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Quegli anni cinquanta di un tempo che fu. Il tempo di povera gente intenta a costruire il domani. Ed io che passavo i miei giorni sognando –chissà ? - di scoprire il mistero di ciò che ci fosse al di là di quel monte e la mamma a svelarmi l’arcano: Milano. Anni di spensierata gioventù. Certo, non molto da festeggiare all’umile desco. Al mattino, il latte della capretta marinella che tanto faceva dannare. Spariva nella boscaglia aderente alla misera casa paterna, la birba, e ogni qualvolta la portavo a cibarsi del nettare verde di cui sono ricche le pendici della valle amata. Il ragazzo abbisogna di apprendere , studiare quel testo a memoria per il mattino a venire e tu che intendere non sai e non vuoi. A sera, sazia e mansueta, offrivi i tuoi capezzoli alle sapienti

Celebrata al Quirinale la "Giornata dell'Informazione" Giorgio Napolitano: "Serve senso di responsabilità” Responsabilità e senso del limite. Sono le parole utilizzate dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per richiamare i giornalisti alla correttezza professionale nel corso della Giornata dell’Informazione al Quirinale, celebrata lo scorso 21 gennaio. Parole che il Presidente ha voluto riferire in particolare alla cronaca giudiziaria, sottolineando la necessità di “un equilibrio tra i valori dell’informazione e della riservatezza delle indagini e della privacy e dignità delle persone’’. Un appello giunto mentre infuriano le polemiche sulla copertura televisiva riservata al caso Ruby e non molto tempo dopo quelle piovute sulle trasmissioni per l’omicidio di Sarah Scazzi. Al centro dell’intervento di Napolitano anche il tema della libertà di stampa, con il riferimento a “condizionamenti negativi e motivi di preoccupazione su cui è giusto richiamare l’attenzione delle istituzioni’’. Il Presidente, davanti ai vincitori di premi giornalistici e diversi esponenti del mondo dell’informazione, ha ricordato “la splendida figura’’ di Carlo Casalegno, ex vicedirettore de La Stampa ucciso dai

terroristi negli anni di piombo, riconsegnando alla vedova la medaglia d’oro al valor civile. “Senza avere mai pensato di divenire un eroe della difesa della libertà e dello Stato democratico, lo é tragicamente divenuto’’, ha detto Napolitano. E che rischi nello svolgere la professione si corrono anche ai giorni nostri lo ha sottolineato nel suo intervento il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino. “Il mondo politico - ha riferito Iacopino - dovrebbe capire che quando si fanno campagne contro i giornalisti, si dà il semaforo verde alla criminalità’’. Iacopino, ricordando che “i giornalisti minacciati sono drammaticamente aumentati’’ e rilevando la presenza di Nello Rega, il giornalista lucano vittima di attentati, ha quindi

STORIE dell’On. Gianni Farina mani di mamma Nilde a donare il bene prezioso per Etta, mia amata sorella, e per me. Di giorno polenta, profumata come i cibi della mia terra, ma pur sempre e solo polenta, accompagnata da un tozzo, a scelta, di salsiccia o formaggio. Ricordo ancora la notte di un sogno tremendo e mortale. Il pizzo, così abbiamo sempre chiamato la vetta che si erge lassù sopra il villaggio natio, il pizzo si muove, rincorre il ragazzo che sfugge o cerca la fuga, ma lui, il vigliacco, lo annienta e travolge. Un urlo, mi sveglio, la fronte che scotta, avverto un terrore, un composto di

gocce dallo strano sapore che sa di salmastro. Era un sogno: la grande montagna, un ammasso di sola polenta. Che tempi! E a sera minestra e ancora minestra, o se preferite, del brodo un po’ denso, composto da tanti ingredienti rubati alla terra. Chiamatela come volete, per me era amore, amore di donna e di madre. Talvolta e ciò avveniva soltanto d’estate e io che tardavo a capire il perché. Un grande bancale, e sopra sezioni minute di carne e ossa di mucca o di manzo per gente del luogo accorsi a spartire la preda. Una festa obbligata, improv-

sottolineato il ruolo dell’associazione Ossigeno in difesa dei reporter in pericolo. È intervenuto anche il presidente emerito della Corte Costituzionale, Riccardo Chieppa che, presentando il Codice di Autoregolamentazione in materia di rappresentazione delle vicende giudiziarie delle trasmissioni radiotelevisive, ha sottolineato la necessità di “evitare in ogni modo che le trasmissioni si trasformino o possano essere percepite come forme anticipatorie o sostitutive del processo’’. Il vicedirettore de La Stampa, Massimo Gramellini, ha invece parlato della storia del giornalismo nell’Italia unita, ricordando “il tantissimo giornalismo di qualità’’ raccontato nell’Almanacco sull’Italia Unita scritto con Carlo Fruttero. visa , inattesa , ma pur sempre una festa. Il banchetto è dovuto alla povera bestia , lassù all’alpe del Livrio, al dirupo su cui su cui si affacciò attratta da un salto all’ingiù, per essa, mortale. Ma siccome la festa appariva, come ho detto, improvvisa , e ogni estate inattesa, il dubbio , molto più di un sospetto, fosse che il mandriano distratto non l’avesse salvata e protetta. Il malvagio - per modo di dire - morì poco dopo colpito da una infame saetta, lassù, a quell’alpe, in una sera d’estate. E tutto un villaggio fu triste nel mentre seguiva la bara all’estrema dimora. Fu triste per lui e per quanto, era solo un sussurro ma quasi certezza. Ahimè!, è finita la festa. gianni.farina@lapagina.ch


editoriale

26 gennaio 2011 • la Pagina

Il nuovo duopolio mondiale C’era una volta in cui la politica internazionale era dominata dagli Usa e dall’Urss. Era guerra fredda tra i due Paesi, ma quella guerra fredda ha assicurato la pace per cinquant’anni, seppure a prezzi altissimi nei Paesi satelliti dell’Urss. Ora, sta emergendo un altro duopolio, con la differenza che il posto dell’Urss è stato preso dalla Cina. Saranno loro gli arbitri dei destini dell’umanità, sicuramente per tutta la prima metà del primo secolo del terzo millennio, ma forse anche oltre. Sono mondi e sistemi diversi. La Cina, come si sa, viene da decenni di comunismo duro e sanguinoso e il comunismo continua ad essere il suo sistema invasivo, con piccole dosi di democrazia, più un traguardo a lungo periodo che una realtà attuale. Nel mondo ci sono numerosi focolai di crisi e di guerre che rischiano di travolgere intere regioni e continenti, ma il vertice tra Obama e Hu Jintao avvenuto la settimana scorsa a Washington

ha mostrato chiaramente che se c’è una speranza per il benessere e la pace, ebbene queste condizioni potranno realizzarsi solo nella misura in cui Usa e Cina sapranno sviluppare il dialogo, trovare compromessi soddisfacenti ed esercitare un’egemonia che sia garante di stabilità. Si tratta di due giganti che fanno innanzitutto i loro interessi - ed anche questo è emerso con chiarezza - però i progressi sono fatti di piccoli passi. Ha dichiarato Hu Jintao: “Siamo una potenza pacifica. Non perseguiamo nessuna politica espansionista e non è vero che intendiamo lanciarci in una corsa agli armamenti. Non diventeremo una minaccia militare per nessuno”. Naturalmente, la politica espansionista c’è e si vede, soprattutto in Africa, in Medio Oriente, nel SudEst asiatico e anche in America Latina, e c’è anche il riarmo, come ha denunciato il Giappone, ma non è questo il punto e Obama lo sa. Il Presidente americano ha, infatti,

dichiarato: “Non siamo ipocriti, non nascondiamo le differenze che ci sono. Non solo in campo umanitario ma, ad esempio, anche su temi di politica internazionale e su questioni economiche come l’insufficiente rivalutazione dello yuan. Al tempo stesso riscontriamo progressi nell’impegno cinese ad applicare le sanzioni contro l’Iran, nel favorire la pace e la denuclearizzazione della penisola coreana e anche la volontà di Pechino di combattere la pirateria di chi viola il copyright americano in Cina”. Gli Usa vorrebbero la rivalutazione dello yuan per esportare in Cina, mentre la Cina non ci sente da quest’orecchio, perché vuole espandersi all’estero - solo in occasione del vertice ha firmato contratti per 45 miliardi di dollari con imprese americane - per avere prodotti e beni di alta tecnologia e perché vuole impedire l’entrata in Cina di chi potrebbe sconvolgere i mercati interni e i diritti politici e civili che non esistono,

vedasi la questione del Premio Nobel incarcerato o dei diritti delle minoranze come i tibetani. Insomma, al di là delle differenze di interessi, di tradizioni e di condizioni, non c’è altra scelta che il dialogo e la costruzione lenta e attenta di un solido sistema di equilibrio. Senza il dialogo c’è il vuoto, e sappiamo cosa significa il vuoto di potere in un mondo caratterizzato da egoismi, arroccamenti e chiusure ideologiche. Nel medio termine potranno affacciarsi sulla scena mondiale anche l’Europa e, certamente ancor prima, la Russia, a fare da mediatori e comprimari, ma ora non è così e bisogna prenderne atto.

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Punzecchiatura Urlo di gioia del centrosinistra: é morto Silvio Berlusconi... … contr'ordine, compagni, era un omonimo e pure di sinistra.

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Politica la Pagina • 26 gennaio 2011

La maggioranza unita difende il premier Mentre traballano alcune testimonianze contro Berlusconi, i sondaggi confermano il consenso al governo Intendiamoci, in un Paese dove tutto è possibile, dove in alcune Procure e in alcuni tribunali si condannano le persone non sulla base di prove concrete ed evidenti, ma sulla base del ragionamento (“non poteva non sapere”) e del dubbio (che comunque in un Paese civile dovrebbe essere a favore dell’imputato e non contro, in quanto “è meglio avere un colpevole fuori, che un innocente in prigione”), è ben probabile che i pm di Milano possano chiedere il rito immediato nei confronti di Berlusconi e ottenerne la condanna. Ripetiamo: è possibile che ci riescano anche se ciò contrasta con le procedure e con il merito delle accuse. Le procedure. È evidente che aver intercettato per mesi persone non accusate di nessun reato solo perché frequentavano la casa del premier, nella speranza di poter incastrare non loro ma il premier stesso in qualche modo e per qualcosa, indica pregiudizio e volontà di persecuzione nei confronti del presidente del Consiglio e violazione della libertà e della privacy delle persone intercettate senza che avessero commesso reato né prima e né dopo. È evidente anche che aver diffuso la notizia dell’indagine e delle intercettazioni all’Agenzia di stampa Reuters prima che all’imputato equivale a mettere in cattiva luce l’indagato e ad attirare su di lui una condanna morale e mediatica che potrebbe benissimo contrastare con la condanna giudiziaria. In caso di assoluzione, in

poche parole, resterebbe in ogni caso il danno fatto alla persona. Accadde già nel 1994. La notizia dell’avviso di garanzia fu dato prima al Corriere della Sera - che è un reato ma nessuno condanna mai i magistrati che lo commettono - e il giorno dopo al premier mentre presiedeva una riunione internazionale. Berlusconi, come si ricorderà, fu costretto a dimettersi il 21 dicembre 1994, ma dieci anni dopo tutti e tre i gradi di giudizio lo assolsero con formula piena. È per questo che ora il premier si oppone a certa magistratura. E veniamo al merito delle accuse. Il premier è accusato di concussione per aver fatto pressione sui funzionari della questura di Milano. Ma gli stessi funzionari hanno affermato che non ci furono pressioni e un’indagine del ministro degli Interni lo ha accertato. Per i pm di Milano, invece, non è così. Forse, se si fosse trattato di un’altra persona, sarebbe stato differente, ma siccome si tratta di Berlusconi si va a cercare il reato anche là dove non esiste. Il premier è accusato di prostituzione minorile, ma la presunta vittima lo difende a spada tratta dicendo che non è mai stata toccata dal premier e che da lui ha ricevuto solo aiuti. La realtà è che il castello di testimonianze contro di lui comincia a far crepe. Nadia Macrì, l’accusatrice del premier, racconta cose inverosimili, e cioè che il premier stesso avrebbe avuto sette rapporti sessuali della

durata di 5 minuti con sette donne diverse una dopo l’altra. Ora, basta fare un piccolo calcolo: in 35 minuti, 7 rapporti sessuali, roba davvero da superman, tra l’altro alla sua età (74). Il fatto è che la ragazza viene giudicata “bugiarda” dalla sua stessa madre, che dice che la figlia ha fatto tutto per avere notorietà. Non solo. Intervistata ad Annozero - in Italia i processi contro gli avversari si fanno non nei tribunali ma in televisione - Nadia Macrì ha mostrato i gioielli che avrebbe avuto da Berlusconi e un foulard con l’etichetta “Silvio Berlusconi”. Ebbene, a smentirla è l’ex fidanzato che ha rivelato che quei gioielli glieli ha regalati e comprati lui nel 2007 precisando anche il prezzo e il luogo. A tal punto la testimonianza di Nadia Macrì sta franando e la stessa procura l’ha convocata per chiarimenti. E che dire poi dell’ex prefetto di Napoli, Carlo Ferrigno che, parlando a telefono col figlio, esprime scandalo per presunte orge in casa del premier? Ebbene, l’ex prefetto, intercettato, parla di cose non viste direttamente, ma a lui riferite da terze persone e poi si scopre che proprio a Milano è in corso un processo che lo vede accusato di violenza sessuale. L’intento di ingraziarsi i giudici parlando male di Berlusconi è lampante. Dopo di che, ripetiamo, tutto è possibile quando alcune procure si sentono sostenute dalle opposizioni e dai giornalisti militanti che, assetati di odio e in barba ai diritti più

elementari, grossolanamente calpestati, hanno come unico obiettivo quello di delegittimare e di far fuori l’avversario-nemico che non riescono ad abbattere politicamente. Il bello è che nell’odio si distinguono cattolici tipo Rosi Bindi, laici tipo Emma Bonino che negli anni ’70 praticava aborti clandestini con la pompa di bicicletta, intellettuali come Lidia Ravera che ha scritto un libro di orge adolescenziali di cui lei era protagonista (“Porci con le ali”), politici tipo Nichi Vendola che tre anni fa dichiarò che bisognava favorire i rapporti sessuali tra bambini e adulti. È davvero un triste spettacolo quello di chi crea il mostro per accusarlo, poi, anche del fatto che cerca di difendersi. Il decreto sul federalismo municipale doveva essere a questo punto già approvato ma coloro che avevano fatto proposte di modifica, che poi sono state accolte, approfittando del “caso Ruby”, hanno chiesto un rinvio di sei mesi, evidentemente per affossarlo. Il che la dice lunga sulla loro reale volontà di fare le riforme. Il governo ha concesso una settimana di proroga, fino al 2 febbraio, giornata cruciale, perché se non c’è l’accordo, tutto può saltare. Intanto, viene fuori che tutto il clamore sollevato contro il premier non lo ha minimamente scalfito dal punto di vista del consenso elettorale. Si vede che gli italiani hanno capito ciò che i finti liberali non capiscono. ✗politica@lapagina.ch


cronaca

26 gennaio 2011 • la Pagina

Bin Laden minaccia la Francia Il leader di Al Qaeda minaccia
Sarkozy: “Gli ostaggi francesi 
saranno liberi solo con il ritiro”.
Parigi non cede: “Restiamo” In un nuovo messaggio registrato diffuso dalla tv al Jazira, il capo di Al Qaeda Osama Bin Laden ha legato la liberazione di ostaggi francesi al ritiro di Parigi dall’Afghanistan e ha avvertito che le posizioni del presidente Nicolas Sarkozy “costeranno care alla Francia”. “Vi ripetiamo lo stesso messaggio: la liberazione dei vostri prigionieri nelle mani dei nostri fratelli è legata ai ritiro dei vostri soldati dal nostro paese”, ha affermato la voce attribuita a Bin Laden. Rivolgendosi al popolo francese ha aggiunto: “Il rifiuto del vostro presidente di ritirarsi dall’Afghanistan è il risultato della sua subalternità all’America e questo rifiuto è una luce verde ad uccidere i vostri prigionieri... ma

noi non lo faremo quando conviene a lui...”. Bin Laden si riferiva agli ostaggi francesi detenuti in Niger. In settembre sette cittadini stranieri, tra cui appunto cinque francesi, sono stati rapiti nel piccolo paese africano. Dei sequestri si è detto sia responsabile l’ala nordafricana di Al Qaeda. Nel messaggio si afferma ancora che tale posizione di Sarkozy “gli costerà e vi (al popolo francese) costerà caro su diversi fronti, all’interno e all’esterno della Francia”. “Non annuncio nulla di nuovo dicendo che con l’ammontare del vostro debito e il vostro bilancio in deficit, farete a meno dell’apertura di nuovi fronti”. Ma Parigi non retrocede e si dice “determinata” a portare avanti la sua missione in Afgha-

nistan, che conta 3.750 uomini. “La Francia è al fianco dei suoi alleati su richiesta dell’Onu per aiutare il popolo afghano. Penso ai nostri ostaggi in Afghanistan e lavoriamo quotidianamente per la loro liberazione”, ha dichiarato il ministro degli Esteri, Michele Alliot-Marie, parlando dal Medio Oriente dove si trova per un tour diplomatico. “Siamo determinati a portare avanti la nostra azione in favore del popolo afghano”, ha invece sottolineato da Parigi il portavoce del Quai d’Orsay, Bernard Valero. Sono otto gli ostaggi francesi nel mondo. Due giornalisti, Stephane Taponier e Hervè Ghesquiere, sono stati sequestrati nel dicembre 2009 mentre stavano svolgendo un reportage per Fran-

ce 3 a est di Kabul. In un primo tempo, i talebani hanno negato ogni implicazione nel rapimento ma un video diffuso su internet ad aprile mostra i due prigionieri che leggono un testo nel quale chiedono a Parigi di soddisfare le richieste dei talebani. Inoltre, cinque francesi, dipendenti del gruppo Areva e Satom, sono ancora prigionieri dopo il sequestro dello scorso settembre nel nord del Niger rivendicato, come accennato su, dall’Aqmi, il braccio di Al Qaeda nel Maghreb islamico. A questi si aggiunge uno 007 transalpino rapito nel 2009 in Somalia.


esteri la Pagina • 26 gennaio 2011

Si moltiplicano i focolai di crisi in Albania e non solo Il paese vive una profonda crisi politica in cui l'opposizione accusa il governo del premier di corruzione I focolai di crisi si stanno moltiplicando in questi ultimi tempi, magari per cause e situazioni diverse, in nome della democrazia in alcuni casi, in nome dell’odio etnico e religioso in altri, ma indubbiamente anche sotto la spinta della crisi economica, che vuol dire 'per fame e per sopravvivenza'. Si tratta comunque di situazioni che possono evolvere anche in senso negativo, con conseguenze imprevedibili. Cominciamo dalla Tunisia dove, dopo la fuga di Ben Ali in Arabia Saudita, il potere è stato assunto dal presidente Fouad Mebazaa e dal nuovo premier Mohammed Ghannouchi, tutti e due ad interim per gestire la fase di transizione al termine della quale ci saranno le nuove elezioni (al massimo tra sei mesi). Ebbene, si era arrivati a formare un governo di unità nazionale, ma tempo qualche giorno e 4 ministri dell’opposizione si sono dimessi sotto la pressione della rivolta che chiede l’allonta-

namento dei ministri del vecchio regime, che sono circa la metà, tra cui l’attuale presidente e il premier, i quali si sono affrettati a dimettersi dal Rassemblement constitutionnel démocratique (Rcd), il partito di Ben Ali. Per la Tunisia è un passaggio difficile. La rabbia contro un regime che aveva sì assicurato una certa crescita economica, ma che era dominato da una rete di corruzione e di privilegi di parentela, potrebbe favorire anche l’ascesa di un partito islamico, messo al bando da Ben Ali, ma ora di nuovo in patria, pare, con forti sostegni da parte dei fondamentalisti all’estero. C’è il rischio anche che le forze armate e la polizia, a maggioranza del vecchio regime spodestato, possano riprendere con la forza il potere. In ogni caso, una situazione di caos troppo prolungato non sarebbe un buon segno. Se le opposizioni, come testimoniano le dimissioni dei 4 ministri, non capiscono che la transizione va

gestita costruttivamente, allora la situazione potrebbe sfuggire di mano. Nella vicina Algeria, la rivolta popolare non ha assunto le stesse proporzioni, così come pure in Egitto, tuttavia i focolai della rivolta non sono stati domati. È ben possibile che la “rivolta del pane” rimanga circoscritta solo alla Tunisia, almeno per quanto riguarda il Nord Africa. Una analogia è stata rilevata con quanto sta accadendo in Albania, dove nei giorni scorsi manifestazioni popolari con esiti sanguinosi sono esplose a Tirana. Corruzione e scarsa crescita economica sono i motivi della protesta, dichiarata dal sindaco socialista di Tirana e capo dell’opposizione contro il governo di Sali Berisha, rieletto con pochi voti di maggioranza nel 2009. In Albania la tensione è aumentata quando un video ha mostrato il vice premier Ilir Meta mentre trattava una tangente. Il vice premier, che tra l’altro è il rappresentante di un piccolo partito di sinistra che appoggia il governo di Sali Berisha, si è dimesso il 14 gennaio, ma ciò non è servito a placare le opposizioni. Durante le proteste sono morti tre manifestanti e sono state ferite molte persone, tra poliziotti e cittadini. Un video inchioda un poliziotto mentre spara ad un manifestante che poi cade a terra. La tensione è alta in Albania e preoccupa l’Europa e gli Stati Uniti. Innanzitutto, l’Albania ha fatto domanda di adesione all’Unione europea, dunque, è sotto osservazione. Ma non sfugge a nessuno il timore di una nuova ondata di violenze come quelle che esplosero nei primi Anni Novanta, quando alla protesta politica si unirono le bande di criminali che misero a ferro e a

fuoco tutto il Paese, al punto che molti, tanti, affollarono i barconi carichi di disperati. Dopo quella stagione al governo andarono i socialisti di Fatos Nano, ma la loro esperienza fu fallimentare, per cui al potere ritornarono i democratici del centrodestra di Sali Berisha, rieletto più volte, l’ultima, appunto, nel 2009. Una crisi in Europa va scongiurata, dall’Ue in primo luogo, ma anche dagli Usa, e i motivi non sono solo quelli citati. Ci sono anche i contrasti mai sopiti tra gli albanesi del Kosovo e la Serbia, che del Kosovo ha dovuto subire l’indipendenza. Poi c’è il rischio del contagio nella stessa Grecia, che viene da un lungo periodo di manifestazioni e di violenze. La crisi economica non ancora superata, con il carico di disoccupazione che ancora comporta e comporterà anche nel prossimo futuro, potrebbe ulteriormente accendere gli animi. È di questi ultimi giorni la notizia secondo cui 100 mila giovani irlandesi sarebbero pronti ad emigrare negli Usa. Ciò che forse li trattiene è solo che anche lì la crisi non è dietro le spalle. Non è un caso, dunque, che siano aumentate le pressioni sia su Berisha che su Edi Rama da parte degli Usa e dell’Ue affinché ognuno faccia la propria parte per far rientrare la dialettica politica nell’alveo della democrazia. È per questo – per tutte le forze centrifughe esistenti in vari Paesi e all’interno di intere regioni – che è una buona notizia la conclusione del vertice Usa-Cina a Washington, al termine del quale i due grandi hanno manifestato la volontà di dialogare e di lavorare per la pace, il benessere e la sicurezza del mondo. ✗esteri@lapagina.ch


esteri

26 gennaio 2011 • la Pagina

Attentato suicida a Mosca Più di un centinaio i feriti e 35 i morti Il kamikaze, forse, era una donna Un kamikaze si è fatto esplodere lunedì scorso, 24 gennaio, in mezzo alla folla all'aeroporto Domodedovo, il più grande scalo russo, provocando almeno 35 morti e più di 100 feriti. Almeno sei gli stranieri, ma nessun italiano e nessun svizzero, tra le 35 vittime, secondo quanto ha riferito il ministero russo per le emergenze. Si tratta di due cittadini britannici, di un tedesco, un kirghizo, un tagiko ed un uzbeko. Finora sono stati identificati 25 corpi (quelli delle persone con addosso documenti), per gli altri sarà necessario il test del Dna. Del centinaio di feriti ancora ricoverati, la metà sono in condizioni serie o estremamente gravi. In buone condizioni invece l'unico italiano ferito. L'attentato, il primo a prendere di mira un aeroporto in Russia, è stato compiuto nel pomeriggio nella zona degli arrivi, accessibile al pubblico e molto affollata, mentre erano attesi 30 voli di cui 15 internazionali. Potrebbe essere stata una donna, con l'aiuto di un complice, a compiere l'attentato suicida, secondo una fonte della polizia all'agenzia Ria-Novosti. Entrambi gli attentatori sarebbero morti. Pare certo che il kamikaze abbia usato almeno cinque chili di tritolo, imbottito con filo metallico tagliato a

pezzetti: probabilmente lo aveva portato in una borsa, secondo le ultime informazioni. "L'esplosione è avvenuta quando la presunta kamikaze, con a fianco un uomo, ha aperto una borsa. L'uomo è stato decapitato dall'esplosione", ha precisato la fonte. "Non è da escludere che i terroristi intendessero lasciare la borsa con l'ordigno nella sala degli arrivi dello scalo e che l'esplosione sia avvenuta accidentalmente oppure che l'ordigno sia stato azionato con un telecomando a distanza", ha precisato la fonte della polizia, che ha chiesto di rimanere anonima. Secondo alcune informazioni i due presunti terroristi sono stati condotti in aeroporto da un complice che poi ha aspettato in un'auto parcheggiata davanti allo scalo. L'attentato ha una chiara matrice caucasica, secondo quanto ha detto una fonte della polizia all'agenzia Ria-Novosti. "Le modalità sono quelle tradizionali dei terroristi provenienti dal Caucaso del Nord", ossia da repubbliche ribelli musulmane come Cecenia, Daghestan e Inguscezia. Il presidente Dmitri Medvedev, che è apparso molto provato, ha subito convocato una riunione d'emergenza al Cremlino e ha confermato che l’esplosione all’aeroporto Domodedovo è stata un atto terroristico; ha

dato quindi ordine di rafforzare i sistemi di sicurezza in tutti gli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie. “Occorre instaurare un regime speciale per garantire la sicurezza”, ha detto il presidente. L'aeroporto Domodedovo è rimasto chiuso solo 20 minuti, e ''non ci sono stati ritardi nelle partenze'', hanno sostenuto le autorità aeroportuali, mentre il presidente Medvedev ha annunciato che la direzione dell'aeroporto Domodedovo di Mosca dovrà rispondere dell'attentato: "Quello che è accaduto - ha dichiarato il presidente - dimostra chiaramente che ci sono state violazioni delle regole di sicurezza. C'é stato un vero fallimento per arrivare a portare, o far passare, una tale quantità di esplosivo", ha proseguito il capo dello Stato. "Tutti quelli che hanno delle responsabilità, quelli che prendono delle decisioni e la direzione dell'aeroporto dovranno rispondere di tutto. È un atto terroristico, è una tragedia", ha aggiunto Medved che ha rinviato la sua partenza per il forum economico internazionale di Davos, al quale avrebbe dovuto partecipare arrivando martedì sera sera per intervenire il 26 e il 27.

