sci: Gigante maschile 13.30 Sci: Super G femminile 14.25 Calcio: Coppa Svizzera Bellinzona - Gossau 17.00 Credit Suisse Sport Awards 19.15 La domenica sportiva 20.20 Tf – Monk 21.05 Tf – Lost 22.35 Tf – Law & Order

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05.30 Swiss view 05.50 Telegiornale notte (r) 06.00 Il Quotidiano (r) 06.35 Buonasera (r) 06.50 Euronews 07.20 Strada Regina 08.10 Cartoni animati 09.50 Documentario 11.00 Music. – Paganini 12.30 Telegiornale 12.45 Meteo regionale 12.50 Tf – Colombo 14.30 Tf – Monk 15.10 Tf – Joan of Arcadia 16.00 Telegiornale flash 16.05 Tf – Everwood 16.45 Tf – One Tree Hill 17.35 Tf – Tutti odiano Chris 18.00 Telegiornale flash 18.05 Documentario 19.00 Il Quotidiano 19.15 Controluce (r) 20.00 Telegiornale sera 20.40 Quiz – Cash 21.00 Storie 23.15 Telegiornale notte 23.30 Film – Maghi e viaggiatori (drammatico)

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occhio ai programmi

Maghi e viaggiatori

06.00 Sette giorni al Parlamento 06.30 Sabato & Domenica 10.00 Linea verde 10.30 A sua immagine 10.55 Santa Messa 12.00 Recita dell'Angelus 12.20 Concerto di Natale 13.30 Tg1 giorno 14.00 Domenica in .. L'arena 15.10 Domenica in .. Rosa 16.15 Che tempo fa 16.30 TG1 17.40 Domenica in .. Ieri, oggi e domani 20.00 Tg1 Sera 20.35 Rai Tg Sport 20.40 Affari tuoi 21.30 Quiz – Chi fermerà la musica 22.55 Tg1 23.00 Speciale Tg 1 00.00 Oltremoda 00.50 Che tempo fa 00.55 Cinematografo 01.55 Sottovoce 03.25 Film – Blackout Catastrofe a Los Angeles 05.45 Euronews 05.25 Homo Ridens

TSI 1

23.30

Le storie parallele di due uomini e due donne, due viaggi attraverso il cuore della cultra uddista del Bhutan. Dondup, giovane e attraente funzionario del governo, vuole andare in America. L’occasione arriva, ma Dondup perde l’autobus che lo avrebbe portato a Thimphu, la città più vicina da dove poter cominciare il suo viaggio. Deciso a proseguire, accetta la compagnia di un monaco buddista e di un venditore di mele che devono fare la sua stessa strada. Lungo il percorso, per impiegare il tempo, il monaco racconta loro la favola di Tashi...

06.00 Tg5 Prima Pagina 07.55 Informazione Traffico 08.00 Tg5 Mattina 09.01 Cult. – Le frontiere dello spirito 09.50 S-News – Nonsolomoda 10.23 Film – Bufera in Paradiso 13.00 Tg5 Giorno 13.34 Meteo 5 13.35 Show – Buona Domenica 18.50 Quiz – 1 contro 100 20.00 Tg5 Sera 20.39 Meteo 5 20.40 Show – Paperissima Sprint 21.30 Film – Fuga dal Natale 23.30 Info – Terra 00.30 S-News – Nonsolomoda 01.00 Tg5 Notte 01.30 Meteo 5 01.31 Mediashopping 02.25 Film – Hollywood, Vermont (commedia)

voglia di leggere? Passa o telefona in libreria! la Pagina 043/322 17 17

06.45 Mattina in famiglia 07.00 Tg 2 mattina 09.30 Tg2 Mattina L.I.S. 10.05 Cult. – Voyager 10.30 Random 11.30 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg2 Giorno 13.25 Tg 2 Motori 13.40 Meteo 2 13.45 Quelli che ... aspettano 15.00 Quelli che il calcio e.. 17.05 Quelli che ... Terzo tempo 17.30 RaiSport Automobilismo Speciale Numero Uno 18.00 Tg2 18.05 Tg 2 Dossier 19.10 Domenica Sprint 19.50 Classici Disney 20.30 Tg2 Sera 21.00 Tf – N.C.I.S. 21.45 Tf – Criminal Minds 22.35 La Domenica Sportiva 01.00 Tg2 01.20 Protestantesimo 01.50 Almanacco 01.55 Meteo 2 02.00 Tf – La ragnatela 02.40 Nella profondità di Psiche

Italia 06.55 Mediashopping 07.40 Cartoni animati 11.00 Tf – Phil dal futuro 11.30 Tf – Willy il principe di Bel Air 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Guida al campionato 14.00 Guida al campionato Le ultime dai campi 14.30 Film – Charlie: anche i cani vanno in Paradiso 16.45 Domenica Stadio 17.50 Studio Aperto 18.13 Meteo 18.15 Controcampo - Ultimo minuto 19.50 Controcampo - Tempi supplementari 20.30 Show – Candid Camera 22.35 Contocampo - Posticipo 23.05 Controcampo - Diritto di replica 01.10 Studio Sport 01.35 Mediashopping 01.40 Fuori Campo 02.05 Shopping By Night 02.30 Film – Pecker 04.00 Show – Talk radio 05.05 Studio Sport (r) 05.30 Tf – Good Morning Miami

06.00 Fuori Orario 08.00 E' domenica papà 09.20 Screensaver 09.55 Sci: Coppa del Mondo Slalom G. Maschile 1° manche 10.55 Sci: Coppa del Mondo Super G. Femminile 12.15 Tg3 Rai Sport Notizie 12.35 Sci: Coppa del Mondo Slalom G. Maschile 2° manche 14.00 Tg3 Regione 14.15 Tg3 Giorno 14.30 In 1/2 H 15.00 Doc. – Alla falde del Kilimangiaro 18.00 Per un pugno di libri 18.55 Meteo 3 19.00 Tg3 Sera 19.30 Tg3 Regione 20.00 Blob 20.10 Che tempo che fa 21.30 Info – Elisir 23.15 Tg3 23.25 Tg Regione 23.35 Show – Parla con me 00.35 Tg3 Notte 00.45 Attualità – Telecamere 01.35 Appuntam. al cinema

Rete 06.00 Mediashopping 06.05 Tf – La grande vallata 06.55 Mediashopping 07.00 Tg4 Rassegna Stampa 07.10 Mediashopping 07.20 Info – Superpartes 08.30 Tf – Hunter 09.30 Mediashopping 09.40 Documentario 10.00 Santa Messa 11.00 Pianeta Mare 11.30 Tg4 Giorno 11.38 Notizie sul traffico 11.40 Pianeta Mare 12.10 Melaverde 13.30 Tg4 Giorno 13.54 Meteo 14.01 Film – Il grande botto 15.30 Tf – Le comiche di Stanlio e Ollio 16.15 Film – Carambola Filotto - Tutti in buca 18.20 Sitcom – Casa Vianello 18.55 Tg4 Sera 19.35 Film – Perry Mason Furto d'autore 21.30 Film – L'agguato 00.15 Film – Il fiume dell'ira 02.55 Film – L'imperatore e l'assassino (storico)


VARIA 45

12 dicembre 2007 • la Pagina

appuntamentI

appuntamentI

appuntamentI

appuntamentI

Unione Emigrati Sardi “Efisio Racis”

Forum Associazioni Italiane Soletta Est

Circolo ACLI di Kilchberg

Associazione Emigrati Italiani di Aadorf

organizza

organizza

organizza il

Concerto

Festa delle famiglie

organizza

Veglione di San Silvestro

Assemblea generale

di lirica & canzoni popolari sarde

sabato 15 dicembre ore 18.30

lunedì 31 dicembre ore 19.00

15 dicembre ore 19.00

Domenica 16 dicembre ore 17.00 presso

Sala parrocchiale Chiesa S. Martino Effretikon - Zurigo Alla fine del concerto è previsto un rinfresco

presso

sala parrocchiale di Dulliken musica con il complesso Nuova

dimensione

Cucina italiana e vini di ottima qualità Entrata libera

GITE Missione Cattolica di Lingua Italiana a Zurigo

GITE Il gruppo

organizza

organizza

Zaino in spalla

Festa Italiana

Ogni domenica ore 15.00-17.00

sabato 15 dicembre ore 18.00

Gite ed escursioni per i ragazzi dagli 8 ai 12 anni

Canzoni e poesie presentate dai bambini in attesa dell'arrivo... chissà di chi?

