20 OTTOBRE 2010 • ANNO 20 • N° 42 • In edicola Fr. 3.– AZA / PP Journal CH-8004 Zürich
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2 SECONDA
LA PAGINA • 20 OTTOBRE 2010
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La Fiom scende in piazza per i diritti dei lavoratori Sono arrivati da tutta Italia a Roma con pullman, treno e macchina per partecipare alla manifestazione della Fiom. Tante le tute blu ma oltre ai metalmeccanici in prima fila a piazza San Giovanni hanno sfilato tanti pensionati, dipendenti pubblici e anche qualche lavoratore autonomo. Molteplici sono, quindi, le storie incarnate dai volti della protesta, ma per tutti c’è una parola d’ordine, la “difesa dei diritti” e c’è la volontà di non rimanere “invisibili”. Non mancano i protagonisti delle vicende delle crisi aziendali più note, come gli operai della Fiat di Melfi, licenziati e ora reintegrati dal giudice, che sono tornati a lamentarsi per l’impossibilità di tornare a lavorare attivamente in azienda. Numerosi anche i dipendenti dell’ex-Eutelia (Agile), l’azienda in amministrazione straordinaria che vede a rischio circa 1.500 lavoratori. I lavoratori dell’Eutelia hanno sfilato con le ormai note maschere bianche simbolo della loro lotta e le maglie nere con la scritta “scomparsi”. Davanti al palco ha conquistato le file più avanzate Paola Angeli, di Reggio Emilia. Paola, che monta rubinetti alle cucine, ha raccontato di essere stata per due anni in cassa integrazione, di avere vissuto con 700-750 euro. “Lavoravo duetre giorni al mese, è stata dura”. E aggiunge “oggi l’azienda per cui lavoro, la Tecnogas, è stata comprata, ma è sempre difficile passare un periodo così lungo in cassa e con una figlia a carico”. Ha sfilato nel corteo partito da piazzale Partigiani Valerio di Udine, 61 anni. “Sono stato un metalmeccanico, ho iniziato lavorando come carpentiere, ora sono un pensionato. E sono preoccupato perché vogliono toglierci la base dei nostri diritti”. In una gremita piazza San Giovanni ha portato avanti le sue rivendicazioni anche Oscar Valentini di Terni, 57 anni, che lavora per l’Alcantara come ricercatore impegnato nell’ottimizzazione dei tessuti in microfibra, utilizzati per i rivestimenti di auto di lusso e per l’abbigliamento. “La mia azienda non è in crisi, ha ottime relazioni industriali, ma risente di quello che sta accadendo nelle altre aziende, della contrazione
dei diritti”. Ha preso parte alla manifestazione anche il pubblico impiego, Mirco Sighel, di 29 anni, dipendente statale venuto dal Trentino Alto Adige, che spiega: “Stiamo dalla parte della Fiom, del sindacato che difende i diritti dei lavoratori. Ci hanno bloccato il rinnovo dei contratti, si tratta di un problema di dignità. Per farci sentire dobbiamo andare sui tetti”. La platea che ha protestato nel centro di Roma è fatta anche di lavoratori non dipendenti, come Pino Ciano, di Taurianova, cittadina della Calabria vicino Rosarno: “Io sono lavoratore autonomo - ha sottolineato - un radio-tecnico, e mi sento senza assistenza, abbandonato da una crisi che si fa sentire, quasi più nessuno viene a riparare i televisori”. Sul palco la sintonia tra Cgil e Fiom. Il numero uno dei metalmeccanici, Maurizio Landini, chiede lo sciopero generale. La piazza incalza il leader della confederazione di Corso d’Italia, Guglielmo Epifani, che dice di sì: “In assenza di risposte” lo faremo. Sono centinaia di migliaia le persone scese in piazza. La Fiom sceglie di non fornire cifre ufficiali sulla partecipazione (“Contateci voi”, risponde Landini ai giornalisti), ma il presidente del comitato centrale della Fiom, Giorgio Cremaschi, azzarda una “stima” vicina a un milione. Il questore di Roma, Francesco Tagliente, parla di 80.000 manifestanti. Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, attacca invece una piazza che è un “retaggio di questi maledetti anni Settanta”. È “pacifica, democratica e non violenta” replicano Landini ed Epifani. L’ad della Fiat, Sergio Marchionne, diventa un fantoccio che gli organizzatori sistemano sul palco. Ci sono anche le caricature del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e del leader della Lega, Umberto Bossi; al collo del finto premier il cartello “la crisi c’è, ma non per me”. Ci sono anche i politici veri. “Qui si è aperto il cantiere del-
l’anti-berlusconismo”, dice il leader di Sinistra e Libertà, Nichi Vendola. “Qui ci sono dei lavoratori e non dei delinquenti. I delinquenti sono coloro che non li ascoltano”, dice il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. Parla anche il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che al termine della manifestazione, cui non partecipa, dice: “Quella che si è fatta sentire pacificamente in piazza San Giovanni è una voce che va ascoltata”. La Fiom quindi riporta in piazza la sinistra. Una sinistra lontana dal centro e divisa al suo interno, ma che rivendica a una sola voce la rappresentanza del mondo del lavoro. Sinistra e Libertà, Federazione della Sinistra, Italia dei Valori e anche un pezzo di Partito democratico sfilano tra le bandiere rosse della Cgil. Bersani non c’è perché, spiega il responsabile Economia e Lavoro del Pd Stefano Fassina, deve rappresentare la “sintesi” nel partito. E quindi anche quella componente centrista che dalla piazza si tiene ben lontana. Ma il messaggio che Bersani invia è chiaro: “L’unità del mondo del lavoro è una energia indispensabile per costruire un’alternativa di governo”. Il Pd di Bersani, come spiega in piazza Fassina, non abbandona insomma la Cgil, ma si propone come interlocutore per il dialogo tra tutti i sindacati confederali. “È illusorio pensare di costruire l’alternativa senza questa piazza”, dice Rosi Bindi. Ma i mal di pancia nel partito non si placano. Come testimoniano le parole di Francesco Boccia contro “le anime belle, gli opportunisti col vitalizio che cercano di rientrare in Parlamento attraverso le sofferenze dei lavoratori”.
20 OTTOBRE 2010 • LA PAGINA
EDITORIALE 3
In cammino verso la libertà Se nel 1989 in piazza Tienanmen i dirigenti di allora della Cina avessero potuto prevedere che quel giovanotto che si era piazzato davanti ai carri armati, impedendo loro di procedere, sarebbe stato insignito, 21 anni dopo, del Nobel per la Pace, probabilmente quel giovane sarebbe sparito di lì a poco o magari sarebbe stato investito con qualche scusa di sbadataggine. Quel ragazzo, dunque, Liu Xiaobo, 54 anni, autore di una lunghissima e ininterrotta battaglia non violenta per i diritti umani, è stato riconosciuto meritevole del Nobel, mentre in patria è considerato un “criminale”, al punto che è stato condannato a 11 anni di carcere per “tentata sovversione dello Stato” e al momento della notizia del premio era ed è tuttora in prigione. Segno che 21 anni fa in Cina si lottava per i diritti umani e che la situazione non è cambiata di molto, malgrado la riverniciatura superficiale del regime e malgrado la dittatura sia scomparsa nell’Eu-
ropa dell’Est. La moglie, Liu Xia, è stata subito messa agli arresti domiciliari e l’orchestra dei giornali di partito si è messa a suonare lo spartito della denigrazione del neo Premio Nobel e di tutti i dissidenti nell’evidente tentativo di contrastare quello che probabilmente sarà un processo che non potrà essere bloccato. Il Premio Nobel per la Pace non sempre è stato assegnato a persone che davvero volevano la pace, ma questa volta la scelta è stata giusta. Ventuno anni, tuttavia, non sono passati invano, se è vero che una crepa si è aperta all’interno dello stesso establishment. All’indomani della scelta di Stoccolma – ma pare che l’iniziativa sia cominciata a circolare molto prima – è uscito allo scoperto un Manifesto che è un decalogo in otto punti a favore della libertà di espressione in Cina. Il Manifesto corre alla velocità di internet da un estremo all’altro della Cina, firmato da 23 personaggi tra intellettuali, giornalisti, docenti universitari, accomunati da due caratteristiche: non sono estranei all’establishment stesso in quanto
membri del partito e però favorevoli alle libertà. Tra di essi figura Li Rui, ex segretario particolare di Mao Zedong (una volta si diceva Mao Tse Tung), colui che con la sua storia e coi suoi 93 anni difficilmente potrà essere imprigionato senza che l’eventuale provvedimento si ritorca contro. Probabilmente, coloro che hanno firmato, pur avendo un rapporto organico con il partito, lo hanno solo formalmente, ma è proprio questo che dà più forza persuasiva al documento, che non parla solo di libertà di espressione, ma anche di libertà di associazione, di pubblicazione, di organizzazione, e chiede “di abolire gli organi di controllo sui media”, cioè la censura preventiva e successiva. L’uscita allo scoperto del Manifesto, comunque, rivela che in Cina c’è uno scontro all’interno del partito tra i militari e i politici, tra l’ala conservatrice e quella più liberale del potere o almeno una parte non proprio esigua di politici, se è vero che lo stesso premier, Wen Jiabao, viene tacciato di essere troppo liberale solo perché ha dichiarato che “la libertà di parola è in-
dispensabile in ogni Paese”. Uno dei firmatari del Manifesto ha scritto, rivolgendosi ad altri firmatari e riferendosi alle conseguenze della circolazione del documento: “Arriva l’inverno, farà freddo. Cercate di coprirvi”. Però, è innegabile che di fronte al conferimento del Nobel ad un cinese dissidente e perseguitato la battaglia per i diritti umani sarà destinata a fare passi da gigante e quanto più i conservatori serreranno le fila, tanto più le maglie della rete si allargheranno. Magari – perché no? - fino a travolgere gli stessi oppressori.
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Punzecchiatura Calderoli ha proposto un vertice Bossi, Berlusconi e Fini... ... “no” di Berlusconi per legittimo impedimento.
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4 POLITICA
LA PAGINA • 20 OTTOBRE 2010
Dopo il rigore, lo sviluppo Parola di Tremonti La riforma dell’Università è stata bloccata dal ministro dell'Economia per mancanza di soldi e rinviata alla fine dell'anno La nave del governo va, ma tra segnali contraddittori e comunque il momento non è tra i più sereni, anche perché la crisi economica, per quanto sia stata e continui ad essere gestita con rigore e con timone saldo da Tremonti, non manca di creare difficoltà al mondo del lavoro e all’economia. Sembra che la situazione possa precipitare da un momento all’altro e poi, invece, emergono schiarite che fanno sperare in una prospettiva migliore. Il primo segnale è venuto dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, il quale ha scritto una lettera al presidente del Senato, Renato Schifani, per chiedergli di far iniziare alla Camera – e non al Senato – l’iter della riforma della legge elettorale. Il presidente del Senato gli ha risposto che era una richiesta “irrituale”, rifiutandola, ed allora Fini ha sintetizzato con un “ineccepibile” il botta e risposta istituzionale. In sostanza, Fini prova ad accelerare e a porre al centro dell’attenzione politica una legge che invece il Pdl e la Lega giudicano un problema inesistente. Approvare una nuova legge elettorale significa eliminare il premio di maggioranza e quin-
di impedire alla coalizione che prende più voti di avere una maggioranza stabile per governare. Non solo: significa anche superare il bipolarismo che oggi obbliga a scegliere l’uno o l’altro schieramento e a combattere la frammentazione dei partiti. In caso di nuova legge elettorale – su cui tra l’altro non c’è accordo nemmeno tra coloro che vogliono cambiare quella che attualmente è in vigore – verrebbe dato un immediato vantaggio alle opposizioni e al partito di Fini per la formazione di un governo cosiddetto tecnico per far fuori Berlusconi. Si capisce, dunque, perché il Pdl e la Lega rispondano che in primo luogo tra i tanti problemi che hanno gli italiani la legge elettorale è l’ultima delle preoccupazioni; in secondo luogo, che una legge elettorale diversa farebbe ripiombare l’Italia nell’instabilità della prima Repubblica con governi dalla durata di un anno o meno. Dunque nella maggioranza si è aperta la sfida tra Fli e Pdl-Lega, ma gli ultimi due alleati non sembrano disposti a cedere di un millimetro. Fli, d’altra parte, più, forse, che favorire le opposizioni, mira solo ad accreditarsi come
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interlocutore del centrosinistra e a guadagnare tempo per “radicare” il nuovo partito. Il segnale positivo è venuto dalla conferma di tutte le presidenze delle commissioni parlamentari pre-crisi, dunque quella più scottante, la Commissione Giustizia della Camera, è rimasta saldamente nelle mani di Bongiorno, finiana, e, insieme a Ghedini, berlusconiano, stanno avviando la discussione sulla riforma della giustizia tra gli inevitabili compromessi che una riforma complessa e delicata come questa richiede. I finiani vogliono che da almeno due provvedimenti – il processo breve e quello sulle intercettazioni – non vengano vulnus al principio in base al quale la legge è uguale per tutti (quindi niente sconti al premier) o impedimenti di processi in corso se questi hanno oltrepassato gli eventuali nuovi limiti di tempo. Tutto sommato, si tratta di richieste serie, anche se va precisato che il processo in tempi ragionevoli non solo è richiesto dall’Europa e dal presidente della Repubblica, ma risponde anche ad un principio di civiltà. Ma il governo è entrato in una fase delicata quando la settimana scorsa è stata approvata dal Consiglio dei ministri la legge di Stabilità, che sostituisce la vecchia legge finanziaria. In pratica, questa legge di Stabilità significa rigore, dunque niente altri soldi ai ministeri che li hanno richiesti. La fase del rigore, pare, durerà fino alla fine dell’anno. A farne le spese – è il caso di dirlo – sono stati alcuni ministeri importanti come l’Istruzione (Gelmini) e la Cultura (Bondi) che non hanno soldi per finanziare leggi importanti come la riforma dell’Università, che poteva essere approvata subito e invece subirà dei ritardi. Questa legge era attesa perché introduce notevoli cam-
biamenti sia nella gestione delle risorse in base al criterio del merito e non più a pioggia, sia nella lotta alle baronie universitarie e sia nella riorganizzazione di tutto il settore della ricerca. Tra l’altro, la riforma è auspicata anche da vari intellettuali ed esponenti di sinistra. Essa, dunque, è rinviata alla fine dell’anno, con il decreto milleproroghe. Il mondo dell’Università e della ricerca è in subbuglio, ma Tremonti non ha ceduto, nemmeno di fronte all’impopolarità che il suo atteggiamento comporta, al punto che il premier ha dovuto chiedere ai ministri di non fare commenti che possano provocare polemiche. In questo clima, c’è chi ha visto nel rigore del ministro dell’Economia un tentativo di creare difficoltà al governo e di proporsi come personaggio chiave di un eventuale governo tecnico, ma è stato lo stesso Tremonti ad esprimere chiaramente due concetti: che non esistono governi tecnici e che lui non è mai stato e non farà mai il “traditore”. Tremonti, in realtà, esegue le direttive europee, ma ha avvertito che sta per chiudersi la “fase del rigore” e sta per aprirsi “la fase dello sviluppo”, che vorrà dire che dopo il 2010 ci saranno più risorse per il lavoro, per la famiglia (quoziente familiare) e per la legge delega sulla riforma fiscale, il cui primo tavolo, quello con il ministro del Lavoro, dell’Istruzione, della Pubblica Amministrazione, della Semplificazione, è stato convocato per la settimana in corso (mercoledì 20). Il ministro ha dichiarato che intende già cominciare a raccogliere le proposte delle parti sociali. Intanto Calderoli ha proposto un vertice tra Bossi, Fini e Berlusconi, con approvazione da parte di Ronchi e scetticismo da parte di Bocchino. ✗politica@lapagina.ch
20 OTTOBRE 2010 • LA PAGINA
CRONACA 5
Esplode miniera in Cina: 30 le vittime È di almeno 30 morti il bilancio dell'esplosione avvenuta per una fuoriuscita di grisu in Cina, nella miniera di carbone della città di Yuzhou, nella provincia centrale dell'Henan. Una squadra di 70 soccorritori si è precipitata sul posto dopo le notizia dell'esplosione e ora si cerca di rintracciare e salvare i sette superstiti. Le persone intrappolate sarebbero state localizzate, ma le notizie arrivano confuse e non si conosce a quale profondità siano rimasti bloccati i minatori. Secondo i media locali, al momento dello scoppio c'erano nel sottosuolo 276 operai, 239 dei quali sono riusciti a mettersi in salvo. Le operazioni di salvataggio vanno avanti con i soccorritori che combattono contro tonnellate di polveri di carbone, rischi di frane e un livello altissimo di gas ancora presente all'interno della miniera: il 40%, ha riferito la China Central
Television, ovvero 40 volte eccedente il normale livello, stimato attorno all'1%. Con il passare delle ore diminuiscono le chance di recuperare vivi i sette minatori che potrebbero essere rimasti bruciati durante l'esplosione. Più di 2.500 tonnellate di polvere di carbone hanno coperto la fossa dopo lo scoppio. La tragedia, l'ennesima che si verifica in Cina, arriva a pochi giorni di distanza dal clamoroso salvataggio di 33 minatori cileni, che hanno trascorso più di due mesi sottoterra. La miniera appartiene alla Pingyu Coal & Electric Co. Ltd ed è lo stesso impianto in cui nel 2008 persero la vita 23 minatori per un incidente analogo. Le morti nel sottosuolo non sono purtroppo un'eccezione in Cina. L'industria mineraria del paese è gestita infatti da imprenditori spesso improvvisati che non si curano delle più elemen-
tari norme di sicurezza. Lo scorso anno più di 2.600 minatori hanno perso la vita in incidenti causati da esplosioni, crolli e inondazioni. Quest'anno, secondo la stampa cinese, il governo ha chiuso d'autorità più di 1600 miniere illegali e ha varato una nuova legge per cercare di responsabilizzare i proprietari delle miniere, obbligandoli a scendere con i propri dipendenti nel sottosuolo e ad effettuare anche personal-
mente delle ispezioni. Ma le cose non sembrano migliorare, anche perché i proprietari, a scendere sottoterra, non ci pensano affatto e spesso mandano al loro posto assistenti o manager. Sono loro così a rimetterci la pelle, come è successo in questa occasione: due manager sono morti per asfissia in una miniera di rame nella regione autonoma del Guangxi. Hanno perso la vita a 800 metri di profondità, mentre facevano proprio un'ispezione.
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6 ESTERI
LA PAGINA • 20 OTTOBRE 2010
Il delirio di Ahmadinejad «Israele deve cessare di esistere» Offensiva propagandistica del leader iraniano in Libano e show contro l’Occidente e Israele
Si sta accendendo il Medio Oriente e il fiammifero è il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad che la settimana scorsa ha visitato il Libano. C’è stata una visita ufficiale, quella a Beirut, e un giro nelle varie località del Sud, roccaforte degli sciiti di Nasrallah, dove sembra essere di casa. Nel suo complesso, la visita è stata un atto di propaganda per ribadire alcuni punti già noti. Il primo è il legame forte tra l’Iran e il Libano, specialmente con Hezbollah, i guerriglieri di Dio, radicali e irriducibili contro Israele. Lo si è visto a Beirut come altrove: il leader iraniano è stato accolto da trionfatore, con espressioni da culto imperiale ed orientale di persona. Questo significa anche aiuti finanziari e, stando alle opinioni dei maggiori commentatori di questioni di Medio Oriente, anche passaggio di armi. Insomma, niente di nuovo, ma proprio per questo i segnali sono pericolosi. Il secondo significato è che
la visita avviene alla vigilia del rapporto dell’Onu sull’assassinio dell’ex premier sunnita Rafik Hariri, avvenuto il 14 febbraio 2005 e che comportò una sollevazione popolare che va sotto il nome di “Rivoluzione dei cedri”, con la cacciata delle milizie siriane dal Libano. Evidentemente, il rapporto potrebbe fare piena luce su quegli avvenimenti, da cui potrebbero emergere responsabilità ben precise, del resto già note, ma col crisma dell’ufficialità. Ebbene, il presidente iraniano ha preceduto la pubblicazione del rapporto per dire: niente paura, ci siamo noi. Si tratta di una specie di rito della solidarietà e della rassicurazione per dire che non c’è nulla da temere. Il terzo significato è una chiamata indiretta alle armi, in ogni caso a tenersi pronti. Nel 2006, poco più di un anno dopo l’assassinio del premier sunnita, le milizie Hezbollah attaccarono dal Sud del Libano Israele. Come si ricorderà, la guerra durò 34 giorni con la sconfitta degli sciiti e con l’invio di una forza internazionale da parte dell’Onu, che è tuttora operante, anche se, a quanto pare, senza grossi risultati. Il quarto significato è la dif-
ficile convivenza tra gli sciiti e gli altri in Libano, un tempo definito la Svizzera del Medio Oriente ed ora ridotto a mucchi di macerie. In realtà, si tratta di due Stati, anche se non proprio definiti geograficamente, sempre sul chi-va-là, con le armi sempre fumanti. Nel 2009 in Libano hanno vinto i moderati, quegli stessi che guardano con scetticismo e con distanza alla visita del leader iraniano, ma che fanno fatica a dominare nel loro Paese che, proprio per la forte presenza degli sciiti, rappresenta un focolaio di guerra pronto a divampare. La visita di Mahmoud Ahmadinejad e l’incontro con il premier turco Erdogan hanno voluto rinsaldare i legami tra l’Iran e la Turchia, recentemente convertitasi ad una politica contro Israele dopo essere stata uno dei pochi Paesi musulmani non ostili ad Israele e un alleato fidato della Nato alle porte tra l’Europa e il Medio Oriente. Quest’alleanza scricchiola, malgrado le rassicurazioni ufficiali di segno opposto, e il leader iraniano ne approfitta per allargare il fronte contro Israele. D’altra parte, il tenore delle parole pronunciate a Beirut, non lascia dubbi. Ahmadinejad
ha dichiarato: “Noi e il Libano abbiamo interessi e nemici comuni. E i nostri nemici si terrorizzano quando ci vedono insieme. Vi aiuteremo a difendervi dall’ostilità del regime sionista. La vostra resistenza nella guerra del 2006 ha cambiato l’equilibrio delle forze. Ora bisogna liberare la Palestina. Israele deve cessare di esistere. Oggi si volta pagina”. Se qualcuno aveva dubbi sulla manifestazione avvenuta a Roma sotto l’insegna “Per la verità, per Israele”, ora, di fronte alle continue minacce, dovrebbe ricredersi. Nel Medio Oriente la sicurezza di Israele, unico Paese democratico in quella regione, dovrebbe stare a cuore a quanti dicono di essere per la democrazia. La visita del leader iraniano è stata vista come il fumo negli occhi da Obama, che l’ha definita una “provocazione”; dagli arabi, perché getta benzina sul fuoco della trattativa tra i palestinesi e gli israeliani, bloccata; dalla stessa Siria, che vede nella visita un bagno di folla a fini interni, per mettere a tacere l’opposizione iraniana. In Medio Oriente, come si vede, non c’è quasi niente di nuovo.
