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19 Settembre 2007 • ANNO 17 • N° 38 • In edicola Fr. 2.– AZA / PP Journal CH-8004 Zürich

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Gli articoli impegnano solo la responsabilità degli autori

Le cronache degli ultimi mesi riportano con insistenza diversi episodi di criminalità minorile che, se già visti nella loro singolarità possono essere sintomi da non sottovalutare, considerati nella loro globalità, sia spaziale che temporale, portano a riflettere sul possibile profilarsi di una tendenza generalizzata e radicata tra i giovani di una certa età. Da qualche tempo un’ondata di reati, anche gravi, perpetrati da giovanissimi, ha investito la Gran Bretagna, creando preoccupazione e allarme sociale in tutto il Paese. In Svizzera, il numero dei minori denunciati, in quasi tutte le categorie di reato, è aumentato, nel 2006, di quasi due punti percentuali rispetto all’anno precedente. In Italia, da nord a sud, dalla ricca e perbene Milano ai piccoli vicoli palermitani, a cambiare sono solo gli scenari ma non la triste recita che si consuma ai danni dei poveri malcapitati di turno. Le nuove protagoniste sul fronte della violenza minorile sono le baby gang, gruppi di adolescenti, in genere di età compresa tra i 13 e i 18 anni, che praticano forme di racket ed estorsioni, pestaggi, risse e violenze, talvolta anche gravi. L’adolescenza, questa terra di mezzo a cavallo tra i giochi dei bambini e gli interessi degli adulti, battuta con passo incerto da chi bambino non si sente più ma adulto non lo è ancora, si rivela, quindi, terreno fertile per il proliferare di forme di criminalità più complesse del semplice, e pur preoccupante, bullismo: si tratta di veri e propri modelli di violenza adottati da gruppi di “duri” per intimidire i più deboli e piegarli al loro volere. Ma da dove nasce questa tendenza alla violenza nei minori dei nostri tempi? In realtà, anche se sembra essere esplosa nell’ultimo perio-

Agorà La violenza minorile do, pare abbia radici ben profonde e non manca chi azzarda perfino un legame con le band statunitensi che, nei primi anni ’70 s’impossessavano delle strade per farsi da soli quella giustizia che, a loro dire, le forze dell’ordine non riuscivano a garantire o anche solo per mantenere la loro supremazia sul territorio. Ma restando ad oggi, alle nostre vicine realtà di Paesi evoluti e civili, cosa spinge i ragazzini inglesi, italiani, svizzeri, a far gruppo e seminare il panico per lo più, anche se non in maniera esclusiva, tra i loro coetanei? Si può ridurre tutto alla mancanza di modelli positivi, in famiglia o a scuola? Può il gruppo, con le sue dinamiche partecipative, portare alla creazione di microcosmi in cui sentirsi forti e sicuri, pronti a tutto, laddove famiglie inconsapevolmente assenti e figure scolastiche prive anche del minimo rigore ,lasciano in balia di una incertezza di ruoli e compiti che porta ad una debolezza da voler vincere altrove con l’uso della violenza? Piace il modello del ragazzo furbo, forte, duro, la trasgressione fa sentire invincibili e spesso scatta il fenomeno dell’imitazione. E poi c’è la solitudine di tanti ragazzini e la voglia di entrare a far parte di un gruppo, di sentirsi parte determinante di una realtà propria: è a questo punto che certi gruppi, pur temibili ma forse per questo affascinanti, esercitano la loro attrattiva, trovando terreno fertile nella voglia di non sentirsi esclusi, nel bisogno di vincere le proprie debolezze grazie all’incitazione e alla fiducia del

NELL'INTERNO

gruppo di appartenenza: ragazzini che, spesso, arrestati dalla polizia, senza più la “copertura” del gruppo alle spalle, si rivelano solo semplici e incerti adolescenti come tanti. Altre volte, invece, sono i meccanismi della società consumistica ad innescare spirali di rivalsa e violenza: i principali bersagli delle baby gang sono spesso i coetanei più fortunati e ricchi, prede ideali per piccole rapine dal bottino assicurato: telefonini, orologi, soldi e, forse, quel sottile di piacere di ristabilire una sorta di giustizia sociale da cui ci si sente esclusi, che porta al disprezzo del diverso, del più debole, fino a trasformarlo in una preda. E’ la rabbia dentro a spingere gli esclusi dalla grande abbuffata che i media spacciano come a portata di tutti, a far sì che taluni si percepiscano come vittime di una società ingiusta da riequilibrare con l’unico mezzo a loro disposizione: la forza. Ma, senza per forza dover scomodare scuola, società e famiglia, c’è anche la semplice e pura voglia di trasgredire le regole a giustificare molti degli atti criminali di alcuni giovani, desiderosi di dimostrare di avere il coraggio di fare ciò che glia adulti vietano. Come si vede alla base del fenomeno ci sono situazioni personali, sociali e familiari complesse, problemi economici, incomunicabilità che, se pur non sempre, spesso chiamano in causa gli adulti, quegli adulti che a volte sono altrove o che altre volte, al contrario, si trasformano nei primi “sindacalisti” dei figli, difendendoli a spada tratta piuttosto che aiutandoli a capire i meccanismi di una società che impone impegno, dedizione e, soprattutto, un’attenzione scrupolosa ai bisogni e agli allarmi, reali, di una generazione che sembra aver perso la bussola. isabella.larocca@lapagina.ch

politica

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Rai Le principali cariche della Rai sono ormai ad esclusivo appannaggio del centro-sinistra.

Vintage La nuova tendenza porta alla ricerca di capi usati da riadattare secondo il proprio stile.

cronaca

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turismo

moda

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San Gallo Ritrovato in una foresta il corpicino della piccola Ylenia, scomparsa il 31 agosto scorso.

Milano Gli immancabili itinerari ed appuntamenti per lo shopping nella capitale italiana della moda.

svizzera

musica

(11) intervista (24) Berna Di Pietro La visita del Ministro degli Lo scenario politico attuale e il Esteri italiano, Massimo D'Ale- ruolo dei giovani secondo il parema, alla Casa d'Italia di Berna. re del Ministro Antonio Di Pietro.

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Rem Dopo ventisette anni i Rem tornano con “Rem Live” il primo album live della loro carriera.


EDITORIALE

19 settembre 2007 • la Pagina

L'Unione Interparlamentare in Svizzera Dal 23 al 25 settembre si terrà in Svizzera la prima visita dell’Unione Interparlamentare sezione di amicizia Italia Svizzera, presieduta dall’On. Antonio Razzi dell’IdV, per parte italiana e dall’On. Lombardi per la delegazione Svizzera. L’incontro tratterà i seguenti temi: il federalismo, l’integrazione, le opere infrastrutturali delle verticali alpine. La delegazione italiana è composta dall’On. Razzi – Presidente – e dall’On. Sesa Amici (Ulivo), dall’On. Gino Capotasti (UDEUR), dall’On. Gianluca Pini (Lega Nord) e dall’On. Emerenzio Barbieri (UDC). La visita è parte di quell’intensissimo programma di attività bilaterali che l’Unione Interparlamentare

promuove in tutto il mondo, creando momenti di incontro e di studio tra rappresentanti dei Parlamenti che aderiscono all’Unione. Il programma della visita prevede un seminario sul Federalismo in Svizzera, tenuto dal professor Fleiner a Berna, presso il Palazzo Federale. La giornata del 25 è dedicata a vari incontri con le Commissioni Trasporti e Politica Estera, sempre nel Palazzo federale e culminerà con un incontro della delegazione con il Consigliere Federale M.

Leuenberger. A Lucerna si terrà, nella serata di martedì 25, presso il Centro Abruzzese, un incontro dal tema: “I rapporti di amicizia tra Italia e Svizzera”. La missione della delegazione italiana si colloca in un momento di intensi rapporti tra i due Paesi ed aumenterà sicuramente quel clima di reciproca collaborazione che mai come in questa fase è da considerarsi positivo. Successivamente, dal 5 ottobre al 10 ottobre si terrà, a Ginevra, l’assemblea del-

l’Unione Interparlamentare presieduta dall’On. Pierferdinando Casini. A Ginevra, infatti, vi è la sede di questo organismo che assume sempre più importanza nella risoluzione di problemi e controversie internazionali.

Massimo Pillera

Punzecchiatura A proposito delle rapine a Roma, l'On. Mura, IdV, ha detto: “Ferrero sa che il 40% dei rapinatori è composto da rumeni"? ...e l'On. Mura sa che per Bossi rumeni o romani è la stessa cosa?

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politica la Pagina • 19 settembre 2007 Consiglio d’amministrazione, direttore generale e presidente

La Rai è definitivamente occupata dalla sinistra Nel 2001, prima delle elezioni politiche, il presidente della Rai era Zaccaria e il direttore generale Cappon, ambedue, ovviamente, di centrosinistra. Le elezioni furono vinte dal centrodestra, ma gli allora dirigenti dell’Ente pubblico non presero atto del cambiamento di maggioranza, dissero che erano stati nominati in base ad una legge e che il loro mandato sarebbe scaduto nel mese di febbraio del 2002 e solo allora si sarebbero dimessi. Come in effetti fu. Durante i cinque anni del governo di centrodestra, presidenti della Rai sono stati prima Lucia Annunziata (centrosinistra) e poi, dopo l’approvazione della riforma, è stato nominato un nuovo organigramma così composto: 5 membri del consiglio di amministrazione alla maggioranza politica di allora, il direttore generale appartenente alla maggioranza ma gradito all’opposizione e il presidente all’opposizione. Dopo Lucia Annunziata, infatti,

presidente della Rai, sotto il centrodestra, è stato Claudio Petruccioli, ds. Questo organigramma, per legge, non è scaduto né è in scadenza, ma nel frattempo è cambiata la maggioranza politica in Parlamento. Ci si sarebbe aspettato che ognuno sarebbe rimasto al suo posto, come fece il consiglio di amministrazione dell’era Zaccaria, invece l’attuale maggioranza dapprima tanto ha brigato che il direttore generale nominato dalla Cdl è stato dimissionato e, al suo posto, è stato messo Cappon, centrosinistra. Siccome, poi, la maggioranza era sempre di centrodestra, il membro “istituzionale”, quello nominato dal ministero dell’Economia nella persona di Angelo Maria Petroni, dopo vari tentativi alla fine è stato dimissionato e sostituito con Fabiano Fabiani, manager di centrosinistra. A questo punto sono necessarie un paio di considerazioni. La prima è che con Fabiano Fabiani

la maggioranza è passata al centrosinistra senza che le nomine fossero giunte a scadenza. La seconda è che lo scontento non c’è stato solo nelle fila del centrodestra, ma anche nel centrosinistra. Perché? Semplicemente perché a fare la parte del leone è stato il futuro Partito Democratico (Pd). L’accusa è venuta dalla sinistra radicale, ma anche dall’Italia dei Valori di Di Pietro e dall’Udeur Di Mastella. Gli stessi alleati hanno subito notato la “rapacità” dei posti e delle poltrone del Pd, che non è ancora nato ma già pensa ad occupare tutti gli spazi del potere. A questo punto, per rispettare la formalità della legge attualmente in vigore, occupata la Rai prima della scadenza naturale delle nomine, ci si sarebbe aspettato che il presidente si facesse da parte per lasciare il posto a un membro dell’opposizione, come aveva garantito a suo tempo il centrodestra nei confronti del centrosinistra. Invece no, Claudio Petruccioli non solo non si è dimesso, ma non ha nessuna intenzione di farlo, motivando il suo gesto col fatto che lui si sente garante di tutti. Con un risultato inequivocabile sotto gli occhi di tutti: il centrosinistra ha occupato tutte le poltrone. Ma il centrosinistra non era quello che accusava gli avversari di regime? Sì, erano proprio loro, ma evidentemente una cosa è chiedere il rispetto del pluralismo e altra cosa è garantirlo. In sostanza il centrosinistra ha detto: quando comandate voi dovete garantirci la parte di potere che ci compete e quando comandiamo noi facciamo quel che vogliamo. Ancora tre annotazioni. Investito della palese trasgressione del pluralismo politico, il presidente della Repubblica ha dichiarato che la materia spetta al governo e che lui non vuole essere tirato per la giacca da nessuno. In sostanza,

ha detto che la questione non è di sua competenza. A nostro avviso, questa posizione di equidistanza mal si addice a chi per Costituzione deve essere il garante della libertà e del pluralismo. Quando la Rai cade in mano a una sola coalizione vuol dire che, appunto, il pluralismo non è più garantito e il rappresentante della nazione non può lavarsene le mani. Il presidente della Repubblica, in altre occasioni, si è mostrato sollecito nel denunciare presunti o veri eccessi verbali nella lotta politica. Evidentemente questa volta non ha ritenuto di farlo, ma è altrettanto legittimo pensare che il non intervento convenga alla sua parte politica. Seconda annotazione. Nelle ultimissime settimane era spuntata una convergenza delle due coalizioni in merito alla necessità, e alla volontà, di riformare la legge elettorale, ma quando una parte continua a fare la parte del leone è evidente che non è animata per nulla dalla volontà di trovare un comune terreno d’incontro, ma solo da quella di sconfiggere l’avversario. Non stupisce se, quindi, il centrodestra ha capito l’antifona e ha dichiarato che questa maggioranza è inaffidabile. Terza annotazione. A far rilevare questa palese incongruenza sono gli stessi esponenti della maggioranza, da Willer Bordon a Di Pietro, da Boselli a Mastella, i quali tutti non solo hanno confessato di sentirsi “in imbarazzo” nei confronti dell’opposizione, ma non hanno apprezzato la voracità del leader del Pd, che, ancora non eletto e ad ogni pié sospinto contro la nomenclatura e i vecchi sistemi di potere, finisce poi per fare peggio degli altri. Una cosa è certa: con questo comportamento il centrosinistra ha delapidato tutte le scorte della credibilità politica e morale in suo possesso. ✗politica@lapagina.ch


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19 settembre 2007 • la Pagina

I 123 passeggeri dell'Md80 erano in gran parte stranieri. Quarantuno i sopravvissuti
Recuperate le scatole nere. Determinanti le piogge monsoniche e le raffiche di vento

Disastro aereo a Phuket: 91 vittime Si è aggravato il bilancio delle vittime del disastro aereo di Phuket: il direttore dello scalo ha riferito che i morti sono 91, tra i quali 55 stranieri. "Vi sono 42 sopravvissuti - ha precisato il funzionario - 15 sono thailandesi e 26 stranieri". I passeggeri dell'Md80 della compagnia thailandese "One-two-go", erano in gran parte australiani, austriaci, inglesi, iraniani, irlandesi, svedesi, olandesi e israeliani. Si era anche sparsa la notizia della presenza a bordo di un italiano ma il console onorario ha riferito alla Farnesina che si era trattato di "un errore" delle autorità nelle prime concitate fasi dei soccorsi. Saranno le due scatole nere, recuperate qualche ora dopo lo schianto a terra del velivolo, a svelare le ragioni della tragedia, ma sembra che la pioggia torrenziale e le raffiche di vento siano state determinanti. Lo schianto ha letteralmente spezzato in due la carlinga dell'aereo finita ai

margini della pista di atterraggio dell'aeroporto di Phuket, l'isola thailandese meta del turismo internazionale, pesantemente colpita dallo tsunami nel 2004. Voli speciali sono stati organizzati dalla compagnia aerea per permettere ai parenti e ai conoscenti delle vittime e dei feriti di raggiungere Phuket. I passeggeri che si sono salvati sedevano nella parte posteriore del McDonnell Douglas e al centro, vicino alle uscite di emergenza.

Testimoni e sopravvissuti hanno descritto scene di terrore, con dozzine di uomini e donne intrappolati tra le lamiere con i corpi in fiamme, mentre i più fortunati uscivano dagli squarci nella carlinga. Il velivolo - secondo le ricostruzioni della torre di controllo - ha girato a lungo sopra lo scalo investito dal maltempo. Poi il pilota ha provato ad atterrare ma con una forte inclinazione e un'ala ha urtato il terreno slittando verso gli alberi

e un muro ai margini della pista di atterraggio. Quindi l'aereo ha preso fuoco. Il volo con a bordo 123 passeggeri più i componenti dell'equipaggio, era partito dal terminal dei voli nazionali di Don Muang a Bangkok alle 14.30 locali ed è precipitato un'ora dopo, alle 10 di mattina in Italia. Prima di schiantarsi a terra, la torre di controllo non ha registrato nessuno messaggio di pericolo dalla cabina di pilotaggio. L'aereo, ha affermato il ministero dei Trasporti thailandese, era stato utilizzato per 12 anni e in genere qualsiasi velivolo può volare per tranquillamente per quindici anni". La "One-twogo", nata nel 2003 e affiliata alla Orient Thai, la principale compagnia aerea thailandese, ha annunciato l'apertura di un'inchiesta sull'incidente focalizzando l'attenzione sulla sicurezza delle decine di compagnie a basso costo nate negli ultimi anni nel sud est asiatico.

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politica la Pagina • 19 settembre 2007 Il comico genovese vuole distruggere i partiti attuali e vietare il Parlamento ai condannati, Fassino parla di rimpasto, Ferrero difende gli immigrati

La voce di Camilleri per le vittime del racket

Il mondo politico è in fibrillazione e ciò è tanto più evidente in quanto non si fa più nulla per nasconderlo, nemmeno da parte di coloro che avrebbero tutto l’interesse a farlo. Negli ultimi dieci giorni ha iniziato Fassino a sconvolgere i sonni del governo, quando ha dichiarato che c’è necessità di un “rimpasto”, un termine che ha fatto drizzare i capelli a Prodi. Infatti, la coalizione di governo si regge ad incastro, se si muove una pedina cade tutta l’impalcatura. Si può immaginare lo stato d’animo del presidente del Consiglio a questo termine legato all’epoca dei governi balneari. L’allarme è poi rientrato per il dietro front di Fassino stesso, ma qualcuno l’ha registrato. Proprio lunedì è intervenuto, con un’intervista sul Corriere della Sera, lo scrittore Andrea Camilleri. Argomento: l’esercito in Sicilia. Dopo la minaccia degli industriali di espellere dalla Confindustria quegli im-

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prenditori che cedono al pizzo del racket, come si ricorderà, nacquero delle polemiche. La minaccia di espulsione era legata alla protezione degli imprenditori e commercianti da parte dell’esercito. Insomma, la Confindustria aveva lanciato una sfida: ribellione contro il racket, ma nello stesso tempo protezione capillare per evitare che “i ribelli” fossero lasciati soli alle vendette dei malviventi. Il governo, per bocca di Prodi, rispose di no, che l’esercito non si poteva usare, ma che doveva essere il senso civico della popolazione a lottare contro il racket. Come se fosse facile per un imprenditore opporsi al racket senza correre rischi di incendio o di morte. Non passarono che pochi giorni e lo stesso Giuseppe Catanzaro, leader degli industriali di Agrigento, ha subito un attentato. Il che la dice lunga sui rischi di parola in quelle zone, specie quando si fanno proposte che davvero potrebbero avere successo contro la mafia. Ebbene, dicevamo che Andrea Camilleri è intervenuto nella questione e si è schierato decisamente a favore della presenza dell’esercito per le vie della città, a supporto delle forze dell’ordine. Lo scrittore,

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anzi, afferma che darebbero coraggio sia alle forze dell’ordine che alle vittime del racket e sarebbe una buona occasione per coinvolgere tutti in una generale ribellione per sconfiggere la malavita. Una buona occasione, dice Camilleri, anche perché la malavita di adesso è fortemente parcellizzata, non ci sono più i grandi capi capaci di tenere l’ordine tra le cosche. Oggi ognuno brucia i negozi o i mezzi, ci si trova di fronte a una miriade di piccole bande, molto decise e molto violente. Su un altro fronte, quello dei ministri che partecipano alle manifestazioni di piazza contro il governo stesso, è da registrare un altro scontro tra gli stessi rappresentanti del governo. Intervenendo ad un incontro con gli immigrati a Milano, il ministro della Solidarietà, Sergio Ferrero, ha usato parole condivisibili nei confronti degli immigrati. Ha sostenuto le ragioni di coloro che cercano migliori condizioni di vita, ha precisato che non si devono contrapporre i diritti degli italiani a quelli degli immigrati, ha espresso tutto il suo disappunto perché gli ostacoli burocratici per il permesso sono tanti e troppo costosi. Quando, però, ha aggiunto che a volte si vergogna di far parte di “questo” governo, nessuno è riuscito a trattenere gli animi. Con ragione, visto che far parte di un governo significa condividerne e sostenerne le ragioni, altrimenti ci si dimette. In ogni caso, anche se si hanno motivi di dissidi, questi devono essere superati nella chiarezza, non nella denigrazione. La polemica che ne è seguita sui giornali e all’interno della maggioranza è uno dei motivi per cui ormai si va ognuno per conto proprio, in ordine sparso, con la consapevolezza che questa coalizione non avrà un

seguito nel futuro. E veniamo all’ultimo fatto, al fenomeno Beppe Grillo, il comico genovese che imperversa nelle piazze con le sue accuse alla partitocrazia, che denuncia la presenza nel Parlamento di personaggi condannati per vari motivi, dalle tangenti all’eversione, che si pone come l’eroe dell’antipolitica e dell’antisistema. Si è scomodato Renato Mannheimer sul Corriere della Sera: secondo un sondaggio il 50% degli elettori di sinistra lo appoggia. Il comico urla dicendo che non vuol fare nessun partito, ma che vuole distruggere quelli che ci sono, per cui la società politica sta diventando una farsa. Ci sono partiti sempre più numerosi, ci sono soldi che vengono sperperati in inefficienze e parassitismi, c’è un distacco tra i politici e la società. C’era una volta Berlusconi, contro cui il centrosinistra ha aizzato l’odio di metà degli italiani, poi è venuto il centrosinistra ed ha dimostrato di essere una babele di linguaggi, di confusioni e di contrapposizioni, con il risultato che non si capisce più nulla: ministri prima difensori dei magistrati che ora, da inquisiti, li accusano, accordi sottoscritti e stracciati, ministri che manifestano contro loro stessi e un presidente del Consiglio che non sa cosa fare. Per un comico deve essere un materiale inesauribile, ma nello stesso tempo una tentazione di scendere in campo, fosse anche solo per distruggere. Tutto questo a pochi giorni dalla presentazione della finanziaria, con la notizia che la crescita iniziata nel 2005 ora sta frenando, e con l’imminente elezione del leader del PD, con tutte le incognite e le polemiche che il nuovo partito si sta trascinando dai due vecchi riferimenti: la Margherita e i Ds.


cronaca

19 settembre 2007 • la Pagina

Il corpo della bambina è stato ritrovato senza vita in un bosco nel cantone svizzero di San Gallo: inutili le ricerche e gli sforzi di trovarla ancora viva

Ylenia è volata tra gli angeli venduto la casa, nel cantone di Turgovia (vicino a quello di Appenzell), e ne aveva comprata un'altra in Spagna. Poi, qualche settimana fa, era tornato, dicono, con lo scopo di trasferirsi di nuovo in patria. Secondo le testimonianze raccolte, l'uomo stava cercando un appartamento in affitto. Ma l'eventualità di un rientro è tutta da chiarire. Per questo la polizia spagnola ha interrogato la moglie, che si trova ancora in Spagna. E si cercano altri riscontri per capirne di più. Intanto aumentano gli interrogativi. Per esempio resta senza risposta il movente del tentato omicidio. Se, come ha ipotizzato la polizia cantonale, il pensionato aveva in mente di eliminare un testimone scomodo, perché poi avrebbe scelto anche di suicidarsi? Resta inoltre il mistero dell'arma del delitto: è stata trovata solo quella del suicidio e non quella del tentato omicidio. Non si trascura quindi la pista della presenza di un complice, magari l'attuale «carceriere» di Ylenia. Intanto Appenzell, cinquemila abitanti divisi tra turismo, artigianato e pastorizia, è sotto choc. Paesaggio da cartolina, affollato di escursionisti e di mountain bike, ha un'unica strada che dai monti porta al centro del paese: un chilometro e mezzo di asfalto, tra prati e villette, lungo un torrente che lo spacca a metà. Martedì l'ha percorsa anche Ylenia, T-hirt viola,

Cambio alla direzione dell’Ufficio Scuola di Ginevra Sabato 1° settembre, si è ufficialmente insediata alla direzione dell’Ufficio Scuola della Circoscrizione Consolare di Ginevra, la dott.ssa Chiara Lorenza Bonetti, (nella foto) sostituendo la Dott.ssa Maria Grazia Corradi. Nei prossimi giorni, la neo dirigente incontrerà il CAE (Comitato Assistenza Educativa) e l’A.G.S.I. (Associazione Genitori Scuola Italiana) per stabilire i primi contatti con i rappresentanti dei genitori dei 1200 alunni che formano i Corsi di Lingua e Cultura Italiana di Ginevra. Il CAE e l’AGSI, si attendono dalla la dott.ssa Bonetti una collaborazione rilevante al fine di promuovere e rendere i Corsi più vivaci sul campo delle attività che, durante l’anno, si promuovono a favore degli alunni. Inoltre, colgono l’occasione per augurare alla neo Dirigente Scolastica un benvenuto a Ginevra e un buon lavoro.

