16 MARZO 2011 • ANNO 21 • N° 11 • In edicola Fr. 3.– AZA / PP Journal CH-8004 Zürich
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150° anniversario Unità d'Italia
2 SECONDA la Pagina • 16 marzo 2011 Militärstrasse 84, 8004 Zurigo Tel. 043 322 17 17 Fax 043 322 17 18 www.lapagina.ch
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Tra passato e futuro
È una calda mattinata settembrina; i campi rimandano il festoso suono dai campanacci, gioiosamente strattonati dalla malga ridiscesa a valle da lassù, l’alpe aggrappata tra il cielo e la terra. Mi incammino per la bianca strada verso il villaggio laggiù, ove svetta, austero, il palazzo di stile imperiale che sarà, per cinque anni, il luogo del mio apprendimento.
La festa dell'Italia Unita 17 marzo: un ricco programma per i festeggiamenti del 150° anniversario L’itinerario del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nei ‘Luoghi della memoria’ per il 150° dell’Unità d’Italia è partito da Genova il 5 maggio scorso: proprio dallo scoglio di Quarto il 5 maggio del 1860 prese avvio, infatti, con la spedizione dei Mille, la fase conclusiva del lungo percorso del movimento per l’Unità d’Italia. Ma è il 17 marzo la data simbolo di questo 150° anniversario che segna la grande ricorrenza: una data che, solo per quest’anno, diventa festa nazionale durante la quale uffici e scuole rimarranno chiusi per permettere a tutti i cittadini italiani di seguire le onorificenze ufficiali. Cosa succederà, in concreto, durante l’anniversario dell’Unificazione d’Italia? Le celebrazioni cominceranno in tutta Italia la notte tra il 16 e il 17 marzo, quando andrà in scena la notte Bianca, Rossa e Verde durante la quale i veri protagonisti saranno i musei che, in apertura straordinaria anche di sera, potranno essere visitati in tutta Italia. Le prime luci del sole del 17 marzo, invece, saranno salutate in tutta Italia alle 7 del mattino
quando, in contemporanea, sarà issato il nostro tricolore per onorarare l’Alba dell’Italia. A seguire il famoso cannone del Gianicolo sparerà 150 simbolici colpi, ciascuno a ricordo di ogni anno della storia dell’Italia Nazione. Tutti i cittadini, poi, saranno salutati da una seduta straordinaria del Parlamento a camere riunite. Sarà poi la volta del Presidente della Repubblica che si recherà presso l’Altare della Patria e successivamente al Pantheon, per visitare la tomba del primo Re dell’Italia Unita. Le celebrazioni continueranno poi in Piazza del Popolo che alle 19 si vestirà a festa per accogliere un lancio di colombe, cui seguirà un concerto gratuito per tutti i cittadini che vorranno parteciparvi. L’intensa giornata del 17 Marzo
terminerà in bellezza, coinvolgendo tutte le piazze italiane. La festa infatti culminerà nell’esplosione dei fuochi d’artificio nelle varie città italiane che hanno tutte organizzato manifestazioni varie in onore della ricorrenza. Per il Presidente Napolitano tutte le iniziative in programma per il 150° “fanno tutt’uno con l’impegno a lavorare per la soluzione dei problemi oggi aperti dinanzi a noi: perché quest’impegno si nutre di un più forte senso dell’Italia e dell’essere italiani, di un rinnovato senso della missione per il futuro della nazione. Ieri volemmo farla una e indivisibile, come recita la nostra Costituzione, oggi vogliamo far rivivere nella memoria e nella coscienza del Paese le ragioni di quell’unità e indivisibilità come fonte di coesione sociale, come base essenziale di ogni avanzamento tanto del Nord quanto del Sud in un sempre più arduo contesto mondiale. Così, anche nel celebrare il 150°, guardiamo avanti, traendo dalle nostre radici fresca linfa per rinnovare tutto quel che c’è da rinnovare nella società e nello Stato”.
Italiano: Idioma sì dolce e straniero! Inizia l’avventura tanto attesa. Lo scontro con l’idioma si dolce e straniero: la lingua italiana. Chi è costei?, mai udita, se non di sfuggita e senza capirci un granché, se non quando, con il babbo, andavamo da lui, il signor Pelizzatti, ad ascoltare radio monte ceneri; dal valente calzolaio che si era dotato, lui solo in contrada, di quel cubo prezioso che cinguettava canzoni richieste e notizie per lui e per gli altri, per amici e affezionati clienti. Con me quasi nulla, se non una mezza matita appuntita con la roncola del nonno e un nerastro libretto su cui avrei iniziato a guidare la mano ricercando la a e la bi. È l’avventura di tanti ragazzi e ragazze del nord e del sud. Di chi come me aveva guardato all’insù, alle vette, attendendo ogni anno a Dicembre il calare dei soffici fiocchi di neve sui cui costruire le piste tra i campi e le
selve innevate, o di chi, nei giorni di bora o tempesta, aveva ascoltato atterrito lo scontro selvaggio dell’onda. Ognuno di loro portava nel cuore un pensiero, un idioma il cui orizzonte potevi scrutare guardando non molto lontano. Un cuore, un pensiero, un idioma, assieme ricchezza e barriera. Terribile ostacolo, l’assenza di una lingua comune, la frattura tra le élites culturali che avevano adottato l’italiano nel 1860 (il due e mezzo per cento della popolazione) e l’immensa maggioranza del popolo che utilizzava dialetti fortemente differenziati. Dialetti percepiti come vere e proprie lingue quali i rimarchevoli sonetti in romanesco del grande Gioacchino Belli. Nel 1861 il 78% degli italiani non sapeva né leggere né scrivere con punte del 90 % in Sicilia e Sardegna. L’organizzazione scolastica, regolata dalla legge Casati e basata sul principio di
una scuola elementare unica, fu, per decenni, scarsamente applicata. L’esperienza totalitaria del fascismo, aldilà della bolsa retorica, non rappresentò alcun vero miglioramento. Toccò alla Repubblica affrontare alla radice il problema. L’istituzione della scuola elementare obbligatoria di cinque anni per ragazze e ragazzi, i tre anni di avviamento professionale o la selettiva scuola media di ceto e di classe. È l’esperienza della mia generazione. Le letture di Cuore di Edmondo De Amicis, da cui apprendemmo l’insegnamento della morale e del civismo. Il genio di un autore al servizio della pedagogia familiare e nazionale. La leggenda, trasmessa da penne straordinarie, delle imprese sportive di Coppi e Bartali, contribuì, anch’essa, a unire gli italiani. Ma questa è un’altra storia. gianni.farina@lapagina.ch
editoriale
16 marzo 2011 • la Pagina
Stop al nucleare? No, grazie È bastato uno scoppio nella centrale nucleare di Fukushima e qualche problema in altre due perché i promotori del referendum contro il nucleare in Italia dessero fiato alle loro trombe, invero alquanto rauche. Nel 1987, all’indomani di Chernobyl, gl’italiani ebbero paura e votarono in massa contro il nucleare, che da allora non esiste più nel nostro Paese. A nulla valse il fatto che la centrale di Chernobyl era obsoleta, fatta con tecnologie e materiali superati e che comunque ci furono errori umani. Da allora, da quella scelta, l’Italia è diventata dipendente dall’estero: dalla Francia e dalla Svizzera per l’elettricità prodotta dal nucleare, dalla Libia e dall’Algeria per il gas e il petrolio e dalla Russia per il gas. Oggi che il petrolio e il gas dalla Libia sono in discussione, dobbiamo dare atto al premier di essersi dato da fare a suo tempo per assicurarsi il gas dalla Russia, ma il problema resta. Resta perché la dipendenza dall’estero fa sì che l’energia elettrica in Italia costi di più e resta anche perché l’economia, l’occupazione, il benessere e
lo sviluppo di un Paese non possono dipendere dalla stabilità o meno dei Paesi che oggi ci riforniscono e domani, magari, no. Assodato che l’energia prodotta dal vento e dal sole - a parte ogni considerazione estetica - costa di più e non può andare oltre un certo limite di produzione assolutamente insufficiente, il nucleare resta la soluzione più economica, più sicura e compatibile con l’ambiente. Negli ultimi anni il dibattito sulla ripresa del nucleare è uscito dalla clandestinità, al punto che il governo, con una legge apposita, ha approvato un piano energetico che prevede la costruzione di 4 centrali entro il 2020. Presidente dell’Agenzia per la sicurezza del nucleare che dovrà individuare i siti e realizzare la ripresa del nucleare è l’oncologo Umberto Veronesi, fautore del nucleare, che ha dichiarato: “Le centrali sono sicure e l’antinuclearismo è ideologico”. Chicco Testa, da ex manager del Pci contrario al nucleare e oggi, dopo i ritardi prodotti da quella scelta, presidente del Forum nucleare italiano, ha ribadito: “Le centrali che andremo a costruire in Italia sono assolutamente più sicure di quella giapponese che oltretutto stava per essere chiusa”.
Dello stesso avviso sono ingegneri nucleari, fisici e scienziati, che invitano a non prendere decisioni sotto l’effetto emotivo del momento. E veniamo appunto alla sicurezza. Pur nella gravità dell’incidente a Chernobyl del 1986, il più grande della storia, i morti accertati furono 65 e quattromila quelli presunti nell’arco di 80 anni. Nella scala da uno a sette della gravità degli incidenti quello di Chernoby è 7, mentre quello di Fukushima è 4. Si parla di circa 200 contaminati e limitatamente ai vestiti e comunque gl’incidenti sono sotto controllo, malgrado si siano verificate concause gravi e difficili da mettere insieme, tanto è vero che c’è stato un terremoto di intensità elevatissima, c’è stato lo tsunami - che ha provocato la stragrande maggioranza dei danni a persone e a cose - e c’è stato l’oceano che l’ha facilitato. I siti in Italia sono al riparo dai terremoti e lo tsunami non potrebbe verificarsi perché il Mediterraneo è un mare chiuso. Ma nel bilancio costi-benefici che ogni progresso comporta entra di prepotenza anche l’ipotesi o, se si vuole, la previdenza. In Giappone è successa l’apocalisse ma i sistemi di sicurezza di tutte le altre centrali nucleari
(ce ne sono 55) hanno funzionato, a parte l’incidente a Fukushima e i problemi secondari in altre due centrali. Ma che cosa sarebbe successo se una cosa del genere fosse capitata nei Paesi del Golfo, cioè nella riserva più grande del mondo di petrolio? Provate ad immaginare: devastazioni, incendi, distruzioni. In Occidente: fabbriche ferme, macchine bloccate, ospedali nella precarietà, inverni al freddo e al buio, disoccupazione, miseria. Per qualcuno potrebbe essere un ritorno al sano mondo bucolico, ma non per tutti. L’autonomia energetica conta eccome. È vero che la storia non si fa con i “se” e i “ma”, ma essere previdenti e prendere decisioni conseguenti aiuta a non commettere errori imperdonabili. ✗redazione@lapagina.ch
Punzecchiatura Il ’68 con Berlusca è finito per davvero… … dopo la fantasia, al potere sono arrivati i “matti”!
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Politica la Pagina • 16 marzo 2011
Il governo apre al confronto in Parlamento I sondaggi favorevoli alla riforma della Giustizia che ha spiazzato e diviso le opposizioni Preceduta da una presa d’atto da parte del capo dello Stato – che non ha né sposato, né ostacolato il provvedimento ma ha invitato il governo a cercare l’accordo con le opposizioni – il Consiglio dei ministri di giovedì 10 marzo ha varato all’unanimità la riforma della Giustizia, definita “epocale” qualche giorno prima dal premier Berlusconi. In effetti, se la riforma sarà approvata, sarà davvero epocale, se non altro perché ci hanno tentato in tanti a farla ma mai ad approvarla definitivamente. Va ricordato anche che essendo una riforma costituzionale dovrà essere sottoposta a quattro passaggi: al Senato e alla Camera e poi di nuovo al Senato e alla Camera, con un intervallo di tre mesi tra un passaggio e l’altro. Se tutto va bene, la riforma potrà vedere la luce fra poco meno di un anno e mezzo, periodo a cui vanno aggiunti almeno altri sei mesi per i decreti attuativi che saranno
dieci. È inutile dire che la riforma ha suscitato un coro di critiche già prima di essere varata. Le critiche sono giunte dalle opposizioni indistintamente e dall’Associazione nazionale dei magistrati con un accento polemico contro le leggi ad personam e agli interessi giudiziari del premier. In realtà, quando il testo è stato approvato, si è visto che si tratta di una riforma che con gli interessi del premier non c’entra nulla. In primo luogo perché sarà approvata solo fra due anni, quando i processi di Berlusconi o cadranno in prescrizione o saranno già terminati, in secondo luogo perché la nuova legge non si applica ai processi in corso. Prima di parlare dell’impatto che la riforma ha avuto sull’opinione pubblica e anche sulle opposizioni, letteralmente spiazzate dal testo del provvedimento, analizziamone i punti salienti con una premessa: la maggioranza ha chiesto anche il contributo dell’opposizione pro-
prio perché riguarda i cittadini tutti e non qualcuno soltanto. Dunque, mentre adesso i magistrati inquirenti convivono con i magistrati giudicanti (pm e giudici), nel senso anche che un pm può diventare giudice e viceversa, lavorano gomito a gomito negli stessi uffici, per cui si stabilisce una consuetudine di lavoro, la nuova legge dice che le carriere sono separate: o si è giudici o si è pubblici ministeri. In questo modo si viene a creare quella che viene definita la terzietà del giudice. In sostanza, nel processo si scontrano l’accusa e la difesa, ma il giudice è terzo rispetto all’uno e all’altro. Per ora, come detto prima, pm e giudici lavorano negli stessi uffici e dunque tra pm e giudici, di fatto, esiste una “convivenza di interessi”. Secondo punto: i magistrati inquirenti potranno continuare ad esercitare l’azione penale in maniera autonoma. Terzo punto: siccome giudici ed inquirenti avranno carriere separate, vengono istituti, per i problemi inerenti l’organizzazione degli uffici, due Consigli Superiori della Magistratura, uno per i giudici e l’altro per gli inquirenti, presieduti tutti e due dal presidente della Repubblica. I loro componenti, però, saranno scelti per metà tra i togati (i magistrati di professione) e per l’altra metà tra i laici eletti dal Parlamento. Quarto punto: ci sarà un’Alta Corte di disciplina per i giudici e un’altra per i pm, i cui componenti saranno nominati anch’essi per metà dal Parlamento, in seduta comune, e per metà da tutti i giudici e pm. Contro i provvedimenti della Corte è ammesso ricorso presso la Cassazione. I restanti tre punti riguardano la responsabilità civile dei magistrati, chiamati a pagare di tasca propria i loro errori nel caso sia riconosciuta la loro colpa, l’inappellabilità della sentenza di assoluzione in primo grado e la non applicabilità della legge ai processi in corso. Un chiarimento va dato a proposito di
questi ultimi tre punti. Alla fine degli anni '80 i cittadini in un referendum votarono a favore della responsabilità dei magistrati, ma poi alla legge relativa non fu dato seguito. Il fatto è che ora, quando un magistrato sbaglia, in buona fede o anche in mala fede, non risponde di fronte a nessuno dei suoi errori, mentre con la nuova legge viene considerato come un qualsiasi professionista che deve valutare bene quello che fa perché si tratta della reputazione dei cittadini. Finora si è verificato che un imputato viene assolto o condannato in primo grado, poi ci sono altri due gradi di giudizi, quindi i processi non finiscono mai. Con la nuova legge, se uno viene riconosciuto innocente in primo grado, il processo termina definitivamente. È un modo per lavorare seriamente e iniziare il processo solo se davvero esistono indizi di colpevolezza e non per condannare le persone prima del processo in tribunale. Infine, abbiamo l’obbligatorietà dell’azione penale, con la polizia giudiziaria non più alle dirette dipendenze del pm. Carabinieri, guardia di finanza e polizia avranno il potere d’indirizzare le indagini, oggi affidate esclusivamente ai pm. Comunque questo punto dovrà essere formulato in base alle decisioni del Parlamento stesso. Il testo della legge, dicevamo, ha spiazzato le opposizioni. I sondaggi mostrano la maggioranza dei cittadini favorevole alla legge. Non essendo un provvedimento ad personam, molti parlamentari del Pd, come pure quelli di Udc e di Fli, hanno dichiarato che la legge è condivisibile. Tra l’altro recepisce molti punti formulati già in sede della Bicamerale degli anni '96-98, presieduta da D’Alema. Le critiche di Di Pietro e di Bersani, in sostanza, appaiono sempre più strumentali; quelle dell’Associazione Nazionale dei Magistrati come un fatto di casta. ✗politica@lapagina.ch
cronaca
16 marzo 2011 • la Pagina
Il Dalai Lama dopo mezzo secolo dice addio al suo ruolo politico La decisione irrita Pechino che teme sia solo un trucchetto separatista Il Dalai Lama ha annunciato la sua volontà di dimettersi da guida politica dei tibetani. Il 75enne premio Nobel per la pace ha spiegato che è giunto il tempo di lasciar posto ad un successore “liberamente eletto” e sta pensando ad un emendamento che gli permetterebbe di dimettersi dalla sua carica politica quando il Parlamento tibetano, in esilio nella località indiana di Dharamshala, si riunirà. «Il mio desiderio di trasmettere i poteri non ha nulla a che vedere con la rinuncia alle mie responsabilità: è per il bene a lungo termine dei tibetani, non perchè mi senta scoraggiato». Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, per oltre mezzo secolo ha guidato il movimento per la liberazione del Tibet, occupato dalla Cina nel 1959,
divenendo in tutto il mondo simbolo di pace e resistenza non violenta. Con il ritiro di Gyatso, a tutt’oggi esule in India, gli equilibri geo-politici della regione indiana potrebbero cambiare. A dare eco alla notizia del
ritiro del Dalai Lama, da lui stesso annunciato gia a novembre dello scorso anno, le maggiori testate internazionali. “Il Dalai Lama si ritira dalla vita politica”, titola The Los Angeles Times, prefigurando una nuova era delle relazioni
internazionali. Come racconta El Pais, “Il Dalai Lama non sarà più il rappresentante del Tibet”, mentre El Mundo parla di “addio previsto”, considerata l’età di Gyatso. Il The Boston Globe in un editoriale intitolato “Il Dalai Lama abdica al suo ruolo politico”, ricorda invece il Premio Nobel per la pace assegnatogli nel 1989 a Tenzin Gyatso. Gli acerrimi rivali cinesi non credono però alla volontà del Dalai Lama di prendere le distanze dall’attività politica: “È un trucco”, dicono infatti come riportato da The Guardian. Le autorità di Pechino temono che l’addio susciti ulteriori rimostranze tibetane contro il governo cinese: per questo, la ritirata sarebbe “un colpo d’astuzia”, come si legge su Le Figaro.
esteri la Pagina • 16 marzo 2011
La Lega Araba chiede all'Onu una “no fly zone” Anche la Lega Araba scarica Gheddafi; intanto il regime libico strappa Ras Lanuf e Brega agli insorti
Si sta ingarbugliando la situazione in Libia in questi ultimi giorni. Cominciamo con l’Europa che a Bruxelles ha parlato a una sola voce quando si è trattato di dichiarare non più legittimo il regime libico. Gheddafi, ordinando di sparare sui manifestanti, si è messo dalla parte del torto agli occhi della comunità internazionale che, come si ricorderà, con la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu ha istituito l’embargo sulle armi e il congelamento di tutti i beni all’estero riferibili a Gheddafi e ai suoi familiari. L’Europa ha fatto propria la risoluzione ed ha congelato i possedimenti del leader libico. L’Europa, poi, ha mantenuto una sola voce quando si
è trattato di inviare missioni umanitarie per sfamare i profughi, ma, per quanto riguarda l’intervento armato, di cui la no fly zone è un preludio, i Paesi membri si sono letteralmente divisi. La Francia e l’Inghilterra la vorrebbero, la Germania e altri Paesi no. L’Italia non può chiederla esplicitamente, proprio perché la no fly zone è l’anticamera dell’intervento militare, per cui si rimette alle decisioni della comunità internazionale, l’Onu e la Nato, Europa compresa. Ecco la posizione del governo italiano espressa dal ministro degli Esteri, Franco Frattini, in quattro punti. Il primo è che “è venuta meno, irreversibilmente, la legittimità internazionale del governo di Tripoli che continua (…) nelle azioni violente che hanno instaurato una vera e propria guerra civile”. Il secondo è che siamo i primi ad aver “portato aiuti umanitari a Bengasi, ascoltando la voce e le aspettative
del Consiglio provvisorio, i cui contatti si stanno moltiplicando con Stati e Istituzioni”. Il terzo è che “per la cessazione delle violenze, oltre alla piena attuazione delle sanzioni, Ue, Nato, Consiglio di sicurezza dell’Onu e Lega Araba possano definire nuove misure, compresa una no fly zone, per impedire ulteriori bombardamenti”. Il quarto è che “siamo convinti che un quadro di legittimità internazionale, come una nuova risoluzione Onu, sia essenziale per misure che evidentemente richiederebbero, ai fini della loro credibile attuazione, l’uso della forza”. Frattini conclude dicendo che si tratta di una prospettiva “non di guerra – che l’Italia respinge – ma di credibile pressione internazionale”. In ogni caso, “mai accetteremo soluzioni unilaterali, divisive dell’Europa o della Nato, o tali da apparire ostili ai popoli arabi che guardano come noi alla crisi libica con preoccupazione estrema”. In parole povere, l’Italia non permetterà che altre nazioni approfittino della crisi libica per sostituire l’Italia che in Libia ha interessi da difendere. Proseguiamo con la Libia, dove Gheddafi sembra recuperare terreno sugli insorti strappando il controllo del petrolio a Ras Lanuf e a Brega, promettendo di regolare i conti a Bengasi con i suoi oppositori. Saif Gheddafi, il figlio del leader libico, in un’intervista al Corriere della Sera, mette in guardia l’Italia e l’Europa, dicendo che senza di loro l’Europa sarebbe invasa da
milioni di profughi e da fondamentalisti che ci renderebbero difficile la vita. Aggiunge, però, che se l’attuale regime avrà la meglio sugli insorti, venderà il petrolio e il gas ai cinesi e non più agli italiani e agli europei. Il che, diciamolo chiaramente, può sembrare anche una minaccia, però ha l’aria di essere una realtà tremendamente seria. È in questo quadro abbastanza fosco e pericoloso che è intervenuta la Lega Araba che, riunitasi sabato 12 marzo, ha chiesto all’Onu “l’istituzione di una no fly zone sulla Libia” e di creare delle vaste zone di sicurezza nelle aree bombardate dall’aviazione libica” a tutela della popolazione. Anche la Lega Araba, dunque, vuole aprire “canali di contatti” con il Consiglio nazionale libico” (gli insorti) sulle questioni umanitarie e scarica il leader libico – per quanto non tutti i Paesi della Lega Araba siano d’accordo – resosi autore di “pericolose violazioni ai danni dei cittadini”. Il leader libico ha perso legittimità anche di fronte alla Lega Araba, il cui parere è molto importante per l’Onu e per le iniziative ulteriori che potrebbe prendere. Per Gheddafi sembra davvero chiudersi ogni tipo di prospettiva. Non resta che, come ha auspicato il premier italiano, guardare gli sviluppi futuri e sperare che i Paesi del Mediterraneo non cadano nelle mani dell’estremismo islamico”. ✗esteri@lapagina.ch
cronaca
16 marzo 2011 • la Pagina
Il Giappone in ginocchio Dopo il fortissimo terremoto di magnitudo 8.9 e il successivo tsunami, cresce la disperazione dei sopravvissuti. In continuo aumento le vittime Un violentissimo tsunami si è abbattuto venerdì 11 marzo sulle coste giapponesi con onde alte fino a 10 metri sulla città di Sendai. Le coste più colpite sono state quelle pacifiche centro settentrionali, più protette quelle occidentali dove non si segnalano particolari problemi. L’onda di tsunami è stata indotta da un forte sisma di magnitudo 8.9 della scala Richter, avvenuto nell’Oceano Pacifico a 130 km dalla città di Sendai, ad una profondità di soli 24,4 km. Il terremoto è stato alcune migliaia di volte più intenso di quello che colpì L’Aquila il 6 aprile 2009, e risulta il più intenso sul Giappone da 140 anni. Il bilancio delle vittime sale ancora, anche dopo diversi giorni. Innumerevoli i danni in Giappone; Tokyo paralizzata. La situazione risulta assai drammatica a Sendai, dove lo tsunami ha colpito duro, con circa 70.000 evacuazioni dalla città, mentre la costa è stata letteralmente mangiata dall’onda anomala che ha distrutto tutto, penetrando all’interno e trasportando con la propria furia navi, auto, case, alberi e persino incendi. Proprio sulle spiagge di Sendai sono stati trovati oltre 200 cadaveri, mentre l’aeroporto è stato totalmente inondato; sempre a Sendai vi è stata una forte esplosione in un complesso
petrolchimico, seguito da uno dei tanti numerosi incendi che sono divampati sulla città a seguito del violento sisma. Sono state chiuse a scopo precauzionale due centrali nucleari situate a Fukushima ed un incendio è scoppiato nella raffineria di Ichihara. Per gestire l’allarme nucleare si è reso necessario l’intervento dell’esercito. Infatti, a tre giorni dal devastante terremoto che ha colpito il Giappone, mentre si continuano a contare le vittime e i danni dello tsunami, gli sforzi si concentrano soprattutto sul rischio nucleare e si lotta per evitare al mondo una nuova Chernobyl. Una seconda esplosione si è verificata in questi giorni nell’impianto nucleare di Fukushima n.1 nel nord est del Giappone, facendo saltare una parte del tetto della gabbia di contenimento senza danneggiare il reattore. Secondo alcuni funzionari giapponesi le esplosioni sono state due in rapida successione. La deflagrazione ha causato il ferimento di undici persone una delle quali, investita da una forte quantità di radiazioni, è in condizioni gravi. E nel reattore n.2 le barre di combustibile nucleare sono totalmente esposte, cosa che - anche secondo la società che gestisce la centrale, la Tepco - impedisce
di escludere il rischio di una fusione. A questo proposito i tecnici della centrale sono già al lavoro per tentare di far rialzare il livello dell’acqua e coprire così le barre di combustibile. Nell’impianto altri due reattori sono stati danneggiati dal terremoto. Nel vicino stabilimento di Fukushima n.2, a 10 chilometri di distanza, la situazione si è stabilizzata in due reattori, ma un altro continua ad avere dei problemi. Ad aggravare la situazione in questi giorni ci sono stati anche un nuovo allarme tsunami, subito rientrato, e una nuova forte scossa di assestamento di magnitudo 6,2, alla quale secondo le previsioni ne seguiranno altre, avvertita anche a Tokyo. L’epicentro è stato individuato nella prefettura di Ibaraki, a circa 100 chilometri dal centro della capitale giapponese. Intanto, si continuano a contare le vittime. Secondo l’ultimo conteggio della polizia morti e dispersi in seguito al terremoto e allo tsunami sono almeno 5.000. Tuttavia, si ritiene che si tratti di un bilancio destinato ad aumentare e che quello finale supererà le diecimila vittime. Sulla situazione nella centrale di Onegawa si è pronunciata l’Agenzia Internazionale per la Sicurezza Nucleare (Aiea), che
ha definito “sotto controllo’’ la situazione nei reattori. Per la centrale di Fukushima 1 al momento “il dato confortante’’ è che “i contenitori che prevengono il rilascio incontrollato di radioattività all’esterno sono intatti’’, ha detto Lamberto Matteocci, responsabile del Servizio controllo attività nucleari del Dipartimento nucleare dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) preposto a tenere rapporti ufficiali con l’Aiea. “Il contenimento di tutte le unità - ha riferito - è garantito anche grazie ai rilasci controllati per diminuire la pressione’’. I “gusci’’ che racchiudono i reattori sono al momento integri in tutte e 4 le centrali (per un totale di 11 reattori) che finora hanno avuto problemi di raffreddamento. Continuano a funzionare regolarmente le altre 50 centrali nucleari attive in Giappone. Sul fronte economico la Borsa di Tokyo ha chiuso gli scambi con una perdita del 6,18%; ferma la produzione nei maggiori impianti automobilistici del Paese. La Bank of Japan ha immesso sui mercati valutari denaro liquido per 12mila miliardi di yen. La Farnesina ha reso noto che è sceso a due il numero degli italiani di cui non si hanno notizie.
