14 DICEMBRE 2011 • ANNO 21 • N° 50 • In edicola Fr. 3.– AZA / PP Journal CH-8004 Zürich
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Tra passato e futuro
Una settimana fa parlai di Lilian Thuram e Christian Karembeu, le stelle che accesero, con le loro prodezze, le luci degli stadi europei e mondiali, oggi impegnati in una più sublime battaglia di civiltà. Oggi vorrei parlare dell’Europa, del suo avvenire, pur dentro una crisi che ne scuote alla radice
Gli auguri di Benedetto XVI «So che è un Natale difficile, ma auguri. Non dimenticate mai gli immigrati e chi vive in difficoltà» ''So che e' un Natale difficile, ma auguro a tutti Buon Natale''. Si intravede chiara e netta la crisi sullo sfondo delle parole pronunciate dal Papa all'uscita della parrocchia romana scelta per la tradizionale messa d'Avvento del Pontefice, a Casal Boccone, periferia nord ovest della Capitale nella chiesa di S.Maria delle Grazie. Al termine della messa Benedetto XVI è uscito sul sagrato dove erano assiepati i fedeli, e prima di salire in auto non si è limitato a stringere qualche mano, ad accarezzare qualche neonato, ma si è anche soffermato a parlare. Un gesto forse un po' inaspettato. ''Non pensate solo alle cose da comprare – ha detto - ma andate anche incontro al Signore. Buon Natale a tutti!''. In mezzo alla gente, non ha mai pronunciato la parola crisi, ma lo ha fatto Lo fara' poco dopo, rientrato in Vaticano per l'Angelus, affacciato su piazza
S.Pietro. ''L'ambiente esterno propone i consueti messaggi di tipo di commerciale, anche se in tono minore a causa della crisi economica''. Ma proprio da questo momento difficile deve arrivare la spinta a ''non lasciarsi distrarre dalle luci'' degli addobbi, e riscoprire ''la vera gioia''. Una riflessione strettamente legata a quella fatta nella parrocchia romana, dove ha parlato di ''città che oggi, spesso, sembrano un deserto'', e ha invitato a ''portare la luce nel nostro tempo'', superando
''i limiti dell'individualismo, della chiusura in se stessi, il fascino del relativismo'', rifuggendo ''prospettive di appagamento facili, ma illusorie''. L'invito rivolto alla comunità è soprattutto quello a non abbandonare mai la solidarietà concreta. ''Avete visto giungere molte persone in difficoltà e in situazioni di disagio, che hanno bisogno di voi, del vostro aiuto materiale, ma anche e soprattutto della vostra fede'', ha detto il Papa. Il pensiero va agli stranieri. Gli immigrati non sono pochi in questa zona di Roma, ma questa è soprattutto una realtà costituita da tanti giovani famiglie e quindi, anche da tanti ragazzi. ''Carissimi ragazzi, ragazze e giovani che mi ascoltate'', ''l'oggi e il domani della storia e il futuro della fede sono affidati in modo particolare a voi'', è stato l'incoraggiamento rivolto loro nell'omelia.
Europa: agire nella crisi per non distruggere il sogno le sue fondamenta. Di una Europa dai valori purificati dalla lotta contro il razzismo e la xenofobia. L’assalto e l’incendio al campo nomadi di Torino, dopo la falsa denuncia di stupro di una giovane ragazza locale, un raccapricciante fenomeno di intolleranza. L’avvenire dell’Europa richiede l’impegno dei responsabili politici più aperti e rappresentativi, delle grandi organizzazioni dei lavoratori, delle organizzazioni non governative, dei movimenti giovanili, delle università, dell’insieme del mondo della cultura, dei rappresentanti delle religioni, dei media e dei poteri locali dei differenti paesi. In tutti i campi la sfida era, e resta ancora, quella di raggiungere ed arricchire il sogno: un’Europa politica unita e solidale. L’Europa delle multi culture in cui i suoi popoli hanno provato, nel dopoguerra e sino ai nostri giorni, a poter vivere assieme nella pari dignità delle diversità e
costruire assieme il loro comune avvenire. Non vi sono alternative all’alto obiettivo dell’unità. E la risposta alle difficoltà, tutt’oggi evidenti ad ogni summit dei capi di governo o nel momento in cui si impongono decisioni comuni, è l’approccio interculturale, che salvaguardando le particolarità, le trasforma in ricchezza collettiva. Rafforzare ovunque, e promuovere, nelle grandi città come nei piccoli villaggi, nelle nazioni più aperte al cambiamento e di grande tradizione democratica, come nelle nuove arrivate dell’est vissute per decenni sotto regimi totalitari, i valori di una identità europea comune, riconoscendone le differenti culture, preservando e integrando la rispettiva specificità. Il processo virtuoso può essere messo in pericolo da politiche populiste, xenofobe e identitarie, frutto di politiche dalla vista corta e puramente elettorali. Il rispetto della propria cultura permette di comprendere meglio la
cultura dell’altro e di considerare le differenze come una normale forma di arricchimento collettivo. Tranne l’osservanza della legge, tutto il rimanente può e deve essere preso in conto come elemento importante della complessiva cultura democratica. Le nuove generazioni delle nazioni europee sono il patrimonio unitario da salvaguardare e privilegiare, costruendo una carta magna dei diritti della gioventù atta a perseguire la coesione e l’avvenire dell’Europa. Ai poteri pubblici la responsabilità di adottare misure specifiche per incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita economica e democratica, per assicurare ad ognuno di loro la pari uguaglianza nel contribuire allo sviluppo della società. Se prevarrà la saggezza dei governi, di ognuno di noi, di noi tutti, i giovani dell’oggi e del domani ce ne saranno grati. gianni.farina@lapagina.ch
editoriale
14 dicembre 2011 • la Pagina
L'Europa non può fermarsi Diciamoci la verità, l’accordo a 26 di Bruxelles che fissa un percorso di unione fiscale con una verifica dei bilanci di ogni Stato membro potrà essere valutato positivamente quanto si vuole, ma per l’Europa, ed in particolare per tanti Paesi come l’Italia, si annunciano tempi duri. Intendiamoci, quando la Germania rifiuta di dare i poteri alla Bce sulla moneta comune, una qualche ragione ce l’ha: non vuole pagare il conto dei Paesi che hanno fatto le cicale e vuole che siano i Paesi interessati a regolare i loro conti con il passato. Ma così facendo, ci condanna ad una serie di manovre che dissangueranno per almeno un decennio gli italiani - e non solo gli italiani ma anche i cittadini di tanti Paesi membri che non stanno meglio di noi - senza essere certi che l’euro terrà. Franco Venturini sul Corriere della Sera ha detto che “le difficoltà sono destinate
er
a durare”. Su Libero si mette l’accento sull’Italia che si è consegnata mani e piedi alla Merkel. Gli accenti variano, ma hanno un fondo comune: c’è il timore di non farcela. La manovra appena varata dal governo Monti è pesante per le tasche degli italiani, specie se l’anno prossimo si aggiungerà l’aumento dell’Iva, e porta alla recessione, valutata per il 2012 in una perdita dello 0,5% del Pil, ma l’impressione è che non abbia inciso sugli sprechi e sia anche poco equa. Lo dicono i fustigatori delle magagne della classe politica, Stella e Rizzo, sul maggior quotidiano italiano. Non si è toccata la pubblica amministrazione, la vera fonte del debito pubblico e soprattutto la vera palla al piede dell’Italia perché agli enormi sprechi somma una vasta inefficienza di servizi. Non si è potuto toccare, di fatto, la casta
politica, che finora è uscita quasi del tutto indenne dai tagli che dovevano essere epocali e dei quali non si vede traccia, anzi deputati e senatori di tutti i partiti negano il problema. Non sembra nemmeno che le amministrazioni locali, al nord come al sud, ma specie al sud, si rendano conto che i decenni del debito pubblico in aumento sono finiti e devono finire. Se il lavoro diminuisce, se le tasche dei cittadini che bene o male racimolano tra mille e mille e cinquecento euro al mese (ma non sono tantissimi che arrivano a questi livelli) si svuotano, come si può pretendere che non ci siano ripercussioni sociali? La situazione, però, è delicata e bisogna andare avanti, anche stringendo la cinghia oltre il dovuto. Non ci sono alternative. Londra non ha firmato l’accordo perché gli inglesi non vogliono cedere quote
ulteriori di sovranità e non hanno trovato “convenienza a firmare”. Gli inglesi temono l’isolamento ma, a meno che non succeda un clamoroso dietrofront, alquanto imbarazzante per Cameron, si sono avviati verso l’uscita dall’Europa, senza peraltro esservi entrati con la moneta comune. Ci si chiede se Londra sia l’unico Paese a farlo o il primo di alcuni altri, ma è evidente che non tutti possono permettersi di fare impunemente quello che Londra potrebbe fare. E allora, appunto, non resta che percorrere il tracciato segnato a Bruxelles, nella speranza che tutto vada bene. ✗redazione������������ @lapagina.ch
Punzecchiatura A Bruxelles quando parla Monti cala il silenzio... … dormono tutti.
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politica
la Pagina • 14 dicembre 2011
L'Italia rischia la recessione ma la manovra era “necessaria” I parlamentari rivendicano le prerogative del Parlamento riguardo ai tagli dei loro stipendi, ma sono in tanti e di tutti i partiti quelli che non sono d’accordo a dare l’esempio Con il passare dei giorni, e soprattutto con i dettagli più precisi venuti fuori da una miriade di norme, la manovra di 34 miliardi varata dal governo Monti rivela luci ma anche ombre e qualche dubbio. Veniamo alle luci, rappresentate da una rinnovata lotta agli evasori e dalla riforma delle pensioni. L’abbassamento del limite di tracciabilità dei pagamenti a mille euro – ammesso che questa soglia sia mantenuta dal Parlamento – sommata all’apertura operata in luglio da Giulio Tremonti a proposito dell’accesso alle informazioni bancarie e confermata da Monti (citata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate), dovrebbe portare ad inasprire la lotta all’evasione fiscale e soprattutto a offrire maggiori possibilità di successo nel recupero (quantomeno in parte) di una grande massa finanziaria sottratta al fisco (circa 120 miliardi di euro all’anno). Certo, come hanno detto vari esperti del settore, ci si sarebbe aspettato che al cittadino che paga l’idraulico venisse rimborsata l’Iva per spingerlo a richiedere la fattura, ma così non è stato. Secondo l’Istat – ma non c’era bisogno di un’indagine per arrivare a capirlo – ad evadere sono i lavoratori autonomi e gli imprenditori, i professionisti e i commercianti, tutta gente che può giocare con il contante anche sotto il
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limite dei mille euro tracciabili. Se così fosse, resterebbe in piedi uno Stato di polizia che andrebbe a sindacare il cittadino anche nei suoi diritti (privacy) più leciti. Resta il fatto che l’abbassamento della soglia di tracciabilità può rivelarsi uno strumento efficace di lotta all’evasione. Sulla riforma delle pensioni Monti segna un punto a suo favore, anche perché mette ordine nella materia. Nel 2018 tutti, uomini e donne, andranno in pensione a 66 anni (per le donne incentivi se si resta oltre i 66 anni e disincentivi se si esce prima, tra i 63 e i 65). Quanto a quelle di anzianità, ancora temporaneamente in vigore, il limite di 42 anni per gli uomini e di 41 per le donne, restringe le uscite prima dei 66 anni. L’importante è che ci sia stata una riforma e che questa sia certa e definitiva. Il punto è che la manovra, come hanno scritto a decreto governativo pubblicato gli economisti Fassina e Giavazzi sul Corriere della Sera di domenica, è composta da “quasi solo tasse” e pochi tagli, per cui contiene effetti recessivi, tra l’altro quantificati in una perdita dello 0,5% del Pil per il 2012. Il che significa che gli effetti della manovra stessa potrebbero essere vanificati, anche perché il rientro del debito concordato con l’Europa potrebbe moltiplicare le manovre severe per alcuni anni, con effetti
devastanti sui cittadini con reddito medio e anche basso. Bene, dunque, il probabile reintegro dei rincari sulle pensioni fino a 1.400 euro invece che solo fino a 936 euro, ma – e questa è una delle ombre – gli stipendi oltre una certa soglia, 55.000 o 75.000 e oltre, sono stati salvati dal maggior carico Irpef. Perché diciamo “salvati”? Perché i tagli che si sarebbero dovuti fare e che non sono stati fatti riguardano proprio gli stipendi dei funzionari, capi settori, capi divisione e dirigenti della pubblica amministrazione e affini, quantificabili da centomila euro in su all’anno, tanto più odiosi in quanto questa categoria è fonte di inefficienza nei servizi dove opera. Altra ombra è che aumenteranno le addizionali Irpef regionali tra 0,83 e 1,29. Ora, una cosa è prendere 50 euro al mese a chi guadagna mille euro e un’altra è prenderne 400-500 a chi guadagna 6.0007.000 euro netti al mese. Quanto all’aumento da subito di 8 cts a litro sulla super e di 11 sul diesel spalma, è vero, l’aumento su chi usa la macchina, ma si dimentica che molti la usano per lavoro e dunque che tutti questi aumenti influiranno sui consumi e creeranno recessione. Insomma, non sarebbe stato meglio triplicare le multe ai milioni di automobilisti indisciplinati e assumere agenti per farlo?
Si sarebbero ottenuti tre grossi vantaggi: entrate per milioni e milioni di euro, equità, cioè tasse non a tutti ma solo agli indisciplinati, ed educazione, in questo modo sicuramente i morti e i feriti sulle strade sarebbero diminuiti. Il dubbio, che serpeggerà per almeno una ventina di giorni, fino a quando, cioè, si teme che vengano esercitati e rinvigoriti gli attacchi della speculazione internazionale sull’euro, è che tanti sacrifici possano vanificarsi, e anche che le riforme in due o tre tempi, come ha detto Angelo Panebianco, possano essere rinviate o sminuzzate dai partiti e dai parlamentari, come sembra essere il destino degli stipendi di questi ultimi e affini. I parlamentari negano al governo di poter decretare in materia – e magari hanno ragione – ma quello secondo cui è solo il Parlamento a poterlo fare ha l’aria di un pretesto, da parte di parlamentari di tutti i partiti, per fare tagli – se li si fa – più che altro simbolici. Ma bisogna essere fiduciosi. Le misure, per quanto criticabili, erano necessarie e lo saranno ancora di più se interverranno a cambiare comportamenti e abitudini “allegre” nella gestione delle risorse pubbliche. Vedremo come si comporteranno i partiti e i parlamentari. L’ex premier Berlusconi ed il segretario del Pdl Alfano hanno invitato Monti a porre la fiducia, la stessa cosa ha fatto l’Udc di Casini e sicuramente sarà questo l’orientamento anche del Pd. Contrari saranno certamente la Lega di Bossi e l’Idv di Di Pietro, interessati più a guadagnare elettoralmente dalla contrarietà a misure impopolari che a rafforzare lo spirito di unità nazionale per fronteggiare una crisi che non è italiana e che è destinata a durare ancora per vari anni. 7politica@lapagina.ch
svizzera
14 dicembre 2011 • la Pagina
L'Unicef dice no alla violenza contro le ragazze Il dieci dicembre scorso, Giornata internazionale dei diritti dell’uomo, nel centro storico di Zurigo si sono radunate circa 300 persone desiderose di far sentire la loro voce contro la violenza nei confronti delle ragazze. Con il sostegno dell’Unicef e di volti noti della cultura e della politica, hanno formato una catena umana che, attraversato il Münsterbrücke, ha costeggiato la Limmat. Un forte segnale di solidarietà per le vittime della violenza. L’Unicef ha voluto concludere la sua iniziativa «16 giorni contro la violenza nei confronti delle donne» invitando i cittadini ad unirsi alla catena umana per esprimere la loro solidarietà
alle vittime. «Sono qui perché troppo spesso quando si tratta di violenza guardiamo dall’altra parte», ha spiegato Anatole Taubman, attore e portavoce dell’Unicef per i bambini vulnerabili. «Ho tre figlie, e mi fa rabbia e tristezza vedere la sof-
ferenza che le ragazze devono sopportare nel mondo. Guai distogliere lo sguardo, dobbiamo agire!» Alla catena umana hanno partecipato anche la Municipale zurighese Claudia Nielsen, la Granconsigliera Gabi Petri, rappresentanti della Federazione
zurighese delle associazioni femminili e di diversi partiti. «Questa catena è un fortissimo segnale di solidarietà», ha affermato Elsbeth Müller, Direttrice generale dell’Unicef Svizzera. «Speriamo che questa iniziativa motivi le persone ad impegnarsi insieme all’Unicef per proteggere le ragazze di tutto il mondo dalla violenza, dalla negligenza, dai matrimoni imposti e da qualsiasi altro abuso fisico e psichico.». La catena umana è al contempo un messaggio e un invito alla Rappresentante speciale dell’ONU per la violenza contro i bambini Marta Santos Pais, affinché faccia tutto il possibile per garantire la protezione delle ragazze.
esteri
la Pagina • 14 dicembre 2011
Tensioni da guerra fredda tra Usa e Russia Clinton auspica un’inchiesta sui brogli elettorali, mentre Putin l’accusa di “fomentare disordini”, ma la posta in gioco è il predominio nella regione più calda e più ricca di petrolio del mondo Tensioni nel Mediterraneo e tensioni tra Russia e Usa, per ora a parole e attraverso segnali indiretti, come possono essere gli spostamenti di navi militari russe dall’Artico verso il Mediterraneo e di navi americane attraverso il Canale di Suez. Le tensioni tra i due Paesi si misurano dalle allusioni polemiche, seppure indirette, contenute nelle dichiarazioni pubbliche, quantunque pronunciate davanti ad una platea “interna”. All’indomani dei risultati delle elezioni in Russia, che hanno visto un sensibile calo del partito di Putin che, a risultati ultimati, ha conservato la maggioranza assoluta (438 seggi su 450) e anche quella cosiddetta costituzionale dei due terzi grazie all’alleanza con Russia Giusta, una specie di listino di Russia Unita (Putin e Medved), Hillary Clinton aveva rilasciato
una dichiarazione al vetriolo: “Esprimo seria preoccupazione sulla correttezza del voto, il popolo russo merita un’inchiesta”. Immediata ed altrettanto piccante la reazione di Putin: “Il segretario di Stato non aveva ancora nemmeno ricevuto il rapporto degli osservatori che aveva dato il tono e il segnale”, riferendosi alla protesta nella Piazza Rossa. Insomma, gli Usa hanno accusato la maggioranza politica in Russia di vincere con i brogli, i vincitori hanno accusato gli Usa di fomentare disordini in casa d’altri. Chi ha ragione? Hanno ragione e torto tutti e due, perché dietro le scaramucce dialettiche si celano grandissimi interessi politici e soprattutto economici, militari e strategici. Cominciamo da Hillary Clinton e dagli interessi americani. Clinton vuole piegare le resistenze russe a conce-
dere – e anzi, a farne parte – lo scudo missilistico piazzato in Polonia e puntato verso il Medio Oriente e in particolare contro l’Iran degli ayatollah che si stanno attrezzando per costruire le armi nucleari. Per piegare le resistenze, crea “disordini” in Russia per indebolirne la leadership. Clinton vorrebbe che la Russia facesse la spalla degli Usa nel complicato gioco internazionale. La Russia di Putin, invece, da sempre sostiene che piazzare uno scudo puntato verso sud un giorno potrebbe significare averne uno puntato verso nord. È un po’ come le navi sovietiche a Cuba nel 1961, costrette da Kennedy a sloggiare proprio perché ad un tiro di schioppo dagli Usa. Non solo. La Russia rivendica uno status di superpotenza (anche se decaduta rispetto all’Urss) e vede come il fumo negli occhi la presenza ravvicinata americana nell’orbita del suo territorio, anche e proprio perché gli Usa la trattano da potenza di second’ordine. Ancora: la Russia vede minacciati i suoi interessi economici nella vasta regione. Partner dell’Iran non per ragioni religiose e nemmeno per motivi ideali, ma semplicemente perché l’Iran serve come elemento di contrasto contro l’invadenza Usa in quell’area piena di petrolio e gas, la Russia fa di tutto per opporsi alla politica americana e per esaltare la propria. Ora, all’Iran, si è aggiunta anche la questione Siria, più o meno per gli stessi motivi. Gli Usa vorrebbero cambiare regime in Siria, la Russia la difende, non perché Assad sia una brava persona (ma chi lo
è quando si tratta di potenze e interessi più o meno nascosti?) ma perché, appunto, serve alla Russia come rete di relazioni e come piazza economico-commerciale. Ecco allora che i gesti sottintendono il raggiungimento di un risultato politico. Quello delle navi da nord a sud (russe) e da sud a nord (americane) mirano a rassicurare l’amicoalleato siriano o a dirgli che stia attento. Ecco anche perché Assad si è subito precipitato a negare di aver mai dato ordini di sparare sulla folla, come se i fucili si fossero messi a sparare da soli. In questo modo ha rafforzato l’iniziativa russa contro i nemici americani che, invece, insistono nel ritenerlo un massacratore e che non possono toccarlo proprio perché c’è la Russia che lo difende. I giochi, come abbiamo scritto sulla scorsa edizione, si stanno facendo pesanti, anche se di questa pesantezza se ne avvertono solo alcuni segnali, come i sabotaggi a ripetizione in Iran nei siti atomici, oppure l’iniziativa turca di creare una specie di corridoio no fly zone ai confini con la Siria per permettere ai profughi di trovare un rifugio sicuro e lontano dalla guerra civile lì in atto e per permettere anche – ma questo motivo si dice ma non si conferma ufficialmente – all’esercito di volontari siriani di organizzarsi e di contrastare le milizie del regime per dare fiato alla rivolta. La situazione, come si vede, è seria, ma non grave, per ripetere la battuta di un noto scrittore. Almeno non ancora. 7esteri@lapagina.ch
cronaca
14 dicembre 2011 • la Pagina
L'italia scende in piazza Lunedì 12 il primo di una serie di scioperi contro le misure adottate dal governo Monti; a seguire il settore del credito e delle riscossioni e il pubblico impiego Dopo il fallimento dell’ultimo disperato tentativo di domenica 11 di far cambiare idea al governo, il 12 è arrivata la risposta dei sindacati con tre ore di sciopero generale a fine turno, manifestazioni con migliaia di persone in tutta Italia e un presidio davanti a Montecitorio con i tre segretari confederali Camusso, Bonanni e Angeletti per dire no alla manovra economica. Dopo anni e anni di divisioni e polemiche questa mobilitazione, con la sola eccezione di Bologna, ha ricompattato le sigle Cgil, Cisl e Uil che, non soddisfatte dall’incontro con Monti, hanno deciso di scendere, insieme, in piazza. Lo striscione “Per la libertà del lavoro’’ con il logo Fiat ha aperto il corteo della Fiom nel centro di Torino. Dietro hanno sfilato migliaia di lavoratori metalmeccanici. Alte le adesioni secondo la Fiom, in tutte le fabbriche. “Abbiamo voluto dare un segno particolare alla presenza dei metalmeccanici – ha spiegato il segretario generale della Fiom torinese, Federico Bellono – sia anticipando lo sciopero di otto ore previsto per il 16, sia con la manifestazione che sta riuscendo molto bene. Questo per dire che siamo contro la manovra e contro il tentativo Fiat di cancellare il contratto nazionale. È importante sottolineare questo proprio qui a Torino dove è
probabile che nelle prossime ore si consumi uno strappo democratico nei confronti dei lavoratori’’. Allo slogan “equità, equità equità’’, migliaia di lavoratori di Cgil, Cisl e Uil hanno sfilato a Firenze.In corteo anche esponenti di forze politiche e istituzioni con in testa il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi seguito da numerosi sindaci dell’area fiorentina in fascia tricolore ed esponenti della Provincia. A Genova il corteo unitario dei sindacati indetto contro la manovra è partito dalla stazione di Genova Principe: vi hanno preso parte circa mille persone, controllate da un ingente servizio d’ordine della Cgil e dalle forze dell’ordine. La manifestazione, alla quale si sono aggiunti anche numerosi studenti, è terminata davanti alla prefettura di Genova, dove si sono tenuti alcuni comizi. Una delegazione di sindacalisti è poi stata ricevuta dal prefetto del capoluogo ligure, Francesco Musolino. Bologna è stata l’unica città nella quale le tre sigle sindacali non hanno sfilato insieme. La Cgil, anche in altre città emiliane, è infatti scesa in piazza da sola. I manifestanti hanno sfilato sotto la pioggia fino a raggiungere il palco rivolto al palazzo del Governo. Un corteo separato, ma cercando di non fomentare la polemica con Cisl e Uil. Come ha spiegato il segretario Danilo Gruppi, parlando
sotto la pioggia, “lo intendiamo in pieno sostegno alla proposta di modifica alla manovra che i tre sindacati hanno unitariamente avanzato’’. Le otto ore di sciopero della Cgil – sotto lo slogan ‘L’alternativa c’è, paghi chi non ha mai pagato’ – univa alla critica alla manovra anche la protesta contro il ‘modello Fiat’, questione che ha impedito la proclamazione di uno sciopero unitario. Dal palco hanno infatti parlato una pensionata e un delegato Fiom della Magneti Marelli, illustrando le conseguenze per la fabbrica dell’uscita del gruppo Fiat da Confindustria e dell’emarginazione della Fiom’’. La Cisl non è andata in piazza, ma ha fatto assemblee nella sua sede provinciale e nei luoghi di lavoro. “Avremmo voluto portare in piazza tutta questa gente – ha detto il segretario Alessandro Alberani – questo è un momento amaro per il sindacato bolognese’’. A Cagliari sono scese in piazza seimila persone sotto le bandiere di Cgil, Cisl e Uil per protestare contro la manovra economica e finanziaria del governo Monti. I manifestanti che hanno aderito alle tre ore di sciopero indetto dai sindacati si sono ritrovati in piazza del Carmine, davanti al Palazzo del Governo. Da qui un corteo rumoroso con striscioni e fischietti si è diretto verso viale Bonaria dove, di fronte alla sede della Rai
Regionale, è stato attuato un presidio e un volantinaggio. I leader sindacali regionali di Cgil, Enzo Costa, Cisl, Mario Medde, e Uil, Francesca Ticca, hanno spiegato le ragioni dello sciopero al prefetto di Cagliari, Giovanni Battista Tuveri, e al suo vice Andreina Farris. Sono giunte alla manifestazione delegazioni dei territori di Cagliari, Medio Campidano e del Sulcis-Iglesiente per sottolineare il dramma delle industrie in crisi. I sindacati unitari hanno dato un parere negativo sulla manovra, definita iniqua nei tagli alla spesa pubblica. “È ingiusta e inadeguata e non coglie le esigenze di un rilancio dello sviluppo e occupazione in una regione, come la Sardegna, che sta sprofondando, più di altre, sotto i colpi della crisi – ha sottolineato Medde, segretario generale Cisl sarda – colpisce i redditi più bassi, interviene in modo pesante sulle pensioni, non si parla di tassare i grandi patrimoni immobiliari, nè di intervenire per limitare gli sprechi della politica, insomma a pagare sono lavoratori e/o pensionati’’. Le bandiere unite fanno un bell’effetto, è un’iniziativa importante in tutta Italia”, è stato il commento alla manifestazione di Susanna Camusso. “Il paese – ha aggiunto – chiede equità e che i sacrifici non ricadano sempre sui soliti noti”.