Carmelo Vaccaro

pantaloncini bianchi e arancioni, sandaletti rosa, per andare in piscina. Una corsa di 10 minuti sul monopattino. Urs l'aspettava all'uscita, assicurano gli investigatori, pronto a rapirla con il suo furgone. appuntamentO

L'ASRI organizza la conferenza

Un Paese vorticosamente immobile martedì 15 novembre ore 18.00 presso

l'Università di Zurigo tenuta dal politologo

Enrico Galli della Loggia

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te) ed era rientrato in Svizzera da alcune settimane. Lo stesso giorno in cui l'uomo fu trovato cadavere, fu rinvenuto in gravi condizioni, ferito in un bosco, un altro uomo, probabilmente colpito dal presunto rapitore per evitare eventuali testimoni del crimine. Il caso di Ylenia è stato studiato per l'eventuale legame con l'assassinio di altri giovani, avvenuti negli anni '80. La polizia svizzera si è anche messa in contatto con gli inquirenti che, in Portogallo, stanno indagando sul caso di Madeleine McCann, la piccola britannica sparita il 3 maggio scorso mentre era in vacanza con la sua famiglia nell'Algarve. Da indiscrezioni, emergono elementi inquietanti. Come la circostanza che Urs Hans Von Aesch sia stato in vacanza in Algarve (dove si trova Praia de Luz) proprio nel periodo in cui Maddie è stata rapita. E l'ipotesi, agghiacciante, che il pensionato possa essere coinvolto anche nella scomparsa di altri cinque bambini svaniti nel nulla, proprio come Ylenia, negli anni Ottanta, quando lui abitava ancora in Svizzera. Per il momento non c'è nulla di ufficiale. Di sicuro Urs Hans Von Aesch aveva lasciato la Svizzera nel 1990, per trasferirsi in Spagna, a Benidorm, e vivere di rendita. Una scelta che tanti svizzeri, all'epoca, fecero, grazie al franco forte. Urs aveva

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E' stato trovato sabato in una foresta svizzera, nel cantone di San Gallo, il cadavere di una bimba: secondo la Rtsi, la polizia ha confermato fin dai primi istanti che si trattava del corpo di Ylenia Lenhard, la piccola di cinque anni scomparsa a luglio. Il cadavere della bambina, in parte divorato dagli animali, è stato ritrovato in un bosco, intorno a mezzogiorno, da un uomo, un cittadino spagnolo, che stava conducendo indagini per proprio conto. La macabra scoperta è avvenuta nella foresta Hartmann, tra Oberbueren e Niedervil, poco distante dal luogo dove erano stati rinvenuti gli abiti di Ylenia. L'identificazione è stata resa possibile grazie ai monili che la bimba portava indosso. Il principale sospettato dell'omicidio è Urs Hans von Haesch, un cittadino svizzero di 67 anni, residente in Spagna, che si suicidò poche ore dopo la sparizione della piccola. Le analisi condotte ad agosto sugli oggetti personali di Ylenia, rivelarono tracce del Dna del 67enne cittadino svizzero tanto sul suo casco da ciclista, che sullo zainetto. L'uomo, il cui cadavere fu ritrovato nella località di Oberburen, a circa 30 chilometri da Appenzell, si suicidò, probabilmente con un colpo d'arma da fuoco alla testa, il giorno seguente la sparizione di Ylenia. Von Aesch risiedeva da vari anni nella località di Benimantell (Alican-

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cronaca la Pagina • 19 settembre 2007 Alfonso Pecoraro Scanio accusato di incompetenza

Il ministro ha diffuso dati non esatti sul clima

E’ polemica in Italia sul clima ed è una polemica che investe pesantemente il ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, accusato da più parti di creare allarmismo e soprattutto di aver diffuso dati inesistenti, se non falsi, con l’aggravante di creare panico e di orientare scelte di politica energetica che sono costose e poco efficaci. Tutto è nato nel corso della giornata di apertura della Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici, avvenuta a Roma il 12 settembre scorso, in occasione della quale il ministro ha parlato di “mitigazione” e di “adattamento”. Mitigazione vuol dire effettuare i tagli alle emissioni dei gas serra secondo i tetti previsti dal Protocollo di Kyoto. Detto in parole più povere: ridurre del 12% nel giro di al-

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Si balla con Franco Domenica dalle ore 15.00 alle 20.00 Sabato non si balla

cuni anni le emissioni di CO2, causa prima dell’effetto serra. Il che è ritenuto troppo penalizzante per gli impianti industriali, per cui si è creato un divario di vedute tra il ministro dell’Ambiente e quello delle Attività produttive. Adattamento vuol dire adattarsi ai cambiamenti climatici in maniera dinamica, cioè facendo scelte di politica energetica che privilegino l’eolico e il solare. Ed è qui il primo punto di polemica: l’eolico e il solare significano puntare sulla demagogia in quanto è dimostrato che l’una e l’altra sono vie molto costose per una resa di scarsa entità. Il secondo punto di polemica è l’allarmismo diffuso in materia di clima. Quando, infatti, si dice – e il ministro l’ha dichiarato a gran voce - che l’aumento della temperatura in Italia è stato di 4 volte superiore a quello nel resto del mondo, in realtà si dice una cosa falsa perché il dato vero è che negli ultimi 150 anni c’è stato un aumento dello 09,76 nel mondo e in Italia l’aumento è di un grado, cioè appena dello 0,26. Ora, delle due l’una: o il ministro non sapeva – ed è una cosa gravissima – oppure sapeva ma ha detto una sciocchezza per condizionare scelte politiche a partire da dati falsi, il che non è meno grave, in quanto argomenti così seri non possono essere trattati con la superficialità usata dal ministro. La polemica, infatti, non è stata solo lanciata dall’opposizione, ma da settori della stessa maggioranza e soprattutto da enti ed istituzioni competenti. Procediamo con ordine e registriamo il parere di Franco Battaglia, scienziato di area centrodestra. Ecco cosa ha scritto in proposito: “Il ministro Pecoraro Scanio avreb-

be gridato allarme per l’Italia, perché l’effetto serra causato dalle emissioni di antropiche di CO2 avrebbe già comportato, nel nostro Paese, un aumento quadruplo della temperatura rispetto alla media planetaria. Non ho idea di dove il ministro abbia preso i dati, ma, se fossero veri, avremmo finalmente la certezza che l’effetto serra di cui tanto si parla (e quasi sempre a sproposito) non è causato dalle emissioni antropiche di CO2. La ragione è banale: l’affermazione del ministro implicherebbe che i fattori scatenanti il clima sono locali e non globali, mentre le emissioni di CO2 sono globali. La verità è che Pecoraro Scanio non sa quasi nulla delle cose di cui dovrebbe occuparsi. E neanche si circonda di persone competenti che gli dicano quando parlare e soprattutto quando tacere… L’attuale riscaldamento di cui gode il nostro pianeta non può essere di origine antropica. Perché? Innanzitutto, perché esso cominciò 300 anni fa, quando si era al minimo della piccola era glaciale (un periodo particolarmente freddo che durò dal 1400 al 1800). Ma 300 anni fa l’industrializzazione era assente e la popolazione mondiale di mezzo miliardo di anime. Poi, perché continuò fino al 1940, quando l’industrializzazione era ancora quasi assente (il numero d’auto del mondo era, allora, la metà del numero d’auto oggi in Italia) e la popolazione mondiale un terzo di quella odierna. Poi, ancora, quel riscaldamento s’interruppe, per 35 anni, dal 1940 al 1975, in pieno boom demografico e industriale. E ancora, perché, a dispetto delle aumentate emissioni di CO2, è dal 2001 che si è interrotto il trend d’aumento delle

temperature… Perché Pecoraro insiste? Egli ha deciso di indebitare il Paese facendogli spendere miliardi in dannosi, più che inutili, pannelli fotovoltaici”. Ma è il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) a smentire categoricamente il ministro sia in merito alle cifre che agli scenari catastrofici prospettati da Pecoraro Scanio. Ernesto Pedrocchi, Ordinario di Energetica al Politecnico di Milano, in una lettera alla stampa, dopo aver dimostrato che i cambiamenti climatici non sono uniformi sulla superficie terrestre, e dopo aver precisato “che il maggior riscaldamento di una regione non è collegato con le emissioni antropiche di anidride carbonica della regione stessa”, scrive che “in sintesi mi sembra che le affermazioni del ministro dimostrino solo la sua scarsa conoscenza del fenomeno”. Parole pesanti che trovano sponda anche in ampi settori della maggioranza, soprattutto di quelli (il ministro Bersani in primo luogo) che intravedono più chiaramente di altri che il ritorno al nucleare con gli impianti di quarta generazione è auspicabile e improcrastinabile, perché conveniente e sicuro e oltretutto contribuirebbe a rendere meno dipendente il Paese dai fornitori esteri di energia. A rincarare la dose contro Pecoraro Scanio e lo staff del suo ministero entrano in scena Franco Prodi (“hanno sbagliato a leggere i dati”) e 500 scienziati che non solo contestano l’effetto serra ma aggiungono che “le temperature salgono e scendono ogni 1500 anni”. La polemica non sembra destinata a rimanere senza seguito. ✗cronaca@lapagina.ch


Incontro dibattito su:

I rapporti di amicizia ITALIA - SVIZZERA Martedì 25 settembre, ore 18.00 - 20.00 presso il circolo culturale abruzzese di Emmenbrücke Interverrà la delegazione italiana dell’Unione Interparlamentare Sezione di amicizia Italia - Svizzera On. Antonio RAZZI

Presidente

(Italia dei Valori)

On. Gino CAPOTOSTI On. Sesa AMICI On. Emerenzio BARBIERI On. Gianluca PINI

Membro Membro Membro Membro

(Udeur) (L’Ulivo) (UDC) (Lega Nord)

Partecipano all’incontro: l’On. Filippo Lombardi, Presidente della delegazione Svizzera, ed il Console Generale di Zurigo Ministro Veltroni. Seguirà aperitivo in onore della visita a Lucerna dei membri dell’Unione Interparlamentare

« La classe operaia va in parlamento » ORGANIZZANO:

Televisione svizzera

- Il Consolato Generale d’Italia di San Gallo - Il Comites di San Gallo - L’Università degli Studi di San Gallo - La Dante Alighieri

e r b m e t t e s 0 2 ì d e v 0 3 . Gio 9 o 1 l l e a r G o n a S i d a i l a italiani t I ’ d to gli

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ENTRATA LIBERA SEGUIRÀ VINO D’ONORE


10 svizzera la Pagina • 19 settembre 2007

Ancora in primo piano l'affare Blocher-Roschacher Christoph Blocher Nelle ultime due settimane si è discusso molto della vicenda del rapporto parlamentare che accusa Christoph Blocher di essersi spinto oltre il suo ruolo di ministro della giustizia. La questione potrebbe incidere sull’esito delle elezioni del parlamento del 21 ottobre prossimo e, quindi, anche sulla formazione del governo nel mese di dicembre. La settimana scorsa, l’esperto indipendente di diritto pubblico, Georg Müller, ha ricevuto l’incarico da parte del governo di valutare i rimproveri nei confronti del suddetto ministro. Il rapporto parlamentare, un documento di oltre cento pagine, è stato reso noto in seguito ad un’inchiesta durata un anno e riguardante le circostanze che nel luglio del 2006 hanno visto le dimissioni di Valentin Roschacher, procuratore

generale della Confederazione. Quest’ultimo aveva ricevuto continue critiche proprio dall’attuale ministro della giustizia, con cui era in profondo dissenso su diverse questioni. Secondo le accuse, il rapporto di lavoro di Roschacher è stato terminato con una convenzione che non rientra nelle norme della legge sul personale. Inoltre, all’ex procuratore è stata versata un’ingente indennità di partenza “senza una base legale”. Con il suo modo di agire, Blocher avrebbe quindi oltrepassato le sue competenze e “aggirato il Consiglio federale”, al quale, in qualità di organo di nomina, spettava la competenza di disdire il rapporto di lavoro dell’ex procuratore. Le conclusioni sono le stesse espresse in un simile documento dal Consiglio degli Stati: Blocher non avrebbe rispettato la separazione dei poteri. Tuttavia, le accuse più pesanti riguardano un presunto piano segreto organizzato

per spingere l’ex-procuratore della Confederazione a rassegnare le dimissioni. Secondo alcuni quotidiani svizzeri, politici e giornalisti avrebbero partecipato ad un piano organizzato per mettere in cattiva luce Roschcher. Detto piano, sarebbe provato da documenti scoperti in Germania presso l’ex-banchiere zurighese Oskar Holenweger, un vecchio conoscente di Christoph Blocher, sospettato di aver riciclato denaro proveniente dal traffico di droga e che figura al centro di un’inchiesta avviata nel 2003 proprio da Roschacher. Secondo le accuse, questa vicenda non sarebbe estranea alle pressioni esercitate da Blocher per costringere il suo collaboratore ad abbandonare l’incarico di procuratore pubblico. L’Unione Democratica di Centro (di cui il ministro della giustizia è il leader), in un primo momento ha gridato al complotto, poi lo stesso Blocher ha ammesso che

sono stati commessi degli errori, pur ribadendo di aver agito in maniera onesta. Nel frattempo, la presidente democristiana della sottocommissione della gestione, Lucrezia Meier-Schatz, ha ricevuto pesanti minacce ed è stata posta sotto la protezione dei servizi di sicurezza della Confederazione. La valutazione di Müller e la difesa di Blocher verranno rimessi alla presidente della Confederazione Micheline Calmy- Rey. La reazione del governo è attesa per fine novembre. Intanto, l’UDC sta utilizzando la vicenda per continuare a monopolizzare la campagna elettorale che l’ha vista protagonista anche (e soprattutto) per il controverso manifesto raffigurante una pecora nera, il quale ha sollevato una pioggia di critiche e proteste (prima fra tutte quella del relatore delle Nazioni Unite Doudou Diène) perché considerato razzista.

Bruno Palamara


svizzera 11

19 settembre 2007 • la Pagina

D'Alema visita la casa d'Italia di Berna comuni sui principali problemi di politica internazionale, con l’obiettivo di far rispettare i diritti umani e di promuovere la pace in varie aree di crisi, come nei Balcani e nel Medio Oriente. D’Alema ha definito la suddetta dichiarazione lo strumento “di cooperazione politica che ci mancava per rafforzare le formidabili relazioni tra i due paesi sul piano economico, culturale e umano”. Egli ha anche ricordato che il volume degli scambi tra i due paesi è analogo, per dimensioni, a quello tra Italia e Russia. La visita in Svizzera del ministro italiano ha, quindi, ulteriormente rafforzato il dialogo italo-elvetico, fatto molto importante, soprattutto se si tiene conto che nel 2006 i cittadini che vivevano in Svizzera erano ben 293’000 e quelli svizzeri residenti in Italia oltre 47’000. Inoltre, l’intensificazione dei rapporti tra i due paesi va anche nella direzione di un maggiore rafforzamento delle relazioni tra l’Unione europea e la Confederazione, soprattutto per una piena attuazione degli accordi bilaterali. Un tema di discussione è stato anche il futuro statuto del Kosovo: D’Alema ha espresso l’auspicio che si arrivi ad una soluzione condivisa tra kosovari e serbi che promuova la pace e l’integrazione, lodando il ruolo svolto dalla Svizzera per l’aiuto allo sviluppo in quella regione. Nel pomeriggio, prima di rien-

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trare in Italia, il Vice presidente del Consiglio italiano ha voluto anche incontrare la comunità italiana ed i suoi rappresentanti in un incontro informale tenutosi alla Casa d’Italia di Berna, in una sala gremita di gente, giunta da ogni angolo della Confederazione. Dopo un breve saluto del presidente della Casa d’Italia, Emirano Colombo, D’Alema ha a sua volta salutato i connazionali presenti, rivelando che nei suoi numerosi viaggi di lavoro in giro per il mondo, è per lui sempre una priorità incontrare gli emigranti italiani. Dopo un breve intervento, in cui il ministro degli Esteri ha lodato questi ultimi perché “tanto hanno dato ai paesi che li ospitavano e all’Italia” e in cui ha sottolineato l’importanza dei corsi di lingua e cultura italiana all’estero, D’Alema ha ascoltato con la massima attenzione tutti gli interventi dei presenti, rispondendo ai loro quesiti ed esprimendo viva soddisfazione per l’incontro. Durante la sua intensa giornata a Berna, il Vice Presidente del Consiglio ha anche avuto una conversazione telefonica con il Segretario di Stato americano Condoleezza Rice; la signora Rice, in procinto di recarsi in missione in Medio Oriente, ha voluto informarsi sui colloqui avuti dal ministro italiano in occasione della sua recente visita nella Regione.

Bruno Palamara

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Lo scorso 13 settembre il Ministro degli Esteri italiano e Vice-presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, ha compiuto la sua prima visita ufficiale nella capitale federale svizzera (nel 1998, in veste di capo del governo, dovette disdire la propria visita a causa della nebbia presente all’aeroporto di Berna). Nel suo incontro con la presidente della Confederazione, Micheline Calmy-Rey, e con il ministro dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, Moritz Leuenberger, ha in particolar modo rassicurato i partner elvetici sull’importanza “prioritaria” che l’Italia dà alle nuove trasversali ferroviarie alpine. Il ministro italiano ha anche ricordato che il finanziamento delle tratte ferroviarie in territorio è già stato iscritto nel bilancio dello stato italiano dello scorso anno e anche nell’ambito della discussione sulla prossima legge finanziaria, gli assi ferroviari del Gottardo e del SempioneLötschberg saranno nuovamente considerati “una scelta prioritaria”. E’ stata quindi stipulata una dichiarazione congiunta che apre la strada ad una maggiore collaborazione tra i due paesi, sia a livello bilaterale che in ambito multilaterale e che, annualmente, prevede consultazioni a livello di ministri degli affari esteri o di alti funzionari. Si tratterà di specifiche collaborazioni e progetti


12 il romanzo storico la Pagina • 19 settembre 2007 «Il declino degli dei» - 44° capitolo

L'anno dei tre imperatori Le operazioni contro i Bagaudi non L'autore del romanzo andarono oltre la priGerardo Passannante mavera del 286, e già nel giugno successivo Massimiano era a Magonza per iniziare la campagna contro Burgundi, che minacciavano il sud della città, e contro gli Alemanni che tentavano di penetrare attraverso il lago di Costanza nei territori dell’ impero. Erano questi ultimi una vecchia conoscenza che risaliva ai tempi di Caracalla che si era conquistato il titolo di Alamannicus per la vittoria riportata sul Reno, il fiume che fungeva da confine naturale. Gli Alemanni, il cui nome significa “tutti gli uomini”, a sottolinearne l’eterogeneità tribale, nella campagna del 213 erano stati vittime del capriccioso imperatore: che chiamato in aiuto da loro stessi, aveva approfittato della loro debolezza per colonizzarne il territorio, uccidendone i guerrieri più valorosi. Dopo una nuova e minacciosa incursione, erano stati poi sconfitti sul lago Benacus, e successivamente ancora da Probo; ed ora era la volta di Massimiano, che, dopo averli ricacciati oltre il Reno, si spinse più a nord, dove sgominò anche i Caiboni e gli Eruli, assicurando in tal modo l’intera frontiera renana. Massimiano aveva da poco terminato il rafforzamento del confine, quando fu convocato a Nicomedia, dove si recò convinto che l’imperatore volesse spedirlo in Oriente, per tenere a bada il nemico tradizionale. La prospettiva, invero, non gli dispiaceva: sia perché i persiani, occupati dalle loro beghe interne, per il momento erano tranquilli; e sia anche perché un’eventuale ripresa del conflitto gli avrebbe permesso di sperare in un successo che per ogni condottiero era garanzia di gloria. La sua supposizione era però infondata e restrittiva: poiché altri, e ancora più gratificanti, erano i progetti che, nei mesi di ricognizione mentale di Nicomedia, Diocleziano aveva elaborato per il suo cesare. “Hai compiuto un ottimo lavoro in Gallia e nei paesi renani,” lo accolse Diocleziano, sempre pronto a valorizzare il lavoro dei subalterni, “e vedo che ho fatto bene a fidarmi di te.” “Sono contento di sentirtelo dire, per Giove sfondaletti! A volte questi bastardi sembra che non riuscirai mai a domarli. Ma poi, quando meno te lo aspetti, improvvisamente si squagliano come uova marce.” “Ed è questo che conta. Il piano

di difesa contro i germani ha ora segnato una tappa importante, benché non definitiva. Sai come la penso su questo punto. Non c’è programma politico che possa essere attuato, se le frontiere non sono sicure. Ora si tratterà di completare il lavoro iniziato.” “Hai intenzione di spedirmi in Oriente?” chiese Massimiano, che già in condizioni normali stentava a intuire le allusioni di Diocleziano, e che ancora meno poteva intenderle ora che seguiva la pista della sua fallace supposizione. “Bahram ha ripreso a rompere le scatole?” “Non ancora, Massimiano, non ancora. In quella regione, per il momento, può bastare la sorveglianza di Galerio. Più urgente, invece, mi sembra la situazione della Britannia, dove quel tuo Carausio non smette di dare grattacapi.” “Effettivamente anche a me risulta così, e anche i miei informatori non dormono,” confermò il cesare, ingenuamente riscattando la lieve delusione con l’esibizione della consapevolezza. “C’era da aspettarselo da quella carogna. Purtroppo metà della flotta l’ha seguito oltre la Manica, e per il momento qualsiasi tentativo di batterlo sul mare è un suicidio. Per questo non ho perso tempo: e appena la nuova flotta sarà pronta, gli spedirò contro quel ciclone di Costanzo, che gli farà vedere i sorci verdi...” “C’è di più,” rincarò Diocleziano. “La faccenda è ancora più seria, poiché non si tratta solo di un atto di insubordinazione. La Britannia è completamente in mano a questo avventuriero, ed è forte il rischio che tenterà di cingere la porpora, per mettersi a capo di questi disperati. Invece noi dobbiamo sottrargli ogni speranza di usurpazione, e far intendere ai soldati che il potere dipende dall’alto e non dal loro capriccio.” “Dimmi come intendi procedere, e sarai servito.” “Credo che la mia lontananza dal cuore dell’Europa non sia estranea a smanie di questo tipo. Qualsiasi ozioso potrebbe pensare che l’imperatore, distante e vincolato a scacchieri perennemente pericolosi, è più o meno impedito a controllare la situazione su tutto il territorio dell’impero. È necessario scoraggiare chiunque su questo punto.” “Beh, l’hai già fatto, mi pare. La mia nomina a cesare doveva proprio prevenire sorprese e darti un alleato sicuro, no?” “In parte sì. Ma la mia convin-

zione si è spinta oltre… Tu mi conosci bene, e sai che se indugio a lungo prima di prendere una decisione, l’adotto poi soltanto se sono interamente convinto della sua bontà. E sai anche che ogni mio atto politico è il risultato di una valutazione obiettiva, che non antepone mai gli interessi personali alle esigenze pubbliche…” “Sì, sì, lo so… Ma, testone come sono, non ho ancora capito dove vuoi andare a parare con me...” “Una fesseria…” scherzò Diocleziano. “Diciamo che intendo solo associarti a me nel potere, in maniera ben più completa e responsabilizzante del cesare.“ “Le orecchie mi ronzano. Ho capito bene?” “Hai capito bene. Intendo dividere l’impero e concedere anche a te il titolo di augusto, per offrire ai cittadini una protezione più sicura. Attualmente il suo territorio è tutto un fermento, e come ti volti odi rumore di guerra. L’Egitto e la Numidia sono inquiete; la Mesia e la Pannonia sono nuovamente molestate dai sarmati, e presto richiederanno un mio diretto intervento; i pirati sassoni infestano le coste galliche; e, come se non bastasse, questo audace ribelle sta compiendo un pericoloso tentativo di separatismo della Britannia. Bisogna assolutamente arginare questi pericoli. E nessuno può farlo meglio di te.” “Non è proprio una passeggiata militare che intendi affidarmi...” “No. Ma in cambio di offro la metà dell’impero: mi pare un buon affare!” “Per le palle di Caracalla! Carausio sarà presto un agnellino!” “È quello che mi aspetto. Per quanto riguarda invece le modalità della divisione dell’impero, intendo col tempo mettere a punto ogni dettaglio, ma mi è chiaro fin d’ora che, anche se ognuno di noi avrà una corte propria e un proprio prefetto, l’unità politica e legislativa non deve essere toccata, e non ho affatto intenzione di dividere il Consilium Principis, che intendo solo riformare. Così come unica dovrà restare la moneta, mentre gli atti e i decreti potranno portare accanto alla mia figura anche il tuo ceffo… Quanto alla capitale, lasciamo pure a Roma l’illusione di esserlo ancora. Ma io non ho alcuna intenzione di risiedervi; e tu, per le ragioni intrinseche alla nomina che ti sto concedendo, non potrai farlo.” “E allora? Vogliamo stare senza capitale?”