Centro parrocchiale di Kilchberg Per informazioni e prenotazioni 044/ 710 57 54

appuntamentI

Inter Club Walter Zenga

presso

Werkgebäude di Elgg Verrà eletto il nuovo Consiglio Direttivo Dopo le votazioni verrà offerta la cena ai soci Per i non soci, cena Fr. 35.- / Bambini Fr. 30.-

Prodotti sardi di eccezione

Carciofi violetto di Provenza, Romanesco, Spinoso, carciofo da Torneo di calcetto industria, asparagi da mercato, 3 Febbraio 2008 peperoni, pomodori, finocchi, presso fave, limoni, cavoli, patate, Palestra di Volketswil cipolle, salumi, formaggi, vini, Kultur und Sportzentrum Gries mirto, filu e ferru organizza

presso

presso

Feldstrasse, 109 8004 Zurigo

presso

Sala Fadacher - Dietlikon

Termine iscrizioni 12 gennaio 2008 Costo di partecipazione Fr. 150.- per squadra Info Sig. Celli 044 743 82 82 044 945 21 17 interclub@dplanet.ch

Informazioni: Circolo sardo Amsicora Birr 056 444 11 07 056 44 11 12 079 628 33 24

GIOCHI della settimana nr 50 rebus a rovescio (7,7)

sudoku facile

Rebus (7,7) est R E mas IN tesi = Estrema sintesi

Soluzione Medio

Soluzioni della settimana nr 49

Le soluzioni di questi giochi nella prossima edizione del giornale


46 TELEVISIONE la Pagina • 12 dicembre 2007

17 LUNEDI

dicembre 06.50 Euronews 08.00 Tf – The District 08.45 Tf – Attenti a quei due 09.05 Quiz – Zerovero (r) 09.55 Sci: Slalom maschile 10.55 Euronews 11.50 Agenda TSI 12.00 Euronews 12.55 Sci: Slalom maschile 14.00 Storie 16.20 DiAdà 17.30 Documentario 18.30 Tf – Un caso per due 19.30 Tf – Le sorelle McLeod 20.15 Tf – NUMB3RS 21.00 Tf – Un caso per due 22.00 Calcio: Champions League 22.30 Film – Una scelta pericolosa (thriller)

05.50 Telegiornale notte (r) 06.10 Controluce 06.50 Agenda TSI 07.00 Cartoni animati 08.00 Euronews 09.25 Agenda TSI 09.35 Documentario 10.25 Telenov. – Terra nostra 2 11.10 Tf – Magnum P.I. 12.00 Quiz – Molla l'osso 12.30 Telegiornale 12.50 Tf – NUMB3RS 13.30 Tf – The District 14.15 Tf – JAG - Avvocati in divisa 15.00 Tf – Le sorelle McLeod 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 I Cucinatori 18.00 Telegiornale flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Buonasera 20.00 Telegiornale sera 20.30 Meteo 20.40 Tf – Attenti a quei due 21.00 Film – Cinderella Man - Una ragione per lottare 23.30 Telegiornale notte 00.05 Segni dei tempi

Canale

occhio ai programmi

Billy Elliot

06.10 Tf – La nuova Famiglia Addams 06.30 Tg1 06.45 Unomattina 08.00 Tg1 Mattina 09.00 Tg1 Della Storia 09.30 Tg1 Flash 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg1 Giorno 14.00 Tg1 Economia 14.10 Festa Italiana storie 15.50 Festa Italiana 16.15 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg1 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg1 Sera 20.30 Affari tuoi 21.10 Film – Il destino di un principe (storico) 23.15 Tg1 23.20 Porta a porta 00.55 Tg1 Notte 01.30 Appuntam. al Cinema 01.35 Sottovoce 02.05 RaiEdu 02.40 SuperStar

Canale 5

21.10

Billy a undici anni incappa per caso in una lezione di ballo che si svolge nel circolo ricreativo dove si allena alla boxe. Suo padre e suo fratello scioperano insieme agli altri minatori e quando si accorgono che Billy ha sostituito la boxe con la danza classica gli proibiscono entrambe e lo confinano a badare all’anziana nonna. La signora Wilkinson, sua maestra di ballo, ha intuito le sue grandi potenzialità e lo prepara di nascosto all’audizione per la Royal Ballet School. Ma Billy manca l’appuntamento: molto infelice, si sfoga mostrando al suo amico Michael il pezzo che avrebbe dovuto eseguire; il padre assiste per caso e per la prima volta si rende conto del talento del figlio...

06.00 Tg5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borsa e moneta 08.00 Tg5 Mattina 09.00 Info – Secondo voi 09.10 Info – Verissimo 11.55 Tf – Finalmente soli 12.25 Soap – Vivere 13.00 Tg5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centrovetrine 14.45 T-Show – Uomoni e donne 16.15 Real – Amici 17.05 Film – Quando il passato ritorna (commedia) 18.50 Quiz – 1 contro 100 20.00 Tg5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Film – Billy Elliot 23.25 Info – Matrix 01.20 Tg5 Notte 01.51 Show – Striscia la notizia (r) 02.21 Mediashopping 02.33 Real – Amici 03.15 Mediashopping 03.27 Tf – Tre nipoti e un maggiordomo

06.55 Quasi le sette 07.00 Random 09.25 Sorgente di vita 09.55 Sci: Slalom Speciale maschile - Coppa del Mondo 11.00 Piazza Grande 13.00 Tg2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e società 14.00 L'Italia sul 2 15.50 Ricomincio da qui 17.20 Tf – Streghe 18.05 Tg2 Flash L.i.s. 18.10 Rai Tg Sport 18.30 Tg2 19.00 Minis. – Piloti 19.10 Tf – Sentinel 20.00 Show – Pyramid 20.30 Tg2 Sera 21.05 Tf – Lost 22.40 Tf – Senza traccia 23.30 Tg2 23.45 RaiEdu 00.45 Dodicesimo Round 01.15 Tg Parlamento 01.25 Protestantesimo 01.55 Almanacco 02.05 Meteo 2 02.10 Appuntam. al Cinema

Italia 06.30 Mediashopping 06.35 Cartoni animati 09.05 Film – 110 e lode 11.10 Tf – A-Team 12.25 Studio Aperto 13.00 Studio Sport 14.05 Cartoni animati 15.00 Tf – Instant Star 15.55 Tf – Malcolm 16.50 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 19.00 Mediashoppping 19.10 Sitcom – War At Home 20.05 Tf – Futurama 20.30 Quiz – La ruota della fortuna 21.10 Film – Star Wars episodio III - Vendetta di Sith 23.50 Film – Allegro non troppo 01.45 Studio Sport 02.10 Mediashopping 02.30 Real – Talent 1 03.20 Tf – John Doe

Hai rinnovato l'abbonamento?

06.30 Il caffè di Corradino Mineo 08.05 Rai Edu 09.05 Verba volant 09.15 Cominciamo bene prima 12.00 Tg3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg3 Shukran 12.55 Sci: Slalom speciale maschile - Coppa del Mondo 14.00 Tg Regione 14.20 Tg3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tgr Neaoplis 16.15 Tg3 Gt ragazzi 16.35 Melevisione 17.50 Geo & Geo 18.15 Meteo 3 19.00 Tg3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Rai Sport Notizie 20.10 Blob 20.30 Un posto al sole 21.05 Chi l'ha visto? 23.10 Tg3 23.15 Tg Regione 23.25 Tg3 Primo Piano 23.45 Memorie di Adriano 00.35 Tg3 Notte 00.45 Appuntam. al Cinema

Rete 06.05 Tg4 Rassegna Stampa 06.25 Tf – Quincy 07.40 Tf – Hunter 08.40 Tf – Nash Bridge 09.40 Soap – Saint Tropez 10.40 Soap – Febbre d'amore 11.30 Tg4 Giorno 11.38 Notizie sul traffico 11.40 S- News – Forum 13.30 Tg4 Giorno 13.54 Meteo 4 14.00 S- News – Forum 15.00 Tf – Detective Monk 16.00 Show – Ieri e oggi in tv 16.50 Film – Femmina ribelle 17.50 Tgcom 18.55 Tg4 Sera 19.30 Meteo 4 19.35 Info – Sipario del Tg4 20.00 Soap – Tempesta d'amore 20.20 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – The Defender 00.15 Film – Quasi quasi.. 02.00 Tg4 Rassegna Stampa 02.25 S-News – Pianeta mare 03.25 Cult. – Vivere meglio 04.25 Cult. – Peste e corna e gocce di storia 05.15 Telen. – Il segreto della nosta vita


piccolo schermo 47

12 dicembre 2007 • la Pagina

In dieci milioni hanno seguito il V° Canto dell'Inferno dantesco, magistralmente interpretato dal geniale mattatore toscano