cronaca
la Pagina • 14 dicembre 2011
Alberto Stasi assolto per la seconda volta La Corte di appello conferma il giudizio di primo grado sul delitto di Garlasco in cui fu assassinata Chiara Poggi E così Alberto Stasi, accusato di aver ucciso la sua fidanzata Chiara Poggi, è stato assolto per la seconda volta. I giudici non hanno creduto alle accuse nei suoi confronti. D’altra parte, la storia del processo di primo grado ha mostrato che gli inquirenti hanno seguito una sola pista, quella dell’ex fidanzato, e addosso a lui hanno cucito delle prove che poi sono risultate inconsistenti. La prima prova cucita su misura: quando il ragazzo insisteva nel dire che nell’ora in cui fu ammazzata la ragazza lui era al computer a lavorare alla tesi
di laurea, non fu creduto, anche perché i carabinieri sbadatamente avevano cancellato alcuni dati. Solo in seguito, quando si riuscì a recuperare i dati, si scoprì che Alberto aveva detto la verità. La seconda prova appiccicata addosso al ragazzo furono le sequenze della scoperta del delitto e delle telefonate al 118 e ai carabinieri. Dapprima negate nei tempi e nei luoghi dove erano state fatte, risultò in un secondo momento, analizzando le celle telefoniche, che Stasi aveva detto la verità. La terza prova giustapposta fu che gli inquirenti im-
maginarono la corsa di Stasi da casa sua a quella di Chiara, la sua entrata nella villa e l’uccisione quasi immediata, poi il ritorno in tutta fretta. Tutto questo perché il sistema di apertura del cancello aveva registrato l’ora (9,12) in cui Chiara l’aveva azionato per far entrare l’assassino. Siccome Chiara era ritenuta assassinata da uno che la conosceva e a cui lei aveva aperto, gli inquirenti hanno puntato il dito su Alberto, che alle 9,35 di quella mattina aveva acceso il computer. Contro Alberto c’era stato il dubbio che avesse cancellato le tracce di sangue che si erano stampate sotto le sue scarpe. Quando infatti il ragazzo entrò in casa di Chiara attraverso la porta aperta, e la vide in un lago di sangue giù per le scale, ne uscì senza che sotto le scarpe fossero rimaste tracce. Ora, il dubbio era che non poteva, secondo gli inquirenti, non sporcarsi di sangue, visto che le macchie erano dappertutto. Il perito dimostrò, però, che il ragazzo, uscendo, aveva evitato le macchie inconsciamente, e che le tracce più piccole non si erano attaccate alla suola delle scarpe per il semplice motivo che erano già secche a quell’ora (primo pomeriggio del 13 agosto). Certo, in casa, sul lavandino e sul portasapone erano state subito scoperte le tracce di Chiara e di Alberto, ma questo era normale, visto che Alberto aveva frequentato la casa. La realtà è che dopo due gradi di giudizio non è emersa la colpevolezza di Alberto Stasi e che, evidentemente, il colpevole è in libertà. C’è chi dice che questo si è verificato solo perché gli inquirenti hanno seguito una
sola pista: quella dell’ex fidanzato. Un fatto è certo, in assenza di prove non si può condannare qualcuno solo perché antipatico (Stasi) o perché una bella ragazza (Amanda) ritenendo che per questo deve pagare. Una pista alternativa c’è ed è quella macchina scura che era stata notata la sera prima davanti alla casa di Chiara non solo da Alberto e Chiara, che erano in casa a mangiare una pizza, ma anche da una signora che abita nelle vicinanze e che, allarmata e impaurita, aveva chiamato il 118 credendo di telefonare ai carabinieri. Si riparte da qui, da questo dettaglio difficile da approfondire dopo quasi cinque anni. Un’altra assoluzione annunciata è quella che fra non molto vedrà alla sbarra per il processo di appello l’ex fidanzato di Simonetta Cesaroni, Raniero Busco. Questi, condannato a 30 anni in primo grado, in un processo che si è celebrato un paio di decenni dopo la data del delitto, perché una traccia del suo Dna era stata ritrovata sul capezzolo (morso) della ragazza uccisa, probabilmente verrà assolto in secondo grado perché altre perizie hanno mostrato che sulla maniglia della porta è stato trovato sangue non riconducibile né a Simonetta, né a Busco, dunque a qualcuno che era stato in quella stanza e che per forza di cose, ferito, aveva toccato la maniglia. Ecco, queste clamorose smentite alle tesi degli inquirenti pongono il problema della serietà delle indagini e delle indagini a tesi precostituite. Gli inquirenti dovrebbero seguire delle piste a più direzioni e con uno scrupolo che in molti processi non si è notato. ✗cronaca������������ @lapagina.ch
schweiz
14. dezember 2011 • la Pagina
Besserer Schutz vor sexueller Ausbeutung Am Freitag, 9. Dezember, hat der Bundesrat den ersten Bericht der Schweiz zur Umsetzung des UNO-Protokolls betreffend dem Verkauf von Kindern, der Kinderprostitution und der Kinderpornografie verabschiedet. Der Bericht kommt zum Schluss, dass sich die Schweiz vollumfänglich an die Vorgaben des 2006 ratifizierten Protokolls hält und erhebliche Anstrengungen unternimmt, um den Schutz der Kinder vor Verkauf, Prostitution und Pornografie zu gewährleisten. Der Staatenbericht wurde auf Basis der Konsultationen verschiedener Bundesämter sowie der Befragung der Kantone, der kantonalen Direktorenkonferenzen und interessierter Organisationen erstellt. Der erste Staatenbericht der Schweiz verschafft einen Überblick über die aktuelle Situation in der Schweiz in den vom Protokoll abgedeckten Bereichen. In den letzten Jahren sind diverse Gesetzesänderungen zum besseren Schutz von Kindern erfolgt, die Opfer einer Straftat werden. Auch wurden umfangreiche und international koordinierte polizeiliche Aktionen
gegen Kinderpornografie und sexuelle Ausbeutung von Kindern durchgeführt. Überdies wurden auf mehreren Ebenen Schulungs- und Präventionsprogramme lanciert sowie das Beratungsangebot für Kinder ausgebaut. Mit den Aktivitäten der Direktion für Entwicklung und Zusammenarbeit (DEZA) in den Bereichen Entwicklun gszusammenarbeit, Osthilfe und humanitäre Hilfe sowie mit weiteren Formen internationaler Zusammenarbeit trägt die Schweiz auch im Ausland zur Beseitigung der wichtigsten Faktoren bei, die einer Gefährdung von Kindern durch Menschenhandel, Prostitution, Pornografie und Sextourismus Vorschub leisten. Am 25. Mai 2000 verabschiedete die UNO-Generalversammlung das Fakultativprotokoll betreffend dem Verkauf von Kindern, der Kinderprostitution und der Kinderpornografie.
Es ergänzt das Übereinkommen über die Rechte des Kindes und bezweckt den besseren Schutz der Kinder vor sexueller Ausbeutung. Die Schweiz hat das Protokoll am 19. September 2006 ratifiziert und am 19. Oktober 2006 in Kraft gesetzt. Heute zählt es insgesamt 151 Vertragsstaaten. Rechte des Kindes Das Übereinkommen über die Rechte des Kindes wurde von der Generalversammlung der Vereinten Nationen (UNO) am 20.11.1989 verabschiedet. Das Übereinkommen zählt 193 Vertragsstaaten. Die Schweiz trat dem Übereinkommen am 24.02.1997 bei. Es garantiert in umfassender Weise die Menschenrechte von Kindern und Jugendlichen unter 18 Jahren. Das Übereinkommen geht vom Grundsatz aus, dass bei allen das Kind betreffende Massnahmen, primär das Wohl des Kindes zu berücksichtigen
ist. Das Übereinkommen enthält: -ein Diskriminierungsverbot -das Recht des Kindes auf Identität -Bestimmungen über die Trennung von den Eltern und das rechtswidrige Verbringen von Kindern ins Ausland -den Schutz vor sexueller Ausbeutung und vor Kinderhandel -die klassischen Freiheitsund Prozessrechte sowie die wirtschaftlichen, sozialen und kulturellen Menschenrechte Der Kinderrechtsausschuss überwacht die Umsetzung des Übereinkommens. Die Mitgliedstaaten erstatten ihm regelmässig Bericht. Auch die beiden Protokolle sehen als Überwachungsmechanismus ein Berichtsverfahren vor. Die Schweiz hat am 19.01.2001 den 1. Bericht zum Übereinkommen über die Rechte des Kindes unterbreitet.
Tijana Nikolic
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la Pagina • 14 dicembre 2011
Positivi in prevalenza gli esiti della libera circolazione Il Governo svizzero non ritiene necessario un altro intervento legislativo Nel rapporto pubblicato la scorsa settimana, il Consiglio federale giunge alla conclusione che “la libera circolazione delle persone, e con essa l’immigrazione, ha contribuito ad accrescere il potenziale di sviluppo della Svizzera e a stabilizzare la crescita economica e l’occupazione degli ultimi anni”. In più il governo ha già preso disposizioni per migliorare le misure di accompagnamento all’Accordo sulla libera circolazione delle persone. Il testo è stato redatto in risposta a un postulato di Walter Müller (PLR/
SG), che chiedeva di analizzare gli esiti nelle regioni di confine. Poiché “l’economia ha sfruttato le maggiori possibilità di reclutare personale all’estero” nelle regioni di confine la concorrenza sul mercato del lavoro è aumentata. Di conseguenza nelle zone con una forte presenza di frontalieri - Lemano, Svizzera nordoccidentale e Arco giurassiano
- la disoccupazione è leggermente cresciuta. L’esperienza degli ultimi sette anni ha dimostrato che le misure di accompagnamento “garantiscono una tutela efficace e completa”, afferma il governo. In settembre il Consiglio federale ha posto in consultazione un progetto per migliorare la lotta contro gli pseudo indipendenti e sull’obbligatorietà di salari minimi nei normali
contratti di lavoro, dato che in alcuni settori ci sono margini di miglioramento. In ottobre, al contrario del Consiglio federale, la Commissione della gestione (CdG) del Consiglio nazionale era giunta alla conclusione che le regioni di confine sentono oltremodo la pressione salariale. La CdG aveva criticato oltretutto il Consiglio federale, poiché ritiene che la circolazione delle persone non abbia portato a una pressione salariale e che le misure di accompagnamento siano efficaci. Gaetano Scopelliti
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14 dicembre 2011 • la Pagina
Aumento sensibile della disoccupazione Nel canton Zurigo il tasso rispecchia la media nazionale intorno al 3 per cento La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) ha comunicato i nuovi dati sulla disoccupazione. Il numero dei senza lavoro iscritti presso gli Uffici regionali di collocamento (URC) si attesta a novembre a 121.109 ed equivale a un tasso di disoccupazione del 3,1 per cento, salito dello 0,2 per cento, 5.931 disoccupati in più, rispetto al mese di ottobre. Il numero è tuttavia diminuito sensibilmente di 20.559 persone, il 14,5 per cento, rispetto al novembre 2010 quando il tasso dei senza la-
voro era ben più elevato e raggiungeva il 3,6 per cento. Le cause del deterioramento nel mercato del lavoro è da ricondurre al rallentamento congiunturale in atto. Sandro Merino, analista capo presso UBS spiega il trend al telegiornale svizzero tedesco: “L’aumento è dovuto ai soliti effetti stagionali. La disoccupazione è comunque molto più bassa rispetto al 2010 e di fatto non si ha una situazione drammatica”. Il settore più colpito è il turismo, causa il franco forte e la gastronomia. La mancanza
di neve nelle stazioni invernali induce a trattenersi nelle offerte d’impiego. Stabile la disoccupazione nell’edilizia, dove l’aumento è condizionato dagli effetti stagionali, mentre nell’industria si sentono fortemente le conseguenze del super franco. Indicativi anche i dati della SECO sul lavoro ridotto che nel mese di settembre ha colpito 3.891 persone, cioè 1.467 in più (+58,4%) rispetto al mese precedente. Il numero delle aziende interessate è aumentato di 96 unità, portandosi a 393. Per
il 2012 la SECO stima che il tasso dei senza lavoro continuerà ad aumentare e si fisserà intorno al 3,4 per cento. L’aumento dipenderà anche dall’evolversi della crisi dei debiti e della crescita economica dell’Eurozona. Una forte recensione europea potrebbe portare, secondo Merino, ad un aumento netto della disoccupazione di 40.000 persone in più, che equivarrebbe a un tasso del 4,5 per cento, dato registrato in Svizzera nel gennaio 2010 dopo la crisi finanziaria. Gaetano Scopelliti
Bio Suisse blocca i prodotti Sunny Land L’associazione dell’agricoltura biologica reagisce alla frode scoperta in Italia bloccando tutti i prodotti dell’impresa commerciale italiana Nel settore dei prodotti biologici la Guardia di finanza italiana ha arrestato sei persone e sequestrato oltre 700 tonnellate di prodotti falsamente biologici. Tra le persone arrestate figurano il direttore della Sunny Land e il responsabile per le certificazioni della regione Marche. Secondo le indagini i prodotti immessi sul mercato corrispondono al 10 per cento dell’intero mercato nazionale e hanno un valore di 220 milioni di euro. La federazione elvetica Bio Suisse ha prontamente reagito
alla truffa bloccando la commercializzazione sia delle importazioni, sia degli articoli che si trovano in Svizzera della Sunny Land, coinvolta nell’inchiesta. L’impresa disponeva di un riconoscimento di marchio da parte di Bio Suisse, poiché soddisfaceva i requisiti per la commercializzazione di prodotti bio. Comunque per ora Bio Suisse non ritiene che le falsificazioni riguardino i prodotti con il marchio della Gemma. L’organizzazione ha anche predisposto l’ispezione dei
prodotti nei magazzini del- Italia i protettori dei consul’impresa per accertare even- matori esigono controlli più tuali residui di pesticidi. Dopo severi. la scoperta dello scandalo, in G.S.
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12 romanzo storico la Pagina • 14 dicembre 2011 «Il declino degli dei» di Gerardo Passannante - gerardo@passannante.ch Tomo quarto - Capitolo 193
Anatolio di Alessandria Di tutta questa eteroclita dottrina, invero, Diocleziano sapeva ben poco; e poco si curava, al solito, di astrazioni e cavilli congetturali che non mirassero innanzitutto a risolvere le concrete domande del convivere, per lasciarsi invece sedurre dalle fole della felicità celeste, personale o collettiva che fosse. Non era verso queste oziose fantasie che si dirigeva il suo dispetto: ma appena fiutava in simili fandonie il rischio di generare frenesie pericolose per la sicurezza pubblica, l’atteggiamento dell’imperatore si faceva più teso. A Diocleziano non interessavano affatto i conflitti sorti nell’intimità delle coscienze, né i fraudolenti espedienti con cui i tremebondi umani domavano i demoni interiori o lo spauracchio della morte. Non aspirava a intrufolarsi nel fondo dei cuori, per scrutarvi l’autoinganno con cui ognuno saldava il proprio conto con la permanenza o la dissolvenza delle cose; e concedeva a chiunque di declinare a suo modo l’incognita sul senso del proprio confuso transito terreno. Ma allorché quest’ansia mai sazia istillava negli animi, in nome di vacui fantasmi, il germe della diffidenza verso le leggi dello Stato, allora l’imperatore, deposta tolleranza e comprensione, si irrigidiva in una sorda intransigenza. Gli era già accaduto più volte di esprimere questa sua riserva; ma fu in Egitto che comprese più chiaramente quanto il fanatismo, sotto qualsiasi ricetta si annidi, non modificava la sua inquietante formula. E l’insofferenza che aveva incominciato a nutrire verso i cristiani, soprattutto dopo il mutato atteggiamento di Prisca, si duplicò col più recente ma non meno molesto delirio manicheo. E tanto più infido, quest’ultimo, che mentre i cristiani disperdevano gli astiosi rivoli interni in luoghi di culto e ritrovi, i manichei potevano contare sul potente sostegno del re di Persia, a cui rendevano un non piccolo servizio. Benché nato di recente, in effetti, il manicheismo aveva ricevuto fin dall’inizio l’appoggio di Sha-
pur; e benché poi Bahram avesse gettato il suo fondatore a marcire in prigione, altri sovrani se ne erano serviti proprio per arginare l’avanzata cristiana. Su questo Diocleziano non avrebbe avuto nulla da ridire, se non si fosse accorto che il nuovo vangelo era ancora più intransigente del primo, e rischiava di causare un male anche peggiore. Narseh, infatti, il successore di Bahram, atteggiandosi a novello Shapur, associava il manicheismo alla ventata nazionalistica che già l’aveva portato a una spedizione contro il Tiridate: il quale peraltro, impossibilitato a resistere alla potenza persiana, era stato obbligato ad abbandonare una seconda volta il trono d’Armenia, per rifugiarsi nuovamente presso i romani. Avendo ristabilito la propria autorità sulla provincia ribelle, e lamentandosi della protezione che i romani accordavano a sediziosi e fuggitivi, Narseh aveva meditato la conquista dell’Oriente, usando la setta come strumento di infiltrazione nell’impero romano, per operarvi lo sgretolamento delle coscienze. Per questo Diocleziano, lontano da ogni forma di sensibilità messianica, ma attento alle ricadute politiche della religione, diffidò i manichei dal dare alcuna forma di appoggio al re persiano, se volevano evitare la sua severa rappresaglia; e pertanto proscrisse questa “nuova e sconosciuta” religione che si opponeva a quella degli “dei immortali”, ritenendola un covo di spie e agitatori. E così, mescolandosi a queste considerazioni, l’assedio di Alessandria si prolungava più del previsto, rafforzando nell’imperatore la volontà di dare ai rivoltosi una memorabile lezione. Inizialmente Diocleziano aveva sperato che la rivolta si risolvesse da sé, per esaurimento della spinta ribelle e delle angustie in cui la città si sarebbe trovata. Ma quando la pazienza iniziò a flettere, decise di aumentare la pressione: e affidò allora al giovane Costantino, che gli stava accanto, il compito di bloccare il porto e controllare le vie della ter-
raferma, per impedire qualsiasi apporto dall’esterno; mentre ordinava di tagliare gli acquedotti che rifornivano la città. Si rendeva ben conto, con questo, di creare disagi alla popolazione, e accrescere gli stenti anche per i soggetti pacifici e inermi; ma nutriva ancora la speranza che i rivoltosi, per evitare inutili sofferenze ai propri cari, avrebbero accettato la resa. Così però non fu: poiché gli assediati, mal calcolando l’entità dell’esercito romano e la determinazione dell’imperatore, credettero di poter sfidare l’assedio ad oltranza, osando sporadiche e repentine incursioni notturne oltre le mura: conseguendo invece l’unico effetto di spingerlo a intensificare le pressioni con maggiore vigore. Naturalmente non tutti in Alessandria condividevano questa volontà di resistenza; e non poche erano le voci che reclamavano di patteggiare la resa. La più autorevole era quella di un retore di nome Anatolio, profondo conoscitore della filosofia greca, e cultore dell’aritmetica, della geometria e dell’astronomia, nonché delle scienze dialettiche e fisiche. In Alessandria Anatolio aveva fondato una scuola di indirizzo aristotelico, seguita da molti uditori; e forte del suo prestigio, e realmente interessato ad alleviare le sofferenze degli inermi, più volte aveva cercato di indurre i responsabili della rivolta a miti consigli. Come fate a non capire, così argomentava, che se l’imperatore in persona è venuto a porre assedio alla nostra città, non consentirà mai di toglierlo dopo essersi lasciato tenere in scacco da una manciata di insorti?! Mai vorrà perdere il prestigio e la faccia davanti al mondo, e non se ne andrà prima di aver ottenuto soddisfazione completa. Avete forse dimenticato la sorte che vent’anni orsono l’imperatore Aureliano riservò alla famosa città di Palmira, che fece radere al suolo? Anche la sua voce però restò a lungo inascoltata, mentre la situazione peggiorava, e la fame e la sete torturavano la popolazione. Ma Anatolio non si diede per vin-
to: e non essendo riuscito a convincere gli insorti alla resa, decise di fare almeno un tentativo per lenire le sofferenze dei deboli. E avendo appurato che nell’accampamento romano era presente anche Eusebio di Cesarea (sì, proprio lui, il futuro biografo di Costantino, che per la prima volta esibisce le sue virtù!), che godeva di grande reputazione presso i generali romani, attraverso un messaggero riuscì ad informarlo sulla condizione disperata degli assediati. Eusebio, mobilitando tutto il suo zelo e la sua vocazione umanitaria, riuscì ad ottenere dai superiori la grazia per tutti quelli che fossero riusciti ad abbandonare la città. Avutane la garanzia, Anatolio riunì il senato alessandrino, per proporre che tutti tendessero una mano alla liberalità romana; ma quando dovette confrontarsi ancora una volta con la cocciutaggine dei capi, con accalorato vigore fece un estremo tentativo. “Almeno permettete di uscire a coloro che sono di troppo in città, e che non sono per nulla utili alla difesa, come gli anziani, le donne e i bambini?! Che senso ha trattenerli qui, se non quello di farli morire di stenti? Perché permettete che la fame distrugga i malati, ai quali dobbiamo lesinare il frumento, per nutrire i giovani necessari alla difesa della città?!” Accortosi, con simili argomentazioni, di aver conseguito un certo successo sull’assemblea, approfittando del clima favorevole e dei dubbi che aveva saputo generare, Anatolio votò per primo il decreto da lui stesso proposto. E sostenuto dalla maggioranza dei presenti poté procedere a far uscire dalla città le categorie indicate. Insieme a loro poterono lasciare Alessandria anche cristiani che lo desideravano, di qualunque grado ed età; e sul loro esempio, altre migliaia di persone, celate sotto abiti femminili, varcarono le porte per raggiungere il campo romano: dove, si premura di farci sapere Eusebio, furono da lui stesso amorevolmente accolte e curate.