“Se appena ti spingerai per le strade di Nicomedia, vedrai che questa città si prepara degnamente a diventarla. Tu invece, come tua sede, potresti eleggere qualche strategico sito dell’Insubria…” “Mi stai suggerendo quella palude di Mediolanum?” “Non mi permetterei mai… ma se la scegli non avrò nulla in contrario. Da quella palude, come la chiami, potrai controllare non solo l’Italia, ma avere a portata di mano anche la Gallia, la Spagna, nonché la nostra cara Britannia. E a Mediolanum, mi dicono, non mancano nemmeno i cristiani per cui vai tanto matto...” Da questa conversazione, avvenuta il 19 settembre del 286 a Nicomedia, e le cui implicazioni furono rese note nei giorni successivi, Massimiano usciva col titolo di augusto, e veniva elevato alla dignità imperiale, sebbene l’autorità maggiore spettasse a Diocleziano. Ma se in tal modo l’imperatore sperava di scoraggiare l’insorto pirata si sbagliò, visto che dopo appena tre mesi Carausio si autoproclamò imperatore, e separò con successo la Britannia dall’impero. Il fatto è che non si trattava solo di un avventuriero o di un ambizioso folle, ma di un patriota che considerava di compiere un gesto meritorio. Durante la campagna combattuta accanto a Massimiano contro i Bagaudi, Carausio aveva acquisito una considerevole reputazione e un’eccezionale esperienza navale, riscattando il suo passato non illustre con l’opportunismo e l’abilità. Ma, dotato di immaginazione, ingegno e carisma, aveva anche compiuto il rivoluzionario atto di diventare il primo imperatore di una Britannia insofferente del dominio romano, che lo accolse pertanto come un liberatore. Era l’unico comandante, del resto, in grado di far fronte alle bande bellicose e separatiste che imperversavano sull’isola; l’unico, che oltre alle qualità dell’ammiraglio sapesse trasmettere loro un sentimento nazionale contro l’invasore. E se è lecito pensare che senza il suo tentativo la nomina di Massimiano ad augusto, con tutto ciò che ne conseguirà, non sarebbe avvenuta, altrettanto lecito è ipotizzare che, per un altro degli imponderabili della storia, le vicende delle isole britanniche avrebbero avuto un corso diverso, incidendo altrimenti sul futuro dell’Europa. Non ci sembra ingiusto, pertanto, gettare un raggio di memoria, anche su questa oscura pedina del possibile.


eventi 13

19 settembre 2007 • la Pagina

Grande Show acquatico dei pinguini al Circo Royal

Una tradizione centenaria quella del circo acquatico: il primo spettacolo fu infatti allestito dal francese Antoine Plegé nel 1891 a Parigi. Dopo di lui, in tutta Europa, presero a dilagare

questi spettacoli e, nel 1930, oramai al circo era consuetudine sedersi negli spalti e godersi uno spettacolo con la famiglia. Un tipo di show talmente coreografico che i produttori di

Hollywood venivano in Europa per catturare delle scene da riprodurre nei film. Negli anni cinquanta, il cinema ha messo in crisi gli spettacoli circensi, portando via pubblico ed interesse. Da anni il circo itinerante Royal, in questo periodo, viene ospitato dalla città di Zurigo, e molti sono gli affezionati che aspettano con ansia questo appuntamento. Tanti gli animali pronti ad intrattenere bambini e non solo: scimmie, lama, elefanti, l’ippopotamo Trixy e i pony che i più piccoli possono cavalcare durante il giorno. Una visita agli animali, durante la pausa diurna dallo spettacolo, è un’esperienza da fare e in più potrete anche dare da mangiare alle anatre o alle galline. Potrete gustarvi anche lo show acquatico dei pinguini, vedendoli

nuotare in 200 litri d’acqua contornati da zampilli alti ben otto metri: davvero entusiasmante! E poi tanti altri spettacoli, giocolieri, funamboli, domatori di tigri, fachiri…il magico mondo del circo vi aspetta…per farvi vivere momenti magici in famiglia. CIRCUS ROYAL Sechseläutenplatz di Zurigo Tel 0848- 848.049 Aperto ogni giorno dalle 10.00 Fino al 7 ottobre



cronaca 15

19 settembre 2007 • la Pagina

Sul suo blog il comico invita i cittadini che hanno partecipato al V-Day
a partecipare alle prossime amministrative. “Definirò i requisiti necessari”

V-day, Grillo lancia le sue liste civiche “E adesso? Dopo il V-day? La parola è ai cittadini. Ogni Meetup, ogni gruppo può, se vuole, trasformarsi in lista civica per le amministrazioni comunali”. Il via libera arriva direttamente da Beppe Grillo, che affida al suo blog il passo avanti della ‘V-generation’: dalla protesta alla proposta, come si dice in casi del genere. Con tanto di ‘bollino’ di garanzia rilasciato ai chi rispetterà i requisiti-tipo. “I cittadini - chiarisce, senza lasciare spazio ad equivoci - devono entrare in politica direttamente. Per la loro tutela e per quella dei loro figli”. Perché? Grillo lo spiega così: “I Comuni decidono della vita quotidiana di ognuno di noi. Possono avvelenarci con un inceneritore o avviare la raccolta differenziata. Fare parchi per i bambini o porti per gli speculatori. Costruire parcheggi o asili. Privatizzare l’acqua o mantenerla sotto il loro controllo. Dai Comuni si deve ripartire a fare politica con le liste civiche”. Antipolitici sì, ma non proprio in completa autogestione e con le idee molto chiare da parte dell’animatore del ‘Vaffaday’ : “Le liste che aderiranno ai requisiti che pubblicherò sul

blog tra qualche giorno - anticipa infatti il comico-blogger - avranno la certificazione di trasparenza ‘beppegrillo.it’. Tra i requisiti ci saranno, ad esempio, il non essere iscritti a partiti ed essere incensurati. Le liste potranno comunque chiamarsi come gli pare ed essere autonome nella loro azione”. “Ci potranno anche essere più liste in una stessa città. Le liste certificate saranno pubblicizzate dal blog e messe in condizione di scambiarsi informazioni ed esperienze attraverso una piattaforma comune on-line che sarà messa a disposizione, sempre attraverso il blog”. Grillo tiene però a mantenere una certa distanza dal mondo della politica al quale sembra invece avvicinarsi sempre di più. “Io - puntualizza - non parteciperò a nessuna manifestazione nei prossimi mesi. Non sto promuovendo la presentazione di nessuna lista civica, nè locale, nè nazionale. La loro voce, i partecipanti del V-day, non la prestano a nessuno. Sono i megafoni di sè stessi. I cittadini che si fanno politica. Per le liste civiche rimanete sintonizzati sul blog. Stay tuned”. Con il comico si schiera Anto-

I corsi “ 9° anno” del C.A.E. di Ginevra

Il C.A.E. del Cantone di Ginevra si allinea alle direttive dettate dal MAE che, già nella Circolare 13/04, scaturita dalla legge 153, chiedeva di avvicinarsi alle scuole locali per una più cospicua collaborazione per la promozione della lingua italiana. Il Presidente del C.A.E., Vincenzo Bartolomeo (foto) con il suo Comitato e l’Ufficio Scuola, si sono impegnati in questa direzione per dare vita ad una cooperazione con l’E.C.G. HenryDunant, l’E.C.G. Jean-Piaget (Scuola di Cultura Generale) ed altri due Collège, Sismondi e Madame de Staël. Da tale collaborazione sono scaturiti i corsi chiamati “9° anno”, per il conseguimento dei diploma CILS (Certificato Italiano come Lingua Straniera) dell’Università di Siena, con un successo pari al 99% di riuscita dei candidati. Il 9° anno è orgoglio del Prof. G. Canale, responsabile del progetto fino all’a. s. 2006–2007, del Presidente, Bartolomeo e dell’Ufficio Scuola. Quest’anno il progetto CILS è stato affidato alla Prof.ssa Tea Bertolo.

Carmelo Vaccaro

nio Di Pietro. “Finalmente una ventata di novità nel panorama politico italiano”, dice il ministro. “E’ in questo modo - dice ancora il leader dell’IdV - che si dà anche luogo al ricambio generazionale della classe politica italiana. Soprattutto si lascia che sia il cittadino a scegliere i propri candidati. Ci auguriamo il successo dell’iniziativa e assicuriamo il nostro contributo”. E contro Di Pietro si scagliano i Verdi. “Le liste civiche annunciate da Beppe Grillo rappresentano un fatto importante e rivolgiamo loro un benvenuto - dice il capogruppo all Camera Angelo Bonelli - piuttosto, il sostegno rivolto da Di Pie-

NEU

tro a questa iniziativa appare decisamente opportunistico. Il ministro delle Infrastrutture, infatti, a più riprese ha attaccato i Verdi e gli ambientalisti definiti ‘quelli che bloccano tutto’, ‘quelli del no’: proprio lui che vuole costruire un’autostrada che cancellerebbe la Maremma toscana, piazzare centrali da tutte le parti, riempire l'Italia di cemento e fare i termovalorizzatori”. “Appoggiare oggi le liste ideate da Beppe Grillo, che sull’ambiente dichiarano di voler fare l’esatto contrario di quanto il ministro Di Pietro sta praticando” ha aggiunto Bonelli “è dunque solo da opportunisti”.

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19 settembre 2007 • la Pagina

Nelle città italiane aumenta il verde Italiani in città sempre più amanti delle due ruote e alle prese con un aumento della raccolta differenziata. In crescita invece l’inquinamento da polveri sottili Pm10 dato al quale, però, si contrappone quello positivo di un aumento, anche se piccolo, delle zone verdi. Questi alcuni dei dati che emergono dalla fotografia scattata dall’Istat nell’indagine sugli “Indicatori ambientali urbani” per il 2006, condotta su 111 capoluogo di provincia, dove risiede il 29,5% della popolazione totale del paese (circa 17 milioni di persone), coprendo il 6,6% della superficie italiana. Gli indicatori analizzati, riferisce l’Istat, evidenziano la costante presenza di fattori di pressione ambientale, ma anche un crescente impegno degli amministratori comunali verso i problemi ecologici. Nel 2006 aumenta il tasso di motorizzazione (+0,7% rispetto al 2005), il numero di motocicli per mille abitanti (+7,3%), la domanda di trasporto pubblico (+2,6%), la quantità di rifiuti urbani raccolti (+1,6%), la densità

di verde urbano (+1,0%), il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti (+7,1%). Nello stesso periodo si assiste ad una contrazione del consumo di energia elettrica per uso domestico e di gas metano, sia per uso domestico, sia per riscaldamento (rispettivamente del 6,2% e del 4,8%); il consumo d’acqua per uso domestico resta pressoché stabile (+0,1%). Nei 73 comuni che effettuano il monitoraggio del PM10, le centraline di qualità dell’aria hanno segnalato mediamente un superamento dei limiti previsti per 67,2 giorni, con un incremento del 7,3% rispetto all’anno precedente. Tra le città che registrano sia una densità di verde urbano superiore alla media, sia una crescita delle aree verdi superiore nell’ultimo anno a quella registrata a livello nazionale, si segnalano le performance di Torino (con una densità del 16,2%), Catania (11,9%), Milano (11,4%), Bologna (8,6%), Trento (7,8%), Pescara (7,4%) e Brescia (5,7%). Questi comuni - spiega il rapporto - hanno valori molto alti

per la presenza di vasti parchi naturali, siti di interesse comunitario, aree protette e boschi, la cui superficie ricade nel territorio comunale. Le città di Pisa (con una densità del 71,9% nel 2006), Avellino (54%), Cagliari (52,9%), Verona (45,6%), Palermo (33,9%), Ancona (28,1%), Napoli (23,9%), Terni (21,7%) ed altri 9 comuni, invece, presentano un’alta percentuale di verde urbano sulla superficie comunale, ma, rispetto al 2005, mostrano una variazione inferiore a quella media nazionale. Al contrario, Villacidro, Sanluri (comuni che fanno parte della provincia sarda del Medio Campidano), Olbia, Enna, Caltanissetta e Taranto registrano le più basse densità di verde a gestione

pubblica (meno dello 0,05%). In quasi tutti i grandi comuni vi è inoltre un incremento delle aree verdi in dotazione (solo Firenze e’ stabile); in particolare, le variazioni più elevate, rispetto al 2005, si registrano a Bari (+14,5%), Milano (+4,0%), Bologna (+2,6%), Torino (+1,9%), Catania (+1,6%) e Venezia (+1,2%) (figura 12). La densità di verde urbano è superiore alla media in 9 dei 12 grandi comuni; le eccezioni sono rappresentate da Roma (3,0%), Venezia (1,8%) e Bari (1,1%). Infine, Verona, Palermo e Catania hanno, nel 2006, una disponibilità di verde urbano per abitante superiore al dato medio calcolato sui comuni capoluogo di provincia (pari a 48,3 metri quadrati).

Il rito delle celebrità in visita a Google Negli ultimi quattro anni li ha aspettati tutti e non se ne è fatto scappare neppure uno. Premi Nobel, stelle del cinema, politici di fama internazionale: ognuno di loro, prima di lasciare la sede di Google, ha dovuto fare una foto in sua compagnia. E così Tan Chade-Meng, un ingegnere della società californiana, di scatto in scatto ha messo insieme una ricca collezione di fotografie e, oltre ad appenderle fuori del suo ufficio, le ha pubblicate su internet. Tutto iniziò nel 2003, quando Tan notò un assembramento di macchine della polizia fuori dalla sede di Google e un gran numero di uomini in abito scuro e occhiali da sole che controllavano i corridoi. L’ingegnere, che allora aveva 33 anni, incuriosito, andò in cerca della persona famosa in arrivo. Si trattava dell’ex presidente americano Jimmy Carter. Pochi giorni dopo la foto in sua compagnia campeggiava fuori dalla sua stanza. E ben presto tutti iniziarono a segnalargli, anche con giorni di anticipo, l’arrivo di altri volti noti. Nel giro di qualche mese, la foto con Tan è diventata un piccolo rito a cui le celebrità in visita alla società devono sottoporsi. Una tradizione guardata con simpatia anche dai dirigenti: a quanto pare, a volte persino Larry Page, il multimiliardario cofondatore di Google, ha preso in mano la macchina fotografica e ne ha scattata qualcuna. In quattro anni, l’ingegnere ha raccolto oltre 100 fotografie al fianco di personaggi famosi e le ha pubblicate sul web. La maggior parte delle sue “prede” appare sorridente. C’è chi, come l’ex segretario di Stato americano Colin Powell, gli dà anche la mano. Altri, come l’ex presidente russo Michail Gorbaciov e l’attore Robin Williams, appaiono un po’ meno coinvolti. Qualcuno, come la stella del cinema Gwyneth Paltrow guarda da un’altra parte. Tan, invece, è sempre lo stesso: un grande sorriso e lo sguardo fiero di chi ha aggiunto un altro pezzo da novanta alla sua collezione.

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LETTO DAL PARRUCCHIERE 19

19 settembre 2007 • la Pagina

Charlize Theron al Festival di Venezia

Monica riparte con Magalli

Un albero per amico

“Sono emozionata”, racconta Monica Leofreddi. Dal 10 settembre affianca Giancarlo Magalli in “Piazza Grande”, dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 13 su Rai2. La conduttrice debuttò nel 1982, poi, a 30 anni, lasciò la tv perché credeva che non fosse quello il suo vero lavoro. Adesso è ritornata alla grande con un collega con cui lavora bene insieme. A 41 anni vorrebbe un figlio dal compagno Gianluca Ficorelli, di cui è innamorata.

A Sarzana, al Festival della mente, giunto alla sua quarta edizione, si è parlato di creatività e dell’albero come amico dell’uomo e della sua intelligenza. C’erano Piergiorgio Odifreddi (matematico), Gustavo Pietropolli Charmet (psichiatra) e Giuseppe Barbera (docente colture arboree). Abbracciare un albero vuol dire ricevere energia: Platone, Aristotele, Buddha e Newton stavano spesso sotto gli alberi.

Al festival di Venezia non poteva mancare la bellissima Charlize Theron, sudafricana, alla presentazione del film “In the Valley of Elah” del regista Paul Haggis, due volte premio Oscar. Nel 2004 l’attrice ha vinto l’Oscar come migliore attrice con Monster. “Ora lo tengo nel mio studio vicino alla porta del bagno: così prima o poi tutti lo vedono”, ha detto. Ha dichiarato che non vorrebbe ruoli solo per la sua bellezza.

Rula Jebreal contro la pena di morte Rula Jebreal, di origini palestinesi, vive in Italia dal 1993. Ha seguito da vicino il caso del condannato a morte americano Kenneth Foster, pena mutata in ergastolo. La giornalista si batte contro la pena di morte: “In America almeno esiste una lista dei detenuti nel braccio della morte. In Cina, oltre all’elenco ufficiale, ce n’è uno più lungo di esecuzioni segrete, come in Iran, in Iraq, in Sudan“.

Valentino passa lo scettro L’addio al mondo della moda Valentino, 75 anni, l’aveva annunciato a luglio, ma ora è ufficiale. Dopo ancora due appuntamenti irrinunciabili a ottobre e a gennaio, a Parigi, il grande stilista passerà la mano. A raccoglierne l’eredità sarà Alessandra Facchinetti, figlia di Roby (Pooh), nominata nuova direttrice creativa del Fashion Group. L’appuntamento sarà a marzo 2008, in occasione della sua prima collezione.

Balla con i leoni

Due mamme per la pace

Se non ci credete provate ad andare ssu youTube e cercate Kevin Richardson: vedrete qualcosa di quantomeno insolito: Kevin gioca, accarezza e abbraccia i leoni, ricambiato. Da 10 anni si prende cura degli esemplari di una riserva di Johannesburg. Ha affermato: “Quando ho capito che questi felini sono più affidabili degli uomini, ho abbandonato l’ospedale per vivere tra di loro”.

Due mamme: una americana, Phyllis Rodriguez, 56 anni, l’altra marocchina, Aicha el Wafi, 49 anni. Alla prima è morto un figlio nel rogo delle torri gemelle, la seconda ha un figlio, Zacarias Moussaoui, 28 anni, condannato all’ergastolo perché quella strage l’ha provocata come terrorista di Al Qaeda. Si sono conosciute e, superato il dolore e il primo imbarazzo, sono adesso unite nella lotta per la pace.

Edelfa per Franz ALecco, si sa, George Clooney ha fissato la sua dimora e fa impazzire il vicinato. E' la volta di Edelfa Chiara Masciotta, ex Miss Italia, di dichiararsi “impazzita” per lui. Al termine della serie di fotografie per Gente ha detto: “George ha l’aria molto galante e lo sguardo caldo, ma andrei a cena anche con Johnny Depp”. Alla fine confessa che non lascerebbe mai il suo fidanzato, l’architetto Franz Gerbino. .


20 Scrive chi legge la Pagina • 19 settembre 2007 La riflessione di un nostro lettore sull’articolo di Massimo Pillera riguardante il v-day di Beppe Grillo

Il virus anarco-individualista In merito all’articolo “”Grilli” di tutto il mondo, unitevi!”, dopo avere letto cronache e commenti ho riflettuto e ricordato. Non è infatti una novità quella di capi-popolo che coinvolgono le masse e il loro malcontento. I bersagli preferiti sono inevitabilmente gli stessi: il potere costituito e il potere immaginato, quelli che fanno le leggi e quelli che le propongono e le attuano. Vi sono diverse e necessarie valvole di sfogo che provocano l’insorgere contro i regimi autoritari o dittatoriali. Diventa però, a mio parere, fuori luogo in una democrazia dove esistono forme di opposizione e di denuncia più efficaci e più civili di quella di radunarsi o marciare dietro cartelli con su scritto “Vaffanculo”. Il fatto che poi i trecentomila “grilli” non voteranno nei banchetti del nascente PD, non significa che avrebbero espresso il loro voto per altre bandiere (...). Credo che sia errato questo continuo assalto al potere, sia dei “grilli” di turno come anche di chi è schierato all’opposizione. Affermare poi che i cittadini abbiano scelto proprio il Beppe comico nazionale mi sembra lontano dalla realtà. È vero che la classe dirigente nella sua interezza ha reso plausibili anche le critiche più radicali. Soprattutto quella di non aver fornito alla società un esempio e un punto di riferimento capace di orientare il pubblico verso la ricerca del bene comune, tra i vari favoritismi e la vita da nababbi di molti parlamentari (la metà indagati) e molti cittadini che devono inventarsi ogni strategia possibile per arrivare a fine mese.(...) Il punto è se sia una soluzione attaccare questi partiti che, guarda caso, il popolo stesso avrebbe eletto? Il liberalismo sfrenato cui viene accusato l’attuale governo è ormai radicato anche i noi non adetti alle faccende di politica. Le oligarchie asservite ai grandi poteri economici sono un’effetto sempre più evidente, figlie della globalizzazione. La mia opinione è che il più vivo desiderio delle masse, cioè dell’individuo ridotto a folla e a massa, è di essere de-responsabilizzato. Vuole pensare e prendersi cura della propria felicità delegando ad altri il compito di pensare

e decidere per tutti. Delega in bianco, semmai con una scadenza. Il potere, una volta conquistato, ha mille modi per perpetuarsi. L’antipolitica è sempre servita a questo: piazza pulita per il futuro dittatore! Spero che molti abbiano letto il discorso pronunciato da David Grossman all’apertura del Festival della letteratura a Berlino: “Noi non vogliamo assumerci nessuna responsabilità personale per le cose terribili che avvengono a poca distanza da noi. Né mediante azioni dirette né limitandoci a esprimere solidarietà. Ci fa comodo - quando si parla di responsabilità personale - far parte di una massa indistinta, priva di volto, di identità e all’apparenza libera da oneri e colpe. E probabilmente è questa la grande domanda che l’uomo moderno deve porsi: in quale situazione, in quale momento, io divento “massa”?” Queste parole, meritano di essere trasformate in propria sostanza. La modernità porta con sé questo virus micidiale: io lo chiamo “anarco-individualista”. Esso riduce l’individuo a massa, materiale malleabile e plasmabile, materia per mani forti e dure. Alla sua manipolazione. Questo - in mezzo a molte virtù innovative - è il delitto della modernità, il virus dal quale bisogna guardarsi e contro il quale bisogna mobilitare tutti gli anticorpi di cui disponiamo. Ma esaminiamo nella sostanza i tre quesiti posti da Grillo. Il primo stabilisce che tutti i cittadini che concorrono a cariche elettive debbano essere scelti attraverso elezioni primarie preliminari. Questo principio mi sembra meritevole di essere accolto. Il secondo quesito vieta ai membri del Parlamento di farne parte per più di due legislature. Questo divieto è una pura sciocchezza. Ci obbligherebbe a rinunciare ad esperienze talvolta preziose. Forse anche a molti vizi acquisiti durante l’esercizio del mandato. Per di più una norma del genere sarebbe incostituzionale perché priverebbe l’elettore di una sua essenziale facoltà che è quella di poter votare per chi gli pare. Il terzo quesito - impedire ai condannati fin dal primo grado di giurisdizione di far parte del Parlamento - sembra a prima vista ineccepibile. Per tutti i reati? E fin dal primo grado di giurisdizione? Chiaramente per i reati più gravi è giusto non permettere ad un parlamentare di rappresentarci. Ma che dire dei vari capi di governo venuti da carriere tuttaltro che sociali (armatori, dittatori, magnati implicati in truffe di ogni tipo) in carica in molti paesi del pianeta? Il “grillismo” sopprime la

responsabilità personale dell’individuo e ottunde le sue capacità critiche. Ma è proprio a quelle capacità che è affidato il nostro futuro. Ora è chiaro a chiunque che Beppe Grillo non è il salvatore dell’umanità. Ma credo sia innegabile che il suo impegno politico non può che essere lodato. Ben ven-

gano dunque le critiche ma che siano costruttive. Termino con una battuta di Daniele Luttazzi in risposta al Vday di Grillo: “Se parli alla pancia, certo che riempi le piazze, ma non è “democrazia dal basso”: al massimo è flash-mobbing.