Trionfo di spettatori per lo show di Benigni Dopo il lunedì trascorso in compagnia di Adriano Celentano, Raiuno ha proposto uno spettacolo che ha tenuto incollati al televisore milioni di italiani. La passione tra Paolo e Francesca del Canto V dell’Inferno, quello dell’amor “ch’a nullo amato amar perdona”. Lo show di Benigni ha spaziato dalla Divina Commedia di Dante a temi di politica ed attualità: non sono mancati riferimenti a Silvio Berlusconi, che lo scorso 19 novembre da Piazza San Babila, a Milano, ha fondato un nuovo partito: “Si prenda un po’ di riposo, é stressato. Faccia passare almeno una settimana tra la fondazione di un partito ed un’altro”. E ancora: il Cavaliere avrebbe fatto bene a partecipare al family day perché “ha avuto cinque mogli, di cui due sue”. Il Roberto nazionale ha voluto inoltre condannare la violenza sulle donne “perchè é la violenza dei vigliacchi, e non c’é niente di peggio della violenza dei vigliacchi”, ed ha lodato la battaglia di coloro che si alleano in Sicilia per non pagare più il pizzo. “L’Italia – ha spiegato poi il comico – è l’unico Paese al mondo dove è nata prima la cultura e poi il concetto di nazione. C’è da essere orgogliosi di questo”. “Moltissimo - ha proseguito - è arrivato dal sud, grandi pensatori, filosofi e poeti sono nati al sud. È il sud dell’Italia che deve dare un’identità al Paese”. Benigni ha poi espresso la propria soddisfazione per la moratoria italiana per l’abolizione della pena di morte, che “fa grande l’Italia. Voglio fare un applauso a chi l’ha fatta perché se tutto questo tempo non finisce qui, qualcuno ce ne sarà grato’’. “Io – ha spiegato – non voglio avere ammazzato nessuno mai nella vita’’. Nel

corso della trasmissione, non sono mancati riferimenti ironici a Emanuele Filiberto e a Vittorio Emanuele di Savoia, che hanno chiesto allo Stato italiano 260 milioni di euro come risarcimento per i loro anni di esilio: “Quando si chiede mi commuovo subito. Facciamo una colletta per questa famiglia di emigrati indigenti di origine piemontese. Mandiamo tutti un Sms, facciamo un Telethon e lo chiamiamo Telethron”. Sono stati oltre dieci milioni i telespettatori che giovedì sera hanno visto lo show di Benigni in diretta televisiva su Rai Uno: 10 milioni e 70mila, per l’esattezza, con il 35,68% di share. Un risultato che ha consentito a viale Mazzini di battere Canale 5, che ha mandato in onda la fiction “Il Capo dei Capi”: la serie televisiva ha tenuto fede alle aspettative ottenendo poco meno di 8 milioni di spettatori, pari al 28,59% di share. Benigni il 23 dicembre 2002 fece il record di 12.687.000 con il 45,48% ma l’ascolto ottenuto giovedì sera rappresenta il record stagionale per uno show di Raiuno. Il record precedente era detenuto da Celentano che, il lunedì precedente, sulla stessa rete con “La situazione di mia sorella non è buona” aveva ottenuto 9.209.000 spettatori col 32,9% di share. Al di là degli ascolti la performance del comico toscano è stata salutata con entusiasmo da tutti i vertici di viale Mazzini: “L’uno-due assestato dalla Rai alla concorrenza con Celentano e Benigni nel giro di una settimana, nel pieno del cosiddetto periodo di garanzia, fondamentale ai fini dell’acquisizione delle risorse pubblicitarie, conferma che, quando vuole e ce la mette tutta, il servizio pubblico è in grado di vedersela ad armi pari e di vincere con Mediaset sul piano degli ascolti, conser-

vando contemporaneamente una doverosa ed inequivocabile cifra da servizio pubblico”. Lo ha affermato in una nota il consigliere Rai Sandro Curzi, secondo il quale “qualcuno continua a storcere il muso, secondo me ingiustamente, all’idea che i caratteristici e accattivanti show di Celentano possano rientrare nell’ambito della missione di un servizio pubblico forte e popolare, ma, di fronte al ‘Quinto dell’inferno’ benigniano, ogni riserva deve cedere il passo a soddisfazione e a motivi di conforto”. Non solo, rileva Curzi, “per le capacità e le sorti del servizio pubblico, ma della tenuta e delle sorti del Paese. Il fatto che 10-12 milioni di italiani si siano sintonizzati e siano rimasti inchiodati dal talento di Benigni, ma soprattutto dalla poesia dantesca, con medie di distribuzione geografica e generazionale degli ascolti più omogenee del solito, significa - osserva il consigliere - che la Tv non è e può continuare a non essere solo spazzatura, che la Rai può e deve osare di più sul piano della qualità (senza ri-

nunciare agli ascolti e alla pubblicità) e che nel Paese ci sono ancora risorse straordinarie per costruire un futuro migliore del presente”. In questo senso, secondo Curzi, “si deve rilevare che Benigni ha ottenuto tali risultati in presenza di una forte controprogrammazione da parte del principale concorrente con la fiction sul ‘Capo dei capi’ e della concorrenza domestica di ‘Annozero’. Sono i due soli appuntamenti che hanno retto di fronte al ciclone-Benigni consentendo ad un impegnativo pacchetto di trasmissioni che metteva insieme Dante, la mafia e un’inchiesta giornalistica alla maniera di Santoro di incollare complessivamente di fronte al piccolo schermo 20-22 milioni di italiani. E questo – conclude – mi pare molto confortante”.


48 TELEVISIONE la Pagina • 12 dicembre 2007

18 MARTEDI

dicembre 05.50 Telegiornale notte (r) 06.00 Il Quotidiano (r) 06.50 Euronews 08.30 Tf – The District 09.40 Tf – Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero (r) 10.45 Euronews 11.50 Telesguard (r) 12.00 Euronews 16.20 DiAdà 17.30 Documentario 18.30 Tf – Un caso per due 19.30 Tf – Le sorelle McLeod 20.15 Tf – NUMB3RS 21.00 Film – Il miracolo di Berna (drammatico) 23.35 Tf – Tanto per ridere 00.20 Il Quotidiano (r) 00.55 Buonasera (r)

05.30 Swiss view 05.50 Telegiornale notte (r) 06.00 Il Quotidiano (r) 06.35 Buonasera (r) 07.00 Cartoni animati 09.35 Documentario 10.25 Telenov. – Terra nostra 2 11.10 Tf – Magnum P.I. 12.00 Quiz – Molla l'osso 12.30 Telegiornale 12.50 Tf – NUMB3RS 13.30 Tf – The District 14.15 Tf – JAG - Avvocati in divisa 15.00 Tf – Le sorelle McLeod 16.00 Telegiornale flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 I Cucinatori 18.00 Telegiornale flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Buonasera 20.00 Telegiornale sera 20.40 Attenti a quei due 21.00 Tf – Dr. House 21.45 Tf – Brothers & Sisters 23.15 Telegiornale notte 23.30 Film – The Jacket 01.05 Repliche continuate

06.10 Tf – La nuova Famiglia Addams 06.45 Unomattina 08.00 Tg1 Mattina 09.30 Tg1 Flash 10.50 Appuntam. al Cinema 11.00 Occhio alla spesa 11.30 Tg1 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg1 Giorno 14.00 Tg1 Economia 14.10 Festa Italiana storie 15.50 Festa Italiana 16.15 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg1 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg1 Sera 20.30 Affari tuoi 21.10 Film – Il vento del perdono (drammatico) 23.05 Tg1 23.10 Porta a porta 00.45 Tg1 Notte 01.00 Tg1 Le idee 01.15 Che tempo fa 01.20 Appuntam. al cinema 01.25 Sottovoce 01.55 RaiEdu

Canale

occhio ai programmi TSI 2

Il miracolo di Berna 21.00

Nel 1954 l’Unione Sovietica sta rilasciando i prigionieri di guerra. Tra loro c’è il padre di Mathias, un ragazzino di dodici anni che vive, con la madre e la sorella, in una cittadina della Germania dell’Ovest. Mathias è diventato la mascotte del giocatore di calcio Helmut Rahn, che per lui è come un padre. Il ritorno del genitore sconvolge il delicato equilibrio raggiunto. Dopo anni di prigionia, il padre non riesce ad adattarsi alla vita e si sfoga maltrattando la famiglia. Il calcio è per lui solo una perdita di tempo. Al miracolo della vittoria della squadra tedesca alla Coppa del Mondo a Berna è questo “ il miracolo di Berna” - si accompagna quello compiuto dalla forza vitale del bambino.