La televisione russa ha mostrato immagini del luogo dell'attentato, con la sala degli arrivi piena di fumo e con la gente che correva in tutte le direzioni; molti i corpi di morti e feriti distesi sul pavimento. Un testimone ha raccontato ad una radio di aver visto molte persone senza braccia o gambe dopo l'esplosione. Inizialmente si era parlato di un'esplosione nella zona di consegna dei bagagli. Poi la polizia ha fatto sapere che le telecamere hanno ripreso tre persone sospette nella zona accessibile al pubblico. I tre ora sono ricercati. La polizia ha inoltre trovato frammenti di corpo che potrebbero appartenere al presunto terrorista. 'Abbiamo trovato frammenti di corpo che potrebbero appartenere al terrorista ma - ha precisato la fonte - finchè non sarà fatta la perizia bisogna usare in modo molto attento le parole, tra cui anche 'kamikaze', perchè l'uomo - o la donna, come sembra dagli ultimissimi rilievi - potrebbe essere stato sfruttato a sua insaputa o potrebbe aver portato degli esplosivi. A tutte queste domande deve rispondere l'indagine''.


ecap la Pagina • 26 gennaio 2011

Evento finale del progetto Lavoro è Donna

Lo scorso sabato si è tenuto presso la sede ECAP di Basilea, l’evento finale del progetto “Lavoro è Donna”: corsi di formazione per donne italiane disoccupate residenti nella circoscrizione consolare di Basilea. Il progetto è stato svolto in due edizioni contemporanee da marzo a dicembre 2010 nelle due sedi ECAP di Aarau e Basilea. Venti donne hanno preso parte a un lungo e impegnativo percorso formativo, che le ha viste impegnate in aula per 200 ore, alle prese con i moduli di Ricerca attiva del lavoro, Tecniche relazionali, Informatica di Base, Lingua tedesca e inglese. L’evento finale, da un lato, ha voluto chiudere la fine delle attività corsuali con la consegna ufficiale degli attestati di frequenza, dall’altro è stata un’occasione per discutere i risultati del progetto e fare una valutazione dei risultati raggiunti. A conferire all’incontro una veste istituzionale ha contribuito la presenza della Dott. ssa Farruggio del consolato di

Basilea e la presenza dei partner italiani del progetto, SEGMA e AssForSEO, rappresentati da Elga Apostoli e Luigi Rosati. C’era un’atmosfera speciale all’ECAP di Basilea, quella delle occasioni importanti! Le partecipanti, accompagnate dalle famiglie e dai figli, erano rilassate e di buonumore, felici di essere arrivate in fondo a un percorso durato otto mesi, un periodo lungo in cui hanno dovuto conciliare la frequenza del corso con i loro impegni familiari e sociali. Luigi Rosati di SEGMA ha condiviso con i/le presenti la soddisfazione di aver progettato un percorso formativo che fosse corrispondente alle esigenze delle italiane in Svizzera. Ma i risultati, quelli veri, li hanno raggiunti le partecipanti, protagoniste del proprio percorso di vita e depositarie di capacità e risorse inimmaginabili. Loro ci hanno ringraziati tutti (in particolare le e gli insegnanti) per la pazienza nei loro confronti, noi ringraziamo loro per l’impegno e la costanza dimostrati. L’obiettivo finale del proget-

to era quello di aiutare le donne nella ricerca di un impiego, fornendo loro competenze e conoscenze che le rendesse competitive nel mercato del lavoro locale. In molti casi è più facile a dirsi che a farsi! In altri casi gli obiettivi sono stati raggiunti e le partecipanti hanno portato la loro testimonianza, come quella di Michelina, che a breve aprirà un istituto di lingue a Olten o quella di Maria Rosa che scrive (cito testualmente): “Il mio nuovo lavoro mi obbliga anche a volte a dei turni di sabato, e

questo è uno di quelli.” E poi continua: “Il mio commento al corso: un corso da consigliare per molti motivi, io ho rinfrescato alcune conoscenze, ma ho anche imparato cose nuove. Inoltre ho fatto nuove conoscenze, sono nate delle amicizie e ho rivisto donne che non vedevo da molto tempo. E le insegnanti e l’insegnante, persone davvero molto disponibili nei nostri confronti, non sempre compito facile. Ancora una volta un grazie a tutti ed un abbraccio a tutti.”


cronaca

26 gennaio 2011 • la Pagina

Ruby, scontro frontale tra Fini e PDL Spuntano foto interessanti Il caso Ruby infiamma lo scontro anche all’interno dei palazzi della politica. Gianfranco Fini alza l’asticella della scontro e chiede le dimissioni di Silvio Berlusconi. Il premier non cela ai suoi di essere esterrefatto e disgustato dal comportamento dell’ex leader di An, che “non dovrebbe neppure parlare” e ha “letteralmente superato ogni limite di decenza” chiedendo da presidente della Camera le dimissioni del presidente del Consiglio. Riprende così l’offensiva del Pdl, che torna a pretendere piuttosto le dimissioni del Presidente della Camera, ormai a capo di una fazione - dicono - e quindi non più imparziale. Con il leader Fli si schiera immediatamente Pier Ferdinando Casini, che dà il Terzo Polo oltre il 15%: “Quello di Berlusconi è un autogolpe, basta con l’alterazione della realtà. Si è lamentato di un colpo di Stato di Fini ma è stato lui a cacciarlo dal Pdl, cerchiamo di non falsificare le cose”. Sono anche i ministri della Giustizia Angelino Alfano e quello degli Esteri Franco Frattini a stoppare le pretese di Fini, sostenendo che il governo non solo andrà avanti, ma in caso di elezioni sarà ancora Berlusconi il candidato premier, perché gli italiani lo vogliono e lo dimostrano i sondaggi, nonostante il caso Ruby. Intanto Fini, in un’intervista rilasciata al “Corriere Adriatico”, è tornato a incalzare il premier, chiedendone le dimissioni. Il leader di Fli torna a martellare sulla “concezione patrimoniale e parafeudale della politica” nel Pdl, dove la discussione interna è stata “brutalmente soffocata”. “Il vero tradimento - affonda – è promettere riforme e persino ‘rivoluzioni’ per poi attuare la politica del giorno per giorno, e del basso profilo riformatore”. Da Arcore arrivano segnali di indignazione del Cavaliere mentre dalla maggioranza si leva un coro

di voci che intima a Fini lo sfratto immediato da Montecitorio. “Fini, avendo chiesto le dimissioni di Berlusconi - punta il dito Fabrizio Cicchitto, capogruppo dei deputati Pdl - dimostra di non essere affatto super partes. Di conseguenza deve essere lui a dimettersi da presidente della Camera e a condurre a viso aperto la sua battaglia politica, senza godere di una posizione istituzionale che di per sé invece lo pone al di sopra delle parti”. Ribatte Italo Bocchino, presidente dei deputati Fli: “Chiedere le dimissioni politiche di Fini mentre la stampa nazionale e internazionale si occupa del ‘bunga bunga’ di Berlusconi, è da incoscienti”. Berlusconi resterà premier, sia che si voti nel 2013 sia che si vada a elezioni anticipate, replicano piccati il Guardasigilli Alfano ed il ministro degli Esteri Franco Frattini, che spiega ai suoi omologhi invitati sulle piste di sci a Corvara: “Noi abbiamo una situazione molto curiosa, un presidente della Camera che è diventato il capo di una fazione, di un piccolo partito, quindi semmai la stranezza è questa. Il presidente del Consiglio ha un consenso forte degli italiani e ha il dovere di governare”. Ma Adolfo Urso, coordinatore di Fli, replica: “Invece di chiedere le dimissioni di Fini i pretoriani del Pdl si dovrebbero interrogare sugli interventi della Chiesa e della Confindustria e chiedere anch’essi – come ha peraltro fatto il presidente della Repubblica - che siano rispettate le istituzioni e che il premier chiarisca davanti alle sedi competenti”. Le parole di Urso fanno riferimento all’avvertimento arrivato da Emma Marcegaglia, presidente degli Industriali: “Il governo è fermo da sei mesi. Nelle prossime settimane il paese ha bisogno di capire se il governo è in grado di fare le riforme, altrimenti bisognerà fare un’altra scelta. Non si può più aspettare”. Ore decisive, dunque, per le riforme con la Lega che avverte:

“Dopo l’abbuffata di tette e culi sul caso Ruby torniamo alle cose che interessano i cittadini – è l’appello del ministro Roberto Maroni - chiediamo a tutti, maggioranza e opposizione, di deporre le armi della sfida quotidiana su teoremi, complotti e persecuzioni e di affrontare i problemi veri”. Mentre il dibattito politico va avanti, sul versante dell’inchiesta emergono altri dettagli sul caso Ruby. Sono state trovate nuove foto definite “interessanti” tra il materiale sequestrato durante le perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano. A quanto si è appreso, gli investigatori, che hanno “setacciato” gli appartamenti delle ragazze

che vivono nel residence di via Olgettina, e l’abitazione e gli uffici del consigliere regionale Nicole Minetti, oltre a documenti bancari, tra le altre cose, hanno trovato immagini, in particolare fotografie, probabilmente scattate dalle giovani in una delle molte serate a casa del premier. Fotografie che ora sono al vaglio di inquirenti e investigatori insieme alla documentazione bancaria rinvenuta tra cui altri 11 bonifici bancari da parte di Berlusconi - che si aggiungono ai due già segnalati negli atti inviati alla Camera – all’ex meteorina Alessandra Sorcinelli, l’ultimo dei quali datato 17 gennaio 2011.


10 svizzera la Pagina • 26 gennaio 2011

Iniziativa contro le armi: cosa pensano i contrari Reagiscono gli oppositori all’iniziativa contro le armi che sentono minacciate le loro passioni. Tra i più infervorati, collezionisti, cacciatori e soprattutto tiratori che difendono il loro sport: “Non è pericoloso “. Un recente sondaggio rivela che ad oggi l'iniziativa potrebbe essere accettata.

Tra meno di un mese si voterà per l’iniziativa lanciata da diverse organizzazioni “Per la protezione dalla violenza perpetrata con le armi”. Depositata nel 2009, l’iniziativa è stata respinta dal governo e dalla maggioranza del parlamento.

Tocca adesso ai cittadini elvetici esprimersi sulla proposta. Le richieste sono chiare e ben definite: i promotori credono che il possesso di armi da fuoco possa in un certo modo favorire chi avesse delle brutte intenzioni, o passasse dei periodi difficili, a lasciarsi andare a gesti avventati quali omicidi e suicidi. Nel testo ufficiale dell’iniziativa si chiede a chi

avesse intenzione di acquistare armi o munizioni da fuoco di presentare delle motivazioni valide che lo costringono a detenere l’arma e le capacità manuali per l’utilizzo; che venga proibita la detenzione di armi per il tiro a raffica e di fucili a pompa per uso privato; che vengano realizzati ambienti volti a custodire le armi d’ordinanza militari; che la Confederazione tenga un registro delle armi da fuoco e, infine, che le armi d’ordinanza non siano cedute ai militari dopo essere stati prosciolti. Non pochi gli oppositori dell’iniziativa tra i quali l’Unione democratica di centro, i partiti liberale, radicale, popolare democratico e borghese democratico, la Lega dei Ticinesi, le organizzazioni di tiro sportivo, di cacciatori, di armaioli e militari, molti dei quali vedono minacciati i loro interessi. Cacciatori e collezionisti saranno costretti a privarsi delle loro armi. La federazione sportiva svizzera da tiro (FST) vede nell’iniziativa popolare un attacco alla libertà e ai va-

lori svizzeri e una minaccia per le loro manifestazioni. Nel tiro sportivo gli svizzeri hanno ottenuto innumerevoli successi internazionali tra cui 20 medaglie olimpiche. Secondo molti degli oppositori, non è questo il modo giusto per garantire una maggiore sicurezza alla popolazione svizzera perché non è la privazione delle armi che frena le brutte intenzioni di un malintenzionato. Viene richiesta, inoltre, un’analisi più approfondita delle tragedie mortali se siano esse causate da armi da fuoco regolarmente registrate o meno. Molti sono dell’idea che dietro questa iniziativa ci sia l’intenzione di eliminare l’esercito visto che tra i promotori dell’iniziativa figura anche il Gruppo per una Svizzera senza esercito. Ed invece proprio dagli ambienti militari arrivano giudizi favorevoli all’iniziativa: secondo alcuni ex ufficiali dell’esercito l’approvazione non vorrebbe dire per forza la fine dell’esercito militare ma porterebbe piuttosto alla riduzione di possibili tragedie. Un recente sondaggio realizzato per conto della radiotelevisione SRG SSR registra una magBadenerstrasse 816 - ZH È aperta tutti i venerdì dalle ore gioranza schiacciante dei sì con il 52%, contro 20:00, sabato dalle ore 18:30 il 39% dei contrari. e domenica dalle ore 16:00 A poco meno di un Si potrà mangiare sotto sotto pre- mese dal voto, l’inizianotazione e si potranno frequentare tiva sembra quindi voli corsi di ballo gere a favore dei proPer informazionii: 079 436 18 91 motori.

Ass. La Balera Club da Cosimo


Svizzera 11

26 gennaio 2011 • la Pagina

San Gottardo: risanamento senza secondo tunnel Si fa sempre più accesa la discussione che ruota attorno alla questione del risanamento della galleria autostradale del San Gottardo. Sono soprattutto i cantoni la cui economia è legata alla viabilità del tunnel a considerare lacunoso il piano di chiusura per 900 giorni scelto dal governo. In prima linea il Ticino che vede la sua economia fortemente minacciata da questo piano di risanamento e auspica altre soluzioni. Un periodo così lungo è certamente giustificato dalla quantità e dalla rilevanza dei lavori da effettuare: essi riguardano soprattutto la pavimentazione stradale e le pareti della galleria, ma dovranno essere rivisti anche il piano di protezione anti-incendio, i sistemi di ventilazione, l’impianto delle acque e le nicchie di sosta, la distanza tra le quali dovrà essere regolata. Le vicende di questi ultimi giorni hanno visto i cantoni interessati muoversi per non rimanere isolati a seguito di questo provvedimento. Tra le alternative maggiormente sostenute c’è quella che prevede la costruzione di un

tunnel parallelo come sostituto temporaneo di quello principale, unicamente per il periodo di risanamento. Questa soluzione, però, non sembra incontrare i favori di tutti: a metà gennaio, infatti, è stato costituito un comitato “Contro la seconda galleria del San Gottardo” composto perlopiù da associazioni ambientaliste quali l’ATA, il WWF, Pro Natura, Iniziativa delle Alpi e Medici per l’ambiente, come pure le sezioni giovanili di PS e PPD. Esso sostiene la proposta dell’Ufficio federale delle strade (USTRA) di riattivare il servizio di treni navetta per il carico di auto e camion durante il periodo dei lavori. Secondo i membri del comitato, la costruzione di una seconda galleria porterebbe prima o poi a un ampliamento della capacità a quattro corsie invece delle due attuali. La costruzione di un secondo tunnel sembra comunque essere l’alternativa più valida tanto che è stata avanzata nuovamente come proposta valida durante l’incontro tra il consiglio di stato ticinese e Doris Leuthard, ministra dei trasporti svizzeri, il

19 gennaio scorso. Durante l’incontro, la delegazione ticinese ha potuto avanzare i dubbi sul periodo tanto prolungato della chiusura del tunnel per i lavori di risanamento, sicuramente poco favorevole per l’economia del cantone. Il mondo economico ticinese lamenta al governo di non aver considerato alcune problematiche importanti e di aver presentato un rapporto lacunoso in molte parti e con alcuni punti che necessitano di maggiori approfondimenti. Il governo si dice pronto ad analizzare più attentamente alcuni punti del rapporto ma sostiene anche l’urgenza di iniziare quanto prima i lavori, cioè non oltre il 2018. Anche su questo punto i cantoni interessati non si trovano d’accordo con la Confederazione e sostengono che, sulla base di alcuni studi e controlli effettuati sul tunnel, i lavori potrebbero slittare addirittura al 2025-2030, avendo in questo modo tutto il tempo necessario per costruire la galleria secondaria. Alcuni vedono nell’urgenza con cui la Confederazione intende avviare i lavori di risanamento

la volontà di impedire di avere il tempo per studiare una valida alternativa. Il secondo tunnel non sembra comunque essere tra le preferenze del governo. Domenica scorsa, infatti, la Leuthard, intervistata dal “SonntagsZeitung” ha commentato la situazione sostenendo che un risanamento del San Gottardo senza ricorrere al secondo tunnel sarebbe disagevole, ma fattibile. “Il San Gottardo è forse un mito, questa strozzatura è tuttavia minore se paragonata a quelle degli agglomerati con code quotidiane. Da questo punto di vista il San Gottardo non è prioritario”, afferma la ministra. “Bisogna tener conto anche degli aspetti finanziari”, aggiunge. Il Consiglio federale non ha comunque ancora preso una decisione: per farlo, “terrà naturalmente conto anche degli argomenti politici”, conclude la Leuthard. Lunedì 24 gennaio la consigliera deve incontrare una delegazione ticinese guidata da Luigi Pedrazzini a Berna per approfondire il problema del rischio di isolamento del Ticino per tutta la durata del lavori.


12 romanzo storico la Pagina • 26 gennaio 2011 «Il declino degli dei» di Gerardo Passannante - gerardo@passannante.ch Tomo terzo - Capitolo 172

Les jeux sont faits Accantonati i crucci personali, e ormai solo intento a dare precedenza all’impero, nei mesi seguiti al Consistorium Principis in cui l’aveva ufficialmente annunciata, Diocleziano si era dedicato ad organizzare la tetrarchia. Lasciata pertanto a Doroteo l’incombenza di disporre Valeria al matrimonio, a bandire ogni residuo di riserva aveva ingiunto a Galerio di fare i passi necessari per l’annullamento del suo, e di portarsi, entro la primavera dell’anno successivo, a Nicomedia. Inoltre, benché non si trattasse di un atto politico ma appena di una promessa estemporanea, aveva dato disposizione di rintracciare l’ex regina Zenobia in una villa nei pressi di Velletri, e di condurla ad Apamea, sinceramente sperando che potesse raggiungere Paolo di Samosata prima della sua morte. Senza stupirsi troppo, lui che intanto stava sacrificando i suoi affetti, di compiere un gratuito gesto di compassione, confusamente presagendo che non si sarebbe ripetuto con facilità. Ma se tanto era stato sollecito verso la supplica del vescovo moribondo, perché l’azione disinteressata gli risultava nobile di gratuita magnanimità, non aveva saputo assecondare altrettanto i desideri della sua stessa famiglia, per i quali, se mai era accaduto, non c’era più posto nella sua azione politica. Pertanto, solo quando tutto era ormai deciso, aveva avuto un colloquio formale con la figlia, per comunicarle, non per discutere, la risoluzione presa: che Valeria, da tempo rassegnata a quella sorte, non aveva osato nemmeno più contrastare, limitandosi a volgere lo sguardo al cielo, per pronunciare, con calma rassegnata: “Sta bene. Sono pronta.” Solo davanti a tanta remissione il padre aveva ancora avuto un fremito di tenerezza, grato in cuor suo a Valeria di avergli risparmiato il tosco di un inutile rimorso, e di aver compreso, da sua degna rampolla, quanto le necessità superiori precedono le egoistiche vaghezze

del cuore. E prima di congedarla l’aveva sbrigativamente rassicurata, trattenendo le lacrime ma con voce rotta, che neanche da lontano avrebbe smesso di vegliare su di lei; e che Galerio l’avrebbe rispettata e onorata come si conviene a una principessa. Si rifiutò invece, l’imperatore, di ricevere Prisca, che pure aveva chiesto udienza più volte, senza dubbio, pensava, per fare l’estremo tentativo di salvare la figlia da un’infelicità annunciata. Ma all’antico timore, in quel caso, si era sommato il recente malessere di dover affrontare una supplica che, senza più smuovere niente, sarebbe solo stata penosa per entrambi. Una volta presa e comunicata la sua decisione, Diocleziano non poteva più tollerare intoppi; e fu irritato, non commosso, dall’insistenza di Prisca, che era ben fermo ad eludere. Troppo a lungo l’ho supplicata di parlarmi, quando era ancora possibile, si ripeteva. Troppo a lungo ho implorato le sue spiegazioni. Troppo a lungo ho atteso un suo cenno di apertura. E troppo a lungo lei ha ignorato, si diceva con le parole di un poeta dell’800, che smisurato amor, che affanni intensi, che indicibili moti e che deliri movesti in me […] Or quella Prisca è morta che tanto amai. Giace per sempre, oggetto della mia vita un dì…