Mario Pluchino

Gentile sig. Pulchino Intanto la ringrazio per la sua lettera. E’ sempre piacevole ricevere contributi, anche se critici, su quello che si scrive. Il suo garbo e la sua precisione meritano l'attenzione del nostro giornale, così come le sue opinioni, anche se diverse dalle mie. Ritengo che alcune sue considerazioni siano vere e che i rischi per la democrazia italiana vi siano. Sono personalmente convinto che, però, non sia Beppe Grillo il pericolo, nè il suo movimento che trova sempre maggiori consensi tra i cittadini. L’affermazione dell’esistenza di un anarco – individualismo di massa, inoltre, mi trova in disaccordo per il seguente motivo: vi è una forte voglia di partecipazione in molti settori della nostra società. Questa voglia viene frustrata da partiti tutti protesi a sviluppare se stessi ed anche ad autonutrirsi. Si produce così un “cannibalismo” autodistruttivo che riduce la politica ad una cosiddetta (mi perdoni il termine) “Cosa Lorda”. Dopo l’uscita del libro di Stella e Rizzo, anche i più disincantati se ne sono convinti. Così come l’andamento delle ultime elezioni ed i dubbi sulla regolarità dei risultati, hanno deluso molti, mi creda. Ora il pericolo per la democrazia è l’indifferenza verso la politica. Mi pare che il V-day, al contrario, richiami la voglia di partecipazione di tantissimi cittadini. La stessa ipotesi delle liste civiche ha questo intento. Il fatto, poi, che Grillo riceva applausi dai 9000 partecipanti al Festival dell’Unità di Milano è la riprova che il comico intercetta indignazione e malcontento che tra la gente, oggi, si raccoglie a palate. Ma non vi è nessun intento golpista, ne son sicuro, semmai c’è la consapevolezza che la politica è una nave non abbandonabile, e quindi una richiesta di soccorso ai cittadini, che della democrazia sono gli utenti ed i veri custodi. Mi creda signor Pulchino, anche gli obiettivi della proposta di legge “Parlamento Pulito”, sono tutt’altro che qualunquisti. Servono a stoppare illusioni di autoconservazione di politici che, ormai, rappresentano solo se stessi. La vera novità nel panorama della politica italiana è stato questo 8 settembre. Vedrà…vedrà… Massimo Pillera

Comunicato L’Associazione Internazionale Emigranti Italiani, con la collaborazione della Commissione Migrazioni dell’Osservatorio Parlamentare Europeo del Consiglio D’Europa e diverse Associazioni di Italiani in Svizzera, per appoggiare le problematiche degli Italiani all’estero, allo scopo di presentarle come documento programmatico alle Istituzioni Italiane ed Internazionali, ha organizzato nei giorni 22 e 23 settembre 2007, un “Raduno Internazionale” in Svizzera, nel Cantone di Zurigo. Il programma prevede: Sabato 22 settembre 2007, alle ore 19.00, presso la sala del Centro di Oberengstringen, Zürcherstrasse 125, (Zurigo), Serata danzante con cena di specialità Campane, vino e dolci Italiani. Un famoso complesso Italiano allieterà la serata. Il grande parcheggio del centro di Oberengstringen è GRATIS. Ingresso: Ospiti, Soci e minorenni gratis. Tutti gli altri Fr.10.Domenica 23 settembre 2007, alle ore 09.30, presso la Casa d’Italia di Zurigo, Erismannstrasse 6, si terrà un Convegno – Dibattito con tema: “Flusso migratorio italiano: Quali problematiche?” Un piccolo filmato sull’emigrazione introdurrà il dibattito. Alle manifestazioni saranno presenti delegazioni del mondo dell’Associazionismo, della Cultura e Politici internazionali, nonché Italiani e delegazioni di Italiani all’estero. (...) Coloro che sono interessati a partecipare singolarmente o come delegazioni, per un supporto logistico, possono contattare per informazioni e prenotazioni: Dino Suppa tel. 076.5131393 E. mail: dino_suppa@yahaoo.it


svizzera 21

19 settembre 2007 • la Pagina

La confederazione verso il voto al grido «fuori gli stranieri». In quindici anni la quota di immigrati è esplosa fino al 20% della popolazione

Sicherheit schaffen??? L’ultima provocazione del Schweizerische Volkspartei (Svp), il partito nazionalista di Christoph Blocher, che alle elezioni del 2003 ha conquistato la maggioranza relativa in Parlamento, si accompagna a un pacchetto di riforme sull’immigrazione che rischiano di far diventare la Svizzera il paese più chiuso d’Europa. Il contenuto del manifesto potrebbe anche accordasi al bucolico paesaggio di un paese neutrale e pacifico. Tre pecore bianche accanto ad una pecora nera. Solo che le pecore bianche stanno orgogliosamente sopra la bandiera svizzera e spingono fuori la pecora nera, con un bel calcio nel posteriore. Con le elezioni federali che incombono, il 21 ottobre, l’Svp schiaccia più che mai il pedale dell’acceleratore sul tema dell’immigrazione: espellere subito gli stranieri con una condanna penale, ma persino cacciar via l’intera famiglia di un minore sotto i 16 anni che abbia commesso un reato. Una durezza che potrebbe far breccia in una popolazione che ha visto salire in 15 anni la quota di immigrati fino ad un quinto del totale. La deriva nazionalistica con

ampie coloriture di xenofobia allarma e l’opinione pubblica e i giornali del Continente. Il quotidiano inglese The Independent ha addirittura titolato «Svizzera, cuore di tenebra dell’Europa». Sembrava un esperimento ben riuscito di multiculturalismo: uno Stato con tre lingue, tre culture, tre popoli che da sette secoli vivono e prosperano in pace. Rispetto delle diversità linguistiche, pari opportunità alle minoranze, neutralità come scelta costituzionale: la Svizz e ra era un’Europa in sedicesimo, un modello per costruire quella più grande. Illusioni. All’interno delle sue valli la Svizzera ha invece visto crescere un localismo che si è innestato anche nell’uso linguistico. Oggi la lingua d’uso comune dei cantoni tedeschi, in ogni situazione della vita quotidiana, è lo Schwyzerdütsch, il dialetto impossibile da imparare che si contrappone allo Hochdeutsch

o «buon tedesco» (che è lingua ufficiale e viene insegnata a scuola). Se vuoi fare affari o semplicemente integrarti devi parlare Schwyzerdütsch, cioè essere nato lì. Il particolarismo linguistico è stato uno dei grimaldelli con cui Christoph Blocher, 59 anni, leader della destra populista, ha sfondato soprattutto nei cantoni tedeschi e, in parte, nel Ticino italiano. Spaccatura che ricalca, non a caso, quella del referendum del 1992 nel quale la Svizzera ha respinto l’adesione alla Ue: solo la Svizzera francese disse sì all’integrazione. Già nel 1986 gli elettori si erano rifiutati di entrare nelle Nazioni Unite, il colmo per uno Stato che a Ginevra ospita gli uffici più importanti dell’Onu dopo New York. Una reazione che ha i suoi perché nella storia: il 1° agosto del 1291, quando i rappresentanti delle comunità montane di Uri, Schwytz e Untervald si riunirono sul prato del Grütli per far nascere la Confederazione, il nemico era il sovranazionale Impero Asburgico. La paura di essere diluiti in

un contenitore multinazionale è sullo sfondo. Quella di perdere parte del benessere che proietta la Svizzera al quinto posto tra i Paesi con più alto reddito pro capite è l’argomento forte dell’Svp. Secondo Blocher gli immigrati che arrivano e si mettono subito in disoccupazione per approfittare dei benefici sociali «costano allo Stato due miliardi di franchi all’anno». I cittadini stessi non capiscono la politica xenofoba di Blocher: gli immigrati in Svizzera hanno tutti permessi di soggiorno regolari, pagano le tasse, lavorano, rispettano le regole del paese e la criminalità non è aumentata con l’aumento degli stranieri. Ecco cosa dovrebbe ricordare Blocher: se non vuoi l’immigrato, non vuoi nemmeno i soldi delle sue tasse!! Il 21 ottobre, riflettiamo bene prima di votare, perché la politica deve portare innovazione, e idee di uguaglianza e libertà, tutto il resto è storia vecchia che dovremmo lasciare al passato. Chiara Marcon

Un racconto ambientato nel mondo dell'emigrazione Karine è una ragazza americana di 19 anni, musicista, intellettualmente ed interiormente irrequieta, “un’anima tormentata”, esistenzialmente complicata, che si lascia coinvolgere in situazioni sentimentali che finiscono sempre lasciandole l’amaro in bocca. La storia della giovane si sviluppa in un groviglio di vicende e personaggi, tra cui Richard, musicista anche lui già affermato, ma con una sensibilità umana diversa: “Karine era una nota che ricercava l’accordo, Richard provava tutte le note…affrontava la vita con ingordigia… c’era un dio sfrenato dentro di lui” e per sostenere il ritmo vorticoso del suo modo di essere, nella vita come sulla scena, si caricava con la droga, “specie nei Fr.20.momenti in cui doveva fare i conti con se stesso”. La storia di Karine e Richard procede tra alti e bassi, fino a quando Richard la lascia e Karine piomba in uno stato di depressione. S’infittisce allora la corrispondenza tra Karine e il protagonista con cui aveva avuto in passato una storia sentimentale, breve ma intensa. Questi, non ricevendo da circa due anni notizie da parte di Karine, decide di andare a cercarla a Ithaca (New York), dove lei era nata e viveva. Il viaggio da Zurigo a Ithaca è l’occasione per il protagonista di rivivere un altro viaggio, fatto di spazi e luoghi legati all’infanzia e alla giovinezza, spazi e luoghi che si riempiono di fatti, di atmosfere, di sensazioni, secondo un percorso che pian piano si apre e si arricchisce di esperienze, di avventure e d’impegno sociale e politico. Nello scorrere di tutti questi avvenimenti e personaggi riemerge la storia con Karine. A Ithaca i due, alla fine, si ritrovano… Il racconto è ambientato nell’Italia degli anni Settanta e nella seconda parte nell’ambiente dell’emigrazione italiana in Svizzera.

I nostri passi sulla neve di Angelo Ferrara, pp 176

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22 intervista la Pagina • 19 settembre 2007 I corsi di lingua e cultura secondo il Dr. Minoletti, responsabile del centro esami Celi, Ecap Basilea e Zurigo

Il futuro della lingua italiana è diventare transnazionale Dottor Minoletti, a quattro anni dall’avvio delle certificazioni Celi all’ECAP di Basilea, potrebbe farci il punto della situazione? Il bilancio di questi anni di certificazione Celi nella circoscrizione consolare basilese mi pare più che soddisfacente, sia dal punto di vista della qualità del servizio offerto all’utenza, grazie anche alla collaborazione di alcuni insegnanti dei corsi di lingua e cultura italiana, sia da quello del sostegno offertoci da vari Comitati dei genitori, come ad esempio la Commissione Scuole e Formazione di Soletta, presieduta dal Cav. Piscopo, o di alcuni comitati. Come vede, c’è una ricchezza, una risorsa fondamentale costituita da persone appartenenti all’emigrazione che definirei “protagonisti silenziosi”. I Comitati dei genitori, sono stati tra i primi a cogliere e valorizzare l’importanza di una certificazione linguistica seria, mirata ai bisogni ed alle peculiarità dei nostri giovani e, soprattutto, spendibile sul mercato del lavoro svizzero ed europeo. A Basilea siamo stati anche i primi ad avviare una collaborazione con i licei e le scuole locali, collaborazione che, col trascorrere del tempo, si è consolidata non solo con l’iscrizione degli studenti svizzeri alla sessione d’esame estiva ma, in particolare, con la partecipazione attiva dei docenti svizzeri ai nostri seminari d’aggiornamento e di formazione Quest’anno, forti dei successi e dei consensi ottenuti a Basilea, e per far fronte alla crescente richiesta di certificazione linguistica Celi anche al di fuori della nostra circoscrizione, abbiamo deciso di aprire una sede d’esame anche presso l’Ecap di Zurigo e di attivare un corso pilota di preparazione all’esame Celi per soli adulti presso la sede ECAP in Argovia. E' anche grazie alle certificazioni che stiamo assistendo ad un rilancio internazionale dell’italiano e dei corsi di lingua e cultura? Indubbiamente. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un calo degli iscritti nei corsi lingua e cultura. Ora, invece, siamo testimoni di una ripresa dovuta in modo determinante alla qualità dell'offerta formativa siglata dalle certificazioni. In un recente intervento sulla riforma della legge 153/71, il Presidente della Commis-

sione tematica Scuola e Cultura del CGIE, Graziano Tassello, non ha mancato di sottolineare che “le innovazioni di questi ultimi anni sono state portate avanti con coraggio e lungimiranza da alcuni enti gestori, spesso lasciati soli nel far fronte ad una sfida enorme”. Ma non tutti la pensano così... Purtroppo non tutti gli attori presenti sulla scena scolastica sono stati in grado di cogliere i mutamenti storici avvenuti negli ultimi anni e finiscono col ricondurre parte dell’inefficienza degli interventi “ad una presunta mancanza di specifica competenza professionale di alcuni operatori scolastici nell’ambito della pedagogia dell' emigrazione”. Questo modo di ragionare poteva funzionare nel 1993, quando gli insegnanti cosiddetti di serie b, cioè quelli assunti dagli enti gestori, erano visti come l’avamposto di una “privatizzazione strisciante”, ma a quattordici anni di distanza le cose sono assai mutate. L’esperienza maturata sul campo in un settore come quello dei corsi LeC, gli anni di esperienza, i continui corsi di aggiornamento, il desiderio di comunicare con le famiglie degli alunni e i comitati di riferimento, la conoscenza del tessuto sociale circostante, il fatto di essere residenti in Svizzera e conoscerne lo stile di vita e la mentalità, la conoscenza degli idiomi locali, sono gli svariati ingredienti che hanno contribuito alla crescita e all' affermazione del personale docente assunto dagli Enti e operanti in un settore didattico e pedagogico vitale per il mondo dell’emigrazione. In questi mesi si fa un gran parlare di riforma della legge 153/71 riguardante i corsi di lingua e cultura; sono state presentate in Parlamento numerose proposte di legge. Che cosa pensa in proposito? Sulla questione la Fondazione Ecap ha aperto nei mesi scorsi un animato dibattito interno nel quale sono stati coinvolti membri della direzione ed insegnanti. Senza contare che la nostra Fondazione ha partecipato con due membri al dibattito sulla riforma della legge 153, tenutosi il 5 giugno scorso alla Farnesina sotto la direzione del vice-Ministro Danieli. Le proposte di legge per la riforma della legge che disciplina l’inse-

gnamento della lingua e le istituzioni scolastiche all’estero sono riconducibili a tre visioni del problema. Il disegno di legge proposto dall’On. Razzi, che si basa essenzialmente su due punti fondamentali: il ruolo dello Stato italiano e le esigenze delle famiglie dei nostri connazionali di usufruire dell’insegnamento dell’italiano in un sistema a forte intervento statale. La seconda proposta, che vede come primo firmatario l’On. Narducci è, a mio giudizio, la più articolata e innovativa. Essa tenta un vero e proprio salto di qualità nel modo di concepire l’insegnamento dell’italiano all’estero e di superare la vecchia logica dello Stato assistenziale per superare le inefficienze di sistema e adeguarsi ai mutati contesti socio-culturali. Ecco che allora l’italiano, da lingua nazionale, può aspirare a divenire lingua transnazionale e far da veicolo ad una vera e propria esportazione della lingua e della cultura italiana. Segno ne è il tentativo della proposta di inserire nei corsi di Lingua e Cultura italiana anche gli alunni di altre nazioni, avviando un processo di osmosi e di reale integrazione con gli Stati di emigrazione ospitanti. La proposta Narducci, essendo l’espressione più elevata e compiuta del lavoro del CGIE, mi pare che rappresenti anche una sorta di sintesi corale di una più che ventennale aspirazione dell’emigrazione. All’inizio lei ha fatto riferimento a tre disegni di legge ma non ci ha ancora parlato del terzo disegno di legge... Il terzo disegno di legge è a firma dell’On. Farina che, pur avendo sottoscritto la proposta Narducci, ha poi presentato un proprio disegno di legge, contraddittorio rispetto al precedente. Asse portante della proposta é “l’Agenzia per la promozione della lingua” con sede a Roma e gestita da “un contingente di personale con qualifica dirigenziale e da personale appartenente all’area della funzione docente all’estero”. Esecutori delle volontà romane sono gli uffici scolastici con a disposizione 2500 insegnanti ministeriali distribuiti su tutto il pianeta. La durata massima di permanenza dei docenti, se tutto fila liscio, é fino al pensionamento per raggiunti limiti d’età. Questa proposta corre il rischio di liquidare

l’unica “vera” ragione di permanenza all’estero dei docenti di nomina MAE, vale a dire la solidità del sapere riferita all’attualità del nostro paese, di cui sono veicolo i docenti MAE con il loro alternarsi periodico, trasformandoli, per loro stessa volontà, in docenti locali a vita. Questa proposta ha, inoltre, il difetto di non tener conto dei destini professionali ed esistenziali di migliaia di lavoratori del settore scolastico che da quasi quindici anni prestano la loro opera presso gli enti gestori. Enti gestori che, se tale proposta di legge dovesse passare, entrerebbero a loro volta in crisi. E così franerebbe in un sol colpo un bel pezzo di storia, costruita sulle energie e lo spirito di sussidiarietà dell’emigrazione, quello degli enti che, come è noto, sono quasi sempre progressisti, costituiscono i riferimenti degli stessi sindacati locali, oltre che dei Patronati, dei Comites,dei Comitati dei genitori e dei parlamentari eletti nella circoscrizione europea. Lei, dunque, non vede di buon occhio la creazione di un’agenzia per la promozione della lingua? Sono molto scettico e le dirò di più: questa proposta è analoga a quella che si vorrebbe costituire per la cooperazione e lo sviluppo; probabilmente si sottovaluta l’importanza di Ambasciate e Consolati nei rapporti con gli Stati e con le autorità scolastiche locali e, soprattutto, con le comunità; si rischia di sgretolare quel poco di autonomia e di capacità d’intervento faticosamente conquistata in un’amministrazione come quella italiana, di per sé malata di centralismo a distanza. Potrebbe accadere, così, che in una sede il Console si rivolga ad un’autorità statale o cantonale difendendo una certa politica della promozione e della lingua, senza sapere che il giorno prima un rappresentante dell’agenzia ha esposto linee strategiche completamente diverse. Oltre al danno d’immagine, si rischierebbe veramente di disarticolare gli interventi e di abbandonarci ad una deriva senza una bussola sicura. Vorrei concludere ricordando che nei tre quarti del mondo gli interventi nascono e sono disciplinati in un quadro di esigenze diametralmente opposto a quello europeo.

Chiara Marcon


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I cibi utili per la salute e per la bellezza Sarà perché creme, unguenti e miscugli vari costano un pò troppo, sarà perché le nonne – quelle di un tempo - erano più intelligenti di chi vive adesso, sarà che quelle benedette donne avevano già scoperto tutto, fatto sta che le loro epigone stanno riscoprendo come conciliare la salute con la bellezza, con un risparmio da far invidia agli avari più accaniti. Cosa è successo che sicuramente contribuirà a dare una svolta nelle abitudini delle italiane e degli italiani (ma, ne siamo certi, anche di tutti gli altri popoli)? E' accaduta una cosa molto semplice: un gruppo di imprenditrici della Coldiretti a Lodi e Milano (ricordate la canzone?), guidate da una nonnina (ha appena settant’anni) di nome Angela Magi, si sono decise a rispolverare l’antica saggezza del tempo che fu. La molla, evidentemente, sarà stato il

costo eccessivo dei cosmetici, ma lo scopo è stato quello di ottenere migliori risultati a costi ridotti e, per di più, divertendosi. Cosa volete di più dalla vita? Bene, iniziamo questa carrellata della salute sposata alla bellezza, indicando le proprietà dei vari alimenti e il loro uso nella cosmesi domestica. Molti lo sapranno già, ma il succo di limone è un toccasana per la pelle: la rende più pulita, luminosa e bella. Inoltre rinforza le unghie: basta immergerle per 10 minuti in una tazzina di caffè colma di succo di limone. Le patate crude rinfrescano e rilassano: tagliatele a fettine rotonde e applicatele sugli occhi e vedrete gli effetti rilassanti. Fatelo soprattutto quando c’è gonfiore. I cetrioli a rondelle posti sul viso fanno restringere i pori della pelle, allo stesso modo dello yogurt

Gli impegni di Sinistra Democratica per l'Italia e per gli Italiani all'estero Assemblea pubblica con

Giorgio Mele Senatore del Gruppo di Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo, membro del Comitato per le questioni degli Italiani all'estero

Sabato 29 settembre 2007 ore 16.30 Circolo Culturale Realtà Nuova (Punto d'incontro) Josefstrasse 102 - Zurigo Introduce Cesidio Celidonio, portavoce di Sinistra Democratica in Svizzera Coordina Angelo Tinari, responsabile di Sinistra Democratica a Zurigo Al termine dell'assemblea il Circolo Realtà Nuova (Punto d'incontro) invita i partecipanti ad una spaghettata.

Sinistra Democratica in Svizzera Coordinamento di Zurigo c/o Circolo Realtà Nuova, Josefstrasse 102, Zurigo www.sinistra-democratica.ch – info@sinistra-democratica.ch

e del latte, che la idratano. Il latte regola la produzione del sebo, il grasso della pelle. Per non parlare del miele che nutre la pelle ed ha un effetto antiscrepolante molto più del burro cacao. Sulla pelle, poi, è noto il beneficio che si può trarre dalla carota, ma anche dall’olio d’oliva, che la rende liscia e morbida. Lo credereste? Il sale aiuta contro la cellulite e l’uva rossa, spalmata dopo essere stata schiacciata, contrasta l’invecchiamento. Infine, c’è la fragola, che calma e purifica. Ora, immaginate di mescolare tutti questi alimenti insieme a una serie di altri ed otterrete una moltiplicazioni di prodotti alimentare che concorrono, dall’esterno, alla nostra salute. Facciamo un pò di esempi. Per la maschera purificante bsogna amalgamare un cucchiaio di miele, due di ricotta fresca e la polpa schiacciata di un cetriolo: applicate 20 minuti sul viso e sciacquate prima con acqua calda e poi fredda. Un’alternativa consiste nell’amalgamare 4 fragole passate con un cucchiaio di miele e uno di yogurt, 20 minuti e i soliti risciacqui. Ed ora un consiglio utile per chi ha la pelle grassa e i pori dilatati: pestate in un mortaio sei foglie di salvia e cinque fette sottili di cetriolo, aggiungete gocce di succo di limone e due cucchiai di

farina di mandorle o d’avena, fino ad ottenere una pastetta. Applicate sul viso 20 minuti e ripetete due volte la settimana, fino alla soluzione del problema. Se tenete ad un bagno anticellulite prendete 10 pugni di sale grosso, un infuso di foglie di menta, un decotto di foglie di edera, e un pugno di castagne amare spezzettate con la buccia. Questo miscuglio aiuta a combattere la pelle a buccia di d’arancia. E veniamo alle palpebre e alle occhiaie, fattore estetico di prim’ordine. Mescolate un rosso d’uovo con un cucchiaio di miele, uno di olio extravergine d’oliva e uno di latte intero. Applicate con i polpastrelli sulle palpebre e sulle occhiaie e lasciate agire 10 minuti, risciacquando con acqua tiepida e fredda. Ci sarebbero molti altri miscugli con ingredienti diversi, ma quelli indicati, possono già bastare. Con un avvertimento importante ed un consiglio: l’avvertimento è che ogni alimento deve essere rigorosamente fresco; il consiglio è che dopo l’uso questi miscugli possono essere anche mangiati e se non si ha fame, che almeno la lingua li gusti nelle vicinanze.


