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19 marzo 2008 • ANNO 18 • N° 12 • In edicola Fr. 2.– AZA / PP Journal CH-8004 Zürich

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Onorevole, si vergogni!

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2 SECONDA la Pagina • 19 Marzo 2008 Militärstrasse 84, 8004 Zurigo Tel. 043 322 17 17 Fax 043 322 17 18 www.lapagina.ch

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Cronaca

Impossibile non restare colpiti e indignati in seguito alle notizie di cronaca, italiane e non, che sempre più spesso riportano di abusi nei confronti dei minori. Infinitamente vasto è, ahimè, lo scenario che fa da sfondo a tali raccapriccianti episodi, come vasto e multiforme è il profilo dei criminali che compiono quelli che possiamo, a ragione, includere tra i più gravi dei reati, rubando l’innocenza alle loro giovani vittime, quando non anche la vita, e arrecando loro, oltre a quelle fisiche, ferite psichiche che difficilmente riusciranno a guarire o a superare e che, sempre, segneranno la loro vita e il loro modo di rapportasi con il resto del mondo. Sfruttamento della prostituzione, pedofilia, pedo-pornografia, pedofilia ondine, turismo sessuale: sono tutti termini divenuti, purtroppo, di uso quotidiano e non solo per pure disquisizioni di carattere teorico ma per la necessità di costatare i fatti: fatti che raccontano dei sempre più numerosi bambini vittime di abusi sessuali, spesso, orrore nell’orrore, da parte dei familiari; fatti che raccontano di un fenomeno ormai sbarcato sulla rete con tutta la schiera dei pedofili virtuali, dove più difficili sono i controlli e dove più facile, invece, è diventato scambiarsi materiale e informazioni e adescare giovani vittime; fatti che raccontano di insospettabilissimi signori perbene spesso in viaggio d’affari nei Paesi dell’est. Ebbene sì, questi sono i fatti: ogni anno nel mondo circa un milione di minori è vittima dei più turpi dei reati e, nonostante gli sforzi attuati su tutti i fronti, da quelli della prevenzione a quelli della sicurezza, i numeri, putroppo, non cessano di crescere. E’ così che di questi tempi, almeno in Italia, soprattutto dopo alcuni casi di recidività, si è tornati a parlare dei rimedi e, confidando poco nell'utilità delle pene (e per la natura dei reati e per l’affidabilità della nostra giustizia, che spesso sembra voler tutelare più i colpevoli che le vittime), il dibattito si è incentrato sui rimedi “medici” da so-

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Bellinzona In sciopero i lavoratori delle ferrovie di Bellinzona che protestano contro il piano di ristrutturazione delle ferrovie federali Cargo AG.

politica

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Programmi Venerdì scorso tribuna politica a Bubikon (Zurigo). Molti i candidati che hanno dibattuto e presentato i loro programmi.

Agorà Castrazione chimica stituire, o accompagnare, al carcere, nel tentativo di riuscire a determinare all’autocontrollo quanti si sono resi colpevoli di abusi su minori. Il tema è diventato (come evitarlo di questo periodo!) anche oggetto di campagna elettorale e la proposta (lanciata tanto di Veltroni quanto da Fini, raro caso di accordo interpartes), e che sta animando gli animi, è quella della castrazione chimica. Solo in pochi, credo, possono onestamente affermare di non aver mai pensato, sentendo di abusi perprertati a danno di bambini, “che li rinchiudano in cella e buttino via la chiave”; ma tant’è, giusto o sbagliato che sia, non è assolutamente questa la direzione della giustizia italiana, come comprovano i numerosi casi di recidività proprio in merito a questo tipo di reati. Da qui, dunque, a sorgere spontanea è un’altra considerazione: si tratta solo di criminali, anche se della peggior specie, o di persone affette da devianze o patologie? E, soprattutto, i pedofili guariscono? Le risposte a questi quesiti, pur nulla togliendo alla deprecabilità dei reati commessi, possono, forse, indirizzare verso un eventuale trattamento dei colpevoli che possa quantomeno ridurne il rischio di recidività. La castrazione chimica, che si attua attraverso una combinazione di farmaci (a base di ormoni) che permette di inibire gli impulsi sessuali, viene da tempo utilizzata negli Stati Uniti contro pedofili e stupratori. In Europa, la Germania, la Svezia, la Danimarca, la Norvegia e la Francia, in presenza di alcuni requisiti, la applicano per impedire che il condannato, una volta libero, ripeta la violenza. Rimedio inutile per i fautori della tesi che di pedofilia non si guarisce, perché impossibile cambiare clinicamente le

sommario

tendenze e le devianze; la castrazione, sostengono, può avere effetto solo per un periodo determinato e, una volta terminati gli effetti, nessuno garantisce la non recidività del soggetto. Altri argomentano invece la loro contraddittorietà a tale pratica con i gravi effetti collaterali insiti nella terapia, a fronte di un limitato periodo di efficacia, insistendo anch’essi, pertanto, sull’impossibilità di cambiare, con i farmaci, le inclinazioni psicologiche dei soggetti. Certo è che, a prescindere da dati puramente tecnici, se proprio quelle chiavi non le si vuol buttare, indispensabile diventa accompagnare il “recupero” di tali soggetti, castrati o meno, a cure psicoterapiche mirate, che possano aiutare a focalizzare il problema e ad innescare un meccanismo di autocontrollo. Un dubbio, però, sorge: davvero ogni singolo pedofilo che si è reso colpevole di abusi sessuali a danno di bambini indifesi è vittima di gravi e incurabili devianze psicologiche ed esso stesso vittima di atteggiamenti impossibili da prevenire e modificare, pur dopo una forte terapia ormonale e non? O non esiste, magari, anche solo una piccola parte di persone perfettamente coscienti, ma amorali e semplicemente incapaci di resistere ai loro più bassi istinti? Sarebbe come dire che tutti i ladri soffrono di cleptomania…sarebbe come affermare che tutti i distinti uomini d’affari di ritorno dai Paesi dell’est asiatico per i loro sporchi traffici debbano, necessariamente, una volta a casa, abusare dei loro figli… Probabilmente è molto sottile il confine tra disturbo psicologico, patologia e “semplice e controllata o controllabile” perversione…nei primi casi la temporaneità d’efficacia della castrazione chimica la rende inutile, perché non combatte la causa del problema; nell’ultimo dei casi, dove nulla c’è da curare, più che inutile, tale misura sembra essere, invece, decisamente insufficiente… isabella.larocca@lapagina.ch

intervista

(28-29) Marco Travaglio Il noto giornalista analizza per i lettori de La Pagina i malcostumi e i vizi che hanno portato alla fine della seconda Repubblica.

Moda

(45) Uomo Praticità, versatilità ma anche originalità nelle proposte dei vari stilisti per la moda uomo del prossimo autunno inverno.


editoriale

19 marzo 2008 • la Pagina

Onorevole, si vergogni! Nel dicembre del 2003 il CGIE organizzò un concerto natalizio, il cui ricavato doveva essere destinato alla Croce Rossa Internazionale per gli interventi umanitari in favore dei bambini dell’Iraq. L’allora Segretario Generale on. Franco Narducci chiese al Consolato di Zurigo ed al settimanale La Pagina di collaborare all’iniziativa. Si stabilì che il Consolato di Zurigo avrebbe messo a disposizione la sala e pagato le spese di stampa degli inviti, il CGIE avrebbe portato i musicisti e la Pagina avrebbe pubblicizzato l’evento. Il ricavato sarebbe stato devoluto alla CRI per i bambini dell’Iraq. Narducci ed il Console chiesero all’editore de LA PAGINA di aprire un conto specifico per farvi transitare il denaro che sarebbe stato raccolto, non potendo tecnicamente provvedere a ciò né il CGIE né il Consolato. La Pagina si rese disponibile, visto il pregevole carattere umanitario dell’iniziativa ed aprì un conto (Poste Svizzere, Nr. 80-313931-5) con la denominazione BAMBINI IRAQ. Il concerto andò male. Poca gente vi partecipò e si raccolsero 11'066.30 franchi che dovevano essere subito destinati alla CRI. L’organizzatore – Narducci -, in

un turbolento incontro al Consolato in cui erano presenti Carloni e l’editore de La Pagina - pretese – venendo meno agli accordi precedenti – che dal ricavato bisognasse disporre il pagamento degli artisti. La contrarietà dell’editore e di Carloni, nulla potè rispetto alla decisa volontà dell’organizzatore Narducci in quanto rappresentante del CGIE. Il 2 febbraio 2004 Narducci trasmise un fax (foto centrale) a lui pervenuto presso il suo ufficio del Syna con il quale il suo amico–agente dei musicisti gli inviava i riferimenti bancari sui quali inviare il denaro quale compenso per la serata. Firmò disponendo sotto la sua responsabilità il documento invitando La Pagina ad effettuare il versamento. Io lo feci e chiesi a Narducci di venire da me affinché si chiudesse il conto ed il restante denaro fosse inviato da lui stesso - organizzatore dell’evento - alla CRI, comunicando poi su questo giornale la destinazione e l’importo dell’operazione, come è giusto debba essere. Narducci da allora non è mai venuto a risolvere questa vicenda, con la chiusura del conto. Forse si vergognava del fatto che aveva impropriamente destinato il ricavato agli artisti, e la somma rimanente era di franchi

650.20, pochini per una iniziativa così tanto declamata. Insomma si vergognava forse del flop che aveva fatto fare al CGIE, o forse del fatto che aveva promesso che il CGIE avrebbe portato i musicisti e non sapeva come pagarli. O si vergognava di non aver chiesto ai musicisti di effettuare la prestazione per beneficenza, gratuitamente, come ci si aspettava. Insomma io non conosco i motivi, fatto sta che Narducci, sollecitato più volte, non è mai venuto a chiudere quel conto ed a disporre come organizzatore, il versamento di ciò che vi è rimasto ai bambini dell’Iraq. Per questo si deve vergognare. Perché ha ritenuto tempestivamente di pagare gli artisti ed invece ha aspettato anni per versare i soldi alla CRI. Io non potevo farlo autonomamente. Non ero l’organizzatore, ero solo colui che si era volontariamente prestato ad aprire il conto. Chi doveva disporre il pagamento era Narducci per il CGIE. Domenica scorsa, a Winthertur, in una ricostruzione dettagliata lo stesso Narducci ha confermato come davvero sono andate le cose e si è impegnato a provvedere a fare il versamento della somma restante. Dopo cinque anni. Si vergogni onorevole. Anche se fosse rimasto un

solo centesimo lei doveva versarlo subito, perché i destinatari di una opera di beneficenza sono sacri, lo ricordi. E quando si dice ricavato si intende tutto ciò che è entrato nell’organizzazione dell’evento. Lo ricordi e si vergogni, per sempre, di questo. Io in giornata provvederò comunque a chiudere il conto ed a effettuare il versamento della somma restante sul conto della CRI per i bambini dell’Iraq. Poi provvederò insieme ad altri che me lo hanno chiesto presenti a quel concerto e convinti in questi anni che i loro soldi fossero andati in beneficenza per i bambini dell’Iraq a versare altri fondi alla CRI. Ma lei si vergogni, perché su questa vicenda è l’unica cosa che le resta da fare.

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Onorevole, si vergogni! Nel dicembre del 2003 il CGIE organizzò un concerto natalizio, il cui ricavato doveva essere destinato alla Croce Rossa Internazionale per gli interventi umanitari in favore dei bambini dell’Iraq. L’allora Segretario Generale on. Franco Narducci chiese al Consolato di Zurigo ed al settimanale La Pagina di collaborare all’iniziativa. Si stabilì che il Consolato di Zurigo avrebbe messo a disposizione la sala e pagato le spese di stampa degli inviti, il CGIE avrebbe portato i musicisti e la Pagina avrebbe pubblicizzato l’evento. Il ricavato sarebbe stato devoluto alla CRI per i bambini dell’Iraq. Narducci ed il Console chiesero all’editore de LA PAGINA di aprire un conto specifico per farvi transitare il denaro che sarebbe stato raccolto, non potendo tecnicamente provvedere a ciò né il CGIE né il Consolato. La Pagina si rese disponibile, visto il pregevole carattere umanitario dell’iniziativa ed aprì un conto (Poste Svizzere, Nr. 80-313931-5) con la denominazione BAMBINI IRAQ. Il concerto andò male. Poca gente vi partecipò e si raccolsero 11'066.30 franchi che dovevano essere subito destinati alla CRI. L’organizzatore – Narducci -, in

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Gianni Farina alla Camera dei Deputati Committente Responsabile: Attilio Tassoni

NELLA PROFESSIONE In Europa ho maturato molteplici esperienze. In particolare: Svizzera, Francia e Germania. Ho iniziato la carriera in qualità di tecnico, successivamente direttore di cantiere nel settore delle costruzioni del genio civile. La sicurezza sul posto di lavoro, la mia prioritaria preoccupazione. Ho poi abbandonato la professione per dedicarmi all’impegno nel campo sociale e nelle organizzazioni politiche e sindacali della sinistra. Sono stato tra i maggiori dirigenti dell’Inca-Cgil in Europa e Segretario Generale Europeo del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Attualmente, dirigente europeo del Partito democratico e Deputato al Parlamento italiano, eletto nella Circoscrizione Estero Europa. IN PARLAMENTO Componente della Giunta delle Elezioni e della Commissione Affari Esteri e Comunitari; Membro della Delegazione Italiana all’Assemblea Parlamentare della Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa (OSCE). Ho difeso nella Giunta delle Elezioni il voto degli italiani all’estero minacciato di annullamento. Ho operato con successo per l’espulsione dal Parlamento repubblicano di corrotti e corruttori. In qualità di Segretario del Comitato per l’Africa sono stato impegnato nell’azione di controllo dei processi immigratori attraverso un nuovo rapporto tra l’Italia e i paesi del Sud-Mediterraneo.

“La passione civile e l’esperienza politica al servizio della comunità italiana in Svizzera” SCHEDA GRIGIA

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FARINA

OSCE (Politica internazionale) Nell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa ho svolto un ruolo di primo piano nel controllo dei processi democratici (Russia, Armenia, Kazakistan e nei Paesi della ex-Jugoslavia: Slovenia, Montenegro, Bosnia e Serbia) e a difesa dei diritti delle cittadine e dei cittadini italiani in Europa e nel Mondo (Carta dei diritti fondamentali inserita nel nuovo Trattato costituzionale approvato a Lisbona dal Consiglio dei Ministri Europeo). COMMISSIONE ESTERI (Per gli Italiani nel Mondo) Per l’attenzione particolare nella difesa e nella promozione della lingua e della cultura italiana all’estero, ho presentato in Parlamento nel luglio 2007 una proposta di legge moderna e innovativa per l’insieme degli interventi pubblici e privati, denominata: “Riforma delle Istituzioni Scolastiche Italiane all’Estero”. Mi sono battuto per l’inserimento delle giovani generazioni nelle istituzioni e negli enti operanti all’estero. Mi sono impegnato per il riacquisto della nazionalità dei cittadini di origine italiana residenti all’estero. Sono stato più volte relatore di iniziative parlamentari per i collegamenti transalpini Francia-Italia-Svizzera.

www.giannifarina.eu info@giannifarina.eu


ricorrenze

19 marzo 2008 • la Pagina

I 50 anni del Parlamento Europeo Una ricorrenza forse passata un po’ in sordina, ma di grande valore storico e simbolico: i 50 anni del Parlamento Europeo, che sono stati ricordati lo scorso 12 marzo, con una solenne cerimonia, a Strasburgo, alla presenza di molti ospiti di rango politico ed istituzionale. Anche se nel complesso ordine dell’Unione Europea i poteri effettivi vengono esercitati dalla Commissione e dal Consiglio dei Ministri, il Parlamento di Strasburgo costituisce la sede democratica della rappresentanza popolare e svolge una serie di funzioni importanti per le politiche europee, a partire dai bilanci dell’Unione che decidono, per altro, la distribuzione dei fondi europei. Purtroppo molti cittadini si ricordano dell’esistenza di questa istituzione solo in occasione delle elezioni europee: da qui la necessità di promuovere, anche prendendo spunto da queste ricorrenze,

una più approfondita conoscenza di massa di questa istituzione. L’Italia è stata rappresentata, per l’occasione, dal Presidente della Camera Fausto Bertinotti. Una presenza autorevole, salutata con stima e riconoscenza dai diversi gruppi parlamentari, soprattutto della sinistra. A latere della cerimonia Fausto Bertinotti è intervenuto ad un incontro della Sinistral’Arcobaleno, durante il quale ha esposto i temi e le proposte per la campagna elettorale italiana. A questo incontro hanno partecipato anche i rappresentanti italiani al Parlamento europeo della sinistra e dei verdi, nonché diversi europarlamentari di altri Paesi. Da rimarcare gli interventi di saluto alla Sinistra-Arcobaleno da parte di Martin Schulz (Presidente del Gruppo Socialista), di Daniel Cohn Bendit (Gruppo dei Verdi) e di Francis Wurtz (Sinistra Europea).

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VERSO LE ELEZIONI la Pagina • 19 MARZO 2008 PERCHE’ VOTARMI

Per uscire dai vecchi schemi in cui prevalgono sempre le stesse figure, che da anni promettono e da anni non mantengono. Fateci caso, cari connazionali, a quante riunioni avete partecipato sui vari temi relativi alle pensioni, alla cassa malattia, alla formazione (pseudo) professionale, ai Corsi di Lingua e Cultura…Eppure siete sempre lì, con niente in mano, ma continuamente assediati dalle sistematiche proteste annue dei gestori (manco a dirlo del centrosinistra) dei fondi pubblici, che credono che voi la beviate per l’ennesima volta. Intanto il pensionato si scopre sempre più povero, il giovane sempre più smarrito, gli scolari dei Corsi sempre incerti e spesso privi del servizio in quanto, misteriosamente, vengono interrotti. PERCHE’ VOTARMI…IO NON VOGLIO PROMETTERE MOLTO, PERCHE’ POI SO CON CERTEZZA CHE IL MANTENERE E’ DIFFICILE. MI RENDO TUTTAVIA CONTO CHE L’ORA DI CAMBIARE LE COSE E’ GIUNTA, E CON QUELLA ANCHE L’ORA CHE I DETENTORI DEL PACCHETTO EMIGRAZIONE, QUELLI CHE IN TUTTI QUESTI ANNI VI HANNO PROMESSO MARI E MONTI, SI METTANO DA PARTE A CAUSA DEL VOSTRO VOTO CONTRARIO. Perché votarmi… Deve finire il tempo dei privilegiati, e cioè degli impiegati dello stato che arrivano da Roma per finire nei Consolati, che a loro volta vengono tagliati assegnando ai patronati (costo annuo di essi: 350 milioni di euro) quote di servizi importanti, mentre altri servizi si assegnano sempre di più alle cosiddette Agenzie interinali. E’ al pubblico servizio che noi dobbiamo dare la priorità. Basta con la penalizzazione della nostra gente all’estero. Perfino gli autisti dei signori Consoli vengono inviati da Roma. Insomma, questa sorta di colonizzazione deve finire, molto presto. Perché votarmi…tutti ormai parlano di valorizzare i nostri giovani. In realtà fummo noi del centrodestra a proporlo ancora qualche anno fa, e fu proprio il centrosinistra a darci dei visionari. In verità i nostri avversari politici non potranno valorizzare nessuno degli italiani all’estero, visto che tutte le assunzioni negli enti pubblici e nelle istituzioni in genere, vengono decise dai sindacati e tutto quel costosissimo personale è stabilito dalle loro quote e graduatorie. Quindi vorranno mai, quelli del centrosinistra, mettersi contro loro stessi? Io credo di no. Ma sarà nostro preciso e determinato volere ribaltare le cose. Perché votarmi… per avviare con i giovani quel tanto sospirato discorso di facilitazione, favorendo il loro talento nel settore dell’imprenditoria e del commercio, con proposte di legge ad hoc, e che il Governo Berlusconi metterà in atto, perché proprio della

mentalità del PDL, appunto per espandere nel mondo il marchio Italia e la sua strepitosa Cultura. Quindi meno sprechi, meno assistenza a fondo perduto e maggiori investimenti in ciò che chiaramente ci può dare vantaggio. Perché votarmi…i costi della nostra casa in Italia (e non solo di essa) sono diventati insopportabili, dopo l’esperienza dell’ultimo governo Prodi. E non riesco a capire con quale coraggio ci si possa vantare, dopo che l’intero popolo italiano è stato messo quasi alla fame. La mia mentalità d’imprenditore, assunta nel tempo e con sacrificio, è a vostra completa disposizione. INFINITI RINGRAZIAMENTI A VOI TUTTI, SE MI VORRETE SCEGLIERE COME VOSTRO RAPPRESENTANTE NEL PARLAMENTO ITALIANO. Danilo Benevelli

DANILO BENEVELLI - Nasce a La Spezia l’11 novembre 1953 e nella sua città natale consegue il diploma di Maturità Classica. Dopo una esperienza lavorativa in campo spedizionieristico, nei primi anni ottanta si trasferisce a Johannesburg (Sudafrica) dove apre la succursale della Zust Ambrosetti. Completa gli studi conseguendo il diploma superiore di Marketing and Management presso il College of Marketing and Management Damelin di Johannesburg. In quegli anni viene nominato Segretario Generale della Camera di Commercio Italo-Sudafricana. Successivamente sarà inoltre Direttore delle sedi locali di Danzas e Panalpina. Nel 1990 rientra in Europa e fonda a Lugano la Danilo Benevelli Rappresentanze SA negli anni divenuta una holding che controlla le altre società del Gruppo Benevelli e cioè: ELAND (trading di acciai e materie prime e logistica), la OMNIA XENION (apparecchi elettromedicali) e la DAL PUBLISHING ( editoria). Danilo Benevelli è sposato con Samuela Baratella, volto noto della RTSI ed ha un figlio nato dal precedente matrimonio, Marcello, che frequenta il primo anno di Scienze Politiche presso “ The School of International Relations and Diplomacy di Ginevra.


esteri

19 marzo 2008 • la Pagina

La lotta di liberazione dei tibetani contro gl’invasori in un bagno di sangue

La Cina accusa “la cricca del Dalai Lama” La Cina, si sa, è un Paese emergente con circa un miliardo e mezzo di persone, con uno sviluppo industriale anno per anno elevato, ma anche con enormi contraddizioni. Da una parte città moderne che non hanno nulla da invidiare a quelle occidentali, dall’altra una povertà incredibilmente diffusa. Economia in espansione e inquinamento pauroso, pena di morte applicata a larghissima scala e aborto come mezzo di controllo delle nascite, prodotti industriali che invadono i mercati internazionali ed occidentali e scarsa qualità, manodopera a bassissimo costo e pressoché nessun diritto per i cittadini, stato poliziesco e tentativi, qua e là, di apertura al mercato. Insomma, un gigante dai piedi di argilla che però fa sempre più paura per la capacità di concorrenza, tale da mettere in crisi molti settori delle avanzate economie occidentali. La Cina si sta facendo largo a gomitate tra i grandi del mondo: ed è il motivo per cui ha cercato ed ottenuto che le Olimpiadi del 2008 avessero luogo a Pechino. Non tutti erano d’accordo con Pechino sede delle Olimpiadi. I Giochi, dicevano e dicono, sono un avvenimento sportivo di pace, che unisce, mentre il regime cinese opprime la libertà. L’hanno spuntata i cinesi, che si stanno preparando all’avvenimento (agosto 2008). Ma si stanno preparando anche gli oppositori, i quali vogliono cogliere l’occasione dei riflettori delle televisioni del mondo per far sentire la loro voce. Il regime, intanto, non se ne sta con le mani in mano e contrasta con la sua mano di ferro ogni tentativo di libertà che non sia guidato dal regime stesso. A dare man forte alla Cina sono intervenuti alcuni Paesi, normalmente sensibili sul tema dei diritti civili, come l’Italia di Prodi, che ha accuratamente evitato di incontrare il Dalai Lama quando, alcuni mesi fa, è venuto in Italia. Ma anche gli Stati Uniti di Bush, che non più tardi di dieci giorni fa ha tolto la Cina dai Paesi dove i

diritti sono calpestati. Ironia della sorte, pochi giorni dopo questa apertura di credito americana verso la Cina, è scoppiata la rivolta dei monaci e dei civili tibetani che reclamano la sovranità del loro Stato, occupato militarmente dalla Cina nel 1959. La rivolta dei tibetani, finora, ha provocato la reazione dura dei cinesi e la morte di un centinaio di persone, ma tutto lascia supporre che o ci sarà una repressione ancora più dura che darà fiato a coloro che si appellano agli organismi internazionali per denunciare la mancanza dei diritti elementari, oppure questo sarà l’anno della lotta per la libertà in Cina. Insomma, o la Cina riuscirà a soffocare ogni tentativo di libertà o ne potrà essere travolta. E’ anche ipotizzabile che i dissidenti si stiano organizzando su larga scala. Per ora lo stanno facendo in Tibet. Dicevamo che l’occupazione militare del Tibet da parte della Cina nel 1959 – che ne rivendicava il possesso da tempo – ha provocato l’esilio in India dell’attuale quattordicesimo Dalai Lama e la costituzione del governo tibetano all’estero. Si tratta di un esercito di circa 80 mila cittadini tibetani che hanno trovato scampo in India ma che cercano, con mezzi pacifici e diplomatici, di rientrare nella patria libera dall’invasore. Non per niente Pechino ha subito attribuito la colpa della rivolta al Dalai Lama in persona. Fonti ufficiali cinesi hanno divulgato una dichiarazione in cui, usando il linguaggio truce tipico delle dittature, afferma: “Abbiamo le prove che il recente sabotaggio a Lhasa è stato organizzato e premeditato dalla cricca del Dalai Lama”. Il quale, da parte sua, risponde che il governo tibetano in esilio cerca il dialogo con la Cina, dialogo che si basa sulla non violenza. Il fatto è che i tibetani occupati sono un popolo che unisce buddismo e nazionalismo, spiritualismo e orgoglio nazionale, sono per la non violenza ma, evidentemente, non sempre, specie quando l’in-

vasore cinese vuole privarli della loro “anima”. Anche i monaci buddisti birmani si sono ribellati, a tal punto da essere oggetto di stragi e persecuzioni. Essi, tuttavia, lottano per un governo più democratico ma sono birmani tra i birmani. In Tibet, invece, si lotta contro un governo straniero e, per giunta, oppressivo. E’ questa la miscela che irrobustisce la lotta, che sicuramente sarà destinata a covare e a riesplodere se verrà repressa. Intanto, in Occidente si assiste alla ragion di Stato e soprattutto alla ragion economica: le proteste a favore dei diritti va bene, ma a condizione che gli interessi economici non ne risentano. Insomma, molti Stati, pur di fare affari con la Cina, sono di-

sposti a fare come gli struzzi: mettono la testa nella sabbia per non vedere. Così i dissidenti e gli oppressi non solo devono lottare contro l’oppressore, ma devono farlo anche tra l’indifferenza di molti Stati occidentali. Non è un bello spettacolo, anche se aumentano coloro che sostengono il boicottaggio delle Olimpiadi.