commenti la Pagina • 16 marzo 2011
La triste piaga della violenza sulle donne Abbiamo ottenuto il diritto di voto nel 1946 e quindi la partecipazione delle donne alla vita politica è inziata prima rispetto alla Svizzera, ma il nostro percorso è stato molto più lento. Anche se molte donne si sono distinte per il loro impegno in campo civile e politico negli ultimi anni , grazie alla società maschilista in cui viviamo,
abbiamo fatto “come il gambero”: tanti passi indietro! Anche nella Costituzione italiana ci sono articoli che stabiliscono la parità tra uomo e donna, ma nella realtà vengono disattesi. La posizione delle donne in effetti sembra debole se si pensa al lavoro, al mobbing, alla violenza. Inoltre in un momento di crisi come questo ci sono pochi
Narducci il 1° parlamentare eletto all’estero più lavoratore ed efficace
L’Onorevole Franco Narducci è risultato tra i primi 10 Parlamentari italiani con maggiore produttività ed efficacia (per la precisione al 1° posto tra gli eletti all’estero, al 6° posto su tutti i parlamentari italiani). E’ quanto si evince dall’ultimo rapporto effettuato da Openpolis “Camere Aperte 2011”. Un risultato che fa onore agli eletti all’estero spesso in cima a graduatorie meno nobili. Un risultato lusinghiero anche perché valuta non solo la produttività ma anche l’efficacia e cioè i risultati concreti conseguiti dagli onorevoli e poiché Narducci è all’opposizione ciò significa che il suo risultato sull’efficacia vale il doppio poiché è più complicato ottenere successi stando all’opposizione. Nella Top Ten dei parlamentari non risultano altri eletti all’estero come si evince dal sito www.openpolis.it. Il rapporto
descrive dettagliatamente tutti i criteri seguiti per ottenere questa graduatoria di merito basati sull’attività quotidiana, sui contenuti dei provvedimenti proposti, sull’approvazione degli stessi. La stessa approvazione nei giorni scorsi di una mozione d’ordine in difesa dei contingenti degli insegnanti all’estero ci lasciava intravvedere una posizione primeggiante dell’onorevole Narducci che oggi riveste la carica di Vice Presidente della Commissione Esteri della Camera. Il risultato è la dimostrazione che gli eletti all’estero possono essere determinanti ed incisivi quando affrontano il loro lavoro con impegno ed assiduità, portando a casa, in favore dei propri connazionali, risultati concreti che fanno onore alle Istituzioni ed agli italiani all’estero. Massimo Pillera
posti di lavoro e questo si riflette va combattuto e lo Stato deve asanche sulle donne. sumersi le proprie responsabilità e lavorare in base alle indicazioni del LA VIOLENZA? Consiglio d’Europa e dell’Unione Secondo una indagine Istat del europea. 2006 su 25.000 donne intervistate Si deve operare per far cambiatra i 16 e i70 anni il 31,9% nel cor- re la mentalità maschilista di quanso della vita ha subito violenza. ti nel secolo XXl si comportano Come riferisce la “Casa delle ancora come se vivessero nell'età donne” di Bologna nel 2010 sono della pietra. Le donne partecipando state uccise 127 donne:¨il 6,7% in alla manifestazione del 13 febbraio più rispetto all'anno precedente e hanno dato segnali di grande ripredi queste il 78% erano italiane e il sa e di risveglio e hanno difeso la 78% degli uomini autori della vio- loro dignità! La “Conferenza delle lenza erano italiani. Un fatto ag- donne “indetta dal Partito demoghiacciante di cui ci informa sem- cratico ha visto tante partecipanti pre la “Casa delle donne”: il 6 feb- entusiaste e molto motivate, decise braio 2011 a Bologna è stata uccisa a cambiare questo nostro Paese. Ilham Azounid e il bambino di due Speriamo che il numero di quananni dal marito italiano.Sono azio- ti credono nelle reali capacità delni che fanno pensare. Nel giro di le donne aumenti e che si possano pochi giorni a Roma si sono veri- creare le condizioni per cui i diritti ficati atti di violenza contro donne umani siano rispettati da tutti e le e come segno di partecipazione al donne possano finalmente partecidolore delle giovani,è stato illumi- pare non solo sulla carta,ma anche nato il Colosseo! nella realtà alla vita politica e soNon ci facciamo niente con ciale del nostro Paese. Insistiamo questa illuminazione! Quello che affinchè la "Conferenza" possa far serve è un’efficace ed urgente maturare dentro la società italiaopera di prevenzione! La violenza na e con l'espressione politica un a cui assistiamo è una gravissima progetto condiviso che guardi alla violazione dei diritti umani.La donna come colonna portante della mancata prevenzione è una gra- società. vissima omissione. Il fenomeno Antonia Pichi
A conclusione del progetto EFIS a Losanna, finanziato dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito degli interventi a favore di italiani residenti in Paesi non appartenenti all’UE - Avviso 1/07 del 30 luglio 2007
la Fondazione è lieta di invitarvi all’Evento Finale del progetto: Lunedì, 28 marzo 2011 alle ore 19.00 Presso la sala della parrocchia di Notre-Dame, Rue du Valentin 5, 1004 Lausanne. efis@ecap.ch
Mezzo secolo di formazione
Salvatore Dugo
È stata celebrata la scorsa settimana una ricorrenza importante per l’Enaip di Zurigo: Il 50° anniversario. Per l'occasione è stato organizzato un convegno presso la Volkshaus di Zurigo venerdì 11 marzo e una giornata delle porte aperte sabato 12 marzo presso la sede dell’Enaip. In molti hanno partecipato alle due giornate tra autorità, insegnanti ed ex insegnati dei corsi, e partecipanti dei corsi per raccontare la propria esperienza con l'ente. Ecco alcune immagini delle due giornate.
Cons. Mario Fridegotto
Paolo Vendola e Massimo Pillera
Franco Albanese
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16 marzo 2011
Aumento del contributo all'FMI La Camera bassa ha accettato di aumentare di 30 miliardi di franchi il suo contributo a favore del Fondo monetario internazionale (FMI), a sostegno dei paesi in difficoltà. Una decisione che giunge in un momento in cui il seggio della Svizzera nel suo consiglio di amministrazione è rimesso in questione. La recente crisi economica e borsistica ha messo in ginocchio diversi paesi, costretti – come la Grecia, l’Islanda o l’Irlanda - a chiedere un aiuto finanziario internazionale per evitare la bancarotta. Per far fronte a questa crisi, l’FMI ha invitato gli Stati donatori a dar prova di maggior solidarietà. È in quest’ottica che, dopo il Consiglio degli Stati (Camera alta) anche il Nazionale (Camera bassa) ha dato il via libera martedì a un pacchetto di misure da 30
miliardi di franchi circa. I deputati hanno deciso di aumentare da 2,5 a 18 miliardi di franchi il limite di partecipazione della Banca nazionale svizzera ai fondi di crisi dell’FMI. Questo importo sarà messo a disposizione dei paesi in difficoltà nel caso in cui i fondi ordinari non dovessero bastare. Il Nazionale ha inoltre accolto un contributo straordinario di 12,5 miliardi di franchi, limitato a due anni, volto ad accrescere le risorse del’FMI nell’ambito dell’aiuto
monetario internazionale. Infine, è stata approvata la concessione di un credito d’impegno di 950 milioni di franchi, nel quadro del Fondo fiduciario per la riduzione della povertà e per la crescita (FRPC) dell’FMI. Durante i dibattiti in parlamento, le resistenze maggiori sono giunte dalle fila dell’Unione democratica di centro (Udc) e del Partito ecologista svizzero (Verdi). Per i democentristi, la Svizzera ha già contribuito in modo significativo al mantenimento del sistema finanziario internazionale, senza però ottenere nulla in cambio, tranne gli attacchi contro il suo sistema bancario. Dal canto loro, i Verdi hanno messo in evidenza come l’FMI sia un’organizzazione che non contribuisce di certo a ridurre la povertà nel mondo, ma con le sue azioni aumenta soltanto la pressione sui paesi più in difficoltà. I rappresentanti della destra liberale, così come la ministra delle Finanze Eveline Widmer-Schlumpf, hanno invece ricordato che la Svizzera è fortemente integrata nel commercio internazionale e l’instabilità del sistema finanziario avrebbe conseguenze molto gravi per la sua economia. Inoltre, questa solidarietà internazionale un giorno potrebbe applicarsi anche alla Confederazione. Per i sostenitori di un aumento dei contributi all’FMI, questo gesto di solidarietà non rappresenta di certo un sacrificio. «Non diamo 30 miliardi di franchi all’FMI, ma diamo la possibilità all’FMI di prendere in prestito 18 miliardi di franchi, dodici dei quali saranno messi a disposizione immediatamente», ha dichiarato Luc Barthassat. «La Svizzera non corre praticamente alcun rischio con-
cedendo questo prestito. L’FMI ha sempre onorato i suoi impegni e la recente partecipazione della Cina ne conferma l’affidabilità». Nonostante qualche rimostranza, le tre proposte hanno superato facilmente lo scoglio parlamentare, grazie anche al sostegno del Partito socialista. Secondo la sinistra, tradizionalmente contraria alle politiche dell’FMI, le strategie oggi sono piuttosto diverse. «Naturalmente, non c’è stata un’inversione di tendenza, ma si nota un cambiamento in seno all’FMI e una maggiore considerazione per le politiche sociali essenziali che devono essere portate avanti nei paesi del Sud», ha dichiarato Carlo Sommaruga. Sta di fatto che il voto socialista è in parte legato anche all’approvazione, dell’aumento del credito per l’aiuto allo sviluppo. Carlo Sommaruga non nasconde che tra questi due dossier vi sia un nesso: «Ieri, ci siamo occupati di un intervento a livello di politiche per lo sviluppo, oggi di un intervento da parte del mondo politico per una stabilità finanziaria internazionale. Sono due aspetti della responsabilità internazionale che la Svizzera deve prendere in considerazione». Durante il dibattito in Parlamento si è discusso infine anche del seggio svizzero in seno al consiglio di amministrazione dell’FMI. Sostenuto dagli Stati uniti, l’FMI vuole ridurre il numero dei rappresentanti dei paesi europei, in modo da rafforzare il ruolo delle potenze economiche emergenti. In questo contesto, il seggio elvetico è direttamente minacciato e un rifiuto da parte della Confederazione di aumentare il suo contributo non migliorerebbe certamente la situazione. Swissinfo.ch
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Meno CO2 in 9 anni contro l'effetto serra Aumento del prezzo dei carburanti per limitare le emissione di sostanze inquinanti nell'atmosfera Ridurre le emissioni di CO2 è necessario per evitare danni al clima. La riduzione conteggiata dovrebbe essere pari al 20% di emissioni in meno rispetto a quelle del 1990 e potrebbe comportare anche l’introduzione di un’apposita tassa su benzina e diesel. Questa la proposta del Governo per la revisione della legge sul CO2, esposta durante il Consiglio degli stati e presentata come controprogetto all’iniziativa “Per un clima sano”, lanciata dai Verdi, dal PS e da alcune note associazioni ambientaliste, che prevede una riduzione del 30%. Durante il Consiglio degli stati dello scorso martedì 8 marzo, la maggioranza si è detta infatti favorevole ad adottare delle norme di sicurezza per ridurre di un quinto, entro il 2020, le emissioni di gas serra. Per fare
ciò, è però necessaria l’introduzione di una tassa sui carburanti pari a 12 o 13 centesimi a litro. A detta dei promotori dell’iniziativa “Per un clima più sano”, la cosa non sarebbe troppo grave perché la Svizzera mantiene ancora i prezzi tra più bassi in tutta Europa tanto che molti automobilisti dei Paesi limitrofi approfittano di questo vantaggio per fare il pieno di carburante in Svizzera. Sempre secondo i sostenitori della tassa, l’introduzione di misure di compensazione delle emissioni di CO2 in Svizzera darebbe effetti positivi non solo in campo ecologico ma anche economico. Verena Diener, senatrice zurighese dei Verdi liberali, ritiene che in questo modo si potrebbero creare qualcosa come 10’000 posti di lavoro sul territorio elvetico, incoraggian-
Alla Dante nuovi corsi di cultura La Scuola della Società Dante Alighieri di Zurigo, oltre ad offrire i tradizionali corsi per l’apprendimento della lingua, da questo semestre (inizio seconda settimana di marzo) propone dei corsi di cultura italiana. Viaggio in Italia In questo corso si leggeranno degli articoli e delle interviste alla scoperta dell’arte, dell’economia, della geografia, della gastronomia e dei costumi delle varie regioni italiane. Il corso si articola in discussioni e letture e comprende anche nozioni di grammatica: si rivolge a persone con una buona conoscenza d’italiano (livelli B1-C1). *** Lettura di Andrea Camilleri: Il birraio di Preston In questo corso breve si leggerà uno dei libri più belli di Andrea Camilleri. Una vicenda della Sicilia di fine Ottocento, divertente e piena di riflessioni sulla società di allora e di oggi, scritta con una tecnica narrativa sorprendente e con la ricca lingua mista di Camilleri. Il corso si rivolge a persone che hanno una conoscenza molto buona della lingua italiana. *** Scrittura creativa A seconda degli interessi dei partecipanti, in questo corso si faranno esperimenti in diversi generi di scrittura creativa: dall’articolo giornalistico al saggio, dal diario al racconto, dall’aforisma alla poesia, ecc. Le lezioni saranno seminariali e collettive: i testi realizzati si discuteranno insieme. Il corso si rivolge a persone che hanno una conoscenza molto buona della lingua italiana. ***xké santo mi ha dato ABC arr Per maggiori informazioni e per iscriversi a questi corsi visitare il sito della Dante Alighieri: www.dantealighieri.ch
do allo stesso tempo il settore delle tecnologie pulite. Sempre durante la stessa giornata è stato disapprovato l’aumento dell’8% della tassa sulle automobili che avrebbe permesso di promuovere vetture ad emissione inferiore ai 95 grammi di CO2 per chilometro. Un’altra modifica all’iniziativa sul CO2, che però ha trovato il consenso di tutti e quindi è già stata approvata, è la riduzione delle emissioni delle automobili nuove entro il 2015 ad un massimo di 130 grammi di CO2 per chilometro ed è stato accettato come controprogetto
all’iniziativa contro i SUV denominata “Per veicoli a misura d’uomo”. La revisione dell’iniziativa sul CO2 non ha ancora raggiunto un consenso assoluto e diverse questioni in proposito sono ancora da prendere in considerazione.
12 romanzo storico la Pagina • 16 marzo 2011 «Il declino degli dei» di Gerardo Passannante - gerardo@passannante.ch Tomo terzo - Capitolo 179
Tutto è compiuto Davanti al palazzo accolse Valeria uno schiamazzo di bambini, lanciati dalla successiva modulazione che invitava alla distribuzione delle noci. Siccome però Galerio sdegnava l’amasio, fu Valeria stessa a gettare il frutto che, col suo doppio rivestimento, simboleggiava l’unità e la saldezza del legame. Ed vi era ancora intenta, quando il canto passò a inneggiare altrimenti: satis diu lusisti nucibus: lubet iam servire Talasio (hai già troppo giocato con le noci: è tempo di servire ormai Talassio) La nuova invocazione, rivolta all’equivalente romano del dio Imeneo, rimandava a un episodio del ratto delle Sabine: allorquando un servo, incaricato da Talassio di rapire per lui una ragazza, trasportando sul dorso la rapita andava urlando il nome del padrone, sia per richiamarne l’attenzione che per avvertire altri pretendenti che la fanciulla era prenotata. E subito a quel suono fece seguito un altro invito, ancora più persuasivo: ne diu taceat procax Fescennina iocatio... (né più taccia il salace gioco del fescennino) e immediatamente, assecondata da flauti e torce, si scatenò una ridda di canti licenziosi, benché non estremi per riguardo alla condizione degli sposi, che allineavano in grande libertà di linguaggio lazzi e allusioni mordaci, misti a lodi e motteggi. Erano i cosiddetti “fescennini”, connessi al “fascinum” del malocchio e pertanto inaugurati dal timore del suo effetto nell’omonima cittadina etrusca di Fescennium: dove, durante le feste di ringraziamento, gli attori intonavano alla divinità agreste, seguendo appena un
canovaccio ma senza testo, battute comiche e oscene. Accompagnato da quei suoni, il corteo era ormai giunto davanti al portone, dove Galerio, in abiti civili, attendeva teso e solenne, senza peraltro dominare del tutto il nervosismo che lo pervadeva. Tutt’intorno all’entrata, adornata di fiaccole, lampade e rami d’alloro, cadevano tendaggi color croco, e fronde bianche erano appese agli stipiti. Dall’interno giungeva il penetrante odore dell’incenso bruciato al focolare, frammisto ad un’indistinguibile mistura di altre essenze profumate. La fiaccola di biancospino fu allora contesa dagli invitati, e spezzettata in frammenti venne distribuita tra i presenti, quale augurio che la sposa non la deponesse sotto il letto, o che il marito non la facesse ardere sulla sua tomba... E solo allora Valeria, prendendo a ungere gli stipiti con grasso di porco, scorse sotto l’architrave Galerio. Accanto a lui, incoraggiante e rassicurante, sorrideva la pronuba univira, moglie cioè di un solo marito ma non vedova e matrona di intemerati costumi, a cui toccava assistere la coppia nelle successive fasi della cerimonia; mentre il coro le proponeva, con impietosa scansione, l’inevitabile dovere coniugale: Nupta, tu quoque, quae tuus vir petet, cave ne neges, ni petitum aliunde eat… (E tu, non rifiutare a tuo marito quanto reclama, o sposa, se non vuoi che se lo cerchi altrove…) Appena Valeria gli fu giunta vicino, Galerio, serio e turbato, col tono baritonale che lo sforzo di addolcirlo tramutò il falsetto, le chiese il suo nome. Senza esitare, ma quasi meccanicamente, Valeria rispose con la frase rituale: Ubi tu Gaius, ego Gaia
con cui si impegnava ad essere completamente sua e a seguirlo dovunque. Ubi tu Gaia, ego Gaius, ripeté a sua volta Galerio; e sostituì l’anello di fidanzamento con un grosso anulus d’oro. Quindi, esitante, aprì le braccia; le posò una mano dietro la schiena, e orientò l’altra verso le gambe. E mentre Valeria rabbrividiva nel sentirsi sollevare con una leggerezza di piuma, comprimendo il brivido della voluttà trasmessagli dal contatto con le forme, Galerio se l’appoggiò delicatamente al petto, e così la trasportò oltre la soglia sacra a Vesta, dea castissima e vergine, fino all’altare domestico. Qui la depose; e qui nuovamente sacrificarono la focaccia di farro, con cui iniziava la loro concreta coabitazione, a sancire con l’affectio maritalis la volontà consensuale di dar luogo ad una comunione di reciproco rispetto, da tenere soprattutto in pubblico. Ora poteva avere inizio la coena nuptialis. I congiunti e gli invitati presero a festeggiare, tra portate succulente e fiumi di vino. Non mancarono le gozzoviglie del caso, tranne che per gli sposi: che mangiarono con moderazione, diversamente abitati da timore e impazienza, benché nel corso della serata, anch’essi contagiati dall’euforia generale, dimenticarono per un po’ le rispettive ossessioni. Che però si presentarono nuovamente a Valeria, quando più tardi, accompagnata dalle amiche, entrò nella stanza coniugale. La pronuba la condusse allora verso il letto, ornato con paramenti bianchi e fronde verdi; e mentre Barbara, che non poteva trattenere le lacrime, mormorava incomprensibili preghiere a fior di labbra, la nenia delle vergini svolse il nucleo dell’epitalamio: Iam licet venias, marite:
uxor in thalamo tibi est ore floridulo nitens, alba parthenice velut luteumve papaver… Ille pulveris Africi siderumque micantium subducat numerum prius, qui vestri numerare vult multa milia ludi... (Vieni adesso, marito: la sposa ti attende nel letto. Le splende nel volto il colore fiorito di bianca margherita e di rosso papavero… Più potrebbe contare i granelli del deserto africano, o le stelle della volta celeste, colui che volesse ridire l’enorme varietà delle vostre invenzioni…) A quelle ultime allusioni, Valeria provò un tuffo al cuore; e per la prima volta, durante tutta la cerimonia, riandò col pensiero al tribuno Aurelio: al suo strazio per la moglie sacrificata alla libidine di Carino; alla diversa persuasione con cui si sarebbe mossa all’amplesso con un simile sposo. Ripensò poi all’inutile sacrificio del suo voto, e implorò che l’ausilio di Cristo le desse la forza di affrontare quella terribile prova. Ma non aveva ancora terminato la supplica, che Galerio apparve sull’uscio: e le ragazze, guidate dalla pronuba, si ritirarono sulle ultime note: Claudite ostia, virgines: lusimus satis. At boni coniuges, bene vivite et munere assiduo valentem exercete iuventam (Ma chiudete le porte, ragazze, abbiamo scherzato abbastanza. E voi, nobili sposi, vivete felici, in assiduo servizio, il giovane e baldo splendore.) Se ne smorzava ancora il ritornello, quando Galerio le tolse il mantello, e le sciolse con mano tremante il triplice nodo del cingulum che stringeva la tunica.