Adesso, si ripeteva l’imperatore, nel mio cuore fatto gelo non c’è più posto per lei e per le sue suppliche. A che le serve insistere, allora? Non ha capito che lei, proprio lei, è l’ultima persona al mondo che potrebbe farmi cambiare idea? E non è certo per un puntiglio d’orgoglio che causerò, come lei mi attribuirà, l’infelicità di Valeria. Se non la ricevo, non è perché temo che possa farmi recedere da una decisione irrevocabile. Non voglio vederla semplicemente perché, escluso quell’impossibile ripensamento, non ha alcun senso. E non la odio nemmeno, no, malgrado tutto il male che m’ha fatto, ché questo già sarebbe un segno di attenzione: l’unico sentimento che

realmente, autenticamente, Prisca riesce ancora ad ispirarmi, se sentimento si può dire, è soltanto di disprezzo!... E così, nella primavera del 293, si giunse alla Tetrarchia. La cerimonia per l’investitura dei due principi non si svolse però contemporaneamente. Il primo a diventare cesare fu Costanzo, che il 1° marzo vestì le insegne a Mediolanum, acclamato dalla folla dopo un pasticciato ma convinto discorso di Massimiano: che, per quanto strano potesse suonare alle orecchie degli insubri, era realmente emozionato per la solennità del momento. Poiché l’imperatore, ripensando che in occasione della sua stessa promozione, prima a cesare e poi ad augusto, l’assenza di Diocleziano le aveva sottratto parata e grandiosità, ora tentava di rimediarvi, come se rivivesse in Costanzo il proprio trionfo. Non era in effetti l’ex prefetto che stava celebrando in quel momento, ma se stesso: era di sé che Massimiano parlava; sue erano le imprese che celebrava nelle campagne d’Asia, Numidia, Mesia, Gallia, a contenere Alemanni o Bagaudi. E in quell’autocelebrazione riviveva l’incoronazione mancata, sapendo che i panegiristi l’indomani avrebbero riversato sul suo tavolo, in bella forma, gli svolazzi della retorica, finalmente sottraendolo all’eterna subordinazione a Diocleziano, per persuaderlo che adesso, per la prima volta, era un dio che concedeva, non un mortale che subiva. E la presunzione di onnipotenza gli errava in volto così distesa che, per quanto non avesse toccato un goccio di vino, lo trasfigurava di un’ebbrezza oscillante che rendeva al suo viso, o almeno così gli pareva, l’imponenza di una fierezza che non mancò di verificare lisciandosi la barba, e approvando il risultato percepito. Solo a questo punto si ricordò delle ragioni per cui si trovava là, e abbozzò un sorriso a Costanzo che si teneva alla sua sinistra in posizione arretrata, per esaltarne il valore, la fedeltà e l’amicizia. Con un’impennata che stonava con la

consuetudine del suo codice, lo dipinse come colui che avrebbe sottratto le dilette lande di Britannia alle mani di un folle avventuriero, per ricondurle nel maestoso alveo dell’impero; mentre Costanzo, più confuso che esaltato da queste parole, esibiva un sorriso contratto, in cui si leggeva tutto il prezzo del successo. Ché mai aveva dimenticato, in quei giorni, cosa gli costava, in termini di rinuncia, quella carica; non aveva dimenticato quanto l’abbandono di Elena, non ancora lenito dalla passione per la nuova sposa, lo feriva col rimorso di averla abbandonata senza avere avuto il coraggio di comunicarglielo. Inviando inoltre da lei Aurelio, a recarle la notizia, si era ancora attirato, se non le riserve, anche il raffreddamento dell’amico, che, una volta giunto a Naissus e comprese le ragioni per cui vi era stato inviato, non avrebbe potuto mancare di riconoscerne la viltà. E se pure più tardi avrebbe avuto occasione di spiegargli le dure necessità a cui aveva dovuto piegarsi, per intanto, e a lungo, Aurelio ne avrebbe avuto un’immagine offuscata. La preoccupazione che però lo occupava maggiormente era per Costantino. Che sarebbe accaduto ora di lui ora? Avrebbe dissipato nell’oscurità di Naissus una carriera così promettente, che lui non avrebbe più potuto seguire? ignorando però che Elena, pur di sottrarre il figlio a quell’anonimato, sarebbe stata disposta persino ad allontanarlo da sé. E poi, anche per sé adesso, realizzava Costanzo, si apprestava la necessità di dare un erede all’impero con una sposa legittima e affascinante, a cui rendere conto. Quella Teodora che a due passi da lui, sotto una graziosa aura di modestia che non estingueva il bagliore volontaristico del ciglio, senza osare volgergli lo sguardo lo spingeva invece in un’indefinita lontananza: dove forse già decifrava, lei che ancora non gli aveva sfiorato neanche la mano, che le imprevedibili contaminazioni del loro seme, meno di quarant’anni dopo, si sarebbero fuse nella cellula di Giuliano.


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26 gennaio 2011 • la Pagina

In difesa dell’insegnamento dell’italiano nel Canton San Gallo Per far fronte ad un crescente deficit finanziario, il Canton San Gallo ha in programma delle misure drastiche. Una misura riguarda l’italiano: a partire dall’anno scolastico 2012/13 nei licei sangallesi non sarà più possibile scegliere l’italiano come opzione specifica (in tedesco Schwerpunktfach). In questo modo si risparmierebbero 250000 franchi. «Peccato, ma sopportabile», dicono. Ma si tratta di una misura inaccettabile e controproducente! In Svizzera, la conoscenza della terza lingua nazionale è utile alla carriera professionale. Consente di instaurare e mantenere rapporti economici con imprese italiane della Svizzera italiana. Più

che un vantaggio economico, la soppressione dell’italiano opzione specifica risulta, quindi, essere controproducente per la futura generazione lavorativa svizzera. Vi è persino chi, come Christoph Mattle, Direttore dell’Ufficio del livello secondario II del Canton San Gallo, afferma: «La lingua nazionale

è naturalmente un argomento, ma con lo stesso diritto il latino può valere come madrelingua dell’Europa». Da non credere! Nel ventunesimo secolo non si ha più la fortuna (!) di imparare il latino come madrelingua, cosa che accadeva al filosofo Michel de Montaigne nel sedicesimo secolo. E non mancano

le università svizzere che hanno abolito l’obbligatorietà della conoscenza del latino per poter accedere allo studio di determinate materie. Se si vuole che il numero di liceali che vogliono imparare l’italiano nei licei svizzeri aumenti, urge una linea programmatica per la salvaguardia e la diffusione della lingua di Dante non da parte dell’Associazione svizzera dei professori d’italiano (da me presieduta), ma altresì da parte della Svizzera italiana e di chi rappresenta gli italiani e l’italiano all’estero. Il loro silenzio non è più sopportabile. Donato Sperduto - Presidente ASPI (Associazione svizzera dei professori d’italiano)


14 svizzera la Pagina • 26 gennaio 2011

La fabbrica di Nichi Vendola È grazie a Massimo Bello che il movimento di Nichi Vendola inizia a riscuotere il consenso da parte di un piccolo gruppo, ritenuto sufficiente per promuovere delle iniziative La fabbrica di Nichi a Zurigo esiste perché il signor Massimo Bello, che da vent’anni o giù di lì è in Svizzera a fare il fotografo, si è stufato di restare semplice spettatore di fronte al declino dell’Italia di oggi: un Paese che non riesce a stare al passo con l’Europa, devastato da politici predoni in un clima di generale impunità. Massimo, con un passato nei DS, si è avvicinato a Sinistra Ecologia e Libertà incuriosito dalla figura di Nichi Vendola e dalla sua avventura di governatore della Puglia. Due volte vincente in una regione non tradizionalmente di sinistra, Nichi sembra avere le carte giuste, tanto che Massimo si decide ad aprire la fabbrica a Zurigo. È dicembre quando in Italia certe vicende cominciano ad andare ben oltre l’immaginabile.

Sembra stia per cadere il governo, forse si andrà alle elezioni. E improvvisamente l’interesse per la fabbrica sale. Dopo le vacanze un gruppo di trentenni, immigrati da poco, contattano Massimo. Appuntamento al Punto d’Incontro di Josefstrasse. Pochi del gruppo hanno esperienze di politica attiva alle spalle, praticamente nessuno ha tessere di partiti. Quasi tutti hanno esperienze di lavoro o di ricerca di lavoro in Italia e, delusi, hanno deciso di lasciare il Paese: stipendi da fame per chi lavora nel privato, niente infrastrutture né finanziamenti per chi lavora nell’università e nella ricerca. Il contratto a tempo indeterminato, una chimera. Tutti condividono l’idea di fondo che fare politica voglia dire fare il bene comune.

Tasse 2011 al Punto d’Incontro Stefano Marzo, assicuratore della “Basilese” si mette a disposizione di tutte/i per la dichiarazione delle tasse

Lunedì dalle ore 18 alle 20 Sabato dalle ore 14 alle 16 presso il Punto d’Incontro Josefstrasse 102, 8005 Zurigo Telefono n. 076 367 89 88 Costi: a partire da 50 franchi

Una definizione tanto semplice e banale da essere dimenticata. “La voglia di una buona politica”, dice Vendola. Alla prima riunione sono solo quattro o cinque. Tanto basta per iniziare e crescere, e al secondo incontro sono già quindici. La voce gira rapidamente. Ora sono abbastanza da realizzare alcune iniziative. La fabbrica è di Nichi, dunque in caso si vada presto a votare si pensa a come sostenere il candidato nel quale tutto il gruppo si riconosce. Candidato, sperano, di tutta la sinistra. Ma è anche, appunto, una fabbrica: “un luogo pubblico, uno spazio per incontrarsi e condividere idee, esperienze, progetti”, come recita il sito internet, fabbrica.nichivendola.it. Quindi ci sarà tempo per

capire cosa il programma di governo del candidato Vendola possa dare a emigrati di nuova e vecchia generazione e, soprattutto, in che modo possano loro contribuire al programma, perché vinca un’Italia migliore. La fabbrica di Nichi a Zurigo è ancora un piccolo gruppo, aperto a tutti i contributi. Voi che non ci state a far affondare la barca e con lei tutte le speranze di chi in Italia è nato o ha vissuto, perché non passate alla fabbrica?

CONTATTI massimo.bello@ diebildmacher.ch Facebook La Fabbrica di Nichi - Zurigo)


cronaca 15

26 gennaio 2011 • la Pagina

Salvatore Cuffaro condannato a sette anni Confermata, a carico dell'ex governatore della Sicilia, la condanna di reclusione per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e violazione del segreto istruttorio nell'ambito del processo “talpe alla Dda” Più delle accuse e dei guai con la giustizia, l’immagine che ha avuto un peso enorme nella vicenda umana di Salvatore Cuffaro, che dovrà scontare sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra, è quella che lo riprende, dopo la condanna di primo grado, davanti ad un vassoio di cannoli che gli aveva portato un amico. Dava l’impressione che stesse festeggiando la condanna a 5 anni, ma lui ha sempre negato sostenendo che stava solo spostando quei dolci dal tavolo del suo ufficio. Se questo è il simbolo del declino (qualche giorno dopo si dimise da presidente della Regione) c’è un’altra improvvisata comparsa televisiva rimasta nella memoria del grande pubblico che segnò invece lo spumeggiante esordio di Cuffaro. Era il settembre 1991. Michele Santoro e Maurizio Costanzo avevano organizzato al teatro Biondo una trasmissione su Libero Grassi, ucciso dalla mafia per essersi ribellato al racket del pizzo. All’improvviso un giovane, Cuffaro, rosso in viso e in maniche di camicia, si lanciò dal pubblico in una appassionata difesa di Calogero Mannino, suo capo politico, a quel tempo

accusato da un pentito. “È una volgare aggressione - gridò - alla migliore classe dirigente siciliana della Dc’’. Costanzo, che non l’aveva mai visto, chiese a uno degli ospiti chi fosse e ne storpiò il nome chiamandolo ‘’Puffaro’’. Ma quell’appellativo lasciò ben presto il posto a quello di Totò “vasa vasa’’, ispirato alla sua abitudine di rendere più calorosi i suoi incontri pubblici e privati baciando su entrambe le guance gli interlocutori. Quei gesti affettuosi, uniti alla cura metodica dei rapporti con l’elettorato, lo hanno reso popolare e politicamente sempre più influente. Che fosse una portentosa “macchina di voti’’ si era capito sin dal 1991 quando fu eletto all’Assemblea regionale siciliana sfiorando le 80 mila preferenze. Il successo non arrivava per caso. Nato nel 1958 a Raffadali, una volta roccaforte del Pci in provincia di Agrigento, si era messo in luce come consigliere comunale del suo paese e prima nelle liste studentesche quando frequentava la facoltà di medicina (poi arrivò la specializzazione in radiologia).Nel 1990 l’approdo al consiglio comunale di Palermo, quindi il passaggio all’Ars e un nuovo exploit elettorale nel 1996 che lo fece diventare assessore all’agri-

coltura. Dopo un breve passaggio nella giunta di centro sinistra guidata da Angelo Capodicasa, la scalata di Cuffaro ai vertici della Regione raggiunse il culmine nel 2001 quando, come candidato del centro destra, sconfisse Leoluca Orlando nella prima elezione diretta a presidente. Replicò il successo nel 2006 quando l’avversario era Rita Borsellino. Ma dopo meno di due anni dovette gettare la spugna. Aveva resistito alla prima condanna, era riuscito a superare una mozione di sfiducia del centro sinistra all’Ars ma non le reazioni suscitate da quella foto “maledetta’’ con i cannoli. Sposato con Giacoma Chiarello, pure medico, padre di due ragazzi, Cuffaro ha sempre manifestato un forte sentimento religioso. La sua casa è piena di statue e immagini della Madonna a cui nel 2001 affidò le sorti della Sicilia. Dopo le dimissioni da Governatore, presentate il 23 gennaio 2008, sembrava che la parabola politica di Cuffaro fosse arrivata alla conclusione. Lui stesso aveva fatto intendere che si sarebbe fatto da parte. Invece non mancò l’appuntamento con le politiche del 2008 quando trascinò con i suoi voti l’Udc al Senato, conquistando un

seggio. Nell’ottobre 2010 è stato al centro di una nuova svolta politica. Abbandonata l’Udc, ha promosso con Calogero Mannino e l’amico Saverio Romano il Pid, Popolari di Italia domani. Il gruppo, in rotta con Casini, si è subito schierato a sostegno del governo Berlusconi e ha votato per la fiducia. Cuffaro ha condiviso fino in fondo quella linea ma ha preferito restare fuori dalla scena per dedicarsi ai suoi appuntamenti con la giustizia ribadendo sempre il massimo rispetto per la magistratura. Fino alla vigilia della sentenza della Cassazione della scorsa settimana, che il senatore ha atteso raccogliendosi in preghiera nella chiesa della Minerva a Roma e affidandosi, come sempre, alla Madonna prima di andare in carcere.


16 ginevra

la Pagina • 26 gennaio 2011

pagina a cura di Carmelo Vaccaro www.perso.ch/carmelo.vaccaro

R. Sottovia, V. Wenger, S. Salerno, G. Chiararia, A. Sempiana e A. Scarlino

A. Strappazzon, S. Salerno, F. Perler-Isaaz e C. Vaccaro

Sandrine Salerno e le rappresentanze delle comunità italiane e francese Nel quadro di una serie d’incontri con le comunità immigrate presenti nella Città di Ginevra, il Sindaco Sandrine Salerno ha ricevuto, lo scorso 18 gennaio, i rappresentanti delle collettività italiane e francesi. Com’è noto, il Sindaco Salerno è oriunda dei due paesi: padre italiano e madre francese. Iniziativa interessante e innovativa quella della Città di Ginevra volta a far conoscere meglio le Istituzioni e gli eletti della Città, attraverso incontri molto apprezzati dalle delegazioni, guidate dal Console Generale Alberto Colella per l’Italia e dal Console Generale Bruno Perdu per la Francia. Un programma intenso e suggestivo è stato offerto alle due delegazioni, a partire dall’accoglienza al Palais Eynard, sede del Comune, dove il Sindaco Salerno ha salutato e ringraziato le due rappresentanze distinguendole quali comunità più importanti, in termini di numero e di vecchia presenza, nel Cantone di Ginevra. La prima cittadina ha poi spiegato, in dettaglio, le strutture politiche della Città, l’organizzazione dei dipartimenti e dei servizi, le priorità politiche del Consiglio Amministrativo e gli obbiettivi principali dell’anno di Sandrine Salerno nella veste di Sindaco della Città di Ginevra. Di seguito, le rappresentanze sono state accompagnate ad assistere ad una assemblea del Consi-

glio Municipale insieme ai cinque Consiglieri Amministrativi della Città, per poi proseguire verso la visita guidata della prestigiosa sala dell’Alabama. L’attuale sala Alabama serviva come sala banchetti dove ricevere le personalità che la Repubblica ha voluto onorare. Nel 1794 era in quei locali che servono al Tribunale Rivoluzionario e giudice ordinario prima di stabilirsi, nel 1856, presso il Palazzo di Giustizia. Il nome di Alabama è stato dato, a questa magnifica stanza, per ricordare che lì si riuniva il tribunale arbitrale che ha posto fine al conflitto che oppose gli Stati Uniti d’America alla Gran Bretagna con una sentenza pronunciata nel 1872. Durante la Guerra di Secessione il governo sudista aveva fatto costruire, in Inghilterra, armamento delle navi che hanno causato ingenti danni al commercio nordista. Il più famoso di questi fu “Alabama”. Inoltre, fu proprio in questa sala che è stato firmata anche, il 22 agosto 1864, la famosa Convenzione di Ginevra, l’atto fondatore del Comitato internazionale della Croce Rossa e punto di partenza della Ginevra internazionale. Il percorso delle due delegazioni è proseguito con la visita della sede del Comune di Ginevra al Palais Eynard, dove la guida ha spiegato che, dopo aver fatto la sua fortuna in Italia, il banchiere Jean-Gabriel Eynard, ritornato

a Ginevra nel 1816 ed amante dell’architettura italiana, decise di costruire un palazzo (il primo edificio a Ginevra a portare il nome di Palazzo) vicino alle antiche fortificazioni della Città. La Città di Ginevra ha acquistato il palazzo nel 1891 e vi ha installato le collezioni svizzere del Museo di Storia Naturale. Classificato monumento storico nel 1921, l’edificio è stato completamente ristrutturato tra il 1981 e il 1986. L’edificio oggi ospita le riunioni settimanali del Consiglio di Amministrazione della Città di Ginevra e gli archivi di Stato, con diversi dipartimenti del governo municipale. Dopo di ciò, il Sindaco Salerno ha risposto alle domande, di carattere generale, di alcuni presenti prima di incontrare il Presidente del Consiglio Comunale, Frédérique Perler-Isaaz e altri eletti al Consiglio Municipale, attorno ad un buffet offerto agli invitati delle due rappresentanze dalla Città di Ginevra. È stata un’esperienza

piacevole per i rappresentanti italiani e francese, trai quali, per l’Italia, oltre al Console Generale Alberto Colella, erano presenti, per il Consolato, Maria Grazia Macciocchi e Anna Sempiana. Per il Com.It.Es. erano presenti il Presidente Francesco Celia, Giovanni Paggi e Silvano Cocco. Per la S.A.I.G., invece, la presenza del Coordinatore Carmelo Vaccaro. Inoltre, erano presenti diversi presidenti di associazioni quali: G. Chiararia Fogolâr Furlan, R. Sottovia Emiliano-Romagnoli, O. Bisacchi Club Forza Cesena, Menotti Bacci Lucchesi nel Mondo, S. Isabella Calabresi, A. Scarlino Pugliesi, Comm. Nunzio Crusi A.N.C.R.I., S. Lazzaroni Bergamaschi, A. Strappazzon Gruppo Alpini, Lorenzina Zuddas Sardi, Padre Luciano Cocco Missione Cattolica Italiana, Marianna Valle per la Camera di Commercio italiana in Svizzera, ed altre persone collegati alla comunità italiana di Ginevra. Alberto Colella e Bruno Perdu


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18 cronaca la Pagina • 26 gennaio 2011

Afghanistan, l'Italia piange la morte di Luca Sanna Funerali solenni lo scorso 21 gennaio a Roma nella Basilica di Santa Maria degli Angeli per il caporalmaggiore Luca Sanna, ucciso il 18 gennaio a Bala Murghab, in Afghanistan. Alle esequie erano presenti tutte le più alte cariche dello Stato, non il premier Silvio Berlusconi, che all’ultimo munito è rimasto a Palazzo Chigi. “Luca in Afghanistan intendeva, come tutti i nostri soldati, essere una presenza amica. Aveva compreso che non si vince solo con le armi e non si vince importando determinati

modelli culturali e politici”. Così l’arcivescovo ordinario militare per l’Italia, monsignor Vincenzo Pelvi, nell’omelia,

nella quale ha ricordato “il coraggio di Luca”: “A Luca non è stata rubata la vita, perché egli l’aveva già donata e anche noi non ci faremo rubare la speranza, non ci strapperanno l’amore per i più deboli e la fiducia nel popolo afghano, nonostante questa ennesima ferita”. Riferendosi all’agguato in cui è morto Sanna e rimasto ferito il suo commilitone Luca Barisonzi, ha poi precisato: “Certo Luca non poteva immaginare che chi aveva simulato una scelta simile alla

sua, arruolandosi nell’esercito afghano, avrebbe potuto tradirlo, colpendolo a morte, frantumando il suo desiderio di amicizia tra i popoli”. Monsignor Pelvi ha anche aggiunto che nessun militare “vuole fare l’eroe” ma tutti “non esitano a porre a rischio il proprio futuro, sapendo che possono dare la vita o rimanere segnati. Questo è il vero eroismo quotidiano della famiglia militare”. “Il dovere di costruire la pace non deve essere confuso - ha continuato - con una specie d’inerzia quietistica che è indifferente all’ingiustizia, accetta ogni tipo di disordine, scende a compromessi con l’errore e con il male e cede a ogni pressione per mantenere ‘la pace a qualsiasi prezzo”. “La pace - ha aggiunto esige il lavoro più eroico e il sacrificio più difficile. Esige un eroismo più grande della violenza. Esige una maggiore fedeltà alla verità e una purezza di coscienza”.

Serata informativa La Commissione Scuola del COMITES di Basilea organizza una serata informativa

Situazione e futuro dei Corsi di lingua e cultura italiana Giovedì 3 febbraio 2011, ore 20.15 Collège Delémont, Av. de la Gare, 7 2800 Delémont Intervengono § Angelo Berardini, Responsabile Commissione Scuola COMITES Basilea § Gaetana Farruggio, Reggente del Consolato d’Italia Basilea § Paolo Saporiti, Dirigente Ufficio Scolastico Consolato d’Italia Basilea § Roger Nesti, Responsabile corsi a livello elementare, FOPRAS § Marco Minoletti, Responsabile corsi a livello medio, ECAP


LETTO DAL PARRUCCHIERE 19

26 gennaio 2011 • la Pagina

Lei, lui e la Bullock

Shakira di nuovo single

Un figlio da Elisa

La cantante colombiana Shakira, 33 anni, è tornata single: ha rotto con Antonio de la Rua, suo agente e figlio dell’ex presidente dell’Argentina, a cui è stata legata per ben 11 anni. La relazione è finita lo scorso agosto, ma Shakira lo ha rivelato solo ora: “Abbiamo deciso di prendere un periodo di pausa ma lavoreremo sempre insieme. Viviamo questa separazione come temporanea e non definitiva”.

Va a gonfie vele la relazione tra Marcelo Fluentes, 36 anni, ex di “Uomini e donne”, e Elisa Panichi, 28, l’esperta di pubbliche relazioni che aveva amato per tre anni tra alti e bassi prima di diventare famoso e con cui è tornato lo scorso agosto. Per il 2011 la coppia ha importanti progetti: Marcelo in primavera debutterà come cantante e ha detto di volere sposare presto Elisa e di desiderare un figlio da lei.

A Hollywood circola un pettegolezzo: sembra che sia l’attrice Sandra Bullock, 46 anni, tornata single l’anno scorso dopo aver scoperto l’infedeltà del marito, la causa della recente separazione tra Scarlett Johanson, 26, e Ryan Reynolds, 34. La Bullock era intima amica di entrambi. In pubblico, però, preferisce baciare la Johanson, mentre in privato sceglierebbe Ryan. Non per nulla hanno girato un film insieme.

Valeria e il modello S’infittisce il mistero sulla vita sentimentale di Valeria Marini, 43 anni, attrice e stilista. Un mese fa è stata vista mentre si baciava con il modello Daniele Pompili, 24, all’aeroporto, dove lui era andato a prenderla. Nei giorni scorsi, invece, il modello, è stato visto con la madre di lei mentre la saluta come un figlio. Decisamente, si tratta di un gesto che fa capire quanto sia benvoluto in casa Marini.

Scambio di coppie La celebre cantante canadese Shania Twain, 45 anni, ha scelto un modo molto speciale di festeggiare l’anno nuovo: ha sposato il compagno, il manager Frederic Thiebaud, 40, con una suggestiva cerimonia al calar del sole sulla spiaggia di Rincòn, sull’isola di Porto Rico. La loro storia è nata in modo bizzarro: si sono conosciuti quando Shania fu lasciata dal marito che si mise proprio con la moglie di Frederic.

Isabelle-Federica bella e single

Checco sogna Mariangela

Somiglia alla Bellucci, è considerata una “spaventa-uomini” e per questo è sempre single; in realtà Isabelle Adriani, vero nome Federica Federici, 38 anni, “è una tipa semplicissima che ama stare a casa, cucinare e guardare dvd”. Così dice di sé Federica, scrittrice di fiabe, attrice e giornalista. L’attrice la fa in “Che bella giornata”; la giornalista a “Mattino 5”.