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cronaca la Pagina • 19 marzo 2008

Sciopero a Bellinzona i lavoratori protestano ma l'accordo non c'è

Dallo scorso 7 marzo i lavoratori delle ferrovie di Bellinzona stanno scioperando contro il piano di ristrutturazione delle ferrovie federali Cargo AG, che prevede, tra l’altro, la cancellazione di 126 posti di lavoro. La protesta, sostenuta dalla popolazione e dai sindacati UNIA e SEV, si è estesa a tutta la Svizzera. I lavoratori temo-

no per il loro posto di lavoro, dopo che le FFS Cargo hanno annunciato il piano di ristrutturazione dell’azienda, che non riguarda solo Bellinzona, ma anche Basilea, Biel e Friburgo. Non si tratta pertanto di una lotta locale o cantonale (anche se sono a rischio soprattutto posti di lavoro vitali per l’economia della regione di Bellinzona e delle valli),

ma di un’opposizione all’intera politica delle ferrovie federali svizzere. L’aspetto centrale della questione è il Polo di manutenzione delle locomotive, che a Bellinzona rischia di essere chiuso, pur essendo il solo vero elemento tecnologico d’avanguardia che potrà garantire anche in prospettiva un’occupazione certa. Nei giorni scorsi, il consiglio di amministrazione delle FFS ha deciso, con una seduta straordinaria, di sospendere le misure di ristrutturazione fino al 9 maggio prossimo, in cambio della fine delle agitazioni da parte degli scioperanti. Sabato scorso, a Biasca, le parti interessate (la direzione delle FFS, una delegazione degli operai delle officine di Bellinzona e i sindacati) si sono anche riunite, senza però riuscire a raggiungere un accordo. Il presidente del comitato di sciopero, Gianni Frizzo, ha definito le proposte delle FFS “troppo poco concrete, arroganti e assolutamente insufficienti”, aggiungendo che “il piano di ristrutturazione non deve essere né sospeso, né congelato, ma annullato”. Nel conflitto tra le parti è intervenuto anche il consigliere federale Moritz Leuenberger, che ha accusato la direzione delle FFS di non essersi resa

Donare gli organi vuol dire salvare altre vite Pensaci

conto dello stato in cui versava il comparto del trasporto merci. Bisogna osservare, che dopo la liberalizzazione del settore, introdotta nel 1999, è subito apparso chiaro che FFS Cargo si trovava, da sola, in una situazione di debolezza. D’altra parte, è anche vero che mai si è avviata una discussione politica sul ruolo della Confederazione, che detiene una partecipazione maggioritaria in due enti ferroviari - le FFS e la società BLS - che a loro volta sono concorrenti l'uno verso l'altro: situazione unica in tutta Europa. Fatto sta, che si è ancora lontani da una soluzione del conflitto. Lunedì scorso, i 430 dipendenti delle officine di FFS Cargo a Bellinzona, hanno deciso all’unanimità di proseguire lo sciopero. I lavoratori hanno anche chiesto l’intervento del Consiglio federale. L’assemblea dei lavoratori, ha fatto sapere di essere aperta al dialogo, ma “senza condizioni”. Con una risoluzione, i lavoratori hanno chiesto al Consiglio federale il suo sostegno in favore di un ritiro del piano di risanamento e l’impegno a mantenere tutti i posti di lavoro nelle officine di Bellinzona.

Bruno Palamara


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14.03.2008

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Elezioni Politiche 2008 FORTI DELLE NOSTRE IDEE.

Emiddio

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Perché noi in Europa c’entriamo


10 VERSO LE ELEZIONI la Pagina • 19 MARZO 2008

dare un‘alternativa perper dare un‘alternativa all‘Italia all‘Italia la Sinistral‘Arcobaleno la Sinistral‘Arcobaleno La Sinistra Arcobaleno è l’unica La Sinistra Arcobaleno è l’unica forza politica gradoindigrado avviare il forza in politica di avviare il risanamento morale del paese la e la risanamento morale del epaese lotta allolotta spreco ai privilegi, perchéperché allo aspreco a ai privilegi, è l’unicaèal’unica non avere dirigenti e a non avere dirigenti e candidaticandidati inquisiti inquisiti per corruzione, per corruzione, interessiinteressi privati inprivati atti d’ufficio o in atti d’ufficio o collusione mafiosa collusione mafiosa La Sinistra Arcobaleno mette al La Sinistra Arcobaleno mette al centro della propria azione la difesa centro della propria azione la della dignità del lavoro, la lotta controdifesa della edignità del dei lavoro, la dei lotta contro la precarietà la tutela diritti la precarietà e la tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici a partire e delle lavoratrici a partire dal dirittolavoratori alla salute e alla sicurezza, dal diritto alla salute e alla sicurezza, dalla difesa dei salari e dalla richiesta dalla difesa deiche salari e dalla richiesta di una politica fiscale permetta di una politica fiscale che permetta un’effettiva redistribuzione della un’effettiva redistribuzione della ricchezza

ricchezza

La Sinistra Arcobaleno è l’unica opzione vera per fermare la deriva moderata e La Sinistra opzioneuna veramoderna per fermare la deriva moderata conservatrice in ItaliaArcobaleno ed in Europa èe l’unica per garantire tutela dei diritti delle e in Italia ed in Europa per garantire una moderna deio diritti delle persone,conservatrice qualunque sia il colore della loro epelle, la loro religione, il lorotutela sesso le loro scelte dipersone, vita qualunque sia il colore della loro pelle, la loro religione, il loro sesso o le loro

scelteArcobaleno di vita La Sinistra si impegna per una politica di pace e contro la guerra in tutte le sue forme “senza se e senza per per la riduzione delle spese gli la guerra in La Sinistra Arcobaleno si ma”, impegna una politica di pace e per contro armamenti, dell’industria bellica e lalamessa al bando delle armi tuttelalericonversione sue forme “senza se e senza ma”, per riduzione delle spese per gli nucleari armamenti, in Europa la riconversione dell’industria bellica e la messa al bando delle armi nucleari in Europa è contraria a qualsiasi ipotesi di “larghe intese” o grandi La Sinistra Arcobaleno coalizioni è quindiArcobaleno l’unico voto utile per impedire il ritorno di Berlusconi al governo Laed Sinistra è contraria a qualsiasi ipotesi di “larghe intese” o grandi

coalizioni ed è quindi l’unico voto utile per impedire il ritorno di Berlusconi al governo

Elezioni per il rinnovo del Parlamento italiano per laElezioni Cameraper deiilDeputati grigia) italiano rinnovo(scheda del Parlamento CIRCOSCRIZIONE EUROPA per la Camera dei Deputati (scheda grigia)

Guglielmo Guglielmo BOZZOLINI

CIRCOSCRIZIONE EUROPA

BOZZOLINI

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19 marzo 2008 • la Pagina

Pensionamento flessibile E’ approdata in Consiglio Nazionale l’iniziativa popolare sul pensionamento flessibile, proposta qualche tempo fa dall’Unione sindacale svizzera (USS). Prossimamente, sono previsti anche diversi dibattiti parlamentari sull’undicesima revisione dell’assicurazione vecchiaia e supersiti (AVS) che, tra l’altro, prevede l’aumento dell’età di pensionamento per tutte le donne. Su questa questione, l’USS e il Consiglio federale hanno opinioni assai divergenti. Se da una parte il consigliere federale Pascal Couchepin continua ad affermare che l’AVS “naviga in cattive acque”, Paul Rechsteiner, presidente dell’USS, sostiene invece il contrario. A suo avviso “la Svizzera può permettersi il pensionamento già dai 62 anni anche per i lavoratori con redditi modesti,

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e non solo per quei pochi che possono permetterselo, come accade invece oggi”. Certo è che i pronostici, compiuti dal ministro Couchepin e dal Consiglio federale, sullo stato di salute dell’AVS, non si sono per nulla avverati, anzi è accaduto l’opposto: nel 2007, infatti, era stato calcolato un deficit di 2,5 miliardi di franchi. C’è stata invece un’eccedenza di 1,5 miliardi. Malgrado ciò, la difficile situazione dei mercati finanziari, ha fatto sì che gli utili dell’AVS diminuissero della metà durante lo scorso anno. Rechtsteiner, la settimana scorsa, ha aggiunto che i pronostici del Consiglio federale sono stati sbagliati per l’intero periodo che va dal 2000 al 2007, con una differenza rispetto alla realtà di quasi 20 miliardi di franchi. Sulla base dei suoi pronostici, il ministro Couchepin, aveva

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prospettato scenari a dir poco inquietanti, che tendevano a giustificare la decurtazione di rendite e allo stesso tempo l’innalzamento dell’età pensionabile. L’iniziativa sindacale denominata “per un’età di pensionamento flessibile”, proprio sulla base del reale stato di salute dell’AVS, intende invece permettere a persone con reddito da attività lucrativa non superiore a 119’390 franchi di beneficiare di una rendita AVS non ridotta già a partire dal 62esimo anno di età. Inoltre, essa prevede anche il versamento di una rendita parziale nel caso in cui l’attività lucrativa venga abbandonata parzialmente. Sono molti i cittadini che sostengono l’iniziativa e che sperano che vada a buon fine, perché essa migliorerebbe la situazione delle molte persone di

età superiore ai 60 anni che perdono il posto di lavoro contro la loro volontà e che, oggi, non percepiscono alcuna rendita oppure ne hanno una troppo bassa. Ovviamente, chi desidera lavorare fino a 65 anni o più a lungo, potrà continuare a farlo. Insomma, come accade oramai da anni, il dibattito attorno alla questione dell’AVS è molto acceso a livello politico e molto sentito dai cittadini, soprattutto da coloro che hanno redditi medio - bassi, i quali, ovviamente, si augurano che l’iniziativa sindacale sul pensionamento flessibile vada a buon fine.

Bruno Palamara

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12 politica la Pagina • 19 marzo 2008

Differenza stabile tra i due maggiori partiti

La campagna elettorale sta entrando nel vivo con la presentazione delle liste e con i dibattiti in televisione, ma un dato appare chiaro e costante: da una parte i sondaggi elettorali sono stabili, dall’altra i piccoli partiti fanno di tutto per distinguersi alla ricerca di un consenso più ampio. Cominciamo dalle indicazioni programmatiche. I due “grandi” hanno punti in comune, che corrispondono in parte alla comunanza di idee e programmi, in parte alla necessità di attirare il voto moderato. Berlusconi ha fatto delle promesse precise: l’abolizione totale dell’Ici sulla prima casa fin da subito, la progressiva diminuzione delle tasse e gli interventi sulla famiglia (per citarne solo tre); Veltroni ha messo l’accento sulla diminuzione delle tasse, sul salario minimo e sul potere d’acquisto. Tutti e due vogliono rimettere in moto una politica di sviluppo. Chi dei due sia più credibile appare dalla stabilità dei sondaggi, AFFITTASI LOCALE DI BALLO alla Militärstrasse 84, 2 UG, ca 50 m2 ,con parquet, specchi e impianto cd. Da subito o da convenire. Per il prezzo e per visitare il locale telefonare a DANIELA: 078 839 22 10

secondo i quali esiste una differenza tra il 6 e il 10% a favore di Berlusconi, segno evidente che l’eredità di Prodi pesa fortemente (ci sono state più tasse, salari devalorizzati, niente sviluppo e aumento del costo della vita). Anche in fatto di polemiche interne, Pdl e Pd se le dividono equamente. Nel centrodestra è scoppiato il caso Ciarrapico, l’editore di vari giornali locali che non ha mai rinnegato di sentirsi fascista. Berlusconi, a coloro che a destra e a sinistra hanno polemizzato con questa candidatura, ha detto che è un candidato che porta voti. La polemica si è subito smorzata, come si è sciolta anche quella che ha riguardato Alessandro Calearo, noto industriale del Nord-Est con simpatie leghiste e berlusconiane che però si è candidato nelle liste del Pd di Veltroni e che, all’indomani del suo inserimento in lista, ha applaudito la caduta del governo Prodi. A ben vedere l’una e l’altra candidatura (Ciarrapico e Calearo) sono un corpo estraneo all’interno del partito che li ha candidati, ma ambedue sono state presentate per “prendere voti”. Come dire: i voti non hanno né odore, né colore. I vari candidati premier e, in ogni caso, Veltroni e Berlusconi, ovviamente cercano di vincere e magari le promesse sono piuttosto abbondanti rispetto alle possibilità di mantenerle per davvero. Tuttavia, c’è la consapevolez-

za che si è creata una situazione economica molto difficile, con l’aumento del prezzo del petrolio e della benzina, con quello delle tariffe, delle fonti energetiche e con l’economia che non gira. Sarà anche la congiuntura internazionale, ma il fatto è che in Italia si sono sperperati i soldi spremuti dalle paghe dei cittadini senza incentivare i consumi e creare sviluppo. Questa volta, probabilmente, non ci saranno duelli elettorali in televisione, sul modello di quelli a cui assistemmo nel 2006. Il motivo dipende dalla legge sulla par condicio e, soprattutto, dalle candidature numerose alla carica di premier. L’ultima volta i candidati erano due, per cui furono possibili due sfide. Adesso i candidati premier sono 8 (Berlusconi, Veltroni, Santanché, Casini, Boselli, Bertinotti, Rossi, Turigliatto) e non è possibile organizzare dei dibattiti con la presenza di tutti e 8 nella stessa trasmissione. Intanto, si va affermando una nuova moda, l’abbandono della trasmissione in segno di protesta contro la parte del leone che farebbero i “grandi”. I contingentamenti dei tempi sono infatti il frutto della legge sulla par condicio, per cui, effettivamente, ad essere penalizzati sono i piccoli partiti. Ha iniziato Boselli, abbandonando Porta a Porta, pur dichiarando che aveva avuto pari cittadinanza solo da Bruno Vespa. E

allora perché ha abbandonato la trasmissione? In realtà, l’abbandono era stato programmato ad effetto, per attirare l’attenzione con quel gesto plateale. Il gesto ha fatto subito scuola, per cui hanno abbandonato la trasmissione Santanché, Ferrando, Turigliatto e anche Casini (all’ultimissimo momento). Dal punto di vista mediatico pare che il gesto paghi, se non in termini elettorali, almeno in termini di ascolto. Resta il fatto che troppi candidati disorientano gli elettori perché causano una disparità di messaggi che si traduce in una confusione generale, per cui le preferenze si orientano verso i due partiti più grandi, anche perché tra i “piccoli” non ci sono grosse personalità capaci di proporsi come nuova prospettiva. Come abbiamo già riferito la settimana scorsa, non ci sarà la candidatura di Mastella, il quale, in un’intervista sul Corriere della Sera ha detto che se avesse previsto i risultati – lo scioglimento del suo partito – non avrebbe votato contro il governo. Preso atto della frittata già fatta, si è limitato a dare indicazioni di voto al centro, quello della Costituente di Casini-TabacciPezzotta. In realtà, Mastella è stato rifiutato proprio da Casini e forse, sapendo che le sue indicazioni di voto sono una jattura, ha voluto vendicarsi proprio di Casini dicendo che quelle era la direzione delle sue preferenze. ✗politica@lapagina.ch

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14 VERSO LE ELEZIONI la Pagina • 19 marzo 2008

ESPERIENZA E IMPEGNO A TUTTO CAMPO

“Tra gli italiani all’estero ho conosciuto le ansie della prima generazione, sempre in bilico tra il restare qui e il tornare in Italia, la faticosa integrazione e i conflitti identitari delle seconde generazioni, l’affacciarsi alla ribalta delle terze generazioni, radicate nel contesto locale e capaci di maturare al tempo stesso un rapporto sereno ed orgoglioso con le loro origini. In caso di elezione, il mio impegno è teso a interpretare bisogni e potenzialità delle nostre comunità in Europa, per dare soluzione ai problemi ancora irrisolti delle prime generazioni, ma con la necessaria attenzione a costruire politiche che valorizzino talenti e risorse delle seconde e terze generazioni” www.celidonio.ch La mia biografia

Le mie proposte

• Riorganizzazione delle competenze ministeriali in materia di italiani all’estero. • Revisione delle funzioni del CGIE e maggiori poteri ai COMITES. • Qualificazione della rete consolare, secondo il principio della prossimità del servizio. • Disciplinare la concessione ad esterni di funzioni operative dei Consolati. • Assunzione in loco di personale qualificato per i servizi consolari. • Una politica scolastica che metta al centro soprattutto i corsi di lingua e cultura. • Centralità dell’intervento pubblico nei corsi di lingua e cultura, regolamentazione degli enti gestori e ridefinizione della posizione contrattuale del personale assunto in loco. • Estensione alle scuole e ai corsi dell’Autonomia e applicazione coerente delle norme sulla parità scolastica. • Revisione delle tasse sui passaporti, sulla casa e sui rifiuti. • Interventi mirati a sostegno della stampa e dell’informazione, superando la logica del finanziamento a pioggia. • Basta al criptaggio del segnale RAI in Europa, più informazione televisiva prodotta da e per gli italiani all’estero.

Abruzzese di Villetta Barrea (L’Aquila), 53 anni, di genitori operai. Dal 1960 a Roma. Nella borgata dell’Acquedotto Felice frequenta la Scuola 725, fondata, sull’esempio della scuola di don Milani, da don Roberto Sardelli. A Roma gli studi classici e poi il diploma di insegnante. Nel 1975 in Svizzera, con esperienze di lavoro nell’edilizia e nella ristorazione. Lunga esperienza di insegnamento nei corsi di lingua e cultura italiana in diversi cantoni della Svizzera tedesca. Insegnante e coordinatore didattico, presso la Scuola Elementare bilingue italo-svizzera di Basilea. .Dal 2005 insegnante di italiano nelle scuole medie svizzere. Residente a Olten (Cantone di Soletta), sposato con Ursula, insegnante nella scuola svizzera, consigliera comunale nel gruppo socialista. Doppio cittadino. Padre di due figlie di 26 e 24 anni, studentesse.

Da sinistra: Pasqualina Napoletano, Cesidio Celidonio, Giovanni Berlinguer

Appello al voto

di Giovanni Berlinguer e Pasqualina Napoletano membri del Gruppo Socialista al Parlamento Europeo Caro Cesidio, apprendiamo con piacere della tua candidatura alle prossime elezioni politiche per la Circoscrizione Estero/Europa nella lista della Sinistra-l’Arcobaleno. Siamo certi che la tua storia politica e personale potrà offrire un contributo utilissimo alla campagna elettorale ed al rafforzamento della Lista La Sinistra - l’Arcobaleno. Sappiamo che la tua candidatura sta raccogliendo un clima positivo e auspichiamo che essa possa ottenere un consenso incoraggiante tra gli italiani residenti in Europa. Desideriamo esprimere il nostro sostegno politico alla tua candidatura e, nei limiti della nostra disponibilità anche con la campagna in Italia, saremo lieti di fornirti un contributo diretto ed una presenza alle tue prossime iniziative elettorali. Giovanni Berlinguer Pasqualina Napoletano

Vota la Sinistra-l‘Arcobaleno Più forza ai diritti del lavoro e dei migranti

Impegno per la dignità del lavoro, per una scuola democratica e inclusiva, per i diritti dei migranti. Coerenza in politica con gli ideali di giustizia e di partecipazione democratica. Competenza nelle questioni sociali e scolastiche delle nostre comunità.


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19 marzo 2008 • la Pagina

I matrimoni forzati esistono ancora Diffuso soprattutto nelle comunità di immigrati di stampa tradizionalista e patriarcale, il fenomeno dei matrimoni forzati non risparmia neppure la Svizzera. Secondo un’indagine effettuata nel 2006 dalla Fondazione Surgir di Losanna, nella Confederazione esisterebbero circa 17 mila matrimoni forzati (un terzo delle vittime sarebbe minorenne). Per chi è costretto a sposarsi contro la propria volontà solo per assecondare scelte effettuate da terze persone, il matrimonio può anche trasformarsi in tragedia. All’interno di tali coppie, infatti, le violenze e le prevaricazioni, assai diffuse, possono comportare gravi conseguenze fisiche e psichiche. Si tratta pertanto di un fenomeno molto preoccupante, che sicuramente meriterebbe maggiore attenzione da parte dei mezzi di comunica-

zione e dalle forze politiche. Secondo il suddetto studio, il fenomeno non riguarda solo le donne, ma anche gli uomini e non è circoscritto ad una particolare area di provenienza, anche se riguarda soprattutto i tamil induisti, gli aramaici, i kosovari musulmani e cattolici, gli ebrei ortodossi, i turchi sanniti ed i curdi. Spesso si tratta di persone costrette a sposarsi con uomini o donne della stessa origine. Paradossalmente, i genitori, mediante questo comportamento, pensano di agire per il bene dei propri figli. Un ruolo determinante viene giocato anche dai membri di quella comunità alla quale appartengono queste persone, soprattutto dai più tradizionalisti, che considerano praticamente un dovere rispettare tale usanza. Si sta cercando di affrontare il fenomeno anche a livello politico. Durante la prossima sessione

del parlamento nazionale, infatti, si dovrebbe discutere di misure legislative atte ad impedire tali matrimoni, tutelando nello stesso tempo le vittime. Già a metà novembre del 2007, l’esecutivo ha adottato il Rapporto sulla punibilità dei matrimoni forzati. Tuttavia, esso intende agire solamente nell’ambito del diritto civile, anche perché sarebbe molto difficile risolvere il problema dell’accertamento del reato, nel caso in cui, ad esempio, le vittime si dovessero rifiutare di deporre. Un provvedimento efficace potrebbe essere quello del mancato riconoscimento dei matrimoni contratti dai minori di 18 anni. Più in generale è necessaria una campagna di sensibilizzazione, oltre che una pianificazione di progetti cui però è necessario che partecipino attivamente anche cittadini di origine stranie-

ra. Inoltre, sono indispensabili anche offerte di assistenza per le persone vittime o minacciate di matrimonio forzato. Nell’intento di combattere i matrimoni forzati, alcuni giovani di origine straniera hanno fondato la piattaforma “zwangsheirat.ch”. E’ importante sottolineare che al momento, il Codice penale svizzero non contiene alcuna disposizione che punisca questo genere di matrimoni. Sono però sanzionati i reati spesso commessi nell’ambito di tali matrimoni, ossia la minaccia, il rapimento di persona ed il ricorso alla violenza fisica, sessuale o psichica. Bruno Palamara

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Mi chiamo Giovanni Urracci, ho 64 anni, sono pensionato e sono originario della Sardegna.

sono emigrato nel 1959. Dal 1964 ad oggi vivo in Svizzera, Sono stato impegnato sin da giovane nelle attività sociali, politiche e ricreative della nostra comunità. Ho speso molti anni della mia vita,a fare volontariato, all’interno delle colonie libere italiane e sono ancora vive in me le battaglie portate avanti con successo.

Dignità, Onestà, Serietà, è il nostro slogan: con leggi adeguate alla Camera dei Deputati per finanziamenti sufficienti a favore delle comunità italiane, in Europa. Nella parola d’ordine: identità ed integrazione, individuiamo il cuore della nostra battaglia politica per la costruzione di una comunità di connazionali che abbia la capacità di uscire dalla subalternità nella quale si trova, e conquistare coscienza del suo ruolo di classe dirigente nel paese ospitante. Questo attraverso la richiesta di fondi, il dovuto supporto da parte del nostro governo e una politica di riqualificazione culturale e linguistica. Solo così si avranno gli strumenti necessari per una totale integrazione e parallelamente, il riconoscimento, nel paese di origine. I compagni della sinistra critica sono quindi per una proposta, forte che superi questa condizione di subordinazione.

PROGRAMMA Riforma dei Consolati:- Più personale, più risorse, no! alla riduzione e l’accorpamento delle sedi, trasparenza nella pubblicazione dei bilanci.efficienza nei servizi, mai più tempi di attesa. Riforma e Rilancio dei COMITES e CGIE :- Regole chiare: trasparenza, controllo e affissione dei bilanci in Consolato.- Revisione dei compiti, funzioni e composizione del CGIE a seguito del voto all'estero.- Incentivazione della costituzione di COMITES la dove non ancora esistenti. Lingua e cultura italiana in Europa :- Riforma legge 153/71 - Istituzioni scolastiche italiane in Europa – NO, alla privatizzazione del sapere e della cultura. Più fondi ministeriali, destinati a tal fine. L'istruzione é indispensabile per l'emancipazione, necessaria per trovare lavoro. Favorire la partecipazione attiva degli italiani nelle politiche locali.:- Assistenza ai giovani in mobilità per studio o lavoro - Combattere la precarietà - Garantire l'assistenza sanitaria ai disoccupati e studenti. Pensioni e Fiscalità degli Italiani in Europa :- Difesa dei diritti del lavoro e delle pensioni.- Adeguamento automatico delle pensioni al caro vita – tolleranza zero per ritardi e ingiustizie.- Potenziamento dei poli INPS. - Istituzione dei servizi locali, efficienza degli enti preposti per una adeguata consulenza fiscale, riforma e più assistenza, sanitaria e e previdenziale per gli italiani all’estero, - No, alla tassa sui rifiuti e L’ICI per la prima casa.

Mandante elettorale: Urracci Giuseppe

Associazioni e Patronati:- Appoggio concreto, istituzionale ed economico affinché cresca e venga valorizzato l’associazionismo - Impulso all’identità italiana e all’integrazione da parte delle Associazioni attraverso la cultura e l’informazione aperta e accessibile a tutti. - Contributi regionali e Consolari, alle associazioni che lavorano per i connazionali.


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19 marzo 2008 • la Pagina

Thyssen: l'operaio Luigi Roca si suicida per il mancato rinnovo del contratto

Vittima della precarietà Un operaio si toglie la vita perché non gli viene rinnovato il contratto a termine: per la Fiom di Torino è “una nuova tragedia della precarieta”. Il tragico fatto è avvenuto lo scorso 12 marzo in un’azienda del gruppo Thyssenkrupp, la Berco di Rocca Canavese e la vittima è Luigi Roca, 39 anni, padre di due figli. L’uomo, prima di impiccarsi in casa, ha lasciato un biglietto alla moglie: “Ho perso il lavoro e con quello la dignità. Scusami”. Qualche delegato sindacale del gruppo Thyssenkrupp ha avanzato l’ipotesi che il suo contratto non fosse stato rinnovato perché l’azienda si preparerebbe a fare posto ai lavoratori dell’acciaieria di Torino, chiusa dopo il rogo del 6 di-

cembre. Un sospetto che viene però respinto da Fabio Carletti della Fiom: “Non c’è alcun accordo sindacale di questo genere. I cento lavoratori della fabbrica di Torino, attualmente in cassa integrazione - spiega possono usufruire degli incentivi all’uscita e c’è un percorso di ricollocamento in due anni. Per quelli che rimangono se ne riparlerà nel 2010. E’ un dramma, ma non c’è alcun collegamento con gli impegni da noi assunti”. Una parte dei lavoratori dello stabilimento torinese della Thyssen ha già in corso colloqui con l’Alenia e altri grandi gruppi del torinese. Anche l’azienda ha smentito l’ipotesi di un collegamento tra il suicidio e l’accordo per il ricolloca-

mento del lavoratore. Intanto, c’è dolore e rabbia nelle parole di Barbara Agostino, 34 anni, moglie di Luigi. Dolore perché “ora sono sola, con due figli da crescere e un marito che non c’è più”, si sfoga, con la voce rotta dal pianto e il viso segnato dalla sofferenza, la donna, che ha due figli, di 6 e 7 anni, ed un lavoro come addetta alle pulizie. Ma non nasconde anche la rabbia: “Perché - dice - se mio marito si è ucciso è perché si sentiva umiliato: chissà che cosa deve avere provato e sentito dentro di sè per scegliere di farla finita”. E ancora: “Sono una donna distrutta, se quell’azienda gli avesse rinnovato il contratto ora non sarei qui a piangere mio marito”. Anche i sindacati accu-

sano: “Le aziende dovrebbero fare più attenzione e valutare, prima di decidere chi licenziare, la storia di ogni lavoratore. Lasciare a casa un operaio di 40 anni, con moglie e figli a carico, era una di quelle scelte da valutare attentamente”. Intanto l’amministrazione comunale di Rocca Canavese sta valutando la possibilità di aiutare economicamente la vedova dell’operaio che si è tolto la vita. I due vivevano in località Vallossino da quattro anni.