06.00 Tg5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.58 Borsa e monete 08.00 Tg5 Mattina 09.00 Info – Secondo voi 09.10 Film – La neve in agosto 11.25 Tf – Providence 12.25 Soap – Vivere 13.00 Tg5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.15 Real – Amici 17.05 Film – Rinuncia impossibile (commedia) 18.50 Quiz – 1 contro 100 20.00 Tg5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Film – Duplex - Un appartamento per tre 22.55 Film – Natale in affitto 01.20 Tg5 Notte 01.50 Meteo 5 01.51 Show – Striscia la notizia (r) 02.21 Mediashopping 02.33 Real – Amici 03.27 Tf – Tre nipoti e un maggiordomo

07.00 Random 09.45 RaiEdu 10.00 Tg2punto. it 11.00 Piazza Grande 13.00 Tg2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 14.00 L'Italia sul 2 15.50 Ricomincio da qui 17.20 Tf – Streghe 18.05 Tg2 Flash L.i.s. 18.10 Rai Tg Sport 18.30 Tg2 19.00 Minis. – Piloti 19.10 Tf – Sentinel 20.00 Show – Pyramid 20.25 Il lotto alle otto 20.30 Tg2 Sera 21.05 Tf – Gost Whisperer 21.50 Tf – Desperate Housewives 23.30 Tg2 23.45 Music. – Zucchero Sugar Fornaciari 01.15 Tg Parlamento 01.25 Almanacco 01.30 Estrazioni del lotto 01.40 Appuntam. al cinema 01.45 Film – Double Bang 03.25 Tf – Quasi parenti

Italia 06.30 Mediashopping 06.35 Cartoni animati 09.05 Film – Colpi caldi - Hot Shots 11.10 Tf – A-Team 12.25 Studio Aperto 12.59 Meteo 13.00 Studio Sport 14.05 Cartoni animati 15.00 Tf – Instant Star 15.55 Tf – Malcolm 16.50 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Mediashopping 19.10 Sitcom – War At Home 20.05 Tf – Futurama 20.30 Quiz – La ruota della fortuna 21.10 Quiz – Canta & Vinci 23.30 Golden Skate Awards 01.10 Studio Sport 01.35 Studio Aperto - La Giornata 01.50 Real – Talent 1 02.15 Mediashopping 02.40 Tf – John Doe 03.30 Mediashopping 03.35 Show – Talk radio 03.40 Film – Perchè si uccide un magistrato (giallo) 05.30 Studio Sport 06.05 Sitcom – I-taliani

06.00 Rai News 24 06.30 Il caffè di Corradino Mineo 08.05 Rai Edu 09.05 Verba Volant 09.15 Cominciamo bene prima 12.00 Tg3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg3 Punto Donna 12.45 Le Storie 13.10 Tf – Saranno famosi 14.00 Tg Regione 14.20 Tg3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tgr Neapolis 15.15 La tv dei ragazzi 16.15 Tg3 GT ragazzi 16.35 Melevisione 17.50 Geo & Geo 18.15 Meteo 3 19.00 Tg3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Rai Tg Sport 20.10 Blob 20.30 Un posto al sole 21.05 Info – Ballarò 23.10 Tg3 23.15 Tg Regione 23.25 Tg3 Primo Piano 23.45 Blu Notte

Rete 06.05 Tg4 Rassegna stampa 06.25 Tf – Quincy 07.40 Tf – Hunter 08.40 Tf – Nash Bridge 09.40 Soap – Saint Tropez 10.40 Soap – Febbre d'amore 11.30 Tg4 Giorno 11.40 S-News – Forum 13.30 Tg4 Giorno 14.00 S-News – Forum 15.00 Tf – Detective Monk 16.00 Show – Ieri e oggi in tv 16.50 Film – L'ultima riva 18.55 Tg4 Sera 19.35 Info – Sipario del Tg4 20.00 Soap – Tempesta d'amore 20.20 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Tf – Siska 23.20 Cult. – Vite straordinarie 00.25 Film – Attenti al buffone 01.20 Tg4 Rassegna stampa 02.45 Film – La ballata del boia

voglia di leggere? Passa o telefona in libreria! la Pagina 043/322 17 17


musica 49

12 DICembre 2007 • la Pagina

...e la storia continua con “La tavola rotonda” Un libricino preso in edicola da ragazzino per imparare a suonare la chitarra e tanto, tanto lavoro per guadagnarsi la possibilità di coltivare il proprio sogno: sono queste le basi da cui nasce il grande successo di Giuseppe Povia, autore quasi sconosciuto travolto dal successo nel giro di pochissime settimane grazie al successo del brano “I bambini fanno oh” a cura di Isabella La Rocca Hai scoperto la musica da giovanissimo e praticamente sei un autodidatta: per molti anni hai continuato a crederci, sgobbando sodo, fin quando non è arrivato il successo… cosa rappresenta per te la musica? Sì, ho cominciato comprando un libricino in edicola, “Chitarrista in 24 ore” ed ho imparato da lì, con sacrifici ed impegno. Per me la musica non è solo passione, ma puro amore: la passione può scemare o finire, mentre credo fermamente che l’amore possa durare per sempre; di certo la musica non è mai stata un lavoro per me, per cui pur scrivendo testi e componendo musica mi è sempre sembrato normale, finchè ne avevo il tempo, continuare a lavorare e mettere da parte i soldi per poter coltivare il mio sogno: una chitarra nuova, un festival, un arrangiamento per i miei pezzi… Nei primi due album, i tuoi testi rivelano un modo molto particolare di osservare e descrivere la realtà: lasci alle metafore dal sapore quasi leggero, (“un fumetto di strane parole”) il compito di raccontare i grandi problemi della vita: perché questa scelta? Quando non si riesce a capire spesso, piuttosto che dire “non ho capito” si dice che ciò che non si capisce è bello. Io cerco di scrivere solo cose che tutti possano capire e ritengo che questo sia anche il motivo di tutte le critiche dei grandi intellettuali: se criticare cio che è immediatamente comprensibile è facile, ciò che non è intuitivo o facilmente assimilabile assume subito un’importanza diversa, in parole povere diventa “una figata”, per dirla con il gergo giovanile. Questo non lo trovo giusto e da qui deriva la mia scelta di usare un linguaggio semplice ed intuitivo anche attraverso metafore che, oltre che con le parole, spieghino con i simboli e le immagini del quotidiano di noi tutti (vedi i bambini o i piccioni) il mio pensiero. Dopo il grande ed improvviso successo del brano “Quando i

bambini fanno oh”, hai mai sentito la pressione di dover eguagliare quel successo? Sempre, perché se non ci provassi non avrei l’energia per continuare a dare di più al mio pubblico. “I bambini fanno oh” secondo me è irraggiungibile, ma ci sono altre canzoni che vengono scoperte con il tempo, piano piano, e che fanno si che l'immagine di un cantautore non rimanga legata esclusivamente al grande successo di una sola canzone; ci sono molti esempi di questo nel panorama italiano: per quanto “ Nel blu dipinto di blu” o “Questo piccolo grande amore” siano dei capolavori, Modugno e Baglioni hanno fatto anche altro… Dentro te c’è ancora il bambino che fa “oh”? Per fortuna si…ed è ciò che mi dà la forza di andare avanti… Veniamo all’ultimo album, “Laa storia continua... La tavola rotonda”: il titolo è un omaggio ai tuoi fans che si fanno chiamare “cavalieri e dame”. Che rapporto hai con il tuo pubblico? Bello, perché non ho mai creato distanza tra loro e me, anzi; mi piace coinvolgerlo tanto nei concerti quanto nei miei lavori, come è avvenuto anche nell’ultimo disco. Quest’estate nei teatri mi sono divertito a cantare con i miei fans… “E' meglio vivere una spiritualità” è il brano che ha lanciato l’album. Qual`è la tua posizione in merito alla fede? Conosco la religione cattolica e ho letto i testi induisti e musulmani, maturando la convinzione che la religione sia diventata una mera interpretazione dell’uomo che l’ha stravolta arrivando perfino ad usarla come pretesto per fare una guerra o per insultare un altro popolo. Alla fine non è Dio che ha fatto l’uomo a sua immagine e somiglianza ma