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20 OTTOBRE 2010 • LA PAGINA
CRONACA 7
Uccisa e sciolta nell’acido dalla ‘ndrangheta L'omicidio di Lea Garofalo, 35 anni, ex collaboratrice di giustizia e compagna di un affiliato alla 'ndrangheta, è stato organizzato proprio dal suo ex compagno Uccisa e sciolta nell’acido: in questo modo sarebbe stata uccisa Lea Garofalo, la collaboratrice di giustizia scomparsa nel novembre del 2009 a Milano, dove si era recata per incontrare Carlo Cosco, suo ex compagno e padre della figlia sedicenne. Il fatto che si tratti di omicidio e le modalità sono trapelati nel capoluogo molisano, dove viveva la Garofalo. Carlo Cosco è ritenuto esponente di spicco della ‘Ndrangheta di Petilia Policastro (Crotone) e mandante del tentativo di omicidio della donna, compiuto nel maggio del 2009 a Campobasso. In quella circostanza un uomo - che per gli investigatori sarebbe Massimo Sabatino - fingendosi tecnico che doveva riparare la lavatrice, entrò nell’abitazione della donna e tentò di strangolarla, ma non ci riuscì per l’energica reazione della donna e per il successivo arrivo della figlia. Accertati quindi i collegamenti tra Cosco e Sabatino, il gip di Campobasso, Teresina Pepe, emise le ordinanze di custodia cautelare nei loro confronti: Cosco fu arrestato dai carabinieri di Campobasso a Petilia Policastro mentre a Sabatino il provvedimento fu notificato nel carcere milanese di San Vittore, dove era recluso per un altro reato. Le indagini sulla vicenda di Lea Garofalo sono state condotte dal Nucleo operativo e radiomobile di Campobasso, diretto dal tenente Francesca Ferrucci, e coordinate dal procuratore della Dda molisana, Armando D’Alterio. La sorte di Lea Garofalo sembrava già segnata nel febbraio di quest’anno, tanto che, commentando con i giornali-
sti gli arresti per il tentativo di omicidio, D’Alterio non escluse un epilogo tragico e affermò: “La cerchiamo, speriamo di trovarla viva”. Nel provvedimento del giudice si ritiene che l’omicidio della donna sia stato una vera e propria “esecuzione”, che prima di essere uccisa è stata sottoposta a un vero e proprio interrogatorio. “Io seduta dietro continuavo a piangere, ricordo che loro, parlando e chiacchierando ridevano a voce alta”. È il ricordo di Denise, figlia di Lea Garofalo, nei giorni successivi alla scomparsa della madre. Le dichiarazioni sono state rese agli inquirenti durante le indagini e si riferiscono al viaggio in auto che l’ha riportata in Calabria. Il gip Giuseppe Gennari, nell’ordinanza definisce “poco rassicurante” gli atteggiamenti dei parenti di Cosco: Denise, infatti, riferisce che nei giorni dopo la scomparsa suo zio Giuseppe Cosco e la moglie di quest’ultimo passavano il loro tempo alle macchinette videopoker di un bar sotto la loro abitazione. Era stata la stessa collaboratrice di giustizia Lea Garofalo a rinunciare spontaneamente al programma di protezione. Le misure di tutela si sono interrotte nell’aprile del 2009, e a novembre dello stesso anno è stata uccisa. È quanto ricostruito dal sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, anche presidente della Commissione centrale sui programmi di protezione, sul caso della donna sciolta nell’acido. “Il sistema di protezione dei collaboratori di giustizia - spiega Mantovano - ha garantito a Lea Garofalo ogni tutela fin dal
momento dell’ingresso nel programma di protezione, cioè a partire dall’estate 2002, e anche dopo la revoca del programma, avvenuta nel 2006 (poiché le sue dichiarazioni erano rimaste senza riscontri in base a quanto riferito dalla Procura competente)”. “La prosecuzione del programma - precisa il sottosegretario - è dovuta al fatto che la signora Garofalo aveva impugnato la decisione di revoca davanti al giudice amministrativo, e per questo le misure di
assistenza e di tutela era rimaste invariate nei suoi confronti”. “Tutto ciò - aggiunge - è andato avanti fino al mese di aprile 2009, allorché l’interessata ha spontaneamente rinunciato ed è rientrata nel luogo di origine”. “Nessuna richiesta di riammissione allo stesso programma da parte di nessuna autorità giudiziaria - conclude Mantovano - ha fatto seguito al suo volontario allontanamento. È noto che il sistema di protezione non riesce se non vi è rispondenza da parte del soggetto tutelato”.
8 ASSOII-SUISSE
LA PAGINA • 20 OTTOBRE 2010
La grande festa di Oberengstringen L’iniziativa ha fruttato più di 30 mila franchi in favore dei terremotati
E’ stata una serata memorabile e riuscita alla perfezione, quella organizzata dall’ASSOII, il 16 ottobre, per proseguire la raccolta fondi con la quale Rocca di Mezzo, comune terremotato in Abruzzo, avrà la sua scuola. Nella sala gremita di gente c’era tutto il “cuore italiano di Zurigo”, e questo è stato forse il segreto del successo. Artefice maximo della serata il vulcanico Fernando Catalano Presidente dell’ASSOII che con il Presidente del Fogolar Furlan Moret,
mai vuoti i nostri granai e non lasciamo i nostri fratelli soli. Con piccoli gesti riusciamo sempre a garantire un domani a chi ne ha bisogno”. Un messaggio, quello del giovane ventisettenne, che ci lascia intuire come il calore di noi italiani si esprime al massimo nelle occasioni come questa serata benefica perché il do-
dell’Italia dei Valori ha inviato, oltre all’assegno, un breve messaggio che riportiamo: “Carissimi, oggi non posso essere presente qui con voi e partecipare alla cena di beneficenza. Ma voglio dirvi che è una splendida iniziativa che condivido pienamente. Tutti conosciamo le difficoltà e le sofferenze che il popolo abruzzese ha vissuto e ancora sta vivendo dopo
Assenti, nonostante fossero stati invitati, gli altri esponenti politici ed i parlamentari degli altri partiti. L’Assoii ha dimostrato, con questa serata, di essere un partner istituzionabile affidabile che riesce a creare un ponte con l’Italia di assoluta efficienza. L’auspicio è che queste iniziative, seguite con attenzione dal Consolato d’Italia (era presente il Vice Console Maurizio Busanelli) che ha partecipato all’iniziativa sulla scuola fin dall’inizio, tengano alto l’onore degli italiani in Svizzera, mai come in questo periodo oggetto di campagne mediatiche irrispettose. I fondi raccolti con questa splendida iniziativa ammontano a più di
ha già nel carniere numerosi successi nelle iniziative organizzate a Zurigo. Presente alla serata, quale ospite d’onore il giovane Consigliere Comunale di Winterthur Franco Albanese che ha commosso la platea con il suo intervento/saluto: “È con i piccoli semi che si riempiono i granai... Alla fine il risultato si ottiene se tutti insieme ci crediamo. Questa è la forza di noi italiani. Noi non lasciamo
nare è l’atto che più di altri nobilita l’uomo. Presenti alla serata anche Pietro Pittaro, Presidente dei Fogolar Furlan nel mondo, e gli onorevoli Antonio Razzi e Francesco Barbato dell’IDV che hanno portato un assegno di donazione direttamente concesso da Antonio Di Pietro. Il Presidente
il terribile terremoto dell’anno scorso. La solidarietà è nel dna dell’Italia dei Valori ed è per questo motivo che abbiamo contribuito volentieri a raccogliere i fondi per ricostruire la scuola elementare di Rocca di Mezzo. Vi invio i miei più cordiali saluti e invito a continuare su questa strada quanti sono in difficoltà”.
30 mila franchi. Quando si parla di solidarietà la trasparenza deve essere totale. E’ per questo motivo che il presidente dell’ASSOII Fernando Catalano la prossima settimana renderà nota su LA PAGINA la somma totale (al centesimo) della sottoscrizione a favore del progetto “UNA SCUOLA A ROCCA DI MEZZO”.
Da sin: Pietro Pittaro, Giovanni Moret, Franco Albanese, Maurizio Busanelli, Francesco Barbato, Antonio Razzi, Fernando Catalano, Nicolò Boccellato e Santo Salamone
e c n a d t e e Str n e d r a G e l Batt r u h t r e t n i Club W Zum dritten Mal organisierte der Garden Club Winterthur am vergangenen Freitag das Streetdance-Battle. Zahlreiche Crews aus der ganzen Schweiz haben sich angemeldet und sich vorbereitet. Zu gewinnen gab es als Erstplatzierter eine Magnum-Flasche Prosecco und 500 Franken Preisgeld.
Die Idee dahinter ist, laut Nachtmanager des Clubs Sean Amini, die Jugendlichen von der Strasse weg zu locken und ihnen eine Chance zu geben, offiziell gegeneinander anzutreten. Ausserdem besteht natürlich die Möglichkeit, entdeckt zu werden. „Es nehmen immer noch mehr Männer an den Battles
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teil, doch es kommen immer mehr Frauen dazu“, sagt Sean Amini. Diese Battles sind wichtig auch für die Integration der Jugendlichen, sie kommen aus verschiedenen Ländern und haben verschiedene Geschichten, doch hier haben sie etwas gemeinsam und sie kämpfen alle für dasselbe. Die verschiedenen Kulturen vermischen sich hier, es werden Erfahrungen ausgetauscht und neue Freundschaften geschlossen. Wer beim Battle dabei war, sah genau dies, während des Battles, zündeten sich die Crews gegenseitig an, doch vor und nach den Battles sah man sie zusammen lachen und scherzen.
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Phi, 19 Jahre alt, hat als einzige Frau am Streetdance Battle teilgenommen. Momentan tanzt sie bei der American School of Dance, ihre Gruppe heisst Impact. Den eigenen Tanzstil muss sie noch finden, aber sie hat bisher schon an drei Battles teilgenommen. Ihr Ziel ist „einfach gut zu werden!“. Auf die Frage, wie es war, als einzige Frau teilgenommen zu haben, antwortete sie: „ Eigentlich habe ich mich nicht anders gefühlt, da ich in einer Gruppe angefangen habe, in der ich auch die einzige Frau war. Deshalb konnte ich auch meinen Mut zusammen nehmen und an dem Battle teilnehmen. “
Gewonnen haben Bon und Kennax, sie sind Mitglieder verschiedener Crews, Bon stand uns für ein Interview zur Verfügung. Erzähl uns bitte kurz etwas über dich. Mein Name ist Parinya, ich bin 27 Jahre alt und bin in Bangkok geboren. Seit 11 Jahren tanze ich intensiv Breakdance, in der Szene kennen mich die meisten unter dem Namen Bon. Ich habe eine Kochlehre absolviert und arbeite seit mehreren Jahren als Cafeterialeiter an der ZHdK Musikhochschule in Zürich. Wie kamst du zum Breakdance? Ich wollte immer Sport machen, mit 16 Jahren habe ich dann damit begonnen Breakdance zu tanzen, ich habe zwar etwas spät angefangen, aber ich habe alles mit viel Lei-
denschaft gegeben. Im Jahre 2006 habe ich meine eigene Crew gegründet, die ghost rockz. Die Crew besteht aus 15 Mitgliedern, darauf bin ich wirklich stolz. Ich finde diesen Tanzstil sehr anspruchsvoll, ausserdem entwickelt sich jeder Tänzer selber und findet seinen eigenen Stil. Nimmst du oft an Battles teil? Ich nehme sehr oft an Battles teil, mein Terminkalender ist recht ausgebucht bis Ende Jahr; ich werde an diversen Auftritten, Kinofilmen, Supertalent, Battles im Ausland usw. teilnehmen. Welche Ziele verfolgst du für die Zukunft? Eigentlich hab ich mein
Ziel erreicht. Nun versuch ich das Beste noch aus mir herauszuholen. Das grösste Ereignis war, als ich den dritten Platz an der Weltmeisterschaft der IDO in Bremen erreichte. An der Europaqualifikation war ich unter den 16 Besten. Zwei Mal konnte ich mit meiner Crew ghost rockz die Schweiz am internationalen Battle of the year contest (BOTY) repräsentieren. Ausserdem sind wir mit ghost rockz zweifache Schweizermeister. Du bist einer der Sieger des Streetdance-Battles vom Freitag, welche Bedeutung hat dies für dich? Super! Wie jedesmal wenn man gewinnt.
Parinya, alias Bon
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Il tunnel più lungo del mondo La commozione e l’orgoglio degli operai, degli ingegneri e del ministro svizzero dei Trasporti Moritz Leuenberger sono esplosi alle 14.17 del 15 ottobre, quando la grande fresa chiamata ‘Sissi’ ha rotto l’ultimo diaframma della galleria ferroviaria del San Gottardo, che con i suoi 57 chilometri di lunghezza è la più lunga del mondo. Quando la roccia ha ceduto tra gli applausi di 200 persone e davanti a troupe televisive arrivate anche dal Giappone, i commentatori della televisione svizzera hanno subito spiegato che l’opera collega idealmente due mari distanti chilometri, quello del Nord e il Mediterraneo. Il tunnel, costato 7 miliardi, e applaudito in diretta in Lussemburgo dai ministri dei Trasporti europei - tra i quali l’italiano Altero Matteoli - che
hanno ringraziato la Svizzera a nome dei 500 milioni di cittadini europei, è infatti parte del più ampio progetto del ‘Corridoio 24’, il piano europeo per il trasporto ad alta velocità di merci e passeggeri da Genova a Rotterdam. La più lunga galleria del mondo, cominciata 10 anni fa e in funzione dal 2017, si unisce infatti a quelle del Lotschberg (attivo dal 2007) e del Monte Ceneri (2019), che danno vita alla Nuova Trasversale Ferroviaria Alpina (13 miliardi di euro, 1% del Pil svizzero, autofinanziata con tassa sul traffico pesante, imposta sugli oli minerali e l’1 per mille dell’iva) che, grazie alla pendenza ridotta a 550 metri sul livello del mare, permette di attraversare le Alpi più velocemente e usando meno energia. I vantaggi li ha evidenziati da Genova anche l’am-
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basciatore svizzero in Italia, Bernardino Regazzoni, giunto nel capoluogo ligure, porto storico per la Confederazione, per ribadire la necessità che la linea venga completata: 330 treni al giorno potranno attraversare l’Europa ad alta velocità e tra Zurigo e Milano, ad esempio, si potrà viaggiare a 250 km/h in due ore e quaranta minuti, un’ora in meno rispetto ad oggi. Dopo che la polvere dell’ultimo diaframma si è diradata e gli operai dei due versanti si sono finalmente incontrati mescolando, nella commozione e nel ricordo di otto compagni morti (tra cui due italiani), tante lingue non solo europee, il ministro dei Trasporti ha ricordato la “grande forza della democrazia diretta svizzera”, che con 4 referendum ha chiesto e ottenuto dagli elettori di procedere, nonostante i costi.
La minoranza ha accettato il verdetto, ha ricordato Leuenberger, “e non abbiamo avuto proteste di piazza”. Le “critiche sui costi non sono mancate ma sono servite a migliorare i progetti” ha aggiunto. “Spero che presto questo tunnel possa avere dei fratelli” ha concluso, cioè i tanto attesi raccordi a nord e a sud, in Germania e Italia. A Genova, dove l’evento è stato seguito in diretta in un grande cubo di container allestito dall’Ufficio Federale dei Trasporti svizzero, il sindaco Marta Vincenzi, l’assessore alle Infrastrutture della Regione Raffaella Paita e il presidente del porto Luigi Merlo hanno ribadito la necessità di assegnare al più presto le risorse al Terzo Valico, che completerà il collegamento con Milano e la Svizzera.
organizza la FESTA DELL’ARCOBALENO, con la partecipazione di ragazzi e bambini. Anche quest’anno vi incitiamo a partecipate al nostro gruppo sicuri che sarete in gamba ad esibirvi con poesie, balli, imitazioni, sketch, e sopratutto per la grande novità di quest’anno ovvero l’ARCOBALENO’S GOT TALENT.... Vi abbiamo convinti? Allora contiamo sulla vostra partecipazione! Le prove si svolgeranno nel Kindergarten Pappelstrasse 20 a Dietlikon (nella Gymnasticraum) e già nel primo incontro delle prove del 23.10.2010 verranno distribuite le canzoni. Non mancate! Visitate il nostro sito www.gruppoarcobaleno.ch I vostri commenti e suggerimenti sono graditi. Per ulteriori informazioni potete rivolgervi ai numeri 079 259 29 65 Rosella Giarnese / 044 833 30 41 Giovanna Cafisi
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Berna in piazza contro la fame In occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione, Micheline Calmy-Rey ha lanciato un appello ai governi affinché si impegnino maggiormente nella lotta contro la fame nel mondo Domenica 16 alcune centinaia di persone si sono riunite a Berna sulla Piazza federale per protestare contro la fame. Alla manifestazione ha partecipato anche la consigliera federale Micheline Calmy-Rey. L’incontro indetto dall’Alleanza svizzera contro la fame ha preso avvio alle 15.59 quando al suono di una sirena tutti si sono accovacciati e hanno osservato un minuto di silenzio. Durante l’incontro è stato anche letto il “Manifesto contro la fame”. I partecipanti hanno ricordato che attualmente nel mondo oltre un miliardo di persone soffre in modo cronico di malnutrizione. “Il diritto ad un’alimentazione adeguata è un diritto umano
universale, (...) rientra nei diritti umani fondamentali”, ha affermato la responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri, che ha esortato i governi ad agire contro questo flagello che costa la vita ogni giorno a 24 000 persone. “La fame non è una fatalità”, ha ricordato la Calmy-Rey. Per lottare contro la fame ci vuole
una politica di sviluppo degna di tale nome, ha poi aggiunto lanciando un appello ai governi affinché si impegnino maggiormente nella lotta contro la fame nel mondo. La ministra ha ricordato che il governo elvetico intende incrementare il proprio contributo all’aiuto allo sviluppo: dall’attuale 0,47% del reddito
interno lordo allo 0,5% nel 2015. Un progetto in tal senso è stato presentato al Parlamento. Ciò permetterà alla Svizzera di collocarsi al di sopra della media registrata nei Paesi membri dell’OCSE (0,48%). L’ultima parola spetta al parlamento. L’obiettivo del millennio corrisponde ad un contributo dello 0,7%. L’alleanza contro la fame – promotrice della manifestazione – ha invitato i cittadini elvetici a modificare le loro abitudini alimentari. Riducendo il consumo di carne, acquistando prodotti locali o del commercio equo si può contribuire a migliorare la situazione alimentare nei paesi in via di sviluppo, ha ricordato l’ONG.
swissinfo.ch e agenzie
12 ROMANZO STORICO
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«Il declino degli dei» di Gerardo Passannante - gerardo@passannante.ch Tomo terzo - Capitolo 167
Florilegi diabolici Un destino non molto dissimile, benché per altre ragioni, tocca anche al Demone di Lermontov, pervaso da una fragilità di languore verso una fanciulla di carne. Errabondo su terra, fiero della solitudine ma sconsolato per la sua incapacità di amare, un giorno è folgorato dall’appassionata Tamara che attende il fidanzato per le nozze. Pur di averla per sé, Demone non esita a far perire il promesso; quindi, con intensità dolorante, ne ammorbidisce la ritrosia: “A che mi servono senza di te la vita eterna e l’immensità del mio regno? Il mio tempio è vuoto: e aspetta solo te. Tu sei il mio dio.” Ma proprio quando la ragazza gli scioglie un fremito di consenso, nel porgerle il bacio mortale che ne sancirebbe il possesso, Demone la perde per intervento delle schiere angeliche. E dopo aver appena intravisto la felicità dell’unione, non gli resta che riprendere, solo come prima, la sua greve erranza senza amore. In qualche sorta ricompensato è invece il Lucifero di De Vigny, verso cui si protende la compassione di una splendida angela – vivaddio una femmina! Incapace di godere la gioia celeste, perché torturata dal pensiero che il suo confratello non ne partecipi più, e restia a concepire una perfezione che non riguardi tutti, Eloa vagheggia il riscatto anche per colui, la cui colpa così intimamente comprende:
desiderare il condono. Che invece Dio gli concede nel Satan di Hugo, per intervento di uno spirito emblematicamente chiamato Libertà, a resipiscenza della spinta ideale della rivolta:
C’est pour avoir aimé, c’est pour avoir sauvé, Que je suis malheureux, que je suis réprouvé.
O toi, le plus savant et le plus beau des Anges, Dieu trahi par le sort et privé de louanges, O Satan, prends pitié de ma longue misère! O Prince de l’exile, à qui l’on a fait tort, E qui, vaincu, toujours te redresses plus fort, O Satan, prends pitié de ma longue misère ! […] Gloire et louange à toi, Satan, dans les hauteurs Du Ciel, où tu régnas, et dans les profondeurs De l’Enfer, où, vaincu, tu rêves en silence!
col risultato, però, che invece di salvarlo finisce col perdere anche se stessa. Ma grazie alla sua solidarietà Lucifero non è più solo: e non stentiamo a credere che d’ora in poi avrà una ragione in meno per
Satan est mort, renais, o Lucifer céleste!
Benché triviale e per nulla nobile, almeno non perdente risulta il diavolo dello scombinato feuilleton di Soulié, farcito di furti, rapine, incesti, adulteri e ogni altra sorta di aberrazione. Col promettergli l’anima in cambio dei piaceri, il barone de Luizzi gli offre l’estro per sciorinare tutte le infamie umane, cui si aggiungono le meschinità del barone stesso. Finché, nel momento della morte, invano intorno al moribondo tre nobildonne che ha condotto alla rovina intercedono per lui: il demonio, edotto dell’esito di tanti “Faust” precedenti, se ne impossessa risolutamente insieme al castello, al cui posto si apre una voragine detta “buco d’inferno”. Ma è con Baudelaire che il più convinto riscatto del demoniaco si compie, come è giusto che avvenga da parte di chi è considerato il padre dei poeti maledetti, e che più volte gli chiede e dedica parole di conforto, come al solo che possa comprendere la disperazione dell’artista proiettato verso un superiore reame di bellezza e sapere, a cui meschini miasmi impediscono di spiccare il volo:
Fais que mon âme un jour, sous l’Arbre de la Science la rappresentazione caprina del Près de toi se repose, à l’heure où sur ton front Maligno verso le idre del cuoComme un Temple nouveau ses rameaux s’épandront! re. Sempre presente nell’opera
La metamorfosi del Serpente nell’antesignano della conoscenza è compiuta; e raramente se ne scosteranno gli autori che, per intemperanza giovanile o frizzi di modernità, vedranno nell’insubordinazione una sacrosanta reazione al dispotismo, nel suo movente uno scatto di emancipazione, e nella condanna un’ingiuria alla dignità. Non da altre vaghezze, al tempo dei bollori risorgimentali e prima che una penosa involuzione lo rendesse trombone della monarchia, il regicida Giosue fu indotto a sciogliergli l’inno: Salute, o Satana, O ribellione, O forza vindice De la ragione!
Certamente più convinto, dopo la sinuosa iridescenza musicale di Berlioz, le galanterie merlettate di Gounod o la populistica grassezza di Rubinstein, era l’omaggio che gli rendeva Boito nel suo Mefistofele: il più aderente al testo goethiano, e pertanto il più complesso. Anche se la più consistente professione di fede, più che sul pentagramma, l’avrebbe affidata al suo Jago, su cui Verdi avrebbe poi scatenato uno scroscio di note autenticamente diaboliche: Ti spinge il tuo dimone E il tuo dimon son io. E me trascina il mio, nel quale io credo Inesorato Iddio. Credo in un Dio crudel che m’ha creato simile a sé e che nell’ira io nomo […] Vien dopo tanta irrision la Morte. E poi? La morte e il Nulla È vecchia fola il Ciel.
Toccherà però a Dostoevskij operare una decisa sterzata dal-
del grande scrittore russo, il problema del male troverà così la sua più esplicita drammatizzazione ne I demoni, dove la lotta per la salvezza, tutta psicologica e filosofica, più che in cielo si svolge nelle pieghe interiori dei protagonisti. Tra cui spicca Stavrogin, l’aristocratico che possiede tutto, ricchezza, bellezza e una sinistra grandezza: ma che non sa dare una risposta alla sua perenne ricerca di un senso. Per questo inclina all’orribile e al sordido: lui che, pur potendo possedere le donne più affascinanti, ha sposato una zoppa imbecille, e poi sedotto una ragazzina demente, senza muovere un dito per impedirle di impiccarsi. E per questo il suo annoiato ottundimento, procurato più che dall’ignominia stessa della coscienza della propria bassezza, non può che condurlo al suicidio. Come accadrà a un altro dannato di rilievo, tra i tanti del libro: il puro, il rigoroso, il gelido Kirilov. Il quale, convinto che l’uomo ha inventato Dio per sfuggire alla disperazione e alla morte, e giunto alla persuasione che “se Dio non esiste, io sono Dio”, azzerando il proprio egoismo di durata si autoelimina, per iniziare gli uomini alla libertà, e aiutarli a sostenere l’assurdità dell’esistenza. Con questi e consimili “indemoniati”, prigionieri di una misteriosa violenza che li spinge ad atti di cui non si sarebbero creduti capaci, e con la riapparizione che gli farà poi compiere nella lucida follia di Ivan Karamazov, Dostoevskij apre decisamente la via alla vera identità del demonio: stanandolo acquattato, più che nei meandri della terra, negli anfratti della psiche, di cui un giorno Freud traccerà la mappa.