30 anni di “Menschen für Menschen Karlheinz Böhms aiuto per l’Etiopia” Al Bano Carrisi alla Serata di gala di beneficenza Salto Natale di Gregory e Rolf Knie Il 19 dicembre ci sarà per la sesta edizione della Serata di gala di beneficenza Salto Natale, a favore della fondazione “Menschen für Menschen Karlheinz Bühms aiuto per l’Etiopia”. La Serata di quest’anno sarà dedicata tutta al giubileo dei 30 anni della fondazione. Anche quest’anno Gregory e Rolf Knie sono riusciti a convincere tante celebrità a partecipare alla raccolta delle donazioni. Tutte le entrate della Serata saranno devolute alla fondazione Menschen für Menschen. Una Serata piena di sorprese Gregory e Rolf Knie promettono con il loro nuovo programma “Herzblut” che lo spettacolo arriverà direttamente al cuore. Tutti i collaboratori, dagli artisti alle maschere, rinunceranno alla paga per contribuire anche loro ad accrescere le donazioni per la gente povera in Etiopia. Le celebrità di questo anno sono: Al Bano Carrisi (cantante), colui che farà incantare il pubblico con il suo spettacolo, Rainer Maria Salzgeber (conduttore della televisione svizzera), Gilbert Gress (esperto di calcio), Linda Fäh (cantante pop, Miss Svizzera 2009), Sarah Meier (pattinatrice sul ghiaccio), Ludovic Magnin (calciatore), Bruno Risi (ciclista ex campione del mondo su pista), Christian Dorer (direttore del giornale di Argovia), Barbara Schmidt-Federer (Consigliera nazionale del canton Zurigo), Sandra Hager (campionessa Svizzera su sedia a rotelle), Irina de Giorgi (Miss Earth 2011), André Reithebuch (Mister Svizzera 2009) e Rahel Fischer e Eveline Suter (ruolo principale femminile nel musical “Alperose” di Polo Hofer). Rolf Knie è un vecchio amico di Almaz e Karlheinz Böhm e cofondatore della fondazione Menschen für Menschen Svizzera e ha appoggiato sin
dall’inizio le iniziative umanitarie di Karlheinz Böhms in favore dell’Etiopia. Anche con Almaz Böhm Rolf Knie ha un’amicizia lunga e feconda. Rolf Knie è membro della fondazione dal 1989 e il 13 novembre 2011 ne è diventato vicepresidente. “L’amicizia con Rolf è molto importante sia per me che per mio marito. Non vedo l’ora di vedere il nuovo spettacolo! È sempre molto commovente vedere gli invitati e i collaboratori come lavorano per la gente dell’Etiopia e per il nostro lavoro”, dice Almaz Böhm. Il lavoro di Menschen für Menschen Da 30 anni Menschen für Menschen aiuta a migliorare le condizioni della popolazione etiope adattando i progetti a reali bisogni della gente, coinvolgendola direttamente nelle attività e negli scopi. Oggi Menschen für Menschen si impegna in 11 regioni dell’Etiopia e ha ottenuto successi nel campo dell’agricoltura, dell’educazione, della salute, creando rete idrica e infrastrutture. In più, s’impegna per migliorare lo stato sociale delle donne. Salto Natale Benefiz-Gala Lunedì, 19 dicembre 2011, Zürich Kloten, Parcheggi Holberg 17.30 Gala-Dinner (i biglietti si potranno comprare anche senza la cena) 20.00 Show ca. 3 ore incl. 20 minuti di pausa. Biglietti: Tel. 0900 66 77 88 (CHF 1.15/Min) o www.saltonatale.ch Info: www.menschenfuermenschen.ch Nr. del conto: Postkonto 90-700 000-4
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la Pagina • 14 dicembre 2011
Il Comune di Testico sogna di diventare Signoria La richiesta alla Corte di Giustizia di Strasburgo
C’è l’Europa che arranca nel trovare l’unità politica e c’è chi vorrebbe aumentare il numero dei piccoli Stati indipendenti e autonomi. Finora i più noti sono Città del Vaticano, San Marino (in Italia), il Principato di Monaco (in Francia), Andorra (tra Spagna e Francia), Lichtenstein (Svizzera). Presto, però, il numero potrebbe estendersi, almeno stando alla cosiddetta autodeterminazione di alcuni piccoli centri. Negli anni Cinquanta Seborga, piccolo Comune vicino a Bordighera, si autoproclamò Principato. La proclamazione è sempre rimasta platonica, perché il Principato non è mai stato riconosciuto, e la moneta che
conia (il “Luigino”) è diventata solo un gadget per i turisti. Ora è la volta di Testico a reclamare l’indipendenza. Non a parole, non con i cartelli in pubblica piazza, ma con la domanda in carta bollata indirizzata alla Corte di Giustizia di Strasburgo. Testico, infatti, circa 200 anime in provincia di Savona, chiede di essere riconosciuto come Signoria e, a dire la verità, vanta blasoni, pare, storicamente inoppugnabili. A dimostrazione che la richiesta poggia sul solido, sono anni che il suo più acceso sostenitore, Augusto Guglieri, ex esattore delle tasse, ora in pensione, cerca di trovare le prove. Se la domanda alla Corte di Giustizia di Strasburgo è stata inoltrata, vuol dire che le ha trovate, malgrado la ricerca sia stata difficile. Quando è stata proclamata l’Unità d’Italia, nel 1861,
Testico sarebbe dovuto diventare automaticamente Signoria, invece, è rimasto un semplice Comune a causa, appunto, delle carte che non si trovavano più e che Augusto Guglieri ha ritrovato. Tutto cominciò all’epoca di… Carlo Magno – parliamo dell’Ottocento dopo Cristo – quando Testico, come molti altri territori e città più o meno grandi apparteneva al Sacro Romano Impero. Intorno all’Anno Mille, quando i feudi venivano dati in gestione ai nobili nominati dall’Imperatore (tra cui c’erano anche i vescovi che, non avendo famiglia e figli, alla loro morte riconsegnavano il feudo all’Imperatore), Testico andò al vescovo-conte di Albenga. Nel 1298, quando nuovo vescovo-conte divenne un francescano, questi, in ossequio allo spirito di povertà inaugurato da San Francesco, decise di vendere tutto. Il 30 gennaio di quello stesso anno, con l’autorizzazione del Papa, i territori del feudo (e Testico con essi) furono acquistati dai Doria. Come si vede, la ricostruzione della vita di questo paesino affonda le radici nel cuore della storia. Nel 1576 i feudi vengono venduti dai Doria ai Savoia, ma nell’atto di vendita – ed ecco che si fa luce la legittimità della richiesta dei Testicesi – i Doria specificano che Testico doveva rimanere fuori dalla compravendita. Al Congresso di Vienna viene confermata la vendita dai Doria ai Savoia, ma per errore non viene distinta la posizione di Testico. Che si trattasse di un errore è dimostrato dal fatto che Testico fu sempre di proprietà dei Doria, fino ad oltre l’unità
d’Italia, tanto è vero che l’ultimo erede dei Doria, un certo Tommaso, partecipò alla prima guerra mondiale in qualità di alleato dell’Italia. Siccome il poveretto morì in battaglia e non aveva eredi che potessero far valere le ragioni dei loro possedimenti, gli italiani – la loro furbizia non è certo storia dei nostri giorni – considerarono tacitamente Testico come parte del territorio nazionale. Ma a Testico non hanno dimenticato la storia e Augusto Guglieri ha consacrato la sua vita a ricostruirla con le pezze d’appoggio della storia. A 68 anni chiede al Signore di lasciarlo vivere a lungo, almeno fino a quando Testico non diverrà uno Stato indipendente sul modello del Lichtenstein, una bella Signoria nel cuore della Liguria. Augusto non fa una battaglia solitaria, evidentemente, ha dietro di sé tutta la popolazione, e tutti vogliono entrare in Europa come Stato sovrano, ma con la soddisfazione di coniare i loro euro. Da quando, poi, si è sparsa la voce che la Corte di Giustizia, prove alla mano, possa dare ragione ai sudditi della nuova Signoria, l’entusiasmo è alle stelle, anche perché sono in tanti, da fuori, che telefonano al sindaco chiedendo di acquistare ruderi e terreni. Altrove, per uscire dalla crisi, boccheggiano; a Testico, con tutte le richieste di compravendita che ci sono, la crisi è un’illustre sconosciuta, e non sono né tecnici, né professori prestati alla politica. Mario Monti impari dai Testicesi. 7cronaca@lapagina.ch
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Camorra: «Ha vinto lo Stato» Catturato Michele Zagaria Il superlatitante si trovava a Casapesenna, suo paese d'origine, nel casertano Sconterà la sua pena nel carcere di Novara “Avete vinto voi, ha vinto lo Stato”. Ad ammetterlo, anche se con una certa ironia, è stato lo stesso Michele Zagaria rivolgendosi ai magistrati della Dda dopo essere stato arrestato, mercoledì 7 dicembre, nel bunker dove si nascondeva a Casapesenna. Alle operazioni che hanno portato alla cattura del capo del clan dei casalesi hanno partecipato centinaia di agenti della squadra mobile di Napoli, di Caserta e gli uomini dello Sco, il Servizio centrale operativo, che al termine dell'operazione, come avviene in genere in casi simili, si sono lasciati andare a gesti di vittoria e grande soddisfazione. Super latitante da oltre 15 anni, Zagaria (53 anni) si nascondeva nel suo paese natale, 5 metri sotto terra di una villetta in un bunker tecnologico ricavato sotto il pavimento del bagno. Il boss, soprannominato “capastorta”, deve scontare diverse condanne all'ergastolo, tra cui quella del maxiprocesso Spartacus. Alle fasi finali dell'arresto ha preso parte anche l'ex capo della Squadra mobile di Napoli Vittorio Pisani, trasferito dopo il coinvolgimento in una presunta storia di riciclaggio di denaro sporco.
Pisani aveva guidato le indagini che avevano portato all'arresto dell'altro boss della camorra casalese Antonio Iovine. Apprezzamento per il risultato ottenuto dalla Forze dell'ordine è stato espresso da tutte le più alte cariche dello Stato, mentre il capo della Direzione distrettuale antimafia di Napoli Federico Cafiero De Raho ha parlato di «un risultato eccellente, che arriva dopo oltre 15 anni di ricerche». Insomma «un’indagine enorme», ha sottolineato De Raho, che ha assicurato alla legge «il capo imprenditoriale del clan, che gestiva tutta una serie di attività imprenditoriali sul territorio italiano». Secondo il numero uno della Dda di Napoli,
Zagaria sarebbe rimasto nel suo territorio perché «la rete di protezione avuta qui, restando a casa sua, non avrebbe potuto averla altrove. Tanti anni di dominio camorrista in un territorio così vasto non si cancellano con questo arresto e, anche se questo è un ottimo risultato, c'è ancora molto da fare». Nel commentare la notizia dell'arresto del boss dei casalesi, il ministro della Giustizia Paola Severino ha affermato che si tratta di «un segnale importante in questo momento difficile per il Paese» e «rappresenta un'altra tappa fondamentale nella lotta contro la criminalità organizzata». Una criminalità che «nel casalese aveva assunto contorni di fe-
rocia e gravità inauditi» ma questa operazione «è il segnale che lo Stato funziona e che è capace di reagire». Secondo il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso si tratta della «liberazione da un incubo e da un mito» perché è stato catturato «il simbolo dell'invincibilità dei Casalesi». Molti anche i commenti e i plausi arrivati da esponenti di tutte le forze politiche, mentre l'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni ha sostenuto che si tratta della «vittoria del modello Caserta, che noi abbiamo costruito in questi anni e che oggi ci consegna il risultato più importante, dopo gli arresti di Setola e Iovine». Dopo essersi congratulato con il capo della Polizia Antonio Manganelli, Maroni ha ribadito infatti che questa operazione «è un grande successo, arrivato grazie al modello messo in piedi da noi». Naturalmente tra il fiume di dichiarazioni che è seguito alla cattura del boss non poteva mancare quella di Roberto Saviano, autore di quella “Gomorra” che ha acceso i riflettori sul clan dei Casalesi: «Preso Zagaria, come un topo sotto terra. Ottimo lavoro, ragazzi!».
Capodanno da Cono
2011
Aperitivo prosecco, parmigiano, olive e stuzzichini ***
Ravioli freschi ripieni di carne, al burro e salvia ***
Insalatina di stagione ***
Cernia al forno con riso selvaggio ***
Sorbetto al limone con Wodka ***
Ossobuco di vitello in salsa gremolata Polenta e verdure di stagione ***
Torta millefoglie ***
Frutta fresca al buffet ***
02:00 Lenticchie con zampone Incluso: Minerale, Vino Rosso "Nero d'Avola" Prosecco a mezza notte e caffÊ Escluso: superalcolici Musica dal vivo con la Bumerang Band! CHF 170.-/ Persona Bambini: 0-5 anni Gratis, 6-12 anni CHF 80.Riservazione solo dopo pagamento dell'intera somma La famiglia Merendino e tutto il Team del Bocciodromo augurano un felice e prospero 2012 a tutti! Bocciodromo Letzi Badenerstrasse 526 • 8048 Zurigo Tel. 044 492 46 41 • Fax 044 400 59 82
14 DICEMBRE 2011 • LA PAGINA
ITALIANI IN SVIZZERA 17
La storia di...
Tiziano Sacconi Innanzitutto raccontaci chi sei… Mi chiamo Tiziano Sacconi, sono nato in Svizzera nel 1971. Ho fatto tutte le scuole in Svizzera, poi ho imparato il mio mestiere dal 1989 al 1992, ho fatto l’impiegato per 10 anni, ho cambiato un po‘ di uffici e nel 1999 mi sono messo in proprio. Ormai sono 12 anni che sto per conto mio. Quindi tu sei nato qui. I tuoi genitori sono entrambi italiani? Si, sono tutti due italiani, marchigiani. Mio padre è tornato giù, mia madre sta qui ancora. Tu sei cresciuto qui? Si, sono cresciuto a Wädenswil. Che rapporto hai con l’Italia? In Italia vado in vacanza e a trovare mio padre. Resto in genere una o due settimane. Io mi sento metà italiano e metà svizzero, anche se i miei amici mi chiamano svizzerotto. Cos`è che ti piace dell’Italia che la Svizzera non ti può dare e cosa ti piace della Svizzera che l’Italia non ha? Dell’Italia mi piace il mare. La Svizzera, però, mi dà molto di più, mi dà tranquillità, comodità…In Italia dicono che
se ti mettessi lavorare come facciamo noi qua in Svizzera, andresti benissimo. Però non so. Non hai mai avuto in mente di andare giù a vivere? No, mai. Io qui mi sento a casa. Hai figli? Si ne ho due. Ma con loro parlo tedesco. Mia moglie è svizzera. Ho provato a parlare con loro in italiano, ma mi rispondevano sempre in tedesco e allora parlo con loro anch’io in tedesco. Beh, il grande un po’ lo capisce, perché io lo porto all’associazione e quindi riesce a capire. La sera torno a casa e sono stanco, poi ogni volta che mi fa domande in tedesco, ricasco anch’io nel tedesco. Sarebbe più facile se mia moglie parlasse loro in ita-
liano, visto che lei rimane tutto il giorno con loro. Raccontami un po’ della tua attività. Io riparo un po’ di tutto. Faccio lavori meccanici, faccio tutto. La gente mi porta delle macchine incidentate e io le aggiusto Sono lavori di carrozzeria, ma cambio anche le gomme. Quello che si rompe, si aggiusta. Hai più clienti italiani o svizzeri? Sono misti, ma più svizzeri. Prima frequentavo molto amici italiani, ma uno è in Brasile, un altro si è trasferito a Zurigo, poi ci sono quelli che girano con la macchina della ditta. Tramite mia moglie ho conosciuto anche tanti svizzeri. Frequento la squadra che gioca a calcio. Quelli sono i miei clienti. Ag-
giusto tutte le marche di macchine. Mi informo e mi aggiorno continuamente. Io sono molto sincero, non mi piace fregare la gente. Secondo me, più sei onesto, e più si guadagna. Meglio guadagnare meno ma sempre che guadagnare di più col rischio di perdere poi il lavoro. Anche perché ho due figli da tirare su. Vedi differenze tra gli italiani e gli svizzeri? Si, sto lavorando con un italiano e sto diventando pazzo. Un giorno viene, un giorno no. Hanno un’altra mentalità. Forse ho beccato io proprio quello sbagliato. Se io al cliente dico che la macchina è pronta mercoledì, vuol dire che mercoledì è pronta. Invece con lui non si è mai sicuri quando il lavoro è finito. In Svizzera si lavora in modo diverso rispetto a come si lavora in Italia. Garage Sacconi Chaltenbodenstrasse 20 8834 Schindellegi 044 784 77 76
MANUELA SALAMONE
Con la rubrica “Italiani in Svizzera. La storia di...” La Pagina ci aiuta a conoscere meglio i nostri connazionali emigrati qui, a scoprire cosa amano della Svizzera ma anche cosa gli manca dell'Italia, perchè hanno deciso di vivere in un paese diverso e se e perchè vorrebbero tornare in Italia, quali difficoltà hanno incontrato ad inserirsi in un nuovo contesto sociale e professionale e cosa consigliano a quanti, italiani e non, intraprendono la loro stessa strada... Se anche tu vuoi raccontare la tua storia scrivi a redazione@lapagina.ch o chiama al numero 043/3221717 e ti contatteremo per sentire, e raccontare, anche la tua storia!
18 ginevra
la Pagina • 14 dicembre 2011
pagina a cura di Carmelo Vaccaro www.perso.ch/carmelo.vaccaro
Intervista a Esther Alder La neo eletta al Consiglio Amministrativo della città di Ginevra è responsabile del Dipartimento della Coesione Sociale e della Solidarietà Nel quadro degli incontri con i Consiglieri amministrativi della città di Ginevra, lo scorso 8 novembre la SAIG è stata ricevuta dal Magistrato Esther Alder, responsabile del Dipartimento della Coesione Sociale e della Solidarietà. Accompagnato dai presidenti Silvio Isabella e Carmen Leonelli, il Coordinatore della SAIG, Carmelo Vaccaro, ha illustrato le priorità della Società delle Associazioni Italiane di Ginevra nello scenario associazionistico del Cantone. Dall’intervista che ci ha concesso e che vi proponiamo, la Consigliera amministrativa Esther Alder, neo eletta alle ultime elezioni comunali dell’aprile 2011, dimostra di avere le idee chiare sul futuro del suo Dipartimento e sui problemi che è stata chiamata a risolvere. Quali sono le ripercussioni della crisi mondiale, in termini sociali, sulla città di Ginevra? Tutti sappiamo che oggi la crisi si espande in numerosi paesi d’Europa. Le ripercussioni si fanno sentire anche in Svizzera con i recenti annunci di licenziamenti. A Ginevra, anche alle organizzazioni internazionali è stato chiesto di tagliare posti di lavoro, come quelli bancari. Questo potrebbe avere delle conseguenze sulle entrate fiscali. In questo contesto, mi impegnerò, nel quadro del bilancio 2012, per mantenere le prestazioni sociali. Bisogna evitare che le persone che
perdono il lavoro, che hanno difficoltà a trovare un alloggio, siano emarginate. Più globalmente, questa crisi dovrebbe portarci a ripensare all’insieme dei nostri servizi per meglio definire quelli che sono essenziali e che non dobbiamo toccare, soprattutto le prestazioni sociali! Poiché la situazione peggiora, ugualmente, per una frangia sempre più importante della classe media che non ha diritto a nessun aiuto sociale, il rischio di tensioni è maggiore all’interno della popolazione, e questo mi preoccupa molto. Sono preoccupata anche per i giovani: anche quando si formano, lo spettro della disoccupazione è lì. E con la crisi degli alloggi, coloro che vogliono essere indipendenti, sono costretti a rimanere a casa dei loro genitori. Dobbiamo lavorare con gli altri Comuni, con il Cantone, per consentire a tutti di vivere dignitosamente. Questa è la mia priorità di Magistrato incaricato al Dipartimento della Coesione Sociale e della Solidarietà. Da qualche anno, la “Piccola infanzia” ha avuto un incremento costante dell’utenza, dovuto all’aumento della popolazione. Quale sarà l’azione della città di Ginevra per il futuro? La richiesta dei genitori, per un posto in un’istituzione della “Piccola infanzia”, rimane forte. Note-
voli sforzi sono stati fatti - e rendo omaggio al mio predecessore, Manuel Tornare – e bisogna continuare ad aprire nuovi asili nido. Ma desidero anche diversificare i modi d’accoglienza. Mi riferisco, in particolare, al supporto che vogliamo portare agli accoglienti di giorno, “le mamme di giorno, come sono conosciute più familiarmente”. Noi lavoriamo per una struttura di coordinamento che punta a migliorare lo statuto di queste “mamme di giorno” e garantire la qualità dell’accoglienza che viene proposta alle famiglie, con dei piani di formazione e di piattaforme di scambio. Questo progetto, d’altronde, è anche una necessità che ci è stata imposta dal Cantone. Rispondere alle esigenze della “Piccola infanzia”, mi sembra essenziale, perché la considero una missione di servizio pubblico. Difendo, particolarmente, tutti i lavori di prevenzione delle istituzioni della “Piccola infanzia”, che contribuiscono all’uguaglianza di opportunità tra i futuri cittadini. Una delle novità nel suo Dipartimento è stata la nomina di una delegata alla vita associativa. Ci potrebbe spiegare in dettaglio di cosa si tratta? Ho molto rispetto per il lavoro delle associazioni, che conosco bene. Sovente, con poche risorse, ma con un ampio impegno, esse rispondono
ai bisogni essenziali di una comunità. Ginevra dovrebbe essere orgogliosa di tutte queste associazioni che operano in numerosi settori, come ad esempio la vostra Società, e che portano il loro contributo alla collettività, alla qualità della vita degli anziani, che lottano nel campo dei diritti umani... In questo contesto, sono convinta che il mio Dipartimento può e deve aiutare queste associazioni, che deve sostenere la vita associativa, in diverse maniere. La città di Ginevra si deve concentrare sulle sue missioni fondamentali e sviluppare partenariati con gli altri per i progetti da sostenere. Questo sostegno, alla vita associativa, è stato una delle mie priorità nella campagna elettorale. A capo del Dipartimento della Coesione Sociale e della Solidarietà, ho subito nominato una delegata alla vita associativa, Brigitte Chapuis. Sarà lei l’interlocutrice privilegiata delle associazioni, le aiuterà in una varietà di orientamenti. Ella ascolterà chi opera sul campo per meglio farmi pervenire le loro preoccupazioni. È anche un modo per esprimere la mia gratitudine per tutto il lavoro compiuto nelle associazioni, per la rete dei volontari. La SAIG ringrazia la signora Esther Alder per la disponibilità e l’accoglienza ricevuta in occasione di questo incontro.
Un ballo risorgimentale a Ginevra! Tra le manifestazioni programmate a Ginevra nell’ambito del 150esimo Anniversario dell’Unità d’Italia, quella organizzata il 30 ottobre 2011 alla Salle du Faubourg, con il patrocinio del Console Generale, è stata una delle più originali e spettacolari: un ballo risorgimentale, al quale hanno partecipato un centinaio di coppie di ballerini venute da tutta Europa. Una vera e propria immersione in un passato romantico. Per alcune ore le coppie, in magnifici costumi d'epoca, si sono esibite
in valzer, quadriglie e mazurche, con cavalieri che, di tanto in tanto, hanno invitato anche le signore presenti tra il foltissimo pubblico, creando così una partecipazione quanto più ampia possibile tra tutti gli accorsi. Il pomeriggio è passato in un baleno, tanto lo spettacolo era inconsueto ed affascinante. Ad organizzare l’evento è stata l’associazione “Les Fêtes Costumées” di Ginevra, creata nel 2000, che partecipa in maniera attiva alla valorizzazione del patrimonio cultu-
rale e storico di Ginevra. Questa volta, la sua Presidente, Tina Babbaz, che con il suo gruppo è presente più volte all’anno agli incontri di questi ballerini appassionati nei più prestigiosi e sontuosi palazzi europei, ha voluto creare l’evento a Ginevra, scegliendo come epoca gli anni gloriosi del nostro Risorgimento. Un evento, questo, che è stato salutato con vivo entusiasmo dalla comunità italiana presente, e che ha contribuito ad esportare il sentimento celebrativo dei 150 anni dell’Unità
anche al di fuori dei confini tricolore, ricreando – attraverso la vivacità cromatica dei costumi d’epoca e la sontuosa cornice risorgimentale in cui erano immersi – un'atmosfera fedele a quel periodo grandioso non solo per l’Italia, ma per il mondo intero... una vera fiaba!
Anna Sempiana/Riccardo Montesi
LETTO DAL PARRUCCHIERE 19
14 dicembre 2011 • la Pagina
Una Tamara per Sanremo
Nozze in chiesa per Sara Facciolini
Giulio e la Miss
Galeotto fu un semplice ballo improvvisato, fatto persino controvoglia, ma tanto è bastato a far nascere la bellissima storia d’amore tra Sara Facciolini, 33 anni, la ballerina numero uno dello show “I migliori anni” e il vice capitano del Genoa, Giandomenico Mesto, 29. I due hanno grandi progetti insieme che si concretizzeranno a giugno, con le nozze. Lei vuole l’abito bianco e il suo “sì” avverrà in chiesa.