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18 Fotoracconto la Pagina • 19 marzo 2008

Festa Folkloristica dell’associazione Calabrese Monsoretana “Prendi del Frascati, secco, mi raccomando e di ottima qualità. Non quei bianchi frizzantini del denner, che costano due soldi e tanto valgono. Bianco secco… poi quattro bottigliette di bitter Campari e mezza bottiglia di Campari rosso. Ed ecco pronta “la bicicletta calabrese”, semplice drink , elegante eraffinato che allieta tutte le feste nostre. Perché si chiama bicicletta....? Sai dopo che te ne fai un po’ di questi è difficile che puoi usare la macchina, e per tornare a casa non ti resta che la bicicletta….ma

attento. No scherzo, non so noi la chiamiamo da sempre così, forse perché ha due ruote una bianca ed una rossa. E’ un ottimo drink ed è obbligatorio berlo in compagnia. Come il macchiato dei pugliesi o altre invenzioni di noi emigrati. Certo ci voleva il bergamotto per completarlo ma non ci è arrivato in tempo….pazienza”. Giuseppe detto, marocchino, o Cincinnato, o ‘ngiuria in verità e per l’anagrafe Oppesidano, ci accogli con una simpatia che traspare tutta dai suoi baffoni bianchi e dal sul fare molto ospitale. Difficile dir-

gli di noi ed alla fine dalla bella festa Calabrese di Heggart, Winthertur, siamo andati via con l’allegria addosso, tra biciclette e Cirò, salsicce, pasta e dolci caserecci. Fortunato chi ci è stato, si può dire, e Fortunato davvero si chiama l’oste della serata che delizia la zona con vini e prodotti tipici di Calabria. Grande protagonista il paesino di Monsoreto che campeggia nella sala in una gigantografia prodotta da Giulio Albanese, imprenditore che il suo paese di origine non lo ha mai dimenticato e figura nei

pannelli pubblicitari della sua ditta di Baumaterial. Ospite anche l’on. Razzi che ha trascorso con gli amici di Monsoreto una bella serata. Bicicletta calabrese e pacche sulla spalla anche a lui che tra i suoi connazionali ci sa stare da emigrato tra emigrati. Alla fine un caffè rimette a posto tutto, due salti in pista una musica dolce come la Calabria e tutti a casa a notte fonda. Domani è un altro giorno ed il 25 ottobre ci sarà un’altra festa, ma per stasera Monsoreto ci ha fatto davvero divertire e star bene. Grazie!


esteri 19

19 marzo 2008 • la Pagina

Ahmadinejad supera la prova delle elezioni Il presidente Mahmud Ahmadinejad supera con successo la prova delle elezioni in Iran, nonostante il malcontento per l’economia, in particolare per l’inflazione galoppante. I conservatori confermano il loro ampio controllo sul Parlamento, nel quale si avviano ad ottenere i due terzi dei seggi, e la corrente vicina al presidente è in vantaggio anche a Teheran, dove era sfidata da uno schieramento di fondamentalisti alternativi. La vittoria dei conservatori era largamente prevista, tenuto conto delle squalifiche nella fase pre-elettorale dei più importanti candidati riformisti, come avvenuto nelle legislative del 2004. Nonostante questo, i riformisti sembrano mantenere le posizioni che avevano nell’assemblea uscita da quella consultazione e sperano di avvicinarsi al 20 per cento dei seggi. “Malgrado tutte le restrizioni, siamo riusciti a disturbare il gioco dei nostri avversari”, ha detto il portavoce della Coalizione dei riformi-

sti, Abdollah Nasseri. La presidenza slovena di turno della Unione europea ha espresso in una dichiarazione il suo “profondo rammarico e delusione” per il processo che ha portato alla messa fuori gioco dei principali riformisti, affermando che le elezioni non sono state “né libere né giuste”. Un dato importante era quello dell’affluenza alle urne, vista dal regime come un criterio fondamentale di giudizio per il sostegno della popolazione. La Guida suprema, ayatollah Ali Khamenei, aveva chiamato tutti gli iraniani alle urne, affermando che si trattava di “un dovere politico e religioso”. Secondo il ministro dell’Interno, Mostafa PurMohammadi, ha votato “il 60 per cento” degli aventi diritto. Alcuni siti Internet riformisti sottolineano, però, che lo stesso ministro ha parlato di 25 milioni di elettori che si sono recati ai seggi, e ciò farebbe scendere la percentuale al 57 per cento su un totale di 43,8 milioni di elettori iscritti.

A Teheran l’affluenza non è andata oltre il 40 per cento. Ahmadinejad tuttavia, in un “messaggio di congratulazioni’’ inviato a Khamenei, ha affermato che “la presenza del popolo ha impresso il marchio della vergogna sulla fronte dei nemici, che ora si pentono’’. Nella capitale, dove erano in palio 30 dei 290 seggi del

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Parlamento, secondo dati non ancora definitivi, 11 candidati risulterebbero eletti direttamente, tutti conservatori. Per gli altri 19 bisognerà ricorrere ai ballottaggi tra altri 38 candidati, che si terranno alla fine di aprile. Tra coloro che andranno al secondo turno figurano anche alcuni riformisti.

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20 VERSO LE ELEZIONI la Pagina • 19 marzo 2008

Tribuna politica a Bubikon Quando la politica è debole i cittadini intervengono. A Bubikon l’associazione ispicesi e diversi comitati genitori hanno organizzato una tribuna politica tra candidati delle liste per le elezioni del prossimo 13 aprile. Pochissima gente è intervenuta, molti invece i candidati. Comunque nonostante la platea fosse scarsa il dibattito condotto in modo imparziale e professionale da Bruno Indelicato, ha dato la possibilità ai candidati di poter spiegare bene le ragioni del loro impegno in questa competizione elettorale. Una macchinetta segnava il tempo garantendo a tutti la possibilità di esprimersi. Il nostro giornale dedica uno spazio descrittivo di quello che è avvenuto anche per apprezzare la correttezza di tutti i candidati che hanno risposto puntualmente a tutte le domande, anche quelle più scomode. Diamo un resoconto sommario con una panoramica sintetica di ciò che i candidati hanno espresso. P i c c h i (pdl): l’on. Picchi è stato il primo a parlare, ha concentrato il suo intervento essenzialmente su due argmomenti:per prima cosa ha ricordato che il Governo Prodi ha fallito nei suoi obiettivi, è caduto disastrosamente lasciando il paese nel caos. In secondo luogo ha detto che se il popolo delle libertà vincerà ricomincerà dal risolvere il problema dei rifiuti a Napoli – priorità assoluta -. Poi ha detto che il problema dei servizi all’estero è aggravato dagli sprechi e dall’enormità di risorse che non sono efficacemente destinate: ad esempio 350.000 euro ai patronati. Ha ribadito che la visione degli italiani all’estero che egli ha è completamente diversa da quella del pd di Veltroni e che non vi è alcuna compatibilità tra le due visioni. Razzi (idv): l’onorevole Razzi dell’Italia dei Valori ha precisato che la sua attività è partita dal problema dei costi della politica. Ha ricordato che bisognava eliminare gli sprechi come province e CGIE. Ha affermato che da quando ci sono i parlamentari all’estero non ha più senso un organismo come il CGIE sul cui operato molto c’è da chiarire,e che in tal senso avrebbe scritto al

Presidente della Repubblica ed al Ministro degli esteri per avere chiarimenti su molte iniziative di questo organismo nel passato. Ha poi chiarito che il suo operato durante i due anni di legislatura è andato nella direzione di trattare i temi concreti che interessano i connazionali, ribadendo che vuole valorizzare l’esperienza degli italiani all’estero anche per la soluzione dei probemi in Italia, a partire dai problemi dei rifiuti, cercando di importare nel nostro paese le modalità di raccolta differenziata con i sacchi prodotti dai Comuni presenti in Svizzera, che potrebbero rappresentare anche una forma di risparmio per gli italiani all’estero.

Benevelli /Zulian(pdl) in rappresentanza di Benevelli, candidato (pdl) ha parlato Zulian, ricordando che c’è bisogno di superare la fase del sentirsi “emigrati” e che bisogna diventare comunità integrata nelle società dei paesi ospiti. Ha ricordato che questa è soprattutto una esigenza delle nuove generazioni che l’attuale emigrazione organizzata non riesce ad intercettare. Ha ribadito che in Parlamento c’è la necessità di fare “lobby” mettendo al centro le esigenze concrete dei connazionali, come ad esempio l’annosa questione dell’anagrafe AIRE, che ancora per esempio non consente agli italiani all’estero di

godere dell’assistenza gratuita in bile di Lucerna dove è auspicabile Italia qualora si superano alcuni che sia istituito uno sportello digitetti di permanenza e di soggiorno. tale. Poi ha esaltato il ruolo degli

enti gestori virtuosi come il Casli di Zurigo che è uno dei pochi enti ad essere in attivo. Poi ha precisato che l’emigrazione vuole la velocità dei servizi, vuole i fatti e non le chiacchiere. Riguardo all’alleanza con il pd ha precisato: noi siamo alleati per vincere e governare insieme. Abbiamo liste separate e confluiremo in un unico gruppo. Ma se dopo vi saranno inciuci noi non ci staremo. L’accordo è per vincere e governare da soli.

Bozzolini (Sinistra arcobaleno): il candidato della sinistra ha affermato di quanta voglia di sinistra vi sia nel nostro paese. Di quanta necessità vi sia di battersi per i diritti mettendo al centro il lavoro, la lotta alla precarietà. Questi temi caratterizzano una identità che risulta smarrita nel pd del “maanchismo”. In un partito che cerca di tenere insieme elementi contradditori come il falco di confindustria e l’operaio, il militare ed il pacifista, colui che si batte per il laicismo e l’integralista cattolico. Il tutto però deve partire da una priorità, la grande questione morale, che nasce da Berlinguer e necessità oggi in tempi di scandali, scalate bancarie, conflitti di interesse, di un rinnovato impegno che egli considera essenziale per il futuro del paese. Su rete consolare e corsi, l’approccio degli eletti è stato negativo. Bastava che si coordinassero e sarebbero stati più efficaci. Di Benedetto (idv): sono al fianco di Razzi, che con il suo lavoro concreto ha permesso il mantenimento all’Italia dello sta-

Celidonio (sinistra arcobaleno): una sinistra c’è, e pone con forza al centro delle necessità del paese i temi dei diritti soprattutto del lavoro, della lotta alla mafia. Ricorda che Rita Borsellino è la loro capolista nel Lazio al Senato. Sui temi legati all’estero egli ribadisce che sono necessarie istituzioni scolastiche integrate, verso le quali è necessaria una riforma e non uno smantellamento. Anch’egli critico nei confronti di un pd che pecca di mancanza di identità sostiene che la sinistra si caratterizza anche per l’impegno nei confronti della migrazione sociale in generale. Quindi è anche necessario affrontare, con l’esperienza di chi ha vissuto l’emigrazione, la nuova immigrazione in Italia e dotarsi di strumenti efficaci per facilitare i processi di integrazione.


VERSO LE ELEZIONI 21

19 marzo 2008 • la Pagina

Fantetti (pdl): candidato al senato, 42 anni, pugliese, mette in risalto in primo luogo la necessità di un suo impegno per l’emigrazione professionale, che negli ultimi anni ha un trend in ascesa. Egli parte dalla sua esperienza giornalistica, ha fondato un giornale “Pensiero Londinese” ed afferma che l’emigrazione italiana oggi per il 55% ha meno di 42 anni. Poi specifica che solo il voto all’estero consente ai cittadini di scegliersi il proprio candidato con la preferenza ed invita a scegliere i più preparati. Niente demagogia, bisogna scegliere le persone preparate per meglio rappresentare gli italiani all’estero. Questo governo ha tolto il Ministero italiani nel mondo; ha sbagliato. Spera che davvero queste elezioni rappresentino una novità, e tale può essere solo se si sceglieranno persone nuove, perché la novità è data anche dall’età dei rappresentanti che si manderanno a Roma.

Langone (altra Sicilia per il sud): il candidato residente in Svizzera, intanto sottolinea che il suo movimento non è ne di destra ne di sinistra. Ha come programma un elenco di punti concreti per gli italiani all’estero e ne elenchiamo alcuni. 1)almeno due viaggi gratis all’anno per i connazionali;2)ag evolazioni tariffarie;3agevolazioni su mutui e conti correnti in italia;4)fondi per incrementare l’import all’estero di made in italy;5)accordi bilaterali per incentivare il turismo verso l’Italia;6)incentivare l’apertura di nuove aziende in Italia e nel sud;7)rientro per rilanciare l’economia italiana;8) rapporti con la banca europea per investimenti maggiori in Italia; 9) creazione di una associazione verso il sud e che dal sud faccia rinascere l’economia italiana.

Mesiano (partito socialista): i socialisti in questa competizione ci sono, con tutta la loro storia e tradizione. Non capiamo perché Veltroni non abbia voluto con noi un accordo mentre lo ha preferito con Di Pietro. Avrà difficoltà ad entrare nel partito socialista europeo dove noi siamo per diritto. Era meglio votare dopo la riforma elettorale. Noi oggi abbiamo problemi di visibilità che rendono poco democratiche queste elezioni effettuate con una legge sbagliata e da noi non voluta. Il gioco democratico è falsato dall’invisibilità dei piccoli. Noi siamo la lista dei riformatori-laici. Per l’estero puntiamo su scuola, servizi sciali, fisco e potenziamento del sistema italia. E’ questo che sta a cuore ai nostri connazionali. Dal ’93 è in atto una tendenza a privatizzare gli interventi scolastici all’estero. E’ un errore, perché serve la presenza dello Stato. Attenzione a modificare la 153 che è una nostra conquista, comunque si riaffermi il ruolo dello Stato.

Urraci (sinistra critica): Per anni è stato un esponente delle organizzazioni regionali e politiche dell’emigrazione. La sua storia, afferma, è la storia simile di tutti noi emigrati. Emigrato dal ’59 ha lavorato nei circoli sardi. Il suo mito intramontabile : Enrico Berlinguer. Oggi guarda ad un’Italia dove le risorse vengono regalate a banche ed imprese. La situazione è catastrofica. I suoi impegni se eletto nell’unica lista che mantiene la falce e martello nel suo simbolo, si impegnerà a fondo su – lavoro,formazione, assistenza, meno consolati, più agenzie bilingue, difesa delle pensioni. Conclude dicendo che senza la falce e martello non vede la sostanza di qualsiasi impegno.

Da Costa: (Partito Democratico) egli interviene a nome dell’on. Farina assente come gli altri candidati del pd perché a Lugano con Veltroni. Ribadisce che il pd è frutto di un coraggioso impegno verso la semplificazione e la chiarezza. Prodi è caduto proprio per questa estrema frammentazione che i cittadini ormai rifiutano. Il pd è un grande atto di coraggio che i cittadini riconoscono ed apprezzano. Gli sforzi enormi di rinnovamento della classe politica sono difficili da attuare ma il merito del pd è di aver per primi e con coraggio intrapreso il cammino. Niente condannati in lista; liste con volti nuovi dove, come si deve in un grande partito, riuscire a far convivere identità anche differenti. Solo così potremo risolvere i problemi del paese. Sulle grandi riforme poi non esclude la possibilità di convergenze più larghe, ma esclude la possibilità di un governo insieme al pdl.

Ulteriori discussioni si sono avute in un secondo passaggio tra i candidati, segnaliamo la voglia di antiberlusconismo affermata da Celidonio, l’anteticità tra le due visioni del mondo ribadita da Fantetti –“tra noi e loro ci divide tutto” -, la contraddizione sulla no tax area evidenziata da Mesiano, l’impegno ad una lotta alla mafia ribadito da Da Costa al di fuori delle soggettività perché il pd ha nella sua storia fondativa al di là dei simboli e dei personaggi, la lotta alla mafia. fotoracconto JOKER


22 il romanzo storico la Pagina • 19 marzo 2008 «Il declino degli dei» - 68° capitolo

Il rio delle Amazzoni Dopo questa consultazione, Diocleziano aprì finalmente la progettata campagna contro i Sarmati, che l’avrebbe tenuto occupato per un paio di anni nella difesa sul grande fiume di frontiera. Sua intenzione era quella di costeggiare inizialmente il Danubio sulla sponda destra, attraverso il Norico e la Pannonia; per poi, all’altezza di Singidunum (Belgrado), oltrepassarlo, e operare un’eventuale incursione all’interno del territorio. Per meglio prepararsi al confronto, però, man mano che avanzava, chiedeva di intrattenersi con gli osservatori, interrogava gli esploratori, pretendeva resoconti più dettagliati, convocava storici e cartografi, contattava gli informatori, ascoltava le segnalazioni dei governatori, per farsi il quadro più completo possibile della situazione. Sapeva che questa volta si trovava di fronte ad una popolazione che, benché non ignota, risultava ancora abbastanza misteriosa, quanto alle origini, la mentalità e i costumi; ed era fin troppo consapevole che per sottomettere un paese non è affatto marginale conoscerne il profilo e le tradizioni: poiché un popolo, non diversamente da un individuo, presenta uno specifico impasto psicologico, che si svela a dispetto di tutte le intenzioni, in una miriade di movenze e contesti. Pertanto, nei due anni della campagna, Diocleziano mise insieme un’accorta messe di informazioni, che, per quanto contraddittorie, contribuirono al successo della spedizione. Di immediato vantaggio fu realizzare assai presto che i Sarmati non erano un’etnia omogenea, ma un’accozzaglia di gruppi diversi in disaccordo tra loro, e aventi in comune solo una lingua non dissimile da quella persiana. Si trattava per la maggior parte di tribù nomadi, come i Roxolani, gli Aorsi, gli Alani; mentre sedentari erano gli Sciti. Ma erano proprio questi ultimi che, mescolando le fantasticherie del desiderio con l’eco alterata delle ricerche di Erodoto, i Sarmati consideravano come i loro più autentici antenati, con-

L'autore del romanzo Gerardo Passannante

vinti che la miscela delle loro vene derivasse dallo straordinario incrocio degli Sciti con le Amazzoni! “Le amazzoni? si stupì Diocleziano. “Credevo che si trattasse di una leggenda, o di una fantasia dei poeti…” “Forse è così,” gli fu spiegato dagli informatori. “Ma i Sarmati sono profondamente convinti di questa loro origine, e ne vanno fieri… D’altra parte, Augusto, nel corso della campagna avrai modo di constatare che tra i guerrieri sono tuttora presenti molte donne. Sì, perché tutte le sarmate sanno montare a cavallo, tirare con l’arco e lanciare giavellotti. E non sono assolutamente da sottovalutare, visto che nessuna può prendere marito se prima non ha ucciso un nemico… E dal momento che tutte intendono sposarsi…” “Sposarsi?” si ristupì Diocleziano. “Anche qui, credevo che le Amazzoni fossero assolutamente contrarie a congiungersi con uomini…!” “Una volta doveva essere così, in effetti. Ma da allora è passato molto tempo, e i loro costumi sono cambiati. Per le circostanze stesse del vivere, la leggenda si è tramutata in pratica quotidiana, e le cose oggi vanno del tutto diversamente, benché gran parte della protervia delle antenate sia rimasta nelle discendenti….” E di tappa in tappa, di informazione in informazione, di resoconto in resoconto, Diocleziano potè apprendere e ricostruire un profilo dell’avversario, fatto di mito e referti. E imparò come una volta, tanto tempo prima, in Tracia, lungo il fiume Termodonte, una donna energica si era impadronita del potere; e, dopo avere disciplinato tutto un esercito femminile, l’aveva lanciato sui paesi limitrofi, per poi proclamarsi figlia d’Ares. Era stata lei la prima ad assegnare agli uomini la filatura e le altre arti muliebri, spingendo il rigore fino alla crudeltà, al punto che ai figli maschi venivano storpiati gli arti, perché fossero inabili alla guerra; mentre alle donne era imposta una formazione militare, spinta fino al fanatismo: se si pensa che la

congettura secondo cui “amazzone” deriverebbe dal greco a-mazòs (senza seno), poggia sulla loro abitudine di asportare la mammella destra per meglio consentire l’uso dell’arco, e di mettere al contempo in evidenza la sinistra, a sottolineare un’incontestabile femminilità. Del resto già Omero le aveva definite “forti come uomini ma loro nemiche”: confermando che l’eterno timore maschile, di sentirsi battuti su un terreno ritenuto di proprio appannaggio, abbia alle spalle una ben lunga storia. A completare la sua riforma, la sorprendente regina tracia aveva creato sulle sponde del Termodonte la città di Temiscira, dalla cui reggia dominava popoli e genti; senza peraltro assaporarne lo splendore, perché cadde di lì a poco in battaglia. Non pertanto la sua riforma andò perduta: e la sua eredità, transitata di madre in figlia, fece sì che dopo molte generazioni la fama delle Amazzoni s’era sparsa per tutta la terra. Persino Eracle ebbe ad annoverare tra le sue dodici fatiche il non agevole compito di strappare la cintura a una di loro, Ippolita. Ed essendovi riuscito, causò involontariamente anche la rovina della nazione: siccome i popoli sottomessi, memori del giogo subito dalle Amazzoni, approfittando del loro indebolimento le combatterono con rinato vigore, fino a ridurle a pochi esemplari. Quegli stessi che alla morte di Ettore, quando la città di Troia aveva perso il suo più gagliardo sostenitore, sotto la guida della regina Pentesilea accorsero generosamente in aiuto della città assediata. E avrebbero forse avuto la meglio, senza intervenuto del solito Achille, che sfidò la regina a singolar tenzone. Nello scontro, invero, Pentesilea mostrò tutta la sua sapienza guerresca: ma nulla poté contro Achille, che protetto dalla sua invulnerabilità le trafisse infine il cuore, in senso proprio e figurato Da allora le Amazzoni superstiti ebbero vita più dura; finché, battute ancora presso il rivo Termodonte, e imbarcate come prigioniere, durante la navigazione compirono sui marinai l’orrendo

eccidio che avrebbe poi meritato loro il nome di Oiòrpata, “quelle che uccidono i maschi”. Non sapendo però pilotare le navi, finirono per incagliarsi sulla spiaggia di Cremni, dove, senza sgomentarsi, rubarono una mandria di cavalli, e presero a razziare nel territorio degli Sciti, con i quali ebbero così il loro primo contatto. Questi ultimi, che fin là non sapevano niente di loro, le scambiarono inizialmente per maschietti effeminati, finché non si confrontarono con i corpi caduti in battaglia. Smisero allora di combatterle, e pensarono di piegarle con le armi di seduzione dei loro rampolli più prestanti. Quando le Amazzoni compresero che quelli esemplari apollinei non avevano intenzioni ostili, abbassarono progressivamente difese, e i due accampamenti si avvicinarono. Gli Sciti, seguendo le ragazze che isolatamente o a piccoli gruppi si allontanavano dal campo per i propri bisogni, riuscirono infine ad avvicinarne qualcuna; e, stabilita una rozza forma di comunicazione, incominciarono a fondersi, consolidando le relazioni strette clandestinamente. Quando infine riuscirono a comunicare verbalmente, gli Sciti proposero alle Amazzoni di seguirli nelle loro terre: ma esse rifiutarono la fusione con donne abituate vivere di lavori domestici; e avanzarono invece la controproposta di andare a vivere insieme altrove, all’interno del paese. Dove a lungo vissero così, assecondando le loro abitudini, andando a caccia con i mariti o anche sole, abbigliate come loro. E a loro mescolate, diedero infine origine alla stirpe dei Sarmati, lungo il fiume da loro inizialmente denominato Amazzonio. Ma poi un giorno accadde che il giovane Tanai, per sottrarsi alla passione incestuosa per la madre, fu condotto ad annegarsi nelle sue acque; e allora i Sarmati capirono che non potevano più vivere lì. E ribattezzato il fiume col nome del suicida, abbandonarono il Tanai, l’attuale Don, e tornarono a ricercare le loro radici, sulle sponde originarie del Termodonte.


cronaca 23

19 marzo 2008 • la Pagina

Le caratteristiche di un popolo non sono il frutto del caso

Il sarcasmo degli inglesi dipende dal loro Dna Oscar Wilde diceva: “Sostengo lunghe conversazioni con me stesso e sono così intelligente che non capisco nemmeno una parola di quel che dico”. Si tratta di una battuta così pungente su se stesso che solo un inglese poteva essere capace di pensarla e di scriverla. Ne potremmo citare tante altre, ma ci limitiamo alla seguente: “Gli scapoli ricchi dovrebbero essere pesantemente tassati. Non è giusto che alcuni uomini debbano essere più felici degli altri”. Queste battute ci sono venute in mente leggendo il risultato di un’inchiesta condotta su quattromila coppie di gemelli. In sostanza, più che un’inchiesta sono stati fatti una serie di esperimenti con prelievi di sangue e con studio del Dna. Alla fine si è appurato che il cosiddetto humour inglese - quello che fa nascere battute che sono come una lama infilata nella pancia di sè stessi o di altre persone, quello che fa sorridere ma che, nello stesso tempo, colpisce ferocemente – è una caratteristica genetica tipica degli inglesi. Se si fanno un po’ di paragoni, si scopre che le battute degli italiani tendono alla risata gioviale e sguaiata. Gli italiani ridono a crepapelle, fanno battute forti e pesanti o comiche, ma tutte hanno come bersaglio non sè stessi, bensì gli altri. Prendiamo ad esempio quelle che cominciano con “C’erano un tedesco, un francese o un italiano (con la variante del napoletano)”: ebbene l’italiano è sempre quello che fa la parte dell’eroe o del furbo. Gran parte del sarcasmo degli inglesi è rivolto o contro sè stessi o in generale, per mettere a nudo i difetti di chi

sta intorno, e va da sé che si tratta di strali che commiserano e sono autocommiseranti. Altrove, le battute degli inglesi sarebbero considerate insulti ed offese, magari lavati con la violenza o con il sangue, in Inghilterra, invece, sono espressioni di uno spirito acuto ed arguto. Dunque, ci sarebbe una componente genetica nel modo di essere, di vedere il mondo e di rapportarsi a sé e agli altri. La notizia è tutta qui, ed è davvero difficile dimostrare il contrario. Ci vorrebbe una contro ricerca che è difficile programmare e sui cui risultati nessuno scommetterebbe più di tanto. A ben vedere, in un passato abbastanza recente ci sono state ipotesi simili o di segno contrario, ma è sempre difficile appurare come stanno veramente le cose. Magari c’è un fondo di verità, l’aspetto genetico esiste senz’altro, ma la domanda è: è davvero condizionante? La risposta è dubbia. Se ci fosse unicamente un gene preciso, vorrebbe dire che la tradizione, la cultura, la storia di un popolo non avrebbe molto peso sulla formazione e sul modo di essere degli abitanti di un determinato Paese. Ora, appunto, queste cose, si sa, hanno un’influenza enorme. E’ notorio che un popolo è forgiato dalla sua storia, ma anche dal clima. Nell’Ottocento, una scrittrice ginevrina, Madame de Staël, aveva scritto dei saggi in cui si distinguevano i “popoli del Nord” e i “popoli del Sud” dell’Europa e si teorizzava una diversità caratteriale e culturale fortemente dipendente dal clima. Se l’avevano capito già al-

lora che nessuno poteva immaginare l’esistenza del Dna, vuol dire che qualcosa di vero deve esserci. Poi, conta quello che si chiama lo spirito di un popolo, la sua anima, quelle caratteristiche comuni che si ritrovano nella maggioranza di quel popolo al di là delle differenze di carattere. Dunque, ci deve essere certamente una componente genetica che spiega lo spirito sarcastico degli inglesi, ma ci devono essere senz’altro anche delle cause storiche, linguistiche e culturali. Lo stesso studio, comun-

que, parla di una componente genetica che ha a che vedere con la tendenza ai tratti nevrotici della personalità e agli stati di depressione. Insomma, gli inglesi sarebbero così pungenti su sè stessi e sugli altri in quanto la loro natura non darebbe che un’alternativa: o cadere nel baratro della depressione o, per esorcizzarla, riderci amaramente sopra. Il solito Oscar Wilde diceva: “A questo mondo ci sono due sole tragedie: una è non ottenere quello che si vuole, l’altra è ottenerlo”.