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Elezioni cantonali Zurigo 2011
Incontro pubblico con candidate e candidati di origine italiana al Consiglio Cantonale di Zurigo Partecipano:
Franco Albanese (CVP) Angelo Barrile (SP), Marco Camin (FDP) Ornella Ferrero (GRÜNE), Claudia Gambacciani (GRÜNE) Fiammetta Jahreiss (SP), Davide Loss (SP)
Corsi di lingua e cultura italiana Cantone di Berna Aperte le iscrizioni per il prossimo anno scolastico Il CASCI di Berna comunica che sono aperte le iscrizioni per l’anno scolastico 2011-2012, per la frequenza ai corsi di lingua e cultura italiana. Le iscrizioni sono aperte a tutti i bambini di origine italiana che inizieranno la prima o la seconda classe in agosto 2011. Si sottolinea l’importanza dell’apprendimento della lingua italiana per la formazione dei ragazzi, in prospettiva di un futuro professionale; tenendo conto, inoltre, che la lingua italiana è una delle lingue nazionali. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Ente CASCI - Belpstrasse 11, 3007 Berna tel. 031/381 81 37 casci@swissonline.ch
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16 marzo 2011
Due artisti per un grande tour! Intervista con Lucio Dalla e Francesco De Gregori, in Svizzera per il tour "Work in progress"
Lucio Dalla incontra gli studenti del Liceo Artistico e dei Licei di Zurigo
Come è stato, e com’è tutt’oggi, ritornare sul palco assieme dopo ben 30 anni dal primo esperimento con Banana Republic? D.: Orribile! No, bellissimo. Bisogna pensare che una sinergia strana, perché siamo diversi in tutto, ci accomuna musicalmente. Ci sono delle cose che si integrano: quello che manca a me non manca a lui. Non si tratta di un bisogno di ritrovarsi, perché stavamo bene anche prima, sentiamo invece che questa è una cosa nuova, buona per noi. De G.: C’è anche da dire che i nostri migliori successi sono arrivati subito dopo l’esperienza di Banana Republic, così come la maggior parte dei nostri dischi più venduti. D.: Questa nostra unione è nata come sintesi di tutto quello che abbiamo fatto, escluso Banana Republic di cui non abbiamo inserito neanche una canzone. De G.: Questo nuovo tour non ha nulla a che vedere con Banana Republic. Noi lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo, nonostante Banana Republic, senza ripeterci. Anzi, quando abbiamo iniziato a fare le prove per "Work in progress", ci siamo posti il problema se citare o meno qualche brano di allora e abbiamo provato a risuonare “Ma dove vanno i marinai”, che era il singolo di Banana Republic, ma non ci veniva più, non eravamo più capaci. Come mettersi un vestito di 30 anni prima. Era passato il momento, eravamo cambiati noi due come musicisti e questa è la prova che quello che siamo adesso, e che facciamo adesso, è inevitabilmente tutta un’altra roba. Cosa c’è di diverso da allora e cosa invece è rimasto intatto?
De G.: Di allora è rimasto il nostro talento, la nostra disponibilità, generosità a darci in pasto al pubblico, la nostra, per quanto modesta, intelligenza nel prendere in mano uno strumento o una penna quando scriviamo un testo, quello c’era allora e c’è adesso, ma tutto il resto non c’è più. D.: Considerando poi una cosa, e posso dirlo da critico, che anche il talento è aumentato molto. Nessuna difficoltà a ritrovarvi, siete entrati subito in sintonia? D.: Sì subito, e questa è un’altra grande differenza con Banana Republic, perché mentre allora ognuno cantava le proprie canzoni, adesso invece ognuno canta quelle dell’altro, quindi una novità assoluta. Questo ci fa cambiare anche modo di concepire e di cantare le nostre canzoni dopo che abbiamo sentito l’altro cantare. La nostra non è un'unione forzata, in 30 anni ci saremmo visti 3 volte al massimo, e la nostra musica si integra perfettamente. De G.: Personalmente quando abbiamo fatto Banana Republic io ero in grado di cantare solo le mie canzoni, non pensavo nemmeno di cantare le canzoni degli altri, mi sentivo proprio un cantautore, nel senso che scrivevo e cantavo quello che scrivevo. Da questo punto di vista io sono cambiato. Lucio scrive una musica molto diversa dalla mia ma che assolutamente si adatta alla mia vocalità e questo è stimolante. 30 anni fa non era così, ma allora avevo appena cominciato ed ero un cantante per caso. Quale brano di Dalla vorrebbe aver fatto De Gregori e viceversa, e perché?
D.: Escludendo il confronto con le mie, secondo me quelle di Francesco sono le canzoni più belle mai scritte in 30 anni e non lo dico da fan ma da esperto di musica. Per questo ci sono canzoni come “Santa Lucia”, “La Leva calcistica”, “La donna cannone” che avrei desiderato aver scritte io. Uno dei motivi per cui sono contento di fare questo tour è perché finalmente (e me la tiro un po’) si torna a sentire musica e parole messe insieme. De G.: Nel corso della tournée ho cambiato molto il mio punto di vista. All’inizio ero attratto soprattutto dalle canzoni che somigliavano di più al mio modo di scrivere, “Come è profondo il mare” ad esempio, soprattutto per la liricità del testo, per la musica apparentemente ripetitiva, come una ballata. Adesso, invece, le canzoni che amo di più sono quelle di Lucio più diverse dalle mie: ”Balla balla ballerino” è un pezzo che io non potrei mai scrivere perché lontano dal mio modo di concepire una canzone ma mi diverte molto cantarla, e così anche “Disperato erotico stomp”. Lucio dice che sono un uomo alieno dal dire le parolacce, e questa è una canzone molto esplicita di cui mi sono riservato nel canto proprio le frasi più osé perché mi piace invadere me stesso in questo senso. Direi però che non c’è nessuna canzone in particolare, ho preso tutto il pacchetto insieme e mi piace tutto. Qual è il bello per Dalla di lavorare con De Gregori e viceversa? D.: Il bello con Francesco è la possibilità di dare un senso di integrità a due mondi diversi in cui viene fuori un tutt’uno con la band e con la parte poetica e teatrale di Marco Alemanno che, oltre ad essere il produttore del mio ultimo disco e oltre a far parte del coro, fa un monologo, durante il concerto, portando anche il teatro in questo tour. Quindi, per la sua completezza, questo concerto ha qualcosa che non hanno gli altri. Noi in questo ci siamo trovati: facciamo grande musica ma anche grande teatro, e il gioco che c’è tra di noi, lui così fatto male, alto, altissimo, ed io così perfettamente piccolo, ci porta a qualcosa che la gente desidera, come il gioco di entrare ognuno nella canzoni dell’altro: ecco il motivo successo di questo tour, l'incontro di due mondi musicali che sono ancora vivi.
De G.: Per me la risposta è banale, è il bello di lavorare con un artista vero. Non potrei condividere così a lungo il palcoscenico con nessun altro. Ci spiegate meglio la scelta di inserire il pezzo teatrale nel vostro concerto a cui si è accennato prima? D.: È stata un’idea di Francesco. Marco, oltre a lavorare con me, è un attore vero. De G.: Volevamo fare qualcosa che non fosse solo un concerto e inserire qualcosa di altre discipline, di altre arti, e abbiamo chiesto a Mimmo Paladino, uno dei più grandi artisti contemporanei, di farci la scenografia. Marco recita il 21° canto de “La fine del Titanic” di Hans Magnus Enzensberger. Volevamo far vedere che la canzone, quello per cui io e Lucio siamo nati, può essere l’ombelico di altre forme d’espressione artistiche. Il pubblico ha dimostrato di capire ed apprezzare questa nostra scommessa. D.: Sì, il pubblico apprezza questa nuova formula e ama sorprendersi con novità di questo genere tanto che siamo già quasi al centesimo concerto quando ne erano previsti al massimo 15. De G.: Anche in Svizzera abbiamo un bel numero di concerti e questo ci riempie di gioia e di orgoglio. Come accennato prima, da questo tour sono nati alcuni inediti: come? D.:Uno degli inediti di maggiore successo è stato “Solo un gigolo”, una riedizione. Il testo è stato concepito addirittura per telefono: eravamo distanti, io ho fatto la prima parte e lui la seconda parte! È stato veramente un gioco. “Non basta saper cantare” l’ha scritta Francesco, rimasi talmente sbalordito quando la sentii, il primo giorno di prove, che feci subito l’arrangiamento. De G.: Sì ma sua, mia, alla fine conta veramente poco. Vedo che la gente quando entra si pone il problema di chi ha scritto cosa, ma quando esce non lo sa più e questo sarebbe il senso del concerto: escono e sentono delle belle canzoni come se le avessimo scritte insieme. Vi rivedremo assieme tra altri 30 anni o ci farete aspettare un po’ meno questa volta? De G.: Speriamo tra altri tre anni.
Eveline Bentivegna
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5 domande a Fiammetta Jahreiss candidata nel PS, Zurigo città 1+2 Signora Jahreiss, nel 2003 lo slogan della sua campagna elettorale era “Per una Svizzera sociale ed aperta”, qual è quello delle prossime elezioni del Parlamento Cantonale, il 3 aprile? Lascio volentieri gli slogan all’UDC. Il messaggio del mio partito per quest’anno elettorale è: Ci impegniamo per tutti e non per i privilegi di pochi, nella vita quotidiana, in economia e in politica. Il tema della solidarietà è un filo conduttore, una convinzione profondamente radicata in me che mi ha guidato in molte scelte della mia vita, non ultima la scelta del partito in cui impegnarmi. In questo senso, un messaggio che condivido pienamente. Lei milita da sempre nel Partito Socialista. Quali sono gli impegni assunti ed il programma del PS nei confronti degli stranieri residenti in Svizzera? Il programma elettorale del Partito socialista Cantonale prevede quattro punti in particolare: • Un impegno finalizzato e coordinato del Cantone nel campo dell’integrazione • Un’offerta ampia e diversificata di corsi di lingua e di integrazione • Il diritto di voto per gli stranieri residenti a livello comunale • L’obbligo per il datore di lavoro di impegnarsi per l’integrazione dei loro dipendenti di origine straniera. Il partito sostiene l’iniziativa lanciata dai second@s “Per più democrazia”, che vuole inserire nella costituzione cantonale un articolo che prevede la possibi-
lità per i comuni di concedere il diritto di voto agli stranieri residenti a livello locale. La raccolta di firme è cominciata, fino ad agosto vanno raccolte almeno 7000 firme. E' molto importante che anche gli italiani si impegnino per sostenere l’iniziativa. La partecipazione politica è un diritto fondamentale in una democrazia che merita questo nome. Le liste del PS, ma anche di altri partiti, in queste elezioni cantonali vedono la presenza di molti italiani naturalizzati come Lei. Quali sono le possibilità concrete di successo? Le possibilità di successo dipendono dalla posizione sulla lista, da quanto si è in politica e quindi conosciuti, dal fatto di essere già consigliere cantonale o meno, e naturalmente dalla potenzialità della lista nella quale si è. Quindi, per parlare in prima persona, come ultima di lista le possibilità sono limitate. Lei, oltre ad essere consigliere comunale della città di Zurigo, è direttrice dell’ECAP Zurigo. Conosce bene i problemi della disoccupazione giovanile e della carenza dei posti di apprendistato, due piaghe che colpiscono soprattutto i giovani stranieri. Cosa farà se sarà eletta? Ho già avuto modo sulle pagine di questo giornale di esprimere la mia opinione su questo tema. Non serve chiudere la stalla quando sono scappati i buoi. I problemi vanno affrontati soprattutto con la prevenzione. Per sostenere i nostri giovani vanno creati i presupposti per il loro
sviluppo positivo. E’ quindi necessario sostenerli già in età prescolare, per poter compensare fin dall’inizio eventuali deficit, e poi impegnarsi per una scuola che offra a tutti le stesse possibilità. E’ anche opportuno creare per i giovani spazi e attività sportive e culturali “guidate” per tempo libero che contribuiscano alla loro crescita. Sostengo inoltre i progetti tesi a creare più posti di
apprendistato, come quello realizzato nella città di Zurigo, che sostiene e accompagna piccole imprese gestite da migranti per dar loro la possibilità di offrire un posto di apprendistato. Manuela Salamone
In campagna elettorale una volta si facevano i comizi pubblici. La invitiamo a farne uno molto breve ai nostri lettori! Si presenti e indichi loro 3 buoni motivi per votare e far votare FIAMMETTA JAHREISS.
Non sono particolarmente brava a mettere in evidenza le mie capacità (ammesso che ne abbia), comunque posso provarci. Mi chiamo Fiammetta, sono fiorentina e vivo da 33 anni in Svizzera. Sono doppia cittadina e dal 1998 Consigliere Comunale nella città di Zurigo. Non ho dimenticato le mie radici, la mia cultura, la mia lingua. Mi candido per il Consiglio Cantonale perché voglio portare nella legislativa la voce di chi conosce l’immigrazione in prima persona, e mettere a disposizione l’esperienza maturata in tanti anni d’impegno politico. Cari doppi cittadini e doppie cittadine, votate Fiammetta perché: • La vostra lingua e la vostra cultura sono anche le mie
• Mi impegno da anni per i diritti degli immigrati, delle donne, dei lavoratori e delle lavoratrici • Voglio una scuola e una formazione professionale che tengano conto delle risorse di ognuno e dove tutti abbiano la possibilità di realizzarsi. Fiammetta Jahreiss, lista 2, circoscrizione Zurigo città 1+2
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la Pagina • 16 marzo 2011
pagina a cura di Carmelo Vaccaro www.perso.ch/carmelo.vaccaro
I 30 anni dell'A.R.P.G. L’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra festeggia i suoi 30 anni di attività
Sono 30 gli anni che ha festeggiato l’Associazione Regionale Pugliese di Ginevra lo scorso 5 marzo. 30 anni in cui i pugliesi di questo Cantone si sono rispecchiati nei vari comitati che si sono succeduti, ma sempre con lo stesso Presidente: Antonio Scarlino. Una festa riuscita in tutte le sue sfaccettature. L’Inno Nazionale, eseguito dall’Orchestra di Luca Frencia, ha aperto i festeggiamenti con una sala gremita, con più di 300 connazionali. Nella prima parte, il Presidente Scarlino ha chiamato sul palco le autorità comunali di Onex, il Sindaco Carole-Anne Kast, il Consigliere amministrativo René Longet ed il Consigliere comunale, nonché Deputato al Gran Consiglio, Eric Stauffer. Di seguito, è stata la volta dei rappresentanti delle altre realtà italiane nel Cantone di Ginevra, invitati per l’occasione, quali Francesco Celia Comites, Carmelo Vaccaro S.A.I.G., Nunzio Crusi Combattenti, Giuseppe Chiararia Fogolâr Furlan, Oliviero Bisacchi Forza
Cesena, Maria Rochat Castriciano A.G.S.I., Silvio Isabella Calabresi, Carmen Leonelli EmilianoRomagnoli, Giacobbe Capraro Bellunesi, Vincenzo Bartolomeo C.A.E., nonché, il Presidente della Federazione delle Associazioni Pugliesi in Svizzera, Alessandro Calaprice, che ha ricordato l’importanza dell’Associazione Pugliese di Ginevra per la Federazione e per la cultura regionale tutta pugliese in Svizzera. Tutti i Presidenti e gli invitati hanno ricevuto il Gagliardetto dell’A.R.P.G. e l’omaggio commemorativo. Nella seconda parte della serata, il Presidente Scarlino, visibilmente commosso, ha ricordato le persone scomparse che hanno partecipato attivamente ai successi dell’Associazione durante i trent’anni. Nel programma della festa anche la rimessa degli attestati di benemerenza e di socio onorario a sette personalità di rilievo del Comitato dell’A.R.P.G., con tanto di motivazione, che sono stati chiamati sul palco: Liborio Schirinzi, per l’incessante impegno dimostrato in questi anni di attività associativa e per aver dato prova di piena disponibilità nei confronti dell’Associazione. La sua presenza è stata fondamentale, in particolare, per il lavoro svolto nell’organizzazione delle serate culturali.
Gian Carlo Costantino, per essere stato disponibile in ogni momento di necessità dell’Associazione e per aver contribuito attivamente e con la sua esperienza ai lavori della nostra sede. Apprezziamo il suo attaccamento verso l’Associazione e il suo desiderio di stimolare la partecipazione degli altri soci. Cosimo Petruzzi, per aver dinamicamente contribuito all’organizzazione della nostra sede con la sua presenza quotidiana, il
gno e alla sua gioia di vivere. Nei momenti più difficili ha saputo, con la sua vitalità e il suo orgoglio da barese, stimolare l’insieme dei membri del Comitato Direttivo. Contiamo sulla sua disponibilità per il benessere futuro dell’Associazione. Maria Costantino Scarlino. Sin dalla costituzione dell’Associazione Regionale Pugliese, ha motivato molteplici persone a partecipare attivamente all’organizzazione delle feste. La cucina è
suo impegno e la sua disponibilità verso gli altri. La sua capacità di ascolto lo ha reso persona di riferimento per i frequentatori della sede. Giovanni Aretano, per il suo contributo e, in particolare, la sua presenza e il suo impegno in tutti questi anni sono stati un prezioso aiuto per la crescita dell’attività della sede. Sappiamo di poter contare sulla sua sincera presenza. Michele Giannico. In tutti questi anni di attività associativa, la sua collaborazione in qualità di Vice Presidente, tesoriere e organizzatore di viaggi culturali, è stata indispensabile per la stabilità e la sopravvivenza dell’Associazione. Vincenzo Altamura. Presente sin dalla nascita dell’Associazione, si è distinto grazie al suo impe-
stato il suo punto forte; è grazie a lei se abbiamo potuto promuovere i piatti tipici della nostra regione. Con il suo impegno, il suo orgoglio, la sua discreta presenza ,ha superato anche i momenti più difficili ed è un esempio da seguire per la nuova generazione presente nell’Associazione. Dopo le premiazioni, per il Presidente Scarlino è arrivata una sorpresa: tutto il suo Comitato è salito sul palco per cantargli una canzone che lo spronava a continuare la strada trentennale. Momenti di commozione ed allegria hanno invaso la sala per tutta la durata della festa, un evento che si conforma con i principi dell’associazionismo italiano all’Estero, di cui la costante promozione dell’italianità oggi invade il mondo anche in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.
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Un'Italia che va a Gò-Gò Il mancato accorpamento di amministrative e referendum, ma non solo, alla base delle riflessioni di Giuseppe Ticchio, coordinatore de “La Terza Via” Signor Direttore, che questo Governo non é amico degli Italiani all’estero e tantomeno per i Connazionali che vivono stabilmente sul territotio della Rebubblica Italiana é arcinoto a tutti, tranne che ai sostenitori incalliti e miopi, che di tutto questo andazzo se la godono. L’ultimo segnale negativo in ordine di tempo inviato da questo Governo, obbliga il buonsenso di ognuno di noi a ritenere che decretare di fare votare per le amministrative il 15 e 16 maggio e a giugno per il Referendum, sia un “delitto di sperpero volontario” che penalizza il cittadino più di quanto già non lo sia, in un momento di crisi finanziaria, purtroppo, divenuta cronica. Ancora una volta questo Governo ha perso un’occasione per dimostrare che il rigore finanziario non si pratica colle chiacchiere, ma con segnali e fatti palpabili. Non accorpare quantomeno il ballottaggio delle amministrative e i Referendum, come denunciato da economisti, è uno spreco di trecentomilioni di Euro. E, in tempo di rigore, risparmiarli diveniva un segnale di buon auspicio. Purtroppo la caparbietà del governo sempre più cieco, sordo e dittatoriale, non fa altro che mostrare indifferenza verso milioni di famiglie, di giovani e piccole aziende. Sì! Perché i 300 milioni di Euro potevano essere impiegati per ragioni nobili. Aiutare le famiglie bisognose! Aiutare i giovani! Aiutare a ripartire le piccole aziende in crisi o altro. Alla luce dei fatti, non resta che pensare: “Il Governo raccoglie i centesimi con il cucchiaino e li butta con la pala”. Sprecare e tagliare per chi governa, è gioco da ragazzi! Basta pensare ai continui ta-
gli praticati alla rete consolare, ai corsi di lingua e cultura, alla scuola in generale, ai servizi, al sociale, alla ricerca, alla sanità, ecc. Tagli, praticati apposta per accrescere le difficoltà di chi da sempre vive e cresce con due amici fedeli: la sofferenza e il sacrificio! Eppure, a governare c’è la Lega Lombarda, che da anni si prodiga nell’insegnamento della “morale”. Quale morale? Forse la morale che gli ha consentito di entrare a pieno diritto a fare parte della nuova casta composta da “virtuosi – intriganti” della salvaguardia del posto figliato da una leggina, che, guarda caso, è figliata dalla stessa Lega e conosciuta come “porcata”. Noi che viviamo all’estero di porcate ne abbiamo subite tante e seguitiamo a subirle. Basta pensare al pagamento dell’Ici e della Tarsu, nonostante l’abitazione la viviamo solo due settimane l’anno. La verità è che, da qualche anno, l’Italia è un Paese che sta andando alla deriva, grazie alla pratica della non politica. La verità è che da troppo tempo chi governa invita al “sacrificio”. Ma conosce solo il significato, non il contenuto. Questo stato d’animo é attribuibile anche a chi si vanta d’essersi cresciuto con un “Tozzo di Pane” e, oggi che siede comodamente sugli scranni della Camera, ha dimenticato il sapore vero di quel “Tozzo”. Stessa analisi e disapunto é rivolto al gruppo dei “cosidetti responsabili”, responsabili di che, se non quello di salvaguardarsi i propri orticelli, non il bene dell’Italia intera. La definizione coniata dal Presidente della Camera, On. Fini, qualche giorno fa é la più appropiata per definire il loro comportamento. Anche l’intera opposizione
farebbe meglio ad inventarsi politiche concrete e vere per tirare questa Italia e tutti gli Italiani da questo marasma a Gò-Gò, anziché occuparsi tutti i giorni dei problemi giudiziari del Cavaliere. Prerogativa a tutto ciò è quello di imparare a fare sintesi politica ed intorno ad essa costruire il bene di tutti, non continuare, come capita oramai da troppo tempo, a logorarsi: questa politica non porta da nessuna parte. La verità è che milioni d’Italiani sono stanchi della superbia dei partiti politici e, sempre di più, non vanno a votare o,
se si recano alle urne, si turano i l naso. Oggi non ci sono i partiti del dopo guerra, ci sono due poli che guardano passivamente alle sorti del Paese che va alla deriva. A loro la cosa non riguarda. Riguarda solo noi! E allora non ci resta che cercare insieme una “TERZA VIA”! Senza animosità, ma con tanta cordialità chiedo a tutti: “SVEGLIAMOCI” Il Coordinatore “LA TERZA VIA” Ticchio Giuseppe Winterthur (Svizzera)
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Assemblea della sezione Avis di Baden
La 47a assemblea annuale della sezione Avis di Baden si è svolta sabato 26 febbraio con la partecipazione di un centinaio di donatori e sostenitori ed alla presenza di autorità di prestigio come l’On. Franco Narducci, la signora Luisa Gregis, responsabile dell’Agenzia Consolare di Wettingen, e del signor Aurelio Chiapparini, inviato dell’Avis Regionale Svizzera. L’incontro si è svolto sui temi classici della raccolta del sangue in Svizzera e, inizialmente, il pre-
sidente Leo Gentile ha ricordato l’opera di Avis nel volontariato sociale e sanitario per diffondere nel nostro territorio la sensibilizzazione alla donazione del sangue come gesto di solidarietà e dovere civico, riassumendo in breve le ragioni per cui Avis esiste: “Avis è la cultura della solidarietà che trova il suo punto di concretizzazione nella donazione di una parte di sè. Avis è fatta di gente qualsiasi che sa che donare è un atto gratuito e anonimo verso chi solo con la solidarietà può sopravvivere.” Dopo la presentazione dei programmi futuri e dei risultati positivi di Avis Baden, che ogni anno aumenta sempre il numero dei donatori, e dopo l’approva-
zione dei bilanci, hanno preso la parola gli ospiti. Il Delegato del Regionale Chiapparini ha affermato che la raccolta del sangue in Svizzera è stabile e ha informato che Avis Italia cresce e che sta adottando una politica di espansione verso l’estero. Buoni risultati si sono già ottenuti in Argentina e in Brasile. Successivamente ha preso la parola l’on. Narducci che ha elogiato Avis e il suo operato. Riconoscendo e salutando tanti vecchi amici presenti in sala, ha tracciato un quadro della situazione politica in Italia e in Europa, asserendo che la posizione italiana deve essere quella del mantenimento della pace e di collaborazione verso i popoli at-
tualmente in fermento per contribuire a formare una educazione politica idonea a garantire loro la capacità di autogovernarsi senza essere soggetti ad autoritarismi dittatoriali. Ha poi ricordato l’operato del Presidente Napolitano per il 150° anniversario della Repubblica Italiana e per rafforzare sempre più l’orgoglio di essere italiani. “Dulcis in fundo” la signora Luisa Gregis, del Consolato, ha conferito la nomina di “Cavaliere al merito della Repubblica Italiana” al signor Luciano Senni, per l’impegno dimostrato in 40 anni di attività sociali. Fra l’altro è stato per 28 anni presidente della sezione Avis di Baden. Vivissimi complimenti!