Checco Zalone, alias Luca Medici, 33 anni, cantante e comico torna nelle sale cinematografiche dopo “Cado dalle nubi”, con il suo secondo film “Che bella giornata”. Dice: “Sono fidanzato sempre con la stessa ragazza, Mariangela Eboli (33 anni, cantante), siamo molto legati e facciamo una vita semplice”. Con lei Zalone vuole costruire un futuro.

Anna e Denny Non è vero che Anna Falchi, 38 anni, si è separata da Denny Montesi, 34. All’indomani della nascita della figlia Alysa, Anna aveva dichiarato: “Pensavamo che con la nascita della bambina tutto sarebbe andato a posto, invece un figlio, se non unisce, divide”. Parole inequivocabili, che però, dice ora l’attrice, erano riferite solo ad un particolare momento. I due stanno ancora insieme.


20 cronaca

la Pagina • 26 gennaio 2011

La Giornata della Memoria Manifestazioni in molte città; macabra scoperta nel Tirolo austriaco

Nella giornata della memoria, nei luoghi simbolo di varie città, si alterneranno cerimonie commemorative, spettacoli teatrali e videoproiezioni di una delle pagine più brutte della storia dell’uomo. Istituito 11 anni fa, la Giornata della Memoria, che cade il 27 gennaio, è un’occasione per riscoprire e mai dimenticare una delle pagine più buie della storia dell’uomo: la Shoah. In memoria delle sofferenze e delle crudeltà patite dal popolo ebraico e da tante minoranze, in varie città sono in programma molte iniziative. A partire da Bologna dove, al Mu-

seo ebraico si è già inaugurata la mostra “Luigi Varoli, il ‘giusto’ pittore. Un artista al tempo della Shoah”, aperta fino al 27 febbraio con ingresso libero. Nativo di Cotignola, coniugò l’amore per l’arte all’impegno nel campo della solidarietà dando rifugio e salvezza a molti profughi. Iniziative anche a Venezia, Roma e Milano, solo per citare alcune tra le più importanti città italiane, mentre in tutte le scuole molte saranno le attività svolte proprio per indurre le nuove generazioni alla riflessione su un tema così delicato che ancora oggi, tra tentati revisionismi storici e la drammatica attualità di episodi razzisti, rimane sempre in primo piano. La ricorrenza della Giornata della Memoria, quasi a farsi beffe delle tesi negazioniste, coincide quest’anno con la drammatica scoperta di una fossa comune, nell’area dell’ospe-

dale regionale di Hall, nel Tirolo austriaco, nella quale sono stati rinvenuti i resti di 220 persone, in larga parte disabili mentali e fisici assassinati durante il nazismo. I resti sono stati trovati durante alcuni lavori per l’ampliamento del nosocomio. Gli scavi avrebbero dovuto interessare il vecchio cimitero, ma dopo la macabra scoperta è stato deciso di bloccare tutto. Le analisi hanno rivelato che le persone sono state sepolte tra il 1942 e il 1945. I resti erano nell’area riservata al padiglione psichiatrico. Secondo la società Tilak, che gestisce gli ospedali del Tirolo, sarebbero “almeno in parte” legati al “programma eutanasia” condotto dai nazisti e che in totale portò all’uccisione di 300 mila persone. Una commissione d’inchiesta è al lavoro per identificare le vittime, tra le quali potrebbero esserci anche dei sudtirolesi. Fino a pochi anni fa, infatti,

in Alto Adige non c’era una clinica psichiatrica vera e propria e i malati venivano ricoverati o in una casa di cura di Pergine, in Trentino oppure, appunto, a Hall, in Tirolo. In uno studio dell’Università di Innsbruck, dedicato al tema “Sterilizzazioni di massa ed eutanasia nazista”, si parla di 3.000 fra austriaci e sudtirolesi che erano stati segnalati all’autorità per cosiddette “malattie ereditarie” tra le quali i nazisti annoveravano anche la follia. Il periodo delle denunce va dall’annessione dell’Austria per formare la Grande Germania (1938) sino al 1945. Il personale sanitario era obbligato dalle norme naziste a denunciare i casi di cui venivano a conoscenza. Se ne occupavano poi i Tribunali per le malattie ereditarie – uno dei quali era attivo ad Innsbruck, capoluogo del Tirolo – che potevano disporre il ricovero coatto.

Settimana decisiva per il federalismo Conto alla rovescia per il federalismo e per il governo: il 2 febbraio è il termine ultimo concesso dalla Lega Nord per approvare il decreto sul fisco municipale e, quindi, per uno dei provvedimenti cardine per il futuro della riforma federalista. E dell’esecutivo, alle prese con lo spettro delle elezioni che potrebbero arrivare se andasse deluso l’obiettivo numero uno della Lega. La settimana scorsa il presidente dell’Associazione dei comuni italiani, Massimo Chiamparino, in qualità di esponente del Pd, ha offerto alla Lega di “mollare” Silvio Berlusconi per fare il federalismo con un “governo di scopo” insieme a Pd e Terzo Polo. Chiamparino, proprio in qualità di referente

dei comuni italiani, ha espresso molte perplessità sul testo proposto per il voto, tanto da invocare i tempi supplementari per tornare in Conferenza unificata e arrivare ad un’intesa istituzionale. La Lega preme per un accordo che le permetta di portare a casa la riforma nonostante il quadro politico sia sempre più in bilico dopo lo scoppio del “Rubygate”. Un appello alla tregua per tornare ad occuparsi dell’interesse del Paese arriva dal ministro leghista Roberto Maroni che chiede “a tutti, maggioranza e opposizione, di deporre le armi”. E il capogruppo leghista alla Camera Marco Reguzzoni si rivolge al Pd affinché prosegua il dialogo sul Federalismo “senza

farsi influenzare dal gossip”. “Quello che mi interessa è trovare un’intesa con l’Anci e con il Pd”, dice Reguzzoni ricordando ai democratici che “lo spirito del federalismo municipale è condiviso dalla maggioranza dei suoi amministratori”. Tiene duro il Pdl: “Sul federalismo si deve trattare, ma le opposizioni si illudono se pensano di trasformare gli approfondimenti del decreto delegato in un ricatto alla maggioranza con il proposito di sconvolgerne gli equilibri”, dice il vicecapogruppo alla Camera, Osvaldo Napoli. È pessimista il ministro Bondi, sicuro che l’appello di Maroni cadrà nel vuoto. Il Pd, in effetti, definisce “stucchevole” l’appello del ministro degli

Interni e il coordinatore della segreteria nazionale, Maurizio Migliavacca, ripete che la strada intrapresa dal governo per il varo della riforma “non è quella giusta”. Dall’ Udc, il leader Pier Ferdinando Casini ribadisce che il via libera al federalismo arriverà solo con un progetto “serio”: in caso contrario il Terzo Polo voterà no.


società 21

26 gennaio 2011 • la Pagina

I social network usati per autopromuoversi Secondo uno studio di Kelly Services aumenta il fenomeno dei brandes workers, coloro capaci di adeguarsi alla flessibilità e di cambiare ruolo Social network e crescente competizione nella corsa al lavoro. Sono i due fattori alla base della nascita di una nuova generazione di lavoratori, l’esercito dei “branded workers”. Secondo il Kelly Global Workforce Index, l’indagine sui lavoratori realizzata annualmente da Kelly Services a livello globale, il 70% delle quasi 10 mila persone intervistate utilizza in modo attivo gli strumenti del web 2.0 per presentare le proprie competenze alla business community di riferimento. Secondo le rilevazioni della multinazionale americana, il fenomeno dei branded workers non dipende solo dai nuovi media utilizzati per comunicare ma da un vero e proprio cambiamento di prospettiva: il progressivo aumento dell’importanza della componente immateriale nel determinare il valore di un bene o servizio induce i lavoratori a riflettere sui benefici, in termini di carriera, che le azioni mirate di self-marketing possono portare. “I forti cambiamenti che

hanno interessato il mercato del lavoro, in particolare in relazione al concetto di flessibilità, hanno indotto i lavoratori ad assumere un atteggiamento più attivo rispetto al passato nel determinare il proprio percorso di carriera”, ha dichiarato Stefano Giorgetti, direttore di Kelly Services in Italia (vedi foto in alto). “Un fenomeno che non riguarda solo la possibilità di spostarsi da un’azienda a un’altra mantenendo la propria funzione, ma include anche l’eventualità di cambiare radicalmente professione”. “In questo contesto - continua Giorgetti - è, quindi, fondamentale promuovere se stessi e le proprie capacità. Documentare le competenze acquisite facilita sia il candidato nel presentarsi, sia il selezionatore nel comprendere in che modo, l’esperienza maturata da un lavoratore in una determinata mansione, possa essere impiegata, in modo vantaggioso, anche per ricoprire un ruolo diverso da quello precedentemente occupato”. Investire su sè stessi per

rendersi più competitivi diventa un must per il 69% degli italiani, in particolare per quelli di età compresa tra i 30 e 47 anni che, pur avendo un buon background in termini di esperienza accumulata, devono in qualche caso aggiornarsi rispetto ai veloci cambiamenti che investono le tecnologie utilizzate per la propria professione. Se, infatti, il 51% del campione è convinto di riuscire a tenersi aggiornato rispetto alle nuove tecnologie e alle nuove procedure, il 40% dei lavoratori della generazione dei “baby boomers” (età 4865 anni) è più scettico. Una domanda di formazione che non sempre trova corrispondenza nelle intenzioni dei datori di lavoro, definiti troppo spesso dagli intervistati poco propensi (18%) o piuttosto indifferenti (37%) rispetto alla possibilità di finanziare training e corsi di aggiornamento. Solo il 45% del campione riferisce, invece, di avere un management attento ed entusiasta rispetto alla possibilità di investimenti sulla forma-

zione delle proprie risorse. Un dato che può essere messo in relazione all’esistenza di una certa identità tra mission aziendale e obiettivi del management: quando, infatti, c’è una completa condivisione degli obiettivi aziendali da parte dei dirigenti è più facile che questi scelgano di dotarsi di tutti gli strumenti necessari al raggiungimento degli stessi. Una situazione conosciuta dal 44% del campione. Ma la formazione può rappresentare anche un prezioso strumento per adeguarsi a nuovi percorsi di carriera nel prossimo futuro: eventualità considerata quasi una certezza dal 76% degli italiani.


22 cronaca

la Pagina • 26 gennaio 2011

In calo le domande di asilo nel 2009

Le domande di asilo in Italia nel 2009 hanno fatto registrare un crollo, dimezzandosi rispetto al 2008: da 30.154 richieste a 17.670. Il dato è stato presentato

presso la sede della Radio Vaticana nel corso della conferenza stampa di presentazione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che si è tenuta il 16 gennaio, alla quale hanno preso parte Bruno Schettino, arcivescovo di Capua, presidente della Commissione Episcopale per le Migrazioni (Cemi) e della Fondazione Migrantes, e mons. Giancarlo Perego, direttore generale Migrantes. Complessivamente oggi in Italia risiedono 55 mila rifugiati, un numero contenuto rispetto a quello di altri pae-

si europei come la Germania (600 mila) il Regno unito (270 mila) o la Francia (200 mila). Una situazione, quella relativa al netto calo delle domande di asilo, che per monsignor Perego “pone il tema dei respingimenti in mare” attuati dall’Italia, dal momento che tale politica “rischia di ledere profondamente i diritti dei richiedenti asilo e la protezione internazionale, perché non permette di identificare i migranti e verificare la situazione personale”. La maggior parte dei richiedenti asilo giunti in Italia nel 2009 proveniva dal continente africano: Nigeria (3.710), Somalia (1.490) ed Eritrea (865). Dall’Asia le richieste di asilo maggiori hanno riguardato persone provenienti dal Pakistan (1250) e dal Bangladesh (1195). Le domande di asilo accolte dal nostro Paese sono state 2250. Nel mondo sono 43,3 milioni le persone costrette a migrare a causa di conflitti armati o persecuzioni. Un altro punto critico affrontato nel corso della conferenza stampa ha riguardato gli universitari stranieri e la scarsa attrattività che i nostri atenei hanno nei loro confronti. Il 59,7% degli studenti universitari stranieri é concentrato in Europa ma, tra i paesi dell’Ocse, l’Italia è fanalino di coda per capacità di attrazione. Se infatti in questi paesi la media è del 10% di studenti universitari stranieri rispetto al totale (17,9% nel Regno unito, 11,4% in Germania), in Italia il dato è fermo al 3,1% del totale degli iscritti alle università italiane (1.759.039), pari a 54.707 studenti. Rispetto al 2008 è stato comunque registrato un incremento del 5,6%.

Il centro Italia e il Nord Italia, contrariamente al trend dell’immigrazione, sono l’area più alta degli iscritti stranieri. Tra le regioni, quelle che contano il maggior numero di presenze universitarie straniere sono la Lombardia (9719), seguita da Lazio (9.498), Emilia Romagna (7.518) e Toscana (5.089). L’ateneo con il maggior numero di iscritti stranieri è La Sapienza (circa 6500, pari al 5% del totale), mentre quello che conta la più alta percentuale di stranieri rispetto agli iscritti è la Bocconi (1000, pari al 15,9%). La comunità di studenti universitari stranieri più numerosa è quella degli albanesi (11.380 iscritti), mentre greci e cinesi superano quota 5 mila, i rumeni sono 4 mila e i camerunensi 3 mila. Nel 2009 in Italia si sono laureati 6.220 universitari stranieri. “Educazione e apprendimento, alloggio e governo del territorio, accesso ai servizi essenziali, minori e seconde generazioni: sono questi i cinque assi per l’integrazione su cui il governo si sta impegnando per favorire un inserimento completo delle persone immigrate nella vita della nostra società”. Questo un estratto del messaggio inviato dal ministro del Lavoro e delle politiche sociali Maurizio Sacconi a monsignor Giancarlo Perego. “Con il Libro bianco sul futuro del modello sociale e il piano per l’integrazione nella sicurezza - si legge ancora nel messaggio di Sacconi - anche il governo ha provato a definire una cornice culturale e un insieme di opzioni per promuovere efficaci percorsi di integrazione che tengano insieme accoglienza e legalità”.


alimentazione e salute 23

26 gennaio 2010 • la Pagina

a cura del Dott. Leoluca Criscione

Il vino non fa ingrassare Quanti di voi hanno smesso di bere un buon bicchiere di vino per paura di prendere qualche chilo o di non poter riuscire a dimagrire? Per dirlo in modo chiaro per tutti: quella del vino, ma anche dell’alcol che fa ingrassare, é una cretinata, spiegabile soltanto con un’ignoranza e un’insicurezza alimentare molto diffuse! Come abbiamo avuto modo di imparare, non ci sono cibi o bevande che fanno ingrassare. Si ingrassa sooltanto, quando la quantità di calorie assunte con cibi e bevande supera quella che il proprio corpo è in grado di bruciare, cioè il proprio fabbisogno calorico. Questo vale anche quando un bel pranzo e una buona cena vengono ‘innaffiati’con un buon bicchiere di vino (non ubriacandosi, naturalmente, che è tutto un altro tema). Quindi, (ancora una volta!) importante è conoscere il proprio fabbisogno calorico, che, come abbiamo imparato, si deve misurare perché esso varia da persona a persona. Particolarmente importante è il ruolo del vino rosso nella nostra alimentazione. Persone che bevono regolarmente vino rosso soffrono più raramente di malattie cardiovascolari (patologiae, cioè, del cuore e circolazione) di persone astemie. Questo fenomeno, noto sotto il nome di ‹paradosso francese› (perché osservato da molti decenni nelle popolazioni francesi che consumano giornalmente vino rosso), è stato più volte dimostrato clinicamente ed ha suscitato, a buona ragione, sin dalla prima pubblicazione, tanta gioia nei consumatori di vino rosso. Causa degli effetti positivi sulla salute del vino rosso, sono alcune sostanze contenu-

te nelle uve rosse e nere, note come flavonoidi (famoso è ormai diventato il resveratrolo). Essi sono presenti soprattutto negli strati esterni dell’uva e ne proteggono le cellule dall’attacco dei cosiddetti radicali liberi (composti molto reattivi che si formano nel corpo dall’ossigeno). Questa caratteristica, per fortuna, la esercitano anche nel nostro corpo, proteggendo le cellule dall’invecchiamento (facendoci restare più a lungo giovani) o riducendo, ad esempio, la percentuale del colesterolo ‹cattivo› (il cosiddetto LDL-colesterolo). In aggiunta, i flavonoidi evitano anche che le cosiddette piastrine del sangue si aggreghino ed intasino le arterie. Nel complesso, queste sostanze hanno un effetto protettivo contro le malattie cardiovascolari come infarto cardiaco e ictus cerebrale.

Nella lavorazione delle uve da vino rosso ricche di flavonoidi, pertanto, la buccia viene mantenuta il più a lungo possibile nel mosto per favorire il passaggio nel vino del pigmento rosso contenente il resveratrolo. I vini bianchi, purtroppo, non hanno questo stesso effetto tipico del vino rosso. La quantità ‘sana’ di vino rosso che si consiglia di bere è di 2-3 dl al giorno. In media, 1 litro di vino (rosso o bianco) contiene circa 700 calorie (kcal). Quindi tre decilitri ne contengono circa 210 kcal. Questo significa, ad esempio, che una persona con fabbisogno calorico di 2500 calorie al giorno, se beve 3 dl di vino deve assumere 2300 calorie con i cibi e le bevande consumate, e non ingrasserà di sicuro. Se invece una persona ha un fabbisogno giornaliero di 2000

calorie e vuole bere 3 dl di vino, le calorie che può assumere con cibi e altre bevande saranno solo 1800! Tutto qui. A questo punto (e insisto!) deve essere chiaro a tutti che un sicuro e duraturo controllo del peso lo si ottiene non rinunciando a questo o quel cibo, ma soltanto se si conosce il proprio metabolismo e quindi la quantità di calorie che il proprio corpo è in grado di bruciare. Buon appetito e...‘salute’ con un buon vino rosso nostrano! Per richiedere approfondimenti o proporre nuovi argomenti da trattare inviate le vostre mail a redazione@lapagina.ch o direttamente al Dr. Criscione leoluca@mangiasano.org tel 0616834366 indicando in oggetto il nome della rubrica “Alimentazione e salute”


24 vermigli la Pagina • 26 gennaio 2011

Ade, dio degli inferi...

Salve ragazzi, siamo ufficialmente nel secondo quadrimestre qui al Vermigli e il tempo è passato così in fretta che abbiamo il brutto presentimento che passerà ancora più velocemente! Per una delle due qui sottoscritte giugno rappresenta solamente la fine dell’anno

scolastico, ma anche l’inizio degli ESAMI!!! Non pensiamoci per favore, parliamo di cose culturalmente più interessanti per voi e anche per noi… Ricordate con cosa avevamo iniziato ad allietarvi un po’ di tempo fa? Ebbene ora si continua con la storia degli dei Greco-Romani. Questa settimana vi parleremo di Ade, per i Greci, e Plutone, per i Romani. Ade è una divinità della mitologia greca, figlio di Crono e Rea, fratello di Estia, Demetra, Era, Zeus e di Poseidone, e rappresenta il dio degli Inferi. Se ben ricordate, avevamo già accennato a lui parlando di Persefone, che per l’appunto è sua sposa. Inizialmente si credeva che lui stesse ad occidente, lì dove il Sole tramonta,

ma non molto tempo dopo gli vennero affidati gli Inferi come sua dimora definitiva. Il dio regnava sui morti con la moglie Persefone. Per accedere al suo regno bisognava attraversare o il fiume Stige o l’Acheronte, sui quali Caronte navigava col compito di portare i morti al cospetto del dio attendendo il suo giudizio. Forse ricordate, o almeno chi ha letto Dante, che nella cantica dell’Inferno chi porta il poeta alla spiaggia dei morti è proprio Caronte. I defunti avevano tre possibilità: potevano finire in una specie di Purgatorio, cioè nella Pianura degli Asfodeli, ai Campi Elisi, oppure, al peggio, finivano nel Tartaro. Ritornando ad Ade, durante il solstizio d'inverno era autorizzato ad accedere all’Olimpo per restare coi suoi fratelli. Secondo alcuni scrittori, il dio avrebbe anche avuto una figlia, Macaria, che sarebbe stata la dea della “morte felice". In molti pensando ad Ade pensano ad un dio cattivo e

mostruoso, ma in realtà era semplicemente inflessibile ed irrequieto, d'altronde non aveva tutti i torti, infatti lui è il dio degli Inferi solamente perché, ricevette la sovranità sul mondo sotterraneo in occasione della divisione del mondo con i suoi due fratelli. Per quanto riguardo il mondo romano, il dio dei morti era Plutone, marito di Proserpina, fratello di Giove e Nettuno e figlio di Saturno. Quando il mondo venne diviso, Giove volle la terra e i cieli sui cui regnare, Nettuno divenne dio del mare e Plutone ebbe il mondo sotterraneo, in cui regnava sulle ombre dei morti. In origine era considerato un dio che non ascoltava le preghiere ed insensibile ai sacrifici, ma Plutone era noto anche colui che dava la ricchezza. Sperando che anche questa volta vi sia piaciuto il “racconto”, vi aspettiamo alla prossima volta con un’altra divinità. Maria-Grazia Merola & Lucia Buldo

I Rusteghi terminano il loro percorso...almeno per ora...... L'ultima rappresentazione é stata fatta ormai e i nostri ragazzi sono dei veri "piccoli professionisti" ora. Come sapete è stata rappresentata alla missione cattolica di Zurigo questa domenica. Non c'è bisongo di ripetere sempre le solite cose, ma i nostri attori sono stati ancora una volta fenomenali. Comunque cari lettori ancora non siamo sicuri, ma potrebbe essere che quest'avventura non sia del tutto finita. Attendiamo e vedia-

mo come andranno le cose. Quindi per chi ancora, dopo queste innumerevoli volte che i ragazzi hanno recitato un po' di qua e un po' di là, non hanno avuto l'occasione di vederli, FORSE potrà ancora avere l'occasione di ammirare la bravura dei nostri attori liceali.