si è arrivati al contrario, all’uomo che plasma il proprio Dio a sua immagine e somiglianza. Se non fosse soggetta a tale interpretazione la religione sarebbe la storia più bella del mondo; purtroppo non è così, quindi “meglio vivere una spiritualità” perché questa apre tante strade, mentre la religione, come integralismo mediatico è un disastro che ci allontana dalla vera essenza di Dio. La religione divide i popoli e la spiritualità li unisce: è questo il mio pensiero. Nel brano “L'amicizia” dici: “Non so cos’è ma so cosa non è, l’amicizia non si vede ma si sente”; che valore dai ad essa? Aver avuto tanto successo ha cambiato i rapporti con i vecchi amici? Sì; ho perso tanti amici dopo il boom di Sanremo; forse hanno pensato che io fossi cambiato, mentre credo che a cambiare siano stati loro; “amicizia” per me è una parola grossa e un sentimento per niente scontato o automatico…gli amici devono dirsi tutto in faccia, difetti compresi e sapersi accettare; non è facile. Si ha “l’illusione di volare ma poi si finisce per annegare”, canti in “Maledetto sabato” riferendoti alle droghe e all’alcool che causano tante delle stragi del sabato sera… Ho perso un amico nel '92 e ricordo bene la stanza bianca dell'ospedale e i beep dei macchinari…dopo tre ore dall’incidente il mio amico ha smesso di lottare mentre io son rimasto lì a guardare. Da allora qualcosa è cambiato...ho deciso di riprendere questa canzone dopo quasi 16 anni perché solo adesso mi sento pronto a cantarla. Morire non è affatto difficile, continuare a vivere sì. Vorrei dire a tutti di non aspettare che succeda qualcosa di brutto per iniziare a riflettere; anche per questo ho realizzato un videospot (visibile su www. povia.net, ndr) sugli incidenti strada-

li, per dare il mio contributo contro questi assurdi incidenti… “Vecchio saggio” è un saluto a Tiziano Terzani, scomparso qualche anno fa; cosa diresti di lui a chi non lo conosce? Di Tiziano mi ha colpito il suo impegno nel cercare di costruire un ponte tra l’occidente e l’oriente mistico: lo descriverei come un uomo sempre entusiasta, alla ricerca di qualcosa di vero nelle diverse realtà. Una ricerca che passava direttamente attraverso le sue esperienze; non si può capire l’Africa andando a viverci negli alberghi a 5 stelle. Tiziano ha vissuto culture e tradizioni diverse imparando dagli altri popoli senza mai cercare di cambiarli o di imporre loro usi e costumi occidentali: questo ha fatto di lui un grande uomo. Faceva in modo di non essere distratto dalle distrazioni e andava oltre quello che ci viene dato dalle pubblicità e dalle mode, in questo credo debba rappresentare un esempio per tutti… La particolarità di questo ultimo album è il commento di artisti famosi che accompagna ogni singolo pezzo: quale l’artista italiano che stimi di più? Mi trovo molto bene, sia professionalmente che umanamente, con Francesco Baccini, perché è una persona “vera”. “Evviva i pazzi che hanno capito che cos’è l’amore” affermavi al tuo esordio…tu sei riuscito a capirlo? Non ancora, però sono sulla buona strada… Sulla buona strada per esser pazzo, dunque...! Se esserlo implica capire e vivere l'amore, ben venga...Di certo so che siamo tutti in cerca della felicità quando, forse, sarebbe meglio lottare per guadagnarsi una costante serenità… Giuseppe Povia sarà presto in Svizzera per la promozione del suo ultimo album “La storia continua...La tavola rotonda” distribuito dalla Sounds of life records


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19

mercoledi

dicembre 06.50 Euronews 08.35 Tf – The District 09.15 Euronews 10.00 Quiz – Zerovero (r) 10.45 Euronews 11.50 Telesguard (r) 12.00 Euronews 16.15 Documentario 17.10 DiAdà 18.20 Tf – Zack e Cody al Grand Hotel 18.45 Tf – Hannah Montana 19.10 Tf – Phil dal futuro 19.35 Documentario 20.00 Tf – NUMB3RS 20.40 Calcio: Coppa Uefa Zurigo - Leverkusen 22.40 La partita 23.00 Sportsera

05.30 Swiss view 06.00 Il Quotidiano (r) 06.50 Agenda TSI 07.00 Cartoni animati 08.05 Euronews 09.25 Agenda TSI 09.30 Documentario 10.25 Telenov – Terra nostra 2 11.10 Tf – Magnum P.I. 12.00 Quiz – Molla l'osso 12.30 Telegiornale 12.50 Tf – NUMB3RS 13.30 Tf – Zack e Cody al Grand Hotel 13.55 Tf – Hannah Montana 14.20 Tf – Phil dal futuro 15.10 Tf – Horizon 16.00 Telegiornale flash 16.05 Show – S-QUOT 17.10 I Cucinatori 18.00 Telegiornale flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Buonasera 20.00 Telegiornale sera 20.40 Tf – Attenti a quei due 21.00 Film – Che pasticcio, Bridget Jones! (commedia)

Canale

occhio ai programmi

Che pasticcio Bridget Jones!

06.10 Tf – La nuova famiglia Addams 06.30 Tg1 06.45 Unomattina 08.00 Tg1Mattina 09.35 Linea verde 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg1 Giorno 14.00 Tg1 Economia 14.10 Festa Italiana storie 15.50 Festa Italiana 16.15 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg1 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg1 Sera 20.30 Affari tuoi 21.10 Cult. – Speciale Superquark 23.20 Tg1 Notte 23.25 Porta a Porta 01.00 Tg1 Notte1 01.30 Che tempo fa 01.35 Appuntam. al cinema 01.40 Sottovoce 02.10 RaiEdu 03.15 Film – La corsa più pazza del mondo

TSI 1

21.00

Bridget Jones e Mark Darcy sono una coppia felice ed innamorata. Tutto procede per il meglio finché una "minaccia" si abbatte sul loro rapporto: la nuova tirocinante dello studio di Mark, una stangona mozzafiato che, oltretutto, dice sempre "la cosa giusta al momento giusto". Quando sembra che la situazione non possa peggiorare ulteriormente, ecco rispuntare, affascinante più che mai, Daniel Clever, l'ex capo di Bridget...

06.00 Tg5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.58 Borsa e monete 08.00 Tg5 Mattina 09.10 Film – Il bambino di Betlemme (drammatico) 11.25 Tf – Providence 12.25 Soap – Vivere 13.00 Tg5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Real – Amici 17.05 Film – Le scarpette di Maggie (drammatico) 18.50 Quiz – 1 contro 100 20.00 Tg5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Film – Finalmente Natale 23.30 Info – Matrix 01.20 Tg5 Notte 01.50 Meteo 5 01.51 Show – Striscia la notizia (r) 02.21 Mediashopping 02.33 Real – Amici 03.27 Tf – Tre nipoti e un maggiordomo 03.57 Mediashopping

07.00 Random 09.45 RaiEdu 10.00 Tg2punto.it 11.00 Piazza Grande 13.00 Tg2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e società 14.00 L'italia sul 2 15.50 Ricomincio da qui 17.20 Tf – Streghe 18.05 Tg 2 Flash L.i.s. 18.10 Rai Tg Sport 18.30 Tg2 19.00 Minis. – Piloti 19.10 Tf – Sentinel 20.00 Show – Pyramid 20.30 Tg2 Sera 21.05 Film – Il magico mondo di Ella (commedia) 22.45 Tg2 Notte 23.00 Magazine sul due 23.45 Film – Spia e lascia spiare 01.00 Tg Parlamento 01.10 Tf – Chris Isaak Show 01.55 Almanacco 02.05 Meteo 2 02.10 Appuntam. al cinema 02.15 Tf – La ragnatela 02.55 Tg2 Dossier Storie