ASSESSORATO DEGLI AFFARI GENERALI, PERSONALE E RIFORMA DELLA REGIONE
Agevolazioni per gli elettori sardi residenti all’estero Regione autonoma della Sardegna
Dove rivolgersi: Per gli elettori: COMUNE DI ISCRIZIONE ELETTORALE Destinatari: - elettori sardi residenti all’estero; - comuni della Sardegna.
Requisiti: Gli elettori devono: - essere iscritti all’anagrafe italiana residenti all’estero (AIRE) di un Comune sardo (possono beneficiare dell’agevolazione anche gli elettori per i quali la procedura di iscrizione sia ancora in corso, se attestata dall’Ufficio consolare dello Stato estero di provenienza); - aver votato in occasione di consultazioni per il rinnovo del Consiglio comunale e per l’elezione del Sindaco o in occasione di elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale o regionale oppure di referendum abrogativi e consultivi a carattere strettamente regionale; - aver compiuto il viaggio di arrivo al Comune sardo non prima di due mesi dalla data delle votazioni e quello di rientro al Paese estero non oltre i due mesi successivi. Non hanno, invece, diritto al contributo gli elettori che si trovano all’estero per motivi di studio o per lavoro a tempo determinato che non possono, per legge, trasferire la residenza all’estero. Termini di presentazione: gli elettori interessati devono richiedere il contributo prima del rientro al Paese estero. Documentazione: Documentazione che l’elettore deve presentare al Comune in cui ha votato: - biglietti di viaggio per l’andata ed il ritorno; - tessera elettorale vidimata dalla sezione elettorale; - documento d’identità. Descrizione del procedimento: Gli elettori sardi iscritti all’anagrafe italiana residenti all’estero (e quelli che hanno in corso la procedura di iscrizione, attestata dall’Ufficio consolare dello Stato estero di provenienza) hanno diritto ad un contributo per la partecipazione al voto. Il contributo viene erogato dall’amministrazione comunale presso la quale l’elettore ha votato. Per quanto riguarda il pagamento delle somme agli elettori, l’interessato deve presentarsi presso il Comune nel quale ha votato e consegnare al funzionario incaricato la documentazione necessaria (i biglietti di viaggio, la tessera elettorale vidimata ed un documento di identità). Il contributo è pari a 361,52 euro per gli elettori provenienti da paesi europei ed a 619,75 euro per gli elettori provenienti da paesi extraeuropei.
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Martina perdonata
Lory e il miliardario
Un figlio per Kim
Lui è morto in un tragico incidente stradale, nel 1997, mentre si trovava insieme alla principessa Diana, anche lei deceduta. Ma Dodi Al-Fayed è ricordato anche da un’altra donna, Lory Del Santo, 52 anni, che ha rivelato che un anno prima era stata lei la donna di quell’uomo: “Dodi era un uomo irresistibile per il suo modo di corteggiare veramente intrigante, che andava oltre la solita trafila dei fiori e dei regali”.
Nel suo ultimo film ha interpretato Vallanzasca ed ora si prepara per fare il regista. Ha carattere romano e scozzese nello stesso tempo, in quanto di padre romano e di madre straniera. Kim Rossi Stuart, 41 anni, è in continua lotta con se stesso. Ha detto: “Desidero un figlio da quando facevo il baby-sitter e conquistavo tutte le mamme”. Ilaria Spada, 30, la sua fidanzata, però, aspetta ancora che lui si decida.
Giusy Ferreri, 31 anni, decima a Sanremo, con un look sexy e trasgressivo, ha detto che l’amore l’ha resa più solare, e che non esclude di diventare mamma. Il suo fidanzato è Andrea Bonomo. Di lui ha detto: “Ha tanta voglia di fare, lucidità mentale e mi fa ridere da morire. Oltre al fatto che è un bel ragazzo”. La cantante, che faceva la cassiera, ha rivelato che se non potesse cantare farebbe la psicologa.
Martina Colombari, 35 anni, vincitrice a 16 anni di Miss Italia 1991 e moglie di Billy Costacurta, recentemente ha dichiarato di aver “tradito” il marito. “È successo”, ha detto, “quando io e Alessandro (Billy) eravamo in pausa di riflessione”. Poi ha confessato di essere stata perdonata: “Quel che importa è che alla fine siamo tornati insieme”. In passato Martina era stata la fidanzata di Alberto Tomba.
Natalie Oscar e pancione Sul set del film “Il cigno nero”, dove ha interpretato una ballerina, aveva trovato l’amore. Il suo lui è il coreografo del film, Benjamin Millepied, 33 anni, lei è Natalie Portman, 29. Ne hanno fatta di strada insieme! Natalie adesso è incinta di sei mesi, e col pancione si è presentata a Hollywood per ricevere l’Oscar come migliore attrice protagonista, accompagnata, ovviamente, dal suo Benjamin.
Lui la fa ridere
Per Emma amore finito
Nuova storia per Elenoire
Emma Marrone a Sanremo ha avuto successo, ma ha perso l’amore. Il suo fidanzato era Stefano De Martini, 21 anni, conosciuto l’anno scorso ad “Amici”. Quest’anno Stefano è diventato ballerino professionista del Talent show e si è innamorato della ballerina Giulia Pauselli, 20, ricambiato. Nato un amore, l’altro è automaticamente finito.
Nuovo amore per la bellissima Elenoire Casalegno, 34 anni. Se però le si chiede di parlare del suo nuovo compagno, il chirurgo plastico Matteo Malacco, 34, si trincera dietro un secco “no comment”. Il loro amore è sbocciato a Capodanno, quando lei era da poco single. A Elenoire con Matteo è tornata la voglia di ridere e quella di farsi coccolare.
Barbara la rivelazione Inutile nasconderlo: la vera rivelazione della nuova edizione del programma “Ballando con le stelle” è lei, la giornalista del Tg1 mattina, Barbara Capponi, 43 anni, bella e sexy. Si è scoperto che Barbara nel 1985 ha partecipato a Miss Italia, conquistando la fascia di Miss Gambissima. Allora aveva solo 17 anni. Si è laureata in legge, poi è diventata giornalista e si è sposata.
20 cronaca la Pagina • 16 marzo 2011
Caso Yara: si fa strada la pista del rito satanico Intanto ad Avetrana sono stati scarcerati il nipote e il fratello di Michele Misseri Vorremmo tanto sbagliarci, ma abbiamo l’impressione che il cadavere di Yara Gambirasio non sia così “loquace” come si era pensato al momento del ritrovamento. Gli inquirenti, insomma, navigano nel buio. Lo stesso segno simile ad una X trovato sulla schiena della ragazza si presta a varie interpretazioni: è la firma di una setta satanica o un segno casuale? L’unica certezza è che il corpo di Yara non è stato portato lì in un secondo momento, ma era lì già dalla sera della sua scomparsa. Per il resto, si sa che ha segni di arma da taglio e/o di un corpo contundente sulla testa e si sa anche che i suoi vestiti hanno segni di lacerazioni, seppure non pro-
fonde, in punti che non corrispondono alle ferite, mentre il giubbotto è intatto. La ragazza si è difesa, ha cercato di resistere, ma non ce l’ha fatta ed è morta dissanguata, dopo essere stata debilitata dalle ferite e dalla botta del corpo contundente, probabilmente una pietra. Secondo la pista satanica, il dissanguamento sarebbe dovuto al fatto che alla ragazza potrebbe essere stato tolto molto sangue per i riti della setta o comunque dei pazzi che crederebbero a queste cose. Gli inquirenti hanno trovato due tracce biologiche diverse da quelle di Yara, corrisponderebbero a quelle di un uomo e di una donna, ma potrebbe benissimo non trattarsi della firma dell’as-
sassino. Le impronte trovate sono sugli oggetti accanto al corpo, i guanti, la sim card e la batteria, ma ognuno si può rendere conto che possono essere impronte lasciate da chi non c’entra nulla con l’assassinio. È vero che gli inquirenti hanno una quarantina di Dna da confrontare con quanto ritrovato sul corpo, ma le possibilità che prima o poi si arrivi all’autore o agli autori del delitto si restringono sempre di più, a meno che l’assassino non sia uno del paese noto alla ragazza e magari alla sua famiglia. Prima o poi potrebbe tradirsi oppure gli inquirenti potrebbero per altre vie arrivare a lui o a lei o a tutti e due. Ma se dovesse trattarsi di qualcuno di fuori, allora, la soluzione si complicherebbe notevolmente. Ovviamente, non si possono dare colpe, i volontari hanno fatto quel che hanno potuto, ma se è vero che il corpo della ragazza è sempre stato lì e se è vero che più volte e più persone hanno battuto quella zona e non l’hanno individuato, ne consegue che hanno perlustrato le zone in maniera superficiale. Questo significa anche che non solo non hanno ritrovato la ragazza, ma hanno di fatto rese le analisi più complicate, perché il corpo di Yara è rimasto esposto per tre mesi alla pioggia, alla neve, al cambiamento di temperatura. Di conseguenza certe tracce potrebbero benissimo essere state cancellate dagli agenti atmosferici. Insomma, va bene la volontà di rendersi utile, ma se questa disponibilità non si coniuga con la serietà del lavoro da fare, la volontà serve a ben poco. Ovviamente ci auguriamo che gli inquirenti sappiano più di quel che dicono, in questo caso la loro prudenza sarebbe spiegabile, e la loro attenzione potrebbe essere in questo momento concentrata su delle immagini riprese da una telecamera,
come vedremo fra poco. Quanto al delitto di Avetrana, il nipote di Michele Misseri, Cosimo Cosma detto Mimino, e il fratello Carmine sono stati scarcerati. Erano stati arrestati con l’evidente scopo di indurli a parlare, a confessare che avevano aiutato Michele a nascondere il cadavere di Sarah, ma loro hanno dato una sola versione: non c’entrano nulla né col delitto, né con l’occultamento o la soppressione del corpo della ragazza. Dunque, a oltre sei mesi dalla scomparsa di Sarah e a quasi cinque mesi dal ritrovamento del suo corpo e della prima confessione di Michele Misseri, che si autoaccusò di averla uccisa e di averla violentata dopo morta, gli inquirenti, a parte la confessione di Michele, non hanno altro. Non c’è l’arma del delitto, non è certo dove sia avvenuto, non si sa quante persone vi abbiano partecipato. In breve: ci sono solo le parole di Michele che prima si accusa, poi accusa sua figlia e poi, ancora, la scagiona. Insomma, per essere un sempliciotto, Michele Misseri si sta rivelando un furbo di prima categoria. Su Yara, come detto sopra, si seguono tante ipotesi, ma è ancora mistero sull’assassino o sugli assassini. Una telecamera ha inquadrato un furgone bianco, due macchine che parcheggiano lungo la strada che stava per percorrere Yara, due persone che escono da quelle due macchine e che attraversano la strada. Sono probabilmente le due persone viste litigare da un testimone che sostiene di aver visto Yara su una di quelle macchine, un’auto rossa. Poi, appunto, il buio. L’asso nella manica potrebbe custodirlo la polizia, che ovviamente potrebbe tacere per precauzione: l’ingrandimento di quei fotogrammi potrebbe rivelare i lineamenti di quelle due persone. ✗cronaca@lapagina.ch
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Unità d'Italia: il senso delle celebrazioni per i giovani Il 17 marzo l’Unità d’Italia festeggia i 150 anni. Ma cosa pensano i giovani italiani delle celebrazioni del 2011? Secondo quanto emerge da uno studio promosso da “VdG Magazine” - condotto su 900 giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni sui blog e i principali social network, a cui è stato chiesto un parere sull’Italia e sui simboli dell’italianità - se a sentirle proprie è ben il 64% degli intervistati, è quasi uno su due a ritenere inappropriato lo spazio dedicato dai mass media alle celebrazioni dell’eccezionale avvenimento (45%). A malapena uno su quattro, però, è a conoscenza del perché sia stata scelta proprio la data del 17 marzo: solo il 25%, infatti, la ricollega alla proclamazione del Regno d’Italia mentre molti la confondono con la nascita della Costituzione (31%) o l’anniversario della “Breccia di Porta Pia” (12%). Il 2011 per i giovani italiani rimane comunque la perfetta occasione per celebrare i simboli e i valori dell’italianità (25%) visto che ben
il 44% considera l’immagine del Belpaese all’estero appena sufficiente. E, a sorpresa, i simboli su cui puntare per il rilancio d’immagine non sono in quei campi più vicini ai territori giovanili – come la musica (55%), la moda (52%) o lo sport (39%) - bensì gli “immortali” monumenti artistici italiani (79%) e l’enogastronomia (67%) che davvero riuniscono il Paese e aumentano l’orgoglio nazionale. Ben 8 giovani su 10 quindi sentono i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia nonostante confondano la ricorrenza del 17 marzo. Ma come vivono i festeggiamenti per i 150 anni i giovani italiani? Non sono neppure 2 su 10 coloro che dichiarano di non sentire come “propria” la ricorrenza (poco il 15% e per nulla il 3%). Al contrario, si sente abbastanza coinvolto il 41%, molto coinvolto il 23% e in maniera sufficiente il 18%. Eppure l’attenzione mediatica dedicata all’avvenimento è per la maggior parte inadeguata. Solo il 21% reputa sufficiente il trattamento mentre
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Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio: ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo...
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il 45% ritiene che se ne debba parlare molto di più e il 20% concederebbe più spazio. E infatti, come già accennato, dinanzi alla data del 17 marzo sono in pochi a conoscerne il significato. Ma, conoscenze storiche a parte, i 150 anni rappresentano un’occasione fondamentale per onorare simboli e valori dell’italianità (25%), per riflettere su cosa significhi davvero il “sentirsi italiani” (24%) e per ricordare la nostra storia comune (22%) piuttosto che un giorno di vacanza in più nel calendario (15%) in un anno come un altro (12%). Per oltre 7 intervistati su 10, il poter vantare un’ottima immagine dell’Italia all’estero è ritenuto abbastanza (30%) se non addirittura molto (41%) importante per il successo della propria nazione. Ma come valutano l’attuale immagine i giovani italiani? A reputarla ottima è appena il 9% mentre la maggior parte la ritiene sufficiente (44%) o addirittura buona (27%). Secondo gli intervistati, ad incidere in maniera negativa più della malavita organizzata e del-
la criminalità (49%) o della politica (45%) è l’incuria dei monumenti e dell’opere artistiche (53%). Ciò che, al contrario, sostiene l’immagine nazionale sono le eccellenze enogastronomiche (78%), i monumenti “immortali” (67%), le eccellenze del “made in Italy” (65%) e quelle artistiche (54%). Su quali simboli dell’italianità è necessario puntare per il rilancio dell’immagine dell’Italia? I giovani del Belpaese non hanno dubbi e scelgono i monumenti e l’arte millenaria che contraddistinguono da sempre l’Italia (79%), seguiti da tutto il comparto enogastronomico (67%), in grado di fare la differenza all’estero, e dalla musica che occupa solamente il gradino più basso del podio con il 55% delle preferenze. Nella classifica dei simboli dell’italianità, ecco allora la moda (52%), le bellezze paesaggistiche e naturali (49%), il cinema (su cui punta appena il 46% degli intervistati) e, infine, lo sport (ritenuto importante appena dal 39% dei giovani).