Lucia Buldo & Maria-Grazia Merola


26 gennaio 2011 • la Pagina

cronaca 25

Capita anche che la sanità funzioni! Salvata dopo 70 minuti di rianimazione e 24 ore di terapia intensiva in ipotermia una donna che aveva perduto coscienza e che era caduta a causa di una fibrillazione ventricolare Si parla di sanità e lo si fa in negativo, ma non ci sono solo le disfunzioni o l’interesse, ci sono anche le competenze e la gran voglia di fare bene il proprio lavoro. In genere, della sanità che funziona non se ne parla, e forse è bene così, anche perché altrimenti le cronache dei giornali e delle televisioni occuperebbero troppo spazio. Di questa storia, però, non è possibile non parlare, sia perché è un caso di buona sanità e di ottima organizzazione e sia perché bisogna dare onore al merito. Dunque, a Bologna una donna di 31 anni si trova nella mensa aziendale. Ad un certo punto perde coscienza, cade a terra e non da segni di vita. Chiamano immediatamente l’ambulanza che, sarà perché non c’era molto da fare in quel momento, sarà perché si trovava nelle vicinanze, fatto sta che arriva dopo appena otto minuti. La dottoressa Manuela Negri, che in quel momento era di turno su quell’ambulanza, al quarto anno di specializzazione in anestesia, è una di quelle professioniste in grado di prestare soccorso nei casi più gravi, come subito appare quello della donna distesa senza conoscenza davanti a lei. Si accorge immediatamente che il cuore è fermo ed allora inizia a praticare il massaggio cardiaco, ma nulla. Allora fa ricorso alla ventilazione meccanica, poi utilizza per ben 12 volte il defibrillatore, infine somministra l’adrenalina. Per settanta minuti non

si è mai arresa, anzi, non ha badato né a stanchezza, né a scoramento. Quando ha constatato che si era ristabilito un minimo di attività cardiaca, già in ambulanza ha fatto ricorso all’ipotermia con il ghiaccio. Ha cioè abbassato la temperatura del corpo della donna, portandola sui 33 gradi, per far diminuire il quantitativo di ossigeno necessario alla funzionalità degli organi e dunque anche per far diminuire il metabolismo di tutto l’organismo. In sostanza, ha provocato l’ipotermia mettendo del ghiaccio in alcuni punti del corpo, come l’inguine, le ascelle, le carotidi, in modo tale che il sangue, passando attraverso le arterie di quei punti, si raffreddasse e mettesse il cervello al riparo dai danni provocati da un’insufficiente circolazione del sangue a causa, appunto, di una ridotta attività cardiaca. In ospedale la donna è stata trasportata nel reparto di terapia intensiva, dove i medici, per mantenere l’ipotermia, hanno utilizzato speciali dispositivi messi sull’addome e sulle gambe. È chiaro anche che per poter fare tutto questo, le condizioni generali della donna non avevano fatto emergere altri danni come l’emorragia cerebrale. Quindi, intanto le avevano potuto fare una tac, poi, appunto, non era stato riscontrato altro danno al cervello. Dopo l’ipotermia, la donna ha dovuto essere riscaldata gradualmente per riportare la temperatura e la pressione

sanguigna ai livelli normali. Il fatto che la donna non presentasse segni di alterazione del sistema nervoso ha provocato un certo ottimismo nei medici. Dopo sei ore dalla sospensione del riscaldamento, la donna ha riaperto gli occhi ed è tornata a vivere, con soddisfazione sua e del fidanzato che, scherzando, le ha proposto di sposarlo subito. La donna è affetta da una

grave aritmia che le provoca fibrillazione ventricolare che causa perdita di coscienza. Conclusione: questo caso dimostra che, come in ogni cosa, ci vuole anche un po’ di fortuna, ma che quando la prontezza si coniuga con l’organizzazione e la competenza, nonché con l’entusiasmo nel fare il proprio lavoro, i risultati si vedono, eccome. ✗cronaca@lapagina.ch


26 tecnologia

la Pagina • 26 gennaio 2011

Progetti italiani per finanziatori stranieri Il genio italiano sbarca nella Silicon Valley, la patria dell’informatica. I tre giovanissimi, cofondatori di un'azienda che realizza applicazioni web e mobile, hanno vinto la loro scommessa dopo due anni di amare delusioni Il prezzo? Abbandonare l’Italia L’annosa questione è sempre la solita: c’è speranza per chi ha voglia di progettare un futuro diverso per il nostro Paese? Un nuovo capitolo della discussione è la lettera aperta sul web scritta da Augusto Marietti, tra i fondatori della startup Mashape, che dopo una travagliata ricerca di fondi in Italia ha deciso di trasferirsi in Silicon Valley. “Già nel 2008 abbiamo iniziato a cercare i finanziamenti, ma abbiamo avuto in cambio solo parole. Ogni volta il refrain era lo stesso: avete solo 19 anni. Quello che doveva essere un punto a favore era visto come un ostacolo”. Lo afferma Augusto Marietti in una intervista al Corriere della Sera nella quale racconta la genesi del progetto Mashape, un sito web dedicato agli sviluppatori, un luogo in cui è possibile creare un’applicazione in un’ora e decidere di distribuirla

subito gratis o a pagamento sul mercato, creato insieme a Marco Palladino e Michele Zonca, rispettivamente 22, 21 e 28 anni, e finanziato negli Usa dagli investitori di YouTube. “Siamo andati a dormire in motel come nei film – raccontano – mangiavamo riso e fagioli per risparmiare. A turno uno di noi andava agli appuntamenti delle principali rassegne tecnologiche americane, fino a che non abbiamo incontrato, alla Entrepreneurship Week – uno degli appuntamenti della settimana dell’imprenditoria della Stanford University in California – gli investor di YouTube, che hanno subito creduto in noi. Gli abbiamo raccontato il nostro progetto seduti su una panchina: anni di lavoro compressi in cinque minuti”. Dal primo incontro ne sono seguiti altri due molto informali ma altrettanto sorprendenti.

“Gli investitori di YouTube sono venuti nella nostra stanza, che condividevamo con altri due ragazzi, si sono seduti sul letto gonfiabile di Michele – racconta Marco Palladino – e noi non credevamo ai nostri occhi. Abbiamo capito che quello che contava era la nostra idea perché in quel momento eravamo come loro, senza differenze”. Sbrigate le formalità legali, in 19 giorni, dopo una stretta di mano e un pranzo con sushi, sono arrivati i primi finanziamenti: 100 mila dollari. Ma l’Italia rimane nel cuoredei tre giovani ragazzi e così sul sito web della loro impresa nuova di zecca made in Usa, diventata una realtà grazie alla fiducia concessa da banche straniere, hanno pubblicato una lettera aperta, d’amore se vogliamo, senza alcun spirito di vendetta. Spicca, anzi, solo un appello accorato alla classe politica nostrana perché realizzi politiche adatte a frenare una fuga di cervelli che non sembra essere arginabile. “Cara Italia, se vuoi cambiare devi investire sui giovani, ma non come lo dicono i politici in televisione, ci devi investire veramente, devi metterci la passione". Perché "per ogni ragazzo che fallisce o emigra, perdi un pezzo di anima. Ci sono degli investitori che vorrebbero aiutarci, ma non ci riescono da soli, hanno bisogno di un ecosistema che li aiuti, hanno bisogno di un mercato cui rivendere il valore aggiunto che hanno creato, hanno bisogno di leggi che alleggeriscano il carico fiscale (…) Ogni volta che andavamo a chiedere i finanziamenti, la risposta

era sempre la stessa: avete solo 19 anni. Il problema è che questo immenso vantaggio loro lo vedevano come un ostacolo. (…) Probabilmente si sono anche dimenticati gli ultimi 4000 anni di storia. Da Alessandro Magno a Mark Zuckerberg le più grandi talentuose opere sono state fatte da under 30. Mentre io a 19 anni andavo a rompere le scatole su e giù per l’Italia, Alessandro Magno comandava 200.000 soldati, conquistò l’Asia e scese giù in Egitto dove si fece incoronare faraone. Aveva appena compiuto 21 anni. Oggi non si combatte più… gli imperi di una volta oggi si chiamano multinazionali, gli eserciti sono diventati team di persone. Oggi l’Asia la conquisti con Facebook che tira su 15 milioni di asiatici (signup) al mese. Oggi Alessandro si chiama Mark, e guarda caso, entrambi iniziarono molto presto. Nel tardo ottocento un giovanotto, immigrato italiano, di nome Amadeo iniziò a fare il banchiere in California con un carro di frutta, quel banchiere fondò la più grande banca del mondo che oggi tutti conosciamo con il nome di Bank of America. Albert Einstein scrisse la prima bozza sulla Teoria della Relatività quando aveva solo 26 anni. I fondatori di Google ne avevano 25 quando fondarono l’azienda ma iniziarono a lavorare sull’algoritmo (Pagerank) a 23 anni e poi ancora Microsoft, Oracle, Apple… purtroppo non basterebbe lo spazio di questo blog per elencarvi tutte le immense opere fatte da under 30…


RECENSIONI 27

IN LIBRERIA ‘Ndrangheta padana La mafia, e in particolar modo la ‘ndrangheta, non è un problema unicamente meridionale. La ‘ndrangheta è l’unica organizzazione criminale ad avere due sedi, Reggio Calabria e Milano. La “Padania” è da decenni teatro di loschi affari e di intrecci ancor più sporchi politici e amministratori locali, con lodevoli eccezioni, fingono di non vedere o negano spudoratamente l’evidenza. Gli ‘ndranghetisti hanno

il controllo di una parte del territorio, hanno molti soldi e li prestano a usura, si sono impossessati di case, alberghi, bar, ristoranti, pizzerie, supermercati, imprese, sono presenti nei grandi appalti dell’Alta velocità e hanno lambito quelli dell’Expo. È la mafia dei colletti bianchi, degli uomini cerniera, degli insospettabili, degli uomini invisibili. L’autore getta una luce su questa realtà finora sommersa, fa nomi

26 gennaio 2011 • la Pagina

e cognomi di politici, imprenditori, professionisti legati a doppio filo alla ‘ndrangheta e che pure continuano a occupare posti di prestigio e di potere in Lombardia e in tutto il Nord.

• Enzo Ciconte • ‘Ndrangheta padana • Rubbettino • pp. 217 • Fr. 26.-

Divorzio all’islamica a Viale Marconi Un gruppo di immigrati musulmani, che opera a Roma nella zona di viale Marconi, sta preparando un attentato. Per scoprire chi siano i componenti della cellula viene infiltrato Christian Mazzari, un giovane siciliano che parla perfettamente l’arabo. Christian inizia la sua indagine sotto copertura: per gli abitanti del quartiere diventa Issa, un immigrato tunisino. Il suo destino si incrocia con quello di Sofia, una giovane immigrata egiziana che indossa il velo

e vive nel quartiere assieme al marito Said, alias Felice, architetto reinventatosi pizzaiolo. Attraverso Sofia vediamo la cultura islamica con gli occhi di una donna alle prese con una vita coniugale complicata. Nell’alternarsi delle voci di Issa e Sofia l’ironia e la satira dei luoghi comuni fanno di questo romanzo, una commedia nera in cui il serio e il grottesco, il razionale e l’assurdo, l’amore e la paura descrivono le contraddizioni della società ita-

liana con un linguaggio originale, che imita i “parlati” degli immigrati e degli italiani. In un susseguirsi di scene esilaranti e momenti ricchi di pathos, di dialoghi frizzanti e arguti proverbi popolari, si arriva a un avvincente finale a sorpresa che spiazza il lettore.

• Lakhous Amara • Divorzio all’islamica a Viale Marconi • E/O • pp 188 • Fr. 28.-

Il pugno invisibile Domenica 2 ottobre 1988, giornata conclusiva delle Olimpiadi di Seul. Sale sul ring un ventenne, si chiama Giovanni Parisi. Convocato all’ultimo minuto, è lì a giocarsi la medaglia d’oro dei pesi piuma. Il mondo assiste al miliardesimo ko della storia del pugilato, ma anche agli occhi più attenti sfugge il pugno che dopo 1 minuto e 41 secondi manda al tappeto Daniel Dumitrescu. Il pugno non si vede, sembra un’illusione, neanche

a riguardarlo al rallentatore si capisce da dove parte. Quel pugno parte da molto lontano. Giovanni Parisi nasce a Vibo Valentia nel 1967, a tre anni si trasferisce con la famiglia a Voghera. Un’infanzia faticosa, segnata dalla povertà e da un padre assente. La madre cresce i tre figli insegnando loro la dignità e la determinazione, due doti che serviranno molto a Giovanni. La sua strada sarà il pugilato, sudore, fatica, pugni presi e dati per arrivare

L'arte di dirsi addio Louise ha 23 anni e fin da ragazzina ha nutrito il desiderio di andare a fondo della perdita che ha segnato la sua infanzia e capire che cosa fosse davvero successo a sua madre, scomparsa in un incidente automobilistico quando lei era soltanto una bimba. La traccia che Louise ha è quella di un uomo, Nicholas, un professore universitario, con il quale la madre aveva avuto una impetuosa storia d’amore clandestina. Nicholas si rivela una persona del tutto inaspettata e a conoscenza di alcuni brandelli di

storia dai quali tuttavia Louise intuirà parte della verità sulla madre, sulla natura ambigua dell’amore, e anche su se stessa. Raccontato dalla prospettiva di Louise oggi, “L’arte di dirsi addio” è un romanzo che esplora dal punto di vista femminile e maschile il potere della seduzione e il fascino del tradimento.

•Rebecca Connell • L’arte di dirsi addio • Einaudi • pp. 262 • Fr. 31.-

al traguardo: il successo sportivo e la serenità di una famiglia, con la moglie Silvia e tre figli. Caparbio, forte, coraggioso Parisi credeva di essere invincibile, ma l’avversario che lo ha sconfitto è stato un incidente d’auto, nel marzo del 2009.

• Roberto Torti – Silvia Parisi •Il pugno invisibile • ADD Editore • pp. 262 • Fr. 31.-

I libri più venduti della settimana

Narrativa italiana

1°- Io e te (Ammaniti) 2°- Il cimitero di Praga (Eco) 3°- Appunti di un venditore di donne (Faletti)

Narrativa straniera

1°- La caduta dei giganti (Follett) 2°- Il profumo delle foglie di limone (Sanchez) 3°- Io confesso (Grisham)

Saggistica

1°- Impero. Viaggio nell’impero di Roma (Angela) 2°- C’è un’Italia migliore (Vendola) 3°- I segreti del Vaticano (Augias)

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28 cronaca la Pagina • 26 gennaio 2011

Delitto di via Poma Si va verso la sentenza “Busco è innocente”. Si conclude così l'intervento dell'avvocato Paolo Loria, difensore di Busco, ex fidanzato di Simonetta, per il cui omicidio è imputato Il processo per il delitto di Via Poma, nel quale ad essere accusato a 21 anni dal fatto è Raniero Busco, ex fidanzato di Simonetta, è ripreso con l’arringa della difesa, che ovviamente ha contraddetto la tesi dell’accusa. Come si ricorderà, Simonetta Cesaroni fu trovata morta nel pomeriggio del 7 agosto del 1990, colpita da 29 coltellate, di cui solo le prime tre furono letali. Le altre furono un’inutile manifestazione di crudeltà e di rabbia. Il corpo fu trovato nell’ufficio del direttore degli Ostelli della gioventù di Roma, Corrado Carboni, che non andava mai in ufficio in pomeriggio e che, indagato, fu scagionato definitivamente, come lo furono altri personaggi, Salvatore Volponi, datore di lavoro di Simonetta, Federico Valle, Roland Voller, amante della madre di Federico, e Pierino Vanacore, che nel

marzo dello scorso anno, qualche giorno prima di andare a testimoniare al processo, fu trovato morto per suicidio, annegato in poco più di un metro d’acqua nei pressi della riva, legato ad un piede con una corda la cui estremità era legata ad un albero. Pierino Vanacore da alcuni anni era rientrato al suo paese, in Puglia. Sul cruscotto della sua auto, parcheggiata su un piazzale di fronte ad un bar che lui frequentava e che è stata riconosciuta dai proprietari ed avventori che l’avevano visto prima del suicidio, aveva lasciato due bigliettini sui quali era scritto “20 anni perseguitati senza nessun colpa” e “20 anni di martirio senza colpa”. Insomma, non fu trovato il colpevole, l’ex fidanzato di Simonetta non fu nemmeno indagato, e il processo non fu nemmeno iniziato in quanto tutti gli indagati furono

Comunicato Il direttivo dell`Associazione Alessandra Marzano invita tutti i soci, benefattori e interessati

all`ASSEMBLEA GENERALE che si terrà

Venerdì 11 Febbraio 2011 dalle ore 19.30 alle 20.30 circa presso la sala sotto la

Chiesa Cattolica - San Benigno Schärackerstrasse 14, 8330 Pfäffikon ZH Dopo l’Assemblea Generale siete tutti invitati a partecipare all’aperitivo offerto in occasione per festeggiare anche l’inizio anno nuovo. Vi attendiamo numerosi

Il presidente

scagionati dalle indagini preliminari. Per molti anni, 17 esattamente, del delitto di Via Poma si perdono le tracce, finché un giorno del 2004 l’avvocato della famiglia Cesaroni, Lucio Molinaro, nel corso di una trasmissione televisiva parlando con il medico legale che si era occupato a suo tempo del caso, chiese come mai i giornali scrivevano che il corpo di Simonetta era nudo. Il medico, il dottor Ozrem Carella Prada, rispose che non era affatto vero che la ragazza fosse nuda e aggiunse che gli indumenti li conservava lui nell’armadietto dell’Istituto di medicina legale. Fu allora che il caso venne riaperto alla luce delle nuove tecniche investigative (l’analisi del Dna). Nel corso di Matrix il 12 gennaio del 2007 venne fuori che il Dna trovato sul reggiseno di Simonetta dimostrava la compatibilità con quello del suo ex fidanzato Raniero Busco, che da lì a poche settimane divenne anche il nuovo ed unico imputato del processo nel frattempo riaperto. Come abbiamo riferito due settimane fa, il pm Ilaria Calò ha ricostruito il delitto secondo queste sequenze temporali e fattuali: “I due si vedono il giorno del delitto all’ora di pranzo e si danno appuntamento nell’ufficio degli Ostelli della gioventù. Busco arriva dopo le 17 e 30 e la coppia si sposta nella stanza del direttore, Corrado Carboni. Qui si abbracciano e Raniero le morde il seno sinistro, tanto è vero che lascia tracce di saliva sul reggiseno. Il morso ha procurato dolore alla ragazza che si arrabbia e che cerca di difendersi da quell’attacco di violenza. Probabilmente riesce a prendere il tagliacarte dalla scrivania ed è a quel punto che l’uomo, in preda alla rabbia, le dà uno schiaffo, afferra l’arma e la colpisce con ripetuti atti di rabbia e di violenza”. Il pm conclude la sua arringa chiedendo per l’imputato, che nel frattempo ha 43 anni, moglie e due

figli minorenni, la condanna all’ergastolo. Alla fine di gennaio i giudici, dopo le repliche dell’accusa e della difesa, si ritireranno in camera di consiglio per la sentenza e dovranno valutare le tesi contrapposte che si basano sui seguenti elementi. Il primo è che Raniero Busco ebbe davvero un rapporto sessuale con la sua fidanzata Simonetta, ma il giorno prima, non quello del delitto, quando all’appuntamento arrivò che la ragazza era già morta. Il secondo è che la dinamica del delitto - il morso che provoca dolore, lei che afferra un tagliacarte e lui che glielo strappa e la uccide - è inverosimile e incompatibile con l’atto che i due stavano sul punto di compiere, che era d’amore e non di violenza e che comunque chi ha ucciso Simonetta non può essere Raniero Busco. Il terzo è che la “compatibilità” del Dna non vuol dire certezza e che dopo tanti anni i reperti tenuti in una busta di plastica si sono “contaminati”. Il quarto è che anche se fosse provato l’identità tra i due Dna non dimostrerebbe automaticamente l’equazione Dna di Raniero=Raniero assassino. Infatti, che il suo Dna fosse sull’indumento della ragazza era normale dal momento che avevano avuto un rapporto sessuale il giorno prima. Ecco alcune frasi dell’arringa dell’avvocato difensore: “Le indagini sul Dna sono inconcludenti. I consulenti parlano di compatibilità tra le tracce trovate sui reperti e il Dna di Busco, ma il concetto di compatibilità non ha alcuna valenza scientifica (…) I reperti sono stati conservati in una busta di plastica non sigillata. Il continuo contatto tra loro può aver causato una contaminazione; sono gli stessi consulenti a dirlo”. Dunque, queste le conclusioni, “Busco è nelle vostre mani. Ridategli la sua dignità, datela alla sua famiglia, perché è innocente”. La parola al giudice.

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moda 29

26 gennaio 2011 • la Pagina

L'uomo riscopre il cappotto In passerella a Milano le proposte dei marchi più famosi ne sanciscono il ritorno in grande stile Se fosse un film, la seconda giornata di sfilate di Milano Moda Uomo potrebbe avere per titolo ‘Cappotto mon amour’. Da Emporio Armani a Prada, da Gianfranco Ferré a Ferragamo, da Ermanno Scervino a Bottega Veneta, ogni marchio ne fornisce la sua versione, ma tutti sono d’accordo nel sancirne il grande ritorno, spesso a scapito del piumino che - Moncler a parte - rischia di finire in soffitta. Giorgio Armani, che l’ha voluto come protagonista della sua linea più giovane, Emporio, ne ha dettato la lunghezza: 130 centimetri. La star della collezione per il prossimo inverno si declina nei toni del cammello o del grigio, ha le spalle non ampie ma comunque comode, un’asciutta linearità e il colletto, montante o perfino doppio, chiuso dal parafreddo. Il cappotto Emporio Armani, pensato per dare un’alternativa giovane al binomio jeans-giubbotto, va portato con il gilet e la camicia di lana a grandi riquadri

rossi e grigi. Tradizionale senza essere convenzionale il cappotto proposto da BottegaVeneta; sottile e nei toni del panna e del ruggine quello visto da Salvatore

Ferragamo; ben costruito e in tessuti tipici dell’eleganza maschile il modello pensato da Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi per Gianfranco Ferrè; in pied de poule foderato di pelliccia ecologica, ma comunque sottile, quello mandato in passerella da Ermanno Scervino, che ne propone anche una versione in maglia aderente come un pullover; in cachemire stropicciato grazie a un’anima di fil di ferro quello ideato da Franck Boclet, alla sua prima

passerella milanese; in maglia, come vuole il Dna della maison, quello reversibile di Missoni; da dandy eccentrico la proposta di Vivienne Westwood, mai così british come in questa collezione, in omaggio al matrimonio di William e Kate; grafico, con maniche a contrasto, quello di Marni. Tante versioni per un’unica vestibilità, quella slim, asciutta, che slancia la figura e va per la maggiore anche per la strada. Fuori dal coro Miuccia Prada che, come di consueto, va per la sua strada e,

sfoderando la sua personale visione del cappotto, sorprendentemente oversize, spiegando che i giovani di oggi sono attratti dal

passato e negli armadi dei padri hanno scoperto il fascino di un bel soprabito, che ripropongono però a modo loro. Ecco quindi una moda molto libera e personale, un insieme di volumi diversi che - garantisce la stilista - garantiscono la libera espressione di sé. La scelta va dalle giacche corte e squadrate, dalla linea a scatola, ai pantaloni corti alla caviglia, o addirittura al ginocchio, nei toni del grigio o dell’azzurro, ma anche in nero. Un look illuminato dai tocchi di lurex riservati alle polo, da portare sotto le giacche o direttamente sotto i cappotti. Il tutto nella massima libertà, perché per l’uomo “va di moda - sintetizza Miuccia Prada - ciò che ha voglia di mettersi”. Senza inutili stravaganze, ma anche senza vecchi stereotipi, nel difficile equilibrio tra novità e portabilità che, ad ogni stagione, è il banco di prova di tutti gli uomini e dei designer che rifuggono tanto la noia quanto l’eccesso.


30 Cronaca la Pagina • 26 gennaio 2011

Laurea honoris causa per Saviano Lo scrittore autore di Gomorra dedica il riconoscimento ai magistrati milanesi Polemica Marina Berlusconi che dichiara: “Che orrore” “Dedico questa mia laurea ai magistrati Boccassini, Sangermano e Forno che stanno vivendo momenti difficili solo per aver fatto il loro mestiere di giustizia”. L’università di Genova conferisce la laurea honoris causa a Roberto Saviano, “per l’importante contributo a difesa del principio di legalità”, e lo scrittore anti-camorra dedica il riconoscimento ai giudici che indagano su Silvio Berlusconi e sul caso Ruby. Fiele per la figlia del premier, Marina, che si dice inorridita dalla dedica: per la presidente di Fininvest e Mondadori, la casa editrice che ha lanciato il giornalista, Saviano “rinnega tutto quello per cui ha sempre proclamato di battersi”. L’autore di ‘Gomorra’, a lungo applaudito nell’aula magna dell’università di Genova, è commosso quando

termina la sua lectio magistralis. “Da qualche parte c’è anche mia madre - prova a sdrammatizzare - forse con questa laurea in Giurisprudenza penserà che ho messo finalmente la testa a posto...”. È l’unica concessione all’ilarità di tutto il suo discorso, un intervento sentito, appassionato, nel corso del quale i riferimenti all’attualità politica - e alle vicende del premier - sono più d’uno. “Chiunque oggi decide di avere una posizione critica contro questo potere, contro questo governo sa cosa gli aspetta se va fino in fondo: delegittimazione, la macchina del fango”. Un “meccanismo strano”, secondo il protagonista di ‘Vieni via con me’, che punta il dito contro “parte dei media”, quelli cioè che tentano di “dimostrare che siamo tutti sporchi e, quin-

di, dobbiamo stare zitti”. Quelli che fanno passare il messaggio che “se tu racconti quello che è considerato dai magistrati un mio crimine nelle mie stanze private, io racconto le tue stanze private, racconto il tuo spazio”. Lo scrittore non nomina mai il presidente del Consiglio e il caso Ruby, ma il riferimento è evidente quando consegna alla platea di studenti e docenti la sua “personalissima dedica”, con gli occhi lucidi per la laudatio del professor Paolo Pisa e la difesa del rettore Giacomo Deferrari. “Abbiamo deciso di attribuire la laurea honoris causa a Saviano - dice quest’ultimo - perché in questo modo abbiamo inteso difenderlo”. Lo ‘scudo’ non evita però a Saviano il duro commento di Marina Berlusconi. “Mi fa letteralmente orrore che una persona

come lui, che ha sempre dichiarato di voler dedicare ogni sua energia alla battaglia per il rispetto della libertà, della dignità delle persone e della legalità, sia arrivata a calpestare e di conseguenza a rinnegare tutto quello per cui ha sempre proclamato di battersi”, afferma la primogenita del presidente del Consiglio. “Il ‘mestiere di giustizia’, come lo chiama Saviano, e coloro che sono chiamati a esercitarlo, non dovrebbero avere nulla a che vedere - prosegue - con la persecuzione personale e il fondamentalismo politico che questa vicenda mette invece tristemente, e con spudorata evidenza, sotto gli occhi di tutti”. “Orrore è isolare i magistrati e gli episodi di corruzione e criminalità che avvengono nel nostro Paese”, la contro replica del neo laureato.