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CRONACA 13
Silvio e Piersilvio indagati per frode Approda a Roma un capitolo dell’inchiesta milanese sulla compravendita dei diritti televisivi Mediaset. È quello relativo agli aspetti fiscali legati alle acquisizioni di film e fiction fatte nel periodo 20032004. Una presunta frode di circa dieci milioni di euro che chiama in causa, soprattutto, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, il figlio Piersilvio e una decina tra intermediari e dirigenti, all’epoca dei fatti, di Fininvest. Evasione fiscale e violazione di norme tributarie i reati contestati negli avvisi a comparire notificati al premier e al figlio firmati dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e dal sostituto Barbara Sargenti. E nell’invito a comparire la procura di Roma scrive che Silvio Berlusconi avrebbe dato “direttive” per mantenere le “relazioni d’affari” con il produttore statunitense Frank Farouk Agrama “nella fittizia intermediazione” nella compravendita
dei diritti tv e cinematografici. L’indagine è uno stralcio della più ampia vicenda al vaglio della magistratura milanese ed è finita, per competenza territoriale, alla procura di Roma poiché nel periodo 2003-2004 la sede legale di una delle società implicate, Rti, era nella capitale. Al centro della vicenda, in sostanza, l’ipotesi che siano stati gonfiati i prezzi dei diritti acquistati presso alcune importanti società di produzione (major) statunitensi. Si tratterebbe di operazioni di sovrafatturazione fatte attraverso società di intermediazione americane, che avrebbero consentito a Rti e Mediatrade, controllate da Fininvest, di scaricare, ai fini delle detrazioni fiscali, cifre superiori a quelle effettivamente sborsate. Non solo: la differenza tra le somme investite e quelle indicate nelle fatture (allegate ai bilanci societari) sarebbe stata utilizzata, sempre per l’ipotesi di accusa della procura, per la creazione di fondi neri
attraverso un complesso giro che avrebbe portato il danaro dapprima in estremo oriente e, quindi, in Italia. Silvio e Piersilvio Berlusconi, al pari di tutti gli altri indagati, hanno ricevuto inviti a comparire. Tale iniziativa blocca, tra l’altro, i termini di prescrizione dei reati, previsti nel 2012. In particolare, per il premier e il figlio, quest’ultimo presidente di Mediaset, la convocazione in procura è per il 26 ottobre prossimo. Ma da ambienti della difesa si è già intuito che, molto probabilmente, nessuno dei Berlusconi si presenterà. Dalla stessa Mediaset arriva una rivendicazione di estraneità dai fatti degli indagati: “Si tratta sostanzialmente - si legge in una nota - di una duplicazione per anni diversi del medesimo processo pendente presso il Tribunale di Milano. Mediaset ribadisce che i diritti cinematografici oggetto dell’inchiesta sono stati acquistati a prezzi di mercato e che tutti i bilanci e
le dichiarazioni fiscali della società sono stati redatti nella più rigorosa osservanza dei criteri di trasparenza e delle norme di legge. La documentazione dimostrerà la totale estraneità di Pier Silvio Berlusconi e degli altri dirigenti coinvolti alle accuse ipotizzate di frode fiscale”. Dello stesso tenore la presa di posizione di Nicolò Ghedini, difensore del presidente del Consiglio: “Dall’eventuale prosieguo delle indagini si potrà comunque agevolmente evidenziare - ha dichiarato - come i prezzi dei diritti fossero assolutamente congrui e acquistati da società terze e che pacificamente il presidente Berlusconi e Piersilvio sono totalmente estranei ai fatti in oggetto, dovendosi quindi pervenire ad una pronta archiviazione”.
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Nazione violenta
Siamo ciò che facciamo ed oggi ciò che più facciamo è esercitare una diffusa, immotivata, feroce violenza. La violenza è ovunque: nella vita quotidiana, in politica, sui giornali, negli altri media, nel rapporto fra persone, belluina ed irragionevole, unico modo conosciuto per affermare il proprio punto di vista, non tenendo conto di quello degli altri. E, dopo un lungo periodo di violenza verbale, si è giunti ad una preoccupante stagione di violenza fisica, agita diffusamente, in fatti singoli e collettivi, sempre più frequenti e più gravi. Ma ci sentiamo ancora una nazione civile e migliore di tante altre e guardiamo alla violenza degli ultras serbi come ad un fatto esecrando ed estraneo alla nostra civiltà, come se analoghi episodi non avessero riguardato le nostre tifoserie, come se non dovessimo più tener conto dei recenti fatti di Milano e di Roma, con due persone in coma per pestaggio o, ancora, degli assalti alle sedi CISL, l’ultima delle quali in questi giorni a Terni. Nei giorni scorsi la polizia di Belgrado aveva mandato una relazione alle autorità italiane nella quale si avvertiva la presenza tra gli ultrà di alcune centinaia di pericolosi estremisti, in occasione della partita con l’Italia. La situazione, già caldissima nelle strade di Genova durante le ore che hanno preceduto la gara, è precipitata non appena i giocatori sono entrati in campo. Bengala sono stati lanciati dalla tribuna riservata ai tifosi della Serbia verso il settore dei tifosi italiani. Gli appelli non sono serviti a nulla e il direttore di gara - dopo un timido tentavo di fare disputare il match - ha deciso di chiudere definitivamente la gara, valida per le qualificazioni ai campionati Europei del 2012. L'arbitro ha preso la grave decisione perché ha ritenuto che non ci fossero più le condizioni di sicurezza per i giocatori. Alla so-
spensione della gara i tifosi serbi posizionati nel settore 6 hanno abbandonato per la maggior parte il loro posto e sono usciti nella zona di filtraggio. Fuori dallo stadio, però, ad attenderli c'era un centinaio di tifosi italiani che li hanno attaccati con lanci di bottiglie e fumogeni, mostrando il volto reale di questa nostra società non più civile ed anzi preda di una furia immotivata, frutto di un vuoto morale ormai irrefrenabilmente dilagante e pronto ad esplodere ad ogni occasione. I giornalisti oggi commentano, un po’ dovunque, che il calcio è ormai in balia dei teppisti e i nostri confini sono diventati una gruviera attraverso cui duemila malintenzionati sono potuti tranquillamente arrivare senza essere fermati. Lettura davvero curiosa e pericolosa di una violenza che non è compresa nella sua capillare diramazione sociale e che propone risposte muscolari e repressive, che certamente non risolvono nulla. Gli esperti dicono che i meccanismi della violenza scattano poiché ciascuno di noi, nelle sue aspirazioni, nei suoi desideri, nelle sue speranze, in quello che ha di più intimo dentro di sé, in quello che ha di più originale ed autentico, deve sottomettersi, accettare, molte volte passivamente, idee, modi di pensare e di comportarsi, strutture ed istituzioni che ci vengono imposte dalla società. Tale accettazione, necessaria ai fini dell’ordinaria convivenza civile, è sentita dall’individuo stesso come qualcosa di alienante, di frustrante; tale da generare ribellione più o meno palese, fino a giungere a forme di violenza contro la società e le sue istituzioni, contro gli altri individui, addirittura contro se stresso. Solo rendendo consapevole l’individuo della necessità di limiti e regole di convivenza, protagonista attivo di tali scelte, sarà possibile davvero bloccare questa escalation di violenza. Ma per far questo occorre un’idea condivisa di Nazione e una classe dirigente autorevole e non autoritaria. Condizioni che, al momento, mancano o sono latitanti nel Nostro Paese. Giovanni Stasera, tre
anni fa, nel libro “Violenza sociale e violenza politica nell'Italia degli anni '70. Analisi e interpretazioni sociopolitiche, giuridiche, della stampa quotidiana”, ci disse che la ricognizione storico-teorica del clima che generò gli “anni di piombo”, pur rivelando una sostanziale multiformità della complessità delle radici sociali, della varietà delle manifestazioni, furono lo iato tra valori etici e morali e il prevalere della tendenza alla semplificazione arbitraria e nel contempo all'amplificazione di eventi e personaggi nelle analisi di cui la stampa stessa si fa spesso portatrice. Le cause prime di momenti di crisi sociali violenti e di decadenze democratiche nei contesti civili, sono quindi la semplificazione delle analisi e la distanza fra singolo e collettività, ritenendosi il primo estraneo ad un clima che pure lo circonda e lo attraversa. Un clima che ricorda quello di oggi in cui la violenza non è solo negli stadi o in certi quartieri di certe città; ma dilaga come un fiume in piena che ha tracimato senza più controllo e ci riguarda tutti. Sigmund Freud prima e Gustave Le Bon poi, sono propensi a credere in un meccanismo per cui, in determinate situazioni, la base istintuale innata e geneticamente trasmessa di generazione in generazione, riemerge con forza fino a sovrastare e soffocare, inibendone gli effetti, lo strato culturale che l’uomo ha costruito nel corso dei millenni. Inoltre, l’anamnesi psicologica di alcuni individui coinvolti in efferati atti di violenza, ha portato alla luce caratteri alquanto controversi: spesso i comportamenti devianti di alcuni fungono da traino rispetto agli altri, una sorta di gerarchia, con personalità dominanti che ‘plagiano’ (fra apici nel tentativo di stemperarne il significato) gli altri individui che nella supposta scala gerarchica stanno ai gradini inferiori. Secondo molti, infine, i violenti sarebbero di fatto soggetti abbastanza fragili dal punto di vista caratteriali che, rifiutati o trascurati in famiglia, pur di essere accolti nel 'clan', si sottopongono a veri e propri riti d’iniziazione. In
altre circostanze si assiste a comportamenti indotti da ‘emulazione coattiva’, in virtù della quale l’individuo è spinto ad agire solo per una disposizione ad emulare chi, all'interno del gruppo, è identificato come leader. Ma siccome l’uomo diventa col tempo più liberato dall'influenza dell'istinto, giungendo, invece ad essere più "individualizzato", dovremmo diventare sempre più capaci di resistere a queste forze primitive, per sviluppare contesti sociali dove tutti dovrebbero sentirsi liberi e creativi e non schiacciati, svuotati e rancorosi. Ma non sarà ciò che si legge sulla stampa, o si ascolta in televisione, né le proposte di un governo che alle morti italiane in Afganistan risponde aumentando gli armamenti e al clima di violenza urbana incrementando i controlli ed i rimpatri dei rom e degli stranieri, a migliorare la situazione di una Nazione ormai preda della violenza. Un esempio dello stato delle cose viene dall’ultima trovata del sindaco Alemanno (da qualcuno ribattezzato “malignamente” Aledanno): abbattere gli edifici delle periferie romane, raderli al suolo, per migliorane la vivibilità. Tor Bella Monaca, che i romani chiamano, tra l’affettuoso ed il cinico, Torbella (tutt’attaccato e senza quel Monaca che un pò ci stona, a dire il vero), è uno dei quartieri dimenticati della periferia urbana della “città eterna, una periferia che si espande, assediata dal cemento, dalla fame di case, dalla “Roma ladrona” che – ahinoi! – esiste veramente, anche se non coincide con quella che hanno in mente i leghisti. Aledanno vorrebbe radere al suolo Torbella, novella Cartagine e lui novello Scipione, per ricostruire un quartiere nuovo, frutto di quella che lui definisce “urbanistica partecipata”, più con riferimento ai soliti speculatori romani (i Caltagirone e i Mezzacorona), che alle reali esigenze dei residenti. Così, tirando su palazzi nuovi e abbattendo baracche, Aledanno crede di risolvere la vivibilità di un quartiere difficile perché abbandonato. CARLO DI STANISLAO
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CRONACA 15
Sabrina Misseri indagata nell'omicidio di Sarah Avetrana è un paese sotto choc e avvolto da un’atmosfera pesante. È come se il peso del fermo di Sabrina, del suo possibile coinvolgimento nell’omicidio della cugina e amica del cuore Sarah Scazzi, abbia reso ancora più opprimente l’orrore di quella corda stretta intorno al collo della quindicenne, di quel corpo violato sotto l’albero di fico dallo zio reoconfesso, Michele Misseri, padre di Sabrina. Venerdì sera 15 ottobre, al termine di un lungo interrogatorio, Sabrina Misseri è stata fermata per concorso in omicidio e sequestro di persona. Sarebbe stato proprio Michele, che nei giorni scorsi aveva guidato gli investigatori in un sopralluogo nel garage dove Sarah sarebbe stata uccisa, a chiamare in causa la figlia, fino allora coperta. Sabrina, convocata quindi dagli inquirenti come persona informata dei fatti, è stata sentita dagli investigatori in presenza del suo avvocato. Un’auto poi l’ha portata in carcere. Il suo legale, Vito Russo, ha dichiarato che il movente sessuale dell’omicidio non riguarderebbe Sabrina “a prescindere dal fatto che finora non è emerso alcun movente da parte di Sabrina, e questa è secondo me la carenza investigativa”. Sabrina Misseri, nella vicenda della scomparsa di Sarah Scazzi, ha avuto sempre un ruolo importante. Era con lei che Sarah, quel tragico pomeriggio del 26 agosto, aveva appuntamento per andare al mare, come aveva dichiarato decine di volte. Sabrina, assieme a un’amica, l’avrebbe attesa anche affacciandosi più volte dal balcone della villetta di via Deledda, dove la cugina doveva raggiungerla, e chiamata al suo cellulare, senza però ottenere risposta. Poco dopo la ragazza allertò i familiari di Sarah, e da quel pomeriggio cominciarono, dopo la denuncia ai carabinieri, le affannose ricerche. Dopo oltre sei ore di interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Manduria, Sa-
brina è stata quindi sottoposta “a fermo perché - hanno spiegato gli inquirenti - gravemente indiziata di sequestro di persona e omicidio volontario in concorso”. Una responsabilità a cui non vogliono credere la sorella Valentina e la madre Cosima così come la madre di Sarah, già travolta dalla scoperta che ad uccidere la figlia è stato, come ha raccontato lui stesso, il cognato, lo zio della ragazzina, un uomo apparentemente tranquillo, un agricoltore che lavorava da mattina a sera, che si sarebbe macchiato di fatti terribili. Sarebbero state le sue mezze parole ma anche alcuni riscontri durante i rilievi da parte del Ris a far mutare la posizione di Sabrina, apparentemente una ragazza come tante, sconvolta sin dai primi giorni della scomparsa di Sarah. Una 22enne capace di parlare tante volte anche davanti alle telecamere senza mostrare esitazioni. Sabrina dal carcere accusa ora il padre di essere un “vigliacco”, si proclama innocente, piange a tratti, vuole leggere libri, e parla molto con le agenti che vigilano accanto alla sua cella. Da quando è entrata nel penitenziario, Sabrina non fa altro che ripetere a tutti che lei è totalmente innocente. Ma anche la perizia del medico legale sembra confermare l’ipotesi della partecipazione di una donna all’omicidio di Sarah. “Le lesioni riscontrate sul collo della vittima sono compatibili anche con l’azione di una persona di sesso femminile, non particolarmente gracile”, ha detto Luigi Strada, medico legale nell’omicidio di Sarah Scazzi. Al momento quindi Sabrina Misseri è accusata, secondo quanto si legge nei capi di imputazione, di sequestro di persona nei confronti della cugina per aver privato della libertà personale la quindicenne “trascinandola con la forza all’interno della cantina-garage della sua abitazione”. Qui la ragazzina è stata trattenuta “contro la sua volontà da Sabrina che l’ha
‘cinturata’ con le braccia mentre il padre le cingeva una corda intorno al collo”. L’esperto di psicopatologia forense, Vincenzo Mastronardi, parla invece di “piccinerie comportamentali” e “futili motivi istintuali” dietro l’omicidio di Sarah Scazzi. “Non è la prima volta che accade che gli omicidi avvengono per motivi banali, senza che sia necessario cercare grandi perché”, aggiunge. “Si può immaginare - prosegue l’esperto - che Sarah abbia minacciato di andare a raccontare in giro di essere stata molestata dallo zio e che questo sia stato sufficiente a scatenare l’aggressione”. Sabrina avrebbe quindi agito
“per difendere se stessa” da questa minaccia. Quanto al padre di Sabrina, secondo Mastronardi avrebbe agito come un “grande manipolatore”, cercando di “entrare nelle indagini per depistarle dall’interno”. Inoltre, “nel momento in cui ha visto che poteva non essere creduto”, ha giocato la carta della violenza dopo la morte della ragazza per salvare la figlia Sabrina. Una dichiarazione che l’uomo potrebbe aver fatto “nella sicurezza che l’analisi del tampone non avrebbe dato alcun esito”. Per l’esperto non è infatti da escludere che Misseri “sia un esperto in cadaveri alla luce dell’esperienza fatta in Germania in una ditta di pompe funebri”.
16 GINEVRA
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pagina a cura di Carmelo Vaccaro www.perso.ch/carmelo.vaccaro
L’Italia alla 123a Assemblea dell’Unione Interparlamentare dell’ONU Si è svolta dal 4 al 6 ottobre scorsi la 123a Assemblea dell’Unione Interparlamentare. A rappresentare l’Italia, in questa sessione, gli On.li Antonio Martino, Antonio Razzi, Maurizio Fugatti e i senatori Barbara Contini e Enzo Bianco. In qualità di vice presidente del gruppo italiano, l’On. Razzi è intervenuto ai lavori. Vi proponiamo una sintesi del suo discorso: “Onorevoli Colleghi, sicuramente tra gli obiettivi principali dei vari Parlamenti l’obiettivo comune dovrà essere l’eliminazione della povertà nei paesi e nelle regioni partner nel contesto dello sviluppo sostenibile, incluso il perseguimento degli obiettivi di sviluppo del Millennio (OSM), nonché la promozione della democrazia, del rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto. Coerentemente con tale obiettivo, la cooperazione con i paesi e le regioni partner deve mirare a consolidare e sostenere la democrazia, lo stato di diritto, i diritti umani e le libertà fondamentali, la parità di genere e gli strumenti di diritto internazionale ad essi connessi. Bisogna promuovere lo sviluppo sostenibile, ivi compresi gli aspetti politici, economici, sociali e ambientali, dei paesi e delle regioni partner, in particolare di quelli più svantaggiati. Ogni Parlamento deve rispettare gli impegni e gli obiettivi nel settore della cooperazione allo sviluppo che la Comunità ha approvato nel quadro delle Nazioni unite (ONU) e di altre organizzazioni internazionali competenti nel campo della coope-
razione allo sviluppo. Data la complessità delle relazioni e delle interferenze tra natura e attività umane, il principio dello sviluppo sostenibile deve consentire di individuare un equilibrato rapporto, nell’ambito delle risorse ereditate, tra quelle da risparmiare e quelle da trasmettere, affinché nell’ambito delle dinamiche della produzione e del consumo si inserisca altresì il principio di solidarietà per salvaguardare e per migliorare la qualità dell’ambiente anche futuro. La mancanza di regole in un sistema di società civile o la difficoltà ad applicarle e farle rispettare può generare comportamenti illeciti, che spesso tendono ad attivare meccanismi di sviluppo non orientati al bene comune ma a tornaconti economici e di potere personali”. In questa occasione abbiamo rivolto una domanda al Sen. Enzo Bianco sul ruolo dell’Italia all’interno dell’UIP. “L’Italia ha svolto un ruolo determinante nel rilancio dell’Unione Interparlamentare. Attualmente viviamo un tempo dove tante cose sono cambiate, proprio in questi giorni, si
festeggiano i vent’anni della caduta del muro di Berlino e la fine della guerra fredda. La diplomazia parlamentare, sino a vent’anni fa, aveva un grande ruolo laddove i governi non si parlavano o, talvolta, si parlavano in modo informale nei parlamenti. Dopo la caduta del muro di Berlino, la diplomazia parlamentare è entrata in crisi, perché i governi si parlano, per fortuna, ma si dovrebbero parlare anche un po’ di più e meglio. L’On. Pier Ferdinando Casini, che è stato per tre anni Presidente dell’UIP, l’aveva rilanciato in modo serio. Oggi, siamo in una condizione in cui l’Italia non ha più la presidenza e dopo una grande presidenza c’è sempre una fase di riflusso. In questo momento noi abbiamo obiettivamente una condizione di minore centralità rispetto a quella che avevamo qualche anno fa, ma soprattutto c’è una condizione difficile proprio per l’Unione Interparlamentare perché rischiamo, in questa fase, ad avere un approccio un po’ burocratico rispetto alle questioni quando, invece, ci sono molte questioni in cui i parlamenti potrebbero
fare e dire molto. L’Italia può essere un punto di equilibrio, recuperando i valori della cultura europea e, nel contempo, mediterranea. La cultura del dialogo e non dei pregiudizi: ma per far questo, bisogna naturalmente essere più coerenti. Qualche volta ci rimproverano che, a casa nostra, qualche personaggio politico, un po’ fantasioso, fa perdere credibilità all’Italia con qualche sparata un po’ sopra i toni. Questa sessione è stata dedicata in particolare ai problemi legati alle elezioni politiche, a come evitare che le elezioni siano influenzate in modo abnorme o addirittura truccate, al funzionamento e alla trasparenza dei parlamenti e ai costi della politica: argomenti sicuramente decisivi che se non si affrontano seriamente rischiano di far perdere credibilità al Parlamento stesso e ai Paesi. Non è un compito facile, abbiamo provato a dire la nostra in un modo molto serio.” S.E. Laura Mirachian, Ambasciatore d’Italia presso l’ONU e le Organizzazioni Internazionali, ha invitato la delegazione parlamentare ad un ricevimento, al quale erano presenti l’Ambasciatore al Disarmo, Giovanni Manfredi, il Min. Plenipotenziario, Pasquale D’Avino, il Console Generale d’Italia in Ginevra, Alberto Colella e varie personalità del CERN. Un momento conviviale, dove S.E. L. Mirachian, prima del brindisi di benvenuto ha salutato la delegazione parlamentare ed elogiato il difficile compito a cui sono chiamati i vari membri all’interno dell’UIP.