L’attore Giulio Berruti, 27 anni, avrebbe iniziato da poco una nuova storia d’amore. A conquistarlo sarebbe stata l’attrice e modella Marianna Di Martino, 22, seconda classificata nel 2008 a Miss Italia. La notizia non è ufficiale, ma non ci vogliono conferme per capire ciò che sta avvenendo tra di loro. Giulio e Marianna passeggiando chiacchierando e sorridendo con una complicità che non lascia dubbi.
Pare che il conduttore di Sanremo, l'eterno ragazzo Gianni Morandi, la voglia sul palco dell’Ariston tra il 14 e il 18 febbraio, e per questo qualcuno è andato a Londra per conoscerla. Lei, la desiderata, si chiama Tamara, ha 27 anni e un cognome famoso:Ecclestone. È figlia del patron della Formula 1. È conduttrice e fotomodella ed è fidanzata con Omar Khyami, 35, imprenditore nel settore abbigliamento.
“Ciak... si canta!” con l'amore Sono radiosi e innamorati la showgirl Debora Salvalaggio, 26 anni, e il produttore Daniele Di Lorenzo, 32. I due si sono conosciuti in tv sul set del programma “Ciak… si canta!”, prodotto proprio dal giovane manager. Non è stato amore a prima vista, ma un sentimento nato poco alla volta. C'è molto affiatamento tra i due e la relazione è solida, anche se dura da appena un anno.
Penelope Cruz innamorata Si sono incontrati per la prima volta sul set del film “Prosciutto prosciutto” (1992) Penelope Cruz, 37 anni, e Javier Bardem, 42, ma il colpo di fulmine è scoccato solo sedici anni dopo, quando hanno girato insieme Vicky Cristina Barcelona. Si sono sposati nel 2010 e sono diventati genitori di Leonardo lo scorso gennaio. Dice lei: “Di mio figlio sono innamorata, non riesco a staccarmi da lui”.
La moglie di Michael Bublé
Nathalie Cadlini: “Non c'è gara”
Il cantante Michael Bublé, 36 anni, diceva di essere fortunato. Ora è chiaro perché lo diceva: si era innamorato a prima vista di Luisana Lopilato, 24, attrice, cantante e modella, e l’ha sposata. Notissima in Argentina, era sconosciuta altrove, ma ora, da quando ha mostrato le sue forme, che non sono quelle di un’anoressica, non lo è più. Luisana è una bellissima donna che tutti invidiano a Michael.
Scendono in campo tutte nella casa del GF 12 ma nessuna raccoglie i frutti del corteggiamento. Sì, perché Amedeo Aterrano, 23 anni, se sgarra, la pagherà cara. E chi gliela farà pagare sarà lei, Nathalie Cadlini, 19, sua fidanzata. Nathalie dice: “Anche se di lui mi fido, trovo fastidiose le attenzioni delle coinquiline, comunque basterebbe metterci vicine per capire che non c'è gara”.
Roberto ha messo la testa a posto Stanno insieme solamente da agosto ma sono andati già a convivere. Roberto Manfredini, 30 anni, ex del GF 11, e Michela Montorsi, 19, Miss Grand Prix 2010 e Miss Mediterraneo 2011, hanno acquistato un bilocale apposta per loro. Lui ha fama di playboy incallito e lo dimostrano le storie avute prima, ma dopo aver conosciuto Michela, ha detto: “Ho messo la testa a posto”.
20 cronaca
la Pagina • 14 dicembre 2011
Padri separati o divorziati che vivono in miseria Una statistica dell’associazione degli avvocati matrimonialisti
Già in tempi normali per una categoria di persone che in genere lavora e percepisce uno stipendio dignitoso le difficoltà sono notevoli, in tempi di crisi diventano francamente insostenibili. Parliamo dei “padri separati o divorziati” che, secondo la statistica elaborata e pubblicata dall’Associazione Matrimonialisti Italiani, affollano le mense della Caritas, alla stessa stregua di tanti altri poveri diavoli, barboni e sbandati. Loro
in genere sono padri che, socialmente e professionalmente parlando, appartengono ai colletti bianchi, perché sono insegnanti, professionisti, impiegati, anche dirigenti, che si sono ridotti sul lastrico in seguito alla sentenza di separazione o di divorzio, nel senso che hanno dovuto dare all’ex moglie e ai figli la gran parte del loro stipendio. Qualche dato. Ogni anno si separano in Italia 170 mila coppie, con un aumento del 2% all’anno, segno che il matrimonio non tiene più come una volta. Le coppie di separati con figli sono il 70,8%, mentre quelle che divorziano sono il 62%. Ancora: a mostrare la tendenza alla sepa-
razione maggiore che in passato basta considerare che nel 1975 le coppie di sessantenni che si separavano erano il 3,2%, mentre nel 2011 la percentuale è salita all’8,3%. I padri separati in Italia sono circa 2 milioni e 200 mila, ben 800 mila di essi vivono al di sotto della soglia di povertà, mentre 250 mila, cioè il 9%, vive con meno di 300 euro al mese. Queste cifre parlano da sé. Alla luce di questi dati, si spiegano benissimo i 90 mila padri di Roma e i 50 mila di Milano che ogni giorno fanno la fila per la mensa alla Caritas, per limitarci alle due metropoli del Nord e del Centro. Essi rappresentano il 25% degli assistiti, cioè uno su quattro uomini che mangiano alla mensa della Caritas è padre separato in serie difficoltà, pur ricevendo uno stipendio medio alto. La situazione appena descritta spiega anche altri dati che sono una conseguenza. Ad esempio, sono 150 mila i padri che hanno perso ogni contatto con i figli. Certamente pesano i rapporti tra gli ex coniugi, ma lo stato di povertà in cui cade il genitore ha evidentemente la sua parte. Un altro dato serve a suffragare quanto prima detto: sono 950 mila i padri che possono vedere i figli soltanto un pomeriggio alla settimana. La maggior parte delle volte dipende dal fatto che non hanno una casa dove portarli e farli dormire, specialmente se si tratta di figli in tenera età. La legge offre la casa – anche se di proprietà del padre – alla madre con figli in tenera età, per cui, dovendo dare 400 euro per ogni figlio e 400 alla moglie, a un padre che guadagna 1.600 euro e che ha due figli restano appena 400 euro, con cui dovrebbe pagare l’affitto, mangiare e vestirsi. Succede perciò che
il padre separato vada a dormire a casa dei genitori, oppure ad arrangiarsi in una camera con altri, in genere studenti, perché non possono permettersi altro. Non è raro che dormano in macchina o nel garage di qualche amico o conoscente. A Bolzano e a Genova hanno cominciato a costruire delle case-famiglia per padri separati, anche nelle grandi città qualcosa del genere va lentamente avanti, ma è una vita da cani, tanto più che molti di questi padri hanno un lavoro di responsabilità e sul lavoro e con i colleghi sono costretti a fare buon viso a cattiva sorte. L’associazione degli avvocati matrimonialisti italiani ha dichiarato che così non va, che la legge deve essere rivista. La loro proposta è che l’assegno di mantenimento non superi il 50% dello stipendio. Riprendendo l’esempio di prima – che, precisiamolo, è già un caso che certamente non riguarda tutti, in quanto normalmente le condizioni sono peggiori – se un padre guadagna 1.600 euro al mese, rimanendogli la metà, cioè 800 euro, vivrà di stenti, ma quanto meno potrà respirare. La proposta dell’Associazione Matrimonialisti Italiani mira non solo a garantire un minimo di decenza ai padri separati, ma anche a scoraggiare la tendenza della ex moglie a prendersela con comodo nella ricerca di un lavoro, tanto tra l’assegno per lei e quello per i figli (supponiamo due) raggiunge i 1.200 euro, con cui potrà cavarsela abbastanza tranquillamente. Senza contare che magari ha una relazione e la nasconde per continuare a ricevere anche l’assegno per sé, oltre che quello per il figlio o i figli. Il tutto, ai danni dei padri separati e precipitati nella miseria. 7cronaca@lapagina.ch
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14 dicembre 2011 • la Pagina
A Natale vince l'abete “vero”... Secondo un'indagine della Cia, circa il 50% delle famiglie italiane non rinuncia a uno dei grandi classici di Natale: “l'albero” A Natale l’albero di plastica insidia il primato di quello vero. Anche quest’anno gli italiani non rinunciano a uno dei simboli della tradizione, ma sempre più spesso a portare nelle case l’atmosfera delle feste saranno delle copie “sintetiche” del classico abete natalizio. A fronte di 6,5 milioni di alberi veri, infatti, quelli artificiali saranno poco meno, e raggiungeranno per la prima volta nel 2011 quota 6 milioni. Colpa della scarsa disponibilità nei vivai di abeti “naturali”, a causa della flessione del 30% delle importazioni dal Nord Europa rispetto allo scorso anno e del calo del 20% in dieci anni della produzio-
ne “made in Italy”. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori. La metà delle famiglie italiane non rinuncia a uno dei grandi classici del Natale: ma per il 48% delle 12,5 milioni di famiglie “appassionate” di alberi, quest’anno la scelta cade sugli esemplari sintetici. Meno romantici, ma soprattutto meno ecologici. Al contrario dei naturali che, una volta ripiantati - spiega la Cia - permettono di contribuire al patrimonio boschivo collettivo, quelli “finti”, di cui l’80% è “made in China”, all’arrivo in Italia, dopo aver percorso migliaia di chilometri, hanno già inquinato tantissimo. Senza con-
tare che una volta buttati via impiegano più di 2 secoli a degradarsi con un impatto ambientale devastante. In più, spesso sono trattati con sostanze chimiche nocive con cui bisogna “convivere” per quasi un mese, mentre gli abeti veri contribuiscono alla salubrità dell’aria di casa. La tradizionale cena della Vigilia, quest’anno, costerà alle famiglie italiane il 3,7% in più rispetto al 2010. È quanto emerge dal consueto monitoraggio dell’O.N.F. (Osservatorio Nazionale Federconsumatori) che ha calcolato, per la cena di Natale, una spesa media di 30,05 € a persona, pari a 180,30 € per una famiglia composta da genitori,
due figli e due nonni. Anche trascorrere il cenone di Capodanno a casa costerà più dell’anno scorso. L’aumento registrato è pari al 3,5%, con un costo medio di 37,38 € a persona, pari a 224,28 € per una famiglia composta da genitori, due figli e due nonni. A registrare i maggiori aumenti sono i prodotti ittici e gli alcolici.
...mentre i giovani perdono l'ottimismo Il 58% dovrà utilizzare i propri risparmi per comprare i regali Hanno la vita davanti ma non tutti nutrono grandi speranze. Uno su tre è pessimista sul futuro (34%), il 28% per fare i regali taglierà sulle spese personali, e più di un giovane su due (58%) intaccherà addirittura i risparmi. Lo afferma un sondaggio Confesercenti-Swg. Ma non saranno solo i più giovani a tirare il freno sui regali: il 59% degli italiani, in particolar modo i residenti al Sud e i pensionati, taglierà in modo generalizzato tutti gli acquisti. Cresce insomma la sfiducia dei giovani nel futuro del Paese. Per il 34% di loro, nei prossimi 12 mesi la situazione economica dell'Italia è destinata a peggiorare: a temere sono soprattutto gli under 24, per una quota pari al 39%, mentre tra gli under 34 i pessimisti si fermano al 30%, la stessa percentuale del dato generale che raggruppa tutte le età. A tagliare le spese personali
pur di fare qualche regalo - dice il sondaggio - saranno il 28%, così suddivisi: il 27% per chi ha meno di 24 anni e il 29% per chi ne ha meno di 34. Per fare gli acquisti di Natale più di un giovane su due (58%) intaccherà i risparmi accumulati durante l›anno: una scelta operata dal 65% delle persone fra i 18 e i 24 e dal 51% di quelle fra i 25 e i 34. Non c'é da stupirsi, visto che rispettivamente il 43% e il 46% dei giovani delle due fasce d'età
non riescono ad arrivare a fine mese con il loro reddito. In entrambi i gruppi, il 18% sostiene addirittura di non arrivare alla seconda settimana: un dato superiore di ben 8 punti rispetto alla media nazionale. I pochi regali che faranno saranno soprattutto nel segno della tecnologia, in particolare per i giovani di 18-24 anni (62% di acquisti tecnologici, 34% per i più grandi). Al contrario dei più anziani, nei giovani tra i 18 e i 24 rimane
alta la spesa solidale ed ecologica: il 34% di loro - contro il 33% della media nazionale - continuerà a regalare prodotti alimentari a ‹km 0› e il 35% (27% tra tutte le età) comprerà i prodotti equi e solidali. A fare le spese dell'austerity saranno soprattutto parenti e amici, dice il sondaggio Confesercenti-Swg. Entrambe le categorie scendono del 2% nelle preferenze degli italiani, attestandosi rispettivamente al 20% e al 19%. Sotto l'albero c'è di meno anche per i bambini: la quota di chi farà loro dei doni scende dal 7% al 6%. Rimane invariata invece al 20% la quota di italiani che si consolano spendendo per se stessi, mentre aumentano leggermente i regali al coniuge che passano dal 9% al 10%. Il 17% degli italiani opterà invece per il taglio lineare: meno doni per tutti.
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Parlare guarisce
Stalking Sindrome del molestatore assillante Alcuni comportamenti come telefonate, sms, e-mail, “visite a sorpresa” e perfino l’invio di fiori o regali, possono essere graditi segni di affetto che, tuttavia a volte, possono trasformarsi in vere e proprie forme di persecuzione in grado di limitare la libertà di una persona e di violare la sua privacy. A diventare “molestatore assillante” o “stalker” può essere una persona conosciuta con cui si aveva qualche tipo di relazione o perfino uno sconosciuto con cui ci si è scontrati anche solo per caso, magari per motivi di lavoro. Il “molestatore assillante” manifesta, infatti, un complesso insieme di comportamenti che vengono ben racchiusi sinteticamente dall’espressione “fare la posta” che comprende l’aspettare, l’inseguire, il raccogliere informazioni sulla “vittima” e sui suoi movimenti, comportamenti che sono quasi sempre “tipici” di tutti gli stalkers, al di là delle differenze rilevate di situazione in situazione. Sono particolarmente importanti tre caratteristiche di una molestia perché si possa parlare di “stalking”: 1. l’attore della molestia, lo stalker, agisce nei confronti di una persona che è designata come vittima in virtù di un investimento ideo-affettivo, basato su una situazione relazionale reale oppure parzialmente o totalmente immaginata (in base alla personalità di partenza e al livello di contatto con la realtà mantenuto); 2. lo stalking si manifesta attraverso una serie di comportamenti basati sulla comunicazione e/o sul contatto, ma in ogni caso connotati dalla ripetizione, insistenza e intrusività; 3. la pressione psicologica legata alla “coazione” comportamentale dello stalker e al terrorismo psicologico effettuato, pongono la vittima stalkizzata, definita anche stalking victim, in uno stato di allerta, di emergenza e di stress psicologico. Questi vissuti psicologici possono essere legati sia alla percezione
dei comportamenti persecutori come sgraditi, intrusivi e fastidiosi, che alla preoccupazione e all’angoscia derivanti dalla paura per la propria incolumità. Identikit del molestatore assillante La coazione che connota il comportamento di stalking, e che permette di delinearlo anche giuridicamente, ha fatto ipotizzare che tale problema fosse una forma di “disturbo ossessivo”. Tuttavia, come è stato osservato, i disturbi psicopatologici ossessivi sono connotati da vissuti egodistonici relativi ai comportamenti attuati e, conseguentemente, da un malessere provocato dalle idee, dai pensieri, dalle immagini mentali e dagli impulsi ossessivi legati alla persecuzione. Questi vissuti di disagio e di intrusione in realtà non risultano presenti in genere negli stalkers che, al contrario, tendono perfino a trarre piacere dal perseguitare. È molto importante sottolineare altresì che lo stalking non è un fenomeno omogeneo; pertanto, risulta difficile fare rientrare i molestatori assillanti in una categoria diagnostica precisa o identificare sempre la presenza di una vera e propria patologia mentale di riferimento. Gli stalkers non sono sempre persone con un disturbo mentale e, anche se esistono alcune forme di persecuzione che sono agite nel contesto di un quadro psicopatologico, questa non è una condizione sempre presente così come non esiste sempre un abuso di sostanze associato al comportamento stalkizzante. Ciò che è importante comprendere è che dietro a comportamenti di molestia simili possono celarsi motivazioni anche molto differenti tra loro. A questa conclusione si è giunti in seguito a studi che hanno esaminato il profilo psicologico di numerosi stalkers e, sulla scorta dei quali, si è giunti ad individuare cinque tipologie di stalkers, distinti in base ai bisogni e desideri che fanno da motore motivazionale (Mullen et al., 1999). (continua)
Innocenza Miele - psicologa e psicoterapeuta Tel. 078 936 28 95 Weinbergstrasse 29, 8006 Zürich
Clima: con Clini l'Italia è nella giusta direzione Questo il commento di Legambiente da Durban in occasione della Conferenza mondiale dell’Onu sui cambiamenti climatici “Siamo pronti a fare la nostra parte e siamo certi che qui a Durban siamo in grado di fare un altro passo avanti nella nostra lotta comune contro i cambiamenti climatici”. È questo l’auspicio che il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha scelto per aprire, l’8 dicembre scorso, il suo intervento a Durban nella penultima giornata della 17esima Conferenza mondiale dell’Onu sui cambiamenti climatici. Conferenza durante la quale si è deciso il via libera alla tabella di marcia che porterà all'adozione di un accordo globale salva-clima entro il 2015 per entrare in vigore dal 2020. Trovato anche un accordo per il Kyoto2 dopo il 2012. Per l'accordo globale si inizierà a lavorare già a partire dal prossimo anno. Per questo è stato incaricato un gruppo di lavoro ad hoc in base alla "piattaforma di Durban". Il documento, che dà mandato al gruppo di lavoro di definire l'accordo globale entro il 2015, sottolinea l'urgenza di accelerare i tempi e di alzare il livello di riduzione. La forma giuridica dell'accordo sarà oggetto di ulteriori discussioni. Per quanto riguarda il Kyoto2 dopo il 2012, riguarderà sostanzialmente l'Europa e pochi altri paesi industrializzati, visto che Giappone, Russia e Canada da tempo hanno annunciato il loro no al secondo periodo del Protocollo. Il Kyoto2 ha la funzione di fare da ponte verso l'accordo globale. L'accordo - ha commentato il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini - supera i limiti del Protocollo di Kyoto e ha una dimensione globale" offrendo all'Europa, e soprattutto all'Italia, la possibilità di costituire la 'piattaforma' per lo sviluppo con le grandi economie emergenti, Brasile, Cina, India, Messico e Sudafrica". Nel
"pacchetto Durban" approvato dalla Conferenza, anche il via libera all'operatività del Fondo Verde per aiutare i paesi in via di sviluppo a sostenere le azioni contro il riscaldamento globale. Si tratta di 100 miliardi di dollari al 2020. La tabella di marcia con l'accordo mondiale e il 'ponte' di Kyoto2 ha come principale obiettivo quello di portare dentro la lotta comune ai cambiamenti climatici le nuove economie come Cina, Brasile e India. La partita è importante anche nei confronti degli Stati Uniti che non hanno mai ratificato il primo periodo di Kyoto. L'approvazione dei testi è avvenuta dopo una tempistica che ha sforato di oltre un giorno la normale durata del summit. Nelle ultime ore era emersa la volontà, dichiarata dalla presidenza sudafricana della Conferenza Onu, di procedere a oltranza per uscire da Durban con l'approvazione dei documenti. Battendo il martelletto, come da pratica ufficiale, alla Plenaria, il presidente della Conferenza, Maite Nkoana-Mashabane, ha detto: "Abbiamo fatto la storia". Soddisfatto si è detto il Brasile. Per ambientalisti e piccole isole, invece, il testo non è abbastanza forte: difficile mantenere sotto i due gradi l'aumento della temperatura globale come indicato dagli scienziati, come termine per non arrivare a effetti catastrofici di non ritorno.
salute 23
14 dicembre 2011 • la Pagina
Quando un bambino ha difficoltà a leggere Potrebbe trattarsi di un disturbo specifico dell'apprendimento: la dislessia Ne è affetto il 5% della popolazione scolastica Parlando di salute non ci sono solo malattie, ci sono anche disturbi che hanno a che vedere con la formazione e con le relazioni. Uno dei disturbi che fino a non molti anni fa veniva sottovalutato o addirittura non ritenuto tale, è la dislessia, che è un disturbo dell’apprendimento che riguarda la lettura e la scrittura. Il bambino – perché la dislessia è un disturbo che può affliggere solo un bambino e che emerge in prima o in seconda elementare – pur conducendo una vita normale e pur sapendo riconoscere gli oggetti con velocità, compie nella lettura e nella scrittura errori tipici come invertire le lettere e i numeri e sostituire alcune lettere fra loro. A volte vi sono difficoltà nell’imparare le tabelline o nel memorizzare le informazioni poste in sequenza: le lettere dell’alfabeto, i giorni della settimana, le stagioni, i mesi dell’anno. Il bambino inoltre può fare confusione per quanto riguarda i rapporti spaziali e temporali: sinistra/destra, ieri/ domani. Possono esserci problemi nel fare i calcoli e nel mantenere la concentrazione e l’attenzione sul compito da svolgere. Il bambino può, inoltre, avere difficoltà in alcune abilità motorie, come allacciare le scarpe ed abbottonare la camicetta. Di questo disturbo, che riguarda circa il 5% della popolazione sco-
lastica, ha parlato il dottore Emiddio Fornaro, neuropsichiatra infantile dell’Ospedale Niguarda di Milano. “Nel cervello di ciascuno di noi c’è un’area particolare”, ha esordito lo scienziato, “che serve proprio a riconoscere le lettere. Per motivi ancora non del tutto chiari, nei pazienti dislessici questa parte del cervello non funziona come dovrebbe”. È vero che secondo le statistiche il disturbo riguarda circa il 5% dei bambini, ma siccome le forme più leggere non vengono nemmeno ritenute un problema è ipotizzabile che la percentuale sia superiore. Innanzitutto cominciamo col dire che dislessici non si diventa, ma si nasce, poi, per quanto riguarda la lettura, il bambino non riesce a tenere il ritmo della classe, i suoi progressi sono molto lenti, quindi fa fatica a copiare i testi scritti alla lavagna e ad eseguire i dettati. Perciò, il bambino dislessico compie errori tipici, cioè confonde regolarmente la lettera b con la lettera d, oppure la v con la f e la m con la n. A volte il bambino legge speditamente ma se gli si chiede di riferire quello che ha letto non riesce a dire molto. I genitori, ma soprattutto per ovvi motivi gli insegnanti, si accorgono di questo problema nel primo anno di scuola (prima elementare) ma per valutare attentamente l’entità della difficoltà bisogna attendere la fine del secondo anno, o anche dopo, se il problema
o persiste o non è stato affrontato adeguatamente negli anni precedenti. È importante, dice il dottor Fornaro, fino ai sette anni di età, se non emergono difficoltà davvero evidenti, lasciare il tempo al bambino di apprendere con i propri ritmi. L’accertamento del problema viene eseguito con una serie di test che consentono di stabilire il livello delle capacità intellettive in relazione all’età. Se queste sono normali, allora ci sono altri test sulla velocità della lettura, della scrittura e del riconoscimento delle parole. Tutti questi test permettono di fare una diagnosi definitiva. Fatta la diagnosi, per la “terapia” c’è bisogno dell’aiuto dei logopedisti, i quali sottopongono il bambino ad una serie di esercizi per migliorare il suo rapporto con la parola scritta. La terapia però non si esaurisce qui, c’è anche bisogno di un lavoro a casa, con i genitori, i quali dovranno seguire
il bambino negli esercizi specifici. Una cosa è importante: quando è stato accertato che il bambino è dislessico, non solo non bisogna farlo sentire inferiore agli altri, ma non bisogna attribuire la causa alla sua mancanza di volontà o a un suo difetto. Il bambino va incoraggiato, anche perché c’è il rischio che non riuscendo a seguire il ritmo degli altri possa demoralizzarsi e finire per detestare la scuola e sentirsi in difficoltà nel rapporto con gli altri bambini. Come lo si può aiutare a casa? Ripetendo insieme, per esempio, le lezioni da imparare, inframmezzando le letture con momenti di svago, imparando e leggendo scenette comiche. Infine, c’è da aggiungere che una forma lieve di dislessia non è un grande problema, tuttavia non passa da sola, bisogna che ci sia impegno nel superarla e non può essere una scusa il fatto che col tempo non peggiori. ✗redazione������������ @lapagina.ch
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CORSI LINGUA E C
L'INSEGNANTE GERARDO PETTA
Attenti agli avvoltoi!