Addio a Tullia Zevi, una vita spesa per l’ebraismo È morta a Roma, all’età di 92 anni, la giornalista e scrittrice Tullia Zevi, prima, e finora unica, donna ad aver guidato l’Unione delle comunità ebraiche italiane. Moglie dell’architetto e critico d’arte Bruno Zevi, era nata a Milano il 2 febbraio 1919, apparteneva ad una famiglia della buona borghesia ebraica e il padre era un noto antifascista. Aveva studiato filosofia all’Università di Milano e aveva frequentato il Conservatorio. Nel 1938, alla promulgazione delle Leggi razziali, Tullia Zevi era in vacanza in Svizzera con la famiglia. Da lì si trasferì in Francia, dove continuò il suo percorso di studi alla Sorbona di Parigi. Quando la guerra coinvolse la Francia, l’intera famiglia emigrò

negli Stati Uniti: Tullia proseguì i suoi studi universitari e divenne anche una virtuosa dell’arpa che suonò in maniera professionale in diverse orchestre. Fu in quel periodo - come raccontò più tardi lei stessa - che fece la conoscenza di Leonard Bernstein e Frank Sinatra. A New York frequentò i circoli antifascisti e iniziò la sua professione di giornalista. Dopo la fine della guerra tornò in Italia insieme al marito, Bruno Zevi, un architetto e critico d’arte. Come corrispondente venne inviata anche al processo di Norimberga. Per più di trent’anni - dal 1960 al 1993 - è stata corrispondente del giornale israeliano Maariv, per il quale scrisse anche sul processo di Eichmann a Gerusalemme. Ha anche collabora-

to con il settimanale londinese ‘The Jewish Chronicle’. Sempre più coinvolta nelle attività istituzionali delle Comunità ebraiche italiane, nel 1978 diventò vicepresidente dell’Ucei, l’Unione delle comunità ebraiche italiane e ricevette anche Papa Giovanni Paolo II nella sua visita in Sinagoga. Cinque anni dopo, nel 1983, prima e unica donna, ne assunse la presidenza. Nel 1987 siglò come presidente l’Intesa che regola i rapporti dell’ebraismo con lo stato italiano. Presidente del consiglio all’epoca era Bettino Craxi. Nel novembre del 1992 fu la candidata italiana per il premio ‘Donna europea dell’anno’. Nello stesso anno l’allora Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, le assegnò il titolo di

Cavaliere di Gran Croce, la massima onorificenza italiana. Nel 1994 le è stato assegnato il Premio nazionale cultura della pace, mentre nel 1998 è stata eletta membro della Commissione per l’Interculturalismo del ministero dell’Istruzione e membro della Commissione italiana dell’Unesco. Nel 2007, insieme alla nipote Nathania Zevi, ha pubblicato la sua biografia, intitolata “Ti racconto la mia storia. Dialogo tra nonna e nipote sull’ebraismo”. Lascia due figli, la storica dell’arte Adachiara e Luca, architetto, incaricato del progetto del Museo della Shoah di Roma.


turismo 31

26 gennaio 2011 • la Pagina

Storia, natura e relax: Merano

Una città che conserva la struttura e la raffinata atmosfera di inizio novecento, ma anche meta ideale per rilassarsi e godersi una natura dal fascino incantevole Per chi vuole scoprire una nuova città e allo stesso tempo godersi un po’ di riposo, Merano è la scelta migliore. Cittadina in provincia di Bolzano, Merano è un luogo di cura di lunga tradizione, che conserva la struttura e la raffinata atmosfera di inizio novecento, epoca in cui era una delle mete termali privilegiate e più alla moda dell’alta aristocrazia mitteleuropea. A quel periodo risalgono gli eleganti ponti in stile jugendstil (Art nouveau) e il bellissimo edificio liberty del Kurhaus, un tempo adibito a cure e divertimenti e oggi destinato a conferenze, concerti e banchetti. Il cuore pulsante di Merano è costituito dalla città vecchia ed in particolare da Via dei Portici, con le sue boutique, i caffè e la pasticcerie che rievocano le incantate atmosfere di inizio secolo. Da visitare il Duomo di San Nicolò, con il suo altissimo campanile di oltre 80 metri, e il quattrocentesco Castello Principesco, con affascinanti mobili e strumenti musicali d’epoca. Incantevoli le bellissime passeggiate che caratterizzano i paesaggi di questa splendida cittadina. Le passeggiate d’Inverno e d’Estate lungo il torrente Passirio, tra piante esotiche e loggiati decorati con paesaggi alpini, la passeggiata Gilf, sotto Castel San Zeno, la Passeggiata Tappeiner, la più importante con i suoi 4 chilometri di percorso che giungono fino a Quarazze tra splendidi panorami sulla città vecchia ed una rigogliosa vegetazione. L’architettura dei palazzi cittadini mostra evidenti le tracce del periodo di massimo splendore della

monarchia danubiana e al contempo la vocazione turistica di questo centro. Il clima mite e la vegetazione mediterranea danno alla città un flair unico, ma già dal XIX queste caratteristiche ne avevano fatto il centro meridionale di soggiorno privilegiato dei visitatori dell’area di lingua tedesca. Merano fu la meta preferita di nobili, ricchi borghesi, ma anche di artisti, musicisti e scrittori che si lasciarono ispirare dal suo clima dolcissimo, dalle passeggiate meravigliose e dal rigoglio della natura. Qui Kafka scrisse le sue famose “Lettere a Milena”; ospiti della città sono stati, tra i molti altri, anche Strauss, Rilke, Lehar, Schnitzler, Bartók e il poeta Morgenstern. Questa lunga tradizione ha lasciato tracce evidenti anche se oggi a Merano e nel suo comprensorio l’aspetto prettamente medico è stato superato da un’offerta diretta principalmente verso la soddisfazione delle esigenze di benessere dei singoli ospiti, che qui giungono per trovare riposo e relax e che qui vogliono rigenerare il corpo e la mente. Con le nuove terme la città di Merano si è arricchita di un’attra-

Kurhaus

zione in più e al contempo ha anche un altro nuovissimo gioiello architettonico. Il cubo trasparente in metallo e vetro, al quale gli elementi in legno donano un particolare calore, è il centro dei nuovi impianti termali che si estendono su 50mila metri quadri di parco. L’edificio comprende 13 piscine coperte alle quali si aggiungono le dodici vasche, aperte nei mesi estivi, situate nel parco. In tal maniera le Terme di Merano offrono tutto quello che interessa agli ospiti di un impianto termale: dalla piscina-avventura alla piscina con acqua salata, dalla Spa e un Vital Center fino alle saune e ai bagni di vapore, da un centro per il fitness dotato anche di ambulatori medici fino alla piscina sportiva e il magnifico percorso termale abbellito da ninfee. Posto ideale per dimenticare lo stress di ogni giorno godendo dei massaggi, dei bagni aromatici e delle cure a base di impacchi. Anche la natura trova il suo spazio nell'impianto termale studiato per il benessere di turisti e non: montagna e benessere, rappresentano infatti un binomio ideale che va a racchiudersi nelle strutture delle

splendide terme di Merano. Curioso e affascinante si rivela il trattamento alla castagna, che grazie all’escina stimola la circolazione, attenua i gonfiori e combatte gli inestetismi della cellulite. Particolare il trattamento al fieno, utilizzato nel classico bagno, che libera la forza delle erbe balsamiche alpine o negli impacchi dove l’azione sinergica dell’arnica e dei fiori di fieno si unisce a quella dei sali di potassio, magnesio, sodio e calcio per lenire e rilassare le aree del corpo sottoposte a tensione. E tra tanto benessere del corpo, una visita agli splendidi Giardini di Castel Trauttmansdorff, sarà infine un piacevole toccasana per rilassare anche l’anima.



gastronomia 33

26 gennaio 2011 • la Pagina

I benefici delle tisane Sono risaputi gli effetti benefici che tisane, decotti ed infusi hanno sull'uomo. Ecco semplici e salubri tisane da gustare per il nostro benessere fisiico e psichico.

Tisane ai fiori Ingredienti: 50g di fiori d’arancio amaro 10g di fiori di biancospino 10g di fiori di camomilla romana 10g di fiori di calendula

10g di fiori di achillea. Procedimento: Per calmare l’ansia potete sfruttare le proprietà benefiche di questi cinque fiori. Mettete un cucchiaio di questa miscela in una tazza d’acqua bollente e lasciate in infusione per 10 minuti. Filtrate. Bevete una tazza di tisana ai cinque fiori dopo ogni pasto principale.

Tisana rilassante

Ingredienti: - Biancospino - Lavanda - Tiglio

- Camomilla - Melissa Procedimento: Mescolate tutti gli ingredienti della tisana rilassante in parti uguali o a seconda del gusto. Mettete due cucchiaini di miscela in acqua bollente e lasciare in infusione per alcuni minuti. Filtrate ed eventualmente dolcificate con del miele che non altera le proprietà

la buona e tradizionale cucina italiana gestione familiare da 23 anni a Zurigo Baslerstrasse 141 CH-8048 Zurigo Tel. 044 431 51 10 Dübendorfstrasse 24 CH-8051 Zurigo Tel. 044 322 11 50

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Tisana dimagrante Ingredienti: - 30g di marrubio (le sommità fiorite) - 20g di frassino (le foglie) - 30g di bardana (la radice) - 40g di quercia marina (tallo intero essiccato) Procedimento: Mescolate in maniera omogenea tutti gli ingredienti della tisana dimagrante. Dosate 10g di miscela e fate bollire per 3-4 minuti in 2,5 dl d’acqua. Lasciate riposare la tisana dimagrante in infusione per 10 minuti e filtrate avendo cura di spremere bene i vegetali. Consumate una tazza di tisana

dimagrante calda al giorno, ½ al mattino e ½ alla sera, lontano dai pasti. L’assunzione va continuata per 20 giorni, quindi si sospende per 15 giorni e, in caso di bisogno, può essere ripetuta per altri 20 giorni.


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07.00 Tf – Power Rangers Jungle Fury 07.20 Art Attack 08.10 Cartoni animati 08.55 Tf – Unfabulous 09.20 Tf – The Naked Brothers 10.15 Aprirai 10.25 Sci alpino: Discesa libera femminile 11.50 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.25 Rai Sport Dribbling 14.00 Music. – Top Of The Pops 15.25 Film – Striscia - Una zebra alla riscossa 17.00 Sereno Variabile 18.00 Tg 2 L.I.S. 18.05 Crazy Parade 18.40 Tf – Invincibili angeli 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Cold Case 21.50 Tf – The Good Wife 22.40 Rai Sport Sabato Sprint 23.25 Tg 2 Notte 23.35 Tg 2 - Dossier 00.20 Tg 2 - Storie 01.00 Tg 2 - Mizar

Operazione Spysitter 21.05

06.50 Cartoni animati 10.10 S-News – Tv Moda 10.45 Film – Beethoven 4 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.37 TgCom 13.40 Sitcom – All Stars 14.10 Film – Batman - Il ritorno 16.35 Film – Fallen - Angeli caduti 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Cartoni animati 19.20 Film – The Mask 2 21.10 Film – Spider-Man 23.10 Film – The Man - La Talpa 23.40 Studio Sport XXL 00.40 World Series Of Boxing 02.25 Mediashopping 02.40 Film – Naja (drammatico) 04.15 Film – Von Buttiglione Sturmtruppenfuhrer

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ame n t

Dietro un tranquillo commerciante di penne a sfera si nasconde in realtà un formidabile agente segreto. Bob ha una relazione con la sua vicina di casa, Gillian, mamma di tre simpatici ma scatenati bambini. Quando all’improvviso Gillian deve lasciare la città, Bob si offre come babysitter. Non immagina neanche quello che le piccole pesti hanno in mente: piani diabolici e dispetti che lo metteranno a dura prova. Come se non bastasse, il piccolo Ian per errore scarica una formula top secret dal computer di Bob che non avrà altra scelta se non quella di intraprendere una pericolosa missione di spionaggio per conto della CIA...

06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.50 Music. – Loggione 09.45 Info – Superpartes 10.24 Film – Identità rubate 12.00 S-News – Nonsolomoda 25 e oltre... 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.40 Real – Grande Fratello 14.10 Show – Amici 15.30 Info – Verissimo 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – La Corrida 00.00 Show – Chiambretti Night - Solo per numeri uno 01.00 Tg 5 Notte 01.30 Meteo 5 Notte (r) 01.31 Show – Striscia la notizia (r) 02.12 Film – La maledizione dell'impiccato (thriller) 05.31 Tg 5 Notte (r) 05.59 Meteo 5 Notte (r)

rin n o v

RSI LA1

08.05 Tf – La grande vallata 08.55 Film – Roma, città libera 10.15 Tf – Agente Pepper 11.00 Tgr BellItalia 11.30 Tgr Prodotto Italia 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.30 Tgr Il Settimanale 12.55 Tgr Ambiente Italia 13.55 Appuntam. al cinema 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.45 Tg 3 Pixel 14.50 Rai Educational 16.55 Tg 3 L.I.S. 17.00 Tf – Squadra Speciale Vienna 17.40 Cult. – Mini Ritratti 18.10 90° Minuto Serie B 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Che tempo che fa 21.30 Doc. – Nati liberi 23.30 Tg 3 23.45 Tg Regione 23.50 Amore criminale 00.50 Tg 3 01.00 Tg 3 Agenda del mondo

Rete

Italia

Canale

occhio ai programmi

ai

07.00 Euronews 08.30 Corso di Schwiizerdüütsch 09.00 Euronews 10.25 Sci: Discesa femminile 11.40 Telesguard 11.55 Sci: Discesa maschile 13.20 Sport Adventure 13.45 Film – Accadde una notte 15.30 Pattinaggio artistico 17.00 Sci: Discesa femminile (r) 17.50 Sci: Discesa maschile (r) 19.05 Sport Club 20.00 Pattinaggio artistico 22.20 Sportsera 23.15 Film – Agente 007 Vivi e lascia morire (azione) 01.10 Film – Agente 007 L'uomo dalla pistola d'oro

06.30 Mattina in famiglia 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 L.I.S. 10.00 Info – Settegiorni 10.50 Aprirai 11.00 Appuntam. al cinema 11.10 Info – Tuttobenessere 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Easy Driver 14.30 T-Show – Le amiche del sabato 17.00 Tg 1 17.15 A Sua immagine 17.45 Cult. – Passaggio a Nord-Ovest 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Rai Tg Sport 20.35 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Show – Attenti a quei due - La sfida 00.05 Cinematografo 01.05 Tg 1 Notte 01.15 Che tempo fa 01.20 Appuntam. al cinema 01.25 Film – Il cielo cade 03.05 Minis. – Eravamo solo mille 04.40 Documentario

H

gennaio

06.40 Contesto (r) 07.00 Euronews 08.00 Cartoni animati 10.35 Documentario 10.50 Info – Patti chiari (r) 12.05 Segni dei tempi 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Info – Il Ponte 13.10 Film – Uno strano scherzo del destino 14.50 Tf – Primeval 15.35 Documentario 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Film – Tyco il terribile 17.30 Tf – Mr. Bean 18.00 Telegiornale Flash 18.05 Cartoni animati 18.35 Strada Regina 19.00 Il Quotidiano 19.25 Festa mobile 19.50 Lotto Svizzero 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Quiz – Generation 21.05 Film – Operazione Spysitter 22.40 Tf – Closer 23.30 Telegiornale Notte

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29 sabato

05.15 Tg4 Night News 05.35 Tf – Balko 06.10 Mediashopping 07.00 Sitcom – Happy Days 07.35 Tf – Kojak 08.30 Cult. – Vivere meglio 10.00 Tf – Carabinieri 11.00 S-News – Ricette di famiglia - Anteprima 11.30 Tg 4 Giorno 12.00 Info – Traffico 12.02 S-News – Ricette di famiglia 12.50 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum 15.15 Film – Perry Mason Una ragazza intraprendente 17.00 Tf – Monk 17.55 S-News – Pianeta Mare 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Il cliente 23.45 Film – Trappola in rete 01.30 Tg4 Night News 01.53 Show – Ieri e oggi in tv special 03.30 Film – Cuore di mamma 05.00 Mediashopping 05.17 Show – Come eravamo


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Il film di Checco Zalone supera "La vita è bella" di Benigni Gli italiani preferiscono commedie e cinepanettoni Sono bastati tre mesi per sconvolgere una classifica rimasta uguale fin dal 1997, quando ‘La vita è bella’ di Roberto Benigni divenne il film italiano che oltre ad aver ricevuto tre Oscar aveva incassato di più. Da oggi il primo in classifica è invece il fenomeno Checco Zalone che, con ‘Che bella giornata’, in soli 11 giorni chiude la partita con Benigni: 31.479.000 euro contro 31.231.984. Ma la top ten dei film italiani più visti era in realtà già cambiata con l’uscita il 1 ottobre di un altro fenomeno, ‘Benvenuti al Sud’ di Luca Miniero che si era collocato di diritto al secondo posto. ‘Benvenuti al Sud’, tra l’altro, è ancora in sala e ha raggiunto 29.804.292 (a meno di un milione da Benigni). Insomma, con questo terremoto nella classifica, viene ribadito, se ce ne fosse ancora bisogno, che l’eccezione del film di Benigni, l’unico di argomento parzialmente serio, è davvero e resta un’eccezione. Sui dieci film nella top ten per incassi troviamo infatti solo commedie, tre film di Pieraccioni (Il ciclone, Fuochi d’artificio e Il paradiso all’improvviso), due cine-panettoni Filmauro (Natale sul Nilo e Natale a Rio) e due film di Benigni (oltre La vita è bella c’è anche Pinocchio). “Non è dai soldi che si misura il vero valore di un film, specie se ne prendi pochi come nel mio caso. Chiedo scusa al maestro Benigni. Quando a Hollywood si rincoglioniranno e mi daranno tre Oscar

allora si potrà dire che l’ho superato”, ha detto Zalone commentando divertito il suo record annunciato. “Nel cinema d’autore - dice invece il regista di ‘Che bella giornata’, Gennaro Nunziante - ci si sfida a chi ce l’ha più lungo... il piano sequenza. Non vorrei che nel cinema di intrattenimento ci si sfidasse a chi ce la più grosso... l’incasso!”. Il produttore della Taodue, Pietro Valsecchi, commenta con delicatezza il super-record del suo film: “Roberto Benigni, al di là di ogni classifica, resta un faro per le nostre e per le future generazioni”. Comunque, aggiunge, “siamo entusiasti di aver bruciato il record in soli 11 giorni. Mi sembra comunque giusto e doveroso ringraziare Checco Zalone e il regista Gennaro Nunziante e soprattutto il pubblico che ci ha premiato. Ringrazio poi anche mio figlio Filippo, che mi ha fatto scoprire Zalone”. “Forse non ci aspettavamo di fare tanti record con questo film. Eravamo però certi della sua riuscita e del gradimento che avrebbe incontrato nelle sale: perché‚ resta nella linea di quella commedia più garbata e soft che, pure non togliendo una virgola alla comicità, riesce a conquistare il pubblico con un linguaggio cinematografico immediato e positivo” dice invece Giampaolo Letta, vicepresidente e amministratore delegato di Medusa Film che ha distribuito il film. Tornando alla marcia trionfale di Zalone, se si considera che è in sala da poche settimane, è legittimo pensare a

ben altri traguardi per ‘Che bella giornata’. Insomma, per la storia di questa guardia giurata (Zalone), rigorosamente e orgogliosamente pugliese, alla prese con un’aman-

te islamica e con un’Italia in cui si va avanti con le raccomandazioni (meglio se del Vaticano), il traguardo è intorno ai 40 milioni di euro. E forse anche di più.


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DOMENICA

Tristano & Isotta

RSI LA1

22.55

06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 08.00 Tg 5 Mattina 08.51 Cult. – Le frontiere dello Spirito 09.42 TgCom 10.00 Sitcom – Le regole dell'amore 10.31 Film – Sua maestà viene da Las Vegas 12.45 Real – Grande Fratello 13.00 Tg 5 Giorno 13.40 Real – Grande Fratello 14.00 Show – Domenica Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.39 Meteo 5 20.40 Show – Striscia la domenica 21.10 Show – Amici 00.45 Info – Terra

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ame n t

I principali clan inglesi pianificano una coalizione per far fronte alle forti pressioni belliche dell’Irlanda, ma le truppe nemiche attaccano di sorpresa compiendo una carneficina. Rimasto orfano, il giovanissimo Tristano verrà cresciuto da Lord Marke, potente signore a capo della lega di tribù britanniche. Anni dopo, il giovane Tristano, ferito in battaglia, arriva sulle coste dell’Irlanda in fin di vita, dove verrà curato in segreto da Isotta, figlia del re d’Irlanda. I due giovani s’innamoreranno, e il loro amore travolgente finirà per influenzare il corso degli eventi, bellici e non, tra le due potenze in guerra...

07.00 Tf – Power Rangers Jungle Fury 07.20 Art Attack 08.10 Cartoni animati 08.55 Tf – Kark 09.20 Tf – Unfabulous 09.45 Tf – The Naked Brother 10.10 Cult. – Ragazzi c'è Voyager 10.40 A come Avventura 11.30 Mezzogiorno in famiglia 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Motori 13.40 Meteo 2 13.45 Quelli che aspettano... 15.40 Quelli che il calcio e... 17.05 Rai Sport Stadio Sprint 18.00 Tg 2 L.I.S. 18.05 Rai Sport 90° Minuto 19.05 Tf – Il Puma 19.50 Crazy Parade 20.30 Tg 2 Sera 21.00 Tf – N.C.I.S. 21.45 Tf – Castle 22.35 La Domenica Sportiva 01.00 Tg 2 01.20 Sorgente di vita 01.50 Meteo 2 01.55 Tf – In Justice

Italia

Canale

occhio ai programmi

rin n o v i a

ABBONAT I 043 322 17 17

H

09.30 Tennis 12.55 Sci: Supercombinata femminile 13.55 Sci: Supercombinata maschile 14.40 Pattinaggio artistico 17.00 Ippica 18.00 Tennis (r) 19.05 Hockey 19.30 La domenica sportiva 20.00 Documentario 20.15 Tf – Numb3rs 21.05 Tf – CSI 22.40 Tf – Prison Break 23.20 Hockey (r) 23.45 La domenica sportiva (r)

06.00 Da Da Da In musica 06.30 Mattina in famiglia 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 L.I.S. 09.35 Magica Italia 10.00 Linea Verde orizzonti 10.30 A Sua immagine 10.55 Santa Messa 12.00 Recita dell'Angelus 12.20 Linea Verde 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Show – Domenica In l'Arena 15.50 Show – Domenica In Amori 16.15 Show – Domenica In... onda 16.30 Tg 1 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.35 Rai Tg Sport 20.40 Quiz – Soliti ignoti 21.30 Minis. – Fuori Classe 23.35 Speciale Tg 1 00.40 Tg 1 Notte 01.05 Applausi 02.20 Sette note Musica e musiche 02.40 Così è la vita... Sottovoce 03.10 Minis. – Eravamo solo mille 05.05 Da Da Da 05.45 Euronews

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gennaio

06.25 Festa mobile (r) 06.50 Info – Il Ponte 07.10 Strada Regina 07.30 Svizra Rumantscha 08.00 Cartoni animati 09.55 Sci: Supercombinata femminile 10.55 Sci: Supercombinata maschile 12.00 Documentario 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Tf – Colombo 14.20 Film – Inga Lindström Sulla via del tramonto 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Documentario 17.15 Tf – Numb3rs 18.00 Telegiornale Flash 18.10 Il giardino di Albert 19.00 Il Quotidiano 19.15 Elezioni Cantonali 20.00 Telegiornale Sera 20.30 Insieme 20.40 Meteo 20.45 Storie 22.05 Cult tv 22.35 Telegiornale Notte 22.55 Film – Tristano & Isotta

07.00 Info – Super Partes 07.45 Cartoni animati 10.45 Film – Aloha, Scooby Doo! 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.00 Guida al Campionato 14.00 Sitcom – Sms Squadra molto speciale 14.15 Film – Jack e il fagiolo magico (fantastico) 15.10 TgCom 15.13 Meteo 17.55 Tf – Mr Bean 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Cartoni animati 19.20 Film – Beverly Hills Cop II Un piedipiatti a Beverly Hills II 20.15 TgCom 20.18 Meteo 21.25 Film – Svalvolati on the road 22.23 TgCom 22.26 Meteo 23.25 Film – Welcome Home Roscoe Jenkins (commedia) 01.50 Film – Vidocq (thriller) 03.25 Mediashopping 03.40 Tf – Dexter 04.35 Tf – Black Donnellys

07.20 Tf – La grande vallata 08.10 Film – Io sono il Capataz 09.50 Appuntam. al cinema 09.55 Sci alpino: Discesa supercombinata femminile 11.00 Tgr Estovest 11.20 Tgr Mediterraneo 11.45 Tgr RegionEuropa 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 TeleCamere 12.55 Sci alpino: Slalom supercombinata femminile 14.00 Tg Regione 14.15 Tg 3 Giorno 14.30 In 1/2 h 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Alle falde del Kilimangiaro 18.00 Per un pugno di libri 18.55 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 19.50 Tg Regione Meteo 20.00 Blob 20.10 Che tempo che fa 21.30 Info – Presa diretta 23.20 Tg 3 23.30 Tg Regione 23.35 L'almanacco del Gene Gnocco

Rete 05.35 Tf – Balko 06.15 Tg4 Night News 06.35 Mediashopping 07.05 Info – Super Partes 09.20 Documentario 10.00 Santa Messa 11.00 S-News – Pianeta Mare 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 S-News – Melaverde 13.20 S-News – Pianeta Mare 13.50 S-News – Donnavventura 14.38 Info – Traffico 14.47 Tf – Suor Therese 16.47 Film – Il Virginiano 17.34 TgCom 17.37 Meteo 18.55 Tg 4 Sera 19.35 Tf – Il ritorno di Colombo 21.30 Tf – Il Comandante Florent 23.20 Contro Campo Anteprima 23.30 Contro Campo 01.25 Tg4 Night News 01.48 Music. – Vintage Parade 5 - Music Line '11 02.40 Show – Come eravamo 03.02 Film – Spogliamoci così senza pudor... 04.50 Show – Ieri e oggi in tv


Varia 37

26 gennaio 2011 • la Pagina

CARTOMANZIA

0901

★★

★ OROSCOPO ★ ★ ★ Ariete

(21 marzo - 20 aprile)

L'oroscopo 2011 Amore, lavoro, salute, fortuna. Dal volto più noto dell'astrologia italiana, tutte le previsioni per il nuovo anno. Segno per segno, mese per mese, Fr. 18.- ecco come sarà il 2011. E in più: le caratteristiche dei bambini nati nel 2011; le affinità di coppia; il calcolo dell'ascendente con tabelle di facile consultazione; le tabelle delle "cuspidi", per chi è nato tra due segni e vuole finalmente sapere a quale appartiene.