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ALIMENTAZIONE E SALUTE 17
a cura del Dott. Leoluca Criscione
La scienza alimenta la confusione Quando sono gli stessi scienziati a creare confusione e insicurezza! Da questa settimana, come annuciato lo scorso numero, parte la rubrica curata per noi dal Dottor Criscione che si propone di affrontare in maniera puntuale e specifica le diverse problematiche attinenti alla relazione tra il giusto modo di nutrirsi e il nostro benessere fisico. Prima di proporvi il suo primo argomento, riportiamo le parole con le quali lo stesso dottore intende presentarsi ai lettori. “È con grande piacere che ho accettato l’invito della Direzione e Redazione de la Pagina a volere estendere anche a Voi la mia ormai più che trentennale attività di volontariato di educazione e nei campi della salute, Medicinali, alimentazione. L’unica mia richiesta, subito accettata, è stata quella di poterlo fare senza guardare in faccia nessuno, ma seguendo i più rigorosi canoni della Scienza, con la S maiuscola! Su questa rubrica, pertanto, non verranno pubblicate ‘scoperte sensazionali’, che il giorno dopo possono essere smentite o ridimensionate perché troppo ‘labili’ scientificamente, ma ci limiteremo a pubblicare ‘fatti scientifici’. Il nostro obiettivo è di combattere, il più responsabilmente possibile, insicurezza e confusione in un campo così delicato come quello dell’alimentazione e salute. Come scienziato, è con disagio che devo ammettere che proprio il ‘mondo’ della scienza della nutrizione e dell’obesità è spesso all’origine della confusione che si è venuta a creare nella mente di molti di voi. Quante volte avrete sentito o letto che bisogna evitare di mangiare la pasta perché fa ingrassare e di mangiare carne o viceversa? Ebbene entrambe le affermazioni sono false, perché il corpo ha bisogno sia di spaghetti (essenzialmente carboidrati) che di carne… ma nelle giuste quantità. Recentemente in un articolo a proposito, apparso su ‘Nature’, uno dei giornali scientifici più rinomati al mondo, vengono messi in dubbio le basi scientifiche di molti risultati su diete e alimentazione. In un’analisi scientifica fatta su ben 2609 studi clinici su alimentazione e diete con pochi zuccheri (i famosi low carb) o pochi grassi (low fat) pubblicati, solo 94 studi hanno superato i criteri indispensabili per poter trarre un’obiettiva conclusione scientifica sul significato dei risultati ottenuti (Bravata 2003). Negli ultimi anni, la ricerca sull’alimentazione si è venuta sempre più a trovare sotto il fuoco incrociato di critiche spesso imparziali. Purtroppo, in confronto ad altre discipline come la medici-
na e la biologia, quella dell’alimentazione sembra avvalersi di metodi meno precisi. Le conclusioni possono quindi essere fuorvianti e spesso si sono rilevate anche contraddittorie. Una delle ragioni più convincenti per la scarsa qualità di alcuni risultati pubblicati in questo campo, va ricercata nell’oggettiva difficoltà di poter controllare e verificare, nel corso di uno studio clinico, la quantità e la qualità dei cibi consumati. Questo problema è purtroppo spesso sottovalutato, anche se da studi ben controllati è noto che non pochi partecipanti sottovalutano considerevolmente la quantità di cibo consumata e quindi anche le calorie assunte. I conduttori di studi clinici, in particolar modo quelli di lunga durata, non potendo con-
trollare le quantità reali di cibi assunti, devono fidarsi delle quantità annotate dai soggetti partecipanti allo studio. Questa oggettiva difficoltà fa sì che i risultati di molti studi siano approssimativi e spesso contraddittori. Purtroppo la letteratura scientifica abbonda di tali risultati, che spesso vengono trasmessi direttamente dai mass-media al profano, che vede aumentare il suo stato confusionario in materia. Tale situazione è aggravata ulteriormente dai tanti risultati ambigui generati da studi finanziati dagli stessi fabbricanti del prodotto in causa. Malauguratamente per la nostra salute, tali studi sponsorizzati danno quasi sempre risultati ‘migliori’ di quelli non sponsorizzati, cioè non finanziati dalla ditta
del prodotto in causa. In parole povere: in uno studio clinico finanziato dalla ditta produttrice dei prodotti in causa (polverina per dimagrire, dieta, medicamento), i prodotti sono ‘casualmente’ più efficaci o più innocui di quanto non lo siano realmente. In questo contesto, viene spesso utilizzato il termine ‘pseudoscienza’. Ne consegue che la dichiarazione usata poi anche nella pubblicità: “testato clinicamente”, è da ‘gustare’ con cautela! In un contesto più generale, deve anche essere rivisto il ruolo dei mezzi di comunicazione di massa. Molto spesso, infatti, i risultati di questi studi, vengono proposti come una scoperta sensazionale ... fino a quando la ‘scoperta’ successiva non ‘dimostrerà esattamente il contrario della precedente! Un po’ più di accortezza anche da parte dei mezzi di comunicazione aiuterebbe a creare meno confusione! Noi saremo molto sensibili a questa tematica! Per richiedere approfondimenti o proporre nuovi argomenti da trattare inviate le vostre mail a redazione@lapagina.ch o direttamente al Dr. Criscione leoluca@mangiasano.org tel 0616834366 indicando in oggetto il nome della rubrica “Alimentazione e salute”
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Il Com.It.Es. Vaud-Friburgo
In memoria di Mario Merotto
Il Comites Vaud-Friburgo si è riunito in seduta plenaria lo scorso 29 settembre. Si è trattato della prima riunione tenutasi dopo la scomparsa di Mario Merotto, avvenuta nel corso del mese di luglio, e la presidente Grazia Tredanari ha fatto precedere i lavori da un omaggio alla sua persona. Mario Merotto è stato un dirigente di spicco dell’associazionismo italiano in Svizzera. Ha fatto parte dell’organo di rappresentanza degli Italiani del cantone sin dai primi CoCoCo, sia quelli di nomina consolare che quelli ad elezione diretta auto-organizzata, precedendo la promulgazione della legge sui Coemit, poi divenuti Comites. Infaticabile animatore della Colonia Libera Italiana di Aigle, non ha mai fatto venire meno il suo contributo al sindacato FTMH, oggi UNIA, di cui è stato presidente e vice-presidente. La sua tenacia e continuità di impegno gli hanno fatto conquistare una stima condivisa da tutti coloro che l’hanno conosciuto. In occasione del suo ultimo Congresso, la Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera l’ha eletto suo Presidente onorario.
Con molta tristezza si è appreso della sua morte, dopo una terribile e dolorosa malattia affrontata, sino all’ultimo, con determinazione e coraggio. Rinnovando alla famiglia tutta la vicinanza dei componenti del Comites, pubblichiamo di seguito, per onorarne la memoria, il suo intervento nell’aula del Senato italiano, in occasione di una manifestazione nazionale della FCLIS. “Primi anni sessanta. La stampa nazionale impazza nel sogno del boom. Attraverso, immerso nella tristezza dell’addio, una pianura veneta nell’attesa del risveglio primaverile. Penso al villaggio adagiato tra i colli in cui ho passato i diciotto anni della mia giovinezza. Il treno corre veloce verso Milano, la grande città letta sui libri di scuola con l’avidità tipica di chi è vissuto tra i campi ed i colli. Non vi è tempo per nostalgie. A Milano si cambia.Si risale. Un’ora ed è Chiasso, la Svizzera. I controlli sono freddi e severi. Attorno a me una miriade di volti a me sconosciuti. La gente del sud alla ricerca della terra promessa. Attendiamo tutti in fila la visita medica: occorre essere in buona salute per accedere alla terra degli elvezi. La Svizzera? Un lavoro sicuro e poi, il ritorno. Ma quale ritorno? Storia, la mia, di emigrato tra emigrati.
La baracca, la lingua di una incomprensibile freddezza, l’isolamento e spesso l’astio attorno a te. Ausländer? Sì! Straniero; è il dramma sconosciuto di migliaia di uomini e di donne partiti dall’allora Triveneto, dalla campagna a lambire il placido Po, come dalle vallate prealpine, dall’assolato altopiano delle Puglie, o della impervia Sila, la terra di una Calabria povera e orgogliosa. Si ricomincia tra una orgogliosa miscela di gioventù che non si è rassegnata. Coabita, vive, fatica e cerca di farsi coraggio quando spesso, troppo spesso, è vittima del sangue versato a costruire gallerie, viadotti, alti muri di cemento a sbarrare lo scorrere impetuoso dei fiumi. Una giornata uguale all’altra e, tra esse, la domenica, per un breve, annoiato riposo. Non sai ove andare, con chi, di chi e che cosa parlare. Pian piano trasmetti esperienze, momenti di vita e scopri destini comuni. Rispunta la voglia: di informarsi, di unirsi per fare qualcosa. Da qui nasce il seme, l’embrione delle prime associazioni democratiche degli Italiani nella Svizzera del dopoguerra; è la mia storia, la storia di migliaia di emigrati come me. La militanza nelle Colonie Libere, nei Partiti, nati allora con il contributo dei tanti che riscoprivano in terra straniera il gusto della politica e della partecipazione. E poi, nel sindacato, nelle associazioni regionali, negli enti di promozione e assistenza in cui l’emigrazione costruiva l’avvenire per se e per tutto un popolo. Sono il figlio di una Italia sconfitta, ma che ha poi dato un suo incancellabile contributo al riscatto del tricolore e al progresso della democrazia repubblicana. Uno dei figli che non si è rassegnato ad un destino cini-
co e bravo. Che già nei primi anni settanta si impegnò per sconfiggere la belva xenofoba di Schwarzenbach, trovando sul suo cammino tanti confederati a cui dobbiamo essere grati per averci aiutati a sconfiggere l’isolamento e la paura. Non solo braccia di lavoro, ma uomini e donne protagoniste del progresso della Confederazione Elvetica, protagonisti della costruzione di una società, ancora incompiuta in tanti suoi aspetti, di liberi ed eguali, di un multiculturalismo che non ha eguali in altre parti del mondo. Da emigrati senza diritti a cittadini i cui figli e nipoti sono oggi componenti a pieno diritto della società Svizzera del nuovo millennio. Il mio è un esempio tra tanti. Dalla cittadina, a lambire le onde del lago Lemano in cui vivo e nel cui Consiglio siedo, sereno e orgoglioso di rappresentare tutto il popolo, guardo ai decenni passati con tanta nostalgia e fierezza d’animo. Ho cercato di dare, uno tra tanti. E con me, arrivata dalla terra di Albione, ha dato, in impegno, Veronica, la cara compagna della mia vita, la madre dei miei figli, la donna che ha sopportato, condiviso e compreso il senso di una lotta, di una scelta di vita. Oggi siamo qua, cittadini e cittadine italiani, inglesi, svizzeri, europei, coscienti di dover dare ancora un contributo per costruire quell’Unione di popoli e nazioni conviventi e solidali, verso se stessi e i tanti immigrati che bussano alla nostra porta in cerca del medesimo riscatto che fu il sogno della nostra gioventù. Questa è, per come l’ho vissuta e la vedo, l’integrazione. Per me un sogno realizzato: essere cittadino. Vorrei ancora dare, per la mia famiglia e per tutti quelli che hanno bisogno”. Mario Merotto
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Una coppia da Zero Assoluto
Fuentes mette la testa a posto
Danny il più bello
Marcelo Fluentes, 36 anni, il tronista più popolare dell’edizione dello scorso anno di Uomini e donne di Maria De Filippi, è sempre più innamorato di Elisa Panichi, 28, la ragazza con cui aveva già avuto una storia di tre anni e che aveva lasciato. Marcelo era conteso da due donne, Rajaa Afroud, 28, e Stefania Zappa, 20, poi le ha lasciate tutte e due per Elisa. Vuole sposarsi ed avere bambini con lei.
Anna Falchi, 38 anni, e di Denny Montesi, 34, diventeranno genitori fra pochissimo tempo. Dopo tante storie sfortunate, la bella Anna ha imbroccato quella giusta. È all’ultimo mese di gravidanza e presto darà alla luce una bambina che hanno deciso di chiamare Luna. La bionda romagnola di origine svedese è attrice e produttrice. Di tutti i suoi fidanzati ha detto: “Danny? È il più bello che ho avuto”.
Da qualche tempo, ma non molto, è nata una nuova coppia nel mondo della canzone e dello spettacolo. Lei è Melita Toniolo, 24 anni, veneta, che dopo un inizio da fotomodella è diventata famosa per aver partecipato al Grande Fratello 2007. Lui invece è Thomas De Gasperi, 33, cantante del duo Zero Assoluto. Lei è stata legata ad Alessandro Tersigni (GF), lui a Giada De Blank e ad Irene Capuana.
Un calendario per Claudio Claudia Galanti, 29 anni, ha partecipato alla festa esclusiva, a Parigi, per i 40 anni di moda dello stilista Alberto Cavalli. La modella e naufraga era particolarmente felice anche perché ha scoperto di aspettare un bambino il cui padre è l’imprenditore francese Arnaud Mimmerans, a cui è legata da febbraio. Appena in tempo, dunque, per posare per l’ambito mensile ”For Men Magazine”.
LETTO DAL PARRUCCHIERE 19
Beppe Fiorello si è sposato Di Fiorello non ce n’è uno solo, come si sa, bensì tre: il più noto Rosario, Catena e Beppe, meno versatile, divenuto famoso come interprete in numerose fiction televisive oltre che per alcuni spettacoli teatrali. Beppe, 41 anni, si è sposato il 16 ottobre. La moglie, Eleonora Pratelli, 38, vive con lui da 12 anni, durante i quali sono nati Anita, 7, e Nicola, 5. I paggetti alle nozze di mamma e papà sono stati proprio i figli.
Tiziano è pronto
Natalia e Massimiliano
Il cantante Tiziano Ferro, 30 anni, ci ha messo tanto per fare pace con il suo corpo e la sua mente. Dopo anni di depressione e di vergogna, è riuscito a fare i conti con la propria natura e ad uscire allo scoperto confessando di essere omosessuale. “Ora mi sento bene dopo anni di sofferenze”, ha detto rivelando di essere stato aiutato dal padre.
Massimiliano Rosolino, 32 anni, è uno dei nuotatori italiani che ha vinto più medaglie, ma a suo parere la medaglia più preziosa l’ha vinta nel 2006 a “Ballando con le stelle”, dove è stato allievo della ballerina Natalia Titova, 36. I due da allora non si sono più lasciati e anche se non sono sposati, stanno così bene insieme che se arrivasse un figlio sarebbero felici.
Padre felice figlio riconciliato Il campione di motociclismo, Max Biaggi, 39 anni, sarà di nuovo padre a dicembre, quando la moglie, la bellissima Eleonora Pedron, 28, Miss Italia 2002, partorirà il loro secondo figlio. Il 2010 è stato un anno felice: per il secondo figlio, per il titolo mondiale e per la definitiva riconciliazione con la madre, con cui aveva rotto ogni rapporto 25 anni fa, dopo la separazione da suo padre.
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Conferenza e testimonianza su Sacco e Vanzetti da Torremaggiore (FG) a Friburgo La Colonia Libera di Friburgo, il Comitato d’Intesa, il Com.It.Es. Vaud-Friburgo, il FIMM Friburgo, l’Associazione Sacco e Vanzetti e la città di Torremaggiore, il 25 settembre scorso hanno organizzato, presso il CO di Pérolles, un incontro estremamente interessante sulle tristi vicissitudini dell’emigrazione italiana negli Stati Uniti e in Europa, soffermandosi in particolar modo sul caso Sacco e Vanzetti che, come tutti sanno furono giustiziati e poi riabilitati, poiché vittime innocenti della bieca politica, del razzismo e del pregiudizio, frutto di strumentalizzazioni e di una giustizia rispondente a logiche ideologiche, egoistiche e irrispettose dell’umana dignità. Fernando Ardito, torremaggiorese e principale promotore dell’iniziativa, ha aperto la serata a nome della Colonia Libera di Friburgo e degli altri partner coinvolti. Dopo un minuto di silenzio per ricordare la prematura scomparsa di Mario Merotto, membro Com.It.Es., la presi-
dente del Com.It.Es. VD-FR, la prof.ssa Grazia Tredanari, ha introdotto l’argomento e lasciato la parola al sindaco di Torremaggioe, il dott. Vincenzo Ciancio che ha sottolineato l’importanza dell’attività dell’Associazione Sacco e Vanzetti ed ha parlato della cittadina di origine di Nicola Sacco. Ha poi consegnato dei presenti, tra l’altro, all’Assistente Capo dell’Ufficio dell’Integrazione del Cantone Friburgo, la dott.ssa Giuseppina Greco, molisana ed esempio dell’integrazione “possibile e perfettamente riuscita”, la quale ha a sua volta salutato i presenti e ringraziato il comitato per l’iniziativa, incaricandosi di porgere il saluto alla città di Friburgo. La serata è proseguita con la sapiente presentazione del Dott. Marolla che, supportato da filmati, immagini e musiche, ha condotto tutti ai tragici eventi di quegli anni, dove purtroppo i nostri emigrati erano attori principali di una “non giustizia”! I numerosi presenti
affascinati e rattristati sarebbero stati ad ascoltarlo ancora a lungo. La nipote di Sacco, la sig.ra Fernanda, oltre a ricordare lo stato d’animo vissuto all’epoca in famiglia, ha proclamato che bisogna aver rispetto della dignità umana e rispetto per gli emigrati. Lei e l’associazione Sacco e Vanzetti, lottano affinché questi principi fondamentali siano riconosciuti ovunque ed eliminata la pena di morte. L’On. Gianni Farina si è soffermato sulle problematiche dell’emigrazione e sui problemi non ancora risolti a livello mondiale. In Svizzera, è stato creato il FIMM per difendere i diritti dei migranti. Il pubblico ha partecipato attivamente con delle riflessioni o con delle domande estremamente pertinenti ed interessanti. Dzung Nguyen, del FIMM Friburgo, ha sottolineando che i migranti hanno molti punti in comune e che solo unendosi possono far rispettare la dignità umana. Il Direttore del CO di Perol-
les ha aggiunto, con soddisfazione, che nella propria scuola i numerosi alunni stranieri sono accolti ed integrati dal corpo insegnante con grande professionalità e rispetto. La conclusione è stata affidata al presidente della Colonia Libera, Nicolò Adamo e al presidente del Comitato d’Intesa, Gianbattista Martuccio che hanno ringraziato i presenti per la partecipazione e gli invitati per la disponibilità e la qualità degli interventi. La serata è terminata con la degustazione di ottimi prodotti enogastronomici torremaggioresi in un’atmosfera conviviale, nella quale il sindaco ha potuto salutare, per la prima volta, i torremaggioresi in Svizzera, convocati per l’occasione dal comitato organizzatore. Sentimenti forti hanno pervaso tutta la serata e i presenti si sono salutati con un arrivederci per riparlar ancora di tematiche migratorie e della memoria della nostra emigrazione. Grazia Tredanari
LEONARDO ZANIER ALLORA VI DICIAMO ALLA NAZIONE Mercoledì 20 ottobre 2010, ore 18 - Università di Basilea, aula 119 Universität Basel, Zimmer 119- (Kollegiengebäude, Petersplatz 1)
Einladung / Invito
Leonardo Zanier, 1935, è originario della Carnia, regione alpina del Friuli. Ha vissuto in Italia, Marocco e Svizzera intrecciando sempre lavoro, poesia, ricerca, scrittura e impegno politico sociale. È tra i più noti e letti autori friulani e molte delle sue raccolte di versi sono state musicate e tradotte nelle principali lingue europee. La sua prima raccolta di poesie: “Libers.. di scugi la / Liberi...di dover partire”, uscita nel 1964, è stata pubblicata anche da Garzanti nel 1977, con prefazione di Tullio De Mauro, e più volte riproposta da diverse case editrici. Un grande impatto nel mondo dell'emigrazione e non solo, ha anche la successiva pubblicazione: Risposte ai ragazzidi Fagagna, Edizioni Alternative, Bellinzona 1973, pubblicazione alla quale, per limitarci alla produzione poetica, faranno seguito Che Diaz....usal meriti / Che Diaz...vi rendamerito, Centro editoriale friulano, Udine 1976, Sboradura e sanc / Seme e sangue, Guaraldi, Firenze 1981; Il cali / Il caglio, Ribis, Udine 1989; Usmas / Tracce, Casagrande, Bellinzona 1991; Licof grant / Festa grande, Kappa Vu, Udine 1997. Nelle quattro sottili antologie Manutenzione preventiva, La propria età è un furto, Punta secca e Dipende pubblicate dalle Edizioni Ulivo tra il 1995 e il 2005, sono raccolte riflessioni e articoli che raccontano l'intreccio tra i fatti minuti della vita quotidiana e i grandi eventi che determinano i "destini" collettivi e individuali. Tra le opere teatrali dell'autore, che lo hanno visto anche impegnato e divertito "attore", sono state pubblicate da La Chiusa: Confini: un teatro, 1997; Turismo:un teatro, 1999; Linea dreta / linea diritta, 2000.Nel 2002 a cura dell´editrice Limmat Verlag di Zurigo è uscita un'antologia trilingue: Den Wasserspiegel schneiden / Sotto il pelo dell´acqua, che comprende, tradotta anche in tedesco parte della sua produzione poetica. Nel 2008 è stato pubblicato, a cura del Comune di Pordenone, Locs / Luoghi, una raccolta di testi del 2007 – 2008. Di recentissima pubblicazione: Carnia / Kosakenland / Kazakaja Zemlia, Editrice universitaria udinese, Udine 2010.
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SOCIETA' 21
Donne manager? Troppo poche È una strada irta di ostacoli quella che incontrano le donne nel ricoprire posizioni ambiziose nel lavoro. Secondo Manageritalia, infatti, le donne manager sarebbero sempre poche rispetto ai colleghi maschi, e in particolare le donne italiane, ultime in Europa Carriera off limits per le donne in Italia. Le dirigenti sono solo l’11,9% del totale, ultime in Europa, contro una media europea del 33%, e a superare l’Italia sono anche la Turchia con un 22,3% e la Grecia con un 14,6%. Anche il confronto con i paesi più avanzati e vicini ci vede largamente perdenti: in Francia le donne manager arrivano al 37,4%, nel Regno Unito al 34,9% e nella Germania al 29,3%. È quanto emerge da una ricerca di Manageritalia che mette in luce la scarsa partecipazione delle donne al lavoro e ancor più ai piani alti dell’economia. Guardando alle donne nei Consigli di Amministrazione delle società quotate, poi, siamo al quart’ultimo posto con un misero 3,2% rispetto ad una media dell’Europa a 27 dell’11,4% e alle vette su-
periori al 20% di Finlandia e Svezia e all’inarrivabile 42% della Norvegia. Anche a livello imprenditoriale le cose non vanno molto bene per l’Italia visto che le donne imprenditrici sono il 23,4%, contro una media Europea superiore al 33%. “Sono dati che purtroppo non mi stupiscono più di tanto. Sono anni che parliamo di questo problema, che oggi, in un mercato così competitivo, diventa ancora più pressante”, spiega la presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, Federica Guidi, (vedi foto in basso) sottolineando che “in questo momento, non dare la stessa disponibilità di tempi e orari può essere un limite, a volte anche autoimposto per esigenze familiari e per mancanza di strutture adeguate”. La risposta a questo problema passa per “politiche conci-
liative: quelle che mancano in questo Paese”. “Servono supporti reali alle donne, e non parlo di asili sul posto di lavoro, ma di asili pubblici che abbiano tempi tali da consentire ad una donna di lavorare al pari degli uomini”. Sul fronte nazionale, arrivano alcune sorprese: il Nord industrializzato è decisamente più indietro sul fronte imprenditoriale “rosa”. Non a caso Calabria (16,2%) e Lazio (16%) sono ai primi posti per donne dirigenti, mentre agli ultimi posti si trovano Trentino Alto Adige (6,8%), Abruzzo (6,6%) e Basilicata (6,3%). A livello nazionale le donne imprenditrici sono più al Sud (25,8%) e al Centro (23,9%) che al Nord, con il Nord Est in ultima posizione (20,9%). A livello regionale poi prevalgono Molise (30,6%) e Basilicata (28,1%), con Lombardia (20,5%), Trentino Alto Adige
(20,3%) e Emilia e Romagna (20,2%) buone ultime. Tra le città, poi, Napoli è al primo posto con il 26,1% di donne imprenditrici, mentre Milano è desolatamente ultima con un secco 20%. E spesso le città del Sud hanno un tasso di femminilizzazione imprenditoriale superiore a quelle del Nord. “Questa poca femminilizzazione dell’economia, soprattutto nelle sue posizioni apicali - lamenta Manageritalia - rischia di condannare il nostro Paese a una continua perdita di opportunità di crescita. È infatti indubbio che se oggi le donne sono il 58% dei laureati, perdiamo in seguito tanti di questi talenti se le donne dirigenti sono solo il 12% nel settore privato, quelle imprenditrici solo il 23% e le donne nei consigli di amministrazione poche mosche bianche”.
Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda - pp 155
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Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio: ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo...