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Ultimamente si parla spesso sulla stampa dell’emigrazione e nelle trasmissioni radio riservate alla comunità italiana qui in Svizzera dei tagli ai Corsi di lingua e cultura italiana. Vi siete chiesti il perché? A sentire tutti questi presunti esperti, soprattutto coordinatori di Enti professionali come l’Ecap, nella persona del Signor Bozzolini o di Enti Gestori, nella persona del Signor Nesti, sembrerebbe che la colpa di tutti i disagi sia da attribuire solo alla riduzione dei contributi, messa in atto da qualche anno, dall’ex governo Berlusconi e che nei prossimi anni potrebbe essere ridotta al minimo. Invece, si dovrebbe parlare soprattutto della cattiva gestione di molti Enti e dei debiti che hanno accumulato, da quando nel 1993 hanno iniziato a cogestire i suddetti Corsi insieme all’Ufficio Scuola dei vari consolati, grazie anche al sostegno di alcuni politici, senza spina dorsale, eletti all’estero che si sono schierati apertamente dalla loro parte. Molto probabilmente a nessuno di questi interlocutori interessa, veramente, il futuro dei Corsi, altrimenti cercherebbero di dare un contributo costruttivo, facendo proposte adeguate per risolvere il problema. D’altra parte quando non si ha la formazione adeguata e ci si vuole ugualmente occupare di temi che non si conoscono a fondo come quelli riguardanti il mondo della scuola non si va da nessuna parte. Fa gola il contributo in denaro dello Stato italiano per poter continuare a nominare, in base a non so quali competenze, i docenti da inviare nei Corsi, senza preoccuparsi di stilare una graduatoria in base ai titoli di studio posseduti dagli insegnanti, in modo da assumere i più meritevoli. Se lo facessero, d’altra parte, non avrebbero più il potere che hanno attualmente a cui non hanno nessuna voglia di rinunciare. E poi dicono che il loro è solo volontariato. Queste persone sono solo dei grandi IPOCRITI.
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A dir la verità, ci sono alcuni presidenti di questi Enti gestori che lavorano in modo serio e trasparente. Mi permetto di citare, a tale proposito, il CASLI di Zurigo, per il quale ho lavorato dieci anni, e il suo presidente Aurelio Chiapparini, persona che ha mostrato negli anni di saper gestire in modo corretto i contributi ricevuti dallo Stato italiano. Il Casci di Berna comunque sta fallendo senza riuscire nemmeno a pagare agli insegnanti gli stipendi di diversi mesi. Questi casi dovrebbero farci riflettere ed indurci a cambiare rotta, cioè chiedere che tutto venga affidato ai Consolati. Invece, con il supporto dei politici eletti all’estero, mi riferisco in particolar modo al Senatore Micheloni e all’onorevole Narducci, i responsabili dei suddetti Enti hanno proposto, addirittura, di far rientrare in Italia tutti gli insegnanti del MAE, compresi i Dirigenti scolastici, e far gestire ai sudetti Enti il settore della scuola. Ma siamo impazziti? Far gestire la scuola a persone che non vengono dal mondo della scuola e che sono quindi per lo più degli incompetenti? Se si dovesse arrivare a ciò, sarebbe meglio che lo Stato italiano smantellasse tutto il settore delle Istituzioni scolastiche italiane all’estero e risparmiasse i soldi. Queste proposte non meritano di essere prese in considerazione! Si deve capire che se il personale MAE verrà rimpatriato, verrà smantellato tutto e non ci sarà posto nemmeno per i docenti assunti in loco. Spero che il governo Monti trovi, in tempi brevi, una soluzione a questa situazione a dir poco assurda e nello stesso tempo imbarazzante e decida per il meglio. Non si può continuare a pensare che lo Stato italiano debba intervenire sempre a saldare i debiti accumulati da altri e spesso, ribadisco, da incompetenti . La scuola, proprio per i suddetti motivi, deve essere riporta-
ta sotto un unico tetto: l’Ufficio scuola del Consolato, dove c'è un Dirigente scolastico che dà tutte le garanzie necessarie per gestire un settore del genere e, soprattutto, senza interessi personali. Forse Enti professionali come l’Ecap, che gestiscono già in qualche Circoscoscrizione consolare i Corsi di lingua e cultura italiana, per esempio a Basilea, vogliono estendere i loro interessi, meglio dire le loro mani, sui suddetti Corsi, a discapito di altri Enti gestori? Questo non dovrebbe, però, meravigliarci in quanto Enti professionali, come Ecap o Enaip possiedono già un'ampia struttura e di conseguenza appropriarsi di un ulteriore contributo per gestire anche i corsi di lingua e cultura italiana, sarebbe sicuramente per essi molto utile; vitale alla loro esistenza. Per questo, secondo me, il Signor Bozzolini è sceso in campo, organizzando incontri a destra e a manca. D’altra parte a Zurigo nel 1993, l’attuale coordinatore dell’Ecap insieme all’on. Narducci erano i responsabili di un Ente gestore chiamato ACIS che si occupava dei suddetti Corsi, a liv. elementare, che in seguito fu poi inglobato dal CASLI di Zurigo e devo ribadire che i risultati sono ben noti. Gentile Signor Bozzolini, dalle mie parti, si dice che persone come Lei, l’on. Narducci e il Sen. Micheloni, si dovrebbero far comprare da chi non le conosce. Io purtroppo Vi conosco e non ho nessuna intenzione di abboccare al Vostro neutrale interessamento. Concludo, invitando gli insegnanti degli Enti gestori ad aprire gli occhi e non farsi incantare da questi improvvisi «suonatori di flauto»: organizzatori di conferenze, tavole rotonde e trasmissioni radio. Sono docente come voi, attualmente supplente MAE e penso che dovremmo cercare di scendere in campo, in prima persona, e suggerire noi una soluzione equa per tutta la categoria che rappresentiamo, insieme anche ai docenti e ai Dirigenti
scolastici del MAE, con delle regole da rispettare, uguali per tutti. Senza cercare di fare i furbi, come alcuni hanno fatto fino adesso, cercando di passare avanti agli altri perché conoscevano il presidente di un Ente o un parlamentare o qualcuno dei Comites. A proposito, avevo dimenticato di citare i Comites, un’altra interessante categoria, sempre in mezzo, nel settore della scuola, pronta a dare suggerimenti, a fare proposte spesso senza avere le dovute competenze. Secondo me, solo uniti, cari docenti
La risposta di Gu Ringrazio la redazione della Pagina dell’opportunità che mi offre di rispondere alla lettera dell’insegnante Gerardo Petta. Una risposta mi sembra doverosa, e non perché io consideri fondate le calunnie del Sig. Petta, ma perché su un argomento serio come quello del futuro dei Corsi di Lingua e Cultura italiana è necessaria la massima chiarezza. Non è opportuno che circolino leggende metropolitane totalmente infondate. In particolare sono errate le considerazioni su cui il sig. Petta basa tutto il ragionamento esposto nella sua lettera: Le posizioni espresse dal Sen. Micheloni e dall’On. Narducci in merito al futuro dei Corsi di Lingua e Cultura Italiana non coincidono in nulla con le mie. Basta leggere i giornali e/o i comu-
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CULTURA ITALIANA
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IL PRESIDENTE ECAP GUGLIELMO BOZZOLINI
Non creiamo confusione!
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possiamo cercare di salvare i Corsi dal loro probabile funerale, previsto per i prossimi anni, se non si interviene seriamente, senza interessi di parte. Questo si potrà realizzare in base a un’unica linea guida: far rientrare i Corsi di lingua e cultura italiana sotto l’unico tetto dell’Ufficio scuola del Consolato. Meditate gente ! Gerardo Petta Docente Corsi di lingua e cultura italiana – Zurigo (iscritto sindacato UIL)
uglielmo Bozzolini nicati circolati sulle agenzie e via internet. Riconosco ai due parlamentari di aver individuato l’importanza dei corsi per la comunità italiana e la gravità della situazione d’emergenza che dovremo affrontare nel prossimo anno, ma ho definito le loro proposte un errore sia nel merito che nel metodo. Le mie dichiarazioni in merito, è fatto noto, non hanno riscontrato popolarità e approvazione tra i suddetti parlamentari. Perché allora insistere a metterci in un unico calderone creando solo confusione? O non si è informati, e allora è meglio stare zitti, o si è in malafede. Dire genericamente che tutti gli Enti Gestori non s’intendono di scuola può essere frutto solo di cattiva informazione. I due enti che hanno promosso l’assem-
blea del 3 dicembre (a cui hanno partecipato numerose persone), cioè la Fopras e la Fondazione ECAP, hanno ad esempio una lunghissima esperienza nel settore scolastico e formativo e forti rapporti con le autorità locali. L’ECAP in particolare esiste da 40 anni, lavora per formare ogni anno più di 35’000 persone e collabora con le autorità scolastiche di sedici cantoni. Se in questa discussione c’è qualcuno esperto di scuola e di formazione, quelli siamo noi. E’ altrettanto sbagliato dire che il mio interesse per l’emergenza che affrontano i corsi di Lingua e Cultura derivi da qualche appetito della Fondazione ECAP. Basta leggere i nostri bilanci (sono pubblici, si trovano sul sito www.ecap.ch) per capire che abbiamo un giro d’affari più che sufficiente (circa 24 milioni di franchi nel 2010) a garantire il nostro funzionamento senza bisogno di cannibalizzare nessuno. Se ci interessiamo di corsi di lingua e cultura è perché lo facciamo da diciotto anni! Diciotto anni nei quali abbiamo dato il nostro contributo per garantire alla collettività italiana un servizio fondamentale, sia gestendo amministrativamente i corsi di livello medio nella Circoscrizione di Basilea, sia come protagonisti della diffusione della Certificazione CELI (più di 300 certificati rilasciati ogni anno a Basilea e Zurigo), sia con un lavoro capillare di promozione dei corsi stessi. Non ci siamo tra l’altro mai limitati a organizzare i corsi, ma abbiamo sempre provato a promuovere la discussione nella collettività italiana organizzando regolarmente assemblee e dibattiti: l’anno scorso a Zurigo, questa primavera a Basilea, adesso a Berna e ogni anno nell’occasione della consegna degli attestati CELI. Lo facciamo da diciotto anni perché lo riteniamo importante e non per qualche forma di guadagno. Basterebbe informarsi per sapere che siamo un’organizzazione senza scopo di lucro e che in questo settore è impossibile non solo guadagnare,
ma anche solo rientrare dei costi. Forse a qualcuno potrà sembrare strano ma esistono ancora organizzazioni e persone che fanno le cose per passione e motivazione, senza avere chissà quali interessi nascosti. Noi siamo tra questi! Basta ripassare la storia dell’emigrazione italiana in Svizzera per sapere che i corsi di lingua e cultura italiana nascono dall’iniziativa della collettività italiana stessa, non sono stati un regalo dello stato e hanno sempre funzionato grazie al sommarsi dell’impegno di chi ci ha lavorato e del sostegno di quella che una volta si chiamava “l’emigrazione organizzata”. I corsi sono quindi oggi più che mai un patrimonio da difendere e tutelare attraverso l’impegno di tutta la collettività. Ognuno deve mettere in campo le sue risorse e dare il suo contributo. Come vedete sarebbe bastato leggere i giornali o navigare su internet per avere le informazioni necessarie a evitare di dire qualche stupidaggine. Ma l’errore più grande, che bisognerebbe assolutamente evitare, è un altro: è far finta di non vedere la situazione drammatica in cui i corsi di lingua e cultura si troveranno l’anno prossimo. A causa dei tagli annunciati dal governo italiano, in tutta la Svizzera verranno chiusi più di 400 corsi, quindi più di 4’000 bambini rimarranno senza possibilità di insegnare l’italiano. Tra il 2008 e il 2012 il numero dei corsi sarà quindi ridotto da 1’400 a meno di 700. Il crollo del numero dei corsi comporterà la rottura del rapporto di fiducia sia con le famiglie, sia con le scuole locali, producendo una spirale negativa. La maggioranza degli enti gestori (non l’ECAP) sarà nel frattempo fallita e quindi da un lato numerosi insegnanti avranno perso il lavoro (non sono lavoratori e lavoratrici anche loro?), dall’altro verranno meno quegli strumenti di coinvolgimento della collettività che avevano permesso in questi anni di valorizzare e promuovere i corsi garantendo il reclutamento
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degli alunni. Nell’attuale situazione finanziaria dello stato, solo pensare che il governo raddoppi il numero dei docenti di ruolo è assolutamente fantasioso e fuori da qualsiasi realtà, perché il contingente è stato invece ridotto di ventinove unità. Lo scenario con cui ci dobbiamo confrontare è quindi più serio di quanto si pensi. Per affrontarlo bisogna lavorare su piani temporali diversi: affrontare l’emergenza in tempi brevi e chiedere al parlamento che riformi complessivamente il settore, sapendo che questo richiede tempi più lunghi. Sola una riforma complessiva del settore può risolvere i nodi attorno a cui si discute da anni e che alcuni pretenderebbero invece di affrontare con decretazione d’urgenza: natura dei corsi, sistema organizzativo (misto o totalmente privato sociale o totalmente pubblico), ruolo e natura degli enti, status giuridico dei docenti, funzioni dei dirigenti scolastici, ecc. Bisogna nel frattempo affrontare l’emergenza con la maggiore unità possibile. Per questo nell’assemblea del 3 dicembre abbiamo deciso di creare un comitato per la salvaguardia dei corsi di Lingua e Cultura a cui partecipino tutte le forze coinvolte e interessate (docenti, genitori, Enti Gestori, Comites, ecc.). Tutti quelli che vorranno partecipare saranno benvenuti. Le proposte sul terreno per ora sono queste: chiedere con forza al nuovo governo di rivedere in modo più equo i tagli operati nei vari capitoli di spesa del Ministero Affari Esteri e chiamare tutte le famiglie a versare il contributo per la frequenza ai corsi. E’ lo stesso metodo con cui i sindacati stanno chiedendo al governo di modificare la manovra finanziaria: uniti, rivendicando equità, disponibili ai sacrifici per salvare i servizi! Guglielmo Bozzolini Presidente Fondazione Ecap Svizzera
26 scienze
la Pagina • 14 dicembre 2011
Alla ricerca della vita su Marte Lanciata una sonda sul pianeta rosso. All'interno video e animazioni
È stata lanciata la missione della Nasa Msl (Mars science laboratory), che nell’agosto 2012 porterà su Marte Curiosity, il più grande roverlaboratorio mai sceso sulla superficie del pianeta rosso e destinato ad andare in cerca di forme di vita, microrganismi vissuti in passato o forse attualmente presenti. La missione è partita puntualmente dalla base dell'Aeronautica degli Stati Uniti a Cape Canaveral (Florida) con un Atlas V, lo stesso lanciatore con il quale
sono state lanciate le sonde Mro (Mars reconnaissance orbiter), che si trova attualmente nell’orbita marziana, e New Horizon, diretta a Plutone. Costata 2,5 miliardi di dollari, la nuova missione della Nasa è decisamente la più ambiziosa mai tentata su Marte. Il rover Curiosity è infatti senza precedenti. Pesante 9 quintali, compresi 80 chilogrammi di strumenti scientifici, e lungo 3 metri, ha le dimensioni di una piccola automobile, ma è un gigante a confronto degli altri due rover americani che attualmente si trovano sulla superficie del pianeta, Spirit e Opportunity, lunghi un metro e mezzo e pesanti 174 chilogrammi, compresi i 6,8 chilogrammi
di strumenti. Spostandosi su sei ruote e capace di superare ostacoli alti fino a 75 centimetri, Curiosity prenderà di mira le rocce marziane con un laser, colpendole su una superficie piccola come una capocchia di spillo. In questo modo il laser ridurrà la materia a un getto di gas, il cui spettro sarà analizzato dal laboratorio del rover, chiamato ChemCam (Chemistry and Camera), per identificare gli elementi che lo compongono. Grazie a queste analisi istantanee, Curiosity potrà selezionare le aree più interessanti da esplorare nel raggio di sette metri, scavando il suolo o raccogliendo campioni in superficie. Ulteriori analisi
potranno essere condotte con i dieci strumenti di bordo per accertare se la zona esplorata è adatta o meno a forme di vita microscopiche o se lo sia stata in passato. Il lancio di Curiosity è stato programmato in questo periodo dell’anno in modo da garantire una minore durata del viaggio, considerando l'allineamento della Terra con Marte. Inoltre, quando la missione Msl arriverà a destinazione, le due sonde americane attualmente nell'orbita marziana, Mro e Mars Odyssey, si troveranno nella posizione più favorevole per inviare alla Terra il massimo numero di informazioni nelle fasi di discesa e atterraggio di Curiosity, previsto per il 5 agosto 2012.
Costruita l'ipofisi artificiale La fabbrica di ormoni realizzata con cellule staminali embrionali di topo È stata 'coltivata' in laboratorio e funziona regolarmente, la “fabbrica degli ormoni”: la prima ipofisi artificiale è stata letteralmente costruita a partire da cellule staminali embrionali di topo. Il risultato, annunciato su Nature è stato ottenuto in Giappone dall'Istituto Riken per la Biologia dello sviluppo e apre la strada a future terapie per ripristinare la funzionalitàdell'ipofisi. Questa ghiandola, situata alla base del cranio, spiegano gli esperti, secerne ormoni che controllano l'attività anche di altre ghiandole endocrine quali
tiroide, surrene, ovaio e testicolo, e ha un ruolo molto importante perché è regolata dagli ormoni prodotti da una parte del cervello chiamata ipotalamo, garantendo così il legame tra le attività del cervello e quelle del sistema per la produzione di ormoni. Il suo sviluppo in laboratorio, rilevano gli esperti, è stato un processo complesso che coinvolge l'accostamento di due tipi di tessuti diversi. Sotto la guida di Yoshiki Sasai, i ricercatori hanno messo a punto una tecnica per stimolare le cellule staminali embrio-
nali di topo a differenziarsi in questi due diversi tessuti adiacenti. Per ottenere il risultato le staminali sono state poste in una impalcatura a 3D all'interno di una coltura che ha ricreato le interazioni tipiche del tessuto 'naturale' per produrre cinque tipi di cellule che secernono tutti gli ormoni dell'ipofisi. La ghiandola ottenuta in laboratorio è stata poi trapiantata nei topi con difetti all'ipofisi che dopo l'intervento hanno dimostrato di aver ristabilito i livelli di ormoni prodotti dalla ghiandola.
IN LIBRERIA La scena perduta Maya Vidal, caduta nel circuito dell'alcol e della droga, riesce a riemergere dai bassifondi di Las Vegas e approda nell'incontaminato arcipelago di Chiloé. In queste isole remote nel Sud del Cile, nell'atmosfera di una vita semplice fatta di magnifici tramonti, solidi valori e rispetto reciproco, Maya impara a conoscersi e a conoscere la sua terra d'origine, scopre verità
nascoste e, infine, l'amore. A queste pagine si alterna il crudo racconto della sua difficile storia precedente, una vita fatta di marginalità e degrado, solitudine e cattive compagnie, nella quale precipita dopo la morte dell'amatissimo nonno. Isabel Allende torna a raccontare la vita di una donna coraggiosa in un romanzo che affronta con delicatezza le relazioni umane. Un ritmo
RECENSIONI 27
14 dicembre 2011 • la Pagina
incalzante, una prosa disincantata per questa nuova prova narrativa che si tinge di noir e per l'ennesima galleria di donne volitive e uomini capaci di amare. • Isabel Allende • Il quaderno di Maya • Feltrinelli • pp. 398, euro 20,00 • Fr. 36.-
Inchiesta sul lavoro Da sindacalista della Cgil, poi da ricercatore, professore di diritto del lavoro, avvocato, editorialista del "Corriere della Sera", e per qualche tratto anche come politico in Parlamento, Pietro Ichino ha spesso sostenuto tesi scomode per l'establishment, di sinistra e di destra, contribuendo in modo incisivo all'evoluzione del sistema italiano delle relazioni industriali e raccogliendo tanto consensi ed
entusiasmo quanto critiche e contestazioni. Per via delle sue proposte è stato accusato di eresia e addirittura di "intelligenza con il nemico". Attraverso un'avvincente inchiesta, un vero e proprio interrogatorio senza esclusione di colpi, Ichino risponde a tutte le obiezioni e le accuse ricevute in questi ultimi anni affrontando i temi fondamentali del lavoro in Italia. E grazie ad analisi precise ed esempi concreti
mette a nudo i meccanismi segreti di un sistema drammaticamente ingessato, prigioniero dei propri tabù e delle proprie caste. Un sistema chiuso da un tacito accordo protezionistico... • Pietro Ichino • Inchiesta sul lavoro • Mondadori, • pp 240 • Fr. 32.-
Zia Antonia sapeva di menta "Aglio, cipolle, rape, ravanelli e porri sono verdure indigeste che non diamo mai agli ospiti della casa!" Suor Speranza ne è sicura: nel minestrone che ha distribuito ai pazienti della Casa di Riposo l'aglio non c'era. Allora come mai Ernesto Cervicati, entrando nella stanza di zia Antonia, ha sentito quell'odore, invece dell'aroma inconfondibile e fresco della menta? Ernesto conosce bene il rassicurante profumo
delle mentine. Certo meglio di suo fratello Antonio, che della zia non ha mai voluto saperne: gli interessava molto di più Augusta Peretti, una trentacinquenne ossigenata e vogliosa, nonché figlia di salumiere. Ernesto invece aveva accolto zia Antonia in casa sua e l'aveva accudita per tre anni, finché lei, aveva deciso di trasferirsi all'ospizio. Quel sorprendente odore d'aglio forse è l'indizio di qualcosa di più
grave. A indagare, oltre a Ernesto e all'energica suor Speranza, si ritrova anche il dottor Fastelli. Intorno a questo profumato mistero, Andrea Vitali costruisce un romanzo carico di tenerezza, per poi regalarti, alla fine, una sorpresa. • Andrea Vitali • Zia Antonia sapeva di menta • Garzanti • pp 147 • Fr. 25.-
L’educazione delle fanciulle I primi libri, i primi tacchi alti, il primo bacio. I secondi libri, le centesime scarpe e i millesimi baci. L'approccio femminile alla vita a tutte le età. Un inventario dei comportamenti tipici di maschi e femmine di fronte all'amore, dagli anni Trenta a oggi. Un dialogo in cui si parla di tutto. Cucina ed eleganza, economia domestica e chirurgia estetica. Coppia, figli, sesso e lavoro. Della noia e del-
la gioia di vivere da donne. Due voci diverse e perfettamente intonate dialogano in modo comico, ironico e universale sulle donne, gli uomini e l'amore. • Luciana Littizzetto Franca Valeri •L’educazione delle fanciulle (Dialogo tra due signorine perbene) •Einaudi • pp 105 • Fr. 18.-
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Narrativa italiana 1°- Le prime luci del mattino (F. Volo) 2°- Tre atti e due tempi (Faletti) 3°- Mare al mattino (Mazzantini)
Narrativa straniera 1°- Inheritance. L’eredità (Paolini) 2°- 1Q84. Libro 1 e 2 (Murakami) 3°- Ho il tuo numero (Kinsella)
Saggistica 1°- La versione di Vasco (Rossi) 2°- Così è la vita. Imparare… (De Gregorio) 3°- Io, Ibra (Ibrahimovic)
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14 DICEMBRE 2011 • LA PAGINA
Commento al campionato
Splendida Udinese ancora protagonista Nell’attesa di Roma-Juve di lunedì sera, l’Udinese per 24 ore sarà sola in vetta, grazie anche al passo falso del Milan. In Friuli di scudetto però non si parla. Si spera solo che il momento magico duri a lungo. Davanti al pubblico amico i friulani sono impeccabili: sette vittorie su sette partite. Vittima di turno il Chievo (21), che avrebbe meritato qualcosina in più. Il solito Di Natale (tornato capocannoniere) e Basta concretizzano nel secondo tempo la mole di gioco della squadra siglando il 2-0 che decide la partita. Un ottimo Bologna frena la rincorsa del Milan. Il 2-2 al Dall’Ara è emozionante ma caratterizzato dalla brutta prestazione dell’arbitro Rocchi: concede un rigore generoso a Ibra e ne nega tre: uno al Bologna dopo un netto fallo di mano di Seedorf e due al Milan; spinta ad Aquilani e fallo di mano di Morleo. Il Bologna si è guadagnato il punto pressando con aggressività i milanisti, costringendoli ad errori che hanno portato alle due reti di Di Vaio (pallonetto) e di Diamanti, grazie anche alle colpe del portiere milanista sul tiro da
fuori area. Il rigore di Ibra aveva portato in vantaggio il Milan, durato però solo un minuto. I rossoneri hanno giocato a sprazzi e non sono riusciti a difendere la vittoria anche per una difesa stranamente in difficoltà. In Lecce-Lazio (2-3) la differenza la fa Klose, autore di una doppietta. Allo scadere il tedesco decide la sfida in cui il pareggio sarebbe stato più giusto e proietta la Lazio nell’alta classifica. Non è bastata al Lecce la grinta e il carattere trasmessi dal nuovo allenatore Cosmi, il quale, vista la prestazione dei suoi, crede al miracolo salvezza. Sorpresa nel posticipo serale dove il Novara tiene testa al Napoli (1-1) e ottiene un punto prezioso. I piemontesi imbrigliano gli ospiti giocando una gara tatticamente intelligente. Il Napoli in campionato stenta e si allontana dalla vetta della classifica. Soffre, ma si riscatta l’Inter dopo le sconfitte con Udinese e CSKA Mosca. Con i rientri di Maicon e Lucio i neroazzurri vincono meritatamente (2-0) contro la Fiorentina, una partita davvero brutta e caratterizzata da due errori viola
che portano alle reti di Pazzini e Nagatomo. L’Inter è però ancora lontana dall’avere risolto i problemi di gioco. Assenze pesanti nella Fiorentina (Montolivo, Jovetic, Cerci) e passo indietro dei viola rispetto (Montolivo, Jovetic, Cerci) e passo indietro dei viola rispetto alla vittoria sulla Roma. A Delio Rossi non mancherà di certo il lavoro. In fondo alla classifica, ancora Mutu protagonista della vittoria pesante e meritata del Cesena (1-0) in casa del Palermo, che subisce la prima sconfitta interna stagionale. Ridimensionate così le ambizioni di alta classifica dei siciliani, mentre i romagnoli respirano. Salva la panchina Malesani. Il Genoa (2-0) batte il Siena fuori casa. Toscani alla terza sconfitta consecutiva e in piena crisi. Pareggi tra Cagliari-Parma (0-0), in una partita avara di emozioni, e tra Atalanta-Catania (1-1). I siciliani non sono stati premiati per una grande partita, disputata dal 42’ in inferiorità numerica. Sull’unica distrazione del Catania, l’Atalanta ha acciuffato il pareggio su calcio d’angolo.