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L'Italia dei Valori d

Il Ministro Di Pietro e l'On. Orlando all'apertura dei lavori Parliamo del rapporto tra la politica e i giovani: sembra che questa iniziativa sia stata un successo, nonostante l’opinione comune secondo cui i giovani si stiano disinteressando sempre più della politica. La politica italiana ha bisogno di rinnovarsi. E se lo facesse senza tenere conto dei giovani commetterebbe un grave errore. Pensare ad un rinnovamento senza prevedere anche un ricambio generazionale sarebbe da folli. Questo è un processo i cui risultati in altri Paesi occidentali sono evidenti. La politica italiana è ormai ad un baratro, o attua un cambiamento o è destinata ad una implosione naturale. Purtroppo la classe politica è sempre più arroccata e quindi, tra il dire e il fare... Le ultime scuole di politica sono finite con i grandi partiti di massa, fortemente ideologizzati, che vi provvedevano da sé. L’Italia dei Valori non vuole, né potrebbe, riproporre quel modello d’insegnamento, perché è un partito in cui prevale il concetto di una politica aperta alla società civile, liberale; in cui le idee e i bisogni che si raccolgono sono quelli dei cittadini, non delle lobby o dei poteri forti. Il Centro Nazionale di Formazione e cultura politica dell’IdV, quindi, nasce proprio con la caratteristica fondamentale di insegnare ai nostri giovani come tramutare politicamente le richieste della gente. Vogliamo che essi siano la nuova classe dirigente del domani. E per dimostrare, ancora un volta, che noi alle chiacchiere anteponiamo i fatti, siamo fautori di due proposte di legge per favorire il ricambio generazionale

Nella suggestiva cornice delle sale del cinquecentesco palazzo Cesi di Acquasparta, in provincia di Terni, si è tenuta l’apertuta della scuola di formazione politica voluta dal Centro Nazionale Cultura e Formazione Politica dell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Poco più di un centinaio di entusiasti giovani “dipietristi”, provenienti da tutte le regioni d’Italia, si sono ritrovati a condividere gli ideali che stanno alla base del loro sentire politico, discutendone problemi e possibili soluzioni attraverso un serio ed aperto dialogo tra le diverse posizioni individuali. La passione e l’animosità di questo spaccato di gioventù contrasta e smentisce le voci di chi vorrebbe i giovani lontani e disinteressati dalle vicende politiche da cui dipende il futuro dell’Italia e, soprattutto, il loro. Sono forse una realtà poco comune i GIV, i giovani dell’Italia dei Valori, mossi dalla voglia di promuovere un nuovo sistema di valori che si regga su principi etici, morali e culturali, capaci di ridare centralità all’essere umano, mettendo in discussione gli schemi ideologici tradizionali basati sulla contrapposizione destra-sinistra. E’ questo il parere di Lorenzo Di Pietro, coordinatore nazionale dei Giv, che alla domanda su quale sia il modo attraverso il quale ritiene possibile avviarsi sulla strada di un miglioramento dei problemi politici, e non solo, della società attuale, indica la valorizzazione dei giovani e il loro maggior coinvolgimento nei processi decisionali del Paese attraverso il più

foto e servizio di nel panorama politico-istituzionale ita- nità senza precedenti, purché non serva liano e facilitare l’ingresso dei giovani al politico di turno solo per chiamare a in politica. raccolta gli elettori e poi abbandonarli. Lei ha un blog, molto frequentato, Rispondere alle mail che ricevo ogni su quale tiene una sorta di resoconto giorno mi da l’opportunità di conoscere dell’attività governativa. Come è le reali esigenze della gente e cosa si nata l’idea di questa commistione tra aspetta da chi li governa. Un confronto politica ed informatica? E’ un modo diretto con la società reale. Il mio blog è di avvicinare il mondo della politica in rete da anni ed io rispondo e pubblico a quello dei giovani sfruttando il loro i miei post continuamente e personalcanale di comunicazione preferito o mente. Aprire uno spazio web solo ha finalità più ampie? quando c’è in vista una tornata elettorale Ho fatto di necessità virtù. Non e richiuderlo dopo, oltre ad una mancanavendo a disposizione i mezzi che za di rispetto per i cittadini, è un motivo hanno altri, quali giornali e televisioni, in più per dubitare di quel politico. Il mi arrangio con il mio blog, www. grande merito del blog, e della rete in antoniodipietro.it. E sono molto soddi- generale, è quello di aver dato a tutti sfatto. Dialogo con i cittadini dai quali la possibilità di entrare in contatto con apprendo anche molto. Ogni settimana, altri. Parafrasando la poesia di Totò “A poi, pubblilivella”, poco in rete, tremmo dire ...ci adoperiamo perchè i giovani siasul blog e su che essa ha You Tube, no la nuova classe dirigente del domani messo tutti il resoconto sullo stesso del consiglio dei ministri. Questo perché piano: chi ha i mezzi per farsi conosceritengo giusto che i cittadini sappiano re e chi non li ha. Ricchi e poveri alla cosa l’Esecutivo sta discutendo e quali stessa maniera. sono le decisioni che vengono prese. Per quanto riguarda poi la par conOgnuno può intervenire nel dibattito dicio, ritengo che ognuno possa dire e contribuire, sia per quanto riguarda ciò che vuole, purché non si tratti di l’aspetto politico che quello economico cose false, né offensive. E, se si cade in e sociale. errore o si dicono cose non vere, allora La rete può funzionare anche per si può ricorrere alle leggi ordinarie per farci campagna elettorale o è più un tutelarsi. “luogo” di comunicazione? E come la Lei ha paragonato la rete almettiamo con la par condicio? Non l’agorà degli antichi greci. Davvero è che alletta anche la mancanza di non crede che tale forma di comuniqualsiasi controllo in rete? cazione possa portare a “spersonaLa rete può funzionare anche per lizzare” i rapporti umani in genere, farci campagna elettorale. Un’opportu- abbattendo sì distanze e pregiudizi,

ma allontanando soprattutto i giovani dalla vita di relazione con il mondo che li circonda? La rete e tutti i mezzi di comunicazione non possono né dovrebbero mai sostituirsi al contatto che i politici devono avere con i cittadini. Tuttavia oggi è un’opportunità per riavvicinare soprattutto i giovani alla politica. La possibilità che ognuno ha di dire la sua, come sul mio blog, è una “personalizzazione” del dibattito politico che si arricchisce del contributo personale e diretto del cittadino. Un commento al V-day dell’8 settembre. Ho partecipato con entusiasmo alla raccolta di firme promossa da Beppe Grillo. Con il mio partito mi batto per gli stessi obiettivi. Abbiamo presentato da tempo il ddl per un “Parlamento pulito”, per l’ineleggibilità in Parlamento dei condannati in via definitiva; per il limite a due legislature; per ridare ai cittadini la facoltà di scegliersi i candidati. L’imponente partecipazione popolare registrata l’8 settembre è un segno dell’insofferenza nei confronti di coloro che gestiscono la cosa pubblica. Non mi sembra ci sia nulla di sovversivo, anzi esprime il bisogno di legalità dei cittadini italiani. A grandi linee si può dire che Prodi e Berlusconi abbiano monopolizzato il mondo politico degli ultimi dieci anni. Perché si fa così fatica ad attuare un ricambio politico generazionale in Italia? Perché “il potere logora chi non ce l’ha”. Mai come in questo caso la


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dà voce ai giovani ampio confronto possibile fra realtà giovanili e parlamentari” come la soluzione ideale. Ed il confronto con i parlamentari, che ha avuto il suo prologo con l’intervento del Presidente Antonio Di Pietro, non è certo mancato in questi intensi tre giorni di lavoro che hanno seguito la formula del question time parlamentare, articolato in diverse sessioni e relative tematiche correlate: dai diritti civili alle pari opportunità, dalla formazione e ricerca all’etica e alla politica, gli esponenti dell’Idv sono stati chiamati non solo a rispondere e chiarire dubbi e incertezze dei giovani interlocutori, ma anche a rendere conto del loro operato in Parlamento e chiarire la reale collocazione del partito all’interno del consolidato schema bipolare. Il tutto magistralmente presieduto da un Leoluca Orlando sempre pronto, con spirito e professionalità sapientemente dosate, al confronto dialettico con una platea sì giovane, ma indubbiamente di grande spessore e preparazione. Suo l’epilogo di questa interessante iniziativa che, attraversando trasversalmente tutti i temi in discussione, ha superato la semplice analisi dei problemi specifici per imboccare la strada della filosofia politica, ribadendo l’importanza della cultura della legalità che supera il semplice rispetto delle regole ed esortando i giovani protagonisti di domani ad un maggior impegno sul piano morale. Ai Giv anche l'accorato monito dell'On. Antonio Razzi: “Se avete un obiettivo, non mollate mai”

Isabella La Rocca famosa frase di Andreotti c’azzecca! Ovviamente chi ce l’ha, il potere, se lo tiene ben stretto. La maggioranza di governo è molto frammentata e, come risulta dalle crisi recenti, si regge su equilibri molto sottili (i mal di pancia di qualche senatore, per citarLa). Crede che sia possibile aspettarsi una base più solida nel prosieguo di questa legislatura? Non si può fare a meno di constatare che questo è un Governo basato su maggioranze costruite “alla giornata”. Tuttavia, nonostante gli scontri e le divergenze che spesso fanno tremare l’equilibrio della coalizione, sulle questioni di fondo si è sempre raggiunta una maggioranza. Ha, fino ad ora, prevalso il buon senso. Mi auguro che si possa ancora contare su di esso per non riconsegnare il Paese al centrodestra. Un bilancio di quest’anno di Governo? Non esaltante! …ma rappresentato peggio di quanto ha fatto. Molto resta da fare ma, direi, che anche molto è stato fatto, considerata la condizione in cui il precedente Governo aveva lasciato il Paese. Perché scegliere l’Italia dei Valori? Perché noi di Italia dei Valori abbiamo sempre cercato il confronto con la gente. E’ sui diritti e doveri del cittadino che si fonda la nostra Carta dei Valori. E poi, lasciatemelo dire: quella del nostro partito è una bella storia. Lei proviene dal Sud e quindi conosce meglio di altri la questione del

Mezzogiorno d’Italia. Cosa si dovrebQueste sono le domande a cui dobbe fare, secondo Lei, per risolvere la biamo dare risposte. La maggior parte questione del “ritardo” del Sud? dei precari sono giovani, rappresentano Il Sud ha tutte le potenzialità per quindi il futuro dell’Italia. Per il Sud uscire dalla condizione di “ritardo” poi, c’è bisogno di leggi specifiche che dovuta anche, e soprattutto, a sprechi, sviluppino gli investimenti ma che tucorruzione e quant’altro. Cosa fare? telino fortemente gli imprenditori sotto Bisogna attuare una politica trasparente l’aspetto della sicurezza. Se saremo per l’accesso ai finanziamenti per le in grado di fare questo, il Meridione imprese, un impegno concreto da parte d’Italia potrà uscire dalle secche nelle dello Stato nella lotta alla criminalità, quali è stato sempre relegato. la creazione di centri di ricerca e di Restiamo al Sud; Confindustria poli universitari. Basta? Sarebbe solo propone di espellere i commercianti un primo passo. che pagano il pizzo; recentemente un Giovani e lavoro o, meglio, spe- giornalista siciliano, Lirio Abbate, è cialmente al Sud, giovani e disoc- stato minacciato dalla mafia; l’imcupazione o, tutt’al più, giovani e pressione è che si venga lasciati soli a precariato. Perché non si riesce a scegliere di che male morire… spezzare questa catena? Sono contrario alla proposta del Il precariato che interessa molti Presidente di Confindustria. L’imprengiovani non ha avuto l’attenzione che ditore che paga il pizzo non può essere merita. La Legge Biagi, nata per facili- vittima due volte: costretto a pagare tare l’accesso dei giovani al mondo del per lavorare, altrimenti lo minacciano lavoro, non e, per giunta, ha soddisfatto ...la rete è un'opportunità per riavvici- anche subire tutti gli obietla “cacciata” nare i giovani alla politica tivi. E bisogna dalla sua Ascomunque ansociazione. dare oltre tale legge. Il fatto importante Lo Stato deve riappropriarsi di intere è valutare se le leggi che regolano il aree dove la criminalità la fa da padromondo del lavoro funzionano oppure na, non lasciare solo chi è già in una no. Per quanto riguarda i precari poi, situazione di difficoltà. Al contrario, dovremmo fare in modo che essi siano plaudirei all’iniziativa di Confindustria garantiti sotto tutti gli aspetti. Che futu- se venissero espulsi tutti gli imprendiro possono avere? Quanto sono pagati? tori che fanno affari con la mafia e che Quanti giorni lavorano in un anno? Che pagano le tangenti. assistenze hanno? Per quanto tempo Tangentopoli, bancopoli, calvivono nella precarietà? Hanno la pos- ciopoli, affittopoli, vallettopoli….la sibilità di farsi una famiglia? Possono classe politica è spesso protagonista ottenere un mutuo per la casa? di più o meno presunti scandali che

Il coordinatore nazionale dei GIV Lorenzo Di Pietro (sopra) e un giv con la maglia del loro gruppo

certo contribuiscono ad alimentare la frattura esistente tra mondo civile e mondo politico. L’interesse e la partecipazione della gente comune agli aspetti politici del Paese è in costante calo; il successo editoriale di Rizzo-Stella non ha fatto altro che confermare questa tendenza, svelando sprechi ed abusi di una certa classe politica. La frattura diventa sempre più netta. Come ritiene si possa sanare e riconquistare, se non la fiducia, almeno l’interesse dei cittadini? Intanto con la partecipazione al dibattito politico, come dimostrato dalla raccolta di firme del V-Day. E poi, come dico ormai da anni, con la certezza della pena e l’applicazione delle leggi. Il cittadino non può continuare ad assistere ad atti d’impunità, soprattutto se essi riguardano il politico o il potente di turno. Cosa si aspetta dal nascente PD? Il Partito Democratico ha perso un’ottima occasione per potersi qualificare tale, giacché un partito, per potersi definire davvero “democratico” deve essere aperto e pluralista altrimenti, semplicemente, non ha ragione di esistere. La giustificazione formale alla mia esclusione dalla candidatura per la segreteria nazionale mi è sembrata un espediente per eliminare un personaggio “scomodo” dalla compagine di partito, un candidato che avrebbe potuto rimettere in discussione gli equilibri precostituiti. Alla luce di tutto ciò, nutro delle profonde riserve sulla trasparenza e la presunta carica innovativa del PD.


26 tecnologia la Pagina • 19 settembre 2007 Jobs mostra il modello che si aggiunge alla linea tradizionale. Il nuovo arrivato potrà collegarsi direttamente a iTunes

Apple presenta l’iPod Touch quasi come l’iPhone va sul web L’iPod, il più popolare lettore musicale del pianeta, si è rifatto il trucco e ha presentato una sorpresa. Il restyling ha interessato tutti i modelli, dal più piccolo al più grande, ma la novità vera è senza dubbio l’iPod Touch. Quello presentato da Steve Jobs, n.1 di Apple, nel corso del keynote al Moscone center di San Francisco (California), in collegamento diretto con la sede della Bbc a Londra, è un oggetto parecchio simile all’iPhone (ma con i suoi 8 millimetri è leggermente più sottile) e con molte applicazioni in comune. Il patron di Apple lo ha definito, con scarsa modestia, “una delle sette meraviglie del mondo”. Di sicuro rappresenta una svolta per la linea degli iPod: come l’iPhone, ha l’accelerometro e il wi-fi (con gli ultimi protocolli), ovvero la possibilità di collegarsi a internet e navigare. E non è cosa da poco, considerando le possibilità di business che dischiude. In due

modelli, da 8Gb e 16Gb, rispettivamente a 299$ e 399$, sarà disponibile entro fine mese. La sua batteria consente 22 ore di audio e 5 di video, il tutto su uno schermo da 3,5 pollici. La possibilità di navigare la rete consente alla Apple di lanciare l’iTunes Wifi music store. Molto più semplicemente, ci si potrà collegare al negozio virtuale con l’iPod Touch, cercare la canzone desiderata, ascoltarla in anteprima e decidere se scaricarla. Stessa possibilità verrà riservata anche all’iPhone, il cui software verrà aggiornato a breve. Il cellulare Apple, nel frattempo, cala notevolmente di prezzo: il modello da 8 Gb passa da 599 dollari a 399, e quello da 4 Gb esce del tutto dal listino. Per gli altri iPod - quelli che restano fedeli alla formula originale - la parola d’ordine è: più piccoli e più capienti. Così i modelli di punta, gli iPod classic avranno una capienza monstre da 80 e 160 Gb e saranno anche più sotti-

li dei predecessori da 30 e 80 Gb. L’iPod nano, da parte sua, diventa ancora più piccolo e sottile. Ma decisamente più tozzo, con uno schermo (Qvga da 2 pollici), più grande del modello precedente e in grado di visualizzare sia video che giochi. Con un’autonomia di 24 ore (5 ore per i filmati), sarà venduto dal weekend in due versioni, da 4Gb e da 8Gb, rispettivamente a 149$ e 199$. Nuovi colori anche per l’iPod shuffle, quello più piccolo di tutti: rosso (con una parte dei guadagni destinati al fondo per la lotta all’Aids), grigio, viola, azzurro e verde. Stessa capienza del modello precedente. Arriva anche un versione di iTunes, che sarà disponibile nelle prossime settimane, in grado di supportare tutte le novità appena presentate. Tra queste, proprio la possibilità di far trasformare in suonerie per iPhone i brani del proprio iPod, selezionando solo la parte della canzone che ci interessa.

appuntamentO

Associazione Internazionale Emigranti Italiani organizza il convegno

Flusso migratorio italiano Quali problematiche? Domenica 23 settembre ore 09.30 presso

Casa d'Italia di Zurigo Erismannstrasse, 6 Un piccolo filmato sull'emigrazione introdurrà il dibattito

Info: Dino Suppa 076/ 513.13.93 dino_suppa@yhaoo.it


IN LIBRERIA

RECENSIONI 27

19 settembre 2007 • la Pagina

Cerca la luna nel cielo Ovunque sarai e qualunque cosa stia accadendo, tutte le volte che ci sarà la luna piena tu cercala nel cielo...Così gli scriveva Savannah quando a dividerli era solo l’oceano e aspettavano di potersi riabbracciare. John è un ragazzo ribelle che ha trovato sfogo all’indole violenta arruolandosi nell’esercito e facendosi mandare in Europa. Savannah trascorre

l’estate dedicandosi al volontariato. Due personalità agli antipodi, eppure, quando si incontrano, capiscono di avere affinità profonde e giurano di amarsi per sempre. Manca poco al congedo quando sulle Torri Gemelle si scatena l’inferno e il soldato, invece di tornare a casa, sceglie di essere mandato in Medio Oriente. Cinque anni dopo, rimpatriato d’urgenza per

assistere il padre morente, John va alla ricerca di Savannah e si trova di fronte ad una realtà inaspettata... Solo l’uomo nuovo che è diventato, saprà accettarla con un atto di generosità. • Nicholas Sparks • Ricordati di guardare la luna • Frassinelli • pp 307 • Fr. 30.-

Un albero a Brooklyn Agli inizi del Novecento, sulle banchine dei vari porti d’Europa, in tanti aspettano di raggiungere New York, la città che rappresenta il sogno di un mondo nuovo, carico di promesse e di aspettative. Ma per la piccola Francie Nolan che, nella metropoli americana ci vive da sempre con i suoi genitori, irlandesi di seconda gene-

razione, in questi primi anni del secolo scorso New York è soltanto un insieme di strade dove i poveri fuggiti dal vecchio continente sono andati a condividere tutte le loro miserie e i loro poveri stracci. Un giorno, osservando una ragazzina piena d’orgoglio e di buone maniere, Francie, d’un tratto, scopre che cosa le manca: l’educazione.

Proprio l’educazione e la cultura che “avrebbero aiutato i Nolan ad uscire finalmente dalla sporcizia e dalla mediocrità”, che fino a quel momento avevano segnato la lro vita. • Betty Smith • Un albero cresce a Brooklyn • Neri Pozza • pp 528 • Fr. 24.-

Le indagini dei pensionati Da un cassonetto dell'immondizia sporge il cadavere di una ragazza. Siamo in un paese della costa intorno a Livorno, l'immaginaria Pineta, "diventata località balneare di moda a tutti gli effetti, e quindi la Pro Loco sta inesorabilmente estinguendo le categorie dei vecchietti rivoltandogli contro l'architettura del paese: dove c'era

il bar con le bocce hanno messo un discopub all'aperto, in pineta, al posto del parco giochi per i nipoti, si è materializzata una palestra da body-building..." L'omicidio ha l'aspetto di un brutto affare tra droga e sesso, e i sospetti cadono su due amici della ragazza del giro delle discoteche. Ma caso vuole che, per amor di maldicenza e per

ammazzare il tempo, sul delitto cominci a chiacchierare, discutere, contendere, litigare ed, infine, indagare il gruppo dei vecchietti del BarLume e il suo barista... • Marco Malvaldi • La briscola in cinque • Sellerio Editore • pp 163 • Fr. 17.-

Il seguito di “Pilastri della terra” Il giorno dopo la ricorrenza di Halloween, quattro bambini si allontanano da casa a Kingsbridge. Il gruppo, composto da un ladruncolo, un bulletto, un piccolo genio e una ragazzina dalle grandi ambizioni, assiste nella foresta, senza essere visto, alla scena sconvolgente dell'omicidio di due uomini. Una volta raggiunta la maturità, le vite di questi ragazzi saranno legate tra loro da amore, avidità, ambizione e vendetta. Capiterà loro di vivere,

volta a volta, momenti di prosperità e di carestia, episodi di malattia e anni di guerra. Dovranno fronteggiare la più terribile epidemia di tutti i tempi, la peste, ma su ciascuno di loro resterà per sempre l'ombra di quell'omicidio cui avevano assistito in quel fatidico giorno della loro infanzia. • Ken Follet • Mondo senza fine • Mondadori • pp 1312 • Fr. 34.-

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Saggistica 1°- La casta. Così i politici italiani... (Stella-Rizzo) 2°- Il metodo antistronzi (Sutton) 3°- Spingendo la notte più in là (Calabresi)

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19 settembre 2007 • la Pagina

Un giro tra le fiere del vintage di super-lusso e i mercatini dell’usato. Alla ricerca di nuove tendenze che rielaborano in maniera personale lo stile del passato

Esplode la vintage mania la nuova tendenza è l'usato Essere alla moda nel XXI secolo significa andare a caccia di cosa si indossava dieci, venti, cinquant’anni fa, girando per le bancarelle dei mercatini o, ancora meglio, frugando negli armadi delle nonne e nelle cantine, reinventando qualche capo o qualche accessorio, stravolgendo così lo stesso concetto di moda, non necessariamente destinata a rinnovarsi ad ogni nuova collezione. C’è sempre più interesse per i banchi dei mercatini, alla ricerca di capi con un passato da raccontare. Che sia un tentativo di opporsi alla globalizzazione che porta all’omologazione? Forse, ma oggi lo spirito boheme degli abiti d’annata o di seconda mano sta lasciando spazio al vintage griffato: abiti vecchi sì, ma pur sempre firmati. E gli stilisti si adeguano al trend, riproponendo le copie, rivisitate in chiave moderna, delle loro collezioni del passato. Perché il nuovo glamour sta nel mixare in libertà e armonia il vecchio e il nuovo, creando una moda personale e piena di charme. Nelle cantine umide dell’abbigliameto usato d’epoca ,più che il profumo di polvere si sente l’odore di stoffe che hanno abbracciato chissà quali e quanti corpi.