Italia 06.30 Cartoni animati 08.40 Film – Salto nel buio 11.10 Tf – A-Team 12.25 Studio Aperto 12.59 Meteo 13.00 Studio Sport 14.05 Cartoni animati 15.00 Tf – Instant Star 15.55 Tf – Malcolm 16.50 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 19.00 Mediashopping 19.10 Sitcom – War At Home 20.05 Tf – Futurama 20.30 Quiz – La ruota della fortuna 21.10 Film – A testa alta 22.45 Film – Minority Report 01.25 Show – Talent 1 01.55 Studio Sport 02.25 Studio Aperto - La giornata 02.40 Shopping by night 03.05 Tf – John Doe

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06.00 Rai News 24 06.30 Il caffè di Corradino Mineo 08.05 RaiEdu 09.05 Verba Volant 09.15 Cominciamo bene prima 12.00 Tg3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg3 Agritre 12.45 Le storie 13.10 Tf – Saranno famosi 14.00 Tg Regione 14.20 Tg3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tgr Neapolis 16.15 Tg3 GT ragazzi 16.35 Melevisione 17.50 Geo & Geo 18.15 Meteo 3 19.00 Tg3 19.30 Tg Regione 20.00 Rai Sport Notizie 20.10 Blob 20.30 Un posto al sole 21.05 Tf – Medium 22.30 Tf – In Justice 23.15 Tg3 23.20 Tg Regione 23.30 Tg3 Primo Piano 23.50 Doc. – C'era una volta

Rete 06.05 Tg4 Rassegna Stampa 06.25 Tf – Quincy 07.10 Mediashopping 07.40 Tf – Hunter 08.40 Tf – Nash Bridge 09.40 Soap – Saint Tropez 10.40 Soap – Febbre d'amore 11.30 Tg4 Giorno 11.38 Notizie sul traffico 11.40 S-News – Forum 13.30 Tg4 Giorno 13.54 Meteo 14.00 S-News – Forum 15.00 Tf – Detective Monk 16.00 Show – Ieri e oggi in tv 16.50 Film – Zoccoletti olandesi (commedia) 18.55 Tg4 Sera 19.35 Info – Sipario del Tg4 20.00 Soap – Tempesta d'amore 20.20 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – The score 23.45 Tf – Il Commissario Moulin 01.45 Tg4 Rassegna Stampa 02.10 Music. – Collez. Inverno 2 03.10 Film – Bill il taciturno 04.55 Cult. – Peste e corna e gocce di storia 05.00 Telen. – Il segreto della nostra vita


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12 DICembre 2007 • la Pagina

Grandi temi e disincanto nel nuovo album del supermolleggiato

Celentano canta l'amore ma fa anche denuncia sociale

Il ritorno di Jovanotti

Si intitola “Safari” il nuovo album di Jovanotti la cui uscita è prevista per il 18 gennaio 2008 e che intanto è anticipato dal singolo Fango, scaricabile da iTunes dal 7 dicembre e già numero uno nella classifica delle canzoni più scaricate. “Safari” segna l'atteso ritorno discografico di Lorenzo a tre anni da “Buon Sangue”, che ha raggiunto 5 dischi di platino e ha portato l'artista in tour in

numerose città italiane e nei festival più importanti d’Europa. L’ultimo disco è stato registrato tra Cortona, Milano, Los Angeles, Rio, Hannover. Il singolo Fango vede la preziosa partecipazione alle chitarre di Ben Harper, a cui Lorenzo è legato oltre che da una profonda stima professionale, anche da una solida amicizia. Jovanotti ha tra l'altro firmato “Aria...non sei più tu”, brano ecologista che fa parte dell'ultimo album di Adriano Celentano, “Dormi amore, la situazione non è buona”, recentemante tornato in tv, con discreto successo, nello show di Raiuno “Dormi Amore-La situazione di mia sorella non è buona”, riferendosi alla situazione del pianeta Terra. Lorenzo avrebbe dovuto partecipare allo show dell'amico Celentano, ma in seguito alla tragica morte del fratello maggiore ha rinunciato ad ogni apparizione, pur decidendo comunque di rispettare la data di uscita del nuovo album, precedentemente annunciata dalla Universal.

brano) sono lontani, ma sempre più attuali. E così Adriano non perde l’occasione per ribadire i suoi ideali ambientalisti, notoriamente condivisi dal collega Jovanotti. Suggestiva e disperata è Dormi amore, ancora a firma Bella-Mogol, che sfuma in La situazione non è buona, pezzo portante del disco, firmato da Tricarico, apprezzato cantautore classe 1971. Un grido d’allarme per segnalare tutto ciò che non funziona in Italia, dall’economia alla politica, dall’ambiente alla situazione internazionale. Sotto accusa anche gli architetti. Anzi, nel testo sono definiti ‘’la più grande sciagura’’ che dobbiamo affrontare. Ha un sapore mediterraneo

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e struggente l’inedito di Modugno, Ragazzo del Sud, composto negli anni ‘70. Al centro c’è il ‘’Meridione disperato’’, con quei ragazzi “figli degli stenti’’, emigrati in una grande città come Torino, ai quali ‘’non rimane che andare in polizia o, come alternativa, una rapina ad una gioielleria’’. Il loro destino é segnato, uno di loro resta ucciso da un poliziotto mentre scappa. Sul suo volto, coperto da una calza nera, c’è però “tutto il sud emarginato’’.

Unplugged Tour 2007

nia e leggerezza. Stavolta, invece, si ha l’impressione che sia subentrata una certa disillusione. Celentano parte con una canzone d’amore, il singolo apri-pista ‘Hai bucato la mia vita’, uno dei quattro brani firmati dalla coppia Gianni Bella-Mogol. Il discorso vira subito con l’incisivo ‘Aria ... non sei più tu’, un pezzo forte e drammatico scritto da Jovanotti. ‘’Da quando tu non sei più tu, vivi costretta in clandestinità’’, canta Celentano riferendosi all’aria. L’artista si auto-cita come profeta della distruzione dell’ambiente, dove l’aria è malinconicamente descritta come una madre condannata a morte dai suoi figli. Gli anni della via Gluck (citata anch’essa nel

multiprint.ch

L’amore, l’emergenza ambientale, l’emarginazione del Sud Italia, la denuncia sociale e la difficoltà di essere sempre controcorrente: sono questi i temi-guida dell’ultimo album di Adriano Celentano, ‘Dormi amore - La situazione non è buona’, nei negozi in doppia versione, cd e vinile. Temi che l’ex Molleggiato affronta con il solito spirito da combattente, ben rappresentato dalla copertina: il pittore Wainer Vaccari lo ritrae come un pugile, sguardo aggressivo, smorfia rabbiosa e muscoli tesi, mentre brandisce i guantoni, come se stesse lottando per difendere ciò in cui crede. Una grinta che conosciamo bene. Ma che finora era sempre stata accompagnata da iro-

Unterhaltung vom Abend:

MARCO MASINI

Freitag, 14.12.2007 Dance Lounge, Rest. La Forchetta, 8836 Bennau

Tel.: 055/422 09 82 / www.dancelounge.ch Ticketvorverkauf Fr. 49.- Offen ab 20.00 Uhr


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20 giovedi

dicembre 05.50 Telegiornale notte (r) 06.00 Il Quotidiano (r) 06.50 Euronews 08.30 Tf – Horizon 09.40 Tf – Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero (r) 10.45 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Calcio: Coppa Uefa (r) 13.40 Euronews 16.20 DiAdà 17.20 Documentario 18.10 Tf – Un caso per due 19.10 Tf – Le sorelle McLeod 20.00 Tf – NUMB3RS 20.40 Calcio: Coppa Uefa Amburgo - Basilea 22.40 Sport Club 00.30 Il Quotidiano (r)

05.30 Swiss view 05.50 Telegiornale notte (r) 06.00 Il Quotidiano (r) 06.50 Agenda TSI 07.00 Cartoni animati 09.30 Documentario 10.25 Telenov. – Terra nostra 2 11.10 Tf – Magnum P.I. 12.00 Quiz – Molla l'osso 12.30 Telegiornale 12.45 Meteo regionale 12.50 Tf – NUMB3RS 13.35 Tf – The District 14.20 Tf – JAG - Avvocati in divisa 15.05 Tf – Le sorelle McLeod 16.00 Telegiornale flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 I Cucinatori 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Buonasera 20.00 Telegiornale sera 20.40 Tf – Attenti a quei due 21.00 Falò 22.10 Classe Politique 23.10 Telegiornale notte 23.40 Film – Frantic 01.35 Repliche continuate

Canale

occhio ai programmi

Frantic

06.05 Anima Good News 06.10 Tf – La nuova famiglia Addams 06.45 Unomattina 08.00 Tg1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Occhio alla spesa 11.30 Tg1 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg1 Giorno 14.00 Tg1 Economia 14.10 Festa Italiana Storie 15.50 Festa Italiana 16.15 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg1 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg1 Sera 20.30 Affari tuoi 21.30 Speciale Soliti Ignoti Identità nascoste 22.55 Tg1 23.00 Cult. – Tutto Dante 00.10 Tg1 Notte 00.50 Appuntam. al cinema 00.55 Sottovoce 01.25 Rai Edu 02.20 Film – Il caso Carey

TSI 1

23.40

Il dottor Richard Walker e sua moglie Sondra, sono a Parigi per una conferenza, ma decidono di passare nella Ville Lumière i giorni in cui si fidanzarono. Mentre sono in albergo, e lui sta facendo la doccia, Sondra ed una delle valigie scompaiono nel nulla. Richard, che aveva fatto notare alla moglie che in aereoporto aveva ritirato una valigia non sua, decide di contattare il direttore dell’albergo, la polizia e l’ambasciata, ma viene trattato con sarcasmo da tutti.