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24 svizzera la Pagina • 19 marzo 2008 Intervista a Mario Benvenuti, in Svizzera da oltre cinquant'anni e da sempre attento protagonista della vita sociale e politica degli italiani all'estero

«Votate, e votate gente con le mani pulite» Vuole raccontarci qualcosa di sè e della sua esperienza? Sono originario di Labo, in provincia di Belluno. Sono nato il 30 aprile 1931 e sono arrivato in Svizzera giovanissimo, nel 1951. Ho fatto il manovale nel Canton Glarona fino al 1959, poi mi sono trasferito a Zurigo. E a Zurigo cosa ha fatto? A Zurigo ho lavorato per parecchi anni in una fabbrica di cuscinetti a sfera e ho avuto anche l’opportunità di frequentare delle scuole serali. Ho imparato la professione di fresatore e, con l’aiuto della mia prima moglie ho anche imparato, penso discretamente, il tedesco; poi ho avuto l’opportunità di entrare in una grande banca, nella quale ho lavorato per dieci anni nel reparto contabilità e per venti nel reparto numismatica. Sono pensionato dal 1996. In tutto questo periodo penso di aver accumulato tante conoscenze ed esperienze e quindi sono venuto qui a rilasciare una mia intervista concernente le imminenti elezioni del 13/14 aprile e, specialmente, per poter parlare dei nostri eletti. Lei si è molto impegnato anche nel campo dell’associazionismo. Si, fin dai primi mesi che mi trovavo qui in Svizzera ho conosciuto Don Giusepp Rappo; mancava, al tempo, qualcuno che si impegnasse nel sociale e io ho dato la mia disponibilità; preciso che, a quei tempi, non c’era nessuna associazione così come esistono oggi. E’ stato anche presidente dell’AIDO. Non solo presidente; sono stato uno dei fondatori del-

l’AIDO e, successivamente, anche donatore di sangue dell’AVIS e grande battagliero nella causa per la diffusione della cultura della donazione, sia del sangue che degli organi. E anche presidente di un’associazione regionale, giusto? Sì, sono stato presidente dei Bellunesi nel mondo. Lei si è impegnato attivamente nelle elezioni politiche del 2006. Sì, mi sono impegnato molto; sono stato uno dei battaglieri anche della causa del voto all’estero: raggiungere quel traguardo, che da 50 anni aspettavamo, è stata una conquista notevole. Si è impegnato per l’Unione di Prodi, giusto? Sono sempre stato un po’ scettico nei confronti dei partiti. Non ho mai votato né per l’estrema destra né per l’estrema sinistra. Sono stato un fervente sostenitore del voto all’estero ma, considerate come sono andate le cose, sono rimasto deluso. Perché? In Svizzera abbiamo eletto 3 deputati e un senatore. Dovrebbe essere contento. Cosa si aspettava e cosa non è stato fatto secondo Lei? Non mi aspettavo miracoli, ma non mi risulta che abbiano fatto granchè. Si parla di in-

terpellanze, ma io non ho mai visto nei giornali qualcosa di concreto a nostro favore. Per noi non è cambiato niente. Tranne l’Onorevole Razzi, sempre presente e sempre a contatto con la gente, nelle stesse realtà (feste, assemblee, circoli) in cui era presente anche prima di diventare Onorevole. Insomma, sono deluso dai parlamentari che abbiamo eletto. Quindi Lei “diserterà” le prossime elezioni? No, disertare non è una cosa nobile. Abbiamo chiesto il voto all’estero e dobbiamo difenderlo, non disertare. Dobbiamo votare. Non importa chi, ma dobbiamo votare. Alcuni sostengono che il nostro guaio sono i partiti. Che all’estero sarebbe bene fare liste indipendenti dai partiti italiani. Io penso che sarebbe proprio questa la cosa ideale. Per poter essere liberi di presentare qualcuno proposto da noi. Candidati non imposti dai “padrini” o dai partiti romani. Se abbiamo avuto il diritto di votare all’estero, dovevamo anche avere la possibilità di fare delle primarie, per capire chi era realmente interessato a candidarsi per essere eletto. Quindi i candidati staccati dai centri di potere... Si, non condizionati dai par-

titi. E mi sembra che i signori che abbiamo votato nella precedente legislatura sono stati imposti dall’alto. Non vedo perché nessuno abbia pensato di dire che così non va e che dobbiamo cercare di poter eleggere i nostri rappresentanti facendo dei sondaggi. Cosa pensa della concentrazione di più cariche nella stessa persone? Noi abbiamo dei parlamentari uscenti, abbiamo anche dei candidati che sono membri del CGIE, del COMITES, presidenti di Federazioni, di grandi Associazioni Internazionali etc. Sono sempre loro! Non voglio fare i nomi ma io trovo vergognosa una cosa del genere. E, a dir poco, egoista. Sembrano dei padreterni, dei “faccio tutto mi”! Io direi a queste persone che da decenni sono dentro dappertutto e che detengono il “monopolio” delle associazioni, dei Comites etc., di farsi un po’ da parte, di lasciare il posto ai giovani; abbiano il coraggio di ritirarsi! Io l’ho già fatto e consiglio anche a loro di farlo. Ad un certo punto bisogna avere il coraggio di passare il timone agli altri. Chi, secondo Lei, può rappresentare meglio gli emigrati italiani nel Parlamento italiano? Io darei la preferenza molto volentieri ai nostri candidati operai. Sia ben chiaro, non voglio influenzare nessuno, ma abbiamo bisogno di persone che hanno fatto la gavetta, che hanno lavorato e hanno fatto sacrifici per anni e anni. Questa gente ci può rappresentare meglio ? Io penso di sì. Quindi votate e votate gente con le mani pulite.


19 marzo 2008 • la Pagina

ricorrenze 25

Tra fiori e riflessioni, il ricordo della politica

Trent'anni fa il rapimento di Moro Era il 16 marzo del 1978 quando Aldo Moro venne rapito dalle Brigate Rosse in via Mario Fani. La scorsa domenica, 30 anni più tardi, la strada che ricorda il sequestro del presidente della Democrazia Cristiana e il sacrificio dei cinque uomini della scorta, ha accolto fiori e lumini, cuscini e messaggi in ricordo delle vittime. Perchè oggi, chi dice via Fani dice luogo di memoria e riflessione, luogo dove dire “no” al terrorismo e ricordare una delle pagine più buie della storia del nostro Paese. Davanti alla lapide, dalle prime ore del mattino, numerosi cittadini hanno voluto infatti ricordare Moro e i suoi uomini: Moro il politico, Moro l’autorità, ma soprattutto Moro “uomo libero e forte”, come è scritto sul nastro di uno dei due cuscini deposti proprio domenica mattina. Tante le corone posate e tante le autorità politiche che hanno partecipato alla manifestazione. Tra i fasci di fiori non è mancato quello della presidenza della Repubblica, portato sul luogo dell’agguato dal presidente del Senato, Franco Marini, che si è recato in via Fani accompagnato da due corazzieri. Il nastro recita: “Il presidente del Senato della Repubblica, nell’esercizio delle funzioni del presidente della Repubblica, in ricordo del presidente Moro e della sua scorta”. Tra gli omaggi floreali posati sul muretto, anche quello del presidente del Consiglio, del presidente della Camera dei deputati, due del Partito democratico e uno di Forza Italia. Quest’ultimo porta la scritta “Per non dimentica-

re gli eroi di via Fani”. Non sono mancati i fiori del comandante generale dell’Arma dei carabinieri, del capo della polizia, quelli del presidente della Regione Lazio, della Provincia di Roma, del Comune di Roma e una corona dell’associazione Partigiani cristiani, presente anche con il gonfalone. Hanno reso omaggio a Moro anche numerose personalità politiche come Rutelli e Bertinotti. Il vice premier e candidato sindaco di Roma, davanti alla lapide in via Fani, ha sottolineato che “non abbiamo completamente sanato questo strappo tragico della vicenda italiana. Uno strappo che lascia intatta, tuttavia, la forza dell’intuizione dello statista ucciso dalle Br: l’intuizione di Moro era chiedere, per una democrazia compiuta, anche una partecipazione compiuta. Una democrazia in cui i cittadini si sentano pienamente parte delle istituzioni democratiche. Quella intuizione è rimasta appesa ad un punto interrogativo e interpella, con la sua attualità, chi è impegnato nella vita pubblica”. Bertinotti ha ricordato che “Aldo Moro viene considerato, e lo è stato, un uomo del dialogo tra le forze politiche”. Il presidente della Camera ha poi aggiunto che “bisognerebbe però ripensare meglio a Moro come all’uomo del dialogo tra la politica e la società. E il primo dialogo che corre d’obbligo di fare alla politica è quello con il Paese, interpretando anche i modi più radicali come le istanze di riforma”. Gianfranco Fini, in un intervento da Catanzaro, ha invece sottolineato che “quando, 30 anni fa, fu sequestrato

Aldo Moro, l’Italia capì che le Brigate erano un’organizzazione criminale in grado di colpire lo Stato al cuore. Ancora oggi, però, non tutte le pagine di quella vicenda sono state charite. Credo - ha poi aggiunto - che sia un dovere non soltanto nei confronti della memoria di Moro e degli uomini della sua scorta, ma anche nei confronti della verità, accertare ciò che ancora oggi è abbastanza ignoto”. Il ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, ha affermato in un’intervista a l’Unità che “il Partito democratico ha ereditato la visione democratica di Moro. Ma quello che nasce è un soggetto politico che esprime una realtà che, nell’epoca di Moro, non era pensabile”. D’Alema, soffer-

mandosi su un parallelismo tra l’Italia di oggi e quella di ieri, ha individuato nel Pd “un soggetto polito riformista del tutto nuovo, che tuttavia si ispira alla visione morotea della democrazia compiuta, dell’alternanza e dell’interesse generale della nazione, parte integrante della tradizione migliore dei grandi partiti di massa”. Walter Veltroni ha infine definito Aldo Moro, in un articolo per Repubblica “un uomo, un politico davvero straordinario”, ed ha associato il ricordo del Presidente della Dc a quello di Enrico Berlinguer: “Uomini politici rari, che hanno avuto il coraggio di spostare in avanti il loro mondo, di vincere le resistenze e di sfidare l’impopolarità”.

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Diliberto a Zurigo il 29 marzo Diliberto e Marisa Corazzol al termine di una riunione del CC del PdCI

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salviamo l’Italia per poterci tornare Dignità, Onestà, Efficacia Alla Camera dei Deputati per leggi e adeguati finanziamenti a favore della comunità dei cittadini italiani Diliberto, a Zurigo, presenterà e discuterà con i connazionali il programma dell’Arcobaleno e della candidata del PdCI nell’Arcobaleno: Marisa CORAZZOL.

Integrazione nella politica locale per partecipare attivamente come cittadini e italiani. Assistenza ai giovani in mobilità per studio o lavoro: combattere la precarietà, garantire l'assistenza sanitaria ai giovani, disoccupati e studenti.

Pensioni e Fiscalità degli Italiani in Europa: adeguamento automatico delle pensioni al caro vita; potenziamento dei poli INPS; detassazione della tassa sui rifiuti per la prima casa.

Lingua e cultura italiana in Europa: NO alla privatizzazione del sapere e della cultura, così come dei fondi ministeriali a tal fine destinati. L'istruzione é indispensabile per l'emancipazione, utile a se stessi e per trovare lavoro

Riforma dei Consolati: più personale e più risorse, rete consolare più forte, bilanci pubblici Riforma e Rilancio di COMITES e CGIE: regole chiare, trasparenza e controllo. Associazioni e Patronati: appoggio istituzionale ed economico affinché cresca e venga valorizzato l’associazionismo che lavora veramente per l’impulso all’identità italiana e all’integrazione. Trasparenza: affissione dei bilanci nei consolati.

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19 marzo 2008 • la Pagina

Non votare gli eversivi i falliti e i furfanti Alcuni connazionali mi hanno chiesto informazioni sulla candidatura alle elezioni del Parlamento italiano. Inoltre mi hanno domandato come è stato possibile che, tra i candidati all'estero, ci sono anche coloro che hanno commesso reati e che sono stati condannati in maniera definitiva. Andiamo con ordine. Soprattutto in questi giorni, in cui molti pseudo salvatori della patria cercano di darci a bere che essi sono e sanno di tutto e di più, mi preme fare una premessa. Io, e me ne duolo, non ho frequentato alcuna facoltà universitaria, tantomeno quella di giurisprudenza. Ciò premesso cercherò ugualmente di tenere fede al mio modestissimo ruolo di pincopallino-scribacchino. Attingendo alle mie scarse cognizioni in materia, volerò basso, naturalmente. La legge in vigore dispone che, per essere candidati alla Camera o al Senato, occorre avere candido il casellario giudiziario italiano. E quello dello Stato estero nel quale avremmo potuto delinquere in quanto Italiani emigrati? Nisba! Niente di niente! Quello non è richiesto! Di chi la colpa? Ovviamente di quei politici inetti e incompetenti. L’Onorevole Franco Danieli, attuale Vice Ministro degli Affari Esteri, con delega per gli Italiani nel mondo, scrisse che, entro settembre

2007, sarebbe stata varata la nuova legge per l’espletamento del voto all’estero. Speravo che la nuova legge evitasse la disparità esistente. La realtà, invece, dimostra che la profetizzata legge di Danieli è un'altra promessa dei sinistrati dis-unionisti non mantenuta. Allora perchè meravigliarsi se tra i candidati alle prossime elezioni politiche ci sono anche coloro che calpestano la dignità dei nostri connazionali che all'estero vivano l'italianità onesta e laboriosa? Anche io custodisco documenti comprovanti che con una legge appropriata almeno un candidato estero al Parlamento italiano sarebbe stato escluso dalla competizione. A chi fa comodo essere rappresentato da chi ha fatto o fa parte di organizzazioni eversive, da chi ha prodotto azioni fallimentari personali o in società, da chi, pur avendone i mezzi, non estingue i debiti contratti, da chih a il casellario giudiziario estero sporco? Fa comodo solo ai suoi pari e compari! Assicuro che, non appena si insiederanno le nuove Camere, il Movimento per i Diritti degli Italiani all'Estero

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politica 27

Inac risponde a cura del Direttore Mario Dalla Corte

Un signore di Schlieren ci chiede si adopererà affinché alle cariquanto dura il diritto al salario se che onorifiche (corrispondenl’azienda non ha un’assicurazione ti consolari, ecc.) ed elettive indennità giornaliera per malattia. (Parlamento, Cgie, Comites, ecc.) possano accedere solo La legge prevede la continuazione del coloro che hanno il casellario versamento del salario per un “tempo giudiziario pulito in Italia e adeguato”, ovvero almeno tre settimane. Il diritto aumenta con ogni ulteriore nelle nazioni estere nelle quaanno di servizio. I tribunali svizzeri non li sono emigrati. si sono accordati su una durata definita, Intanto, a nome del quindi fanno testo le scale basilese, MO.D.I.E., invito tutti gli bernese o zurighese. Italiani all’estero a non votare gli eversivi, i falliti, e i furfanti. A chi richiede il voto rispondete: non ti voto, se priPatronato ma non mi mostri anche il tuo Istituto Nazionale casellario giudiziario estero Assistenza ai Cittadini lindo e pulito! Patronato INAC • Militärstrasse 84 Antonio Lanza - Presidente 8004 Zurigo • Tel. 043 322 17 13 MO.D.I.E.

Via Crucis per le vie della città di Olten

venerdì 21 marzo 2008 inizio della Via Crucis alle ore 19:00 dai giardini del Kapuzinerkloster di Olten


28 intervista la Pagina • 19 marzo 2008

Marco Travaglio racconta la fine della seconda Repubblica “La penna più graffiante d'Italia”, il noto giornalista e autore, con illustri colleghi, di alcuni dei maggiori successi editoriali degli ultimi tempi, analizza, in esclusiva per i lettori de La Pagina, l'attuale situazione italiana. Ripercorrendo la sua carriera da “scrittore”, dai simpatici “Lo stupidario del calcio” e “Palle mondiali” fino al recente “Mani sporche”, ricaviamo uno spaccato della vita del Paese nei suoi aspetti più importanti. Politica, giustizia e informazione: tutto quello che ci sarebbe da sapere, e che ha sempre denunciato con le sue attente e minuziose ricerche, e i motivi per i quali, invece,“ci fanno sempre dimenticare tutto”. Senza risparmiare nessuno, i nomi e i vizi che stanno portando alla fine della seconda Repubblica

di Isabella La Rocca Iniziamo proprio dall’ultimo dei suoi libri, “Mani sporche”, scritto in collaborazione con Barbacetto e Gomez, che sta avendo un successo clamoroso: segno che agli italiani interessa, eccome, quello che succede nel Paese e i meccanismi che lo governano o, meglio, che governano chi governa o vorrebbe farlo… In realtà è stata una sorpresa anche per noi, trattandosi di un testo abbastanza impegnativo e di un certo spessore, sia per i temi trattati che per la mole, che potrebbe anche scoraggiare; invece abbiamo venuto 10 mila copie costatando, con estremo piacere, che molti dei nostri lettori sono soprattutto ragazzi che vogliono capire cosa è successo in questi anni; scoprire che il

nostro lavoro è seguito da molte persone è un chiaro sintomo che la gente ha ancora voglia di scoprire e capire i fatti e i problemi della nostra società, risalendo fino alle cause, quelle cause che hanno determinato dopo quella della prima, anche la morte della seconda Repubblica. Dalla vicenda del Sismi e delle leggi ad personam del governo Berlusconi fino alla vicenda che ha visto protagonisti Mastella, Prodi e De Magistris, “Mani sporche” è un viaggio trasversale nei mali della politica che segna il cambio degli imputati: prima i politici, poi i magistrati. Come si è giunti a questo sostanziale cambiamento? Quando nel ‘92 è scoppiata Tangentopoli avevamo capito tutti che era esplosa non per colpa dei magistrati ma per colpa dei corrotti e dei corruttori. Poi, però, si è preferito raccontare agli italiani che tangentopoli era stata fatta scoppiare dai magistrati per ragioni di potere e di scontro politico; il problema è così diventato l’attacco della magistratura alla politica e non la devianza di molta parte della

votare e non a babbo morto”. Lasciando da parte i partitini e sposando, per economia di discorso, la tesi del voto utile, cosa resta da sapere, oggi? Qualcosa da aggiungere su Berlusconi? Con Prodi e Mastella fuori dai giochi come si profila l’era del Pd? Di Berlusconi resta da sapere tutto, nel senso che quello che noi abbiamo detto nei nostri politica e dell’imprenditoria. Il libri, salvo rare eccezioni non problema si è spostato dalle tan- ha mai avuto rilevanza televigenti ai magistrati e, invece di siva; c’è una convenzione, non colpire le tangenti e i tangentari, scritta, ma rispettata da tutti, sesi è dato modo ai tangentari di condo la quale in tv certe cose ritornare al potere, e di restarci, non si dicono, nè in Rai nè in e ai leader della corruzione di Mediaset. Si sa che il leader del continuare a corrodere le basi Pdl ha avuto, e ha, dei procesdella democrazia italiana. Il ma- si, ma non si sa, ad esempio, laffare, la corruzione e la mala che un giudice è stato pagato politica si pensava fossero un perchè la Mondadori passasse a Berlusconi, problema togliendei giudi...su richiesta della politica, dola a De ci, in reali magistrati sono diventati i nuovi Benedetti. tà sono p r o b l e m i imputati al posto della devianza della Non si conosce andei colletti politica e dell'imprenditoria... cora l’oribianchi e gine delle di alcuni dirigenti che non sono in grado sue ricchezze, perché si è semdi rispettare nemmeno le regole pre avvalso della facoltà di non che essi stessi dettano. Allora si rispondere, chissà poi perché… Per quanto riguarda il Pd, inè pensato di risolvere tutto eliminando i magistrati e, su richiesta vece, questo, stringendo il patto della politica, i magistrati sono con Di Pietro, si era impegnato a non candidare nelle sue liste diventati i nuovi imputati. Siamo in piena campagna persone condannatoe; ma, una elettorale; mutuando una volta presentate le liste, ci siasua frase dai commenti della mo accorti della presenza, tra i nota vicenda scatenata dalla candidati, di condannati in prisua intervista a Satyricon con mo grado; quindi, in sostanza, si Luttazzi “gli elettori hanno è mentito agli italiani: è così che diritto si sapere tutto sui can- sembra cominciare l’era del Pd. A proposito del ritorno di didati mentre decidono chi


19 marzo 2008 • la Pagina

Berlusconi, Lei nel novembre madri o per le famiglie, per dare scorso dichiarava che, con la la possibilità a chi sta aspettansinistra che ci ritrovavamo, do un bambino di metterlo al era forte modo con il timore ...esiste una convenzione non scritta delle buodi una sua ne prospetma rispettata da tutti: in televisione resurretive, anzione. E’ zichè fare certe cose non si dicono, stato proun partito nè in Rai nè a Mediaset... fetico; in urlando che misu“assassira, secondo Lei, un eventuale ne” alle donne che abortiscono; successo della destra alle pros- questo certo non fa diminuire sime elezioni politiche può es- gli aborti, però attira voti. sere letto come una reazione Tornando ai suoi libri, nel alla prova di incapacità go- 2004 è la volta di “Regime” vernativa fornita dal governo che analizza la situazione delProdi? l’informazione giornalistica in In Italia un grande entusiasmo Italia; oggi gli effetti dell’editper il ritorno di Berlusconi non to bulgaro si sono in parte atsi avverte nemmeno da parte del tenuati e Santoro e Biagi sono centro destra; diciamo che, se tornati in Rai. Ma nel comBerlusconi vince, vince per ab- plesso l’informazione italiana oggi è impossibile perchè la tebandono dei suoi avversari che è cambiata, in che misura i levisione pubblica è controllata hanno dato una pessima prova, fatti e le notizie sono ancora i dai partiti e quella privata da soprattutto come maggioranza; grandi assenti, ostaggi di lob- Berlusconi; la politica, quindi, è il governo, con la maggioranza bies e potere? editore della televisione e queche aveva, ha anche fatto miraNon è cambiato molto; la Rai è sta, piuttosto che svolgere un coli, ma la maggioranza in sè è rimasta la stessa, Santoro è rien- ruolo di controllo sulla politica, stata un’indecenza, era divisa su trato solo grazie da una senten- é a sua volta controllata dai potutto e ha litigato su tutto, oscu- za del Tribunale di Roma e non litici, dando vita così ad un conrando anche quel poco di buo- grazie alla volontà dell’azienda; flitto di interessi. no che il governo aveva fatto; a la satira è stata espulsa e non Veniamo adesso ad rimanere nell’immaginario col- è mai rientrata e Luttazzi è an- “Intoccabili”, del 2005, che lettivo saranno princialemte le cora fuori; il centrosinistra non analizza con minuziose ricofarse tra i suoi esponenti. ha fatto nulla per cancellare la struzioni storiche, atti procesNon è Berulsconi che vince, s t a g i o n e suali, av...se Berlusconi vince, vince per venimenti è la sinistra che perde per ab- del regime bandono. D’altra parte, il ritor- e quando abbandono dei suoi avversari...non è e fatti, i no di Berlusconi è dovuto al suo Berlusconi legami tra monopolio televisivo, grazie t o r n e r à Berlusconi che vince ma, piuttosto, la mafia e al quale è riuscito a far sparire al potepolitica… sinistra che perde... dalla memoria degli italiani le re dovrà intanto è vergogne dei suoi 5 anni di go- fare molta arrivata la verno, il governo peggiore della meno meno fatica per “ripulire sentenza di primo grado per storia repubblicana dell’Italia. la stalla” perchè il centro sini- Cuffaro… Ma ci è stato fatto dimentica- stra gliel’ha lasciata abbastanza Tali legami sono una costanre tutto, quindi un suo ritorno, linda. te di un certo modo di fare poquindi, è più che probabile. Carta stampata, televisio- litica in certe regioni infestate Cosa pensa della strumen- ne, internet: quale pensa sia dalla mafia e nessuno ha posto talizzazione, a fini politici, di il mezzo di comunicazione mi- il problema di come liberare la alcuni temi etici, un esempio gliore per fare informazione politica da questi eventi; anzi, su tutti la lista di Ferrara… senza rischio di censure e ag- si è deciso di archiviare il proIn realtà a Ferrara dell’aborto giustamenti? blema e di non parlarne, tanto non importa nulla, è un innamoCredo che l’informazione che Casini ha persino candirato di sè stesso con un supere- debba essere fatta attraverso tut- dato Cuffaro al Parlamento e go incontinente e incontenibile ti i canali a disposizione, dalla la parola mafia è letteralmente che, pur di mettersi in mostra televisione ad internet e ai gior- scomparsa da questa campagna e andare in prima pagina non nali. Internet è uno strumento elettorale…evidentemente a lor si fa scrupoli ad utilizzare un valido, ma non può certo sosti- signori va bene così. argomento delicato che andreb- tuire i giornali o la tv; piuttosto Restando nell’ambito dei be pronunciato sottovoce e con che abbandonare uno strumento rapporti tra la politica e la estrema prudenza. Così l’abor- importante come la televisione giustizia, nel 2006 è la volta to è diventato un’operazione di bisognerebbe invece riqualifi- di “Onorevoli Wanted”; da marketing. Sono contrario al- carlo, liberarlo dal controllo dei allora sono passati due anni l’aborto, ma credo che bisogne- partiti e quindi restituirlo alla che hanno visto il ripetersi di rebbe, piuttosto, attuare delle po- professionalità di chi sa fare il esternazioni, v-day, raccolte litiche di sostegno per le ragazze mestiere di informare. Cosa che di firme e varie manifestazio-

intervista 29

ni di antipolitica, ma sembra che le quote dei pregiudicati saranno ancora ben rappresentate, a prescindere dai risultati delle prossime elezioni politiche… Ebbene sì; del Pd abbiamo già detto, di Cuffaro anche; rispetto a prima le liste del Pdl sono ancora più infarcite di pregiudicati, vedasi Ciarrapico, che ha quattro condanne, e Sciascia, il dirigente della Fininvest incaricato di pagare le tangenti alla guardia di finanza. Insomma, nonostante tutto il clamore e i discorsi a proposito, i pregiudicati sono ovunque, sembra che l’unico a non candidare condannati nelle proprie liste è Di Pietro. Vista la sua grande popolarità sarà stato molto corteggiato per queste elezioni; qual’è il deterrente che le impedisce di buttarsi nella mischia? E’ presto detto: non ho ricevuto alcuna proposta.


30 politica la Pagina • 19 marzo 2008

Campagna elettorale in emigrazione! Per i candidati alle elezioni politiche in Italia provenienti dalla nostra emigrazione l’occasione della propaganda elettorale per promuovere programmi e intenzioni si accomuna alla necessità di una seria riflessione sulle prospettive di impegno e intervento con le quali noi tutti, elettori ed eletti, dovremo confrontarci negli scenari d’emigrazione mutati da tempo ed in corso di costante evoluzione. Soprattutto va rinnovato il confronto con le esigenze ed i nuovi bisogni dei connazionali, giovani e meno giovani. Bisogni che evidenziano la necessità di un nuovo e chiaro linguaggio istituzionale e politico comunicativo tra gli organismi e la comunità degli emigrati, come anche tra i vertici politici e la comunità civile. L’impegno di tutti i protagonisti dovrà essere necessariamente concreto e determinato nell’interesse della collettività e dei diritti politici e sociali (conquistati o da rivendicare e conquistare) degli emigrati, con l’obiettivo di trovare, ed aiutare a trovare, le giuste soluzioni ai problemi veri (pen-

sioni, lavoro, integrazione, scuola, formazione ecc.). Qui di seguito alcune riflessioni su tematiche specifiche che hanno caratterizzato le ultime legislature delle rappresentanze elette in emigrazione. Dal 1988 (ultima conferenza mondiale dell’emigrazione italiana prima di quella degli italiani nel mondo del 2000) ad oggi è radicalmente mutato lo scenario nel quale vivono gli Italiani all’estero ed operano le strutture organizzate in emigrazione. Già dal 1990 l’Italia ha dovuto far fronte, spesso con particolare affanno operativo, alle nuove migrazioni interne, mediante l’adozione di normative d’emergenza. Questo ha posto al Paese notevoli problemi in materia di assistenza economica e sociale agli immigrati extracomunitari. Come anche nella dinamica dei diritti previdenziali dei cittadini italiani residenti all’estero, lo sviluppo peggiorativo della legislazione italiana, e degli altri paesi europei, ha suscitato negli ultimi 12 anni notevole preoccupazione e disagio; disagio dovuto anche alla precaria condizione che molti

Schegge impazzite

di A.G.