Chissà che segreti avranno nascosto le borse di Gucci o di Luis Vuitton, oggi nella top ten dell’usato griffato. Il marchio fa aumentare vertiginosamente i prezzi. Basta il logo di Yves Saint Laurent o Chanel in bella mostra a renderle tra le prede più ambite dagli amanti del vintage di lusso. Il vintage, oggi, non si limita a vestiti e accessori: bijoux, pizzi e bottoni in stile retrò, meglio se retrò e basta, sono oggetti del desiderio di irrinunciabili e fanatiche fashion victim. Come nelle favole, i vintage addict italiani hanno come meta un castello: quello di Belgioso, in provincia di Pavia, dove ad aprile si tiene il Fashion Vintage Show, unica mostra mercato del genere che è un appuntamento a cui non si può dire di no. Frugare tra i banchi degli espositori, trovare l’agognato abito di Valentino anni Settanta o il foulard di Roberta di Camerino. Scoprire che sul mercato è rimasto ancora un modello di Hermès alla nostra portata. Il paradiso è lì. Ma la tendenza non è solo verso il vintage di lusso di abiti e borse firmate, in Italia sta riscuotendo un grandissimo successo il negozio dell’usato, più comunemente chiamato “mercatino”, che però non sembra es-

COMUNICATO STAMPA

La Rappresentanza di A.N. in Svizzera ed il Circolo A.N. - Berna, hanno il piacere di comunicare che VENERDÌ, 28 SETTEMBRE 2007, ORE 18:00 si terrà a Berna, presso la Sala del Ristorante MAPPAMONDO (Länggassestrasse 44), un incontro con l’On. Marco ZACCHERA, responsabile di AN Esteri e Vice Presidente del Comitato per gli italiani nel mondo e con il Direttore de “L’ITALIANO”, dottor Gianluigi FERRETTI. Temi del dibattito saranno: - ulteriori tagli alla rete consolare; - corsi di lingua e cultura italiana; - prospettive del Comitato per gli italiani nel mondo della Camera dei Deputati; - iniziative di AN e Casa delle Libertà, in previsione delle prossime elezioni. Davide Piscopo, A.N., SVIZZERA

sere un termine adatto dato che ci si sta evolvendo verso un modello di mercatino dell’usato sempre più bello e coinvolgente. Pulizia e ordine, oggetti selezionati, cordialità e disponibilità, servizio orientato alle esigenze del cliente. Questa tendenza è diventata di moda (vintage, modernariato, personalizzazione), tanto che ben lontani dall’essere arrivati alla saturazione del mercato, i mercatini dell’usato sono presenti in tutte le province, anche in quelle più “consumiste” dove l’acquisto di prodotti già utilizzati da altri, non avrebbe potuto sembrare una tendenza capace di diffondersi. Insomma, si delinea un forte interesse del consumatore che sicuramente caratterizzerà sempre di più il modo di fare acquisti nei prossimi anni. Cos’è e come funziona il mercatino dell’usato? Per mercatino dell’usato intendiamo un’Agenzia d’Affari organizzata come attività di intermediazione tra privati, che utilizza il sistema del conto vendita. In sostanza, l’agenzia non è altro che una struttura che ospita oggetti usati che privati cittadini mettono a disposizione di possibili acquirenti. Il responsabile di tale struttura non è un commerciante, in quanto non pone in vendita direttamente merce della quale detiene il titolo di proprietà, ma si configura come un promotore di affari. La sua opera viene ricompensata da una commissione in percentuale sul valore della transazione. Se il cliente sta portando degli oggetti (e quindi è un venditore),

è necessario stipulare un mandato di vendita (il contratto attraverso il quale l’agenzia può vendere gli oggetti del venditore) con la definizione delle percentuali di provvigione dei vari oggetti. Normalmente, gli oggetti sono catalogati per categoria merceologica alla quale corrisponde una specifica provvigione. E’ importante sottolineare che il contratto tra l’agenzia e il venditore deve prevedere, allo scopo di rendere più appetibili gli oggetti invenduti, una diminuzione di prezzo in percentuale dopo che è trascorso un certo numero di giorni dal carico. Attraverso la funzione di “abbassa prezzi”, il titolare dell’agenzia è quindi nelle condizioni di aumentare in modo significativo la vendibilità degli oggetti. Questo strumento va ovviamente usato con criterio e con metodo. Ricordiamo infatti che abbassare il prezzo di vendita di un articolo significa abbassare il proprio margine di guadagno. Anche l’abbassa prezzi è un operazione che deve comparire sul registro vidimato degli affari. Per saperne ancora di più, potete visitare il sito www.mercatopoli.it, la catena di franchising per chi vuole aprire un negozio dell’usato, e il sito www.secondamano.it.

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TURISMO 31

19 settembre 2007 • la Pagina

Fare shopping a Milano Iniziamo il nostro itinerario partendo dal cuore dello shopping di lusso a Milano: Via Montenapoleone, Via della Spiga e Via Sant’Andrea, elegantissime strade che insieme a Via Manzoni, Via Borgospesso e Via Santo Spirito delimitano il celebre Quadrilatero della moda. In questa zona, tra le più prestigiose del mondo, boutique e showroom dal design minimal e high tech si susseguono senza soluzione di continuità, in un trionfo di stimoli consumistici a cui solo pochi eletti potranno rispondere. Nel Quadrilatero il lusso, quello vero ed estremamente costoso, è il protagonista assoluto. Gioielli abbaglianti creati dalle griffe più prestigiose, abiti e accessori come oggetti del desiderio da possedere e da sfoggiare, calzature come opere d’arte. Partiamo quindi dalla più celebre di tutte le vie della moda: Via Montenapoleone. Qui si trovano, tra gli altri, gli atelier-showroom di: Gucci, Versace, Salvatore Ferragamo, Fratelli Rossetti, Etro, Loro Piana, Luis Vuitton, Prada, Valentino, Cartier, Tanino Crisci. In Via Sant’Andrea, trasversale di Via Montenapoleone troviamo: Chanel, Fendi, Armani, Moschino, Kenzo, Cesare Paciotti, Hermés, Prada, Trussardi. Via Sant’Andrea incrocia la celebre Via della Spiga, in cui risplendono le vetrine di: D&G, Krizia, Sergio Rossi, Gianfranco Ferré, Bottega Veneta, Tod’s, Genny, Prada, Bulgari, Chopard. Per quanto riguarda l’altrettanto elegante Via Manzoni, ricordiamo al n. 31 lo Spazio Armani, il multiconcept-store di Giorgio Armani, in cui oltre ad ammirare gli showroom Emporio Armani, Armani casa e Armani fiori, ci si potrà risposare sorseggiando un aperitivo all’Emporio Armani Cafè, oppure concedere il privilegio di una cena nel ristorante Nobu, preparata dal

migliore chef giapponese degli ultimi 10 anni: Nobuyuki Matsuhisa che, insieme a Robert de Niro, ha fondato questa catena di ristoranti. Per gli acquisti più a portata di mano, citiamo quattro importanti arterie cittadine, quasi interamente dedicate allo shopping: Corso Vittorio Emanuele, Corso Buenos Aires, Via Torino e Corso di Porta Ticinese. Corso Vittorio Emanuele collega Piazza Duomo a Piazza San Babila, e inizia con la Rinascente, monumento dello shopping milanese, che deve il suo nome a Gabriele d’Annunzio. In Corso Vittorio Emanuele si alternano vetrine di griffe sofisticate come Max Mara, Moreschi, Bruno Magli e Pollini, a marchi decisamente più di massa come ad esempio H&M, Zara e Furla. Corso Buenos Aires, una delle vie commerciali più lunghe d’Europa, collega Porta Venezia a Piazzale Loreto, è ancora più commerciale; tra gli altri troviamo: Timberland, Mandarina Duck, Benetton, Kookai, Nara Camice. In Via Torino, che collega il Duomo a Corso di Porta Ticinese, l’età media si abbassa e dallo stile casula si passa a quello sportivo con Foot Looker, Camper ed Energy. Più ci si avvicina alla zona Navigli, tempio dello street style, più lo scenario dei negozi cambia. Corso di Porta Ticinese, continuazione di Via Torino che porta fino a Piazza XXIV Maggio, è il posto giusto per gli acquisti “alternativi”: tra Custo-Barcellona, Diesel, Miss Sixteen, Gas e Fornarina troviamo negozi di abiti usati, bizzarri oggetti per la casa, boutique di abiti e accessori confezionati artigianalmente con seta e altre stoffe pregiate. Per quanto riguarda i mercatini, ne citiamo due tra i più caratteristici e interessanti: La Fiera di Seningallia A Milano è diventata ormai un’istituzione: ogni sabato mattina Viale

d’Annunzio lungo la Darsena si trasforma in uno spettacolo pittoresco, denso dei rumori, dei colori e degli odori tipici di un mercato delle pulci. Qui si può trovare proprio di tutto: artigianato indiano, sudamericano e africano, abiti nuovi e usati, mobili vecchi, lampade art nouveau, candele profumate ed essenze di ogni genere, libri, fumetti, dischi, videocassette e dvd. Bancarelle ordinate e bancarelle caotiche in cui tuffarsi alla ricerca dell’occasione. E come sottofondo, la musica dei suonatori senegalesi che picchiano senza sosta sulle percussioni, accompagnando con il loro ritmo frenetico il via vai della gente. Mercatone del Naviglio Grande Lungo l’Alzaia Naviglio Grande, l’ultima domenica di ogni mese viene organizzata una grande mostra mercato dedicata all’antiquariato: mobili, oggetti per la casa di ogni tipo, libri antichi, gioielli, e molto altro ancora. Al mercatone partecipano circa 400 espositori, alcuni dei quali hanno i propri negozi proprio sulla riva del Naviglio grande. Una delle caratteristiche di Milano più amate dagli appassionati dello shopping è che nel centro storico si trovano molti outlet di griffe prestigiose, solitamente relegati in periferia o in provincia. Tra questi citiamo il centralissimo Diffusione Tessile , spaccio del Gruppo Max Mara, gli outlet di Bruno Magli ed Etro, in cui si trovano i modelli delle passate collezioni, e poi ancora Luciano Soprani, Kookai, Valextra, raffinata ditta

di valigeria, e Bassetti, dove si può trovare tutto ciò che riguarda la biancheria per la casa. Nei dintorni di Milano, troviamo invece la Città degli Acquisti di McArthur Glen (Serravalle Stresia), lo spaccio dei Fratelli Rossetti (Parabiago), di Dolce & Gabbana (Legnano), di Timberland (Pero), Levi’s (Cernusco sul Naviglio) e Samsonite (Corsico), e, infine, per la biancheria per la casa, Frette (Concorezzo) e Zucchi (Casorezzo). appuntamentO

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gastronomia 33

19 settembre 2007 • la Pagina

A tavola con i profumi dei monti

Orecchiette con rucola e pecorino Difficoltà: media Preparazione: 40 minuti Calorie: 367 Ingredienti per 6 persone: 500 gr. di orecchiette, 2 cipollotti, 2 spicchi d’aglio, 2 coste di sedano verde, 5 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 300 gr. di rucola, 40 gr. di filetti d’acciuga sott’olio, 50 gr. di pecorino di media stagionatura, 1 peperoncino piccante, 3 cucchiai

di sale grosso, sale fino. Preparazione: Eliminate le foglie sciupate ai mazzetti di rucola, slegate i mazzetti, lavateli, scolateli e fateli asciugare bene. Sbucciate l’aglio, schiacciandolo leggermente, lavate e asciugate il peperoncino, dividetelo in due parti ed eliminate gambo e semi. Tritate l'aglio e il peperoncino. Togliete le radici, le fo-

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glie verdi e la membrana superficiale ai cipollotti, lavate le parti bianche, scolatele e fatele asciugare bene. Eliminate i filamenti ai gambi di sedano, lavateli ed asciugateli, tagliate il sedano e la parte bianca dei cipollotti a rondelle di 3 mm circa di spessore. Scolate i filetti di acciuga dall’olio di conservazione ed asciugateli. Spezzettateli in maniera molto sottile. Riducete il pecorino a lamelle sottilissime con una mandolina e raccogliete le lamelle in un piatto. Per il condimento, scaldate 30 ml di olio in un largo tegame, unite le rondelle di sedano e di cipollotto e fate salatare per qualche minuto a fuoco vivace. Cuocetele a fuoco basso ancora per 10 minuti, mescolando spesso con un cucchiaio di legno. Scaldate 2 cucchiai di olio in padella, versatevi il trito di aglio e peperoncino, rosolateli a fuoco dolce 1 minuto. Aggiungete i

Frittata verde di pasta e biete Difficoltà: facile Preparazione: 45 minuti Calorie: 540 Ingredienti per 4 persone: 300 gr. di reginette, 6 uova, 200 grammi di biete abbastanza tenere, 80 grammi di pomodori secchi, 80 grammi di mandorle sgusciate, 30 grammi di pecorino, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.

Preparazione: Lessate le biete e fatele intiepidire; frullatele con un uovo, poi unite le uova rimaste e il pecorino grattugiato, salate e pepate. Lessate intanto le reginette al dente in abbondante acqua salata. Scolate la pasta e versatela in una padella antiaderente con un filo di olio: cospargete-

la con i pomodori secchi e le mandorle tritate grossolanamente e mescolate. Versate nella padella il composto di uova e biete e fatelo riprendere per circa 5 minuti a fuoco medio. Girate la frittata aiutandovi con un coperchio e cuocetela per un paio di minuti anche sull’altro lato.

filetti di polpa di pomodoro e quelli di acciuga, fate insaporire 3 minuti a fuoco dolce. Portate a bollore in una pentola 3 litri di acqua, salatela con il sale grosso, versatevi le foglie di rucola e fate riprendere il bollore, unite la pasta, lessatela per 14 minuti, scolatela e unitevi la rucola; versate il tutto nel tegame dei cipollotti. Rosolate 2 min. a fuoco vivo, mescolando in continuazione con il cucchiaio di legno. Presentazione: Trasferite la pasta in un piatto da portata, versatevi sopra le acciughe spezzettate, mescolate delicatamente e coprite con abbondanti scaglie di pecorino.

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34 TELEVISIONE la Pagina • 19 settembre 2007

22 sabato

settembre 05.00 Euronews 05.50 Telegiornale notte 06.00 Il Quotidiano (r) 06.50 Euronews 08.00 Agenda TSI 08.10 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Euronews 12.40 Palla al centro 13.10 Hockey sul ghiaccio 13.30 Sportsera 14.00 Tennis: Coppa Davis 17.40 Calcio: Champions League 21.00 Fuoricampo 22.25 Hockey sul ghiaccio 22.45 Sportsera 23.15 Il Quotidiano 23.50 Buonasera 00.05 Telegiornale notte

05.30 Swiss view 05.50 Telegiornale notte 06.00 Il Quotidiano 06.35 Buonasera 06.50 Agenda TSI 07.00 Euronews 08.10 Cartoni animati 10.30 Documentario 11.10 Studio Medico 12.05 Segni dei Tempi 12.30 Telegiornale 12.40 Meteo regionale 12.50 Tf – Blind Justice 13.30 Tf – Un ciclone in convento 14.25 Film – I due marescialli 16.10 Film – Robin Hood 18.00 Telegiornale flash 18.05 Scacciapensieri 18.35 Strada Regina 19.00 Il Quotidiano 19.40 Buonasera 19.55 Lotto Svizzero 20.00 Telegiornale sera 20.40 Strangers in the night 21.10 Film – Missione tata 22.55 Telegiornale notte 23.10 Film – Repli-Kate 00.45 Repliche continuate

Canale

occhio ai programmi TSI 1

Missione tata

06.10 Tf – Sottocasa 06.30 Sabato, Domenica &… 09.35 Assisi: Evento "Fratello Sole, Madre Terra" 10.30 Appuntam. al Cinema 10.35 Che tempo fa 10.40 Tf – Lady Cop 11.30 Occhio alla spesa 12.30 La prova del cuoco 13.30 Tg1 Giorno 14.00 Easy Driver 14.30 Linea Blu 16.15 Speciale moda e New York 17.00 Tg1 17.15 A sua immagine 17.45 Miss Italia al giro di boa 17.55 Passaggio a Nord-Ovest 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg1 Sera 20.35 Affari tuoi 21.30 Il treno dei desideri 23.50 Tg1 23.55 Applausi 00.25 Tg 1 notte 00.35 Che tempo fa 00.40 Estrazioni del lotto 00.45 Appuntam. al cinema 00.50 Film – Alta fedeltà

21.10

Shane Wolfe, un agente che lavora sotto copertura, è abituato ad affrontare pericoli e missioni rischiose senza perdersi d’animo. Quando uno scienziato che sta lavorando ad un progetto governativo segreto, viene ucciso nonostante sia sotto protezione, Shane viene incaricato di proteggerne i figli. Si trova allora ad avere a che fare con la ribelle Zoe, il problematico quattordicenne Seth, la piccola peste Lulu di otto anni e il neonato Tyler. Deve fare i conti con tutto ciò che non ha mai imparato a fare: crescere dei bambini ed educarli. Dinanzi alla missione più difficile, Shane ha bisogno di tutto il suo coraggio...

06.00 Tg5 Prima pagina 07.55 Informazione Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg5 Mattina 08.31 Music. Loggione 09.00 Info – Superpartes 09.40 Mediashopping 09.43 Film – La fidanzata ideale (commedia) 12.00 Tf – Una nuova vita per Zoe 13.00 Tg5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Tf – Il mammo 14.10 Film – Tempeste di ghiaccio (azione) 16.00 Info – Verissimo 18.50 Quiz – 1 contro 100 20.00 Tg5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Quiz – Cultura moderna 21.10 Show – C'è posta per te 01.00 TG5 Notte 01.30 Meteo 5 01.31 Quiz – Cultura moderna (r) 02.00 Mediashopping 02.12 TG5 Notte (r) 02.41 Meteo 5 (r) 02.55 Film –Una cena quasi perfetta (commedia) 05.27 Mediashopping

06.45 Mattina in famiglia 07.00 Tg2 Mattina 09.30 Tg2 Mattina L.I.S. 10.30 Sulla via di Damasco 11.25 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg2 Giorno 13.25 Rai Sport Dribbling 14.05 L'Italia sul Due 15.50 Film – Nancy Drew 17.15 Cult. – Abissi 18.00 Tg2 18.10 Tf – Missione rischiosa 19.20 Real – L'isola dei famosi 20.00 Tf – Due uomini e mezzo 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg2 Sera 21.05 Tf – Delitti irrisolti 22.45 Tf – Practice 23.25 Rai Sport Sabato Sprint 00.15 Tg 2 00.25 Tg 2 Dossier Storie 01.40 Real – L'isola dei famosi 02.05 Meteo 2 02.10 Appuntam. al cinema 02.15 Tf – Kaos 02.55 Misteri Notte 04.05 Gli Antennati 04.15 NET.T.UN.O

Italia 06.50 Motociclismo: Gran Premio del Giappone - Motogp 08.05 Motociclismo: Gran Premio del Giappone - 250 09.00 Cartoni animati 10.15 Tf – Power Rangers 10.45 Tf – Raven 11.15 Tf – Sabrina vita da strega 11.50 Tf – La Tata 12.25 Studio Aperto 13.00 Film – Finchè c'è ditta c'è speranza 14.05 Film – Blue Crush - 1 16.10 Film – Un agente segreto al liceo (commedia) 17.55 Show – Slamball 18.25 Mediashopping 18.30 Studio Aperto 19.00 Cart. – Dragon Ball Z 21.05 Film – La casa dei fantasmi 23.00 Real – Rtv 23.30 Guida al campionato

Hai rinnovato l'abbonamento?

07.00 Fantabosco 09.00 Rai Edu 11.00 Film – Casanova farebbe così 12.00 Tg3 Rai Sport Notizie 12.25 Film – Il mondo vuole così 14.00 Tg Regione 14.20 Tg3 14.50 Tgr l'Italia de "Il Settimanale" 15.20 Rai sport 16.30 Ciclismo: Gran Premio città di Misano 18.10 90° Minuto Serie B 18.55 Meteo 3 19.00 Tg3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Cult. – La superstoria 2007 21.00 Film – La conquista della luna 23.10 Tg3 Notte 23.20 Tg Regione 23.30 Minis. – Un giorno in pretura 00.30 Tg3 00.45 Meteo 00.40 Appuntam. al cinema 00.50 Fuori Orario 01.30 Film – Io accuso 03.30 Film – Nella mia pelle 05.30 Film – Il coraggioso

Rete 06.05 Tg4 Rassegna Stampa 06.25 Tf – La strada per Anvolea 07.10 Mediashopping 07.40 Tf – Vita da strega 08.20 Tf – Pacific Blue 09.15 Minis. – L'avvocato Porta 11.30 Tg4 Giorno 11.38 Notizie sul traffico 11.40 S-News – Forum 13.30 Tg4 Giorno 13.54 Meteo 14.00 S-News – Forum 15.00 Tf – Poirot 17.00 Show – Ieri e oggi in tv 17.50 S-News: Donna Avventura 18.55 Tg4 Sera 19.24 Meteo 19.35 Cult. – Sai Xchè? 20.10 Tf – Tempesta d'amore 21.10 News – Tempi moderni 23.30 Film – Militia (azione) 01.15 Tg 4 Rassegna stampa 01.30 Show – Bosè, Bertè, Matia Bazar in concerto 1982 02.55 Tg 4 Rassegna stampa 03.05 Film – Canzoni in bikini 04.25 Mediashopping 04.40 Tf – Law & Order 05.30 Telen. – Il segreto della nostra vita


36 TELEVISIONE la Pagina • 19 settembre 2007

23

DOMENICA

settembre 03.55 Motociclismo: Gran Premio del Giappone 08.00 Agenda TSI 08.10 Euronews 09.00 Fuoricampo 10.20 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Motociclismo: Gran Premio del Giappone 13.00 Tennis: Coppa Davis 14.55 Calcio: Super League Zurigo - Grasshopper 19.15 La Domenica sportiva 20.00 Tf – Il Commissario Kress 21.00 Tf – Dr. House 22.35 Tf – Law & Order

ABBONAT I 043 322 17 17

05.30 Swissview 05.50 Telegiornale notte (r) 06.00 Il Quotidiano (r) 06.35 Buonasera 07.20 Strada Regina 07.40 Svizra rumantscha 08.10 Cartoni animati 09.50 Documentario 11.00 Music. – Paganini 12.30 Telegiornale 12.40 Meteo 12.50 Tf – Colombo 14.20 Tf – Monk 15.00 Tf – Joan of Arcadia 15.45 Documentario 16.05 Film – Ricomincio da capo 18.00 Telegiornale flash 18.15 Documentario 19.00 Il Quotidiano 19.15 Elezioni federali 2007 20.00 Telegiornale sera 20.30 Insieme 20.40 Strangers in the night 21.15 Film – Medici per la vita (drammatico) 23.35 Telegiornale notte 23.50 Film – La nobildonna e il duca (drammatico)

Canale

occhio ai programmi

Medici per la vita

06.10 Tf – Sottocasa 06.30 Sabato & Domenica 10.00 Linea verde 10.30 A sua immagine 10.55 Santa messa 12.20 Linea verde 13.30 Tg1 giorno 14.00 Aspettando Ballando con le stelle 14.50 Film – Vita segreta 16.30 Cult. – Quark Atlante 17.00 TG1 17.10 Film – Kate & Leopold 19.05 Tf – Il Commissario Rex 20.00 Tg1 Sera 20.35 Rai Tg Sport 20.40 Affari tuoi 21.30 Miss Italia 2007 00.05 Tg1 00.10 Speciale Tg1 01.20 Tg1 Notte Libri 01.35 Che tempo fa 01.40 Cinematografo 02.40 Sottovoce 03.40 Homo Ridens 04.00 Film – Lola corre 05.20 Superstar 05.45 Euronews

TSI 1

21.15

Nella Baltimora degli anni Quaranta, impegnati nella messa a punto di un’innovativa tecnica di chirurgia cardiaca, il dottor Alfred Blalock e il tecnico di laboratorio Vivien Thomas, formano un team eccellente. Ma anche se corrono insieme contro il tempo per strappare alla morte un bambino in fin di vita, i due occupano posti molto diversi nella società. Blalock è il capo chirurgo del Johns Hopkins Hospital, bianco e benestante; Thomas è un abile falegname, nero e povero.