06.00 Tg5 Prima Pagina 07.55 Traffico 07.58 Borsa e monete 08.00 Tg5 Mattina 09.10 Minis. – La missione 11.25 Tf – Providence 12.25 Soap – Vivere 13.00 Tg5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Real – Amici 17.05 Film – Miracolo di Natale 18.50 Quiz – 1 contro 100 20.00 Tg5 Sera 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Film – The Family Man 23.40 Film – Un tocco di speranza (drammatico) 01.20 Tg 5 Notte 01.51 Show – Striscia la notizia (r) 02.33 Real – Amici 03.15 Mediashopping 03.27 Tf – Tre nipoti e un maggiordomo 03.57 Mediashopping

ABBONAT I 043 322 17 17

06.55 Quasi le sette 07.00 Random 09.45 RaiEdu 10.00 Tg2punto.it 11.00 Piazza Grande 13.00 Tg2 Giorno 13.30 Tg2 Costume e società 14.00 L'Italia sul 2 15.50 Ricomincio da qui 17.20 Tf – Streghe 18.05 Tg2 Flash L.I.S. 18.30 Tg 2 19.00 Minis. – Piloti 19.10 Tf – Sentinel 20.00 Show – Pyramid 20.25 Il lotto alle otto 20.30 Tg2 Sera 21.05 Annozero 23.05 Tg2 23.20 Show – Artù 01.05 Tg Parlamento 01.15 Tf – Chris Isaak Show 02.00 Almanacco 02.05 Meteo 2 02.10 Appuntam. al cinema 02.20 Tf – La ragnatela 03.05 Tg2 Salute 04.05 Gli occhi dell'anima

Italia 06.30 Mediashopping 06.35 Cartoni animati 09.05 Film – L'aereo più pazzo del mondo... Sempre più pazzo 11.10 Tf – A-Team 12.25 Studio Aperto 12.59 Meteo 13.00 Studio Sport 14.05 Cartoni animati 15.00 Tf – Instant Star 15.55 Tf – Malcolm 16.50 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.10 Sitcom – Wat At Home 20.05 Tf – Futurama 20.30 Quiz – La ruota della fortuna 21.10 Tf – Smallville 23.50 Show – Frankenstein 01.15 Studio Sport 01.40 Mediashopping 01.45 Studio Aperto - La giornata 02.00 Real – Talent 1 02.25 Mediashopping 02.50 Tf – John Doe 03.50 Mediashopping 03.55 Show – Talk radio 04.00 Film – Non avere paura della zia Marta 05.25 Studio Sport (r)

06.00 Rai News 24 06.30 Il caffé di Corradino Mineo 08.05 Rai Educational 09.05 Verba Volant 09.15 Cominciamo bene prima 12.00 Tg3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg3 Chièdiscena 12.45 Le storie 13.10 Tf – Saranno famosi 14.00 Tg Regione 14.20 Tg3 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tgr Neapolis 16.15 TG3 Gt ragazzi 16.35 Melevisione 17.50 Geo & Geo 18.15 Meteo 3 19.00 Tg3 19.30 Tg Regione 20.10 Blob 20.30 Un posto al sole 21.05 Tf – Medium 22.30 Tf – In Justice 23.15 Tg3 23.20 Tg Regione 23.30 Tg3 Primo Piano 23.50 Cult. – Correva l'anno 00.40 Tg3 Notte

Rete 06.25 Tf – Quincy 07.40 Tf – Hunter 08.40 Tf – Nash Bridge 09.40 Soap – Saint Tropez 10.40 Soap – Febbre d'amore 11.30 Tg4 Giorno 11.38 Notizie sul traffico 11.40 S-News – Forum 13.30 Tg4 Giorno 14.00 S-News – Forum 15.00 Tf – Detective Monk 16.00 Show – Ieri e oggi in tv 16.50 Film – Umberto D. 18.55 Tg4 Sera 19.30 Meteo 4 19.35 Info – Sipario del Tg4 20.00 Soap – Tempesta d'amore 20.20 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Nome in codice: Broken Arrow (avventura) 23.35 Film – La vedova americana (commedia)

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motori 53

12 DICembre 2007 • la Pagina

Appuntamento speciale per la giornata conclusiva del noto Salone dell'auto

Al Motorshow di Bologna omaggio a Colin McRae Un evento particolare per ricordare un campionissimo, un appuntamento speciale lungo le strade della città di Bologna e tanti ospiti prestigiosi in gara sul tracciato della Shell Arena: il Motor Show 2007 è sempre più ricco e il piatto del programma gare diventa ogni giorno più gustoso. Il 16 dicembre, giornata conclusiva del Salone in cui si terranno anche le finali del Memorial Bettega, sarà l’occasione per onorare la memoria di Colin Mc Rae, lo straordinario campione recentemente scomparso, da sempre amico del Motor Show. Lo scozzese, 25 rally vinti nel WRC, aveva trionfato per tre volte nel Memorial Bettega (’91, ’92 e ’93) e in due edizioni della Coppa Dante Salvay (’91 e ’93) ottenendo due secondi posti nella speciale gara in notturna nel ’96 e nel 2004, anno in cui è stato per l’ultima volta ospite al Salone. Per rendergli omaggio è stato studiato un evento particolare, denominato Freestyle Rally-Tribute to Colin Mc Rae: i piloti impegnati nel “Bettega” dovranno esibirsi in una discesa del ponte della Shell Arena da concludere, davanti alle tribune, con un “numero” a loro discrezione.

La giuria sarà formata da campionissimi del rallysmo e del motorismo mondiale di ogni tempo: tra gli invitati Markku Alen, Didier Auriol, Miki Biasion, Stefan Everts, Tony Fassina, Sandro Munari e Armin Schwarz. Sulla vittoria finale, però, inciderà soprattutto il boato del pubblico della Shell Arena, invitato ad esporre sulle tribune striscioni in ricordo del rallysta scozzese. Per l’occasione sarà presente anche una vettura Subaru Impreza gruppo A con la celeberrima livrea blu e gialla griffata 555: l’auto che girerà sul tracciato della Shell Arena è quella con cui Carlos Sainz vinse il Rally di Portogallo nel 1994 ma ha lo stesso allestimento e le stesse specifiche di quella con cui gareggiava Mc Rae. Questa rally car, che farà da apripista al Memorial Bettega, è stata recentemente restaurata e non farà più gare in quanto fa parte di una collezione privata che verrà esposta in museo, pertanto sarà una delle ultime occasioni per vederla impegnata in pista. Tra gli eventi che contraddistinguono la 32° edizione del Motor Show spicca una novità assoluta: per la prima volta

il Memorial Bettega partirà dal cuore della città, precisamente da Piazza Verdi: un appuntamento studiato per abbracciare e coinvolgere ulteriormente Bologna, sottolineando una volta di più il legame della città con il Salone. In tutto le auto protagoniste saranno venti, le otto partecipanti al “Bettega”, la Subaru Impreza che farà da apripista al Memorial, quattro auto storiche e sette vetture EcoCity che parteciperanno alla Ecoparata, che seguirà le auto da rally e vedrà impegnati veicoli con alimentazione alternativa, a metano o a Gpl. La cerimonia di partenza, che avverrà con modalità simili a quelle dei Rally del Mondiale, inizierà attorno alle 11.30: ogni auto verrà presentata e sarà fotografata sotto al portale di Piazza Verdi, poi il gruppo si incolonnerà lungo via Zamboni. Il ritorno al Quartiere Fieristico, dopo un percorso lungo i viali di circonvallazione della città, è previsto per le 12.30: per i cittadini bolognesi sarà dunque l’occasione di poter ammirare dal vivo, sia in Piazza Verdi che lungo i viali, le vetture WRC impegnate nei rally di tutto il mondo, le affascinanti auto storiche e le particolari vetture alimentate a gas.