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22 SPETTACOLI
LA PAGINA • 20 OTTOBRE 2010
750° di Yverdon-Les-Bains all’insegna della Cavalleria Rusticana La Città di Yverdon-Les-Bains sta dedicando il 2010 ai festeggiamenti del 750° anniversario della sua fondazione. Numerose manifestazioni di vario genere si son svolte in questi mesi, ma l'evento culminante è senza dubbio la produzione del coro Horizons e dell'orchestra StPierre-Fusterie, in “La Cavalleria Rusticana”, opera in atto unico di Pietro Mascagni, sublimata dalla bravura dei solisti, oltre che del coro e dei musicisti, che ha consentito al pubblico che ha gremito la sala in occasione delle prime due serate, di ritrovarsi in un angolo della Sicilia, sapientemente riportato alla mente, non solo dai costumi, dalle coppole e dagli scialli, ma anche dalla stilizza-
zione della splendida scalinata di Caltagirone. Allo spettacolo è seguita una succulenta e copiosa cena ai sapori siciliani, preparata dal giovanissimo e bravissimo staff del Casale Drinzi di Collesano ed organizzata dall’Amicale Collesanese di Yverdon-Les-Bains, che da ormai 25 anni intrattiene ottimi rapporti non solo con tutti i compaesani, ma anche con le amministrazioni yverdonesi e collesanesi. Alla manifestazione, oltre alle numerose personalità svizzere presenti, vi erano le rappresentanze delle città gemellate, vale a dire, Nogent-sur-Marne e Pontalier (Francia),Winterthur (Svizzera), Prokuplje (Serbia), Kagamino (Giappone) e Collesano (Italia),
che in un momento conviviale hanno offerto alcuni doni alla giunta di Yverdon-Les-Bains per rinsaldare il loro patto di amicizia. Per valorizzare la splendida cittadina del palermitano che si trova alle porte del Parco delle Madonie, che offre non solo eccellenti sapori di nicchia dell’agroalimentare siciliano, ma anche un’immersione negli splendidi paesaggi montani a diretto contatto con la natura e a due passi dal mare, il presidente del Com.It.Es. Vaud-Friburgo, Grazia Tredanari, ha fatto sì che il sindaco Mele e il consigliere Termotto incontrassero, sia pur brevemente, i responsabili della Camera di Commercio di Ginevra, Marianna
Valle e Fabio Franceschini, per avviare relazioni che potrebbero sfociare in progetti futuri per la promozione del territorio collesanese in Svizzera. La manifestazione dedicata alla Cavalleria Rusticana è stata un momento di distinzione non solo per la città di Yverdon-LesBains, per il coro Horizon e per l’orchestra St-Pierre-Fusterie, ma anche per l’Amicale Collesanese. Grazie all’operato del presidente, Rosario Ilardo, del comitato, dei numerosi sostenitori e del Casale Drinzi, si è potuto realizzare un evento così completo e particolare, che certamente rimarrà nella memoria di molti, oltre che nella storia delle due città. Grazia Tredanari
ENRICO NIGIOTTI è un giovane cantautore livornese di 22 anni la cui musica affonda le proprie radici nel blues: Steve Ray Vaughan, Eric Clapton, BB King sono i suoi riferimenti. Dopo la partecipazione ad “Amici 9”, Sugar ha pubblicato l’album d’esordio ENRICO NIGIOTTI. Nonostante la sua giovane età Enrico sviluppa la sua vocazione per la chitarra, a cui si dedica totalmente e con passione fin da quando ha tredici anni, suonando anche per dieci ore al giorno. Per anni viaggia tra Livorno, sua città d’origine, e Roma, per seguire alcuni masterclass di chitarra e migliorare il suo stile. Comincia a scrivere i testi delle sue musiche, improvvisando il cantato attorno a una nuova melodia. Sviluppa così una propria personalità musicale che sposa il sound blues con la tradizione cantautorale italiana. I brani suonano freschi, energici e allo stesso tempo parlano un linguaggio contemporaneo, semplice e diretto, che racconta dolori, passioni (per un donna, per la musica…), distacchi e gioie, come nella migliore tradizione blues. L’album “ENRICONIGIOTTI” contiene 6 brani inediti tra cui “Libera nel mondo” scritto da Francesco Tricarico, primo singolo estratto dall’album e “Mostrami il tuo amore” scritto da Gianluca Grignani. L’album è arricchito da altre importanti collaborazioni: Corrado Rustici, Pacifico (Gino De Crescenzo), Daniel Vuletic e Davide Rossi che ha suonato gli archi nell’ultimo disco dei Coldplay “Viva la Vida”. Track list: LIBERA NEL MONDO-UNA COSA SERIA-MOSTRAMI IL TUO AMORE-TU NON FARLO-ORA BASTA-ADDIOTU INCANTEVOLE
Enrico Nigiotti sarà in concerto il 6.11.10 alla MZH a Niedergösgen organizzazione di U.S. Olympia Inter Schönenwerd e Moonlight Event GmbH
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CRONACA 23
Amanda dal carcere: “Ridatemi la libertà” Pensieri e ricordi, sogni e progetti di vita: dalla cella del carcere di Perugia nella quale è detenuta da circa tre anni, Amanda Knox - condannata in primo grado a 26 anni di reclusione per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercker - si racconta nel libro di cui è autore Rocco Girlanda, deputato e presidente della Fondazione Italia Usa, "Io vengo con te - Colloqui in carcere con Amanda Knox". Nel volume - che sarà presentato il prossimo 26 ottobre alla Camera dei deputati - Amanda quasi tralascia la sua vicenda giudiziaria, ma affida la sua angoscia ad alcune frasi brevi, ma decise: "Io voglio vivere", "Regalatemi la libertà". "Mi manca la mia famiglia", racconta Amanda. "Ho degli amici che sono come fratelli e sorelle, ma.. io voglio vivere". E per il compleanno sogna un solo regalo: "La libertà. Tutte le cose della vita non sono le stesse – dice – senza la cosa più importante". "Quando tutto sarà finito - dice Amanda - voglio andare dalla mia famiglia, che mi manca tanto, ma poi voglio tornare in Italia, perché qui sono stata bene”. E aggiunge: “Io non ce l'ho in alcun modo con l'Italia, ci sono tantissime persone
in Italia che mi hanno aiutato e mi sono state vicine. Io ce l'ho con la condanna che ho avuto”. "So che non sono stata sempre comprensibile e che a lungo mi sono fatta guidare da una troppo ostinata ingenuità che ha causato confusione": è il riferimento più esplicito che Amanda fa alla vicenda Meredith, per la quale è in carcere. "Da bambina - racconta - ero un 'tomboy', un maschiaccio". La madre, un giorno, le diede un'indicazione di vita che si sforza di mettere in pratica: "La sola cosa che desidero quando tu sarai adulta - le disse - è che tu sia gentile. Non mi importa se sarai bella o se sarai intelligente, voglio che tu sia gentile". "Sono arrivata in Italia nel settembre del 2007", racconta Amanda, per un corso per scrittore creativo a Roma. Due mesi dopo il carcere: "Vivere in carcere è molto particolare, ci si deve un po’ chiudere in sé stessi perché altrimenti... Qui ci sono moltissime persone che soffrono. Vivere qui dentro è come un limbo, poiché ovviamente non si vuole essere qui: si vive un po’ tra le memorie di come era la vita prima, fra le speranze che si vogliono per il domani". I programmi per il futuro - Amanda
non lo dice, ma lo lascia intendere - sono legati ad un rapido ritorno in libertà. "Vorrei sposarmi, più avanti, e devo anche trovare la persona. Ma una cosa che ho sempre voluto è quella di adottare un bambino", dice Amanda. "Se dovessi decidere, tra avere un bambino o adottarlo - dice Amanda - preferirei adottarlo. È strano, lo so: ma penso che ci sono tanti bambini in questo mondo che non hanno nessuno". Sicuramente - aggiunge Amanda - la situazione migliore è quella di un padre e una madre, ma non penso che non sia possibile far crescere dei figli con tanto amore anche in una situazione diversa". Amanda studia lingue in carcere (tedesco, italiano e francese), vorrebbe fare l'interprete o la "scrittrice creativa". Alberto Moravia è il suo autore italiano preferito, ha letto La Ciociaria, rimanendo colpita dalla storia di madre e figlia, abusate sessualmente da soldati marocchini sul finire dell'ultima guerra mondiale. "Anche all'università accade", dice Amanda, "è comune che alcune ragazze si trovino in difficoltà di questo tipo. Pur senza arrivare ad un certo livello di violenza, a volte le ragazze rimangono molto danneggiate
psicologicamente. Ho parlato con ragazze che purtroppo hanno avuto queste esperienze, avvertono un senso di colpa e un senso di odio verso tutti, all'improvviso". "Non sono cattolica - dice Amanda - non sono stata battezzata e i miei genitori mi hanno lasciato libera di decidere". Amanda, tuttavia, partecipa alle messe in carcere e il cappellano, don Saulo, ha fatto una singolare 'profezia': "È convinto che diventerò suora. Lui vede che leggo le preghiere con sincerità, e che le ascolto con altrettanta sincerità". La "fama" e i guai giudiziari di Fabrizio Corona - "quello tatuato", dice la Knox - sono conosciuti anche da Amanda, ma la ragazza non ha in programma di incontrare l'ex fotografo dei vip. "Una persona - dice Amanda - mi ha detto che avrei dovuto incontralo, ma ho detto subito di no".
Morta la donna aggredita in metro a Roma
Un banale litigio in coda alla biglietteria, la discussione che prosegue nell'atrio della metropolitana, una parola di troppo, forse, e un pugno improvviso, sferrato con violenza al volto di una giovane donna che è entrata in coma dopo aver battuto la testa al suolo. È successo alla periferia di Roma, alla stazione della linea A Anagnina. Il luogo è di quelli ‘caldi’, presidiati dai militari im-
pegnati nell'operazione "Strade Sicure". In superficie è un via vai di persone che si muovono tra i capolinea degli autobus urbani, delle corriere e della metro. Altri passano per i banchi degli ambulanti, molti sono di nazionalità romena e, tra questi, una infermiera professionale di 32 anni. La donna scende nell'atrio della metro, dove si trova un bar-pizzeria, una edicola e la biglietteria. È qui che la donna avvia un'accesa discussione con un ragazzo di 20 anni, Alessio Burtone, che ha alle spalle precedenti per lesioni. Ma l'infermiera non lo sa. La discussione prosegue nell'atrio, accanto al giardinetto che
custodisce un vecchio vagone della linea Roma-Pantano. Qui la scena è ripresa dalle telecamere di sicurezza della stazione. La donna si avvicina ad Alessio, gli dice qualcosa. Alessio fa il gesto di darle una testata, una minaccia alla quale l'infermiera reagisce con uno schiaffo. È la scintilla che innesca la violenza: il ragazzo fa un mezzo passo indietro, come fanno i pugili che prendono la distanza all'avversario prima di sferrare il colpo del knock out, e lascia partire il sinistro che raggiunge la donna in pieno volto. L'infermiera cade e sbatte violentemente la testa perdendo i sensi.
Trascorrono lunghi e interminabili minuti, i passanti ignorano la donna a terra. Si forma un capannello di persone, discutono, commentano. Poi l'intervento dei carabinieri della Stazione Cinecittà e dei militari di "Strade Sicure". Raccolgono le testimonianze, ma soprattutto acquisiscono il video e rintracciano il ragazzo. Ma la donna dopo essere entrata in coma muore. “Se tornassi indietro mi farei menare ma non alzerei più le mani in vita mia”, ha detto Alessio Burtone, che al momento si trova agli arresti domiciliari accusato di omicidio preterintenzionale.
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UN MONDO SOVRAUMANO TUTTO DA SCOPRIRE... Salve Ragazze e Ragazzi..speriamo abbiate trascorso un felice week-end e che la settimana sia cominciata bene anche per voi così come per noi. Sapete, è interessante vedere come la gente ogni mattina si sforza di trovare nel guardaroba qualcosa di estivo da indossare, perché poi li si vede per Zurigo, tremarellare dal freddo. Beh che dire, l'estate è finita da un po' ormai, ma pure l'autunno sembrerebbe farci "Ciao Ciao", lasciando una bella scia di vento freddo dietro di sè, soltanto per fare un po' di spazio a quel simpaticone dell'inverno. Ma insomma, non perdiamoci in queste insolite previsioni del tempo e iniziamo ad occuparci del
tema che vogliamo proporvi. Oggi inizierevo ad introdurvi in un mondo a dir poco affascinante, niente meno che quello delle divinità! Ma perchè esistono? Da dove sono saltate fuori? La nostra idea coincide con quella di molti altri. La necessità di un ente superiore è intrinseca nella natura umana fin dalla preistoria. Già i primi ominidi seppellivano i loro defunti seguendo precisi schemi, ad esempio usavano mettere il corpo del morto in posizione fetale, ad indicare un ritorno alla "madre terra". L'uomo di Cro Magnon, invece, 28.000 anni fa aveva già l'abitudine di seppellire i morti con ornamenti affinchè ne potesse
usufruire nella vita ultraterrena. Le divinità più conosciute, ovviamente, sono quelle greche, seguite poi da quelle romane. Noi andremo a parlarvi di esseri divini, quasi sempre immortali e che appartengono alle credenze delle religioni politeiste; sono superiori all'uomo praticamente in tutto, in potenza, sapienza, e spesso anche in moralità. Le religione politeiste sono molteplici e vorremmo elencarne un paio di cui mano a mano vi racconteremo: la mitologia greca, che ci ha fatto conoscere tutti gli déi dell'Olimpo e le loro fantastiche storie, la mitologia romana, che ha una visione di queste entità divine un po' diversa rispetto a quella dei greci (lo vedre-
mo nei prossimi articoli), la visione induista, estremamente complessa e la più antica delle principali religioni del mondo, la visione degli egizi, con le loro divinità mezzo umano e mezzo animale, la mitologia germanica degli scandinavi, con le loro belle Valchirie e il mistico Valhalla, ecc. La prossima volta inizieremo col raccontarvi le divinità greche e romane. Noi speriamo che vi interesserete a questi argomenti e, soprattutto, speriamo di essere capaci di allietarvi con le nostre limitate conoscenze a tal riguardo.
ANTONIO GAMBIN MARIA-GRAZIA MEROLA LUCIA BULDO
Il Liceo P.M.Vermigli
in collaborazione con il circolo culturale "Sandro Pertini" di Dietikon
è lieto di invitarvi alla rappresentazione de
I rusteghi Carlo Goldoni
Domenica 7 novembre, ore 16.00 La scena ha luogo a Venezia.
St. Agathasaal Bahnhofplatz 3 • 8953 Dietikon
Per Rustego, precisa Goldoni, a Venezia si intende “un uomo aspro, zotico, nemico della civiltà, della cultura e del conversare”. In questa commedia, e ciò spiega il titolo al plurale, i rusteghi sono ben quattro, ma ognuno lo è a modo suo, con psicologia e carattere proprio. Questa, in sintesi, la vicenda: Il rustego Ciancia promette di dare in sposa la figlia Micetta a Vitin, figlio del rustego Avarizzo. I ragazzi però non sanno niente di questo matrimonio, e non dovranno vedersi fino al giorno delle nozze. La seconda moglie di Ciancia, Rotolina, e Zia Lucia, sposata al rustego Gambon, si lasciano convincere da Rubinetta, moglie a suo volta del quarto rustego, Tegamin, a far sì che i due giovani si vedano prima. Grazie ad uno stratagemma, approfittando del Carnevale, Vitin si introduce mascherato in casa di Ciancia, proprio quando costui, all’insaputa della moglie, ha invitato a pranzo i tre amici suoi pari per festeggiare il progettato matrimonio. Svelato l’intrigo, Ciancia e Avarizzo vorrebbero mandare all’aria le nozze, ma Rubinetta riesce a convincerli con abilità, e la commedia si chiude sull’auspicato lieto fine. Ciancia (mercante, marito di Rotolina e padre di Micetta) Antonio Cianciarulo •Avarizzo (mercante, padre di Vitin, cognato di zia Lucia) Giovanni Rizzo • Gambon (mercante, marito di Zia Lucia) Antonio Gambin • Tegamin (mercante, marito di Rubinetta) Gabriele Teramo •Vitin (figlio di Avarizzo, nipote di Zia Lucia ) Fabrizio Vita • Rosario del Calvario (cavalier servente) Rosina Calvello • Rubinetta (moglie di Tegamin) Vanessa Rubino • Rotolina (moglie di Ciancia e matrigna di Micetta) Nadia Ruotolo •Micetta (figlia di primo letto di Ciancia) Vanessa Lorefice •Zia Lucia (moglie di Gambon e zia di Vitin) Lucia Buldo • Truccatrice: Elisa Piller Hoffer • Musica: Antonio Vivaldi • Suggeritrice: Alessandra Trubbiani • Scenografia: Domenico Vitale • Adattamento e Regia: Gerardo Passannante
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ARTE 25
Picasso al Kunsthaus di Zurigo
Giovedì 14 ottobre 2010 gli organizzatori e i responsabili del Kunsthaus di Zurigo hanno dato il via alla retrospettiva di Pablo Picasso. Dopo l’esposizione di Picasso nel 1932, la prima retrospettiva museale mondiale, gli organizzatori sono fieri di aver realizzato questo re-incontro. Il direttore del Kunsthaus, Christoph Becker, durante l’apertura della conferenza stampa ha spiegato quanto è stato difficile organizzare questa esposizione. Il problema non è tanto quello di reperire le opere, perchè il Kunsthaus ha delle relazioni molto strette e amichevoli con musei d’arte in tutto il mondo. “Il problema – ha dichiarato Becker – è l’assicurazione per i quadri. Non è possibile che il Kunsthaus non riceva aiuti. Questa è l’esposizione più cara che sia mai stata realizzata. “Anche Tobia Bezzola, uno dei curatori, è fiero dell’esposizione: “Un’esposizione di questo genere non esiste da altre parti. La cosa più importante è la selezione dei dipinti di Picasso”, ha infatti dichiarato. I 74 dipinti e le quattro sculture esposte nel 1932 si potranno vedere al Kunsthaus dal 15 ottobre 2010 al 30 gennaio 2011.
26 SCIENZE
LA PAGINA • 20 OTTOBRE 2010
Una pillola contro il mal d'amore Una neurologa americana, Lucy Brown, ha scoperto cosa succede nel nostro cervello quando siamo abbandonati dalla persona amata L’amore è come la droga e quando una storia finisce il cervello va in “crisi d’astinenza” e le conseguenze possono essere davvero imprevedibili Si sa che quando due persone si amano si vive uno stato di felicità e si sa anche che quando uno è abbandonato sprofonda nello sconforto. Nel primo caso si vede tutto a colori, nel secondo è tutto buio. Fin qui, nulla di nuovo. Ma perché succede questo? Cosa si verifica in noi? La spiegazione scientifica l’ha trovata la professoressa Lucy Brown, docente di Neurologia presso il prestigioso Albert Einstein College of Medicine di New York, il cui studio è stato pubblicato sull’autorevole rivista “Journal of Neuropsychology”. Lucy Brown dice che l’amore è come una droga per il nostro cervello. Quando siamo innamorati e ricambiati, ci sembra di toccare la luna; quando siamo abbandonati, è come se cadiamo in fondo ad un pozzo scuro o, per proseguire con l’immagine della droga, è come se la droga ci mancasse e subentrasse una crisi di astinenza, durante la quale la razionalità passa in second’ordine, fiaccata da un
processo chimico che avviene nel nostro cervello e che, appunto, determina una condizione di afflizione. Quando ci si innamora, si è scossi da una tempesta ormonale che agisce sul cervello, quando si subisce una delusione amorosa avviene la stessa tempesta, solo che vengono meno le sostanze biologiche che provocano l’euforia. Lasciamo parlare la scienziata americana: “Alcune aree del nostro cervello si attivano fortemente. La prima tra esse è chiamata ventrale tegmentale: è la sede dell’amore romantico. Quando si è innamorati, l’attività elettrica tra le cellule cerebrali di questa zona risulta al massimo livello e così avviene anche quando si è abbandonati. Ma ce ne sono delle altre. La prima è il cosiddetto “nucleo accumbens”, molto sensibile ad una sostanza naturalmente prodotta dal cervello che si chiama dopamina e la
cui azione ci fa sentire euforici. Nelle persone abbandonate aumenta la necessità di dopamina, ma essa non è prodotta e quella parte del cervello ne subisce così le conseguenze. Abbiamo accertato scientificamente anche l’interessamento della corteccia insulare e dell’area cingolata anteriore. Queste due zone del cervello, invece, entrano in azione quando una persona avverte dolore fisico. Tutto questo significa che l’abbandono della persona amata determina un terremoto cerebrale. Una parte del cervello vive il sentimento d’amore ma allo stesso tempo è privata della gratificazione di cui avrebbe bisogno per produrre gli ormoni della felicità. Quindi prova una sensazione di malessere, nonostante non ci siano ferite corporee da guarire. Così, per il nostro cervello, la sofferenza amorosa è identica a quella fisica. Perciò parlare di dolore per descrivere il senso di privazione dovuto ad una storia d’amore finita male è assolutamente appropriato”. In sostanza, si crea un circolo vizioso di sostanze ormonali prodotte dalla condizione affettiva in cui uno si trova. Queste sostanze, se si tratta di amore, vanno a stimolare determinate aree del cervello; se manca l’amore, vengono meno anche le sostanze stimolanti e tutto questo processo chimico oscura la parte razionale e non capiamo più niente, faremmo qualsiasi cosa che non faremmo mai, invece, in condizioni normali, come ad esempio dare tutto a chi vo-
gliamo bene anche se non ci ricambia, dando via addirittura la nostra stessa vita con atti irreparabili. Non accade automaticamente, però può accadere, specie nelle persone più deboli. Il processo chimico ormonale è stato osservato scientificamente. Ecco la spiegazione della professoressa Brown: “Abbiamo studiato, attraverso una risonanza magnetica funzionale, cioè un esame medico che permette di vedere in diretta il funzionamento del cervello, il comportamento cerebrale di alcuni volontari da poco tempo abbandonati dal partner. Abbiamo mostrato loro la foto della persona amata e abbiamo verificato quale fosse la loro attività cerebrale. Il test ha stabilito che il meccanismo di sofferenza si innescava, identico, in tutti i volontari. Ne abbiamo dedotto che ogni persona reagisce allo stesso modo ad una delusione amorosa, ma con intensità variabile”. Tutto qui? No, anche se sapere come funziona il processo di innamoramento o di abbandono aiuta a capire. Ma qui, più che a capire, può aiutare a guarire. Infatti, aver compreso quali sono le aree interessate potrà consentire di riuscire ad ottenere un rimedio farmacologico in grado di dare una mano alle persone che soffrono troppo per amore, almeno fino a quando non saranno in grado di riprendere in mano il controllo della situazione, che ora di solito si recupera dopo un periodo più o meno lungo e per alcuni, come detto, in modo non indolore. ✗redazione@lapagina.ch
IN LIBRERIA Quando l'amore non finisce
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Baviera, 1619: guerra dei Trent’anni. La più lunga guerra di religione della storia europea, che vede contrapposti sovrani cattolici e protestanti al prezzo della distruzione di paesi interi. Margaretha von Ragnitz è una giovane aristocratica cresciuta nella cattolica Baviera. Non le interessa la ragion di stato e, per amore del nobile protestante Richard, fugge dal con-
vento in cui studiava per trasferirsi a Praga. Ma la politica e la guerra sono destinate a travolgere i destini di ciascuno e Richard non avrà il coraggio di unirsi a una cattolica. Ripudiata dalla famiglia di origine, sola in una capitale straniera, Margaretha troverà l’appoggio di un ufficiale che sposerà. Seguono anni difficili, segnati dalla guerra. Margaretha abbandona Praga e il
RECENSIONI 27
marito per tornare in Baviera, dove aveva vissuto da ragazzina alla ricerca della sua famiglia e, forse, della passione che non ha mai conosciuto...
• Charlotte Link • Quando l'amore non finisce • Corbaccio • pp 478 • Fr. 36.-
Sulle strade di Barney Christian Rocca è un brillante giornalista e in questo suo saggio viaggia insieme a Barney Panofsky per conoscere un po’ meglio il suo autore, Mordecai Richler, o forse no... no no, è il contrario... Rocca viaggia insieme a Mordecai Richler per scoprire come sia nato il personaggio di Barney Panofsky, il celebre protagonista del libro “La versione di Barney”, che in tutto il mondo ha affascinato milioni di persone. Chri-
stian Rocca è il fantasioso autore di questo libro che è saggio, ma anche racconto di un libro di successo, del suo protagonista e del suo autore, e di tutto quanto gravita attorno al loro mondo, in Canada come nella redazione di un giornale italiano alla notizia della morte dell’autore. È un libro simpatico su quello che è il più affascinante degli intrighi letterari: come un personaggio immaginario diventi più vivo dell’autore che l’ha
creato. E a rendere il viaggio pieno di volti, veri o finti, contribuisce anche la testimonianza del figlio di Barney Panofsky, Noah, a chiusura del libro. No no... scusate... del figlio di Mordecai Richler.
• Christian Rocca • Sulle strade di Barney • Bompiani • pp 300 • Fr. 19.-
L'uomo che amava troppo le donne Il Capitano (soprannome del protagonista) è un artista di successo, una vera celebrità, ma ora è accudito giorno e notte da due infermiere e da Imane, fisioterapista, che risveglia in lui il desiderio erotico. La sua vita oltre che dall’arte è stata segnata dalla passione per le donne, una passione che non si è contenuta neanche dopo il controverso matrimonio. La famiglia di lui, alto-borghese, non ha mai accettato la moglie, Amina, pro-
veniente da una tribù marocchina di montagna; nonostante il trasferimento a Parigi, del resto, la donna non ha mai perso alcuni tratti tradizionalisti e arretrati della sua cultura e i litigi col marito sono diventati sempre più frequenti. Dopo vent’anni di matrimonio, lei ha deciso di divorziare, e lui, che ha nascosto una bella somma in conti all’estero, pensa di usare quest’arma per ricattarla e farla restare: ma proprio durante questo liti-
I veleni del crimine «Le storie che presento in questo libro possono apparire, come sempre, mancanti di verità ed eventi ancora più recenti, oppure sconosciute, misteriose, vere e proprie scoperte anche per chi quegli eventi recenti li conosce e li sta seguendo. Sia che queste storie parlino della strage silenziosa dell’amianto, o di Ilaria Alpi e dei rifiuti tossici in Somalia, o del clan camorrista dei Casalesi e delle discariche... O della mafia al nord, che fa collegamento tra nord e sud del mondo, un sud del mondo
utilizzato come discarica... Ma la sensazione è appunto che la storia recente del crimine nel nostro Paese non possa più essere la storia della “metà oscura” della vita nazionale. La sensazione è che il crimine sia diventato pervasivo e tenda a colpire e inquinare la nostra vita».