Due fatti di particolare interesse durantre la scorsa settimana: 1. l’INTER compie e festeggia i 100 anni di vita ma viene clamorosamente eliminata dalla comptezione più prestigiosa in Europa. Questo ad opera di una blasonata e altrettanto prestigiosa compagine, quale il LIverpool, già 5 volte vincitore della Coppa Campioni per club. Per la delusione di Moratti junior, l’Inter vista contro il Liverpool lo scorso 11 marzo era poca cosa, soprattutto in mezzo al campo, dove le partire importanti si decidono. Il centrocampo del Liverpool è stato notevole, quello dell’Inter insesistente. Già, tutti tentavano di paragonare la sfida scorsa a quella celebrata 44 anni prima, quel famoso 3-0 per i nerazzurri che proiettò la squadra di Herrera in finale. Ma quella squadra era diversa, soprattutto era imperiosa a centrocampo. Un tale Luisito Suarez, già pallone d’Oro, nr. 10 in mezzo al campo, dettava ritmi e tempi delle giocate, come nessun altro. Tanti nr. 10 hanno calcato i terreni verdi, da Pelè a Maradona, da Platini a Rivera, da Cruiff a Sivori, da Zidane a Chalana, ma solo Suarez dimostrava e disegnava l’architettura del pallone. Guardare per credere. Anche Moratti junior lo sa, e con tanti soldi spesi è inimmaginabile che alcun nr. 10 possa fare la fortuna del centrocampo interista. Povera Inter! 2. Zapatero ha vinto le elezioni in Spagna. Alla grande e senza sostegno, nè da alleati, nè dalla Chiesa (anzi avversaria!) e lo ha fatto con l’orgoglio socialista di un socialista vero e tutto d’un pezzo. In Italia l’hanno visto trionfare e ne provano invidia, soprattutto dalle parti del Partito Democratico, che vorrebbe chiamarsi socialista o socialdemocratico, ma le frangenti clericali ai bordi del campo glielo impediscono. Povero Veltroni, anche se vincerà, il PSE non potrà osannarlo come ha fatto con Zapatero. Già, chi di anti-socialismo ferisce, di anti-socialismo perisce!

nostri connazionali all’estero hanno vissuto durante il periodo di forte recessione economica, marcatamente dal 1992 ad oggi. In questa ottica anche il processo di integrazione sociale ha stabilito nuovi principi di cui noi tutti condividiamo il peso sociale e strategico per una migliore convivenza tra popolazione straniera ed autoctona: - lo sforzo che la società ospitante deve compiere è quello di considerare la presenza straniera non come un problema, bensì come risorsa che contribuisca a migliorare il benessere in un Paese civile e democratico; - la vera integrazione si sviluppa anche nella parità dei diritti politici, nei contesti e nelle sovranità popolari locali come anche nei contesti nazionali (diritto di voto e di eleggibilità amministrativa e politica p.es.); - la semplificazione del processo di naturalizzazione (in Svizzera soprattutto); - un processo di integrazione sociale che si evolva nel quadro di uno spazio sociale ed economico europeo dinamico, affermato e consolidato, ma ancora tutto da costruire nelle istituzioni politiche comuni e, soprattutto, da conquistare a tutti i livelli. In più, nella nostra emigrazione di prima generazione registriamo la presenza di un nuovo e cospicuo segmento sociale: quello degli anziani che decidono di non rimpatriare dopo il pensionamento svizzero e che quindi vivranno la terza età in Svizzera, nel tessuto sociale che per anni ha rappresentato unicamente il luogo dove svolgere l’attività lavorativa e l’attività ricreativa post-lavorativa. Vivere da pensionati in

Svizzera significa entrare in una nuova dimensione sociale e culturale, significa strutturare la vita quotidiana con incognite ed incertezze con le quali tutti gli anziani sono confrontati, gli svizzeri ed ora anche i nostri connazionali pensionati. Oggi ben 35’000 italiani pensionati hanno deciso di non rimpatriare. Questo fenomeno, in crescita, comporterà notevoli cambiamenti non solo nell’organizzazione economica e sociale, ma anche nella struttura insediativa esistente, nelle case come nelle città. Gli anziani in emigrazione come nuovo segmento sociale seguiranno questo paradigma, considerato un bisogno vitale. In più l’esigenza dell’identità culturale dovrà confrontarsi con le strutture già esistenti per gli anziani autoctoni, strutture non sempre accoglienti per cittadini emigrati provenienti da altra cultura (o anche da altra religione). In Svizzera ed in Germania alcuni passi verso un processo di integrazione sociale degli anziani emigrati è già avviato. Indispensabile sarà anche l’assunzione di responsabilità in materia, da parte delle istanze governative italiane rappresentate nei paesi di emigrazione. La promozione ed il sostegno di iniziative legislative ed istituzionali per favorire il finanziamento e la realizzazione di progetti mirati, (uno dei compiti prioritari degli enti istituzionali e non) anche a carattere sperimentale, volti a facilitare l’integrazione dei nostri connazionali anziani residenti all’estero, diventano ora un impegno strategico inderogabile. Saranno all’altezza del compito prefisso i nostri parlamentari??? Antonio Giacchetta


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19 marzo 2008 • la Pagina

pagina a cura di Carmelo Vaccaro www.users.ch/carmelo.vaccaro

Salone Internazionale dell’auto di Ginevra L’Italia rimane una delle migliori marche automobilistiche del Mondo, come dimostra l’affluenza negli stands di Fiat, Alfa Romeo e Lancia, nonché dell’affascinante Ferrari. Il Salone Internazionale dell’auto di Ginevra, giunto quest’anno alla sua 78esima edizione, non ha tradito le aspettative, presentando 135 novità da tutto il mondo! Un posto di rilievo è stato occupato dalle firme italiane che si sono presentate con prodotti importanti ed innovativi, come la tanto attesa Fiat 500 Abarth: nello stand della Casa dello Scorpione ha prevalso la vivacità ed l’energia che gli si riconosce. La Lancia Delta HPE,

si caratterizza per la linea di classe, la qualità della vita a bordo, il design innovativo degli interni di materiali pregiati, l’ampia gamma di motori, con potenze variabili da 120 a oltre 200 CV. L’Alfa Romeo Junior e l' 8C Spider, sono due auto splendide dai lineamenti unici. Di quest’ultima, si parla di una produzione fissata in 1.500 esemplari, viste le richieste pervenute che, secondo le indiscrezioni, toccherebbero quota 5.000 unità, con inizio delle consegne nei primi mesi del 2009. Lo spazio più fotografato rimane sempre quello delle famose Ferrari. Oltre alla 365 GTB4 “Daytona” esposta per festeggiar-

ne i quarant’anni di vita, i visitatori arrivati da tutta Europa hanno potuto contemplare la meravigliosa F612 Scaglietti. Da oggi la Casa di Maranello propone infatti ai propri clienti la possibilità di personalizzare completamente l’ammiraglia Ferrari, avvalendosi di nuovi contenuti che si aggiungono a quelli dispo-

nibili nel catalogo “Carrozzeria Scaglietti. La gigante Fiat 500, (nella foto in alto) è stata una magnifica trovata da parte della casa automobilistica torinese. I numerosi visitatori hanno potuto apprezzare infatti l’interno della nuova 500 in versione gigante, allestita appositamente per l’occasione.

L'EISA illustra le attività svolte

L’E.I.S.A (Ente Italiano Socio-Assistenziale), alla presenza del Console Generale d’Italia, Domenico Pedata, ha tenuto, il 10 marzo scorso, la sua Assemblea Generale, durante

la quale ha illustrato l’operato della complessa struttura composta da15 - 20 persone che si adoperano benevolmente per il funzionamento dell’Ente assistenza di Ginevra.

Il Presidente dell’Ente, Maria Cristina Mutti, nella sua relazione ha illustrato l’egregio lavoro svolto nel 2007. La responsabile del Comitato operativo ha mostrato nel dettaglio, il modo di agire dell’Ente verso i bisogni dell’utenza. La riservatezza dei casi è d’obbligo, al fine di garantire l’anonimato dei nostri connazionali bisognosi.

Oltre alle predette attività, l’E. I.S.A. organizza, ogni anno a dicembre, con le Dame di S. Vincenzo, una piccola festa per gli anziani, offrendo momenti di svago e serenità. Un altro importante impegno dell’Ente è quello di portare conforto ai nostri connazionali, dietro loro richiesta esplicita, detenuti nelle carceri del Cantone di Ginevra.

L’OSSI al Presidente dei Lucchesi di Ginevra L’Assemblea dell’Associazione Emiliano-Romagnoli Il 7 marzo, alla Missione Cattolica Italiana, si è svolta l’annuale Assemblea Generale dell’Associazione EmilianoRomagnoli. Dopo la nomina di Presidente di giornata al Comm. Nunzio Crusi, sono cominciati i lavori per informare i soci presenti delle attività svolte dal Comitato nel 2007. Carmen Leonelli, con-

fermata Presidente anche nel 2008, ha informato l’Assemblea dell’adesione degli EmilianiRomagnoli alla S.A.I.G. (Società delle Associazioni Italiane di Ginevra); ha poi proseguito illustrando le attività previste per il 2008 tra cui ospitare a Ginevra la Regione Emilia Romagna nel prossimo mese di giugno.

Negli uffici del Console Generale di Ginevra, Domenico Pedata, l’8 marzo scorso è stato insignito di Cavaliere dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana, Menotti Bacci, Presidente dell’Associazione Lucchesi nel Mondo di Ginevra. Il neo Cavaliere, visibilmente emozionato, dopo aver ringraziato il Console Generale dell’onore ricevuto, ha espresso gratitudine al suo Comitato e ai lucchesi di Ginevra, dedicando loro il meritato riconoscimento. I festeggiamenti sono proseguiti con un rinfresco

offerto dal Console Generale e, in seguito, in forma privata, il Cav. Menotti Bacci, ha invitato il Comitato ed i parenti in un ristorante della Città. La redazione formula i migliori auguri al Cav. Menotti Bacci.


32 vermigli la Pagina • 19 marzo 2008

La giornata delle porte aperte al Liceo P. M. Vermigli

Qualche tempo fa, s’è svolta la giornata delle porte aperte presso il nostro Liceo. C’era, dunque, la possibilità per i parenti o conoscenti, di vedere non solo come fosse fatta la scuola, ma anche di assistere alle lezioni, nel caso della mia classe, di Inglese e Francese). Dovevamo arrivare all’orario consueto, c’era, però l’interesse di chi ce l’ha fatta a svegliarsi dalle dolci ore di sonno del sabato mattina per seguire i nostri passi. Altro cambiamento: dopo due ore di lezioni è seguita una relazione nell’aula magna con il titolo “Chi ha paura della matematica?”, nella quale la Prof.ssa Wilma De Palma, giunta da Roma, ha esposto con un sorriso simpatico e con un pizzico d’ironia le buone ragioni per le quali non c’è da avere nessuna paura della matematica, seguito da un filmato sul Museo della Matematica che si trova in Capitale. Era senz’altro interessante per me del Linguistico, che ho più difficoltà con i numeri che con le lettere. Dopo la sua lezione, la nostra ospite ci ha mostrato un filmato sul Museo della Matematica di Roma, nel quale uno studente paralizzato dal terrore per la matematica incontra una ragazza che gli piace e di ma-

tematica ne capisce e che, inoltre, è disposta a studiare con lui. Passeggiando insieme per il Museo, lo studente sogna di grandi matematici, e di un libro sul mistero di Numeria, la dèa dell’antica Roma venerata dai matematici. La ragazza sveglia lo studente ed egli viene a scoprire, dopo aver superato l’interrogazione, che lei si chiama proprio Numeria, poi incita gli spettatori ad andare a visitare il suddetto museo. Il Museo della Matematica di Roma, spiegò la professoressa, non è un museo in senso stretto, perché non contiene solo documenti storici ma anche dimostrazioni e raffigurazioni algebriche o geometriche. Rispondendo alle nostre domande, disse anche che la matematica c’entra moltissimo con la musica e che esiste anche una vasta letteratura su o intorno ai temi della matematica, aldilà, ovviamente, delle singole dimostrazioni manoscritte dagli studiosi della matematica. Per me era un sorprendente sollievo, sapere che esiste una matematica anche “in lettere” e non solo “in numeri”. Arsenio Ermano

diventa essenziale non perdere Tante buone ragioni per frequentare il Liceo Vermigli di vista la centralità dell’uomo, Fondato nel 1978, il Liceo “Vermigli” è una scuola privata riconosciuta dallo Stato italiano e da quello svizzero, che nell’anno scolastico 2003-04 ha ottenuto la parità scolastica. La scuola è interamente gestita dai genitori degli alunni frequentanti, che si riuniscono in Assemblea ed eleggono un Comitato di Gestione che costituisce l’organo esecutivo. Pertanto la scuola non ha un proprietario, non persegue nessuna finalità di lucro e vive interamente delle rette e delle sovvenzioni ministeriali. Nato inizialmente come Liceo Linguistico, con l’apertura di un indirizzo scientifico il Vermigli si è trasformato in un polo scolastico che concentra nella medesima struttura i profili fondamentali del sapere, ed è quindi in grado di offrire una formazione completa e articolata, rispondente ai bisogni di un’utenza specifica quale quella di Zurigo e dintorni. La durata dei corsi è di cinque anni, e con l’Esame di Stato si consegue un Diploma finale nell’indirizzo prescelto, che permette l’iscrizione alle università italiane, europee e svizzere. Coloro che alla fine del corso decidono di non proseguire gli studi entrano comunque in possesso di un titolo “Maturità”, di una buona formazione culturale e della conoscenza di quattro lingue, che facilitano l’inserimento anche nel mondo del lavoro. Il Liceo è situato al quinto piano di un edificio privato adibito ad uso scuola e uffici. Si trova vicinissimo alla stazione di Zurigo-Oerlikon, ed è facilmente raggiungibile con treno, tram e bus. Al pianterreno è presente una mensa aperta a tutti. Obiettivo principale del Vermigli è quello di offrire ai suoi studenti una formazione completa, pur se diversificata nelle discipline specifiche dei diversi indirizzi. In una società così fortemente orientata verso valori utilitaristici e materiali,

non ridotto a puro animale economico o telematico. Uno dei compiti fondamentali della scuola resta dunque quello di educare a recuperare le radici e la cultura di cui il mondo moderno si è finora nutrito, per potersi inserire in esso in maniera consapevole e critica. Il Liceo vuole certamente offrire gli strumenti tecnici appropriati per orientare gli studenti a essere cittadini del proprio tempo, ma vuole altresì sensibilizzarli alla comprensione che il presente non è solo inarcato verso il futuro ma è anche radicato nel passato, e che pertanto la perdita dei grandi valori della tradizione è impoverimento e non ������������ progresso. Per questo, accanto alle irrinunciabili discipline tecnico-scientifico-informatiche, che confrontano gli allievi con le conquiste più recenti della ricerca scientifica e tecnologica, e accanto allo studio delle principali lingue moderne, che sono ormai uno strumento indispensabile per muoversi nel “villaggio globale”, la scuola offre anche degli insegnamenti quali la Storia europea e mondiale, la Filosofia occidentale, il Latino, la Storia dell’Arte, nonché lo studio delle letterature delle lingue curricolari. Tutte queste discipline, più che a informare gli allievi, tendono a formarli come citta������������������������������ dini responsabili e sensibili alle esigenze contemporanee. Per far ciò, essi devono entrare in possesso non solo delle pur necessarie nozioni teoriche, ma dell’uso critico e dialettico di tale sapere, tanto più indispensabile, che nella nuova epoca dell’immagine occorrono strumenti che permettano ai giovani di sistemare e filtrare la marea di informazioni che li travolge e che troppo spesso essi si limitano ad assumere passivamente.

LICEO

ERMIGLI


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19 marzo 2008 • la Pagina

FISICA E MEDICINA: DUE DISCIPLINE CHE SI INTRECCIANO

I più attenti tra voi ricorderanno che nel nostro ultimo intervento abbiamo definito il 2007/2008 "anno scolastico della fisica". Ciò che state per leggere certo non smentirà la nostra asserzione. "La navicella del nostro ingegno" sta infatti nuovamente per navigare in un mare di elettroni e particelle, salpando verso il resoconto dell'ennesima conferenza a tema scientifico indetta dal nostro liceo, parte di un ciclo ideato dalla Prof.ssa Mariacristina Pizzichini. Giovedì 13 Marzo, ore 14 e 10. Jungholzstrasse, Oerlikon, sede del Liceo Vermigli. Gli ottanta e passa studenti del nostro piccolo grande Liceo si dirigono verso la Casa d'Italia, dove poco dopo ha inizio l'incontro col Dottor Saverio Braccini dell'Università di Berna, che tratterà il tema dell'applicazione della fisica subatomica nella cura dei tumori. Ad aprire le danze la consueta ma sempre sorprendente introduzione del Professor Passannante, che saluta lo stranamente scarno pubblico presente nell'aula e gli illustra brevemente la figura del relatore, mettendo l'accento sulla

particolarità del tema, ovvero le applicazioni mediche della fisica. Prende poi parola il Dott. Braccini, ringraziando lo staff del Vermigli per l'invito e tuffandosi immediatamente nella sua esposizione, nella quale sottolinea il cammino parallelo di fisica e medicina nei giorni nostri. Segue una breve panoramica storica del cammino che ha portato alla stretta cooperazione tra le due discipline. In questa fase il dottore dedica un'attenzione speciale al metodo scientifico, che illustra con goliardici fumetti, piacevole sorpresa che rende l'atmosfera più leggera. Arriva il tempo in cui il relatore si addentra in maggiori dettagli di natura scientifica, illustrando la struttura atomica e subatomica di materia ed antimateria e gli strumenti fondamentali della fisica subatomica, come gli acceleratori di particelle, ormai più che noti ai vermigliani dopo la loro full immersion nella scienza degli ultimi mesi, ma presentati stavolta in chiave diversa, ovvero nelle loro applicazioni mediche. Esempio lampante in questo senso i raggi X, scoperti alla fine del XIX secolo dal te-

desco Röntgen e oggi all'ordine del giorno nel campo della diagnostica. Momento clou della conferenza è senz'altro la presentazione strutturale del funzionamento di strumenti medici, quali la TAC o altri apparati volti alla diagnosi ed alla cura del cancro, e delle potenziali ulteriori applicazioni degli atomi in ambito anatomico, come, per esempio, l'Adroterapia, cura delle malattie attraverso gli Adroni, particelle subatomiche, sperimentata in luoghi quali il PSI di Villingen e già in auge in alcune strutture ospedaliere. Ma a che punto si trova l'Italia

in questo tipo di ricerca? Un centro a Catania ed un altro in costruzione a Pavia hanno introdotto queste avanguardie mediche nel "Bel Paese", grazie soprattutto agli input del celeberrimo Ugo Amaldi. "C'è ancora molto da fare in materia fisica... e si comincia dalla scuola!". Con questo messaggio fortemente educativo il relatore chiude la sua conferenza, lasciando spazio alle domande del pubblico che lo saluta con un caloroso applauso. Dario Bossi e Gioia Rizzi


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19 Marzo 2008 • la Pagina

In Kosovo scontri tra serbi e forze Onu Battaglia nel nord del Kosovo fra i serbi e le forze di sicurezza internazionale. L'intervento dei poliziotti dell'Unmik, per sgomberare un tribunale Onu occupato dai serbi da tre giorni, e l'arresto di 53 degli occupanti a Kosovska Mitrovica, città divisa etnicamente all'interno dell'enclave serba, ha provocato l'immediata reazione dei serbi. In migliaia sono scesi inferociti in piazza, ingaggiando violenti scontri che hanno provocato decine di feriti. Visto il precipitare della situazione, la polizia dell'amministrazione Onu ha ricevuto l'ordine di ritirarsi dalla zona degli scontri, per far posto, secondo i media belgradesi, all'intervento delle truppe Nato della

Kfor, che hanno mandato di ristabilire l'ordine con la forza. Testimoni hanno udito colpi di armi automatiche sparati contro i soldati Kfor. Inviti alla calma sono stati lanciati dal presidente della Serbia, Boris Tadic, preoccupato per il possibile estendersi dell'incendio a tutto il Kosovo, e anche dal ministro serbo per il Kosovo, Slobodan Samardzic, in visita a Mitrovica, che ha chiesto l'immediato rilascio dei serbi arrestati. A rendere più pericolosa la tensione c'é anche la coincidenza dell'intervento dell'Unmik con il primo mese della dichiarazione unilaterale d'indipendenza da parte di Pristina, che Belgrado non riconosce, e

soprattutto con il quarto anniversario di una giornata di violenze etniche, in Kosovo, che portarono alla morte di otto serbi, di 11 albanesi e centinaia di feriti. Il 17 marzo 2004, in una serie di violente incursioni (che Belgrado chiama apertamente "pogrom") scatenate dalla notizia, rivelatasi poi falsa, dell'uccisione di un bimbo albanese, migliaia di kosovari albanesi inferociti incendiarono case serbe e chiese ortodosse, fra cui alcune di valore storico, provocando la fuga di circa 4.000 serbi kosovari. La Nato ha affermato che contro le sue truppe sono state lanciate granate e sono stati sparati colpi di arma da fuoco. I disordini rappresentano una

sfida per l'Alleanza Atlantica, le Nazioni Unite e la missione della Ue di poliziotti e magistrati, rafforzando i timori che il Kosovo vada verso la spartizione su linee etniche un mese dopo il distacco dalla Serbia.

Falsa partenza per le rosse La vendetta è un piatto da servire freddo e Lewis Hamilton, nel caldo asciutto di Melbourne, dove la temperatura ha sfiorato i 40°, non si è fatto problemi e, dopo avere dominato le qualifiche, si riprende quello che aveva perso nell'ultima gara della scorsa stagione: la vittoria. Il campione mancato è tornato e rivuole lo scettro mondiale intravisto lo scorso anno fino alla gara di Interlagos. Se le premesse sono quelle viste in Australia, dove sul podio sono finiti anche Nick Heidfeld (Bmw Sauber) e Nico Rosberg (Williams), la vita per i ferraristi sarà dura. Felipe Massa, partito in quarta posizione, è stato protagonista di una gara rocambolesca fin dall’inizio e ricca di scontri con gli avversari, che si è conclusa al 31° giro con il ritiro a causa di problemi al motore.

Quasi la stessa cosa è toccata a Kimi Raikkonen. E’ arrivato lento in pit lane al 55° giro, poco prima della fine, e si è fermato. Scintillante in partenza, con sette posizioni recuperate, subito dalla 15a all’ottava, è riuscito addirittura ad arrivare alle spalle del leader Hamilton al 22°giro, ma poi, nel tentativo di superare Kovalainen, che nel frattempo gli si era posto davanti al rientro dai box, il finlandese è andato dritto in una curva ed è sceso di colpo alla 10a posizione. Alla fine il ferrarista si è piazzato nono, ma potrebbe salire di una posizione alla conclusione di un'inchiesta, aperta dalla Fia, su Rubens Barrichello (sesto), per rifornimento durante la safety car e l’uscita dai box con il semaforo rosso. Le emozioni sono arrivate fin dalla partenza, con Hamilton che è riuscito a scappare via, seguito da Kubica, mentre dietro di loro si scatenava la bagarre.

Massa non è riuscito a controllare la vettura e, nel duello con Kovalainen, alla prima chicane, è andato a sbattere contro la barriera. E’ ritornato in pista, ma è dovuto passare subito ai box per cambiare l’alettone danneggiato. E’ andata meglio al compagno di squadra Kimi Raikkonen che, nella confusione, ha guadagnato posizioni, rischiando grosso in un duello con la Red Bull di David Coulthard. Il caos è proseguito fino alla retrovie, con Vettel (Toro Rosso) e Fisichella (Force India) che, toccandosi, sono finiti fuori e si sono dovuti ritirare. Per un giro, il secondo, è intervenuta anche la safety car e la situazione è tornata normale. Subito dopo, con la gara regolare, Massa ha optato per rientrare per la seconda volta ai box, per il rifornimento. Nelle retrovie, anche Mark Webber, l’idolo di casa della Red Bull, Jenson Button della Honda e Anthony Davidson della Super Aguri, sono

stati costretti al ritiro. Più avanti, al decimo giro, ha scelto la via definitiva dei box anche Adrian Sutil (Force India). In tutta questa confusione, chi ne ha approfittato è stato il terzetto di testa. Hamiltom, Kubica e Kovalainen hanno alzato il ritmo e sono filati via lasciando staccati tutti gli altri. Il pilota anglo-caraibico, in particolare, ha iniziato ad inanellare una serie di record sul giro, a cui nessuno è riuscito ad opporre resistenza. Nel finale è Raikkonen che ha dato spettacolo in negativo. Al 43° si è girato dopo essere andato con le ruote posteriori sull’erba nel tentativo di superare Glock e, al 55°, ha abbandonato la scena rientrando ai box, anche lui per problemi al motore. Rimane tuttavia classificato per avere completato la gara nei termini di regolamento, malgrado il rientro ai box. E’ una debacle per la squadra considerata favorita.


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LETTO DAL PARRUCCHIERE 37

19 marzo 2008 • la Pagina

Nicolas e Ilaria

Da Caroline a Charlene

Banderas con i tacchi alti

Alberto di Monaco è lo scapolo d’oro dei regni e principati d’Europa. Ha 50 anni, vari figli ed ex amanti in giro per il mondo, ma non ha mai detto sì a una donna (in ballo c’è anche l’erede maschio al trono). Ma il principe una fidanzata ce l’ha: è Charlene Wittstock, con cui da qualche tempo fa coppia fissa. Sono andati sulle nevi di Zürs dove ad accoglierli c’era Caroline, che ha riservato loro una speciale accoglienza.

E’ noto che il lago di Como da qualche tempo è il desiderio di tanti nomi illustri, in primo luogo George Clooney, che vi ha comprato casa. Ultimamente sulle famose rive è andato anche Antonio Banderas, per girare le scene del film “The other man”, storia d’amore e di tradimenti con Laura Linney e Liam Neeson. Forse per apparire all’altezza di Neeson (1,93), Banderas (1,71) è stato sorpreso con scarpe con tacchi alti.

Nicolas Vaporidis, 26 anni, è un giovanotto dai capelli lunghi e scarmigliati, un’ombra di barba e profondi occhioni neri, idolo delle giovanissime. Ha raggiunto la popolarità con “Notte prima degli esami”. L’estate scorsa, sul set di “Questa notte è ancora nostra” ha conosciuto Ilaria Spada, 27 anni, una delle protagoniste del film, e da allora fanno coppia fissa: “Adoro le donne”, ha detto, forse pensando a Ilaria.

Tang Wei in Lussuria E' il momento delle cinesi. La donna di cui si è molto parlato ultimamente è Tang Wei, 29 anni, bellissima e brava attrice interprete di Lussuria, un titolo che è anche un programma, film premiato a Venezia con il Leone d’oro. La censura cinese non ha gradito la sua performance ed ha invitato tv e giornali a non occuparsi di lei. Ovviamente, la censura non è stata così ferrea e i motivi sono chiari.

Michela Coppa e zio Gerry Michela Coppa, 24 anni, è cresciuta alla Corrida di Gerry Scotti. Del conduttore la valletta dice: “E’ il mio maestro, di vita e di lavoro. I miei genitori vivono a Parma, io oramai mi sposto tra Milano e Roma e Gerry, che è un uomo così pratico e rassicurante, è diventato come uno di famiglia, una specie di zio, cui confido anche le cose personali. Mi ha insegnato la cosa più importante: l’autostima”.

Ale e Franz improvvisano

I Finley: 4 star al 5° posto

“Siamo talmente simpatici che tutte ci vogliono”: a dirlo sono Ale e Franz, cioè Alessandro Besentini e Francesco Villa, per spiegare il boom di bellissime che hanno fatto a gara per partecipare alla seconda edizione di “Buona la prima!”, il sitshow senza copione che si basa sull’improvvisazione (in onda dal 18 marzo su Italia 1). Le prime ospiti saranno Fenech, Panicucci, Brescia e Cuccarini.

Erano i debuttanti assoluti, hanno conquistato Sanremo. I Finley si sono piazzati al quinto posto, battendo i favoriti Cammariere e Tiromancino. Avrebbero fatto meglio se la giuria di qualità non avesse messo i bastoni fra le ruote. L’ultima sera i Finley sono stati penalizzati da un guasto tecnico. Malgrado ciò, il successo ottenuto va al di là delle loro più rosee aspettative.

Da colonnello a ballerina Jin Xing è una ballerina e coreografa di 40 anni che per la sua bellezza ha fatto molto parlare di sé. Ultimamente si è esibita a Milano e a Pavia con lo spettacolo Shangai Tango, riscuotendo grande successo. Fino a dieci anni fa questa bella signora era un colonnello dell’esercito popolare di liberazione cinese, diventata donna in seguito ad un’operazione che, evidentemente, le ha donato molto.