Champions League
Storica qualificazione del Napoli agli ottavi L’Italia con tre club è la più rappresentata tra le ultime sedici. Impresa completata dalla qualificazione del Napoli, che sul campo del Villareal, non si è fatto sfuggire la ghiotta occasione di raggiungere gli ottavi. Meno facile del previsto però la gara, decisa dal Napoli soltanto a mezz’ora dalla fine. Nel primo tempo la posta in palio, la tensione hanno bloccato gli azzurri, che agivano senza ragionare, rischiando anche lo svantaggio (9’ palo del Villareal). Nella ripresa la svolta, anticipata dal comportamento poco elegante dell’allenatore Mazzarri, che al 55‘ spintona un avversario, guadagnandosi una meritata espulsione. „Ho voluto dare la scossa alla squadra“, spiegherà il gesto Mazzari. Resterà un mistero se era nell’intento dell’allenatore. Fatto sta che il Napoli cinque minuti dopo, schioda la partita dallo 0-0. Inler s’inventa un
sinistro che manda in delirio i tifosi napoletani presenti allo stadio e davanti alla tv e dodici minuti dopo Hamsik perfezionerà la qualificazione con il secondo gol. L’Inter, unica squadra delle tre a vincere il girone, rimedia un’altra sconfitta contro il CSKA Mosca che fa dire a un Ranieri realista “che l’Inter del Triplete non esiste più”. A stagione già compromessa, Moratti annuncia un timido intervento sul mercato di gennaio. Ma chi prendere per uscire dalla crisi? Ranieri vuole uscirne con i giocatori attuali, a cui crede “perché hanno testa e cuore per reagire”. Svagato invece il Milan senza sette titolari, che negli ultimi minuti della partita contro il Viktoria Plzen si fa rimontare il 2-0 firmato da Pato e Robinho. La partita è apparsa per i rossoneri un semplice allenamento, una parentesi, anche se il risultato non ha nascosto la delusione
dell’allenatore Allegri e quella di Galliani, per la perdita della metà del premio partita (400.000 euro). Da ricordare nella serata di Praga l’ingresso in campo del milanista Cristante, 16 anni, diventato il più giovane esordiente della Champions. Ora si attende il sorteggio di Nyon venerdì prossimo. Nell’anno dell’Europeo conforta il fatto di presentare come unica nazione tre squadre. Dopo anni bui, l’Italia a livello di club sembra sulla via della guarigione. Comunque per il Napoli e il Milan, seconde nei gironi, ci sono le incognite Real Madrid, Chelsea, Barcelona (solo Napoli) o Bayern Monaco (solo Milan), ma alcune prestazioni nei gironi fanno ben sperare. L’Inter, se uscirà dalla crisi, potrà avvantaggiarsi di incontrare una delle seconde dei gironi, dove non figurano nomi di alta caratura.
SPORT 29
Sport in breve Calcio estero – È ancora Barcellona nel ’Clasico’. Al Bernabeu finisce per 3-1 per gli ospiti. Il gol di Benzema dopo appena 21 secondi, su un errore del portiere blaugrana Valdes, illude la squadra di Mourinho. Poi i catalani incominciano a macinare il loro gioco-spettacolo e i blancos spariscono dalla partita. L’ex Udinese Sanchez pareggia in velocità al 31‘ su perfetto passaggio di Messi. Nel secondo tempo solo Barcellona in campo. Il vantaggio al 53‘ con un tiro di Xavi, 600 partite nel Barca, deviato da Marcelo. Pareggio mancato da C. Ronaldo che sbaglia un gol facile di testa. Sulla ripartenza fa meglio Fabregas che spinge in rete con un colpo di testa in tuffo un cross di Dani Alves. Il Real non riesce più a reagire e il Barcellona riapre il campionato. Mercato – L’argentino Carlos Tevez del Manchester City, in procinto di lasciare la società è conteso da Milan e Psg. Tevez ha scelto il Milan, che però è disposto solo per il prestito con diritto di riscatto. I parigini garantiscono 25 milioni di euro per il trasferimento a gennaio. Offerta alla quale il City sembra orientato. Champions League – Non ci sarà nessuna inchiesta per la partita ‘scandalo’ del gruppo D, Dinamo Zagabria – Lione 1-7. Il risultato ha permesso ai francesi di qualificarsi agli ottavi grazie alla differenza reti a scapito dell’Ajax ed è stato fonte di sospetti da parte dell’opinione pubblica. L’Uefa in un comunicato ha ritenuto che ci sono stati movimenti sospetti nelle scommesse. Europei nuoto – Agli Europei di vasca corta che si sono svolti a Stittino (Polonia) l’Italia vince tre ori: nella 4x50 mista maschile in 1'33"18 davanti a Russia e Germania, nella 4x50 stile libero in 1'24''82 e nei 50 individuale con Fabio Scozzoli. Argento a Filippo Magnini nei 200 stile libero. Tre bronzi nella staffetta femminile 4x50, nei 100 rana ancora con Scozzoli e nei 100 farafalle con Ilaria Bianchi. Delude Federica Pellegrini nei 400, solo quarta.
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turismo 31
14 dicembre 2011 • la Pagina
Turisti in calo...
...per il ponte dell'Immacolata La crisi economica, accompagnata dalla poca neve nelle località sciistiche, ha lasciato a casa molti più italiani in questo ponte dell'Immacolata rispetto all'anno scorso. Secondo un'indagine di Federalberghi, quest'anno a partire sono stati mezzo milione di persone in meno rispetto al 2010, con un calo del 9,3% del giro d'affari legato al turismo. Una «brusca battuta d'arresto per uno dei pochi settori economici che nel corso del 2011 hanno invece manifestato interessanti segnali di recupero», secondo il presidente di Federalberghi, Bernabò Rocca. L'indagine è stata effettuata con il supporto dell'Istituto Acs Marketing Solutions dal 28 novembre al 2 dicembre, intervistando 3.000 italiani maggiorenni rappresentativi di oltre 50 milioni di consumatori. L'occasione di vacanza, offerta quest'anno dalla strategica collocazione infrasettimanale della festività dell'Immacolata, ha visto in movimento circa 4,9 milioni di italiani, pari all'8,1% del totale della popolazione. Fra coloro che sono partiti, l'86% è rimasto in Italia, a fronte di un 12% che ha pianificato qualche giorno all'estero, scegliendo per la quasi totalità le grandi capitali europee. Le località di montagna hanno ospitato il 43% di coloro che si sono mossi per questo ponte, le località d'arte si sono attestate sul 22% dei viaggiatori e un 15% del totale dei vacanzieri ha invece preferito il mare. Ha preferito il lago un 4,2%, mentre un altro 2,8% si è ritemprato in località termali o in beauty farm. L'albergo è
stata la struttura prescelta dal 39% dei viaggiatori (rispetto al 42% del 2010), seguito dal 20% di chi è andato in casa di parenti o amici (18% nel 2010) e dal 14% che si è recato in casa di proprietà (14,8%). L'appartamento in affitto è stato scelto dal 3,7% dei viaggiatori, i residence dal 3,6%, l'agriturismo dal 3,5% e il villaggio turistico dal 3,5%. Nel dettaglio, sono state trascorse mediamente 3,1 notti fuori casa rispetto alle 2,9 del 2010, con una spesa complessiva per ogni viaggiatore (comprensiva di trasporto, vitto, alloggio e divertimenti) pari a 227 euro rispetto ai 224 euro del 2010, che ha prodotto un giro d'affari pari a 1,11 miliardi di euro rispetto agli 1,21 miliardi del 2010 (-8,3%). «Si tratta - commenta Rocca - di una battuta d'arresto che fotografa perfettamente la situazione economica che condiziona qualsiasi scelta delle famiglie italiane, comprese purtroppo anche quelle in campo turistico. L'auspicio è che tra le misure adottate dal Governo Monti non scatti a settembre del 2012 anche l'aumento dell'Iva dal 10% al 12%, che costituirebbe per il comparto un elemento destabilizzante, dall'imprevedibile impatto sull'economia e l'occupazione». La mancanza di neve in montagna ha contribuito notevolmente a cambiare le destinazioni per il ponte dell'Immacolata e così almeno 150 mila italiani hanno scelto l'agriturismo, secondo quanto riportato dalla Coldiretti sui dati raccolti dall'associazione agrituristica Terranostra. Il ponte dell'Immaco-
lata, ha spiegato la confederazione agricola, «è un vero e proprio banco di prova prima delle imminenti festività natalizie, che vede gli operatori impegnati ad offrire agli attenti consumatori servizi e ristorazione di qualità››. Secondo
le elaborazioni Coldiretti, «il numero di agriturismi è in continua crescita. In Italia sono stati censiti quasi 20 mila agriturismi al primo gennaio 2011, registrando un incremento del 3,5% rispetto all'anno precedente››.
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14 DICEMBRE 2011 • LA PAGINA
GASTRONOMIA 33
Dolce Natale Alberelli di cioccolato
Ingredienti 300 gr di biscotti 150 gr di burro 200 gr di cioccolato fondente 2 cucchiai di rum 2 uova 100 gr di zucchero Glassa bianca pronta Zuccherini colorati Procedimento Sbriciolare i biscotti e nel frattempo sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria con il burro, mescolare di tanto in tanto fino ad avere una cremina li-
Ingredienti una confezione di pasta frolla crema pasticcera per farcire 150 g di zucchero 2 cucchiai di acqua 50 g di burro granella di nocciola q.b. Procedimento Preparare il caramello per fare le fiamme delle candele. Versare lo zucchero in un pentolino e farlo andare a fuoco vivace
Candele dolci mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Quando lo zucchero inizia a cristallizzarsi, abbassare la fiamma e continuare a mescolare. Lo zucchero inizierà a scurirsi, a questo punto avvicinare e allontanare il pentolino dalla fiamma finchè non sarà perfettamente caramellato.Prelevare un pò di caramello dal pentolino con il cucchiaino e far cadere qualche goccia sulla carta forno cercando di dare una forma che sia più simile possibile ad una fiamma. Prima che il caramello solidifichi inserire nella fiamma uno stuzzicadenti. Stendere la pasta frolla in uno strato non troppo sottile, tagliare in varie
scia. In una ciotola raccogliere i biscotti tritati, il cioccolato fuso, lo zucchero, il rum e le uova, impastare bene per amalgamare tutti gli ingredienti. Prelevare un po' di impasto e formate dei coni, avvolgerli con l'alluminio e porli in freezer per almeno tre ore. Quando saranno pronti e duri, fargli cadere sopra la glassa dall'alto e poi spruzzare con un po' di zuccherini, farli asciugare e mettere questi alberelli in un piatto da portata.
strisce di diverse dimensioni a seconda di quanto volete alte le vostre candele e avvolgere intorno a stampi cilindrici imburrati e infarinati. Richiudere bene le estremità altrimenti si apriranno in cottura. Spennellare le candele di pasta frolla con burro fuso e passarli nella granella di nocciole. Sistemare su una teglia con carta forno e cuocere in forno caldo a 180° per circa 15-20 minuti. Una volta cotte, sfilare subito le candele dagli stampi. Quando le candele sono completamente raffreddate, riempirle di crema pasticcera con l'aiuto di in piedi. Infine sistemare sopra una siringa o di un cucchiaino ogni candela le fiamme di carae adagiarle sul piatto da portata, mello
11.05 Euronews 11.50 Telesguard 12.10 Sci: Coppa del mondo 2011/2012 discesa maschile 13.25 Sci: Coppa del mondo 2011/2012 slalom gigante femminile 14.20 Sci nordico: Stagione 2011/2012 salto con gli sci 15.40 Sport Adventure 16.05 Credit Suisse Sport Awards 2011 (r) 18.25 Sport Adventure 18.50 Sci: Coppa del mondo 2011/2012 discesa maschile 20.05 Sport Club 21.00 Superalbum 22.50 Sportsera 23.15 Tf – Lost
I viaggi di
Mercatino Natalizio a STRASBURGO Domenica 18 dicembre
Info e prenotazioni: 076-330.54.30 (Catia) Partenza ore 7.30 dalla stazione dei Pullman di Zurigo
07.00 Cartoni animati 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.37 TgCom 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Film – D'Artagnan 16.30 Film – Robin Hood 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Cartoni animati 19.30 Film – Snow Buddies: Supercuccioli sulla neve 21.10 S-News – Buddy - Il mio migliore amico 23.50 Studio Sport XXL 00.55 Film – L'alba dei morti viventi 02.40 Mediashopping 02.55 Film – Hellraiser - La stirpe maledetta (horror) 04.20 Mediashopping
o l'abb at iama! ch 043 322 17 17
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06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.50 Music. – Loggione 09.45 Info. – Superpartes 10.31 Film – E.T. L'extraterrestre 11.25 TgCom 11.26 Meteo 5 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Riassunto Grande Fratello 14.10 Show – Amici 15.30 Info – Verissimo 18.50 Quiz – The Money Drop 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show –Striscia la notizia 21.11 Film – L'amore non va in vacanza (commedia) 00.15 Tg 5 Notte 00.35 Meteo 5 00.36 Show – Striscia la notizia (r) 01.20 Film – The man who saved christmas 02.14 TgCom 02.15 Meteo 5 03.09 Tf – Acapulco Heat 04.40 Sitcom – Still Standing
07.25 Film – Scandalo a Filadelfia (commedia) 09.15 Paese Reale 10.15 Il Granconcerto 11.00 Tgr BellItalia 11.30 Tgr Prodotto Italia 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tgr Il Settimanale 12.55 Tgr Ambiente Italia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tg 3 Pixel 14.50 Tv Talk 16.50 Tg 3 L.I.S. 17.00 Tf – Un caso per due 18.10 90' minuto Serie B 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Che tempo fa 21.30 E se domani 23.35 Tg 3 23.50 Tg Regione 23.55 Amore criminale 00.55 Tg 3 01.05 Tg3 Agenda del mondo 01.20 Tg 3 Sabato notte
Rete
Italia
Canale
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06.30 Rai Educational 07.00 Cartoni animati 09.00 Tf – Summer in Transylvania 09.25 School of Rock 10.15 Sulla Via di Damasco 10.45 Meteo 2 10.50 Quello che... 11.35 Mezzogiorno In famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.25 Rai Sport Dribbling 14.00 Telethon 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Castel 21.50 Tf – The Good Wife 22.40 Rai Sabato Sprint 23.25 Tg 2 23.35 Tg 2 Dossier 00.20 Tg 2 Storie 01.00 Tg 2 Mizar 01.25 Tg 2 Sì, Viaggiare 01.45 Tg 2 Eat Parade 01.55 Meteo 2 02.00 Appuntam. al cinema 02.05 Stracult 03.35 Secondo canale 04.10 Università Telematica Internazionale UniNettuno
rin n o v
DICEMBRE
06.10 Da Da Da In musica 06.30 Unomattina in Famiglia 07.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 L.I.S. 10.05 Settegiorni 10.55 Che tempo fa 11.00 ApriRai 11.10 Telethon 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Linea blu 15.10 Le amiche del sabato 17.00 Tg 1 17.15 A sua immagine 17.45 Passaggio a Nord-Ovest 18.50 Quiz – L' Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Soliti ignoti speciale Telethon 22.50 Telethon 01.00 Tg 1 Notte 01.10 Che tempo fa 01.15 Cinematografo 02.15 Film – Perfect Strangers Un agghiacciante ossessione 03.45 Tf – Lady Cop 04.30 Memorie dal Bianco e Nero
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07.00 Tf – Il Commissario Kress 08.00 Cartoni animati 10.30 Documentario 10.50 Patti chiari 12.05 Segni dei tempi 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.50 Info – Il Ponte 13.15 Film – Un anno senza Babbo Natale (commedia) 14.45 Tf – Numb3rs 15.30 Tf – Mr. Bean 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Film – The Family Holiday (commedia) 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Cartoni animati 18.35 Strada Regina 19.00 Il Quotidiano 19.25 Festa mobile 19.50 Lotto Svizzero 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Quiz – Generation 21.05 Film – Stardust 23.15 Tf – Due uomini e mezzo 23.40 Telegiornale Notte 23.55 Meteo Notte
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05.30 Tg4 Night News 05.50 Tf – Questa casa non è un albergo 06.30 Mediashopping 07.20 Tf – Magnum P.I: 08.25 Cult. – Vivere meglio 09.55 Tf – Codice rosso 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Detective in Corsia 13.00 Tf – La signora in Giallo 13.50 S-News – Forum 15.05 Tf – Poirot 17.00 Tf – Psych 18.00 Documentario 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.23 Tg 4 19.35 Tf – Tempesta d'amore 21.15 Minis. – Il capo dei capi 23.25 Film – Strategia di una vendetta (giallo) 00.11 TgCom 01.20 Tg4 Night News 01.43 Show – Ieri e oggi in tv 03.00 Film – Stanotte sarai mia 04.27 Mediashopping
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A 28 anni di distanza dal primo episodio della saga natalizia, il cinepanettone ritorna a Cortina d'Ampezzo con "Vacanze di Natale" 2011. Diretto da Neri Parenti, il consueto appuntamento annuale promette divertenti vacanze al cinema! Dal 22 dicembre "Vacanze di Natale" sarà visibile anche nelle sale Svizzere. Che natale sarebbe senza cinepanettone? Eccovi servito l'ennesimo film delle feste, prodotto da Luigi e Aurelio De Laurentiis, diretto da Neri Parenti, "Vacanze di Natale a Cortina", ormai un classico affermato, appuntamento annuale molto atteso. Neve, belle donne, equivoci e divertimento, sono gli ingredienti base di "Vacanze di Natale" 2011 che la sceneggiatura dei fratelli Vanzina ambienta a Cortina, dove, cioè, si svolgevano le vicende del primo "Vacanze di Natale" del 1983 diretto proprio da Carlo Vanzina, famoso per aver inaugurato la saga. Un ritorno al passato per rendere attuale le solite vicende che si adattano ai tempi d'oggi e si impregnano di una comicità quasi cabarettistica confermata dalla presenza delle due brave protagoniste di Zelig, Valeria Graci e Katia Follesa. Punto di contatto con il primo "Vacanze di Natale", il mattatore Christian De Sica che indossa i panni di Roberto Covelli donnaiolo ormai ravveduto che decide di dedicarsi esclusivamnete alla famiglia e portare tutti a Cortina d'Ampezzo per le vacanze. La moglie di Covelli è la frizzante Sabrina Ferilli che affianca De Sica per la quarta volta nella saga dei film nata-
lizi. Insieme alla coppia benestante le figlie alle prese con le loro storie d'amore moderne tra telefonini, facebook, twitter rispecchiando a pieno i rapporti della generazione attuale. Nella famosa località turistica delle Dolomiti arrivano però anche due sorelle, Brunella (Valeria Graci) e Wanda (Katia Follesa), proprietarie di una modesta edicola a Bergamo, con i rispettivi mariti, Massimo (Ricky Memphis) e Andrea (Giuseppe Giacobazzi). Le coppie però sono in conflitto: tra i cognati è scoppiata la guerra perchè Andrea ha vinto 250 mila euro partecipando al gioco dei Pacchi in tv e per Natale, ha prenotato una camera nel più costoso albergo di Cortina. La terza vicenda è l'immancabile intreccio dei film natalizi con Dario Bandiera nel ruolo di autista siculo di una grande azienda (Ivano Marescotti) che deve chiudere un contratto con un magnate russo di dubbia onestà. Ma sarà proprio l'autista meridionale, che ha una tresca amorosa con la moglie del magnate russo, a complicare la vicenda. Il cast si arricchisce di una presenza importante con Bob Sinclair che ne firma la colonna sonora con il suo nuovo singolo "F*** With You feat", an-
ticipando il nuovo album Disco Crash in uscita il prossimo gennaio. Il produttore musicale e dj francese prende parte alla com-
media natalizia interpretando se stesso la sera di Capodanno e trascinando in pista i protagonisti del film.
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DOMENICA
12.00 Euronews 12.25 Sci: Coppa del mondo 2011/2012 slalom femminile 13.25 Sci: Coppa del mondo 2011/2012 slalom gigante maschile 14.15 Sport non Stop 14.25 Sci nordico: Coppa del mondo 2011/2012 salto con gli sci 14.45 Sport non Stop 15.00 Sci nordico: Coppa del mondo 2011/2012 salto con gli sci 15.30 Sport non Stop 16.10 Film – Cars - Motori ruggenti 18.00 Sport non Stop 19.30 La domenica sportiva 19.55 Documentario 20.15 Tf – One Tree Hill 21.05 Tf – Dr. House
06.30 Unomattina in famiglia 07.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 L.I.S. 09.35 Easy Driver 10.00 Linea Verde orizzonti 10.30 A sua immagine 10.55 Santa Messa 12.00 Recita dell'Angelus da Piazza San Pietro 12.20 Concerto di Natale 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Domenica In - L'Arena 16.35 Domenica In - Così è la vita 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.35 Rai Tg Sport 20.40 Quiz – I soliti ignoti 21.30 Tf – Tutti pazzi per amore 3 23.35 Speciale Tg 1 00.40 Tg 1 Notte 01.05 Applausi 02.20 Music. – Sette note 02.40 Così è la mia vita 03.10 Film – Mai storie d'amore in cucina
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06.30 Rai Educational 07.00 Cartoni animati 08.55 Tf – Lola e Virginia 09.20 Tf – Social King 10.10 Ragazzi c'è Voyager 10.50 A come Avventura 11.30 Mezzogiorno in Famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Motori 13.40 Meteo 2 13.45 Show – Quelli che aspettano... 15.40 Show – Quelli che il calcio 17.05 Tg 2 L.I.S. 17.10 Rai Sport Stadio Sprint 18.00 Rai Sport 90° Minuto 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.00 Tf – N.C.I.S. 21.45 Tf – Hawaii Five-O 22.35 La domenica sportiva 01.00 Tg 2 01.20 Sorgente di vita 01.50 Meteo 2 01.55 Appuntm. al cinema 02.00 Film – Il gufo e la gattina 03.30 Secondo canale 04.10 Università Telematica
Italia
Canale 06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.51 Cult. – Le frontiere dello spirito 10.00 Tf – Finalmente soli 10.30 Film – Cara, Insopportabile Tess (commedia) 12.45 Real – Grande Fratello 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Real – Grande Fratello 14.00 Show – Domenica 5 18.50 Quiz – The Money Drop 20.00 Tg 5 Sera 20.39 Meteo 5 20.40 Show – Paperissima sprint 21.30 Tf – Distretto di polizia 11 22.35 Minis. – Squadra Antimafia - Palermo oggi 23.40 Info – Terra!