• Carlo Lucarelli • I veleni del crimine • Einaudi • pp 478 • Fr. 36.-
gio lui resta vittima di un ictus, e ora, dal suo letto di malattia, pensa che sia Amina la responsabile della sua rovina, del suo ictus, del fatto che ora non può più lavorare e neanche amare.
• Ben Jelloun Tahar • L'uomo che amava troppo... • Bompiani • pp 301 • Fr. 32.I libri più venduti della settimana
Narrativa italiana 1°- Accabadora (Murgia) 2°- L'intermittenza (Camilleri) 3°- Leielui (De Carlo)
Narrativa straniera 1°- La caduta dei giganti (Follett) 2°- Mangia prega ama (Gilbert) 3°- Le valchirie (Coelho)
Saggistica 1°- I vinti non dimenticano (Pansa) 2°- Dell'amore e del dolore (Veronesi) 3°- I segreti del Vaticano (Augias)
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LA PAGINA • 20 OTTOBRE 2010
Torna Report ed è subito bufera Il tema incriminato è quello delle ville di Berlusconi Torna Report e prima ancora di andare in onda con un servizio sugli investimenti del presidente del Consiglio ad Antigua, si scatena la bufera politica con il centrodestra che invoca il contraddittorio e l’opposizione che grida alla censura. Ad attaccare il programma, che riporta Milena Gabanelli su Raitre, è Niccolò Ghedini, deputato Pdl e avvocato del premier che bolla alcuni articoli che anticipano un servizio di Report come “totalmente fuorvianti e palesemente diffamatori poiché si basano su assunti già dimostratisi insussistenti”. Il tema è quello delle “ville di Berlusconi” e gli “affari offshore” ad Antigua, una vicenda che per Ghedini “è già stata ampiamente trattata dai giornali alcuni mesi or sono e tutte le delucidazioni e i documenti pertinenti erano stati ampiamente offerti”. Ghedini legge una “evidente strumentalità delle ricostruzioni offerte che saranno perseguite nelle sedi opportune. Sarebbe davvero grave - conclude - se la Rai mandasse in onda un programma con notizie così insussistenti e diffamatorie e senza alcun contraddittorio”. Una richiesta di stop che innesca
violente polemiche con l’opposizione unita al grido di censura e la maggioranza che parla di killeraggio mediatico e invoca il contraddittorio per spiegare che in realtà è già tutto chiarito. Nessuna replica ufficiale dalla Rai mentre Milena Gabanelli sottolinea: “Ma l’avvocato Ghedini come fa a parlare se non ha ancora visto la puntata? Non capisco gli interventi prima di vedere i contenuti di un servizio”. Per quanto riguarda la richiesta di stop la giornalista aggiunge: “Non mi risulta che ci siano problemi, quindi io andrò regolarmente in onda e darò puntualmente conto della posizione di Ghedini leggendo in trasmissione una sua nota”. “Silvio Berlusconi ha acquistato terreni e ville di Antigua dalla società Flatpoint per circa 20 milioni. Chi c’è dietro la Flatpoint? Da chi ha acquistato il nostro presidente del Consiglio?” è la domanda posta al premier da Report che offre i suoi spazi per un’eventuale replica di Berlusconi. Secondo quanto emerso dalla puntata, andata in onda regolarmente, il presidente del Consiglio aveva nel settembre 2007 la sua residenza nell’abitazione della madre
a Milano. Durante la trasmissione è stata mostrata la carta d’identità di Berlusconi, trovata ad Antigua in relazione ad un contratto di acquisto di quattro acri di terreno dalla Flatpoint per 1,7 milioni di euro. L’opposizione la pensa come la giornalista di Report; così dal Pd parla Dario Franceschini giudicando le parole di Ghedini “Una intimidazione arrogante e vergognosa e insieme un altro attacco alla libertà di informazione”. Per l’Udc parla Roberto Rao spiegando che “Questa volta l’avvocato del premier ha sbagliato strategia difensiva: invocare la censura per una trasmissione senza conoscerne i contenuti è sempre sbagliato, perché l’unico effetto è quello di farle pubblicità, come accaduto recentemente in casi analoghi”. Dall’Idv Antonio Di Pietro tuona dicendo che “La censura sta diventando lo sport preferito di maggioranza e governo”. A suo avviso “In un Paese normale, chi ricopre incarichi pubblici, e tanto più un presidente del Consiglio, se vuole avere titolo morale per rappresentare i cittadini dovrebbe spiegare la natura dei suoi affari e, in questo caso, il
meccanismo di società offshore che ha messo in piedi”. Ma, replica netto il sottosegretario alla presidenza del consiglio Paolo Bonaiuti, “Non c’è niente da dire, è stato già chiarito tutto mesi fa e non c’è niente altro da chiarire”. Piuttosto, spiega il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, “Ghedini sta semplicemente sottolineando l’esigenza di un contraddittorio che, per la stessa natura di servizio pubblico della Rai, dovrebbe realizzarsi sempre e comunque in ogni talk show ed in ogni format televisivo accessibile ai politici o che tratti della materia”. Il problema, per il capogruppo Pdl in Vigilanza Alessio Butti, è che “La Gabanelli ha una sola verità, la sua. Sarà, come sempre, una inchiesta ‘democratica’ e a senso unico”, conclude ironicamente. Nella serata di domenica la controreplica di Ghedini che parla di “speculazioni” politiche da parte di chi parla di “censura preveniva” al programma. Al riguardo, l’avvocato del premier ha poi chiarito di aver preannunciato azioni legali non nei confronti di ‘Report’ ma di “articoli di giornale palesemente diffamatori”.
Mondiali: corruzione all'interno della Fifa? Vendesi voti per i Mondiali del 2018. È la notizia choc di un’inchiesta dell’inglese Sunday Times che ha trovato due membri dell’esecutivo della Fifa pronti a ricevere
denaro in cambio del loro sostegno alla candidatura di Paese ospite della coppa iridata. La Fifa ora ha avviato un’inchiesta su un presunto traffico di voti per il concorso di assegnazio-
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ne dei Mondiali 2018. Lo scandalo è stato denunciato dal domenicale del Times, i cui reporter si sono finti lobbisti statunitensi che volevano organizzare il Mondiale per il 2022 e hanno avvicinato Amos Adamu, un nigeriano membro del Comitato Esecutivo della Fifa. Il quotidiano è in possesso di un video in cui il nigeriano, membro che sceglie la sede dei Mondiali, chiede 500mila sterline (571mila euro) - la metà in anticipo - che investirebbe “in un progetto personale” di costruzione di campi da football nel suo Paese. Un altro membro del comitato che offre il suo voto in cambio di denaro, per costruire un’accademia sportiva, è un vicepresidente della Fifa, Reynald Temarii, che assicura ai giornalisti in incognito di avere già ricevuto offerte da parte di altri due Paesi candidati. Il Sunday Times rivela inoltre che i sostenitori di due Paesi che puntano al Mondiale
2018 stanno già offrendo intorno alle 750mila sterline (858mila euro) per voto, che i riceventi potrebbero destinare a “progetti personali”. E un ex membro del comitato Fifa aggiunge che se la Gran Bretagna non entra nel gioco della compravendita dei voti perderà l’opportunità di accogliere la Coppa del Mondo. “L’Inghilterra ha buoni motivi per accogliere il Mondiale, ma se non scende a patti... È triste dirlo ma è la verità”, dichiara la fonte rimasta anonima. I giornalisti del quotidiano britannico hanno parlato con sei membri ed ex membri del vertice Fifa, che si sono offerti di agire come intermediari nella compravendita dei voti, e tutti gli suggeriscono di pagare ‘mazzette’ ai membri del comitato. L’Inghilterra si gioca l’assegnazione della sede della Coppa del Mondo con la Russia e le candidature congiunte di Spagna e Portogallo; Belgio e Olanda.
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Il ritorno
MODA 29
British style della
bombetta
Ieri... Rappresentava lo stile ‘British’ per antonomasia, quello sfoggiato dai ‘gentleman’ con la G maiuscola della City. Che agghindati con bombetta, inseparabile ombrello e impermeabile d’ordinanza si giocavano in borsa i destini dell’Impero di sua Maestà. Poi la nebbia di Londra è scomparsa portandosi con sé le colonie ed è arrivata la rivoluzione culturale degli anni Sessanta. E la bombetta si è trasformata in un accessorio obsoleto, quasi caricaturale. Tanto che la si pensava archiviata per sempre nei cassetti della storia. Invece no. È tornata di moda. Grazie, forse, anche allo zampino di Jude Law. Che recentemente è stato fotografato con una bombetta in testa mentre andava fuori a
cena con la fidanzata, Sienna Miller. Fosse solo per Jude Law, passi. Jude può infatti permettersi di vestire come vuole e fare comunque tendenza: è uno fine. Se però ci si mette anche Austin Reed, lo storico atelier nato a Londra agli inizi del Novecento e oggi presente in tutte le città britanniche, a reintrodurre il mitico copricapo nel suo listino, allora il fenomeno rischia di travalicare i confini dell’avanguardia. A quanto pare, poi, sono stati gli stessi clienti della casa di moda a chiedere con insistenza il ritorno della bombetta. Al di là, dunque, del guardaroba del divo Jude, che, bisogna riconoscerlo, sfoggiava golfini e cardigan quando erano ancora considerati tipo divisa d’ordinanza da vecchio zio. “Abbiamo reintro-
dotto nel nostro catalogo la bombetta come tributo alla moda tradizionale britannica”, ha detto un portavoce di Austin Reed. “Lo stile British – prosegue – sta alla base del nostro patrimonio culturale. Oggigiorno uomini e donne guardano sempre di più ai classici, al design e alle finiture di qualità. E la bombetta è un pezzo chiave per comunicare in modo naturale lo stile British”. In principio, Austin Reed venderà la bombetta solo nel suo storico negozio londinese di Regent Street, che ha aperto i battenti nel 1920 e da allora non si è mai spostato, per poi passare in un secondo momento al resto del Paese. I cappelli sono già sugli scaffali e costano 50 sterline l’uno, circa 55 euro.
La bombetta, che tra i suoi fan conta Winston Churchill, Charlie Chaplin e OddJob, lo scherano di Goldfinger, nasce in verità grazie all’idiosincrasia di Edward Coke, fratello del secondo conte di Leicester. Coke voleva infatti un cappello disegnato per proteggere dai rami il capo del suo guardiacaccia, che aveva il compito di ispezionare a cavallo la tenuta: i copricapo allora in commercio erano troppo alti e fragili. Così, nel 1849, Edward commissionò ‘l’opera’ ai cappellai londinesi William e Thomas Bowler. Che grazie allo sfizio del conte passarono per sempre alla storia: in inglese, infatti, la bombetta si chiama ‘bowler hat’.
...oggi!
30 VARIA
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Come mangiare sano … e morire grassi
La vignetta della settimana Il Presidente del onsiglio Silvio Berlusconi sostiene che la Sinistra in Italia controlla la maggior parte dei media...
…ma non si è accorto che all'estero detiene il monopolio!!! Da un comunicato della FUSIE (Federazione unitaria stampa italiana all'estero): "Eletto il nuovo Consiglio Direttivo: Giangi Cretti (sinistra) è il nuovo presidente, Lorenzo Principe (sinistra) direttore del Centro Studi Emigrazione
(Roma) è il vice presidente. La FUSIE è stata costituita a Roma nel novembre del 1982 come “Associazione della stampa italiana all’estero e della stampa italiana di emigrazione con prevalente diffusione all’estero”. Vi aderiscono, a fine novembre 2006, 170 testate – quotidiani, periodici, testate radiotelevisive – edite in 21 Paesi diversi di 5 continenti. La FUSIE ha un proprio rappresentante nel CGIE (Giangi Cretti - sinistra); è presente nella Commissione per i contributi alla Stampa italiana all’estero (Giangi Cretti-sinistra) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il referente istituzionale per le problematiche riguardanti l’informazione italiana all’estero.
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20 OTTOBRE 2010 • LA PAGINA
TURISMO 31
Roma: la città che si risveglia Veduta della città dal Parco degli Aranci Parola del New York Times che suggerisce anche come e cosa visitare della città eterna La città che si risveglia. Così il New York Times parla di Roma, la città eterna. In un articolo pubblicato sul celebre quotidiano Usa (con relativo video sulla versione online), Roma viene infatti descritta come “la città che si risveglia”. “A differenza delle altre capitali europee - scrive il New York Times - la mescolanza di storia e arte qui cambia lentamente. Ma recentemente ha conosciuto una nuova vivacità”. Nell’articolo vengono citati i passi avanti compiuti nel campo dell’architettura, come dimostra il Maxxi, museo che “che ha aggiunto colore alla scena architettonica della città”; ma si parla anche degli chef che “sperimentano con ingredienti locali nuovi piatti”. Perfino i vecchi palazzi, dice il giornalista, si sono rifatti il make up. Insomma, “per questa vecchia città potrebbe essere arrivato il risveglio”. Come dire: il fascino della Dolce Vita resiste, inesorabile, con il passare degli anni. A dimostrazione di ciò il giornalista fornisce un piano per apprezzare al meglio la città: si parte dal Maxxi, il museo che “ha aggiunto colore alla scena architettonica della città”, per poi spostarsi vicino all’Auditorium per un “moderno aperitivo al 'Red'”. Per chi vuole gustare i piat-
ti tipici della romanità, non può mancare la degustazione dei bucatini all’amatriciana o della pizza. Immancabile una sosta nelle numerose gelaterie della città. Per gustare del buon vino, l’enoteca Provincia Romana assicura una vasta scelta. Dopo essersi rifocillati, una tappa è dedicata al cimitero “dove è sepolto il poeta John Keats” e una al caratteristico quartiere di San Lorenzo. Non mancano un paio d’ore da passare nelle vie dello shopping. “Tra il caos generale - si legge ancora nell’articolo - la città ha dei meravigliosi luoghi silenziosi, come il Parco degli Aranci, in particolare Piazza Cavalieri di Malta dove è possibile vedere dal
buco di una serratura la basilica di San Pietro”. Una vera e propria dichiarazione d’amore dunque per la Città Eterna. Perchè, come dice il ragazzo in apertura del video sul sito del New York Times, “Roma è come una bella donna: tutta da scoprire”. “L’articolo del New York Times dimostra che si sta percependo il grande fermento culturale, le iniziative e i progetti della città: una nuova primavera di cui tutto il mondo si sta accorgendo e di cui questo articolo è testimonianza”, ha dichiarato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. “Sono soddisfatto perché il New York Times non è mai stato molto tenero nei confronti dell’Italia e di Roma.
Il Maxxi
San Lorenzo Che proprio oggi, da questo importantissimo quotidiano, venga questo riconoscimento è un fatto veramente molto importante”, ha poi concluso, orgoglioso, il primo cittadino.
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20 OTTOBRE 2010 • LA PAGINA
Pappardelle allo stracotto 40 gr. di burro olio extravergine di oliva sale e pepe
Ingredienti per 4: 350 gr. di pappardelle 400 gr. di carne di manzo una costa di sedano una carota mezza cipolla 360 gr. di salsa di pomodoro un rametto di salvia, ginepro, mirto 1/2 bicchiere di vino rosso
Preparazione: Lavate, mondate le verdure e tagliatele a pezzetti. Riducete la carne a pezzetti, salatela, rosolatela in una casseruola con l’olio, unite le verdure e le spezie e continuate la cottura per 5 minuti; quindi versate il vino rosso e la salsa di pomodoro, coprite e cuocete a fiamma moderata per 2 ore. Cuocete le pappardelle in acqua salata, scolatele al dente, conditele con il sugo preparato, salate, pepate e mantecatele sul fuoco con una noce di burro.
GASTRONOMIA 33
Noce di vitello, funghi e patate Ingredienti per 6: 1.5 kg di noce di vitello 500 gr. di funghi misti un kg di patate un rametto di rosmarino un bicchiere di vino bianco 200 gr. di cipolla uno spicchio d’aglio olio extravergine di oliva sale e pepe Preparazione: Pelate le patate, lavatele e tagliatele a pezzetti. Salate la noce di vitello e lasciatela riposare per 5 minuti. In una casseruola con l’aglio rosolate la carne su tutti i lati e trasferitela in forno; cuocetela
a 190° per 30 minuti. In una padella con l’olio soffriggete l’aglio, unite i funghi, rosolateli a fiamma vivace, bagnate con mezzo bicchiere di vino bianco, lasciate evaporare, salate e pepate. Adagiate le patate nella casseruola con la carne, salate, cuocete in forno per altri 10 minuti circa, aggiungete la cipolla tritata e continuate la cottura per altri 10 minuti. Estraete la casseruola dal forno, versate il vino rimasto, lasciate evaporare sul fuoco, unite i funghi, salate, pepate e aromatizzate con il rosmarino.
Amaretti di mandorle Ingredienti per 4 persone: 220 gr. di mandorle sgusciate e pelate 200 gr. di zucchero 2 albumi, una bustina di vanillina Preparazione: Con un cutter tritate le mandorle con la metà dello zucchero e trasferitele in una ciotola. Versate nella ciotola con le mandorle una parte dello zucchero avanzato, gli albumi e la bustina di vanillina. Inserite il composto in una tasca da pasticceria, confezionate alcune sfere, appiattitele con le mani e adagiatele su una teglia rivestita con carta da forno; quindi cuocetele in forno a 250° per otto minuti; estraetele dal forno, lasciatele intiepidire e cospargetele con lo zucchero rimasto.
06.55 Automobilismo: GP Corea - Prove ufficiali 08.00 Euronews 08.30 Corso di Schwiizerdüütsch 09.00 Euronews 09.55 Sci: Slalom gigante femminile 11.00 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Sportsera (r) 12.55 Sci: Slalom gigante femminile 14.00 Ginnastica artistica 18.00 Sci: Slalom gigante femminile (r) 19.00 Automobilismo: GP Corea - Prove ufficiali (r) 20.05 Sport Club 21.00 Superalbum 22.40 Sportsera
06.30 Pit Lane 07.00 Automobilismo: GP Sud Corea - Qualifiche 08.30 Tf – Tutti odiano Chris 08.50 Cartoni animati 09.00 Tf – Kark 09.30 Tf – Unfabulos 09.50 Tf – The Naked Brothers Band 10.15 Sulla Via di Damasco 10.45 Meteo 2 10.50 Info – Quello che 11.30 Aprirai 11.35 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.25 Rai Sport Dribbling 14.00 Music. – Top of The Pops 15.30 Tf – Life Unexpected 16.50 Stracult pillole 17.10 Sereno Variabile 18.00 Tg 2 L.I.S. 18.05 Real – Extra Factor 19.30 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Cold Case 21.50 Tf – The Good Wife 22.40 Rai Sport Sabato Sprint
RSI LA1
21.05
06.45 Cartoni animati 10.45 S-News – Cotto e mangiato 11.05 S-News – Tv Moda 11.55 Tf – Samantha chi? 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.37 TgCom 13.40 Tf – Til Death - Per tutta la vita 14.10 Film – Superman IV 16.10 Film – Finn - Un amico al guinzaglio (commedia) 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Cartoni animati 19.25 Film – Scooby-Doo 21.10 Film – Garfield 2 22.55 Film – Barnyard - Il cortile 00.45 Studio Sport XXL 01.55 Show – Poker1Mania
O L'ABB AT IAMA! CH 043 322 17 17
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06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.50 Music. – Loggione 09.30 Info – SuperPartes 10.31 Film – Tin Cup 11.25 TgCom 11.26 Meteo 5 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Real – Grande Fratello 14.10 Show – Amici 15.30 Info – Verissimo 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – C'è posta per te 00.30 S-News – Nonsolomoda 25 e oltre... 01.35 Tg 5 Notte 02.05 Meteo 5 Notte (r) 02.07 Show – Striscia la notizia (r) 02.47 Film – L'infedele 03.41 TgCom 03.42 Meteo 5 04.16 Tf – In tribunale con Lynn
07.20 Tf – La grande vallata 08.10 Film – Quattro cuccioli da salvare (avventura) 09.40 Appuntam. al cinema 09.45 Tf – L'ispettore Derrick 10.35 Il Gran Concerto 11.00 Tgr BellItalia 11.30 Tgr Prodotto Italia 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.30 Tgr Il Settimanale 12.55 Tgr Ambiente Italia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tg 3 Pixel 14.50 Rai Educational 16.35 Tg 3 Flash L.I.S. 16.40 Magazine Champions League 17.00 Ciclismo: Presentazione Giro d'Italia 2011 18.10 90° Minuto Serie B 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Che tempo che fa 21.30 Film – Pranzo di Ferragosto 23.00 Tg 3 23.35 Tg Regione
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07.00 Euronews 08.00 Cartoni animati 10.35 Documentario 10.50 Info – Patti chiari (r) 12.05 Segni dei tempi (r) 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.50 Info – Il Ponte 13.15 Film – Rosamunde Pilcher - L'amore ritrovato 14.45 Tf – Robin Hood 15.30 Documentario 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Film – Like Mike 2 - Il sogno di Jerome (commedia) 17.40 Documentario 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Cartoni animati 18.35 Strada Regina 19.00 Il Quotidiano 19.25 Festa mobile 19.50 Lotto Svizzero 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Tf – Due uomini e mezzo 21.05 Film – Jerry Maguire 23.30 Telegiornale Notte 23.50 Tf – The Closer
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SABATO
LA PAGINA • 20 OTTOBRE 2010
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Il mondo di Facebook sbarca sul grande schermo Il film si ispira al libro The Accidental Billionaires (miliardari per caso), nel quale Ben Mezrich ha raccolto le versioni dei soci iniziali di Facebook Harvard, autunno 2003, Mark, alias Mark Zuckerberg, rompe con la sua ragazza e quasi per vendetta fa irruzione nei computer di una delle università più prestigiose del mondo per dare vita ad un sito database di tutte le ragazze del campus. Le allinea poi due alla volta e chiede agli utenti di scegliere ‘la più focosa’. Mark, impersonato da Jesse Eisenberg, chiama il sito ‘Facemash’. Sono gli inizi di quello che diventerà il social network per eccellenza, ‘Facebook’. ‘The Social Network’, già meglio conosciuto come il film su Facebook, diretto da David Fincher e scritto da Aaron Sorkin, sembra non aver deluso le aspettative di nessuno. O quasi, perché un po’ insoddisfatti si dicono coloro che si aspettavano un’incursione nella vita privata del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, attualmente considerato il più giovane miliardario al mondo. Una ricchezza che di recente ha anche condiviso donando cento milioni di dollari ad alcune scuole del New Jersey. Il film è uno spaccato sulla creazione di Facebook e anche sulle tante controversie, nonché battaglie legali, di chi ne reclamava la paternità. “Quando metti su un’organizzazione con cinquecento milioni di amici inevitabilmente ti fai anche qualche nemico”, minimizza Scott Rudin, uno dei produttori del film della Sony-Columbia. E a reclamare la paternità del social network sono stati diversi: a partire dai due rampolli di casa Winklevoss (Armie Hammer e Josh Pence), campioni di canottaggio,
a quello che inizialmente era il miglior amico di Zuckerberg, Eduardo Saverin (Andrew Garfield), passando per la parentesi oscura della partnership con Sean Parker (la popstar Justin Timberlake), fondatore di Napster. Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, non esce certo molto bene dal film: la pellicola rimanda infatti l’immagine di uno studente di Harvard geniale ma i cui comportamenti sono deviati da rabbia e solitudine; uno pronto a tradire senza troppi scrupoli amici e partner e ad appropriarsi di idee altrui per di arrivare al successo. ‘The Social Network’ entra in modo estremamente reale, ma anche con tanto senso dell’humour, nella vita dei baby cervelli di Harvard, ne descrive l’iniziale isolamento e anche la battaglia per farsi accettare a tutti i costi, per entrare nelle confraternite esclusive, per far colpo sulle ragazze. La pellicola descrive chiaramente come Facebook nasca da un bisogno di accettazione. Ma poi un innocente strumento per socializzare sfugge al controllo e diventa un ‘giocattolino’ che oggi vale più di 25 miliardi di dollari. David Fincher, candidato all’Oscar nel 2008 come miglior regista per il film ‘Lo strano caso di Benjamin Button’, centra il suo obiettivo anche attraverso un cast fatto di attori giovanissimi, non ancora trentenni, e soprattutto tipiche ‘facce da Harvard’. Ed è anche un film in cui tutti gli spettatori possono riconoscersi e ammettere che ormai Facebook è parte della loro vita. ‘Facebook me’ è una delle frasi ricorrenti nella pellicola,
espressione che tuttavia sembra non aver avuto presa sul cast stesso. Fincher, Eisenberg, Garfield, Timberlake e Sorkin hanno tutti dichiarato in conferenza stampa di non avere una pagina Facebook oppure di essersi cancellati dopo averla aperta.