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Tracce del Dna di Restivo sul maglione di Elisa Claps La madre: “Sul corpo di mia figlia c’è la firma dell’assassino” Esattamente un anno fa, il 17 marzo 2010, in un’intercapedine del sottotetto della chiesa della Trinità fu ritrovato per caso il corpo mummificato di una ragazza: era quello di Elisa Claps. Da quel giorno i giornali hanno ricominciato a parlare di quella ragazza di Potenza scomparsa il 12 settembre del 1993, 17 anni prima, e di Danilo Restivo, che fu l’ultimo a vederla perché aveva un appuntamento con lei proprio nella chiesa. L’appuntamento avvenne, fu confermato anche da lui, solo che di lei si persero le tracce proprio appena dopo quell’incontro, dura-
to più dei pochi minuti di cui parla Restivo, il quale fu sospettato e imprigionato, ma stranamente rilasciato dopo un racconto che faceva acqua da tutte le parti. Ad esempio: Danilo Restivo si presentò al pronto soccorso dell’ospedale perché era ferito ad una mano. La ferita era un taglio provocato da una lama, secondo la testimonianza del medico che lo curò, ma lui disse che era caduto in un cantiere dove si era trovato per caso. Altro esempio: se il corpo di Elisa è rimasto lì per 17 anni, vuol dire che le ricerche sono state fatte male. Qualcosa che assomigliava
ad un cadavere fu ritrovato dagli operai che dovevano fare dei lavori e che avvertirono il sacerdote, brasiliano, arrivato da poco, e che parlava un italiano approssimativo. Questi, comunque, tentò di avvertire il vescovo, tentò più di una volta, ma senza successo. Poi se ne dimenticò. Il 17 marzo, appunto, furono le donne delle pulizie a dare l’allarme. Siccome vicino al cadavere fu trovato un bottone, fu avanzata velatamente l’ipotesi del coinvolgimento del vecchio parroco ultraottantenne morto verso la fine degli anni novanta, quello che stava dicendo messa proprio mentre la ragazza veniva uccisa al quarto piano. Le indagini e le analisi hanno accertato che il povero parroco non c’entrava nulla con l’omicidio. In ogni caso, questo fu solo un sospetto di passaggio. Il vero sospettato tornò ad essere Danilo Restivo, sul quale proprio in quel periodo, cioè un anno fa, tornarono a concentrarsi le attenzioni della polizia inglese per un altro omicidio accaduto il 12 novembre del 2002 a Bournemouth, a due ore di macchina da Londra. La vittima si chiamava Heather Barnett, trovata massacrata nella vasca da bagno dai figlioletti che erano appena ritornati da scuola. I primi ad accorrere ai loro gridi furono i vicini di casa, proprio Danilo Restivo e la moglie Fiamma, inglese di origine italiana. Danilo aveva le chiavi di quella casa, e che le avesse lui lo si seppe da un’altra vicina, a cui l’aveva detto la stessa Heather, a cui mancava una ciocca di capelli. Ecco, questo della ciocca di capelli è un indizio che ha suscitato attenzione da parte degli inquirenti. Prima di capitare in Inghilterra, Danilo Restivo aveva vissuto qualche tempo sulla riviera romagnola. Lì, alcune ragazze lo denunciarono perché lo avevano sorpreso a tagliare di nascosto ciocche di capelli dalle loro teste. La polizia inglese quasi un anno
fa arrestò Restivo perché ritenne di avere prove a sufficienza per incriminarlo dell’omicidio di Heather Barnett, prove che ora sono state individuate anche a proposito dell’omicidio di Elisa Claps. Una prima ricerca sul corpo di Elisa e sui suoi abiti, eseguita nel mese di luglio, non riuscì a scoprire nulla (e infatti è polemica su come fu condotta), ma ultimamente altre indagini, condotte da altri esperti, hanno ritrovato sul maglione di Elisa macchie di sangue e di saliva il cui Dna si sovrappone a quello di Danilo Restivo. L’avvocato di Restivo ha detto che non vuol dire nulla, visto che se due persone parlano spruzzi di saliva finiscono per essere trovati sugli abiti dell’interlocutore (e Elisa e Danilo si videro e parlarono il 12 settembre 1993) ma questo può valere per la saliva, non per il sangue, probabilmente quello della ferita di Restivo alla mano. Danilo Restivo non è sospettato solo dell’omicidio di Elisa Claps e di quello di Heather Barnett, ma anche di aver ucciso Oki Shin, una ragazza ventiduenne sudcoreana, trovata morta in casa cinque mesi prima di Heather, il 12 luglio. Oki abitava nelle vicinanze della casa di Heather, dunque anche nelle vicinanze della casa di Danilo Restivo. Per quell’omicidio è in carcere un uomo che si professa innocente e che ha chiesto la revisione del processo. Chissà perché questi omicidi sono avvenuti tutti il giorno 12, seppure in mesi diversi. Pura casualità o numero evocativo per l’assassino? La ferita da taglio alla mano, le ciocche dei capelli tagliati alle vittime e a ragazze nella calca degli autobus, il ritrovamento del Dna sul maglione di Elisa, secondo la madre di quest’ultima “nel delitto della figlia c’è la firma dell’assassino: è la firma di Restivo”. Allo stato delle cose si può solo dire che con tutte le prove che ci sono sarà difficile per l’avvocato di Danilo Restivo provare l’innocenza del suo cliente. ✗cronaca@lapagina.ch
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Attenzione: primavera in vista! Quando le allergie provocano raffreddori e crisi di asma “Quest’anno, a causa delle fioriture precoci iniziate nella prima metà di febbraio, che ha portato un clima decisamente mite, è presente nell’aria una notevole quantità di pollini in grado di scatenare allergie. Purtroppo, i pazienti che soffrono di tali problemi non fanno più in tempo, almeno in questo 2011, a vaccinarsi, ma possono comunque limitare ampiamente i disagi grazie a terapie a base di antistaminici, di antileucotrieni e, all’occorrenza, di cortisonici. Inoltre, a tutti i pazienti che sospettano di essere allergici, consiglio di eseguire i test necessari per accertare il disturbo, in modo da controllare i sintomi ed evitare così spiacevoli inconvenienti respiratori, come le piccole crisi di asma”. A dire queste cose è il professor Domenico Schiavino, che insegna Allergologia Clinica e Immunologia
all’Università Cattolica di Roma. I sintomi sono raffreddore e bruciore degli occhi, ma anche tosse e crisi di asma. Se due o tre giorni dopo la comparsa dei sintomi le secrezioni del naso sono ancora trasparenti e liquide, è molto facile che sia allergia. Infatti, se si trattasse di un raffreddore di origine virale, il colore sarebbe giallognolo. Se si nota invece che per più anni di seguito si hanno tali sintomi, allora vuol dire che non si tratta di semplice raffreddore virale, ma di sintomi di allergia. In questi casi, è necessario fare un esame rapido ed efficace, che è quello sulla pelle, chiamato prick test. Si applicano sull’avambraccio o sulla schiena piccole gocce di liquido che contengono le sostanze in grado di scatenare l’allergia. Poi si fa un leggero graffio sulla pelle così trattata per fare in modo che gli allergeni pene-
trino, e si attende qualche minuto. Se sulla pelle del paziente compare il cosiddetto “ponfo”, cioè una bolla pruriginosa, allora vuol dire che c’è un’allergia. Gli esami per impostare una vaccinazione vanno fatti nel tardo autunno, quando ci sono pochi allergeni nell’aria. Adesso è tardi. Per quanto riguarda le cure, bisogna vedere se si tratta solo di occhi che bruciano, prudono e lacrimano, oppure se si avverte anche raffreddore. Nel primo caso ci vuole un collirio a base di antistaminico, o di un’altra sostanza come il sodio cromoglicato. Nel secondo caso ci sono compresse di antistaminico da prendere una volta al giorno. I farmaci più usati sono a base di ebastina, desloratadina, rupatadina e levocetirizina. Queste medicine bloccano una sostanza chiamata istamina che è la principale cau-
sa dei disturbi allergici. È meglio prendere il farmaco al mattino. In associazione agli antistaminici, se necessario si possono assumere i cosiddetti antileucotrieni, sempre per bocca. Quanto all’asma causata da allergie ci sono farmaci a base di cortisone e broncodilatatori di lunga durata. Basta prenderli ogni dodici ore con un inalatore, a differenza del passato, dove bisognava ripetere l’operazione più volte perché i farmaci erano meno efficaci. Quando nemmeno questi farmaci sono sufficienti, allora, in atteso del momento giusto per le vaccinazioni, si ricorre ad antinfiammatori più potenti come il cortisone. ✗redazione������������ @lapagina.ch
24 speciale unita' d'italia: la storia
la Pagina • 16 marzo 2011
La storia dell'Unità d'Italia
Dallo scoglio di Quarto il 5 maggio del 1860 prese avvio, con la spedizione dei Mille, la fase conclusiva del lungo percorso per l'Unità d'Italia, culminato il 17 marzo 1861 nella proclamazione dello Stato unitario L’importanza storica del 17 marzo è assodata. Una data che fa tornare indietro l’orologio di 150 anni, quando l’Italia smetteva di essere una penisola formata da diversi stati e diventava unità nazionale. Un giorno che ha cambiato il corso degli eventi, rappresentando il primo grande passo che l’Italia ha compiuto per diventare ciò che è oggi. Ma la conosciamo “quella storia”? Eccone, in sintesi i passaggi. Caduto Napoleone, nel 1815 il Congresso di Vienna porta in Europa la Restaurazione che per l’Italia significa la ricostituzione degli antichi Stati con i loro Prìncipi. Tuttavia la dominazione francese aveva lasciato profondi stimoli e in talune regioni nacque un ceto medio aperto al progresso. La presenza soffocante dell’Austria alimentava sentimenti di indipendenza comuni a liberali e conservatori, e si diffonde quindi l’aspirazione alla Costituzione quale legge fondamentale di tutela del cittadino. Con tale obiettivo nel 1820 scoppiano moti a Napoli, in Sicilia e Piemonte, segnando l’inizio del Risorgimento, movimento che univa gli ideali della libertà interna e dell’indipendenza dallo straniero. Il 1830 e il 1831 registrano rivolgimenti in Europa e nuovi moti in Italia che vedono emergere protagonisti quali Mazzini, Garibaldi, e il nuovo Re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia Carignano. Intanto si registrano contrasti tra il radicalismo rivoluzionario di Mazzini e riformismo graduale. Tra il 1846 e il 1848 il nuovo Pontefice Pio IX concede allo Stato della Chiesa riforme liberaleggianti. L’esempio è seguito, tanto che entro i primi mesi del 1848 l’Italia
è tutta “Costituzionale” salvo il Lombardo-Veneto austriaco ed i piccoli ducati padani. A Torino lo Statuto è promulgato il 4 marzo. Grandi rivolgimenti accadono tra il 1948 e il 1949 con le insurrezioni anti-austriache (7 marzo) a Venezia e nel Veneto, a Milano (le cinque giornate), a Parma e Modena. Carlo Alberto dichiara guerra all’Austria il 23 marzo. È la prima guerra di indipendenza che vede la vittoria dei Sardo-Piemontesi a Pastrengo, Goito e Peschiera, ma anche la sconfitta di Custoza. Seguono l’armistizio e la ripresa della guerra con la definitiva sconfitta di Novara (21 – 23 marzo 1849). Il Re abdica a favore del figlio Vittorio Emanuele e si ritira ad Oporto. In Italia si riafferma l’egemonia austriaca; le Costituzioni sono ritirate ovunque salvo che a Torino. Malgrado la firma del Trattato di pace con l’Austria (9 agosto 1849), lo Stato Sardo-Piemontese diviene il punto di orientamento politico e ideale di tutta Italia. Dopo aver esordito nel 1850 quale ministro nel Governo D’Azeglio, Camillo Benso di Cavour è chiamato dal Re a formare il nuovo governo (4 novembre 1852). Suo capolavoro la partecipazione (1855) alla guerra di Crimea che gli assicura un posto al Congresso di Parigi. È l’occasione per fare della “questione italiana” un problema internazionale e per attrarre sul Piemonte le speranze di tutta la Penisola. In un incontro segreto a Plombières (luglio 1858) Cavour e Napoleone III concordano l’intervento francese per liberare, a fianco dei sardo-piemontesi, l’Italia settentrionale dagli austriaci e formare il Regno dell’Alta Italia,
concordando in cambio la cessione di Nizza e Savoia alla Francia. Si arriva dunque alla seconda guerra d’indipendenza. Dopo alcuni scontri vittoriosi e la liberazione di Milano, i franco-piemontesi sconfiggono gli austriaci a Solferino e San Martino. Ma arriva l’imprevisto voltafaccia di Napoleone che conclude con l’Imperatore d’Austria l’armistizio (Villafranca, 8 luglio). Seguono fasi convulse che si concludono con la pace di Zurigo (10 novembre 1859). Il Piemonte acquisisce Lombardia, Toscana, Emilia, Romagna (conferma nei plebisciti), e cede Nizza e Savoia alla Francia. E arriviamo al 1860: Garibaldi, già protagonista nei fatti della Repubblica Romana (1849) e nelle guerre successive, punta la sua attenzione sulla Sicilia, ritenuta matura per la causa nazionale, e passa all’azione con i suoi Mille volontari. Partita da Genova, la spedizione raggiunge per mare la Sicilia occidentale e l’11 maggio sbarcaa Marsala. Garibaldi, assunta la dittatura in nome di Vittorio Emanuele, marcia verso l’interno con i suoi Mille. Battuti i borbonici nella difficile battaglia di Calatafimi il 15 maggio, Garibaldi occupa anche Palermo (6 giugno) e a luglio batte le truppe regie a Milazzo, mentre il sovrano di Napoli tenta disperatamente di fermarlo. Passato lo stretto di Messina Garibaldi risale liberamente la Calabria, mentre l’esercito borbonico si disfaceva, e il 7 settembre entra trionfalmente a Napoli. L’Europa è preoccupata, le potenze solidarizzano con il Re borbonico Francesco II e minacciano l’intervento. Fra i garibaldini qual-
cuno pensa di arrivare a Roma e Venezia, sollevando la “guerra di popolo”. Si ripropone l’abilità diplomatica di Cavour. Ancora una volta, giocando sulla solidarietà inglese e sullo spettro delle rivoluzioni repubblicane, cancella le minacce europee di un intervento armato. Presentando il Piemonte come unico garante di pace e ordine, occupa prima Marche e Umbria e da lì poi scende a sud dove nel frattempo Garibaldi, vittorioso sul Re Francesco II al Volturno, si è convince che l’annessione al Regno sabaudo è la soluzione migliore. L’incontro di Teano del 26 ottobre 1860 fra Vittorio Emanuele II e Garibaldi sancisce lo storico patto, confermato poi dai plebisciti, che pone fine alla spedizione di Garibaldi e di fatto assicura alla dinastia sabauda il Regno delle due Sicilie. Le truppe garibaldine non vengono incorporate nell’esercito regolare, come era stato richiesto, e il re si rifiuta perfino di passarle in rivista. In conseguenza di questo atteggiamento, Garibaldi, deluso e sdegnato, si ritira a Caprera. Si chiude così il biennio più rivoluzionario e decisivo della storia d’Italia. Il 18 febbraio 1861, a Torino, il Parlamento Italiano, formato dai rappresentanti di tutte le nuove province, approva la legge, sanzionata dal Re il 17 marzo 1861, per la quale Vittorio Emanuele II assume “per sé e per i suoi successori, il titolo di Re d’Italia”. Per completare il nuovo edificio, mancano ancora Venezia e Roma. Venezia e il Veneto arriveranno nell’ottobre 1866 a conclusione della terza guerra d’indipendenza mentre Roma il 20 settembre 1870 con la Breccia di Porta Pia.
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Garibaldi, l'eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi e l’Italia: un personaggio storico e un paese indissolubilmente legati l’uno all’altro nell’evento che ha fatto della nostra penisola una nazione unita. Giuseppe Garibaldi ha infatti contribuito a compiere quella che oggi viene ricordata come l’unificazione d’Italia, di cui quest’anno festeggiamo i primi 150 anni. Personaggio storico tra i più conosciuti all’estero, l’apporto di Giuseppe Garibaldi alla causa italiana fu enorme, tanto che fu grazie a lui e alla nota Spedizione dei Mille che il regno
borbonico cadde e il sud Italia potè annettersi al nuovo stato italiano. Ma chi era Giuseppe Garibaldi? Condottiero, patriota, combattente uomo politico e d’azione, Garibaldi è noto con l’appellativo di Eroe dei due mondi. Il suo valore, infatti, ha varcato i confini nazionali del nostro paese per arrivare fino all’America Latina, dove combattè per la liberazione di diversi paesi. Ma procediamo con ordine e collochiamo il personaggio nel suo tempo storico: Giuseppe Garibaldi nacque nel 1807 a Nizza e fu subito attratto dalla vita di mare, tanto che a 26 anni si ritrovò già a comandare una nave propria. E fu proprio in una città di mare, Marsiglia, che Garibaldi conobbe Mazzini, l’uomo politico italiano che lo introdusse ai principi della Giovine Italia e alle idee rivoluzionarie del tempo. Idee rivoluzionarie che, però,
finirono per sconvolgere la vita del giovane Garibaldi che dopo un fallito tentativo di rivolta, fu costretto a fuggire nell’America Meridionale. Qui i rapporti con la Giovine Italia non furono interrotti, anzi furono fondamentali nell’appoggio che Garibaldi stesso diede per la liberazione e l’indipendenza di molti stati sudamericani. Il condottiero infatti combattè contro il governo imperiale brasiliano a seguito di un’insurrezione repubblicana, e, ancora, si adoperò per l’indipendenza dell’Uruguay contro l’Argentina. L’impegno sudamericano fu poi replicato con gran successo in Italia, dove Garibaldi tornò non appena scoppiarono i moti del 1848, il cui eco si ritrova ovviamente nell’unificazione italiana del 1861 e nella spedizione, detta poi 'Dei Mille', che Garibaldi organizzò al fine di liberare parte dell’Italia dal dominio borbonico.
Come definire, quindi, Garibaldi? Si potrebbero scrivere pagine e pagine di parole rifacendosi alla sua biografia, oppure si potrebbero riportare gli estratti dei suoi scritti giunti fino a noi. Tuttavia, per conoscere il valore di colui il cui apporto fu fondamentale alla causa italiana potrebbero bastare poche ed evocative parole che, a suo tempo, furono pronunciate dal poeta e scrittore francese Victor Hugo: «Garibaldi, cos’è Garibaldi? È un uomo, niente altro che un uomo. Ma un uomo in tutta l’accezione sublime del termine. Uomo della libertà, uomo dell’umanità. “Vir”, direbbe il suo compatriota Virgilio.»
Cavour, lo stratega La retrospettiva storica in onore dei 150 anni dello stato italiano non può non comprendere, tra gli artefici del grande sogno italiano, Camillo Benso Conte di Cavour. Uomo politico e diplomatico, fu proprio Cavour a porre le basi del progetto politico, nonché a conseguire l’unificazione della nostra penisola facendo leva non tanto sull’aspetto militare, quanto sulla diplomazia e sul trionfo delle libertà costituzionali e civili, in cui credeva strenuamente. Nella situazione spinosa in cui versava l’Italia prima dell’unificazione, la figura di Cavour ebbe un’importanza fondamentale: se a nord, infatti, si faceva sempre più pressante la presenza austriaca, a sud il regno borbonico era già stato assoggettato al dominio dello stato oltralpe. Cavour riuscì a destreggiarsi tra le difficoltà, portando a compimento il suo progetto.
L’importanza storica del personaggio ha trovato recenti lodi nel discorso del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, nel corso delle onorificenze per il 150° della nostra nazione, ha celebrato la figura di Cavour dipingendolo come 'Massimo, sapiente artefice e regista' dell’unificazione italiana'. Regista, una parola piuttosto adeguata quando si parla di Cavour. L’Italia della seconda metà del 1800, infatti, viveva statica tra tensioni politiche opposte: c’erano i garibaldini, tesi alle operazioni militari, ma anche i Mazziniani della Giovine Italia, e oltretutto bisognava tener conto dell’autorità del Re senza dimenticare di sottovalutare, allo stesso tempo, le sempre più presenti influenze provenienti dagli altri Stati europei, ansiosi di estendere il proprio dominio sulla penisola italiana. Cavour utilizzò la diplomazia e, oliati tutti gli ingranaggi, mise
in funzione una strategia che riuscì a portare a compimento l’unificazione italiana sotto un unico stendardo nazionale. Nato a Torino il 10 agosto 1810 da nobili natali, la giovinezza di Cavour fu contraddistinta dalla presenza preponderante di valori come l’etica del lavoro e la libertà di coscienza. Gran viaggiatore, imparò all’estero i rudimenti del capitalismo moderno e maturò quelle idee liberali che contraddistingueranno il suo pensiero. Fu la politica l’ambito nel quale si distinse maggiormente: divenuto nel 1852 Presidente del Consiglio del parlamento piemontese, non fece segreto delle sue inclinazioni liberali, soprattutto nell’idea che Stato e Chiesa dovessero essere ambiti assolutamente separati. Un periodo, quello che coincide col suo mandato di Primo Ministro, in cui mette a punto il progetto dell’unificazione italiana per mano del Piemonte.
Oltre ad essere uno dei pochi Stati a non soffrire del dominio austriaco, il Piemonte era infatti l’unico che potesse fungere da garanzia per le altre monarchie europee, affinché in Italia non prendessero troppo piede quelle teorie rivoluzionarie da sempre da sempre presenti sulla nostra penisola. Strategia di Cavour e spirito militare di Garibaldi con la sua Spedizione dei Mille riuscirono a portare a compimento un processo che, oggi, 150 anni dopo, ci ritroviamo a festeggiare e celebrare. Un risultato importante di cui, però, Cavour non riuscì a vedere gli sviluppi, poiché morì pochi mesi dopo l’unificazione, nel 1861. (sapere.it)
26 150° UNITÀ D'ITALIA
ITALaus di Losanna
LA PAGINA • 16 MARZO 2011
Istituto Italiano di Cultura e l' Istituto di Romanistica dell'Univeristà di Zurigo
organizza
organizzano
La notte tricolore
Lingua e letteratura Italiana 150 anni dopo l'Unità
giovedì 17 marzo ore 18.00 presso
Sala della festa - Casino de Montbenon- Losanna Aperitivo e cena Fr. 25.Necessaria prenotazione (posti limitati): lisa: 076 74 57 517 / Lole: 076 72 90 284 nottetricolore@gmail.com www.italaus.altervista.org
30 marzo - 1° aprile 2011 presso l'
Università di Zurigo Ulteriori informazioni: http://www.iiczurigo.esteri.it/IIC_Zurigo
COMITES Consolato Generale d'Italia organizzano
Tindaro Gatani
"Dal Risorgimento all'Unità d'Italia: Uomini, Idee, Fatti e Misfatti"
giovedì 17 marzo ore 19.00
Ass. del circondario Birr/ Lupfig
cercasi PARRUCCHIERE/ PARRUCCHIERA con minimo 5 anni di esperienza a Zurigo o dintorni, preferibilmente con clientela propria. Ambiente di lavoro piacevole ed esclusivo nel cuore di Zurigo.
organizza
Casa d'Italia
Erismannstr. 6, Zurigo Seguirà un brindisi
150° anniversario dell'Unità d'Italia Domenica 20 marzo ore 10.00 - 21.00
Info: 056 444 11 07 - 079 922 16 08
COMITES-Comitato cittadino- Dante Alighieri-Circolo Abbruzzese Bienne
ASRI di Basilea organizza
Conferenza dello storico Prof. em. Carlo Moos "Carlo Cattaneo, esule politico in Ticino e l'unità d'Italia"
organizzano
martedì 22 marzo ore 18:15
Concerto lirico
presso
"Verdi-Puccini-Rossini-MozartBizet-Donizetti"
giovedì 17 marzo ore 19.30 Inviare CV e foto a: l’arco blú Hairstyling GmbH Savio Finocchiaro Tessinerplatz 3, 8002 Zurigo
presso la
presso
Salle Farel
Obere Quai 12, Biel ingresso libero
Aula dell'Università di Basilea Petersplatz 1
www.asri-basilea.ch / info @asri-basilea.ch
RECENSIONI 27
IN LIBRERIA L’uomo che non voleva amare Tancredi è l’uomo dei sogni: possiede un’isola alle Fiji, splendide ville in tutto il mondo, jet privati ed è di una bellezza magnetica. Tutte le donne prima o poi cedono al suo fascino. Ma lui non sa dimenticare una ferita del passato che l’ha cambiato per sempre e per questo odia la felicità, è un uomo che non vuole amare. Fino a quando incontra lei. Sofia è in una chiesa e sta ascoltando un coro di bambini. Era una promessa mondiale del pianofor-
16 marzo 2011 • la Pagina
te, ed è diventata una semplice insegnante. Ha smesso di suonare per un voto d’amore. Basta uno sguardo perché Tancredi sia rapito da quella donna. E farla sua diventerà un’ossessione divorante. Anche Sofia è turbata da quello sconosciuto, lei, però, un amore ce l’ha già: è Andrea ed è per sempre. Ma una donna può rifiutare una passione che non conosce confini, quando irrompe nella sua vita e fa vacillare tutte le certezze? Tancredi capisce che
forse c’è un modo per averla e così decide di non fermarsi davanti a nulla. Riuscirà a conquistare Sofia? La vedrà suonare di nuovo, solo per lui, seduta a un pianoforte davanti all’oceano? E quale dolorosa scelta dovrà fare Sofia alla fine?
esplosioni e fiamme, vengono scandite le sillabe su pietra di alleanza. Nell’impeto di un’ora di entusiasmo un popolo di servi appena liberati si sobbarca di loro: “Faremo e ascolteremo”. Luogo di appuntamento è il largo di un deserto, dove la libertà è sbaraglio quotidiano. Notizia strepitosa: nell’antico ebraico, madrelingua, le parole della nuova legge sono rivolte a un tu maschile. Le donne
guardano con tenerezza gli uomini commossi e agitati. Il dito scalpellino che scrive in alto a destra: “Anokhi”, Io, è il più travolgente pronome personale delle storie sacre.
• Federico Moccia • L’uomo che non voleva amare • Rizzoli • pp. 412 • Fr. 32.-
E disse “Mosè, primo alpinista, è in cima al Sinai. Inizia così il suo corpo a corpo con la più potente manifestazione della divinità.” Erri De Luca racconta l’eroe Mosè con la grazia del grande scrittore che reimmagina, attraverso la Scrittura, la grandezza sofferente dell’uomo alla guida di un popolo in fuga. “E disse”: con questo verbo la divinità crea e disfa, benedice e annulla. Dal Sinai che scatarra
• Erri De Luca • E disse • Feltrinelli • pp. 89 • Fr. 18.-
La legge del deserto Hazel Bannock, bellissima e raffinata vedova di un miliardario americano, tiene ben salde le redini dell’impero che il marito le ha lasciato. Per garantire la sicurezza del suo impianto petrolifero più importante, oggetto di frequenti attacchi terroristici, si avvale di un plotone di mercenari guidati da Hector Cross, ex SAS noto per i suoi metodi sbrigativi, talvolta estremi. Benché nasca una forte attrazione sin dal loro primo incontro, tra i due non
corre buon sangue: Hazel non ama l’aggressività di Hector e il suo carattere brusco e rude. Un evento tragico, tuttavia, sta per unirli: l’unica figlia di Hazel, la ventenne Cayla, viene rapita da un gruppo di terroristi islamici, insediati in una delle zone più selvagge e aride dell’Africa, una terra in cui il deserto corre a filo del mare e in cui anche gli esseri umani più tenaci sono messi a dura prova. Nonostante tutte le sue resistenze Hazel sa che solo
Mi dichi
Hector Cross può tentare l’impresa impossibile di strappare Cayla dalle mani dei terroristi. Ma un destino più insidioso del vento che soffia tra le dune la costringerà a esporsi in prima persona, e a fare ricorso a tutto il suo coraggio e alla sua forza...
• Wilbur Smith • La legge del deserto • Longanesi • pp. 464 • Fr. 35.-
I libri più venduti della settimana
Secondo voi “kibbutz” è un’espressione usata dalle contadine di Alberobello quando sentono bussare alla porta del trullo? “Venerea” si dice di donna bellissima e diafana? “Prostata” di persona sdraiata a terra, a faccia in giù, in atto di adorazione? “Kandinsky” è un dolce nazionale ungherese? E, passando al latino, Memento mori significa “il mio mento sembra quello di un negro”? Brevi manu “tenere le mani all’altezza delle ascelle”? Deus ex machina “perdio, che macchina!”? Allora avete bisogno di questo Prontuario comico della lingua italiana, un saggio tanto diver-
tente quanto impietoso, scritto da una delle più grandi voci umoristiche della nostra storia. Villaggio ci fa ridere e riflettere sull’italiano scritto e quello parlato, la neolingua degli SMS e dei computer, i congiuntivi degli accademici e il linguaggio degli intellettuali di sinistra. Così l’inventore di Fantozzi torna a fustigare, esaltare, fotografare l’italiano medio. Inteso, stavolta, come lingua.