06.00 Tg5 Prima Pagina 07.55 Informazione Traffico 08.00 Tg5 Mattina 08.40 Documentario 09.13 Film – Jerry Maguire 12.00 Tf – Una nuova vita per Zoe 13.00 Tg5 Giorno 13.34 Meteo 5 13.35 Minis. – Ricomincio da me 15.33 Film – Ma che colpa abbiamo noi (commedia) 17.30 Film – I gioielli di Madame De (drammatico) 20.00 Tg5 Sera 20.39 Meteo 5 20.40 Show – Paperissima Sprint 21.20 Minis. – Caterina e le sue figlie 2 (commedia) 23.30 Info – Terra 00.30 S-News – Non solo moda 01.00 Tg5 Notte 01.30 Meteo 5

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06.45 Mattina in famiglia 07.00 Tg 2 mattina 09.30 Tg2 Mattina L.I.S. 10.05 Cult. – Voyager 10.30 Random 11.30 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg2 Giorno 13.25 Tg 2 Motori 13.40 Meteo 2 13.45 Quelli che ... aspettano 15.00 Quelli che il calcio e.. 17.20 Tg2 17.25 Pallavolo femminile 19.30 Real – L'isola dei famosi 20.00 Tf – Due uomini e mezzo 20.30 Tg2 Sera 21.00 Tf – N.C.I.S. 22.35 La Domenica Sportiva 01.00 Tg2 01.20 Protestantesimo 01.50 Real – L'isola dei famosi 02.10 Almanacco 02.15 Meteo 2 02.20 Tf – Kaos 03.15 Gli Antennati 03.45 Effetto ieri 04.05 Gli occhi dell'Anima 04.10 I nostri problemi

Italia 07.00 Motociclismo: Gran Premio del Giappone - Moto GP 08.15 Cartoni animati 10.20 Motociclismo: Gran Premio del Giappone - 125 11.25 Motociclismo: Gran Premio del Giappone - 250 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Guida al campionato 14.00 Motociclismo: Gran Premio del Giappone - MotoGP 15.00 Gran Prix - Fuori giri 16.40 Domenica Stadio 17.50 Studio Aperto 18.13 Meteo 18.15 Controcampo – Ultimo minuto 20.00 Show - Candid Camera 20.40 Tf – Heroes 22.35 Controcampo - Diritto di replica 01.10 Studio Sport 01.35 Mediashopping 01.40 Fuori campo 02.05 Shopping by night 02.30 Film – Torbide ossessioni (drammatico) 04.10 Show – Talk Radio 04.15 Tf – Hazzard 05.10 Studio Sport (r)

06.00 Fuori Orario 07.00 E' domenica papà 09.05 Screensaver 09.40 TuttoTotò 11.15 Tf – Saranno famosi 12.00 Tg3 Rai Sport Notizie 12.15 Info – TeleCamere Salute 12.45 Info – Okkupati 13.20 Docum. – Timbuctu 14.00 Tg3 Regione 14.15 Tg3 Giorno 14.30 Chi è più felice di me? commedia di Eduardo de Filippo 16.00 Film – Splendore nell'erba 18.10 Tf – Stargate SG 1 18.55 Meteo 3 19.00 Tg3 Sera 19.30 Tg3 Regione 20.00 Blob 20.30 Chi l'ha visto? Incredibili storie 21.00 Blu notte - Misteri italiani 23.05 Tg3 23.15 Tg Regione 23.25 Minis. – Compagni di strada 00.15 Tg3 00.25 Telecamere salute 01.15 Appuntam. al cinema

Rete 06.00 Mediashopping 06.05 Tf – La grande vallata 06.55 Mediashopping 07.00 Tg4 Rassegna Stampa 07.10 Mediashopping 07.20 Minis. – Non ho l'età 09.30 Mediashopping 09.35 Documentario 10.00 Santa Messa 11.00 Pianeta Mare 11.30 Tg4 Giorno 11.38 Notizie sul traffico 11.40 Pianeta Mare 12.10 Melaverde 13.30 Tg4 Giorno 13.54 Meteo 14.05 Le comiche di Stanlio e Ollio 14.35 Tf – Rin Tin Tin 15.20 Film – 55 giorni a Pechino 18.20 Sitcom – Casa Vianello 18.55 Tg4 Sera 19.24 Meteo 19.35 Tf – Colombo 21.30 Film – Insider - Dietro la verità (drammatico) 00.25 Film – The Company 02.40 Tg4 Rassegna Stampa 02.55 Film – Sabatori (giallo) 04.45 Tg4 Rassegna Stampa 04.55 Tf – Law & Order


varia 37

19 settembre 2007 • la Pagina

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Mercurio in Vergine vi fa pensare in modo concreto e con tanta ironia. Analizzate un po' la vostra vita, specie ora che l’autunno si avvicina a gran passi. Correggete ciò avete sbagliato nei rapporti col partner: chiedere scusa è segno d’intelligenza.

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(23 luglio - 22 agosto)

Mercurio in Vergine influenza la vostra immagine, migliorando il vostro aspetto. Marte vi fa litigare con amici di vecchia data, ma alla fine tutto si aggiusta nel miglior modo. Affrettatevi a mettere una pietra sul passato recente e su una storia monotona.

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Marte vi fa spendere un po' troppo, però vi regala follie erotiche. Venere, purtroppo, è durante questo periodo un po' drammatica e pertanto è bene evitarla se non volete annoiarvi ed annoiare gli altri. Accentuate il vostro senso dell’umorismo e vivrete bene.

Sagittario

(22 novembre - 20 dicembre)

Marte mette un po' di zizzania tra le coppie, ufficiali o segrete. I momenti di riflessione sono validi soprattutto se si è soli con se stessi, altrimenti c’è solo distrazione più o meno consapevole. Non date filo ai litigi con i vicini e vivrete in santa pace.

Capricorno

(21 dicembre - 19 gennaio)

Marte vi scompiglia il quotidiano. Se viaggiate, mettete in preventivo qualche imprevisto o, meglio, qualche contrattempo dovuto ad incomprensione di comunicazione. Non siate testardi con chi vi ama: non dovete dimostrare nessuna superiorità a nessuno.

Acquario

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Mercurio vi aiuta a fare più soldi. Il pianeta del commercio porta idee e guadagni ma non cullatevi sul tintinnio delle monete: potrebbe essere un richiamo passeggero e fallace. Guardatevi dentro, piuttosto, e rispondetevi con tutta l’onestà di cui siete capaci.

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Nuove energie fisiche vi verranno da un elevato senso dell’humor. Se siete single, un nuovo incontro è alle porte: Venere romanticissima, in Leone, vi rende sentimentalmente ricettivi. Privilegiate i legami duraturi e mettete da parte quelli passionali ma transitori.

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Mercurio, vostro governatore, nel segno, vi rende brillanti e pieni di idee: se siete tornati nella forma professionale abituale, esponete quel che avete maturato finora,cercate di tramutarlo in progetti definiti e concreti e mettetene al corrente il partner.

Giove, dissonante dal Sagittario, si scontra coi vostri sogni e vi pone di fronte all’eterno conflitto tra creatività e concretezza. Se tentennate, la colpa non è di nessun altro, dunque, non cercate scuse e datevi da fare per essere migliori di quel che sembrate.

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Marte invita alla prudenza in macchina, ma anche in bicicletta, se questo è il vostro mezzo di spostamento. Non affidate le vostre lettere agli amici se volete mantenere la discrezione nella corrispondenza sentimentale. Rilassatevi e vedrete l’ottimismo in faccia.

Bilancia

(23 settembre - 22 ottobre)

Per una precisa calcolazione ci occorrono: Data e ora di nascità ed il luogo


38 TELEVISIONE la Pagina • 19 settembre 2007

24 LUNEDI

settembre 05.00 Euronews 05.50 Telegiornale notte (r) 06.10 Elezioni Federali 2007 06.50 Euronews 08.30 Tf – Il Commissario Rex 09.15 Euronews 11.50 Agenda TSI 12.00 Euronews 16.20 DiAdà 17.30 Documentario 18.30 Tf – Una mamma per amica 19.15 Tf – Everwood 20.00 Tf – Agente speciale Sue Thomas 21.00 Film – Batman Begins 23.15 Palla al centro 23.45 Anteprima 00.20 Il Quotidiano 00.55 Telegiornale notte

05.50 Telegiornale notte 06.00 Il Quotidiano 06.10 Elezioni Federali 2007 06.50 Agenda TSI 07.00 Cartoni animati 09.15 Documentario 10.15 Telen. – Terra nostra 2 11.00 Tf – Squadra Med - Il Coraggio delle donne 11.45 Tf – Just Cause 12.30 Telegiornale 12.45 Telen. – Terra nostra 2 13.30 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 14.20 Film – Lover's Prayer L'amore negato (drammatico) 16.05 Tf – La tata 16.30 Tf – Everwood 17.15 Tf – Una mamma per amica 18.00 Telegiornale flash 18.10 Tf – Il Commissario Rex 19.00 Il Quotidiano 19.40 Elezioni Federali 2007 20.00 Telegiornale sera 20.30 Meteo 20.40 Tf – Due uomoni e mezzo 21.00 Elezioni Federali 2007 22.40 Tf – Un caso per due

Canale

occhio ai programmi

Lo chiamavano Bulldozer

06.10 Tf – Sottocasa 06.30 Tg1 06.45 Unomattina 08.00 Tg1 Mattina 09.00 Tg1 Della Storia 09.30 Tg1 Flash 11.00 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg1 Giorno 14.00 Tg1 Economia 14.10 Festa Italiana storie 14.45 Incantesimo 15.50 Festa Italiana 16.15 La vita in diretta 16.35 Tg Parlamento 16.45 Tg1 17.00 Messaggio del Presidente delle Repubblica in occasione dell'apertura dell'anno scolastico 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg1 Sera 20.30 Affari tuoi 21.10 Miss Italia 2007 00.35 Tg1 00.40 Dopo Miss 01.35 Tg1 Notte 02.05 Appuntam. al Cinema 02.10 Sottovoce

Rete 4

21.10

Bulldozer (Bud Spencer), un ex campione di football americano, si è ritirato da tempo dopo aver scoperto che il mondo dello sport era ormai infestato dalla corruzione. Essendo ora il capitano di una piccola imbarcazione, si ritrova bloccato in Versilia, dove un gruppo di ragazzotti locali gli chiede aiuto per vincere la sfida lanciata ai marines di una base del luogo: segnare una meta in una partita di football americano regolare contro la rappresentativa della base. Bulldozer, che ha giurato di non giocare più, deciderà però di allenarli.

06.00 Tg5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borsa e moneta 08.00 Tg5 Mattina 08.50 Info – Secondo voi 09.00 Info – Verissimo 11.25 Tf – Un detective in corsia 12.25 Soap – Vivere 13.00 Tg5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centrovetrine 14.45 T-Show – Uomoni e donne 16.15 Tf – 5 Stelle 17.05 Film – Cuori selvaggi 17.35 Tgcom 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.20 Minis. – Caterina e le sue figlie 2 (commedia) 23.15 Film – Blu profondo 01.20 Tg5 Notte 01.50 Meteo 5 01.51 Show – Striscia la notizia (r) 02.21 Mediashopping 02.33 Tf – Chicago Hope

06.55 Quasi le sette 07.00 Random 09.45 Sorgente di vita 10.15 Tg2 Notizie 11.00 Piazza Grande 13.00 Tg2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e società 14.00 L'Italia sul 2 15.50 Ricomincio da qui 17.20 Tf – One Tree Hill 18.05 Tg2 Flash L.i.s. 18.10 Rai Tg Sport 18.30 Tg2 18.50 Real – L'isola dei famosi 19.40 Minis. – Piloti 20.00 Minis. – 7 vite 20.30 Tg2 Sera 21.05 Tf – Squadra speciale Cobra 11 22.50 Tf – Senza traccia 23.35 Tg2 23.50 RaiEdu 00.50 Dodocesimo Round 01.20 Tg Parlamento 01.30 Protestantesimo 02.00 Almanacco 02.05 Meteo 2 02.10 Appuntam. al Cinema

Italia 06.30 Mediashopping 06.35 Cartoni animati 09.05 Tf – Mc Gyver 10.10 Tf – Magnum P.I. 11.10 Tf – A-Team 12.25 Studio Aperto 13.00 Studio Sport 13.40 Cartoni animati 15.00 Tf – Veronica Mars 15.55 Tf – Hannah Montana 16.50 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 19.00 Mediashoppping 19.10 Sitcom – Camera Cafè 20.30 Show – Candid Camera 20.45 Quiz – Prendere o lasciare 21.00 Film – S.W.A.T. Squadra speciale anticrimine 23.35 Tf – La strana coppia 00.35 Pokermania 01.35 Studio Sport 02.00 Mediashopping

Hai rinnovato l'abbonamento?

06.30 Il caffè di Corradino Mineo 08.05 La storia siamo noi 09.05 Film – Totò nella fossa dei leoni (comico) 10.30 Cominciamo bene estate 12.00 Tg3 Rai Sport Notizie 12.25 Cominciamo bene estate 13.10 Tf – Saranno famosi 14.00 Tg Regione 14.20 Tg3 Giorno 14.50 TGR - Speciale Ambiente Italia 15.15 Pallacanestro femminile 17.50 Geo & Geo 18.15 Meteo 3 19.00 Tg3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Rai Sport Notizie 20.10 Blob 20.30 Un posto al sole 21.05 Chi l'ha visto? 23.10 Tg3 23.15 Tg Regione 23.25 Tg3 Primo Piano 23.45 Cult. – Pianeta Files 00.35 Tg3 notte 00.40 Meteo 3 00.45 Appuntam. al Cinema

Rete 06.00 Tg4 Rassegna Stampa 06.25 Tf – Quincy 07.40 Tf – Hunter 08.40 Tf – Pacific Blue 09.40 Soap – Saint Tropez 10.40 Soap – Febbre d'amore 11.30 Tg4 Giorno 11.38 Notizie sul traffico 11.40 S- News – Forum 13.30 Tg4 Giorno 13.54 Meteo 4 14.00 S- News – Forum 14.59 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 16.00 Soap – Sentieri 16.25 Film – La tentazione del Signor Smith (commedia) 17.50 Tgcom 18.55 Tg4 Sera 19.24 Meteo 4 19.35 Info – L'antipatico 19.50 Info – Sipario del Tg4 20.10 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Lo chiamavano Bulldozer (commedia) 23.45 Film – Nel nome del padre 02.25 Tg 4 Rassegna Stampa 02.50 Film – Il circo a tre piste 04.35 Tg 4 Rassegna Stampa 04.55 Cult. – Peste e corna e gocce di storia


VARIA 39

19 settembre 2007 • la Pagina

appuntamentI

appuntamenti

Il Coro Italiano organizza

La festa dell'uva

Gruppo Alpinistico Italiano di Zurigo

Escursione al Flumserberg

presso

Centro parrocchiale Leepünt di Dübendorf Cucina italiana e ricca tombola Entrata libera - Musica con il gruppo

“I 300 all'ora”

appuntamenti

AVIS SVIZZERA

Associazione Campana di Lucerna

organizza la conferenza

organizza

Disturbi del comportamento alimentare

organizza

sabato 22 settembre ore 19.00

appuntamenti

Domenica 23 settembre ore 09.00

Domenica 23 settembre

presso

Viaggio in pullman

sala Parrocchiale St Martin Solothurnerstrasse 26 - Olten

Sig. Rino

Info: 044/463.25.41

Serata danzante Sabato 29 settembre ore 20.00 presso sala Horwerhalle Allmendstrasse 16- Horw Cucina casalinga, ricca tombola, vini tipici Musica con

Gianni e Andrea Info e prenotazioni: 041/210.80.72

appuntamenti

appuntamenti

appuntamenti

appuntamenti

Comitato Italiani all'Estero di Basilea

Associazione Emigrati Elgg-Aadorf con Giovanni Papadia

Associazione Emigrati Elgg-Aadorf con Giovanni Papadia

organizza

organizza

Emigrati italiani Elgg-Aadorf e dintorni Mobilificio Tamburro organizzano

organizza

Assemblea del Comites martedì 25 settembre ore 20.00

Vacanze scolastiche Pellegrinaggio a Lourdes grotte di Bétharram

presso

Sala Conferenze, piano terra Fondazione FOPRAS Nauenstrasse 71 - Basilea

da venerdì 5 a lunedì 8 ottobre

Ordine del giorno: approvazione verbale precedente; varie ed eventuali

Info 052/364.20.33

Pellegrinaggio a Padre Pio da venerdì 26 a lunedì 29 ottobre Pensione completa Fr. 490.-

Pensione completa Fr. 560.-

Info 052/364.20.33

IX Festival della canzone italiana sabato 29 settembre ore 20.00 presso

Werkgebäude di Elgg Musica e ballo con il complesso Black & White ricca tombola, cucina italiana, dolci tipici

Info: Sig. Papadia 052/233.49.28

GIOCHI della settimana nr 38 rebus (7,9)

sudoku medio

Rebus (5,5,6) Ave R e M OL topo T è re = Avere molto potere

Soluzione Medio

Soluzioni della settimana nr 37

Le soluzioni di questi giochi nella prossima edizione del giornale


40 TELEVISIONE la Pagina • 19 settembre 2007

25 MARTEDI

settembre 05.50 Telegiornale notte 06.00 Il Quotidiano 06.50 Euronews 08.30 Tf – Il Commissario Rex 09.15 Euronews 11.40 Agenda TSI 11.50 Telesguard 12.00 Elezioni Federali 2007 13.45 Euronews 16.20 DiAdà 17.30 Documentario 18.30 Tf – Una mamma per amica 19.15 Tf – Everwood 20.00 Tf – Agente speciale Sue Thomas 21.05 Film – Asini (commedia) 23.15 La partita 23.40 Sportsera 00.10 Il Quotidiano

05.30 Swissview 05.50 Telegiornale notte 06.50 Agenda TSI 07.00 Cartoni animati 09.15 Documentario 10.15 Telenov. – Terra nostra 2 11.00 Tf – Squadra Med - Il coraggio delle donne 11.45 Tf – Just Cause 12.30 Telegiornale 12.45 Telenov. – Terra nostra 2 13.30 Tf – Agente speciale Sue Thomas 14.20 Film – Fantozzi 16.05 Tf – La Tata 16.30 Tf – Everwood 17.15 Tf – Una mammma per amica 18.00 Telegiornale flash 18.10 Tf – Il Commissario Rex 19.00 Il Quotidiano 19.40 Buonasera 20.00 Telegiornale sera 20.30 Meteo 20.40 Tf – Due uomoni e mezzo 21.00 Tf – Grey's Anatomy 22.40 Tf – Jordan 23.25 Telegiornale notte 23.40 Night Metrò

Canale

occhio ai programmi

Asini

06.10 Tf – Sottocasa 06.45 Unomattina 08.00 Tg1 Mattina 09.30 Tg1 Flash 10.50 Appuntam. al Cinema 11.00 Occhio alla spesa 11.30 Tg1 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg1 Giorno 14.00 Tg1 Economia 14.10 Festa Italiane storie 14.45 Incantesimo 15.50 Festa Italiana 16.50 La vita in diretta 17.00 Tg1 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg1 Sera 20.30 Affari tuoi 21.10 Tf – Gente di mare 23.10 Tg1 23.15 Porta a porta 00.50 Tg1 Notte 01.20 Appuntam. al cinema 01.25 Sottovoce 01.55 RaiEdu 02.25 Homo Ridens 03.00 Film: Guerra di spie: Un treno da Vienna

TSI 2

21.05

Ai giorni nostri, Italo è un milanese quarantenne che non vuole diventare adulto. Senza un lavoro fisso, vive in casa con la mamma e la zia. Appassionato di rugby, passa la giornata tra ritiri, allenament e partite. C’è poi Rita, che vorrebbe non essere la sua fidanzata a vita. L’età si fa sentire il giorno in cui l’allenatore decide di lasciare fuori squadra Italo, per dare spazio ai più giovani.

06.00 Tg5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.58 Borsa e monete 08.00 Tg5 Mattina 08.50 Info – Secondo voi 09.00 Film: L'esercito degli angeli 10.55 Tf – Il supermercato 11.25 Tf – Un detective in corsia 12.25 Soap – Vivere 13.00 Tg5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 Show – Uomini e donne 16.15 Tf – 5 Stelle 17.05 Film – Eredità a sorpresa 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Ciao Darwin 00.00 Show – Maurizio Costanzo 01.20 Tg5 Notte 01.50 Meteo 5 01.51 Show – Striscia la notizia (r) 02.21 Mediashopping 02.33 Tf – Chicago Hope 03.27 Tf – Arnold 04.01 Tg 5 Notte (r)

07.00 Random 10.00 RaiEdu 10.15 Tg2 Notizie 10.30 Medicina 33 11.00 Piazza Grande 13.00 Tg2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 14.00 L'Italia sul 2 15.50 Ricomincio da qui 17.20 Tf – One Tree Hill 18.05 Tg2 Flash L.i.s. 18.10 Rai Tg Sport 18.30 Tg2 18.50 L'isola dei famosi 19.40 Minis. – Piloti 19.50 Minis. – 7 vite 20.25 Il lotto alle otto 20.30 Tg2 Sera 21.05 Tf – Criminal Minds 22.40 Tf – Senza traccia 23.40 Film – Facile preda 01.05 Tg Parlamento 01.15 Real. – L'Isola dei famosi 01.55 Almanacco 02.00 Estrazioni del lotto 02.05 Meteo 2 02.10 Appuntam. al cimena 02.15 Tf – Kaos

Italia 06.30 Mediashopping 06.35 Cartoni animati 09.05 Tf – Mc Gyver 10.10 Tf – Magnum P.I. 11.10 Tf – A-Team 12.25 Studio Aperto 12.59 Meteo 13.00 Studio Sport 13.40 Cartoni animati 15.00 Tf – Veronica Mars 15.55 Tf – Hannah Montana 16.50 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Mediashopping 19.10 Sitcom – Camera Cafè 19.40 Cartoni animati 20.45 Quiz – Prendere o lasciare 21.10 Tf – Ugly Betty 23.55 Film – Scary Movie 2 01.30 Studio Sport 01.55 Mediashopping 02.00 Studio Aperto - La Giornata 02.30 Shopping By Night 02.55 Tf – Angel 03.45 Tf – Dark Angel 04.30 Talk radio 04.35 Film – Groove 05.55 Studio sport (r) 06.20 Studio aperto (r)

06.00 Rai News 24 06.30 Il caffè di Corradino Mineo 08.05 Rai Edu 09.05 Tuttototò 10.45 Cominciamo bene estate 12.00 Tg3 Rai Sport Notizie 12.25 Cominciamo bene estate 13.10 Tf – Saranno famosi 14.00 Tg Regione 14.20 Tg3 Giorno 14.50 TGR – Speciale ambiente Italia 15.15 La tv dei ragazzi 16.10 Speciale GT ragazzi 17.50 Geo & Geo 18.15 Meteo 3 19.00 Tg3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Rai Tg Sport 20.10 Blob 20.30 Un posto al sole 21.05 Info – Ballarò 23.10 Tg3 23.15 Tg Regione 23.25 Tg3 Primo Piano 00.30 Tg3 00.40 Appuntam. al cinema 00.50 Rai Edu

Rete 06.05 Tg4 Rassegna stampa 06.25 Tf – Quincy 07.40 Tf – Hunter 08.40 Tf – Pacific Blue 09.40 Soap – Saint Tropez 10.40 Soap – Febbre d'amore 11.30 Tg4 Giorno 11.40 S-News – Forum 13.30 Tg4 Giorno 14.00 S-News – Forum 14.59 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 16.00 Soap – Sentieri 16.25 Film – La stella di fuoco 18.55 Tg4 Sera 19.35 Info – L'antipatico 19.50 Info – Sipario del Tg4 20.10 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Basic (thriller) 23.25 Film – Il danno 01.50 Tg4 Rassegna Stampa 02.55 Film – Corbari (drammatico) 03.45 Tg4 Rassegna Stampa

voglia di leggere? Passa o telefona in libreria! la Pagina 043/322 17 17


piccolo schermo 41

19 settembre 2007 • la Pagina

Famosi ma non troppo

La svolta dell’Isola Famosi e non, per lasciare più spazio a temi sociali e meno a risse e polemiche: alla sua quinta edizione l’Isola dei Famosi tenta di imboccare la strada dell’impegno tanto che, tra i naufraghi, ha arruolato il conduttore Alessandro Cecchi Paone, fermamente intenzionato a mantenere, anche in Honduras, il suo ruolo di divulgatore scientifico. “Non avremmo scelto Paone se non volessimo un’Isola più impegnata” dice la presentatrice Simona Ventura, spiegando che “c’è voglia quasi di rigore, perché Vallettopoli ha impresso un desiderio di cambiamento e io voglio dimostrare che questo ambiente non è tutto marcio”. Per questo, aggiunge, “spero di vedere buoni atteggiamenti e sentimenti positivi, ma soprattutto - auspica la conduttrice, che oggi ha raggiunto i nove naufraghi vip nel ritiro di Molveno - un confronto su alcuni temi civili e sociali basato sulla tolleranza”. Nonostante avesse duramente criticato i reality, Cecchi Paone spiega infatti di avere accettato l’Isola perché gli è stata promessa la possibilità di affrontare i temi che gli sono cari: i diritti dei gay, la libertà di ricerca scientifica, i cambiamenti climatici. Per affrontare temi più vicini alla gente comune, poi, a questa edizione parteciperanno anche sei personaggi non famosi, tra cui un direttore di banca, un muratore, due mamme. Da un lato, questa scelta avvicinerà maggiormente il pubblico ai naufraghi, dall’altro “farà un po’ storcere il naso ai vip perché - spiega il produttore Giorgio

Gori - è un po’ perfido degradarli sul campo. Ma d’altronde, a parte Cecchi Paone, Debora Caprioglio e Cristiano Malgioglio, non è che gli altri naufraghi (Paul Belmondo, Nicola Canonico, Luisa Fusco, Debora Salvalaggio, Miriana Trevisan e Manuela Villa) siano poi così noti, anche perché “l’azienda - spiega Antonio Marano, direttore di Raidue -, ci ha chiesto di scegliere persone che avessero qualcosa da esprimere al di là della notorietà”. “Tra i vip già passati per i numerosi reality e la decisione di non premiare chi si è guadagnato la fama facendo cose disdicevoli, questo - conclude Gori - è il miglior cast possibile”. “La vendemmia è stata buonissima, speriamo - si augura Simona Ventura - che il vino lo sia altrettanto...”. Ma cosa spera invece Cecchi Paone di ottenere da questa sua ultima avventura? “Forse con me sull’Isola – sottolinea - si diranno meno parolacce e bestemmie, privilegiando argomenti come l’ambiente, la natura, la storia dei luoghi. Inoltre, mi documenterò sul campo di come si realizza un reality in condizioni estreme: così accontenterò i miei allievi delle Università di Milano e Napoli, che mi hanno raccomandato di istruirli in tal senso. Ultima speranza più frivola quella di dimagrire con una dieta a base di cocco, riso e fagiolini”. Ma se Cecchi Paone dovesse sacrificare qualcosa della sua tv del passato, cosa cancellerebbe? “Avrei evitato il quiz ‘Azzardo’ su Italia uno. Un programma che non faceva per me”.