CINEMA 35
36 TELEVISIONE
LA PAGINA • 20 OTTOBRE 2010
DOMENICA
ABBONAT I 043 322 17 17
Parla con lei
RSI LA1
22.50
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.51 Cult. – Le frontiere dello Spirito 09.42 TgCom 09.45 Info – Verissimo 12.30 Real – Grande Fratello 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Real – Grande Fratello 14.00 Show – Domenica Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.39 Meteo 5 20.40 Show – Striscia la domenica 21.31 Tf – Distretto di Polizia 10 23.40 Info – Terra 01.00 Tg 5 Notte
O L'ABB AT IAMA! CH 043 322 17 17
ON
AME N T
Benigno è un infermiere. Nella clinica “El Bosque” si prende cura di Alicia, una ballerina entrata in coma a causa di un incidente stradale. Nello stesso ospedale è ricoverata Lydia, una donna torero ferita, anche lei in coma e fidanzata di Marco, uno scrittore quarantenne. Benigno ricorda di aver incontrato Marco ad uno spettacolo di Pina Bausch. Un giorno lo ferma per parlare un po' e tra loro nasce una bella amicizia. Nelle ore passate tra le mura della clinica le vite dei quattro personaggi si intrecciano e gli avvenimenti del passato, del presente e del futuro conducono Benigno, Marco, Lydia e Alicia verso il loro insospettabile destino...
07.00 Tf – Il diario di Bindi 07.20 Art Attack 08.15 Tf – Tutti odiano Chris 08.35 Tf – Kark 09.00 Tf – Unfabulous 09.25 Tf – The Naked Brothers Band 09.50 Cult. – Ragazzi c'è Voyager 10.20 Cult. – A come Avventura 11.00 Rai Sport Numero Uno 11.30 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Motori 13.40 Meteo 2 13.45 Quelli che aspettano... 15.40 Quelli che il calcio e... 17.05 Rai Sport Stadio Sprint 18.00 Tg 2 L.I.S. 18.05 Rai Sport 90° Minuto 19.00 Rai Sport Speciale Numero 1 20.00 Stracult pillole 20.30 Tg 2 Sera 21.00 Tf – N.C.I.S. 21.45 Tf – Castle 22.35 La Domenica Sportiva 01.00 Tg 2 01.20 Sorgente di vita 01.50 Real – Extra Factor 02.20 Almanacco
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
RIN N O V I A
07.50 Automobilismo: GP Corea - Gara 09.40 Euronews 09.55 Sci: Slalom gigante maschile 11.05 Automobilismo: GP Corea - Gara (r) 12.55 Sci: Slalom gigante maschile 14.00 Ginnastica artistica 18.00 Sci: Slalom gigante maschile (r) 18.55 Calcio: Super League 19.30 La domenica sportiva 20.00 Documentario 20.20 Tf – One Tree Hill 21.05 Tf – Dr. House
H
OTTOBRE
06.30 Mattina in famiglia 07.00 Tg 1 Mattina 07.15 Pole Position 07.55 Automobilismo: GP Corea del Sud - Gara 09.45 Pole Position Dopo Gara 10.25 Tg 1 L.I.S. 10.30 A sua immagine 10.55 Santa Messa 12.00 Recita dell'Angelus 12.20 Linea Verde 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Show – Domenica in l'Arena 15.50 Show – Domenica in Amori 16.15 Show – Domenica in... onda 16.30 Tg 1 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.35 Rai Tg Sport 20.40 Quiz – Soliti ignoti 21.30 Minis. – Terra ribelle 23.45 Speciale Tg 1 00.50 Tg 1 Notte 01.15 Applausi 02.30 Sette note Musica e musiche 02.50 Sottovoce 03.20 Film – I banchieri di Dio Il caso Calvi (drammatico)
O?
24
06.45 Info – Il Ponte 07.10 Strada Regina 07.30 Svizra Rumantscha 08.00 Cartoni animati 09.30 Show – S-Quot (r) 10.30 Paganini 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Tf – Colombo 14.00 Film – Miss Agathe, con lei non si scherza - Morte sulla casa galleggiante 15.30 Tf – La vita secondo Jim 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Documentario 17.15 Tf – One Tree Hill 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Il giardino di Albert 19.00 Il Quotidiano 19.20 Controluce 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Insieme 20.40 Meteo 20.45 Storie 22.05 Cult tv 22.35 Telegiornale Notte 22.45 Meteo Notte 22.50 Film – Parla con lei
07.00 Info – Super Partes 07.40 Cartoni animati 10.55 Tf – Knight Rider 11.50 Grand Prix 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Guida al Campionato 14.00 Film – Due fratelli 14.57 TgCom 15.00 Meteo 16.10 Cult. – Capogiro Junior 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Tf – Mr Bean 19.20 Film – Norbit 20.10 TgCom 20.13 Meteo 21.25 Show – Colorado 00.35 Show – Le Iene 02.00 Film – Branchie 02.31 TgCom 02.34 Meteo 03.40 Mediashopping 03.55 Sitcom – Una pupa in libreria 04.45 Mediashopping 05.00 Tf – College 05.50 Mediashopping 06.05 Sitcom – Willy, il Principe di Bel-Air
07.30 Tf – La grande vallata 08.20 Film – Zanna Bianca un piccolo grande lupo 10.00 Appuntam. al cinema 10.05 Tf – L'ispettore Derrick 11.00 Tgr Estovest 11.20 Tgr Mediterraneo 11.45 Tgr RegionEuropa 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 TeleCamere Salute 12.55 Racconti di vita 13.25 Cult. – Passepartout 14.00 Tg Regione 14.15 Tg 3 Giorno 14.30 In 1/2 h 15.00 Tg 3 Flash L.I.S. 15.05 Alle falde del Kilimangiaro 18.00 Per un pugno di libri 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 19.50 Tg Regione Meteo 20.00 Blob 20.10 Che tempo che fa 21.30 Info – Report 23.25 Tg 3 23.35 Tg Regione 23.40 Caternoster
Rete 05.40 Tf – Agente speciale Sue Thomas 06.30 Tg4 Night News 06.50 Mediashopping 07.20 Tf – Sei forte maestro 08.30 Cult. – Vivere meglio 10.00 Santa Messa 11.00 S-News – Pianeta Mare 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 S-News – Melaverde 13.30 S-News – Pianeta Mare 13.48 Info – Traffico 13.55 Tf – Tutti per Bruno 15.15 Sitcom – Cascina Vianello 16.10 Film – Air Force Aquile d'acciaio (avventura) 16.57 TgCom 17.00 Meteo 18.10 Tf – Colombo 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Tf – Colombo 21.05 Film – Deep Impact 21.47 TgCom 21.50 Meteo 23.20 Contro Campo Anteprima 23.30 Contro Campo 01.20 Tg4 Night News
20 OTTOBRE 2010 • LA PAGINA
CARTOMANZIA
0901
( ( ( OROSCOPO Ariete
(21 marzo - 20 aprile)
L'oroscopo 2010 Amore, salute, lavoro. Come sarà il 2010? Dal volto più noto dell'astrologia italiana, segno per segno, Fr. 18.tutte le previsioni per il nuovo anno. E in più: le caratteristiche dei bambini nati nel 2010, le affinità di coppia, il calcolo dell'ascendente con tabelle di facile consultazione. E non solo: troverete anche le tabelle delle "cuspidi", per chi è nato in una data a cavallo tra due segni e vuole sapere, una volta per tutte, a quale di essi appartiene.
Paolo Fox pag 237
Ordinalo!
043/ 322 17 17
La settimana sarà certamente movimentata, Venere farà acquistare un colore vivo alla vostra sfera sentimentale ed affettiva. Il dialogo e l’intesa con il partner saranno intensi e vivaci. Sul lavoro non è più tempo di cedere agli indugi. Valutate ogni opportunità.
Toro
(21 aprile - 20 maggio)
Avete bisogno di un attimo di respiro. Marte e Venere, opposti al vostro segno, possono rendervi insofferenti e intrattabili. Non lasciatevi trascinare dall’onda degli avvenimenti. Mercurio farà di tutto per stimolare il vostro buon senso e la vostra praticità.
Gemelli
(21 maggio - 21 giugno)
Non lasciatevi prendere la mano da ingiustificati ottimismi, state con i piedi per terra e riflettete sempre su ogni cosa. Giove, nel campo professionale, vi aiuterà a dispiegare un impegno maggiore che nel passato. Venere si farà corteggiare, ma alla fine cederà.
Cancro
(22 giugno - 22 luglio)
Gli astri vi sono più che mai amici. Venere e Marte, complici, accrescono il vostro potere di seduzione. Rubate un po’ di spazio agli impegni e godete di quella felicità che il destino vi riserva. Mercurio vi darà spirito di osservazione e di perspicacia.
Leone
(23 luglio - 22 agosto)
Le dissonanze di Venere e Marte vi rendono insoddisfatti dal punto di vista affettivo. Cercate di far accettare anche al partner la vostra sete di libertà, magari anche rispolverando la virtù della pazienza. Probabili visite inaspettate di vecchi amici.
EROTIC0 0906
VARIA 37
Vergine
(23 agosto - 22 settembre)
Il vostro ideale è di avere una vita affettiva equilibrata al massimo. Anche le più piccole sfumature devono essere compatibili con i vostri desideri. A quelli di voi non sposati Venere farà venire a galla la passione e la sensualità, mai come ora al massimo.
( ( (
Bilancia
(23 settembre - 22 ottobre)
Chi vive in coppia avrà una fase di rassicurante stabilità. Sul lavoro non partite a tamburo battente alla conquista di obiettivi fuori dalla vostra portata: bisogna ridimensionarli. Approfittate dell’ingresso del Sole nel segno per acquisire maggiore solarità.
Scorpione
(23 ottobre - 21 novembre)
Un gioco di sguardi, uno scambio di battute, un colpo di fulmine? Tutto è possibile in questi giorni di fine ottobre, anche la conclusione di affari sospesi e di contratti vantaggiosi. Venere e Marte saranno alleati leali e giocherelloni; non tiratevi indietro.
Sagittario
(22 novembre - 20 dicembre)
Potreste mancare di concentrazione o, se lavorate a contatto con il pubblico, avere problemi di comunicazione, ma il lavoro è sublimato dall’atmosfera fatata che gli astri riservano alla vostra sfera sentimentale, romantica, sensuale e a volte trasgressiva.
Capricorno
(21 dicembre - 19 gennaio)
La dolce Venere vi propone nuovi e intriganti incontri. I transiti interplanetari rafforzano l’intesa con le persone con cui avete a che fare, siano esse amici o sconosciuti. Una relazione appena nata può trasformarsi facilmente in un incontro di vita.
Acquario
(20 gennaio - 19 febbraio)
A creare un certo scombussolamento, soprattutto sul fronte dell’amore, sono ancora e sempre Venere e Marte, gli eterni duellanti che a tratti si rappacificano. Alcune decisioni richiederanno flessibilità e capacità, ma a voi nulla manca in questo periodo.
Pesci
(20 febbraio - 20 marzo)
Giove vi è amico, così come Venere spinta da un Marte gasato come non mai. Il mondo vi sembrerà a portata di mano, complici l’età e l’atmosfera magica che sta per nascere intorno e dentro di voi grazie ad un partner eccezionale dal fascino inconfondibile.
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LA PAGINA • 20 OTTOBRE 2010
LUNEDI
21.10
06.40 Cartoni animati 08.40 Tf – Kyle XY 09.35 Tf – Smallville 11.25 Tf – Heroes 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 S-News – Cotto e mangiato 13.50 Tf – I Simpson 14.20 Tf – My name is Earl 14.50 Sitcom – Camera Café 15.30 Sitcom – Camera Café ristretto 15.40 Cartoni animati 16.40 Telen. – Il mondo di Patty 17.35 Tf – Ugly Betty 18.30 Studio Aperto 19.00 Studio Sport 19.30 Sitcom – Big Bang Theory 20.05 Tf – I Simpson 20.30 Quiz – Mercante in fiera 21.10 Film – Rocky IV 22.55 Film – Matrix
O L'ABB AT IAMA! CH 043 322 17 17
ON
AME N T
Ivan Drago, campione sovietico dei pesi massimi categoria dilettanti, arriva negli Stati Uniti per un incontro con Rocky Balboa, il quale però rinuncia in seguito al suo ritiro definitivo dal ring. Si fa avanti allora Apollo Creed, ex campione del mondo ritiratosi da ormai cinque anni, che perde però la vita durante l'incontro. Spinto dal desiderio di vendetta e rivincita Rocky accetta di combattere a Mosca il giorno di Natale. Oltre l'avversario però Rocky se la dovrà vedere anche con un ambiente ostile ed un arbitro di parte...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Real – Amici 16.55 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Grande Fratello 00.15 Show – Mai dire Grande Fratello 01.00 Tg 5 Notte 01.30 Meteo 5 Notte (r) 01.31 Show – Striscia la notizia (r)
RIN N O V
Rocky IV
Italia 1
08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.15 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 Flash L.I.S. 15.05 Tf – La strada per Avonlea 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Show – Novecento 23.10 Cult. – Correva l'anno 00.00 Tg 3 Linea notte 00.10 Tg Regione 01.00 Appuntam. al cinema
Rete
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
AI
08.50 Telen. – Terra Nostra 09.40 Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 12.00 Quiz – Il gioco dei ricordi 12.30 Storie 13.40 Cult tv 14.10 Palmira mon amour 1° atto (commedia dialettale) 15.35 Euronews 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.35 Documentario 18.30 Tf – Family Law 19.15 Tf – Il commissario Rex 20.10 Tf – Just Cause 21.00 Democrazia Diretta
06.40 Tf – The Class 07.00 Cartoni animati 09.30 Protestantesimo 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Numb3rs 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Real – Extra Factor 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Senza Traccia 23.30 Tg 2 23.45 Film – Jesse Stone Caccia al serial killer (thriller) 01.05 Tg Parlamento 01.15 Sorgente di vita 01.45 Real – Extra Factor 02.15 Almanacco 02.30 Appuntam. al cinema 02.35 Film – Notte senza fine
H
OTTOBRE
06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.05 I Tg della Storia 09.30 Tg 1 Flash 10.00 S-News – Verdetto Finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Bontà loro 14.40 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Minis. – Il sorteggio 23.15 Porta a Porta 00.50 Tg 1 Notte 01.20 Che tempo fa 01.25 Appuntam. al cinema 01.30 Sottovoce
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07.00 Tf – 8 semplici regole 07.20 Filosofia e benessere 07.50 Swissview 08.15 La Storia del Regionale 08.40 Tf – Siska 09.40 Documentario 10.35 Tf – Just Cause 11.20 Tf – Family Law 12.05 Tf – E alla fine arriva mamma 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.10 Tf – 8 semplici regole 13.35 Tf – Law & Order 14.15 Tf – Il commissario Rex 15.05 Telen. – Terra Nostra 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Siska 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Film – Hancock 22.50 Telegiornale Notte
05.15 Tg4 Night News 05.35 Cult. – Peste e corna 05.40 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 06.25 Mediashopping 06.55 Tf – Più forte ragazzi 07.55 Tf – Starsky e Hutch 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.55 Tf – Detective in corsia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.17 Film – L'amore ha due facce 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Don Camillo Monsignore ma non troppo 23.40 Film – Cielo di piombo Ispettore Callaghan 01.30 Tg4 Night News 01.53 S-News – Pianeta Mare 02.35 Cult. – Vivere meglio 03.40 Mediashopping
20 OTTOBRE 2010 • LA PAGINA
APPUNTAMENTI Boccia Club Würenlos IL MILAN CLUB DOTTIKON organizza
Il circolo GOI di Glattbrugg organizza la
GARA DI BRISCOLA venerdì 22 ottobre ore 19.00 sabato 23 ottobre ore 14.00 domenica 24 ottobre ore 10.00
CASTAGNATA sabato 23 ottobre ore 19.00 presso il
forum della chiesa cattolica di Glattbrugg
Iscrizioni: Fr. 50.-- / coppia Premi: sulla base di 64 coppie
Con cena, musica, ballo e tombola. Entrata per i non soci Fr. 25.-- ed è compreso cena e castane bibite a parte
Con il Patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Berna e del Consolato Generale d’Italia in Zurigo, la Commissione “Terza età” del COM.IT.ES. di Lucerna, Nidvaldo, Obvaldo e Uri in collaborazione con Gruppi dei Pensionati delle MCl di Lucerna di Emmenbrücke organizza
5. FESTA DEI NONNI domenica 24 ottobre ore 19:30 presso
Centro “Al Ponte” Schachenweg 8, Emmenbrücke
Tutti i nonni e le nonne e i loro coetanei sono vivamente invitati a partecipare. Tel. 078 815 58 26 Franco Aufiero. Per partecipare è necessario annunciarsi entro il 18 ottobre 2010 alla Missione Cattolica Italiana - Spitalstr. 91, 6004 Luzern segreteria Tel. 041 410 11 59 Parrocchia Cattolica Italiana - Al Ponte, Schachenweg 8 6020 Emmebrücke - segreteria Tel. 041 260 53 64
organizza la
CASTAGNATA sabato 30 ottobre, ore 20.00 presso la
Aula Risi Dottikon
1. Fr. 800.- / coppia 2. Fr. 600.- / coppia 3. Fr. 300.- / coppia 4. Fr. 200.- / coppia 5.- 8. Fr. 100.- / coppia
Spuntino: Salsiccie e VINI BALDASSARRI Tel. 056 / 424 30 98
Cena, musica, ballo e divertimento! Info e prenotazioni al nr. 079 394 31 26
CIRCOLO CULTURALE “SANDRO PERTINI” DIETIKON organizza
SETTIMANA DI CURE TERMALI
dal 23 al 30 ottobre 2010 a
Montegrotto Terme Per ulteriori informazioni telefonare al no.: 044/740 54 01
ASS. CULTURALE UNIONE EMIGRATI SARDI “E. RACIS”
C.A.V.E.S
VARIA 39
IL DUO CALIENTE
organizza
organizza la
Veneti in Svizzera
FESTA SOCIALE CONVIVIALE SARDA
SERATA DANZANTE
domenica 24 ottobre
presso la
organizza
sabato 23 ottobre ore 19.00
Sala Worbirger
presso la
Katzenrütistrasse, Rümlang
Casa d’Italia
PREZZI MENÙ: Soci Fr. 30.-/non soci Fr. 35.-/ragazzi fino a 10 anni gratis Allieteranno la serata il gruppo FOLK-MUSICALE- SARDO “I MARIMBA” con lo spettacolo “CANTENDE E BALLENDE” Lo spettacolo avrà inizio alle ore 20.30 - entrata libera. Prenotazioni entro il 20.10.10, Francesco Salis, tel. 044 810 21 45 ----- 079 755 40 12/ 079 453 28 20
Berna Incontro C.A.V.E.S - Regione Risorsa culuturale e economica
sabato 30 ottobre presso la
Casa d’Italia Erismanstr.6, Zurigo con BRUNO e FRANCO Ci sarà una buona cucina a vostra disposizione, un bicchiere di vino e tanta allegria. Vogliamo riportare la Casa d’Italia come i vecchi tempi serve solo la vostra collaborazione
GIOCHI DELLA SETTIMANA NR 42 REBUS (11,2,6,1,2)
SUDOKU
Rebus (8,10) si N fon I amo Z A arti NA = sinfonia mozartiana
Soluzione
SOLUZIONI DELLA SETTIMANA NR 41
LE SOLUZIONI DI QUESTI GIOCHI NELLA PROSSIMA EDIZIONE DEL GIORNALE
40 TELEVISIONE
LA PAGINA • 20 OTTOBRE 2010
MARTEDI
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
Chisum
RSI LA2
21.00
Rete
Italia
06.55 Tf – Più forte ragazzi 07.55 Tf – Starsky e Hutch 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.55 Tf – Detective in corsia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.15 Soap – Sentieri 16.50 Film – La guida indiana 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – La figlia del generale 23.35 Film – Kamasutra
RINNOVA CHIAMA! 043 322 17 17
I
BB
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06.40 Cartoni animati 08.40 Tf – Kyle XY 09.35 Tf – Smallville 11.25 Tf – Heroes 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 S-News – Cotto e mangiato 13.50 Tf – I Simpson 14.20 Tf – My name is Earl 14.50 Sitcom – Camera Café 15.30 Sitcom – Camera Café ristretto 15.40 Cartoni animati 16.40 Telen. – Il mondo di Patty 17.35 Tf – Ugly Betty 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.30 Sitcom – Big Bang Theory 20.05 Tf – I Simpson 20.30 Quiz – Mercante in fiera 21.10 Film – Wanted - Scegli il tuo destino (azione) 23.15 Film – Domino (thriller) 01.40 Tf – I Griffin 02.05 Studio Aperto - La giornata 02.20 Mediashopping 02.35 Tf – Cinque in famiglia 03.20 Mediashopping 03.35 Film – Top Line
L' A
Nuovo Messico: John Chisum è il maggiore allevatore e proprietario terriero dello Stato, dato che controlla il corso del fiume Pecos. Personaggio nostalgico e tutto d'un pezzo, incarna il cavaliere solitario della frontiera, mai sposatosi e giunto in quelle terre quando esse erano abitate solo da indiani ed avventurieri. Assieme all'amico Henry Tunstall, allevatore di origini inglesi, cerca di opporsi allo strapotere del ricco Lawrence Murphy, che grazie ai suoi capitali sta prendendo il controllo della contea di Lincoln, cacciandone i piccoli proprietari e commercianti e mettendo a libro paga lo sceriffo, per installare un impero economico...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Real – Amici 16.55 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.11 Tf – I Cesaroni IV 23.00 Info – Matrix 01.30 Tg 5 Notte 02.00 Meteo 5 Notte (r) 02.01 Show – Striscia la notizia (r) 02.55 T-Show – Uomini e donne
08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.15 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 Flash L.I.S. 15.05 Tf – La strada per Avonlea 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Ballarò 23.25 T-Show – Parla con me 00.00 Tg 3 Linea notte 00.10 Tg Regione 01.00 Appuntam. al cinema
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08.50 Telen. – Terra Nostra 09.40 Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Quiz – Il gioco dei ricordi 12.30 Documentario 14.00 Palmira mon amour 2° atto (commedia dialettale) 15.15 Musicalmente 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.35 Documentario 18.30 Tf – Family Law 19.15 Tf – Il commissario Rex 20.10 Tf – Just Cause 21.00 Film – Chisum
07.00 Cartoni animati 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Numb3rs 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Real – Extra Factor 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Show – X-Factor 00.15 Tg 2 00.30 Tf – Squadra Speciale Lipsia 01.15 Tg Parlamento 01.25 Almanacco 01.35 Meteo 2 01.40 Appuntam. al cinema 01.45 Film – 2046 03.45 Stracult pillole 04.15 NET.T.UN.O.