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19 marzo 2008 • la Pagina

societa' 39

Secondo una recente indagine scientifica, non è solo un problema estetico il sovrappeso incide notevolmente sulla salute e sulla durata della vita

Il girovita extralarge mette a rischio la longevità L’esplosione del girovita mette a rischio il record di longevità delle italiane che hanno raggiunto una vita media di 84,1 anni, nettamente superiore alla media europea. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’indagine condotta dall’Osservatorio Grana Padano in collaborazione con pediatri (Fimp) e medici di famiglia (Simg), dalla quale emerge che il trentacinque per cento delle donne tra i 20 e i 49 anni e il quarantanove per cento delle donne over 50 superano il giro di vita consigliato dall’Oms per le donne e fissato in 88 centimetri. “Il sovrappeso e l’obesità non riguardano solo il fattore estetico, ma incidono notevolmente anche sulla salute perché sono – ha sottolineato la Coldiretti – un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l’ipertensione, l’infarto e certi tipi di cancro. Secondo la recente consultazione effettuata dall’Unione Europea risulta inoltre che le malattie collegate direttamente all’obesità sono responsabili del sette per cento dei costi sanitari. Pane, pasta, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito agli italiani di conquistare fino ad ora il record della longevità con una vita media di 78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per le donne, net-

tamente superiore alla media europea. Ma il crollo del venti per cento nei consumi familiari di frutta e verdura avvenuto negli ultimi cinque anni, con una tendenza all’abbandono dei principi della dieta mediterranea, soprattutto nelle giovani generazioni, sta mettendo a rischio la forma e la salute”. Nell’ambito del programma elaborato per il confronto con gli schieramenti politici in vista delle elezioni la Coldiretti chiede, quindi, di rendere obbligatorio nelle scuole lo studio della corretta alimentazione proprio per fronteggiare l’obesità e le malattie legate alla cattiva alimentazione. L'associazione ha in particolare sottolineato l’esistenza del rischio concreto che i ragazzi di questa generazione, per la prima volta nella storia, possano essere i primi ad avere una vita più breve dei propri genitori. Occorre pertanto intervenire nelle case e nelle scuole con una maggiore attenzione ai menù, anche nelle mense, dove deve essere garantita la presenza di cibi sani, come i prodotti tradizionali e la frutta e verdura locale che troppo spesso mancano dalle tavole delle giovani generazioni. Favorire un consumo responsabile a favore di alimenti locali, freschi e sani come spre-

mute, frutta e verdura di stagione anche da sgranocchiare e in grado di assicurare senso di sazietà e garantire un adeguato apporto idrico, può contribuire a sconfiggere i problemi di eccesso di peso e obesità. Un obiettivo che – ha concluso la Coldiretti - può anche essere incentivato con l’aiuto dei nuovi distributori automatici di frutta e verdura snack che si stanno diffondendo e dove è possibile acquistare frutta fresca, disidratata o spremute senza aggiunte di zuccheri o grassi come alimento rompi-digiuno per una merenda sana alternativa al cibo spazzatura”. Con quasi un terzo dei bambini italiani in sovrappeso o addirittura obesi, impegnarsi ad educare e a promuovere stili di vita corretti, a partire dall’alimentazione,

è una scelta di civiltà per un Paese come l’Italia che può contare su un patrimonio qualitativo che con la dieta mediterranea si è affermato in tutto il mondo, diventando sinonimo di salute”. Per questo la Coldiretti, allarmata, chiede l’intervento delle istituzioni già dall’età scolare, cominciando da controlli più attenti ai menù e incentivando i nuovi distributori automatici di frutta e verdura snack in modo da combattere le calorie in eccesso derivate dal cibo spazzatura come patatine e merendine (ricordiamo che 50 grammi di patatine sono circa 270 kcal e un frutto solo 70 kcal). Naturalmente occorre una massiccia campagna di educazione alimentare nelle scuole coinvolgendo anche le famiglie e una maggiore attenzione alla ristorazione di mensa.


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SALUTE 41

19 Marzo 2008 • la Pagina

Le piccole escrescenze che compaiono su viso e corpo

Eliminare i fibromi penduli consiste nello strozzare con un filo il “peduncolo” (altro nome del fibroma pendulo o escrescenza) alla base. Uno volta legato, manca il sostegno nutritivo e dopo qualche giorno si secca e cade. Questo rimedio fai-da-te è valido, ma non sempre il peduncolo scompare senza lasciare segni, specie se l’escrescenza è di non piccola dimensione. Esistono tuttavia altri metodi più consoni. In primo luogo, c’è il laser chirurgico. In pochi secondi il fibroma viene colpito da un fascio di luce e scompare. Quando è più grande, basta iniettare nella parte una goccia di anestetico e procedere. Dopo i pochi secondi dell’intervento – che un qualsiasi dermatologo può fare – si medica il punto con una crema antibiotica e un cerotto per una settimana, et voilà, il peduncolo è andato via e non ha lasciato segni. In secondo luogo, si può procedere con il bisturi elettronico (sempre presso un dermatologo): l’eliminazione del peduncolo mediante taglio avviene in pochissimi secondi, come con il laser. Anche in questo caso, l’anestesia locale può essere applicata solo se il fibroma è grande. Poi, ricorrendo di nuovo ad una crema antibiotica e ad un cerotto è tutto finito. Come si vede, si tratta di pic-

Prova a immaginare: tuo figlio è malato e non c’è un medico! I bambini soffrono per le ingiustizie del conflitto mediorientale. Il Caritas Baby Hospital è l’unico ospedale pediatrico di tutta la Palestina. Aiutaci anche tu, affinché possa continuare a mantenere le porte aperte a tutti i bambini e a dare speranza. Aiuto Bambini Betlemme Winkelriedstr. 36, Casella postale, 6002 Lucerna Tel. 041 429 00 00, info@khb.ch

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colezze. Non ci sono pomate che facciano sparire come per incanto i peduncoli, i quali, tra l’altro, non possono essere evitati, nel senso che non sono conosciute le cause per le quali appaiono. Probabilmente esiste una causa genetica, visto che nella stessa famiglia più soggetti hanno la tendenza a sviluppare queste piccole escrescenze, ripetiamo, assolutamente innocue, benigne e senza alcuna conseguenza. Siccome i fibromi penduli si riconoscono facilmente, essi si distinguono altrettanto facilmente da altri nei che possono apparire sulla pelle, per i quali è necessario consultare il dermatologo perché

se è vero che può trattarsi di cose da nulla, come i comuni nei, appunto, è anche vero che potrebbe trattarsi, invece, di qualcosa di più importante, per la quale il fai-da-te potrebbe rivelarsi una grave superficialità.

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42 TECNOLOGIA la Pagina • 19 marzO 2008 Il futuro delle fonti rinnovabili secondo il Cnr

Idrogeno eco-compatibile

Un impianto pilota per la produzione di idrogeno da batteri di origine vulcanica e i primi prototipi di alimentatori per telefoni mobili costituiti da celle a combustibile a idrogeno o alcol: queste alcune delle innovazioni scientifiche che il Consiglio nazionale delle ricerche ha presentato a “Energethica”, l’appuntamento per la promozione dell’energia sostenibile di Genova. Per produrre idrogeno a basso impatto ambientale, i ricercatori dell’Istituto di chimica biomolecolare (Icb) del Cnr di Pozzuoli (Na) hanno utilizzato il batterio Thermotoga neapolitana, un microrganismo marino isolato da fumarole a largo di Pozzuoli, in grado di sopravvivere a temperature molto alte. “Il ciclo di crescita (24 ore) in terreno di scarto miscelato con sali minerali, vitamine, proteine e zuccheri”, spiegano

Agata Gambacorta e Angelo Fontana dell’Icb-Cnr, “permette l’uso dei derivati di rifiuti organici come materiale di partenza, contribuendo a risolvere lo smaltimento in maniera diretta ed ecocompatibile. Inoltre, la biomassa può essere utilizzata per produrre biomolecole utili all’industria farmaceutica”. L’idrogeno ottenuto, sotto forma gassosa, potrà essere trasformato in energia elettrica attraverso innovative celle a combustibile predisposte dall’Istituto di chimica dei composti organometallici (Iccom) del Cnr di Sesto Fiorentino (Fi). “Le celle da noi realizzate non utilizzano platino ma contengono catalizzatori nanostrutturati a base di metalli di più facile reperibilità, che consentono di ottenere energia non solo da idrogeno ma anche da biocombustibili rinnovabili”, afferma Francesco Vizza, ricercatore Iccom-Cnr. L’Istituto presenterà anche un prototipo sperimentale di un alimentatore per telefoni mobili costituito da celle a combusti-

bile ad alcol etilico o glicerolo di origine vegetale, frutto della collaborazione con l’Azienda ACTA SPA. Nel corso della manifestazione saranno anche illustrati i risultati di un esperimento di risparmio energetico che ha coinvolto tutti gli Istituti dell’area di ricerca del Cnr di Firenze. “Circa 23.000 m2 distribuiti su 5 edifici, con più di 200 laboratori cui afferiscono 550 unità di personale afferenti ad 11 istituti”, spiega Francesco Grazzi dell’Istituto dei sistemi complessi (Isc) del Cnr di Firenze. “L’ottimizzazione energetica degli impianti di climatizzazione e la razionalizzazione dell’illuminazione”, prosegue Daniele Alderighi, co-responsabile dello studio, “hanno consentito nel 2007 una riduzione del 17%, corrispondente in termini energetici a 675.000 kWh, in termini economici a 95.000 euro e in termini ambientali a 470 tonnellate di CO2 non emesse”. Il convegno ‘Idrogeno: quale futuro?’, ha messo a fuoco altri aspetti legati all’impiego dell’idrogeno in campo energetico, come quelli nel campo delle biotecnologie, studiati dall’Istituto per lo Studio degli Ecosistemi (Ise) del Cnr fiorentino. “Stiamo selezionando ceppi di microalghe, utilizzando l’energia luminosa assorbita dal loro apparato fotosintetico per produrre idrogeno”, spiega Giuseppe Torzillo dell’Ise-Cnr. “Mentre con lo sfruttamento biotecnologico dei batteri rossi, che si riproducono utilizzando substrati organici nelle acque reflue dell’industria agro-alimentare, la produzione di biogas contribuirebbe anche

ad eliminare residui dannosi all’ambiente”. Per risolvere i problemi di sicurezza e di ingombro legati al trasporto dell’idrogeno, attualmente effettuato con bombole ad alta pressione, l’Istituto dei sistemi complessi (Isc) del Cnr di Sesto fiorentino (Fi) sta lavorando sui clatrati-idrati. “L’idrogeno, in forma molecolare, è intrappolato in ‘gabbie’ di ghiaccio (a circa-140 ºC) di dimensioni nanometriche, e resta all’interno del composto fintanto che la temperatura resta bassa”, spiega Lorenzo Ulivi, ricercatore Isc-Cnr. I ricercatori dell’Isc-Cnr stanno studiando come riuscire ad ‘intrappolare’ la maggior quantità possibile di idrogeno. Presenta anche, con lo stand ‘Isola della Toscana’, tutta l’area di ricerca del Cnr di Firenze assieme a Firenze Tecnologia (Azienda speciale della Camera di Commercio) e ad alcune imprese del settore. “Isola della Toscana rappresenta un’importante occasione di incontro tra il mondo della ricerca, il sistema produttivo, le istituzioni e tutte quelle organizzazioni coinvolte nei processi dell’innovazione e del trasferimento tecnologico”, dice Alessandro Schena, responsabile dell’ufficio per il trasferimento tecnologico dell’area di ricerca di Firenze. “All’interno dello stand è stato inoltre possibile conoscere altri progetti del Cnr come, ad esempio, quelli dell’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (Ivalsa), quelli sull’utilizzo della biomassa forestale a scopi energetici e sul Progetto Sofie, la casa in legno a prova di fuoco e resistente ai terremoti”.

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IN LIBRERIA Le burrasche della terraferma

RECENSIONI 43

19 marzo 2008 • la Pagina

Con “Le catene del mare” Ioanna Karistiani ha vinto il Premio nazionale per il miglior romanzo greco del 2007, confermandosi come una delle massime autrici elleniche contemporanee. Per il comandante Mitsos Avgustìs, statuario come un Poseidone, burbero e tenero allo stesso tempo, eroico nella sua infallibile capacità di guidare la sua nave e i suoi uomini benché sia cie-

co, dopo dodici anni di navigazione ininterrotta negli oceani è arrivata la resa dei conti. Le burrasche della terraferma (la moglie Flora, due figlie, un figlio, una nipotina e Litsa, amante di molti anni prima) reclamano il suo coraggio e la sua forza d’animo molto più delle tempeste oceaniche. Ma è difficile per il comandante liberarsi dalle catene del mare e abbandonare la sua

unica, vera casa, il cargo Athos III, il luogo in cui Mitsos si confronta con i suoi ricordi, il rifugio in cui egli conserva gelosamente i suoi segreti.

• Ioanna Karistiani • Le catene del mare • E/O • pp 265 • Fr. 33.-

La femme fatale di Montalbano Nel corso della sua carriera di alto funzionario di banca, Febo Germosino ha ricevuto tre lettere anonime. L’ultima insinua dubbi sulla fedeltà della seconda moglie, Adele. È lei la protagonista di questo romanzo, una splendida femme fatale che ama indossare un apparentemente castigato tailleur grigio. Un vestito che per lei ha un profondo significato simbolico che sarebbe stato meglio non conoscere mai... La

letteratura di Camilleri è ricca di figure femminili, sempre seguite con una partecipazione amorevole, una sorta d’indulgente, profonda adesione alle loro carnali debolezze, una incuriosita attenzione all’attimo del cedimento, quando i freni inibitori si allentano per passione, per vendetta, per capriccio. In questa affascinante e temibile Adele, accarezzata dalla scrittura come da mani appassionate e al tempo stesso intimorite, si sen-

tono echi di Maupassant e di tutti i classici della letteratura e del noir che ci hanno fatto sognare su certe dark ladies tanto incantevoli da amare nella finzione quanto pericolose da incontrare nella realtà.

• Andrea Camilleri • Il tailleur grigio • Mondadori • pp 141 • Fr. 30.-

Amore e guerra Pakistan, 1959. Rehana ha comprato due aquiloni, uno rosso e uno blu. È l’ultimo regalo per i suoi figli, Sohail e Maya, prima che se ne vadano per sempre. Andranno a vivere con lo zio a Lahore, la città con strade nuove ed edifici perfetti, a chilometri di distanza. Così ha deciso il giudice che, dopo la morte del marito, ha giudicato Rehana una cattiva madre, troppo povera e incapace di educare

i suoi figli. Ma lei non ha perso la speranza e la voglia di combattere: è convinta che un giorno il vento soffierà così potente che glieli riporterà. Il vento alla fine arriva. È il 1971. A casa di Rehana c’è una festa: si celebra il decimo anniversario del ritorno dei suoi figli. Sono grandi, ormai: il paese è in guerra e Rehana sta per perdere i suoi figli ancora una volta. Perché Sohail si è unito al movimen-

Una vita perfetta... Quando Lexi si sveglia in un letto di ospedale, non ricorda proprio cosa le sia successo. È convinta di avere 25 anni, di essere povera in canna, con una vita sentimentale disastrosa, i denti storti e le unghie mangiate... E invece eccola fresca di parrucchiere, con una bocca perfetta, mani curatissime, un lavoro da super manager e... un sacco di soldi! Sì, perchè oltretutto è sposata ad un bellissimo

miliardario. Ma come è possibile? Il fatto è che lei in realtà ora ha 28 anni, ma non ricorda nulla del suo passato recente, marito compreso, e non riesce proprio a riconoscersi. Ma almeno ha la vita perfetta, e questo sembra un buon inizio... o no? • Sophie Kinsella • Ti ricordi di me? • Mondadori • pp 358 • Fr. 34.-

to di liberazione nazionale, e Maya sta per seguirlo. E mentre il sangue scorre sull’asfalto e sulla terra affamata, Rehana combatterà ancora una volta per la loro salvezza.

• Tahmina Anam • I giorni dell'amore e della guerra • Garzanti • pp 330 • Fr. 34.I libri più venduti della settimana

Narrativa italiana 1°- Il tailleur grigio (Camilleri) 2°- La solitudine dei numeri (Giordano) 3°- La modista (Vitali)

Narrativa straniera 1°- Diario di scuola (Pennac) 2°- Necropoli (Pahor) 3°- L'eleganza del riccio (Barbery)

Saggistica 1°- La paura e la speranza (Tremonti) 2°- L'anima e il suo destino (Mancuso) 3°- Il sessantotto al futuro (Krakauer)

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44 eventi la Pagina • 19 marzo 2008 Nelle sale svizzere dal 20 marzo il film campione d'incassi

Mio fratello è figlio unico

Accio, è la disperazione dei suoi genitori, scontroso e attaccabrighe, un istintivo con il cuore in gola che vive ogni battaglia come una guerra. Suo fratello Manrico è bello, carismatico, amato da tutti, ma altrettanto pericoloso… Nella provincia italiana degli anni ’60 e ’70, i due giovani corrono su opposti fronti

politici, amano la stessa donna e attraversano, in un confronto senza fine, una stagione fatta di fughe, di ritorni, di botte e di grandi passioni. E’ un racconto di formazione nel quale sfilano quindici anni di storia d’Italia attraverso le avventure di Accio e Manrico, due fratelli diversi, ma non troppo, in lotta tra di loro ma, in fondo, sempre complici. Amare il proprio fratello più di sè stessi è difficile. Se poi costui è Riccardo Scamarcio, la questione diventa davvero spinosa. Non si può nascondere infatti che il buon Riccardino, ovvero Manrico, è il più amato dalle donne (di cui la fan numero uno è sicuramente la madre, interpretata da un’ eccezionale Angela Finocchiaro). Eppure, per tutta la durata del film, gli occhi dello spettatore

non riescono a staccarsi dall’altro fratello, Accio, interpretato inizialmente dal giovane e talentuoso Vittorio Emanuele Propizio e, nell’età dell’adolescenza, da Elio Germano. E che dire di quest’ultimo, se non elogiarlo senza riserve? Perché effettivamente è lui che si vorrebbe abbracciare e poter rassicurare dicendogli che tutto, ma proprio tutto, andrà bene. In questo spaccato di vita familiare che si srotola nell’arco dei favolosi anni sessanta, Daniele Luchetti riesce a dipingere senza presunzione una piccola grande famiglia di provincia, dove la storia politica fa da cornice, evitando di diventare padrona, lasciando tanto spazio ai due fratelli per maturare. Il cast stellare include anche Luca Zingaretti, nel ruolo di un nostalgico fascista, in-

terpretato con ironica serietà, pregio di questo grande artista. Sorprese anche per gli amanti del teatro contemporaneo che potranno vedere cinque minuti in cui Ascanio Celestini diventa il prete che assolve il piccolo Accio. Bella la colonna sonora, arricchita da varie canzoni dell’epoca che scandiscono il procedere del tempo. Quella finale di Nada è stata rivisitata in splendida versione acustica. “Mio fratello è figlio unico” non è un film politico. E’ un film di esseri umani che amano, soffrono, ridono e fanno anche politica. Il film non prende posizione politicamente: racconta solo di persone che prendono posizione. Questa è la migliore chiave di lettura del film. L’elemento umano, affettivo ed emotivo al centro di tutto.


moda 45

19 Marzo 2008 • la Pagina

Concreto e originale L'uomo del prossimo inverno Le tendenze uomo per l’autunno-inverno 08/09 partono da due parole d’ordine: commerciabilità e realtà. Uno stile concreto, facile da indossare, quasi passe-partout, senza però tralasciare la creatività. La giacca varia: diventa corta e destrutturata o lunga e con tagli particolari. Gli stilisti la modificano, la “ri-attualizzano” e la fanno diventare il pezzo forte della prossima stagione. La vita dei pantaloni si tiene alta e le gambe si allargano. È il nuovo fitting per l’uomo dell’autunnoinverno. I pantaloni larghi, che restano eleganti e comodi, sono proposti da Romeo Gigli e da Laura Biagiotti, mentre Dirk Bikkembergs rinforza ancora l’idea di virilità proponendo un uomo più maschile che mai e sicuro di sé. Ma la virilità consiste anche nell’assumere totalmente la propria parte femminile: ed è così che spuntano, nella collezione, pantaloni o completi di raso rosa e si vedono sbocciare spunti di colore flashy che rallegrano il grigio inverno. I colori flashy, oltre a spuntare sul raso di Dirk Bikkembergs, hanno conquistato anche altri stilisti, tra i quali Cesare

Paciotti che, per la sua linea Paciotti 4US, propone il fucsia per la tuta, per il bomber a maniche corte, per il maglione e per il pantalone, e l’azzurro, invece, per il giubbotto o per il gilet casual. Anche Moncler propone lo storico e famosissimo piumino in tante varianti di colori accesi, quali l’azzurro, il giallo, il verde e il rosso. Ma anche l’uomo più macho e virile ha sempre una parte di tenera sensibilità e romanticismo. In numerose collezioni, spuntano così rouches, volants, colori tenui e chiari, ma anche fiori dal gusto liberty. La maglia di Burberry sembra quella fatta a mano, le camicie si arricchiscono di rouches o sono in pizzo leggermente trasparente. Le cravatte sono decostruite, fatte con anelli di tessuto, quasi come una catena. I maglioncini hanno particolari in pizzo o decorazioni all’uncinetto. Un perfetto romanticismo londinese con qualche influenza francese. In effetti, l’uomo Burberry adotta spesso uno stile “à la Gavroche”, personaggio tenero e sbarazzino di “Les Misérables”, scritto da Victor Hugo. Le stampe sono invece tipicamente in-

glesi. Romanticismo anche da Gaetano Navarra che si ispira al settecento, presentando un uomo romantico e un po’ artista che indossa comode camicie a volants, a jabot, larghe e con ampie scollature. Il tutto all’insegna del contrasto che dall’attitudine post punk e neogotica di Adam & the Ants, ritorna all’allure glam dark di Jim Morrison e da inedite contraddizioni di tagli, materie, accessori e proporzioni procede ad un’estrema ricerca di tessuti e tecniche. Anche le giacche sartoriali di lana infeltrita sono corte e attillate a disegnare i contorni e i volumi del corpo. E di nuovo inediti trench-parka in nylon spalmato, ampi ma stretti da micro cinture di cuoio. Un po’ Robespierre, un po’ Jim Morrison, l’uomo Navarra deve imparare a mischiare, sovrapporre, osare, fare e disfare: da politico, spirito rivoluzionario o anima rock. Missoni gioca invece su colori tenui e chiari che tingono ampi cardigan dallo scollo a V e leggere ed eleganti camicie. A Eugene Hutz, leader dei Gogol Bordello, è ispirata la collezione maschile di Frida

Giannini per Gucci. Per il giorno abiti a tre pezzi con velluti, gessati, giacche a cardigan e pantaloni a vita bassa che si appoggiano su stivali flosci. Dedicata all’artista Piero Manzoni e agli anni Sessanta dell’Avanguardia milanese, la collezione di Marra s’ispira al riciclo dell’arte povera, con i maxicardigan, i blazer in patchwork di tessuti diversi e i trench chiusi con cordini di pelle. Vera protagonista della sfilata, la camicia bianca. Protagonista della passerella Versace è invece il paltò maschile: lungo e importante in tessuti di cashmere, di seta o di visone. I pantaloni sono affusolati ma mai troppo stretti e le camicie da sera hanno stampe tono su tono; le cravatte coordinate regalano bagliori lucenti per serate importanti.


Paolo Meneguzzi “Corro via” Il suo nuovo album di brani inediti incl. “Era stupendo” e „Grande“ (Sanremo 2008) Live: 5 aprile 2008 “Gente di mare” Spirgarten Zurigo

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TURISMO 47

19 Marzo 2008 • la Pagina

Budapest: fascino d'altri tempi Grazie alla sua movimentata storia, alla sua incredibile architettura e al suo ricco patrimonio culturale, Budapest è a buon diritto detta “Parigi dell’Est”. La città, che sorge a cavallo di una leggera curva del Danubio, è caratterizzata da ampi viali, parchi lussureggianti e raffinate terme. L’atmosfera “fin de siècle” che si respira deriva dal fatto che i suoi edifici furono costruiti in gran parte durante il boom industriale. La splendida capitale dell’Ungheria è tagliata in due dal Danubio: sulla sponda destra, immersa in un dolce paesaggio collinare, si trovano Buda e Óbuda (la vecchia Buda), dove risiedono i nuclei storici e la maggior parte dei segni del passato.Sulla riva sinistra è situata Pest, la parte più grande e pianeggiante, il cuore amministrativo della città. Le acque del fiume, che l'attraversano per 28 km, abbracciano alcune isole fra le quali la più famosa è l'Isola Margherita (Margitsziget),

conosciuta anche come “lo scrigno della metropoli”. La città, protetta dalla corona dei monti circostanti, conserva un clima gradevole con una temperatura media di 10,8°C ed è il centro della vita amministrativa, politica, culturale del paese. In essa, si concentrano anche la metà dell’industria nazionale, circa un terzo del commercio interno e quasi tutto il commercio con l’estero; è anche crocevia fondamentale del flusso turistico del Paese. Da qui partono 7 strade nazionali su 8, vi convergono le 11 principali linee ferroviarie ed è l’unica sede aeroportuale internazionale del Paese. È una città con tanti livelli d’interesse, che il turista frettoloso non può cogliere, perciò, consigliamo una vacanza slow, facendo possibilmente affidamento su una guida, capace di rispondere non solo alle domande che suscitano la visita di luoghi d’arte, palazzi e monumenti, ma che suggerisca le giuste chiavi interpretative per far apprezzare le bellezze nascoste e quei piccoli se-

greti, cadenzati da ritmi e segni di secolo, le vestigia rinascimentali vita quotidiana, che le persone che (la Bécsi kapu, la Porta di Vienna) ci vivono si portano dietro. Dun- e i palazzi barocchi. que, non mancano motivi e luoghi in grado di suscitare interesse. A cominciare dai palazzi del lungofiume di Pest, molti dei quali rivelano l’influenza culturale asburgica: tra di essi domina quello che ospita il Parlamento (foto sopra), i cui lavori furono iniziati nel 1885 e terminati nei primi anni del 1900; le sue misure sono imponenti: lungo ben 268 metri e largo 123 metri, ha inoltre 27 ingressi e 10 cortili. Un vero capolavoro d’arte che vale la pena di visitare. A Óbuda si trovano Aquincum ed i resti dell’antica provincia roAgriturismo Antica Sena mana; nel quartiere di Víziváros ci sono le vestigia turche, la tomba di Gül Baba, la statua della Trinità e alcune importanti strutture termali. Buda offre, invece, le tracce storiche più consistenti, con i resti del 6NA 1ASQUA SCONTATA sistema di fortificazione risalenti Per info: 0039 347 8563827 www.siciliano.it (sez. Agriturismo-Messina) all’epoca dei primi sovrani, le case e-mail: ritacrino@gmail.com con elementi architettonici del XV REISEN CHUR

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GASTRONOMIA 49

19 marzo 2008 • la Pagina

Tradizioni pasquali regionali Difficoltà: facile Preparazione: 130 minuti Calorie: 480 Ingredienti per 8 persone: 400 g di farina bianca, 2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva, sale, acqua, 500 g di bieta, 200 g di ricotta (o di latte cagliato), 50 g di burro fuso, 6 uova, 1 cucchiaio di maggiorana fresca (1 cucchiaino se essiccata), 4 cucchiai di parmigiano grattugiato, 4 cucchiai di pecorino grattugiato, 1 bicchiere di latte, 1 bicchiere di olio, sale, pepe Preparazione: Impastare la farina con l'olio e il sale; aggiungere man mano tanta acqua tiepida quanto basta per ottenere un impasto consistente e

morbido; lavorare l'impasto finché si formano delle bollicine d'aria. Coprire con un tovagliolo umido e far riposare (chi lo volesse può usare pasta sfoglia surgelata). Stendere 6 sfoglie il più sottili possibile con un mattarello, perché questo piatto tradizionale ligure è tanto più buono quanto più sottili sono le sfoglie di pasta. Pulire la bieta, lavarla e cuocerla in una casseruola con poco sale, senz'altro. Cuocere a fuoco basso, e con il coperchio, per 6 minuti. Appena cotta strizzarla bene, tritarla finemente e metterla in una ciotola grande. Aggiungere la ricotta sbriciolata (o il latte cagliato), 2 uova intere, il parmigiano grattugiato, metà pecorino e la maggiorana: se l'impasto

è troppo solido, ammorbidire con il latte. Foderare con una sfoglia uno stampo apribile, unto d'olio, ungere la sfoglia con un pennello intinto nell'olio e sovrapporre a una a una, le altre due, ungendole sempre con l'olio tranne l'ultima. Disporre il ripieno e, con un cucchiaio, scavare 4 incavature in cui si porranno le uova intere, crude. Salare e cospargere con il resto del pecorino. Chiudere con una sfoglia di pasta e sovrapporvi le altre due, sempre ungendo con il pennello da cucina la superficie tra una e l'altra. Sigillare con i ritagli di pasta formando un cordone tutt'intorno al bordo. Ungere la superficie con un po' d'olio e, perché risulti più dorata, con parte di un uovo intero battuto;

Casatiello Difficoltà: media Preparazione: 300 minuti Calorie: 575 Ingredienti per 8 persone: 400 gr di farina, 150 gr di

ore circa. Disporre poi le 5 uova sul rotolo di pasta, ad intervalli regolari e fermarle con delle striscioline incrociate fatte con la pasta tenuta da parte. Infornare in forno già riscaldato a 160° per i primi 10 minuti, poi a 170°-180° per un'ora di cottura complessiva. Servire freddo.

strutto, 1 cubetto di lievito, sale, pepe, 400 gr di formaggio pecorino, 400 gr di salame tagliato a dadini, 400 gr di parmigiano, 5 uova

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bucare la superficie con uno stuzzicadenti, facendo attenzione a non rompere le uova e infornare in forno già caldo, a 200°C, per 4 0 minuti. Si può servire tiepida, ma anche fredda è molto buona, così da potersi gustare durante il pranzo del lunedì di Pasqua.