Mercurio in Sagittario aiuta gli incassi in sospeso e vi fa tirare un sospiro di sollievo in quanto a salute economica. Le conquiste amorose sono una conferma quotidiana, ma il partner ve la fa pagare cara con litigi e musi lunghi. Non forzate troppo. Una voce, la luce per aiutarti ad illuminare il tuo cammino nella vita-amore-lavorofuturo

I : 0901 101 210 D: 0901 303 202

Fr. 2.50/min

Toro

(21 aprile - 20 maggio)

Brutto momento per il vostro portafogli: troppe spese per voi che amate risparmiare e per giunta dopo quelle sostenute un mese fa per i regali! Selezionate le amicizie e ascoltate i consigli di chi ha esperienza. Meditate sui vostri errori e le vostre debolezze.

Gemelli

(21 maggio - 21 giugno)

Dovete pensare più agli affetti e meno alle serate passate nei locali pubblici. In fondo, malgrado le apparenze, non siete nella condizione migliore per le conquiste. Le vostre parole hanno spesso toni polemici, anche se più li respingete e più gli altri vi rincorrono.

Paolo Fox pag 237

Cancro

Ordinalo!

(22 giugno - 22 luglio)

043/ 322 17 17

L’amore per i single si traduce in incontri nuovi, alcuni assai sorprendenti, ma in fondo l’amore è un’altalena e va avanti concretamente solo se lasciate fare al partner. Sul lavoro, è la pigrizia che vi impedisce di fare quei salti di qualità cui aspirate.

Leone

(23 luglio - 22 agosto)

EROTIC0 0906

Non arrenderti, c’è sempre una soluzione a tutto. Telefona a Studio Astra del

MAGO MARTINO

Per appuntamenti telefonare tutti i giorni dalle 8.00 alle 22.00, allo

062 842 71 63

Cartomanzia telefonica

da SERENA

telefonando tutti i giorni allo

0901 143 143 dalle 8.00 alle 23.00

Fr. 2.50/min.

Mercurio in Sagittario favorisce le comunicazioni, meglio se lontane. I viaggi saranno anch’essi portati sul suo carro. L’amore, con Venere in Scorpione, è troppo drammatico, specie se affrontato di petto e con toni irrituali. La Luna interverrà per calmarvi.

Vergine

(23 agosto - 22 settembre)

L’amore è felice e sereno grazie a Venere in Scorpione. Periodo favoloso su tutti i fronti. In fatto di sesso, passione e conquista vi aggiudicherete l’Oscar. Sul lavoro, niente male ma vi dovete guadagnare quotazioni risolvendo situazioni intricate.

Bilancia

(23 settembre - 22 ottobre)

Mercurio, positivo, razionalizza un po’ di più le difficoltà e la malinconia che Saturno nel segno cerca di insinuarvi. L’umore va a giorni alterni: esaltanti alcuni, bui gli altri. Quelli di voi che sono coppia collaudata troveranno negli affetti la loro dimensione.

Scorpione

(23 ottobre - 21 novembre)

Con la Luna in Toro riceverete una nuova proposta di lavoro. Denaro e affari faranno la parte principale nella vostra vita del momento, il che compenserà l’attesa per una nuova storia affettiva che si avvicina ma non si fa riconoscere con immediatezza.

Sagittario

(22 novembre - 20 dicembre)

Avete riflessi scattanti, idee chiare sulle decisioni da prendere, ottimo dinamismo: effetto del Sole nel segno. Anche Marte ci mette del suo e vi favorisce nello sport e nelle polemiche. Venere fa quel che può per portare un po’ di affetto nella vostra vita.

Capricorno

(21 dicembre - 19 gennaio)

Pause di riflessione e tempi lunghi per i sentimenti: l’indecisione gioca brutti scherzi, anche perché Venere è particolarmente sbrigativa in questo periodo di sconvolgimenti astrali e rischia di disorientarvi. Mettete ordine nella vostra vita, anche professionale.

Acquario

(20 gennaio - 19 febbraio)

Siete un vulcano di dinamismo con Mercurio a favore dal Sagittario e con Marte che non si stanca di creare situazioni nuove in ambito professionale e sociale, con incontri, scontri e aspettative varie. Saturno sta a guardare e attende che passi la burrasca.

Pesci

(20 febbraio - 20 marzo)

Energie prorompenti e una grinta fuori dell’ordinario sono le peculiarità di Marte in Capricorno che sembra spingere tutta la volta celeste con la sua sola forza. Mercurio è vivace sul piano sociale, con una dedizione ammirevole verso chi è più svantaggiato.


38 TELEVISIONE la Pagina • 26 gennaio 2011

31 Lunedi

o l'abb at iama! ch 043 322 17 17

on

ame n t

I Mannings, James e Anne, sembrano una coppia felice: procuratore di successo lui, affascinante padrona di casa lei. Durante un tranquillo weekend da ricchi, i coniugi fanno la conoscenza dell'insostenibile quanto irresistibile Bill Bule, figlio viziato di Lord Rawston. Anne ne resta turbata fino al punto di dare una festa per poterlo incontrare di nuovo. Ma un incidente stradale, in cui resta ucciso il marito della domestica dei Mannings, sconvolgerà quel paradiso rurale e le sue eleganti case georgiane. L'indagine investigativa rivelerà l'identità del pirata della strada e insieme l'imperfezione di una vita perfetta...

06.35 Cartoni animati 08.35 Tf – Una mamma per amica 10.25 Film – Indiavolato 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Sitcom – How I met your mother 15.05 Sitcom – Camera Café 15.30 Sitcom – Camera Café ristretto 15.40 Cartoni animati 16.40 Telen. – Il mondo di Patty 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.30 Tf – Glee 20.30 Quiz – Trasformat 21.10 Tf – C.S.I. New York 23.00 Tf – Fringe 00.45 Tf – Saving Grace 01.40 Show – Poker1mania

rin n o v

00.30

06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Tg 5 10.02 Real – Grande Fratello 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Real – Amici 16.55 Info – Pomeriggio Cinque 18.05 Tg 5 - 5 minuti 18.10 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Grande Fratello 00.15 Show – Mai dire Grande Fratello 01.00 Tg 5 Notte

ai

RSI LA1

08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.05 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – La strada per Avonlea 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Film – Passengers Mistero ad alta quota (thriller) 22.45 Cult. – Correva l'anno 00.00 Tg 3 Linea notte 00.10 Tg Regione

Rete

Italia

Canale

occhio ai programmi

Australia

07.00 Cartoni animati 09.30 Protestantesimo 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Numb3rs 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Law & Order 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Cult. – Voyager 23.10 Tg 2 23.25 Tf – Close To Home 00.10 Rai 150 anni - La storia siamo noi 01.00 Tg Parlamento 01.10 Sorgente di vita 01.40 Tf – In Justice 02.20 Meteo 2 02.25 Appuntam. al cinema 02.30 Tf – Jericho

H

08.30 Tf – Squadra med - Il coraggio delle donne 09.15 Quiz – Il gioco dei ricordi (r) 09.40 Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 12.00 Storie 13.10 Cult tv 13.40 Minis. – L'elemento “D” 14.40 Euronews 15.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.35 Documentario 18.30 Tf – Le sorelle McLeod 19.20 Tf – Il commissario Rex 20.10 Tf – Ghost Whisperer

06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.05 I Tg della Storia 09.30 Tg 1 Flash 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Bontà loro 14.40 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Minis. – Caccia al Re La narcotici 23.15 Porta a Porta 00.50 Tg 1 Notte 01.20 Che tempo fa

o?

gennaio

08.20 La Storia del Regionale 08.40 Tf – Un caso per due 09.40 Documentario 10.35 Tf – Doc 11.20 Tf – Le sorelle McLeod 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Til Death - Per tutta la vita 13.35 Tf – Las Vegas 14.20 Tf – Il commissario Rex 15.05 Tf – Ghost Whisperer 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.40 Attenti a quei due 21.05 Film – Australia 23.50 Telegiornale Notte 00.00 Meteo Notte 00.10 Segni dei tempi 00.35 Tf – Law & Order 01.15 Repliche continuate

05.35 Cult. – Peste e corna 05.40 Tf – Balko 06.25 Mediashopping 06.55 Tf – Charlie's Angels 07.55 Tf – Nash Bridges 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.50 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.17 Film – Cocoon L'energia dell'universo 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Programmato per uccidere (drammatico) 21.52 TgCom 21.55 Meteo 23.20 Film – Il texano dagli occhi di ghiaccio (western) 02.05 Tg4 Night News 02.30 S-News – Pianeta Mare


26 gennaio 2011 • la Pagina

appuntamenti Il Comitato Genitori Colonia Libera Italiana di di Seebach Pfäffikon - ZH

Ass. Alessandra Marzano Invita

all'Assemblea Generale

organizza

la 10° festa dell'amicizia

venerdì 11 febbraio ore 19:30

sabato 5 febbraio ore 19:00

presso

Chiesa cattolica - San Benigno di Pfäffikon ZH

Dopo l'assemblea generale siete tutti invitati a partecipare all'aperitivo offerto in occasione per festeggiare anche l'inizio dell'anno nuovo. Info: 044 950 53 91

presso

Sala parrocchiale della Chiesa Maria di Lourdes di Seebach

Cucina italiana Serata danzante col duo "Il gatto e la volpe" Ricca tombola Ingresso libero

Ass.Viggianesi in Svizzera Unità Pastorale di Lingua Italiana organizza

organizza la

Festa Lucana

Festa della Solidarietà

sabato 29 gennaio ore 19:00

sabato 5 febbraio ore 18.30

presso la

presso

Palesta delle scuole Linthescher di Niederurnen (GL)

Centro Leepünt di Dübendorf

La serata sarà allietata dal Duo Fantasy Cucina italiana Ai soci verrà offerta la cena Entrata libera Per informazioni 079 274 39 51

Cena beneficenza Fr. 30.- (tutto il guadagno verrà devoluto a "Pro anziani Oberland-Glattal") Ricca tombola Allieteranno la serata: Gruppo folkloristico Radici di Calabria Musica & danze Nino

varia 39

Il circ. A.C.L.I di Kilchberg organizza

organizza

Veglione di Carnevale

Serata di carnevale

sabato 5 febbraio ore 19:00

sabato 5 febbraio ore 19:00 presso

sala "Heiget-huus" di fehraltorf

Musica, grigliata e bevande varie Entrata libera

Vi attendiamo numerosi, con o senza maschera!

presso

Centro parrocchiale di Kilchberg

Serata danzante con "Discoworld di Forchini"; Cucina calda con pasta al sugo e salsicce alla griglia; Entrata Fr.5.Entrata libera per: soci, maschere e bambini fino 14 anni

Associazione Cursiati in Svizzera

Associazione Internazionale Emigranti Italiani

La 12° festa Cursiata

Assemblea Generale

organizza

sabato 29 gennaio ore 18:00 presso

Sala del Zentrum di Oberengstringen

Gastronomia leccese, servizio bar, ricca tombola Animeranno la serata i Mamabù e Itarantolati di San Gallo Entrata soci Fr 5.- non soci Fr 10.bambini fino 10 anni gratis Per Info: 079 655 78 94 (Fernando)

organizza

sabato 29 gennaio ore 19:00 presso

Palestra della Casa d'Italia - ZH

Alla fine dell’Assemlea, l’Associazione sarà lieta di offrire una spaghettata e un bicchiere di vino. È gradita la riservazione entro il 25 gennaio: Tonino 076-3380029, Pasquale 076-4231591, Dino 076-5131393 Sono invitati tutti gli amici, i simpatizzanti e i soci

GIOCHI della settimana nr 4 rebus (3,4,9)

sudoku

Rebus (4,9,1,7) V O ceste N toreador A T ore = Voce stentorea d'oratore

Soluzione

Soluzioni della settimana nr 3

Le soluzioni di questi giochi nella prossima edizione del giornale


40 TELEVISIONE la Pagina • 26 gennaio 2011

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martedi

Il cosmo sul comò

Canale 5

21.11

Rete

Italia

06.55 Tf – Charlie's Angels 07.55 Tf – Nash Bridges 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.50 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.15 Soap – Sentieri 16.35 Film – Rullo di tamburi 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Il Collezionista 23.40 Film – Ferie d'agosto 01.45 Tg4 Night News

rinnova chiama! 043 322 17 17

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bb

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06.35 Cartoni animati 08.35 Tf – Una mamma per amica 10.25 Film – Amore con interessi 11.16 TgCom 11.19 Meteo 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Sitcom – How I met your mother 15.05 Sitcom – Camera Café 15.30 Sitcom – Camera Café ristretto 15.40 Cartoni animati 16.40 Telen. – Il mondo di Patty 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.30 Tf – Glee 20.30 Quiz – Trasformat 21.10 Cult. – Mistero 00.00 Film – Pulp Fiction 00.41 TgCom 00.44 Meteo 02.55 Show – Poker1mania 03.45 Studio Aperto - La giornata 04.00 Mediashopping 04.15 Film – Dust (drammatico) 06.10 Sitcom – Dharma & Greg

L' a

Un maestro orientale - Tsu’ Nam - elargisce continuamente pillole di improbabile saggezza ai suoi allievi, e di solito preferisce farlo all'ombra di un ginko biloba, una massiccia e leggendaria pianta frondosa dai poteri ancestrali. Il metodo di insegnamento del maestro è arcaico, ma semplice ed efficace: far raggiungere “l'illuminazione” attraverso l'uso di un nodoso bambù. Aldo Giovanni e Giacomo, con le loro strambe avventure, diventano protagonisti di storie verosimili, alternandosi in una specie di giostra su cui girano curiosi esemplari della variopinta “specie umana”.

06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Tg 5 10.02 Real – Grande Fratello 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Real – Amici 16.55 Info – Pomeriggio Cinque 18.05 Tg 5 - 5 minuti 18.10 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.11 Film – Il cosmo sul comò 23.31 Info – Matrix 01.30 Tg 5 Notte 02.00 Meteo 5 Notte (r)

08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.05 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – La strada per Avonlea 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Ballarò 23.15 T-Show – Parla con me 00.00 Tg 3 Linea notte 00.10 Tg Regione 01.00 Appuntam. al cinema

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Canale

occhio ai programmi

07.00 Cartoni animati 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Numb3rs 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Law & Order 19.30 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Film – Rush Hour 3 Missione Parigi (azione) 22.35 Film – 3Ciento - Chi l'ha duro... la vince 00.00 Tg 2 00.15 Tf – In Justice 01.05 Tg Parlamento 01.15 Film – Amami se hai coraggio (drammatico) 02.45 Meteo 2

to

08.40 Tf – Squadra med - Il coraggio delle donne 09.15 Quiz – Il gioco dei ricordi (r) 09.40 Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 12.00 Documentario 13.50 Minis. – L'elemento “D” 14.45 Euronews 15.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 18.35 Tf – Le sorelle McLeod 19.20 Tf – Il commissario Rex 20.15 Tf – Ghost Whisperer 21.00 Film – 11 settembre tragedia annunciata - Prima parte

06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 09.35 Linea Verde Meteo Verde 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Bontà loro 14.40 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Minis. – Rossella 23.15 Porta a Porta 00.50 Tg 1 Notte 01.20 Che tempo fa 01.25 Appuntam. al cinema

Ha

febbraio

08.15 La Storia del Regionale 08.40 Tf – Un caso per due 09.40 Documentario 10.35 Tf – Doc 11.20 Tf – Le sorelle McLeod 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.10 Tf – Til Death - Per tutta la vita 13.35 Tf – Las Vegas 14.20 Tf – Il commissario Rex 15.05 Tf – Ghost Whisperer 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.40 Attenti a quei due 21.05 Tf – Castle 21.50 Tf – Lie to me 22.35 Tf – Brothers & Sisters 23.20 Telegiornale Notte 23.35 Meteo Notte 23.40 Film – Ritorno a Dalarna

onamen


Paola Cortellesi

piccolo schermo 41

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la nuova primadonna di Esordio boom per ‘Zelig’, il programma di Gino&Michele e Giancarlo Bozzo, con la nuova coppia Bisio-Cortellesi: la prima puntata del programma è stata seguita infatti da oltre 6 milioni e mezzo di spettatori, ascolti confermati anche nella seconda puntata. Dopo la notizia del boom di ascolti, Claudio Bisio ha sottolineato l’importanza delle donne nella nuova edizione dello show comico nato 25 anni fa, mentre la Cortellesi ha rivelato che l’attore l’ha subito ‘battezzata’ con un bacio. “Con Claudio Bisio ci conosciamo da anni e ci siamo sempre corteggiati – ha detto la Cortellesi -. Il nostro matrimonio artistico non è nato ora”. Durante le prove, che si tengono la domenica sera al teatrino Zelig di viale Monza a Milano, lui l’ha già baciata sulla bocca: “È vero, quel pazzo di Claudio mi ha già battezzata e io l’ho ricambiato”. “La presenza femminile è sempre stata uno dei nostri punti deboli – ha spiegato Bisio -. Ora scommettiamo su loro e oltre a Teresa Mannino, Debora Villa, la coppia Katia e Valeria, che arriverà a febbraio dopo il parto di Valeria, le gag comiche di Paoletta, abbiamo la presenza fissa di Lella Costa, che per me è una grande conquista”. Bisio è anche orgoglioso per tutti i personaggi nati nella grande officina che è ‘Zelig’ e “dei quali - dice - non siamo gelosi. Siamo contenti che i nostri comici vengano richiesti dagli altri, come Ficarra e Picone a ‘Striscia’, o il mago Forest a ‘Mai dire gol’. Una delle ragio-

ni per le quali non mi stufo di ‘Zelig’ è la possibilità di lanciare ogni anno nuovi talenti. Nella prima puntata, la Cortellesi ha debuttato vestendo i panni di una schizzinosa e imprevedibile Letizia Moratti, sindaco di Milano. Ficarra e Picone si sono trasformati invece in Angelino e Niccolò, due uomini di legge specializzati in quelle ad personam: “Proprio nel senso che chiunque può telefonarci e chiedercene una su misura - scherzano -, le facciamo anche da asporto”. A Zelig arriva anche la satira, quella politica, precisa Gino Vignali che insieme a Michele Mozzati e Giancarlo Bozzo guida l’ingranaggio dello spettacolo di cabaret dai tempi in cui era solo il nome del locale di viale Monza. “Quest’anno ci sarà più satira politica perché abbiamo avuto delle buone proposte in questo senso - dicono Gino e Michele -. Nelle scorse edizioni la satira era stata un po’ tenuta in disparte proprio perché non avevamo trovato nulla di interessante”. La svolta l’hanno data appunto Cortellesi e Ficarra e Picone nei panni dei due uomini di legge, parodia di Angelino Alfano e Niccolò Ghedini. Paola imiterà anche altri personaggi, come Daniela Santanchè, anche se il suo trasformismo (per la Moratti ci sono volute quattro ore di trucco) dovrà fare i conti con il ritmo del programma. “Non sono qui per fare la presentatrice classica, quella che dice ‘Signori buona sera ecco a voi..’ – precisa la Cortellesi -. Sono un’attrice, continuerò a fare il mio lavoro: a Zelig mi è

stato chiesto di portare qualcosa di nuovo ed è quello che farò”. “Era tanto che la volevamo racconta Gino - anche se non speravamo di portarla qui come conduttrice”. “Zelig, comunque - precisa Gino - resta uno spettacolo comico”. Nel 2011 Zelig festeggia due traguardi importanti: i 25 anni dello spettacolo di cabaret nel locale di viale Monza e i 15 dal debutto in televisione. Per festeggiare questi anniversari gli autori hanno voluto un cast particolare. Venti sono nomi nuovi o alla seconda stagione, 15 sono quelli storici, come Enrico Bertolino, Enrico Brignano, Gene Gnocchi, Teresa Mannino. Per la prima volta anche Lella Costa. “Abbiamo avuto comici da quasi tutte le regioni italiane e Zelig è il programma che ha fatto di più per l’Unità di Italia - dicono gli autori - sia per gli ascolti omogenei in tutta la penisola, sia per la provenienza del cast”.


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mercoledi

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on

ame n t

Miles Massey è un affermato divorzista di Los Angeles. Annoiato e sazio di successo, Massey sente il bisogno di trovare nuovi stimoli. Tutto cambia quando incontra la bella Marylin Rexroth, futura ex moglie del suo cliente Rex Rexroth, ricco imprenditore immobiliare e inguaribile dongiovanni. Con l'aiuto di un investigatore privato dalle tariffe esose di nome Gus Petch, la donna spera di inchiodare Rex e garantirsi la tanto agognata indipendenza economica con un divorzio da favola. Ma Miles è un avvocato abilissimo e Marylin non riuscirà a ottenere un bel niente. Sconfitta ma non vinta, Marylin decide di vendicarsi...