• Paolo Villaggio • Mi dichi • Mondadori • pp. 123 • Fr. 27.-
Narrativa italiana
1°- Gran circo Taddei (Camilleri) 2°- Nessuno si salva da solo (Mazzantini) 3°- E disse (De Luca)
Narrativa straniera
1°-La legge del deserto (Smith) 2°- Il profumo delle foglie di limone (Sanchez) 3°- La mappa del destino (Cooper)
Saggistica
1°- Vieni via con me (Saviano) 2°- Togliamo il disturbo (Mastrocola) 3°- Indignatevi! (Hessel)
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28 intrattenimento la Pagina • 16 marzo 2011
Circolo culturale Sandro Pertini
Autorità italiane e svizzere presenti al convegno dell'11 marzo 2011 organizzato dal Circolo Culturale "S. Pertini" di Dietikon
Mario Pingitore, presidente del circolo "S.Pertini" insieme ai Solisti del Triveneto che si sono esibiti durante il Concerto di Primavera del 12 marzo
Due giorni all’insegna della cultura, sotto diversi aspetti, quelli che si sono svolti presso la sala Conciliare di Dietikon, da anni ormai luogo di ritrovo per le comunità svizzera ed italiana. L’iniziativa è stata organizzata dal Circolo Culturale “S.Pertini” di Dietikon, una realtà nota e affermata per il suo attivismo in campo culturale attraverso l’organizzazione di eventi ed incontri di un certo spessore e di attività associazionistiche che coinvolgono non solo la cerchia esclusiva degli italiani in Svizzera ma, più in generale, tutti gli amanti di questo genere di eventi. Sicuramente un bel biglietto da visita per tutti noi italiani residenti all’estero e in particolar modo in Svizzera: simbolo di un associazionismo sempre vivo,
voli che hanno avuto con i primi immigrati italiani che venivano a lavorare in terra elvetica. Per gli italiani erano presenti il vice preside dei Comites, Luciano Alban, e l’ex presidente della Colonia Libera Italiana, Carmelo Conidi, e hanno esposto il punto di vista di chi, negli anni ‘60, si è trovato ad affrontare la condizione di immigrato, vivendo lontano da casa a contatto con un popolo che lo ha saputo accogliere anche se, talvolta, con qualche ostilità da superare (come la campagna discriminatoria di Schwarzenbach). La serata ha anche avuto come ospite Pietro Putame, l’attuale primo cittadino di San Pietro a Maida, un paese in provincia di Catanzaro da dove, dal dopoguerra a oggi, è partito un gran numero di immigrati che oggi formano, proprio a Dietikon, una copiosa comunità. Pietro Putame è stato non solo il rappresentante di questa comunità ma anche, e soprattutto, del rapporto sinergico tra Dietikon e San Pietro a Maida: la comunità Svizzera infatti ha potuto contare sulla forza lavoro costituita dai cittadini sanpetresi e questi hanno, a loro volta, trovato in Dietikon “un paese che ha dato loro la possibilità di sviluppo e di successo” ha detto con soddisfazione il sindaco. La serata si è conclusa con la premiazione di Pasquale Aleardi, un calabrese che si è distinto per il successo in campo lavorativo, e un riconoscimento particolare è andato anche ad Elisabeth Seiler, la proprietaria del noto ristorante di Dietikon “Lisa” che per anni ha rappresentato un punto di ritrovo
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attivo e attento a questioni importanti, morali e istituzionali, il Circolo non sottovaluta mai l’aspetto culturale e conviviale degli incontri e ha sempre un occhio di riguardo per la tradizione italiana come avviene, ad esempio, nell’atteso evento del Concerto di Primavera, tanto apprezzato dalla comunità svizzera. Quest’anno, però, il Circolo “S. Pertini” ha voluto far precedere il momento conviviale del Concerto da un evento molto significativo e sicuramente di grande interesse per tutti. Da anni, infatti, il Circolo si è prefisso lo scopo di una sempre maggiore integrazione tra italiani e svizzeri che vivono ogni giorno a stretto contatto tra di loro. Premesso che tale integrazione è da tempo una realtà solida, soprattutto nel territorio di Dietikon, il Circolo ha organizzato un convegno per discutere sul livello di integrazione tra le due comunità e per cercare, qualora ve ne fossero, spunti e iniziative per ulteriori miglioramenti. “La comunità italiana di Dietikon dagli anni ‘60 ad oggi: evoluzione e prospettive” è stato il tema discusso venerdì 11 marzo nella sala Conciliare della Stadthaus di Dietikon dove autorità svizzere e italiane si sono alternate esponendo le proprie idee e considerazioni sul tema. Tra le rappresentanze svizzere Otto Müller, attuale sindaco di Dietikon, e gli ex sindaci della città Hans Bohnenblust e Mark Notter i quali, durante i loro interventi, hanno parlato delle proprie esperienze personali, i ricordi e gli aneddoti spesso piace-
per tutti gli italiani. Il giorno dopo, sabato 12 marzo, ha avuto luogo, sempre nella ospitale sala Conciliare della Stadthaus, il tradizionale Concerto di Primavera, dal titolo “Dal salotto al Palcoscenico”, che ha visto la bellissima esibizione de “I solisti del Triveneto”: tre cantanti, la soprano Diana Mian, la mezzo soprano M.Pia Moriyon e il tenore Daniele Gaspari, e tre musicisti, la violoncellista Anna Campagnaro, il clarinettista Ferrante Casellato e il chitarrista Mauro Zanatta, autore della trascrizione musicale di tutti i brani del concerto. Gli artisti si sono esibiti per più di due ore con musiche di Rossini, Granados, Tosti, Mertz, Donizetti, Neumann, Bizet, Bellini, Puccini, Delibes Lakmè, Bassi e Verdi. Il pubblico, accorso come sempre numeroso, è rimasto entusiasta e si è lasciato coinvolgere dalla bravura degli artisti tanto da non far mai mancare loro applausi e complimenti di gradimento. Entrambi gli eventi hanno visto la partecipazione del Console d’Italia a Zurigo, Mario Fridegotto, che, nei suoi interventi di apertura al convegno e di saluti al concerto, ha sottolineato l’importanza del grande lavoro di diffusione della cultura italiana in Svizzera svolto instancabilmente dal Circolo Culturale “S.Pertini”, ringraziando tutti i suoi membri e, in particolar modo, il suo presidente, Mario Pingitore, che da anni si adopera in prima persona a tal fine.
E.B.
moda 29
16 marzo 2011 • la Pagina
A Parigi è di moda il rigore! Gonne più lunghe, spalle larghe e maniche ampie Dove tenderà la moda il prossimo inverno? Si è chiusa anche la ‘nove giorni’ parigina del pret-a-porter che conferma la tendenza milanese (ma anche quella newyorkese) alla sobrietà, al ritorno dell’eleganza e del ‘ben vestire’. Se a questi dettami le donne vorranno conferire una allure più parigina, innanzitutto dovranno adottare la coda di cavallo. Poi sarà d’obbligo - per essere alla moda - allungare le gonne oltre il ginocchio e perfino molto più giù. Con attenzione agli estremismi, sempre in auge: le più spericolate potranno infatti rinunciare del tutto alla sottana e mettersi semplicemente la calzamaglia sotto le giacche maschili molto ‘oversize’, o sotto i cappottini minimi di lunghezza e con ampie maniche. Eh sì, la prossima stagione fredda segnerà decisamente il ritorno alle spalle larghe, ma morbide, e soprattutto al giro manica perfino esagerato, con ovvie conseguenze sulla forma di abiti e di capispalla. Arriva infatti la silhouette a trapezio rovesciato (la figura si amplia sopra e si restringe sotto la vita: serve a riproporzionare la figura ma non crediate che nasconda i chiletti di troppo, anzi). Resteranno di moda, anzi si moltiplicheranno le cappe, in versione maxi (come cappotto) in versione media (come giacca) in versione mini, come corpetto perfino degli abiti da sera. I pantaloni saranno di libera scelta: potranno essere skinny, a sigaretta, corti alla caviglia o sopra il tacco, larghi e rivoltati sul fondo, ma non
a zampa d’elefante. Evviva le fantasie per l’inverno, ma con discrezione e parsimonia: bene i pois, qualche fiore e diverse geometrie. Molta pelle (anche di pitone) in passerella, perfino plissettata e mescolata con il pizzo oppure con effetto plasticato. Tanti dettagli di pelo ma anche parecchie pellicce, con buona pace degli animalisti che a Parigi continuano a protestare. L’autunno-inverno che verrà non vedrà colori squillanti, se non come dettagli. Ritorna il nero (ma quando mai è sparito?), anche nella variante grigio antracite, ma soprattutto accostato ad altre tinte. ‘Black and white’ sarà l’accoppiata sempre vincente: piace a tutti gli stilisti ed entusiasma le clienti. Di conseguenza, grande successo per i tessuti ‘Principe di Galles’ sia micro sia macro, e per i tweed sale e pepe. Per ripararsi dal freddo ci sarà anche la novità delle sovrapposizioni: per essere chic bisognerà indossare una gonna corta e arricciata sopra un’altra più lunga, oppure mettersi i pantaloni sotto il vestito e anche una giacchina sul blazer. L’effetto palloncino per le meno magre è garantito. Passando agli accessori, meno platform (sono stagioni ormai che gli stilisti cercano di toglierle dalla circolazione, per costringere le clienti - che invece resistono - al turn over della scarpiera) e tanti tacchi alti e solidi. Non spariscono quelli a spillo ma adottano una forma più signorile. Saranno super-
sexy gli stivaletti e i tronchetti, portati anche con calze e vestito. Le borse saranno tenute ancora in mano (a Parigi non si sono viste tracolle) e perfino quelle con il manico saranno molto fashion se trat-
tate come ‘clutch’ e ‘pochette’. Infine i bijoux, pochi ma che si fanno notare: catene e catene in vita come cinture, come decori di scarpe e borse, ma soprattutto come collane.
30 tecnologia la Pagina • 16 marzo 2011
Openbook svela i segreti di Facebook Il sito ideato da tre ingegneri di San Francisco scova le falle nel social network in materia di privacy Ho perso la verginità, odio il mio capo, non dirlo a nessuno, ho copiato il compito. Sono alcune delle frasi che consiglia di digitare il sito Openbook, un vero e proprio “cerca segreti” ideato da tre ingegneri di San Francisco per dimostrare le carenze nel controllo della privacy da parte di Facebook. Basta digitare una o più parole ed ecco apparire i post inviati negli ultimi giorni che le contengono. Messaggi nati nel social network, ma che ora circolano liberamente sul web. A differenza del motore di ricerca interno di Facebook, lo strumento scova le informazioni rese pubbliche dalla società di Mark Zuckerberg e compagni attraverso le applicazioni lanciate circa un anno fa, che aprono la comunità al resto del web e che hanno scatenato una valanga di critiche. “Il nostro sito è solo una parodia - scrivono i programmatori di Openbook - ma lo scopo è serio. Vogliamo che Facebook faccia tornare priva-
te le informazioni di cui dispone, per far sì che questo sito e altri come questo non funzionino più”. L’elenco delle ultime ricerche compiute dimostra che la caccia alle informazioni più intime e personali è cominciata. Spesso le rivelazioni sembrano scritte apposta per essere divulgate al massimo, altre volte l’impressione è che gli utenti non siano perfettamente consapevoli del destino finale delle conversazioni in rete e gestiscano le proprie comunicazioni in modo non molto diverso rispetto alle e-mail. “Il punto - scrivono i creatori di Openbook - è che Facebook non esplicita con chiarezza quali informazioni diventeranno pubbliche”. Districarsi tra le norme della privacy di Facebook non è affatto semplice, tanto che il New York Times, in una delle sue indagini ha calcolato
che l’informativa del colosso Internet contiene 5.830 parole, 1.287 in più della Costituzione americana, e che per rendere i propri dati almeno parzialmente privati occorre cliccare su 50 impostazioni e 170 opzioni. L’Electronic Frontier Foundation ha pubblicato invece un prospetto che mostra come dal 2005 ad oggi sia peggiorata la politica della privacy di Facebook. Gli attacchi a Zuckerberg ormai si moltiplicano. Il Business Insider, ad esempio, ha pubblicato una conversazione tra il fondatore di Facebook e un amico che dimostrerebbe la sua totale indifferenza nei confronti della privacy. Lo stesso blog accusò Zuckerberg di aver rubato le idee e i codici di un progetto universitario molto simile, HarvardConnection, diventato ConnectU, per il suo tornaconto. Sono diversi ormai i siti
che consigliano di cancellare il proprio profilo sul social network. La stragrande maggioranza dei 400 milioni di utenti sembrano non avere nessuna intenzione di lasciare la community a dispetto dei dubbi sollevati. Un capitale che fa gola a molti e che quattro ragazzi americani promettono di intaccare. In pochi giorni sono riusciti a raccogliere una certa notorietà e fondi sufficienti a lanciare nel 2010 il progetto Diaspora: un social network nato come alternativa a Facebook. Diaspora è stato ampiamente testato nei mesi scorsi ed ha ottenuto ottime valutazioni da parte di coloro che hanno avuto la possibilità di provarlo. Diaspora è un social network open source e somiglia moltissimo a Facebook, ma ha un’importante caratteristica che lo contraddistingue: mostra maggiore attenzione alla tutela della privacy, assicurando quindi una protezione più sicura dei dati personali degli utenti.
turismo 31
16 marzo 2011 • la Pagina
150° dell'Unità d'Italia
un giorno da festeggiare... all'estero Complice un 2011 senza ponti, il governo non ha fatto in tempo a dichiarare il 17 marzo festa nazionale, con uffici e scuole chiuse, che gli italiani erano già con un piede dentro le agenzie di viaggio. E non proprio per prenotare un soggiorno “tricolore” e seguire da vicino le celebrazioni del 150esimo: quel giovedì i fratelli d’Italia si divideranno soprattutto tra Spagna e Grecia. In quello che si prospetta l’unico ponte primaverile del 2011, il portale di comparazione prezzi hotel www.trivago.it ha registrato infatti per l’agenzia di stampa Dire “un aumento considerevole delle ricerche per l’estero”. In un mese, la percentuale di coloro che hanno cercato un hotel al di fuori dei confini nazionali è passata dal 39% al 53%, mostrando una predilezione per le nazioni più calde, come la Grecia e la Spagna. “Le crisi dei Paesi del Maghreb - spiega Trivago.it - ha proiettato la maggior parte delle ricerche su Spagna (+9% rispetto a febbraio) e Grecia (+37% rispetto al mese precedente): tra le regioni preferite dagli italiani, che per il ponte dell’Unità d’Italia scelgono quindi il caldo, ci sono le Baleari, Rodi e le Canarie”. Ma il clima non è l’unica ragione che spinge all’estero. Molti infatti gli italiani che dal 17 al 20 marzo vogliono approfittare delle celebrazioni in Italia per visitare però
una capitale europea. In questo caso Parigi si conferma regina delle vacanze culturali, seguita da Londra e Barcellona. Ancora tanta Spagna nella top ten delle città preferite dagli italiani, con Madrid in quarta posizione, Valencia in nona e Siviglia in decima. Nel nord Europa ottime le performance di Amsterdam (al quinto posto in classifica) e Berlino (sesta destinazione), mentre nell’Est la meta preferita rimane Praga (settima classificata) che precede Budapest (ottava). Quattro giorni, da giovedì a domenica, sono sufficienti anche per volare al di fuori dei confini continentali, dove le destinazioni piú ricercate sono, nell’ordine, New York, Dubai e Miami. Ma per fortuna, le celebrazioni si salvano in corner: nella top ten delle mete preferite stilata da Trivago.it c’è anche chi sceglie di rimanere nel Belpaese: in questo caso la Toscana è la regione più ricercata, seguita da Lazio e Veneto. In aumento anche il Piemonte, la Sicilia e la Sardegna, mentre per quanto riguarda i principali centri italiani, Trivago.it ha rilevato per il mese di marzo una “diminuzione delle ricerche hotel nelle seguenti città: Roma (-4% rispetto a febbraio), Firenze (3%), Milano (-2%). A trarne vantaggio - spiegano dal portale turistico - i centri minori, dove gli italiani hanno
concentrato la loro attenzione per questo ponte di marzo”. Scarso sentimento nazionale? Poco coinvolgimento per le celebrazioni? Voglia di evadere dalla realtà anche solo per pochi giorni? Sta di fatto che gli italiani non se lo sono fatto ripetere due volte, e all’Unità d’Italia hanno preferito fare i turisti all’estero. Ma c’è anche chi quell’invito al turismo nazionale come ulterio-
re ragione per decretare la festa l’ha raccolto: “150 anni di Italia da... amare” è l’iniziativa che è stata messa in campo dal portale Octopustravel.com, che ha messo a disposizione “migliaia di hotel scontati da nord a sud, da est a ovest, perchè ora più che mai è tempo di stare insieme e di regalarci un momento di gioia in una delle tante affascinanti destinazioni italiane”.
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gastronomia 33
16 marzo 2011 • la Pagina
Morbidi soufflé Soufflé prosciutto e formaggio Ingredienti: 40 gr di burro 40 gr di farina 300 gr di latte 4 uova 50 gr di parmigiano 50 gr di emmental 100 gr di prosciutto cotto sale pepe burro pan grattato Dose per 4 - 6 persone Sciogliere il burro a fuoco basso, aggiungere la farina e cuocere per un paio di mnuti, sempre mescolando. Aggiungere lentamente il latte caldo o tiepido in modo da ottenere una specie di besciamella e cuocere ancora un paio di minuti. Togliere il composto dal fuoco e aggiungere i tuorli uno ad uno. Aggiungere i formaggi tritati, il prosciutto tagliato a pezzettini piccoli, pepe e sale. Montare a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale e unirli lentamente al resto del composto, mescolando dall’alto al basso per non smontarli. Imburrare e cospargere con il pan grattato gli stampi monodose, il composto dovrebbe rimanere qualche centimetro sotto il bordo. Mettere in forno preriscaldato a 160˚ per 25 minuti, senza assolutamente aprire il forno durante la cottura. Quando questo tempo è passato provate a muovere lo stampo, se il soufflé si muove come se avesse il centro ancora liquido cuocete per altri 5 minuti.
Anche un soufflé perfettamente riuscito resiste solo una ventina di minuti prima di smontarsi, quindi va mangiato immediatamente, per questo si usa dire “l’ospite può aspettare, il soufflé no”!
Soufflé di piselli Ingredienti per 6 persone: 150 gr di pisellini surgelati 250 gr di besciamella 20 gr di zucchero 5 albumi grana grattugiato sale burro Procedimento: Lessare i piselli e poi passarli col frullatore mix con la besciamella. Lasciar raffreddare in frigorifero. Montare gli albumi con un pizzico di sale, aggiungere poi lo zucchero e incorporarlo al composto di besciamella e piselli. Imburrare 6 stampi da soufflè e foderarli con il grana grattugiato. Cuocere per circa 15 minuti in forno ventilato a 200°.
Soufflé al limone Ingredienti per 6 persone: 200 gr zucchero 60 gr farina 80 gr burro 60 gr succo di limone
4 uova, 3 albumi d’uovo 1 pizzico sale Burro e zucchero per gli stampi
Procedimento: In un recipiente mescolate 2 tuorli con 120 g di zucchero; unite quindi la farina setacciata, 2 uova intere, il burro fuso freddo, il succo di limone filtrato. Immergete il recipiente in un bagnomaria caldo, portate su fuoco moderatissimo e mescolando fate diventare il composto cremoso. Lasciarlo raffreddare. Intanto incominciate a montare 5 albumi con un pizzichino di sale aggiungendo, man mano, 80 g di zucchero: alla fine dovranno essere montati in neve sodissima. Incorporateli alla crema fredda, mescolando con delicatezza, con un cucchiaio di legno, con movimenti dal basso verso l’alto e viceversa. Imburrate abbondantemente
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07.00 Cartoni animati 07.20 Art Attack 08.10 Cartoni animati 09.00 Tf – Karkù 09.25 Quiz – Social King 10.15 Sulla Via di Damasco 10.45 Meteo 2 10.50 Info – Quello che 11.25 Aprirai 11.35 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.25 Rai Sport Dribbling 14.00 Music. – Top Of The Pops 16.15 Tf – Law & Order 17.00 Sereno Variabile 18.00 Tg 2 L.I.S. 18.05 Tf – Primeval 18.50 Real – L'isola dei Famosi 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Criminal Minds 21.50 Tf – The Good Wife 22.40 Rai Sport Sabato Sprint 23.25 Tg 2 Notte 23.35 Tg 2 - Dossier 00.20 Tg 2 - Storie 01.00 Tg 2 - Mizar 01.25 Tg 2 Sì, Viaggiare
Tutti pazzi per l'oro 21.05
06.50 Cartoni animati 10.10 S-News – Tv Moda 10.45 Film – Tre piccole pesti 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.37 TgCom 13.40 Sitcom – All Stars 14.10 Film – Mr. Nice Guy 15.55 Motociclismo: GP Qatar - 125 - Prove 16.55 Motociclismo: GP Qatar - Moto2 - Prove 17.45 Studio Aperto 17.50 Motociclismo: GP Qatar - MotoGp - Prove 19.00 Film – La famiglia del professore matto (commedia) 21.10 Film – Alla ricerca dell'Isola di Nim (avventura) 23.00 Studio Sport XXL
o l'abb at iama! ch 043 322 17 17
on
ame n t
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.50 Music. – Loggione 09.45 Info – Super Partes 10.24 Film – La donna perfetta 11.18 TgCom 11.19 Meteo 5 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Real – Grande Fratello 14.30 Sitcom – Belli dentro 15.30 Info – Verissimo 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – La Corrida 00.20 Show – Chiambretti Night - Solo per numeri uno 01.30 Tg 5 Notte 01.59 Meteo 5 Notte (r) 02.00 Show – Striscia la notizia (r) 02.21 Film – The Circle - La Confraternita (thriller) 03.50 Tf – Squadra Med 05.31 Tg 5 Notte (r)
rin n o v
RSI LA1
07.40 Tf – La grande vallata 08.30 Film – Riscatto - Tu sei il mio giudice (drammatico) 10.15 Tf – Agente Pepper 11.00 Tgr BellItalia 11.30 Tgr Prodotto Italia 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.30 Tgr Il Settimanale 12.55 Tgr Ambiente Italia 13.55 Appuntam. al cinema 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tg 3 Pixel 14.50 Ciclismo 16.55 Tg 3 L.I.S. 17.45 Magazine Champions League 18.10 90° Minuto Serie B 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Che tempo che fa 21.30 Cult. – Ulisse: Il piacere della scoperta 23.25 Tg 3 23.40 Tg Regione 23.45 Storie maledette 00.45 Tg 3
Rete
Italia
Canale
occhio ai programmi
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07.00 Euronews 08.20 Corso di Schwiizerdüütsch 08.55 Sci: Slalom maschile 09.55 Sci: Slalom gigante femminile 11.00 Euronews 11.10 Telesguard 11.25 Sci: Slalom maschile 12.25 Sci: Slalom gigante femminile 13.30 Film – Tom & Jerry all'arrembaggio (animazione) 14.40 Sci nordico: Sci di fondo 15.45 Ciclismo 17.15 Basket 19.00 Sci nordico: Sci di fondo (r) 20.00 Hockey 22.45 Calcio: Super League 23.10 Tf – Prison Break 01.20 Il Quotidiano (r)
06.30 Mattina in famiglia 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 L.I.S. 10.00 Info – Settegiorni 10.50 Aprirai 11.00 Appuntam. al cinema 11.10 T-Show – 7+ 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Easy Driver 14.30 T-Show – Le amiche del sabato 17.00 Tg 1 17.15 A Sua immagine 17.45 Cult. – Passaggio a Nord-Ovest 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Rai Tg Sport 20.35 Quiz – Affari Tuoi 21.10 Show – Ballando con le stelle 23.35 Tg 1 60 Secondi 00.35 Italia mia, esercizi di memoria 01.15 Tg 1 Notte 01.25 Che tempo fa 01.30 Cinematografo 02.30 Appuntam. al cinema 02.35 Film – A casa nostra 04.15 Tf – Lady Cop
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marzo
07.00 Euronews 08.00 Cartoni animati 10.35 Documentario 10.50 Info – Patti chiari (r) 12.05 Segni dei tempi 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Info – Il Ponte 13.10 Film – Rosamunde Pilcher - Così vicino al cielo 14.35 Tf – Primeval 15.25 Documentario 16.05 Film – Un trofeo per Kylie 17.35 Documentario 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Cartoni animati 18.35 Strada Regina 19.00 Il Quotidiano 19.25 Festa mobile 19.50 Lotto Svizzero 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Quiz – Generation 21.05 Film – Nel paese delle creature selvagge (fantastico) 22.45 Tf – The Closer 23.35 Telegiornale Notte 23.55 Film – Election
o?