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OTTOBRE
06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Bontà loro 14.40 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Minis. – Terra ribelle 23.25 Porta a Porta 01.00 Tg 1 Notte 01.30 Che tempo fa 01.35 Appuntam. al cinema 01.40 Sottovoce 02.10 Rai Educational
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08.15 La Storia del Regionale 08.40 Tf – Siska 09.40 Documentario 10.35 Tf – Just Cause 11.20 Tf – Family Law 12.05 Tf – E alla fine arriva mamma 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.10 Tf – 8 semplici regole 13.35 Tf – Law & Order 14.15 Tf – Il commissario Rex 15.05 Telen. – Terra Nostra 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Siska 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Tf – Castle 21.50 Tf – Lie to me 22.40 Tf – Brothers & Sisters 23.30 Telegiornale Notte 23.50 Film – La vida que te espera
ONAMEN
20 OTTOBRE 2010 • LA PAGINA
PICCOLO SCHERMO 41
Festival... ...Morandi Ad affiancarlo ci saranno le Iene, Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis Il Festival di Sanremo del 2011 vedrà Gianni Morandi sul palco del teatro Ariston affiancato dalle bellissime Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis, oltre che dalle due Iene Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri, sotto la direzione artistica di Gianmarco Mazzi. Il direttore di Raiuno Mauro Mazza ha espresso “piena soddisfazione” per la fiducia che il consiglio di amministrazione della Rai ha manifestato nei confronti del progetto da lui illustrato: “Su Sanremo - ha aggiunto - mi sono sempre mosso e intendo continuare a farlo in piena concordia con il direttore generale”. Si tratterà di un festival importante, ma anche dal budget ridotto: infatti, Masi ha dichiarato che sarà “attentissimo affinché i costi del prossimo Festival di Sanremo siano in linea con le compatibilità generali del bilancio della Rai”. Ma non solo. Altrettanta forte attenzione ci sarà affinché “i contenuti e i protagonisti siano coerenti e compatibili con la missione di servizio pubblico”. “Avevo da tempo condiviso il progetto prospettatomi dal direttore di Raiuno – ha puntualizzato il direttore generale -. Abbiamo lavorato insieme
per superare talune criticità che sono emerse: ho piena fiducia in Mauro Mazza”. La prossima edizione del Festival è ritenuta dai vertici Rai come estremamente delicata ed importante, vista la coincidenza con le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Per quanto riguarda la complessa trattativa sul pacchetto Morandi, iniziata da diversi mesi, finalmente si è giunti ad una conclusione. Il cantante aveva manifestato la sua disponibilità a presentare Sanremo 2011 a patto che gli fosse garantita autonomia progettuale nell’allestimento di un’edizione in grado di rivaleggiare con i grandi risultati delle ultime conduzioni. E nella sfida all’auditel Morandi aveva individuato le sue armi vincenti in due partner costantemente in copertina come Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez e nella comicità della coppia Luca e Paolo, liberata per la prestigiosa occasione da ‘Le Iene’ di Italia Uno. Un cast che metterebbe insieme i gusti di varie fasce del pubblico, anche se non sono mancate le critiche su Belen: oltre al sindaco della città dei fiori, che aveva affermato che non avrebbe voluto la ragazza coinvolta nello scandalo cocai-
na all’Hollywood di Milano, si erano detti contrari anche i consiglieri Verro (”Il fatto di avere Belen sul palco e Corona in prima fila non mi pare dia una buona immagine della Rai”) e De Laurentis (”Abbiamo bisogno di modelli positivi, spero che Belen non sia nel cast”). Pienamente condivisa da tutti, invece, la scelta di far scendere le scale dell’Ariston ad
una delle showgirl italiane più note a livello internazionale, anche se voci di corridoio sembrano giustificare la scelta non tanto, o non solo, per le sue doti artistiche, quanto per il fatto che avere al Festival la fidanzata di Clooney potrebbe attirare almeno un minimo in più di interesse da parte della stampa. Confermato anche il ruolo del giornalista Bruno Vespa.
Preavviso
zucchero in concerto Lunedì, 9 maggio 2011, 20.00, Hallenstadion Zurigo Martedì, 14 giugno 2011, 20.00, Geneva Arena
Biglietti disponibili al Ticketcorner e in tutti i punti vendita ufficiali
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LA PAGINA • 20 OTTOBRE 2010
MERCOLEDI
21.35
06.40 Cartoni animati 08.40 Tf – Kyle XY 09.35 Tf – Smallville 11.25 Tf – Heroes 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 S-News – Cotto e mangiato 13.50 Tf – I Simpson 14.20 Tf – My name is Earl 14.50 Sitcom – Camera Café 15.30 Sitcom – Camera Café ristretto 15.40 Cartoni animati 16.40 Telen. – Il mondo di Patty 17.35 Tf – Ugly Betty 18.30 Studio Aperto 19.00 Studio Sport 19.30 Sitcom – Big Bang Theory 20.05 Tf – I Simpson 20.30 Quiz – Mercante in fiera 21.10 Le Iene Show 00.00 Show – Zelig Off
O L'ABB AT IAMA! CH 043 322 17 17
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AME N T
Ray Elwood deve per forza prestare il servizio militare se vuole evitare qualche anno di prigione. Arriva così in una base americana stanziata in Germania e viene messo alle dipendenze del colonnello Berman. Siamo nel 1989 e il muro di Berlino deve ancora essere abbattuto, così Ray sfrutta la sua esperienza di uomo della strada per guadagnare qualche soldo extra con il mercato nero e con il traffico di armi e droga. Le cose si mettono male per lui quando un soldato della base viene trovato morto per overdose. Viene aperta un'inchiesta e le indagini sono affidate al sergente Lee, giunto nella base in compagnia della figlia Robyn...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Real – Amici 16.55 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.11 Film – Mi presenti i tuoi? 23.40 Info – Matrix 01.30 Tg 5 Notte 02.00 Meteo 5 Notte (r) 02.01 Show – Striscia la notizia (r) 02.55 T-Show – Uomini e donne
RIN N O V
Buffalo Soldiers
RSI LA2
08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.15 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 Flash L.I.S. 15.05 Tf – La strada per Avonlea 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.05 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Chi l'ha visto? 23.15 T-Show – Parla con me 00.00 Tg 3 Linea notte 00.10 Tg Regione 01.00 Appuntam. al cinema
Rete
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
AI
08.05 Euronews 08.50 Telen. – Terra Nostra 09.40 Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Quiz – Il gioco dei ricordi 12.30 Info – Patti chiari (r) 13.35 R'unôôr d'una visita (commedia dialettale) 15.05 Musicalmente 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.40 Documentario 18.55 Ginnastica: Memorial Gander 21.35 Film – Buffalo Soldiers 23.10 Calcio: Super League
07.00 Cartoni animati 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Numb3rs 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Real – Extra Factor 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Cult. – Voyager 23.10 Tg 2 23.25 Stracult 00.45 Rai 150 anni - La storia siamo noi 01.15 Tg Parlamento 01.25 RaiSport Reparto Corse 01.55 Real – Extra Factor 02.25 Almanacco 02.35 Meteo 2 02.40 Appuntam. al cinema
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OTTOBRE
06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 09.35 Linea Verde Meteo Verde 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Bontà loro 14.40 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Show – Ti lascio una canzone 23.55 Porta a Porta 01.30 Tg 1 Notte 02.00 Che tempo fa 02.05 Appuntam. al cinema 02.10 Cinematografo
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07.00 Tf – 8 semplici regole 07.20 Filosofia e benessere 07.50 Swissview 08.15 La Storia del Regionale 08.45 Tf – Siska 09.40 Documentario 10.35 Tf – Just Cause 11.20 Tf – Family Law 12.05 Tf – E alla fine arriva mamma 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.10 Show – S-Quot 14.15 Tf – Il commissario Rex 15.00 Telen. – Terra Nostra 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Siska 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Tf – The Mentalist 22.40 Tf – Cold Case 23.30 Lotto Svizzero
05.40 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 06.25 Mediashopping 06.55 Tf – Più forte ragazzi 07.55 Tf – Starsky e Hutch 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.55 Tf – Detective in corsia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.15 Soap – Sentieri 16.45 Film – Asso (commedia) 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Ticker (azione) 23.15 Film – Ancora vivo 01.10 Tg4 Night News 01.33 Music. – Clip Parade 30 Music Line '10 - Speciale 02.05 Film – Studio 54 03.35 Mediashopping 03.50 Cult. – Peste e corna 03.55 Tf – Le comiche di Stanlio e Ollio
20 OTTOBRE 2010 • LA PAGINA
MUSICA 43
Gli U2 a Roma per una notte rock da leggenda L’artiglio degli U2 ha agguantato Roma: in una notte quasi estiva in 75 mila sono accorsi da tutta Italia e dall’estero per il gran finale di questa parte del tour 360°, un giro del mondo nel segno del rock che, dicono gli esperti, si avvia a diventare la tournee di maggior successo nella storia. Una “serata magicaâ€? nelle parole pronunciate in italiano dallo stesso Bono, che insieme al resto della band ha regalato uno dei suoi migliori concerti degli ultimi anni. Al loro ingresso nello stadio romano, i seguaci di Bono e soci hanno trovato davanti a sĂŠ ‘The claw’, l’artiglio, il colossale e ipertecnologico palco che a molti sembra uno degli alieni della ‘Guerra dei mondi’, oppure un ragno che sovrasta la band. Sotto, i fortunati del ‘golden circle’, letteralmente all’interno della struttura, con i musicisti a pochi metri di distanza. Aprire le danze è toccato agli americani Interpol, che saranno al Palasharp di Milano il 17 novembre con il loro ‘indie rock’ elegante, ma l’attenzione del pubblico è stata scarsa, visto che l’attesa spasmodica era ovviamente tutta per gli U2, or-
mai da anni la piĂš grande rock band del pianeta. E, come ogni band planetaria che si rispetti, il loro show offre musica ma anche forti sollecitazioni visive. Nonostante le luci e le immagini da capogiro, a Roma è stata la musica a farla da padrona. Gli U2 sono apparsi in forma come di rado nelle ultime stagioni. Bono, incredibilmente ispirato, ha ritrovato la sua voce da leggenda, il gruppo ha suonato compatto e potente come non mai. Introdotti da Space Oddity di David Bowie, gli ex ragazzi irlandesi hanno attaccato con una dirompente ‘Beautiful Day’, quindi la classica ‘I will follow’, seguita da ‘Get on your boots’, ‘Magnificent’, ‘Mysterious Ways’. Tra i momenti da brivido e lacrime, una splendida ‘Miss Sarajevo’. Sopra di loro, l’artiglio cambia colore, lo schermo cilindrico cambia forma in modi incredibili con le canzoni. “Noi ci siamo innamorati di Roma quando suonammo allo stadio Flaminio molti anni fa. Grazie per averci tenuti vicini al vostro cuore per tutto questo tempo - dice Bono -. E stasera siamo qui con l’ultima data eu-
ropea di un tour che molti giudicavano impossibile. E io mi sento molto fortunato ad essere qui con i miei tre migliori amici: Larry, Adam e The Edgeâ€?. Poi rende omaggio a Roberto Saviano, che ha abbracciato prima di iniziare il concerto, e ai ragazzi di Teheran che lottano per la democrazia. A loro dedica una devastante ‘Sunday Bloody Sunday’ e, come sempre, alle note di Walk On, parte l’appello di solidarietĂ per Aung san Suu Kyi, leader democratica da anni agli arresti in Birmania. E poi ‘Vertigo’, ‘I’ll go
crazy if I don’t go crazy’, ‘In a little while’, ‘I still haven’t found what I’m looking for’. Tutte perfette, per un pubblico in autentico visibilio. Spettacolare la scenografia sugli spalti, che sulla tribuna Tevere si è a un certo punto disposta a formare la parola One, mentre le curve diventavano due gigantesche bandiere, italiana e irlandese. E il gran finale parte con classici a raffica proprio con ‘One’, quindi ‘Where the Streets Have no Name’, ‘With or without you’ e la avvolgente ‘Moment of Surrender’.
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LA PAGINA • 20 OTTOBRE 2010
GIOVEDI
Il negoziatore
RSI LA2
21.00
06.55 Tf – Più forte ragazzi 07.55 Tf – Starsky e Hutch 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.55 Tf – Detective in corsia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.15 Soap – Sentieri 16.45 Film – Come le foglie al vento 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – The Illusionist L'Illusionista (drammatico) 23.30 Cult. – Vite straordinarie 01.45 Tg4 Night News
O L'ABB AT IAMA! CH 043 322 17 17
AMENT
ABBONAT I 043 322 17 17
06.40 Cartoni animati 08.40 Tf – Kyle XY 09.35 Tf – Smallville 11.25 Tf – Heroes 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 S-News – Cotto e mangiato 13.50 Tf – I Simpson 14.20 Tf – My name is Earl 14.50 Sitcom – Camera Café 15.30 Sitcom – Camera Café ristretto 15.40 Cartoni animati 16.40 Telen. – Il mondo di Patty 17.35 Tf – Ugly Betty 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.30 Sitcom – Big Bang Theory 20.05 Tf – I Simpson 20.30 Quiz – Mercante in fiera 21.10 Tf – C.S.I. Miami 23.00 Tf – The Mentalist 00.50 Tf – Flash Forward 02.30 Studio Aperto - La giornata 02.45 Tf – American Dad 03.00 Tf – Cinque in famiglia 03.45 Mediashopping 04.00 Film – Desert Vampires
ON
Danny Roman, il miglior negoziatore di Chicago, si ritrova vittima di un complotto: una serie di accuse di omicidio e di malversazione nel gestire i fondi pensioni della polizia sembrano inchiodarlo senza alcuna via di scampo. Nella speranza di dimostrare la propria innocenza, Danny decide di entrare nel quartier generale del Dipartimento per gli Affari Interni e prendere in ostaggio il personale dell'ufficio. Ribalta così il suo ruolo da negoziatore a sequestratore e si trova faccia a faccia con Chris Sabian, un altro brillante negoziatore di Chicago. Adesso spetta a Chris capire i motivi che hanno spinto Danny ad agire in quel modo estremo...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Real – Amici 16.55 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Chi ha incastrato Peter Pan? 23.30 Show – Chiambretti Night - Solo per numeri uno
Rete
Italia
RINNOV
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.15 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 Flash L.I.S. 15.05 Tf – La strada per Avonlea 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.05 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Film – Casino Royale 23.40 T-Show – Parla con me 00.00 Tg 3 Linea notte 00.10 Tg Regione 01.00 Appuntam. al cinema
AI
09.40 Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 12.00 Quiz – Il gioco dei ricordi 12.30 Show – S-Quot (r) 13.30 Quel tranviere chiamato desiderio: Ovvero amur da fredèi, amur da cortèi - 1° tempo (comm. dialettale) 14.35 Musicalmente 15.30 Euronews 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.35 Documentario 18.30 Tf – Family Law 19.15 Tf – Il commissario Rex 20.10 Tf – Just Cause 21.00 Film – Il negoziatore
07.00 Cartoni animati 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Numb3rs 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Real – Extra Factor 19.30 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 “Spazio Santoro/Annozero” 23.20 Tg 2 23.35 Rai 150 anni - La storia siamo noi 00.35 Cult. – Ritratti musicali 01.10 Tg Parlamento 01.20 Real – Extra Factor 01.50 Almanacco 02.00 Meteo 2 02.05 Appuntam. al cinema
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OTTOBRE
06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Bontà loro 14.40 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Minis. – Ho sposato uno sbirro 2 23.25 Porta a Porta 01.00 Tg 1 Notte 01.30 Che tempo fa 01.35 Appuntam. al cinema 01.40 Cinematografo
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07.50 Swissview 08.15 La Storia del Regionale 08.40 Tf – Siska 09.40 Documentario 10.35 Tf – Just Cause 11.20 Tf – Family Law 12.05 Tf – E alla fine arriva mamma 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.10 Tf – 8 semplici regole 13.35 Tf – Law & Order 14.20 Tf – Il commissario Rex 15.05 Telen. – Terra Nostra 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Info – Falò 22.35 Il filo della storia 23.30 Telegiornale Notte 23.40 Meteo Notte 23.55 Film – Solitario Jim
20 OTTOBRE 2010 • LA PAGINA
MOTORI 45
Ford Focus Coupè Cabriolet adatta ad ogni situazione Adeguata in ogni situazione, elegante o sportiva. Lo straordinario linguaggio delle linee della Ford Focus CoupéCabriolet racconta in modo perfetto l’impegno della casa statunitense per offrire un design ricco di ispirazioni e al tempo stesso moderno e raffinato negli interni soft-touch. Ogni particolare, ogni dettaglio innovativo sono stati accuratamente realizzati per creare un’auto tanto sublime nell’esperienza di guida, quanto nel suo aspetto. Gli interni incredibilmente spaziosi accolgono quattro occupanti adulti, offrendo il massimo del comfort. E, proprio come ci si aspet-
ta da un’auto realizzata accuratamente come la Focus Coupé-Cabriolet, l’auto offre tutte le gioie del lusso. Ogni cucitura, ogni taglio del tessuto e della pelle, ogni dettaglio di Focus Coupé-Cabriolet è stato meticolosamente rifinito. E i colori ricercati per sedili, cuscini e rivestimenti delle portiere si completano alla perfezione per dare una sensazione finale di estrema eleganza. Focus Coupé-Cabriolet unisce in maniera fluida i principi del Kinetic Design Ford insieme allo stile tutto italiano. Le sue linee slanciate ed eleganti partono dalla possen-
te griglia fino a confluire armoniosamente verso la parte posteriore, più aerodinamica, rendendo l’auto sempre bella, sia con il tettuccio aperto che chiuso. Il parabrezza è stato appositamente realizzato per bloccare il livello del calore del sole cinque volte superiore rispetto ai cristalli oscurati convenzionali. Questo consentirà un minore utilizzo del climatizzatore per refrigerare l’abitacolo a una temperatura più confortevole. Per la Ford Focus CC è stato ideato anche un pratico dispositivo per non dover più cercare le chiavi. Basta avvicinarsi alla por-
tiera o al bagagliaio, tirare la maniglia e il sistema riconosce la presenza della chiave, anche se è nella borsetta o in tasca. Quindi è possibile sbloccare il veicolo e disattivare l’allarme.
46 TELEVISIONE
LA PAGINA • 20 OTTOBRE 2010
VENERDI
RSI LA2
Underdog - Storia 21.00 di un vero supereroe
06.40 Cartoni animati 08.40 Tf – Kyle XY 09.35 Tf – Smallville 11.25 Tf – Heroes 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 S-News – Cotto e mangiato 13.50 Tf – I Simpson 14.20 Tf – My name is Earl 14.50 Sitcom – Camera Café 15.30 Sitcom – Camera Café ristretto 15.40 Cartoni animati 16.40 Telen. – Il mondo di Patty 17.35 Tf – Ugly Betty 18.30 Studio Aperto 19.00 Studio Sport 19.30 Sitcom – Big Bang Theory 20.05 Tf – I Simpson 20.30 Quiz – Mercante in fiera 21.10 Sitcom – Ale & Franz Sketch Show
O L'ABB AT IAMA! CH 043 322 17 17
ON
AME N T
Alpha Dog è un cane poliziotto che un giorno commette un errore mandando all'aria la conferenza stampa del Sindaco di Capitol City. Viene immediatamente allontanato e si trova così ad essere vittima degli esperimenti genetici dello scienziato pazzo Dr. Barsinister. In seguito a un caotico tentativo di fuga Alpha si ritrova “vaccinato” e quindi, senza saperlo, dotato di superpoteri. Verrà accolto dalla guardia del corpo Dan Unger e da suo figlio Jack, il quale, dopo un'iniziale diffidenza, riuscirà a parlare con lui e ad accompagnarlo nelle sue imprese da supereroe canino...
06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Real – Grande Fratello 10.00 Tg 5 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Real – Amici 16.55 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Io Canto 23.59 Show – Chiambretti Night - Solo per numeri uno 01.30 Tg 5 Notte 02.00 Meteo 5 Notte (r) 02.01 Show – Striscia la notizia (r)
08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.15 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 Flash L.I.S. 15.05 Tf – La strada per Avonlea 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Info – articolotre 23.15 T-Show – Parla con me 00.00 Tg 3 Linea notte 00.10 Tg Regione 01.00 Appuntam. al cinema
Rete
Italia
Canale
OCCHIO AI PROGRAMMI
RIN N O V I A
10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 12.00 Quiz – Il gioco dei ricordi 12.30 Info – Falò (r) 13.50 Svizra Rumantscha 14.20 Quel tranviere chiamato desiderio: Ovvero amur da fredèi, amur da cortèi - 2° tempo (comm. dialettale) 15.20 Musicalmente 15.50 Euronews 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.35 Documentario 18.25 Tf – Family Law 19.15 Tf – Il commissario Rex 20.10 Tf – Just Cause 21.00 Film – Underdog Storia di un vero supereroe
07.00 Cartoni animati 09.15 Tgr Montagne 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Tg 2 Eat Parade 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Numb3rs 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Real – Extra Factor 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – N.C.I.S. 21.50 Tf – Criminal Minds 22.40 Minis. – Persone sconosciute 23.25 Tg 2 23.40 Info – L'ultima parola 01.10 Tg Parlamento 01.20 Real – Extra Factor 01.50 Meteo 2 01.55 Appuntam. al cinema 02.00 Film – Personal Effects
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OTTOBRE
06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Bontà loro 14.40 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Show – I migliori anni 00.05 Info – Tv 7 01.05 Cinematografo 01.35 Tg 1 Notte 02.05 Che tempo fa 02.10 Appuntam. al cinema 02.15 Sottovoce
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07.20 Filosofia e benessere 07.50 Swissview 08.15 La Storia del Regionale 08.40 Tf – Un caso per due 09.40 Il filo della storia 10.35 Tf – Just Cause 11.20 Tf – Family Law 12.05 Tf – E alla fine arriva mamma 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.10 Tf – 8 semplici regole 13.35 Tf – Law & Order 14.15 Tf – Il commissario Rex 15.05 Telen. – Terra Nostra 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Info – Patti chiari 22.20 Tf – Cold Case 23.05 Telegiornale Notte 23.30 Film – I Fantastici 4
05.40 Tf – Agente Speciale Sue Thomas 06.25 Mediashopping 06.55 Tf – Più forte ragazzi 07.55 Tf – Starsky e Hutch 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.55 Tf – Detective in corsia 14.05 S-News – Forum 15.35 Soap – Sentieri 16.10 Film – Seabiscuit - Un mito senza tempo (avventura) 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Info – Quarto grado 23.25 Film – Spy (thriller) 00.11 TgCom 00.14 Meteo 01.45 Tg4 Night News 02.10 Film – La dama rossa uccide sette volte (giallo) 03.50 Mediashopping
20 OTTOBRE 2010 • LA PAGINA
AGENDA 47
IN GIRO PER I MUSEI CHIASSO
Gillo Dorfles M.A.X. MUSEO VIA DANTE ALIGHIERI, 6 FINO AL 21 NOVEMBRE 2010 ORARI: MAR-DOM 10.00-12.00/15.00-18.00 ZURIGO
Une Idee, une Forme, un Etre MIGROS MUSEUM ALBISRIEDERSTRASSE 199A FINO AL 28 NOVEMBRE 2010 ORARI: MAR-MER-VEN 12.00-18.00 GIO 12.00-20.00 SAB-DOM 11.00-17.00 BERNA
Don't Look Now KUNSTMUSEUM BERN HODLERSTRASSE 8-12 FINO AL 20 MARZO 2011 ORARI: MAR 10.00-21.00 MER-DOM 10.00-17.00 WINTERTHUR
Three exhibitions FOTOMUSEUM WINTERTHUR GRUZENSTRASSE 44+45
FINO AL 14 NOVEMBRE 2010 ORARI: DA MAR A DOM 11.00-18.00 MER 11.00-20.00
BASILEA
Vienna 1900 FONDATION BEYELER BASELSTRASSE 101, RIEHEN
Roba da... GUINNESS!
Curiosità
Il tunnel dei record
Ladro senza bottino!
Il 15 ottobre é caduto l'ultimo diaframma del Tunnel ferroviario di Base del Gottardo, la galleria più lunga del mondo con i suoi 57 chilometri. Operativo - secondo previsioni - dal 2017, il tunnel accorcerà di oltre un'ora la distanza da Milano a Zurigo (si viaggerà in 2h e 40 minuti). I treni viaggeranno a 250 all'ora.
In Germania, un uomo d’affari in attesa di imbarcarsi su un aereo, ha visto sparire la sua valigetta che conteneva anche 2 buste con 10.000 euro in contanti. Il ladro della valigetta, dopo averla rovistata e poi abbandonata, non si è minimamente accorto del contenuto delle buste, che ha lasciato del tutto intatte.
FINO AL 16 NOVEMBRE 2010 ORARI: TUTTI I GIORNI 10.00-18.00 MER 10.00-20.00 ZURIGO
Subodh Gupta HAUSER & WIRTH HUBERTUS EXHIBITIONS ALBISRIEDERSTRASSE, 199A
FINO AL 13 NOVEMBRE 2010 ORARI: MAR-MER-VEN 12.00-18.00 GIO 12.00-20.00 SAB 11.00-17.00
IN GIRO PER I MUSEI