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iama! ch 043 322 17 17
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DICEMBRE
05.45 Telegiornale notte (r) 05.55 Meteo notte (r) 06.00 Il Quotidiano (r) 06.25 Festa mobile (r) 06.50 Info – Il Ponte 07.15 Strada Regina 07.35 Svizra Rumantscha 08.00 Cartoni animati 09.30 S-Quot (r) 10.30 Paganini 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Linea rossa 13.40 Tf – One Tree Hill 14.20 Tf – Due uomini e mezzo 14.45 Documentario 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Colombo 17.50 Insieme 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Documentario 19.00 Il Quotidiano 19.15 Controluce 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Storie 22.00 Cult tv 22.25 Telegiornale Notte
07.00 Info. – Super partes 07.40 Cartoni animati 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Guida al campionato 14.00 Tf – I Simpson 14.25 Film – Dragonheart 15.22 TgCom 15.25 Meteo 16.20 Film – Dungeons & Dragons - Che il gioco abbia inizio 17.17 TgCom 17.20 Meteo 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Tf – Mr Bean 19.30 Film – Elf 20.27 TgCom 20.30 Meteo 21.30 A & F - Ale e Franz Show 22.30 Show – Zelig Off 23.30 Sitcom – Così fan tutte 00.25 Controcampo Linea notte 01.40 Film – TMNT 03.10 Mediashopping 03.25 Tf – V.I.P. 04.55 Mediashopping 05.10 Tf – True Jackson 05.35 Mediashopping
07.30 Tf – La grande vallata 08.25 Film – Maigret e il caso Saint Fiacre (poliziesco) 10.05 Music. – Concerto della Juni Orchestra 10.05 Tf – Doc Martin 10.55 Tgr Estovest 11.15 Tgr Mediterraneo 11.40 Tgr RegionEuropa 12.00 Tg 3 12.25 TeleCamere Salute 12.55 Prima della Prima 13.25 Passepartout 14.00 Tg Regione 14.15 Tg 3 Giorno 14.30 in 1/2 h 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Alle falde del Kilimangiaro 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Che tempo che fa 21.30 Report 23.25 Tg 3 23.35 Tg Regione 23.40 Lilit - In un mondo migliore 00.40 Tg 3
Rete 06.45 Mediashopping 07.00 Tgcom 07.13 Meteo 07.15 Tgcom 24 07.30 Info. – Super partes 08.55 Info – Storie di confine 09.30 Documentario 10.00 Santa Messa 11.00 S-News – Pianeta Mare 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 S-News – Melaverde 13.20 S-News – Pianeta Mare 14.00 S-News – Life 15.20 Film – Zanna bianca alla riscossa (avventura) 16.07 TgCom 16.10 Meteo 18.50 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Tf – Tempesta d'amore 21.30 Minis. – Downton Abbey 23.20 Show – I bellissimi di R4 23.25 Film – Disastro a Hollywood 00.11 TgCom 00.14 Meteo 01.35 Tg4 Night News 01.59 Show – Ricordo d'attore: Walter Chiari
Varia 37
14 dicembre 2011 • la Pagina
CARTOMANZIA
0901
★★
★ OROSCOPO ★ ★ ★ Ariete
(21 marzo - 20 aprile)
Leggere le carte
Venere dissonante introduce una nota di instabilità nel vostro cielo che spegne gli entusiasmi e spinge a mettere tutto in discussione. Fate attenzione a non compromettere quello che avete costruito, solo per un eccesso di insofferenza. Mercurio vola via dagli affari.
Come utilizzare le normali carte da gioco per leggere il futuro, fare analisi psicologiche e divinazioni su argomenFr. 13.- svariati ti, dal lavoro all'amore. Il fascino della cartomanzia raccolto in un manuale completo per principianti ed esperti, che illustra i diversi rituali per la consacrazione del mazzo, i significati delle singole carte, i vari metodi di estrazione e attraverso numerosi esempi insegna a leggere il significato nascosto delle carte. Madame Esther è lo pseudonimo di una nota cartomante e sensitiva francese che si occupa da tempo di argomenti esoterici.
Toro
(21 aprile - 20 maggio)
Settimana caratterizzata da un’intensa carica emotiva e passionale. Venere e Marte accentuano la vostra capacità di amare e vi regalano la chiave del successo nelle conquiste. Il transito di Giove favorisce la riuscita di alcuni progetti che sono già in movimento.
Gemelli
(21 maggio - 21 giugno)
Sarete messi alla prova sul terreno della disponibilità affettiva. Prendetevi del tempo prima di decidere se volete davvero vivere con la persona che da tempo frequentate. In ufficio non fatevi condizionare dalle reazioni di chi vi circonda. Tirate per la vostra strada.
Madame Esther pagg 128
Ordinalo! 043/ 322 17 17
Stai soffrendo? Pensi che tutto sia perduto? Valeria 0901/59.35.37 Chf 2,43 min da rete fissa 24h c.p 218 Cadenazzo
Io ti offro la possibilità di essere realmente felice... DANIELA 0901/610.606 Chf 2,43 min da rete fissa 24h c.p 218 Cadenazzo
Amore – lavoro – fortuna NADIA 0901/59.35.31 Chf 2,43 min da rete fissa 24h c.p 218 Cadenazzo
SINA
Sensitiva
con amore sono qui per voi
0901 57 51 05
Cancro
(22 giugno - 22 luglio)
Venere è opposta al segno e questo fa prevedere momenti di alta marea. Per molti sarà burrasca. Se non riuscirete a trovare un accordo, cercate almeno di non complicare la situazione. Sul lavoro dovreste tenere una sola parola: duttilità. Non ci sono alternative.
Leone
Fr. 2.13/min. da rete fissa
(23 luglio - 22 agosto)
Avete un gran desiderio di sentirvi appagati sotto il profilo affettivo, ma non siete disposti a fare troppi sforzi, non volete impegnarvi più di tanto. Conviene attendere astri migliori. Sul fronte professionale, evitate di mordere il freno, non sono tempi adatti.
Vergine
EROTIC0 0906 Solo per donne… Tuo marito non ti soddisfa? È freddo con te Ti piace parlare di sesso? Claudio 0901/010.109 Chf 2,43 min da rete fissa - 24h c.p 218 Cadenazzo
Voglio provare forti emozioni Non farmi aspettare!!! MANUELA 0901/59.35.38 Chf 2,33 min da rete fissa 24h c.p 218 Cadenazzo
(23 agosto - 22 settembre) Sono una donna sposata. Cerco vero maschio!! TANIA 0901/59.35.34 Chf 2,33 min da rete fissa 24h c.p 218 Cadenazzo
Non solo Venere, ma anche Marte vi incoraggia a rendere più spumeggiante la sfera affettiva. Per permettervi di sbrigare al meglio gli impegni di lavoro, gli astri regalano grinta, determinazione e la giusta dose di ambizione. Programmate il vostro tempo.
Bilancia
(23 settembre - 22 ottobre)
Venere non vi è amica, il periodo è critico sul fronte sentimentale. Non insistete con i chiarimenti che possono dare il via a discussioni senza fine. Sul lavoro urge mantenere la concentrazione, non fatevi sfuggire la possibilità di concludere un buon affare.
Scorpione
(23 ottobre - 21 novembre)
Il felice aspetto di Venere crea una bella armonia. I nuovi legami si consolidano, gli entusiasmi si riaccendono in quelli di più lunga data. Avrete fascino da vendere perché il pianeta dell’amore regala un alone di irresistibile magnetismo.
Sagittario
(22 novembre - 20 dicembre)
Come non prevedere un periodo più che fortunato in amore? Sia Venere che Marte soggiornano proprio nel vostro segno. Le emozioni non si faranno attendere. Giorni caldi anche per i single, anzi, soprattutto per loro... il periodo natalizio è tutto per loro!
Capricorno
(21 dicembre - 19 gennaio)
L’effetto di Saturno, disarmonico rispetto al segno, colpisce soprattutto le unioni in crisi da tempo, provate da troppi silenzi o da prolungate assenze. Un Mercurio un po’ troppo dispettoso si diverte a porre degli ostacoli nella vostra quotidianità. Ancora per poco.
Acquario
(20 gennaio - 19 febbraio)
Non ascoltate le provocazioni, come il vostro istinto vi porterebbe a fare, non date retta a chi cerca di mettervi una pulce nell’orecchio: godetevi fino in fondo i momenti felici che state vivendo. Lo spirito d’iniziativa non vi manca: mettetelo a frutto.
Pesci
(20 febbraio - 20 marzo)
Grazie al malizioso influsso di Venere, potrete dare sfogo al desiderio di trasgressione. Se siete in coppia, fate proposte intriganti al partner. Ottima l’evoluzione delle storie appena nate. Sul lavoro, abbiate più fiducia nelle vostre capacità e avrete successo.
38 TELEVISIONE
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LA PAGINA • 14 DICEMBRE 2011
LUNEDI
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Abby Richter è produttrice di successo di un talk show mattutino, ma è molto meno fortunata nel privato, nei rapporti di coppia. Quando il suo programma subisce un calo degli ascolti, è costretta a dare spazio ad un nuovo opinionista, lo spudorato e (apparentemente) cinico Mike Chadway, che promette di rivelare senza mezzi termini cosa pensano veramente gli uomini delle donne e come agire, da entrambi i lati, di conseguenza. Gli ascolti del network si impennano e la stessa Abby decide suo malgrado di seguire i consigli del brutale esperto per sedurre il vicino di casa, Colin.
06.50 Cartoni animati 08.30 Tf – Una mamma per amica 10.35 Tf – Grey's Anatomy 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Sitcom – Big Bang Theory 15.35 Tf – No ordinary Family 16.25 Tf – La vita secondo Jim 16.50 Tf – Giovani campionesse 17.45 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – Dr House 20.20 Tf – C.S.I 21.10 Tf – C.S.I. New York 23.00 Tf – White Collar 00.50 S-News – Modamania
rin n o v
21.05
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Show – Mattino cinque 09.55 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.15 Show – Pomeriggio cinque 18.50 Quiz – The Money Drop 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Grande Fratello 00.15 Show – Mai dire Grande Fratello 01.00 Tg 5 Notte 01.29 Meteo 5 01.30 Show – Striscia la notizia (r) 02.01 Tf – Acapulco Heat
ai
RSI La 1
08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 11.00 Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – Lassie 15.55 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.15 Tf – Sabrina vita da strega 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Che tempo che fa Speciale: Vengo anch'io 23.35 Correva l'anno 00.00 Tg 3 Linea notte 01.00 Meteo 3 01.05 Fuori Orario
Rete
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
La dura verità
06.00 Sitcom – Cuori rubati 06.30 Cartoni animati 09.30 Protestantesimo 10.00 Tg 2 11.00 Show – I fatti vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e società 13.50 Medicina 33 14.00 Show – Italia sul Due 16.10 Tf – Ghost Whisperer 16.50 Tf – Hawaii Five-0 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Numb3rs 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Senza Traccia 23.25 Tg 2 23.40 Film – The Messengers 2 01.10 Tg Parlamento 01.20 Sorgente di vita 01.50 Meteo 2 01.55 Show – Italia sul Due 03.55 Secondo canale 04.10 Università Telematica Internazionale UniNettuno
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09.35 Tf – Affari di famiglia 10.00 Sport Adventure 10.25 Sci: Coppa del mondo 2011/2012 Slalom maschile 11.20 Euronews 11.45 Storie 12.55 Cult Tv 13.25 Sci: Coppa del mondo 2011/2012 Slalom maschile 14.20 Euronews 15.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.40 Documentario 18.30 Tf – Nash Bridges 19.20 Tf – Rescue Special Operations 20.10 Tf – Law & Order 21.00 Info – 60 minuti
06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.05 Tg 1 della Storia 09.30 Tg 1 Flash 10.55 Che tempo fa 11.00 Tg 1 11.05 S-News – Occhio alla spesa 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 S-News – Verdetto finale 15.15 S-News – La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L' Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Speciale Superquark 23.25 Porta a porta 01.00 Tg 1 Notte 01.30 Che tempo fa 01.35 Qui Radio Londra 01.40 Sottovoce
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DICEMBRE
07.20 Filosofia e benessere 07.45 La Storia del Regionale 08.10 Quiz – Il gioco dei ricordi 08.40 Patti chiari (r) 09.50 Documentario 10.40 Tf – Monk 11.25 Tf – Nash Bridges 12.05 Tf – The New Adventures of Old Christine 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.10 Tf – E alla fine arriva mamma 13.35 Tf – Leverage 14.15 Tf – Rescue Special Operations 15.00 Tf – Law & Order 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Il Commissario Kress 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Affari di famiglia 21.05 Film – La dura verità 22.45 Telegiornale Notte
05.35 Tg4 Night News 05.55 Cult – Peste e corna 06.05 Mediashopping 06.35 TgCom 07.03 Meteo 07.05 TgCom 24 07.30 Tf – Starsky e Hutch 08.20 Tf – Hunter 09.40 Tf – Monk 10.50 S-News - Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Detective in corsia 13.00 Tf – La Signora in Giallo 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.15 Tf – Sentieri 17.00 Tf – Commissario Cordier 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Arma letale 21.52 TgCom 21.55 Meteo 23.27 Show – I bellissimi di R4 23.32 Film –Shadow program Programma segreto (thriller) 01.32 Tg4 Night News
14 DICEMBRE 2011 • LA PAGINA
VARIA 39
APPUNTAMENTI Inter Club Walter Zenga
Sindacato pensionati Italiani
organizza
organizza
20° torneo di calcetto
Ass. culturale Sarda E.Racis Zurigo organizza un
Gruppo Arcobaleno organizza la
Festa Pre-Natalizia
Assemblea Nazionale
Concerto di Natale
sabato 17 dicembre, ore 10.00
domenica 18 dicembre, ore 17.00
presso i
presso la
locali della Casa d'Italia
Sala parrocchiale della Missione Cattolica
Bühlstrasse 57, Berna
Feldstrasse 109, 8004 Zürich
Interverranno: Renata Begatin (segreteria nazionale SPI-CGIL), Vania Alleva (direttivo nazionale UNIA), Ada Marra (consigliere nazionale PSS), Christiane Jaquet (presidente AVIVO Svizzera)
Musica classica sarda e italiana, musica religiosa e natalizia popolare sarda e algherese. Ingresso libero. Rinfresco
Unione Sportiva Olympia
Comitato difesa famiglie
A.C.L.I Kilchberg
organizza
organizza la presentazione del libro sull'emigrazione
organizza il
Veglione di San Silvestro
Gli emigranti Italiani Protagonisti invisibili
sabato 31 dicembre, ore 19.00
presso la
venerdì 16 dicembre, ore 19.00
Centro Parrocchiale
presso la
Mehrzweckhalle
presso la
Kilchberg
Gemeindesaal Geissberg
Schönenbuch (ca. 3km da Allschwil)
Casa d'italia Zurigo
Allieterà la serata Trio Maurizio C. Entertainment Prezzi: Soci Fr. 115.00 / non soci Fr. 120.00 / bambini fino ai 12 anni Fr. 70.00 Bevande incluse. Riservazioni: 076 489 74 62 / 078 859 90 15
Presentazione dell'evento "L'emigrazione siamo noi" del 28 gennaio 2012
Con musica danzante del "DISCOWORLD" in attesa del nuovo Anno. Menù: Antipasto, Arrosto di vitello con contorno, Caffé, Panettone e spumante a mezzanotte. Prezzo partecipazione: Soci Fr. 50.--/ non soci: Fr. 60.--/ Bambini dai 8 ai 14 anni Fr. 20.-- / Bambini fino ai 8 anni gratis. Info e riservazioni: 044 710 57 54
domenica 5 febbraio 2012 presso la
Palestra di Volketswil Kultur und Sportzentrum Gries. Favolose coppe per il 20° anniversario alle prime 4 classificate, trofeo disciplina, e targa al miglior portiere. Costo di partecipazione per squadra Fr. 150.00 Termini per le iscrizioni 20 gennaio 2012 Per info: 076 414 66 46 Sig. Celli oppure info@interclubwz.ch
sabato 31 dicembre, ore 18.00
Veglione di San Silvestro presso il
Erismannstr. 6, 8004 Zurigo
sabato 17 dicembre, ore 18.00 presso la
Sala Fadacher Dietlikon Venite numerosi perchè: Festeggiamo insieme 10 anni L’ingresso è libero, ci sarà un’ottima cucina italiana, la serata sarà allietata da un vasto programma realizzato da ragazzi e bambini con balli, canzoni ed un musical, balli per tutti col complesso “ANT the musicband” E per tutti i bambini ci sarà una sorpresa da non perdere!!!!!
Il Comitato Genitori di Rüti/Tann/Dürnten organizza la
Festa della befana sabato 7 gennaio, ore 19.00 Wolfhausen
Ingresso libero. Accompagnano “il gatto e la volpe” con musica e danze per piccoli e grandi. Cucina tipica italiana a costi popolari La befana porterà dei regali a tutti i bambini presenti Grande tombola con ricchi premi
GIOCHI DELLA SETTIMANA NR 50 REBUS (8,10)
SUDOKU
Rebus (9,6) Conta IN E reste RO = Container estero
Soluzione
SOLUZIONI DELLA SETTIMANA NR 49
LE SOLUZIONI DI QUESTI GIOCHI NELLA PROSSIMA EDIZIONE DEL GIORNALE
40 TELEVISIONE
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LA PAGINA • 14 DICEMBRE 2011
MARTEDI
10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 La2 Doc 13.30 Euronews 14.25 Quiz – Il gioco dei ricordi 14.55 Quiz – Molla l'osso 15.25 Sci: Coppa del mondo 2011/2012 slalom femminile 16.30 DiADà 17.35 Documentario 18.25 Sci: Coppa del mondo 2011/2012 slalom femminile 19.20 Tf – Rescue Special Operations 20.10 Tf – Law & Order 21.00 Film – L'orchestra di Piazza Vittorio
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
L'orchestra di Piazza Vittorio
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 08.20 Tg 1 Focus 09.00 Tg 1 09.30 Tg 1 Flash 10.55 Che tempo fa 11.05 S-News – Occhio alla spesa 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 S-News – Verdetto finale 15.15 S-News – La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Show – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Tf – Tutti pazzi per amore 3 23.20 Porta a porta 00.55 Tg 1 Notte 01.25 Che tempo fa 01.30 Qui Radio Londra
RSI La 2
21.00
08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 11.00 Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – Lassie 15.55 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.15 Tf – Sabrina vita da strega 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Ballarò 23.15 Sfide 00.00 Tg 3 Linea notte 01.00 Meteo 3 01.05 Rai Educational 01.35 Prima della Prima
Rete
Italia 06.50 Cartoni animati 08.30 Tf – Una mamma per amica 10.35 Grey's Anatomy 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Tf – Big Bang Theory 15.35 Tf – No ordinary family 16.25 Tf – La vita secondo Jim 16.50 Tf – Giovani Campionesse 17.45 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – Dr House 20.20 Tf – C.S.I 21.10 Sitcom – Camera Café 22.30 Sitcom – Così fan tutte 23.30 Music. – Michael Bublé: Christmas 00.45 Music. – Vicinio Capossela. Marinai, profeti e balene 01.45 Show – Poker1mania 02.35 Studio aperto - La giornata 02.50 Tf – Highlander 04.10 Mediashopping 04.25 Film – Furia gialla
07.30 Tf – Starsky e Hutch 08.20 Tf – Hunter 09.40 Tf – Monk 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.02 Tf – Detective in corsia 13.00 Tf – La Signora in giallo 13.50 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.15 Tf – Sentieri 17.00 Film – Cavalca Vaquero 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Tf – Lie to me 23.00 Show – I bellissimi di R4 23.05 Film – Aliens - Scontro finale (fantascienza)
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Roma. Piazza Vittorio. Il quartiere più popolato da migranti di tutto il mondo: un insieme eterogeneo di colori, di stili di vita, di tradizioni culturali e di religioni che si intrecciano, in una convivenza che giorno dopo giorno cresce e si fa profondamente multietnica. Un gruppo di artisti e intellettuali italiani, su tutti Mario Tronco, tastierista degli Avion Travel, decide si salvare il vecchio cinema teatro Apollo, che, dopo essere stato declassato a cinema porno, sta per essere trasformato in sala bingo, e di costituire un'orchestra stabile composta appunto, anche e soprattutto, da musicisti extracomunitari. Il progetto-sogno inizia nel 2001 e nel giro di diversi anni, con tantissime difficoltà e con tenacia ancora maggiore, vede la luce.
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Show – Mattino cinque 09.55 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e Donne 16.15 Show – Pomerigio cinque 18.50 Quiz – The Money Drop 20.00 Tg 5 Sera 20.39 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.11 Tf – Baciato dall'amore 23.30 Info. – Matrix 01.30 Tg 5 Notte 01.59 Meteo 5 02.00 Show – Striscia la notizia (r) 02.41 Tf – Acapulco Heat 04.25 Tf – Still Standing
06.00 Tf – Cuori rubati 06.30 Cartoni animati 10.00 Tg 2 11.00 Show – I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e società 13.50 Medicina 33 14.00 Show – Italia sul due 16.10 Tf – Ghost Whisperer 16.50 Tf – Hawaii Five-0 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Numb3rs 19.30 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Music. – Zucchero Il suono della domenica 23.10 Tg 2 23.25 Rai 150 anni - La storia siamo noi 00.25 Sitcom – Piloti 00.55 Tg Parlamento 01.05 Tf – E.R. Medici in prima linea 01.45 Meteo 2
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DICEMBRE
07.25 Filosofia e benessere 07.50 La Storia del Regionale 08.20 Quiz – Il gioco dei ricordi 08.45 Tf – Il Commissario Kress 09.45 Documentario 10.40 Tf – Monk 11.25 Tf – Nash Bridges 12.05 Tf – The New Adventures of old Chrstine 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – E alla fine arriva mamma 13.40 Tf – Leverage 14.20 Tf – Rescue Special Operations 15.10 Tf – Law & Order 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Il Commissario Kress 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Affari di famiglia 21.05 Tf – Castel 21.55 Tf – Lie to me
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piccolo schermo 41
14 dicembre 2011 • la Pagina
Fiorello da record! “Il più grande spettacolo” dal 2006 Doveva essere il più grande spettacolo dopo il weekend. Si è rivelato, invece, il più grande spettacolo degli ultimi cinque anni. Fiorello ha battuto se stesso lunedì sera, 5 dicembre, nell’ultima puntata del suo show campione d’ascolti. “Il più grande spettacolo dopo il weekend” è stato visto, infatti, da 13 milioni 401 mila telespettatori con uno share del 50,23%, rivelandosi così il programma di prima serata più seguito dal 2006 a oggi. Meglio dei Sanremo di Bonolis, di quello della Clerici, di quello di Morandi. Rosario Tindaro Fiorello ha fatto il “botto”, come aveva detto lui stesso commentando i già entusiasmanti ascolti della prima puntata, e dopo ha osato correggersi: “Abbiamo fatto lo strabotto!”. Ai microfoni di Vincenzo Mollica il conduttore si è detto, infatti, entusiasta, soddisfatto del successo confermato: “È stato come realizzare un sogno, è stato lo show che volevo fare...”. Fiorello ha
voluto poi ricordare che “tutto questo è stato possibile grazie a un lavoro di squadra e della Rai. Abbiamo ottenuto così questo grandissimo risultato”. Acclamato, elogiato, apprezzato ora come non mai, Fiorello ha messo da parte gli ascolti: “I numeri? Sono poca cosa” e ha sottolineato che “l’importante è che sia stato un bel programma, con tanti ospiti, che la gente si sia divertita, che sia stato un prodotto ben confezionato”. E proprio gli ospiti, specie nell’ultima serata, non potevano non far lievitare lo share: erano 16 milioni i telespettatori per Roberto Benigni. In molti si aspettavano una performance più brillante, tuttavia Benigni è stato come sempre ironico e pungente: “Le dimissioni di Berlusconi sono state le più belle degli ultimi 150 anni”. Il comico toscano ha regalato anche citazioni importanti dal presidente Sandro Pertini, “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”, al
fumettista Andrea Pazienza, “Mai tornare indietro, neanche per prendere la rincorsa”. Che cosa farà ora Fiorello? Si rilasserà. Ad aspettarlo, come assicura lui stesso, “è il divano”. C’è già però chi si augura che torni presto sul piccolo schermo: “La leggerezza e l’intelligente ironia di Fiorello sono stati un grande regalo per la Rai e per il pubblico che l’ha seguito. A Fiorello dico: si riposi il giusto, ma ritorni presto. La Rai e gli spettatori lo aspettano a braccia aperte” ha detto il direttore generale della Rai, Lorenza Lei. “Abbiamo voluto fortemente Fiorello di nuovo in Rai, sapevamo che sarebbe stato garanzia di una tv di qualità e che il pubblico avrebbe rispo-
sto numeroso, ma gli ascolti sono andati oltre ogni più rosea previsione: con il risultato di lunedì, l’eccezionale 50,23%, il varietà di Fiorello entra, di diritto, nella storia della Rai. Ha vinto Fiorello. Ha vinto la Rai e, posso dire con orgoglio, ha vinto il servizio pubblico”. “Il più grande spettacolo dopo il weekend” verrà ricordato oltre che per gli ascolti record, per la scenografia, per gli ospiti, per i numeri che solo Fiorello sa fare. In un coro di giudizi positivi ed entusiasti c’è stato però anche chi ha “osato” dire “lo trovo noioso”: è stata Sabina Guzzanti che certo su Twitter non si aspettava di ricevere la replica dello stesso Fiorello (“Rosicona”).