19 sabato
05.35 Tf – Ma il portiere non c'è mai? 06.10 Mediashopping 07.00 Sitcom – Vita da strega 07.35 Tf – Kojak 08.25 Cult. – Vivere meglio 10.00 Tf – Carabinieri 11.00 S-News – Ricette di famiglia 11.30 Tg 4 Giorno 11.55 Meteo 12.00 Info – Traffico 12.02 S-News – Ricette di famiglia 12.50 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum 15.15 Film – Perry Mason Morte di un editore (giallo) 17.00 Tf – Monk 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.40 Tf – Walker Texas Ranger 21.30 Tf – Bones 22.20 Tf – Lie To Me 23.15 Tf – Law & Order 00.10 Film – Una casa sulle colline 02.05 Tg4 Night News 02.28 Show – Ieri e oggi in tv special 04.05 Mediashopping 04.22 Show – Come eravamo
cinema 35
16 marzo 2011 • la Pagina
Arriva il 4° episdio! Il 4° episodio della saga de “i Pirati dei caraibi” è già pronto e uscirà il 18 maggio sugli schermi italiani, anticipando di soli due giorni l’uscita americana prevista per il 20 maggio. La storia è liberamente ispirata al romanzo “On Stranger Tides” di Tim Powers del 1987, da cui è stato anche preso il titolo originale di quest’ultimo film. Al centro della trama, ancora una volta e forse mai come in questo episodio, il più amato dei personaggi della saga, il Capitano Jack Sparrow, che a Londra viene catturato dalle guardie di Re Giorgio (la new entry Richard Griffiths, ovvero lo zio Vernon di Harry Potter) e poi, attraverso fughe e inseguimenti rocamboleschi, si arriva in mare aperto dove ha inizio una sorta di secondo atto. La nuova nave di Barbossa (Geoffrey Rush), che si chiama Providence, si contrapporrà al veliero di Barbanera (Ian McShane), la Queen Annés Revenge. Ne nasce una vera e propria caccia al Tesoro tra giungle, caverne e panorami lussureggianti (location: le Hawaii). Il bottino: la Fonte dell’eterna giovinezza, già incontrata nel terzo capitolo “Ai confini del mondo”. Sulle sue
tracce, però, anche Barbanera, con tanto di figlia (la bella Angelica, alias Penelope Cruz) che non si capisce se irretisca il prode Jack per amore o per inganno. Per volere del produttore Bruckheimer, il 4° episodio della saga sarà in 3D, forse per rimediare all’impresa non riuscita né con “l’Apprendista stregone” né con “Prince of Persia”, i suoi ultimi blockbuster. Nonostante ciò, il quarto capitolo del franchise costerà meno - almeno così si dice del precedente: il budget è stato infatti stimato attorno ai 300 milioni di dollari. Pirati dei caraibi 4, con le foto del set, è la cover story del primo numero di Best Movie International, il primo magazine di cinema, edito dalla Editoriale Duesse, pensato per il mercato globale ma interamente made in Italy e direttamente destinata ai device portatili Apple, iPad, iPhone e presto anche su Android. Tra le novità più importanti, il fatto che non ci sarà più la coppia protagonista dei primi episodi, Orlando Bloom e Keira Knightley. Altra novità, un cambio al timone: non più Gore Verbinski, regista delle prime tre avventure, ma Rob Marshall, reduce dal flop di “Nine” dopo
i tanti oscar di “Chicago”. Tra le anticipazioni, invece, pare che sia già in previsione un 5° episodio: sembra, infatti, che lo storico sceneggiatore della serie, Terry Rossio, stia
già scrivendo il copione per un progetto ancora ‘’made in Jerry Bruckheimer’’ con Rob Marshall dietro la macchina da presa e Johnny Depp come protagonista.
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DOMENICA
06.20 Real – L'isola dei Famosi 07.00 Cartoni animati 07.35 Art Attack 08.00 Cartoni animati 08.55 Tf – Karkù 09.20 Quiz – Social King 10.10 Cult. – Ragazzi c'è Voyager 10.40 A come Avventura 11.30 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Motori 13.40 Meteo 2 13.45 Quelli che aspettano... 15.40 Quelli che il calcio e... 17.05 Rai Sport Stadio Sprint 18.00 Tg 2 L.I.S. 18.05 Rai Sport 90° Minuto 19.05 Rai Sport Numero 1 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.00 Tf – N.C.I.S. 21.45 Tf – Hawaii Five-0 22.35 La Domenica Sportiva 01.00 Tg 2 01.20 Protestantesimo 01.50 Real – L'isola dei Famosi 02.25 Meteo 2
Italia
Canale 06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.51 Cult. – Le frontiere dello Spirito 09.42 TgCom 10.00 Real – Grande Fratello 10.15 Sitcom – Il Mammo 10.45 Minis. – L'onore e il rispetto 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Real – Grande Fratello 14.00 Show – Domenica Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.39 Meteo 5 20.40 Show – Paperissima Sprint 21.11 Film – Johnny Stecchino 00.00 Info – Terra
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09.00 Euronews 11.55 Sci: Team event 12.55 Calcio: Super League (r) 13.15 Calcio: Uefa Champions League – Manchester - Marsiglia (r) 14.55 Sci nordico: Sci di fondo 16.15 Documentario 16.30 Sport Adventure 16.55 Motociclismo: GP Qatar 125, Moto2 - Gara 19.00 Sci nordico: Sci di fondo (r) 19.30 La domenica sportiva 19.55 Motociclismo: GP Qatar MotoGp - Gara 21.05 Tf – CSI
06.30 Mattina in famiglia 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 L.I.S. 09.35 Magica Italia 10.00 Linea Verde orizzonti 10.30 A Sua immagine 10.55 Santa Messa 12.00 Recita dell'Angelus 12.20 Linea Verde 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Show – Domenica In l'Arena 15.50 Show – Domenica In Amori 16.15 Show – Domenica In...onda 16.30 Tg 1 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.35 Rai Tg Sport 20.40 Quiz – Affari Tuoi 21.30 51° Premio TV 2011 Premio Regia Televisiva 23.50 Speciale Tg 1 00.55 Tg 1 Notte 01.20 Applausi 02.35 Sette note Musica e musiche 02.55 Così è la vita... Sottovoce 03.10 Film – La vera madre 05.00 Da Da Da 05.45 Euronews
o?
marzo
06.50 Info – Il Ponte 07.10 Strada Regina 07.30 Svizra Rumantscha 08.00 Cartoni animati 09.30 Tf – Lizzie McGuire 09.55 Documentario 10.00 Cerimonia ecumenica per la Quaresima 2011 11.00 Paganini 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Tf – Colombo 14.20 Film – L'ispettore Barnaby Concerto per un assassino 16.05 Documentario 17.15 Tf – Castle 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Il giardino di Albert 19.00 Il Quotidiano 19.20 Controluce 20.00 Telegiornale Sera 20.30 Insieme 20.35 Meteo 20.45 Storie 22.00 Cult tv 22.30 Questo è Davide Van De Sfroos 23.35 Telegiornale Notte 23.55 Film – Ragione e sentimento
07.00 Info – Super Partes 07.45 Cartoni animati 10.50 Tf – Aaron Stone 11.50 Grand Prix 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Guida al Campionato 14.00 Film – Vertical Limit 14.55 TgCom 14.58 Meteo 16.45 Motociclismo: GP Qatar 125 - Gara 18.00 Studio Aperto 18.13 Meteo 18.15 Motociclismo: GP Qatar Moto2 - Gara 20.00 Motociclismo: GP Qatar MotoGp - Gara 20.50 Grand Prix - Fuori Giri 21.25 Cult. – Wild - Oltrenatura 00.35 Oktagon Milano 2011 02.05 Film – L'inventore di favole (drammatico) 03.40 Mediashopping 03.55 Tf – Rescue Me 05.25 Mediashopping 05.40 Sitcom – La strana coppia 06.10 Mediashopping 06.25 Sitcom – La strana coppia
07.45 Tf – La grande vallata 08.35 Film – Napoli è sempre Napoli 10.05 Appuntam. al cinema 10.10 Tf – Agente Pepper 11.00 Tgr Estovest 11.20 Tgr Mediterraneo 11.45 Tgr RegionEuropa 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 TeleCamere 12.55 Racconti di vita 13.25 Cult. – Passepartout 14.00 Tg Regione 14.15 Tg 3 Giorno 14.30 In 1/2 h 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Alle falde del Kilimangiaro 18.00 Per un pugno di libri 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 19.50 Tg Regione Meteo 20.00 Blob 20.10 Che tempo che fa 21.30 Info – Presa diretta 23.20 Tg 3 23.30 Tg Regione 23.35 Film – Concerto italiano Storia e storie dell'Unità d'Italia
Rete 05.35 Tf – Ma il portiere non c'è mai? 06.15 Tg4 Night News 06.35 Mediashopping 07.05 Minis. – Anno Domini 08.25 Documentario 10.00 Santa Messa 11.00 S-News – Pianeta Mare 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 S-News – Melaverde 13.20 S-News – Pianeta Mare 13.50 S-News – Donnavventura 14.53 Info – Traffico 15.00 Tf – Suor Therese 16.47 Film – Obiettivo “Brass” 17.26 TgCom 17.29 Meteo 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Tf – Il ritorno di Colombo 21.30 Telen. – Tempesta d'amore 23.20 Contro Campo Posticipo 23.30 Contro Campo 01.10 Tg4 Night News 01.33 Music. – Vintage Dance Parade 4 02.30 Film – Dove vai tutta nuda? 04.04 Show – Come eravamo
Varia 37
16 marzo 2011 • la Pagina
CARTOMANZIA
0901
★★
★ OROSCOPO ★ ★ ★ Ariete
(21 marzo - 20 aprile)
L'oroscopo 2011 Amore, lavoro, salute, fortuna. Dal volto più noto dell'astrologia italiana, tutte le previsioni per il nuovo anno. Segno per segno, mese per mese, ecco come sarà il E in più: le Fr. 18.- 2011. caratteristiche dei bambini nati nel 2011; le affinità di coppia; il calcolo dell'ascendente con tabelle di facile consultazione; le tabelle delle "cuspidi", per chi è nato tra due segni e vuole finalmente sapere a quale appartiene.
Paolo Fox pag 237
Ordinalo!
043/ 322 17 17
Le ambizioni di carriera reclamano tutte le vostre energie, tuttavia trovate sempre un po’ di spazio e di tempo per l’amore. Venere, infatti, ha pensieri fissi e non si lascia mettere i piedi addosso. Non arrendetevi agli imprevisti, ma trasformateli in opportunità. Una voce, la luce per aiutarti ad illuminare il tuo cammino nella vita-amore-lavorofuturo
I : 0901 101 210 D: 0901 303 202
Fr. 2.50/min Cartomanzia telefonica
Toro
(21 aprile - 20 maggio)
Imprevedibilità e nervosismo sono nemici da combattere con l’ottimismo e l’intuito. Le finanze vanno su e giù, il partner non è proprio soddisfatto, voi stringete nuove amicizie che potranno rivelarsi preziose per la vostra carriera. Vi scoprirete talenti insospettati.
La causa del vostro malcontento è un cambiamento nella professione che vi manda in fibrillazione: nuove mansioni, ruoli e facce vi generano ansia, siete in cerca di sicurezze che solo la famiglia e l’amore possono offrirvi. Parlare con gli altri vi aiuta.
Scorpione
(23 ottobre - 21 novembre)
Studi, affari e carriera occupano i vostri pensieri a scapito dell’amore, confinato nelle retrovie. Non a lungo, però, visto che un colpo di fulmine è pronto a scombinare i vostri piani. Tenete segreti i vostri piani: avrete più chance di realizzarli.
da SERENA
telefonando tutti i giorni allo
0901 143 143 dalle 8.00 alle 23.00
Fr. 2.50/min.
Gemelli
(21 maggio - 21 giugno)
Giove vi guarda con benevolenza e comprensione, ma è disturbato da un Mercurio arrabbiato con voi perché non vi interessa gran che il commercio. Marte vi spinge con il suo spirito d’intraprendenza, ma i risultati non sono a portata di mano.
Cancro
(22 giugno - 22 luglio)
Amore, lavoro, finanze: tutto fila per il verso giusto, a patto di chiudere con il passato per cercare nuovi contatti e soluzioni. Con l’approssimarsi della primavera l’umore cala di tono, guadagnate in costanza ma perdete in ottimismo e fiducia. Affari rassicuranti.
Leone
(23 luglio - 22 agosto)
Con il partner è conflitto aperto, vi arrogate il ruolo direttivo aspettandovi gratitudine e arrendevolezza. Potete contare sul vostro fascino, resistervi è difficile quando sfoderate sorrisi e parole gentili, ma bisogna trovare un punto di equilibrio che a voi sfugge.
EROTIC0 0906
Bilancia
(23 settembre - 22 ottobre)
Vergine
(23 agosto - 22 settembre)
Il disagio per le frizioni familiari vi spinge a puntare tutto sulla carriera. Vi aiutano l’intuito e la capacità di riconoscere e afferrare le buone occasioni prima che qualcun altro ve le soffi. Venere aiuta i single in attesa di vivere un grande amore.
Sagittario
(22 novembre - 20 dicembre)
Quando il rapporto a due si fa problematico, la vostra tendenza a rivangare il passato crea ulteriori complicazioni. Tensioni in famiglia e col partner su questioni di spese; il lavoro vi assorbe molto e i viaggi cambiano le vostre prospettive.
Capricorno
(21 dicembre - 19 gennaio)
Troppi impegni divorano il vostro tempo libero: dovete lottare con l’orologio per portare a termine tutte le scadenze. Mercurio è soddisfatto perché vede che gli affari vanno bene, Venere è un po’ meno soddisfatta, cerca nuovi stimoli e nuove avventure.
Acquario
(20 gennaio - 19 febbraio)
La prima metà della settimana è soggetta ad alternanze di umore, un nonnulla vi può provocare ansia e rabbia e magari qualcosa di serio vi lascia indifferenti. Vivrete serenità nel lavoro grazie ad un rapporto di collaborazione con soci e colleghi.
Pesci
(20 febbraio - 20 marzo)
Al primo posto nella classifica dei valori mettete l’amicizia, nel senso più nobile del termine. Agli altri date più di quanto ricevete, senza chiedere nulla in cambio. Eros sensuale in ribasso, però vi consolerete con i sentimenti, sempre fervidi e frizzanti.
16 marzo 2011 • la Pagina
appuntamenti Radio L'Ora Italiana ACLI di Schlieren
Ass. La Balera Club Da Cosimo sabato 19 marzo ore 18.30 presso
Badenerstr. 816, 8048 Zurigo
FOPRAS e COMITES di Basilea
vi invita ad un
organizzano
presso la
Domenica 20 marzo ore 12.00 - 14.00
Soggiorno marino per la terza età dal 25.6 al 9.7.11
Uitikonerstr. 32, 8952 Schlieren
Il Punto d'Incontro di Zurigo
Cesenatico
organizza
Serata informativa
organizza
La festa del papà
varia 39
venerdì 18 marzo ore 19.30 Sala del centro parrocchiale
incontro con Spaghettata antirazzista presso
presso
Le attuali disposizioni in materia pensionistica in Svizzera e in Italia. Nel proprio interesse tutti sono invitati, estendi l'invito ad amici e conoscenti. Dopo la serata sarà offerto un rinfresco a tutti i partecipanti.
Josefstrasse 102
Menù: Insalata, lasagne al forno e cannolo sicliano. A soli Fr. 22.-In programma una piccola sopresa! Prenotazioni e info: 079 436 18 91
Possibilità di stare insieme e informarsi sulla nostra iniziativa cantonale per i diritti politici alla popolazione migrante "Per più democrazia". Info: 076 387 39 38
La quota di partecipazione comprende: viaggio in pullman gran turismo, soggiorno in albergo *** con pensione completa e servizio spiaggia. Il termine discrizione: 15.4.11. Per info: 061 271 78 50 - info@fopras.ch www.fopras.ch
A.r.c.e. di Zurigo
UNITRE di Zurigo
Il Duo Caliente (Franco e Bruno)
Ass. Colledimezzese
organizza
organizza
organizza
Festa del papà
Nino D'Angelo alla Casa d'Italia
Festa dell'amicizia
sabato 19 marzo ore 18.00 presso
Casa d'Italia di Zurigo
Incontro col pubblico aperto a tutti
sabato 26 marzo ore 18.15
sabato 19 marzo dalle ore 15.00 alle 17.00
Casa d'Italia di Zurigo
Musica dal vivo luigi e renato; ottimo menu con pasta e ceci fettian e insaltata a soli Fr. 20.-Info: Raso Antonio 044 363 20 46 077 251 75 49
presso
Ci sarà cucina, un bicchier di vino e tanta allegria. Vi aspettiamo numerosi! Info: 079 335 32 59
presso
La casa d'Italia di Zurigo Entrata libera Seguirà aperitivo
organizza
Festa tradizionale
sabato 19 marzo ore 19.00 presso la
Sala Casino du Rivage di Vevey
La serata sarà obligatoriamente sCOSTUMATA. Adulti tesserati, 80enni + Colledimezzesi non residenti in CH: Fr. 55.--/ 13 - 17anni: Fr. 20.-- / 7 - 12 anni: Fr. 10.-Non tesserati per ogni categoria + Fr. 10.-- (senza costume + Fr. 20.--) Info: colledimezzo@gmail.com
GIOCHI della settimana nr 11 rebus (5,12)
sudoku
Rebus (2,6,2,6) Unte N O redi N A poli = Un tenore di Napoli
Soluzione
Soluzioni della settimana nr 10
Le soluzioni di questi giochi nella prossima edizione del giornale
40 TELEVISIONE la Pagina • 16 marzo 2011
22 martedi
RSI LA1
Il giardino dei limoni 23.45
Rete
Italia
06.55 Tf – Charlie's Angels 07.55 Tf – Nash Bridges 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.50 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Flikken coppia in giallo 16.15 Soap – Sentieri 16.52 Film – Le colline bruciano 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Chi trova un amico trova un tesoro 23.40 Film – Hero (azione)
rinnova chiama! 043 322 17 17
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06.55 Cartoni animati 08.45 Cult. – Wild - Oltrenatura 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Sitcom – How I met your mother 15.00 Sitcom – Camera Café 15.30 Sitcom – Camera Café ristretto 15.40 Cartoni animati 16.40 Tf – Merlin 17.30 Tf – Smallville 18.30 Studio Aperto 19.00 Studio Sport 19.30 Tf – C.S.I. Miami 20.30 Quiz – Trasformat 21.10 T-Show – Fenomenal 00.15 Film – Welcome Home, Roscoe Jenkins (commedia) 01.06 TgCom 01.09 Meteo 02.25 Show – Poker1mania 03.15 Studio Aperto - La giornata 03.30 Tf – Beverly Hills, 90210 04.10 Mediashopping 04.25 Film – The Land Girls Ragazze di campagna 06.10 Mediashopping
L' a
Salma Zidane vive in Cisgiordania, ha 45 anni ed è rimasta sola da quando suo marito è morto e i suoi figli se ne sono andati. Quando il Ministro della Difesa israeliano si trasferisce in una casa vicina a quella di Salma, la donna ingaggia una battaglia legale con gli avvocati del Ministro che, per motivi di sicurezza, vogliono abbattere i secolari alberi del suo giardino di limoni, che rappresentano il suo unico sostentamento. Ma Salma non lotterà da sola. Infatti, oltre al supporto del suo avvocato, un trentenne divorziato con cui nasce un profondo sentimento amoroso, Salma troverà inaspettatamente anche quello della moglie del Ministro...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Info – Pomeriggio Cinque 18.05 Tg 5 - 5 minuti 18.10 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.11 Tf – R.I.S. Roma 2 Delitti imperfetti 23.55 Info – Matrix 01.00 Tg 5 Notte 01.30 Meteo 5 Notte (r)
08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.10 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – Wind at my Back 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Sitcom – Cotti e mangiati 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Ballarò 23.15 T-show – Parla con me 00.00 Tg 3 Linea notte 00.10 Tg Regione 01.00 Appuntam. al cinema
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Canale
occhio ai programmi
06.20 Real – L'isola dei Famosi 07.00 Cartoni animati 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Top Secret 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Maurizio Costanzo Talk 19.40 Real – L'isola dei Famosi 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Show – L'isola dei Famosi 23.45 Tg 2 00.00 Glam - Essere e apparire 00.45 Tg Parlamento 00.55 Tf – Justice 01.35 Meteo 2 01.40 Appuntam. al cinema 01.45 Film – La grande seduzione 03.25 Tg 2 Eat Parade 03.40 Secondo canale
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08.30 Tf – One Tree Hill 09.10 Quiz – Il gioco dei ricordi 09.40 Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 12.00 Documentario 13.30 Film – Laghi profondi 14.50 Musicalmente 15.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.35 Documentario 18.30 Tf – Le sorelle McLeod 19.20 Tf – Burn notice 20.00 Hockey 22.45 Film – Picture me - Diario segreto di una modella (2° parte)
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Info – Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Affari Tuoi 21.10 Minis. – Cugino & Cugino 23.30 Porta a Porta 01.05 Tg 1 Notte 01.35 Che tempo fa 01.40 Appuntam. al cinema 01.45 Sottovoce
Ha
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08.45 Tf – Un caso per due 09.45 Documentario 10.35 Tf – Doc 11.20 Tf – Le sorelle McLeod 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Til Death - Per tutta la vita 13.35 Tf – Las Vegas 14.20 Tf – Burn notice 15.00 Tf – Ghost Whisperer 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Tf – Grey's Anatomy 21.50 Tf – Private Practice 22.35 Tf – Brothers & Sisters 23.20 Telegiornale Notte 23.45 Film – Il giardino dei limoni 01.30 Repliche continuate
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piccolo schermo 41
16 marzo 2011 • la Pagina
Riconoscimento unanime per il TG di Mentana Nonostante sia in onda solo dal 30 agosto 2010 il suo notiziario televisivo ha fatto molto in fretta a raccogliere consensi, sia da parte degli spettatori che degli addetti ai lavori Il Tg La7 di Enrico Mentana ha solo sette mesi di vita ed è già il miglior telegiornale della tv italiana: la prima edizione andava infatti in onda il 30/08/2010, alle 19.56, su La7, diretta e condotta da Enrico Mentana. Dopo il costante successo di pubblico registrato da quella prima edizione, il notiziario dell’emittente edita da Telecom Italia Media, seguito ogni giorno da oltre 2 milioni di telespettatori, con uno share che oscilla tra il 7 e l’8%, riceve adesso il suo primo importante riconoscimento ufficiale: il Premio Tv 2011
come Miglior Tg nazionale della stagione. A conferirgli il prestigioso titolo, quasi all’unanimità, è stata la Grande Giuria di oltre 100 testate giornalistiche chiamate ad assegnare il premio nell’ambito della 51a edizione del Premio Regia Televisiva. Riconoscimento confermato dall’Accademia di Garanzia degli Oscar Tv che saranno trasmessi su Rai Uno. È evidente che la compostezza e la pacatezza di Enrico Mentana nella conduzione del suo Tg mettono tutti d’accordo, prova evidente l’unanimità
del riconoscimento. Piacciono i modi educati ed eleganti del direttore, piace il taglio prettamente informativo e non morboso dato alle notizie, piacciono gli interventi a volte fuori programma dello stesso Mentana, come quando difese Gad Lerner dagli insulti di Berlusconi. Il giornalista è chiaramente entusiasta di questa 'targa': “Ricevere un premio fa sempre piacere, ma un riconoscimento quasi all’unanimità, da una giuria composta da oltre 100 colleghi e da molti professionisti del mondo della televisione,
dell’informazione, della cultura e dello spettacolo‚ ha un sapore particolare perché è condiviso da tutti gli addetti ai lavori e gratifica l’impegno mio e dell’intera struttura del TGLA7”, ha infatti dichiarato con grande soddisfazione Enrico Mentana che in qualità di direttore del Tg La7 ritirerà il premio durante il gran galà del 51° Premio Tv 2011Premio della Regia Televisiva che andrà in onda su Rai Uno, in diretta dal Teatro Ariston di Sanremo, il prossimo 20 marzo con la conduzione di Fabrizio Frizzi.
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mercoledi
o l'abb at iama! Ch 043 322 17 17
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In una Gran Bretagna del futuro dominata da un regime totalitario, una giovane donna, Evey, viene salvata da un uomo mascherato conosciuto come “V”. Sorprendentemente carismatico e ferocemente abile nell'arte del combattimento e dell'inganno, V scatena una rivoluzione per sollevare i suoi concittadini contro la tirannia e l’oppressione. Quando Evey intuisce la verità sul misterioso passato di V, scopre anche una nuova forza in se stessa e diventa, a modo suo, un'alleata nel piano dell'uomo per ristabilire libertà e giustizia in una società crudele e corrotta...