06.35 Cartoni animati 08.35 Tf – Una mamma per amica 10.25 Film – Il rompiscatole 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Sitcom – How I met your mother 15.05 Sitcom – Camera Café 15.30 Sitcom – Camera Café ristretto 15.40 Cartoni animati 16.40 Telen. – Il mondo di Patty 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.30 Tf – Glee 20.30 Quiz – Trasformat 21.10 Tf – The Vampire Diaries 23.00 Film – The Skeleton Key 01.05 Show – Poker1mania 01.55 Studio Aperto - La giornata

rin n o v

21.10

06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Tg 5 10.02 Real – Grande Fratello 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.39 Meteo 5 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Real – Amici 16.55 Info – Pomeriggio Cinque 18.05 Tg 5 - 5 minuti 18.10 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Paperissima 23.31 Film – Giù al nord 01.30 Tg 5 Notte 02.00 Meteo 5 Notte (r)

ai

Rete 4

08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.05 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – La strada per Avonlea 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Chi l'ha visto? 23.15 T-Show – Parla con me 00.00 Tg 3 Linea notte 00.10 Tg Regione 01.00 Appuntam. al cinema

Rete

Italia

Canale

occhio ai programmi

Prima ti sposo, poi ti rovino

07.00 Cartoni animati 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Numb3rs 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Law & Order 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Senza Traccia 23.25 Rai Sport 90° Minuto 00.50 Tg 2 01.10 Tg Parlamento 01.20 Tf – In Justice 02.00 Meteo 2 02.05 Appuntam. al cinema 02.10 Sereno Variabile 03.55 Secondo canale 04.15 Università Telematica Internazionale UniNettuno

H

09.40 Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 11.50 Telesguard 12.00 Info – Patti chiari (r) 13.10 Musicalmente 13.35 Minis. – L'elemento “D” 14.35 Euronews 15.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.00 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 17.35 Documentario 18.30 Tf – Le sorelle McLeod 19.20 Tf – Il commissario Rex 20.10 Tf – Ghost Whisperer 21.00 Film – 11 settembre tragedia annunciata - Seconda parte

06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 09.35 Linea Verde Meteo Verde 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Bontà loro 14.40 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Film – The Millionaire 23.25 Porta a Porta 01.00 Tg 1 Notte 01.30 Che tempo fa 01.35 Appuntam. al cinema

o?

febbraio

07.50 Swissview 08.15 La Storia del Regionale 08.40 Tf – Un caso per due 09.40 Documentario 10.30 Tf – Doc 11.20 Tf – Le sorelle McLeod 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Show – S-Quot 14.10 Tf – Il commissario Rex 15.00 Tf – Ghost Whisperer 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Tf – The Good Wife 21.50 Tf – Blue Bloods 22.40 Tf – Cold Case 23.20 Lotto Svizzero 23.30 Telegiornale Notte 23.40 Meteo Notte

05.40 Tf – Balko 06.25 Mediashopping 06.55 Tf – Charlie's Angels 07.55 Tf – Nash Bridges 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.50 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.17 Film – I due carabinieri 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – Prima ti sposo, poi ti rovino (commedia) 21.52 TgCom 21.55 Meteo 23.20 Contro Campo Anteprima 23.30 Contro Campo 01.25 Tg4 Night News 01.50 Film – La prima volta, sull'erba (danza d'amore sotto gli olmi) 03.37 Mediashopping


musica 43

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I protagonisti Da partecipanti ormai storici ai big che calcano il palco dell'Ariston per la prima volta tutti i nomi dei protagonisti della 61a kermesse canora Due infaticabili recordman come Anna Oxa e Al Bano, due artisti un po’ lontani dal mondo sanremese come Battiato e Vecchioni, quattro new entry assolute sul palco dell’Ariston e il resto del cast diviso più o meno tra habitué: ecco quello che vedremo all’edizione numero 61 del Festival di Sanremo che si svolgerà dal 15 al 19 febbraio. “Mi auguro che le canzoni scelte piacciano al pubblico così come sono piaciute a me – dichiara il conduttore, Gianni Morandi –. Negli artisti, anche i più giovani, ho trovato forza espressiva e grande creatività. Non immaginavo fosse così impegnativo organizzare il festival, l’esperienza di Mazzi mi ha aiutato”. “Questo è il mio Sanremo numero 6 – gli fa eco il direttore artistico – ho lavorato a fianco di grandi dello spettacolo come Paolo Bonolis, Simona Ventura, Tony Renis, Giorgio Panariello e Antonella Clerici, arricchendomi professionalmente e artisticamente con ognuno di loro. Mi chiedete due caratteristiche di Morandi che conosco da trent’anni? Energia contagiosa e attenzione assoluta verso la musica e le canzoni”. Due i veterani assoluti di questa edizione: Al Bano e Anna Oxa. Per il primo, che canterà ‘Amanda è libera’, è la 15a partecipazione al festival: la prima risale al 1965, quando partecipò nella sezione Giovani. Nel 1984 ha vinto un’edizione con ‘Ci sarà’, in coppia con Romina Power; per ben due volte si è piaz-

zato al secondo posto e per altre due al terzo. Per Anna Oxa (che canterà ‘La mia anima d’uomo’) questo è il Sanremo numero 14, ma l’artista ha dalla sua ben due vittorie (‘Io ti lascerò’ nel 1989 in coppia con Fausto Leali e ‘Senza pietà’ nel 1999), e due piazzamenti al secondo posto. Nella graduatoria dei record, terzo si piazza Luca Barbarossa (che in coppia con Raquel Rosario canterà Fino in fondo) che è salito sul palco dell’Ariston sette volte e una volta è arrivato primo con ‘Portami a ballare’. Anche Patty Pravo è un’habitué di Sanremo: ha partecipato sette volte, nel 1997 ha vinto il Premio della critica per ‘E dimmi che non vuoi morire’ e quest’anno canterà ‘Il vento e le rose’. Nonostante la giovane età sorprendono le statistiche di Anna Tatangelo: ha partecipato cinque volte, piazzandosi una volta seconda e un’altra terza e nel 2002 ha vinto nella sezione Giovani con ‘Doppiamente fragili’, riconoscimento che l’ha fatta entrare nella storia del Festival come artista più giovane ad aver vinto un premio (aveva 15 anni e 58

giorni). Quest’anno canterà ‘Bastardo’. Il professor Roberto Vecchioni torna invece in gara dopo 37 anni con ‘Chiamami ancora amore’: è stato al Festival nel 1973 con ‘L’uomo che si gioca il cielo a dadi’, mentre nel 2006 è salito sul palco ospite dei Nomadi nella serata dei duetti (da autore nel ‘68 aveva scritto ‘Sera’ per Gigliola Cinquetti e Giuliana Valci e nel 1985 ‘A lei’ per Anna Oxa). Novità assoluta per Sanremo è Battiato che canta ‘L’Alieno’, con Luca Madonia che a Sanremo c’era già stato nel 1988 con ‘Ma che idea’, per poi tornarci nel 2008 per duettare con l’ex

compagno di band, Mario Venuti. Per Tricarico è invece la terza volta (canterà ‘Tre colori’): ha già partecipato nel 2008 e ha vinto il Premio della critica con ‘Una vita tranquilla’ ed è tornato l’anno successivo con ‘Il bosco delle fragole’ (ma al Festival è stato nel 2010 autore per Sugar Romeus e Mattia De Luca, entrambi nella categoria Nuova generazione). Max Pezzali che canterà ‘Il mio secondo tempo’, è stato già al Festival nel 1995. Prima volta assoluta invece per: Nathalie (‘Vivo sospesa’), fresca di vittoria di X Factor, talent da cui arriva pure Giusy Ferreri (‘Il mare immenso’); Emma (creatura di Amici) e i Modà che canteranno ‘Arriverà’; La Crus con ‘Io confesso’. Ai big si uniranno otto giovani - sei da votare sul sito ufficiale e due vincitori di Area Sanremo (Gabriella Ferrone, 21 anni, e Roberto Amadè, 28 anni). Morandi è affiancato da Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis, mentre gli stacchi comici saranno a cura delle Jene Luca e Paolo.

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giovedi

21.00

06.25 Mediashopping 06.55 Tf – Charlie's Angels 07.55 Tf – Nash Bridges 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.50 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum 15.10 Tf – Hamburg Distretto 21 16.15 Soap – Sentieri 16.50 Film – La lunga strada verso casa (drammatico) 18.55 Tg 4 Sera 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Film – ...altrimenti ci arrabbiamo! (commedia) 23.25 Film – Marie Antoinette

o l'abb at iama! ch 043 322 17 17

ament

ABBONAT I 043 322 17 17

06.35 Cartoni animati 08.35 Tf – Una mamma per amica 10.25 Film – Un agente segreto al liceo (commedia) 12.25 Studio Aperto 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Sitcom – How I met your mother 15.05 Sitcom – Camera Café 15.30 Sitcom – Camera Café ristretto 15.40 Cartoni animati 16.40 Telen. – Il mondo di Patty 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.30 Tf – Glee 20.30 Quiz – Trasformat 21.10 Cult. – Wild - Oltrenatura 00.00 Show – Saturday Night Live 01.50 Show – Poker1mania 02.40 Studio Aperto - La giornata 02.55 Mediashopping 03.10 Tf – Cinque in famiglia 03.50 Film – Mangiati vivi! 05.10 Mediashopping 05.25 Sitcom – Dharma & Greg 05.45 Mediashopping 06.00 Sitcom – Dharma & Greg

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Slim lavora come cameriera in uno squallido bar di un paesino del Kansas. Incontra Mitch, affascinante e ricchissimo imprenditore edile, e se ne innamora: lo sposa, vive da signora, è moglie e mamma felice. Ma l'inferno è in agguato: quando Slim gli rinfaccia una scappatella sentimentale, Mitch si rivela un violento prevaricatore. La donna allora, aiutata da un gruppo di amici, fugge con la figlia. Quando Slim, nonostante sia riuscita a cambiare la propria identità, viene scoperta dagli scagnozzi del marito, decide di prendere di petto la realtà e, dopo un'intensa preparazione atletica, di affrontare corpo a corpo Mitch...

06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Tg 5 10.02 Real – Grande Fratello 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Real – Amici 16.55 Info – Pomeriggio Cinque 18.04 Tg 5 - 5 minuti 18.09 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.31 Show – Striscia la notizia 21.11 Film – Il bambino con il pigiama a righe (drammatico) 23.30 Info – Matrix

Rete

Italia

rinnov

Via dall'incubo

RSI LA2

08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.05 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – La strada per Avonlea 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Tf – Medium 22.40 Tf – Flashpoint 23.25 T-Show – Parla con me 00.00 Tg 3 Linea notte 00.10 Tg Regione

ai

Canale

occhio ai programmi

07.00 Cartoni animati 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Medicina 33 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Numb3rs 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Law & Order 19.30 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.25 Estrazioni del lotto 20.30 Tg 2 Sera 21.05 “Spazio Santoro/Annozero” 23.10 Tg 2 23.25 Rai 150 anni - La storia siamo noi 00.25 Info – Magazine sul 2 01.00 Tg Parlamento 01.10 Tf – In Justice 01.55 Appuntam. al cinema 02.00 Film – Il Triangolo delle Bermude (1° parte)

H

08.30 Tf – Squadra med - Il coraggio delle donne 09.15 Quiz – Il gioco dei ricordi (r) 09.40 Attenti a quei due 10.00 Quiz – Zerovero 10.45 Piattoforte 11.30 Euronews 12.00 Show – S-Quot (r) 13.00 Musicalmente 13.45 Minis. – L'elemento “D” 14.40 Euronews 15.35 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.05 Quiz – Molla l'osso 16.30 DiADà 18.30 Tf – Le sorelle McLeod 19.20 Tf – Il commissario Rex 20.10 Tf – Ghost Whisperer 21.00 Film – Via dall'incubo

06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 Bontà loro 14.40 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Minis. – Rossella 23.10 Porta a Porta 00.45 Tg 1 Notte 01.15 Che tempo fa 01.20 Appuntam. al cinema 01.25 Sottovoce

o?

febbraio

07.50 Swissview 08.15 La Storia del Regionale 08.40 Tf – Un caso per due 09.40 Documentario 10.35 Tf – Doc 11.20 Tf – Le sorelle McLeod 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Til Death - Per tutta la vita 13.35 Tf – Las Vegas 14.20 Tf – Il commissario Rex 15.05 Tf – Ghost Whisperer 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Info – Falò 22.35 Il filo della storia 23.40 Telegiornale Notte 23.55 Film – La bestia nel cuore


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Land Rover Defender X-Tec Limited Edition

Lusso e resistenza in un’unica gip Presentata al Salone di Bruxelles la versione speciale della Defender Al Salone di Bruxelles si è e proprio “lifting” della carrozpartiti alla grande. zeria che ha portato ad un risulAd inaugurare in grande stile tato decisamente elegante. l’esposizione di auto nella città A cominciare dalla carroz-

belga ci ha pensato Land Rover con la nuova Defender, la XTec Limited Edition che unisce in un’unica vettura la struttura resistente del fuoristrada senza tralasciare il lusso tipico delle berline. Gli interni del 4x4 inglese, infatti, sono caratterizzati da pellami pregiati (inserti in ebano e sedili con rinforzi laterali in pelle) e optional qualificanti come il navigatore satellitare cartografico e due tettucci in cristallo apribili elettricamente. Anche gli esterni sono stati sottoposti ad un processo di “rivoluzione estetica”, un vero

zeria in Zermatt Silver, con tetto, passaruota, paraurti e fasce laterali in Santorini Black. Completano il quadro i cerchi di lega da 16” in nero lucido, finitura che mette in evidenza, per contrasto, la grafica in scelta per il logo Defender posto sul portellone posteriore. Sempre sulla coda saltano agli occhi i nuovi fari posteriori trasparenti, che ammorbidiscono le linee nette delle superfici squadrate. Gli interni presentano inserti in ebano e sedili con rinforzi laterali in pelle. L'allestimento pone l'accento sull'anima tough della off-

road britannica, sia in versione 3 porte che 5 porte. Anche le colorazioni enfatizzano questa nuova caratterizzazione, come nel caso della vernice esterna color grigio "Striking Zermatt" che fa risaltare il nero "Santorini" del tetto e dei passaruota. Bella e longeva, forte ed elegante, la gip Defender X-Tec Limited Edition, presentata presso il Salone di Bruxelles 2011 all’interno dell’allestimento Exclusive, è capace di affrontare ogni percorso in qualsiasi condizione climatica con il plus di un abitacolo elegante e rifinito come quello della più squisita ammiraglia. Con tutti gli optional che favoriscono un viaggio comodo e sicuro per tutta la famiglia.

Equipaggiata con il tradizionale turbodiesel common-rail di 2.4 litri da 122 CV e 360 Nm di coppia, la Land Rover Defender X-Tech è disponibile anche in versione 90 Hard Top e, come la versione di serie, è personalizzabile con l’intera gamma di accessori messi a disposizione dalla Casa britannica. Il modello compatto da 90 ha quattro posti, mentre quello da 110 è disponibile nella versione cinque o sette sedili. Nella versione con cinque sedili la fila posteriore può essere ribaltata per offrire ancora più spazio di carico. La gip Defender X-Tec Limited Edition sarà in vendita da marzo a partire da 24.995 sterline, ovvero circa 30 mila euro.


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venerdi

22.35

06.35 Cartoni animati 08.35 Tf – Una mamma per amica 10.25 Film – Kangaroo Jack Prendi i soldi e salta 12.25 Studio Aperto 12.58 Meteo 13.02 Studio Sport 13.40 Tf – I Simpson 14.35 Sitcom – How I met your mother 15.05 Sitcom – Camera Café 15.30 Sitcom – Camera Café ristretto 15.40 Cartoni animati 16.40 Telen. – Il mondo di Patty 18.30 Studio Aperto 18.58 Meteo 19.00 Studio Sport 19.30 Tf – Glee 20.30 Quiz – Trasformat 21.10 Tf – Dr House 22.00 Tf – Grey's Anatomy

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Luglio 1945. Il corrispondente di guerra, ora in divisa, Jake Geismer torna a Berlino per occuparsi della Conferenza di Potsdam che vedrà presenti Truman, Churchill e Stalin. Qui ritrova Lena Brandt, la donna che ha amato e che ora dipende totalmente da Tully, l'uomo che gli è stato assegnato come autista. Ben presto Tully, pronto a fare commercio di qualsiasi cosa, viene ritrovato ucciso e Geismer non solo vede rinascere la passione per Lena ma si trova anche al centro di un gioco di segreti che è meglio non rivelare e di cui lui è a conoscenza...

06.00 Tg 5 Prima Pagina 07.55 Info – Traffico 07.57 Meteo 5 07.58 Borse e Monete 08.00 Tg 5 Mattina 08.40 Show – Mattino Cinque 09.57 Tg 5 10.02 Real – Grande Fratello 10.05 Show – Mattino Cinque 11.00 S-News – Forum 13.00 Tg 5 Giorno 13.41 Soap – Beautiful 14.07 Real – Grande Fratello 14.10 Soap – Centovetrine 14.45 T-Show – Uomini e donne 16.15 Real – Amici 16.55 Info – Pomeriggio Cinque 18.05 Tg 5 - 5 minuti 18.10 Info – Pomeriggio Cinque 18.50 Quiz – Chi vuol essere milionario 20.00 Tg 5 Sera 20.30 Meteo 5 20.31 Show – Striscia la notizia 21.10 Show – Zelig 23.30 Show – Chiambretti Night - Solo per numeri uno 01.30 Tg 5 Notte 02.00 Meteo 5 Notte (r)

rin n o v i a

RSI LA2

08.00 Rai 150 anni - La storia siamo noi 09.05 Info – Agorà 11.00 T-Show – Apprescindere 11.10 Tg 3 Minuti 12.00 Tg 3 Rai Sport Notizie 12.25 Tg 3 Fuori Tg 12.45 Le storie - Diario italiano 13.10 Tf – Julia 14.00 Tg Regione 14.20 Tg 3 Giorno 14.50 Tgr Leonardo 15.00 Tg 3 L.I.S. 15.05 Tf – La strada per Avonlea 15.50 Tg 3 GT Ragazzi 16.00 Cose dell'altro Geo 17.40 Geo & Geo 18.10 Meteo 3 19.00 Tg 3 Sera 19.30 Tg Regione 20.00 Blob 20.10 Tf – Seconde chance 20.35 Soap – Un posto al sole 21.05 Minis. – La nuova squadra Spaccanapoli 23.10 T-Show – Parla con me 00.00 Tg 3 Linea notte 00.10 Tg Regione

Rete

Italia

Canale

occhio ai programmi

Intrigo a Berlino

06.40 Tf – Skippy 07.00 Cartoni animati 09.15 Tgr Montagne 09.45 Rai Educational 10.00 Tg2punto.it 11.00 I Fatti Vostri 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg 2 Costume e Società 13.50 Tg 2 Eat Parade 14.00 Pomeriggio sul 2 16.10 Tf – La signora in giallo 17.00 Tf – Numb3rs 17.45 Tg 2 Flash L.I.S. 17.50 Rai Tg Sport 18.15 Tg 2 18.45 Tf – Law & Order 19.35 Tf – Squadra Speciale Cobra 11 20.30 Tg 2 Sera 21.05 Tf – Criminal Minds 23.25 Tg 2 23.40 Info – L'ultima parola 01.10 Tg Parlamento 01.20 Meteo 2 01.25 Appuntam. al cinema 01.30 Film – Il Triangolo delle Bermude (2° parte) 03.40 Secondo canale

H

08.20 Tf – Squadra med - Il coraggio delle donne 09.05 Quiz – Il gioco dei ricordi (r) 09.30 Attenti a quei due 09.55 Sci: Slalom gigante femminile 11.00 Piattoforte 12.00 Euronews 12.55 Sci: Slalom gigante femminile 13.50 Info – Falò (r) 15.15 Svizra Rumantscha 15.45 Documentario 16.00 Quiz – Il gioco dei ricordi 16.30 DiADà 17.30 Documentario 18.25 Tf – Le sorelle McLeod 19.15 Sport Adventure 19.45 Hockey 22.35 Film – Intrigo a Berlino

06.30 Tg 1 06.45 Unomattina 07.30 Tg 1 L.I.S. 07.35 Tg Parlamento 08.00 Tg 1 Mattina 09.30 Tg 1 Flash 10.00 S-News – Verdetto finale 10.50 Appuntam. al cinema 11.00 Tg 1 11.05 Occhio alla spesa 12.00 La prova del cuoco 13.30 Tg 1 Giorno 14.00 Tg 1 Economia 14.10 T-Show – Bontà loro 14.40 Se... a casa di Paola 16.10 La vita in diretta 16.50 Tg Parlamento 17.00 Tg 1 17.10 Che tempo fa 18.50 Quiz – L'Eredità 20.00 Tg 1 Sera 20.30 Quiz – Soliti ignoti 21.10 Show – I Raccomandati 23.35 Info – Tv 7 00.35 Info – L'Appuntamento 01.05 Tg 1 Notte 01.35 Che tempo fa 01.40 Appuntam. al cinema

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febbraio

08.05 La Storia del Regionale 08.35 Tf – Un caso per due 09.35 Il filo della storia 10.35 Tf – Doc 11.20 Tf – Le sorelle McLeod 12.05 Tf – La vita secondo Jim 12.30 Telegiornale Giorno 12.40 Meteo Regionale 12.45 Quiz – Molla l'osso 13.15 Tf – Til Death - Per tutta la vita 13.35 Tf – Las Vegas 14.20 Tf – Il commissario Rex 15.05 Tf – Ghost Whisperer 16.00 Telegiornale Flash 16.05 Tf – Un caso per due 17.10 Piattoforte 18.10 Quiz – Zerovero 19.00 Il Quotidiano 19.40 Contesto 20.00 Telegiornale Sera 20.35 Meteo 20.40 Attenti a quei due 21.05 Info – Patti chiari 22.20 Tf – Cold Case 23.05 Telegiornale Notte 23.15 Meteo Notte 23.25 Film – The Invisible

05.15 Tg4 Night News 05.35 Cult. – Peste e corna 05.40 Tf – Balko 06.25 Mediashopping 06.55 Tf – Charlie's Angels 07.55 Tf – Nash Bridges 08.50 Tf – Hunter 10.15 Tf – Carabinieri 11.30 Tg 4 Giorno 11.54 Meteo 12.00 Info – Traffico 12.02 Tf – Wolff un poliziotto a Berlino 12.50 Tf – Distretto di Polizia 14.05 S-News – Forum 15.37 Film – Cimarron 18.55 Tg 4 Sera 19.19 Meteo 19.35 Telen. – Tempesta d'amore 20.30 Tf – Walker Texas Ranger 21.10 Info – Quarto grado 23.30 Film – L'uomo della pioggia 00.16 TgCom 00.19 Meteo 02.00 Tg4 Night News 02.25 Film – Tanto va la gatta al lardo... (commedia) 03.50 Mediashopping 04.05 Cult. – Peste e corna


AGENDA 47

26 gennaio 2011 • la Pagina

dx2 & ''SABICI'' X TUTTI GLI EVENTI

IN GIRO PER I MUSEI LOCARNO

Winter Wonder Art Galleria Ammann

Se vuoi ascoltare le nuove canzoni componi www.myspace.com/dx2brothers; www.youtube.it.....Sabici Su Facebook...Sabici De Marco. www.youtube.it.....Sabici ''Ass. MusiSportCultura'', Äussere Haab 4, 8853 Lachen. Sono aperte le iscrizioni. email:duo.demarco@sunrise.ch tel. 055/4424429 natel: 078/ 7405029 ''Sabici'' Pop Rock è Tarantegghji + Latino Calabrese

Via Panelle, 10 Fino al 20 Febbraio 2011 Orari: Gio-Ven-Sab-Dom 14.00/17.00 ZURIGO

Karl Moser

Kunsthaus Zurich Heimplatz 1

Fino al 27 Febbraio 2011

Orari: Sab-Dom-Mar 10.00-18.00 Mer-Ven 10.00-20.00 ZURIGO

Displaced Fractures Migros Museum

Albisriederstrasse, 199a Fino al 20 Febbraio 2011 Orari: Mar-Mer-Ven 12.00/18.00 Gio 12.00-20.00 Sab-Dom 11.00-17.00 BERNA

Kunstmuseum Bern

Chinese Window

Hodlerstrasse, 8-12

Fino al 6 Febbraio 2011 Orari: Mar 10.00-21.00 Mer-Dom 10.00-17.00

WINTERTHUR

Mark Morrisroe Fotomuseum Winterthur Gruzenstrasse44+45 Fino al 13 Febbraio 2011 Orari: Mar-Dom 11.00/18.00 Mer 11.00-20.00

Curiosità Il piccione della droga In Colombia è stato catturato un insolito corriere della droga: un piccione. Il povero animale è stato fermato dalla polizia perché, appensantito da 40 gr di marijuana e da 5 ovuli di eroina, non è riuscito a mettersi in salvo volando. Un poliziotto, come si vede nelle immagini, è riuscito prontamente a bloccarlo e ad arrestarlo.

ZURIGO

Lia Perjovschi Cabaret Voltaire

Spiegelgasse, 1 Fino Al 20 Febbraio 2011 Orari: Mar-Dom 12.30-18.30 Sab 11.00-17.00

IN GIRO PER I MUSEI



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