Preparazione: Lavorare la farina con 30 gr di strutto, lievito, sale e poca acqua finchè l'impasto non diventa morbido. Lavorare per 10 min e lasciare poi lievitare in luogo tiepido. Dopo un'ora e mezza disporre l'impasto sul tavolo, spalmarlo di strutto e cospargerlo di poco pepe e parmigiano. Ripiegare in due la pasta, ungere la faccia superiore con altro strutto e, lasciandone un pezzeto da parte, stenderla fino ad ottenere un rettangolo del lo spessore di un centimetro circa; disporre sopra la pasta il parmigiano ed il pecorino tagliati a dadini e aggiungere il pepe e il salame; arrotolare quindi la pasta. Ungere uno stampo rotondo e disporvi il rotolo di pasta, facendo aderire bene tra loro le due estremità. Rimettere a lievitare per altre tre


50 TELEVISIONE la Pagina • 19 marzo 2008

22 sabato

marzo

06.35 Buonasera (r) 06.50 Euronews 08.00 Agenda TSI 08.10 Euronews 09.40 Quiz – Attenti a quei due 10.00 Euronews 12.00 Palla al centro (r) 12.30 Sport Adventure 13.00 Pattinaggio artistico 17.15 Automobilismo: Gran Premio della Malesia 18.15 Ciclismo: Milano - Sanremo 20.00 Hockey su ghiaccio 22.50 Sportsera 23.25 Film – Antonio, guerriero di Dio 01.00 Il Quotidiano (r) 01.35 Buonasera (r)

06.00 Il Quotidiano (r) 06.35 Buonasera (r) 06.50 Agenda TSI 07.00 Euronews 08.10 Cartoni animati 10.30 MicroMacro 11.00 Info – Patti chiari (r) 12.05 Segni dei Tempi 12.30 Telegiornale 12.45 Meteo regionale 12.50 Tf – Streghe 13.35 Tf – Un ciclone in convento 14.25 Documentario 15.30 Ciclismo: Milano - Sanremo 16.00 Telegiornale flash 16.05 Ciclismo: Milano - Sanremo 17.00 Documentario 18.05 Scacciapensieri 18.35 Strada Regina 19.00 Il Quotidiano 19.40 Buonasera 19.55 Lotto Svizzero 20.00 Telegiornale 20.40 ll torneo di Attenti a quei due 22.30 Telegiornale notte 22.45 Film – Big Fish - Le storie di una vita incredibile

06.10 Tf – Baldini e Simoni 06.30 Sabato & Domenica 09.30 Info – Settegiorni 10.20 Aprirai 10.30 Appuntam. al Cinema 10.35 Che tempo fa 10.40 Concerto di Pasqua 11.30 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Easy Driver 14.30 Info – Effetto sabato 17.00 Tg 1 17.15 A sua immagine 17.45 Passaggio a Nord-Ovest 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Rai Tg Sport 20.35 Quiz – Affari tuoi 21.15 Show – Non esiste più la mezza stagione 23.35 Tg 1 23.40 Music 2008 00.05 Applausi 00.35 Tg1 Notte 00.45 Che tempo fa 00.50 Estrazioni del lotto 00.55 Appuntam. al cinema

Canale

occhio ai programmi TSI 1

Big Fish - Le storie 22.45 di una vita incredibile

Edward, da giovane, spinto dal suo spirito avventuriero, ha intrapreso un viaggio fantastico che lo ha portato dal suo paesino, in Alabama, verso mondi incredibili. Ora Edward è vecchio e tutti lo conoscono come narratore di storie fantastiche che, però, ascoltano con meraviglia. Tutti tranne suo figlio William, che si è allontanato dalla famiglia e, soprattutto, da suo padre. Sandra, la moglie di Edward, ha deciso che è tempo, per padre e figlio, di riallacciare i rapporti perduti, ma non è facile.

06.00 Tg 5 Prima pagina 07.55 Informazione Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.51 Music. – Loggione 09.20 Info – Superpartes 10.30 Maurizio Costanzo Show (r) 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Real – Grande Fratello 14.10 Show – Amici 16.00 Info – Verissimo 18.15 Real – Grande Fratello 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – La Corrida 00.00 Show – Grande Fratello 00.30 S-News – Nonsolomoda 01.00 Tg 5 Notte 01.30 Meteo 5 01.31 Show – Striscia la notizia (r) 01.56 Mediashopping 02.12 Tg 5 Notte (r) 02.42 Mediashopping 02.58 Film – Intervista col vampiro (fantastico)

06.30 Automobilismo: Gran Premio della Malesia 08.15 Tg 2 Mattina 08.25 Mattina in famiglia 09.30 Tg 2 Mattina L.I.S. 10.00 Tg2 Mattina 10.15 Sulla via di Damasco 11.25 ApriRai 11.35 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.25 Rai Sport Dribbling 14.00 Quelli che ... aspettano 15.15 Quelli che il calcio e... 17.05 Sereno variabile 18.00 Tg 2 18.10 Tf – Alias 19.00 Nuoto: Campionati Europei 2008 - Finali 19.50 Show – X Factor 20.25 Estrazioni del Lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.00 Tf – Cold Case - Delitti irrisolti 22.35 La Domenica Sportiva 01.00 Tg 2 01.20 Show – X Factor 01.50 Meteo 2 01.55 Appuntam. al cinema 02.00 Documentario

Italia 06.55 Cartoni animati 10.45 Tf – Hannah Montana 11.15 Tf – Più forte ragazzi 12.25 Studio Aperto 13.00 Guida al campionato 14.30 Film – Il bambino d'oro 16.45 Domenica Stadio 17.50 Studio Aperto 18.15 Controcampo - Ultimo minuto 19.50 Controcampo - Tempi supplementari 20.00 Show – RTV 20.30 Film – Una ragazza e il suo sogno (commedia) 22.40 Controcampo – Posticipo 23.10 Controcampo - Diritto di replica 01.15 Studio Sport 01.45 Fuori Campo 02.15 Quiz – The Box Game

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08.00 Fantabosco 09.00 Rai Educational 11.00 Tgr I nostri soldi 11.15 Tgr Estovest 11.45 Tgr Italia Agricoltura 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tgr Il Settimanale 12.55 Tgr BellItalia 13.20 Tgr Mediterraneo 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 14.50 Ciclismo: Milano - Sanremo 17.25 Sportabilia - Rubrica 17.35 Calcio: Magazine Champions League 18.00 Nuoto: Campionati Europei 2008 - Finali 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Ritratti 21.00 Cult. – Speciale Superquark 23.05 Tg 3 Notte 23.15 Tg Regione 23.25 Amore Criminale 00.25 Tg 3 Notte 00.35 Tg 3 Agenda del mondo

Rete 06.10 Tg4 Rassegna Stampa 06.25 Tf – Vita da strega 06.50 Mediashoppig 07.20 Tf – Valeria medico legale 09.50 Cult. – Vivere meglio 11.30 Tg 4 Giorno 11.38 Notizie sul traffico 11.40 Tf – Doc 12.30 Tf – Detectice in corsia 13.30 Tg 4 Giorno 13.54 Meteo 14.00 Info – Sipario del Tg 4 15.00 Tf – Detective Monk 16.50 Documentario 17.50 S-News – Pianeta mare 18.55 Tg 4 Sera 19.24 Meteo 19.35 Film – Walker Texas Ranger 21.20 Film – Quo vadis? 22.50 TGCom 00.10 Film – 100 giorni nella giungla (drammatico) 01.55 Tg 4 Rassegna stampa 02.10 Show – Ieri e oggi in tv Special 03.00 Mediashopping 04.15 Tf – Blue Murder 05.00 Telen. – Il segreto della nostra vita


cinema 51

19 Marzo 2008 • la Pagina

Una commedia sul buonumore

Lezioni di felicità Da ragazzini non abbiamo forse tutti sognato di incontrare di persona il nostro idolo, cantante, scrittore o attore che fosse, per esprimergli la nostra gratitudine per i bei momenti e le emozioni che ci regalava? Questo desiderio rappresenta l’essenza di questa delicata storia d’incanto e di felicità, una storia che può essere riassunta come una profonda ribellione al pessimismo, nell’esaltazione delle piccole e semplici cose che possono migliorare la vita: essere sempre generosi, positivi e ottimisti, rilassarsi leggendo e lasciarsi andare (con tanto di coreografie improvvisate) alle melodie di Josephine Baker. Sono questi, infatti, alcuni dei segreti della vita incredibilmente serena della protagonista di “Lezioni di felicità”, Odette Toulemonde, film che segna l’esordio alla regia di Eric-Emmanuel Schmitt, scrittore e drammaturgo francese, letto e rappresentato in 40 Paesi. Il film, uscito in Italia il 7 marzo in circa 30 copie e distribuito da Warner, con interpreti Catherine Frot (che per la sua performance ha ricevuto una nomination ai Cesar) e Albert Dupontel, è stato visto da quasi 800.000 spettatori in Francia. La colonna sonora è del premio Oscar Nicola Piovani: “Dal momento in cui ho finito la sceneggiatura

- ha spiegato Schmitt, già autore, fra gli altri, della piece Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, diventato film - sapevo che le musiche di Piovani erano un colore indispensabile, lo stesso che appartiene al cinema italiano fin da Vittorio de Sica, rispettoso nel raccontare la gente comune con una fresca ‘naivite’”. Schmitt, sceglie come maestra di felicità Odette Toulemonde, quarantenne commessa in un grande magazzino di giorno e ‘piumaia’ (cucitrice di piume sui costumi delle ballerine) di sera. La donna, madre vedova di due figli ventenni, Rudy, gay, e Sue Ellen, sempre di cattivo umore, supera con leggerezza e ottimismo anche le giornate più pesanti, grazie a ‘fughe surreali’, tra voli in cielo nei momenti di gioia ed esibizioni estemporanee su canzoni della performer nera degli anni ‘20 Josephine Baker. La vita di Odette ha una svolta quando alla sua porta bussa Balthasar Balsan (Albert Dupontel), l’autore dei romanzi cui pensa di dovere il suo ottimismo e che ha ringraziato in una toccante lettera. Il suo idolo, ricco e famoso, però, è in piena crisi: reduce da un tentato suicidio, tradito, infelice e appena stroncato dal critico più potente di Parigi. Schmitt, che ha voluto stigmatizzare i pregiudizi di una certa cultura colta contro quella popolare (“mentre la differenza dovrebbe essere solo tra cose belle e brutte’’), ha tratto la storia da un episodio personale: “Una

volta, in Germania, leggendo un messaggio che una fan piuttosto appariscente e troppo emozionata per parlarmi mi aveva lasciato su un tavolo, in una busta con dentro anche un cuore di spugna, mi sono vergognato. L’avevo giudicata con sufficienza, ma la sua lettera era magnifica, intelligente, profonda, serena. Mi sono reso conto di avere gli stessi pregiudizi che avevo sempre com-

battuto. Le ho scritto ringraziandola e, tornato a casa, ho iniziato a scrivere Odette Toulemonde’’. Un lavoro tutto sommato di buon valore se si considera che Schmitt è al suo esordio assoluto alla regia e che ha scritto questo racconto ‘di nascosto’, in un periodo di repressione artistica in cui rigidi vincoli contrattuali lo costringevano a concentrarsi 24 ore su 24 su un’altra storia.


52 TELEVISIONE la Pagina • 19 marzo 2008

23

DOMENICA

marzo

06.00 Il Quotidiano (r) 06.35 Buonasera (r) 07.50 Automobilismo: Gran Premio della Malesia 09.45 Euronews 11.50 Telesguard (r) 12.00 Automobilismo: Gran Premio della Malesia 14.00 Film – La foresta magica 15.25 Pattinaggio artistico 18.45 Sport Adventure 19.15 La Domenica sportiva 20.20 Tf – Monk 21.00 Tf – C.S.I. 22.35 Tf – Prison Break

ABBONAT I 043 322 17 17

05.30 Swiss view 05.50 Telegiornale notte (r) 06.00 Il Quotidiano (r) 06.35 Buonasera (r) 06.50 Euronews 07.20 Strada Regina 08.10 Cartoni animati 10.00 Culto di Pasqua 11.00 Messa di Pasqua 12.30 Telegiornale 12.45 Meteo regionale 12.50 Tf – Colombo 14.15 Tf – Monk 14.55 Tf – Joan of Arcadia 16.05 Tf – Everwood 16.50 Tf – One Tree Hill 17.35 Tf – Quel tesoro di Raymond 18.10 Documentario 19.00 Il Quotidiano 19.15 Controluce 20.00 Telegiornale sera 20.30 Insieme 20.35 Meteo 20.40 Quiz – Cash 21.00 Storie 23.10 Telegiornale Notte 23.25 Film – Io non ho paura 01.10 Repliche continuate

Canale

occhio ai programmi

Io non ho paura

06.30 Sabato & Domenica 07.15 Automobilismo: Gran Premio della Malesia 10.25 Santa Messa e Benedizione Urbi et Orbi 12.30 Linea verde 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Domenica In - L'Arena 15.10 Domenica In - Rosa 16.30 Tg1 17.40 Domenica In .. Ieri, oggi, domani 20.00 Tg 1 Sera 20.35 Rai Tg Sport 20.40 Quiz – Affari tuoi 21.30 Film – La Passione di Cristo (drammatico) 23.35 Tg 1 23.40 Speciale Tg 1 00.40 Oltremoda 01.15 Tg 1 Notte 01.30 Che tempo fa 01.35 Cinematografo 02.35 Sottovoce 03.35 SuperStar 04.05 Tf – Il Commissario Corso 04.55 Documentario 05.20 SuperStar

TSI 1

23.25

Estate 1978. Di giorno, il piccolo paesino di Acque Traverse sembra abbandonato. Da tempo le scuole sono chiuse per le vacanze e gli adulti, per evitare l’afa, preferiscono restare chiusi in casa. Solo un piccolo gruppo di ragazzini si aggira fra le case e le campagne. Durante una di queste sortite il piccolo Michele, nove anni, fa una scoperta sconvolgente: gli adulti del paese tengono un suo coetaneo segretato nel pozzo di un casale abbandonato. Il piccolo non comprende i misteri di questa strana vicenda nella quale, fra le altre cose, sembrano essere coinvolti anche i suoi genitori.

06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Informazione Traffico 08.00 Tg 5 Mattina 08.51 Cult. – Le frontiere dello spirito 09.41 S-News – Nonsolomoda 10.10 Info – Verissimo (r) 12.35 Real – Grande Fratello (r) 13.00 Tg 5 Giorno 13.34 Meteo 5 13.35 Show – Buona Domenica 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.39 Meteo 5 20.40 Tf – Dr. House 22.30 Show – Il senso della vita 00.15 Info – Terra! 01.20 Tg 5 Notte 01.52 Mediashopping 02.07 Film – Padre papà

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06.45 Mattina in famiglia 07.00 Tg 2 mattina 09.30 Tg 2 Mattina L.I.S. 10.05 Cult. – Voyager 10.25 Automobilismo: Gran Premio della Malesia 11.00 Culto Evangelico di Pasqua 12.00 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.25 Tg 2 Motori 13.40 Meteo 2 13.45 Film – Spy Kids (azione) 15.15 Film – La valle degli orsi 16.45 Show – X Factor 17.10 Automobilismo: Gran Premio della Malesia 18.00 Tg 2 18.05 Tg 2 Dossier 19.00 Nuoto – Campionati Europei 2008 - Finali 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Rai Educational 22.45 Film – Fuoco incrociato 00.25 Tg 2 00.40 Protestantesimo 01.10 Tf – Squadra Speciale Lipsia 02.00 Almanacco 02.05 Meteo 2

Italia 06.57 Mediashopping 07.00 Info – Super Partes 08.05 Cartoni animati 09.40 Film – High School Musical (commedia) 11.50 Gran Prix 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Tf – Mr. Bean 14.00 Film – Ravanello pallido (commedia) 15.55 Film – Svitati (commedia) 17.45 Mediashopping 17.50 Studio Aperto 18.15 Tf – Una mamma per amica 20.00 Real – RTV 20.30 Show – Candid Camera 21.05 Show – Canta e vinci 22.45 Film – Mission to Mars 23.50 TGCom 01.05 Studio Sport 01.30 Mediashopping 01.40 Shopping By Night 01.55 Show – The Box game 04.00 Shopping By Night 04.15 Show – Talk radio 04.20 Tf – 48 ore 05.10 Studio Sport 05.35 Tf – Arrivano i Rossi

06.00 Fuori Orario 07.30 E' domenica papà 08.15 Concerto di Pasqua 09.45 Timbuctu 11.15 TGR Buongiorno Europa 11.45 TGR RegionEuropa 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.15 Attualità – Telecamere 12.45 Racconti di vita 13.20 Passepartout 14.00 Tg Regione 14.15 Tg 3 Giorno 14.30 In 1/2 H 15.00 Alle falde del kilimangiaro 17.30 Cult. – Speciale "Primo giorno di Dio" 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.30 Film – Mary Poppins 22.55 Tg 3 23.05 Tg Regione 23.15 Show – Parla con me 00.15 Tg 3 Notte 00.25 Attualità – Telecamere 01.20 Appuntam. al cinema 01.30 Fuori Orario

Rete 06.05 Tf – La grande vallata 06.55 Mediashopping 07.00 Tg 4 Rassegna Stampa 07.20 Info – Superpartes 09.30 Mediashiopping 09.40 Documentario 10.00 Santa Messa 11.00 S-News – Pianeta Mare 11.30 Tg 4 11.38 Notizie sul traffico 11.40 S-News – Pianeta Mare 12.10 Melaverde 13.30 Tg 4 Giorno 13.54 Meteo 14.01 Tf – Le comiche di Stanlio ed Ollio 14.45 Film – Il Gigante 18.20 Sitcom – Casa Vianello 18.55 Tg 4 Sera 19.35 Tf – Il ritorno di Colombo 21.30 Tf – Il Comandante Florent 23.30 Film – La maledizione dello scorpione di Giada 01.40 Tg 4 Rassegna Stampa 02.40 Film – Il cielo di casa 03.25 TGCom 03.28 Meteo 4 04.25 Telen. – Il segreto della nostra vita


Varia 53

19 marzo 2008 • la Pagina

0901

★ OROSCOPO ★ ★ ★ Ariete

(21 marzo - 20 aprile)

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L’entrata di Marte in Cancro scompiglia il quotidiano, per cui ci saranno dei contrattempi, degli equivoci, dei riferimenti che saltano. L’amore potrà avere degli alti e bassi, ma non sarà mai piatto e inconsistente. Qualche lampo di fortuna vi allieterà.

Toro

(21 aprile - 20 maggio)

Attenzione alla guida veloce, niente distrazioni, molta calma e presenza di spirito, altrimenti c’è il rischio di qualche tamponamento. Venere in Acquario è poco affettuosa e per giunta soggetta a sbalzi d’umore. Se incontra Marte saranno faville.

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I Tarocchi sono un gioco di origine antica, costruito sull'interpretazione di una ricca .Fr.16 simbologia: le carte, 22 Arcani Maggiori e 56 Arcani Minori, sono utilizzate sia per conoscere il futuro sia per individuare le caratteristiche, le potenzialità, i pregi e i difetti di chi li consulta. L'autrice ci insegna come leggerli, interpretarli e meditarli.

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(21 maggio - 21 giugno)

Con l’uscita di Marte potrete prendere le decisioni da tempo lasciate in sospeso. L’amore vi offre lati molto positivi per una convivenza che non dovrebbe scombussolare troppo la vostra vita. La primavera è appena entrata e porterà calore.

Cancro

(22 giugno - 22 luglio)

L’entrata di Marte è una sterzata di energia, ma destabilizza anche le vostre idee. C’è un turbinio di passioni e tendenze contrastanti che vi porta da una parte o dall’altra: vi toccherà fermarvi e respirare a pieni polmoni per riprendervi.

Leone

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Marte vi fa litigare apertamente con i concorrenti sleali: siate volta a volta astuti e indifferenti, ma pronti a reagire ai soprusi. Potrete ruggire a successo ottenuto. Quando potete, distraetevi con un Bilancia che è particolarmente disponibile nei vostri confronti.

Vergine

(23 agosto - 22 settembre)

L’uscita di Marte dai Gemelli è una risorsa positiva per le vostre energie fisiche. Non solo potrete rilassarvi e riprendere ritmi umani, ma potrete anche agire in prima persona in una vicenda professionale che vi sta a cuore da tempo di risolvere.

Bilancia

(23 settembre - 22 ottobre)

Con Marte ritornato in Cancro il margine di trattativa nel lavoro è risicato: niente scontri trionfali, ma solo diplomazia. L’amore con Giove in quinta casa, quella della creatività, è divertente e porta slancio ed entusiasmo nella vostra vita.

Scorpione

(23 ottobre - 21 novembre)

Più dinamismo sul lavoro: Marte anima la vostra positività trasformandola in fatti concreti. L’amore è particolarmente geloso, per cui vi conviene mantenere la calma e tenervi lontano dagli oggetti contundenti. Scenate isteriche in vista.

Sagittario

(22 novembre - 20 dicembre)

Rapporti personali così a lungo stressati da Marte si alleggeriscono con il trasloco del pianeta guerriero. La primavera sta penetrando nella vostra casa portando una ventata di calore e di giovinezza. Le giornate galopperanno a ritmo di danza.

Capricorno

(21 dicembre - 19 gennaio)

Marte in Cancro spezza quell’armonia di coppia che Giove aveva instaurato: niente polemiche col partner, che potrebbero anche degenerare, e niente contrasti con i colleghi di lavoro, che potrebbero lasciare lacerazioni insanabili. Aspettate gli eventi con calma.

Acquario

(20 gennaio - 19 febbraio)

Sarete un po’ spiazzati sul fronte delle energie fisiche. Reagite con prontezza e non dormite sugli allori, soprattutto sul lavoro. Le sorprese non mancheranno in questi giorni pasquali: saranno tutte movimentate e, alcune, anche indimenticabili.

Pesci

(20 febbraio - 20 marzo)

L’entrata di Marte in Cancro è la buona notizia che aspettavate da tempo per una serie di positive coincidenze che si verificheranno nella vostra vita sentimentale e professionale. Saprete usare le parole giuste per ogni situazione e otterrete grande successo.

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19 marzo 2008 • la Pagina

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Rebus (8,1,4,6) R a M pollo D a L tina T ali = Rampollo d'alti natali

Soluzione Medio

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Le soluzioni di questi giochi nella prossima edizione del giornale


PICCOLO SCHERMO 57

19 MARZO 2008 • la Pagina

Grande successo per la fiction Rai interpretata da Beppe Fiorello

La vita rubata di Graziella Campagna “La vita rubata”, quella vita tolta a Graziella Campagna dalla mafia nel 1985, è finalmente andata in onda sulla televisione di Stato. Dopo ben due rinvii e dopo una serie di tentennamenti dei vertici Rai, legati alle richieste di rinvio della messa in onda avanzate dal presidente del Tribunale di Messina, dinanzi al quale si celebra il processo di secondo grado contro i presunti mandanti ed esecutori del delitto, la fiction è andata in onda lunedì 10 marzo. Tra gli interpreti Beppe Fiorello e Larissa Volpentesta, in un tv – movie che ha ripercorso il delitto della giovanissima Graziella Campagna, commessa nella tintoria “La Regina” di Villafranca Tirrena, un paese della provincia messinese. Delitto feroce: cinque fucilate in faccia alla ragazza che aveva trovato, nella tasca di una camicia da uomo, un documento compromettente che rimandava alla vera identità di un cliente conosciuto come ingegner Toni Cannata; un documento grazie al quale sarebbe stato possibile risalire - dicono gli accertamenti degli investigatori - all’allora latitante Gerlando Alberti junior, nipote dell’omonimo boss e ricercato per associazione mafiosa e narcotraffico internazionale, na-

scosto nei pressi di Villafranca. La ragazza scomparve la sera del 12 dicembre 1985 per poi essere ritrovata, cadavere e con il volto sfigurato dalle fucilate, qualche giorno dopo da un giovane medico, amico di famiglia, a Forte Campone, sui monti peloritani, al confine tra Villafranca e Messina. Nel 1988 ci fu il rinvio a giudizio di Alberti junior e di Giovanni Sutera, che a sua volta si spacciava per il geometra Gianni Lombardo, anch’egli, come l’altro, ricercato per gli stessi reati e nascosto nella stessa zona. Ma, in seguito, nel 1990, il pubblico ministero avanzò al giudice istruttore del Tribunale messinese la richiesta di “non doversi procedere”. Della vicenda si tornò quindi a parlare solo nel 1996, con una puntata di “Chi l’ha visto?”; inatanto anche i pentiti di mafia squarciarono il velo sul delitto di Graziella Campagna. Così, nel dicembre del 1996, il Tribunale di Messina riaprì ufficialmente il caso. Negli anni si è arrivati poi al processo di appello e, lo scorso novembre, il presidente del Tribunale di Messina, tramite l’allora ministro della Giustizia Clemente Mastella, avanzò richiesta alla Rai di non trasmettere la fiction, la cui messa in onda era program-

mata per il 27 novembre. Una richiesta che il magistrato giustificò con l’esigenza di evitare - come poi spiegò nel pomeriggio dello stesso 27 novembre, in commissione di Vigilanza, il direttore generale della Rai Claudio Cappon - un possibile condizionamento dei giudici a causa proprio dei contenuti del tv-movie su Graziella. Contemporaneamente, Cappon annunciò, per il 24 febbraio di quest’anno, la messa in onda de “La vita rubata”. Un rinvio, però, che non aveva mancato di innescare polemiche, anche nel Cda Rai, con Sandro Curzi che in una nota aveva parlato di “turbamento dei giudici poco credibile”, trovando la decisione di Cappon “immotivata e comunque precipitosa” e invitando quindi il dirigente di viale Mazzini a tornare sui suoi passi e ad autorizzare la messa in onda per la sera del 27 novembre. E, in risposta alle ipotesi di censura di Beppe Fiorello, che nella fiction ha interpretato la parte di Pietro Campagna, fratello della ragazza uccisa, Cappon precisò che non si trattava di un rinvio “sine die” o di una soppressione della fiction, sottolineando inoltre che il tv-movie sarebbe andato in onda il 24 febbraio; scelta, tra l’altro, non casuale, secondo il

direttore generale, perché coincideva con il primo giorno del periodo di garanzia primaverile e dunque la Rai dimostrava, fissando la messa in onda per quel giorno, di dare al tema trattato la massima importanza, a prescindere dal giudizio dell’Auditel. Ma, in realtà, neanche il 24 febbraio la ficton è andata in onda. Ufficialmente “per ragioni tecniche di palinsesto”: si sarebbe infatti voluta evitare la sovrapposizione della promozione di questo evento e del Festival di Sanremo, partito il 25 febbraio, due programmi davvero diversi tra loro e di difficile accostamento. Di qui il nuovo rinvio, anche questo accompagnato, ovviamente, da polemiche. Fino all’annuncio del definitivo appuntamento su Raiuno con il tv-movie scritto e diretto da Graziano Diana e prodotto da Albatros Entertainment per Rai Fiction, per tentare in qualche modo di rendere giustizia alla memoria di Graziella Campagna tenendo vivo il ricordo di quella “vita rubata” dalla mafia nel dicembre 1985.