06.55 Cartoni animati 08.45 T-Show – Fenomenal 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Sitcom – How I met your mother 15.00 Sitcom – Camera Café 15.30 Sitcom – Camera Café ristretto 15.40 Cartoni animati 16.40 Tf – Merlin 17.30 Tf – Smallville 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.30 Tf – C.S.I. Miami 20.30 Quiz – Trasformat 21.10 Le Iene Show 00.15 Show – Saturday Night Live 01.35 Show – Poker1mania
rin n o v
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06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Info – Pomeriggio Cinque 18.05 Tg 5 - 5 minuti 18.10 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.11 Tf – Non smettere di sognare 23.30 Info – Matrix 01.00 Tg 5 Notte 01.30 Meteo 5 Notte (r) 01.31 Show – Striscia la notizia (r)
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RSI LA2
08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.10 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – Wind at my Back 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Sitcom – Cotti e mangiati 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Chi l'ha visto? 23.15 T-Show – Parla con me 00.00 Tg 3 Linea notte 00.10 Tg Regione 01.00 Appuntam. al cinema
Rete
Italia
Canale
occhio ai programmi
V per vendetta
07.00 Cartoni animati 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Top Secret 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Maurizio Costanzo Talk 19.40 Real – L'isola dei Famosi 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Film – Striscia, una zebra alla riscossa (commedia) 22.50 Tg 2 23.05 Base Luna 23.45 Rai 150 anni - La storia siamo noi 00.35 Real – L'isola dei Famosi 01.10 Tg Parlamento 01.20 Meteo 2 01.25 Appuntam. al cinema 01.30 Rai Sport Reparto Corse 02.00 Sereno Variabile
H
08.30 Tf – One Tree Hill 09.10 Quiz – Il gioco dei ricordi 09.40 Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 12.00 Info – Patti chiari (r) 13.10 Musicalmente 14.50 Euronews 15.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.40 Documentario 18.40 Tf – Le sorelle McLeod 19.25 Tf – Burn notice 20.10 Tf – Ghost Whisperer 21.00 Film – V per vendetta 23.05 Palla al centro
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 09.35 Linea Verde Meteo Verde 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Info – Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Affari Tuoi 21.10 Quiz – Centocinquanta 23.30 Tg 1 60 Secondi 00.45 Tg 1 Notte 01.15 Che tempo fa 01.20 Appuntam. al cinema
o?
marzo
07.50 Swissview 08.15 La Storia del Regionale 08.40 Tf – Un caso per due 09.40 Documentario 10.35 Tf – Doc 11.20 Tf – Le sorelle McLeod 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Show – S-Quot 14.10 Tf – Burn notice 14.55 Tf – Ghost Whisperer 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Tf – The Good Wife 21.50 Tf – Blue Bloods 22.35 Tf – Cold Case 23.20 Lotto Svizzero 23.30 Telegiornale Notte 23.50 Tf – Life
05.40 Tf – Questa casa non è un albergo 06.25 Mediashopping 06.55 Tf – Charlie's Angels 07.55 Tf – Nash Bridges 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.50 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Flikken coppia in giallo 16.17 Film – Desiderio nel sole 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Gran Torino 21.52 TgCom 21.55 Meteo 23.55 Film – Scommessa con la morte (poliziesco) 01.50 Tg4 Night News 02.15 Film – Giulietta degli Spiriti 04.27 Mediashopping 04.42 Cult. – Peste e corna e gocce di storia
musica 43
16 marzo 2011 • la Pagina
Il sogno Eretico Tour Il ritorno di CapaRezza È uscito il nuovo attesissimo album “Il Sogno Eretico” che segna il ritorno sulle scene del celebre pensatore libero pugliese Atre anni da “Le Dimensioni del Mio Caos” CapaRezza è tornato con il nuovo album “Il Sogno Eretico”. “Il nuovo disco nasce dal desiderio di scardinare i dogmi – dichiara il celebre pensatore libero - di cercare di alimentare un senso critico. La maggior parte degli eretici hanno fatto una brutta fine proprio perché in qualche modo contrapponevano il loro intelletto e la loro ragione alla fede e alla fiducia cieca. In questo periodo – aggiunge CapaRezza – ritengo ci sia bisogno degli eretici”. L’album è stato anticipato dal singolo “Goodbye malinconia” in cui il rapper cantautore è accompagnato dalla voce di Tony Hadley, lo storico leader degli Spandau Ballet. L’inequivocabile sonorità anni Ottanta è molto distante dallo stile dell’artista, ma perfetta per il tema del testo della canzone, la malinconia. “Essere nostalgici di un qualcosa che non sai esattamente – afferma l’autore - ma sicuramente sarebbe meglio della condizione attuale. Questa sensazione di malinconia secondo me era stata centrata proprio dal punto di vista musicale – aggiunge CapaRezza – gli accostamenti degli accordi, l’eccessivo uso dei riverberi, le voci piene, ma anche un po’ sofferte, quindi il pezzo anni Ottanta per un brano che parla di emigrazione era perfetto.” E dall’estro inconfondibile di questo personaggio nasce anche l’idea di anticipare l’album con alcuni mini filmati che narrano gli episodi di una
estrosa famiglia di incappucciati. La mini – sere si intitola “The Boias” e tutti gli episodi sono visibili sul sito ufficiale www.caparezza.com Pensatore libero in musica, viaggiatore attraverso parole semplici e complesse, CapaRezza si è mosso alla visionaria ricerca di nuove parole chiave. Testi ironici, graffianti, il rapper cantautore pugliese ancora una volta non rinuncia a denunciare quello che non va in Italia e lo fa giocando con rime, metafore e doppi sensi come il pubblico ha già potuto verificare nei precedenti, da “Verità supposte” a “Le dimensioni del mio caos”, l’album capolavoro che ha confermato ulteriormente il suo talento e che contiene la hit “Vieni a ballare in Puglia”, impreziosita dall’insolita partecipazione di Al Bano nel videoclip. La carriera di Caparezza inizia come rapper, utilizzando il nome Mikimix e prosegue con la conduzione del programma “Segnali di Fumo” su VideoMusic assieme a Paola Maugeri, la celebre voce di Virgin Radio. Dal punto di vista artistico, nei primi anni ’90 partecipa al Festival di Castrocaro, per poi arrivare a Sanremo Giovani nel 1995. Due anni dopo approda al Festival di Sanremo nella categoria nuove proposte con la canzone “E La Notte Se Ne Va”. Dopo questa prima esperienza nel mondo della grande musica ritorna nella natia Molfetta e si fa crescere i caratteristici capelli e cambia il nome in CapaRezza, parola
che in dialetto molfettese vuol dire testa riccia. L’artista pugliese conosce il successo vero e proprio nel 2003 con il disco “Verità Supposte”, dal quale viene estratto il singolo “Fuori dal Tunnel” che diventa il tormentone dell’estate scatenando tra l’altro diverse polemiche per la particolarità del testo che si rivela un atto d’accusa contro le fabbriche del divertimento notturno che impongono a tutti di svagarsi allo stesso modo. Seguiranno altri due album capolavoro che confermano il talento del cantautore CapaRezza: nel 2006 arriva il terzo disco “Habemus Capa” e nel 2008 “Le Dimensioni del Mio Caos”. “Il Sogno Eretico”.è il
primo lavoro su etichetta Universal Music Italia e sarà promosso con un tour che parte da Andria il 16 marzo e che toccherà le principali città italiane per concludersi a maggio con la data di Marina di Camerota in provincia di Salerno. Trale principali città l’Eretico tour toccherà anche Roma (18/03), Padova (19/03), Milano (22/03), Firenze (23/03), Bologna (26/03), Napoli (01/04), Torino (14/04), Sassari (11/05), Genova (26/05).
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24 giovedi
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06.25 Mediashopping 06.55 Tf – Charlie's Angels 07.55 Tf – Nash Bridges 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.50 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Flikken coppia in giallo 16.15 Soap – Sentieri 16.30 Film – I cacciatori 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Minis. – L'ombra del destino 23.20 Film – Volver - Tornare 01.32 Tg4 Night News
o l'abb at iama! ch 043 322 17 17
ament
ABBONAT I 043 322 17 17
06.55 Cartoni animati 08.45 Le Iene Show 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Sitcom – How I met your mother 15.00 Sitcom – Camera Café 15.30 Sitcom – Camera Café ristretto 15.40 Cartoni animati 16.40 Tf – Merlin 17.30 Tf – Smallville 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.30 Tf – C.S.I. Miami 20.30 Quiz – Trasformat 21.10 Tf – C.S.I. New York 23.00 Tf – Fringe 00.45 Show – Le Iene 02.10 Show – Poker1mania 03.00 Studio Aperto - La giornata 03.15 Mediashopping 03.30 Film – Dead Silence 04.55 Mediashopping 05.10 Sitcom – Sabrina, vita da strega
on
1959. Lanny Morris e Vince Collins sono i due intrattenitori televisivi più famosi degli Stati Uniti. Conduttori inarrivabili riescono a gestire una Maratona Telethon che ottiene esiti che vanno al di là delle più rosee speranze. Una donna trovata morta in una cassa a loro destinata separa le loro carriere. I due hanno un alibi ma non riusciranno più a lavorare insieme. Quindici anni dopo una giornalista rampante riesce a strappare un contratto favoloso con un editore a patto di riuscire a riaprire il caso. Avvierà così un'indagine che la porterà a scoprire diverse facce della verità... anche su se stessa.
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Info – Pomeriggio Cinque 18.05 Tg 5 - 5 minuti 18.10 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Lo Show dei Record 00.00 Info – Matrix
Rete
Italia
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False verità
RSI LA1
08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.10 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S 15.05 Tf – Wind at my Back 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Sitcom – Cotti e mangiati 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Tf – Medium 23.25 T-Show – Parla con me 00.00 Tg 3 Linea notte 00.10 Tg Regione 01.00 Appuntam. al cinema
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Canale
occhio ai programmi
07.00 Cartoni animati 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Top Secret 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Maurizio Costanzo Talk 19.40 Real – L'isola dei Famosi 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 “Spazio Santoro/Annozero” 23.10 Tg 2 23.25 Rai 150 anni - La storia siamo noi 00.25 Real – L'isola dei Famosi 01.00 Tg Parlamento 01.10 Tf – Justice 01.55 Meteo 2 02.00 Appuntam. al cinema 02.05 Music. – Top Of The Pops 04.05 Secondo canale
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08.30 Tf – One Tree Hill 09.10 Il gioco dei ricordi 09.40 Attenti a quei due 10.00 Zerovero 10.45 Piattoforte (r) 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Show – S-Quot (r) 13.05 Musicalmente 15.05 Euronews 15.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.35 Documentario 18.30 Tf – Le sorelle McLeod 19.15 Tf – Burn notice 20.00 Hockey 22.45 Tf – Desperate Housewives
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Info – Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Affari Tuoi 21.10 Minis. – Il Commissario Manara 2 23.20 Porta a Porta 00.55 Tg 1 Notte 01.25 Che tempo fa 01.30 Appuntam. al cinema
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07.50 Swissview 08.15 La Storia del Regionale 08.45 Tf – Un caso per due 09.40 Documentario 10.35 Tf – Doc 11.20 Tf – Le sorelle McLeod 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Til Death - Per tutta la vita 13.35 Tf – Las Vegas 14.20 Tf – Burn notice 15.00 Tf – Monk 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Info – Falò 22.30 Il filo della storia 23.25 Telegiornale Notte 23.45 Film – False verità
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motori 45
Le novità Fiat all’81° Salone Internazionale di Ginevra Fiat ritorna al Salone Internazionale di Ginevra con uno stand completamente rinnovato dove importanti anteprime mondiali e modelli già affermati si alternano per sottolineare l’unicità del brand nel panorama automobilistico internazionale. Protagonista dell’area espositiva il nuovissimo Freemont, il primo veicolo Fiat frutto della partnership con Chrysler Group. Nato sulla base del Dodge Journey, il nuovo modello sarà commercializzato nella seconda metà del 2011 e già il nome evoca il senso di libertà, di piacere di vita all’aperto, di avventura e di possibilità di affrontare senza ansia qualsiasi situazione che si presenta nel vivere quotidiano. Fiat Freemont è un “veicolo factotum” progettato per rispondere alle diverse esigenze delle famiglie e di coloro alla ricerca di un veicolo spazioso, comodo e versatile per la vita frenetica di tutti i giorni o il tempo libero del fine settimana. Coniuga infatti flessibilità e funzionalità con uno stile distintivo e originale. Le dimensioni, lunghezza 489 cm, larghezza 188 cm, altezza 172 cm, garantiscono un’ottima abitabilità interna, grazie anche al passo migliore della sua categoria (289 cm). La Freemont assicura il massimo dello spazio, comfort e versatilità grazie ai 7 posti standard con una vera terza fila di sedili spaziosi, facilmente accessibili grazie all’apertura a 90° delle portiere e ad un sistema di scorrimento dei sedili semplice e di facile azionamento. Con un semplice movimento i sedili della terza fila possono essere abbattuti scomparendo completamente sotto il pavimento e creando un vano di carico regolare. I sedili della seconda fila sono montati più in alto rispetto a quelli anteriori, mentre la terza fila è rialzata rispetto alla seconda, consentendo la massima visibilità a tutti gli occupanti.
Inoltre la seconda fila avrà a disposizione anche l’innovativo sistema “child booster” che, grazie a cuscini di rialzo, consente la corretta seduta dei bambini a bordo, ottimizzando la geometria della cintura di sicurezza e garantendo al contempo maggiore protezione, praticità e comfort. Il comfort a bordo è poi assicurato dalla posizione di guida elevata, dai nuovi sedili spaziosi ed ergonomici, dai numerosi vani portaoggetti, dall’ampio bagagliaio dotato di doppio scomparto e dal piano di carico piatto per una capacità complessiva fino a 1.461 litri. I vani portaoggetti garantiscono agli occupanti complessivamente circa 140 litri di capacità aggiuntivi, (equiparabile alla capienza di un bagagliaio di una city-car). Il bracciolo anteriore, per esempio, è molto profondo e garantisce massima capienza ospitando anche la porta USB (anche per iPod®) e la presa a 12 volt. Questo permette di ascoltare musica o ricaricare i propri dispositivi portatili senza renderli visibili una volta usciti dalla vettura. Inoltre, il sedile passeggero presenta un comodo vano sotto cuscino facilmente accessibile, mentre il pavimento della seconda fila ospita due vani sotto i tappetini. Fiat Freemont, contraddistinto da un design fortemente caratterizzato, propone linee muscolose e decise che si traducono nel frontale con nuovo paraurti dalle linee più morbide e dalla calandra con logo Fiat. Anche il posteriore è stato rivisitato con l’adozione di un nuovo paraurti e fanali a LED. Totalmente nuovo l’abitacolo: design moderno, più in linea con le esigenze dei consumatori europei, e materiali soft touch. Spiccano la plancia avvolgente con elementi cromati, l’inedito quadro strumenti, la console centrale dal forte impatto estetico e l’innovativo sistema infotainment con ampio schermo touch screen a colori.
Attraverso lo sfioramento del touch screen è possibile controllare molteplici funzionalità del veicolo, tra cui l’impostazione della temperatura delle tre zone climatizzate e la regolazione dell’impianto audio. Al fine di semplificare il processo di scelta ed acquisto ci saranno solo due allestimenti tarati su diverse tipologie di cliente. In entrambi il livello di equipaggiamento è estremamente completo e tutti i principali contenuti sono di serie, in linea con la strategia del Prezzo Vero Fiat. In dettaglio, i due allestimenti avranno 7 posti, cerchi in lega da 17”, climatizzatore automatico a tre zone, sistema keyless entry, cruise control, trip computer avanzato, sistema di monitoraggio della pressione pneumatici (TMPS), fendinebbia e radio touch screen con schermo a colori e comandi al volante. Nella versione più cittadina si aggiungeranno la radio touch screen con schermo da 8,4”, lettore DVD e SD card, il sistema bluetooth, i sensori di parcheggio posteriori, gli specchietti retrovisori ripiegabili, l’accensione automatica dei fari, i vetri posteriori oscurati e le barre sul tetto. Freemont avrà trazione anteriore con propulsori turbodiesel (2.0 Multijet da 140 CV o 170 CV) abbinati a un cambio manuale. In seguito saranno proposte anche le versioni 4x4 con le motorizzazioni 2.0 Multijet da 170 CV e 3.6 ben-
zina V6 da 276 CV, entrambe con cambio automatico. Ad eccezione del potente motore 3,6 litri della famiglia Pentastar del Gruppo Chrysler e relativo cambio automatico, tutti i gruppi motopropulsori sono prodotti e sviluppati da FPT- Fiat PowerTrain. Le performance dinamiche del veicolo sono state migliorate grazie all’intervento dell’ingegneria Fiat che ha studiato e realizzato un’apposita taratura delle sospensioni e dello sterzo, ora più preciso e diretto. Il comfort di marcia è ulteriormente garantito da un importante lavoro di insonorizzazione dell’abitacolo. La sicurezza è ai massimi livelli con 7 airbag, sistema antibloccaggio (ABS) completo di Brake Assist, Electronic Stability Program (ESP) con Hill-Holder, sistema antiribaltamento (ERM) standard su tutti i veicoli. A Ginevra è stato possibile ammirare un esemplare di Fiat Freemont, a trazione anteriore, equipaggiato con il potente turbodiesel 2.0 Multijet 170 CV e proposto con una carrozzeria “Bright Silver Metallic” e interni in pelle nera. Ricchissima la dotazione: sette posti, telecamera posteriore, navigatore satellitare con schermo touch screen da 8,4”, cerchi in lega da 19”, climatizzatore automatico a tre zone, sensori di parcheggio posteriori, tetto apribile e Video Pack (con Dvd sul padiglione). (foto e testo di Marco Sinopoli)
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25 venerdi
07.00 Cartoni animati 09.15 Tgr Montagne 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Eat Parade 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Top Secret 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Maurizio Costanzo Talk 19.40 Real – L'isola dei Famosi 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – N.C.I.S. 21.50 Tf – Blue Bloods 22.40 Tf – Past Life 23.25 Tg 2 23.40 Info – L'ultima parola 01.10 Tg Parlamento 01.20 Real – L'isola dei Famosi 01.55 Meteo 2 02.00 Appuntam. al cinema 02.05 Film – Jacknife - Jack il coltello (drammatico)
Cuccioli sulla neve 21.00
06.55 Cartoni animati 08.45 Tf – C.S.I. New York 10.40 Tf – Fringe 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Sitcom – How I met your mother 15.00 Sitcom – Camera Café 15.30 Sitcom – Camera Café ristretto 15.40 Cartoni animati 16.40 Tf – Merlin 17.30 Tf – Smallville 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.30 Tf – C.S.I. Miami 20.30 Quiz – Trasformat 21.10 Tf – Dr House 22.00 Tf – Grey's Anatomy
o l'abb at iama! ch 043 322 17 17
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ame n t
Un gruppo di cinque dolcissimi cuccioli parlanti deve affrontare un'avvincente gara di slitte sul ghiacchio dell'Alaska. Non è un'impresa facile e, per riuscire a realizzare i propri sogni, i piccoli amici dell'uomo dovranno dare il meglio di loro stessi e, soprattutto, unire le loro forze. E così, in questa strepitosa avventura, il grande Budderball, il rapper B-Dawg, il coraggioso RoseBud, il pacato Buddha, il selvaggio MudBud e il loro nuovo amico dell'Alaska Shasta, impareranno quanto sia importante il gioco di squadra...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Info – Pomeriggio Cinque 18.05 Tg 5 - 5 minuti 18.10 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Zelig 23.30 Show – Chiambretti Night - Solo per numeri uno 01.00 Tg 5 Notte 01.30 Meteo 5 Notte (r) 01.31 Show – Striscia la notizia (r)
rin n o v i a
RSI LA2
08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.10 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – La strada per la felicità 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – Wind at my Back 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Sitcom – Cotti e mangiati 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Film – La seconda notte di nozze (commedia) 23.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 00.00 Tg 3 Linea notte
Rete
Italia
Canale
occhio ai programmi
H
08.30 Tf – One Tree Hill 09.10 Quiz – Il gioco dei ricordi 09.40 Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 12.00 Info – Falò (r) 13.20 Svizra Rumantscha 13.50 Musicalmente 15.05 Euronews 15.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.45 Documentario 18.45 Tf – Le sorelle McLeod 19.30 Tf – Burn notice 20.15 Tf – Monk 21.00 Film – Cuccioli sulla neve
06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Info – Qui Radio Londra 20.35 Quiz – Affari Tuoi 21.10 Minis. – Una sera d'ottobre 23.40 Info – Tv 7 00.40 Info – L'Appuntamento 01.10 Tg 1 Notte 01.40 Che tempo fa 01.45 Appuntam. al cinema
o?
marzo
08.15 La Storia del Regionale 08.40 Tf – Un caso per due 09.40 Il filo della storia 10.35 Tf – Doc 11.20 Tf – Le sorelle McLeod 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Til Death - Per tutta la vita 13.35 Tf – Las Vegas 14.15 Tf – Burn notice 15.00 Tf – Monk 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Info – Patti chiari 22.20 Tf – Cold Case 23.05 Telegiornale Notte 23.25 Film – Caffeine 01.00 Repliche continuate
05.35 Cult. – Peste e corna e gocce di storia 05.40 Tf – Questa casa non è un albergo 06.25 Mediashopping 06.55 Tf – Charlie's Angels 07.55 Tf – Nash Bridges 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.50 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum 15.35 Soap – Sentieri 16.15 Film – Banda degli angeli (la frusta e la carne) 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Info – Quarto grado 23.30 Film – L'ultima eclissi 01.55 Tg4 Night News 02.20 Film – Ride bene... chi ride ultimo (commedia) 04.03 Mediashopping
AGENDA 47
16 marzo 2011 • la Pagina
dx2 & ''SABICI'' X TUTTI GLI EVENTI
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IN GIRO PER I MUSEI
FRIBOURG
Edith Dekynd Fri Art Kunsthalle
Se vuoi ascoltare le nuove canzoni componi www.myspace.com/dx2brothers; www.youtube.it.....Sabici www.myspace.com/folksabici Su Facebook...Sabici De Marco. ''Ass. MusiSportCultura'', Äussere Haab 4, 8853 Lachen. Sono aperte le iscrizioni. email:duo.demarco@sunrise.ch tel. 055/4424429 natel: 078/ 7405029 ''Sabici'' Pop Rock è Tarantegghji + Latino Calabrese
Petites-Rames, 22 Fino all'8 maggio 2011 Orari: Mer-Ven 12.00-18.00 Gio 18.00-20.00 Sab-Dom 14.00-17.00 SAN GALLO
Kunsthalle St. Gallen
Navid Nuur
Davidstrasse, 40
Fino al 17 Aprile 2011
Lun-Mar-Mer-Ven 15.00-19.00 Orari: Mar-Ven 12.00-18.00 Sab-Dom 11.00-17.00 ZURIGO
The Luxury of Dirt Galerie Bob Van Orsouw
Albisriederstrasse, 199 A Fino al 26 Marzo 2011 Orari: Mar-Mer-Ven 12.00-18.00 Gio 12.00-20.00 Sab 11.00-17.00 ZURIGO
Dump Time
Verein Shedhalle
Rote Fabrik - Seestrasse 395
Fino al 15 Maggio 2011
Orari: Mer-Gio-Ven 13.00-18.00 Sab-Dom 12.00-18.00 LUGANO
Renzo Chiesa
Galleria d'arte della Extrafid Sa
fondazione
Roba da... GUINNESS!
Curiosità
La più grande collezione di Puffi
Svelata la ricetta della Coca Cola
S t e p h e n Parkes, 44 anni, è una delle nuove entrate del Guiness 2011 grazie alla sua vastissima collezione di memorabilia dei Puffi. Stephen, che è single, possiede infatti ben 1.061 pezzi differenti, incluso anche un mega-pupazzone alto ben 3 metri!
Gli ingredienti della Coca Cola sono sempre stati un mistero. Tuttavia il sito Thisamericanlife.org rivendica di avere scoperto una lista che fornisce gli ingredienti e le quantità esatte per preparare la bevanda. La Coca-Cola originale era tutto tranne che salutare: ben 28 grammi di caffeina. Gli standard attuali, invece, non ammettono più di 71 mg ogni 340 gr.
Via Canova, 9 Fino Al 5 Maggio 2011 Orari: Lun-Ven 09.00-12.00 14.00-17.00
BASILEA
Giovanni Segantini Fondation Beyeler Baselstrasse, 101 Fino Al 25 Aprile 2011 Orari: 10.00-18.00 Mer. 10.00-20.00
IN GIRO PER I MUSEI
pubblicitĂ elettorale