Per mio figlio Marco che compie
10 anni
l'11 dicembre
Tanti tanti auguroni per il tuo compleanno! Da mamma, papa' e Giulia
T.v.t.b.
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LA PAGINA • 14 DICEMBRE 2011
MERCOLEDI
Italia
Canale RSI La 2
21.00
Un impiegato delle Poste britanniche vede la sua vita andare sempre peggio. Ha lasciato da trent'anni Lily, suo unico e vero amore. Ora vive con i due figliastri lasciatigli da una donna che non c'è e con uno dei quali ha un pessimo rapporto. Eric, che cerca di non ricordare il passato, ha un solo rifugio in cui cercare un po' di consolazione: il tifo per il Manchester e la venerazione per quello che nel passato è stato il suo più grande campione, Eric Cantona. Ora però Eric ha un nuovo e per lui non secondario problema: la figlia che aveva abbandonato ancora in fasce, ma che non ha mai avuto un cattivo rapporto con lui, gli chiede il favore di occuparsi per un'ora al giorno della bambina che ha avuto, in modo da poter completare in pochi mesi gli studi...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Show – Mattino cinque 09.55 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.15 Show – Pomeriggio cinque 18.50 Quiz – The Money Drop 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.11 Minis. – I cerchi nell'acqua (drammatico) 23.30 S-News – Matrix 01.30 Tg 5 Notte 01.59 Meteo 5 02.00 Show – Striscia la notizia (r) 02.31 Tf – Acapulco Heat
06.50 Cartoni animati 08.30 Tf – Una mamma per amica 10.35 Tf – Grey's Anatomy 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Sitcom – Big Bang Theory 15.35 Tf – No ordinary family 16.25 Tf – La vita secondo Jim 16.50 Tf – Giovani Campionesse 17.45 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – Dr House 20.20 Tf – C.S.I. 21.10 Show – Colorado 00.15 Controcampo 01.30 Show – Poker1mania
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OCCHIO AI PROGRAMMI
Il mio amico Eric
06.30 Cartoni animati 10.00 Tg 2 11.00 Show – I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e società 13.50 Medicina 33 14.00 Italia sul Due 16.15 Tf – Ghost Whisperer 17.00 Tf – L'Africa nel cuore 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Senza pietà 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Rai 150 anni - La storia siamo noi Fiorello 22.50 Speciale 90° Minuto 00.50 Tg 2 01.10Tg Parlamento 01.20 Tf – E.R. Medici in prima linea 02.00 Meteo 2 02.05 Italia sul Due 04.05 Secondo canale 04.10 Università Telematica Internazionale UniNettuno
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10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Patti chiari (r) 13.05 Euronews 14.00 Music. – Pop Profiles 14.25 Quiz – Il gioco dei ricordi 14.55 Quiz – Molla l'osso 15.25 Sci: Coppa del mondo 2011/2012 slalom maschile 16.30 DiADà 17.30 Documentario 18.25 Sci: Coppa del mondo 2011/2012 slalom maschile 19.25 Tf – Rescue Special Operations 20.10 Tf – Law & Order 21.00 Film – Il mio amico Eric 22.55 Linea rossa
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 08.20 Tg 1 Focus 09.30 Tg 1 Flash 09.35 Linea Verde Meteo 10.55 Che tempo fa 11.00 Tg 1 11.05 S-News – Occhio alla spesa 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 S-News – Verdetto finale 15.15 S-News – La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L' Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Film – Il mercante di stoffe (drammatico) 23.55 Porta a Porta 00.35 Tg 1 Notte
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DICEMBRE
07.00 Swissview 07.05 Filosofia e benessere 07.30 La Storia del Regionale 10.40 Tf – Monk 11.20 Tf – Nash Bridges 12.05 Tf – The new adventures of old Christine 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – S-Quot 14.20 Tf – Rescue Special Operations 15.05 Tf – Law & Order 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Il Commissario Kress 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Affari di famiglia 21.05 Tf – The Good Wife 21.55 Tf – Hawthorne 22.40 Tf – Criminal Minds 23.20 Lotto Svizzero 23.30 Telegiornale Notte
07.30 Tgr Buongiorno Italia 08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 11.00 Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – Lassie 15.55 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.15 Tf – Sabrina vita da strega 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Show – Chi L'ha visto? 23.30 Tf – Una giornata particolare 00.00 Tg 3 Linea notte 01.00 Meteo 3 01.05 Rai Educational 02.05 Fuori Orario
Rete 05.35 Tg 4 Night News 05.55 Cult – Peste e corna 06.05 Mediashopping 06.35 Tgcom 07.03 Meteo 07.05 Tgcom 24 07.30 Tf – Starsky e Hutch 08.20 Tf – Hunter 09.40 Tf – Monk 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 12.02 Tf – Detective in corsia 13.00 Tf – La Signora in giallo 13.50 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.15 Soap – Sentieri 17.00 Film – Agatha Christie: Miss Marple nei Caraibi 18.55 Tg 4 Sera 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Love Actually L'Amore davvero (commedia) 23.50 Show – I bellissimi di R4 23.55 Film – Ogni cosa è illuminata (commedia) 02.02 Tg4 Night News 02.27 Film – Gli uccelli 04.25 Mediashopping
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L'amore è una cosa seria Parola di Tiziano Ferro Tiziano Ferro, la vera rivelazione a livello internazionale degli ultimi dieci anni, torna nei negozi tradizionali e in digitale con il suo nuovo album “L’amore è una cosa semplice”, che contiene 14 inediti, più un duetto con John Legend, e si racconta in un'intervista al nostro giornale di Bruno Indelicato Tiziano, “L’amore è una cosa semplice” segna il tuo ritorno a tre anni dall’ultimo lavoro “Alla mia età”. Questo disco è anche il frutto di un lungo periodo di introspezione. Ci spieghi meglio? Il disco è una dichiarazione d’amore all’amore stesso, un grido di gioia, perché l’amore ti salva la vita. Ho capito che tutti i percorsi complicati, se accettati e affrontati con onestà, portano ad un miglioramento che avvicina alla felicità. Ma il titolo è un po’ una contraddizione… Un po’ si, ma volevo comunicare che l’amore nasce come esigenza semplice dell’animo umano, proprio come la fame o il sonno. Viviamo in un mondo dove l’uomo sembra sappia essere solo triste e solo negativo; io stesso mi sono complicato la vita in delle situazioni amorose fin quando non ho capito che era sufficiente sciogliere i nodi e vivere semplicemente e serenamente questa emozione. L’album è stato anticipato dal singolo di successo «La differenza tra me e te» che ha già superato in 5 settimane i 30.000 download, quota del platino per le vendite dei singoli digitali, ed è da 4 settimane il brano più suonato dalle radio italiane. Sono molto contento perché di questi tempi non si vendono molto dischi. E poi questo album chiude il primo decennio della mia carriera. In 10 anni sono cambiate molte cose. Parlando di semplicità adesso mi sento sereno e capace di affrontare quanto succede a me e intorno a me con naturalezza; ma tutto questo è stato possibile solo dopo essere uscito da un periodo complicato e da un anno sabbatico che mi ero preso e durante il quale ho dovuto affrontare grandi difficoltà. Il tuo talento e la tua versatilità sono caratteristiche che ti hanno permesso di scalare
l’olimpo della musica internazionale cucendoti addosso il titolo di artista italiano come vera rivelazione internazionale degli ultimi dieci anni. Questo mi lusinga e sono fiero di me stesso. Ma non è solo merito mio. Devo ringraziare i miei collaboratori, il mio produttore e la casa discografica. Ma soprattutto il pubblico che mi è stato sempre fedele. Una delle persone più fidate è sicuramente Michele Canova, con il quale sei entrato in studio, vero? Certo. Ci siamo recati a Los Angeles, presso gli Henson Recording Studios. Ho avuto la fortuna di essere accompagnato da musicisti del calibro di Mike Landau (chitarra), Vinnie Colaiuta (batteria) e Reggie Hamilton (basso). Questa novità ha influenzato anche i suoni delle canzoni con un linguaggio molto strutturato tra elettronica e R’n’B, e ho lavorato quasi in presa diretta con la band americana. È un disco tutto suonato e praticamente registrato dal vivo. Per la maggior parte testo e musica sono firmati da te. In base a cosa hai scelto le canzoni? In base all’urgenza delle cose che volevo dire. Non si può pensare di scrivere un album e sforzarsi di comporlo tutto in una sola direzione. L’ispirazione è un’amica incredibile e spesso una grande nemica; quando la cerchi non c’è. Col tempo, mi sono reso conto che l’ispirazione ‘madre’ me l’hanno data gli incontri con le persone. Per la prima volta hai scelto di includere in un tuo album canzoni scritte da altri. “Paura non ho” è scritta da Irene Grande e “La Fine” è una rilettura di un brano di del rapper Nesli. Qualche tempo fa Irene mi chiese se avessi una canzone da dare a lei. Le risposi di no, e nello stesso
tempo chiesi io una canzone a lei. E così mi propose questo brano. Il brano di Nesli nasce per una mia curiosità nei confronti di questo giovane artista. Ho voluto chiudere l’album con una mia ri-edizione della canzone di grande successo di Nesli, appunto “La fine”. L’artista statunitense John Legend duetta con te in “Karma”, versione in inglese di “Smeraldo”, altro brano presente nel disco. Che esperienza è stata cantare con Legend?
Un’esperienza unica. Cantare con John è stato un sogno che si realizza, uno di quegli incontri che ti aiutano a ricordare perché ami così tanto la musica. Sono fiero di aver duettato con lui. Il 10 aprile partirà il tuo tour da Torino, e il 23 maggio 2012 ci verrai a trovare a Zurigo… Si, all’Hallenstadion. Non vedo l’ora di cantare a Zurigo e presto vi svelerò che tipo di spettacolo sarà. Vi ringrazio e vi voglio bene... come 10 anni fa!
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GIOVEDI
09.35 Quiz – Affari di famiglia 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 S-Quot (r) 13.00 Musicalmente 14.00 Film – Senti chi parla 2 15.15 Euronews 15.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.45 Documentario 18.40 Tf – Nash Bridges 19.25 Tf – Rescue Speciale Operations 20.15 Tf – Law & Order 21.00 Film – Un amore sotto l'albero (drammatico)
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
Un amore sotto l'albero
06.00 Euronews 06.10 Tg 1 06.45 Unomattia 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.55 Che tempo fa 11.05 S-News – Occhio alla spesa 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 S-News – Verdetto finale 15.15 S-News – La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L' Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Tf – Che Dio ci aiuti 23.25 Porta a Porta 01.00 Tg 1 Notte 01.30 Che tempo fa 01.35 Qui Radio Londra 01.40 Sottovoce
RSI La 2
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La storia del film ruota intorno a cinque sconosciuti collegati tra loro da una serie di eventi che accadono alla vigilia di Natale. Rose è una editrice vedova che si prende cura della madre affetta dal morbo di Alzheimer. Nina e Mike sono una giovane coppia in procinto di rompere per via della gelosia di lui. Artie è un cameriere anziano, che ripensa ad Angelina, la sua defunta moglie ad ogni Natale. Infine Jules è un ragazzo che deliberatamente si ferisce le mani per poter passare le feste al pronto soccorso, l'unico posto in grado di riportargli momenti felici della propria infanzia.
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Show – Mattino Cinque 09.55 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 16.15 Info. – Pomeriggio cinque 18.50 Quiz – The Money Drop 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Io canto Christmas 23.31 Film – Un giorno per caso 01.30 Tg 5 Notte 01.59 Meteo 5 02.00 Show – Striscia la notizia (r) 02.31 Tf – Acapulco Heat
ABBONAT I 043 322 17 17
06.00 Tf – Cuori rubati 06.30 Cartoni animati 10.00 Tg 2 11.00 Show – I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e società 13.50 Medicina 33 14.00 Italia sul Due 16.15 Tf – Ghost Whisperer 17.00 Tf – Hawaii Five-0 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Numb3rs 19.30 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Criminal Minds 23.25 Tg 2 23.40 Cut 00.25 Rai 150 anni - La storia siamo noi 01.15 Tg Parlamento 01.25 Meteo 2 01.30 Italia sul due 03.30 Secondo canale 04.10 Università Telematica
07.30 Tgr Buongiorno Regione 08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 11.00 Apprescindere 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tg Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – Lassie 15.55 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.15 Tf – Sabrina vita da strega 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 Film – Le cronache di Narnia Il leone, la strega e l'armadio 23.30 Sostiene Bollani 00.00 Tg 3 Linea notte 01.00 Meteo 3 01.05 Rai Educational 01.35 La musica di Raitre
Rete
Italia 06.50 Cartoni animati 10.30 Film – Il duca 11.27 Tgcom 11.30 Meteo 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Sitcom – Big Bang Theory 15.35 Tf – No ordinary family 16.25 Tf – La vita secondo Jim 16.50 Tf – Giovani campionesse 17.45 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – Dr House 21.10 Film – Sherlock - Uno studio in rosa (poliziesco) 23.05 Tf – Nikita 00.55 Show – Poker1mania 01.45 Studio Aperto - La giornata 02.00 Tf – Highlander 03.20 Mediashopping 03.35 Film – Ghost son 05.10 Mediashopping 05.25 Tf – True Jackson
06.05 Mediashopping 06.35 TgCom 24 07.03 Meteo 07.05 TgCom 24 07.30 Tf – Starsky e Hutch 08.20 Tf – Hunter 09.40 Tf – Monk 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 12.02 Tf – Detective in corsia 13.00 Tf – La Signora in giallo 13.50 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.15 Soap – Sentieri 16.50 Film – Madame X 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Trappola di cristallo (poliziesco)
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DICEMBRE
07.00 Swissview 07.30 Filosofia e benessere 07.55 La Storia del Regionale 08.20 Quiz – Il gioco dei ricordi 08.50 Tf – Il commissario Kress 09.50 Documentario 10.40 Tf – Monk 11.20 Tf – Nash Bridges 12.05 Tf – The new adventures of old Christine 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – E alla fine arriva mamma 13.35 Tf – Leverage 14.20 Tf – Rescue Special Operations 15.05 Tf – Law & Order 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Il Commissario Kress 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Affari di famiglia 21.05 Info – Falò
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14 dicembre 2011 • la Pagina
La nuova Korando Nuova piattaforma, nuove linee e nuovo motore la nuova Korando offre un approccio innovativo al mercato dei crossover Ci sono i crossover, e c'è la nuova Korando. Lasciatevi affascinare dal suo eccezionale design in combinazione con una dinamica straordinaria, assaporate il lato più piacevole del comfort, affidatevi a equipaggiamenti per la sicurezza eccezionali e lasciatevi entusiasmare dal basso impatto ambientale offerto dal rapporto potenza-efficienza, eccellente per questa categoria. Il divertimento alla guida è assicurato sin dal primo istante. Accomodatevi su uno dei confortevoli sedili e ammiratene la sofisticata eleganza, arricchita da dettagli intelligenti che vanno dalla pregiata lavorazione e dai raffinati elementi di design, come le cornici cromate sulla plancia, fino alle caratteristiche tecniche con cui la Korando offre già di serie un piacere di guida ai massimi livelli: il volante in pregiata pelle e il climatizzatore con regolazione manuale della ventilazione o il climatizzatore automatico (a partire dalla Korando Quartz), gli alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, l'impianto di regolazione della velocità con funzione Eco, nonché il sistema audio con lettore MP3 e telecomando a volante, solo per citare alcuni dei molti punti di forza che rendono piacevole ogni viaggio. Uno sguardo sotto il cofano può fare certamente accelerare i battiti del vostro «cuore crossover», perché qui il motore diesel e-XDi ad iniezione common rail e a basse emissioni di CO2, con una potenza di 129 kW (175 CV) e una cilindrata di 2.0l, offre una dina-
mica di guida eccezionale. Grazie all'innovativo albero di equilibratura, si distingue anche per la bassa rumorosità e le ridotte vibrazioni. La trasmissione a 6 rapporti manuale consente di cambiare marcia senza strappi. Per ancora più comfort di guida si può optare per la trasmissione a 6 rapporti automatica con modalità Thumbs Up. E per il piacere di guidare non solo su strada ma anche fuoristrada, nei modelli con trazione integrale attiva, è possibile commutare da 2 a 4 ruote motrici a seconda delle esigenze. Così nulla potrà rovinare il piacere di guidare questa vettura. Il piacere della guida nasce solo se abbinato alla sensazione di sicurezza, e con la nuova Korando questa sensazione vi accompagna ad ogni metro. Il sistema elettronico di stabilità con regolazione antipattinamento, il differenziale frenante automatico (ABD) e il sistema ABS vi mantengono sempre in carreggiata e impediscono che le ruote girino a vuoto come pure effetti sovra o sottosterzanti. Alla perfetta tenuta di strada contribuiscono anche le sospensioni MacPherson all'avantreno e l'assale posteriore a più bracci. In caso di brusca frenata, il sistema automatico di lampeggio frenata d'emergenza lo segnalerà alle macchine al seguito. Inoltre, i poggiatesta elettrici attivi e gli altri numerosi sistemi di sicurezza attiva e passiva provvederanno a proteggervi al meglio in caso di incidente.
MINIPUBBLICITÀ LEI CERCA LUI Signora Single, 75 anni ben portati! NF, seria, sincera, affettuosa, libera con sani principi, non cerco avventure, né soldi, né case! Cerco l’anima gemella per condividere assieme la triste solitudine! Chissà se esiste ancora un gentiluomo vedovo! Età 76-77 anni, con pari requisiti! Residente a Zurigo o nelle vicinanze per sincera amicizia, per ev. futuro si può decidere in seguito. Con massima serietà! Se sei solo e triste come me scrivi a La Pagina Cifra 1127 Sono una signora pensionata, giovanile con tantissimi interessi, alta 1.62 m, una belissima figura. Non cerco un aiuto e un amico, cerco solo un compagno serio, pensionato, non fumatore e alto almeno 1.70 m. Età dai 65 ai 70 anni. Chiama allo 076 374 26 96
LUI CERCA LEI Sono un uomo di 59 anni, originario del sud Italia. Molto stanco della solitudine cerco una brava compagna fra i 50 e i 58 anni, con la quale trascorrere una vecchiaia felice, serena e piena d’amore. Scrivi un sms o tel di sera dopo le 18 Nr. 076 650 89 99 Ciao, sono un italiano del sud, abito al centro di Zurigo ed ho 60 anni. Sono alto 1,67 m e peso 68 kg. Non fumatore. Desidero conoscere una donna dai 50 ai 60 anni, rispettosa, amorosa, sincera e non fumatrice, con la quale instaurare un rapporto di fiducia e di collaborazione. Se desideri un uomo onesto e sincero scrivimi e ci possiamo conoscere subito. Ti aspetto. Scrivi a La Pagina Cifra 1126
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LA PAGINA • 14 DICEMBRE 2011
VENERDI
Italia
Canale 21.00
Il vecchio e avaro strozzino Ebenezer Scrooge non ha alcuna intenzione di condividere le gioie del Natale. Né con il nipote Fred né con il suo dipendente Bob, che riceve uno stipendio da fame e ha una famiglia numerosa, né tantomeno con chi gli chiede sottoscrizioni in favore dei più diseredati. Per lui il Natale è solo un giorno in cui deve pagare Bob che resterà a casa. La notte della vigilia compare però, terrorizzandolo, il fantasma del suo socio in affari Marley, morto sette anni prima. Marley gli annuncia l'arrivo di tre Spiriti. Uno gli mostrerà i suoi Natali passati, uno quello presente e l'ultimo quello futuro in cui lui sarà morto e nessuno avrà un buon ricordo della sua esistenza. La lezione gli servirà.
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Info. – La telefonata di Belpietro 08.50 Show – Mattino cinque 09.55 Real – Grande fratello 10.10 Tg 5 10.15 Show – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.46 Film – Regali segreti 16.30 Show – Pomeriggio cinque 18.50 Quiz –The Money Drop 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Kalyspera! 23.30 Show – Mai dire Grande Fratello 00.15 Tg 5 Notte 00.44 Meteo 5 00.45 Show – Striscia la notizia (r) 02.30 Tf – Acapulco Heat
06.50 Cartoni animati 08.45 Film – La leggenda di Till, il re e l'uovo d'oro 10.30 Film – Favole 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Cartoni animati 15.00 Sitcom – Big Bang Theory 15.35 Tf – No ordinary family 16.25 Tf – La vita secondo Jim 17.25 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.25 Tf – Dr House 20.20 Tf – C.S.I. 21.10 Film – Una poltrona per due (commedia) 23.34 Film – Babbo Bastardo
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RSI La 2
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OCCHIO AI PROGRAMMI
A Christmas Carol
06.00 Tf – Cuori rubati 06.30 Cartoni animati 09.30 Tgr Montagne 10.00 Tg 2 11.00 Show – I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e società 13.50 Tg 2 Eat Parade 14.00 Italia sul Due 17.00 Tf – L'Africa nel cuore 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Numb3rs 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Film – A Christmas Carol (animazione) 22.45 Film – La Bella e la Bestia (animazione) 23.50 Tg 2 00.05 Film – Parole d'amore 01.40 Meteo 2 01.45 Appuntam. al cinema 01.50 Film – Sweet November - Dolce novembre 03.40 Secondo canale
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10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Info – Falò (r) 13.20 Svizra Rumantscha 13.50 Film – Che fine ha fatto il cavallo di Winky? (avventura) 15.10 Euronews 15.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.05 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.45 Documentario 18.40 Tf – Nash Bridges 19.25 Tf – Rescue Special Operations 20.15 Tf – Law & Order 21.00 Film – A Christmas Carol 22.40 Sportsera
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.00 Tg 1 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.55 Che tempo fa 11.00 Tg 1 11.05 S-News – Occhio alla spesa 12.00 Show – La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 S-News – Verdetto finale 15.15 S-News – La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L' Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Show – Ti lascio una canzone... di Natale 23.35 Info – Tv7 00.50 Tg 1 Notte 01.20 Che tempo fa 01.25 L'Appuntamento
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DICEMBRE
07.00 Swissview 07.25 Filosofia e benessere 07.55 La Storia del Regionale 08.15 Quiz – Il gioco dei ricordi 08.45 Tf – Il Commissario Kress 09.45 Documentario 10.40 Tf – Monk 11.20 Tf – Nash Bridges 12.05 Tf – The new adventure of old Christine 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – E alla fine arriva mamma 13.35 Tf – Leverage 14.20 Tf – Rescue Special Operations 15.00 Tf – Law & Order 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Il Commissario Kress 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.30 Svizzera e dintorni 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Affari di famiglia 21.05 Patti chiari
08.00 Agorà 10.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 11.00 Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Le storie - Diario italiano 12.55 Fuori Geo La giornata di Babbo Natale 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – Lassie 15.55 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.15 Tf – Sabrina vita da strega 20.35 Tf – Un posto al sole 21.05 E se domani 23.15 Tg 3 23.25 Tg Regione 23.30 Tf – Boris 00.25 Appuntam. al cinema 00.55 ApriRai
Rete 05.55 Cult – Peste e corna 06.05 Mediashopping 06.35 TgCom 24 07.03 Meteo 07.05 TgCom 24 07.30 Tf – Starsky e Hutch 08.30 Tf – Hunter 09.40 Tf – Monk 10.50 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Detective in corsia 13.00 Tf – La Signora in giallo 13.50 S-News – Forum 15.35 Soap – Sentieri 16.10 Film – Dance with me 16.47 TgCom 16.50 Notizie sul traffico 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Minis. – Il capo dei capi 23.16 Info – Storie di confine 23.56 Show – I bellissimi di R4 00.01 Film – Echi mortali 00.47 TgCom 01.53 Tg4 Night News
AGENDA 47
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Giovanni Battista The mystery of thePiranesi body Kunstmuseum Bern M.A.X. Museo
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Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda - pp 155
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Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio: ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo...
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Curiosità
Roba da... GUINNESS!
Origine della parola “ovazione”
Il cavallo più piccolo del mondo
Si dice che viene tributata un'ovazione ad una persona quando viene acclamata dalla folla, con applausi, ecc. Al tempo dei Romani, quando uno era degno di onoranze, lo si faceva procedere a piedi o a cavallo con una toga ricamata fra le ali della folla. Poi in suo onore veniva sacrificata una pecora; e proprio dal nome di quest'animale (ovis = pecora) la cerimonia si chiamava ovazione.
Si chiama Einstein ed entra nel “Guinness dei Primati” vincendo il titolo di “equino più piccolo mai venuto al mondo”. Il cavallino è alto solo 42 centimetri e pesa 2,7 chilogrammi. Einstein gode di un'ottima salute: “È solo piccolo”, garantisce la padrona, la dottoressa Rachel Wagner.
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