58 TELEVISIONE la Pagina • 19 marzo 2008

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mercoledi

marzo

06.00 Il Quotidiano (r) 08.55 Tf – The District 09.40 Quiz – Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero (r) 10.45 Euronews 11.40 Agenda TSI 12.00 Info – Patti chiari (r) 13.00 Elezioni Comunali 2008 (r) 14.00 Euronews 17.10 DiAdà 18.20 Tf – Zack e Cody al Grand Hotel 18.45 Tf – Hannah Montana 19.05 Tf – Phil dal futuro 19.30 Tf – Cybergirl 20.30 Calcio: Amichevole Svizzera - Germania 22.55 Film – I soliti sospetti

05.50 Telegiornale notte (r) 06.00 Il Quotidiano (r) 06.50 Agenda TSI 07.00 Cartoni animati 08.00 Euronews 09.40 Documentario 10.30 Telenov. – Terra nostra 2 11.15 Tf – La Signora in giallo 12.00 Quiz – Molla l'osso 12.30 Telegiornale 12.50 Tf – Family Law 13.35 Tf – Zack e Cody al Grand Hotel 14.00 Tf – Hannah Montana 14.25 Tf – Phil dal futuro 14.50 Tf – Cybergirl 15.15 Tf – Horizon 16.05 Show – S-QUOT 17.10 I Cucinatori 18.00 Telegiornale flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Buonasera 20.00 Telegiornale Sera 20.40 Quiz – Attenti a quei due 21.00 Film – L'uomo di casa 22.45 Estrazione del Lotto 22.50 Telegiornale notte

Canale

occhio ai programmi Rai 2

Calendar Girls

06.10 Tf – Baldini e Simoni 06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 08.00 Tg 1 Mattina 09.35 Linea verde Meteo 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Festa Italiana Storie 14.45 Soap – Incantesimo 10 15.50 Festa Italiana 16.15 La vita in diretta 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Quiz – Affari tuoi 21.10 Calcio: Spagna -Italia 00.05 Tg 1 00.10 Porta a Porta 01.40 Tg 1 Notte 02.15 Appuntam. al cinema 02.20 Sottovoce 02.50 RaiEdu 03.30 Film – Wing Commander attacco alla terra (azione)

21.05

The Women’s Institute, in Inghilterra, incoraggia le antiche tradizioni femminili, quali la marmellata fatta in casa, i fiori secchi, il lavoro a maglia e l’arte culinaria. Un gruppo di donne straordinarie, cercando un nuovo modo per raccogliere fondi a favore dell’ospedale locale, decide di prendere il calendario annuale dell’istituto, che normalmente raffigura paesaggi o composizioni di fiori, e di trasformarlo in qualcosa di un po’ diverso, pur sempre nel rispetto della tradizione. Dietro le torte, infatti, la marmellata di mele e i vasi di fiori, le donne vengono ritratte completamente nude

06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.58 Borsa e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.50 Show – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.34 Meteo 5 13.40 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.15 Real – Amici 16.50 Real – Grande Fratello 17.05 Tf – Una mamma per amica 18.05 Real – Grande Fratello 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Amici 00.00 Info – Matrix 01.20 Tg 5 Notte 01.50 Meteo 5 01.51 Show – Striscia la notizia (r) 02.21 Mediashopping 02.36 Real – Amici (r) 03.30 Real – Grande Fratello (r) 04.01 Tg5 (r)

07.00 Random 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 Piazza Grande 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg2 Costume e Società 13.50 Tg2 Salute 14.00 L'italia sul 2 15.50 Ricomincio da qui 17.20 Show – X Factor 18.05 Tg 2 Flash L.i.s. 18.10 Rai Tg Sport 18.30 Tg 2 19.00 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 19.50 Show – X Factor 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Film – Calendar Girls 23.00 Tg2 23.15 Rai Edu 00.20 Magazine sul due 00.50 Show – X Factor 01.20 RaiSport Reparto Corse 01.50 Almanacco 02.00 Appuntam. al cinema 02.10 Tg2 Costume e Società (r) 02.20 Tf – Le ragazze di Piazza di Spagna

Italia 06.35 Cartoni animati 08.30 Film – Una stella a 4 zampe 10.25 Film – 6 cuccioli in cerca d'amore (commedia) 12.25 Studio Aperto 13.00 Studio Sport 13.40 Cartoni animati 15.00 Tf – O.C. 15.55 Sitcom – Zack e Cody al Grand Hotel 16.50 Film – Scooby-Doo e i pirati dei caraibi (animazione) 18.30 Studio Aperto 19.00 Mediashopping 19.10 Tf – La vita secondo Jim 19.40 Sitcom – I Simposon 20.05 Tf – Futurama 20.30 Quiz – La ruota della fortuna 21.10 Tf – C.S.I. 23.05 Tf – 24 00.55 Studio Sport

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06.00 Rai News 24 06.30 Il caffè di Corradino Mineo 08.05 Rai Edu 09.05 Verba Volant 09.15 Cominciamo bene - Prima 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg3 Agritre 12.45 Le storie 13.10 Tf – Wind at my Back 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tgr Neapolis 15.15 La Tv dei Ragazzi 16.15 Tg3 GT Ragazzi 16.35 Melevisione 17.50 Geo & Geo 18.15 Meteo 3 19.00 Tg 3 19.30 Tg Regione 20.00 Rai Tg Sport 20.10 Blob 20.30 Tf – Un posto al sole 21.05 Tf – La nuova Squadra 22.50 Tg 3 22.55 Tg Regione 23.05 Tg 3 Primo Piano 23.25 Tf – In Justice

Rete 06.00 Tg 4 Rassegna Stampa 06.15 Info – Secondo voi 06.25 Tf – Kojak 07.00 Mediashopping 07.30 Tf – Magnum P.I. 08.30 Tf – Nash Bridge 09.30 Tf – Hunter 10.30 Soap – Saint Tropez 11.30 Tg 4 Giorno 11.38 Notizie sul traffico 11.40 Soap – Febbre d'amore 12.00 Soap – Vivere 12.30 Tf – Detective in corsia 13.30 Tg 4 Giorno 13.54 Meteo 14.00 S-News – Forum 15.00 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 16.00 Film – Arabesque 18.55 Tg 4 Sera 19.35 Soap – Tempesta d'amore 20.20 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Attacco al potere 23.45 Film – Screamers urla dallo spazio (fantastico) 02.00 Tg 4 Rassegna Stampa 02.25 Film – Una donna alla finestra (drammatiico) 05.10 Telen. – Il segreto della nostra vita


mUSICA 59

19 Marzo 2008 • la Pagina

Sold out della Nannini per il nuovo tour live “Giannabest” dell'artista senese è ancora in vetta alle classifiche In concomitanza con il tour è appena uscito “Giannabest tour edition” Ai vertici della hit parade da oltre tre mesi, GiannaBest, il doppio cd di Gianna Nannini che raccoglie molti suoi grandi successi rimasterizzati e tre inediti, ha già raggiunto il traguardo del disco di diamante. Nel frattempo prosegue con successo la prevendita dei biglietti del “Giannananninilive”, il tour che, partito il 7 marzo da Palermo, vedrà impegnata la Nannini sui palchi dei palasport italiani fino ai primi di aprile. La rocker porterà nelle principali città italiane i brani del suo doppio cd “Giannabest”, oltre al repertorio dei successi dei suoi 30 anni di carriera. Ad accompagnare la Nannini nelle sue performance live, nello spettacolo prodotto da Cose di Musica, saranno Thomas Lang alla batteria, Giacomo Castellano e Davide Ferrario alle chitarre, Hans Maahn al basso e Stephan Ebn alle tastiere e percussioni. Un successo di pubblico già annunciato dal boom di preven-

dite che ha registrato sold out a Palermo, a Montichiari (Brescia), Firenze e Parma, oltre che a Roma e Milano (dove la data è stata raddoppiata). Proprio in occasione del tour nei palasport, il 14 marzo è uscito “Giannabest tour edition”, un’edizione speciale del doppio cd di successi dell’artista senese, con cinque bonus track audio e tre video, tra cui “Dea” e “Possiamo sempre”, registrati durante il concerto tenuto nel luglio del 2007 allo Sheperd’s Bush di Londra. Dopo il successo dell’album “Grazie”, Gianna Nannini sembra vivere una nuova stagione di meritato successo. Infatti, dopo aver finalmente fatto partire il suo progetto opera-rock su Pia dei Tolomei, trainato dall’album “Pia come la canto io”, la Nannini è tornata con un Best che rende giustizia al suo percorso artistico, dagli inizi alla fine degli anni Settanta, da “California”, ad “America”, passando per i brani più famosi

degli anni Ottanta, come “Bello e impossibile”, “I maschi”, “Fotoromanza”, e degli anni Novanta, tra cui “Scandalo”, “Notti senza cuore”, “Amandoti”, “Radio Baccano”, fino ad arrivare ai singoli “Grazie” e “Pia come la canto io”. Inoltre, la famosa cantante, ha da poco incassato un altro importante successo, quello sanremese. Ha infatti dichiarato di essere molto soddisfatta del risultato ottenuto da “Colpo di fulmine”, il brano da lei scritto (e arrangiato da Vasco Rossi) per Lola Ponce e Giò Di Tonno e che farà da colonna sonora all’opera rock “Pia dé Tolomei”: “Ho vinto a Sanremo senza manco andarci”, ha spiegato Gianna, aggiungendo che i due cantanti “non hanno sbagliato una nota, sono stati bravissimi”. La voce sensuale e la carica di energia che Gianna Nannini riesce a trasmettere attraverso i suoi brani reggono al tempo che passa come solo per i gran-

di artisti può accadere. E i tre brani inediti dimostrano infatti, ancora una volta, che la rocker graffia anima e corpo dell’ascoltatore per arrivare nelle profondità delle emozioni: “Suicidio d’amore” è una ballata in cui la solitudine e l’amore si confondono e si sovrappongono come un tramonto sul mare; “Mosca cieca”, invece, ci mostra i muscoli delle chitarre e il lato più arrabbiato di Gianna Nannini; il terzo inedito, “Pazienza” è invece una delicata canzone sull’assenza e sui ricordi che da essa scaturiscono. Per i fan più accaniti un regalo particolare è rappresentato dalla ghost track alla fine del primo disco. Si tratta di “Sola con la vela”, la prima registrazione di una Nannini ancora adolescente.


60 TELEVISIONE la Pagina • 19 marzo 2008

27 giovedi

marzo

06.00 Il Quotidiano (r) 06.50 Euronews 08.55 Tf – Horizon 09.40 Quiz – Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero (r) 10.45 Euronews 11.50 Telesguard (r) 12.00 Calcio: Amichevole Svizzera - Germania (r) 13.40 Euronews 16.20 DiAdà 17.35 Documentario 18.30 Tf – Un caso per due 19.30 Sport Adventure 20.00 Hockey su ghiaccio 22.50 Back Around The Clock 50 anni di Rock in Svizzera 23.50 Il Quotidiano (r)

05.30 Swiss view 05.50 Telegiornale notte (r) 06.00 Il Quotidiano (r) 06.50 Agenda TSI 07.00 Cartoni animati 08.05 Euronews 09.40 Documentario 10.35 Telenov. – Terra nostra 2 11.15 Tf – La Signora in giallo 12.00 Quiz – Molla l'osso 12.30 Telegiornale 12.45 Meteo regionale 12.50 Tf – Family Law 13.35 Tf – The District 14.20 Tf – Murder Call 15.10 Soap – Tempesta d'amore 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 I Cucinatori 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Buonasera 20.00 Telegiornale Sera 20.40 Quiz – Attenti a quei due 21.00 Falò 22.35 Il filo della storia 23.35 Telegiornale notte 23.50 Film – Risvegli 01.50 Repliche continuate

06.05 Anima Good News 06.10 Tf – Baldini e Simoni 06.45 Unomattina 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Festa Italiana Storie 14.45 Soap – Incantesimo 10 15.50 Festa Italiana 16.15 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Quiz – Affari tuoi 21.10 Tf – Don Matteo 6 23.15 Tg 1 23.20 Porta a Porta 00.55 Tg1 Notte 01.30 Estrazioni del Lotto 01.35 Appuntam. al cinema 01.40 Sottovoce 02.10 Rai Edu 02.45 SuperStar

Canale

occhio ai programmi Rete 4

Master & Commander 21.10 Sfida ai confini del mare

Nell’aprile del 1805, nei mari davanti alla costa del Brasile, il vascello di sua maestà britannica ‘Surprise’ viene attaccato e gravemente danneggiato dalla fregata americana ‘Norfolk’. Al momento di scegliere se tornare in porto per riparare i danni e curare i feriti oppure inseguire il nemico, il capitano della nave Jack Aubrey, noto per il suo coraggio, è fortemente combattuto fra dovere e rispetto per il suo equipaggio.

06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Traffico 07.58 Borsa e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.50 Show – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.34 Meteo 5 13.40 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.15 Real – Amici 16.50 Real – Grande Fratello 17.05 Tf – Una mamma per amica 18.05 Real – Grande Fratello 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Lo Show dei Record 23.45 Maurizio Costanzo Show 01.20 Tg 5 Notte 01.51 Show – Striscia la notizia (r) 02.36 Real – Amici (r) 03.15 Mediashopping 03.30 Real – Grande Fratello (r)

ABBONAT I 043 322 17 17

06.55 Quasi le sette 07.00 Random 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 Piazza Grande 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e società 14.00 L'Italia sul 2 15.50 Ricomincio da qui 17.20 Show – X Factor 18.05 Tg 2 Flash L.I.S. 18.30 Tg 2 19.00 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 19.50 Show – X Factor 20.25 Estrazioni del Lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Annozero 23.05 Tg 2 23.20 Show – Artù 01.05 Show – X Factor 01.35 Almanacco 01.45 Meteo 2 01.50 Appuntam. al cinema 02.00 Tg 2 Costume e società (r) 02.10 Tf – Le ragazze di Piazza di Spagna 02.40 Il mare di notte

Italia 06.30 Mediashopping 06.35 Cartoni animati 08.30 Film – Tre piccole pesti 10.25 Film – Palle in canna 12.25 Studio Aperto 12.59 Meteo 13.00 Studio Sport 13.40 Cartoni animati 15.00 Tf – O.C. 15.55 Sitcom – Zack e Cody al Grand Hotel 16.50 Film – Tom & Jerry Rotta su Marte (animazione) 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.10 Tf – La vita secondo Jim 19.40 Sitcom – I Simpson 20.05 Tf – Futurama 20.30 Quiz – La ruota della fortuna 21.10 Tf – C.S.I. 23.05 Tf – The Closer 00.00 Tf – Saving Grace 01.00 Studio Sport 01.30 Studio Aperto - La giornata 01.45 Real – Talent 1 02.10 Shopping by Night 02.25 Tf – Lois & Clark 03.25 Shopping by Night 03.40 Show – Talk radio

06.30 Il caffé di Corradino Mineo 08.05 Rai Edu 09.05 Verba Volant 09.15 Cominciamo bene - Prima 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg3 ChiE'discena 12.45 Le storie 13.10 Tf – Wind at my Back 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tgr Neapolis 15.15 La Tv dei ragazzi 16.15 Tg3 GT Ragazzi 16.35 Melevisione 17.50 Geo & Geo 18.15 Meteo 3 19.00 Tg 3 19.30 Tg Regione 20.00 Rai Tg Sport 20.15 Blob 20.30 Tf – Un posto al sole 21.15 Film – La giuria 23.10 Tg 3 23.15 Tg Regione 23.25 Tg 3 Primo Piano 23.45 Sfide 00.35 Tg 3

Rete 06.25 Tf – Kojak 07.30 Tf – Magnum P.I. 08.30 Tf – Nash Bridge 09.30 Tf – Hunter 10.30 Soap – Saint Tropez 11.30 Tg 4 Giorno 11.38 Notizie sul traffico 11.40 Soap – Febbre d'amore 12.00 Soap – Vivere 12.30 Tf – Detective in corsia 13.30 Tg 4 Giorno 14.00 S-News – Forum 15.00 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 16.00 Soap – Sentieri 16.30 Film – Non più di uno 18.55 Tg 4 Sera 19.35 Soap – Tempesta d'amore 20.20 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Master & Commander Sfida ai confini del mare 00.05 Film – The Truth about Charlie

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motori 61

19 marzo 2008 • la Pagina

Maserati Gran Turismo

Salone dell'auto di Ginevra Nonostante le nubi che si addensano sui mercati automobilistici europei, la 78esima edizione del Salone dell’automobile di Ginevra, chiusosi il 16 marzo, non rinnega la sua vocazione: stupire ed entusiasmare gli appassionati. Tra versioni di auto in commercio e prototipi, a Ginevra 2008 sono state presentate anche delle interessanti proposte. La nota casa Ford, per esempio, ha presentato la versione definitiva del suo innovativo e spazioso crossover: Ford Kuga. Questo Sport Utility Vehicle di nuova generazione garantisce un piacere di guida eccezionale, sia in autostrada che nel fuoristrada, oltre alle innovazioni tecnologiche di ultima generazione. Grazie al design accattivante e agli interni spaziosi ed eleganti, la Ford Kuga può ospitare comodamente 5 persone e le relative valigie nel grande bagagliaio. Con il propulsore diesel 2.0 da 136 cavalli, Kuga promette consumi limitati senza rinunciare a buone prestazioni. Opulenta come un jet privato è invece la Maserati GranTurismo: disegnata dalle abili mani del centro stile Pininfarina, si presenta con le sue linee muscolose e taglienti paragonate a quelle di una pantera. La coupè, che andrà a sostituire la precedente 3200GT, è equipaggiata con un motore dalle prestazioni entusiasmanti con 405 cavalli a 8 cilindri. Maserati, come rappresentante italiana, è stata una delle case più seguite al salone di Ginevra. Attesissimo al salone è stato anche il nuovo fuoristrada Mercedes GLK. Questo SUV, dalle doti imparagonabili per il comfort su qualsiasi tipo di fondo stradale, stupisce per la sua versatilità.

A corredare gli interni ci pensa la versione aggiornata del navigatore Comand APS. La novità che rende il GLK unico è la propulsione ibrida, appena presentata da Mercedes. Per quel che riguarda le auto italiane presenti al Salone, rientrano sulla scena, dopo anni di assenza, due modelli storici come la Lancia Delta e la 500 Abarth; da segnalare anche l’esordio della nuova Alfa Romeo 8C Spider. Sulla nuova Delta si sono concentrati tutti gli sforzi della casa torinese, per rilanciare un'auto che vanta un passato glorioso. Sempre a due volumi come quella degli anni ’80, il nuovo modello arriverà nelle concessionarie a metà anno. Lunga 4,5 metri, larga 1,8, alta 1,5 e con un passo di 2,70 metri, ha una linea molto particolare: o la si ama o la si odia. Il portellone posteriore molto ampio le conferisce forme da station wagon mentre il frontale aggressivo presenta una grossa calandra a forma di scudo, in pieno stile Lancia. Gli interni sono ben curati e danno la sensazione di stare seduti in un comodo salotto. Per quanto riguarda i motori l’entry level è il 1.4 T-Jet a benzina con due livelli di potenza: 120 e 150 cv. Saranno disponibili anche il 1.6 Multijet 120 cv, che ha debuttato anch’esso a Ginevra, il 1.9 MJet da 190 cv, il 2.0 MJet da 165 cv e il 1.8 benzina a iniezione diretta da 200 cv. In ogni caso, tutti i riflettori erano puntati sul made in Italy, anche per il debutto del simpatico Fiorino e per i concept ecologici Panda Aria e 500 Aria. Nel mondo Suv non hanno deluso le aspettative il Renault Koleos, il compatto XC60 Volvo e l’Infiniti FX50.

Fiat Fiorino Ford Kuga

Fiat 500 Abarth


62 TELEVISIONE la Pagina • 19 marzo 2008

28 venerdi

marzo

06.00 Il Quotidiano (r) 06.50 Euronews 08.55 Tf – The District 09.40 Quiz – Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero (r) 10.45 Euronews 11.40 Agenda TSI 12.00 Falò (r) 13.30 Svizra Rumantscha 14.00 Hockey su ghiaccio 16.20 DiADà 17.30 Documentario 18.25 Tf – Un caso per due 19.25 Soap – Tempesta d'amore 20.15 Tf – Family Law 21.00 Film – Derby in famiglia 22.30 Tf – My name is Earl 22.55 Film – JKF (storico)

05.30 Swiss view 05.50 Telegiornale notte (r) 06.00 Il Quotidiano (r) 06.50 Agenda TSI 07.00 Cartoni animati 09.40 Documentario 10.30 Telenov. – Terra nostra 2 11.15 Tf – La signora in giallo 12.00 Quiz – Molla l'osso 12.30 Telegiornale 12.45 Meteo regionale 12.50 Tf – Family Law 13.35 Tf – The Districh 14.20 Tf – Murder Call 15.10 Soap – Tempesta d'amore 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 I Cucinatori 18.00 Telegiornale flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Buonasera 20.00 Telegiornale Sera 20.40 Quiz – Attenti a quei due 21.00 Info – Patti chiari 22.05 MicroMacro 22.40 Tf – CSI Miami 23.25 Telegiornale Notte 23.40 Film – Starsky & Hutch

Canale

occhio ai programmi

Derby in famiglia

06.05 Anima Good News 06.10 Tf – Baldini e Simoni 06.45 Unomattina 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Festa Italiana Storie 14.45 Soap – Incantesimo 10 15.50 Festa Italiana 16.15 La vita in diretta 17.00 Tg 1 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Quiz – Affari tuoi 21.10 Show – I Raccomandati 23.15 Tg 1 23.20 TV7 00.20 Appuntamento 00.50 Tg 1 Notte 01.25 Appuntam. al cinema 01.30 Sottovoce 02.00 Rai Edu 02.35 SuperStar 03.50 Tf – Stargate

TSI 2

21.00

Phil Weston ha un problema: suo padre Buck. Fin da piccolo, infatti, Phil ha dovuto subire l’invadenza e la competitività del genitore e con l’età adulta la situazione non sembra essere così diversa. Ora allena la squadra di calcio in cui gioca suo figlio di dieci anni e riesce a condurla fino alla finale del campionato: ma qui si ritrova di fronte proprio Buck, che a sua volta è il trainer della compagine più forte del torneo. Rivalità e vecchi rancori non tardano ad emergere e Phil e Buck si troveranno a combattere senza esclusione di colpi per vincere l'ambito trofeo. Come andrà a finire?

06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info - Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borsa e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.50 Show – Mattino cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.34 Meteo 5 13.40 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.15 Real – Amici 16.50 Real – Grande Fratello 17.05 Tf – Una mamma per amica 18.05 Real – Grande Fratello 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Tf – I Cesaroni 2 23.30 Info – Matrix 01.20 Tg 5 Notte 01.51 Show – Striscia la notizia (r) 02.21 Mediashopping 02.36 Real – Amici (r) 03.15 Mediashopping 03.30 Real – Grande Fratello (r)

06.20 Focus 06.55 Quasi le sette 07.00 Random 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 Piazza Grande 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e società 13.50 Tg 2 Sì Viaggiare 14.00 L'Italia sul 2 15.50 Ricomincio da qui 17.20 Show – X Factor 18.05 Tg 2 Flash L.i.s. 18.10 Rai Tg Sport 18.30 Tg 2 19.00 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 19.50 Show – X Factor 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Senza traccia 22.40 Tf – E-Ring 23.30 Tg 2 Notte 23.45 Tf – Crime Stories 00.30 Rai Palcoscenico 02.20 Appuntam. al cinema 02.30 Tg 2 Costume e società (r) 02.40 Tf – Le ragazze di Piazza di Spagna

Italia 06.35 Cartoni animati 08.15 Film – Le avventure di Rocky e Bullwinkle 10.10 Film – Vice versa 12.25 Studio Aperto 12.59 Meteo 13.00 Studio Sport 13.40 Cartoni animati 15.00 Tf – O.C. 15.55 Sitcom – Zack e Cody al Grand Hotel 16.50 Film – Scooby-Doo e il mostro di Locheness 17.15 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 19.10 Tf – La vita secondo Jim 19.40 Sitcom – I Simpson 20.05 Tf – Futurama 20.30 Quiz – La ruota della fortuna 21.10 Show – Le Iene 23.45 Tf – I Soprano

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06.00 Rai News 24 06.30 Il caffè di Corradino Mineo 08.05 Rai Edu 09.05 Verba Volant 09.15 Cominciamo bene - Prima 12.00 Tg3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg3 Cifre in chiaro 12.45 Le Storie 13.10 Tf – Wind at my Back 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tgr Neapolis 15.15 La Tv dei Ragazzi 16.15 Tg3 GT Ragazzi 16.35 Melevisione 17.50 Geo & Geo 18.15 Meteo 3 19.00 Tg 3 19.30 Tg Regione 20.00 Rai Tg Sport 20.10 Blob 20.30 Tf – Un posto al sole 21.05 Mi manda Raitre 23.10 Tg 3 23.15 Tg Regione 23.25 Tg 3 Primo Piano 23.45 Tintoria Show

Rete 06.00 Tg4 Rassegna Stampa 06.15 Info – Secondo voi 06.25 Tf – Kojak 07.00 Mediashopping 07.30 Tf – Magnum P.I. 08.30 Tf – Nash Bridge 09.30 Tf – Hunter 10.30 Soap – Saint Tropez 11.30 Tg 4 Giorno 11.38 Traffico 11.40 Soap – Febbre d'amore 12.00 Soap – Vivere 12.30 Tf – Detective in corsia 13.30 Tg 4 giorno 14.00 S-News – Forum 15.00 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 16.00 Film – Ritorno a Peyton Place (drammatico) 18.55 Tg 4 19.24 Meteo 19.35 Soap – Tempesta d'amore 20.20 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Soap – Tempesta d'amore 23.15 Film – Minuti contati 01.30 Tg 4 Rassegna stampa 01.55 Music. – Grignani 02.55 Film – La Monaca di Monza 04.45 Cult. – Peste e corna e gocce di storia


AGENDA 63

19 marzo 2008 • la Pagina

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IN GIRO PER I MUSEI ZURIGO

Drawing Now - Drawing Then

Arndt&Partner Lessingstrasse, 5 Zurich Fino al 12 Aprile 2008 Orari: Lun Chiuso

Se vuoi ascoltare le nuove canzoni dei dx2 componi il www.myspace.com/dx2brothers MusiSportCultura

Mar-Ven 14.00-18.00 Sab 11.00-16.00

Ass. di Promozione Italiana Tel. 055 442 44 29 - 078 740 50 29 duo.demarco@freesurf.ch

BASILEA

Dan Perjovschi Kunsthalle Basel

Steinenberg 7, Basel Fino al 30 Giugno 2008 Orari: Martedì Chiuso

Lun Mer Ven 11.00-18.00 Sab-Dom 11.00-17.00

+ LATINO CALABRESE WWW.MYSPACE.COM/FOLKSABICI

BERNA

Genesis

Zentrum Paul Klee

Monument im Fruchtland, 3 Postfach 3006 bern Fino al 27 Aprile 2008 Orari: Mar - Dom 10.00-17.00

RELAX RELAX TOP TOP BA BANNDD

Pino

BASILEA

Roberto

Dance - Party - Dancing - Karaoke Serate Danzanti Matrimoni (Piano Bar - Duo - Trio con la cantante) Tel. 044 781 37 20 • Natel: 079 644 39 16 e-mail: g.gambera@bluewin.ch

M U S I CA P E R T U T T I

Laura

Per ogni occasione la musica adatta con professionalità Contattaci ai Nr: Tel/Fax 044 726 04 77 (Aldo) Natel 078 649 83 75 (Aldo) Natel 079 209 69 58 (Robi)

Solo il meglio per il vostro bambino

Zugerstr. 84, 8810 Horgen - 043/244 03 19 Orario d’apertura: mar-ven: 14.00-18.00; sabato: 10.00-16.00; lunedì chiuso

www.bimbo-mio.com 24 ore ONLINE-SHOP

Hannah Hoch

Aldo

Romano Imhof Dipl. Zahnprothetiker Alte Landstrasse 10 8810 Horgen

Tel. 044 725 40 73 Albisriederstr. 258 • 8047 Zurigo

Tel. 044 401 05 11 Lasciate controllare la funzionalità, la stabilità e la tenuta delle vostre protesi dentarie ogni 1-2 anni.

Tinguely Museum Paul Sacher-Anlage, 1 Fino al 4 Maggio 2008 Orari: Lunedì chiuso Mar - Dom 11.00 - 19.00

ZURIGO

Edward Steichen

Kunsthaus Zurich

Heimplatz 1 Fino al 30 Marzo 2008 Orari: Lunedì chiuso Mer-Ven 10.00-20.00 Sab Dom Mar 10.00-18 ZURIGO

Liam Gillick

Kunstalle Zurich

Limmatstrasse 270 Fino al 30 marzo 2008 Orari: Mar Mer Ven 12.00-18.00

Tel./ Fax 044 462 86 57 Natel 076 562 86 57 Uetlibergstrasse 105 • 8045 Zurigo

Gio 12.00-20.00 Sab Dom 11.00-17.00

IN GIRO PER I MUSEI



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