42 TELEVISIONE la Pagina • 19 settembre 2007

26

mercoledi

settembre 05.00 Euronews 05.50 Telegiornale notte 06.00 Il Quotidiano 06.50 Euronews 08.30 Tf – Il Commissario Rex 09.25 Euronews 10.00 Ciclismo: Campionati del Mondo 13.15 Euronews 14.00 Ciclismo: Campionati del Mondo 16.35 DiAdà 17.35 Documentario 18.30 Tf – Una mamma per amica 19.15 Tf – Everwood 20.10 Calcio: Super League Zurigo - Basilea 22.10 Staffetta della Jungfrau 22.35 Sportsera

05.30 Swissview 06.00 Il Quotidiano 06.50 Agenda TSI 07.00 Cartoni animati 09.15 Documentario 10.15 Telenov. – Terra nostra 2 10.55 Tf – Squadra Med - Il coraggio delle donne 11.40 Tf – Just Cause 12.30 Telegiornale 12.40 Meteo regionale 12.45 Telenov. – Terra nostra 2 13.30 Tf – Agente speciale Sue Thomas 14.20 Film – Magia del lago 16.05 Tf – La Tata 16.30 Tf – Everwood 17.15 Tf – Una mamma per amica 18.00 Telegiornale flash 18.10 Tf – Il Commissario Rex 19.00 Il Quotidiano 19.40 Buonasera 20.00 Telegiornale sera 20.30 Meteo 20.40 Tf – Due uomini e mezzo 21.00 Film – The Italian Job 23.00 Estrazione del lotto 23.05 Telegiornale notte

Canale

occhio ai programmi

Bodyguards

06.10 Tf – Sottocasa 06.30 Tg1 06.45 Unomattina 08.00 Tg1Mattina 09.35 Linea verde 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg1Giorno 14.00 Tg1Economia 14.10 Festa Italiana storie 14.45 Incantesimo 15.50 Festa Italiana 16.15 La vita in diretta 17.00 Tg1 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg1 Sera 20.30 Affari tuoi 21.10 Tf – Giuseppe Moscati 23.15 Tg1 Notte 23.20 Porta a porta 00.55 Tg1 Notte1 01.20 Che tempo fa 01.25 Appuntam. al cinema 01.30 Sottovoce 02.00 RaiEdu 02.35 Homo ridens 03.00 Film – Ecco fatto

Canale 5

21.20

Paolo, Fabio e Ciro sono tre carabinieri che, inseguendo un piccolo furfante, rovinano un appostamento antidroga delle forze speciali e, per questo, vengono radiati dall’arma. Improvvisamente disoccupati, decidono di presentarsi in una grande agenzia di guardie del corpo di Roma. Incaricati di sorvegliare Victoria Silvstedt, Anna Falchi e Luca Laurenti, i tre falliscono e vengono licenziati. Ma per dimostrare il proprio valore, i tre decidono di sottrarre il lavoro all’agenzia e di curare la protezione di Megan Gale e Massimo Giletti.

06.00 Tg5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.58 Borsa e monete 08.00 Tg5 Mattina 09.00 T-Show – Maurizio Costanzo 09.40 Tg5 Borsa flash 10.25 Tf – Il supermercato 11.25 Tf – Un detective in corsia 12.25 Soap – Vivere 13.00 Tg5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Tf – 5 Stelle 17.05 Film – Magia e amore 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.20 Film – Bodyguards 23.20 Info – Matrix 01.20 Tg5 Notte 01.50 Meteo 5 01.51 Show – Striscia la notizia (r) 02.21 Mediashopping 02.33 Tf – Chicago Hope 03.27 Tf – Arnold 03.57 Mediashopping

07.00 Random 10.00 RaiEdu 10.15 Tg2 Notizie 11.00 Piazza Grande 13.00 Tg2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e società 14.00 L'italia sul 2 15.50 Ricomincio da qui 17.20 Tf – One Tree Hill 18.05 Tg 2 Flash L.i.s. 18.10 Rai Tg Sport 18.30 Tg2 18.50 Real – L'isola dei famosi 19.40 Minis. – Piloti 20.00 Minis. – 7 vite 20.30 Tg2 Sera 21.05 Real – L'isola dei famosi 23.45 La domenica sportiva 00.50 Tg2 Notte 01.10 Tg Parlamento 01.20 Rai Sport Reparto Corse 01.50 Almanacco 01.55 Meteo 2 02.00 Appuntam. al cinema 02.10 Tf – Kaos 03.20 Gli Antennati 04.05 Gli occhi dell'anima 04.15 NET.T.UN.O

Italia 06.35 Cartoni animati 09.05 Tf – Mc Gyver 10.10 Tf – Magnum P.I. 11.10 Tf – A-Team 12.25 Studio Aperto 12.59 Meteo 13.00 Studio Sport 13.40 Cartoni animati 15.00 Tf – Veronica Mars 15.55 Tf – Hannah Montana 16.50 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 19.00 Mediashopping 19.10 Sitcom – Camera Cafè 20.30 Show – Candid Camera 20.45 Quiz – Prendere o lasciare 21.10 Tf – Dr. House 22.05 Tf – Grey's Anatomy 23.00 Controcampo - Ultimo minuto 01.10 Studio Sport 01.40 Studio Aperto - La giornata 02.35 Tf – Angel

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06.00 Rai News 24 06.30 Il caffè di Corradino Mineo 08.05 RaiEdu 09.00 Ciclismo: Campionati del Mondo 12.00 Tg3 Rai Sport Notizie 13.10 Tf – Saranno famosi 14.00 Tg Regione 14.20 Tg3 Giorno 14.50 TGR - Speciale Ambiente Italia 15.15 Ciclismo: Campionati del Mondo 17.50 Geo & Geo 18.15 Meteo 3 19.00 Tg3 19.30 Tg Regione 20.00 Rai Sport Notizie 20.10 Blob 20.30 Un posto al sole 21.05 Tf – La squadra 8 22.55 Tg3 23.00 Tg Regione 23.10 Tg3 Primo Piano 23.30 Spettac. – Raffaello, bello figlio che tu sè 00.20 Tg3 00.30 Rai Edu

Rete 06.00 Tg4 Rassegna Stampa 06.25 Tf – Quincy 07.10 Mediashopping 07.40 Tf – Hunter 08.40 Tf – Pacific Blue 09.40 Soap – Saint Tropez 10.40 Soap – Febbre d'amore 11.30 Tg4 Giorno 11.38 Notizie sul traffico 11.40 S-News – Forum 13.30 Tg4 Giorno 13.54 Meteo 14.00 S-News – Forum 14.59 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 16.00 Soap – Sentieri 16.20 Film – Il cardinale Lambertini (commedia) 18.55 Tg4 Sera 19.24 Meteo 4 19.35 Info – L'antipatico 19.50 Info – Sipario del Tg4 20.10 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Tf – Commissario Cordier 23.20 Film – Nome in codice: Nina 01.30 Tg4 Rassegna Stampa 01.55 Music. – Zucchero 03.15 Tg4 Rassegna Stampa 04.10 Film – Incubo d'amore 05.20 Telen. – Il segreto della nostra vita


musica 43

19 settembre 2007 • la Pagina

Ritorno alla grande per i REM

Dopo 27 anni il primo album live Torna una delle formazioni che maggiormente hanno contribuito, negli ultimi due decenni, a dare autorevolezza al cosiddetto “rock d’autore”. I Rem annunciano il primo album live della loro carriera, che prosegue ormai da 27 anni. Il disco uscirà il 16 ottobre, sarà doppio e accompagnato da un dvd. “Rem Live”, questo il titolo, documenta l’intenso concerto che ha visto protagonista la band di Athens il 27 febbraio del 2005 al Port Theatre di Dublino, in Irlanda. Ecco la tracklist completa del disco: I Took Your Name, So Fast, So Numb, Boy In The Well, Cuyahoga, Everybody Hurts, Electron Blue, Bad Day, Ascent Of Man, Great Beyond, Leaving New York, Orange Crush, I Wanted To Be Wrong, Final Straw, Imitation Of Life, The One I Love, Walk Unafraid, Losing My Religion, What´s The Frequency, Kenneth?, Drive, (Don´t Go Back To) Rockville, I´m Gonna DJ (previously unreleased), Man On The Moon. Nel frattempo, Michael Stipe e soci stanno completando la registrazione del nuovo album in studio, album che sarà pronto entro la primavera del 2008. La produzione è firmata da Jacknife Lee, già responsabile dei successi di Gren Day e Bloc Party. La sigla Rem è l’acronimo di “rapid eye movement”, la fase del sonno in

cui si sogna. I componenti del gruppo scelsero tale nome anche perché suonava bene usarlo come nome del complesso. Secondo altre “leggende”, il nome fu scelto sfogliando le pagine di un dizionario o leggendolo sul muro di una chiesa. Nell’arco degli ultimi 25 anni, i Rem sono stati riconosciuti come uno dei gruppi più importanti per la definizione dell’estetica della musica underground degli Stati Uniti. La loro influenza, infatti, si estende ancora oggi in moltissime formazioni e etichette e scene musicali. Il gruppo ha virtualmente definito l’espressione “rock alternativo” degli anni ‘80, dimostrando alle stazioni radio, un po’ alla volta, che trasmettere brani con prevalente uso delle chitarre non era una cosa negativa. Nel 2007, a marzo, i Rem avevano annunciato il cambio di produttore: non più Pat McCarthy ma Jacknife Lee, già produttore di Snow Patrol, Bloc Party, Editors, Kasabian, U2. Pochi giorni dopo questo annuncio, il 12 marzo, vengono introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame, dove suonano un breve set accompagnati alla batteria nuovamente da Bill Berry. Da segnalare la cover di “I wanna be your dog” di Iggy Pop, eseguita insieme a Patti Smith, anche lei entrata a far parte della Hall of Fame nel 2007. Il 21 giugno 2007,

Amnesty International pubblica una raccolta di cover di canzoni di John Lennon, “Make Some Noise: The Amnesty International Campaign to Save Darfur”, con lo scopo di portare l’attenzione sul genocidio che da anni sconvolge la regione sudanese del Darfur. I Rem partecipano con “#9 Dream”, con il ritorno in sala d’incisione di Bill Berry per la prima volta dopo più di dieci anni. La canzone è prodotta da David Barbe ed aveva avuto un’uscita anticipata a febbraio come singolo su iTunes. La

band statunitense ha tenuto all’Olympia Theatre di Dublino, dal 30 giugno al 5 luglio 2007, cinque concerti “mascherati” da prove (“Live Rehearsals” in lingua inglese), dove hanno testato davanti ad un pubblico composto per lo più da fan di lunga data le nuove canzoni che saranno pubblicate in “Rem Live”. Pezzi per lo più rock, che quindi rimandano ad un sound che i Rem, concerti a parte, avevano tralasciato nei loro ultimi tre dischi, in favore di composizioni più lente e sperimentali.


44 TELEVISIONE la Pagina • 19 settembre 2007

27 giovedi

settembre 05.00 Euronews 05.50 Telegiornale notte 06.00 Il Quotidiano 06.50 Euronews 08.30 Tf – Il Commissario Rex 09.15 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Euronews 14.00 Ciclismo: Campionati del Mondo 17.00 DiAdà 17.30 Documentario 18.30 Tf – Una mamma per amica 19.15 Tf – Everwood 20.00 Tf – Agente speciale Sue Thomas 21.00 Film – Un boss sotto stress 22.40 The Music of Michael Jackson 23.55 Il Quotidiano

05.30 Swissview 05.50 Telegiornale notte 06.00 Il Quotidiano 06.50 Agenda TSI 07.00 Cartoni animati 09.15 Documentario 10.15 Telenov. – Terra nostra 2 11.00 Tf – Squadra Med - Il coraggio delle donne 11.40 Tf – Just Cause 12.30 Telegiornale 12.40 Meteo regionale 12.45 Telenov. – Terra nostra 2 13.30 Tf – Agente speciale Sue Thomas 14.20 Film – Il Dottor Stranamore 16.05 Tf – La Tata 16.30 Tf – Everwood 17.15 Tf – Una mamma per amica 18.00 Telegiornale flash 18.10 Tf – Il Commissario Rex 19.00 Il Quotidiano 19.40 Buonasera 20.00 Telegiornale sera 20.40 Tf – Due uomoni e mezzo 21.00 Falò 22.40 Il filo della storia 23.35 Telegiornale notte

Canale

occhio ai programmi

Un boss sotto stress

06.05 Anima Good News 06.10 Tf – Sottocasa 06.45 Unomattina 08.00 Tg1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Occhio alla spesa 11.30 Tg1 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg1 Giorno 14.00 Tg1 Economia 14.10 Festa Italiana Storie 14.45 Incantesimo 15.50 Festa Italiana 16.15 La vita in diretta 17.00 Tg1 18.50 Quiz – L'eredità 20.00 Tg1 Sera 20.30 Affari tuoi 21.10 Tf – Giuseppe Moscati 23.10 Tg1 23.15 Porta a porta 00.50 Tg1 Notte 01.20 Estrazioni del lotto 01.25 Appuntam. al cinema 01.30 Sottovoce 02.00 Rai Edu 02.30 Homo Ridens

TSI 2

21.00

Il boss della mafia Paul Vitti sta per finire il suo periodo di detenzione a Sing Sing e gli agenti dell’FBI che lo controllano sono sconcertati. Giorno dopo giorno, vedono il più famoso gangster di New York vagare nella sua cella in uno stato quasi catatonico e di tanto in tanto mettersi a cantare le canzoni di ‘West Side Story’.Vitti ha avuto un crollo nervoso per le recenti minacce di morte che ha ricevuto da un rivale della Famiglia, o il suo strano comportamento è solo un astuto stratagemma per uscire prima di prigione? L'FBI non sa cosa pensare, e non lo sa neppure Ben Sobel, in passato analista del boss, che è stato chiamato per un consulto.

06.00 Tg5 Prima Pagina 07.55 Traffico 07.58 Borsa e monete 08.00 Tg5 Mattina 08.50 Info – Secondo voi 09.00 Film – Un'orchestra a Sandy Bottom (drammatico) 10.55 Tf – Il supermercato 11.25 Tf – Un detective in corsia 12.25 Soap – Vivere 13.00 Tg5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Soap – Beautiful 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Tf – 5 Stelle 17.05 Film – Sogno di un'estate (commedia) 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Tf – Distretto di polizia 7 23.25 Show – Maurizio Costanzo 01.20 Meteo 5 01.51 Show – Striscia la notizia (r)

ABBONAT I 043 322 17 17

06.55 Quasi le sette 07.00 Random 10.00 RaiEdu 10.15 Tg2 Notizie 11.00 Piazza Grande 13.00 Tg2 Giorno 13.30 Tg2 Costume e società 14.00 L'Italia sul 2 15.50 Ricomincio da qui 17.20 Tf – One Tre Hill 18.05 Tg2 Flash L.I.S. 18.30 Tg 2 18.50 Real – L'isola dei famosi 19.40 Minis. – Piloti 19.50 Minis. – 7 vite 20.25 Il lotto alle otto 20.30 Tg2 Sera 21.05 Annozero 23.05 Tg2 23.20 Show – Artù 00.30 Scorie 01.00 Tg Parlamento 01.00 Real – L'isola dei famosi 01.50 Almanacco 01.55 Meteo 2 02.00 Appuntam. al cinema 02.10 Tf – Kaos 03.20 Gli Antennati

Italia 06.30 Mediashopping 06.35 Cartoni animati 09.05 Tf – Mc Gyver 10.10 Tf – Magnum P.I. 11.10 Tf – A-Team 12.25 Studio Aperto 12.59 Meteo 13.00 Studio Sport 13.40 Cartoni animati 15.00 Tf – Veronica Mars 15.55 Tf – Hannah Montana 16.50 Cartoni animati 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.10 Sitcom – Camera Cafè 20.05 Show – Candid Camera 20.45 Quiz – Prendere o lasciare 21.10 Show – Mai dire candid 23.05 Show – Le Iene 00.25 Studio Sport 00.30 Show – Talent 1 01.00 Studio Sport 01.25 Mediashopping 01.30 Studio Aperto-La giornata 02.00 Shopping by Night 02.25 Tf – Angel 03.15 Music. – Estate Italiana 1 04.00 Talk radio 04.05 Film – Una tomba aperta .. una bara vuota

06.00 Rai News 24 06.30 Il caffé di Corradino Mineo 08.05 Rai Educational 09.05 TuttoTotò 10.45 Cominciamo bene estate 12.00 Tg3 Rai Sport Notizie 12.25 Ciclismo: Campionati del Mondo 14.00 Tg Regione 14.20 Tg3 14.50 TGR - Speciale ambiente Italia 15.15 Ciclismo: Campionati del Mondo 17.50 Geo & Geo 19.00 Tg3 19.30 Tg Regione 20.10 Blob 20.30 Un posto al sole 21.05 Film – La tela dell'assassino (azione) 22.50 Tg3 22.55 Tg Regione 23.05 Tg3 Primo Piano 23.25 Blob 00.15 Tg3 00.25 Appuntam. al cinema 00.35 Rai Educational

Rete 06.25 Tf – Quincy 07.40 Tf – Hunter 08.40 Tf – Pacific Blue 09.40 Soap – Saint Tropez 10.40 Soap – Febbre d'amore 11.30 Tg4 Giorno 11.38 Notizie sul traffico 11.40 S-News – Forum 13.30 Tg4 Giorno 14.00 S-News – Forum 14.59 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 16.00 Soap – Sentieri 16.20 Film – Il principe coraggioso (avventura) 18.55 Tg4 Sera 19.24 Meteo 19.35 Info – L'antipatico 19.50 Info – Sipario del Tg4 20.10 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – D'Artagnan 23.30 Film – Sfera 02.00 Tg4 Rassegna Stampa

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19 settembre 2007 • la Pagina

Mercedes C 220 CDI Elegante

Classico casual La Classe C 220 CDI Elegance che abbiamo provato è una “classica-berlina-quattroporte-argento-metallizzato”. Rassicurante come il discorso presidenziale di fine anno, immortale come un tailleur di Armani: Elegance non è solo un allestimento, ma uno stile di vita, l’espressione automobilistica del partito dei conservatori. Quelli che la Stella la vogliono vedere lì, sul cofano, tangibile come l’incrollabile certezza che Mercedes sia sinonimo di affidabilità, comodità, sicurezza. Per cominciare, la C 200 CDI è una macchina facile da capire, interpretare e imparare ad usare. Scegliendola così, pressoché nuda e cruda, con appena un paio di accessori giusti (il cambio automatico e i sensori di parcheggio davanti e dietro, per intenderci), prende subito il sapore di una piccola ammiraglia discreta e invisibile. Nell’ambito della sua categoria non c’è storia: sulla Mercedes C 220 CDI Elegance si viaggia benissimo. Non c’è

bisogno di passare una giornata intera in macchina per accorgersene: l’insonorizzazione, le sospensioni raffinate, l’impianto di climatizzazione, i comandi fluidi o la possibilità di regolare finemente il proprio sedile, tutto concorre concretamente a definire la qualità della vita a bordo. Se sull’affidabilità non c’è ancora niente da dire, si possono spendere molte parole parlando di sicurezza. Sulla Classe C debutta il sistema Pre-Safe, visto prima sulla Classe S, poi sulla Classe E: un pacchetto di misure di sicurezza preventive, come il pretensionamento delle cinture per bloccare i passeggeri anteriori oppure la chiusura del tetto apribile e dei finestrini laterali. Il Pre-Safe è a richiesta e costa circa 400 euro: considerata l’efficacia del dispositivo, non è il caso di rinunciarvi, soprattutto perché si integra con gli altri sistemi di sicurezza proposti di serie. Come l’Esp, l’assistente alla frenata d’emergenza o i sette airbag (contando anche quello

per le ginocchia), oppure come l’Adaptive Brake, che migliora l’efficienza dell’impianto e gli appoggiatesta attivi Neck-Pro. Inoltre, Mercedes ha esteso anche alla C l’Intelligent Light System, che, in combinazione con i fari bixeno, offrono cinque modalità di illuminazione, a seconda delle condizioni meteorologiche o del tipo di strada (viabilità normale, luci autostradali, luci di svolta, fari direzionali attivi e fendinebbia allargati). La C 220 CDI Elegance non è una piuma, anzi. Coi suoi 1704 kg si classifica tra le più pesanti berline della categoria. Fatto che costringe il quattro cilindri di 2148 cm³ a fare gli straordinari, con le prevedibili

ripercussioni sul consumo, più alto di quello delle concorrenti. In effetti, il turbodiesel common rail è stato rinvigorito da una serie di interventi che hanno consentito di toccare i 170 cavalli e di portare la coppia massima a 400 Nm a 2000 giri. L’opportuna presenza del cambio automatico (che, tra parentesi, va abbastanza bene, ma ha solo cinque marce) conferisce alla berlina tedesca una vivacità più che sufficiente per muoversi con scioltezza nel traffico: sorpassi, riprese, spunti e accelerazioni sembrano non costare fatica. E i rilievi cronometrici non sono molto distanti dai dati dichiarati dalla Casa.


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