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54 TELEVISIONE la Pagina • 12 dicembre 2007

21 venerdi

dicEMbre 06.00 Il Quotidiano (r) 06.50 Euronews 08.30 Tf – The District 09.40 Tf – Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero (r) 10.45 Euronews 11.40 Agenda TSI 11.45 Telesguard (r) 11.55 Sci: Discesa femminile 13.30 Falò (r) 14.30 Calcio: Coppa Uefa (r) 16.20 DiADà 17.30 Documentario 18.30 Tf – Un caso per due 19.30 Tf – Le sorelle McLeod 20.15 Tf – NUMB3RS 21.00 Il Giardino di Albert 22.20 Tf – My name is Earl 22.40 Film – C'era una volta il West

05.50 Telegiornale notte (r) 06.00 Il Quotidiano (r) 06.50 Agenda TSI 07.00 Cartoni animati 09.35 Documentario 10.25 Telenov. – Terra nostra 2 11.10 Tf – Magnum P.I. 12.00 Quiz – Molla l'osso 12.30 Telegiornale 12.45 Meteo regionale 12.50 Tf – NUMB3RS 13.30 Tf – The districh 14.15 Tf – JAG - Avvocati in divisa 15.00 Tf – Le sorelle McLeod 16.00 Telegiornale flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 I Cucinatori 18.00 Telegiornale flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Buonasera 20.00 Telegiornale sera 20.30 Meteo 20.40 Tf – Attenti a quei due 21.00 Tf – CSI: Miami 23.20 Telegiornale notte 23.40 Film – Hazzard 01.20 Repliche continuate

Canale

occhio ai programmi TSI 1

Hazzard

06.05 Anima Good News 06.10 Tf – La nuova Famiglia Addams 06.45 Unomattina 08.00 Tg1 Mattina 09.30 Tg1 Flash 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Occhio alla spesa 11.30 Tg1 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg1 Giorno 14.00 Tg1 Economia 14.10 Festa Italiana Storie 15.50 Festa Italiana 16.15 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg1 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg1 Sera 20.30 Affari tuoi 21.10 Gran Galà dei 50 anni dello Zecchino d'oro 23.15 Tg1 23.20 TV7 00.20 Appuntamento 00.50 Tg1 notte 01.25 Appuntam. al cinema 01.30 Sottovoce 02.00 Rai Edu

23.40

Non passa giorno che Boss Hogg non tenti di imbrogliare i Dukes e gli altri abitanti della contea di Hazzard. Adesso la sua terra non gli basta più, vuole anche quella altrui. Il che significa che Boss Hogg e i soliti vecchi bravi ragazzi, Bo e Luke Duke, si azzufferanno come galli in un pollaio. Quindi i due cugini saranno costretti a proteggere la loro fattoria. Ad aiutarli saranno la cugina Daisy, lo zio Jesse e il Generale Lee, una macchina volante che può seminare per le polverose strade del sud lo sceriffo Rosco e i suoi poliziotti.

06.00 Tg5 Prima Pagina 07.55 Inform. Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borsa e moneta 08.00 Tg5 Mattina 09.10 Minis. – La missione 11.25 Tf – Providence 12.25 Soap – Vivere 13.00 Tg5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Real – Amici 17.05 Film – Il desiderio di Eve 18.50 Quiz – 1 contro 100 20.00 Tg5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Zelig 23.45 Info – Matrix 01.20 Tg5 Notte 01.51 Show – Striscia la notizia (r) 02.21 Mediashopping 02.33 Real – Amici 03.27 Tf – Tre nipoti e un maggiordomo 03.57 Mediashopping 04.01 Tg5 (r) 04.31 Tf – Chicago Hope

06.00 Focus 06.55 Quasi le sette 07.00 Random 09.45 RaiEdu 10.00 Tg2punto.it 11.00 Piazza Grande 13.00 Tg2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e società 13.50 Tg 2 Si Viaggiare 14.00 L'Italia sul 2 15.50 Ricomincio da qui 17.20 Tf – Streghe 18.05 Tg2 Flash L.i.s. 18.10 Rai Tg Sport 18.30 Tg2 19.00 Minis. – Piloti 19.10 Tf – Sentinel 20.00 Show – Pyramid 20.30 Tg2 Sera 21.05 Serie Tv – Crimini 23.00 Tg2 23.15 Tf – Practice 00.00 Tg Parlamento 00.10 Palcoscenico 01.25 Meteo 2 01.30 Appuntam. al cinema 01.40 Documentario 01.50 Tf – Ricominciare

Italia 06.35 Cartoni animati 09.05 Film – Gun Shy - Un revolver in analisi (commedia) 11.10 Tf – A -Team 12.25 Studio Aperto 13.00 Studio Sport 14.05 Cartoni animati 15.00 Tf – Instant Star 15.55 Tf – Malcolm 16.50 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 19.10 Sitcom – War At Home 20.05 Tf – Futurama 20.30 Quiz – La ruota della fortuna 21.10 Tf – C.S.I. 23.05 Tf – 24 00.55 Studio Sport 01.20 Mediashopping 01.25 Studio Aperto - La giornata 01.45 Mediashopping 01.50 Quiz – The Box Game 04.00 Shopping by night

Hai rinnovato l'abbonamento?

06.00 Rai News 24 06.30 Il caffè di Corradino Mineo 08.05 Rai Edu 09.05 Verba Volant 09.15 Cominciamo bene prima 11.45 Tg3 Rai Sport Notizie 11.55 Sci: Discesa libera femminile - Coppa del mondo 13.15 Le storie 14.00 Tg Regione 14.20 Tg3 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tgr Neapolis 16.15 Tg3 GT ragazzi 16.35 Melevisione 17.50 Geo & Geo 18.15 Meteo 3 19.00 Tg3 19.30 Tg Regione 20.00 Rai Sport Notizie 20.10 Blob 20.30 Un posto al sole 21.05 Info – Mi manda Raitre 23.10 Tg3 23.15 Tg Regione 23.25 Tg3 Primo Piano 23.45 Show – Glob 00.35 Tg3 Notte

Rete 06.05 Tg4 Rassegna Stampa 06.25 Tf – Quincy 07.40 Tf – Hunter 08.40 Tf – Nash Bridge 09.40 Soap – Saint Tropez 10.40 Soap – Febbre d'amore 11.30 Tg4 Giorno 11.38 Traffico 11.40 S-News – Forum 13.30 Tg4 Giorno 13.54 Meteo 14.00 S-News – Forum 15.00 Tf – Detective Monk 16.00 Show – Ieri e oggi in tv 16.50 Film – La maschera e il cuore (commedia) 18.55 Tg4 19.30 Meteo 19.35 Info – Sipario del Tg4 20.00 Soap – Tempesta d'amore 20.20 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Soap – Tempesta d'amore 23.25 Film – I soldi degli altri 01.30 Tg4 Rassegna stampa 01.55 Mediashopping 02.00 Music. – Zucchero 02.50 Film – Sartana non perdona 04.35 Tf – Nonno Felice 05.00 Telen. – Il segreto della nostra vita


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12 dicembre 2007 • la Pagina

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Via Canova, 10 Fino al 6 gennaio 2008 Orari: Lunedì chiuso Mar 14.00-17.00 Mer-Dom 10.00-17.00

curiosità

L'albero di Natale L'albero di Natale ha una tradizione antica risalente alle popolazioni germaniche, in particolare ai Teutoni. Essi solevano celebrare il Solstizio d’inverno recandosi nel bosco e recidendo un abete come rito propiziatorio. L'immagine dell'albero, specie se sempreverde, come simbolo del rinnovarsi della vita è un simbolo pagano mentre il simbolo religioso del Natale è il presepe.

MONTAGNOLA

L'oscuro, selvaggio lato dell'anima Museo Hermann HesseT Torre Camuzzi Fino al 15 Febbraio 2008 Orari:

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